W l'agricoltura - Coldiretti Cremona Informa n.21/2010

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno V NewsLetter

Informazione on line Venerdì 18/06/2010 – Anno V, Numero 21 ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦

Maltempo. Coldiretti Cremona: “Ancora gravi danni alle coltivazioni” Prezzo del latte. Primo round a Milano: confronto serrato con l’industria Manovra. Il Presidente Marini: “Bene Galan su fonti rinnovabili” Appuntamenti. Mercati di Campagna Amica / Festa Regionale dei Pensionati Ambiente. Rondini, rane e pipistrelli: parte dai campi la guerra alle zanzare In agenda. Rubrica Epaca / Avvisi alle Imprese agricole Florovivaismo. Il Centro Servizi: puntiamo al Distretto di filiera PlantaRegina

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Maltempo, Coldiretti Cremona: “Ancora gravi danni alle coltivazioni” Chiesto il riconoscimento della calamità naturale Il maltempo è tornato a colpire nelle campagne cremonesi. Le incessanti precipitazioni riversatesi sul territorio nella notte fra martedì e mercoledì hanno riportato sott’acqua campi e aziende agricole, nell’area che circonda la città di Cremona. Fortemente interessate da questi nuovi allagamenti sono state, in particolare, le campagne di Stagno Lombardo, Malagnino, Gadesco P. Delmona, Gerre de’ Caprioli, Bonemerse, Robecco d’Oglio, Pozzaglio ed Uniti, Pieve d’Olmi, Persico Dosimo, San Daniele Po. La pioggia della notte – che in alcune zone ha superato i 250 mm – ha provocato allagamenti di campi coltivati a mais, grano, orticole e foraggiere. A questo si aggiungono disagi e danni alle strutture aziendali. Il tutto aggravato dalle ulteriori precipitazioni di ieri mattina. Rivolto all’intero territorio provinciale, da parte di Coldiretti Cremona è immediatamente partito un attento monitoraggio, che sta proseguendo. Diverse sono le segnalazioni già raccolte dagli agricoltori della ‘cintura’ intorno alla città di Cremona che, dopo i gravi allagamenti già verificatisi ad inizio maggio, si sono trovati nuovamente assediati dall’acqua,. Colture già riseminate a causa delle precipitazioni d’inizio maggio – evidenzia Coldiretti Cremona – oggi, ancora una volta, sono del tutto compromesse. Il danno è ingente: i campi avranno bisogno di ulteriori lavorazioni, molti dovranno essere riseminati (con grave perdita di prodotto se si considera che, ad esempio, vista la stagione già inoltrata il mais non potrà essere seminato per la terza volta, e dunque si imporrà un cambiamento di coltura), con ricarichi nei costi dovuti all’acquisto di altre sementi, ulteriori giorni di lavoro necessari, e con utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Nei prossimi mesi le aziende sconteranno i ritardi nella maturazione, sia per quei campi che hanno subito un rallentamento nel ciclo vegetativo sia per quelli per i quali si dovrà addirittura ripartire da capo. Tutto questo non potrà non incidere sulle rese produttive. Da qui il forte impegno di Coldiretti Cremona, che si è subito attivata per chiedere ai Comuni e alla Provincia ogni passo utile ad ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale.


MALTEMPO:

IL PO SALITO DI 2,5 METRI/GIORNO MILIONI DI DANNI NELLE CAMPAGNE Il livello idrometrico del fiume Po è salito di oltre 2,5 metri in un solo giorno per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnando l'ondata del maltempo di fine primavera 2010, che è stata caratterizzata da precipitazioni del 12 per cento superiori alla media. E' quanto emerso da un monitoraggio della Coldiretti nel pomeriggio del 17 giugno a Piacenza, dove il livello del fiume è ben al di sopra della la soglia di sicurezza di 3,5 metri fissata per la riapertura del ponte provvisorio. Nelle campagne - continua la Coldiretti - si stimano milioni di euro di danni con campi coltivati a cereali e ortaggi allagati, semine perse e coltivazioni frutticole colpite dalla grandine dal Veneto all’Emilia Romagna, dal Piemonte alla Lombardia, dove nel cremonese la Coldiretti ha chiesto di avviare le procedure per la dichiarazione di calamità naturale. Le previsioni di ulteriore maltempo preoccupano per il probabile ulteriore innalzamento dei livello dei fiumi e per i conseguenti rischi di esondazione dei fiumi nelle campagne dove conclude la Coldiretti - è stata avviata una capillare azione di monitoraggio della situazione. (la foto è stata scattata a Stagno Lombardo)

Maltempo in primo piano nella trasmissione tv di Coldiretti Cremona Il tema dei danni provocati dal maltempo alle coltivazioni e alle aziende del nostro territorio, letteralmente assediate dall’acqua (nella foto un’azienda di Stagno Lombardo) è stato affrontato nella puntata trasmessa ieri sera di W l’Agricoltura, la trasmissione proposta da Coldiretti Cremona su Telecolor e Primarete (in onda il giovedì, alle ore 20.15 circa). E’ stata questa un’ulteriore occasione per rafforzare la richiesta rivolta da Coldiretti ai rappresentanti del territorio, in primo luogo ai Sindaci, perché si attivino, nelle sedi competenti, a sostegno della domanda di riconoscimento dello stato di calamità naturale. La trasmissione sarà in replica domenica, ore 12, su Telecolor.


TRATTATIVA SUL PREZZO DEL LATTE ALLA STALLA

Mercoledì mattina primo round a Milano: confronto serrato fra allevatori e industrie Primo round per il prezzo del latte in Lombardia. Mercoledì mattina a Milano, nella sede di Unioncamere, per oltre due ore i rappresentanti degli allevatori e quelli degli industriali hanno discusso della situazione di mercato e dei margini di manovra esistenti. La Coldiretti ha ribadito che ci sono le condizioni per un miglioramento rispetto alla quotazione di 33,156 centesimi al litro fissata a gennaio e valida fino al 30 giugno prossimo. Assolate invece ha replicato che la situazione non è così rosea, nonostante appena sette giorni fa siano stati proprio gli industriali a diffondere pubblicamente dati più che lusinghieri sulle vendite e sulle esportazioni del settore lattiero caseario italiano. La prossima settimana verrà indetta una riunione del consiglio di Assolatte dalla quale dovrebbe emergere una posizione precisa da illustrare al prossimo incontro con gli allevatori, che dovrebbe tenersi entro la fine del mese. “Il grana, che rappresenta la metà del latte prodotto in Lombardia, sta continuando ad aumentare di valore senza dimenticare che le esportazioni di formaggi hanno registrato un balzo del 6 per cento e non lo diciamo noi, ma gli industriali. E allora, quando c’era da stringere la cinghia tutti lo abbiamo fatto. Adesso che il mercato si sta riprendendo non è che a pagare dobbiamo essere sempre noi e i consumatori. Un atteggiamento responsabile presuppone la ricerca di un maggior equilibrio nella valorizzazione, anche economica, della filiera e dei prodotti italiani che per essere tali devono essere fatti con il latte italiano e non certo con prodotti che arrivano dall’estero” commentano Nino Andena, Presidente regionale della Coldiretti, il Vice presidente regionale Ettore Prandini e il Presidente della Coldiretti di Bergamo Giancarlo Colombi, che componevano la delegazione di Coldiretti presente questa mattina a Milano. Secondo i dati diffusi l’11 giugno scorso all’assemblea annuale di Assolatte, sui mercati esteri c’è grande richiesta per grana padano, parmigiano, mozzarelle e formaggi freschi, gorgonzola, provolone e pecorino. Tengono bene anche i consumi interni, visto che l’Italia con 26 chili procapite all’anno è terza in Europa dopo Germania e Grecia. La mozzarella è il formaggio più acquistato, seguito a ruota da grana padano, parmigiano e gorgonzola.


MANOVRA. IL PRESIDENTE MARINI: BENE GALAN SU RINNOVABILI (ART.45) “Apprezziamo l’impegno del Ministro Galan a intervenire a favore delle energie rinnovabili necessarie per ridurre la dipendenza da petrolio e per mantenere gli impegni assunti dall’Italia a conseguire l’obiettivo dell’Unione Europea, entro il 2020, di una riduzione del 20 per cento delle emissioni di gas ad effetto serra e di aumentare al 20 per cento il consumo di fonti rinnovabili”. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare positivamente le dichiarazioni del Ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan al Forum della Green Economy sulle conseguenze che avrebbe l’art. 45 della manovra finanziaria sul settore delle bioenergie. Dal Forum della Coldiretti è emerso che nell’ambito della recente manovra finanziaria, l’articolo 45 del decreto legge 31 maggio 2010, n.78, abroga alcune disposizioni che consentivano al Gestore dei servizi elettrici (GSE), previa richiesta dei produttori, di ritirare i certificati verdi eccedenti gli obblighi disciplinati dal decreto legislativo 16 marzo 1999, n.79, penalizzando fortemente gli impianti di energia da fonti rinnovabili, disincentivando la produzione in surplus rispetto agli obblighi di legge e, quindi, determinando una contrazione del settore e un rallentamento nel raggiungimento degli obiettivi imposti a livello nazionale e sovranazionale. In sostanza - secondo la Coldiretti - l'abolizione dell'obbligo del riacquisto dei certificati verdi in eccesso in dote agli operatori delle rinnovabili da parte del gestore dei servizi energetici (Gse) potrebbe portare, in assenza di un adeguamento coerente della quota d'obbligo, a una sostanziale destabilizzazione della borsa dei Certificati Verdi e di conseguenza a effetti disastrosi per i produttori di corrente elettrica da fonte rinnovabile anche da biomasse agricole. Le agroenergie, infatti, oltre a garantire la riduzione della dipendenza dai prodotti fossili e dalle importazioni, consentono - conclude la Coldiretti - di diminuire le emissioni, di migliorare la qualità dell’aria e, più in generale, di tutelare l’ambiente e il territorio, riflettendo il ruolo multifunzionale che l’attività agricola svolge in termini di ricchezza e diversità dei paesaggi, di qualità dei prodotti e di retaggio culturale e naturale.

Campagna Amica, tutti gli appuntamenti Segnaliamo tutti gli appuntamenti con il Mercato di Campagna Amica in provincia di Cremona, sempre dalle ore 8 alle 12.30:

⇒ CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13. ⇒ CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina. ⇒ SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale. ⇒ CREMA. Prossimi appuntamenti, in via Terni, domenica 20 giugno e dom. 27 giugno ⇒ PANDINO. Il 1° e il 3° giovedì del mese, in p.zza Vittorio Emanuele ⇒ VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma ⇒ BAGNOLO CREMASCO. Tutte le seconde domeniche del mese. ⇒ CASTELLEONE. Appuntamento sabato 19 giugno, dalle 8 alle 13, in via Roma.


INFORMAZIONE ALLE IMPRESE AGRICOLE

SISTEMA DI TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI – SISTRI – Le imprese agricole che producono rifiuti pericolosi in quantità totali annue superiori a 120 kg sono obbligate ad iscriversi al Sistema SISTRI. I rifiuti pericolosi da considerare sono: olio esausto; batterie; filtri-stracci e contenitori olio e solventi; rifiuti da cure zootecniche; lampade neon; imballaggi contaminati da agrofarmaci e medicinali. La scadenza prevista per l’iscrizione al SISTRI è passata (30 aprile) ma è ancora possibile procedere, per coloro che non hanno provveduto prima, senza incorrere in sanzioni. Pertanto, nel caso l’azienda agricola abbia prodotto ad oggi (o presuma di produrre entro l’anno) quantitativi superiori a 120 kg da smaltire nei prossimi mesi, è invitata con urgenza ad attivarsi per l’iscrizione prima di programmare lo smaltimento dei rifiuti. Risultano escluse dall’iscrizione le seguenti aziende: • le imprese agricole con reddito imponibile inferiore a 8.000 euro; • le imprese agricole con meno di 10 dipendenti che producono solo rifiuti non pericolosi; • le imprese agricole che producono anche rifiuti pericolosi in piccole quantità potranno essere derogate con l’avvio della convenzione con la Provincia di Cremona (in corso di definizione). Per qualsiasi chiarimento e informazione si invitano i Soci (produttori di rifiuti pericolosi) a rivolgersi al proprio Ufficio Zona, al Segretario di Zona o al personale incaricato. PS: le operazioni di smaltimento (richiesta di servizio solo su chiamata alle ditte e/o a SCS-Recupera) proseguono come prima (conservazione copia formulari) fino all’operatività del nuovo sistema.

Associazione Regionale Pensionati Coldiretti Lombardia

7a Festa Regionale MERCOLEDÌ 30 GIUGNO 2010 - Desenzano del Garda La Federazione Regionale Pensionati Coldiretti Lombardia ha indetto la 7^ edizione della “Festa Regionale Pensionati”, che si terrà il 30 giugno a Desenzano del Garda. Anche quest’anno l’iniziativa pone al centro i valori che da sempre troviamo nelle nostre famiglie contadine. Ci sarà dunque uno speciale momento dedicato alle coppie che nel 2010 celebrano l’anniversario dei 20, 30, 40, 45, 50 anni e oltre di matrimonio. PROGRAMMA: Ore 10.30. DUOMO DI DESENZANO. Ritrovo dei partecipanti – Incontro con i dirigenti provinciali, regionali e nazionali. Ore 10.45. Santa Messa concelebrata dall’arcivescovo Mons. Giovanni Battista Morandini, dal consigliere nazionale padre Renato Gaglianone, don Claudio Vezzoli, consigliere regionale, e dai consiglieri ecclesiastici provinciali di Coldiretti Lombardia. Ore 13.00. pranzo presso il ristorante “ Al Monastero” a Soiano del Garda (costo € 32,00). Nel pomeriggio, gita facoltativa in motonave alle Grotte di Catullo - Sirmione (BS). Informazioni e adesioni presso tutti gli Uffici Zona Coldiretti o presso la Segreteria provinciale dell’Associazione (Maria Luisa Parmigiani, tel. 0372.499808).


Rondini, rane, pesci e pipistrelli: parte dai campi la guerra alle zanzare Parte dalle campagne la lotta alle zanzare. Sono 200 le aziende agricole che su 11 mila ettari di risaie lombarde hanno deciso di costruire minicanali e preservare zone umide dove dare ospitalità a rane, girini, pesci, uccelli che sono tra i primi nemici dell’insetto che, secondo alcune rilevazioni, nei periodi caldi arriva a pungere quasi il 90% degli italiani. Ma oltre alle trincee nelle risaie, ci sono gli avamposti delle rondini in cascina, le colonie di pipistrelli e le barriere verdi di gerani citronella. “Nelle nostre campagne – spiega Eugenio Torchio, Direttore di Coldiretti Lombardia – esiste una vera e propria task force naturale contro le zanzare: le aziende agricole alla fine diventano la base operativa per la lotta contro questo fastidioso insetto”. Una cintura di protezione che arriva anche dentro Milano, come per esempio accade in zona Quintosole dove i fratelli Alberto e Vittorio Papetti su circa 70 ettari di risaie, dai quali si vedono il Duomo e la Torre Velsaca, hanno conservato canali e zone umide dove prosperano le rane e diversi tipi di uccelli. Alla Cascina Sant’Alessandro di Soncino, in provincia di Cremona, non solo i pipistrelli ma anche le rondini hanno il prezioso compito di combattere le zanzare “Poiché abbiamo un piccolo allevamento di baco da seta e svolgiamo attività didattica con i bambini – spiega il titolare Renato Piccioni – preferiamo evitare l’utilizzo di insetticidi o sostanze chimiche. Conserviamo i nidi che le rondini costruiscono nelle vecchia stalla in modo che ogni anno queste preziose alleate ritornino nella nostra cascina. Il loro contributo è molto importante perché si nutrono di insetti e quindi eliminano anche le zanzare. La stessa cosa vale per i pipistrelli”. E le rondini che volano sopra i campi del Lodigiano e del Cremonese da quest’anno verranno anche monitorate dal Parco Adda Sud e dall’Università di Milano per studiarne consistenza della popolazione, movimenti e nidi. “Qui da noi le vediamo volare lungo il Po soprattutto la sera, quando gli insetti vanno un po’ più bassi e le rondini li inseguono per mangiarli” racconta Alessio Tedeschi, tecnico agronomo della cascina Isolone di San Rocco al Porto, in provincia di Lodi dove, secondo le ultime rilevazioni, nidificano oltre 2.700 coppie Ma se non si hanno a disposizione rane, rondini o pipistrelli, ci sono anche le barriere verdi, come spiegano Carlo Donini, titolare con Paolo e Davide Vecchi florovivaisti dell’azienda Molino dei Frati di Trescore Balneario nel Bergamasco: “I gerani citronella (detti anche “mosquito”), oltre ad essere decorativi, emettono un forte profumo di citronella. Mentre hanno un’azione repellente anche le piante di Plectrantus, grazie al loro penetrante aroma di incenso”. Se poi non si hanno a disposizione killer anti zanzara, c’è anche il metodo sperimentato qualche anno fa da Riccardo Groppali, professore alla facoltà di scienze naturali dell’Università di Pavia: una sottile patina di detersivo per piatti biodegradabile al 95%nei tombini delle città. “Ma il ruolo della natura e della biodiversità - conclude il Direttore della Coldiretti Lombardia - resta secondo noi strategico in questa guerra alle punture estive”


RUBRICA EPACA A cura del Patronato Epaca, sulle pagine del settimanale ‘Il Piccolo’ viene pubblicata la rubrica “Dalla Parte dei Cittadini”, nata per rispondere a dubbi e quesiti dei lettori in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Riproponiamo gli interventi, a firma di Damiano Talamazzini, Responsabile provinciale del Patronato. (E-mail: epaca.cr@coldiretti.it)

Lavoratori esposti ad amianto, quali diritti? Egregio Responsabile del Patronato Epaca, dai giornali e dalla televisione ho appreso che ci sono novità per il lavoratore che è stato esposto alla lavorazione dell’amianto. Chiederei notizie dettagliate in merito. La ringrazio. Le disposizioni contenute nel DM del marzo 2008 in materia di benefici relativi all’esposizione all’amianto prevedevano, per i lavoratori a cui fosse già stata riconosciuta dall’INAIL l’esposizione all’amianto, per periodi fino al 1992 sulla base di atti di indirizzo ministeriale, l’estensione dei benefici previdenziali della L.257/92 ai periodi di esposizione successivi al 1992, fino all’avvio dell’azione di bonifica degli impianti e comunque non oltre il 2/10/03, a condizione che: - avessero già presentato all’INAIL, entro il 15/6/05, domanda di riconoscimento dell’esposizione all’amianto; - avessero continuato a prestare attività lavorativa con esposizione all’amianto nelle aziende interessate dagli atti ministeriali in questione, anche per periodi successivi al 1992 fino all’azione di bonifica (ma non oltre il 2/10/03) con le mansioni e nei reparti indicati nei predetti atti di indirizzo, limitatamente ai reparti o aree produttive per i quali i medesimi atti riconoscano l’esposizione protratta fino al 1992; - non fossero titolari di trattamento pensionistico con decorrenza anteriore al 1/1/08; - presentassero una specifica domanda all’INAIL entro 365 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso. Con una sentenza del TAR del 2009, tale Decreto è stato annullato unitamente alle relative disposizioni operative INAIL, nella parte in cui circoscrive l’applicazione della legge ai reparti o alle aree produttive per le quali gli atti di indirizzo hanno riconosciuto l’esposizione all’amianto fino al 1992. Successivamente, tuttavia, una legge del 2010 ha previsto che: - ai fini del conseguimento dei benefici previdenziali è consentita, fino al 30/6/10, la presentazione del curriculum professionale del lavoratore interessato dal quale risultino le mansioni, i reparti ed i periodi lavorativi svolti successivamente al 1992 e fino al completamento dell’opera di bonifica (e comunque non oltre il 2/10/03), ai fini del rilascio, da parte dell’INAIL, della certificazione di esposizione all’amianto per i periodi di attività lavorativa svolta nelle aziende interessate da atti di indirizzo ministeriale; - “a tali fini, la Legge del dicembre 2007 si interpreta nel senso che gli atti di indirizzo ministeriale ivi richiamati si intendono quelli attestanti l’esposizione all’amianto protratta fino al 1992, limitatamente alle mansioni e ai reparti ed aree produttive specificamente indicati negli atti medesimi”; risulta così superata, la censura operata dal TAR. Ai fini della definizione delle domande presentate in applicazione di tale legge, dovranno essere ritenuti validi solo i percorsi professionali presentati all’Istituto entro il 30 giugno 2010. Il termine perentorio del 30 giugno 2010 vale solo per i periodi successivi al 1/1/93, per i quali i lavoratori hanno proposto domanda ai sensi del DM 193/08 (entro l’11/5/09). Il DM 12/3/08 definiva soltanto il periodo (1 anno dalla data della sua entrata in vigore) entro il quale solo coloro che avevano presentato la domanda di riconoscimento entro il 15/6/05 potevano chiedere il riesame della propria posizione; le nuove disposizioni si limitano a precisare che tale riesame sarà effettuato solo per i lavoratori che presentino il curriculum lavorativo entro il termine del 30 giugno prossimo.


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

CENTRO SERVIZI FLOROVIVAISMO Verso la creazione del Distretto di filiera PlantaRegina Il Centro servizi per il Florovivaismo che ha sede a Canneto sull’Oglio (Mantova) prosegue da anni l’attività di promozione e valorizzazione del comparto produttivo vivaistico cannetese e dall’anno 2006 ha creato il marchio internazionale PlantaRegina, ha promosso attività di internazionalizzazione delle imprese del territorio, aggregando l’offerta commerciale. Nel corrente mese di giugno, ha presentato domanda di accreditamento presso la Regione Lombardia, per la costituzione di un distretto di filiera PlantaRegina: partners del progetto sono alcune Istituzioni, tra cui le province di Mantova, Cremona e Bergamo, le associazioni di categoria, i Comuni del territorio, le Fondazioni Universitarie del Politecnico di Milano e del Polo regionale di Mantova, l’Università Cattolica di Piacenza, il Gal Oglio-Po, l’Istituto Post-universitario Santa Chiara di Casalmaggiore (Cr) e cinquanta aziende operanti sul territorio. La rivista Paysage partecipa come Media partner del progetto. Al momento dell’approvazione del progetto, verrà costituito un Distretto produttivo, a cui potranno partecipare anche aziende che non hanno aderito in prima istanza. Per questo motivo, il Consiglio di amministrazione del Centro servizi, auspica che tutte le aziende della filiera, e in particolare quelle che operano per la costruzione e manutenzione del verde, entrino a far parte di questo accordo territoriale, che porterà vantaggi diretti alle aziende e indiretti in prospettiva dei lavori legati alle opere che interessano il territorio (Expo 2015 e grandi opere infrastrutturali). Per qualsiasi informazione rivolgersi al Centro Servizi per il Florovivaismo srl, P.zza Matteotti, 3 – 46013 Canneto sull'Oglio (Mn) – Tel. 0376 724048 fax 0376 725413 – info@csflorovivaismo.it – www.csflorovivaismo.it S

W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana Il ‘diario’ in posta elettronica di Coldiretti Cremona è nei siti www.cremona.coldiretti.it e www.lombardia.coldiretti.it


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