2018 2019
CAMPIONATO ITALIANO SERIE A SABATO 04.05.19 - 35^ GIORNATA
Foto: R. Udali
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Il punto della situazione
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BENTEGODI & DINTORNI di Marco Sancassani
Il bambino e il campione. C’è un’immagine che buca lo schermo e le memorie di Chievo-Parma. A metà ripresa, dalla trequarti, il giovane Vignato premiato anche dalla chiamata per uno stage con la Nazionale maggiore - manda in porta l’esperto Pellissier. È un attimo ma basta per accendere un Bentegodi desideroso di godersi la nuova promessa e di coccolarsi l’eterna bandiera. Pochi istanti, venti- venticinque metri di prato verde in cui assieme alla palla scorre tutto un mondo. L’opportunità di nobilitare il presente, il piacere di celebrare il passato, la speranza di ricostruire il futuro. L’intervento dell’estremo ospite e comunque l’immediato il fuorigioco segnalato avrebbero vanificato il tutto ma viva resta la sensazione simbolica che dal campo della propria tradizione e dal terreno in cui si ha seminato possa germogliare il nuovo ChievoVerona. Il seminatore. Nel Chievo che verrà, figura basilare sarà quella di chi quei germogli li dovrà proteggere, coltivare, annaffiare fino a far sbocciare il frutto della risalita. Non sarebbe male e nemmeno strano se quel compito spettasse all’attuale tecnico gialloblù, Domenico Di Carlo, già capace comunque di dare la giusta dignità a questa infelice annata, discretamente compromessa al momento del suo ritorno. Ammirevoli,
a parer nostro, le tante dichiarazioni improntate all’ottimismo, nel tentativo di risollevare psicologicamente la squadra; obiettivamente legittimo il comportamento tenuto in occasione dei diversi infortuni arbitrali con l’intento di tutelare tanto il settimanale lavoro a Veronello quanto i diritti domenicali di giocatori e tifosi. Uomo di campo più che di piazza, con l’ingresso di Ibrahim Karamoko, ha raggiunto Luigi Delneri in vetta alla classifica degli allenatori che hanno saputo regalare al club della Diga più debuttanti in Serie A (21, n.d.r.). È già domani. Sull’onda dei quattro punti ottenuti nelle due gare con Lazio e Parma - e con qualche rimpianto relativo a quest’ultima! - i Gialloblù stanno confermando quanto spesso espresso dagli addetti ai lavori ossia l’impressione di una formazione immeritevole di una classifica così misera. Non è quindi sbagliato, per quanto effimera soddisfazione, pensare a chiudere il torneo abbandonando l’ultimo gradino: dodici punti disponibili e uno scontro diretto lo consentirebbero. Più di tutto però le prossime sfide, a partire da quella odierna con la SPAL, saranno da interpretare come una sorta di anticipati test-match di lusso. Il domani è una terra incognita ma il Chievo sembra già dotato degli esploratori e degli avamposti necessari.
INDICE Miniposter 4 L’intervista 5-7 Le classifiche 9 La rosa 11 La rosa avversaria 13 Ciak, si gioca! 15 I numeri della sfida 17 Chievo story 18- 19 Vignato in nazionale 21 L’appuntamento 23
Editore Coordinamento Amici del Chievo Direttore Responsabile Marco Sancassani Condirettore Paolo Sacchi Ideazione e Coordinamento Simone Fiorini Collaboratori Matteo Biondani, Cristian Salvetti, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Daniele Partelli Fotografi Archivio Amici del Chievo, BPE Foto, Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali Amministratore Coordinamento “Amici del Chievo”
STAMPA OFFSET E DIGITALE Lavori di cartotecnica e finissaggio Piega e punto metallico interni Logistica www.mediaprint.org
Statistiche a cura di Uff. Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo Artwork e impaginazione Nexidia | Verona Stampa Mediaprint Srl Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 12 Numero 8 del 4 maggio 2019
ADRIAN Å EMPER I POSTER DI
L’intervista
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MEMENTO AUDERE ŠEMPER di Paolo Sacchi
Giunto quest’estate a Veronello, l’estremo difensore croato ha avuto in occasione della recente gara con la Lazio anche il battesimo in Serie A. Forte di uno stile asciutto e di una statura invidiabile per il suo ruolo, Adrian Šemper si propone come uno dei possibili eredi di Stefano Sorrentino Dopo il debutto in Coppa Italia in autunno contro il Cagliari al Bentegodi due settime fa è arrivato finalmente anche quello in campionato con la Lazio. Soddisfatto? Certamente sono felice. Giocare da titolare una partita del campionato italiano è sempre una gioia. Ovviamente ancor di più mi fa piacere che la squadra abbia ottenuto una vittoria. È un momento positivo: hai aiutato il Chievo a far punti anche con il Parma. Devo dire che è stata soprattutto la squadra ad aiutarmi. In campo i miei compagni mi hanno dato una grossa mano in entrambe le partite. I consigli ed indicazioni che ricevo da loro sono per me importanti. Mi hanno agevolato nel giocare al meglio e poter contribuire ai risultati positivi che abbiamo ottenuto. Cos’hai pensato quando Mimmo Di Carlo ti ha detto che avresti giocato titolare all’Olimpico? È stato un momento sicuramente speciale. Mi ha ricordato il mio debutto in Champions’ League con la Dinamo Zagabria contro il Lione in una partita in trasferta della fase a gironi. Allora avevo diciotto anni ed è stato come coronare un sogno. Giocare in stadi importanti di fronte a un grande pubblico è sempre un’emozione. In quella edizione della Champions’ League 2016/17 hai avuto anche il primo contatto con il calcio italiano affrontando la Juventus di Buffon con Higuain, Dybala, Pjanic e tanti altri campioni. Sono esperienze indimenticabili nella carriera di un calciatore. Giocare contro grandi campioni riempie di gioia
ma è molto istruttivo. Lì capisci quando si debba lavorare sodo per arrivare a certi livelli. È bello avere sogni da bambino ma quando si arriva ad un certo punto per concretizzarli e mantenerli vivi serve dare il massimo sempre in allenamento e in partita. Gli anni con la Dinamo Zagabria e le ultime due stagioni al Lokomotiv mi hanno permesso di crescere e migliorarmi sotto tutti i punti di vista. A proposito di Dinamo, sei cresciuto con addosso la maglia di un club che è una sorta di istituzione in Croazia. È proprio così. La Dinamo non è solo la società con cui sono diventato calciatore ma è soprattutto il mio primo amore calcistico. La seguo da quando ero molto piccolo e da quando sono venuto qui al Chievo ne controllo sempre i risultati attraverso internet. Se sono diventato tifoso è anche per merito di mio padre. A cinque anni mi portava con lui a vedere la partita. Avevamo l’abbonamento e non ci perdevano neanche una gara in casa al Maksimir. È uno stadio che mette i brividi sia per chi ci gioca che al pubblico. Arrivare a giocare in quel campo indossando la maglia della Dinamo immaginate cosa possa significare per uno come me. Come ti descriveresti nel tuo ruolo? A me piace uscire, giocare fuori dai pali. Uno dei miei punti di forza credo siano le palle alte. La mia altezza in questo senso credo possa agevolarmi. Hai mai avuto un idolo? Adoro Manuel Neuer, il portiere del Bayern Monaco e della nazionale tedesca. Il suo stile di gioco è straordinario ma soprattutto a colpirmi è la concentrazione. Gioca senza paura. Ed è dotato di una determinazione strepitosa. Lo dimostra soprattutto quando va in uscita ogni volta in cui intuisce ce ne sia la necessità. È un grande esempio per me. Ancora adesso è il tuo numero uno tra i numeri uno? Devo ammettere che recentemente ammiro molto Ederson del Manchester City. Ha uno stile di gioco simile a quello di Neuer a cui mi ispiro. Anche lui è dotato di grandi riflessi ed esce spesso dall’area di rigore. Che tipo è Adrian fuori dal campo? Per fare la nostra professione occorre concentrarsi sugli allenamenti e dunque è importante rilassarsi e
LA SCHEDA Nome: Adrian Cognome: Šemper Nato il: 12.1.1998 A: Zagabria (CRO) Altezza: 194 cm Peso: 89 kg Ruolo: portiere Squadre precedenti: Dinamo Zagabria (2015/2017 e 2018), Lokomotiv Zagabria (2017/2018)
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DX
ORGOGLIOSI
di essere al vostro servizio
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Adrian Šemper
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condurre una vita tranquilla fuori dal campo. Amo la tranquillità, insomma. Sono un ragazzo a cui piace guardare film e leggere libri. In questo senso leggo davvero di tutto, dai romanzi alle autobiografie. Tra le tante, mi ha colpito quella di Sir Alex Ferguson. Un grande personaggio. Zagabria non è troppo lontana da Verona: i tuoi vengono spesso qui a seguirti di persona? Sì, certo. I miei genitori e mia sorella vengono a tifare per me ogni volta che possono. Cosa ti hanno detto dopo il tuo debutto in serie A? Erano felicissimi. Mi hanno fatto i complimenti per la prestazione e il risultato della squadra. Mi hanno anche detto che questo è solo l’inizio e devo ancora fare molto per migliorare e restare a certi livelli. E soprattutto mi hanno dato un consiglio che credo importante: che non devo aver fretta. Nella carriera come nella vita è importante lavorare bene ed essere pazienti: solo così i risultati arriveranno. La partita dell’Olimpico con la Lazio l’hanno seguita in tv mentre al Bentegodi sono venuti a vedermi. Hai legato con qualche compagno parti-
colare qui al Chievo? A dire la verità vado d’accordo con tutti. Sono stato aiutato molto al mio arrivo e immediatamente integrato nel gruppo. Poi è chiaro che per motivi di origine e soprattutto lingua mi sia trovato più a mio agio con Cesar, Djordjević, Tomović, Tanasijević e Grubac. Tuttavia il mio rapporto è davvero ottimale con tutta la rosa, indipendentemente dalla nazionalità o dalla lingua parlata. L’atmosfera al Chievo è davvero accogliente. Al di là dell’andamento del campionato, come giudichi la tua stagione qui al Chievo? Per me è stato un anno importante, di grande valore del punto di vista della crescita professionale. Ho un eccellente maestro in Lorenzo Squizzi. Il suo ruolo di allenatore dei portieri per me è stato davvero proficuo. Mi ha aiutato molto sul piano tecnico e anche psicologico. Ora starà a me mettere in pratica i suoi insegnamenti. Mi spiace per la retrocessione, ovviamente, tanto che mi auguro di poter rimanere qui ad aiutare la squadra a tornare nella massima serie. È stato un anno sfortunato e tutti abbiamo voglia di riscattare questa stagione al più presto. Manda un messaggio a chi vuole bene al Chievo. Da parte mia posso dire che in campo e fuori sono un giocatore che dà sempre il cento per cento, quindi tutti, a partire dai nostri sostenitori, possono contare sul mio impegno ogni volta che avrò addosso la maglia gialloblù. I tifosi ci sono stati vicini questi mesi e spero di poterli ripagare presto del loro sostegno.
Risale all’incontro interno col Cagliari (1-2) del dicembre scorso il suo debutto assoluto con il club della Diga. Il match era valevole per la Coppa Italia
95
Il 20 aprile arriva anche il vittorioso debutto (2-1) con la Lazio. Nell’occasione Šemper diventa il 95mo (poi 96 con Karamoko) atleta lanciato dal Chievo in Serie A
191
I minuti totalizzati nelle sue due presenze in campionato. A essi si aggiungono i 94 dell’intero incontro di TIM Cup
2019 Giunto dalla Dinamo Zagabria con la formula del prestito con diritto di riscatto, il suo rapporto professionale col ChievoVerona scadrà il prossimo 30 giugno
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La classfica
9
I NUMERI DELLA SERIE A dati aggiornati al 28/04/2019
SQUADRA
PUNTI
G
V
N
P
RF
RS
Juventus
88
34
28
4
2
68
24
Napoli
70
34
21
7
6
64
30
Inter
62
34
18
8
8
52
28
G R
Atalanta
59
34
17
8
9
68
42
Quagliarella F. (Sam)
23 7
Piatek K. (Gen/Mil)
21
2
21
1
MARCATORI
ATTENZIONE: E’ IMPORTANTE VISIONARE UNA PROVA COLORE PRIMA DELLA STAMPA FINALE
LEGA SERIE A
LEGA SERIE A
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AW SERIE A LOGO TIM CMYK
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31 08 2018
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Roma
58
34
16
10
8
61
46
Zapata D. (Ata) Ronaldo C. (Juv)
20 5
Torino
56
34
14
14
6
44
29
Milik A. (Nap)
17 0
Caputo F. (Emp)
15 3
Immobile C. (Laz)
14 4
Petagna A. (SPA)
14 5
Mertens D. (Nap.)
13 1
Belotti A. (Tor)
13 5
Milan
56
34
15
11
8
47
33
Lazio
55
34
16
7
11
49
36
Sampdoria
48
34
14
6
14
54
46
Sassuolo
41
34
9
14
11
48
52
Cagliari
40
34
10
10
14
32
47
Fiorentina
40
34
8
16
10
47
42
Spal
39
34
10
9
15
35
48
Bologna
37
34
9
10
15
37
48
Parma
37
34
9
10
15
35
52
Genoa
35
34
8
11
15
36
53
Udinese
33
34
8
9
17
31
49
Empoli
29
34
7
8
19
43
66
Frosinone
23
34
5
8
21
26
62
ChievoVerona*
15
34
2
12
20
25
69
MARCATORI CHIEVO G R Stepinski M. Pellissier S. Giaccherini E. Meggiorini R. Birsa V. Hetemaj P. Djordjevic F. Obi J. Tomovic N. Vignato E.
6 4 3 3 2 2 1 1 1 1
*3 punti di penalità
INCONTRI DELLA 16^ GIORNATA DI RITORNO
INCONTRI DELLA 17^ GIORNATA DI RITORNO
Juventus-Torino 3/5 ore 20,30 ChievoVerona-S.P.A.L. 4/5 ore 18 Udinese-Inter 4/5 ore 20,30 Empoli-Fiorentina 5/5 ore 12,30 Lazio-Atalanta 5/5 ore 15 Parma-Sampdoria 5/5 ore 15 Sassuolo-Frosinone 5/5 ore 15 Genoa-Roma 5/5 ore 18 Napoli-Cagliari 5/5 ore 20,30 Milan-Bologna 6/5 ore 20,30
Atalanta-Genoa 11/5 ore 15 Cagliari-Lazio 11/5 ore 18 Fiorentina-Milan 11/5 ore 20,30 Torino-Sassuolo 12/5 ore 12,30 Frosinone-Udinese 12/5 ore 15 Sampdoria-Empoli 12/5 ore 15 S.P.A.L.-Napoli 12/5 ore 18 Roma-Juventus 12/5 ore 20,30 Bologna-Parma 13/5 ore 19 Inter-ChievoVerona 13/5 ore 21
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La rosa gialloblù
11
A.C. CHIEVOVERONA Come in un film
Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
67 16 1 70 33 14 5 12 6 44 15 3 40 21 27 8 17 56 18 13 7 4 2 20 25 19 11 69 31 10 9 55
CAPRILE ELIA SECULIN Andrea ŠEMPER Adrian SORRENTINO Stefano
Verona Gorizia Zagabria (CRO) Cava de' Tirreni (Sa) DIFENSORI ANDREOLLI Marco Ponte dell'Olio (Pc) BANI Mattia Borgo San Lorenzo (Fi) BARBA Federico Roma CESAR Boštjan Lubiana (SVN) FREY Nicolas Sebastien Nizza (FRA) JAROSZYNSKI Paweł Lublino (POL) ROSSETTINI Luca Padova TANASIJEVIC Strahinja Mladenovac (SRB) TOMOVIC Nenad Kragujevac (SRB) CENTROCAMPISTI BURRUCHAGA Mauro Buenos Aires (ARG) DEPAOLI Fabio Riva del Garda (Tn) DIOUSSÉ El Hadji Assane Dakar (SEN) GIACCHERINI Emanuele Talla (Ar) HETEMAJ Përparim Srbica (KOS) KARAMOKO Ibrahim Paris (FRA) KIYINE Sofian Verviers (BEL) DOMINGUES PIAZÓN G. Lucas San Paolo (BRA) RIGONI Nicola Schio (Vi) SCHELOTTO Ezequiel Matías Buenos Aires (ARG) ATTACCANTI ĐORĐEVIC Filip Belgrado (SRB) GRUBAC Sergej Belgrado (SRB) JUWARA Musa GAMBIA LÉRIS Mehdi Pascal Marcel Mont de Marsan (FRA) MEGGIORINI Riccardo Isola della Scala (Vr) PELLISSIER Sergio Aosta PUCCIARELLI Manuel Prato STEPINSKI Mariusz Sieradz (POL) VIGNATO Emanuel Negrar (Vr)
PRESENZE / GOL
25/08/01 14/07/90 12/01/98 28/03/79
2018/19 NEL CHIEVO 0 0 0 0 2 -7 12 -19 2 -2 3 -3 31 -60 271 -370
10/06/86 10/12/93 01/09/93 09/07/82 06/03/84 02/10/94 09/05/85 12/06/97 30/08/87
6 28 29 10 3 16 21 1 9
0 0 0 0 0 0 0 0 1
87 47 29 222 224 29 23 2 37
3 0 0 8 0 0 0 0 1
27/06/98 24/04/97 20/09/97 05/05/85 12/12/86 23/7/2001 02/10/97 20/01/94 12/11/90 23/05/89
0 29 11 26 27 1 21 3 21 4
0 0 0 3 2 0 0 0 0 0
1 57 11 41 246 1 31 3 80 33
0 0 0 6 6 0 0 0 5 0
28/09/87 29/05/00 26/12/01 23/05/98 04/09/85 12/04/79 17/06/91 12/05/95 24/08/00
13 1 0 21 22 16 8 33 6
1 0 0 0 3 4 0 6 1
14 2 0 26 123 514 32 58 8
1 0 0 1 16 139 2 11 1
PORTIERI
IL MISTER DOMENICO DI CARLO (Cassino, 23.3.1964) Centodieci presenze in campionato più altre 8 in Coppa Italia con una media vittorie del 32,2% sono il bilancio di Di Carlo alla guida del ChievoVerona prima della sua terza chiamata in gialloblù avvenuta il 13 novembre scorso. Prima del nuovo squillo le esperienze di Novara, La Spezia, Cesena e Livorno che hanno protratto una carriera iniziata portando il Mantova dalla C2 alla B e passata da Parma (2007/’08) e nella Genova blucerchiata (2010/11). STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Claudio Valigi Preparatore fisico Lorenzo Riela Preparatore portieri Lorenzo Squizzi Collaboratori tecnici Francesco Checcucci Martino Sofia Preparatore fisico in 2.a Luigi Posenato
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La rosa avversaria
13
S.P.A.L. CALCIO Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
PORTIERI 1
GOMIS Alfred
Ziguinchor (SEN)
12
FULIGNATI Andrea
Empoli
05/09/93 31/10/94
17
POLUZZI Giacomo
Bologna
25/02/88
2
VIVIANO Emiliano
Fiesole (Fi)
01/12/85
14
BONIFAZI Kevin
Rieti
19/05/96
4
CIONEK Thiago Rangel
Curitiba (BRA)
21/04/86
27
DAL BELO Dias da Silva Felipe
Guaratinguetá (BRA)
31/07/84
13
REGINI Vasco
Cesena (FC)
09/09/90
5
ŠIMIC Lorenco
Spalato (CRO)
15/07/96
23
VICARI Francesco
Roma
03/08/94
DIFENSORI
CENTROCAMPISTI 33
COSTA Filippo
Noventa Vicentina (Vi)
21/05/95
24
DICKMANN Lorenzo Maria
Milano
24/09/96
93
FARES Mohamed Salim
Aubervilliers (FRA)
15/02/96
29
LAZZARI Manuel
Valdagno (Vi)
29/11/93
19
KURTIC Jasmin
Crnomelj (SVN)
10/01/89
6
MISSIROLI Simone
Reggio Calabria
23/05/86
11
MURGIA Alessandro
ROMA
09/08/96
28
SCHIATTARELLA Pasquale
Mugnano di Napoli (Na)
30/05/87
16
VALDIFIORI Mirko
Lugo (Ra)
21/04/86
8
VALOTI Mattia
Vicenza
06/09/93
7
ANTENUCCI Mirco
Termoli (Cb)
10
FLOCCARI Sergio
Vibo Valentia
12/11/81
95
JANKOVIC Marko
Cetinje (MNE)
09/07/95
43
PALOSCHI Alberto
Chiari (Bs)
04/01/90
37
PETAGNA Andrea
Trieste
30/06/95
ATTACCANTI 08/09/84
IL MISTER LEONARDO SEMPLICI (Firenze, 18.7.1967) Sono 3 anni con la Primavera della Fiorentina a portare, nel 2014, Semplici a Ferrara. Prima dei giovani viola diverse esperienze come tecnico, tutte con squadre della sua regione: Sangimignano, Figline, Arezzo e Pisa. Alla prima stagione, chiusa con un 4° posto da subentrato, fa seguire il doppio salto di categoria che proietta gli estensi in Serie A. Specialista in promozioni (6 a partire dall’Eccellenza), ai biancazzurri regala anche la Supercoppa di Lega Pro 2016.
STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Andrea Consumi Preparatore portieri Cristiano Scalabrelli Preparatore Atletico Yuri Fabrizzi Match Analist Alessio Rubicini
STAGIONE SPORTIVA 2016-17
Come in un film
15
CIAK, SI GIOCA: SPAL di Gian Pietro Panareo
La matematica non c’è ancora ma il traguardo è sempre più vicino. basterà infatti un punto alla Spal per sigillare in anticipo la seconda salvezza consecutiva dopo quella sofferta agguantata all’ultima giornata dello scorso campionato
Foto: R. Udali
Impresa ragguardevole per una squadra dal passato glorioso assente nei precedenti cinquant’anni dall’élite del calcio italiano e che ora rappresenta molto più di una sorpresa per il modo in cui è riuscita a confermarsi e a proporsi attraverso l’esibizione di un gioco concreto e disinvolto. Non è un caso che quella estense sia stata finora la compagine in grado più di tutte di incrementare il proprio punteggio (+10) e la propria posizione (+5) in classifica rispetto alla passata stagione. Un percorso di crescita che ha visto bomber Petagna (14 centri-record personale) e compagni raggiungere l’obiettivo grazie ad avvio arrembante con tre successi nei primi quattro turni ma soprattutto, dopo una prolungata fase interlocutoria caratterizzata da sole altre due affermazioni nel contesto di sconfitte in serie e di una preoccupante carenza di risultati, allo score di cinque vittorie e un pareggio ottenuto nelle ultime sette partite. Quanto è bastato agli uomini di mister Semplici per togliersi lo sfizio di battere a domicilio avversari illustri come Roma, Lazio e Juventus e per sganciarsi definitivamente dalla zona retrocessione.
STATO DI GRAZIA
INSEPARABILI
Un posto di primo piano nella storia della Spal, Manuel Lazzari se l’è già assicurato. Per gli oltre 200 gettoni in biancazzurro e per essere stato fra i principali artefici della scalata iniziata nel 2013 e che in pochissimi anni ha riportato il club emiliano dalla Lega Pro alla massima categoria. Una carriera, quella dell’esterno destro, iniziata in Serie D con il Montecchio Maggiore e con il Delta Porto Tolle quindi proseguita con la Giacomense, sodalizio ferrarese che, con il trasferimento
del proprio titolo sportivo e la fusione, ha permesso alla Società Polisportiva Ars et Labor di ripartire dalla Lega Pro dopo il fallimento e un campionato fra i Dilettanti. Sei stagioni vissute da protagonista dal 25 enne di Valdagno, uomo cardine e simbolo della squadra di Leonardo Semplici, abile nel valorizzarne le caratteristiche di corsa e dinamismo. Qualità apprezzate anche dal Ct azzurro Mancini con cui ha debuttato in Nazionale lo scorso settembre nell’Uefa Nations League. C M Y CM MY CY CMY K
Segna, esulta continuando a divertirsi e a regalare emozioni anche oggi a 37 anni compiuti. È il marchio di fabbrica di Sergio Floccari (nella foto), attaccante di origini calabresi, giramondo del pallone da nord a sud dello Stivale. Nel suo iter professionale iniziato nel 1997 ad Avezzano figurano, infatti, 12 tappe con soste, sempre mai troppo lunghe, a Messina, Roma, Genova, Bergamo (con Lazio, Genoa e Atalanta) ma soprattutto nel perimetro emiliano-romagnolo compreso tra Faenza, Rimini, Parma, Sassuolo, Bologna e Ferrara. Un susseguirsi di esperienze durante le quali, pur senza esagerare in termini realizzativi, ha saputo farsi apprezzare per impegno e professionalità lasciando ovunque tracce importanti della sua presenza provate dalle 130 reti complessivamente realizzate, le ultime due, contro Juventus e Empoli, determinanti per la causa spallina.
Le cifre in campo
17
I NUMERI DELLA SFIDA
2-1
DESTINI INCROCIATI
Foto: R. Udali
Il finale al Bentegodi nello scorso torneo
2-0
2
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Le presenze in campionato di Le sfide complessive Il risultato del primo Gli ex clivensi attualmente in successo del Chievo, ottenuto forza agli emiliani: F. Costa suddivise tra Serie A (3 prima Sergio Pellissier nella SPAL. L’attaccante aostano, già in casa il 19 febbraio 92. e A. Paloschi. All’ombra della di oggi) e C1 (4). Mentre gli del ChievoVerona, vi andò A decidere furono le Diga vissero rispettivamente estensi vantano una rete in prestito per 2 stagioni in più (7 a 6), i Gialloblù segnature di Riccardo Gori dal 2015 al 17 e dal 2011 conducono per 3 vittorie a 2. a partire dall’estate 2000. e Giuliano Gentilini. al 16 (8 e 153 presenze). Pagina a cura di Marco Sancassani
Sfida #4 in Serie A tra Chievo e SPAL. Saga breve dato che il primo incrocio nella principale competizione italiana fu il match del 25.11.17. Al Bentegodi fu una doppietta di Inglese a ribaltare lo svantaggio patito per un autogol di Cesar. Il ritorno, giocato il 18.4, finì invece con uno 0-0, risultato replicato al “Mazza” anche quest’anno. Al brutto ricordo della prima gara assoluta, proprio dallo stadio estense il 22.9.91, (un 1-5 in cui solo un rigore di Gori replicò alle doppiette di Bottazzi e Labardi e al gol di Mezzini), si contrappone l’esaltante memoria del 23.1.94. Quel giorno gli emiliani scendevano al Bentegodi guidando la classifica del torneo di C1. Un colpo di testa di Tamagnini però permise al Chievo il colpaccio e la rincorsa verso la promozione. Completano la casistica un successo a testa, sempre in C1.
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Chievo story
CHIEVO 30 (ANNI FA) E LODE! di Marco Sancassani
il secondo giocherà col primo Foggia targato Zeman.
Ricorrerà il prossimo 14 maggio il 30mo anniversario della matematica conquista da parte della squadra della Diga della promozione in C1. Lo storico traguardo risultò al contempo consolidato distacco dal dilettantismo e rampa di lancio per la scalata al grande calcio È l’estate l’anno 1988 quando il Chievo si appresta ad affrontare il suo terzo torneo di C2. Sotto la presidenza di Bruno Garonzi - nipote del “commenda” Saverio - siede in panchina Gianni Bui, giunto dal Pavia. Dietro le quinte Luigi Campedelli, vicepresidente e patron, e Carlo Guglielmi imprenditore agroalimentare che negli anni si dimostrerà valido sodale dapprima con quest’ultimo e quindi col figlio Luca, attuale presidente. Lo spessore organizzativo societario si arricchisce dell’apporto di Giovanni Sartori, nel duplice ruolo di giocatore e viceallenatore. Sulla scorta del 4° posto della stagione precedente (a -4 dal promosso VeneziaMestre) i ritocchi alla rosa sono minimi: alle partenze di Balestro, Bertolutti, Latronico, Menabue e Sapienza corrispondono gli arrivi di Massimo Beghetto, Nicoli, Moretto, D’Angelo, Michele Cossato. Il primo vincerà (assieme a Domenico Di Carlo e Giuliano Gentilini, N.d.R.) col Vicenza la Coppa Italia 1996/97,
Il via. Si è già svolto il cammino nella Coppa Italia di categoria Inseriti nel Girone E assieme a Mantova, Suzzara e Trento, i Gialloblù non accedono al turno seguente. Alla vittoria al debutto sul Trento (1-0) seguono infatti la sconfitta (0-2) a Suzzara e i due pari esterni, entrambi 2-2, con Mantova e Trento. Le speranze riaccese dal nuovo successo sul Suzzara (1-0) svaniscono di fronte ai virgiliani (0-1). Il campionato li ripagherà con gli interessi! L’avvio infatti è una marcia trionfale. Forte di una difesa che nelle prime sette gare subisce una sola rete (peraltro un sospetto fuorigioco che costa la sconfitta a Novara) Fiorio e compagni prendono l’abbrivio per l’impresa. L’andata. È il Pergocrema, a bersaglio con Dario Hubner (che colpirà il Chievo anche in B col Brescia e in A col Piacenza) a interrompere una serie di 5 successi, un pari e una sconfitta. L’enpasse è momentaneo perché in 3 giornate la squadra di Bui dapprima espugna perentoriamente Suzzara (3-0: Fiorio 2, Folli) poi -dopo lo 0-0 interno col Carpi - travolge (5-0: Fiorio 2, Beghetto, Folli, Galli), sempre al Bentegodi, il Pordenone. Prima del giro di boa solo il Sassuolo (0-2) ferma la squadra della Diga che chiude con un bilancio di 9 successi e 6 pareggi in 17 incontri in virtù dei soli 5 gol subiti. Il ritorno. Quanto fatto all’andata apre al Chievo un nuovo scenario. Dopo i due quarti posti raccolti nelle prime due stagioni tra i professionisti, il Chievo intuisce di potersi giocare il salto di categoria. In realtà già l’annata precedente i Gialloblù, all’epoca
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Dall’alto a sin.: De Grandi, Seeber, Folli, Cossato, Sartori, Maran, Montagni, Zanin, Perlina, Nicoli, Galli, Bui (All.), Curti, Beghetto, D’Angelo, Mancini, Moretto, Fiorio, Florio, Lazzarin, Tosi sotto la guida di Luigi Busatta detto “Il silenzioso di Marostica”, non erano finiti lontani dalla promozione; solo 4 infatti (43 a 47) i punti che li avevano separati dal VeneziaMestre, secondo in graduatoria. Sebbene l’inizio della fase discendente coincida con uno scivolone a Forlì (0-2), il prosieguo avviene sulla falsariga dell’andata: solamente il Carpi, che salirà assieme, riesce a fermare la compagine di Bui nelle susseguenti 6 giornate. La soddisfazione per i risultati che arrivano dal terreno di gioco è però offuscata dall’infortunio occorso a Paolo Galli. Arrivato al Chievo nell’estate del 1980, Galli si distingue da subito per classe pura diventando negli anni a seguire un riferimento tecnico per i compagni e un beniamino dei tifosi. È il 5 febbraio, si gioca Chievo-Novara (finirà 2-0 grazie a una doppietta di Flavio Fiorio realizzata dopo lo spiacevole episodio) quando un intervento sconsiderato priva, anche emotivamente, il Chievo di un importante punto di forza. La squadra della Diga è però, prima che un undici calcistico, un gruppo di uomini veri. Il logorio della lotta per le prime posizioni viene contenuto con 4 pareggi e un successo nelle giornate che vanno dall’8^ alla 12^. Dopo i due rigori neutralizzati da Zanin con Pro Sesto e Giorgione, Valter Curti e ancora Fiorio espugnano poi il campo del Telgate permettendo l’aggancio al Carpi in vetta alla classifica. L’epilogo. Si arriva così al 14 maggio col Carpi impegnato a Crema (uscirà sconfitto) e il Chievo che riceve la Juve Domo. Corre il
minuto 24 quando Rolando Maran incorna il pallone che decide il match. Mancano ancora tre giornate ma per il Chievo i giochi sono fatti, l’impresa è compiuta. Extra credits. Il salto di categoria va così in archivio con 48 punti frutto di 18 successi, 12 pari e solo 4 sconfitte; all’epoca infatti si assegnavano ancora 2 punti per vittoria. Alle 41 reti realizzate corrispondono poi le sole 15 incassate. Il valore aggiunto però è la componente umana dato che più di un elemento negli anni a venire contribuirà alle migliori fortune del piccolo-grande Ceo. Oltre al contributo sul prato verde (Cossato, Curti, D’Angelo, Maran, Moretto, Zanin) alcuni andranno a ricoprire incarichi nel Settore Giovanile (Lazzarin) o come osservatore (Curti), altri resteranno comunque nell’ambiente (Perlina). Tra questi ancora Zanin e Sartori, quest’ultimo nelle vesti di Direttore Sportivo, rivestiranno ruoli dirigenziali; sempre D’Angelo e Maran regaleranno poi, in diverse occasioni, dalla panchina la permanenza in Serie A.
COSÌ IN CAMPIONATO (PRES/RETI): Fiorio (15), Lazzarin (4) 34; Curti (3), Maran (2) 33; Folli (9), Montagni 32; Moretto (2), Zanin 30; Nicoli (1), Seeber 28; Perlina 26; Beghetto (2) 24; Galli (1) 18; D’Angelo 16; Cossato (1), Sartori 10; Florio (1) 9; De Grandi 5; Mancini e Tosi 1.
Gialloblù Nazionale
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VIGNATO E L’AZZURRO a cura dell' Ufficio Comunicazione
PUNTO VENDITA: Via Galvani SEDE: Località La Sorte, 78
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Perché sono davvero delle bellissime emozioni quelle che il giovane attaccante nato e cresciuto calcisticamente con la maglia gialloblù addosso sta vivendo e sta facendo vivere a tutto il movimento della squadra del presidente Luca Campedelli. Oltre alle gioie del primo gol in Serie A contro la Lazio e dell’assist per il gol di Meggiorini contro il Parma, Vignato ha appena concluso lo stage voluto dal Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di calcio Roberto Mancini svoltosi a Coverciano lunedì e martedì scorsi. Due giorni nei quali l’attaccante gialloblù, insieme a altri 34 giovani talenti del calcio italiano, ha potuto mostrare al CT Mancini, a Luigi Di Biagio, allenatore dell’Under 21, e a Paolo Nicolato, alla guida della Nazionale Under 20, le sue potenzialità. Un grande orgoglio per tutti quanti noi. Complimenti Emanuel.
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Per riassumere questi ultimi giorni di Emanuel Vignato e del ChievoVerona possiamo prendere in prestito le parole del grande Lucio Battisti che una delle sue più celebri canzoni ha nel testo: “Capire tu non puoi… Tu chiamale se vuoi emozioni…”.
ORARI LUNEDÌ - VENERDÌ: 10.00 - 13.00 17.00 - 19.00
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SABATO: 10.00 - 13.00 POMERIGGIO CHIUSO
L’appuntamento
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METTI UNO SCALIGERO A CENA
di Dino Guerrini
Sono stati Bostjan Cesar e Mattia Bani i testimonial d'eccezione a Veronello durante la presentazione dello spettacolo teatrale firmato ChievoVerona "Metti uno Scaligero a cena", a cura di Patrizio Binazzi (Responsabile progetto Giovani Cronisti) per la regia di Verdiana Battaglia Uno spettacolo in calendario al Teatro Smeraldo di Valeggio sul Mincio sabato 4 maggio alle 17.30, (e in concorso al Festival del Teatro delle Scuole), e in replica giovedì 9 maggio alle 10.00 (ingresso libero). Sul palcoscenico recitano 23 alunni dell'Istituto comprensivo di Valeggio sul Mincio,
che durante la stagione hanno preso parte agli incontri di "Giovani Cronisti" allo stadio Bentegodi. "Metti uno scaligero a cena" è uno spettacolo teatrale realizzato per onorare le gesta di personaggi coraggiosi che hanno contribuito alla grandezza di Verona del 1300 e di oggi. Grazie al talento di 23 giovani attori dell'Istituto comprensivo di Valeggio sul Mincio, è stato possibile realizzare uno spettacolo dove storia, cultura sentimenti umani e sane risate si alternano per deliziare la curiosità del pubblico. Alla replica di giovedì 9 maggio saranno presenti anche i giocatori della Prima squadra, della Primavera e le giocatrici del ChievoVerona Valpo. Grazie al contributo di Cuore Chievo Onlus, inoltre, lo spettacolo sarà registrato e sarà trasmesso entro la fine di maggio nelle aule scolastiche dell'Ospedale di Borgo Trento, affinché anche i bambini degenti possano trascorrere un'ora di lezione speciale, tra arte, storia e divertimento.
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