Maggio 2018 Vol.3 Free
Tcleb FotoMagazine
Editore Christian Temporiti Fotografie
Luigi Conte Giorgio Galuppo Luo Yapei ChrisTempo
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Foto Copertina
Luigi Conte
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Gli Elementi Naturali….4 ?
Fuoco,aria,acqua,terra: elementi naturali da cui trae origine ogni
Ringrazio i Membri del mio gruppo Fotografico che con i loro scatti contribuiscono costantemente allo sviluppo di spazi all’ interno di Tcleb-
sostanza di cui è composta la materia. Iniziamo da questo numero a “Foto-Parlare” dei 4 elementi Naturali , elementi a cui in parte o totalmente siamo legati , elementi che vediamo e tocchiamo tutti i giorni , elementi che la natura ci mette a disposizione per usufruirne a miglior modo , e che purtroppo in molti casi ne subiamo le conseguenze negative. Esisterebbe anche un quinto elemento , denominato Quintessenza, la forza vitale piu’ pura di tutte considerata sotto certi aspetti la fusione dei quattro elementi piu’ noti che insieme rendono possibile l’esistenza. Il fuoco, elemento purificatore e vivificatore, racchiude in sé il principio della vita, che scaturisce dalla sua energia. L’aria, intangibile, è l’energia vitale che respiriamo, senza la quale non sarebbe possibile vivere; non può essere afferrata e rappresenta il respiro cosmico. L’acqua, fonte della vita, dalla sorgente diventa torrente, poi fiume fino a giungere nel mare, oltrepassando gli ostacoli che incontra nel suo cammino, arrivando fino ad addentrarsi nelle profondità della terra. La terra, solida e rigogliosa, simboleggia la materia primordiale, accoglie la vita e la nutre.
Contenuti Maggio 2018 Vol.3
Tcleb
A Proposito di……… FotoWorldNews – Notizie dal Mondo I Grandi David Doubilet Mark Mawson Edward Burtynsky Esposizione - Mostre - Concorsi Ospiti
Luigi Conte Giorgio Galuppo Luo Yapey
“Aqua” From the Group #TempoFotoClub
Che c’è di più duro d’una pietra e di più molle dell’acqua? Eppure la molle acqua scava la dura pietra. (Ovidio)
Acqua
L'acqua è uno dei quattro elementi fondamentali secondo le cosmogonie occidentali e le tradizioni ermetiche-sapienziali dell'antichità. Ad essa venivano comunemente assegnate le qualità dell'emozione, dell'intuizione, dell'adattabilità. In alchimia l'elemento acqua è associato al numero 2 , in quanto simbolo di polarità in antitesi all'unità rappresentata dal fuoco: I filosofi greci individuarono nell'acqua uno degli archè (o origine) del cosmo, cioè una delle diverse soluzioni proposte dai presocratici per cercare di ricondurre a un'unica sostanza i mutamenti della natura. In particolare Talete sosteneva che l'acqua è il principio primordiale che determina la vita, nel quale tutte le realtà ritornano una volta terminata la loro esistenza. Aristotele non troverà ragioni a questa sua affermazione, ma intuì che l'idea di Talete doveva provenire dalla semplice osservazione della natura: ogni essere si nutre dell'umido, quindi tutto ciò che è umido è vitale, perciò, essendo l'acqua fonte di questa umidità vitale, deve essere anche il principio fondante.
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I
Il nostro Pianeta visto dallo spazio è una "biglia blu" per via della predominanza dell'elemento acqua. Ciò nonostante, l'acqua è una risorsa poco disponibile ed iniquamente distribuita. Nel 1972, a una distanza di 45 mila chilometri, l'equipaggio dell'Apollo 17 fotografò la terra completamente illuminata dal sole. In quella prospettiva il pianeta assomigliava ad una biglia blu e venne soprannominato "Blue Marble": marmo blu. Tale colorazione è il frutto della predominanza dell’acqua sulla superficie del globo. Infatti, più di due terzi della superficie terrestre sono ricoperti dall’acqua e meno di un terzo è rappresentato dalle terre emerse. La distribuzione planetaria dell’acqua dolce Il 97% dell’acqua del pianeta è salata, soltanto il 3% è acqua dolce e di quest’ultima percentuale solo 1/3 può essere utilizzato dall’uomo, poiché, i restanti 2/3 sono trattenuti nei ghiacciai e nelle nevi permanenti. Inoltre, questo 1% non è rappresentato dalla sola acqua di superficie: contribuiscono a formare l’intero quantitativo sia l’acqua dispersa nell’atmosfera sia quella delle falde idriche. Si aggiunga a tutto questo l’iniqua distribuzione dell’acqua dolce a livello mondiale e forse potremmo iniziare a capire perché l’acqua è stata soprannominata “l’Oro Blu del XXI secolo”. L’acqua è una risorsa limitata, fonte di vita e alla base di ogni attività antropica, dal bere al lavarsi, indispensabile per coltivare la terra e per produrre gran parte del cibo necessario al sostentamento. Nonostante l’acqua sia una risorsa così preziosa, la sua presenza e disponibilità viene spesso data per scontata. Consumata e inquinata senza troppi riguardi. A livello mondiale, la maggior parte dell’acqua è utilizzata per le attività connesse all’ambito agricolo, ma notevoli volumi d’acqua sono consumati e inquinati anche a livello industriale e domestico (Wwap, 2009). Migliorare le politiche di gestione dell’acqua è divenuto un imperativo globale. Ancor più da quando l'uso delle risorse idriche è diventato spazialmente scollegato dai consumatori. Il commercio internazionale dei prodotti ha favorito la coltivazione di materie prime in taluni territori e il loro utilizzo finale in altri. È il caso ad esempio degli alimenti a uso zootecnico, ma anche del cotone ai fini tessili.
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L’acqua non aspetta mai. Cambia forma e scorre attorno alle cose, trovando sentieri segreti a cui nessun altro ha pensato: un pertugio nel tetto o un piccolo buco in fondo a una scatola. Senza alcun dubbio è il più versatile dei cinque elementi, Può dilavare la terra, spegnere il fuoco, far arrugginire un pezzo di metallo e consumarlo. Persino il legno, che è il suo complemento naturale, non può sopravvivere se non viene nutrito dall’acqua. (Arthur Golden)
L’acqua non oppone resistenza. L’acqua scorre. Quando immergi una mano nell’acqua senti solo una carezza. L’acqua non è un muro, non può fermarti. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L’acqua è paziente. L’acqua che gocciola consuma una pietra. Ricordatelo, bambina mia. Ricordati che per metà tu sei acqua. Se non puoi superare un ostacolo, giragli intorno. Come fa l’acqua (Margaret Atwood)
Dangir59 Palazzo Reale Birmania Iridina Ghiacciaio
Sia che si trovi al centro di una foto o sia semplicemente parte di una composizione, l'acqua può influire moltissimo sull'impatto di un'immagine. L’ Acqua è un elemento molto apprezzato in fotografia: che sia essa il soggetto principale o semplicemente una componente secondaria, la sua presenza regala allo scatto un elemento in piu’ in grado di valorizzarlo, rendendolo particolarmente interessante. Nella maggior parte dei casi si tende ad immortalare l'acqua come l'occhio umano la percepisce, cioè ferma ad un dato istante, o al più lievemente mossa , scatti di questo tipo possono però risultare eccessivamente classiche e prive di creatività . E' quindi consigliabile acquisire una certa abilità nel gestire al meglio questo elemento (l'acqua), al fine di ottenere un particolare effetto caratterizzante, sia esso "statico" oppure"dinamico".Un risultato decisamente statico lo si può raggiungere sfruttando l'acqua come superficie riflettente per creare suggestive simmetrie (si pensi alla classica immagine delle montagne specchiate in un lago). Ma data la sua natura di fluido, l'acqua si presta perfettamente anche per scene "dinamiche": essere in grado di riprenderla durante il suo movimento è indubbiamente affascinante. fotografie di torrenti in cui sembra scorrere seta oppure cascate che assomigliano a drappeggi bianchi: dietro a queste particolari immagini, gradevolmente surreali vi e’ una tecnica ben precisa, la "Lunga Esposizione" . Video ( YouTube)
Definito anche "motion blur", dall'inglese "sfocatura del movimento", questo genere di ripresa consiste nell'esporre per un tempo relativamente lungo, ad esempio 1 sec o più, al fine di permettere alla luce riflessa dall'acqua in movimento, di incidere sul sensore (o sulla pellicola) creando un tipico effetto "scia", non percepibile dall'occhio umano.
Lago di Garda
Acqua
Chioggia
A Proposito di …….
Fin dalla sua nascita, agli inizi del 1800, la fotografia è stato un mezzo dalle possibilità illimitate, che ha consentito di immortalare eventi storici, e rimodellare il modo in cui vediamo noi stessi e il mondo che ci circonda. L’incredibile storia della fotografia, è fatta anche di “primi” scatti, quelli che mai nessuno prima aveva realizzato, in diversi ambiti.
1. La prima fotografia
Nel 1826 Joseph Nicéphore Niépce realizzò la prima fotografia della storia, scattata da una delle finestre della sua tenuta in Borgogna (Francia). Il processo per ottenere la fotografia era abbastanza complicato: utilizzava lamine di rame rivestite d’argento, una soluzione di bitume di Giudea disciolta in essenza di lavanda, cristalli di iodio, alcool, ed è noto come “eliografia”. Purtroppo il risultato non era fissato, e quindi l’immagine si anneriva al contatto con la luce.
FotoWorldNews Acqua e Fotografia un Connubio di Creativita’ Sculture d’Acqua :Prendete un getto d'acqua, aggiungete un po' di colore e fotografatelo mentre si libra nell'aria: sono questi gli ingredienti alla base degli straordinari scatti di del fotografo tedesco Heinz Maier. Zampilli colorati , Ombrelli, cappellini, corone e demoni crestati prendono vita grazie a una tecnica che potrebbe sembrare semplice, ma che richiede tempismo perfetto e grande pazienza. Il fotografo amatoriale Heinz Maier sta facendo un tuffo con la sua arte con gocce d'acqua. Usa la fotografia ad alta velocità per catturare il momento in cui le goccioline colpiscono la superficie dell'acqua. Fotografo da qualche persegue il suo nuovo hobby la sera, quando il suo lavoro e la sua famiglia lo consentono. Il suo lavoro ha gia’ causato un brusio online…...
FotoWorldNews
Le macchine fotografiche (stenopeiche) più strane del mondo Le macchine fotografiche sono già di per se stesse delle “scatole magiche”, che ci permettono di immortalare un frammento di mondo da un nostro particolare e privato punto di vista, una nostra sensibilità, che dona a quel frammento di spazio-tempo racchiuso nell’immagine, un nuovo significato. Se a questa “magia” dello scatto, uniamo anche una seconda “magia”, ovvero quella del realizzarci da soli una macchina fotografica, la magia del fai da te, ecco che i confini della fantasia e della creatività si allargano ulteriormente. ……… (continua)
FotoWorldNews
Quattro tappe in diverse città italiane per consentire a tutti gli appassionati di immergersi nel mondo Fujifilm. Il 26 maggio a Roma riparte X-Vision Tour, un roadshow completamente gratuito con un programma ancora più “sostanzioso” rispetto alle edizioni precedenti. Durante la giornata si susseguono workshop, seminari, approfondimenti tecnici e postazioni dove il pubblico avrà la possibilità di parlare con gli esperti della Casa e imparare a usare il sistema X-Series sia per le foto sia per il video; e la medioformato GFX.
David Doubilet Quando avevo circa dieci anni ero ossessionato da una fotografia, comparsa su National Geographic, che mostrava Luis Marden e il capitano Jacques Cousteau sul ponte della Calypso. Cousteau era una leggenda, una star di fama internazionale. Luis Manden era un fotografo subacqueo di National Geographic nonchĂŠ il mio eroe. Volevo essere come lui e portare a casa immagini da un mondo segreto. (continua)
Le prime immagini erano patetiche, un mesto fallimento tra pesci visti da dietro e piedi umani. PiÚ tardi sono passato a una Leica pre-Seconda Guerra Mondiale, con il corpo in vero alluminio, e ho trascorso ogni istante libero a scattare sott’acqua nel New Jersey o alle Bahamas. La mia prima foto valida credo di averla scattata a 13 anni a dei subacquei in decompressione a Small Hope Bay. Ho vinto una gran bella medaglia per il terzo posto e la conservo ancora per motivi sentimentali. (continua)
Le Meraviglie del Mondo SottoMarino , nelle Immagini del Grande Fotografo Subacqueo in National Geographic More With Video
Mark Mawson Artista londinese celebre per le sue fotografie dal forte impatto visivo, Mark Mawson ha dedicato gli ultimi cinque anni alla ricerca di nuove dimensioni e forme espressive esplorando l’inedito territorio della pittura sott’acqua. Il risultato sono una serie di lavori visionari e dal fascino ipnotico in cui il colore che si frange e si mescola nell’elemento acqua origina forme suggestive e quasi ultraterrene. La prima volta che Mark Mawson ebbe tra le mani una macchina fotografica aveva soltanto 8 anni e i primi soggetti furono i giocattoli che aveva nella sua stanza. Successivamente, a 18 anni, decise di studiare fotogiornalismo a Sheffield e iniziò a collaborare con alcune delle principali testate come The Times, The Sunday Times, The Daily Mail e The Mail On Sunday. Dopo alcuni anni però Mark decise di abbandonare questo tipo di fotografia che non gli permetteva di esprimere al massimo la propria creatività e decise di dedicare le proprie energie alla ricerca di nuove forme espressive. Nasce così il suo rapporto con l’acqua come elemento dominante dei suoi lavori.
UNDERWATER - Questa prima serie di scatti prende il nome dall’elemento principale che fa da cornice e da protagonista in ogni immagine, l’acqua. Figure femminili che fluttuano in una sorta di danza senza tempo e senza gravità avvolte da veli colorati, giochi di luce, riflessi che rimandano ad una dimensione quasi ultraterrena popolano le fotografie di Mawson rimandando ad una sorta di contemplazione estatica che accondiscenda la richiesta del puro piacere estetico. Per questo le modelle presenti nelle foto sono scelta in base alla familiarità che hanno con l’acqua e a come riescono a diventare un tutt’uno con questo elemento.
Aqueous e Aqueous Floreau Gli scatti della serie Aqueous sono stati ispirati a Mark dall’osservazione del latte versato nella tazza di caffè e da come questi due liquidi di diversa densità si mischiavano tra di loro. Da qui l’idea del quarantunenne artista londinese di gettare della vernice in grossi recipienti d’acqua. Il risultato sono delle forme astratte ed effimere la cui essenza sta appunto nella fugacità della forma artistica che ne scaturisce. La vernice si diffonde nell’acqua in modo del tutto casuale e Mawson cattura le immagini simultaneamente fermando nello scatto la miriade di pattern creati dal colore. Il contrasto tra queste nebulose galleggianti e il fondo scuro dell’acqua suscitano nello spettatore diverse sensazioni ed emozioni. “Amo come coloro che osservano i miei scatti vedano qualcosa di diverso di diverso gli uni dagli altri. E’ un po’ come guardare le nuvole nel cielo e le forme che man mano assumono con il passare del tempo e della luce”, ha spiegato Mark.
Edward Burtynsky Un artista unico e importante del nostro tempo. Fotografo di talento e riconosciuto a livello internazionale, si è allenato con il suo obiettivo su argomenti come siti minerari aperti, cave e raffinerie di petrolio. Le sue immagini sono arrestanti e stimolanti, dimostrando la sua capacità di trovare la bellezza estetica in luoghi improbabili. È stato anche un forte sostenitore della sua comunità locale con la Toronto Image Works che fornisce studi, spazi espositivi e laboratori didattici. Nel documentare l'impatto dello sviluppo industriale sull'ambiente, è un importante contribuente al dialogo globale sulla sostenibilità.».
“[we] come from nature.…There is an importance to [having] a certain reverence for what nature is because we are connected to it... If we destroy nature, we destroy ourselves.” – Edward Burtynsky
Edward Burtynsky fotografo e artista canadese. Nato nel 1955 a St. Catharines, Ontario, ha studiato al Ryerson Polytechnic University, dove si è diplomato in arti grafiche, e al Niagara College, dove ha ottenuto una laurea in arti grafiche. Fotografo tra i piÚ importanti del mondo , sue opere sono esposte in musei , collezioni e libri. Un suo tema importante è quello della distruzione dell'ambiente da parte dell'uomo.
(Noi) Veniamo dalla Natura ...C’e’ un ‘ Importanza per (avere) una certa riverenza per cio’ che e’ la Natura perche’ siamo connessi ad essa …..Se distruggiamo la Natura , distruggiamo noi stessi” Edward Burtynsky
Esposizioni - Mostre - Concorsi
Antonio Beato. Viaggio in Egitto. Nell'archivio del Touring Club Italiano e in collaborazione con ilCivico Archivio Fotografico di Milano Da 15.05.2018 a 24.06.2018 La mostra, a cura di Roberto Mutti e Luciana Senna, espone per la prima volta 48 stampe fotografiche originali di Antonio Beato, fotografo di origine veneziana attivo in Egitto tra il 1860 e il 1900. Oltre alle stampe originali, appartenenti alle collezioni del Touring Club Italiano e valorizzate anche grazie all'apporto di SOS Archivi, sono esposti album fotografici coevi sull'antico Egitto con fotografie di A. Beato, F. Bonfils, J. Pascal Sebah, Zangaki e altri, appartenenti alle collezioni del Civico Archivio Fotografico, a cura del conservatore Silvia Paoli. Inaugurazione martedĂŹ 15 maggio 2018 Cortile delle Armi, Sala conferenze Raccolta Bertarelli- Archivio Fotografico ore 18.30 More Info
Esposizioni – Mostre - Concorsi
André Kertész. Un grande maestro della fotografia del Novecento 24 febbraio – 17 giugno 2018 Palazzo Ducale di Genova presenta dal 24 febbraio al 17 giugno una grande retrospettiva, curata da Denis Curti, su uno dei maggiori fotografi del XX secolo: André Kertész.
Oltre 180 fotografie ripercorrono, suddivise in sezioni, l’intero percorso artistico del maestro ungherese, che in più di cinquant’anni di carriera ha sempre utilizzato la fotografia come se fosse un suo diario visivo, atto a rivelare la poesia dietro le semplici e anonime cose quotidiane, catturate attraverso prospettive uniche e rivoluzionarie. Qualsiasi cosa noi facciamo, Kertész l’ha fatto prima Henri Cartier-Bresson MoreInfo
Luigi Conte Per me la Fotografia non e’ fermare il tempo , anche perche’ e’ ridicolo fermarlo il tempo non esiste , e’ cogliere un emozione , chi guarda uno scatto dovrebbe emettere un suono, anche un semplice “oh” se cio’ non fosse significa che non si trasmette nulla .
Il mio Inizio ? Erano i tempi della pellicola , quando si metteva a fuoco un soggetto con una ghiera e le istruzioni erano scritte all’ interno della custodia della mia fotocamera. Autodidatta , i primi passi alle scuole medie , mia madre ricorda ancora i fallimentari esperimenti nel fotografare le formiche. La mia prima reflex una “ Miranda” con due obiettivi ho iniziato quindi ad usare la pellicola 35mm.
Luigi si classifica al Terzo posto in #TempoFotoContest2017 di Rovigo ,
Sono legato in modo particolare agli di scatti di tre grandi Fotografi Italiani : Luigi Ghirri, Mario Giacomelli , Fulvio Roiter.
Luigi Conte Photography
Preferisco Fotografare Paesaggi e Monumenti perche’ mi danno un senso di imponenza e grandiosita’ , sopratutto di notte quando la vita diurna attende a manifestarsi ………...
l’ Orologio Notturno Veneziano
Esplosione di Colori sul Fiume
Liberta’
Concerto
La Rosa Dimenticata
……… Strade vuote e tutto cio’ che concerne l’ acqua Mare , Fiume , Laghi , di notte hanno una valenza diversa , le onde di notte nessuno le vede ma sono vive . Mi Piace la ricerca del “nascosto” , la penombra , il confine tra luce e ombra quello spazio sconosciuto che non e’ scurire una foto chiara ma catturare esattamente quel tipo di tonalita’.
Pisa di Notte
La Scala
Veduta di Campagna Veneta Firenze Bagnata
Primavera
Prima del Tramonto sulla Laguna Veneta
Castello di Miramare Trieste Castello sul Lago di Garda Passare Inosservati
Luigi Conte Photography
Giorgio Galuppo
Ho Imparato a Fotografare come autodidatta con attrezzature di fortuna , e ora questa Passione occupa quasi completamente tutto il mio tempo .
Giorgio e’ stato uno dei partecipanti al nostro Contest Fotografico #TempoFotoContest2017 di Rovigo che si e’ tenuto sabato 18 novembre 2017 , ha esposto scatti che riguardavano i temi : Autunno fuori citta’, Street B/n , Autunno in Acqua e Tema Libero , ma il genere fotografico che piu’ segue e predilige e’ il Paesaggistico . Alla mia domanda : A quali fotografi ti ispiri o segui in modo particolare ? Non ha esitato, Sebastiao Salgado, una delle sue frasi celebri mi ha colpito molto , “la fotografia e’ in via di estinzione restera’ solo l’immagine”. Ansel Adams ( ne abbiamo gia’ parlato nello scorso numero di “ Tcleb” ). E un grande Fotografo Italiano Gianni Berengo Gardin.
Giorgio Galuppo Photography
Il mio interesse principale e’ il racconto in immagini della mia terra , il Polesine , il Fiume Po e il suo Delta .
Via delle Valli di Rosolina Delta del Po ( Veneto)
Campagna Polesana verso Villanova M. (Ro)
Fiume Adige Boara Polesine ( Ro)
Gorgo della Sposa Trecenta (Ro)
Street Fuori Citta’
Sacca di Scardovari nel Delta del Fiume Po
Diga di Sottomarina ( Ve)
Facciata dell’Abbazia di Carceri (Pd)
Corso del Popolo (Ro)
P.zza V. Emanuele II ( Ro) con nebbia D.o.c.
Giorgio Galuppo Photography
“ Cason di Valle “ Sacca Scardovari ( Delta del Po)
Via delle Valli di Rosolina Delta Fiume Po
Manichino in Vetrina (Ro)
Panorama in Sacca a Scardovari
Paesaggio in Sacca di Scardovari
Lungo l’Argine del Po Verso Scanarello ( Ro)
Giochi di Luce con L’Acqua
Street a Rovigo Sposini Burano ( Ve)
Riflessi d’Acqua nel Delta del Fiume Po (Veneto)
Abbazia di Carceri ( Pd)
Questo il mio FotoLibro raccolta di Scatti “in quel di Scanarello” con descrizione immagini tratte dal libro “ ti ricordi Maestro ,quel giorno di novembre….” di Giuseppe Rigolin che insegno’ a Scanarello (Delta del Fiume Po) nel YouTube VideoImmagini Free lontano 1939.
Luo Yapei I haven’t seriously thought about why i like photography, it’s so simple and pure. When i first like it , it was because of the stories that were solidified in the picture . Adams , a famous Photographer i loved , ones said: “ we are not taking pictures with cameras ,wath we brougth to photography is the books you read, the movies you saw, the way you traveled. The people you loved “ So i’m happy , i take all my beauty and love with my camera to record it all ! It makes my life wonderful , and let me be in awe of nature ! Curious about people’s different ways of life!
Luo Yapei Photography ( soon on my Page ) #TempoFotoClub Member
Nomadic Peoples of the highlands
Tibetans are making Ghee
- Lamas are arguing like student exams - Lamas on the plateau -Tibetan goat is at 5300 mt above sea level
- Tibetan Pilgrims before jokhang temple, Lhasa - Lamas preparing sacrifice - Tongtian river
“Water” From the Group
Antonio Ferrero Gomez Gaia Portugall Gaetano DiMaria Baia dei Mulini Erice (Tp) Joyjit Sengupta Oasis Oscar Liu Girl on Selfie Gunars Grinbergs
#TempoFotoClub
Fabrizio Temporiti Lago Oltre la Siepe Kenji Hiramatsu B/W John Renard Porto Alghero Sardegna Paolo Pallara Baia Sant Andrea Notarius Sokolova Marina Tramonto
Valdas Gasperavicius Swan Leeds&Liverpool Canal Walter Franco Галина Кузнецова Umberto Mangani Porto di CivitanovaMarche Shounchom Khamsuwon Thailand
Claudio Micol Utah Beach Antonio Ferreiro Gomez Portogallo Dongho Won Korea Laura Polizzi Lisa Pinciroli PostCard Lisbona
Valdas Gasperavicius Rivulet Yao Yao Chiayi Taiwan 莎幽.安
Laura Polizzi John Renard Alghero Sardegna Alessio Vicini
Tcleb FotoMagazine
See You Soon…….