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Fisco: disposizioni comunitarie in materia di IVA (pagine da 1 a 3), novità sulle aliquote IRES (pag. 5), modifiche alle sanzioni sugli studi di settore (pag.10 e 11). Ambiente: novità sui risarcimenti del SISTRI (pag. 3). Legislazione lavoro: novità legate al decreto semplificazioni (pag. 4 e 5).
AL CENTRO: notizie di categoria. Comunicazione:: tutte le novità a pagina 11 Credito: in coda le novità sull’autorizzazione degli apparecchi con vincite in denaro, e le convenzioni per gli associati CNA.
FORMAZIONE: IL NUOVO ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21 DICEMBRE 201 E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’accordo stato/regioni sulla formazione dei datori di lavoro, dei lavoratori, dei preposti e dei dirigenti in merito alla prevenzione dei rischi correlati all’attività di lavoro. Accordo che suddivide le aziende in tre fasce di rischio (alto, medio e basso) in base al codice ATECO redatto nel 2007. • Sono considerate aziende a Rischio Alto quelle di costruzioni, metalmeccanica, lavorazione del legname, chimica, attività sanitarie (…); • Sono considerate a rischio medio l’attività agricola, i trasporti, l’istruzione e la pubblica amministrazione; • Sono considerate a rischio basso quasi tutte le attività di commercio e di vendita al pubblico.
I datori di lavoro che intendono nominarsi quali RSPP (Responsabile del servizio prevenzione e protezione) della propria azienda, saranno tenuti a frequentare corsi base così differenziati: Corso base
rischio basso rischio medio
ORE
16 ore
rischio basso
32 ore
rischio medio
rischio alto 48 ore Anno XXXV - N° 33 del 17/3/2012 Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. resp.: Cristina Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: Soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. - Via Rimini 7 - 40128 Bologna Tel. 051/2133100 - Copia: 1,50 - Modena - Via Malavolti, 22 Tel. 059/418111 - Stampa: Nova
Aggiornamento con periodicità ORE quinquennale
rischio alto
6 ore 10 ore 14 ore
Nuove attività Per le nuove attività, quelle costituite dopo
l’11 gennaio 2012, coerentemente con tempi concessi ai datori di lavoro per l’effettuazione della valutazione dei rischi, il datore di lavoro deve completare il percorso formativo entro e non oltre novanta giorni dalla data di inizio della propria attività. Corsi RSPP programmati ante 11/01/2012 La fase transitoria prevista dall’Accordo consente di frequentare il corso di formazione così come previsto dalla vecchia normativa purché venga concluso entro il 26/07/2012. Esonerati Sono esonerati dal corso base dell’accordo i datori di lavoro che:
1. possono dimostrare di aver svolto alla data dell’11 gennaio 2012, il corso di 16 ore conforme al Decreto Ministeriale del 16.1.97; 2. si erano autonominati RSPP entro il 31/12/1996 senza partecipare al corso delle 16 ore;
Sono pure ammessi i RSPP diversi dal datore di lavoro (dipendenti o consulenti esterni già soggetti alla formazione prevista). I soggetti di cui al punto 1 sono comunque tenuti all’aggiornamento entro l’11 gennaio 2017 mentre i RSPP di cui al punto 2 (autonominatisi entro il 31 dicembre 1996) dovranno provvedere ad aggiornarsi entro l’11 gennaio 2014. continua a pag 2 >
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FORMAZIONE LAVORATORI La formazione di tutti i lavoratori si articolerà in due momenti distinti: • formazione generale (con programmi e durata comuni per i diversi settori di attività); • formazione specifica in relazione al rischio effettivo in azienda (rilevato in funzione del settore ATECO di appartenenza);
La durata minima complessiva dei corsi di formazione per i lavoratori, in base alla classificazione dei settori di rischio, è distribuita come segue:
• Rischio Basso: 4 ore di Formazione Generale + 4 ore di Formazione Specifica: TOTALE 8 ore; • Rischio Medio: 4 ore di Formazione Generale + 8 ore di Formazione Specifica: TOTALE 12 ore; • Rischio Alto: 4 ore di Formazione Generale + 12 ore di Formazione Specifica: TOTALE 16 ore.
FORMAZIONE PARTICOLARE AGGIUNTIVA PER IL PREPOSTO La formazione del preposto deve comprendere quella per i lavoratori, così come prevista ai punti precedenti,
e deve essere integrata da una formazione particolare, in relazione ai compiti da lui esercitati in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La durata minima del modulo per preposti è di 8 ore. FORMAZIONE DEI DIRIGENTI La formazione dei dirigenti sostituisce integralmente quella prevista per i lavoratori. La durata minima del modulo per dirigenti è di 16 ore, i contenuti vengono declinati dall’accordo. AGGIORNAMENTO Per i lavoratori, i preposti e i dirigenti già formati è previsto un aggiornamento quinquennale, con durata minima di 6 ore, indipendentemente dalla classe di rischio aziendale. ASQ è in grado di erogare la formazione con i criteri imposti dal nuovo accordo. Per informazioni: tel. 059 255.11.32, fax 059 254.894, mail asq.zironi@mo.cna.it; spini@mo.cna. it
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Fisco LEGGE COMUNITARIA 2010: DISPOSIZIONI IN MATERIA DI IVA La Legge Comunitaria 2010 contiene diverse previsioni relative a disposizioni in materia di IVA. Le principali riguardano le modifiche al criterio di effettuazione delle prestazioni di servizio, che entreranno in vigore il prossimo 17 marzo; la nuova previsione per la richiesta del rimborso/compensazione infrannuale per soggetti che svolgono prevalentemente prestazioni non rilevanti territorialmente;
le importazioni in regime sospensivo di IVA; le operazioni non imponibili e l’abrogazione. Prestazioni di servizio nei rapporti con operatori non residenti Il nuovo criterio di effettuazione si applicherà dal prossimo 17/3/2012 e riguarda le prestazioni di servizio effettuate da un soggetto passivo non stabilito nello Stato ad un soggetto passivo stabilito nello Stato, oltre a
quelle effettuate da un soggetto passivo stabilito nello Stato nei confronti di un soggetto passivo stabilito nella Ue o extra Ue. Si tratta delle cosiddette prestazioni “generiche” per le quali, nei rapporti tra operatori economici (B2B), il luogo in cui diventano rilevanti è lo Stato del committente. Tra le prestazioni generiche si possono citare, solo a titolo esemplificativo, le prestazioni di trasporto di beni, prestazioni di consulenza, prestazioni di lavorazione su beni, prestazioni di intermediazioni nella circolazione dei beni, gli acquisti di servizi tramite mezzi elettronici. La modifica del criterio di effettuazione per le prestazioni impone, al prestatore nazionale che esegue delle prestazioni nei confronti di committenti UE e extra UE, di osservare particolare attenzione al momento in cui la prestazione si deve considerare ultimata, che corrisponde al momento in cui diventa obbligatoria l’emissione della fattura. Per le prestazioni di servizio rese ad un soggetto stabilito in Italia da parte di un operatore non residente, gli obblighi relativi all’assolvimento dell’IVA vanno assolti con il sistema dell’inversione contabile (reverse charge). La Legge n. 217/2011 dispone che per le prestazioni di servizio rese da un soggetto passivo stabilito in un altro Stato UE, il committente (stabilito in Italia) deve adempiere agli obblighi di fatturazione e registrazione relativi al servizio acquistato, seguendo le disposizioni previste per assolvere l’IVA per gli acquisti intracomunitari di beni. In sostanza, per assolvere l’IVA con il reverse charge, il committente nazionale dalle operazioni effettuate dal 17 marzo dovrà integrare il documento ricevuto dal prestatore UE, con l’indicazione dell’ammontare dell’imposta corrispondente all’aliquota applicabile alla prestazione di servizio acquistata; e annotare il documento integrato, entro 15 giorni dal ricevimento e con riferimento al mese stesso di ricevicontinua a pag 2 >
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mento (l’annotazione deve essere eseguita sul registro vendite e sul registro acquisti). Grazie a questa norma il committente stabilito in Italia è agevolato nell’esecuzione degli adempimenti per assolvere l’IVA, considerato che, per assolvere l’IVA con il reverse, non ha l’onere di dovere determinare il momento di ultimazione della prestazione che gli è stata resa. Per quanto riguarda, invece, le prestazioni di servizio rese da operatori ExtraUE rimangono confermate le disposizioni per assolvere l’IVA con il reverse charge da parte del committente stabilito in Italia. In presenza di prestatore ExtraUe è il committente che deve emettere autofattura, in un unico esemplare, al momento di effettuazione della prestazione e cioè, in generale, al momento della ultimazione della prestazione. E’ stato anche modificato l’art. 38-bis del DPR n. 633/72 estendendo la possibilità di richiesta di rimborso/compensazione infrannuale ai contribuenti che effettuano prevalentemente prestazioni di servizi non soggette ad IVA per mancanza del requisito di territorialità (cioè, soggetti che svolgono prevalentemente prestazioni di servizio verso soggetti non residenti). Questi ultimi per potere accedere alla richiesta di rimborso/ compensazione infrannuale, devono però rispettare queste condizioni: a) effettuazione, nei confronti di soggetti passivi stabiliti in Paesi UE e/o extraUe, di prestazioni di lavorazione relative a beni mobili materiali, prestazioni di trasporto di beni e relative prestazioni di intermediazione, prestazioni
di servizi accessorie ai trasporti di beni e relative prestazioni di intermediazione, prestazioni di servizio di cui alla lettera a-bis, del comma 3 dell’art. 19/633 (operazioni esenti creditizie/finanziarie/ assicurative rese nei confronti di soggetti stabiliti ExtraUE o relative a beni destinati ad essere esportati fuori della UE); b) per un importo superiore al 50% dell’ammontare di tutte le operazioni effettuate. L’estensione della possibilità di richiesta del rimborso/ compensazione infrannuale ora prevista NON ricalca, tuttavia, esattamente la analoga previsione disposta per il rimborso annuale. Infatti, per accedere alla richiesta del rimborso annuale è prevista una condizione: l’effettuazione prevalente di operazioni non soggette all’imposta. E’ evidente che la condizione per accedere alla richiesta del rimborso annuale consente di considerare tutte le tipologie di operazioni che non risultano rilevanti in Italia per mancanza del requisito territoriale, mentre per accedere al rimborso / compensazione infrannuale si possono considerare solo le specifiche prestazioni previste dalla norma. Sarà possibile avvalersi della nuova condizione per la richiesta del rimborso/compensazione infrannuale a partire da quella relativa al 1° trimestre 2012. Per quanto riguarda le importazioni in regime sospensivo di beni con destinazione in altro Stato UE, l’art. 67 del DPR n. 633/72 viene modificato in merito alla disciplina delle importazioni che vengono eseguite in sospensione di IVA per beni che sono destinati ad essere trasferiti in un altro Stato
UE. In sostanza meglio disciplinata una disposizione già in essere, prevedendo però anche un nuovo adempimento. In sintesi: - nel comma 2-bis, si prevede che l’immissione in libera pratica di beni (in cui, cioè, avviene il solo pagamento dei dazi) possa avere il pagamento dell’IVA sospeso se i beni sono destinati ad essere trasferiti in un altro Stato UE. La sospensione dell’IVA si applica anche se il trasferimento nell’altro stato UE si verifica dopo l’esecuzione di manipolazioni ai beni, purché siano state preventivamente autorizzate dall’autorità doganale; - nel comma 2-ter, viene previsto che la sospensione dall’IVA è ammessa purché 2
l’importatore fornisca il suo numero di partita IVA, il numero di partita IVA attribuito al cessionario stabilito nell’altro Stato UE ed anche, se richiesta dalla autorità doganale, idonea documentazione che provi l’effettivo trasferimento dei medesimi beni nell’altro Stato UE. Questa procedura consente al soggetto che voglia introdurre da Paese extraUe beni da cedere successivamente ad un cliente UE (anche dopo lavorazione), di eseguire l’importazione senza assolvere l’IVA. E’ evidente che i dati richiesti sono a tutela dell’Erario che l’IVA sarà assolta nell’altro Stato UE di destinazione da parte dell’acquirente finale dei beni, con il reverse conseguente all’acquisto intracomunitario. continua a pag 3 >
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In qualche taluni casi questa procedura può essere utile anche per i trasferimenti tra le diverse sedi dello stesso soggetto, situate in diversi Stati UE, in cui è comunque identificato. Esempio: importazione in Italia di beni da trasferire ad altra sede della ditta situata in Francia, dove l’IVA sarà assolta con il sistema del reverse dalla posizione dell’impresa in Francia. Per ciò che riguarda le operazioni non imponibili dell’art. 72, la norma in questione è stata interamente sostituita allo scopo di prevedere l’esplicita indicazione del fatto che le operazioni previste dall’articolo sono non imponibili e sono equiparate a quelle degli articoli 8,8-bis e 9, oltre a semplificare la formulazione, che resta sostanzialmente immutata, fatto salvo per le modifiche apportate alle lettere c) ed f). Si tratta tipicamente di cessioni di bene e presta-
zioni di servizi per sedi e rappresentanti diplomatici e consolari, comandi militari nazionali e stranieri operanti nell’am-
bito di attività della Nato ed altri enti comunitari. Per ulteriori precisazioni è possibile contattare le sedi CNA.
Ambiente SISTRI, IL RISARCIMENTO E’ POSSIBILE Dopo l’ennesima proroga al 2 aprile, dovuta alle evidenti disfunzioni, il SISTRI continua a deludere e CNA continua a chiedere al Governo una revisione profonda e strutturale del sistema. L’obiettivo è quello di semplificare il quadro normativo e le procedure così da rendere il SISTRI uno strumento di semplice utilizzo, realmente efficace per contrastare le ecomafie. Così come è attualmente strutturato, Il SISTRI ha provocato danni pesanti alle imprese, costrette a inutili e complicate operazioni burocratiche che hanno determinato costi per i contributi, per formare gli addetti, per adeguare le tecnologie necessarie. Il tutto per un sistema, di fatto, mai entrato in funzione. In attesa che siano davvero eliminati i malfunzionamenti, CNA si è attivata per accompagnare gli imprenditori in azioni legali nei confronti del Ministero dell’Ambiente per la restituzione delle somme di denaro impegnate e dei danni subiti.
Gli associati che lo riterranno opportuno potranno quindi avviare una vera e propria azione legale nei confronti del Ministero dell’ambiente per chiedere il risarcimento dei contributi e dei danni subiti (ad esempio, le spese sostenute per l’installazione dei dispositivi previsti dal sistema, o i costi per adeguare il sistema aziendale al SISTRI). L’azione legale sarà gestita da un’unica struttura legale a livello nazionale, lo studio Picozzi & Morigi, ma dovrà essere aperta da ogni impresa singolarmente. L’iniziativa viene promossa dalla CNA Nazionale, che sosterrà le spese generali, mentre i costi di istruzione di ogni singola pratica rimarranno a carico dell’impresa. Si tratta di costi fissi e variabili che consigliano l’apertura del contenzioso solo a quelle imprese che hanno subito danni di un certo rilievo, con un minimo quantificabile in 5.000 euro. In questo caso i soli costi fissi del contenzioso ammonterebbero a 700 euro (per aumentare in caso di importi superiori). Per maggiori informazioni rivogetevi ad ASQ, tel. 059/2551132.
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Legislazionde del lavoro Decreto semplificazioni: le disposizioni di interesse del datore di lavoro Il DL “Semplificazioni” contiene provvedimenti finalizzati a semplificare alcuni adempimenti cui sono tenuti i datori di lavoro. Proviamo a riassumere le principali novità, articolo per articolo. Art. 14 – Controlli sulle imprese Il dovere del Governo è quello di adottare regolamenti volti a razionalizzare, semplificare e coordinare i controlli sulle imprese, evitando di creare intralcio al normale esercizio dell’attività di impresa e assicurando controlli proporzionali alla tipologia di attività. Ora le amministrazioni pubbliche hanno l’obbligo di pubblicare sul sito www.impresainungiorno.gov.it la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese, in base alla dimensione e al settore di attività. Dei controlli vanno anche indicate in modo chiaro le modalità operative. Art. 15 - Astensione anticipata dal lavoro delle lavoratrici in gravidanza Dal 1 aprile 2012 L’interdizione dal lavoro deve essere disposta dalla Direzione territoriale del lavoro (DTL) e dalla Asl. In caso di gravi complicanze o di forme morbose, l’astensione dal lavoro è disposta dall’Asl con modalità che saranno definite con accordo preso in sede di Conferenza Stato-Regioni. L’astensione dal lavoro è invece disposta dalla DTL in caso di condizioni ambientali non idonee, o se la lavoratrice non può essere spostata ad altre mansioni. Art. 16, commi 1-4 - Servizi sociali: scambio dati tra Amministrazioni e in materia di contenzioso previdenziale Per semplificare e razionalizzare lo scambio di dati finalizzato a migliorare il monitoraggio, la programmazione e la gestione delle politiche sociali, gli enti erogatori di interventi e servizi sociali nonché l’INPS, si scambiano le informazioni sui beneficiari e sulle prestazioni concesse, solo in via telematica, e le trasmettono, in forma individuale e anonima, al Ministero del Lavoro, nel rispetto della normativa privacy (si attende decreto attuativo). Art. 16, comma 6 – Convenzioni tra enti per acquisizione dati Le agenzie fiscali, gli enti di previdenza e assistenza obbligatoria e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali possono stipulare convenzioni con le Amministrazioni pubbliche, gli enti pubblici economici e le Autorità amministrative indipendenti per acquisire, in via telematica, i dati e le informazioni personali, anche sensibili, al fine di ridurre gli adempimenti dei cittadini e delle imprese e rafforzare il contrasto alle evasioni e alle frodi fiscali. L’acquisizione dei dati deve avvenire nel rispetto della normativa privacy. Art. 16, comma 7 – Pagamenti Inps Dal 1 maggio 2012, per pagamenti effettuati presso l’Inps non si utilizzano più contanti. Art. 17 – Assunzione di lavoratori extra UE Il modello UNILAV vale anche ai fini della comunicazione della stipula del contratto di soggiorno fra le parti ai fini
dell’assunzione di lavoratore straniero regolarmente soggiornante. In caso di richiesta di nulla osta al lavoro stagionale, se entro 20 giorni lo sportello unico immigrazione non dà riscontro, l’autorizzazione si intende concessa se la richiesta riguarda lo stesso lavoratore autorizzato l’anno precedente; se questi è stato regolarmente assunto l’anno precedente; e se questi ha rispettato le condizioni indicate sul permesso di soggiorno. Nel rispetto della durata massima di 9 mesi, il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere prorogato se il lavoratore trova un’altra occupazione stagionale, anche presso datore di lavoro diverso. L’autorizzazione al lavoro stagionale, anche pluriennale, può essere rilasciata anche a più datori di lavoro, ciascuna nel rispetto del limite minimo di 20 giorni e massimo di 9 mesi. Nei casi di assunzione successiva alla prima, il lavoratore non deve uscire dall’Italia per ottenere un nuovo visto di ingresso e ha diritto al rinnovo del permesso di soggiorno stagionale per la durata del nuovo rapporto di lavoro (max 9 mesi). In caso di lavoro stagionale pluriennale, dopo il primo anno il lavoratore può essere assunto anche da un datore di lavoro diverso da quello che ha ottenuto il nulla osta triennale. Art. 18 – Assunzioni e collocamento obbligatorio Nel settore turistico e nei pubblici esercizi, è possibile assumere personale d’urgenza purché l’assunto comunichi entro tre giorni dall’instaurazione del rapporto di lavoro tutti i propri dati anagrafici; dev’essere inoltre redatta una comunicazione preventiva nella quale risultino in maniera inequivocabile la tipologia contrattuale e l’identità del lavoratore. Nei settori del turismo e dei pubblici esercizi è anche ammessa l’assunzione diretta di manodopera per l’esecuzione di speciali servizi di durata non superiore a tre giorni, determinati dai contratti collettivi. Viene ora cancellato l’obbligo di comunicare tali assunzioni al Centro per l’Impiego, entro i cinque giorni successivi. Per fruire della sospensione dell’obbligo di assunzione di disabili le aziende che hanno unità locali in più regioni devono inviare apposita comunicazione al Ministero del Lavoro (non ai singoli servizi provinciali). Art. 19 – Libro unico del lavoro Ai fini del Libro unico del lavoro, viene stabilito che per “omessa registrazione” si intende la mancanza delle scritture nel suo insieme e non di un singolo dato; e per “infedele registrazione si intendono le scritturazioni dei dati diverse rispetto alla qualità o quantità della prestazione lavorativa effettivamente resa o diverse rispetto alle somme effettivamente erogate. Art. 20, comma 1 – Modifiche a precedenti decreti Dal 1 gennaio 2013 La documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo 4
Legislazionde del lavoro gli ITS Saranno adottate linee guida per conseguire, fra gli altri, l’obiettivo di promuovere la realizzazione di percorsi in apprendistato, anche per il rientro in formazione dei giovani. Art. 59 – Disposizioni in materia di credito d’imposta Per fruire del credito di imposta per le assunzioni nel Sud, queste ultime devono essere effettuate entro 24 mesi dall’entrata in vigore del decreto legge 13/5/2011, n. 70 (il decreto è entrato in vigore il 14/5/2011). La media dei lavoratori va fatta con riferimento ai 12 mesi precedenti l’assunzione. Il credito di imposta può essere utilizzato entro due anni dall’assunzione. Ai fini della decadenza, si considera il numero di lavoratori a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti l’assunzione.
ed economico-finanziario per la partecipazione alle procedure disciplinate dal Codice degli appalti, è acquisita presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Art. 21 – Responsabilità solidale negli appalti L’obbligo solidale in caso di appalto di opere e servizi si estende anche alle quote di trattamento di fine rapporto e ai premi assicurativi dovuti in relazione alla durata del contratto di appalto. Delle sanzioni civili, invece, risponde solo il soggetto inadempiente. Art. 40 – Soppressione del vincolo di chiusura domenicale per le imprese di panificazione All’attività di panificazione (intesa come produzione) è revocato il vincolo di chiusura domenicale e festiva. Art. 52 – Promozione dell’istruzione tecnico-professionale ne-
Fisco SOCIETA’ NON OPERATIVE: LE NOVITA’ SULL’ALIQUOTA IRES Le novità introdotte dal D.L. 138/2011 in materia di società non operative sono articolate in due distinte disposizioni: la maggiorazione dell’aliquota Ires e la presunzione di non operatività per le società di ogni tipo in perdita sistematica. Quanto alla maggiorazione dell’aliquota Ires, la nuova disposizione prevede che per le società per azioni SpA), in accomandita per azioni (SAS) e a responsabilità limitata (Srl), nonché per le società e gli enti di ogni tipo “non residenti” con stabile organizzazione nel territorio dello Stato, che risultano non operative, l’aliquota dell’Ires è maggiorata di 10,5 punti percentuali. In sostanza, se dall’esito del test operato in sede di dichiarazione dei redditi, la società risulterà essere “di comodo”, dovrà applicare al reddito imponibile l’aliquota Ires del 38%, corrispondente all’aliquota ordinaria del 27,5%, maggiorata di 10,5 punti. L’aliquota del 38% sarà applicabile all’intero reddito imponibile risultante dalla dichiarazione, anche se questo sarà superiore al reddito minimo determinato nell’apposita sezione della dichiarazione dedicata al test di operatività. La maggiorazione di 10,5 punti percentuali dovrà essere operata anche se la società soggetta all’Ires partecipa a una società di persone, o se essa ha optato per la tassazione di gruppo assieme ad altre società di capitali, o ancora se essa è in regime di trasparenza fiscale (sia essa di capitali o a responsabilità limitata). Acconto Ires 2012 Per il primo periodo di applicazione (2012 per i soggetti “solari”), le società “di comodo” dovranno determinare l’acconto dovuto sulla base dell’imposta che si sarebbe determinata
per il periodo precedente, applicando la nuova disposizione. La diversa determinazione dell’acconto per il 2012 deve naturalmente essere effettuata solo nell’ipotesi in cui la società sia risultata “di comodo” per l’anno 2011. L’acconto andrà determinato con metodo storico o previsionale a seconda dei casi. Per maggiori informazioni rivolgetevi alle sedi CNA.
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SERVZI E TERZIARIO, UN PROGETTO PER LO SVILUPPO Parrucchiere ed estetiste, autoriparatori e lavanderie, sarte e calzolai, poi fisioterapisti, orologiai, fotografi, professionisti, commercianti: tutte professioni di servizio ai cittadini e alle imprese. Mestieri che cambiano, si adattano ai tempi ma che bene o male sono sempre lì, a soddisfare i bisogni delle persone e dei loro beni. Microimprese delle quali spesso ci si dimentica, considerate quasi scontate o di serie B. Eppure sono numericamente importanti, ed assolvono ad un ruolo sociale di primo piano (pensiamo al recupero dei beni attraverso la loro riparazione, evitandone la sostituzione e contribuendo così ad un consumo consapevole, senza poi considerare il contributo offerto alla vivibilità nelle città). Partendo da questo presupposto CNA, sulla base di un minuzioso studio quantitativo e qualitativo di queste imprese nella nostra provincia, ha formulato una serie di linee d’intervento a favore dei settori Servizi e Terziario, che rappresenteranno la traccia per un’attività estremamente diversificata nelle diverse aree della provincia: diversificata in base alle esigenze, ma anche coordinata all’ottenimento di un effetto complessivo di riammodernamento, migliore comunicazione, innovazione imprenditoriale. <Oggi – commenta Morena Manfredini, Responsabile delle politiche settoriali di CNA - un abitante su sette è straniero; uno su nove ha più di 74 anni. Siamo più vecchi ma anche più multietnici. Insomma, il Mondo cambia, e Modena cambia con lui. Ecco perché queste imprese devono cambiare, ma deve mutare anche l’approccio culturale delle istituzioni nei loro confronti>. Alla base del nuovo progetto di sviluppo rimane l’aggiornamento professionale, cardine della competitività aziendale e dell’ingresso nel mondo del lavoro. Per le aziende, oltre ai corsi specifici sui nuovi trend settoriali, occorre insistere sui corsi sulle nuove tecnologie, sulla comunicazione e sul valore crescente della relazione e del servizio. Per i nuovi associati, è in progetto un bonus formativo gratuito sui temi dell’imprenditorialità (gestione aziendale, etica, promozione ecc); saranno organizzati nuovi incontri di aggiornamento su stili di vita, gusti e cultura del consumo; aumenteranno per numero i seminari divulgativi di sensibilizzazione sulle novità tecnologiche, e gli appuntamenti di formazione tecnico-specialistica
di base per giovani neolavoratori e disoccupati in tempo di crisi, anche presso le aziende trasformate in “laboratorio di mestiere”. Particolare attenzione verrà rivolta alle iniziative per l’imprenditoria femminile, mentre saranno potenziate le attività di consulenza per le imprese in difficoltà. <Alle pubbliche amministrazioni – continua Manfredini chiediamo di unire gli sforzi per creare centri storici migliori, quartieri più efficienti, scelte urbanistiche più funzionali: cittadini e aziende, attraverso l’Associazione, rivendicano un maggiore coinvolgimento nelle scelte>. Gli ambiti per il confronto non mancano: le liberalizzazioni, ad esempio, ma anche le semplificazioni normative, l’omogeneizzazione dei regolamenti comunali, l’individuazione di azioni di sostegno, ad esempio per ciò che riguarda le neo imprese. <Una proposta in questa direzione potrebbe essere la messa a disposizione di locali (con la formula degli incubatori diffusi) nelle zone che i comuni intendono riqualificare, con affitti contenuti e la possibilità di attivare servizi collettivi a beneficio di tutti coloro che operano nella zona>. Senza dimenticare temi “caldi” il marketing territoriale e l’esternalizzazione dei servizi. I primi progetti stanno già nascendo, come il “Foursquare” per l’Appennino. <Ma stiamo anche lavorando alla realizzazione di un codice etico comportamentale legato alla responsabilità sociale dell’impresa: salute, politiche di prezzo, trasparenza. Elementi sui quali si fonda il rapporto tra impresa e cliente. Altri interventi andranno realizzati nei confronti della scuola con l’obiettivo di far conoscere e promuovere i mestieri, in modo che i ragazzi tornino a scegliere anche queste professioni, eventualmente con la possibilità di avviare, presso le scuole stesse, percorsi formativi di qualifica>. “Si tratta – conclude Morena Manfredini, curatrice dell’analisi assieme ai responsabili delle diverse unioni di mestiere di CNA – di un’operazione a tutto campo che mira a riqualificare il cosiddetto artigianato di servizio e il mondo del commercio per favorirne lo sviluppo, creando le condizioni affinché questo avvenga. Ecco perché l’analisi, le riflessioni e le proposte avanzate dovranno diventare il fulcro di un confronto a livello territoriale, per trovare punti di condivisione con le amministrazioni locali da concretizzarsi sul territorio>.
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AUTORIPARATORI: NO ALLA RIDUZIONE DEL RISARCIMENTO SULLE RIPARAZIONI PRESSO AUTOFFICINE DI FIDUCIA CNA celebra un grande successo sul fronte liberalizzazioni per gli autoriparatori. La Commissione Industria del Senato ha infatti cancellato il comma 2 dell’art. 29 del decreto liberalizzazioni che prevedeva una riduzione dei risarcimento a chi sceglie in caso di incidente stradale di far riparare il veicolo incidentato al carrozziere di fiducia, anziché in officine convenzio-
nate con la compagnia di assicurazione, con una penalizzazione in termini di costi del 30%. “Una iniquità, quella dell’alterazione della libertà di scelta dei consumatori e della libera concorrenza nel caso degli autoriparatori, che attraverso una grande mobilitazione abbiamo denunciato con forza e contribuito a far eliminare”.
AUTORIPARATORI E GOMMISTI: PRENOTATE UN INCONTRO GRATUITO CON CNA CONSULENZA Sei sicuro di conoscere a fondo i costi della tua azienda? Sicuro? Qual è il costo orario complessivo di tutti i fattori della produzione? Qual è il fatturato di pareggio (ovvero quanto il minimo che devi fatturare per coprire i costi)? Ti capita di lavorare molto ma di trovarti sempre in difficoltà con le banche? O di non sapere dove siano finiti i soldi che hai incassato durante l’anno? O di non sapere determinare bene i prezzi delle tue prestazioni? La crisi economica che stiamo attraversando impone una attenzione straordinaria nella gestione dei costi e dei ricavi aziendali: spesso ci si accorge che qualcosa non va solo quando un periodo di tensione finanziaria si fa particolarmente pesante o lungo. Se poi i problemi
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e non impegnativo consentirà di individuare le tue necessità e permetterà di elaborare un preventivo rispondente ai problemi emersi.
CNA MODENA E GUARDIA DI FINANZA: SFORZI CONGIUNTI CONTRO L’ABUSIVISMO A seguito delle sue numerose iniziative sul tema dell’abusivismo, la presidenza regionale dell’Unione Benessere e Sanità è stata contattata dal Tenente Colonnello Giorgio Viola del Comando della Guardia di Finanza di Bologna e dal Tenente Colonnello Carlo Simoncini del Comando della Guardia di Finanza II Gruppo, per un confronto sul tema dell’abusivismo. Nell’incontro abbiamo chiarito l’attività di sensibilizzazione che CNA rivolge direttamente al cittadino per rompere la complicità tra abusivi ed utenti basata sui costi più bassi: complicità che rende molto difficile contrastare un simile fenomeno, soprattutto in tempo di crisi. CNA si è messa a disposizione delle autorità che si occupano del contrasto alle attività abusive, a partire dai Ministeri competenti e dai NAS con
i quali sono già state realizzate numerose iniziative congiunte. Il sommerso e l’evasione fiscale erano, fino a ieri,
fenomeni contrastabili in maniera molto marginale; ma i Ten. Col. Viola e Simoncini, durante l’incontro, hanno avuto modo di spiegarci che la situazione sta cambiando, da quando la GDF è dotata di nuovi strumenti e di metodologie di lavoro più efficaci per individuare attività sommerse e, come tali, abusive. L’incontro è stato pertanto proficuo e, certamente, passibile di sviluppi su base provinciale (in particolare, iniziative congiunte sul campo per il contrasto dell’abusivismo). Come CNA avremo quindi incontri con i referenti provinciali della GDF per discutere e sviluppare eventuali accordi su base provinciale, accordi che potrebbero riguardare in modo trasversale i settori rappresentati da CNA al di la dell’area benessere.
NUOVI CONTROLLI OBBLIGATORI SUI GAS DI SCARICO DI AUTO E MOTO Nel decreto sulle semplificazioni in vigore dal 10 febbraio scorso, sono entrate in vigore norme correttive sul controllo dei gas di scarico per auto e motoveicoli. Da quest’anno il controllo obbligatorio dei dispositivi di combustione e scarico degli autoveicoli e dei motoveicoli è effettuato esclusivamente al momento della revisione obbligatoria periodica del mezzo. Di conseguenza l’attuale campagna provinciale per il controllo obbligatorio dei gas di scarico, così com’è stata fino a ieri, è da ritenersi superata. Attendiamo novità specifiche dal legislatore.
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PREVENZIONE DEGLI INCENDI: NOVITA’ PER LE OFFICINE Il nuovo regolamento introdotto lo scorso novembre opera una sostanziale delle procedure antincendio in vari settori. Per quanto riguarda le attività di riparazione di veicoli a motore, comprese le attività di carrozzeria, elettrauto, gommista e attività specializzate, si segnala che è stato modificato il criterio di assoggettabilità al CPI, che è adesso unicamente determinato dalla superficie coperta dei locali destinati all’attività. Pertanto, tutte le officine con superficie superiore a 300 mq. sono soggette al CPI – rispetto alla normativa precedente non si fa più riferimento alla detenzione di 9 autoveicoli. Per i gommisti si segnala che l’obbligo del CPI scatta anche se si detiene in deposito un quantitativo di pneumatici superiore a 10.000 KG in massa, pur in presenza di un locale con superficie inferiore a 300 mq. Viene introdotto l’obbligo del CPI per le attività di demolizione di veicoli e simili con relativi depositi, di superficie superiore a 3000 mq. Le officine che, per effetto di tale modifica normativa, rientrano nell’obbligo di dotarsi del CPI dovranno provvedere entro il 7 ottobre 2012 usufruendo della procedura semplificata prevista da questo decreto. Le officine già in possesso del CPI procederanno al rinnovo alla naturale scadenza. Per tutte le informazioni tecniche, espletamento delle pratiche e preventivi di spesa le officine associate possono rivolgersi ASQ srl Società del sistema CNA per l’Ambiente e la sicurezza contattando: 059/2551132 Silvestri Andrea asq. andrea@mo.cna.it.
FOTOGRAFI: COME SI CAMBIA, PER NON MORIRE Il tempo del rullino, della ristampa, delle stampe è finito da un pezzo sò che non scrivo nulla di nuovo, ma forse è ora di riflettere sulle opportunità che il nuovo “digitale” ci offre. Sicuramente il mestire è diventato più difficile, ora penso che si deva essere veramente bravi per stare a galla; la conferma viene da tanti colleghi stanno lavorando tanto. Io vivo il mondo del fotogiornalismo e vedo che le immagini, video e foto servono sempre di più. Del rfesto viviamo nell’era dell’immagine, della visibilità.
Ho un collega specializzato nel settore danza teatro con il quale parlavo di dati e mi diceva di avere un fatturato simile a quello degli anni precedenti: sono cambiate le tipologie dei clienti ma alla fine il risultato è positivo. Ora mi chiedo come CNA cosa possiamo fare per aiutare la categoria? il vostro consiglio e le vostre esperienze sono importanti per non correre il rischio di sparare nel mucchio, noi vorremmo da queste pagine poter ascoltare le vostre necessità. Una prima idea potrebbe essdere l’orga9
nizzazione di un corso per video-reflex Ancora, la realizzazione di un ICLOUD modenese. Voi che ne pensate? Scrivete opinioni e suggerimenti a direttivocomunicazione@mo.cna.it Diego Poluzzi
Fisco Modifiche al sistema sanzionatorio sugli studi di settore Con le “manovre fiscali” approvate nel 2011, da ultimo il cd. “decreto SalvaItalia”, è stata ribadita la valenza attribuita agli studi di settore nel più ampio contesto di strumenti di lotta all’evasione.
Casistiche
Gli interventi normativi approvati nel corso del 2011 hanno, tra l’altro, modificato sostanzialmente il quadro delle regole di riferimento nei confronti dei contribuenti soggetti agli studi di settore: da una parte con l’applicazione di un sistema che “premia” la correttezza dei contribuenti in linea con gli studi; dall’altra con un inasprimento della loro applicazione nei confronti dei soggetti che non si trovano in tale condizione. Ecco le novità principali dalle “manovre fiscali”: • Si applica la sanzione nella misura massima (2.065 -) nei casi di omessa presentazione del modello studi, quando l’adempimento è dovuto, e il contribuente non abbia provveduto alla sua presentazione anche a seguito di specifico invito da parte dell’Ufficio (sanzione aggravata, poiché prima andava da 258 a 20.56 euro); • Si applica una maggiorazione del 50% nei casi in cui emerga una infedeltà della dichiarazione con maggiori imposte dovute (In pratica ora viene previsto che le sanzioni minima e massima siano aumentate del 50%, quindi risulteranno applicabili nella misura dal 150% al 300); • Analoga modifica è stata apportata in materia di imposta sul valore aggiunto e in materia di Irap; • Viene introdotta una ulteriore fattispecie (lett.d-ter) che legittima l’accertamento di natura induttiva: l’Ufficio può ora determinare il reddito dell’impresa sulla base di dati e notizie comunque acquisite, a prescindere dal bilancio o dalle scritture contabili, e può essere basato su presunzioni semplici anche se non “gravi, precise e concordanti”.
Omissione del modello o indicazione di dati errati/infedeli non incidenti sull’esito dell’applicazione degli studi di settore
da 258 a 2.065 -
Omissione del modello ed il contribuente non abbia provveduto alla sua presentazione a seguito di specifico invito da parte dell’Ufficio
2.065 -
Omissione del modello o indicazione di dati errati/infedeli incidenti sull’esito dell’applicazione degli studi di settore che comporti una “differenza” inferiore o uguale al 10%
dal 100% al 200% sulla differenza di imposte
Omissione del modello, indicazione di cause di esclusione o inapplicabilità non spettanti o indicazione di dati errati/infedeli. Fattispecie applicabile nel caso in cui l’esito dell’applicazione degli studi di settore comporti una “differenza” superiore al 10%.
Omissione del modello ed il contribuente non abbia provveduto alla sua presentazione a seguito di specifico invito da parte dell’Ufficio. Fattispecie applicabile nel caso in cui l’esito dell’applicazione degli studi di settore comporti una “differenza” superiore al 10%.
Ora le novità principali dal “Decreto SalvaItalia”: • Ora “chiunque”, a seguito di richieste effettuate dagli Uffici nell’esercizio dei loro poteri di accertamento, accesso, ispezioni e verifiche, esibisca o trasmetta atti o documenti falsi in tutto o in parte, o fornisca dati e notizie non rispondenti al vero, è punito con una sanzione di natura penale per falso ideologico o materiale (tale norma può portare ad una punibilità massima con la reclusione fino a tre anni); • E’ soggetto passivo del reato “chiunque” ponga in essere le fattispecie mendaci di cui sopra, pertanto se i documenti/atti o le dichiarazioni sono esibiti o trasmessi direttamente dal contribuente è chiaro che sarà il contribuente stesso a subire il procedimento penale.
A seguito di richiesta degli Uffici: esibizione o trasmissione di atti o documenti falsi in tutto o in parte. A seguito di richiesta degli Uffici: fornitura di dati e notizie non rispondenti al vero, se configurano fattispecie penali di cui al DLgs 74/2000.
Lo schema delle sanzioni applicabili nell’ambito degli studi di settore è riportato nella seguente tabella:
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Sanzioni
Possibilità per l’Ufficio di fare accertamenti induttivi basati su presunzioni semplici anche se non “gravi, precise e concordanti”. Sanzioni dal 110% al 220% sulla differenza di imposte. Possibilità per l’Ufficio di fare accertamenti induttivi basati su presunzioni semplici anche se non “gravi, precise e concordanti”. Sanzioni dal 150% al 300% sulla differenza di imposte Sanzione penale (con reclusione max fino a 3 anni) Sanzione penale (con reclusione max fino a 3 anni)
Comunicazione Luca Pianigiani: più degli strumenti è importante la creatività Molte adesioni al corso “Tablet: ideare, produrre e vendere servizi innovativi”, organizzato da CNA Comunicazione, tant’è che si sono dovute fare 2 sessioni per soddisfare tutte le richieste, segno che le aziende della comunicazione ritengono importante stare aggiornati sulle nuove tecnologie e a come queste possono offrire nuove possibilità di lavoro. Tra i relatori, atteso era l’intervento di Luca Pianigiani, giornalista, esperto di fotografia ed editoria digitale, responsabile del sito www. jumper.it e della nota rivista internazionale per iPad Jumper Photo Magazine (JPM magazine).
stop motion, immagini immersive, a 360 gradi, panoramiche) che dopo qualche momento di successo sul web erano cadute nel dimenticatoio o, peggio ancora, in una valutazione economica dozzinale che ha allontanato i professionisti. Su iPad e compagnia, queste tecniche hanno trovato e trovano un grande riscontro non solo per l’efficacia della visualizzazione, ma anche (forse soprattutto) per il fatto che si è unito al valore visuale anche quello “tattile”: gli oggetti si “toccano” per muoverli, per spostarli, per esplorarli… e l’effetto è molto più efficace. Fare lavori di qualità con un’alta componente emozionale è l’arma vincente per aver successo.
“Le immagini, sempre di più, narrano e narreranno storie- dice Pianigiani - e questo è importante per chi si occupa di comunicazione. In particolare i tablet (in primis l’iPad di Apple), che sono cresciuti in modo esponenziale nell’ultimo anno, sembrano essere diventati il supporto più concretamente utile per lo sviluppo dell’immagine, sia questa fissa o “in movimento”, riscoprendo tecniche che non sono nuove (time lapse,
Progetto Alfabetizzazione
ICT tra luci e ombre
Anche quest’anno le aziende dell’ICT insieme all’Istituto Tecnico Industriale “Fermo Corni” stanno portando avanti il progetto “Alfabetizzazione”. Si tratta di offrire ai ragazzi un’esperienza di stage più ricca e complessa del solito. Non il solito stage tecnico, ma un vero e proprio percorso che difficilmente a scuola si fa: imparare come, all’interno di una software house, ci si relaziona coi clienti. Dopo un incontro formativo, ciascun ragazzo si recherà presso un cliente della software house e farà formazione sul campo ai dipendenti o ai soci/titolari. Gli argomenti sono, a seconda dei casi, word, excel, power point, posta elettronica o utilizzo di internet, cioè gli strumenti di informatica di base. Quest’anno saranno coinvolti 7 ragazzi del 4’anno e, col tutoraggio di 3 aziende ICT, andranno a far formazione in PMI della meccanica, del tessile ecc. Il momento formativo su come si va in azienda, che sarà tenuto da un imprenditore, coinvolgerà tutti i ragazzi delle 4’ e delle 5’ del corso di Informatica dell’Istituto Corni.
Nei giorni scorsi sono uscite sui giornali 2 importanti notizie riguardanti il settore dell’Information Technology. La prima riguarda SIRMI, la società di ricerca e consulenza informatica che ha rilasciato i dati relativi all’andamento del quarto trimestre 2011 e del consuntivo anno del mercato ICT, dati sicuramente non rassicuranti con un calo complessivo vicino al 3% nel quarto trimestre e del 3,3% a livello annuale. Il Mercato Software è il solo che registra una performance positiva, con una crescita del 4,2% nel quarto trimestre e dell’1,5% nell’intero anno; quello Hardware, per contro, è il comparto IT che soffre maggiormente, con un calo della spesa dell’11,3% nell’ultimo quarto (7,3% nell’intero anno). Al calo della domanda dovuta alla crisi dei settori produttivi dei così detti utenti finali, si aggiunge la profonda trasformazione in atto, legata al cloud computing e alla diffusione degli strumenti di tipo “consumer” come i tablet (iPad, smart phone e tablet in genere) che stanno cambiando radicalmente le abitudini dei clienti e lo stesso modo di intendere l’informatica. Sempre nello stesso periodo su giornali è uscita anche un’altra notizia che potrebbe invece essere molto positiva: il governo ha pubblicato online il documento con tutte le azioni messe in campo per fare l’Italia digitale. Recependo la strategia definita nel 2010 dalla Commissione europea “Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, il governo si è posto diversi obiettivi: l’uso sociale della tecnologia, la realizzazione delle reti di nuova generazione e, più in generale, l’alfabetizzazione digitale. Per tradurre in pratica questi obiettivi è stata istituita una cabina di regia. A questa spetterà il compito di coordinare l’azione delle amministrazioni centrali e territoriali: i Ministeri, le Regioni, gli Enti locali e le Autorità indipendenti. Cinque saranno i fronti d’intervento:
• Open data. Secondo il governo “l’adozione del formato open è un’opportunità importante anzitutto per le amministrazioni, che superano così gli schemi rigidi e burocratici di accesso ai dati e di gestione delle risorse informative”. Nella sola Europa, il “valore” dell’informazione pubblica ammonta a circa 140 miliardi di euro l’anno. Ma il formato open è un’opportunità anche per i cittadini. • Cloud Computing. Monti e i suoi ministro puntando a sfruttare le potenzialità della “nuvola di dati” per permette la maggiore interoperabilità dei dati, con vantaggi evidenti per la rapidità e la completezza dei processi amministrativi. • E-government. Con l’Agenda digitale si creano nuovi incentivi per l’utilizzo delle tecnologie digitali nei processi amministrativi per fornire servizi ai cittadini. E’ inoltre stato creato il Fondo Nazionale per l’Innovazione per agevolare il finanziamento di progetti innovativi delle Pmi basati sullo sfruttamento industriale di disegni e modelli. Con questo fondo si mette a disposizione una garanzia che permetterà di favorire la concessione di finanziamenti da parte delle banche selezionate per circa 75 milioni di euro, favorendo l’accesso al credito delle imprese e riducendo i costi del finanziamento. I finanziamenti potranno essere concessi fino ad un importo massimo di 3 milioni di euro, con durata fino a 10 anni e nessuna garanzia personale o reale sarà richiesta all’impresa. Sono misure importanti che, se adeguatamente implementate, possono aiutare il settore ICT e il paese a superare questo difficile momento. La domanda che però ci si fa all’interno del direttivo di CNA Comunicazione e ICT è: riusciranno le nostre imprese associate che spesso sono piccole o addirittura micro, a partecipare a questi progetti o a usufruire di questi vantaggi? Per questo motivo si sta organizzando un incontro a cui saranno invitati tutti gli associati proprio per discutere insieme di questi temi e dell’aggregazione.
• Banda larga e ultra-larga. E’ arcinoto che l’Italia è ancora indietro rispetto ai partner occidentali: quasi 5,6 milioni di italiani si trovano in condizione di divario digitale, e sono almeno 3000 le località nel Paese che non possono accedere a Internet, perché non dotate di ADSL o reti similari. Lo sappiamo bene, perché anche in provincia di Modena ci sono situazioni di grande disagio, Gargallo di Carpi, alcune zone di Spilamberto, Villanova e addirittura di Modena, solo per citarne alcune. • Smart Communities/Cities vengono stanziati nuovi finanziamenti per realizzare le piattaforme tecnologiche necessarie a consentire alle città di adottare la filosofia smart. Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, ha ricordato che su questo tema è di prossima emanazione un bando da 700 milioni per il centro-nord e uno, già varato, da 260 milioni destinato al Sud. A fine giugno dovrebbe uscire il piano complessivo con il dettaglio delle risorse. 11
Varie NO AL CANONE RAI SU TABLET E SMARTPHONE Il presidente Luigi Mai: “giustizia è fatta” “La dura presa di posizione che abbiamo assunto nei giorni scorsi sull’assurdo pagamento dell’abbonamento RAI per il possesso di apparecchi come computer e simili, ha dunque pagato: l’Ente di Stato ha fatto dietrofront”. Così Luigi Mai, Presidente Provinciale di CNA, ha commentato la decisione della RAI dopo che nei giorni scorsi erano arrivati a migliaia di imprenditori e lavoratori autonomi bollettini per il pagamento del canone speciale
dovuto ad un Regio Decreto del 1938. A far scattare la protesta di CNA l’imposizione del tributo sul possesso non solo di televisori ma anche di qualsiasi dispositivo atto o adattabile a ricevere il segnale tv, inclusi monitor per il PC, videofonini, videoregistratori, Ipad, addirittura sistemi di videosorveglianza. “Rimane l’amarezza – prosegue Mai – per essere stati sottoposti ad una richiesta vessatoria, paradossale ed anacronistica, che testimonia il modo in
cui sono considerati oggi gli imprenditori: non già una risorsa, ma una sorta di bancomat al quale attingere. Nel caso poi di un’azienda inefficiente costosa come la Rai, questa richiesta assume toni quasi comici, se non fossero offensivi. Già offensivi, perché nelle imprese i computer si usano per lavorare, non per guardare programmi televisivi. A differenza di quanto pensano, ovviamente in modo strumentale, i dirigenti Rai”.
Credito Videopoker & co.: Rinnovate l’iscrizione all’elenco entro il 31 marzo 2012! Le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2011 sugli apparecchi da divertimento con vincite in denaro sono ora in vigore. In particolar modo, le novità riguardano l’ingresso nell’elenco dei soggetti autorizzati a tenere nei propri esercizi Newslot e videoterminali per il gioco a distanza. Chi è tenuto a iscriversi all’elenco? L’elenco è suddiviso in sezioni e l’iscrizione nello stesso costituisce titolo abilitativo. Sono tenuti ad iscriversi: • Proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di apparecchi con vincite in denaro; • Concessionari per la gestione della rete telematica degli apparecchi; • Soggetti che svolgono attività di installazione e manutenzione degli apparecchi (produttori, importatori, titolari degli esercizi presso i quali sono installati gli apparecchi, altri soggetti incaricati di attività funzionali alla raccolta del gioco). Rinnovo annuale L’iscrizione nell’elenco va rinnovata annualmente: pertanto le imprese che
continuano ad esercitare le attività sopra indicate devono rinnovare la propria iscrizione entro il 31 marzo 2012. Le società di noleggio degli apparecchi hanno già iniziato a sollecitare le imprese per il rinnovo, e anche CNA sta contribuendo da tempo alla segnalazione. Trovandoci già nel mese di marzo, vi invitiamo a procedere il prima possibile per evitare lungaggini e ritardi tipici degli ultimi giorni utili, che potrebbero anche tradursi in problemi veri e propri nell’ottenimento del rinnovo. Raccomandazioni 1. Chi noleggia gli apparecchi elettronici, verifichi immediatamente se l’azienda che glieli noleggia ha già effettuato il rinnovo dell’iscrizione; altrimenti, la solleciti prontamente; 2. Ogni impresa iscritta all’elenco ha un proprio “codice iscrizione elenco”: i noleggiatori degli apparecchi ricordino pertanto che nel modulo vanno indicati tutti i punti vendita operativi con apparecchi, codice iscrizione compreso; 12
3. E’ stata varata una nuova versione del modulo di iscrizione: andate sul sito www.aams.gov.it e scaricate il modulo RIES/C6, oppure rivolgetevi al più presto alle sedi CNA. Il nuovo modulo contiene nuovi parametri da inserire e nuovi documenti da allegare, quindi è opportuno calcolare un margine di qualche giorno rispetto alla scadenza per la compilazione. Le sedi CNA sono a vostra completa disposizione.
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Provincia di Modena
Italia
INCENTIVI PER LA VALORIZZAZIONE ECONOMICA DEI BREVETTI - Sottomisura 2
Anteprima - CCIAA - FONDO PER LA SICUREZZA In attesa di approvazione del regolamento da parte della Camera di Commercio di Modena
Italia
PREMI PER LA BREVETTAZIONE E VALUTAZIONE ECON. DEI BREVETTI - Sottomisura 1
Regione Emilia Romagna
Italia
INCENTIVI PER L’OCCUPAZIONE CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO
EBER - ACQUISTO MACCHINE UTENSILI
Area Geografica
Titolo
31/05/2012
31/12/2012
Il contributo è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici, funzionali all’implementazione del brevetto all’interno del ciclo produttivo quali l’industrializzazione e l’ingegnerizzazione, l’organizzazione e lo sviluppo e il trasferimento tecnologico.
Micro e PMI, titolari di brevetti, interessate alla valorizzazione economica degli stessi (in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato), attraverso l’acquisizione di servizi specialistici da terzi.
1) sistemi di video-sorveglianza antirapina che comprendano l’acquisto di videoregistratori, monitor e telecamere digitali; 2) sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi anti-intrusione Piccole imprese esercenti attività con allarme acustico e nebbiogeno; economiche, aperte al pubblico, iscritte al 3) sistemi passivi quali casseforti, Registro Imprese, con sede o unità locale blindature anti-taccheggio, inferriate, in provincia di Modena che esercitino vetri anti-sfondamento e terminali l’attività in posto fisso con consistente multifunzione ITB (quest’ultimo flusso di valori o moneta riservato esclusivamente alle tabaccherie); 4) adeguamenti di impianti di videoallarme anti-rapina finalizzati a renderli conformi ai requisiti tecnici richiesti dalla normativa
31/12/2012
Sono ammessi i progetti che abbiano avviato la richiesta di deposito nazionale all’UIBM, o di estensione del brevetto stesso all’EPO e al WIPO.
Micro e PMI, titolari di brevetti, interessate all’estensione (a livello nazionale, europeo o mondiale) e alla valorizzazione economica degli stessi brevetti
31/12/2012
31/12/2012
1) contratti di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale; 2) contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere
Imprese operanti sul territorio nazionale intenzionate ad assumere giovani con contratti di apprendistato
Il contributo è riservato alle imprese artigiane (versanti i contributi all’EBER) Acquisto di nuove macchine utensili interessate all’acquisto di nuove macchine in ragione del contenuto di sicurezza utensili che siano dotate di un contenuto presente nelle nuove attrezzature. di sicurezza maggiore
Scadenze
Spese Ammesse
Chi è interessato?
Per le Imprese associate, rivolgersi alla propria sede territoriale; per le imprese non associate: CAT CNA Servizi Modena - Cassanelli Armando, tel. 059/418576 059/418141, e-mail: cat@mo.cna.it
CNA CONSULENZA Srl Modena Malaguti Graziano, tel. 0597476517 e-mail: gmalaguti@mo.cna.it, Area Nord: Malavasi Eliseo, tel. 0596229060, e-mail: emalavasi@mo.cna.it, Area Sud: Giuliani Giorgio, tel. 0536807383, e-mail: ggiuliani@mo.cna.it
CAT CNA Servizi Modena - Cassanelli Armando, tel. 059/418576 - 059/418141, e-mail: cat@mo.cna.it
CAT CNA Servizi Modena - Cassanelli Armando, tel. 059/418576 - 059/418141, e-mail: cat@mo.cna.it
Per le Imprese associate, rivolgersi alla propria sede territoriale; per le imprese non associate: CAT CNA Servizi Modena - Cassanelli Armando, tel. 059/418576 059/418141, e-mail: cat@mo.cna.it
Informazioni presso
Credito
Credito ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA Nuove condizioni accordo del 28 novembre 2011
Aggiornato Al 29 FEBBRAIO 2012 Valido nel mese di MARZO 2012
ASSOCIATI CNA MODENA
ISTITUTI DI CREDITO CONVENZIONATI ACCORDO REGIONALE TESORERIA: ➥ Banca popolare dell’Emilia Romagna (compresa ex Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola; ➥ Banca popolare di Milano; ➥ Banca popolare di Ravenna; ➥ Banca popolare di Verona - Gruppo Banco Popolare (Banco S.Geminiano e S.Prospero, Banca popolare di Lodi s.p.a.); ➥ Banca popolare Valconca; ➥ Sanfelice 1893 Banca Popolare. ➣ Credem, Gruppo Bancario Credito Emiliano s.p.a.; ➣ Federazione Banche di Credito Cooperativo Emilia Romagna (B.C.C.); ➣ Intesa Sanpaolo s.p.a. (ex. Carisbo); ➣ Monte Paschi Siena s.p.a. (ex Banca Agricola Mantovana); ➣ Unipol Banca s.p.a. (ex UGF Banca s.p.a.); ➣ UniCredit s.p.a. (ex. Unicredit Banca s.p.a.).
➣ Banca Carim s.p.a. (ex. Cassa di Risparmio di Rimini); ➣ Banca di Imola s.p.a. (Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna s.p.a.); ➣ Banca di Romagna s.p.a. (Gruppo Unibanca); ➣ Banca Modenese s.p.a. (Gruppo bancario Cassa di Risparmio di Ferrara); ➣ Banca Monte Parma; ➣ Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna (Gruppo Intesa Sanpaolo); ➣ Cassa di Risparmio di Cento s.p.a.; ➣ Cassa di Risparmio di Cesena s.p.a. (Gruppo Unibanca); ➣ Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza s.p.a., (Gruppo Credit Agricole); ➣ Cassa di Risparmio di Ravenna s.p.a.; ➣ Consorzio Banche Popolari (CO.BA.PO.): ➥ BancaEtruria s.p.a.; ➥ Banca Popolare commercio & Industria (Gruppo Unibanca);
CONDIZIONI APPLICATE SUI FIDI UTILIZZATI: Tipo fido FIDO CASSA ANTICIPO SALVO BUON FINE (S.B.F.) ANTICIPO FATTURE
FASCIA 1
5,126%
Euribor 3mmp +4,050%
2,976%
Euribor 3mmp +1,900%
3,576%
Euribor 3mmp +2,500%
FASCIA 2
6,026%
Euribor 3mmp +4,950%
3,476%
Euribor 3mmp +2,400%
4,276%
Euribor 3mmp +3,200%
FASCIA 3
6,626%
Euribor 3mmp +5,550%
3,976%
Euribor 3mmp +2,900%
4,876%
Euribor 3mmp +3,800%
FASCIA 4
7,476%
Euribor 3mmp +6,400%
4,876%
Euribor 3mmp +3,800%
5,376%
Euribor 3mmp +4,300%
(Euribor 3 m.m.p. = 3 mesi media mese precedente, 1,076% pubblicato Il Sole 24 Ore 29/02/2012) La fascia di merito è attribuita dalla banca, su richiesta dell’impresa, in relazione alla sua classe di rischio (rating Basilea 2). A seguito dei notevoli incrementi del costo del denaro, la nostra Associazione ha concordato con le banche, un contenuto aumento dei tassi di interesse, a carico delle imprese in convenzione, con effetto dal 1° febbraio 2012. L’aumento sarà pari a 1,20% per il fido di Cassa, 1,10% per il fido Anticipo Fatture e 0,90% per il fido Salvo Buon Fine. Nel caso di modifica unilaterale delle condizioni applicate sui conti correnti, le banche devono informare i clienti, 60 giorni prima dalla applicazione delle modifiche sul conto corrente (art. 118 Testo Unico Bancario), mantenendo per questo periodo le condizioni precedenti. Per tutte le altre imprese l’incremento avrà effetto immediato. 14
Credito ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA Nuove condizioni accordo del 28 novembre 2011
Aggiornato Al 29 FEBBRAIO 2012 Valido nel mese di MARZO 2012
ASSOCIATI CNA MODENA La Commissione Disponibilità Fondi (C.D.F.) o Corrispettivo Disponibilità Creditizia (C.D.C.) o Corrispettivo per il servizio di disponibilità immediata fondi (D.I.F.), applicati sui fidi concessi, indipendentemente dall’utilizzo, con addebito trimestrale, prevede le modalità di seguito dettagliate: a) Banche aderenti al Consorzio Banche Popolari (Banca di Piacenza, Banca Coop. Cattolica, Banca pop. Emilia Romagna, Banca pop. di Ravenna, Sanfelice 1893 Banca Popolare), banca CredemGruppo Credito Emiliano spa, banche aderenti a Federazione Banche Credito Cooperativo Emilia Romagna, Unicredit Banca spa, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza s.p.a., (Gruppo Credit Agricole) applicano una commissione massima così calcolata
Fascia 1
Fascia 2
Fascia 3
Fascia 4
Trimestrale
0,15%
0,25%
0,30%
0,40%
Annuale
0,60%
1,00%
1,20%
1,60%
b) Carisbo-Gruppo Intesa Sanpaolo, Cassa dei Risparmi di Forlì e Romagna-Gruppo Intesa Sanpaolo, CariparmaGruppo Credit Agricole applicano una commissione massima pari a 0,40%, trimestrale (1,60%, annuale);
c) Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero, Gruppo Banco Popolare applica una commissione massima calcolata per importo e per fascia
Fido concesso
Fascia 1
Fascia 2
Fascia 3
Fascia 4
Trimestrale >
0,250%
0,350%
0,3625%
0,375%
Annuale >
1,000%
1,400%
1,450%
1,500%
Trimestrale >
0,175%
0,250%
0,250%
0,250%
Annuale >
0,700%
1,000%
1,000%
1,000%
Trimestrale >
0,100%
0,125%
0,125%
0,125%
0,400%
0,500%
0,500%
0,500%
Fino -. 50.000
Da -. 50.000 a -. 500.000
Oltre -. 500.000 Annuale >
Nel caso di concessione, modifica o revoca del fido, durante un trimestre, le percentuali saranno applicate in misura proporzionale all’importo e alla durata (giorni effettivi) degli affidamenti concessi, da parte di tutte le banche. 15
Credito ACCORDO QUADRO REGIONALE TESORERIA Nuove condizioni accordo del 28 novembre 2011
Aggiornato Al 29 FEBBRAIO 2012 Valido nel mese di MARZO 2012
ASSOCIATI CNA MODENA
Altri oneri e commissioni previste dall’Accordo regionale di tesoreria: VALUTE
ALTRE COMMISSIONI
Prelievi con assegno
data assegno
Spese chiusure trimestrali
Versamenti contanti
stesso giorno
Spese di istruzione fido massimo
Versamento assegni circolari emessi dalla stessa banca
stesso giorno
Spese per riga di estratti conto
Versamento assegni stesso sportello
stesso giorno
Modello di pagamento F24
Versamento assegni stesso Istituto
stesso giorno
Altri attestati
-. 1,25 -. 1,00
-. 10,00 ZERO -. 1,10 ZERO
Versamenti assegni bancari altri Istituti giorni lavorativi (*)
1
Commissioni per bonifico telematico
Versamenti assegni circolari altri Istituti giorni lavorativi (*)
3
Servizio internet banking monobanca, per nuove richieste pervenute banche per l’anno 2011, canone gratuito primi 6 mesi
Effetti cartacei a scadenza stessa banca giorni lavorativi (*)
7
Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto cartaceo.
-. 2,85
Effetti cartacei a scadenza su altra banca giorni lavorativi (*)
8
Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto magnetico.
-. 2,53
Effetti cartacei a vista su stessa banca giorni lavorativi (*)
12
Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie invio telematico.
-. 1,75
Effetti cartacei a vista su altra banca giorni lavorativi (*)
14
Effetti protestati
0,12%
ZERO
RI.BA. sulla stessa banca giorni lavorativi (*)
0
Effetti protestati costo minimo
-. 7,00
RI.BA. su altre banche giorni lavorativi (*)
1
Effetti protestati costo massimo
-. 18,00
Ritorno insoluti su effetti e Ricevute bancarie (RIBA)
-. 4,21
Effetti richiamati “omnicomprensivi di altri oneri”
-. 8,00
Le condizioni dell’Accordo Quadro Regionale non comprendono tutti i tassi e le commissioni applicate sul conto corrente (esempio: tasso creditore, tasso fuori fido, indennità sconfinamento). I tassi e le commissioni non indicate nell’Accordo devono essere ricercate nel Foglio Informativo che ogni banca deve consegnare al cliente e pubblicare a disposizione della clientela (esempio. consegna alla sottoscrizione del contratto di conto corrente, manifesti presso filiali, fogli sui siti web). Il Foglio Informativo è un documento obbligatorio per legge e indica le condizioni massime che la banca si impegna ad applicare, ogni condizione migliorativa, non sono ammesse condizioni peggiorative rispetto a quanto indicato nel Foglio informativo. (*) Le valute devono essere comunque adeguate alla Direttiva sui servizi di Pagamento 2007/64/CE, Dlgs n.11 del 27/01/10 16
modena - foto Š elisabetta baracchi grafica
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ostra M a l e al date iniziativ i u g e di ite e vis o ricco irandola i n o zi M nn sposi le: un a icale di e , i r t a d incon biomedic re biome , i n g o l e Conv nente de re il sett ndola a r i . a M e perm r conosc i Modena ne di u m o , a d f è il C ord -SIPE r per i N e n t o a n i : e n re az ne co A, DemoC odena, elebr dellâ&#x20AC;&#x2122;A o c i z e l a r d. iM CN bo ere colla biomed, ovincia d Area Nor muov n o i r p i A es nso , Pr a, Co Imprese ni Moden n e d o to mu tria M artigiana nione Co s u d f n i U Conf PAM Con omagna, A R L a Emili e n o i Reg
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