Quale estratto dal capitolo XVIII ("Il dolce dir niente"), viene riprodotta la tabella 7x10 che riassume lo studio linguistico di Marco Marchi e Piero Morosini intitolato "Prontuario di frasi a tutti gli usi per riempire il vuoto di nulla" (pp. 184-185), pubblicato per la prima volta sul "Corriere della Sera" del 14 maggio 1981 a pagina 29. Basta scegliere a caso una voce per colonna: un soggetto dalla prima, un verbo dalla seconda, un complemento oggetto dalla terza e così via, fino a completare una frase. Saltando a casaccio tra varie righe si potranno comporre fino a 10 milioni di frasi (dieci alla settima), tutte sintatticamente corrette e semanticamente vuote. Sulla base di questo studio del linguaggio burocratico si è sviluppato un analogo lavoro sul linguaggio dell'astronomia (vedi Bernardini - Valusso, 1995), e sono stati ideati programmi informatici utili non solo ai professionisti della comunicazione ma anche ai comici appassionati di nonsense.