La gestione dei rifiuti speciali in agricoltura

Page 1

UNIONE EUROPEA

REGIONE MARCHE

PSR MARCHE 2007-2013

NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMALA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AGRICOLI Scopo di questa newsletter è quello di fornire all’imprenditore agricolo una guida snella e semplice per la corretta gestione dei rifiuti speciali agricoli. La gestione dei rifiuti speciali agricoli è regolamentata dal decreto legislativo relativo all’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’art. 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art. 14-bis del decreto legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazione, dalla legge n. 102 del 2009. Tuttavia la legge stessa all’art. 8-quater prevede che possono essere stipulati gli accordi di programma per la gestione dei rifiuti con Enti pubblici, in modo da usufruire di semplificazioni amministrative. Gli imprenditori agricoli sono tenuti a gestire correttamente i rifiuti speciali agricoli perché da un lato è la legge nazionale che lo prevede e dall’altro è la “ condizionalita” che li obbliga a rispettare tutte le regole ambientali. La “condizionalità” è l’insieme delle norme e regole che consentono alle aziende agricole una corretta gestione agronomica dei terreni, la salvaguardia dell’ambiente, la salute pubblica e il benessere animale. L’adeguamento a tali norme consente poi di accedere al regime di pagamento

unico ( contributi Pac). I produttori agricoli

impattano nelle norme per la corretta gestione dei rifiuti speciali agricoli anche in sede dei controlli aziendali fatti dagli Ispettori Agea per verificare il corretto smaltimento degli stessi.

In caso di inadempimenti incorrono in sanzioni che

prevedono la riduzione in percentuale o totale degli stessi contributi Pac. Alla luce di quanto su esposto era necessario trovare un sistema semplificato per gestire i rifiuti nel rispetto della legge.

1- SEMPLIFICAZIONE NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE


L’adesione al protocollo d’Intesa è vantaggiosa perché permette alle imprese agricole di gestire i propri rifiuti, usufruendo di alcune semplificazioni, evitando alcuni adempimenti amministrativi, altrimenti obbligatori, molto complessi e complicati. Ad esempio, gli obblighi della tenuta del registro di carico e scarico e della presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale ( Mud), verranno assolti attraverso il Gestore del Centro, che provvederà all’adempimento degli oneri amministrativi per conto dei coltivatori che aderiscono al protocollo d’intesa: pertanto non si dovrà più utilizzare la chiavetta USB per la tracciabilità dei rifiuti ( come previsto dal Sistri). Gli agricoltori dovranno dotarsi di un documento di conferimento che certifica l’avvenuta corretta gestione dei propri rifiuti nel rispetto della legge e secondo criteri di qualità ambientale.

Aderendo al protocollo d’intesa si avviano le diverse tipologie di rifiuto al recupero e/o allo smaltimento, riducendo l’impatto sull’ambiente in termini di inquinamento di aria, acqua e terreno.

2.IMPRENDITORI AGRICOLI ESONERATI DALL’OBBLIGO DI ISCRIZIONE AL SISTRIIL RUOLO DEGLI ACCORDI DI PROGRAMMA. La norma prevede che sono esonerati dall’iscrizione al Sistri, gli imprenditori agricoli che conferiscono i propri rifiuti speciali agricoli ad un circuito organizzato di raccolta. Ai fini dell’esonero, il circuito di conferimento deve essere organizzato sulla base di un accordo e contratto di programma in materia di rifiuti, stipulato tra la Pubblica Amministrazione e le Associazioni di categoria rappresentative dei settori interessati. Allo stato attuale è formalizzato l’accordo di programma con la Provincia di Macerata.

3.QUALI SONO I RIFIUTI ? Qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi costituisce un rifiuto.


I rifiuti possono essere urbani o speciali a seconda che provengano da abitazioni o da attività produttive. Ad esempio i rifiuti domestici, prodotti all’interno dell’abitazione dell’agricoltore sono classificati rifiuti “ Urbani”, quindi smaltiti tramite il servizio del Comune, mentre quelli prodotti in campo e/o in magazzino sono classificati “ speciali”. Per questi ultimi sono previsti degli adempimenti che di seguito illustreremo. RIFIUTI

URBANI

SPECIALI PERICOLOSI NON PERICOLOSI

4-PRINCIPALI CATEGORIE DI RIFIUTI RIFIUTI NON PERICOLOSI Descrizione materiale Scarti e pulizia di prodotti quali sementi e o granaglie di varie tipologie Film plastici per copertura serre, silos e per pacciamature Reti per filari e/o antigrandine Spaghi e avvolgimenti rotoballe (reti e film) Cassette per frutta e verdura inutilizzabili Imballaggi in materiale non pericoloso (es. per sementi, mangimi, ammendanti, ecc) Contenitori vuoti e puliti di farmaci ad uso zootecnico, di prodotti ad azione disinfettante, di premiscele per alimenti medicamentosi ecc..

Codice CER 020304

020104

150101 150102 150103 150104 150105 150106

Contenitori vuoti di prodotti fitosanitari o sostanze agroalimentari (sottoposti a lavaggio secondo le disposizioni tecniche dell’Intesa): tali contenitori devono essere conferiti separatamente dagli altri imballaggi

150107 150101 150102 150104 150105 150106

Prodotti fitosanitari scaduti (rifiuti agrochimici)

150107 020109

Denominazione catasto Europeo Scarti inutilizzabili per il consumo e la trasformazione Rifiuti plastici (esclusi imballaggi)

Imballaggi in carta o cartone Imballaggi in plastica Imballaggi in legno Imballaggi in metallo Imballaggi in materiali compositi Imballaggi in materiali misti Imballaggi in vetro Imballaggi in carta e cartone Imballaggi in plastica Imballaggi in metallo Imballaggi in materiale composito Imballaggi in materiali misti Imballaggi in vetro Rifiuti agrochimici diversi da quelli di cui


Scarti organici di natura vegetale o animale

020102

020103

Rifiuti ferrosi Pneumatici fuori uso Rifiuti di diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli animali

02110 160103 180201 180203

180109

180208

Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti 150203 protettivi

Oli vegetali

200125

alla voce 020108* (non contenenti sostanze pericolose) Scarti di tessuti animali (da produzione primarie) Scarti di tessuti vegetali (da produzione primarie) Rifiuti metallici Pneumatici fuori uso Oggetti da taglio (eccetto 180202) Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (guanti, calzari, camici, copri scarpe, ecc‌) Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 180108 Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 180207 (non citotossici e citostatici) Assorbenti, materiali filtranti e indumenti protettivi diversi da quelli di cui alla voce 150202 (non contaminati da sostanze pericolose) Oli e grassi commestibili

RIFIUTI PERICOLOSI Descrizione materiale Prodotti fitosanitari scaduti

Codice CER 020108*

Filtri dell’olio

160107*

Denominazione catasto Europeo Sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose Filtri dell’olio

Oli minerali esausti da autotrazione non 130208* emulsionati Oli minerali esausti da autotrazione 130205*

Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificanti Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificanti, non clorurati

Batterie e accumulatori

Batterie al piombo

160601*

RIFIUTI DI ORIGINE VETERINARIA I codici CER dei rifiuti, classificati non pericolosi e ritenuti, ai sensi del DPR 254/2003, non a rischio infettivo, conferibili presso i centri di raccolta, possono essere individuati


come segue: Codice Descrizione tipologia CER 180208 Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 180207 180109 Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 180108 180203 Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (guanti, calzari, camici, copri scarpe, ecc…) 180201 Oggetti da taglio (eccetto 180103)

Classificazione e precauzioni Non pericoloso, non a rischio infettivo. Conferiti tramite sacchi in cui vengono apposti gli estremi di identificazione del produttore.

6.COSA CAMBIA CON IL PROTOCOLLO D’INTESA Le semplificazioni amministrative previste nel protocollo d’Intesa riguardano gli adempimenti che fanno capo agli imprenditori agricoli nella normale gestione dello smaltimento dei rifiuti speciali agricoli. L’adesione al protocollo d’intesa si concretizza con la sottoscrizione da parte dell’imprenditore agricolo del modulo di adesione al protocollo di intesa per la gestione dei rifiuti agricoli nella Provincia di Macerata con il gestore del Centro di raccolta. Per il conferimento del rifiuto presso il Centro di raccolta l’imprenditore compilare

deve

il documento di conferimento dei rifiuti che funge da bolla di

accompagno del rifiuto stesso. Successivamente, il gestore dell’isola ecologica rilascia la bolla ecologica di consegna del rifiuto, a questo punto per l’imprenditore agricolo ogni adempimento per la corretta gestione del rifiuto è terminato perché, per la normativa vigente in materia di rifiuti, diventa produttore del rifiuto il gestore del centro di raccolta che assolve agli adempimenti amministrativi previsti per legge.

7.COME ADERIRE AL PROTOCOLLO D’INTESA I passaggi sono i seguenti: A- Aderire preventivamente ad un deposito temporaneo collettivo presso un centro di raccolta, tra quelli elencati, compilando un apposito modello di adesione messo a disposizione dalla Coldiretti, tramite gli Uffici periferici ( si possono scegliere più centri di raccolta compilando altrettanti moduli di adesione); B- Compilare, sottoscrivere e datare prima di ogni trasporto, il documento di conferimento, indicando la tipologia del rifiuto, la quantità e i dati del centro di conferimento che provvede alla raccolta;


C- Consegnare i propri rifiuti al centro di raccolta nei giorni e negli orari stabiliti: D- Pagare,

al

momento

del

conferimento,

il

corrispettivo

concordato,

presentandosi con i dati necessari per la fatturazione; E- Conservare per 3 anni, presso la propria sede aziendale, la copia del modulo di adesione e le copie dei documenti di conferimento controfirmate dal centro di raccolta a dimostrazione del corretto affidamento dei propri rifiuti.

8.COME CONSERVARE I RIFIUTI IN AZIENDA Il deposito temporaneo consiste nel raggruppare i rifiuti nel luogo in cui sono prodotti, cioè in azienda, prima del conferimento. Esso deve essere organizzato per tipi omogenei e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, in base alle regole che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute. Il deposito temporaneo presuppone che il rifiuto non esca mai dall’area entro la quale è svolta l’attività produttiva e può essere effettuato solo dal soggetto che lo ha prodotto. In via generale i rifiuti devono essere accumulati in una delimitata area del sito aziendale, osservando alcuni tipi di tutela, quali: ® per ogni rifiuto occorre prevedere un particolare sistema di accumulo dipendente dalla sua natura e composizione. Ad esempio, le batterie dovranno essere collocate in contenitori anticorrosione, gli oli esausti ed i filtri in raccoglitori a tenuta, i contenitori di fitofarmaci vuoti in recipienti o sacchi in plastica chiusi. In ogni caso non è mai ammesso mischiare i rifiuti con altri rifiuti, siano essi pericolosi o meno: ® l’accumulo, definito deposito temporaneo, non può durare più di un anno e deve essere inaccessibile agli estranei: in particolare -i rifiuti speciali pericolosi vanno smaltiti ogni 2 mesi dalla loro produzione o non appena raggiungano i 10 metri cubi, -i rifiuti speciali non pericolosi vanno smaltiti ogni 3 mesi dalla loro produzione o non appena raggiungano i 20 metri cubi.

9.COME TRASPORTARE I RIFIUTI I trasporti di rifiuti pericolosi e non pericolosi di propria produzione, effettuati direttamente dagli imprenditori agricoli verso i centri di raccolta, non sono


considerati svolti a titolo professionale e di conseguenza i medesimi imprenditori non necessitano l’iscrizione all’Albo regionale gestori ambientali, pertanto possono trasportare i rifiuti con i propri mezzi aziendali senza nessuna autorizzazione. Il Ministero dell’Ambiente ha elevato i quantitativi di rifiuti speciali pericolosi da poter consegnare presso i centri di raccolta fino a 300 chilogrammi o 300 litri. Nessun limite è apposto per i rifiuti speciali non pericolosi, tuttavia se la quantità dei rifiuti è notevole è opportuno prendere degli accordi preventivi col gestore del centro di raccolta. IMPORTANTE

Prima del trasporto, i rifiuti speciali agricoli devono essere separati per tipologie ed inseriti in sacchi impermeabili forniti dal gestore del centro di conferimento. Sui sacchi deve essere apposta un’etichetta recante nome e cognome e residenza del produttore dei rifiuti, il codice identificativo del rifiuto, segnalato nell’opuscolo informativo, e la data di conferimento. Anche i rifiuti derivati dalla somministrazione di farmaci negli allevamenti seguono le stesse modalità di conferimento.

10.MODALITA’ DI TRASPORTO PER TIPOLOGIE DI RIFIUTI BATTERIE: devono essere trasportate in modo tale da evitare sversamenti o dispersione nell’ambiente delle sostanze liquide in esse contenute. RIFIUTI LIQUIDI PERICOLOSI ( OLII ESAUSTI): devono essere trasportati in appositi contenitori a tenuta in maniera tale da evitare rischi del loro ribaltamento con dispersione dell’olio nell’ambiente. FILTRI DI OLIO MOTORE: devono essere trasportati in contenitori a tenuta. CONTENITORI VUOTI DI PRODOTTI FITOSANITARI: devono essere lavati con acqua al fine di eliminare i residui del prodotto che contenevano. Si considera idoneo il lavaggio con tre risciacqui consecutivi, la miscela che se ne ottiene viene riversata nella botte utilizzata per preparare il trattamento fitosanitario e in questo modo il contenitore si considera bonificato. I contenitori vuoti dei fitofarmaci


bonificati vengono messi in appositi sacchi, forniti dal gestore del centro di raccolta, vengono poi chiusi e provvisti di etichetta riportante gli estremi identificativi del conferente. RIFIUTI FARMACEUTICI A USO VETERINARIO CLASSIFICATI NON PERICOLOSI E RITENUTI NON A RISCHIO INFETTIVO: devono essere riposti in appositi sacchi, messi a disposizione dal gestore del centro di raccolta, ermeticamente chiusi e provvisti di etichetta riportante gli estremi identificativi del conferente. FITOFARMACI SCADUTI O I RESIDUI DI FITOFARMACI: devono essere trasportati in modo tale da evitare sversamenti con dispersione nell’ambiente. OLI

DI

FRITTURA:

devono

essere

trasportati

in

appositi

contenitori

adeguatamente sistemati in modo da evitare rischi di ribaltamento con dispersione dell’olio nell’ambiente. RIFIUTI DI BENI IN POLIETILENE: teli da serra e da pacciamatura, tubi, reti, spaghi per le balle del fieno e paglia, cassoni, sacconi, vasi…ecc., vanno consegnati distinti dagli altri rifiuti. In particolare i teli da serra e da pacciamatura, separati per tipologia e sottoposti a sommaria pulizia delle parti contenenti fango, vanno consegnati al centro di raccolta piegati e legati per ridurre il volume. IMBALLAGGI:

devono essere divisi per tipologia ( legno, cartone, metalli,

plastica…ecc) e consegnati al centro di raccolta convenzionato. FILTRI D’ARIA,PILE, TUBI FLUORESCENTI: vanno chiusi negli appositi contenitori e consegnati. 11.CONCLUSIONE La finalità delle politiche e della copiosa legislazione sulla corretta gestione dei rifiuti si basa sulle cosiddette “ Regole delle 4 R”: Riduzione, Riuso, Recupero dei materiali e Recupero energetico, che consentono un’adeguata applicazione della “ Condizionalità” come già detto in precedenza. Queste regole sono pertanto da tenere bene a mente anche nell’ordinaria gestione della singola azienda agricola. Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, riduce anche i costi di produzione per l’imprenditore agricolo. Infatti il costo di smaltimento dei rifiuti è proporzionale al loro quantitativo. Più se ne producono e più costa smaltirli.


Riutilizzare i rifiuti prolunga il ciclo di vita dei beni: è bene utilizzare ripetutamente mezzi e materiali, allungandone la durata. Recuperare i materiali: i rifiuti di un’azienda possono costituire la materia prima indispensabile per l’attività di un’altra, pertanto, possono assumere un valore economico anche abbastanza rilevante. Per questo scopo è necessario tenere separati i vari tipi di rifiuti, con un’attenta selezione e gestione degli stessi. Recuperare l’energia:

la combustione come ultima soluzione, praticata

esclusivamente da strutture organizzate e autorizzate ( vedi inceneritori, cogestione per produrre energia). 12. Elenco delle isole ecologiche convenzionate e operative nella provincia di Macerata. ELENCO ISOLE ECOLOGICHE DOVE CONFERIRE I RIFIUTI AGRICOLI Ragione Sociale Indirizzo Comune telefono Consorzio Agrario Provinciale C.da Val di Fiastra Ripe San Ginesio 0733/865212 Consorzio Agrario Provinciale Loc. Chiarino Recanati 071/7506011 Consorzio Agrario Provinciale B.go Piediripa Macerata 0733/2841 Consorzio Agrario Provinciale Via C. Colombo Tolentino Moscatelli Maria & C. S.R.L. Via De Gasperi,50/a-b Montecassiano 0733/290547 Coop. Agricola Montesanto Strada SS Regina Km 7+500 Potenza Picena 0733/880484 Coop Valle del Chienti Via C. Colombo,51 Tolentino 0733/974772 Coop. Valle del Chienti Loc. Taccoli San Severino M. 0733/633914 Cerealmarche s.n.c. Via W Weber,6 Tolentino 0733/974701 Mochi di Mochi Mauro Via Valverde di Piediripa Macerata 0733/433430 Fertivalle s.r.l. Via Concordia,53/57 Zona Ind.le 0733/283668 Piediripa Petrol service Strada SS Regina Km 2+300 Potenza Picena 0733/67603 Ditta Martinelli di Cingolani C.da Acquesalate,6/a Macerata Ornella & C. Ditta Corradini Nello s.n.c. Via Font’Orsola22 Corridonia Ditta Gentilozzi Achille & C. C.da Morichella,22 San Ginesio s.a.s. Comune di Apiro Apiro Petrol Service s.r.l. Tore del parco Camerino Agritrade Salvatori s.r.l. B.go Vittorio Veneto,36 Treia

Piano di sviluppo rurale 2007‐2013 Misura: 1.1.1. Azione nel campo della formazione professionale e dell’informazione. Sottomisura: b) Attività informativa nel settore agricolo forestale con la partecipazione comunitaria‐ Domanda n. 4591/2010


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.