Il marketing nell'era di face book

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UNIONE EUROPEA

REGIONE MARCHE

PSR MARCHE 2007-2013

IL MARKETING NELL’ ERA DI FACEBOOK L’ utilizzo dei social network Facebook, twitter ecc a distanza di alcuni anni dalla loro comparsa sul palcoscenico della comunicazione, è ormai una realtà consolidata. Anche in un mondo come quello agricolo, visto spesso a torto come arretrato, sono sempre di più gli addetti ai lavori che interagiscono con questi moderni mezzi di comunicazione digitale.

L’ utilizzo di marketing su internet può essere paragonato senza timore di smentita ad un virus, che però non porta patologie ma una grande possibilità di comunicare, grazie alla capacità tipica dei virus di moltiplicarsi in maniera esponenziale insinuandosi nelle cellule rappresentate dagli utenti web e delle loro community, dai blog, dai forum insomma nei consumatori. Le aziende marketing orienteded più innovative e attente ai mutamenti sociali , oltre che alla comunicazione, da anni presidiano i canali web che non vanno più solo intesi come limitati a presenze statiche intesi come siti web aziendali ma operano spesso in maniera dinamica e interattiva con le varie community. Questo perchè con l’ utilizzo di questi canali si riesce ad raggiungere un elevatissimo numero di consumatori che altro non sono che i target finali delle varie compagnie pubblicitarie. Oltre a questo c’ è da considerare sopratutto in momenti di crisi economica acuta come quello che stiamo attraversando, che a differenza delle forme tradizionali di promozione, la pubblicità sul web può essere molto economica. Se solo si guarda alla cara e vecchia TV ci si rende conto di come i prezzi possano raggiungere vette altissime. Se invece vogliamo fare un paragone con la comunicazione cartacea, sia essa cartellonistica, piuttosto che volantinaggio o editoria, ci accorgiamo subito della


presenza, in questo caso, di costi elevati di produzione, relativi ad ogni copia, e alla minore capacità di diffusione geografica, appunto dovuta alla fisicità del supporto che veicola il messaggio. In rete questi problemi non esistono. In più il web permette l’utilizzo di numerose soluzioni, anche molto differenti tra loro. Basti avvicinare un banner a un’applicazione per iPhone, o un video su YouTube a un coupon. Le forme di promozione su internet sono molto diverse tra loro, e permettono un elevato grado di personalizzazione, capace di soddisfare le esigenze pressoché di ogni azienda. Ma non è finita. Nella pubblicità online è decisamente più semplice monitorare i propri risultati ed avere accesso a dati estremamente più specifici e significativi della generica audience. E’ anche possibile, grazie ai dati disponibili, raggiungere una fascia specifica di target, secondo numerosi criteri. Questi elementi permettono strategie di marketing anche molto complesse e mirate. Insomma, i punti di forza della pubblicità online sono davvero molti, soprattutto se messi a confronto con le possibilità che offrono i tradizionali mezzi di comunicazione. Uno dei fenomeni più trattati, più discussi e più spasmodicamente incentivati in rete legati al mondo del marketing è sicuramente quello che prende il nome di “buzz”. Letteralmente significa “ronzio”, e si riferisce al vociare, al bisbigliare, in pratica al passaparola. Grazie al web 2.0 e alle sempre più efficienti possibilità di interazione offerte dalla rete, grazie alla continua espansione delle reti sociali e dei contatti personali, il buzz diventa non solo uno strumento efficace dal punto di vista semantico, ma anche dal punto di vista della copertura e del bacino di utenza. Ma non è solo questione di numeri. In un’epoca di mass media e di bombardamento mediatico, l’individuo ha imparato a diffidare della pubblicità e delle promesse delle aziende, e sempre di più l’importanza della fonte diventa nodo cruciale di una buona promozione. Dopotutto chi meglio dell’amico o del parente, può risultare credibile e degno di fiducia? A tale proposito si evidenzia che : Secondo uno studio della società americana specializzata Scharpe Partners, ben il 76% dei consumatori statunitensi utilizzava il consiglio di amici come fonte per un acquisto. In assoluto, è questa la modalità più seguita, solo avvicinata (68%) da precedenti esperienze d'acquisto e ben distanziata da altre forme di informazione (dall'8% del sito aziendale al 15% della pubblicità al 22% di articoli su riviste). Questo può rendere l'idea di quanto sia fondamentale il passaparola, nel bene e nel male.


Scelta delle fonti per gli acquisti (La ricerca di Scharpe Partners consentiva risposte multiple)

L’ importante per l’ azienda agricola è quella di saper stimolare nel modo giusto il passaparola, costruendo magari intorno al prodotto delle situazioni che possano attirare la community del web . Bisogna capire quale è il gruppo target giusto, cosa interessa a tale popolazione , dove la si può trovare, come arrivare a creare i driver della fiducia con il consumatore per poi arrivare alla fedeltà e stabilizzazione delle relazioni, che in ultima analisi si esprime tramite il numero di fan e amici , di post sulla bacheca e di visite alle varie pagine del social network. Tutto questo permette di creare attenzione sul proprio prodotto, a dare una visibilità alla propria azienda che con i mezzi pubblicitari tradizionali non ci sarebbe mai stata e in definitiva anche e sopratutto a creare opportunità economiche nuove per il produttore agricolo purchè questo sia attento ad interagire tramite le nuove tecnologie con la platea smisurata dei consumatori attenti e informati che sempre di più opera nel mondo del web. Piano di sviluppo rurale 2007-2013 Misura: 1.1.1. Azione nel campo della formazione professionale e dell’informazione. Sottomisura: b) Attività informativa nel settore agricolo forestale con la partecipazione comunitaria -Domanda n. 4592/2010


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