PORTFOLIO Architettura Fotografia
NC
Nicola Colella 18.06.1991, Lecco (LC), Italia Via Giulio e Corrado Venini 1 20127 - Milano (MI) colella.nicola@outlook.it +39 320 47 42 130 behance.net/nicolacolella issuu.com/colella.nicola
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STUDI ACCADEMICI
Laurea Magistrale in Architettura delle Costruzioni 2016-2018 Politecnico di Milano
Laurea Triennale in Architettura delle Costruzioni 2013-2016 Politecnico di Milano
Diploma di scuola secondaria superiore 2005-2010 Liceo Scientifico "Riccardo Nuzzi", Andria (BT)
ESPERIENZE LAVORATIVE
Fotografo Freelance Nicola Colella set 2018-
Architetto Collaboratore / Fotografo EPTA Studio Pizzi srl_Architettura feb 2019 - ago 2019
Fotografo LAND srl_Architettura del Paesaggio oct 2018, jan 2019
Architetto Junior Collaboratore AtelierZero srl_ Architettura feb 2016 - apr 2016
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WORSKHOP
Living Periphery, Architecture as a public space 2018 MIAW - Milan International Architectural Design Workshop (Politecnico di Milano)
COMPETENZE TECNICHE
Autocad Rhinocheros Sketch up Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe InDesign Microsoft Word Microsoft Excel
COMPETENZE LINGUISTICHE
Italiano Inglese Spagnolo
Madrelingua B2 A2
ALTRE COMPETENZE
Fotografia di architettura Fotografia di paesaggio Fotografia di interni Sostenuto Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle professioni di Architetto, Pianificatore, Paesaggista e Conservatore in Giugno 2019
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ARCHITETTURA 10 24
lavoro Verso una nuova scuola B15
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tesi magistrale Il centro dello sport comasco
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universitĂ Tre corti, tre torri Passerella su EXPO Vettabbia, una risorsa sconosciuta Campus universitario Living periphery
FOTOGRAFIA 114 120 124 128
architettura interni urban/paesaggio aerea
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A R C H I T E T T U R A
VERSO UNA NUOVA SCUOLA Progetto di rifunzionalizzazione spaziale Scuola svizzera, Milano (MI)
© EPTA Studio Pizzi Studio di fattibilità 2019 Realizzazione elaborati grafici
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L’
evoluzione della società del XXI secolo ha portato inevitabilmente ad una nuova concezione della didattica. L’approccio all’insegnamento dei secoli scorsi, spesso incurante delle peculiarità dello studente, deve essere superato da un sistema educativo che pone la persona al centro. La Scuola Svizzera abbraccia integralmente questa visione, proponendo un sistema didattico incentrato sulla valorizzazione delle attitudini e delle capacità individuali. La capacità di collaborare e interagire in gruppo è una qualità indispensabile per inserirsi con successo nella vita sociale. Nell’ottica della stimolazione della curiosità intellettuale, dell’intraprendenza e del dinamismo degli studenti, viene superata la concezione statica dell’Aula Unica per ogni classe. Lo studente è quindi, anche simbolicamente, parte attiva del proprio processo formativo. L’ambizione è quindi quella di creare un contesto, fisico e non, che garantisca agli studenti la migliore esperienza formativa possibile. Per raggiungere anche sul piano architettonico gli obiettivi raggiunti dalla didattica, si è ritenuto auspicabile intervenire su diversi spazi dell’istituto: i corridoi, non più luoghi di transizione ma luoghi dello stare, in una concezione di scuola come luogo degli studenti anche oltre l’orario scolastico; la segnaletica e wayfinding, tramite la definizione di un’identità forte per ogni luogo e per ciascuna classe di età che permetta di facilitare l’orientamento e la riconoscibilità; i terrazzi e spazi aperti che permettano agli studenti di godere di spazi ricreativi di diversa natura a favore dell’apertura e della dinamicità.
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B15 Progetto di recupero Edificio B15 Area Bracco, Milano (MI)
Š EPTA Studio Pizzi Progetto Definitivo 2019 Elaborati Pratica Paesaggistica Elaborati Pratica Edilizia
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L’
intervento in oggetto si configura come una rifunzionalizzazione del fabbricato esistente. Il progetto prevede infatti un sistema di opere atte ad adeguare l’edificio alla normativa antisismica, alla normativa sul rischio idraulico, al rispetto delle norme igienicosanitarie e delle norme edilizie. L’edificio esistente prevede tre corpi scala distinti, di cui uno solo presente al piano -1. Nell’edificio esistente c’è un unico ascensore a servizio dei tre piani. L’ipotesi progettuale comporta la demolizione dei corpi scala in quanto non conformi alla normativa. Il progetto prevede, sul lato sud dell’edificio, la realizzazione di cinque torri contenenti due corpi scala in posizione contrapposta, due elementi di risalita meccanizzati ed uno contenente le distrubuzioni impiantistiche ai vari piani. Rispetto agli elementi che compongono l’involucro, da progetto si prevede la sostituzione delle superfici in U-Glass con lastre alveolari in policarbonato, la realizzazione di facciate continue in montanti e traversi con parti apribili schermate sui lati nord e sud da un sistema doppia pelle in tubi di PMMA, e la realizzazione di un cappotto isolante esterno per le parti di facciata opache. Rispetto alla rifunzionalizzazione interna dell’edificio il progetto prevede l’inserimento del laboratorio di un centro prelievi. La nuova configurazione di layout ai vari piani è realizzata da nuovi divisori interni a secco opachi ad alte prestazioni acustiche e vetrati per favorire illuminazione naturale degli ambienti di lavoro.
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Stato di fatto
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Stato di progetto
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Stato di fatto
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Stato di progetto
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IL CENTRO DELLO SPORT COMASCO Valorizzazione dei centri sportivi degli anni ‘70 Como Sud (CO)
Politecnico di Milano Tesi di Laurea Lavoro di Gruppo 2018
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R
ecuperare l’esistente, valorizzarlo ed organizzare lo spazio aperto: questi sono gli obiettivi del progetto inerente ai centri sportivi dell’area di Como Sud. L’aggiunta di nuovi corpi addossati agli edifici esistenti e di nuove volumetrie indipendenti ha trasformatoW l’area da una periferia, senza carattere, ad una zona contraddistinta dalla forte ed evidente presenza di attrezzature sportive, di spicco per tutto il Comune. Il lavoro condotto mira a rendere più riconoscibili i centri sportivi esistenti, valorizzarli tramite l’implemento delle loro potenzialità e possibilità oltre che a rafforzarne i collegamenti: un progetto di nuova organizzazione dello spazio aperto è un’azione fondamentale per il tessuto diffuso in cui trova spazio l’area in oggetto. Il progetto si focalizza poi sugli edifici del Palazzetto dello sport e della Piscina Olimpica, storici fiori all’occhiello del panorama sportivo comasco: la conservazione dell’esistente e l’aggiunta di nuovi volumi, permette di far rifiorire l’area in grado ora di essere riconosciuta come il centro dello sport comasco, anche grazie alla nuova organizzazione del grande spazio aperto che caratterizza l’intero distretto.
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Piscina Olimpica
Parcheggio
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Piazza d’armi
Piazza Atleti Azzurri d’Italia
Centro uffici e ostello
Piazza Atleti Azzurri d’Italia
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Impianto esistente
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TRE CORTI : TRE TORRI Uffici, aule e residenze Goccia di Bovisa, Milano (MI)
Politecnico di Milano Laboratorio di Progettazione IV Lavoro di Gruppo 2017
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re corti, Tre torri si inserisce in un masterplan di progetto che mira alla creazione di significative sinergie attraverso la realizzazione di un vero e proprio parco scientifico e tecnologico universitario, così da qualificare Bovisa come punto di riferimento per l’attività scientifica, luogo centrale e significativo anche dal punto di vista del lavoro. L’ipotesi più concreta è quella di far nascere, accanto alle nuove strutture di ricerca che si insedieranno nell’area, una "Città Politecnica" che si giovi della presenza dell’Ateneo condividendone i medesimi spazi urbani e in alcuni casi gli stessi edifici. La presenza in Bovisa di questa popolazione giovanile suggerisce di prevedere l’insediamento di strutture residenziali sia per uso temporaneo, che come abitazioni prioritariamente per giovani coppie. A queste sono affiancate strutture per attività ricreative e culturali destinate specificamente ai giovani, che consentirebbero alla zona di rimanere viva anche in ore in cui le attività didattiche e scientifiche sono chiuse, attirando utenti da zone diverse della città. L’intervento si configura nella ripetizione di un sistema identificato da una corte e un edificio a torre lungo un asse infrastrutturale che costituisce la spina dorsale dell’intero masterplan. Il dialogo tra questi elementi è garantito da connesioni pedonali sia longitudinali (tra le corti) sia trasversali (tra corte e torre) che contribuiscono a mantenere l’intero insediamento compatto e raggiungibile, in accordo con l’idea di ricreare una "cittadella". Il singolo sistema è cosi identidicato da 3 edifici connessi tramite ponti e disposti ortogonalmente tra di loro così da configurare una corte che da’W luce agli affacci principali. Questa presenta un disegno di pavimentazione continuo anche al di fuori del suo perimetro, così da identificare una sorta di "tappeto" sul quale viene posizionata la torre, mantenendone così un stretta relazione con essa. 63
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PROSPETTI scala 1:20
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1. Terreno 2. Membrana impermeabilizzante mod. POLIMAT PRO prodotta da BITUVER sp. 4 mm in mescola elastoplastomerica (BPP) con armatura costituita da un tessuto non tessuto di poliestere rinforzato con filo continuo in fibra di vetro 3. Magrone sp. 10 cm in calcestruzzo classe C12/15 4. Platea di fondazione sp. 2 m in calcestruzzo classe C40/50 5. Vespaio aerato formato da elementi plastici mod. CUPOLEX prodotti da PONTAROLO ENGINEERING dim. 56x56/30 cm integrati con getto di completamento sp. 4 cm in calcestruzzo classe C25/30 6. Rete elettrosaldata per calcestruzzo Ø5/25x25 cm 7. Pannello in lana di vetro mod. CLIMAVER34 G3 prodotto da ISOVER sp. 100 mm realizzato con legante a base di componenti organici e vegetali 8. Pannelli radianti per riscaldamento a pavimento integrati con massetto autolivellante sp. 8 cm 9. Pavimento in resina mod. DEGA SPATOLATO realizzato da GOBBETTO sp. 20 mm 10. Pannello mod. STYRODUR 3035 CS in polistirene espanso estruso XPS sp. 8o mm 11. Membrana bugnata mod. BITUFOND prodotta da BITUVER in polietilene ad alta densità (HDPE) sp. 8mm 12. Muratura perimetrale controterra realizzata in calcestruzzo classe C25/30 13. Intonaco sp. 2 cm 14. Pannelli modulari per soffitti in lana minerale mod. AMF THERMATEX SCHLICHT prodotti da KNAUF sp. 22 mm 15. Orditura metallica per sospensione dei pannelli per soffitti 16. Trave principale HE360B in acciaio S355 17. Lamiera grecata con bugne laterali mod. ITP BETON prodotta da ITALPANNELLI in acciaio zincato 18. Trave secondaria 19. Materassino fonoisolante mod. CALPESTOP prodotto da LECA sp. 10 mm in polietilene espanso reticolato chimicamente a cellule chiuse 20. Cappa collaborante sp. 6 cm con rete elettrosaldata per calcestruzzo 21. Strato di ghiaione sp. 20 cm 22. Getto di sottofondo sp. 15 cm 23. Massetto in sabbia cemento sp. 10 cm 24. Pavimentazione esterna carrabile sp. 3 cm 25. Serramento scorrevole mod. CLASSIC PLAIN realizzato da SKY-FRAME con profili perimetrali in alluminio alloggiati in telaio di alluminio integrato nel soffitto e nel pavimento senza soglia con canalina per allontanamento delle acque meteoriche integrata nel pavimento 26. Vetro selettivo temprato mod. SUNCOOL 70/35 PRO T prodotto da PILKINGTON sp. 6 mm 27. Intercapedine sp. 18 mm riempita con gas Argon 90% 28. Vetro basso emissivo stratificato mod. OPTILAM OPTITHERM S1 prodotto da PILKINGTON sp. 7 mm 29. Profilo cavo in acciaio per fissaggio di sottostruttura su facciata 30. Sottostruttura per fissaggio pannelli oscuranti 31. Pannelli oscuranti azionati elettricamente con lamelle orientabili 32. Muratura di tamponamento in laterizio porizzato realizzata con blocchi modulari a facce lisce mod. POROTHERM MODULARE prodotti da WIENERBERGER dim. 35x25/19 cm (60) 33. Pannello autoportante in lana di vetro mod. X60 VN G3 prodotto da ISOVER sp. 80 mm trattato con resina termo indurente a base di componenti organici vegetali 34. Sistema per tende a rullo mod. TOPBOX 140 prodotto da MOTTURA con azionamento a motore specifico per installazione a scomparsa nel controsoffitto 35. Serramento a taglio termico mod. OS2 65.5 prodotto da SECCO SISTEMI con ante e telaio complanari 36. Massetto di pendenza in calcestruzzo classe C12/15 37. Sottostruttura con sistema autolivellante in materiale polimerico e testa basculante in bi-materiale (PP + gomma) mod. ETERNO SE3 prodotta da ITALFLOOR Ø88/75-120 mm 38. Pavimento in conglomerato cementizio mod. Basic prodotto da ITALFLOOR dim. 40x40/3 cm 39. Doppio strato di membrana impermeabilizzante mod. POLIMAT PRO prodotta da BITUVER sp. 4+4 mm in mescola elastoplastomerica (BPP) con armatura costituita da un
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PASSERELLA SU EXPO Stazione, attraversamento pedonale, mix funzionale Area Expo, Milano (MI)
Politecnico di Milano Laboratorio di Infrastrutture nel Paesaggio Lavoro di gruppo 2017
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na nuova passerella pedonale permette un collegamento diretto tra la stazione ed il nuovo campus dedicato alla ricerca; Una nuova stazione connette a qualsiasi linea ferroviaria non solo l’ex area Expo, ma anche il nuovo quartiere residenziale di Cascina Merlata e l’area industriale Stevenson; Un insieme di edifici e funzioni permettono alla zona di avere una nuova vita, andando a supportare le esigenze degli utenti che abitano l’area in oggetto. E’ questo il nuovo scenario pensato per questa area abbondantemente lontana dalla città e ingabbiata dalle importanti infrastrutture che la perimetrano. La passerella funge cosi da elemento cerniera tra queste realtà, inserendosi in un paesaggio altamente infrastrutturato, nel quale gli unici elementi paesaggistici di qualità sono quelli naturali in lontananza nelle giornate limpide. E’ interessante rilevare come l’attraversamento pedonale diventi un elemento percepito da molteplici punti di vista e da differenti situazioni: c’è la percezione dal basso di chi si muove a piedi, la percezione alla stessa quota da una maggiore distanza di chi percorre la passerella di Cascina merlata, quella di chi ad alta velocità in auto è alla stessa quota e in direzione quasi parallela la vede dal ponte dell’autostrada e quella di chi, infine, in direzione trasversale e dal basso la vede percorrendo ad alta velocità l’autostrada sottostante.
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VETTABBIA: UNA RISORSA SCONOSCIUTA Riconessione urbana della Roggia Vettabbia Milano (MI)
Politecnico di Milano Laboratorio di Urbanistica Lavoro di gruppo 2015
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Il tema di questo studio urbanistico ha riguardato
lo studio delle acque a Milano, in particolare quei corsi d’acqua che pur attraversando la città, vengono "negati" da essa stessa dando vita ad episodi di degrado urbano. In questo modo le sponde si trasformano in retri fatiscenti di una metropoli che dimentica il forte valore infrastrutturale di un corso d’acqua in quanto impegnata ad affermare ogni sua individualità a discapito di un identità collettiva comune. Il caso preso in esame è quello inerente alla Roggia Vettabbia, un canale di scolo nato in epoca romana, sito nell’area sud di Milano, per permette alle abbondanti acque provenienti dal Seveso e da altri fiumi a Nord di Milano di defluire fuori città, sfociando nel Lambro meridionale: attualmente scarica anche le acque della Darsena. Il dimenticato corso d’acqua lambisce oggi sistemi urbani e vitalità di notevole importanza e valore per la città. Questi, tramite un attenta e calibrata progettazione urbana, hanno la possibilità di rinascere o essere potenziati in quanto coordinati tra loro sfuttando proprio la capacità infrastrutturante del corso d’acqua stesso. Le vie d’acqua, se opportunamente progettate, possono diventare il paesaggio urbano contemporaneo di espressione di suggestioni poetiche, occasione di vitalità ed etereogenità sociale. L’acqua proprio come ogni altra infrastruttura è in grado di ridistribuire la qualità dal "centro cittadino" ad aree marginali dove realtà nettamente diverse si scontrano senza dialogo, senza comunicazione, senza progetto. L’acqua diventa così un baricentro, che unisce i sistemi, comunicando con i materiali che la città ha da offrire, ridando alla popolazione i vuoti urbani che intercetta.
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CAMPUS UNIVERSITARIO Aule, biblioteca, auditorium, uffici Pemba, Mozambico
Politecnico di Milano Laboratorio di Progettazione III Lavoro di gruppo 2015
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Pemba
hinga Nampula
Quelimane
ambane
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IIl nuovo Campus Universitario di Pemba si inserisce
nel tessuto urbano a nord est della penisola nelle strette vicinanze dell’esistente Università di Ingegneria, addossandosi lungo un tracciato esistente di grande importanza. Questo tracciato si trasforma in una via pedonale con linea tranviaria che taglia tutti gli isolati dello sviluppo urbano, all’interno dei quali la via diventa il centro lineare su cui si attestano gli edifici pubblici. La seconda linea metropolitana, che distribuisce tutto il nuovo tessuto e si collega alla stazione ferroviaria, ha una fermata presso l’università cosi da garantire un facile ed efficacie collegamento da tutta la città e dintorni. Il progetto quindi diventa un tassello della città occupando uno dei nuovi isolati. Lo sviluppo del campus universitario è stato pensato in tre grandi fasi di espansione: la prima fase entro 5 anni, la seconda fase entro 20 anni, la terza entro 50 anni. Si è previsto che l’università stessa cresca parallelamente all’espansione della città, alla crescita della popolazione e soprattutto in riferimento alla crescita della qualità della vita e del tasso di alfabetizzazione. Il progetto, particolarmente introverso, si sviluppa attorno ad un sistema di corti interne collegate da percorsi pedonali che permettono ai diversi ambienti di essere facilmente collegati e accessibili con continuità. E’ possibile identificare un grande fulcro dell’intero campus all’interno della corte centrale ribassata, alla quale si accede dall’ingresso principale e sulla quale si affacciano sia i ballatoi di distribuzione delle aule che la biblioteca centrale. Il campus universitario offre tutti quelli che sono i servizi tipici della sua natura: due auditorium, due mense, aule studio, una seconda biblioteca e gli uffici dei diversi dipartimenti.
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Sezione AA _ Scala 1:200
SEZIONE AA _ scala 1:500
Sezione BB _ Scala 1:200
SEZIONE BB_ scala 1:500
Sezione CC _ Scala 1:200 SEZIONE CC_ scala
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PROSPETTO NORD_scala 1:500
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IN THE GREEN. IN THE CITY. Politecnico di Milano Living Periphery, Architecture as a public space Workshop "MIAW" Lavoro di gruppo 2018
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Oh Europa, what a dream! "In 2036 my oldest daughter will be 28 years old. She is now living and working in an area of Milano called Vigentino. In march my youngest daughter Stella will come and visit her. Taking a break from her studies in Paris. As you leave the old Lodi T.I.B.B. Metro station and walk past the Fondazione Prada, you enter the green streets of Segentino. Best described as an Urban forest it is the most vibrant new neighbourhood in Europe. Bikelanes criss cross the area while some of Italias best landscape architects have designed the famous courtyards of the area." When the masterplan of the area was ready in 2022 it was also a turning point for the architectural profession in Europe. Finally the long discussed themes of how to define the new, green city was given a canvas. The Segentino. Subdivided into twenty quartiere it provided a huge number of new commissions. A new Italian generation of architects combined the relaxed elegance of Milanese high modernism with lo tek sustainable technology. Programatic inventions and incredible hybrid public buildings. The proposal is an effort to come up with a positive narrative for how we can evolve the European cities we love. Taking care of the dramatic consequences of climate change and transport it’s presented a fable. A new narrative, which has equal measures of strategy and naivety. Rationality, engineering and beauty. A magical realism for the city.
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F O T O G R A F I A
Fondazione G.Feltrinelli Milano (MI) Š Nicola Colella (2015) 114
The Corner Milano (MI) Š Nicola Colella (2019) 115
Palazzo pubblico Siena (SI) dalla serie Sky Geometries Š Nicola Colella (2019)
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Castel del Monte Andria (BT) dalla serie Sky Geometries Š Nicola Colella (2017)
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Skin Milano (MI) dalla serie Prospects Š Nicola Colella (2018)
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Shadow Milano (MI) dalla serie Prospects Š Nicola Colella (2019)
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Piave Appartamento per due commissionato da EPTA srl Š Nicola Colella (2019)
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Ripa Appartamento per due commissionato da EPTA srl Š Nicola Colella (2019)
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Green cityrooms Milano (MI) commissionato da LAND srl Š Nicola Colella (2018)
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Mineral Sunset Milano (MI) commissionato da LAND srl Š Nicola Colella (2018)
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Landscape Architecture Milano (MI) commissionato da LAND srl Š Nicola Colella (2018)
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Development Milano (MI) commissionato da LAND srl Š Nicola Colella (2018)
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Octagon Andria (BT) dalla serie Droning Š Nicola Colella (2019)
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Green geometries Milano (MI) dalla serie Droning Š Nicola Colella (2019)
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Nicola Colella Š All rights reserved 2019