Foto copertina: R. Udali
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2017 2018
CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM SABATO 31.03.18 - 30^ GIORNATA
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Il punto della situazione
3
BENTEGODI & DINTORNI di Marco Sancassani
Si poteva ben immaginare che, in quel di San Siro, non sarebbe stato facile risalire la graduatoria. A rendere obiettivamente difficile il compito, in primis la superiore qualità degli avversari e quindi la loro ritrovata vena con quattro successi consecutivi prima della gara con la squadra della Diga. A zavorrare ulteriormente il passo dei Gialloblù, il delicato momento attraversato. Ecco quindi che negli spogliatoi di Veronello era necessario lavorare tanto dal punto di vista fisico quanto da quello psicologico. “Andiamo a Milano cercando la prestazione” aveva saggiamente dichiarato mister Maran, nel tentativo di alleggerire le menti e liberare le gambe. Non solo. Altrettanto coraggiosamente il tecnico trentino aveva abbandonato alcuni storici riferimenti sul campo varando una formazione giovane e sfrontata. Al di là dell’infelice esito, innegabile che non sia stato ripa-
gato. La prova offerta dai Bani e compagni, sublimata dalle reti del momentaneo sorpasso, è stata quella che lui e parecchi sostenitori della squadra della Diga attendevano. Non erano stati giorni facili quelli che avevano preceduto la sfida col Milan tanto da far ipotizzare un cambio al timone. La lucida consapevolezza dell’armatore però, nonostante le tempeste che avevano sferzato la sua nave, aveva fatto sì che il nocchiero rimanesse sulla tolda. Richiamata la giusta attenzione nei confronti del suo club al termine del match coi rossoneri, il presidente Campedelli ha poi ribadito la fiducia nel tecnico. “Serrare le fila e andare avanti” aveva dichiarato indicando nuovamente la rotta per quel che resta del viaggio. A partire da oggi, saranno ancora dieci gli scogli da affrontare prima della terraferma. Non resta che remare tutti assieme. Oh issa, Chievo!
INDICE Il protagonista 4-5-7 I numeri della Serie A 9 I numeri della sfida 11 L'iniziativa 12-13 Rosa ChievoVerona 14 Rosa avversaria 15 Ciak, si gioca! 17 Mondiali scherma 19 #sedicichievo 21 Il calcio femminile 23 Mondiali scherma 24
TEAM MONDO CHIEVO Editore Coordinamento Amici del Chievo Direttore Responsabile Marco Sancassani Condirettore Paolo Sacchi Ideazione e Coordinamento Simone Fiorini Collaboratori Matteo Biondani, Angela Borruto, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Daniele Partelli Fotografi Archivio Amici del Chievo, BPE Foto, Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali Amministratore Coordinamento “Amici del Chievo”
STAMPA OFFSET E DIGITALE Lavori di cartotecnica e finissaggio Piega e punto metallico interni Logistica www.mediaprint.org
Statistiche a cura di Uff. Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo Artwork e impaginazione Nexidia | Verona Stampa Mediaprint Srl Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 10 Numero 6 del 31 marzo 2018
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L'intervista
ROLLY, SEMPRE ROLLY, F di Gian Pietro Panareo
NOVE STAGIONI DA CALCIATORE CONTRASSEGNATE DALLE PROMOZIONI DAPPRIMA IN C1 E QUINDI IN SERIE B E UN’ALTRA COME VICE ALLENATORE, HANNO PRECEDUTO LA CONDUZIONE DIRETTA DELLA SQUADRA CLIVENSE DI ROLANDO MARAN. UN PERCORSO CHE NELLA GARA DI SAN SIRO CON IL MILAN LO HA VISTO SUPERARE IL PRIMATO DI PRESENZE IN PANCHINA DI GIGI DELNERI Mister, con la Sampdoria sarà la sua panchina numero 136 in Serie A con il Chievo. Un bel traguardo. È un motivo di grande soddisfazione e orgoglio, impreziosito dalla fortuna di aver trascorso con questa Società nove anni della mia carriere da calciatore e, soprattutto, parte della mia vita. Se l’immaginava, nell’ottobre del 2014, la chiamata del Presidente Campedelli che le proponeva la conduzione della prima squadra? Quando sono stato contattato, ho sperato che tutto andasse a buon fine. Per me significava ritornare a casa. Al Chievo sono cresciuto e maturato come giocatore e come uomo. Al di là del legame che ho con Luca Campedelli, considero la sua scelta di rivolermi qui come qualcosa di pregio e di valore sotto il profilo professionale e morale. Dopo tre anni e mezzo a che punto è il programma tecnico che aveva in mente di realizzare? È progredito fissando di volta in volta gli obiettivi, un percorso che continuiamo a portare avanti in modo da indicare il Chievo - all’esterno considerato un‘isola felice sotto tutti i punti di vista - come un modello da cui trarre spunto. Un progetto che ha sempre avuto come punto fermo la salvaguardia della categoria. Per longevità sulla stessa panchina nel medesimo arco di tempo meglio di lei, per pochi mesi, ha fatto solo Massimiliano Allegri. Segno che la qualità del lavoro paga? Anche per questo devo ringraziare il Presidente per l’opportunità che continua a darmi di sviluppare e condividere con lui il futuro sportivo del Chievo. Una responsabilità e un riconoscimento di fiducia non comune nel calcio odierno, specialmente per quei club con minori risorse economiche e quindi più soggetti
a attraversare periodi non sempre favorevoli. Cosa è stato e cosa ancora rappresenta per lei, il mondo Chievo dopo 32 anni dal vostro primo incontro? Il vincolo affettivo e duraturo che mi unisce a questo ambiente, al punto che gli sguardi a volte sostituiscono le parole, non può che essere profondo e speciale. Al Chievo devo tanto per aver avuto da giocatore con i miei compagni di tante stagioni, la possibilità di scalare la ribalta del calcio professionistico passando dalla C2 alla Serie B. Così come devo essergli grato per l’occasione che mi è stata offerta di proseguire la carriera da allenatore iniziata e svoltasi in precedenza altrove. Il poco più che ventenne difensore arrivato all’ombra delle Diga nel 1986 e che in seguito per 332 volte (quinto in assoluto) indosserà la casacca gialloblù portando a lungo anche la fascia da capitano, può essere identificato come figura di riferimento nella storia del Chievo? Credo di sì e sono contento di essere diventato protagonista in più vesti di questa bellissima storia di cui bisogna andare fieri. Questa Società ha scritto e continua a produrre incredibili pagine di sport. A tale proposito, cosa le ricorda la data del 14 maggio 1989? Il primo gol che segnai tra i professionisti contro la Juve
ROLANDO MARAN
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FORTISSIMAMENTE ROLLY «Al Chievo sono cresciuto come giocatore e uomo. Aver raggiunto questo traguardo è un motivo di grande soddisfazione e orgoglio: con questa Società ho trascorso gran parte della mia vita»
Domo e che, il caso volle, garantì al Chievo la promozione in C1. L’avverarsi di quel sogno fino ad allora inimmaginabile fu per tutti un evento indimenticabile. E diventò un tassello fondamentale nella stesura della successiva favola del Chievo, da sedici campionati in Serie A, ma con alle spalle una lunga gavetta... Il Chievo di oggi ha le radici ed è figlio anche di quel Chievo, abituato, all’epoca, a frequentare palcoscenici minori. Certi valori che tutt’ora riscontro in questa Società sono gli stessi che c’erano negli anni in cui giocavo e che hanno permesso la successiva ascesa nel calcio che conta. Gran merito di ciò va attribuito al nostro Presidente che ha saputo mantenere vivo e attuale quello spirito. Da tempo è un allenatore affermato e apprezzato. Quali sono le sue idee riguardo al calcio e negli anni sono cambiate? Per essere al passo coi tempi occorre seguire gli sviluppi e le evoluzioni che il calcio porta con sé. Pertanto, è necessario capirne i cambiamenti e sfruttare ciò che di nuovo o di diverso propongono il campo, le situazioni contingenti e i giocatori. Differente è il discorso sui concetti base che a mio avviso non possono prescindere dal rispetto e dal rimproverarsi nulla per quanto fatto o ottenuto quando si è consapevoli di aver dato sempre il massimo delle proprie possibilità.
Nel suo curriculum sulla panchina del Chievo spiccano tre salvezze. A cosa paragona ciascuna di esse e qual è stato il loro peso? Allargando l’orizzonte oltre ciò che il Chievo ha realizzato in questi tre anni anche con una certa agevolezza, ci si rende conto come ogni salvezza vada intesa come la conquista di uno scudetto e come un enorme patrimonio. Nel nostro caso siamo riusciti nell’intento perché abbiamo avuto e continuiamo ad avere chiaro qual è il nostro scudetto. Se dall’interno talvolta non si stima appieno la misura di una simile impresa, dall’esterno se ne apprezza la portata. Quanto basta per abbinare anche per questo il suo nome al Chievo? Mi farebbe piacere. Le quasi 500 presenze tra giocatore e allenatore vissute con questi colori mi fanno sentire parte integrante del club. Per chi non lo conoscesse, cos’è lo spirito Chievo? È il grande senso di appartenenza che accomuna coloro che fanno parte di questo contesto molto particolare in cui, con entusiasmo e passione, devi sempre dare il meglio come persona e come atleta. L’esultanza collettiva a centrocampo fra giocatori, dirigenti, tecnici dopo il successo sul Cagliari ne è stato un chiaro esempio. Quali sono le partite della sua gestione che ricorda con più piacere? Ce ne sono tante. Le vittorie con l’Inter, la Lazio, la Fiorentina, nei derby, con il Cagliari due settimane fa e tutte le altre che hanno procurato forti sensazioni in situazioni particolari. C’è qualcuno che vuole ringraziare per l’importante traguardo raggiunto? Gli allenatori che ho incontrato al Chievo sul mio cammino: De Angelis, Busatta, Bui, Malesani, Baldini. Non di meno ringrazio i miei collaboratori per la loro grande professionalità ma soprattutto per aver contribuito a creare a 360° un feeling strettissimo con e nel sistema Chievo. Record a parte, ha mai pensato di diventare il Ferguson o il Wenger del Chievo? Parliamo di mostri sacri del calcio. Al Chievo sto bene e sono felice, ne sarei sicuramente onorato. Oltre che la guida tecnica, ha spesso affermato di essere anche il primo tifoso dei gialloblù. Cosa si sente di dire in questo momento? Quando succede di attraversare dei momenti al di sotto delle attese la causa non va cercata nella mancanza di volontà ma nell’impossibilità, in quella fase, di esprimere in concreto ciò che si vorrebbe. Il mio consiglio a chi con un gesto d’amore, magari polemico, manifesta il proprio disappunto, è di aiutare e restare vicino alla squadra. Lo spirito Chievo non viene mai meno e la compattezza di tutte le sue componenti in questi casi diventa un fattore essenziale per il miglior esito.
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La scheda
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MARAN STORY
...DA GIOCATORE
di Marco Sancassani
È NELL’ESTATE DEL 1986 CHE IL CHIEVO E ROLANDO MARAN INTRECCIANO LE LORO SORTI, UMANE E SPORTIVE
STAGIONE
SERIE
1986/1987 1987/1988
COPPA ITALIA
RETI
PRES.
RETI
C2
33
0
6
0
C2
34
0
6
0 0
1988/1989
C2
33
2
6
1989/1990
C1
32
1
12
0
1990/1991
C1
31
0
6
0
1991/1992
C1
34
3
4
0
1992/1993
C1
31
1
4
1
1993/1994
C1
30
3
6
0
1994/1995
B
22
1
2
0
280
11
52
1
V
P
S
TOTALI
Il ChievoVerona si accinge al primo torneo di Serie C2, l’attuale tecnico gialloblù non è che un ventitreenne promettente difensore in arrivo dalla Benacense di Riva del Garda. Beniamino Montagni e Werner Seeber sono i suoi colleghi di reparto, un terzetto che - a protezione di Enzo Zanin - non avrà nulla da invidiare alle tante sigle con cui oggigiorno si identificano i migliori interpreti del ruolo. Sarà anche grazie a loro che la compagine del quartiere inizierà la sua scalata al grande calcio. Come un’investitura, a sancirne il primo passo è proprio Maran: corre il minuto 24 della gara interna con la Juve Domo quando un suo colpo di testa supera l’estremo ospite Pozzati siglando vittoria e matematica promozione. Da lì in avanti il sodalizio gialloblù e il giocatore trentino andranno a braccetto per un totale di 332 incontri (e 12 reti) fino alla prima stagione che il piccolo-grande Ceo disputa tra i cadetti. È infatti proprio il 1994/1995 l’ultimo campionato in cui Rolly indossa gli scarpini a difesa dell’ormai “suo” Chievo. Prima di lasciare per Valdagno, Carrarese e Fano (dove chiude nel 97), ha la soddisfazione di incrociare in Coppa Italia, contribuendo allo
CAMPIONATO PRES.
...DA ALLENATORE STAGIONE 2014/2015
2015/2016
2016/2017
2017/2018
COMPETIZIONE
GARE
Campionato
31
9
12
10
Coppa Italia
0
0
0
0
Campionato
38
13
11
14
Coppa Italia
1
0
0
1
Campionato
38
12
7
19
Coppa Italia
3
2
0
1
Campionato
28
6
7
15
Coppa Italia TOTALI
2
1
1
0
141
43
38
60
0-0 finale, la Juventus. A salutarlo, sarà l’identico risultato che il Chievo riporterà l’11/6/95 a Como ma il suo addio sarà solo un arrivederci. Il legame instaurato durante la sua militanza toscana con il tecnico carrarino Silvio Baldini farà sì che l’avvento di quest’ultimo sulla panchina clivense nel 1997, lo riporti in riva all’Adige. Come vice allenatore, Maran raccoglie, in 38 gare, 12 successi e 14 pari. La gestione-Baldini dura però una sola stagione: il Chievo e Rolly, che lo segue, si separano ancora. Per avere una squadra - il Cittadella - sotto la sua guida diretta, Maran deve attendere il 2002; Brescia, Bari, Triestina, Vicenza e Varese lo propongono all’attenzione del Catania dove l’8° posto del 2012/13 lo consacra definitivamente. Nel frattempo il Chievo alterna stagioni tranquille e sofferte salvezze: sul suo curriculum e sui suoi trascorsi in gialloblù punta la Dirigenza chievoveronese al momento di avvicendare Eugenio Corini. Il 19 ottobre 2014 riparte così un cammino che ha portato quel giovane stopper a eguagliare e superare il numero di presenze in panchina in Serie A Luigi Delneri facendoci parafrasare la celebre frase che Mario Ferretti, cronista sportivo, dedicò a Fausto Coppi: “Un uomo solo è al comando. La sua maglia è gialloblù, il suo nome è Rolando Maran!”.
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I dati aggiornati al 18/03/2018
9
I NUMERI DELLA SERIE A SQUADRA
PUNTI
G
V
N
P
RF
RS
Juventus
75
29
24
3
2
67
15
Napoli
73
29
23
4
2
63
19
Roma
59
29
18
5
6
49
23
Inter
55
28
15
10
3
47
21
1 Immobile C. (Lazio)
24 7
Lazio
54
29
16
6
7
67
37
2 Icardi M. (Inter)
22 5
Milan
50
28
15
5
8
41
32
3 Quagliarella F. (Sampdoria) 17 6
Atalanta
44
28
12
8
8
43
31
Sampdoria
44
28
13
5
10
47
43
Fiorentina
41
28
11
8
9
38
33
Torino
36
28
8
12
8
37
37
Bologna
34
29
10
4
15
34
41
Udinese
33
28
10
3
15
38
42
MARCATORI CHIEVO
Genoa
30
28
8
6
14
21
29
G R
Cagliari
29
28
8
5
15
27
44
1 Inglese R.
9
1
Sassuolo
27
28
7
6
15
18
48
2 Birsa V.
2
0
2 Cacciatore F.
2
0
2
0
MARCATORI
G R
3 Dybala P. (Juventus)
17 1
4 Mertens D. (Napoli)
17 4
6 Higuain G. (Juventus)
15 1
7 Dzeko E. (Roma)
13 0
ChievoVerona
25
28
6
7
15
25
47
2 Castro L. 2 Hetemaj P.
2
0
Spal
25
29
5
10
14
28
50
2 Pucciarelli M.
2
0
Crotone
24
28
6
6
16
27
50
7 Stepinski M.
2
0
7 Bastien S.
1
0
Hellas Verona
22
28
6
4
18
25
56
7 Giaccherini E.
1
0
7 Pellissier S.
1
0
Benevento
10
28
3
1
24
19
63
7 Radovanovic I.
1
0
INCONTRI DELLA 11^ GIORNATA DI RITORNO
INCONTRI DELLA 8^ GIORNATA DI RITORNO (RECUPERO)
Bologna-Roma 31/3 ore 12,30 Atalanta-Udinese 31/3 ore 15 Cagliari-Torino 31/3 ore 15 Fiorentina-Crotone 31/3 ore 15 Genoa-Spal 31/3 ore 15 Inter-H. Verona 31/3 ore 15 Lazio-Benevento 31/3 ore 15 ChievoVerona-Sampdoria 31/3 ore 18 Sassuolo-Napoli 31/3 ore 18 Juventus-Milan 31/3 ore 20,45
Spal-Bologna (già giocata) Lazio-Juventus (già giocata) Napoli-Roma (già giocata) Atalanta-Sampdoria 3/4 ore 18,30 Genoa-Cagliari 3/4 ore 18,30 Udinese-Fiorentina 3/4 ore 18,30 Benevento-H. Verona 4/4 ore 17 ChievoVerona-Sassuolo 4/4 ore 18,30 Milan-Inter 4/4 ore 18,30 Torino-Crotone 4/4 ore 18,30
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I numeri della sfida
11
I NUMERI DELLA SFIDA
3
Le reti di R. Meggiorini alla Samp.
Foto: R. Udali
DESTINI INCROCIATI
0-0
2
L’esito del primo match ufficiale assoluto. L’incontro, valido per il 9° turno della Serie B 1999/’00, si giocò sotto la lanterna il 31 ottobre.
Gli incroci in Coppa Italia. Nel doppio confronto avvenuto nel 2006/’07 in semifinale andarono i blucerchiati con un complessivo 3-1.
4 Le gare tra i cadetti, giocatesi tutte nel biennio 1999/’01. Imbattuto fu il Chievo grazie a 3 pareggi e 1 vittoria (3-2 in casa il 26.3.2000).
21 I bomber clivensi. Oltre al citato Meggiorini, con 2 gol, Inglese, Mantovani e Thereau.
Squadra spesso ostica la Sampdoria per i Gialloblù. In Serie A infatti risultano ben 11 su 25 confronti le sconfitte patite, 8 di queste a Marassi. Non di meno i liguri in altre 6 occasioni hanno saputo imporre il pari in campo avverso, prestazione che alla squadra della Diga è riuscita in 3 circostanze. I tempi recenti però parlano di un’inversione di tendenza e di un sostanziale equilibrio di forze e risultati. Dal suo ritorno nel massimo campionato (2008/2009, n.d.r.), il ChievoVerona si è imposto 4 volte (una in trasferta il 20.3.’16 grazie a una rete di Meggiorini) dividendo la posta altre 6, equamente suddivise tra Verona e Genova. A spostare l’ago della bilancia anche Thereau e Di Michele (2-1, il 6.10.’12), Izco e ancora “Meggio” (2-1, il 15.2.’15), sempre l’attaccante veronese e Pellissier nel 2-1 dell’anno scorso.
Pagina a cura di Marco Sancassani
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L'iniziativa
CHIEVOVERONA E KICKOFFERS: di Dino Guerrini
PER DIRLA COME IL PRESIDENTE LUCA CAMPEDELLI, SI TRATTA DI UN'ALTRA "PRIMA VOLTA" FIRMATA CHIEVOVERONA. GIOVEDÌ 22 MARZO, NELLA SPLENDIDA SALA ALL'ULTIMO PIANO DELLO SPAZIO COPERNICO ISOLA A MILANO, LA SOCIETÀ GIALLOBLÙ INSIEME AI DIRETTORI DI KICKOFFERS HA PRESENTATO LA PRIMA PIATTAFORMA DI TRADING IN EUROPA, CHE CONSENTIRÀ DI INVESTIRE NELLA PROPRIA PASSIONE: IL CALCIO KickOffers infatti permette a tifosi, appassionati di calcio e trader, di investire acquistando e vendendo "KickBond", ossia obbligazioni con un tasso di interesse variabile, determinato dal rendimento della squadra e dalle performance del suo calciatore. È un nuovo strumento finanziario che consente di guadagnare dai successi delle squadre, dalle performance dei giocatori e dalla loro possibile vendita. Inoltre, acquistando un KickBond, si supporteranno gli obiettivi della squadra. Già da ora è possibile registrarsi sul sito www. kickoffers.com, mentre il fischio d'inizio per la sottoscrizione dei KickBond sarà il 4 aprile. Ne seguirà la quotazione in borsa e dunque il libero scambio. L'intermediario finanziario ufficiale sarà Calamatta Cuschieri Investment Service Ltd, che opera nel settore dal 1972. La prima squadra partner di questo innovativo progetto a effettuare un'emissione obbligazionaria è stata il ChievoVerona, per un totale di 3 milioni di euro di KickBond emessi. I KickBond riconoscono un tasso di interesse annuale legato alle performance della squadra e di un suo giocatore alla fine della stagione. I risultati settimanali quindi ne influenzeranno il prezzo. Si crea così una vera e propria borsa del calcio. I KickBond infatti possono essere acquistati e venduti direttamente attraverso www.kickoffers.com, che sarà inoltre una fonte costante di informazioni sul rendimento delle
squadre e una guida per seguire senza smarrimenti l'intero procedimento, in modo tale da permettere di acquistare le obbligazioni anche a chi meno esperto di prodotti finanziari. L'acquisto minimo sarà di 100 euro, l'acquisto massimo di 5.000, e la durata massima sarà di 5 anni, a scadenza dei quali sarà rimborsato il valore delle obbligazioni. KickOffers è stata ideata e sviluppata da Filippo Sciorilli Borrelli e da Michele Battolla, due veri appassionati di calcio che hanno voluto creare un meccanismo sicuro, divertente e contemporaneamente redditizio, che permettesse ai tifosi, ma non solo, di seguire le sorti delle squadre di calcio con un interesse ancora maggiore. In che termini KickOffers cambierà le regole del calcio? Per passare dall'essere semplici tifosi a veri e propri mister, non basterà conoscere tutte le dinamiche dello sport più amato d'Italia, ma fondamentale sarà anche avere il giusto intuito in ambito finanziario. Il primo step sarà sottoscrivere i "KickBond" emessi dalla squadra a valore nominale, considerando che anche le performance del giocatore ad essa associato potranno modificare l'andamento dell'investimento. Successivamente, si potrà monitorare il mercato, per decidere di vendere le obbligazioni quando il loro valore sarà salito, o acquistarne delle altre quando avranno un prezzo basso e così via per aumentare i propri guadagni. Oltre a trarre beneficio dalla compravendita delle obbligazioni, inoltre, gli investitori potranno guadagnare anche dagli interessi maturati annualmente. In particolare, questi dipenderanno dalla performance della
13
LA PARTITA È IL TRADING ONLINE
squadra in Campionato, dai suoi risultati in Coppa Italia, dai goal, dagli assist e dai cartellini dati al giocatore e dalla sua eventuale cessione. Già da ora sul sito www.kickoffers.com, le persone possono entrare a far parte della community, rimanendo aggiornati sull'evoluzione dei KickBond e simulando il proprio guadagno. "Siamo molto felici di dare il via al nostro progetto insieme al Chievo Verona – afferma Sciorilli Borrelli – un club che rispecchia totalmente i valori dell'iniziativa, considerato il forte supporto che ha da sempre da parte dei propri tifosi. L'obiettivo più a lungo termine di KickOffers è quello di coinvolgere tutte le squadre che abbiano i requisiti necessari per poi allargarci anche al mercato europeo, in modo tale da fornire a chi vorrà investire un meccanismo ancora più divertente e dinamico". "Siamo felici di essere diventati partner di KickOffers in questo progetto nuovo e originale. Con questa iniziativa vogliamo continuare a far crescere il nostro rapporto con il pubblico, dando loro la possibilità di partecipare alla vita del nostro Club e di seguire con entusiasmo e ancora maggiore partecipazione i nostri risultati, anche pensando ad un guadagno personale – Luca Campedelli, Presidente A.C. ChievoVerona –. Questo progetto porterà un vantaggio economico alla squadra grazie al supporto dei nostri tifosi, ma anche agli appassionati di calcio e, più in generale, a chi si occupa di trading. Per questi motivi siamo felici di condividere con tutti loro i nostri futuri successi". Per maggiori approfondimenti e per procedere all'acquisto o allo scambio delle obbligazioni: www.kickoffers.com.
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Le rose
A.C. CHIEVOVERONA Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
PORTIERI 98 1 90 70 14 29 12 3 5 18 2 97 40 77 23 19 27 10 17 56 8 4 45 11 69 31 20 9 55
CONFENTE Alessandro PAVONI Filippo SECULIN Andrea SORRENTINO Stefano
Verona Negrar (Vr) Gorizia Cava de' Tirreni (Sa) DIFENSORI BANI Mattia Borgo San Lorenzo (Fi) CACCIATORE Fabrizio Torino CESAR Boštjan Lubiana (SVN) DAINELLI Dario Pontedera (Pi) GAMBERINI Alessandro Bologna GOBBI Massimo Milano JAROSZYŃSKI Paweł Lublino (POL) TANASIJEVIĆ Strahinja Mladenovac (SRB) TOMOVIĆ Nenad Kragujevac (SRB) CENTROCAMPISTI BASTIEN Samuel Ottignies (BEL) BIRSA Valter San Pietro Vertoiba (SVN) CASTRO Lucas Nahuel La Plata (ARG) DEPAOLI Fabio Riva del Garda (Tn) GAUDINO Gianluca Hanau (GER) GIACCHERINI Emanuele Talla (Ar) HETEMAJ Përparim Srbica (KOS) RADOVANOVIĆ Ivan Belgrado (SRB) RIGONI Nicola Schio (Vi) ATTACCANTI INGLESE Roberto Lucera (Fg) LÉRIS Mehdi Pascal Marcel Mont de Marsan (FRA) MEGGIORINI Riccardo Isola della Scala (Vr) PELLISSIER Sergio Aosta PUCCIARELLI Manuel Prato STĘPIŃSKI Mariusz Sieradz (POL) VIGNATO Emanuel Negrar (Vr)
PRESENZE / GOL NEL CHIEVO 2017/18
07/06/98 08/08/99 14/07/90 28/03/79
0 0 0 28
0 0 0 -47
0 0 9 230
0 0 -12 -298
10/12/93 08/10/86 09/07/82 09/06/79 27/08/81 31/10/80 02/10/94 6/12/1997 30/08/87
9 26 8 17 20 18 7 0 18
0 2 0 0 0 0 0 0 0
11 88 209 164 85 87 8 0 18
0 5 8 3 1 1 0 0 0
26/09/96 07/08/86 09/04/89 24/04/97 11/11/96 05/05/85 12/12/86 29/08/88 12/11/90
16 27 18 12 2 5 23 26 8
1 2 2 0 0 1 2 1 0
30 137 88 20 3 5 209 157 50
2 15 11 0 0 1 3 3 4
12/11/91 23/05/98 04/09/85 12/04/79 17/06/91 12/05/95 24/08/00
24 3 14 18 19 13 0
9 0 0 1 2 2 0
89 3 99 497 21 14 2
24 0 13 135 2 1 0
IL MISTER ROLANDO MARAN (Trento, 14.7.1963) Sono con questa quattro, dopo esservi approdato il 19.10.2014, le sue stagioni alla guida del ChievoVerona. Prima di allora la sua carriera di tecnico si era sviluppata con Cittadella (C1), Brescia, Bari, Triestina, Vicenza e Varese (B) fino al debutto in Serie A col Catania avvenuto il 26.8.2012. Con la squadra della Diga Maran vanta i più alti momenti da calciatore avendovi disputato 332 gare complessive (con 12 reti) in 9 stagioni risultando anche primatista per presenze in C1 (158) e in C2 (100).
STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Christian Maraner Preparatore fisico Roberto De Bellis Preparatore portieri Lorenzo Squizzi Collaboratori tecnici Ivan Moretto Andrea Tonelli Preparatore fisico in 2.a Luigi Posenato
15
U.C. SAMPDORIA Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
PORTIERI 72
BELEC Vid
Maribor (SVN)
06/06/90
92
TOZZO Andrea
Riva del Garda (Tn)
30/08/92
2
VIVIANO Emiliano
Fiesole (Fi)
01/12/85
3
ANDERSEN Joachim
Frederiksberg (DEN)
31/05/96
24
BERESZYŃSKI Bartosz
Poznań (POL)
12/07/92
DIFENSORI
13
FERRARI Gian Marco
Parma
15/05/92
29
MURRU Nicola
Cagliari
16/12/94
19
REGINI Vasco
Cesena (FC)
09/09/90
7
SALA Jacopo
Alzano Lombardo (Bg)
05/12/91
26
SILVESTRE Matías Agustín
Mercedes (ARG)
25/09/84
17
STRINIĆ Ivan
Spalato (CRO)
17/07/87
11
ÁLVAREZ Ricardo Gabriel
Buenos Aires (ARG)
12/04/88
8
BARRETO Cáceres Édgar Osvaldo
Asunción (PAR)
15/07/84
28
CAPEZZI Leonardo
Figline Valdarno (Fi)
29/03/95
16
LINETTY Karol
Żnin (POL)
02/02/95
18
PRAET Dennis
CENTROCAMPISTI
Lovanio (BEL)
14/05/94
90 RAMÍREZ PEREYRA Gastón Exequiel
Fray Bentos (URU)
02/12/90
34 TORREIRA Di Pascua Lucas Sebastian
Fray Bentos (URU)
11/02/86
Roma
11/01/94
21
VERRE Valerio
9
CAPRARI Gianluca
Roma
30/07/93
99
KOWNACKI Dawid
Gorzów Wielkopolski (POL)
14/03/97
27
QUAGLIARELLA Fabio
Castellammare di Stabia (Na)
31/03/83
91
ZAPATA Banguero Duván Esteban
Cali (COL)
01/04/91
IL MISTER MARCO GIAMPAOLO (Bellinzona, 2.8.1967) Su e giù per lo Stivale, tra imprese ed esoneri. Questo il percorso da allenatore dell’ex centrocampista di Giulianova ma nato in Svizzera. È in Serie A, alla guida del Cagliari, che Giampaolo inizia, il 10.9.2006, la propria carriera di tecnico, dopo essere stato, da vice, a Pescara, Giulianova, Treviso e Ascoli. Nel 2013 scende in B col Brescia e quindi in Lega Pro a Cremona. Empoli lo riporta nel massimo torneo prima del passaggio alla Samp (10° posto) del 2016.
ATTACCANTI
STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Francesco Conti Preparatori atletici Massimo Catalano Stefanoi Rapetti Preparatore Portieri Luigi Turci Collaboratore tecnico Salvatore Foti Fabio Micarelli Angelo Palombo Video analysis Sergio Spalla
Come in un film
17
CIAK, SI GIOCA: SAMPDORIA di Paolo Sacchi
VATTI A FIDARE DELLA SAMPDORIA. NELLA SFIDA D’ANDATA, A LUNGO IN BALIA DEL CHIEVO, HA FINITO PER VINCERE PER QUATTRO A UNO. NELL’ULTIMO TURNO A MARASSI, STADIO-FORTINO IN CUI HA CONQUISTATO TRENTADUE DEI QUARANTAQUATTRO PUNTI FINORA RACCOLTI, HA FINITO PER ESSERE SCHIANTATA PER CINQUE GOL A ZERO DALL’INTER
L'UOMO D'ACCIAIO
Foto R. Udali
Ottava in classifica, è stata capace di superare la Juventus ma ha dovuto alzare bandiera bianca a Benevento e Crotone. Insomma, il baciccia blucerchiato veleggia in scioltezza ma talvolta sembra perdere il controllo del timone. La squadra di Giampaolo è imprevedibile: più di una grande ha patito il ritmo di Torreira e soci, prepotenti tra le mura amiche ma spesso fragili in trasferta, tanto da mettere a rischio la conquista di un pass “europeo”. Il tecnico nato in Svizzera ha disegnato la propria formazione sulla base di una sorta di 4-3-1-2 a rombo, in cui corsa e tecnica sono qualità imprescindibili per valorizzare la propensione offensiva della compagine. Terminali delle fasi di fraseggio e delle triangolazioni a terra sono i due bomber, Quagliarella e Zapata, la cui azione risulta efficace anche nella posizione di esterni, da cui consentono gli inserimenti dei compagni dalle retrovie.
OCEAN’S ELEVEN
Gli undici marinai di Giampaolo in campo si dispongono tenendo un baricentro molto alto. Architrave difensiva è la prolungata fase di pressione sui portatori di palla avversari, nel tentativo di sfruttare gli errori e dunque le ripartenze. La copertura, per quanto curata in maniera maniacale, da qualche tempo alterna prestazioni impeccabili a pause clamorose. Davanti a Viviano, la difesa a quattro vede
Bereszynski, Silvestre, Ferrari e Murru . A centrocampo, qualità tecnica e quantità sono garantite da Torreira, autentico fulcro del gioco della squadra, affiancato due dinamiche mezzali: con Barreto out, con Praet spazio a Lanetty. Vertice alto è il fantasista Ramírez, chiamato ad alimentare la verve realizzativa di Zapata e Quagliarella, arrivato alla sorprendente quota di 17 reti. C
M
Y
CM
MY
CY CMY
K
Un omone di 90 chili distribuiti su 1 metro e 89. In campo ogni duello fisico con lui sembra perso in partenza. Duvan Zapata ha rimandato al mittente le critiche prima del suo arrivo a Genova, capace di far dimenticare in un colpo solo Schick e Muriel. Reti, azioni personali, assist, duelli vinti – soprattutto aerei – hanno dato la dimensione di un giocatore che a ventisei anni ha raggiunto un livello qualitativo forse inatteso ma certamente meritato. Alla sua quanta annata in Italia, ingaggiato dal Napoli per 7,5 milioni, Duvan si sta confermando anche come uomo-gol. Per lui patron Ferrero ha sborsato la bellezza di venti milioni investiti, somma che pone il centrattacco colombiano come l’acquisto più costoso della storia della Sampdoria. A giudicare dai risultati, di sicuro ben ripagati.
STAGIONE SPORTIVA 2016-17
L'evento
19
ANCHE IL CHIEVO PER VERONA 2018 di Chiara Ferrante
DA CAPITAN PELLISSIER AI SUOI COMPAGNI FINO ALLA PRIMAVERA TUTTI TESTIMONIAL DELLA KERMESSE IRIDATA DI SCHERMA
Foto R. Udali
Si apriranno domani nella nostra città fino al 9 aprile, presso il Cattolica Center, i Mondiali di Scherma Cadetti e Giovani. Così, anche il ChievoVerona è sceso in campo nella recente trasferta di San Siro con una nuova maglia celebrativa. Lo sponsor, al fine di promuovere la manifestazione iridata, è stato infatti Fencing Verona 2018. Lo stesso ha fatto nelle scorse gare la formazione Primavera. «È un onore giocare con la maglia targata Verona 2018 - ha commentato Sergio Pellissier -. È bello poter essere partecipi di questa splendida e storica manifestazione che per la prima volta sarà qui a Verona. È un onore sia per noi che per la città ospitare questo evento. La scherma, per tradizione, ha dato tanto al nostro Paese. Agli Europei, ai Mondiali, alle Olimpiadi siamo sempre tra i migliori e credo che tutta l’Italia debba tanto a questo sport. Anche la città del resto ha bisogno di questi eventi sportivi che creano il giusto clima per vivere e apprezzare lo sport». Al Capitano, si uniscono le voci di altri compagni di squadra. «È un piacere appoggiare i mondiali di scherma – aggiunge Roberto Inglese –. Credo che nella vita come nello sport, chi si impegna ogni giorno per raggiungere un traguardo alla fine venga ripagato. È un po’ alla base della mia vita. Mi sono impegnato fin da piccolo per arrivare alla serie A e per poter aspirare alla Nazionale. Non pensavo di riuscirci così presto,
però, alla fine, ho ottenuto questi grandi risultati e spero di continuare con il lavoro quotidiano. I ragazzi che si approcciano allo sport e alla scherma, perciò, devono credere ai propri sogni: solo così si possono costruire il loro futuro. Lavorare e impegnarsi ogni giorno. Ho seguito la scherma alle Olimpiadi. È una disciplina che unisce sia la mente che il corpo. Come in tutte le cose e come nella vita, bisogna avere sempre il rispetto per l’avversario e per gli arbitri. Si combatte in pedana, mantenendo sempre il fair play». D’esempio per i campioni di scherma cadetti e giovani, under 17 e under 20, i protagonisti di domani a Verona 2018, i giocatori portano la loro testimonianza di atleti ad alti livelli e di chi ha indossato i colori della propria Nazione. «È un’emozione rappresentare in Nazionale il proprio Paese, nel calcio come nella scherma - sostiene Emanuele Giaccherini -. Giocare in Nazionale è il sogno di qualsiasi ragazzo. Rappresenti il tuo Paese, un’intera Nazione. Hai grandi responsabilità, ma nello stesso tempo devi vivere questa esperienza sempre come un sogno. Il mio consiglio è quello di vivere sempre serenamente senza nessuna pressione, mantenendo la massima lealtà e correttezza ovunque».
#sedicichievo
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YEPES, IL PIRATA GIALLOBLÙ di Marco Sancassani
CHI DICE CHIEVO NON PUÒ NON PARLARE DELLE IMPRESE DELLA SQUADRA DELLA DIGA E DEI SUOI PROTAGONISTI. UN RACCONTO DI PIÙ DI TRE LUSTRI FATTO DI RISULTATI, RECORD, VOLTI ED EMOZIONI Sarebbe potuto uscire, quasi un abitante di Macondo, direttamente dalla felice penna del suo conterraneo Gabriel Garcia Márquez. Coi personaggi di Cent’anni di solitudine, del resto, Mario Alberto Yepes Diaz da Cali ha dimostrato di avere più di un tratto in comune. Innanzi tutto il carisma del condottiero e la voglia di accettare le sfide come Aureliano Buendia, l’alchimia di Melquíades il gitano nel trasformare in oro le povere cose come la classifica del Chievo in quella sua prima avventura, per finire con la personalità e il fascino dei protagonisti di quel romanzo con cui ha avvinto i compagni e ammaliato le tifose. È la stagione 2008/2009 e il ChievoVerona è appena risalito dalla cadetteria. Sulla panchina siede inizialmente Giuseppe Iachini, artefice della promozione, ma la travagliata stagione porterà, al termine del decimo turno, al suo avvicendamento in favore di Domenico Di Carlo. In estate intanto, proveniente dal Paris Saint Germain con il contratto di un anno, in riva all’Adige era sbarcato Yepes, presto soprannominato - per spirito e aspetto - “Il Pirata”. Nel suo forziere un titolo in patria, due con gli argentini del River Plate, una Coppa di lega e una nazionale in Francia e la Copa America 2001 coi Cafeteros. Un bottino personale mai visto prima.
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Passano solo due giornate prima che arrivi il suo debutto: è il 21 settembre e i Gialloblù sono attesi dalla Sampdoria a Marassi. Il match finirà in parità (1-1). Per altre 31 gare Yepes difende a spada tratta la sua area e arremba con piglio e cipiglio quelle avversarie. Il forte contributo dato a quella salvezza raggiunta partendo dall’ultima posizione ne favorirà il rinnovo anche per l’annata seguente quando disputerà altri 31 incontri (più la gara di Coppa Italia vinta 2-0 sul Frosinone). Per il colombiano arriverà anche la soddisfazione di andare in rete in occasione della sfida interna con l’Udinese (1-1 del 1.11.’09, n.d.r.). Al termine di quel campionato Yepes passa al Milan mentre Atalanta e San Lorenzo precederanno la sua avventura da allenatore. Il Bentegodi intanto ancora lo annovera tra i migliori interpreti di quello spirito corsaro con cui il piccolo-grande Ceo ha determinato le sue sorti migliori.
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Il calcio femminile
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PICCOLE VALPO CRESCONO di Marco Sancassani
LO STAFF
IN CONTINUO AUMENTO È IL NUMERO DELLE RAGAZZE CHE SI AVVICINANO AL CALCIO. NE PARLIAMO CON ANTONELLA FORMISANO, RESPONSABILE DEL SETTORE GIOVANILE DI FIMAUTO VALPOLICELLA
Resp. Tecnico Antonella Formisano Prep. atletico Sara Zanotti Prep. portieri Luca Bittante All. Giovanissime Irene Tombola, Beatrice De Stefano All. Esordienti Silvana Monchera, Rossella Sardu All. Pulcine Madison Solow
Antonella, quando e con che fini è stato creato il vostro vivaio? Il nostro Settore Giovanile è sorto nel 2015. Lo scopo era quello di creare un bacino dove attingere per la prima squadra. Oltre a ciò, sono intervenuti fattori esterni? Da tre anni c'è una spinta della Federazione a far progredire il movimento per mettersi alla pari delle altre nazioni europee. Da allora tutti i nostri club maschili di A e B hanno l'obbligo di creare anche un settore giovanile dedicato alle ragazze.
Le tesserate FIGC secondo i dati recenti
659 Le società affiliate alla Federazione nazionale
Alle tue spalle una carriera sul campo ricca di successi personali e di squadra che testimoniano una passione per il pallone che però va oltre il mero risultato… Al di là di tutto, cerchiamo di svolgere una funzione educativa. Di questo ringrazio, oltre i miei collaboratori, Irene, Rossella e Madison che tanto ci danno anche sul terreno di gioco.
Foto: BPE Agenzia fotografica
Come siete quindi strutturate? Attualmente abbiamo 52 iscritte che vanno a formare una squadra di Under 15 (Giovanissime), una squadra
23.196
di Under 12 (Esordienti) e un gruppo di “Pulcine” che fanno attività di scuola calcio. A tutte facciamo svolgere due allenamenti settimanali e, in base all’età, campionati, tornei o amichevoli. Alcune “Giovanissime” frequentano il Centro Federale e le Rappresentative Regionale e Provinciale.
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