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Block Notes
All’interno... Lavoro:
In questo numero illustriamo alcuni chiarimenti sul lavoro accessorio, la normativa sulla valutazione dello stress, poi il fondo per assunzioni di lavoratori disabili e il bando per la realizzazione di tirocini formativi.
Credito:
Da un accordo tra CNA ed UGF Banca un plafond di 10 milioni di ero per le PMI (pagina 3). A fine riviesta i tassi e le condizioni della convenzione regionale relativi al mese di dicembre.
Legno arredamento:
A pagina 8 la situazione di mercato del settore legnoarredamento.
Commercio:
La normativa sui cosiddetti shopper ovvero le borse di plastica: sono ancora utilizzabili oppure no? Poi un aggiornamento sulle novità per gli esercenti in materia di vendita di alcolici.
Moda abbigliamento:
tutto quello che c’è da sapere (pagina 9) sulla detassazione per la realizzazione di campionari nel settore tessile.
Anno XXXIII - N° 128 del 14/12/2010 Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. resp.: Cristina Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: Soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. - Via Rimini 7 - 40128 Bologna Tel. 051/2133100 - Copia: 1,50 - Modena - Via Malavolti, 22 Tel. 059/418111 - Stampa: Nova
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LA RESPONSABILITA’ PENALE DELLE PERSONE GIURIDICHE
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l decreto legislativo 231/2001 n. 231 ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico la responsabilità penale delle società per comportamenti illeciti compiuti - nel loro interesse o vantaggio - da persone che operano nel contesto organizzativo delle società stesse. Si tratta di una norma che tocca tutte le società - a prescindere dalla grandezza e dall’attività - in tutte le attività svolte da persone che ne fanno parte. E questo non solo quando le attività fanno riferimento a politiche aziendali che implichino, di per sé stesse, la commissione di reati, ma anche le attività in cui la perpetrazione di illeciti dipenda da un difetto di organizzazione o di controllo da parte dei componenti la società che ricoprono ruoli direttivi. E’ il caso di una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, che ha attribuito all’intero CdA di una società la responsabilità di malattie professionali contratte nell’ambiente di lavoro, perché tutti i membri del CdA stesso hanno un dovere di controllo e vigilanza anche in assenza di deleghe specifiche. Ma quali sono le conseguenze concrete di questa legge? Le più immediate fanno riferimento alle sanzioni connesse alla diretta responsabilità penale
delle società, oscillanti tra 258.000 euro e 1.549.000 euro. Non meno pesanti sono le interdizioni applicabili dal giudice penale che vanno dai tre mesi a due anni. Ma a volte l’interdizione può essere decisa in via cautelare, provvedimento che può comportare il divieto dell’esercizio dell’attività, il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione nonché la sospensione o la revoca delle autorizzazioni o licenze. Pene gravissime per chi, ad esempio, opera nel settore degli appalti. Perché ne parliamo soltanto ora? Perché la cosiddetta Legge 231, nata per reprimere i comportamenti illeciti delle imprese emersi nel periodo di “Tangentopoli” (pensiamo a corruzione e concussione), si è poi progressivamente ampliata arrivando a contemplare, come avviene ora, tra gli altri, i reati societari, i reati di falso nummario, i reati di ricettazione e riSegue a pag 2 >
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ciclaggio, i reati in tema di criminalità informatica, in reati in tema di abusi di mercato, nonché i reati di lesioni colpose e omicidio colposo commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro. La società non è tenuta a rispondere di questi reati quando è in grado di provare di aver attuato un adeguato sistema di prevenzione e protezione dal rischio di commissione di reati a livello di vertici aziendali (c.d. modello di organizzazione e gestione), ma anche di aver istituito un autonomo organismo di controllo cui sono demandati tutti i poteri disciplinari e di vigilanza (c.d. organismo di vigilanza).
modelli organizzativi e di vigilanza permette di assicurarsi di fronte ai rischi penali connessi ai reati contemplati dalla Legge 231.
Anche per i reati commesse dai subordinati della società la Legge 231 prevede specifici reati che pure possono essere evitati adottando adeguati protocolli di comportamento aziendale (c.d. modelli di organizzazione e gestione), la cui efficacia deve essere costantemente garantita e verificata attraverso un sistema di controllo preventivo e repressivo da parte dell’organismo d i vigilanza. In entrambi i casi l’individuazione di
CNA ha voluto rispondere a questi nuovi rischi dell’attività imprenditoriale attivando un servizio modulato sulle esigenze delle diverse imprese, in relazione alla loro attività e alla loro dimensione, con l’individuazione di modelli organizzativi e di vigilanza adeguati alle varie realtà imprenditoriali. Si tratta di un nuovo servizio che prenderà il via nel 2011 e sul quale vi daremo dettagli nelle prossime settimane.
Reati che sono evidenti nel caso, ad esempio, di imprese edili od alimentari (si pensi a vizi di costruzione o alla contaminazione di cibi), ma che non sono esclusi nemmeno in attività di servizio come l’attività di autoriparazione (è il caso di incidenti avvenuti a fronte di interventi di manutenzione imperfetti), o nell’acconciatura e nell’estetica. Tutto questo a prescindere dalla dimensione aziendale.
REVISIONE LEGA NAZIONALE COOPERATIVE E MUTUE I Soci di CNA SERVIZI MODENA Soc. Coop. a.r.l. possono prendere visione del Verbale di Revisione anno 2009-2010 esposto presso ogni filiale o succursale, rilasciato dai Revisori della Lega Nazionale Cooperative e Mutue in riferimento alla vigilanza sugli Enti Cooperativi ( D.Lgs 2 Agosto 2002 N.220) alla quale è soggetta CNA SERVIZI MODENA Soc. Coop. a .r.l..
AUTOSI srl via Circonvallazione, NE, 360 Sassuolo (MO): 0536.81.20.64 Vignola - Via Barella, 170: 059.77.64.96 Pavullo - Via XXII Aprile: 0536.30.40.80
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Ambiente Sistri, fortissimamente sistri L’attuazione del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti “SISTRI” continua a rivelarsi per le imprese complesso ed oneroso ed ingestibile sotto il profilo sia operativo che gestionale. Nel motivare, ancora lo scorso anno, una prima richiesta di proroga dell’entrata in vigore del sistema SISTRI, affermavamo che questo nuovo sistema, per quanto fondato su principi corretti di legalità e di tutela dell’ambiente, rischiava di generare enormi problemi di gestione e anche maggiori costi, peraltro, in un periodo particolarmente difficile per il nostro sistema economico e per la specificità delle categorie coinvolte nella nostra Regione. La proroga ottenuta si è, però, rivelata insufficiente e, allo stato attuale, non vi è alcuna chiarezza in merito a numerosi casi particolari riguardanti i produttori di rifiuti - nelle varie tipologie - o ancora alla tenuta del SISTRI da parte delle Associazioni di categoria, nei casi in cui ciò è consentito. Sul versante meramente operativo, a tutt’oggi molti dispositivi elettronici risultano non consegnati. Inoltre si segnala che dalle prime applicazioni del nuovo sistema, nella stragrande maggioranza dei casi, risulta inagibile l’ac-
cesso al sistema operativo del Sistri, rendendo assolutamente indispensabile la tenuta della documentazione cartacea, anche dopo la messa a regime nuovo sistema, contro ogni principio di semplificazione. Le aziende sono pure, chiamate a rivisitare completamente la loro organizza-
zione e i loro sistemi gestionali che ad oggi non è possibile interfacciare con il nuovo sistema di tracciabilitàcon il nuovo sistema di tracciabilità. A fronte di un insieme significativo di problematiche, che risultano a tutt’oggi senza risposta è cresciuto il disagio delle imprese ed il forte disappunto per un sistema che a poche settimane dalla “reale operatività” risulta totalmente inapplicabile per malfuzionamenti per lo più indipendenti dalle volontà delle imprese. Per queste ragioni la CNA, assieme alle altre Associazioni Imprenditoriali, chiede una proroga dei termini di avvio del sistema di almeno 1 anno, per consentire una effettiva sperimentazione del Sistema, apportando le conseguenti correzioni rispetto ai malfunzionamenti già individuati e quelli che emergeranno durante il periodo di sperimentazione. Per una più accurata analisi della situazione, la CNA di Modena, a breve, organizzerà incontri con gli imprenditori e le forze sociali sul territorio. Stefano Ferrari Il Resp. Servizio Sicurezza Ambiente CNA Modena
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Commercio Saldi di fine stagione, ecco le date La Regione Emilia Romagna, per uniformità con le regioni confinanti ha modificato il calendario delle vendite di fine stagione invernali. Ecco le nuove date: i saldi invernali possono svolgersi a partire dal 6 gennaio di ogni anno, creando così un collegamento con la festività dell’Epifania, e per un periodo massimo di 60 giorni. (N.B.: La delibera parla di “periodo fisso di 60 giorni”; tale espressione è da interpretare quale “periodo massimo”). Il periodo dei saldi estivi rimane invece confermato dal primo sabato di luglio fino al primo sabato di settembre. Le modalità e le prescrizioni sono rimaste le medesime, pertanto dal: 6 Gennaio 2011 al 6 marzo 2011 possono svolgersi le vendite straordinarie nella modalità dei saldi di fine stagione. Ciò significa che un operatore commerciale può effettuare i saldi nell’ambito di questo periodo, della durata scelta dall’esercente stesso, purché non vada oltre il 6 marzo (può iniziare il 6 gennaio o in data successiva così come può cessare in qualsiasi data di gennaio o febbraio, ma comunque non oltre il 6 marzo). L’inizio del periodo dei saldi va comunicato al Comune con un preavviso di almeno 5 giorni. Fra le altre cose, sono assolutamente da ricordare le modalità di esposizione al pubblico del prezzo di vendita: - Prezzo normale di vendita - Sconto o ribasso sul prezzo normale - Prezzo netto di vendita Riteniamo utile ricordare le seguenti disposizioni: 1. La pubblicità deve essere presentata, anche graficamente, in modo non ingannevole per il consumatore. 2. E’ obbligatorio che la pubblicità indichi, espressamente, gli estremi della comunicazione al Comune, nonché la durata della vendita stessa. 3. Il venditore deve essere in grado di dimostrare la veridicità di qualsiasi pubblicità relativa sia alla composizione merceologica sia alla qualità delle merci vendute, nonché agli sconti o ribassi dichiarati. 4. Nel caso che per una stessa voce merceologica vengano praticati al consumatore prezzi di vendita diversi a seconda della varietà degli articoli che rientrano in tale voce, è fatto obbligo di indicare nel materiale espositivo tutti i prezzi con lo stesso rilievo tipografico e visivo. 5. Nel caso venga indicato un solo prezzo, è fatto obbligo di vendere a quel prezzo tutti gli articoli che rientrano nella voce reclamizzata. 6. E’ fatto obbligo di praticare nei confronti del consumatore i prezzi pubblicizzati senza limitazioni di quantità e senza alcun abbinamento di vendite, fino all’esaurimento delle scorte. 7. Gli organi di vigilanza del Comune, muniti dell’apposita tessera di riconoscimento, hanno facoltà di accedere ai punti di vendita per effettuare i relativi controlli. 8. E’ vietato il riferimento, nella presentazione della vendita o nella pubblicità, a fallimento, a procedure fallimentari e simili, anche come termine di paragone.
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Credito 10 MILIONI DI EURO PER LE PMI Dieci milioni di euro per finanziamenti a condizioni particolarmente facilitate. E’ questo il plafond della convenzione firmata nei giorni scorsi da CNA e UGF Banca destinato alle aziende associate alla Confederazione modenese dell’Artigianato e della piccola e Media Impresa. <Un atto concreto - commenta Luigi Mai, presidente di CNA - per sostenere le imprese sia sull’immediato, sia nei loro progetti di investimento>. L’accordo, infatti, prevede due diverse linee di intervento. Tre milioni di euro saranno destinati a finanziare linee di credito a breve termine (fido di cassa, castelletti, anticipo fatture), i rimanenti sette milioni per sostenere mutui - chirografari o ipotecari, fino ad un massimo
rispettivamente di 60 e 180 mesi - accesi a fronte di investimenti, con particolare riferimento all’innovazione tecnologica, e all’acquisto di scorte. Ma la convenzione non si ferma al plafond, fissando anche condizioni particolarmente favorevoli agli associati CNA per mutui chirografari liquidità e per operazioni di ristrutturazione finanziaria delle imprese. <Grazie alla sensibilità mostrata da UGF Banca - commenta Mai - in questo modo riusciremo ad offrire alle imprese una risposta alle emergenze finanziarie, ma anche strumenti per guardare avanti in termini di innovazione e gestione finanziaria. In una parola, per favorire la competitività delle
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piccole imprese sul territorio>. Particolarmente agevole sarà la presentazione delle richieste, che le imprese dovranno inoltrare non all’istituto di credito, bensì direttamente alle sedi CNA. Saranno queste ultime a rapportarsi direttamente con UGF Banca. La convenzione, in particolare, prevede un finanziamento massimo per impresa di 25.000_ per lo scoperto di conto corrente, di 100.000_ per finanziamenti di natura commerciale a breve termine, di 50.000_ per investimenti in scorte di 250.000_ per impresa a fronte di investimenti in immobilizzazioni tecniche, macchinari ed attrezzature.
Formazione Bando sulla realizzazione di tirocini per l’inserimento lavorativo La Provincia di Modena ha approvato l’Avviso Pubblico per la realizzazione di tirocini per l’inserimento lavorativo di giovani presso imprese, alla ricerca di personale, operanti in settori tecnologicamente avanzati o su processi produttivi innovativi, in particolare nei settori delle nuove tecnologie, delle tecnologie ambientali, dello sviluppo sostenibile. L’obiettivo delle proposte di tirocinio dovrà essere quello di favorire l’inserimento lavorativo finale di giovani tirocinanti diplomati o laureati, di età inferiore ai 30 anni, inoccupati (in cerca di prima occupazione) o disoccupati (espulsi dal mercato del lavoro). I candidati saranno individuati a partire dai nominativi forniti dalla Provincia di Modena e/o ottenuti dalla Provincia in raccordo con l’Università, Er.go e gli Istituti di istruzione superiore. I tirocini dovranno avere una durata non superiore a 6 mesi, inoltre i tirocinanti potranno usufruire di una indennità oraria di frequenza. E’ prevista l’attività di tutoraggio e di accompagnamento per il giovane inserito e per il rapporto con l’impresa durante tutto il percorso di tirocinio a cura di un ente di formazione accreditato. Sono previste due scadenze per la presentazione dei progetti: • la prima entro il 28/01/2011; • la seconda dal 14/02/2011 al 31/05/2011. Le imprese interessate a partecipare all’Avviso Pubblico potranno contattare direttamente il servizio IoLavoro CNA via mail info@iolavorocna.it o al numero di telefono 059 418168. E’ possibile visionare il bando in oggetto consultando il sito della Provincia: http://www.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=5&IDS ezione=258&ID=83310
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Lavoro Contributi per l’assunzione a tempo indeterminato di persone con disabilità (Fondo Nazionale per il diritto al lavoro dei disabili). Vi informiamo che anche nell’anno 2010 la Provincia di Modena prevede lo stanziamento di fondi a favore di imprese che abbiano assunto, nel periodo 01/01/2010 - 31/12/2010 persone con disabilità, grazie alle risorse del Fondo Nazionale per il diritto al lavoro dei disabili. I contributi possono essere richiesti nei seguenti casi:
al giovedì dalle 14.45 alle 17.00); • a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, all’indirizzo sopra indicato; • tramite fax al n° 059 209070; la spedizione tramite fax dovrà essere obbligatoriamente seguita dalla consegna dell’originale entro 10 giorni.
a) Assunzione a tempo indeterminato di persone iscritte nell’elenco tenuto dalla Provincia. Il contributo previsto è: • non superiore al 60% del costo salariale per ogni lavoratore disabile che abbia una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%, o minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, ovvero con handicap intellettivo e psichico indipendentemente dalla percentuale di invalidità; • in misura non superiore al 25% del costo salariale per ogni lavoratore disabile che abbia una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% ed il 79% o minorazioni ascritte dalla quarta alla sesta categoria di cui alle tabelle sopra citate.
La Vostra filiale CNA è a disposizione per ulteriori informazioni. Leonardo Addabbo Responsabile Politiche del Lavoro
b) Trasformazione della postazione lavorativa. E’ previsto un rimborso forfetario a parziale copertura delle spese necessarie per la trasformazione del posto di lavoro al fine di renderlo adeguato alle possibilità operative dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% o per l’apprestamento di tecnologie di telelavoro, nonché per la rimozione di barriere architettoniche che limitano l’integrazione lavorativa dei disabili. La domanda di contributo, unitamente ad una copia fotostatica di un documento di identità del legale rappresentante, deve pervenire alla Provincia di Modena - Servizio Politiche del Lavoro, via delle Costellazioni n°180, Modena entro il 30 dicembre 2010 (pena l’esclusione) mediante una delle seguenti modalità: • a mano all’indirizzo sopra indicato (orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 13.00 e dal lunedì
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Commercio SHOPPER: SI’ O NO? Ecco alcune informazioni utili sull’utilizzo dei sacchetti della spesa in plastica, detti più comunemente “shopper”. La legge finanziaria del 2007 prevedeva il progressivo ritiro dal mercato, a partire dal 1 gennaio 2011, dei sacchi per asporto merci che, secondo i criteri fissati dalla normativa comunitaria EN13432, non risultino biodegradabili. Nonostante la grande distribuzione organizzata continui a utilizzare questa nuova tipologia di sacchetti, si precisa che:
compito aggiornarvi tempestivamente sulle ulteriori novità. COS’E’ LA NORMATIVA “EN 13432”? La EN 13432 è una norma armonizzata del Comitato europeo di normazione, relativa alle caratteristiche che un materiale deve possedere per potersi definire biodegradabile o compostabile. Nel termine “compostabile” sono contenute norme legate alla non tossicità del materiale decomposto se utilizzato in natura. La norma EN 13432 è molto importante per colmare alcune lacune della precedente direttiva 94/62/CE: la precedente creava infatti confusione riguardo ai termini “compostabile” e “biodegradabile”.
• al momento non risulta pubblicato alcun decreto che attui le prescrizioni della Finanziaria 2007; • alla luce dell’articolo 1 commi 1129, 1130 e 1131, il campo di applicazione riguarda solo i sacchi per l’asporto delle merci (“shopper”); sono quindi esclusi i sacchi impiegati per la produzione di prodotti preconfezionati o preincartati, che realizzano unità di vendita, e sono ceduti tal quali sia al consumatore finale che all’utente professionale;
Un esempio di queste incomprensioni è il sacchetto in polietilene riportante il marchio “biodegradabile”: questi sacchetti sono realizzati con polimeri ai quali sono aggiunti additivi contenenti metalli pesanti, che favoriscono la rottura del materiale in pezzetti. Il materiale si degrada, ma non completamente: rimane infatti visibile nell’eventuale “compost”. Inoltre, sono considerevoli le concentrazioni di metalli pesanti che ne possono derivare: un esempio di questi additivi metallici è il cobalto, presente in alcuni prodotti con concentrazioni di 4000 milligrammi per chilo. Dopo la decomposizione, questo cobalto verrebbe rilasciato nell’ambiente con relative conseguenze: si tratta di un elemento ecotossico, persistente e bioaccumulativo CMR (Carcinogenico, Mutagenico e tossico per la Riproduzione).
• non sono ancora stati determinati i valori delle varie sanzioni. Sul tema abbiamo interpellato anche il Direttore Generale dell’Assessorato all’ambiente della Regione Emilia Romagna, che ci ha confermato che la questione è in corso di esame da parte del coordinamento delle Regioni, e che l’interpretazione maggioritaria (anche se non unanime) è quella di assoggettare l’obbligo alla pubblicazione di un Decreto attuativo, che non è ancora stato pubblicato. La CNA Nazionale sta elaborando una proposta di proroga annuale della scadenza citata, al 1 gennaio 2012. Sarà nostro
Stress in Progress: valutazione dello stress lavoro-correlato • Valutazione preliminare 1. mediante questionario, si rileveranno gli indicatori oggettivi e verificabili, quali eventi sentinella come denunce di mobbing ecc. 2. fattori di contenuto del lavoro: ambiente di lavoro, pianificazione dei compiti, carico, ritmi, turni di lavoro ecc. 3. fattori di contesto del lavoro quali ad esempio: diffusione organigramma aziendale, sistemi di comunicazione aziendale, presenza di procedure ecc.
La Commissione consultiva permanente ha approvato a fine novembre le linee guida di valutazione del rischio da “stress lavoro-correlato” da applicare con un percorso “in progress”. Queste linee guida prevedono che il 31 Dicembre 2010 non rappresenti la data finale della valutazione, ma solo il termine entro il quale deve avere avuto inizio questa attività di valutazione. La programmazione temporale delle attività di valutazione e l’indicazione del termine finale di espletamento delle stesse dovranno essere riportate nel documento di valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi deve essere effettuata dal datore di lavoro avvalendosi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), eventuali Dirigenti e preposti con il coinvolgimento del Medico Competente (ove nominato) e previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLST/RLSA). Le indicazioni ministeriali ribadiscono con estrema chiarezza che la valutazione del rischio stress lavoro-correlato è parte integrante della valutazione dei rischi, nella quale deve essere indicato un percorso logico e metodologico per consentire al datore di lavoro la pianificazione e la realizzazione di misure di eliminazione o, quando essa non sia possibile, di riduzione al minimo di tale fattore di rischio. La valutazione si articola in due fasi:
• Se dalla valutazione preliminare si rilevano elementi di rischio da stress lavoro-correlato, si procederà ad una valutazione più approfondita che coinvolgerà i lavoratori con mansioni o in reparti a rischio stress. Gli organi di vigilanza, ai fini dell’adozione dei provvedimenti di propria competenza, terranno conto della decorrenza e della programmazione temporale riportata sulla valutazione dei rischi. Le sedi CNA sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Ferrari Stefano Resp.Servizio Sicurezza Ambiente Ielo Giulia Servizio Sicurezza Ambiente
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Lavoro Legislazione del lavoro Lavoro accessorio, chiarimenti L’INAIL è intervenuta per offrire chiarimenti sulla questione del lavoro accessorio, in particolare per ciò che riguarda i buoni-lavoro e dettagli sulle semplificazioni procedurali per le prestazioni occasionali. Vediamole. Le prestazioni eseguite in modo frazionato, ma ripetute in un certo arco temporale, non richiedono una comunicazione preventiva all’INAIL per ogni chiamata del lavoratore. Ciò a condizione che esse avvengano all’interno di un periodo già precedentemente segnalato. Nel caso mutasse il periodo complessivo, il committente potrà effettuare la comunicazione di variazione con le usuali modalità. Il valore del buono-lavoro non è correlato ad un parametro orario. La determinazione del compenso è dunque lasciata all’autono-
mia delle parti. I buoni non sono integrabili con somme in denaro, neanche a titolo di rimborso spese forfettarie. In caso di infortunio sul lavoro, il committente non è tenuto ad anticipare la relativa indennità per conto dell’INAIL. Il lavoratore infortunato può invece chiedere all’INAIL il pagamento di acconti sulla indennità spettante, a decorrere dal ventesimo giorno da quello dell’infortunio. Il beneficiario delle prestazioni occasionali di tipo accessorio che non effettua la comunicazione all’INAIL è tenuto, se si tratta di un infortunio indennizzabile, a restituire all’INAIL l’ammontare delle prestazioni liquidate. INAIL ha anche comunicato che, a decorrere dal 4 novembre 2010, sono state introdotte modifiche alla procedura di atti-
vazione delle prestazioni occasionali di lavoro accessorio. In particolare viene rinnovata la tabella per la descrizione delle mansioni da svolgere ed introdotti nuovi modelli di fax che i committenti devono utilizzare per effettuare comunicazioni e variazioni. Muta anche la formula di rilascio di nuove funzionalità applicative volte a consentire l’inserimento e l’invio, in unica soluzione, di più denunce. E’ anche disponibile una nuova funzione sul sito dell’INAIL, nella finestra “punto cliente”, per effettuare invii multipli. L’INAIL ha infine chiarito che il committente che acquista i voucher di pagamento in tabaccheria non è tenuto ad effettuare la dichiarazione, in quanto l’attivazione effettuata presso l’INPS vale anche per l’INAIL.
Legno arredamento
Le previsioni di mercato CSIL (Centre for Industrial Studies) Si è svolto nei giorni scorsi a Milano il consueto Seminario annuale CSIL (Centre For Industrial Studies), nel quale vengono presentati in anteprima i dati generali più significativi del “Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Italia” (2011) e del “World Furniture Outlook 2011”. Dal Seminario di presentazione sono emerse indicazioni chiare sul quadro macroeconomico (con l’ausilio di una indagine effettuata da Prometeia) e sulle specifiche prospettive del mercato del Mobile. Ne esce confermata l’indicazione di una modesta - e purtroppo disomogenea - ripresa dell’economia mondiale, che non induce particolare ottimismo in vista del 2011: l’anno venturo, infatti, la crescita media dovrebbe essere percentualmente inferiore a quella registrata quest’anno, con un notevole divario tra Paesi sviluppati (+ 2,2%) e Paesi emergenti (+ 6,4%). Il riassorbimento degli effetti della crisi è destinato pertanto a continuare per alcuni anni, con prevedibili ulteriori ricadute sull’occupazione. La crescita della domanda interna coinvolgerà in modo primario i Paesi emergenti, innescando una cresci-
ta del commercio internazionale, ma a un tasso quasi dimezzato rispetto al 2010 (+6,8% contro 12,9%). Nel contempo l’Italia registra tassi di crescita inferiori alla media dell’area Euro - in particolare, inferiori rispetto alla Germania - e il PIL, dopo un avanzamento a consuntivo 2010 calcolato all’1,1%, nel 2011 dovrebbe crescere appena dello 0,8 %. La propensione al consumo delle famiglie non vedrà significative modifiche. Per quanto riguarda il mercato del Mobile, è vero che dopo un biennio di pesantissima contrazione la produzione dovrebbe registrare una timida ripresa (+ 1,5 %). Tuttavia l’incremento è ben lontano dall’aspettativa legata ai livelli ante-crisi. E’ cresciuto sia il consumo interno di mobili, fortemente legato all’effetto degli incentivi per il solo comparto cucina, e al maggior utilizzo credito al consumo per posticipi oltre due anni. Cresce pure l’export italiano (+ 3,7%). Gli incrementi maggiori sono stati ottenuti sui principali mercati di riferimento europei, con qualche segnale incoraggiante anche dal mercato USA, nonostante il recente apprezzamento del 7
dollaro sull’euro. Contemporaneamente si sta registrando una diminuzione del valore medio dei prezzi all’estero, orientato alla protezione delle quote di mercato, con evidenti effetti negativi sulla marginalità delle aziende. Già nella seconda parte dell’anno, tuttavia, questo slancio ha perso smalto, e le previsioni 2011 promettono un aumento molto contenuto della produzione in Italia (attorno allo 0,9%). Sul mercato mondiale il consumo di mobili a prezzi di produzione viene stimato attualmente attorno ai 340 miliardi di dollari. L’Italia, che era una volta il primo esportatore di mobili a livello mondiale, è stata superata già nel 2005 dalla Cina, passata dai 4 miliardi in valore del 2000 ai 27 del 2008 (scesi poi a 25 nel 2009, ma ora nuovamente salita con la previsione di 30 miliardi a fine 2010). Altri grandi esportatori sono la Germania e la Polonia, in forte crescita. Anche le previsioni 2011 del consumo mondiale sono fortemente differenziate: nell’area Asia/Pacifico si parla di un + 6-7%, e soltanto dell’1% nell’Europa Occidentale.
Moda Tremonti quater: detassazione sulla realizzazione di campionari settore tessile Dal 1 dicembre 2010 al 20 gennaio 2011 potrà essere effettuato l’invio, esclusivamente telematico, del modello CRT per usufruire della “Tremonti-quater”, ossia per beneficiare della detassazione in relazione alle spese sostenute nel corso dell’anno 2010 (periodo d’imposta successivo a quello in vigore al 31/12/2009 e fino alla chiusura di quello in corso al 31/12/2010) in attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, cioè volte ad acquisire nuove conoscenze, nuovi prodotti, processi o servizi oppure sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di campionari. Il modello CRT è reso disponibile in formato elettronico, gratuitamente, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate: http://www.agenziaentrate.gov.it/. Le attività d’impresa agevolate sono le seguenti, di cui alla classificazione Ateco 2007: Divisione 13 “INDUSTRIE TESSILI”: questa divisione include la preparazione e la filatura di fibre tessili compresa la tessitura di materie tessili, il finissaggio dei tessili e degli articoli di vestiario, la fabbricazione di articoli in tessuto, diversi dagli articoli di vestiario (ad esempio biancheria per la casa, coperte, scendiletto, corde, ecc.). Divisione 14 “CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA”: questa divisione include tutti i tipi di sartoria (abiti confezionati o su misura), in qualsiasi materiale (ad esempio: pelle, tessuto, tessuti a maglia, ecc.), tutti gli articoli di abbigliamento (ad esempio: indumenti esterni, biancheria per uomo, donna e bambino; indumenti da lavoro, abbigliamento da città o casual, ecc.) e gli accessori. Non viene fatta distinzione tra abbigliamento per adulti e per bambini o tra abbigliamento moderno e classico. La
divisione 14 include anche il confezionamento di articoli in pelliccia. Divisione 15 “FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI”: questa divisione include la preparazione e la tintura di pellicce, la trasformazione delle pelli in cuoio tramite trattamento o conciatura e la fabbricazione in cuoio di articoli destinati al consumo finale. La divisione include anche la fabbricazione di prodotti simili ottenuti con altri materiali (imitazione di pelliccia o similpelle), come scarpe in gomma, valigie in fibra tessile, ecc. i prodotti ottenuti utilizzando il similpelle sono inclusi in questa divisione, in quanto sono lavorati in modo simile a quelli lavorati in pelle (ad esempio valigie) e spesso sono prodotti nella stessa unità. Voce 32.99.20 “FABBRICAZIONE DI OMBRELLI, BOTTONI, CHIUSURE LAMPO, PARRUCCHE E AFFINI”: fabbricazione di ombrelli, ombrelloni, bastoni da passeggio o bastoni-sedile; fabbricazione di bottoni, bottoni automatici, bottoni a pressione, chiusure lampo; fabbricazione di parrucche, barbe e sopracciglia finte. Costi ammessi: sono da considerare ammissibili per il processo di realizzazione del campionario nel settore tessile e della moda, l’attività di ricerca e ideazione estetica e quelle di realizzazione dei prototipi che precedono la fase realizzativi del campionario o della collezione. Le spese dirette all’attività di preparazione del campionario o delle collezioni, promozione del campionario e gestione del magazzino campioni, sono ammissibili solo se collegate alla realizzazione di un prodotto nuovo o sostanzialmente modificato. Non sono ammissibili le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, 8
processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentano miglioramenti. Modalità di fruizione dell’agevolazione: il valore degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione di campionari è escluso dall’imposizione sul reddito d’impresa. dunque (a differenza della Tremonti-ter) i costi afferenti agli investimenti ammissibili, diventano detassabili per il loro intero ammontare. Il beneficio spetta esclusivamente ai fini Irpef (comprese le relative addizionali) e dell’Ires e non opera ai fini Irap. La detassazione opera indipendentemente dal risultato d’esercizio. L’impresa richiedente l’agevolazione deve dichiarare, mediante la sottoscrizione del modello, che alla data del 30 giugno 2008 non versava in condizioni di difficoltà (art. 2, comma 2 del DPCM 3 giugno 2009). E’ previsto il rispetto del limite imposto dalla norma sugli aiuti di importo limitato (art. 3, comma 1 del DPCM 3 giugno 2009), in base alla quale l’impresa deve dichiarare che il totale degli aiuti ricevuti nel triennio 2008/2010 non supera l’importo di 500.000 Euro, compresi gli aiuti “de minimis”. Note operative: è fondamentale che le aziende interessate (la cui attività rientri nei codici Ateco 2007 sopra esplicitati) operino una cernita delle fatture riferite a costi sostenuti, nel periodo d’imposta di cui sopra al primo paragrafo della presente, per la realizzazione di campionari. Le sedi territoriali CNA sono a disposizione per la compilazione del modulo CRT e l’invio telematico dello stesso (che può essere operato dal 1 dicembre 2010 al 20 gennaio 2011).
Pubblici Esercizi Bevande alcoliche, le nuove norme Dal 13 novembre 2010 sono entrate in vigore le norme in materia di prevenzione nel consumo di bevande alcoliche: norme che pongono alcune modifiche al codice della strada che investono anche i titolari e dei pubblici esercizi. Nelle aree di servizio autostradali è ora sempre vietata la somministrazione di bevande superalcoliche (con gradazione superiore a 21% di alcool), con sanzione da euro 3.500 a euro 10.500 in caso di violazione. Delle bevande superalcoliche è inoltre vietata la vendita per asporto dalle ore 22 alle ore 6 del mattino successivo, con sanzione da 2.500 a 7.000 euro. E’ inoltre vietata, dalle ore 2 alle ore 6, la somministrazione di bevande alcoliche di minore gradazione (a partire dall’ 1,2% di alcool) con sanzione da 3.500 a 10.550 euro. Ogni reiterata violazione di una o più di queste norme comporta la sospensione dell’autorizzazione per un periodo di trenta giorni. Sono inoltre attive “Modifiche alla disciplina della somministrazione di alcool nelle ore notturne”, come titola il nuovo testo. Destinatari di queste norme sono gli esercizi di somministrazione, gli esercizi di vicinato e gli stabilimenti balneari. Per questi ora vige il divieto di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 3 (prima era dalle ore 2, con possibilità di ripresa nelle tre ore successive, possibilità adesso rimessa alla volontà del questore). E’ inoltre vietata agli esercizi di vicinato la vendita per asporto di bevande alcoliche o superalcoliche dalle ore 24 alle ore 6 (salvo sia diversamente disposto dal questore). Esistono due sole deroghe a quanto disposto: per la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, e per la notte tra il 15 e il 16 agosto. La sanzione per l’inosservanza a tali
obblighi è compresa fra euro 5.000 a euro 20.000; in caso di recidiva (ma le violazioni devono essere “distinte”) viene disposta la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, ovvero dell’esercizio dell’attività medesima per un periodo da sette fino a trenta giorni. Le nuove norme prevedono, come già precedentemente comunicato su queste pagine, l’esposizione all’entrata, all’interno e all’uscita dei locali, di tabelle che riportino dettagli sulle conseguenze del consumo di alcolici: in particolare la concentrazione nell’aria alveolare espirata e le quantità - espresse in centimetri cubici - delle bevande alcoliche più comuni, sufficienti a determinare il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, fissato a 0,5 grammi per litro, sulla base del peso corporeo. Una sorta di etilometro mentale “fai da te”, tanto consolatorio, quanto ingannevole. Si sancisce pure l’obbligo della presenza, nei pressi di almeno una uscita, di un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, di tipo precursore chimico o elettronico (non occorre che sia omologato). L’inosservanza di tali disposizioni è punita con una sanzione da euro 300 a euro 1.200. Sono esenti da tale adempimento i pubblici esercizi che non esercitano la pro9
pria attività dopo le ore 24.00. Copie delle succitate tabelle sono già disponibili presso la propria sede CNA di appartenenza. Per gli etilometri è stata stipulata una convenzione per gli associati CNA e la Ditta Alcolix: le imprese associate che vogliono avvalersi della convenzione che troveranno esposta sul sito della CNA, devono collegarsi sul sito Alcoolix.com ed entrare in una apposita pagina web. La pagina si chiama “Associazioni di categoria” e si trova al percorso HOME> ETILOMETRI> ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA oppure direttamente al seguente link: http:// www.alcoolix.com/vmchk/Associazinidi-categoria.html. In essa sono elencati gli etilometri inclusi nel listino a Voi fornito. Inserendo il codice sconto CNA.MO#2510 si otterrà uno sconto di _ 100 sul valore totale dell’etilometro. Il codice è strettamente riservato ai nostri associati e le spedizioni del prodotto saranno effettuate solamente in Provincia di Modena. L’ordine può essere effettuato anche telefonicamente, per fax o e-mail, comunicando il prodotto da ordinare ed il codice sconto di cui sopra a: Ennelle di Muscio Paolo, Servizi per il turismo e l’intrattenimento, Via Alberti, 6 - 41125 Modena. Tel. +39 338-7788056, fax +39 059-4906782. P.IVA 03142970361 - C.F. MSCPLA72T28D643N. Si ricorda inoltre che il Codice penale (art. 689) sancisce il divieto di somministrazione di bevande alcoliche in qualsiasi periodo della giornata a minori di anni 16. Il tutto risulta asseverato anche in una ordinanza del Sindaco del Comune di Modena. La sede provinciale CNA Modena è a disposizione per qualsiasi chiarimento. Potete rivolgervi a CNA.COM, nella persona di Giovanni Flori, ai seguenti riferimenti: Tel. 059-418563 - Fax 059418598 - e-mail: flori@mo.cna.it.
Credito ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA ASSOCIATI CNA MODENA
Aggiornato al 30/11/2010 Valido mese DICEMBRE 2010
ISTITUTI DI CREDITO CONVENZIONATI ACCORDO REGIONALE TESORERIA: ➥ BancaEtruria s.p.a.; ➥ Banca di Piacenza (*); ➥ Banca popolare dell’Emilia Romagna; ➥ Banca popolare di Milano; ➥ Banca popolare di Ravenna; ➥ Banca popolare di Verona -Gruppo Banco Popolare (Banco S.Geminiano e S.Prospero, Banca popolare di Lodi s.p.a.); ➥ Banca popolare Valconca; ➥ Sanfelice 1893 Banca Popolare. ➣ Credem, Gruppo Bancario Credito Emiliano s.p.a.; ➣ Federazione Banche Credito Cooperativo Emilia Romagna; ➣ Intesa Sanpaolo s.p.a. (ex. Carisbo); ➣ Monte Paschi Siena s.p.a. (ex Banca Agricola Mantovana); ➣ UGF Banca s.p.a. (ex. Unipol Banca); ➣ Unicredit Banca s.p.a.
➣ Banca Carim s.p.a. (ex. Cassa di Risparmio di Rimini); ➣ Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola, Gruppo Banca pop. Emilia R.; ➣ Banca di Imola s.p.a. (Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna s.p.a.); ➣ Banca di Romagna s.p.a. (Gruppo Unibanca); ➣ Banca Modenese s.p.a. (Gruppo bancario Cassa di Risparmio di Ferrara); ➣ Banca Monte Parma; ➣ Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna, Gruppo Intesa Sanpaolo; ➣ Cassa di Risparmio di Cento s.p.a.; ➣ Cassa di Risparmio di Cesena s.p.a., Gruppo Unibanca; ➣ Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza s.p.a., Gruppo Credit Agricole; ➣ Cassa di Risparmio di Ravenna s.p.a.; ➣ Consorzio Banche Popolari (CO.BA.PO.): ➥ Banca coop. Cattolica (*);
(*) N.B. Banche che hanno dichiarato l’intenzione di aderire, ma non l’hanno ancora formalizzato.
CONDIZIONI APPLICATE SUI FIDI UTILIZZATI: Tipo fido FIDO CASSA ANTICIPO SALVO BUON FINE (S.B.F.) ANTICIPO FATTURE
FASCIA 1
3,558%
Euribor 3mmp +2,500%
1,808%
Euribor 3mmp +0,750%
2,183%
Euribor 3mmp +1,125%
FASCIA 2
4,333%
Euribor 3mmp +3,275%
2,058%
Euribor 3mmp +1,000%
2,683%
Euribor 3mmp +1,625%
FASCIA 3
4,833%
Euribor 3mmp +3,775%
2,683%
Euribor 3mmp +1,625%
3,283%
Euribor 3mmp +2,225%
FASCIA 4
5,458%
Euribor 3mmp +4,400%
3,558%
Euribor 3mmp +2,500%
4,283%
Euribor 3mmp +3,225%
(Euribor 3mmp= Euribor 3 mesi media mese precedente, 1,058% pubblicato Il Sole 24 Ore 30/11/2010.) La fascia di merito è attribuita dalla banca, su richiesta dell’impresa, in relazione alla sua classe di rischio (rating Basilea 2). 10
Credito ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA ASSOCIATI CNA MODENA
Aggiornato al 28/10/2010 Valido mese NOVEMBRE 2010
La Commissione Disponibilità Fondi (C.D.F.) o Corrispettivo Disponibilità Creditizia (C.D.C.) o Corrispettivo per il servizio di disponibilità immediata fondi (D.I.F.), applicati sui fidi concessi, indipendentemente dall’utilizzo, con addebito trimestrale, prevede le modalità di seguito dettagliate: a) Banche aderenti al Consorzio Banche Popolari (Banca di Piacenza, Banca Coop. Cattolica, Banca pop. Emilia Romagna, Banca pop. di Ravenna, Sanfelice 1893 Banca Popolare), banca CredemGruppo Credito Emiliano spa, banche aderenti a Federazione Banche Credito Cooperativo Emilia Romagna, Unicredit Banca spa, applicano una commissione massima così calcolata
Fascia 1
Fascia 2
Fascia 3
Fascia 4
Trimestrale
0,15%
0,25%
0,30%
0,40%
Annuale
0,60%
1,00%
1,20%
1,60%
b) Carisbo–Gruppo Intesa Sanpaolo, Cassa dei Risparmi di Forlì e Romagna–Gruppo Intesa Sanpaolo, CariparmaGruppo Credit Agricole applicano una commissione massima pari a 0,40%, trimestrale (1,60%, annuale);
c) Banca Popolare di VeronaS. Geminiano e S. Prospero, Gruppo Banco Popolare applica una commissione massima calcolata per importo e per fascia
Fido concesso
Fascia 1
Fascia 2
Fascia 3
Fascia 4
Trimestrale >
0,250%
0,350%
0,3625%
0,375%
Annuale >
1,000%
1,400%
1,450%
1,500%
Trimestrale >
0,175%
0,250%
0,250%
0,250%
Annuale >
0,700%
1,000%
1,000%
1,000%
Trimestrale >
0,100%
0,125%
0,125%
0,125%
0,400%
0,500%
0,500%
0,500%
Fino €. 50.000
Da €. 50.000 a €. 500.000
Oltre €. 500.000 Annuale >
Nel caso di concessione, modifica o revoca del fido, durante un trimestre, le percentuali saranno applicate in misura proporzionale all’importo e alla durata (giorni effettivi) degli affidamenti concessi, da parte di tutte le banche. 11
Credito ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA ASSOCIATI CNA MODENA
Aggiornato al 28/10/2010 Valido mese NOVEMBRE 2010
Altri oneri e commissioni previste dall’Accordo regionale di tesoreria: VALUTE
ALTRE COMMISSIONI Spese chiusure trimestrali
€. 10,00
Prelievi con assegno (*)
data assegno
Spese di istruzione fido massimo
ZERO
Versamenti contanti
stesso giorno
Spese per riga di estratti conto
€. 1,10
Assegni circolari emessi dalla banca
stesso giorno
Modello di pagamento F24 (**)
Assegni stesso sportello
stesso giorno
Altri attestati
€. 1,25
Assegni stesso Istituto
1
Versamenti assegni circolari altre Istituti giorni lavorativi (*)
1
Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto cartaceo
€. 2,85
Versamenti assegni altre Istituti giorni lavorativi (*)
3
Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto magnetico
€. 2,53
Effetti a scadenza stessa banca giorni lavorativi
7
Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie invio telematico
€. 2,28
Effetti a scadenza su altra banca giorni lavorativi
8
Effetti protestati
0,12%
ZERO
Effetti a vista su stessa banca giorni lavorativi
12
Effetti protestati costo minimo
€. 7,00
Effetti a vista su altra banca giorni lavorativi
14
Effetti protestati costo massimo
€. 18,00
Ricevute bancarie stessa banca giorni lavorativi (*)
ZERO
Ritorno insoluti effetti e Ricevute bancarie (RIBA)
€. 4,21
1
Effetti richiamati “omnicomprensivi di altri oneri” (*)
€. 8,00
Ricevute bancarie altre banche giorni lavorativi (*)
Nota bene: (*) Le valute applicate sono state modificate, con decorrenza dal 5 luglio 2010, per l’entrata in vigore delle norme in materia di incassi commerciali (Decreto legislativo n. 11 del 27/01/2010); (**) Le voci Attestati contributi INPS e Attestati contributi INAIL, indicati nelle precedenti informative, sono state cancellate, in quanto comprese nella voce Modello di pagamento F24. 12
Consumi ciclo combinato: da 8,0 a 9,4 l/100 km ciclo combinato ed emissioni CO2 da 211 a 249 g/km