Complex(C)ity
The Network Metropolis of Global London. Observations and design suggestions for a multifunctional centrality in Ilford. Claudia M. M. Sinatra Andriana Sekulic Supervisor Prof. Arch. Nicola Marzot 1 2
1 2
5
5
1 2
1
1 2
2
5
1
1
2
2
5
5
1 2
1 2
1 2
5
5
5
5
5
1
2
1
2
5
5 2
1
1
2
5
5
Complex(C)ity
The Network Metropolis of Global London.
Observations and design suggestions for a multifunctional centrality in Ilford, London. Claudia M. M. Sinatra Andrijana Sekulic Supervisor: NIcola Marzot
University of Ferrara Faculty of Architecture Biagio Rossetti Università degli studi di Ferrara Facoltà di Architettura Biagio Rossetti
Complex(C)ity The Network Metropolis of Global London. Observations and design suggestions for a multifunctional centrality in Ilford. Title
Term
Session
Accademic year
Summer term June, 22nd 2011 - 2012
Claudia Maria Michela Sinatra Andrijana Sekulic Supervisor Prof. Arch. Nicola Marzot Faculty of Architecture - Ferrara Laureandi
Complex(C)ity La Metropoli delle Reti della Londra Globale Riflessioni e proposte per il progetto di una centralità multifunzionale nell’area di Ilford.
Sessione di laurea
Sessione estiva
Appello
22 Giugno
Anno Accademico
2011 - 2012
Titolo Tesi
Claudia Maria Michela Sinatra Andrijana Sekulic Relatore Prof. Arch. Nicola Marzot Facoltà di Architettura - Ferrara Laureandi
To all the urban dreamers A tutti i sognatori urbani
Indice Abstract E in principio fu la città
5 7
Introduzione Telegram from Nowhere, Kenneth McKenzie Wark A new geography of centrality and marginality, Saskia Sassen The Network society, Manuel Castells
13 15 18 25
Riflessioni sul tema Globale e locale nel secolo della complessità
31 33
Osservazioni
45
1. Il contesto globale L’urbanizzazione nel mondo Metabolismo urbano Una questione di persone
47 49 71 83
2. L’Europa delle città regione Una gerarchia glocale Le parti di una regione Il Sud Est dell’Inghilterra: DNA metropolitano
93 95 120 125
3. Governare l’ingovernabile Una tradizione di piani strategici La storia delle reti di città Mappare Londra Cogliere il significato contemporaneo
147 149 172 181 203
4. Connettere persone e luoghi Riunire Londra Un’infrastruttura di taglio: la Crossrail Creare nuovi hub
207 209 216 237
Riflessioni
241
1.Un senso di urbanità Identità informale La cornice spaziale Il vuoto di Redbridge
243 245 273 276
2.Un senso di comunità
281
Index Abstract In the beginning was the city
5 7
Introduction Telegram from Nowhere, Kenneth McKenzie Wark A new geography of centrality and marginality, Saskia Sassen The Network society, Manuel Castells
13 15 18 25
Overview Global and local in the century of complexity
31 33
Observations
45
1. The Global Context Urbanization of the world Megacities Metabolism A matter of people
47 49 71 83
2. Europe of City Regions A glocal hierarchy Tales of one region South East England: metropolitan DNA
93 95 120 125
3. Governing the ungovernable Strategic plan tradition History of city network Mapping London Catching the contemporary meaning
147 149 172 181 203
4. Connecting people and places Bringing London together Cutting infrastructure: Crossrail Creating new hubs
207 209 216 237
Reflections
241
1. A sense of urbanity Informal identity Spatial framework The Redbridge vacuum
243 245 273 276
2. A sense of community
281
1
2
Il centro urbano di Ilford La popolazione di Ilford Le necessità di Ilford Le strategie di Ilford
283 290 295 300
3.Un senso di spazio La morfologia urbana Tipologia e innovazione Connettere o rompere la struttura urbana
307 309 318 319
4.Piccolo versus Grande The Mall come catalizzatore Crediamo nel Parassita Accendere il quadro generale
329 331 334 341
Interventi
349
1.Una suggestione per Ilford Ricucire Improvvisazione nel cuore
351 353 372
2.Farlo accadere Inversione pubblica Il plinto L’interfaccia L’innesto Sensazioni ibride
375 377 379 381 385 386
Letture
399
Navigazioni
405
Crediti
409
Appendice A Nuovo dizionario della contemporaneità
413 415
Appendice B Ringraziamenti speciali | Zahvalnica Tavole di progetto Plastico dell’isolato
419 421 423 451
Ilford Town Centre Ilford population Ilford needs Ilford strategies
283 290 295 300
3. A sense of space Urban structure Typology and innovation Make or brake the urban fabric
307 309 318 319
4. Smallness vs. Bigness The mall as a catalyst In Parasite we trust Activate the big picture
329 331 334 341
Interventions
349
1. A vision for Ilford Sewing on Improvvisation at the core
351 353 372
2. Make it happen Public reverse The Plinth The Interface The Graft Hybrid feelings
375 377 379 381 385 386
Readings
399
Netsurfings
405
Credits
409
Appendix A New dictionary of contemporary age
413 415
Appendix B Special thanks Project sheets Block model
419 421 423 451
3
Abstract Abstract
In the beginning was the city E in principio fu la città
The Megacities phenomena is historically ascertained: ancient Greece’s polis were the Mega-cities of Classicism, Rome was the first mega-city in the history of the world and if we look back through to cases like London and Paris, the population grew remarkably with the arrival of the Industrial Revolution, which can be compared to the Chinese system of megalopolis. The Megacities not only represent our past, but also our future. If the cities were in possession of a magnetic force on the territory, the Megacities instead are the melting pot of opportunities and challenges given by the high concentration of social, economical and political infrastructures as well as energetic potential. In fact, we are speaking about Global Cities, where the impact of social process use to have a big influence on urban development, where the network is the essential ingredient for the radical transformation to come. The questions of local urbanism- immigration, job opportunities, social 7
Il fenomeno delle Megacities è un fenomeno storicamente accertato: le polis dell’antica Grecia altro non furono che le Megalopoli dell’età classica, Roma fu la prima mega-città nella storia del mondo, Londra e Parigi conobbero con la Rivoluzione Industriale una crescita della popolazione urbana paragonabile al sistema megalopolitano cinese. Le Megacities però, oltre ad essere il nostro passato, sono anche il nostro futuro. Così come le città hanno sempre posseduto una forza magnetica nei confronti del territorio, le Megacities rappresentano un crogiolo di opportunità e sfide per lo sviluppo data l’alta concentrazione di potenziale sociale, economico, politico, infrastrutturale ed energetico. Si parla infatti di Città Globali, in cui l’impatto dei processi sociali ha profondamente influenzato lo sviluppo urbano e in cui la logica della rete risulta indispensabile per gestire la radicale trasformazione avvenuta. Le questioni urbane locali - immigrazione, lavoro, emarginazione sociale, sostenibilità - hanno ormai rilevanza globale e non possono che essere affrontate
ABSTRACT
IN THE BEGINNIG WAS THE CITY
marginality, and sustainability - nowadays have global influence and they have to be studied by looking at the Global Cities as a complementary knot of the interconnected network. This case study is based on having an eye for the relationship between the visible network (economy, society, governance) and the invisible one (territorial morphology and infrastructure) and how the former have an influence on the latter considering the multiplicity scale. This connection appears in the cities or part of them, that are physically separated but functionally connected, so that, they can make stronger connections between different Global Cities than within their very regional or interregional territories, which they belong to. If the existing network between society and urban structure can be visible on the regional scale, in Europe it appears on the urban scale. 8
considerando tali città quali nodi complementari di una rete interconnessa. Il lavoro di tesi deriva dallo studio della relazione tra reti invisibili (economia, società, governance) e reti visibili (morfologia territoriale e infrastrutture) e dall’analisi di come le prime influenzino e determinino lo sviluppo delle seconde ad una molteplicità di scale. Tale relazione si esplica in città o parti di città fisicamente separate, ma funzionalmente connesse così da rendere le Città Globali molto più simili tra di loro che alle aree regionali e interregionali cui appartengono. Se a livello mondiale il rapporto fra tessuto e società emerge ad una scala ancora regionale, a livello europeo esso emerge già alla scala urbana. Lo scopo del lavoro è mostrare come tale relazione si esplichi nel caso studio di Londra 2012, prima Città Globale in Europa. Viene studiata la centralità strutturale di Ilford in relazione a caratteristiche socioeconomiche, quali distribuzione di servizi e diversità della popolazione, per comprendere le potenzialità interne al futuro hub londinese. Il rapporto tra
ABSTRACT
E IN PRINCIPIO FU LA CITTÁ
The purpose is to demonstrate how these complex networks can be read in the case study of London 2012, the first Global City in Europe. It will investigate the central structure of Ilford, its socio-economic set-up as public facilities distribution and population diversity, in order to understand the intrinsic potentials of this new London hub. The relationship between spatial components and functional needs is the starting point for a strategic intervention in the opportunity area, in sight of the upcoming high-speed railway. Through the elaboration of a typical “working class” block and through a spatial collective hybridization, the planning intervention attempts to give birth to the new forms of urban quality able to conjugate a global corridor together with local hierarchy into one urban catalyst.
11
componenti spaziali ed esigenze funzionali, è il punto di partenza per l’intervento strategico sull’area opportunità in questione, concepito in vista della futura fermata della linea infrastrutturale ad alta velocità. Attraverso una rielaborazione tipologica del tessuto delle Working Class e un’ibridazione degli spazi collettivi, l’intervento tenta di generare nuove forme di qualità urbana capaci di coniugare in un catalizzatore urbano corridoi globali e gerarchie locali.
Introduction Introduzione
world = city
Telegram from Nowhere McKenzie Wark
Hello? Hello? Is anyone there? I’m calling here from there. I’m calling night from day. I’m calling summer from winter. I’m calling from the other side of the world. Here is how things look from here (there), looking at there (here). And of course, there is something that connects us, connects an us, in between. To whom does globalisation appear to be a new phenomena? To those used to living close to the center of the old imperial powers. To the rest of them (we others, your others), out in the periphery, globalisation is nothing new. History, seen from the periphery, from the former colonies, is nothing but globalisation. History, seen from the periphery, is nothing but the struggle by one metropolitan center after the other to distort the growth of contact and trade between peoples in such a way as to benefit themselves. History is not about time, it is about space. The irony of “globalisation” as it is called in the old world, is that, for once, it is a case of center catching up with the periphery. Welcome to the rest of the world, my metropolitan friends. Welcome to life on the periphery. It’s almost, not quite but almost, here. It only appears to be about time at the still center; at the swimming edges, everything is about space. For centuries Europe fought its wars with the coal and iron ore and flax and wool and wood of the colonies. For centuries Europe dumped its surplus goods on its colonies. Metropolitan industries grew at the expense of the periphery. The aristocracy of labor cut a deal for its share of the profits—at the expense of workers in the periphery. For centuries, the peripheral countries of the world supplied the means by which old Europe could consider itself the still center, the historic center, of everything. A post-colonial Brecht might imagine a worker from the periphery, who is looking at the monumental splendor of the old imperial capitals, who wonders: “Where did the materials come from to make all this? Where did the food and the fibers come from that fed and clothed these people? Where did the troops come from to defend it? From where were the contents of these museums stolen?” Geert Lovink argues that the whole of Europe is a museum—but a museum of what? A time capsule of what can be built with another’s resources. All that changed, really, was that the United States rose up in revolt against this—and eventually joined the imperial table. If Europe is a museum of the loot of the periphery—the United States is a museum of the loot of Europe. That’s globalisation for you.
15
INTRODUCTION
Dispersal and New Forms of Centralization Saskia Sassen
We can then say that the global economy materializes in a worldwide grid of strategic places, uppermost among which are major international business and financial centers. We can think of this global grid as constituting a new economic geography of centrality, one that cuts across national boundaries and across the old North-South divide. It signals, potentially, the emergence of a parallel political geography. An incipient form of this is the growing intensinty in cross-border networks among cities and their mayors.
18
The most powerful of these new economic geographies of centrality at the interurban level binds the major international financial and business centers: New York, London, Tokyo, Paris, Frankfurt, Zurich, Amsterdam, Los Angeles, Sydney, Hong Kong, among others. But this geography now also includes cities such as Sao Paulo, Buenos Aires, Bangkok, Taipei and Mexico City. The intensity of transactions among these cities, particularly through the financial markets, transactions in services, and investment has increased sharply, and so have the orders of magnitude involved. At the same time, there has been a sharpening inequality in the concentration of strategic resources and activities between each of these cities and others in the same country. [...] We can see here the formation, at least incipient, of a transnational urban system. The pronounced orientation to the world markets evident in such cities raises questions about the articulation with their nation-states, their regions, and the larger economic and social structure in such cities. Cities have typically been deeply embedded in the economies of their region, indeed often reflecting the characteristics of the latter; and mostly they still do. But cities that are strategic sites in the global economy tend, in part, to disconnect from their region. This conflicts with a key proposition in traditional scholar- ship about urban systems, namely, that these systems promote the territorial integration of regional and national economies. Alongside these new global and regional hierarchies of cities, is a vast territory that has become increasingly peripheral, increasingly excluded from the major economic processes that fuel economic growth in the new global economy. A multiplicity of formerly important manufacturing centers and port cities have lost functions and are in decline, not only in the less developed countries but also in the most advanced economies. This is yet another meaning of economic globalization. But also inside global cities we see a new geography of centrality and marginality.
2% 53% earth’ surface is covered by cities
of urban population concentrate in cities today
10% 75%
of the world population lived in cities in 1900
is an estimate population living in cities in 2050
INTRODUZIONE
The downtowns of cities and metropolitan business centers receive massive investments in real estate and telecommunications while low-income city areas are starved for resources. Highly educated workers see their incomes rise to unusually high levels while low- or medium-skilled workers see theirs sink. Financial services produce superprofits while industrial services barely survive. These trends are evident, with different levels of intensity, in a growing number of major cities in the developed world and increasingly in some of the developing countries that have been integrated into the global financial markets.
21
airport = mall
Heathrow airport is ten times more profitable per square foot than the average shopping mall.
INTRODUZIONE
The rise of network society Manuel Castells
Toward the end of the second millennium of the Christian era several events of historical significance transformed the social landscape of human life. A technological revolution, centred around information technologies, began to reshape, at accelerated pace, the material basis of society. Economies throughout the world have become globally interdependent, introducing a new form of relationship between economy, state, and society, in a system of variable geometry. [...] Capitalism itself has undergone a process of profound restructuring characterized by greater flexibility in management; decentralization and networking of firms both internally and in their relationships to other firms; considerable empowering of capital vis-à -vis labor, with the concomitant decline in influence of the labor movement; increasing individualisation and diversification of working relationships; massive incorporation of women into the paid labor force, usually under discriminatory condiions, intervention of the state to deregulate markets selectively, and to undo the welfare state with different intensity and orientations depending upon the nature of political forces and institutions in each society; stepped up global economic competition, in a context of increasing geographic and cultural differentation of settings for capital accumulation and management. As a consequence of this general overhauling of the capitalist system, still under way, we have witnessed the global integration of financial markets, the rise of Asian Pacific as the new dominant, global manifacturing center, the arduous economic unification of Europe, the emergence of North American regional economy, the diversification, then disintegration of the former Third World, the gradulaa transformation of Russia and the ex-Soviet area of influence in market economies, the incorporation of valuable segments of economies throughout the world into an indipendet system working as a unit in real time. Because of these trends, there has also been an accentuation of uneven development, this time not only between North and South, but between the dynamic segments and territories of societies everywhere, and those others that risk becoming irrilevant fron the perspective of the system’s logic. Indeed, we observe the parallel unleashing of formidable productive forces of the informational revolution, and the consolidation of black hotels of human misery in the global economy, be it in Burkina Faso, South Bronx, Kamagasaki, Chiapas or La Courneuve. [...] Interactive computer networks are growing exponentially, creating new forms
25
INTRODUCTION
and chennels of communication, shaping life and being shaped by life at the same time. Social changes are dramatic as the technological and economic processes of transformation. [...] Social movements tend to be fragmented, localistic, single issue oriented, and ephemeral, either retrenched in their inner worlds, or flaring up for just an instant around media symbol. In such a world uncontrolled, confusing change, people tend to regroup around primary identities: religious, ethnic, territorial, national. [...]
26
In a world of global flows of wealth, power and images, the search for identity, collective or individual, ascribed or constructed, becomes the fundamental source of social meaning. This is not a new trend, since identity, and particularly religious and ethnic identity, has been at the roots of meaning since the dawn of human society. Yet identity is becoming the main, and sometimes the only, source of meaning in an historical period characterized by widespread destructuring of organizations, delegitimation of institutions, fading away of a major social movements, and ephemeral cultural expressions. People increasingly organize their meaning not around what they do but on the basis of what they are, or believe they are. Meanwhile, on the other hand, global networks of instrumental exchanges selectively switch on and off individuals, groups, regions, and even countries, accordinf to their relevance in fulfilling the goals processed in the network, in a rentless flow of strategic decisions. [...] Oure societies are increasingly structured around a bipolar opposition between the Net and the self. In this condition of structural schizophrenia between funtion and meaning, patterns of social communication become increasingly under stress. And when communication breaks down, when it does not exist any longer, even in the form of conflictual communication, breaks down, when it does not exist any longer, even in the form of conflictual communication (as would be the case in social struggles or political opposition), social groups and individuals become alienated from each other and see the other as a stranger, eventually as a threat. In this process, social fragmentaion spreads, as identies become more specific and and increasingly difficult to share. The informational society, in its global manifestation, is also the world of Aum Shinrikyo, of the American militia, of Islamic/Christian theocratic ambitions, and of Hutu/Tutsi reciprocal genocide. Bewildered by the scale and scope of historical change, culture and thinking in
INTRODUZIONE
our time often embrace a new millenarianism. Prophets of technology preach the new age, extrapolating to social trend and organization the barely understood logic of computers and DNA. Postmodern cuture, and theory, indulge in celebrating the end of history, and, to some extent, the end of reason, giving up on our capacity to understand and make sense, even of nonsense. The implicit assumption is the acceptance of full individualisation of behavior, and of society’s powerlessness over its destiny. I believe in rationality, and in the possibility of calling upon reason, without worshipping its goddess. i believe in the chances of meaningful social action, and transformative politics, without necessarily drifting toward the deadly rapids of absolute utopias. I believe in the liberating power of identity, without accepting the necessity of either its individualization or its capture by fundamentalism. And I propose the hypothesis that all amjor trends of change constituting our new, confusing world are related, and that we can make sense of their interrelationshio. And, yes, I believe, in spite of a long tradition of sometimes tragic intellectual errors, that observing, analyzing, and theorizing are a way of helping to build a different, better world. Not by providing the answers - that will be specific to each society and found by social actors themselves - but by raising some relevant questions. To take some first steps in this direction we must treat technology seriously, using it as the point of departure of this inquiry; we need to locate the porcess of revolutionary technological change in the social context in which it takes place and by which it is being shaped; and we should keep in mind that the search for identity is as powerful as technoeconomic change in charting the new history.
27
Overview
Riflessioni sul tema
32
Global and local in the century of complexity Globale e locale nel secolo della complessità
A drastic transformation of a contemporary basic structure makes us have to face the paradigm’s that are changing as well as the system changing within them that we are used to seeing. The new categories are: complexity of the system, selforganization, information and multiple-dimension. The mechanisms of the 21st century, also named Century of Complexity, are a result of careful research and thoughts from the century before, but the difference is that they cannot be managed with the previous methods. The major significance of the global systems overturns a traditional local hierarchy and puts everyone in front of the big challenge: the present complexity has to be managed by global relations, respecting the local context in order to value the potential and to optimize resources. In this way, a global society is transformed into a society of complexity: from a society of individuals to a society made by systematic organizations. 33
Il cambio drastico delle strutture di base della contemporaneità, ci pone di fronte ad un cambio di paradigma, così come delle categorie nelle quali siamo abituati a recepire i paradigmi. Le nuove categorie si chiamano complessità, sistema, autoorganizzazione, informazione e non-linearità. I meccanismi del 21esimo secolo, che può essere dunque definito il secolo della complessità, sono sì frutto del pensiero e dei metodi del secolo precedente, ma non possono essere gestiti con quegli stessi metodi. La sempre maggiore rilevanza dei sistemi globali ha ribaltato le tradizionali gerarchie locali, ponendo i soggetti di ogni ambito di fronte a una sfida: gestire la complessità del presente in funzione delle relazioni globali, ma nel rispetto del contesto locale al fine di valorizzare le potenzialità e ottimizzare le risorse. Così le società globali si trasformano in società della complessità: da società di individui a società di organizzazioni a società di sistemi. Nel 1970 Christopher Alexander scriveva “A city is not a tree”, riferendosi ad una struttura astratta non più confacente alla realtà urbana e ponendo in
1 cfr. Z. Bauman, Liquid Modernity
In 1970 Christopher Alexander wrote: “A city is not a tree”, where the tree is an abstract structure, which is not similar to the urban reality and it is in contrast with the city. The city is a more complex abstract structure called a semi-lattice (this reminds us a lot of the liquidity of Baumann). Nowadays the city is closer to being a self-organized network rather than an artificial creation. The Network is not in the hierarchy’s absence, but in the dogma’s negation; la logica a rete è necessaria per strutturare ciò che appare destrutturato, pur mantenendo la flessibilità, perchè destrutturata è la forza motrice dell’innovazione nell’attività umana. Inoltre, quando le reti si diffondono, il loro sviluppo diviene esponenziale, in quanto crescono in modo esponenziale i benefici di stare nella rete, grazie al più grande numero di connessioni2. The network study appears in the different disciplines in order to analyze the complex data connection. In the urban area, the network morphology results to
1 cfr. Z. Bauman, Liquid Modernity
contraddizione a essa quella artificiale del semilattice (che tanto ricorda la liquidità di Baumann1). Oggi potremmo argomentare che la città è molto più vicina ad essere un network auto-organizzato più che quella creazione artificiale. La Rete non è assenza di gerarchie, ma rifiuto del dogma; la logica a rete è necessaria per strutturare ciò che appare destrutturato, pur mantenendo la flessibilità, perchè destrutturata è la forza motrice dell’innovazione nell’attività umana. Inoltre, quando le reti si diffondono, il loro sviluppo diviene esponenziale, in quanto crescono in modo esponenziale i benefici di stare nella rete, grazie al più grande numero di connessioni2. Lo studio delle reti è emerso in diverse discipline come mezzo per analizzare dati relazionali complessi. In ambito urbano la morfologia della rete risulta ben adattabile alla complessità dell’interazione e agli imprevedibili modelli di sviluppo delle città. L’incertezza di ruolo tra le parti del sistema urbano provoca da un lato l’irriconoscibilità dei sistemi periferici, dall’altro la totale indipendenza delle
2 M. Castells, The Network Society, p. 71
34
2 M. Castells, La città delle reti, p. 71
be adaptable to a complex interaction and the unpredictable model of the city development. The doubt between the parts of an urban system causes on one hand the unrecognizable peripheral system and on the other an independence on urban centrality within the rest of the system. The network logic based on the principles like self-organization and the specialization of the knot can help to determine the final synergy relating to all the heterogeneous parts of the system and the tendency of the outskirts to replace the center. At the end of the 1990’s the Network Cities appeared to create sectors within the urban reality: the financial area, the elite district, the suburbs and historical center. The critical factor is that urban space is always more and more different by terms of social characteristics even if it is functionally connected and physically contiguous. Every city contains a set of social, economical and spatial factors which have a big influence on the morphological structure. On the European 35
centralità urbane dal resto del sistema. La logica della rete, invece, basata sui principi di auto-organizzazione e specializzazione dei nodi, può aiutare il percorso di determinazione di relazioni sinergiche tra tutte le parti eterogenee del sistema e combattere la tendenza delle periferie a svolgere le funzioni di sostitutore al centro. Fino agli anni ’90 la città delle reti si esplicava nella settorializzazione del territorio urbano: il quartiere finanziario, gli spazi d’élite, il mondo suburbano e il centro storico. Oggi il fattore critico è che lo spazio urbano è sempre più differenziato in termini sociali pur essendo funzionalmente correlato oltre la contiguità fisica. Ogni città porta con sé tutto un insieme di fattori sociali, economici e ambientali che influenzano inevitabilmente l’assetto morfologico. A livello territoriale in Europa le trasformazioni che stanno stravolgendo il paesaggio urbano non ricordano tanto i suburbs statunitensi o gli slums sudamericani (fenomeni che ricoprono diverse scale), ma assumono maggiore specificità richiamando l’idea di magalopoli.
OVERVIEW
GLOBAL AND LOCAL IN THE CENTURY OF COMPLEXITY
territorial level, the transformations, which upset urban landscape, are not recognized like the suburbs of the United States or South Americans slums (the phenomenon is applicable on a different scale) but something, which is with more specifically near to the idea of a megalopolis. The phenomenon of irregular growing, diffusion and dispersion are associated to the big American cities, to the wild expansion of India or South America, nowadays including also Europe. Even the small regions that are economically stable ( the United Kingdom, Belgium, Denmark, Holland) are encountering problems connected with the dispersion of urban patterns. Where the space available is insufficient considering the morphological question and legal disposition, the economy is the only variable able to preserve its positive value, increasing the population (the rest of the world is witnessing the decreasing and aging of its population) therefore modern Megacities, that is, new Global 38
I fenomeni di crescita sregolata, diffusione e dispersione, associati alle grandi città americane, alle espansioni selvagge di India o del sud America coinvolgono oggi l’Europa. Anche in quelle piccole regioni economicamente stabili (Regno Unito, Belgio, Danimarca, Olanda) si riscontrano le problematiche relative al controllo della dispersione di pattern urbani. Poiché dove lo spazio a disposizione è relativamente scarso, sia per questioni morfologiche, che per disposizioni giuridiche, solo l’economia è la variabile in grado di mantenere su valori positivi l’aumento di popolazione (nel resto del mondo si assiste a fenomeni di decrescita e invecchiamento) le moderne Megacities, le nuove Città Globali costituiscono delle opportunità. Essendo tali città nodi gestionali del sistema globale, su di esse si gioca il futuro dell’umanità e sullo sviluppo strategico delle cui centralità, si può innescare un processo di sviluppo globale. Nei network europei però centralità e densità non sono più facilmente riconoscibili in ogni ambito. E’ necessario rilanciare la sfera pubblica e riconnetterla a quella privata tramite un’offerta ibrida in grado di ottimizzare la complementarietà delle relazioni senza
RIFLESSIONI SUL TEMA
GLOBALE E LOCALE NEL SECOLO DELLA COMPLESSITÁ
Cities can make opportunities. If those cities are a managerial knot, the future of humanity is betting on them and with it can start the process of global progress. In Europe Networks centrality and density are not easy to recognize in the area of interest. It’s necessary to raise the public part and reconnect it with the private one through hybrid which is able to optimize the complementary relations without creating disadvantageous competitions. If networks are in top shape, several urban centralities can establish synergic relations and not linear ones. This means that looking at the city like a process and not like a place is the thing to do, as such the city is base of any possibly networks. The choice of the case study such as the city of London and regeneration of the area in Ilford is emblematic. London represents one of the baggiest agglomerates in Europe, for more than one century has had a role as a Global City and at the same time the role of territorial and local catalyst and not only: London is the 39
creare competizioni sfavorevoli. Grazie al funzionamento della rete, le varie centralità urbane possono contribuire alla complessità del netwotk instaurando relazioni sinergiche e non lineari. Ciò significa considerare la città come processo invece che come luogo, in quanto sede di tutte le possibili reti. La scelta del caso studio della città di Londra e la rigenerazione dell’area di Ilford risulta emblematica. Londra costituisce il più grande agglomerato urbano in Europa, mantiene da più di un secolo il ruolo di città globale svolgendo al contempo il ruolo di catalizzatore del sistema territoriale locale ed è inoltre la quinta economia mondiale. In questa prospettiva la rigenerazione di Ilford, area a vocazione metropolitana che si appresta a divenire un potenziale nodo di interscambio della east London, rappresenta l’elemento puntuale in grado di riconnettere l’aspetto locale a quello globale. Lo scarto sta nel comprendere quanto le reti visibili che interessano il contesto urbano, basti pensare al sistema di infrastrutture attuale e previsto, siano interrelate alle reti invisibili e costruire a partire da esse la nuova centralità.
OVERVIEW
GLOBAL AND LOCAL IN THE CENTURY OF COMPLEXITY
fifth largest city of the Global Economy. In this direction, regeneration of Ilford, the vocation of the metropolitan area, has a future like a knot of interchanging in East London represents the punctual element able to reconnect local aspects and the global ones. The point is to understand how the visible networks, which represent the urban context, are based to think about the actual infrastructure system and interrelations with invisible networks and the result of this is new centrality. If urban forms and society results are necessary to be connected, the contemporary city has to be able to reflect the complexity of the present and also to investigate the necessity without forgetting the general dynamics.
42
Se forma e società urbana risultano necessariamente connesse, la città della contemporaneità deve essere in grado di rispecchiare la complessità del presente ed essere, dunque capace, di indagare le necessità particolari senza mai dimenticare le dinamiche generali.
Observations Osservazioni
1|
The Global Context Il contesto globale
london
new york city
mumbai
mexico city
s達o paulo
human footprint less influenced
more influenced
johannesburg
Urbanization in the world L’urbanizzazione nel mondo
To understand the interconnected structure of the contemporary reality, in this section of the book, the statistical data as a means differed from three perspectives will be used: an infrastructure-morphological view, an economic perspective and a socio-demographic one. Seen from these three aspects, it will be possible to highlight the relationship between the quantitative data and the qualitative ones. In this way it will be easy to understand the connection between visible and invisible networks, as well as between urban structures and socioeconomic features. In the last fifty years the growing urbanization phenomenon has gained a bigger part of the world’s land surface. On one hand we are witnessing the urbanization of the globe, on the other hand the globalization of the urban space as a symbol of the contemporary state. Human activities have had a direct influence on space mutation. It is estimated that over 80 per cent of Earth’s
tokyo shanghai
49
sydney
Source: Last of the Wild Data version2, 2005(LWP-2): global human footprint data set (HF); wildlife conservation (WCS) and Central for International Earth Scince information network (CIESIN), http:// sedac.ciesin.columbia.edu/ wildareas/downloads.jsp.
Per comprendere la struttura interconnessa della realtà contemporanea, in questa sezione del libro verrà utilizzato il dato statistico come mezzo indirizzato declinato secondo tre linee: una visione morfologica-infrastrutturale, una economica e una socio-demografica. Da questi tre punti di vista, sarà possibile delineare il rapporto fra dato quantitativo e qualitativo; di conseguenza si potrà più facilmente comprendere la relazione presente fra reti visibili e invisibili, così come fra struttura urbana e componenti socio-economiche. Negli ultimi cinquant’anni il fenomeno della crescente urbanizzazione ha conquistato porzioni sempre più grandi di territorio mondiale. Da un lato si assiste all’urbanizzazione del globo, dall’altra alla globalizzazione dell’urbano come emblema della contemporaneità. L’ attività umana ha sempre avuto un’influenza diretta sulla trasformazione del territorio tanto da giustificarne l’impronta. Si stima che più dell’ 80 per cento della superficie terrestre sia affetta dalla presenza dell’attività umana. Solo una grossa area desertica, della tundra, della foresta tropicale e dei ghiacciai appare intoccata da strade, edifici,
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
-0.1
st petersburg
+1
london
-1
0
berlin
kharkiv
+9
new york city
-0.3
cairo
havana
+10
+21
mexico city
khartoum
+16
+40
bogotĂ
dubai
karachi
+21
+22
das es salaam
+12 lima
+3
+11
johannesburg
sĂŁo paulo
santiago
population (in milions)
growth (person per hour)
year
1
+10
1950
5
+30
1990
10
+50
2025
dehli
+43 nairobi
lagos
+3.2
+49
+2.4
+19
+44 mumbai
+35
calcutta
OSSERVAZIONI
+20
1 | IL CONTESTO GLOBALE
land surface is affected by human footprints. Only large areas of desert, tundra, tropical forests and icecaps are untouched by permanent roads, buildings, infrastructures or agriculture. While Europe is fully saturated by human activities, sub-continental India, eastern China, central America and north America show an asymmetric distribution, while coastal areas of south Africa and sub-saharian Africa are well covered. There are big regional differences in the pace and scale of urbanization. The map shows the size and growth of a selection of the world’s cities with more than 750,000 people from 1950 and indicates the projected growth to 2025 based on UN predictions. While many Europeans and north American cities had reached their peak by 1950 (such as London, New York, Paris), Japanese and Latin American cities (most notably Tokyo, Mexico City and Sao Paolo) grew mostly in the following four decades. However, over the next 20 years the fastest growing
-0.4
beijing
+3
tokyo
+26
48
shanghai
ka
-1.2
bangkok
51
+25
manila
+12
jakarta
+3
sydney
Source: the data had been compile by LSE cities
infrastrutture o colture permanenti. Mentre l’Europa è satura, l’India subcontinentale, l’est della Cina, l’America centrale e settentrionale mostrano una distribuzione ancora asimmetrica, mentre le aree costiere e l’area sub-sahariana dell’Africa risultano coperte. Tali livelli di concentrazione e intensità corrispondono solo in parte a quelli di urbanizzazione. La mappa mostra la dimensione e la crescita di di città mondiali con più di 750.00 abitanti a partire dal 1950 e indica la proiezione di crescita per il 2025 basata sulle previsioni delle Nazioni Unite. Mentre in Europa e in America Settentrionale le città hanno raggiunto il loro picco nel 1950 (come Londra, New York e Parigi), le città del Giappone e dell’America latina (quali Tokyo, Città del Messico e Sao Paolo) sono cresciute principalmente nei quattro decenni successivi. Nei prossimi 20 anni si prevede un indice di crescita maggiore per Cina e Africa sub-sahariana, ovvero fuori dal cuore dell’economie avanzate. Sebbene intensi livelli di urbanizzazione siano cresciuti parallelamente al
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
cities will be located in India, China and sub-saharan Africa, outside of the advanced economies core. While high levels of urbanization have grown related with increased energy consumption (measured by the “ecological footprint”), some countries have been able to maintain relativity high standards of social well-being (measured by the HDI) without indulging in unacceptable levels of over-consumption that challenge the earth’s capacity to sustain balanced and equitable growth. The following graph is developed by LSE Cities as part of the Green Economy, a study commissioned by the United Nations Environment Program (Geneva, 2011), and shows the National ecological footprint, measured in person per hectares, in relation to the values visible in the HDI world’s diagram. The quality of life and expectations of city dwellers vary according to which part of the world they inhabit. The distribution of HDI, the United Nation’s composite 52
crescente consumo di energia (misurato dall’ ”impronta ecologica”), alcuni Paesi sono stati in grado di mantenere degli standard relativamente alti di benessere sociale (misurato dall’HDI) senza sfociare in livelli inaccettabili di sovraconsumo che sfida la capacità del nostro pianeta di mantenere una crescita bilanciata ed equilibrata. Il grafo nella pagina seguente è stato sviluppato dalla LSE Cities come pare della Green Economy, uno studio commissionato dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (Ginevra, 2011) e mostra l’impronta ecologica nazionale, misurata in persone su ettaro, in relazione ai valori visibili nel diagramma dello HDI mondiale. La qualità della vita e le aspettative dei cittadini concorda pienamente con la parte del mondo che essi abitano. La distribuzione dell’Indice di Sviluppo Umano (HDI), misura composita sviluppata dalle Nazioni Unite per delineare il livello di istruzione, l’aspettativa di vite e lo sviluppo economico, mostra che il sud globale sta progressivamente raggiungendo il nord. Mentre molte città del Nord globale godono di livelli agiati di HDI (un valore attorno allo 0,8 è considerato alto), le
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
< 20% 20-30% 30-40% 40-50% 50-60% 60-70% 70-80% 80-90% >90%
national ecological footprint*
urbanization level
12
10
*global ha/person (2006) 8 levels of urbanization related with the energy consumption challenge the earthâ&#x20AC;&#x2122;s capacity to sustain balanced and equitable growth. 6
4
2
0
HDI 0.2
Source: the data had been compile by LSE cities
0.4
0.6
0.8
1.0
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
london
new york city
mexico city mumbai
johannesburg s達o paulo
population (in milions)
human development index
1
0.3 - 0.4 0.4 - 0.5 0.5 - 0.6 0.6 - 0.7 0.7 - 0.8 0.8 - 0.9 0.9 - 1.0 1.0
5 10
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
tokyo
erasure developed to track educational attainment, life expectancy and economic development, shows that the global south is catching the north. While many cities of the global North reach comfortable HDI levels (anything above 0.8 is considered high), Latin American cities are showing a significant improvement, followed closely by India and China, while African cities are still trailing behind. In all these regions, the largest cities outperformance reflects their potential to provide benefits to the residents through better urban and social infrastructures. To understand the relationship between social well-being and economic performance, cities are classified as “developed” and “developing” basing on their primary 2010 Gross National Income (GNI) per capita. “Developed” status is equivalent to “high income” levels, or gni per capita in excess of $12,276.25. Developing countries have a national gni per capita under that level. But since the last century, the urban centre of gravity has shifted because developing
shanghai
55
Source: Revision of World Urbanization Prospects, United Nations, 2009, http:// esa.un.org/unpd/wup
città latino-americane mostrano una crescita del dato, seguite da quelle indiane e cinesi, mentre le città africane sono ancora in posizione arretrata. In tutte queste regioni, le città più grandi hanno un superamento in prestazioni che riflette il loro potenziale di fornire infrastrutture urbane e sociali migliori. Per comprendere la relazione esistente fra benessere sociale e prestazione economica, le città sono classificate in “sviluppate” e “in via di sviluppo” basandosi sul Reddito Nazionale Lordo pro capite riferito al 2010. Lo stato di “sviluppato” equivale ad un alto livello di reddito o GNI pro capite in eccesso di $12,276.25; i paesi “in via di sviluppo” hanno un GNI inferiore a questa soglia. Ma dal secolo scorso, il centro di gravità urbana ha subito uno spostamento. Nel 1950 i paesi in via di sviluppo contenevano appena il 40% della popolazione urbana mondiale. Nel 2010 la popolazione urbana è diventata il 72% con una previsione di crescita fino all’80% per il 2030. L’ evoluzione delle regioni megalopolitane merita pure una certa attenzione. Nel 1950 delle 10 città più grandi al mondo, solo tre erano incluse in quelli che
OBSERVATIONS
1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 2030
40% 44% 49% 55% 62% 67% 72% 75% 78%
1 | THE GLOBAL CONTEXT
60% 56% 51% 45% 38% 33% 28% 25% 22%
countries are catching up with the developed ones. By 1950 developing countries had slightly 40 per cent of the world’s urban population. By 2010 people who lived in cities became the 72 per cent expected to increase to 80 per cent by 2030. The evolution of megacity regions also deserves attention. In 1950, the 10 largest cities of the world included only three in what could be described as developing countries (Shanghai, Buenos Aires and Calcutta). In 2005, the list has expanded to 8 of the top ten (Mexico City, Mumbai, Sao Paolo, Dehli, Calcutta, Buenos Aires, Jakarta and Shanghai) and 15 of the total 20 megacity regions. In terms of economic performance we can see that developing PacificAsia and Latin American metro areas ranked much higher than their North American and western European counterparts. The average rankings of metro areas by world region reflect the metro economies populating the top and bottom of the performance. The trends shown in the diagram highlight that
56
Source: various United Nations Development Programme Human Develompent Reports sources with local sources compiled by Urban Age
definiamo paesi in via di sviluppo (Shanghai, Buenos Aires and Calcutta). Nel 2005 la lista si è estesa a 8 città della top ten (Città del Messico, Mumbai, Sao Paolo, Dehli, Calcutta, Buenos Aires, Jakarta and Shanghai) e a 15 delle 20 totali aree metropolitane. In termini di prestazioni economiche, possiamo vedere come le aree metropolitane di paesi in via di sviluppo come l’Asia del Pacifico e l’America latina, hanno raggiunto valori più elevati delle loro controparti del nord America e dell’Europa occidentale. I livelli raggiunti dalle aree metropolitane tra le regioni mondiali riflette l’andamento delle economie metropolitane. Gli andamenti mostrati nel diagramma evidenziano che le aree metropolitane in via di sviluppo tra le più grandi al mondo, stanno progressivamente annullando lo scarto con le loro controparti dei paesi sviluppati. L’espandersi nel tempo delle differenze regionali tra le aree metropolitane, riflette inoltre il progresso impari della ripresa economica globale. Confrontando i livelli di reddito e occupazione, si comprende come solo poche città del nord America e dell’Europa occidentale si siano riprese
OSSERVAZIONI
develop-ing vs -ed economic performance ranking by world region economic performance developing metro areas economic performance developed metro areas
1 | IL CONTESTO GLOBALE
0 20
29 36
40
43
48 60 80 90 100
106
116
117
120
127
Developing Asia-Pacific (n=18)
Developed Asia-Pacific (n=24)
Eastern Europe and Central Asia (n=11)
Latin America (n=12)
Middle East and Africa (n=11)
North America (n=64)
Western Europe (n=60)
Developing (n=42)
Developed (n=158)
Source: Brookings analysis of data from Oxford Economics, Moody's Analytics, and U.S. Census Bureau
income vs growth
Western Europe
metropolitan income 2010-1 1 metropolitan income 2009-1 0 employment growth 2010-1 1 employment growth 2009-1 0
North America Middle East and Africa Latin America Eastern Europe and Central Asia Developed
9.0
10.0
8.0
7.0
6.0
5.0
4.0
3.0
2.0
1.0
0.0
1.0
2.0
3.0
4.0
5.0
6.0
7.0
8.0
9.0
Developing
10.0
Source: brookings analysis of data from Oxford Economics, Moodâ&#x20AC;&#x2122;s Analyitics and U.S. Census Bureau
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
london
istanbul
new york city
mumbai
mexico city
s達o paulo
johannesburg
population (in milions)
regression index
development index (2010)
1
no recession
developed country
5
major recession | full recovery
developing country
10
minor recession | full recovery
underdeveloped country
major recession | partial recovery
no data
minor recession | partial recovery partial recession full recession
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
developing metropolitan areas among the world’s largest continue to close a significant income gap with their developed counterparts. Regional differences in metro areas’ standing over time also reflect the uneven progress of the global economic recovery. Comparing income and employment levels, we realize how very few North American and western European cities have recovered from the recession, while in developing Asia most of them skirted the recession altogether, experiencing no annual decline in either income or employment. Similarly, in Latin America, metropolitan areas have more jobs and higher income today than at their previous peaks, with most only having experienced a “minor recession” that reduced income or jobs, but not both. Rather, all experienced some degree of recession, with the vast majority suffering a “major recession” as the dominant pattern. Urbanization and economic development go hand-in-hand. The shift from an agrarian to an industrial economy, and ultimately to a knowledge-based
tokyo shanghai
59
sydney
Source: the data have been compiled by the LSE cities where Urban Age is located for the Global Metro monitor research project
dalla recessione, mentre nell’Asia in via di sviluppo, molte città hanno saltato la recessione, evitando il declino annuale sia nei tassi di reddito che di occupazione. Allo stesso modo, nell’America latina, le aree metropolitane registrano un livello di occupazione e di reddito più alto oggi che in tutti i loro precedenti picchi; molte altre sono in “recessione minore” fase che vede una riduzione del reddito o dell’occupazione, ma non di entrambi. Contrariamente, tutte le altre città hanno vissuto un grado “maggiore recessione” che risulta essere il pattern dominante. Urbanizzazione e sviluppo economico vanno di pari passo. Il passaggio da un’ economia di tipo agricolo ad una di tipo industriale e recentemente ad una economia fondata sulla conoscenze accresce il ruolo delle economie metropolitane. Molte delle aree metropolitane esaminate si trovano in Paesi ad alto reddito, con solo più di un quinto in Paesi in via di sviluppo, anche se questi hanno presto raggiunto negli ultimi anni i livelli economici delle aree metropolitane dei Paesi sviluppati. Tracciando il cambiamento in termini di valore aggiunto lordo (GVA) di
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
+2.2 london
+2.0
+1.2
vancouver
paris
+2.2
+3.4
+1.9
los angeles
-0.1
+7.9
moscow
bucharest
berlin
+
+1.8
+1.6
new york city
san jose
+7.8
sha
istanbul
madrid
+2.8
+2.6
cairo
austin
+1.6
-1.8 riyadh
+2.4 dubai +4.1
mumbai
mexico city
+7.2
+1.7
bangalore
bogotĂ
+4.5 lima
+1.8
rio de janeiro
+3.2
santiago
average annual growth rate in GVA +1.00 +5.00 +10.00
the Gross Value Added measures the domestic output of a wider region around the city
+1.7
sĂŁo paulo
+1.2
johannesburg
+1.0
cape town
+4.6
calcutta
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
+11.4 tianjin
+9.4
+0.5
anghai
tokyo
+9.7
economy enhances the importance of metropolitan economies. Most of the metro areas examined are in high-income countries, with only a little more than one-fifth in developing countries, but they have gained quickly on developed metropolitan areas during the last few years. Tracking the change in the rate of Gross Value Added for 150 world cities between 1993 and 2010 reveals the geopolitical shift that occurred at a global level over the last decades. Both Eastern Europe and the Asian “tiger economies” have demonstrated strong economic growth that mirrors a commensurate increase in population and regional migration patterns. While many metropolitan regions were hit hard during the 2007-2009 global recession, a cluster of Asian and Latin American cities have demonstrated resilience in their performance based on innovation, investment in urban manufacturing and export-oriented economies. As a part of the national accounts of a country, Foreign direct investment (FDI)
guangzhou
61
-1.2
150 città italiane tra il 1993 e il 2010, emerge proprio questo spostamento gravitazionale avvenuto a livello globale negli ultimi decenni. Le “economietigre” sia dell’est Europa che asiatiche hanno rivelato un’intensa crescita economica che rispecchia l’inarrestabile crescita di popolazione, così come di flussi migratori. Anche se molte regioni metropolitane sono state fortemente colpite dalla recessione globale nel bienno 2007-2009, un raggruppamento di città asiatiche e latino- americane hanno dimostrato una certa resistenza di prestazione, sulla base dell’innovazione e degli investimenti di economie urbane orientate sulla manifattura e sull’esportazione.
bangkok
+3.0
singapore
+1.1 jakarta
+1.9 sydney
Source: the data have been compiled by the LSE cities where Urban Age is located for the Global Metro monitor research project
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
foregin investments (millions of $) 200 000 40 000 16 000 4 000
year
1980 1988 2010
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
refers to the net inflows of investment by a company in production located in another country either by buying a company in the country or by expanding operations of an existing business in the country. It is an example of international factor movements and shows the existing flows of capital which involve different countries. Also, it could be considered as an indicator of interest in some markets of the country or the region which incentive special privileges or assure a successful investment. Thus, the state of FDI from 1980 until 2010 demonstrates a shift of interest from western countries like the USA and the UK, to emerging economies like Asia-pacific and Latin-America. The situation is totally confirmed by the speed of growth (economical and demographical) that Eastern Europe and the Asian countries have performed in the last few years. Considering a metropolitan area as an economic region with one or several cities and their surrounding areas, all linked by economic and commuting ties, the size 63
Source: the data have been compiled by the LSE cities where Urban Age is located for the Global Metro monitor research project
In quanto parte delle entrate di un Paese, la quota di Investimento diretto all’estero (IDE in inglese FDI) si riferisce alla rete di influenze degli investimenti di un’azienda in produzioni collocate al di fuori del proprio paese o attraverso l’acquisizione di una compagnia estera o tramite operazioni di espansione di un mercato esistente nel Paese. L’IDE costituisce un esempio dei movimenti internazionali e mostra la re esistente di flussi di capitale che coinvolge diversi territori. Inoltre può essere considerato come un indicatore di interesse per i mercati dello specifico Paese o regione in cui vengono assicurati a speciali privilegi o investimenti di successo. Pertanto, il livello di IDE registrato dal 1980 al 2010 dimostra ancora una volta questo spostamento di interesse dai mercati dei Paesi occidentali, come Stati Uniti o Regno Unito, alle emergenti economie dell’Asia del PAcifico e dell’America latina. Tale tendenza viene ioltre confermata dalla velocità di crescita (economica e demografica) che l’Europa dell’est e l’Asia hanno registrato negli ultimi anni. Se consideriamo un area metropolitana come una regione economica composta da una o più città e dal
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
of a metropolitan economy may refer in different ways to the national economy of a country. In nearly every global region, metropolitan areas generated disproportionate shares of national increases in output and employment. The metropolitan areas’ longstanding concentrations of national employment and income considerably shaped the overall economic and job growth trajectories of their nations. Comparing the city performance to the national one, it is clear how some metropolitan areas significantly over-performed or under-performed their nations economically. The graph shows values achieved by cities in a region. Over line values indicate a better performance than the national one. All this data makes it clear that the world’s largest metropolitan economies start from very different positions in the global analysis of economic growth. Thus, the key indicators presented here do not necessarily represent the overall strength or importance of individual metropolitan areas on the global stage. Rather, they aim 64
loro territorio circostante, tutte connesse da legami economici e flussi pendolari, la dimensione di un’economia metropolitana potrebbe relazionarsi in modi differenti all’economia nazionale di un intero Paese. In quasi tutte le regioni globali, le aree metropolitane generano una sproporzione di percentuale nella crescita nazionale in termini di produzione e occupazione. Le concentrazioni occupazione e occupazione di aree metropolitane di vecchia data ha modellato considerevolmente gli andamenti generali di crescita dell’occupazione dell’intero Paese cui ciascuna appartiene. Infatti mettendo a confronto l’andamento delle città con quello delle nazioni, risulta evidente come alcune aree metropolitane abbiano superato in prestazione le economie nazionali. Questo grafo dimostra valori raggiunti dalle città all’interno della propria regione metropolitana. I valori oltre la linea indicano una performance migliore di quella nazionale. La totatiltà di questi dati palesa che le più grandi economie metropolitane mondiali partono da posizioni molto diverse della situazione economica di crescita globale. Perciò gli indicatori presentati qui, non necessariamente rappresentano la forze generale
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
city vs nation socioeconomic performance index GDP - GVA income per capita country - regional average maximum average minumum
1000
800
500
300
200 150
a100 75 50
25
Europe 289 cities above 50,000 GDP - PPP/person 34,741 US$
Source: the data have been compiled by the LSE cities where Urban Age is located for the Global Metro monitor research project
United States
Brazil
273 large cities
94 large cities
GDP - PPP/person 47,398 US$
GDP - PPP/person 10,512 US$
India
China
35 cities over 200,000 GDP - PPP/person 2,790 US$
40 cities over 700,000 GDP - PPP/person 5,990 US$
South Africa 24 cities over 25,000 GDP - PPP/person 10,442 US$
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
city size world city
more frequently routes
major center secondary center
region airline routes
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
to capture how metropolitan areas are responding to continued volatility in the world economy, and to illuminate the underlying factors contributing to their diverse performance. In terms of connectivity, the invisible network that better represents the strong relationship among global cities is the air-connection. Flows of people and goods are a significant factor that can influence the relevance of a global city and can change the importance of a node in the entire network. The map shows the major global airline routes in proportion to the weekly frequency. The busiest is the track, the most intense is the connection among cities. Connections among north America, Europe and Pacific-Asia enhance the leading role of New York, London and Tokyo. Also important, but minor is the air traffic among those three continents and south America as well as Australia, while air routes to and from Africa are quite nonexistent. 67
Source: world develompent indicators, world bank, 2000
o l’importanza a livello globale della singola area metropolitana. Piuttosto, questi dati hanno lo scopo di rivelare come le economie metropolitane stanno rispondendo alla progressiva volatilità dell’economia mondiale e il fine mettere in evidenza i fattori che contribuiscono alla diversa prestazione. In termini di connettività, la rete invisibile che meglio rappresenta la stretta relazione fra città globali e la rete di connessioni aeree. Il flusso di beni e persone sono un fattore significante di influenza sulla rilevanza di una città globale e può modificare l’importanza di un nodo dell’intero network. La mappa mostra le maggiori tratte aeree globali in proporzione alla frequenza settimanale; dunque la linea più intensa tra le città corrisponde alla tratta più trafficata. Le connessioni tra America, Europa e Asia del Pacifico (Cina e Giappone) accresce il ruolo centrale di New York, Londra e Tokyo. Di altrettanta importanza, seppur minore, è il traffico aereo tra questi tre continenti e l’America del sud, così come l’Australia mentre le linee aere da e per l’Africa sono quasi inesistenti.
35396 Magazine2
LONDON EUROPEâ&#x20AC;&#x2122;S GLOBAL CITY?
MEXICO CITY GROWTH AT THE LIMIT?
22/2/05
5:45 PM
Page 2
NEW YORK IS ALMOST ALRIGHT? The first in a series of world-wide investigations on cities
Urban Age is a worldwide series of conferences investigating the future of cities
SOUTH AMERICAN CITIES: SECURING AN URBAN FUTURE NEW YORK/FEBRUARY 2005 SHANGHAI/JULY 2005 LONDON/NOVEMBER 2005 MEXICO CITY/FEBRUARY 2006 JOHANNESBURG/JULY 2006 BERLIN/NOVEMBER 2006 WWW.URBAN-AGE.NET
BERLIN AN URBAN EXPERIMENT? Urban Age is a worldwide series of conferences investigating the future of cities
NEW YORK/FEBRUARY 2005 SHANGHAI/JULY 2005 LONDON/NOVEMBER 2005 MEXICO CITY/FEBRUARY 2006 JOHANNESBURG/JULY 2006 BERLIN/NOVEMBER 2006 WWW.URBAN-AGE.NET
URBAN AGE CONTACT
URBAN AGE CONTACT
Summit Berlin Contact T +49 (0) 30 3407 3527
Johannesburg Conference Contact M. +49 (0)1733 163 072 M. +27 (0)82 739 74 64
Cities Programme The London School of Economics and Political Science Houghton Street London WC2A 2AE United Kingdom T +44 (0)20 7955 7706 urban.age@lse.ac.uk Alfred Herrhausen Society Deutsche Bank Unter den Linden 13/15 10117 Berlin Germany T +49 (0)30 3407 4201 ute.weiland@db.com www.alfred-herrhausen-gesellschaft.de Cover image: QuickBird satellite of Berlin Š DigitalGlobe exclusive distributed for Europe by Telespazio
URBAN INDIA: UNDERSTANDING THE MAXIMUM CITY
JOHANNESBURG CHALLENGES OF INCLUSION?
Cities Programme The London School of Economics and Political Science Houghton Street London WC2A 2AE United Kingdom T +44 (0)20 7955 7706 urban.age@lse.ac.uk Alfred Herrhausen Society Deutsche Bank Unter den Linden 13/15 10117 Berlin Germany T +49 (0)30 3407 4201 Ute.weiland@db.com www.alfred-herrhausen-gesellschaft.de ISBN 07530 2043 2
Urban Age is a worldwide series of conferences investigating the future of cities
NEW YORK/FEBRUARY 2005 SHANGHAI/JULY 2005 LONDON/NOVEMBER 2005 JOHANNESBURG/SPRING 2006 MEXICO CITY/SUMMER 2006 BERLIN/AUTUMN 2006
SHANGHAI: THE FASTEST CITY?
WWW.URBAN-AGE.NET
URBAN AGE CONTACT Shanghai Conference Contact T +86 (133) 9111 1890 Cities programme London School of Economics Houghton Street London WC2A 2AE United Kingdom T +44 (0)20 7955 7706 urban.age @ lse.ac.uk Alfred Herrhausen Society Deutsche Bank Unter den Linden 13/15 10117 Berlin Germany T +49 (0)30 3407 4201 E ute.weiland @ db.com www.alfred-herrhausen-gesellschaft.de
a w orld wide series of conferences investigating the future of cities organised by the Cities Progra m m e at the London School of Econo mics and Political Science and the Alfred Herrhausen Society, the International Foru m of Deutsche Bank
Cities Metabolism
Metabolismo urbano
1The maps have been generated from “heat sensitive” GIS technology that captures the precise location of any built form, living an accurate account of the real shape of the urban footprint in these global Metropolitan Regions.
To highlight the fact that there is more similarity among global cities than between a global city and its country, here you will find a selection of the Urban Age Program. It is an international investigation of the spatial and social dynamics of cities centred on an annual conference, research and publication, organized by LSE Cities jointly with the Deutsche Bank’s Alfred Herrhausen Society. The city is the subject of the 21st century; by exploring the complex experiences of each Urban Age city, connections between urban form and urban society will be clear. An authoritative survey of cities can be useful to understand the urban condition now and can advise on how to take part in our urban future. Especially London deserves particular attention because it represents a model of sustainable urban development as a global city within south east England, the UK and Europe. 71
1Le mappe sono state generate dalla tecnologia termosensibile GIS che cattura con precisione la localizzazione di ogni elemento costruito restituendo accuratamente le forme reali dell’impronta urbana in queste Regioni Metropolitane globali.
Source: world develompent indicators, world bank, 2000
Per sottolineare il fatto che vi sono più somiglianze tra città globali piuttosto che tra una città globale e il suo territorio, viene qui riportata una selezione del Programma Urban Age. Si tratta di uno studio a livello internazionale delle dinamiche sociali e spaziali che interessano le città, centrato su conferenze, ricerche e pubblicazioni annuali e organizzato da LSE Cities e dalla società Alfred Herrhausen della Deutsche Bank. La città è l’argomento del 21esimo secolo per cui un’autorevole studio sulle città può essere utile per comprendere la condizione urbana del presente e aiutare a capire come essere partecipi del proprio futuro urbano. Il caso di Londra, in particolare, merita attenzione in quanto rappresenta un modello di sviluppo sostenibile in quanto città globale del South East England, del Regno Unito e dell’Europa.
OBSERVATIONS
urban footprint city region built-up area
1 | THE GLOBAL CONTEXT
MUMBAI
Sテグ PAOLO
ISTANBUL
NEW YORK
SHANGHAI
LONDON
MEXICO CITY
JOHANNESBURG
BERLIN
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
1The maps have been generated from “heat sensitive” GIS technology that captures the precise location of any built form, living an accurate account of the real shape of the urban footprint.
The footprint maps1 of nine Urban Age cities, drawn to the same scale, indicate a misalignment between the administrative boundaries and where people live and work. They highlight the fact that cities are dynamic while urban governance is static. As cities extend they outgrow their municipal boundaries, that can become obsolete and unrepresentative of the functional expansion of the city. Most of the built-up areas of the Urban Age cities spill out beyond their municipal boundaries. This is not the case for Istanbul and Shanghai, whose vast administrative boundaries encompass nearly all the continuous built-up area, or London, which is enclosed within its Green belt. The extreme cases are Mexico City, New York city, Sao Paolo and Mumbai, where the municipal boundaries contain only 44, 46, 47 and 65 per cent respectively of their metropolitan population.
73
1Le mappe sono state generate dalla tecnologia termosensibile GIS che cattura con precisione la localizzazione di ogni elemento costruito restituendo accuratamente le forme reali dell’impronta urbana.
Le mappe dell’ impronta urbana1 delle nove città Urban Age, disegnate alla stessa scala, mostrano un disallineamento tra i confini amministrativi e l’area in cui si vive e lavora. Esse evidenziano come le città siano un’entità dinamice, mentre la governance urbana rimane statica. Se le città si espandono, la sovracrescita si concentra oltre i confini municipali ed essa può divenire obsoleta e non rappresentativa dell’espansione funzionale della città. La maggior parte dell’area costruita delle città Urba Age fuoriesce dai confini della propria municipalità. Questo non è il caso di Istanbul e Shanghai, i cui vasti confini amministrativi racchiudono quasi l’intera area costruita, o il caso di Londra, che circondata dalla Green belt si sviluppa al suo interno. I casi estremi sono invece Città del Messico, New York, Sao Paolo e Mumbai in cui i confini municipali contengono rispettivamente solo il 44, 46, 47 e 65 per cento della loro popolazione urbana.
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
MUMBAI
Sテグ PAOLO
ISTANBUL
NEW YORK
SHANGHAI
LONDON
MEXICO CITY
JOHANNESBURG
BERLIN
connecting density rail underground planned extension population density
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
Connecting footprint to transport infrastructure, is a critical way to enable centralization of economic functions and the accommodation of population along public transport routes. Where public transport infrastructure is not in place, space-hungry motorways dominate, usually resulting in more sprawling forms of development. The more mature Urban Age Cities (London, Berlin and New York) show how investment in public transport has a close relationship to patterns of residential density over time because of the creation of a wide and dense web that connects central districts with the wider Metropolitan Regions. The most connected areas are where one finds the greatest concentration of people, justifying century-old policies that have prioritized rail-based transport. Mumbai, perhaps, offers the most effective model where residential densities reach their peak along the two railway lines that link the center of the city to its extensive quasi-rural hinter land, bringing a large workforce to the workplace
Source: world develompent indicators, world bank, 2000
Connettere l’impronta urbana alle infrastrutture è un fattore critico per favorire la centralizzazione delle funzioni economiche e la sistemazione della popolazione lungo le linee di trasporto pubblico. Laddove non trovano posto i trasporti pubblici, le autostrade divorano lo spazio con conseguenti forme di sprawl. Le città Urba Age più mature (Londra, Berlino e New York) mostrano come gli investimenti nel trasporto pubblico siano strettamente collegati alla trama di densità residenziale che si è formata nel tempo grazie alla creazione di una vasta e densa rete che collega il centro con la più ampia Regione Metropolitana. Le aree più connesse sono quelle in cui si concentra la maggior parte della popolazione, giustificando le politiche ormai centenarie che hanno dato priorità ai trasporti su ferro. Mumbai rappresenta, forse, l’esempio migliore in cui la densità residenziale raggiunge il picco lungo le due linee ferroviarie che collegano il centro della città con il suo quasi rurale circondario, portando giornalmente
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
Source: world develompent indicators, world bank, 2000
on a daily basis. These correlations can be found with highly integrated overand under-ground rail services in Berlin, as well as the extinctive rail systems in London and New York. In Mexico City, Sao Paolo and Johannesburg, rapid urban growth has outpaced transport infrastructures, privileging the expensive private car over public transport. Shanghai is heavily investing in metro and rail transport, but has a significant way to go order to upgrade its infrastructure in line with the global aspirations of its economy. Nonetheless, Istanbul has made the most of its informal an extensive dolmus (shared-vehicle) system to complement its patchy public transport availability in residential density. Cities have strong economic and social interdependencies with urban form. While economic theory goes some way towards explaining the distribution of social groups in different cities, the pattern of social disadvantage varies significantly across Urban Age cities.
76
numerosa forza lavoro verso i propri posti di lavoro. Queste correlazioni possono essere trovate con il sistema altamente integrato di metropolitana coperta e scoperta a Berlino, così come con il sistema ferroviario estensivo a Londra e a New York. A Città del Messico, Sao Paolo e Johannesburg , invece, la crescita urbana troppo rapida ha superato quella dei trasporti. Shanghai sta investendo pesantemente sul trasporto su ferro, ma dovrebbe migliorare significamente le infrastrutture in linea con le aspirazioni globlali della sua economia. Non a caso, Istanbul ha incentrato tutto sulla sua informalità: un sistema estensivo di dolmus (veicolo condiviso) per completare la carenza di trasporti pubblici nelle aree densamente residenziali. L’interdipendenza socio-economica delle città con la forma urbana è particolarmente intensa. Mentre le teorie economiche si muovono verso spiegazioni della distribuzione dei gruppi sociali nelle diverse città, la trama della distribuzione di diseguaglianza sociale varia significativamente nelle diverse città Urban Age.
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
In the cities, areas with high shares of disadvantaged people are poorly serviced, fuelling the specialization of social differences. Sao Paolo and Johannesburg demonstrate extremes of peripherilization of exclusion, with higher levels of unemployment pushed outwards towards the city’s outskirts. Despite the presence of inner slums, Mumbai presents the same pattern. Mexico City reveals a more checkered pattern with well-educated neighborhoods sitting alternately with more excluded groups. This pattern is unexpectedly repeated in Berlin, whose recent history has skewed the classic social evolution of such a fundamentally bourgeois city. London and Istanbul display a contrary trend, with large concentrations of socially disadvantaged people clustered in relatively central areas. Shanghai takes this model to an extreme with many inner-city areas still inhabited by the cities’ less affluent classes who have been living in state subsidized housing for decades, next to areas 77
Sao Paolo e Johannesburg dimostrano una periferializzazione dell’esclusione con alti livelli di disoccupazione che si spingono al di fuori dei margini della città. Nonostante la presenza di Slum interni alla città, Mumbai presenta la stessa distribuzione. Città del Messico rivela un pattern più a scacchiera con quartieri di genti istruita alternati a quelli di gruppi più esclusi. Questo pattern si ripete stranamente anche a Berlino, la cui storia recente ha permesso di saltare la classica evoluzione sociale di una città così borghese. Londra e Istanbul mostrano contrariamente un andamento diverso con una grossa concentrazione di disagiati raggruppati in aree relativamente centrali. Shanghai riprende questo modello e lo porta agli estremi con una molteplicità di aree centrali ancora abitate da classi di meno abbienti che hanno vissuto in case agevolate per decenni accanto ad aree che stanno vivendo adesso radicali cambiamenti sociali ed economici. New York rivela un complesso intreccio spaziale di escusione sociale strettamente correlato con le minoranze etniche presenti: afro-americani ad Harlem, spagnoli e portoricani e afro-americani nel Bronx e Queens, bianchi opulenti a Manhattan.
OBSERVATIONS
social footprint administrative boundaries most disadvantaged average most privileged
1 | THE GLOBAL CONTEXT
MUMBAI
Sテグ PAOLO
ISTANBUL
NEW YORK
SHANGHAI
LONDON
MEXICO CITY
JOHANNESBURG
BERLIN
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
that are experiencing dramatic social and economical change. New York displays a complex spatial pattern of social exclusion that correlates closely with the city’s ethnic minorities: Afro-Americans in Harlem, Hispanics, Puerto Ricans, and Afro-Americans in the Bronx and Queens whereas white affluent classes live in central Manhattan. London, instead, has little or no correlation between ethnic diversity affluence, representing a more flexible pattern of social integration. By mapping the social order it is clear that patterns of social disadvantage and exclusion are diverse among cities, the nine Urban Age cities are all in a transition from an industrial to a knowledge-based economy. The diagrams show that London and New York have advanced the furthest towards this economic transformation, although neither city has an economy based exclusively on financial and business services. Most of the other Urban Age cities retain 10 to 20 per cent of their secondary sector employment, dominated 79
Source: world develompent indicators, world bank, 2000
Londra, invece, non manifesta una correlazione tra diversi gruppi etnici, presentando un patterndi integrazione sociale più flessibile. Sebbene mappando la condizione sociale emerga come diversificati siano i pattern di escusione e disagio, le nove città Urban Age stanno tutte attraversando una fase di transione da una economia di tipo industriale ad una fondata sulla conoscenza. I diagrammi mostrano che Londra e New York si trovano ad uno stadio avanzato di questa trasformazione economica, in quanto nessun’altra città è così completamente basata su servizi finanziari ed economici. Tuttavia nelle altre città Urban Age, il settore secondario occupa solo dal 10 al 20 per cento, in cui prepondera manifattura, industria e costruzioni. Nel caso di johannesburg rimane però anche una piccola parte del settore primario. Istanbul e Shanghai hanno mantenuto una forte base manifatturiera (circa il 40%). Questa differenza è originata dal fatto che sono municipalità con un vasto territorio per cui manifattura e agricoltura risultano ancora dominanti. Forme di lavoro
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
<1 41 18
15
29
29
<1
1
7
13
10 34 30 37
24
15
33
Sテグ PAOLO
MUMBAI
ISTANBUL <1
31
3 4
8 6
26
34
39 31
24 40
12 27
17
23
NEW YORK
LONDON
SHANGHAI
<1 <1 7
4 15
27
6
3 11
21
20 40 23 23
11 42
26
MEXICO CITY
20
JOHANNESBURG
urban economy tertiary sector
non - market services
primary and secondary sector
energy and manufacturing construction
transport, hotels, restaurants
agriculture
BERLIN
OSSERVAZIONI
1 | IL CONTESTO GLOBALE
by manufacturing, industry and constrictions. In the case of Johannesburg, a small agricultural sector also remains. Istanbul and Shanghai have retained an extensive manufacturing base (around 40%). This difference originates from the fact that they are municipalities with large territories where manufacturing and agriculture still dominate. Interims of formal employment Mexico City, Mumbai, Sao Paolo and Johannesburg all show over 70 per cent of the workforce employed in some level of service-based activity. These statistics, however, do not show the importance of informal employment in most cities of the developing world.
81
provvisorio a Città del Messico, Mumbai, Sao Paolo e Johannesburg rivelano che più del 70 per cento dei lavoratori è comunque impiegata in attività di servizi, anche se questi dati statistici non svelano l’importanza di modalità di lavoro informali presenti nella maggior parte delle città di paesi in via di svluppo.
Source: world develompent indicators, world bank, 2000
A matter of people
Una questione di persone
The correlation between urban form and the social and economic structure of urban population reveals and describes the urban quality of global cities analyzed and helps to outline the socio-economic condition of contemporary urbanity. By comparing some statistical indicators such as population, density, cost of public transport or crime rate, it is possible to highlight the relationship between quantitative and qualitative data. The table relates the nine cities of the Urban Age and shows a dramatic level of social welfare, labor costs and safety for the cities belonging to the global south. While older cities like New York, London, Berlin, have accumulated differences over time, and developed an urban grain that can accommodate social disadvantages within both the urban structure, even if dense, and housing typologies, cities like Shanghai, Johannesburg and Mexico City are still living in a dramatically the generic challenges of globalization, employment, sustainability, 83
La relazione tra la struttura fisica delle città e la composizione sociale ed economica dei loro abitanti può aiutare a comprendere e descrivere la qualità urbana delle città globali in questione e delineare quindi la condizione socioeconomica dell’urbanità contemporanea. Confrontando tra loro alcuni dati statistici, quali la popolazione, la densità, il costo del trasporto pubblico o il livello di criminalità, è possibile passare dalla descrizione quantitativa ad un aspetto qualitativo del dato. Dalla tabella che mette in relazione le nove città di Urban Age emerge un drammatico livello di benessere sociale, costo del lavoro e sicurezza per le città appartenenti al sud del mondo. Mentre città antiche come New York, Londra, Berlino che hanno accumulato i contrasti nel tempo, hanno sviluppato una grana urbana capace di accogliere le differenze sociali all’interno sia della stessa, seppure densa, struttura urbana sia delle tipologie abitative, città come Shanghai, Johannesburg e Città del Messico
current population in the city
current population in the metropolitan region
project gro 2010-20
MUMBAI
11,710,100
19,280,100
45,021
Sテグ PAOLO
10,400,000
19,220,000
10,376
ISTANBUL
12,700,000
12,700,000
20,128
12
NEW YORK
8,090,000
18,820,000
15,353
93
SHANGHAI
15,460,000
15,460,000
23,227
26
LONDON
7,560,000
7,560,000
8,326
13
MEXICO CITY
8,580,000
19,240,000
12,880
10
JOHANNESBURG
3,230,000
3,890,000
2,203
33
BERLIN
3,330,000
4,330,000
6,683
00
44 11
owth 050
%
$
city as a prectenage of national GDP
city as a prectenage of national population
GDP per capita (US$)
percentage of the people under 20
2.9%
0.9
$1,871
36,3
%
2001
11.9%
5.8
$12,021
31.0 2010
22.0%
17.8
$12,856
.3%
2.8
$55,693
32,1 2009
25.7 2008
5.0%
1.0
$8,237
16,0 2005
.4%
14.8%
12.4
8.4
$60,831
23.8
$18,321
32.9
2009
2005
.4%
8.1
$9,229
34,6 2010
4.2
$34,017
16,5 2008
1 2
MUMBAI
5
housing
income
wealth
average rent per month in US$
GDP per capita in US$
working time required in minutes to buy 1 kg of bread
1,000
$1,871
14
Sテグ PAOLO
570
$12,021
30
ISTANBUL
610
$12,856
14
NEW YORK
2,500
$55,693
16
SHANGHAI
360
$8,237
35
LONDON
2.390
$60,831
5
MEXICO CITY
810
$18,321
53
JOHANNESBURG
640
$9,299
12
BERLIN
750
$34,017
12
travel
crime
average cost of public transport ticket in US$
murder rate per 100,000 inhabitants
electricity anual electricity use (kWh per capita)
water litres per capita per day
0.2
3.0
579
90
1.6
21.0
1.954
185
1.0
3.0
2.267
155
2.3
6.3
6.603
607
1.5
1.4
6.357
439
4.539
324
7.1
2.2
0.2
13.2
1.00
343
1.2
15.7
3.388
378
3.8
1.23
.880
171
OBSERVATIONS
1 | THE GLOBAL CONTEXT
social exclusion, crime and unequal services. That mirrors the different dynamics which involve each city related to their national and regional income, thus representing how general features of global urbanization combine with local particularities.
88
vivono ancora in maniera drammatica le sfide generiche di globalizzazione, occupazione, sostenibilità, esclusione sociale, criminalità e disparità di servizi. Ciò riflette le differenti dinamiche che interessano ogni città in relazione al rapporto tra economia nazionale e regionale, ovvero rappresenta come le caratteristiche generali dell’urbanizzazione globale si combinano con le particolarità locali.
LONDON TOWARDS A NEW POLICENTRICITY?
2|
Europe of city regions Lâ&#x20AC;&#x2122;Europa delle cittĂ regione
A glocal hierarchy
Una gerarchia glocale
¹see Peter Hall, The World Cities, London, World University Library, Weidenfeld & Nicolson, 1966 and THE WORLD’S URBAN SYSTEMS: A EUROPEAN PERSPECTIVE in Global Urban Development Magazine, Volume 1, Issue 1, May 2005: “In 1966 I published a book entitled The World Cities, defining them as cities that performed multiple roles: as centers of political power, both national and international, and of the organizations related to government; as centers of national and international trade, acting as trading ports for their
Nowadays large scale urbanization is an underestimated process. We are facing Cities-Regions which today reach unprecedented continental dimensions and whose levels of growth and concentration are different from continent to continent. In fact in Europe and North America it is more common to find cities with more than 1 million inhabitants, while in Asia, Africa, South and Central America, a new generation of Megacities is growing with 10 million inhabitants each. In Europe only London can compete with the new East-Asian Megacities more for its role in the global economy rather than for its dimension. The global urbanization process brings up old words which are now readapted to indicate present meanings (Patrick Geddes first used the term “word city” in 1915). During the 1960s Peter Hall defined the “world cities” as multifunctional cities subjected to global influence¹.
1cfr. Peter Hall, The World Cities, London, World University Library, Weidenfeld & Nicolson, 1966 and THE WORLD’S URBAN SYSTEMS: A EUROPEAN PERSPECTIVE in Global Urban Development Magazine, Volume 1, Issue 1, May 2005: “Nel 1966 ho pubblicato il libro titolato “The world cities”, definendo le città come le città con molteplici ruoli :come potere politico, nazionale e internazionale per organizzazione relazionata al governo;come mercato centrale al livello nazionale e internazionale comportando
Il processo di urbanizzazione a larga scala è un fenomeno del mondo contemporaneo ancora sottovalutato. L’entità città-regione assume dimensioni senza precedenti, quasi continentali, i cui livelli di crescita e concentrazione sono però molto diversi tra continente e continente. Infatti mentre in Europa e in America Settentrionale numerose sono le città di oltre 1 milione di abitanti, una nuova generazione di megacittà con più di 10 milioni di abitanti si sta sviluppando lungo l’Asia, parte dell’Africa, del Sud America e dell’America centrale. In Europa solo Londra può competere con le nuove agglomerazioni dell’est asiatico non tanto per l’aspetto dimensionale, quanto per il ruolo di conduzione dell’economia globale. L’urbanizzazione del mondo ha portato al centro dell’attenzione vecchi termini che vengono ora riadattati alle particolarità del presente (Patrick Geddes usò il termine “world city” nel 1915). Già negli anni ‘60 Peter Hall definisce “world cities” come città multifunzionali in grado di subire influenze globali1.
95
96
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
countries and sometimes for neighboring countries also; as centers of banking, insurance, and related financial services; as centers of advanced professional activity of all kinds, in medicine, in law, in higher education, and the application of scientific knowledge to technology; as centers of information-gathering and diffusion, through publishing and the mass media; as centers of conspicuous consumption, both of luxury goods for the minority and mass-produced goods for the multitude; and as centers of arts, culture, and entertainment, along with a
In the Nineties, Saskia Sassen proposes an evolution in this term introducing the meaning of “Global City” ². The term “Global City” is used to indicate the financial and political centers which have a strong influence on the global economy: that is the reason why London is the prominent European Global City. The others cities of the old continent have an important role into the European network of influence and their position in this system highlights the hierarchy of their roles. A high percentage (75%) of the network’s cities are capitals. In other terms all the territories have their capital on the Global Cities map and this is evidence of the rapid growth of those cities and of the plenty of political and institutional instruments that are centered around them. In the map we can see all the European cities classified as globals, sub-globals and national capitals according to the surveys of GaWC (University of Loughborough, London).
si come mercati portuali delle loro paesi e in alcuni casi delle città in vicinanza; come centro bancario, di assicurazione, e di servizi finanziari relazionati; come centro di tutte le attività professionali avanzate: in medicina, in giurisprudenza, nel educazione elevata, nel applicazione di consapevolezza tecnologica; come centri di informazione complete, come centri di consumo evidenti, di tutti beni di lusso, per la minoranza e produzione di massa; e come centri artistici, culturali, di divertimento, insieme ad una vasta gamma di attività secondarie.”
Negli anni ’90 è stato poi il lavoro di Saskia Sassen a proporre un’evoluzione del termine, introducendo il concetto di “Global City”2. L’appellativo di città globale viene utilizzato largamente per definire i centri finanziari e di comando con forte influenza sull’economia globale e pertanto Londra risulta essere la città globale europea per eccellenza. Le altre città europee svolgono comunque un importante ruolo, seppur minore, all’interno della rete di influenze europee, collocandosi ai nodi di un network funzionale che stabilisce appunto la gerarchia di influenze. Dati statistici dimostrano come quasi il 75% della città in rete siano capitali nazionali. In altre parole, quasi tutti i territori considerati hanno la propria capitale sulla mappa e ciò trova spiegazione sia nella veloce crescita generale delle capitali nazionali, sia nella moltitudine di strumenti istituzionali, politici, di potere e controllo che spesso si concentra in tali città. Nella mappa sono disposte le diverse città europee classificate come globali, subglobali e capitali nazionali secondo studi del Gruppo di Studi sulla Globalizzazione e le Città Mondiali (GaWC in inglese)
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
Oslo Moscow
Stockholm
Copenhagen
Dublin
Hamburg
Warsaw Berlin
Amsterdam
London
Brussel
Düsseldorf Prague Frankfurt
Paris
Vienna
Munich
Budapest
Zurich Geneve Milan
Venice
Istanbul
Rome
Barcelona Madrid Lisbon
Athen
globalization and world cities (GaWC) global sub-global national capitals
globalization and world cities (GaWC)
population (in milions)
global
1
sub-global national capitals
population (in milions) 1 5
5 10 Rank cities score in terms of interconnectivity
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
wide range of ancillary activities”
However today we indicate the metropolitan area with the term “Global City Region”, which defines a polycentric network of urban centers clustered around a single or a multiplicity of ‘historical’ centers. Highlighting the regional dimension of the sprawl process, whether it has or not global relevance, helps us to understand the geographic relevance of the urban area and, by changing the concept of the city’s outskirts, it highlights the presence of new densities where, a few years ago, we might have found only suburban fringes. The next map shows up the metropolitan areas with a population higher than 5 million inhabitants, corresponding to the city’s expansion areas which are able to absorb the population growth. In spite of Asia, which has a leading role in macroregional growing (as you can see in the charts which show up the biggest metropolitan areas), the European transnational population reaches a total of 260 million inhabitants and is an
²see Saskia Sassen, The Global City: New York, London, Tokyo. , Princeton University Press, 1991. The terminology of “global city”, as opposed to megacity which usually defined just a metropolitan area with a total population in excess of 10 million people, is seen as beneficial status.
98
2cfr. Saskia Sassen, The Global City: New York, London, Tokyo. , Princeton University Press, 1991. Il termine “global city”, contrario a quello di megacity che solitamente indica semplicemente un’area metropolitana con una popolazione di oltre 10 milioni di abitanti, corrisponde ad una condizione benefica.
dell’Università di Loughborough a Londra. Tuttavia oggi si parla delle agglomerazioni metropolitane in termini di “global city region”, definendo una rete policentrica di centri urbani raggruppati attorno ad un singolo o ad una molteplicità di centri urbani più “storici”. Dare rilievo alla dimensione regionale del processo di urbanizzazione contemporanea, indipendentemente dalla rilevanza globale dei centri attorno cui essa avviene, ci aiuta a comprendere la dimensione e la portata geografica degli agglomerati urbani che, modificando il concetto di margine, rivelano la presenza di nuove densità laddove una volta esistevano solo frange suburbane. Nella mappa seguente sono riportate le aree metropolitane con una popolazione superiore ai 5 milioni di abitanti, corrispondenti alle aree di espansione delle reti urbane in quanto in grado di assorbirne la crescita di popolazione. Anche se il continente asiatico continua ad essere l’indiscusso protagonista di crescite macroregionali, come dimostrato dalle tabelle che indicano le maggiori regioni megalopolitane, anche la popolazione
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
Moscow
Berlin-Brandenburg South East England
Randstad Rhine-Ruhr Rhine-Main
Ile de France
Stuttgart Munich Zurich
Lombardia
Venice
Istanbul
Barcelona Madrid
european population metropolitan Regions with more than 5 million residents.
megalopolitan city region population asia greater sapporo
4.6
greater tokyo
54.7
mid-japan
36.1
ku-fulo-shima
20.0
greater seoul
43.8
greater taipei
16.7
greater beijing
36.5
shang-king
50.5
hong-zeng
40.0
osaka, nagoya fukuoka, hiroshima, kitakyushu seoul, busan, daegu, taejon, gwangju taipei-chungli, kaohsiung-tainan, taichung beijing, tianjin, tangshan shangai, nanjing, hangzhou shenzhen, guangzhou, hong-kong
north america
millions
millions
bos-wash
54.8
tor-buf-chester
20.1
chi-pitts
45.0
charlanta
19.6
gulf-coast
9.3
boston, new york, philadelphia, washington toronto, buffalo, rochester, ottawa, montreal pittsburg, cleveland, detroit, cincinnati, chicago, minneapolis atlanta, charlotte, raleigh houston, new orleans
so-flo
miami, tampa,orlando, jacksonville
daustin
9.1
dallas, san antonio, austin
bajalta-california
san francisco, los angeles, san diego, tijuana, las vegas, phoenix, mexicali
302.9
europe greater glasgow greater dublin greater london
3.5 49.1
greater madrid lis-port
5.8 9.7
greater paris euro-lowlands
14.6 50.0
london, manchester, liverpool, leads, sheffield, birmingham
lisbon, porto
ruhr-cologne, amsterdam, rotterdam, brussels, antwerp, lille
24.8
euro-heartland
22.0
urb-italy
46.9
greater prague euro-east
10.5 20.1
barcellona, marseille, valencia, lyon stuttgart, frankfurt, manheim milan, rom, turin
katowice, budapest, vienna
metro-urban population in the blue banana 13,900,000 commuter belt
London
7,560,000 Randstad
7,100,000 650,420 amsterdam 589,955 rotterdam 581,810 the hague 295,335 utrecht
Flemish Diamond
5,500,000 1,089,538 brussel 483,505 antwerp 243,366 ghent 95,463 leuven
Zurich EMRZ 3,800,000
euro-sunbelt
260.9
42.0
213.6
millions 3.8
13.7
372,000 Rhein-Ruhr
11,316,000 1,000,289 cologne 586,217 d端sseldorf 581,308 dortmund 576,259 essen 491,931 duigsburg 319,841 bonn
Venice 3,500,000 metropolitan 309,000 venice-mestre region 215,000 padua 107,000 vicenza 84,000 treviso
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
important phenomena. The peak is represented by what Richard Florida calls “Euro-Lowlands”, a region with a density urbanization of 50 million inhabitants, which runs through six countries and doesn’t have a dominant core, like London or Paris. This urbanized area together with the Ruhr metropolitan area and the North of Italy is the economic and demographic dorsal called Blue Banana: it hosts one of the world’s biggest concentration of people, capitals and industries and it is the economic motor of the continent.
101
transnazionale europea, che arriva fino ad un totale di 260 milioni di abitanti, non è da sottovalutare. Il picco è rappresentato da ciò che Richard Florida definisce come Euro-Lowlands, una regione densamente urbanizzata di 50 milioni di abitanti, che si estende lungo sei Paesi caratterizzata dall’assenza di un centro dominante, quali potrebbero essere Londra o Parigi. Questo agglomerato urbano, assieme all’area metropolitana della Ruhr e del nord Italia, corrisponde alla dorsale economica e demografica denominata Blue Banana, che ospita una delle più alte concentrazioni mondiali di persone, capitali e industrie e costituisce il motore economico del continente.
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
european network structure
ruhrgebiet london randstad
basel-zurich-bern
venice metropolitan region
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
The term “Blue Banana” appeared in 1989 for the first time in a survey compiled by Roger Brunet for the “Reclus” Institute which was about the future of European cities. Its conclusions highlighted an urban coherent corridor, curved in shape, which ran from London to Milan. This powerful image produced a sort of distorsion in the meaning of Blue Banana: it was first described as the perimeter of an area where the development of the social organizations and economic structures were going to be attractive for private investors. Today, looking to this part of the territory in demographic and morphological terms, the Blue Banana is seen as a constellation of urban networks whose nature is deeply different. First of all in terms of inhabitants: London is an exception. While the urban population of the metropolitan areas in Netherlands, Belgium, Germany and Italy is distributed in minor centers grouped in networks, on the English 103
Il termine “banana blu” apparve per la prima volta nel 1989 da Roger Brunet nello studio condotto per l’istituto “Reclus” sull’avvenire delle città europee, le cui conclusioni evidenziavano un corridoio urbano coerente di forma ricurva, che si estende da Londra a Milano. L’efficacia dell’immagine proposta fu anche alla base della distorsione di significato della Blue Banana; essa venne allora descritta come il perimetro dell’area in cui lo sviluppo delle organizzazioni sociali e delle strutture economiche avrebbe attirato l’interesse degli investitori privati. Oggi, guardando a questa fascia in termini più strettamente demografici e morfologici, la Blue Banana si mostra come una costellazione di network urbani di natura profondamente diversa. In termini di popolazione innanzi tutto, Londra costituisce un’eccezione: mentre la popolazione urbana delle aree metropolitane di Olanda, Belgio, Germania e Italia si distribuisce in centri minori tutti raggruppati in rete, nel territorio inglese emerge una notevole sproporzione tra la concentrazione di abitanti della cintura metropolitana e della città di Londra. Ciò denota come Londra sia un
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
network structure development
territory we can find a significant disparity between the concentration of inhabitants in the metropolitan belt and the center of the city. This highlights how much London is an agglomeration oriented in a centripetal direction with the urban center, deeply different from the annular structure of the Dutch Randstad or the German centrifugal model. The diversity between the urban sceneries in Europe can be easily explained by the historical space, shape structures and geographic position. If we analyze the European built areas we cannot find a clear division between the urban area and the countryside: every metropolitan area shows up a variety of periurban patterns. The Blue Banana, as clearly Xaceer de Geyter explains in his After-Sprawl, presents a collection of separated fragments connected by a dense network of infrastructures. London works as a concentric system in which the radial distance defines the
centeru
rban region
centrifugal mode - rhine ruhr
centripetal mode - london
incorporational mode - randstad
104
agglomerato orientato in modo centripeto rispetto al cuore urbano in confronto alla struttura anulare della Randstad olandese o al modello centrifugo della Ruhr tedesca. La diversità di scenari urbani in Europa può trovare spiegazione nella differenza storica delle strutture e degli strumenti che hanno plasmato lo spazio, così anche nella diversa posizione geografica. Così, se guardiamo allo spazio europeo occupato dal costruito, non si nota più una netta divisione fra spazio urbano e agricolo, ma piuttosto una varietà di pattern periurbani che contraddistinguono ogni area metropolitana. La Blue Banana viene caratterizzata da una collezione di frammenti separati, interconnessi da una densa rete di infrastrutture e la cui forma viene esemplificata da Xaveer de Geyter nel suo libro sulla conformazione della città contemporanea, After-Sprawl. Londra funziona come un impianto concentrico in cui la distanza radiale definisce la scala e la dimensione del centro e della periferia; un anello di città attorno ad un cuore verde forma la Randstad, risultato della lunga tradizione
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
scale and dimension of the center and suburbs; a city ring all around a green heart forms the Randstad, which is the result of a long tradition into territorial planning; the Ruhr area is composed of a street grid along which the buildings and open spaces are developed without a clear hierarchy (apparently); the term “Fleming Diamond” reveals the pyramidal structure of Belgium, while the north of Italy presents different patterns (like the central structure of Milan or the reticular one of Veneto).
105
in ambito della pianificazione; l’area della Ruhr è composta da una griglia di strade lungo cui si sviluppano costruito e spazio aperto senza, però, un’apparente gerarchia; il termine “diamante fiammigo” rivela la struttura piramidale del territorio belga, mentre il nord Italia presenta un pattern che varia dalla struttura centrale di Milano a quella reticolare del Veneto.
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
The polycentrism and the complexity of the metropolitan urban networks reflect this changing: the city is modeled by a multiplicity of interwoven factors like the globalization of capitals, work force, culture, the “new economy” founded on innovation and knowledge as well as the rising of the technological revolution. In the following map we will show a polycentric Europe where the nodes are set up by their role in the European network. The persistent growing of urban settlements and concentrated clusters highlights another aspect of the European system: the economic system is not interested by a flat expansion on the territory but it is affected by the concentration and agglomeration phenomena of the morphologic system. Those aggregations are the City-Regions which have an important role in national economies. Their prevailing position is in the attraction of new investments and markets competing with their own nations. That is nothing new in a global market contest 106
Il policentrismo e la complessità delle reti urbane delle regioni metropolitane riflette tali cambiamenti, in quanto la città viene modellata da una molteplicità di fattori interconnessi: la globalizzazione di capitale, forza lavoro e cultura; la formazione di una “new economy” fondata sull’innovazione e la conoscenza; l’avanzamento della rivoluzione informazionale-tecnologica. Nella mappa rappresentante l’Europa policentrica, i nodi della rete si configurano in base differenziazione di ruolo che le città ricoprono nell’intera rete europea. La crescita persistente di agglomerati urbani e cluster concentrati mette in evidenza un altro aspetto del sistema europeo: il sistema economico non sta vivendo una piatta espansione sul territorio, ma risente degli stessi fenomeni di concentrazione e agglomerazione del sistema morfologico. Tali aggregazioni sono rappresentante proprio dalle città-ragione aventi un ruolo fondamentale nelle economie nazionali (come già emerso a p. del capitolo 1). Il fatto che cittàregioni e la nazione competano per attrarre nuovi mercati e investimenti, non è una novità, ma la posizione di predominanza del sistema città-regione, in un
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
globalization and world cities (GaWC) metropoli globali primo livello metropoli globali secondo livello
globalization and world cities (GaWC)
metropolitani polarizzati centri metropolitani puri
metropoli globali primo livello
metropoli comando
metropoli globali secondo livello
metropoli europee complete
metropolitani polarizzati
direction cluster
centri metropolitani puri
high skills cluster
metropoli comando
traditional cluster the “blue banana”
metropoli europee complete direction cluster high skills cluster
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
foreign investments foreign investments Less than 50 Less than 50 50 - 100 50 100- -100 150 100 150 -- 150 250
foreign investments Less than 50 50 - 100 100 - 150 150 - 250
150 250 -- 250 350 250 350 - 350 500
350 500 -- 500 1000 500 1000- -1000 1500 1000 1500 -- 1500 2500 1500 2500 More than 2500 More than 2500
250 - 350 350 - 500 500 - 1000 1000 - 1500 1500 - 2500
*Knowledge intensive FDI (excl. finance) *Knowledge intensive FDI (excl. finance)
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
where companies are looking for opportunities of investments abroad. Paradoxically, the global market is led by local initiatives and regional features. That is the reason why, watching to the sub-national distribution of IDE, Europe presents significant fluctuations. The distribution of investments in the European panorama is not uniform but punctual; it is easy to recognize an irregular pattern where the industrial and economical specialized regions (like London, Frankfurt, Paris, Munich) are much more evident. This proves that the local factors can attract more advantages in global competition. Therefore, until it is possible to obtain inputs from the global market, urban growth factors are fundamental. In this scale of values, the transformation of Europe is also defined by transnational migratory fluxes which cause the gentrification process. Social 109
contesto di mercato globale, in cui le imprese cercano soprattutto opportunità di investimenti all’estero, rimane indiscussa. La competizione globale viene paradossalmente guidata da iniziative locali e caratteristiche specificatamente regionali. Così guardando alla distribuzione sub-nazionale di IDE, l’Europa mostra delle variazioni significative. La ripartizione degli investimenti nel panorama europeo non è uniforme, ma puntuale; emerge infatti un pattern irregolare in cui più pronunciate sono le regioni urbanizzate ad alta specializzazione industriale ed economica (come Londra, Francoforte, Parigi e Monaco di Baviera), che attirano dunque grossi investimenti sulla base di un’economia intensiva basata sulla conoscenza. Ciò dimostra come i vantaggi della competizione in un’economia globale, derivino tutti da fattori locali. Pertanto, finchè sarà possibile ottenere degli input dal mercato globale, i fattori di agglomerazione delle città rimarranno sempre di fondamentale importanza.
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
and physical changes of an urban system depend on the level of mobility and accessibility. There is a strong connection between migration fluxes and demographic growth in the most urbanized areas: the population increase depends on the high concentration of foreigners. The migration phenomena are classified in the following map in two categories (black the first silhouette, white the second): ‘permanent immigration’ (the foreign citizens whose homeland does not match with the dwelling place) and ‘non-permanent immigration’ (foreign citizens that do not take up their residence in the nation where they live). Most urbanized regions present a high percentage of ‘permanent immigration’ and cities with a multicultural and cosmopolitan nature like London, Paris, Brussels. However, the historic trend of those fluxes cannot be considered as a uniform 110
In questa concatenazione di scale, la trasformazione del territorio europeo è determinata anche dai flussi migratori transnazionali, responsabili spesso dei processi di Gentrification subiti dalla maggior parte delle città contemporanee. I cambiamenti fisici e sociali di un sistema urbano non possono che dipendere dal grado di mobilità e accessibilità dei luoghi. Così se si mettono in relazione le migrazioni di popolazione con la crescita demografica delle aree maggiormente urbanizzate, emerge come l’incremento di popolazione metropolitana dipenda proprio dall’alta concentrazione di stranieri. I fenomeni di migrazione sono classificati nella mappa secondo due tipologie: immigrazione stabile ovvero cittadini stranieri il cui paese di nascita non coincide con il paese di residenza (omino in nero); immigrazione instabile ovvero cittadini stranieri non residenti nel paese in cui sono domiciliati (omino in bianco). Anche qui le regioni più densamente urbanizzate, presentano un’alta concentrazione di immigrati stabili, coerentemente alla natura multiculturale e cosmopolita delle maggiori città presenti in tali territori (Londra, Parigi, Bruxelles).
OSSERVAZIONI
2 | Lâ&#x20AC;&#x2122;EUROPA DELLE CITTĂ REGIONE
33.5%
42.5% 13.9%
16.4% 94.2%
57.6% 31.2% 8.8%
14.0% 43.2% 10.9% 33.1% 11.0%
47% 0.1% 46.7% 11.6% 56.1% 36%
48%
73.1% 21.7%
73%
60.3% 15.2% 64.7%
49.5%
51.8%
50.5% 11.1%
90%
63.6% 0.1%
49.1% 7.3%
7.2% 71.4% 11.1%
52.1% 46.4% 13.9%
foreign population as a share of the total population foreign-born* %
non-nationals** %
foreign population as a share of the total population foreign-born* %
%
non-nationals** %
%
*Foreign-born persons are those whose place of birth (or usual residence of the motherat the time of the birth) is outside the country of his/her usual residence. **56 % of the non-nationals living on the territory of the EU-27 Member States have European citizenship; 37 % are citizens of another EU Member State and 19% are citizens of a non-EU country. Around 40% of the EU-27 foreigners come from countries outside Europe.
*Foreign-born persons are those whose place of birth (or usual residence of the motherat the time of the birth) is outside the country of his/her usual residence.
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
flow. The countries affected by the arrival of foreign populations were different in the last decades, as the following graph shows (second generation of immigrants).
112
L’andamento storico di tali flussi non può considerarsi però uniforme. I Paesi interessati dall’arrivo di popolazioni straniere sono stati nel tempo diversi come dimostra il grafico rappresentante la concentrazione di immigrati di seconda generazione. I Paesi con una percentuale maggiore sono quelli che nel passato hanno accolto maggiori ondate migratorie, come ad esempio Germania, Belgio o Francia.
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
the main reason for migrating foreign-born persons aged 25–54 who mi- grated to the EU when they were aged 15 or over. 10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90% 100%
foreign-born non-EU-27-born 10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
employment, job found before migration employment, no job found before migration family reasons study
90% 100%
foreign-born
international protection
non-EU-27-born
other
second-generation migrants aged 25–54 by type of background, 2008 0%
Germany Estonia Belgium Luxemburg Greece France United Kingdom Littvania Portugal Slovenia Netherlands Hungary Poland Austria Ireland Czech Republic Slovakia Espagna Italia
20%
40%
60%
80%
100%
persons with a foreign background persons with a mixed background
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
stockholm
sokttan
kobenhagen glasgow
bremen
liverpool leeds birmingham
warszawa
berlin
hamburg amsterdam
london
halle
rotterdam antwerp
frankfurt
nancy tours
dax
turin
toulouse
aveiro
valladoid salamanca
istanbul
marseille rom
figures madrid
bologna
zaragoza barcelona
toledo
lisbon
cordoba seviglia cĂ diz
verona venice
montpellier
perpignan
burgos
portugal
ljubljana milan genova
bilbao
porto
munich
lyon
bordeaux oviedo
wien
basel
limoges
santiago de compostela
nurnberg
karlsruhe stuttgart
metz
paris
wroclaw
erfurt
brussel
athen valencia
granada
alicante
ronda malaga
EU high-speed railways (2010) completed category I category II category III
not completed category I category II category III
planed
ports and harbor airports
Corridoi paneuropei Helsinki, Tallinn, Riga, Kaunas, KlaipÄ&#x2014;da, Varsavia, Danzica
category I category II category III
OSSERVAZIONI EU high-speed
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE railways (2010)
completed category I category II category III
not completed category I category II category III
planed category I category II category III
Corridoi paneuropei Helsinki, Tallinn, Riga, Kaunas, Klaipėda, Varsavia, Danzica
The challenge for cities is to develop agglomeration processes where economic efficiency is maximized, by providing a good system of proximity and Bruxelles, Aquisgrana, Colonia, Dresda, Breslavia, Katowice, Cracovia, Leopoli, accessibility. Although theKiev European metropolises cannot compete on dimension Dresda, Norimberga, Praga, Vienna, Bratislava, Győr, Budapest, Arad, Bucarest, with the Indian or Chinese Megacities, they can offer an excellent quality system. Constanţa, Craiova, Sofia, Salonicco, Filippopoli, Istanbul The European corridors of high speed infrastructures can minimize the distances Venezia, Trieste, Lubiana, Maribor, Budapest, Uzhhorod, Leopoli, Kiev and facilitate a continuous flow. The cities, which are the hub of this system, are Danzica, Katowice, Žilina therefore of vital importance just as places where the local and the global are Danubio interconnected. Durazzo, Tirana, Skopje, Bitola, Sofia,The Dimitrovgrad, Burgas, Varna network seems to confirm this: the connection by the Channel infrastructure Helsinki, Vyborg, San Pietroburgo, Pskov, Mosca, Kaliningrad, Chişinău, Tunnel, linking Kiev, Paris and Brussels to central London in less than three hours, Bucarest, Dimitrovgrad, Alessandropoli enhances London’s role as Europe’s only global city. Salisburgo, Lubiana, Zagabria, Belgrado, Niš, Skopje, Veles, Salonicco Berlino, Poznań, Varsavia, Brěst, Minsk, Smolensk, Mosca, Nizhny Novgorod
115
Se la sfida è incoraggiare processi di agglomerazione, in cui l’efficienza economica è massimizzata, un modo per ottenerli è fornire un buon sistema di prossimità e accessibilità. Sebbene gli agglomerati urbani europei non possono competere con le emergenti Megacities di Paesi come l’India e la Cina, semplicemente sulla base della dimensione, possono distinguersi da esse fornendo un sistema di qualità e funzionalità eccellente. Il sistema di reti infrastrutturali ad alta velocità e i corridoi europei costituisce l’elemento capace di minimizzare le distanze e favorire un flusso continuo. I centri di intercambio, o Hubs del sistema, coincidenti in questo caso con le città, sono dunque di fondamentale importanza in quanto luoghi che connettono il fenomeno di agglomerazione locale al processo globale.
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS birmingham and the west midlands milton Keynes
aylesbury
luton
oxford
Swindon
slough reading
London
Bristol/Bath
staines
Basingstoke
camberley farnborough
rochester ebbstleet
woking
aldershot
relgace gulldford
salisbury / exeter
ramsga chatham
redhill
maidstone tonbridge ashford
gatwick crawley
bournemouth / pool
Southampton
havant chichester
worthing hove
south east england spatial strategy
isle of wight
portsmouth bognor regis regional spoke ryde international gateway
south east england spatial strategy
regional hub transport hub
regional spoke
motorway
international gateway
trunk road
regional hub
channel tunnel
transport hub
railway airport
motorway trunk road channel tunnel railway airport port
port
canterbury
brighton
hastings eastbourne
dover
ate
10
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
*The twenty-foot equivalent unit (TEU) is an inexact unit of cargo capacity based on the volume of a 20-foot-long (6.1 m) intermodal container.
Most important air hubs in absolute terms (AH*)
Rank cities score in terms of interconnectivity New York City
6.22
Berlin
3.03
London
5.86
Madrid
3.02
Tokyo
5.42
Vienna
2.96
Paris
5.35
Boston
2.78
Hong Kong
4.14
Frankfurt
2.78
Chicago
3.94
Shanghai
2.78
Los Angeles
3.90
Buenos Aires
2.73
Singapore
3.45
Stockholm
2.71
Sydney
3.44
Zurich
2.68
Seoul
3.40
Moscow
2.61
Brussels
3.29
Barcelona
2.57
San Francisco
3.26
Dubai
2.56
Washington, D.C.
3.25
Rome
2.56
Toronto
3.13
Amsterdam
2.54
Beijing
3.12
Mexico City
2.41
"the world’s biggest, most interconnected cities help set global agendas, weather transnational dangers, and serve as the hubs of global integration. They are the engines of growth for their countries and the gateways to the resources of their regions." Foreign Policy journal
Atlanta (GA)
9430693
Los Angeles (CA)
3426084
Chicago (IL)
7684860
Charlotte (NC)
3379261
Frankfurt
7243505
Zurich
3113299
Dallas (TX)
6634212
Minneapolis (MN)
2878249
London
5718183
Denver (CO)
2522914
Amsterdam
5252636
Phoenix (AZ)
2467686
Houston (TX)
4757512
Cincinnati (KY)
2309490
Paris
4743127
Pittsburgh (PA)
2297025
St Louis (MO)
3941304
Milan
2291828
New York (NY)
3705118
Singapore
2280235
Madrid
3558256
Rome
2172154
Miami (FL)
3534891
Brussels
2047131
Detroit (MI)
3436186
*The most straightforward hub measure focuses on the total number of passengers that make use of a node as a switching point (AH).
Most important sea hubs in terms of container europe 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
world 9 11 13 18 28 30 32 33 41 44 46 49 55 58
Port of Rotterdam Port of Hamburg Port of Antwerp Bremen/Bremerhaven Port of Valencia Port of Gioia Tauro Port of Algeciras Port of Felixstowe Port of Barcelona Port of Le Havre Malta Freeport(Marsaxlokk) Port of Zeebrugge Port of Dublin Port of London
TEU* 2008 10,783,825 9,737,110 8,662,891 5,488,189 3,602,112 3,481,043 3,324,310 3,251,077 2,569,549 2,488,654 2,300,000 2,209,715 2,039,041 2,006,721
*The twenty-foot equivalent unit (TEU) is an inexact unit of cargo capacity based on the volume of a 20-foot-long (6.1 m) intermodal container.
Most important air hubs in absolute terms (AH*) Atlanta (GA)
9430693
Los Angeles (CA)
3426084
Chicago (IL)
7684860
Charlotte (NC)
3379261
Frankfurt
7243505
Zurich
3113299
Dallas (TX)
6634212
Minneapolis (MN)
2878249
London
5718183
Denver (CO)
2522914
Amsterdam
5252636
Phoenix (AZ)
2467686
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
To summarize all these aspects in a diagram, the following map presents the existence of a European net. All around a heart which is a system of political, economical, financial, technological and cultural relations (corresponding to the area of northwest Europe), all the major European cities spread as strategic nodes of a network of strong relationships, growing or supporting.
118
Volendo riassumere tutti questi aspetti in maniera diagrammatica, la mappa qui presentata rileva l’esistenza di un’armatura europea diversamente integrata. Attorno ad un cuore che costituisce un sistema consolidato di relazioni, politiche, economiche, finanziarie, tecnologiche e culturali (corrispondente all’area del nord ovest europeo), si sviluppa tutta una rete di relazioni forti, in crescita o di supporto, di cui le maggiori città europee costituiscono i nodi strategici. Vi sono ancora delle direzioni in cui queste relazioni sono ancora in uno stato potenziale, come quelle che guardano ai paesi scandinavi o alla Svizzera, oltre che alla possibile espansione verso l’est Europa.
OSSERVAZIONI
2 | Lâ&#x20AC;&#x2122;EUROPA DELLE CITTĂ REGIONE
european urban system
european urban system european urban system strong relation increasing relation selective relation supporting relation underlying relation potential relation break break
strong relation increasing relation selective relation supporting relation underlying relation potential relation break break relevant integrated system consoldated integrated system blu banana
strong relation increasing relation selective relation supporting relation underlying relation potential relation break break relevant integrated system consoldated integrated system blu banana strategic node policentric node
Tales of one region
Le parti di una regione
By studying the metropolitan area phenomena and the European global cities, the north core of the European network appears as a strengthened system. The same links which connect the network’s cities show us how deeply interwoven the cities are with each other in economic, political, social and demography dynamics: those cities are more connected with each other than with their nations. The global region which groups together south-east England, the Netherlands, Belgium, part of the Ruhr valley and Paris has strong inter-urban links which run out of the national border and creates one of the most powerful international network in the world. Nonetheless, to become more attractive, a territory needs development policies able to invest in local peculiarities. In this sense some strategies such as the strengthening of the infrastructures, the control of the soil consumption, the development of local capabilities show a 120
Dallo studio del fenomeno di aree metropolitane e città globali in Europa, il nucleo nord della rete europea appare come un sistema consolidato. Le stessee connessioni che legano le città della rete, mostrano ancora una volta come nella catena del globale, i nodi siano soggetti alle stesse dinamiche economiche, politiche, sociali, demografiche; le città del sistema hanno più cose in comune l’una con l’altra che con la nazione di cui fanno parte. La regione globale che raggruppa il South East England, l’Olanda, il Belgio, parte della Ruhr e il territorio parigino, è caratterizzata da network interurbani che trascendono i confini nazionali e racchiudono il territorio in una rete d’influenza internazionale tra le più potenti al mondo. Eppure, perchè un territorio rimanga sufficientemente attrattivo, sono necessarie politiche locali che investano sulla specificità del luogo e rilancino le singole e particolari potenzialità. In questo senso, le strategie, come il potenziamento delle infrastrutture e il controllo sull’uso del territorio, concentrate sullo sviluppo delle potenzialità locali delle città e delle regione metropolitane, dimostrano la presa di coscienza
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
consciousness raising in the megacities phenomena. We just have to think of “Le Grand Paris”, an ambitious initiative taken by the French government to control the expansion of the city from the Périphérique to the entire Ile de France which will create a metropolitan area of more than 10 million inhabitants. Another clear example is the attention that the political administration pays to the “London Plan”, which has become in over 50 years the frame into which all the local authorities have to move to guarantee a coherent and parallel development of the Great London. It was last revised a few years ago in view of the London Olympics 2012. In London and in its regional context we have seen a growing attention focused on the relationship between territorial planning, multi-scale design, social, economical and environmental building. South east England is a territory where politics, research and design interact to solve the city’s problem. The fragmented 122
dell’importanza di tali line d’azione. Basti pensare all’ambiziosa iniziativa intrapresa dal governo francese “Le Grand Paris”- un’area metropolitana contenente più di 10 milioni di abitanti che si estende al di là della Périphérique fino all’intera Île de France - in cui viene elaborata una visione per la metropoli estesa o alle continue revisioni della “London Plan”- documento cornice delle strategie per la città di Londra, cui gli enti locali devono attenersi per garantire uno sviluppo coerente e univoco di tutto il territorio della Great London l’ultima in vista del progetto London Olympics 2012. In particolare la città di Londra, nel suo contesto regionale, ha dimostrato negli ultimi decenni una crescente attenzione alle politiche che mettono in relazione pianificazione, progettazione multiscala, costruzione con le conseguenze sociali, economiche, ambientali che si generano. Il South East England si mostra una regione interessata a come politica, ricerca e design possano interagire per risolvere i problemi delle città. L’approccio frammentato del passato non è in grado di porre rimedio alle questioni urbane contemporanee, ma ciò che serve
OSSERVAZIONI
2 | Lâ&#x20AC;&#x2122;EUROPA DELLE CITTĂ REGIONE
historic approach is powerless compared to the contemporary urban issues: the new metropolitan needs are integrated strategies and shared plans able to group together planning, management, engineering, technology and imagination.
123
sono strategie integrate ed programmi condivisi che, nel rispetto delle esigenze ambientali, raggruppino pianificazione, gestione, progettazione, ingegneria, tecnologia e immaginazione.
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
milton Keynes 5,519 pp/km2 oxford 6,602 pp/km2
london 17,325 pp/km2
luton 7,988 pp/km2
reading 8,175 pp/km2
southampton 6,462 pp/km2
portsmouth 12,902 pp/km2 monocentric density more dense less dense
brighton 13,443 pp/km2
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
South East England: metropolitan DNA
Il Sud Est dell’Inghilterra: DNA metropolitano
southend-on-sea 8,663 pp/km2
To understand how the local gets involved with the global we need several comparative analyses able to put into light the “metropolis’s DNA” which is hidden behind the complexity of an entire city-region. Our target is south east England (i.e. SEE) because this territory has a long experience in long term urban vision and constitutes a paradox in the actual context. While the territorial government is now strictly related with polycentrism, the nature of the SEE is strongly monocentric where London is the unique global megacity. This makes the transformation process long and complex. The SEE has a strong hierarchy: we may find a regional dimension, a bigger urban dimension (The Great London in the hearth of SEE), a medium dimension (the city itself) and a smaller one (the boroughs). The medium density of this area is relatively low if we consider that 19 million inhabitants are distributed on a territory of 28,000 square km: the highest rate is 125
Per comprendere come il locale si relazioni al globale, sono necessarie analisi comparative che mettano in luce il DNA metropolitano che si nasconde dietro la complessità di un’intera città-regione. Il target è la regione del South East England (che chiameremo SEE) perchè tale territorio, oltre ad avere una lunga esperienza in termini di visioni urbane a lungo termine e a grande scala, costituisce un paradosso all’interno delle tendenze generali. Mentre le politiche territoriali si muovono in direzione del policentrismo, la natura fortemente monocentrica del SEE con Londra che domina come unica vera megacittà globale, rende il processo di trasformazione più lungo e complesso. Il SEE ha una strutture fortemente gerarchica: della dimensione regionale, alla grande dimensione urbana (la Grande Londra che si colloca nel cuore del SEE), cui si affianca la dimensione media (la città di Londra) e piccola (i boroughs o distretti urbani). La densità media dell’area è relativamente bassa, se consideriamo che i 19 milioni di abitanti distribuiti su un territorio di circa 28,000 chilometri quadrati
OBSERVATIONS
*38% of South East England’s population lies with in 500 meters of non-agricultural open land
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
17,500 inhabitants per square km which is really low compared to the 50,000 of New York, Shanghai or Istanbul. However the SEE collects ⅓ of the whole of the United Kingdom’s population: 40% (8 million inhabitants) is concentrated in the Great London area, another 40% of the Larger Urban Zone and 20% in the metropolitan suburbs. Most of the population lives in low density areas: about half in the areas of 3,000 inhabitants per sq Km, and 10% in the areas of 10,000 inhabitants per sq Km. This low density phenomena is encouraged by two factors. The first is The Green Belt, a green zone which has been preserved from soil consumption. It was instituted in 1935 by the Regional Planning Commission in an area of more than 5000 sq Km where the density is 420 inhabitants per sq Km in 15 cities for a total of 50.000 inhabitants which are distributed along the outskirts. This means that the 14% of the Green Belt is actually built. So we can see a strong concentration
126
*38% della popolazione del South East England ????? in 500 meters of non-agricultural open land
raggiungono una densità molto più bassa delle altre città globali (si parla di un picco di 17,500 abitanti per chilometro quadrato rispetto ai massimi di 50,000 raggiunti da città come New York, Shanghai o Istanbul). Tuttavia il SEE raccoglie un terzo dell’intera popolazione del Regno Unito e oltre il 40 per cento di essa, 8 milioni di abitanti, si trova concentrata nell’area della Grande Londra mentre un altro 40 per cento è raggruppato attorno alla cosiddetta Larger Urban Zone e il restante 20 vive nelle periferie metropolitane. La maggior parte degli abitanti vive in aree a bassa densità: circa la metà in aree di 3,000 residenti per chilometro quadrato, e solo il 10 per cento in aree con densità di 10,000 abitanti per chilometro quadrato. Il fenomeno della bassa densità è incoraggiato da due fattori. In primo luogo l’esistenza della Green Belt, una cintura verde che nei secoli ha salvato dal tendenziale sprawl, preservando migliaia di ettari di campagna e ha determinato l’uso del territorio. La cintura metropolitana verde, istituita nel 1935 dalla commissione per la pianificazione regionale, si estende su una superficie
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
milton keynes
luton
oxford
London
swindon reading
southend-on-sea
chatham & gillingham
little cheyne court southampton portsmouth bournemouth
land use built up land built-up land within 500 m from open non-agricultural land open non-agricultural land (> 2ha)
*38% of South East England’s
brighton
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
of the population in the outskirts (the Great London) and a spread of inhabitants in the outside areas: that is the reason why the SEE hosts 80% of agricultural activities. This low density phenomena is encouraged by two factors. The first is The Green Belt, a green zone which has been preserved from soil consumption. It was instituted in 1935 by the Regional Planning Commission in an area of more than 5000 sq Km where the density is 420 inhabitants per sq Km in 15 cities for a total of 50.000 inhabitants which are distributed along the outskirts. This means that the 14% of the Green Belt is actually built. So we can see a strong concentration of the population in the outskirts (the Great London) and a spread of inhabitants in the outside areas: that is the reason why the SEE hosts 80% of agricultural activities. The second factor is the typology of urban constructions in this territory: the 129
di più di 5,000 chilometri quadrati; in media la densità che si riscontra è di 420 persone per chilometro quadrato e dovuto totale di 15 città di circa 50,000 abitanti che si distribuisce lungo i margini; ciò significa che solo il 14 per cento della Green Belt risulta costruito. Così, da un lato si assiste alla concentrazione di popolazione all’interno dei suoi confini, l’area della Grande Londra appunto, dall’altro alla dispersione di abitanti nei centri minori che si sviluppano al di fuori di essa. Dunque, nonostante la prevalenza di Londra, circa l’80 per cento del SEE continua ad ospitare attività agricole. Il secondo fattore è costituito dal tessuto dispersivo che caratterizza il territorio. L’alternarsi di Terraced House, una tipologia a bassa densità composta da piccole abitazioni su una fascia stretta di terreno ad uso giardino, a grandi parchi pubblici è alla base della dicotomica densità dell’intera regione. Parallelamente sussiste attorno a Londra anche una fitta Commuter Belt, insieme delle località intorno a una metropoli, da cui provengono i pendolari che si recano giornalmente verso il centro, generata dall’alta concentrazione di posti
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
central urban areas
typical Terraced Houses (a low density typology composed of small houses built on a small strip of garden) alternately with public gardens. We can also see, around London, a Commuter Belt which is a housing area generated by the high concentration of workplaces in London. 44% of the whole region’s workplaces is in the Great London: this generates the mighty commuter’s flux in the SEE. By comparing the density and mixitè, the SEE hosts similar patterns because of the strong separation between the places where people live and where people work. The great concentration of workplaces and houses in the high density areas is a typical construction of the belt around London with few ‘hotspots’ like Stanstead, Croydon and Southend-on-Sea. That is the reason why, if we exclude London and Canary Wharf whose functional systems are policentric, the mix of functions and activities in other sites like Reading, Oxford, Luton, Southampton
130
+ urban areas
+ suburban areas
di lavoro nella capitale. Circa il 44 per cento dei posti di lavoro presenti a livello regionale sono collocati all’interno della Grande Londra, fatto che sta alla base dell’intenso pendolarismo della popolazione del SEE. Comparando i livelli di densità e mixitè, il SEE mostra un pattern poco variegato a causa della netta separazione che esiste fra dove la gente vive e lavora. La grande concentrazione di lavoro e abitazione nelle zone ad alta densità si ha solo nella fascia che circonda Londra, con pochi “hotspots”, quali Stansted, Croydon and Southend-on- Sea. Infatti, escludendo il caso di Londra e Canary Wharf che mostrano un sistema funzionale policentrico, il mix di attività e funzioni negli altri centri come Reading, Oxford, Luton, Southampton così come in generale nella regione lascia posto a forti concentrazioni monofunzionali di tipo residenziale o commerciale, capaci di occupare interi distretti. Il pattern ricorrente è costituito dunque da un’iperconcentrazione di servizi in pochissimi punti, immersi in un sistema diffuso di residenze a bassa densità. Questa condizione determina un sovraffollamento del centro di Londra, poichè
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
bloomsbury, london luton town centre east ham, london
oxford town centre
southend-on-sea town centre canary wharf
reading town centre
east gillingham
heathrow airport
croydon
ashford stansted
brighton town centre
population per km²
predominantly residential
portsmouth town centre
> 10,000 5,000 - 10,000 1,000 - 5,000 < 1,000
mixed-use
> 1,000 1,000 - 5,000 5,000 - 10,000 < 10,000
southhampton town centre
orpington
predominantly commercial workplaces per km²
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
starting in greater london
or in the whole Region is dominated by a strong concentration of monofunctional residential or commercial activities in some districts. The common pattern is a hyper-concentration of services in a few points surrounded by low density houses. This condition leads to an overcrowding of London’s center because the labor force that floods into the city exceeds 15.000 inhabitants per day. The level of commuters confirms the disproportion between London and its Region: almost ⅔ of commuters start or finish their trip in London, the other 7% travels to other destinations in SEE. In last few years some sub-regional centers like Brighton, Oxford, Portsmouth, Southampton and their downtown districts have emerged as key-destinations with a flux of 10,000 commuters per day. In spite of London’s gravitational force these new phenomena indicate a new regional polycentrism by developing the
elsewhere 6
94 within greater london starting outer greater London elsewhere 17 83
132
within greater london
la forza lavoro che si riversa sulla città supera la soglia di 15,000 abitanti al giorno. Il livello di pendolarismo conferma dunque la sproporzionata centralità di Londra nei confronti della regione.: quasi due terzi dei pendolari regionali inizia o termina il proprio viaggio nella capitale, mentre solo il 7 per cento viaggia verso altre destinazioni del SEE. Negli ultimi anni sono però emersi come destinazioni-chiave alcuni centri sub-regionali quali Brighton, Oxford, Portsmouth, Southampton e i rispettivi centri di vicinato indicando un flusso di 10,000 pendolari al giorno. Nonostante la forza gravitazionale di Londra, ciò indica il tentativo di decentralizzazione funzionale in favore di un policentrismo regionale capace di potenziare gli “hotspots” con densità urbane maggiori e l’azione catalizzante di lavoro e residenza. Perchè ciò avvenga è un sistema di accessibilità e trasporto attentamente pianificato. La dominanza di Londra, viene favorita anche dalla rete di trasporti ad impianto fortemente radiocentrico, soprattutto per quanto riguarda quelli su ferro che convergono verso il centro. Tuttavia solo il 25 per cento dei pendolari
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
swindon
bournemouth
commuters in one direction more than 15,000 10,000 to 15,000 5,000 to 10,000
Work-related commuter flows between local authorities
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
business climate top ten performing regions south east england inner london outer london kent
GDP per capita university rank
6 5
GDP weighted
4
R&D public
population density
3 2 1
unemployment
0
business
-1 -2 competition
patents
access by air
human capital
access by road
specialisation HMH specialisation KIS
average commuting distance by occupation inner london outer london greater london 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2
Km
0 professonal occupations
associate administrative skilled trades professional and secretarial occupation and technical occupations occupation
personal sales and process. service customer service plantad occupation occupation machine operatives
elementary occupation
total
OSSERVAZIONI
2 | Lâ&#x20AC;&#x2122;EUROPA DELLE CITTĂ REGIONE
economic activity
usual method to travel other
unemployed 7
self-employed
1
14
walking and cycling 13
private motorised
26
79
public transport
60
employed
usual method to travel to work motobike cycle 14 4
time taken to travel to work 61-80 min >80 min 41-60 min 13 10
bus 7
rail 11
73
foot
21-40 min
24 62
cars
up to 20 min
people work-hyperconcentretion london brighton oxford luton reading portsmouth southampton milton keynes
4,976
7,854 8,835
12,173 13,813 11,530 12,086
209,357
distance travelled per person cars rail taxi bus cycle walk
1,150
364 275 72 300 *number data in km per year
11,320
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
cambridge
ipswich
milton keynes
luton
oxford
London
swindon reading
southend-on-sea
chatham & gillingham highspeed rail link to Belgium and France
little cheyne court southampton portsmouth bournemouth
air-water hubs port airport highways intercity rail regional rail
brighton
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
activity major airports
“hotspots” with their urban density and catalyzing workplaces and houses. This phenomena can be eased by planning an accessibility and transport system. London’s dominion is sharpened by the radial transport network like the railway lines which converge to the city center. In actual fact , 25% of commuters use public transport, most of them use private transports. This depends on fragmented environmental politics: also the existence of the Green Belt has not had any effects in decentralization. After the New Town’s proliferation, connected to a capillary railway, urban growth has been driven by the powerful development of roads and public transport. The Thatcher government has changed the administration’s orientation in polycentrism politics. During the Eighties a growing weakness in transport was strictly connected with the new highways (as Ian Sinclair says in his London Orbital, the M40 was completed in 1990). The more roads were built, the more the congestion
london city (1%) luton southampton 12 6 stansted
43
14 22 gatwick
helathrow
137
usufruisce di mezzi di trasporto pubblici, mentre la restante parte usa un mezzo privato. Ciò dipende dalle frammentate politiche ambientali che, unitamente all’esistenza della Green Belt hanno avuto un effetto totalmente opposto alla decentralizzazione auspicata. Dopo la proliferazione delle New Town, connessa ad una fitta rete ferroviaria, la crescita urbana è stata guidata da uno sviluppo estensivo di strade cui è seguito un’incremento dei trasporti pubblici soprattutto su ferro. Il governo Thatcher ha però costituito un cambiamento di orientamento nella politica del policentrismo. Gli anni ’80 sono stati caratterizzati da una crescente debolezza del settore dei trasporti, collegata forse alla generazione delle autostrade, l’ultima delle quali, la M40 raccontata da Iain Sinclair nel libro London Orbital, fu completata nel 1990. più strade si costruivano, più la congestione del centro aumentava come rivelano i valori di crescita registrati dal National Road Traffic Forecasts che nel 1989 hanno previsto un incremento del 142 per cento nei livelli di traffico tra il 1989 e il 2025. Quando venne finalmente riconosciuto il problema, in seguito all’elezione del primo sindaco di Londra,
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
in the center was increased, as the National Road Traffic Forecast indicates in its research (an increase of 142% of the traffic level between 1989 and 2025). When the problem was recognized, after the election of the first mayor of London, the public share of investments in the public transport sector started to grow in order to develop new centralities and reduce the mono-central congestion. That is the reason why, today, the hubs present a new opportunity for development: by discouraging the sprawl which was diffused outside of the Green Belt area next to highways, railways and airports, and proposing a new density system of inhabitants, services and functions which had to be diffused in the territory like a complex system network. An example is the Cross-rail, an ambitious project of railway infrastructure to be completed in 2018 which has to connect the east to the west part by cutting across the London center. It will be 118 kilometers of new rails which have to 138
³per ulteriori approfondimenti cfr. il capitolo 3, pag. ????
si decise di incrementare strategicamente la quota di investimenti nel settore dei trasporti pubblici con lo scopo di sviluppare nuove centralità alleggerire la congestione monocentrica. Così oggi hub localizzati che costituiscono le nuove opportunità di sviluppo policentrico, non incoraggiando lo sprawl che fuori dalla Green Belt caratterizzava autostrade ferrovie e aeroporti, ma proponendo un sistema di densità di abitanti, servizi e funzioni variabile nel territorio proprio come in una rete di sistemi complessi. Un esempio è costituito dalla Crossrail, ambizioso progetto di un’infrastruttura ferroviaria che tenta di compensare la debolezza del sistema di trasporti nel SEE connettendo, a partire dal 2018, la regione da est a ovest, tagliando dritto attraverso il cuore di Londra. I 118 chilometri di linea ferrata nuova e recuperata avranno lo scopo di congiungere centri d’affari e nodi di rigenerazione urbana attraverso un corridoio ricco di interscambi internazionali, nazionali e subregionali³. Per risolvere tali problematiche, non si può sottovalutare l’aspetto ambientale che
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
swindon
bournemouth
break monocentricity crossrail travel network
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
14
108 65 oxford gunfleet sands I & II swindon
southend-on-sea 90
300
kentish flats thanet
60
bournemouth
energy production 100
annual power generation in Mega Watt (MW)
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
energy generation
link together business cores with urban regeneration nodes by an international, national and sub-regional corridor³. To smooth this things over we cannot underestimate the environmental aspects of urban development. First, we need policies and investments directed towards integrated solutions, then we must reinvent a sustainable model for our urban life in a green way.. The Greater London Authority (GLA) has a target for CO2 reductions by 60 %. All European cities are pushing for an agreement on the abatement of greenhouse gases and energy self-sufficiency from alternative sources. Regional planning must take care of environmental needs in order to meet this challenge. In the SEE more than 50% of CO2 emissions depends on industrial and energy production. A great part of energy is consumed for domestic uses: it can be reduced by designing buildings in a new technological way. Here, just a few
renewables nuclear heat
9 3 14 38
solid fuel
36
natural gas petroleums
CO2 emmission agriculture (0.3%) domestic use of fuels
21 23
56
transport
141
industry, energy, commercial gas
lo sviluppo urbano porta con sé. Oltre a indirizzare le politiche e gli investimenti verso soluzioni integrate , è necessario reinventare un modello di vita urbana sostenibile, in linea con gli obbiettivi eco-ambientali prefissi. L’ambizione della Greater London Authority’s (GLA) è di ridurre del 60 per cento l’emissione di CO₂. Le città di tutta Europa stanno imponendo degli standard simili e alcune di esse stanno addirittura tentando di divenire autosufficienti incentivando l’uso e la produzione di energie rinnovabili. La sfida energetica richiede però che la pianificazione e la progettazione regionali si adattino alle richieste ambientali. Nel SEE più del 50 per cento delle emissioni di CO₂ dipende dalla produzione industriale e dalla generazione di energia. La grande porzione di energia domestica indica, inoltre, che vi è un forte potenziale di ridurre le emissioni attraverso edifici tecnologicamente moderni. Nel SEE solo due autorità locali hanno promosso politiche simili, basate su tecnologie sostenibili ed energie rinnovabili: Brighton and Hove and Milton Keynes. Per la Grande Londra, il potenziale di energie rinnovabili potrebbe in
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
³for further information cap. 3, page
local authorities have promoted this kind of policy: Brighton, Hove and Milton Keynes. In the Great London just 34% of energy and 49% of the heating needs can be satisfied by green power. The lack of economic production reduces the potential to 1.9% of the energy demand. However geography of the SEE offers many possibilities for reducing the energetic consumption by producing energy in a more efficient way: one solution is the construction of hybrid buildings which can reduce the heating peaks and demand of different energy sources to be combined with a high level of new urban expansion. In the United Kingdom the most common sources of energy are carbon and nuclear. Wind-power is seen as a key solution for ‘decarbonization’ (right now it satisfies 2% of the demand, other alternative sources reach 3%). Green energy production for London is much lower than the regional one where we can find wind turbines plants and waste incinerators. However,
142
teoria soddisfare il 34 per cento della domanda di elettricità e il 49 per cento di quella di riscaldamento. L’insufficienza della produttività economica riduce tuttavia il potenziale a 1 e 9 per cento della domanda di energia totale. Tuttavia la geografia del SEE offre numerose possibilità per il risparmi energetico attraverso una produzione e generazione di energia più efficiente, come ad esempio la costruzione di edifici ibridi che riduce la tendenza ad avere picchi di calore e la domanda di energie diversificate, combinata con un alto livello di nuovi sviluppi urbani. In termini di generazione di energia, nel Regno Unito le forme di energia generate dalle fonti convenzionali quali carbone e nucleare sono prevalenti. L’energia eolica è vista però come un elemento chiave in vista della decarbonizzazione e della fornitura di elettricità e rappresenta attualmente circa il 2 per cento della domanda, mentre le altre forme di energie rinnovabili raggiungono la quota del 3 per cento. La fornitura di energie rinnovabili di Londra è molto piccola confrontata con quella della regione, che contiene già vasti impianti di turbine eoliche e inceneritori per i rifiuti. Ma non appena
OSSERVAZIONI
2 | L’EUROPA DELLE CITTÁ REGIONE
when London expands its heating network and starts the transition process to green power by taking shape of financial productivity, green sources will have overcome the national carbon system. The city metabolism (like the water, food or energy consumption) creates an inter-dependence between territorial localities. As a consequence, the success of a city will depend, more than now, on the efficiency of this inter-dependence relations (on a regional and sub-regional scale). Answering responsibly to the growing demand is the challenge that every metropolitan region like the SEE must face. The strategic localities, in the center and periphery, need optimal connections to find their place in the right markets. That is the reason why, just a few points of the territory need urban densities able to stimulate the meeting between workers and make it easier for the citizens to live public spaces. Then, successful cities are usually the ones that 143
Londra espanderà la propria rete di produzione di calore e avvierà la transizione verso energie rinnovabili e non appena maturerà la produttività finanziaria, le fonti di energia regionali diventeranno più importanti del sistema estensivo nazionale basato sul carbone. Il metabolismo di una città (ad esempio il consumo di acqua, cibo, energia) crea un’inter-dipendenza tra località molteplici del territorio. Come diretta conseguenza, il successo di una città dipenderà sempre di più dall’efficienza di queste interrelazioni metaboliche al livello regionale e sub-regionale. Rispondere responsabilmente alla crescente domanda prevista, è la sfida che ogni regione metropolitana come il SEE deve affrontare. Le località strategiche sia del centro che della periferia, necessitano di buone connessioni per trovare posto nei giusti mercati di investimenti. Pertanto determinati punti del territorio hanno bisogno di densità urbane in grado di stimolare l’incontro tra lavoratori e, allo stesso modo, agevolare l’accessibilità degli spazi pubblici per i cittadini. Infine, le città di successo sono generalmente quelle caratterizzate da un
OBSERVATIONS
2 | EUROPE OF CITIES REGIONS
host a patchwork of different cultures and places. From this point of view, the metropolitan region needs ‘hubs’ and ‘hotspots’ to be spread into the metropolitan network. Urban constructions present a multiplicity of places that can be used to answer regional needs. These kinds of places makes a city attractive. Continuing to be the core of the entire region, London will push with its ‘urban hunger’. The growth of ‘centripetal’ transportation infrastructures, new houses and workplaces will not stop. That is the reason why the target is to satisfy these demands, respecting environmental needs, local peculiarities and urban attractions by policies of urban restoration and development. In this process, we need to involve the industrial dismissed areas and the peripheral flanges of the Great London, which are often underestimated. 144
patchwork di posti, una pluralità di luoghi, una multiculturalità di abitanti. Da questo punto di vista, le regioni metropolitane sembrano soddisfare la necessità di avere “hubs” e “hotspots” distribuiti nell’ampia rete metropolitana. Il tessuto urbano presenta anch’esso una molteplicità di ambienti che, seguendo un basso profilo, possono svolgere le funzioni richieste dalla regione. É questa varietà di attività e luoghi distinti e di alta qualità che rende un’area metropolitana attrattiva. Poiché Londra rimane il fulcro dell’intera regione, la pressione urbanizzante della capitale rispetto al SEE continuerà a crescere , così come la domanda di trasporti verso il centro, di nuove residenze e posti di lavoro. L’obbiettivo diviene dunque quello di soddisfare tali domande, congiuntamente alle esigenze ambientali, alle peculiarità locali e all’attrattività urbana attraverso politiche di rinnovamento e recupero urbano, coinvolgendo in tale processo le numerose aree industriali dismesse del territorio londinese e le frange periferiche, spesso sottovalutate, della Grande Londra.
3|
Governing the ungovernable Governare lâ&#x20AC;&#x2122;ingovernabile
Strategic plan tradition
Una tradizione di piani strategici
Following the previous chapters, it is undeniable that London may be the only European global city, constantly growing and its governance must face this by creating a strong relationship with its territorial structure. This transformation comes from the evolution of great urban visions and progressive changes in the territorial governance systems. Regarding the latter, the relationship between a global city and regional dimension highlights London’s core role. South East England is not governed by a single administrative unit, but consists in three sub-national government level ‘regions’: the East of England, South East England and London. The lower administrative level consists of two-tier local authorities: counties and districts. London is an exception, since both the region of London and the county of Greater London are represented by an elected London Assembly, and the lower tier is formed by 32 local borough councils and 149
A seguito delle considerazioni fatte nei capitoli precedenti, un elemento rimane innegabile: Londra, prima e, forse, unica città globale europea, è in costante crescita e la governance deve dimostrare di sapere affrontare tale crescita compatibilmente con la struttura del territorio. La trasformazione cui la città è soggetta è rappresentata, e in parte derivata, sia dall’evoluzione storica delle grandi visioni urbane, sia dai progressivi cambiamenti del sistema di governo del territorio. Per quanto riguarda quest’ultimo, il rapporto di ambiguità tra città globale e dimensione regionale, porta ad assumere Londra come un’entità urbana su cui si concentra il fulcro del potere e della gestione del potere. Mentre il SEE non è governato da una singola realtà amministrativa ma piuttosto consiste di tre livelli sub-nazionali (l’East England, il South East England e Londra), in cui il livello amministrativo più basso è costituito dalle contee e dai distretti, la città di Londra costituisce un’eccezione, in quanto sia la regione di Londra che la contea della Grande Londra hanno una propria rappresentanza all’interno della London Assembly e il livello amministrativo inferiore è
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
the City of London Corporation. Recognizing the need for collaboration between districts and local authorities, the central government has allowed the formation of self-selected Local Enterprise Partnerships (LEPs) to promote new and visionbased forms of regional collaboration. London itself has always had a key role in large scale urban visions. For example, it was John Nash’s London to inspire Napoleon III for the renovation of Paris, or the Tube (the London subway) to be a model for the Parisian Metro. So we have to admit that London has kept, over the centuries, a strong relationship between urban matters and territorial government instruments trying always to minimize the control on urban growth and development. This was not a form of anarchy: the long term visions have oriented the city without forced control or repressive laws. Here we attach an essential chronology with plans, laws and visions of London’s territory: from 1847, when Adolphe Blanqui had coined the term 150
costituito dai 32 Borough e dalla Corporazione della City of London. Tuttavia recentemente, la necessità di una collaborazione tra la dimensione del governo centrale, distrettuale e locale, ha permesso la formazione di Partnership (LEPs) in grado di promuovere nuove visioni e forme di contributo regionali. Londra ha sempre avuto un ruolo centrale nelle visioni urbane a larga scala. É stata ad esempio la Londra di John Nash ad ispirare Napoleone III per il rinnovamento parigino, così come è stata la Tube (la metropolitana di Londra) a fare da modello per il Metro di Parigi. Si può dire, dunque, che la città di Londra ha mantenuto nei secoli un forte legame tra quello che erano questioni urbane e strumenti di gestione del territorio seppur cercando di minimizzare i tentativi di controllo dell’espansione e della crescita della città. Se ci si immagina Londra come una città anarchica in cui il controllo dei limiti sono affidati all’autoregolazione, si sbaglia. Per quanto assente sia la volontà di controllo forzato, si è sempre cercato di indirizzare lo sviluppo della città verso determinate visioni a lungo termine. Pertanto viene riportata di seguito una cronologia
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
Industrial Revolution, a crucial point in which the modern city was born, to the year 2000, when Major Livingstone, as a pioneer, promoted new urban policies. On the first line there are the laws and reforms which have influenced the development plans and territorial management, with the connected themes (housing, transport, public spaces); on the second line we have selected some collateral events which had influenced the process of creating the current governance. The two lines converge when urban policies and strategies become the responsibility of the mayor through The London Plan document. Parallel at the development of territory government instruments, we can see an expansion of the administrative borders which gradually involves the influence of the area of London. Usually this process doesn’t take place with the sprawl that flows over and erases the city boundaries. In London, on the other hand, a compact construction presents itself with homogeneity granted by the Green 151
essenziale di piani, leggi e visioni per e del territorio londinese. Il punto di partenza è il 1847, anno in cui Adolphe Blanqui conia il termine di Rivoluzione industriale, punto cruciale per la nascita della città moderna, per arrivare alle recenti politiche urbane di cui Livingstone, primo sindaco di Londra eletto direttamente nell’anno 2000, si fece pioniere. Sulla prima linea cronologica vengono riportate le leggi e le riforme che hanno influenza sui piani di sviluppo e sulla gestione del territorio, con le tematiche ad esso correlate (housing, trasporti e spazi pubblici); sulla seconda linea sono invece citati alcuni fatti collaterali che hanno influenzato il processo di formazione della governance attuale. Le due linee convergono nel momento in cui si ripongono nella figura del sindaco, e quindi nel Piano di Londra, gli indirizzi strategici per lo sviluppo urbano.
1834
1846
1847
poor law amendament act
nuisance removal act
town public health improvement act act
reformes the country's poverty relief system, including the building of workhouses.
conditions considered habitation in living accommodation
1848
1872
1875
public health act
public h
establish administ to deal l of health
1840
1845
parliament authorizes more than 600 acts for new improvement schemes in british towns
In The Condition of the Working Class in England, F. Engels write about London “A town, such as London, where a man may wander for hours together without reaching the beginning of the end, without meeting the slightest hint which could lead to the inference that there is open country within reach, is a strange thing. This colossal centralisation, this heaping together of two and a half millions of human beings at one point, has multiplied the power of this two and a half millions a hundredfold; has raised London to the commercial capital of the world, created the giant docks and assembled the thousand vessels that continually cover the Thames.”
1837 a. blanqui used the term “industrial revolution” describing the contemporary era; it is a turning point for the creation of a modern city
5
health act
hes a coherent trative machinery locally with issues h and sanitation.
1885
1889
artisans' and labourers' dwellings act
london county council (LCC)
1890 housing of the working class act
1894
1898
london building act
local government act
extends the 1875 artisans' act by offering greatly increased loans to local authorities
1887
1898
1900
charles booth’s poverty map reveals that more than 30% of urban population live under an inacceptable standard
e. howard publishes “to-morrow: a peaceful path to real reform” introducing the idea of garden city
the county of london covers the city of london and 28 boroughs for an area of 303.12 km²
1905 royal commission on congestion
1902
1903
A revisioned version of Howard’s book is published under the name of “Garden Cities of to-morrow”
work begins on letchworth, britain's
1909 housing and town planning act compels local authorities to tackle substandard housing; new housing developments encouraged on 'garden city' principles and geddes’ surveys
1918
1924
1930
193
addison's housing act
housing act
greenwood act housing act
the g and h
1919
1927
1933
town planning schemes become obbligatory for cities with 20.000 inhabitants
greater london planning committee reports london’s urban expansion
athen chart, published after the fourth CIAM conference, introduces relevant observations under the titles: living, working, recreation and circulation
38
1943
green belt (london home counties) act
county of london plan
1940
1942
barlow commission
scott commission
1944 greater london plan often referred to as the abercrombie plan, intended to control and halt londonâ&#x20AC;&#x2122;s expansion. establishment the "green belt", creation of new towns and expansion of existing towns
1946 new towns act
1947 town and country planning act establishes procedures to control the growth of towns and cities
1952
1960s
golden lane housing competition
the london ringways, a series of four ring roads, are planned to circle london to alleviate the city's road system
1976
1963
draft greater london local government, development plan planning and lad act (urban renewal)
greater london council (GLC) the top-tier local government administrative body for greater london replaces the earlier LCC, covering a biggerer area
1980
1965 the greater london covers the city of london and 32 boroughs for an area of 1,572 km²
1979 prime minister thatcher incourages social rent by the â&#x20AC;&#x153;right to buyâ&#x20AC;?. social housing is no more responsibility of local authorities
1981 local government act Urban Development Corporations (UDC) and Enterprise Zones (EZ) are introduced to regenerate Urban Development Areas (UDA).
1982
EZ are established in London, among them isle of dogs.
n m the
1998
1986
Public referendum about regional authority
local government act the GLC is abolished and Its functions were devolved to the corporation and the london boroughs
1986
1988
1992
the motorway M25 or london orbital is completed
the london planning authority commitee
exodus by rem koolhaas
m
1999
2001
Greater London Authority Act It creates the Greater London Authority, London Assembly and the directly elected Mayor of London responsible for transport rescue, development and strategic planning
Regional Planning
1999 the lower administrative level consists of two-tier local authorities: counties and districts. london is an exception.
2000 planning results like the report â&#x20AC;&#x153;towards an urban reinassanceâ&#x20AC;? and the foundation of CABE agency
the Regional Development Agencies (RDAs such as SEEDA, South East of England Development Agency, or EEDA, East of England Development Agency) are responsible for economic development and strategic spatial planning in their respective regions
2010 the localism bill it devolves partially spatial planning responsibilities, previously held by the RDAs, to local authorities, which have the power to draft their own neighbourhood plans. despite the informal collaboration on a regional scale, some of central governmentâ&#x20AC;&#x2122;s responsibilities are reinforced
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
Belt. We might say that the city of London has always played down efforts to dominate its growth, since the ‘Great Fire’ in 1666 when, before starting reconstruction, Christopher Wren’s masterplan was rejected. Yet this policy has not encouraged wild and irregular building even if a strong speculation has always been operated by builder corporations. Maybe this has happened because of Abercrombie’s plan, the only one to be applied on the city’s surface by creating the Green Belt. The Green Belt has had a spectacular effect, not just on the city of London and its region, but worldwide. By tying a huge, but relatively tight band of agricultural and natural landscapes around the existing city, and then jumping over the Green Belt and designating a number of state-of-the-art planned New Towns, while allowing existing towns to grow, London has effectively controlled one of the most inevitable dynamics of modern time: urban sprawl. 160
Parallelamente allo sviluppo degli strumenti degli strumenti di gestione del territorio, si assiste ad un’espansione dei confini amministrativi che coinvolgono progressivamente l’area di influenza della città di Londra. Solitamente questo processo avviene in discontinuità con i fenomeni di sprawl che, nelle altre città globali straripano dai limiti della città, annullandoli. Nel caso di Londra emerge, invece, una grana compatta, la cui omogeneità è facilitata dalla presenza della Green Belt. Si può dire, infatti, che Londra ha sempre minimizzato i tentativi di dominare la propria crescita, sin da quando, all’indomani del Grande Incendio del 1666, il masterplan per la ricostruzione di Christopher Wren venne rifiutato. Eppure questo atteggiamento non ha incoraggiato la costruzione selvaggia e sregolata, seppure forte è stata la speculazione edilizia operata dalle corporazioni e dai costruttori. Ciò è forse avvenuto perchè l’unico vero piano cui è stata sottoposta la città, fu quello di Abercrombie, che nel 1943 istituì la Green Belt. Essa ha generato effetti spettacolari, non solo sulla città di Londra e sulla sua
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE Lâ&#x20AC;&#x2122;INGOVERNABILE
abercombie plan for greater london 1947
1960
sputh east study & expanded green belt 1964
thatcher plan: enterprise zones and urban development councils 1980
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
Today urban policies are a key aspect for the governments of many European cities. A modern idea is that the presence of public management is an instrument to change the city’s development. That is the way in which European cities have faced the de-industrialization processes, regeneration, new migration fluxes based on technical know-how; all interwoven with globalization. England, the first nation to become industrialized and to adopt, in the inverse phase, a flexible approach to economic transformation, has faced many of these problems, over the years. From Thatcher’s radical policies, to John Mayor’s ‘City Challenge’ in the Nineties, the need has gradually emerged to elaborate a strategy able to face the decadence of English cities by accepting the social and economical changes and improving the life quality. During these years we can see the reconstruction of Manchester, Birmingham, Liverpool, Glasgow, London’s Canary Wharf and Docklands. A 162
regione, ma anche a livello mondiale. Disponendo una consistente, ma sottile, fascia di territorio agricolo e naturale attorno alla città esistente e poi saltando oltre i suoi limiti permettendo la nascita delle New Town, da un lato si lasciava spazio alle città esistenti di crescere, dall’altro si esercitava un effettivo controllo sullo sprawl urbano, cui le città del tempo erano inevitabilmente affette. Oggi le politiche urbane costituiscono un aspetto chiave del governo nella maggior parte delle città europee. L’idea che l’intervento pubblico diviene strumento per cambiare il modo in cui le città si sviluppano ha preso piede rapidamente. Così le maggiori città d’Europa hanno affrontato i processi di deindustrializzazione, rigenerazione, nuove migrazioni basate sulle competenze tecniche; tutte questioni interrelate con il tema della globalizzazione. L’Inghilterra, la prima nazione ad industrializzarsi e la prima ad adottare, nella fase inversa, un approccio flessibile alle trasformazioni economiche, ha affrontato negli anni molte di queste problematiche. Dalle politiche radicali del governo Thatcher, alla “Sfida della Città” del governo
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
1see Towards an urban Renaissance, Richard Rogers, Urban Task, The Urban Task Force, Routledge, 1999
few years later, Tony Blair’s government developed further urban policies: first by creating an Urban Task Force, chaired by Lord Richard Rogers, connected to this context the publishing of Towards an Urban Renaissance1. An independent report by members of the Urban Task Force chaired by Lord Rogers of Riverside, second by encouraging the partnership’s project (LSPS) like the Tate Modern development or reactivation of abandoned areas; third by introducing the direct election of the mayor and the London Assembly, new institutions in charge of transport, houses, economic development, public order and fire control. The Mayor is responsible for drawing up the London Plan. Ken Livingstone, the first Mayor to be elected in the year 2000, started to use this new instrument to develop urban density, encourage public transport and reduce energy consumption. During Livingstone’s administration the city development was directed along the East-West axis, thanks to the city’s submission for the 2012 163
1cfr. Verso un Rinascimento urbano, Richard Rogers, Urban Task, The Urban Task Force, Routledge, 1999
di John Mayor negli anni ’90, è gradualmente emersa la necessità di elaborare una strategia con cui affrontare la decadenza delle città inglesi, accettando i cambiamenti sociali ed economici in corso e innalzando la qualità della vita. É in questi anni che si inizia a ricostruire i centri di Manchester, Birmingham, Liverpool, Glasgow e che Londra vede la costruzione di Canary Wharf e della linea ferroviaria dei Docklands. In seguito, il governo di Tony Blair sviluppa ulteriormente le politiche urbane di cui si erano poste le basi nel ventennio precedente. In primo luogo incaricando una Urban Task Force, presieduta dall’architetti Lord Richard Rogers, cui seguirà la famosa, in ambito di strategie urbane, pubblicazione Verso un Rinascimento Urbano1; in secondo luogo incoraggiando i progetti finanziati in partnership (Partnerships locali strategiche o LSPS), come quello della Tate Modern, riattivando aree di città abbandonate; in terzo luogo introducendo la figura del sindaco direttamente eletto e dell’assemblea di Londra, istituzioni responsabili dei trasporti, Housing, ma anche dello sviluppo economico, del servizio d’ordine e del servizio di vigilanza
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
Olympics. Today, the new Mayor Boris Johnson is responsible for new great projects: the Thames Gateway, the Olympics in 2012, St. Pancras and Stratford International Station. Established in 1999, the Regional Development Agencies (RDAs such as SEEDA, South East of England Development Agency) have been responsible for economic development and strategic spatial planning in their respective regions, but they are being abolished by the current government, which was elected in 2010. London is again an exception, where the Mayor of London is responsible for producing a strategic plan, the London Plan, to which individual London Borough councils are legally bound to comply with. The London Development Agency (LDA) is part of the Greater London Authority, but funded by the central government through the Department for Business, Innovation and Skills. 166
antincendio. Al sindaco è poi affidato il compito di redigere un documento strategico di sviluppo territoriale, oggi meglio conosciuto come il Piano di Londra. Ken Livingstone, primo sindaco eletto nel 2000, iniziò ad usare tale documento per incrementare la densità della città, incoraggiare l’uso dei mezzi pubblici e ridurre il consumo di energia. Inoltre con Livingstone emerge la volontà di indirizzare lo sviluppo della città da ovest verso est, grazie anche alla candidatura di Londra per le Olimpiadi 2012. Oggi, sul sindaco rieletto recentemente, Boris Johnson, ricade la responsabilità grandi progetti di rigenerazione urbana (Thames Gateway, Olympics 2012, St. Pancras e Stratford International Station) Nonostante la centralità della figura del sindaco in ambito di politiche urbane, gli strumenti governativi inglesi rivelano una struttura multi-strato della governance. Istituita nel 1999, L’agenzia di sviluppo regionale (RDAs o SEEDA per il South East England) è responsabile dello sviluppo economico e della pianificazione
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
Outside London, spatial design and development take place in local development frameworks. Although plans are implemented by the local authorities, they must reflect the principles of the regional spatial strategies as set by their RDAs. The British coalition government (formed in 2010) has abolished all Regional Development Agencies (RDAs) and their power to set regional strategies, with the single exception of Greater London. The Localism Bill introduced in December 2010 has partially devolved spatial planning responsibilities that were previously held by the RDAs to local authorities. New provisions have been introduced to give communities the power to draft their own neighbourhood plans, which, in turn, could be adopted by local authorities, leaving room for local authorities to informally collaborate on a regional scale. Despite these more bottom-up initiatives, the English regional government offices and the Government Office for London 168
strategica nelle regioni di appartenenza. Londra fa di nuovo eccezione in quanto, oltre ad avere il proprio piano strategico, alla cui redazione partecipa anche ogni consiglio distrettuale (i Borough councils), fa riferimento all’ Agenzia di Sviluppo di Londra la quale fa parte della Grande Londra, ma è finanziata dal governo centrale. Fuori dalla capitale, la progettazione e pianificazione urbana trova spazio nella dimensione locale, attraverso documenti cornice redatti dalle RDAs, ma implementati dalle autorità locali. Il governo eletto nel 2010 ha però abolito gli strumenti e i poteri a livello regionale, ad eccezione della Grande Londra in favore della localizzazione (la riforma introdotta nel dicembre 2010 è detta Localism Bill). I poteri delle RDAs sono ricaduti in parte sulle autorità locali, dando la possibilità ai cittadini di redigere il proprio piano di indirizzo strategico, lasciando spazio a tali enti di collaborare informalmente a scala regionale. La nuova governance appare strutturata secondo un modello dal basso, gli uffici regionali e gli uffici governativi di Londra sono stati condensati nel Dipartimento delle Comunità,
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
have been reincorporated into the Department for Communities and Local Government, reinforcing some of the central government’s responsibilities. CABE, Commission for Architecture and Built Environment, gave independent advice to help people create better buildings and spaces.
169
rinforzando in un certo senso l’accentramento di poteri. Tale riforma ha poi causato la chiusura di molti strumenti collaterali alla pianificazione, come l’agenzia CABE, Commissione per l’Architettura e l’ambiente costruito, che dal 1999 al 2010 diede il proprio contributo per incoraggiare la costruzione di edifici e spazi di altà qualità.
dep. for business innovation and skills
dep. for communities and local government
59.1m local authorities leadersâ&#x20AC;&#x2122; boards***
south east england
regional economic strategy
london
london assembly* mayor of london* GLA the london (inclusive LDA) plan
regional development agency***
housing, services council tax, planning, licensing education
national
5.4m - 8.0m
local authorities** Local Local Development plan Schemes
london boroughs Local Local plan Development Schemes
housing, services council tax, planning, licensing education
regional
80,000 - 220,000
local
governace until 2010 national level regional level local level compliance framing of policy scrutiny function partially binding instrument legally binding instrument
This chart illustrates the governance structure of spatial planning before the government introduced major changes * directly elected ** includes unitary authorities and other lower tier districts ***body with appointed members Source: legislation.gov.uk (various acts related to governance and planning)
Dep. for Business Innovation and Skills
Dep. for Communities and Local Government
Other State Department 59.1m
Local Authorities Leadersâ&#x20AC;&#x2122; Boards***
South East England
Regional Economic Strategy
London
Regional Development Agency
housing, services, council tax, planning, licensing, education strategic planning, infrastucture, economic development, low carbon
London Assembly* Mayor of London* GLA
The London Plan 5.4m - 8.0m
Local Authorities** Local Local Development plan Schemes
London Boroughs Local Local Development plan Schemes
National
housing, services, council tax, planning, licensing, education
Regional
80,000 - 220,000
Local
governace after 2010 national level regional level local level compliance framing of policy scrutiny function partially binding instrument legally binding instrument shift of responsability This chart illustrates the governance structure of spatial planning in South East England after the proposal * directly elected ** includes unitary authorities and other lower tier districts ***can remain as voluntary bodies funded by local authorities
History of city network
La storia delle reti di città
Despite its reputation of being a livable city, London is also well known as the “ungovernable city”. Here private interests predominate democratic decisions. However London is today a model worldwide because it has become a megacity for the first time in our history: being nurtured by the Industrial Revolution it founded the first modern form of city government. Moreover it is known as the Happening City because of a strong attention to new policies and growing forms. London has a special ability in absorbing changes and development in a sustainable way. The wish of the English governor is to create more sustainable communities able to “stand on their own two feet” and live in our modern society. In London we can also find a particular push to new scientific approaches in urban planning. In this field, the research of a scientific method can contribute to direct public 172
Nonostante la sua reputazione di città vivibile, Londra è conosciuta come la “città ingovernabile” in cui gli interessi privati continuano a prevalere sul processo decisionale democratico. Tuttavia Londra rimane tutt’oggi un modello in tutto il mondo per molti primi cittadini, ciò in parte perchè essa rimane la prima megacity della storia alimentata dal progresso della Rivoluzione Industriale che le permise di formare la prima forma moderna di governo della città. e in parte per la sua continua apertura a nuove politiche e forme di crescita che le hanno fatto guadagnare l’appellativo di Happening City. Essa ha dunque la capacità e i potenziale di assorbire i cambiamenti e la crescita in maniera sostenibile. Il desiderio del governo inglese di creare comunità più sostenibili, comunità “che possono stare sui propri piedi e adattardi alle diverse domande della vita moderna 1” e la spinta verso un’urbanistica basata su prove scientifiche, possono trovare una perfetta sintesi nel caso studio di Londra. Nel campo della progettazione urbana, la ricerca di un metodo scientifico di
create space : create value
“ We realised Space Syntax were light years ahead of everybody else. This scheme will last for 200 years. We needed the best and the best is what we’ve got.” Councillor John Jowers, Colchester Borough Council
“ ............................................................... ........”
Lin Garland, Hampshire County Council
Space has a real and realisable value. To find out how Space Syntax can
“In helping us to think truly spatially, Space Syntax has
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
policies for urban renovation of local systems in a new environmental and social sustainability. From this angle we cannot disregard the new approach to development and strategic planning: Space Syntax. This term indicates a set of theories and techniques able to analyze the spatial configuration: it was originally created by Bill Hillier and his team in the Barlett School of London during the Seventies, to become an instrument for architects in simulating the effects of their plans into the social field. The main idea was that space can be broke down into measurable components and analyzed in compliance with a network of choices; it is then represented as a graph to show the connectivity of these spaces. Over the last few years, thanks to the Complex System Science, this instrument has become refined and now is a scientific basis in planning choices. 174
analisi e intervento, può contribuire ad indirizzare le politiche pubbliche per la rigenerazione urbana e la rivitalizzazione dei sistemi locali alla luce delle aspettative di sostenibilità ambientale e sociale. In questa prospettiva non si può ignorare il contributo che l’ approccio di programmazione e progettazione strategica denominato Space Syntax ha fornito. Il termine comprende una serie di teorie e tecniche per l’analisi della configurazione spaziale originariamente coniato da Bill Hillier e i suoi collaboratori presso la Barlett School di Londra nei tardi anni ’70 come strumento per aiutare gli architetti a simulare gli effetti che la progettazione urbana può avere nella sfera sociale. L’idea principale è che lo spazio può essere scomposto in componenti misurabili ed essere analizzato secondo un network di scelte , rappresentato poi come grafi che indicano la connettività di tali spazi. Negli ultimi anni, grazie all’avanzare della Scienza dei Sistemi Complessi, tale strumento si è sempre più affinato tanto da poter divenire il fondamento scientifico delle scelte progettuali a tutte
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
However we can also see a primigenial idea of the city’s networks in other English theories: we just have to think of Howard’s manifesto on Garden Cities or proposals for a Compact City by Rogers.
175
le scale. Tuttavia l’ipotesi del funzionamento in rete delle città e degli spazi della città, trova dei richiami in altre teorie, più o meno datate, formulate nel territorio inglese. Basti pensare al manifesto di Howard sulle Città Giardino o alle proposte per una Città Compatta di Rogers.
smokeless city cluster 250.000 inhab. 66.000 acres
social city
nal
d ca
gran
central city
country
country
country
y ailwa
pal r
nici ermu
int
social city
nal
al ca
icip rmun
inte
social city country
garden city diagram roads railroads canal underground with roadservices municipal boundaries city central general services 58.000 inhab. 12.000 acres
peripherical | social city specialized services 32.000 inhab. 9.000 acres
library
central park allotments
hosp
ital
e
atr
the
central park
ory
central park
ng rin
g
fact
livi
l
cle
wo
rks
liv
ing
en
gin
ee
oo
sch
ng
cy
livi
y
tor
fac y
y
or fact
dairy farms
large farms
factor
allotments
ward as urban unit central garden boulevards main line road avenue grand avenue railway station
main line link
main centre
local hub route
shuttle route
urban district
hub
node district centre
local route
clear urban edge
light rail express bus
clear urban edge
urban network high density
moderate density boundary centre | node link
city | town centre
20 min central district neighbourhood local urban community urban district
ct
tri
dis
local hub 2m in node in
5m
20 min
walk
s
ink
yl
cit link local district centre
urban boundary
clear urban edge
city | town urban area
clear urban edge
urban linkages > 50.000 25.000-50.000 5.000-10.000 2.000-3.000 link distance
THE LONDON PL AN SPATIAL DEVELOPMENT STRATEGY FOR GREATER LONDON JULY 2011
Mapping London Mappare Londra
Although the London Plan is only a decade old, the debate engendered by this document proves that Londoners understand its importance, and are serious about ensuring it provides a framework for their city to develop in ways that meet their needs and aspirations. The overall strategic plan for London, setting out an integrated economic, environmental, transport and social framework for the development of London over the next 20–25 years, is the document that brings together the geographic and location (although not site specific) aspects of the Mayor’s other strategies. The first London Plan was published in 2004. Since then, two sets of alterations have been made to it, and an updated version, bringing these alterations together, was published in February 2008. The new London Plan, published in July 2011, looks forward to 2031, five years 181
Sebbene il Piano di Londra esista da solo un decennio, il dibattito generato da tale documento prova che i londinesi hanno compreso la sua importanza e che sono persuasai del suo ruolo di garante per uno sviluppo della città in linea con i loro bisogni e le loro aspirazioni. Il piano strategico generale per Londra, che definisce un quadro integrato economico, ambientale, dei trasporti e sociale per lo sviluppo di Londra per i prossimi 20-25 anni è il documento che mette insieme gli aspetti geografici e localizzati (anche se non site-specific) con le altre strategie del Sindaco. Il primo Piano di Londra fu pubblicato nel 2004. Da quella data, vennero elaborate poi due varianti che, unite, hanno dato vita alla versione aggiornata pubblicata nel 2008. Il nuovo Piano di Londra, pubblicato nel luglio 2011, guarda sino al 2031, cinque anni più avanti della versione del 2008. Ovviamente è sempre più difficile dire cosa veramente accadrà in futuro, così come è già molto difficile guardare dietro a ciò che sta accadendo adesso e pensare cosa avverrà nel futuro immediato
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
further than the 2008 version. It is obviously more and more difficult to say what may happen the further forward you look. It can also be hard to think beyond what is happening now and the immediate future (particularly against the background of recent dramatic developments in the global and London economy). Nonetheless the London Plan goes some way towards setting targets for a sustainable urban development. The London Plan is based on the sub-regional structure founded on artificial boundaries which divided the city in Northern, Southern, Eastern, Western and central London. These boundaries have been prepared in consultation with borough councils and offer a closer fit with patterns of working on the ground than previous ones. According to the concentric structure of London, we can also distinguish between Outer London, Inner London and the Central Activity Zone (CAZ). 182
(specialmente se ci si scontra con la realtà drammatica dei recenti sviluppi dell’economia globale e di Londra). Tuttavia il Piano di Londra tenta di definire degli obiettivi per uno sviluppo urbano sostenibile. Il Piano di Londra si basa su una struttura sub-regionale fondata su confini artificiali che suddividono la città in nord, sud, est, ovest e centro. Tali confini derivano dalla consultazione con i consigli comunali e offrono la possibilità di lavorare in maniera più stretta con il territorio. Seguendo la struttura concentrica di Londra, possiamo suddividere la città anche in anello esterno, anello interno e Zona Centrale di Attività (CAZ). L’ anello esterno comprende un’ area vasta ed estremamente diversificata della capitale, che va dai verdi sobborghi residenziali alla periferia industriale. Questa parte di Londra, dove si trova Ilford, vivrà probabilmente una notevole crescita di popolazione nel periodo fino al 2031.
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
Kensington & Chelsea greater london
Hammersmith & Fulham
centre
Enfield
west
Barnet Harrow
Haringey Camden
Brent
Hilingdon
Tower Southwark
Hounslow Richmond
Wandsworth
Kingston
Lambeth
Havering
Newham
Barking
greater london
london’s town centre network
centre
international centre
west
metropolitan centre major centre district centre central activites zone (CAZ)
Outer London
london’s town c
Greenwich Bexley
Lewisham
international centr
metropolitan centr major centre
Merton Sutton
Outer London
Redbridge
Hackney
Ealing
north east south Central Activity Zone Inner London
Waltham Forest
north east south Central Activity Zo Inner London
Croydon
Bromley
district centre
central activites zo
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
Outer London encompasses a large and hugely diverse area of the capital, ranging from the leafy residential suburbs to industrial suburbs. This part of London, where Ilford is located, is likely to experience considerable population growth over the period to 2031. But London is more like a collection of urban villages, a multi-centred city with more local hubs spread across the Boroughs. Behind the organic urban structure, a network of local centres - London’s distinctive town centres with different densities and clusters of public spaces and buildings - is distributed along the city’s radial arteries. This dispersed urban form is punctuated by large green parks and the curved outline of the Thames. The Mayor’s policies set out in the document, will contribute towards a more balanced and genuinely polycentric pattern of development. London’s town centres are a key spatial priority in that issue. A spread of successful town 184
Ma Londra è più simile ad un insieme di villaggi urbani, una città multicentrica con più centri locali distribuite attraverso i Boroughs. Dietro la struttura organica urbana, una rete di centri locali - Londra i caratteristici centri urbani di Londra con diverse densità e cluster di spazi ed edifici pubblici - si articola lungo le arterie radiali della città. Questa forma urbana diffusa è scandita da grandi parchi verdi e dal profilo curvo del Tamigi. Le politiche del Sindaco stabilite nel documento di piano contribuiranno ad un più equilibrato e policentrico pattern di sviluppo. I centri urbani di Londra sono una priorità spaziale in tale questione. Quindi una diffusione di centri urbani di successo in tutta Londra completerà il ruolo della Zona Centrale di Attività e sosterrà tale struttura policentrica. Nell’ anello esterno ed interno di Londra, i centri urbani rimangono i punti più accessibili del sistema di trasporto pubblico e sono anche centri per le comunità. Essi sono luoghi fondamentali per una vasta gamma di attività, tra cui commercio, tempo libero, terziario così come residenza, infrastrutture sociali e
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
strategic reg
20% most deprive
4
38 31
41
preferred industria industrial business
27
PIL/IBP
37 5
opportunity area* 13
35 20 16 10 22 15 36 21 26 39 3 23 32 3018 34 14 11 2 33 29 9 8 7 28 40 17
area for intensifica
43
19
*Opportunity Areas 1 Bexley Riverside 2 Charlton Riverside 1 3 City Fringe 12 4 Colindale/Burnt Oak 5 Cricklewood/Brent Cros 42 6 Croydon 7 Deptford Creek/Greenw 8 Earls Court & West Ken 6 9 Elephant & Castle 10 Euston strategic strategic strategic regeneration regeneration regeneration areasareasareas 11 Greenwich Peninsula 20% most 20%deprived most 20%deprived most LOAPs deprived LOAPsLOAPs 12 Heathrow preferred preferred industrial preferred industrial location industrial location (PIL)location (PIL) (PIL) 13 Ilford industrial industrial business industrial business parkbusiness (IBP) park (IBP) park (IBP) 14 Isle of Dogs PIL/IBPPIL/IBPPIL/IBP 15 Kensal Canalside opportunity opportunity area* opportunity area* area* 16 King’s Cross area for area intensification for area intensification for intensification 17 Lewisham, Catford & 18 London Bridge & Bank 19 London Riverside *Opportunity *Opportunity *Opportunity Areas Areas Areas 20 Lower Lee Valley (inclu 1 Bexley Riverside 1 Bexley 1 Bexley Riverside Riverside 21 Paddington 2 Charlton Riverside 2 Charlton 2 Charlton Riverside Riverside 22 Park Royal/Willesden City Fringe 3 City 3Fringe City 3Fringe 19 London 19 London Riverside 19 London Riverside Riverside 23 Royal Docks and Beck 4 Colindale/Burnt 4 Colindale/Burnt 4 Colindale/Burnt Oak Oak Oak 20 Lower 20 Lower Lee20Valley Lower Lee Valley (including Lee Valley (including Stratford) (including Stratford) Stratford) 24 Southall 5 Cricklewood/Brent 5 Cricklewood/Brent 5 Cricklewood/Brent Cross Cross Cross 21 Paddington 21 Paddington 21 Paddington 6 Croydon 6 Croydon 6 Croydon 22 Park22Royal/Willesden Park22Royal/Willesden Park Royal/Willesden Junction Junction Junction 25 Thamesmead & Abbey for Intensification for Areas Intensification for 7 Deptford 7 Deptford Creek/Greenwich 7 Deptford Creek/Greenwich Creek/Greenwich Riverside Riverside Riverside 23 Royal 23 Docks Royal 23 Docks Royal and Beckton Docks and Beckton and Waterfront Beckton Waterfront WaterfrontAreas Areas 26Intensification Tottenham Court Road 8 Earls8Court Earls8& Court Earls West& Court Kensington West&Kensington West Kensington 24 Southall 24 Southall 24 Southall 34 Canada 34 Canada Water 34 Canada Water Water 27 Upper Lee Valley (inclu 9 Elephant 9 Elephant &9Castle Elephant & Castle & Castle 25 Thamesmead 25 Thamesmead 25 Thamesmead & Abbey & Abbey Wood & Abbey Wood Wood 35 Dalston 35 Dalston 35 Dalston strategic regeneration areas 10 Euston 10 Euston 10 Euston 26Court Tottenham Court Road 26 Tottenham 26 Tottenham Road Court Road 24
20% most deprived LOAPs
25
11 Greenwich 11 Greenwich 11Peninsula Greenwich Peninsula Peninsula 27 Upper 27 Upper Lee27Valley Upper Lee Valley Lee Valley 12 Heathrow 12 Heathrow (including (including Tottenham (including Tottenham Hale) Tottenham Hale) Hale) preferred industrial location (PIL) 12 Heathrow 13 Ilford 13 Ilford 13 Ilford 28 Vauxhall, 28 Vauxhall, 28 Nine Vauxhall, Elms Nine&Elms Nine Battersea &Elms Battersea & Battersea industrial business park (IBP) 14 Isle14 of Isle Dogs 14 of Isle Dogsof Dogs 29 Victoria 29 Victoria 29 Victoria PIL/IBP 15 Kensal 15 Kensal Canalside 15 Kensal Canalside Canalside 30 Waterloo 30 Waterloo 30 Waterloo opportunity area* 16 King’s 16 King’s Cross 16 King’s Cross Cross 31 Wembley 31 Wembley 31 Wembley 17Catford Lewisham, Catford New Cross32 White 17 Lewisham, 17 Lewisham, Catford & New &Cross New&Cross 32 White City32 White City City area for intensification** 18 London Bridge & Bankside 18 London 18 London Bridge Bridge & Bankside & Bankside 33 Woolwich 33 Woolwich 33 Woolwich *Opportunity Areas 1 Bexley Riverside 2 Charlton Riverside 3 City Fringe
Source:Source: Department Source: Department for Department Communities for Communities for Communities and Local and Government Local andGovernment Local Government ONS Lower ONS Lower Super ONS Lower Super OutputOutput Super Area Output Boundaries, Area Boundaries, Area 2007 Boundaries, 2007 2007
36 Farringdon/Smithfield 36 Farringdon/Smithfield 36 Farringdon/Smithfield Source: Department for Comm 37 Haringey 37 Haringey 37 Heartlands/Wood Haringey Heartlands/Wood Heartlands/Wood Green Green Green 38 Harrow 38 Harrow &38 Wealdstone Harrow & Wealdstone & Wealdstone 39 Holborn 39 Holborn 39 Holborn 40 Kidbrooke 40 Kidbrooke 40 Kidbrooke 41 Mill41HillMill East 41HillMill East Hill East 42 South 42 Wimbledon/Colliers South 42 Wimbledon/Colliers South Wimbledon/Colliers Wood Wood Wood 43 West 43Hampstead West 43Hampstead WestInterchange Hampstead Interchange Interchange
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
centres across London will complement the role of the Central Activities Zone and will support the polycentric structure. In outer and inner London, town centres are the most accessible locations on the public transport system and the centres of their communities. They are key locations for a diverse range of activities, including retail, leisure and office space as well as housing, social infrastructure and public open space. They are also key nodes for more effective land use and transport integration, enabling intensification, encouraging walking, cycling and greater use of public transport and fostering social inclusivity. They can also provide key focal points in regeneration policies and initiatives. Opportunity areas are the capital’s major reservoir of brown-field land with a significant capacity to accommodate new housing, commercial and other development linked to existing or potential improvements to public transport accessibility. Typically they can accommodate at least 5,000 jobs or 186
spazio pubblico aperto. Sono anche nodi fondamentali per un uso più efficace del territorio e per un’integrazione di trasporti, consentendone l’intensificazione, incoraggiando il flusso pedonale e ciclabile, oltre che un maggiore utilizzo dei trasporti pubblici e la promozione dell’inclusione sociale. Essi possono anche fornire importanti punti chiave nelle politiche e iniziative di rigenerazione. Le Aree Opportunità sono, per la capitale, un’importante risorsa di brownfield, con una notevole capacità di ospitare nuove residenze, funzioni commerciali e altro possibili sviluppi legati ad un miglioramento, esistente o potenziale, dell’accessibilità dei trasporti pubblici. In genere esse possono ospitare almeno 5.000 posti di lavoro o 2.500 nuove case o una combinazione dei due, insieme ad altre strutture di supporto e alle infrastrutture. Le Aree di Intensificazione sono, invece, centri abitati con una buona accessibilità, esistente o potenziale, di trasporto pubblico in grado di supportare riqualificazioni ad alta densità. Esse hanno una notevole capacità di ospitare nuovi uffici e residenze, ma a un livello inferiore rispetto a quello che può essere
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
london’s potent
international centr
metropolitan centr major centre district centre King’s Cross
Stratford
Bromley by Bow Canary Warf North Greenwicvh Vauxhall Crossharbour Woolwich Battersea Canada Water Elephant & Castel Walworth road
Hackerbridge
london’s potential centre network international centre
metropolitan centre
metropolitan centre
major centre
major centre
district centre
district centre
CAZ frontage
central activites zone (CAZ)
central activites zo
metropolitan centr major centre district centre CAZ frontage
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
2,500 new homes or a combination of the two, along with other supporting facilities and infrastructures. Intensification areas are typically built-up areas with good existing or potential public transport accessibility which can support redevelopment at higher densities. They have significant capacity for new jobs and homes but at a level below that which can be achieved in the opportunity areas. Though deprivation occurs in most boroughs, it remains particularly acute and persistent around the eastern side of central London with significant outliers in the inner parts of west and in north London. Also many of these Opportunity Areas are located in relatively central and eastern areas, and they often overlap Regeneration areas and Strategic Industrial locations, like so most of the town centre. Ilford is one of them and is located on Outer Eastern London. It may be appropriate to designate new town centres, particularly in opportunity areas identified for significant levels of mixed use development including town 188
realizzato nelle Aree Opportunità. Anche se il degrado si verifica nella maggior parte dei Boroughs, rimane particolarmente acuto e persistente in tutta l’area orientale di Londra, con anomalie significative nelle parti interne a ovest e a nord di Londra. Molte delle Aree Opportunità, sono collocate in zone relativamente centrali e orientali e, non a caso, si sovrappongono alle aree di rigenerazione e alle aree industriali strategiche, così come alla maggior parte dei centri urbani. Ilford è uno di essi e si trova nell’anello esterno di Londra Est. Può essere opportuno designare nuovi centri urbani, in particolare nelle Aree Opportunità idonee a livelli significativi di sviluppo di attività ad uso misto, inclusi i servizi locali come vendita al dettaglio o funzioni di svago. Questi nuovi centri sono in grado di offrire luoghi per un nuovo sviluppo sostenibili. I nuovi centri urbani che completano la rete esistente può servire le aree carenti, nonché soddisfare la domanda generata da una nuova crescita. Una vasta gamma di usi aumenterà la vitalità e la sostenibilità dei centri urbani.
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
centre uses such as retail or leisure. These can offer sustainable locations for new development. New town centres that complement the existing network of centres can serve areas of existing deficiency as well as meeting demand generated by new growth. A wide range of uses will enhance the vitality and viability of town centres. There is a clear link between deprivation and housing, in fact London is a very expensive place to live, so the agglomeration of activities in town centres will make them more economically sustainable, attractive for investors and consumers and more resilient to challenges from existing out of centre retail locations. New town centres should also provide a range of civic services and facilities. The current role of town centres should be tested through regular town centre ‘health checks’. This process should ensure that the network is sufficiently flexible to accommodate change in the role of centres and their relationships to one another. 189
C’è uno stretto legame fra le aree di disagio sociale e il problema della residenza e per questo Londra è una città con un costo della vita molto alto. Pertanto l’agglomerazione di attività li renderà economicamente sostenibili, attraenti per gli investitori e i consumatori e più resistenti alle sfide dei centri di commercio esistenti al di fuori si essi. I nuovi centri urbani dovrebbe anche fornire una serie di servizi e strutture civici. Il ruolo attuale dei centri cittadini dovrebbe essere regolarmente testato tramite “controlli di benessere urbano”. Questo processo dovrebbe assicurare che la rete sia sufficientemente flessibile per adeguarsi ai cambiamenti di ruolo dei centri e delle loro reciproche relazioni. Oggi Londra appare come una città giovane e in crescita. Dal 1988 la sua popolazione è cresciuta ogni anno, anche durante la profonda crisi economica dei primi anni 1990. A metà del 2009 è stato stimato che la popolazione di Londra era 7,75 milioni, di cui 3.06 milioni viveva nell’anello interno e nel centro di Londra, mentre 4,69 milioni in quartieri dell’anello esterno. Il motivo è che più persone giovani coppie si sono trasferite in città, portando ad alti livelli la
growth 2006 t 36-54% 18-36% 0-18% -1- 0%
growth 2006 to 2031 36-54% 18-36% 0-18% -1- 0%
population change inner london outer london greater london
wth 2006 to 2031
100
po
inne oute
%
%
2008
grea
50
0
-50
-100
-150 Thousand
% %
1972
1975
1978
1981
1984
1987
1990
1993
1996
1999
2002
2005
2008
employment g 25-47% 15-25% 10-15% 5-10% 2 - 5%
employment growth 2007-2031
7000
25-47% 15-25% 10-15% 5-10% 2 - 5%
6000
5000
4000
3000
employment projections total manufacturing wholesale retail hotels & restaurants health and education business services
mployment growth 2007-2031
25%
15% 10%
- 5%
2031
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0 Thousand
47%
7000
other services
1971
1976
1981
Source: GLA Economics
1986
1991
1996
2001
2006
2011
2016
2021
2026
2031
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
London has today a young and growing population. London’s population has grown every year since 1988, even during the quite severe economic downturn of the early 1990s. At mid-2009 it was estimated that London’s population was 7.75 million. Of these, 3.06 million lived in inner and central London and 4.69 million in outer boroughs. The reason is that more young couple have moved to the city, leading to a strong surplus of births over deaths. The other component of population change is migration. London is an ethnically and culturally diverse city that has become a top global tourist and moving destination. Unless something happens to reverse these now deep-seated trends, London’s population will continue to grow between now and 2031. London’s population will also change in composition. It will continue to be younger than elsewhere in England and Wales. London’s population will also continue to diversify. Black, Asian and other minority ethnic communities are expected to grow strongly as 194
natalità. L’altra componente di cambiamento della popolazione è quello della migrazione. Londra è una città etnicamente e culturalmente diversificata ed è per questo diventata meta globale privilegiata per il turismo e per l’emigrazione. A meno che non avvenga un’inversione di tendenza, la popolazione di Londra continuerà a crescere da qui al 2031. Essa cambierà anche nella composizione, continueranno ad esserci più giovani che nel resto dell’Inghilterra e del Galles, e continuerà a diversificarsi, si prevede una forte crescita della comunità di neri, delle comunità asiatiche e di altre minoranze etniche a causa della crescita naturale e della continua migrazione dall’estero. Entro il 2031, questi gruppi costituiranno la maggioranza della popolazione, in altri sei quartieri di Londra, con Harrow, Redbridge, Tower Hamlets, Ealing, Hounslow e Croydon che si uniranno a Brent e Newham, nei quali essi sono già la maggioranza dal 2001. L’ economia mondiale ha subito drammatici cambiamenti tra 2007-9, che hanno visto una contrazione del credito, fallimenti bancari e una grave recessione dell’economia, con un incremento dei fallimenti di imprese e della
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE L’INGOVERNABILE
a result of natural growth and continued migration from overseas. By 2031, an additional six London boroughs are likely to have a majority of their population from these groups, with Harrow, Redbridge, Tower Hamlets, Ealing, Hounslow and Croydon joining Brent and Newham which have had such majorities since 2001. The world economy experienced dramatic changes between 2007–9, with a credit crunch, bank failures and a severe downturn in the real economy, and with increases in business failures and unemployment. However the 2010 European Cities Monitor ranked London as Europe’s top city business location. The projections are all based upon London experiencing a cyclical recovery following the recent recession, followed by longer term positive job growth thereafter. Without economic growth, the situation would be dire for London. It will be essential to make sure the growing number of Londoners of employment age over the period to 2031 have the range of opportunities they need. 195
disoccupazione. Tuttavia per il 2010 l’European Cities Monitor ha classificato Londra come top-location del mondo degli affari. Le proiezioni si basano tutte sul fatto che Londra registra una ripresa ciclica, dopo la recente recessione, seguita da una crescita occupazionale positiva più lungo termine. Senza crescita economica, la situazione sarebbe disastrosa. Sarà fondamentale, quindi, assicurare al crescente numero di londinesi in età lavorativa nel periodo fino al 2031, la gamma di opportunità di cui hanno bisogno. Sebbene l’economia di Londra abbia dato complessivamente buoni risultati negli ultimi venti anni, non tutti ne hanno beneficiato ed esistono problemi persistenti di povertà e di disagio sociale. La povertà è particolarmente diffusa nelle famiglie con figli a carico, mentre il degrado si concentra anche tra neri, asiatici e minoranze etniche e londinesi disabili. Londra deve essere pronta a giocare il proprio ruolo nella limitazione della portata e dell’impatto dei cambiamenti climatici futuri. Ciò sottolinea l’importanza di garantire che essa dispone di un’infrastruttura fisica adeguata alle
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
Although London’s economy has been generally successful over the past twenty years not everyone has benefited and there are persistent problems of poverty and disadvantage. Poverty is particularly concentrated in households with dependent children while Deprivation is also concentrated among Black, Asian and ethnic minority and disabled Londoners. London has to be ready to play its part in making sure the extent and impacts of future climate change are limited. This highlights the importance of ensuring that London has physical infrastructures adequate for the needs of a growing city, meeting the highest and most modern standards to help us use the city’s resources as efficiently and sustainably as possible. Transport infrastructures will also have a vital part to play in supporting the capital’s success and a good quality of life. The aim is for a self-contained, high-speed orbital public transport system linking particular centres. Only this system would be unlikely to address outer London’s 196
esigenze di una città in crescita, conforme agli standard più alti e più moderni, per incoraggiare l’uso più efficiente e sostenibile possibile delle risorse della città. Le infrastrutture dei trasporti hanno in tal senso un ruolo vitale da svolgere nel sostenere il successo della capitale e una buona qualità della vita. L’ obiettivo è ottenere un sistema di trasporto pubblico circolare ad alta velocità autosufficiente che colleghi centri specifici. Esso soltanto non può rispondere alle esigenze della Londra periferica. Invece, si raccomanda un approccio fatto di “hub e spoke”, le cui reti di trasporto incentrate sui centri urbani formino un network di collegamento per l’ampia area. Viaggiare con i mezzi pubblici deve diventare più appetibile che usare la propria auto. Se lavoratori e visitatori di Londra vengono da lontano, così l’offerta del suo trasporto pubblico non deve iniziare o terminare entro i suoi confini. Migliorare l’accessibilità e la capacità del SEE e non solo, aiuterà Londra a mantenere la sua attrattività di luogo da visitare, per lavorare e fare affari. La mappa che segue mostra la rete di trasporti maggiori che, secondo le strategie del documento di
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
needs. Instead, it recommended a “hub and spoke” approach, with transport networks focusing on town centres and forming a mesh-like network connecting the wider area. Travel by public transport needs to be improved to increase its appeal compared to the car. London’s workers and visitors come from far and wide, so its public transport offer does not have to begin or end at its boundaries. Improving accessibility and capacity within the greater south east of England and beyond will help London maintain its attractiveness as a place to work, visit and do business. The following map sets out a number of the larger transport links which will be improved according to the document’s strategies. The Thames link Upgrade, expected to be completed by 2018, is a significant enhancement of cross-London capacity. Despite the committed investment in London’s Underground and National Rail network (such as Cross-rail and Thames-link), forecast demand shows that crowding and congestion remains a significant issue 198
piano, verrà migliorata. L’ aggiornamento Thameslink, che dovrebbe essere completato entro il 2018, è un miglioramento significativo della capacità di attraversare Londra. Nonostante l’investimento profuso nella rete ferroviaria metropolitana e nazionale di Londra (come la Crossrail e il Thameslink), le previsioni della domanda dimostrano che l’ affollamento e la congestione rimane un problema significativo lungo il corridoio nord-est e sud-ovest passante per il centro di Londra. Per risolvere tale questione, verrà incrementato una nuova linea, comunemente nota come Chelsea-Hackney line (e spesso indicata come Crossrail 2). Sono in via di valutazione le proposte per una seconda linea ad alta velocità per collegare il centro di Londra con Birmingham,in primo luogo come parte di una rete ferroviaria ad alta velocità più ampia e domestica. Anche la qualità e la sicurezza delle strade di Londra dovrebbe essere migliorata per rendere l’attività ciclabile e pedonale più piacevole e un’alternativa sempre più valida all’uso dell’auto privata. Fornendo percorsi sicuri e attraenti
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE Lâ&#x20AC;&#x2122;INGOVERNABILE
public transp
crossrail 1 crossrail 2 thameslink rail pro overground
public transport schemes crossrail 1 crossrail 2 thameslink rail programme overground
OBSERVATIONS
3 | GOVERNING THE UNGOVERNABLE
along the northeast to southwest corridor across central London. To help address this, a route for a new line, commonly known as the Chelsea-Hackney Line (and often referred to as Cross-rail 2) has been safeguarded. Proposals for a second High Speed line to link the centre of London with Birmingham are currently being considered by the Government. Also the quality and safety of London’s street environment should be improved to make the experience of cycling and walking more pleasant and an increasingly viable alternative to the private car. By providing safe and attractive routes, that are easy to navigate, people may be encouraged to cycle and to walk more, which will have health benefits for them and also help tackle climate change. Cycle Super Highways will do this by developing 12 routes within central London, while ‘Legible London’ will be the new pedestrian path- finding system, to support walking journeys around the capital. 200
che siano facili da attraversale, le persone possono essere incoraggiata ad andare in bicicletta o camminare, cosa che avrà benefici sulla propria salute e che aiuterà ad affrontare il cambiamento climatico. Il progetto Cycle Super Highways (Super Autostrade Ciclabili) svilupperà 12 percorsi ciclabili nel centro di Londra, mentre Legible London (Londra leggibile) sarà il nuovo sistema di orientamento pedonale, per promuovere percorsi pedonali intorno alla capitale.
OSSERVAZIONI
3 | GOVERNARE Lâ&#x20AC;&#x2122;INGOVERNABILE
slow mobility Thames Path Lea Valley Jubilee Walk
1
12 11
Jubilee Greenway Capital Ring London Outer Orbit Green Chain
2 3
10
cycle superhighway
planned cycle route
4 9
* indicative routes
5 8 6
7
slow mobility schemes Thames Path Lea Valley Jubilee Walk 12
Jubilee Greenway Capital Ring London Outer Orbital path (LOOP) Green Chain
1
11 2
1 Tottenham to City 2 Ilford to Aldgate ( 3 Barking to Tower 4 Woolwich to Lond 5 Lewisham to Vict 6 Penge to City (be 7 Merton to City (o 8 Wandsworth to W 9 Hounslow to Hyd 10 Park Royal to Hy Strategic Walking 11 West Hendon to 12 Hornsey to City
cycle superhighways 3
10
planned cycle routes* * indicative routes subject to consultation
4 9 slow mobility schemes Thames Path Lea Valley Jubilee Walk
5
8
7 Jubilee GreenwayS trategic Walking Routes Capital Ring London Outer Orbital path (LOOP)
Green Chain cycle superhighways
6
planned cycle routes*
1 Tottenham to City (before 2015) 2 Ilford to Aldgate (summer 2011) 3 Barking to Tower Gateway (open 2010) 4 Woolwich to London Bridge (before 2015) 5 Lewisham to Victoria (before 2015) 6 Penge to City (before 2015) 7 Merton to City (open 2010) 8 Wandsworth to Westminster (summer 2011) 9 Hounslow to Hyde Park Corner (before 2015) 10 Park Royal to Hyde Park Corner (before 2015) 11 West Hendon to Marble Arch (before 2015) 12 Hornsey to City (before 2015)
London - Luton - Bedford Corridor
London - Stansted - Cambridge - Peterborough Corridor
Wood Green Harrow
Romford Ilford
Uxbridge Western Wedge Ealing
Thames Gateway Shepherd Bosh
Hounslow
Kingston
Bromley Croydon Sutton
strategic key diagramm CAZ inner london metropolitan centre opportunity area
strategic keyWabdle diagramm Valley CAZ inner london metropolitan centre opportunity area
strategic key diagramm
area for intensification regeneration area strategic development centre (outer london)
CAZ inner london
sustainable communities growth area regional coordination corridors
metropolitan centre opportunity area
olympic site green belt and metropolitan open land
area for intensification regeneration area strategic development centre (outer london)
regional park opportunities regional park crossrail 1
sustainable communities growth area regional coordination corridors
crossrail 2 thameslink
olympic site
east london line
area for intensification regeneration area strategic development centre (outer london) sustainable communities growth area regional coordination corridors olympic site green belt and metropolitan open land regional park opportunities regional park crossrail 1 crossrail 2 thameslink east london line orbital rail network main airports
Catching the contemporary meaning Cogliere il significato contemporaneo
To summarize London’s developing potential, a key diagram brings together the main components of the spatial strategy of the London Plan outlined above. It shows the emphasis upon growth within the existing London boundary while protecting the Green Belt and open spaces, and with policy and transport linkages in the main development corridors into the surrounding regions. It outlines growth areas of national importance: Thames Gateway and LondonStansted-Cambridge-Peterborough, as well as those of importance to the wider south east: London-Luton-Bedford; Wandsworth- Croydon-Crawley (‘Wandle Valley’) and the Thames Valley/Western Wedge. The CAZ is highlighted together with the Metropolitan town centres which will be crucial to sustainable communities. The other main spatial categories – opportunity areas, areas for intensification, and for regeneration – are also shown in the diagram. The Key Diagram also includes the largest new transport proposals and existing airports. 203
Per concentrare tutto il potenziale di sviluppo di Londra, un diagramma chiave riunisce i principali componenti delle strategie spaziali del Piano di Londra di cui si è parlato. Esso pone l’accento sulla crescita all’interno dei confini esistenti di Londra, proteggendo la Green Belt e gli spazi aperti, e sulle politiche urbane e dei trasporti nei corridoi di sviluppo della regione circostante. La mappa delinea le aree di crescita di importanza nazionale: Thames Gateway e Londra-StanstedCambridge-Peterborough, così come quelle di maggiore importanza per l’area sud-est: Londra-Luton-Bedford; Wandsworth-Croydon-Crawley (Valle Wandle) e la Valle del Tamigi / Wedge occidentale. La Zona Centrale di Attività (CAZ) è evidenziata insieme ai centri urbani metropolitana, i quali saranno fondamentali per incentivare comunità sostenibili. Le altre principali categorie spaziali - le Aree Opportunità, le Aree di Intensificazione, e le aree per la rigenerazione sono riportate schematicamente. Il diagramma fondamentale include anche le maggiori proposte per i nuovi trasporti e i corridoi aeroportuali esistenti.
4|
Connecting people and places Connettere persone e luoghi
Bringing London together Riunire Londra
Transport and its impact on the urban realm can affect people’s quality of life in many ways. Journeys can be comfortable and smooth or slow and unreliable – this has an impact on the quality of people’s daily lives. The effects of pollution and noise can have a significant impact on people’ s health and wellbeing. The mayor of London has decided to deal with the challenges of climate change, focusing among other things, on CO₂ emission generated by the transport system. Since the first London Plan was published, unprecedented numbers of people have switched from their cars to using public transport, walking or cycling. More than 3 million people a day - almost the same number of people who use the entire national rail network - use the London Underground, while more than 5.4 million people use the city’s bus network each day. The number has been growing since the success of Congestion Charge has reduced car use in the city centre by 20 per cent. 209
Il sistema di trasporto e il suo impatto sulla dimensione urbana, possono influire in molti modi sulla qualità della vita delle persone. Gli spostamenti possono essere confortevoli e agevoli o lenti e inaffidabili e ciò ha un impatto sulla qualità della vita quotidiana di ognuno. Così anche gli effetti dell’inquinamento e del rumore possono avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere delle persone. Il sindaco di Londra ha deciso di affrontare le sfide del cambiamento climatico, concentrandosi tra le altre cose, sulle emissioni di CO2 generate dai trasporti. Dal momento che il primo Piano di Londra è stato pubblicato, un numero di persone senza precedenti ha abbandonato l’ auto per i mezzi pubblici,per andare in bici o camminare. Più di 3 milioni di persone al giorno - quasi lo stesso numero di persone che utilizza l’intera rete ferroviaria nazionale - usano la metropolitana di Londra, mentre più di 5.4 milioni di persone utilizzano la rete di autobus della città ogni giorno. Il numero è in crescita dal momento che il successo della tassa Congestion Charge ha ridotto del 20 per cento le auto nel
OBSERVATIONS
4 | CONNECTING PEOPLE AND PLACES
overall CO2 emissions
Transport for London, the Mayor’s transport agency, has identified that the main threats to London’s growth are rising cost pressures due to a prolungated failure to invest in the city’s infrastructure and public services in the wrong context. There is a need to strengthen the role of Outer London town centres in London’s economy. So it is important to improve the accessibility of the transport system and the safety and security of people using it and ensure that journeys are as comfortable as possible. The policies and proposals contribute to this aim by working to improve the existing transport system as well as through enabling the introduction of new schemes and ideas. The Tube was the first metro system in the world; some of its infrastructure dating back to the 1860s. It plays a critical role in getting people around London. After decades of under-investment, the Tube is undergoing a major program
industrial commercial
7
22
ground based transport
33 38 domestic
transport CO2 emissions ground based taxi rail underground 4 4 aviation 11 bus 5 4 23 road freight 210
49 car and motorcycle
centro della città. Nonostante gli ammodernamenti della metro, i miglioramenti del servizio di autobus, lo sviluppo della linea metropolitana scoperta e l’introduzione della carta Oyster, il sovraffollamento e l’inaffidabilità sulle tratte ferroviarie dei pendolari è ancora un problema da affrontare. Transport for London, l’agenzia di trasporti della città, ha affermato che le principali minacce per la crescita di Londra, stanno aumentando le pressioni sui costi, a causa del fallimento prolungato degli investimenti nelle infrastrutture cittadine e dei servizi pubblici nei contesti non idonei. Vi è la necessità di rafforzare il ruolo dei centri urbani della Londra periferica nell’economia londinese. Quindi è importante migliorare l’accessibilità del sistema dei trasporti, la sicurezza delle persone che li utilizzano e garantire che i viaggi siano il più confortevole possibile. Le politiche e le proposte contribuiscono a questo scopo,attraverso un miglioramento del sistema di trasporto esistente, nonché consentendo
OSSERVAZIONI
4 | CONNETTERE PERSONE E LUOGHI
trende and forecast travel demand public transports trips LGV traffic walk & cycle trips OGV traffic Car trips all trips employment
180
population 160
140
120
2031
100
Thousand
80 1993
1998
2003
Source: Crossrail Business Case - July 2011
2008
2013
2018
2023
2028
2031
OBSERVATIONS
4 | CONNECTING PEOPLE AND PLACES
of renewal, rebuilding and refurbishment. There will be as much as 30 per cent more capacity, more stations with step-free access, a fleet of new air-conditioned trains and modern signaling systems. In the longer term, extensions to Tube lines such as the Northern and Bakerloo are envisaged. The bus is the workhorse of London’s transport system, and carries more passengers than any other public transport system. The Mayor proposes to provide passengers with better information about when their next bus is going to arrive and improve the integration of the bus network with other systems. He also plans to introduce a New Bus for London based on the Route-master (the distinctive double-decker bus, which saw continuous service until 2005, and remains on two heritage routes in central London), and ensure that all buses entering the service from 2012 have environmentally friendly engines. London will see some major improvements in rail provision over the next 212
l’introduzione di nuovi schemi e idee. La Tube è stata il primo sistema di metropolitana al mondo; alcune sue parti risalgono addirittura al 1860. Essa svolge un ruolo cruciale nel trasporto delle persone attraverso Londra. Dopo decenni di sottoinvestimenti, è in corso un importante programma di rinnovamento, ricostruzione e ristrutturazione della metropolitana. Si prevede il 30 per cento in più di capacità, più stazioni libere da barriere architettoniche, una flotta di nuovi treni con aria condizionata e con moderni impianti di segnalamento. A lungo termine, sono previste anche estensioni per alcune linee, come la Northern e Bakerloo. L’autobus, cavallo da corsa del sistema dei trasporti di Londra, porta più passeggeri di qualsiasi altro sistema trasporto pubblico londinese. Il Sindaco propone di fornire ai passeggeri una servizio di informazione migliore, orari d’arrivo e tempi di percorrenza, e di potenziare l’integrazione della rete di autobus con gli altri sistemi. Si prevede inoltre l’introduzione di un nuovo modello di bus, ispirati alla Routemaster (il distintivo autobus a due piani in
OSSERVAZIONI
4 | CONNETTERE PERSONE E LUOGHI
20 years. Firstly, Cross-rail will provide a new east-west link across London, enabling 1.5 million people to get to the city within 60 minutes and reducing crowding on the Tube. Meanwhile the Thames-link line will be massively upgraded and provide a better north-south link through central London.
213
servizio continuativo fino al 2005 e attualmente utilizzato su due linee storiche della zona centrale di Londra) e garantire che tutti gli autobus che entreranno prossimamente in servizio siano dotati di motori ecologici. Nei prossimi 20 anni anche la fornitura di servizi ferroviari di Londra subirà dei miglioramenti. In primo luogo, la Crossrail costituirà un nuovo collegamento est-ovest in tutta la città, consentendo a 1.5 milioni di persone di raggiungere qualsiasi punto della città entro 60 minuti e riducendo l’affollamento della metropolitana. Nel frattempo la linea Thameslink sarà massicciamente aggiornata e fornirà un migliore collegamento nord-sud, passando attraverso il centro di Londra.
Cutting infrastructure: Crossrail
Un’infrastruttura di taglio: la Crossrail
The creation of compact, mixed use neighbourhoods, well served by public transport, is critical to London survival as a balanced city. If the city’s growth is to be accommodated in an economically and sustainable way, new developments cannot take place without investment in the necessary transport infrastructure to make it viable. This is why so much effort is being put into lobbying for the Crossrail line. Crossrail is the biggest engineering project in Europe and will connect one important international hub (Heathrow, the world’s busiest airport) to another (Stratford International Rail Station), passing under the centre of London. The scheme will also improve links to airports not only on the Crosrail route for passengers who will need to travel on other connecting rail services. Crossrail will help people travel across London in faster and less crowded trains. It will also provide much-needed additional transport capacity to the East-West 216
La creazione di isolati compatti, ad uso misto e ben serviti dai mezzi pubblici, è fondamentale affinchè Londra sopravviva come una città equilibrata. Se la crescita urbana deve seguire un modello economico e sostenibile, i nuovi interventi non possono trovare realizzazione senza giusti investimenti nelle infrastrutture di trasporto necessarie per renderli attuabili. Questo è il motivo per cui viene profuso tanto impegno nell’opera di convincimento per la costruzione della linea ferroviaria Crossrail. La costruzione della Crossrail è il più grande progetto di ingegneria attualmente presente in Europa e collegherà un importante hub internazionale (Heathrow, l’aeroporto più trafficato del mondo) ad un altro (la stazione ferroviaria internazionale di Stratford), passando sotto il centro di Londra. Il nuovo sistema ferroviario, inoltre, migliorerà i collegamenti anche con gli aeroporti non è presenti sul suo percorso per favorire i passeggeri che dovranno viaggiare su altri servizi ferroviari di collegamento. La Crossrail aiuterà a viaggiare per Londra in modo più rapido e in treni meno
crossrail route station exchange station surface line tunnel portal (tunnel entrance and exit)
Ealing Broadw Taplow
Burnham Slough
extension Reading
Iver
Maidenhead
West Hayes & West Ealing Drayton Harlington
Langley
Southall
Hanwell
Heathrow Airport
route connections map 2017 step-free access from the platform to the street and for interchange platform to platform station which requires the use of steps or escalators step-free access in direction of arrow only surface line tunnel portal (tunnel entrance and exit) connection with National Rail connection with services to airport
Jubilee
District Central
Taplow Maidenhead
Burnham
Slough
Hayes & Harlington Hanwell
Iver Langley
West Drayton
Southall
Heathrow Airport Piccadilly
Central
Ealing Broadway West Ealing
Bond Street
Acton Paddington Main Line Circle
Bakerloo District
Hammersmith & City
T C
Norther Central
Shenfield Brentwood
Liverpool Street
way
Acton Main Line
Farringdon
Ilford Custom House
Canary Wharf
Eurostar DLR
Luton* Gatwick* Thameslink
extension Timelink programme Woolwich
Abbey Wood
1 stop DLR
Jubilee
Hammersmith & City
Metropolitan
Hammersmith & City Circle
District
Overground Whitechapel
Farringdon
Tottenham Court Road
rn
Stratford Whitechapel
Bond Street
Paddington
Chadwell Heath
Maryland
Tottenham Court Rd
Harold Wood Gidea Park Romford
Goodmayes Seven Kings Manor Park Forest Gate
Central
Forest Gate
Stratford Maryland
Manor Park
Liverpool Street
Woolwich
Circle
Metropolitan Northern Central
Hammersmith & City Stansted*
Ilford
Canary Wharf
Custom House
Jubilee Canary Wharf 200m DLR DLR
West India 100m
Goodmayes Seven Kings
Romford
Chadwell Heath
Abbey Wood
Gidea Park
Harold Wood
Shenfield Brentwood
District & Circle Line Roayal Oak Portal
Northern Line
Paddington
Post Office Railway Central Line Service Tunnels
Liverpool Street
Victoria Line Bakerloo Line
Central Line Jubilee Line Bond Street
Hammersmith & City District Line
Northern Line Tottenham Court Road
Central Line Piccadilly Line
Sewer
Pudd Lane
Whitechapel
Hammersmith & City District Line
Sewer Limehouse Link
Blackwa Canary Wharf
OSSERVAZIONI
4 | CONNETTERE PERSONE E LUOGHI
connection, breaking the mono-centric structure of commuters’ travels. It will connect 37 stations and those along the central route of the line at Paddington, Bond Street, Tottenham Court Road, Farringdon, Liverpool Street, Whitechapel and Canary Wharf, will be newly built. The construction of 21km of new twinHammersmith & City bore tunnels under central London, Crossrail, will connect services on the Sewer Great Post Office Railway District Line Northern Line Central Line and North Kent mainlines with central London, slashing Eastern, Great Western Service Tunnels Whitechapel transport network. It is journey times and alleviating congestion on London’s Liverpool Street Cross-rail will be operational in 2018. expected that The following diagrams will summarize some key information about the Crossrail project design, environment and impact. Sewer
Post Office Railway
ding Mill e Portal
all Tunnel
Farringdon
Hammersmith & City District Line
221
Stratford
Maryland
Jubilee Line
Victoria Dock Portal
affollati. Essa fornirà inoltre la capacità di trasporto necessaria, supplementare al collegamento Est-Ovest, rompendo con la struttura monocentrica degli Forest pendolari di. Con essa si collegheranno Manor spostamenti dei 37 stazioni e tra queste, Ilford Gate Park quelle lungo la sezione centrale della linea, quali Paddington, Bond Street, Tottenham Court Road, Farringdon, Liverpool Street, Whitechapel e Canary Wharf, saranno di nuova costruzione. La fabbricazione di 21 km di nuove gallerie a doppia canna sotto il centro di Londra, permetterà alla Crossrail di collegare i servizi delle linee principali delNorth Great Eastern, Great Western e North Custom House Kent, con il centro di Londra, Connaught riducendo iWoolwich tempiPortal di percorrenza e ad alleviando Woolwich Tunnel la congestione sulla rete dei trasporti pubblici. Si prevede che Crossrail sarà operativa a partire dal 2018. Gli schemi seguenti riportano alcune informazioni chiave sul progetto della Crossrail riguardo al design, all’ambiente e all’impatto di tale infrastruttura.
key information about Crossrail project
?
Crossrail is a new railway that will go under the middle of London from the West to the East.
1
Crossrail will cost about ÂŁ15 billion.
project timeline
design an
2001
first proposal
2005
the Crossrail Bill 2005 2
5
Crossrail will help people travel across London more quickly and in less crowded trains.
2009
construction started at Canary Wharf station
2012
It will mean less cars and pollution.
begin digging tunnels
It will be better for tourists and visitors.
(first 2017) Crossrail services start.
It will help businesses stay in London.
2018
It will mean more accessible travel across London. There will be chances for Londoners to get local jobs. It will help businesses and new home building in London.
Some East London politicians saw as an expensive west-to-east commuter. It could primarily benefit City and Docklands businesses and bring much disruption to East London. It would use up much of the remaining rail capacity within the London area. The redevelopment of the area forced the closure of a number of historic music venues In February 2010, Crossrail was accused of bullying residents whose property lay on the Crossrail route into selling for less than the market value
envirome
design and service facts
Design
10 new station
Rolling stock 60 trains 24 trains per hour up to 1.500 passengers
East depot Ilford
West depot Old Oak Common
Ticket
integreted with TfL, National Rail, Oyster card
impact on exemples journey time
32 mins intead 55
Slough to Tottenham Court Rd Heathrow to Leeverpool Street
25 mins intead 35 Ilford to Bond Street
18 mins intead 40
City | Liverpool Street to Abbey Wood
16 mins intead 30 Paddington to Canary Wharf
enviromental facts
Carbon
1.7 million tonnes of CO2 (construction) 70,000 to 225,000 tonnes of CO2 saving (operational)
Material
at least 15% of total material value derives from reused and recycled content and will aim for 20%
Waste
5.6 million m² of clean excavated material will be beneficially reused
OBSERVATIONS
4 | CONNECTING PEOPLE AND PLACES
The highest value of the new infrastructure is that it’s time saving and decreases congestion. The largest time saving aspects for Crossrail users are visible in the boroughs situated along the Crossrail corridor. Residents of all boroughs will benefit from Crossrail, even if not directly themselves as a result of others switching to Crossrail and relieving congestion on their journey. Residents in East London are primarily benefiting from the improved rail system of Great Eastern, which Crossrail provides. Residents in south east London are benefiting from a direct link into central London and not having to travel on overcrowded trains through London Bridge. It leads to a small decrease in highway vehicles across London, with time saving for remaining road users. Residents of Newham & Greenwich are the biggest beneficiaries as a result of direct journey opportunities to central London removing the need to interchange. 224
Il più alto valore della nuova infrastruttura è rappresentato dal minor tempo di percorrenza e dalla minore congestione. Il grande risparmio in termini di tempo sarà visibile nei Boroughs situati lungo il corridoio della Crossrail. I residenti di tutti i Boroughs potranno beneficiare degli effetti della Crossrail, anche se non direttamente, come conseguenza del benessere di cui godranno quelli per cui passerà la Crossrail e come risultante del decongestionamento del traffico. I residenti dell’East London rimangono i maggiori beneficiari a causa del miglioramento che i sistema ferroviario del Great Eastern subirà. I residenti del South East London godranno del collegamento diretto con il centro di Londra, non dovendo più viaggiare su treni sovraffollati che attraversano il London Bridge. Inoltre la Crossrail porterà a una piccola diminuzione dei veicoli autostradali in tutta Londra, con un risparmio di tempo anche per gli altri utenti della strada. Gli abitanti di Newham & Greenwich sono i maggiori beneficiari a seguito
OSSERVAZIONI
4 | CONNETTERE PERSONE E LUOGHI
public transport time savings (destinations) by borough station crossrail line 75 - 90 £m 50 - 75 £m 25 - 50 £m 10 - 25 £m 5 - 10 £m 0 - 5 £m Ilford opportunity area
*As Crossrail enables direct journeys to Central London it is notsurprising to see significant time savings to the Boroughs that are major employment areas in London where transport time benefits are measured by destination.
public transport time savings (origins) by borough station crossrail line 75 - 90 £m 50 - 75 £m 25 - 50 £m 10 - 25 £m 5 - 10 £m 0 - 5 £m Ilford opportunity area
*The largest time savings measured by origin of
Congestion relief (origins) by borough station crossrail line 30 - 40 £m 20 - 30 £m 15 - 20 £m 10 - 15 £m 5 - 10 £m 0 - 5 £m Ilford opportunity area
*Residents in East London are primarily benefiting from the improved rolling stock Crossrail provides compared to Great Eastern. Residents in South East London are benefiting from a direct link into Central London and not having to travel on overcrowded trains through London Bridge .Greenwich and Newham again see the big impact.
Congestion relief (destinations) by borough station crossrail line 30 - 40 £m 20 - 30 £m 15 - 20 £m 10 - 15 £m 5 - 10 £m 0 - 5 £m Ilford opportunity area
*the bulk of the congestion relief savings are found in central London Boroughs, the principal
Watford Edgware
Amersham Moorpark West Ruislip Uxbridge
High Barnet Mill Hill East
Stanmore Harrow & Wealdstore
Cockfosters
Epping
Woodford Finsbury Park
Walthamstow Central
Willesden Rd
South Ruislip
Paddington
North Action
Euston
Ealing Brodway
Hammersmith
Green Park
Earls Court
Victoria
Stratford
Liverpool Street
Oxford
Notting Hill Gate Heathrow
King’s Cross Holborn
Barking Canary Wharf
Charing Cross
Upminster
Backtone
Waterloo London Bridge
Woolwich Arsenale Lewisham
tube and DLR crowding
Richmond Stockwell Wimbledon
Morden
*the crowding situation concerne 2006 dataset
Watford Edgware
Amersham Moorpark West Ruislip Uxbridge
High Barnet Mill Hill East
Stanmore Harrow & Wealdstore
Cockfosters
Epping
Woodford Finsbury Park
Walthamstow Central
Willesden Rd
South Ruislip North Action
Paddington
Ealing Brodway
Oxford
Notting Hill Gate Heathrow
Hammersmith
Euston
Green Park
Earls Court
Victoria
King’s Cross
Stratford
Liverpool Street Holborn Charing Cross
Barking Canary Wharf
London Bridge
Woolwich Arsenale Lewisham
Stockwell
Morden
Backtone
Waterloo
Richmond
Wimbledon
Upminster
crowding difference with Crossrail* >10% 0 - 10% -10 - 0% -10 - -30% > -30%
*the prevision of Crossrail is estimated until 2026
OBSERVATIONS
4 | CONNECTING PEOPLE AND PLACES
Moreover, Crossrail is critical to supporting the growth of the financial and business services sectors in central London and in the Isle of Dogs, where there is market demand for additional development capacity. The employment growth expected over the period covered will further an increase in demand. As Crossrail enables direct journeys to central London it is not surprising to see significant benefits to the Boroughs that are major employment areas in London. The total benefits divided by the number of employees in each borough indicates the extent to which Crossrail will assist employers through faster and easier commuting for their employees. The figures mentioned above are slightly under-estimated as not all employees will use public transport as their means to get to work, so in reality these figures per public transport user may be slightly higher The change in output arises from the pure agglomeration effects of Crossrail, 228
di opportunità di raggiungimento diretto del centro di Londra eliminando la necessità di dover cambiare linea. Inoltre, la Crossrail è fondamentale per sostenere la crescita dei settori dei servizi finanziari e commerciali del centro di Londra e della Isle of Dogs, dove si concentra una crescente domanda di mercato dovuta alla potenziale capacità di sviluppo. La crescita dell’occupazione prevista nel corso del periodo coperto aumenterà ulteriormente la domanda. Poichè la Crossrail consente viaggi diretti, verso centro di Londra, non è sorprendente vedere la convenienza per i Boroughs che sono o saranno le principali aree di lavoro a Londra. I benefici di destinazione totale diviso per il numero dei dipendenti in ogni Borough indica la misura con cui la Crossrail aiuterà i datori di lavoro attraverso spostamenti più rapidi/più facili per i loro dipendenti. I valori di cui sopra sono in leggera sotto-stima poichè non tutti i dipendenti utilizzeranno il trasporto pubblico come mezzo per andare al lavoro. Questi valori per ogni utente del
OSSERVAZIONI
4 | CONNETTERE PERSONE E LUOGHI
Earnings per borough station crossrail line 100 - 150 £m 50 - 100 £m 25 - 50 £m 10 - 25 £m 5 - 10 £m 0 - 5 £m Ilford opportunity area
*90% of output is assumed to filter through to gross wages as earnings. Income Tax, National Insurance and pension contributions have not been deducted. Earnings have been distributed according to where employees live, so although the majority of the gain in output occurs in central London, the majority of earnings will be spent locally by employees.
Earnings per worker station crossrail line 1000 - 1500 £ 500 - 1000 £ 250 - 500 £ 100 - 250 £ 50 - 100 £ 0 - 50 £ Ilford opportunity area
*The above map shows the additional borough
OBSERVATIONS
4 | CONNECTING PEOPLE AND PLACES
Output per job station crossrail line 100 - 150 £ 75 - 100 £ 50 - 75 £ 25 - 50 £ 5 - 25 £ 0-5£ Ilford opportunity area
*The change in output arises from the pure agglomeration effects of Crossrail, which captures the increase in productivity all workers experience from the increase in accessibility resulting. Output represents Gross Value Added, the additional value of output generated by organisations, resulting from employees’ increased productivity. The boroughs which experience the most significant change in accessibility to jobs have the highest change in output per job.
Transport benefits per employer station crossrail line 200 - 275 £s 150 - 200 £s 100 - 150 £s 50 - 100 £s 25 - 50 £s 0 - 25 £s Ilford opportunity area
*The above map shows the total destination benefits divided by the number of employees in
OSSERVAZIONI
4 | CONNETTERE PERSONE E LUOGHI
which captures the increase in productivity all workers experience from the increase in accessibility resulting. Output represents Gross Value Added, the additional value of output generated by organizations, resulting from employees’ increased productivity. The boroughs which experience the most significant change in accessibility to jobs have the highest change in output per job. The following map shows the additional borough earnings divided by the working population within a borough, showing an increase in gross wages for residents, some of which will be spent locally. Earnings have been distributed according to where employees live, so although the majority of the gain in output occurs in central London, the majority of earnings will be spent locally by employees. Total benefits are spread to boroughs not only on the Crossrail route but also 231
trasporto pubblico potrebbero quindi essere più alti. Una variazione della produzione deriverà dagli effetti di agglomerazione prodotti dalla Crossrail, che catturerà l’aumento della produttività di tutti i lavoratori grazie conseguente aumento dell’accessibilità. La produzione rappresenta il PIL, il valore aggiunto della produzione generato da organizzazioni, derivante da una maggiore produttività dei dipendenti. I Boroughs che registrano il cambiamento più significativo in materia di accessibilità ai posti di lavoro potranno avere la più alta variazione dell’output per lavoro. La mappa seguente mostra i guadagni aggiuntivi dei Boroughs in relazione alla popolazione che vi lavora all’interno, con la conseguenza di un aumento dei salari lordi per i residenti, una parte dei quali verrà spesi a livello locale. I guadagni sono stati distribuiti a seconda di dove vivono i dipendenti, quindi anche se la maggior parte del guadagno in uscita avviene nel centro di Londra, la maggior parte dei guadagni sarà speso a livello locale da parte dei lavoratori. Tuttavia i benefici totali sono sparsi ampiamente in tutta la periferia di Londra.
OBSERVATIONS
4 | CONNECTING PEOPLE AND PLACES
widely to outer London. The above maps show transport benefits and earnings distributed according to where public transport users live, which is why the City receives a low value, due to its small population.
232
Le mappe precedenti mostrano i benefici da trasporto e utili distribuiti a seconda di dove gli utenti del trasporto pubblico vivono, motivo per cui la City riceve un valore basso, a causa della sua piccola popolazione.
OSSERVAZIONI
4 | CONNETTERE PERSONE E LUOGHI
Transport benefits per resident station crossrail line 200 - 275 £s 150 - 200 £s 100 - 150 £s 50 - 100 £s 25 - 50 £s 0 - 25 £s Ilford opportunity area
*The above map indicates the extent to which boroughs become more attractive as areas to live in. Benefits are spread to boroughs beyond the Crossrail route. It should be noted that the City’s large benefit is due to having relatively few residents.
Total benefits (transport and earning) station crossrail line 100 - 150 £m 50 - 100 £m 25 - 50 £m 10 - 25 £m 5 - 10 £m 0 - 5 £m Ilford opportunity area
*Total benefits are spread to boroughs not on
Shenfield wood
old Wood
OBSERVATIONS
4 | CONNECTING PEOPLE AND PLACES
c
E Shenfield Brentwood Goodmayes Liverpool Street Seven Kings Gidea Park Romford Tottenham Manor Park Harold Wood Forest Gate Court Rd Ealing Broadway Chadwell Heath Bond Street Maryland West Ealing Acton Ilford Stratford Taplow Burnham West Main Line Whitechapel Custom Slough Iver Drayton Hayes & House Harlington Maidenhead Paddington Farringdon Hanwell Canary Langley Southall Wharf Woolwich Abbey Wood Heathrow Airport
crossrail regional map Existing station New station Surface line Tunnel Portal (tunnel entrance and exit) regeneration area opportunity area Ilford opportunity area
N
S T P r o
I
OSSERVAZIONI
4 | CONNETTERE PERSONE E LUOGHI
By linking all these areas, Crossrail will help reinforce the development of London’s economic and business core. It is also crucial in order to achieve opportunities for regeneration to intensify the area around key interchanging hubs within the Central Activities Zone and to its east and west. Crossrail will make a vital contribution to improving the attractiveness of Opportunity Areas, like the Thames Gateway, the Isle of Dogs or the same Ilford.
235
Mettendo in relazione tutte queste zone, la Crossrail contribuirà a rafforzare lo sviluppo del nucleo economico e commerciale di Londra. Per le opportunità di rigenerazione è anche cruciale l’intensificazione intorno agli hub di interscambio così da collegare la Zona Centrale di Attività (CAZ) con l’est e l’ovest di Londra. A questo proposito la Crossrail darà un contributo fondamentale a migliorare l’attrattività delle Aree opportunità come Thames Gateway, l’Isle of Dogs o Ilford stesso.
Creating new hubs Creare nuovi hub
Available land, transport improvements and investment are driving developments east of the centre along the River Thames. Perhaps the greatest opportunity of all, is presented by the regeneration of the Lower Lea Valley, a narrow street of 600 hectars of low-grade industrial land, on the occasion of the London Olympics. The 2012 Games present a huge transport challenge, with more than 7.7 million tickets available and over 800,000 spectators expected on the busiest days. There will also be around 70,000 competitors, officials and media people needing to get to venues across London. The Government has sponsorized the 2012 Games as the most accessible, inclusive and environmentally friendly games ever. The transport investment to support the London 2012 Olympic and Paralympic Games, will enable continued regeneration and growth as the global hub of Stratford International Rail Station already does. 237
L’abbondanza di terreni disponibili, il miglioramento dei trasporti in corso e gli investimenti stanno guidando gli sviluppi dell’area a est del centro di Londra e di quella lungo il Tamigi. Forse la più grande opportunità di tutti, è rappresentata dalla rigenerazione del Lower Lea Valley, una striscia di 600 ettari di terreno industriale degradato, in occasione delle Olimpiadi di Londra. I Giochi del 2012 costituiscono una grande sfida per trasporti, con oltre 7.7 milioni di biglietti disponibili e oltre 800.000 spettatori attesi dalle giornate più movimentate. Ci saranno anche circa 70.000 concorrenti, funzionari e operatori dei media che hanno bisogno di arrivare a sedi sparse in tutta Londra. Il governo ha sponsorizzato le Olimpiadi del 2012 come i giochi più accessibili, inclusivi e rispettosi dell’ambiente in assoluto. L’investimento a sostegno dei trasporti di Londra 2012 Giochi Olimpici e Paralimpici, permetterà la rigenerazione e la crescita di aree di interscambio globale, come la stazione ferroviaria internazionale di Stratford fa già. In questo senso, la Crossrail svolge un ruolo chiave, perché fornirà un servizio
OBSERVATIONS
4 | CONNECTING PEOPLE AND PLACES
In this sense, the Cross-rail plays a key role, because it will provide a lasting legacy for London, with people using new routes and methods for their journeys. The eastern areas are relatively close to London’s emerging business centre at Canary Wharf and border the new international hub of Stratford. They will benefit from an enhanced accessibility and of an increased attractiveness because of the possibility of networking. Therefore Cross-rail will provide a viable investment opportunity for ambitious developers. All Cross-rail stops have the potential to become an important spoke of the multi-centred urban network, following the Lower Lea Valley’s developing example and putting the local distinctive feature in relation with the global system.
238
duraturo per Londra e per le persone che utilizzeranno nuovi percorsi e modalità di spostamento. Le zone orientali sono relativamente vicino al centro commerciale emergente di Londra a Canary Wharf e costeggiano, appunto il nuovo hub internazionale di Stratford. Essi potranno beneficiare dunque, non solo di un migliore accessibilità, ma anche di una maggiore attrattività dovuta alla possibilità di interscambio. La Crossrail quindi offrirà una valida opportunità di investimento per Developer ambiziosi. Tutte le fermate Crossrail hanno dunque tutto il potenziale per diventare nodi importanti della rete urbana multicentrico, seguendo lo sviluppo della Lower Lea Valley e mettendo le peculiarità locali a sistema con la rete globale.
Reflections Riflessioni
1|
A sense of urbanity Un senso di urbanitĂ
Informal identity Identità informale
An urban feeling depends on characteristics that make the city feel like an entity to which its citizen wants to belong. A strong sense of identification with a city is an important element in the place’s capacity to assent to be governed. If residents feel they are strongly linked to the city, they are more likely to accept changes and interventions on their places. But how important is preserving identity in the life of a city? How much can the identification with places be under control? To answer these questions we should specify that the word “identity” has a double meaning: it denotes something like a brand, a social classification; it also has a connotation of a negotiation between self and circumstances. Both definitions could be used to describe London’s East End status, with a specific urban life and multiple identity at the same time. Although not defined by universally accepted formal boundaries, the East End 245
Il sentimento di urbanità dipende dalle caratteristiche che fanno percepire la città come un entità cui i cittadini vogliono appartenere. Un forte senso di identificazione con una città è un elemento fondamentale per consentire al territorio di essere governato. Se gli abitanti percepiscono come stretto il legame con la propria città, allora è più facile accettare i cambiamenti e gli interventi che vengono fatti su di essa. Ma quanto è importante preservare l’identità nella vita di una città? Quanto è possibile controllare il processo di identificazione con i luoghi? Per rispondere a tali domande, dovremmo prima precisare che la parola “identità” ha un duplice significato: essa denota qualcosa come un marchio, una classificazione sociale, ma indica anche un compromesso tra sè stesso e le circostanze. Entrambe le definizioni, potrebbero essere utilizzate per connotare l’East End di Londra, un area con una precisa vitalità urbana e che conta, al tempo stesso, molteplici identità Sebbene non sia definita da confini universalmente accettati, l’East End
REFLECTIONS
1 | A SENSE OF URBANITY
of London is the area east of the medieval walled City of London and north of the River Thames, limited by the River Lea, containing Whitechapel, Spitalfield, Brick Lane, Hackney con Bethnal Green e Mile End, and more to the east, Rotherhithe, Leyton con Stratford e le Docklands. The use of the term East End in a pejorative sense began in the late 19th century, as the expansion of the population of London led to extreme overcrowding throughout the area and a concentration of poor people and immigrants. But from the 1950s, the East End represented the structural, social and economical changes affecting the UK in a microcosm. As Iain Sinclair describes in his walk around the M25, by the 1960s, the Haggerston/Shoreditch fringe had been infiltrated by the abdicated middle classes (lay-about communards, demi-artists), then by administrators, potential curators, first-rung medicals, single parents who spoke two languages. And again Weltham 246
di Londra è l’area che si estende ad est della cinta medievale della City e a nord del Tamigi, limitata dal fiume Lea e che contiene i quartieri di Whitechapel, Spitalfield, Brick Lane, Hackney con Bethnal Green e Mile End, e spingendoci ancora più ad est, Rotherhithe, Leyton con Stratford e i Docklands. L’uso del termine East End in senso negativo, iniziò nel tardo diciannovesimo secolo, non appena la crescita di popolazione della città di Londra portò ad un sovraffollamento dell’area e alla concentrazione di gente povera e immigrati. Ma a partire dagli anni ’50, l’area della East End è diventata un microcosmo, specchio del processo del cambiamento strutturale, sociale ed economico che interessava il Regno Unito. Come descrive Iain Sinclair nella sua passeggiata attorno alla metropoli, a partire dagli anni ’60, la frangia Haggerston/Shoreditch ha visto l’infiltrarsi della classe media di rinunciatari (Comunardi perdigiorno, semi-artisti), poi della classe di amministratori, potenziali curatori, medici alle prime armi, genitori single bilingue. E ancora Weltham Abbey non era Hackney. Era
RIFLESSIONI
1 | UN SENSO DI URBANITÁ
¹see Iain Sinclair, London Orbital, Penguin Books, 2003, pages 8 and 20
Abbey wasn’t Hackney. It was, to a significant degree, populated by ex-hackney escapers who had tunneled under the wire, at the first sign of the place going to the dogs: when they started selling croissants, jerk chicken and putting up notice advising you that you were walking down a cycle track.¹ Besides the declared prejudice of the author, it is clear that in those years the East End had experienced a changeover. The image drastically changed: from crime, poverty, vice, sexual transgression, drugs, class-conflict and ghetto-estates to a mix of habits, life-style, cultures and souls. Since the 1990s, urban regeneration projects, the last of them being the London Olympics 2012, make the East End an attractive place to live, encouraging a gentrification process. This was an inescapable fact: if in the urban evolution, West belongs to the past, East is all the future of the capital. With rising costs elsewhere in the capital and the availability of brownfield land, 247
¹cfr. Iain Sinclair, London Orbital, Penguin Books, 2003, pagine 8 e 20
significativamente popolata da ex-abitanti di Hackney, che avevano tagliato la corda ai primi segnali del posto che andava in malora: quando iniziarono a vendere croissant, pollo jerk e a mettere segnali che ti avvertivano di camminare su una pista ciclabile.¹ Mettendo da parte i pregiudizi dichiarati dell’autore, appare chiaro che in quegli anni l’East End abbia vissuto una fase di cambiamento. L’immagine era radicalmente cambiata: da crimine, povertà, vizio, trasgressione sessuale, droghe e conflitti di classe ad un mix di usanze, stili di vita, culture e anime . Dagli anni ’90 in poi, i progetti di rigenerazione urbana, ultimo dei quali quello delle Olimpiadi 2012 di Londra, hanno reso l’East End un posto attraente in cui vivere, incoraggiando il processo di gentrification. Ciò era inevitabile: se nell’evoluzione urbana, l’ovest appartiene al passato, il futuro della capitale è tutto ad est. Avendo costi inferiori al resto della città e ampia disponibilità di siti da riqualificare, l’East End è diventata una posto appetibile per gli affari, attraente
REFLECTIONS
1 | A SENSE OF URBANITY
the East End has become a desirable location for business, an attractive place for living and a vibrant site for social activies. The most rappresentative areas in the East End are picturesque and vivid. These areas were the first to be transformed into trendy locations. Between Fish and Chips shops, the old warehouses were transformed in lofts for young freelances which have started a strong trend and prosperity for inner areas. Whitechapel, the Jack the Ripper’s scenography, today hosts one of the most interesting art gallery in London. Spitalfields, well-known in the XVII sec for the silk commerce, today is a big market with vegetables, dresses and antiques. Most profumes and spices can be found in Brick Lane, the Banglatown hosts some typical Bengali restaurants and becomes the nightlife’s core for young people during the night. But the real nightlife is in Shoreditch and Hoxton which are the bohemian 248
per vivere e vibrante per attività sociali. Le aree più rappresentative dell’East End sono molte, tutte a modo loro caratteristiche e pittoresche. Per prime le aree lungo il fiume si sono trasformate in ambienti trendy e alla moda. Tra una moltitudine di negozi di Fish and chips, i vecchi magazzini mercantili sono diventati dei grandi loft, dimora di giovani professionisti che con fare sapiente hanno lanciato le ultime tendenze e una nuova prosperità anche nelle zone più interne. Whitechapel, un tempo tristemente famosa per Jack lo squartatore, oggi vanta una delle più interessanti gallerie d’arte della città. Spitalfields, conosciuta nel ‘600 per il commercio della seta, oggi si circonda di bancarelle inconsuete di vegetali, abbigliamento e oggetti nel famoso Spietalfield Market. I profumi e i sapori più speziati si trovano tutti sulla Brick Lane, la Banglatown, dove lungo tutta la strada si susseguono i ristoranti della cucina bengalese, mentre la sera il quartiere diventa luogo di culto notturno per molti giovani.
?
REFLECTIONS
1 | A SENSE OF URBANITY
symbols of the London’s renovation. Here, a few years ago, come out some of the most interesting artistic trends of the capital. A urban conversion is in Hackney and Bethnal Green too, which are being transformed into commercial and tertiary areas: near the City the finance professionals choose old Victorian houses to be restored and transformed into offices for their businesses. After the economical and cultural renovation of the last decades and Olympics in Stratford, the whole East Area is ready for another big growth which will have reverberations on the entire city.
250
Ma la vera vita notturna è tutta concentrata nel quartiere di Shoreditch, che insieme a quello di Hoxton costituisce l’emblema della rinascita londinese e il nuovo centro bohémien della zona. É qui che pochi anni fa, hanno visto la luce le nuove tendenze artistiche della capitale. La trasformazione urbana è in corso anche a Hackney e a Bethnal Green, che stanno legando il proprio destino ai futuri investimenti del commercio e del terziario: a due passi dalla City, i professionisti della finanza scelgono le vecchie case vittoriane da restaurare e portare a nuova vita per localizzare i propri business. Dopo la rinascita economica e culturale avvenuta nei decenni precedenti, l’arrivo delle Olimpiadi a Stratford, tutto l’est si sta preparando ad accogliere un’ulteriore crescita, che avrà nel lungo termine, ripercussioni sull’equilibrio di tutta la città.
M25
M11
Woodford Broadway Snakes Lane
A406
Manford way
Woodford Bridge
South Woodford
Barkingside
Walthamstow Gants Hill
Wanstead
Newbury Park Chadwell Heath Goodmayes
Seven Kings Ilford
Olympic site
Shoreditch
Barking
east london framework plan
Stratford East Ham
Brick Lane
station crossrail line
east london framework plan mainline railway east london framework plan central line station
crossrail line
station
distict line
DLR major road mainline railway London City airport motorway central line cycle way Greenwich distict line metropolitan centre Times Gateway peninsula DLR major centre bridge (proposed) major road district centre motorway local centre cycle way major watercourse metropolitan centre green belt and metropolitan open land major centre deprived area | brownfield district centre existing community place local centre
crossrail line mainline railway framework plan east london central line distict stationline
east london framework station crossrail line mainline railway central line distict line DLR major road
DLR crossrail line Canary major road mainline railway Wharf motorway central line plan cycle way distict line metropolitan centre DLR major road centre major district centre motorway local cycle centre way major watercourse metropolitan centre
major watercourse green and metropolitan open land major belt centre green belt and metropolitan open land district centre deprived area | brownfield
Spatial Framework La cornice spaziale
A12 A118 Romford
The east London is the spacial frame where we can find the higher number of Opportunity Areas waiting for development. Ilford is one of these. Beside Stratford, it is the second metropolitan center in the East side in the Redbridge’s Borough. Ilford is in a strategic position: exactly on the border of the intersection between the strategic area of Olympics 2012 and the M11 corridor (London StanstedCambridge-Petersborough) This center offers the opportunity to absorb a great part of the expected demographic growth, dispose of the great flux of people in Olympic Games and become a node for the commuters which come from the North-Est. To understand the challenges in this Opportunity-Area we need to zoom out our sight to the East London area and find strengths and weakness of Redbridge and near Boroughs. 273
L’ East London è il contesto spaziale in cui si concentra il maggior numero di Aree Opportunità in attesa di riqualificazione. Di queste fa parte anche l’area di Ilford, in secondo centro metropolitano della zona orientale di Londra dopo Stratford, appartenente Borough di Redbridge. Ilford si trova in una posizione strategica: esattamente al bordo dell’intersezione dell’area strategica che ospiterà le Olimpiadi del 2012 con il corridoio M11 (London Stansted - Cambridge - Petersborough). Tale centro offre dunque l’opportunità di assorbire parte della crescita demografica attesa, smaltire l’afflusso di gente generato dall’evento dei Giochi Olimpici e fungere da interscambio per il flusso di pendolari provenienti dal nord-est della regione. Per cogliere al meglio le sfide poste dall’Area Opportunità in questione, è necessario ampliare la lente alla cornice spaziale dell’ East London e ricercare i punti di forza e debolezza che caratterizzano non solo Redbridge, ma anche i Borough circostanti.
REFLECTIONS
1 | A SENSE OF URBANITY
POSITIVE
NEGATIVE
S
urban centres (district, metropolitan, local)
INTERNAL FACTOR
accessibility (rail, road, air)
EXTERNAL FACTOR
social disadvatages
W
traffic congestion (bus, car)
leafy enviroment closeness of UEL (University of East London)
riqualification projects (London Olympics, Canary Wharf, Thames Gateway)
urban degrade (single-use ghettos)
contaminated industrial land
O
infrastructure projects (Crossrail, Underground and DLR extension, East London Transit, cycleways) brownfield land population growth (natural and new migrations)
social esclusion unreliable transports climate change abandoned industrial land
T
RIFLESSIONI
1 | UN SENSO DI URBANITÁ
The SWOT analysis clarifies all this and highlights the strategic role of Redbridge and Ilford in the whole area. Ilford has a key position to become a vital center of growth thanks to the high level of accessibility (by car, rail or airplane) and the positive influences of the near areas recently developed. Canary Wharf is really close: it is a financial district which continues to grow creating a demand for high quality houses and urban services. The Royal Docklands renovation, recently started, make us presume a synergy between different boroughs. The prevalence of opportunity factors than the risk ones, reveals that Ilford, in this kind of context, can became a global hub where ideas can be exchanged with shops, tertiary offices and cultural infrastructures. The born of this metropolitan center depends on administrators, managers and planners able to strategically operate in the urban environment. 275
L’ analisi SWOT condotta, permette di comprendere il ruolo strategico di Redbridge e di Ilford nell’area vasta. Ilford è perfettamente posizionato per divenire un centro vitale e di crescita grazie all’alto grado di accessibilità, via gomma, ferro e aria, all’influsso positivo delle aree urbane recentemente revitalizzate. Canary Wharf nelle vicinanze è un grande quartiere finanziario di successo, che continua a crescere, creando grande domanda per residenze di alta qualità e servizi. Il progetto di rigenerazione dei Royal Docklands da poco avviato fa presumere una sinergia di intenti tra diverse municipalità. Infine le imminenti Olimpiadi rendono questo un momento ideale per realizzare il potenziale dell’area. La prevalenza di fattori di opportunità su quelli di rischio rivela che Ilford, in tale contesto, può divenire luogo di incontro globale, di scambio di idee e conoscenza e il posto ideale per servizi commerciali, terziari e culturali. Lo sviluppo del centro metropolitano dipende, pertanto, solo dalla capacità di amministratori e progettisti di manovrare strategicamente l’intero ambiente urbano.
The Redbridge vacuum Il vuoto di Redbridge
Differently than other Boroughs, Redbridge has not been engaged into East End’s development process. Here we find a lack of urban quality which does not let us to associate Redbrige with a strong identity. This has happened because between the developments in Hackney, Newham and Tower Hamlets, we find a Gentrification process led by economic values, urban investments, lifestyles and immaterial dimensions. The transformation process in Redbridge and Ilford, needs time to transform the utopy into reality. The issue is to create a strong urban identity: a kind of outcome which is difficulty definable a priori, an urban narration which can not be planned. We can just develop strategic choices to involve this territory into a generation of identity. By Operating in favor of a urban identity we must take account of space forms, social processes, economic and cultural factors: by this way we can extract these 276
Diversamente dagli altri Borough, Redbridge non è ancora stato colpito dalla rivitalizzazione che ha interessato nei decenni passati la East End. Manca una qualità urbana prevalente che permetta di associare Redbridge ad un’identità urbana radicata. Ciò perchè, tra le trasformazioni apparentemente più lente già avvenuta nei Borough di Hackney, Newham e Tower Hamlets, vi è la Gentrification, fortemente determinata da meccanismi di valorizzazione economica, da investimenti in ambito urbano, da stili di vita e dimensioni immateriali. Il processo di trasformazione di Redbridge, e quindi di Ilford, necessita, pertanto, di un tempo più o meno lungo per rendere il cambiamento da potenziale ad attuale. Così, anche la definizione di un’identità urbana è l’esito, indefinibile a priori, di un processo evolutivo nel tempo, di una narrazione urbana che non può pianificarla, anche se è vero che con le scelte strategiche effettuate per un territorio, si induce, nel bene e nel male, una certa identità. Nella considerazione delle identità urbane dobbiamo tenere in considerazione tutta la serie di conformazioni di spazi, di processi sociali, di
RIFLESSIONI
1 | UN SENSO DI URBANITÁ
REFLECTIONS
1 | A SENSE OF URBANITY
typify elements called “urban vocations”. In redbridge we chose to highlights three crucial factors to create a successfull urban vision which can transform Ilford into a new centrality for the East London. The first factor is an environmental one: this Borough presents a great number of green spaces and agricultural farms. The 40% of its territory hosts the Green Belt and Public Parks (regional, districtual and local); an element in favor of a high urban quality. The second factor is an high concentration of young and multicultural population, that represents an immaterial dimension which can give a strong identity to this Borough (as already happened in East End). The young and multicultural communities can spark a new picture of vital and vivid places.
278
fattori economici e culturali intrinseci, che ci permetta di estrapolare quegli elementi fortemente caratterizzati, quelle cosiddette vocazioni urbane. Nel caso di Redbridge, si è scelto di mettere in evidenza tre fattori estremamente rilevanti per la creazione di una visione urbana di successo, che favorisca l’elevazione di Ilford a nuova centralità per la East London. Il primo fattore è di tipo ambientale e riguarda l’abbondanza di spazi verdi e agricoli che caratterizza il Borough. Quasi il 40 per cento della superficie di Redbridge, infatti, è occupata dalla Green Belt e da parchi pubblici di diversa importanza (regionali, distrettuali e locali), elemento che può significativamente favorire un’intensa qualità urbana. Gli altri due fattori, l’alta concentrazione di popolazione giovane e multiculturale, rappresentano la dimensione immateriale che può influire sulla formazione di un’identità sociale, come già accaduto nei Borough della East End. La collettività di giovani e le comunità multiculturali possono innescare un senso di quartiere e un’immagine dei luoghi incredibilmente caratterizzati in senso sociale.
RIFLESSIONI
1 | UN SENSO DI URBANITĂ
The leafy borough
1/3 land is green belt and parks
metropolitan open land green belt regional park district park linear park strategic open space project small open space ward
The young borough
26.6% population under the age of 19
young people (0-19) 26 - 28% 22 - 26% 18 - 22% 14 - 18% ward
The diverse borough
48.1% Black and Minority Ethnic population
BME population 58 - 72% 46 - 58% 34 - 46% 22 - 34% 10 - 22% ward
2|
A sense of community Un senso di comunitĂ
Ilford Town Centre
Il centro urbano di Ilford
lford is a large cosmopolitan town in East London, located 14.6 km northeast of Charing Cross. It was historically a small rural settlement in the county of Essex and its strategic position on the River Roding and the London-Coalchester Road caused it to develop as a coaching town. When Ilford significantly had expanded and increased in population, it became a municipal borough in 1926 and has formed part of Greater London since 1965. It was formerly a borough in its own right, but under UK local government reorganization, it has became the focal point of the new Borough of Redbridge. Ilford of course is synomymous with the photographic company of the same name that was based here for many years. Originally a manufacturer of film, it later branched out into the manufacture of cameras. In 1983 part of the company moved from Ilford to Mobberley, near Knutsford, Cheshire, and the remainder 283
Ilford è un grande centro urbano cosmopolita dell’East London, collocato a 14.6 km a nord est di Charing Cross. Nel passato era solo un piccolo insediamento rurale nella contea dell’Essex e il suo posizionamento strategico, a cavallo del fiume Roding e della strada Londra-Coalchester, è responsabile dello sviluppo sino al ruolo di cittadina-guida. Quando Ilford raggiunse un’ espansione ed una crescita di popolazione significativa, nel 1926, divenne un distretto municipale di Londra e iniziò a far parte della Grande Londra dal 1965. Fino alla riorganizzazione del governo in funzione del localismo, Ilford costituiva un Borough autonomo, solo in seguito divenne il punto focale del nuovo Borough di Redbridge. Ovviamente Ilford è anche sinonimo delle compagnia fotografica che porta lo stesso nome, fondata e che ha avuto sede qui per molti anni. Originariamente la Ilford Film produceva pellicole fotografiche; in seguito passò alla produzione di camere fotografiche. Nel 1983 parte della compagnia venne trasferita a Mobbelrey, vicino a Knutsford, in Cheshire, e si traferì definitivamente nel 1996.
5,6520 ha total size
within Redbridge borough
40% green space and 27% domestic gardens
238,635 people live in Redbrige
6% of them live in Ilford
71,100 young people are aged 0-19
120,695 people
have a minority ethnic background
800 jobs 5,000 homes area capacity
130,000 m2
ilford size by land use
crossrail worksite
domestic garden 36.2% road
21.7%
domestic building
15.6%
non domestic building
9.6%
14,150 inhabitants 17,950 in 2031
430,000 m2 regeneration area
ilford population by ethnic group
asian
54.1%
indian
25.6%
white paki
28.5% 19%
REFLECTIONS
2 | A SENSE OF COMMUNITY
followed in 1996. Ilford covers an area of 85 hectars of the 5620 of the whole Redbridge and the surface of the Opportunity Area is almost 65 per cent - 56 hectars -of Ilford’s total surface. In relation to Ilford Town Centre, the London Plan states that Ilford is both an Opportunity Area and a ‘Metropolitan’ town centre serving outer east London. There is scope to provide at least 5,000 additional homes on development sites in and around the town centre. Comprehensive redevelopment of key sites should reinforce its ‘Metropolitan’ centre role with improvements to the range and quality of the retail offer and build upon its strengths as a new leisure-oriented location to serve the wider area. Longer term development, which could include some office provision as part of a wider mix of town centre uses, will be assisted by improved transport links, particularly Cross-rail 1 and the East London Transit. 286
Ilford occupa un’area di 85 ettari dei 5620 totali di cui consta Redbridge e la superficie dell’Area Opportunità si estende per circa il 65 per cento - 56 ettari della superficie totale di Ilford. In relazione al centro urbano di Ilford, il Piano di Londra stabilisce che Ilford è sia un’Area Opportunità e che un centro urbano “Metropolitano” che serve l’area esterna della East London. Vi è la possibilità di fornire, dentro e intorno al centro urbano, almeno 5.000 abitazioni supplementari sui siti individuati per lo sviluppo. La riqualificazione completa dei siti chiave, dovrebbe rafforzare il suo ruolo di centro Metropolitano, attraverso il miglioramento della gamma e della qualità dell’offerta di servizi commerciali e il consolidamento di punti di forza, quali il nuovo centro per lo svago e il tempo libero, posizionato per servire una zona più ampia. Uno sviluppo più a lungo termine potrebbe includere la creazione di nuovi uffici, come parte di un ampio mix di usi per il centro urbano, e sarà supportato dal potenziamento dei mezzi di trasporto, in particolare la Crossrail e la East London Transit.
RIFLESSIONI
2 | UN SENSO DI COMUNITÁ
The alternative measures adopted to achieves the redevelopment, are embodied in the area’s leafy environment, young population and diversity. While some key information about Ilford is summarized in the following diagrams, the three factors of measurement are better explained in the next paragraphs. The further analysis, combine social and spatial lenses to understand the complexity and potential change of the area.
287
Per ottenere la riqualificazione, i fattori alternativi di valutazione adottati sono rappresentati dagli spazi verdi della zona, dalla popolazione giovane e dalla diversità. Alcune informazioni chiave su Ilford sono riassunte nei diagrammi seguenti, mentre i tre fattori di misura sono meglio spiegati nei paragrafi successivi. Le successive analisi, inoltre, cercano di combinare la lettura sociale e spaziale per comprendere la complessità e il cambiamento potenziale dell’area.
Ilford population
La popolazione di Ilford
Ilford is experiencing a big population growth, becoming increasingly young and diverse. The area has the second highest population density of 88.1 people per hectare, two times that of Redbridge. Ilford has a young age profile as 73 per cent population is below the age of 44 years. Even if in the top ten youngest borough, Redbridge reaches just 6th place, Ilford constitues a specifically strategic area to accomodate the growing student community coming from East London University and Open University. The possibility to attend these universities will increase and will allow students to live in an area where rents are still convenient for them. Demographically, the area is split between the Asian and White populations (accounting for 54.1 per cent and 28.5 per cent of the population respectively). It is also home to growing Indian and Pakistani communities. 290
Ilford sta vivendo una grande crescita della popolazione, che diviene sempre più giovane e diversificata. L’area ha la seconda densità di popolazione più alta, 88.1 abitanti per ettaro, così da essere due volte superiore a quella di tutta Redbridge. Ilford ha un profilo molto giovane come dimostra il fatto che il 73 per cento della popolazione è di età inferiore ai 44 anni. Anche se nella top ten dei quartieri più giovani, Redbridge raggiunge appena il 6° posto, Ilford costituisce un’area strategica per accogliere la comunità di studenti in crescita, proveniente dalla University of East London e dalla Open University, la cui accessibilità verrà incrementata dall’arrivo della Crossrail, permettendo così agli studenti di abitare dove il mercato degli affitti è ancora conveniente. Da un punto di vista demografico, l’area è divisa tra la concentrazione di popolazione asiatica e bianca (pari al 54,1 per cento e al 28,5 per cento, rispettivamente). E ‘anche sede di una comunità di indiani e pakistani in crescita. Escluso Newham, che ospita il più grande gruppo di Minoranza Etnica Nera
ilford
redbrige
london
40
43
36
60
57
64
land use green land other
27
26
73
38
62
74
young population 0-19 19+ 13
7 2
11
1
54 3
12 29
25 3
diverse population white mixed asian black other
2
64
3
72
REFLECTIONS
2 | A SENSE OF COMMUNITY
Other than Newham, which has the highest Black Minority Ethnic Group in London, the percentage of BME population in Ilford, which is nowadays 71% of the population, is likely to increase further, mainly because the south has recorded a high inflow of migrants. The neighbourhood has a comparatively high proportion of residents born outside the UK and the EU and as the Eastern European community grows, it is also important to consider diversity within the White population. There are large differences between the ethnic profile of Ilford, Redbridge, and London. For example, the proportion if the Indian ethnic group in Redbridge is estimated to be more than two times that of London as a whole. The diagrams show the measurement distribution within those three areas. 292
(BME in inglese), è previsto che la percentuale di BME a Ilford, attualmente il 71 per cento della popolazione, crescerà ulteriormente a causa dell’intenso flusso di migrazioni dal sud. Il quartiere ha una relativamente alta proporzione di residenti nati fuori dal Regno Unito e dall’Unione Europea ed, essendo in crescita anche la comunità dell’est Europa, è importante anche considerare la diversità di provenienza della popolazione di bianchi. Ci sono grosse differenze nel il profilo etnico di Ilford, Redbridge e Londra. Ad esempio la proporzio e del gruppo etnico indiano presente a Redbridge è più del doppio di quella nell’intera Londra. I grafici mostrano proprio la variazione dei fattori di misura nei tre contesti. Da un punto di vista sociale, la maggioranza dei residenti pratica e appartiene a una religione. Coerentemente con la distribuzione etnica, Ilford ha la più alta percentuale di comunità musulmane di tutto il Borough (il 31.4%), oltre ad ospitare la terza concentrazione di comunità indù (il 13%) e sikhs (l’11%) di tutto
RIFLESSIONI
2 | UN SENSO DI COMUNITÁ
Socially, the majority of Ilford’s residents belong to and practice a faith. According to the ethnic groups distribution, Ilford has the highest percentage of people who state their religion as Muslim (31.4%) in the Borough. This ward also has the third highest concentration of Hindus (13%) and Sikhs (11%) in Redbridge. Ilford has fairly low levels of poverty and deprivation as compared to other areas in London and the UK. However, evidence shows that deprivation is worsening. Deprivation is more broadly defined as an inability to live a decent life, taking into account factors such as material well being and social exclusion. The Index of Multiple Deprivation measures multiple deprivation at a small area level known as Lower-layer Super Output Areas (LSOA). A LSOA is an area that contains approximately 1500 people. Ilford is one of the most severely income deprived areas in Redbridge. 293
Redbridge. lford ha livelli piuttosto bassi di povertà e di disagio sociale rispetto ad altre aree di Londra e del Regno Unito. Tuttavia, alcuni elementi dimostrano che tale aspetto è in peggioramento. Il disagio sociale può essere considerato come l’incapacità di sostenere un decente livello di vita, tenendo conto di fattori quali l’esclusione, il benessere materiale e sociale. L’indice multiplo di deprivazione misura il disagio sociale a livello di piccola aree conosciute come Aree di Output di Basso Stato (LSOA). Una LSOA contiene circa 1500 persone e, in base alle misurazioni effettuate secondo tali criteri, Ilford è una delle aree più gravemente degradate all’interno di Redbridge.
Ilford needs
Le necessità di Ilford
Despite deprivation, Ilford is a good place to live, with excellent schools and an abundance of parks and green areas. It has a good range of commercial and community facilities and services, excellent public transport and is well located to take advantage of opportunities arising from the Olympics and the wider regeneration of East London proposed in the London Plan. Yet, it also faces the challenges of retail competition from other town centres, of traffic congestion and of maintaining a safe and high quality public realm which people want to use and enjoy. Ilford Town Centre has seen significant transformation in recent years, with a new generation of high density housing on brown-field sites. The challenge will be to maintain momentum, while the residential market for flatted housing stock has declined and the impact of development to date is considered locally. The Opportunity Area has a lower proportion of employment in Banking and 295
Nonostante l’indice di degrado, Ilford è un buon posto in cui vivere, dotato di ottime scuole e di un’ abbondanza di parchi e aree verdi. Il Valentines Park, l’ Uphall Recreation Ground, il South Park e il River Roding Valley sono tutti facilmente raggiungibili a piedi e posti nelle immediate vicinanze del centro. Tuttavia la presenza di spazi verdi aperti è limitata dentro la città perchè, nonostante quasi il 43 per cento del territorio di Ilford sia occupato dal verde, la maggior parte è rappresentato da giardini privati delle residenze. Vi è una buona distribuzione di servizi commerciali e di comunità, anche se tutti di livello locale; il trasporto pubblico, al momento carente, è ben collocato in maniera tale da trarre vantaggio dalle opportunità che creeranno le Olimpiadi e la rigenerazionde dell’ East London. Nelle aree da rigenerare sta già nascendo una nuova generazione di alloggi ad alta densità. Nonostante la continua crescita del numero di residenti, l’ Area Opportunità ha, rispetto a Londra, un basso livello di occupazione, soprattutto nel settore dei servizi finanziari. Ciò è forse dovuto all’alta percentuale di lavoratori domiciliari
REFLECTIONS
2 | A SENSE OF COMMUNITY
Finance than London as a whole. Given that projected job growth within the OA will see the creation of 800 new jobs it is unlikely that the structure of the OA economy will change significantly as a result of development. Therefore, it can be anticipated that the public sector, local level banking and finance and transport and communications will continue to underpin employment. Additional public sector employment can be expected as social and community infrastructure is increased to meet the needs of a rapidly growing town centre employment base. A number of excellent parks and open spaces exist within a reasonable walking distance of the town centre. These include Valentines Park, Uphall Recreation Ground, South Park and the River Roding Valley. Despite nearly 43 per cent of Ilford land is green-space land, the presence of open green space is limited in the city centre, as most of it is domestic gardens. The opportunity exists to improve connections to and between these green296
che sostiene il carattere informale del lavoro tipico delle comunità asiatiche che popolano l’area. Tuttavia fornendo la possibilità dei nuovi 800 posti di lavoro, come indicato nel Piano di Londra, la struttura economica dell’area cambierà notevolmente come diretta conseguenza dello sviluppo, andando ad incrementare l’occupazione nel settore dei servizi finanziari, dei trasporti e delle comunicazioni. Ilford affronta inoltre la sfida posta dalla competizione commerciale e residenziale con altri gli altri centri urbani della rete dell’East London. Esiste, inoltre, l’opportunità di migliorare la connessione tra gli spazi verdi del centro urbano e la possibilità di creare nuove aree pubbliche in modo da incrementare il funzionamento degli spazi aperti esistenti, garantendone sicurezza e qualità, e incoraggiare l’aggregazione sociale. La mancanza di servizi a scala urbana e la dimensione locale di attività non è però adeguata al ruolo di nodo globale che Ilford si appresta a ricoprire. Supportare e promuovere lo sviluppo sostenibile, vuol dire adesso individuare
RIFLESSIONI
2 | UN SENSO DI COMUNITÁ
spaces and the town centre and the chance to create new open spaces in the town centre by enhancing existing poorly functioning areas and supporting social aggregation. The lack of urban scale services and the local dimension of activities is not adequate to the role of the global node that Ilford will embody. The challenge is to support and promote sustainable development by identifying development opportunities to meet the needs of the area and ensuring the provision of community facilities.
297
opportunità di crescita che soddisfino le esigenze locali del territorio ma che assicurino la fornitura di servizi globali per la collettività.
M
Ilford strategies
Le strategie di Ilford
The challenges and opportunities issued by the territory find their application into urban policies of the Action Plan. It is a strategic document made by local authorities and adopted in 2008 which set a frame for growth and regeneration of Ilford (expected in 2017, one year after the Crossrail creation). Among the targets, the main are certainly accessibility and transports. A sustainable development can be possible by supporting improvements in pubblic transports, reducing the traffic, limiting the use of private vehicles, promoting a system of slow mobility (cycle and pedestrian lanes). All of these actions will benefit from the activation of Crossrail which will raise the accessibility level and the competitiveness of this urban node (even into global or local networks). This means that a new railway station will be built and can be an opportunity to transform its area in the gate for Ilford. The second key action is to ensure a balanced soil use by a vivid mix of houses, 300
Le sfide e le opportunità lanciate dal territorio trovano coniugazione nelle politiche urbane del Piano di Azione per l’Area. Si tratta di un documento strategico, redatto dalle autorità locali e adottato nell 2008, che stabilisce un quadro per la crescita e la rigenerazione del centro di Ilford prevista per il 2017, un anno prima dell’arrivo della Crossrail. Tra gli obiettivi proposti, il principale è sicuramente legato al tema dei trasporti e dell’accessibilità. Sostenere una serie di miglioramenti per i mezzi pubblici, ridurre la congestione del traffico limitando l’uso dei veicoli privati e promuovere un sistema di mobilità lenta, tramiti percorsi ciclabili e pedonali, sta alla base dell’auspicato sviluppo sostenibile. Tutte queste azioni beneficieranno dell’arrivo della Crossrail che aumenterà l’accessibilità e competitività del nodo urbano sia nel sistema di reti corte che in quello di reti lunghe. Inoltre ciò comporterà la costruzione di una nuova stazione, uteriore opportunità per trasformare l’area circostante in un’attraente porta d’ingresso al centro di Ilford.
to chigwell
to chadwell heath
to dagenham
to stratford
to barking
land use opportunity area retail transport leisure industrial land major road network railway railway station
main driveway
public buildings
intensification retail
crossrail connection
urban service
intensification housing
public transports
local service
brownfield
slow mobility
residence
green corridor
REFLECTIONS
2 | A SENSE OF COMMUNITY
shops, offices, companies and other functions. A great amount of varied housing solutions (by typology or target user) answer to a need: increase the residential stock of London by offering high quality houses which can be competitive in the rental market of East Side. In addition the success of this operation depends on the density of settlements. Following the model of the compact city we can design high density urban blocks which can benefit by the proximity of workplaces and excellence of pubblic transports. At the same time is fundamental to improve the presence of commercial activities, like shopping malls, in order to avoid a local dimension and upgrade Ilford to a global hub role. Our plan will concentrate on the square of railway station and the pedestrian area from Ilford Lane to Town Hall by extending one of the two market street: the High Road. Then we have to improve sociality occasions and satisfy the community’s needs 304
La seconda priorità è assicurare un uso equilibrato del suolo tramite un mix vivace e integrato di case, negozi, uffici, aziente e altre funzioni. La fornitura di una quantità significativa di residenze di tipologia e utenza variegata deve rispondere alla necessità di miglioramento dello stock abitativo della capitale, offrendo alloggi di alta qualità e competitive nel mercato degli affitti dell’East London. Inoltre il successo dell’operazione dipende dalla densità degli insediamenti. Sul modello della città compatta, si deve pensare ad isolati urbani di altà densità che beneficiano della prossimità dei posti di lavoro grazie ad un eccellente trasporto pubblico. Allo stesso tempo è fondamentale incrementare la presenza di attività commerciali di vasta gamma, evitando la dimensione locale per elevare Ilford al ruolo di hub globale. Gli interventi si concentreranno nella piazza della stazione e nell’area pedonale che va da Ilford Lane alla Town Hall (il municipio di Redbridge) estendendo una delle due strade mercatintili, la High Road. Infine bisogna incoraggiare la socialità e soddisfare le esigenze di tutta la
RIFLESSIONI
2 | UN SENSO DI COMUNITÁ
through specific operations: the extension of the Kenneth More theatre and the creation a new cultural center. By this way a new system of interwoven public spaces, neither inclusive or exclusive, will transform the logic of ‘square’ and ‘closet’ so typical in London. About this, inside the OA, we have located some redevelopment areas where can be built the new residential and tertiary quarters interwoven with the public and green spaces network.
305
collettività tramite interventi di tipo specialistico, volti allo svago e al tempo libero, come l’estensione del teatro Kenneth More e la creazione di un nuovo centro culturale. Così anche attraverso un nuovo sistema di spazi pubblici nè di tipo inclusico nè esclusivo, che siano in grado di rovesciare la logica degli square e dei closet londinesi. A tal proposito sono stati individuati all’interno dell’OA alcuni siti di riqualificazione preposti ad accogliere le nuove espansioni residenziali, i nuovi quartieri della terziarizzazione e la rete di spazi verdi e pubblici.
3|
A sense of space Un senso di spazio
Urban structure
La morfologia urbana
The term urban structure refers to the pattern or arrangement of blocks, streets, buildings, open space and landscape which make up urban areas. It is the interrelationship between all these elements, rather than their particular characteristics, that bond together to make a place. Urban structure does not imply any particular kind of urbanism: it applies equally to the centre and to the suburb, and everything in between; and of course it applies equally to the city, the town and the village. The urban structure provides the foundations for detailed design of the constituent elements. It creates a coherent framework in order to achieve integration, functional efficiency, environmental harmony and a sense of place. The Opportunity Area has an urban structure marked by the massive presence of the typical working class plot. Those block are built according to the typology of the Terrace House, a very common built typology in London and in the whole United Kingdom. 309
Per tessuto urbano si intende il modello o la disposizione di blocchi, strade, edifici, spazi aperti e paesaggio che compone le aree urbane. É l’interrelazione tra tutti questi elementi, piuttosto che dalle loro caratteristiche particolari, che rende l’idea di un luogo. La struttura urbana non implica alcun tipo particolare di urbanistica: essa si applica allo stesso modo al centro e alla periferia, e tutto ciò che tra i due si interpone, e, naturalmente, vale per la città, il paese e il villaggio. Essa fornisce le basi per una progettazione dettagliata degli elementi costitutivi di un’area urbana. Si crea un quadro coerente al fine di ottenere integrazione, funzionalità, armonia ambientale e un senso del luogo. La struttura urbana dell’Area Opportunità è caratterizzata dalla presenza preponderante del tessuto delle Working Class. Si tratta di un isolato definito dalla tipologia delle Terrace House, ampiamente diffuse a Londra e nel Regno Unito.
REFLECTIONS
3 | A SENSE OF SPACE
The map of urban footprint clearly shows the differences between this kind of block and the latest urban structure characterising the center of Ilford. This is longitudinally oriented by a thick row of buildings which marks the commercial street from south to north. The High Road develops from est to west on the horizontal axis and among the large massive buildings built on its edge The Mall stands out. The grain of the remaining blocks lacks in homogeneity and the façade on the vertical and horizontal axis looks solid but the inner side is made up of a soulless alternate of full sand empty spaces. One big empty space, in the south-east area, corresponds with one of the developing sites shown by the urban strategies but it has a residual characterization in opposition to the north and north-west spaces which are parks.
312
Dalla mappa dell’impronta urbana emerge chiaramente il contrasto del tessuto residenziale consolidato con la struttura più recente del centro di Ilford. Esso è delineato in direzione verticale da una spina di edifici densi, caratterizzando così la strada di carattere commerciale che corre da nord a sud. In senso orizzontale è tagliato da un’ulteriore strada mercantile, la High Road che si sviluppa da est ad ovest, sul cui bordo si collocano edifici di larga impronta tra cui spicca il colossale The Mall. I restanti isolati mostrano una grana seppur compatta, poco omogenea in cui il fronte sui due assi, verticali e orizzontali, rimane forte, mentre l’interno si sgretola in un’alternanza di pieni e vuoti poco caratterizzata. Un grande vuoto coincidente con uno dei siti di sviluppo indicati dalle strategie urbane, emerge nell’area sud est, ma rivela un carattere residuale, diversamente dai due vuoti presenti a nord e a nord ovest, i quali costituiscono dei parchi.
the mall
city hall
3 | UN SENSO DI SPAZIO
urban centre
RIFLESSIONI
REFLECTIONS
3 | A SENSE OF SPACE
This place is marked by two main elements: the Roding river on the west side which marks the natural border of the area, and the railway which crosses the whole Ilford. We can claim, then, that the area is characterized on one hand by the tipology of the tterrace House and, on the other, by an emergency structure. At the actual time just the City Hall and the Mall have got a sort of urban relevance among the context, but they don’t reach the peak required from a global centrality.
314
Due elementi segnano distintamente il luogo: il fiume Roding sul lato ovest che funge da confine naturale dell’area e la ferrovia che attraversa invece Ilford in tutta la sua lunghezza. Si può dunque affermare che l’area è caratterizzata da un tessuto consolidato di Terrace da una parte, e da una struttura di emergenze dall’altra. Tali emergenze coincidono solo in parte con le centralità del centro urbano in quanto le uniche ad avere rilevanza non esclusivamente locale sono la City Hall, ovvero il municipio di Redbridge, e il centro commerciale The Exchange Mall. Il ritmo della città non segue dunque quell’alternarsi di picchi e selle che dovrebbe caratterizzare il passaggio dalle aree periferiche a quelle centrali, ma risulta invece costante nell’intorno delle residenze e indefinito nel pieno centro. Allo stato attuale soltanto la City Hall e il The Mall possiedono una rilevanza urbana tra gli edifici del contesto, anche se non raggiungono il picco di intensità richiesto da una centralità globale.
Typology and innovation Tipologia e innovazione
318
The word “typology” refers to the classification of the physical characteristics usually found in buildings and urban places, according to several categories such as the development intensity, the levels of formality and of cultural influence. Some features can become so recognizable for that kind of architectural building, that they can be traced as systematic. Nevertheless the idea of “type” is based on the relationship between building, place and its use, as well. As regards this theme, the priority is given to an analytical approach based more on ideas and concepts rather than on strict rules. Even though the Terrace Houses mark thick block, the resulting urban structure does not match the compact-city criteria since they require an extensive use of the soil. Moreover the modern living model has deeply changed. For this reason the London typology has to be redefined in order to match the needs of the individuals and of the urban environment. Also the urban centre needs a high concentration of density, functions and define flexible open space to face the need of sociality. Con il termine tipologia si indica la classificazione delle caratteristiche fisiche che si trovano comunemente in edifici e luoghi urbani, in relazione a diverse categorie, come intensità di sviluppo, livelli di formalità e di influenza culturale. Alcune caratteristiche evidenti diventano particolarmente riconoscibili per per quel tipo di oggetto architettonico, tanto da poterli estrapolare dal resto e renderli ricorrenti. Ma la nozione di tipo è anche fondamentalmente basata sul carattere e sull’espressione così come sulle relazioni tra tipo di edificio, luogo e uso. La priorità su cui basarsi è quella di un approccio analitico basato su idee e concetti piuttosto che su regole e dogmi. Anche se le Terrace House definiscono isolati densi, la struttura urbana che ne scaturisce non soddisfa il criterio della città compatta poichè richiedono un uso estensivo del suolo. Inoltre il modello moderno dell’abitare e le aspettative di funzioni sono profondamente cambiati, per cui è necessaria una rilettura della tipologia londinese e un riadattamento della stessa alle esigenze dei singoli individui e dell’ambiente urbano. Così per il centro urbano serve raggiungere picco di densità, altezza e funzioni e una dotazione di spazi vuoti definiti e flessibili per rispondere al bisogno di socialità.
Make or brake the urban fabric
Connettere o rompere la struttura urbana
Differently from the proposed strategic plan our approach starts by the preservation of the existing façades that build up the specific image and architectural quality on the High Street Road. For the other areas where is estimated urban growth the operation is gradual functional emptying ready to allow the expansion of new settlements. Considering quality and quantity of urban space, the following diagram shows clearly Ilford remaining compartments based on following parameters: exploration of the soil, the users’ typology, the type of property and the activities’ time From the results emerge that only the mall called “City Hall” and the cultural sector have global relevance for Redbrige, while the other buildings have local importance. With arrival of new network node, Corssrail, will change notably the urban 319
Si propone la demolizione degli edifici, all’interno delle aree interessate dalla riqualificazione, in quantità minore rispetto alle previsioni avanzate dai piani strategici. Si decide, pertanto, di mantenere tutto il fronte principale sulla High Street. L’intenzione è di insistere sulla rilevanza urbana e sulla vocazione commerciale del fronte stesso attraverso la preservazione della qualità architettonica esistente. Differente è l’atteggiamento verso le altre aree di espansione urbana, per queste si prevede un graduale “svuotamento” funzionale atto a consentire lo sviluppo di nuovi insediamenti. Il diagramma di seguito mostra chiaramente i comparti mantenuti. La scelta del mantenimento è basata su una valutazione della qualità e della quantità degli spazi urbani derivante da riflessioni in materia di uso del suolo, tipologia delle utenze, proprietà e dal tempo di attività. Dall’analisi condotta emerge che, solamente la City Hall e la “striscia culturale” hanno valore per Redbridge, mentre la maggioranza degli altri edifici ospita funzioni di quartiere. Questo equilibrio bipolare subirà profonde modifiche
the mall
station
city hall
urban centre
REFLECTIONS 3 | A SENSE OF SPACE
RIFLESSIONI
3 | UN SENSO DI SPAZIO
hierarchy and it will create the base for the new polarization. These conditions will turn Ilford into a global gate toward a new urban reality and will make synergy between the global city and the local one. Thus it is necessary to consider this complex process of mutation in a wide time lapse at least between 2012 and 2025.
323
successivamente all’arrivo della Crossrail, concepita come una nuova centralità globale che diminuirà l’importanza puntuale e ridotta delle preesistenti. Essendo prioritario far si che Ilford divenga la porta di accesso verso la realtà globale urbana, non è possibile limitarsi ad una riconnessone o ad una rottura tra Ilford e la struttura urbana tradizionale. Si propone quindi una doppia strategia di intervento, uno puntuale ed un altro diffuso, da svilupparsi in un arco temporale che parta dal 2012, anno delle Olimpiadi e che termini nel 2025, data limite in cui verranno percepiti i benefici della Crossrail.
1. city hall area
2. cineworld cinemas area
2870,00 m2
n. floor:
3
n. floor:
93% coverd space open space
use
coverd space
7%
open space
collective
propriety
use
area
4
8%
open space
collective
use
1619,90 m2
38%
1000,00 m2
collective
propriety public
private
active time:
3
62%
coverd space
313,60 m2
2619,90 m2
n. floor:
3819,50 m2
propriety public
active time:
3. central library & mu
92%
2670,00 m2 200,00 m2
4132,90 m2
active time:
useum
4. keeneth more theatre area
1640,25 m2
5. the exchange mall & vertical parking all area
56200,00 m2
area
4915,00 m2 n. floor:
n. floor:
3
65%
coverd space open space
use
1074,60 m2
35%
570,00 m2
collective
active time:
96%
coverd space
54000 m2
open space
2200m2
use
propriety public
3
4%
collective
propriety
coverd space open space
use
0% 0 m2
collective
propriety private
active time:
100%
4915,00 m2
private
active time:
6. valentine park area
510000 m2
7. sainsbury supermarket area
7110,00 m2 n. floor:
coverd space open space
0%
0 m2
100% 8500m2
function collective
public
active time:
area
1
54%
coverd space
3810,00 m2
open space
3300,00 m2
use
46%
collective
propriety
8. parking s
coverd space open space
use propriety
private
active time:
active time:
space
9. ilford train station
8550,00 m2 n. floor:
area
1
0% 0 m2
100%
8550,00 m2
collective
620,00 m2 n. floor:
area
1
69%
coverd space
430,00 m2
open space
190,00 m2
use
31%
collective
propriety
10. block house type
n. floor:
active time:
3-4
42%
covered space (single house)
100,00 m2
open space (private yard)
135,00 m2
use
57%
individual
propriety public
private
9500,00 m2
private
active time:
4|
Smallness vs. Bigness Piccolo versus Grande
The Mall as a catalyst
The Mall come catalizzatore
The Exchage Mall is the focus of the puncture intervention. This is a very huge building with whom we have to fight to the architectural and economic point of view. It was built in the 80s and it has 28.770 mq of surface. It is composed by a double entrances one on the commercial street and the other on the station and for this reason it can develop a continuing stream of people. It is a very imposing building and it get imposing and imposing if we make a sort of confrontation with the rest of the urban tissue. It also has an economical importance because it is the only place where we can find multinational companies and multinational trades. It is the only option to the small and local trades but it can turn into the centre for the future and planning regeneration of the city.
331
“The Exchange Mall” rappresenta una forte impronta sul Ilford ed è senz’altro un colosso con cui competere dal punto di vista economico e architettonico e pertanto occorre averne una piena conoscenza. L’edificio è stato costruito negli anni ’80 ha una rilevante posizione strategica nel incrocio tra due strade commerciali, costituito da un doppio ingresso l’uno verso stazione, l’altro verso la High Road. Ponendossi come edificio-colosso rappresenta un complesso architettonicamente invasivo e fagocitante soprattutto se confrontato con il tessuto limitrofo ma il suo successo deriva dall’essere un forte attrattore economico ed uno strumento di ricchezza questo perché, ospitando grandi multinazionali, riesce ad essere l’unica alternativa possibile ai servizi di prossimità. Può essere però concepito come punto catalizzatore da cui far partire un’opera di rigenerazione urbana.
In Parasite we trust
Crediamo nel Parassita
¹see Sara Marini in Architettura Parassita, Strategie di riciclaggio per la città, Quod Libet Studio, Ascoli Piceno, 2009
“Parassitaria è la logica dell’umano allorché lo si confronti con la riproducibilità immediata di qualsiasi sistema: eccentrica e squilibrata, abusiva e insufficiente, esteriore e interna, partecipe e distaccata”.¹ The rapid globalizzation launch unregular density witch nowdays sets the consturctions limits. The porposal of nowdays suggests an action of riposition, architectural alternative practise, called parasite witch use edificated organism like a base for the new structure. The concept of intruder related by approach of the new architectonical bodies, from one side appear like informal practice, from other presents new solution for revaluation of the urban development. The parasites trigger strong reflection respecting the context: their elements are applied on the urban footprint like default critique of urban space and public services and represents transformation of the urban space. They are called
¹cfr. Sara Marini in Architettura Parassita, Strategie di riciclaggio per la città, Quod Libet Studio, Ascoli Piceno, 2009
“Parassitaria è la logica dell’umano allorché lo si confronti con la riproducibilità immediata di qualsiasi sistema: eccentrica e squilibrata, abusiva e insufficiente, esteriore e interna, partecipe e distaccata”.¹ La rapida globalizzazione ha dato l’avvio ad una edificazione densa non regolarizzata che al giorno d’oggi ha impostato dei limiti sulla costruzione. La contemporaneità propone attraverso l’azione del riposizionamento, una pratica architettonica alternativa, chiamata parassitaria che usa organismi architettonici edificati come base per le nuove strutture. Il concetto di intruso legato al concetto dei nuovi corpi architettonici, da un lato emerge come pratiche informali, dall’altro si presenta come nuova soluzione di riattivazione della crescita urbana. Il parassita innesca una forte riflessione rispetto al contesto: gli elementi parassitari si applicano spesso nel disegno urbano come critica della mancanza dei spazi e servizi pubblici e rappresentano un luogo di trasformazione dei scenari. Si chiamano edifici parassitari quando si creano un legame forte con edificio “ospite”, creando dipendenza spaziale e non necessariamente funzionale.
334
RIFLESSIONI
4 | PICCOLO VERSUS GRANDE
parasite buildings when is created strong connection with the existing building, forming spatial dependence and not functional. The parasites generate paradox: if necessary condition to be parasite is colonization of existing building, they reactivate the space where they situated, making new urban scene and becoming responsible for social mutation, having the role of communication mechanism. If the parasite condition can be represented in relation to an exsiting organism called “host”, the differente typologies are defended respect the relation between the parasite and host building. When we are speaking about ectoparasite for the exterior intervention and endoparasite for interior one. The parasite architecture can be possibility to launch urban regeneration. The parasite answers to the needs of the new society in fast transformation, 337
Si dà luogo alla costruzione di un paradosso: sebbene la condizione necessaria per il presentarsi di elementi parassitari sia la colonizzazione di un organismo esistente, essi riattivano i luoghi in cui si posizionano, creando nuovi scenari e divenendo responsabili dei processi di modificazione della società, ponendosi come tramite nei meccanismi di comunicazione. Premesso che la condizione parassitaria può presentarsi solo rispetto ad un organismo preesistente, che diventa l’ospite, le differenti tipologie si definiscono a partire dal rapporto che si instaura tra l’oggetto parassita e il suo ospite appunto. Parliamo quindi di ectoparassitari, per gli interventi che lavorano dall’esterno ed endoparassitari nel caso in cui agiscano dall’interno. Parlando di architettura parassitaria dobbiamo immaginarci un’architettura che riesca ad essere la miccia per rendere possibile un progetto di rigenerazione urbana. Risponde infatti alle esigenze di una nuova società in veloce trasformazione, agisce su cadaveri architettonici rianimandoli e funzionalizzandoli. É, in quest’ottica, che un intervento puntuale che si avvalga della tecnica parassitaria
REFLECTIONS
4 | SMALLNESS VS BIGNESS
acting on the urban monsters with the process of reanimation making them functional. In this optical scanning the punctual action can be wrap up with parasite method witch become action to rivalutate Ilford center. Looking at arrival of Crossrail like advantage, parasite situated on The Mall can make trasfomr the urban space in the space of comodation for permanet users , bring attention to the urban transformation triggered the stakeholder for investments and give the trust to the new urbanization with is up to come.
338
può essere il motore della rivitalizzazione del centro di Ilford. Sfruttando infatti l’arrivo della crossrail il parassita, “aggrappato” all’edificio conosciuto con il nome di The Mall, può tramutarsi in luogo di accoglienza e pernottamento per i viaggiatori attirando nel frattempo un’attenzione crescente sui processi di trasformazione urbana da esso tesso innescati richiamando, in ultima istanza, stakeholder disponibili ad investire e a riporre la propria fiducia in un grande processo di miglioramento urbano.
Telegram from Nowhere
Testi di McKenzie Wark, Saskia Sassen, Manuel Castells
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ullamcorper suscipit lobortis nisl ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis autem vel eum iriure dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et accumsan et iusto odio dignissim qui blandit praesent luptatum zzril delenit augue duis dolore te feugait nulla facilisi. Nam liber tempor cum soluta nobis eleifend option congue nihil imperdiet doming id quod mazim placerat
caratteristiche socio-economiche, quali distribuzione di servizi e diversità della popolazione, per comprendere le potenzialità interne del futuro Hub londinese. Il rapporto tra componenti spaziali ed esigenze funzionali, è il punto di partenza per l’intervento strategico sull’area opportunità in questione concepito in vista della futura fermata della linea infrastrutturale ad alta velocità. Attraverso una rielaborazione della tipologia residenziale delle Working Class e un’ibridazione dei servizi, l’intervento progettuale può generare nuove forme di qualità urbana capaci di coniugare corridoi globali e gerarchie locali.
Activate the big picture
Accendere il quadro generale
At the beginning we propose a puncture intervention to continue with a disperse one. First of all we have to remember the importance of the creation of a new crossrail station used as gate from and for Ilford. This new station embodies the connexion between the local reality and the global one and it is a necessary element to realise the new urban and social devices , to think about the new flows, the new users and at the end to find a solution for the new needs. Obviously our project has a particular sensibility for the existing context and for the nature of the area. Also if now we can find a stronger homogeneity in the way of thinking the habitations there are some particular differences between the European way to conceive architectural elements and the british one. To solve this problem we create a sort of mix to preserve the traditional elements 341
Dopo l’intervento puntuale si rende possibile un intervento diffuso. Per quest’ultimo occorre tenere a mente l’importanza derivante da una nuova stazione della Crossrail come ponte da e per Ilford. Essa diventa il simbolo dell’incontro tra la dimensione locale e quella globale, passaggio obbligato e indispensabile per realizzare delle nuove strategie particolari inserite in una cornice generale, per pensare a nuovi flussi, a nuove utenze e quindi trovare una risposta a nuove esigenze. Ovviamente l’intervento deve tenere conto del contesto globale e della precisa caratterizzazione del luogo. Nonostante oggi esista una maggior omogeneità tra gli stili di vita in Europa, alcuni elementi riguardanti la dimensione abitativa e sociale rimangono legati alla sola cultura inglese e pertanto lontani dalle norme continentali. Per cercare di creare un melange tra questi due elementi si è scelto di prendere i caratteri autoctoni e di “ibridarli” con le nuove necessità introdotte dalla rete di cui Ilford diventerà parte integrante per ottenere un nuovo isolato urbano
REFLECTIONS
4 | SMALLNESS VS BIGNESS
and combine them with the new needs make from the new users of the city. The result is a new urban block that keeps the traditional nature and turns it over to increase the importance of Ilford.
che prenda in considerazione i caratteri del vecchio rovesciandoli consentendo l’elevazione di questa realtà urbana da centro di attività locali a città con servizi superiori.
the mall
station
city hall
4 | PICCOLO VERSUS GRANDE
urban centre
RIFLESSIONI
2012
olympics as a global catalyst
status
olympics influence crossrail work in progress
strategy
puncture intervent
action
colonization
reaction
temporary centrality
P
the mall as an opportunity
2018
status post olympics crossrail arrival strategy
empting intervent
action
reconnection
reaction
complex density
horizontality as local facilities
working class as wide spread
2025 status strategy
crossrail effects ilford gateway centre
action
polarization
reaction
hybrid cluster
garden as a necessity
disperse intervent
vertical living as a preference
ilford as a future centrality
P
temorary parasite
parking as a colonized space
verticality as global services
complex density sinergy as polar intervention
urban space as a collector
hybrid cluster transport as a magnet
Interventions Interventi
1|
A vision for Ilford
Una suggestione per Ilford
Sewing on Ricucire
Right now we have to focus our attention on a new concept: the horizontal tissue. We propose to level off the existing part in order to uniform the horizontal city without obstructing the possible development off all the OA. We imagine the same level of density all along the commercial streets and a lighter one on the fairest sides to preserve the slow rhythm of the residential zones. In the central part we propose to put some other important and high buildings to compete in terms of relevance and dimension with The Mall. These new buildings have to show, by using a particular and good thinking architectural language, the functions that they contain. We want to preserve the big and open space in front of these new buildings to create with it a sort of connexion by exploiting a green corridor.
353
Arrivati a questo punto l’attenzione deve essere focalizzata sul concetto di maglia orizzontale. Si opera un’azione di livellamento sull’esistente per uniformare la città orizzontale senza per questo ostacolare il possibile sviluppo dell’intera OA. Si immagina una prosecuzione del livello di densità nelle vie commerciali che scemi in una maggior disgregazione verso i bordi riprendendo il ritmo più lento delle aree residenziali. Nell’area centrale, l’edificio The Mall competerà con altre emergenze architettoniche che faranno trasparire, attraverso il linguaggio architettonico, il carattere specialistico delle funzioni ospitate. Si preserva e si insiste sul grande spazio aperto antistante sfruttandolo per creare una concreta connessione che si innesti sul corridoio verde previsto dal progetto.
INTERVENTIONS
1 | A VISION FOR ILFORD
INTERVENTI
1 | UNA SUGGESTIONE PER ILFORD
Improvvisation at the core Improvvisazione nel cuore
372
Ilford’s centre changes its air. The typical spatial hierarchy is completed upset and the open blocks become the heart of new urban experiences addressed to the society and more suitable for a vertical city based on the high quality services. Although we planed a space of development for the cultural strip, we focused our attention only on Ilford’s gate that means on the block in front of the station where we forecast an enlargement of the theatre by reconnection the existing part. Our project, that insists on Ilford’s heart, wants to realise a connection between the horizontal city and the vertical one, that means that we want to create a net between the present city based on a small system of services and the new vertical city that is the city of the strong and major services. The public spaces offer the possibility of realizing this connection. For this reason the centre of the new block is open and it has both a public and private nature. The typical rhythm street-house-garden-house-street doesn’t exist any more and the existent city becomes the base for the new net which links the vertical and the horizontal city and where the gradual changing of functions becomes real. Il centro di Ilford muta il suo aspetto. La tipica gerarchia spaziale viene rovesciata, gli isolati ampi ed aperti diventano responsabili di nuove esperienze urbane maggiormente indirizzate alla società e più adatti ad una città verticale. Nonostante si sia lasciato un spazio per la possibile prosecuzione della striscia della cultura, si focalizza l’attenzione solamente sulla porta di ingresso al centro di Ilford, ovvero , l’isolato che affaccia sulla stazione, prevedendo un’espansione per il teatro ed una ricucitura con l’esistente. L’intervento, che si concentra nel cuore urbano di Ilford, si esplica attraverso l’incontro tra la città orizzontale, dei servizi minori, e quella verticale, delle funzioni superiori, attraverso spazi per la collettività. Per questo preciso motivo si è scelto di lasciare il centro del nuovo isolato aperto, esso ospita infatti sia funzioni pubbliche sia funzioni private. Non esiste più , in questo modo, la scansione tipica strada-casa- giardino e giardino-casa-strada in quanto la città esistente diventa sia la base su cui tessere un “riammagliamento” con la città verticale sia il terreno di sperimentazione per l’anelata ibridazione delle funzioni.
hybrid cluster
the graft
the plinth
public reverse
urban centre
2|
Make it happen Farlo accadere
site plan | 1:1000
Public reverse
Inversione pubblica
The internal space of the block opens itself to the city by becoming a public space. Instead of replicate the traditional rhythm made up of: street-public, house-private, garden-private we decide to duplicate the public space, by mirroring it inside the block and by drawing a net of paths and islands. By the alternation of some formal and informal realities we create, at the same time, a defined and flexible space which can be exploited for different and new uses: the islands are either extension of the building’s function or open spaces for public green and local facilities.
377
Si auspica un’inversione della gerarchia dei vuoti ed è così che lo spazio interno dell’isolato si apre e alla scala urbana diventando pubblico. Invece della solita scansione strada- pubblico, residenza- privato, giardino- privato si duplica lo spazio pubblico, specchiandolo anche all’interno dell’isolato e strutturandolo su un sistema di percorsi e di isole. Questa inversione nella concezione degli spazi porta ad un’alternanza di realtà dal carattere formale e informale definendo da una parte, lo spazio ma lasciandolo, dall’altra, libero ad usi diversi e flessibile ai cambiamenti. A volte queste isole interne si configurano come propaggini funzionali degli stessi edifici, altre volte sono spazi aperti pubblici altre ancora ospitano funzioni locali e di presidio.
The Plinth Il plinto
The new ground floor of the new block is an high plinth. It contains the public and semi public services offering to Ilford a real mixité. The height of the platform derives from the existent skyline instead the functions are totally independent. We try to create an functional hybrid and so we can find a spa in an hotel or a newspaper library in an office. The parts of the structure which contains the functions go after the plinth’s limits to create some visual movements on the façade, this game of volumes has different declinations, sometimes it is limited, as for example in the block c*, other times is more extreme as in the block y* where it occupied all the height of the building.
379
La base dell’isolato diventa un plinto all’altezza delle città esistente. Questa piattaforma ospita le attività pubbliche e semi pubbliche assicurando ad Ilford una mixité di servizi. Il podio viene concepito e successivamente progettato a partire dall’altezza e dalla morfologia dello skyline esistente ma, nonostante il gioco di altezze, si è cercato di assicurare una commistione funzionale albergandovi funzioni non nettamente indipendenti ed isolate. Così, per esempio, l’hotel ha un centro estetico, gli uffici ospitano un’emeroteca...Inoltre i volumi ospitanti le funzioni hanno un preciso ruolo nell’otica della composizione architettonica e per questo a volte strabordano oltre il plinto creando un’interazione variabile a livello dell’interfaccia, questo gioco di volumetrie può essere limitato, come nel blocco c*, o estremo, arrivando a prendere tutta l’altezza dell’innesto come nel blocco y*.
ground floor plan
The Interface L’interfaccia
The high platform is not a casual element because it is the symbol of the will of grafting most important functions in the block. For set the global dimension into the local one we use an extreme intervention. We create a new kind of open space: therooftop that turns into a semi public space with two different functions: to screen the stream from the streets and to mix the other flows with the resident one. It is a very important and exceptional level because we can find here the prolongation of the functions that arrive from the lower levels, the common services and some excellent houses. This is possible because the platforms is the new ground floor of the entire block that means that is accessible from the people who come from the levels of the street and the other who arrive from the higher levels. According to the different users of this new ground floor we put on the interface some functions with a big echo and a large and controlled accessibility 381
Il podio non è un elemento causale, ma esprime chiaramente l’intento di elevare le parti ospitanti funzioni di rango superiore. Architettonicamente si agisce inserendo in questo tessuto urbano dei volumi definibili “fuori scala” per sottolineare con ancora più forza la volontà di innestare l’interazionalità in una scala locale. Si crea un nuovo tipo di spazio aperto: il lastrico solare il quale diventa uno spazio semi pubblico che filtra i flussi provenienti dalla strada e mescolandoli con i flussi prettamente residenziali. E’ lo stesso podio che ha in se un carattere eccezionale perché vi si trovano ospitate le funzioni che salgono dai livelli sottostanti, i servizi condivisi dal settore residenziale e le abitazioni . Tutto ciò è possibile perchè questo piano rialzato diventa il nuovo pianoterra dell’isolato cioè il piano fruibile dagli utenti che vengono da sotto (dalla strada) e da sopra (dalla residenza) pertanto, considerati profili di utenza diversi, si collocano sull’interfaccia spazi funzionali con accessibilità allargata ma, allo stesso tempo, selezionata. Troviamo per esempio funzioni collettive come una lavanderia, un’ agenzia viaggi, delle
interface floor plan
INTERVENTI
1 | UNA SUGGESTIONE PER ILFORD
this is the reason why we can find a travel agency, a laundry and special houses turned into offices and ateliers. The particular of this floor is that it is like a real ground floor for its public nature but at the same time it is protected from the flows.
383
residenze speciali come case ufficio o case studio atelier. Diventa il piano piĂš appetibile per la sua natura pubblica ereditata da un normale piano terra alla quale si aggiunge la possibilitĂ di filtrare i flussi.
The Graft L’innesto
trasversal section
The residential part grafts itself in vertical on the plinth. We thought about different typologies of houses according to the different uses but the most common is block house because it is the most requested by the real estate. We make some adjustments to the normal shape in order to create a fully accessible space also for the house workers. The demand of life in vertical is satisfied by using a revisited terrace, for example in the block y* we can find some independent houses with the own garden at the entrance on the principal interface and on the top there are some duplex designed as penthouses. The houses on the border of the block are bigger and with a privileged view can change into offices.
385
Sul plinto si innesta in verticale il corpo delle residenze. Queste ultime sono state concepite secondo diverse tipologie in base agli utenti. La casa blocco è sicuramente la più diffusa in quanto la più richiesta dal mercato immobiliare la stessa a cui sono state però apportate delle variazioni per renderla appetibile anche per gli home workers. L’esigenza del vivere in verticale è soddisfatta attraverso una rivisitazione delle terrace tipiche degli interventi residenziali londinesi. Per esempio nel blocco y*, troviamo case indipendenti con il proprio giardino e l’ingresso sull’interfaccia principale mentre sul colmo troviamo dei duplex concepiti come attici invece le case-limite, cioè quelle collocate ai bordi dei blocchi, che possono variare in ufficio/studio sono più grandi e hanno una vista privilegiata.
longitudinal section
Hybrid feelings Sensazioni ibride
Even if we know the difference among the horizontal city and the vertical one you can find a strong separation In our project is impossible to find a strong separation between the concepts of horizontal city and vertical one even if we know the differences. The horizontal one is coming out and it gets mixed up with the vertical part. The public field begins to mix itself with the private one from the level of the rooftop. In this case the lack of hierarchy doesn’t mean caos or confusion but the first creation of new possibilities for future contaminations.
386
Sebbene sia diverso il concetto alla base della città orizzontale e verticale, nel progetto, non vi è una separazione netta. La città orizzontale fuoriesce, occupa e si mescola con quella verticale, la dimensioni pubblica e privata si mescolano liberamente e si interfacciano a partire dal lastrico solare. Non esiste una netta gerarchia degli spazi a causa di un diverso modo di concepire lo spazio privato e di relazionarlo con il pubblico, ma questa mancanza deve essere letta nell’ottica della rete come catalizzatore per la creazione di nuove possibilità per future contaminazioni ed espansioni inaspettate.
c block* a-a section
a b
housing congress center
c
housing
c
luxury store
d
service
e
coworking newspaper library
food experience
start up shop
work
d
restourant beauty beauty
roomsr congress restourant relax&lounge
food experience
e
ooms congress
shop f
shop
f
a b
semipublic space private space *commuters dominance
c-c section
terrace
start up shop
coworking newspaper library
f-f section
playground py g roomsr rooms beauty
food experience
garden
e-e section
foyer y
terrace
ooms relax&lounge
shop
shop
d-d section
housing
food experience
housing start up shop
foyer
foyer
hotel room wellness hall
housing japan thai france terrace italy turkey africa china india take away
housing
b-b section
hotel rooms wellness beauty
playground
e
a-a section
screening events cocktail/exhibition events
screening workshop cafè
ff
c
b-b section dd
e
i blocks*
b
c a
workshop bar
a
work local services
b
d-d section
start up bank
post
e-e section
start up
health health bank
shop
f-f section
public space
health health pharmacy
hall
hall
c-c section
multipurpose space
pharmacy
* informal dominance
a-a section b
c
y block*
d
housing
aa
kitchen
gym
sports camp
gym sport bar
private space * young dominance
b-b section
common rooms
rooms
gardentmultifunctional
semipublic space
c-c section
d-d section
study rooms
eracce
common rooms
d
shop
start up consulting shop
hall
c
student house work
housing
multifunctional sports camp gym sport bar
b
housing
rooms
common room study room common room
teracce
kitchen
laundry
start up
hall
shop shop
consulting shop
users
temporary
permanent
mixed
use
score housing
6
5 informal market 3 commercial 4
7
pubblic space and green areas museum
1 restaurant 4 start up 3 consulting management 1
4 accomodation 3 event space 4 performance space 4 co-working 2 student space 3
1 administration 2 multicultural space 4
INTERVENTIONS
1 | A VISION FOR ILFORD
INTERVENTI
1 | UNA SUGGESTIONE PER ILFORD
INTERVENTIONS
1 | A VISION FOR ILFORD
INTERVENTI
1 | UNA SUGGESTIONE PER ILFORD
elevations
Readings Letture
City and Enviroment Città e Territorio
R. Koolhaas, S. Boeri, S. Kwinter, D. Fabricius, H. U. Obrist, N. Taz, Mutations, Actar, Barcellona, 2000 A. Petrillo, Villaggi, città, megalopoli, Carocci, Roma, 2006 A. Petrillo, La città perduta, Dedalo, Bari, 2000 P. J. Taylor, Cities within the space of flows. Theses for a materialist under standing of the external relation of the cities in P. J. Taylor, B. Derudder, P. Saey, F. Witlox, Cities in globalisation, practices, polices and theories, Routledge, Abingdon, New York, 2006
Politic and society Politica e società
401
Z. Bauman, Modernità Liquida, Laterza, Bari, 2002 Z. Bauman, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano, 2008 M. Castells, J. Borja, La città globale, De Agostini , Venezia, 2004 M. Castells, La nascita della società in rete, Università Bocconi, Milano, 2008 M. Castells, La città delle reti, Marsilio, Venezia, 2004 M. Castells, La questione urbana, Marsilio, Padova, 1974
Economy Economia
Z. Bauman, Dentro la globalizzazione, Laterza, Bari, 2001 S. Sassen, Le città nell’economia globale, Il Mulino, Bologna, 1997 S. Sassen, La città globale: New York, London, Tokyo, Princton University Press, Princton N. J., 1991
Urban strategies Strategie urbane
AA.VV. Megacities, OIO Publishers, Rotterdam, 2010 R. Burdett e D. Suddjic, The Endless city, Phaidon; Neuauflage, 2010 R. Burdett e D. Suddjic, Living in the endless city, PHAIDON PRESS LIMITED, 2011 K. Christiaanse, The city as loft KCAP/ASTOC, Monograph Exibition, 2003 KCAP Architects & Planners, Situation, NAi Publishers, Rotterdam, 2006 B. Hillier, Space and spatiality: what the built environment needs from social theory, in Building Research & Information 36 (3), Routledge, 2008 X. de Geyter, After the sprawl, NAi Publishers/Rotterdam & deSingel International Arts Centre, Antwerp, 2002 S. Marini, Architettura Parassita, Quod libet, Ascoli Piceno, 2009 S. Read, J. Rosemann, J. van Eldijk, Future city, Routledge, 2005
403
Netsurfings Navigazioni
http://www.london.gov.uk/ http://www.ucl.ac.uk/dpu http://www.redbridge.gov.uk/ http://www.ons.gov.uk/ons/index.html http://lsecities.net/ http://megacities.nl/ http://www.megacitiesproject.org/ http://urbanizedfilm.com/ http://www.spacesyntax.com/ http://u-tt.arch.ethz.ch/classes/fall-2011/urbanism-i/
407
Credits Crediti
Photo Credits in alphabetic order Crediti fotografici in ordine alfabetico
BBC: 256-257 Bing maps: 272-272; 323-324 Terence Chang: 62-62 Flickr.com: 230; 239; 240-243; 248-253; 255 Google: 278; 292; 299-301; 314; 316-317 Krucker and Bates Studio Design TUM: 118 Living the Endless City: 30-31 Korteknie Sthlmacher Architekten: 319-320 Claudia Sinatra: 6; 9; 10; 18; 22-23; 34-35; 37; 76; 82; 84; 111; 135; 150-151; 153; 194; 203; 222; 237; 238; 246-247; 254; 336; 238-255 Robeta Sinatra: 135; 183; 190-191; 225 This is England Poster: 244-245
411
Appendix A Appendice A
New dictionary of contemporary age Nuovo dizionario della contemporaneità
Gross Domestic Product (GDP): the sum of the market value of goods and services produced in an economy, such as a metropolitan area, country, or the world. Gross Value Added or (GVA): the difference between an industry’s gross output and its intermediary purchases, domestic or imported. Output: is the quantity of goods or services produced in a given time period, by a firm, industry, or country, whether consumed or used for further production. Employment: the number of people who performed any work at all in the reference period, for pay or in-kind, or who were temporarily absent from a job for such reasons as illness, maternity or parental leave, holiday, training, or industrial dispute. Income: per capita GDP for an economy. It is not personal income or household income, and does not reflect the distribution of income distribution, but proxies the average standard of living in an area. Population: the number of residents of a metropolitan area or country. Mega-City: are a series of anything between 10 and 50 cities and towns physically separated but functionally networked,clustered around one or more larger central cities, and drawing enormous economic strength from a new functional division of labour. (Hall, Pain 2006) City Regions: as been in use since about by urbanists, economists and urban plannersare metropolitan area and hinterland which has a shared and formal administrative government.; it denotes a city, conurbation or urban zone with multiple administrative districts, but sharing resources like a central business district, labour market and transport network, such that it functions as a single unit.
415
APPENDIX A
NEW DICTIONARY OF CONTEMPORARY AGE
Foreign Direct Investment (FDI): refers to the net inflows of investment to acquire a lasting management interest (10 percent or more of voting stock) It is the sum of equity capital, other long-term capital, and short-term capital as shown the balance of payment. It usually involves participation in management, joint-venture, tranfer of technology and expertise. There are two types of FDI: inward foreign direct investment and outward foreign direct investment, resulting in a net FDI inflow (positive or negative) and “stock of foreign direct investment”, which is the cumulative number for a given period. Direct investment excludes investment through purchase of shares. FDI is one example of international factor movements. Footprint: refers to the image of urban plan ground which indicates edificated area. 416
Human Development Index (HDI): the way of measuring development by combining indicators of life expectancy, educational attainment and income into a composite human development index. Gross National Income (GNI): the GNI consists of: the personal consumption expenditures, the gross private investment, the government consumption expenditures, the net income from assets abroad (net income receipts), and the gross exports of goods and services, after deducting two components: the gross imports of goods and services, and the indirect business taxes. Complex system: is a highly structured system, which shows structure with variations (N. Goldenfeld and Kadanoff) Population Density: is a measurement of population per unit area or unit volume. It is frequently applied to living organisms, and particularly to humans. City-ness: is a generic process as well, linking different cities with each other beyond their hinterlands;it is a non-local process, generating horizontal rather than unequal relations between cities by means of a mutual exchange of goods, capital, people.
APPENDICE A
NUOVO DIZIONARIO DELLA CONTEMPORANEITÁ
Town-ness: is a generic process that links central places to their hinterlands through the offering of central goods and services; town-ness operates on a local scale in bounded territories (the hinterlands), and generates vertical relations between central places and their service areas (a hierarchy). Globalizazion: refers to the process or processes of international integration. Urbanization: is the physical growth of urban areas as a result of rural migration and even suburban concentration into cities, particularly the very largest ones. Americanization: is a term for the influence the United States has on the culture of other countries, such as their popular culture, cuisine, technology, business practices, or political techniques. Urban Economy: is broadly the economic study of urban areas; as such, it involves using the tools of economics to analyze urban issues such as crime, education, public transit, housing, and local government finance. Mobility: is the possibility to change position in any kind of network. Gentrification: refer to the changes that result when wealthier people (“gentry”) acquire or rent property in low income and working class communities. Network: visible and unvisible connection of social political, economical, infrastructural changes; can be realized onthe different urban scale with different heararcy. Public Space: is a social space that is generally open and accessible. Governance: is the act of governing. It relates to decisions that define expectations, grant power, or verify performance. It consists of either a separate process or part ofmanagement or leadership processes. These processes and systems are typically administered by a government. Sustainability: is the capacity of keeping a balance between needs and resources, thus granting a neutral impact on a wider system and the ability to endure.
417
Appendix B Appendice B
APPENDIX B
SPECIAL THANKS
APPENDICE B
RINGRAZIAMENTI SPECIALI | ZAHVALNICA
Special thanks
Ringraziamenti speciali | Zahvalnica
Al nostro caro Relatore, che ci ha sempre riempito di stimoli, aperto nuove visioni, fatto scoprire nuovi interessi, acceso grandi passioni e guidato in un percorso di profonda crescita intellettuale. Ai pranzi in giardino e alla birra dopo le sette. A tutti i coinquilini Anna, Patrizia, Simone e Julia, Lucia, Sara perchè gli architetti in tesi sono insopportabili. Al supporto d’ascolto Anna e Julia. Al Comitato Feste Lorenzon-Tonon e alle leccornìe che ci hanno preparato. Al Terremoto che ha cambiato tutto. Alle notti in Facoltà e alla strada Carlo Mayr-Giuoco del Pallone-MontebelloVoltaletto a orari improponibili. Ai figli della Magnolia che ci hanno trasmesso tante energie e Dai Dai Dai. Agli amici cinesi, Claudio, Gian, Laura, Lilia, Lolli, Sofia, e Nemo, senza le cui 18 ore lavorative non saremmo arrivate a scrivere questa pagina. E a Ferrara, amata e odiata, ma sempre bella con i nostri amici. C. Alle mie piccoli grandi donne, chè l’inchiostro non riuscirà mai a descrivere cosa sono per me. A P. che invisibilmente e irrazionalmente mi spinge a scontrarmi con il mondo e a raggiungere certe mete. Ai miei compagni di quotidianità, temporanei, duraturi, passati e attuali. Alla mia frangia tedesca, che ogni tanto mi restituisce un po’ d’interiorità. Alle persone che non saanno di essere ringraziate, anche se in realtà le penso. E al Weltschmerz, che forse è ciò che mi ha portato fino a qui. A. U znak mog odrastanja, sazrijevanja I buducih koraka, mami I tati, U znak najblizeg prijatelja I pravih vrijednosti, Saski, U znak mog djetinjstva I toplih osmjeha, Bakama I Dedi, U znak mojih studentskih dana, Gianu U znak mojih djevojacih snova, Ferrari…..
APPENDIX B
PROJECT SHEETS
APPENDICE B
TAVOLE DI PROGETTO
Project sheets
Tavole di progetto
00 ABSTRACT 01 URBANIZATION OF THE WORLD 02 MEGACITIES METABOLISM 03 EUROPE OF CITY REGIONS 04 SOUTH EAST ENGLAND DNA 05 KEY LONDON 06 SPATIAL FRAMEWORK 07 STRATEGIES 08 HYBRID CLUSTER: THE PLINTH 09 HYBRID CLUSTER: THE INTERFACE 10 HYBRID CLUSTER: THE GRAFT 11 VERTICAL LIVING 12 HYBRID FEELING