2018 2019
CAMPIONATO ITALIANO SERIE A DOMENICA 24.02.19 - 25^ GIORNATA
Foto: R. Udali
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Il punto della situazione
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BENTEGODI & DINTORNI di Marco Sancassani
Credibilità e dignità. Questo si chiedeva al ChievoVerona non più tardi di pochi mesi fa. Sballottata dalla classifica e confusa dalle vicissitudini processuali sulle presunte plusvalenze, la compagine della Diga sembrava aver perso la propria anima. A complicarne la situazione una gestione tecnica non delle più felici tanto da far sì che anche nel microcosmo pandorato spirassero arie di malcontento e venti di contestazione. Ancora una volta però il piccolo Ceo ha saputo guardare dentro sé stesso. E ritrovarsi. Un nuovo timoniere a governare il vascello nella tempesta, i primi colpi di remo a riportare la bonaccia, il sereno portato dal proprio pubblico appagato dall’aver rivisto l’atavico spirito e per questo disposto a patire le ambasce della classifica e a sostenere la squadra alla ricerca dell’ennesima impresa. È innegabile che il ritorno in panchina di Domenico Di Carlo abbia segnato una svolta nella tormentata stagione. Dalla sua prima gara in casa del Napoli seconda forza del torneo i Gialloblù hanno inanellato una serie di sei gare senza sconfitte, affrontando quasi sempre rivali appartenenti alla metà sinistra della graduatoria, “rischiando” talvolta di vincere; il successo sul Frosinone ha poi legittimato convinzione e speranze. Soprattutto, avevano dato quanto richiesto: dignità e credibilità.
INDICE
Da lì in avanti, pur continuando ad offrire prestazioni alla propria altezza, non si sono verificati gli auspicati risultati che li avrebbero avvicinati alle dirette concorrenti. Al netto di limiti oggettivi ed errori in momenti chiave però, altrettanto verosimile che talvolta non abbia raccolto quanto meritato a causa di opinabili decisioni prese o negate da parte dei direttori di gara. Lungi da non l’idea di cadere nel vittimismo - nulla sarebbe più deleterio in questi frangenti - ma è giusto che al Chievo venga restituito lo stesso rispetto con cui, impegnandosi al loro massimo senza sbracare e falsando così il campionato, Sorrentino e compagni stanno onorando non solo loro stessi e i propri sostenitori ma anche gli avversari e la competizione stessa. Della bontà di ciò ne sono testimonianza le tante sensazioni - impegno, rabbia, attaccamento - che i giocatori hanno affidato ai social, ben riassunte dall’orgoglio di Mister Di Carlo: «Non è ancora finita!»
Miniposter 4 L’intervista 5-7 Le classifiche 9 Inside the staff 11 La rosa 13 La rosa avversaria 15 Ciak, si gioca! 17 I numeri della sfida 19 Il calcio femminile 21 Il Settore Giovanile 23
Editore Coordinamento Amici del Chievo Direttore Responsabile Marco Sancassani Condirettore Paolo Sacchi Ideazione e Coordinamento Simone Fiorini Collaboratori Matteo Biondani, Cristian Salvetti, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Daniele Partelli Fotografi Archivio Amici del Chievo, BPE Foto, Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali Amministratore Coordinamento “Amici del Chievo”
STAMPA OFFSET E DIGITALE Lavori di cartotecnica e finissaggio Piega e punto metallico interni Logistica www.mediaprint.org
Statistiche a cura di Uff. Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo Artwork e impaginazione Nexidia | Verona Stampa Mediaprint Srl Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 12 Numero 3 del 24 febbraio 2019
EZEQUIEL SCHELOTTO I POSTER DI
L’intervista
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BENE, “GALGO”, BIS di Gian Pietro Panareo
Tornato lo scorso gennaio a vestire il gialloblù della Diga, il “levriero” italoargentino è pronto a dare il suo apporto con la verve che nella sua precedente esperienza gli aveva fatto conquistare le simpatie dei tifosi. «Riparto da dove ho lasciato. Forza Chievo!» Ezequiel, che effetto ti ha fatto ritrovare dopo oltre tre anni il Chievo e l’ambiente gialloblù? È stata una sensazione molto positiva e gratificante. Ringrazio tutti, a partire dal Presidente, per l’accoglienza che mi è stata riservata. Sono passati alcuni anni ma sembra ieri quando per la prima volta ho avuto modo di conoscere e apprezzare questa Società, questa piazza, questa città. Con quale spirito hai accettato la proposta di arrivare in prestito fino a giugno nonostante i problemi che il Chievo sta incontrando in questa stagione? È stata una scelta dettata anche dal cuore considerato il tempo già trascorso con questo club. Con in più la maturità e l’esperienza calcistiche acquisite all’estero ma con la solita grande determinazione nel dare il massimo per onorare di nuovo e al meglio questa maglia nella speranza che le cose possano migliorare. La situazione non è facile ma quando è arrivata la proposta di ritornare non ho fatto caso alla classifica. Ti mancava la Serie A? Molto, perché il campionato italiano mi ha dato tanto e l’Italia è il paese che undici anni fa mi ha aperto le porte permettendomi di crescere e di farmi conoscere a livello internazionale. Potervi giocare ancora è una grande soddisfazione e chissà che non possa rimanervi fino al termine della carriera. Seguivi il Chievo anche dall’estero? Sì, così come tutta la Serie A. Grazie ai social ero al corrente delle vicende pubblicate da alcuni compagni di allora che oggi ho ritrovato. Te l’immaginavi che un giorno ti avremmo rivisto sui nostri campi tanto più con il Chievo e accanto a compagni di vecchia data come Pellissier, Hetemaj, Cesar, Frey, Meggiorini e
Giaccherini al tuo fianco già nel Cesena? Nel calcio non si può mai dare nulla per scontato. Pertanto mi ha fatto un enorme piacere ritrovarli. Il Chievo ha una rosa composta da molti giocatori esperti e da diversi giovani che vogliono emergere. Tutti però uniti dallo stesso intento di cercare di raggiungere la salvezza. A noi più “vecchi” spetta dare l’esempio facendo capire alle nuove leve che quella del Chievo è una casacca importante per la quale bisogna dare tutto. I tifosi ti hanno riaccolto sostenendoti con il loro incoraggiamento, segno che avevi lasciato un buon ricordo. Come pensi di ricambiare la loro fiducia e quella del mister? Per quanto riguarda i tifosi evidentemente ricordano l’impegno profuso per il Chievo già la prima volta e per questo li ringrazio. È stata una gioia sentire il Bentegodi urlare il mio nome. Per sdebitarmi con loro darò come sempre tutto me stesso in ogni occasione. Rispetto all’allenatore mi attengo alle sue scelte. Certo mi piacerebbe giocare il più possibile ma cercherò di sfruttare le opportunità che vorrà darmi facendomi trovare pronto per offrire il mio contributo in attesa, prima o poi, di partire da titolare. Qual è la tua attuale condizione fisica? Finora hai disputato un quarto d’ora contro Roma e Udinese destando impressioni positive… Sto bene e la voglia di rimettermi in gioco e tanta. A tale scopo lavoro intensamente per ritrovare in fretta la forma ideale. Anche se non è facile entrare in campo a partita in corso credo di essermi ben disimpegnato nei minuti in cui sono stato impiegato. Il tuo ruolo nel tempo è cambiato. Sempre su e giù per la fascia ma partendo dalla linea difensiva... È così. Già con mister Maran ero stato utilizzato nella posizione di terzino destro per sopperire all’indisponibilità di un compagno. Di seguito allo Sporting Lisbona questa è diventata stabilmente la mia nuova posizione in grado comunque di soddisfare la mia attitudine a correre lungo la corsia esterna, con o senza palla e adattandomi ai diversi moduli. La corsa, appunto, rimane la tua caratteristica principale e di cui “el Galgo”, il levriero, non può proprio fare a meno… Correre è sempre stato il mio modo più semplice e naturale per esprimere le mie qualità calcistiche basate molto sulla velocità e sullo spunto.
LA SCHEDA Nome: Ezequiel Matìas Cognome: Schelotto Nato il: 23.05.1989 A: Buenos Aires Altezza: 186 cm Peso: 76 kg Ruolo: centrocampista Squadre precedenti: Velez Sarsfield (1995/03), Banfield (2003/08), Cesena (2008/11), Catania (2011), Atalanta (2011/13), Inter (2013), Sassuolo (2013/14), Parma (2014), ChievoVerona (2014/15), Sporting Lisbona (2015/17), Brighton (2017/gen. 19)
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DX
QUALITÀ PALUANI:
UOVA E LATTE FRESCO ITALIANO, BURRO E LIEVITO MADRE
Ezequiel Matías Schelotto
Cosa hanno rappresentato per te come calciatore, dopo gli anni passati in Italia, le esperienze fatte in Portogallo e in Inghilterra? In Portogallo ho trascorso un periodo molto positivo, sfiorando la conquista del titolo alle spalle del Benfica e avendo, inoltre, la possibilità di giocare in Champions League. Il successivo passaggio al Brighton coronava il mio desiderio di confrontarmi con un torneo come quello inglese in cui si corre molto ed è elevato l’aspetto agonistico. La prima stagione è stata soddisfacente mentre i primi mesi di quella in corso, complice l’atteggiamento più difensivo voluto dal tecnico, mi hanno precluso una parte da protagonista. Da qui la decisione di cercare un’alternativa che si è concretizzata con l’offerta di ritornare al Chievo. Quali differenze hai notato con il nostro calcio? Il campionato inglese, a mio parere e per averlo sperimentato di persona, è il migliore al mondo. Per il modo di giocare grazie alla presenza di molti campioni, per l’organizzazione dei club, per gli impianti, per i supporter. Da esperto di gastronomia, invece, quale cucina preferisci? Senza dubbio quella italiana. La migliore in assoluto da gustare e da consigliare. Tornando alle vicende gialloblù, dopo la scon-
7
fitta di Udine la situazione di classifica è peggiorata. Credi che per il Chievo l’obiettivo della salvezza rimanga un traguardo perseguibile? Premesso che non meritavamo di perdere tanto più nel modo in cui è avvenuto, il tempo che passa Le sue presenze con la senza vincere non depone a nostro favore. La siNazionale Italiana. Grazie tuazione è delicata ma non ancora compromessa. al bisnonno, genovese di Dobbiamo crederci fino in fondo non commettendo più certi errori e sfruttando meglio le opportunità Cogoleto, Schelotto debutta che costruiamo per portare a casa l’intera posta. in Italia-Inghilterra 1-2 giocata Qualche punto in più ci avrebbe fatto comodo e a Berna il 15 agosto 2012 avrebbe rispecchiato meglio una graduatoria che non corrisponde al reale valore che questa squadra esprime. Ora come ora conta solo fare risultato senza mai mollare ma lottando sempre con la massima energia partita dopo partita.
1
La sfida col Genoa, sarà quindi fondamentale per coltivare ancora la speranza? Sicuramente dovremo fare di tutto per cercare di vincerla. Un successo darebbe morale a tutto l’ambiente e ci caricherebbe per i successivi impegni. L’allenatore dei Grifoni è Cesare Prandelli, ex C.T. azzurro che nel 2012 prima ti convocò e poi ti diede la possibilità di debuttare in Nazionale. Un altro bel ricordo della tua prima avventura in Italia… È un tecnico molto bravo e Le gare di campionato nel Chievo 2014/’15 per un totale di 2259 con grande esperienza. Per la stima che nutro nei suoi confronti lo saluterò volentieri ringraziandolo minuti. La prima di esse fu il match ancora per l’onore ricevuto di poter vestire una interno con la Juventus del 31 agosto maglia prestigiosa come quella azzurra.
29
44
Il minutaggio stagionale frutto dei finali di gara con Roma e Udinese
30.6
Giunto in prestito dagli inglesi del Brighton and Hove Albion F.C. Schelotto esaurirà il suo rapporto professionale col club clivense a fine giugno di quest’anno
ORGOGLIOSI
di essere al vostro servizio
1959-2019
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La classfica
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I NUMERI DELLA SERIE A dati aggiornati al 18/02/2019
SQUADRA
PUNTI
G
V
N
P
RF
RS
Juventus
66
24
21
3
0
52
15
Napoli
53
24
16
5
3
42
18
Inter
46
24
14
4
6
34
17
G R
Milan
42
24
11
9
4
35
22
Ronaldo C. (Juv)
19 5
Piatek K. (Gen/Mil)
17 2 16 4
MARCATORI
ATTENZIONE: E’ IMPORTANTE VISIONARE UNA PROVA COLORE PRIMA DELLA STAMPA FINALE
LEGA SERIE A
LEGA SERIE A
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AW SERIE A LOGO TIM CMYK
alessandra.lombardi@robilant.it
000000
31 08 2018
La stampa colori allegata è il riferimento cromatico finale da ottenere. Il file che alleghiamo è da rilavorare in termini di calibrazione colore, sovrastampa e abbondanza. RA consiglia sempre di poter visionare una prova stampa prima della produzione definitiva in modo da poter ovviare ad eventuali problemi che potrebbero verificarsi in fase di stampa. Per la corretta visualizzazione e stampa dei font che compongono i testi riprodotti in esecutivo, è necessario disporre del software relativo. Tali font, infatti, non sono cedibili e la tipografia commerciale o qualsiasi altro service di stampa che li vorranno riprodurre dovranno poter dimostrare di essere in possesso di una licenza d’uso del software. Per ottenere la licenza d’uso dei software dei font, si raccomanda di rivolgersi a un rivenditore autorizzato. Please note that this colour print-out should be considered as a colour benchmark. This file has to be reworked and checked as far as colour calibration, over print and bleeds are concerned. RA highly recomands to always share a colour proof/digital cromaline before final production in order to support in solving possible issue in repro phase. For the right visualization and printing of the font (s) of this file, it is necessary to own the relative software. These fonts are not transferable at the suppliers that will want to reproduce them.The suppliers must be able to demonstrate to own the license to use the software. To obtain the license to use the font software, it is recommended to contact an authorized dealer.
Roma
41
24
11
8
5
46
31
Quagliarella F. (Sam) Zapata D. (Ata)
16 1
Atalanta
38
24
11
5
8
51
34
Milik A. (Nap)
12 0
Lazio
38
24
11
5
8
33
27
Immobile C. (Laz)
11 2
Caputo F. (Emp)
11 1
Fiorentina
35
24
8
11
5
37
26
Pavoletti L. (Cag)
9 0
Icardi M. (Int)
9 3
Petagna A. (SPA)
9 1
Torino
35
24
8
11
5
28
22
Sampdoria
33
24
9
6
9
40
32
Sassuolo
30
24
7
9
8
34
39
Parma
29
24
8
5
11
25
33
Genoa
28
24
7
7
10
32
41
Cagliari
24
24
5
9
10
21
35
Udinese
22
24
5
7
12
19
31
G R Stepinski M.
6 0
Spal
22
24
5
7
12
21
36
Pellissier S.
4 1
Giaccherini E.
3 1
Birsa V.
2 1
MARCATORI CHIEVO
Empoli
21
24
5
6
13
30
45
Bologna
18
24
3
9
12
19
37
Djordjevic F.
1 0
Meggiorini R.
1 1
Frosinone
16
24
3
7
14
17
46
Obi J.
1 0
Tomovic N.
1 0
ChievoVerona*
9
24
1
9
14
19
48
*3 punti di penalità
INCONTRI DELLA 6^ GIORNATA DI RITORNO
INCONTRI DELLA 7^ GIORNATA DI RITORNO
Milan-Empoli 22/2 ore 20,30 Torino-Atalanta 23/2 ore 15 Frosinone-Roma 23/2 ore 20,30 Sampdoria-Cagliari 24/2 ore 12,30 Bologna-Juventus 24/2 ore 15 ChievoVerona-Genoa 24/2 ore 15 Sassuolo-S.P.A.L. 24/2 ore 15 Parma-Napoli 24/2 ore 18 Fiorentina-Inter 24/2 ore 20,30 Lazio-Udinese rinviata
Cagliari-Inter 1/3 ore 20,30 Empoli-Parma 2/3 ore 15 Milan-Sassuolo 2/3 ore 18 Lazio-Roma 2/3 ore 20,30 Torino-ChievoVerona 3/3 ore 12,30 Genoa-Frosinone 3/3 ore 15 S.P.A.L.-Sampdoria 3/3 ore 15 Udinese-Bologna 3/3 ore 15 Atalanta-Fiorentina 3/3 ore 18 Napoli-Juventus 3/3 ore 20,30
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Inside the Staff
11
CLAUDIO VALIGI di Daniele Partelli e Marco Sancassani
Umbro di nascita, Claudio Valigi da calciatore ha toccato l’apice come “vice” di Falcao nella Roma scudettata del 1982/83. Dopo le prime esperienze da tecnico nelle giovanili del Mantova guida la Sambonifacese per tornare nella città di Virgilio con la Prima Squadra. La parentesi con la Lupa Frascati è il preludio all’inizio del rapporto con Mimmo di Carlo, di cui è stato secondo già a Cesena, Spezia e Novara Una prima metà di campionato difficile Mister, che effetto fa essere al ChievoVerona? Piacevole e stimolante. Da un lato c’è la gioia di essere tornati ad allenare in Serie A, dall’altro un impegnativo percorso. Le motivazioni però non mancano. Il vostro arrivo è coinciso con il ritorno di buone prestazioni e risultati fino alla gara col Frosinone… Abbiamo cercato soprattutto di lavorare sotto il profilo psicologico, senza operare stravolgimenti tattici. Bisognava recuperare quell’autostima offuscata dai diversi esiti negativi. In questo siamo stati agevolati dalla conoscenza dell’ambiente da parte di Di Carlo. La sosta del campionato ci è stata poi utile per recuperare. Quale trucco avete usato? Era necessario creare entusiasmo, voglia di allenarsi e di condividere il difficile compito. Un affiatamento che si intuisce anche nel rapporto proprio con Di Carlo. Com’è nato il vostro legame? Ci siamo conosciuti ai tempi del Mantova (stagione 2003/04,
N.d.R.); lui era alla prima esperienza dopo la Primavera del Vicenza, io allenavo il Settore Giovanile e ci siamo trovati a collaborare. Da lì la stima professionale reciproca è sfociata in un legame personale che mi ha portato a lavorare con lui anche in altre piazze. Sentirsi parte di uno staff è una cosa che mi rende orgoglioso ed è una componente molto importante nel nostro lavoro. Psicologia, lato umano: parole che ricorrono spesso… Solo con una forte determinazione si possono raggiungere traguardi come quello che speriamo di regalare ai tifosi. Dall’esterno il nostro compito sembra impossibile ma dobbiamo crederci. Cercheremo comunque di dare sempre il massimo.
LA SCHEDA
Nato a Deruta (PG) - 3.2.1962 - Ruolo ex centrocampista ritirato nel 1994, ora viceallenatore / Squadre precedenti (da giocatore) Ternana, Roma, Perugia, Padova, Messina, Mantova, Benevento, Deruta
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La rosa gialloblù
13
A.C. CHIEVOVERONA Come in un film
Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
PORTIERI
PRESENZE / GOL 2018/19
NEL CHIEVO
67
CAPRILE ELIA
Verona
25/08/01
0
0
0
0
16
SECULIN Andrea
Gorizia
14/07/90
2
-7
12
-19
1
ŠEMPER Adrian
Zagabria (CRO)
12/01/98
0
0
1
-2
70
SORRENTINO Stefano
Cava de' Tirreni (Sa)
28/03/79
23
-41
263
-351
33
ANDREOLLI Marco
Ponte dell'Olio (Pc)
10/06/86
0
0
81
3
14
BANI Mattia
Borgo San Lorenzo (Fi)
10/12/93
20
0
39
0
5
BARBA Federico
Roma
01/09/93
19
0
19
0
12
CESAR Boštjan
Lubiana (SVN)
09/07/82
4
0
216
8
6
FREY Nicolas Sebastien
Nizza (FRA)
06/03/84
2
0
223
0
44
JAROSZYNSKI Paweł
Lublino (POL)
02/10/94
12
0
25
0
15
ROSSETTINI Luca
Padova
09/05/85
21
0
23
0
3
TANASIJEVIC Strahinja
Mladenovac (SRB)
12/06/97
1
0
2
0
40
TOMOVIC Nenad
Kragujevac (SRB)
30/08/87
9
1
37
1
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI 21
BURRUCHAGA Mauro
Buenos Aires (ARG)
27/06/98
0
0
1
0
27
DEPAOLI Fabio
Riva del Garda (Tn)
24/04/97
21
0
49
0
8
DIOUSSÉ El Hadji Assane
Dakar (SEN)
20/09/97
2
0
2
0
17
GIACCHERINI Emanuele
Talla (Ar)
05/05/85
19
3
34
6
56
HETEMAJ Përparim
Srbica (KOS)
12/12/86
19
0
238
4
13
KIYINE Sofian
Verviers (BEL)
02/10/97
14
0
24
0 0
7
PIAZÓN Lucas Domingues
San Paolo (BRA)
20/01/94
1
0
1
4
RIGONI Nicola
Schio (Vi)
12/11/90
14
0
73
5
2
SCHELOTTO Ezequiel Matías
Buenos Aires (ARG)
23/05/89
2
0
31
0
20
ĐORĐEVIC Filip
Belgrado (SRB)
28/09/87
9
1
10
1
25
GRUBAC Sergej
Belgrado (SRB)
29/05/00
0
0
1
0 0
ATTACCANTI
19
JUWARA Musa
GAMBIA
26/12/01
0
0
0
11
LÉRIS Mehdi Pascal Marcel
Mont de Marsan (FRA)
23/05/98
12
0
17
1
69
MEGGIORINI Riccardo
Isola della Scala (Vr)
04/09/85
14
1
115
14 139
31
PELLISSIER Sergio
Aosta
12/04/79
14
4
512
10
PUCCIARELLI Manuel
Prato
17/06/91
3
0
27
2
9
STEPINSKI Mariusz
Sieradz (POL)
12/05/95
23
6
48
11
55
VIGNATO Emanuel
Negrar (Vr)
24/08/00
1
0
3
0
IL MISTER DOMENICO DI CARLO (Cassino, 23.3.1964) Centodieci presenze in campionato più altre 8 in Coppa Italia con una media vittorie del 32,2% sono il bilancio di Di Carlo alla guida del ChievoVerona prima della sua terza chiamata in gialloblù avvenuta il 13 novembre scorso. Prima del nuovo squillo le esperienze di Novara, La Spezia, Cesena e Livorno che hanno protratto una carriera iniziata portando il Mantova dalla C2 alla B e passata da Parma (2007/’08) e nella Genova blucerchiata (2010/’11). STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Claudio Valigi Preparatore fisico Lorenzo Riela Preparatore portieri Lorenzo Squizzi Collaboratori tecnici Francesco Checcucci Martino Sofia Preparatore fisico in 2.a Luigi Posenato
STAGIONE SPORTIVA 2016-17
La rosa avversaria
15
GENOA C.F.C. Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
PORTIERI 93
CHITOLINA Carniel Jandrei
Itaqui (BRA)
01/03/93
1
MARCHETTI Federico
Bassano del Grappa (Vi)
07/02/83
97
RADU Ionut Andrei
Bucarest (ROU)
28/05/97
25
VODIŠEK Rok
Lubiana (SVN)
05/12/98
DIFENSORI 32 ALMEIDA LOPES PEREIRA P. Miguel
Lisbona (POR)
22/01/98
14
BIRASCHI Davide
Roma
02/07/94
4
CRISCITO Domenico
Cercola (Na)
30/12/86 16/08/94
3
GÜNTER Koray
Höxter (GER)
33
LAKICEVIC Ivan
Belgrado (SRB)
27/07/93
17
ROMERO Cristian Gabriel
Córdoba (ARG)
27/04/98
87
ZUKANOVIC Ervin
Sarajevo (BIH)
11/02/87
CENTROCAMPISTI 24
BESSA Sartori Daniel
San Paolo (BRA)
14/01/93
88
HILJEMARK Oscar Carl Niclas
Gislaved (SWE)
28/06/92
22
LAZOVIC Darko
Cacak (SRB)
15/09/90
8
LERAGER Lukas
Gladsaxe (DEN)
12/07/93
15
MAZZITELLI Luca
Roma
15/11/95
13
PEZZELLA Giuseppe
Napoli
29/11/97
44
PINTO VELOSO Miguel Luis
Coimbra (POR)
11/05/86
21
RADOVANOVIC Ivan
Belgrado (SRB)
29/08/88 25/03/95
18
ROLÓN POSADAS E. Leonardo
Posadas (ARG)
99
SCHÄFER András
Szombathely (HUN)
13/04/99
27
STURARO Stefano
Sanremo (Im)
09/03/93
26
DALMONTE Nicola
Ravenna
17/02/97
39
FAVILLI Andrea
Pisa
17/05/97
11
KOUAMÉ Kouakou C. Michael
Bingerville (CIV)
06/12/97
10
LAPADULA Gianluca
Torino
07/02/90
ATTACCANTI
19
PANDEV Goran
Strumica (MKD)
27/07/83
9
SANABRIA AYALA A. Antonio
San Lorenzo (ARG)
04/03/96
IL MISTER CLAUDIO CESARE PRANDELLI (Orzinuovi, 19.8.1957) Dagli Allievi dell’Atalanta nel 1990 al ritorno in panchina col Genoa dello scorso 7 dicembre. Un cammino che ha visto l’ex centrocampista di Cremonese, Atalanta e Juventus, vivere tanto le esperienze italiane con Lecce, Verona Venezia, Parma, Roma e Fiorentina quanto quelle estere con Galatasaray, Valencia e Al-Nasr intervallate dalla parentesi nel club Italia (2010/14) gratificata dall’argento polacco-ucraino di Euro 2012 e dal bronzo brasiliano della Confederations Cup 2013
STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Gabriele Pin Preparatore portieri Alessio Scarpi Preparatori Atletici Paolo Barbero Alessandro Pilati Valter Vio Collaboratori tecnici Marco Fumagalli Roberto Murgita
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Cornetti di Pasticceria
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Come in un film
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CIAK, SI GIOCA: GENOA di Paolo Sacchi
Il momento giusto. Il Genoa edizione 2018/19 ha messo sul piatto due giocate potenzialmente ad alto rischio. Per rilanciare la propria classifica deficitaria, ha azzardato un doppio cambio di tecnico e, in ultima analisi, richiamando un mister tanto apprezzato nel passato quanto reduce da un tormentato presente
IL PISTOLERO
Quando il Genoa ha deciso di vendere Krzysztof Piatek al Milan per 35 milioni più bonus, su Marassi era scesa una cappa di tristezza. Nel giro di qualche settimana, se non proprio in soffitta, il rammarico per la perdita del cannoniere polacco pare decisamente meno vivo. Il merito va alla capacità di aver trovato immediatamente un ottimo sostituto al bomber oggi in rossonero. Dalla Spagna è arrivato un centrattacco che, in poche gare, ha saputo farsi apprezzare non solo per il talento
Foto: R. Udali
A completare l’”all in”, per rimpinguare le casse societarie è stata decisa la cessione del miglior marcatore seriale della propria storia, sostituito con un giocatore scarsamente utilizzato in questa stagione nel proprio club. I risultati hanno invece sorriso a Prandelli, Sanabria ma soprattutto al patron Preziosi, che ha potuto tirare finalmente un sospiro di sollievo. Ottimo il lavoro dell’ex Ct azzurro. Dal 7 settembre, data del suo arrivo a Pegli, ha sistemato la difesa e, a ruota, con i primi risultati positivi, un nuovo spirito positivo è tornato a rianimare la squadra rossoblù. In sei partite su dieci della sua gestione il Grifone ha rimontato l'avversaria e saputo dimenticare di Piatek e i suoi 19 gol in 21 partite. L’ultima gioia è arrivata contro la Lazio grazie a un gol di Criscito, tornato a Genova da capitano dopo sette stagioni in Russia allo Zenit.
IL RITORNO
ma anche e soprattutto per una media gol subito importante. Classe '96, con tre reti in quattro gare "Tonny" Sanabria al Genoa sembra aver l’ambiente giusto e le condizioni ideali per esplodere definitivamente. Nato in Paraguay, dopo un vortice di trasferimenti tra Barcellona, Sassuolo e Roma e stagioni di crescita con Sporting Gijon e Betis Siviglia, il giocatore – in prestito con diritto di riscatto - potrebbe garantire a Enrico Preziosi un’altra operazione milionaria. C M Y CM MY CY CMY K
La disastrosa spedizione ai mondiali brasiliani del 2014 con la nazionale italiana sembra un ricordo ormai lontano. Cinque anni dopo, Cesare Prandelli si è finalmente ripreso il centro della scena e meritati applausi. Nel mentre, aveva messo alle spalle altre amarezze, con l’esonero subito dal Galatasaray dopo sole sedici gare da allenatore del club di Istanbul, un’esperienza di tre mesi a Valencia e una toccata e fuga a Dubai. Per quanto l’ingaggio possa averlo consolato, un uomo di campo come il tecnico bresciano è difficile stare lontano dall’azione. Poi è arrivata la chiamata del Genoa, alla ricerca di un uomo esperto dopo le gestioni di Ballardini e Juric. Con lui il Grifone ha cambiato volto e andamento. E lui, di sicuro, ha ritrovato anche il morale dei tanti momenti belli che hanno punteggiato la sua lunga carriera, sia da calciatore che da tecnico.
Le cifre in campo
19
I NUMERI DELLA SFIDA
'16
L’anno dell’ultimo successo sul Genoa. Era il 28.2, decise Lucas Castro
1-0
6
´
´
Il punteggio con cui il Chievo Le reti dell’altalenante pari di Luigi Delneri si aggiudicò visto sotto la Lanterna il entrambe le gare dell’annata 3.4.99. Dopo il 2-0 del Chievo 2000/’01. A decidere furono (Marazzina, D’Anna) e il Luciano, a Verona, e De sorpasso (Francioso 2, Nappi) il Cesare, a Marassi definitivo gol di Passoni al 93’! Pagina a cura di Marco Sancassani
Foto: R. Udali
DESTINI INCROCIATI
8
Le segnature di Alberto Paloschi al Genoa grazie anche a 2 doppiette (nel 2-1 del 9.3.14 e nel 2-0 del 15.3.15) e a una tripletta (nel 4-2 esterno del 2.12.12)
17
I gol complessivi - 9 del ChievoVerona - visti al Bentegodi. Lo stadio veronese ha anche ospitato i 2 soli 0-0 in Serie A nelle annate 2010/11 e 2016/17
Dodici tra i cadetti, 21 in Serie A sono le occasioni in cui gli zoccoli dei “mussi Volanti” hanno incrociato gli artigli del Grifone. Datata 1ottobre e appartenente al torneo di Serie B 1995/’96 è la prima sfida assoluta, conclusasi con il successo esterno dei liguri firmato Wan’t Schip. I rossoblù mantennero il predominio però fino alla stagione 1999/’00 con 4 successi contro 2 (4 pari) prima che il Chievo portasse in parità il bilancio con le due vittorie che nel 2000/’01 contribuirono alla sua prima promozione in A. è tuttavia solo nel 2008/’09 che il massimo torneo le vide entrambe protagoniste. Da allora in avanti 50 reti (27 quelle clivensi) diedero origine a 9 successi della squadra della Diga (5 esterni) e a 8 - egualmente ripartiti - del Genoa. Quattordici i bomber per il Ceo nel massimo torneo, 18 quelli del Zena.
Il calcio femminile
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VALPO, PUNTI D’ORO(BICA) di Cristian Salvetti
La delicata sfida contro l’Orobica ha rappresentato un crocevia probabilmente decisivo per allontanarsi dalla zonapericolo. Uno scontro diretto vinto in rimonta 3-1 grazie a una prestazione di qualità che ha permesso al Valpo di replicare al successo ottenuto all’andata. Dopo qualche affanno che ha permesso alle bergamasche di andare in vantaggio al 10’ minuto di gioco, la reazione delle gialloblù non si è fatta attendere e nel giro di 5’ minuti il parziale è stato rovesciato grazie ai gol realizzati da Tarenzi al 32’ e da capitan Boni al 37’. Nel secondo tempo, saldamente controllato, la rete che suggella definitivamente il match al 71’ grazie a Pirone. «Andiamo a Reggio Emilia per i tre punti» è stata poi la carica suonata dal difensore scaligero Marta Varriale durante la preparazione all’importante trasferta contro il Sassuolo. Una partita ostica ma affrontata al meglio grazie all’ottimo momento di forma e a una ritrovata compattezza. Al “Mirabello” è stata partita
Foto: BPE Agenzia fotografica
Il ChievoVerona Valpo inizia a decollare grazie alle vittorie consecutive ai danni di Orobica Calcio Bergamo e Sassuolo, continuando la propria marcia positiva. Prosegue così la scalata alla classifica delle ragazze allenate da mister Bonazzoli, ora in decima posizione a quota 16 punti
aperta a ogni esito con occasioni per entrambe; quasi alla fine del primo tempo la rete ancora di Pirone che regala al Valpo tre punti fondamentali per scalare la classifica e allungare la propria striscia vincente. A rallegrare l’ambiente il ritorno in campo del difensore Giorgia Motta e la nuova chiamata in azzurro per Stefania Tarenzi - anche premiata dall’AIC come calciatrice del mese di Gennaio - in occasione della prossima Cyprus Cup (27 febbraio - 6 marzo).
RADIO UFFICIALE
Il Settore Giovanile
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FOCUS ON: PEDRO F.MARTIRES
di Matteo Biondani
Nato il 6 gennaio 2000 ad Almada, distretto operaio di Lisbona, Pedro Farrim Martires approda al ChievoVerona la scorsa estate per unirsi alla formazione Primavera di mister Paolo Mandelli. Dopo un breve periodo di ambientamento, il difensore portoghese si è ora conquistato un posto da titolare al centro della retroguardia gialloblù. Ispirandosi a Giorgio Chiellini, crede fermamente che il campionato italiano sia il posto migliore per poter crescere come giocatore ed individua nella consapevolezza della forza di gruppo il segreto dell’eccezionale periodo che sta attraversando la formazione Primavera Sei arrivato da poco al ChievoVerona, qual è stata la tua prima impressione di questo ambiente e che rapporto hai con i compagni? L’impressione è stata molto positiva, non pensavo di poter ricevere un’accoglienza così calorosa qui. Grazie ai miei compagni è stato semplice integrarsi nel gruppo ed iniziare questa nuova esperienza lontano da casa. Quali sono le tue principali qualità? Mi considero un giocatore intelligente, che sa leggere le varie situazioni di gioco. Sono dotato inoltre di un buon fisico e di forza che mi permette di avere spesso la meglio in elevazione e sui colpi di testa. C’è un giocatore in particolare al quale ti ispiri? Credo di poterlo individuare in Giorgio Chiellini. Ritrovo in lui tutte le caratteristiche che un difensore dovrebbe avere. Penso sia l’esempio migliore per tutti coloro che ricoprono questo ruolo in campo, un vero campione. Quali sono le differenze maggiori tra il calcio italiano e quello portoghese? Quando sono arrivato in Italia non mi aspettavo di trovare un calcio così differente rispetto a quello portoghese, invece qui il gioco è molto più veloce e tattico. Ogni singolo errore può causare un serio pericolo per la squadra. Credo che quello italiano sia il campionato migliore per un difensore, qui si può crescere al meglio ed imparare molto.
Qual è il segreto di questo eccellente momento di forma che sta attraversando la squadra Primavera? In realtà non credo ci sia un segreto particolare, penso invece ci sia la giusta consapevolezza che siamo un grande gruppo. È arrivato il momento di dimostrare che siamo in grado di raggiungere gli obiettivi che ci poniamo. Il tuo sogno nel cassetto è.. I sogni che avevo da bambino si sono trasformati oggi in obiettivi da raggiungere giorno dopo giorno. Vorrei un giorno poter diventare un giocatore professionista e poter vestire la maglia della Nazionale portoghese ma ripeto, preferisco considerarli obiettivi e non sogni.
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