Quarta parete

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QUARTA PARETE Quartiere delle Torri Sesto San Giovanni


“Qualcosa sta accadendo. Stiamo diventando una società visivamente mediata. Per molti, la comprensione del mondo si sta compiendo, non con le parole, ma leggendo immagini.”

“Something is happening. We are becoming a visually mediated society. For many, understanding of the world is being accomplished, not through words, but by reading images.”

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Paul Martin Lester, Syntactic Theory of Visual Communication.


Progetto in Quartiere Project in a neighbourhood

Parco delle Torri5 Sesto San Giovanni Milano - Italy


Parco via Livorno - via Carlo Marx Park via Livorno - via Carlo Marx


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Un’immagine comunica più di mille parole. Giochi di ombre e di luci, di colori e sfumature possono raccontare una città o una società in maniera nuova e piena di pathos.

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An image communicates more than a thousand words. Shadow and lights, colours, shades can tell the story of a city or a society in a new way, full of pathos.

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Il nostro progetto si inserisce in una serie di micro-interventi in collaborazione con Legami Comunitari nel Quartiere delle Torri del comune di Sesto San Giovanni. Legami Comunitari nasce in seguito all’avvio di un contratto di quartiere della zona citata, ossia un complesso programma di riqualificazione urbana attuato con fondi pubblici: l’obiettivo del progetto è anche quello di promuovere coesione sociale.

Our project is part of a series of micro-operations in collaboration with Legami Comunitari in the neighbourhood of the towers of the town of Sesto San Giovanni. Legami Comunitari born following the initiation of a contract for the district in the area mentioned, which is a complex program of urban redevelopment implemented by public funds: The objective of the association is to promote social cohesion.

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Legami Comunitari Claudio Palvarini:

coordinatore di Legami Comunitari. co-ordinator of Legami Comunitari.

A tuo parere che cos’è la comunicazione visiva? Comunicazione visiva come definizione disciplinare è un termine su cui avete sicuramente le idee più chiare di me. Per le esperienze da cui vengo (studi di storia dell’arte, promozione di progetti di ricerca espressiva/estetica in ambito visuale, progetti di riqualificazione urbana) mi affascina l’idea che nella “selva dei segni e dei simboli” attraverso cui gli uomini si esprimono,

sorga un “fare” consapevole (è il ruolo degli artisti, dei designer, dei comunicatori visivi) che organizza strategie di segni. E magari riflette sul suo stesso fare: cfr. Alighiero Boetti, “Mettere al mondo il modo”, biro su carta, 1972. Credi che possa contribuire alla riqualificazione di un luogo? Siiiii, LC lo sta dimostrando. Che percezione hai rispetto ai risultati delle azioni di comunicazione visiva fin qui svolte nel progetto LC?

Sono soddisfacenti i numeri: stimiamo coinvolte “attivamente” (Marxmuseo, Panchine Letterarie, Passami il sale) almeno 700 persone (a cui voi aggiungete in più un bel contributo di 250 contatti…) e sono molto positivi i ritorni che abbiamo in termini di curiosità e interesse da parte di queste persone. In più le azioni hanno una cassa di risonanza di alcune migliaia di persone attraverso il giornale murale, la newsletter elettronica e gli articoli usciti sulla stampa locale.

What is visual communication, in your opinion? Visual communication as a discipline is something you surely know more than me about. In my experience (studies in history of art, projects in expressive/aesthetical visual research, projects in urban requalification) I am fascinated by the idea that from the “chaos of signs and symbols” through which people express themselves, an awareness of “doing” may emerge (it is the role of artists, designers, visual

communicators), who organize strategies with these signs. And maybe they ponder their own “doing”: see Alighiero Boetti, “Mettere al mondo il modo”, biro su carta, 1972. Do you think it is possible to contribute to the requalification of a place? Yes! LC is proving this. What is your perception of visual communication actions undertaken so far within the LC project?

The numbers are satisfactory: we believe approximately 700 people are “actively” involved (Marxmuseo, Panchine Letterarie, Passami il sale, plus an extra 250 contacts), and we have had very positive feedback in terms of interest and curiosity from these people. Moreover, actions have reached a few thousands people through the wall newspaper, the electronic newsletter and articles published on local press.

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Ricerca sul campo Fieldwork

Non si può andare in alcuna città e avviare alcun progetto senza prima avere l’umiltà di capire a fondo la storia, le condizioni reali dei suoi cittadini, la cultura di quel luogo. In un certo senso, bisogna presentarsi “disarmati” per riuscire a capire a fondo quale possa essere il problema e come tentare di risolverlo.

It is impossible to go anywhere and start a project without trying first to understand the place’s history and culture, as well as people’s real living conditions. In a way, it is necessary to be “unarmed”, in order to understand what the problem is and how it can be solved.

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Per arrivare alla definizione del progetto, nel mese di Marzo, abbiamo cercato di entrare in contatto con i cittadini recandoci quotidianamente in quartiere.

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In order to define the project, during the month of March we tried to get in contact with the inhabitants of the neighbourhood by visiting daily.

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Finestre Infinite Endless windows

Sin dalla prima visita nel quartiere è stato impossibile non imbattersi nell’opprimente presenza d’imponenti edifici caratterizzati da una miriade di finestre. Finestre monotone, piatte e anonime come fossero confini insuperabili. Di tanto in tanto si scorgeva la presenza di un volto alla finestra, alla ricerca, probabilmente, di qualcosa di nuovo al di là delle mura domestiche. Dietro ad ogni finestra è racchiusa una vita, una storia, una persona unica: un’entità morbida irrigidita dalla fredda architettura circostante.

Since the first visit, it was impossible to ignore the oppressing presence of massive buildings with a myriad of windows. Monotonous, flat and anonymous windows like insuperable borders. Sometimes it was possible to see a face at the window, probably looking for something new beyond domestic walls. Behind each window there is a life, a story, a unique person: a soft entity, hardened by the surrounding cold architecture. 47


La finestra è una soglia da superare per scoprire il mondo esterno. Affacciandosi alla finestra, si può scegliere da quale angolazione affrontare il mondo. Il punto di vista varia in base a quello che l’individuo vuole vedere, sia questo un bambino, un adulto o un anziano. Attraverso il nostro progetto vogliamo guidare gli abitanti a superare questo limite: “aprire le finestre” per migliorare il modo in cui si rapportano al mondo.

Windows are thresholds to cross to discover the external world. Looking out the window, one can choose how to face the world. The point of view varies according to what the individual wants to see, regardless of whether he is a child, a grown-up, an elderly person. With this project we want to guide inhabitants to cross this threshold: “opening the windows” to improve the way they relate to the world.

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desideri di quartiere

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Tramite un gioco cromatico si è cercato di dare visibilità ai desideri dei cittadini. Nelle interviste sono state selezionate sei macrocategorie di desideri collettivi: a ciascuna di esse è stato associato un colore. Ogni cittadino è stato invitato ad appendere alla propria finestra il telo del colore che rappresentava maggiormente il proprio desiderio.

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Through a chromatic game we tried to show people’s desires. In the interviews, six macrocategories of collective desires were selected; a colour was associated to each of them. Citizens were invited to hang from their window a sheet of the colour representing their desire.

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Torre via Livorno Tower via Livorno


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Moggi, Maestri, Guerra, Andreola


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L’obiettivo dell’iniziativa è stata la rottura della Quarta Parete “dall’interno”. I cittadini mettendosi in gioco hanno accettato di farsi fotografare nelle loro case mostrando quello che la rigida architettura del quartiere nasconde.

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The aim was breaking the Fourth Wall from the “inside�. Getting involved, citizens agreed to being photographed in their own houses showing what the rigid architecture of the neighbourhood hides.

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Interno di abitazione House interior


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Confine o opportunità Border or opportunity

Durante il nostro progetto abbiamo cercato di riavvicinare tra loro gli abitanti del quartiere delle Torri, proponendo una riflessione sulla sua struttura sociale. Il passo successivo potrebbe essere quello di indagare l’interazione tra il quartiere delle Torri ed il contesto che lo circonda con il fine di incrementare le dinamiche sociali verso un’idea di metropoli condivisa: attualmente il quartiere è “isolato”.

Throughout our project, we tried to re-unite inhabitants of the Torri neighbourhood, proposing a reflection on its social structure. The next step could be investigating the interaction between the Torri neighbourhood and the surrounding area, aimed to increase social dynamics towards an idea of shared metropolis: at the moment, the neighbourhood is “isolated”.

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Il quartiere è segnato da un confine tangibile: la zona destra del parco non attrezzata che divide il quartiere delle Torri dalla periferia di Milano (via Adriano). Nonostante esistano collegamenti urbani, il ponte sociale (funzione primaria del parco) potrebbe essere minacciato dalla differente attenzione che le due realtà mostrano nei confronti di questo spazio.

The neighbourhood has a tangible border: the right side of the unfurnished park area which divides the Torri neighbourhood and the outskirts of Milano (via Adriano). Despite urban links, the social bridge (primary function of the park) could be threatened by the different attitude of these two realities towards the park.

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Confine nel parco Border in the park


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Per superare il degrado sarebbe necessaria una riqualificazione dell’area verde promossa da e per i cittadini. Cosa che sta già avvenendo in parte grazie al progetto degli orti di quartiere che lÏ sorgeranno.

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In order to overcome decay, a requalification of the green area would be necessary, promoted by and for the citizens. This is already happening, thanks to the project of neighbourhood allotments that will be built there.

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Orti condivisi ORCO. Shared gardens ORCO.


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“La quarta parete è un muro immaginario posto di fronte al palco di un teatro, attraverso il quale il pubblico osserva l’azione che si svolge nell’opera rappresentata.”

Ci siamo ispirati a questo concetto attribuendo metaforicamente agli abitanti del quartiere il ruolo di “attori” di un’opera teatrale, ed al mondo che li circonda quello del loro “pubblico”. Gli inquilini, nascosti da una rigida architettura, come attori, nascondono tra quattro pareti la propria essenza. La quarta parete è un confine che esclude, trasparente come una finestra. La quarta parete è la finestra che divide la realtà dell’abitazione, dalla “finzione” dell’esterno. Il nostro progetto ha avuto come obiettivo quello di tentare di infrangere questa barriera, che da decenni divide gli attori/inquilini dal pubblico/mondo esterno in questo quartiere. Con la rottura delle normali convenzioni della quotidianità, la nostra azione ha mirato, attraverso inusuali iniziative, a sorprendere il pubblico e a riavvicinare gli abitanti del quartiere.

Quarta Parete Postfazione


“The fourth wall is an imaginary wall in front of the stage of a theatre, through which the public observes the action happening in the play” We were inspired by this concept, metaphorically giving the role of ‘actors’ in a play to inhabitants, and giving the role of ‘public’ to the world surrounding them. Inhabitants, hidden by rigid architecture, like actors, hide their essence between four walls. The fourth wall is a border that excludes, transparent like a window. The fourth wall is the window that divides the reality of the home, to the “fiction” outside it. Our project aimed to break this barrier, which has been dividing the actors/citizens from the public/external world for decades. Breaking the normal daily routine, our action tried, through unusual initiatives, to surprise the public and re-unite the inhabitants of this neighbourhood.



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