In Continuo Movimento

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IN CONTINUO MOVIMENTO


© 2019 Collettivo Randagio www.collettivorandagio.blogspot.it Tutte le fotografie sono di titolarità esclusiva dei rispettivi autori. Foto di copertina: Enrico Albanesi, Annalisa Ardizzone, Claudio Bartolotta, Beatrice Buonaiuto, Paolo Geminiani, Paola Massoli, Daniele Vasselli Layout copertina e impaginazione: Enrico Albanesi Introduzione: Beatrice Buonaiuto Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, interamente o in parte, memorizzata o inserita in un sistema di ricerca delle informazioni o trasmessa in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo (elettronico o meccanico, in fotocopia o altro), senza il previo consenso scritto dell’editore. ISBN: 978-88-31662-84-0 Finito di stampare nel mese di maggio 2020 per conto di Youcanprint


COLLETTIVO

RANDAGIO IN CONTINUO MOVIMENTO


RANDAGIO è un collettivo di fotografi italiani nato nel 2018. Se pur focalizzato principalmente sulla fotografia di strada, il Collettivo RANDAGIO ha in realtà come unica visione quella di rappresentare la spontaneità e la quotidianità in continuo movimento. Il termine RANDAGIO riflette il senso che sta dietro a tutto ciò; il collettivo infatti si concentra nel ritrarre sinceramente attimi di vita vissuta, vagabondando in un cammino continuo e senza meta, osservando ogni cosa che ci circonda, anche i particolari insignificanti e invisibili ai più, e ricercando la semplicità dei gesti e la bellezza del quotidiano. Inoltre la scelta del bianco e nero è atta ad ottenere una lettura immediata e diretta, sottraendo quello strato di struttura superficiale cui siamo quotidianamente bombardati, per andare dritti alla natura stessa della cose.

ENRICO ALBANESI

ANNALISA ARDIZZONE

CLAUDIO BARTOLOTTA

Nasce e vive a Roma.

Nasce a Palermo e vive a Bagheria da diversi anni.

Nato in un qualsiasi undici Maggio di un normalissimo 1987, sin da ragazzino ha sempre avuto la curiosità di guardare il mondo da un’ottica personale, che l’aiutasse a interpretarlo e analizzarlo, per poi crescendo renderlo espressione dei suoi stati d’animo.

Fondatore del Collettivo RANDAGIO e artista versatile nell’utilizzo delle tecnologie, si appassiona alla fotografia fin da giovane, ricercando da subito la possibilità di intrappolare sulla pellicola l’emozione che i paesaggi comunicano e lo stupore che può trasmettere un luogo. Ciò che traspare dai suoi scatti è la capacità di fermarsi a guardare cose che il più delle volte passano inosservate, cercando di cogliere la semplicità delle forme, e lasciandosi da queste meravigliare. Nel 2007 le foto di un suo viaggio in Islanda diventano una mostra monografica a Roma, “66° Nord - la cristallina Islanda”, in cui luci terse e colori diafani diventano protagonisti di un percorso alla scoperta di ghiacciai, geyser e solitudine.

Si è formata al Liceo Artistico ed ha conseguito la laurea STAMS presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo. Da adolescente ruba una macchina fotografica analogica al padre e lì comincia il suo amore per le immagini. Espone in più mostre collettive, vincitrice di qualche concorso fotografico di cui due sotto il patrocinio dei Comuni di Bagheria e Termini Imerese. Nei suoi viaggi porta sempre con sé la sua macchina fotografica, eterna amica fedele dei suoi occhi. Ama il bianco&nero, ama i colori, e tutto ciò che la madre terra offre al suo sguardo per essere trasformato in immagine per sempre.

Con la fotografia questo metodo ha assunto nuova linfa vitale, trovando così una naturale valvola di sfogo ed esternazione espressiva di ciò che egli sente e vive interiormente. La foto allora diventa l’attimo ed inquadra il momento, QUEL momento, facendosi mezzo d’espressione di ciò che prova e di ciò che quella determinata situazione immortalata gli suscita. La foto diventa allora un’improvvisazione programmata e ad essa fa da naturale completamento la scrittura di una didascalia che accompagna sempre ogni fotografia. Essa nasce nell’esatto momento in cui nasce la foto, diventando quel qualcosa in più che si integra naturalmente all’immagine stessa dandone così un senso definitivo e completo. Ma così come le parole danno senso alla foto, la foto dà senso alle parole perché l’una è imprescindibile dall’altra.

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BEATRICE BUONAIUTO

PAOLO GEMINIANI

PAOLA MASSOLI

DANIELE VASSELLI

Nasce a Napoli nel 1978.

La sua Romagna la porta nel cuore e negli occhi.

Nasce a Roma, si appassiona alla fotografia urbana con una 40D Canon di seconda mano e quello che inizia come un hobby si trasforma in una profonda passione.

Nasce a Roma, vive ad Anguillara Sabazia.

È pittrice e illustratrice di vocazione, ma ama esprimersi anche attraverso l’arte tessile e la fotografia. Non si definisce propriamente fotografa, per rispetto a chi sa andare oltre le impostazioni automatiche della reflex, ma ama allenare lo sguardo ad una visione fotografica, necessaria per saper trarre spunto dalla realtà per le proprie creazioni. La Street Photography sarebbe il suo settore elettivo, se fosse una professionista. La bellezza è ovunque, e la capacità del fotografo, di saperla intuire e cogliere, ha del prodigioso.

Vive a Brescia dove con A. crede di crescere tre principesse e un principe... invece come le belle fotografie, vengono da se, basta guardare con cuore semplice. Il resto ce lo mette il Cielo.

Dalle foto di street art, ai paesaggi, alle foto di architettura, in continua sperimentazione. D’ispirazione per Massoli Paola il bravissimo fotografo Nino Migliori: l’essenza della sostanza e della fotografia come il senso della sospensione e della dimensione umana.

Inizia a scattare foto dall’età di 10 anni con una reflex Canon AE-1, regalatagli dai genitori. Sempre più appassionato inizia ad avvicinarsi al bianco e nero quando aveva circa 16 anni, passando notti intere a sviluppare e stampare foto nel bagno di casa. Invece dei libri di scuola nello zaino c’era la reflex e le lezioni in classe si trasformavano in reportage. Con il passare degli anni la fotografia si trasforma da passione a ossessione. Dopo aver girato tutti gli studi fotografici di Roma ha la fortuna di conoscere il maestro del ritratto beauty Giovanni Cozzi. Si apre un mondo. Nonostante sia obbligato a fare anche altri lavori per sopravvivere, viene in contatto anche con il mondo dell’alta moda. Breve esperienza a Milano e poi torna a Roma. Nel 2001 intraprendere il viaggio dei viaggi: il Nepal. Reportage fotografico sul popolo nepalese e mostra fotografica a Roma. Ancora varie esperienze professionali e servizi fotografici per matrimoni. Abbandona per qualche anno la fotografia professionale per motivi familiari, ma il “sacro foco della passione” per la fotografia arde ancora. Stimolato da un amico musicista, nonché compagno di banco delle scuole superiori, ritorna prepotentemente sulle scene fotografiche professionali interessandosi ai concerti delle rock band del panorama romano ed europeo, scattando esclusivamente in bianco e nero in uno stile personale. “Solo quando ho lei tra le mani, non ho timore di esprimermi”.

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INTRODUZIONE di Beatrice Buonaiuto

C’è uno scorcio per ogni sguardo, a camminar per strada. C’è un senso nascosto che si svela per immagini, a chi lo vuol vedere. La potenza della fotografia di strada sta nella coincidenza, intesa come volontà di coincidere con questo senso, e la sua manifestazione che si materializza nello scatto. C’è una volontà precisa, dietro il voler vedere quel che la realtà svela o racconta. Ed è quella di non volersi arrendere alle lusinghe della superficie, che promette una Vita più semplice a chi guarda solo dritto davanti a se. Il rifiuto a rinunciare a vedere ogni cosa, per non voler più vedere qualcosa. E allora col coraggio in spalla a passeggiare per le cose del mondo, quelle vicine e quelle lontane, col cuore aperto anche alla pena, se è quella quel giorno, che devi incontrare. La bellezza è ovunque, certo. Ma ovunque è anche il dolore. La paura di incontrarlo non deve impedirci di tenere gli occhi aperti e girare lo sguardo a destra e a sinistra, perchè ogni dolore è una nuova opportunità di gratitudine, ogni bellezza è sorgente di gioia. Coraggio, Randagi. Il cuore a guidare lo sguardo, la determinazione a guidare le azioni, a coincidere, raccogliere ed offrire con quel che la Vita ci rende per effetto delle cause che abbiamo messo. Se è bellezza, sappiate godervi la meraviglia, che quello è il suo tempo. Se è dolore, non arrendetevi ad esso. Come è nato può essere trasformato, in nuova sorgente, sempre grazie alla Vita. E quando l’urgenza si fa stringente, raccogliete, fotografate! Quell’istante non si ripeterà mai più identico in nessun punto dell’Universo, in nessun attimo della storia a venire. E voi siete lì, con quella luce, da quella angolazione, esclusivamente ad immortalare quello.

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Enrico Albanesi 2019, Roma, Italia “Scendi il cane”

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Annalisa Ardizzone 2019, Bolognetta, Italia

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Daniele Vasselli 2019, Parigi, Francia “Aspettando il risveglio delle memorie”

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Paolo Geminiani 2019, Bergamo, Italia “Confessioni di Strada”

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Claudio Bartolotta 2019, Roma, Italia “Nei meandri della mia mente cerco la prospettiva giusta con cui capire la mia vita.”

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Annalisa Ardizzone 2019, Palermo, Italia

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Daniele Vasselli 2019, Roma, Italia “Jobs Act”

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Enrico Albanesi 2019, Priverno, Italia “Beware of the cat”

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Claudio Bartolotta 2019, Roma, Italia “Castelli in aria e costruzioni mentali. Pensieri confusi e ragionamenti a vuoto. Le parole suonano così piene e ridondanti, solo per celare la loro assenza di significato e si perde la via mentre si cerca un’uscita dal labirinto.”

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Paolo Geminiani 2019, Brescia, Italia “L’uomo attende dalla verità delle cose, comunque la si concepisca, che emerga, nonostante tutto, dentro l’apparenza, oltre essa...”

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Annalisa Ardizzone 2019, Blufi, Italia

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Daniele Vasselli 2019, Roma, Italia “Next stop...SAXA RUBRA”

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Claudio Bartolotta 2019, Edimburgo, Scozia “L’inutilità della contemplazione e della reciprocità”

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Enrico Albanesi 2019, Roma, Italia “Baci rubati”

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Paolo Geminiani 2019, Brescia, Italia “È bella la strada per chi cammina, è bella la strada per chi va, è bella la strada che porta a casa e dove ti aspettano già.”

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Daniele Vasselli 2019, Viterbo, Italia “...“S”concerto...”

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Annalisa Ardizzone 2019, Bagheria, Italia

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Enrico Albanesi 2019, Fiumicino, Italia “Pausa”

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Claudio Bartolotta 2019, Palermo, Italia “Iconoclastia - Cristo non è risorto”

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Daniele Vasselli 2019, Anguillara Sabazia, Italia “La Primavera”

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Annalisa Ardizzone 2019, Palermo, Italia

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Claudio Bartolotta 2019, Messina, Italia “Sai quanto è facile sentirsi soli a piazza grande. Di sogni e speranze forse ancora ne ho, ma dove cercarli più non sò” (Lucio Dalla)

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Enrico Albanesi 2019, Parigi, Francia “Il richiamo ammaliatore della sirena”

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Daniele Vasselli 2019, Lago di Bracciano, Italia “All’orizzonte”

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Annalisa Ardizzone 2019, Alimena, Italia

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Claudio Bartolotta 2019, Santo Stefano di Camastra, Italia “Senno di poi”

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Enrico Albanesi 2019, Sutri, Italia “Estate, sul tetto”

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Paolo Geminiani 2019, Barcellona, Spagna “And if you feel that you can’t go on And your will’s sinkin’ low Just believe and you can’t go wrong In the light you will find the road.” (Led Zeppelin)

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Annalisa Ardizzone 2019, Palermo, Italia

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Claudio Bartolotta 2019, Palermo, Italia “Nel tenue silenzio so che il tempo scorre verso la sua direzione. Qualche volta qualcuno ti passa accanto e ti segue nel cammino, per poi allontanarsi quando deve seguire il suo. È la vita, soltanto la vita.”

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Daniele Vasselli 2019, Pisa, Italia “Prospettive”

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Enrico Albanesi 2019, Taormina, Italia “The italian way”

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Paolo Geminiani 2019, Arles, Francia “Aspettare è ancora un’occupazione. È non aspettare niente che è terribile.” (Cesare Pavese)

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Claudio Bartolotta 2019, Altavilla Milicia, Italia “Sirene”

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Annalisa Ardizzone 2019, Toscana, Italia

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Daniele Vasselli 2019, Campiglia Marittima, Italia “Imparando a volare”

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Enrico Albanesi 2019, Mazara del Vallo, Italia “Spalle al muro”

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Paolo Geminiani 2019, Nizza, Francia “Come posso io non celebrarti vita? Oh vita” (Jovanotti)

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Daniele Vasselli 2019, Bracciano, Italia “...e all’improvviso... la paura di volare...”

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Enrico Albanesi 2019, Roma, Italia “Come il vento”

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Beatrice Buonaiuto 2019, Sutri, Italia “Non è mai troppo tardi”

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Paola Massoli 2019, Roma, Italia “Crossing lines”

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Claudio Bartolotta 2019, Palermo, Italia “L’antro oscuro dei nostri pensieri”

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Paolo Geminiani 2019, Assisi, Italia “Un volto nella notte”

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Annalisa Ardizzone 2019, Ficuzza, Italia

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Daniele Vasselli 2019, Caprarola, Italia “L’osservatorio...”

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Paola Massoli 2019, Roma, Italia “Nun piagne Ninè se l’arte s’è estinta. Sur muro ‘na rima, un ritratto, ‘na tinta. Poeti e pittori non so’ stati vinti. So’ vivi ‘n colori, frammenti, dipinti.” (Poeti der Trullo)

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Enrico Albanesi 2019, Roma, Italia “In gabbia”

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Beatrice Buonaiuto 2019, Sutri, Italia “Il mio posto”

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Annalisa Ardizzone 2019, Ficuzza, Italia

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Claudio Bartolotta 2019, Palermo, Italia “Morte dall’alto”

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Paola Massoli 2019, Roma, Italia “Ricordi sospesi”

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Enrico Albanesi 2019, Cassino, Italia “Quando gli occhi non bastano...”

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Beatrice Buonaiuto 2019, Napoli, Italia “Abbiamo resistito al vento”

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Claudio Bartolotta 2019, Palermo, Italia “Randagi”

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Daniele Vasselli 2019, Anguillara Sabazia, Italia “In viaggio”

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Paolo Geminiani 2019, Brescia, Italia “Umile richiesta”

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Annalisa Ardizzone 2019, Palermo, Italia

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Paola Massoli 2019, Roma, Italia “Full of Light”

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Daniele Vasselli 2019, Roma, Italia “...La mia banca è diversa...”

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Beatrice Buonaiuto 2019, Sutri, Italia “Se basta uno sguardo, per innamorarsi”

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Annalisa Ardizzone 2019, Palermo, Italia

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Paolo Geminiani 2019, Brescia, Italia “Amico fedele”

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Enrico Albanesi 2019, Formia, Italia “Insieme verso il tramonto”

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Claudio Bartolotta 2019, Petralia Sottana, Italia “La fine - perché di sospiri si appassisce e di silenzi si muore. Resistendo al freddo e al gelo si contempla la volta stellata, così tenue così lontana mentre una tomba bianca ci allontana dal mondo e dalle sue incongruenze. Non esiste un inizio dopo la fine. La fine è sola a se stessa, l’inizio è un altro tempo, un’altra vita.”

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