impatto ambientale

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RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE E RISCHI PER LA SALUTE

“L’uomo vive di continuo immerso in un mare di campi elettromagnetici ”.* * L’Abbate, Terrana, “Le radiazioni non ionizzanti”, da Ambrosi, Foà, Trattato di Medicina del Lavoro, 1996



I campi elettromagnetici si generano ogni volta che è presente una corrente elettrica






Valutazione quantitativa dei fenomeni di impatto dei campi elettromagnetici a) Sugli uomini b)sull'ambiente c) sugli apparati elettronici


Il Campo Elettromagnetico non è percepito sensibilmente (Disagio ) Distanza tra limiti previsi da normative e soglia a cui sono associati effetti(non accertati) dei Campi Elettromagnetici (Sensazione scarsa tutela ) Socializzazione del beneficio e distribuzione non uniforme del rischio Aspetti sanitari giustificano altri fattori di avversione ad una sorgente EM


Le tecnologie elettromagnetiche pervadono la nostra vita anche se presentano problemi di impatto ambientale per la loro possibile influenza sulla salute umana Esiste un vivace dibattito circa i possibili rischi per la salute connessi con l’esposizione ai campi elettromagnetici. Il problema è stato innescato a seguito di alcuni studi epidemiologici e si è focalizzato soprattutto sui campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti aerei e dalle antenne trasmittenti per sistemi radiomobili. .


Il particolare nel nostro paese il dibattito su questa tematica ha assunto spesso i toni di una disputa anzichĂŠ quelli di un pacato e costruttivo confronto, volto alla ricerca della veritĂ scientifica


campi elettromagnetici naturali (terra, sole, pianeti, agenti atmosferici, ecc.). campi elettromagnetici artificiali (elettrodotti, telecomunicazioni, sistemi di sorveglianza, elettrodomestici, ecc.)


Tipici campi elettromagnetici prodotti da sorgenti naturali sono: campo magnetico terrestre (statico) campo elettrico dovuto alla differenza di potenziale tra suolo e atmosfera (statico) campo elettromagnetico prodotto da fulmini campo elettromagnetico prodotto dal sole




Campo elettrico statico A causa della differenza di potenziale tra suolo e atmosfera, esiste un campo elettrico statico la cui ampiezza varia al variare delle condizioni meteorologiche e dell’altezza dal suolo: media di 120 V/m in condizioni di bel tempo fino a 300 kV/m in presenza di forti temporali


Quando viene superata la rigidità dielettrica ( 3 kV/mm) si generano scariche di corrente molto intense. La presenza di un picco di corrente dà vita alla produzione di un campo elettromagnetico con frequenze comprese tra 10 kHz e 40 MHz. L’ampiezza del campo elettrico varia con la frequenza (valori tipici: 1 mV/m @ 30 kHz; 1 µV/m @ 30 MHz).




INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO: Alterazione dei valori di campo elettromagnetico naturale (Tale valore e' dell'ordine di 10-6 V/m) Attualmente valori considerati accettabili sono dell'ordine di 10 V/m Si tratta di radiazioni non ionizzanti E = h f ≤ 10 eV ( h = costante di Planck = 6,63 10-34 Joule sec)




Il campo elettromagnetico creato nell'ambiente - e' sempre legato alla sorgente - non risente dell'effetto di agenti atmosferici o metereologici - non origina fenomeni di accumulo nei sistemi biologici ma negli ultimi 50 anni il fondo elettromagnetico è aumentato di un milione di volte.


Operare in modo CORRETTO e RESPONSABILE : La valutazione degli effetti del campo elettrico e magnetico sull’uomo esce dai limiti di competenza del tecnico per occupare la sfera della ricerca biologica e medica.


ICNIRP Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni non Ionizzanti OMS ( WHO ) Organizzazione Mondiale della Sanita' ( col progetto EMC ) IARC

Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.

UE Unione Europea (con diverse direttive ) ISS Istituto Superiore di Sanita' ( vedi sito su Internet )


La presenza dei campi elettromagnetici nell'ambiente deve essere controllata per tre motivi 1) l'esposizione di organismi biologici , anche per brevi periodi, a campi molto intensi puo' provocare conseguenze sanitarie negative : Le normative sui limiti di campo elettromagnetico per la popolazione e per i professionalmente esposti ci tutelano da questo pericolo


2) Non possiamo escludere che esposizioni prolungate anche a livelli inferiori di quelli ammessi dalle normative possano essere un fattore di rischio per patologie anche gravi. Per tutelarci da questo effetto dobbiamo sviluppare politiche cautelative . (minimizzazione dell'esposizione )


3) Campi elettromagnetici anche di modesta entita' possono disturbare il funzionamento di apparati elettronici il cui disservizio puo' causare danni o rischi alla salute. Le normative EMC ( compatibilita' elettromagnetica ) sono state emanate e vengono aggiornate per controllare questo pericolo


Per i normali livelli di esposizione della popolazione e rispettando i livelli suggeriti dall'ICNIRP ( Linee Guida nel 1998 )e riportati nella legislazione vigente sono esclusi gli effetti acuti e quelli soggettivi mentre non ci sono evidenze di effetti a lungo termine Diversa e' la situazione nei posti di lavoro e in ambiente medico ove i limiti dell'ICNIRP possono essere superati


ALLL'INGEGNERE (BIOMEDICO) COMPETE

a) valutare se la realizzazione ingegneristica rispetti i limiti di esposizione e le prescrizioni stabilite da leggi o da norme, avvalorate da disposizioni emanate da Enti neutrali riconosciuti a livello internazionale, derivanti dallo stato dell’arte delle conoscenze e delle ricerche scientifiche sviluppate sull’argomento. b) la valutazione analitica e sperimentale dell'impatto ambientale di sorgenti di campi elettromagnetici in bassa ed ad alta frequenza


c) La corretta applicazione delle direttive europee e delle leggi italiane d) la progettazione e lo sviluppo di azioni di prevenzione e protezione b)il contributo alla ricerca sul tema sia con lo sviluppo di modelli matematici dell'interazione bioelettromagnetica che con lo sviluppo di metodi sperimentali affidabili.


EFFETTI DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE EFFETTO BIOLOGICO: l’esposizione alle O.E. può provocare variazioni fisiologiche in un sistema biologico EFFETTO DI DANNO ALLA SALUTE: si verifica quando l’organismo non è in grado di compensare l’effetto biologico PERICOLO PER LA SALUTE oggetto/circostanza che può danneggiare la salute RISCHIO PER LA SALUTE possibilità che la salute sia danneggiata da un pericolo


UNA DISTINZIONE FONDAMENTALE campi a bassa frequenza ( fino a 100 kHz ) A bassa frequenza il campo elettrico e quello magnetico sono fortemente variabili nello spazio e tra loro indipendenti. Il campo magnetico induce correnti nei corpi biologici e conseguente stimolazione di tessuti nervosi. J : densita' di corrente nei tessuti biologici (Ampere/metroquadro) A bassa frequenza la corrente indotta dall'esposizione a campi elettromagnetici e' il parametro piu' significativo per descrivere e documentare gli effetti accertati


La corrente puo' essere creata o da un campo elettrico o da un campo magnetico variabile Nel primo caso la corrente e' proporzionale al campo elettrico | J |= Ďƒ |E | Nel secondo caso e' proporzionale all'induzione magnetica e alla frequenza | J |= k Ďƒ |dB/dt | Il corpo umano e' trasparente ai campi magnetici che inducono una corrente mentre il campo elettrico all'interno del corpo e' in genere trascurabile per l'elevato valore della costante dielettrica dei tessuti: la corrente a bassa frequenza crea eccitazione di tessuti nervosi



campi in alta frequenza In alta frequenza campo elettrico e magnetico in zona di campo lontano formano un'onda “localmente� piana con ampiezza inversamente proporzionale alla distanza dalla sorgente. La potenza trasportata nell'onda si dissipa nel corpo umano dando origine ad un riscaldamento dei tessuti e in particolare in quelli poco vascolarizzati ( ad esempio la cataratta da microonde ) SAR : potenza dissipata per unita' di peso ( Watt/chilogrammo)



Telefonia mobile: potenza trasmessa dalla stazione radio base dell’ordine di 2.5-300 W (tipiche 15-50 W) potenza trasmessa dal terminale mobile dell’ordine di 125 mW-10W (tipiche 125 mW – 1 W) potenza minima per la ricezione da parte del terminale mobile (circa – 100 dBmpari a circa 1mV/m)



Apparati RADAR (militari, controllo traffico aereo,sorveglianza,telerilevamento,ecc.) I RADAR emettono segnali ad impulsi e lavorano a diverse frequenze e diverse potenze di picco, a seconda delle applicazioni: controllo aereo civile (2.7-2.9 GHz, 1.3 MW) controllo aereo militare (1.3 GHz, 19 kW) controllo di terra aeroporti (15.7-17.7 GHz, 3 kW)


LIMITI DI BASE IN ALTA FREQUENZA Il SAR medio ( W/kg)e' proporzionale alla densita' di potenza incidente sull'uomo ed e' il parametro piu' significativo per descrivere e documentare gli effetti accertati . La potenza assorbita dall'uomo esposto ad un'onda elettromagnetica e' data dalla differenza tra potenza incidente e potenza riflessa e si trasforma in calore provocando un innalzamento termico. Dipende fortemente a) dalla frequenza b) dalla polarizzazione del campo elettrico


Valutazione del rischio conseguente all’esposizione prolungata a bassi campi elettromagnetici prima fase:ricerche di singoli gruppi di ricercatori ( studi epidemiologici o su animali o in vitro su cellule ) seconda fase: Commissioni e gruppi di lavoro interdisciplinari OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ) ICNIRP (Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti) ISS (Istituto Superiore della Sanità )





Valutazione dei risultati di studi epidemiologici Grado di correlazione statistica; Criterio Dose/Risposta; Coerenza tra studi epidemiologici diversi; Consistenza biologica.


Affinché sia possibile ricavare dagli studi epidemiologici, ma anche da studi di laboratorio, il rapporto certo di causa – effetto e un valore di soglia, occorre che vengano rispettati alcuni criteri guida, noti come criteri di Hill, • Il primo criterio richiede che l’associazione tra esposizione e rischio di patologia sia molto forte. Il Rischio Assoluto (RA) è definito come il rapporto tra gli individui esposti al fattore di rischio che si sono ammalati e il totale degli esposti.


il Rischio Relativo (RR) e' pari al rapporto tra l’incidenza negli esposti e l’incidenza nei non esposti considerando il medesimo fattore di rischio. Tale rapporto, che costituisce una misura della forza dell’associazione tra fattore di rischio e malattia, risulta pari ad 1 se il fattore considerato non ha influenza nello sviluppo della malattia e un valore di RR superiore all’unità significa un incremento di rischi nellapopolazione esposta.


• Il secondo criterio è quello della consistenza dei risultati, ossia studi diversi devono dare gli stessi risultati. • Il terzo criterio presuppone l’esistenza di una relazione di tipo dose - risposta, per cui ad un’esposizione più elevata deve corrispondere un rischio più elevato di contrarre la malattia. Il quarto criterio richiede che la causalità tra esposizione e rischio deve essere provata anche da esperimenti di laboratorio. •

• Il quinto criterio richiede che sia individuato un meccanismo biologicamente plausibile che suggerisca che ci potrebbe essere un rischio e che fornisca una giustificazione biologica ai dati



EFFETTI A LUNGO TERMINE DEI CAMPI MAGNETICI ELF È stato ipotizzato che l’esposizione cronica a livelli di esposizione inferiori alle soglie identificate per gli effetti acuti possa causare patologie degenerative a lungo termine, ed in particolare il cancro. Data la natura delle radiazioni non ionizzanti, l’effetto sarebbe di promozione o di co-promozione, ma non di induzione.


AHLBOM ET AL. (2000) 3247 casi, 10400 controlli “Il 99.2% di bambini che vivevano in case con livelli di esposizione < 0.4 µT danno luogo a stime che sono compatibili con l’assenza di aumenti di rischio, mentre lo 0.8% di bambini con esposizioni > 0.4 µT presentano un aumento di rischio stimato di circa 2, che non è verosimilmente dovuto a variabilità casuale.”

I risultati di numerosi esperimenti su animali e studi di laboratorio che hanno esaminato gli effetti biologici dei campi magnetici non hanno prodotto nessuna evidenza a sostegno di un ruolo eziologico dei campi magnetici nello sviluppo della leucemia. Non c’è nessun risultato di laboratorio riproducibile che dimostri effetti biologici dei campi magnetici al di sotto di 100 µT.


Cases/year

TW h/year

160

160

140

140

120

120

100

100

80

80

60

60

40

40

20

20

0 1960

0 1965

1970

1975

1980

1985

1990

Casi annui di leucemia (istogramma) e consumo lordo di energia elettrica (linea) in Svezia


LA CLASSIFICAZIONE DELLA IARC 1

L’agente è sicuramente cancerogeno per l’uomo

2A L’agente è probabilmente cancerogeno per l’uomo 2B L’agente è possibilmente cancerogeno per l’uomo 3 L’agente non è classificabile per quanto riguarda la cancerogenesi nell’uomo 4

L’agente è probabilmente non cancerogeno per l’uomo


La IARC ha ora concluso che i campi magnetici ELF sono possibilmente cancerogeni per l ’uomo, sulla base di associazioni statistiche coerenti tra elevati campi magnetici in ambienti residenziali e un raddoppio del rischio di leucemia infantile. I bambini che sono esposti a campi magnetici residenziali inferiori a 0.4 µT non presentano aumenti di rischio di leucemia.

(Comunicato stampa 27 giugno 2001) Rimane comunque la possibilità che esistano altre spiegazioni per l’associazione osservata tra l’esposizione a campi ELF e leucemia infantile (OMS promemoria n.263 2001)


IARC esempi di comuni agenti classificati Promemoria OMS n. 263 Ottobre 2001

Classif icazione Cancerogeno per l’uomo (normalmente in base ad una f orte evidenza di cancerogenicità nell’uomo)

Probabilmente cancerogeno per l’uomo (normalmente in base ad una f orte evidenza di cancerogenicità negli animali)

Possibilmente cancerogeno per l’uomo (normalmente sulla base di una evidenza nell’uomo che è considerata credibile, ma per la quale non si possono escludere altre cause)

Agente Asbesto I prite Tabacco Radiazione gamma Gas di scarico dei motori diesel Lampade solari Radiazione UV Formaldeide Caf f é Gas di scarico dei benzina Fumi di saldatura Campi magnetici ELF

motori

a



Nel caso di un effettivo ruolo causale dei campi magnetici a 50 Hz nello sviluppo di leucemie infantili, la rete delle linee ad alta tensione in Italia contribuirebbe per circa 1 caso ai circa 480 annui che si registrano in media in Italia. ISS 2001


RF (radio frequenze) ed Effetti termici

•Il riscaldamento è il principale effetto biologico dei campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF). •Si verifica solo al di sopra di certi valori d’intensità detti “valori soglia” che sono stati posti alla base dell’individuazione dei “valori limite”


L’epidemiologia dei campi a radiofrequenza è difficoltosa In ambienti residenziali per: Direzionalità delle sorgenti Attenuazione da parte delle pareti In ambienti lavorativi per: Disomogeneità dei campi Sorgenti a frequenze multiple


Studi epidemiologici su telefoni cellulari e tumoriI (JOHANSEN ET AL 2001)


LO STUDIO EPIDEMIOLOGICO “INTERPHONE”

studio epidemiologico internazionale: – sull’associazione tra l’uso di telefoni cellulari e tumori della testa e del collo – lo studio è coordinato dalla IARC e coinvolge unità di ricerca di 14 paesi – prevede la raccolta di circa 10.000 casi di tumori


Campi elettromagnetici ad alta frequenza (RF): effetti a lungo termine sulla salute Promemoria OMS n.193 revisione giugno 2000 Nessuna delle recenti revisioni della letteratura ha concluso che l'esposizione ai campi a radiofrequenza prodotti dai telefoni cellulari o dalle stazioni radio base provochi alcun effetto negativo sulla salute. Sono comunque state identificate alcune lacune nelle conoscenze, che richiedono ulteriori ricerche per giungere a una migliore valutazione dei rischi.


Campi elettromagnetici ad alta frequenza (RF): effetti a lungo termine sulla salute OMS 2002 Per quanto riguarda i campi ad alta frequenza, il complesso dei dati disponibili fino ad oggi suggerisce che l’esposizione a campi di bassa intensitĂ (come quelli emessi dai telefoni mobili e dalle loro stazioni radio base) non provochi effetti dannosi per la saluteâ€?. “Di recente, diversi studi epidemiologici su utenti di telefoni mobili non hanno trovato evidenze convincenti di aumenti del rischio di tumori cerebrali.


Tuttavia, la tecnologia è troppo recente per escludere la possibilità di effetti a lungo termine” . “Dato il largo uso della tecnologia, il grado d’incertezza scientifica ed il livello di apprensione del pubblico, si rendono necessari studi rigorosi ed una comunicazione chiara con il pubblico”


Una revisione dei dati scientifici svolta dall’OMS nell’ambito del Progetto Internazionale CEM ha concluso che, sulla base della letteratura attuale, non c’è nessuna evidenza convincente che l’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza abbrevi la durata della vita, né che induca o favorisca il cancro. A conclusioni pressoché identiche sono giunte commissioni governative di: ● Canada ● Gran Bretagna ● Paesi Bassi ● Francia


Linee guida internazionali per i campi elettromagnetici Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP) •si basano su un’accurata analisi di tutta la letteratura scientifica pertinente. •offrono, con ampi margini di sicurezza, protezione contro tutti i rischi accertati dell'energia a radiofrequenza


“ sia le misure, sia i calcoli mostrano che i livelli dei segnali emessi dalle stazioni radio base nelle aree accessibili al pubblico sono molto al di sotto delle linee guida internazionali; i livelli di esposizione dell'utente dovuti al telefono cellulare sono considerevolmente superiori, ma rimangono pur sempre al di sotto dei limiti fissati dalle linee guida internazionali.�


“Le ricerche di tipo epidemiologico non forniscono una evidenza causale tra esposizione né convincente di una relazione causale tra esposizione a campi a RF e alcun effetto avverso alla salute. Tuttavia tali studi hanno limitazioni e non portano ad escludere tale relazione. Sono quindi necessari ulteriori studi epidemiologici per valutare gli effetti dell’esposizione a lungo termine, anche sui bambini, e per esaminare altri effetti sulle funzioni cognitive e sulle malattie neurodegenerative”


IPERSENSIBILITA’ AI TELEFONI CELLULARI? La popolazione in studio consisteva in 20 volontari, che sostenevano di avvertire forti sintomi soggettivi in connessione con l’uso di telefoni cellulari e affermavano di sentire se c’era un telefono in uso nelle loro vicinanze. Tutte le persone esaminate avevano sintomi più o meno gravi durante la prova. Tuttavia, nessuno di loro sapeva distinguere correttamente un’esposizione reale da una fittizia. ●

0 su 20 individuavano correttamente il campo

Il numero di sintomi lamentati era il 20% in più M. Hietanen, A.M. Hamäläinen. Bioelectromagnetics 23:264-270 (2002)


Role of mobile phones in motor vehicle crashes resulting in hospital attendance: a case-crossover study. Suzanne P McEvoy, Mark R Stevenson, Anne T McCartt, Mark Woodward, Claire Haworth, Peter Palamara, and Rina Cercarelli BMJ 2005; 331-428Australia 2002 –2004

456 automobilisti coinvolti in un incidente stradale l’uso del telefono cellulare fino a 10 minuti prima e durante l’incidente è stato associato con una probabilità quattro volte superiore di essere coinvolto in un incidente rispetto a chi non ne fa uso il rischio è altrettanto elevato nel caso di telefoni cellulari dotati di auricolari.


OMS Promemoria Marzo 2000 EC DG XXIV 1999 PRINCIPIO DI PRECAUZIONE: “politica di gestione del rischio che viene applicata in una situazione di incertezza scientifica, e riflette la necessità di intervenire nei confronti di un rischio potenzialmente grave senza attendere i risultati della ricerca scientifica.” Il ricorso al principio di precauzione presuppone l’identificazione di effetti potenzialmente negativi conseguenti a un fenomeno, a un prodotto o a una procedura, nonché una valutazione scientifica del rischio.


IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE :LINEE GUIDA FONDAMENTALI ● ● ●

Valutazione oggettiva del rischio Massima trasparenza nella valutazione delle opzioni Misure proporzionate al rischio basate su una valutazione costi/benefici Assegnazione di responsabilità per la produzione di prove scientifiche Misure a carattere provvisorio


SONO STATI IDENTIFICATI DEI RISCHI? Campi magnetici a frequenza estremamente bassa Leucemia infantile Campi elettromagnetici a radiofrequenze e microonde

???


L’intera rete delle linee ad alta tensione in Italia (132 kV o superiori) sarebbe responsabile di 1 caso incidente di leucemia ogni 2 anni e di un caso di morte ogni 4-5 anni. Il costo dei risanamenti previsti per raggiungere il limite di 0.5 ÂľT è stato stimato in 20-30 miliardi di euro.

Inoltre occorrerebbe conoscere la relazione esposizione-risposta. Gli studi scientifici non hanno fornito nessuna indicazione di questo tipo.


Raccomandazioni OMS Fino al completamento e alla valutazione delle necessarie ricerche e alla pubblicazione dei risultati finali per tutti i rischi sanitari, l'OMS raccomanda: Rigoroso rispetto delle linee guida sanitarie: Le linee guida internazionali sono state sviluppate per proteggere l'intera popolazione: utenti dei telefoni cellulari, persone che lavorano o vivono presso stazioni radio base ed anche persone che non fanno uso di telefoni cellulari.


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Misure precauzionali

Singoli individui: Le attuali informazioni scientifiche non indicano la necessitĂ di particolari precauzioni per l'impiego dei telefoni cellulari. Se i singoli sono preoccupati, possono scegliere di limitare la propria esposizione limitando la lunghezza delle telefonate o utilizzando dispositivi a viva voce o auricolari per tenere il cellulare lontano dal corpo e dalla testa. Semplici misure protettive: Recinzioni o barriere attorno ai siti delle antenne (soprattutto quelle montate sui tetti degli edifici) per precludere l'accesso non autorizzato ad aree dove potrebbero essere superati i limiti di esposizione.


•. Consultazioni con il pubblico nella localizzazione di stazioni radio base: • La comunicazione e il dialogo aperto tra i gestori della telefonia mobile, le autorità locali e la popolazione nelle varie fasi del progetto di installazione di una nuova antenna può aiutare la comprensione del pubblico e contribuire ad una maggiore accettabilità di un nuovo impianto. Informazione: Un efficace sistema di informazione e comunicazione sui temi sanitari tra scienziati, governi, industria e pubblico è necessario al fine di aumentare il livello di conoscenza generale della tecnologia dei telefoni mobili e di ridurre sfiducia e paure, siano queste ultime reali o percepite.


Fondazione umberto veronesi IL TELEFONO CELLULARE. UNA FONTE DI RISCHIO PER LA NOSTRA SALUTE? MITI E LEGGENDE SUI DANNI DERIVANTI DALL’USO DEL TELEFONO CELLULARE LE RISPOSTE DELLA SCIENZA.


COMITATO SCIENTIFICO Guglielmo d'Inzeo Prof. di Interazione Bioelettromagnetica - Università La Sapienza - Roma. Michele Mazzanti Prof. di Fisiologia - Università degli Studi - Milano Jacopo Meldolesi Prof. di Farmacologia Generale - Università Vita-Salute San Raffaele - Milano. Pier Giuseppe Pelicci Direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale - Istituto Europeo di Oncologia - Milano Umberto Veronesi Direttore Scientifico - Istituto Europeo di Oncologia - Milano.


COME FUNZIONA UN TELEFONO CELLULARE. Le Onde elettromagnetiche ad alta frequenza (tra 300 Hz e 300 GHz) sono generate dai ripetitori radio-Tv e dai sistemi di telefonia cellulare e da apparati ISM A differenza dei sistemi di radiodiffusione, come ad esempio la radio o la televisione, in cui un solo segnale è utilizzato da moltissimi utenti e trasmesso con continuità dalla stazione emittente, nella telefonia mobile la connessione di un terminale non è sempre attiva: è necessario infatti creare un “canale di comunicazione” che effettui il collegamento e quindi permetta la comunicazione.


l collegamento è reso possibile su tutto il territorio grazie alla presenza di una rete di “stazioni radiobase”: ogni stazione copre una determinata area geografica o porzione di territorio chiamata “cella”. Per questo la telefonia mobile è definita “cellulare”. Quando un utente accende il proprio cellulare avviene uno scambio di informazioni tra il telefono e la stazione radiobase di riferimento in quel determinato luogo La comunicazione tra cellulare e stazioni radiobase ha luogo (nei due sensi) grazie al fatto che entrambi generano un campo elettromagnetico su cui viaggiano i segnali da scambiare.


Nel momento in cui si decide di effettuare una chiamata, il telefono cellulare si connette alla stazione radiobase che attiva il canale di comunicazione con il telefono al quale è destinata la chiamata. Nel caso di ricezione, la stazione radiobase avrà il compito di “inoltrare” il segnale verso il cellulare cui questo è destinato. Il gestore conosce cosi' la stazione radiobase cui e' collegato ogni utente e quindi dove indirizzare le chiamate in arrivo Il telefono cellulare calcola la distanza dalla stazione radiobase di riferimento e quindi limita al minimo la potenza da irradiare per avere un buon collegamento con la stazione radiobase. In tal modo limita anche la potenza assorbita dall'utente


I campi elettromagnetici generati dalle sorgenti artificiali, quali ad esempio quelli usati per le comunicazioni, sono della stessa natura di quelli della luce. Il campo elettromagnetico, interagendo con un tessuto biologico attraverso la cessione di energia, induce nell’acqua, che ne è la sua componente fondamentale, e nelle molecole presenti, un moto oscillatorio. L’energia ceduta al tessuto può essere di entità tale da generare un innalzamento della temperatura che, normalmente, innesca nell’organismo dell’uomo e in quello di tutti gli animali a sangue caldo un processo di compensazione, attivando il sistema di termoregolazione che annulla rapidamente la variazione di temperatura.


Tutti i campi elettromagnetici la cui frequenza è compresa tra 1 MHz e 300 GHz interferiscono con il nostro corpo cedendo energia che si trasforma in calore che può causare un innalzamento della temperatura che entro certi limiti viene compensato, come abbiamo visto, in modo naturale dal nostro sistema di termoregolazione.


LA DIFFERENZA TRA EFFETTO E DANNO: L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce “effetto” la risposta fisiologica all’esposizione “danno” un effetto biologico che eccede i limiti tollerati dai meccanismi di compensazione del corpo umano È parte della vita di tutti i giorni avere esperienza del sistema di termoregolazione: ad esempio, durante una calda giornata d’estate il sistema di termoregolazione, attraverso la sudorazione, interviene in maniera del tutto fisiologica. Gli effetti e gli eventuali danni causati dall’esposizione alle onde di un campo elettromagnetico sono e sono stati oggetto di attente verifiche da parte della comunità scientifica internazionale. In questi studi, è stato preso in considerazione anche ciò che riguarda la telefonia mobile.


Il 17 maggio 2006 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato un Promemoria dedicato alla sicurezza e all’impatto sulla salute delle stazioni radiobase dichiarando che “…considerati i livelli di esposizione molto bassi e i dati accumulati fino ad oggi,non c’è nessuna evidenza scientifica che i deboli segnali a cui i cittadini sono esposti da parte delle stazioni radio base e delle reti wireless (le reti radio locali attraverso cui il computer portatile può essere connesso ad Internet) possano provocare effetti nocivi per la salute” (OMS Promemoria n. 304) La scienza è ancora una volta in grado di dare risposte, pur riservandosi il dovere e la libertà di continuare ad indagare e fare ricerca.


L’Unione Europea è stata promotrice negli ultimi anni di numerose ricerche: in particolare il progetto “Interphone”, un vasto studio a carattere epidemiologico i cui risultati saranno pubblicati a breve. Similmente in Italia il Ministero della Sanità ha recentemente promosso il progetto“Salute e Campi Elettromagnetici” nell’ambito del Centro Controllo Malattie (CCM) allo scopo di mantenere aperta l’osservazione sui risultati scientifici e informare correttamente la popolazione.


INFORMARSI, APPROFONDIRE, LEGGERE… 1 ICNIRP Guidelines “Guidelines for limiting exposure to time-varying electric, magnetic and electromagneticfields (up to 300 GHz)” Health Physics, April 1998, Volume 74; 2 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 12 luglio 1999 relativa alla limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz (1999/519/CE) 3 DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) 4 LEGGE 22 febbraio 2001, n. 36. Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.


5 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz. (GU n. 199 del 28-8-2003). 6 OMS Promemoria n. 304, “Campi elettromagnetici e salute pubblica Stazioni radiobase e tecnologie senza fili (wireless)”, Maggio 2006. 7 OMS Promemoria n.193, “Campi elettromagnetici e salute pubblica - I telefoni mobili e le loro stazioni radiobase”, Giugno 2000.


Domande finali: “Il telefono cellulare fa male se tenuto vicino al corpo?” “Posso stare tanto al telefono?” “Dopo un po’ di tempo che parlo al telefono l’orecchio si surriscalda. Questo provoca danni alle cellule del cervello?” “Se metto il telefono cellulare in tasca fa meno male di quando lo uso in conversazione? Conviene utilizzare l’auricolare, il bluetooth o i dispositivi a viva voce?” “Cosa mi succede quando uso il telefono in auto?”


INDIRIZZI INTERNET - GENERALI ● ● ● ● ●

World Health Organization - International EMF Project www.who.int/emf NIEHS (USA) - EMF-RAPID Project www.niehs.nih.gov/emfrapid/home.htm European Action COST 244bis www.radio.fer.hr/cost244/ International Agency for Research on Cancer (IARC) www.iarc.fr Commission of the European Union - Precautionary Principle www.europa.eu.int/comm/off/com/health_consumer/precaution.htm


ELETTROMAGNETISMO E SALUTE National Institutes of Health (U.S.A.) - ELF fields www.niehs.nih.gov/oc/factsheets/emf/ University of Wisconsin - ELF fields www.mcw.edu/gcrc/cop/powerlines-cancer-FAQ/ University of Wisconsin - Radiofrequency and cellular phones www.mcw.edu/gcrc/cop/cell-phone-health-FAQ/ Ministry of Health of New Zealand - Mobile phones www.nrl.moh.govt.nz/faq.html


TELEFONIA MOBILE E SALUTE Elettra 2000

www.elettra2000.it

Les telephones mobiles, leur stations de base et la santĂŠ - France www.sante.gouv.fr/htm/dossiers/index.htm Mobile phones and health (Stewart Report) - UK www.iegmp.org.uk GSM base stations - The Netherlands www.gr.nl/engels/welcome/frameset.htm A Review of the Potential Health Risks of radiofrequency fields from Wireless Telecommunication Devices - Canada www.rsc.ca/english/RFreport.html


OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità . www.who.int. ICNIRP (International Commission on Non Ionising Radiation Protection). www.icnirp.de. Progetto di divulgazione dell’Unione Europea: EMF-NET. Effects of the exposure to electromagnetic fields: from science to public health and safer workplace. www.jrc.cec.eu.int/emf-net/


Obbligatorietà dell’applicazione delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro “Il datore di lavoro, in relazione alla natura dell’attività dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, valuta tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro.


Nell’ambito della valutazione dei rischi , il datore di lavoro VALUTA e, QUANDO NECESSARIO, MISURA O CALCOLA I LIVELLI dei campi elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori Il datore di lavoro presta particolare attenzione a: ‌ tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio; Qualsiasi effetto indiretto quale interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici (compresi stimolatori cardiaci e altri dispositivi impiantabili)


Il rischio: Rapporto tra numero di casi sfavorevoli al verificarsi di un certo evento negativo ed il numero di casi possibili FATTORI DI RISCHIO IN AMBIENTI DI LAVORO - CHIMICI - FISICI - BIOLOGICI - ERGONOMICI - ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, ….


RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE: D.Lgs.257/2007 (art.49-terdecies, Campo di applicazione) Protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti AGLI EFFETTI NOCIVI A BREVE TERMINE conosciuti nel corpo umano, derivanti dalla circolazione di correnti indotte e dall’assorbimento di energia, nonchÊ da correnti di contatto. NON disciplina la protezione da eventuali effetti a lungo termine NON riguarda i rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione


INDUSTRIA ALIMENTARE: essicamento paste e biscotti, cottura, sterilizzazione, pastorizzazione, disidratazione sotto vuoto; ricottura cioccolato,glassatura dolci; scongelamento dei surgelati; disinfestazione cereali da parassiti INDUSTRIE METALLURGICHE E MECCANICHE: trattamenti termici, fusione,saldatura, brasatura, tempera, ricottura, riscaldamento metalli; plastificazione, incollaggio, verniciatura pezzi meccanici;tecnologia plasmi; fusione e degassaggio sottovuoto semiconduttori; essicamento anime di fonderia INDUSTRIA TESSILE: riscaldamento balle di lana e cotone; essicamento fibre,finissaggio tinte


INDUSTRIA DELLA GOMMA: preriscaldamento mescole; stampa, collaggio,vulcanizzazione profilati; gelificazione vulcanizzazione spugne in lattice INDUSTRIE CHIMICHE, FARMACEUTICHE E DELLE MATERIE PLASTICHE: preriscaldamento resine termoindurenti, saldature resine termoplastiche, essicatura e sterilizzazione prodotti chimico-farmaceutici, incollaggio materiali e fogli di materie plastiche, fabbricazione oggetti in polistirene espanso; polimerizzazione con le spugne in poliuretano o in urea-formolo INDUSTRIE DEI MOBILI E DEL LEGNO: incollaggio rapido, sagomatura, essicatura e curvatura elementi in legno; fabbricazione compensati e pannelli composti


INDUSTRIA ELETTRONICA: fusione uranio, degasaggio sotto vuoto per tubi elettronici; produzione sistemi radar e, in genere, di apparecchiature per radiodiffusione ALTRI: applicazione colla su buste e stampati; riscaldamento vetro; sterilizzazione acque reflue, fusione oro, platino e altri metalli pregiati in oreficeria, essicatura prodotti diversi (tabacco, ceramiche, vernici e pitture su superfici isolanti) ‌ SALUTE : apparati biomedicali EREDITA' CULTURALE : trattamento di manufatti artistici in legno,carta e tessuto nonche' disinfestazione di murature antiche.


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