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CORONAVIRUS E PANDEMIE:
LA TEORIA DI CESARE EMILIANI TORNA DI MODA
La diffusione del virus Covid-19 a livello mondiale ha fatto sì che l'Organizzazione Mondiale della Sanità, a nome del suo segretario Tedros Adhanom Ghebreyesus, dichiarasse in data 11 marzo 2020: " ... Abbiamo quindi valutato che COVID-19 può essere caratterizzato come una pandemia. Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione." L'idea di associare all'azione di un virus (o altro agente patogeno) una pandemia o addirittura un'estinzione di una specie non è del tutto nuova: si deve infatti allo studioso bolognese Cesare Emiliani (1922-1995) una teoria che oggi suona alquanto profetica: non solo estinzioni di specie rare e poco numerose, ma anche specie con un numero abbondante di individui in reciproco contatto tale da favorire la rapida propagazione da parte di agenti infettivi. La teoria riguarda lo studio di microorganismi fossili un tempo viventi nel profondo degli oceani, ma, con le dovute cautele, vedremo perchè potrebbe trovare dei riscontri anche con la situazione attuale legata alla diffusione del coronavirus.
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Cesare Emiliani nel 1982 introduce il concetto di "Evoluzione estintiva" in opposizione al classico modello secondo cui l'evoluzione deriverebbe da competizione e sopravvivenza degli organismi più adatti: per spiegare questo concetto l'autore analizza il microplancton marino ossia l'insieme di animali microscopici che sono ben preservati in molti tipi di sedimenti per cui sono facilmente analizzabili in rocce di composizione ed età differenti. In particolare Emiliani pone la sua attenzione a tre gruppi (taxa) di organismi costituiti da poche specie ma da un gran numero di individui: i Coccolitofori 1 , i Radiolari ed i Foraminiferi. I primi sono costituiti da piccole placche calcaree, dette coccoliti , e fanno parte del cosiddetto nannoplancton per le loro misure estremamente ridotte. I Radiolari sono protozoi dallo scheletro siliceo e sono noti a partire dal Cambriano fino ai nostri giorni: dall'accumulo dei loro resti deriva il fango siliceo che costituisce quelle rocce che chiamiamo selci. Infine i Foraminiferi, così chiamati per il loro guscio perforato, sono abbondanti sia nei sedimenti marini fossili che nei mari moderni dove vivono con forme sia bentoniche che planctoniche. Sulla base degli studi effettuati da Emiliani su specie del Cenozoico si ricava che circa ogni 300000 anni una specie di foraminiferi planctonici viene soppiantata da un'altra nuova, mentre ogni 150000 anni circa appare una nuova specie di coccolitofori con una specie che si estingue per lasciare spazio ad una nuova specie: non più quindi specie che competono tra loro per la sopravvivenza, ma specie che più o meno improvvisamente scompaiono lasciando la scena ai nuovi arrivati (Evoluzione estintiva). L'evento per spiegare il susseguirsi di specie diverse potrebbe essere un virus o un fungo, un microorganismo patogeno che colpirebbe quando il numero elevato di individui favorendone una rapida diffusione: in pratica quello che oggi permette al coronavirus di provocare una pandemia , e cioè i frequenti e numerosi contatti tra persone in un