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Un giorno da pescatore il kit digitale per diventare pescatore sostenibile

ma la preparazione in aula e poi l’escursione al fine di sviluppare un approccio diretto con un antico mestiere che grazie alle nuove generazioni sta vivendo un rinnovato interesse professionale.

“In tutto sono state programmate tre esperienze pratiche – ricorda la responsabile Donne Impresa Coldiretti Padova Valentina Galesso – le date non sono state scelte a caso ma studiate appositamente secondo le maree e le fasi lunari per rispettare le fasi vegetative dei molluschi”. “Un’attività sostenibile - come insegna Alessandro Giraldo - la molluschicoltura nel territorio regionale rappresenta il 40% della produzione italiana, dislocata sia in laguna che in mare, produce un fatturato pari a circa 100 milioni di euro e impiega circa 4.000 addetti”.

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Sul portale della Scuola di Pesca Veneta www. scuoladipescaveneta.it è possibile accedere alle pillole formative per diventare pescatore. Si tratta del materiale relativo al progetto promosso da Coldiretti Impresa Pesca per qualificare gli operatori del settore che intraprendono un antico mestiere in chiave moderna ed ecosostenibile, un patrimonio di informazioni tecnico scientifiche, nozioni storiche e contributi istituzionali. Il corso organizzato in modo “tridimensionale” includeva interventi per donne, giovani e futuri imprenditori del pescaturismo e dell’ittiturismo, con lezioni teoriche e pratiche svolte con il prezioso supporto dell’Università di Padova Facoltà di Biologia. Dedicata al biologo che da subito intuì l’importanza dell’iniziativa, Matteo Griggio, scomparso prematuramente, la scuola –la prima del genere in Europa – è stata sostenuta dal Feamp e dalla Regione del Veneto che ha seguito con attenzione tutte le fasi dall’attuazione alla conclusione dei lavori. “Nel momento della rendicontazione – spiega il coordinatore della formazione di Coldiretti Veneto Augusto Pivanti – possiamo affermare che l’investimento, in termini di creatività, ha dato buoni frutti. Dalla sezione femminile a cui sono state dedicati forum e approfondimenti è nata una rete delle “donne della pesca” che rivendicano un riconoscimento giuridico previdenziale del proprio ruolo di coadiuvanti nelle imprese familiari. Dall’aula degli under 40 iscritti per il conseguimento del titolo di studio di “tecnico operatore della pesca sostenibile” è emerso tutto il potenziale imprenditoriale, per le nuove generazioni che intendono impegnarsi in questo lavoro”.

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