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CLICK Forme e simmetrie

Dallo scavo delle fondamenta all'opera conclusa il collega Domenico Cichetti si aggira tra i cantieri con la sua fotocamera e ritrae angoli nascosti, scorci di vita quotidiana e splendide architetture. Tutto ha preso vita con CMB.

A cura di Domenico Cichetti

FORME E SIMMETRIE

ACQUISIZIONI

Linea rossa su rotaie

CMB è al primo posto nella gara d’appalto del Comune di Bologna per la realizzazione della rete tranviaria che collegherà Borgo Panigale alla Facoltà di Agraria al Caab. Sarà lunga 16,5 chilometri, avrà tre capolinea e una trentina di fermate

ABologna una tranvia diventa occasione di rigenerazione urbana. CMB, come capogruppo insieme ad Alstom Ferroviaria, Pavimental e Alstom Transport, si è classificata al primo posto nella gara d’appalto bandita dal Comune di Bologna per la realizzazione della linea Rossa del tram. Si tratta di un appalto integrato, che prevede la progettazione esecutiva e l’esecuzione lavori.

Il progetto della rete tranviaria costituisce un’occasione per rafforzare il tessuto urbano, di creazione di comunità per le periferie urbane e di coesione territoriale per le aree più esterne a rischio di marginalizzazione. Infatti, la linea rossa collegherà Borgo Panigale – capolinea ovest dove è prevista la realizzazione di un parcheggio scambiatore da 380 posti e un terminal di interscambio con le linee extraurbane – alla Facoltà di Agraria al Caab, con un’ulteriore diramazione dalla Fiera al parcheggio Michelino. Sarà lunga 16,5 chilometri, avrà tre capolinea e una trentina di fermate. Nella porzione di tracciato che interesserà il centro storico il tram non prevede la linea aerea di contatto ma sarà alimentato a batteria.

A oggi l’esito è provvisorio, il Comune di Bologna sta procedendo con la verifica amministrativa e di congruità dell’offerta, secondo le procedure previste dal codice appalti. 16,5km LUNGHEZZA 380

POSTI AUTO

32 FERMATE CON BANCHINA 10

SOTTOSTAZIONI ELETTRICHE

IL PROGETTO Un appalto integrato che prevede sia la progettazione che l'esecuzione dei lavori

PROSPETTIVE

UN PANORAMA DI NUOVE OPPORTUNITÀ

Dieci anni di eventi, tra crisi economica, pandemia e guerra, hanno modificato lo scenario economico e il mercato. Federico Sarti, responsabile commerciale della Divisione Centrale di CMB, descrive i cambiamenti e le prospettive commerciali nel settore delle costruzioni

Fra i punti di forza che possiamo vantare, oltre all’esperienza nell’edilizia, c’è una presenza territoriale diffusa e una grande capacità organizzativa, indispensabile con strutture che hanno tempi di consegna vincolanti come lo sono gli studentati.

Federico Sarti Responsabile commerciale della Divisione Centrale

Ciao Federico, come è cambiato il mercato delle costruzioni per CMB negli ultimi 10 anni?

Il mercato delle costruzioni per CMB è cambiato sia dal punto di vista delle opportunità provenienti dal settore, che si è caratterizzato per il concentrarsi su specifiche tipologie di prodotti e di progetti di importo maggiore, sia per una scelta strategica fatta dalla nostra impresa volta a razionalizzare al meglio la struttura organizzativa. D’altro canto, le amministrazioni locali, anche per rispettare il Patto di stabilità, hanno limitato i bandi emessi già prevalentemente di piccola e media entità; mentre la tendenza dei grandi committenti pubblici nazionali, è stata, a causa dell’impatto di alcuni importanti eventi avversi che hanno toccato l’apice con il crollo del Ponte Morandi a Genova, di concentrarsi sulla riqualificazione e manutenzione della rete viaria esistente. Anche l’immobiliare commerciale e il residenziale autopromosso hanno registrato una battuta d’arresto. In questo articolato quadro, CMB ha scelto di aprirsi maggiormente al panorama estremamente vario che offriva il mercato privato.

Quando parliamo di privato, che tipo di cliente dobbiamo immaginare per CMB?

Inizialmente si trattava di clienti concentrati in ambito produttivo, come le grandi aziende che avevano bisogno di nuove strutture performanti adatte a inglobare una grande presenza tecnologica e digitale, l’industria 2.0. In quel frangente abbiamo cominciato a sperimentare cosa significava misurarsi su quel segmento di mercato: se il pubblico era caratterizzato da tempistiche lunghe prima di arrivare al vero e proprio avvio del cantiere, con il cliente privato ci si doveva trovare pronti a cominciare i lavori già il giorno dopo la firma del contratto. Inoltre, per ridurre al minimo le criticità esecutive e manutentive, si è cominciato a ragionare su come patrimonializzare le esperienze maturate valutando soluzioni che potessero essere riproducibili come “modello”, in modo da poter replicare know how e processi già testati. Negli ultimi anni, a questo proposito, avevamo avuto qualche esperienza nel realizzare studentati tramite appalti più tradizionali, come Santa Marta e San Giobbe per l’Università di Venezia, da lì si è cominciato ad avviare un ragionamento in prospettiva: quello degli studentati poteva essere un segmento interessante per valorizzare l’esperienza di CMB.

Cosa significa costruire uno studentato e perché hai parlato di un modello in qualche modo replicabile?

Diciamo che lo scopo finale di uno studentato è sempre il medesimo: ospitare studenti universitari fuorisede. Per questo motivo, se da un lato ogni investitore presenta la sua linea di prodotto, che si può declinare in veri e propri appartamenti piuttosto che in stanze con cucine comuni, lasciare più o meno spazio a servizi allargati come palestre e sale per coworking; dall’altro la struttura architettonica, gli impianti e i servizi igienici prefabbricati possono venire declinati in base all’esigenza, ma mostrano elementi di similitudine.

Ci riesci a tracciare un ritratto dei nostri potenziali clienti? Perché è un mercato in espansione?

I nostri clienti sono soprattutto investitori internazionali, sia europei che statunitensi, che hanno compreso che nel nostro Paese c’era un vuoto rispetto a questo genere di strutture e hanno scelto di creare soluzioni di qualità basate su un mix di spazi privati e pubblici, che potessero anche presentarsi come punto di aggregazione alternativa all’università per gli studenti. In comune c’è anche una certa attenzione alla sostenibilità e al raggiungimento di certificazioni che qualifichino la dotazione tecnologica ed energetica delle strutture, in modo da garantire una loro valorizzazione qualora venissero collocate sul mercato. Molte volte, nei mesi di assenza delle lezioni, gli stessi studentati vengono convertiti in ambito residenziale o alberghiero, ospitando turisti e viaggiatori.

Come si concretizza il rapporto fra CMB e i suoi clienti? Perché e su quali basi CMB viene selezionata?

I potenziali clienti si rivolgono a CMB per valorizzare progetti sui quali hanno sommariamente sviluppato un concept, chiedendoci operazioni di value engineering, in modo da razionalizzare i costi previsti per la realizzazione dei fabbricati: normalmente sono in possesso di un progetto preliminare che ha la necessità di venire ottimizzato e sviluppato. CMB, dalla sua parte, è un interlocutore attento e preparato, che conosce il prodotto e ha competenze per dialogare da una parte col cliente e dall’altra col progettista e vagliare le migliori soluzioni, oltre che per procedere con la progettazione esecutiva e definitiva dell’opera. Siamo in grado di fare una valutazione precisa dei costi, dei materiali e della durabilità della struttura in base alle scelte effettuate, inoltre per CMB sono occasioni utili per instaurare rapporti di fiducia e partnership che durino nel tempo e che non si esauriscano con la chiusura di un cantiere. Fra i punti di forza che possiamo vantare, oltre all’esperienza nell’edilizia, c’è una presenza territoriale diffusa e una grande capacità organizzativa, indispensabile con strutture che hanno tempi di consegna vincolanti come lo sono gli studentati, la cui messa in esercizio è legata all’apertura dell’Anno accademico.

STUDENTATI

VENEZIA SANTA MARTA VENEZIA SAN GIOBBE BOLOGNA STONEHILL TORINO STONEHILL

3 7 16 6

EDIFICI STORICI RISTRUTTURATI CORPI DI FABBRICA 5 NUOVI 2 RISTRUTTURATI PIANI FUORI TERRA E UNO INTERRATO PIANI FUORI TERRA

8mila A2 15 mila mq 9.300mq

MQ DI AREA RIQUALIFICATA CLASSE ENERGETICA SUPERFICIE TOTALE PARCO PUBBLICO

650 229 513 600

POSTI LETTO POSTI LETTO POSTI LETTO POSTI LETTO

Lo Studentato Santa Marta, realizzato per l’Università Ca’ Foscari, è costituito da tre edifici storici – il Cubo, il Parallelepipedo e l’Edificio Sud – che complessivamente coprono 650 posti letto. L’offerta abitativa è affiancata da una serie di servizi e spazi comuni con finiture di pregio. Le stanze, doppie e singole, sono dotate di ogni comfort compreso un angolo studio e cucina. L’approvvigionamento da fonti rinnovabili è garantito da un impianto fotovoltaico e da 12 pannelli per il solare termico.

Il Nuovo Campus Universitario San Giobbe è situato nell’Area degli ex cantieri Oscar a completamento del Polo Universitario della facoltà di Economia. Il progetto ha previsto la realizzazione di un centro integrato, comprensivo di residenza universitaria, oltre ad aree comuni per favorire l’integrazione sociale degli studenti, per la ristorazione, lo svago e lo studio.

La composizione dei prospetti dello Studentato Stonehill è molto semplice e razionale e si basa sull'alternanza tra le aperture finestrate degli alloggi e porzioni cieche in corrispondenza dei tamponamenti. Dall'ingresso principale si accede direttamente al grande atrio e ai locali di accoglienza e reception: al piano terra si trovano le funzioni di servizio alla residenza.

Il residence per gli studenti viene realizzato su via Moretta, che conduce direttamente al Politecnico. Il fabbricato si sviluppa su filo strada e in un unico corpo di fabbrica, con un passaggio a portico sulla via centrale. Sono previste camere singole con bagno completo, con garage per auto e parcheggio biciclette. Arricchiscono la struttura spazi polifunzionali comuni per attività di team building, ma anche di relax e studio.

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