Master meeting 5

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Communication Agency Int. srl Anno XVIII - N.5/2012 Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20 Lett. B Legge 23/12/96 N. 662 - Filiale di Milano Prezzo di copertina E 2,00

MAGAZINE DI OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

Roberto E. Wirth HASSLER ROMA L’OSPITALITÀ CHE FA LA DIFFERENZA

EZIO INDIANI HOTEL PRINCIPE Cinzia Alliata Bronner ALLIATA BRONNER SPA MI ISPIRO ALLA NATURA

DI

SAVOIA

Un anno difficile, ma ce la faremo TROPHY HOTEL

M.C. Colaiacovo PARK HOTEL AI CAPPUCCINI UN’OFFERTA ANCORA PIÙ ESCLUSIVA

Il lusso non perde colpi... CONVEGNI DIFFUSI

Un’alternativa ecosostenibile per il Mice GOURMET EXPERIENCE

Quando il ristorante d’hotel fa tendenza FS Italiane FRECCIAROSSA COMFORT AD ALTA VELOCITÀ

VIAGGI

La Cina Coloniale

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AD: SUBTITLE. FOTO: BITTICHESU

E M OZ I O N E E P E R F E Z I O N E

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INDICE INSERZIONISTI Acaya Golf Resort - Lecce

Congress manager: Antonella Perrone

tel. 0832 861385

pag. 54

Banca Popolare di Puglia e Basilicata Altamura (Ba)

Divisione Commerciale:

tel. 080 8710262

pag. 83

Blastness srl - La Spezia

Presidente: Andrea Delfini

tel. 0187 599737

pag. 171

Borgo Egnazia Hotel Ville Spa Golf Savelletri di Fasano (Br)

Direttore Commerciale: Cristiano Cabutti

tel. 080 2255000

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pag. 10

BTC 2012 - Rimini Capovaticano Resort Thalasso & Spa Ricadi (Vv)

Direttore: Carmine Aiezza

tel. 0963 3665760

pag. 5

Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast Castellamare di Stabia (Na)

Sales & Marketing Manager: Antonino Russo

tel. 081 3946700

pag. 173

Determan S.a.S. - Roma

Direttore Commerciale: Gianluca Delle Chiaie

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pag. 181

G. Novaro & C. srl - Imperia

Titolare: Giorgio Novaro

tel. 0183 272195

pag. 12

Grand Hotel Bristol - Stresa (Vb)

Direttore: Antonio Zacchera

tel. 0323 32601 www.zaccherahotels.com

pag. 9

tel. 0323 922201 www.zaccherahotels.com

pag. 9

Grand Hotel Dino - Baveno (Vb)

Direttore: Andrea Zacchera

Grand Hotel Tiziano e dei Congressi - Lecce

Direttore Marketing: Viviana De Rinaldis

tel. 0832 272111

pag. 177

Grand Visconti Palace - Milano

Direttore: Claudio Gnoni

tel. 02 540341

pag. 85

Hhonors Hilton Worldwide

Ufficio Vendite Italia:

tel. 02 69833000 hhonors.com/italia

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Hotel Baia Taormina - Taormina Riviera (Me) Sales Manager: Roberta Moschella

tel. 0942 756292

pag. 86

Hotel Caesius Thermae & Spa Resort Bardolino (Vr)

General Manager: Giacomo Sarnataro

www.hotelcaesiusterme.com

pag. 151

Hotel Corte Valier - Lazise (Vr)

General Manager: Domenico Esposito

tel. 045 6471210

pag. 175

Hotel Federico II - Jesi (An)

Direttore: Andrea Ferrari Acciajoli

tel. 0731 211079

pag. 141

Hotel Parchi del Garda - Lazise (Vr)

Responsabile Eventi: Cristina Bussola

tel. 045 6499611

pag. 179

Hotel Savoy Palace - Gardone Riviera (Bs)

Titolare: Silvia Dalla Bona

tel. 0365 290588 www.savoypalace.it

pag. 223

Hotel Simplon - Baveno (Vb)

Direttore: Massimo Zacchera

tel. 0323 924112 www.zaccherahotels.com

pag. 9

tel. 0323 924583 www.zaccherahotels.com

pag. 9

Hotel Splendid - Baveno (Vb)

Direttore: Raffaele Zacchera

Masseria Traetta - Ostuni (Br)

Direttore: Giuseppe Primicerio

www.masseriatraetta.com

pag. 191

MIL Marketing Incentive Leisure - Milano

CEO: Milena Mineo

tel. 02 8051822

pag. 167

Nero Hotel Group

Amministratore delegato: Gianluca Giglio

www.nerohotelgroup.com

pag. 165

Palacongressi di Rimini - Rimini

Direttore: Stefania Agostini

tel. 0541 711500

pag. 53

Park Hotel ai Cappuccini - Gubbio (Pg)

Direttore: Maria Carmela Colaiacovo

tel. 075 9234

pag. 117

Pedersoli - Assago (Mi)

Titolare: Martino Pedersoli

tel. 02 48844854 www.pedersoli.com

pag. 47

RomaEnergie - Roma

Amministratore: Roberto Amiconi

tel. 800 226600

pag. 227

Rome Marriott Park Hotel - Roma

Ufficio Sales:

tel. 06 65882700

pag. 149

San Paolo Palace Hotel - Palermo

Direttore: Marcello Pizzuto

tel. 091 6211112

pag. 199

Santa Monica S.p.a. - Misano Adriatico (Rn)

Resp. Ufficio Commerciale: Andrea Albani

Sky TV Starhotels - Firenze

Corporate Event Department:

Trenitalia Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Villa d'Este - Cernobbio (Co) Villa Sofia Hotel - Gardone Riviera (Bs)

4 5 2012 | www.mastermeeting.it

Direttore generale: Danilo Zucchetti Titolare: Silvia Dalla Bona

tel 0541 618535

pag. 51

Numero verde 800 232828 www.hotel.sky.it

pag. 169

tel. 055 3692282-232-366

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CAPOVATICANO RESORT THALASSO & SPA Una cornice d’eccezione per soggiorni ed eventi indimenticabili • Un suggestivo sea-side resort 4 stelle, dal design contemporaneo e minimalista, incorniciato dall’incantevole paesaggio della costa calabrese. • 121 stanze, suddivise tra Classic, Superior e Junior Suite (con vista mozzafiato sul vulcano Stromboli e sulle isole Eolie), in cui eleganza e raffinatezza si fondono alle più moderne esigenze di ospitalità. • Una ristorazione gourmand con 2 ristoranti, di cui uno a bordo mare, che celebrano e reinterpretano gli autentici sapori della cucina mediterranea. • Integrato all’hotel l’Istituto Thalassa sea&spa, un’oasi di puro benessere con una vasta gamma di trattamenti innovativi per un’indimenticabile esperienza multisensoriale. • 3 Sale meeting dotate di tutte le più moderne attrezzature tecnologiche, con una capienza massima fino a 180 persone.

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SOMMARIO

4 Indice inserzionisti 11 Gli argomenti del mese Cover story

14 Ezio Indiani. Un anno difficile, ma ce la faremo. L’inchiesta

18 Italo e Frecciarossa. La sfida corre sui binari a colpi di servizi e tariffe La parola alle aziende

26 la velocità fa bene alle aziende Scenari del turismo

32 Trophy Hotel. Il lusso non perde colpi... 38 Convegni diffusi 44 Veneto. Nice to meet you! 48 Un business center chiamato Rimini Speciale

Focus Bari, Molfetta, Trani

72 Bari si ripensa smart city del futuro Selected by MM

78 Palace Hotel Bari 80 CDS Hotels 82 Molfetta. Ospitalità raffinata al Resort Bufi 84 Trani. A Palazzo San Giorgio eventi high profile con vista sul porto Gourmet Experience

87 Camera con gusto Un tavolo al...

98 Ristorante Cucina San Francesco. Cappuccini Resort

100 Ristorante Basilico. Embassy&Boston 102 Ristorante Lord Byron. Excelsior Palace Hotel

104 Ristorante Lunasia. Green Park Resort 106 Ristorante Imàgo. Hotel Hassler 108 Minerva Roof Garden. Grand Hotel de la Minerve

110 All’Acquacotta. Terme di Saturnia Spa & Golf Resort

55 Le terre di Arezzo. Lungo i sentieri della bellezza Selected by MM

66 Arezzo Park Hotel 68 Arezzo Fiere e Congressi 69 Agriturismo La Collina delle Stelle 70 Graziella Patio Hotel 71 Centro Convegni Sant’Agostino 6 5 2012 | www.mastermeeting.it

112 Quartopiano Suite Restaurant. SGR 114 Restaurant Roof Garden Altavilla. Risorgimento Resort

116 Ristorante Il Magiono. Hotel Mulino Grande Dedicato all’event manager

118 City card. Un’opportunità per il Mice Mice Destination

122 Principato di Monaco. Dove l’unione fa la forza


MICE man

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SOMMARIO

Trend

126 Natura. Da nicchia dorata a comparto di primo piano

130 Vacanze brevi e con un occhio al portafogli Donne al top

134 Cinzia Alliata Bronner. Mi ispiro alla natura I grandi protagonisti dell’ospitalità

138 Roberto E. Wirth. L’ospitalità che fa la differenza People

142 Le “roi” Bruno Borghesi Risorsa Uomo

146 Droga in ufficio Una metafora per crescere

194 Du lac et Du Parc Grand Resort 196 Grand Hotel Excelsior Vittoria 198 Grand Hotel del Mare 200 Grand Hotel Savoia 202 Move Hotel 204 Hotel Parchi del Garda 206 Park Hotel ai Cappuccini 208 Pullman Timi Ama 212 La Venaria Reale 214 Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa 216 Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts Servizi

220 Blastness. Massimizzare Roi e fatturato nei luxury hotel

148 Un unico popolo indigeno

224 Determan. L’igienizzazione nei grandi alberghi 226 Frecciarossa. Comfort ad alta velocità

Il parere del legale

Le vie dell’incentive

150

Clienti fracassoni

Finance Confidential

152 Mercato immobiliare. Cogliere le opportunità Case History

154 My Meeting. XXXV Congresso di Chirurgia Vertebrale Around the world

156 Madeira. La più vicina delle isole lontane

228 La Cina coloniale

Sai l’ultima?

La mia città. I luoghi dell’anima

162 Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità 180 Mario Ferraro al Conrad Dubai

236 Charlotte Link. Oltre le apparenze

Le location di MM

238 Loredana Limone

182 Atahotel Expo Fiera 184 Aqualux Spa Suite & Terme 186 Baia Flaminia Resort 188 Grand Hotel di Como 190 Hotel Cruise Como 192 Sheraton Diana Majestic 8 5 2012 | www.mastermeeting.it

Inside the character

Vetrine

240 Libri 242 Indirizzi



T N E V G LI E

LA FIERA DEGLI EVENTI

I


GLI ARGOMENTI DEL MESE

5 2012 | www.mastermeeting.it 11


DAL 1860 LA RICERCA DELLA QUALITÀ SULLE MIGLIORI TAVOLE ITALIANE

Dal 1860 Olio Novaro, l’Olio di famiglia G. Novaro & C. srl - Via XXV Aprile, 77 - 18100 Imperia tel. 0183 272195 - fax 0183 766106 - olionovaro@uno.it


GLI ARGOMENTI DEL MESE Alta Velocità: la sfida corre sui binari a colpi di servizi e tariffe

Trophy hotel Il lusso non perde colpi...

Secondo un’indagine di Cisalpina research su 500 aziende italiane, i travel manager dichiarano di preferire l’Alta Velocità all’aereo. Corre dunque, tra i vettori, la sfida a colpi di tariffe e benefit, con un 98% degli intervistati che si dichiara soddisfatto del servizio Trenitalia. Tuttavia, l’attuale offerta, orientata su standard sempre più elevati, sembra confondere le aziende che faticano ad adattarsi in tempo reale alle trasformazioni del mercato, a fronte di un settore che si sta evolvendo, invece, molto rapidamente.

Nel turismo c’è un settore che non patisce la crisi. È quello dei trophy hotel, strutture ricettive di altissimo livello, solitamente situate all’interno di edifici di particolare rilievo storico ed architettonico. A certificare lo stato di buona salute del comparto è una recente analisi effettuata da Jones Lang LaSalle secondo la quale, negli ultimi dieci anni il volume di transazioni alberghiere superiori a dieci milioni di euro avrebbe raggiunto circa 4,6 miliardi, di cui oltre 1,7 miliardi investiti nei trophy hotel. E sono proprio gli alberghi trofeo a conseguire in media anche i più elevati livelli di ricavo medio per camera venduta.

Convegni diffusi

Terre di Arezzo. Lungo i sentieri della bellezza

18 32 38 55 87 118

Se, fino a ieri, la formula dell’albergo diffuso ha interessato quasi esclusivamente il turismo leisure, oggi comincia a farsi notare un’apertura anche al Mice. Si tratta di iniziative ancora non strutturate, che partono “dal basso”, dall’intraprendenza di alcuni imprenditori dell’AD, che hanno compreso come anche un convegno, uscendo dalle pareti dei tradizionali hotel dai grandi numeri, possa trasformarsi in una esperienza con valore aggiunto per i partecipanti e in un’opportunità di ripresa economica per i centri storici delle città. Ecco le proposte più interessanti in Italia.

Un territorio a misura d’uomo, capace di svelare appieno quell’antico carattere toscano che, qui, sembra essere rimasto lo stesso da millenni. Arezzo e provincia regalano un mix di bellezze senza eguali tra natura, arte, storia, buona cucina e un’offerta ricettiva di livello e variegata: dalle sale capienti e all’avanguardia del nuovissimo Arezzo Fiere e Congressi ai complessi di pregio storico e architettonico come il Centro Convegni Sant’Agostino a Cortona o Villa La Mausolea, nella verde valle del Casentino, la scelta è davvero ampia e include anche sedi per eventi non convenzionali come antiche filande o ex monasteri.

Camera con gusto

City card, un’opportunità per il Mice

Da servizio a indirizzo gourmet, fucina di talenti e tendenze. È così che molti ristoranti d’alberghi si sono evoluti nel corso degli anni, diventando sempre più punti di riferimento d’eccellenza anche per la clientela esterna. Ed è qui che oggi nascono i guru della cucina, da Thierry Marx, lo chef alchimista del Sur Mesure del Mandarin Oriental di Parigi a Gordon Ramsay, con decine di ristoranti in giro per il mondo e oggi impegnato a conquistare i palati più raffinati del Forte Village. È insomma, in hotel come questi che ci si deve recare per vivere una gourmet experience senza compromessi. Nel servizio, le scelte di Master Meeting.

Nate per offrire agevolazioni a turisti in visita alle città, le city card sono sempre di più e, finalmente declinate anche in base alle necessità dei viaggiatori business. L’ultima tendenza è infatti quella di riconoscere sconti particolari sull’acquisto delle tessere agli organizzatori congressuali e meeting planner che portano i propri eventi nelle città che le offrono. Tra le city card turisticamente più appetibili in Italia c’è la FCB Congress Card di Firenze che, ai delegati di un congresso, offre sconti speciali per l’ingresso a musei, siti culturali, locali, negozi, centri benessere, campi da golf, visite guidate e trasporti.

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COVER STORY

Un anno difficile,

MA CE LA FAREMO EZIO INDIANI, GENERAL MANAGER DELLO STORICO HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA DI MILANO, PARLA DELLA CRISI CHE HA INTACCATO ANCHE IL DORATO MONDO DELL’HOTELLERIE DI LUSSO, E DELLE STRATEGIE MESSE IN ATTO PER CONTRASTARLA. AUSPICANDO UNA MIGLIORE GOVERNANCE PER IL TURISMO Linda Smiderle Barattieri

iamo in recessione su tutti i fronti, turismo incluso. I dati relativi alle festività di Pasqua e ai ponti del 25 aprile, secondo le stime di Fe-

S

14 5 2012 | www.mastermeeting.it

deralberghi, hanno registrato un trend decisamente negativo con previsioni per l’estate poco rassicuranti, a conferma della crisi economica che sta met-

tendo in ginocchio l’Eurolandia e non solo. Di contro, l’attuale Ministro dello sviluppo e delle infrastrutture, Corrado Passera, ma anche Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea, prevedono, per il nostro Paese, una, sia pur leggera ripresa entro la fine dell’anno. Abbiamo chiesto un parere a Ezio Indiani (foto a sinistra), General Manager dello storico Hotel Principe di Savoia di Milano, con alle spalle, una lunga esperienza nell’hotellerie di lusso internazionale. Quali scenari reali si prospettano per il turismo italiano nei prossimi mesi? «Il 2012 si sta rivelando per tutti un anno molto difficile. Per quanto ci riguarda, i primi quattro mesi sono stati faticosi: anche se per differenti ragioni, abbiamo sofferto rispetto agli anni precedenti. La ragione principale è la crisi che sta colpendo l’Europa e, più che altrove, l’Italia, dove la contrazione della domanda è ancor più preoccupante. Prendiamo la settimana della moda, ad esempio. Si tratta di un evento molto importante per Milano, ma la richiesta a febbraio è stata decisamente inferiore rispetto a quella del 2011 e del 2010. L’unico periodo fie-


COVER STORY Milano. Principe di Savoia. Qui sopra, l’ingresso principale. In basso, living room dell’Imperial suite

ristico in cui abbiamo lavorato molto bene è stato durante il Salone del mobile, dal 17 al 22 aprile, mentre la prima decade del mese, a causa delle festività pasquali, ha visto una diminuzione significativa della domanda negli alberghi di lusso milanesi con un calo di presenze del 15-20%. Purtroppo, nonostante azioni promozionali mirate, i periodi festivi a Milano, non hanno portano il flusso turistico sperato e i prossimi mesi non sembrano promettere niente di buono. A luglio inizierà il Ramadam e non potremo contare sul mercato medio orientale e musulmano. Mi auguro di cuore che Passera e Draghi abbiano ragione e che, nell’ultimo quadrimestre dell’anno, inizi la sia pur minima ripresa indicata. Attualmente, però, non vedo segnali molto incoraggianti». Il ministero del turismo del precedente governo Berlusconi aveva cercato di istituire un Codice del Turismo univoco valido per tutto il settore e per tutto il Paese ma è stato bocciato dalla Corte Costituzionale che, accogliendo alcune istanze, ha recentemente abrogato 19 articoli, tra cui quelli in materia di classificazione e standard qualitativi delle

strutture ricettive. Quanto incide tale decisione sul segmento dell’hotellerie di lusso? «Moltissimo e in senso negativo, ma incide su tutte le categorie d’alberghi, non solo sul segmento del lusso. Premetto che la classificazione degli alberghi non è una difficoltà unicamente italiana: ho lavorato in diversi paesi d’Europa e mi capita di confrontarmi con alcuni colleghi che gestiscono alberghi di prestigio all’estero e il problema risulta essere comune a tutti. Classificare gli alberghi solo in base a un criterio di uniformità è difficile. In Italia, con 19 regioni e 19 leggi

diverse sul turismo, la gestione diventa molto complessa ed è particolarmente difficile trovare il consenso generale anche sulle indicazioni che il governo propone. Occorrerebbe snellire la burocrazia e tutta la normativa che disciplina il comparto: abbiamo bisogno di una governance che consideri l’applicazione di un Codice del Turismo valido su tutto il territorio nazionale. È impensabile che l’operatore turistico debba occuparsi delle mille regole regionali: il mondo corre veloce, tutto è a portata di click e quello che si deve garantire, se si vuole essere efficienti sul mercato, è la certezza e la semplicità di norme omogenee in tutto il Paese». Quali debolezze ha l’Italia rispetto a una Francia o una Spagna, mercati turistici che sembrano superare il nostro anche in contesto di crisi generalizzata? «Francia e Spagna hanno una identità chiara, forte, ed entrambe promuovono le loro destinazioni in modo unitario. So-

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COVER STORY In senso orario: Ezio Indiani in compagnia del Dalai Lama, dell’attore Dustin Hoffman, del premio Nobel Rita Levi Montalcini, dell’attore Sylvester Stallone, del chitarrista dei Rolling Stones Keith Richards. In basso, la piscina della Presidential suite

no più flessibili e dinamiche nel proporre nuove iniziative per la promozione del territorio e delle sue bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche. In entrambi i paesi, il Ministro del Turismo è garante di una massiccia promozione nazionale sui mercati mondiali a cui si aggiungono le varie promozioni locali che ogni specifica area promuove». A suo avviso, quali misure dovrebbe adottare l’attuale Governo per dare una mano concreata al comparto? «Potrebbe prendere come esempio le iniziative di successo degli altri paesi europei, riproponendo un Ministero del Turismo con poteri d’intervento strategici e composto da uno staff di professionisti con 16 5 2012 | www.mastermeeting.it

una formazione ed esperienza specifica nelle varie aree del turismo, tecnici in grado di indicare con chiarezza e determinazione la strada da seguire per raggiungere importanti obiettivi di crescita per tutto il comparto turistico, settore che rappresenta una delle più importanti risorse economiche dell’Italia. Un problema urgente da risolvere è, per esempio, la promozione del sistema Paese: una nazione leader per il turismo come la nostra non può presentarsi sul mercato globale così frazionata. Per poter avere un presenza significativa e rappresentativa in un contesto internazionale e attirare nuovi flussi di visitatori, dobbiamo presentarci con una forte identità nazionale e proporre, in primis, la “destinazione Italia”. Le amministrazioni locali, sull’onda di una promozione nazionale, dovrebbero poi in-

tervenire e promuovere le eccellenze regionali». Quali strategie sta mettendo in atto il Principe di Savoia per contrastare le incertezze del momento? «Sono le stesse applicate da tutti gli altri alberghi del gruppo Dorchester Collection. Stiamo lavorando in maniera pressante sui mercati emergenti, in particolare Cina, India e Brasile. I risultati sono ottimi e così facendo, abbiamo sopperito alla contrazione della domanda da parte della clientela europea e italiana in particolare. Stiamo lavorando intensamente anche sulle nuove tecniche di vendita capitalizzando sulla pluriennale esperienza del nostro Revenue Management. Inoltre, stiamo potenziando le iniziative di web marketing sui migliori motori di ricerca e in particolare in quelle nazioni che rappresentano i segmenti di mercato con più alto potenziale per la nostra struttura. La Compagnia continua ad investire in modo massiccio sulla formazione e lo


COVER STORY Lo Champagne Bar in giardino arredato da Fendi

sviluppo di tutto il personale, che di fatto è il nostro punto di forza, l’elemento che ci permette di distinguerci dalla concorrenza e di offrire alla nostra clientela un servizio sempre più personalizzato ed efficiente. La qualità dell’albergo, in generale, dopo gli interventi di riqualificazione degli ultimi tre anni, è decisamente alta, e a questa si aggiunge un personale altamente motivato e predisposto a un servizio d’eccellenza. I nostri piani di sviluppo del personale sono rivolti a 360 gradi dalle posizioni più umili a quelle più prestigiose e il nostro obiettivo ultimo è fare in modo che ogni dipendete dell’albergo possa essere, di fronte al cliente, il general manager stesso». Quale segmento dell’hotel sta risentendo maggiormente della crisi? «Il congressuale, in considerazione del fatto che molte compagnie, principalmente europee, stanno riducendo i loro costi tagliando parte delle spe-

Gli highlights del Principe di Savoia • Le suite: una superba selezione, dalla Presidenziale – con 500 metri quadrati dotati di piscina privata, sauna, bagno turco, terrazza, cucina privata e tre camere da letto (con possibilità di unirsi al piano di sotto con altre 12 camere) – alle 4 Imperial Suite di 250 metri quadrati ciascuna, alle 9 Principe Suite ed infine le numerose camere Deluxe. • La nuova ed elegante lobby, Il Salone, e il bar Principe: trendy e dall’atmosfera esclusiva con lounge music. • Il ristorante gourmet, Acanto, con cucina a vista e servizio impeccabile. • Le sale: contesti di charme che si prestano a fare da cornice ad eventi unici.

se relative alla partecipazioni a fiere e riunioni. I roadshow finanziari, un segmento importante per la città di Milano, con la recente crisi economica sono pressoché scomparsi e molte aziende, che vedevano l’albergo come location ideale per i loro eventi, hanno ridotto notevolmente le spese per i momenti di aggregazione, come le cene pre natalizie o le feste aziendali». Dopo la recente ristrutturazione che ha coinvolto ristorante, cucine, bar, lobby, aree comuni e molte delle camere, oggi, qual è il punto di forza del Principe? «Dopo 4 anni di lavori e 60 milioni di euro per riqualificare il Principe, oggi ho la fortuna di dirigere il più bello ed esclusivo hotel di Milano. Il Principe ha delle caratteristiche uniche

– dalla suite (con piscina privata) più grande d’Italia, al fitness centre che regala una spettacolare vista sulla città, alla straordinaria offerta di suite – che ne fanno la meta abituale di tanti personaggi noti del jet set, della politica e dello spettacolo». Progetti futuri? «Abbiamo iniziato il restyling del business centre come pure la creazione di una nuova area dedicata a showroom e negozio del prestigiosissimo brand Stefano Ricci. In collaborazione con Fendi Casa, stiamo lanciando il nuovo “Champgne Bar” nel nostro meraviglioso giardino antistante l’albergo. Infine, per garantire un servizio sempre all’avanguardia, stiamo installando una nuova rete di cablaggio di ultima ge■ nerazione». 5 2012 | www.mastermeeting.it 17


L’INCHIESTA

ITALO&

FRECCIAROSSA LA SFIDA CORRE SUI BINARI A COLPI DI SERVIZI E TARIFFE MA, SECONDO UN’INDAGINE DI CISALPINA RESEARCH SU 500 AZIENDE ITALIANE, L’OFFERTA DEI VETTORI ORIENTATA SU STANDARD DI SERVIZIO SEMPRE PIÙ ELEVATI DISORIENTA I TRAVEL MANAGER SEMPRE PIÙ ATTENTI AL CONTROLLO DELLE SPESE TiCo 18 5 2012 | www.mastermeeting.it


L’INCHIESTA

e aziende faticano a stare al passo con l’evoluzione dell’offerta che sta interessando il trasporto ferroviario. C’è un contrasto tra le aspettative dei vettori, orientati su standard di servizio sempre più elevati, e quelle dei travel manager per i quali l’elemento discriminante resta ancora e inevitabilmente la necessità di controllare la spesa. Questa la fotografia scattata a marzo, alla vigilia del debutto di Italo di NTV, da Cisalpina Research, il

L

nuovo centro studi creato da Cisalpina Tours che ha condotto la ricerca Un nuovo modo per viaggiare in treno su un campione di oltre 500 aziende italiane di medie e grandi dimensioni. Obiettivo, valutare come le aziende stanno affrontando la nuova offerta degli operatori ferroviari e l’impatto che hanno avuto le recenti novità, in termini di tariffe e classi di servizi, sulle politiche di mobilità aziendale. Ne è emerso un quadro di grande incertezza.

5 2012 | www.mastermeeting.it 19


L’INCHIESTA

I manager preferiscono l’Alta Velocità all’aereo ma non conoscono ancora tutte le novità tariffarie e di servizio Una prima panoramica dello scenario in cui si muove la ricerca, conferma quanto già comunicato dai principali vettori nazionali nel corso dell’ultimo triennio: in primis, il proseguire del trend positivo della spesa per i viaggi in treno (se nel

20 5 2012 | www.mastermeeting.it

2009 tale voce di spesa rappresentava il 5,9% del volume totale delle spese di viaggio, nel 2011 l’incidenza è stata del 7,9%), specie nella tratta Milano-Roma, che ha registrato dal 2009 al 2011 una crescita complessiva del 28,7%. È innegabile, quindi, che l’avvento dell’Alta Velocità abbia rappresentato il fattore decisivo dell’incremento della quota di mercato del treno, tanto che un terzo degli intervistati (35%) dichiara

di aver completamente sostituito l’aereo con l’Alta Velocità nella travel policy aziendale, quando la tratta lo consentiva. Tuttavia, malgrado il 98% dei manager si dichiari pienamente o mediamente soddisfatto del servizio Trenitalia per l’Alta Velocità, quella che emerge è una situazione ancora confusa circa le recenti novità tariffarie e di servizio, con una difficoltà da parte delle aziende ad adattarsi in tempo reale alle trasfor-


L’INCHIESTA

Frecciarossa alla stazione di Milano

Frecciarossa: a bordo c’è chi naviga in internet e chi preferisce rilassarsi godendosi il paesaggio

mazioni del mercato, a fronte di un settore che invece evolve molto rapidamente. Alla domanda “Ha compreso le differenze tra le diverse classi in termini di servizio?”, oltre la metà dei travel manager intervistati ha infatti rivelato di non essersi ancora compiutamente confrontato con questo tema. Nello specifico, il 33% dei manager non è ancora a conoscenza della nuova offerta dei vettori e il 25% ha dichiarato di conoscerla ma di non averla compresa fino in fondo. Permangono perplessità anche sull’utilità della ripartizione del servizio in fasce intermedie nei treni ad Alta Velocità: il 59% degli intervistati la ritiene, infatti, poco o per niente importante. Emerge di conseguenza un quadro di grande incertezza circa l’impatto che le nuove classi di servizio potranno avere sulle travel policy aziendali: la metà dei travel manager (49%) dichiara di non aver ancora adattato alle nuove condizioni tariffarie la propria policy, mentre il 37% di loro intende concentrarsi per il momento su

un’unica classe. Solo il 15% si dice pronto a prevedere nella propria politica di viaggio un uso flessibile delle classi, per cogliere pienamente le opportunità offerte dalla nuova segmentazione. Anche relativamente alla domanda “Cosa si aspetta dalla concorrenza generata da NTV sulle tratte di Alta Velocità?” il 74% degli intervistati si focalizza sul vantaggio economico, mentre il restante 26% si esprime in termini di vantaggi per le aziende (14%) e per il viaggiatore (12%). Appare evidente, dunque, la discrepanza di obiettivi e aspettative tra gli operatori e le aziende. A fronte di vettori che spingono su livelli del servizio sempre più elevati, con conseguente aumento del costo medio del biglietto ferroviario, la principale aspettativa dei professionisti dei viaggi aziendali rimane quella del prezzo, dunque la speranza che da un regime concorrenziale le aziende possano trarre in primo luogo maggiori possibilità di risparmio. D’altronde, l’esigenza imprescindibile delle aziende di 5 2012 | www.mastermeeting.it 21


L’INCHIESTA

ottenere saving significativi è dimostrata dalla flessione dell’uso della prima classe – un decremento del 13,9% nel triennio – e dalla corrispondente “riscoperta” della seconda classe (alla quale, a onor del vero, si associano livelli di servizio più alti spetto al passato). Questo gap tra le aspettative sul rapporto prezzo/qualità, rispecchia evidentemente focus e strategie che rispondono a logiche differenti. Se è vero che le evoluzioni dell’offerta impattano in maniera diretta sui piani aziendali, è altrettanto vero che conoscere il punto di vista dei professionisti della mobilità aziendale può indirizzare i vettori verso lo studio di politiche che vadano incontro alle richieste delle aziende, costantemente alla ricerca di una convergenza tra le esigenze di qualità del servizio e di controllo della spesa.

La risposta di Trenitalia Trenitalia (vedi pag. 226), da diversi anni, adegua la propria offerta, sia di prodotto che di soluzioni commerciali, alle esigenze dei vari segmenti di mercato. Per quanto concerne il Corporate Travel, l’approccio si è evoluto in coerenza con lo sviluppo del prodotto Alta Velocità e Frecce. Attualmente sono disponibili, attraverso i canali di vendita più apprezzati dalle aziende (sia intermediati che diretti), alcune formule che consentono di ricevere i biglietti elettronici direttamente sul proprio cellulare e/o e-mail, offrendo così la massima flessibilità e una fruibilità immediata, funzionale alle esigenze, spesso dell’ultimo minuto, tipi22 5 2012 | www.mastermeeting.it

Italo: l’alta velocità corre sui binari, accorcia le distanze e avvicina gli italiani

che del viaggiatore d’affari. L’azienda che entra in partnership con Trenitalia, sia attraverso il canale diretto che quello indiretto, può usufruire anche di strumenti di gestione e monitoraggio dei propri acquisti, quali statistiche, report analitici, applicazione della propria travel policy. Attraverso la professionalità del personale delle biglietterie e di quello appartenente alla rete delle oltre

5000 agenzie di viaggio partner, grazie alle informazioni disponibili sia sul sito fsitaliane.it sia al call center, il cliente può ottenere velocemente tutte le informazioni relative sia ai prodotti sia alle tariffe. In aggiunta, tutte le aziende che hanno consolidati rapporti commerciali con Trenitalia, hanno a loro disposizione personale specializzato e dedicato in grado di fornire oltre alle informazio-


L’INCHIESTA

ni base, suggerimenti, consigli, notizie. Come, ad esempio, i vantaggi legati all’ecosostenibilità del viaggio in treno rispetto ad altri mezzi, informazioni utili alla stesura dei bilanci sociali, oppure la proposta di combinazioni di viaggio con partner a prezzi convenienti. Un altro esempio concreto di prodotto molto apprezzato e fonte di preziose informazioni è Viaggiatreno/Prontotreno, un pro-

gramma accessibile sulla rete internet sia dai pc che in modalità mobile che fornisce in modo dettagliato, trasparente ed attendibile tutte le informazioni sull’andamento di ognuno dei circa 8000 treni che Trenitalia fa circolare giornalmente. Attraverso questo prodotto è possibile monitorare l’andamento del proprio viaggio con aggiornamenti ogni pochissimi minuti, verificare le coinciden-

ze e le condizioni meteo nella città di destinazione.

L’offerta di Italo Non sono passati neppure due mesi dall’esordio di Italo, il primo treno europeo che ha rotto il monopolio pubblico sull’alta velocità, e gli impegni previsti da Ntv per il potenziamento di offerta e frequenze di treni sulla tratta Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli inaugurata il 5 2012 | www.mastermeeting.it 23


L’INCHIESTA

Stazione Tiburtina: l’accoglienza in Casa Italo

28 aprile scorso, sono stati rispettati, almeno fino ad oggi, arrivando così a 5 partenze ed arrivi giornalieri per ogni direzione, per un totale complessivo di 10 viaggi al giorno. Il piano di lancio di Italo prevede che nei prossimi mesi l’offerta aumenti gradualmente per arrivare a regime, a termine 2012, quando l’intera flotta di 25 treni sarà disponibile, a 50 viaggi giornalieri, 9 città collegate (comprese Salerno-Padova-Venezia e Torino) e 12 stazioni. Le destinazioni saranno servite da 25 treni Alstom da 460 posti, dotati di tre differenti classi (Smart, Prima e Club) corrispondenti all’acquisto di tre tipi diversi di offerte (base, economy e low-cost). Gli obiettivi 24 5 2012 | www.mastermeeting.it

sono alti e i vertici della società contano di raggiungerli in tempi brevi: «load factor del 30% entro fine maggio», aveva dichiarato l’amministratore delegato della società NTV, Giuseppe Sciarrone, in occasione del primo viaggio di Italo, «e poi gradualmente cresceremo», aveva aggiunto. L’investimento complessivo per l’azienda guidata da Luca Cordero di Montezemolo è di un miliardo di euro, mentre sono stati assunti a tempo indeterminato 1040 giovani sotto i 40 anni. Ma quali i vantaggi dalla concorrenza? Trenitalia rilancia, mostrando tariffe più basse a parità di tratta. Ma il servizio fornito è diverso, a partire dagli optional. Grazie alle tecnologie di

ultima generazione i viaggiatori di Italo possono rimanere sempre collegati al mondo della rete anche in viaggio, potendo lavorare, guardare un film, connettersi sui social network o semplicemente navigare nel mondo del web. Sfruttando la tecnologia satellitare, integrata con la connessione telefonica UMTS, sarà possibile restare connessi in rete, gratuitamente, con il proprio PC, telefono o tablet in tutti gli ambienti del treno mediante tecnologia wifi. La navigazione è garantita anche alla velocità di 300 km/h ed in presenza di ostacoli, ad eccezione della lunga galleria tra Bologna e Firenze. Oltre alla possibilità di navigare in rete, sarà possibile vedere i film


L’INCHIESTA

Italo: profuma ancora di nuovo, l’interno della carrozza di Prima classe

del circuito “Medusa” nell’apposita Carrozza cinema e vedere in diretta SKY TG24; sfogliare i quotidiani Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport. Ed inoltre previsioni meteo, link alle principali sezioni di italotreno.it e link ai principali servizi di “Italo no stress” per prenotare comodamente dal treno una macchina a noleggio, con o senza conducente oppure una delle proposte di viaggio del sito Italotour, sviluppato in partnership con Alpitour. Per la ristorazione a bordo, NTV ha scelto di affidarsi ad Eatitaly, grande marchio della gastronomia italiana, che ha sviluppato in esclusiva i menu da servire nella Italobox, confezione che si ispira al Bento giapponese,

direttamente al posto e nei soli ambienti Prima e Club. A pranzo, tra le ore 12.30 e le 14.30 e a cena, tra le ore 19.30 e le 21.30, i viaggiatori potranno scegliere tra i 3 menù “Gustoso”, “Orto” e “Tagliere” Inoltre sui treni NO Stop Roma-Milano saranno disponibili, fino alle ore 10 anche gli Italosnack “Colazione” e “Merenda”, mentre per i viaggiatori dell’ambiente Smart non è previsto il servizio di ristorazione, ma sono disponibili i distributori automatici di snack e bevande. Molto aggressiva la strategia di Italo sulle tariffe. In attesa della partenza dei treni no stop Milano-Roma, prevista a settembre, viaggiare con Italo da Milano Rogoredo a Roma Tiburtina (tre ore e 11 minuti), passando per Firenze e Bologna, costerà 45 euro con la low cost (smart). Con la tariffa economy si viaggerà invece da Roma a Napoli a 32 euro (in Smart); a 43 euro (in Prima) e a 59 euro (in Club). Con la tariffa base, che permette massima flessibilità, si spenderà sempre sulla stessa tratta, 43 euro in Smart, 59 euro in prima e a 68 in Club mentre con la low cost (smart) raggiungere Napoli da Roma costerà soltanto 20 euro. Per Milano i biglietti in tariffa Economy varieranno da 65 a 118 euro e in tariffa base da 88 euro a 130 euro. In occasione del lancio, la “Carrozza cinema” sarà offerta allo

stesso prezzo delle altre poltrone “Smart” e nel “Salotto Club” si pagheranno quattro posti al prezzo di tre. Inoltre, il programma “fedeltà” contempla promozioni e accumuli di punti. Sono previsti anche rimborsi da 30 a 70 euro al mese per chi spende ogni mese fra 150 e 350 euro in biglietti. Sciarrone ha ricordato che gli investimenti di Ntv ammontano a 1 miliardo e 100 milioni di euro di cui il 50% per l’acquisto da Alstom dei 25 treni Tgv che arriveranno entro l’anno e, precisamente, le prime due coppie di ‘Italo’ il 28 aprile sulla tratta Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano per arrivare a 9 coppie il 26 maggio, quando aprirà anche la stazione di Roma Ostiense e, ad 11 coppie, il 30 giugno. Poi, il 26 agosto sarà aperta la tratta fino a Salerno e si aggiungeranno 3 coppie di treni Da settembre sarà operativa la no-stop Roma-Milano e da fine ottobre ci sarà l’apertura della tratta per Padova e Venezia per la quale si aggiungeranno tre coppie di treni. Si completerà l’8 dicembre con Torino. Sciarrone ha sottolineato che Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv) ambisce al raggiungimento di 8-9 milioni di passeggeri in tre anni. «Stimiamo», ha detto l’ad, «il break-even a fine 2014, inizi del 2015». Per quest’anno, invece, si calcolano 1,6 milioni di ■ viaggiatori. 5 2012 | www.mastermeeting.it 25


LA PAROLA ALLE AZIENDE

Lafa bene velocita’ alle aziende RACCONTA L’AUTOREVOLE ECONOMIST CHE SPESSO LE AZIENDE NON SEGUONO I TEMPI DEL MERCATO, A CAUSA DEI LORO TROPPO LENTI TEMPI DECISIONALI. MA UN’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CHE NON STA AL PASSO CON IL CONTESTO TECNOLOGICO, ECONOMICO E SOCIALE DEL BUSINESS DI OGGI NON RIESCE A SOPRAVVIVERE Dante Daverio 26 5 2012 | www.mastermeeting.it


LA PAROLA ALLE AZIENDE

PER VELOCIZZARE LE DECISIONI AZIENDALI È FONDAMENTALE REPERIRE LE INFORMAZIONI, CHE LE DEVONO DETERMINARE, DAI GIUSTI INTERLOCUTORI: IN PRIMIS DAI CLIENTI E POI DAI DIPENDENTI CHE OPERANO IN “IN PRIMA LINEA” po di business, in quello turistico come in quello finanziario tout court, il contesto globale con il quale ci si raffronta quotidianamente, e che comprende aspetti tecnologici, economici, sociali, di competizione internazionale e di abitudini nei consumi, si modifica sempre più rapidamente, un’azienda che ha poca comunicazione tra le varie funzioni interne e, soprattutto, troppa rigidità nei ruoli diventa troppo lenta e quindi a rischio fallimento. È questo il sunto dell’analisi che emerge dallo studio intitolato “Game Changer - How companies are responding to a fastchanging business environment”, che è stato commissionato all’Economist da Progress Software Corporation, società che produce soluzioni software per le aziende, e che ha coinvolto circa 400 dirigenti euro-

pei, la metà dei quali a livello di top management. All’interno di questa analisi molto approfondita e che ha richiesto diversi mesi di lavoro, è stata quindi misurata la capacità delle aziende di reagire al ritmo serrato dei cambiamenti e alla nuova complessità dei contesti e sono infine anche state fornite agli addetti ai lavori (lettori del settimanale, ndr) alcune raccomandazioni su come migliorare i tempi decisionali per una più efficace operatività.

Perché si fa fatica a trasformare le informazioni in decisioni La prima importante notazione che si evince dal lavoro di ricerca è che tra i top manager non manca la consapevolezza che i ritmi dell’ambiente nel quale le aziende operano han-

Per il 79% dei manager, un’azienda deve essere pronta a reagire alle nuove situazioni

na recentissima ricerca realizzata dall’autorevole settimanale Economist lo dice senza mezzi termini: molto spesso quando le aziende non tengono il passo con i tempi del mercato la colpa principale va ricercata nella eccessiva lentezza dei processi decisionali. Oggi, che in ogni ti-

U

Il giusto coordinamento delle funzioni aziendali è fondamentale per il 34% degli intervistati 5 2012 | www.mastermeeting.it 27


LA PAROLA ALLE AZIENDE

no subìto una decisa accelerazione negli ultimi cinque anni. A pensarla così è ben il 75% degli intervistati, mentre addirittura il 79% di essi è consapevole dell’importanza di una pronta reazione dell’azienda alle nuove situazioni. Certo, poi arrivano le cattive notizie, date dal fatto che quasi la metà degli intervistati, il 48%, ammette che i tempi decisionali impiegati dalla propria azienda per reagire ai cambiamenti, siano

essi di mercato, di business o di circostanze, sono invece aumentati. Ed è soltanto il 39% dei dirigenti che pensa di aver preso le giuste decisioni riguardo a come e quando rispondere ai cambiamenti in atto. L’analisi degli esperti dell’Economist ha poi cercato di affrontare il perché tante aziende, che non hanno problemi a raccogliere informazioni, dati e analisi per avere indicazioni su quale direzione prendere, faticano invece

UN’AZIENDA CHE HA POCA COMUNICAZIONE TRA LE VARIE FUNZIONI INTERNE E TROPPA RIGIDITÀ NEI RUOLI DIVENTA LENTA E QUINDI A RISCHIO FALLIMENTO 28 5 2012 | www.mastermeeting.it

poi a trasformare le informazioni in decisioni, quando è il momento di farlo. Il motivo più importante, quello cioè individuato dal 35% degli intervistati, risiede nella mancanza di risorse: rispondere a una situazione nuova significa introdurre nuove procedure, nuove tecnologie, nuovi servizi. Vuol dire insomma fare un investimento per il quale, anche se è ritenuto necessario per restare competitivi, troppo spesso non si riescono a reperire le risorse adeguate. Altrettanto importante, secondo il 34% dei manager, è però un fattore più immateriale, ossia la mancanza di coordinamento fra le varie funzioni aziendali: le informazioni non vengono condivise a sufficienza e le indicazioni che potreb-


LA PAROLA ALLE AZIENDE

L’organizzazione dei processi aziendali si fonda su un’ottima gestione dei sistemi tecnologici

bero essere utili ai dirigenti per prendere le decisioni più efficaci non arrivano al giusto destinatario. Spesso, inoltre, gli stessi dirigenti (25%) sottolineano come i procedimenti decisionali all’interno delle aziende siano troppo burocratici.

Come rendere più veloci i processi decisionali e di procedura anti-crisi per il business Come migliorare allora questa situazione? Il primo passo, secondo i manager intervistati, per velocizzare e rendere più efficaci le decisioni aziendali è reperire le informazioni che le devono determinare dai giusti interlocutori: in primis dai clienti (per il 61%) e quindi dai

dipendenti che operano “in prima linea” e che hanno l’opportunità di interagire con loro per avere feedback e indicazioni sulle situazioni che rendono necessarie risposte aziendali. Non vanno trascurati partner (33%), fornitori (29%) e media (25%), che possono avere una visione più allargata del mercato. Importantissimo poi però è l’aspetto legato all’organizzazione interna di una società. A questo livello, allora, per rendere i tempi più rapidi occorre facilitare il flusso di informazioni tra tutti i reparti e le funzioni aziendali, opinione espressa dal 42% dei dirigenti, e introdurre sistemi organizzativi meno piramidali o centralizzati, ma più orizzontali, con capacità e responsabilità deci-

sionali decentrate, secondo il 36%.

La realtà italiana vista da due top manager Fin qui gli spunti presi dall’analisi dell’Economist e dalle opinioni dei manager internazionali che hanno partecipato all’iniziativa. Occorre però contestualizzare meglio nella realtà aziendale italiana questo tipo di processi e di informazioni relative al futuro andamento del business. È per questo quindi che ci siamo rivolti a due manager di casa nostra, due profondi conoscitori delle realtà imprenditoriali del Paese in quanto esperti di credito e di finanza, per affondare meglio il colpo sulle problematiche del5 2012 | www.mastermeeting.it 29


LA PAROLA ALLE AZIENDE

6 STEP PER AVERE UNA MARCIA IN PIÙ Per rispondere con la giusta velocità ai cambiamenti del mercato, un’azienda deve:

1

La rigidità dei ruoli fa male alle aziende: essere veloci e flessibili vuol dire essere competitivi

rivedere le strategie aziendali ogni qualvolta c’è un cambiamento invece che a scadenze fisse

2 raccogliere

più informazioni possibili e da più fonti, per costruire un quadro completo della nuova situazione

3 assicurare ai manager l’autonomia necessaria per prendere velocemente le decisioni tramite un’organizzazione orizzontale e decentralizzata.

4 creare una cultura aziendale che favorisca il cambiamento 5 avere il coraggio di sperimentare, seguire l’istinto, fare errori, riprovare.

6 stabilire una leadership basata sulla fiducia, sul dialogo onesto, aperto e collaborativo con i propri dipendenti

lo stivale. Davide Rigamonti (foto), direttore commerciale divisione Carte di Credito di Deutsche Bank è il primo esperto di realtà aziendale che ci ha risposto. «Seguire i tempi del mercato per un’azienda è fondamentale, oltre che sinonimo di successo: sono assolutamente d’accordo con i risultati di questa ricerca. E per diversi motivi. Innanzitutto in una realtà economica molto più dinamica e guidata da tempi “tecnologici”, come quella attuale, il time to market è diventato una condizione sine qua non per presidiare il mercato, oltre che un fattore critico di successo. In aggiunta la tempesti-

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vità di azione aiuta a cogliere, in una fase di limitate opportunità di mercato, le reali occasioni prima di altri competitor e a dare la possibilità di valutarle in termini di impatto strategico e di economicità. Troppa rigidità nei ruoli aziendali è una delle motivazioni, secondo l’Economist, che rendono lente e poco competitive le aziende. La sua esperienza di manager conferma questa vision? «Innanzitutto dipende dal contesto e dal tipo di decisione. Di certo l’abitudine a decidere sta venendo sempre meno in particolare nelle multinazionali dove si creano complesse strutture decisionali, i livelli piramidali infiniti ovvero comitati con livelli crescenti di dettaglio, che spesso hanno proprio l’obiettivo di decidere di non decidere, ovvero di rendere più ostico e demotivante l’attuazione di proposte che vengono in tempi di crisi sempre più viste con diffidenza. In aggiunta a ciò, bisogna sottolineare come nelle grandi multinazionali, le decisioni nei fatti vengono prese a livello di headquarter e le region spesso ratificano decisioni prese da altro management o pongono le questioni al-

lo stesso head office per ottenerne un feedback». Allora, da manager “esperto”, Davide Rigamonti quale consiglio darebbe a un giovane collega che volesse essere rapido “di testa” per adeguarsi alla velocità del mercato? «Prima di prendere decisioni, è necessario vedere ogni tema da angolazioni opposte, tentando non tanto di trovare conferme alla propria tesi quanto controargomentazioni tali da rafforzarla oppure da aumentare il senso critico e di conseguenza la bontà delle scelte. Ma non bisogna lasciarsi condizionare totalmente dalle idee degli altri, bensì cercare di trovare sempre una soluzione autonoma, anche se non si ricopre un ruolo decisionale, perché questo aiuta a testare la propria abilità. Da ultimo, da buon italiano, non dimenticherei mai l’istinto, che spesso irrazionalmente porta a scegliere la strada e le soluzioni migliori». Pietro Giuliani (foto a destra), Presidente e amministratore delegato di Azimut è da anni un manager al top della finanza italiana. Anche a lui abbiamo chiesto di commentare i risultati della ricerca. «Seguire i tempi del mercato per un’azien-


LA PAROLA ALLE AZIENDE

siamo dotati di una organizzazione flessibile e snella che ci permette di rispondere a una situazione nuova in tempi rapidi. Grazie a queste caratteristiche siamo in grado di anticipare i tempi e di offrire ai nostri clienti soluzioni innovative oppure da è fondamentale: rapidità e flessibilità sono elementi imprescindibili per poter competere nel mercato attuale. Rispetto a qualche tempo fa oggi è molto più facile ottenere informazioni ma è fondamentale per un’azienda saperle trasformare velocemente in decisioni. Per quanto riguarda invece la troppa rigidità nei ruoli aziendali, l’esperienza spesso dimostra come le strutture manageriali siano poco utili e anziché agevolare la crescita la contrastino. Noi siamo oggi un gruppo internazionale con team in Turchia, Cina, Svizzera, Monaco, Irlanda e Lussemburgo, e

di rispondere velocemente creando dei prodotti che il mercato richiede. Siamo stati i primi, ad esempio, a lanciare in Europa il fondo Renminbi Opportunities, permettendo agli investitori europei di cogliere le opportunità legate alla crescita della Cina e della sua moneta, e a novembre scorso, in occasione della campagna a sostegno del debito pubblico italiano, in soli 10 giorni abbiamo riqualificato il nostro Fondo Solidity che investe al 100% in Titoli di Stato italiani». In conclusione allora, Pietro Giuliani, da manager “di lungo corso”, quale consiglio darebbe a un giovane collega che volesse essere rapido “di testa” per adeguarsi alla velocità del mercato? «Consiglierei di avere il coraggio di sperimentare e cambiare. Incapperà, come è normale, in errori ma non deve scoraggiarsi. L’esperienza è fatta dagli errori commessi nel passato». ■ 5 2012 | www.mastermeeting.it 31


SCENARI DEL TURISMO

Trophy hotel Il lusso non perde colpi...

Il rigoglioso giardino dell’hotel Villa San Michele, sui colli di Fiesole

LA CRISI, CHE HA TOCCATO NEGLI ULTIMI ANNI IL MERCATO ALBERGHIERO, NON HA SCALFITO I GRANDI HOTEL DI PREGIO. CHE CONTINUANO A REGISTRARE IL PIÙ ELEVATO LIVELLO DI “AVERAGE DAILY RATE”, CON UNA CRESCITA, NELL’ULTIMO DECENNIO, PARI AL 30% Davide Deponti

utti concentrati, da troppo tempo oramai, sulla crisi, economica e sociale che investe il mondo occidentale, e sulle ricette da seguire per superarla e dimenticarla. C’è tuttavia un settore, posto all’interno del più grande comparto del turismo, riguardante sia i business travel sia i viaggi leisure, che, di questo periodo di difficoltà, non ha risentito. È quello dei cosiddetti trophy hotel – alberghi “trofeo” –: strutture recettive di altissimo livel-

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lo, solitamente, situate anche all’interno di edifici esclusivi e di particolare rilievo storico ed architettonico. Si tratta di immobili dal valore inestimabile con una forte carica simbolica, in quanto si identificano con la città in cui si trovano. Un immobile trofeo ha infatti una rilevanza storico-architettonica documentabile e rappresenta un’icona a livello mondiale, o almeno nazionale. Ebbene è assodato oramai che la crisi che ha toccato negli ultimi anni

praticamente tutto il mercato alberghiero – anche se più a livello di tariffe in ribasso che di presenze effettive mai mancate – non ha mai riguardato i grandi hotel di pregio. Lo certifica un’analisi effettuata dalla società di consulenza professionale e finanziaria, specializzata in servizi immobiliari, Jones Lang LaSalle e secondo la quale, tra il 2000 e il 2011 (ovvero nel mercato turistico degli ultimi dieci anni), il volume di transazioni alberghiere supe-


SCENARI DEL TURISMO

Villa d’Este a Cernobbio è un trophy hotel che ospita spesso anche vertici politici e finanziari internazionali

riori a dieci milioni di euro ha raggiunto circa 4,6 miliardi, di cui oltre 1,7 miliardi investiti in trophy hotel. E sono proprio gli hotel trofeo le strutture che conseguono in media i più elevati livelli di “average daily rate”, ossia ricavo medio per camera venduta. Bisogna a questo punto però fare un passo indietro e capire quali sono i criteri che Jones Lang LaSalle utilizza per individuare i trophy hotel. Il primo step è quello di focalizzarsi sulle caratteristiche di unicità, valore architettonico e artistico: per questo motivo fanno parte della categoria gli alberghi milanesi Grand Hotel et de Milan e Four Seasons, quelli romani St. Regis, Hassler e Hotel de Russie, e i resort unici come

Villa d’Este, sul Lago di Como, o Villa San Michele a Fiesole. Durante il periodo 2001-2011, il campione selezionato di trophy hotel ha registrato un tasso di occupazione in linea con gli alberghi di qualità e il ricavo medio per camera venduta ha evidenziato una crescita del 30% circa. I migliori nel loro trend di crescita sono stati gli alberghi più moderni, come i milanesi Bulgari e Park Hyatt. Nella capitale invece il tasso medio di occupazione è leggermente superiore e, durante il periodo analizzato, i trophy hotel di Roma hanno registrato un ricavo medio per camera superiore proprio al 30%. Per quanto riguarda invece il RevPar – ricavo medio per camera disponibile, dato dai ricavi totali diviso il numero delle camere – nei dieci anni studiati da Jones Lang LaSalle si evidenzia una crescita del 40 per cento. Per quanto riguarda una location particolare come Venezia, l’occupazione media annua è leggermente inferiore a quella degli alberghi di livello inferiore, mentre superiore è invece il dato dell’adr che, ne-

gli ultimi dieci anni, si è attestato in media oltre il 24% rispetto al dato del mercato turistico nel suo insieme. Firenze è invece la città dove si trovano i trophy hotel che si distinguono in termini di ricavo medio camera. La conclusione dalla ricerca è che negli ultimi anni è stato registrato un discreto numero di transazioni nei trophy hotel: certo è che però si tratta sempre di un mercato di nicchia le cui molto positive performance non saranno certo in grado di risollevare le sorti di tutto il comparto italiano della recettività che, nel 2012 avrà, secondo le previsioni degli studiosi di settore, transazioni nell’alto di gamma per 300 milioni.

Investimenti che pagano Volendo andare più nello specifico dell’ultimo anno, sempre grazie all’analisi effettuata dalla società di consulenza Jones Lang LaSalle, possiamo vedere come il 2011, nonostante l’incertezza legata alla crisi dell’euro che ha caratterizzato il secondo semestre dell’anno, si sia dimostrato un anno intenso 5 2012 | www.mastermeeting.it 33


SCENARI DEL TURISMO

L’elegante Spa e La Royal Imperial Suite del resort Imperial di New Delhi

di attività sia da parte degli investitori che degli operatori alberghieri nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente ed Africa). Tanto è vero che alla fine dell’anno il volume complessivo di investimenti si è attestato a ⇔8,1 miliardi, registrando un incremento del 5% rispetto al volume del 2010. Roberto Galano, Executive Vice President di Jones Lang LaSalle Hotels, ha a questo proposito dichiarato che: «nel 2011 abbiamo assistito ad una strategia di “flight to quality” per la quale i trophy asset nelle principali città hanno raggiunto prezzi record, ampliando il differenziale di prezzo tra asset primari e secondari. I principali trophy hotel sono stati acquisiti da investitori Medio Orientali ed Asiatici, principalmente rappresentati da high-net-worth individual

(HNWI) e fondi sovrani, nonostante l’elevato prezzo per camera pagato ed i bassi rendimenti associati a tali investimenti. La crescita degli introiti alberghieri nel 2011 è stata notevole, tuttavia è da segnalare che molto spesso tale crescita si paragona a delle performance molto basse, rappresentative degli anni di crisi. In molti mercati il ricavo medio per camera disponibile è ben al di sotto dei livelli conseguiti prima della crisi del 2008 e 2009». È insomma un segmento quello dei trophy hotel che attira l’at-

tenzione internazionale ma che resta comunque dominato da imprenditori italiani. Negli ultimi dieci anni, infatti, l’attività di investimento in trophy hotel è stata dominata per il 45% dei volumi dagli investitori nazionali, seguiti da quelli di origine statunitense (23%), come i gruppi Orient-Express – che oggi possiede in Italia sei strutture dopo che nel 2010 ha acquisito il Grand Hotel Timeo & Villa Sant’Andrea a Taormina per circa 81 milioni di euro – o Colony Capital, investitori asiatici (14%) ed europei (13%). Per

Soggiorno in suite e breakfast “en plein air” al resort Villa San Michele di Fiesole

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SCENARI DEL TURISMO

quel che riguarda la tipologia di investitori, i più attivi sono stati gli operatori alberghieri (30%). Questo è il motivo per cui il 48% degli investimenti sono stati transati con un contratto di management, mentre un ulteriore 48% è stato offerto sul mercato libero da vincoli contrattuali. In termini di location, si registra il maggior volume di investimenti nella città di Milano (49%). Allo stesso tempo dall’analisi emerge che i resort rappresentano il 35% degli investimenti complessivi, confermando l’attrattività del settore nonostante la volatilità e la stagionalità che tipicamente caratterizza la domanda vacanziera. I trophy hotel sono generalmente investimenti di lungo periodo e i pochi dati disponibili suggeriscono che questi investimenti possono generare un importante apprezzamento del capitale. Il Four Seasons di Milano, venduto quattro volte in dieci anni, sembrerebbe confermare questa ipotesi: dal 1996 al 2006 il valore dell’albergo ha registrato una crescita media annua del 12%.

Villa d’Este a Cernobbio: lo splendido giardino ottocentesco e, sotto, la sala Canova, sontuoso spazio per eventi di alto profilo

Strategia di successo Insomma, il lusso non perde colpi e gli hotel trofeo sono sempre un buon affare. Ma cosa ne pensano gli addetti ai lavori? Il primo “superesperto” al quale abbiamo chiesto lumi è un manager davvero bravo (come dimostra la sua carriera, innanzitutto, ndr) e specializzato nella gestione di alberghi di pregio, e non solo. Stiamo parlando di Luca Finardi, General Manager del Grand Hotel Timeo di Taormina e Area Manager Sicily del gruppo Orient Express, al quale abbiamo in-

nanzitutto domandato perché la crisi che ha toccato negli ultimi anni il mercato alberghiero non ha invece colpito i gran-

di hotel di pregio situati in strutture esclusive. «Innanzitutto devo dire che non si deve giustificare», racconta Finardi, 5 2012 | www.mastermeeting.it 35


SCENARI DEL TURISMO

Tre scatti del Four Season di Milano. Ex antico convento, oggi trophy hotel contemporaneo

«il fatto che questi hotel d’elite non conoscano crisi solo con il fatto che l’intero settore lusso non abbia perso colpi in questi anni di crisi. Grazie alla mia esperienza personale al Timeo infatti, voglio sottolineare come ci siano ben altre tre motivazioni fondamentali alle spalle di questo successo dei trophy hotel. Il primo riguarda la voglia di investire nel proprio progetto nonostante tutto: noi come catena Orient Express lo abbiamo fatto fin dal 2008, primo anno di recessione, sviluppando con grandi investimenti nelle strutture di alto livello una reazione inversa nel mercato che ci ha premiato e ci premia. Di questi investimenti fanno parte proprio le acquisizioni di due hotel in Sicilia, tra i quali il Grand Hotel Timeo, e la grande ristrutturazione di 36 5 2012 | www.mastermeeting.it

un’altra location unica, quale il Cipriani di Venezia. La seconda ragione del successo, nostro ma non solo, è quella di avere puntato fortemente sulla comunicazione, sia a livello istituzionale che di pubbliche relazioni verso il pubblico. E infine c’è la formazione: è fondamentale per alzare il livello del servizio curare e sviluppare al meglio le capacità dei propri collaboratori. Insomma a pagare è sempre la qualità del livello di ospitalità e per alzarla al massimo bisogna attuare una strategia che paga. Come quella delineata lungo questi tre punti. Infine c’è un’ultima notazione da fare: riguarda il fatto che chi sceglie di soggiornare in un hotel trofeo lo fa non solo per “provare” proprio questa qualità di accoglienza ma anche perché vuole vivere quella che è “l’esperienza” legata allo stare in un particolare luogo». Abbiamo chiesto poi a Luce Finardi, se oggi per una catena o un

privato, è ancora un investimento rilevare la proprietà di un trophy hotel. «Certo sembra scontato dire che acquisire una struttura di pregio già di successo è molto più semplice che far “crescere” un hotel fino a farlo diventare d’elite. In realtà, credo che la verità stia nel mezzo. L’esempio del fatto che non sempre serve un lungo percorso è il Four Season di Firenze, che in soli tre o quattro anni di attività è diventato una struttura “mito” partendo da zero. Il segreto è creare una strategia che permetta a un albergo di diventare esso stesso destinazione, indipendentemente dalla città o località nella quale si trova». E per il futuro del settore alberghiero? «Non ho ricette particolari», svela il direttore del Grand Hotel Timeo di Taormina, perché sono convinto che in questo caso il futuro sia davvero difficile da determinare. In primo luogo perché oggi il mercato, anche quello di lus-


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so, lavora tantissimo sul last minute. Poi perché i clienti approfittano sempre di più degli strumenti velocissimi e immediati di internet, oltre che di quelli più interattivi come i social network. Quel che è certo però è che il mercato alberghiero è destinato a risalire, sia come presenza che come livello dei profitti. La crisi oggi sembra alle spalle nei paesi traino dell’economia mondiale come gli Stati Uniti e la speranza è che nei prossimi due o tre anni anche l’Europa ricominci a crescere. La morale è sempre la stessa: non è difficile raggiungere il successo grazie alla qualità e agli investimenti: il difficile è mantenerlo a lungo e costante».

Lusso e tradizione Diverso, ma per certi versi complementare il pensiero di un altro importante addetto ai lavori al quale abbiamo chiesto lumi. Si tratta di Roberto Wirth, Presidente e Direttore Generale dello storico Hotel Hassler di Roma (vedi pag. 138). «Se sono convinto che la crisi che ha toccato negli ultimi anni il mercato alberghiero non riguarda i grandi hotel di pregio e le location di lusso? Certo, ma il motivo, a mio avviso, va ricercato, per quanto ci riguarda, nel fatto che l’Hassler non è mai stato un hotel che ha avuto come target i grandi convegni e

In cima alla mitica scalinata di Trinità dei Monti si trova l’hotel Hassler, di proprietà di Robert Wirth (nella foto a sinistra)

conferenze, ma più vocato ad ospitare piccoli gruppi Vip, board meetings e personalità di alto livello, come capi di stato. È per questo perciò che l’Hotel Hassler non è stato colpito nel suo core business, che è sempre il luxury meeting market per piccoli gruppi. Cerchiamo di garantire la massima riservatezza, un’atmosfera privata e sicura per i nostri prestigiosi ospiti. Parlando più in generale, invece, posso rispondere che il luxury meeting market è un marcato che è molto sensibile alle fluttuazioni dei prezzi e nel quale si trova sempre un’alta competitività. È quindi necessario, per noi come per gli altri attori del settore, sicuramente puntare a continuare a migliorare la nostra offerta, ma mai a discapito della qualità per cui siamo riconosciuti». All’esperto manager del trophy

hotel della capitale abbiamo anche chiesto quali previsioni si sente di fare sul futuro del turismo in Italia: sarà sempre più legato ai soggiorni business, a quelli di pregio o a che altro? «Stiamo parlando», spiega Wirth, «di un mercato segmentato, nel quale, ad esempio, i soggiorni business e leisure rimangono distinti secondo le città italiane che si prendono in considerazione. È, a mio avviso, un mercato che rimarrà in crescita per gli anni a venire. Il potenziale dell’Italia non è ancora esaurito, e ci sono i nuovi mercati dell’Asia e del Medio Oriente che lo stanno ancora scoprendo per la cultura, la gastronomia, ed il “made in italy” d’eccellenza. Senza dimenticare che i principali mercati occidentali attuali sono ancora ben lontano dall’essere saturi». ■ 5 2012 | www.mastermeeting.it 37


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CONVEGNI

DIFFUSI

Piccoli convegni, consigli di amministrazione, corsi e incentive trovano negli alberghi diffusi location originali e affascinanti. Ma soprattutto sostenibili per l’ambiente e l’economia locale

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LA FORMULA TUTTA ITALIANA DELL’ALBERGO DIFFUSO PUÒ RAPPRESENTARE UN’ALTERNATIVA INTERESSANTE, ECOLOGICA E SOSTENIBILE ALLE SOLUZIONI PIÙ TRADIZIONALI PER IL MICE. PER FAR RIVIVERE I CENTRI STORICI E DARE NUOVO SLANCIO ALL’IMPRENDITORIA LOCALE Testo e foto di Barbara Ainis

he l’idea di cancellare i confini tradizionali di un albergo, lasciando intatto il servizio e la qualità dell’accoglienza, fosse geniale ce ne eravamo già accorti. E, con noi, tutti quei turisti, italiani e stranieri, che negli ultimi 14 anni (nel 1998 è stato riconosciuto in modo formale il primo AD) hanno sperimentato l’esperienza unica di soggiornare in una delle case sparse nei centri storici, o magari in una delle stanze di un castello e dei suoi annessi disseminati per la campagna, convertite in albergo diffuso. Quest’anno, ad ulteriore conferma del successo della formula ideata da Giancarlo Dall’Ara e condivisa ormai in tutta Italia da 56 alberghi, apre a Salamanca, in Spagna, il primo albergo diffuso fuori dai confini del nostro Paese. Ma se fino ad oggi questa formula ha interessato quasi esclusivamente il turismo leisure, cominciano a farsi notare alcune esperienze di apertura al Mice. Si tratta di una proposta ancora non strutturata, che parte “dal basso”, dall’intraprendenza e dalla lungimiranza di alcuni di questi imprenditori dell’AD, che hanno compreso come anche un convegno o un meeting, uscendo dalle pareti dei tradizionali hotel dai grandi numeri o dei palacongressi, possano trasformarsi in una esperienza di viaggio autenticaper i partecipanti e nell’oppor-

C

tunità di ripresa economica peri centri storici delle città e le attività commerciali presenti nel territorio.

Un’esperienza autentica «Aziende e organizzatori di eventi e congressi stanno già mostrando il loro interesse per gli alberghi diffusi», ci ha detto Giancarlo Dall’Ara, presidente dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi. «In effetti gli AD sono una scelta estremamente valida per piccoli convegni, consigli di amministrazione, corsi e incentive, specie per chi voglia puntare sulla formula del biocongresso, visto l’impatto contenuto sul territorio e l’ambiente. Ragionando poi dal punto di vista della domanda è evidente che molti congressisti, che viaggiano tutto l’anno per lavoro, volentieri soggiornerebbero in una struttura diversa dall’albergo tradizionale o dal palazzo dei convegni. Una proposta non standard come quella degli AD punta, fermi restando tutti i servizi alberghieri, sull’autenticità dell’esperienza. Le nostre strutture, infatti, permettono di organizzare un convegno in un luogo che è stato fatto per i residenti, non per i turisti». L’associazione, che ancora non ha strutturato un’offerta per il Mice, si sta accorgendo dell’opportunità e si sta muovendo in questa direzione. Intanto ci pensano i sin5 2012 | www.mastermeeting.it 39


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Borghi di campagna, antiche case nei centri storici o perfino castelli con i loro annessi. Gli alberghi diffusi non si rivolgono solo al turismo leisure, ma anche e sempre di più a quello Mice. Unico limite: il numero delle stanze disponibili, generalmente contenuto

goli alberghi. Almeno quelli che possono contare su strutture adeguate. Non sono pochi, infatti, gli alberghi diffusi dotati di sale per meeting e piccoli convegni (con tutto l’equipaggiamento tecnologico del caso), ottimi ristoranti di gastronomia locale e persino centri benessere perfettamente attrezzati. Il tutto, naturalmente, sparso per gli edifici dei centri storici o tra le case rurali di un borgo di campagna. «Il limite, spesso è rappresentato dal numero delle stanze, ma anche in questo caso si possono trovare soluzioni in perfetta sintonia con la filosofia dell’albergo diffuso», continua Dall’Ara. «Ad esempio, quando nella stessa città esiste più di un albergo diffuso, si possono mettere insieme arrivando a offrire una soluzione adeguata alle esigenze di ospitalità, incontro e intrattenimento degli organizzatori dell’evento. Anche l’assenza di sale convegno sufficientemente grandi può essere risolta in perfetta logica diffusa, utilizzando piccoli teatri, piccoli musei o sale dell’amministrazione».

Due modi per dire Convegno Diffuso Organizzare un meeting o un convegno in uno o più alberghi 40 5 2012 | www.mastermeeting.it

diffusi vuol dire anche coinvolgere e valorizzare il territorio, le amministrazioni locali e le piccole o medie imprese esistenti. In quest’ottica si inserisce l’idea di “convegno diffuso” proposta da Mauro Orsi, presidente di Ospitalità Bologna (www.bolognaitaly.it), nonché proprietario dei Bologna Art Hotels. Con l’espressione convegno diffuso in questo casonon ci si riferisce alla formula degli alberghi diffusi declinata al business, ma si intende una rete di proposte e servizi che consente di rispondere a tutte le esigenze di chi organizza un convegno o un meeting e cerchi un’alternativa agli hotel business e ai centri congressi della periferia. «Si tratta di un modo per far rivivere il centro storico [di Bologna innanzi tutto, ma ora pure anche altre località emiliane, ndr.], valorizzare l’esistente e favorire le imprese del territorio: quelle dell’ospitalità, ma anche negozi, ristoranti, location, servizi di trasporto, servizi per il divertimento e l’intrattenimento per i partecipanti al convegno». Il tutto proposto attraverso un sito e un software nel quale un consorzio di operatori attivi nel settore dell’ospitalità di alto livello offre un’ampia varietà di servizi. Pur essendo diverse, le due ac-

cezioni di convegno diffuso, quella degli AD e quella bolognese, possono convivere in perfetta armonia visto che entrambe tendono a valorizzare ciò che è già esistente, a far rivivere i centri storici e le attività commerciali tradizionali, ad offrire soluzioni originali e autentiche per l’organizzazione di meeting e convegni. Si tratta, come già detto, di un’alternativa alle più classiche proposte Mice, non in contrapposizione, ma bensì ad integrazione di un panorama articolato e competitivo al servizio del business. «La proposta standard ha un grande ruolo per il mondo dell’ospitalità diffusa, perché invita e sprona gli alberghi diffusi all’innovazione», conclude Giancarlo Dall’Ara. «Noi pure, d’altro canto, possiamo avere un ruolo altrettanto importante: invitare le strutture standard a cercare una maggiore caratterizzazione e non dimenticare l’importanza del sapore locale dell’ospitalità».

Gli alberghi diffusi per il Mice Alcuni AD già oggi sono in grado di ospitare meeting, convegni, corsi e progetti di team building. Questi alberghi possono ospitare un numero consistente di partecipanti (si parla sempre di eventi di piccole o medie dimensioni), offrendo una raffinata accoglienza in appartamenti e stanze “diffuse”, eccellenti ristoranti, centri benessere di alto livello e sale convegno prestigiose e tecnologicamente attrezzate. Ecco alcune delle proposte più interessanti per l’organizzazione di convegni e meeting in un albergo diffuso in Italia.


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URBINO RESORT Urbino Resort (www.urbinoresort.it) è un albergo diffuso realizzato in un antico borgo contadino settecentesco, ai piedi di Urbino. Immerso in una tenuta biologica di 360 ettari, l’albergo si presta a ospitare convegni, meeting, eventi aziendali e culturali. Oltre alle case sparse per la campagna, che possono ospitare fino a 85 persone in 32 tra stanze e suite, questo albergo offre un centro benessere, due ristoranti, un organic bar di fronte alla piscina e una sala polivalente per 100 posti attrezzata per meeting e convegni.

LA CASELLA La Casella Resort (www.lacasella.it) da molti anni opera nel settore Mice come partner di tante società di formazione. L’albergo diffuso si trova nei pressi di Fabro, in Umbria, immerso nella Val di Chiana romana, con 3mila ettari di bosco lasciato intatto, e offre sale meeting, club house, ristorante, centro benessere, tennis, centro ippico, sala biliardo il tutto orientato ai principi del turismo sostenibile. Qui i partecipanti a un meeting, a un incentive o a un corso vivono un’esperienza di tranquillità e silenzio, lontano dalle distrazioni (non c’è campo per i cellulari, né televisione nelle stanze), ma collegati al mondo e alla rete nelle camere (con cavo) come nelle parti comuni (wi-fi). 5 2012 | www.mastermeeting.it 41


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CASTELLO DI MONTIGNANO Il Castello di Montignano (www.montignano. com), su una collina nei pressi di Massa Martana, in Umbria, ospita meeting, eventi, piccole e grandi convention. L’albergo diffuso, a soli 50 minuti dal casello di Roma Nord, accoglie fino a 44 ospiti in 18 camere e appartamenti, nel castello e negli annessi. Oltre al ristorante e alla SPA, il castello dispone di cinque sale meeting attrezzate: l’elegante struttura nel parco piscina, in grado di ospitare fino a 250 persone, la sala camino ed il salone imperiale, situati al primo e secondo piano del Castello, ideali per piccoli meeting, workshop o presentazioni di prodotti; la sala dell’arco, situata al piano terra, e la sala con volta a botte con una capienza fino a 60 persone in conferenza plenaria.

ROBUR MARSORUM L’albergo diffuso RoburMarsorum (www.roburmarsorum.com) si trova nel borgo antico di Rovere, del quale ha recuperato con grande cura 2 stanze e 16 appartamenti dislocati per il centro storico, tutti con panorami mozzafiato sul Gran Sasso e sul massiccio del Sirente-Velino. Al rispetto per l’antico si affiancano il comfort più moderno e tutti i servizi di un albergo di categoria. L’albergo può ospitare meeting e piccoli convegni, contando su una sala conferenze attrezzata da 30-40 posti e una sala comune entrambe nell’edificio principale. 42 5 2012 | www.mastermeeting.it


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CASTELLO DI CASIGLIANO Il Castello di Casigliano (www.castellodicasigliano.com), a pochi chilometri da Todi,dispone di 7 case e appartamenti, per un totale di 28 posti letto, sparsi per il borgo di Casigliano, oltre ad una suite all’interno del maniero. Per l’organizzazione di meeting e convegni, può contare su diverse tipologie di sale attrezzate, adatte per riunioni da 10 a 200 persone, garantisce in tutto il castello la connessione wi-fi e offre una eccellente proposta gastronomica nel ristorante situato nelle antiche cantine del castello.

SEXTANTIO Sextantio (www.sextantio.it), nel piccolo e antico borgo di Santo Stefano di Sessanio in provincia de L’Aquila, è il primo degli alberghi diffusi realizzati dall’imprenditore italo-svedese Daniele Kilghren. L’albergo offre al mondo Mice la possibilità di creare eventi in ambienti unici, dove si conservano tutti i segni del passato, dai pavimenti in legno di recupero, alle tracce della sedimentazione del tempo sulle spesse mura in pietra. L’antico Opificio offre una sala multifunzionale per 70 partecipanti, completa delle più moderne attrezzature e servizi, mentrela sala Le Carceri è composta da due livelli per ospitare meeting tipo board e dare servizi esclusivi e riservati. L’albergo diffuso accoglie gli ospiti in 28 magnifiche camere, ma il progetto di recupero del borgo ha fatto rivivere antiche botteghe e laboratori artigiani, oltre alla tradizione gastronomica delle montagne abruzzesi conservata nel ristorante Sotto gli Archi. L’unicità del progetto ha portato clienti come Honda, Trudy, Roche, Telecom Italia, Opel. 5 2012 | www.mastermeeting.it 43


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VENETO... NICE TO MEET YOU! Le sette Province del Veneto riunite in un Network rispondono alla richiesta della Meeting Industry con un prodotto nuovo, flessibile, di alto profilo qualitativo per il congressuale e il post congress, puntando sul More... Luciana Sidari

l logo Venice Region Convention Bureau Network descrive la volontà ed il metodo usati dalla Regione Veneto che ha co-finanziato un progetto di eccellenza, supportando, accompagnando le 7 Province del Veneto durante il percorso costitutivo dei 7 Convention Bureau. Con una delibera regionale sono state incaricate le Province alla raccolta ed inserimento dati inviati dalle strutture e dagli operatori ed è stato prodotto un database di 320 aderenti rispondenti ai parametri richiesti. È stato chiaro fin da subito che ogni Convention Bureau sarebbe stato una struttura di autogoverno di tutte le presenze ricettive e che queste, insieme a società di servizi avrebbero avuto il compito di offrire qualità, in un’ottica di integrazione, di sistema, di re-

I

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te. All’interno di ogni Convention Bureau convivono pubblico e privato, diversi interlocutori tesi allo stesso obiettivo, quello di avere una voce unica,

personale ed autorevole in occasione di Fiere in grado di rispondere alla richiesta di organizzatori di meeting, incentive, congressi, eventi.


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Mice and More

Lo sviluppo condiviso del Progetto Ad un organismo tecnico, Veneto Promozione S.c.p.A., è stato affidato il compito di individuare iniziative regionali finalizzate all’incentivazione del Sistema Congressuale Veneto per la promozione, valorizzazione ed internazionalizzazione del settore Mice. Questa scelta è stata conseguenza naturale, infatti Veneto Promozione possiede un know how ereditato dal Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto. Il metodo e le indicazioni date dalla Regione e attuate da questo “braccio operativo” sono stati chiari, hanno puntato su una omogenea valorizzazione

delle sette destinazioni, non attraverso impersonali dati statistici ma attraverso la visione delle eccellenze territoriali, viste nella prospettiva del Mice e del More, che può acquisire valore aggiunto anche attraverso una visione di collaborazione e integrazione tra le Province in un’ottica di network. Le sette destinazioni contano su una campagna di comunicazione cartacea e web sulle principali testate di settore, sulla realizzazione di una brochure di presentazione e sulla partecipazione alle più importanti fiere o workshop di settore in Italia e all’estero, per far conoscere le eccellenze che interessano agli organizzatori congressuali.

Mossi dallo stesso obiettivo, gli operatori veneti, oltre che presentare i plus già ampiamente riconosciuti in termini di qualità e ricchezza dell’offerta per la richiesta del mercato Mice sono stati invitati a valorizzare ed offrire il More, il di più, l’oltre, per attirare eventi ed incentive di altissimo livello, per la realizzazione dei quali si ragiona, ci si organizza in ottica di sistema integrato. Con tale formula, vengono sottolineate tutte le meraviglie della Regione e tutti gli ambiti con le loro macro e micro esclusività, pur riconoscendo a Venezia e alla sua regione una matrice comune, culturale, storica, artistica.

La riscoperta delle proprie eccellenze Ogni Provincia ha fatto un percorso di riscoperta, quasi di riesame e di autovalutazione, mettendo in luce i propri punti di forza, le eccellenze, cercando di individuare la propria vera vocazione e ponendo quasi una candidatura esclusiva ed identificativa per il settore Mice: • Belluno ha individuato nelle Dolomiti, nel suo storico legame con Venezia e nel glamour di Cortina i punti di eccellenza. • Padova ha sottolineato il peso, il ruolo che hanno avuto e hanno l’Università del Bo e le facoltà scientifiche e quindi la capacità di attrarre meeting e congressi medici. • Rovigo ha lanciato l’offerta dei “Green Meeting” che si possono ambientare nel Polesine 5 2012 | www.mastermeeting.it 45


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www.infodolomiti.it

www.padovaconvention.it

• Venezia si è servita della metafora dell’acqua intesa come elemento di integrazione tra le offerte del centro storico e quelle del territorio provinciale, in un’ottica di destagionalizzazione. • Verona e Lago di Garda si riconosce come snodo tra nord e sud, offre eccellenze paesaggistiche, enogastronomiche, culturali.

• Vicenza sottolinea le sue tante sfaccettature: la città di Palladio, dei distretti industriali conosciuti in tutto il mondo, dell’Altopiano dei Sette Comuni. • Treviso si presenta come Giardino di Venezia ma anche con il Club di prodotto “Treviso provincia dello sport” e con le sue eccellenze enogastronomiche e culturali. ■

www.polesineterratraduefiumi.it

www.marcatreviso.it

www.welcome2venicecb.it

www.conventionbureau.biz

www.vicenzacb.com 46 5 2012 | www.mastermeeting.it


Anche

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Un business center

chiamato Rimini Grazie a un binomio vincente, quello tra il Convention Bureau della Riviera e il futuristico Palacongressi, Rimini si accredita a diventare capitale della meeting industry oltre che del divertimento FOTO PARITANI

Dario Donadei

Lo staff del Convention Bureau della Riviera di Rimini

ell’importante processo di destagionalizzazione turistica della Riviera è ancora Rimini a fare la parte del leone con una formula che ha tutti gli ingredienti per rivelarsi vincente. Stiamo parlando di un vero binomio di eccellenza turistica che unisce un prodotto assolutamente all’avanguardia come il Palacongressi (www.riminipalacongressi.it) e un convention bureau altamente professionale come il CBRR (www.riminiconvention.it). Quest’ultimo – una società del Gruppo Rimini Fiera che opera nella meeting industry dal 1994, promuovendo il territorio della Provincia di Rimini come destinazione congressuale in ambito nazionale e internazionale – è da quasi vent’anni il punto di riferimento

N

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per chi vuole fare meeting e business nella Riviera di Rimini.

Destinazione Riviera Sono molteplici le caratteristiche che possono rendere la Riviera di Rimini una destinazione congressuale di appeal. Anzi tutto la posizione geografica, che la colloca a poche centinaia di chilometri dalle più note città d’arte italiane, con due aeroporti internazionali nel raggio di 100 chilometri: quello di Rimini, distante pochi minuti dalle sedi congressuali e quello di Bologna, raggiungibile in treno o in navetta. Poi il suo territorio disteso fra mare e collina, ricco di storia e di un patrimonio artistico e naturalistico che comprende tra l’altro uno straordinario sito archeologico del II secolo d.c. nel centro storico

di Rimini la “Domus del chirurgo”, monumenti romani e capolavori rinascimentali, borghi e castelli medievali, vie del vino e percorsi gastronomici, inoltre un’importante offerta alberghiera e straordinarie opportunità per il tempo libero e il divertimento. E tutto ciò si accompagna a un sistema congressuale che, proprio sotto la regia di Convention Bureau della Riviera di Rimini, garantisce standard qualitativi di alto profilo e un’offerta di sedi e servizi qualificati. Ne fanno parte 2 palacongressi, altri 5 centri congressi, 57 sedi congressuali, 27 dimore storiche e tante altre location non convenzionali adatte ad ospitare eventi, convention, gala dinner, vernissage, presentazioni. Da non dimenticare inoltre il quar-


LUCA DI BARTOLO

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Qui sopra, Rimini. Ponte di Tiberio. In basso, Palacongressi, la sala Anfiteatro FOTO PARITANI

tiere fieristico, fra i più importanti nel panorama nazionale, che offre una molteplicità di soluzioni adeguate a ospitare anche eventi congressuali di grandi dimensioni.

Professionisti di qualità A questo sistema congressuale unico si aggiungono i servizi forniti dal CBRR che sono in grado di guidare il cliente in ogni fase di organizzazione dell’evento, dalla candidatura alla sua chiusura, nell’ambito di un percorso di assistenza e consulenza gratuito. Il motivo è semplice: la mission del convention bureau è quella di portare ogni iniziativa al successo, riducendone al minimo le problematiche e ottimizzandone tempi, risorse e risultati. Per riuscire in questo intento va sottolineato come il CBRR metta a disposizione di ogni meeting planner il proprio completo e affidabile staff, un team che è composto da un direttore generale e da venti dipendenti altamente qualificati, che nel 2011 ha curato con successo ben 76 eventi che hanno garantito alla Riviera oltre 1 milione e 120 mila presenze. In che modo opera la squadra di

professionisti del convention bureau riminese? Fornendo innanzitutto un’articolata serie di servizi agli operatori di settore: dal coordinamento del sistema congressuale di tutta la Provincia di Rimini alla fornitura (in forma gratuita) di assistenza e consulenza organizzativa; dalla preparazione di candidature personalizzate secondo le esigenze del planner alla selezione e alla verifica della disponibilità nelle strutture congressuali e alberghiere più idonee; dal controllo qualità sulle varie componenti dell’offerta business all’organizzazione di educational e site inspection; dalla formulazione di preventivi preliminari, tramite anche la valu-

tazione di agevolazioni e offerte speciali, alla messa in contatto diretto con le diverse professionalità locali che operano nel settore meeting; dalla proposta di serate a tema e tour particolari verso le eccellenze del territorio alla gestione proprio del Palacongressi e degli spazi del quartiere fieristico in occasione di eventi congressuali.

Dentro il Palacongressi Proprio l’avveniristico Palacongressi si configura oggi nella sua unicità architettonica e strutturale per essere una location tra le più grandi di tutta Europa che opera all’insegna 5 2012 | www.mastermeeting.it 49


FOTO PARITANI

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del rispetto dell’ambiente, dell’innovazione e della flessibilità. Costruito al centro della città e collegato al mare e al centro storico attraverso un sistema di percorsi pedonali e ciclabili immersi nel verde, il Palacongressi è stato progettato da Volkwin Marg dello Studio GMP di Amburgo, una tra le 15 maggiori firme globali dell’architettura contemporanea mondiale. Sono poi i suoi numeri a stupire: un’area complessiva di 38.000 metri quadrati, una superficie calpestabile di 29.000, un’area espositiva totale di 11.000 metri quadrati e ben 39 sale per meeting di diverse dimensioni. La capienza massima della struttura è di 9.000 posti, mentre quella della sala principale è di 4.700 delegati. In essa la ristorazione è garantita fino a 3.500 posti seduti al tavolo e a 5.000 in piedi a buffet. Esiste poi anche una Sala Anfiteatro che può contenere fino a 1.540 ospiti. Gli ingressi al Palacongressi sono 3; i parcheggi sotterranei contengono fino a 500 automobili, mentre sono 10 gli spazi di sosta per bus. Una regia generale collega e coordina tutte le sale fra loro e accoglie contributi provenienti dall’esterno attraverso linee dedicate (ADSL, ISDN, fibra ottica e satellite) consentendo anche di gestire l’impianto di videoconferenza in connessione con altri siti 50 5 2012 | www.mastermeeting.it

esterni o con una qualsiasi sorgente di segnale video. Non manca una copertura totale di accesso alla rete internet con sistema wi-fi e un collegamento di spedizione dati verso l’esterno alla velocità di 100 megabyte, grazie a una tecnologia che prevede la possibilità di configurare reti virtuali interne gestibili dai singoli eventi per organizzare anche moderni sistemi di comunicazione diretta tra chi ascolta e il relatore. Ipertecnologia, dunque, ma coniugata con un forte legame al territorio evocato dai nomi delle sale: Castel Sismondo, Tempio Malatestiano, Antico Anfiteatro, Palazzo dell’Arengo, Ponte di Tiberio, Darsena...

Marketing e web service Non bisogna dimenticare poi che il Convention Bureau della

MARCUS BREDT

Palacongressi. Sopra, la sala Piazza. Sotto, esterno

Riviera di Rimini si occupa anche dei servizi di comunicazione e marketing che possono semplificare il lavoro dei meeting planner, per mezzo di proposte di visibilità e di strumenti pensati proprio per valorizzare l’ampia rete di relazioni che lo stesso CBRR ha sviluppato negli anni a livello territoriale. Fanno parte di questo ventaglio diversi tipo di iniziative di comunicazione, delle vere e proprie “advertising & marketing opportunities” che i clienti dimostrano di apprezzare particolarmente per la promozione del proprio evento. Si tratta, ad esempio, delle news pubblicate nell’home page dei siti web di CBRR (www.riminiconvention.it) e del Palacongressi di Rimini (www.riminipalacongressi.it) che annunciano e descrivono l’iniziativa che sta per partire. E ancora si tratta della redazione e veicolazione di comunicati stampa, come pure della raccolta di una rassegna stampa. A chi lo desidera viene fornito inoltre il supporto per la realizzazione di progetti di media relation, dalla pianificazione di inserzioni sulle testate della provincia, ad affissioni,



LUCA DI BARTOLO

SCENARI DEL TURISMO

presso terme e centri benessere, e ancora della fornitura di materiale turistico informativo per i congressisti (come guide tematiche, mappe della città ed agenda degli eventi).

LUCA DI BARTOLO

Rimini. Sopra, piazza Tre Martini. In basso, il Faro

servizi radiofonici, fotografici e speciali video di approfondimento. Restando a livello internet il CBRR offre la possibilità di ospitare banner promozionali nei propri siti e riserva spazio al racconto degli eventi nei propri strumenti di comunicazione, dalla newsletter al magazine periodico Modus Operandi. È inoltre possibile per il meeting planner far attivare al convention bureau elaborazioni di customer satisfaction, ovvero strumenti di indagine per rilevare il grado di soddisfazione dei partecipanti all’evento.

Sostenibilità e territorio È anche a disposizione dell’organizzatore la possibilità di ottenere la certificazione green dell’evento attraverso Eventi Sostenibili, il progetto di Responsabilità Sociale d’Impresa e comunicazione ambientale per promotori e organizzatori di eventi, nato con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali correlabili ad un evento, migliorandone il livello di sostenibilità certificando i risultati 52 5 2012 | www.mastermeeting.it

raggiunti e offrendo efficaci strumenti di comunicazione. Grazie a un modello d’impresa che opera a 360 gradi, il CBRR, nell’ambito dell’accoglienza e ospitalità dei delegati, per quanto riguarda i trasporti, può fare attivare “travel ticket urbani”, servizi personalizzati con Trenitalia per spostamenti di grandi numeri di persone, servizi navetta da e per gli aeroporti della Provincia e della Regione, info-desk presso aeroporti e stazioni, accordi con la Cooperativa Taxi locale per tariffe agevolate, noleggio auto a quotazioni di favore, servizio di noleggio Luxury Car e bike sharing. Non manca poi l’aspetto – sempre in primo piano – di valorizzazione del territorio: CBRR propone ai chi partecipa a un evento in loco visite culturali guidate ai monumenti storici della città e dell’entroterra, così come itinerari personalizzati di shopping con assistente in accordo con Downtown Rimini, il Comitato di Commercianti di Qualità del Centro Storico, o presso gli outlet locali. E sempre il convention bureau si può occupare della ricerca di prodotti enogastronomici (grazie alla partnership col Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini) o artistici locali, utili per gli omaggi ai relatori o ai partecipanti, come pure dell’attivazione di pacchetti per trattamenti

Plus digitali e di ospitalità Sempre per facilitare al massimo la fruibilità del territorio da parte degli ospiti di un congresso CBRR ha ideato “RIMINI.ID - Carta d’Identità della Destinazione”, un documento interattivo di informazioni generali sulla città e la Riviera di Rimini, reso disponibile in formato digitale e distribuibile attraverso invio massivo di email. A partire da quest’anno, è inoltre possibile per i clienti del nuovo Palacongressi, usufruire di proposte personalizzate per la promozione dell’evento attraverso spazi pubblicitari dedicati. Queste nuove possibilità si aggiungono al sofisticato sistema di digital signage, una serie di monitor diffusi negli spazi comuni della struttura utili a veicolare messaggi promozionali. Per piccoli e medi eventi inoltre, il bureau propone in periodi particolari e in concomitanza di altri svolgimenti, tariffe vantaggiose per spazi e sale allestite con tecnologie d’avanguardia. Grazie alla collaborazione con il Consorzio AIA Palas, (www.aiapalas. it) partner ufficiale del Palacongressi, nonché marchio di qualità dell’ospitalità riminese rivolta alla meeting industry, possono essere realizzati, in periodi di bassa occupazione, pacchetti comprensivi dell’utilizzo di sale al Palacongressi e ospitalità alberghiera a tariffe molto competitive. ■


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SPECIALE

Chiesa di Santa Maria della Pieve


SPECIALE TERRE DI AREZZO

Lungo i sentieri della bellezza Incontrarsi nel cuore d’Italia, in un territorio accessibile e, per certi versi, ancora poco conosciuto. E scoprire che lì, dove arte, storia, cultura e natura sono di casa, fare business è anche più bello Testo di Cristina Piccinotti con la collaborazione di Provincia di Arezzo Servizio Turismo Foto di Enrico Caracciolo e Archivio APT di Arezzo

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na città straordinariamente antica, addirittura più vecchia di Alessandria d’Egitto. Secondo le fonti, la città di Arezzo era una delle dodici lucumonie e – scrisse Strabone – 56 5 2012 | www.mastermeeting.it

“la più interna dell’intera Etruria”. Sorta su una modesta altura, tra le colline di San Pietro e di San Donato, è al centro di quattro stupende vallate, in un territorio che abbraccia 39 comuni: le Terre di Arezzo. Dal

Valdarno alla Valdichiana, dalla Valtiberina al Casentino. È percorrendo queste vallate, attraversando le strade del vino e i sentieri dei sapori, che si svela tutta l’autenticità di questa porzione di Toscana. La più orienta-


SPECIALE TERRE DI AREZZO

Arezzo. Piazza Grande. Il rinascimentale loggiato progettato nel 1573 d.C. da Giorgio Vasari, lo stile medioevale delle case-torre e quello gotico-rinascimentale del Palazzo della Fraternita dei Laici, ne fanno una delle piazze più ricche di monumenti d’Italia

le. Un territorio così autentico, e così fortemente evocativo, capace di svelare appieno quell’antico carattere toscano che, qui, sembra essere rimasto lo stesso da millenni. Tra i comuni più noti della provincia di Arezzo, Montevarchi, Cortona, San Giovanni Valdarno, Sansepolcro, Castiglion Fiorentino, Bibbiena, Terranuova Bracciolini e Bucine sono anche i più popolosi. Da sempre al centro di passaggi obbligati – l’Emilia Romagna verso il nord-est, il Lazio e l’Umbria verso il sud – in questi

luoghi sono nati molti personaggi illustri: Francesco Petrarca, Pietro Aretino, Michelangelo Buonarroti, Masaccio, Giorgio Vasari, Piero della Francesca. Questi ultimi due, in particolare, hanno lasciato un segno indelebile della loro presenza con opere di incalcolabile valore artistico. È una ricchezza artistica inestimabile, che si cela nelle piazze, nei loggiati, dietro ai portoni di antichi palazzi nobiliari, nelle chiese, negli antichi borghi e nei numerosi reperti archeologici di epoca etrusca rin-

venuti in tutta la zona di Arezzo e della sua provincia. È un alone di mistero, quello che ancora circonda la grande civiltà etrusca che occupò in passato le Terre di Arezzo. Lungo la strada regionale 71, la Umbro-Casentinese, partendo da Cortona, passando per Castiglion Fiorentino, Arezzo, Pieve a Socana, nel comune di Castel Focognano, terminando a Partina, nel comune di Bibbiena, parte un itinerario alla scoperta della storia di questa civiltà. Di cui la Chimera ne è il sim5 2012 | www.mastermeeting.it 57


SPECIALE TERRE DI AREZZO

bolo, unanimemente riconosciuto. Oggi conservata al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, la statua in bronzo, rinvenuta il 15 novembre 1553 ad Arezzo durante la costruzione delle fortificazioni medicee, nella periferia cittadina, risale ad un periodo compreso tra l’ultimo quarto del V e i primi decenni del IV secolo a.C. La Chi-

Qui sopra, l’Anfiteatro romano di Arezzo. In basso, a sin. la chiesa di S. Maria Nuova a Cortona. A destra, la Torre del Cassero a Castiglion Fiorentino. Nell’altra pag. la Pieve a Socana in Casentino

MAGIA DI UN POPOLO

Gli Etruschi in Terra di Arezzo

Ha inizio a Cortona – che gli Etruschi chiamavano “Curtun” – l’itinerario alla scoperta della magia della civiltà etrusca. Bronzetti, vasi, piccole urne cinerarie e oreficerie provenienti in particolare dal Tumulo II del Sodo sono esposti a Palazzo Casali, che ospita il museo. Altri rinvenimenti interessanti sono un lampadario in bronzo del IV secolo a.C., e la Tabula Cortonensis, risalente al III-II secolo a.C., che rappresenta il terzo testo più lungo in lingua etrusca fin’ora ritrovato e interpretato: si tratta di una vendita di terreni tra famiglie del territorio di Cortona, a testimonianza della fiorente attività agricola e

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commerciale dell’agro-cortonese. La nascita di Cortona come insediamento è attestata già dall’VIII-VII secolo a.C., ma solo nel V-IV secolo a.C. venne cinta da mura possenti. Come Cortona, e la sua piana sottostante, dovevano apparire ai viaggiatori etruschi, non è difficile da immaginare. Nulla di diverso dalla vista che, ancora oggi, si può godere arrivando da Perugia, Chiusi o Arezzo: da un lato, la città dei “vivi”, distesa lungo le pendici del Monte Sant’Egidio; dall’altro, la città dei “morti”, con le sue necropoli e i tumuli a valle, nella pianura del Clanis. Ed è all’incrocio di queste tre grandi direttrici che sono situati i Meloni I, II e il Melone di Camucia, tumuli caratteristici per la loro conformazione semisferica databili fra il primo e il secondo quarto del VI secolo a.C., simboli di una ricca e potente aristocrazia etrusca che si insediò a Cortona e detenne il potere già dal VI secolo a.C. Di notevole importanza sono anche le Tanelle, tombe più tarde, che dal II secolo a.C. sono presenze inamovibili della zona. Lasciata Cortona, sempre lungo

la strada regionale 71, si giunge a Castiglion Fiorentino, una città che fino a qualche tempo fa

si pensava fosse di origine medievale (X-XI sec.). Solo in seguito ai recenti scavi, è stata riconosciuta come un notevole centro etrusco, formatosi tra la fine del VII e inizio del VI secolo a.C. Alcuni grossi blocchi di pietra arenaria della cinta muraria etrusca che in origine cingeva la città antica sono ancora visibili, oggi, nei pressi della Porta Fiorentina, nel Casseretto e nella cripta della chiesa di Sant’Angelo al Cassero. Da Castiglion Fiorentino, l’itinerario conduce ad Arezzo. La città conserva le sue testimo-


SPECIALE TERRE DI AREZZO

Camminando tra le vie degli an-

tichi borghi aretini, la sensazione è che qui, davvero, il tempo si sia fermato. Le facciate in pietra dei palazzi, nude, spoglie e imponenti; le torri medioevali della Piazza centrale, detta Grande; il maestoso Loggiato Vasariano, con le sue vetrine e i caffè; il Palazzo della Fraternità dei Laici, mirabile sintesi di gotico e rinascimentale, sulla cui

facciata cinquecentesca si può ammirare l’orologio opera di Felice da Fossato (1552). È curioso e complesso il suo meccanismo: il quadrante, infatti, oltre alle ore, mostra anche il moto del Sole e le fasi della Luna. Insieme ai 12 numeri romani sono riportati, su un cerchio interno, 29 numeri arabi, coincidenti coi giorni del mese lunare. Su un

nianze archeologiche nel Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate, posto all’interno dell’ex monastero dei monaci Olivetani di San Bernardo, e costruito sui resti dell’Anfiteatro Romano (prima metà II sec. d.C.). Il cratere attico a figure rosse di Euphronios (500 a.C.) e l’anfora del pittore di Meidias, una collezione di oreficerie provenienti dai sepolcreti della città, in particolare dalla necropoli di Poggio del Sole, una lastra decorativa policroma del frontone di un tempio scoperto in città in piazza San Jacopo, busti fittili e teste che ritraggono personaggi maschili, femminili e volti di bambini provenienti dalla città, insieme al santuario di Castelsecco, nei pressi di Arezzo, sono gli oggetti più significativi della presenza etrusca nella città. E nel sottosagrato della chiesa di San Francesco, famosa per il ciclo la Leggenda della Vera Croce affrescato da Piero della Francesca, sono visibili tracce di strutture riferibili a una realtà pluri-stratigrafica a partire dal VI secolo a.C. Salendo verso la collina, in piazzetta San Niccolò, recenti scavi hanno portato alla luce i resti della cinta muraria etrusca che circondava la

città, oltre all’identificazione di un luogo di culto. Poco oltre, tra i due colli di San Pietro e di San Donato, dove oggi s’incontrano il Duomo e la Fortezza Medicea, si trovava l’antica città etrusca. Ed è qui che, tutt’oggi, sono ben visibili lungo la strada che costeggia la Fortezza i resti di una struttura templare del II secolo a.C. Termina a San Cornelio-Castelsecco la storia degli Etruschi nelle Terre di Arezzo: sulla collina che dominava la via che dalla città di Arezzo portava verso la Valtiberina, si scorge ancora un teatro-tempio che, sebbene di origini più antiche, ha visto la sua massima frequentazione nel II secolo a.C. Il ritrovamento di terrecotte raffiguranti bambini in fasce, oggi esposti al Museo Archeologico Nazionale di Arezzo, lasciano pensare che il luogo fu anche sede di un culto dedicato a qualche divinità protettrice della maternità. Lasciata Arezzo, si va in direzione Pieve a Socana, nel comune di Castel Focognano, in Casentino, a pochi chilometri dalla riva destra dell’Arno. Nella parte absidale della pieve romanica di Sant’Antonino è visibile una grande ara etrusca con

frequentazione a partire dal V secolo fino al I secolo a.C. Il sito si trova all’incrocio di due probabili direttrici di accesso in Casentino, quella da Arezzo e quella dal Valdarno inferiore. Gli scavi hanno portato alla luce una gradinata di accesso al tempio con orientamento opposto a quello della pieve, com’era d’uso fare per i templi pagani, dove l’altare era esterno all’edificio sacro. Il sito è una chiara testimonianza di religiosità etrusca, strettamente legata ad altri luoghi di culto della valle come quello del Monte Falterona e la sua stipe votiva, in alto Casentino. Da Pieve a Socana a Partina, nel comune di Bibbiena, per visitare il Museo Archeologico comprensoriale del Casentino, dov’è possibile percorrere un viaggio dalla preistoria alla civiltà etrusca fino a quella romana, tutto illustrato con reperti che sono stati rinvenuti nel corso del tempo in Casentino.

mera di Arezzo, di cui una replica in bronzo campeggia fuori da Porta San Lorentino, al tempo in cui fu trovata finì nello studio del Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici che la volle per la sua collezione.

Lasciti di un fiorente passato

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SPECIALE TERRE DI AREZZO

Chiesa di Santa Maria in Gradi. La Madonna della Misericordia di Andrea della Robbia

Arezzo. Campanile del Duomo e statua di Francesco Petrarca

disco in rame, invece, sono tracciate le figure geometriche corrispondenti alle varie posizioni della Luna (terzili, quartili e sestili). Due sfere di metallo sopra il disco ed una terza esterna rappresentano, rispettivamente, la terra al centro (secondo il sistema tolemaico ancora in auge al tempo della costruzione dell’orologio), la luna, metà bianca e metà nera, e il sole. Sono, questi, solo alcuni dei lasciti di un fiorente passato. E, insieme, i simboli di quello spirito fiero e orgoglioso che contraddistingue gli aretini. Padroni di un territorio come pochi altri ce ne sono in Italia, così autentico e naturalmente bello, così ricco di storia e di bellezze natu60 5 2012 | www.mastermeeting.it

rali, tanto piccolo e a misura d’uomo.

Un territorio a misura d’uomo e d’ospitalità Nelle Terre di Arezzo il fascino dell’antico incontra servizi moderni e un’ospitalità di alto livello. Qui, come recita il pay-off scelto da Arezzo Convention & Visitors Bureau; la bellezza si dà convegno da secoli. Ed è davvero così, perché per gli aretini l’accoglienza è un’arte. È un “saperci fare” privo di eccessi e artifici. È una qualità innata, che vive e si alimenta di cose semplici e autentiche, che scaturisce spontaneamente da quello che questi luoghi offrono: storia, cultura, bellezze artistiche e na-

Pieve di Santa Maria Assunta

turali, aria pulita, una cucina povera ma figlia di una campagna generosa. È un territorio a misura d’uomo, quello aretino, facilmente raggiungibile e, al tempo stesso, lontano dalle rotte tradizionali, più battute e trafficate. Soggiornare nelle Terre di Arezzo, nelle dimore nobiliari dei suoi centri storici o nelle strutture alberghiere più grandi realizzate appena fuori quelli che furono i perimetri segnati dalle antiche mura difensive, così come organizzare un evento per gustare e godere delle eccellen-


SPECIALE TERRE DI AREZZO

Sport e Turismo Il binomio si sposa nelle Terre di Arezzo Nell’ambito dei grandi eventi volti a valorizzare il territorio e a fare incoming, Arezzo Convention & Visitors Bureau punta sullo sport con il progetto denominato “Arezzo Terra di Sport”. L’obiettivo primario è la candidatura della destinazione a meta di eventi sportivi. Coinvolgendo sia gli atleti professionisti, sia tutti coloro che praticano discipline a livello amatoriale e che amano il contatto con la natura. «Nel territorio aretino», dice l’assessore Mezzetti Panozzi, «ci sono 900 impianti sportivi di vario tipo, quindi una grande potenzialità, e centri congressuali di ottimo livello che possono ospitare congressi o assemblee delle varie federazioni sportive. Il lavoro dell’Arezzo Convention & Visitors Bureau sarà quello di creare una vera e propria “filiera” dello sport, ponendosi come interlocutore privilegiato delle federazioni sportive per l’organizzazione di eventi, campionati nazionali, corsi di formazione per dirigenti e arbitri e per le assemblee ed i congressi ad essi collegati». Un progetto pilota che sta coinvolgendo tutto il tessuto economico aretino – strutture alberghiere, ristoranti, negozi, agenzie di viaggio – e sta portando gli operatori di diversi settori a consorziarsi e a fare sistema.

ze del territorio, per lasciarsi sedurre dai paesaggi, dai profumi, dai sapori è un’occasione per vivere momenti ad alto contenuto esperienziale. Una convention in un’antica fattoria, in una filanda, in un ex monastero; un congresso organizzato in concomitanza con appuntamenti di prestigio come Cortonantiquaria o tornei medievali come la Giostra del Saracino a fare da cornice; e ancora un incentive sulla via degli Etruschi o fra alcuni dei borghi più belli d’Italia o una pedalata nella natura lungo il Sentiero della Bonifica, una

pista ciclo-pedonale priva di dislivelli che costeggia il Canale Maestro della Chiana, nel tratto che da Arezzo arriva a Chiusi. Perché, nelle Terre di Arezzo, anche la natura è un tesoro di inestimabile valore: il millenario manto verde del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi – che si estende nel versante toscano dei comuni casentinesi di Poppi, Bibbiena, Chiusi della Verna, Pratovecchio, Stia e di quelli mugellani di San Godenzo e Londa – ne fanno una delle aree forestali più pregiate d’Europa. Custoditi al suo interno, il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli, e un tratto della rigogliosa Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino. Ma dopo una giornata di lavoro, anche lasciarsi tentare dalle numerose opportunità di shopping nei negozi di moda e artigianato, negli outlet delle grande firme (come negli spacci di Prada a Montevarchi e al Valdichiana Outlet Village a Foiano della Chiana), o nelle botteghe di panni antichi, ferro battuto, ceramiche... così

come abbandonarsi ai piaceri della cucina tradizionale, gustando piatti della tradizione accompagnati da un buon vino (sono otto le denominazioni di origine controllata riconosciute nella zona. I wine-tour sono curati dall’associazione Strada del Vino di Arezzo). Qui si può.

Per congressi chiavi in mano La provincia di Arezzo conta su una variegata offerta di sedi congressuali. Dalle sale capienti e all’avanguardia del nuovissimo Arezzo Fiere e Congressi ai complessi di pregio storico e architettonico come il Centro Convegni Sant’Agostino a Cortona e Villa La Mausolea, nella verde valle del Casentino. E poi un’ampia selezione di alberghi congressuali, teatri, dimore storiche e sedi non convenzionali di diversa capienza, tipologia ed ambientazione, dove i valori della tradizione sono continuamente a servizio della modernità e dell’efficienza. Costituito all’interno dell’Agenzia per il Turismo 5 2012 | www.mastermeeting.it 61


SPECIALE TERRE DI AREZZO

Piazza Vasari Antologia di stili architettonici ad Arezzo È una delle piazze più ricche di monumenti d’Italia. La distinguono dalle altre la forma trapezoidale e la leggera inclinatura. Il suo vero patrimonio è la varietà di stili architettonici: quello medioevale delle due torri, quello rinascimentale dell’imponente Log-

giato Vasariano, e la sintesi di architettura gotica e rinascimentale del Palazzo della Fraternità dei Laici. Detta anche Piazza Grande, qui il penultimo sabato di giugno e la prima domenica di settembre, vanno in scena la Giostra del Saracino, torneo cavalleresco di origini medievali e, ogni prima domenica del mese ed il sabato precedente, la grande Fiera Antiquaria. Un’occasione per guardare, se del caso comprare, ma nella quale non si può non “mercanteggiare” il prezzo, un’arte finissima e praticata da secoli dai bancherellai aretini.

di Arezzo, con il supporto istituzionale della Provincia di Arezzo, Arezzo Convention & Visitors Bureau è il soggetto che si occupa di sviluppare il prodotto Mice della provincia di Arezzo, di valorizzare e coordinare l’offerta di servizi per il settore e di promuovere il territorio provinciale in ambito nazionale ed internazionale come destinazione per congressi ed eventi aggregativi, al fine di incrementarne la domanda. È il punto di riferimento per chi vuole organizzare qui un evento di qualsiasi tipologia, proponendosi alla domanda come consulente super partes in tutte le fasi, dalla progettazione alle gestione delle relazioni con il territorio, dall’individuazione 62 5 2012 | www.mastermeeting.it

delle sedi più adatte al coordinamento degli aspetti logistici. Arezzo Convention & Visitors Bureau è partner di molte agenzie e realtà del territorio che possono organizzare eventi “chiavi in mano”.

Arte ad Arezzo I gioielli della Valtiberina È un patrimonio artistico di incalcolabile valore. È custodito negli affreschi di Piero Della Francesca, nel Duomo di Arezzo, nell’abside della Pieve di Santa Maria, nella croce dipinta di Cimabue. Un itinerario per andare alla scoperta delle opere di Piero della Francesca parte da Valtiberina, tocca le località di

Sansepolcro, dove l’artista nacque nel 1412 circa, e Monterchi, borgo natìo della madre, giungendo fino nel cuore di Arezzo. A Sansepolcro, nel Museo Civico, si possono contemplare il Polittico della Misericordia (del 1445), raffigurante la Madonna della Misericordia che accoglie sotto il suo manto, come in un grande tabernacolo, la comunità dei committenti e dei devoti, divisi tra uomini, a sinistra, e donne, a destra. E la Resurrezione, un grande affresco considerato la più pura forma di espressione umana e spirituale della rinascita di Cristo, in cui il Salvatore è ritratto forte, imperioso e solenne, e l’alba rappresentata sullo sfondo, cioè l’inizio di un nuovo giorno, simboleggia l’alba della vita. Lasciata Sansepolcro, l’itinerario continua a Monterchi, in Val Cerfone, il borgo adagiato su una collina al confine con l’Umbria. Qui Piero realizzò per l’antica chiesa di Santa Maria,


SPECIALE TERRE DI AREZZO

Cortona, Piazza della Repubblica, tra edifici medievali qui domina imponente con la sua torre e la scalinata il Palazzo Comunale

Il Ponte medioevale a Loro Ciuffenna. A destra, dall’alto Castello dei Conti Guidi a Poppi e uno scorcio di Anghiari, che fu teatro della battaglia tra fiorentini e milanesi immortalata da Leonardo e da Rubens

a Momentana, l’affresco della Madonna del Parto. Un’opera di grande sacralità e monumentalità in cui la Vergine in attesa, con il ventre gonfio e l’espressione divina e insieme umana, è affiancata da due angeli che, sollevando con le mani le cortine della tenda, la presentano in abito azzurro e camiciola bianca. L’itinerario nella terra di Piero termina ad Arezzo, nella celebre Basilica di San Francesco. Lineare e semplice nelle sue linee architettoniche, spoglia ed essenziale negli ornamenti. Nuda, come imponeva lo stile francescano goticizzante. La chiesa – riedificata tra il 1318 e il 1377, ma originaria del duecento – ospita nella sua cappella maggiore, di patronato della famiglia Bacci, la Leggenda della Ve5 2012 | www.mastermeeting.it 63


SPECIALE TERRE DI AREZZO

Arezzo. Pieve di S. Eugenia

ra Croce. Raccontata così come Piero della Francesca la volle rappresentare. Utilizzando, anche qui, la luce per bucare la scena. I lavori di decorazione, iniziati nel 1447 per mano di Bicci di Lorenzo, furono terminati nel 1466 da Piero, che eseguì tutte le quindici scene traendo il soggetto dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varazze, scritta nel XIII secolo. E nella Cattedrale di Arezzo, un altro capolavoro dell’artista: è la Maddalena, ritratta con lo sguardo basso e profondo, le guance rosate, in abito verde e mantello bianco e rosso. Qui luce e colori ne fanno un’opera di grande espressività e perfezione stilistica.

Il sentiero della bonifica In bicicletta nelle terre del Clanis Da immensa palude a percorso ciclabile. In un viaggio per scoprire, col passo lento delle due ruote, il fascino delle terre del Clanis. Tra canali, chiuse e gallerie che un tempo servirono a prosciugare la Val di Chiana e che oggi rappresentano un vero e proprio museo a cielo aperto. Il viaggio ideale per sportivi e per appassionati di turismo slow. Alla scoperta di un territorio, tra Siena e Arezzo, che l’ingegno umano ha sottratto all’acqua. Lungo un tracciato nobile disegnato dall’uomo e da madre natura in perfetta sinto64 5 2012 | www.mastermeeting.it

nia. L’opera di bonifica della Val di Chiana ha visto coinvolti ingegneri, matematici, idraulici, cartografi, agronomi e architetti: da Leonardo da Vinci all’aretino Vittorio Fossombroni. Un intervento iniziato con i Medici e portato avanti dagli Asburgo. Con la realizzazione del Canale Maestro il risultato, dopo secoli di palude, è che la Val di Chiana è oggi una tra le valli più fertili della nostra penisola: 185 kmq di estensione, di cui 80 sottratti all’acqua e difesi da 630 km di arginature.

Lungo il Canale Maestro della Chiana Il percorso Il sentiero della bonifica del Canale Maestro della Chiana, che unisce Arezzo con Chiusi, corre lungo un percorso di circa 60

Una tipica casa colonica in Valdarno

Il Palazzo Comunale di Monte San Savino

chilometri, attrezzato e protetto, da percorrere in bici o a piedi. Dalle zone circostanti il Lago di Chiusi, alle acque del Lago di Montepulciano, si trovano luoghi di grande fascino e interesse per naturalisti e birdwatchers. Percorsi circa 15 chilometri lungo gli argini del Canale Maestro, si apre l’ampia e solare Val di Chiana. Poco dopo il chilometro 20 il sentiero lambisce il Callone di Valiano, un’importante opera settecentesca destinata alla regolazione del flusso delle acque provenienti dai laghi di Chiusi e Montepulciano. Mentre, poco prima del chilometro 35 nei pressi della Botte allo Strozzo – ingegnosa


SPECIALE TERRE DI AREZZO

circa 60 chilometri alle spalle il viaggio volge al termine, chiudendosi nei pressi dell’opera idraulica più imponente, la Chiusa dei Monaci, già esistente nel 1115. (Per saperne di più: www.sentierodellabonifica.it)

I Sapori della Val di Chiana

opera idraulica dove le acque dell’Allacciante delle Chianacce incrocia in sopraelevata il Canale Maestro per confluire nell’Allacciante di sinistra – inizia il tratto aretino del Sentiero della Bonifica. Cortona, visibile sulle colline a oriente e tappa fondamentale del “viaggio etrusco”, non si trova propriamente sul Sentiero della Bonifica ma i più sportivi possono raggiungerla con una deviazione di circa 12 chilometri e dopo un’impegnativa salita finale. Sfiorato dalla ciclabile è Foiano della Chiana, luogo in cui si celebra il Carnevale più antico d’Italia, documentato già dal 1539. In prossimità del chilometro 49 il sentiero tocca il casello idraulico di Frassineto. Volendo da qui si possono raggiungere anche le monumentali fattorie di Font’a Ronco e Frassineto. Il tratto finale del viaggio lungo il Canale Maestro della Chiana transita tra i frutteti e i vigneti di Civitella in Val di Chiana, offrendo la vista su importanti manufatti d’immissione costruiti in epoca ottocentesca per convogliare le acque dei canali laterali nel Canale Maestro. Da qui il tour conduce ad Arezzo, rende omaggio al Ponte alla Nave, già descritto nella mappa di Leonardo da Vinci del 1502, e con

L’opera di bonifica della Val di Chiana ha trasformato la palude in una terra fertile. Olio extravergine di oliva e vini DOC sono i protagonisti di itinerari lungo le Strade del vino “Terre di Arezzo” e di “Cortona”. Per leggere questo territorio non si può prescindere dalle D.O.C. Cortona, Valdichiana e Vin Santo del Chianti Colli Aretini Occhio di Pernice, ma i riflettori puntano anche sulle D.O.C.G.: il Chianti Colli Aretini. Notevole è la produzione di frutta, in particolare della mela rugginosa, caratterizzata da speciale sapidità, consistenza ed elevata conservabilità. E poi il miele della Val di Chiana – millefiori, d’aca-

cia, castagno, corbezzolo, medica, lupinella e girasole – e, naturalmente, sua signora la chianina, una delle razze bovine più pregiate da cui si ricava la leggendaria fiorentina. Il cosiddetto quinto quarto, invece, è l’ingrediente principe di saporite trippe al sugo e dei grifi (musetti di vitello) in umido. I piatti che parlano la lingua antica dei mercati. Tra le razze bovine più grandi del mondo, il gigante bianco chianino trae il suo nome da questa antica terra. E in un territorio così autentico, anche la pasta si prepara secondo una ricetta particolare: i pici, infatti, sono spaghetti fatti a mano, generalmente conditi con sughi di cacciagione e fatti solo con farina e acqua. Tra i piatti tipici della città di Arezzo: la ribollita, nella variante con cavolo nero, e la zuppa del Tarlati, il vescovo ghibellino che nel ’300 fu nominato signore della città e che, di ritorno da Avignone, introdusse questa zuppa che somiglia alla soupe à la reine. ■

Piatto di pasta lavorata a mano

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Arezzo Park Hotel Spazi luminosi e funzionali, adatti sia al turismo business che a quello leisure, in uno stile unico e metropolitano di grande accoglienza

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n hotel design. Questo il modo migliore per riassumere l’essenza dell’Arezzo Park Hotel, distante appena dieci minuti in auto dal centro di una delle più belle e caratteristiche città toscane. Un ambiente surreale e scenografico, dove la convenzionale disposizione degli arredi e la caratterizzazione delle spazi vengono riproposte in maniera moderna e dove la parola d’ordine è seduzione. Le 122 camere, tutte ultra-design e attrezza-

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te di aria condizionata, connessione internet e TV LCD satellitare, si dividono in Classic, Superior e Executive, con l’aggiunta di due splendide Junior Suites e di due Suites di alta concezione, confortevoli e spaziose, dove materiali, cromatismi, forme e luci sono tutti in sinergia per il massimo comfort. L’Arezzo Park Hotel fa parte, insieme al Porto Ercole Resort & Spa, della “A Point Hotels Resorts”, una società creata dalla Holding Alliata Bronner, uno dei

più noti studi di progettazione architettonica, strutturale e impiantistica di Roma. È nel 2009 che la Holding decide di lanciarsi in una nuova grande avventura, quella alberghiera appunto, creando queste due location uniche, entrambe caratterizzate da uno stile inconfondibile, creativo e funzionale, esteticamente all’avanguardia. L’hotel, anche per la sua posizione, è estremamente adatto al turismo business, ma è molto versatile anche ad altre tipologie di clientela, grazie alla piscina esterna e interna, al centro benessere e al centro congressi, oltre ad una offerta gourmet gustosa e ricercata. «Arezzo», ci conferma l’architetto Cinzia Alliata Bronner «è stata scelta come location ideale tra nord e sud. E’ una struttura in cui abbiamo dato pieno sfogo all’essenza strutturale architettonica pura. Vetro, colore, luce. Ogni sala è pensata nel dettaglio, ogni scelta può essere conside-


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rata un prototipo, una sorta di laboratorio creativo di design a cielo aperto e alla portata di tutti. Nei nostri alberghi – continua la Alliata – ogni soluzione è studiata e personalizzata per garantire il massimo comfort e l’estrema funzionalità, visiva ed emozionale. Ovviamente tutto il progetto vanta una preparazione strutturale completa, con una scelta di materiali innovativi non usurabili, resistenti ed ecosostenibili». Splendido ed emozionale il centro termale-benessere, una struttura all’avanguardia dalle atmosfere surreali e avanguardistiche, che offre sauna, centro fitness, piscina interna e un’ampia gamma di massaggi. Un luogo dove rigenerarsi totalmente immersi in un’atmosfera magica e ritrovarsi cullati dal continuo movimento dell’acqua. Il centro congressi, attrezzato e funzionale, dispone di

ben 7 sale meeting di varie dimensioni e capienza: la più grande, la Sala Big Bang di circa 300 mq, possiede una capienza massima, nella disposizione a teatro, di 300 posti. Tutte le sale

conference sono connotate da forte flessibilità, immaginate come una carlinga di un aereo, e tutte dotate delle più moderne attrezzature tecnologiche. L’Hotel vanta, inoltre, un’offerta gastronomica prelibata: un ricercato ristorante, il “Gloss Restaurant”, uno spazio pulsante e versatile dove è possibile assaggiare specialità internazionali e rivisitazioni della tradizione italiana, e il “Run Restaurant”, dove invece è possibile approfittare di una cucina “veloce” che attinge al territorio toscano, gustando piatti tipici della tradizione aretina. Completano gli spazi gourmet, l’“Hard Restaurant”, dai sapori light da gustare a bordo della piscina esterna nella bella stagione, e un accogliente Lounge Bar. C.C.

AREZZO PARK HOTEL Autostrada A1 uscita Arezzo - Loc. Battifolle 36/t - 52100 Arezzo Tel. 0575 96041 - fax 0575 9604404 www.arezzoparkhotel.com - reservations@arezzoparkhotel.com www.apointhotelsresorts.com

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SPECIALE TERRE DI AREZZO Selected by MM

Arezzo Fiere e Congressi Inaugurato da pochi mesi il nuovo Centro Congressi, struttura all’avanguardia per tecnologie e servizi disponibili, il polo fieristico aretino si apre al settore Mice

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rezzo Fiere e Congressi è una delle più importanti realtà fieristiche italiane. Sei padiglioni di capienza diversa, per un totale di 28.000 mq di area espositiva compresi parcheggi, bar e ristoranti. A ciò, come parte di un imponente piano di sviluppo che ha riguardato il polo aretino e al quale hanno partecipato la Regione Toscana, Camera di Commercio, Comune e Provincia di Arezzo e Banca Etruria, si è recente-

mente aggiunto il nuovo Centro Congressi, uno spazio modulare da 1.000 a 13.000mq. Per la sua collocazione geografica al centro dell’Italia e la funzionante rete stradale e ferroviaria, l’Arezzo Fiere e Congressi è facilmente raggiungibile da ogni punto del Pae68 5 2012 | www.mastermeeting.it

se. Completa il quadro la ricchezza del territorio aretino: sul piano economico la zona di Arezzo e provincia è un punto di riferimento per la produzione di olio e vino e nel settore degli agriturismi e dell’oreficeria. Sul piano artistico e naturalistico, le Terre di Arezzo vantano tesori di rara bellezza, come gli affreschi di Piero della Francesca, le pievi romaniche, i musei, i palazzi signorili, le vallate, i parchi naturali, i castelli medioevali, le cittadine di origine etrusca. Inaugurato da pochi mesi, e già perfettamente operativo, il nuovo Centro Congressi è stato interamente progettato dallo studio GMP di Amburgo (che ha realizzato alcuni tra i principali stadi e centri fieristici più importanti del mondo), per offrire al settore Mice uno spazio moderno e all’avanguardia. Alla struttura modulare da 1.000 a 13.000 mq, si aggiunge una sala congressi da 900 posti, divisibile in due sale da 320 e 510 posti, con diverse sale più piccole e raccolte da 15 a 100 posti perfette per riunioni o sessioni di formazione. Due sale regia, dotate delle migliori tecnolo-

gie, con 8 salette interpreti e un auditorium da 700 posti che, progettato ad arte per esaltare le performance musicali, è ideale per ospitare concerti di musica lirica, sinfonica e da camera. Infine, una sala polifunzionale da allestire per congressi, spettacoli, concerti, con capienza fino a 800 posti. Completano il quadro un impianto wireless di traduzione simultanea. Spazi moderni, funzionali e utilizzabili per ogni tipologia di evento fanno del polo Arezzo Fiere e Congressi la sede ideale per l’organizzazione di mostre, convegni, incontri, conferenze stampa, spettacoli musicali, manifestazioni sportive, sfilate di moda, cocktail e banchetti. Nel cuore della Toscana più autentica. C.P.

AREZZO FIERE E CONGRESSI Via Spallanzani 23 52100 Arezzo Tel 05759361 fax 0575383028 www.arezzofiere.it


Selected by MM SPECIALE TERRE DI AREZZO

Agriturismo La Collina delle Stelle Adagiata su una dolce collina, abbracciata da un fitto querceto, la Casa di Bibbiena offre una full immersion nella magnifica natura del Casentino, un’ottima cucina tipica toscana e una nuova area benessere

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mmerso nel verde di boschi e vallate, fuori dal rumore del mondo, l’agriturismo La Collina delle Stelle offre un’accoglienza calda e cordiale. Qui l’aria è pulita, la cucina ottima, e i colori sono quelli vividi della natura e delle sue stagioni. Incastonata nella splendida valle del casentino, La Collina delle Stelle dista 60 chilometri da Firenze. La zona è conosciuta per le pievi romaniche, i castelli medievali, il Santuario de La Verna (dove San Francesco ricevette il sacro sigillo), il Monastero e l’Eremo di Camaldoli (che quest’anno festeggia il Millenario). Fa da cornice naturale a questo casale, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, che nel versante toscano comprende i comuni di Poppi, Bibbiena, Chiusi della Verna, Pratovecchio, Stia e, infine, quelli mugellani di San Godenzo e Londa. Dal restauro di un’antica stazione di ristoro di viandanti diretti al Santuario de La Verna, sono state ricavate dodici stanze e tre appartamenti. Stelle e costellazioni. Da qui derivano i loro nomi:

Andromeda, Cassiopea e Pegaso gli appartamenti; Mira, Gemma, Stella Polare, Castore e Polluce, Antares, Vega, Alcyone, Sirio, Sirma, Bellatrix e Altair, le camere. Tutte spaziose, funzionali e arredate con semplicità e calore. Secondo i dettami dell’arte povera toscana. In zona panoramica è la piscina all’aperto con ampio solarium. In più, un’area fitness con vista sulla vallata e un nuovissimo centro benessere (con idromassaggio, bagno turco, doccia emozionale, sauna finlandese e a infrarossi e la possibilità di prenotare vari tipi di massaggio). A ciò si aggiunge il ristorante, specializzato in cene a base di carni di vitella limousine e di maiali allevati allo stato brado. Per gli sportivi: trekking, escursioni in bici o quad e passeggiate a cavallo. Gli amanti della pesca troveranno a 3 km un lago per la pesca sportiva. Mentre nei vicini paesi di Bibbiena e Poppi ci sono campi da tennis e un campo da golf. Ideale per organizzare meeting, in un contesto decisamente diverso rispetto alle mete più classiche e battute, l’agriturismo dispone di un’ampia sala in grado di ospitare fino a 80-100

persone ed è strutturata per fornire ogni tipo di supporto durante il convegno e per le attività di postcongress: pranzi e cene per gruppi, anche numerosi; cooking lesson; escursioni guidate all’interno del Parco; dimostrazioni e/o piccoli corsi di falconeria; tour guidati nei principali centri della Toscana (Arezzo, Firenze, Siena, Cortona, San Gimignano); e shopping tour negli outlet o spacci di grandi firme. E curiosando tra le stelle… sulla collina, dov’è assente ogni forma di inquinamento luminoso, si organizzano anche serate astronomiche, didattiche e di osservazione pratica, con la collaborazione di un gruppo di astrofili locali che mettono a disposizione dei clienti, oltre ai telescopi professionali, tutta la loro esperienza ed entusiasmo. C.P.

LA COLLINA DELLE STELLE Località Casanova 63 52011 Bibbiena (Arezzo) Tel. 0575594806 fax 0575539826 www.lacollinadellestelle.it info@lacollinadellestelle.it

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SPECIALE AREZZO Selected by MM

Graziella Patio Hotel Un hotel di charme in una delle vie più eleganti del centro medievale di Arezzo, a pochi passi dalla Chiesa di San Francesco e vicino a musei, trattorie ed enoteche che rivelano la toscanità vera e autentica di questa terra

È

l’unico hotel della città ospitato in un edificio storico. Le sue fondamenta e cantine risalgono al ’300. Dopo un attento lavoro di recupero, in questi ambienti con soffitto a volta, sono state ricavate un’accogliente sala colazioni e tre ampie e confortevoli suites. In posizione privilegiata rispetto ai maggiori punti di interesse della città, dall’albergo sono raggiungibili a piedi la Chiesa di San Francesco, con gli affreschi di Piero

della Francesca, la Casa del Vasari e quella del Petrarca, il Duomo, la Croce di Cimabue, l’Anfiteatro. E, naturalmente, la centrale Piazza Grande, con le sue case-torri, che è anche lo scenografico palco dove la prima domenica di ogni mese e il sabato che la precede vanno in scena la Fiera Antiquaria, la più antica e famosa, e la Giostra del Saracino, il torneo cavalleresco che si svolge a Giugno e a Settembre. L’albergo, elegante e lussuoso, accogliente e familiare,

è la scelta ideale per una fuga alla scoperta di Arezzo e dintorni. Le camere – soltanto dieci, distribuite sui tre piani di quella che fu la dimora nobiliare della famiglia de Giudici – sono l’una diverse dall’altra e tutte ispirate ai viaggi di Bruce Chatwin (1940-1989), che fu grande scrittore e, prima ancora, grande viaggiatore. Dall’Afghanistan alla Mauritania, dall’Australia alla Patagonia, per Chatwin “La vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi”. E proprio dalle avventure di questo esploratore e romanziere “sempre in viaggio”, vengono i nomi delle stanze e l’ispirazione per gli arredi e le atmosfere dell’albergo. C.P.

GRAZIELLA PATIO HOTEL Via Cavour 23 52100 Arezzo Tel 0575401962 fax 057527418 www.hotelpatio.it info@hotelpatio.it

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Selected by MM SPECIALE AREZZO

Centro Convegni Sant’Agostino Nel centro storico di Cortona, l’ex convento annesso alla chiesa di Sant’Agostino offre 6 sale affrescate con soffitti a volta per 500 ospiti

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x convento risalente alla metà del XIII secolo, il Centro Convegni è costituito da un grande edificio a pianta quadrata, intorno ad un chiostro decorato da 29 affreschi che ritraggono gli episodi della vita di Sant’Agostino. Sul chiostro si affacciano splendidi ambienti a volta, che ospitano le sale e i servizi del centro convegni. Sono sei le sale a disposizione, ciascuna di dimensione diversa: la Sala Pancrazi, con una capacità di 120

persone a platea; la Sala dell’Assedio, ex sacrestia del convento, prende il nome dall’affresco nella volta che rappresenta l’assedio di Cortona da parte del principe d’Orange (capacità 60 ospiti). Seguono sale più piccole, fra le quali una sala informatica, con 12 postazioni PC collegate in rete, utilizzabile come aula didattica e sala stampa. Nell’annessa chiesa, anch’essa risalente al XIII secolo, ha sede l’Auditorium Sant’Agostino, la sala più grande e prestigio-

Cortona, lucumonia etrusca Tra la Valdichiana e la valle del Tevere, a 500m sul mare, abbar. bicata sul versante di un rilievo montuoso, è la città di Cortona tichità dall’an sin fece ne valle La posizione predominante sulla un centro strategico importante per il controllo che esercitava sugli assi viari di collegamento tra le città di Arezzo, Perugia, Siena e la Valtiberina. Una caratteristica che, tutt’oggi, fa di Cortona una cittadina facilmente raggiungibile da più direzioni. Nata come centro etrusco, alla fine del IV secolo a.C., si alleò con Roma e nel 450 fu presa dai Goti. Dal XII secolo, a poco a poco, divenne un comune famoso per le sue arti e i suoi mestieri. Dia ventò diocesi ghibellina nel 1325 e poi signoria con la famigli opera ad io l’assed dopo 1411, dei Ranieri. Venduta a Firenze nel di Clemente VII e di Carlo V, la città seguì le vicende del Granducato di Toscana. E oggi mantiene ancora tutto il fascino e le caratteristiche del suo passato glorioso.

sa, in grado di accogliere fino a 300 persone a platea. Totalmente ristrutturata, è dotata delle più moderne tecnologie e predisposta ad uso polivalente. Tutte le sale sono attrezzate con tecnologia all’avanguardia e il centro mette a disposizione un’efficiente organizzazione congressuale per la progettazione e la realizzazione di congressi, convention, meeting ed eventi culturali. In caso di colazioni di lavoro, coffee-break o cene di gala, il centro fornisce anche il servizio catering. E per i momenti pre e post-congress, questo piccolo gioiello di città offre alla vista del convegnista scorci pittoreschi e strade caratteristiche, monumenti, chiese e palazzi di grande valore storico-artistico. Il tutto avvolto da un’aura di spiritualità. E dalla sensazione di un ritorno al passato. P.C.

CORTONA SVILUPPO Srl Via Guelfa 40 - Cortona Tel. 0575630158 fax 0575630227 www.cortonasviluppo.it info@cortonasviluppo.it

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FOCUS

BARI, MOLFETTA, TRANI

BARI

si ripensa smart city del futuro Con il nuovo centro congressi di 18 mila metri quadrati della Fiera del Levante, la città si appresta a diventare driver destination del Mezzogiorno. Dove arte, cultura ed economia si incontrano ai massimi livelli Giulia Broggi

ervono a Bari i lavori di completamento del nuovo centro congressi all’interno della Fiera del Levante, un polo avveniristico che, insieme alla ristrutturazione dell’antico Palazzo delle Nazioni, cambierà il volto del quartiere, trasformando la città in una destinazione Mice di rilievo internazionale. Ma non solo Mice: l’opera rappresenta anche un’opportunità unica per rilanciare l’economia del territorio, in partico-

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lare quella del settore terziario regionale, fermo da tempo, e per introdurre un elemento di forte innovazione che faccia da apripista a iniziative analoghe in tutta la regione. «Entro la fine del 2012, il centro congressi sarà perfettamente funzionante», assicura Leonardo Volpicella (foto a destra), chief executive della Fiera del Levante, spiegando che il nuovo padiglione di 18 mila metri quadrati, costato complessivamente 21


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Bari da tappa di transito a meta turistica e culturale di grande appeal

Ingresso monumentale della Fiera del Levante

milioni di euro, sarà molto più di un semplice contenitore. «Sarà una vera e propria smart city degli eventi», continua Volpicella «in cui troveranno spazio, oltre ai congressi, anche l’arte, l’economia e la cultura, attraverso una serie di iniziative e attività in linea con i criteri europei più moderni di eco digitalizzazione: nel nuovo quartiere fieristico, interamente cablato in fibra ottica, ci si muoverà a piedi o su vetture elettriche, circondati da ampi spazi verdi popolati da piante autoctone e tutti gli impianti saranno alimentati da fonti di energia rinnovabile. All’interno, gli ambienti garantiranno massima flessibilità e frazionabilità distributiva in modo da consenti-

Storicamente uno dei maggiori centri della cristianità – punto di partenza e di arrivo dei Crociati e ponte di comunicazione con l’Oriente – il capoluogo pugliese ha mantenuto per secoli il suo ruolo di crocevia del Mediterraneo. Senza andare troppo in là nei secoli, fino a poco tempo fa a Bari si sostava più che altro in attesa di partire per altre destinazioni, via mare o via terra. Oggi invece la città è una meta turistica sempre più apprezzata con un’offerta di qualità e in continuo divenire. Bari non è soltanto un grande porto e un efficiente aeroporto, è anche sede di una prestigiosa università e della Fiera del Levante e soprattutto un contenitore di risorse culturali, artistiche enogastronomiche, mondane di notevole appeal e per tutte le tasche. Cominciando da Bari Vecchia, non si può non visitare il cinquecentesco Palazzo del Sedile affacciato su Piazza Mercantile, centro dell’antica vita commerciale, agorà e foro cittadino. Vicino si trovano anche il Palazzo del Mercato del Pesce costruito nel 1840 e il Palazzo Simi, sede di mostre temporanee e di una collezione archeologica permanente. Meritano poi una visita la Cattedrale di San Sabino e la Basilica di San Nicola, uno degli esempi più importanti dello stile romanico pugliese, che, nel suo museo, custodisce il tesoro di San Nicola con oggetti preziosi, quali la corona ferrea di epoca angioina, la grande croce reliquario in argento dorato e smalti a forma di tempietto gotico e il candeliere di cristallo di rocca e filigrana d’argento. Al santo patrono sono dedicati due festeggiamenti molto ricchi: il 6 dicembre e dal 7 al 9 maggio. Da vedere per la sua imponenza il Castello Normanno Svevo, mentre al Borgo Nuovo o Murattiano (fu Gioacchino Murat a volere la costruzione di questa nuova zona a ridosso della città medioevale) vale la pena soffermarsi su Palazzo Mincuzzi, edificio in stile art nouveau e sui teatri Politeama Margherita e Petruzzelli che, dopo un restauro durato diciotto anni, è tornato al suo originario splendore e oggi propone un ricco cartellone di spettacoli tra opera, musica sinfonica, corale, cameristica e danza.

Teatro Petruzzelli

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Bari. Basilica di San Nicola. Sotto, il lungomare

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Qui sopra e, a destra, rendering del nuovo centro congressi Fiera del Levante

re la realizzazione di più eventi in contemporanea». Insomma un salto nel futuro, e ci sarà anche, «in esposizione permanente, un prototipo di casa clima, quale esempio di

biocostruzione realizzabile sul territorio». A giocare un ruolo di primo piano sarà senz’altro la convegnistica: «il padiglione ospiterà rassegne, concerti e riunioni in grado di accogliere

FOCUS

fino a 9.000 persone, con dotazioni di ultimissima generazione e tutti i servizi correlati, come bar, ristorante e aree relax». In calendario figurano già importanti eventi, tra cui, a ottobre, il convegno annuale dei dottori commercialisti in cui saranno presenti 2600 professionisti ed il congresso nazionale SIFO con altri 1600 partecipanti, in entrambi i casi ospitati tutti nella sala plenaria. Altra grande novità: tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2013 Eataly aprirà proprio all’interno della Fiera, con 8mila metri quadri di mostra mercato per-

Numeri da record per il porto di Bari: nel 2011 sfiorati i 2milioni di passeggeri La scalo del capoluogo di regione consolida il suo ruolo strategico all’interno del network dei porti amministrati dall’Autorità portuale del Levante (Bari, Barletta, Monopoli) e nel panorama della portualità nazionale. Lo scalo barese, a chiusura del 2011, registra un incremento complessivo del 2,5%, con un totale di 1.951.000 passeggeri. Una crescita che assorbe la forte flessione del traffico greco (–16,5%) grazie all’incremento dei traffici crocieristici (+15,6%) pari in valore assoluto a 79.136 passeggeri e dovuto, tra le altre, alla nuova linea di Royal Caribbean che, dal 2011, ha inserito Bari nei suoi itinerari e Vista dall’alto del porto di Bari. A sinistra, Francesco Mariani, che, a partire presidente dell’Autorità Portuale del Levante da quest’anno, con il primo approdo di domenica 29 aprile, della rinnovata Splendour of the Seas, seconda gemella di Classe Vision di Royal Caribbean International Bari, promuove Bari a porto di imbarco, con crociere di 6, 7 e 8 notti tra le bellezze di Grecia e Turchia. Altri fattori di riequilibrio dei traffici sono stati nel 2011 la straordinaria performance della Croazia (+26%) trainata dal turismo religioso e la tenuta dell’Albania (+3,5%). In un quadro generale segnato dalla recessione economica e dalla gravissima crisi greca, i “ porti del levante” registrano lusinghieri risultati a chiusura dell’anno 2011, con oltre 6.300.000 tonnellate di merci movimentate. Nel 2012 crescono sia il numero di approdi crocieristici che il numero di passeggeri, e le navi si distinguono per grandezza e lusso. Oltre a Splendour of the Seas, approderà infatti a Bari anche Celebrity Silhouette, quarta gemella di Classe Solstice di Celebrity Cruises, premium brand del Gruppo Royal Caribbean. Degne di menzione e per la prima volta a Bari, le due nuove ammiraglie di Costa Crociere ed MSC, la Costa Fascinosa, e la MSC Divina.

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Bari. Castello Svevo. In basso, a sin. la Chiesa Russa, A destra, Torre a mare

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6 indirizzi per eventi al top

manente – la più grande d’Italia, dopo quella di Roma – dedicati all’eccellenza del cibo italiano. Un investimento di circa 7 milioni di euro che rilancerà il polo fieristico come cittadella della qualità e da cui ci si aspetta una ricaduta positiva a cascata su tutto il territorio. La Fiera oggi accoglie anche il Cineporto, un padiglione di 1200 mq di superficie interamente dedicata al cinema e alle arti visive e sede degli uffici di Apulia Film Commission, e il The Hub, uno spazio dinamico, aperto al mercato del lavoro, dove fare coworking e innovazione, con il vantaggio di poter entrare in contatto con un ampio ventaglio di professioni e di creare una rete multidisciplinare in continua evoluzione. «The Hub Bari», ci tiene a sottolineare Volpicella, «è un punto di incontro per chi vuole mettere a sistema il proprio know how professionale, con la possibilità di ridurre i costi e sperimentare nuove iniziative». Fiera del Levante da oggi è anche sede della direzione generale di Pugliapromozione, Agenzia Regionale del Turismo. «A distanza di un anno», conclude Volpicella, «sono molto soddisfatto del lavoro svolto. Quando ho accettato l’incarico la Fiera perdeva 4 milioni di euro l’anno. Oggi, grazie ai progetti ambiziosi e all’impegno di tutti nel metterli a segno, stiamo realizzando una grande opera non solo per la città, ma anche per l’intera Regione. Già dal prossimo anno prevediamo il pareggio, e dal 2014 i primi utili». Una previsione che smentisce a pieno titolo le malelingue che volevano la Fiera del Levan■ te sul viale del tramonto.

Alle aziende che scelgono Bari come sede dei loro eventi, la città offre una rosa di strutture e servizi di alto livello. Noi ne abbiamo selezionati sei. Situato sul lungomare, nei pressi del Porto, a dieci minuti dall’aeroporto, dal centro città e dalla stazione, il quartiere fieristico della Fiera del Levante (www.fieradellevante.it) si estende su circa 300mila metri quadrati ed offre 24 ambienti modulari e versatili che si prestano a fare da cornice a qualsiasi tipo di evento, da quello ristretto al mega congresso con possibilità di ospitare fino a 4.000 persone anche in un unico ambiente. Dispone inoltre di ampi parcheggi interni ed è ottimamente collegato con i mezzi pubblici. Per gli event manager è a disposizione un professionista multitasking e una struttura di supporto 24 ore su 24. Sempre per gli organizzatori di eventi, la società Agorà srl in via C. Rosalba 41 (tel. 0805093954 - www.organizzazioneagora.it) offre un servizio chiavi in mano, dalla ricerca della location e degli sponsor all’assistenza, dalla consulenza editoriale a quella tecnologica. In via S. Matarrese 12 si trova invece Meeting Planner srl (tel. 0809905360 www.meetig-planner.it) che offre assistenza tailor made per congressi, convention, seminari, workshop ed eventi di carattere pubblico. Tra gli alberghi segnaliamo, nel cuore antico della città, il Palace Hotel Bari (www.palacehotelbari.it, vedi pag. 78), indirizzo storico dell’ospitalità barese, situato sul lungomare a due passi dalla Cattedrale di San Nicola e dal Teatro Petruzzelli, che offre 16 sale di cui diverse a luce naturale e in grado di ospitare fino a 1500 persone, garage coperto di 50 posti e 195 camere di cui 18 suites. Per chi cerca una location particolarmente suggestiva, c’è, a Polignano a Mare, l’Hotel Ristorante Grotta Palazzese (www.grottapalazzese.it) che propone graziosissime e confortevoli camere e suite in tufo, arredate con oggetti di artigianato locale, una sala conferenze con luce naturale per 50 persone e una magnifica terrazza a picco sul mare. Rinomato il ristorante estivo, anch’esso ricavato nella roccia, uno degli scenari più romantici al mondo, in cui già nel ’700 i signori del posto organizzavano le loro feste. Aragoste, pesce e molluschi e piatti tipici della cucina mediterranea sono le specialità del menu à la carte abbinate a una pregiata selezione di vini regionali, nazionali e internazionali. Vale la pena segnalare infine il recentissimo city resort Una Hotel Regina (www.unahotelreginabari.it) a Noicattaro, a pochi chilometri da Bari, realizzato nel tipico stile architettonico con 11 sale meeting da 10 a 500 posti, tutti con ingresso indipendente e dotate di tecnologie di ultima generazione, comodi foyer, ampio parcheggio, spa, fitness center, swimming pool club estivo e ristorante.

Veduta aerea del lungomare

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Palace Hotel Bari Tra corsi di cucina e vendemmia, la stagione estiva della struttura pugliese offre molto di più di un semplice meeting

torico albergo nel cuore di Bari, punto di riferimento dell’hotellerie cittadina grazie sia alla capienza, 200 camere e 16 sale per un totale di 1.600 posti, sia agli spazi e ai servizi rinnovati e ampliati, il Palace Hotel inaugura la stagione estiva. La doppia vocazione, business e leisure, dall’albergo permette ai suoi ospiti di poter trascorrere, accanto a soggiorni di lavoro, momenti di relax, svago e vacanza con la propria famiglia. Per esempio, coloro che scelgono questa struttura per un incontro o che partecipano a un meeting possono prolungare la loro permanenza e por-

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tare con sé i propri figli: proprio ai bambini sono dedicate alcune camere, più spaziose e con un angolo pensato per il loro divertimento. Particolare, invece, la camera della musica, destinata agli amanti delle classica, in cui troveranno un impianto stereo alta fedeltà e un’importante collezione di dischi da intenditore. La struttura ha anche da poco completato l’opera di restyling, che è partita dalla zona lobby e ha interessato sia l’area mee-

ting che l’area dedicata al banqueting.

Terrazza Murat: eventi esclusivi con vista La novità più rilevante per quanto riguarda la ristorazione è l’apertura della terrazza del ristorante Murat, al settimo piano, con vista sulla città di Bari e sul mare. Cucina da gourmet e ingredienti a chilometro zero sono i tratti distintivi dei piatti che propone, abbinati a una ricca carta dei vini da circa 400 etichette, la maggior parte delle quali proviene da uve raccolte e lavorate sul territorio. Questo spazio rappresenta una location inusuale ed esclusiva per cene o eventi, ma anche, grazie al bar, attivo tutte le sere dalle 18, per cocktail e aperitivi.

Post congress in vigna Con l’arrivo della bella stagione, inoltre, le possibilità per abbinare al momento business attività di svago si moltiplicano. Una delle più interessanti sarà a settembre, quando, in occa78 5 2012 | www.mastermeeting.it


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stellana e il sito archeologico di Alberobello.

Concorso social: premiata la migliore video ricetta postata sione della vendemmia, si potrà prendere parte a questa antica tradizione nelle vigne pugliesi, accompagnata da una colazione nella cantina, con omaggio delle bottiglie di vino prodotte con le uve raccolte dai clienti, la cui etichetta sarà dedicata all’evento cui hanno preso parte. Ma tutto il territorio attorno a Bari è ricco di attrattive. Dalla città, in cui sono da

esplorare i vicoli più caratteristici della sua parte vecchia, per conoscere l’arte, la cultura, la gastronomia e le tradizioni locali, visitando la Basilica di San Nicola, il Castello Svevo e la Cattedrale, si può partire alla scoperta di località come Trani, Matera, Gravina di Puglia, Castel del Monte, arrivare fino alla costa a Polignano, o visitare le note Grotte di Ca-

La passione per la buona tavola della regione significa anche buon cibo e quindi il Palace Hotel premierà le migliori videoricette postate dagli utenti sui suoi canali social, da Facebook a Youtube, offrendo a sei cuochi la possibilità di seguire un corso di cucina nel ristorante dell’albergo, diretti dall’executive chef Vito Paradiso. Queste e altre attività sono proposte dalla struttura, che ha sviluppato un expertise specifica nella gestione e organizzazione di eventi e incontri aziendali, e che può contare su un team di professionisti dedicati. Una sola figura rappresenta il punto di riferimento unico del cliente per la scelta e la definizione delle sale e dei servizi, e lo accompagna dal momento della richiesta sino al termine dell’evento, indirizzandolo verso la migliore logistica, le attività post-congress o i menu. Per il periodo primavera/estate sono state anche ideate una serie di proposte per i coffee break, da quello healthy all’energetico, dalla pausa caffè con ingredienti e ricette locali a quello più consistente che sostituisce la pausa pranzo. P.T.

Palace Hotel Bari Via Francesco Lombardi 13 70122 Bari Tel. 0805216551 info@palacehotelbari.it www.palacehotelbari.it

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CDS Hotels La struttura di Bari del gruppo alberghiero pugliese accoglie eventi ed incontri aziendali in un contesto naturalistico in cui domina il blu del mare

estinazione di tendenza e location in piena ascesa per il turismo Mice, in questi ultimi anni la Puglia si sta facendo strada nel settore come sinonimo di accoglienza calorosa in scenari suggestivi. Proprio in questo territorio, in parte ancora da scoprire e valorizzare, ha deciso di investire il Gruppo CDS Hotels, che gestisce tre strutture nella Regione, a Bari, Brindisi e Lecce. In tutti e tre i casi si tratta di resort, ma il Pietrablu Resort & SPA, di Polignano a Mare, e il Riva Marina Resort sulla costa brindisina sono stati pensati non solo per il più tradizionale soggiorno di piacere o le vacanze estive, ma anche per ac-

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cogliere meeting, incentive e team building aziendali. Il Resort barese, vero fiore all’occhiello del Gruppo, si trova in una posizione strategica per abbinare al contesto naturalistico della costa adriatica la vicinanza sia a una delle più dinamiche città del Sud Italia, sia ai maggiori nodi autostradali e aeroportuali. Il complesso, che si estende su 12 ettari di parco, dispone di 191 camere, tutte con patio e vista su un mare

che anche quest’anno è stato premiato con la Bandiera Blu. Dotato di un vero e proprio centro congressi attrezzato, il Pietrablu può accogliere eventi sino a 650 ospiti nella maggiore delle sue quattro sale meeting, la Sala Aquarius, che durante la bella stagione si apre all’esterno con un ampio spazio in cui organizzare coffee break e light lunch. Per cene eleganti ci si sposta nel ristorante, articolato su due sale in cui si propongono i piatti della cucina mediterranea e le ricette della ricchissima tradizione gastronomica locale. Nella struttura non manca poi il Centro Benessere, ampio spazio per il relax costruito attorno all’acqua, dalla biosauna alla doccia scozzese, dal bagno turco alle docce emozionali e all’idromassaggio. Accanto anche l’area per il fitness, tre diverse zone relax con cromo e aromaterapia e le cabine per i trattamenti di estetica e i massaggi. All’esterno tre piscine, una delle


BARI, MOLFETTA, TRANI

quali affacciata sul mare, mentre le altre si trovano all’interno del parco. Un cenno a parte merita la spiaggetta del Resort, che lambisce una baia in cui nuotano i pesci e da cui partire alla scoperta dei fondali marini. Appena entrati in acqua si cammina su una scogliera che digrada dolcemente e che in alcuni punti crea delle piscine naturali e una caletta, costeggiata da un piccolo lembo di sabbia. Oltre al mare, che la fa da padrone quasi tutto l’anno grazie al clima mite della Regione, le attività post-congress o di semplice svago per chi viaggia per lavoro sono molteplici: dai campi da volley, basket e tennis al terreno da gioco per il calcetto in erba sintetica, al lounge bar e la discoteca aperti la sera. È possibile anche affittare le biciclette per esplorare il territorio o un’automobile per spingersi più in là e visitare destinazioni come Bari o arrivare fino in Salento. Di recente costruzione, la terza struttura del Gruppo CDS Hotels, il Riva Marina Resort, si trova a Carovigno, sulla costa brindisina, ai margini dell’oasi naturalistica di Torre Guaceto e vicino alla nota cittadina di Ostuni. La capienza di questo hotel dalla doppia vocazione leisure e Mice è ancora maggiore: 371 le camere, soluzioni indipendenti collegate da vialetti immersi nel verde. L’albergo, 4 stelle, è infatti articolato in un corpo centrale circondato da costruzioni a due livelli dallo stile tipicamente mediterraneo. Dalla hall si accede direttamente al Centro Congressi. Nelle sue otto sale si possono organizzare meeting e incontri, con-

gressi plenari o più intime riunioni aziendali da 20 a 800 partecipanti. Eventi di più ampia portata sono inscenati nella Sala Argento, attrezzata, come le altre, con sistema di amplificazione, videoproiettori, schermi, segreteria, assistenza tecnica e business Office. A conclusione di una giornata di lavoro o come attività di team building il Resort ha sviluppato specifiche proposte dedicate agli sport acquatici, soprattutto la vela e il surf, grazie

FOCUS

alla scuola con istruttori qualificati, che seguono gli ospiti anche in percorsi didattici da più giorni. Chi preferisce, invece, attività più rilassanti può accedere alla Spa con palestra o andare a conoscere il territorio circostante, con interessanti testimonianze storiche e culturali, luoghi di grande valore naturalistico come le Grotte di Castellana, città d’arte come Lecce o patrimoni archeologici come il paesaggio dei Trulli di Alberobello. M.F.

Pietrablu Resort & Spa C.da Fontanelle 230 - 70044 Polignano a Mare (Bari) Tel. 0832351321 - fax 0832228794 www.pietrablu.it - info@pietrablu.it

Riva Marina Resort Via Della Pineta Loc. Specchiolla - 72012 Carovigno (Brindisi) Tel. 0832351321 - fax 0832228794 www.rivamarinaresort.it - info@rivamarinaresort.it

Cds Hotels Via P. E D. Bastianutti 25 - 73100 Lecce Tel. 0832351321 - fax 0832228794 www.cdshotels.it - marketing@cdshotels.it

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FOCUS

BARI, MOLFETTA, TRANI

Molfetta Un centro storico scrigno di tesori d’arte e di storia. Perfetta tappa per un post congress culturale

er fuggire dal caos e dal traffico di Bari si può fare una piacevole sosta a Molfetta, 25 chilometri a nordovest, e visitare il suo meraviglioso centro storico costellato di case imbiancate a calce e il porto brulicante di barche pittoresche. Proprio all’interno del nucleo antico detto Isola di Sant’Andrea sorgono il Duomo di San Corrado, edificato tra il XI e il XII secolo, la più grande chiesa a tre cupole in asse del romanico pugliese e la Chiesa barocca di San Pietro. Spostandosi fuori dalle mura del centro vale la pena visitare la Cattedrale dell’Assunta, ex convento dei Gesuiti, al cui interno un busto in argento e oro di scuola napoletana custodisce le ossa di San

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Corrado di Baviera, patrono della città. Qui, da osservare con attenzione è anche un grande quadro del pittore molfettese seicentesco Corrado Giaquinto. A due passi dalla cattedrale sorge la chiesa del Purgatorio, e più avanti in direzione del vecchio

ingresso al centro storico le chiese di Sant’Anna e Santo Stefano, luoghi dove in alcuni periodi dell’anno si svolgono suggestive processioni e feste religiose. Altra tappa interessante è il Calvario (nella foto in basso a sin.), uno scenografico tempietto gotico in pietra calcarea, del 1856 a tre livelli coronati da una selva di cuspidi e pinnacoli su pianta ottagonale. Infine, sebbene a due chilometri dalla città, non può mancare una visita al Santuario della Madonna dei Martiri, a cui è annesso l’ospedaletto dei Crociati, dell’XI secolo. Una curiosità: sulla provinciale per Ruvo, si trova l’area dei Dinosauri di Molfetta, dove alcuni studiosi, hanno trovato orme di questi animali preistorici. M.C.

Resort Bufi Ospitalità raffinata, benessere e relax. Per una vacanza o un finesettimana da sogno Nell’angolo più suggestivo di Molfetta sorge il Resort Bufi, raffinato compromesso tra un boutique hotel e una Casa di charme con 5 suite esclusive che si affacciano sul mare. La location si integra magnificamente nel contesto paesaggistico, con la facciata in tipico stile molfettese. All’interno dominano il bianco e le nuances naturali che fanno da cornice a racconti riprodotti sulle pareti con la tecnica del mosaico digitale. Le cinque suite disposte su tre piani, si ispirano ai quattro elementi e al Sole e si dividono tra Junior, Superior, Deluxe e Special. Con ingresso indipendente e ampie sale da bagno, sono “invase” di luce, ed elegantemente arredate con elementi di design. Per favorire il relax e la remise en forme il centro benessere è un rifugio di serenità dove provare massaggi connettivali, fly drenage, riflessologia plantare, Mio Thai massage. Per gli amanti del mare, infine, con accesso diretto dal resort, si trova una bella spiaggia privata attrezzata. Resort Bufi Via Sant’Orsola 63 Molfetta (Bari) Tel. 0803341632 - 3483352594 - info@resortbufi.com

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FOCUS

BARI, MOLFETTA, TRANI

Trani Un immenso patrimonio storico e architettonico sul mare Adriatico. A pochi chilometri da Bari

Una suggestiva immagine della Cattedrale al Tramonto. A sinistra, il porto

ffacciata sul mare, a circa 50 chilometri da Bari, la città di Trani regala al visitatore un colpo d’occhio davvero emozionante con il suo caratteristico porto e il magnifico centro storico che racchiude importanti testimonianze del passato e inestimabili gioielli d’arte, quasi tutti realizzati in pietra di Trani. Domina il lungomare il Castello Federiciano fatto costruire da Federico II di Svevia nel XIII e strategicamente collocato al centro di una rada, i cui bassi fondali si sarebbero sempre rivelati un’ottima difesa naturale. Nel castello soggiornò spesso il figlio di Federico, Manfredi, che il 2 giugno del 1259 vi sposò la seconda moglie, Elena Ducas. A pochi passi si trovano la splendida Cattedrale romanica dedicata a San Nicola Pellegrino del 1907, la Chiesa di Ognissanti, edificata dai templari nel 1200, il monastero e la chiesa di Colonna e le chiese di San Francesco e San Giacomo. Meritano una visita anche il Palazzo dei Dogi di Venezia e le sinagoghe della Giudecca, ex ghetto ebraico. C.M.

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Palazzo San Giorgio Eventi high profile con vista sul porto Alle aziende che cercano una location esclusiva, in un contesto storico e scenografico di grande impatto, Palazzo San Giorgio è la scelta ideale. A 20 minuti dall’aeroporto di Bari, in posizione dominante sul porto turistico di Trani e a due passi dalla Cattedrale romanica, il Palazzo, come gli altri edifici del centro storico, è costruito in pietra di Trani, lavorazione che conferisce alla struttura un allure di grande eleganza. Si estende su 2.300 metri quadrati distribuiti su due livelli, con grandi sale oscurabili: la sala Trani in grado di accogliere fino a 150 ospiti e la Sala San Giorgio per 250 persone. A queste si aggiunge una magnifica terrazza dove, nella bella stagione, si possono ambientare coffe break, aperitivi e presentazioni d’effetto. Agli event manager, il Palazzo mette a disposizione, inoltre, uno staff di professionisti in grado di seguire ogni fase dell’evento. Palazzo San Giorgio Via San Giorgio 26 - 76125 Trani (Barletta-Trani) Tel. 0883482780 www.palazzosangiorgio.it - info@palazzosangiorgio.it




Gourmet

Experience

Ristorante Borgo San Jacopo, Hotel Lungarno, Firenze. A due passi da Ponte Vecchio, il ristorante offre una vista unica sul fiume Arno. Chef fantasiosa è Beatrice Segoni


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

“La Table du Jardin”, la proposta open air del ristorante Sur Mesure del Mandarin Oriental di Parigi

Camera con gusto 88 5 2012 | www.mastermeeting.it


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

Viaggio tra i ristoranti d’albergo più esclusivi, dove nascono guru e tendenze. Dalla cena in stile “gabbia d’uccelli” del parigino Sur Mesure, a quella direttamente in cucina con lo chef nel milanese Armani/Ristorante, fino a quella in alcova nel marocchino L’Italien. Ecco gli indirizzi dove mangiare è un’esperienza da vivere almeno una volta Cristina Piccinotti

Ristorante Armani al settimo piano dell’Armani Hotel di Milano

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i sono luoghi in cui il food è arte. Indirizzi dove la gastronomia viene “servita”, e fatta vivere, al cliente come un’esperienza totalizzante. E parlando di cucina, e di chef stellati, i luoghi trendy dove sperimentare, oggi, la gastronomia multisensoriale sono i ristoranti d’albergo. Così una cena d’ispirazione contemporanea a L’Italien de La Mamounia si consuma in intime e confortevoli alcove, mentre al Met dell’Hotel Metropole di Venezia i piatti hanno una doppia identità, “tra+contemporanea”. Arrivano invece dal 14esimo secolo le ricette dello chef del Dinner by Heston Blumenthal del Mandarin Oriental Hyde Park di Londra che, con ingegno, le trasforma e adatta allo stile del 21esimo secolo. Sapore d’avanguardia, è quello che si avverte invece nei piatti dello chef del Sur Mesure del Mandarin

Oriental di Parigi, Thierry Marx, soprannominato “l’alchimista culinario” per la sua spiccata predisposizione nei confronti della gastronomia molecolare. E proprio grazie a concept sperimentali e a chef sempre più creativi, a location esclusive immerse in luoghi incantevoli e a un personale dal savoir-faire impeccabile, gli alberghi sono riusciti nell’impresa di ampliare il loro modello di ospitalità, includendo tra i criteri imprescindibili di lusso e accoglienza a cinque stelle, anche l’esperienza gourmet. E sono diventati un punto di riferimento d’eccellenza anche per la clientela esterna. Oggi, in questi templi del gusto, le prenotazioni dei clienti “che vengono da fuori” sono in costante aumento. Qui, dove “la cucina è una scienza” – e, direbbe Gualtiero Marchesi “sta al cuoco farla divenire arte” – la gastronomia, certo, è

fondamentale, ma non è tutto: dall’ambiente, ricercato e di rara bellezza, all’atmosfera, sempre suggestiva e fortemente caratterizzante; dagli arredi, frutto del sapiente lavoro di progettazione di architetti e interior design creatori di stili unici, fino ai piatti, curati con minuziosa, quasi spasmodica, attenzione tanto alla forma, quanto alla sostanza. E se è vero che tanti elementi concorrono alla creazione di un’esperienza intensa, profonda e multisensoriale, nella “lista della spesa” il piatto, che rimane pur sempre l’ingrediente principe di questa ricetta perfetta, realizza appieno la quintessenza della gastronomia soltanto se inserito in un concept sperimentale ad alto potere emozionale.

Chef’s table Ricette ad alto potere emozionale Sono chef stellati, noti in tutto il mondo, belli ed eleganti nelle loro divise impeccabili. Alcuni sono giovani talenti in erba, pressoché sconosciuti, ma tanto appassionati di cucina. Sono ex-allievi di grandi chef e lavorano duramente per trovare la propria filosofia culinaria. Altri sono chef-imprenditori affermati, che sfornano un libro dopo l’altro e sono alla testa di brigate di migliaia di cuochi al lavoro nei ristoranti che portano il loro nome. Altri ancora, sono diventati star, grazie ai numerosi programmi dedicati alla cuci5 2012 | www.mastermeeting.it 89


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

GORDON RAMSAY STYLE Il suo british touch altro non è che «un riuscito mix di influenze europee. Italia e Francia in testa. La stagionalità è la cosa più importante, poi vengono la location, la scelta e la qualità degli ingredienti. I piatti devono rimanere focalizzati sul sapore, avere pochi fronzoli e pochi ingredienti, rigorosamente locali. Non bisogna intimidire il cliente, che deve sempre rilassarsi e divertirsi. Al ristorante non bisogna mai sentirsi come dentro a un tempio. L’atmosfera deve essere rilassata, il servizio preciso ma discreto». Il suo piatto più emblematico in carta (e quello di cui lui va più fiero) è il confit di pomodoro con gelato all’olio extravergine di oliva. Tra le altre proposte al Forte Village: la fregola mantecata a mò di risotto con brodo di rapa rossa, panna acida e mosciame di tonno, i ravioli ripieni di coda alla vaccinara con salsa di pomodoro e ricci di mare, il branzino grigliato con salsa di mango e papaia, lo stracotto di guanciale di chianina con scalogno e carciofi glassati – citazione, come da sua consuetudine, dell’altro Ramsay (foto) in Toscana: Castel Monastero –, il sorbetto ai lamponi e zenzero e composta di rabarbaro. Semplicità, in fondo, ed educazione al gusto sono sempre stati i punti fermi della sua comunicazione: «If you eat well, you cook well». na e ai talent-show che hanno spopolato in tv negli ultimi anni. Tanto per citarne uno, forse il più famoso: Gordon Ramsay, 41 anni, decine di ristoranti in giro per il mondo e altrettante stelle Michelin guadagnate, jet privato, 1500 chef e camerieri nel suo team, tanti libri all’attivo e più d’una serie televisiva cult. Recentemente approdato in Sardegna, il bizzarro e “infiammabile” Ramsay è in servizio in uno dei ristoranti del Forte Village (quello con la splendida terrazza sul mare, per intenderci), dove saranno pochi i fortunati – perché pochi sono i coperti – a poter provare la sua modern british cuisine. France90 5 2012 | www.mastermeeting.it

se nelle basi tecniche, internazionale nelle influenze, locale nella scelta degli ingredienti. E sempre – dogma del “Ramsay style” – leggera e salutare. E parlando di ristorazione nei grandi alberghi, due sono le tendenze prevalenti al momento: da una parte, quella di affidare ad un grande nome della cucina internazionale la gestione di un nuovo ristorante. Allo chef il compito di dare l’imprinting giusto al locale. Quando si tratta di una nuova apertura, anche di farlo diventare, con il suo nome e la sua consulenza, un vero hot spot. È successo ad Alfonso Iaccarino, considerato il “Papa” della cu-

cina italiana e l’artefice della rinascita della gastronomia del Sud Italia. Consulente di molte imprese – il Palazzo Aldrovani a Roma, l’hotel Sirenuse a Positano, l’hotel Tramontano Imperiale a Sorrento, l’hotel Grand Lisboa a Macao e il famoso yacht M/Y Christina O (un tempo proprietà di Aristotele Onassis) – il napoletanissimo Don Alfonso è, oggi, di servizio a L’Italien, il ristorante del resort La Mamounia, a Marrakech, dove la cena, di ispirazione contemporanea, si consuma all’interno di intime e confortevoli alcove, tra tinte calde e motivi marocchini. L’altra tendenza nei ristoranti d’albergo considerati già dei cult nell’universo della gastronomia, è quella di puntare su giovani talenti da valorizzare e far crescere fino a farli diventare famosi. È accaduto al giovane chef Andrea Aprea, scelto per sorprendere ed emozionare al VUN, il ristorante del Park Hyatt di Milano dove, ripensando e rinnovando la cucina della tradizione italiana, accompagna tutti i suoi piatti, di carne e di pesce azzurro, con verdure, sia italiane che esotiche, come radici e tuberi.


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

Marrakesh. Il breakfast a La Mamounia

Blanc Restaurant & Lounge del Mandarin Oriental di Barcellona

Uno dei quattro ristoranti del resort La Mamounia, L’Italien

Da manuale è stata l’impresa affidata ad Alain Ducasse direttamente dal Principe Ranieri III di Monaco e Monte-Carlo SBM, che, venticinque anni fa, affidò all’allora quasi sconosciuto chef trentatreenne il compito di lanciare il Louis XV, ristorante del leggendario Hôtel de Paris, nella piazza del Casinò di Montecarlo. Contro ogni previsione, a soli 33 mesi dall’apertura, il Louis XV divenne, grazie a Ducasse, il primo ristorante d’hotel a ricevere tre stelle Michelin. E da allora questo

cuoco-imprenditore ne ha fatta di strada: oggi opera anche all’Alain Ducasse di Parigi e al Jules Verne sulla Torre Eiffel, ed è a capo di un gruppo che, con

1400 impiegati, controlla venti ristoranti. In più, organizza corsi di cucina e pubblica libri. Altra impresa “quasi impossibile”, ma riuscita, è stata trasformare

Il Louis XV, ristorante dell’Hotel de Paris di Montecarlo

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SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

Mandarin Oriental di Barcellona

Il bianco domina al Sur Mesure, ristorante del Mandarin Oriental di Parigi

il ristorante di uno degli alberghi più belli e affascinanti al mondo, il Principe Cerami del San Domenico Palace a Taormina, in una meta gastronomica a sé stante, con piatti capaci

di distogliere lo sguardo dei clienti dalla vista sul golfo di Taormina. Massimo Mantarro, una stella Michelin al petto e tutta la Sicilia nei suoi piatti, ci è riuscito. E senza compromessi

né strizzate d’occhio ai gusti di una clientela che è, giocoforza, internazionale. Dal meglio della cucina siciliana, rielaborata in chiave moderna, leggera e mai banale, vengono le variazioni sul tema della melanzana, la crema di fave accompagnata da involtino di verza farcito con ricotta di pecora, bottarga di tonno di Favignana e pistilli di peperoncino, e anche un primo piatto di ispirazione contemporanea come gli spaghetti con astice, ricci di mare e latte di mandorla. Fino a tornare, con gran disinvoltura, ai grandi classici della cucina sicula, come l’arancino di riso, la cassati-

L’enoteca del ristorante Amber al The Landmark Mandarin Oriental di Hong Kong

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na e la spuma fredda di mandarino. C’è invece un giovane, ma già stellato chef, alla guida del ristorante La Magnolia dell’Hotel Byron di Forte dei Marmi. Il trentunenne Andrea Mattei, originario di Pietrasanta, mette sia il mare che la terra nei sui piatti: il suo menu di pesce – un viaggio lungo la costa tirrenica, tra le acciughe di Monterosso e le maruzzelle – si arricchisce con piatti di terra come l’agnello di Zeri “al testo” con patate di montagna, aglio, salvia e rosmarino. «Il piatto perfetto», dice Mattei, «è armonia e tecnica. La ricetta è fondamentale, come lo sono la presentazione e il servizio. Quando serviamo i nostri

Atmosfere calde e raffinate nel ristorante Le Francais by JP Vigato del resort La Mamounia

“agnolotti di razza, carote e ricci di mare” il cameriere porta al tavolo insieme al piatto una piccola teiera con all’interno il brodo di razza da versare sugli agnolotti. Un gesto che coinvolge il cliente, un tocco inusuale

che crea curiosità, complicità e ritualità». E pensato proprio per stupire il cliente, è anche il nuovo e originalissimo concept del Met Restaurant dell’Hotel Metropole a Venezia che, in occasione della sua riapertura, propone la cucina Tracontem-

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La mise en place del ristorante L’Italien. Nella pagina a fianco, i “Casunziei ampezzani” nelle versioni contemporanea e tradizionale, serviti al Met restaurant dell’Hotel Metropole di Venezia

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poranea. Questo nome fonde due filosofie, la tradizione delle ricette italiane e venete, e la contemporaneità dello stile con cui vengono elaborate e riproposte in maniera creativa. Così i menù dello chef Luca Veritti – affiancato dall’ideatore di questo concept, Oscar Cavallera – elencano piatti dalla doppia identità: da un lato la versione storica e tradizionale, frutto di un’attenta e appassionata ricerca e, a fianco, lo stesso piatto rielaborato nella maniera contemporanea. Diventa quindi divertente poter scegliere tra la versione tradizionale delle venezianissime “Sarde in Saor” oppure quella contemporanea, dove la sarda appare in forma geometrica con la cipolla che si accompagna ma non si amalgama, e dove l’aceto si profuma di lamponi e l’uvetta si ammorbidisce nel Verduzzo. O, ancora, tra gli squisiti “Casunziei ampezzani” nella versione classica di raviolotti ripieni alla barbabietola rossa e ricotta affumicata, o i più contemporanei stracci di pasta fresca alla barbabietola, affiancati meravigliosamente a semi di papavero e radicchio croccante. E rimanendo nel firmamento dei ristoranti d’albergo stellati, la catena Mandarin Oriental ha ricevuto una cascata di questi riconoscimenti: sono ben dieci, infatti, i ristoranti del gruppo ad essere stati inseriti nelle Guide Michelin. Dieci ristoranti per un totale di dodici stelle. Sei delle quali solo ad Hong Kong. Un vero record. Il Mandarin Oriental Hong Kong, fiore all’occhiello del gruppo, vanta da solo tre ristoranti stellati: al Man Wah lo chef Man-Sing Lee propone una cucina cantonese arricchita con

tocchi di creatività ispirati allo splendore dello stile imperiale dell’atmosfera che lo pervade. Gli altri due sono il Pierre, insignito di due stelle, e il Mandarin Grill+Bar che, grazie all’estro del suo chef Uwe Opocensky, propone una reinterpretazione in chiave moderna della classica carne alla griglia e i migliori frutti di mare della città. E altri riconoscimenti alla gastronomia firmata Mandarin Oriental sono arrivati nel corso di quella che è considerata la notte degli oscar della cucina: la prestigiosa San Pellegrino “World’s 50 Best Restaurants”, la kermesse annuale che premia i 50 migliori ristoranti del mondo, non solo d’albergo, organizzata dalla rivista Restaurant Magazine in Gran Bretagna. Due i ristoranti del gruppo Mandarin inseriti nella world’s 50 best-list: 5 2012 | www.mastermeeting.it 95


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Lounge del ristorante Amber del The Landmark Mandarin Oriental di Hong Kong

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l’Amber Restaurant, del The Landmark Mandarin Oriental, Hong Kong, che porta in petto anche due stelle Michelin, conquistate grazie alla cucina innovativa ed elettrizzante di Richard Ekkebus. Tra le migliori creazioni dello chef olandese il “Riccio di mare in gelatina di aragosta con cavolfiore, caviale e croccante cialda di alga di mandarino”, il “petto di piccione di Bresse grigliato su carbone, coscetta macinata e preparata con Crepinette” e il “Sorbetto di arancia rossa con scorza candita”. L’altro è il Dinner by Heston Blumenthal del Mandarin Oriental Hyde Park, Londra, definito dal Times “il miglior nuovo ristorante di tutto il mondo”. Guidato da Heston Blumenthal, e dall’executive chef Asheley Palmer-Watts, dall’esplorazione della tradizionale gastronomia britannica sono nate le nuove ricette: ripresi alcuni piatti del 14esimo secolo, con originalità e maestria i due chef li hanno trasformati in perfette interpretazioni del 21esimo se-


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

Titolo e autore sui piatti firmati Copyright per le ricette degli chef. Come per le canzoni

colo. Come la “polpa di frutta al mandarino”, un dessert di fegato di pollo presentato come un mandarino perfetto. E per rimanere in famiglia, al ristorante Sur Mesure del Mandarin Oriental Parigi, inaugurato otto mesi fa, il pluripremiato chef Thierry Marx, soprannominato “l’alchimista culinario” per la sua spiccata predisposizione nei confronti della gastronomia molecolare, propone una cucina multisensoriale, che si adatta perfettamente alla location: una sorta di piccolo bozzolo, vero e proprio omaggio alla straordinaria haute couture parigina, dove il bianco domina e ogni dettaglio – dal pozzo di luce posto al centro della sala, a tutto l’arredamento, candido ed etereo – completa l’esperienza di gustare ricette dal sapore d’avanguardia. Singolare è la proposta dell’albergo parigino per la stagione estiva: nel verdeggiante giardino immerso nel cuore della metropoli francese, l’esperienza di cenare all’aperto o nell’elegante “La Table du Jardin” in stile “gabbia d’uccelli”, disegnata da Join-Manku, un guscio open air circondato da fiori profumati e alberi. E per chi ad un ambiente fresco e bucolico preferisce uno skyline metropolitano, all’Armani/Ristorante la vista dal settimo piano è davvero speciale. Attraverso le ininterrotte vetrate a tutta altezza, di giorno si gode di una panoramica eccezionale su Milano. Con i pannelli frangisole, inclinabili in base al momento della giornata e all’illuminazione del sole, che mantengono la luce ideale in ogni momento. I materiali – come il mosaico di marmo nero assoluto e onice bianca retro-illuminata a pavimento, gli spec-

Si parla tanto di problemi di copyright legati alla musica, ai libri e alle foto. Ma in cucina? Uno chef che inventa una ricetta nuova, come un compositore che si vede riconosciuti i “diritti d’autore” quando altri suonano la sua musica, ha diritto, oppure no, che gli venga riconosciuta la paternità dell’opera? Chef a parte, sono in molti a pensare di sì. Questo perché, in un certo qual modo, anche le ricette sono una forma di «creatività intellettuale». Proprio come sono le canzoni. E in quanto tali, va protetta e tutelata l’appartenenza al loro inventore. Eppure, il copyright in cucina non esiste. E che sia la rivisitazione di una ricetta della tradizione o il risultato di contaminazioni e influenze di diverse cucine del mondo, servono impegno, studio e passione per ideare un nuovo piatto. E ciò andrebbe premiato e riconosciuto. In Italia fu Fulvio Pierangelini, grande chef italiano del Gambero Rosso di San Vincenzo, il primo a rivendicare la paternità di un must della sua cucina: la Passatina di ceci. Tra le ricette più imitate, e sciupate, al mondo. E come lui, Gualtiero Marchesi, padre nobile della nuova cucina italiana, e il tre stelle Michelin, Heinz Beck, bavarese di nascita ma italianissimo nello spirito, hanno fatto sentire la loro voce. Heinz Beck, che ha reso grande la Pergola dell’Hilton di Roma, propone un registro di paternità dei piatti: «Il problema non è essere copiato» risponde Beck, «perché se sei copiato vuol dire che sei nella direzione giusta. Il problema è il riconoscimento: vorrei che si sapesse sempre e ovunque che i fagottelli alla Pergola o il carpaccio di scampi su gelatina di limone con granita di tequila sono stati inventati da me. Se non mi piacesse essere copiato non avrei pubblicato un libro con tutte le ricette dei miei 40 piatti di pasta. Essere copiato vuol dire rappresentare un punto di riferimento. Ma tutelare la creatività italiana in cucina, un patrimonio culturale spesso calpestato all’estero, è fondamentale. In giro per il mondo vengono preparati piatti terribili, spacciati per italiani. Per preservare la tradizione autentica ci vorrebbe, come per i vini, un disciplinare anche in cucina». E per questo si dovrebbero brevettare le ricette, così che chi le inserisce in menu ne citi almeno l’inventore. chi a parete e altri dettagli realizzati personalmente da Giorgio Armani e ispirati alle collezioni Armani/Casa –, insieme alla buona musica di sottofondo e al servizio impeccabile, com-

pletano l’esperienza culinaria ispirata alla ricca e variegata tradizione gastronomica italiana, da consumarsi, volendo, seduti al “Tavolo dello Chef” all’inter■ no della cucina stessa.

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Un tavolo al...

Ristorante Cucina San Francesco CAPPUCCINI RESORT Il chiostro di un convento a Cologne, nel verde della Franciacorta e una cucina eccellente all’insegna di genuinità e tradizione

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ppena si varca la soglia del Ristorante Cucina San Francesco, affacciato sul chiostro dell’antico convento dei frati Cappuccini, si respira un’atmosfera d’altri tempi: pavimenti in cotto, camini, pareti in pietra viva e soffitti a volta. Splendida la vista d’estate sui campi fioriti della Franciacorta, e davvero ottima la cucina che soddisfa chiunque ami la genuinità dei piatti della tradizione. Non manca neppure un’eccellente carta dei vini: dove un tempo c’era il pozzo di raccolta dell’ acqua piovana, oggi c’è la pregiata cantina di Marco Tonelli Pelizzari. Fil rouge in tavola, la qualità delle materie prime (gli aromi provengono dall’orto) e la semplicità delle cotture, ideali anche per chi è attento al benessere e alla linea. Per una colazione di lavoro o una cena rustica, c’è inoltre l’osteria “la Conventina”. 98 5 2012 | www.mastermeeting.it


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

La r icetta

Asparagi di Cima d’Olmo

Una passione, quella per la cucina, che Alberto Valenti, 40 anni, coltiva fin da giovanissimo. Dopo il diploma alla Scuola Alberghiera di Gardone Riviera affina le sue esperienze all’estero al fianco di maestri stellati. Oggi, Valenti, ama dire che il suo cammino l’ha portato a ricercare sempre l’innovazione nel rispetto della tradizione in linea con le esigenze culinarie contemporanee. Valenti è anche un ottimo conoscitore delle più importanti cucine straniere. Tra le sue creazioni d’autore spiccano il piccolo sformatino al bagoss con pioppini stufati, scalogno e timo, i gamberoni e le verdure in tempura, crema di zucca e zafferano o le scaloppine di anatra panate al sesamo con salsa al pepe verde e cavolini di Bruxelles.

Ingredienti per 4 persone: 20 asparagi, 2 frutti della passione, 4 manciate di germogli di rapa rossa e di fagiolino, 200gr burrata pugliese fresca, 5 gr zafferano in pistilli, 1 tartufo nero estivo, olio extravergine di oliva q.b., cl 30 aceto balsamico, 30 gr zucchero. Procedimento: dopo aver pulito gli asparagi sbollentarli in acqua salata per 3 minuti quindi asciugarli per poi condirli a piacere con sale, pepe e olio, tagliare a lamelle il tartufo, il frutto della passione e posizionare il tutto nel piatto. Prendere la burrata passarla al setaccio unire i pistilli di zafferano sale e pepe e mettere il tutto nel sifone per 1 ora in frigorifero. Cuocere la pastasfoglia a forma ovale quindi farcirla con la spuma, condire i germogli con una emulsione di aceto balsamico e deporli nel piatto per completare la presentazione.

Cappuccini Resort Via dei Cappuccini 54 25033 Cologne (Brescia) Tel. 0307157254 - fax 0307157257 www.cappuccini.it - info@cappuccini.it

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Un tavolo al...

Ristorante Basilico EMBASSY & BOSTON DI MILANO MARITTIMA Nel tranquillo scenario di un parco di fronte al mare, si incontrano raffinatezza, fantasia e tradizione

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l ristorante Basilico, al primo piano del congress hotel Embassy & Boston di Milano Marittima, è uno degli indirizzi più rinomati della costa adriatica che si presta a fare da elegante cornice anche a banchetti, feste aziendali e cene di gala, potendo ospitare fino a 300 posti. Gli ingredienti per il successo ci sono tutti: la tranquillità di una location immersa nel verde di un parco, la vista sul mare e, soprattutto, un’ottima cucina del territorio proposta con fantasia e raffinatezza dallo chef Roberto Franceschelli. Ad accompagnare i piatti, una ricca carta dei vini del territorio e la pâtisserie home made del maestro Gabriele Moranti.

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SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

La ricetta

Insalata di asparagina di pineta e barba dei frati con ricciola in leggera affumicatura all’olio Brisighello e aceto balsamico tradizionale

Roberto Franceschelli, classe 1956, approda come executive chef del Basilico nel 2009, dopo un percorso professionale che lo porta nelle cucine dei maggiori complessi alberghieri di Milano Marittima tra cui l’Hotel Gallia, il Michelangelo, il Doge e l’Hotel Miami – ma anche di altri ristoranti d’Italia, in particolare a Trento, Belluno e Aosta. Due sono i capisaldi della sua cucina, d’ispirazione mediterranea: l’altissima qualità delle materie prime e la semplicità delle ricette.

Ingredienti: per la marinatura e l’affumicatura: 900 g di filetto di ricciola con la pelle, 1000 g di salfiore di Cervia, 800 g di zucchero grezzo, 30 g di pepe bianco. Per la preparazione del piatto: 500 g asparagina, 500 g di barba dei frati, olio Brisighello q.b. e 20 g di aceto balsamico. Procedimento: marinare la ricciola precedentemente abbattuta (per consumare in sicurezza il pesce crudo è tassativo l’abbattimento di temperatura a -20°C. per almeno 24 ore), coprendola con un composto di sale, zucchero e pepe macinato al momento, per circa 9 ore. Lavare e asciugare il filetto e porlo sopra una griglia all’interno di un affumicatore. Accendere la carbonella in una padella e porre sulle braci una manciata di segatura e trucioli di ciliegio, sistemarla nella parte bassa dell’affumicatore e chiudere il coperchio. Una volta che il fumo si è disperso, porre il filetto in una busta sottovuoto in frigorifero per alcuni giorni. Per le finiture del piatto, cuocere in acqua salata bollente le verdure. Disporre nel piatto un cerchietto di acciaio di 8 cm di diametro per dare forma alle verdure tiepide, condire con l’olio e l’aceto emulsionati, contornare con la ricciola affumicata tagliata a cubetti e servire.

Embassy & Boston Hotel Via Anello del Pino 17 XII Traversa a Mare 48016 Cervia Milano Marittima Tel. 0544994119 - fax 0544 994481 www.embassy-bostonmilanomilanomarittima.com embassy-boston@fabbrihotels.com

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Ristorante Lord Byron EXCELSIOR PALACE HOTEL DI RAPALLO Un connubio di tradizione, ricercatezza e creativa sapienza gastronomica, vista mare

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ntrando al Lord Byron si rimane subito colpiti dall’eleganza e dalla straordinaria luminosità della sala, circondata da grandi finestre con suggestiva vista sulla costa di Portofino e sul verde. Delicate nuance rosa, avorio e bianco valorizzano ulteriormente l’ambiente rendendolo ancora più ampio. E per un tocco di raffinatezza en plein air c’è anche una magnifica terrazza, ideale per il buffet della prima colazione, quest’ultimo davvero ricco e con golose proposte anche per chi segue una alimentazione light. A legare contesto e cucina è la forte appartenenza a 102 5 2012 | www.mastermeeting.it

questo lembo di terra ligure: l’executive chef Ruggero Muzio porta in tavola primizie di stagione e piatti sempre nuovi e diversi, nel segno della cucina d’autore. Dalla tradizione marinara arrivano un delizioso tortino di acciughe e patate alla maggiorana, seguito da linguine agli scampi, pomodorini e basilico, frittura del Golfo con salsa verde e Paciugo di Portofino, ma anche bastoncini di pesce lama in “Agiada” la zuppetta di cozze e vongole con crostoni, la grigliata del Pescatore con verdure alla brace e la crostatina pinolata tiepida con gelato alla crema e bicchierino di Passito.


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

punte. Sgusciare completamente i gamberi, tritarli con il coltello grossolanamente. Cuocere i gnocchi in abbondante acqua salata, quando salgono a galla, cuocere ancora 1 minuto, quindi scolarli, passarli nella padella con asparagi, pomodorini e unire i gamberi tritati, aggiungere sale e pepe e terminare la cottura lasciando i gamberi cotti il meno possibile. Servire aggiungendo un filo di olio extra vergine di oliva taggiasca a crudo.

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Gnocchetti di ricotta di bufala e spinaci con gamberi pomodorini e asparagi selvatici Ingredienti per 4 persone: 500gr di ricotta di bufala; 200gr di farina “00”; 100gr di spinaci già cotti, spremuti e tritati; 400gr di gamberi rossi di Santa Margherita Ligure; 200gr di pomodorini pachino;100gr di asparagi selvatici o asparagina 1 spicchio di aglio intero. Preparazione: con la ricotta, gli spinaci e la farina confezionare l’impasto per gli gnocchi che deve risultare liscio ed omogeneo per poter procedere come per i comuni gnocchi di patata. Per ottenere la salsa: in una padella imbiondire l’aglio con olio extravergine di oliva (circa 100cc), aggiungere insieme i pomodorini a tocchetti e gli asparagi tagliati a losanghe, lasciando intere le

Ligure doc – viene da Sestri Levante – Ruggero Muzio approda al cinque stelle lusso di Rapallo dopo significative esperienze in Italia e all’estero. Il suo cuore, tuttavia, è sempre rimasto legato alla tradizione della Riviera Ligure, motivo per cui la proprietà ha voluto che fosse proprio lui a far conoscere agli ospiti i sapori e i profumi di questo angolo incantato di terra. La sua è dunque una cuisine d’auteur fortemente legata al territorio, che segue l’innovazione con proposte fusion senza trascurare il bien être con piatti vegetariani e vegani.

Excelsior Palace Hotel Via San Michele di Pagana 8 - 16035 Rapallo Tel. 0185230666 - fax 0185230214 www.excelsiorpalace.it - excelsior@excelsiorpalace.it

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Ristorante Lunasia GREEN PARK RESORT - TIRRENIA Una cucina concepita come un’opera d’arte che garantisce sicure emozioni gustative. Seduti a tavola a stretto contatto con la natura, tra il mare azzurro di Tirrenia e il verde del Resort

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a conquistato quest’anno la sua prima stella Michelin, conferma di un percorso portato avanti nel segno dell’eccellenza. E oggi il ristorante “Lunasia” del Green Park Resort di Tirrenia – con vista sul mare

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e sul verde del parco – curato dallo Chef Luca Landi presenta un altro suo punto di vanto: la carta estiva 2012, vera e propria galleria d’arte con piatti dalle composizioni fantasiose che rivisitano la tradizione toscana. Sono giochi estetici di gusto quelli che Landi porta in tavola: forme e colori si combinano come in un quadro, e il gioco coinvolge anche il sapore con insoliti abbinamenti agro-dolce e caldo-freddo. Nella nuova carta spiccano “Sgombro in altomare marinato con Pan bagnà di verdure e pomodoro”, “H2O” (gnocchi di ceci ed ostriche con infuso d’alghe), “Maiale in camicia” “Un sorso del mare nostro” (una zuppetta alla lampada); la “Pescatrice in schizzi di Sapore” e, tra i dessert “Il Cubo di Rubik”, in versione gelato (il piatto ha vinto nel 2009 il Campionato mondiale di gelateria da ristorazione “Gelato in tavola” SIGEP Rimini).


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE a La ricett

Luca Landi, sposato con due figli, nasce a Lucca nel 1974. Coltiva fin da giovanissimo la passione per la cucina, che arricchisce con una grande tecnica, acquisita non solo in Italia ma anche in Francia e Spagna. Dopo aver iniziato con Angelo Paracucchi, ha lavorato all’Enoteca Pinchiorri di Firenze, al “Louis IV” di Montecarlo, al “Celler” di Can Roca a Girona, fino all’approdo al Green Park Resort dove, dal 2000, è executive chef dei ristoranti “Le Ginestre” e “Lunasia”. La sua filosofia sposa la sperimentazione gastronomica con la ricerca estetica: Kitchen Lab è dove nascono le sue opere culinarie.

H2O - gnocchi di ceci ed ostriche con infuso di ostriche Ingredienti per gli gnocchi: acqua 850 gr, farina di ceci 300 gr, olio extravergine d’oliva 150 gr, sale 12 gr. Procedimento: far bollire l’acqua con l’olio e il sale e con la frusta miscelare la farina di ceci setacciata, far cuocere per qualche minuto. Versare in un vassoio con lo spessore di 2 cm. Far freddare in frigorifero e tagliare a losanghe. Ingredienti per l’infusione di miso: fumetto di pesce 2 lt, acqua 2 lt, pasta di misho chiara 200, verde del cipollotto, cipolla bianca e rossa arrostita a secco, scalogno, sesamo dorato 10 gr, salsa soya 15 gr, foglie di sedano, funghi secchi 30 gr con la loro acqua di ammolatura. Procedimento: far bollire tutti gli ingredienti dolcemente per circa 2 ore. Colare e filtrare e far ridurre fino a che il liquido non sia circa 1 litro. Mettere a riposare in frigorifero a far decantare. il giorno successivo recuperare solo la parte del liquido in superficie che risulterà più limpido. Da scartare la parte più spessa e opaca. Ingredienti per le alghe marinate: alghe miste tra kombu, lattuga di mare, dulce, nori fresche e sotto sale, acqua, succo di limone, aceto balsamico, salsa soya, zenzero fresco o in polvere. Procedimento: sciacquare 5 minuti le alghe sotto acqua corrente ed asciugarle. Metterle a marinare mescolandole con tutti gli ingredienti e lasciarle marinare per lo meno per 6 ore. Al momento sistemate le alghe in un infusore e versare l’infuso di misho bollente e l’acqua che avrete recuperato dall’apertura delle ostriche. Presentazione finale: aprire le ostriche, tre per persona, toglierle completamente dalla conchiglia e riservarle in frigorifero. Recuperare completamente l’acqua al suo interno e filtrarla ad un’etamina, versarla in un infusore per tisane dove saranno già sistemate un cucchiaio di alghe marinate. Scaldare il decotto di misho e versarlo nella tisaniera a completamento dell’infuso. Arrostire tre gnocchi per persona e sistemarli in una fondina con le ostriche. Guarnire con poche alghe, qualche pezzetto di foglia d’ostrica. Versare l’infuso ben caldo fino a che non sarà coperto tutto il fondo del piatto.

Ristorante Lunasia - Green Park Resort Via delle Magnolie 4 - 56018 Tirrenia (Pisa) Tel. 0503135711 - fax 050384138 www.greenparkresort.com - info@greenparkresort.com

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Ristorante Imàgo HOTEL HASSLER ROMA Al sesto piano di uno dei templi dell’hotellerie internazionale, con vista mozzafiato su Trinità dei Monti e una stella Michelin, si celebra il matrimonio perfetto tra vista e palato

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ituato sul Roof dell’Hotel Hassler, con vista spettacolare sulla scalinata di Trinità dei Monti, il ristorante Imàgo vanta, oltre a una stella Michelin, anche un primato italiano: è stato il primo ristorante ad aver aperto, cinquant’anni fa, all’ultimo piano di un albergo, diventando da subito esclusivo punto di ritrovo del jet set internazionale: John Fitzgerald Kennedy, Richard Nixon, Grace Kelly, solo per citarne alcuni, erano soliti ammirare da qui l’ineguagliabile vista di Roma gustando prelibate specialità, ispirate all’”haute cuisine” francese e alla cucina italiana e romana. Oggi, Imàgo continua ad essere una tappa gourmet obbligata per chi si trova nella capitale e vuole godere del matrimonio perfetto tra gusto e vista. Tutto è stato infatti studiato per fruire al massimo del panorama – dalle grandi finestre ai tavoli specchiati che riflettono le bellezze della città – e per creare un ambiente esclusivo: pavimenti in marmo intarsiati in legno antico, luci soffuse e raffinata mise en place. Lo chef Francesco Apreda, incoraggiato dal proprietario Robert Wirth ha perso-

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nalmente ideato la cucina, scegliendo materiali e attrezzature tecniche e dando vita a uno spazio funzionale e bello, anche questo con uno scorcio impagabile su Roma.


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Capellini aglio olio e peperoncino, anguilla affumicata e cacao amaro Ingredienti: 250g di capellini De Cecco n° 9; 100g anguilla affumicata; 400g pastinaca; 400ml di latte; 1 foglia di alloro; 1kg di lische di spigola; sedano carota cipolla; 150ml vino bianco; 200g pomodori; 20g peperoncino fresco; 30g aglio fresco orsino; 30g prezzemolo; 10g cacao amaro in polvere; olio extravergine di oliva. Procedimento: per il brodo ristretto di pesce si possono usare le lische di qualsiasi pesce (meglio se di spigola). Una volta lavate e private di occhi e branchie, si rosolano in un tegame con olio e una dadolata di sedano carota e cipolla; quindi bagnare con il vino bianco, lasciare evaporare, coprire con acqua fredda e ghiaccio i gambi del prezzemolo e bollire lentamente per circa 2 ore. Passare allo chinnoise, possibilmente usando anche una tamina, rimettere sul fuoco fino a ottenere un brodo ristretto abbastanza denso. A parte, preparare la crema di pastinaca facendo bollire nel latte con una foglia di alloro e sale la pastinaca pelata e tagliata finemente, una volta stracotta, scolarla e frullarla aggiungendo se necessario un po’ di liquido di cottura, aggiustare di sale e passare allo chinnoise fino. Disporre poi il brodo in un tegame e cuocere i capellini direttamente all’interno; la cottura è molto breve quindi fare attenzione a non scuocerli, prima che siano cotti aggiungere l’anguilla affumicata tagliata a dadini, l’aglio fresco tritato, il prezzemolo tritato e il peperoncino a brunoise. Una volta raggiunta la cottura, che deve essere molto al dente, mantecare con un filo di olio extravergine di oliva e finire aggiungendo una concasse di pomodoro. Servire i capellini leggermente brodosi con la crema di pastinaca adagiata sul piatto e spolverare di cacao amaro.

Napoletano, classe 1974, Francesco Apreda scopre la passione per la cucina già a 14 anni. Dopo il diploma alla scuola alberghiera di Formia, a 19 anni si trasferisce all’Hassler, prima come commis e, dopo appena un anno, come capo partita. La voglia di crescere è tanta, e Apreda decide di fare esperienza anche all’estero: a Londra lavora, sotto la guida di Michel Roux, presso Le Gavroche, due stelle Michelin, all’Ibla come sous chef e al Green Olive come chef, gli ultimi due, Bib Gourmants nella guida Michelin. A Londra incontra anche il suo maestro, Maurizio Morelli che gli insegna come rinnovare la tradizione con creatività. A 27 anni Roberto Wirth lo chiama per gestire il Cicerone, ristorante dell’Imperial Hotel di Tokyo, qui impara nuove tecniche di cottura e di assemblaggio delle materie prime. Tornato all’Hassler, è tra i primi ad introdurre la cucina a induzione (un tipo di cottura che utilizza il calore generato da un campo elettromagnetico). La sua è una cucina stagionale creativa, che esalta la freschezza e il sapore degli ingredienti. Tra i suoi piatti forti, il risotto al tartufo bianco e zucca con robiola e mandorle amare e l’idea di raviolo con polipetti affogati e lamponi disidratati.

Ristorante Imàgo Piazza Trinità dei Monti 6 - 00187 Roma Tel. 0669934726 - fax 066789199 imago@hotelhassler.it - www.imagorestaurant.com

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Minerva Roof Garden GRAND HOTEL DE LA MINERVE In un’atmosfera magica, ecco una location unica nel cuore di Roma per incontrare profumi e sapori di una cucina creativa e raffinata

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ulla splendida Terrazza del Grand Hotel de la Minerve, esclusivo 5 stelle lusso a pochi passi dal Pantheon, il Minerva Roof Garden è un vero fiore all’occhiello di gourmandise, che oltre a regalare emozioni raffinate al palato, seduce i propri ospiti con la sua meravigliosa vista. Frequentata dal jet-set internazionale e italiano, questa location è considerata tra le più belle della città, l’unica a dominare la cupola del Pantheon in tutti i suoi particolari, mentre a poca distanza si profilano la cupola di S. Ivo e l’altana del Quirinale. Aperto a pranzo e a cena, il Minerva Roof Garden delizia i propri ospiti con i profumi e i sapori di una cucina creativa, ma al tempo stesso legata alla tradizione. Il ristorante è famoso anche per la professionalità, discrezione e savoir faire di due delle colonne portanti del Grand Hotel de la Minerve, il Maitre Stefano Ambrosini e lo Chef Antonio Falco, che propone vari menu in grado di soddisfare ogni tipo di gusto ed esigenza: dai classici “Menu Mare” e 108 5 2012 | www.mastermeeting.it

“Menu Terra” ai menu “Senza Glutine” e “Intenti di Stagione”. Piatti sensazionali come la “Fregula al ragù di astice e gocce di pesto alle erbe aromatiche”, la “Pescatrice ripiena di gambero rosso di paranza e spinaci in crosta di melanzana, su intingolo di pachino e rucola”, e la “Millefoglie di anguria con salsa al cioccolato pistacchi e pinoli caramellati”.


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Turbante di spigola d’amo con brunoise di patate georgette su broccoli ripassati in padella al peperoncino Ingredienti: 2 spigole di mare da gr 350/400 l’una; patate gr 300; broccolo romano gr 250, olio qb; sale qb; 1 peperoncino. Procedimento: pulire e sfilettare il pesce privandolo di tutte le spine, condirlo e disporlo all’interno di un normale stampino da cucina in modo che aderisca alle pareti, lasciando un vuoto al centro. Disporre quindi le patate con taglio brunoise, dopo averle scottate in acqua bollente, passate in padella con olio, salate e pepate, cuocere nel forno a 180 gradi per 15 minuti. Pulire i broccoli e lessarli in abbondante acqua salata. Raffreddare con del ghiaccio, ripassare in padella con dell’olio e peperoncino. Servire ben caldo predisponendo uno zoccolo con i broccoli e il turbante, lasciando le patate in vista e guarnire con pomodoro concassèa.

Napoletano classe 1967, Antonio Falco ha cominciato il suo percorso professionale nella sua terra, la Campania, dove ha lavorato in templi della cucina come “Don Alfonso 1890” di Sant’Agata dei Due Golfi e l’“Incontro” di Pozzuoli. È stato anche discepolo di Auguste Escoffier di cui continua a seguire la filosofia: “l’arte culinaria deve essere praticata con semplicità, valorizzando al meglio sapore e nutrimento dei cibi”. È soprattutto a queste esperienze che Falco deve la sua maestria, Pluripremiato in diverse manifestazioni culinarie nazionali ed internazionali, è campione nella cucina artistica (medaglia d’oro), in quella di carne e pesce (medaglia d’argento al “Culinary World Cup” di Lussemburgo). E stato anche Consigliere dell’Associazione Provinciale di Napoli nonché membro dell’Unione Regionale Cuochi Campani e, dal 2009, è Executive Chef al Minerva Roof Garden. I suoi piatti sono ispirati a una cucina tradizionale che privilegia i prodotti della sua terra d’origine, esaltandone la solarità. Tra le sue specialità, la mozzarella dorata e ripiena di salsiccia e friarielli.

Minerva Roof Garden Piazza della Minerva, 69 - 00186 Roma Tel. 06695201 - fax 066794165 www.minervaroofgarden.it info@grandhoteldelaminerve.com www.grandhoteldelaminerve.com

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All’Acquacotta TERME DI SATURNIA SPA & GOLF RESORT Piatti fantasiosi che valorizzano al massimo le materie prime del territorio e un nuovo menu leggero e gustoso, perfetto per chi ama mangiare bene e stare in forma

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ra le Etoiles de la Gastronomie della Guida Michelin 2012 spicca il ristorante gourmet All’Acquacotta, del 5 stelle Terme di Saturnia Spa&Golf Resort, diretto da Carla Milos. D’altronde, il resort toscano – l’unico con una sorgente naturale termale – era già stato eletto nel 2011 “Migliore Spa termale al mondo” dai lettori di Condé Nast Traveller, arricchendo così il paniere dei numerosi riconoscimenti ottenuti dalle diverse realtà che compongono la struttura. Il Ristorante propone piatti della migliore tradizione toscana, con accostamenti singolari e raffinati, ispirati alla filosofia del “piacere nel benessere”, ideati dallo Chef Alessandro Bocci. Uno stile culinario inconfondibile che valorizza al massimo materie prime di qualità e ingredienti di giornata a chilometro zero, provenienti da colture biologiche e biodinamiche, come l’Olio La Maliosa, extravergine d’oliva toscano DOP e Demeter. Tra le specialità sono assolutamente da provare, il “fegato grasso d’anatra in torcione, mela verde e composta di rabarbaro”, il “crudo d’amare” con una selezione di pesci a crudo o appena scottati, i “pici spadellati del buttero” con punta di filetto e funghi porcini, il “ri110 5 2012 | www.mastermeeting.it

sotto mantecato all’olio La Maliosa, limone e capperi con carpaccio di gamberi rossi dell’Argentario”, la tradizionale “bistecca alla fiorentina”, il “polipo croccante” accompagnato con ver-


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

La r icetta

“Tre modi toscani per l’Astice”

Nato il 15 maggio 1974 in un caratteristico borgo della Maremma Tosco-Laziale, Alessandro Bocci manifesta fin da giovane una spiccata passione per la cucina e il forte legame con i sapori della tradizione maremmana. Allievo brillante e creativo, frequenta la scuola alberghiera di Viterbo e nel maggio 1990, ad appena un mese dal diploma, viene chiamato a ricoprire il ruolo di commis di cucina nella brigata del noto chef Giuliano Tonini del “Terme di Saturnia Spa & Golf Resort”. Inizia così il lungo sodalizio tra Alessandro Bocci e i ristoranti del 5 stelle, “Aqualuce” e “All’Acquacotta”, vent’anni durante i quali Bocci ha saputo fare tesoro delle importanti esperienze accumulate accanto a grandi chef italiani del calibro di Cerea del ristorante tre stelle Michelin “Da Vittorio”. In collaborazione con i Cerea, Bocci e il team di dietologi del resort di saturnia hanno di recente creato una serie di innovativi menù light d’haute cousine.

dure di stagione crude e cotte, e infine la “crème brûlée al torroncino con sorbetto al mandarino” e la “crema di fichi di Chieti con gelato alla vaniglia e tegola al muscovado”. Il Ristorante è aperto anche alla clientela esterna, che può già contare sulle proposte della cucina mediterranea dell’altro ristorante del Resort, l’“Aqualuce”.

Ingredienti. Per la panzanella: 50 g di pane raffermo, mezza costola di sedano bianco, mezzo pomodoro da insalata, 20 g di prezzemolo. Per la “pappa” al pomodoro: 1 pomodoro rosso, 4/5 foglie di basilico fresco, 50 g di pane raffermo, sale e pepe q.b. Per lo “gnudo” di ricotta: 40 g di ricotta, 10 g di parmigiano, 20 g di spinaci freschi lessati, sale e pepe q.b. Procedimento. Cuocere a vapore un astice e togliere la crosta con molta cura, facendo attenzione a lasciarlo intero il più possibile. Preparare successivamente la panzanella: ammollare il pane, aggiungere gli altri ingredienti tagliati molto sottili e con uno stampino tondo formare un cilindro sul piatto. Passare poi alla preparazione della “pappa al pomodoro”: tagliare a cubetti il pane e il pomodoro, fare bollire il pomodoro in un pentolino e aggiungere il pane e le foglie di basilico. Lasciar cuocere per circa 20 minuti, sistemare con sale e pepe e lasciare raffreddare. Quando la pappa sarà fredda e compatta, ripetere l’operazione dello stampino affianco alla panzanella. Preparare successivamente lo “gnudo” di ricotta: in una ciotola piccola, mantecare la ricotta, gli spinaci lessati e tritati, il parmigiano, sale e pepe, poi formare con le mani leggermente bagnate una polpetta e cuocere in acqua calda per circa un minuto. Scolare lo gnudo e lasciarlo intiepidire per circa 30 secondi, poi appoggiarlo vicino alla panzanella e alla pappa. Tagliare l’astice sottile e adagiarlo sui tre composti. Condire con sale e pepe e un po’ di insalata croccante, servire a temperatura ambiente.

Ristorante “All’Acquacotta” Terme di Saturnia Spa & Golf Resort Via delle Terme 1 - 58014 Saturnia (Grosseto) Tel 0564600111 - fax 0564601266 www.termedisaturnia.it - info@termedisaturnia.it

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Quartopiano Suite Restaurant CENTRO CONGRESSI SGR, RIMINI Una delle proposte culinarie più ricercate e accattivanti della Riviera di Rimini. Per pranzi d’affari, cene di gala e ricevimenti post congress

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e aziende alla ricerca di un ristorante gourmet in grado di conciliare qualità e quantità senza compromessi, rimarranno piacevolmente sorprese dal ristorante Quartopiano all’interno del Centro Congressi Sgr di Rimini. Elegante e informale, il locale può ospitare banchetti, cene di gala e ricevimenti fino a 160 per-

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sone, anche se l’atmosfera raccolta esige che si preferisca normalmente una capienza di massimo 75 posti. Nella stagione, pranzi e cene si ambientano sulla bella terrazza vista mare, dove è possibile gustare anche cocktail con finger food e champagne. La cucina, diretta dallo chef Silver Succi, si basa su un sapiente mix di ingredienti, sempre freschi di stagione, riproposti in chiave originale rivisitando le ricette della tradizione. La preparazione dei piatti, tratto distintivo del lavoro di Succi, prevede tocchi artistici e spunti insoliti. Il menu à la carte, di carne e pesce, si accompagna alle degustazioni, che settimanalmente variano per poter offrire un excursus completo dei piatti dello chef. A pranzo, invece, il Quartopiano propone un buffet, ogni giorno diverso, per accompagnare occasioni di lavoro e light lunch, in un’atmosfera più dinamica e informale.


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Sandwiches di sogliola al timo con spinaci, funghi chiodini e coulis di lamponi

Romagnolo doc, Silver Succi si diploma cuoco professionista nel 1981 e inizia il suo percorso professionale dalla gavetta, passando da commis e chef di partita a capo chef. Ad ispirare la sua arte sono Gualtiero Marchesi, Gianfranco Vissani e Mauro Uliassi, ma anche quelli che lui definisce “maestri di scuola e di vita professionale”: Aniello di Lieto, Gino Angelini e Vincenzo Cammerucci. Al Ristorante Quartopiano, in qualità di executive chef, ha elaborato una cucina che segue i principi della stagionalità, personalizzando i piatti della tradizione, con un’attenzione particolare all’armonia dei sapori – gli piace che si riconosca ogni singolo ingrediente dei suoi piatti – e all’aspetto scenografico: i suoi piatti sono esteticamente accattivanti e originali.

Ingredienti per 4 persone: 6 sogliole da 200 g ciascuna, 200 g di ricotta, 1 albume, 18 fette di pane “tipo ciabatta” tagliati sottili, 200 g di spinaci, 200 g di funghi chiodini, 100 g di coulis di lampone, scalogno, timo e martini dry q.b., 1 spicchio di aglio, olio, sale e pepe Procedimento: dopo aver pulito le sogliole, togliendone anche la pelle, è necessario sfilettarle. Dal pesce si devono poi ricavare 24 filetti, che vanno sovrapposti l’uno sull’altro per poterli pareggiare all’estremità secondo la lunghezza voluta. Con gli scarti ottenuti si prepara una farcia passandoli al cutter. Al mix vanno aggiunti il martini dry, lo scalogno, l’albume e infine la ricotta. Con questo impasto si farciscono i filetti di sogliola, quindi li si condisce con timo, olio, sale e pepe. Una volta pronto il pesce, si compongono i sandwiches prendendo le fettine di pane e sovrapponendole ai filetti di sogliola farciti. Dopo averli unti leggermente, si infornano a 200° per circa 8 minuti. Nel frattempo si fanno saltare velocemente gli spinaci e i funghi con aglio in camicia (con la pelle) separatamente. Per la presentazione, si dispongono al centro del piatto gli spinaci, si sovrappongono i sandwiches di sogliola, si aggiungono i funghi, qualche goccia di coulis di lamponi e l’olio d’oliva, e si serve.

Ristorante Quartopiano Via Chiabrera 34C - 47924 Rimini Tel. 0541303192 - 0541303193 info@quartopianoristorante.com www.quartopianoristorante.com

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Restaurant Roof Garden Altavilla RISORGIMENTO RESORT LECCE Cenare in un’incantevole terrazza panoramica con vista sul campanile del Duomo e sui tetti del centro storico. Gustando l’ottima cucina salentina del suo talentuoso chef

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i sono luoghi di Lecce che meritano di essere scoperti. Uno di questi è il Roof Garden Altavilla, ristorante estivo del Risorgimento Resort, location ideale per un dinner in terrazza. Riaperti i battenti a maggio, sino a settembre sarà possibile cenare qui, nel cuore di Lecce, godendo di una vista unica sulla città e della cucina di Donato Episcopo, il suo giovane chef. L’hotel che lo ospita, il Risorgimento Resort, è un cinque stelle lusso ricavato da un vecchio palazzo nobiliare, a due passi da Piazza Sant’Oronzo, che svela nei suoi ambienti un’allure sofisticata e preziosa, un lusso dotato di perso-

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nalità. E in perfetta sintonia con il profilo dell’hotel più esclusivo della città, è il menù gourmet del Restaurant Roof Garden Altavilla: proposte equilibrate e raffinate, in cui la tradizione strizza l’occhio all’innovazione in una ricerca continua di nuovi sapori e abbinamenti. Ogni mese al Roof Garden Altavilla sarà possibile assaggiare un’eccellenza enologica pugliese che farà da fil rouge alle serate. L’ambiente, sobrio ed elegante, è il riflesso di un modello estetico profondamente contemporaneo. La zona cucina, con piastre, grill e bancone dove va in scena la mise en place, è a vista. E mentre l’ospite si compiace ascoltando lo sfrigolio delle carni, dei pesci e delle verdure fresche cucinate espresse e in modo naturale, la sua vista, con le luci che si fanno più soffuse al calar della sera, si appaga osservando dall’alto la magia di una silenziosa Lecce by night.


SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

a La ricett

Tagliata di tonno alle mandorle con crema di porro

Svizzero, nato nel 1973 a Langenthal, Donato Episcopo si trasferisce da bambino a Cursi, nel Salento. Dopo il diploma di maturità all’Istituto Alberghiero di Santa Cesarea Terme, lascia la Puglia per perfezionarsi sotto la guida di chef accreditati sul territorio nazionale. Lavora all’Hotel Don Diego Loiri di Porto San Paolo (Sassari), all’Hotel Dahu di Madonna di Campiglio (Trento) e al ristorante “Tullio ai 3 Cristi” di Siena. Tutte esperienze che rafforzano il suo amore per la professione e gli consentono di acquisire nuove competenze e nuovi stimoli. Passaggio determinante nella sua carriera è l’incontro con Heinz Beck, che nel 1998 lo inserisce nella sua brigata a La Pergola dell’Hotel Cavalieri Hilton di Roma. Dopo l’esperienza capitolina, Episcopo diventa chef del ristorante Marennà dell’azienda Feudi di San Gregorio di Sorbo Serpico (AV) e, a seguire, del ristorante Casa del Nonno, 13 di S. Eustachio di Mercato S. Severino (SA). La sua formazione è un viaggio attraverso l’Italia, in un continuo confronto con chef, cucine, territori diversi. Dal 2008 è al Risorgimento Resort. Ogni suo piatto nasce da una riflessione accurata sulle materie prime, sulle lavorazioni e sulle culture che lo ispirano. C’è tecnica, ma anche emozione nella sua cucina, dove protagonista è la tradizione salentina, rivisitata con fantasia.

Ingredienti per 6 persone: 1 kg di filetti di tonno; 100g di farina di mandorle; 100g di semi di sesamo; 1 kg di porri; 100cl di latte fresco intero; olio extra vergine di oliva; 60g circa di prezzemolo in foglie; sale q.b. Procedimento: porzionare il filetto di tonno in pezzi da circa 180g l’uno. Panarli nella farina di mandorle e sesamo e tamponare la scaloppa di tonno con olio extravergine. Scottare leggermente i filetti sulla piastra ben calda da entrambi i lati. Per la crema di porri, dividere per lungo i gambi del porro, lavarli, mettere da parte il cuore, tagliarli a julienne e stufarli con un filo di olio extravergine insieme alle foglie di prezzemolo e a un mestolo di brodo. Completare la cottura con il latte intero. Frullare il tutto e aggiustare di sale. Tagliare la parte centrale del porro, conservata dalla mondatura, a julienne e sbollentarla in acqua leggermente acidulata e subito raffreddata. Dorare in olio extravergine le sottili listarelle di porro, dopo averle accuratamente asciugate con carta assorbente e passate in abbondante farina. Servire adagiando i filetti di tonno su un fondo di crema e guarnendo il piatto con il porro delicatamente croccante. Il piatto, per chi lo desidera, può essere arricchito con cipolle di Acquaviva stufate al vino Negroamaro.

Risorgimento Resort Via Augusto Imperatore, 19 - 73100 Lecce Tel. 0832246311 - fax 0832245976 www.risorgimentoresort.it - info@risorgimentoresort.it

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Un tavolo al...

SPECIALE GOURMET EXPERIENCE

Ristorante Il Magiono HOTEL MULINO GRANDE A Cusago (alle porte di Milano) la cucina torna alle sue origini: farina, acqua e tanta fantasia, quella dello chef Domenico Notturno a La ricett

I

l suo nome evoca una storia antica, fatta di acqua e frumento. Il ristorante il Magiono annesso all’eco design hotel Mulino Grande di Cusago ha infatti mantenuto l’atmosfera e i sapori di un tempo. Il dolce suono dell’acqua tra le pale del mulino, il fuoco del camino in inverno – d’estate ci si trasferisce sotto il pergolato – tutto questo in un ambiente raffinato, con travi a vista e mobili minimal chic. I leit motive della cucina sono varietà, freschezza e stagionalità: paste fatte in casa, riso d’eccellenza, ortaggi e frutta di giornata, carne, pesce e formaggio a km 0. A valorizzare i piatti, una carta dei vini autorevole con etichette prevalentemente piemontesi e lombarde e una ricca selezione di spumanti Franciacorta. A pranzo la cucina propone primo e secondo in un’unica soluzione (22 euro), accompagnati da un calice di vino della casa, mezza bottiglia di acqua, caffè e dessert. Una volta al mese da provare le cene a tema, e da giugno, l’appuntamento fisso è per l’aperitivo con degustazione rustico-chic. Perfetta padrona di casa, Gabriella Morandotti riceve gli ospiti con squisito garbo e professionalità.

Hotel Mulino Grande Via Cisliano 26 - 20090 Cusago (Milano) Tel. 0290390731 - fax 0287152455 www.hotelmulinogrande.it - info@hotelmulinogrande.it

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Ravioli ricotta di bufala e spinaci al burro e salvia Ingredienti: per la pasta fresca: 200 gr di farina di semola rimacinata; 200 gr di farina 00; 4 uova intere; 50 gr acqua, 1 pizzico sale. Per la farcia : 300 gr ricotta di bufala; 300 gr di spinaci puliti; 80 gr di parmigiano reggiano; sale, pepe e noce moscata. Per la salsa: 2 dl di brodo di carne; 50 gr di burro,qualche foglia di salvia. Procedimento: preparare la pasta e lasciarla riposare per 2 /3 ore avvolta nella pellicola trasparente, stenderla formando i ravioli. In una padella mettere il brodo e ridurlo di circa la metà, cuocere a parte i ravioli per circa tre minuti. Nel frattempo aggiungere al brodo burro e salvia. Scolare i ravioli e condirli. Infine spolverare con parmigiano reggiano. Cresciuto a fianco di Ducasse, Marchesi e Oldani, il romano Domenico Notturno inizia la sua carriera nella capitale all’Enoteca Capranica, per poi continuare con importanti esperienze internazionali al Park Hotel di Londra e da Alain Ducasse a Montecarlo e Parigi. Tra i suoi evergreen, il guanciale croccante e crostoni al rosmarino, la crema di zucca e il gelato all’amaretto.


dimora storica contemporanea L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni. Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo. In questa cornice vi accoglie il Park Hotel ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, offrendovi spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.

Park Hotel ai Cappuccini Via Tifernate • 06024 • Gubbio (Perugia) • Italy • Tel. +39 075 9234 • Fax +39 075 9220323 www.parkhotelaicappuccini.it • info@parkhotelaicappuccini.it


DEDICATO ALL’EVENT MANAGER

CITY CARD,

un’opportunità per il Mice NATE PER AGEVOLARE LA COMODITÀ NEI TRASPORTI E NELLE VISITE DEI TURISTI “FAI DA TE”, LE TESSERE TURISTICHE CITTADINE SONO SEMPRE DI PIÙ E, FINALMENTE, ANCHE DECLINATE SULLE NECESSITÀ DEI VIAGGIATORI BUSINESS Dario Donadei

i chiama Ecm, sigla che sta per European City Marketing, ed è l’associazione che riunisce ben 120 uffici del turismo, oltre a convention bureau di 32 Paesi. È, insomma, un ente che sa il fatto suo quando si parla di or-

S

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ganizzazione di eventi in realtà cittadine. Vale quindi la pena di dare un’occhiata (virtuale) alla seconda edizione della guida digitale che ha appena pubblicato – scaricabile dal sito www.europeancitycards.com – e che presenta 36 city card di

altrettante città socie in 22 Paesi. Realizzata in collaborazione con l’European City Cards Knowledge Group (www.europeancitiesmarketing.com), società che gestisce il sito preposto alla vendita delle card delle città che aderisco-


DEDICATO ALL’EVENT MANAGER Con BCN Card di Barcellona ingresso scontato alla Sagrada Familia. Sotto, la carta di Stoccolma offre trasporti pubblici illimitati

Si chiama iAmsterdamcity la tessera smart per le visite alla città olandese

no all’iniziativa, la guida fornisce tutte le informazioni relative ai benefit offerti dalle carte delle diverse città.

I vantaggi per gli organizzatori di eventi Facciamo però un piccolo passo indietro: che cos’è esattamente una city card? Si tratta di norma di una tessera che offre ingressi gratuiti o scontati alle principali attrazioni turistiche di una città, come ad esempio monumenti e musei, ma anche che consente al possessore

l’utilizzo gratuito o a prezzi scontati dei mezzi di trasporto pubblico di quella metropoli. E ancora offre sconti in negozi, ristoranti e bar convenzionati con l’ufficio del turismo che ha creato la card. Anche per questo motivo, la vendita delle city card è solitamente affidata ad agenti di viaggio e operatori turistici ai quali viene riconosciuta una commissione. Parlando proprio di city card, l’ultima tendenza, che coinvolge anche direttamente l’industria del turismo Mice, è quella di riconoscere sconti sull’acquisto delle tessere a quegli organizzatori congressuali o meeting planner che portano i propri eventi nelle città che le offrono. Non per nulla, tra le 36 località presenti nella guida Ecm – ovvero Amsterdam, Anversa, Barcellona, Belfast, Berlino, Bruges, Bruxelles, Copenhagen, Digione, Dublino, Dubrovnik, Ginevra, Gijon, Gotheborg, Helsinki, Innsbruck, Cracovia, Lisbona, Lubiana, Londra, Lione, Nantes, Nizza, Norimberga, Oslo, Praga, Reykjavik, Spalato, Stoccolma, Tallin, Turku, Valencia, Vienna, Vilnius, Zagabria e Saragoza – ci sono diverse importanti metropoli e capitali europee che fanno del turi-

smo Mice un grande business per i propri concittadini.

Le tessere con i plus turistici più interessanti all’estero Volendo poi fare una panoramica dettagliata sulle city card turisticamente più appetibili si scopre ad esempio la “iAmsterdamcity”, della capitale dei Paesi Bassi che, con 40 euro, dà accesso gratuito a tutti i musei della città e ai trasporti pubblici per un giorno. Della card è possibile pure scaricare l’app per iPhone e Android con la guida interattiva della città. Grazie alla “Weekend Card” di

Copenhaghen, invece con circa 70 euro, si visitano oltre 60 musei gratis e si viaggia senza limiti su bus, metro e treni nella regione, compresi i trasferimenti da e per l’aeroporto. Simile anche la Stockholm Card, tessera da 74 euro per 48 ore che comprende circa 80 musei, trasporti gratuiti e gite in bat5 2012 | www.mastermeeting.it 119


DEDICATO ALL’EVENT MANAGER

Firenze, grazie al suo Convention Bureau, propone la prima Congress Card italiana

tello nell’affascinante capitale svedese. La card di Londra comprende invece 50 luoghi d’interesse, tra i quali la Torre di Londra, lo zoo, la Cattedrale di Saint Paul e l’Abbazia di Westminster (costa 74 euro per due giorni). A Barcellona è disponibile la “Bcn Card”, che dura due giorni e permette di entrare in 21 musei, di utilizzare in modo illimitato i trasporti pubblici, compresi i trasferimenti da e per l’aeroporto, e di avere ulteriori sconti in bar, ristoranti e altri luoghi d’interesse. Poi ci sono le tessere turistiche più economiche, che comprendono solo i trasporti pubblici, l’ingresso a una decina di musei e gli sconti sulle altre attrazioni della metropoli: 120 5 2012 | www.mastermeeting.it

come la “Magica Vienna”, da 72 ore per 19,50 euro.

City card italiane: la più avanzata è quella di Firenze Ma non figura davvero nessuna città italiana in questo virtuoso elenco? In realtà, andando a sbirciare tra i membri dell’European City Marketing si trovano diverse città italiane, come Bolzano, Bologna, Genova, Firenze, Torino e Vicenza, alcune delle quali si sono da tempo dotate di una city card. La città di Torino, ad esempio, mette a disposizione dei viaggiatori che sbarcano sotto la mole la “Torino+Piemonte Card”, mentre il comune di Genova ha sviluppato da parecchio una “Card mu-

sei”. Nello specifico italiano, comunque, la città più avanzata in questo senso è Firenze che, oltre ad avere una city card per i turisti “comuni”, è la prima ad averne declinata anche una specifica versione proprio per i delegati di un congresso. Si chiama “FCB Congress Card”, si trova sul sito del Firenze Convention Bureau (www.conventionbureau.it), e grazie ad essa gli organizzatori di fiere e conferenze hanno la possibilità di offrire ai loro clienti e delegati una speciale “tessera servizi” personalizzata, valida per l’intero soggiorno a Firenze durante il congresso o l’evento. Come funziona? È semplicissimo: la “FCB Congress Card” è completamente gratuita e direttamente scaricabile da ciascun richiedente, previa registrazione nella sezione web dell’evento per la quale è disponibile. Si tratta di una carta che offre al congressista sconti e offerte speciali per l’ingresso ai musei, siti culturali, strutture per il tempo libero, locali notturni, negozi, ristoranti e divertimenti, centri benessere, campi da golf, visite guidate, noleggio di biciclette, taxi, vetture con autista per i trasferimenti aeroportuali e altri servizi. Oltre che dai delegati, la card può essere utilizzata anche da eventuali loro accompagnatori o familiari, restando valida nei giorni immediatamente prossimi e successivi alle date dell’evento. Per attivarla il partecipante deve selezionare l’evento d’interesse, scaricare e stampare la card e l’elenco dei servizi inclu-


DEDICATO ALL’EVENT MANAGER

si seguendo una procedura di registrazione.

Parola d’ordine: innovazione Per fortuna quindi qualcosa si muova anche nello stivale, anche se non sono stati certo fatti tutti i passi per rendere ancora più business questo plus turistico. Cosa ne dicono gli esperti? Sulla scia dell’accordo interregionale Mice, siglato alla Bit dello scorso febbraio, da 8 regioni italiane – ovvero Toscana, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto e Trentino (come provincia autonoma di Trento) – che mira a portare entro il 31 marzo 2015 le presenze annue legate al congressuale dagli attuali 2,7 milioni a 3 milioni, aumentando il numero degli eventi dagli attuali 12 mila a 14 mila e i partecipanti da 1,8 milioni a 2 milioni, sono state fatte, dagli addetti ai lavori, diverse previsioni sulla valorizzazione dell’offerta del sistema congressuale italiano, sul sostegno alle azioni di promo-commercializzazione, soprattutto all’estero, e sulla creazione di un turismo di qualità che aumenti l’indotto economico di tutto il terziario e destagionalizzi i flussi. Tra queste valutazioni non manca l’idea dell’utilizzo delle city card declinate per il congressuale come strumento di sostegno a un turismo qualitativamente comodo e allo stesso tempo elevato. A riguardo, Giacomo Billi (foto in alto), assessore al turismo della Provincia di Firenze e presidente del Firenze Convention Bureau, spiega che «viene con forza riconfermata la necessità per

ogni ente di promozione congressuale di avere una logica imprenditoriale che si focalizzi sulla centralità della destinazione e sulla misurazione dei risultati». Non stupisce quindi che proprio Firenze resti al top nella classifica italiana delle città che hanno capito l’importanza dell’uso delle card per il congressuale. «Per la prima edizione congiunta del 15° Congresso Internazionale di Endocrinologia e del 14° Congresso Europeo di Endocrinologia (ICE/ECE 2012), andata in scena dal 5 al 9 maggio, con oltre 5.500 delegati», racconta Carlotta Ferrari (sotto), direttore del Firenze Convention Bureau, «abbiamo stanziato fondi appositi per fornire ai delegati l’accesso ai mezzi pubblici con tariffe scontate e quindi per attivare per ognuno di loro

una “Congress Card”. Ma non solo: in supporto al nostro sforzo relativo alla tessera cittadina, abbiamo collaborato con AIM Group International che ha ideato un programma collaterale di tour facoltativi, proponendo ai delegati fruitori degli sconti offerti dalla card fiorentina visite di monumenti, musei cittadini e Ville Medicee dell’Oltrarno, oltre a degustazioni di vini nei colli del Chianti». City card sempre più legate al turismo innovativo, quindi. E a tal proposito Roberta Milano, fondatrice di BTO Educational sostiene che «nella società tecnologica i turisti hanno una sempre più elevata predisposizione a sperimentare per il loro viaggio nuovi modelli innovativi, anche e soprattutto nell’utilizzo degli strumenti messi a disposizione loro dagli attori dell’offerta turistica, siano essi legati a internet oppure no. È per questo che il dibattito su innovazione e turismo è più che mai in voga, soprattutto tra gli addetti ai lavori che devono essere al passo con le novità dell’offerta al pubblico. Una delle ultime frontiere di questo orizzonte è quello legato al concetto di “smart city”, ovvero quelle località che promuovono la propria immagine turistica con una presenza intelligente sul web, ma che anche usano tecniche avanzate per creare percorsi e “mappature” tematiche della città e per rendere le città stesse facilmente fruibili ai turisti, offrendogli un facile accesso alla rete e ai servizi che soddisfino le loro esigenze». Proprio come accade nel caso delle city card in generale e della loro declinazione per il business travel in particolare. ■ 5 2012 | www.mastermeeting.it 121


MICE DESTINATION

Principato di Monaco dove l’unione

fa la forza

230.000 PERNOTTAMENTI ENTRO IL 2015. È L’OBIETTIVO CHE CONVENTION BUREAU E GRIMALDI FORUM MONACO SI PREFIGGONO DI RAGGIUNGERE CON IL PROGRAMMA MONACO MEETINGS Linda Smiderle Barattieri

ggregazione è la parola magica. In un momento così difficile per il turismo d’affari che, è bene sottolinearlo, è oggi il più colpito dalla crisi, la differenza la

A

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fa la capacità di presentarsi al mercato con proposte in grado di battere la concorrenza in termini di serietà, convenienza e qualità. Non solo, occorre immediatezza di risposta a richie-

ste sempre più last minute per facilitarne il complesso processo organizzativo. Le leggi economiche sono ferree: a una grande flessione della domanda corrisponde un’inflazione


MICE DESTINATION

l’aggiudicarci la conferenza internazionale di tre giorni Cash&Treasury Management, che si terrà da noi a settembre e alla quale parteciperanno oltre mille delegati». E questo non è che uno degli step. «Il nostro obiettivo è raggiungere 230.000 pernottamenti entro il 2015», assicura Camia, «metteremo in luce i nostri talenti, operando in maniera sinergica: dai singoli alberghi, alle agenzie fino al Grimaldi Forum Monaco, continueremo ad agire come un’unica squadra». Nel 2011, con 157.000 pernottamenti, il turismo d’affari ha rappresentato il 20% dell’incoming globale e gli ultimi trend sembrano incoraggiare l’ambizioso obiettivo preannunciato. «Nel prossimo triennio», fa sapere Camia, «è previsto un investimento di 200.000 euro sui nuovi strumenti di comunicazione».

Il successo personale del Grimaldi Forum Monaco

Panoramica aerea di Monte Carlo

dell’offerta che, nel caso del turismo, si evidenzia con la crescita di destinazioni deputate ai grandi eventi. E per Sandrine Camia, recentemente nominata direttore del Convention Bureau di Monaco, la strada è una sola: «rafforzare l’unione di tutte le forze vitali del Principato per catturare l’intero mondo del Mice e battere la concorrenza con la capacità di una risposta univoca e immediata», Come? Con Mo-

naco Meeting, un’offerta esclusiva, da oggi ancora più vantaggiosa, valida tutto l’anno e gestita da un’intera squadra dedicata. È su questo strumento di promozione che in particolare conta il Convention Bureau monegasco: «la possibilità messa a disposizione da Monaco Meeting di poter usufruire di un unico interlocutore in grado di rispondere alle richieste del committente entro 48 ore, è stata determinante nel-

Al di là di ogni retorica o cliches, Monte Carlo è davvero un “piccolo paese dalle grandi possibilità” come recita il payoff della campagna pubblicitaria: in poco più di 2 chilometri quadrati, la destinazione offre un centro congressi con 35.000 metri quadrati di sale e spazi espositivi, tecnologicamente all’avanguardia, a tariffe speciali, oltre 2500 camere vicine al mare con servizi eccellenti e prezzi flessibili, coffee break e welcome cocktail in omaggio, trasporti gratuiti e post congress esclusivi: ecco spiegati gli oltre 700 eventi ospitati da Monaco ogni anno. Fiore all’occhiello dell’offerta Mice 5 2012 | www.mastermeeting.it 123


MICE DESTINATION

Scorcio sui giardini di fronte al Casinò e all’Opera

monegasca è il Grimaldi Forum Monaco, punto di riferimento anche per i grandi eventi culturali e artistici. Una struttura che piace perché rappresenta a pieno titolo un esempio avveniristico di centro congressuale, capace di ospitare ogni tipo di manifestazione e progettato secondo gli attuali criteri di eco sostenibilità. Il complesso è stato tra i primi a ottenere, nel

Notturno dell’Hotel de Paris

2008, la certificazione Iso 14001 e a inserire una politica “verde” nella propria strategia

LE CONDIZIONI PER USUFRUIRE DEI VANTAGGI DI MONACO MEETINGS • Le richieste devono essere fatte al Convention Bureau • Devono prevedere una occupazione significativa del Grimaldi Forum Monaco • La prenotazione deve essere di un minimo di 1.200 roomnights per 2 notti consecutive in almeno due alberghi del Principato L’offerta del Monaco Convention Bureau include: • Visita d’ispezione gratuita (transfert e pernottamento) • Champagne cocktail di benvenuto per tutti i delegati • Il 35% di sconto sul transfert dall’aeroporto • Trasferimenti in autobus da e per gli alberghi per la cena di gala organizzata nel Principato • Blocco di coupon con sconti per shopping, ristoranti o altro

L’offerta del Grimaldi Forum Monaco include: • 10% di sconto sugli spazi richiesti • Uffici messi a disposizione degli organizzatori • Un coffee break • Cartellone con l’annuncio dell’evento all’entrata principale • L’ufficio stampa a disposizione per la promozione dell’evento • Accesso WiFi nelle aree comuni pubbliche e negli spazi espositivi • Trasferimenti in autobus per i partecipanti in tutto il Principato

Suggestiva immagine del Grimaldi Forum e parte della penisola del Larvotto

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MICE DESTINATION

Grimaldi forum dall’alto con porto Hercule sullo sfondo

L’offerta degli alberghi (*) • Camere a partire da 147 euro per i 3 stelle (Columbus Monaco - Novotel Monte Carlo) • Camera a partire da 183 euro per i 4 stelle (Fairmont Monte-Carlo, Méridien Beach-Plaza Port Palace Boutique Hotel, Monte-Carlo Bay Hotel) e i 5 stelle (Hôtel Hermitage and MonteCarlo Beach) • Camera a partire da 278 euro per i 5 stelle Hôtel de Paris and Hôtel Métropole Monte-Carlo • 1 upgrade ogni 30 camere riservate • 1 camera gratuita ogni 50 camere riservate • Desk di benvenuto gratuito nella lobby • Un coordinatore dedicato al gruppo • Zona con accesso WiFi gratuito • Una stanza dedicata per il deposito dei bagagli

aziendale coinvolgendo staff, collaboratori e fornitori. E oggi può vantare lusinghieri risultati: un risparmio del 9% sul consumo energetico e del 24% su quello idrico e un 43% di rifiuti riciclati. «L’obiettivo per la fine del 2012», dichiara il direttore generale Silvie Biancheri, «è aumentare del 2% la raccolta differenziata e gli acquisti eco responsabili e diminuire ulteriormente i consumi di carta intestata, acqua, energia. E ci sarà anche reparto interno dedicato alla comunicazione ambientale con segnaletica dinamica e un e-magazine destinato al grande pubblico». ■

Grimaldi Forum. Spazi espositivi. Sotto, il Teatro

(*) tariffe in vigore per la bassa stagione 2013-tasse escluse

L’offerta delle agenzie ricettive aderenti all’iniziativa • Un projet manager dedicato • Proposte competitive per tutti i servizi • 45 euro a persona per transfers da e per l’aeroporto di Nizza nei differenti hotel del Principato con 9 autobus deluxe, hostess e capo gruppo, che operano dalle 9.00 alle 20.00 per un minimo di 600 delegati • Wellcome desk all’aeroporto personalizzato • Supporto logistico totale incluso la registrazione dei delegati con tecnologia d’avanguardia

Ufficio de Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco Via Dante 12 - 20121 Milano Tel. 0286458480 Dott. Gloria Svezia sales manager gsvezia@gouv.mc- www.visitmonaco.com www.monacomeetings.com

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TREND

Natura: da nicchia dorata a comparto di primo piano

QUELLO CHE FINO A QUALCHE ANNO FA ERA UN TURISMO PER POCHI SI PRESENTA OGGI COME DRIVER DEL SETTORE. CAPACE DI REGISTRARE UN AUMENTO ANCHE NEGLI ANNI DELLA CRISI E DI GUARDARE AL FUTURO CON OTTIMISMO. PARCHI, RISERVE E BORGHI SONO L’ARMA SEGRETA DELLA NOSTRA ATTIVITÀ TURISTICA testo di Aura Marcelli, foto di Barbara Ainis

on è comune di questi tempi scorgere il segno + nelle indagini relative al mercato del turismo. Presenze e fatturati soffrono ancora pesantemente della crisi globale e della congiuntura economica del nostro Paese, lasciando osservatori e operatori nell’attesa preoccupata della vera ripresa. Ma c’è un settore del nostro turismo che in tutti questi anni tanto difficili ha continuato a garantire cre-

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scita e prospettive, conquistando una fetta sempre maggiore del mercato. Si tratta del turismo natura, ex-nicchia dorata, oggi comparto di primo piano che nel 2010ha mosso da solo oltre 99 milioni e 35mila presenze, in crescita dello 0,46% rispetto al 2009, mentre nel 2011 ha visto superato il muro dei 99 milioni e 100mila presenze. Vacanze verdi, dunque, che, sebbene un po’ più brevi (la permanenza media passa da

3,88 giorni a 3,84) hanno garantito al comparto un fatturato di 10,67 miliardi di euro nel 2010, in crescita dello 0,24 per cento rispetto all’anno precedente, e in ulteriore crescita a 10,7 miliardi nel 2011. È quanto emerge dal IX Rapporto Ecotur sul Turismo Natura, l’indagine scientifica nazionale (sui dati relativi all’anno 2010) redatta dall’Osservatorio Ecotur costituito da Istat, Enit e Università dell’Aquila, presentato durante


TREND

Un’opportunità chiamata Lohas Fra i maggiori fruitori del turismo natura aumenta costantemente quel particolare target di consumatori, emerso nell’ultimo decennio, che viene chiamato Lohas – Lifestyles Of Healt And Sustainability –. Si tratta di persone benestanti, con elevato grado di istruzione, grande cura del proprio benessere psico-fisico e spiccata sensibilità alle tematiche di giustizia sociale e cura dell’ambiente. Sul fronte dei consumi turistici questi consumatori hanno un’elevata propensione ai viaggi e guardano con attenzione a forme di turismo rispettose dell’ambiente e delle culture locali. Si stima che nei paesi occidentali siano molto numerosi e rappresentino una percentuale compresa fra il 5 e 30% della popolazione adulta (dati ITB World Travel Trends Report 2010/2011, IPK International). Solo negli USA i Lohas rappresenterebbero circa il 19% della popolazione, pari a 41 milioni di individui, capaci di muovere da soli qualcosa come 209 miliardi di dollari, 42 miliardi dei quali destinati all’eco- turismo. In Europa è la Germania a contare il maggior numero di Lohas: sono il 20% della popolazione e vivono principalmente nelle grandi metropoli. Se oltre la metà di questi consumatori prediligono vacanze nella stessa Germania, nel 12% dei casi scelgono destinazioni italiane (12%), privilegiando nella prenotazione gli aspetti ecologici (per il 64%) e il prezzo (77%), e considerando meno importante il brand (45%). Tra i Lohas statunitensi oltre il 40% è disposto a pagare di più per avere prodotti turistici green.

Il turismo verde guarda avanti con ottimismo: 2010 e 2011 hanno fatto registrare valori in crescita, sia per presenze sia per fatturati, e per il 2012 si prevede un’ulteriore crescita

la XXII edizione di Ecotur, Borsa internazionale del turismo natura, tenutasi a Chieti in questo mese di aprile. I dati confortanti presentati dal Rapporto Ecotur trovano conferme nelle opinioni di chi opera nel settore turistico con prodotti di Turismo Natura. Nel 2011 i tour operator hanno valutato il settore nel 52% dei casi come stabile, mentre per il 43% di loro la tendenza rilevata è in aumento. Solo il 5% dei TO giudicano il 2011 come un anno in calo per il turismo verde. «Tale risultato è la conseguenza di un incremento delle presenze straniere del 2% e di una diminuzione di quelle nazionali dell’1% che ha portato l’indice di internazionalizzazione, che misura il peso delle presenze

straniere su ogni 100 presenze totali, a raggiungere nel 2011 la soglia del 37,5%», ha spiegato nel suo intervento Tommaso Paolini, docente di Economia del Turismo all’Università dell’Aquila e coordinatore del rapporto Ecotur. I segmenti più rappresentativi del turismo natura si sono dimostrati i parchi e le riserve con una quota di mercato superiore al 35%, seguiti dalla montagna (23%), dal turismo rurale (18%), e ancora dal turismo lacuale, dai Borghi più belli d’Italia, dalle riserve marine e dall’agriturismo. Per quanto riguarda le motivazioni di viaggio, nel 2011 crescono la voglia di vivere a contatto con la natura (40% contro il 38% del 2010) e l’esigenza di praticare sport e attività all’aria aperta (24% e +6%), il che si ripercuote sulle attività dei turisti durante la loro vacanza natura: preferiscono nel 23% dei casi l’escursionismo, nel 21% il trekking, nel 12% il birdwat-

ching e la mountain bike, seguiti dalla bici su strada (11%) e dall’equitazione, sci di fondo e animal watching. Per gli stranieri le attività sportive, l’escursionismo, il trekking sono le principali attrattive del turismo verde (36,7%) seguite dalle visite ai centri storici (20,5%) e dalle visite guidate nella natura (19,2%). «I parchi più richiesti ai tour operator nazionali sono quelli storici: il Parco Nazionale d’Abruzzo e quello del Gran Paradiso, mentre tra i parchi regionali svetta senza confronti quello dell’Etna», ha continuato Paolini. «Dai tour operator stranieri i parchi più richiesti sono quello delle Cinque Terre e delle Dolomiti Bellunesi». Sono sempre di più i giovani che scelgono il turismo natura. Uomini e donne tra i 16 e i 30 anni rappresentano ormai un quarto degli appassionati di turismo verde. Si tratta nel 50% dei casi di laureati, con una ca5 2012 | www.mastermeeting.it 127


TREND

Borghi, enogastronomia e sostenibilità arricchiscono l’offerta del turismo natura, un modo di fare vacanza nel rispetto del territorio e delle persone che lo abitano

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pacità di spesa media (37%). Secondo quanto riportato dal rapporto Ecotur le strutture ricettive scelte dai turisti sono al 23,5% gli alberghi, in sostanziale stabilità rispetto al 2009, mentre in lieve calo seguono i bed and breakfast (21%, –0,6) e gli agriturismi (20,7%, –0,8) mentre tornano a crescere le case private (11,8%, +1), i campeggi (8%, +0,3) e i camper (6,5%, +1). Quanto alla durata, nel 50,2% dei casi i turisti restano un giorno, i weekend rappresentano il 19,5%, il weekend lungo (3 giorni) il 13%, la settimana il 12%, mentre solo il 5,3% resta più tempo. Il 2010 è un anno buono anche per i Borghi più belli d’Italia, un segmento innovativo del turismo natura che il Rapporto Ecotur analizza singolarmente. Queste piccole città d’arte e natura hanno registrato un fatturato di 1.058,8 miliardi di euro (+79,3 milioni rispetto al


TREND

settore del turismo natura crescerà nel corso dell’anno, e per il 25% resterà stabile. Si prevede, dunque, che il fatturato di quest’anno possa avvicinarsi agli 11 miliardi di euro.«È molto difficile azzardare previsioni in presenza di un quadro politico, economico, finanziario e sociale alquanto incerto e mutevole», ha concluso Paolini. «Una cosa è certa: il

turismo natura riuscirà almeno a mantenere le posizioni già raggiungere, se non ancora a ■ migliorarle».

Incoming verde nei viaggi organizzati

2009) con un indice di internazionalizzazione che è arrivato al 35,9%. «Il turismo natura continua a crescere prevalentemente per due ragioni», ha spiegato il presidente di Ecotur Enzo Giammarino. «La prima è che il prodotto ha mantenuto una sua forte identità ed ha saputo al tempo stesso rinnovarsi, aprirsi a innesti preziosi come i Borghi, l’enogastronomia di qualità, la sostenibilità. La seconda è il suo forte rapporto con il territorio, dove resta il 90% del fatturato, e che fa sì che venga costruito un rapporto solido con gli abitanti e con i turisti che, a causa anche della forte crisi, scelgono sempre di più di dedicarsi alle vacanze a chilometro zero». Per l’anno in corso i tour operatori prevedono un’ulteriore crescita: per il 70% di loro il

L’indagine Enit riportata nel Rapporto Ecotur guarda alla domanda organizzata straniera, interpellando 71 operatori di 24 mercati diversi. Fra i mesi dell’anno preferiti per le vacanze natura primeggiano maggio, settembre e giugno, mentre non viene neppure citato dagli operatori il mese di novembre. Fra i parchi nazionali, si confermano i più richiesti dalla clientela il Parco delle Cinque Terre e quello delle Dolomiti, internazionalmente più noti, seguiti dall’Appennino Tosco-Emiliano, dall’Arcipelago Toscano e dal Parco del Vesuvio. Fra le regioni italiane resta incontrastata in vetta alle classifiche la Toscana, cui seguono Liguria e Trentino Alto Adige. I turisti stranieri dei viaggi natura organizzati prediligono le attività sportive, ma scelgono anche le visite a centri e borghi e le visite guidate lungo itinerari naturalistici. Per quanto riguarda la ricettività, gli operatori indicano le strutture alberghiere come le più richieste dalla clientela, seguono gli agriturismi e gli alloggi in affitto. I viaggi vengono in prevalenza organizzati su misura delle esigenze della clientela, ma sono apprezzate anche le proposte All inclusive da catalogo e la formula del fly& drive. Diretti competitor del turismo natura italiano sono la Francia, la Spagna e le mete dell’Est Europa. Il 2010 è stato un anno positivo in quanto a vendite sulla destinazione Italia per il 58% dei T.O. intervistati, stabile per il 31% degli operatori e negativo solo per l’11% di loro. I risultati del 2011 sono stati altrettanto positivi: vendite in aumento per il 62%, stabili per il 34% e in calo solo per il 4%. Da ultimo un giudizio sull’offerta italiana:buona per il 44% degli operatori, addirittura ottima per il 9% di loro, discreta per il 27%, ma ancora insufficiente per il 20% dei T.O. stranieri.

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TREND

Vacanze brevi e con un occhio

al portafogli PER MOLTI, QUEST’ESTATE, LE VACANZE DURERANNO MENO E SARANNO ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO. LA PUGLIA SI RIVELA IN TESTA ALLE METE PREFERITE, SEGUITA DALLA SICILIA: DUE REGIONI CON UN BUON RAPPORTO QUALITÀ PREZZO. FRA LE DESTINAZIONI EMERGENTI C’È LA BASILICATA. DIMINUISCONO I VIAGGI LUNGO RAGGIO PENALIZZATI ANCHE DALLA NORMATIVA SULLA TRACCIABILITÀ. FRA LE NUOVE TENDENZE VINCE LA VACANZA ALL’INSEGNA DELLO SPORT Tiziana Conte

tour operator e gli albergatori sperano in una boccata d’ossigeno nonostante i dati del settore non siano incoraggianti. Questa estate, infatti, almeno stando al sondaggio nazionale realizzato da Trademark Italia in collaborazione con Ipsos Observer, i connazionali andranno in vacanza un po’ meno rispetto al passato: si dimezza il numero di coloro che andranno all’estero e diminuiranno quelli che faranno due o più vacanze. Gli operato-

I

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ri che si aspettavano risultati dall’advance booking sono rimasti delusi. Troppe tasse a cui pensare. Quindi si conferma sempre più la tendenza al last minute sperando che nelle tasche resti qualche spiccio da dedicare alla tanto sospirata vacanza estiva. Almeno 6 connazionali su 10 hanno deciso che quest’estate faranno vacanze ma non sanno ancora, esattamente, dove; in oltre 20 milioni hanno però già deciso che non rinunceranno; ma c’è ritar-

do nelle prenotazioni, nonostante la maggioranza sia costretta ogni anno a decidere e concordare per tempo con l’azienda, i colleghi e la famiglia, le date delle ferie di luglio e agosto. Almeno 7 connazionali su 10 per la vacanza principale preferiranno il mare; andranno in vacanza prevalentemente in luglio e agosto. Eppure, nonostante tutto, secondo Trademark, la spesa per la vacanza nel 2012 è destinata ad aumentare. Ogni famiglia, con


TREND

Sicilia: L’Isola di Pantelleria fra le mete preferite e di tendenza di questa estate

Puglia: il moderno Riva Marina Resort di Specchiolla e la sua grande piscina, ideale per famiglie anche grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo

una media di 2,4 persone, spenderà circa 1.396 euro, il 5% in più del 2011 e la spesa “diretta”, prevista, è nell’ordine dei 18,63 miliardi di euro (tra trasporti, alloggio, ristorazione, intrattenimento, svago e piccolo shopping turistico), più un ulteriore 10% (per circa 1,86 miliardi di euro) di spese “indirette e indotte”. Per l’economia italiana le vacanze estive rappresentano dunque un giro d’affari complessivo di almeno 20,5 miliardi di euro.

Le scelte degli italiani Sempre stando all’indagine di Tradmark Italia, per quanto riguarda l’estero, diminuiscono i viaggi verso le destinazioni extraeuropee. In Europa invece le scelte si concentrano su Londra, le Baleari, la Spagna e la Grecia, che ottiene crescenti attenzioni per i suoi prezzi altamente attraenti. Resistono le

coste pugliesi, marchigiane, romagnole e il Levante ligure, che contengono le perdite grazie al grande serbatoio di turisti residenti nel breve-medio raggio. Perdono quota la maggior parte delle destinazioni tradizionali, le isole e la montagna. «Le previsioni per le vacanze estive sono molto influenzate dalla fase economica recessiva», conferma Giorgio Lotti (foto sotto), direttore commerciale di Open Travel Network che conta 650 agenzie di viaggi affiliate. «l’advance booking ha avuto un effetto blando sul consumatore che mai come questa’anno propenderà per le prenotazioni sottodata». Intanto, però, stando alle vendite delle agenzie OTN, chi ha già prenotato lo ha fatto per mete dove vince il rapporto qualità prezzo come la Tunisia e l’Egitto che, precisa Lotti, «stanno riprendendo se pur lentamente quote di mercato», e per la Turchia. A soffrire di più è invece il lungo raggio per

il quale, ad aggravare il calo delle prenotazioni, ci si è messa pure la normativa sulla tracciabilità. Ma se a mostrare segnali di sofferenza sulle prenotazioni sono, sicuramente rispetto allo scorso anno, la Sardegna, la Toscana e la Liguria, in testa alle regioni italiane più gettonate c’è la Puglia, ed in particolare il Salento, che già da qualche anno registra numeri in crescita. Già a maggio numerosi alberghi e ville sul mare registravano il tutto esaurito per agosto e un alto coefficiente di riempimento per il mese di luglio. Come il Riva Marina Resort di Specchiolla, a pochi chilometri da Ostuni, che a maggio aveva già il 90% delle totali 370 stanze, prenotate per luglio ed agosto. Come si spiega il successo? Secondo il direttore di questa struttura, Enzo di Roma, «con l’ottimo rapporto qualità-prezzo, non solo dell’albergo da me diretto, ma di tutta la Puglia che vanta strutture ricettive di buon livello e che è diventata una meta di tendenza anche per molti turisti stranieri, primi fra tutti i tedeschi. Anche l’operatore Ota Viaggi conferma il calo dell’advance booking: «rispetto allo scorso anno, ad aprile avevamo il 10% in meno delle prenotazioni per l’estate», fa sapere il direttore commerciale Massimo Diana, confermando che «oltre alla Puglia, tra le destinazioni più prenotate c’è anche la Sicilia e fra quelle emergenti la Basilicata». 5 2012 | www.mastermeeting.it 131


TREND

Alberobello è uno dei luoghi più visitati dai turisti che scelgono la Puglia come meta delle loro vacanze estive

Nuove tendenze all’insegna dello sport Sarà lo stress anche da tasse che spinge molti a scegliere di trascorrere le vacanze all’insegna del benessere e dello sport. Una tendenza che registra un segno positivo anche per Frigerio Viaggi Network. Il Gruppo che riunisce oltre 70 agenzie in tutta Italia rileva, infatti, l’interessante andamento dei viaggi di nicchia, con particolare riguardo a quelli legati alle attività sportive. «Attualmente ci troviamo in una situazione in

cui il mercato è rallentato e le prenotazioni dell’estate non sono ancora decollate, perché la maggior parte dei clienti sta temporeggiando in attesa dell’evolversi della situazione economica», commenta Paola Frigerio, responsabile programmazione. «Ed è interessante notare come, proprio in un momento come questo, stiano suscitando attenzione e curiosità alcuni prodotti di nicchia che attraggono appassionati e sportivi di vario genere». Frigerio Viaggi Network ha messo a punto una program-

Il Parco Marino di Torre Guaceto abitualmente preso d’assalto dai turisti per la bellezza dei suoi fondali

132 5 2012 | www.mastermeeting.it

mazione dedicata allo sport. Come una serie di proposte e pacchetti dedicati al cicloturismo, che consentono di abbinare i percorsi su 2 ruote a itinerari enogastronomici, alla visita di località turistiche o grandi città, da Castrocaro Terme a New York. Appuntamenti per gli amanti della bicicletta con gli esclusivi consigli del campione di ciclismo Maurizio Fondriest. Ed è sempre con l’intento di accontentare la domanda da parte di una specifica parte di mercato che il network ha realizzato itinerari per gli appassionati di motociclismo in collaborazione con I Viaggi di Curve e Tornanti: società che si occupa di eventi legati al mototurismo e che pubblica una collana di guide scritte da motociclisti per motociclisti. Si tratta di itinerari ad hoc che comprendono, oltre alla sistemazione alberghiera, un itinerario per viaggi on the road in motocicletta con l’assistenza di istruttori di guida sicura, con consigli e indicazioni


TREND

Puglia: il Marina Resort di Specchiolla dalle attuali 370 camere passerà a 448 unità per l’estate 2013 e a 700 entro i prossimi cinque anni

sulle tecniche di guida, lungo le curve più affascinanti nella storica “Terra dei motori” nell’Appennino Tosco-Emiliano e Tosco-Romagnolo. Sempre fra le scelte più nuove da parte dei “vacanzieri” rientrano i viaggi con la racchetta in mano. Pacchetti rivolti a tutti, dal tennista alle prime armi al super appassionato, da chi vuole mettersi alla prova partecipando agli stage a chi vuole solo guardare e assistere ai match dei principali tornei internazionali. Milano Marittima, Londra, Croazia e Costa del Sol sono alcune delle destinazioni proposte da Frigerio. «Si tratta di “prodotti” curati e studiati nei

minimi dettagli, in collaborazione con associazioni ed esperti di settore, proprio perché si rivolgono a persone a loro volta esperte in materia e particolarmente esigenti. Persone disposte a investire un budget per combinare la vacanza con le proprie passioni. E noi abbiamo cercato di proporre soluzioni adatte a tutte le tasche, dai week-end lunghi alla settimana intera», conclude Paola Frigerio.

Lungo raggio penalizzato dalla tracciabilità «È indubbio, la normativa sulla tracciabilità ha penalizzato le prenotazioni lungo raggio», esordisce Andrea Mele (a sinistra), amministratore di Viaggi del Mappamondo. «le stesse agenzie di viaggi ci segnalano che il cliente prima chiede il preventivo e poi frammenta il pacchetto di viaggio prenotando in internet i vari servizi e spesso pagando il saldo cash sul posto». Per quanto riguarda le prenotazioni estive, però, Viaggi del Mappamondo si dice soddisfatta dei risultati anche se si è ridotto ulteriormente il budget e la durata. “La spesa

media si aggira intorno ai 2.000/2.500 euro a persona”. Le mete più prenotate per il To sono Messico, Indonesia e a sorpresa, per il periodo estivo, gli Emirati. Un grosso calo invece si registra sulla Malesia da quando sono stati cancellati i voli diretti. Anche le prenotazioni per le crociere stanno andando bene se pure si prevede, anche in questo caso, il last minute. Lo conferma Domenico Pellegrino, managing director di Msc Crociere: «A prenotarle, principalmente nel Mediterraneo, sono le famiglie». Il prodotto infatti risponde pienamente alle esigenze di questo specifico target di clientela che ha un budget ridotto e preferisce l’All Inclusive per evitare sorprese. «E guadagnano mercato anche per questa estate le crociere in Nord Europa rivolte ad una fascia alta di clientela». Dichiarazioni che confermano quanto la crociera si confermi uno dei viaggi preferiti dei “vacanzieri” e che la percezione sulla sicurezza a bordo delle navi non è cambiata in modo significativo in seguito ai fatti di cronaca che avevano coinvolto la Costa lo scorso inverno. ■ 5 2012 | www.mastermeeting.it 133


DONNE AL TOP

L’ARMONIA DELLA NATURA È IL MIO DESIGN MIGLIORE

ifarei tutte le scelte, sono sempre stata una donna determinata», dice Cinzia Alliata Bronner, cinquantasette anni, romana, architetto per vocazione fin dall’infanzia e, in-

«R

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sieme al fratello Claudio, a capo di uno dei più noti studi di progettazione architettonica, strutturale e impiantistica di Roma: l’Holding Alliata Bronner Spa. Da poco più di due anni la società si è affacciata al

mondo dell’hotellerie di lusso inaugurando due strutture alberghiere, l’Arezzo Park Hotel e il Porto Ercole Resort&Spa, riunite nel gruppo A Point Hotel&Resort che presto vedrà nuove aperture. Ma come ap-


DONNE AL TOP

Credere sempre in quello che si vuole davvero. È questa la grande sfida che Cinzia Alliata Bronner, architetto design dell’omonimo gruppo, ha sempre affrontato, complice una grande passione per la sua attività, l’ispirazione della natura e un pizzico di metodo Cristina Chiarotti

«La mia fonte di ispirazione principale è la natura, forma armonica per eccellenza, uno stato mentale che mi mette in empatia con l’ambiente»

proda un architetto design al mondo alberghiero? «Fin da piccola avevo le idee molto chiare, disegnavo ovunque, tanto che, complice mia madre – un donna che amava la musica e l’arte – sono riusci-

ta a fare il liceo artistico e a frequentare poi la facoltà di architettura, contro il volere di mio padre che – pilota di aereo e più pragmatico – avrebbe preferito un tranquillo liceo classico. Pensi che venivo dalla

scuola privata, dall’essenzialità delle suore Orsoline! Eppure avevo una visione molto chiara di quello che volevo. In un periodo come quello, parliamo del Sessantotto, scegliere architettura, in una scuola pubblica, con il fermento di quegli anni, era per una donna una scelta impensabile! Ancora oggi ringrazio mia madre per aver creduto in quella ragazzina così determinata». Comincia giovanissima a lavorare nel gruppo Alliata Bronner insieme al fratello Claudio. Strutture al di fuori degli schemi tradizionali quelle del Gruppo Alliata Bronner, presente fin dagli anni Settanta nel panorama delle imprese romane e che ha operato negli anni di trasformazione della città producendo soluzioni originali e innovative. «È stato proprio grazie a mio fratello Claudio, ingegnere, che la nostra azienda ha iniziato a estendersi alla fase di progettazione e di design. Avevo 23 anni quando mi sono laureata e ho iniziato a lavorare. Se la immagina una riunione con persone decisamente più grandi, oltretutto tutti uomini, alle prese con una ragazzina? Si stupivano persino che firmassi i progetti! Tuttora è un mondo molto maschile, ma ho imparato ad aspettare. La professionalità, la presenza, e soprattutto la passione per il lavoro, ammorbidiscono anche i rapporti più difficili». Nel 2009 il Gruppo si lancia in una nuova grande avventura, quella alberghiera, con la creazione della società A Point Hotels Resorts che gestisce l’Arezzo Park Hotel (vedi pag. 66), alle porte dell’omonima cittadina toscana, e il Porto Ercole Re5 2012 | www.mastermeeting.it 135


DONNE AL TOP

La Spa del Porto Ercole Resort&Spa

sort&Spa, proprio di fronte Cala Galera. Le strutture sono caratterizzate da design moderno e funzionale, esteticamente all’avanguardia. L’Arezzo Park Hotel è adatto al turismo di affari, ma è molto versatile ad altre tipologie di clientela grazie alla piscina esterna e interna, al centro benessere e a un gustoso e ricercato ristorante; il Porto Ercole Resort&Spa è situato proprio nel Porto di Cala Galera a Monte Argentario, uno dei più grandi e attrezzati approdi turistici dell’intero litorale toscano e metà d’elite del turismo internazionale. «Arezzo è stata scelta come location baricentro tra nord e sud. È una struttura in cui ho dato pieno sfogo all’essenza strutturale architettonica pura. Vetro, colore, luce. Ogni sala è pensata nel dettaglio, ogni scelta può essere considerata un prototipo, una sorta di laboratorio creativo di design a cielo aperto e alla portata di tutti. Questo è l’aspetto che mi ha entusiasmato di più, disegnare un albergo con la massima libertà di ispirazione. Il design è un colpo d’occhio, una visione d’insieme che racchiude un’idea, un quadro costruito con una cura continua dei dettagli. Nei nostri alberghi ogni soluzione è studiata, fino alle scelta delle piastrelle dei bagni, o a come posizionare gli oggetti. Ho fornito immagini di quel136 5 2012 | www.mastermeeting.it

lo che volevo, in modo da non lasciare nulla al caso. Ovviamente tutto il progetto vanta una preparazione strutturale completa, con una scelta di materiali innovativi non usurabili, resistenti ed ecosostenibili. All’inizio si pensava ad una affiliazione, poi ci siamo appassionati, e abbiamo scelto la gestione diretta». Una donna innamorata del suo lavoro, che non risparmia neanche il suo tempo libero. «La mia giornata è molto lunga, mi piace alzarmi presto, entrare nel cuore dei progetti, in generale essere sul campo. Quando è necessario mi piace visitare e vivere il can-

tiere in prima persona. Per l’apertura della struttura di Porto Ercole, nel luglio del 2011, sono stata fissa sul posto per quasi un mese. Sono nata sotto il segno del Toro, mi piace l’adrenalina pura, e devo confessare che quando i tempi si stringono i risultati sono più esaltanti». Eppure c’è un lato del suo carattere più contemplativo che costituisce il suo grande catalizzatore di energie. «La mia fonte di ispirazione principale è la natura, forma armonica per eccellenza, uno stato mentale che mi mette in empatia con l’ambiente. Le pareti stesse di questa stanza dove ci troviamo ora richiamano nel motivo grafico i rami di un albero». Amante degli sport, tra cui lo sci e la barca a vela, appena può lascia tutto per lunghe passeggiate. «All’Argentario, per esempio, camminare è per me una fonte di ispirazione continua, uno specchio natura-


DONNE AL TOP Cinzia Alliata Bronner nel suo studio. L’architetto si occupa direttamente della ricerca del personale e soprattutto della formazione dei giovani che lavorano nel gruppo A Point Hotels Resorts

le in cui riflettersi, con quella varietà di luce e di ecosistemi, dalla spiaggia, alla pineta, al tombolo, un paesaggio variegato e composito, straordinariamente ricco, fino al mare aperto». E sì perché, proprio da appassionati di barca gli Alliata Bronner si sono da tempo aperti ad una ulteriore avventura, la cantieristica navale. Con la Rennor Marine a Cala Saccaia in Sardegna infatti hanno cominciato a creare barche di design, un hobby che è diventato un motivo di ispirazione. Insomma, una forza creativa e in evoluzione, positiva e vincente, capace anche di uno sguardo critico e asciutto. «Certo può sembrare un’affermazione un po’ controcorrente, ma esplorando ambienti di lavoro diversi, come l’hotellerie, mi chiedo se forse non sia il momento per l’impresa italiana di sdoganarsi dalla tradizione familiare, aprendosi a energie esterne se

fortemente motivate. Mi occupo direttamente della ricerca del personale e soprattutto della formazione dei giovani che lavorano nel nostro gruppo. Oggi non si può prescindere da una preparazione perlomeno universitaria, ma sono sempre

più convinta che sia indispensabile una grande passione per il lavoro e soprattutto sia necessario acquisire un metodo professionale; quando c’è, questo fa la differenza. Bisogna sempre credere in quello che si vuole davvero». ■

Due dettagli dell’Arezzo Park Hotel inaugurato nel 2009: la hall e una delle camere. Ogni ambiente è pensato nel dettaglio, ogni scelta di design può essere considerata un prototipo, una sorta di laboratorio creativo alla portata di tutti

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I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

L’ospitalità che fa la differenza ROBERTO E. WIRTH, CLASSE 1950, PRIMOGENITO DI OSCAR E DI SUA MOGLIE CARMEN E ALLA QUINTA GENERAZIONE NEL SETTORE DELL’HOTELLERIE, CI RACCONTA LA STORIA DELLA SUA FAMIGLIA, CHE PER QUASI DUE SECOLI HA GESTITO ALBERGHI DI PRESTIGIO IN SVIZZERA, IN EGITTO (L’HOTEL SEMIRAMIS DEL CAIRO) E IN ITALIA, DOVE HA SCRITTO UNA DELLE PIÙ BELLE PAGINE DI STORIA DELL’HOTELLERIE. a cura di Tiziana Conte

o abbiamo incontrato nel suo albergo, l’Hassler Roma, il cinque stelle lusso in cima alla Scalinata di Trinità dei Monti, Roberto E. Wirth, classe 1950, primogenito

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di Oscar e di sua moglie Carmen, quinta generazione nel settore dell’hotellerie. Ci ha accolto come fosse il salotto di casa sua, in un ambiente dall’atmosfera resa ancora più cal-

da dall’arredamento classico dove non mancano richiami ad epoche passate, quando, ci racconta, «Humphrey Bogart o Audrey Hepburn si davano appuntamento proprio qui, per un drink». E fra gli illustri ospiti, a sorseggiare un aperitivo si sarebbe fermata anche Lady Diana che gli avrebbe confessato di non aver mai gustato un “Bellini” migliore, in nessun altro posto del mondo. Per quasi due secoli, la famiglia Bucher-Wirth ha lasciato il segno nel settore dell’ospitalità, gestendo alberghi di prestigio in Svizzera, in Egitto (l’Hotel Semiramis del Cairo) e in Italia dove ha scritto una delle più belle pagine di storia dell’hotellerie. Con questa premessa quale altro mestiere avrebbe potuto fare, Roberto E. Wirth, se non l’albergatore? Ma noi glielo abbiamo comunque chiesto e la risposta, se pur scontata, ci ha rivelato la storia della sua famiglia, ma anche la forte personalità che lo ha portato, nonostante sordo profondo dalla nascita, a realizzare il suo sogno: diventare albergatore. Cresciuto negli alberghi, Roberto Wirth ci confida che fin dall’infanzia desiderava fare il mestiere di suo padre, nono-


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ Nel servizio alcuni scatti dell’Hassler Roma

stante, ricorda, «lui non mi incoraggiasse sottolineandomi quanto fosse indispensabile per questa professione anche parlare le lingue e avere una buona dialettica». Ma il giovane Wirth non si fece scoraggiare ed andò dritto alla meta; studiò a Cornell University, Ithaca, New York, dove si laureò e lavorò nel settore alberghiero per importanti marchi internazionali come Hyatt, Hilton, Intercontinental, Sheraton, Holiday Inn, solo per citare qualche esempio. Un’esperienza, quella statunitense, alla quale deve molto: «mi ha aperto la mente e mi ha permesso di conquistare la mia identità». Certo non deve essere stato facile, per lui, emergere, con una madre americana e di sangue svizzero come il padre: due forti personalità che hanno dominato la scena dell’hotellerie romana e non solo. La storia della famiglia comin-

ciò con Franz-Josef Bucher, uno dei pionieri dell’industria alberghiera in Europa, che nel 1870 aveva sviluppato la Trittalp, pianoro sul Burgenberg in Svizzera, con alberghi e una seggiovia. Fu proprio lui che nel 1890 invitò il genero Heinrich Wirth (nonno di Roberto E. Wirth), con la moglie Cristina Bucher, a recarsi prima a Pegli (Genova) per gestire il Grand-Hotel et de la Mediteranée e poi a Roma per prendere in gestione l’Albergo Minerva e successivamente assumere la direzione dell’Hotel Quirinale (acquistato da Bucher nel 1894). Dal matrimonio fra Heinrich Wirth e Cristina Bucher nacquero tre figli tra cui Oscar (1893), padre di Roberto Wirth, che nel 1921 andrà prima a dirigere e poi a rilevare dal suo socio svizzero, l’Hotel Hassler di Roma. Alla morte di Oscar, nel 1968, il testimone passerà alla moglie Carmen che dirigerà l’albergo fino al

1982, quando il figlio Roberto E. Wirth – che già dal 1978 compare sul libro paga dell’hotel come assistente – diventerà a soli 32 anni il più giovane direttore generale d’Italia. «Con mia madre ho avuto un rapporto di lavoro non facile e spesso ci scontravamo su alcune decisioni», ci confida, «ma è stata anche una donna molto coraggiosa per i suoi tempi». Infatti, la signora Carmen prende il timone dell’Hassler in pieno Sessantotto, e precorrendo i tempi è la prima donna in Italia a dirigere un albergo. Non solo, come sottolinea orgoglioso suo figlio, «è stata sua l’idea di fondare l’E.H.M.A.”, l’Associazione europea direttori d’albergo, nata a Roma nel 1974 con l’obiettivo di tutelare i principi etici della professione e di sviluppare il turismo sulla base della qualità. Giovane e dinamico, Wirth apporta al suo albergo una ventata di modernità. Basti pensare che nell’1986 lancia la Penthouse, primo esempio nel mondo alberghiero, all’epoca, di appartamento (70mq) con terrazza (130 mq) sito all’ultimo piano e unico al mondo ad essere completamente blindato. A quei tempi, infatti, come

Per riunioni ed eventi l’Hassler Roma offre 2 saloni e 3 sale, attrezzate delle più moderne tecnologie, ideali anche per ricevimenti. Il Salone Medici può ospitare fino a 150 persone, il Salone Eva è il luogo ideale per una colazione di lavoro, la Sala Sistina può accogliere fino a 70 persone, la Sala Vietri 30 persone e la Sala Capre è perfetta per piccole riunioni d’affari.

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I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

L’Hotel Hassler dispone di 96 camere, di cui 82 suddivise in 4 categorie: Grand Deluxe, Deluxe, Classic e Single; 14 suite con vista sulla città. Tutte le stanze sono arredate con mobili e oggettistica d’epoca, porcellane di Limoges, cristalleria francese, lampadari di Murano, specchi dell’Ottocento veneziano. Nel vicino Palazzetto, all’ultimo piano sono disponibili 4 camere complete di ogni servizio.

ricorda lui stesso, il piano nobile era il secondo; il fatto di essere blindata si spiega invece con il periodo del terrorismo. Risale invece al 1999, l’acquisto del Palazzetto. L’edifico del 1500 è ubicato in posizione strategica con affaccio diretto sulla Scalinata e accesso, da Piazza Trinità dei Monti, alla terrazza dove sorseggiare un aperitivo o gustare uno spuntino veloce è ancora più gradevole grazie alla spettacolare vista. All’interno del Palazzetto ci sono anche quattro camere e un wine bar. Un investimento, lo storico edificio, di cui il suo proprietario è molto orgoglioso: «Ho appena pagato l’ultima rata del mutuo e sono molto soddisfatto dell’acquisto», ci dice sorridendo. Alla morte di sua madre, nel 2001, Roberto diventa unico proprietario e continua a fare del suo hotel un luogo in continua evoluzione dove l’antico si sposa con il moderno e il funzionale. Ecco, quindi, che accanto ai mobili classici e ai tendaggi che evocano altri tempi, nel grande salone, l’attiguo Palm Court, il giardino interno circondato da antiche mura, per la prossima estate, promette Wirth, stupirà i suoi ospiti con un grande mobile-bar hollywoodiano, proget140 5 2012 | www.mastermeeting.it

tato da Castelli, intorno al quale prenderanno vita le movimentate serate estive, anche a tema. E poi ci saranno altre novità. Senza troppi dettagli, il padrone di casa accenna ad un trasferimento dell’attuale Spa, ma in un prossimo futuro, nel più ampio spazio seminterrato dell’hotel. Una vita spesa per l’accoglienza, quella di Roberto Wirth che considera il suo albergo la propria casa e che ama profondamente oltre che il proprio lavoro anche la sua città: Roma. Due aspetti che riesce sicuramente a trasmettere ai suoi clienti: «la maggior parte sono repeaters», conferma. E non a caso, ha anche ricevuto numerosi premi, come “Independent

Hotelier of the World 2005” della rivista Hotels, uno dei più alti riconoscimenti internazionali nel settore alberghiero che lui, a dicembre 2005, ha voluto dedicare a Roma in una cerimonia con l’allora sindaco Veltroni che, a sua volta, nel febbraio 2006 lo ha insignito del Premio Campidoglio, in Economia, per il lavoro svolto dalla sua famiglia, che ha reso l’Hassler simbolo dell’ospitalità romana. Lo stesso anno, Wirth ha ricevuto dal vice sindaco Mariapia Garavaglia il premio “Marco Aurelio” per il Turismo. Più recente, invece, (maggio 2012) la sua elezione a presidente dell’Associazione commercianti di Piazza di Spagna e di Trinità dei Monti, l’Associazione già da lui presieduta dal 2003 al 2006. ■



PEOPLE

“LeBruno roi” Storico direttore di sala nei locali di maggior charme degli ultimi decenni, oggi, Bruno Borghesi è alla guida del Mirabelle all’Hotel Splendide Royal di Roma. A lui chiediamo di riaccendere le luci sulla vera anima dell’accoglienza, del savoir faire e del buon gusto Cristina Chiarotti

runo Borghesi è un vero maestro di stile, forse uno degli ultimi, e mai come oggi lo stile è diventato una vana chimera. Lo andiamo a trovare nel ristorante che dirige, il Mirabelle, una terrazza dal panorama mozzafiato all’ultimo piano dello Splendide Royal, una delle perle della

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Roberto Naldi Collection, situato in via Pinciana a Roma. Ci riceve con una stretta di mano e lo sguardo brillante dietro gli occhiali, impeccabilmente vestito ma in grado di mettere l’ospite immediatamente a proprio agio. La sua avventura comincia davvero in tenera età. «Posso dire

di essere un po’ figlio d’arte, di aver respirato da subito un’atmosfera di grande lusso. Da parte di mia madre eravamo imparentati con la proprietà del Brufani di Perugia, mio zio ne era il direttore. D’estate, avrò avuto nove o dieci anni, invece di andare in campagna, mi divertivo a fare il tambur-


PEOPLE

Le immagini del servizio si riferiscono al ristorante Mirabelle dell’Hotel Splendide Royal di Roma

rin, il ragazzino col cappello che andava su e giù con l’ascensore. Era un altro mondo, parliamo del 1944, c’erano ancora i tram a cavallo. In più mia nonna era dama di compagnia, che allora equivaleva ad un maestro di cerimonia, e sapeva ricevere con disinvoltura e charme sia i nobili del tempo – tra cui molti membri di Casa Savoia – che gli aristocratici più in vista che frequentavano allora il grande albergo perugino. Mi portava con sé a prendere il tè con personaggi illustri, vestito in maniera inappuntabile. Ho imparato molto da lei e da quell’atmosfera». Poi Borghesi decide di venire a Roma per frequentare l’Acca-

demia di Belle Arti. Ma per lui non era ancora arrivato il momento di rimanere nella Capitale. «Vuole sapere che è successo? Mi hanno preso in un film, ho ricevuto un premio come attor giovane e sono volato a Saint Vincent». Ancora una volta il caso ci mette lo zampino. Conosce un capocomico di teatro che gli propone di lavorare a Milano nel nuovissimo Le Roi in via Cairoli. Decide subito di accettare. Dal Le Roi nascerà poi L’Olympià. «Organizzavo spettacoli, musical, ero come uno scenografo, curavo l’arredo nei particolari. Considerata la vita milanese di allora, ero molto in anticipo sui tempi». E infatti lascia Milano e trova il suo luogo ideale in Versilia, dove cominciano ad affermarsi night club come la Capannina. «A Viareggio creai il Caprice. Due stagioni indimenticabili, un servizio impeccabile, orchestre di prima qualità, a contatto con grandissimi nomi, da Van Wood ai Vianella, da Fred Bongusto a Mina. Ricevetti in regalo anche una splendida MG nera, interni in pelle rossa, una sorta di “premio produzione”. Forse è

proprio in quel periodo che ho cominciato ad avvertire anche l’esigenza di saper accogliere l’ospite, di un certo gusto nel rapporto con il cliente. Poi decisi di seguire l’apertura dell’Open Gate a Firenze. I giornali dicevano che la città si era risvegliata da un lungo letargo». Nel 1965 arriva finalmente a Roma, compra la Birreria Moretti di via Sicilia e la trasforma nel famoso Sans Souci, che aprirà poi con la stessa insegna a New York e a Los Angeles. «Il mio grande amore per Roma non si era sopito. Avevo preso casa a Milano, ma lì avevo sempre mal di testa. Cominciai a venire nella Capitale per vedere se trovavo un locale solo per me, abitavo all’Excelsior». Una sera va a cena al Caffè de Paris, insieme a Victor Tombolini e alla sua amabile consorte, madame Blanche. «Mentre parliamo dei miei progetti, che sto cercando un posto solo mio dove poter aprire un ristorante, mi dice: Perché non ti prendi la mia Birreria, la Moretti in via Sicilia? Detto, fatto. Ho aperto il 1° maggio del 1965. Il locale era ancora da sistemare, non aveva un servizio di piatti che 5 2012 | www.mastermeeting.it 143


PEOPLE

fosse intero!» I primi mesi sono difficili, poi, grazie ad un amico scenografo che conosceva dai tempi dell’università, entra in contatto con persone che gli danno fiducia e lo aiutano, Cesari, un maestro dei tessuti, è un esempio per tutti. «Ho rimodernato completamente il locale, cambiato il menù, rivisto i prezzi, rivestito i camerieri. È stato allora che il Sans Souci è esploso». E infatti il Sans Souci sarà per più di trent’anni un locale di fama internazionale, un’icona della gastronomia, un luogo dove imparare come coniugare

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classe e belle maniere. «Sa, venivano star del cinema, dalla Lollobrigida, alla Loren e alla Magnani, da Rossellini alla Bergman, che mi insegnò a servire il pompelmo rosa caldo di cui non poteva fare a meno per colazione. Per la Loren inventai il premio Agrodolce». Bruno accoglie politici italiani importanti come Colombo e Leone, Fanfani, Saragat, Cossiga, ma anche personalità internazionali come Ronald e Nancy Reagan, di cui è rimasto intimo amico per anni. Scrittura cantanti del calibro di Sinatra, Aznavour, Juliette Grecò, Josephine Baker, organizza feste indimenticabili, tra cui il diciottesimo compleanno di Carolina di Monaco. Insomma, un periodo lungo che attraversa un’epoca, e un locale che diventa navescuola per il personale e gli chef. «Ho sempre cercato di avere un ottimo rapporto con lo staff, con gli chef in particolare, è importante sapersi muovere con il cliente, specie con personalità di questo livello perché ne esce l’impressione

stessa del locale». Poi qualcosa si rompe, l’atmosfera cambia, la storia va avanti. «Gli anni del terrorismo sono stati duri, come lo furono in maniera diversa gli anni novanta. Era la fine di un mondo che avevo visto nascere e che lasciava il posto ad un altro modo di vivere. Proteste, scioperi, manifesta-


PEOPLE

zioni davanti al locale. Ho visto un po’ di tutto, ho cercato di resistere fin quando ho potuto». Nel 1999, infatti, Borghesi cede il San Souci e l’anno dopo prende le redini del Mirabelle. «Mi ero un po’ disamorato, avevo anche pensato di ritirarmi, gli orari cominciavano ad essere impegnativi. Poi ho conosciuto Roberto Naldi, ci siamo intesi subito, ho capito che avevo ancora voglia di sentirmi vivo e che questo sarebbe stato il posto giusto». Oggi arriva al Mirabelle verso le dieci e mezza, rimane fino alle tre, ritorna alle sette e tira

dritto fino a mezzanotte. Dirige uno staff di 45 persone, per una quantità massima di 80 coperti, anche se sottolinea che la media ideale per servire l’ospite al meglio è di 60 persone. Certo, si sono ridotti i numeri, ma c’è ancora la fortuna di avere una élite di clientela che conosce il piacere di sentirsi coccolata, che continua a bere i grandi vini e a gustare l’alta cucina. «Siamo considerati uno dei migliori ristoranti di Roma, premiato con una stella Michelin. Mi piace pensare che venga riconosciuto come luogo d’incontro privilegia-

to, dov’è di casa il bel mondo italiano e internazionale, in un’atmosfera naturale, accogliente ma raffinata». Ma che cosa rende unico un locale? Borghesi ce lo spiega con naturalezza, ha dietro una vita che glielo racconta. «Quando arriva un ragazzo nuovo, per prima cosa gli faccio fare il famoso “extra”, 3 turni di 3 giorni. Poi, quando capisco che ci sono delle qualità, gli consegno un semplice elenco di regole, un mio manuale dell’ospitalità: “studiati questa preghierina – gli dico – e cerca di capire come lavoriamo qui”. L’accoglienza del cliente è un’arte e come tale va considerata. Intanto prevede due momenti iniziali fondamentali: il saluto di benvenuto e la sistemazione dell’ospite al tavolo. È compito di tutto il personale di servizio accogliere e far sentire a proprio agio il cliente sin dal primo istante. Ci sono poi delle semplici regole di savoir faire: mai far attendere l’ospite, andargli incontro mentre entra nel locale, salutarlo per primi e quando è possibile personalizzare il saluto, stare attenti alla disposizione dei tavoli. La regola d’oro valida sempre? Mai abbandonare l’ospite». Rimane imperturbabile mentre ci concede due scatti sulla splendida terrazza, lo sguardo discreto che sfugge l’obiettivo, o mentre ci indica un piccolo cestino di fresie profumate che spicca dal tavolo accanto o ci presenta con orgoglio due persone del suo staff. Poi dà un rapido sguardo brillante a tutta la sala. È quasi ora di pranzo, è il momento di andare. Tra poco le roi Bruno apre le porte del suo magico regno. ■ 5 2012 | www.mastermeeting.it 145


RISORSA UOMO

DROGA

a cura di Alessandro Lazzaroni ale.lazza@libero.it in collaborazione con Silvia Testi silviatesti@hotmail.com

IN UFFICIO DALLA RICERCA DI PERFORMANCE ALLA DIPENDENZA ggi affrontiamo un tema scomodo, ma purtroppo attuale: la diffusione della droga nel mondo del lavoro. Ne abbiamo parlato con Ilaria Magnaghi, psicologa del lavoro e psicoterapeuta, che ha voluto concentrarsi soprattutto sui contesti di lavoro di livello socio-economico medio-alto.

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Dagli inizi alla dipendenza Negli ultimi anni, soprattutto ai livelli socio-economici di cui stiamo parlando, non esiste più la figura del tossicodipendente a cui ci hanno abituato letteratura e cinema soprattutto degli anni ’80-’90: disadattato e ai margini della società, trascurato, pericoloso. Il modello culturale del tossicodipendente è cambiato, e con esso le droghe tipiche, dall’eroina ad anfetamina e cocaina. Per illustrarci il percorso tipico di accesso alla droga e di scivo146 5 2012 | www.mastermeeting.it

lamento nella dipendenza, Magnaghi ci parla di champagne style: l’accesso al mondo delle sostanze eccitanti è spesso legata al tempo libero: la persona le utilizza all’inizio del week end, per partecipare a eventi sociali, spesso mischiando cocaina e alcool. La domenica si ferma e ha il cosiddetto crash (crollo): la persona passa dall’eccitazione fisica e psichica a 2-3 giorni di depressione e bassa autostima. A questa fase seguono altri 2-4 giorni di latenza prima che si manifesti il carving, il desiderio irrefrenabile di averne ancora: quindi il giovedì/venerdì si riparte. Però nel tempo il periodo di latenza tende ad abbreviarsi fino a ridursi ad un giorno, e la persona si ritrova, senza essersene quasi accorto, nella dipendenza. A questo punto, l’iniziale uso degli eccitanti si estende spesso dal tempo libero al contesto di lavoro. La persona si accorge che durante la settimana,

soprattutto nella fase di down, non è performante come nel week-end e allora la sostanza eccitante viene ricercata per compensare questa fase di calo e migliorare le proprie prestazioni professionali. L’abuso di droga diventa una sorta di auto medicamento per tenere a bada l’ansia da prestazione. Qui si innesta un aspetto culturale che ostacola un’adeguata consapevolezza del problema, non solo da parte della persona ma anche di chi gli sta intorno. La cocaina non è cultural-


RISORSA UOMO

mente demonizzata come altre droghe, sia per la dimensione elitaria a cui – soprattutto in passato – era spesso associata, sia – più sottilmente – perché alcuni suoi effetti sono spesso, almeno all’inizio, culturalmente compatibili con le richieste fatte dall’ambiente a certi ruoli professionali. In molte culture aziendali un comportamento iperattivo di un manager tende ad essere premiato, quindi gli effetti euforizzanti della cocaina risultano collusivi con le richieste di ambienti molto competitivi e sono in qualche modo rinforzati dal contesto. Tutto ciò si autoalimenta fino a un certo punto: quando la per-

sona si trova a manifestare nervosismo, aggressività, sbalzi di umore che infastidiscono chi sta intorno. Inoltre, l’ormai tossicodipendente si accorge spesso di non riuscire più a dormire e si fa prescrivere dal medico ansiolitici per limitare l’eccesso di carica che gli eccitanti gli danno e provare a trovare il sonno. Questo mix altalenante di amfetamina o cocaina da un lato, e ansiolitici dall’altro, è alla base di effetti collaterali comportamentali – come alta aggressività e sbalzi di umore - che amplificano il conflitto sul lavoro e rendono difficile avere a che

fare con queste persone. Se quindi il manager spesso non si accorge di avere un problema, perché essere duro e conflittuale può rispondere a un modello a cui vorrebbe assomigliare, saranno prima gli altri a lamentarsi di lui (come accade con i tossicodipendenti, chi chiede aiuto è un familiare o un amico più che il soggetto stesso). Come spesso succede inoltre, i modelli di comportamento adottati nelle classi alte si trasferiscono anche in altri contesti, tanto che oggi la cocaina non è più appannaggio solo dei ricchi ma è diffusa in contesti sociali vari, come la scuola (es. per fare fronte a un esame) o la fabbrica (es. per affrontare i turni di notte). Complice anche un calo dei prezzi e una più facile reperibilità della sostanza, il fenomeno è più esteso di quanto non si immagini: come dimostrano rilevazioni fatte sulle acque reflue e sulle banconote, Milano è ai vertici tra le città europee nel poco invidiabile primato di consumo di cocaina. ■

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UNA METAFORA PER CRESCERE a cura di Leonardo Frontani edu@leonardofrontani.com

Un unico popolo indigeno

a cultura popolare da qualche decennio si è ecletticamente appropriata di idee prese dallo sciamanesimo come anche di credenze e pratiche di religioni orientali e di una gran varietà di culture indigene. Lapponi, nativi americani, aborigeni, boscimani, inuit, sono 300 milioni le persone che appartengono ai cosiddetti popoli indigeni della terra. Sono popoli la cui esistenza per millenni è stata legata alla Madre Terra. Non conoscono l’ecologia, ne sono semplicemente parte. Non producono e consumano, ma raccolgono. Oggi la vita di molti di loro è cambiata. Gli esquimesi cacciano in sella a motoslitte e i Navajos si stanno trasformando in potenti uomini d’affari. Ma questo non conta. La loro cultura è la loro anima ed è forte, non invulnerabile, ma viva. Ciò che chiedono tutti a gran voce, è di sopravvivere. Sull’altro piatto della bilancia la civiltà capitalistica che spin-

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148 5 2012 | www.mastermeeting.it

ge queste culture in un angolo con la forza di un bulldozer. Credo che questa comunità umana indigena, possa oggi regalare moltissimo alla nostra sgangherata società dei consumi. Queste persone, hanno una labile, ma interessante connessione con il nostro passato neuro-psicologico. Sono ancora capaci di ascoltare gli echi di ere lontane, nelle quali la lotta per la sopravvivenza implicava violenza ed aggressività, ma anche un senso unico della propria comunità e del rispetto per le risorse. I loro sensi sono ancora stimolati da manifestazioni naturali che a noi sfuggono, hanno un senso della proprietà e della comunità meramente strumentale orientato alla sopravvivenza e non legato alla logica del possesso e del ruolo. Lorenz è un Sami della Lapponia svedese. Fa il maestro di scuola e la guida turistica, ma per la sua gente è anche uno sciamano dalla parola tungusa saman cioè saggio. Men-

tre parlo con lui durante una fredda passeggiata nei boschi della sua terra, comprendo che in parte ragiona con la sensibilità tutta emozionale di un uomo dell’età del rame anche se guida una scassata Volkswagen e si veste con abiti di taglio occidentale. Io vedo, sento e percepisco solo ciò che conosco, riconosco, accetto. Lui invece sembra essere pronto a ricevere intimamente una chiamata dal passato, in particolare proveniente a livello psichico da un recesso oscuro della nostra mente nella quale sono ancora vivi i valori primitivi ritratti nelle pitture rupestri. Questo confronto è magnifico. È una meravigliosa opportunità di riscoprire parte delle nostre origini e trovare maggiore chiarezza e motivazioni per fare di questo mondo nuovamente la nostra culla civile, la nostra Madre Terra. Forse abbiamo bisogno di sciamani anche nella nostra cultura contemporanea, nella politica e nell’economia. In effetti, come per gli sciamani, ci sono oggi persone che ricevono la “chiamata”magari in un momento difficile della propria vita, un dramma, uno sconvolgimento, una situazione che può minare seriamente le proprie stabilità ed integrità fisica e psichica. Per l’uomo moderno, ignorare questa voce che viene dal passato, potrebbe essere un‘occasione mancata per farsi carico di questioni riguardanti la problematica di base per la sopravvivenza di questa società dolorante e smemorata. ■



IL PARERE DEL LEGALE a cura dell’avvocato Roberta Borghini

Clienti

fracassoni a una parte, le esigenze delle attività commerciali che danno fiato all’economia di un territorio, portano sviluppo e conferiscono vitalità a strade e piazze. Spesso, poi, vanno a braccetto con il diritto delle persone ad aggregarsi. Dall’altra, il sacrosanto diritto dei vicini alla quiete e alla tranquillità domestica. Da qualche anno a questa parte, se si trovano a soppesare questi interessi in gioco, i giudici non hanno dubbi: complice l’attuale sensibilità sociale, daranno la prevalenza al soddisfacimento del diritto ad una normale qualità della vita. Al proprietario che lamenti rumori, vibrazioni, esalazioni che superino la normale tollerabilità, la legge accorda il diritto a far cessare le immissioni attraverso l’esperimento dell’azione inibitoria prevista dall’art. 844 cod. civ. Strumento di cui si sono avvalsi alcuni cittadini bergamaschi stremati dalle “persistenti e rumorose manifestazioni di allegria e di euforia” provenienti dagli invitati ai banchetti nuziali che si tengono in un’antica villa adiacente alla loro abitazione. Una volta accertato il superamento dei limiti di tollerabilità previsti dalla legge, i giudici hanno condannato i gestori dell’attività di ristorazione a installare doppi vetri inamovibili nelle finestre e hanno vietato l’utilizzo del cortile della villa per le attività di intrattenimento (Cass. civ., sez. II, 8 marzo 2010, n. 5564). Stesso discorso per un noto ristorante del centro storico di Mantova, cui è stato inibito l’uso dell’impianto di condizionamento e delle cappe di aspirazione, nonché l’utilizzo del cortile interno (fonte cosiddetta antropica), responsabili dell’incremento del rumore

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150 5 2012 | www.mastermeeting.it

di fondo maggiore di tre decibel, limite oltre il quale l’immissione diventa intollerabile (Trib. Mantova, 7 dicembre 2004). Alle tutele di stampo civilistico si affiancano quelle sanzionatorie di tipo penale ed amministrativo, cui fanno ricorso le amministra-

zioni pubbliche in caso di concreto pregiudizio per la quiete pubblica. Il T.A.R. del Trentino Alto Adige ha ritenuto che la riduzione dell’orario notturno di un pub a Torbole, sul lago di Garda, fosse misura adeguata per ridurre i disagi provocati dal vociare sulla strada dei “clienti con bicchieri e bottiglie in mano e seduti su sedie appartenenti al

detto esercizio”. D’altra parte, “è indubbio che un assembramento composto da decine di giovani, riuniti a scopo ricreativo, determini oggettivamente, secondo esperienza e ragionevolezza, una fonte di rumore variabile ma comunque ponderosa” (sede di Trento, sez. I, 2 dicembre 2009). Misura adottata anche nei confronti di uno storico e gremito bar di Verona - che si affaccia su una piazza votata alla sosta e all’incontro del quartiere -, cui è stato prescritto anche di conferire l’incarico a personale di sorveglianza affinché provveda a mantenere il tono delle conversazioni dei clienti all’esterno del locale su toni moderati. Anche in questo caso, il diritto alla quiete, che si traduce in salute psicofisica, prevale sull’interesse della “gioventù utente” ad aggregarsi durante la notte in luoghi pubblici e “sugli interessi economici di quanti costituiscano la causa diretta od indiretta del disturbo, svolgendo un’attività di cui essi soli percepiscono i proventi, riversandone viceversa sulla collettività circostante i pregiudizi” (T.A.R. Veneto, sez. III, 22 maggio 2007). ■

L’art. 844 cod. civ. disciplina le immissioni: “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso”. Sotto quest’ultimo profilo, che attribuisce una sorta di precedenza alle attività già consolidate nel tempo, esempio classico è quello dell’acquisto di un appartamento ubicato proprio sopra la “sede storica di un famoso e frequentatissimo ristorante”. Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it


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FINANCE CONFIDENTIAL a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Mercato immobiliare:

cogliere le opportunità on riferimento al mercato immobiliare residenziale, le previsioni formulate da Nomisma a commento dell’andamento del primo trimestre dell’anno, evidenziano un probabile periodo di stagnazione dei prezzi per almeno i prossimi due anni. Oltre ad aver previsto una situazione di sostanziale inerzia per volumi di transazioni, sul fronte dei prezzi si segnala una diminuzione degli stessi avvenuta nel corso del 1 trimestre del 2012 del 1,9% per il comparto residenziale che, sulla base delle proiezioni effettuate, dovrebbe determinare a fine 2012 una diminuzione su base annua del 1,6% rispetto al 2011. La previsione per un 2012 in contrazione sul fronte dei prezzi segue una tendenza già espressa nel corso del 2011 che ha visto un calo rispetto al 2010 di circa l’1%. Sempre Nomisma segnala però come la crisi finanziaria abbia determinato una ridotta capacità di spesa dei singoli e come per effetto della congiuntura economica negativa dal 2008 ad oggi gli sconti praticati dai venditori rispetto alle prime richieste siano progressivamente cresciuti sino ad arrivare all’attuale 13% ca. In presenza di una previsione futura di stagnazione e una diminuzione dei prezzi contenuta, gli esperti del settore ipotizzano che la corsa dei prezzi al ribasso è arrivata ad un punto di resistenza oltre il quale il mercato non sembra disposto a

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scendere: ossia se i prezzi scendessero ulteriormente i prezzi degli immobili sarebbero così convenienti da essere immediatamente riequilibrati al rialzo dalla domanda. Sulla base di questa analisi sembrerebbe che, per chi ha intenzione di comperare un immobile residenziale questo sia il momento giusto, sempre che il soggetto abbia la liquidità necessaria e non abbia fretta di entrare nell’immobile visto che i tempi medi di conclusione delle transazioni corrispondono a circa 6 mesi. Per quanto riguarda la liquidità, laddove non si possedessero le risorse finanziarie necessarie si dovrebbe far ricorso al finanziamento bancario ipotecario, ossia il mutuo; e qui si apre la parentesi della difficoltà nell’accedere ad un finanziamento per la crisi strutturale del sistema bancario e finanziario. Sul comparto dei mutui si legge tutto e di più, e solo gli addetti del settore riescono ad interpretare ciò che in realtà sta avvenendo e ciò che invece strumentalmente si afferma essere, infatti pur in permanenza della più lunga crisi finanziaria degli ultimi 50 anni, alcune banche continuano ad erogare i mutui, e quindi non è vero che le banche hanno fermato le erogazioni: se così fosse non si sarebbero realizzate nel corso del 2011 circa 600.000 compravendite ed altrettante se ne aspettano per il 2012. Vero è che le regole delle banche che erogano mutui sono cambiate e

sono diventate molto più rigide di prima, sono in pratica cambiati i cosiddetti “criteri di assunzioni del rischio” ossia i parametri utilizzati sia per la valutazione del rischio puro del denaro prestato (quanti soldi rispetto al valore commerciale mette la banca e quanto il cliente, quale la durata massima, quale il tasso di interesse, per area geografica); sia per la valutazione del richiedente (per età, per tipologia di reddito, per carichi famigliari, per garanzie), ma anche qui i criteri assuntivi sono differenti tra banca e banca, determinando complessivamente una numerosa serie di combinazioni, tra le quali il potenziale richiedente deve trovare quella che si adatta alla sua necessità. Sotto la parola “mutuo” infatti si nascondono finanziamenti a


FINANCE CONFIDENTIAL

lungo termini erogati sulla base di regole differenti banca per banca sia in relazione dell’immobile oggetto di finanziamento che del richiedente il finanziamento stesso: la banca ha tutto interesse a erogare un finanziamento congruo che le consenta di ricevere un interesse su quanto prestato e rientrare gradatamente nel proprio finanziamento; proprio come il cliente; le banche non hanno interesse a mettere in difficoltà i clienti per arrivare a pignorare l’immobile, non è il lavoro della banca la gestione di migliaia di piccoli appartamenti occupati, basta immaginare i costi che ne derivano, il rischio di non riuscire a vendere l’immobile all’incanto ad un valore congruo ed infine il danno di immagine sociale collegato. Quando si è alla ricerca di un mutuo quindi è consigliabile riuscire ad esaminare più soluzioni possibili proposte da differenti banche, senza affidarci unicamente alla banca storica

con la quale si intrattiene il rapporto di conte corrente, bancomat ecc..ecc.. in quanto pur avendo un eccellente servizio di conto corrente potrebbe avere un mutuo che non si adatta alle nostre caratteristiche, e per non perdere il cliente potrebbe altresì cercare di forzare le scelte del cliente per farlo rientrare nei parametri accettabili dalla stessa, ma che potrebbe mettere lo stesso cliente in difficoltà nel corso del piano di restituzione del finanziamento. Altro elemento importante da valutare nella scelta del mutuo è la sua durata, le principali banche erogano mutui dai 15 ai 40 anni, più la scadenza è lontana nel tempo più si verrà a pagare interessi complessivi ma meno è alto l’importo della rata, sono tuttavia poche le banche che consentono la sottoscrizione di mutui a 40 anni quindi, in tempi di congiuntura economica come l’attuale, se da un lato la discesa dei prezzi degli im-

mobili consente di trovare interessanti opportunità, , dall’altro è necessaria un’attenta analisi comparativa tra le differenti offerte di mutuo delle differenti banche, focalizzandosi sull’ammontare della rata che il richiedente può sopportare in base alle sue entrate e le sue uscite ed eventualmente della possibilità data da alcune banche di interrompere il pagamento della rata per un determinato periodo in caso di momentanee difficoltà a sostenerla. Bisogna infine tener presente che la sottoscrizione di un mutuo a 30 o 40 anni suggella un vincolo per la maggior parte esclusivo per un periodo lungo della propria vita, infatti si dovrà aprire il conto corrente, si dovranno domiciliare gli stipendi, eventualmente dare garanzie; ne deriva che nella scelta di una banca è meglio considerare anche tale aspetto, trenta anni di convivenza con una banca, sono lunghi da trascorrere. ■

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CASE HISTORY

My Meeting presenta il XXXV Congresso Nazionale

Società Italiana di Chirurgia Vertebrale G.I.S. 450 MEDICI CHIRURGHI DEL SETTORE “SPINE” SI RIUNISCONO A ROMA PER DISCUTERE DI AVANZAMENTO SCIENTIFICO E DI NUOVE MODALITÀ DI ASSISTENZA AL PAZIENTE

ono state oltre 900 le presenze al Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale G.I.S., appuntamento annuale dell’omonima società scientifica, organizzato dal 17 al 19 maggio scorsi (presso l’Ergife Palace Hotel di Roma) da My Meeting Srl, agenzia bolognese che ha conquistato l’incarico per il biennio 2012-2013 e attuale leader del mercato nazionale per l’organizzazione dei congressi di Chirurgia Vertebrale. Giunto alla sua trentacinquesima edizione, il congresso è uno dei più importanti eventi del settore “Spine” che si tiene in Italia. Il ricco programma affrontato da medici chirurghi ortopedici, neurochirurghi e altri professionisti ha visto l’alternarsi di momenti di

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presentazione e di discussione dei risultati raggiunti in merito alle patologie vertebrali. I lavori congressuali sono stati aperti nel primo pomeriggio di giovedì 17 dal Presidente del Congresso Professor Giuseppe Costanzo chirurgo ortopedico, docente ordinario di malattie dell’apparato locomotore all’Università Sapienza di Roma

(Polo Pontino) e dal Presidente della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale G.I.S. (Gruppo Italiano Scoliosi) Professor Franco Postacchini, docente ordinario di Ortopedia e Traumatologia all’Università Sapienza di Roma. Le patologie della colonna vertebrale sono molto diffuse nei Paesi industrializzati e impon-


CASE HISTORY

gono ai pazienti notevoli limitazioni e un importante calo della qualità di vita: purtroppo per le persone con problemi di questo tipo anche le comuni attività quotidiane possono diventare motivo di dolore e sofferenza. La chirurgia vertebrale cerca quotidianamente di trovare soluzioni innovative realizzando interventi sempre più brevi e meno invasivi, anche per i non più giovani. È una disciplina in continua e rapida evoluzione, grazie anche alla disponibilità di tecnologie sofisticate e all’utilizzo di materiali altamente biocompatibili. La grande ricchezza della manifestazione deriva dai contenuti scientifici: «mi auguro che la cornice romana inviti tutti i Soci a partecipare», ha dichiarato Giuseppe Costanzo, «per una manifestazione che sia insieme un incontro delle migliori esperienze di assistenza nell’interesse prioritario del paziente, delle tecnologie più avanzate e un’indimenticabile occasione di amicizia e avanzamento scientifico». Tutti gli abstract delle relazioni sono stati pubblicati sulla rinomata rivista European Spine Journal; la dispensa è stata distribuita a tutti i partecipanti del congresso. Oltre alla chirurgia, è stato rilevante anche il tema sull’assistenza al paziente, in particolare nelle giornate di venerdì 18 e

Sabato 19, durante le quali hanno avuto luogo il 3° corso congiunto A.N.I.N. G.I.S. per Infermieri professionisti e altri corsi satellite dedicati a fisioterapisti, tecnici ortopedici e specialisti in scienze motorie. Gli argomenti trattati spaziano dall’assistenza pre e post operatoria alle metodologie di trattamento e prevenzione delle patologie alla colonna vertebrale. «L’innovazione e la comunicazione hanno avuto un ruolo fondamentale per il successo dell’evento», commenta Cristina Federici, Amministratore Unico di My Meeting, «manifestatosi con un notevole aumento delle presenze rispetto agli anni precedenti. Lo staff My Meeting ha gestito con grande impegno l’organizzazione di ogni dettaglio, affidandosi all’esperienza e con l’entusiasmo che lo contraddistingue. Novità assoluta per un congresso medico-scientifico è in-

fatti la mobile application G.I.S., realizzata dall’agenzia di comunicazione bolognese Life, Longari & Loman. Sviluppata per iPhone e iPad, l’app permette a tutti i Soci di mettersi direttamente in contatto con i Colleghi, consultare gli abstracts delle relazioni presentate e il programma scientifico aggiornato, conoscere le aziende sponsor del congresso e visualizzare le informazioni tecnico scientifiche di prodotto legate all’attività professionale dei chirurghi. L’evento ha senz’altro riscosso molto successo anche tra gli addetti ai lavori e testimoni sono i numeri stessi: 485 mq di mostra espositiva per un totale di 37 stand principalmente curati da Contest Srl, l’azienda modenese allestitrice ufficiale del Congresso; 237 gli espositori pre-registrati e oltre 300 gli effettivi presenti al congresso. Le numerose sale congressuali hanno lavorato contemporaneamente a pieno ritmo supportate dal prezioso contributo dei tecnici delle attrezzature audio-video Ocsa Service e TecnoConference. La sfida continua... appuntamento a Bologna per il XXXVI Congresso Nazionale G.I.S. 2013. P.T.

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AROUND THE WORLD

Madeira La più vicina delle isole lontane L’ISOLA PORTOGHESE DELL’ETERNA PRIMAVERA SULL’ATLANTICO È UNA DESTINAZIONE FACILE E PARTICOLARMENTE ADATTA AD ATTIVITÀ DI CONVEGNISTICA, MEETING E VIAGGI INCENTIVE Testo di Leonardo Felician, Foto di Cynthia Beccari

la più vicina delle isole lontane: con la sua eterna primavera, Madeira, soprannominata “perla dell’Atlantico”, è una destinazione perfetta per tutto l’anno, molto adatta per convegni e viaggi incentive, anche perchè comodamente raggiungibile con voli di linea TAP. Tra l’altro è porto di toccata immancabile per le grandi navi da crociera sull’Atlantico, che affollano l’ampia e riparata baia di Funchal.

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La sua posizione ne ha segnato la fama. L’isola fu scoperta infatti dai grandi navigatori del 1400-1500 e tra l’altro qui prese moglie Cristoforo Colombo: all’epoca delle attraversate atlantiche, i grandi velieri sostavano in rada e caricavano provviste fresche, acqua, frutta, ma anche botti di vino prodotto sull’isola. Per prevenire l’ossidazione e il deterioramento del vino, i produttori presero l’abitudine di aggiungere ad es-

so della grappa: per uno di quei casi che, a volte generano importanti innovazioni, si accorsero che, al ritorno del viaggio, il vino delle botti invendute, restituite ai produttori, era decisamente migliorato e aveva sviluppato caratteristiche uniche per l’effetto dell’eccessivo calore cui era stato sottoposto durante i mesi di traversata sugli oceani. Da un caso banale ebbe origine così la fortuna del vino di Madeira, un vino “forti-


AROUND THE WORLD

La Piazza del Municipio di Funchal

Panorama di Funchal dalla collina di Nossa Senhora Do Monte

ficato”, di alta gradazione alcolica, intorno ai 18 gradi, famoso in tutto il mondo. Il principale centro dell’isola come detto è Funchal, un unico grande agglomerato di casette bianche aggrappate alla collina immersa in grandi giardini botanici fino alla chiesetta di Nossa Senhora Do Monte, dove è sepolto Carlo I, ultimo imperatore d’Asburgo e della Mitteleuropa, morto qui in esilio. Una cabinovia superpanoramica è assai comoda per salire, mentre la discesa si compie tradizionalmente lungo le ripide stradine su carretti impagliati guidati dai carreiros in divisa bianca e cappello impagliato. Il centro cittadino è vivace, con cattedrale, chiesa dei

gesuiti, piazza del municipio, teatro, musei, suggestivi angoli di città vecchia e cantine per degustare i celebri vini, come il Madeira Wine Lodge della bicentenaria Blandy’s. Il lungomare davanti al porto e la passeggiata ombreggiata da alte palme conferiscono un’atmosfera esotica, ma inconfondibilmente portoghese, grazie anche alla dovizia di azulejos. Da visitare assolutamente il luogo più fotografato dell’isola: è il Mercado dos Lavradores, coloratissimo mercato della frutta, verdura, pesce, merletti e cesti impagliati.

Vacanze attive in mezzo alla natura Relativamente poco conosciuta e frequentata dai turisti italiani, l’isola presenta numerosi aspetti di interesse e permette vacanze attive in mezzo alla natura. Di formazione vulcanica, Madeira presenta una catena di picchi molto elevati, tra i 1600 e 1800 metri, che formano uno spartiacque tra la costa nord e quella meridionale. Le zone pianeggianti sono assai rare, al punto che anche la pista dell’aeroporto è costruita su speciali palafitte sul mare. La posizione in mezzo all’Oceano Atlantico offre un clima temperato e gradevole tutto l’anno, anche nel cuore dell’inverno: le piogge sono abbondanti sull’altopiano centrale, mentre la co-

sta sud è riparata e piena di sole. L’acqua che irriga copiosamente i rilievi dell’isola viene raccolta e convogliata nelle cosiddette levadas, antiche canalette a cielo aperto rivestite di pietra che scorrono in mezzo alla foresta sfruttando le differenze di pendenza, come la nota Levada de Caldeirão, che con un lavoro straordinario nei secoli hanno permesso di irrigare l’intera isola trasformandola in un giardino subtropicale. Sono itinerari di grande fascino da percorrere a piedi in mezzo al verde: in questo modo ogni collina e ogni appezzamento di terra è destinato all’agricoltura, con copiosa produzione di frutta tropicale, piccole banane dolci e naturalmente uva, dalla quale si ricava il pregiato vino di Madeira. La gastronomia non è da meno,

Frutta al Mercado dos Lavradores

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Case tipiche con tetto impagliato a Santana

Il Teatro di Funchal

con una cucina prevalentemente a base di pesce pescato nelle profonde acque circostanti come il particolarissimo espada, servito spesso accompagnato da banane, un accostamento

insolito e un po’ esotico che si ricorda. Più che di mare, Madeira è perciò una destinazione di scenari naturali, con le ampie scogliere a strapiombo sul blu dell’Oceano, picchi scosce-

si, forre dei fiumi, cascate, natura rigogliosa. La costa settentrionale è più fresca e meno urbanizzata, scandita dalla lotta tra la roccia e l’oceano. Vi si trovano solo paesini di poche case, come Porto Moniz con le piscine naturali di roccia alimentate da acqua dell’Oceano, São Vincente con il museo del vulcanesimo, dove si visita una grotta scavata dalla colata del magma vulcanico, e Santana, con le caratteristiche casette dal tetto spiovente di paglia.

I migliori indirizzi per meeting ed eventi di alto livello

Bottiglie di Madeira al Madeira Wine Lodge della bicentenaria Blandy’s

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Un altro motivo di visita è il golf, praticabile tutto l’anno: l’isola è particolarmente amata dai giocatori del nord Europa, soprattutto inglesi, scozzesi, scandinavi e tedeschi, con tre campi tutti dominanti l’oceano, ideali per chi ama giocare nel verde nel blu. La fama del turi-


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Le Piscine Naturali di Porto Moniz

smo a Madeira si è sviluppata come detto innanzitutto sulla costa sud, e qui si trovano gli alberghi migliori da selezionare per attività di convegnistica. In verità c’è un solo cinque stelle lusso che per la sua lunga tradizione si colloca una spanna sopra tutti gli altri e da 120 anni è il punto di riferimento del turismo sull’isola: i saloni del Reid’s Palace di Madeira, cinque stelle lusso membro dell’esclusiva collezione Orient Express Hotels, hanno visto lo sfarzo della Belle Epoque nell’atmosfera edwardiana della Grand Dining Room, ed hanno ripercorso tutta l’evoluzione del turismo da fenomeno d’elite a grande motore dell’economia mondiale. Più volte ristrutturato ed ammodernato negli ultimi anni, l’hotel si compone di due edifici separati, l’edificio centrale, che ospita la reception, e il Garden Wing, che si affaccia sulle piscine, una di acqua dolce e una di acqua di mare. La posizione è a picco sulla scogliera sul primo promontorio che chiude la baia di Funchal: si può raggiungere il centro cittadino agevolmente anche a piedi dall’albergo. Di necessità la conformazione comporta piani sfalsati, comunicanti all’interno: la reception ad esempio si trova a metà dell’edificio centrale, con tre

Reid’s Palace. Terrazza di una suite. A destra, vista dell’hotel Reid’s

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Facciata della Quintina di São João

piani sovrastanti e due sottostanti. Le stanze sono 128 e le suite 35, con splendide luminose terrazze coperte e immerse nei fiori. Su una delle terrazze dei saloni comuni si tiene ogni giorno a metà del pomeriggio la cerimonia del tè del pomeriggio con i pasticcini, affacciati alti sul verde e sul mare con le grandi navi da crociera che vanno e vengono dal porto. L’albergo è frequentato da uomini d’affari, ma si presta molto bene ad attività di meeting e congressi in una cornice che ha pochi uguali. Tra i sei risto-

Funchal. Giardino botanico

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ranti dell’albergo, alcuni aperti soltanto a pranzo, altri soltanto durante la stagione estiva, quello in posizione più spettacolare sulla cima della scogliera è stato chiamato Cipriani, in onore dell’omonimo albergo veneziano della catena Orient Express. La Quintinha de São João è invece un piccolo cinque stelle di sole 43 camere arroccato su una collina a pochi minuti a piedi dal centro di Funchal ed è frequentato da villeggianti in prevalenza stranieri. Questo piccolo albergo di charme, una vera ricercatezza per piccoli meeting di alto livello, è un complesso di tre piani immerso in un grande parco con vegetazione anche d’alto fusto subtro-

Albergo Quinta da Furão

picale, formato dall’unione di due edifici separati, con ampi terrazzi sul verde, due piscine, una in giardino e una in un padiglione coperto al secondo piano, Spa e sala fitness, campo da tennis, sala giochi con biliardo e ping pong. Le camere sono ampie ed hanno tutte un terrazzino privato sul verde. Il bar intitolato a Vasco da Gama al piano terra dispone di una bella terrazza esterna, mentre all’interno è ravvivato da un caldo caminetto, poltrone, divani, quadri, un pianoforte e qualche bel pezzo di mobile d’epoca. La ristorazione è decisamente uno dei punti di forza del São João con il ristorante “A Morgadinha”, anch’esso a piano terra, che propone sia piatti della cucina locale dell’isola, sia alcuni saporiti piatti alle spezie della cucina di Goa, l’enclave sulla costa dell’India che per secoli fu portoghese fino a cinquant’anni fa: è un ambiente luminoso e pieno di finestre sul giardino, con quattro stanze separate, alcune con muretti in ceramica, mobili in legno scuro, soffitti bassi, azulejos alle pareti. La gastronomia non è da meno, con piatti


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Panorama di Funchal

saporiti che mescolano tradizione europea e coloniale. Infine a Santana, a poca distanza in macchina dal centro del paese, la Quinta da Furão è il miglior albergo della costa Nord e deve il suo nome al furetto, simbolo nobiliare legato ai proprietari. È un quattro stelle un po’ appartato, isolato su un promontorio scosceso, in mezzo a campagna e a coltivazioni di viti. Ristrutturata di recente con un anno di lavori, offre anche sauna, centro fitness, piscina coperta in inverno e scoperta in estate e un ristorante rinomato per la sua cucina locale e internazionale. Un ampio spazio all’aperto e una bella cantina si prestano bene anche a ricevimenti e convegni. Le camere sono 45 su quattro piani di un caratteristico edificio giallo con i tetti spioventi, che si nota anche da lontano per la sua posizione un po’ isolata; sono disponibili anche due cottage per chi desidera più spazio e privacy. È una base ideale per passeggiate ed escursioni in mezzo al verde o in montagna al vicino Pico Ruivo, che con i suoi 1862 metri è la vetta più alta di quest’isola ■ vulcanica.

INFORMAZIONI GENERALI Ufficio Turistico e Commerciale del Portogallo in Italia Via Paolo da Cannobio 8, 20122 Milano Tel. 02 00629000 Sito: www.visitportugal.com Madeira Promotion Bureau Rua de Aranhas 24, Funchal, Madeira, Portogallo Email: geral@ap-madeira.pt Sito: www.ap-madeira.pt, www.madeirapromotionbureau.com Volare Linea aerea Tap Portugal www.flytap.com

ALBERGHI Reid’s Palace Hotel Estrada Monumental 139, Funchal, Madeira, Portogallo Tel. 00351 291 717171 Email: reservation@reidspalace.com Sito: www.reidspalace.com Quintinha de São João Rua da Levada de São João 4 Funchal, Madeira, Portogallo Tel. 00351291740920 Email: info@quintinhasaojoao.com Sito: www.quintinhasaojoao.com Quinta do Furão Santana, Madeira, Portogallo Tel. 00351 291 570100 Email: reservations@quintadofurao.com Sito: www.quintadofurao.com

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SAI L’ULTIMA? N O T I Z I E DA L M O N D O D E I V I AG G I E D E L L’ O S P I TA L I T À

Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi

Intitolata a Carlo Zacchera l’ex via Edelweiss di Baveno A undici anni dalla scomparsa di Carlo Zacchera, l’amministrazione comunale ha deciso di intitolare l’ex via Edelweiss proprio all’imprenditore che, con la famiglia, aveva dato un contributo essenziale allo sviluppo del settore turistico di Baveno, a partire dall’hotel Splendid, nato dalla Locanda Italia fondata dal capostipite Francesco nel 1873, con i fratelli aveva fatto crescere il gruppo Zacchera. Negli Anni 80 era arrivato il grande salto, con la costruzione del grand hotel Dino, prima struttura di livello a Baveno e del Lago Maggiore a offrire strutture congressuali. A scoprire la targa della nuova via è stata l’ultima generazione della famiglia Zacchera, alla piccola Martina infatti è spettato l’onore di rimuovere il drappo. «È stato un gesto importante da parte dell’amministrazione», ha dichiarato Antonio Zacchera (nella foto), uno dei figli di Carlo e ora alla guida del gruppo «la via intitolata a nostro padre corre parallela all’ultima struttura realizzata dal gruppo, il residence Carl & Do, il cui nome ricorda proprio due dei fratelli Zacchera, Carlo e Aldo».

Barbecue con vista al Visconti Palace Hotel Tutte le sere dalle 19.00 alle 23.00, la terrazza “Roof 7” del Visconti Palace, aperta anche alla clientela esterna, propone uno sfizioso barbecue a base di carne, pesce e verdure grigliate, seguito da gelati e dessert di alta pasticceria a partire da 29.00 euro a persona. È gradita la prenotazione (tel. 063684) E per gli amanti della pasta, l’hotel ha in serbo un’altra sorpresa: presentando il coupon consegnato al momento del check in, si avrà diritto ad una 162 5 2012 | www.mastermeeting.it

riduzione del 10% sul totale del conto relativo al Pasta Bar sulla terrazza panoramica dell’Hotel Capo d’Africa (dalle ore 19:00 alle ore 23:00. Info: tel. 063684, e-mail: info@viscontipalace.com

dalle autostrade (A27 uscita Treviso Sud), a 7 km dall’aeroporto di Treviso Canova e 24 km da Venezia Marco Polo – offre: 42 camere, un ristorante à la carte, un’attrezzata area fitness & wellness e, per il Mice, un centro congressuale con 4 sale per un totale di 70 persone. Presto sarà a disposizione degli ospiti l’antica Barchessa Veneta, un edificio dei primi del Novecento dove è attualmente in corso il restyling di 28 camere.

Paolo Sari Nuovo executive chef del Monte Carlo Beach Con questa nomina, il gruppo Monte-Carlo Sbm ha scelto di affidare la proposta gastronomica del suo lussuoso complesso affacciato sul mare a Paolo Sari, chef italiano dinamico, giovane e di gran talento. Trevigiano, Sari (nella foto),

Nuovo hotel per Best Western a Treviso Best Western Italia ha un nuovo affiliato nella città di Treviso, il Titian Inn Hotel. A breve distanza dal centro, e dalle principali vie di comunicazione – si trova a 2 km dalla SS Terraglio per Venezia, a 2 km

dopo la scuola alberghiera in Italia, ha completato la sua formazione alle università di Cambridge e di Los Angeles. Successivamente ha ricoperto il ruolo di executive chef per prestigiose catene tra cui Leading


SAI L’ULTIMA?

IL NUOVO FIOCCO ROSSO DI STARHOTELS

Hotels of the World e Relais & Châteaux in Italia, Corea, Svizzera, Stati Uniti. Dallo scorso aprile è executive chef dei ristoranti Elsa, Deck, Vigie, le Sea Lounge e all’interno dei 300 cabanas e solarium del Monte Carlo Beach, l’elegante 5 stelle del Principato di Monaco. Bilanciare tradizione e innovazione, semplicità mescolata a leggerezza, sublimare un prodotto nel rispetto della natura, queste le regole d’oro della cucina di Sari. Per lo chef un ristorante deve evocare una boutique di haute couture: «tutti devono poter guardare, scegliere, provare e andar via con l’abito perfetto. E questo vale anche per la cucina di alto livello, come è quella del Monte Carlo Beach».

Apre il Meliá Dubai Meliá Hotels International, il gruppo alberghiero leader in Spagna, ha avviato la sua espansione nel GCC annunciando l’apertura, in soft opening, della prima struttura con marchio Meliá Hotels & Resorts nel cuore del Bur Dubai. L’hotel (164 tra camere e suite) rappresenta la meta ideale per i viaggi di lavoro o di piacere. Situato nel cuore del tradizionale Bur Dubai, a breve distanza dai principali quartieri commerciali e di shopping ed a soli 10 minuti dall’aeroporto Internazionale di Dubai, al suo interno ospiterà anche il ristorante Titanic dello chef britannico Marco Pierre White e il ristorante Azalya di ispirazione spagnola, curato da Fredric Kulczak. È prevista inoltre la realizzazione di una spa d’autore la Yhi Spa, di un ristorante indiano, di una esclusiva gamma

Regalare esperienze indimenticabili? Ora si può con Starhotels Gift. Basta un click sul sito www.starhotels.com , quello della prestigiosa catena alberghiera italiana, per capire come regalare, ma anche regalarsi, vacanze ed emozione di ogni tipo. È un dono con l’aspetto di un voucher del valore che si desidera, in tagli da 50 fino a 500 euro, tutti da spendere nell’affascinante mondo

dell’ospitalità Starhotels. È un titolo di credito valido per 12 mesi, spendibile quando e come si vuole per saldare quello che si vuole: dalle cene di compleanno agli anniversari, dalle ricorrenze ai soggiorni. Può essere speso anche scegliendo tra le innumerevoli opportunità e offerte speciali studiate dalla catena per determinati periodi e in differenti alberghi sia in Italia, sia all’estero. Il gift- voucher arriva a casa del destinatario, tramite posta o corriere, in una preziosa scatola bianca o nera, ma anche via e.mail: per un regalo last minute o per i più tecnologici. Qualunque sia la scelta, il voucher sarà accompagnato da un messaggio personalizzato con dedica che spiegherà al titolare come utilizzarlo. È un acquisto sicuro e, per sceglierlo, basta sfogliare i cataloghi (Italia- Castille Parigi- The Michelangelo New YorkStarhotels l’Italia nel cuore) messi a disposizione nella sezione Starhotels Gift che illustrano ogni dettaglio dei 17 alberghi tradizionali e dei 5 alberghi della collezione Starhotels.

di suite con servizi personalizzati, una lounge privata e un nightclub. Meliá Dubai propone tariffe di apertura a partire da 124 euro. Info: melia.dubai@ melia.com.

Nasce la green partnership tra NH Hoteles e Yingli Green Energy La catena alberghiera NH Hoteles, da anni attiva sul fronte dell’eco-sostenibilità, ha stretto un accordo di partnership con Yingli Green Energy, uno dei principali produttori al mondo

di prodotti fotovoltaici, lanciando il programma Yingli4You che consiste in un percorso formativo dedicato agli installatori. Duecento installatori verranno selezionati per seguire lezioni tenute da massimi esperti del settore presso le sale meeting degli hotel NH. Il road-show toccherà undici diverse città italiane: a partire da Verona, dove si è tenuta la prima tappa durante Solarexpo, per proseguire sempre a maggio con Padova e Ancona; a giugno Milano, Brescia e Bologna; set5 2012 | www.mastermeeting.it 163


SAI L’ULTIMA?

tembre Roma e Catania e per finire ad ottobre con Firenze, Bari e Napoli. I corsi si svolgeranno nelle sale “Eco Meeting” di Nh Hoteles, che si caratterizzano per l’utilizzo di prodotti che provengono dal commercio equo-solidale e di materiali a basso impatto ambientale.

Eventi più convenienti con Atahotels a giugno e luglio Le aziende che decidono di organizzare i loro eventi a Milano (scegliendo tra l’Atahotel Executive, l’Atahotel Quark e l’Atahotel Expo Fiera) o a Varese (presso l’Atahotel Varese) nei mesi di giugno e luglio potranno approfittare della speciale offerta “conferma immediata estate 2012” che offre sale

meeting scontate del 50% e prezzi speciali sul pernottamento. Inoltre, più sarà elevato il numero di camere prenotate più aumenteranno i servizi in omaggio. Per poter fruire della proposta è necessario prenotare le sale entro 14 giorni dall’accettazione dell’offerta. Infine, confermando la site inspection nei 7 giorni successivi alla richiesta, si avrà diritto a una notte in omaggio in trattamento di bed&breakfast. Info: tel 02 89526269/287; events@atahotels.

Certificato di eccellenza Tripadvisor 2012 al Rubens Il sito Tripadvisor ha insignito l’Hotel Rubens di Milano (gruppo Antares Hotels; www.antareshotels.com) del Certificato

Academie Accor apre le porte agli albergatori indipendenti Lo scorso maggio. Academie Accor Italia ha aperto le porte agli albergatori indipendenti offrendo, per la prima volta nel panorama dell’ospitalità italiana, una sessione di formazione e informazione gratuita, unica ed esclusiva, sul territorio italiano: “Hotel GM: how to succeed - The Value of a Strong Brand in Hotel Business”. Il workshop, ideato dall’Academie Accor e sviluppato e realizzato in collaborazione con l’Ecole Hotelière di Losanna, è un programma di sviluppo manageriale per il top management che si focalizza sulle competenze distintive dei super performer per affrontare i differenti mercati e i differenti segmenti di clientela. Il workshop si è concluso con l’annuncio da parte di Nicola Foschini, direttore Accor Hospitality Italy (nella foto) di voler proseguire con questa iniziativa, visti l’interesse e il successo della tappa milanese, organizzando altri incontri sul territorio nazionale sempre in partnership con l’Ecole Hoteliere di Losanna e con altri istituti universitari di rilievo. 164 5 2012 | www.mastermeeting.it

di Eccellenza 2012 per aver ricevuto il punteggio di 4 punti su 5, risultato eccezionale. Antares Hotels – brand degli alberghi Accademia, Concorde e Rubens, di proprietà di Remo Eder – dopo aver investito 9 milioni di euro in ristrutturazioni e restyling negli ultimi cinque anni, ha annunciato altri 700 mila euro da destinare ai lavori di ammodernamento nelle strutture entro la fine dell’anno.

Veikko Vuoristo si aggiudica il sustainability award by diversey 2012 di EHMA Il proprietario dell’Hotel Haikko Manor & Spa, a Porvoo (Finlandia), ha ritirato il premio per la sostenibilità ambientale, durante il 39esimo General Meeting dell’EHMA a Vienna. «Veikko Vuoristo è l’emblema del direttore generale che ha saputo andare oltre la protezione e conservazione dell’ambiente, trasformando la propria attività in una vera e propria azienda sostenibile», ha affermato Johanna Fragano, Tesoriere EHMA e General Manager dell’Hotel Quirinale di Roma. L’Haikko Manor Hotel & Spa è un esclusivo 4 stelle ricavato da un edificio del XIV secolo con vista spettacolare sul mare, a poca distanza da Helsinki, nell’antica città di Porvoo. Fin dalla sua inaugurazione, nel 1966, si è sempre impegnato nella sostenibilità: è stato tra i primi ad utilizzare l’acqua di mare come fonte di energia, riuscendo a soddisfare il 60% del suo fabbisogno energetico. Oltre a Vuoristo, vincitore del premio, gli altri due finalisti eletti dalla giuria sono stati



SAI L’ULTIMA?

Notizie da Dorchester Collection Fino a metà settembre, l’hotel Principe di Savoia terrà aperta al pubblico la sua magnifica veranda con il Principe Champagne Bar, sofisticato spazio dalle nuance avorio e dettagli in delicati tocchi verde e glicine, dove gli ospiti potranno deliziarsi con flûte di champagne, selezionati dalla sommelier Alessandra Veronesi e dal bar manager Daniele Confalonieri. Il Principe Champagne

me camere dell’albergo, gustare una deliziosa colazione a buffet per due e usufruire della speciale Shopping Card Principe che dà accesso a trattamenti e sconti speciali nelle più celebri boutique della città. L’offerta include inoltre aperitivo al Principe Bar, omaggio di benvenuto in camera, ingresso al fitness & beauty center Club 10, servizio limousine gratuito per il centro storico. L’offerta è valida fino al 31 dicembre 2012. Le tariffe sono da intendersi a camera, a notte, tasse e colazione incluse.

Chef Sommelier in rosa

Bar è aperto dalle 18.00 fino a mezzanotte, ma la serata prosegue sino alle ore piccole con musica e drink all’interno del Principe Bar. Aperto tutti i giorni dalle 18.00 all’1.30, con DJ Set dalle 18:30 dal martedì al sabato. Il ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia ha aderito alla iniziativa Piatto Solidale d’artista 2012, evento benefico giunto alla diciassettesima edizione e organizzato con il patrocinio della Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Commissione Expo 2015. Il Piatto Solidale d’Artista è un vero e proprio laboratorio di ricerca, occasione per uno scambio di esperienze creative tra lo chef e l’artista. Nella sua incantevole veranda l’Acanto ha recentemente esposto l’opera “Primavera”, dell’artista milanese Orisol, ispirata al piatto “Risotto con astice, asparagi bianchi e germogli di crescione” dell’executive chef Fabrizio Cadei. Per ogni “Piatto solidale” servito nel ristorante, un euro sarà devoluto alla Onlus Tazzinetta Benefica, storica onlus milanese, nata il 14 giugno 1893 per aiutare le famiglie più bisognose. Agli shopaholic raffinati, il cinque stele milanese riserva un’esperienza esclusiva tra le migliori boutique del quadrilatero. A partire da 275 euro (in classic room), per un minimo di due notti, sarà possibile soggiornare in una delle nuovissi-

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Dietro ogni grande carta dei vini c’è una donna ancor più importante. È il caso delle tre chef sommelier di Dorchester Collection: Alessandra Veronesi (Hotel Principe di Savoia) Vanessa Cinti (45 Park Lane) e Estelle Touzet (Le Meurice). Legata indissolubilmente alla sua città, Verona, Alessandra Veronesi, prima di approdare nell’ottobre 2011 al Principe, ha lavorato in prestigiosi locali come l’Antico Caffè Dante di Verona, e l’Arquade a Villa del Quar. All’Hotel Principe di Savoia si occupa anche dell’organizzazione di visite guidate alle cantine con degustazioni e dà lezioni di abbinamenti gastronomici. Nata a Torino, Vanessa Cinti porta una grande esperienza professionale al CUT at 45 Park Lane. Premiata con il prestigioso riconoscimento “Advanced Sommelier” dall’ American Chapter della Court of Master Sommeliers, ha lavorato in rinomati ristoranti del Colorado come La Tour a Vail, il Remington e il Wolfgang Puck Spago al The Ritz-Carlton Bachelor Gulch. La sua scelta di introdurre a Londra una ricca selezione di vini americani è stata molto apprezzata dagli ospiti. Originaria della regione della Loira, Estelle Touzet “governa” invece le 30.000 bottiglie e 1.100 referenze presenti nella carta dei vini di Le Meurice, accompagnando gli ospiti in degustazioni di miscele audaci che includono pregiate etichette provenienti da Australia, America e Nuova Zelanda. Una volta al mese, organizza una serata speciale “Les Nocturnes 228”, aperta anche alla clientela esterna durante la quale si degustano quattro vini in abbinamento a quattro tartine. In passato ha lavorato presso il Ristorante Guy Savoy, l’Hotel Le Bristol, l’Hotel de Crillon di Parigi e il Tom Aikens di Londra.


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SAI L’ULTIMA?

A Roma l’estate è da bere Ha preso il via il 17 maggio, dopo “il taglio del nastro” con il famoso enologo, Riccardo Cotarella e i vini dell’azienda Valerio, La Cantina del Mese, l’iniziativa enogastronomica del ristorante La Terrazza degli Imperatori dell’InterContinental de la Ville Roma, che vede protagonisti lo chef Umberto Vezzoli, e quattro importanti produttori di vini (Valerio, Arcipelago Muratori, Costaripa, Tenute Costa) che si alterneranno, un mese ciascuno, fino alla fine di agosto. Per prenotazioni Tel. 06.67331. Nella foto Ciro Verrocchi, Umberto Vezzoli e Riccardo Cotarella. Francesco Cirillo, General Manager dell’Aqualux Hotel Spa Suite & Terme a Bardolino, in Italia, e Hans Wiedemann, General Manager del Badrutt’s Palace Hotel, a St. Moritz, in Svizzera. Il premio sustainability award by diversey è stato istituito dall’EHMA in collaborazione con Diversey (sponsor ufficiale dell’Associazione).

Chef a quattro mani Michelino Gioia, chef del ristorante 1 Michelin The Cesar dell’Hotel La Posta Vecchia di Ladispoli ha ospitato lo scorso 18 Maggio lo chef Andrea Mattei del ristorante La Magnolia dell’Hotel Byron di Forte dei Marmi per un’imperdibile cena a quattro mani all’insegna dei sapori del Mediterraneo. L’esclusivo incontro tra i due chef si è tenuto presso il raffinato ristorante The Cesar de La Posta Vecchia, elegante dimora del ’600 immersa in uno 168 5 2012 | www.mastermeeting.it

splendido parco secolare, affacciata sul Mar Tirreno e appartenuta alla famiglia Getty.

Nuovo Hilton Garden Inn a Roma Situato nel quartiere di Parioli, a pochi minuti da Villa Borghese e Via Veneto, l’Hilton Garden Inn Hotel Claridge va ad arricchire il porfolio del Gruppo già presente nella capitale

con gli alberghi Hilton Garden Inn Rome Airport, Hilton Rome Airport e Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts. Hilton Garden Inn Rome Claridge dispone di 93 camere e suite, un ristorante, bar e Pavilion Pantry, aperto 24 ore su 24, per spuntini leggeri e drink rinfrescanti, un fitness centre e un’area wellness con sauna e bagno turco. Per eventi business e social l’hotel offre 242 metri quadrati di spazi congressuali suddivisi in quattro sale separate. A dirigere il quattro stelle è Fabrizio Roscioli.

Cinq Mondes alla Boutique Spa La Serra Tra le novità dell’estate, la Boutique Spa La Serra del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento propone i rituali di benessere Cinq Mondes, un viaggio per i sensi con trattamenti estetici e tecniche di massaggio provenienti da tutto il mondo: da provare quelli nuovissimi del Maghreb e di Bali. I prodotti di Cinq Mondes sono creati in collaborazione con medici e cosmetologi e tutti naturali, testati dermatologicamente, senza coloranti e con-


Con Sky il Suo Hotel diventa a 5 cerchi Sky dà agli Hotel anche la possibilità di mettere i loro ospiti nella condizione di scegliere quale gara vedere grazie allo speciale mosaico interattivo che porterà gli spettatori su ogni campo di gara. Gli Hotel che offrono Sky ai loro ospiti possono contare su una serie di servizi unici in grado di soddisfare ogni esiCon i Giochi Olimpici London genza di spettacolo e intrat2012 sarà un’estate entusia- tenimento dei clienti. smante per gli Hotel che hanno scelto un abbonamento Attraverso il decoder, Sky offre Sky con decoder in camera. sempre la miglior tecnologia. È Tutti gli sport con oltre 2.000 stata la prima TV a portare la ore di programmazione live, magia dell’Alta Definizione in il 100% degli Azzurri in gara, tutte le stanze degli Hotel, e l’assegnazione delle 959 me- oggi mette a disposizione deldaglie in diretta e in HD, com- le strutture che desiderano menti di grandi campioni che essere al passo con le ultime analizzeranno ogni disciplina tecnologie, tutto il coinvolgie ogni risultato e tutto quello mento del 3D per far vivere che serve per vivere al massimo così anche le gare dei Giochi Olimpici London 2012 in tre l’esperienza unica dei giochi. Un’esperienza che ogni ospite dimensioni. Inoltre un’altra potrà vivere in prima persona. grande innovazione accompa-

www.hotel.sky.it.

gna gli ospiti nel loro soggiorno in un Hotel Sky: la speciale “Guida multilingua” che permette ai clienti dell’Hotel di scegliere comodamente i contenuti preferiti, per rendere così migliore la permanenza in camera. Con Sky il grande spettacolo in Hotel non finisce mai grazie al grande Cinema, al Calcio, allo Sport da tutto il mondo e ai grandi contenuti di Intrattenimento, Musica, Documentari e News 24 ore su 24 da ogni parte del globo. Portare tutte le stanze ai Giochi Olimpici London 2012 è facile. Se ancora per il Suo Hotel non ha scelto Sky questo è il momento giusto per farlo: basterà contattare Sky per conoscere le diverse offerte, personalizzabili in base anche alla stagionalità del Suo business.


SAI L’ULTIMA?

L’OperAzione concettuale di Vincenzo Agnetti al Ciac di Foligno Debutta sabato 23 giugno fino al 9 settembre, al CIAC (Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno), splendido spazio espositivo inaugurato nel 2009, la mostra dedicata a Vincenzo Agnetti, maestro e precursore in Italia dell’arte concettuale. Curata da Italo Tomassoni e Bruno Corà, presenta cinquanta opere emblematiche nel percorso di Agnetti, tra cui alcuni capolavori come Macchina drogata (1968), l’Apocalisse (1970) il Libro dimenticato a memoria, 1970, gli Assiomi, 1969-70, su bachelite, i Feltri, pannelli incisi a fuoco, Surplace, 1979-80, le Photo-Graffie, 1980. Nella foto Agnetti in uno scatto di Ugo Mulas e l’installazione l’Apocalisse.

servanti. Da provare per una pele luminosa e levigata il trattamento viso Cinq mondes Rituel aux cinq fleurs® (durata 50 minuti) ispirato a un rituale delle principesse balinesi, che associa le virtù di 5 fiori tropicali (Gardenia, Hibiscus, Frangipani, Ylang Ylang e Loto) ad un massaggio della nuca, dei trapezi e del viso. Per il corpo si consiglia invece il Massage oriental traditionnel (durata 50 minuti) con olio caldo. Il Grand Hotel Excelsior Vittoria è un elegante albergo 5 stelle lusso con vista spettacolare sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio, di proprietà, dal 1834 della famiglia Fiorentino. Circonda la 170 5 2012 | www.mastermeeting.it

dimora un magnifico giardino mediterraneo di 20.000 mq, unico nel suo genere.

Race for the Cure: InterContinental De La Ville annuncia la sponsorizzazione 2013 Successo di consensi – più di 50.000 iscritti – per la tredicesima edizione della Race for the Cure di Roma organizzata, lo scorso 20 maggio, dalla Susan G. Komen Italia alle Terme di Caracalla. Una corsa per testimoniare che dal tumore del seno, se diagnosticato in tempo, si può guarire. Tra i partecipanti, le 4000 “Donne in Rosa” operate di tumore al seno hanno

scelto di correre come “ambasciatrici della prevenzione” capitanate dalla madrina Rosanna Banfi. Tra gli sponsor dell’evento c’era anche l’InterContinental de La Ville, storico albergo romano in cima alla Scalinata di trinità dei Monti che ha rinnovato l’impegno anche per il 2013 «ci sentiamo direttamente coinvolti in questa iniziativa di solidarietà sociale», ha dichiarato il direttore Ciro Verrocchi, «non solo perché nel nostro staff abbiamo un nutrito numero di donne, ma anche perché rappresenta un’ottima occasione per utilizzare l’attività sportiva come mezzo, ed allo stesso tempo come me-



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tafora, della salute e del benessere nei luoghi di lavoro: un concetto, questo, che sta molto a cuore al nostro gruppo IHG sponsor delle Olimpiadi di Londra 2012». E non a caso il gruppo IHG è stato inserito dalla rivista Fortune nell’elenco delle 100 migliori compagnie in cui lavorare. Un riconoscimento speciale per il livello dei salari e l’attenzione alle donne e alle minoranze etniche. Nella corsa benefica, l’albergo ha coinvolto anche i suoi ospiti attivando un punto d’iscrizione alla Race for the Cure. Inoltre, nella busta paga di maggio, il personale dell’InterContinental de la Ville ha ricevuto il materiale informativo per devolvere il 5x1000 alla Komen Italia.

Uno tra i «Migliori Artigiani di Francia» al Fairmont Monte Carlo “Meilleur Ouvrier de France 2000”, Philippe Joannès (nella foto) è il nuovo Chef Esecutivo dell’Hotel Fairmont di Monte Carlo. Originario della Champagne, da genitori albergatori, Joannès è rimasto legato agli aromi di una cucina familiare,

profondamente legata al territorio. Attraverso il Pavillon Elisée, entra a Lenôtre e dà vita a piatti generosi, innovativi, con già un gusto pronunciato per le spezie e i sapori del Sud. Ed è proprio il Sud a regalargli ciò che ha sempre sognato: «una cultura regionale forte, il gusto dell’autenticità e una profusione di prodotti sani. Qui si cucina solo ciò che si trova al mercato stagionale, inimmaginabile mangiare una fragola in pieno inverno». Prima di approdare al Fairmont, Joannès ha lavorato in prestigiose realtà, tra cui Trianon Palace (Versailles), Royal (Deauville), e il Camélia (Bougival). Essere oggi executive chef del prestigioso hotel monegasco è per lui un’occasione unica, «il Fairmont è capace di servire da due fino a 5mila persone con la medesima cura della qualità». Ecco le sue prime quattro proposte golose studiate per il Fairmont e ribattezzate “All in one”, in cui lo chef propone antipasto, piatto principale e dolce serviti insieme in soli 34 minuti per soli 34 euro. Menu Italiano: fiori di zucca al caviale di melanzane,

barbajuans, pomodori cuori di bue; bresaola, zucchine trombetta e babà al limoncello e sciroppo di basilico. Menu Asiatico: nems vegetariani, insalata di vermicelli e pollo alle spezie dolci, barbajuans, vellutata di soja; gamberi arrostiti allo zenzero e macedonia di fragole e litchi al bergamotto. Menu Mediterraneo: calamari saltati con piquillos, prosciutto iberico, Manchego e paté di melacotogna, barbajuans; merluzzo all’insalata croccante e dolce al limone con meringa ai grani di finocchio. Menu Leggero : fiori di zucca alla ricotta, barbajuans; marinata di branzino agli aromi e gaspacho e macedonia di frutta.

Buon compleanno Splendide Royal Inaugurato l’11 maggio 1887, l’Hotel Splendide Royal di Lugano spegne quest’anno le sue prime 125 candeline. Immerso in un rigoglioso giardino, in posizione privilegiata sul lago con un panorama magnifico che lo rende veramente unico, l’hotel è uno di quegli edifici che rimangono immutati nel tempo, racchiudendo in sé il potere evocativo della storia dei luoghi e dei personaggi illustri che li hanno frequentati. A Lugano è rinomato anche per il suo ristorante “La Veranda”, segnalato nelle più importanti guide gastronomiche e che, d’estate, si trasferisce sulla terrazza panoramica.

Careers@HiltonLive sbarca a Venezia Con Careers@HiltonLive, il Gruppo Hilton Worldwide invita i propri hotel a creare un programma formativo con 172 5 2012 | www.mastermeeting.it



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l’obiettivo di offrire consigli e mostrare ciò che accade dietro le quinte di un albergo a chi è alla ricerca di un lavoro nel settore. Le persone coinvolte avranno la possibilità di scoprire nuove opportunità di carriera all’interno di Hilton Worldwide, incontrare e parlare con esperti del settore e ricevere informazioni utili su come mettere alla prova le proprie competenze. Da lunedì 28 maggio a venerdì 1° giugno 2012 il Molino Stucky ha messo in agenda una serie di eventi formativi dedicati a chi desidera fare alla carriera nel settore dell’ospitalità, coinvolgendo organizzazioni e istituzioni del territorio. Tra i partecipanti 15 studenti del “Centro di Formazione Professionale Lepido Rocco” della Regione Veneto e 10 studenti del “Master in Economia e Gestione del Turismo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.” A tutti i presenti è stato rilasciato un attestato di partecipazione.

Morigerati, la sfida del paese albergo nel cuore del Parco del Cilento Soggiorni nell’oasi, pacchetti di tre giorni e due notti o permanenza per una settimana. È il Parco del Cilento visto dal borgo di Morigerati. Costruito sulla roccia, a strapiombo sulle risorgenze del fiume Bussento che scorre tra pareti strettissime, immerso in un’oasi abitata da natura eccezionale - all’ombra di quello che fu il castello feudale dei Sanseverino, tagliato da terrazze collegate tra loro da viuzze di pietra, passaggi angusti e inimmaginate piazzette di palme rigogliose, il centro 174 5 2012 | www.mastermeeting.it

per importanti operatori turistici e di catering della provincia di Genova. In Capurro Ricevimenti, Chiavaccini si occuperà di consolidare la leadership dell’azienda in Liguria.

Best European Hotel Award per Borgo Egnazia antico di Morigerati ospita turisti e visitatori in dimore da fiaba, dai tetti sbilenchi e i muri panciuti, gli archi obliqui e gli spigoli irregolari, strette su scalinatelle, incastrate nella vita dei cortili da una parte e affacciate sull’infinito del parco del Cilento dall’altra. Idea firmata dal lungimirante sindaco Cono D’Elia e appoggiata dal presidente del Parco Amilcare Troiano. Da qui, visita alle grotte del Bussento in monorotaia e a piedi, alle grotte dell’Angelo a Pertosa, visita ai borghi da favola, archeologia tra Policastro e il sito di Velia, la Certosa di Padula, la suggestiva valle delle orchidee a Sassano, mare da sogno tra Sapri, Scario, Capitello e Maratea. Colazioni natura con la marmellata del fico bianco doc del Cilento e pranzi o cene con i prodotti tipici della Dieta Mediterranea, a cominciare dall’olio dop prodotto con le olive di Morigerati e dal pane cotto nei forni a legna. Info www.paeseambiente.com.

New entry per Capurro Ricevimenti Professionista con oltre 15 anni di esperienza nell’ event e wedding planning, Simona Chiavaccini è attualmente la nuova sales manager della società di banqueting Capurro Ricevimenti. In precedenza si è occupata di pubbliche relazioni

Il cinque stelle della famiglia Melpignano si è aggiudicato il Best European Hotel Award ai Junior Design Awards 2012. Aperto nell’aprile 2011, Borgo Egnazia è composto da tre aree principali: La Corte, l’albergo 5 stelle con 63 camere, il Borgo con le sue 92 camere (di cui 51 Townhouse) e le 28 ville, ciascuna con piscina privata. Il complesso propone ai propri ospiti: 3 ristoranti, la Vair Spa di 1.800 mq, due beach club e il campo da golf a 18 buche San Domenico Golf. Inoltre il Trullalleri Kids’ Club, per i piccoli tra 0 e 12 anni, e il Teen Club Fichi d’India, per gli adolescenti, rendono unica la vacanza in famiglia. Il premio è stato accolto con entusiasmo dalla famiglia Melpignano e dal team di Borgo Egnazia, che ha già ricevuto importanti riconoscimenti dalla recente apertura ad oggi. «Sono entusiasta del riconoscimento ricevuto da Junior Magazine», sottolinea Aldo Melpignano, proprietario e responsabile sviluppo del gruppo, «Borgo Egnazia si distingue per l’attenzione agli ospiti di tutte le età. Abbiamo creato spazi idonei sia al divertimento dei ragazzi sia alla tranquillità degli adulti. Oggi il premio Junior Design Award testimonia il nostro impegno nell’offrire un’esperienza unica a ogni ospite». Junior Magazine è l’unico magazine lifestyle in



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Gran Bretagna dedicato al family travel. I Junior Design Awards premiano “the Best of” fashion e shopping per i piccoli, lifestyle e interiors, travel, food, giocattoli e libri per bambini.

Degustazioni d’autore all’ Etnea Roof dell’UNA Hotel Palace di Catania “I sapori del mare”. È questo il nome dell’esclusiva serata di degustazione che si è svolta lo scorso 13 maggio alle ore 21.00, all’Etnea Roof (nella foto), esclusiva terrazza panoramica al settimo piano dell’UNA Hotel Palace di Catania. L’appuntamento è stato solo il primo di una serie di serate di degustazione dove si alterneranno sapori, profumi e colori della cucina nazionale e regionale a firma dello chef Marco Trepiccione. Il menù “I sapori del mare” (33 euro a persona inclu-

so il vino) proponeva: alicette e branzino marinate al pepe rosa; insalatina del marinaio al nettare di limone; millefoglie di grano tenero con principino dello ionio e scorzetta al limone verdello; treccia di pesce argento in crosta di mandorle e pesto di basilico rollino di sarde al pane profumato; composizione di ortaggi grill e patata allo zafferano; semifreddo al mandarino di Sicilia. Tel 095.2505111; una.palace@unahotels.it.

Un hammam nel cuore di Roma Ideale per una pausa relax nelle giornate cittadine, il centro benessere di Villa Spalletti Trivelli, raffinata dimora storica, nel cuore della capitale, propone agli ospiti un ricco e articolato percorso di depurazione e rigenerazione con tepidarium, zona relax, bagno turco e floa-

thing therapy, specialità del centro benessere che permette di rilassarsi, in assenza di gravità, immersi in acqua potenziata dai benefici dei sali del Mar Morto. Completa il centro una moderna sala fitness, con macchinari Technogym e programmi di personal training. A firmare il menu dei trattamenti due linee tra le più all’avanguardia: quella cosmetica Shani e quella per Spa Elemis. Residenza dei Conti Spalletti Trivelli sin dai primi anni del XX secolo, la Villa è situata nel cuore della città eterna. Oltre al centro benessere, offre 12 camere tra suite, junior suite e camere de luxe. A disposizione, per gli ospiti più esigenti, le due lussuose Garden Suite, recentemente inaugurate e arredate con dipinti originali e oggetti d’epoca provenienti dalla collezione personale del Conte.

Gran Meliá Palacio De Isora: miglior resort in Spagna Prima boutique italiana Gagà Milano Inaugurata, lo scorso maggio, nel capoluogo lombardo, la prima boutique di orologi Gagà Milano in Corso Venezia 8. Nato nel 2004, il marchio Gagà gioca con forme geometriche e stravaganti dettagli di colore. La novità introdotta dal brand è l’applicazione di un cinturino a un orologio da tasca dell’800: un rimando tra passato e futuro che oggi conquista giovani (e non solo) di tutto il mondo. Nessun limite all’uso dei materiali: carbonio, kevlar, diamanti, oro roso e un’unica indiscussa protagonista: la corona a ore 12, simbolo del marchio. Nelle vetrine le collezioni presentate al Salone Internazionale dell’Orologeria di Basilea: manuale 48 limited edition (realizzato in esclusiva per la boutique italiana), manuale 40mm diamanti, chrono 48mm quarzo, diving 48mm automatico, Napoleone lady quarzo. 176 5 2012 | www.mastermeeting.it

L’hotel Gran Meliá Palacio de Isora a Tenerife è stato eletto Miglior Resort di Spagna durante la quarta edizione dei Condé Nast Traveller Awards, premio che riconosce il lavoro delle migliori imprese del settore turistico. «Questo premio riflette l’impegno del Gran Meliá Palacio de Isora nel raggiungere i più alti standard di qualità e servizio, così come la qualità nell’offerta di intrattenimento, alta gastronomia e benessere nel resort», ha dichiarato Carlos Martins, Direttore Generale dell’hotel. Situato sulla costa sud di Tenerife, in una posizione unica, il Gran Meliá Palacio de Isora si distingue per la magnifica architettu-



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ra, in perfetta armonia con l’ambiente circostante, le camere dal design elegante, l’alta cucina e l’esclusiva Spa. E per chi cerca il lusso estremo, all’interno del resort si trova il RedLevel, un boutique hotel dove il servizio raggiunge i massimi livelli.

Principe Hotel di Catania: uniti per l’Emilia Romagna Il Principe Hotel di Catania si è reso protagonista di un’iniziativa di solidarietà nei confronti delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto dello scorso mese. Il quattro stelle ha deciso di devolvere il 20% delle prenotazioni non intermediate del mese di giugno a favore degli abitanti delle zone più martoriate. Per aderire all’iniziativa è sufficiente, all’atto della prenotazione, comunicare per telefono o via email il codice EMILIA12. Info: www.ilprincipehotel.com.

Inaugurato nel sud Italia un polo fieristico di concezione innovativa «Un centro expo nel cuore dello shopping di Etnapolis». Così il direttore generale Barbara Mirabella ha definito il rinnovato Centro Etnafiere, il primo polo fieristico di concezione innovativa nato nel sud Italia, durante un incontro con i giornalisti nella Sala Convegni Etna con Salvatore Abate, del Gruppo Alis Immobiliare Cta Spa, Alfio Mosca, direttore della Città del tempo ritrovato, e numerose autorità politiche, civili, militari e religiose. Con i suoi settemila mq di superficie coperta – quattromila dei quali in area libera – e duemila esterna, Etnafiere si ispira a criteri di 178 5 2012 | www.mastermeeting.it

Tripadvisor premia il Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa Renaissance Tuscany Il ciocco Resort & Spa – il primo Renaissance Resort d’Europa situato nella splendida Garfagnana (Lucca) - ha ricevuto un Award of Excellence per il 2012 da Tripadvisor, il più grande portale di viaggi a livello internazionale e social network dedicato al turismo. A motivare il premio di eccellenza, l’altissima percentuale di commenti positivi per la struttura, che sotto la gestione Renaissance si sta affermando sempre più come destinazione benessere di charme. Dalle recensioni su Tripadvisor emerge che i visitatori apprezzano il Renaissance Tuscany soprattutto per l’impeccabile servizio, sempre cortese e attento, per gli ambienti eleganti ma accoglienti, la posizione appartata in un ampio parco naturale della Valle del Serchio con vedute uniche, l’ampio spettro di attività sportive e opportunità di relax che la tenuta e il Resort offrono, le proposte gastronomiche di alta qualità dei suoi ristoranti. «Siamo onorati di ricevere questo riconoscimento di eccellenza da Tripadvisor in quanto rispecchia la percezione e il vissuto degli ospiti presso la nostra struttura”, ha commenta Georges Midleje, General Manager del Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa. “Offrire ai visitatori una fuga di assoluto relax nella suggestiva cornice in cui il Resort sorge è la nostra missione. È soprattutto il servizio, i sorrisi e l’atteggiamento sempre positivo di tutto il personale, che al Renaissance Tuscany chiamiamo ‘Ambassadors’, a meritare i complimenti dei nostri ospiti. Non importa quanto sia fisicamente bello il Resort: questo è sempre secondario rispetto al grandioso lavoro che essi svolgono».

flessibilità e fruibilità a tutto vantaggio della logistica e coniuga estetica e tecnologia. Il padiglione espositivo da tremila mq è un’area totalmente attrezzata e climatizzata, allestita per 365 giorni all’anno, con cento stand e spazi espositivi, un bar, sale riunioni e uffici per gli organizzatori, oltre a una sala convegni da trecento posti.

«Etnafiere insomma» ha spiegato Barbara Mirabella, «può offrire tutta una serie di comfort a chi organizza le fiere ed eventi congressuali e convegni e ai visitatori: parcheggi, ristoranti, assistenza, negozi sempre aperti. Insomma è come se fosse al centro di una città senza gli svantaggi dei grandi nu■ clei urbani».


studiobrand.it

Tutto in un solo desiderio? Hotel Parchi del Garda

Ampi e polifunzionali spazi MICE, con 1700 mq a completa disposizione per eventi di qualsiasi tipo e dimensione come Expo, Show-room, Sfilate, Convention, Meeting, Team-Building e Cene di Gala fino a 600 persone in un’unica sala. Il comfort e i servizi di un Hotel a pochi passi dal Lago di Garda e dalla sua straordinaria offerta turistica, con 233 moderne e accoglienti camere, 3 sale ristorante e una piscina esterna immersa nel verde. E ancora, uno staff di professionisti sempre al tuo fianco per garantirti tutto il supporto necessario, prima, durante e dopo l’evento.

Realizza il tuo desiderio. Tutto in un’unica location. Hotel Parchi del Garda Lazise, Verona • Italy • Tel. +39 045 6499611 • congress@hpdg.it • www.hotelparchidelgarda.it


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Mario Ferraro al Conrad Dubai Dopo quattro anni al Molino Stucky di Venezia, Ferraro è il nuovo gm di una delle strutture Hilton Wordwide più all’avanguardia

Non sarà stato facile lasciare le calde atmosfere dell’Hilton Molino Stucky di Venezia e soprattutto un periodo pieno di soddisfazioni e riconoscimenti internazionali. Ma a Mario Ferraro, manager di indiscutibile esperienza e professionalità, piacciono le grandi sfide ed è per questo che è ora a Dubai negli Emirati Arabi per seguire la prossima apertura di una tra le strutture alberghiere più moderne e di altissimo livello nell’ospitalità, il Conrad Dubai. Nato in Germania nel 1967, ma di nazionalità italiana, trilingue, Mario Ferraro, a soli 26 anni è già Deputy General Manager del Grand Hotel Santa Lucia di Napoli, di cui diventa direttore nel 1997. Nel 2002 assume la carica di General Manager del San Domenico Palace di Taormina, con il quale ottiene numerosi riconoscimenti internazionali e diverse nomination legate alla rivista Condè Nast Traveller. Nello stesso periodo è anche Area General Manager, prima Napoli e Taormina, poi Sicilia, della Turin 180 5 2012 | www.mastermeeting.it

Hotels International. È quindi nel marzo 2008 che approda alla guida dell’Hilton Molino Stucky di Venezia, pochi mesi dopo la sua apertura, dopo un lungo rapporto di collaborazione interrotto ad aprile di quest’anno per seguire l’apertura della nuova struttura del Gruppo Hilton. Il Conrad Dubai, parte della Conrad Hotels&Resorts, è uno dei progetti più importanti di Hilton Worldwide, ideale per il viaggiatore di oggi, moderno e sofisticato. Forte di una eccellente personalizzazione dei servizi, la catena è presente in tutti e cinque i continenti e sempre nelle località più esclusive. Nelle intenzioni del Gruppo però, il Conrad Dubai è destinato a diventare qualcosa di più, una vera e propria flagship della compagnia. I suoi imponenti 52 piani sono situati nel cuore della città finanziaria, a poca distanza dal Dubai International Airport, dal World Trade Center, dal Dubai Convention Center e a soli cinque minuti dal più grande centro commerciale del mondo e dalla Burj Khalifa, la torre più alta al mondo. Inoltre la vicina stazione dei treni garantisce un servizio in molte località chiave. Camere e suite in tutto 552 offrono ogni comfort immaginabile, oltre alle più sofisticate e moderne tecnologie,

tutte con vista mozzafiato lungo la Sheikh Zayed Road e sulle acque brillanti del Golfo Arabo. L’Hotel avrà anche una piscina esterna in un parco di circa 5000mq, un centro congressuale con 11 sale meeting con capienza massima da 3 mila posti e sei tra bar e ristoranti che propongono cucina internazionale ma anche specialità arabe sempre con prodotti ricercati e freschissimi. Non poteva quindi esserci sfida migliore per un manager dalle grandi qualità. Mario Ferraro è stato nominato, nel 2010, General Manager of the Year Europe, Hilton Worldwide e recentemente “Hotel Manager of the year Europe 2011” dalla European Hotel Management Association. C.C.



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Atahotel Expo Fiera Progettato secondo criteri funzionali e tecnologici avanzati che assicurano moderno comfort ed eco-sostenibilità, il quattro stelle è il più grande albergo dell’area del Nord Italia, realizzato vicino al polo fieristico di Rho/Pero, con capacità congressuale complessiva di 2900 persone

na fonte energetica assimilabile a quelle rinnovabili, il teleriscaldamento, ottenuto con l’incenerimento dei rifiuti e l’utilizzo dell’energia prodotta, logge bioclimatiche e pannelli fotovoltaici. Ancora: superfici vetrate che funzionano come captatori solari, isolamento termico e controllo della temperatura con speciali impianti intelligenti come fan coils e free cooling dotati di singoli regolatori, sistemi d’illuminazione basati su corpi illuminanti con un elevato rapporto lumen/watt, stoccaggio dell’acqua piovana da utilizzare per l’irrigazione dell’area a verde e delle fioriere: tutto è stato progettato per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera attraverso la determinazione del consumo di energia primaria per il riscaldamento e la climatizzazione realizzando un modernissimo hotel 4 stelle busi-

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ness oriented. Strategicamente posizionato vicino alla grande fiera di Rho- Pero, a 40 chilometri dall’aeroporto di Malpensa e da quello di Linate, l’albergo è facilmente raggiungibile dal centro di Milano: dista solo 700 metri dalla metropolitana Molino Dorino della linea rossa (a cui è collegato con un servizio di navetta gratuito) e a 300 metri dallo svincolo autostradale della Tangenziale Ovest con l’uscita Pero Sud, sulla SP11 “Gallaratese” della Milano-Novara. Immerso nel verde dell’immenso parco che lo circonda, l’Atahotel Expo Fiera propone 420 camere di varia tipologia e grandezza: belle, tec-

nologiche e moderne, arredate con materiali preziosi come il legno e il marmo e tutte insonorizzate e luminosissime grazie alla loggia a vetri con affaccio direttamente sull’esterno: alcune delle Deluxe e tutte le Suite superano i 55 metri quadrati e molte dispongono di terrazzo privato con vista panoramica sul parco o sulla città. Oltre a ogni comfort, in ciascuna c’è un set per la preparazione di bevande calde con coffee maker e una scelta di caffè e infusi. Di alto livello il sesto piano con l’Executive floor che ospita 42 Junior Suite, tutte con cabina armadio di grande ampiezza e terrazzo, completano il piano alcune salette per “executive meeting”. Ampiezza e luminosità diffusa caratterizzano anche gli altri ambienti della struttura: dalla lobby centrale – il cuore pulsante del-


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l’hotel con il bar incorporato perfetto per organizzare incontri di lavoro o sorseggiare un aperitivo – al ristorante Magellano con cucina a vista per 150 persone, dalla Sala Colazioni dal lungo e ricco buffet per 150 persone, allo scenografico spazio polifunzionale open air coperto, al piacevole dehors di 600 metri quadrati posizionato dietro l’albergo direttamente nel parco: uno spazio delizioso per ospitare ogni tipo di evento durante la bella stagione. E, fedele alla filosofia di Atahotels che mette al centro dei propri interessi oltre all’accoglienza personalizzata il benessere dei propri ospiti, come in ogni sua struttura, c’è anche l’attrezzatissimo fitness centre. L’imponente complesso architettonico dispone di un centro congressi di ultima generazione di 6000 metri quadrati, costruito secondo i più innovativi criteri tecnologici e con una grande flessibilità degli spazi multifunzionali. Ha una capacità complessiva di 2900 persone, dispone di numerose sale, due delle quali plenarie – rispettivamente di 1200 e 1100 metri quadrati – illuminate da luce naturale, una sala quadrata con allestita una americana fissa, due ampi foyers interni oltre altri spazi esterni coperti e un attrezzato business centre. Si distingue per l’assistenza dedicata e un ottimo servizio di ristorazione in grado di soddisfare le esigenze più complesse con proposte personalizzate per ogni tipo di manifestazione o meeting. Tutto il centro congressi, le aree comuni e le camere sono completamente coperte da collegamento internet Wi Fi. LSB 5 2012 | www.mastermeeting.it 183


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Aqualux Spa Suite & Terme Una nuova apertura che riserva un’occasione imperdibile. A Bardolino Bardolino, una delle perle del Lago di Garda veronese, da maggio, grazie all’apertura di Aqualux Spa Suite & Terme, è possibile sperimentare una nuova dimensione di ospitalità. Anche grazie alla sua certificazione Clima Hotel che ne attesta l’anima eco, Aqualux Spa Suite & Terme crea per i soggiorni business e leisure un’esperienza di rigenerante benessere basata sul concetto di bien vivre tout court. La proposta dell’hotel dedicata al mondo MICE è ampia e variegata: 1.200 mq di moderno ed ef-

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ficiente spazio congressuale, con un foyer, due sale plenarie (rispettivamente per 250 e 120 persone) e tre altre sale di differenti misure. Il complesso conta 113 camere e il suo versatile Centro Congressi rappresenterà il nuovo punto di riferimento di tutto il Garda veronese e non solo. Le sale sono cor-

redate con attrezzature di ultima generazione e da impianti tecnologici d’eccellenza firmati Creston, azienda leader del settore. La sala Colombara (273 mq) può essere suddivisa in sala Novello (166 mq) e Sala Riviera (107 mq); la Sala Bardo, a forma di botte, è perfetta per meeting, esposizioni, presentazioni di autovetture e motociclette. La Sala Zerbetto (54 mq) è l’Executive Board Meeting, ideale per incontri esclusivi; la Sala Gramole (49,50 mq) può accogliere meeting di piccole e medie dimensioni. Cuore della struttura è una “corte” sconfinata che ospita


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Private SPA, quattro saune, due bagni a vapore, una fontana di ghiaccio, un calidarium e un solarium. Natura Bissé e Thalgo sono i marchi beauty di eccellenza selezionati dalla SPA manager e dal suo staff. Il programma dei trattamenti offre un’ampia scelta di opzioni – più di 50 – che privilegiano l’utilizzo di sostanze e principi attivi naturali combinati ad azioni medico-estetiche all’avanguardia come la crioterapia e la carbossiterapia.

AquaExperience, area pool che conta 7 piscine di acqua termale – interne ed esterne – e 1 piscina di acqua salata. Tutte le sale sono disponibili sia per una giornata intera sia per mezza giornata. Una menzione speciale va all’AquaSpa & Wellness che, con i suoi 1000 mq, strategicamente illuminati da luce naturale, rappresenta un autentico paradiso del benessere, grazie a 6 cabine per i trattamenti estetici, idromassaggio e fangoterapia, una

Oltre alla SPA è presente una zona fitness di 130 mq. Molto interessante anche l’offerta gourmet dei due ristornati Italian Taste e Drops Food & Wine con un occhio di riguardo per le eccellenze a km 0. Infine, la frizzante area bar “Sparkling Lounge” propone raffinati cocktail in un’atmosfera cosmopolita, perfetta per piacevoli momenti di relax. Luciana Sidari

SPECIALE GIUGNO/LUGLIO FULL DAY MEETING (min. 30 partecipanti) • 2 coffee break (mattino & pomeriggio) • 1 business lunch placé (menu a tre portate con bevande incluse) • Affitto giornaliero della sala meeting • Acqua minerale e naturale in sala per i partecipanti • Attrezzatura tecnica base e videoproiettore • Connessione internet standard: E 60,00 a persona

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Baia Flaminia Resort In vista dell’estate, la struttura marchigiana associa agli spazi tradizionali per il business attività e ambienti all’aperto, di fronte al Mar Adriatico mpi spazi per grandi eventi: questo il tratto distintivo del Baia Flaminia Resort, che si trova a Pesaro, al centro dell’insenatura da cui prende il nome. Se il mare è il panorama che si vede dall’Hotel, attorno al complesso si apre uno scenario naturalistico suggestivo, il Parco Naturale San Bartolo, ma non è lontano neppure l’antico centro storico del capoluogo marchigiano. La struttura, che durante la stagione estiva si trasforma in un vero e proprio resort, grazie alla formula all inclusive che offre tutti i servizi e le comodità di un villaggio agli ospiti in vacanza, rappresenta uno degli

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indirizzi più interessanti per il turismo Mice.

Un conference centre di oltre 600 posti Dal punto di vista degli spazi, l’Hotel costituisce un unicum sulla Costa Adriatica: nel suo centro congressi si aprono sette sale, in grado di ospitare da 20 a 700 persone. L’ambiente più ampio, la Sala Tritone, è a disposizione per congressi, ce-

rimonie, cene aziendali, presentazioni e feste a tema. Qui i posti sono 600, ma l’ampio foyer antistante e la possibilità di collegamento con la vicina sala Atlantide permettono di aumentarne la capienza e di organizzare, in parallelo rispetto all’evento principale, anche mostre, esposizioni o semplicemente allestire un coffee break in grande stile.

L’offerta ristorativa Per quanto riguarda la ristorazione, all’interno del Baia Flaminia si trova “La Rosa dei Venti”, con vista sul mare e sulle colline, ristorante che può accogliere cene di gala, buffet e banchetti per 160 partecipan-


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ti. La sua cucina offre i piatti tipici della gastronomia locale, accanto a suggestioni nazionali e ricette dal mondo. Durante il periodo estivo, è disponibile anche un secondo locale, il ristorante “ Tritone”, accanto alla piscina, in cui pranzi e cene sono serviti a buffet, mentre un giorno a settimana tutto il menu viene allestito seguendo un diverso tema gastronomico. La vocazione business dell’Hotel si traduce nella presenza, accanto agli spazi, anche di servizi di segreteria e gestione eventi, per seguire le aziende nella definizione di tutti gli aspetti necessari per la creazione di un meeting, dalla logistica degli spostamenti alla prenotazione delle camere, 118 in totale, di diverse tipologie, dalle attività post congress (cene e feste, momenti di relax o di sport) alle serate, tra il pianobar interno al Resort o gli spettacoli ospitati in città.

o il percorso Kneipp. La piscina, interamente circondata da grandi vetrate, con idromassaggi a seduta e percorsi riattivanti, è il fulcro di tutto il wellness center, accanto all’area beauty. All’esterno si trovano altre due piscine, Levante e Ponente, riservate ai soli ospiti dell’Hotel e attrezzate, mentre di fronte al complesso si apre la spiaggia di sabbia fine, di fronte al blu del Mar Adriatico.

Sport e post congress nei dintorni Per chi preferisce dedicarsi all’attività fisica sono organizzati bici tour, grazie alle biciclette messe a disposizione dal Resort, tra i sentieri del Parco San Bartolo o in direzione del centro di Pesaro in occasione

del mercato settimanale, con tappa alla casa natale di Gioacchino Rossini e visita alle bellezze architettoniche cittadine. Nelle immediate vicinanze dell’Hotel anche un minigolf e un centro sportivo con campi da calcetto, tennis e piscine. Un soggiorno, anche di lavoro, di più giorni, permette poi di organizzare escursioni verso le tante attrattive attorno al Resort, andando alla scoperta di città come Urbino, una delle capitali del Rinascimento italiano, di cui rimangono vestigia architettoniche e collezioni d’arte di eccezionale valore, e monumenti. Tra questi il castello di Gradara, che si trova all’interno di un borgo medievale, notissimo per essere stato il teatro dell’amore tra Paolo e Francesca, o la fortezza di San Leo, di origine romana, che nella sua lunghissima storia è stata anche il carcere dello Stato Pontificio, in cui furono detenuti patrioti e liberi pensatori, tra cui Alessandro conte di Cagliostro, che qui morì alla fine del Settecento. P.T.

Benessere in Spa Oltre alla buona cucina, incontri e convention possono essere accompagnati infatti anche da occasioni di relax e svago. Innanzitutto grazie alla Spa, il centro benessere interno al Resort, in cui seguire il percorso umido tra bagno turco, sauna e tepidarium, quello emozionale 5 2012 | www.mastermeeting.it 187


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DESTINAZIONE COMO

Grand Hotel di Como All’interno del complesso, lo Spazio Como, un edificio polivalente, dal design futuristico, per inscenare eventi e incontri fino a 350 persone

esign avveniristico, all’interno di un parco da 15 mila metri quadrati, in una location tranquilla e con una capienza decisamente insolita per Como: questi i tratti distintivi dell’Auditorium Spazio Como, proposta congressuale di punta del Grand Hotel di Como, vero resort urbano a pochi minuti dal centro storico della città e dal Lago. Questo edificio polivalente, inaugurato nel 2007, è stato progettato dal celebre architetto Attilio Terragni, che ha realizzato una struttura dal design unico e originale, tanto da meritare il Premio Maestri Comacini 2009 nella categoria nuove costruzioni. Spazio Como nasce come originale soluzione creativa per rispondere ad alcune esigenze tecniche specifiche: una sala convegni da 300 posti, il più possibile luminosa e aperta verso il parco, ma nello stesso tempo al riparo dal fastidio della luce naturale diret-

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ta. Terragni ha ideato una struttura poligonale magicamente sospesa sull’acqua, con una serie di aperture sulle pareti, che hanno diverse angolazioni, per minimizzare l’effetto della luce diretta, come già in altre sue famose opere, dall’ampliamento del Museo di Berlino al Federation Square di Melbourne. Lo Spazio Como, quindi, è uno degli edifici congressuali più spettacolari della provincia, oltre che uno dei più grandi per

dimensioni, con i suoi 400 metri quadrati di superficie per eventi fino a 350 persone. Versatile e polifunzionale, può accogliere congressi, conferenze, party, sfilate, matrimoni, inaugurazioni e presentazioni di prodotti. L’Auditorium ha infatti ospitato nel corso degli anni non solo convegni internazionali, incontri di lavoro e riunioni plenarie, ma ha saputo trasformarsi di volta in volta a seconda delle esigenze dei suoi ospiti, da location per cene di gala a discoteca, grazie all’enorme palco, al megaschermo e all’impianto di diffusione sonora di qualità professionale, da set per lanci di prodotto a teatro di eventi culturali. L’ambientazione è stata utilizzata anche per le sfilate di moda, che hanno sfruttato l’ampia metratura e l’altissimo soffitto per i giochi di luci e gli effetti speciali, mentre la struttura poligonale e i materiali anti-riverbero garantiscono un’elevata qualità del suono, pensata per


LE LOCATION DI MM BEST BREAKFAST Per il pasto più importante della giornata il Grand Hotel di Como propone ogni mattina “Best Breakfast”, colazione studiata in collaborazione con la food designer italo-olandese Maddalena Prini che ha creato un buffet di isole “a tema”: tuttifrutti, cereali+, il rituale del tè, il piccolo forno, tavola fredda, pronto al momento (con uova, cuoco e padelle in sala) e un angolo per chi non si accontenta o ha esigenze particolari, con prodotti bio, ipocalorici e senza glutine.

concerti e spettacoli. Inoltre, il design ultramoderno, che permette di ricreare un’atmosfera simile a quella di un salone dell’auto, ha permesso allo Spazio Como di fare da cornice alla presentazione di nuovi modelli di vetture. Qui la luce naturale proveniente dalle finestre a taglio crea eleganti giochi di luce sulle carrozzerie, e ne valorizza le linee di design, mentre alcune aree del parco possono essere utilizzate per creazione di “isole” dove esporre i modelli e i test drive si possono organizzare lungo le strade panoramiche del Lago di Como. Infine la location, sia per la particolare architettura dell’edificio sia per le numerose opere contemporanee esposte nel parco e nell’hotel, è stata teatro di mostre d’arte. Agli spazi si associano i servizi, dal supporto pre e post evento per la logistica, i servizi di transfer e l’ospitalità, all’organizzazione di attività extra, come una gita in battello sul Lago o un itinerario enogastronomico. Per il business questo ambiente offre tutte le attrezzature ne-

cessarie, dagli impianti audiovideo di ultimissima generazione alla connessione Wi-Fi, dallo schermo per videoproiezioni alla scenografia di luci personalizzabile, controllate dalla cabina di regia. Accanto l’area backstage e le cabine fisse per la traduzione simultanea. Da Spazio Como si accede direttamente al parco che circonda il complesso, spazio verde tra i più grandi del territorio grazie all’opera di continuo ampliamento fatta nel corso degli anni. Qui ci si sposta per coffee break e buffet nel corso

della bella stagione, ma il giardino può anche trasformarsi nella suggestiva location in cui organizzare apertivi e feste aziendali, o un insolito pic-nic nel verde. Nel Grand Hotel di Como non mancano però altre soluzioni, più tradizionali. All’interno del centro convegni si trovano 10 sale modulari, per una capienza complessiva di tutto il complesso che raggiunge le 1.000 persone. Un cenno a parte merita la proposta gastronomica dell’albergo. Oltre al Ristorante Gusto che offre una cucina italiana tradizionale rivisitata in chiave moderna all’interno di ambiente classico e raffinato, ci sono il Kitchen, intimo concept restaurant, in cui gustare piatti sorprendenti e innovativi, con un menu che segue le stagioni e propone la collezione primavera/estate e quella autunno/inverno, e il Kincho, churrascheria immersa nel parco con cucina di ispirazione sudamericana, grigliate di carne e pizze. G.G.

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Hotel Cruise Como Convention e team building tra sport e buona cucina per questa struttura che si pone sulle direttrici principali del Nord Italia

lle porte di Como e del suo rinomato Lago, si trova un hotel che ha tutte le carte in regola per essere tra le destinazioni Mice più interessanti del Nord Italia. Collocato strategicamente accanto alle più importanti e trafficate direttrici della zona, vicino agli aeroporti di Milano Malpensa e Lugano e a poco più di mezz’ora di viaggio dal Polo Fieristico di Rho Pero, si trova al contempo in un’area tranquilla, da cui si raggiunge comodamente il Lago di Como. L’hotel Cruise, 4 stelle Superior di Montano Lucino, è l’unico Design Hotel dell’area in grado di accogliere eventi aziendali di varia natura e dimensione e di ospitare congressi, convention, party aziendali e momenti di team building,

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grazie a spazi e servizi costruiti a misura di una clientela business. L’hotel dispone di quattro sale meeting modulari, con la possibilità di ospitare fino a 250 persone in un unico ambiente, tutte attrezzate e connesse con rete WiFi. In questi anni hanno ospitato diverse tipologie di eventi: dai congressi medici e farmaceutici (grazie alla presenza di sotto sale e ampi spazi espositivi), alle convention aziendali (che possono utilizzare strumenti come la video conferencing), ai test drive ed esposizioni di automobili (organizzati nell’ampio parcheggio esterno), fino a presentazioni di prodotto, corsi di formazione e workshop. All’interno dell’edificio anche il Cruise Restaurant, locale dal design moderno per pranzi di lavoro e cene di gala. Accanto un Lounge Bar, che offre ogni giovedì sera il Cruise Happy Hour, con musica e ricco buffet. Il momento congressuale può essere anche accompagnato da attività che sfruttano le attrattive del territorio: visite nel centro

storico di Como, tour enogastronomici ed escursioni in barca sul Lago. Le strutture ricreative nella zona permettono anche di praticare diversi sport, vela, surf, canoa, lezioni di volo sull’idrovolante, trekking, scalata e golf. Tra i team building più richiesti meritano un cenno le competizioni sul circuito di go-kart, le regate in barca a vela e la caccia al tesoro sul Lago. Chi poi accompagna i delegati di un congresso, o coloro che partecipano a un meeting può utilizzare il tempo libero dedicando una giornata allo shopping grazie alla vicinanza di Outlet come il Fox Town, in Svizzera, a soli 20 minuti di strada, l’Armani Outlet, e il Casinò di Campione. Fabrizia Terzago



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Sheraton Diana Majestic Martedì 8 maggio lo storico hotel milanese ha inaugurato il suo incantevole giardino privato. Per l’occasione l’h club>diana, il suo mitico bar, ha sfoggiato il nuovo look firmato Baxter e presentato un calendario di appuntamenti ancora più ricco e cool. Praticamente da non perdere

l Diana, lo sappiamo, è uno dei ritrovi più fashion di Milano e lo ha dimostrato lo scorso 8 maggio all’inaugurazione del giardino privato, il ritrovo preferito dai milanesi durante la bella stagione. Per l’aperitivo, of course, ma non solo. Il giardino e il gazebo hanno mantenuto anche quest’anno lo stile a tutta natura dove la pelle e il cuoio nei toni bruciati, il beige delle poltroncine e dei pouf si abbinano alle nuance verde salvia e lime dei divani creano una vera oasi verde nel cuore di Milano E proprio il - bar del quattro stelle si è presentato per l’occasione con un look tutto nuovo, di cui peraltro aveva già dato un’anteprima lo scorso 20 aprile, ospitando l’evento del marchio made in Italy Baxter. A curarlo Baxter appunto, tra i protagonisti italiani del design

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contemporaneo, che ogni due anni gli fa “cambiare pelle”.

H club>diana. Semplicemente unico Per il 2012 i designer della maison comasca hanno scelto proposte d’arredo dai colori caldi con pelli che si alternano tra le nuance dei beige e dei marroni.

Al centro della scena il divano Alfred, storico pezzo forte di Baxter, che domina la lounge anche nella versione Soft. Intorno, a fargli da corte, poltroncine vintage e tavolini della collezione Unique, serigrafati a mano secondo l’estro dell’artista e realizzati come fossero quadri. Pezzi unici e inimitabili quindi, perfetti per accompagnare gli eventi milanesi più glam e i momenti più belli dei suoi frequentatori. Abituali o meno, milanesi oppure no, poco importa. Ciò che conta è il mood stesso che l’h club vuole e sa trasmettere ai suoi ospiti, quello di un piccolo piacere


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quotidiano, lontano dai ritmi frenetici della città. Uno spazio da vivere liberamente, amichevole, informale senza rinunciare al glam e proprio per questo icona di un lifestyle contemporaneo e cosmopolita in cui ognuno di noi si sente fin da subito parte integrante. Ecco perché l’h club>diana, insieme all’heat>diana restaurant, è un must. Un aperitivo, una raffinata cena d’ispirazione mediterranea, un after dinner o un brunch all’aria aperta nel fine settimana con gli appuntamenti Saturday e Sunday Brunch e le migliori hit del panorama musicale internazionale a fare da colonna sonora. E quest’anno ancor di più, con il nuovo e ancor più ricco programma di appuntamenti, pensato per rispondere alle esigenze di target differenti. Ogni sera, all’ora dell’aperitivo, musica e intrattenimento diversi.

zioni con gli stilisti non sono ancora iniziate, il secondo giorno della settimana è comunque all’insegna del fashion, animato da agenzie di modelle. Back to 80’s ogni mercoledì sera per i nostalgici di quell’epoca musicale e una volta al mese Vinyl seduction, dedicato a tutti gli appassionati del vinile. Grande new entry, un giovedì al mese, l’appuntamento Live at Diana con performance musicali live. A seguire Thank God it’s Friday con dj set stile groove, ambient e new age, sabato sera tutti al Groove Beat e per concludere al meglio il week end e iniziare con i migliori propositi la nuova settimana ecco gli appuntamenti Rum night e Cointreaupolitan in cui con la partnership di Mount Gay Rum di Fratelli Branca e Cointreau si alterneranno serate di degustazione di liquori e cioccolato ad altre in cui bar-

man specializzati daranno lezioni di cocktail. Largo poi agli special events che, durante tutto l’anno, festeggiano le ricorrenze speciali di Milano e dell’hotel. L’ultima in ordine di tempo l’8 maggio scorso. Serata aperitivo very cool con DJ set e accompagnamento musicale della Zerogravity band. Dedicata a tutti gli amanti della movida milanese. Perché il Diana è il Diana... The place to be and to be seen in Milan... Meet you there! Marina De Falco

Sette giorni con il Diana Conosciamola allora in dettaglio la settimana Spring Summer 2012 secondo il Diana. Lunedì. Serata Chillout lounge. Per iniziare al meglio cosa c’è di meglio che sorseggiare un cocktail in un’atmosfera glamour ed esclusiva? Il martedì, una volta al mese, sarà Stylish con la presentazione di collezioni di moda di giovani stilisti emergenti tra musica latin house e sound british, ma anche ora che le collabora5 2012 | www.mastermeeting.it 193


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Du Lac et Du Parc Grand Resort Qualche volta si può decidere di “vivere la differenza”, soggiorni e meeting gourmet. A Riva Del Garda

mmerso in un parco secolare di 70.000 mq, sulla sponda trentina del Lago di Garda, da oltre 50 anni l’Hotel Du Lac et Du Parc Grand Resort è il punto di riferimento dell’ospitalità rivana. L’Hotel apre tradizionalmente da Pasqua a novembre, ma pur avendo prevalentemente una clientela leisure, di tradizione mitteleuropea, ospita meeting, incentive, congressi, eventi aziendali, ritiri di squadre sportive, banchetti, feste e ricevimenti di nozze. Il Complesso offre diverse tipologie di soggiorno: l’Hotel Du

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Lac, cuore storico del Grand Resort, con 154 camere e 5 junior suite. Le 45 Murialdo Suites Luxury, tra le quali la Penthouse, soddisfano le esigenze degli ospiti che cercano il lusso. La Villa offre 22 suites, affacciate sul magnifico parco e sulle bellezze del Lago. Infine, i Bungalow sono 33 cottage immersi nel parco, pratici e adatti alle famiglie o agli sportivi che vogliono vivere in un ambiente esclusivo, ma nello stesso tempo non essere vincolati ad orari. Tutti gli ospiti possono godere dei servizi dell’Hotel: dell’Armonia Spa & Fitness,

che offre saune, docce tropicali, bagno turco, vasca idromassaggio ed una serie di trattamenti, massaggi ed impacchi. Così pure gli ospiti possono provare le delizie gastronomiche proposte dallo chef e dalla sua brigata di cucina. A cominciare dal rito della colazione del mattino, nella Veranda e nell’esclusivo Roof Garden, vengono servite fantastiche colazioni; il pranzo invece viene servito nella Capannina (luogo ideale per chi voglia restare a bordo piscina) e nella Terrazza che offre piatti leggeri e idee fresche. La cena invece si declina tra il Main Restaurant, dove lo chef ha il compito di soddisfare i palati più raffinati e La Capannina by night, ideale per


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famiglie: Marco Brink lo chef executive del Du Lac et Du Parc, dal 1999 insieme a una brigata che conta 21 “giacche bianche” e altri 30 addetti, è davvero l’anima della ristorazione gourmet dell’Hotel. Nato e cresciuto a Riva, ha origine tedesche e cultura trentina. La sua è una cucina differenziata a seconda delle situazioni che deve gestire: i menu per banchetti, congressi e residenti, sono diversi perché tante sono le sfaccettature dell’Hotel che offre anche tante piacevoli situazioni: lunch bistrot, dinner con ristorazione di nicchia, cene grand gourmet, breakfast

che sollecita tutti i sensi fin dal mattino e così pure il tipo di servizio, a buffet sulla veranda, al tavolo per le serate gourmet à la carte, ancora più personalizzato per gli ospiti degli appartamenti e delle suites. Al momento il record del servizio va ad una serata per Bike Festival, con 680 ospiti, ma naturalmente si servono anche piatti sofisticati, ricercati, impiattati (dall’Astice blu al Tonno crudo alla Ricciola intera, con pasta sempre fatta in casa, e dessert molto curati). La cucina trentina si incontra spesso con la cultura mediterranea, così ortaggi, frutti rossi, fiori di zucca,

trote e salmerini animano vari festival del gusto e del colore nei piatti degli ospiti. Lo chef Brink definisce “onesta” la sua cucina perché non ha un approccio altezzoso, non è eccentrica, non è estrema, perché lui stesso si pone dalla parte del cliente che negli anni ha dimostrato di apprezzare questo approccio morbido, sereno. Per i dolci è insuperabile il maestro pasticciere Loris Vuerich che, insieme con tre collaboratori, sforna tutte le delizie che si possano immaginare, dalle brioches del mattino impastate con lievito madre al Pan di Spagna, fatto con uova fresche, alle crostate con frutta di stagione... Ogni volta che gli ospiti vanno a tavola si aspettano dei trionfi e sicuramente i mille modi di declinare i risotti e di preparare la pasta secondo le ricette regionali italiane, mantengono alta la considerazione del Made in Italy. L’Hotel è aperto dal 1 aprile al 5 novembre, negli altri mesi lo chef è all’estero o in giro per l’Italia, alla ricerca di nuovi stimoli enogastronomici. Allora buon meeting gourmet all’Hotel Du Lac et Du Parc Grand Resort! ■ 5 2012 | www.mastermeeting.it 195


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Grand Hotel Excelsior Vittoria Nel cuore della Penisola Sorrentina, una delle strutture che ha fatto la storia dell’hotellerie italiana e permesso al turismo internazionale di scoprire una delle regioni più suggestive del Paese truttura di lusso a strapiombo sul mare, con vista spettacolare sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio, la stessa di cui godeva l’imperatore Augusto che qui aveva fatto costruire la sua villa, il Grand Hotel Excelsior Vittoria si trova nel centro storico di Sorrento e rappresenta uno degli indirizzi di maggiore prestigio e richiamo per il turismo internazionale in Campania. Non solo ospitalità per soggiorni di piacere e vacanze, però, sono garantiti da questa location. Ce ne parla il Direttore dell’Hotel Nicolino Grigio, che sottolinea i plus dedicati al mondo Mice: «al primo posto sicuramente c’è il contesto in

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cui ci inseriamo. L’Excelsior è infatti al centro delle principali direttrici del territorio, collegato a percorsi che costeggiano il litorale sorrentino e il golfo di Napoli, mentre, andando verso sud, si arriva fino alla Costiera Amalfitana. Via mare, poi, si possono raggiungere in tempi brevi Capri o Positano, grazie al servizio aliscafo presente nel porticciolo sottostante l’Hotel, con cui siamo collegati direttamente tramite l’ascensore privato che parte dalla nostra terrazza». «A livello di spazi», continua il manager, «l’Hotel dispone di 6 sale meeting di piccola/media grandezza, in grado di accogliere da 10 a 110 partecipanti in un unico ambiente, ma grazie alla flessibilità di due sale, la

Sala Rispoli che può essere collegata alla sala Vittoria, i numeri crescono e la capienza arriva sino a quasi 250 persone, per eventi come congressi, convention o riunioni plenarie. Chiaramente agli spazi sono abbinati servizi all’altezza dello stile e del calore che ci caratterizza: ogni incontro deve essere curato nei dettagli e soprattutto modellato sulle esigenze del cliente, dall’inaugurazione con party di benvenuto per pochi e selezionati clienti, all’organizzazione di un’intera giornata a bordo di una barca privata in cui abbinare alla riunione un piacevole viaggio nel silenzio del mare, alla possibilità, per gli accompagnatori, di usufruire della nostra Boutique Spa, La Serra, che può essere interamente ri-


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servata e offre percorsi con trattamenti mirati». Quali, invece, le caratteristiche di un evento che si possa dire riuscito? «Secondo la mia esperienza», spiega Grigio, «un incentive è di successo grazie a pochi ma fondamentali accorgimenti. Dal punto di vista del numero di partecipanti 100 persone sono il limite massimo, mentre dal punto di vista della qualità risulta vincente un evento tailor made. Personalizzare qualsiasi richiesta dell’ospite, questo il nostro obiettivo, dai servizi di pick up che possiamo organizzare direttamente dall’aeroporto anche con auto private, al cadeau che ogni sera facciamo trovare in camera ai nostri ospiti, calibrato sulla base del tema dell’incentive o del tipo di attività svolte nel corso della giornata, sempre diverso». Per quanto riguarda, poi, la possibilità di creare eventi articolati e che associno al momento lavorativo un team building o semplicemente occasioni di svago, la scelta è amplissima. «Se il soggiorno va dalle 3 alle 4 notti, possiamo davvero garantire un’esperienza a tutto tondo, offrendo un programma completo che permette di andare alla scoperta di destinazioni e attrattive al di fuori di Sorrento. Questo è il tempo mi-

nimo necessario per poter visitare le zone limitrofe, da Pompei a Ercolano per chi preferisce un’immersione nella storia oppure Napoli o Capri, che si raggiungono via mare in soli 40 minuti. Il legame con il territorio è infatti uno dei tratti salienti della nostra struttura. Nel periodo estivo poi le possibilità si moltiplicano. Tra le attività più richieste una mezza giornata o una giornata intera in barca, che si possono sfruttare per praticare lo snorkelling nella suggestiva Baia di Ieranto, il cuore della riserva marina di

Punta Campanella, di fronte a Capri, guidati da un sub professionista». E, infine, per un’alternativa decisamente originale, che abbina alla scoperta di un’arte antica, quella dell’intarsio tipico di Sorrento dal 1830, la possibilità di organizzare team building per un gruppo ristretto di ospiti, l’Hotel ha stretto una collaborazione con il MUTA, il Museobottega della Tarsialignea. «Si tratta di uno stage articolato in 3 giornate per complessive 15 ore, che si tiene presso il Museo con l’assistenza di uno storico di questa tecnica artistica e di un intarsiatore professionista, per realizzare un qua-

dro a intarsio che rimarrà poi a ricordo dell’esperienza». Da non dimenticare la cucina: «la cui qualità è un vanto per tutto il Paese, ma che qui a Sorrento, conclude il manager, «raggiunge l’eccellenza nella creazione di alcuni prodotti tipici. In questo caso basta un soggiorno più breve, durante cui seguire vere e proprie “lezioni di pizza” e imparare le tecniche e i segreti per la preparazione di questo piatto nel ristorante l’Orangerie, nel cuore dell’agrumeto e a bordo piscina. L’altra proposta gastronomica dell’Hotel, il Bosquet, con vista panoramica sul golfo e terrazzo estivo all’aperto, permette invece di proporre corsi di alta cucina per un gruppo ristretto di ospiti, 6/8 persone al massimo. Oltre alle attività in house, offriamo anche la possibilità di scoprire l’arte di produrre la mozzarella o un altro prodotto tipico locale, il limoncello, nelle aziende del territorio». G.G.

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Grand Hotel del Mare Inizia la stagione estiva e la Liguria, con questa struttura a picco sul mare di Bordighera, si riqualifica come destinazione meeting&congress

na proposta cinque stelle destinata al mondo Mice sulla Riviera di Ponente, destinazione caratterizzata da una vocazione prevalentemente leisure. Questo il tratto distintivo del Grand Hotel del Mare, struttura che sorge sul promontorio che domina Bordighera e che nasce con l’intento di abbinare alla tradizionale accoglienza dei vacanzieri la capacità di attirare le aziende per incontri, convention e team building. Lo sforzo fatto in questi an-

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ni è infatti andato nella direzione di offrire spazi e servizi d’eccellenza, per potersi qualificare agli occhi degli ospiti, sempre più attenti ed esigenti quando si tratta di investire in un evento o di organizzare un inventive, come una soluzione all’altezza delle loro aspettative. La struttura, da 73 camere incluse la Royal Suite e la Presidential Suite, veri e propri appartamenti con soggiorno e caminetto, una o due camere matrimoniali, e sale da bagno con vasca idromassaggio, ha inaugurato la stagione 2012 con due importanti novità. La prima è il passaggio sotto la gestione diretta dell’hotel del centro benessere, rinnovato negli spazi e nelle attrezzature. Lo Spa & Wellness Club propone trattamenti costruiti attorno all’acqua e un percorso benessere con piscina con acqua di mare riscaldata e idromassaggio, bagno turco, docce emozionali, area relax con postazione di tisaneria biologica, all’interno di un ambiente elegante e raffinato. Aperta tutti i giorni fino a sera inoltrata, rappresenta ormai un plus irrinunciabile per accompagnare il momento del meeting o un soggiorno di lavoro di più notti.

La seconda riguarda il centro congressi polifunzionale, interamente ristrutturato per offrire tre sale, da 8 a 99 posti. Articolato su due diversi piani, per poter accogliere in contemporanea più eventi, garantendo a ciascuno la necessaria riservatezza, ha il suo fulcro nella sala principale, circondata da una vetrata che si apre su un terrazzo dal quale si può ammirare una spettacolare vista mare. E per chiudere con stile e originalità la giornata di lavoro lo chef, Diego Vivo, organizza dalle cene di gala ai più informali lunch aziendali, proponendo i piatti del territorio, il pesce fresco e un’accurata selezione di vini nel ristorante dell’hotel, il Narvalo Blu, che ha di recente rinnovato la sua offerta gastronomica. Giovanna Pitto Per la primavera/estate due nuovi pacchetti attendono gli ospiti del Grand Hotel del Mare, entrambi focalizzati sul benessere e il relax. Il Pacchetto “Spa Moments” prevede l’accesso illimitato alla Spa con, inclusi, alcuni trattamenti, da quello depurante alle alghe all’aromaterapia, oltre alla possibilità di usufruire del percorso tra piscina con idromassaggio, sauna, bagno turco e docce emozionali. Il pacchetto “Romantic Getaway”, sempre per due persone, abbina alla Spa alcuni momenti pensati per fughe romantiche, dal massaggio di coppia alla cena a lume di candela servita in camera, affacciata direttamente sul mare.



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Grand Hotel Savoia Struttura del Gruppo italiano Planetaria Hotels, d’ estate diventa il punto di partenza ideale per scoprire la città e il territorio, grazie a pacchetti dedicati e a team building su misura

ra le proposte ricettive del Nord Italia spicca il Grand Hotel Savoia di Genova, luxury hotel 5 stelle all’interno di un prestigioso palazzo di fine Ottocento, dove lo stile e l’eleganza richiamano l’atmosfera della Belle Époque e dei viaggi di inizio secolo. 117 le camere, ma nell’edificio anche una terrazza panoramica con vasche idromassaggio, la Spa Spiaggia segreta ispirata alle grotte marine, e la duplice offerta ristorativa con il raffinato Novecento e la trattoria tipica Tralalero. Posizionato strategicamente nell’area del nuovo quartiere simbolo di Genova, tra il Porto Nuovo, l’Acquario, i Magazzini del Cotone e la Fiera, è una delle strutture di punta del Gruppo, tutto italiano, Planetaria Hotels. Il concept che ha guidato la catena nella scelta delle location su cui investire è tanto semplice quanto efficace: l’accoglienza su misura, innovativa nel servizio, ma, al con-

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tempo, rifinita nei dettagli, nel cuore delle più belle città d’arte italiane o in suggestive location fuoriporta. A Genova due sono gli alberghi del Gruppo, il Grand Hotel Savoia e l’Hotel Continental. A raccontarci cosa queste due strutture offrano a chi viaggia per lavoro o voglia organizzare nel capoluogo ligure incontri e convention è il direttore Walter Pescara: «La nostra forza sono sicuramente le sale. Tutte luminose, eleganti, flessibili. In perfetta sintonia con il fascino

dei nostri alberghi. E tra queste, in assoluto, la Sala Aurea del Grand Hotel Savoia. Si trova al settimo piano, vero attico sulla città, sul porto, sul mare. Ed è proprio il panorama a trasformare la location in un unicum». «Secondo la nostra esperienza», continua il manager, «un evento si trasforma in un successo se si è in grado di mettersi nei panni del cliente. La prima cosa, che poi è la base di tutto il nostro lavoro, è comprendere il valore che ogni sin-


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GENOVA COME DESTINAZIONE MICE IN ASCESA

golo incentive riveste per il cliente, che scommette sul fatto che attraverso questo evento i suoi dipendenti, clienti o partner saranno stimolati, premiati e coinvolti. Le aspettative di chi organizza un evento aziendale sono alte e l’investimento, sia in termini economici che di reputazione, è importante. Il nostro primo dovere è tenere sempre presente questo contesto e offrire un prodotto perfetto, in cui tutto vada per il verso giusto. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo, quindi, avere quante più informazioni possibili, conoscere in anticipo ogni aspetto e programmare ogni dettaglio con cura. In conclusione, la chiave di tutto è lo staff». E per quanto riguarda il legame con la città di Genova, che offre eventi di cultura, bellezze architettoniche e svago, in che modo si può utilizzare al

meglio la location per la vostra clientela Mice? «Genova si presta per attività di incentive e team building, o anche per semplici momenti di svago a conclusione di una giornata di lavoro. Ci sono tantissime occasioni uniche tra cui scegliere, per proporre ogni volta la più adatta alle caratteristiche e alla tipologia degli ospiti. Ne cito solo qualcuna, tra quelle che preferisco: la possibilità di esplorare la città con un ritmo lento, quello del trekking urbano e degli itinerari alla scoperta della Genova dei Sapori nascosti, che permette di conoscerne gli angoli più autentici, oppure una visita all’Acquario di notte, con cena di fronte alla vasca degli squali, o ancora un breve viaggio sul treno che collega Genova a Casella, il cosiddetto “Orient Express delle tre valli”. In realtà l’intero territo-

Abbiamo chiesto al Direttore Pescara di tracciare un quadro del turismo congressuale e business in città. Ci ha risposto così: «tranne alcune realtà di eccellenza, perfette per ospitare eventi di altissimo livello grazie alla loro vocazione “glamour”, il territorio ligure si presta di più, a mio avviso, alla realizzazione di eventi piccoli ma di grande suggestione, nei quali uno dei fattori di unicità richiesti è il contesto, la cornice naturale rappresentata dalla Liguria. Per quanto riguarda invece Genova, realtà che conosco bene, non mancano certo spazi congressuali adeguati e ben attrezzati nella maggior parte delle strutture, così come sono state allestite altre location presso la Fiera e i Magazzini del Cotone, entrambi con un’ottima capacità organizzativa. Da qualche anno è attivo anche il Convention Bureau di Genova, che si occupa di “vendere” Genova come destinazione Mice, in continua competizione con altre destinazioni che sono considerate ancora, almeno sulla carta, privilegiate per una posizione geografica che le fa percepire come più facilmente raggiungibili. In estrema sintesi, chiudo dicendo che, in una città dove i 3-4 alberghi più importanti sono attualmente sufficienti per intercettare tutta o quasi la domanda congressuale, ci sono ancora spazi di crescita ed è verso questa direzione che gli sforzi di tutti i player che operano in città devono essere indirizzati».

rio genovese offre occasioni per tutti i gusti, dall’entroterra (per esempio a Sant’Ilario si può organizzare un team building decisamente insolito, a base di pesto), al mare, in cui praticare sport acquatici e programmare competizioni in barca a vela. Il vantaggio è la vicinanza di tutte le attrattive: qui tutto è a portata di mano». G.G. 5 2012 | www.mastermeeting.it 201


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Move Hotel Lusso accessibile per un gioiello della Marca. A Mogliano Veneto

a Marca è quella trevigiana: Move Hotel è, infatti, situato in una posizione strategica, a poche centinaia di metri dal casello di Mogliano Veneto e da quello di Preganziol, da dove in pochi minuti si può raggiungere Treviso, da diversi anni al centro di flussi di turismo culturale ed enogastronomico. Ma perché strategica? In realtà

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Mogliano ha una doppia anima,territorialmente infatti è molto vicina a Venezia e all’aeroporto Marco Polo di Tessera, ma anche a Treviso e al suo aeroporto e il Move gode di questa posizione felice perché in 10 minuti si è a Mestre, in 10 all’aeroporto di Venezia, in 10 a Treviso, in 20 a Venezia.

Un progetto architettonico all’avanguardia per interni ed esterni di classe Move Hotel è una struttura accogliente,progettata dallo studio DHK di Johannesburg (diretto dall’architetto sudafricano Peter Fehrsen), abbraccia l’ospite sin dall’arrivo con un’architettura semicircolare, avvolgente e luminosa. Offre 203 camere (185 doppie, 16 junior suite, 2 suites) due parcheggi, uno dei quali dedicato ai congressisti, 10 sale meeting con luce naturale e con una capienza massima di 800 posti in unica sala. Soffermiamoci sulle sale meeting: raramente si è visto nascere un centro congressi con tanti plus: l’altezza della sala intitolata all’architetto

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Scarpa misura 5 mt, è larga quasi 16, lunga 26; è dotata di attrezzature congressuali di ultima generazione (Il Move è stato inaugurato nell’estate 2011), le pareti sono dotate di maxi schermi per proiezioni a 360°, poi essendo a piano terra rende facile l’accesso ad attrezzature e scenografie; è servita da un foyer altrettanto imponente e da altre sale, un tecnico è sempre a disposizione... Che cosa si può desiderare di più?Forse un centro benessere? C’è anche quello. Il wireless? C’è in tutto l’hotel. Ugualmente per quanto riguarda gli ambienti comuni realizzati da Studio Marco Piva e BAM design, dalla hall dove si è accolti da una reception aperta, da un Lounge Bar&Café molto raffinato dove sono sistemati comodi salotti, oltre i quali si trovano la sala colazioni ed il ristorante per 380 posti, che nella bella stagione “sconfina” nel cortile esterno, dove il verde dei gelsomini si sta arrampicando sulle pareti e dove magnifiche tende e salotti da esterno permettono di giorno, si sera e di notte, di trovare una cornice elegante e protezione in occasione di ricevimenti o feste. Una piscina esterna accessibile agli ospiti interni ed esterni, fino ad estate inoltrata contribuisce a creare una magnifica scenografia per gli happy hour, le serate a tema, le feste aziendali, i ricevimenti privati. Le camere, da 26 a 50 mq, a seconda della tipologia, sono razionali, eleganti, spaziose, luminose (giocate tutte sul bianco-grigio), ben climatizzate,


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con materassi extralarge con topper, piumini e cuscini ipoallergenici che conciliano il sonno anche agli insonni, con pavimenti in parquet (e non in moquette!), con lenzuola e asciugamani di primissima qualità, con bagni grandi e docce come piazze d’armi. Ancora qualche cosa in più?TV da 32 pollici. Ma non sono “solo” tutte queste dotazioni a fare del Move uno degli hotels più moderni, capienti e piacevoli del Trevigiano, quello che conta è la professionalità del direttore Gabriele Fortunato, proveniente dai più importanti hotels italiani ed esteri, della congress manager Mariangela Pipoli e di tutto lo staff in generale. In più al Move conta la creatività del post-congress.

Treviso è stata denominata “la provincia dello sport”: bike, trekking, nordic walking, canoa e rafting, senza contare la possibilità di navigare lungo il Fiume Sile con barconi o House boat, attrezzate per attività di team building. Se invece per il post congress si punta sulle eccellenze di Venezia e delle isole della Laguna, si può scegliere un pranzo o una serata di gala nel centro storico, oppure un viaggio slow, che inizia dal Museo archeologico Romano di Altino, per proseguire su una motonave che, dalla foce del Fiume Sile, si immette nella calma piatta della Laguna, popolata da decine di specie di avifauna, ri-

camata dai meandri della barena e dai canneti, un paesaggio fantastico, all’orizzonte del quale, tra una bricola e l’altra, sbucano i campanili di Torcello, Burano, Murano e San Marco. I barconi sono attrezzati per pranzi o cene con menu tipici e si possono organizzare anche piccoli spettacoli di teatro dell’arte, una vera full immersion di venezianità! Una bandiera col leone di San Marco sventola tra acqua e cielo, per un attimo si torna indietro nel tempo: niente auto, niente stress, solo lo spettacolo magnifico di Venezia, distante dal Move, in linea d’aria solo pochi chilometri. Naturalmente la cucina del Move è a disposizione degli ospiti con menu a km 0, del territorio e vale la pena ricordare che siamo nella terra del Prosecco e del Radicchio, il fiore rosso di Treviso, della casatella trevigiana e di altre gustosissime specialità. Allora benvenuti al Move Hotel, avrete solo l’imbarazzo della scelta! L.S.

Le eccellenze trevigiane e quelle veneziane La felice posizione del Move permette agli organizzatori congressuali di puntare sulla provincia di Treviso o su Venezia e la Laguna. Se si vogliono conoscere le eccellenze trevigiane, si può organizzare una serata di gala in dimore storiche, distanti pochi minuti, oppure un team building nel vicino Golf Club o un wine tasting in un Castello prestigioso. Ma anche cimentarsi nelle molte discipline sportive per le quali 5 2012 | www.mastermeeting.it 203


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Hotel Parchi del Garda Più Sale? Più Meeting! Per un Congress Hotel “Digital Oriented” che, oltre al fascino dell’atmosfera gardesana, offre tecnologia e servizi per un evento perfetto

ll’arrivo si è sempre sorpresi dall’originalità di Hotel Parchi del Garda: a vederlo infatti non si direbbe che sia uno degli hotel congressuali più grandi del Veneto, grazie ad un lungimirante progetto che ha tenuto conto delle esigenze del

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mercato e delle caratteristiche paesaggistiche di Lazise, una delle più rinomate località della sponda veronese del Lago di Garda. La struttura si presenta come un colorato borgo gardesano, immerso nel verde. Nella hall e negli spazi comuni predominano colori chiari così come nelle camere, delineate da un taglio volutamente moderno. Se la struttura esterna ha qualcosa di “tradizionale” in armonia col paesaggio, lo stesso non si può certo dire dell’attenzione “rivoluzionaria” che è stata riservata ai servizi tecnologici. L’anima dell’Hotel è fortemente Digital Oriented e se all’apertura si è imposto per la dimensione del suo Centro Congressi, in grado di ospitare 1500 persone suddivise in diverse sale meeting di varie metrature, oggi vanta una tecnologia

audio-video all’avanguardia, con possibilità di rimandi in tutte le sale, sistema di Watchout per presentazioni multi schermo, sistema di videocomunicazione su protocollo tcp/ip in alta definizione e piattaforma di streaming per seguire gli eventi via web. Il Centro Congressi recentemente si è arricchito di 3 nuove sottosalette, di 40/60/65 mq, che ampliano l’offerta in occasione di meeting che prevedano attività di formazione con necessità di breakout rooms. La polifunzionalità e i numerosi spazi disponibili permettono di organizzare eventi con un numero importante di partecipanti e con caratteristiche uniche: dai training per la forza vendita in occasione di lanci auto, ai meeting e congressi di Società Scientifiche o di Aziende Farmaceutiche, alle feste


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aziendali, alle sfilate, alle mini fiere, come la seconda edizione di Verona Sposi 2012 prevista in autunno. Certo Hotel Parchi del Garda è nato con molte caratteristiche difficili da trovare non solo sul Garda, ma anche nel Veneto. Uno dei suoi plus è la posizione strategica: Lazise si può raggiungere dall’A4 Milano-Venezia uscendo a Peschiera, oppure dall’A22 Brennero-Modena uscendo ad Affi; dista alcuni km dall’aeroporto Valerio Catullo di Verona e pochi minuti dalle stazioni ferroviarie di Peschiera, Desenzano o Verona. 233 camere di cui 15 suite e 4 camere a tema in 4D; 3 sale ristorante e possibilità di ospitare cene di gala fino a 600 ospiti in un’unica sala: l’ammiraglia Benacus. Durante la bella stagione si può contare anche sugli spazi esterni: due ampi pla-

teatici, il giardino interno ed il prato attorno alla piscina. A completare l’offerta, una ristorazione che sposa le proposte del territorio; nel menù si trovano le specialità della tradizione del Lago e della cucina veronese. Una professionale brigata sorprenderà il vostro gusto con grande originalità, facendovi degustare ricchi e sfiziosi buffet, cocktail e menù di gala. Le cene in particolare diventano uno spettacolo: sapori, luci, musica, animazione e fuochi d’artificio sapranno rendere unico ogni vostro evento. Il post congress è un altro punto di forza della location: uno staff di professionisti saprà supportarvi nell’organizzazione di svariate attività di teambuilding sia all’interno dell’Hotel che nei dintorni, proponendovi escursioni sul lago, in bicicletta, con auto d’epoca, degu-

stazioni enogastronomiche al Museo dell’Olio e del Vino di Bardolino oppure visite a cantine della Valpolicella, alla scoperta dell’Amarone. Ad arricchire il ventaglio del territorio, i Parchi tematici: il Parco Natura Viva, Gardaland, Movieland, Caneva, Medieval Times e il Parco Sigurtà. Tra le iniziative del 2012, la struttura si propone in forte sinergia con il Parco Natura Viva, un’oasi faunistica unica, che grazie al suo appeal e alle molteplici possibilità proposte non solo agli ospiti individuali, ma anche al mondo Mice, permette di completare e personalizzare sempre più l’offerta dell’Hotel, in linea con lo spirito “Experience”... così da lasciare ad ogni ospite un ricordo unico ed indimenticabile. Hotel Parchi del Garda, forte dei successi raccolti in questi primi due anni di attività, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo attraversando, punta sulla qualità dei servizi offerti e sulla totale soddisfazione del cliente nell’ottica dell’ottimizzazione dei costi, ottenendo risposte positive dal mercato. Interessante infatti il trend che si sta delineando per il 2013: molte le richieste e diverse le conferme, a dispetto della crisi. L.S.

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Park Hotel ai Cappuccini L’albergo di Gubbio, nato dalla ristrutturazione di un convento seicentesco, dal perfetto equilibrio tra nuovo e antico, inaugura il Parco Acque, innovativa sezione della Spa dedicata alla remise en forme e al benessere per il manager

a storia del Park Hotel Ai Cappuccini inizia nel 1990, quando entra a far parte del Gruppo Financo, che restaura integralmente l’edificio e lo inaugura in occasione dei Mondiali di calcio. La struttura è però molto più antica: convento dei frati cappuccini di Gubbio dal XVII secolo,

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già a metà del Novecento fu trasformato in un complesso alberghiero di lusso mantenendo l’antica forma architettonica e i saloni affrescati dell’originale. L’Hotel, che ha contribuito a rendere destinazione turistica di richiamo per eventi Mice una delle città più suggestive d’Italia, grazie soprattutto al

centro medievale ben conservato, oggi rappresenta uno degli indirizzi per il mondo business&incentive di maggiore successo della regione. Situato a pochi passi dal cuore della città e inserito in un ampio parco con alberi secolari e ulivi, in cui sgorga ancora l’originaria sorgente d’acqua dei frati, ha saputo calibrare l’antico e il nuovo, la storia e i confort moderni. Nell’edificio sono stati infatti realizzati ampi spazi d’incontro, rilassanti luoghi di conversazione in saloni con camino e sale meeting con affre-


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schi, arazzi e dipinti d’epoca alle pareti. «Per il 2012, l’albergo ha anche inaugurato il Parco Acque, firmato dall’architetto Simone Micheli, espansione del centro benessere già esistente. Il percorso che si snoda al suo interno porta alle piscine, tra giochi d’acqua, area per l’idromassaggio e talassoterapia, pensate per il benessere del corpo e dello spirito», racconta l’amministratore delegato Maria Carmela Colaiacovo. Destinato ad ampliare l’offerta per il mercato Mice dell’Hotel,

il nuovo Parco Acque rappresenta solo uno dei punti di forza della struttura. Qui, infatti, gli spazi per incontri, convention ed incentive aziendali (12 le sale meeting, da 6 a 450 posti) si uniscono a location come Villa Benveduti, villa del ‘700 nella campagna di Gubbio, o a Palazzo della Porta, di epoca rinascimentale e situato nel centro storico della città, per cene di gala o eventi esclusivi. La cucina, quella tipica umbra, rivisitata con creatività e basata sugli ingredienti del territorio, accompagna gli appuntamenti di lavoro, mentre le possibilità di team building o attività post-congress sono molteplici, tutte legate a filo doppio con la città, le sue attrattive e la natura circostante. «Si possono organizzare, per esempio», continua l’ad, «una caccia al tesoro per le vie medioevali di Gubbio, oppure andare alla ricerca dei tartufi nei boschi

con i “tartufari” e i loro cani, visitare le grotte del Parco del Monte Cucco, oasi naturalistica incontaminata, o ancora utilizzare alcuni spazi privati, tra cui una ex cava, per prove in fuoristrada e quad, gare di orienteering e soft air». E parlando della destinazione Maria Camela Colaiacovo, che conosce bene il panorama del Paese come Presidente di Confindustria Alberghi, spiega: «stiamo vivendo un momento difficile a livello nazionale e anche l’Umbria risente di questa situazione». Ma aggiunge: «in un simile contesto il rapporto qualità prezzo che possiamo offrire diventa un vero plus, che, unito alla forte tipicità del nostro territorio, è in grado di regalare un soggiorno rigenerante ai nostri ospiti, siano essi leisure e corporate. E si traduce in un vantaggio competitivo da spendere sul mercato Mice». Alessandra Montesperelli

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Pullman Timi Ama Sardegna i trova a 50 chilometri da Cagliari, nell’estremo sud-est dell’isola, a 2 chilometri dal ridente paesino di Villasimius e la sua celebre baia. Esattamente nell’area che si affaccia sulla straordinaria area marina protetta di Capo Carbonara sovrastata da un’antica torre aragonese: un paesaggio da cartolina illustrata in cui, grazie al lago salato naturale formatosi tra la

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lunga spiaggia bianca e gli 11 ettari di macchia mediterranea che circonda l’hotel, una grande colonia di fenicotteri rosa ha trovato il suo habitat naturale.Una location, il Pullman Timi Ama Sardegna, dai sorprendenti atout che la qualificano tra le più belle di Accor Italia – il gruppo alberghiero multi brand di cui fa parte e che conta oltre 4.200 strutture in 90 paesi del mondo – perché

considerata un’oasi perfetta per ogni tipo di evento: lì, infatti, tutto è possibile, lavoro, benessere, relax, riposo e divertimento. La grande hall principale che accoglie l’ospite – resa modernissima dal restyling che ha interessato quasi tutto il complesso con concept innovativi e arredi di design – ingloba lobby, reception, intimi chill-out space, connectivity lounge


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Innovazione è la parola d’ordine del magnifico resort cinque stelle posizionato di fronte al mare cristallino di una marina protetta nel sud della Sardegna tra vegetazione selvaggia, torri aragonesi, laghi salati e fenicotteri rosa dove il business diventa vacanza

(l’area attrezzata con postazioni internet, ideale per mantenersi costantemente in contatto col mondo intero), raffinate boutique tra cui una nuova che propone tutte le golosità dell’isola,e un elegante bar da cui si accede al terrazzo con vista mozzafiato sulla scenografica piscina punteggiata da palme con il mare all’orizzonte. Le 275 camere, tutte molto confortevoli e arredate con ele-

menti di design esclusivi, hanno un balcone o un terrazzo privato e sono suddivise su tre piani e in diverse tipologie che considerano anche ospiti dalla ridotta mobilità e non fumatori. Quattro sono i bar dislocati in punti strategici: direttamente sulla spiaggia, accanto alla piscina e all’interno della lobby, mentre il quarto, il Vip Club, è aperto solo la sera e in occasioni speciali. Al ristorante

La Veranda, spazio panoramico che circonda la piscina, viene servita la ricchissima piccola colazione a buffet del mattino e straordinarie cene a buffet la sera accompagnate dalla vasta scelta di etichette locali, nazionali e internazionali della Vinoteca by Pullman – una tra le tante novità di quest’anno – che propone una carta di vini d’eccellenza consigliati da un esperto sommelier con l’opportunità di assaggi anche al bicchiere. Un’opportunità, quest’ultima, riservata anche al Mediterraneo, il ristorante a bordo piscina che offre pause light durante il giorno e “by night” dalle 22 all’1.00. La cucina è invece fusion con menu à la carte e proposte di piatti leggeri a pranzo e raffinata cucina mediterranea la sera, nel ristorante I Ginepri: situato a bordo mare è un luogo particolarmente suggestivo per organizzare eventi esclusivi. E non mancano i grandi classici della gastronomia internazionale che vengono proposti sia nel ristorante La Veranda, col suo concetto di “cucina attiva”, uno show cooking preparato davanti ai clienti, sia nella Terrazza Panoramica, al terzo piano dell’hotel con splendida vista sul lago salato, il mare e il promontorio, ideale per cene di gala. 5 2012 | www.mastermeeting.it 209


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Per il mondo del Mice il resort offre una vasta gamma di servizi su misura e un nuovo approccio nell’organizzazione degli eventi con un Event Manager dedicato e una equipe a disposizione 24 ore su 24 e 7

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giorni su 7. Sono molti, infatti, gli spazi dotati di tecnologia avanzata e numerose le salette di sottocommissione riservate al businessman: due le sale al piano terra, di 50 e 80 metri quadrati, e due al terzo piano, rispettivamente di 150 e 200 metri quadrati, panoramiche e illuminate da luce naturale, che unite diventano una sala plenaria per 350 persone; una terrazza coperta di 250 metri quadrati, perfetta per cocktail e banchetti, e una scoperta che si

trasforma in uno splendido spazio espositivo di 800 metri quadrati. Ma non solo, c’è a disposizione anche un anfiteatro all’aperto con 400 posti fissi a sedere: stupendo per spettacoli serali. Facile quindi organizzare eventi su misura di alto profilo e di successo che possono, tra l’altro, essere arricchiti da innovative pause relax organizzate all’Istituto di Talassoterapia: un tempio dedicato al completo benessere psico-fisico degli ospiti. Vi si accede attraverso la hall Thalassa, la zona illuminata da un giardino interno con una tisaneria impreziosita dal coloratissimo spazio chill out, ideale per leggere o per ascoltare un’ampia scelta di musiche internazionali seduti alle iPod Station. L’Istituto Thalassa sea& spa è un luogo magico in cui rigenerarsi dopo


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NOVITÀ 2012 DELL’ISTITUTO DI THALASSA SEA & SPA Instant T, momenti di puro piacere, • Instant Tonic: 3 sedute individuali con un personal coach sportivo per sviluppare un mini programma personalizzato per ogni esigenza (108 euro).*

una giornata di lavoro che offre un percorso di acqua marina riscaldata, sauna, hammam, vasche idromassaggi, docce ad affusione, innumerevoli tipi di massaggi e innovativi trattamenti di bellezza e relax. E per il tempo libero, all’aperto ci sono, oltre alle attività sportive collegate al mare e alla spiaggia, una grande piscina d’acqua dolce, 4 campi da tennis, un percorso vita e la possibilità di innovative attività di team building nel Pullman Balloon Village. LSB

• Instant Modelage: 3 massaggi rilassanti: la riflessologia plantare che allevia i disturbi articolari migliorando la funzionalità degli organi interni passando ad un massaggio del cuoio capelluto per concludere con un intenso massaggio al corpo, Tibetan Sound Massage. Ispirato ad un’antica pratica della tradizione medica tibetana, che si serviva del suono vibrante delle campane tibetane, questo particolare rituale favorisce l’incremento della vitalità, allontana l’ansia e le tensioni psicofisiche, contribuisce all’eliminazione delle tossine, riduce dolori articolari e muscolari (216 euro).* • Instant Beauté Sarde. Alla base del trattamento i profumi e le essenze tipiche della Sardegna. Inizia con il massaggio rilassante del viso alle pietre di quarzo rosa dal grande potere lenitivo e decongestionante seguito dal “rituale di bellezza” sardo realizzato su viso e corpo con oli naturali ottenuti dalle piante aromatiche dell’isola: la lavanda essenziale di mirto, ad esempio, apprezzata per le sue proprietà purificanti; l’olio dilentischio che aiuta a prevenire l’invecchiamento; l’olio essenziale di elicriso per lenire la cute ripristinando l’equilibrio naturale del capello e l’olio di lavanda coi suoi fortipoteri rilassanti e sedativi (170 euro).*

* Tariffe senza pernottamento

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La Venaria Reale Un’idea per eventi fuori dalle rotte consuete. Immersi in un parco bucolico, tra sale juvarriane, opere d’arte e imponenti scenografie che riecheggiano i fasti settecenteschi. Tutto questo, e molto di più, ad appena 10 chilometri da Torino

er chi è alla ricerca di una location esclusiva e non convenzionale, in un contesto paesaggistico e architettonico di grande appeal, a 10 chilometri da Torino, si trova la Residenza di Venaria Reale. Ex casino di

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caccia dei Savoia, la dimora vive oggi una seconda stagione come contenitore di eventi al top, tra mostre, incontri culturali, concerti e spettacoli, attorno ai quali ruota un corollario completo di servizi declinati ad alti livelli, che include caffette-

rie, ristoranti e bookshop. Ma la Reggia è anche una cornice perfetta per eventi aziendali e post congress: cene di gala, sfilate, lanci di prodotto troveranno a disposizione una rosa di spazi, tutti magnifici e di grande pregio artistico, come La Galleria Grande, capolavoro dello Juvarra, la Galleria Alfieriana, la Cappella di Sant’Uberto e la Corte d’Onore, oltre agli splendidi giardini. Qui si trova il più grande potager d’Italia: con ben 10 ettari coltivati ad orto e frutteto.

I 3 pilastri del piacere Mondanità, cibo e divertimento sono i leit motiv che animano il palinsesto degli appuntamenti della Reggia, tutti eventi di 212 5 2012 | www.mastermeeting.it


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se di specialità piemontesi servite proprio come un tempo, quando il duca Carlo Emanuele II e i suoi ospiti usavano rifocillarsi dopo una battuta di caccia. grande impatto emozionale, a cominciare dalle Serate Regali nel Gran Parterre Juvarriano con musica, relax e cene buffet (fino al 28 settembre a partire dalle ore 20,00 per la cena, e dalle 22,00 per il dopo cena con dj set). Altri imperdibili appuntamenti sono le danze della Fontana del Cervo, i Suoni di Musica a Corte, gli spettacoli della Domeniche da Re, i giochi al Fantacasino, il Trenino e la Carrozza nei giardini. E al calar del sole, nei giardini di Cascina Medici del Vascello, si ripropongono le atmosfere d’antan con la tradizionale Merenda Sinoira (fino al 30 settembre, dalle 17,30 alle 20,00), a ba-

In gondola o sul trenino E si rifanno alla tradizione anche i viaggi in gondola sulla Peschiera: tra Sei e Settecento era di moda per i signori possedere una gondola con la quale navigare lungo il fiume. Anche Vittorio Amedeo II fece costruire proprio dalla Serenissima il “Bucintoro sabaudo” imbarcazione che farà parte della mostra celebrativa dei primi cinque anni dal restauro che si terrà il prossimo autunno nelle scuderie Juvarriane.Fino al 9 settembre i visitatori della Reggia potranno navigare a bordo delle due gondole Diana e Ercole, costruite a Venezia nello

squero di Gianfranco Vianello “Crea”, uno dei più abili costruttori di questo tipo di imbarcazioni. A condurre le gondole saranno gli studenti della Facoltà di Scienze Motorie di Torino specializzati nella voga veneta. Ma se si vogliono scoprire gli angoli più belli e caratteristici del grande parco intorno alla villa, il mezzo più simpatico è la Freccia di Diana, un comodo trenino che, dopo aver percorso il perimetro della Peschiera, arriva al Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone, prosegue fino ai resti della Fontana dell’Ercole, e, passando per la grande Allea centrale, giunge fino al Tempio di Diana,da dove torna indietro, costeggiando il Potager Royal. Il percorso è praticabile fino al 9 dicembre (il trenino è coperto e dotato di riscaldamento). Gianna Bellotto Rosa

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Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort and Spa Al via la stagione estiva dell’esclusivo complesso toscano, tra offerte Mice imperdibili in un ambiente elegante e funzionale

i recentissima ristrutturazione in un inconfondibile design modern chic, l’esclusivo complesso alberghiero della Garfagnana in Toscana gode di un’ottima posizione, immerso tra le colline della Valle del Serchio, lontano dai rumori e dal caos cittadino ma facilmente raggiungibile da Lucca, Pisa, Firenze e dalla Versilia. Una destinazione ideale per abbinare relax e benessere al divertimento in un’atmosfera elegante, ma sempre calda e accogliente in tutti gli ambienti. Si è infatti conclusa la prima parte della consistente opera di restyling che ha interessato Il Ciocco Tuscany Resort, durata

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6 mesi e forte di un investimento di 10 milioni di euro da parte della Shaner Ciocco, che lo ha trasformato nel primo Renaissance Resort and Spa della Toscana. La completa ristrutturazione ha riguardato anche parte delle camere e la hall per garantire l’elevata qualità, eleganza e comfort che caratterizzano lo stile Renaissance Hotels. Il Resort accoglie l’ospite in una

atmosfera creata da un mix di materiali naturali e colori vibranti per un design unico. Delle 180 camere totali – 169 guest rooms e 11 tra suite e junior suite – 85 sono state ridisegnate secondo l’inconfondibile design del brand, uno stile che appare come una perfetta fusione tra classico e moderno, elegante e funzionale, per garantire il massimo relax. Le dotazioni delle nuove Executive Renaissance Rooms prevedono televisori HD con schermo LCD e internet integrato, bagni forniti di nuovo design ed i celebri ed esclusivi nuovi letti Renaissance, caratterizzati da materassi più morbidi, soffici lenzuola, più cuscini e un look


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bianco, fresco e accogliente. Il nuovo progetto del GM Georges Midleje e il nuovo brand del Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort and Spa sta portando numerose novità anche nell’offerta Mice come, ad esempio, “Intriguing Meetings”, un nuovo modo di vivere i meeting basato sul design ricercato e su nuove atmosfere. Fiere ed esposizioni, sfilate di moda e fashion events, lanci di prodotto, originali convention e kickoff aziendali, nonché naturalmente eventi mondani e serate di gala. Tutto questo può svolgersi nella cornice ideale del Salone Pascoli, utilizzata di recente anche per concerti oppure come set per photo-shooting o video. Con una capienza massima di 990 posti, il Salone Pascoli non è solo un elegante e scenografico teatro, ma uno spazio davvero flessibile e dalle mille declinazioni. Il sontuoso salone di 27x25 metri, dotato di posti a sedere completamente removibili, è un’area adatta a essere “ridisegnata” di volta in volta a seconda delle esigenze. Per la nuova stagione estiva 2012, il Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort and Spa ha messo a punto nuovi convenienti piani Meeting, validi da maggio a settembre 2012, che offrono intriganti novità e totale personalizzazione: speciale cocktail di benvenuto “RLife” in omaggio per tutti gli ospiti, “Wellness Card” per l’accesso al-

l’esclusivo Centro Benessere a soli 10 euro al giorno, accesso libero alla nuova piscina panoramica esterna, internet WiFi gratuito nella lobby e il servizio “The Local navigator” per conoscere ed esplorare le bellezze locali. Condizioni particolarmente vantaggiose sono inoltre previste per il pernottamento con piccola colazione continentale a buffet in una delle nuove Executive Rooms. I nuovi pacchetti meeting – 55 euro a persona per il piano full day e 47 euro per l’half day – includono l’affitto della sala (con allestimento a scelta tra platea, banchi scuola o ferro di cavallo), attrezzature tecniche standard, amenities in sala, coffee break e colazione di lavoro con menù da 3 portate e vini selezionati dai migliori sommelier. L’offerta congressuale comprende, inoltre, il servizio di reception e guardaroba, l’utilizzo del foyer, l’area espositiva, l’area poster e l’area catering, l’utilizzo di terrazze panoramiche e giardino e, su richiesta, servizi di registrazione degli eventi, traduzione simultanea e videoconferenza. In aggiunta è sempre possibile organizzare adrenaliniche attività di team building all’interno della suggestiva tenuta del Ciocco in cui sorge il Renaissance Tuscany. Il primo Resort toscano della catena Renaissance di recente ha anche annunciato la sua affiliazione all’International Gay & Lesbian Travel Association,

l’organizzazione internazionale punto di riferimento per turisti e operatori turistici nella comunità LGBT, e invita tutti a scoprire questa nuova location aderendo alla politica Internazionale della catena Renaissance Hotels & Resorts. Immerso in un parco naturale di 2000 ettari in cui è possibile praticare qualsiasi tipo di attività sportiva e ricreativa, con due ristoranti (La Veranda e il raffinato Le Salette) e un’Area Wellness d’eccezione, Il Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort and Spa è una delizia per gli occhi e un ristoro per l’anima, disteso com’è tra le dolci colline toscane, in un luogo dove ci si può perdere in spazi aperti, passeggiare con ritrovata armonia in boschi silenziosi. Un luogo dove si respira un’aria frizzante e pulita, dolce come una carezza, un posto ideale dove ricaricare le proprie energie. C.C.

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Rome Cavalieri

Waldorf Astoria Hotels & Resorts

Risultati record nel settore Mice grazie ad una forte flessibilità e ad un’offerta d’eccezione, per un Hotel cinque stelle lusso da sogno nel cuore di Roma ntrare in un albergo come il Rome Cavalieri, parte del prestigioso brand Waldorf Astoria Hotels & Resorts, è come compiere un viaggio alla scoperta di nuove emozioni. Non tanto per l’imponenza della struttura, completamente immersa in un parco mediterraneo di 6 ettari sulla cima di Monte Mario – un’altura di 140m di altezza che racchiude un’area residenziale poco distante dal Vaticano e dal centro di Roma – ma soprattutto per la sua reputazione di prestigio. Un carattere individuale in un’architettura senza tempo, un’ospitalità leg-

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gendaria ispirata alla raffinatezza e all’eleganza sofisticata che rievoca il Waldorf Astoria. Nel 2008 l’Hotel è infatti entrato a far parte del marchio di lusso Waldorf Astoria Hotels & Resorts che fa sempre capo al Gruppo Hilton Worldwide. In seguito al recente re-branding, primo hotel in Europa a entrare in questo circolo prestigioso, il Rome Cavalieri ha implementato e migliorato i suoi già eccellenti servizi elevando ulteriormente il livello dei propri standard. Con un investimento di diversi milioni di euro sono stati sviluppati interventi di rinnovamento che hanno aumen-

tato la funzionalità e l’eccellenza della struttura.

Atmosfere e spazi per ogni evento Soggiornare oggi in questo grande Hotel, scegliere di realizzare un evento privato, come un matrimonio o una ricorrenza particolare, o considerarlo una location business privilegiata per congressi o meeting, è anche per i clienti più avvezzi al lusso davvero un’esperienza particolare. Proprio per conoscere dal vivo le atmosfere accoglienti, abbiamo colto l’occasione di entrare per un giorno nelle sue sale come un ospite


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qualsiasi, accompagnati dalla grande affabilità dello staff che ne ha garantito l’ottima riuscita. Spazi aperti e luminosi, immensi, che anche gremiti di viaggiatori e personale in movimento non lasciano trasparire che rumori discreti. La site inspection dell’Hotel viene inaugurata da un pranzo delizioso in una sala liberty d’altri tempi, la Sala Belle Arti, una delle più eleganti dell’hotel e perfetta per l’organizzazione di cene di gala e ricevimenti. Con un’area di 460 mq può accogliere fino a 350 ospiti in allestimento a teatro e 430 persone a banchetto. Le ampie finestre con vista sul parco e sulla piscina esterna dell’Hotel regalano una vista magica che distrae dall’essere in piena città e conducono gli ospiti nel giardino d’inverno e nel patio di uliveti. Qui presto

l’area verrà ri-allestita con la creazione di uno spazio completamente dedicato alla clientela family, un angolo più discreto dove rilassarsi senza condizionamenti, lasciando gli spazi business più liberi per altri eventi. La gastronomia è in perfetta linea con l’ispirazione dello chef Heinz Beck che dirige il Ristorante “La Pergola” situato all’ultimo piano del Rome Cavalieri, unico all’interno di un hotel in Italia ad essere stato premiato con 3 Stelle Michelin. Le stesse delizie gastronomiche con menù mediterraneo e internazionale possono essere gustate al Ristorante Uliveto, con vista panoramica sul parco e sulla piscina esterna, ma è possibile approfittare per una colazione, un pranzo leggero o un drink anche della Tiepolo Lounge & Terrace, allestita con opere d’arte, tra cui un

capolavoro di Giambattista Tiepolo acquistato qualche anno fa dalla proprietà e di facile accesso anche per il pubblico non dell’Hotel. Passeggiando per tutti i lunghi saloni, si può godere di una collezione d’arte che può competere con molti musei, aggiungendo un innovativo concetto di arte nell’ospitalità più esclusiva. Sempre all’ultimo piano, accanto a “La Pergola” si trova La Terrazza degli Aranci una delle sale più famose e richieste dell’Hotel, soprattutto per il magnifico panorama che offre: dalla sala e dalla terrazza, cui si accede attraverso le vetrate scorrevoli, è possibile ammirare la Città Eterna, con la cupola di San Pietro che spicca tra i tetti. L’atmosfera elegante e raffinata di questa sala è perfetta per l’organizzazione di ricevimenti, cocktail party e ban-

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chetti; con un’area di 280 mq, può accogliere fino a 300 ospiti per un ricevimento in piedi oppure fino a 250 serviti a tavola.

Risultati record nel settore Mice Ma è nella visita degli spazi meeting, sempre accompagnati dallo staff manager, tra cui Fabio Berto Director of Business Development e attenti alle spiegazioni del Director of Conferences & Events Daria Contucci, che si comincia a realizzare l’imponenza della struttura e le sue straordinarie potenzialità. Sono infatti incoraggianti i risultati per il settore MICE del Rome Cavalieri nel primo trimestre 2012, una crescita a doppie cifre nel numero di pernottamenti e di 218 5 2012 | www.mastermeeting.it

eventi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Siamo riusciti a conseguire una crescita record grazie alla nostra flessibilità nel proporre

ai clienti soluzioni su misura value for money che coniugano il valore intrinseco del brand Waldorf Astoria – spazi meeting ed eventi, dove l’Arte incontra la Tecnologia, tra i più eleganti e tecnologicamente avanzati d’Europa e servizi di elevatissima qualità – con proposte su misura per le aziende sempre più esigenti e attente ai costi di eventi e convegni», dichiara Serge Ethuin, General Manager del Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts, «il 2012 si caratterizza ancora come un anno di consolidamento a livello globale, con una tendenza a concentrare gli eventi in periodi specifici piuttosto che lungo tutto l’arco dell’anno. Da qualche mese si è evidenziata una ripresa del mercato americano e anche le grandi aziende tornano a riconsiderare i meeting come un efficace mezzo di comunicazione. Resta comunque importante il supporto che le aziende richiedono ad agenzie specializzate nell’organizzazione di meeting ed eventi, partner privilegiati con i quali il Rome Ca-


LE LOCATION DI MM

valieri continua a lavorare in modo proficuo». Con spazi meeting di quasi 9000 mq capaci di ospitare fino a 5500 delegati (2100 solo nel Salone dei Cavalieri) e più di 25 sale meeting e breakout areas, il Rome Cavalieri è tra le destinazioni più ambite di Roma, per di più con un ingresso indipendente. Il suo Salone, che ci lascia un attimo senza fiato ogni volta per la grandezza e maestosità dei suoi spazi, viene spesso definito come “la location più sorprendente della Capitale” ed è stato totalmente rinnovato nel 2009 grazie a un investimento di cinque milioni di euro.

Party a tema e iniziative speciali Il Salone dei Cavalieri è oggi tra gli spazi più richiesti per eventi aziendali d’alta risonanza, sfilate di moda, serate di gala e matrimoni del jet set italiano e internazionale. 1600 mq di open space, divisibile in 4 sezioni più piccole completamente insonorizzate, capaci di accogliere fino a 1350 persone a banchetto con possibilità di creare ambientazioni a tema e di installare strutture sospese. Grazie a luci LED RGB a scelta e pannelli sulle pareti, il Salone può cambiare proporzioni e atmosfere, dalla Roma Antica a quella di Rugantino, dal Toga Party al set cinematografico della Dolce Vita. In più un servizio software innovativo, il

POG (Personalised On-line Group) che permette la creazione di una agenda online personalizzata, con un positivo impatto ecosostenibile per il risparmio di traffico cartaceo. Non c’è quindi da stupirsi se qui vengono organizzati, anche, pacchetti esclusivi come il matrimonio da “un milione di dollari”. In questo lo staff è fondamentale, non solo per venire incontro alle domande della clientela più esigente, ma anche a volte per rendere più concreto e realizzabile un folle e romantico desiderio. Oltre al trasporto in jet privato e al soggiorno nella prestigiosa “Penthouse Suite” con biancheria personalizzata, gli sposi possono avvalersi di un wedding planner e di un team dedicato che seguiranno i futuri sposi fin nei più piccoli dettagli, magari anche rilassandosi nella

Cavalieri Grand Spa con il suo centro fitness di 2200 mq tra trattamenti di bellezza e di benessere esclusivi come la prestigiosa linea viso “La Prairie”. Non poteva mancare quindi una visita alla Penthouse Suite, 200 mq di ampiezza con altri 215 mq privati di giardino pensile panoramico, eccezionale per la concezione degli spazi, ma soprattutto per una vista unica e mozzafiato sul panorama di Roma, visibile – ed è tutto dire – anche dalla vasca idromassaggio della sala da bagno. Ecco perché, mentre con un brunch dai mille colori e sapori, tra frutta fresca, sushi e primizie di stagione ci accomiatiamo dall’Hotel, rimane la sensazione di una esperienza davvero unica. Cristina Chiarotti

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SERVIZI

Massimizzare Roi e fatturato

nei luxury hotel

Lo sviluppo delle tecnologie per la distribuzione elettronica è fondamentale per gli alberghi d’alta gamma che vogliano sfruttare al meglio le proprie caratteristiche e servizi top. Ecco la ricetta vincente di Blastness Davide Deponti

e tecnologie web e gli strumenti revenue a supporto degli albergatori sono sempre più necessari per definire strategie, pianificare e convertire le richieste di informazioni in booking. Come fare allora per migliorare la cassetta degli attrezzi necessari al-

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l’hotel per presidiare al meglio la distribuzione elettronica on line? Oggi sono diverse le aziende che, presenti nel mercato italiano e internazionale, offrono tecnologia, consulenza e servizi a supporto degli albergatori. La continua evoluzione dei sistemi tecnologici avvenuta negli ultimi anni ha aperto sempre di più la via a strumenti come i CRS (Central Reservation System), sistemi informati220 5 2012 | www.mastermeeting.it

ci che consentono di avere booking engine, channel manager e rate checker integrati in un’unica piattaforma. Tramite il proprio CRS, un hotel, come anche un intero gruppo alberghiero, ha la possibilità di gestire con un click tutta la sua distribuzione elettronica, comprendente: il motore di prenotazioni del sito web, le agenzie online (OTA), i tour operator e i wholesaler di nuova generazione, i più tradizionali GDS e le prenotazioni dirette (attraverso telefono, walk-in o email) tramite l’ufficio prenotazioni o il call center. Tra tutte le variabili che rendono competitivo il sito internet di una struttura alberghiera, sicuramente il sistema di prenotazione, il cosiddetto booking engine, è una delle più importanti. Se infatti questo “motore” è efficace, ovvero se è user friendly ed efficiente per il cliente e, insieme, veloce e flessibile per l’hotel nella gestione di tariffe e prodotti, consente di aumentare le prenota-

zioni e di trasformare semplici utenti in clienti.

Italia al top Svolgendo un’analisi tra i principali fornitori di booking engine rivolti al segmento luxury italiano (nel Belpaese si contano ben 362 cinque stelle) si scopre che leader del comparto è Blastness (www.blastness.com), giovane azienda italiana oggi dotata di un market share del 15%. Il resto del mercato è molto frammentato e nessuno dei competitor di Blastness, tra i quali ci sono anche i principali player internazionali del settore, supera il 10%. Sulla scia di questi numeri abbiamo incontrato Piergiorgio Schirru, revenue manager e responsabile del reparto Ricerca & Sviluppo di Blastness, per farci spiegare da lui quali specificità ha lo sviluppo di canali on-line per hotel di fascia alta. «Le strutture alberghiere d’elite», racconta Schirru, «hanno tutte necessità di un supporto che parta dalla migliore tecnologia e che si prolunghi però anche alla business intelligence e alla consulenza trasversale di revenue management e di web marketing, tutti asset indispensabili se si vuole competere sulle piazze prima-


SERVIZI

PIERGIORGIO SCHIRRU

rie, come ad esempio Roma e Firenze, ma anche su quelle secondarie ad alta stagionalità». «Dal 2005», continua il manager di Blastness, «siamo al fianco degli albergatori per migliorare la profittabilità dei loro hotel e, grazie al nostro knowhow, ci stiamo specializzando sempre di più nel settore d’alta gamma dove è richiesta la massima personalizzazione del servizio».

Soluzioni tailor made E proprio la personalizzazione è l’atout che rende l’approccio di Blastness diverso rispetto a quello dei competitor. Ancora Schirru: «il luxury si distingue dal mass market per l’estrema attenzione al dettaglio. È dunque per noi fondamentale conoscere le esigenze di ogni singolo cliente. Il nostro non è un

approccio di vendita ma di consulenza, al fianco dell’albergatore. Non bisogna poi dimenticare che lo sviluppo del canale di vendita diretto per gli hotel di alta gamma è più sostenibile rispetto a quello destinato alle strutture con ricavo medio per camera più basso. Esempi tipici sono la redditività di campagne di advertising sui motori di ricerca (le cosiddette PPC, Pay Per Click; ndr) e le attività di SEO, ovvero di indicizzazione nei risultati naturali della ricerca internet, focalizzate su keywords di “coda lunga”, cioè altamente targhetizzate e di nicchia». Come funziona quindi il sistema proposto da Blastness? «Forniamo all’hotel un’analisi accurata sul proprio posizionamento di prezzo e su quello dei suoi competitor», spiega Pier-

Laureato in Economia Aziendale all’Università Luiss di Roma con il massimo dei voti (110/110), nel 2003 e 2004 Piergiorgio Schirru ha esperienze lavorative in USA. Nel 2005 inizia il suo percorso lavorativo di 4 anni come Analista di Revenue Management in Alitalia. Nel 2006 vince il business game interno ad Alitalia destinato ai laureati ad alto potenziale, effettuato dalla società Cesim. Lascia il settore aereo assumendo la funzione Revenue Manager per Royal Group Hotels & Resorts (6 hotels 4 e 5 stelle tra Napoli, Sorrento, Capri e Roma). Dopo 2 anni di esperienza nel settore alberghiero viene richiamato in Alitalia come Responsabile Stime, Reportistica e Pianificazione per il Revenue Management. Da aprile 2012 è in Blastness con lo stesso incarico lasciato in Alitalia e con il ruolo di Responsabile del reparto Ricerca & Sviluppo.

giorgio Schirru, «ultimamente abbiamo implementato anche i moduli di reportistica automatizzata da CRS e dai principali PMS di mercato. Quindi, tramite l’accesso alla nostra business intelligence, permettiamo all’hotel di monitorare la sua performance e il suo potenziale, con una misurazione quotidiana automatica dei KPIs principali e del confronto con i benchmark di mercato, implementando anche i “cruscotti” di controllo personalizzati per singola struttura. Senza dimenticare poi che molti hotel di lusso si distinguono per la presenza di diverse tipologie di stanze, fortemente differenti per metratura (ad esempio le 5 2012 | www.mastermeeting.it 221


SERVIZI

TREND DEL MERCATO DEL LUSSO

suite presidenziali). Si tratta di una segmentazione ulteriore nella gestione dell’hotel, il quale si trova a controllare contemporaneamente clienti con potere di spesa diversi e con conseguente diversa redditività. Per questo è importante sottolineare come l’upsell, ossia la vendita di camere di tipologia “superiore” sul sito, rappresenti uno dei nostri focus principali, tanto da aver introdotto anche il concetto di RPMQ, ovvero di revenue per metro quadro, per valutare l’efficacia delle strategie di upsell».

Nel segmento luxury attenzione a nazionalità dei clienti e customer satisfaction Quali sono altri fattori da tenere presente nella creazione di sistemi evoluti per hotel d’alta fascia? «Una variabile molto importante», spiega il manager Blastness, «è la nazionalità della clientela: ci sono nicchie di provenienza che non emergono dai dati, in quanto poco rilevanti dal punto di vista statistico, ma che sono determinanti per un luxury hotel e sulle quali facciamo mirate attività di web-

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Anche in questo momento di instabilità economica, il lusso non retrocede, anzi. Lo dimostra l’analisi annuale degli specialisti di Bain & Co. sul mercato globale per l’Osservatorio Altagamma. Bain stima infatti per il lusso margini lordi in aumento del 10% nel 2012 sul mercato globale, e più 7-9% i ricavi in tre anni, sospinti da Paesi come Giappone, Sudafrica e i cosiddetti Bric, ovvero Brasile, Russia, India and Cina. Il fatturato del lusso crescerà dai 191 miliardi del 2011 ad almeno 235 miliardi nel 2014. Da sottolineare anche che un cliente top è pronto a pagare di più per un prodotto “etico”, esclusivo e raro. Artigianalità, cura estrema del dettaglio, competenza, tradizione, cultura: sono questi i nuovi – e vecchi – termini che gravitano intorno al tema del lusso.

marketing, social e press release. Seguiamo inoltre l’hotel nell’ottimizzazione del prodotto/servizio offerto: tramite moduli di survey automatizzato – che ogni giorno monitorano la soddisfazione dei clienti lungo le metriche rilevanti dell’hotel (prenotazione, check-in, hardware e servizio) – identifichiamo le aree in cui la customer satisfaction è fuori dalla media e quindi quelle nelle quali l’intervento da parte dell’hotel risulterebbe più profittevole.

Win-Win Situation «Ciò che maggiormente contraddistingue Blastness», racconta Schirru, «al di là delle specificità citate e delle competenze professionali, è il tipo di rapporto contrattuale che stipuliamo con i nostri hotel. Investiamo in progetti di partnership di medio periodo, seguendo logiche di project finance: la retribuzione dei sistemi e dei servizi da noi forniti è in relazione agli incrementi di ricavo dell’hotel e al raggiungimento degli obiettivi condivisi. Questa tipologia

di logica contrattuale ci porta a focalizzare ancora di più le nostre energie sulla misurazione della redditività e del ritorno su ogni specifica attività o tecnologia adottata, e a sperimentare nuove applicazioni per massimizzare Roi e fatturato. Sicuramente», conclude Schirru, «questo tipo di approccio ci ha permesso di sviluppare uno know-how più completo rispetto a quello di un semplice fornitore, poiché i nostri risultati arrivano solo “dopo” quelli del nostro partner. Le nostre metodologie, inoltre, ci hanno consentito di strutturare un team di specialisti con competenze di management alberghiero, e non solo tecnologico che ci ha permesso nel tempo di avere una visione a 360 gradi dei progetti su cui interveniamo.». ■


L’Hotel Savoy Palace è il luogo ideale per conferenze, congressi, seminari ed incontri di lavoro. Le tre sale Wimmer, Churchill e Duse sono attrezzate per accogliere da 30 a 180 persone. Fra un incontro ed una conferenza potete apprezzare la bellezza del lago con una pausa per il caffè sulla nostra terrazza panoramica. Colazioni di lavoro e cene di gala, con un servizio cortese e sempre attento saranno occasioni perfette per rendere indimenticabile ogni tipo di evento. A disposizione degli ospiti il centro benessere con palestra, sauna e bagno turco. HOTEL SAVOY PALACE Ufficio Prenotazioni Tel. 0365 290588 Fax 0365 290556 Via Zanardelli, 2/4 25083 Gardone Riviera www.savoypalace.it info@savoypalace.it

Villa Sofia, dimora storica in stile liberty, completa l’ospitalità alberghiera per un totale di 95 camere.

VILLA SOFIA Ufficio Prenotazioni Tel. 0365 22729 Fax 0365 22369 Via Cornella, 9 25083 Gardone Riviera www.savoypalace.it villasofia@savoypalace.it


SERVIZI

Determan L’ESPERIENZA NEL SETTORE DELL’IGIENIZZAZIONE AL SERVIZIO DEI GRANDI ALBERGHI

www.gamar.eu

sistemi di igienizzazione info@determan.it e www.determan.it

eterman è una giovane azienda che nasce come distributore dei prodotti di sanificazione e disinfezione Gamar. La formazione acquisita sul campo e l’esperienza maturata grazie a rapporti giornalieri con centinaia di clienti ha consolidato l’aspetto dell’igienizzazione della cute e, nello specifico, delle mani. La cute e le mani in particolar modo, sono il maggior veicolo di trasmissione di infezioni e infiammazioni derivanti da batteri e germi che si trasferiscono a contatto. L’igiene della cute è quindi fondamentale per la salute propria e degli altri.

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Un valore aggiunto a standard elevati «La ricerca internazionale», ci conferma il Direttore Commer-

ciale Gianluca Delle Chiaie, «e l’esperienza diretta acquisita nei grandi Paesi asiatici come il Giappone, ci ha insegnato molto. In questi Paesi ad alta concentrazione i sistemi di igienizzazione vengono collocati in qualsiasi attività commerciale, non solo in quelle strettamente legate alla somministrazione di alimenti, ma praticamente in qualsiasi locale di ritrovo. Questo ci ha convinti ancor di più dell’importanza di offrire liquidi a presidio medico chirurgico e dosatori tecnologicamente avanzati che garantiscano, senza saponi e acqua, una certa e sicura disinfezione della cute. In particolare, i nostri prodotti stanno riscuotendo un notevole gradimento nei grandi alberghi della Capitale, dove costituiscono un vero valore aggiunto alle caratteristiche di lusso e massimo comfort richiesto».

Sterihands, SteriPlus, Giak D1 e Violet D2 L’obiettivo principale di Determan è quindi di offrire ai clienti sempre il massimo della sicurezza, garantendo con i dosatori uno standard igienico di alto livello. La ricerca medica evidenzia che una buona disinfezione delle mani riduce il rischio di infezioni respiratorie e 224 5 2012 | www.mastermeeting.it


SERVIZI

intestinali del 50%. Determan colloca i propri prodotti all’interno di ambienti comuni ad elevato traffico di utenti: hotel, mense, grande e piccola ristorazione, settore alimentare (gastronomie, pasticcerie, forni ecc.), strutture sanitarie (case di riposo, case di cura, ecc.) garantendo così uno standard igienico-sanitario di alto livello, sia per gli operatori sia per gli utenti. I dispenser nebulizzatori e i liquidi/gel a presidio medico chirurgico, rappresentano l’unica soluzione per una totale e completa disinfezione della cute, permettendo così l’igienizzazione delle mani prima e dopo il contatto con superfici a rischio, senza necessità di risciacquo e asciugatura. In particolare, quattro sono i prodotti di punta di maggior gradimento in questo periodo: i nebulizzatori Sterihands e Steriplus, e gli asciuga-mani ad aria Giak D1 e Violet D2. Il primo è alimentato da una batteria da 12V ed è espressamente studiato per assicurare una protezione assoluta contro germi e batteri in modo rapido e sicuro. L’introduzione delle mani all’interno dell’apposito va-

no aziona una cellula fotosensibile che innesta il rapido processo di nebulizzazione della soluzione antibatterica sulla cute. Di piccole dimensioni e di facile installazione, l’utilizzo di una soluzione ad elevato potere battericida consente di ottenere, in pochi secondi, un’ottima igienizzazione. Severi test di inibizione batterica hanno dimostrato il potere battericida, funghicida e virulicida della soluzione nebulizzata da Sterihands. In caso di presenza

di ferite o ustioni sulla cute non interferisce nel processo di cicatrizzazione e non provoca irritazione o sensibilizzazione della cute o delle mucose. Il nebulizzatore elettronico Steriplus, invece, si collega all’impianto elettrico e può essere collocato in tutti gli ambienti in quanto non necessita di collegamento idraulico. Ci sono poi i due apparecchi asciuga-mani: il Giak D1, verticale, che eroga un flusso d’aria ad alta velocità, dal design ergonomico e dal basso consumo di elettricità, il Violet D2, asciuga-mani orizzontale ad aria con attivazione senza contatto fisico. Tutti i prodotti e le ricariche possono essere acquistati direttamente sul sito www. determan.it. C.C.

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SERVIZI

Frecciarossa: comfort ad alta velocità QUATTRO NUOVI LIVELLI DI SERVIZIO, AL POSTO DELLE TRADIZIONALI CLASSI, E BIGLIETTI SU MISURA A PARTIRE DA 9 EURO

L’esclusiva sala meeting del livello Executive, che offre il massimo comfort e relax, grazie a ampie poltrone singole in pelle, distanti tra loro fino a 1 metro e mezzo, con reclining che può raggiungere i 138 gradi e poggiagambe regolabile

l Gruppo FS Italiane ha già portato in Italia un nuovo modo di viaggiare, grazie all’Alta Velocità a 300 km orari. Ora continua nella sua opera di affiancamento e stimolo dell’evoluzione della nostra società, introducendo sui Frecciarossa Trenitalia un’ulteriore novità: quattro nuovi livelli di servizio – Executive, Business, Premium e Standard – al posto del tradizionale sistema di “classi”. Da inizio maggio, infatti, tutte le corse no-stop Roma-Milano sono realizzate con i Frecciarossa 4 livelli. A bordo tutto è pensato per offrire ai viaggiatori il massimo del comfort, della sicurezza e della vivibilità. Il design degli interni è stato realizzato in collaborazione con Giugiaro, una delle firme italiane del design

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più note nel mondo. Gli ambienti dei 4 livelli sono climatizzati e insonorizzati, luminosi e con ampia visibilità verso l’esterno delle vetture, tutte con collegamento wi-fi Frecciarossa. La carrozza Executive offre il top della privacy e della comodità: dalle poltrone in pelle più ampie all’accoglienza nelle sale FrecciaClub, dalla ristorazione con menù gourmet curati dallo chef Gianfranco Vissani e serviti direttamente al posto, alla Sala meeting, dotata di monitor, a disposizione di chi vuole utilizzare il tempo del viaggio per riunioni e incontri di lavoro. Il livello Business permette di ottimizzare le ore trascorse in treno, lavorando al proprio personal computer, seduti in comode poltrone in pelle, sorseg-

giando un welcome drink. Viaggiando in Business si può inoltre scegliere tra due novità assolute: i salottini Business Plus da 4 posti ognuno, per una maggior privacy, e l’Area del Silenzio interdetta ai cellulari. Per chi viaggia in Premium convenienza e comodità sono comunque garantite: ci si sposta su comodi sedili in pelle, informati in tempo reale dalle news dei monitor di bordo e coccolati dal drink di benvenuto. Anche il livello Standard consente di arrivare a destinazione con i tempi rapidi dell’Alta Velocità, usufruendo delle info dei monitor di bordo. Servizio e velocità, inoltre, sono offerti a prezzi imbattibili, con i biglietti a partire da 9 euro per il livello Standard. Giulia Gagliardi

I livelli dei nuovi Frecciarossa sono 4: Executive, Business, Premium e Standard (nella foto)



LE VIE DELL’INCENTIVE

La Cina

coloniale

g n o K g n o H anni di influenza coloniale e 5mila anni di tradizione cinese hanno costruito la personalità unica della città più influente del sudest asiatico. Hong Kong, con la sua fitta selva di altissi-

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mi grattacieli, le sue boutique lussuose, le sue affollate strade commerciali, i suoi templi e i suoi mercati tradizionali, è un luogo di affascinanti contrasti: ricchezza e povertà, Oriente e Occidente, luci sfolgoranti e

ombre profonde caratterizzano la vita, i giorni e le notti dei suoi 7 milioni di abitanti (in soli mille chilometri quadrati, per una delle regioni più densamente abitate del pianeta). Tornata sotto l’amministrazione


LE VIE DELL’INCENTIVE

ORIENTE E OCCIDENTE SI INCONTRANO E SI MESCOLANO NELLE ISOLE DEL MAR DELLA CINA MERIDIONALE. HONG KONG E MACAO, RACCONTANO DUE STORIE DIVERSE DI COLONIALISMO, DUE FORME DISTINTE DI INTEGRAZIONE TRA CULTURE, DUE DIVERSI MODI PER CONTINUARE A CRESCERE A DISPETTO DELLA CRISI Testo e foto di Barbara Ainis

della Repubblica Popolare Cinese nel 1999, Hong Kong è senza dubbio la città più moderna e capitalista della Cina comunista. Gli stretti rapporti con l’Europa in crisi hanno pesato sulla sua economia, ma

l’ex colonia britannica, che può contare sulla forza della domanda interna e sugli stretti rapporti con la Cina continentale, continua a crescere (del 5% nel 2011) e continua ad essere il luogo più caro al mondo

dove comprar casa o affittare un ufficio. Il commercio e il business animano i ritmi frenetici di Hong Kong, ma chi vi si reca per turismo può permettersi di scoprire con tutta calma il fascino di questa città. 5 2012 | www.mastermeeting.it 229


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Nathan Road, la via principale della penisola di Kowloon: negozi di elettronica, gioiellerie, luci e tanta, tanta gente

Si dice Hong Kong e si pensa all’isola dallo skyline indimenticabile. Ma questa regione amministrativa speciale della Cina si divide in realtà tra i cosiddetti Nuovi Territori, la penisola di Kowloon, le isole esterne e la vera e propria isola di Hong Kong. Le sorprese che aspettano il viaggiatore sono molte. Innanzi tutto, il fatto che oltre il 70% di queste terre non è coperto di grattacieli, ma bensì di campi coltivati e parchi naturali. Non è necessario scegliere tra modernità e natura: boschi di bambù si dispiegano vigorosi a pochi minuti dagli alti edifici del centro, mentre con piccole crociere di qualche ora si possono scoprire gli angoli più 230 5 2012 | www.mastermeeting.it

inaspettati di questa città di cemento, acciaio e vetro. Se non si ama la folla e la confusione sarà meglio tenersi alla larga dall’arteria principale di Kowloon, la famosa Nathan Road dei negozi di elettronica e delle gioiellerie (non così a buon mercato come si crede). Meglio dirigersi verso il lungomare, passando davanti alla facciata classica dello storico hotel Peninsula e raggiungendo lo Star Ferry Pier dal quale godersi la vista dello skyline da cartolina dell’isola di Hong Kong. La follia, la fretta, le luci sembrano rallentare la loro frenetica corsa, riflettendosi nelle acque del Mar della Cina Meridionale, solcate da moderne

imbarcazioni e dai tradizionali giunchi. In sette minuti di traghetto si raggiunge l’isola dei grattacieli delle banche di tutto il mondo (Bank of China, HSBC e IFC da non perdere) e dei 114 consolati (più che a New York). Nel Central ancora si respira un’aria yuppie anni Ottanta, tra businessman dal passo veloce, signore bene cariche di buste griffate e un benessere che altrove comincia a scricchiolare. Ma in pochi minuti a piedi ci si può allontanare da cuore affaristico di Hong Kong per scoprire i negozi e le gallerie d’arte oltre Hollywood Road, i mercati e i templi nascosti tra gli edifici residenziali. Per gli appassionati di cucina Hong Kong offre praticamente di tutto. Cucina cantonese, Chiu Chow, pechinese, Shanghai style, del Sichuan e dell’Hunan, sono solo alcune delle opzioni per scoprire cos’è davvero la cucina cinese. Alcuni dei migliori ristoranti si trovano negli alberghi più lussuosi.


LE VIE DELL’INCENTIVE

Il grattacielo della Bank of China, a destra, sovrasta l’edificio un tempo sede della Corte Suprema, uno dei pochi esempi di architettura dei primi del Novecento sopravvissuti alla febbre del nuovo che brucia ad Hong Kong

Nascosti tra negozi e mercati, si trovano affascinanti templi buddisti e taoisti

Ma nella capitale gastronomica dell’Asia si può trovare il meglio della cucina tailandese e vietnamita, indiana e indonesiana, filippina e giapponese, senza contare quella europea. Potrà sembrare folle suggerire un ristorante italiano a Hong Kong, ma qui si trova il primo e unico tre stelle Michelin di cucina nostrana (Otto e mezzo dello Chef Umberto Bombana) fuori dai confini del Bel Paese. Per abbracciare con lo sguardo tutte le facce di questa città prismatica si deve, e vale la pena, prendere il tram. In realtà si tratta piuttosto di una funicolare a cremagliera che porta fin sul Victoria Peak. Durante il tragitto e poi in alto sulla terrazza del belvedere nei giorni di tempo clemente si possono ammirare i grattacieli del Central, il Victoria Harbour e, oltre, la penisola di Kowloon che ricorda, a chi l’avesse dimenticato, che, nonostante tutto, siamo ancora in Cina. Milano, Parigi e New York, con i loro brand più esclusivi, si danno appuntamento per le vie del Central. Per la vista più spettacolare sui grattacieli si deve salire sul Victoria Peak

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Macao la “Monte Carlo d’Oriente” o, se preferite, la “Las Vegas asiatica”, ma questi soprannomi non le rendono giustizia. Oggi Macao è diventata una delle più importanti destinazioni internazionali per gli amanti del brivido dell’azzardo e i suoi 33 casinò – tra i quali quello più grande del mondo, il Venetian – fatturano cinque volte quelli della Sin City nordamericana. Merito delle decine di milioni di ricchi e super ricchi, perlopiù provenienti dalla Cina continentale, che vengono ogni

È

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anno a cercare la fortuna, tra la penisola di Macao e le sue isole di Taipa e Coloane, gli unici luoghi in tutta la Cina (inclusa Hong Kong) dove sia permesso il gioco d’azzardo. La ragione è da ricercare nel passato coloniale di questa piccola regione alla foce del Fiume delle Perle, restituita alla Repubblica Popolare Cinese solo nel 1999 dopo 450 anni di amministrazione portoghese. I governanti europei avevano concesso l’autorizzazione al gioco nei territori della colonia fin dalla metà del

XIX secolo e questa autorizzazione è stata confermata anche dalla Cina comunista, che, riprendendosi Macao quasi di malavoglia, le ha riconosciuto lo status di regione amministrativa speciale e il mantenimento del sistema economico capitalista per almeno 50 anni. Ma è stato proprio in questi ultimi 13 anni che Macao si è trasformata nel paradiso orientale del gioco d’azzardo, aprendosi agli investimenti internazionali e assistendo alla costruzione di decine di enormi e lussuosi al-


LE VIE DELL’INCENTIVE Sulla piazza del Leal Senado si affacciano gli edifici coloniali, protetti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Alle loro spalle l’edificio a forma di ananas che ospita l’hotel e casinò Grand Lisboa

Per le vie del piccolo villaggio di Taipa si trovano ristoranti e pasticcerie di tradizione portoghese

berghi. Uno sviluppo inarrestabile visto che i progetti già avviati oggi prevedono la realizzazione di 5 nuovi megaresort da decine di migliaia di stanze nella cosiddetta Cotai Strip. Eppure il lusso e il gioco d’azzardo non sono le uniche buone ragioni per visitare Macao. I grattacieli illuminati e i prestigiosi tavoli da baccarat non devono far dimenticare che Macao conserva intatta la testimonianza del suo passato coloniale. L’antico e raccolto centro storico è una vera e propria en-

clave europea nel bel mezzo della Cina, un tesoro unico al mondo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, nel quale si mescolano architettura, tradizioni e cultura dell’Oriente e dell’Occidente. Dall’alto di una lunga scalinata domina il panorama il profilo surreale delle rovine della cattedrale di San Paolo, del XVII secolo. Dopo un rovinoso incendio nel 1835 di quello che fu il santuario cattolico più grande di tutta l’Asia rimase in piedi solo la facciata barocca, che

ancora oggi si staglia contro il cielo ed è il simbolo della vecchia Macao. Ai piedi di quest’icona triste si rincorrono vie e viuzze acciottolate, palazzi coloniali dai colori pastello, l’edificio neoclassico che fu sede del Leal Senado, la chiesa barocca di San Domenico e la bella piazza del Senato. L’illusione di trovarsi in una città europea sarebbe praticamente inevitabile, se non fosse per i tratti somatici degli abitanti, per le insegne colorate dei negozi, tutte rigorosamente in ideogrammi cinesi e per gli affollati templi buddisti e taoisti. Sotto la facciata portoghese e al di là dei fasti di hotel e casinò, infatti, è rimasta intatta l’anima cinese di questi luoghi e dei suoi abitanti, con le loro tradizioni e la loro cultura. Secoli di dominazione portoghese non sono riusciti a cambiare 5 2012 | www.mastermeeting.it 233


LE VIE DELL’INCENTIVE

Simbolo dell’antica Macao, le rovine della cattedrale di San Paolo dominano il centro storico

poi molto, a ben vedere. Il portoghese, che dovrebbe essere la lingua ufficiale insieme al cinese, si usa solo per nominare le vie sulle belle ceramiche bianche e azzurre agli angoli delle strade. Neppure la religione ha subito una particolare influenza. I cattolici, pur presenti, sono una minoranza (5% della popolazione), mentre chi visiti il grande tempio di A-Ma, del XV secolo, o quello suggestivo di Sam Kai Vui Kun o uno

Templi, negozi di elettronica e portici in stile coloniale. Il contrasto tra Oriente e Occidente si presenta in tutta la sua evidenza per le vie del centro storico

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degli altri affascinanti piccoli templi della città, si renderà conto che il sentimento religioso tradizionale, dal confucianesimo al taoismo al buddismo, è

ancora molto vivo negli abitanti di Macao. Un ambito nel quale le tradizioni portoghesi si sono radicate, a dire il vero, c’è ed è la gastro-


LE VIE DELL’INCENTIVE

nomia. La cucina macanese è composta da ricette lusitane (della madre patria o delle altre colonie), declinate però ai sapori e agli ingredienti orientali. Così, accanto a ottimi ristoranti di cucina cantonese (Canton è la città della Cina continentale più vicina), alcuni imperdibili stellati Michelin, si trovano tradizionali ristoranti portoghesi dove gustare delizioso baccalà nelle sue molte versioni o il pollo africano cucinato con cocco, aglio e peperoncino. Da non perdere, per gli appassionati dei dolci, i biscotti e le altre leccornie proposte dalle pasticcerie di Macao, magari da quelle che si affacciano sulla via commerciale del piccolo e suggestivo villaggio sull’isola di Taipa. ■

DOVE DORMIRE

HONG KONG Mandarin Oriental Hong Kong 5 Connaught Road - Central +852 2820 4202 www.mandarinoriental.com/hongkong Un hotel che è una leggenda e che continua ancora oggi a rappresentare il massimo del lusso, dell’eleganza e del servizio, a Hong Kong e nel mondo. 501 stanze e suite tutte ampie, arredate con uno stile impeccabile e affacciate su panorami mozzafiato. MACAO Mandarin Oriental Macau Avenida Dr Sun Yat Sen T. +853 8805 8888 www.mandarinoriental.com/macau Elegante hotel 5 stelle affacciato alla laguna e alla baia. Tra le 213 stanze e suite, si raccomanda caldamente la Mandarin Premier View, ampia e con una vista indimenticabile. Eccellenti la SPA e i suoi trattamenti olistici. Banyan Tree Macao Galaxy Macau Resort Avenida Marginal Flor de Lotus - Cotai T. +853 8883 8833 www.banyantree.com Nuovo e lussuosissimo, questo piccolo resort (per gli standard di Macao) da 246 suite, si trova nell’enorme complesso del Galaxy Macao, nella Cotai Strip DOVE MANGIARE

HONG KONG Man Wah Mandarin Oriental 5 Connaught Road - Central T. +852 2820 4202 www.mandarinoriental.com/hongkong Il ristorante di punta dell’hotel per la cucina cantonese, gestito dallo chef Man-sing Lee, ha ottenuto la sua prima stella nella Guida Michelin 2012. Il ristorante sforna autentici piatti di cucina cantonese, arricchiti con tocchi di creatività ispirati allo splendore dello stile imperiale dell’atmosfera che lo pervade. MACAO Wing Lei - Wynn Rua Cidade de Sintra T. +853 8986 3663 www.wynnmacau.com Merita senza dubbio le sue due stelle Michelin questo ristorante di cucina cantonese. Deliziosi i Dim Sum e sorprendente i dragone di cristallo sospeso sulle eleganti tavole apparecchiate. A Lorcha 289 Rua do Almirante Sérgio T. 853/2831 3193 Vicino al tempio di A-Ma, si trova uno dei migliori ristoranti di cucina portoghese-macanese di Macao. Da provare il pollo africano.

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LA MIA CITTÀ. I LUOGHI DELL’ANIMA

Le verità nascoste Charlotte Link torna a dominare le classifiche dei libri più letti con il suo ultimo thriller “Oltre le apparenze” una sconvolgente storia di inganni e illusioni capace di tenere il lettore incollato fino all’ultima pagina Riccardina Corgnati

a tensione cresce ad ogni pagina fino a diventare quasi insostenibile. È questo il segreto del successo di “Oltre le apparenze” (Corbaccio, 18,60 euro) l’ultimo thriller della tedesca Charlotte Link. Ambientato in una glaciale Londra perennemente innevata, il romanzo racconta la storia di Samson

L

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Seagal, un uomo frustrato che, incapace di vivere la propria vita, finisce per vivere quella dei vicini di casa, spiandoli e pedinandoli come un detective. A un certo punto, suo malgrado si troverà coinvolto in una serie di efferati delitti che lo costringeranno a vedere oltre le apparenze, e a uscire dal suo torpore esistenziale. Una trama

che ben si presta a creare suspense e che l’autrice confessa di aver creato ispirandosi a un’inchiesta letta su un quotidiano «l’articolo parlava di Second Life», racconta la Link, «un mondo virtuale dove le persone possono vivere una seconda esistenza creandosi un alter ego digitale in grado di incarnare la realizzazione di ogni


LA MIA CITTÀ

loro desiderio. Da qui è nata l’idea di dar vita a un personaggio come Samson Seagal, un uomo solo e frustrato che passa il suo tempo a “spiare” la vita dei vicini di casa, desiderando di essere al loro posto». Il romanzo è una storia di inganni dove niente è come sembra, anche Samson, che è un osservatore attento, alla fine non riesce a vedere oltre le apparenze. Come mai abbiamo tanta difficoltà a vedere le cose come sono? «Perché spesso ci lasciamo condizionare dall’idea che ci siamo fatti di una persona o di una situazione. Così, quando conosciamo qualcuno che ci piace, capita che non lo vediamo realmente per quello che è bensì per quello che abbiamo bisogno di credere che sia». L’inganno più clamoroso che le è capitato di vivere? «Quando ho scoperto che una famiglia di amici con la quale avevo condiviso tanti momenti felici e che io credevo perfetta tanto da sentirmi quasi in soggezione, in realtà nascondeva dietro le mura domestiche tradimenti e violenze». Nel romanzo più di un personaggio non riesce a venire a patti con il proprio lato d’ombra, pagandone a caro prezzo le conseguenze. Anche lei ha un dark side che non riesce ad accettare? «Un vero e proprio lato oscuro, non ce l’ho, ma mi è capitato di non voler affrontare determinate situazioni, “nascondendo la

polvere sotto il tappeto”. Una strategia di breve respiro perché, alla fine, tutto viene a galla e, molto spesso, con conseguenze ancora più complicate». Rispetto ai suoi precedenti romanzi, quest’ultimo si distingue per una certa crudezza dell’argomento. Perché questa evoluzione? «È una cosa che mi hanno fatto notare anche i miei lettori. Non corrisponde a una scelta voluta, è la storia in sé che si è imposta in questo modo. Rispetto agli altri libri che ho scritto, in questo c’è anche meno attenzione all’ambiente e più alla psicologia». La neve è l’elemento che più fortemente connota l’ambientazione. Il bianco copre le brutture e silenzia le urla... «Sì, mi piaceva il contrasto tra il gelo del “fuori” e il fuoco del “dentro”. All’interno delle case ammantate di neve, bruciano passioni e si consumano delitti». Lei ha iniziato con i romanzi storici, poi è passata al thriller. Perché questa scelta? «Ho deciso di scrivere i libri che avrei voluto leggere, il

thriller mi ha portata al successo. Non credo sia la paura, o il crimine in sé, ad attirare. Penso che ciò che piace ai lettori sia che si parte da una storia di grande normalità, dove qualcosa si spezza e si innesca una situazione estrema, che mette in evidenza la verità dei personaggi». Come mai ha scelto di ambientare la storia a Londra? «Amo l’Inghilterra, mi ci sento a casa. Di Londra mi piacciono i contrasti, è una metropoli moderna e allo stesso tempo legata alle tradizioni. Una città di luci e di ombre, dove sono stati compiuti delitti terribili che ancora oggi rimangono ammantati di mistero». ■

In apertura, Londra. Quasi tutti i romanzi di Charlotte Link (nella foto in alto) hanno l’Inghilterra come scenario. Il suo ultimo psicothriller Oltre le apparenze (Corbaccio, 18,60 euro) è ambientato a Londra e ruota principalmente intorno alla figura di Samson Seagal, trentenne disoccupato e mal integrato nella società con una passione, spiare le vite degli altri 5 2012 | www.mastermeeting.it 237


INSIDE THE CHARACTER di Red Penugo Liberamente ispirato al questionario di Bernard Pivot rivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

Loredana Limone

Segni particolari? Naso aerodinamico La parola che ami di più? Libertà La parola che ti piace di meno? Giurisdizione La paura più grande? Il buio Hai mai pianto per amore? Tante volte E al cinema? Qualche volta Il libro da tenere sul comodino? Venti poesie d’amore e una canzone disperata di Pablo Neruda. Il sacrificio più grande? Non dormire Vai su tutte le furie per? In genere sono molto tollerante Il tuo tallone d’Achille? Un senso di inadeguatezza che spero prima o poi di scrollarmi di dosso... La prima cosa che guardi in un uomo? L’altezza La tua ultima notte scatenata? Stanotte Quanto tempo fai passare prima di richiamare qualcuno con cui hai avuto un primo appuntamento? Sono all’antica, aspetto che chiami lui L’uomo ideale? L’ho sposato Cosa ti deve dire un uomo per conquistarti? Nulla. La penso come Emily Dickinson: se tace, temo ch’egli sia grande. Da cosa dipende la tua felicità? In questo periodo da Borgo Propizio Ottimista o pessimista? Attualmente ottimista, caratterialmente pessimista Vendetta o perdono? Vendetta

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Avara o prodiga? Prodiga: quel che dai ritorna sempre (anche se per altre vie) Meglio l’uso o il possesso? L’uso Il tuo rifugio? Il mondo parallelo della mia fantasia La tua sveglia? da diciotto anni, il caffè a letto con un biscottino Il tuo debole? Il bell’italiano Passatempo preferito? Leggere Il piatto che ti riesce meglio? Le torte salate. Il lavoro domestico che non ti annoia? Stirare Un errore che non rifaresti? Sottovalutarmi Il tuo ultimo acquisto? Due paia di sandali. Non bastano mai! La cosa più stravagante per cui hai speso dei soldi? Un quaderno con una Cenerentola cangiante in copertina su cui ho cominciato a scrivere Borgo Propizio L’oggetto più prezioso che possiedi? La collana di perle di mia madre Il vizio che non riesci a toglierti? Scrivere La tua peggiore abitudine? Mangiare lavorando La qualità di cui vai più fiera? La tenacia L’indumento a cui non puoi rinunciare? Il reggiseno Il tuo peggiore errore di moda? I pantaloni a vita alta Il sogno che non hai ancora realizzato? Un mio libro tradotto all’estero Sei invisibile. Qual è la prima cosa che fai? Vado in classe di mio figlio La tua passione privata? Le passioni non possono essere private perché una passione la si deve condividere! Nel tuo frigorifero non può mancare? Il latte Che cosa proprio non ti riesce? Dire bugie

Cosa ti annoia di più? La stupidità La tua ispirazione? La vita Il gesto più romantico che hai fatto? Una polpetta a forma di cuore Il rimpianto più grande? Qualche parola non detta Come ti diverti? Dondolandomi sull’altalena Mai più senza? Ingrid, la mia amica d’infanzia, persa e ritrovata un sacco di volte L’invito più gradito? A un concerto di Gianni Morandi Felicità è? Potersi esprimere Cosa ti emoziona di più? Vedere due anziani camminare mano nella mano Il regalo che fai più spesso? Consigli Un regalo che vorresti ricevere? Una poesia Il tuo miglior nemico? L’ombra dentro di me Dici basta a cosa? Alla politica corrotta Quanto è importante il superfluo? Poco Una vacanza memorabile? La crociera del viaggio di nozze. Sei mai scappata da un albergo? No, ma sono scappata in un albergo La cosa migliore che hai rubato in un albergo? Uno svuotatasche di rame Un vizio capitale? Accidia Cosa vorresti che Dio ti dicesse una volta arrivata in paradiso? “E ora goditi il panorama” E chi vorresti incontrare per primo? Mia mamma

Loredana Limone, 51 anni, napoletana ma milanese d’azione, ha pubblicato diversi libri gastronomici e per bambini. Ha ideato e conduce il laboratorio di scrittura creativa Sapori letterari di cui ha curato l’antologia omonima, con la prefazione di Allan Bay. Borgo Propizio (Guanda, 16,50 euro), il suo primo romanzo, ruota intorno all’apertura di una latteria a Borgo Propizio, un paese in collina, magico e un po’ fuori dal tempo. Qui c’è tutto: zitelle riconquistate all’amore, virtuose dell’uncinetto, un fantasma, un muratore che si reinventa costruttore edile, un avvocato, una zia che trama e un padre che ama come un ragazzino. A metà strada tra Chocolat di Joanne Harris e Il Piano Infinito di Isabel Allende Borgo Propizio è un libro delizioso


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INSIDE THE CHARACTER LIBRI a cura di M.M. e C.M.

Autore: Valerie Young Titolo: Vali più di quel che pensi Casa editrice: Corbaccio Costo: 17,60 euro Dedicato alle donne, brave, competenti, intelligenti. Troppo spesso vittime della “sindrome dell’impostore”. Di che si tratta? È quella vocina interiore che, quando passi un esame, ottieni una promozione, ti propongo una svolta nella carriera, ti fa dire: “oddio, si sono sbagliati, prima o poi scopriranno che non sono all’altezza”. Non è vero. Però... Libro fantastico che la stragrande maggioranza delle donne dovrebbe leggere Autore: Jorge Molist Titolo: Promettimi che sarai libero Casa editrice: Longanesi Costo: 14,90 euro Eccellente romanzo che racconta gli anni in cui la stampa nella sua forma primitiva comincia a rappresentare le ali della libertà portando alla diffusione di opere che furono poi requisite dalle autorità ecclesiastiche cieche ed incivili del tempo. Un romanzo che insegna e diverte allo stesso tempo, ricco di avventura, passione, amore, libri, guerra, narrativa e storia vera Autore: Michael De Jong Titolo: Lo zen per l’armonia e la pulizia del corpo Casa editrice: Corbaccio Costo: 9,90 euro Bicarbonato, limone, olio d’oliva, sale, aceto bianco, semplici ingredienti, facilissimi da reperire e che tutti hanno in casa, secondo De Jong sono tutto ciò che serve per la pulizia personale. Addio quindi a collutori esplosivi e dentifrici inefficaci, creme costosissime piene di elementi allergenici, deodoranti che macchiano i vestiti. E un caldo benvenuto a cinque ingredienti magici, ecologici, economici. Autore: Tess Gerritsen Titolo: La Fenice Rossa Casa editrice: Longanesi Costo: 17,60 euro La mano, mozzata, si trova in un vicolo buio. Il corpo della donna, privo della mano, è sul tetto di una vecchia casa poco distante. La sconosciuta ha i capelli rossi ed è vestita di nero. Unico indizio: due ciocche color argento sul cadavere. Appartengono a un essere umano o a qualcosa di più misterioso? Jane Rizzoli e Maura Isles fanno una scoperta sorprendente: il caso è legato a un omicidio-suicidio di diciannove anni prima e a un’oscura e terribile antica leggenda cinese... Autore: Viola Ardone Titolo: La ricetta del cuore in subbuglio Casa editrice: Salani Costo: 14,90 euro Dafne è architetto e cerca nelle leggi e nei simboli della matematica gli algoritmi delle emozioni, perché Dafne non ha ricordi. La sua analista le suggerisce di cercare quella bambina che si è perduta dentro di lei, di tenerla per mano e di provare ad ascoltare la sua voce. Attraverso il filo dei ricordi, la Dafne adulta ritrova la Dafne bambina, la sua città, Napoli, la sua famiglia. Non sarà facile questo incontro, perché quello che Dafne bambina ha da raccontare è ora commovente e tenero ora inquietante, come un incubo in una stanza buia...

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Autore: Kerstin Gier Titolo: In verità è meglio mentire Casa editrice: Corbaccio Costo: 9,90 euro Simpatica, interessante, intelligente, anzi troppo intelligente. Riuscirà a trovare l’uomo che la perdonerà per questo? Romanzo divertente, brioso e imprevedibile sulla difficoltà di trovare l’uomo giusto e il proprio equilibrio. Perfetta letteratura di intrattenimento firmata Kerstin Gier, una scrittrice da 200.000 copie vendute solo in Germania Autore: Carolyn Jess-Cooke Titolo: Cose che il buio mi dice Casa editrice: Longanesi Costo: 17.60 euro La storia si incentra su Alex, un bambino che vive a Belfast. A differenza di tutti i suoi coetanei, vede cose che gli altri non possono notare e qualcuno che non esiste gli dice cosa fare. Fino a quando riceve una richiesta che Alex non vuole esaudire: uccidere una persona. Anya è una neuropsichiatra infantile che ha perso una figlia in circostanze non ben chiare e ora deve occuparsi del caso del piccolo Alex, sospettato di schizofrenia. Lettura coinvolgente che porta il lettore dentro il mondo di Alex grazie all’ottima scrittura dell’autrice Autore: Elsa Lewin Titolo: Io, Anna Casa editrice: Corbaccio Costo: 16,40 euro Anna Welles è una newyorkese di mezza età, vive con la figlia Emily ed è separata dal marito, che l’ha lasciata. Per riempire il suo vuoto esistenziale, frequenta party per single. Una sera, incontra George: lo segue a casa sua, fanno sesso e quando Anna se ne va dimentica non solo il suo ombrello giallo, ma anche la memoria. Non ricorda più cosa sia successo esattamente. Thriller psicologico ricco di suspense scritto dalla psichiatra newyorkese Elsa Lewin. Dal romanzo è stato tratto l’omonimo film con Charlotte Rampling e Gabriel Byrne Autore: Charlotte Valandrey - Jean Arcelin Titolo: Il mio cuore sconosciuto Casa editrice: Longanesi Costo: 14,90 euro Romanzo autobiografico dell’attrice Charlotte Valandrey che, a 18 anni, scopre di essere sieropositiva. La triterapia, per evitare che il virus Hiv si sviluppi nell’Aids, è particolarmente aggressiva per il suo cuore. Il primo infarto colpisce Charlotte a 34 anni, seguito da un altro a breve distanza. Nel 2003 le viene impiantato un cuore nuovo. Ma la vita, ha in serbo un altro, terribile colpo di scena per Charlotte... Autore: Teresa Buongiorno Titolo: Giovanna d’Arco, la ragazza del vestito rosso Casa editrice: Salani Costo: 14,00 euro Giornalista e scrittrice nota soprattutto per i suoi racconti a carattere storico e autobiografico, Teresa Buongiorno in questo libro affronta il personaggio della Pulzella d’Orleans, in una chiave diversa e singolare, facendola vivere di nuovo con sorprendente vivezza


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Tiziana Conte, Davide Deponti, Barbara Ainis, Giulia Gagliardi, Cristina Piccinotti, Cristina Chiarotti, Linda Smiderle Barattieri, Alessandro Lazzaroni, Leonardo Frontani, Roberta Borghini, Andrea Moscatelli, Gianna Bellotto Rosa, Luciana Sidari, Riccardina Corgnati, Leonardo Felician

PUBBLICITÀ Piemonte, Valle d’Aosta Paolo Bovina c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327-3356942914 - Fax 02863856 - paolo.bovina@communicationagency.it Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Luciana Sidari - Tel. 3476404360 - luciana.sidari@alice.it Lombardia Cristina Piccinotti - Elisabetta Grimaldi - Carla Polverini - Barbara Guglielmana Toscana Cristina Piccinotti c/o Communication Agency Int. srl - Tel. 02862327 int. 101 - Fax 02863856 - cristina.piccinotti@communicationagency.it Campania Lina Cappiello - Via degli Aranci, 155 - 80067 Sorrento - Tel. 0818073559 - Fax 0818782023 - linacappiello@virgilio.it Lazio Carla Polverini - Via Valle Scrivia, 8 - 00141 Roma - Tel. e Fax 068103883 - 3355249624 carla.polverini@communicationagency.it - polverini.carla@gmail.com Emilia Romagna e Marche Elisabetta Grimaldi - Tel. 02862327-3803074565 - elisabetta.grimaldi@communicationagency.it Sicilia Finny De Luca - Tel. 3395299129 - finnydeluca@gmail.com Enti del Turismo Straniero e altre Regioni Coordinamento Communication Agency Int. srl - tel. 02862327 - fax 02863856 - info@communicationagency.it

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In questo numero abbiamo parlato di... La Venaria Reale

Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.

Piazza della Repubblica 4 - Venaria Reale Tel. 0114992333 www.lavenariareale.it - comunicazione@lavenariareale.it

Piazza della Croce Rossa 1 - 00161 Roma www.fsitaliane.it

Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort and Spa Park Hotel ai Cappuccini Via Tifernate - 06024 Gubbio (Perugia) Tel. 0759234 - fax 0759220323 www.parkhotelaicappuccini.it - info@parkhotelaicappuccini.it

Via Giovanni Pascoli 55051 Castelvecchio Pascoli, Barga (Lucca) Tel. 05837691 - fax 0583723197 www.renaissancetuscany.com - info@cioccohotel.com

Grand Hotel Del Mare

Du Lac et Du Parc Grand Resort

Via Portico della Punta 34 - 18012 Bordighera (Imperia) Tel. 0184262201 - fax 0184262394 www.grandhoteldelmare.it - info@grandhoteldelmare.it

Viale Rovereto 44 - 38066 Riva del Garda (Trento) Tel. 0464566600 - fax 0464566566 info@dulacetduparc.com

Grand Hotel di Como

Pullman Timi Ama Sardegna

Via per Cernobbio 41 A - 22100 Como Tel. 0315161 - fax 031516600 www.grandhoteldicomo.com - info@grandhoteldicomo.com

Viale dei Ginepri 3 - 09049 Villasimius (Cagliari) Tel. 07079791 www. accorhotels.com

Hotel Cruise

Atahotels Expo Fiera

Via Carducci 3 - 22070 Montano Lucino (Como) Tel. 031478301 - fax 0314783030 www.hotelcruise.it- info@hotelcruise.it

Via Keplero 12 - 20016 Pero (Milano) Tel. 02300551 - fax 023535959 booking@atahotels.it

Grand Hotel Excelsior Vittoria

Sheraton Diana Majestic

Piazza Tasso 34 - 80067 Sorrento Tel. 0818777111 - fax 0818771206 www.excelsiorvittoria.com - exvitt@exvitt.it

Viale Piave 42 - 20129·Milano Tel. 0220581 www.sheratondianamajestic.it

Baia Flaminia Resort

Grand Hotel Savoia

Viale Parigi 8 - 61121 Baia Flaminia Pesaro (Pesaro Urbino) Numero verde: 800191444 Tel. 0721400303 - fax 0721403757 www.baiaflaminiaresort.com commerciale@baiaflaminiaresort.com

Via Arsenale di Terra 5 - 16126 Genova Tel. 0102772852 - fax 0102772868 www.grandhotelsavoia.it - info@grandhotelsavoia.it

Determan www.determan.it

Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts Via Alberto Cadlolo 101 - 00136 Rome Tel. 0635091 www.romecavalieri.it

Hotel Parchi del Garda Via Brusà località Pacengo - 37017 Lazise (Verona) Tel. 0456499640 - fax 0456499600 www.hotelparchidelgarda.it - congress@hpdg.it

Aqualux Hotel SPA SUITE &TERME Via Europa Unita 24-37011 Bardolino (Verona) Tel. 0456229999 - fax 0456229900 www.aqualuxhotel.com - events@aqualuxhotel.com

Blastness Piazza John Fitzgerald Kennedy 27 - 19124 La Spezia Tel. 0187599737 - fax 0187020349 www.blastness.com

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