Cous Cous Fest 2011 - Official Magazine

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XIV INTERNATIONAL FESTIVAL OF CULTURAL INTEGRATION OFFICIAL MAGAZINE

COOKING PEACE

USCOUS MAKE CTOWAR NO



I NG K O O C EACE P

UNIONE EUROPEA FESR FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE

INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO

REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO DIPARTIMENTO DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI DIPARTIMENTO DEGLI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI PER L’AGRICOLTURA ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE COMANDO CORPO FORESTALE FONDO REGIONALE PER LA MONTAGNA

XIV INTERNATIONAL FESTIVAL OF CULTURAL INTEGRATION

SAN VITO LO CAPO

20.25 SEPT 2011

DIPARTIMENTO REGIONALE AZIENDA REGIONALE FORESTE DEMANIALI

make cous cous not war   www.couscousfest.it

MEDITERRANEI 31 SAPORI NELL’APPUNTAMENTO DI CONAD

MEDITERRANEAN FLAVORS AT THE CONAD SESSION

PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI

COMUNE DI SAN VITO LO CAPO

ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO DI SAN VITO LO CAPO

MAIN SPONSOR

SAN VITO LO CAPO 2 SAN SI CUCINA LA PACE  VITO LO CAPO COOKING PEACE

LOMBARDO 3 RAFFAELE DANIELE TRANCHIDA GIROLAMO TURANO MATTEO RIZZO

COUS 10 COUS TANTI GRANELLI PER DIRE PACE

COUS-COUS: A MULTITUDE OF GRANULES FOR PEACE

E PALESTINA 12 ISRAELE LA PACE SCOPPIA A TAVOLA OFFICIAL SPONSOR

ISRAEL AND PALESTINE PEACE BREAKS OUT AT THE TABLE

A VOI 14 ECCO LA SEMOLA DEL MONDO PRESENTING YOU WITH THE WORLD’S SEMOLINA

OFFICIAL WINE

VETTORE UFFICIALE

MEDIA PARTNER

SI RINGRAZIA

Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

SUPPORTER

16 ITHEPARTECIPANTI CONTESTANT GIURIA TECNICA 20 LA TECHNICAL PANEL 22 LETHERICETTE RECIPES VILLAGE 24 EXPO PIATTO 26 UN QUARANTA RICETTE ONE DISH FORTY RECIPES LABORATORI 30 IGASTRONOMICI GASTRONOMIC LABORATORIES

EMOZIONI DELLE 32 LEELECTROLUX EXPERIENCE THE EXCITING ELECTROLUX EXPERIENCE

ZERO 34 MIGLIO LA PROVINCIA DI TRAPANI E’ SERVITA

MIGLIO ZERO THE PROVINCE OF TRAPANI IS SERVED

CHEF NATALE GIUNTA 35 LO NEL SAN PELLEGRINO COOKING SHOW CHEF NATALE GIUNTA AT THE SAN PELLEGRINO COOKING SHOW

COUS COUS BIOLOGICO 38 ILORGANIC COUSCOUS VINI EMILIANI 39 IDELLE SABBIE EMILIAN WINES FROM THE SANDS

40 PROGRAMMA/PROGRAMME DA PENSARE 44 BUONO A LEZIONE CON GUSTO GOOD TO THINK LEARNING WITH TASTE

LE COUSCOUS 46 CAFE’ COUS COUS FEST... 47 ILINCOUSCOUS LIBRO FEST... THE BOOK

48 ABBANDONATEVI ALLE EMOZIONI LET YOURSELF GO VIAGGIO 52 TRAPANI, IN UNA PROVINCIA RICCA DI EMOZIONI TRAPANI: VOYAGE THROUGH AN ENCHANTING PROVINCE

62 COUSCOUS LIVE SHOW CONSULENZA ARTISTICA DIREZIONE ARTISTICA NUCCIO LA FERLITA IDEAZIONE, ORGANIZZAZIONE, COMUNICAZIONE INTEGRATA, P.R., UFFICIO STAMPA E SPONSORING

WWW.FEEDBACK.IT

Ha contribuito alla realizzazione di questa rivista: (ideazione e progettazione grafica, redazione testi e impaginazione) Foto per gentile concessione di Nadia Ceriani e Luca Savettiere. It contributed to the production of this magazine: (creation, graphic design, editing and layout) Photos by Nadia Ceriani and Luca Savettiere.


Rai, vi condurranno per mano attraverso un viaggio gastronomico tra culture, e due giurie, una tecnica internazionale, guidata dal giornalista Paolo Marchi, e una popolare eleggeranno un vincitore. Tanti i momenti di approfondimento, dalle Electrolux Experience che vedono protagonisti grandi talenti della cucina, chef emergenti e grandi pasticcieri a Café le Cous Cous, il talk show che ospita artisti, autori, comici e attori, raccontati da Vladimir Luxuria. Dopo avere provato ad assaggiare le 40 ricette di cous cous al villaggio gastronomico, la sera abbandonatevi al ritmo dei concerti sotto le stelle. Dal sound di pura energia dei Subsonica ai grandi successi di Alex Britti, fino all’anima folk e irlandese dei Modena City Ramblers. Quest’anno i fuochi d’artificio illumineranno il cielo di San Vito Lo Capo e la musica dei dj-set vi farà ballare tutta la notte. Buon divertimento!

Tante tonalità e sfumature quante sono le culture che si incontrano a San Vito Lo Capo. Per formare, attorno alla tavola, la parola pace. È la magia del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale. La 14\esima edizione della rassegna torna a San Vito Lo Capo dal 20 al 25 settembre. Su un promontorio d’eccezionale bellezza, proteso verso il Mediterraneo, si svolge una festa di sapori, suoni e popoli. Una festa di pace. È infatti Cooking peace lo slogan di questa edizione. Qui, a San Vito Lo Capo, si lavora per la pace, si cucina la pace, si lancia un messaggio di pace, oggi sempre più attuale. Incontri, degustazioni, concerti e appassionanti sfide di cucina tra chef di nove paesi si susseguono in un programma succulento, sia per il palato che per la mente. La semola del mondo colora la gara gastronomica internazionale dove Fede&Tinto di Decanter, su Radio2

SAN VITO LO CAPO SI CUCINA LA PACE  Sei giorni di emozioni, ritmo, gusto e colori.

SAN VITO LO CAPO: COOKING PEACE  Six days of excitement, rhythm, flavors and colors.

As many tones and shades as there are cultures gathered together at San Vito Lo Capo. To make the word peace at the dining table. This is the magic of the Couscous Fest, the international festival of cultural integration. In its 14th year, the event returns to San Vito Lo Capo from September 20 to 25. Held on an exceptionally beautiful promontory reaching out into the Mediterranean, it’s a celebration of flavors, sounds, and peoples. A festival of peace. And in fact, Cooking

COOKING PEACE

Peace is the slogan for this year’s event. Here, in San Vito Lo Capo, people are working for peace, cooking for peace, launching an increasingly important message of peace. Meetings, tastings, concerts and exciting cooking competitions among chefs from nine different countries are part of a delicious program to nourish both body and mind. The world’s semolina enlivens the international gastronomic event, where Fede&Tinto of Decanter, on Radio2 Rai, will lead you in a gastronomic voyage through cultures, and two panels of judges, one an international technical panel headed by journalist Paolo Marchi, and the othr a people’s panel, will select a winner. There

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will be many opportunities for discussion, from the Electrolux Experience gastronomic laboratory, which features great cooking talents, emerging chefs and great pastry cooks, to the Café Le Couscous, the talk show that hosts artists, authors, comedians and actors, led by Vladimir Luxuria. After sampling the 40 couscous recipes at the gastronomic village, surrender to the rhythm of the evening concerts under the stars. From the pure energy of Subsonica to the great successes of Alex Britti, to the Irish folk sound of Modena City Ramblers. This year fireworks will light up the sky of San Vito Lo Capo and the music of DJs will have you dancing all night long. Have a great time!


Il presidente della Regione Siciliana

SAN VITO LO CAPO L’INTEGRAZIONE PASSA ATTRAVERSO IL CIBO  Il Cous Cous Fest è un biglietto da visita di quanto di meglio offre la Sicilia. A San Vito Lo Capo, ogni anno, l’integrazione passa attraverso il cibo. Un piatto povero come il cous cous, dalle origini maghrebine, è diventato, nella cittadina del Trapanese, simbolo di unione tra popoli e confronto tra razze, culture e religioni differenti. Il Cous Cous Fest, festival internazionale dell’integrazione culturale, anche in occasione di questa sua 14^edizione, conferma e rinnova il suo spirito di scambio e condivisione di valori tra Continenti diversi e lontani, tra popoli del mare Mediterraneo, mare di pace, nella sua vocazione più antica oggi penosamente messa in crisi. E l’evento, anno dopo anno, conferma il suo successo in termini di presenze turistiche, confermandosi uno dei progetti di marketing territoriale dai risultati più convincenti, avendo contribuito alla destagionalizzazione delle presenze a San Vito Lo Capo e alla crescita delle strutture di ricezione turistica, tutte nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente marino, premiato quest’anno con le 5 Vele di Legambiente, e del bellissimo territorio circostante, che comprende le due riserve naturali di Monte Cofano e dello Zingaro. La manifestazione è, inoltre, un biglietto da visita di quanto di meglio la Sicilia offre in termini di agroalimentare di qualità, contribuendo ad esportare il made in Sicily nel mondo, ma anche un appuntamento qualificato per momenti di approfondimento di alto livello, concerti e spettacoli internazionali. Raffaele Lombardo Presidente della Regione Siciliana

A fine occasion of high cultural discussion

La manifestazione è un appuntamento qualificato e di alto livello culturale

Raffaele Lombardo

SAN VITO LO CAPO INTEGRATION COMES THROUGH FOOD  Six days of excitement, rhythm, flavors and colors. Every year in San Vito Lo Capo, integration comes through food. In this town near Trapani, the humble dish of couscous, with its Maghreb origins, has become a symbol of unity among peoples and a common ground for different races, cultures and religions. Now in its 14th year, the Couscous Fest, an international festival of cultural integration, reaffirms and renews its spirit of exchanging and sharing values among different and distant continents, among the peoples of the Mediterranean Sea, the sea of peace, in its most ancient, now so sadly jeopardized calling. And year after year, the event confirms its success in terms of tourism; it has proved to be one of the most successful marketing projects in the region, having contributed to the deseasonalization

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of tourism in San Vito Lo Capo and the growth of hotel accommodations, all while respecting and protecting both the marine environment, which this year received the Legambiente’s 5 Sails ecognition, and the gorgeous surrounding territory, which includes the two nature reserves of Monte Cofano and Zingaro. The event is also a showcase of the best of what Sicily offers in quality agricultural products, and has helped promote the export of products made in Sicily around the world. Not only that, it’s also become a fine occasion for serious discussion and international concerts and shows. Raffaele Lombardo President of the Sicily Region

XIV COUS COUS FEST


L’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana

UNA MANIFESTAZIONE DAGLI INGREDIENTI DI SUCCESSO Se c’è una manifestazione che in modo così evidente unisce gastronomia e cultura di un territorio, questa è senz’altro il Cous Cous Fest, che ha reso il nome di San Vito lo Capo, e dell’intera provincia di Trapani, famoso nel mondo. I sapori, le ricette, gli ingredienti del festival del cous cous, che affondano le radici nella storia di questa parte di Sicilia, sono diventati parte integrante delle tradizioni culturali e potente elemento di attrazione turistica verso un territorio dotato di notevoli bellezze naturali e paesaggistiche. Insomma, anche il programma di questa edizione del Cous Cous Fest, dimostra che ci sono tutti gli ingredienti per ribadire il successo di una manifestazione di livello internazionale e per costruire un amalgama vincente anche sul piano turistico. Tradizione, cultura, natura, enogastronomia, arte, unite all’innata disposizione all’accoglienza che contraddistingue i siciliani sono i tratti distintivi di un’offerta turistica, per molti versi unica, alla quale la Sicilia affida le sue prospettive di rilancio, puntando proprio su condizioni essenziali e irrinunciabili come la tipicità e la qualità.

Un territorio dotato di notevoli bellezze naturali e paesaggistiche

Daniele Tranchida Assessore al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana

Daniele Tranchida

AN EVENT WITH ALL THE INGREDIENTS FOR SUCCESS  If there’s an event that clearly combines regional gastronomy and culture, the Couscous Fest is certainly it. The festival has made the name San Vito lo Capo and the entire province of Trapani famous throughout the world. The flavors, recipes, and ingredients of the Couscous Fest, which have their roots in the history of this part of Sicily, have become an integral part of its cultural traditions and a potent tourist attraction for a region noted for its remarkable natural beauty and scenery. And so, this year as well, the Couscous Fest shows that it has all the ingredients for a successful

COOKING PEACE

international event and the ability to create a winning mix for tourism as well. Tradition, culture, nature, food, wine, and art, all united by the innate Sicilian hospitality, are the distinctive features of a tourist attraction that is unique in so many ways. It’s something Sicily can rely on for renewed prosperity, focusing on essential, indispensable conditions such as local products and high quality. Daniele Tranchida Regional Minister for Tourism Sports and Entertainment

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A region noted for its remarkable natural beauty and scenery


Il presidente della Provincia di Trapani

LA PROVINCIA DI TRAPANI PONTE TRA CULTURE NEL MEDITERRANEO

Il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo è uno degli eventi internazionali di punta del nostro territorio. La Provincia regionale di Trapani, che mi onoro di rappresentare, sostiene da anni questa manifestazione quale collaudato strumento di marketing territoriale, capace di attirare nel nostro territorio un numero di visitatori italiani ed internazionali sempre crescente e qualificato e favorire sempre di più la destagionalizzazione delle presenze turistiche nel mese di settembre. Grazie anche alla notorietà raggiunta dalla manifestazione, San Vito Lo Capo è diventata, sotto i riflettori dei media nazionali e internazionali, una destinazione turistica di primissimo piano, oltre che un punto di partenza per una visita delle bellezze naturalistiche, storiche e archeologiche del territorio trapanese. Il Festival, da anni, promuove inoltre un importante e sempre più attuale messaggio di pace, fratellanza e integrazione tra popoli attraverso il cous cous, trasformando San Vito Lo Capo in un palcoscenico in cui si celebra la differenza tra diverse etnie, religioni, lingue e culture, sempre all’insegna dello scambio e del confronto. Un messaggio che dovrebbe essere sempre più universale e che, attraverso le politiche messe in atto dall’Amministrazione, anche noi ci impegniamo a portare avanti dando un ruolo prioritario alla nostra Provincia quale ponte tra culture nel Mediterraneo attraverso il dialogo, l’incontro e la collaborazione tra i paesi rivieraschi. On. Girolamo Turano Presidente della Provincia regionale di Trapani

An important and pressing message of peace, brotherhood and integration amongst populations

Un importante e sempre più attuale messaggio di pace, fratellanza e integrazione tra popoli

Girolamo Turano

THE PROVINCE OF TRAPANI A BRIDGE BETWEEN CULTURES OF THE MEDITERRANEAN  The San Vito Lo Capo Cous Cous Fest is one of the most important international events in our area. Tthe Province of Trapani, which I have the honour of representing, has been giving its support to this event for years. It is a time-honoured tool for territorial marketing which is able to attract an ever-increasing number of Italian and international visitors and help deseasonalise the flow of tourists to the area during the month of September. This event has put San Vito Lo Capo on the map for the national and international media and the town has now become a top tourist destination as well as a base for visiting all the natural beauty sports and historical and archaeological points of interest in the Trapani area. For many years now the festival has striven to promote an important and

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pressing message of peace, brotherhood and integration amongst populations through couscous. The festival transforms San Vito Lo Capo into one great stage on which to celebrate the differences between the various ethnic groups, religions, languages and cultures and to encourage exchange between these cultures and new ideas. This is a message which should be universal and one which we endeavour to promote through local government policies. Our Province enjoys a role of primary importance acting as a bridge between Mediterranean cultures through the use of dialogue, the coming-together and collaboration between countries which border on our sea.

XIV COUS COUS FEST


Il sindaco di San Vito Lo Capo

SAN VITO LO CAPO ESEMPIO PER IL TURISMO AMBIENTALE ITALIANO  Le 5 Vele di Legambiente,

raccolta differenziata quadruplicata e strutture turistiche certificate Ecolabel. Il rispetto dell’ambiente prima di tutto, ma anche i servizi offerti e l’attenzione al turista e al suo benessere. Tutti ingredienti che fanno di San Vito Lo Capo un esempio in Italia per salvaguardia del paesaggio, attenzione all’ambiente e successo nelle strategie di marketing turistico portate avanti dall’amministrazione comunale. E i riconoscimenti, quest’anno, sono fioccati, dalle “5 Vele” assegnate da Legambiente e Touring Club Italiano alla spiaggia di San Vito Lo Capo, premiata anche come la più bella d’Italia dai navigatori del portale Tripadvisor fino alla Bandiera verde dei pediatri italiani per l’accessibilità ai più piccoli. L’eccellenza abita qui.

Una spiaggia che è il fiore all’occhiello e attenzione all’ambiente

Matteo Rizzo

THE MAJOR OF SAN VITO LO CAPO SAN VITO LO CAPO, A MODEL FOR ITALIAN ECO-TOURISM

5 Sails from the Legambiente, quadrupled separate waste collection, and Ecolabel certified tourist accommodations. Respect for the environment above all, but also quality services and a focus on visitors and their well-being. All ingredients that make San Vito Lo Capo a model in Italy for protecting the landscape, focusing on the environment, and municipal implementation of successful tourist marketing strategies. And this year the municipality has been showered with recognitions, from the “5 Sails” that Legambiente and Touring Club Italiano awarded to the beach of San Vito Lo Capo, which Tripadvisor named the most beautiful beach in Italy, to the Green Flag from Italian pediatricians for its accessibility to children. Excellence lives here.

San Vito Lo Capo, a landmark for Italian eco-tourism For some time, the Municipality has focused on an appropriate policy of environmental improvement and delocalization of tourism. One example is the Baia Santa Margherita project, which focuses on a vast area between the reserves of Monte Cofano and the Zingaro pre-reserve areas, where no private vehicles are permitted and visitors can enjoy pristine natural surroundings. San Vito is also the area of Sicily that has the most tourist accommodations and restaurants with the European Ecolabel certification, and where over two kilometers of coast have been set aside exclusively for swimming.

A beach that’s our crowning glory and respect for the environment.

The long coastline is the area’s crowning glory. This year TripAdvisor, the largest travel review site in the world, named the beach at San Vito Lo Capo the most beautiful in Italy and number eight in Europe. It was also awarded the Green

COOKING PEACE

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Flag by Italian pediatricians for accessibility to children. Smoking on the beach is prohibited within the municipality for anyone without an ashtray; a lifeguard service offers specialized personnel on all beaches in the Municipality and in San Vito Lo Capo, Macari, Castelluzzo and the bay of Santa Margherita; and the beaches and coastline are cleaned every day through the “I guardiani del mare” environmental awareness campaign, now in its third year, which uses the work of volunteers from the Sikania association. The differently abled also have over 200 square meters of beach and services with specialized personnel so they can enjoy the sea like other beachgoers. This year the municipality of San Vito Lo Capo also received the Comuni Ricicloni award – special sea edition – from Corepla, the national Consortium for separate collection, recycling and reuse of plastic packaging wastes. The Municipality’s per capita waste collection


San Vito Lo Capo punto di riferimento per il turismo ambientale italiano. Il Comune ha puntato da tempo su una corretta politica di valorizzazione ambientale e delocalizzazione dell’attività turistica. Ne è un esempio il progetto Baia Santa Margherita, una vasta area tra le riserve del Monte Cofano e le zone di pre-riserva dello Zingaro, dove non è consentita la circolazione veicolare privata ed è possibile recuperare il rapporto con una natura ancora incontaminata. San Vito è anche il territorio siciliano con il numero maggiore di strutture turistico ricettive fornite di certificazione Ecolabel europea, dove si è riusciti a recuperare una costa di oltre 2 chilometri da destinare esclusivamente alla libera balneazione. Il lungo litorale è il fiore all’occhiello del territorio. La spiaggia di San Vito Lo Capo quest’anno è stata scelta come la più bella d’Italia e l’ottava in Europa dai navigatori di TripAdvisor, il più grande sito di recensioni di viaggio al mondo ed è stata premiata anche con la Bandiera verde assegnata dai pediatri italiani per l’accessibilità ai bambini. All’interno del territorio comunale vige il divieto di fumo in spiaggia se si è sprovvisti di porta cicche, un servizio di assistenza bagnanti è garantito con personale specializzato in tutte le spiagge del Comune, a San Vito Lo Capo, Macari, Castelluzzo e baia Santa Margherita e la pulizia in spiaggia e del litorale è quotidiana grazie alla campagna di sensibilizzazione ambientale

is four times the average, due in part to the high influx of tourists, with a separated waste collection level that has now reached about 45%. We hope that this result can act as a driving force not only in terms of quantity, but also in terms of the quality of the material collected, which is indispensable for proper recycling. And tourism continues to grow, despite the bad economic climate. Why do visitors choose your town? We lavish a lot of attention on tourists who come here. There are shuttles and free parking, an enormous pedestrian zone, an info point that’s open non-stop from 9 a.m. to 11 p.m., a rich calendar of tourist initiatives with over 200 evenings of entertainment and ten large events from May to October, including the Couscous Fest, which has significantly contributed to making tourism less seasonal, and the Kite Festival. All this effort has been rewarded with completely booked-up visitor accommodations and a 13.8 percent increase in visitors compared to the 2009

“I guardiani del mare”, alla terza edizione che si avvale della collaborazione dei volontari dell’associazione Sikania. I diversamente abili hanno, inoltre, a loro disposizione oltre 200 metri quadrati di spiaggia attrezzata con personale specializzato per fare sì che possano fruire del mare come gli altri bagnanti. Il Comune di San Vito Lo Capo quest’anno ha avuto assegnato anche il premio Comuni Ricicloni edizione speciale mare - di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica. Il Comune ha registrato un livello di raccolta procapite quadruplo rispetto alla media anche in virtù degli elevati flussi turistici raggiungendo la soglia del 45% circa di raccolta differenziata. Un risultato che ci auguriamo possa fungere da volano non solo in termini di quantità, ma anche in termini di qualità di materiale raccolto, indispensabile per un corretto avvio a riciclo. E i turisti continuano a crescere, nonostante la forte crisi congiunturale. Quali sono i motivi per i quali un visitatore sceglie la vostra cittadina? E’ tanta l’attenzione al turista che arriva qui da noi. Esistono navette e parcheggi gratuiti, una vasta area pedonale, un info point aperto con orario no-stop dalle ore 9 alle ore 23, un calendario di eventi turistici molto ricco che prevede oltre 200 serate di intrattenimento e dieci

La nostra offerta turistica, fatta non soltanto di mare e relax, è stata premiata dai visitatori grandi eventi, da maggio ad ottobre, tra cui il Cous Cous Fest, che ha contribuito notevolmente alla destagionalizzazione delle presenze turistiche e il Festival degli aquiloni. Tutto questo impegno è stato premiato con un tutto esaurito nelle strutture turistiche e una crescita delle presenze del 13,8 per cento rispetto alla già favorevole stagione 2009. Sono cresciute le presenze turistiche ma anche la permanenza media dei visitatori. I turisti arrivano numerosi e si fermano di più in paese: è chiaro che San Vito Lo Capo ormai non offre più soltanto mare pulito e spiagge incontaminate, ma enogastronomia di qualità, cultura, relax e sport, tutti ottimi motivi per richiamare e trattenere vacanzieri di ogni nazionalità.

season, which was already a good one. Not only has the number of tourists increased, but also the length of their average stay. Many tourists come and stay longer in the town: by now it’s clear that San Vito Lo Capo offers more than just a clean sea and pristine beaches, but also high quality food and wine, relaxation, and sports, all excellent reasons why vacationers of every nationality are drawn here and stay longer.

What we offer tourists is more than just the sea and relaxation, and visitors have rewarded us for it. 7

XIV COUS COUS FEST


In collaborazione con l’Unione Italiana Ristoratori

da Gustare e deGustare

Gusti ritrovati, sapori autentici, profumi che credevi perduti. Conad ti viene incontro con Sapori&Dintorni Conad: prodotti.tipici italiani da gustare e degustare.



Granelli dal colore dell’oro si uniscono

COUS COUS TANTI GRANELLI PER DIRE PACE  La semola del cous cous, a San Vito Lo Capo, raduna il mondo intorno ad un piatto dai molteplici volti, tanti quanti i paesi che partecipano al Cous Cous Fest. Cibo comune a tantissime culture, dove è conosciuto con nomi diversi, diventa simbolo di dialogo, scambio e unione tra popoli.

La storia

Nato nel Maghreb, nell’Africa nord occidentale, come piatto povero, consumato dai berberi come pasto semplice a base di cereali, acqua e latte, il cous cous si afferma nelle abitudini alimentari dei paesi limitrofi per poi raggiungere tutto il mondo ed essere, oggi, al quarto posto tra i cibi più consumati.

La preparazione

Il cous cous, a base di semola di grano duro, nella preparazione tradizionale viene bagnato con acqua e ‘ncocciato a mano, ovvero lavorato con gesti rotatori per farne piccole palline. La cottura avviene a vapore nella couscoussiera, una speciale pentola che consente di cuocere nella parte inferiore il condimento e in quella superiore la semola che assorbe così i vapori aromatici del condimento sottostante.

Little golden granules unite

COUS-COUS: A MULTITUDE OF GRANULES FOR PEACE

In San Vito Lo Capo, the cous-cous grain brings the world together for a dish as multifaceted as all the countries that participate in the Cous Cous Fest. A dish common to many cultures, where it’s known by many different names, it has become a symbol of dialogue, exchange and unity among peoples.

COOKING PEACE

bolo di:

È un piatto sim

o Non tutti sann

che

Convivialità Piatto della festa e dei riti, si consuma in famiglia da un unico piatto, attingendovi con le mani, ed è preziosa occasione di incontro e convivialità.

Una leggenda narra che re Salomone, innamorato non corrisposto della regina di Saba, guarì dal mal d’amore e dalla sua inappetenza assaggiando il cous cous.

Abbondanza e fertilità Cibo del Venerdì e delle celebrazioni che segnano la fine del Ramadan, viene associato anche ad un’idea di abbondanza, fertilità, fedeltà e benedizione divina.

Nel Corano è scritto che il cous cous vada mangiato con le sole tre dita della mano destra, per distinguersi dal diavolo che mangia con uno, dal Profeta con due e dall’ingordo che ne usa cinque.

Unione I granelli di semola si incocciano insieme attraverso un movimento rotatorio della mano per diventare cous cous. Un gesto che raccoglie i chicchi, li abbraccia, li unisce.

Sono tanti i riferimenti al piatto, sia nella Bibbia che nel Talmud, testo sacro dell’ebraismo.

Integrazione Dalle cucine del nord Africa al Continente europeo, il cous cous è fil rouge di civiltà. Tante ricette, quanti sono i Paesi e i popoli dove è approdato, tanti nomi per un piatto che travalica i confini per diventare simbolo di integrazione e pace.

History

Originating in the Maghreb in northwest Africa as a poor man’s dish, and consumed by Berbers in a simple meal based on grains, water and milk, cous-cous also became popular in neighboring countries and finally spread to the whole world, where it now ranks as the fourth most popular food on the planet.

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nali

io Proprietà nutriz

È un piatto unico, ricco di carboidrati, proteine e lipidi. Una porzione di 150 grammi di cous cous di carne fornisce un apporto calorico di circa 360 kcal.

Preparation

Cous-cous is prepared by moistening durum wheat with water and working it by hand, using a rotating movement, to create small granules. It is steam cooked in a couscoussière, a special pot in which the seasoning is cooked in the lower part and the grain in the upper part, where it absorbs the aromatic vapors.


It’s a dish that

symbolizes:

ows that...

Not everyone kn

Conviviality A dish for parties and celebrations, in the family it is eaten from one dish, with everyone using their hands, and offers an invaluable occasion for gatherings and conviviality.

A legend recounts that King Solomon, suffering from unrequited love for the Queen of Sheba, healed from his lovesickness and loss of appetite when he tasted cous-cous.

Abundance and fertility A food for Friday and the celebrations that mark the end of Ramadan, it is also associated with the idea of abundance, fertility, faithfulness and divine blessing.

In the Koran, it is written that cous-cous should be eaten with only three fingers of the right hand, to distinguish oneself from the Devil, who eats with one finger, the Prophet, who eats with two, and the glutton, who uses all five.

Union The granules of wheat rub against each other through a rotating movement of the hand in order to create cous-cous. A gesture that gathers the grains, embraces them, and joins them. Integration From the kitchens of North Africa to continental Europe, couscous is a common thread of civilization. There are as many recipes as there are countries and peoples it has reached, a wealth of names for a dish that has traveled across borders to become a symbol of integration and peace.

There are many references to the dish in both the Bible and in the Talmud, the holy book of Judaism.

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Nutritional Prop

It’s a unique dish rich with carbohydrates, proteins and lipids. A 150 gram portion of cous-cous with meat provides about 360 kcal.

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XIV COUS COUS FEST


Granelli dal colore dell’oro si uniscono

ISRAELE E PALESTINA LA PACE SCOPPIA A TAVOLA

Magdouline F.Salameh, responsabile dei rapporti con l’Italia per il Ministero del turismo e dei beni storici della Palestina Livia Link, consigliere per gli affari pubblici e politici dell’Ambasciata d’Israele a Roma.

Da quanti anni partecipate al Cous Cous Fest? P ›   La Palestina partecipa al Cous Cous Fest dal 2000. I ›   Dal 1999 ed è stato un inizio decisamente speciale: il cous cous con pesce e melograno proposto dai nostri chef è stato premiato come il più originale e gustoso. Come descriveresti questa partecipazione, nel corso degli anni? P ›   È un’esperienza meravigliosa, un’occasione per fare conoscere meglio la Palestina, Paese ricco di cultura e storia, e i suoi abitanti, un popolo che ama la vita, aperto al mondo e allo scambio culturale. Al Cous Cous Fest il grande mondo diventa un piccolo mondo senza confini e conflitti, dove regnano allegria, fraternità e amicizia. I ›   Israele porta sui fornelli del festival la ricchezza di una tradizione culinaria molto variegata. Terra d’immigrazione, la sua cucina è l’incontro di colori e sapori molto diversi fra loro, tradizioni che abbiamo saputo mettere insieme, rispettando lo spirito di ognuna senza rinunciare, però, a reinterpretarle. A San Vito Lo Capo gli chef di Israele e Palestina si confrontano in una gara in cui trionfa la voglia di stare insieme. È questo il risultato della speciale magia che si crea intorno ad una tavola? O di cos’altro? P ›   Il Cous Cous Fest lancia il messaggio che la pace esiste e si può raggiungere attraverso la cooperazione. Mentre i presidenti del mondo non riescono a risolvere le controversie internazionali, questo evento offre l’opportunità per una pace reale. Da tanti anni gli chef palestinesi e quelli israeliani si incontrano in un’atmosfera di gioia e collaborazione: un piatto di cous cous può fare miracoli. I ›   All’atmosfera particolare che distingue il festival contribuiscono sia la bellezza straordinaria della terra che lo ospita, sia le sinergie che la buona cucina, la creatività e la sapienza degli addetti ai lavori sono capaci di creare. Il cibo è un eccezionale veicolo di comunicazione che connette le persone, oltre le differenze e le difficoltà. Parlare di integrazione è sempre più attuale, come è la situazione oggi nel Vostro Paese? P ›   È stabile e tranquilla, ma c’è un’atmosfera di grande attesa per la ”Dichiarazione dello Stato Palestinese” che può rappresentare un cambiamento fondamentale nella regione e provocare ricadute politiche molto positive a livello nazionale ed internazionale. La soluzione dei due Stati è quella ideale, che può costruire la strada della pace. I ›   Israele è un paese d’immigrazione e, sin dalla sua nascita, nel 1948, si misura con la sfida dell’integrazione di tradizioni e lingue diverse: è un “microcosmo” dove sono confluiti cittadini di origini europee, nordafricane, nordamericane e immigrati provenienti dai Paesi arabi che hanno aggiunto le loro specificità a quelle già esistenti.

COOKING PEACE

Magdouline F.Salameh

Cosa si potrebbe fare oggi per incentivare il dialogo e lo scambio tra i popoli? P ›   Organizzare eventi culturali, religiosi e turistici può essere un modo per fare incontrare i popoli del mondo e dare loro l’opportunità di conoscersi e stare insieme: è questa l’unica occasione per sviluppare la vera pace. I ›   Creare contesti in cui il confronto avvenga su un terreno “neutro”, come quello del cibo, è un buon investimento perché è proprio laddove esistono interessi comuni che è più facile incontrarsi e capirsi. In Israele, per iniziativa di 4 dei migliori chef del Paese- Sarkis Jacubian (armeno), Johnny Goric (cristiano), Charlie Fadida (ebreo) e Imad Shourbaji (musulmano) - è nata l’associazione “Taste for Peace” perché, sostengono i fondatori, “se mangiamo insieme, è da lì che verrà la pace”.

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Little golden granules unite

How many years have you participated in the Couscous Fest?

ISRAEL AND PALESTINE PEACE BREAKS OUT AT THE TABLE

P ›   Palestine has participated in the Couscous Fest since 2000. I ›   Since 1999, and it was a very special beginning: the couscous with fish and pomegranate offered by our chefs received the award for most original and tasty dish.

Magdouline F.Salameh Head of Relationships with Italy for the Ministry of Tourism and Historic Assets of Palestine Livia Link Director of Public and Political Affairs for the Israeli Embassy in Rome.

How would you describe this participation over the years? P ›   It’s a wonderful experience, an opportunity for people to learn more about Palestine, a country with a rich culture and history, and its inhabitants, people who love life, who are open to the world and cultural exchange. At the Couscous Fest, the big world becomes a small world, with no borders or conflicts, where good cheer, brotherhood, and friendship reign. I ›   What Israel brings to the festival table is the richness of an extremely diverse culinary tradition. A land of immigrants, its cuisine is a crossroads for very different colors and flavors, traditions we’ve learned to put together by respecting the spirit of each without being afraid to reinterpret them. In San Vito Lo Capo, the chefs of Israel and Palestine face off in a competition where the desire for togetherness triumphs. Is this the result of the special “magic” that is created at the table? Or is it something else? P ›   The message of the Couscous Fest is that peace exists and can be achieved through cooperation. While the presidents of the world are unable to resolve international disputes, this event offers the opportunity for real peace. For many years Palestinian and Israeli chefs have met in an atmosphere of joy and collaboration: a dish of couscous can work miracles. I ›   The special atmosphere of the festival is due to both the extraordinary beauty of the land that hosts it, and to the synergy that is created by good cooking, creativity, and the skill of its experts. Food is an exceptional vehicle for communication that connects people, going beyond differences and difficulties. Talking about integration has become an increasingly topical issue: what’s the situation like today in your country?

Livia Link

P ›   It is stable and peaceful, but there is an atmosphere of great expectation for the “Declaration of the Palestinian State,” which could represent a fundamental change in the region and have very positive political repercussions both domestically and internationally. The solution of two States is ideal, and could build a road to peace. I ›   Israel is a country of immigrants, and since its birth in 1948, it has faced the challenge of integrating different traditions and languages: it is a microcosm into which citizens of European, North African, and North American origins and immigrants from Arab countries have come together, adding their special qualities to what was already there. What could be done today to motivate dialogue and exchange among peoples? P ›   Organizing cultural, religious and tourism events could be a way to bring together the peoples of the world and give them the opportunity to get to know each other and be together: this is the only way to develop true peace. I ›   Creating situations where people can meet on a “neutral” ground, like food, is a good investment because it is precisely where common interests lie that it is easier to come together and understand each other. In Israel, the initiative of four of the country’s best chefs - Sarkis Jacubian (Armenian), Johnny Goric (Christian), Charlie Fadida (Jewish) and Imad Shourbaji (Muslim) – produced the association “Taste for Peace.” Its founders believe that “If you eat together, from there the peace will come.”

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XIV COUS COUS FEST


Qui i colori si intrecciano tra i fornelli e la semola del cous cous diventa quella del mondo. Il Pala Bia, intitolato a Bia Spa, sponsor della rassegna, è il quartier generale del gusto dove chef provenienti da Costa d’Avorio, Egitto, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia si affrontano nella tradizionale gara gastronomica internazionale di cous

cous, condotta dal duo di Decanter, su Rai Radio2, Fede&Tinto, e da Eliana Chiavetta, showgirl siciliana. Tante ricette diverse, tutte da gustare e votare. Due giurie, una tecnica, guidata dal giornalista enogastronomico Paolo Marchi, e una popolare, formata dai visitatori della rassegna, eleggono il vincitore.

La gara

ECCO A VOI LA SEMOLA DEL MONDO  21 / 2 2/2 SEPT 3

Nove paesi tra i colori del cous cous.

The Competition

PRESENTING YOU WITH THE WORLD’S SEMOLINA  Nine Countries among the colors of couscous.

COOKING PEACE

A flurry of colours fuse over the hob and couscous semolina turns into world couscous. The Pala Bia, named after Bia Spa, sponsors of the event, is the taste headquarters where chefs from the Ivory Coast, Egypt, France, Israel, Italy, Morocco, Palestine, Senegal and Tunisia battle it out in the traditional international couscous culinary competition,

hosted by the Decanter duo Fede&Tinto, on Rai Radio 2, and by the Sicilian showgirl Eliana Chiavetta. So many different recipes for you to taste and vote on, and two panels of judges – an expert panel, headed by food and wine journalist Paolo Marchi, and a people’s panel, made up of visitors to the event – who will decide the winning team.

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COU


L’UNICO MODO PER SCOPRIRE I SEGRETI DEI GRANDI CHEF è SEDERSI A TAVOLA CON LORO. VI ACCORGERESTE CHE C’è UNA COSA CHE NON MANCA MAI, ANZI DUE. SULLE MIGLIORI TAVOLE DEL MONDO

COUSCOUS 210x270 ITA SX.indd 1

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La gara

I PARTECIPANTI

COOKING PEACE

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The competition

THE CONTESTANT

Costa d’Avorio / Ivory Coast

r winne 00 20 , 8 9 9 1 2004

Due le versioni di cous cous diffuse nel Paese: quella a base di miglio, consumato prevalentemente nel nord, e quella a base di manioca (attieké), tipica delle regioni meridionali, dalla grana più fine e leggera del cous cous di grano e dal sapore leggermente acidulo. Da questa semola, adatta anche ai celiaci perché senza glutine, si ricavano anche delle crepes (atoupou) che servono da accompagnamento alle brochettes di carne o al pesce fritto. L’attieké, spesso proposto con multicolori salse aromatiche, è prodotto ancora artigianalmente nei villaggi ivoriani con un processo lungo e laborioso, ma oggi si trova già pronto per l’uso in negozi specializzati. There are two common versions of couscous in the country: one based on millet, which is eaten primarily in the north, and one based on manioc (attieké), typical of southern regions, which has a finer, lighter grain than wheat couscous and a slightly acidic flavor. This semolina, which is also good for those who suffer from celiac disease because it contains no gluten, is also used to make crepes (atoupou), which accompany meat kebabs or fried fish. Attieké, often served with multicolored aromatic sauces, is still produced by hand in Ivory Coast villages, following a long, laborious process, but today it can be found ready-made in specialty stores.

Egitto / Egypt

È uno dei piatti tradizionali della cucina egiziana. Il cous cous, infatti, insieme ai ceci e al riso, compare nella maggior parte delle ricette, accompagnato ad agnello, melanzane e pollo. Al Cairo è diffusa una variante dolce, con zucchero e latte, mentre nel Sud del Paese prevale la versione tradizionale, con carni, verdure e abbondanti spezie, anche piccanti. This is one of the traditional dishes of Egyptian cuisine. In fact, along with garbanzos and rice, couscous appears in most recipes, accompanied by lamb, eggplant and chicken. A sweet variation is common in Cairo, with sugar and milk, while in the southern part of the country the traditional version is more common - with meat, vegetables and abundant spices, including hot ones.

Francia / France

È diventato uno dei piatti più diffusi nel Paese a seguito della colonizzazione del Marocco e anche uno dei preferiti dai francesi. Nei negozi e nei supermercati nazionali si trova precotto, per una rapida preparazione, e viene spesso consumato con le verdure e la carne. Alcuni ristoranti propongono il cous cous accompagnato con la bouillabaisse, la tradizionale zuppa di pesce alla marsigliese, simile al nostro cacciucco, ma sono tante le versioni, secondo le interpretazioni delle varie regioni. It became one of the most common dishes in the country after the colonization of Morocco, and one of the favorite dishes of the French. It can be found in a pre-cooked, easy to prepare form in stores and supermarkets all over France, and is often consumed with vegetables and meat. Some restaurants offer couscous accompanied by bouillabaisse, the traditional fish soup of Marseilles, similar to the Italian cacciucco, but there are many versions, depending on the region.

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XIV COUS COUS FEST


Israele / Israel

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Prendono spesso spunto dalla Bibbia o dal Talmud le ricette di cous cous diffuse in Israele. Nel Paese si è affermata una cucina realmente internazionale che trae spunti da tutto il mondo, declinati nella cultura kasher. Il cous cous israeliano si differenzia da quello diffuso negli altri paesi per la grandezza dei grani, simili a perle, che lo rendono molto versatile e quindi adatto a molteplici preparazioni. Nel Paese è spesso considerato un piatto per bambini, ed è per questo che si trova anche in forme diverse da quella sferica, come stelle o cuori. The couscous recipes of Israel are often inspired by the Bible or the Talmud. The country truly has an international cuisine that draws on sources from all over the world, adapted to kosher culture. The pearlsize dimensions of the granules in Israeli couscous distinguishes them from couscous in other countries, making them very versatile and thus suitable for multiple preparations. Here couscous is often considered a dish for children, and for this reason it can also be found in different shapes, such as stars or hearts.

Italia / Italy

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La versione tradizionale, prevalentemente diffusa nella Sicilia Occidentale è preparata con la ghiotta, la zuppa di pesce misto, tra cui lo scorfano, la cernia, il pesce San Pietro e la gallinella. Sembra che il piatto sia stato introdotto dopo la dominazione araba in Sicilia che ha favorito gli scambi con il Maghreb, dove il cous cous ha le sue origini. Oggi il cous cous, presente anche sull’isola sarda di San Pietro, a Carloforte, nella versione tabarchina con verdure, si sta diffondendo un po’ in tutta Italia nei ristoranti etnici. The traditional version, most common in western Sicily, is prepared with ghiotta, or mixed fish soup, which includes scorpion fish, grouper, John Dory, and gurnard. The dish seems to have been introduced under Arab rule of Sicily, which encouraged trade with the Maghreb, where couscous originated. Today couscous, which is also eaten in Carloforte, on the Sardinian island of San Pietro, in a Tabarchin version with vegetables, is spreading to ethnic restaurants all over Italy.

S

E PALMAR

Marocco / Morocco

r winne 2003

Piatto nazionale del Paese, è diffuso in tantissime varianti. Il kouskoussou, a base di semola cotta a vapore, viene servito con una vasta variante di contorni che cambiano con le stagioni, di regione in regione, e di festa in festa. C’è una versione semplicemente bagnata con latte, servita come se fosse una zuppa ma anche una raffinata ricetta con prelibate carni speziate e frutta secca, e tante versioni a base di mais e verdure. È anche un piatto che conclude il pasto, servito con mandorle, cannella e zucchero e accompagnato con latte aromatizzato con acqua di fiori d’arancio. The country’s national dish, it is common in myriad forms. Kouskoussou, based on steam-cooked semolina, is served with a vast variety of side dishes that change from season to season, region to region, and holiday to holiday. There’s a version that’s simply soaked in milk and served as a soup, but also an elegant recipe with fine spiced meats and dried fruit, and many versions based on corn and vegetables. It’s also a served as a dessert, with almonds, cinnamon and sugar, accompanied by milk flavored with orange flower water.

COOKING PEACE

2010  XIII  TUNISIA PREMIO GIURIA TECNICA / TECHNICAL PANEL AWARD Chefs Hajer Arouie e Msoughi Alì

2010  XIII  ITALIA / ITALY PREMIO GIURIA POPOLARE / PEOPLE’S PANEL AWARD Chefs Antonella Pace, Vito Miceli e Ivan Scebba

2009  XII  ITALIA / ITALY PREMIO GIURIA TECNICA / TECHNICAL PANEL AWARD Chefs Enrico Bricarello, Vincenzo Caradonna, Giuseppe Favaloro

2009  XII  SENEGAL PREMIO GIURIA POPOLARE / PEOPLE’S PANEL AWARD Chef Ba Diatou

2008  XI  COSTA D’AVORIO / IVORY COAST

PREMIO GIURIA TECNICA / TECHNICAL PANEL AWARD PREMIO GIURIA POPOLARE / PEOPLE’S PANEL AWARD Chef Abibata Konatè

2007  X  ISRAELE / ISRAEL

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Chefs Ronny Basson, Lavy Eyal


Palestina / Palestine

r winne 2001

Nel Medio Oriente il cous cous a base di semola lascia il posto a prodotti simili ma diversi per origine e utilizzo in cucina, come il mougrabieh libanese o il burghul. In Palestina e in Giordania è diffuso il maftoul, termine arabo che descrive il movimento rotatorio della mano che incoccia la semola e indica un prodotto a base di farina di grano integrale e di frumento spezzettato, una varietà di grano duro hambar, tra le più pregiate. Una volta cotto presenta granuli dal colore scuro e caldo, tipico del grano integrale. In the Middle East, semolina-based couscous makes way for cooking products which are similar but have a different origin, such as Lebanese mougrabieh or burghul. Common in Palestine and Jordan is maftoul, an Arabic word that describes the rolling motion of the hand that forms the semolina and is used to indicate a cracked whole grain and wheat flour-based product, a variety of hambar durum wheat, one of the finest. Once cooked, the granules become a warm, dark color typical of whole grain.

Senegal

r winne 2009

Premio giuria popolare 2010 chefs Antonella Pace, Vito Miceli e Ivan Scebba

2006  IX  COSTA D’AVORIO / IVORY COAST

Chefs Abibata Konatè, Mimmo Castiglia

2005  VIII  ALGERIA

Chefs Sidali Lahlou, Tohuria Chabi

2004  VII  TUNISIA

Chefs Arroum Mimoun, Messai Abdallah

2003  VI  MAROCCO / MOROCCO

Chefs Kahadija Bensdira, Naja Boukhari

2002  V  ITALIA / ITALY

Tunisia

r winne 00 20 1998, 04 20

Chefs Giovanni Torrente, Luigi Pomata, Ignazio Piazza, Emanuele Russo

2001  IV  PALESTINA / PALESTINE

Chef Jacob Salbes

2000  III  TUNISIA

Chefs Lofty Yacoubi, Mongi Ben Slama

1999  II  ISRAELE / ISRAEL

Chefs Moshe Basson, Hlafo Fellah, Paola Moscati, Sarit Kahan

1998  I  TUNISIA

È la brisure di riso, un tipo particolare di riso aromatico a grana lunga, l’ingrediente base del piatto nazionale senegalese, servito con contorno di pesce e verdure ma anche con la carne. Tra le versioni diffuse nel Paese la variante a base di miglio e, nella parte meridionale del paese, quella preparata con il fonio, un cereale coltivato in terreni poveri e in zone semi-aride, sempre più valorizzato per le sue qualità nutritive e terapeutiche. Il cous cous di fonio ha un sapore delicato ed è solitamente abbinato a salse di diverso genere. Here it’s broken rice, a particular type of aromatic long-grain rice that is the basic ingredient of the Senegalese national dish, served with a side of fish and vegetables but also with meat. Some of the versions popular in the country are based on millet, and in the south there is one made with fonio, a grain cultivated in poor soil and semi-arid regions, which has always been valued for its nutritional and therapeutic qualities. Fonio couscous has a delicate flavor and is usually combined with various kinds of sauces.

Chef Abdelh Amid Alaya

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È il piatto nazionale, diffuso in tantissime varianti. Si consuma con verdura e tranci di pesce interi o, ancora, nella versione keftas tipica di Sfax. Le versioni invernali del piatto sono preparate con la carne di agnello e montone, ceci, cavoli e zucca mentre quelle estive con le verdure. Molto spesso è accompagnato con salse piuttosto corpose tra cui la tradizionale harissa, dal sapore particolarmente piccante, a base di peperoncino rosso, aglio e olio. Esistono, inoltre, varianti dolci, con datteri e ai chicchi di melograno (mesfsouf). It’s a national dish that’s common in many different varieties. It’s eaten with vegetables and slices of whole fish, or else in the keftas version typical of Sfax. Winter varieties of the dish are prepared using lamb and mutton, chickpeas, cabbage, and squash, while summer recipes are made with vegetables. It’s often accompanied by quite hearty sauces, including the traditional, very spicy harissa, made using red pepper, garlic and oil. There are also sweet versions, with dates and pomegranate seeds (mesfsouf).

XIV COUS COUS FEST


La gara

LA GIURIA TECNICA  Esperti, chef e giornalisti internazionali. Saranno loro ad assaggiare i cous cous in gara

ed eleggere quello che vincerà il prestigioso Premio giuria tecnica Miglior cous cous 2011. A San Vito Lo Capo quest’anno ci sarà il gotha dell’enogastronomia mondiale.

Ivan Scebba, Laura Ravaioli, Antonella Pace

Anna Accalai (Italia)

Paolo Marchi (Italia) Presidente di giuria / Head of the panel Giornalista enogastronomico è ideatore di Identità Golose, il primo congresso italiano di cucina d’autore. Per 27 anni firma della redazione sportiva del quotidiano nazionale Il Giornale, nella stessa testata - che ha lasciato il 28 febbraio scorso - ha curato la rubrica Cibi Divini e la pagina Affari di gola. Dal 2004 l’idea che gli cambia la vita, la nascita di Identità Golose che fa tappa anche a Londra, San Marino e New York, un appuntamento che ogni anno cresce in prestigio e rilievo. Food and wine journalist and creator of Identità Golose, the first Italian gourmet food convention. For 27 years he wrote the sports column for the national newspaper Il Giornale. For the same publication, which he left last February 28, he handled the column Cibi Divini and the Affari di gola page. In 2004 came the idea that changed his life – the birth of Identità Golose – which also meets in London, San Marino and New York, an event whose prestige and importance are growing every year.

COOKING PEACE

Vive a Roma dove si occupa di progettazione d’interni e interior design. La passione per l’enogastronomia l’ha portata ad iscriversi, nel 2000, alla Chaîne des Rôtisseurs - Associazione internazionale di gastronomia che riunisce 25mila appassionati della buona cucina in oltre 70 Paesi - dove ricopre la carica di vice presidente nazionale, sezione Italia. Il suo compito istituzionale è quello di abbinare il piacere di una cucina raffinata alla tradizione del territorio, con l’aiuto di grandi chef e giovani cuochi. She lives in Rome, where she works in interior decorating and design. In 2000, her passion for food and wine led her to join the international gastronomic society Chaîne des Rôtisseurs, an organization of 25,000 passionate supporters of good cooking in over 70 countries – of which she is national vice chairwoman for the Italy division. Her institutional role is to combine the pleasure of refined cuisine with local tradition, with the help of great chefs and young cooks.

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The Competition

THE PANEL OF JUDGES

José Capel (Spagna)

Experts, Chefs and International Journalists. They will sample the competing couscous dishes and pick the one that wins the prestigious judges’ Award for Best Couscous of 2011. This year in San Vito Lo Capo the aristocracy of international gourmet food and wine will be present.

È uno dei critici gastronomici più esperti e prestigiosi del panorama spagnolo. I suoi articoli su Semanal (inserto settimanale del quotidiano El Pais, in uscita la domenica) sono seguiti con interesse dagli appassionati della buona tavola e dai professionisti del settore. Ideatore e presidente del congresso internazionale Madrid Fusion, che si svolge ogni anno nell’omonima città, e membro dell’Accademia spagnola di gastronomia, è autore di 48 libri e 10 edizioni della Guida De la buena vida di El Pais e ha ricevuto più di 25 riconoscimenti nazionali ed internazionali. He is one of most expert and highly regarded food critics in Spain. His articles in Semanal (the Sunday addition to the daily paper El Pais) have an avid following of fans of good eating and industry professionals. Founder and president of the international convention Madrid Fusion, which is held every year in Madrid, and a member of the Spanish Academy of Gastronomy, he is the author of 48 books and 10 editions of the El Pais Guide to the buena vida, and has received more than 25 national and international awards.

Julia Pérez (Spagna)

Lorenza Fumelli (Italia) Nasce a Roma 36 anni fa. Dedica tre quarti della sua vita alla musica senza dimenticare la grande passione per la scrittura. Dopo i 30 anni, comincia a collaborare con alcuni portali on line occupandosi principalmente di arte e cultura. Lavora al quotidiano nazionale L’Unità e poi approda a Il Fatto Quotidiano on line, canale Piacere quotidiano. Nel settembre 2010 viene arruolata da Massimo Bernardi, editore del Dissapore network. Oggi è editor, videomaker e account manager per Dissapore e collaboratrice esterna per ilfattoquotidiano.it. Born in Rome 36 years ago. She dedicated three quarters of her life to music, but never forgot her great passion for writing. After she turned 30, she began to contribute to various online portals, primarily in the areas of art and culture. She worked at the national newspaper L’Unità and then joined Il Fatto Quotidiano on line, channel Piacere quotidiano. In September 2010 she was recruited by Massimo Bernardi, editor of the Dissapore network. Today she is editor, videomaker and account manager for Dissapore and outside contributor for ilfattoquotidiano.it. Nino Graziano (Italia) Dopo le due stelle Michelin conquistate tra i fornelli del Mulinazzo di Villafrati, in provincia di Palermo, Nino Graziano non si accontenta, scavalca i confini italiani per cominciare la sua avventura in Russia, a Mosca, dove apre il ristorante-enoteca Semifreddo, inserito tra i migliori 100 ristoranti al mondo secondo la guida San Pellegrino. La sua cucina, che affonda nella tradizione siciliana, coniuga tradizione e innovazione, offrendo esperienze multisensoriali che contribuiscono a creare pure e vere emozioni. Not even the two Michelin stars that Nino Graziano received as a chef at Mulinazzo di Villafrati, in the province of Palermo, were enough to satisfy him. He left Italy on an adventure to Russia, where he opened his Moscow restaurant and wine shop Semifreddo, which the San Pellegrino guide now ranks among the top 100 restaurants in the world. His cuisine, rooted in Sicilian tradition, is a blend of tradition and innovation, offering multi-sensory experiences that contribute to the creation of pure and genuine emotions.

Laureata in giornalismo a Madrid, si è specializzata in gastronomia. Autrice di libri e guide gastronomiche, scrive per il quotidiano El Mundo e le riviste Mía Cocina, Vino+Gastronomía, Spain Gourmetour, Apicius, Conde NastTraveller ed Esquire. Oltre ad essere co-direttore del master di cucina contemporanea dell’Università di Barcellona e membro del comitato del congresso Barcelona Vanguardia, è consulente di ristoranti e aziende di catering. Nel 2005 le è stato assegnato il premio nazionale di gastronomia. She received her degree in journalism in Madrid and specializes in gastronomy. She’s written gastronomic books and guides and writes for the daily paper El Mundo and the magazines Mía Cocina, Vino+Gastronomía, Spain Gourmetour, Apicius, Conde NastTraveller and Esquire. In addition to being co-director of the masters in contemporary cuisine at the University of Barcelona and member of the committee for the Barcelona Vanguardia convention, she is a consultant for restaurants and catering companies. In 2005 she received the national gastronomy award. Eric Sylvers (Usa) Giornalista e scrittore, vive in Italia, a Milano, da oltre un decennio, dove si occupa di finanza italiana per Bloomberg News. Dal 2003 collabora per The New York Times: scrive di viaggi, enogastronomia, politica ed economia. Collabora anche per blog e social networks sui costumi e sulla cultura italiana. A journalist and writer who has lived in Italy for more than a decade, Eric came to Milan, where he is still based, in 1998 to cover Italian finance for Bloomberg News. Since 2003 he has been a contributor to The New York Times writing about everything Italian from travel, food, and wine to politics and the economy. He also blogs (www. foodieinitaly.com) and tweets (@EricSylvers) about all of the above. Errica Tamani (Italia) Parmigiana Doc, classe 1973, è autrice del libro Gli anni d’oro della cucina parmigiana, per l’Accademia italiana della cucina. Collabora dal 2005 a Gusto, la pagina golosa del giovedì della Gazzetta di Parma e, dal 2008, anno della prima edizione, alla guida ai ristoranti d’autore di Paolo Marchi, Identità Golose. A native of Parma, class of 1973, she is author of the book Gli anni d’oro della cucina parmigiana, for the Accademia Italiana della Cucina. Since 2005 she has contributed to Gusto, the Thursday food page of the Gazzetta di Parma, and has been a contributor to Paolo Marchi’s guide to gourmet restaurants, Identità Golose, since 2008, when its first edition was published.

Monica Larner (Usa) Vive a Roma dove è redattore italiano del magazine Wine Enthusiast (www.winemag.com). È responsabile della valutazione e dell’assegnazione dei punteggi di tutti i vini italiani nella sezione guida agli acquisti della rivista e scrive articoli sui vini delle diverse regioni italiane, sull’enoturismo e gli abbinamenti enogastronomici. Quando non si trova nella sua patria adottiva, Monica trascorre il suo tempo nel vigneto della sua famiglia a Santa Barbara, in California. Based in Rome, is Italian Editor with Wine Enthusiast Magazine (www. winemag.com). She is responsible for rating and scoring all Italian wines in the Buying Guide section of the magazine and writes feature articles on Italy’s wine regions, wine travel and destination, and wine and food pairings. When not in her adopted country, Monica can be found on the family-run Larner Vineyard (www.larnervineyard.com) in Santa Barbara, California.

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Tony Wolff (Usa) Ha partecipato per la prima volta al Cous Cous Fest nel 2002 scrivendo un articolo per un settimanale di viaggi russo. Scrive per l’edizione americana de La Cucina Italiana ed è l’autore del libro Lightening up: the yoga of self acceptance (Illuminazione: lo yoga dell’accettazione di se stessi) che sarà pubblicato nel 2012. Ha pubblicato anche poesie recensite su The Wall Street Journal, The San Francisco Chronicle e Business Week. Tony Wolff first came to the Cous Cous fest in 2002, writing for a Russian travel magazine. He has published in the US edition of La Cucina Italiana and is author of Lightening Up: The Yoga of Self Acceptance, to be published in 2012. He has published poetry and has been quoted in The Wall Street Journal, The San Francisco Chronicle, and Business Week.

XIV COUS COUS FEST


THE RECIPES

LE RICETTE el al pan technicrd 2010 awa Preparate la salsa di pomodoro con cipolla, carne

COUS COUS DI AGNELLO

LAMB COUSCOUS

Chef Hajer Arouie e Msoughi Alì Ingredienti per 6 persone: 750g cous cous tunisino / 900Kg di agnello (spalla e coscia) / 150g di ceci secchi / 25g di uva sultanina 25g di uva passa 1\2 boccetta peperoncino macinato / curcuma, finocchietto selvatico, olio, sale, pepe / 150g di pomodoro concentrato / 200g peperoni piccoli 200g di carote / 100g di patate / 150g zucchine genovesi / 3 uova fresche / Tabel (miscela di spezie simile al cumino) Ingredients for 6 people: 750g Tunisian couscous / 900g lamb (shoulder and leg) / 150g dried chickpeas / 25g sultanas / 25g raisins / ground chili pepper / turmeric / wild fennel leaves / oil / salt and pepper / 150g tomato concentrate / 200g small sweet peppers / 200g carrots / 100g potatoes / 150g courgettes / 3 fresh eggs / Tabel (spice mix similar to cumin)

e peperoncino rosso che servirà a condire una parte di cous cous. Aggiungete poi pepe nero e curcuma. Una volta pronta, preparate una salsa bianca, cioè uguale a questa, ma senza pomodoro. Aggiungete cannella, e, solo alla fine, peperoncino rosso secco. Versarla sopra il cous cous bianco, disposto a fontana, con, a parte, ceci e uvetta. A parte versate la salsa di pomodoro. Nel frattempo cuocete a vapore i ceci e l’uvetta. Tagliate il finocchietto selvatico e fatelo appassire sopra il coperchio della couscoussiera: in questo modo il vapore aromatizzerà la semola. Successivamente mescolate con le mani il finocchietto alla semola. Preparate una frittata con il peperoncino piccante e unite le spezie tabel (miscela simile al cumino) alla salsa rossa e al cous cous. Disponete i tre cous cous (bianco, con il finocchietto e con la salsa di pomodoro e la carne di agnello) uno accanto all’altro e accompagnate con i datteri, i ceci e le uova sode cotte separatamente. In un angolino aggiungete la salsa piccante.

COUSCOUS WITH FISH “BUZZUNAGLIA” AND SEA ANEMONES Chef Antonella Pace, Vito Miceli e Ivan Scebba

Ingredienti per 6 persone: 500g semola / 50g olio extravergine d’oliva / acqua e sale / 4 foglie d’alloro / cannella e pepe nero q.b. Per la zuppa: 1 cipolla / 2 spicchi d’aglio / 50g mandorle / prezzemolo fresco / 250g concentrato di pomodoro 750g di pesce misto da zuppa (ricciola, scorfano, coccio, cernia, sanpietro, occhiata, sarpe) / 100g di buzzunaglie (interiora di pesce) e fiori di mare (anemoni)

COOKING PEACE

Make the tomato sauce with onions, meat and red chilli pepper (which will be used as the sauce for part of the couscous). Add black pepper and turmeric. Once cooked, repeat this preparation to make another ‘plain’ sauce without the tomato. Add cinnamon and, right at the end, some dry red chilli pepper. Pour the plain sauce over part of the couscous previously shaped into a fountain. Pour the tomato sauce over another portion of the couscous. Steam the chickpeas and raisins separately. Chop the wild fennel leaves and lightly steam them over the couscoussiere to flavour the semolina. Mix the chopped fennel leaves into the remaining part of semolina once cooked. Lightly fry the hot chilli and add the Tabel spices to the red sauce and the couscous. Arrange the three couscous types (plain, with the wild fennel and with the tomato and lamb sauce) alongside one another and serve with dates, chickpeas and boiled eggs. Serve the hot chilli sauce on a corner of the plate.

l ’s pane people 2010 award

COUS COUS CON BUZZUNAGLIA DI PESCE E FIORI DI MARE

Antonella Pace

Hajer Arouie

Ingredients for 6 people: 500g semolina / 50g extra virgin olive oil / water and salt / 4 bay leaves cinnamon and black pepper to taste For the soup: 1 onion / 2 cloves of garlic / 50g almonds / fresh parsley / 250g tomato concentrate 750g of mixed fish for soup (amberjack, scorpionfish, red gurnard, grouper, John Dory fish, saddle bream, sarpe) 100g fish innards and sea anemones

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La semola viene incocciata con acqua, sale, olio, pepe nero, prezzemolo, cipolla, alloro e cannella. Cuocerla a vapore e iniziare a preparare un battuto di cipolla, aglio, prezzemolo, mandorle e concentrato di pomodoro per la zuppa. Aggiungere acqua, aggiustare di sale e pepe e completare con i pesci da brodo diliscati. Cuocere per un quarto d’ora e passare alla ‘buzzunaglia’. Scottare in acqua le interiora con alloro, cipolla e chiodo di garofano. Tagliarle a tocchetti e terminare la cottura nella zuppa di pesce precedentemente preparata. Passare alla preparazione dell’anemone, cioè l’ ‘ogghiu a mare’. Passare gli anemoni in farina e friggerli in modo da disporli alla fine sul cous cous. Rub the semolina with the water, salt, oil, black pepper, parsley, onion, bay leaf and cinnamon. Steam the semolina and chop the onions together with the garlic, parsley, almonds and tomato concentrate for the soup. Add water to the mixture, salt and pepper to taste and the filleted fish. Cook for 15 mins and then start preparing the buzzunaglie. Parboil the innards in a little water with bay leaves, onion and cloves to taste. Cut the innards into large bite sizes and finish cooking in the previously prepared fish soup. To cook the anemones, toss them in flour and fry them in a little oil. Use to decorate the couscous before serving.



Buona passeggiata tra culture

TUTTI I G EVERY IORNI DAY

EXPO VILLAGE  Un coloratissimo mercato a cielo aperto dove andare alla scoperta di specialità gastronomiche e manufatti tipici dei paesi in gara. Il pomeriggio è il momento dello shopping, tra artigianato locale e prodotti dei paesi del Mediterraneo. Tra le novità di quest’anno anche le esibizioni di artisti e musicisti che animeranno, ogni pomeriggio, il centro di San Vito Lo Capo.

COOKING PEACE

Due gli appuntamenti quotidiani, dal mercoledì alla domenica, in via Farini, incrocio con via Savoia e nella parte alta di via Savoia dalle 18/18,30 alle 20 e dalle 21,30/22 alle 23,30. La domenica le esibizioni saranno soltanto intorno alle ore 17.

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Enjoy your stroll through cultures

EXPO VILLAGE

A brightly colored open air market where you can discover gastronomic specialties and typical objects from the competing countries. Afternoon is the time to shop for local crafts and products from Mediterranean countries. Some of what’s new this year includes shows by artists and musicians that will enliven downtown San Vito Lo Capo every afternoon. Two shows every day from Wednesday to Sunday, on Via Farini at the corner of Via Savoia, and on upper Via Savoia, from 6:00/6:30 p.m. to 8:00 p.m. and from 9:30/10:00 p.m. to 11:30 p.m. On Sunday, shows will be around 5:00 p.m. only.



Cous cous village

UN PIATTO QUARANTA RICETTE

TUTTI I G EVERY IORNI DAY

I sapori della tradizione, quelli biologici e le preparazioni più eccentriche provenienti da paesi lontani. Nelle case del cous cous, da mezzogiorno a mezzanotte, ci saranno quaranta golose ricette di cous cous tra cui scegliere che accontentano davvero tutti i gusti.

Casa del cous cous dal mondo

Casa del cous cous del Mediterraneo

Il mondo in un piatto. In via Regina Margherita, angolo via Abruzzi, si possono assaggiare le varianti internazionali di cous cous: da quella del Senegal, con carne e datteri, a quella piccante alle verdure della Costa d’Avorio, fino al cous cous del Brasile con latte di cocco e frutti di mare.

Il Mare Nostrum, mare di pace, ispira questi menu. In via Regina Margherita, angolo via Arimondi, trovate il cous cous pantesco con i capperi, quello al nero di seppia, al pesce spada e la versione con sarde e finocchietto selvatico.

House of world couscous The world in one dish. On Via Regina Margherita, on the corner of Via Abruzzi, you can sample international varieties of couscous: from the couscous of Senegal, with meat and dates, to spicy couscous with vegetables from Ivory Coast, to the couscous of Brazil with coconut milk and shellfish.

COOKING PEACE

House of Mediterranean couscous Mare Nostrum, sea of peace, is the inspiration for these menus. On Via Regina Margherita, corner of Via Arimondi, you’ll find couscous pantesco (from the island of Pantelleria) with capers, couscous with cuttlefish ink, or swordfish, and a version with sardines and wild fennel.

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Casa del cous cous di San Vito Lo Capo Ricette di pesce, carne e verdure preparate secondo la tradizione locale. Il sapore e la genuinità della cucina casalinga di San Vito Lo Capo in tre proposte, in via Flores, dal gusto più autentico dei sapori di una volta. House of San Vito Lo Capo couscous Fish, meat and vegetable recipes prepared according to local tradition. Three versions of the flavor and genuineness of home-style cooking on Via Flores in San Vito Lo Capo, with the totally authentic taste of traditional cuisine.


Cous cous village

ONE DISH, FORTY RECIPES

Traditional and organic flavors and the most eccentric preparations from distant countries. From noon to midnight, the couscous houses will offer forty delicious couscous recipes to choose from that will satisfy every palate.

Casa del cous cous trapanese In via Venza le ricette più profumate della tradizione gastronomica del territorio. Dal classico cous cous con la zuppa di pesce alla fresca insalata di cous cous con verdure, alla versione piccante con pollo e patate. Nel menu anche la pasta, le tipiche busiate con il pesto alla trapanese. House of Trapanese couscous On Via Venza you’ll find the most fragrant recipes of the region’s gastronomic tradition. From the classic couscous with fish soup to the fresh couscous salad with vegetables, to the spicy version with chicken and potatoes. The menu also includes pasta, with typical busiate with Trapanese pesto.

Casa del cous cous del Maghreb e del biologico Il cous cous in riva al mare, all’altezza di via Savoia. Trasportati sulla sabbia del deserto, potete assaporare la versione a base di semola biologica, quella bes-bes con spezie piccanti, la maghrebina e le varianti algerine, marocchine e tunisine. Per i celiaci una ricetta a base di cous cous di mais, pesce, mandorle e cannella. House of Maghreb and organic couscous Couscous on the seashore, at Via Savoia. Let yourself be transported to the desert sands and taste couscous made with organic semolina, bes-bes couscous with hot spices, Maghreb couscous, and versions from Algerian, Morocco and Tunisia. For those who are gluten-intolerant, there’s a corn couscous recipe with fish, almonds and cinnamon.

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Al Waha / solo sabato e domenica Ricette servite nella tenda berbera sulla spiaggia, all’altezza del giardino del Santuario. Cous cous pantesco, tunisino, con gamberi e zucchine e tre ricette diverse di busiate, condite con pesce, pesto alla trapanese e sarde e finocchietto. Al Waha / Saturday and Sunday only Recipes served in the Berber tent on the beach, at the Sanctuary garden. Couscous from Pantelleria and Tunisia, with shrimp and zucchini, and three different recipes for busiate, seasoned with fish, Trapanese pesto, and sardines and wild fennel.

XIV COUS COUS FEST


Incontri, degustazioni e ricette tutte da gustare

I LABORATORI GASTRONOMICI  Scoprire le ricette della tradizione, conoscere piccoli trucchi custoditi tra i fornelli, l’antico sapere gastronomico. Il Cous Cous Lab è il contenitore culturale e di approfondimento per i visitatori della rassegna. Qui a parlare è la cultura del cibo, tra lezioni, riflessioni e pensieri.

TU T T I I G EVERY IORNI DAY

SAB/SA 24 SEP T T

GLI AGNOLOTTI DI ALFREDO

Nino Aiello Sarebbe giurista e politologo, ma trippe e lonze ne attestano l’ultraventennale militanza nel mondo enogastronomico. Già Fiduciario e Governatore Slow Food, svolge attività giornalistica anche come responsabile regionale della Guida ai vini d’Italia del Gambero Rosso e della Guida ai ristoranti d’Italia dell’Espresso. Cura il Food & Wine del mensile I love Sicilia. È al suo dodicesimo Cous Cous Fest. Though he’s ostensibly a jurist and political analyst, tripe and pork loin attest to over twenty years of service in the world of food and wine. Former Slow Food Trustee and Governor, his career in journalism has also included the position of regional editor for the Guida ai vini d’Italia (Guide to Italian Wines) for Gambero Rosso and the Guida ai ristoranti d’Italia (Guide to Italian Restaurants) for Espresso. He is in charge of Food & Wine for the magazine I Love Sicilia. This is his twelfth Couscous Fest.

COOKING PEACE

Marco Sabellico Uomo del vino del celebre mensile di cucina Gambero Rosso, è coordinatore nazionale della Guida ai Vini d’Italia edita dallo stesso Gambero Rosso. È uno dei maggiori esperti del settore in Italia. I visitatori del Cous Cous Fest avranno in lui un “cicerone” d’eccezione tra i momenti più golosi e stuzzicanti della rassegna. The wine man for the celebrated cooking magazine Gambero Rosso, he is the national coordinator for the Guida ai vini d’Italia (Guide to Italian Wines) also published by Gambero Rosso. He is one of Italy’s leading experts in the sector. For visitors to the Couscous Fest, he will act as an exceptionally fine tour guide through the festival’s most delicious and appetizing moments.

Meetings, Tastings and Recipes to Enjoy

GASTRONOMIC LABORATORIES  28

È un ristoratore storico di San Vito Lo Capo. Si chiama Alfredo, così come il suo ristorante, in contrada Valanga a San Vito Lo Capo, di cui è chef e patron. Interprete appassionato ed eccentrico della tradizionale cucina siciliana, proporrà, sabato 24 settembre alle ore 13, i suoi speciali agnolotti con l’aragosta preparati nella versione nera, con il nero di seppia, battezzata dallo chef La vedua incinta (vedua in dialetto vuol dire vedova) e in quella bianca, tradizionale.

ALFREDO’S AGNOLOTTI He’s a historic restaurateur of San Vito Lo Capo. His name is Alfredo, as is the name of his restaurant in the Valanga contrada of San Vito Lo Capo, of which he is chef and owner. A passionate and eccentric interpreter of traditional Sicilian cuisine, on Saturday, September 24 at 1:00 p.m., he will be offering his special black version of agnolotti with lobster, made with cuttlefish ink, which the chef has baptized La vedua incinta or Pregnant Widow (in Sicilian dialect, vedua means widow), as well as the traditional white version. Discover traditional recipes, learn the tricks long kept safe in the kitchen and ancient culinary knowledge. The Cous Cous Lab is the knowledge hub for visitors to the event. Here the focus is ‘good food’ with lessons, reflections and thoughts.


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La cucina siciliana secondo Munacò

SAPORI MEDITERRANEI GLI APPUNTAMENTI DI CONAD

22 / 2

5 SEPT

Da Palermo ai ristoranti di tutto il mondo

inseguendo un’unica passione, quella per la cucina. Lo chef Dionisio Munacò nasce nel capoluogo siciliano ma, dopo il diploma all’Istituto alberghiero, comincia a viaggiare in giro per il mondo collezionando diverse esperienze nei migliori ristoranti italiani di Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Jesolo, in Sardegna ma anche all’estero, in Germania, Francia e alle isole Maldive. Oggi è proprietario del ristorante Primafila, a pochi passi dal porto di Terrasini (Palermo), che gestisce con grande amore e professionalità. L’esperienza acquisita in tanti anni di buona cucina è adesso al servizio della sua creatura, il suo ristorante, dove l’assoluta freschezza dei prodotti si coniuga felicemente con la fantasia dello chef, offrendo i migliori piatti della tradizione siciliana. Dionisio Munacò è lo chef scelto da Conad, sponsor del Cous Cous Fest, come testimonial dei sui laboratori gastronomici che lo vedranno protagonista e interprete della cucina siciliana secondo il suo estro e la sua passione. Munacò presenterà e farà degustare al pubblico due ricette, i Fusilloni Mediterranei e il Cous cous di mari e d’amuri, con pesce di brodo, filetti di alici e pomodori secchi.

Sicilian Cuisine According to Munacò

MEDITERRANEAN FLAVORS AT THE CONAD SESSIONS

From Palermo to restaurants the world over, he’s followed one single passion: cooking. Chef Dionisio Munacò was born in Sicily’s capital, but after graduating from the hotel Institute, he began to travel the world, collecting a variety of experiences in the best Italian restaurants of Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Jesolo, Sardinia, and other countries, such as Germany, France, and the Maldives. Today he owns the restaurant Primafila, located very close to the port of Terrasini (Palermo), which he manages with great love and professionalism. The experience he gained in many years of good cooking is now at the service of this restaurant that is his creation, where the absolute freshness of the products makes a splendid combination with the chef’s imagination, offering the best dishes of Sicilian tradition. Dionisio Munacò is the chef that Conad, sponsor of the Couscous Fest, has selected as a testimonial for its gastronomic laboratories, where he will be the star and interpreter of Sicilian cuisine, driven by his own talent and passion. Munacò will present and offer public tastings of two recipes, Fusilloni Mediterranei and Couscous di Mari e d’Amuri, with soup fish, anchovy filets and dried tomatoes.

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XIV COUS COUS FEST


Il piacere gastronomico si fa arte

LE EMOZIONI DELLE ELECTROLUX EXPERIENCE

20 / 2 1 23 SEP/ 22 T

Gli chef stellati siciliani Accursio Craparo e Vincenzo Candiano e l’olimpo della pasticceria italiana, Roberto Lestani e Corrado Assenza, saranno i protagonisti delle Electrolux Experience. Momenti di vero piacere gastronomico firmati da Electrolux Professional, uno dei leader mondiali nella produzione e distribuzione di soluzioni professionali destinate al settore della ristorazione e dell’ospitalità. Grandi artisti della cucina e della pasticceria regaleranno, ai visitatori della rassegna, grandi emozioni a tavola con il supporto delle attrezzature da cucina Electrolux. Si alterneranno alla conduzione degli appuntamenti Marco Sabellico, giornalista del Gambero Rosso, Nino Aiello, giornalista enogastronomico e Andy Luotto, chef e attore. Vi aspettiamo al Pala Bia, in via del cous cous. Ecco gli appuntamenti in programma: Accursio Craparo una stella Michelin, è chef del ristorante la Gazza Ladra di Modica (Ragusa) dove propone una cucina che è la sua personale sintesi di capacità e sensibilità, mestiere ed esperienza, equilibrio e intensità che ha appreso negli anni sempre con la voglia di confrontarsi, quotidianamente, con i contrasti della terra che lo accoglie. Lo chef proporrà le sue Sensazioni marine, una crema di ceci con seppioline, gamberi, cozze e alghe. Vincenzo Candiano una stella Michelin, è chef del ristorante Locanda Don Serafino, una location raffinata nel cuore del barocco di Ragusa Ibla. Nel 2007 è premiato come Migliore giovane chef emergente del Sud Italia. La cucina di Candiano si nutre dei sapori e dei ricordi della tradizione iblea con grande attenzione per la preservazione dell’identità degli ingredienti isolani, con sobria creatività e senza voler stupire a tutti i costi. Candiano presenterà La tradizione in evoluzione, una ricetta tradizionale reinterpretata in chiave moderna. Roberto Lestani è Campione del mondo di pasticceria nel 2004. Viene da Udine dove gestisce una pasticceria, presta consulenze e collabora con aziende leader del settore, rubriche e riviste specializzate. Tanti i riconoscimenti ottenuti nella sua carriera, nel 2002, al Culinary World Cup in Lussemburgo, ma anche alle Olimpiadi Culinarie di Erfurt e Berlino e all’International Messe a Vienna. Nel 2006 viene nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Lestani presenterà le sue Nuove forme, colori e strutture nel dessert, una dolce preparazione che esprime la tradizione che incontra l’innovazione: diverse strutture dolci come un pan di Spagna senza farina, un croccante e una mousse. Corrado Assenza pasticciere al Caffé Sicilia di Noto (Siracusa) si occupa, da oltre 25 anni, di pasticceria e alimentazione, provando ad esprimere la cultura sotterranea del popolo di Sicilia che da millenni esprime sapienza dedicandosi a queste arti materiali. Apprezza il sale quanto lo zucchero e, forse, più di entrambi, il miele. Cerca il sale negli zuccheri, lo zucchero tra i cristalli di sale. Assenza presenterà i suoi Dolci pensieri iblei, preparazioni elaborate partendo dalla cultura alimentare materiale di questa terra, la Sicilia degli Iblei, e dall’utilizzo di suoi prodotti agricoli d’eccellenza: latte e derivati, cereali, mandorla, frutti freschi, miele, extravergine d’oliva. Semplici preparazioni che esaltano la qualità delle materie prime.

COOKING PEACE

Accursio Craparo

Roberto Lestani

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Vincenzo Candiano

Corrado Assenza


Gastronomic Pleasure Becomes Art

THE EXCITING ELECTROLUX EXPERIENCE

Star Sicilian chefs Accursio Craparo and Vincenzo Candiano and the aristocrats of Italian pastries, Roberto Lestani and Corrado Assenza, will be the stars of the Electrolux Experience. Moments of true gastronomic pleasure provided by Electrolux Professional, one of the world leaders in the production and distribution of professional solutions for the restaurant and hospitality sector. Great cooking and pastry artists will offer culinary thrills for visitors to the show, using Electrolux cooking equipment. Alternating as session leaders will be Marco Sabellico, reporter for Gambero Rosso, Nino Aiello, food and wine reporter, and Andy Luotto, chef and actor. We look forward to seeing you at Pala Bia, on Via del Cous Cous. Here’s what’s on the program: Accursio Craparo a Michelin star, is chef at the restaurant Gazza Ladra in Modica (Ragusa), where he offers a cuisine that is his personal synthesis of the skill and sensitivity, craft and experience, balance and intensity he has gained over the years, every day seeking to meet the challenges posed by the contrasts of the land that is his home. The chef will offer his Marine Sensations, a cream of garbanzos with cuttlefish, shrimp, mussels and seaweed.

Vincenzo Candiano a Michelin star, is chef at the restaurant Locanda Don Serafino, an extremely refined establishment in the heart of baroque Ragusa Ibla. In 2007 he was recognized as the Best Young Emerging Chef in Southern Italy. Candiano’s cuisine draws its sustenance from the flavors and memories of Iblean tradition, with great attention to preserving the identity of island ingredients through simple creativity, making no attempt to astonish at all costs. Candiano will present An Evolving Tradition, a traditional recipe with a modern interpretation. Roberto Lestani was a 2004 World Pastry Champion. He comes from Udine, where he manages a bakery, offers consulting services and collaborates with leading companies in the sector, writing columns and contributing to specialized magazines. He has received many awards during his career: in 2002 he won the Culinary World Cup in Luxembourg, and was also recognized in the Culinary Olympics in Erfurt and Berlin and at the International Messe in Vienna. In 2006 he was named Cavaliere al Merito (Knight in

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the Order of Merit) of the Italian Republic. Lestani will present his New Forms, Colors and Structures in Dessert, a sweet preparation that expresses tradition coupled with innovation, with various sweet structures such as a flourless sponge cake, a crisp, and a mousse. Corrado Assenza pastry chef at Caffé Sicilia in Noto (Syracuse) has worked in pastrymaking and food for over 24 years. His efforts are directed at expressing the underground culture of the people of Sicily, who have masterfully dedicated themselves to these material arts for thousands of years. He values salt as much as sugar, and honey perhaps more than either. He seeks salt in sugar and sugar amongst salt crystals. Assenza will present his Sweet Iblean Thoughts, preparations based on the material food culture of this land, the Sicily of the Ibleans, using his top quality farm products: milk and milk products, cereals, almonds, fresh fruit, honey, and extra virgin olive oil. Simple preparations that set off the quality of the raw materials.

XIV COUS COUS FEST


Prodotti Miglio zero

MIGLIO ZERO LA PROVINCIA DI TRAPANI E’ SERVITA  I sapori del territorio trapanese sono il ricco e gustoso menu

24 / 2 5 SEPT

servito sabato 24 e domenica 25 settembre nell’ambito dei laboratori gastronomici promossi dalla Provincia regionale di Trapani. I prodotti Miglio zero, legati al territorio d’appartenenza, sono sostenuti attraverso l’omonimo progetto, finanziato da fondi europei nell’ambito del Por Sicilia 20002006 La Provincia di Trapani per lo sviluppo della pesca, che mira alla loro valorizzazione e a promuoverne il consumo. Un vasto elenco di ristoranti della Provincia, consultabili sul sito www.migliozero.com, propongono, nei loro menu, ricette che utilizzano ingredienti e prodotti locali.

Consultate l’elenco e prenotate un tavolo per gustare saporite ricette, espressione della cucina locale. Alcune specialità Miglio zero si possono assaggiare al Cous Cous Fest: sabato 24 settembre saranno serviti il polpo in agrodolce, preparato dallo chef Gianni Ferrante del ristorantino Ligny di Trapani e la caponata di pesce dello chef Rosetta Sugameli del Baglio Fontanasalsa di Trapani; domenica 25 l’appuntamento è invece con l’involtino di coda di rospo, proposto dallo chef Vincenzo Caradonna del ristorante La Pineta di San Vito Lo Capo e le polpette di sarde e finocchietto a cura dello chef Mario Bianco del ristorante Fontanarossa di Erice.

Miglio zero Products

MIGLIO ZERO THE PROVINCE OF TRAPANI IS SERVED

The flavors of the Trapani area are on the rich and tasty menu served Saturday and Sunday, September 24 and 25, as part of the gastronomic laboratories promoted by the regional Province of Trapani. Locally produced Miglio zero products are supported by the Miglio Zero project, financed by European funds as part of Por Sicilia 2000-2006, La Provincia di Trapani per lo sviluppo della pesca (The Province of Trapani for the Promotion of Fishing), with the goal of showcasing them and promoting their consumption. A long list of restaurants in the Province whose menus use local ingredients and products can be consulted at www.migliozero.com. Check the list and reserve a table to taste delicious expressions of local cuisine. Some Miglio zero specialties can be sampled at the Couscous Fest: on Saturday, September 24 sweet and sour octopus will be served, prepared by chef Gianni Ferrante of the little restaurant Ligny in Trapani, and fish caponata by chef Rosetta Sugameli of Baglio Fontanasalsa in Trapani; on Sunday, the dish will be an anglerfish roulade created by chef Vincenzo Caradonna of the restaurant La Pineta in San Vito Lo Capo, along with bonito dumplings and wild fennel by chef Mario Bianco of the restaurant Fontanarossa in Erice.

COOKING PEACE

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Cous cous siciliano e fregola sarda

LO CHEF NATALE GIUNTA NEL SAN PELLEGRINO COOKING SHOW

MAR/T 20 SEPUE T

La grande popolarità l’ha raggiunta con la partecipazione

a La prova del cuoco, la trasmissione condotta da Antonella Clerici su Rai Uno. Da allora, la corsa dello chef Natale Giunta, di Termini Imerese (Palermo) non si è più fermata. Sono arrivati i corsi di cucina, tra cui La scuola della prova del cuoco, promossa dalla Rai, le linee di prodotti con il marchio della sua azienda, le consulenze oltreoceano, come quella per l’apertura del ristorante italiano Il Teatro a Chicago, i libri di cucina e la notorietà internazionale. Il suo volto e le ricette, che esprimono il connubio tra la cucina italiana di ieri e le tecniche di oggi, fanno il giro del mondo nelle guide, nelle riviste e, nei magazine

siciliani. Il Maestro Natale Giunta sarà lo chef protagonista del San Pellegrino cooking show, l’appuntamento firmato dal gruppo San Pellegrino, sponsor del Cous Cous Fest, che produce e commercializza con vari marchi acque minerali, aperitivi, bibite gassate e the. Martedì alle ore 16, al Pala Bia, Giunta proporrà al pubblico due speciali ricette, un Cous cous alla trapanese con gelatina di verdure, e la fregola, una sorta di versione sarda del cous cous, mantecata con ragù di verdure, crostacei, pesto di pistacchio e finocchietto selvatico.

Sicilian Couscous and Fregola Sarda

CHEF NATALE GIUNTA AT THE SAN PELLEGRINO COOKING SHOW  He became hugely popular through his participation in La prova del cuoco the show hosted by Antonella Clerici on Rai Uno.

Since then, chef Natale Giunta of Termini Imerese (Palermo) has continued to soar. The result is cooking classes, including La scuola della prova del cuoco, promoted by Rai, product lines with his company trademark, overseas consulting like that offered during the opening of the Italian restaurant Il Teatro in Chicago, cookbooks, and international renown. His face and his recipes, a blend of old-fashioned Italian cooking and modern techniques, have now traversed the word in guides, reviews and Sicilian magazines. Maestro Natale Giunta will be the star chef of the San Pellegrino Cooking Show, the event promoted by the San Pellegrino Group, sponsor of the Couscous Fest, which produces and sells mineral water, aperitifs, carbonated beverages and tea under various trademarks. Tuesday at 4:00 p.m., at Pala Bia, Giunta will offer the public two special recipes, one a Trapani-style Couscous with vegetable gelatin, and the fregola, a sort of Sardinian version of couscous, mixed with vegetable ragu, shellfish, pistachio pesto and wild fennel.

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XIV COUS COUS FEST



Una storia imprenditoriale che tocca tre secoli La famiglia Barbera lavora nella produzione di olio d’oliva dalla fine dell’Ottocento. La storia imprenditoriale della Manfredi Barbera & Figli, intensamente legata alla Sicilia agricola e rurale e alla città di Palermo, è parte integrante della cultura d’impresa di questa terra. Interprete moderno della cultura millenaria della coltivazione dell’olivo in Sicilia, la famiglia Barbera può vantare una lunga e prestigiosa storia aziendale. Gli inizi possono essere fatti risalire al lontano 1888 quando la famiglia Barbera si sposta da Menfi, in provincia d’Agrigento, a San Lorenzo ai colli, nei pressi di Palermo, decidendo di porre la propria residenza in una cascina di caccia del ‘600, già dimora del principe di Buonfornello. Lorenzo Barbera è il capostipite della famiglia che avvia la propria azienda agricola giungendo da subito ad ottimi riscontri sul mercato. Nel 1894, da un importante sodalizio con i Florio (una delle dinastie imprenditoriali più potenti e in vista di quel tempo) nasce la società Oleifici Siciliani. Da questa data prende inizio la lunga e fortunata storia dell’olio siciliano di qualità nel mondo. A seguito di prestigiosi riconoscimenti (nel 1900 all’Esposizione Internazionale di Parigi, Lorenzo Barbera vince ben quattro medaglie d’oro e altre due al Grand Prize di Sant Louis negli Stati Uniti) e delle conseguenti richieste del mercato, Lorenzo Barbera incrementa la produzione dell’olio e stringe rapporti commerciali con le aziende agricole confinanti. Nel 1910 il testimone passa al figlio Manfredi senior che dà nuovo impulso alla produzione e commercializzazione del prodotto. A lui si devono alcune tra le più innovative e riuscite innovazioni tra cui il primato di aver introdotto nel 1936 – primo nel mondo – la bottiglie di vetro per la vendita dell’olio d’oliva, precedentemente consegnato alla Compagnia di Navigazione Italia in oliere artigianali in vetro di Murano. Negli anni ‘60 Manfredi mette a punto un’altra novità per il mercato: l’olio mosto non filtrato, naturale, così come appena uscito dalla macina, imbottigliato dopo naturale decantazione. Da questo momento in poi l’azienda prende l’attuale denominazione di Manfredi Barbera & Figli S.p.A. Nel frattempo ad affiancare Manfredi senior entra in azienda il giovane figlio Lorenzo detto Renzino, terza generazione della famiglia. A lui, poeta eccellente, ma dal solido legame con la terra e le tradizioni, si devono le lungimiranti scelte nel marketing e nella comunicazione. Presente e Futuro – Gli albori della quinta generazione La storia della famiglia Barbera ci porta fino ad oggi, e vede protagonista Manfredi Barbera, rappresentante della quarta generazione di questa storica famiglia dell’olio d’oliva della Sicilia che, da oltre vent’anni, conduce con passione ed intuito l’azienda, coniugando l’amore per la tradizione con l’apertura a tutte le opportunità offerte dalla tecnologia moderna. Tendendo principalmente al perfezionamento della qualità dell’olio ed alla internazionalizzazione dell’azienda, sono sue le vincenti intuizioni sulla diversificazione dei prodotti e sull’accattivante ed originale appeal del packaging: al figlio Lorenzo, quinta generazione, di appena cinque anni, dedica il primo olio denocciolato.

“Le sfide poste dal mercato non finiscono nemmeno per un’azienda storica come la nostra – assicura Manfredi Barbera – e ancora oggi l’obiettivo deve essere quello di presentarsi con la stessa capacità imprenditoriale, nel produrre qualità e innovazione, appartenuta alle generazioni che ci hanno preceduto. E’ una grande responsabilità produrre olio d’oliva in Sicilia, una

regione dove – continua – grazie alle fortunate cultivar della Nocellara del Belice e del Biancolilla, al clima favorevole e alla cultura millenaria dell’olio d’oliva, la prospettiva per il futuro non può che essere quella che punta al miglioramento. Oggi, una delle sfide primarie del nostro futuro – conclude – è quella di riuscire ad informare il consumatore, italiano e straniero, su tutte le eccelse qualità salutistiche e nutrizionali che tra gli oli, solo l’extra vergine d’oliva possiede. La cultura alimentare sta volgendo al meglio e artefice importante di questo cambiamento, portatore di gusto e salute, non può che essere l’olio d’oliva extra vergine.” Un’azienda solida che, nonostante la grave crisi economica internazionale dello scorso anno, ha chiuso il 2010 con un fatturato in crescita del 18 per cento rispetto al 2009 e con un aumento di unità vendute che sfiora il 33 per cento. Incrementi bilanciati tra mercato interno ed estero. In particolare, l’olio Barbera viene esportato in tutti i paesi dell’Unione europea, In Emirati Arabi, Arabia Saudita, Libano, Cina, Hong Kong, Taiwan, Giappone, Russia, Usa, Canada, Messico e Brasile e inizia a guardare anche ai mercati di Sudafrica e India. Nel 2001, da una strategica unione tra la Manfredi Barbera & Figli S.p.A., l’Associazione Palermitana Olivicoltori ed il Consorzio dell’Olio Sicano, nasce il Consorzio Oleifici Siciliani. Si tratta di una realtà composita che raccoglie ed organizza più di diecimila olivicoltori della Sicilia Centro Occidentale e che può contare su una rete di 45 frantoi dislocati prevalentemente nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento. Gli obiettivi del consorzio sono quelli di creare coesione tra gli attori della filiera olivicola/olearia siciliana, produrre prodotti di altissima qualità a prezzi contenuti (garantiti dalle certificazioni più importanti), concertare al meglio le iniziative comuni per lo svolgimento di tutta la produzione e proporsi come copaker al mondo della distribuzione, soprattutto sui prodotti ad alto valore aggiunto come gli oli biologici e a denominazione di origine protetta. I Premiati Oleifici Barbera hanno sede a Palermo e stabilimenti a Palermo (in ristrutturazione), Custonaci (Trapani) e Ribera (Agrigento). Quello di Custonaci, in particolare, è un frantoio sperimentale di grande rilievo tecnologico, tanto che Manfredi Barbera lo definisce “unico al mondo perché lavora su quattro frangitoi in parallelo”. Tra i progetti in cantiere c’è l’istituzione di un museo degli Ulivi siciliani, realizzato in collaborazione con il dipartimento di Colture arboree dell’Università degli studi di Palermo. Altro aspetto importante curato nel progetto “Custonaci” è quello di dar vita ad una Guest House, una piccola foresteria dove ospitare operatori internazionali, al massimo dodici persone, e dove realizzare stage di cucina siciliana dove possa essere esaltato il valore organolettico, salutistico e nutrizionale dell’olio extra vergine d’oliva siciliano.

“L’obiettivo – spiega Barbera – è di promuovere una formazione più attenta alla cultura dell’olio e al suo utilizzo nella ristorazione più preparata, in modo da poter dare l’opportunità di apprendere anche i rudimenti della cucina siciliana e di svilupparne una sua internazionalizzazione. In pratica, alla fine del Master Class gli chef saranno chiamati a riprodurre un piatto tipico siciliano nella sua versione tradizionale, ma anche realizzare lo stesso piatto in una variante internazionale. In questo modo – conclude Manfredi Barbera - ci si potrà avvicinare al palato e al gusto di tutte le popolazioni utilizzando allo stesso tempo le nostre materie prime come per esempio, l’olio di oliva”. Passione, territorio e intraprendenza sono gli ingredienti che hanno fatto dei nostri prodotti dei veri ambasciatori della qualità siciliana nel mondo e proprio questi ingredienti si fondono con quelli sapienti e gustosi utilizzati dai cuochi del Cous Cous fest, a testimonianza di un’alleanza all’insegna del buon gusto e della convivialità. Ci piace pensare alla pace… il ramoscello di ulivo che riunisce tutti gli uomini intorno a sé né è sempre stato simbolo ed anche il cous cous diventa momento di comunione raccogliendo gli uomini intorno ad un piatto ed avvicinando le popolazioni del mediterraneo dove il mare con i suoi frutti non è più una barriera ma una grande madre che abbraccia tutti i suoi figli…


Bia cooking show, un cous cous gustoso, sano, naturale e genuino

IL COUS COUS BIOLOGICO

VEN/F 23 SEPRI T

Qualità e rispetto dell’ambiente firmati Bia.

Integrale, di farro, kamut, orzo, mais, riso, ai 4 cereali e di semola di grano duro, tutti rigorosamente biologici, prodotti nel pieno rispetto dell’ambiente e senza l’utilizzo di organismi geneticamente modificati. È la gamma di cous cous biologici certificati prodotti da Bia Spa, azienda leader in Italia nel settore, con sede ad Argenta (Ferrara) che distribuisce cous cous convenzionale e biologico a suo marchio nei maggiori supermercati siciliani e nei Conad. Il cous cous Bia è sinonimo di elevata qualità e sicurezza, grazie all’esperienza ultra trentennale dell’azienda, l’utilizzo delle più moderne tecnologie e l’accurata selezione delle materie prime. Una versione dolce del cous cous biologico Bia sarà proposta venerdì alle ore 18:30 dalla chef Piera Spagnolo del ristorante Thaam di San Vito Lo Capo.

The Bia cooking show a tasty, healthy, natural and genuine couscous

ORGANIC COUSCOUS

Quality and Respect for the Environment by Bia. Whole wheat, spelt, kamut, barley, corn, rice, 4-grain and durum wheat, all strictly organic, produced with full respect for the environment without the use of genetically modified organisms. This is the range of certified organic couscous produced by Bia Spa, a leading Italian company in the sector, with headquarters in Argenta (Ferrara), which distributes its brand of conventional and organic couscous at leading Sicilian supermarkets and Conad stores. Bia couscous is a synonym for high quality and safety, thanks to the company’s over thirty years of experience, use of the most modern technologies, and a careful selection of raw materials. A sweet version of Bia organic couscous will be offered Friday at 6:30 p.m. by chef Piera Spagnolo of the restaurant Thaam in San Vito Lo Capo.

Cous Cous Fest official cous cous

COOKING PEACE

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Un wine tasting alla scoperta delle etichette di Tenuta Garusola

SAB/SA 24 SEP T T

I VINI EMILIANI DELLE SABBIE  Vini giovani, quelli di Tenuta Garusola, che incarnano il territorio

in cui sono prodotti, la zona del litorale sabbioso della costa ferrarese. Qui le uve si arricchiscono delle componenti di queste zone che sono salse salmastre e danno vita a vini vividi e sempre luminosi, dal naso variegato di note floreali e fruttate, arricchito da un gusto leggero ma pieno, equilibrato e piuttosto lungo nel sorso, ciò ad unire piacevolezza, mineralità e finale dilettevole. Una selezione di etichette dell’azienda Tenuta Garusola, 3mila ettari in uno dei siti produttivi di maggiore rilievo della zona del bosco eliceo in provincia di Ferrara, nel cuore dell’Emilia Romagna, si potrà assaggiare al Cous Cous Fest, in occasione di un wine tasting in programma sabato 24 settembre alle ore 17 al Pala Bia. La Tenuta Garusola vive da oltre sessant’anni la tradizione e la passione nel settore vitivinicolo. Le sue vigne affondano le loro radici su terreni che donano caratteristiche uniche ai

vini, in una zona di grande impatto ambientale, a pochi chilometri dalle famose valli di Comacchio. I vini che potrete degustare durante il wine tasting sono due spumanti: il Rosé Brut, prodotto da uve Fortana nei vigneti coltivati a Filo (Ferrara), dal sapore secco, delicatamente fruttato; e il Dama delle sabbie, uno spumante brut bianco, prodotto da uve prosecco 65%, chardonnay 25% e malvasia 10%, ottimo come aperitivo e abbinato ad una cucina di mare e di terra. E poi, ancora, in degustazione un bianco fermo, Le Cave, prodotto da uve Sauvignon Emilia Igt, dal sapore secco e armonico con una piacevole vena di freschezza, di grande eleganza e buona sapidità. Infine, l’Olmo rosso Emilia Igt, un vino rosso prodotto da uve Merlot, dal colore rubino luminoso e dal sapore giustamente tannico ed equilibrato, con corpo di media struttura.

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Tasting Tenuta Garusola Wines

EMILIAN WINES FROM THE SANDS

Tenuta Garusola wines are young, an embodiment of the territory in which they are produced in the sandy shores of the Ferrara coast. Here the grapes are enriched by the saucy, briny components of these areas, producing vivid, always luminous wines with a variegated nose of floral and fruity notes, enriched by a light yet full, balanced flavor and lingering aftertaste. That is, they combine a pleasant taste with minerality and an enjoyable finish. The Tenuta Garusola winery, 3000 hectares in one of the most important production areas in the holm-oak forests of the province of Ferrara, in the heart of Emilia Romagna, offers a selection of wines that can be sampled at the Couscous Fest during one of the wine-tastings scheduled for Saturday, September 24 at 5:00 p.m. at Pala Bia. For over sixty years, Tenuta Garusola has been involved in the tradition and passion of the wine-growing industry. Its vines, set against the backdrop of an incredibly scenic region just a few kilometers from the famous valleys of Comacchio, are rooted in soil that gives the estate’s wines unique characteristics. You can sample two sparkling wines at the wine-tasting, the Rosé Brut, produced from Fortana grapes in the vineyards cultivated in Filo (Ferrara), with a dry, delicately fruity flavor, and the Dama delle sabbie, a white brut produced from 65% prosecco, 25% chardonnay and 10% malvasia grapes. It’s excellent as an aperitif or with fish or meat dishes. There’s also a still white wine, Le Cave, produced from Sauvignon Emilia Igt grapes, with a dry, harmonious flavor and a pleasant zesty touch, very elegant and savory. Finally, there’s the Emilia Igt Olmo rosso, a red wine produced from Merlot grapes. It’s a luminous ruby red color with a properly tannic, balanced flavor and medium body.

XIV COUS COUS FEST


PROGRAMMA PROGRAMME

TUTTI I GIORNI / EVERY DAY h 12.00 > 24.00

Casa del cous cous dal mondo (*) Via Regina Margherita angolo via Abruzzi

Viaggio gastronomico alla scoperta delle varianti internazionali del cous cous / Gastronomic village exploring the international varieties of couscous

Casa del cous cous del Mediterraneo (*) Via Regina Margherita angolo via Arimondi

Tra mare e terra. I cous cous dei paesi che si affacciano sul Mare Nostrum / Sea and land. Couscous from Mediterranean countries

Casa del cous cous del Maghreb e del biologico (**)

Spiaggia altezza via Savoia

La ricca tradizione nordafricana del cous cous The rich North African tradition of couscous

Casa del cous cous trapanese (*)

Via Venza

Dalla provincia di Trapani le ricette piĂš profumate The most aromatic recipes from the province of Trapani

Casa del cous cous di San Vito Lo Capo (*)

NG I K COOEACE P

Via Flores

La tradizione del cous cous sanvitese che ha fatto scuola The couscous tradition from San Vito that set the precedent h 17.00 > 24.00  Via Savoia

Expo village

Un grand tour nella vivace produzione artigiana e agroalimentare siciliana e mediterranea / A grand tour through the lively world of Sicilian and Mediterranean artisan and farm products

COOKING PEACE

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MAR/TUE 20 SEPT

MER/WED 21 SEPT

Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

h 10.30  Al Waha

Cous Cous Lab

Presentazione del Cous Cous Fest 2011 Conferenza stampa Press conference. Presentation of Couscous Fest 2011 Modera / Hosted by Federico Quaranta

h 16.00 (***)

San Pellegrino cooking show Cous cous alla trapanese con gelatina di verdure e fregola mantecata con ragù di verdure, crostacei, pesto di pistacchio e finocchietto selvatico. Talk food a cura dello chef Natale Giunta Trapani-style couscous with vegetable gelatin and fregola pasta with vegetable sauce, shellfish, pistachio pesto and wild fennel Food talk by chef Natale Giunta Conducono / Hosted by Nino Aiello e Fede e Tinto

h 12.00 > 13.30 (***) / Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

Gara internazionale di cous cous Tre paesi a confronto - eliminatorie International couscous competition

Three countries competing - Elimination round Conducono / Hosted by Fede e Tinto ed Eliana Chiavetta

h 18.00 (***)

Electrolux Experience

h 16.00 (***) / Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

Nuove forme, colori e strutture nel dessert Laboratorio gastronomico a cura del campione del mondo di pasticceria Roberto Lestani New forms, colors and structures in dessert Gastronomic laboratory by world pastry champion Roberto Lestani Conducono / Hosted by Nino Aiello e Fede e Tinto

Cous Cous Lab

Electrolux Experience / Sensazioni marine Crema di ceci con seppioline, gamberi, cozze e alghe Laboratorio gastronomico a cura dello chef Accursio Craparo del ristorante La Gazza Ladra di Modica Marine sensations Cream of chickpeas with cuttlefish, shrimps, mussels and seaweed Gastronomic laboratory offered by chef Accursio Craparo of the restaurant La Gazza Ladra in Modica Conducono / Hosted by Nino Aiello e Andy Luotto

Piazza Santuario

Cous Cous live show h 19.50 > 21.00

Rai Radio2 Decanter

h 18,30 > 20,00 (***)  / Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

Il Cous Cous fest in diretta su Rai Radio2 Couscous fest live on Rai Radio2 Conducono / Hosted by Fede e Tinto

Gara internazionale di cous cous Tre paesi a confronto - eliminatorie International couscous competition

h 21.30

Three countries competing - Elimination round Conducono / Hosted by Fede e Tinto e Eliana Chiavetta

Cerimonia d’inaugurazione Opening ceremony Il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, l’Assessore al turismo, sport e spettacolo, Paolo Graziano, il presidente della Pro loco di San Vito Lo Capo, Ninni Ravazza, insieme ai rappresentanti di tutti i Paesi partecipanti presentano la rassegna al pubblico The mayor of San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, Director of Tourism, Sports and Entertainment, Paolo Graziano, President of the San Vito Lo Capo Pro Loco (local promotional office), Ninni Ravazza, and representatives of all participating countries will present an overview to the public Conducono / Hosted by Fede e Tinto ed Eliana Chiavetta

Piazza Santuario

Cous Cous live show h 19.50 > 21.00

Rai Radio2 Decanter Il Cous cous fest in diretta su Rai Radio2 Couscous fest live on Rai Radio2 Conducono / Hosted by Fede e Tinto h 21.30

Café le cous cous

h 22.30

Subsonica

Talk show. Conduce / Hosted by Vladimir Luxuria

LIVE

h 22.30

Alex Britti

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LIVE

XIV COUS COUS FEST


GIO/THU 22 SEPT

VEN/FRI 23 SEPT

h 9.30 > 11.00 / Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

h 9.30 > 11.00  / Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

Master in cultura e comunicazione del gusto a cura dell’Università degli Studi di Palermo Lezione aperta di Paolo Marchi giornalista enogastronomico ed ideatore di Identità Golose Special course in the culture and communication of taste, offered by the University of Palermo Open lesson by Paolo Marchi wine and food journalist and creator of Identità Golose Introduce / Introduced by Gianfranco Marrone, coordinatore del master / coordinator of the continuing education program

Master in cultura e comunicazione del gusto a cura dell’Università degli Studi di Palermo Lezione aperta di Marco Sabellico giornalista del Gambero Rosso Special course in the culture and communication of taste, offered by the University of Palermo Open lesson by Marco Sabellico journalist from Gambero Rosso Introduce / Introduction by Gianfranco Marrone, coordinatore del master coordinator of the special course of studies

Buono da pensare / Good to think

Buono da pensare / Good to Think

h 13.00 (***)  / Pala Bia - Via del cous cous / lungomare h 12.00 > 14.00 (***)  Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

Gara internazionale di cous cous Tre paesi a confronto - eliminatorie International couscous competition

Three countries competing - Elimination round Conducono / Hosted by Fede e Tinto ed Eliana Chiavetta

Gara internazionale di cous cous Sfida finale tra i paesi in gara International couscous competition

Final challenge of competing countries Conducono / Hosted by Fede e Tinto ed Eliana Chiavetta Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

Cous Cous Lab

Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

Cous Cous Lab

h 16.00 (***)

Electrolux Experience

h 16.00 (***)

Electrolux Experience

Dolci pensieri iblei Laboratorio gastronomico a cura del pasticciere Corrado Assenza Sweet Iblean Thoughts Gastronomic laboratory by pastry chef Corrado Assenza Conducono / Hosted by Marco Sabellico, Nino Aiello e Andy Luotto h 18.30 (***)

Sapori & Dintorni Conad

La tradizione in evoluzione Laboratorio gastronomico a cura dello chef Vincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla Evolving Tradition Gastronomic laboratory offered by chef Vincenzo Candiano of Locanda Don Serafino in Ragusa Ibla Conducono / Hosted by Fede e Tinto, Andy Luotto e Marco Sabellico h 18.30 (***)

Bia cooking show

Cous cous di mari e d’amuri Laboratorio gastronomico a cura dello chef Dionisio Munacò del ristorante Primafila di Terrasini, dell’Unione Italiana Ristoratori Cous cous di mari e d’amuri (Sicilian seafood couscous) Gastronomic laboratory offered by chef Dionisio Munacò from the restaurant Primafila in Terrasini, of the Unione Italiana Ristoratori Conducono / Hosted by Marco Sabellico, Nino Aiello e Andy Luotto

Cous cous biologico dolce Talk food a cura dello chef Piera Spagnolo del ristorante Thaam di San Vito Lo Capo Sweet organic couscous Food talk by chef Piera Spagnolo of the restaurant Thaam in San Vito Lo Capo Conducono / Hosted by Marco Sabellico, Nino Aiello e Andy Luotto

Piazza Santuario

Piazza Santuario

h 19.50 > 21.00

h 19.50 > 21.00

Cous Cous live show

Cous Cous live show Rai Radio2 Decanter Il Cous cous fest in diretta su Rai Radio2 Couscous fest live on Rai Radio2 Conducono / Hosted by Fede e Tinto h 21.30

Rai Radio2 Decanter Il Cous cous fest in diretta su Rai Radio2 Couscous fest live on Rai Radio2 Conducono / Hosted by Fede e Tinto h 22.00

Café le cous cous Talk show. Conduce / Hosted by Vladimir Luxuria h 23.00

Modena City Ramblers

LIVE

Cerimonia di premiazione / Awards ceremony Miglior Cous Cous 2011 / Best Couscous of 2011 Conducono / Hosted by Vladimir Luxuria, Fede e Tinto e Andy Luotto h 23.00

Agricantus

LIVE

by Tony Acquaviva

COUS COUS PARTY T NIGH

h 0.30

Luca Morino dj set

soul cabossa night from Mau Mau

COOKING PEACE

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SAB/SAT 24 SEPT

DOM/SUN 25 SEPT

h 9.30 > 11.00  / Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

h 12.00 > 24.00 (**)  / Villaggio Gastronomico / spiaggia altezza giardino Santuario

Buono da pensare / Good to Think

Master in cultura e comunicazione del gusto a cura dell’Università degli Studi di Palermo Lezione aperta di Fede e Tinto, conduttori di Decanter su Rai Radio 2 Special course in the culture and communication of taste, offered by the University of Palermo Open lesson by Fede&Tinto, hosts of Decanter on Rai Radio 2 Introduce / Introduction by Gianfranco Marrone, coordinatore del master / coordinator of the special course of studies h 12.00 > 24.00 (**) / Villaggio Gastronomico / spiaggia altezza giardino Santuario

I profumi e i sapori del cous cous serviti sul mare di San Vito Lo Capo Berber oasis on the beach amid a myriad of colors and aromas of couscous Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

Cous Cous Lab h 13.00 (***)

La vedua incinta e agnolotti di aragosta

Talk food a cura dello chef Alfredo dell’omonimo ristorante di San Vito Lo Capo La vedua incinta (pregnant widow) and lobster agnolotti Food talk by chef Alfredo of the restaurant of the same name in San Vito Lo Capo Conducono / Hosted by Nino Aiello e Andy Luotto

Cous Cous Lab h 13.00 (***)

La Provincia di Trapani presenta i sapori Miglio Zero The Province of Trapani presents Miglio Zero flavors

Sapori & Dintorni Conad

Wine tasting Tenuta Garusola I vini delle sabbie del bosco Eliceo dal litorale ferrarese a San Vito Lo Capo Wines from the sands of bosco Eliceo from the Ferrara coast to San Vito Lo Capo Conducono / Hosted by Fede e Tinto e Marco Sabellico

Fusilloni mediterranei / Mediterranean fusilloni Laboratorio gastronomico a cura dello chef Dionisio Munacò del ristorante Primafila di Terrasini, dell’Unione Italiana Ristoratori Gastronomic laboratory offered by chef Dionisio Munacò of the restaurant Primafila of Terrasini, from the Unione Italiana Ristoratori Conducono / Hosted by Marco Sabellico e Nino Aiello Piazza Santuario

h 19.00 (***)

La Provincia di Trapani presenta i prodotti Miglio Zero The Province of Trapani presents Miglio Zero products Polpo in agrodolce / Sweet and sour octopus Talk food a cura dello chef Gianni Ferrante del ristorantino Ligny di Trapani Food talk by chef Gianni Ferrante of the Ligny restaurant in Trapani Caponata di pesce / Fish caponata Talk food a cura dello chef Rosetta Sugameli del ristorante Baglio Fontanasalsa di Trapani Food talk by chef Rosetta Sugameli of the Baglio Fontanasalsa restaurant in Trapani Conducono / Hosted by Marco Sabellico e Nino Aiello Piazza Santuario

Cous Cous live show

h 21.30

Cerimonia di chiusura / Closing ceremony h 22.00

Puntinespansione h 23.30

Filippo Cannino

LIVE

LIVE

LIVE

Il presente programma potrà subire variazioni. Tutti gli spettacoli del Cous Cous Live Show sono gratuiti (*) Il prezzo del biglietto per degustare i cous cous è di euro 10,00 e comprende: una porzione di cous cous, un bicchiere di vino e un dolce siciliano. (**) Il prezzo del biglietto per degustare all’interno di Al Waha e della Casa del cous cous del Maghreb è di euro 15,00. Ingresso fino ad esaurimento tickets. Il biglietto comprende: una porzione di cous cous, un bicchiere di vino, un dolce siciliano, relax ed intrattenimento. (***) L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Muchachito bombo infierno Mau Mau LIV h 23.20

E

Spettacolo pirotecnico dalla spiaggia di San Vito Lo Capo Fireworks show from the beach of San Vito Lo Capo

Cous Cous live show Conduce / Hosted by Eliana Chiavetta

h 21.30

h 0.30

Pala Bia - Via del cous cous / lungomare

h 18.00 (***)

h 17.00 (***)

Fuochi d’artificio

I profumi e i sapori del cous cous serviti sul mare di San Vito Lo Capo Berber oasis on the beach amid a myriad of colors and aromas of couscous

Involtino di coda di rospo / Anglerfish roulade Talk food a cura dello chef Vincenzo Caradonna del ristorante La Pineta di San Vito Lo Capo Food talk by chef Vincenzo Caradonna of the La Pineta restaurant in San Vito Lo Capo Polpette di sarde e finocchietto Bonito and wild fennel dumplings Talk food a cura dello chef Mario Bianco del ristorante Fontanarossa di Erice (TP) Food talk by chef Mario Bianco of the Fontanarossa restaurant in Erice (TP) Conducono / Hosted by Marco Sabellico, Nino Aiello e Andy Luotto

Al Waha

h 0.30

Al Waha

COUS COUS PARTY T H NIG

Santos de veracruz dj set

from Muchachito Bombo Infierno 43

This program is subject to change. All Couscous Live Show performances are free. (*) Ticket price for couscous tasting is 10.00 euros. It includes: a serving of cous cous, a glass of wine and a Sicilian dessert (**) Ticket price for tastings in the Al Waha and in the House of couscous from the Maghreb is 15.00 euros. Admission until tickets are sold out. It includes: a serving of couscous, a glass of wine, a Sicilian dessert, relaxation and entertainment. (***) Admission free until all seats are taken.

XIV COUS COUS FEST


Debutta a San Vito Lo Capo un master innovativo

BUONO DA PENSARE A LEZIONE CON GUSTO

22 / 2 3/2 SEPT 4

Cibo e cultura, gusto e società, sapori e saperi. Per formare professionalità in grado di valorizzare questi legami troppo spesso trascurati nasce il Master universitario in Cultura e comunicazione del gusto dell’Università di Palermo, che debutterà a San Vito Lo Capo con tre lezioni aperte, in programma da giovedì 22 a sabato 24 settembre al Pala Bia, sul lungomare. L’iniziativa fa parte del programma del Cous Cous Lab, il contenitore culturale del Cous Cous Fest. Il master, frequentato da laureati di secondo livello accuratamente selezionati sulla base di curricula di tutto rispetto, si propone di formare figure professionali in grado di comunicare il gusto e quindi valorizzare, promuovere e gestire la cultura dei prodotti e i servizi associati all’enogastronomia, sulla base di ampie e approfondite competenze culturali, storiche, antropologiche, linguistiche, letterarie, mediatiche e così via. In cattedra, a San Vito Lo Capo, saliranno Paolo Marchi, ideatore di Identità Golose, il primo congresso italiano di cucina d’autore (giovedì dalle ore 9.30 alle ore 11); Marco Sabellico (venerdì dalle ore 9.30 alle ore 11); e Fede & Tinto, conduttori di Decanter su Rai Radio 2 (sabato dalle ore 9.30 alle ore 11). Le lezioni, aperte al pubblico, saranno introdotte da Gianfranco Marrone, coordinatore del Master.

Le specie naturali non vengono scelte perché buone da mangiare, ma perché buone da pensare. Animal species are chosen not because they are good to eat, but because they are good to think (Claude Lévi-Strauss)

Guido Baragli Piatto di merluzzi nervosi

An Innovative Masters Program Debuts in San Vito Lo Capo

GOOD TO THINK: LEARNING WITH TASTE

Food and culture, taste and society, flavors and knowledge. To train professionals who are capable of appreciating these too-often neglected relationships, there is now the Masters program in the Culture and Communication of Taste at the University of Palermo, which will debut in San Vito Lo Capo with three open classes scheduled for Thursday, September 22 to Saturday, September 24 at Pala Bia, on the waterfront.

COOKING PEACE

The initiative is part of the Couscous Lab program, the cultural container of the Couscous Fest. The masters program, open to second level graduates who have been carefully screened based on the prestige of their curricula, intends to train professionals to communicate taste and thus appreciate, promote, and manage the culture of products and services associated

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with food and wine, using broad and indepth cultural, historical, anthropological, linguistic, literary, media and other skills. Instructors in San Vito Lo Capo will include Paolo Marchi, creator of Identità Golose, the first Italian gourmet cooking convention (Thursday from 9:30 a.m. to 11 a.m.), Marco Sabellico (Friday from 9:30 a.m. to 11 a.m.), and Fede & Tinto, hosts of Decanter on Rai Radio 2 (Saturday from 9:30 a.m. to 11 a.m.). The classes, which are open to the public, will be introduced by Gianfranco Marrone, coordinator of the Masters program.



Il talk show del Fest con Vladimir Luxuria

CAFE’ LE COUS COUS

21 / 2 2 SEPT

Un palcoscenico che unisce grandi ospiti per un dibattito in grande stile.

Café le cous cous è il talk show del Fest che ospita artisti, autori, comici e attori, raccontati da Vladimir Luxuria. Cantante, attrice, scrittrice e attivista politica, ma sempre in prima linea per la difesa dei diritti omossessuali, Vladi racconterà ai visitatori il suo punto di vista sull’integrazione culturale, con il suo piglio originale, schietto e coraggioso. Mercoledì 21 e giovedì 22 settembre, alle 21,30 San Vito Lo Capo vedrà sfilare i suoi protagonisti. Sul palco saliranno anche gli artisti del Cous Cous Fest! Il sipario si alza, benvenuti a Café le cous cous!

The Fest talk show with Vladimir Luxuria

CAFÈ LE COUS COUS

Great guests share the stage for a series of debates in grand style. Café le couscous is the Fest talk show which hosts artists, writers, comedians and actors in the company of Vladimir Luxuria. Singer, actress, writer and political activist, but always at the forefront of defence of gay rights, Vladi will be giving visitors her take on cultural integration, with her original frank and courageous spirit. On Wednesday 21st and Thursday 22nd of September, at 21.30 San Vito Lo Capo will have a long lineup of star guests. Also up on stage will be the Cous Cous Fest artists! The curtain rises on Café le cous cous! Vladimir Luxuria e Andy Luotto

COOKING PEACE

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Pagine di mare, musica e cous cous

IL COUS COUS FEST... IN LIBRO  Il Cous Cous Fest è anche un fiume di parole, anzi di racconti.

La 14\esima edizione dell’evento diventa un’esperienza letteraria e si arricchisce di una pubblicazione editoriale realizzata con i contributi inediti inviati dal popolo del Cous Cous Fest. I racconti, selezionati nell’ambito del concorso Se ti dico Cous Cous Fest, tu cosa scrivi?, lanciato in rete nel mese di giugno e rivolto a scrittori professionisti e non, sono la testimonianza di un’esperienza reale o di fantasia che trova la sua ambientazione a San Vito Lo Capo nei giorni del Cous Cous Fest. Fra semola, musica e mare, nel segno dell’integrazione culturale, il contenuto del libro ospita i contributi narrativi, le immagini più rappresentative dei luoghi e dell’evento oltre che approfondimenti legati ad aspetti informativi. Così, tra un breve racconto e la narrazione di un’esperienza reale vissuta al Cous Cous Fest, trovano posto le ricette del cous cous sanvitese o delle busiate alla trapanese; le coordinate di

faro e porto; informazioni sui siti d’immersione e sui relitti; le tradizionali tecniche di pesca utilizzate sottocosta e tanto altro. La pubblicazione realizzata nell’ambito del progetto Giovani Energie in Comune, promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani (Progetto Arte, Saperi e Sapori - Comune di San Vito Lo Capo, Salaparuta, Vita, Favignana e Buseto Palizzolo) intende valorizzare la specificità territoriale, raccontare una cittadina che vanta non solo un’antica storia ma profonde e radicate tradizioni, che meritano di essere ricordate e conservate nel tempo perché patrimonio culturale da tramandare in particolar modo ai giovani.

Pages of sea, music and couscous

COUSCOUS FEST... THE BOOK

The Couscous Fest is also a “river of words,” or rather stories. Now in its 14th year, the event has become a literary experience, and is enriched with a book of original contributions from the people of the Couscous Fest. The stories, selected from the competition Se ti dico Couscous Fest, tu cosa scrivi?, (If I say Couscous fest, what can you tell me?), which was launched online in June and directed to both professional and non-professional writers, recount real or imaginary experiences set in San Vito Lo Capo during the Couscous Fest. With a background of semolina, music and the sea, and dedicated to cultural integration, the book contains narrative contributions with the most representative depictions of the setting and the event, as well as informational pieces. Thus, there are short stories and real-life tales of the Couscous Fest experience, interspersed with couscous recipes from San Vito and Trapani-style busiate pasta; the lighthouse and port coordinates; information on diving areas and shipwrecks; traditional coastal fishing techniques, and much more. The publication realized as part of the project Giovani Energie in Comune promoted by the Department of Youth - Prime Minister’s office and Anci - National Association of Italian Municipalities (Project Arte, Saperi e Sapori) - Muncipalities of San Vito Lo Capo, Salaparuta, Vita, Favignana, and Buseto Palizzolo, thus intends to showcase the territory’s distinctive personality, to explore a town that vaunts not only an ancient history, but also strong, deep-rooted traditions that deserve to be remembered and preserved as a cultural heritage, something that should be passed down to young people in particular.

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XIV COUS COUS FEST


San Vito Lo Capo

ABBANDONATEVI ALLE EMOZIONI  La sabbia è bianca e si accende alla luce del sole. Il mare ha profondità cristalline. Persino le ombre,

a San Vito Lo Capo, quelle create dai fiori amaranto della buganvillea che fa capolino dai vicoli, sembrano essere luminose. Non è il paradiso, ma probabilmente ci somiglia molto. Siamo in Sicilia, a San Vito Lo Capo, uno dei territori più affascinanti dell’Isola. Le due riserve naturali dello Zingaro e di Monte Cofano abbracciano questa piccola località della Provincia trapanese rendendola un posto indimenticabile. E, una volta scoperta, San Vito Lo Capo vi vedrà tornare.

Un tuffo dove l’acqua è più blu

Un chilometro di spiaggia, accessibile anche ai diversamente abili e punteggiata da palme che svettano verso il cielo danno vita ad un litorale dal raro splendore. Le acque, basse e trasparenti, splendono al sole illuminandosi di tutte le sfumature di blu. Premiata anche quest’anno con le cinque vele di Legambiente, l’area marina riserva le emozioni più belle. Da non perdere un tuffo nelle acque di baia Santa Margherita, tra Castelluzzo e Macari, a cinque chilometri da San Vito Lo Capo: due chilometri e mezzo di coste, sia rocciose che sabbiose, dalle trasparenze mozzafiato e dalla temperatura sempre mite, e una natura incontaminata tutta da scoprire. Dive into the bluest of waters The coastline is of rare beauty; a kilometre of sandy beach (with disabled access) lined with palm trees stretching up to the sky and shallow, clear waters shimmering all shades of blue under the sun. Awarded Legambiente’s 5 Sails award once again this year, the sea will probably be the most moving experience on your holiday. A dip in the waters of Santa Margherita bay, between Castelluzze and Macari, is a must. Just 5Km from San Vito Lo Capo, it is 2½ km of rocky and sandy coastline, breathtakingly clear, warm waters and unspoilt nature just waiting to be discovered.

COOKING PEACE

Vicoli vicoli

Il profumo del cous cous, piatto simbolo della gastronomia di San Vito Lo Capo, si mescola con quello del gelsomino e aleggia tra i vicoli che circondano il centro abitato. Le case basse e bianche sono punteggiate da macchie di fiori. Il ritmo è lento, cullato dal vento e dalla luce del sole. Svegliarsi è dolce, il relax ancor di più… Narrow streets and alleyways The fragrance of couscous, symbol of the cuisine of San Vito Lo Capo, wafts down the alleyways of the town centre mingling on the way with the scent of the jasmine flowers. The low, white houses are laden with shocks of brightly coloured flowers. The rhythms are slow, lulled by the wind and the sunlight. Waking up is a sweet sensation, relaxing is even sweeter...

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Il segno delle civiltà

The sign of civilization Over the centuries, the gulf of San Vito Lo Capo, has been a welcoming shelter for various populations and civilizations. The Phoenicians, Arabs, Normans and the Spanish all came over the sea and all made their riches from the sea. Once the home of tuna fishermen and their nets, San Vito Lo Capo today glistens with the red gold colour of the coral found in its waters, used in the past to decorate jewellery and church altars and which today is reflourishing between Cala Mancina and Taglio Spada rocks, and the silver of the day’s catch, abundant in the coastal waters. The ancient thrill of the ‘mattanza’ (the tunny fish slaughter’) still lives on at the del Secco Tuna fisheries. Although the fishery hung up its nets in 1969, visitors can still see the old machinery, which dates back to the 4th Century BC. Other traces of the past can be found in the Monte Cofano Grotto, where rock carvings and finds from the upper Palaeolithic period are visible, and in the 14th century Sanctuary Fortress dedicated to San Vito, situated in the central square. Even on the approach road to San Vito Lo Capo visitors are immediately welcomed by history, with the Santa Crescenza Chapel and its typically Arabic architecture. Legend has it that the chapel was built on the spot where the Saint, after having founded the city with San Vito, was turned to stone as she forbiddenly turned back to look at the city. Pilgrims still come to visit the church and, based on the legend, throw a stone in the chapel and leave without turning round.

Il golfo di San Vito Lo Capo, nei secoli, è stato un riparo accogliente per popoli e civiltà. Fenici e Arabi, Normanni e Spagnoli… Dal mare sono approdati nel territorio e dal mare hanno tratto la loro ricchezza. Patria nel passato di tonnare e tonnaroti, San Vito Lo Capo brilla del colore dell’oro rosso, il corallo che adornava altari e gioielli e che oggi riluce tra gli scogli di Cala Mancina e Taglio Spada e dell’argento vivo del suo pescato, abbondante nelle acque limitrofe alla costa. Ancora oggi l’antico fascino della mattanza sembra vivere alla tonnara del Secco, non più attiva dal 1969, dove si trovano i resti degli impianti di lavorazione del pesce, del quarto secolo avanti Cristo. Le orme del passato sono ancora visibili nelle grotte di Monte Cofano, che custodiscono preziosi graffiti e reperti del Paleolitico superiore ma anche nel Santuario fortezza quattrocentesco, dedicato a San Vito, al centro della piazza principale. E la storia dà il benvenuto ai visitatori che arrivano a San Vito Lo Capo, con la cappella di Santa Crescenza, dall’architettura tipicamente araba. La leggenda narra che sia stata costruita nel punto dove la santa, dopo avere fondato la città insieme a San Vito, infranse il divieto di girarsi a guardare la cittadina, trasformandosi in pietra. Ancora oggi è meta di pellegrinaggio di gente che, sulla scia della leggenda, lancia una pietra all’interno della cappella andando via senza girarsi.

San Vito Lo Capo

SAN VITO LO CAPO LET YOURSELF GO

The sand is a blinding white in the bright sunshine. The sea is crystal clear right down to the seabed. Even the shade has a brightness about it at San Vito lo Capo, thrown by the purple flowers of the bougainvillea trees that grow at the end of the narrow streets. It isn’t paradise but it probably looks a lot like it. We are in Sicily, San Vito Lo Capo, one of the most captivating places on the island. It sits cushioned between Lo Zingaro and Monte Cofano nature reserves in the Province of Trapani; a truly unforgettable place. Once you have discovered San Vito Lo Capo, you’ll never let it go.

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XIV COUS COUS FEST


Torri, pirati e la luce del faro

Impiso, Torrazzo, Isolidda e Sceri. Sono le antiche torri di avvistamento che sorgono nel territorio di San Vito Lo Capo. Nate per difendere la costa dagli attacchi dei pirati, risalgono quasi tutte alla fine del 1500, con contaminazioni di stili e influenze architettoniche. Ancora oggi si ergono maestose e fiere, signore di un tumultuoso passato, ma con lo sguardo immerso nel blu. Al calar del sole una sentinella veglia sul sonno di San Vito Lo Capo: il faro, datato 1875, illumina le rotte e la sabbia della cittadina, con la sua presenza silenziosa e rassicurante. Towers, pirates and the glow of the lighthouse Impiso, Torrazzo, Isolidda and Sceri are the names of the old watchtowers which stand just outside San Vito Lo Capo. They were built as coastal defence against pirate attacks and nearly all date back to the end of the 1500s and have a mix of architectural styles and influences. Still today they tower, majestic and proud like watchmen with a tumultuous past, their gaze lost out to sea. As the sun goes down, one watchman stays awake to guard over San Vito Lo Capo. The lighthouse, built in 1875, lights up the sailing routes and the sand of the small town with its silent and reassuring presence.

COME ARRIVARE A SAN VITO LO CAPO

HOW TO GET TO SAN VITO LO CAPO

Cous cous e dintorni

Protagonista assoluto della gastronomia locale è il cous cous, preparato secondo la ricetta tradizionale del territorio, con la zuppa di pesce. Ma sono tante le varianti che troverete nei ristoranti della cittadina. Il mare, poi, domina il resto della tavola, dal pescato del giorno ai diversi primi piatti a base di pesce, alla marinara, ai ricci, al pescespada. Un altro piatto da non perdere sono le busiate, la tipica pasta fresca casalinga, condite con il pesto alla trapanese, a base di pomodoro, abbondante aglio e prezzemolo. L’imbarazzo della scelta continua con i dolci, vere tentazioni del palato: dall’ipercalorico ma altrettanto goloso caldofreddo, una cialda imbevuta di rhum e ricoperta con gelato alle creme, cioccolata calda e panna, ai ravioli dolci di ricotta fino al gelato e alle granite proposte in tutti i gusti. All about Couscous Couscous is the by far the cardinal dish of the local gastronomy and is still prepared according to local tradition with fish soup. However, there are plenty of different recipes to try in the town’s restaurants. Seafood and fish definitely dominate the menu with the Catch of the day and various starters made with fish, sea urchin roe, swordfish or ‘alla marinara’. Another dish which is an absolute must is the ‘busiate’, traditional homemade fresh pasta served with local pesto (tomatoes and plenty of garlic and parsley). The treats continue with the cakes; sheer delight for the palate. These include the super-calorific but wonderful caldofreddo, a wafer steeped in rum and covered in ice-cream, hot chocolate sauce and cream, sweet ricotta parcels and plenty of ice-creams and fruit ices in dozens of flavours.

In aereo / By plane Aeroporti Vincenzo Florio, Trapani-Birgi; Falcone e Borsellino, Palermo In treno / By train Linea Palermo - Castellammare del Golfo In bus / By coach Autoservizi Russo (Palermo-San Vito Lo Capo) Autoservizi Segesta (Palermo-Trapani) Autoservizi Ast (Trapani-San Vito Lo Capo) In auto / By car Autostrada A-29 Palermo-Mazara del Vallo, uscita Castellammare del Golfo direzione Trapani

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La Provincia di Trapani

TRAPANI, VIAGGIO IN UNA PROVINCIA RICCA DI EMOZIONI  Un territorio tutto da scoprire, tra autentici paradisi naturali, preziose testimonianze del passato, le eccellenze

dell’agroalimentare e una costa che vanta un litorale mozzafiato. Il vento l’accarezza, il sole la riscalda, la luce abbaglia i tesori di un passato che continua ad emozionare e stupire il visitatore.

MARE Le Isole Egadi

Acque limpide, coste affascinanti, baie, grotte, piccoli rilievi e tracce di una storia molto antica: è il tesoro dell’arcipelago delle Egadi che comprende tre isole principali (Favignana, Levanzo e Marettimo) e due grandi scogli (Maraone e Formica). Basta una corsa in traghetto o in aliscafo per scoprire spiagge, zone archeologiche, cave di tufo dalle forme bizzarre, fondali e tracce di una cultura che fanno parte della storia della Sicilia. A Favignana non si può perdere un bagno a Cala rossa, Grotta Perciata e lido Burrone. Non lasciate l’arcipelago prima di una visita alle grotte di Marettimo e prima di immergervi, per un itinerario archeologico subacqueo, a Cala Minnola a Levanzo.

Pantelleria

Battuta dal vento, ad appena 84 chilometri dal Nord dell’Africa, punteggiata dai caratteristici dammusi, è la maggiore isola che si incontra al largo della costa siciliana. Bagni indimenticabili sotto le coste rocciose, un tuffo tra le suggestioni del lago di Venere o i ricchi fondali sottomarini, una visita alle grotte naturali dove si producono emanazioni di vapori sulfurei e, al tramonto del sole, un sorso del suo speciale passito, ricavato da uve zibibbo.

Pantelleria, scoglio dell’elefante

COOKING PEACE

Castellammare del Golfo

Il bagno ai Faraglioni, o nella caletta tra i resti dell’antica tonnara è un’esperienza da non perdere così come la visita al baglio settecentesco di Scopello e l’assaggio del suo caratteristico pane cunzato, una pagnotta prelibata, farcita con pomodori freschi, olio di oliva, sale, pepe, origano e acciughe. Un interessante itinerario subacqueo consente di ammirare il panorama sottomarino del mare antistante Scopello e lo Zingaro con alghe di diversa natura, piccoli organismi, madrepore e pesci che vivono nelle pozze di scogliera. Suggestiva la grotta dei gamberi. La sera, intorno al castello arabo a ridosso sul mare, tante specialità a base di pesce fresco con una vista mozzafiato sul golfo.

Castelvetrano

Dune sabbiose invadono l’entroterra dando vita a un paesaggio mozzafiato, dalle suggestioni africane. Queste spiagge sono considerate tra le più belle e selvagge della Sicilia, incorniciate da bassi scogli dove si infrangono le onde quasi trasparenti di un mare variegato dall’azzurro al turchese. Siamo all’interno della Riserva naturale del fiume Belice, un’area protetta che offre percorsi turistici terrestri e marini, alla scoperta della macchia mediterranea e delle specie in via d’estinzione che la abitano. Un itinerario naturalistico di rara bellezza dove sfocia il fiume Belice, tra la sempreverde macchia mediterranea, tantissimi uccelli stagionali e le saltuarie visite di tartarughe marine che depositano le uova.

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Custonaci

Aspre baie marine incontaminate e sentieri di grande interesse naturalistico che si snodano attraverso la Riserva naturale del monte Cofano, una ricca vegetazione tipicamente mediterranea e un susseguirsi di grotte, abitate fin dal Paleolitico e oggi scenario del caratteristico Presepe vivente di Custonaci, che si allestisce nel periodo natalizio. L’ambiente marino è incontaminato e di grande pregio naturalistico e la terraferma offre suggestive insenature sabbiose per qualche ora di pieno relax. La piccola baia di Cornino, l’antico borgo marinaro di Custonaci, ospita ancora le bianche case dei pescatori che dal porticciolo prendevano il largo con le loro barche. Il mare si presta anche per piacevoli escursioni in barca, mentre la pescosità dei fondali è un invito costante per gli amanti della pesca. Dalla cima del monte si gode di un panorama magnifico.

Castelvetrano, riserva Naturale foce del fiume Belice


Trapani province

TRAPANI: VOYAGE THROUGH AN ENCHANTING PROVINCE

THE SEA The Egadi Islands Clear water, captivating coasts, bays, caves, little hills and traces of an ancient history: this is the treasure of the Egadi archipelago, which includes three main islands (Favignana, Levanzo and Marettimo) and two large reefs (Maraone and Formica). Just take a ferry or hydrofoil to discover beaches, archaeological areas, tufa quarries in bizarre forms, seabeds, and traces of a culture that is part of the history of Sicily. In Favignana, don’t miss a swim at Cala rossa, Grotta Perciata and lido Burrone. Don’t leave the archipelago before you visit the caves of Marettimo and make an underwater scuba exploration of Cala Minnola in Levanzo.

A land waiting to be explored, full of true natural paradises, invaluable remnants of the past, excellent food and agricultural products, and a breathtakingly beautiful coast. The wind caresses it, the sun warms it, the light illuminates treasures of a past that continues to thrill and astonish visitors.

Pantelleria This wind-blown island just 84 kilometers from North Africa, dotted with its characteristic dammusi (domed lava rock houses), is the largest island off the Sicilian coast. Unforgettable swimming off the rocky coasts, a dive into the evocative Lake Venere or the rich seabed, a visit to natural caves that emit sulfuric fumes, and at sunset, a sip of its special raisin wine made from zibibbo grapes. Castellammare del Golfo Swimming at the Faraglioni (stacks), or in the little cove among the remains of the ancient tuna fishery is an experience no one should miss, as is a visit to the 18th century baglio Scopello (a sort of fortified courtyard or bailey) and a taste of its characteristic cunzato, an exquisite loaf of bread topped with fresh tomatoes, olive oil, salt, pepper, oregano and anchovies. An interesting scuba dive offers the chance to admire underwater scenery in the sea off Scopello and Zingaro, with different kinds of seaweed, small organisms, hard corals and fish that live in the reef pools. The shrimp cave is especially evocative. In the evening, near the Arabic castle overlooking the sea, you can try many fresh fish specialties over a breathtaking view of the gulf.

Marettimo, grotte

Castelvetrano Sand dunes cover the inland area, creating a breathtaking landscape reminiscent of Africa. These beaches are considered some of the wildest and most beautiful in Sicily, framed by low reefs where almost transparent waves crash, with a sea that runs from azure to turquoise. This is the Riserva naturale del fiume Belice (Belice River nature reserve), a protected area that offers excursions by land and sea to discover Mediterranean maquis and the endangered species that live in this habitat. Enjoy a nature itinerary of rare beauty at the mouth of the Belice River amidst the evergreen Mediterranean maquis, myriad migrating bird species, and an occasional visit by sea turtles who deposit their eggs here. Custonaci Harsh, pristine bays and extremely interesting nature trails wind through the Riserva naturale del monte Cofano (Monte Cofano nature reserve), with rich, typically Mediterranean vegetation and a succession of caves that have been inhabited since Paleolithic times, and are now the setting for the characteristic Custonaci Living Nativity Scene during the Christmas season. The marine environment is pristine, a jewel of nature, and the mainland offers evocative sandy coves for a few hours of complete relaxation. The little bay of Cornino, the ancient seaside town of Custonaci, still has the white houses of fishermen who set off from the little harbor with their boats. The sea also offers opportunities for pleasant boat trips, while the abundant fish are a constant temptation for fishing enthusiasts. There is a magnificent view from the top of the mountain.

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CULTURA Alcamo

Il Castello dei Conti di Modica attende solo di essere scoperto tra torri ed eleganti bifore, incorniciate da ghiere intagliate. Nella Basilica di Maria Santissima Assunta sono custodite opere di Gagini e Serpotta e affreschi del Borremans mentre la Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo rappresenta la più alta espressione del barocco alcamese.

Campobello di Mazara

Le tracce più emozionanti dell’epoca antica si ritrovano nelle Cave di Cusa dalle quali i coloni greci della vicina Selinunte estrassero 150mila metri cubi di tufo calcareo per ricavarne materiale da costruzione per la città e i templi. È questo un luogo straordinario, unico nel mondo archeologico, che crea con la vegetazione un ambiente di grande suggestione.

Erice

Uno scrigno medievale punteggiato da torrioni e porte normanne, da visitare perdendosi tra le sue sessanta chiese, ricche di preziose testimonianze storiche o ammirando la Madonna con il bambino del Gagini, nella chiesa della Matrice. Erice è un gioiello tutto da godere. Da acquistare le ceramiche e la straordinaria pasticceria, in particolare a base di mandorla.

Gibellina

I ruderi del terremoto sono stati trasformati in opera d’arte da Alberto Burri che li ha ricoperti con una colata di cemento, facendone un enorme Cretto. Ma a Gibellina si possono ammirare anche sculture e architetture ardite realizzate da numerosi artisti per la ricostruzione della città, distrutta nel 1968 dal terremoto.

di Giambecchina. Alla cultura araba si deve l’assetto urbanistico a casbah della città, mentre alla dominazione normanna le splendide chiese dentro le mura.

Partanna

Il castello medievale dei principi Grifeo è uno dei meglio conservati della provincia. L’aspetto è solenne, di antica fortezza merlata, con tre grandi ali disposte attorno ad un ampio cortile. La chiesa di San Rocco (1576) con l’elegante ed originale torre campanaria, è un piccolo gioiello architettonico.

Petrosino

Andar per bagli respirando l’atmosfera della fine dell’Ottocento, quando il commerciante inglese John Woodhouse, al quale si deve l’intuizione della bontà del vino Marsala, costruì il primo edificio, conosciuto appunto come il baglio inglese. La campagna di Petrosino è punteggiata di bagli, antichi edifici dalle strutture fortificate, costruiti in posizione dominante in modo da poter controllare i terreni circostanti.

Poggioreale

Una passeggiata tra i ruderi dell’antico paese, colpito nel 1968 dal terremoto, riserva incredibili emozioni. Un paese fantasma, di cui è ancora visibile l’intero impianto urbano, gran parte delle abitazioni, delle chiese e degli edifici pubblici, dove la vita si è fermata oltre quarant’anni fa.

Mazara del Vallo

Assolutamente da non perdere è il Satiro danzante, la straordinaria scultura bronzea del periodo ellenistico, rinvenuta nel Canale di Sicilia. Scrigni di tesori d’arte sono le chiese, prima fra tutte la cattedrale, un vero tripudio di decorazioni e opere: dai sarcofagi ellenistici alle sculture di Domenico, Antonello e Antonino Gagini, fino ai dipinti

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Segesta

Un gioiello di storia: a quattro chilometri da Calatafimi, sul monte Barbaro, Segesta offre la possibilità di ammirare uno dei teatri più affascinanti dell’antichità con 63 metri di diametro e una ventina di gradinate scavate nella roccia. Ogni anno si può partecipare alle rappresentazioni classiche e godere delle suggestive albe segestane, recital di poesie alle cinque del mattino, in uno scenario unico.

Selinunte

La zona archeologica di Selinunte è una tappa obbligata per ogni visita in Sicilia. Fondata da coloni di Megara Hyblaea nel VII secolo avanti Cristo, Selinunte offre la possibilità di conoscere un grande parco archeologico, esteso 270 ettari. Gli avanzi dell’acropoli con le alte mura di difesa, le maestose colonne del tempio C, l’imponenza delle rovine dei templi O, A, B, D, assieme ai tre templi della collina orientale E, F, G, offrono al visitatore suggestioni irripetibili, in un misto di sicilianità, grecità, mito e natura,.

Marsala

È un museo a cielo aperto, con i suoi ruderi, i suoi mosaici, i suoi resti archeologici, parte dei quali ancora sommersi. Siamo sulla piccola isola di Mozia, antica città fenicia. Nel museo Whitaker, che si trova sull’isola, si può ammirare il giovinetto di Mozia, preziosa scultura in marmo che risale alla prima metà del quinto secolo A.C. mentre lo Stagnone offre la splendida vista delle saline da dove ammirare un tramonto commovente.

Marsala, il duomo

Trapani Mazara del Vallo, veduta aerea della città

Salemi

Questa affascinante città medievale vanta un ricco patrimonio di chiese e palazzi nobiliari. Meritano una visita la piccola basilica paleocristiana di San Michele ed il suggestivo quartiere del Rabato ma anche la chiesa di Sant’Agostino che custodisce una statua della Madonna del Soccorso del Gagini e il suo convento annesso, con l’elegante chiostro.

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Musei, chiese e monumenti ma anche le saline, popolate dai fenicotteri rosa. Stretta tra il mare e il monte di Erice, l’antica Drepanon nasce intorno al suo porto. Conosciuta come città del sale e della vela, ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all’estrazione e al commercio del sale. Da non perdere la cattedrale, il Santuario dell’Annunziata, le chiese del Purgatorio e di S. Maria di Gesù, il villino Nasi e Pepoli, una passeggiata alle Mura di Tramontana, e la vista del tramonto nei pressi della torre di Ligny.


Ristoranti aderenti al marchio Miglio Zero: ALCAMO La Battigia CUSTONACI Villa Zina Park Hotel Cala Buguto ERICE Monte San Giuliano FontanaRossa FAVIGNANA Tempo di Mare Aegusa MARSALA Mothia MAZARA DEL VALLO Del Pescatore PACECO Baglio Cantello SAN VITO LO CAPO Profumi di Cous Cous La Pineta L’Oasi da Paolo SANTA NINFA Castello di Rampinzeri TRAPANI La Perla Baglio FontanaSalsa La Tramontana P&G Cantina Siciliana Archi di Serisso Ristorantino di Ligny VALDERICE Cortile di Venere Garten Parco degli aromi

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BIA S.p.A. S/S Adriatica, 1/A – 44011 Argenta (FE) - ITALIA Cod.Fisc. e P.IVA : 01625080385 Tel. 0039 0532 804917 - Fax 0039 0532 310948 commerciale@biaitalia.it - www.biaitalia.it

La società BIA S.p.A. è stata costituita nell’estate del 2004 come nuova ditta che ha acquisito il ramo di azienda, di produzione e commercializzazione del couscous dal Pastificio Bacchini Snc di Lavezzola (RA), il primo in Italia a lanciare questo prodotto e di cui è proprietaria esclusiva del marchio. Oltre all’acquisto del ramo d’azienda, BIA si è munita di nuovi impianti di produzione di couscous completamente automatizzati. Grazie al nuovo allestimento e all’esperienza trentennale delle nostre maestranze in questo settore, è stato possibile qualificare la produzione attraverso la realizzazione di prodotti sia tradizionali che innovativi.

A Marzo 2006 abbiamo ottenuto le certificazioni di tutti i processi, nel rispetto delle normative dei regolamenti ISO 9001:2000 , BRC , ISF, che includono le norme legislative HACCP. Inoltre, tutta la nostra produzione è certificata KOSHER. Oltre al couscous di semola di grano duro, offriamo una vasta gamma di coucous biologico certificato (integrale, semintegrale, farro, kamut, orzo, 4 cereali e semola) ed anche mix aromatizzati al peperoncino, con funghi porcini o con verdure. Da ultimo, stiamo producendo prodotti speciali quali couscous di riso e di mais. L’intera produzione BIA è disponibile in diversi formati, dall’astuccio 500gr al sacco da 20/25 kg.

BIA S.p.A. (the exclusive owner of the couscous Bacchini brand) was born in the summer 2004 as a new company after having acquired the production and the commercial parties of the couscous from Pastificio Bacchini Snc, the first in Italy that brought into trade this product. Besides, BIA has bought a few completely automated new couscous production systems and due to the new organization and a thirty-year experience in this field, it has been possible to qualify its production by both traditional and innovative goods. On March 2006 we achieved the certifications for all our processes, in pursuance of rules and regulation ISO 9001:2000, BRC, ISF that include legal rules HACCP. Finally all our production is KOSHER certified. In addiction to the durum wheat couscous, we offer a wide range of certified biological couscous (whole wheat, half whole wheat, spelt, kamut, barley, 4 cereals and durum wheat) and flavoured mixes with chilli pepper, “porcini” mushrooms, or mediterranean vegetables. We produce, moreover, special products such as rice couscous and corn couscous. The whole production Bia is available in several formats, from the 500gr couscous box to the 20/25kg bag.

BIA S.p.A. (la propriétaire exclusive de la marque Bacchini) a été créé dans le courant de l’été 2004, après le rachat de la production et de la commercialisation du couscous de Pastificio Bacchini Snc, la première entreprise en Italie ayant lancé ce produit. Au-delà de cette acquisition, BIA s’est munie de nouvelles lignes de production de couscous qui sont entièrement automatisées. Les trente ans d’expérience de ses salariés, une technologie moderne, l’automatisation complète de l’usine ainsi que le choix judicieux des matières premières, permettent de produire un couscous de hautes qualités organoleptiques et bactériologiques. Ces différents éléments permettent une grande flexibilité et une grande réactivité de BIA. Tous ceux-ci se caractérisent par l’obtention des certifications internationales suivantes: ISO 9001-2000, BRC, IFS qui incluent les normes législatives HACCP. D’ailleurs toute la production est certifiée KOSHER. En plus de couscous de semoule de blé dur, BIA offre un vaste choix de couscous biologique certifié (complet, démi complet, épeautre, kamut, orge, 4 céréales, semoule, maïs et riz) et de couscous aromatisé: avec piment, champignons, ou légumes méditerranéens. Toute la production Bia est disponible en differents formats, à partir de l’étui 500gr jusq’au sac 20/25kg.


CULTURE Alcamo The Castello dei Conti di Modica is just waiting to be explored, with its towers and elegant double lancet windows framed by carved archivolts. The Basilica of Maria Santissima Assunta holds works by Gagini and Serpotta and frescoes by Borremans, while the Church of SS Paolo and Bartolomeo is the highest expression of Alcamo baroque.

Alcamo, Castello dei Conti di Modica

Partanna The medieval castle of the Grifeo princes is one of the best preserved in the province. It has the solemn look of an old battlemented fortress, with three large wings arranged around a large courtyard. The church of San Rocco (1576) with its elegant and original bell tower, is a little architectural jewel.

Campobello di Mazara The most thrilling traces of the ancient world are in the Cave di Cusa (Cusa Quarries), from which Greek colonists from nearby Selinunte extracted 150,000 m3 of calcareous tufa to be used as construction material for the city and its temples. This is an extraordinary place, unique in the archaeological world, with vegetation that creates an incredibly evocative setting.

Petrosino A tour through the bagli (a type of fortified courtyard or bailey) takes visitors back to the late 1800s, when the English merchant John Woodhouse, who first perceived the quality of Marsala wine, built the first edifice, known as the English bailey. The Petrosino countryside is dotted with bagli, old fortified structures built in a dominant position in order to control the surrounding territory.

Erice A medieval jewel dotted with turrets and Norman gates. Lose yourself amongst its sixty churches, bursting with priceless remnants of history, or admire Gagini’s Madonna and Child in the Matrice church. Erice is a treat that should be fully savored. Buy the ceramics and the extraordinary pastries, especially those made with almonds.

Poggioreale It’s an amazing experience to walk among the ruins of the old city, which was struck by the 1968 Belice Valley earthquake. It’s now a ghost town, with the entire urban plan and many of the homes, churches and public buildings still visible, though life ended here over forty years ago.

Gibellina The ruins of the earthquake were transformed into a work of art by Alberto Burri, who poured cement over them, creating his enormous Cretto. But in Gibellina visitors can also admire sculptures and bold architecture by numerous artists who helped rebuild the city, which was destroyed in 1968 by the earthquake.

Salemi This fascinating medieval city boasts myriad churches and noble palaces. The little early Christian basilica of San Michele deserves a visit, as well as the evocative Rabato quarter and the church of Sant’Agostino which holds a statue of Gagini’s Madonna del Soccorso, and the attached convent with its elegant cloister.

Marsala It’s an open air museum with its ruins, mosaics, and still partially submerged archaeological remains. The little island of Mozia holds an ancient Phoenician city. In the Whitaker Museum on the island, visitors can admire the Youth of Mozia, a priceless marble sculpture from the first half of the fifth century B.C., while the Stagnone reserve offers a magnificent view of the salt flats, where you can watch a soul-stirring sunset.

Segesta A jewel of history. Located four kilometers from Calatafimi, on Monte Barbaro, Segesta offers visitors the opportunity to admire one of the most fascinating theaters of the ancient world, 63 meters in diameter with about twenty steps carved from the rock. Every year classical plays are performed here, and audiences can enjoy the evocative Segesta dawn during poetry readings at five in the morning, in this unique backdrop.

Mazara del Vallo The Dancing Satyr is a must-see, an extraordinary bronze sculpture from the Hellenic period found in the Strait of Sicily. The churches are like jewel boxes full of art, in particular the cathedral, a true triumph of decoration and art: from Hellenic sarcophaguses to sculptures by Domenico, Antonello and Antonino Gagini, to paintings by Giambecchina. The town plan with its casbah is Arabic, while Norman rule produced the splendid churches within the walls.

Selinunte The archaeological area of Selinunte is a must for any visit to Sicily. Founded by the colonists of Megara Hyblaea in the 7th century B.C., Selinunte offers visitors the opportunity to explore the archaeological park, 270 hectares in size. The remains of the acropolis with its high defensive walls, the majestic columns of temple C, the imposing ruins of temples O, A, B, and D, along with the three temples on the east hill, E, F, and G, offer visitors a once in a lifetime experience that’s a blend of Sicilian and Greek culture, myth and nature.

Salemi, pani artistici per la festività di San Giuseppe

Trapani It offers museums, churches and monuments, as well as the salt flats, a nature reserve populated by pink flamingoes. Located between the sea and Mount Erice, ancient Drepanon grew up around its port. Known as the city of salt and sails, it gradually developed a flourishing economy based on mining and selling salt. Don’t miss the cathedral, the Santuario dell’Annunziata, the Purgatorio and S. Maria di Gesù churches, the little Villino Nasi and Villa Pepoli, a walk to the Tramontana walls, and a view of sunset near Ligny Tower.

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del mbito nell’a

CASTELLAMMARE DEL GOLFO

9.10 SEPT 2011

SAN VITO LO CAPO

20.23 SEPT 2011 Alla scoperta della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro

del mbito nell’a

LA RISERVA DELLO ZINGARO APRE LE PORTE

Itinerari guidati, escursioni e degustazioni di prodotti tipici del territorio per valorizzare e conoscere meglio la riserva naturale orientata dello Zingaro, la prima istituita in Sicilia. È questo l’obiettivo di “Degusta la riserva”, l’iniziativa organizzata dai Comuni di San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, in collaborazione con il Dipartimento regionale Azienda Foreste Demaniali dell’Assessorato regionale alle Risorse Agricole e Forestali. Da martedì 20 a venerdì 23 settembre, in occasione del Cous Cous Fest, sarà possibile, da San Vito Lo Capo, andare alla scoperta di una delle più belle riserve siciliane. I visitatori saranno condotti alla scoperta della riserva dello Zingaro attraverso un itinerario, con la guida dal personale dal Dipartimento regionale Azienda Foreste Demaniali, che prevede la visita al museo della manna, un’escursione a Cala Disa, una sosta durante la quale sarà mostrata la lavorazione del frassino dal quale si estrae la manna e una degustazione di prodotti agroalimentari del territorio. Due le escursioni quotidiane in programma, alle ore 8:30 e alle ore 10:30 con pullman gratuiti e rientro rispettivamente alle ore 15:30 e alle ore 17:30. La partecipazione è gratuita ma è necessaria una prenotazione il giorno precedente. Chi fosse interessato alle escursioni di martedì 20 e mercoledì 21 settembre può contattare l’ufficio turistico del Comune di San Vito Lo Capo, in via Savoia 57 (tel. 0923 974300). Per le escursioni di giovedì 22 e venerdì 23 è necessario, invece, prenotare presso lo stand “Degusta la riserva”, al villaggio espositivo del Cous Cous Fest dalle ore 12 alle ore 24. La partenza è da San Vito Lo Capo da via Pier Santi Mattarella (altezza via Faro) da dove si raggiungerà la riserva dello Zingaro (ingresso nord). L’iniziativa ha avuto un’altra tappa in occasione della quinta edizione della manifestazione “Plas, per le antiche scale” a Castellammare del Golfo, che si è svolta il 9 e il 10 settembre scorso.

La riserva naturale dello Zingaro

La riserva naturale orientata dello Zingaro ha una superficie di 1650 ettari e una fascia litoranea di circa 7 Km. L’area, formata da una costa rocciosa di calcari del Mesozoico, vanta una spiccata diversità di ambienti di grande interesse naturalistico e paesaggistico, è intercalata da numerose calette e caratterizzata da spettacolari falesie a strapiombo sul mare. I terreni della riserva sono il risultato dell’intrecciarsi dell’attività umana e dell’evoluzione della natura. Infatti, fino a poco tempo fa, ogni superficie, se pur piccola, era coltivata a scopo agricolo. Lo Zingaro incanta per la sua aspra bellezza, per i colori intensi in ogni stagione, per le bianche calette incastonate in un mare turchese, le onnipresenti palme nane, la rigogliosa macchia mediterranea, i tenaci olivastri e i maestosi carrubi da dove si intravedono le armoniose forme delle case contadine.

Per info e prenotazioni www.couscousfest.it/degustalariserva REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE ASSESSORATO REGIONALE DELLE RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI FONDO REGIONALE PER LA MONTAGNA

DIPARTIMENTO REGIONALE AZIENDA REGIONALE FORESTE DEMANIALI

RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLO ZINGARO

COMUNE DI CASTELLAMMARE DEL GOLFO

COMUNE DI SAN VITO LO CAPO


NATURA La riserva di Monte Cofano

Conoscere i primi insediamenti umani in Sicilia attraverso le grotte che appartengono alla cultura preistorica, toccare con mano 350 piante diverse, ammirare il volo dei falchi pellegrini. La riserva naturale orientata di Monte Cofano, che si estende su un’area di 537,5 ettari, ricade nel comune di Custonaci. Sul monte Cofano (659 metri sul livello del mare) si trovano grotte famose per gli appassionati di speleologia come quella omonima, l’Abisso del Purgatorio e l’Abisso delle Gole. La riserva è popolata anche dal martin pescatore e dall’aquila del Bonelli, uno dei rapaci più rari d’Italia.

La riserva dello Zingaro

Un paradiso della natura, 1.620 ettari che regalano uno dei paesaggi più suggestivi della Sicilia. Qui nidificano 40 specie di uccelli e si trovano 800 specie di piante tra cui la palma nana che raggiunge dimensioni ragguardevoli. La riserva ha due ingressi: uno da Scopello e l’altro da San Vito Lo Capo. L’altitudine delle sue vette varia dai 610 metri sul livello del mare di Pizzo passo del lupo ai 913 di monte Speziale. Nella risalita si incontrano diversi tipi di ecosistemi: gli ambienti rupestri, le praterie, lecci, sughere, grotte, pendii scoscesi e pietraie. Seguendo i sentieri si compie un viaggio del tempo sino a giungere al passato più remoto, costituito dalle incisioni rupestri delle grotte dell’Uzzo e di Isulidda. Sotto la superficie del mare, la natura continua a meravigliare con un paesaggio senza uguali: alghe, anemoni, madrepore e nuvole di pesci multicolori.

Buseto Palizzolo

Sugheri, pini, cipressi, erbe aromatiche e fiori di campo. È il paesaggio che si incontra passeggiando attraverso il bosco Scorace, 750 ettari di verde nel territorio di Buseto Palizzolo, uno dei più antichi del territorio provinciale. È l’ideale punto di partenza per escursioni e itinerari di straordinario interesse naturalistico alla scoperta soprattutto dei funghi, presenti in tantissime specie.

Calatafimi-Segesta

Nell’entroterra, sulla sponda orientale del fiume Caldo, al confine con il territorio di Alcamo, ci si può abbandonare al relax delle acque termali. Le acque sulfuree, dalle naturali doti terapeutiche, sgorgano dalla sorgente Gorga, a circa 50 metri sul livello del mare, e si raccolgono in una conca naturale, tra agglomerati argillosi, mantenendo una temperatura costante di 51 gradi. Per i visitatori c’è a disposizione uno stabilimento termale, immerso nel verde, con una piscina all’aperto, l’idromassaggio e le saune.

Monte cofano

NATURE Monte Cofano nature reserve Discover the first human settlements in Sicily through the caves of prehistoric culture, touch 350 different plants, admire the flight of peregrine falcons. The Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano, a nature reserve which stretches over an area 537.5 hectares in size, is in the municipality of Custonaci. On Monte Cofano (659 meters above sea level) there are famous caves for spelunking enthusiasts, like the Monte Cofano cave, the Abisso del Purgatorio and the Abisso delle Gole. The reserve is also home to the kingfisher and the Bonelli eagle, one of the rarest raptors in Italy.

Riserva dello zingaro

Buseto Palizzolo Cork trees, pines, cypresses, aromatic herbs and meadow flowers – this is the landscape that greets visitors walking through the Bosco Scorace, 750 hectares of woods in the Buseto Palizzolo area and one of the oldest in the province. It’s an ideal point of departure for excursions and itineraries through an extraordinary natural area, especially for anyone in search of mushrooms, many species of which can be found here.

Zingaro nature reserve A natural paradise 1,620 hectares in size, offering one of the most spectacular landscapes in Sicily. Here, 40 bird species nest, and there are 800 plant species, including the dwarf palm, which actually grows quite large. The reserve has two entrances: one from Scopello and the other from San Vito Lo Capo. Its peaks range from Pizzo Passo del Lupo at 610 meters above sea level, to Monte Speziale at 913 meters. As you climb, you’ll see different types of ecosystems: rocky habitats, prairies, holm-oaks, cork trees, caves, steep slopes and stony areas. The trails carry you back into time, all the way to the most remote past with the rock carvings in the Uzzo and Isulidda caves. Below the sea, nature continues to amaze with an unparalleled seascape: seaweeds, anemones, hard corals and clouds of multicolored fish.

Calatafimi-Segesta Inland, on the eastern bank of the Caldo River, bordering with the Alcamo region, let go and relax at the hot springs. The sulfurous waters with their natural therapeutic properties gush from the Gorga spring, about 50 meters above sea level, and collect in a natural basin among clayey agglomerates, maintaining a constant temperature of 51° C. Visitors can also enjoy the spa in its beautiful natural setting, with an outdoor swimming pool, whirlpool, and sauna.

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XIV COUS COUS FEST


NATURA Santa Ninfa

Una passeggiata nei cunicoli della grotta all’interno della riserva naturale Grotta di Santa Ninfa, nei territori di Santa Ninfa e Gibellina, offre paesaggi naturali di grande impatto, caratterizzati da fenomeni carsici sia sotterranei (grotte) che superficiali, di interesse speleologico e ricchi di flora e fauna. Un complesso sistema di meandri e gallerie, caratterizzato da splendide stalattiti, e solchi e vasche modellati nel corso del tempo, rendono la visita molto suggestiva. Nella riserva si trova anche una necropoli, testimonianza della civiltà degli Elimi.

Valderice

Un tuffo nel verde rigoglioso. I dintorni del territorio di Valderice offrono diversi scenari paesaggistici: colline, zone selvatiche per flora e fauna, spiagge cristalline, scogliere e paesaggi intatti, che fanno del paese uno dei luoghi più ambiti di villeggiatura, soprattutto durante l’estate. Si possono percorrere i sentieri del parco urbano di Misericordia, con aree attrezzate e punti di sosta, per poi godere di uno splendido panorama sul golfo di Bonagia e su Monte Cofano, fare una passeggiata all’interno della pineta per poi tuffarsi nelle acque nei pressi dell’antica tonnara.

Vita

È il più piccolo per estensione della provincia di Trapani ma non quello che offre meno spunti per una visita. Il paesaggio collinare, tra coltivazioni di ulivo e vigneti, segue una dolce curva, che risale fino al rigoglioso Bosco della Baronia che domina il contesto. L’area, estesa circa 100 ettari e a 630 metri sul livello del mare, offre spazi per pic-nic, tracce di antiche niviere e meravigliosi scorci panoramici sulla provincia di Trapani e Palermo. Stupefacente è poi la vista sul tempio di Segesta, sull’obelisco di Pianto Romano e sul castello di Salemi.

NATURE Santa Ninfa A walk through the passageways of the cave in the Grotta di Santa Ninfa nature reserve, near Santa Ninfa and Gibellina, offers striking natural landscapes, characterized by karstic phenomena both underground (caves) and on the surface. They are excellent for spelunking and offer a wealth of flora and fauna. A complex system of meanders and tunnels, characterized by splendid stalactites, and troughs and pools formed over the course of time, make a visit extremely evocative. The reserve also includes a necropolis, a remnant of the Elymian civilization.

Santa Ninfa, Riserva Naturale Grotta di Santa Ninfa

Valderice Plunge into lush vegetation. The area near Valderice offers diverse landscapes: hills, wild areas for flora and fauna, crystalline beaches, cliffs and pristine landscapes that make this an extremely popular vacation area, especially during the summer. Take the trails of the Misericordia urban park with its facilities and rest areas, and then enjoy a splendid view of the gulf of Bonagia and Monte Cofano, take a walk through the pine grove, and then dive into the water near the ancient tuna fishery. Vita This is the smallest park in the province of Trapani, though it is certainly not the least in terms of attractions. The hilly landscape, with olive groves and vineyards, follows a gentle curve up to the luxuriant Bosco della Baronia, a woodland area that dominates the region. The area, about 100 hectares in size and 630 meters above sea level, offers picnic areas, remnants of ancient niviere (snow pits), and marvelous views of the province of Trapani and Palermo. There is also a stupendous view of the temple of Segesta, the Pianto Romano obelisk and the Salemi castle.

COOKING PEACE

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La Provincia di Trapani à la carte

I PRODOTTI MIGLIO ZERO

Specialità ittiche ed agroalimentari a chilometro zero dove il territorio è protagonista. L’agroalimentare che esprime la tradizione, la cultura e l’anima più autentica del territorio trapanese. Sono i prodotti Miglio Zero, vera espressione del territorio che la Provincia regionale di Trapani promuove e valorizza attraverso l’omonimo progetto, finanziato da fondi europei nell’ambito del Por Sicilia 2000-2006 La Provincia di Trapani per lo sviluppo della pesca. Tra gli obiettivi del progetto Miglio Zero, legati alla valorizzazione del prodotto ittico trapanese ma anche di tutti i prodotti agroalimentari simbolo dell’eccellenza del territorio, c’è quello di promuovere la conoscenza del territorio trapanese attraverso le sue specialità agroalimentari oltre che il consumo dei suoi prodotti locali. I prodotti “Miglio zero” sono, inoltre, una garanzia per il consumatore per la loro tracciabilità, consentendo di identificarne con semplicità e chiarezza il luogo di produzione. L’offerta agroalimentare del territorio trapanese, battezzato anche vigneto d’Europa per l’estensione dei suoi terreni vitati, è ricca e comprende non soltanto l’universo legato a Bacco ma anche una vasta e golosa gamma di formaggi, dolci, conserve e specialità ittiche. A Castelvetrano si produce il tipico pane nero, da semole molite a pietra e cotte a legna: il sapore è speciale e genuino mentre Paceco è famosa per l’aglio rosso di Nubia, un bulbo dal sapore intenso. Altro prodotto del territorio è il melone d’inverno, dalla forma allungata e il colore giallo. Da assaggiare anche le grosse salsicce pasqualore e gli squisiti ed enormi cannoli prodotti a Dattilo. Il vino offre davvero un universo ricco e variegato, per tutti i gusti. Diverse le Doc: Alcamo, Erice, Salaparuta e Delia Nivolelli, nel territorio di Mazara del Vallo. A fine pasto, provate il passito e il moscato di Pantelleria, il famoso vino Marsala o il liquore Monte ericino, di colore verde. Ottimi anche gli oli extravergine dalle tante Dop, come la Nocellara del Belice, dalla quale si ricava un pregiato olio dal sapore fruttato, con retrogusto di mandorla, ma anche il Valli Trapanesi Dop e la Dop Val di Mazara. Tra i formaggi spicca la Vastedda del Belice, un formaggio a pasta filata, prodotto con latte di una razza ovina autoctona, mentre nelle fresche insalate estive provate ad aggiungere i rinomati capperi di Pantelleria per aggiungere gusto e sapore. Partanna è la città delle cipolle che hanno colore

rosso, gusto dolce, grosse dimensioni e un peso che va dal mezzo chilo al chilo mentre sembra che abbiano preso il nome dall’agro busetano le busiate, la pasta fresca artigianale che si attorciglia intorno al buso, in modo da formare dei riccioli, ottime con il pesto alla trapanese, preparato con pomodoro, aglio, basilico, olio e mandorle. Protagonista della gastronomia è il pesce, nelle infinite varietà, che viene preparato arrostito, fritto, al forno o alla “ghiotta”, a zuppa. Il viaggio gastronomico nella provincia non può dimenticare il cous cous, piatto tradizionale condito con brodo di pesce e la vasta gamma di prodotti di tonnara, dal ragù alle uova (bottarga), al tonno conservato sotto sale (tunnina). Sui dolci la scelta è davvero ampia. Tra questi il caldofreddo, una cialda imbevuta di rhum e ricoperta con gelato alle creme, cioccolata calda e panna, le cassatelle, i ravioli dolci di ricotta, ma anche le minni di virgini, paste ripiene di crema di latte. The food and agriculture that express the tradition, culture and most authentic soul of the Trapani area – these are Miglio Zero products, a true expression of the territory, which the regional Province of Trapani promotes and develops through the Miglio Zero project, financed by European funds as part of Por Sicilia 2000-2006 The Province of Trapani for the development of fishing. The objectives of the Miglio Zero project are not only to enhance the value of Trapani’s fish products, but also that of all food and agricultural products that symbolize the territory’s high quality. The project also intends to promote awareness of the Trapani area through its food and agricultural specialties, as well as the consumption of its local products. Miglio zero products are also a guarantee of their traceability, allowing consumers to easily and clearly identify the place of production. The food and agricultural offer of the Trapani area, which has also become known as “the vineyards of Europe” because so much of its land is covered in vineyards, is rich and includes not only grape-based products, but also a vast, delicious range of cheeses, sweets, conserves and fish specialties. Castelvetrano produces the typical black bread, made of stone-ground wheat and baked in a wood-fired oven, which produces a special and genuine flavor. Paceco is famous for its red Nubia garlic, which has an intense flavor. Another local product is the winter melon, which is yellow and has an elongated form. Also try big pasqualore sausages and the exquisite, enormous cannoli produced in Dattilo. Wine truly offers a rich and variegated universe to please every palate. It has various

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The Province of Trapani à la carte

MIGLIO ZERO PRODUCTS

Fish, agricultural, and food specialties at kilometer zero, where the land is the star DOC (registered designation of origin) wines: Alcamo, Erice, Salaparuta and Delia Nivolelli, in the Mazara del Vallo area. After your meal, try a passito (raisin wine) and the muscatel of Pantelleria, famous Marsala wine, or green Monte Ericino liqueur. The area also offers excellent extra virgin olive oils from its many DOP (Protected Designation of Origin) areas, such as Nocellara del Belice, which produces an oil with a fruity flavor and almond aftertaste, Valli Trapanesi DOP, and DOP Val di Mazara. Outstanding cheeses include Vastedda del Belice, a spun curd cheese produced using milk from a type of native sheep. And try the famous Pantelleria capers to add gusto and flavor to fresh summer salads. Partanna is the city of onions, which are red, sweet, and large, weighing from one half to one kilo. The Buseto countryside seems to have given its name to busiate pasta, the fresh artisan pasta that’s wound around a wooden stick known as a buso, to form little coils that are excellent with Trapani-style pesto, which is prepared with tomato, garlic, basil, oil and almonds. The star food is fish, offered in endless varieties – roasted, fried, baked, or alla ghiotta, in soup. A gastronomic trip through the province must include couscous, a traditional dish seasoned with fish broth, and the vast array of tuna products, from bottarga ragout to tuna preserved in salt (tunnina). For sweets, the selection is truly enormous. They include caldofreddo, a wafer soaked in rum and covered with custard-flavor ice cream, hot chocolate and cream, cassatelle, sweet ricotta ravioli, and minni di virgini, custard-filled pastries.

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a ernazion t in i t is t r ia e grand eat and Fun i t r e c n o li, c y, Sw Spet taco w of Music, Energ o A Live Sh

couscous live show ERY DAY

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Il sound di San Vito Lo Capo esplode ogni sera, al tramonto del sole. Elettronica, percussioni e batterie si fondono in nome della mescolanza di musica e suoni. Ogni anno un programma gratuito di spettacoli e concerti che riempiono la piazza con l’energia e il sound di un grande show.

COOKING PEACE

The sound of San Vito Lo Capo explodes every evening at sundown. Electronics, percussion and drums blend together in an amalgamation of music and sounds. Each year there’s a free lineup of shows and concerts that fill the piazza with the energy and sound of great performances.

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ERY DAY V E / O IORN OGNI G h 19.50

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Decanter racconta il Cous Cous Fest FEDE&TINTO Autori e conduttori della trasmissione Decanter, Fede & Tinto, al secolo Federico Quaranta e Nicola Prudente, sono una frizzante coppia gastronomica. Un tandem goloso, ormai collaudato, che racconta, con ironia, il gusto made in Italy. Saranno loro, con la consueta simpatia e allegria, a salire sul palco del Cous Cous Fest per dare voce ai protagonisti, ai colori e ai grandi ospiti della manifestazione.

Sono le 19:50. È l’ora di cena. È l’ora di Decanter. Dagli studi di Roma, la frizzante coppia di Fede&Tinto si trasferisce a San Vito Lo Capo dove, in occasione del Cous Cous Fest, trasmetterà ogni giorno in diretta, raccontando il festival ai microfoni di Radio2 Rai Dalla piazza Santuario di San Vito Lo Capo, tutti i colori del cous cous, gli artisti, i vip, ma anche i retroscena, gli aneddoti e le curiosità della 14\esima edizione del Festival andranno on air, fino alle ore 21, da martedì 20 a venerdì 23 settembre. A San Vito Lo Capo ascoltate Decanter che racconta il Cous Cous Fest sintonizzandovi sui 94.50 FM (MHz) ogni sera, dalle ore 19,50 alle ore 21 o dalla piazza Santuario. Il sabato l’appuntamento è all’ora di pranzo. Buon divertimento e buon appetito con Decanter!

The authors and hosts of the show Decanter, Fede & Tinto, aka Federico Quaranta and Nicola Prudente, are a sparkling gastronomic duo – a pair of foodies with proven credentials who offer a tonguein-cheek discussion of taste made in Italy. They’ll take the stage of the Couscous Fest with their customary light-hearted charm to talk about the protagonists, the colors, and the great guests at the festival.

It’s 7:50 pm. It’s dinner time. It’s time for Decanter. From their studios in Rome, the sparkling culinary couple, Fede&Tinto, (Federico Quaranta and Nicola Prudente) move to San Vito Lo Capo where they bring you the festival live on Radio 2. From Piazza Santuario in San Vito Lo Capo, on air every day until 9pm, from Tuesday 20st to Friday 23th September, bringing you all the colours of couscous, artists, celebrities, but also behind the scenes; anecdotes and trivia from the 14th edition of the Festival. Tune in to 94.50 FM (MHz) from 7:50 to 9 pm to hear Decanter bringing you the Cous Cous Fest live from San Vito Lo Capo. On Saturday stay tuned at lunch time. Have fun and enjoy your meal with Decanter!

ELIANA CHIAVETTA Giovanissima showgirl siciliana, è il volto femminile che affiancherà Fede&Tinto nella conduzione degli appuntamenti del Cous Cous Fest. Oltre a un curriculum ricco di esperienze come modella sui set fotografici e presentatrice di diverse manifestazioni regionali, Eliana è dal 2007 il volto femminile di Tgs Studio Stadio, il programma televisivo calcistico in onda ogni domenica su Tgs, di cui è la co-conduttrice. A super young Sicilian showgirl, she will be the female face that accompanies Fede&Tinto in hosting the events at the Couscous Fest. In addition to a wealth of experience as a model on photography sets and the host of various regional events, since 2007 Eliana has been the female face of Tgs Studio Stadio, the Tgs Sunday football television program that she co-hosts.

ANDY LUOTTO Attore, conduttore televisivo e cuoco italiano, naturalizzato statunitense. Ricchissima la filmografia e significativa la presenza anche in tv, con partecipazioni a L’altra domenica e Quelli della notte, sulla Rai. Dopo il diploma all’istituto alberghiero, apre un ristorante a Sutri (Viterbo). La sua passione per la cucina è diventata anche un libro, un simpatico ricettario dal titolo Faccia da chef.

Actor, television host and Italian cook and American expat. He’s appeared in a wide variety of films and TV shows, participating in L’altra domenica and Quelli della notte on RAI. After receiving his diploma at the hotel institute, he opened a restaurant in Sutri (Viterbo). He’s also turned his passion for cooking into an amiable cookbook entitled Faccia da Chef.

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XIV COUS COUS FEST


La vita è fatta di alti e bassi.

Noi ci siamo in entrambi i casi. Lo sappiamo che la vita non sempre va come l’avevi immaginata. Per questo ascoltiamo con attenzione ogni tua esigenza. Perché tu possa contare su di noi in qualunque sfida o opportunità che incontrerai sulla tua strada. Ed è così che noi siamo: una banca concreta, sempre vicino a te. unicredit.it Numero verde: 800.32.32.85


MAIN SPONSOR DEL COUS COUS FEST UniCredit è ben lieto di essere per il terzo anno consecutivo Main Sponsor del Cous Cous Fest, giunto quest’anno alla sua 14^ edizione. È una manifestazione nella quale crediamo particolarmente perché puntando sulla promozione e conoscenza di un piatto ricco di tradizioni e storia in tutto il Mediterraneo, con tutte le sue diverse declinazioni nelle regioni, è possibile contribuire a fare incontrare culture diverse, a favorire il dialogo fra i paesi anche laddove è più difficile, a consentire proficue aperture e contaminazioni tra terre e culture diverse. Crediamo che mettere in contatto paesi diversi sia una ricetta fondamentale per la crescita della Sicilia: per noi, infatti, lo sviluppo della regione può essere favorito se si punta maggiormente a esportare merci e importare turismo. Il Cous Cous Fest è una di quelle occasioni che possono contribuire a favorire l’afflusso di turisti nella regione e, in particolare, a destagionalizzare i flussi, facendo conoscere questa meravigliosa isola. UniCredit in Sicilia è la banca per il territorio, vicina alle esigenze delle imprese e delle famiglie, e vede quindi favorevolmente manifestazioni

come questa che fanno conoscere un territorio splendido a tanti turisti. Il sostegno di UniCredit a questa iniziativa non è certo isolato ma si inserisce in una più generale politica di interventi in ambito culturale. Quest’anno la politica di interventi culturali della nostra banca in Sicilia ha abbracciato idealmente tutta l’Isola. Da San Vito Lo Capo ci spostiamo così ad Aidone, dove abbiamo sostenuto la presentazione al pubblico della Venere di Morgantina rientrata dal Paul Getty Museum di Los Angeles; a Siracusa, dove abbiamo sostenuto le bellissime rappresentazioni classiche dell’INDA; a Palermo, dove abbiamo rinnovato anche per il biennio 2011/2012 la partnership con la Fondazione Teatro Massimo, uno dei maggiori teatri lirici del Paese e un esempio positivo della Sicilia. Tutto questo per noi significa essere banca del territorio al servizio dell’economia, ma anche dell’arte e della cultura.


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diver tim e e r o d u ergia, s eat and Fun n e , a ic s i mu y, Sw Un live d w of Music, Energ o A Live Sh

subsonica DÌ 20 MARTE h 22.30

La band che ha segnato la storia del rock italiano

Sono considerati una delle migliori live band italiane, i loro concerti infiammano palazzetti, piazze e arene, trasformandoli in enormi piste da ballo. Dopo il tour primaverile che ha registrato sold out in tutta Italia, 90mila presenze per 11 date in 10 palasport, i Subsonica, il gruppo che ha segnato come pochi altri gli ultimi vent’anni della storia della musica rock italiana, sono nuovamente in tour con il nuovo album Eden, che ha già raggiunto il traguardo del disco d’oro, lanciato dal grandissimo successo radiofonico del primo singolo, Istrice, brano che definisce un nuovo standard pop della musica italiana e che la band ha voluto dedicare alla sua città, Torino, che li ha visti nascere e trasformarsi da gruppo di piazza Vittorio a trascinatori di folle da concerti in tutta Italia e non solo. E dopo Istrice arriva La Funzione, un altro tormentone on air sui principali network, brano per il quale la band torinese si è avvalsa della collaborazione del duo icona della italo disco, i Righeira: un’unione provocatoria, che ha prodotto un brano divertente dal sapore anni Ottanta, che ha già fatto ballare le migliaia di persone accorse ai concerti della band. Una carriera, quella dei Subsonica, cominciata nel 1996 e piena di successi: 6 album pubblicati in studio, 400 mila copie di dischi, numerosi premi e riconoscimenti ricevuti, il Premio Amnesty Italia, l’Mtv Europe Music Award, il Premio Italiano della Musica, l’Italian Music Awards, il Premio Grinzane Cavour. È del 1997 il primo album, intitolato semplicemente Subsonica,

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rivelazione discografica dell’anno grazie a singoli come Preso blu, Istantanee e Radioestensioni, poi seguito, nel 1999, da Microchip Emozionale e, nel 2000, da Tutti i miei sbagli, brano con il quale la band partecipa al Festival di Sanremo, facendosi conoscere dal grande pubblico. E ancora, nel 2002, Amorematico, anticipato dal singolo Nuvole rapide, inserito nella colonna sonora del film Santa Maradona.

The Band that Marked the History of Italian Rock They’re considered one of the best live bands in Italy. Their concerts set performance halls, outdoor squares and arenas on fire, transforming them into enormous dance floors. After their spring tour, which sold out all over Italy, with 90,000 spectators at eleven shows in ten sports arenas, Subsonica, the group that has marked the last twenty years of Italian rock music history like few others, is once again on tour with their new album Eden, which has already gone gold. The album was launched by the enormous radio and record success of its first single, Istrice, a tune that sets a new pop standard in Italian music. The band dedicated the song to its home town, Turin, where they got their start, transforming from a group on the Piazza Vittorio to a magnet for crowds in concerts all across Italy and beyond. After Istrice came La Funzione, another passionate number that hit the air waves on leading stations. It was a collaboration between the Turin band and Righeira, the iconic Italo Disco

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duo: a provocative union that produced a fun, 80s-style number that’s already gotten thousands of the band’s concert-goers out of their seats to dance.Subsonica’s super successful career, which began in 1996, boasts six studio albums, 400,000 disks sold, numerous awards and recognitions, the Amnesty Italia Award, the MTV Europe Music Award, the Premio Italiano della Musica, the Italian Music Awards, and the Grinzane Cavour Award. The group released its first album in 1997, entitled simply Subsonica. It was the recording discovery of the year, with singles such as Preso blu, Istantanee and Radioestensioni. The album was followed in 1999 by Microchip Emozionale and in 2000 by Tutti i miei sbagli, which the band performed at the Sanremo Music Festival, gaining it attention from the public at large.In 2002 it released Amorematico, anticipated by the single Nuvole rapide, which was part of the soundtrack for the film Santa Maradona.


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XIV COUS COUS FEST


PUBB_msc red

DAL 18 AL 25 OTTOBRE IL COUS COUS FEST IN CROCIERA CON MSC Il Cous Cous Fest, festival internazionale dell'integrazione culturale, va in crociera su una delle pi첫 belle navi MSC, la Splendida. Salite a bordo, dal 18 al 25 ottobre, per assaggiare le ricette di cous cous pi첫 gustose in navigazione tra Italia, Tunisia, Spagna e Francia e divertirvi con i protagonisti del festival di cous cous pi첫 famoso e goloso del mondo.

XIV INTERNATIONAL FESTIVAL OF CULTURAL INTEGRATION

make cous cous not war


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www.couscousfest.it


d’autore gs e n o z n pop e ca he artist’s own son , z z ja , s blue and t o p n o o p , d z n z fo , ja Ritmi che a fusion of blues in Rhythms

alex britti LEDÌ 21 MERCO h 22.30

Una chitarra che regala emozioni

Solo una volta, La vasca, Piove, ma anche Gelido, Oggi sono io e Una su 1.000.000… Chi non ha mai canticchiato uno dei successi di Alex Britti? Alle sue spalle oltre 20 anni trascorsi su e giù dai palchi di tutta Europa, cinque album in studio ripercorsi nel Best di recente pubblicazione, e adesso Qual è il mio nome, il tour che prende il nome da un verso del testo di Gelido e propone canzoni tratte dall’intero repertorio, vestite di nuovi, più incisivi arrangiamenti. Il concerto, dalle atmosfere acustiche, con chitarra, basso e batteria, ripercorre la sua carriera artistica, infiammata da sonorità rock, ispirate a Jimi Hendrix. Sul palco con il cantante romano, e la sua inseparabile chitarra acustica, Stefano Sastro all’organo, Fender Rrhodes al piano acustico, Andy Bartolucci alla batteria, Fabrizio Sciannameo al basso, Gianluca Scorziello alle percussioni ed Alice Pelle alle tastiere. È facile comprendere, scorrendo a ritroso il percorso della sua vicenda artistica, come il blues, il jazz, il pop e la canzone d’autore, riescano a fondersi efficacemente ogni volta che Alex si accinge a produrre note imbracciando la sua acustica. La chitarra è il suo primo amore, nato all’età di 8 anni che lo spinge a formare un proprio gruppo dieci anni dopo, suonando blues in giro per l’Europa. Nel frattempo matura in lui l’idea di convogliare i suoi sforzi e la sua creatività verso la forma canzone. Dal primo contratto con la Universal Music, nel 1997, che pubblica Quello

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che voglio e Solo una volta (o tutta la vita), evento musicale italiano dell’anno e 70mila copie, è un’escalation di successi. Nel 1999 al Festival di Sanremo vince nella categoria nuove proposte con Oggi sono io, poi arriva Mi piaci, che impazza per tutta l’estate e, nel 2000, dopo una pausa riflessiva nella sua amata Amsterdam, La Vasca, triplo disco di platino, che comprende il singolo Una su 1.000.000. Nel 2003 il terzo album, preceduto da 7000 caffè e, nel 2005, l’album di studio Festa. Il suono di Britti è unico ed originale ed immediatamente riconoscibile mentre la sua tecnica di strumentista lo posiziona, in una immaginaria classifica, tra i primi chitarristi d’Europa. E ancora,

ci saranno Solo con te, il duetto con Edoardo Bennato Notte di mezza estate e il secondo MTV Unplugged italiano della storia che rivisita i successi del chitarrista in versione completamente acustica. Nel 2009 esce Piove mentre è storia recente Alex Britti best of che raccoglie i suoi più grandi successi tra top blues e jazz e l’inedito Immaturi, ispirato all’omonima pellicola di Paolo Genovese di cui è colonna sonora.

Alex Britti and his Seductive Guitar Solo una volta, La vasca, Piove, and also Gelido, Oggi sono io and Una su 1.000.000… Who hasn’t sung along to one of Alex Britti’s hits? With over 20 years of performances on stages all over Europe, five studio albums with songs included in the recently released Best, now comes Qual è il mio nome, the tour that takes its name from a verse in Gelido, with songs from his entire repertoire performed with new, more incisive arrangements. The concert, with its acoustic atmosphere, with guitar, bass and drums, retraces his artistic career, inflamed by rock sounds inspired by Jimi Hendrix.

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On stage with the Roman singer and his ever-present acoustic guitar are Stefano Sastro on the organ, Fender Rhodes on the acoustic piano, Andy Bartolucci on drums, Fabrizio Sciannameo on bass, Gianluca Scorziello on percussion and Alice Pelle on the keyboard. Looking back on his artistic career, one can clearly see how blues, jazz, pop and his own songs effectively merge every time Alex sets out to produce notes on his acoustic guitar. The guitar has been his first love ever since he was eight years old, driving him to form his own group ten years later, playing blues all over Europe. In the meantime, he developed the idea of


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directing his efforts and creativity toward songwriting. Since his first contract with Universal Music in 1997, which released Quello che voglio and Solo una volta (o tutta la vita), which became the Italian musical event of the year, selling 70,000 copies, his success has continued to grow. In 1999 at the Festival of Sanremo he won the nuove proposte (best new act) category with Oggi sono io, then came Mi piaci, which enjoyed wild success for the entire summer, and then, in 2000, after a reflective break in his beloved Amsterdam, came La Vasca, a triple platinum disk that included the single Una su 1.000.000. In 2003 came his third album, preceded by 7000 caffè, and in

2005, his studio album Festa. Britti’s sound was unique and original, immediately recognizable, while his instrumental technique made him one of the finest guitarists in Europe. Then came Solo con te, the duet with Edoardo Bennato Notte di mezza estate, and the second Italian MTV Unplugged in history, which retraced the guitarist’s hits in a completely acoustic version In 2009 came the release of Piove, and then the most recent Alex Britti Best Of, a collection of greatest hits, including top blues and jazz and the previously unreleased Immaturi, part of the sound track for the film of the same name by Paolo Genovese.

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Azienda Zanluca Via Virgiliana, 319/b 44012 Burana di Bondeno (FE) Tel. 0532.880730


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a Tenuta Garusola vive da oltre sessant’anni, la tradizione e la passione nel settore vitivinicolo arriva molto presto tanto che le vigne più vecchie sono cinquantenarie. L’azienda è in uno dei siti produttivi di maggior rilievo della Zona del Bosco Eliceo, zona particolarissima per la Vitivinicoltura, infatti tipicamente caratterizzata da terreni sabbiosi in un’areale del tutto unico per ambiente salso e salmastro. La Tenuta Garusola consta di 3000 Ha di terreni, sia in proprietà che in affitto, di cui 110 ha vitati allevati a GDC. Qui, alla Tenuta, le vigne affondano le loro radici su terreni che donano caratteristiche uniche ai vini che dalle loro uve vengono elaborati, il tutto immerso in un’areale davvero di grande impatto ambientale in quanto sito a pochi chilometri dalle famose valli di Comacchio, a poca distanza dalla costa e dal mare. I vitigni maggiormente coltivati sono quelli tipici della Doc Bosco Eliceo: due a bacca rossa Merlot e Fortana, due a bacca bianca, Trebbiano e sauvignon. “ il principe” della nostra zona è per antonomasia il Fortana. Vino legato indissolubilmente ad una zona Geografica ben precisa, ad un Territorio, ad una Cucina e a Tradizioni Uniche”. Assolutamente autoctono, per noi un vanto in quanto coltivato solo nelle nostre zone. Vitigno rustico, che può essere coltivato franco di piede, caratteristica che lo rende più longevo e regala ai vini tutta la sua tipicità. L’attenzione alla qualità è la nostra filosofia aziendale, ed è testimoniata dall’utilizzo di tecniche agronomiche e di difesa altamente innovative ed anche rispettose dell’ambiente e della salubrità del prodotto. La Tenuta Garusola incarna e trasmette nei suoi prodotti la passione e l’amore di un territorio, attraverso la ricerca scientifica, la genuinità, il controllo della qualità il tutto per tutelare il nostro consumatore finale. L’Azienda partecipa da sempre alle principali Fiere promozionali di settore sia a livello

Regionale che Nazionale come Vinitaly e Sana. La sua attività di vinificazione decennale ha oggi raggiunto una potenzialità di vendita che sfiora le 100.000 bottiglie, oltre alla vendita diretta in azienda e nei punti vendita dei vini sfusi. È caratteristica Aziendale la Vendita dei suoi Vini DOC ed IGT al di fuori delle zone tipiche attraverso la consegna diretta al consumatore finale. Ha partecipato e finanziato progetti di Ricerca in ambito regionale principalmente quello in collaborazione con l’Università degli Studi di Piacenza ed il CRPV sulla “Valorizzazione e Zonazione del Vitigno Fortana”. La Tenuta Garusola in collaborazione con BIA S.p.A. e con il proprio marchio SIMA (Molino Biologico e Tradizionale) ha promosso ed attivato, il progetto di filiera del Grano Ferrarese per ottenere dalla costituzione del seme fino alla produzione di farine e cous cous, tracciate e certificate, un prodotto unico abbinato indissolubilmente al “Vino Principe delle Sabbie”: “ Il Fortana”.


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Modena City Ramblers Ì 22 GIOVE2D h 2 .30

I Modena City Ramblers sul tetto del mondo La loro identità è meticcia, fatta della verde e folk Irlanda e dell’allegria tutta emiliana, dei racconti sulla Resistenza e degli anni Settanta, di viaggi e di lotte. In una parola, Modena City Ramblers. Vent’anni è lunga la carriera artistica della band, nata nel 1991 come gruppo di folk irlandese, innamorato della musica e delle tradizioni dell’isola di Smeraldo. È del 1994 il primo album, Riportando tutto a casa, seguito, due anni dopo da La grande famiglia, 50mila copie vendute, dove il suono comincia a cambiare e il folk a indurirsi, contaminandosi con il rock. Le loro coinvolgenti ballate trascinano il pubblico anche per la veemenza polemica dei testi, intrisi di impegno politico, in stile combat-rock che, con il terzo lavoro, Terra e libertà, influenzato dai viaggi nel continente latinoamericano, si arricchisce di suggestioni letterarie e suoni più elettrici, allarga gli orizzonti senza perdere la sua identità, diventa patchanka celtica. I Modena City Ramblers saltano, suonano forte, si divertono e fanno divertire: riempiono i locali e le piazze di tutta Italia e attirano più pubblico dei tour di molti artisti blasonati. Nel 1998, dopo tre dischi e cinquecento concerti, i Ramblers realizzano Raccolti, album dal vivo registrato in un pub irlandese d’Emilia, completamente acustico e con

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un pubblico composto da pochi amici. Nelle produzioni successive convivono l’amore per l’Irlanda e i suoni del folk irlandese degli esordi, le suggestioni africane e balcaniche, il recupero della tradizione popolare italiana e la nuova ricerca espressiva più contaminata. Dopo l’abbandono del gruppo di due componenti storici della band, Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, i rimanenti membri integrano nella formazione Kaba Cavazzuti, da sempre dietro alla consolle nei dischi del gruppo in qualità di produttore. Radio Rebelde esce nel 2002: punk, elettronica, dub, reggae, ritmi africani, latini e balcanici s’innestano nella originaria componente

folk e popolare in maniera personale ed innovativa, definendo un nuovo Ramblers-style. L’ultimo disco, Sul Tetto del Mondo, vive del suono degli ambienti dello studio, con incisioni volutamente mirate a catturare il respiro degli strumenti acustici di tradizione folk e il battito combat-folk della sezione ritmica. Rispetto ai precedenti lavori, in questo disco i MCR non rincorrono alcun progetto concettuale al quale legare le canzoni: ci sono brani aggressivi, dove il violino, la fisarmonica e il flauto si rincorrono nel classico stile della band, e brani più lenti dove la voce si stende melodicamente su paesaggi di chiara matrice ballad-folk.

The Modena City Ramblers on the roof of the world Their identity is hybrid, created from the green of Ireland and its folk music combined with an upbeat vibe that’s distinctively Emilian. They tell tales of the Resistance and the 1970s and sing of their travels and struggles. They’re the Modena City Ramblers. The band’s musical career began 20 years ago back in 1991, when it got its start as an Irish folk group in love with the music and traditions of the Emerald Isle. In 1994 the group released its first album, Riportando tutto a casa, followed, two years later, by La grande famiglia, which sold 50,000

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copies, in which the band’s sound began to change and the folk to grow harder, with a rock flavor. The lyrics of the band’s alluring ballads captivated the public with their polemic vehemence, bursting with political commitment and performed in a combat-rock style. By the time the Ramblers released their third album, Terra e libertà, influenced by their travels in Latin America, their work was enriched with literary evocations and more electric sounds that broadened their horizons without losing their identity. It turned into a Celtic street party. Modena City Ramblers


jumped around, turned up the volume, enjoyed themselves and entertained the audience: they filled clubs and squares all over Italy and attracted more people than the tours of many august artists.In 1998, after three disks and five hundred concerts, the Ramblers released Raccolti, a live album recorded in an Irish pub in Emilia, completely acoustic and performed before an audience of just a few friends.In subsequent productions, the love of Ireland and the sounds of Irish folk that had distinguished the group’s origins opened up to African and Balkan

influences, a revival of popular Italian tradition, and the pursuit of a new, more blended mode of expression. After the departure of two historic band members, Giovanni Rubbiani and Alberto Cottica, the remaining members brought in Kaba Cavazzuti, who had always worked behind the consoles as a producer of the group’s disks. Radio Rebelde was released in 2002: punk, electronica, dub, reggae, and African, Latin and Balkan rhythms were grafted onto the original folk and popular component in a personal and innovative way, creating a new Ramblers

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style.The latest disk, Sul Tetto del Mondo (On the Roof of the World), uses the sound of studio environments, with recordings intentionally designed to capture the atmosphere of acoustic instruments from folk tradition and the combat-folk beat of the rhythm section. Compared to previous works, on this disk MCR use no conceptual plan to connect the songs: there are aggressive numbers, where the violin, accordion and flute chase after each other in the band’s classic style, along with slower pieces where the voice flows melodically in a clear folk ballad style.

XIV COUS COUS FEST


Wind Jet ti porta nel cuore del Mediterraneo a bellezza del posto, il colore delle diverse culture, il profumo di festa, lo spirito di integrazione, la scoperta di nuovi sapori, la sicilianità della location: sono tutti ingredienti che ben si integrano con lo spirito di Wind Jet, la compagnia aerea low cost siciliana.

da: Roma, Rimini, Torino, Pisa, Milano Linate e Malpensa, Bologna, Verona, Venezia, Parma, Bergamo e, ancora, Parigi, Berlino, Praga, Amsterdam, Mosca, San Pietroburgo, Samara, Bucarest, Kiev, Nantes, Lione, Colonia, Barcellona, Copenaghen.

Come il Cous Cous Fest intende riunire in un unico piatto molteplici granelli da ogni parte del mondo, così, anche Wind Jet, dal 2003, mira a collegare l’Italia e l’Europa con la Sicilia, “Perla del Mediterraneo”.

Il prodotto Wind Jet è distribuito attraverso il sito www.volawindjet.it e - novità assoluta - adesso è possibile scaricare l’applicazione anche sul telefonino.

Con una flotta di 7 Airbus 320 da 180 posti e 5 A319 da 144 posti, la compagnia oggi vanta un network di 27 destinazioni, 13 in Italia e 14 nel resto d’Europa. Palermo e Catania sono raggiungibili a prezzi veramente imbattibili

Si può scegliere di acquistare direttamente sul sito, o per chi viaggia spesso, avere la comodità di un pacchetto voli da usufruire come e quando si vuole attraverso la formula del “Carnet”, studiato apposta per soddisfare ogni tipo di esigenza.

Per info e dettagli: www.volawindjet.it Wind Jet vettore ufficiale del Cous Cous Fest.


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XIV Cous Cous Fest - S.Vito Lo Capo (TP) - 20-25 Settembre Wind Jet vettore ufficiale dell’evento


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Agricantus

Ecco a voi gli Agricantus, il folk d’autore

Torna il sound delle origini di Agricantus. Da una collaborazione tra Tonj Acquaviva, voce maschile, compositore e band leader con la cantante Rosie Wiererkehr, una delle più interessanti del panorama world europeo e storica voce della band, è tornato a vivere il ritmo che contraddistingue l’anima del gruppo. Rosie Wiererkehr ha intrapreso un percorso di studio delle diverse espressioni musicali delle lingue e dei popoli, mentre Tonj Acquaviva, grazie alla grande esperienza nel campo della manipolazione sonora, dell’elettronica e della world music, dà vita ad una struttura musicale ricca di sonorità e leggibile a vari livelli, dalla canzone alla musica d’ambiente. La formazione della band conta oggi, insieme a Rosie e Tonj, anche Guillermo Mokotoff, al basso elettrico e Volkan Gücer, agli strumenti a fiato. Il canto, in dialetto siciliano, è intriso di influenze arabo normanne e delle altre popolazioni che si sono insediate in Sicilia. Nel sound degli Agricantus, che sin dalle origini ha abbracciato stili musicali, lingue e dialetti, sonorità moderne e strumenti musicali arcaici, il dialetto siciliano incontra le altre lingue del mondo e si trasforma in sonorità artistica. L’attenzione ai popoli, alla storia, ai suoni e alle varie culture, come nell’album Tuareg dedicato ai popoli nomadi o in Ethnosphere dedicato al popolo del Tibet, e allo sviluppo sostenibile del Mediterraneo, è da sempre presente nel loro lavoro. Tematiche portate avanti attraverso la collaborazione con importanti

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organismi nazionali e internazionali, fra cui l’Onu, l’Unicef, il WWF, Emergency, Legambiente, Fitil, Greenpeace e Amnesty International. Numerosi anche i premi e i riconoscimenti, la targa Tenco (album in dialetto), Premio A. Daolio per l’impegno sociale, Premio Italiano della Musica (musica di frontiera), Premio Taormina Arti e Scienze.

Presenting Agricantus! The primordial sounds of Agricantus are back. A collaboration between Tonj Acquaviva, male voice, composer and band leader, and Rosie Wiererkehr, one of the most interesting singers on the European world music scene and the band’s historic voice, brings back the group’s hallmark rhythm. Rosie Wiererkehr has undertaken an exploration of the diverse musical expressions of languages and peoples, while Tonj Acquaviva, with his vast experience in the field of sound manipulation, electronica, and world music, creates a musical structure that is acoustically rich and multi-layered, ranging from song to environmental music. Today, along with Rosie and Tonj, the band also includes Guillermo Mokotoff on the electric bass and Volkan Gücer on wind instruments. The singing, in Sicilian dialect, is permeated with Norman-Arabic influences and those of other peoples who settled Sicily. In the sound of Agricantus, which from its inception embraced diverse musical

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styles, languages and dialects, modern acoustics, and archaic musical instruments, the Sicilian dialect interweaves with other languages of the world and transforms into artistic acoustics.The band’s work has always focused on historic peoples and diverse sounds and cultures, as in the album Tuareg which is dedicated to nomadic peoples, or Ethnosphere, dedicated to the people of Tibet, and also turns its attention to sustainable development in the Mediterranean. These themes are advanced through collaboration with important national and international organizations, including the UN, UNICEF, the WWF, Emergency, Lega Ambiente, Fitil, Greenpeace and Amnesty International. The group has also received numerous awards and recognitions, including the Targa Tenco (album in dialect), the A. Daolio award for social commitment, the Premio Italiano della Musica (border music), and the Premio Taormina Arti e Scienze.

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Muchachito

Bombo Infierno Avete mai sentito parlare di Rumboxing? È un irresistibile mix di rumba, swing e funk.. in una parola lo stile unico di Muchachito Bombo Infierno, l’artista più eclettico e chiacchierato di Spagna, leader della band proveniente da Santa Coloma de Gramanet, nei dintorni di Barcellona. Sarà un live tutto da ballare. Accompagnato dal suo inseparabile bombo, una grancassa con una cassa ritmica per ogni piede, la sua chitarra e la sua voce, Muchachito – all’anagrafe Jairo Perera - interpreterà a pieno ritmo brani tratti dai suoi 3 album autoprodotti oltre che alcune delle sue cover preferite. È un Infierno appunto quello che si scatena quando il leader inizia a strimpellare con la chitarra e a battere sulla grancassa, accompagnato dal suo gruppo e dall’artista Santos de Veracruz che dipinge quadri in scena durante il concerto. Uno spettacolo coinvolgente, con musica rombante, iberica, piena di energia. Dopo l’esibizione dei Muchachito arrivano sul palco i torinesi Mau Mau, Fabio Barovero e Luca Morino, sette album, tourneé in ogni continente, dal Giappone al Marocco, dal Brasile all’Ungheria, nei festival più prestigiosi. Cantano in dialetto piemontese, ma i testi rappresentano un mix di culture ed etnie dove i suoni si fondono in un idioma musicale senza confini. Amano la bagna cauda e il kebab, il barbaresco e il the alla menta. Credono nella purezza dell’anima e non nella purezza della razza; amano l’Italia perché ricco e variegato miscuglio di popoli.

Il nome della band si ispira all’omonimo movimento per la liberazione del Kenia dalla colonizzazione inglese ma indica anche, nel dialetto piemontese, i meridionali in cerca di lavoro o coloro che generalmente vengono da lontano. Nei 20 anni di carriera, celebrati quest’anno, hanno cantato il sud a nord e il nord a sud e suonato con musicisti di ogni latitudine. La ricorrenza è stata celebrata con un album, Sauta Rabel, anticipato dal singolo Mare Nostrum.

Ever heard of Rumboxing? It’s an irresistible mix of rumba, swing and funk.. in a word, the unique style of Muchachito Bombo Infierno, the most eclectic and talked-about artist in Spain and leader of the band from Santa Coloma de Gramanet, near Barcelona. It’ll be a live show made for dancing. Accompanied by his ever-present bombo, a bass drum with a beat box for each foot, his guitar and his voice, Muchachito – real name Jairo Perera – offers a full speed interpretation of numbers from his three self-produced albums, as well as some of his favorite covers. And what’s unleashed truly is an “infierno” when the leader starts to rip that guitar and thump the bass drum, accompanied by his group and the artist Santos de Veracruz, who creates onstage art during the performance. An enthralling show, with thundering Iberian music that explodes with energy. After Muchachito, Turin’s Mau Mau - Fabio Barovero and Luca Morino – take the stage. They’ve got seven albums to their credit, with tours on every continent, from Japan

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Mau Mau

Muchachito Bombo Infierno

to Morocco to Brazil to Hungary, at the most prestigious festivals in the world. They sing in Piedmont dialect, but their music is a mixture of cultures and ethnic groups, where sounds fuse into a musical language that transcends every border. They love bagna cauda and kebabs, barbaresco wine and mint tea. They believe in the purity of the soul rather than the purity of race; they love Italy because of its rich and diverse mix of peoples. The band’s name is inspired by the Mau Mau movement for the liberation of Kenya from English colonization, but in Piedmont dialect, the expression also refers to southern Italians in search of work, and generally anyone who comes from far away. The group, which marks its twentieth anniversary this year, has sung in the North and the South and played with musicians from every corner of the world. To celebrate its anniversary, it released an album, Sauta Rabel, anticipated by the single Mare Nostrum.

XIV COUS COUS FEST


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ne espansio n ti n u P ato da e tore firm u ’a espansion d n k ti c n u ro P il f o ock ino e po Cann Original R ip e il th F i d d n s a e o Il pop blu s of Filippo Cannin e lu B The Pop

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Puntinespansione & Spazio ai nuovi talenti e agli artisti emergenti

Serata finale con i due artisti vincitori del concorso Cous cous factor Nuove proposte artistiche che ha visto confrontarsi, nell’anticipo del Cous Cous Fest a giugno, oltre 60 gruppi emergenti. Due i vincitori ex aequo, Filippo Cannino e Puntinespansione che si divideranno il palco dell’ultimo live del Fest. Filippo Cannino è un cantautore siciliano, solista dal 2000. Comincia la sua carriera nei Dasvidania, band etno-rock con la quale firma due dischi. Il lancio arriva con la partecipazione ad Arezzo Wave. Da allora cominciano le tournée, i live e le ospitate importanti come a Sanremo Off e O’Scià, il festival musicale di Lampedusa organizzato da Claudio Baglioni. Il suo è un sound che oscilla tra blues, pop e reggae. Puntinespansione è una band pugliese composta da cinque elementi che propone brani di rock d’autore, dalla forte identità stilistica e caratterizzati dal contrasto di atmosfere acustiche ed elettriche rese dal connubio di strumenti come mandolino, chitarra elettrica e sequenze elettroniche. Le canzoni raccontano luoghi comuni, manie, vizi, frammenti d’amore e riferimenti al sociale. Punto di forza della band, nata all’alba del 2000, sono le esibizioni live, veri momenti di allegria in dialogo costante con il pubblico. Due i dischi già pubblicati, Una dialettica particolare, del 2006, che riceve numerosi riscontri positivi di critica e di vendite e Trentenni sofisticati.

COOKING PEACE

Filippo Cannino

Puntinespansione

Make Way for New Talent and Emerging Artists A final evening with two artists who won the Cous cous factor. Nuove proposte artistiche competition last June, where over 60 emerging groups competed in anticipation of the Cous Cous Fest. The two winners who tied for the prize, Filippo Cannino and Puntinespansione, shared the stage on the last live show of the Fest. Filippo Cannino is a Sicilian singersongwriter who has been a soloist since 2000. He began his career with Dasvidania, an ethno-rock band with whom he recorded two disks. His success was launched by his participation in the Arezzo Wave festival. Since then, he’s performed in tours and live shows, as well as important events such as Sanremo Off and O’Scià, the music festival of Lampedusa organized by Claudio Baglioni. His sound is a

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mixture of blues, pop and reggae. Puntinespansione is a live band from Puglia comprised of five members. It offers original rock with a distinctive stylistic identity, characterized by a contrast of acoustic and electric atmospheres that are created by the combination of instruments such as the mandolin, electric guitar, and electronic sequences. The songs speak of everyday issues, obsessions, vices, fragments of love and social commentary. The driving force of the band, which was created early in 2000, is its incredibly upbeat live performances, accompanied by the band’s constant banter with the audience. The group has already released two disks, Una dialettica particolare, in 2006, which enjoyed a very positive critical response and good sales, and Trentenni sofisticati.


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