Booklet study tour3

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Royal Palace from Saint Francis Church


Tra i monti viola dorme Napoli bianco vestita, Ischia sul mare fluttua Come nube purpurea; La neve tra i crepacci Sta come studio candido di cigni; Il nero Vesuvio leva il capo Cinto di rossi riccioli. Between the mountains purple sleeping Naples, dressed in white, Ischia sea waves As purple cloud; The snow in the crevasses Is as candid study of swans; Black Vesuvius lever head Girdle of red curls. (Hans Christian Andersen)


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Incipit If you are reading these beautiful words of Hans Christian Andersen’s says that you want to meet in full the splendid reality of one of the most beautiful cities in the world: Naples When you walk to this city you can realize immediately its uniqueness, you can see it in the people you meet through the narrow streets of the historic center, it is evident from the artworks that you find during your fantastic walks holding an ice cream and then remain

upset by it... The fantastic and unique Vesuvius. The sight throw into confusion whenever the eye can see in that direction, especially if you look at the landscape around then and you can see the entire bay of Naples. If you want to live the We Grow to the fullest, then immerse yourself with all the CC team in this great adventure that we offer always with a smile and a great desire to do.


We be will

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Discover Naples Dear delegates, once you are in Naples you have a chance to visit magnificent and indescribable placeces. We prepared un unusual study tour for you. So get ready for exciting adventure in the beautiful city of Naples!

If you havent choosen yet or you need more information, please register here till (data da inserire), we need to know exactly the number of delegates in order to organize study tour on the highest lever for you,


What to visit Us. Hiciandam qui assedi con nosandis aut eos por a veliae deliae. Agnimolorest atus nectur? Fugit laut a cum rectum veles quae optatissum des estibus pra voles de nos quis adiae consenes ut laborem quia samus non plibustia exeria voloriti dolendant. Genis ea a pelique verio berias vellabo resequi ipis et magnimp orep

soe tua sidnason noc idessa iuq madnaiciH .sU ?rutcen suta tserolomingA .eailed eailev a rop mussitatpo eauq selev mutcer muc a tual tiguF -esnoc eaida siuq son ed selov arp subitse sed airexe aitsubilp non sumas aiuq merobal tu sen .tnadnelod itirolov iuqeser oballev saireb oirev euqilep a ae sineG pero pmingam te sipi

Us. Hiciandam qui assedi con nosandis aut eos por a veliae deliae. Agnimolorest atus nectur? Fugit laut a cum rectum veles quae optatissum des estibus pra voles de nos quis adiae consenes ut laborem quia samus non plibustia exeria voloriti dolendant. Genis ea a pelique verio berias vellabo resequi ipis et magnimp orep

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1.

[Castel dell’ovo]

Sull’antico Isolotto di Megaride sorge imponente il Castel dell’Ovo. Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all’uovo che Virgilio avrebbe nascosto all’interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Il luogo ove era conservato l’uovo, fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché da “ quell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino”

Da quel momento il destino del Castello, unitamente a quello dell’intera città di Napoli, è stato legato a quello dell’uovo. Le cronache riportano che, al tempo della regina Giovanna I, il castello subì ingenti danni a causa del crollo dell’arcone che unisce i due scogli sul quale esso è costruito e la Regina fu costretta a dichiarare solennemente di aver provveduto a sostituire l’uovo per evitare che in città si diffondesse il panico per timore di nuove e più gravi sciagure


2.

[Spacc

Spaccanap Quartieri S la, tagliand poli. Quest è infatti un vicino al m si sulla cos no la città. Passeggiando pe tempo rallenti e acceleri assie per mano lungo la millenaria un luogo della città che potrà Napoli, la sua essenza che qu

Spaccanapoli non è una cart

Nel mezzo della città si apre neo di più di un chilometro, in due l’enorme agglomerato della

(Stanislao Nievo)


canapoli]

poli è la strada che va dai Spagnoli al quartiere di Forceldo in linea retta la città di Nat’arteria ha origini antichissime: no dei tre decumani (quello più mare) in cui i romani, basandostruzione greca, organizzaroer Spaccanapoli sembra che il eme ai vostri passi, portandovi a storia della città. Ma non c’è à raccontarvi meglio l’anima di ui si svela senza trucchi.

tolina turistica: è Napoli.

e via Spaccanapoli, un rettilistretto e vociante, che divide o. È il cuore di questa babele storia


3.

[Naples Chatedral]

Naples Cathedral (Italian: Duomo di Napoli, Cattedrale di Santa Maria Assunta) is a Roman Catholic cathedral, the main church of Naples, and the seat of the Archbishop of Naples.

It is widely known as the Cattedrale di San Gennaro, in honour of Saint Januarius, the city’s patron saint, but is actually dedicated to the Assumption of the Blessed Virgin Mary. The main attraction of the interior is the Royal Chapel of the Treasure of San Gennaro, with frescoes by Domenichino and Giovanni Lanfranco. The main chapel is a restoration of the 18th century, with a Baroque relief by Pietro Bracci. The Minutolo Chapel, mentioned in Boccaccio’s Decameron, has 14th-century frescoes.

[Miracle of the Blood]

The church houses a vial of the blood of Saint Januarius which is brought out twice a year, on the first Saturday in May and on 19 September, when the dried blood usually liquefies. If the blood fails to liquefy, then legend has it that disaster will befall Naples.

[Where to find]

Napoli Via Duomo 147, 80318

Apertura del Duomo: LU-SA 8,00-12,30/16,30-19,00; DO 8,00-13,30/17,00-19,30; Apertura dell’area archeologica: LU-VE 9,00-12,00/16,30-19,00; SA-DO 9,00-12,30.



4.

[Plebiscito Square]

Alla fine del 1500 la notizia della possibile visita del Re Filippo III a Napoli, creò una certa agitazione. La capitale del Viceregno, infatti, non aveva luoghi per ospitare l’uomo più potente del mondo. Dopo infiniti ripensamenti, il viceré don Fernando, ordinò la costruzione di una residenza per l’illustre ospite. Il Palazzo Reale fu commissionato a Domenico Fontana nel 1600, che lo consegnò dopo solo due anni, anche se non completamente finito. Peccato però, che il capriccioso Re Filippo III cambiò idea senza avvisare: rimandò la sua visita a Napoli a data da destinarsi. Voi che siete più fortunati del Re, visitate l’Appartamento Reale, la Cappella Reale, i giardini e il Teatrino di corte



5.

[Royal Palace]

Alla fine del 1500 la notizia della possibile visita del Re Filippo III a Napoli, creò una certa agitazione. La capitale del Viceregno, infatti, non aveva luoghi per ospitare l’uomo più potente del mondo. Dopo infiniti ripensamenti, il viceré don Fernando, ordinò la costruzione di una residenza per l’illustre ospite. Il Palazzo Reale fu commissionato a Domenico Fontana nel 1600, che lo consegnò dopo solo due anni, anche se non completamente finito. Peccato però, che il capriccioso Re Filippo III cambiò idea senza avvisare: rimandò la sua visita a Napoli a data da destinarsi. Voi che siete più fortunati del Re, visitate l’Appartamento Reale, la Cappella Reale, i giardini e il Teatrino di corte



Andy Whorhol

VESUVIUS


6. Capodimonte.

[Vesuvius by Andy Warhol]

“Per me l’eruzione è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario ed anche un grande pezzo di scultura […] Il Vesuvio per me è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale”. Queste le parole di Andy Warhol che accompagnano un ciclo di intense rappresentazioni del Vesuvio, che il grande artista americano realizzò nel 1985 in occasione della mostra Vesuvius by Warhol, tenutasi al Museo di


7. Capodimonte.

[San Severo Chapel]

“Per me l’eruzione è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario ed anche un grande pezzo di scultura […] Il Vesuvio per me è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale”. Queste le parole di Andy Warhol che accompagnano un ciclo di intense rappresentazioni del Vesuvio, che il grande artista americano realizzò nel 1985 in occasione della mostra Vesuvius by Warhol, tenutasi al Museo di



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Top ten napolian food a short guide about what to eat in naples

The cuisine of Naples has a variety of dishes for any food lover. With flavors from the sea, and ingredients enhanced from the sun and soil. There’s something for every taste; seafood, slow-cooked, succulent, sweet, simple, fussed-over, fried, and of course, pizza for the pizza lover. Narrowing down 10 favorites and only 5 desserts was harder than I thought. In fact, I would say the food of Naples and the Campania region rivals Sicily and Rome for the top regional food of Italy. The stars that make up these di-

shes are the San Marzano tomatoes, frutti di mare, mozzarella di bufala, basil, and lemons. There are many other ingredients that play strong supporting roles including, eggplant, olives from Gaeta, walnuts, and salami. Some of the best of these dishes are found in the homes of the Napolitani where nonna and mamma make the family recipe that is decades, if not centuries, old (each family having their own version of the dish). In some cases in Naples, mamma’s cooking is so good that criminals on the run, can’t even stay away.




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