12 minute read

La storia della Camera di Commercio Dominico-Italiana (ccdi celso Marranzini

La storia della Camera di Commercio Dominico-Italiana (ccdi)

ceLso Marranzini Presidente della Camera di Commercio Dominico-Italiana

La Camera di Commercio Dominico-Italiana (ccdi) è stata fondata il 30 marzo 1987 a Santo Domingo de Guzmán, capitale della Repubblica Dominicana, da un gruppo di imprenditori italiani e dominicani come associazione senza fini di lucro L’obiettivo con cui è nata è di promuovere il commercio, il turismo, gli investimenti e la cooperazione economica tra l’Italia e la Repubblica Dominicana. La funzione della Camera è di incentivare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, favorire la penetrazione del Made in Italy nel mercato locale e facilitare i contatti tra le aziende dei due paesi grazie al rapporto diretto con le attività operanti sul territorio. In quanto associazione di imprenditori ben radicati nel paese, la Camera di Commercio rappresenta un valido strumento per stabilire relazioni economiche e culturali tra l’Italia e la Repubblica Dominicana mediante l’organizzazione di incontri ed eventi volti a promuovere lo scambio di idee e progetti imprenditoriali in collaborazione con le istituzioni locali e internazionali. Nel 1991 il governo italiano ha riconosciuto ufficialmente la Camera di Commercio Dominico-Italiana e da allora essa è membro attivo di Assocamerestero, l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’estero. Dal 2018 la Camera di Commercio Dominico-Italiana ha un nuovo Consiglio direttivo composto dai più importanti imprenditori del paese: il presidente Celso Marranzini, proprietario di Grupo Multiquímica; il presidente onorario l’ambasciatore d’Italia Andrea Canepari; il primo vicepresidente Felipe Vicini, presidente esecutivo di Inicia; il secondo vicepresidente Frank Rainieri, amministratore delegato del famoso Grupo Puntacana; il terzo vicepresidente Miguel Barletta, presidente del Grupo Ambar e di Santo Domingo Motors; il segretario del Consiglio direttivo, Angelo Viro, presidente di CerArte e vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero (Maie); il direttore esecutivo, Francesco Alfieri, nominato nel luglio 2019. Nove i consiglieri: Juan Antonio Bisonó del gruppo Constructora Bisonó; Giuseppe Bonarelli, vicepresidente, amministratore delegato del Grupo El Catador; Diego Fernández, direttore del gruppo Costa Farms RD; Salvador Figueroa, vicepresidente Relazioni Istituzionali del Grupo Mardom; Roberto Herrera, Country Manager di Interenergy Holdings per la Repubblica Dominicana e direttore generale di La Compañía de Electricidad di San Pedro de Macorís (cespM); Jeanne Marion Landais, responsabile della Divisione Gestione Interna del Banco Popular; Manuel Pellerano, vicepresidente esecutivo del noto quotidiano «Diario Libre»; Carlos Ros, presidente di Ros Seguros y Consultoría (assicurazioni e consulenza), e Massimiliano Wax, vicepresidente del Grupo Rizek Cacao. Quello che a prima vista potrebbe sembrare un lungo elenco di nomi e cariche è in realtà una parte costitutiva della storia umana ed economica della nazione. Sono gli uomini e le donne che, con intraprendenza e corag-

Il Cancelliere della Repubblica Dominicana Miguel Vargas, il Ministro dell’Industria e del Commercio Nelson Toca Simó, il Viceministro dell’Economia e della Cooperazione Internazionale del Ministero degli Affari Esteri Hugo Rivera, l’Ambasciatrice della Repubblica Dominicana in Italia Alba María Cabral, l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta Frank Rainieri e l’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Dominicana Andrea Canepari all’inaugurazione della nuova Camera di Commercio DominicoItaliana. 3 ottobre 2019.

Nella pagina a fianco: Il nuovo Presidente della Camera di Commercio Dominico-Italiana, Celso Marranzini, all’inaugurazione e presentazione della nuova Giunta direttiva. 3 ottobre 2019.

Il Consiglio d’amministrazione al completo della Camera di Commercio Dominico-Italiana. Da sinistra a destra: primo Vicepresidente Felipe Vicini, Consigliere Jeanne Marion Landais, Consigliere Juan Antonio Bisonó, Consigliere Carlos Ros, Segretario del Consiglio di amministrazione Angelo Viro, terzo Vicepresidente Miguel Barletta, Segretario Generale Francesco Alfieri, Consigliere Massimiliano Wax, Presidente Onorario Sua Eccellenza Andrea Canepari, Presidente Celso Marranzini, secondo Vicepresidente Sua Eccellenza Frank Rainieri, Consigliere Giuseppe Bonarelli, Consigliere Diego Fernández, Consigliere Manuel Pellerano, Consigliere Salvador Figueroa, Consigliere Roberto Herrera. gio, ma soprattutto con una visione del futuro, hanno creato alcune delle più importanti aziende del paese che danno lavoro a migliaia di persone e sono la spina dorsale dell’economia della Repubblica Dominicana. Il nuovo Consiglio direttivo della Camera di Commercio Dominico-Italiana si avvale del significativo contributo dell’ambasciatore d’Italia Andrea Canepari il quale, fin dall’inizio del suo mandato, ha voluto sottolineare l’importanza del ruolo svolto dalla Camera di Commercio Dominico-Italiana nella promozione del Made in Italy nella Repubblica Dominicana, paese in cui, secondo l’Indagine Nazionale sugli Immigrati 2012, risiedono legalmente oltre 12.000 italiani. Di grande interesse è la storia della famiglia Marranzini. All’inizio del Novecento da un paesino campano, Santa Lucia di Serino, in provincia di Avellino, arrivava nella Repubblica Dominicana un gruppo di zii e cugini del presidente della Camera di Commercio Dominico-Italiana. Liberato Marranzini e la moglie Concetta D’Amore arrivarono a fine Ottocento con i figli Costantino, Pasquale e Mariuccia. Il nonno Constantino si sposò con Amelia Jorge, figlia di libanesi residenti nella provincia di Azua. Da quell’unione nacquero Constantino e José del Carmen. Fuori dal matrimonio, Arsenio Lebrón. Costantino Marranzini D’Amore si dedicò al commercio, con una presenza in tutta l’area meridionale del paese, operando sovente come banchiere e strutturando il settore commerciale a San Juan de la Maguana, dove ha organizzato la locale Camera di Commercio e Produzione, di cui è stato il primo presidente. José del Carmen non si sposò, mentre mio padre Constantino sposò María Altagracia Pérez Pintado, figlia dello spagnolo Celso Pérez López e di Carmen Pintado Rodríguez, nata a Portorico da genitori spagnoli. I figli di Constantino e María Altagracia sono Celso, Constantino, Alfredo e Andrés. Nonostante la non numerosa discendenza di Costantino e Amelia Jorge, i Marranzini Pérez sono diventati una grande famiglia di 14 nipoti e 25 pronipoti. Questa grande famiglia ha avuto un impatto sul Diritto, con Andrés e il suo studio legale Marranzini; sull’Architettura, grazie ad Alfredo che si è laureato in Restauro dei Monumenti presso il Centro Studi per il Restauro dei Monumenti e il Centro Storico di Firenze; in ambito medico con Constantino (deceduto) e con Celso nell’area chimica e delle materie plastiche, in molti casi servendosi di tecnologia italiana, oltre che nell’area sociale, imprenditoriale e governativa, in qualità di segretario di Stato e vicepresidente esecutivo della Compañía Dominicana de Empresas Eléctricas Estatales (la Società dominicana delle aziende elettriche statali). I nipoti sono presenti in svariati settori, come il diritto, le assicurazioni, le banche, la gastronomia. Di pari interesse è la storia di Angelo Viro, membro del Consiglio direttivo della Camera di Commercio Dominico-Italiana. Nel 1988 nasce CerArte, ditta fondata da Angelo Viro per commercializzare materiali per pavimenti e rivestimenti. Con l’obiettivo di ampliare la propria linea di prodotti e servizi nel 1999 apre il negozio CerArte Accesorios, che offre al pubblico un ampio assortimento di prodotti dei marchi più noti della ceramica e della porcellana, oltre a una vasta scelta di pietre naturali, sanitari e rubinetteria. Nel 2000 entra a far parte della famiglia CerArte Proyecto, che si propone di offrire soluzioni per progettisti e imprese

edili la cui esigenza principale è di poter accedere, al miglior prezzo e senza trascurare il design, a un’ampia gamma di materiali per rivestimenti e pavimenti in ceramica, grès porcellanato e sanitari. Nel 2009 è entrato a far parte del gruppo il negozio CerArte Punta Cana. Nel 2016 l’azienda continua a crescere e al gruppo si aggiunge CerArte Santiago con l’obiettivo di offrire materiali di alta qualità nella regione settentrionale del paese. Nel 2019 il Grupo CerArte si arricchisce di Cerramientos Técnicos del Caribe, Ceteca S.A. Dotata di macchinari moderni di ultima generazione e ubicata nella Zona Franca Las Américas, nasce per soddisfare le esigenze dei mercati esteri e dei progetti turistici. Il Gruppo CerArte è composto da un Consiglio familiare, presieduto da Angelo Viro, dall’ingegner Orazio Viro per la parte operativa, dalla dottoressa Rosangela Viro per l’aspetto creativo e le strategie di vendita e dalla dottoressa Rosario Mañón de Viro per gli investimenti sociali e i magazzini. Una menzione particolare merita l’influenza che la famiglia Pellerano ha esercitato in vari campi dell’attività economica, sociale e culturale nella Repubblica Dominicana. Grazie a Máximo A. Pellerano la famiglia entra nel mondo delle assicurazioni, creando quella che diventerà la principale compagnia assicurativa del paese, la Compañía Nacional de Seguros, che in seguito cambierà il nome in Segna. Con visione strategica, Máximo e suo figlio Manuel Arturo Pellerano Peña creano il Banco Nacional de Crédito (Bancrédito), che pochi anni dopo la sua fondazione ha acquisito gli attivi dominicani della Chase Manhattan Bank, prima fusione di una banca di proprietà americana con una banca dominicana. In contemporanea si sono interessati alla produzione attraverso le zone franche e hanno istituito la Zona Franca San Isidro, divenuta un modello per il paese, contribuendo allo sviluppo nazionale con la creazione di più di 4.000 posti di lavoro diretti e alla nascita di una cultura dell’esportazione nel paese. Il Grupo Financiero Nacional della famiglia Pellerano è inoltre entrato nel settore delle telecomunicazioni creando la società Tricom, che nel 1994 ha messo fine al monopolio delle telecomunicazioni nella Repubblica Dominicana, una battaglia che ha garantito l’attuale sviluppo di questo importante settore dell’economia del paese. Tricom è stata anche la prima società dominicana a essere quotata alla Borsa di New York (Wall Street). I mezzi di comunicazione di proprietà della famiglia, come le testate nazionali «Rumbo», «Mujer Única» e «Diario Libre» sono famosi per i loro successi e gli scoop. Ultimamente la famiglia Pellerano è entrata nell’industria della carne con il marchio Nutriciosa, i cui prodotti stanno ottenendo un notevole consenso da parte dei consumatori. Come si può vedere da questa breve sintesi delle azioni intraprese dalla famiglia Pellerano a favore del progresso nazionale, il loro contributo non si è limitato allo sviluppo economico, ma anche alla cultura, al giornalismo e ad attività di responsabilità sociale che hanno un grande influsso sulla società dominicana. Particolare è anche la storia di Massimiliano Wax, membro del Consiglio direttivo della Camera di Commercio Dominico-Italiana. Nato a Genova, cresciuto tra San Paolo e Belém in Brasile, è tornato a Genova, dove si è laureato con una tesi in Filosofia giuridica dal titolo «Etica, religione e diritto in Kant e Kelsen». Nel 1999, oltre a una missione come volontario in Camerun per conto della ong di Lecco Mondo Giusto, ha vinto un concorso del Banco Interamericano Desarollo (bid) per la valutazione e la preparazione del piano industriale e commerciale di un progetto nel settore del cacao, per il quale il dominicano Nazario Rizek ha richiesto un ingente prestito a Washington. Nel 2000 è iniziato il suo solido rapporto con il Grupo Rizek; Massimiliano Wax si occupa della modernizzazione dell’intera catena di produzione del cacao, dalla piantagione allo sviluppo di un cioccolato di alta qualità. Tra i risultati di questo periodo ricordiamo l’importante collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università di Milano, la collaborazione con la Solaris Srl di Monza per l’essiccazione del cacao con metodi e macchinari originali, le alleanze strategiche e gli

La meccanica italiana di alta precisione, qui illustrata da una raffinatrice cilindrica Carle & Montanari, è stata il fulcro di ogni fase della lavorazione del cacao del gruppo Rizek fino al cioccolato.

Un perfetto schema di semina è la base per lo sviluppo armonioso di una piantagione di cacao d’eccellenza.

investimenti in associazione con alcune multinazionali del settore che hanno portato alla creazione di una filiale della Ristockcacao sa in Ecuador, nella quale Wax è socio del Grupo Rizek e della multinazionale tedesca Storck A.G. In tempi più recenti va ricordata l’apertura dei negozi a tema KahKow, creati da Wax, che ne è anche socio, per offrire al pubblico un’esperienza a 360 gradi, dal cacao al cioccolato, e contribuire alla formazione di consumatori che siano, in primo luogo, intenditori esigenti. Oltre che nella Repubblica Dominicana, KahKow è presente a New York e si spera possa presto approdare in Europa e in Giappone. Secondo lo scrittore, archeologo e antropologo dominicano Marcio Veloz Maggiolo, i dominicani di origine italiana sono circa 300.000, cui si somma una colonia di italiani composta da 50.000 persone;1 ciò fa della comunità italo-dominicana una delle più numerose della regione caraibica. Molti dei componenti di questa comunità svolgono un ruolo di enorme importanza per l’economia del paese, pressoché in tutti i settori. I membri del nuovo Consiglio direttivo ricoprono le più alte cariche in aziende nazionali e internazionali leader nei settori della chimica, del turismo, della finanza e dell’import-export di autoveicoli, pilastri dell’economia dominicana. In un evento organizzato dalla Camera di Commercio Dominico-Italiana, l’ambasciatore italiano Andrea Canepari, riferendosi ai legami che uniscono l’Italia alla Repubblica Dominicana, ha affermato che «siamo legati non solo da una grande amicizia e simpatia, ma anche da uomini e donne italiani, dominicani di origine italiana e amici dell’Italia che s’impegnano ogni giorno a creare nuove opportunità e che finora hanno sostenuto con decisione le iniziative dell’Ambasciata italiana». Tra le famiglie di origine italiana che hanno dato importanti contributi al progresso della Repubblica Dominicana ricordiamo i Cambiaso, i Marranzini, i Pellerano, i Vicini, i Rainieri, i Barletta, i Bonarelli, i Bonetti e i Billini. La Repubblica Dominicana è un paese leader e in rapida crescita nel turismo, settore che impiega direttamente 50mila persone e indirettamente 110mila e rappresenta il 7,9 per cento del pil nazionale equivalente a 172 miliardi di dollari.2

Tra l’Italia e la Repubblica Dominicana esistono interessanti opportunità di affari che possono essere sfruttate al fine di generare benefici reciproci, in tal modo contribuendo alla crescita imprenditoriale. Per cogliere tali opportunità, il nuovo Consiglio direttivo ha attuato una strategia di rilancio che si articola in quattro attività prioritarie: - Organizzare eventi finalizzati ad approfondire la conoscenza tra i soci, lo scambio di idee e la condivisione di progetti. Oltre agli eventi che prevedono la presenza fisica, saranno organizzati webinar, web conference, web training, web meeting, se si ha interesse per la formazione e il web marketing, una forma di promozione, vendita, informazione e assistenza molto interessante. - Intensificare i rapporti, nel modo più diretto possibile, con gli imprenditori italiani al fine di aumentare i volumi di scambi commerciali tra i due paesi e allo stesso tempo implementare la fidelizzazione attraverso la conoscenza personale. - Migliorare la comunicazione attraverso i social network dell’associazione, in modo da coinvolgere maggiormente i soci nelle iniziative della Camera e garantire un utile feedback sulle iniziative stesse. - Incrementare i rapporti della Camera di Commercio Dominico-Italiana con Assocamerestero3 Italia e con le Camere di Commercio dell’Area acca (Centro America, Caraibi e Patto Andino) per individuare politiche comuni attraverso incontri annuali e seminari web.

Note

1 https://irp-cdn.multiscreensite.com/2fd95edd/files/uploaded/Historia_Italianos_Republica_Dominicana.pdf 2 cia factbook, 2017. 3 http://www.assocamerestero.com/

This article is from: