Foto: R. Udali
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2018 2019
CAMPIONATO ITALIANO SERIE A DOMENICA 19.05.19 - 37^ GIORNATA
R CITU
Cornetti di Pasticceria
Senza O
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Il punto della situazione
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BENTEGODI & DINTORNI di Marco Sancassani
C’è di tutto quest’oggi nello spazio temporale del piccolo-grande Ceo e del suo popolo. Lo spazio di una stagione che non ha sortito l’esito desiderato, il tempo in cui si sarebbe voluto rimediare. Non solo. Preso - e reso - atto alle leggi dello sport, ci troviamo a salutare il cammino casalingo del ChievoVerona. Un percorso reso sconnesso e impervio non solo da errori oggettivi ma anche da soggettivi ostacoli. Un finale cercato di esorcizzare e di rimandare, una conclusione procrastinata il più a lungo possibile e quindi sobriamente accettata perché troppo complicata da poter essere risolta. Da sempre del resto la volontà di sognare e la contemporanea capacità di tradurre quel sogno in pratica era stata la fortuna delle sorti clivensi. Un sogno durato diciassette campionati di Serie A. Nessuno si sarebbe certo stupito se l’attuale epilogo si fosse verificato all’indomani della prima presenza nel massimo torneo calcistico nazionale, datata 2001/02. A quella di per sé già storica e gratificante esperienza si sono invece succedute tante coinvolgenti avventure: al di là delle sofferte salvezze, di un’imprevista caduta e di una subitanea risalita, due inimmaginabili qualificazioni europee passate anche attraverso il lancio e il rilancio di tanti campioni. Situazioni che hanno non solo esaltato la tifoseria clivense
INDICE
ma che hanno anche coinvolto tanti appassionati del gioco più popolare del mondo e fornito al pallone nostrano un illustre biglietto da visita. In fatto di campioni, sportivi ma soprattutto di umanità, imprescindibile rendere omaggio a Sergio Pellissier. Arrivato ragazzo in riva all’Adige l’attaccante aostano ha saputo travalicare ogni possibile record statistico del professionismo chievoveronese. Le cifre relative alle sue prestazioni sono però più semplicemente la punta di un iceberg di un immedesimarsi in una realtà che merita di essere a maggior ragione sostenuta. È agrodolce il cielo sopra il Bentegodi. Il saluto al Capitano, l’amarezza della perdita della categoria, la consapevolezza di non aver meritato tale divario compongono così un caleidoscopio emotivo senza precedenti. L’orgoglio di quanto creato in questi anni però assieme alla fiducia in quanto seminato e al soccorso della propria storia lo rendono molto più roseo.
Miniposter 4 L’intervista 5-7 I numeri di Pellissier 9 Le classifiche 11 La rosa 13 La rosa avversaria 15 Ciak, si gioca! 17 I numeri della sfid 19 L’appuntamento 20 - 21 È sempre Primavera 23
Editore Coordinamento Amici del Chievo Direttore Responsabile Marco Sancassani Condirettore Paolo Sacchi Ideazione e Coordinamento Simone Fiorini Collaboratori Matteo Biondani, Cristian Salvetti, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Daniele Partelli Fotografi Archivio Amici del Chievo, BPE Foto, Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali Amministratore Coordinamento “Amici del Chievo”
STAMPA OFFSET E DIGITALE Lavori di cartotecnica e finissaggio Piega e punto metallico interni Logistica www.mediaprint.org
Statistiche a cura di Uff. Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo Artwork e impaginazione Nexidia | Verona Stampa Mediaprint Srl Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 12 Numero 9 del 19 maggio 2019
SERGIO PELLISSIER I POSTER DI
L’intervista
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SERGIO PELLISSIER di Dino Guerrini
Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. E sotto il cielo gialloblù, in questo maggio piovoso, è giunto il tempo che tutti i tifosi sapevano sarebbe, prima o poi, dovuto arrivare: al termine di questo campionato Sergio Pellissier chiuderà la sua carriera da calciatore Lo farà dopo essere sceso in campo oltre 500 volte, tra Serie A, Serie B, Coppa Italia e Coppe Europee, indossando sempre e solo la maglia del ChievoVerona: spesso esaltata, sempre difesa e onorata. Quasi la metà delle sue presenze totali con il Chievo (se giocherà contro Sampdoria e Frosinone alla fine saranno 517), sono state impreziosite dalla fascia di capitano, portata con orgoglio sul braccio in 254 occasioni. E poi i gol segnati: 112 ad oggi in Serie A, 22 in Serie B, 5 in Coppa Italia. I numeri, in questo caso, spiegano tanto ma non tutto. Perché Sergio Pellissier è sempre stato qualcosa di speciale per il ChievoVerona e per tutto il panorama calcistico italiano. Amato visceralmente dai suoi tifosi, rispettato e ammirato dai supporter di tutti gli stadi in cui ha giocato. È questo il destino che spetta a pochi, pochissimi, atleti del calcio del Ventunesimo secolo, che non si contraddistinguono solo per le emozioni che sanno regalare, o per l'attaccamento alla maglia che sanno dimostrare, ma anche e soprattutto per i valori che sono capaci di trasmettere. A tutti: da chi gli sta più vicino, (compagni di squadra, dipendenti della società, tifosi), a chi lo segue da più lontano, dai più piccoli fino ai più grandi. Le parole del Capitano "Ci ho pensato tanto, ho passato mesi a ragionare sul ritiro. Il Presidente conosceva la mia decisione da tre, quattro settimane. Ha provato a farmi cambiare idea fino alla fine, come ha sempre fatto in questi anni. Credo che sia giusto al termine di un ciclo prendere questa decisione. Dopo aver portato avanti per 19 anni i valori di questa società, credo sia giusto che si ricominci con gente nuova
e vogliosa. Gente che deve credere in quello in cui ho creduto io in questi 19 anni. Voglio che il ChievoVerona ritorni a essere quello che è stato in tutti questi anni, e quindi è giusto farsi da parte e lasciare spazio ad altri, affinché il Chievo possa presto tornare grande". Il tributo del Presidente Luca Campedelli "Pellissier incarna in tutto e per tutto quello che è il Chievo: più del Presidente, più di tutti quanti gli altri. Lo ringrazio dal più profondo del cuore, perché è stato con noi nel bene e nel male. Ha sempre dato tutto se stesso, tutto quello che poteva dare e anche qualcosa di più. È sempre e comunque stato lo spirito e l'anima di questo Chievo. Grazie davvero di cuore Sergio, da parte di tutta la società. Io sono uno dei tuoi tifosi, quindi come tale ti devo ringraziare anche da parte di tutti i tifosi. Si ritira la maglia numero 31 per due motivi. Uno perché è la sua maglia, due perché sarebbe una responsabilità talmente tanto elevata metterla sulle spalle di chiunque altro arrivi…il 31 al Chievo è come il 10 di Maradona, o il 10 di Del Piero". L'essenza del ChievoVerona "Ho vissuto le cose belle e le cose brutte del ChievoVerona, e sono cresciuto di più con le cose negative. Ho più perso che vinto, il Chievo ha lottato sempre per conquistarsi un posto tra le grandi e a volte ci è riuscito. Sono felice di aver ottenuto traguardi fenomenali rispetto a quello che mi sarei aspettato. Sono riuscito a essere convocato in Nazionale, ho segnato anche un gol. E l'ho fatto indossando la maglia del Chievo. Tutto quello che abbiamo ottenuto in questi 19 anni ce lo siamo conquistato sempre da soli. Ho segnato tantissime reti al 90' e questo significa che non abbiamo mai mollato. Queste sono le soddisfazioni più grandi: quando riesci a ottenere risultati importanti quando nessuno si aspetta che tu li riesca a ottenere: è la cosa più bella. Quando è scontata la sconfitta, vincere è la cosa più emozionante e noi ci siamo riusciti tante volte". Alta fedeltà "I rimpianti ti vengono quando ti accorgi che non hai più quello che avevi prima. Mi sono venuti quando purtroppo per scelte tecniche, giuste o sbagliate, ho perso il posto da titolare. È vero, sarei potuto andare da qualche altra parte, ma poi ti accorgi che qui hai delle persone che ti hanno
LA SCHEDA Nome: Sergio Cognome: Pellissier Nato il: 12.4.1979 A: Aosta Altezza: 175 cm Peso: 76 kg Ruolo: attaccante Squadre precedenti: Torino (1996/1998), Varese (1998/2000), ChievoVerona (2000/ gen. 2001), SPAL (gen. 2001/2002)
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Sergio Pellissier
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pre rotto un po' le scatole, è normale che venivi sempre preso di mira. È lì che è cresciuta la mia cattiveria agonistica, la mia voglia di non mollare mai. È in quei momenti che il mio carattere mi ha trasformato in un burbero un po' glaciale, però anche io soffro, piango quando devo piangere, ma cerco di farlo in disparte".
sempre voluto bene e hanno creduto in te. Questo ti fa capire che credono in te, e la mia forza è stata anche quella di voler dimostrare anche a tutte quelle persone che avevano ragione loro. Questa è una dote che i ragazzi di oggi devono forse ancora capire. Quanto per un tifoso, o un bambino tu sia importante. A me tutti loro hanno fatto capire che stava smettendo di giocare a calcio una persona che ha portato avanti i sogni di tante persone". Lacrime in gialloblù "Giocherò le ultime due partite con gli occhiali da sole, perché piangere per me è un fallimento. Fai vedere agli altri che sei debole e io non voglio mai essere debole. Nella mia vita calcistica ho dovuto sopportare di tutto perché non è facile giocare nel ChievoVerona, essendo una squadra che ha sem-
Il futuro da scrivere "Io sono a disposizione del Presidente, gli ho chiesto solo di non farmi fare l'uomo simbolo. Sono cresciuto con le responsabilità: se mi vengono date io posso dare il mio contributo, altrimenti faccio fatica. Comunque vada, per me il Presidente è un amico, ci conosciamo da 19 anni, a me interessa solo che abbia capito quello che voglio io. Quel che è certo è che resteremo sempre amici". I ringraziamenti "Un doveroso ringraziamento voglio farlo al Presidente, che in tutti questi anni mi ha sopportato. Mi ha dato la possibilità di godermi questa lunga carriera. Ho tante persone alle quali devo tanto: la mia famiglia prima di tutto, che mi ha supportato soprattutto nei momenti difficili, perché quando le cose vanno bene è molto semplice star vicino a qualcuno. Poi tanti amici cari che mi sono sempre stati vicini. I miei compagni, gli allenatori, mister Di Carlo che è ritornato e mi ha dato di nuovo la possibilità di giocare. E un doveroso ringraziamento a tutte le persone che hanno creduto in me. Infine, ma non per ultimi, a tutti quei tifosi che mi hanno dato tanto e mi hanno aiutato nei momenti di difficoltà. Grazie di cuore!".
Risale a Italia-Irlanda del Nord del 6.6.09 - amichevole giocata a Pisa - l’unica presenza di Pellissier in Nazionale A. Entrato al 62’, dopo 9 minuti Pellissier sigla il definitivo 3-0
17
Le sue stagioni con la casacca clivense, una delle quali - il 2007/08 trascorsa tra i cadetti. Tale numero è il più alto tra i professionisti clivensi
515 Le gare in gialloblù ripartite in 457 in serie A (112 reti), 37 in B (22), 18 in Coppa Italia (5) e 3 nelle coppe europee (2 in Champions’ League e 1 in Coppa Uefa)
860 I minuti stagionali in campionato raccolti con 10 presenze da titolare e 7 da subentrato. Per lui anche 4 reti a Fiorentina, Lazio, Inter e Milan
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I numeri in gialloblù di Sergio Pellissier
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TUTTOSERGIO: LETTERE E NUMERI
di Marco Sancassani
2005/06. La sua quarta stagione risulta la più produttiva sotto porta: 13 le segnature in 34 incontri. Pellissier concede il bis tre anni dopo quando le gare saranno però 38.
Al suo arrivo in riva all’Adige Sergio Pellissier era semplicemente un ragazzino di belle speranze innamorato del pallone. Un amore trasformato in una serie di primati che ne hanno fatto il simbolo assoluto del Chievo
G come Genoa. Lo scorso settembre, al minuto 78 di Genoa-ChievoVerona rileva il compagno Leris: è la sua 500ma gara con la squadra della Diga. Sullo stesso terreno anche il suo gol numero 50 nel 2-2 del 17.5.09.
2000. È nell’estate del nuovo millennio che il ChievoVerona ne rileva il cartellino. Il giovane attaccante però viene ceduto in prestito alla SPAL con cui disputa due tornei di C1 prima di rientrare alla base. Recentemente il presidente Campedelli ha dichiarato che già nel 1998 l’allora diciannovenne Pellissier era obiettivo di mercato. A come Aprile. Di Aosta, Pellissier nasce il giorno dodici di Aprile. Il mese del suo compleanno si rivela per lui il più prolifico in gialloblù con ben 28 reti su 139 (20,14%). B come Brescia. Terza di campionato, al Bentegodi scendono i lombardi e Luigi Delneri lo schiera dall’inizio. È il 22.9.2002: inizia la sua avventura nel ChievoVerona. C come Capitano. “Un capitano, c’è solo un capitano” cantano per lui i tifosi. Diversamente non potrebbe essere: 211 le gare con la fascia al braccio in A, 35 in B e 8 in C. Italia E come Europa. Passano undici giorni e arriva anche il debutto continentale. L’occasione è la gara di ritorno con la Stella Rossa, valida per la Coppa UEFA, terminata 0-2. 1-0 La storia prosegue a ritmo serrato. Il 3.11.02 il Chievo espugna il Tardini di Parma, con il primo sigillo di quello che diverrà il re dei bomber professionistici clivensi.
112 Al momento questo il numero delle segnature nel massimo campionato così suddivise: 57 di destro, 17 di sinistro, 2 di testa, 18 su calcio franco (1 punizione). L come Lazio. Con 8 gol equamente ripartiti tra casa e Olimpico sono i biancocelesti la squadra più colpita in Serie A da Sergio Pellissier. Morgan De Santis, Emiliano Viviano e Nicola Leali i portieri più battuti (5). 84 Tali - tra A, B e C. Italia - gli estremi difensori cui Pelobomber ha realizzato almeno una rete vestendo i colori del Chievo. Oltre alle 106 segnature singole, Pellissier ha colpito anche con 14 doppiette (4 in B) e 1 tripletta, quella celebre a Buffon che valse in 3-3 sul terreno della Juve il 5.4.09. T come Trentuno. La sua maglia, il suo numero, la sua griffe. Come già per Jason Mayélé, il presidente Campedelli ne ha annunciato il ritiro a fine stagione. Un gesto che cristallizza Pellissier nella storia del calcio clivense ma anche italiano, il simbolo di un ragazzo diventato campione non solo per le sue doti tecniche ma anche per il suo spessore umano.
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La classfica
11
I NUMERI DELLA SERIE A dati aggiornati al 28/04/2019
SQUADRA
PUNTI
G
V
N
P
RF
RS
Juventus
89
36
28
5
3
69
27
Napoli
76
36
23
7
6
68
32
Inter
66
36
19
9
8
54
28
G R
Atalanta
65
36
19
8
9
72
44
Quagliarella F. (Sam)
26 9
Zapata D. (Ata)
22
21 5
MARCATORI
ATTENZIONE: E’ IMPORTANTE VISIONARE UNA PROVA COLORE PRIMA DELLA STAMPA FINALE
LEGA SERIE A
LEGA SERIE A
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AW SERIE A LOGO TIM CMYK
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31 08 2018
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1
Milan
62
36
17
11
8
50
34
Ronaldo C. (Juv) Piatek K. (Gen/Mil)
21 2
Roma
62
36
17
11
8
64
47
Milik A. (Nap)
17 0
Petagna A. (SPA)
15 6
Belotti A. (Tor)
15 5
Caputo F. (Emp)
15 3
Torino
60
36
15
15
6
48
32
Lazio
58
36
17
7
12
52
40
Sampdoria
49
36
14
7
15
58
51
Sassuolo
42
36
9
15
12
52
57
Spal
42
36
11
9
16
40
50
Cagliari
40
36
10
10
16
34
51
Bologna
40
36
10
10
16
42
51
Fiorentina
40
36
8
16
12
47
44
Parma
38
36
9
11
16
39
59
Udinese
37
36
9
10
17
34
50
Genoa
36
36
8
12
16
38
56
Empoli
35
36
9
8
19
46
67
Frosinone
24
36
5
9
22
29
67
ChievoVerona*
15
36
2
12
22
25
75
Pavoletti L. (Cag)
14 0
Immobile C. (Laz)
14 4
MARCATORI CHIEVO G R Stepinski M. Pellissier S. Giaccherini E. Birsa V. Hetemaj P. Meggiorini R. Djordjevic F. Obi J. Tomovic N. Vignato E.
6 4 3 2 2 2 1 1 1 1
*3 punti di penalità
INCONTRI DELLA 18^ GIORNATA DI RITORNO
INCONTRI DELLA 19^ GIORNATA DI RITORNO
Udinese-S.P.A.L. 18/5 ore 15 Genoa-Cagliari 18/5 ore 18 Sassuolo-Roma 18/5 ore 20,30 ChievoVerona-Sampdoria 19/5 ore 12,30 Empoli-Torino 19/5 ore 15 Parma-Fiorentina 19/5 ore 15 Milan-Frosinone 19/5 ore 18 Juventus-Atalanta 19/5 ore 20,30 Napoli-Inter 19/5 ore 20,30 Lazio-Bologna 20/5 ore 20,30
Atalanta-Sassuolo da comunicare Bologna-Napoli da comunicare Cagliari-Udinese da comunicare Fiorentina-Genoa da comunicare Frosinone-ChievoVerona da comunicare Inter-Empoli da comunicare Roma-Parma da comunicare Sampdoria-Juventus da comunicare S.P.A.L.-Milan da comunicare Torino-Lazio da comunicare
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La rosa gialloblù
13
A.C. CHIEVOVERONA Come in un film
Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
67 16 1 70 33 14 5 12 6 44 43 15 3 40 21 27 8 17 56 18 13 7 4 2 20 25 19 11 69 31 10 9 55
CAPRILE ELIA SECULIN Andrea ŠEMPER Adrian SORRENTINO Stefano
Verona Gorizia Zagabria (CRO) Cava de' Tirreni (Sa) DIFENSORI ANDREOLLI Marco Ponte dell'Olio (Pc) BANI Mattia Borgo San Lorenzo (Fi) BARBA Federico Roma CESAR Boštjan Lubiana (SVN) FREY Nicolas Sebastien Nizza (FRA) JAROSZYŃSKI Paweł Lublino (POL) NDRECKA Angelo Desenzano del Garda (Bs) ROSSETTINI Luca Padova TANASIJEVIĆ Strahinja Mladenovac (SRB) TOMOVIĆ Nenad Kragujevac (SRB) CENTROCAMPISTI BURRUCHAGA Mauro Buenos Aires (ARG) DEPAOLI Fabio Riva del Garda (Tn) DIOUSSÉ El Hadji Assane Dakar (SEN) GIACCHERINI Emanuele Talla (Ar) HETEMAJ Përparim Srbica (KOS) KARAMOKO Ibrahim Paris (FRA) KIYINE Sofian Verviers (BEL) PIAZÓN DOMINGUES G. Lucas San Paolo (BRA) RIGONI Nicola Schio (Vi) SCHELOTTO Ezequiel Matías Buenos Aires (ARG) ATTACCANTI ĐORĐEVIĆ Filip Belgrado (SRB) GRUBAC Sergej Belgrado (SRB) JUWARA Musa GAMBIA LÉRIS Mehdi Pascal Marcel Mont de Marsan (FRA) MEGGIORINI Riccardo Isola della Scala (Vr) PELLISSIER Sergio Aosta PUCCIARELLI Manuel Prato STĘPIŃSKI Mariusz Sieradz (POL) VIGNATO Emanuel Negrar (Vr)
PRESENZE / GOL
25/08/01 14/07/90 12/01/98 28/03/79
2018/19 NEL CHIEVO 0 0 0 0 2 -7 12 -19 4 -8 5 -10 31 -60 271 -370
10/06/86 10/12/93 01/09/93 09/07/82 06/03/84 02/10/94 24/09/01 09/05/85 12/06/97 30/08/87
7 29 29 12 4 17 1 21 1 10
0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
88 48 29 224 225 30 1 23 2 38
3 0 0 8 0 0 0 0 0 1
27/06/98 24/04/97 20/09/97 05/05/85 12/12/86 23/07/01 02/10/97 20/01/94 12/11/90 23/05/89
0 31 12 26 29 2 22 3 23 4
0 0 0 3 2 0 0 0 0 0
1 59 12 41 248 2 32 3 82 33
0 0 0 6 6 0 0 0 5 0
28/09/87 29/05/00 26/12/01 23/05/98 04/09/85 12/04/79 17/06/91 12/05/95 24/08/00
13 3 0 22 24 17 8 34 8
1 0 0 0 3 4 0 6 1
14 4 0 27 125 515 32 59 10
1 0 0 1 16 139 2 11 1
PORTIERI
IL MISTER DOMENICO DI CARLO (Cassino, 23.3.1964) Centodieci presenze in campionato più altre 8 in Coppa Italia con una media vittorie del 32,2% sono il bilancio di Di Carlo alla guida del ChievoVerona prima della sua terza chiamata in gialloblù avvenuta il 13 novembre scorso. Prima del nuovo squillo le esperienze di Novara, La Spezia, Cesena e Livorno che hanno protratto una carriera iniziata portando il Mantova dalla C2 alla B e passata da Parma (2007/’08) e nella Genova blucerchiata (2010/11). STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Claudio Valigi Preparatore fisico Lorenzo Riela Preparatore portieri Lorenzo Squizzi Collaboratori tecnici Francesco Checcucci Martino Sofia Preparatore fisico in 2.a Luigi Posenato
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La rosa avversaria
15
U.C. SAMPDORIA Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
PORTIERI 1
AUDERO Mulyadi Emilio
Mataram (IDN)
18/01/97
72
BELEC Vid
Maribor (SVN)
06/06/90
33
CABRAL BARBOSA Rafael
Sorocaba (BRA)
20/05/90
DIFENSORI 3
ANDERSEN Joachim
Frederiksberg (DEN)
24
BERESZYNSKI Bartosz
Poznan (POL)
12/07/92
15
COLLEY Omar
Banjul (GAM)
24/10/92
25
FERRARI Alex
Modena
01/07/94
29
MURRU Nicola
Cagliari
16/12/94
7
SALA Jacopo
Alzano Lombardo (Bg)
05/12/91
Porto Alegre (BRA)
07/08/96
Firenze
17/01/90
22 TAVARES dos S.C. Eugenio Júnior 26
TONELLI Lorenzo
31/05/96
CENTROCAMPISTI 8 BARRETO Cáceres Édgar Osvaldo 6
Asunción (PAR)
15/07/84
EKDAL Albin
Stoccolma (SWE)
28/07/89
14
JANKTO Jakub
Praga (CZE)
19/01/96
16
LINETTY Karol
Znin (POL)
02/02/95
10
PRAET Dennis
Lovanio (BEL)
14/05/94
11
RAMÍREZ PEREYRA G. Exequiel
Fray Bentos (URU)
02/12/90
5
SAPONARA Riccardo
Forlì
21/12/91
4
VIEIRA NAN Ronaldo Augusto
Bissau (GNB)
19/07/98
ATTACCANTI 17
CAPRARI Gianluca
Roma
30/07/93
92
DEFREL Gregoire Andrè
Meudon (FRA)
17/06/91
23
GABBIADINI Manolo
Calcinate (Bg)
26/11/91
27
QUAGLIARELLA Fabio
Castellammare di Stabia (Na)
31/03/83
20
SAU Marco
Sorgono (Nu)
03/11/87
IL MISTER MARCO GIAMPAOLO (Bellinzona, 2.8.1967) Due 10mi posti rappresentano il bottino di Giampaolo nelle sue precedenti stagioni alla Samp. Assieme allo stesso piazzamento ottenuto a Empoli nel 2015-’16 costituiscono il miglior risultato dell’ex centrocampista ritiratosi nel 1997 dopo una carriera tra Serie C1 e C2. Nonostante il mercato lo abbia accostato a grossi club, dopo la promozione con l’Ascoli nel 2005 diverse sue avventure, tra esoneri (Cagliari, Siena, Catania, Cesena) e dimissioni (Brescia) si sono spesso chiuse anzitempo.
STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Francesco Conti Preparatore portieri Luigi Turci Preparatore Atletico Antonio Bovenzi Massimo Catalano Video Analist Sergio Spalla
STAGIONE SPORTIVA 2016-17
Come in un film
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CIAK, SI GIOCA: SAMPDORIA di Paolo Sacchi
Bella ma impossibile. La Sampdoria edizione 2018/19 ha proseguito il percorso intrapreso due anni or sono con l’arrivo di Marco Giampaolo alla guida tecnica.
MATRIX
Gianpaolo continua a disegnare la propria formazione in maniera impeccabile, miscelando le risorse a disposizione. Il tecnico nato in Svizzera opera su un 4-3-1-2 a rombo, in cui corsa e tecnica sono qualità imprescindibili per valorizzare la propensione offensiva della compagine. In campo si dispongono tenendo un baricentro molto alto: terminali delle fasi di fraseggio e delle triangolazioni a terra sono i due attaccanti centrali,
Foto: R. Udali
Una sorta di cliché: buon avvio di stagione fino a lambire posizioni di classifica che valgono il pass europeo, valorizzazione di talenti, ottima integrazione tra gli esperti del gruppo e i nuovi innesti del mercato estivo, qualche giovane in rampa di lancio. Nella seconda parte invece inizia ad avvertirsi un calo: una serie di risultati in chiaroscuro che fanno scivolare la compagine verso in centro classifica. Dopo due decimi posti consecutivi, anche quest’anno i blucerchiati finiranno della top ten della serie A. In una zona ibrida, ormai lontana dall’Europa quanto dalle problematiche di classifica di chi lotta nei bassifondi. Essere o non essere, sembra essere la questione della società di Massimo Ferrero. Al Bentegodi, davanti a Audero, la difesa a quattro potrebbe allineare Sala, Colley, Tonelli e Murru. A centrocampo, qualità tecnica e quantità sono garantite da un centrale, che sarà presumibilmente Ekdal, affiancato due dinamiche mezzali come Praet e Jankto, oppure Linetty. Per il ruolo di vertice alto in lizza ci sono il fantasista Ramírez e Defrel, mentre al fianco di Quagliarella Caprari parte favorito rispetto a Gabbiadini e Sau.
UN'OTTIMA ANNATA
la cui azione risulta efficace anche nella posizione di esterni, da cui consentono gli inserimenti dei compagni dalle retrovie. Architrave difensiva è la prolungata fase di pressione sui portatori di palla avversari, nel tentativo di sfruttare gli errori e le ripartenze. La copertura, per quanto curata in maniera maniacale, alterna prestazioni impeccabili a pause clamorose. C M Y CM MY CY CMY K
Tra gli amori, per Fabio Quagliarella la Sampdoria avrà sempre un posto speciale. A Genova la sua carriera nel 2007 aveva spiccato definitivamente il volo. Tornato a Bogliasco nel 2016, un’incredibile quanto meritata rigenerazione ne hanno rilanciato le prospettive proprio quando la sua parabola sembrava in chiusura. In questi giorni, a 36 anni, si sta per godere il titolo di capocannoniere della serie A nella sua miglior annata di sempre, forte dei 26 gol segnati finora che migliorano addirittura l’eccellente stagione precedente chiusa a 19 centri. Gol d’autore – per quanto dieci siano dal dischetto - ma anche assist e un contributo a tutto tondo, in cui l’esperienza e la classe si fondono con la consapevolezza di un atleta il cui presente calcistico è stata premiato anche da Roberto Mancini che lo ha riportato in maglia azzurra dieci anni dopo l’ultima apparizione.
Le cifre in campo
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I NUMERI DELLA SFIDA
2-1
DESTINI INCROCIATI
Foto: R. Udali
Il finale dell’anno scorso quando a Quagliarella risposero Castro ed Hetemaj
1-1
4
2-1
Il punteggio con cui i L’esito di ambo le gare del I precedenti in Serie B che 2000-’01. Anche grazie a esse vedono prevalere la squadra Gialloblù si aggiudicarono (Esposito e Fantini a Genova, della Diga grazie a 1 vittoria il primo match nel massimo torneo. Era il 25.9.’05, D’Aversa e Manfredini a (3-2: Conteh, Marazzina, in tabellino Daniele Verona) il Chievo guadagnò la Vasari, Lanna, Jovicic) Franceschini, Flachi e Obinna promozione in A e 3 pareggi Pagina a cura di Marco Sancassani
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Le reti di Fabio Quagliarella al ChievoVerona in A. Secondo solo a Gilardino, oltre che con la Samp (6), ha colpito anche con le maglie di Juventus (4) e Napoli (1)
Da vent’anni fiere rivali - per la promozione in A, per la salvezza, talvolta per le coppe - ChievoVerona e Sampdoria daranno oggi vita al loro 34 incontro. Porta infatti la data del 31.10.1999 il primo incrocio assoluto tra le due, giocato a Marassi e chiusosi sullo 0-0. Si militava nella serie cadetta e sarebbe stato il preludio al duello in chiave-promozione dell’anno successivo, durato l’intero torneo: alla fine la spuntarono i Mussi, terzi, sul Doria, quinto ed escluso. Se la Coppa Italia 2005-‘06 premiò i blucerchiati col passaggio alle semifinali, gli esiti dell’anno precedente furono propizi alla seconda avventura europea del piccolo-grande Ceo. A tutt’oggi il bilancio in Serie A parla di 6 successi clivensi, 9 pari e 12 vittorie blucerchiate, determinate dalle 23 reti della squadra della Diga e dalle 36 degli ospiti.
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Festa Coordinamento Gallery
L’appuntamento
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L’ABBRACCIO DEGLI “AMICI” di Redazione
Si è tenuta il 7 maggio scorso presso il Ristorante Al Fiore di Peschiera, Hospitality Partner della società clivense, la consueta serata in cui il Coordinamento Amici del Chievo chiama a raccolta tutti i sostenitori della squadra delle Diga Anche stavolta, nonostante il malaugurato esito stagionale, calorosa è stata l’atmosfera che ha accolto mister Di Carlo, i suoi uomini, la dirigenza. A testimoniarla, tra un piatto e l’altro, le numerosissime richieste di foto e autografi da parte degli intervenuti a tutti loro. Nel corso della cena, che ha visto anche la partecipazione dei ChievoVerona For Special - i portacolori gialloblù al campionato di Quarta Categoria - è stata poi espletata la lotteria benefica a sostegno di Cuore Chievo Onlus. Questi i biglietti vincenti: 1° premio viaggio/soggiorno una settimana per 2 persone: A 864; 2° tivù: D 554; 3° computer portatile: C 293; 4° robot da cucina: A 417; 5° smartphone: C 952; 6° tablet: B 517; 7° giradischi: C 817; 8° smartphone: B 249; 9° barbecue elettrico: A 017; 10° stampante: A 937; 11°-14° abbonamento curva stagione 2019/20: B 584, D875, B 376, B 620; 15°-18° completo gara ufficiale: A 076, A 522, B 924, A 172; 19°-20° tuta ufficiale: B 436, A 539.
RADIO UFFICIALE
Il Settore Giovanile
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FOCUS ON: JACOPO MALAGUTI
di Matteo Biondani
Lo spazio di MondoChievo dedicato ai talenti del Settore Giovanile gialloblù questa settimana si sofferma su un giovanissimo portiere protagonista di un primato: il classe 2003 Jacopo Malaguti, infatti, grazie alla prima presenza con la formazione Primavera risulta essere, ad oggi, il più giovane gialloblù fatto esordire da mister Paolo Mandelli. Dotato di ottima reattività ed esplosività, Malaguti segue la tradizione sportiva tramandata dalla propria famiglia ed ispirandosi a Stefano Sorrentino, spera un giorno di poter seguire le sue orme. Sei il primo giocatore classe 2003 ad aver esordito con la maglia della Primavera gialloblù, quali sono state le tue emozioni all’esordio? Dal giorno in cui mi hanno comunicato che avrei dovuto giocare non facevo altro che pensare a quello, nella mia testa ripassavo tutto ciò che ho imparato in questi anni: i movimenti, gli errori da non commettere. Sono stati giorni particolari in cui ho provato emozioni davvero forti. Cosa ti porterai dentro da quella esperienza? Potermi confrontare con ragazzi di questo livello, in anticipo vista la mia età, è un ricordo che porterò per sempre dentro. Indimenticabile, poi, è stato l’appoggio che tutti i miei compagni mi hanno dato prima della gara fornendomi consigli utili e cercando così di togliermi più pressione possibile. Ricopri questo ruolo come tuo fratello più piccolo, anche lui nel Settore Giovanile del ChievoVerona. È una tradizione di famiglia? Effettivamente sì. Diciamo che lo sport in generale è una questione di famiglia. Mio nonno giocava tra i pali e avrebbe potuto farlo ad alti livelli se non fosse stato per l’impossibilità di allontanarsi da casa. Mio padre, inizialmente portiere, ha poi giocato a pallavolo fino a raggiungere la Serie A. La mia scelta di indossare i guantoni è stata invece più casuale: da piccolo, nella squadra del mio paese, ho disputato una partita come portiere e da allora è nata la mia passione che mi ha portato sino a qui. Quali sono le tue migliori qualità? Direi reattività ed esplosività. Non essendo molto alto, queste caratteristiche mi aiutano ad essere ugualmente efficace. Ti ispiri a qualche portiere in particolare e perché? Sembrerà
banale ma il mio punto di riferimento è Stefano Sorrentino. Fino a qualche mese fa, da raccattapalle, mi limitavo a passargli il pallone, ora ho la fortuna di potermi allenare al suo fianco. Non me lo sarei mai aspettato. Per me lui è un portiere davvero forte e spero di poter intraprendere una carriera come la sua. C’è ancora molta strada per te, ma qual è il tuo sogno nel cassetto? Il mio più grande sogno è quello di riuscire a diventare un calciatore professionista. Sarebbe fantastico svegliarsi la mattina per andare a fare ciò che hai sempre fatto, sin da piccolo, e farlo ogni giorno con il sorriso.
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