40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Club Amici Atalanta di Mapello
1966 - 2006
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Club Amici Atalanta di Mapello
1966 - 2006
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Si ringraziano sentitamente tutti i componenti del Consiglio Direttivo del Club Amici dell’Atalanta di Mapello per aver contribuito alla realizzazione del libro.
Il Consiglio Direttivo Presidente:
Michelangelo Locatelli
Vice Presidente:
Giovan Battista Caccia
Segretario:
Domenico Remondini
Cassiere tesoriere:
Alessandro Radaelli
Consiglieri:
Maurizio Agliati Melchiorre Caccia Mario Chiappa Alessandro Gamba Pierino Ghezzi Luigi Pagani Anacleto Remondini Oreste Remondini Michele Testa
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Si ringraziano sentitamente per aver contribuito - in modo speciale - alla realizzazione del nostro libro gli artigiani, commercianti e titolari delle aziende sottoelencate:
Gioiellielleria, laboratorio riparazioni Implantologia
Progettazione, realizzazione e manutenzione giardini
AgenziaTurisica
Ceramiche, cotto fiorentino, parquet, porfidi, cucine in muratura
Impianti elettrici: civili, industriali, automazioni
Ortofrutta Costruzioni industriali e civili
FLAMI
Consulenza industriale e grafica d’immagine Pasticceria e panificio
Minuterie metalliche per abbigliamento, pelletteria, ferramenta promozionale e cinturificio, piegatura stampaggio filo metallico e lamiera
Ceramiche, marmi, parquet, arredo bagno, camini
Lista nozze, casalinghi. art. regalo, giocattoli, cartoleria, colorificio
Azienda florovivaista
Trasporto pubblico locale, noleggio autobus gran turismo
Taglio coils. bordatura, nastri in ferro, reggette
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
STRAORDINARIA TESTIMONIANZA DEI PRIMI 40 ANNI A DIFESA DI UNA PASSIONE Correva l’anno 1966 quando, su iniziativa del ggiornalista o di Berga ergamo”, Elio Corbani e del Direttore de “L’Eco Bergamo”, ub Amici Mons. Andrea Spada, si fondò il Club dell’Atalanta. L’iniziativa coinvolse da subito
l’entusiasmo
di
cercare nuovi stimoli. Noi, da buoni bergamaschi, abbiamo fatto o tesoro di queste qu caratteristiche non comuni e abbiamo sempre se manifestato con orgoglio, fierezza e sportività la fede atalantina. Il
Eugenio
nostro
Consiglio
Direttivo,
Bombarda, atalantino doc, e della
raccogliendo la proposta del
sorella Luigina, i quali fondarono
Suo
Presidente
Michelangelo
L Locatelli, ha deciso di proporre
la sezione di Mapello con i primi
un una
ventuno nominativi.
cronistoria
stampata
con
alcu alcune documentazioni del nostro Con
il
passare
del
tempo
ri altri
no appassionati, non solo mapellesi, subirono telli l’influenza della fresca iniziativa dei fratelli Bombarda, soprattutto vari giovani che
opera nella quale emergono - come operato, protago protagoniste - varie persone, tutte unite affrate e affratellate da uguale ed inconfondibile p l’Atalanta. passione per
siderio iderio si avvicinarono all’Atalanta con il desiderio menicali appassionato di assistere alle partite domenicali b. e di condividere l’appartenenza al Club.
U grazie di cuore ai numerosi amici che in Un quuesti anni hanno h questi prestato la loro preziosa co ollaborazione pper il bene del Club Amici Atalanta collaborazione
o ancora oggi; Il lungo percorso, allora iniziato, è attivo
dii Mapello.
la storia del Club è ricca di situazionii più o meno o e sconforto, importanti, di momenti di entusiasmo de spesso afferenti ai risultati sportivi della squadra del cuore.
Il Consiglio Direttivo A Club Amici Atalanta Mapello
nti di d diffico col coltà L’animo, come si suol dire, si tempra nei momenti difficoltà i f i i è necessario i e, per reagire e raccogliere nuove soddisfazioni, 7
IL NOME ATALANTA e le sue origini mitologiche Per i bergamaschi lo stemma della loro squadra calcistica
regione a nord di Atene. Il Professor Pacati, però, si attiene alla
è la Dea Atalanta, simbolo della corsa e dello sport: in realtà
terza versione, quella di Euripide, secondo la quale Atalanta è figlia
Atalanta, nella mitologia greca, non era affatto una Dea. Proprio
del monte Menalo, monte personificato, quindi un dio. Per quanto
grazie ad un’intervista fatta da Pietro Serina al Professor Carlo
riguarda la madre dell’eroina non esiste alcun riferimento. Nello
Maria Pacati si apprende la vera origine di Atalanta: non Dea, bensì Eroina, ma per questo non meno speciale. Il Professor Pacati spiega che, per essere una divinità, è necessario avere entrambi i genitori dei; eroi sono, invece, i figli di un dio e di una mortale, o viceversa. Atalanta, infatti, è la discendente di un dio e di una mortale. Anche le ninfe, come gli eroi, condividono
la
medesima
origine e per tale motivo, per alcuni Atalanta è una ninfa, anche se quest’ultima è legata più alla natura e ai boschi. Nella mitologia greca sono presenti tre filoni riguardanti la storia di
Atalanta e Ippomene Guido Reni - 1615, olio su tela, cm.206x297
Atalanta. Per alcuni discende da Arcade (l’Arcadia è una regione al centro del Peloponneso), mentre
specifico, la storia di Atalanta può essere così narrata: Menalo, non
per altri sarebbe figlia di Scheneo, un beota, abitante della Beozia, desiderando figli, espose Atalanta su un monte, dove venne nutrita 8
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
da un’orsa e da un cacciatore. Proprio per questo lei si dedicò alla
Nel 1907 nasce l’Atalanta
caccia e proprio durante la celebre caccia al cinghiale di Calidone
Nell’ottobre del 1904 un imprenditore tessile svizzero, da anni trapiantato a Bergamo, fonda con alcuni amici il “Football Club Bergamo”: è la prima Società di calcio della nostra provincia. I suoi colori sociali sono il bianco e l’azzurro a righe verticali per la maglia, il nero per i calzoncini. Il FC Bergamo nel 1913 confluisce nella “Società Bergamasca di ginnastica e scherma”, la più vecchia Società sportiva di Bergamo. In città, tuttavia, esiste un’altra antica associazione sportiva, la “Giovane Orobica” con sede in Città Alta, dalla quale nel 1907 si staccano, con l’intento di creare una società calcistica, cinque giovani soci: i fratelli Gino e Ferruccio Amati, Giovanni Robert, Alessandro Forlini ed Eugenio Urio, che nominano Presidente il nobiluomo Vittorio Adelasio. Per la scelta del nome si ricorre alla mitologia e ai nostri fondatori piace molto “Atalanta”, la bellissima e velocissima ninfa, che soltanto l’inganno dei pomi d’oro d’Ippomene poté sconfiggere. Siamo nell’ottobre del 1907. I colori sociali sono il bianco e il nero a righe verticali per la maglia, il nero per i calzoncini. Le due società cittadine, naturalmente, sono divise da una grande rivalità, ma il 20 febbraio del 1920 decidono di fondersi e danno origine alla “Atalanta Bergamasca di Ginnastica e Scherma”, alla quale viene aggiunto l’anno di fondazione, il 1907.Democraticamente si fondono anche i colori; si conviene di scartare il bianco comune ad entrambe le squadre, e la maglia diventa metà nera e metà azzurra in verticale. Presidente viene nominato Enrico Luchsinger, uno del gruppo degli imprenditori svizzeri del Football Club Bergamo. Il primo vero campo di gioco viene realizzato nel 1914 in via Maglio del Lotto, vicino alla ferrovia, ma nel 1919 la Società si trasferisce sul nuovo campo della “Clementina”, denominato “Stadium Atalanta”, dove rimane fino al primo novembre 1928; si gioca la prima partita ufficiale allo stadio “Brumana” (Atalanta-Mestre 4-1), costruito in Viale Margherita (ora Viale Giulio Cesare) tuttora sede, con la denominazione di “Atleti Azzurri d’Italia”, sede delle partite neroazzurre. Naturalmente, nel corso degli anni, l’impianto ha subito diverse modifiche, ma oggi tutti ne riconosciamo l’inadeguatezza e ci auguriamo che a breve si possa dare il via alla costruzione di una nuova struttura.
Meleagro s’innamorò di lei il quale, dopo aver ucciso l’animale, pur colpito per primo da Atalanta, glielo donò. Gli zii di lui, che non gradirono l’offerta, furono da lui uccisi. E’ importante ricordare che Atalanta è, pure, celebre per le mele d’oro. Il Professor Pacati, infatti, racconta che l’eroina, riluttante al matrimonio, stabilì comunque che si sarebbe concessa solo a colui il quale fosse riuscito a superarla nella corsa, sport nel quale eccelleva. Un giorno arrivò Ippomene (o Melanione secondo altre fonti) con tre mele d’oro che fece volutamente cadere durante la corsa. Atalanta, poichè si fermò ad ammirarle, perse. Secondo alcuni fu battuta per inganno, secondo altri, invece, si fece sconfiggere perché innamorata del giovane. Atalanta fu anche madre di Partenopeo, nato da una relazione con il dio Ares (Marte). In conclusione, si può ritenere che Atalanta fosse un’eroina, quindi un’entità superiore ai mortali, eccellente nella corsa e bellissima ragazza. Discendendo da una divinità, anche Atalanta possiede, quindi, qualche caratteristica divina. Sarà per questo che i tifosi atalantini preferiscono riferirsi a lei con la parola Dea, simbolo divino della corsa e dello sport. (tratto da L’Eco di Bergamo)
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EUGENIO BOMBARDA
Fondatore del Club Amici Atalanta di Mapello Il Club Amici Atalanta di
con grandi squadre, come Inter, Milan e Juventus.
Mapello è nato nel lontano
La passione per il calcio ha caratterizzato sempre la vita del Signor
1966 grazie all’impegno del
Eugenio, dato che lui stesso era un giocatore di calcio; l’amore per
Signor Eugenio Bombarda
l’Atalanta, invece, nato durante l’adolescenza, è stata una passione
e della sorella Luigina, spontanea, ossia non trasmessa da qualcuno in particolare e, quindi, meglio conosciuta da tutti
oserei dire del tutto vera e sentita.
i compaesani come “la
I ricordi legati all’Atalanta risalgono a tanti anni fa: le partite, che ricorda
Popona”.
con piacere,sono quelle in cui militava Meazza nella squadra bergamasca,
Il
numero
minimo
di
mentre il suo giocatore preferito era Bassetto che tra l’altro incontrò
persone necessarie per
di persona anni dopo alla premiazione di un Torneo di calcio, tenutosi
formare un club era allora
all’oratorio di Ponte S. Pietro dove i ragazzi, in rappresentanza del Club
quello di venti. Il Signor
Amici dell’Atalanta di Mapello, disputarono la finale.
Eugenio racconta che, per
Il Signor Eugenio si reca allo stadio da una vita e la passione per
raccogliere il numero di iscritti, passava di casa in casa, cercando di
l’Atalanta lo mantiene giovane, dato che porta benissimo i suoi 78
convincere gli appassionati ad aderire.
anni. L’abbonamento, per andare allo stadio ad assistere alle partite
Coloro che in quel periodo si recavano allo stadio per assistere alle
della sua squadra del cuore, viene rinnovato ormai da circa cinquanta
partite dell’Atalanta erano pochi: si parlava di cinque/sei persone, anni: ben mezzo secolo! Da giovane, si recava allo stadio con gli amici un numero davvero esiguo. Il Signor Bombarda è stato, oltre che
di allora, Biffi, Corna e Pirotta in particolare, allorquando tutti insieme
Fondatore,per alcuni anni anche Presidente (dal 1966 al 1977).Sebbene
partivano da Mapello con i mezzi pubblici, tram o treno, sempre
punto di riferimento, lavorando a Milano, gli era difficile coordinare
entusiasti e speranzosi.
ed organizzare il tutto; per questo era affiancato dalla fedele sorella
Bergamo e i Bergamaschi seguono l’Atalanta come poche altre città.
Luigina, la “Popona”, titolare del Bar Tabacchi, ovviamente sede ufficiale
Anni fa sono emersi dei problemi legati al comportamento di alcuni
del Club.
tifosi allo Stadio “Azzurri d’Italia” di Bergamo, ma oggi Bombarda
È piacevole ricordare che, già negli anni precedenti, all’ingresso del Bar
reputa che la condotta sia molto migliorata e, di conseguenza, anche
veniva esposta la Bandiera dell’Atalanta quando la squadra prediletta
la struttura sia più sicura.
vinceva o pareggiava fuori casa, oppure vinceva in casa e pareggiava
Ci sono alcune foto che testimoniano l’importante presenza ed
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
impegno del Signor Bombarda nel Club Amici Atalanta di Mapello. Una
prematuro esprimere un giudizio obiettivo sulla squadra
di queste ritrae l’allora Presidente in compagnia di Achille Bortolotti, di Colantuono; comunque, secondo lui, è una formazione Presidente dell’Atalanta, e di altri Presidenti dei Club Atalanta allo
abbastanza buona. Ciò che rammarica un po’ il Signor Eugenio è il
Stadio di Bergamo, momento in cui vennero inaugurati gli spogliatoi e
fatto che, a differenza di oggi, l’Atalanta della sua adolescenza era
il completamento della Curva Nord.
più combattiva, i giocatori erano spinti dalla passione per il calcio
Il Club Amici Atalanta di Mapello è presente da 40 anni. Grazie al
e ciò che contava erano il gioco di squadra e lottare tutti insieme
Signor Eugenio, che ripeterebbe oggi l’iniziativa di quel tempo, si
per vincere. Per questo egli consiglia d’invogliare maggiormente i
è creato un legame di amicizia tra le persone e si è condivisa una
giovani calciatori odierni a giocare con vera passione. Il pronostico del
passione. Per Eugenio il tifo è vitale durante una partita di calcio, Fondatore per l’Atalanta di quest’anno è restare in serie A e magari mentre i tifosi devono incoraggiare, stimolare, trasmettere forza e
raggiungere qualche piazzamento per partecipare ad una Coppa
passione ai giocatori. Ovviamente Bombarda sottolinea che il tifo deve
europea; ovviamente il sogno di Eugenio e di tutti i tifosi atalantini è
essere organizzato, disciplinato e rispettoso. Queste sono le ragioni
sicuramente, almeno per una volta, il tanto desiderato scudetto.
per le quali i problemi, avuti in precedenza tra i vari settori delle curve, Speriamo che il sogno si avveri, anche per festeggiare nel miglior modo sembrano risolti.
possibile i 100 anni della Fondazione dell’Atalanta.
Il campionato 2006-2007 è iniziato da poco e per Bombarda è 1971 - Foto di gruppo allo stadio di Bergamo con Dirigenti dell’Atalanta e Presidenti di Club Amici dell’Atalanta. Al centro, in piedi, Eugenio Bombarda; alla sua destra il Presidente dell’Atalanta Achille Bortolotti.
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BATTISTA ROTA GRAZIOSI Presidente dal 1978 al 1982 Il
Signor Rota Graziosi
moglie gli vietò di recarsi allo stadio. Non potendo rinunciare alla
è da ricordare, oltre che
sua passione, continuò a guardare le partite in televisione.
per la sua fluente azienda
Battista, anche se non più Presidente da anni, non ha smesso di
“Catina Flora” di Mapello, partecipare alle varie iniziative del Club. Nonostante gli scandali anche per la sua presidenza
calcistici degli ultimi tempi, ha una visione positiva del calcio, in
al Club Amici Atalanta, quanto a lui interessa il gioco in sè; in ogni caso, per evitare tali dopo Eugenio Bombarda, scandali, egli suggerisce di modificare la situazione economica precisamente
dal
1978
legata all’acquisto e vendita di calciatori. Ciò che non condivide
al 1982. Ciò che il Signor
di “Calciopoli”, riguarda le sanzioni attribuite: secondo lui non c’è
Battista ricorda con maggior
stata un’equità di giudizio.
piacere di quel periodo è
Ritornando alla passione vera e propria, Battista vorrebbe che
l’incontro con l’odierno CT
l’Atalanta vincesse qualche Coppa, per poter dire: “Anche noi
della Nazionale,
atalantini abbiamo vinto!”
Roberto
Donadoni, allora promosso
Permane un problema: avvicinare più giovani al Club Amici Atalanta
dalla serie C alla B, che aveva militato nella squadra bergamasca. di Mapello, poiché i ragazzi vengono inculcati da parenti o amici a La promozione fu ovviamente festeggiata e, pure, immortalata con
tifare per squadre come Juventus, Milan ed Inter. Per lui i genitori
una foto storica.
dovrebbero essere più attaccati alla terra natia; quindi…a Bergamo
La passione di Battista Rota Graziosi nacque spontaneamente, si dovrebbe tifare solo Atalanta. soprattutto verso i 25 anni, quando con gli amici s’incontrava al solito
La squadra bergamasca, quest’anno, si salverà alla grande; perciò
parcheggio per recarsi allo stadio ad assistere con trepidazione le
è fondamentale l’impegno di tutta la rosa attuale, come pure
partite dell’amata Atalanta. L’attaccamento alla squadra divenne, l’incitamento da parte dei fedeli e validi tifosi atalantini. poi, talmente forte che lui si recava allo stadio sempre “con il fiato
Infine l’ex presidente Rota Graziosi ritiene un’idea geniale ed
sospeso”. Tutte le partite sono state vissute dal Signor Battista
innovativa storicizzare in un libro i 40 anni del Club, grazie allo sforzo
con emozione e sofferenza nello stesso tempo, perché si faceva
e all’impegno dell’attuale Presidente Michelangelo Locatelli.
coinvolgere totalmente dall’amore per l’Atalanta e nei momenti in cui la squadra del cuore perdeva, soffriva davvero, tanto che la 12
40 A ANNI NN NI DI D FEDE NERAZZURRA
Documento ufficiale trasmesso al Centro di Coordinamento Club Amici dell’Atalanta di Bergamo, aggiornato al 1 Gennaio 1979.
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MICHELANGELO LOCATELLI
Riflessioni e considerazioni del Presidente in carica dal 1983 Cosa
può
esprimere
La mia presidenza doveva durare soltanto 2 anni. Ricordo la
il Presidente di un Club
riunione tenutasi una sera presso l’oratorio di Mapello, a quel
Amici
in
tempo chiamato “Casa della Comunità”, alla presenza di vari
carica da 23 anni? La
sostenitori e simpatizzanti atalantini del nostro paese; tra loro,
dell’Atalanta
prima risposta è scontata: pure, il Presidente uscente: Battista Rota Graziosi. Fu proprio in è ora di cambiarlo. Ciò è
quella occasione che, dopo varie attestazioni ed inviti rivoltimi,
quanto vado sostenendo
accettai la nomina a Presidente del Club Amici Atalanta di Mapello,
da tempo. L’altra risposta, con voto unanime. che segue di riflesso, trova
Da parte mia, prima di accettare, avanzai però una condizione:
radici lontane nel forte
a turno, ogni due anni, ci sarebbe stata la rotazione d’incarico;
attaccamento alla squadra
evidentemente, se rivesto ancora questo ruolo, qualcosa non ha
del
cuore,
l’Atalanta, funzionato, o meglio, ad ogni scadenza, il Consiglio addiceva varie
ovvero la squadra della
motivazioni, pur di farmi continuare il mandato, sostenendo di non
nostra terra bergamasca
individuare alternative.
e delle mie origini, allorquando e con orgoglio, fin da bambino, Il rammarico e il dispiacere, che ho provato durante questi anni, sono mi sentivo di appartenerle, ereditando tale passione da uno zio
stati quelli di perdere nel tempo delle persone che il destino della
materno.
vita ha sottratto anche al nostro Club. Noi, grazie alla loro memoria e
Ripensando alla mia esperienza in tutti questi anni nella gestione del
allo spirito d’iniziativa trasmessoci, abbiamo continuato con maggior
Club di Mapello, gli aspetti che principalmente mi hanno stimolato
impegno il nostro agire, anche per loro e sulla loro scia.
ed appassionato nel contempo (e che tuttora conservo) sono
Quante cose sono cambiate in questi anni per noi tifosi!
stati: la semplicità, l’armonia, la voglia di fare e il clima d’amicizia
Avvenimenti, situazioni e fatti che spesso hanno minato anche la
che ho trovato in tutti i componenti del Consiglio Direttivo
nostra passione verso il calcio in generale.
presieduti fino ad oggi, dove non è mai mancato l’impegno nel
La nostra speranza e fiducia, però, sono sempre state sostenute dal
lavorare costantemente, proponendo sempre iniziative mirate al
convincimento d’essere tifosi di una squadra con una tradizione
bene di tutti i nostri soci, uniti da una vera passione comune verso
pulita, onesta e capace di agire e reagire, superando i cambiamenti,
l’Atalanta.
ma senza scendere a compromessi con la propria coscienza, pur
14
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
subendo, di riflesso e nel tempo, ingiustizie sportive, magari a
comunità del nostro paese.
vantaggio di altre squadre più blasonate e protette da un “sistema
Da alcuni anni organizziamo delle trasferte, della durata
calcio” che soltanto negli ultimi mesi è esploso.
di qualche giorno, al seguito della squadra; l’occasione, oltre che
Questo ha rispecchiato e riflette tuttora la nostra identità
assecondare la nostra passione di tifosi, è propizia per visitare
di bergamaschi: gente seria, impegnata ed appassionata per
luoghi e città della nostra bella Italia.
l’Atalanta.
Ogni viaggio-trasferta viene organizzato al meglio; tutti hanno la
La domenica sera ogni famiglia originaria di questa terra si chiede
possibilità di parteciparvi e, quindi, di sperimentare visite guidate
cosa abbia fatto l’Atalanta; questo dimostra, secondo me, il vero
con finalità culturali, con la possibilità (perché no) di conoscere ed
significato di che cosa rappresenti la squadra per noi bergamaschi.
apprezzare anche della buona cucina locale.
La storia dei nostri primi 40 anni è costellata sicuramente di
Nei vari anni abbiamo ammirato varie località di alcune regioni,
ricordi ed avvenimenti che abbiamo vissuto sul campo, ognuno
quali: Veneto, Toscana, Lazio, Umbria, Sicilia, Campania e Puglia. Le
con la propria sensibilità ed attaccamento.
esperienze ci hanno appagati, i ricordi permangono meravigliosi, il
Certamente, a condizionarne il tono e l’importanza, sono stati i
divertimento e l’allegria hanno costantemente supportato tutta la
traguardi conseguiti dalla squadra attraverso i suoi risultati, non
compagnia.
sempre positivi, oppure le retrocessioni che qualche volta ci sono
Anno dopo anno, siamo arrivati al quarantesimo anniversario
toccate, ma abbiamo saputo viverli e superarli, anteponendo al
di fondazione del nostro Club e per questa ricorrenza abbiamo
nostro cuore quello della passione per l’Atalanta per ritrovare nuovi
pensato di scrivere un libro, raccogliendo testimonianze,
stimoli, anche grazie allo spirito di solidarietà che ha manifestato
documentazioni e fotografie per rievocare momenti particolari,
tutto il nostro Club.
ma soprattutto per rivolgere un grazie alla nostra amata Atalanta
Siamo fieri ed orgogliosi di avere sempre agito così, perché, alla fine, la
e al quotidiano agire di coloro che hanno promosso e partecipato
nostra squadra ci ripaga, regalandoci le attese soddisfazioni sportive.
con simpatia e piacere alle varie attività che il Club Amici Atalanta
Tra le tante iniziative attuate, una sicuramente merita un’attenzione
di Mapello ha saputo attuare in tanti anni.
particolare: dal campionato “83/84”, ogni qualvolta l’Atalanta gioca
Un grazie incondizionato a tutti per la stima, la disponibilità, la
a Bergamo, il nostro Club organizza un pullman per accompagnare
collaborazione e l’impegno dimostrati.
i nostri soci e simpatizzanti allo stadio; per i ragazzi, inferiori ai 16 anni, il trasporto è gratuito.
Ora e sempre: FORZA ATALANTA!
Questa iniziativa, oltre che costituire un comodo servizio, ci consente di vivere momenti di simpatica aggregazione e un clima
Presidente del Club
di vera appartenenza al Club, creando lo spunto per promuovere
Michelangelo Locatelli
percorsi finalizzati al sociale e all’ambito ricreativo, tutti mirati alla 15
DUE TIFOSI SPECIALI La prima volta che ho visto l’Atalanta è stata quando
Bolchi e Lippi, Titta Rota, Corsini, Frosio e gli altri allenatori, per
avevo quattordici anni e mio zio Angelo Tedoldi, un galantuomo
non parlare del maestro a nome Mino Favini, l’uomo d’oro che sta
e un vero appassionato di sport, mi portò allo stadio. L’avversario
a Zingonia.
era il Perugia. Finì 1-1, con gol di Speggiorin e Libera. Un autentico
Ricordo ancora Scirea e quella volta che, in trasferta con la Juve, mi
evento, considerato che Libera non la metteva dentro quasi mai!
chiese:“Sai che cosa ha fatto l’Atalanta?” E come non dire di Cabrini
Sei anni più tardi, nella doppia veste di tifoso e di praticante
e Donadoni, Magnocavallo e Magrin, Stromberg e Cantarutti, Garlini
giornalista alla Notte, ho cominciato a seguire l’Atalanta passo dopo
e Montolivo!.
passo. Con il cuore non l’ho più mollata, anche se le strade del mio
Ho visto Caniggia volare.
mestiere poi mi hanno portato in giro per il mondo, prima come
Ho visto Prandelli rimetterci un ginocchio, a Salonicco, in Coppa
inviato del Corriere dello Sport-Stadio, poi come caporedattore
delle Coppe, pur di giocare con la maglia nerazzurra.
del Giornale diretto da Vittorio Feltri, poi come caporedattore
Prandelli poi è andato a scuola da Trapattoni: è stato un secchione.
centrale, vicedirettore e direttore di Tuttosport, direttore del
Con l’Atalanta sono cresciuto coltivando il gusto della sfida di
Corriere dello Sport-Stadio, del Giorno, di QS, condirettore di QN, Davide ai Golia del calcio. Quelli del Potere con la p maiuscola e la direttore di quotidiano.net.
dignità minuscola. Quelli che dovevano controllare le fidejussioni
Con l’Atalanta sono andato in C e dalla C sono tornato subito, false e taroccate e non le hanno controllate. Quelli che dovevano grazie a Dio: quando vai in C con la tua squadra, non ti smonta più
controllare i bilanci e non li controllavano. Quelli che hanno
nessuno.
sprofondato il calcio nella melma e se la sono cavata con una multa.
Ho conosciuto Achille e Cesare Bortolotti. Ho pianto quando
Quelli ai quali l’Atalanta sta sullo stomaco perchè non bara, non
se ne sono andati. Mi ricordo ancora quando mi telefonarono
evade le tasse, tiene i bilanci in regola, ha un grande settore giovanile
per avvisarmi dell’incidente di Cesare. Ero a Palermo, per Italia
e quando va in campo, vorrebbe soltanto partire dallo zero a zero.
‘90, girone con Inghilterra, Egitto, Eire e Olanda. La sera prima
Spesso non è accaduto, ma chissenefrega. Meglio onesti che bari.
il presidente dell’Atalanta era andato a San Siro per assistere ad
Meglio noi che loro. Meglio lottare che cedere.
Argentina-Camerun, gara inaugurale del mondiale. Si schiantò sulla
Gli Amici di Mapello compiono quarant’anni. L’anno prossimo
strada del ritorno, a duecento metri da casa. Fu tremendo. Com’è
l’Atalanta ne fa cento. Abbiamo appena cominciato a divertirci.
stato tremendo realizzare che Giacinto Facchetti non c’è più, lui che dell’Atalanta è stato vicepresidente. Ho conosciuto Franco Previtali, Giacomo Randazzo e Ivan Ruggeri, Sonetti e Mondonico, 16
Xavier Jacobelli
Direttore Quotidiano.net Condirettore Quotidiano Nazionale (La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno)
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Può
sembrare pura retorica complimentarsi con gli
ampio senso del termine. Una infaticabile mole di lavoro, per di
“Amici” di Mapello per le 40 candeline spente quest’ anno a
più, portata da sempre avanti senza strombazzare ed anche ciò la
squarciagola inneggiando ai colori nerazzurri. Ma non lo è affatto
dice lunga su una sezione che, evidentemente, alle parole privilegia
se non altro perché, in qualche maniera, anche io ho condiviso
senza alcun indugio i fatti e che fatti. Fin qui le doverose lodi ma
per 38 anni di fila il brillante e gioioso percorso del club. Una
ci sarà almeno una lacuna o stortura che dir si voglia? L’ ho forse
presenza (ripeto, a intermittenza) la mia, che trova conferma in
scovata: essendo un imperdonabile nemico del perfezionismo
più di una foto pubblicata sul volume appositamente mandato
ritengo un difetto la meticolosità in assoluto e una metodicità quasi
alle stampe per celebrare il significativo anniversario. Certo, tutti
morbosa che traspaiano nella completa e corposa pubblicazione
eravamo molto più giovani (si vede e come sfogliando il libro)
voluta da Michelangelo Locatelli e dagli in Locatelli e negli “Amici”
compresi il primo presidente Eugenio Bombarda e l’ attuale
di Mapello.
Michelangelo Locatelli. Ed i ricordi, uno dopo l’ altro, scorrono che è un autentico piacere. Sì perché in pochi istanti si rivivono vicende e immagini che riassumono le imprese (nella maggior parte
Arturo Zambaldo
Giornalista L’Eco di Bergamo Commentatore televisivo Bergamo TV
felici) dal 1966 ai giorni nostri della nostra amatissima squadra. E parallelamente al cammino (in alcuni casi addirittura esaltante) dei giocatori atalantini ecco puntuale, come il classico orologio svizzero, riportata la mastodontica attività svolta dal club nell’ ambito del ricreativo, del sociale e del benefico. È sì, uno dei fiori all’ occhiello degli sportivi pilotati da Locatelli è proprio quello di coniugare lo scontato sostegno e passione nei confronti dell’ Atalanta con iniziative collegate ai bisognosi o a coloro meno fortunati di tanti altri. Insomma, non solo sport o nella fattispecie Atalanta ma una serie di slanci generosi e di disponibilità totale. Anche per questo il club di Mapello è particolarmente fiero per l’ assegnazione del Premio Pino Pozzoni, massimo riconoscimento istituito dal Centro di coordinamento della tifoseria nerazzurra per quelle sezioni che si distinguono per operatività, intesa nel più 17
LO STORICO SUCCESSO DEL 1968
Torneo di calcio a 11 riservato ai club amici dell’Atalanta
18
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
La vittoria della seconda edizione del “Trofeo l’Eco di Bergamo” assegnato al torneo di calcio a undici riservato all’affiliazione dei Club Amici dell’Atalanta a livello Provinciale, ottenuta dalla nostra squadra, è la testimonianza tangibile della nostra attività grazie alla quale i nostri magnifici giovani hanno saputo esprimersi sul campo il 30 giugno 1968. La formazione era così composta: Carminati, Sana, Pelizzoli, Amigoni, Perico, Belotti, Gamba B., Rota, Gamba G., Pedretti, Papini. La nostra squadra, guidata magistralmente dal nostro Presidente e allenatore Eugenio Bombarda, nonché seguita da un gruppo di tifosi del nostro paese, ha avuto la meglio su quella del Calcinate, conquistando la vittoria e, quindi, l’ambito Trofeo riservato ai Club. Il successo si è concretizzato nella ripresa dopo che nel primo tempo eravamo in svantaggio per un gol. Alla fine il risultato è stato di 3 a 1. Hanno segnato per il Mapello: all’8’ del secondo tempo Pedretti, al 10’ Belotti e al 26’ Finazzi (autorete). È stata una bella e correttissima partita - ricorda il nostro Eugenio Bombarda - nonostante l’importanza della posta in palio. Entrambe le squadre hanno dato prova di lealtà e sportività, due aspetti - questi - che possono essere considerati senza dubbio più positivi del medesimo risultato. Il nostro fondatore Eugenio Bombarda conserva ancora oggi e, con orgoglio, il trofeo rappresentato nella foto accanto. 19
IN PULLMAN PER LO STADIO ...Dal 1983
Uno dei punti d’orgoglio del nostro Club riguarda il
Locatelli, con il consenso unanime del Consiglio Direttivo.
servizio di trasporto, attivo fin dal 1983, in occasione delle partite
Sicuramente l’iniziativa ha riscosso subito una notevole simpatia,
che l’Atalanta gioca allo stadio di Bergamo.
diventando negli anni a seguire e fino ad oggi un punto forte e
Promotore di tale iniziativa è stato il neo Presidente Michelangelo
qualificante, soprattutto per la comodità dei nostri associati e
La foto ritrae alcuni componenti soci del Club in procinto di partire per lo stadio per assistere alla partita dell’Atalanta. Al centro, in piedi, Gianmaria Mazzola, l’allora sindaco del paese.
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
simpatizzanti nell’assistere alle partite dell’Atalanta; nel contempo
vissuta generano un vivace confronto d’opinioni (di solito
ha coinvolto, pure, i simpatizzanti delle zone limitrofe che
condizionate dal tipo di risultato) ed aprono il commento
s’incontrano lungo il tragitto da Mapello a Bergamo, ossia quelli di
sulle prestazioni dei singoli giocatori e suoi loro atteggiamenti.
Ambivere, Locate e Ponte S. Pietro.
Il collegamento con Radio Alta zittisce tutti; pertanto ora si
Durante il viaggio verso lo stadio, con la media di 35/40 presenze, ascoltano soltanto i commenti e le interviste dei protagonisti e dei si vive l’attesa della partita, aleggiata dalla fantasia del tifoso per un
commentatori del dopo partita, dallo stadio di Bergamo.
risultato sperato e ciò favorisce un clima simpatico e amichevole. Al ritorno i resoconti verbali sull’andamento della partita appena
Questo, in sintesi, è il momento del vivere prima e dopo la partita; ci
alla
accorgiamo
aver
fine di
trascorso
alcune ore di svago e
in
compagnia,
incontrando conoscenti e amici, tutti accomunati da una finalità sportiva, il bene dell’Atalanta, ovvero la squadra di noi Bergamaschi. Forza Atalanta!
28-05-2006 - Pullman, in festa, al ritorno dallo stadio per la promozione in seria A dell’Atalanta dopo la partita con il Modena.
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LA FESTA DEL VENTENNALE 13 dicembre 1986
La lusinghiera ricorrenza dei 20 anni di fondazione del
sabato sera, durante una cena in un ristorante di Almenno.
Club è stata festeggiata in modo adeguato dagli “amici” di Mapello, Quasi un centinaio i presenti, tra i quali il Fondatore della
Taglio della torta alla festa del ventennale, 13 dicembre 1986. Da sinistra: i Vice Presidenti del Centro di Coordinamento Club Amici Atalanta Rag. Scarpellini e Cav. Capelli, il Vice Presidente dell’Atalanta Dott. Sensi e il Presidente del Centro di Coordinamento Club Amici Atalanta Dott. Mondini.
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Il Fondatore e primo Presidente (dal ’66 al ’78) del Club di Mapello Eugenio Bombarda, mentre spegne le venti candeline alla serata dedicata alla festa.
sezione di Mapello, sig. Bombarda, il Sindaco Gianmaria Mazzola, il Presidente del Club di Cisano, Panza, il Presidente del Club di il Vicepresidente dell’Atalanta Dott. Sensi, il Presidente degli
Curno, Marziali e il Presidente dello Juventus Club di Mapello. Due
“Amici” dell’Atalanta Dott. Mondini, i Vicepresidenti Cav. Capelli
i factotum della riuscita manifestazione: il Presidente Michelangelo
e Rag. Scalpellini e il Segretario Zambaldo. Graditi ospiti anche
Locatelli, nelle vesti d’impareggiabile conduttore, e il Segretario 23
Cattaneo, infaticabile regista. Non sono mancati Catta momen momenti di viva commozione, specie quando sono state spente le 20 candeline sulla torta, con relativo discorso rievocativo della lunga vita del Club. Vale la pena di sottolineare che il Club di Mapello, sia pure con qualche interruzione, è tra i più anziani del Centro di Coordinamento. Tutto ciò, naturalmente, non fa che accrescere i meriti dei suoi soci e in particolare dei componenti del “Direttivo”; se, poi, si considera il numero veramente invidiabile delle iniziative promosse, ritenere che il Club di Mapello è anche tra i più funzionali diventa doveroso. Del resto le testimonianze di riconoscenza e i complimenti rivolti da Sensi, Mondini, Capelli, Scalpellini e Zambaldo la dicono lunga.
Alcuni ospiti alla festa del Ventennale.
Il super tifoso dell’Atalanta di Mapello, Severino Locatelli, riceve un premio di fedeltà atalantina dal Vice Presidente dell’Atalanta Dott. Sensi.
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Il Presidente del “Club Juventus Mapello”, Daniele Peruta (a sinistra), ospite alla festa, offre un dono di riconoscimento al Club Amici Atalanta di Mapello. A riceverlo è il Presidente Michelangelo Locatelli.
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Eugenio Bombarda, mentre viene premiato dal Vice Presidente dell’Atalanta Dott. Enzo Sensi.
Il Vice Presidente dell’Atalanta Dott. Sensi dona un gagliardetto al Club Amici di Mapello.
Il Presidente del Club Amici dell’Atalanta di Cisano Bergamasco,Tullio Panza, dona una targa al Club di Mapello.
Michelangelo Locatelli riceve, a nome del Club di Mapello, un roconoscimento dal Presidente del Centro di Coordinamento Club Amici dell’Atalanta, Dott. Livio Mondini.
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UN RICORDO INDIMENTICABILE
Le favolose imprese dell’Atalanta in Coppa delle Coppe 1987–1988 16 marzo 1988 Sporting Lisbona - Atalanta.
Durante il viaggio ebbi il piacere di scambiare qualche opinione,
Il Club Amici Atalanta di Mapello c’era e...c’ero pure io in
conversando con alcuni giocatori: Icardi, Cantarutti, Nicolini e
quell’indimenticabile notte a Lisbona che portò l’Atalanta alla
Piotti.
storica semifinale di Coppa delle Coppe contro il Malines.
Tutto l’ambiente era molto in fermento e si respirava veramente
Con alcuni amici, decisi di partecipare alla trasferta di Lisbona, un’atmosfera di grande attesa per l’evento. in Portogallo, organizzata dall’Agenzia Lorandi di Bergamo della
Arrivati a Lisbona dopo quasi tre ore di volo, all’aeroporto ebbi
durata di quattro giorni, dove l’Atalanta disputava la partita di
il piacere di conoscere di persona il Presidente dell’Atalanta
ritorno con lo Sporting Lisbona (a Bergamo, all’andata, l’Atalanta
Cesare Bortolotti e l’allenatore Mondonico e di scattare delle
aveva vinto per 2 a 0).
foto ric ricordo insieme ad
rzo, Marzo,
alcuni amici am del nostro Club.
erio partimmo da Orio al Serio
Sistema Sistemati in Hotel, di qualità
Air alle 15 con il volo “Air
molto rraffinata, dopo le 20
00 Portugal”: eravamo in 200
reca ci recammo con tutto il
tifosi, oltre a dirigenti e
gruppo al seguito, squadra
Lunedì,
giocatori
14
dell’Atalantaa
comp compresa,
presso
un
e un seguito di unaa
ristor ristorante tipico e storico
traa
della Lisbona Vecchia,
cineoperatori, cronisti
fa di fama internazionale.
e giornalisti di varie
Dop Dopo
testate nazionali, fra
uno
cui il mitico Sandro
Fad Al termine, a Fado.
Ciotti che aveva il
no notte
compito di fare la
u clima di grande un
radiocronaca
e euforia e amicizia,
quarantina
della
partita per la Rai. 26
cena spettacolo
seguì di
inoltrata, in
p prima di lasciare il
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
P Prima di uscire, ammirai una parete del r ristorante tappezzata di foto ricordo con d dediche dei più grandi giocatori di calcio del mondo, c avevano presenziato in quel locale, tra i quali notai che E Eusebio, Pelè, Boniperti, Mazzola, Rivera e Riva. I giorni che seguirono, Martedì e Mercoledì, furono d dedicati a visite turistiche di incantevoli località quali, C Cascais, Cabo de Roca, Sintra e Lisbona, ma la mente e sempre rivolta alla partita di Mercoledì sera alle era o 21 locali (ore 22 in Italia). ore F Finalmente era arrivato il tanto atteso evento: dopo u cena frettolosa, ci trasferimmo tutti in pullman una v verso lo stadio, dove arrivammo alle ore 20 circa.Tutto ilil gruppo di oltre 200 tifosi, con al seguito anche il S Sindaco di Bergamo Giorgio Zaccarelli, prese posto p presso la tribuna centrale numerata del magnifico st stadio “Josè Alvalade”del quale conservo ancora il b biglietto (settore 5, fila 10, posto nr. 13).
magnifico ifi llocale, l s’intonò ’i t ò la l canzone “N “Notér té dé Bé Bérghém” hé ” con il coinvolgimento di tutti i presenti, tifosi, giornalisti, giocatori e dirigenti. Non nascondo la particolare emozione (come bergamasco e tifoso atalantino) nel ricordare quel momento che vide una partecipazione veramente indimenticabile e di totale solidarietà per l’Atalanta!
Il biglietto della partita.
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Lo st stadio, a mano a mano che trascorrevano i minuti, si
Era immenso! Le squadre, all’entrata del campo, furono accolte da
riempiv riempiva sempre di più, mentre la tensione e l’attesa aumentavano
un tripudio assordante e da un incitamento indescrivibile da parte
costantemente. All’annuncio delle formazioni delle squadre lo
del pubblico locale, da far venire la pelle d’oca.
stadio era stracolmo: ben oltre 70.000 spettatori.
Sotto la nostra postazione di tribuna c’era la panchina dell’Atalanta
Foto ricordo con il Presidente dell’Atalanta, Cesare Bortolotti (al centro in piedi), all’aeroporto di Lisbona, in compagnia di alcuni rappresentati del Club Amici di Mapello. In piedi (da sinistra): Italo Rota Graziosi, Battista Alborghetti,Titta Arrigo (alle spalle del Presidente); (accovaccaiati) Michelangelo Locatelli e Claudio Biffi.
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con l’allenatore Mondonico e il Direttore Sportivo Previtali.
grazie alle portentose parate del nostro portiere Piotti.
Durante la partita l’incitamento del pubblico di casa fu incessante
Il secondo tempo iniziò ad un ritmo ancora più incessante;
quanto rumoroso, ma molto corretto.
il pubblico locale gridava e incitava sempre di più, purtroppo al 66’
I minuti non passavano mai e in noi tifosi dell’Atalanta c’erano
lo Sporting segnò il gol dell’1 a 0. Ogni minuto durava un’eternità
tanta ansia e tensione, in quanto la squadra era in difficoltà e
e il timore era quello di subire il 2 a 0 che avrebbe portato ai
subiva le continue azioni d’attacco dello Sporting. Ad ogni nostro
tempi supplementari. Ogni azione era sempre sotto la porta dell’
incitamento ci sentivamo osservati da tutto lo stadio, ma con
Atalanta e i loro tiri erano brividi per noi atalantini.
molto rispetto.
All’81’ avvenne una svolta: Cantarutti ricevette un pallone sulla
Finalmente il primo tempo terminò con il risultato di zero a zero, metà campo da un compagno e s’involò solo verso la porta dello
Il nostro gruppo di Amici del Club posa mostrando la sciarpa dell’Atalanta. Sullo sfondo la Torre di Belem a Lisbona.
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Sporting e, proprio grazie ad un tiro secco e di precisione, si ottenne il pareggio. Dalla nostra tribuna il gruppo dei 200 tifosi dell’Atalanta sprigionò un
urlo
liberatorio
che tuonò in tutto lo
stadio
sguardo
sotto
lo
ammutolito
dei settantamila tifosi locali. Vidi i molti giornalisti italiani esultare dalla gioia mai.
come
L’esultanza
dei
giocatori
in
campo
in
non sia che
panchina,
dell’allenatore Mondonico e dei Dirigenti era incontenibile. Al fischio fi Al finale dell’arbitro seguì un’altra esplosione di gioia inde indescrivibile, per la conferma di aver raggiunto la semifinale di Coppa C di delle Coppe. È stata quella una tappa storica, mai ragg raggiunta per l’Atalanta in oltre ottantanni di storia calcistica, oltr ad essere diventata l’unica squadra italiana rimasta nelle oltre com competizioni calcistiche Europee con grande meraviglia e 30
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soddisfazione. I
festeggiamenti
continuarono
anche fuori dello stadio. Saliti sui pullman, in prossimità dello stadio, fummo raggiunti da una delegazione di tifosi dello Sporting Lisbona, per chiederci lo scambio delle sciarpe, con la promessa di tifare per la vittoria finale dell’Atalanta. Ancora oggi conservo la sciarpa. Concludemmo la serata nell’unico locale ancora aperto in tutta Lisbona: al ristorante “Portugallia”e lì trovammo tanti altri giornalisti italiani e si fece un brindisi generale in onore dell’Atalanta. Che notte indimenticabile! Tornato GliAmici di Mapello in visita a Cabo de Roca con il Sindaco di Bergamo Giorgio Zaccarelli (al centro) ,sullo sfondo l’OceanoAtlantico.
in albergo verso le 2 e 30’, nella mia camera al decimo piano c’era una grande finestra che dava sulla città, ora silenziosa e illuminata dallo splendere di una luna piena che dorava lo scorrere delle calme acque del fiume Tago verso il lungo ponte in un cielo blu intenso punteggiato di stelle. Una di queste brillava più della altre, come per voler farsi notare in quella meravigliosa notte: quella stella - per me - rappresentava l’Atalanta, l’unica rimasta a brillare nel firmamento calcistico italiano, mentre tutte le altre la stavano a guardare e...forse con invidia. Michelangelo Locatelli Il nostri magnifici Amici in visita al faro di Cabo de Roca. (l’estremità più occidentale dell’Europa verso l’America).
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Cosa scrivevano i giornali di allora...
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INAUGURAZIONE NUOVO CAMPO COMUNALE DI CALCIO A MAPELLO 5 Novembre 1988 Ricordiamo
con simpatia la manifestazione organizzata dal
Comune, Sabato 5 Novembre 1998, per l’inaugurazione del nuovo campo di calcio, con la sfilata per le vie del paese con il Sindaco, le Autorità, i vari Cittadini di Mapello, la Banda, le Associazioni sportive e l’U.S. Mapello presente con i suoi Dirigenti e con tutte le sue squadre in divisa. Anche n il nostro Club ha aderito con piacere all’invito del Comune, sfilando con
Il passaggio del corteo in Piazza Dordo, di fronte alla nostra sede.
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il proprio striscione sorretto da alcuni simpatizzanti e dal nostro Presidente. È stata una giornata soleggiata, ma con aria frizzante. Al termine, giunti sul campo, dopo il taglio del nastro da parte del Sindaco di Mapello, noi abbiamo donato il nostro gagliardetto del Club al Presidente Rota Graziosi Italo dell’U.S. Mapello, formulando i nostri auguri alla squadra per un futuro ricco di successi; proprio in quella giornata l’U.S. Mapello prendeva in gestione l’impianto per lo svolgimento della propria attività sportiva calcistica. Il nostro Club ha sempre dimostrato una grande attenzione verso la squadra di calcio locale, non facendo mai mancare il proprio sostegno, quando non gioca l’Atalanta a Bergamo.
Taglio del nastro per l’inaugurazione del campo, il Sindaco di Mapello Gian Maria Mazzola, alla presenza di varie Autorità locali e provinciali.
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Scambio dei gagliardetti tra il Presidente dell’U.S. Mapello Italo Rota Graziosi e il Presidente del Club Amici Atalanta di Mapello, Michelangelo Locatelli.
Scambio dei gagliardetti tra il Presidente dell’U.S. Mapello Italo Rota Graziosi e il Presidente del Juventus Club Mapello, Daniele Peruta.
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L’ATALANTA SUL NUOVO CAMPO SPORTIVO DI MAPELLO 19 MAGGIO 1989
In occasione dell’arrivo dell’Atalanta a Mapello per la “prima” volta, il nostro Club in collaborazione con l’U.S. Mapello si è attivato per l’organizzazione e la gestione dell’evento, facendo vivere a tutti una piacevole esperienza. L’attesa - quel giorno - era palpabile e la curiosità pure. Al termine, la simpatia e il calore hanno appagato tutti i presenti, adulti e ragazzi.
Il Presidente del Club Locatelli e il Vice Fantoni, ricevono l’allenatore dell’Atalanta Mondonico.
Il calciatore Evair in compagnia di Fantoni; alle spalle, il pullman dell’Atalanta.
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Riportiamo, di seguito, il discorso di ricevimento del Presidente del Ripor Club, Michelangelo M Locatelli. « A nome del Club Amici Atalanta di Mapello che rappresento, a nome dell’U.S. Mapello e unitamente a tutta la comunità del nostro paese, ho l’onore e il piacere di porgere il saluto di “Benvenuta Atalanta”. L’attesa è stata grande, mescolata in tutta sincerità ad un velo di emozione da parte nostra. Non ci sembra vero che TU sia qua a Mapello, la tua presenza ci onora tanto, come tanta è la nostra simpatia e passione che ci lega. Condividiamo gioie e dolori per le tue manifestazioni calcistiche come è giusto che avvenga tra veri amici.Anche quest’anno è stato un anno pieno di soddisfazioni sportive, il che ci rende orgogliosi come Bergamaschi e tifosi Atalantini. Ora, attendiamo un grosso regalo finale, impensabile all’inizio, ma il tuo valore è cresciuto assieme a tanto entusiasmo che
Il Presidente del Club Locatelli dona una targa ricordo al calciatore Stromberg.
Ragazzi dell’U. S. Mapello s’intrattengono con Evair.
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Le squadre dell’U.S.Mapello e dell’Atalanta sono schierate al centro del campo per l’inizio della partita.
hai saputo coltivare in tutti noi. Forza ragazzi, forza Atalanta! Hai tutti i mezzi per farcela: l’Europa è lì che ti reclama! Noi Mapellesi, unitamente a tutti i Bergamaschi e simpatizzanti tuoi, confidiamo in questo traguardo. Il nostro ringraziamento è, comunque, incondizionato ed esteso a tutti Voi, dai Giocatori all’impareggiabile Mondonico, dai Dirigenti al Presidente, in particolare. Grazie Atalanta di essere venuta a Mapello, perchè con questo gesto hai seminato nuove simpatie ed amicizie e gli amici del nostro Club ti sono grati. Gratitudine immensa ti è rivolta dal Presidente, Dirigenti, Allenatore e Giocatori della nostra squadra locale che, con esito assai soddisfacente, ha appena concluso il suo primo Campionato in Promozione e a felice coronamento, avranno il piacere e, soprattutto, l’onore di questo amichevole incontro. Infine rivolgo un ringraziamento a tutto il pubblico presente per la dimostrazione di simpatia, meritevole, quindi, di un grosso applauso.» Foto ricordo di un giovanissimo tifoso atalantino con Glen Stromberg.
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TORNEI DI SCOPA D’ASSI
Organizzati dal Club a scopo aggregativo, rievocativo e di solidarietà Dal 1987 il Club organizza vari tornei di scopa d’assi
· Pro terremotati dell’Armenia dove, oltre che per il divertimento e l’aggregazione, in un clima · Per il rifacimento delle canne d’organo di San Michele a Mapello di amicizia tra i vari associati e simpatizzanti, si è distinto per la solidarietà manifestata verso varie associazioni bisognose, alle · Per l’impianto di riscaldamento del Santuario di Prada a Mapello quali viene devoluto tutto il ricavato. Fra le tante ricordiamo: · Installazione impianto TV presso l’Oratorio. maxi schermo per · Acquisto di un televisore t l’Oratorio del canone televisivo per · Finanziamento Finanziame assistere alle partite esterne delassi l’Atalanta Ricordiamo alcuni momenti significativi organizzati alla memoria di indimenticabili Collaboratori e Soci:
- Ferrari Silvano -A Alborghetti Battista - LLocatelli Francesco - Ra Radaelli Ottavio - Ro Roncalli Pietro - Agli Agliati Mario
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Torneo durante il campionato 1986/1987. Nella foto alcuni momenti delle premiazioni.
I vincitori del torneo, Franco Panseri e Severino Locatelli congratulati dal Vice Davide Fantoni, dal Presidente del Club Michelangelo Locatelli e dal Segretario Augusto Cattaneo.
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8° Torneo durante il campionato 1994/1995 Disputato presso il bar latteria Viganò-Torri 42
Il Presidente Michelangelo Locatelli premia i vincitori Locatelli Severino e Panseri Franco.
Il Presidente consegna al parroco don Gianni il ricavato della manifestazione, devoluto per la ristrutturazione dell’organo nella parrocchia di S. Michele.
Alcuni componenti del Consiglio Direttivo del Club presenti alla serata delle premiazioni .
Coppia vincente del torneo Rigamonti- Tasca.
Foto dei finalisti del torneo con il Presidente Locatelli e alcuni consiglieri del Club.
Tavolo con la parata dei premi per le quattro coppie finaliste.
11° Torneo durante il campionato 1997/1998 Disputato presso il bar dell’Oratorio a Mapello
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1° Torneo di scopa d’assi alla memoria del Consigliere Mario Agliati (campionato 2005/2006) 44
Trofei in palio per le quattro coppie finaliste.
Foto con le quattro coppie finaliste con, al centro, la signora Elena Agliati.
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Coppia vincitrice del torneo: Severino Locatelli e Salvatore Caccia. Al centro la signora Elena Agliati, moglie dello scomparso Mario.
Seconda coppia classificata: Livio Locatelli e Mario Chiappa. Al centro Maurizio, figlio del sig. Agliati Mario, alla destra il Presidente del Club Michelangelo Locatelli.
Terza coppia classificata: Villa - Brancato con il Presidente Locatelli.
Quarta Coppia classificata: Francesco Remondini - Oreste Remondini, con al centro il Vice Presidente Battista Caccia e il Presidente Michelangelo Locatelli, a destra.
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Il nostro Club ha sempre
Trofeo Cislani a.m. di Scopa d’assi 2003
Al Club Amici Atalanta 1° e 3° posto
aderito alle varie iniziative
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proposte di
dal
Centro
Coordinamento
Bergamo.
Dopo
di alcuni
piazzamenti d’onore negli anni precedenti, ai tornei di scopa d’assi organizzati a livello Provinciale, si ricorda con piacere un secondo piazzamento ottenuto dalla coppia: Caccia Melchiorre e Menghini Franco nel 1966. Il Club si è aggiudicato il Trofeo Cislani a.m. con la coppia: Tasca – Arrigoni e un terzo posto con la coppia: Sana – Valsecchi,
Coppia vincitrice del torneo Tasca – Arrigoni posa con la moglie dello scomparso Carla Cislani, il Presidente degli Amici Titta Rota, il Vicepresidente Mario Bresciani, il Segretario Arturo Zambaldo (a destra) e il Consigliere del Centro Coordinamento Club Amici Atalanta di Bergamo, Antonio Oldani (a sinistra).
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La coppia vincitrice Tasca-Arrigoni.
Foto di gruppo con i vincitori e le coppie finaliste del torneo “Cislani a.m.�. Al centro il nostro Presidente con il trofeo vinto dalla coppia Tasca-Arrigoni.
Premiazione della terza coppia classificata con i nostri Sana-Valsecchi.
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NOZZE D’ARGENTO DEL CLUB DI MAPELLO 5 Novembre 1991
I Soci del club di Mapello, denominato “Amici” dell’Atalanta,
Maurizio Bucarelli, nonché dal Vice Presidente degli “Amici” Remo
non potevano festeggiare una ricorrenza storica così significativa, Capelli e dai Consiglieri Tullio Panza e Arcangelo Marziali, c’era – come quella del 25° anniversario di costituzione della loro sezione, come sempre - il nostro valido Presidente Michelangelo Locatelli. se non in modo speciale, ossia insieme ai giocatori nerazzurri Ferron
I due giocatori, Ferron e Bordin, reduci dall’eccezionale risultato
e Bordin. Per l’occasione, ad accogliere i graditi ospiti, accompagnati
di parità ottenuto a Roma, hanno dimostrato ampia disponibilità,
dall’Addetto Stampa e Pubbliche Relazioni della Società Atalantina
nel corso della riuscitissima serata, nei confronti degli oltre cento
Il Consiglio Direttivo del Club di Mapello; il Sindaco di Mapello Mazzola; il Dirigente dell’Atalanta Bucarelli; il Presidente del Centro di Coordinamento Amici Atalanta, Capelli con i giocatori Ferron e Bordin, al centro, in piedi.
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La torta del 25°.
fedelissimi ed entusiasti supporters. È doveroso ricordare che il nostro Club è stato fondato nel 1966 da Eugenio Bombarda.All’inizio gli iscritti erano 21, passati ai 57 nel 1986, 80 nel 1991. Durante tutti i 25 anni di vita il Club, oltre a seguire la squadra del cuore negli incontri casalinghi ed esterni, è stato promotore di numerose iniziative di carattere benefico e sociale, grazie ad un’efficiente struttura organizzativa propria. Il nuovo “Direttivo”, che rimarrà in carica per due anni, è così costituito: Presidente: Michelangelo Locatelli Vice Presidente: Davide Fantoni Segretario: Gianbattista Gelpi Cassieri: Alessandro Radaelli e Oreste Remondini Consiglieri: Piero Alborghetti, G. Battista Caccia, Melchiorre Caccia, Mario Chiappa, G. Maria Crotti, Francesco Medolago, Anacleto Remondini e Pietro Roncalli.
Il Dirigente dell’Atalanta, Maurizio Bucarelli.
Relazione del Presidente del Club di Mapello, Michelangelo Locatelli.
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Il Cav. Capelli consegna un dono al Club di Mapello.
Alcuni ragazzi con Ferron e Bordin.
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L’ideatore del nostro gagliardetto, Guido Bertuletti, posa con Ferron e Bordin.
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Stefano Locatelli offre un dono a Ferron.
Luca Bombarda offre un dono a Bordin.
Il fondatore del Club Amici Atalanta Mapello, Eugenio Bombarda, posa con Ferron e Bordin insieme al pronipote Michele.
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11° PREMIO POZZONI al CLUB di MAPELLO 18 Dicembre 1995
Il fiore all’occhiello per il nostro Club è senza dubbio il Premio Pozzoni ricevuto nel 1995. Proprio perché ottenuto ben 29 anni dopo l’inizio della nostra attività, tale riconoscimento vale un “Oscar”. La motivazione è stata la seguente: “Il Club si è distinto negli ultimi anni per una massiccia presenza allo stadio, in occasione delle partite dell’Atalanta; con l’organizzazione di un pullman domenicale, si prodiga nel promuovere attività di carattere sociale, benefico e ricreativo, in piena sintonia con ciò che propone lo statuto del Centro Coordinamento”. La consegna dell’ambìto riconoscimento, con medaglia d’oro, è avvenuta presso il Centro Congressi Giovanni XXIII, alla presenza del Consiglio Direttivo, unitamente ad alcuni Soci del nostro Club. Per l’occasione, in sala erano presenti numerosi ospiti: i Dirigenti dell’Atalanta, i giocatori della squadra, varie autorità, Dirigenti e tifosi di vari Club, giornalisti.
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TORNEO DI CALCIO DEL TRENTENNALE Riservato ai Club Amici dell’Atalanta Su iniziativa del Centro di Coordinamento Club Amici
è stato organizzato un torneo di calcio a 11 giocatori, riservato
dell’Atalanta di Bergamo, per ricordare il trentennale di fondazione, a ragazzi fino a 14 anni ed appartenenti ai Club dell’Atalanta. Il
31 agosto 1996 - La nostra squadra posa prima dell’incontro con il Filago, sul campo di Zanica.
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Il nostro Club, rappresentato del Presidente Locatelli, riceve un riconoscimento dal Vice Presidente dell’Atalanta Enzo Sensi per la partecipazione al torneo di calcio del trentennale.
nostro Club ha deciso di parteciparvi con una squadra formata da
Matteo Legler di Ponte S. Pietro, dove abbiamo conquistato il
ragazzi di Mapello e del Club di Terno d’Isola.
3° posto, contro il Club Amici dell’Atalanta di Vertova, grazie ad
Le gare di qualificazione al turno finale si sono disputate sul campo
un’ottima partita ben giocata e vinta per 2 a 1.
di Zanica, dal 25 agosto al 7 settembre 1996. Il nostro Club si è distinto in finale per il 3 e 4 posto. La partita si è disputata il 14 settembre allo stadio Comunale 55
TRENT’ANNI DI CLUB
La torta dell’anniversario.
Ci si riferisce,ovviamente,al 30°
come d’altronde era giusto che fosse. Pensate:
anniversario degli “Amici” dell’Atalanta di
a tutt tutti è stato assegnato un premio, mentre -
Mapello, il cui Club ha inteso festeggiare
ad un uno a uno - si alternavano al tavolo per la
il memorabile evento con una serata perr
prem premiazione. Pure i Dirigenti del Club sono
certi versi indimenticabile, non solo perr
sfila - uno a uno - per ricevere dalle mani sfilati
4), la presenza di numerosi soci (ben 144),
H di Herrera e Magallanes un riconoscimento
ma pure per l’entusiasmo caloroso che ha
pa particolare per l’attività svolta. Il nostro
accompagnato ogni fase della serata e perr la
Pr Presidente, Michelangelo
sima scelta di porre i soci al centro della medesima
ri ricordato che da 14 anni il Club attiva un
ricorrenza. I festeggiati sono stati proprio loro,
s servizio pullman per accompagnare allo
56
Locatelli, ha
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Il Consiglio del Club Amici Atalanta di Mapello con gli invitati.
La cena del trentesimo.
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stadio i suoi soci. Il nostro Club ha - in trent’anni di attivi attività – fatto veramente tutto! Da qui…gli elogi del Presidente del Centro di Coordinamento, Titta Rota, del Dirigente Sergio Carrara (in rappresentanza del Presidente) e, pure, del Sindaco Angelo Sana, presente alla serata. Per l’occasione il nostro Club ha ritenuto doveroso non solo invitare i Dirigenti dei Club limitrofi, come quelli di Curno, Cisano, Ponte S. Pietro,Terno d’Isola, ma anche i rappresentanti di altre tifoserie, dimostrando così che, pur divisi dalla passione per squadre diverse, si può essere tutti “amichevolmente” uniti. Riconoscimento del nostro Club al Presidente dei Club Amici dell’Atalanta Titta Rota per la partecipazione alla nostra festa del 30° di fondazione.
Titta Rota consegna un riconoscimento al Presidente del Club Amici dell’Atalanta di Mapello, Michelangelo Locatelli.
58
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Il giocatore dell’Atalanta Herrera al microfono.
Consegna di un dono al giocatore dell’Atalanta Magallanes.
Consegna di un dono al giocatore dell’Atalanta Herrera.
59
Il Presidente dell’U.S. Mapello Arduino Salvi consegna un riconoscimento al Club Amici Atalanta di Mapello.
Il giornalista Elio Corbani premia una componente del Club di Mapello.
60
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Articolo pubblicato su “ATALANTA mese”, rivista ufficiale dell’Atalanta B.C.
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SPAZIO ALLA SOLIDARIETÀ Senza confini...
La lettera “A”, che sta per Amici, ma soprattutto per
e la partecipazione a diversi momenti di solidarietà.
Atalanta,è per noi senza dubbio la sintesi più riuscita del nostro modo
Ad esempio: vari dei nostri tornei di scopa d’assi, organizzati negli
di “stare insieme “. La squadra, infatti, è il collante che ci unisce e che
anni, hanno avuto intenti benefici e, come già indicato in un’altra
rafforza la compagnia e l’amicizia; è, inoltre, un incessante stimolo per
parte del libro, il ricavato è stato devoluto secondo lo scopo
costruire nuove amicizie ed individuare momenti di aggregazione, prefissato ad enti, associazioni o persone. di divertimento e svago. Rappresenta, infine, un’opportuna spinta
Altre volte siamo stati partecipi con donazioni, a fronte di iniziative
a visitare e conoscere
m mirate a bisogni
luoghi
sspecifici, p o azioni,
geografici
per accresccere nostra
cultura
nnon
la
solamente
aall’interno
e/o
della
confrontarla con altre.
nnostra comunità.
Contemporaneamente
R Riportiamo
nel
è un preciso riferimento
seguito di queste pagine - a testimonianza di ciò - alcun alcuni esempi afferenti
all’interno del nostro
ed, in particolar modo, alla festa del 35° di fondazione del Club.
paese,
In una di quelle occasioni abbiamo donato all’Asso all’Associazione Franco
alle
tradizioni a
Pini, che opera da anni in un villaggio in Kenya a scopi umanitari
difesa della nostra terra
rivolti a bambini e ragazzi, un valore - in denaro - prelevato dal
bergamasca), nonchè un
nostro fondo cassa e, inoltre, 110 magliette con co riprodotto il
momento di aiuto ed
nostro gagliardetto, gemellando - così ed idealmente idealmen - 110 ragazzi
una prova di sensibilità
di quel villaggio a Nyagwethe con ogni iscritto al nnostro club.
verso chi ha maggior
Tutto questo, grazie anche alla sponsorizzazione di un generoso
bisogno.
consigliere, sempre fertile in ambito umanitario.
Proprio per le suddette
Per avvicinare i ragazzi all’Atalanta, quando gioca gioc allo stadio di
finalità, il nostro Club si
Bergamo, accompagnamo - da sempre e gratuita gratuitamente - tutti i
è distinto in tutti questi
ragazzi inferiori ai 16 anni.
anni per la promozione
Alcune volte, con molto piacere, abbiamo come os ospiti sul pullman,
sportive
62
(proprio
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
alcuni ragazzi diversamente abili accompagnati dalla loro educatrice Chiara e da altri amici. Ci riempie “veramente” di soddisfazione constatare la loro felicità e l’entusiasmo nell’ “andare all’Atalanta insieme!” Alla fine, in noi, nasce spontanea una riflessione: “Quanto è semplice e gratificante compiere un piccolo, ma buon, gesto!” Grazie anche a tale impegno di solidarietà, è stato assegnato nel 1995 al nostro Club di Mapello l’undicesimo premio alla memoria di “Pino Pozzoni”.
Consegna delle magliette alla signora Pini.
Giocatori del Nyagwethe-community con le magliette donate dal club.
63
64
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
PENSIERI E IMMAGINI DI UN POMERIGGIO INSIEME ALLO STADIO Trovarsi in mezzo ad una folla di tifosi con bandiere e sciarpe
d’incontro e di relazione.
neroazzurre, condividere gli stati d’animo altalenanti di un pomeriggio
Questa esperienza ha avuto inizio nel 2002 con un progetto
in tribuna a tifare la squadra del cuore è una grande emozione che
sperimentale gestito dalle Amministrazioni Comunali di Cisano
dall’anno scorso ha contagiato anche gli amici dello “Scarabeo”.
Bergamasco, Pontida e Caprino Bergamasco.
Ma chi sono questi amici?
Nel corso degli ultimi due
Che cos’è lo “Scarabeo”?
anni si è, inoltre, attivata una
E’ forse il famoso gioco di
positiva collaborazione con
cui giovani, e meno, hanno
l’associazione “Gulliver”, un
tanto sentito parlare?
gruppo di familiari e amici
Ve lo spiego subito per
di ragazzi diversamente abili
chiarire ogni dubbio.
che operano con impegno
Il Servizio di Formazione
per far crescere una cultura
all’Autonomia
dell’accoglienza
(SFA)
e
della
“Scarabeo” è un servizio
solidarietà.
educativo territoriale che
Insieme
promuove l’inserimento e
continuiamo a realizzare
la partecipazione di soggetti
nuove e numerose iniziative
diversamente
socio-ricreative
abili
nella
alla
“Gulliver”
con
comunità locale, stimolando
l’obiettivo
la nascita di esperienze di
le relazioni tra le famiglie e
volontariato
ed
offrendo
d’intensificare
rendere più attiva la comunità locale.
opportunità nel tempo libero, grazie al coinvolgimento delle
La conoscenza del “Club Amici dell’Atalanta” di Mapello e la spontanea
Associazioni del territorio.
amicizia con i suoi simpatici tifosi è nata lo scorso anno, quando
Proprio come nel gioco che tutti conosciamo lo scopo è creare
abbiamo iniziato ad organizzare dei pomeriggi allo stadio per offrire ai
un intrecciarsi di parole e di scambi che ruotano intorno a punti
ragazzi appassionati dell’Atalanta l’opportunità di assistere a qualche 65
partita dal vivo, in compagnia di volontari ed amici. partit L’esperi L’esperienza sarebbe stata più significativa se avessimo avuto la possibilità di aggregarci ad un gruppo di tifosi per raggiungere insieme
della serie A con la sconfitta dell’Arezzo del 13 maggio e la più recente e sorprendente vittoria contro il Milan del 5 novembre, in questo splendido inizio di Campionato di Serie A.
lo stadio e scambiarci così i pronostici del risultato, i commenti sulla
E’ stato un susseguirsi di emozioni che
formazione
hanno tenuto alta la concentrazione dei
che
l’allenatore
avrebbe schierato in campo…e
ragazzi sul campo per tutti i 90 minuti
qualche
scaramantico
della partita, fino a farli esplodere in
in attesa del confronto con gli
canti ed abbracci di gioia quando la
avversari.
palla centrava la rete avversaria.
Rivolgendomi a questo scopo
Partita dopo partita il coinvolgimento
al gentilissimo Presidente del
e la tensione “da veri tifosi” non
Club di Mapello, Michelangelo
hanno risparmiato nessuno ed il
Locatelli, ho trovato da parte
pomeriggio allo stadio è diventato
sua una convinta disponibilità ad
un
accoglierci sul pullman utilizzato
trepidazione
dal Club per gli spostamenti allo
settimana.
stadio di Bergamo.
Anche dopo aver lasciato lo
Si è così creato un gruppetto
stadio i ritornelli più belli cantati
di
ripetutamente
gesto
adolescenti
ed
adulti
che,
appuntamento
atteso
durante
con
tutta
dalla
la
curva
alternandosi tra loro, a partire dalla
hanno continuato a risuonare
primavera del 2005 hanno assistito
nelle orecchie di tutti fino a far
ad alcuni tra i più importanti ed
intonare insieme sulla strada del
emozionanti matches sostenuti e vinti
ritorno “Dea, devi vincere; Dea,
dall’Atalanta allo stadio di Bergamo,
devi vincere!”.
nelle stagioni della Retrocessione in B e dell’immediata Promozione in A.
Chiara Prandi
Ho parlato di partite vinte proprio
Educatrice dello SFA Scarabeo
perché abbiamo assistito in totale a sei vittorie, tra le quali alcune davvero significative nel 2006: la vittoria nel derby contro il Brescia dello scorso 29 aprile, la conquista matematica 66
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
GITA IN LUCCHESIA Con omaggio a Pisani
In
occasione
della
partita
dell’Atalanta in trasferta a Lucca contro la Lucchese, in programma Sabato 3 Aprile del 1999, il nostro Club ha organizzato una gita di 3 giorni in Lucchesia, dal 3 al 5 Aprile,, con la partecipazione di 44 simpatizzantii ti atalantini. Il viaggio si è articolato in momenti la di visite culturali e turistiche, a Lucca e nella re Val Garfagnana. Al ritorno, visita a Portovenere mo e alle Cinque Terre. Ovviamente sabato abbiamo ese, assistito alla partita dell’Atalanta con la Lucchese, terminata con un pareggio (2 a 2).
Vista del Duomo di S. Martino a Lucca.
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Per l’o l’occasione,il nostro punto di riferimento e di pernottamento è stato il Centro Internazionale “il Ciocco”noto per aver ospitato la Nazionale Italiana di calcio per vari anni. La Lucchesia ha favorito la visita ai luoghi natali del poeta Giovanni Pascoli e alla pittoresca Val Garfagnana. Durante la visita in Val Garfagnana, di Domenica mattina, abbiamo dedicato un omaggio alla tomba di Pisani, posta nellaa Frazione Poggio Garfagnana, indimenticabile attaccante scomparso in un tragico incidente stradale nel 1997. L’ultimo giorno, al ritorno, la comitiva ha potuto visitare Porto Venere e le Cinque Terre, stupendi paesaggi di un ricordo indimenticabile.
Veduta del Centro Internazionale Il Ciocco.
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Un gol dell’Atalanta durante la partita.
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Incontro con i genitori di Chicco Pisani e Alessandra, tra il Presidente Locatelli e alcuni Consiglieri del Club.
Dono del nostro gagliardetto all’Assessore allo Sport del Comune di Camporgiano (LU).
“Per l’Atalanta è un buon momento, ma gioia e felicità svaniscono in fretta. Martedi 12 febbraio un tragico incidente stradale sull’autostrada Milano-Laghi si porta via Federico “Chicco” Pisani e la sua fidanzata Alessandra. La tragedia sconvolge l’Atalanta e tutta la Bergamo sportiva. Uno shock dal quale è difficile riprendersi, ma la domenica, in campo, Inzaghi e compagni onorano la memoria di Federico nel migliore dei modi. Il Vicenza viene travolto e i suoi più cari amici, Morfeo, Foglio e “Superpippo” trascinano la squadra al successo. In memoria di Chicco, vera e propria arma imprevedibile in dotazione all’attacco atalantino, la Società decide di ritirare definitivamente dalla numerazione delle maglie il n.14, che resterà per sempre il numero di Pisani, di intitolargli sia il campo principale del Centro Sportivo Bortolotti a Zingonia (dedicandogli anche un cippo posto di fronte alla tribuna), sia la curva nord dello stadio, quella dei suoi tifosi più appassionati. L’Atalanta, con la tristezza nel cuore, chiude la stagione al decimo posto, davanti a squadre come il Milan e la Roma.
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TRENTACINQUE CANDELINE
I giocatori presenti alla serata, Zauri e Paganin, posano con i Consiglieri del Club al taglio della torta, unitamente al Giornalista Corbani, Titta Rota, Presidente dei Club Amici Atalanta di Bergamo, Locatelli, Presidente del Club di Mapello, Befani, Dirigente Accompagnatore dell‘Atalanta e al Sindaco di Mapello Ravasio.
Le ricorrenze più memorabili vengono festeggiate senza dubbio in modo eccezionale, come è avvenuto per il 35° anno di vita del nostro Club “Amci” dell’Atalanta di Mapello. In occasione del particolare festeggiamento sono intervenuti martedì sera i giocatori Paganin e Zauri, entusiasticamente accolti daa oltre cento tifosi. E’ doveroso sottolineare che la sezione di Mapello, presiedutaa 70
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
da quattro lustri dal nostro Presidente Michelangelo
Locatelli, è
stata
tra
le primissime ad iscriversi al centro di coordinamento e rappresenta - a tutt’oggi - uno dei fiori all’occhiello degli “Amici”. Tutto questo, perché i supporters del nostro paese coniugano - da sempre - l’inossidabile passione nei confronti della squadra nerazzurra con l’encomiabile impegno nel campo sociale. Vale proprio la pena ricordare che da anni, in occasione delle gare casalinghe dell’Atalanta, il Club organizza un pullman per i 54 soci. Quanto al tema della solidarietà, l’ultimo atto (solo in ordine cronologico) è stato la donazione a sostegno Alcuni presenti alla serata, con Paganin.
economico dell’Associazione Franco Pini che opera da tempo in un piccolo paese del Kenya”. Martedì sera, oltre
ai
giocatori
atalantini accompagnati dal Team Manager Luca Befani, hanno voluto presenziare al convivio, pure, il Presidente degli “Amici” Titta Rota, il Vice Mario Bresciani, il Fondatore
Elio
Corbani,
il Segretario Tullio Panza , Mario Manzoni, ciclista professionista
ed
il
Sindaco di Mapello Alberto La magnifica torta –trofeo in onore del nostro 35°.
Ravasio.
Impossibilitato 71
Zauri e Paganin insieme al Consigliere Radaelli posano con Alessio Crotti premiato come il più giovane iscritto al nostro Club.
Paganin e Zauri con il Presidente del Club di Mapello, Michelangelo Locatelli e Signora Flavia.
ad intervenire, il Direttore di “Tutto Sport”, Xavier Iacobelli, della società è stato Luca Befani. originario di Mapello, ha inviato, però un telegramma. Ha aperto la
Prima che Paganin e Zauri lasciassero Mapello, i tifosi sono corsi
serie degli interventi Titta Rota, ricordando a viva voce che il ruolo
– come da copione – a caccia di autografi e foto ricordo.
primario degli “Amici” consiste “nel rimanere vicini alla squadra soprattutto
nei
momenti
delicati come quello attuale”. E’ stato altrettanto applaudito Elio Corbani che si è, tra le altre cose, complimentato vivamente
con
il
Club
per le molteplici iniziative promosse. Non a caso, alla sezione di Mapello nel ’95 è stato assegnato il prestigioso Premio “Pino Pozzoni”. Portavoce dei ringraziamenti 72
Giornalista, Opinionista, Radiocronista, Elio Corbani, a sinistra; il Presidente degli Amici dell’Atalanta, Titta Rota, al centro; l’accompagnatore ufficiale dell’Atalanta, Luca Befani, a destra.
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Tavolo con gli invitati.
Posa con il dono ricevuto dai Dirigenti del Centro Coordinamento Club Amici Atalanta di Bergamo e Provincia: da sinistra, Rota, Bresciani, Locatelli (Presidente Club Mapello), Corbani, Panza e Zambaldo.
Il Presidente Peruta del Club Juventus Mapello (al centro) dona un riconoscimento al Presidente Locatelli, per il Club Amici Atalanta di Mapello.
73
A ROMA dal 15 al 17 Marzo 1997 Lazio - Atalanta
Per l’occasione eravamo in 48 al seguito. Il Club ha organizzato un viaggio di 3 giorni in pullman con visita guidata a Roma e, al ritorno, Montalcino e Siena. Per visitare Roma, il Sabato pomeriggio ci siamo avvalsi della guida dell’Agenzia, mentre per tutta la Domenica abbiamo avuto il piacere e l’onore di avere una guida speciale: il nostro compaesano Monsignor Gianfranco Rota Graziosi che da anni svolge la Sua missione, come Prelato, presso il Vaticano. Grazie alle Sue disponibilità e conoscenza, abbiamo trascorso una giornata molto bella, visitando e apprezzando testimonianze storiche millenarie. Alle llo ore18 ci siamo ritrovati tutti presso la chiesa di S.Vitale per una S. Messa celebrata dallo stesso Monsignore. Nel pomeriggio, vari nostri Associati, si sono recati allo stadio Olimpico per assistere allaa partita Lazio – Atalanta, terminata con una sconfitta (immeritata per l’Atalanta) di 3 a 2, proprio per un gol della vittoria laziale allo scadere della partita che ha avuto tutta l’aria di una beffa. Al ritorno, ci siamo fermati a mezzogiorno a Montalcino per il pranzo e per una breve visita della zona; poi siamo scesi a Siena, trascorrendo qualche ora in contemplazione p della stupenda città d’arte di una bellezza unica.
74
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Parte del gruppo sosta con lo sfondo del Colosseo.
Gruppo al completo nel giardino della Basilica di S.Paolo fuori le Mura.
75
GITA IN TOSCANA 18/19 Marzo 2000
In occasione della partita di campionato Pistoiese-Atalanta, il
ma altrettanto caratteristica per il suo Duomo, il Palazzo del
Club ha organizzato la gita a Firenze e Pistoia il 18-19 Marzo 2OOO.
Comune, la Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas e la Madonna
La visita alla scoperta della Firenze classica, iniziata con la piacevole
dell’Umiltà, Piazza San Francesco e, da ultimo, l’Ospedale del
passeggiata da Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio, percorrendo
Ceppo.
la “via dei Calzolai”, una delle arterie principali fiancheggiata dalle
Dopo un lauto pasto all’osteria “La Limonaia”, i nostri prodi
vetrine di eleganti negozi, fino a Piazza del Duomo, regala sempre
tifosi si sono recati alla partita terminata con un pareggio (0-0).
nuove emozioni. Nel tardo pomeriggio ci siamo recati a Pontassieve
Ottimo risultato ed altrettanto ottimo fine settimana per tutti i
e sistemati all’Hotel Moderno.
partecipanti.
Domenica 19 ci siamo recati a Pistoia, città forse poco conosciuta,
Duomo di Firenze.
76
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Piazza della Signoria a Firenze.
Il David di Michelangelo.
Piazza del Duomo, Pistoia.
Alcuni componenti del gruppo in piazza del Duomo, Pistoia.
77
TRE GIORNI NELLA BELLISSIMA UMBRIA
Dal 19 al 21 Aprile del 2003
In occasione della partita Perugia – Atalanta, il nostro Club ha organizzato un seguito alla squadra con 48 appassionati. Il viaggio, effettuato in pullman, ha compreso le visite turistiche a Perugia, Assisi, Gubbio e Città di Castello. La partita ha avuto un risultato negativo in quanto l’Atalanta ha perso; per lo sfortunato campionato in corso, purtroppo, non era una novità. Il tifoso pensa sempre in positivo…,nonostante l’evidenza. Tutto il resto è stato magnificato dai bellissimi luoghi visti, ricchi di un profondo significato storico e religioso che hanno donato ad ognuno tanta speranza e serenità d animo. d’animo.
21 Aprile 2003 - Il gruppo festeggia in un ristorante di Gubbio il compleanno di un Socio speciale,Valerio Angioletti, 80 anni, ma con uno “spirito” da ventenne.
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
20 Aprile 2003: giorno di Pasqua. Il gruppo davanti alla Basilica di S. Francesco, ad Assisi.
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...TORNIAMO IN UMBRIA Dal 21 al 23 Marzo 2004
Il nostro Club sa cogliere le opportunità per trascorrere giorni alla scoperta della nostra bella Italia e si sa che l’Umbria è una meta ambita. L’incontro Ternana-Atalanta in programma per Sabato 22 Maggio 2OO4 alle ore 2O,3O invoglia il Presidente e Consiglieri ad organizzare tre giorni indimenticabili con visita a Orvieto, Terni, Cascate delle Marmore, Spoleto e Todi. g , Ogni città ha le sue caratteristiche culturali ed ambientali e, sfogliando l’album delle fotografie, tornano alla memoria luoghi immersi nella natura incontaminata, dove respiri un’aria di assoluta tranquillità e godi stupendi panorami. IIl risultato risult della partita ((persa persa
1-0)
passa
in
second piano, mentre secondo i tre ggiorni trascorrono in un soffio e, con un in pizzico di malinconia, pizzico ti ritrovi ritr ti sul pullman di ritorn verso casa. ritorno Le incantevoli cascate delle Marmore.
Duomo di Orvieto.
80
Il caratteristico “Pozzo dei desideri” di S.Patrizio, Orvieto.
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Il gruppo posa di fronte al duomo di Todi.
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MINITOUR SICILIA
Dal 4 al 7 Dicembre 2004 Partita di campionato di serie A del 5
accoglienza ricevuta alla stadio, vi invitiamo a
dicembre: Palermo - Atalanta.
leggere l’articolo, inserito più avanti, dell’amico
Ormai il nostro Club programma ogni anno una
Giorgio. Il viaggio ha compreso, come sopra
trasferta al seguito dell’Atalanta,cercando di coniugare
evidenziato, le visite a: Palermo, Trapani, Erice,
la passione sportiva con l’interesse turistico/culturale
Segesta, Monreale e dintorni.
e lo svago, sicuramente apprezzati da tanti nostri
Il clima mite, la bellezza e l’attrattiva uniche dei
Soci/Amici. In occasione della partita con il Palermo
posti, l’ottima cucina e l’immancabile divertimento
abbiamo organizzato un viaggio di quattro giorni che
sono risultati un piacevole ricordo per tutti i
è risultato, a dir poco, stupendo.
partecipanti. Ogni viaggio riserva sempre qualche
p di Della ppartita e…del tipo
bella sorpresa che si manifesta sul posto.
Un momento dello spettacolo a teatro. Pena della sconfitta: indossare la maglia di Toni.
Il gruppo del Club ai piedi del tempio di Segesta.
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Il tempio di Segesta.
Lo stadio Barbera di Palermo durante Palermo - Atalanta.
Il gruppo del Club davanti alla Cattedrale di Palermo.
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COSTIERA AMALFITANA Dal 20 al 25 Aprile 2006
Il periodo non poteva essere migliore.
Positano,
Amalfi,
Pompei,
All’inizio del campionato, conoscendo il calendario delle partite da
Ercolano, Vico Equense, Napoli,
disputare, il Club ha proposto la gita dell’anno al seguito dell’Atalanta,
Capri, Anacapri e la Reggia di
ovvero una di quelle trasferte che uniscono...l’utile al dilettevole.
Caserta. Lungo il viaggio di
La partita Avellino - Atalanta avrebbe offerto, infatti, l’opportunità di
ritorno, sosta a Tivoli per il pranzo. o
visitare la Costiera Amalfitana.
Ovviamente, Sabato 22 Aprile, un gruppo di Amici si è recato ad
In breve tempo 43 simpatizzanti si sono iscritti ed insieme abbiamo
Avellino, noleggiando per l’occasione un pulmino ed ha assistito alla
potuto visitare e ammirare dei posti meravigliosi, incantevoli e
partita dell’Atalanta, terminata in pareggio: 0 a 0. La nostra squadra
suggestivi.
aveva dimostrato di essere oramai troppo forte per la categoria
Partiti di buon mattino, dopo la fermata tecnica ad Orvieto per il
cadetta, tant’è che - con la testa - era già in serie A.
pranzo, siamo arrivati nel tardo pomeriggio a Castellammare di Stabia, meta del nostro soggiorno. Da lì, ogni giorno si partiva per le nostre visite che hanno toccato Sorrento, Esibizione orgogliosa dello striscione con lo sfondo dei Faraglioni di Capri.
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Il gruppo del Club in tribuna allo stadio di Avellino.
Tutti insieme appassionatamente sulla scalinata del Duomo di Amalfi.
Visita a Pompei.
85
ALCUNI CONSIGLIERI RACCONTANO... Ripenso con nostalgia a quando andavo allo stadio alla
religiosa e, poi, il pranzo. Al termine mi recavo alla fermata del
fine degli anni Cinquanta. Con quale entusiasmo si aspettava la
pullman e, armato di sciarpa e bandiera, con grande entusiasmo
domenica per vedere l’Atalanta!
iniziavo a discutere della prossima sfida.
Già, al mattino, cercavo di procurarmi un passaggio da quei
Durante il percorso continuavo a scambiare impressioni,
pochissimi che all’epoca possedevano un’automobile, altrimenti
opinioni, punti di vista, pronostici con altre persone del club e
andavo in bicicletta a seguire la mia squadra del cuore.
in totale sintonia.
Oggi, a sessantun anni, dopo quasi mezzo secolo di colore
La mia presenza all’interno del club è rimasta sempre costante
neroazzurro, nonostante qualche delusione e poche soddisfazioni
nell’arco di questi anni, mentre il mio ruolo è cambiato in quanto
(specialmente negli ultimi anni) non ho ancora perso la speranza
dal 2000 ho assunto l’incarico di Segretario.
di vedere la mia amata squadra in Europa, come negli anni in cui
Questo nuovo ruolo mi ha permesso di vivere un’esperienza
siamo riusciti ad entusiasmare mezza Italia.
nuova ed importante, partecipando ai consigli direttivi, effettuati
Ricordo le partite di coppa, soprattutto il doppio confronto
ogni bimestre, portandomi a conoscenza della difficoltà,
con il Malines e la vittoria in Coppa Italia nel lontano 1963 con
ad organizzare e a mantenere in vita il Club, in maniera da
il Torino, grazie ai tre gol del grande Domeneghini.
coinvolgere tutti i soci in modo dinamico ed attivo. Un qualsiasi evento, che varia dalla cena sociale alla trasferta
Il Consigliere Alessandro Radaelli
in pullman al seguito dell’Atalanta, alla vacanza estiva, alla sottoscrizione natalizia, implica un notevole sforzo organizzativo. Tutte queste iniziative, ed altro ancora, permettono tutt’ora
Attorno agli anni 80 entro a fare parte del club come
al Club Amici Atalanta Mapello, dopo i suoi primi 40 anni, di essere una realtà sana e piacevole da vivere.
socio simpatizzante. Ricordo a tutt’oggi il grande affiatamento e la grande amicizia che legava il gruppo, tutto in funzione di
Il Segretario Domenico Remondini
un’unica fede, ossia quella nerazzurra atalantina. Da ragazzo, il giorno della partita per me era particolarmente frenetico. Iniziavo subito con l’acquisto del quotidiano locale per apprendere le ultime notizie sulla squadra (la televisione
Sono il primogenito di una numerosa famiglia, composta
non aveva ancora preso il sopravvento); seguivano la funzione
da ben 9 fratelli, eppure l’unico figlio che ha accusato, da sempre,
86
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
una malattia anomala, forse quasi sconosciuta, individuata poi
sofferenza e delusione.A me è rimasta particolarmente
in “Atalanta-mania”.
nel cuore la stagione nella quale siamo approdati fino alla
Erano i primi anni ‘60 quando seguivamo l’Atalanta in tutte le
“semifinale” della Coppa Uefa.
partite con i mezzi più vari, biciclette e moto per quelli più
Mi ricordo, come se fosse oggi, la trasferta nella ex Jugoslavia
fortunati; se la squadra doveva affrontare trasferte lontane, dove abbiamo incontrato la “Dinamo Zagabria”; personalmente allora ci si ritrovava tutti all’osteria per ascoltare la radio e
ho avuto la fortuna d’imbarcarmi sul medesimo volo della
provare, attraverso l’immaginazione, a vivere le emozioni che il
squadra, sia all’andata che al ritorno. Durante il viaggio ho
telecronista trasmetteva.
dialogato con alcuni giocatori, dirigenti e componenti dello
Nonostante ormai i miei capelli inizino a cambiare colore, staff tecnico ed è stato emozionantissimo assaporare il clima ricordo ancora sfide “salvezza”, i mitici spareggi allo stadio
e l’entusiasmo “contagiosi” che la squadra stava vivendo in
Marassi, la vittoria della Coppa Italia, l’ingresso nelle competizioni
quel particolare momento. Positivo il risultato: 1-1, con reti di
europee. Queste e tante altre rappresentano tutt’ora momenti
Caniggia per noi e Boban (all’epoca ancora poco conosciuto)
indimenticabili della mia vita vissuta a tifare Atalanta.
per la Dinamo. L’unica nota dolente della trasferta: la frattura
Sono trascorsi tanti anni e tra poco la società Atalanta festeggerà
ad un braccio subita da Caniggia, nostro valente punto di forza
il centenario della sua fondazione, mentre noi, come Club, in uno scontro di gioco. festeggeremo il 40°. Ciò mi riempie di soddisfazione perché
Ricordo con molto piacere, nonostante sia trascorso già
siamo riusciti, in tutti questi anni, a creare ed a trasmettere
parecchio tempo, quell’esperienza, per altro indimenticabile.
qualcosa alle generazioni future. Il Club è così diventato un punto di riferimento per una qualsiasi
Il Consigliere Ghezzi Pierino
persona che abbia, o non, delle simpatie nerazzurre, nonchè un modo come un altro per vivere momenti di svago. Il Consigliere Oreste Remondini
Anche
questa domenica, come ormai succede da
25 anni, sono pronto: con la sciarpa al collo ed il tesserino dell’abbonamento in mano, mi avvio verso la fermata del pullman
Da oltre 40 anni seguo con grande passione la squadra
che mi accompagnerà allo stadio “Azzurri d’Italia” di Bergamo. Lì, come sempre, mi ritrovo a pensare a come ebbe inizio la
dell’Atalanta, quando gioca a Bergamo e, saltuariamente, anche
passione per la squadra dell’Atalanta e, pure, a ripercorrerne i
quando si sposta al di fuori delle mura amiche.
momenti.
L’Atalanta ha vissuto stagioni belle ed entusiasmanti, ma pure di
Le prime volte, ricordo, mi recavo ad assistere alla partita in 87
auto e…da solo. Trascorsi alcuni incontri calcistici, un
nelle fasi che la precedono e la seguono, sempre insieme alle
collega di lavoro m’invitò ad aggregarmi al Club di Mapello e
simpatiche persone che mi accompagnano a tifare per la magica
a recarmi allo stadio con il pullman, in loro compagnia.
Atalanta.
A distanza di anni, non ho perso l’abitudine, anche perché mi diverto moltissimo, non solo durante la partita, ma pure
I componenti del Consiglio Direttivo del Club Amici Atalanta di Mapello.
88
Il Consigliere Testa Michele
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
“AMARCORD” DI UN SEGRETARIO:
appunti e ricordi fantastici ed anche fantasiosi di un cuore che continua a palpitare per la Dea Una
domenica pomeriggio di tanti anni fa: tutti i
La domenica successiva, sulla fatidica Piazza Dordo il pullman,
proiettori sono puntati sul vecchio “Brumana”. Come non
quello vero, è lì puntuale che ci attende. Il pullman: “Quale
poteva essere diversamente, dato che la partita clou si giocava, magistrale trovata!” Nel tragitto da Mapello a Bergamo si per l’appunto, a Bergamo fra Atalanta e Inter! L’aria di Piazza
trasforma veramente in un piacevolissimo “salotto” sportivo:
Dordo è in fermento, addirittura elettrizzante.
diventiamo tutti tecnici o allenatori, si abbozzano le più svariate
I tifosi dei veri colori neroazzurri sono tutti lì in trepida attesa
formazioni, si suggeriscono tattiche e si esaltano i propri
del pullman che tarda ad arrivare, impazienti e scalpitanti, tutti a
beniamini. Certo che se l’anno scorso - sentenzia l’Augusto,
guardare ed a confrontarsi gli orologi, mentre il tempo trascorre
atalantino adamantino - avessimo avuto l’Ezio (Bertuzzo),
inesorabile.
quest’anno avremmo partecipato alla Coppa delle Fiere (ex
Alcuni, nervosi, incominciano a scuotere la testa, altri invece
Coppa UEFA). Noi, però, puntualizza il Melchiorre, da sempre
a snocciolare giaculatorie che nulla hanno a che vedere con
distintosi per le sue battute al curaro, non abbiamo mai, ribadisco
la devozione a S. Michele o alla Madonna di Prada. “Allora -
mai, avuto favori da nessuno; poi, amareggiato aggiunge: “Non
mi rimbrotta uno dei più esagitati con fare tutt’altro che
riuscirò mai a capire come un bergamasco tifi per squadre
benevolo - quando arriva questo maledetto pullman? È questa
diverse dalla nostra magnifica Atalanta”.
l’organizzazione tanto decantata nell’ultima riunione?” Guardo, Gli ribatte pacatamente Alessandro Radaelli: “Sportivamente attonito, il nostro Presidente, il buon Rota Graziosi Battista, parlando, ognuno può pensarla come gli pare e piace; in come a chiedere protezione. Lui, a sua volta, mi osserva, poi
democrazia, non puoi ritenere che tutti la pensino come me
con un largo sorriso mi indica un qualcosa che si ferma proprio
o come te”. Ascoltando queste amichevoli conversazioni, mi
davanti a noi. Perplessi, tutti ci guardiamo in faccia alla vista
sento onorato di essere Segretario in un Club così unito, nella
dei due “strani” mezzi di trasporto. Sono riuscito - sottolinea
sua variegata composizione.
il titolare - a rabberciare due pulmini che penso sortiscano il
Quando sorgono dei dubbi sulle talvolta concitate dissertazioni,
medesimo effetto. Non sto a riferire i commenti, né ad elencare
allora s’interpella il nostro “Pico della Mirandola”, la nostra
la tipologia degli “apprezzamenti” rivolti al Segretario, l’unico
enciclopedia neroazzurra “prèt à porter”, soprannominato
colpevole di questa catastrofica situazione.
appunto il Severino dell’Atalanta, il quale con il suo pittoresco 89
linguaggio fatto tutto di piccoli ed appropriati aneddoti, riesci mai a dimenticare. “Cos’è stato, mi si potrà chiedere, lingu dirime l’amichevole diatriba, tranquillizzando il titubante o lo
a calamitarti in questa squadra, capace di farti soffrire
smemorato della situazione.
fisicamente, allorquando i risultati non attendono alle sospirate
Quanti ricordi, talvolta amari tra l’altro e piacevolmente
aspettative?”
Il Presidente e Alessandro Barossi.
indimenticabili, mi avvolgono! Mi struggono come quando ti
Credo che l’unica risposta sia nel DNA che è in ognuno di
sovviene quel primo amore che, nonostante voli il tempo, non
noi. C’è chi, per vari motivi che prescindono dalla filosofia
90
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
Melchiorriana, tifa per il Milan o l’Inter o la Juventus e chi, come
Amici dell’Atalanta di Mapello è stato il progressivo
il sottoscritto, è nato con la “camicia neroazzurra”. È tutta
senso di paura che in questi ultimi anni si è instaurato
questione di amore! Non per nulla si dice che è cieco.
negli stadi. Infatti, dopo Atalanta-Torino del 1985 , non ho più
E, ancora oggi, quando in Piazza Dordo vedo sventolare quella
messo piede in uno stadio. Tutto ciò non è, però, mai riuscito a
gloriosa, ormai sgualcita dal tempo, bandiera neroazzurra, un
scalfire quello che ho definito il mio primo amore.
brivido mi corre attraverso la schiena ed allora dico a me
È proprio per la Dea e per il Club che, oggi, “sò più vivo che mai!”
stesso: “La Dea ha vinto un’altra corsa”. Ed eccomi ancora una
Concludo questo mio breve viaggio costellato da fantastici
volta a lasciarmi trasportare, trasognato, in un “Amarcord”, e fantasiosi ricordi, augurando all’attuale ed insostituibile bergamascamente tradotto in “Me se regorde” incancellabile e
Presidente Michelangelo Locatelli e a tutti i componenti il Club
sontuoso, come uno che voglia centellinare in bocca il sapone
Amici dell’Atalanta di Mapello, vecchi e nuovi, di continuare a
del gustosissimo amaretto.
far palpitare i loro cuori in modo sano, per l’unica squadra che
Campionato di serie B, stagione 70/71, che ci porta agli spareggi
per la sua bellezza riesce a renderci simpatici nell’Italia intera,
per risalire in serie A tra la nostra Dea, il Bari e il Catanzaro. che dico...nel mondo intero. Teatro è Bologna, la dotta, la ghiotta, che per un giorno diviene la “Città dei Mille” e più tifosi Bergamaschi che con ogni mezzo
W LA DEA!
scendono a sostenerla, ad incitarla e a proteggerla. Ricordo il clima infernale (fine Giugno) e non solo in senso
Alessandro Barossi
metaforico. Ricordo il gol di Dondi che con le altre due perle, a nome Moro e Magistrelli, andava a tornire e a completare lo stupendo collo della Dea. Ricordo la nostra stupenda vittoria sui galletti baresi sgualcita dalle intemperanze dei loro tifosi. Ricordo ancora la carovana di pullman che in un’apoteosi di bandiere neroazzurre s’incammina in quel di Bergamo. Allorquando, poi, si entra nel territorio che il Manzoni amava sottolineare di “S. Marco” una marea umana fa da cornice e da ala sulla strada. Ci salutano e ci acclamano, mentre noi rispondiamo, sventolando tutto quello che di neroazzurro abbiamo tra le mani: bandiere, sciarpe e cuscini. Quale gioia e che commozione! Emozioni di tanti campionati fa. A determinare il mio abbandono alla carica di Segretario del Club 91
FLAVIA: ORGOGLIOSE DEI MARITI ATALANTINI Nel
Club “Amici Atalanta” di Mapello sono iscritte
il tempo, con il trascorrere degli anni e con l’intensificarsi delle
molte donne, ma di tifose “veraci”, ben poche: siamo ovviamente
uscite, abbiamo incominciato a chiacchierare, a conoscerci meglio
noi, ossia le mogli dei tifosi. Per lo più, seguiamo le partite da casa, e a legare di più, tutte solidali nel sostenere “a distanza” l’Atalanta. per esser idealmente vicine ai mariti e al corrente dei risultati della
Durante le trasferte, in codeste gite-tour, anziché partecipare alla
squadra, nonché per esultare o soffrire insieme, quando ritornano
partita (tranne, e sempre, le tre o quattro fedelissime), noi donne
dallo stadio. Una delle peculiarità dell’essere mogli dei tifosi del
proseguiamo la visita alla città con la guida e, approfittando della
Club è il poter partecipare all’organizzazione delle trasferte in
pausa caffè, ci aggiorniamo pure sul risultato della partita. Al di là
città interessanti e, calendario permettendo, anche per più giorni. degli incontri terminati talvolta sfavorevolmente per l’Atalanta, il Alle prime uscite e cene, ricordo, ci si incontrava e si formavano
nostro spirito è sempre stato, ed è, quello di approfittare della
dei gruppetti affiatati soprattutto da personale amicizia; poi, con
partita in trasferta per goderci un piacevole viaggio e visitare tante
92
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
meravigliose località (Roma, Firenze, Pistoia, Perugia, Palermo, la
costituiranno una parte integrante della nostra storia
Costiera Amalfitana…, tanto per citarne alcune). A fine partita ed
e del nostro percorso sportivo ed affettivo. Non c’è che
a gruppo ricompattatosi, noi dobbiamo: ascoltare i commenti dei
dire: siamo proprio orgogliose dei nostri mariti tifosi, perché sanno
mariti, condividere le loro emozioni e sensazioni, vagliare azioni ed
unire l’utile al dilettevole, senza alcuna lamentela da parte nostra
errori; in sostanza dobbiamo sorbirci il dopo partita, nonché i torti
per la loro passione; anzi, la sosteniamo strenuamente, provando
subiti, supportati dalla “fredda” accoglienza allo stadio dei tifosi
in cuor nostro la gioia di essere bergamasche ed atalantine. Inoltre
atalantini da parte di quelli locali. Sono queste le uniche ore di
(soprattutto le mogli dei Consiglieri del Club) stiamo attente ai
vera trepidazione da parte di noi mogli, fugate soltanto al termine
vari e minimi aspetti, riferendoli agli organizzatori, per rendere più
della partita e, quindi,
efficace e, quindi, più
al rientro dei nostri
proficuo
l’intento
amatissimi mariti. Lo
sportivo.
Alcune
spirito di gruppo ci
signore, tanto brave,
permette di vivere in
non
compagnia ed allegria,
preparare gli addobbi
cogliere
l’occasione
per le feste e le
insieme,
degustazioni durante
splendide
lo svolgimento dei
località della nostra
tornei e nelle diverse
Italia e gustare il
ricorrenze dell’anno.
sapore
Concludendo:
di
stare
visitare
dell’arte
mancano
di
i
mariti operano il più
culinaria tipica delle varie regioni, sostando in locali molto caratteristici, talvolta animati
fattivamente possibile nell’ambito organizzativo e sportivo,meritando
da gruppi folcloristici.
successo, gloria e prestigio; le mogli collaborano senza sosta per un
Sfogliando gli album delle foto dei viaggi e delle cene di questi
fine comune: migliorare la qualità delle varie azioni e guadagnandosi
anni, la memoria ci riporta ai tanti bellissimi ed emozionanti
uscite sempre più interessanti, omaggi e varie “sorprese”.
ricordi e alle molteplici persone conosciute; purtroppo ci coglie, Bravi mariti-tifosi! Continuate sempre così e noi vi seguiremo pure un senso di nostalgia e di malinconia per alcuni amici ed amiche che ci hanno lasciati. E’, comunque, doveroso ricordarli,
ovunque; i risultati saranno garantiti. Flavia Vecchi
rivivere i momenti trascorsi insieme e soffermarci sulle battute reciproche, simpatiche ed allegre. Questi carissimi amici ed amiche 93
LA PASSIONE PER L’ATALANTA VISSUTA E PARTECIPATA IN MODO SPECIALE Quest’anno ricorre l’anniversario dei 40 anni della nascita
calcio, a discutere di quel giocatore o di quella partita finita bene o
del Club Amici dell’Atalanta di Mapello.
male, ma anche di come fosse bella quella chiesa o quella piazza con
I nostri soci fondatori furono tra i primi ad accogliere l’invito della
il suo monumento ,oppure quel dipinto, o come quello scorcio sul
Sede Centrale del Club Amici di Bergamo e così, a pochi mesi di
mare arrossato dal tramonto fosse stupendo, creando così, e con
distanza, nel medesimo anno Mapello si pregiava di una propria
il tempo, un gruppo sempre più affiatato di amici.
Associazione Amici dell’Atalanta.
All’inizio del campionato,quando si conosce il calendario delle
Nonostante sia trascorso tanto tempo, lo spirito che ci anima è
partite (e non importa che l’Atalanta sia in A o in B), viene decisa
sempre quello dell’inizio ; al posto di qualche vecchio socio che
la trasferta da seguire in base al periodo dell’anno, alla città da
purtroppo, ci ha lasciati, negli anni il Club ha - via via - acquisito
visitare, alla zona.
sempre più nuovi aderenti ed ora può contare su un buon numero
Conoscendo ciò, anzitempo si programma con la famiglia o con il
di tesserati.
lavoro. Ogni anno, dalle 40 alle 50 persone, rispondono all’appello,
Queste poche righe iniziali sono solo una premessa, mentre le tappe
tutte pronte ad affrontare un altro viaggio, sempre super organizzato
importanti della storia del Club verranno narrate in un secondo
dal nostro Presidente del Club Michelangelo Locatelli.
tempo. Certamente questo compito sarà, senz’altro, assolto
Tante sono state le trasferte da Roma a Pistoia, da Perugia a Lucca,
dal nostro straordinario Presidente con tutta la competenza e
da Vicenza a Venezia, da Terni a Palermo, sino all’ultima di Avellino,
dedizione che gli sono caratteristiche.
ognuna con i propri colori, sapori ed umori scoperti insieme alla
Adesso piace raccontare, o meglio ricordare, i viaggi che il Club
gente incontrata, o davanti ad una tavola riccamente imbandita.
ha organizzato , in occasione delle trasferte dell’Atalanta, qua e
Che dire, poi, delle sensazioni che ogni volta si provano quando si
là per l’Italia negli ultimi 10 anni .Viaggi di un giorno o più giorni, entra in uno stadio (che subito fanno capire che non è il tuo) e ti con il sole o con la pioggia, in pullman o in aereo, sempre animati
fanno sembrare piccolo piccolo al cospetto della massa dei tifosi
non solo a seguire l’amata Dea sugli spalti stranieri, ma anche
locali urlanti!
per soddisfare quello spirito che accompagna ogni viaggiatore
Che lo stadio sia grande o piccolo, questa sensazione la si prova
bramoso di conoscere ed ammirare la cultura e la storia attraverso
sempre,tant’è che la si è provata allo stadio Olimpico di Roma
i monumenti e le bellezze naturali della nostra terra.
come ai piccoli e civettuoli stadi di Pistoia o Lucca.
Così facendo, anno dopo anno, ci siamo ritrovati a parlare sì di
A volte è impossibile avere nello stadio un qualsiasi rapporto umano
94
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
con altri spettatori e, allora, è meglio starsene buono, tranquillo
sguardi non proprio sereni e rassicuranti, sguardi che
ed in silenzio, cercando di soffocare sul nascere qualsiasi emozione, diventarono di sfida quando, a pochi minuti dalla fine della sia di gioia che di sconforto. A volte, invece, s’incontrano persone
partita, la Lazio segnò il gol della vittoria.
con le quali si può dialogare e scambiare impressioni o battute
Sono così tante le esperienze vissute che è impossibile ricordarle
sulla squadra propria o avversaria.
tutte! Prima di concludere, mi piacerebbe ricordare due episodi
Non tutte le tifoserie sono uguali; comunque, dov’è necessario, si
che esprimono l’idea dello spirito che ci accompagna in ogni
prendono le dovute precauzioni, tanto che il nostro gruppo non ha
viaggio-trasferta: il primo a Palermo e il secondo ad Avellino.
mai incontrato particolari problemi.
A Palermo, durante lo spettacolo tra il folclore e la storia siciliana,
A tal proposito è ancora vivo il
nonostante la partita persa e
ricordo dell’inferno dentro lo
dopo quello che era successo
stadio “Barbera” di Palermo.
allo stadio, il nostro Presidente
Quel giorno, come un animale da
indossò (con grande sportività) la
circo, pure io mi sono ritrovato in
maglia rosanera del Palermo tra gli
una gabbia a pensare se valesse
applausi e il sincero divertimento
proprio la pena rischiare per una
di tutti i presenti.
partita di calcio, considerata anche
Ad Avellino, in attesa di entrare
la mia età.
nello stadio, ci siamo ritrovati a fare
Quando il nostro gruppetto è
uno spuntino proprio in mezzo ad
stato spinto verso le sbarre (che
un covo di ultras biancoverdi, senza
Giorgio e Michelangelo in gita del Club alle cascate delle Marmore.
conseguenze negative (incredibile a
delimitavano la gabbia dei tifosi) da un centinaio di ragazzi venuti da Bergamo, perchè incalzati da
dirsi), segno - questo - di grande sportività da parte di entrambe
inferociti poliziotti che li manganellava a più non posso, ho capito
le tifoserie. Ciò, a dimostrazione di quanto possa mostrarsi ancora
quanto fosse inevitabile abbandonare lo stadio, soprattutto dopo
meraviglioso il gioco del calcio.
esser stati pure derisi e minacciati da due energumeni poliziotti, In attesa delle prossime trasferte, auguro lunga vita al Club Amici nonostante fosse evidente la non pericolosità del nostro gruppo. Solo durante l’intervallo siamo riusciti ad abbandonare, finalmente,
dell’Atalanta di Mapello. Giorgio Gualtieri
lo stadio. Ricordo anche quella volta all’Olimpico di Roma quando l’Atalanta di Inzaghi, Morfeo, Lentini, sotto di due reti con la Lazio, riuscì a pareggiare e, alla nostra esultanza, ci sentimmo circondati da 95
LA VITTORIA DEI PIÙ FORTI
“L’Atalanta ha travolto la B, dimostrandosi la squadra più competitiva. Colantuono, l’allenatore giusto per realizzare il progetto estivo di Ruggeri” Non poteva che finire così. Non poteva che finire con
partita a Bergamo (inseguiva i playoff, i nerazzurri erano
la squadra più forte della serie B, l’Atalanta, capace di vincere il
già in A da un mese…), quest’Atalanta avrebbe anche
campionato con un mese d’anticipo. Di tornare in serie
stabilito una serie impressionante di record assoluti,
A senza che alcuno, dalla seconda alla ventiduesima
societari
e
delle categorie. Invece no.
in classifica, avesse obiezioni da fare.Troppo forte
L’Atalanta 2005/2006 passerà
questo gruppo, per non arrivare primo. Erano 22
alla storia per la sua forza,
anni che all’Atalanta non riusciva di vincere il
per
campionato. In passato era successo solo
concretezza.
tre volte in un secolo. Com’era successo solo una volta di essere
la
Colantuomo,
sua
spaventosa Stefano
allenatore
di
sostanza, pragmatico al punto da sembrare
aritmeticamente
sparagnino nei momenti difficili, dopo due
promossa in A con quattro
mesi di difficoltà ha messo in campo una macchina
turni d’anticipo sulla fine
quasi perfetta. L’Atalanta ha cominciato giocando
del campionato. Non era
tre mesi senza tre/quattro titolari infortunati
mai
successo,
invece,
(Bernardini, Marcolini, Bombardini, Rivalta),
che l’Atalanta vincesse
ha perso cinque volte nelle sei trasferte, è
tanto (24 partite), che
comunque riuscita a tenere il passo grazie alle
facesse tanti punti (81),
10 vittorie interne consecutive. Poi l’organico
che mandasse a segno
s’è completato, la squadra ha “sposato”
tanti giocatori diversi.
l’allenatore e, proponendo con continuità il
Addirittura 18. E se il
tanto atteso 4-3-1-2, con Bombardini dietro
Modena non avesse
due punte, ha travolto il campionato. Da metà
vinto
dicembre a fine stagione l’Atalanta ha perso
96
l’ultima
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
una partita su 22 a stagione viva, più l’epilogo con il Modena in
qualsiasi avversaria per la loro impressionante continuità. Contro
una partita giocata solo dagli emiliani. Ed è in questa serie-sì che i
l’Atalanta hanno perso quasi tutti (uniche eccezioni Catania e
nerazzurri hanno sbaragliato il campo, dimostrandosi più forti di
Modena), inesorabilmente, perché l’Atalanta non s’è mai concessa distrazioni. Colantuomo e la squadra, insomma, hanno dato corpo, sul campo, al progetto ideato l’estate scorsa dalla società. Il Presidente Ivan Ruggeri, l’Amministratore delegato Isidoro Fratus, il Direttore generale e tecnico Roberto Zanzi volevano tornare subito in A, e per riuscirci avevano allestito un organico magari non da sogni, visti i nomi che lo componevano, ma certamente di grande sostanza. L’allenatore è diventato il loro spietato esecutore, ha dato volume ai loro progetti, muscoli ai disegni, corsa al gruppo. A fine maggio nessuno correva quanto l’Atalanta. Eppure l’Atalanta era già in A, mentre le avversarie l’affrontavano con obiettivi da raggiungere. La morale è evidente: l’Atalanta ha raggiunto gli obiettivi iniziali perché era la squadra più 97
fforte fo rte del de lotto. Li ha raggiunti dimostrando uno strapotere evidente perché Colantuomo era il migliore allenatore possibile per riuscirci perché e l’ha fatto con il suo inesorabile pragmatismo. Con una continua f ricerca della sostanza che alla lunga ne ha fatto un beniamino dei ricerca berga bergamaschi. La stagione non poteva che concludersi così: ha vinto la squ la squadra più forte del campionat, l’Atalanta. Articolo A r tico di Pietro Serina tr tratto dall’inserto del “L’Eco di Bergamo” del 31 maggio 2006
98
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
99
IL PERSONAGGIO:
“OL SEVERINO DE L’ATALANTA” Chi
“
è Severino? Chi è Severino?!?” Ma come...!
missione: leggere la Gazzetta dello Sport e l’Eco di Bergamo
Se dovessimo porre questa domanda a qualcuno incontrato, (motivo per cui “le sa..tutte!”). casualmente, per Mapello, il 90% risponderebbe esattamente.
La priorità assoluta nel suo informarsi è, ovviamente, l’Atalanta,
All’altro 10% degli intervistati basterebbe specificare “ol Severino
ma s’interessa anche di tutto il calcio in generale, senza tralasciare
de l’Atalanta”, per sentirci rispondere: ”Certo, so chi è...e chi non
neppure quello del nostro paese, assistendo alle partite le
lo conosce!”
domeniche in cui l’Atalanta non gioca a Bergamo: in queste occasioni, tiene incollata all’orecchio la radiolina (altro gadget del
Per noi del Club il Severino è unico, mitico, non esiste un altro
suo look di tutto l’anno) per sentire le radiocronache “minuto per
come lui.
minuto” dei campionati nazionali, aggiornando la tribuna ad ogni
È particolare anche nel suo modo di vestire che lo rende
cambiamento di risultato sui vari campi di gioco.
inconfondibile: jeans, giacca a vento azzurra, colbacco scuro in testa e l’immancabile sciarpa dell’Atalanta, al collo, in bella mostra
Severino è un affidabilissimo collaboratore, soprattutto quando
(questo è, in genere ,il look autunno/inverno) e, fosse per lui, non
si organizzano delle sottoscrizioni a premi a sostegno del Club.
si toglierebbe la sciarpa neppure in estate.
Anche in queste iniziative è “unico”: da solo riesce a vendere più della metà dei biglietti.
Dell’Atalanta sa tutto ed è dispensatore spontaneo di notizie ad
È proprio per questo suo dono di saper essere “convincente” (per
ogni persona che incontra, anche se, a questa, di calcio non gliene
usare un eufemismo) che lo vogliamo ringraziare sentitamente.
importa proprio “un fico secco”; è un personaggio che potrebbe benissimo partecipare a un quiz sull’Atalanta: non ne sbaglierebbe
Un giorno, chiedendogli a che età fosse sbocciata la sua passione per
una.
l’Atalanta, rispose:”A 15 anni, quando mio cugino, “ol Gioanoto”,
Per chiarire meglio: ha in memoria partite disputate molti anni fa
mi portò a Bergamo per vedere una partita dell’Atalanta”.
dall’Atalanta, ricordandoti il risultato, l’ordine cronologico preciso
Da quel giorno Severino scoprì l’amore della sua vita che mai
dei marcatori, come pure il commento di almeno un paio di giornali
tradirà.
del giorno seguente, in merito alla partita, addirittura: le condizioni
Grazie e complimenti per la costanza che dura da oltre 50 anni.
meteorologiche, se volesse.
Sei proprio “ol Severino de l’Atalanta”!
La sua giornata inizia la mattina presto, eseguendo un’importante 100
40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
UN RINGRAZIAMENTO A MARIA GRAZIA
Tutte le nostre iniziative hanno un solo riferimento: Maria Grazia Bombarda. La tradizione continua: Lei è nientemeno che la nipote del nostro fondatore Eugenio Bombarda. Grazie ai genitori e agli zii ha ricevuto e coltivato la simpatia verso l’Atalanta e anche il figlio Michele è un atalantino “doc”. In tutti questi anni ha dato e continua ad offrire un forte sostegno al nostro Club, avendo istituito presso il suo negozio un “punto Nerazzurro” d’informazione e di riferimento per le varie iniziative da intraprendere. Maria Grazia dona la sua disponibilità e premura, ma soprattutto la gentilezza e cordialità e si distingue anche in azioni di generosità a beneficio del Club. A nome del Presidente, dei Consiglieri e Soci, nel complimentarci per la qualità del lavoro svolto, unitamente all’augurio di un prosieguo, vogliamo ringraziare la Signora Maria Grazia per la preziosa ed indispensabile collaborazione.
Presidente e Consiglio Direttivo Club Amici Atalanta di Mapello
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INDICE STRAORDINARIA TESTIMONIANZA DEI NOSTRI 40 ANNI A DIFESA DI UNA PASSIONE . . . . . . . . . pag 7 IL NOME ATALANTA e le sue origini mitologiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 8 NEL 1907 NASCE L’ATALANTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 9 EUGENIO BOMBARDA Fondatore del Club Amici Atalanta di Mapello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 10 BATTISTA ROTA GRAZIOSI Presidente dal 1978 al 1982 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 12 MICHELANGELO LOCATELLI Riflessioni e considerazioni del Presidente in carica dal 1983 . . . . . . . . . . . . . pag 14 DUE TIFOSI SPECIALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 16 LO STORICO SUCCESSO DEL 1968 Torneo di calcio a 11 riservato ai club amici dell’Atalanta . . . . . . . . . . pag 18 IN PULLMAN PER LO STADIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 20 LA FESTA DEL VENTENNALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 22 UN RICORDO INDIMENTICABILE Le favolose imprese dell’Atalanta in Coppa delle Coppe 1987–1988 . . pag 26 INAUGURAZIONE NUOVO CAMPO COMUNALE DI CALCIO A MAPELLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 34 L’ATALANTA SUL NUOVO CAMPO SPORTIVO DI MAPELLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 37 TORNEI DI SCOPA D’ASSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 40 NOZZE D’ARGENTO DEL CLUB DI MAPELLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 48 11° PREMIO POZZONI AL CLUB DI MAPELLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 52 TORNEO DI CALCIO DEL TRENTENNALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 54 TRENT’ANNI DI CLUB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 56 SPAZIO ALLA SOLIDARIETÀ Senza confini... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 62 PENSIERI E IMMAGINI DI UN POMERIGGIO INSIEME ALLO STADIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 65 GITA IN LUCCHESIA Con omaggio a Pisani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 67
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40 ANNI DI FEDE NERAZZURRA
TRENTACINQUE CANDELINE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 70 A ROMA dal 15 al 17 Marzo 1997 Lazio - Atalanta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 74 GITA IN TOSCANA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 76 TRE GIORNI NELLA BELLISSIMA UMBRIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 78 ...TORNIAMO IN UMBRIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 80 MINITOUR SICILIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 82 COSTIERA AMALFITANA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 84 ALCUNI CONSIGLIERI RACCONTANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 86 “AMARCORD” DI UN SEGRETARIO: appunti e ricordi fantastici ed anche fantasiosi di un cuore che continua a palpitare per la DEA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 89 FLAVIA: ORGOGLIOSE DEI MARITI ATALANTINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 92 LA PASSIONE PER L’ATALANTA VISSUTA E PARTECIPATA IN MODO SPECIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 94 LA VITTORIA DEI PIÙ FORTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 96 IL PERSONAGGIO: “OL SEVERINO DE L’ATALANTA” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 100 UN RINGRAZIAMENTO A MARIA GRAZIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag 101
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Da un’idea di Locatelli Michelangelo Coordinamento redazionale Locatelli Michelangelo Assistente redazionale Zini Emanuela Progetto grafico Locatelli Stefano (FLAMIsas) Fotolito Locatelli Stefano (FLAMIsas) Testi e didascalie Locatelli Michelangelo Fonti Jacobelli Xavier Zambaldo Arturo Barossi Alessandro Vecchi Flavia Prandi Chiara Gualtieri Giorgio Radaelli Alessandro Testa Michele Remondini Oreste Remondini Domenico Ghezzi Pierino Fonti giornalistiche L’Eco di Bergamo Gazzetta dello Sport Il Giorno Atalanta Mese Tutto Sport Corriere dello sport - Stadio A cura di Zini Pietro Paolo
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EDIZIONE FUORI COMMERCIO Tiratura limitata 300 copie Il Club Amici dell’Atalanta di Mapello si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze per immagini, od altro, del quale non è stata reperita la fonte originaria.
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Finito di stampare novembre 2006 presso tipografia Giovanzana F.lli, Cisano B.sco