Master Meeting 9-10 2015

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MAGAZINE D’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

Communication Agency Int. srl Anno XXI - N. 9-10/2015 Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20 Lett. B Legge 23/12/96 N. 662 - Filiale di Milano Prezzo di copertina E 2,00

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L’hotel si è impegnato a offrire gratuitamente la prima pausa caffè di ogni giorno del meeting a tutti i partecipanti. L’hotel metterĂ a disposizione caffè normale e decaffeinato, insieme a un assortimento di zucchero e dolciďŹ canti, latte o creme per caffè e bastoncini per mescolare. Per usufruire di quest’agevolazione è richiesto un minimo di 10 e un ęċÄ&#x;Ä&#x;ĕęě ÄŽÄ• Ő‰Ő„Ő„ ÄœÄ‹ÄžÄ Ä?Ä?Ä•ÄœÄ‹ÄšÄ Ä•Čą Ä? Ĕċĕ Ä‹Ä?Ä?ÄĄÄ•Ä&#x;Ä Ä‹Ä Ä› ĥĚċ Ä Ä‹ÄžÄ•ৣ Ä‹ ĒĕěĞĚċĘĕÄ?Ğċ ÄœÄ?Äž ÄœÄ‹ÄžÄ Ä?Ä?Ä•ÄœÄ‹ÄšÄ Ä• Ä‹Ä• Ä™Ä?Ä?Ä Ä•ÄšÄ’ ÄœÄ?Äž ĕĘ Ä ÄĄÄ› Ä Ä?ċęȰ Ä˜É˝Ä”Ä›Ä Ä?Ę ċĜĜĘĕÄ?Ä”Ä?ÄžĨ Ä‹ÄšÄ?Ä”Ä? ĥĚě Ä&#x;Ä?Ä›ÄšÄ Ä› ÄŽÄ?Ę Ő…Ő„ÉŽČł ÄĄÄš ĞĕÄ&#x;ĜċĞęĕě Ä?Ä”Ä? ti aiuterĂ a coprire i costi del caffè servito durante i tuoi meeting. ɽċÄ?Ä?Ä?Ä&#x;Ä&#x;Ä› Ä• Ä• Ä’ÄžÄ‹Ä ÄĄÄ•Ä Ä› Ä•ÄšÄ?Ä˜ÄĄÄŽÄ? Ä&#x;ěĘě ĕĘ Ä• Ä• Ä&#x;Ä Ä‹ÄšÄŽÄ‹ÄžÄŽ Ä?ÄŽ Ĺ? ÄŽÄ•Ä&#x;ĜěĚĕČĕĘÄ? Ä&#x;ěĘě ĜĞÄ?Ä&#x;Ä&#x;Ä› Ęċ Ä&#x;Ä?ÄŽÄ? ÄŽÄ?Ę Ä™Ä?Ä?Ä Ä•ÄšÄ’Čą Ä?Äž ĞĕÄ?Ä?ĢÄ?ÄžÄ? Ä• ÄœÄĄÄšÄ Ä• ĢÄ?ÄšÄ Ä›ÄšÄĄÄ&#x; ÄŽÄ?ĢÄ• Ä?Ä&#x;Ä&#x;Ä?ÄžÄ? Ä&#x;Ä›Ä?Ä•Ä› Ä•Ä˜Ä Ä›Äš ěĚěĞÄ&#x;ֿȹ ěĚ Ĺ? ĜěÄ&#x;Ä&#x;ĕČĕĘÄ? ĞĕÄ&#x;Ä?Ä‹Ä Ä Ä‹ÄžÄ? Ä‹Ä˜Ä ÄžÄ• ÄœÄĄÄšÄ Ä• ĢÄ?ÄšÄ Ä›ÄšÄĄÄ&#x; Ä•Äš ċČČĕĚċęÄ?ÄšÄ Ä› Ä‹ Ä?ÄĄÄ?Ä&#x;Ä Ä‹ ÄœÄžÄ›Ä™Ä›ÄŚÄ•Ä›ÄšÄ?Čą ɽĕÄ&#x;Ä?ĞĕČĕěĚÄ? ċĘ ĜĞěĒĞċęęċ Ä•Ä˜Ä Ä›Äš ěĚěĞÄ&#x;ֿȰ Ä˜É˝Ä‹Ä?Ä?ÄĄÄ™ÄĄÄ˜Ä› ÄŽÄ• Ä›Ä•ÄšÄ Ä&#x; ɉ ĕĘÄ?Ä&#x;Öż ÄœÄ?Äž ĘÄ? ĜĞÄ?ÄšÄ›Ä Ä‹ÄŚÄ•Ä›ÄšÄ• ÄŽÄ•ÄžÄ?Ä Ä Ä? Ä? ĕĘ ĞĕÄ&#x;Ä?Ä‹Ä Ä Ä› ÄŽÄ?Ä• ÄœÄĄÄšÄ Ä• Ä&#x;ěĚě Ä&#x;ěĒĒÄ?Ä Ä Ä• Ä‹Ä• Ä?ĞęĕĚĕ Ä? Ä?ěĚĎĕČĕěĚĕ ÄŽÄ• ěĚěĞÄ&#x;Čą Ä›Ä&#x;Ä&#x;ěĚě ċĜĜĘĕÄ?Ä‹ÄžÄ&#x;Ä• Ä‹Ä˜Ä ÄžÄ• Ä Ä?ĞęĕĚĕ Ä? Ä?ěĚĎĕČĕěĚĕȹ L’offerta è soggetta a disponibilitĂ ed è valida per tutte le nuove prenotazioni effettuate tra il 1° settembre e il 30 novembre 2015, per arrivi tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2016. L’offerta non è cumulabile con altre offerte e/o sconti speciali. L’offerta è valida solo per le nuove prenotazioni e per un minimo di 10 partecipanti/ospiti. Restrizioni di date ÄœÄ›Ä ÄžÄ?ČČÄ?Ğě Ä?Ä&#x;Ä&#x;Ä?ÄžÄ? ċĜĜĘĕÄ?Ä‹Ä Ä?Čą ċĘĢÄ› ÄŽÄ•ĢÄ?ÄžÄ&#x;Ä‹ ĕĚĎĕÄ?ċČĕěĚÄ?Č° ĘÄ? Ä Ä‹ÄžÄ•ৣ Ä? Ä&#x;Ä• Ä•ÄšÄ Ä?ĚĎěĚě Ä•ÄšÄ?Ä˜ÄĄÄ&#x;Ä‹Č° ęċ ĚěĚ Ä?ěęĜĞÄ?ĚĎěĚě ęċĚÄ?Ä?Č° Ä Ä‹Ä&#x;Ä&#x;Ä? ĘěÄ?ċĘĕ Ä? Ä&#x;ÄœÄ?Ä&#x;Ä? Ä?Ä¤Ä ÄžÄ‹Čą

MASTER MEETING • 9-10 2015

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Ezio Indiani Hotel Principe di Savoia

GRAND HOTEL GARDONE Una destinazione Mice&Natura a regola d’arte

ITALIANI ED EUROPEI IN VIAGGIO

PAOLA SABELLA Camera di Commercio di Chieti Quando eccellenza promuove eccellenza

INNOVAZIONE E CONCORRENZA COSĂŒ CRESCE L’ITALIA DEL TURISMO

RIVIERA GOLF RESORT Qui tutto è green inclusi i meeting



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2 Cari lettori 9-10 15_Layout 1 19/10/15 14.17 Pagina 6

Cari lettori, Milano e l’Italia ora guardano avanti, facendo tesoro dei risultati raggiunti. Eccezionali. Tanti remavano contro. Pochi guardavano avanti con fiducia, troppo presi nelle polemiche del momento. Diciamolo, perché ne eravamo certi fin dal primo momento: l’Expo è stato un successo globale, abbiamo mostrato al mondo il nostro volto migliore, Milano per sei mesi ha accolto decine di capi di stato e di governo, i leader delle principali istituzioni mondiali. Il successo di pubblico è stato enorme, ha sorpreso perfino gli organizzatori. Milano è stata una grande vetrina per il turismo internazionale. Si è rilanciata – ove necessario – l’immagine della città che ha dato prova di efficienza ai massimi livelli. E il successo di Milano ha trainato l’intero Paese. Ora dobbiamo affrontare e vincere – ne sono sicuro – la nuova grande sfida del post Expo. Abbiamo un credito eccezionale, non possiamo e non dobbiamo fare passi falsi. La gestione del sito Expo sarà un banco di prova importante. Prova ne sia la fiducia che i grandi investitori stanno accor-

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dando al nostro Paese e al valore che il made in Italy rappresenta nel mondo. L’acquisizione dell’Hotel Excelsior di Roma da parte di Katara Holding, ad esempio, è solo l’ultima di una serie di operazioni che testimoniano quanto sia alta la fiducia degli investitori verso il nostro Paese. Il turismo quest’anno ha fatto registrare ottimi risultati, ci apprestiamo a registrare il massimo storico per quanto riguarda gli arrivi dall’estero e le prospettive, come attesta la fiducia degli investitori internazionali – numerosi gruppi turistici stanno entrando in Italia, da Occidente come da Oriente – sono largamente positive. Possiamo dunque sprecare questo grande capitale fin qui accumulato? Sono sicuro di no, ma dobbiamo essere attenti a fare i passi giusti. Il mondo ci guarda. E guarda all’Italia – e a Milano in particolare – come si guarda ai modelli che fanno scuola. Siamo un paese laboratorio per le politiche di attrazione. Expo deve essere il trampolino dal quale dobbiamo spiccare il volo.

Mario Mancini


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3 Sommario 9-10 15_Layout 1 19/10/15 14.38 Pagina 8

SOMMARIO

FOCUS TOP EVENT LOCATION

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Indice

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Cari Lettori

50 56 58

HOTEL&FINANZA

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Notizie sui valori, espansioni, management alberghiero

COVER STORY

26

Ezio Indiani. Innovazione e concorrenza. Così cresce l’Italia del turismo

L’INCHIESTA

30

Un “bonus” dedicato agli hotel

L’INCHIESTA GOURMET

36

I Nuovi trend della ristorazione alberghiera

L’Italia dei congressi può e deve crescere Quante stelle ha il tuo centro congressi? Congressi socialmente responsabili a partire dal food

SELECTED BY MM

64 66 68 70 72 74 76 78 80

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82 84 86 88 90

Lefay Resort & Spa Lago di Garda

Grand Hotel Duca d’Este Grand Hotel Imperiale Resort&Spa Grand Hotel Palatino Hilton Worldwide Hotel Caesius Thermae & Spa Resort Hotel Lungomare Riccione Hotel Parchi del Garda JW Marriott Venice Resort & Spa

LA SCELTA DI MM

42 44

Royal Hotel Sanremo Verdalia

WHERE COOL THINGS HAPPEN

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The Flying Ceff all’Antinoo’s Lounge del Centurion Palace

LA NOVITÀ

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Pomario, il vino della famiglia Spalletti Trivelli

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Royal Hotel Sanremo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel Sheraton Roma Hotel & Conference Center The Westin Palace, Milan


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3 Sommario 9-10 15_Layout 1 19/10/15 14.38 Pagina 10

SOMMARIO

UNA METAFORA PER CRESCERE

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Uccidete il mostro!

FINANCE CONFIDENTIAL

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Cina: lo tzunami finanziario produce onde lunghe

IL PARERE DEL LEGALE LE NUOVE VIE DEL TURISMO

93

Abruzzo. Quando eccellenza promuove eccellenza

MICE&NATURA

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Grand Hotel Gardone

GOLF&MICE DESTINATION

104

Riviera Golf Resort

SCENARI DEL TURISMO

106 110 114

Italiani ed Europei in viaggio

Viaggiatori distratti

SAI L’ULTIMA?

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Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità Umbria, inaspettata meta bleisure

IN AGENDA

154

Bit Mice World 2016

MICE DESTINATION DEL MESE

156

Palace Hotel Zagreb

Paura di viaggiare?

HAPPENING IN TOWN

GDF Group presenta GDF Sales&Marketing

158

Moda da Nababbi a Milano

TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

TREND

116 120

136

Chi saranno i viaggiatori del futuro?

160

Sky, la scelta numero uno anche in hotel

L’albergo del futuro

LA LOCATION DI MM

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Terme e Grandi Alberghi Sirmione

RISORSA UOMO

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Turismo: si torna al lavoro!

LA PAROLA AL FORMATORE

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Squali e aerei. Pregiudizi e vividi esempi

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9-10 2015

www.mastermeeting.it

LE VIE DELL’INCENTIVE

162

A Bordeaux, non solo per il vino

168

Indirizzi


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03/09/2015 09:52


4 Hotel & Finanza 9-10 2015 (3)_Layout 1 19/10/15 14.17 Pagina 13

ACCOGLIENZA

UN VACCINO ANTI TECH PER TORNARE A VIVERE L’OSPITALITÀ HOTEL TRANSACTIONS

IL FASCINO DELL’ITALIA CONTINUA A RISPLENDERE SCENARI

RIQUALIFICAZIONE A RATE OCCHIO AI BOUTIQUE E AI LIFESTYLE HOTEL Nel mercato alberghiero per comunicare alla rete che esiste un’ospitalità “cool” e up-to-date si sta generando un bel po’ di confusione, tanto che chi riesce a capire la differenza tra un boutique hotel, un lifestyle hotel e un “semplice” ottimo hotel, meriterebbe un premio. Di certo ci sono destinazioni dove certi esperimenti riescono meglio, ma il più delle volte, certi esperimenti rimangono solo fatui giochi di parole, fumo negli occhi. Ecco, allora, qualche dritta per riconoscere una sana buona ospitalità da un semplice camouflage verbale.

ITALIAN HOTEL MONITOR Il consuntivo dei primi 8 mesi del 2015 elaborato dall’Italian Hotel Monitor e relativo alle performance degli alberghi di 45 città capoluogo, evidenzia la solida tenuta dell’indice di occupazione camere degli alberghi italiani (+0,6 punti) accompagnata da una risalita del prezzo medio camera (Average Daily Rate) del +2,1% che supera quota 110 euro (110,52). A guidare la classifica delle città top five nel periodo da gennaio ad agosto 2015 sono Firenze, per il RO, e Venezia per l’ADR.

BOOMER LUXURY: UN TARGET AFFIDABILE E BIG SPENDER Quelli che oggi hanno tempo e soldi da spendere in viaggi e in hotel, persino nei periodi di bassa stagione, come in autunno e in primavera, sono i baby boomers, un mercato che rappresenta il 10% della popolazione occidentale, composto da over sixty con una buona capacità di spesa, che amano viaggiare ed essere serviti, e che cercano ovunque vadano qualità e comfort persino maggiori di quelli di casa loro. Motivo che dovrebbe bastare agli albergatori per accoglierli al meglio e tenerseli stretti.


4 Hotel & Finanza 9-10 2015 (3)_Layout 1 19/10/15 14.17 Pagina 14

Editoriale di Aureliano Bonini*

La tecnologia genera customer satisfaction? a tecnologia sta influenzando i vostri ospiti? È un effetto positivo o negativo? Perché da quando la tecnologia ha invaso gli hotel i prezzi tendono a scendere? La rete internet, le mail, i social hanno limitato gli incontri verbali tra ospiti e albergatori e qualcuno potrebbe dire: meglio così, posso fare i cavoli miei e non devo rendere conto... ma noi consulenti siamo sempre pronti a predicare che il dovere dell’albergatore non è vendere lenzuoli e cuscini, caffè latte e brioche. Il dovere dell’albergatore è interagire con gli ospiti, e fare in modo che gli ospiti possano (se vogliono) interagire con chi si occupa di ospitalità in ogni hotel del mondo. Adesso grazie alla tecnologia, ai mobile device e tutto il resto, un giovane adulto è in grado di evitare qualsiasi interazione con il personale dell’albergo continuando contemporaneamente ad interagire a livello planetario con persone sparse per il mondo. Ma l’ospitalità e l’accoglienza sono qualcosa in più e la tecnologia non basta. Più albergatori, gestori e manager incontriamo più ci sentiamo obbligati a capire quanto gli ospiti, i turisti, i viaggiatori desiderino essere accolti e intrattenuti, mentre sempre più addetti ai lavori ci dicono che l’accoglienza è ormai superflua. Possibile che solo noi abbiamo dubbi e passioni per l’accoglienza diretta, per il ruolo umano della reception, per i saluti e i sorrisi mentre altrove basta la tecnologia a soddisfare chi arriva? Il virus della tecnologia, degli automatismi, del fai-da-te, di parlare e scrivere poco, di abbreviare le parole, di “grugnire” anziché parlare... deve avere un vaccino. Secondo noi gli albergatori dovrebbero vaccinarsi per tornare a vivere l’ospitalità e riprendere a negoziare i propri prezzi con i clienti, con gli ospiti, con i turisti. Ormai tutto passa da Internet e forse dobbiamo adattarci a questo modo di comportarsi del cliente, sempre più distaccato. Quando un albergatore ci dice che il cliente si fida più di Booking, Expedia e Tripadvisor che di lui, e che lui del cliente che vuole prenotare non si fida, possiamo solo immaginare cosa farà la tecnologia per rendere la prenotazione un processo automatico, senza parole come il parcheggio dell’auto nei garage sotterranei. I clienti non si fidano dell’albergatore perché l’albergatore non si fida di loro! Al cliente che chiama per pre-

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*Aureliano Bonini è esperto di organizzazione alberghiera e hotel management, ha insegnato alle facoltà di Economia dell’Università di Perugia, di Rimini e alla Luiss di Roma. Dal 2007 è Lecturer di European Food&Beverage alla Hotel School della Cornell University di Ithaca, N.Y. (USA). Trademark Italia opera nel settore dal 1982 con un portafoglio attuale di 250 alberghi.

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notare non si può rispondere “mi mandi una mail”, il messaggio che si dà a quel cliente è molto chiaro: non mi fido della tua parola, scrivi e stabilisci le date del tuo soggiorno, poi io ti mando un preventivo impegnativo e tu confermi. Così si fa per prenotare! Io le “prenotazioni al volo” non le prendo! Questo spiega il successo crescente di Booking. Morale: l’albergatore non si fida più della parola del cliente. Come potrebbe allora il cliente avere fiducia di chi non si fida della sua parola?

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4 Hotel & Finanza 9-10 2015 (3)_Layout 1 19/10/15 14.17 Pagina 15

HOTEL TRANSACTION

Il fascino dell’Italia continua a risplendere Nel Paese non si ferma la corsa all’acquisto dei grandi alberghi, simbolo di tradizione e alta ospitalità. Primo tra gli investitori stranieri il fondo del Qatar che, dopo l’ultimo colpo messo a segno – l’Hotel Westin Excelsior di Roma – si conferma asso pigliatutto delle bellezze italiche e player di primo piano sulla scena internazionale, mirando a raggiungere quota 60 hotel entro i prossimi dieci anni hotellerie di lusso italiana continua ad esercitare un grande fascino nei confronti degli investitori internazionali. Tra questi grande protagonista è soprattutto il fondo sovrano del Qatar, asso pigliatutto delle eccellenze alberghiere italiche: dalla Costa Smeralda a Firenze, da Milano a Roma ai nuovi grattacieli di Porta Nuova a Milano. Ma non mancano altri grandi investitori stranieri interessati ai grandi brand e landmark italiani non solo della moda e del food, ma anche alberghieri. Nel 2014 gli investimenti dei fondi sovrani in Italia sono cresciuti del 47% attestandosi a circa 2,2 miliardi di euro, e una parte consistente è stata concentrata su asset alberghieri di primissimo piano. Quasi un miliardo di euro è quanto fino ad oggi ha investito nell’hôtellerie italiana proprio Katara Holding che, dopo l’acquisizione degli asset immobiliari della Costa Smeralda, ha proseguito l’espansione nella nostra Penisola all’interno di un progetto più ampio con il quale il fondo del Qatar punta a diventare un player di primo piano nel mercato alberghiero mondiale raggiungendo quota 60 hotel entro i prossimi dieci anni. Il colpo più recente è l’acquisizione dell’Hotel Westin Excelsior di Roma dagli americani di Starwood per la considerevole cifra di 222 milioni di euro (oltre 702mila a camera).

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Un fascino quello del made in Italy che sembra non conoscere appannamento soprattutto per gli emiri del Qatar, che a questo punto sono uno dei grandi attori dell’hotellerie di lusso nazionale: Hotel Gallia di Milano; Four Season e Hotel Baglioni a Firenze; quattro hotel di lusso della Costa Smeralda; St. Regis, Intercontinental de la Ville e Westin Excelsior di Roma. Senza dimenticare che il Gritti Palace, uno degli hotel simbolo di Venezia, è da inizio anno passato nelle mani di un altro gruppo alberghiero qatariano, Nozul Hotels & Resorts. L’interesse dei fondi sovrani e dei grandi investitori internazionali per il mercato italiano è dovuto alla combinazione vincente tra i prezzi immobiliari in diminuzione e il mercato turistico in crescita, soprattutto grazie al movimento straniero. Il mix di arte, cultura e lifestyle abbinato al clima ottimale e piacevole rendono l’Italia attraente, con particolare riguardo per le destinazioni che abbinano turismo leisure e viaggi d’affari e che offrono strutture di lusso estremo con ampie dimensioni in termini di camere e servizi. È chiaro che per gli investitori si tratta di trova-

re asset che garantiscano ritorni a lungo termine in una fase di mercato con i tassi ai minimi, e di solito coincidono con veri e propri landmark alberghieri. Gioielli dell’ospitalità che rappresentano tutto ciò che i clienti internazionali di alto livello cercano in un hotel: eccellenza, lusso e stile italiani. Nonostante questi investimenti, però, è difficile affermare che il mercato abbia ripreso a crescere, perché, al di fuori delle grandi capitali turistiche, le compravendite sono molto più limitate per numero e qualità. Gli investitori stranieri tendono infatti a privilegiare, come si vede, strutture di lusso, di grandi dimensioni, in località di respiro internazionale. Sono focalizzati principalmente sui cosiddetti “trophy asset” e sulle destinazioni metropolitane: Milano e Roma, dunque in primo piano. Firenze e Venezia, invece, restano indietro soprattutto per le barriere all’ingresso, uno dei problemi che ravvisano appunto gli investitori. Significativo invece l’incremento degli investimenti su resort (sempre di segmento upper upscale o luxury) in destinazioni turistiche popolari del Sud Italia, dove sono attese 10 nuove transazioni per la fine dell’anno. Punto forte di questo sviluppo alberghiero di Katara Holding la partnership con Starwood, con cui è allo studio l’espansione del brand su più livelli. «Abbiamo in programma anche realtà di medio livello, per segmentare l’offerta a più target, senza però mai perdere di vista lo stile che ci caratterizza», ha recentemente annunciato lo sceicco Al Thani. 9-10 2015

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HOTEL TRANSACTION

Movimenti finanziari tra Europa, Africa e Medio Oriente Il mercato alberghiero internazionale è in continuo movimento, ecco alcune news del mondo a maggiore catena alberghiera irlandese, Dalata Hotel Group (45 alberghi operativi con i marchi Maldron e Clayton e oltre 7.400 camere tra Irlanda e Gran Bretagna) ha annunciato di voler cedere una quota di capitale da 160 milioni di euro per espandersi e finanziare nuove acquisizioni, con molto probabilità – afferma la stampa specializzata – lo storico Gresham Hotel di Dublino (288 camere) che sarà offerto sul mercato al prezzo di 60 milioni di euro. La Dalata nei primi 6 mesi del 2015 ha prodotto un margine al lordo delle tasse di 2,7 milioni di euro con una straordinaria crescita del fatturato ottenuta dall’acquisizione nel 2014 di ben 17 hotel di varie dimensioni.

L

Patrick Kluck, dirigente di Rosewood Hotel Group, ha recentemente relazionato sulla volontà del gruppo alberghiero americano (proprietario dei brand Rosewood Hotels & Resorts, New World Hotels & Resorts e Pentahotels) di espandersi ulteriormente in Cina e Indonesia, senza dimenticare però il desiderio di consolidare la propria presenza sul mercato europeo e nelle principali città del Vecchio Continente come Parigi, Londra, Berlino e Amsterdam. La catena americana, dopo aver acquisito la gestione del prestigioso Hotel De Crillon di Parigi, dall’inizio dell’anno è presente anche in Italia con il management del lussuoso borgo toscano, della famiglia Ferragamo, Castiglion del Bosco, che ospita 23 suite alloggiate nelle antiche dimore e dieci ville ricavate dagli originari poderi. J. Peeters, responsabile franchising di Carlson Rezidor Hotel Group, vede Istanbul e Mosca come principali luoghi di espansione alberghiera nel breve periodo, ma afferma che nel lungo periodo il maggiore potenziale per lo sviluppo dell’hotellerie internazionale sia in Africa. La società ha recentemente aperto un ufficio regionale in quel continente, perché “è in atto un cambiamento culturale in Africa che sta aprendo la strada per lo sviluppo del settore alberghiero”. Nonostante infatti i conflitti e il terrorismo dilagante rispetto a luglio 2014, la regione Medio Oriente/Africa ha regi-

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strato un aumento del 12,1% di occupazione camere con un 5,3% di aumento del prezzo medio camera. In particolare, il Kenya ha registrato una crescita a due cifre in ciascun indice di performance: Room Occupancy (+11,0% al 61% di occupazione media),

Prezzo medio (+20,4%) e RevPAR (+33,6 per cento). Forse però conviene considerare che gli aumenti registrati a partire dal marzo 2014, sono stati condizionati anche dalla visita del Presidente Usa Barack Obama arrivato in Kenya alla fine di luglio di quest’anno. Altro mercato in grande espansione è il Medio Oriente, in particolare Dubai e gli Emirati Arabi Uniti. Qui ci sono più di 100 progetti alberghieri in realizzazione e a luglio di quest’anno l’Emirato ha registrato una crescita a doppia cifra dell’occupazione camere (+24,7%) con una R.O. media mensile del 57,8% per cento e un RevPAR a +21,9%.


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IL BORSINO DELLE CATENE Starwood Hotels & Resorts Worldwide (NYSE)

Accor Hotels (Bourse de Paris) 48

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Intercontinental Hotels Group (NYSE)

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Hilton Worldwide (NYSE)

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Choice Hotels International (NYSE)

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Hyatt Hotels (NYSE) 58

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Morgans Hotel Group (Nasdaq)

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Millennium & Copthorne (London Stock Exchange)

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NH Hoteles (Bolsa Madrid)

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Meliรก Hotels International (Bolsa Madrid)

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SCENARI

Riqualificazione “a rate” ell’ultimo decennio gli albergatori italiani hanno investito più volentieri negli spazi comuni, nelle SPA, nelle sale congressi e nella hall piuttosto che nell’alloggio o nel ristorante. E oggi le camere, principali fonti di reddito per l’albergo, con i loro piccoli televisori, le abatjour impolverate, l’impianto di aria condizionata rumoroso e gli arredi anni ‘70 raccolgono crescenti critiche da parte dei turisti internazionali. Eppure quando vengono intervistati gli albergatori orgogliosamente dichiarano “ho rifatto dieci camere anche quest’anno, ho reinvestito tutto quello che ho guadagnato...”. Possiamo testimoniare che in molti casi è così, ogni anno infatti si investe nella struttura la cifra di riserva destinata al deprezzamento. Se l’albergo non brilla e non attira i turisti, gli albergatori si difendono: “lo so che l’albergo è invecchiato ma non posso permettermi di fare di più”. Ma è davvero così? Dopo una ventina d’anni di gestione un albergatore dovrebbe avere mezzi sufficienti per riqualificare le camere che notoriamente sono il motore della customer satisfaction. Dal 2007 ad oggi lo si è fatto sempre meno perché gli albergatori non hanno fiducia, non si fidano dei clienti, dei consulenti, del fisco e della politica... hanno paura del futuro e aspettano. Anche se non si sa bene cosa, perché nel frattempo il mercato evolve e i clienti vanno alla ricerca di alberghi nuovi e più confortevoli.

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Il turismo nelle città d’arte e d’affari arigi e Londra rimangono stabilmente al vertice tra le destinazioni più popular d’Europa, anche se Berlino si avvicina sulla scia della crescita di un turismo più giovane, meno esigente e casual. Seguono Barcellona, Praga, Amsterdam, Vienna, Roma, Monaco di Baviera. Al decimo posto per attrattività sui viaggiatori europei è New York.

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La top 10 delle città preferite dagli europei per short break 1. Parigi 2. Londra 3. Berlino 4. Barcelona 5. Praga 6. Amsterdam 7. Vienna 8. Roma 9. Monaco 10. New York Fonte di queste affermazioni è IPK International World Travel Monitor che per realizzare questo studio (che sarà presentato integralmente

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alla prossima ITB di Berlino) ha intervistato un campione di popolazione europea che tra il 2007 e il 2014 ha passato almeno una notte in una città estera non per lavoro e affari, ma per brevi vacanze e city trip. Oltre alla classifica, dallo studio emerge che due terzi dei viaggiatori che scelgono le città evitano le prenotazioni last minute, prenotano gli alberghi o altre strutture ricettive in anticipo utilizzando in misura crescente portali emergenti e alternativi alle OTA alberghiere come Airbnb o Wimdu. Interessante anche notare come il segmento più consistente di viaggiatori è rappresentato da coloro che prenotano gli alberghi internazionali di categoria upscale (o superiore) a 4 e 5 stelle, mentre perdono sempre più quote di mercato gli hotel di segmento economy e budget (2-3 stelle). Emerge dall’indagine che il 10% circa degli hotel che abitualmente venivano scelti e prenotati per la convenienza delle loro tariffe si stanno progressivamente trasformando e rinnovando cercando “rifugio” nel-

la gamma dei boutique hotel o lifestyle hotel Quattro quinti dei viaggiatori europei che fanno city trips appartengono alla classe degli europei abbienti, ad alto reddito, in possesso di titoli di studio superiori, e per un fine settimana a Londra e Parigi sono pronti spendere fino a 700 euro per persona.

Camera d’hotel. La formula della “felicità” in 4h nterContinental Hotel Group sta aggiornando la formula e gli standard di Holiday Inn, il suo brand più celebre con 3.463 hotel nel mondo. Si tratta di un segno evidente della volontà del gruppo americano di espandersi e di rinnovare il brand che dal 1952 è un riferimento di ospitalità mondiale. Il rinnovamento avverrà nel rispetto della tradizione, evitando ulteriori esperimenti di modern design realizzati in alcune nazioni che non hanno prodotto i risultati sperati. La soluzione di comfort e arredo della foto, attualmente valida solo per Stati Uniti e Canada, è stata ribattezzata H4 (Hospitality, Home, Happiness, Holiday Inn), in onore della mission del fondatore Kemmons Wilson (the Nation Innkeeper): un albergo campione di felicità per tutti quelli che viaggiano. Le dimensioni della camera sono quelle storiche (3,65/4,00 metri x 7,50/8,00 metri). Le novità visibili nel prototipo sono un armadio guardaroba in materiale melaminico bianco con ripiani portaoggetti e scaffalatura svuotatasche all’ingresso, un gancio per soprabiti e cappotti (vedi ombrello), un super letto (king size) più alto da terra di 10 centimetri, un divano letto supplementare che ricorda molto la formula Novotel di Accor, una scrivania leggera facile da spostare, un grande televisore da 42/48 pollici e 5 punti luce in più (prese elettriche, segnalatori, regolatori e attacchi per strumenti digitali) rispetto allo standard Holiday

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Inn che il fondatore aveva stabilito fossero solo 9 per ogni camera double-double. La formula che mostriamo sarà disponibile in una settantina di hotel a partire dal 2016 e avrà anche un aggiuntivo aggiornamento della ristorazione e del room service che per gli Holiday Inn sono standard obbligatori. IHG – proprietaria del marchio – non specifica se e quando questo aggiornamento arriverà in Europa. Speriamo comunque presto!

MARKETING & MANAGEMENT

Che differenza c’è tra un boutique hotel, un lifestyle hotel e un ottimo hotel? er complicare la percezione della qualità, degli standard e dei servizi da parte dei clienti sembra che gli albergatori (catene o singoli che siano) ci stiano mettendo un enorme impegno. Nel mercato alberghiero per comunicare alla rete che esiste un’ospitalità “cool” e up-to-date quindi differente da quella si sta generando una confusione tale che chi ci riesce meriterebbe probabilmente il premio Nobel. Vi sfidiamo a tal proposito a descrivere la differenza tra i “boutique hotel” e i “lifestyle hotel”. Non si tratta certo di dimensioni, i boutique hotel di Kimpton non sono piccoli e neppure i Canopy di Hilton lo saranno. Nei primi (i boutique) si dice ci sia qualcosa di raro ed esclusivo, ma non sempre sono arredati da Chanel, Gucci o Bulgari, mentre nei secondi (i lifestyle) l’atmosfera dovrebbe risultare ideale per lo stile di vita di millennials e young adults che cercano cose diverse dalla solita ospitalità alberghiera. Cosa c’è di male nelle “solita ospitalità alberghiera” poi qualcuno ce lo deve spiegare.

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Cosa significa gestire un “lifestyle hotel” in Italia? E perché candidarsi come “lifestyle hotel”? Di solito si punta ad essere lifestyle perché le cose di qualità standardizzata non vanno, non funzionano e bisogna dunque differenziarsi e distinguersi tenendo conto però che le vicende economiche del nuovo-vecchio albergo dopo il rinnovamento modern & cool non sono quasi mai di quelle trionfali. Perché poi alla resa dei conti lifestyle non significa nulla di preciso a livello alberghiero e rischia di essere solamente uno slogan accattivante per viaggiatori alle prime armi o sofisticati life designer. Se poi il passaggio si limita ad un semplice movimento di parole, a un camouflage verbale, a un cambio di tende, divani e colori nella lobby, senza una reale e significativa trasformazione dell’ospitalità, dell’atmosfera, del comfort e della qualità dei servizi allora diventare lifestyle hotels non conviene.

A New York certi “esperimenti” vengono meglio... Mi viene in mente il Mercer di New York, un iconico hotel con delle caratteristiche che potrebbero essere quelle del lifestyle hotel. O magari del boutique hotel. Perché ve ne parlo? Perché si trova a Manhattan nel cuore di Soho, perché è famoso e perché ne parlano tutti quelli del mestiere, perché si mangia benissimo, perché chi di professione fa il gestore d’albergo lo deve vedere. E poi perché è il massimo della semplicità in fatto di spazi, arredi e servizi. Il Mercer non ha nulla a che vedere con il mio stile di vita o con quello di mio figlio o di mio nipote. Anzi posso dire che è meno comodo del vecchio Plaza, ma si trova in un luogo dove nascono le mode e si incontrano gli ospiti internazionali trendy in visita a New York. È un eccellente esempio di lifestyle che funziona: fa il 95% di R.O. a prezzi altamente redditizi. Studiando il Mercer si capisce che i boutique e i lifestyle hotels non migliorano l’ospitalità, costano quanto i migliori hotel di catena e danno l’impressione di essere delle fughe dalla tradizione per “antagonisti e rottamatori”. Si sta molto meglio in un Loews, in un Hyatt, in un Westin, dove ci sono dei visibili e riconoscibili standard. Se qualcuno è convinto che per essere lifestyle bastino i receptionist giovani con la t-shirt nera, dei divani color fango senza schienale, una lobby in penombra, un cocktail bar che vagamente profuma di cannabis e tanti ospiti impegnati come zombi a digitare su tablet o smartphone... Allora vi renderete conto che il problema non è la scenografia, non è nemmeno lo stile di vita e non è la convenienza economica. Se ritenete di avere capito il “cool” e di avere ragione perché il Mercer da un decennio almeno fa utili miracolosi devo ricordarvi che si trova a New York, che ha un sito web nella media, che ha un ristorante sempre aperto da 500 coperti al giorno ma soprattutto che si trova da una ventina d’anni nella destinazione turistica numero uno al mondo. Dove certi “esperimenti” vengono meglio! Aureliano Bonini 9-10 2015

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TREND

L’ascesa della boomer luxury. ecco il target fisso per gli albergatori: quelli che hanno tempo e soldi uando arrivi a 60 anni, godi di buona salute e hai da parte un po’ di soldi, quello che desideri è viaggiare, per esplorare il mondo in tutta comodità e senza fretta. Milioni di baby boomers, il 10% della popolazione occidentale, continuano a lavorare, guadagnare e, anche se sono “in pensione”, possono farsi due settimane di vacanza in autunno o primavera, proprio quando gli hotel ne hanno più bisogno. Normalmente, quando si discute di pensionati, si immagina un mercato di vecchi risparmiosi che cercano di ottenere molto, troppo, con un budget di spesa limitato. I media italiani sostengono che i pensionati fuggono dal Paese per vivere come nababbi con la metà della pensione mensile. Ma questa è solo una parte del tutto, perché il mercato dei viaggi, delle vacanze e delle crociere è pieno di pensionati con una buona capacità di spesa, che amano viaggiare ed essere serviti, e cercano ovunque vadano qualità e comfort persino maggiori di quelli di casa loro. I pensionati che fuggono dall’Italia lo fanno per altre ragioni, spesso personali e famigliari raramente collegate al risparmio.

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“Si vive una volta sola” Il mondo, Italia compresa, è pieno di pensionati benestanti, in perfetta salute, che rivendicano il loro spazio e il loro ruolo nel mercato delle vacanze. La cosa interessante per gli operatori turistici è anche data dal fatto che i senior girano il mondo portando con sé robuste quantità di banconote, per non avere troppi contatti con carte di credito e sistema di pagamento digitali con cui non hanno tanta confidenza. Sanno ovviamente usare smartphone, tablet e social media ma vogliono avere con sé liquidità supplementare che serve – a loro avviso – per acquistare angoli di wellness, offerte di benessere, di cura e di compagnia.

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Un europeo over ’60 che espatria attraversa una fase temporale consapevole nella quale inverte abitudini e ritualità, un periodo che potremmo chiamare “si vive una volta sola”, un quinquennio almeno in cui diventa audace e approfitta delle offerte che circolano nei migliori hotel per una propria realizzazione personale. Attualmente i baby boomers sono un target trascurato dal mondo alberghiero, ed è un errore. Perché sono tanti e desiderano portarsi a casa un’esperienza di vacanza eccellente, di lusso, qualcosa di cui vantarsi con amici lontani e referenti vicini.

Come si accolgono i senior big spender L’albergo per vincere la sfida dei baby boomers dovrà quindi avere • un concierge efficientissimo, in grado di organizzare trasporti, rimediare biglietti per show e teatri, ottenere rapidamente biglietti aerei e ferroviari, tavoli prestigiosi nei migliori ristoranti... ovviamente in cambio di mance, premi e fiducia; • una reception sempre pronta a fare eccezioni, a superare gli standard di sicurezza, ad assicurare check in anticipati e check out ritardati; • un management flessibile in grado di garantire un servizio di housekeeping che cancelli ogni segno di trasgressione ed effettui ripassi straordinari della camera e del bagno; • uno staff in grado di riconoscere il cliente baby boomer e chiamarlo per cognome, perché gli over ’60 benestanti di tutte le nazionalità odiano essere normali e trascurati, amano distinguersi ed essere salutati ogni volta che passano, che si presentano, che scrutano l’orizzonte. Quando spendi e lasci generose mance vuoi che tutti sappiano della tua generosità e della tua voglia di essere qualcuno, meglio se re o regina per una o più notti.


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ITALIAN HOTEL MONITOR©

Dopo i primi 8 mesi del 2015 l’andamento del mercato alberghiero evidenzia la tenuta dell’occupazione ma con prezzi in altalena

l consuntivo dei primi 8 mesi del 2015 elaborato dall’Italian Hotel Monitor e relativo alle performance degli alberghi di 45 città capoluogo, evidenzia la solida tenuta dell’indice di occupazione camere degli alberghi italiani (+0,6 punti) accompagnata da una risalita del prezzo medio camera (Average Daily Rate) del +2,1% che supera quota 110 euro (110,52). I segnali di tenuta del mercato alberghiero che ci accompagnano dall’inizio anno, dopo 8 mesi evidenziano una sostanziale e diffusa tenuta dell’occupazione a fronte di un evidente variabilità del prezzo medio che, scendendo nel dettaglio delle singole città, mostra continui alti e bassi. A fronte di una crescita del dato medio nazionale di circa due punti percentuali, in ben 26 città il prezzo medio nel periodo in questione si riduce, a conferma che numerose strutture per sostenere la room occupancy intervengono innanzitutto sul prezzo. E l’analisi della Room Occupancy (R.O.) lo dimostra: sono ben 37 i capoluoghi di provincia su 45 monitorati che mantengono o aumentano il tasso di occupazione camere, attestato a livello nazionale su un eccellente 65,7% (+0,6 rispetto al 2014 ed addirittura + 2,5 rispetto al 2013). A condizionare la positività di questo dato sono in particolare Parma (+3,2 punti), Ferrara (+2,7), Perugia (+2,5) e Bolzano (+2,4). Le città che superano il 70% di occupazione camere sono (come lo scorso anno) due: Firenze con un eccellente 73,9% e Roma (71,4%). Mila-

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no guida con il 69,1% di R.O. le 16 città (erano 13 lo scorso anno) che superano la soglia del 60%, riconosciuto sinonimo di solidità gestionale. Complessivamente i dati dell’IHM evidenziano un andamento più omogeneo rispetto al recente passato in fatto di occupazione, ma un diffuso “nervosismo” in fatti di prezzi, sempre più liquidi e flessibili. Si segnala a questo proposito la crescita di Milano: nel capoluogo lombardo, infatti, grazie all’effetto EXPO il prezzo medio camera nei primi 8 mesi è cresciuto dell’8,9%, un dato che “esplode” fino al +16,7% se si prende in considerazione solamente il trimestre estivo (giugno-agosto). Prezzi in salita, tra le altre città, anche a Genova (+3,8%) e Venezia (+2,4%). Sul fronte delle tariffe, Venezia si conferma la città con la tariffa media più elevata: 147,97 euro a notte. Seguono Milano (135,19 euro), Firenze (122,23 euro) e Roma (116,83 euro). Mixando gli indicatori (R.O. e ADR) è facile notare come sia Milano la città più performante nei primi 8 mesi del 2015 davanti a Perugia, Catania, Roma e Pesaro. Analizzando infine il dettaglio dei diversi segmenti aIberghieri, si rilevano la crescita progressiva del giro d’affari degli hotel Luxury (+1,0 punti di occupazione camere e +2,0% delle tariffe), il consolidamento di quelli di fascia Upscale (+0,6 punti di occupazione camere e +2,1% del prezzo) e le difficoltà per le strutture Midscale (+0,9 punti l’occupazione; –0,6% il prezzo). 9-10 2015

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REPORT ITALIAN HOTEL MONITOR - GEN-AGO 2015 Occupazione e Prezzo per Città Città

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Zoom sulle città Top Ten

Occupazione % Camere Gen-Ago Gen-ago Var 2015 2014 15/14

TORINO GENOVA MILANO COMO BRESCIA BERGAMO PARMA REGGIO EMILIA MODENA TRENTO BOLZANO VENEZIA VERONA VICENZA PADOVA TREVISO UDINE TRIESTE FERRARA BOLOGNA RAVENNA RIMINI REP. SAN MARINO FIRENZE PISA SIENA ANCONA PESARO PERUGIA ROMA VITERBO LATINA RIETI PESCARA NAPOLI BARI FOGGIA TARANTO POTENZA REGGIO CALABRIA PALERMO MESSINA CATANIA CAGLIARI SASSARI TOTALE ITALIA

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58,4 64,7 69,1 62,1 45,1 63,9 58,9 50,2 50,0 55,9 62,6 68,7 60,0 52,1 60,6 55,0 56,9 59,1 51,0 57,7 60,8 65,5 58,0 73,9 64,1 65,9 58,7 61,1 49,4 71,4 49,0 48,2 48,9 54,9 65,1 55,3 43,7 51,3 45,0 50,8 60,7 54,3 61,1 58,2 53,9 65,7

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58,4 64,6 67,9 61,9 43,4 63,3 55,7 49,4 49,2 55,2 60,2 68,9 58,8 50,5 59,0 54,7 55,1 58,4 48,3 56,6 61,4 65,3 56,3 74,6 63,0 66,3 58,6 61,0 46,9 71,1 46,8 46,6 46,6 54,5 62,9 54,8 44,5 52,5 42,8 48,2 60,9 53,2 59,1 58,5 53,6 65,1

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0,0 0,1 1,2 0,2 1,7 0,6 3,2 0,8 0,8 0,7 2,4 -0,2 1,2 1,6 1,6 0,3 1,8 0,7 2,7 1,1 -0,6 0,2 1,7 -0,7 1,1 -0,4 0,1 0,1 2,5 0,3 2,2 1,6 2,3 0,4 2,2 0,5 -0,8 -1,2 2,2 2,6 -0,2 1,1 2,0 -0,3 0,3 0,6

Gen-Ago 2015

Prezzo Medio Gen-Ago Var 2014 15/14

103,18 95,28 135,19 108,16 84,85 88,71 85,96 83,19 84,20 86,02 85,42 147,97 91,09 84,27 84,25 84,04 86,56 88,39 89,90 94,63 84,96 86,98 85,23 122,23 87,02 96,11 83,98 83,46 87,00 116,83 83,14 83,08 81,80 86,84 98,83 86,59 82,02 82,70 80,19 82,86 87,35 82,89 90,23 83,26 83,54 110,52

106,55 91,83 124,19 108,86 84,31 88,74 89,14 84,26 85,70 87,84 87,75 144,44 94,77 85,14 84,62 83,94 86,65 90,99 91,16 94,30 85,86 86,91 70,21 122,14 87,27 97,66 84,42 81,89 85,03 114,83 83,11 84,18 81,68 87,98 101,07 86,27 83,18 71,61 79,43 83,59 88,01 83,69 88,39 87,17 84,77 108,24

-3,2% 3,8% 8,9% -0,6% 0,6% 0,0% -3,6% -1,3% -1,8% -2,1% -2,7% 2,4% -3,9% -1,0% -0,4% 0,1% -0,1% -2,9% -1,4% 0,3% -1,0% 0,1% 21,4% 0,1% -0,3% -1,6% -0,5% 1,9% 2,3% 1,7% 0,0% -1,3% 0,1% -1,3% -2,2% 0,4% -1,4% 15,5% 1,0% -0,9% -0,7% -1,0% 2,1% -4,5% -1,5% 2,1%

Città

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI GENOVA BOLOGNA VERONA BARI TOTALE ITALIA

Città

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI GENOVA BOLOGNA VERONA BARI TOTALE ITALIA

Occupazione % Camere Luxury Upscale Midscale

67,4 64,9 65,7 66,9 66,4

Luxury

420,11 334,43 385,77 305,77 345,76

68,7 69,1 73,9 71,4 58,4 65,1 64,7 57,7 60,0 55,3 65,7

0,7 66,7 69,3 71,8 56,4 63,1 63,0 59,0 60,5 55,8 62,8

Prezzo Medio Upscale Midscale

147,97 135,19 122,23 116,83 103,18 98,83 95,28 94,63 91,09 86,59 110,52

89,44 71,17 61,42 64,32 56,36 56,14 54,36 61,52 56,71 54,13 56,84

Occupazione e Prezzo per Tipologia Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Gen-Ago 2015

66,4 65,7 62,8

Occupazione Camere Gen-Ago Var 201A 15/14

65,4 65,1 61,9

1,0 0,6 0,9

Gen-Ago 2015

Prezzo medio Gen-Ago Var 201A 15/14

345,76 110,52 56,84

339,02 108,24 57,19

Fonte: Italian Hotel Monitor - Trademark Italia

2,0% 2,1% -0,6%


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CITTÀ TOP FIVE • Occupazione e Ricavo Medio Camera per Anno - Periodo: Gennaio - Agosto 2015 Occupazione - Upscale Mese Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

ROMA 55,9% 59,5% 72,7% 72,1% 87,0% 74,8% 72,7% 76,7%

MILANO 66,1% 64,6% 71,9% 72,9% 68,8% 75,0% 74,7% 61,2%

FIRENZE 54,9% 55,4% 67,0% 79,7% 87,8% 80,3% 85,6% 80,2%

VENEZIA 39,5% 57,9% 63,4% 70,5% 79,3% 73,9% 83,1% 81,9%

NAPOLI 44,1% 47,5% 57,2% 76,5% 85,2% 72,3% 72,4% 66,0%

MILANO 119,33 128,72 126,88 146,91 151,34 158,65 131,90 118,73

FIRENZE 110,00 103,74 115,65 130,79 137,49 136,52 115,83 116,17

VENEZIA 134,40 134,70 148,64 165,48 154,23 170,16 137,97 132,35

NAPOLI 91,29 94,10 96,25 105,96 97,57 102,52 102,60 94,73

Ricavo medio camera - Upscale Mese Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

ROMA 101,23 100,17 104,45 141,78 114,48 138,19 119,01 109,19

Fonte: Trademark Italia - Italian Hotel Monitor

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Breaking news Perché parliamo di millennials e di hipsters? Osservando gli hotel a 4 e 5 stelle vediamo 7 volte su 10 ospiti che appartengono alla generazione dei baby boomers. Su articoli, manuali e newsletter si parla invece in misura crescente di millennials su cui è tarato anche tutto il web marketing. Il mobile marketing però non pare essere ancora la soluzione che consenta di ripagarsi l’albergo in dieci anni. Gli albergatori sono impazziti per il digitale e fanno a gara a chi la spara più grossa, a chi ne sa di più, a chi ha individuato il miglior consulente web e si sente in Paradiso. Così facendo però si nota una certa disattenzione nei confronti del prodotto che sta scivolando, producendo in questo modo un peggioramento del servizio e perdite di cassa. Il 25% della popolazione mondiale per i giovani affetti da dipendenza digitale dovrebbe rientrare nella generazione dei millennials ma negli alberghi europei e americani se si riesce a registrare un 10% di millennials alloggiati ci si può considerare dei maghi. Questo accade perché all’interno dei 300mila millennials con carta di credito e redditi che vivono nei Paesi occidentali e possono permettersi di dormire in hotel midscale e upscale ci sono stili di vita divaricanti come gli hipsters (barba e tatuaggi per almeno 5 anni, poi cambiano e tornano normali), gli urban cowboy (moto-scooter e zainetto che in albergo vanno poco e male), gli yuccies (acronimo di young urban creatives) che costituiscono una nuova versione degli yuppies degli anni ‘80 e il crescente segmentone degli “orsi” (giovani adulti solitari fanatici di internet che passano le giornate su Facebook e Twitter) che non intendono certo alloggiare negli alberghi a 4 stelle. Queste quattro definizioni non aiutano a distinguere gli ospiti potenziali, né a fare utili azioni di marketing, però facilitano i web marketers a inventare trucchi digitali che a medio termine riempiono gli alberghi e portano presenze a prezzi improponibili. Su questo primo equivoco si esalta la

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differenziazione dei brand dal boutique hotel al lifestyle hotel. Sono specchietti che fanno il verso ai clienti che si vorrebbe ma che non si incrociano senza cadere sui prezzi stracciati. La fila dei brand si allunga di nomi che non hanno un senso compiuto. I nuovi hotel brand rappresentano complicazioni e artifici dei vecchi brand sui quali tutte le catene avevano trovato un accordo e un protocollo: gli standard mirati a rendere le cose facili, comode e di qualità standardizzata che aggiungevano valore percepibile dagli ospiti. Poi le catene, quasi tutte, hanno smesso di innovare perché gli standard tendono a fare da freno all’innovazione. Così per fare innovazione hanno deciso di inventare alcuni brand utili anche per rastrellare nuovi franchisee. Edition, Canopy, Indigo, Moxy, Aloft non sono né carne né pesce, cercano di interpretare i cambiamenti sociali conservando alcuni dei vecchi standard della catena madre finendo però su indici di occupazione poco soddisfacenti. Accade spesso ai pionieri che cercano di sembrare diversi ma non hanno lo spirito del gestore che osa, che rischia, che inventa, che si distingue realmente.

Gambero Rosso va in borsa, un segnale positivo per la ristorazione italiana Dopo letti e lenzuola anche tovaglie e tovaglioli sbarcano in Borsa. Ormai tutto è pronto, finalmente anche una grande realtà del mondo della ristorazione italiana sbarca in Borsa. Il prossimo 19 ottobre debutterà infatti su AIM Italia, il mercato dedicato alle piccole e medie imprese (dove sono già quotate alcune società vitivinicole) la società del Gambero Rosso che, attraverso la quotazione, punta ad incassare 7 milioni di euro. Nato nel 1986 come inserto del Manifesto, il Gambero ha fatto molto strada da allora e da “semplice” rivista di cucina in quasi trent’anni si è trasformata in una piattaforma di prodotti che spaziano dall’editoria alla televisione, dal web ai servizi. Dall’Italia del metanolo a quella dei cuochi superstar, il Gambero Rosso è stato testimone dell’evoluzione ga-

stronomica e ristorativa del nostro Paese, un paese nel quale, come sottolinea anche l’ultimo sondaggio trimestrale Nielsen (giugno-agosto), i consumatori sono sempre più propensi a spendere per prodotti ad alto contenuto di servizio e sempre meno per quelli self-service. Aspettando anche la quotazione di Eataly, Gambero Rosso si affianca al colosso Autogrill, la cui quotazione in Borsa è storica e tra le più importanti d’Europa. Mancando i grandi finanziatori (cosa che non manca nel settore alberghiero) la ristorazione italiana, anche la migliore, resta piccola, a gestione familiare e indipendente. Forse la quotazione di Gambero Rosso una realtà di primo piano nel settore gastronomico e ristorativo può rappresentare quella svolta tanto attesa e che ci allineerebbe a paesi come la Francia e la Gran Bretagna, dove nell’alta ristorazione è elevato il tasso di coinvolgimento di investitori e finanziatori internazionali. Se Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, ha davvero intuito quello che promette il futuro della ristorazione, e se riuscirà a rastrellare tra 7 e 9 milioni di euro per approdare a AIM, potrebbe essere l’occasione per tutti per mettere un piede nella ristorazione, un business spesso più profittevole di altri.

Cresce il mercato del lusso negli Stati Uniti Negli Stati Uniti, secondo l’ultimo Pipeline Report di STR, ci sarebbero attualmente 3.671 progetti in essere per un totale di 439,844 camere in costruzione, il che significa un aumento del 12,4% del numero di camere sotto contratto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tra i vari segmenti dell’offerta è il luxury a registrare l’aumento più considerevole (55,9%) del numero di camere (11,434) in fase di realizzazione, seguito dal segmento upscale e midscale. Mentre a registrare un decremento sarebbero gli alberghi non appartenenti ad alcuna affiliazione (–15.8%)

Scandic Hotels lancia una linea di hotel griffati La Compagnia alberghiera numero uno in Scandinavia ha annunciato il lancio di una collezione di signature


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hotel, alberghi di particolare pregio storico e artistico, scelti per il loro carattere di unicità. Gli hotel che entreranno in questa rosa esclusiva manterranno il proprio nome con l’aggiunta di “by Scandic”. A inaugurare la collezione sarà il “Grand Central by Scandic” di Stoccolma, la cui apertura è prevista per febbraio 2016. Sempre a Stoccolma, si dovrebbe aggiungere in primavera un altro signature hotel nel quartiere di Haymarket. Nei prossimi anni il gruppo prevede di espandere la collezione nei paesi nordici attraverso nuove aperture e operazioni di rebranding.

IHG annuncia l’apertura a Monaco dei Dual Branded Hotel Holiday Inn e Holiday Inn Express Entro il 2018, IHG aprirà a Monaco due hotel – l’Holiday Inn Munich City - East e l’Holiday Inn Express Munich City - East – che opereranno con un accordo di franchising con Prime-

star Hotel Group. Situati nel medesimo edificio, saranno a pochi passi dalla stazione ferroviaria, e facilmente raggiungibili dall’Aeroporto Internazionale di Monaco e dal centro città. In particolare l’Holiday Inn Express Munich City - East (189 camere) rappresenterà la next generation del marchio, pensato per gli “smart traveller” che prediligono soggiorni brevi ma comodi ed efficienti soprattutto sotto il profilo delle tecnologie e delle comodità. In camera, per esempio, gli ospiti troveranno le dotazioni più nuove disponibili sul mercato. Mentre l’Holiday Inn Munich City East hotel (118 camere) avrà la cifra stilistica del brand “Open Lobby”, ma anche le facilities più moderne per i meeting che, qui avranno a disposizione ampi spazi modulari. Completeranno l’offerta un ristorante e un bar aperti tutto il giorno, e un’area fitness con palestra e sauna. «I Dual branded hotel rappresentano in Germania una novità, con interessanti margini di crescita», ha dichiarato l’Associate

AFFARI IMMOBILIARI - GESTIONALI HOTEL IN VENDITA Categoria

Camere

Location

in realizzazione

96

Pompei (NA)

4 stelle

22

San Vito dei Normanni (BR)

4 stelle

70

Treviso

4 stelle

110

Rimini

4 stelle

100

Bari

4 stelle

38

Madonna di Campiglio (TN)

4 stelle

65

Pescara

3 stelle

50

Rimini

3 stelle

60

dintorni Verona

3 stelle

53

Bormio (SO)

3 stelle

54 Milano Per info contattate la redazione di Master Meeting (tel. 02862327)

HOTEL IN LOCAZIONE/AFFITTO D’AZIENDA 5 stelle

167

Salsomaggiore (PR)

4 stelle

90

Venezia - Mestre

3 stelle

38

Torino

3 stelle

56

Riviera Romagnola

AUTENTICA OCCASIONE “CHIAVI IN MANO” Una splendida Country House & SPA ben avviata; 18 camere e un elegante, perfetto centro benessere a Sant’Omero di Teramo. Contatti di vendita personalizzati: 335 6139208

Vice President of Development, Germany di IHG Martin Bowen. «Sono infatti molto appealing per gli investitori grazie al loro caratteristico tipo di gestione che prevede un notevole risparmio dei costi oltre che un’ottimizzazione dei processi e dei servizi, dando la possibilità agli ospiti di scegliere, a seconda delle proprie necessità e gusti, tra due differenti (ma ugualmente ottimi) hotel, situati nel medesimo edificio». IHG, che oggi conta in Germania 4.400 camere, prevede di raddoppiare il numero di hotel nel Paese entro i prossimi cinque anni.

Cresce di 2.2 punti percentuali l’occupazione alberghiera in Europa L’industria alberghiera europea ha registrato, quest’estate, risultati positivi in tutti e tre i parametri chiave: Occupazione, Adr, RevPar. I dati STR rivelano, rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, una crescita del 2,2% di occupazione, con un incremento del 6,4% del prezzo medio giornaliero pari a 119.34 euro e dell’8,7% dei ricavi per camera disponibile (92.05 euro). La migliore performance l’ha portata a casa il Belgio, con i seguenti numeri: occupazione +1.0%, Adr +5.4%, pari a 80.26 euro, e RevPar +6.4%, pari a 57.57 euro. Secondo gli analisti globali STR la domanda nel paese è in crescita e si sta espandendo al di là di Bruxelles a città come Gand, Bruges e Anversa. Anche la Francia ha chiuso l’estate soddisfatta, registrando un aumento del 1,0% di occupazione, un +3,2% nell’ Adr (179.65 euro) e un +4,2% nel RevPar (131.43 euro). Non male neppure per la Grecia dove, grazie al piano di salvataggio europeo, c’è stata una crescita a doppia cifra nell’Adr (+13,7%, 163.50 eur) e nel RevPar (+12,8%, 122.05 euro), mentre in Turchia si evidenzia un decremento del 3.0% nell’occupazione, ma un aumento nell’Adr (+19.1%) e nel RevPar (+15.5%). Un calo nell’occupazione c’è stato anche in Spagna, in particolare a Barcellona (–1,5%) dove persino il dato del RevPar si è rivelato stazionario (+01%, 115,75 euro), mentre l’Adr è cresciuto del 1.6% (131,97 euro). Doppia crescita infine per Bucarest (Romania) con +17.7% di occupazione, +21.3% di RevPar e + 3,1% AdrDR.

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Innovazione e concorrenza

Così cresce l’Italia del turismo Ezio Indiani, Direttore Generale dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, si racconta e ci racconta come sarà l’hotellerie di domani, tra nuove tecnologie e il fascino antico dell’ospitalità di lusso

✒Davide Deponti

La piscina della Presidential Suite del “Principe”: lusso e cura nell’accoglienza sono le parole d’ordine del GM Ezio Indiani ai suoi collaboratori

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Come pensate che sia dipinto il direttore di un grande e raffinato albergo nell’immaginario dei clienti, ovvero di tutti noi? Le signore più romantiche forse penseranno a Hector Elizondo, ovvero al famoso attore hollywoodiano che ha interpretato il manager dell’hotel di lusso che accoglie e coccola senza pregiudizi la “donna di mondo” Julia Roberts nel film “Pretty woman”. Per un professionista degli affari invece, probabilmente, l’immagine più appropriata sarà quella del direttore dell’hotel svizzero nel quale vive Toni Servillo nei panni del protagonista del film di Paolo Sorrentino “Le conseguenze dell’amore” che, in una famosa scena, spiega come una delle principali doti della sua professione sia la discrezione nell’essere

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al servizio dei propri ospiti. Ezio Indiani, Direttore Generale dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, uno degli alberghi più lussuosi e famosi d’Italia e del mondo, raccoglie in se tutte queste doti e altre ancora. Lo si scopre in fretta, chiacchierando con lui, nella quiete apparente del suo ufficio, di turismo e di Italia, di Expo e del mondo che sarà. E si scopre che questo signore italiano dai baffi argentati è un manager coriaceo e volitivo che da oltre dieci anni è alla guida di uno degli alberghi più rappresentativi dell’ospitalità di lusso made in Italy e ne ha consolidato il successo sul mercato italiano e internazionale. In che modo: è semplice, come spiega lui stesso in queste pagine, con creatività e lavoro duro. Due caratteristi-


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TOP MICE HOSPITALITY UN MANAGER ITALIANO MA INTERNAZIONALE

Ezio Indiani, Direttore Generale dell’Hotel Principe di Savoia dal mese di luglio 2005, è riconosciuto a livello internazionale per la straordinaria expertise nel settore dell’hôtellerie di lusso. In 35 anni di carriera al servizio di alcuni dei più prestigiosi alberghi del mondo, appartenenti a brand come Hilton e Forte, ha dimostrato di saper coniugare al meglio le doti manageriali e la creatività italiana portando gli hotel da lui diretti ai più elevati standard alberghieri. Nel 2002 è stato per questo insignito del “Premio Hermes”, massimo riconoscimento nel settore dell’hôtellerie di lusso, come migliore Direttore d’albergo del Mondo. Prima di approdare all’Hotel Principe di Savoia di Milano, ha diretto dall’inizio del 2004 al 2005 l’Hotel Villa d’Este di Cernobbio, promuovendo sostanziali innovazioni strutturali e di servizio e contemporaneamente incrementando i risultati di gestione in termini di fatturato, profitti e occupazione. In precedenza, Indiani ha diretto inoltre, per sette anni, un simbolo dell’ospitalità elvetica, l’Hotel Des Bergues di Ginevra, del Gruppo britannico Forte che, sotto la sua direzione, ha conquistato il titolo di Migliore Albergo di Lusso della Svizzera al World Travel Market. Sempre per il Gruppo Forte Indiani era stato prima vicedirettore generale dell’Hyde Park Hotel di Londra e poi Direttore Generale dell’Hotel Eden di Roma e del Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi.

stante alcune polemiche iniziali, la manifestazione è stata un successo, complice anche il tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” molto sentito nel nostro paese che, da sempre, eccelle per cultura alimentare oltre che, naturalmente, per il ricco patrimonio storico e artistico. Complimenti dunque a Giuseppe Sala e a tutto il suo team».

Ezio Indiani ovvero 35 anni di carriera al servizio di alcuni dei più prestigiosi alberghi del mondo. In basso, uno scorcio della raffinata camera da letto della Principe Suite

Possiamo allora dire che Expo abbia innescato il così tanto atteso rilancio turistico? «Si dice che il turismo sia il nostro petrolio, ma che, per goderne i frutti, occorre saperlo estrarre. Pensiero che condivido. In questo senso credo che Expo sia stata senz’altro una vetrina straordinaria per la promozione del brand Italia nel mondo: molti nostri clienti hanno approfittato del soggiorno milanese e della visita a Expo per andare alla scoperta di altre destina-

che che da sempre appartengono agli italiani che hanno successo. Abbiamo approfittato della sua esperienza di general manager per farci raccontare come, secondo lui, cambierà il turismo in Italia. Un primo bilancio di Expo 2015? «Per il Principe di Savoia e per l’hotellerie milanese di alto livello, direi che l’evento ha funzionato molto bene. Abbiamo registrato un aumento dell’occupazione e della clientela, non solo di quella individuale ma anche e soprattutto delle delegazioni internazionali: al Principe ne abbiamo ospitate addirittura una quarantina, provenienti da Stati Uniti, Kuwait, Kenya, Malaysia, Israele, Qatar, Marocco ed Emirati Arabi Uniti. Nono9-10 2015

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COVER STORY

A MILANO, IL “NOME” DELL’OSPITALITÀ

Affacciato sulla centralissima Piazza della Repubblica, l’Hotel Principe di Savoia è un 5 stelle lusso che ha fatto la storia dell’hotellerie a Milano, diventando già negli anni Venti dimora preferita del jet set internazionale. Facilmente raggiungibile da ogni punto della città, è situato a poca distanza dalle più importanti attrazioni turistiche e vie dello shopping, e offre una combinazione perfetta fra tradizione, tecnologia e design. Lo si capisce subito entrando nella grande hall, spettacolare preambolo di eleganza delle 301 fra camere e suite, riccamente arredate. Famoso punto di incontro per il business cittadino, grazie anche al Ristorante Acanto e al raffinato Principe Bar, l’Hotel Principe di Savoia è la più ampia struttura congressuale di Milano, con ben 11 sale (di cui la più grande misura 700 mq e la più piccola 35 mq) dotate di tecnologie di ultima generazione e in grado di accogliere fino a 700 persone. C’è inoltre la possibilità di disporre di una cucina dedicata con menu sia tradizionali che particolari (kosher, vegetariani e vegani).

In alto, la facciata dell’Hotel Principe di Savoia prospetta sulla centralissima Piazza della Repubblica: anche per questo l’albergo è da sempre un ritrovo vip di Milano. A destra: la cucina a vista è una delle peculiarità del Ristorante Acanto, fiore all’occhiello del Principe

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zioni come Roma, Firenze, Venezia, i laghi. Per il futuro sono dunque ottimista». Ritiene, quindi, che l’Italia potrà diventare, come merita, una meta turistico-alberghiera di alto livello? «Credo sinceramente che l’Italia abbia un patrimonio unico di bellezze da mostrare a tutto il mondo: prenda, per esempio Milano, che è una città affascinante non solo per la moda, il business e il design. Grazie a Expo, Milano ha ripreso coscien-

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za di sé e di quello che può offrire al turista, mettendo a sistema le sue tante eccellenze (durante l’esposizione universale, sono stati organizzati centinaia di eventi e di mostre) e gli investitori internazionali se ne stanno accorgendo; basti pensare a quanto è stato fatto per cambiare il volto della città, con City Life e il nuovo skyline di Porta Nuova. E presto apriranno nuovi hotel di lusso appartenenti a grandi catene internazionali che hanno scelto come unica destinazione italiana proprio la città di Milano».


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COVER STORY

Il Principe Bar è un luogo d’incontro perfetto per il business meneghino. Sotto, preparazione di un meeting d’affari nella Imperial Suite

Niente falsi pudori quindi: la concorrenza fa bene, si cresce tutti insieme... «La concorrenza è un fattore di stimolo per migliorare la qualità della propria offerta. La sfida è essere sempre un passo avanti rispetto al competitor e avere una squadra forte e coesa in grado di lavorare a beneficio del gruppo. Trent’anni fa lo scenario era tale che un direttore poteva vivere di rendita, in quanto l’albergo si riempiva da solo e bastava un saluto caloroso per fidelizzare il cliente. Oggi non è più così, il mercato è molto più affollato, globalizzato, interconnesso, tutto va più veloce e per aumentare il fatturato ed essere competitivi bisogna inventarsi ogni giorno qualcosa di nuovo. Ecco che, allora, ritorna centrale il ruolo di un bravo team capace di stare al passo coi tempi. Ma per offrire un’ospitalità migliore bisogna che quest’ultima, oltre che produttiva, sia anche sostenibile: bisogna evitare gli sprechi, abolire le inefficienze, rivedendo e aggiornando tutte le procedure anche grazie alle nuove tecnologie. Oggi disponiamo di una serie di dati e di statistiche in tempo reale e di strumenti di analisi impensabili fino a ieri. Certo la tecnologia da sola non basta: ci vogliono anche professionisti capaci di interpretare i dati in modo corretto».

to da Expo, con particolare riferimento al segmento business e Mice anche internazionale: come parte del network Dorchester Collection godiamo già di un’ottima brand reputation e riceviamo abitualmente richieste di meeting e incentive da Stati Uniti, UK e Germania. Attualmente stiamo intensificando anche i rapporti con la Cina e con il Medio Oriente, mercati dove conta molto la conoscenza diretta e l’affidabilità». Parlando di turismo business, c’è anche l’Italia... «Certamente, è il nostro primo mercato per quanto riguarda l’ambito Mice e business. Per tradizione siamo l’albergo di riferimento delle aziende italiane che organizzano eventi o trasferte di lavoro a Milano, e ospitiamo anche importanti eventi artistici e culturali, come lanci di film e libri di noti autori internazionali». ■

Che anno sarà il 2016 per il “Principe”? «Non si potrà replicare l’exploit di Expo, quindi è naturale aspettarsi un assestamento nella domanda, ma è anche bene prevedere che Milano sarà ancora una meta appetibile. Al Principe stiamo già attuando una serie di azioni commerciali per sopperire al mancato afflusso genera9-10 2015

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L’INCHIESTA

Un “bonus” dedicato agli hotel Ristrutturazione e digitalizzazione: le opportunità di ottenere incentivi fiscali dal Governo sono molteplici e possono favorire in particolare il settore dell’hotellerie

✒Dario Ducasse Certo, come sempre in Italia, l’importante è sapersi orientare tra i pacchetti normativi e le agevolazioni messe in campo recentemente dagli enti istituzionali. La burocrazia si sa è uno dei più grandi problemi del nostro Paese e allora proviamo a rendere questa faccenda degli incentivi un po’ più chiara con questo articolo che vuole essere una breve guida in grado di riassumere le misure previste dal provvedimento del governo denominato “Art bonus” (vedi box 1 e 2) e realizzato, appunto, a sostegno di cultura e turismo e quindi anche degli hotel, oltre che di agenzie e imprese innovative. In particolare dovrebbero essere molto apprezzate dall’in-

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dustria dell’ospitalità le agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni, ma anche quelle dedicate all’ammodernamento digitale, all’automatizzazione dei portali di prenotazione ai servizi di comunicazione e al digital marketing, oltre che le agevolazioni per le start up.

Un credito di imposta per circa 2mila strutture ricettive Insomma per gli alberghi e le imprese del turismo si tratta di una doppia boccata d’ossigeno, essendo diventato operativo anche il credito d’imposta per la ristrutturazione degli alberghi del quale dovrebbe beneficiare, grazie a un budget che do-


6 Inchiesta Incentivi_Layout 1 19/10/15 14.19 Pagina 31

L’INCHIESTA Gli incentivi statali sono finalmente una doppia boccata d’ossigeno per gli alberghi e le imprese del turismo italiane

“ART BONUS”: CULTURA MA ANCHE TURISMO

Ricettività, intermediazione e startup. Le opportunità di ottenere incentivi sono molteplici e aperte alle imprese dell’ospitalità e della ricettività: ecco allora nel dettaglio cosa prevede il provvedimento. Dove nasce innanzitutto questo “Art Bonus”? Si tratta di un decreto legislativo emesso dal Governo che regola un sistema di incentivi fiscali, diretti a un privato che decide di fare mecenatismo, ovvero che elargisce donazioni all’arte e in generale ai Beni culturali pubblici. Il credito d’imposta definito è del 65% e sarà detraibile in 3 anni, riconosciuto alle persone fisiche e agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15% del reddito imponibile. Ma non c’è solo questo ovviamente, c’è molto di più, in particolare a livello turistico. Ecco un elenco dei punti principali: – viene fissato un credito d’imposta del 30% per le spese sostenute dal sistema delle strutture ricettive per la loro digitalizzazione; – viene fissato un credito d’imposta del 30%, cumulabile con il precedente, per la ristrutturazione del patrimonio alberghiero; – viene fissato il raddoppio del tetto massimo del Tax Credit per le produzioni cinematografiche, per invogliare i produttori stranieri a girare in Italia, da 5 a 10 milioni di euro, che porta la dotazione del fondo da 110 a 115 milioni; – viene fissato il commissariamento dell’Enit, che si trasforma in Agit (Agenzia Italia turismo). Più nel dettaglio: secondo il decreto, tutte le aziende esistenti al 1° gennaio 2012 potranno beneficiare di un credito di imposta pari al 30 per cento delle spese sostenute nella ristrutturazione effettuate nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016. Ed è pure interessante sottolineare come anche le nuove realtà dell’imprenditoria non siano escluse dai pacchetti di agevolazione. Per le startup innovative, ovvero quelle costituite da non più di cinque anni, è prevista Irpef al 19 per cento, nel caso in cui il finanziatore sia una persona fisica o una società; o Ires al 20 per cento, nel caso in cui il finanziatore sia un soggetto Ires. vrebbe essere pari a 220 milioni di euro in 5 anni, una platea di almeno 2mila strutture ricettive. Certo il via libera definitivo dato dalla Conferenza unificata al provvedimento a firma del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo ha attuato con notevole ritardo quanto previsto dal decreto “Art bonus” che già nel maggio 2014 aveva introdotto appunto un credito d’imposta del 30% (per un massimale di 200mila euro) sulle spese sostenute dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 per gli interventi di riqualificazione delle strutture alberghiere.

75 milioni in 5 anni per la digitalizzazione La buona notizia allora è che i benefici per gli alberghi in particolare non finiscono qui. Esiste infatti grazie al decreto “Art Bonus” un altro credito d’imposta (sempre del 30%) previsto da un altro decreto attuativo del Mibact questa volta rivolto

alle spese sostenute dalle imprese del settore turistico (hotel compresi ovviamente) per la digitalizzazione dell’offerta (per un tetto di spesa massimo di 12.500 euro). Un’agevolazione, questa, che mette sul piatto 75 milioni in 5 anni e alla quale potrebbero ricorrere più di 6mila operatori dell’industria del turismo. Il provvedimento statale, pubblicato lo scorso 23 marzo in Gazzetta Ufficiale, prevede dal 2015 al 2019 il riconoscimento alle imprese di un credito di imposta del 30% dei costi sostenuti per investimenti nella digitalizzazione dell’offerta. Potranno essere dedotte spese (con un tetto di 12.500 euro in 3 anni di imposta) per l’acquisto di siti e portali web e la loro ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile. Ma anche spese per programmi di prenotazione e vendita on line di servizi e pernottamenti, oppure servizi 9-10 2015

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L’INCHIESTA TAX CREDIT PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE STRUTTURE RECETTIVE Disposizioni urgenti per l’introduzione di un credito di imposta per favorire la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive Al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva per accrescere la competitività delle destinazioni turistiche, a decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto e per i due anni d’imposta successivi, alle strutture ricettive esistenti alla data del 1° gennaio 2012, è riconosciuto un credito d’imposta del trenta per cento delle spese sostenute per le seguenti attività: interventi di ristrutturazione edilizia; interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. Da notare che il credito d’imposta è ripartito in cinque quote annuali di pari importo. Per le persone fisiche, il credito è riconosciuto nella misura massima di 60.000 euro nel 2014, 60.000 euro nel 2015 e 30.000 euro nel 2016. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito è utilizzabile in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, nella misura del trenta per cento delle spese sostenute nel 2014, 2015, 2016, fino ad un massimale di 200.000 euro.

L’attenzione verso il risparmio energetico è diventata indispensabile e va incontro alle esigenze di una clientela sempre più informata e sensibile al tema dell’ecosostenibilità

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di comunicazione e marketing digitale, spazi pubblicitari su piattaforme web specializzate, progettazione, realizzazione e promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità e di impianti wi-fi.

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Da notare invece, che secondo quanto stabilito dal decreto, il beneficio fiscale per la riqualificazione delle strutture alberghiere potrà riguardare in particolare sia delle vere e proprie ristrutturazioni edilizie che l’eliminazione di barriere architettoniche, ma anche l’acquisto di mobili e componenti d’arredo. Questo bonus sarà riconosciuto fino a un massimale di 200mila euro e sarà ripartito in tre quote annuali di pari importo.

Le reazioni degli albergatori «Il tax credit per le ristrutturazioni, insieme a quello per la digitalizzazione, risponde ad una precisa esigenza del nostro settore che il Ministero ha saputo riconoscere», ha dichiarato Giorgio Palmucci (foto), presidente di AICA, Associazione Italiana Confindustria Alberghi. «La scelta del Governo di ricomprendere nelle spese ammissibili quelle sostenute già nel 2014 e per i due anni a seguire, è un segnale


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L’INCHIESTA

che piace alle nostre aziende. Da tempo come associazione siamo impegnati a supportare gli investimenti delle nostre imprese e quanto sancito dal decreto va in questa direzione. Va infatti in questa direzione anche il successo del “click day”, il giorno dal quale è stato possibile avviare le procedure per gli incentivi: solo nelle prime 24 ore di avvio del “click day” sulla digitalizzazione ci sono state ben 1.500 richieste, a dimostrazione della necessità da parte delle nostre strutture ricettive di adeguarsi sul fronte dell’innovazione tecnologica applicata ai servizi online per la promozione e la commercializzazione dell’offerta». Lo stesso Palmucci poi ha sottolineato ancora come i fondi, benché limitati, vadano nella giusta direzione. «Ci auguria-

mo che il Governo, sulla scia di quanto emerso dalla prima ondata di adesioni, ampli le opportunità per garantire ad un numero sempre maggiore di imprese le detrazioni previste del decreto. Noi come Confindustria Alberghi siamo poi impegnati costantemente nell’organizzazione di incontri formativi sul territorio per descrivere agli albergatori e agli imprenditori i benefici derivanti proprio dalla legge “Art Bonus”».

Il bonus per la riqualificazione delle strutture alberghiere riguarda sia ristrutturazioni edilizie che l’acquisto di mobili e componenti d’arredo

Un ventaglio di possibilità Non stupisce neppure quindi la recentissima notizia della firma di un protocollo di intesa tra la stessa Associazione Italiana Confindustria Alberghi e ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti e dei Servizi di Efficienza Ener9-10 2015

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L’INCHIESTA

Ristrutturazione, come nel caso del rinnovatissimo Hotel Excelsior Gallia di Milano, fa spesso rima con digitalizzazione dei servizi al cliente

getica - ESCo e Facility Management. Si tratta infatti di un’intesa che arricchisce il panorama degli strumenti posti a di-

TAX CREDIT PER LA DIGITALIZZAZIONE TURISTICA Disposizioni urgenti recanti introduzione di un credito d’imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi Per sostenere la competitività del sistema turismo, favorendo la digitalizzazione del settore, per i periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, agli esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari, è riconosciuto un credito d’imposta del 30% dei costi sostenuti per investimenti fino all’importo massimo complessivo di 12.500 euro. Da notare che il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo, ma che lo stesso credito di imposta è riconosciuto esclusivamente per spese relative all’acquisto: – di siti e portali web, inclusa l’ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile; – di programmi informatici integrabili all’interno di siti web e dei social media per automatizzare il processo di prenotazione e vendita diretta online di servizi e pernottamenti e per potenziarne la distribuzione sui canali digitali favorendo l’integrazione fra servizi ricettivi ed extra ricettivi; – di servizi di comunicazione e marketing per generare visibilità e opportunità commerciali sul web e su social media e comunità virtuali; – di applicazioni per la promozione delle strutture, dei servizi e del territorio e per la relativa commercializzazione; – di spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi, pernottamenti e pacchetti turistici sui siti e piattaforme web specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio; – per le spese per la progettazione, la realizzazione e la promozione digitale di proposte di offerta innovativa in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità; – impianti wi-fi.

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sposizione appunto delle aziende dell’hotellerie e che si andrà ad aggiungere proprio alle opportunità già previste dalle recenti agevolazioni fiscali derivanti dai Tax Credit. Nello specifico quindi le due associazioni porranno a fattor comune esperienze e mezzi con l’intento di accelerare quel processo di ammodernamento strutturale necessario al buon posizionamento su un mercato sempre più competitivo. «La nuova collaborazione con ASSISTAL», spiega ancora Giorgio Palmucci, «rappresenta in primis un valore aggiunto per la nostra associazione ma anche amplia, per le nostre aziende, la rosa dei benefici derivanti da un’ottimizzazione dei consumi. L’attenzione verso il risparmio energetico è diventato indispensabile e va incontro alle esigenze di una clientela sempre più informata e sensibile al tema dell’ecosostenibilità. Grazie a questo nuovo accordo le nostre imprese avranno un sistema in più per riposizionare il proprio business su livelli altamente competitivi rispetto all’offerta internazionale». «In un Paese come il nostro», fa eco Angelo Carlini, Presidente di ASSISTAL, «ad elevata vocazione turistica, è fondamentale che le strutture ricettive siano in grado di garantire il massimo comfort. L’accordo tra ASSISTAL e l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, rappresenta quindi un primo concreto passo verso l’ammodernamento dei servizi ricettivi a reale supporto della capacità attrattiva delle strutture, anche attraverso la proposta di soluzioni tecnologiche innovative e finanziariamente sostenibili».


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L’INCHIESTA E TORINO FA IL SUO “ART BONUS” CULTURALE

Da prendere per buone sicuramente le parole di Fassino, anche perché è proprio la città da lui amministrata, Torino, la prima ad attuare un suo “Art Bonus”, grazie a una delibera che favorirà il mecenatismo culturale. La Giunta comunale ha, infatti, approvato un piano di manutenzione e recupero del patrimonio storico-culturale cittadino, che sarà attuato attraverso un credito d’imposta al 65%, che sarà determinato dal versamento da parte dei cittadini del 15 per cento del loro reddito imponibile. Nello specifico, l’operazione consentirà al Comune di Torino di poter intervenire su due fronti: manutenzione, protezione e restauro di beni culturali cittadini, che interesserà, per esempio, il tempio della Gran Madre, il mausoleo della Bela Rosin, l’ex cimitero San Pietro in Vincoli, il Conservatorio Giuseppe Verdi, circoli didattici, altri gruppi monumentali e la Cittadella. Ma sono previsti anche interventi a sostegno degli istituti e dei luoghi pubblici della cultura, che riguarderanno in particolare le biblioteche civiche, l’archivio storico, il Museo Pietro Micca e il Museo Torino.

Opportunità di sviluppo «L’obiettivo condiviso deve essere quello di mantenere il 65% di questo “Art Bonus” anche per il 2016 e la stabilizzazione di questo sistema di incentivazione. Su questo tema posso già dire che ci sarà bisogno di una pressione dei sindaci quando andrò a discutere la “legge di Stabilità”, perché “Art Bonus”, come era previsto, scenderà al 50% nel 2016». Parole chiare quelle del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini (foto), pronunciate durante un recente incontro con l’Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani al Collegio

Romano, a Roma: vi si riscontra la voglia del dicastero a insistere sul Governo per l’approvazione e il prolungamento di questi incentivi che per il settore turistico italiano, da sempre poco considerato se non proprio bistrattato dalle istituzioni, sono una vera e grande opportunità di sviluppo e di crescita. Presente allo stesso incontro anche Piero Fassino, presidente Anci e sindaco di Torino, che ha insistito: «Lavoriamo da mesi insieme sulla base di un protocollo tra ministero e Anci che prevede strategie comuni sulla cultura e sul turismo. Tra gli strumenti a disposizione c’è questo “Art Bonus” che si è rivelato efficace. Certo concordo col ministro quando dice che si tratta di strumenti utili da confermare anche nella prossima “legge di Stabilità” e anzi da rendere permanenti. «La cultura», ha concluso Fassino, «è un elemento costitutivo dello sviluppo e per questo bisogna dotarla di tutti gli strumenti e le risorse necessarie. In questo confermo nuovamente che i Comuni e il ministero dei Beni culturali intendono agire insieme». ■

Una veduta di Torino e della sua mole: la giunta comunale ha varato un suo “bonus” particolare

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I nuovi trend della ristorazione

alberghiera A guidare le cucine dei grandi hotel sono sempre di più stelle importanti del firmamento gastronomico. E non è un caso che proprio in albergo nascono le nuove tendenze che poi si diffondono con successo anche fuori

✒Barbara Ainis Ci fu un tempo, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, quando l’alta borghesia di tutto il mondo celebrava l’eccellenza dei ristoranti degli hotel più lussuosi ed esclusivi. Veri templi dell’alta cucina, le eleganti e prestigiose sale degli alberghi più in voga erano il ritrovo privilegiato per chi poteva e voleva sperimentare i piatti più raffinati in un ambiente esclusivo. Le mode, si sa, vanno e vengono, così oggi come ieri, a guidare le cucine dei grandi hotel sono ancora gli chef più fa-

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mosi e acclamati, contesi, è proprio il caso di dirlo, dalle catene alberghiere più esclusive per dar lustro e notorietà alle proprie strutture in tutto il mondo

Grandi chef, grandi ristoranti E loro, gli chef, vere e proprie star mediatiche, rispondono trasformando i ristoranti degli hotel in luoghi di culto per foodies e appassionati di alta cucina, oltre che in attrazioni turistiche capaci di rafforzare l’immagine dell’albergo special-


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INCHIESTA GOURMET

mente sul mercato internazionale. Cucina del territorio e ingredienti tradizionali di alta qualità, il tutto reinterpretato dalla creatività di questi maghi dei fornelli in chiave gourmet, magari con qualche ispirazione esotica. Sono queste le chiavi del successo per la maggior parte dei ristoranti dei grandi hotel in Italia. «La ristorazione alberghiera si sta scrollando di dosso la cucina classica dell’hotellerie e si è avvicinata a una cucina contemporanea», ci ha detto Valeria Piccini, pluristellata chef toscana del ristorante Da Caino e consulente del ristorante una stella Michelin Winter Garden by Caino del St. Regis di Firenze. «C’è sempre una maggiore ricerca e il livello della ristorazione d’albergo si sta alzando vertiginosamente. Il risorgere dei ristoranti dei gran-

di hotel è stato portato dall’avvicinamento alla cucina gourmet: loro hanno il potenziale per dare a talentuosi chef la possibilità di esprimersi». Della stessa opinione un altro grande della cucina italiana, Chicco Cerea, executive chef del ristorante tre stelle Michelin del raffinato hotel Da Vittorio, membro di Relais &Chateaux, come pure dell’omonimo ristorante del Carlton Hotel di St. Moritz, nonché consulente, insieme al fratello Roberto, per il ristorante Terrazza Gallia, panoramico spazio al settimo piano del recentemente rinnovato Excelsior Hotel Gallia di Milano: «Adesso da parte degli hotel si vede la volontà di cercare il cuoco famoso per tenere in casa l’ospite e non farlo uscire», ha commentato Cerea. «Gli chef famosi trattengono e attirano l’ospite, non solo il cliente interno, ma anche quello esterno o proveniente da altre strutture alberghiere. È un binomio che va di pari passo. Si tratta di una pubblicità indiretta dell’hotel, soprattutto nelle grandi città dove vengono chiamati chef internazionali. È una fortuna per noi cuochi perché ci permette di lavorare nei più prestigiosi hotel di tutto il mondo». La sfida raccolta dagli chef che prendono in carico la direzione di un ristorante di un hotel non è certo da poco. Il food in un albergo non si riduce alla pur delicata preparazione di pranzi e cene, ma tiene impegnati sulle 24 ore, dal fondamentale buongiorno della colazione, al room service, fino al tè del pomeriggio e ai cocktail serali. Nelle strutture più grandi, o quando possibile, lo chef generalmente lascia gestire a un executive interno i servizi e si dedica esclusivamente al ristorante. Comunque, che sia una stella del firmamento gastronomico o meno, deve rapportarsi con le indicazioni e (a volte) i limiti imposti dalla direzione o dalla sem-

La presenza di un grande nome della ristorazione dà lustro ai ristoranti degli hotel di lusso, rafforzandone l'immagine e potenziando la loro attrattiva quali mete di turismo gastronomico. Nella pagina precedente, il ristorante del St. Regis Firenze (Credits: St. Regis), diretto dalla pluristellata chef toscana Valeria Piccini (foto sopra) Credits: Relais & Chateaux © Francesca Brambilla

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pre più necessaria e presente figura del Food&Beverage manager.

In alto, la famiglia Cerea impegnata al completo (Chicco Cerea al centro) nella gestione della dimora Da Vittorio e nel suo prestigioso ristorante 3 stelle Michelin, foto in basso. Credits: Relais & Cheteaux

I TREND Imprescindibile F&B manager

RELAIS & CHATEAUX © SIMONE CASETTA

Proprio quello della presenza del F&B manager è uno dei trend di maggior importanza nel mondo della ristorazione alberghiera. In sua assenza le sue funzioni sono svolte, a seconda dei casi, dal capo barman, dallo chef, o dal direttore, ma ognuna di queste figure deve occuparsi

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Che il piacere di mangiare fosse un’esperienza che coinvolge tutti i sensi già lo sapevamo da molto tempo. Ma che la scienza e la cucina potessero allearsi per creare sollecitazioni gastronomiche inedite e di successo, beh questa è cosa di questi ultimi anni, o, meglio, del prossimo futuro. Dopo Ferran Adrià e la sua idea di scomporre la materia per sorprendere e confondere i sensi, qui si parla, invece, di scoprire il segreto che rende il ragù della nonna inimitabile e metterlo a frutto sulle tavole dei ristoranti, anche in quelli d’hotel. Aromi, immagini, colori nell’arredamento e nell’apparecchiatura, tutto concorre a creare il sapore di un piatto e non deve essere lasciato al caso o alle sole fantasie estetiche dei designer. Parola dei guru della Neurogastronomia, la scienza che studia l’alchimia cerebrale che dà forma e vita ai sapori e che promette di essere lo strumento del futuro per rendere l’esperienza di gusto sempre più soddisfacente, massimizzando i profitti dei ristoratori.

della gestione e del coordinamento dei servizi della ristorazione in aggiunta o in alternativa alla propria mansione. Oggi, dunque, risulta sempre più evidente come sia necessaria la presenza di un manager dedicato, che si tratti di una figura interna all’hotel, o, piuttosto, nel caso di strutture piccole, di un esterno. Quella del F&B manager è una professionalità dalle competenze molto ampie: deve conoscere molto bene il settore, saperne di cucina e di sala, essere in grado di conoscere, ad esempio, i cocktail, ma anche avere competenza in tema di contabilità ed economia, possedere leadership e conoscere efficaci formule per ottenere risultati. Soprattutto de saper innovare l’offerta. Sempre. Ma quali sono nel dettaglio i compiti del F&B manager? «A seconda della struttura nella quale opera ha compiti operativi diversi», ci spiega Massimiliano Montanari, Food&Beverage manager, consulente delle principali catene alberghiere, oltre che docente alla LUISS Business School di Roma. «In un boutique hotel di poche stanze dovrà garantire un servizio molto personalizzato, mentre in un grande hotel questo non sarà possibile e dovrà, invece, gestire il servizio dell’ospitali-


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tà a 360°. In ogni caso il suo obiettivo è mettere l’ospite a proprio agio e far funzionare il lavoro di tutti gli attori della ristorazione in albergo, garantendo che tutto sia sostenibile economicamente. Bisogna lavorare sul controllo dei costi, ma attenzione: un risultato positivo di un ristorante d’hotel può essere anche un pareggio, in quanto porta più camere e più clienti».

Breakfast al top «La colazione è il buongiorno che fa venir voglia di tornare al ristorante», sentenzia Montanari, identificando proprio nel breakfast uno dei momenti nei quali la ristorazione alberghiera deve dare il meglio di sé. Non solo la colazione deve essere adeguata al livello dell’hotel e del ristorante, deve, addirittura, essene superiore in quanto interessa la stragrande maggioranza dei clienti, viene sempre più spesso menzionata nelle review online quale elemento di merito o di demerito per l’hotel, ma anche perché è uno strumento per viziare l’ospite, farlo sentire soddisfatto e, magari, farsi perdonare qualche piccola pecca del soggiorno.

solo che la qualità dell’offerta sia alta, ma anche che la proposta sia adeguata alle necessità. Emblematico il caso del lunch durante la brevissima pausa pranzo di un meeting, nella quale non sarà adeguato proporre un menù complesso da tre portate, per quanto deliziose, ma, piuttosto, per rendere soddisfatto il cliente, si dovrà optare per una proposta light che sorprenda piacevolmente.

Il ristorante Il Pelagio del Four Seasons di Firenze è nella Top 10 dei migliori ristoranti d’hotel al mondo. Credits: Four Seasons

Bar-Bistrot Anche un hotel di lusso non deve rimanere legato a degli standard imposti, che magari prevedono pure per pranzo una proposta di alta cucina, salvo lasciare i tavoli inevitabilmente vuoti. Meglio prediligere un’opzione, ugualmente di classe, ma più casual, ad un prezzo più accessibile, magari con una formula da risto-bar o con una originale combinazione da Cocktail restaurant. «Questo permette di attirare una clientela proveniente anche da aziende vicine, con una soluzione che, an-

Massimiliano Montanari

Banqueting per ogni occasione L’organizzazione di pranzi di lavoro, coffee break o banchetti in hotel è un servizio che, se ben realizzato, può fornire un ottimo rapporto tra costi, guadagni e soddisfazione del cliente. Naturalmente perché questo banco di prova si traduca in un successo (e anche in un indotto per il ristorante e la cucina) è necessario non 9-10 2015

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Lo spettacolare ristorante Terrazza Gallia, dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano, diretto dal duo dei fratelli chef Lebano (nella foto), scelti e coordinati dal famoso chef Chicco Cerea e da suo fratello Roberto

che se un po’ più cara della media, può essere apprezzata per un pranzo di lavoro o un’occasione con clienti di rilievo», spiega ancora Montanari. «Tutto questo genera un movimento. E la sera si cambia marcia, aspetto e apparecchiatura per riproporre un’offerta gourmet».

nazione quasi esclusiva di una parte del personale. Negli hotel di lusso, soprattutto da parte della clientela straniera, si richiede sempre di più il servizio di room service, per questione di privacy, ambiente informale, ma anche di comodità d’orario nel caso di ristoranti con orari rigidi. L’ospite in questi casi si aspetta di ricevere un servizio con lo stesso standard del ristorante, sia in termini di qualità (nonostante le difficoltà date dalla lontananza della cucina), sia in termini di assistenza (cameriere a servizio esclusivo).

Room Service per clienti esigenti

Bontà e salubrità

Mantenere un’offerta di room service a livello molto alto non è cosa da poco. Si tratta di un impegno notevole che prevede problematiche organizzative e la desti-

La cucina è moda e anche ai fornelli dei ristoranti degli hotel gli chef si lasciano ispirare ora da una tradizione gastronomica ora da un’altra innovativa tendenza. Ma la cucina italiana, sempre più apprezzata nei ristoranti d’hotel di tutto il mondo, ha il vantaggio di unire il gusto al benessere: «Io sono nato e cresciuto scopiazzando la cucina francese», ammette simpaticamente Chicco Cerea. «Poi c’è stata la moda della cucina spagnola, mentre oggi l’ispirazione viene dalla cucina del nord, con l’uso di erbe, licheni, dalla cucina vegana e dall’Oriente, da quella pulita del Giappone. La cucina è una materia viva in continua evoluzione, bisogna continuare a imparare. Personalmente cerco di fare piatti che combinino la bontà con la salute: stile di vita e cucina mediterranea, scelta delle materie prime, tipo di cottura, evitando grassi in eccesso, seguendo le stagioni, evitando i salumi. Col Ministro Martina e un gruppo di ristoratori stiamo cercando di lanciare al mondo un messaggio di salute». ■

I 10 MIGLIORI RISTORANTI D’HOTEL AL MONDO

L’influente Daily Meal ha stilato come ogni anno la classifica dei migliori hotel restaurant del mondo. Nella Top 10 l’italiano Il Palagio, del Four Seasons di Firenze. 1. Epicure, Le Bristol (Parigi) 2. Dinner by Heston Blumenthal, Mandarin Oriental Hyde Park Hotel (Londra) 3. Le Louis XV, Hôtel de Paris (Monte Carlo) 4. Il Palagio, Four Seasons Hotel Firenze (Firenze) 5. The Bazaar by Jose Andres, SLS Hotel (Beverly Hills) 6. Jean-Georges, Trump International Hotel &Tower (New York City) 7. Blue by Eric Ripert, The Ritz-Carlton, Grand Cayman (Grand Cayman) 8. Le Manoiraux Quat’Saisons Restaurant, Belmond Le ManoirauxQuat’Saisons (Great Milton, UK) 9. e by Jose Andres, The Cosmopolitanof Las Vegas (Las Vegas) 10. El Motel Restaurant, Hotel Emporda (Figueres, Spain)

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LA SCELTA DI MM

Royal Hotel Sanremo Un’alchimia di sapori e profumi che racconta la storia di una terra, la Riviera di Ponente, dal fascino senza tempo

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er chi è alla ricerca di un location di charme e di “gusto”, dove assaporare le specialità della tradizione ligure, ma anche i migliori piatti della tradizione mediterranea, il Royal Hotel Sanremo è senz’altro un nome da segnarsi in agenda. Inaugurato nel 1872 a Sanremo, questo splendido cinque stelle lusso – affiliato a The Leading Hotels of the World e a Locali Storici d’Italia – offre una vera e propria experience in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Nei suoi quattro ristoranti, lo chef Moreno Picchietti propone autentici viaggi emozionali tra i sapori e profumi della terra e del mare della Liguria, utilizzando solo materie prime accuratamente scelte nel rispetto della stagionalità. Le sue creazioni sono un’alchimia creativa che l’ottima carta dei vini e il servizio inappuntabile valorizzano ulteriormente.

Per una serata esclusiva e ricca di charme, la location più appropriata è il Capriccio Gourmet. Outdoor c’è infine il Corallina con Pool bar, a bordo piscina, dove gustare invitanti snack e pranzi informali. Da aprile a ottobre, il Corallina propone un ricco buffet, grigliate di pesce e carne e menu à la carte, mentre da metà giugno a inizio settembre è aperto anche per la cena con pizzeria e serate di musica e spettacoli. P.T.

Poker d’assi del palato Il Ristorante Fiori di Murano accoglie gli ospiti in una suggestiva sala con vista panoramica sul parco e sul mare, in cui spiccano preziosi lampadari artigianali con fiori di vetro. Qui si può scegliere da un raffinato menu à la carte. Per cene a lume di candela, da giugno a settembre, c’è, invece, Il Giardino, sulla terrazza.

L’appuntamento per il cocktail è al Bar delle Rose

L’aperitivo è un rito al Bar delle Rose. In un’atmosfera piacevolmente intima e calda, si sorseggiano drink e cocktail eccellenti, coccolati dalle note del piano bar e appagati dalla splendida vista. E, per chi lo desidera, ci sono anche un elegante fumoir e una sala per bridge e lettura.

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Borgo Conde 9_2015_Layout 1 17/09/15 10.07 Pagina 1

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Dove nascono le emozioni

Borgo Condé Wine Resort è amore e passione per il territorio dell Emilia Romagna, ospitalità, cultura, buon cibo e buon vino. Via Lucchina, 27 - Fiumana di Predappio (FC) Tel.: +39 0543/940129 - Fax: +39 0543/940198 - info@borgoconde.it


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LA SCELTA DI MM

Verdalia Una location green da sogno, immersa in un bosco naturale di sette ettari, con un ristorante che sorprende e conquista anche i palati più esigenti Il partner giusto per eventi di successo

Il Salento, in questi ultimi anni, ha dimostrato di essere un territorio molto dinamico e attraente, meta di interesse anche per le grandi realtà imprenditoriali italiane e internazionali: per volontà del proprietario, Giovanni Fedele, Verdalia vuole essere il partner ideale di eventi di successo. Nella scelta della soluzione più adatta alle proprie esigenze e finalità, il committente può avvalersi della collaborazione di un team dinamico e professionale, guidato da Antonella Perrone, che non solo è Direttore di Verdalia, ma vanta anche una consolidata esperienza come Congress&Event Manager.

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cegliere Verdalia per un evento significa voler conquistare gli ospiti sin dal primo momento. La location di Villa Convento (Lecce) non ha eguali: ricavata in una ex-cava di tufo, che racchiude prati, giardini e un bosco naturale di oltre sette ettari è costituita da due strutture, armoniosamente inserite nello scenario naturale: un’ampia sala convegni e ricevimenti – in grado di accogliere circa 200 persone per i ricevimenti e 150 nella disposizione a platea – e il ristorante gourmet Folie, con i suoi 24 coperti.

Uno spazio green multifunzionale La straordinaria estensione e la scenografia mozzafiato fanno di Verdalia uno spazio multifunzionale, con una naturale attitudine ad ospitare eventi differenti tra loro, sia per tipologia che per dimensioni. La sua posizione risulta strategica, in quanto facilmente raggiungibile dalla città di Lecce, in un zona poco trafficata e con un ampio parcheggio a disposizione. Gli spazi, interni ed esterni, di cui dispone Verdalia, si prestano a essere palcoscenico di iniziative di ampio respiro, come convegni medici e scientifici, conven-

tion, meeting aziendali di Banche o Assicurazioni, esposizioni di automobili, anteprime di nuovi prodotti, road show, raduni di appassionati (biciclette, motociclette, vetture d’epoca). Ma la location ha tutte le caratteristiche per supportare anche iniziative per un pubblico più ristretto, come team bulding, riunioni al vertice, cene aziendali e corsi di formazione. P.T.

Grande cucina anche per grandi numeri

Fiore all’occhiello della struttura è la ristorazione, che vede alla guida l’Executive Chef Antonio Raffaele: la brigata in cucina è stata selezionata e formata per gestire sia i grandi numeri che le raccolte cene gourmet del ristorante Folie. La proposta gastronomica testimonia un’inesauribile ricerca per offrire sempre qualcosa di indimenticabile al palato in un contesto di charme, raffinato e intimo. Dal buffet al coffee break, dall’aperitivo al gala dinner, l’offerta culinaria al Verdalia è un’esperienza imperdibile che si integra appieno nel progetto complessivo di ogni singolo evento.

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GH de la Minerve 7_2015_Layout 1 23/07/15 16.48 Pagina 1

GRAND HOTEL DE LA MINERVE, UN GIOIELLO INCASTONATO NEL CUORE DI ROMA. Il Grand Hotel de la Minerve, cinque stelle lusso, è ospitato in un magnifico palazzo seicentesco, nel centro storico di Roma di fronte al Pantheon ed a pochi passi da Piazza Navona, Fontana di Trevi e Piazza di Spagna. L’Hotel, completamente rinnovato per meglio soddisfare le sofisticate e moderne esigenze della clientela, ha conservato nelle sue linee nobili ed eleganti l’atmosfera di una “casa” aristocratica. 135 lussuose camere tra Classic, Superior, Deluxe, Grand Deluxe, Junior Suites e Suites. Location ideale anche per realizzare i vostri importanti incontri di lavoro, briefing, cene e pranzi aziendali. Dispone di un'ampia e raffinata sala in grado di accogliere fino a 120 persone in un'unica soluzione ed altre 4 salette per piccoli meeting da 10 fino a 25 persone. Il ristorante “Minerva Roof Garden” aperto tutto l’anno per pranzi e cene, è un vero fiore all’occhiello di gourmandise e seduce i propri ospiti con una vista mozzafiato su Roma. Grand Hotel de la Minerve, l’accoglienza di un lusso senza tempo.

Piazza della Minerva, 69 00186 Roma Tel. 06 695201 - Fax 06 6794165 Email: info@grandhoteldelaminerve.com www.grandhoteldelaminerve.com www.minervaroofgarden.it


10 Gourmet Centurion Palace_Layout 1 19/10/15 14.22 Pagina 46

INCHIESTA GOURMET

WHERE COOL THINGS HAPPEN

The Flying Ceff all’Antinoo’s Lounge del Centurion Palace Grande successo al cinque stelle di Venezia per l’evento format costruito come una cena a sei mani d’autore, con l’Executive Chef Massimo Livan, lo storico direttore della Guida Michelin, Fausto Arrighi e il giornalista e critico enogastronomico Davide Di Corato Morra. «Qui, in una cornice del tutto originale quale quella dell’Antinoo’s Lounge & Restaurant, caratterizzata da un design moderno e raffinato, ha preso vita una serata ricca di professionalità, passione e amore per la buona cucina». Il segreto del successo dell’iniziativa è senz’altro nella formula ideata per l’occasione. «Lo stesso appellativo Ceff», ha spiegato Fausto Arrighi, agli ospiti che hanno partecipato alla cena, «come Ceffo e non Chef, vuole sottolineare lo spirito amichevole delle loro cene a sei mani proposte in tutta Italia in prestigiosi ristoranti». l palcoscenico era un palco Dopo anni di lavoro, trascorsi a red’eccezione, l’Antinoo’s Louncensire e giudicare, Arrighi e Di Coge&Restaurant, l’esclusivo rirato sono passati infatti dall’altra storante dell’Hotel Centurion Palaparte della barricata, mettendosi ai ce, cinque stelle lusso della Sina Fifornelli, ma senza la pretesa di esne Italian Hotels. L’evento un forsere grandi chef. Lo chef e gli Ceff mat unico, il Flying Ceff, una mohanno cucinato assieme alla brigata dalità innovativa e informale per dell’Antinoo’s preparando un menu avvicinare la grande cucina e i suoi che ha stupito gli ospiti presenti, segreti ad un pubblico di appassiosia gli affezionati clienti possessori nati ma dai palati esigenti. dell’Antinoo’s Card (la tessera che «Siamo stati onorati di ospitare il offre la possibilità di beneficiare di prestigioso format di The Flying particolari trattamenti del tutto Ceff», ha detto il General Manager speciali sia al bar che al ristorante) dell’Hotel Centurion Palace, Paolo sia la clientela internazionale dell’Hotel. Tra le prelibatezze gastronomiche: le capesante crude con insalata di alghe ChukaWakame, sesamo tostato e salsa ai lamponi (Executive Chef Massimo Livan) e sgombro marinato Da dx Davide Di Corato, Paolo Morra, Fausto Arrighi, con cipolle e crema Massimo Livan tiepida di patate

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(Davide Di Corato); la passatina di ceci con i gamberi rossi (Fausto Arrighi) e il raviolo con scorfano, petali di zucchina, capperi in fiore e pomodorini marinati (Executive Chef Massimo Livan), la coda di rospo porchettata con terra di funghi e tartufo di stagione. A conclusione della serata, il dessert con il gelato al forno dell’Executive Chef Massimo Livan. A fare da cornice alla cena, l’Antinoo’s Lounge & Restaurant, il cui design eclettico e deciso entra in un sorprendente gioco di contrasti con le architetture in stile neogotico-veneziano dell’antico Palazzo Genovese, sede dell’hotel Centurion Palace, dove gli ospiti possono gustare le proposte culinarie, godendo dell’incantevole spettacolo del Canal Grande e delle affascinanti atmosfere della Laguna. La vista “unica” e lo stile eclettico contraddistinguono anche le 50 camere e suite dell’Hotel Centurion Palace, tutte diverse una dall’altra e tutte affacciate su scenari di emozionante bellezza. La Suite presidenziale spalanca le sue vetrate sul Canal Grande, accogliendo suoni e luci di una città che emana pura magia, dove gli interni, progettati dall’architetto fiorentino Guido Ciompi, rappresentano un perfetto connubio tra stile classico e contemporaneo. C.C.


Rossini al Teatro 5_2014_Layout 1 20/05/14 09.35 Pagina 1


11 Gourmet Pomario Spalletti_Layout 1 19/10/15 14.22 Pagina 48

INCHIESTA GOURMET

LA NOVITÀ

Pomario, il vino della famiglia Spalletti Trivelli Nasce in Umbria la nuova cantina dei conti Spalletti Trivelli, Azienda Agricola Pomario, non molto distante dal confine con la vicina Toscana, su un piccolo poggio di 50 ettari in prossimità di Monteleone di Orvieto, in un territorio ad alta vocazione enologica Anche un olio “3 foglie”

È

una novità che in realtà ha alle spalle una lunga storia di passione per il vino e scelte operative orientate verso una filosofia di agricoltura responsabile, rispettosa dei tempi della natura e di alta qualità. L’inaugurazione si è tenuta lo scorso 12 settembre, un’occasione informale e preziosa in cui i titolari Giangiacomo Spalletti Trivelli e Susanna D’Inzeo hanno raccontato la nascita di questa cantina e le sue caratteristiche di produzione insieme agli enologi Maurizio Castelli e Mery Ferrara, una festa di sapori per conoscere Pomario, un vino che parla, fra tipicità e forza dell’innovazione. Tre le qualità prodotte: un Sangiovese in purezza, il Sariano, da vigne con rese bassissime, l’Arale, un bianco da Trebbiano e Malvasia, con fermentazione in barrique e un rosè con uve Merlot e Sangiovese, il Rondirose. Massima selezione dei grappoli, recupero di antiche viti per salvaguardare quanto più possibile la biodiversità, e agricoltura bio sono i pilastri di questa affascinante avventura, che va sempre più ad inserirsi nel panorama enologico nazionale.

Una struttura all’avanguardia La cantina di Pomario, realtà emergente del mondo del vino in

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Umbria, si è dotata di una struttura all’avanguardia in un territorio particolarmente vocato come questo nel comune di Piegaro che risente dell’influsso del Trasimeno e dell’Orvietano. La nuova cantina, che si fonda alla perfezione con l’ambiente, non rinuncia alle innovazioni più interessanti per arrivare a trasformare l’uva in un prodotto di alta qualità. Quella della famiglia Spalletti Trivelli è d’altra parte una lunga storia di passione e competenza nel campo del vino. Un modo di operare che fa dell’attenzione ai dettagli, della pazienza e della ricerca della qualità, i suoi cavalli di battaglia. Sono vini che parlano dell’Umbria e che conquistano un posto nel panorama enologico nazionale. Coerenti con la filosofia di Giangiacomo Spalletti Trivelli e della moglie Susanna d’Inzeo che questa avventura l’hanno prima sognata, poi creata partendo da un casale incantato riportato a nuova vita. «Esisteva già una passione della famiglia per i vini», ci racconta il conte Giangiacomo Spalletti, «ricordo con calore l’idea di coltivare un prodotto nostro. Volevamo riallacciare quel filo di amore per la terra. È così che Pomario è entrata a far parte delle nostre vite in una nebbiosa giornata autunnale».

Dalla tenuta agricola Pomario di proprietà della famiglia Spalletti proviene anche una preziosa varietà di olio, che ha ottenuto le “3 foglie” dal Gambero Rosso. L’alta qualità dell’olio extravergine di oliva biologico di Pomario è garantita dalle tecniche colturali tradizionali, dalla raccolta manuale e soprattutto dalla molitura a freddo a ciclo continuo, direttamente in azienda, entro le prime tre ore dalla raccolta. Una lunga storia di passione per il vino, quindi, ma soprattutto un’attenzione per la bellezza della natura e per i dettagli alta qualità,

rispettosi di una filosofia di vita armonica, in perfetto equilibrio tra gusto e empatia per le cose, le stesse caratteristiche che contraddistinguono Villa Spalletti Trivelli, la quintessenza della tradizione dell’ospitalità italiana, una delle soluzioni di accoglienza più originali ed esclusive di lusso a Roma: proprio dietro il palazzo del Quirinale, un boutique hotel ideale per immergersi nella rilassante atmosfera di un’antica casa nobiliare senza rinunciare a tutti i più moderni comfort, grazie ad un servizio discreto e personalizzato. Cristina Chiarotti


Masseria Traetta 5_14_Layout 1 13/06/14 12.32 Pagina 1


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FOCUS TOP EVENT LOCATION

L’Italia dei congressi

può e deve crescere L’industria congressuale garantisce all’Italia un fatturato pari a 15,88 miliardi di euro, ed oltre 300 mila posti di lavoro. Per sfruttare tutte le potenzialità c’è bisogno di consolidare il settore a livello internazionale superando la frammentazione territoriale, e strutturando forti relazioni industriali

✒Marcello Parrilli

Il mercato fieristico è considerato dalla stragrande maggioranza della Pmi (75%) il principale canale di promozione internazionale. Un settore che vede la partecipazione, in Italia, di oltre 200 mila imprese ed oltre 20 milioni di visitatori

La Meeting Industry si conferma un mercato importante per l’Italia. Nonostante la congiuntura sfavorevole, negli ultimi anni l’industria dei convegni, congressi ed eventi ha continuato a registrare cifre significative, garantendo lavoro – secondo le stime di Federcongressi – a circa 300 mila persone, di cui i due terzi vi sono impegnati a tempo pieno ed il restante terzo è rappresentato da professionisti autonomi che collaborano con le strutture del settore. In Italia l’industria congressuale produce un Pil di 15,88 miliardi di euro e l’indotto del ramo congressuale (circa 7

miliardi di euro) conta su numeri di assoluto rilievo: le aziende agricole hanno visto la propria produzione aumentare di 97 milioni di euro, le imprese industriali hanno beneficiato di incrementi produttivi superiori a 3,6 miliardi di euro, i ristoranti di quasi 5 miliardi ed il settore alberghiero di quasi 7 miliardi di euro. Tuttavia si potrebbe fare molto di più, soprattutto considerando che oltre il 50% dei congressi internazionali ha sede in Europa.

Sono soprattutto le aziende ad organizzare congressi ed eventi in Italia. In crescita i convegni scientifici Solo nel 2013 sono stati oltre 440 i meeting organizzati in Italia che hanno interessato circa 30 milioni di persone ospitate prevalentemente all’interno di spazi fieristici, ma anche in strutture non necessariamente destinate in via esclusiva al settore, quali sedi universitarie ed aziendali. Si è trattato soprattutto di eventi organizzati da imprese e società scientifiche, mentre la quota di congressi programmati dagli enti ha subito una riduzione a causa delle diffuse politiche di cost cutting. Secondo una recente ricerca svolta dall’Università di Bologna - Rimini Campus, la domanda congressuale è, in-

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Palazzo Borghese 5_2013_Layout 1 04/06/13 11.41 Pagina 1

Palazzo Borghese NOBILE RESIDENZA ALDOBRANDINI DEL ’400

Palazzo Borghese - Via Ghibellina, 110 - 50122 Firenze Tel. (+39) 055. 2396293 - Fax: (+39) 055.2382042 - www.palazzoborghese.it - info@palazzoborghese.it


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FOCUS TOP EVENT LOCATION Turismo congressuale - ICCA Ranking 2014 vs 2013 2014

2013

2014

2013

Paesi nel mondo

Classifica

Nr. Meetings

Classifica

Nr. Meetings

Città nel mondo

Classifica

Nr. Meetings

Classifica

Nr. Meetings

Stati Uniti Germania Spagna Regno Unito Francia Italia Giappone Cina Paesi Bassi Brasile Austria Canada Australia Svezia Portogallo Svizzera Rep. di Corea Argentina Turchia Belgio

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

831 659 578 543 533 452 337 332 307 291 287 265 260 238 229 226 222 191 190 187

1 2 3 5 4 6 7 8 10 9 14 11 16 15 13 20 12 17 18 19

829 722 652 525 527 447 342 340 302 315 244 290 231 238 249 205 260 223 221 214

Parigi Vienna Madrid Berlino Barcellona Londra Singapore Amsterdam Istanbul Praga Brusseles Lisbona Copenhagen Beijing Seoul Hong Kong Budapest Roma Stoccolma Taipei

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

214 202 200 193 182 166 142 133 130 118 112 109 105 104 99 98 97 97 95 92

1 3 2 5 4 7 6 12 8 11 15 9 16 18 – 23 17 19 20 28

204 182 186 178 179 166 175 120 146 121 111 125 109 105 125 89 106 99 93 78

Fonte: ICCA Statistic Report 2013, ICCA Statistic Report 2014

Fonte: ICCA Statistic Report 2013, ICCA Statistic Report 2014

fatti, prevalentemente rappresentata da eventi aziendali (47%), seguono poi convegni e seminari (39%), meeting per l’aggiornamento professionale (14%), eventi culturali ed a carattere religioso (4%). Nonostante le imprese rappresentino ancora il principale committente nel ramo congressuale, la congiuntura economica negativa impatta anche in ambito privato, tanto che la quota di congressi organizzati dalle aziende negli ultimi anni ha registrato una flessione di oltre il 10%.

L’Italia sesta nel mondo per turismo congressuale Ad oggi l’Italia continua comunque a difendere la propria posizione. Secondo quanto riportato dall’ICCA (International Congress and Convention Association), nel consueto Report annuale sugli eventi congressuali organizzati nei diversi Paesi, l’Italia si conferma al sesto posto nel mondo e al quinto in Europa per affluenza turistica in ambito congressuale. A primeggiare sono Stati Uniti, Germania, Spagna, Regno Unito e Francia. Per quanto riguarda la classifica delle principali città, il primato mondiale è detenuto da Parigi. L’Italia è rappresentata da Roma, città con il maggior numero di eventi congressuali organizzati sul territorio, ma scivola in coda alla classifica. La frammentazione dell’offerta italiana porta alla compresenza di numerosi centri territoriali coinvolti

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nell’attività congressuale, tali però da non consentire ad alcuna città locale di primeggiare nella classifica. Basti pensare che nella sola città di Parigi hanno avuto luogo oltre il doppio di eventi rispetto a Roma.

Un mercato in crescita nel mondo ma non ancora in Italia Il Report dell’ICCA censisce i congressi associativi che hanno registrato almeno 50 partecipanti di provenienza internazionale. Sono quasi 11.700 gli eventi rispondenti ai requisiti definiti dall’associazione. Un mercato solido ed in crescita; i dati rilevati relativi agli ultimi anni, in particolare al 2013 evidenziano ben 530 congressi in più rispetto a quanto avvenuto nell’anno precedente. Il turismo congressuale nel mondo è dunque in continuo aumento. In Italia, però, questa industria sembra registrare una leggera flessione. Infatti mentre in Europa gli esborsi per viaggi d’affari rappresentano il 24% dell’intera spesa turistica, l’Italia si assesta a quota 19%. Anche la crescita del settore (+12%) risulta inferiore rispetto al trend registrato a livello internazionale (+37%). Ciò che penalizza il Bel Paese sono soprattutto le difficoltà logistiche e strutturali tipiche di questo mercato, e tali da causare uno scarso coordinamento fra le destinazioni congressuali. Spesso le strutture stesse non sono completamene con-


Federico II 5_2012_Layout 1 29/05/12 15.42 Pagina 1


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FOCUS TOP EVENT LOCATION L’ITALIA POTENZI IL TURISMO BUSINESS

Secondo dati recenti riportati dal World Travel & Tourism Council (WTTC) e riferiti all’Italia, la spesa turistica per viaggi rappresenta il 18,6% della spesa turistica totale, mentre il restante 81,4% è rappresentato dalla quota relativa al turismo leisure. Si tratta di introiti generati prevalentemente da visitatori locali (72%), mentre rimane ancora limitato l’apporto dei viaggiatori stranieri (28%). Tuttavia l’importanza del turista congressuale non deve essere sottovalutata, nonostante i soggiorni medi nel settore siano limitati. Chi sul turismo congressuale ha investito, oggi può contare su un gettito pari al 50% di quello generato dall’intero settore turistico con pernottamenti che rappresentano il 70% del fatturato alberghiero totale. Un mercato che vale la pena di affrontare con la adeguata convinzione, soprattutto in uno scenario economico difficile come quello attuale.

I principali parametri per la scelta di una location congressuale • Accessibilità • Qualità dei servizi • Presenza di un importante Convention bureau • Prezzi accessibili • Logistica adeguata • Qualità e dimensione della struttura ospitante • Attrattività della destinazione congressuale

grandi platee. Inoltre un sistema di governance percepito come poco stabile unitamente ad una scarsa cooperazione fra pubblico e privato non consentono al Bel Paese di assurgere a punto di riferimento del mercato internazionale. Ciò che fino ad oggi ha sopperito alle molteplici difficoltà locali è, ancora una volta, la valenza del patrimonio artistico e culturale nazionale e l’indiscusso appeal del brand “Made in Italy” nel mondo.

Uno sforzo congiunto per consolidare un mercato ancora frammentato, con attenzione al settore fieristico

In Italia le strutture non sono sempre adeguate alle esigenze del mercato internazionale. Tra le principali difficoltà, la mancanza di infrastrutture, una governance poco stabile e una scarsa cooperazione fra pubblico e privato. A sopperire a queste carenze è l’eccellenza del nostro patrimonio storico artistico

formi a quanto atteso dal mercato internazionale ed in particolare gli eventi, mediamente piccoli e tradizionalmente frammentati, non sono pensati per contenere

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Investire nel turismo congressuale rappresenterebbe una grande opportunità per l’Italia che ne trarrebbe vantaggio anche per superare quei limiti di stagionalità che gravano sulle numerose città turistiche di montagna e di mare. Basti pensare che il solo distretto dei laghi è già attrezzato con oltre 700 sale congressi. Ciò che manca, però, è il coordinamento fra le strutture, spesso delocalizzate e frammentate, e dunque incapaci di affacciarsi sul mercato estero in maniera integrata. Oggi la presenza di micro eventi non consente al settore di ottenere il giusto riconoscimento. Il consolidamento di questo mercato consentirebbe anche alle piccole imprese di poter partecipare ad eventi di rilevanza internazionale rimanendo nel proprio territorio, senza doversi avventurare occasionalmente in congressi all’estero affrontando esborsi elevati con il rischio di ottenere risultati inferiori a quelli attesi. Il mercato fieristico, in particolare, è considerato dalla stragrande maggioranza della Pmi (75%) il principale canale di promozione internazionale. Un settore che vede la partecipazione, in Italia, di oltre 200 mila imprese ed oltre 20 milioni di visitatori. ■


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FOCUS TOP EVENT LOCATION

Quante stelle ha il tuo centro congressi? La classificazione in stelle ha oramai un secolo di vita: che sia giunta l’ora di usarla anche per valutare i servizi offerti dai meeting center?

✒Dante Daverio Nel lontano 1915, negli Stati Uniti, l’editore Edward O’Brian si inventò un particolare metodo per classificare la qualità dei racconti che avrebbe dovuto pubblicare. Il sistema consisteva nell’assegnare a ogni racconto uno, due o tre asterischi di giudizio, in ordine crescente, in base alla qualità del contenuto. Asterischi che se ben guardati essi stessi erano somiglianti a una stella. Nove anni dopo, nel 1926, il giornale New York Daily News incominciò allora a pubblicare dei giudizi sui film in uscita al cinema proprio con lo stesso metodo: ovvero segnalandoli con una, due o tre stelle in base alla loro bellezza. Da qui la classificazione per stelle in pochi anni cominciò a venire usata anche per valutare i ristoranti e successivamente gli hotel. Oggi è lecito domandarsi se si estenderà anche ai centri congressuali. Sarà insomma quella dei meeting center la nuova frontiera della classificazione in stelle – da 1 a 5 – che ha appena, come abbiamo visto, compiuto un secolo di vita? Secondo gli esperti della società britannica The

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Venue Standard, specializzata appunto nell’erogazione di diversi tipi di certificazioni, fra cui le ISO, la risposta è affermativa. Già operativa nel Regno Unito, dove varie location l’hanno adottata (la prima è stata il Priory Rooms Meeting & Conference Centre di Birmingham), la classificazione in stelle per i congress center sarà resa disponibile nei prossimi 6 mesi anche in altri paesi d’Europa, negli Stati Uniti, in Canada e in Australia.

Vantaggi per l’intero comparto Secondo i ricercatori della società anglosassone, la classificazione in stelle – ispirata al sistema di valutazione già in uso per il mondo alberghiero – apporterebbe vantaggi, sia agli organizzatori di eventi, che avrebbero così valutazioni effettuate da un ente indipendente comparabili a livello globale e aggiornate ogni due anni, che alle location stesse: queste ultime disporrebbero di un sistema di valutazione con standard mondiale e riconosciuto dai buyer e in grado di evidenziare le aree di


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FOCUS TOP EVENT LOCATION

Non solo stelle...

miglioramento e allo stesso tempo di fornire termini di comparazione con strutture simili.

Quattro punti di forza Quali sarebbero a questo punto le modalità di assegnazione delle stelle? Secondo la policy messa a punto da The Venue Standard, innanzitutto ci dovrebbe essere un’analisi approfondita della struttura congressuale attraverso sia visite concordate con la proprietà del centro, sia sopralluoghi “segreti”, cioè fatti in incognito, allo scopo di verificare la qualità della struttura e della sua offerta. Alle site inspection seguirebbe una relazione per iscritto, dopodiché la valutazione verterebbe su 4 “key areas” (vedi tabella 1): 1. La qualità del prodotto offerto, che racchiude: numero e grandezza dalle sale, possibilità di utilizzo di spazi vari, dotazione di attrezzature tecniche di ultima generazione, presenza di servizio di catering interno e sua qualità. 2. I fattori che determinano la qualità dei servizi (accoglienza, allestimento sale e assistenza). 3. La gestione amministrativa che include: sistema di prenotazioni, conferma, progettazione dell’evento, comunicazioni e follow-up dopo l’evento. 4. L’analisi approfondita della customer care (assistenza online, telefonica e di persona, gestione della responsabilità dei reclami e dei giudizi espressi dai fruitori del centro congressi anche indirettamente, sia sul sito della location che su quelli specializzati). ■

A proposito delle recensioni del pubblico e del loro rapporto con la classificazione alberghiera, è recentissima anche la proposta dell’UNWTO, l’Organizzazione Mondiale del Turismo, che sostiene l’idea di integrare le valutazioni alla luce della rivoluzione che i contenuti online generati dagli utenti (nella fattispecie le recensioni alberghiere) hanno prodotto nel processo di selezione e decisione d’acquisto del soggiorno da parte dei consumatori. Insomma, varrebbe la pena ripensare la tradizionale classificazione alberghiera espressa in stelle integrandovi le recensioni online degli utenti, al fine di ridurre il divario fra le aspettative degli ospiti e la loro effettiva esperienza in hotel: in tal modo un albergo potrà risultare di categoria superiore rispetto a un altro di pari livello se i commenti di chi ci è stato saranno migliori. Questo avrebbe un impatto economico positivo sulle strutture: secondo UNWTO, generare nei consumatori maggiore fiducia verso il sistema di classificazione significa, di fatto, stimolare positivamente i comportamenti d’acquisto. Argomentata nel report online intitolato “Guest Reviews and Hotel Classification System”, la proposta spiega che oggi, prima di effettuare una prenotazione alberghiera online, le persone consultano una media di 14 siti di viaggi: la classificazione ufficiale in stelle è utilizzata come primo “filtro”, mentre le recensioni degli utenti servono per prendere la decisione finale. «Il turismo è esperienza», scrive Taleb Rifai (foto), segretario generale dell’UNWTO, «e oggi i consumatori vogliono qualità sia nella struttura sia nel servizio. La classificazione ufficiale in stelle si concentra sulla valutazione della struttura, mentre il sistema di recensioni è focalizzato sulla percezione del servizio e dell’esperienza d’albergo complessiva. Il settore deve essere pronto a recepire questo cambiamento». È d’accordo con questa visione anche Mauro Facondo, docente universitario della LUISS-Business School. «Sono 15 milioni gli italiani che accedono a internet, in media ogni giorno, tramite smartphone», ha spiegato a Impresa Turismo, «tale numero si attesta a quasi 17 milioni se consideriamo anche quelli che usano il tablet. Ciò significa che l’utente da consumer passivo è diventato “prosumer”, ovvero un mix tra produttore di contenuti e consumatore. Da qui la necessità per l’operatore dell’ospitalità di conoscere bene il contesto delle recensioni influenzanti la valutazione della struttura per non fare autogol». Resta ovviamente da appurare la validità/credibilità delle recensioni on line, impresa ancora oggi non sempre facile.

Tabella 1 - Schema di classificazione in base al giudizio espresso dagli esperti (0-100%) Key Areas

1 Stella

2 Stelle

3 Stelle

4 Stelle

5 Stelle

Parte amministrativa

40-45%

46-60%

61-70%

71-80%

81-100%

Qualità del servizio

45-50%

51-60%

61-70%

71-80%

81-100%

Qualità del prodotto

50-60%

61-70%

71-80%

81-90%

91-100%

Servizio clienti

40-45%

46-60%

61-70%

71-80%

81-100%

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FOCUS TOP EVENT LOCATION

Congressi socialmente responsabili a partire dal food Recuperare le eccedenze di cibo durante un meeting può diventare un utile strumento per fare del bene, dando sostegno ai bisognosi e all’ambiente, con beneficio anche economico

✒Dario Ducasse Già adottata da diversi attori del settore, la pratica del recupero del cibo ha nel progetto “Food for Good” una modalità più strutturata

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In un momento storico come questo nel quale anche l’importanza della solidarietà – intesa, in questo contesto, come accoglienza – viene messa in dubbio per ragioni politiche e opportunistiche, è bello vedere arrivare dal mondo del turismo, e in particolare da quello business, la nascita di un’iniziativa davvero intelligente e utile. Poco prima dell’inizio delle vacanze estive infatti è stato presentato a Milano l’importante progetto fondato sul recupero del cibo e delle derrate alimentari inutilizzate durante lo svolgimento di meeting e congressi. Denominato “Food For Good - From meetings to solidarity”, è stato predisposto congiuntamente da Federcongressi&eventi, Banco Alimentare Onlus ed Equoevento Onlus, nel quadro di un accordo firmato a Roma precedentemente, ovvero in occasione della Convention nazionale della stessa associazione delle imprese e dei professionisti che lavorano nell’industria italiana degli eventi e dei convegni. Ecco quindi un’iniziativa che abbina il buon fare business nel mondo degli eventi al fare del bene senza fatica, anzi; come spiegava bene lo

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scrittore e poeta tedesco Bertold Brecht, “aiuta te mentre aiuti gli altri: pratica la solidarietà”.

Come funziona Entrambe le Onlus coinvolte nel progetto – Banco Alimentare ed Equoevento – si prestano ad adottare tutte le misure necessarie affinché le organizzazioni delle loro reti recuperino le eccedenze alimentari in occasione degli eventi e nei luoghi segnalati direttamente da Federcongressi&eventi e dal suo network di affiliati. Al ritiro delle eccedenze provvederanno direttamente le organizzazioni o altri enti caritativi dalle stesse incaricati per il ritiro e che ne faranno immediatamente uso per portarli a chi ne ha bisogno. Ma da dove arriva l’idea del recupero del cibo e perché? Basta partire dai numeri per capire: in Italia, secondo l’Istat, si sprecano 6 milioni di tonnellate di alimenti ogni anno, a fronte di 6,3 milioni di individui che vivono in povertà assoluta. I poveri sono anziani soli, ma anche persone che perdono il lavoro, padri e madri separati, extracomunitari: donare alle


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FOCUS TOP EVENT LOCATION LOTTA ALLO SPRECO

Alla presentazione di “Food for Good” erano presenti diversi attori che hanno partecipato alla realizzazione del progetto o che hanno aderito alle sue importanti finalità umanitarie, tra cui la scienziata ambientale, blogger e scrittrice Lisa Casali, che ci ha raccontato la sua esperienza: «Mi impegno personalmente per cambiare ogni giorno l’approccio verso il cibo», racconta Casali «una sera, anni fa, pulendo dei carciofi, mi sono accorta che quello che stavo buttando via era più di quello che stavo per mangiare. In media si calcola che sia il 50%, tantissimo. Le stesse bucce dei frutti, per esempio, hanno un contenuto di vitamine e di fibre pari se non superiore alla parte nobile. Ma lo spreco si combatte anche tornando a cucinare – con beneficio per la salute – anziché ripiegare sui cibi pronti».

strutture che li assistono il cibo in eccedenza è un atto di responsabilità sociale, non solo un’alternativa allo smaltimento delle eccedenze. Qui parte allora l’esperienza di “Food for Good”, un’idea semplice se si vuole, anche nel suo funzionamento: location per eventi, agenzie specializzate in meeting o società di catering

Tabella 1 - Ecco un riepilogo del cibo già recuperato e una proiezione, ipotetica ma di buona approssimazione, di quanto si potrebbe recuperare se si adottasse la buona pratica in tutti i convegni italiani. Recuperato progetto pilota

Se in tutti i convegni si facesse recupero

Primi piatti

700

4.046.085

Secondi piatti

407

2.352.509

Contorni

10

57.801

Dessert

126

728.295

Frutta (in kg)

2,5

14.450

Panini imbottiti (numero di)

150

867.018

Pane e prodotti da forno (in kg)

16,5

95.372

Porzioni di

iniziano la catena della solidarietà comunicando alla segreteria di Federcongressi data, luogo dell’evento e numero di partecipanti previsti, oltre al numero di telefono del catering incaricato. Quindi la segreteria inoltra la richiesta a Banco Alimentare o Equoevento, a seconda della pertinenza territoriale, che a loro volta inviano i propri volontari a raccogliere il cibo integro e non consumato al termine dell’evento per consegnarlo immediatamente alle strutture di assistenza. Capita spesso infatti che i convegni si rivelino non solo occasioni di conoscenza e sviluppo, ma anche fonte di spreco alimentare: la volontà di lusingare gli invitati con buffet molto ricchi e contemporaneamente la difficoltà di determinare l’esatto

Secondo l’Istat in Italia si sprecano circa 6 milioni di tonnellate di alimenti ogni anno: di contro 15mila organizzazioni danno aiuti alimentari ogni giorno

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FOCUS TOP EVENT LOCATION UN AIUTO CONCRETO

Al progetto ha partecipato anche l’Opera Cardinal Ferrari Onlus, ente che sin dal 1921, come spiega il presidente Pasquale Seddio, «dà risposta concreta alle istanze delle parti sociali più bisognose, offrendo uno spazio anche ai senza tetto. «A Milano si trovano 83mila persone senza reddito e 140mila persone con un reddito medio mensile di 450 euro. La povertà alimentare è al centro di questo fenomeno», continua Seddio, «Se poi si considera che il problema riguarda soprattutto donne, bambini e giovani, si comprende bene come a rischio sia il fondamento stesso della società, ovvero la famiglia. Ecco che allora cambiare stile di vita, cominciando, per esempio, dalla lotta allo spreco, diventa una responsabilità di tutti».

Ci vuole una filiera LA NOVITÀ DI FOOD FOR GOOD

Già adottata da diversi operatori del settore, la buona pratica del recupero del cibo vede nel progetto “Food for Good” un’applicazione più strutturata, mirata a coinvolgere tutti gli attori della filiera Mice (sedi, Pco, clienti e partecipanti) che si avvale dell’importante “cappello” di un’organizzazione seria e preparata come Federcongressi&eventi, sul cui sito è già possibile scaricare i materiali informativi e i modelli di comunicazioni a disposizione degli organizzatori che desiderano informare rispettivi clienti e partecipanti. numero di partecipanti possono produrre eccedenze che restano inutilizzate. Eccedenze che spesso finiscono per aumentare il carico di rifiuti, cosa moralmente discutibile. Senza contare che trasformare il cibo in rifiuti comporta un costo maggiore che riciclarlo (perché i rifiuti vanno poi smaltiti). Invece recuperare il cibo è facile, costa poco tempo ed energie, e c’è una legge (la 155/2003) che consente di farlo.

Secondo l’Istat oltre 10 milioni di persone sono in stato di povertà in Italia, 6,3 milioni delle quali versano in povertà assoluta; e oltre 1 milione sono bambini tra zero e cinque anni. La Fao stima gli sprechi alimentari nel mondo in 1,3 miliardi di tonnellate all’anno, ovvero un terzo della produzione totale di cibo destinato al consumo umano. Nel nostro Paese si sprecano circa 6 milioni di tonnellate di alimenti ogni anno. Di contro oltre 15mila organizzazioni erogano aiuti alimentari ogni giorno, attraverso mense per i poveri, case d’accoglienza, comunità residenziali e sostegno alimentare. «Per far sì che il recupero dell’eccedenza non sia una semplice alternativa allo smaltimento, ma diventi, per le società di ristorazione e catering, un valore aggiunto nell’offerta ai propri clienti e una concreta modalità di operare all’insegna della sostenibilità, occorre», dice Giuliana Malaguti, Responsabile approvvigionamento Fondazione Banco Alimentare Onlus, « che il recupero avvenga all’interno di una “filie-

Il parterre della presentazione milanese dell’iniziativa “Food for Good”, con Lisa Casali, Mario Buscema e Giuliana Malaguti

Solidarietà e benefici Insomma il recupero di cibo dai convegni è un’operazione che dà indubbi e diversi benefici: sociale, economico e ambientale: con il riciclo si crea meno inquinamento perché si smaltiscono meno alimenti nelle discariche. E non manca un beneficio educativo: si educa al rispetto per il valore del cibo e per la fatica umana nel prepararlo. Senza dimenticare, oltretutto, che questa operazione è perfettamente in linea col tema dell’anno, quello di Expo, il cui claim recita appunto “Nutrire il pianeta - energia per la vita”. 9-10 2015

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RADISSON BLU es. HOTEL, ROMA Via Filippo Turati 171, 00185 Roma Tel. +39 06 444 841 | Fax +39 06 444 843 97 info.rome@radissonblu.com www.radissonblu.com/eshotel-rome


14 Focus congressi 3 Food good (2)_Layout 1 19/10/15 14.23 Pagina 63

FOCUS TOP EVENT LOCATION

ra” sicura, in cui i diversi soggetti coinvolti abbiano compiti e responsabilità chiari e definiti da una procedura condivisa, solo così potrà essere inteso anche come un vero e proprio investimento».

Questione di tempi e di menu «Il recupero del cibo», spiega Francesco Colicci, co-founder Equoevento Onlus, «richiede alcuni modus operandi chiari: attenzione e tempi molto ravvicinati rispetto alla preparazione degli alimenti, consumo limitato alle 24 ore successive al ritiro; conservazione adeguata degli alimenti; esposizione sul buffet in modo progressivo. Il cibo viene poi raccolto dai volontari delle onlus a un’ora concordata e portato immediatamente presso gli enti caritatevoli». È bene sottolineare che il risparmio e il recupero alimentare negli eventi si predispongono già dalla scelta del menu, come spiega Cristian Pratelli, chef di Summertrade, società di catering e banqueting del Gruppo Rimini Fiera. «È possibile guidare il cliente che si dichiara da subito sensibile al recupero, proponendo menu a buffet che comprendano una parte dei piatti realizzata in anticipo e l’altra da realizzare con cotture espresse. Per intenderci: una lasagna o la si prepara in precedenza o non è possibile incrementarne la quantità last minute, al contrario una pasta saltata o un salume si possono preparare anche last minute,

limitando l’eventuale rimanenza. Le eccedenze, se trattate in maniera adeguata dal punto di vista igienico-sanitario, sono recuperabili e consumabili nelle 24 ore dopo l’evento. Massima attenzione va riposta quindi nelle varie fasi di lavoro: quello che si conferisce non è assolutamente uno “scarto”, ma cibo sano ed edibile». ■

Cristian Pratelli, chef di Summertrade, società di catering del Gruppo Rimini Fiera, ha spiegato che il recupero è semplice se organizzato per tempo

Capita spesso che i convegni si rivelino non solo occasioni di conoscenza e sviluppo, ma anche fonte di spreco alimentare: perché non cambiare le cose?

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

GRAND HOTEL DINO L’elegante struttura di proprietà della Zacchera Hotels coniuga alla perfezione la vocazione leisure con il turismo congressuale. La location ideale per trascorrere weekend romantici o soggiorni business

L

e acque azzurre del Lago Maggiore, con le sue incantevoli isole e i suoi giardini famosi in tutto il mondo, fanno da impareggiabile cornice al Grand Hotel Dino di Baveno. Un’elegante struttura circondata da un giardino secolare e affacciata direttamente sulle rive del lago dove stile, tradizione e professionalità sono di casa. Chi soggiorna qui, infatti, trova i vantaggi di un grande albergo e la quiete e la riservatezza di un hotel unico nel suo genere. Dotato di 361 camere, tra Standard e Superior,

mette a disposizione per chi desidera una vacanza da sogno 12 Junior Suites, 8 Suites e 2 Presidential Suites, veri gioielli di eleganza e comfort. Le aree dedicate al benessere e al relax, alternate ai vasti spazi congressuali, rendono il Grand Hotel Dino una location ambita soprattutto da quei professionisti che cercano sale congresso vicine a Milano dal sapore molto esclusivo. La professionalità e la cura dei dettagli, garantite da oltre centocinquanta anni di tradizione turistica della famiglia Zacchera,

proprietaria oltre che del Grand Hotel Dino, di altre tre alberghi sempre nella zona del Verbano, riservano ai clienti un’ospitalità attenta e personalizzata. Qualità che fanno della bellissima struttura la meta giusta per qualsiasi soggiorno: dal weekend romantico alle vacanze in famiglia, dai ricevimenti al turismo congressuale.

La forza del centro congressi Con le sue 36 Meeting rooms e le 40 Rooms studio, ognuna dotata di luce naturale, il Grand Hotel Dino si conferma una delle strutture più accreditate nel settore incentive ed eventi business in Italia. Basti pensare che il Centro congressi, che ha capienza di oltre 1.000 persone, offre le più avanzate tecnologie: sistemi audiovideo, videocomunicazione e una rete wi-fi da 154 Mega. Lo staff, altamente professionale e qualificato, garantisce la perfetta riuscita di qualsiasi evento.

L’esclusività degli spazi Chi decide di soggiornare al Grand Hotel Dino, può usufruire di spazi straordinari, come la panoramica Galleria di cristallo, che costeggia

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FOCUS TOP EVENT LOCATION

il giardino, collegando il corpo centrale dell’hotel alle diverse sale del Ground Floor. Ambienti eleganti e, allo stesso tempo, informali: quello che ci vuole per trascorrere piacevoli serate in intimità. Non è finita. Le ricercate cupole in vetro lavora-

LE BELLEZZE DEL LAGO

to e le pareti in cristallo rendono queste sale i luoghi ideali anche per i welcome reception o coffeebreaks. Fiore all’occhiello dell’albergo, e dell’intera catena Zacchera Hotels, è la spettacolare Grand Ballroom Carlo: un salone modula-

Per il tempo libero, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Si parte dalle famose Isole Borromee per poi visitare le deliziose cittadine di Stresa e Verbania, solo per citarne alcune. Senza dimenticare che a un passo dall’albergo c’è l’attrezzatissimo Aquadventure Park. Realizzato dalla Zacchera Hotels, è il primo parco avventura nato sulle rive del Lago Maggiore. Immerso nella natura, è il posto ideale per arrampicarsi, attraversare ponti sospesi, pedalare su percorsi accidentati, entrare in acqua da scivoli mozzafiato. Un’ottima soluzione anche per chi è interessato alle attività di Team building. Non è finita. A poca distanza dell’hotel ci sono sette campi da golf, numerosi maneggi e strutture sportive per fare vela, andare in wind-surf, dedicarsi allo sci nautico o al canottaggio. Come organizzarsi? Basta chiedere al personale. Gentile ed efficiente, è sempre a disposizione degli ospiti per informazioni e suggerimenti o la prenotazione di biglietti di spettacoli ed eventi.

LA GUSTOSA CUCINA DEL TERRITORIO

Altro punto di forza dell’hotel è la ristorazione, che valorizza la produzione del territorio. Proposte stuzzicanti, da gustare in uno dei sontuosi saloni o seduti comodamente in terrazza, dove tra un boccone e l’altro ci si lascia incantare dalle meraviglie del lago Maggiore. E per chi vuole una colazione o una cena all’insegna dei sapori, c’è l’apprezzatissimo ristorante Last Hall. La cucina, curata nei dettagli, prende spunto dalla tradizione culinaria regionale, impreziosita dai piatti tipici del posto: tante specialità piemontesi, tutte a km zero. Per un cocktail o un drink dopo cena, c’è il raffinato lounge bar.

bile, dai soffitti alti oltre 5 metri, dotato di luce naturale, per indimenticabili serate di gala. S.F.

IL PIACERE DELLA CURA DI SÉ

Alloggiare al Grand Hotel Dino vuol dire anche prendersi cura di sé, del proprio benessere. L’albergo, infatti, mette a disposizione una vasta area attrezzata per la remise en forme: il Dino Health Club. Aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20, è dotato di solarium, sauna, bagno turco, sala massaggi, palestra con macchinari all’avanguardia.

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

GRAND HOTEL DUCA D’ESTE Situato alle porte di Roma, in una posizione di prestigio e in una zona ricca di fascino antico, è la location perfetta per eventi congressuali all’insegna del benessere

D

imenticate il centro congressi tradizionale, con lunghe e noiose sedute in conference call e un po’ di smarrimento nelle ore di tempo libero. Oggi il vero business traveller opta sempre di più per location meeting dinamiche e con grandi potenzialità di servizio, un connubio che trova felice armonia al Grand Hotel Duca d’Este di Tivoli Terme.

Un Centro Congressi su una antica via consolare Il Duca d’Este è un albergo 4 stelle vicino Roma, a poca distanza dai principali collegamenti autostradali e a 400mt dalla stazione ferroviaria “Bagni di Tivoli” che in soli 30 minuti permette di raggiungere la stazione di Roma Termini e da qui visitare facilmente il centro storico della Capitale. Per la sua invidiabile posizione e per il suo centro congressi, con sale capaci di ospitare fino a 430 persone, si pone come la location adatta per organizzare meeting, convegni medici ed eventi aziendali in un’atmosfera di tranquillità e discrezione, grazie ad un servizio professionale e perso-

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nalizzato che garantisce il massimo comfort. Punto di forza anche i suoi splendidi dintorni, che vantano non solo le principali località termali del centro Italia, sull’antica strada consolare romana, ma anche l’opportunità di visitare a pochi chilometri una zona artistica e archeologica di livello internazionale e ricca di fascino, come Villa d’Este, con le sue cento fontane appena restaurate, Villa Gregoriana, una vera e propria oasi naturalistica, e Villa Adriana,

con le sue antiche vestigia all’interno di un parco di 120 ettari.

Team building e post congress L’albergo, dispone di 184 camere, di cui 12 suites, complete di ogni comfort. L’arredamento degli ambienti è confortevole e accogliente, dominato dalle calde tonalità del legno di ciliegio e da tappezzerie coordinate. Le aree comuni, ampie e luminose, includono l’American Bar, l’esclusiva “Sala Piramide”,


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FOCUS TOP EVENT LOCATION

SIRIO HOTEL

Il gruppo Sirio Hotel opera nel Comune di Tivoli nella gestione delle divisione alberghiera, della ristorazione e del benessere. La posizione strategica degli hotel consente di visitare Tivoli e le sue Ville e di raggiungere in soli 30 minuti la città di Roma con il suo inestimabile patrimonio artistico e culturale. Le 3 principali strutture alberghiere del territorio (Grand Hotel Duca d’Este, Victoria Terme Hotel e Hotel Tivoli) offrono un totale di 386 camere, un centro congressi con 11 sale meeting fino a 430 persone,4 ristoranti, bar, giardino tropicale con piscina e gazebo, un centro fitness con piscina, sauna, bagno turco, palestra, estetica. particolare per la splendida intelaiatura di cristallo che si apre sul soffitto a forma piramidale lasciando filtrare la luce naturale del sole sulla piscina a forma di otto. Il Ristorante “Granduca” à la carte è invece l’ideale per una cena intima e raffinata. Infine, il gazebo esterno in pino russo è in grado di ospitare

fino a 300 persone sedute. Il Centro Congressi dell’albergo dispone di 2 sale in grado di ospitare rispettivamente 300 e 450 persone, e sono entrambe dotate delle più moderne attrezzature audiovisive e congressuali, proiettore pc full HD, 4000 lumen, plasma laterali, 1 sala polifunzionale da 150 persone, 6

salette modulari con capienza da 10 a 40 persone cadauna e 1 sala di 580 mq per esposizioni. Grazie alle sue potenzialità e all’estremo dinamismo dei suoi spazi, la struttura è diventata negli ultimi anni un prezioso punto di riferimento per eventi con attività di team building, sia per gli ampi spazi esterni, sia perché vicina a siti storici ed archeologici che ultimamente sono metà di attività di post congress (soprattutto Villa Adriana e Villa Gregoriana).

Relax lontano dal caos Da non perdere l’area wellness dell’Hotel, un toccasana di relax da vivere al margine di ogni meeting. Il Grand Hotel Duca d’Este dispone infatti di un centro benessere dove è possibile usufruire di sauna, bagno turco, piscina coperta e riscaldata e piccola palestra, oltre che di una piscina esterna per la bella stagione. A soli 400 mt, inoltre,ecco le Terme di Roma Acque Albule dove è possibile prenotare trattamenti estetici e cure termali. Ma non è tutto. Il Grand Hotel Duca d’Este è anche una location ideale per cerimonie e ricevimenti nel cuore del Lazio, con 4 sale ristoranti tra cui la Sala Piramide con una scenografica piscina interna e un gazebo esterno immerso nel verde del giardino tropicale. Grazie alla sua posizione privilegiata, quindi, si possono organizzare conferenze lontano dal caos e dal traffico di Roma, mentre lo chef e tutto il personale dei ristoranti si adopereranno per rendere indimenticabile il soggiorno. C.C.

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

GRAND HOTEL IMPERIALE RESORT & SPA Un innovativo centro congressi, con spazi ipertecnologici e capienza per grandi eventi, si accompagna a occasioni esclusive di team building e relax in questa icona liberty che si specchia nel Lago di Como

I

l territorio comasco, punteggiato di suggestivi borghi di origine medievale e di cittadine che hanno affacinato vip, stelle del cinema, teste coronate e personaggi di fama del mondo dello spettacolo e della cultura, racchiude al suo centro uno specchio d’acqua che ne ha modellato la storia, oltre che la fisionomia. Proprio affacciato sul Lago, nella cittadina di Moltrasio, perla della Riva Romantica, si trova uno degli indirizzi più noti della meeting industry dell’area, il Grand Hotel Imperiale, un edificio dalla chiara ispirazione liberty che si propone come una destinazione completa per grandi eventi, occa-

sioni business e soggiorni a tutto relax.

Al lavoro L’edificio principale che compone la struttura è stato ampliato con la giusta posizione di una nuova ala, dall’architettura pulita e rigorosa secondo i dettami del cosiddetto razionalismo comasco. Qui hanno sede non solo parte delle 121 camere del resort, ma anche una sala polifunzionale in grado di accogliere eventi fino a 200 partecipanti. Una seconda meeting room, sempre da 200 persone, la Sala Bellagio, si può trasformare in una cornice scenografica per spettacoli,

feste e cene di gala, grazie alla sua pianta rotonda e al suggestivo soppalco. L’introduzione più recente a livello di spazi meeting è la Sala Bassanini, 250 posti e dotazioni ad alta tecnologia, per offrire ospitalità a chi non solo cerca ampie dimensioni, ma vuole anche il massimo dell’affidabilità e delle strumentazioni. In totale, le soluzioni per incontri, convegni, presentazioni e occasioni business di ogni tipologia sono 10, inclusi diversi ambienti più raccolti, disseminati nel complesso, con capienza fino a 20 persone.

Una pausa di relax Nel parco in cui è inserito l’hotel si apre un altro edificio, che ospita il Wellness & Beauty Center I-SPA, un luogo sospeso e separato, che

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FOCUS TOP EVENT LOCATION AUTUNNO, TEMPO DI DETOX

INFINITE OCCASIONI PER COINVOLGENTI TEAM BUILDING

Il lago è l’assoluto protagonista delle tante attività proposte per accompagnare il meeting o per organizzare team building in grado di motivare e rinsaldare un gruppo di lavoro, come le regate in barca (con la guida esperta di uno skipper) o i tour a bordo del Larius, per scoprire lo specchio d’acqua dalla migliore prospettiva: il lago stesso. Anche i tanti sentieri che seguono la linea della costa o si inoltrano nell’entroterra, in direzione delle pendici del Monte Bisbino, non perdono mai di vista lo spettacolare panorama offerto dal Lago di Como e offrono l’occasione per camminate o più impegnativi trekking immersi nella natura. Nel verde, e in particolare nel parco che circonda l’hotel, si può partecipare alle gare di golf con maestro nel campo pratica con putting green 9 buche e 23 driving range, mentre per i buongustai da non perdere il nuovo corso di cucina “Sua Maestà il Raviolo”, una lezione alla scoperta della tradizione della pasta fatta a mano.

permette di organizzare il tempo secondo i propri ritmi, per un benessere totale e un relax profondo. Consigliati tre diversi percorsi: Acqua, per purificare la pelle e libera-

Tra i tanti trattamenti e i percorsi offerti dalla I-SPA del Grand Hotel Imperiale, questo autunno l’accento cade sulla disintossicazione. Il programma detox, della durata di 4 giorni, ha l’obiettivo di restituire leggerezza, fisica e mentale, attraverso un mix di cucina sana, attività rilassanti e stimolanti e colloqui individuali con la naturopata per pianificare una strategia a lungo termine. Le attività si dispongono lungo tutto l’arco della giornata, dal risveglio “dolce” attraverso massaggi e stretching, che riattivano la circolazione dell’energia, alla buona notte dopo una sessione di biodanza, che grazie a semplici movimenti accompagnati dalla musica permette una costante interazione con il sè più profondo e con gli altri. In linea con l’autenticità del luogo, tutto realizzato con materiali locali come la pietra di Moltrasio, nella Spa si utilizzano solo prodotti con ingredienti naturali.

re le vie respiratorie, che si snoda tra sauna, bagno di vapore e breeze; Fuoco, un insieme di attività per stimolare la circolazione, con effetto tonificante ed energizzante,

e Terra, il programma volto a ritrovare l’equilibrio, rilassando in profondità muscoli e mente. Il benessere continua poi a tavola: l’Imperialino, il ristorante gourmet dell’hotel, offre una cucina che rivisita con creatività i piatti della tradizione italiana, per pasti all’insegna del gusto ma anche della salute. La sua carta di alta qualità unita a un servizio sempre attento e alla spettacolarità della location (il ristorante guarda direttamente al lago e dispone di terrazza panoramica) sono stati premiati con l’inserimento nella Guida Michelin 2015 nella categoria “ristoranti ameni”. G.G. 9-10 2015

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

GRAND HOTEL PALATINO Un punto di riferimento non solo per i turisti che scelgono di visitare la Capitale, ma anche per tutti i traveller businessman che cercano il massimo comfort e un servizio ineccepibile

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entre entriamo nella grande hall del Grand Hotel Palatino in via Cavour, a Roma, ci rendiamo conto improvvisamente di quanto siano vicinissimi i Fori Imperiali e il Colosseo. Ecco un hotel davvero alle porte del cuore della Capitale, eppure molto spazioso, elegante e raffinato, composto da ben 200 suite e camere accoglienti e curate nell’arredamento e nel design, dotate di ogni comfort per garantire un totale relax agli ospiti, alcune con terrazzo o balconcino privato, quasi dei piccoli “palchi” in

prima fila sui tetti del quartiere Monti, da cui ammirare il parco archeologico di Roma Antica. Un albergo pieno di sorprese, che scopriamo accompagnati dal direttore e general manager Angelo Battistini. «Questo albergo ha una lunga storia, è stato infatti inaugurato nella primavera 1968 e vanta oltre 5 milioni di viaggiatori che vi hanno pernottato, migliaia di persone che vi hanno lavorato e un’unica famiglia che lo ha diretto dall’apertura ai giorni nostri. È un albergo particolare, umbertino

nell’aspetto esteriore, ma con un’ampia hall di accoglienza di grande impatto scenico e con grandi potenzialità living, contigua a uno spazio bar che conduce alle sale ristorante. Proprio questa parte verrà interessata da un’operazione di riammodernamento e restyling importante nel corso del prossimo anno, una scelta della proprietà per completare l’upgrade della struttura, in linea con le camere già rinnovate da un attento lavoro di ristrutturazione in stile moderno».

Centro Congressi dai grandi numeri L’hotel vanta infatti grandi numeri per il congressuale, 200 camere spaziose e luminose, arredate e progettate nei minimi dettagli affinché possano garantire massimo comfort e soddisfare ogni esigenza, di ogni diversa tipologia: 147 new Style Room, 27 Superior Room, 12 Executive Room, 3 Deluxe Room, 6 Junior Suite, 3 Business Room e 2 Suite di 45mq. Dispone di un Centro Congressi composto da quattro sale riunioni, attrezzate con tutte le tecnologie all’avan-

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FOCUS TOP EVENT LOCATION

LA SOLUZIONE IDEALE PER CHI VUOLE VISITARE LA CITTÀ ETERNA

GRANDE RISTORAZIONE IN UNA POSIZIONE STRATEGICA

Dalla Lobby, illuminata da grandi ed eleganti lampadari di cristallo di Venini – un contesto ideale dove riposarsi sorseggiando un cocktail in tranquillità, con piacevole sottofondo musicale – si accede alle tre Sale Ristorante: “Le Spighe”, un ambiente intimo ed esclusivo, curato nei minimi dettagli, dove gustare la cucina tipica romana e i piatti della tradizione italiana; il Ristorante “Le Erbe” particolarmente indicato per pranzi di lavoro, cene di gala o banchetti che ospita fino a 150 persone e la “Sala Giardino”, intima e luminosa, inserita tra i 2 ristoranti, che può essere utilizzata per piacevoli pranzi e cene di lavoro, oppure essere adibita a sala riunioni, per un massimo di 45 persone a banchetto. guardia per garantire un’ottimale svolgimento di eventi, meeting e riunioni con una capienza totale di 360 persone, diventando la soluzione ideale per l’organizzazione di qualsiasi evento, meeting o congresso nel centro della capitale. Tutte le sale dispongono di modernissime attrezzature multimediali quali: cabina di regia, sistemi di registrazione, proiezione ed amplificazione, monitor tv, impianto di traduzione simultanea, connessione internet, segreteria, guardaro-

ba. «Sono qui da giugno di quest’anno», continua Battistini, «e sono convinto che quest’hotel, che già gode del gradimento dei suoi ospiti, possa essere valorizzato ulteriormente con un’attenta personalizzazione del servizio ed attenzione al dettaglio. Il modo migliore per far tornare un ospite è farlo sentire “unico”, recuperando così il senso più autentico di quella tradizione dell’ospitalità tipicamente italiana che ci ha reso famosi in tutto il mondo». C.C.

Il Grand Hotel Palatino è un punto di partenza ottimale per tutti coloro che vogliono visitare la meravigliosa Città di Roma. Circondato dai più famosi e importanti monumenti della Capitale, l’Hotel permette agli ospiti di raggiungere a piedi il cuore della città, è a due passi dal Colosseo e dai Fori Imperiali, vicino alle shopping street più eleganti della città. Grazie alla sua posizione strategica e al funzionale collegamento con la Metropolitana situata accanto all’albergo, l’albergo è facilmente raggiungibile per gli ospiti che viaggiano in treno, mentre tutti coloro che viaggiano con mezzi propri possono raggiungere i vicini garage convenzionati con l’Hotel.

GRUPPO FH HOTELS

Nato nel 1955, il Gruppo FH Hotels raccoglie alcuni tra i più prestigiosi hotel quattro stelle in due città italiane famose per l’arte e per lo stile: Roma e Firenze. Gli hotel, Grand Hotel Palatino a Roma, Grand Hotel Mediterraneo, Hotel Calzaiuoli e Hotel Villa Fiesole a Firenze e Fiesole, sono tutti situati nelle zone vive e centrali delle città per offrire agli ospiti un ambiente e un’accoglienza unici, per la massima piacevolezza del soggiorno. Il Grand Hotel Mediterraneo dispone di un efficientissimo Centro Congressi composto da 12 sale meeting con pareti modulari che, a seconda della necessità, possono essere unite o suddivise in diversi ambienti. Le due sale più grandi, la Sala dei Continenti e il Salone degli Oceanim misurano rispettivamente 314 mq e 220mq. Lo staff è sempre a disposizione per proporre soluzioni nell’organizzazione di congressi, riunioni di lavoro, meeting, con o senza punti ristoro. 9-10 2015

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

HILTON WORLDWIDE Un mondo di opportunità meeting, incentive e congress per uno dei maggiori gruppi alberghieri al mondo, da vivere sotto il segno del vero italian style

Hilton Milan

Hilton Milan

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alle grandi metropoli alle grande città artistiche e di maggior richiamo internazionale, Hilton Worldwide si distingue in Italia per le sue grandi capacità di spazi meeting, e per il ricco ventaglio di servizi esclusivi e personalizzati.

Destinazioni italiane ideali per il business traveller L’Hilton Milan è strategicamente situato nel cuore della città, nelle immediate vicinanze del quartiere degli affari e a pochi passi dalla Stazione Centrale, dalla metropolitana e dalla fermata del servizio navetta che collega il centro con i tre aeroporti. Caratteristiche che fanno di questo hotel la destinazione ideale sia per viaggi d’affari che di piacere. Dopo un primo restauro che ha visto coinvolte numerose

Hilton Garden Inn Florence Novoli

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camere e suite situate all’ottavo piano – dove si trova anche l’esclusiva executive lounge – nei primi mesi del 2015, il programma di rinnovo ha interessato altre camere dell’hotel e oggi la struttura è in grado di mettere a disposizione dei propri ospiti un’offerta in linea con le esigenze del business traveller moderno. Il primo piano ospita un centro congressi all’avanguardia: un’area di oltre 830mq con 10 sale meeting, una banqueting/ breakout area, una terrazza esterna di 200mq – aperta nella stagione estiva agli ospiti dell’hotel e agli esterni per aperitivi serali – e un business cen-

Hilton Florence Metropole

tre. Al piano terra si trova la ballroom, uno spazio multifunzionale di 260mq, illuminato da luce naturale, dotato di tecnologia di ultima generazione e in grado di accogliere eventi per un massimo di 200 persone. L’Hilton Milan dispone anche di un esclusivo foyer, ideale per coffee break, finger buffet e cocktail e di una cucina adiacente, che garantisce un servizio dedicato con possibilità di soddisfare ogni richiesta del cliente. A Firenze, il business traveller più esigente può trovare due hotel strategici per visitare la città e i dintorni della splendida campagna toscana nelle sue pause di lavoro. L’Hilton Florence Metropole è un’esperienza tutta italiana, situato in posizione strategica rispetto a tutti i luoghi di interesse per ogni tipo di viaggiatore. A disposizione degli ospiti un comodo parcheggio gratuito per un massimo di 130 posti auto. Dispone di connessione


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FOCUS TOP EVENT LOCATION Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts

WiFi gratuita nelle aree comuni e di una business station a disposizione dei clienti 24 ore su 24. Punta di diamante è il luminoso e flessibile Centro Congressi, che può accogliere fino a 1.000 partecipanti e offrire spazi dedicati in base alle richieste del cliente. Le 2 sale meeting da 500mq ciascuna sono modulabili in 10 sottosale di diverse dimensioni, tutte perfettamente insonorizzate, climatizzate e con accessi indipendenti. Le sale meeting del pian terreno hanno accesso diretto al parcheggio dell’Hotel, e si prestano quindi per organizzare speciali esposizioni, show room e lanci auto. L’Hilton Garden Inn Florence Novoli è situato strategicamente nel cuore del parco di San Donato in zona Novoli, nella parte Nord di Firenze. Dispone di un accogliente Lounge Bar e del ristorante CITY, con di un’ampia terrazza estiva “Open Garden”. Per piccoli congressi, è disponibile una sala meeting modulare per 150 persone, dotata di luce naturale e tecnologia avanzata. L’hotel offre gratuitamente ai propri ospiti la possibilità di parcheggio gratuito nel garage dell’albergo e un servizio navetta per il centro città nel fine settimana.

Rome Cavalieri

ropa. Articolato su più livelli si estende complessivamente su 8.700 mq ed è in grado di ospitare fino a 5.500 delegati. Il maestoso Salone dei Cavalieri, distribuito su 1.600mq, è adornato con pregiati arazzi del XVII secolo e tele di Giandomenico Tiepolo, e dispone di un palcoscenico di oltre 100mq, 89 punti aerei sospesi, tetto acustico, pannelli mobili e sistemi avanzati audio/video. È divisibile in 4 sezioni indipendenti e insonorizzate, e può accogliere tanto una conferenza per 2.100 delegati quanto un banchetto per 1.350 ospiti. L’ingresso indipendente, che conduce direttamente al Salone, consente facilità di movimento e l’allestimento di imponenti scenografie, nonché la possibilità di introdurre oggetti da esposizione di grandi dimensioni. Un’ampia selezione di 25 moderne sale meeting ed eventi si aggiungono al Salone dei Cavalieri,

e consentono di ospitare qualsiasi tipologia di evento, da cene intime a sontuosi banchetti d’affari, da un semplice meeting a congressi internazionali. L’Hilton Sorrento Palace è uno dei centri congressuali più grandi in Italia: offre 24 sale riunioni incluso un Auditorium che può accogliere fino a 1.500 delegati, spazio espositivo fino a 3.450 mq incluso lo spazio polifunzionale della bellissima Ballroom Nettuno. È la location adatta per piccole e grandi riunioni con sale multifunzionali, con luce natural. Gli ampi Foyer su ogni piano sono ideali per coffee breaks e come spazio espositivo; inoltre garantiscono la perfetta privacy anche in caso di eventi concomitanti, combinando diverse tipologie di allestimento: teatro, cabaret, banco scuola, tavolo unico, ferro di cavallo. Cristina Chiarotti Hilton Sorrento Palace

Grandi numeri per panorami indimenticabili Il Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts è dotato del più grande Centro Congressi in un hotel di lusso nel cuore di Roma in una posizione panoramica, nonché uno dei più ampi, eleganti e tecnologicamente avanzati d’Eu-

Hilton Sorrento Palace

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

HOTEL CAESIUS THERMAE & SPA RESORT - BARDOLINO All’Hotel Caesius Thermae i meeting hanno un valore aggiunto, i colori del Lago di Garda: il giallo dei limoni, il rosso del vino Bardolino, il verde degli ulivi, l’azzurro del lago, l’arancione dell’energia, il bianco della neve che, qualche volta, tra autunno e primavera, imbianca le cime del Monte Baldo

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n un contesto, il Lago di Garda, dove un tempo l’ospitalità si limitava in gran parte alla tradizionale presenza di turisti di lingua tedesca, l’hotel ha focalizzato con lungimiranza la sua mission anche nel settore Mice, diventando un punto di riferimento importante nel panorama gardesano.

Camere che assicurano il riposo L’Hotel Caesius dispone di 185 camere di diversa tipologia, ampie e pensate per il riposo, con tutte le comodità che un ospite possa desiderare in un vero quattro stelle superior. Quello che, però, distingue l’hotel è il pillow menu, la possibilità cioè di prenotare all’arrivo il cuscino più adatto al proprio sonno.

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Una ristorazione sorprendente All’Hotel Caesius i piatti che escono dalla cucina sembrano tavolozze di colori, perché ogni stagione regala primizie. La brigata guidata dall’executive chef Alessandro Salandini propone ben tre linee: ayurvedica, del territorio, in pratica quasi a km 0, e quella studiata dalla nutrizionista Evelina Flachi. Le tre linee hanno catturato l’attenzione

di un pubblico fedele. Gli ambienti dedicati alla ristorazione in occasione di meeting sono “dilatabili” fino alla capienza di 400 persone e i clienti Mice che ritornano più volte durante l’anno sono i migliori testimonial della qualità e del servizio, grazie alla perfetta squadra guidata nelle sale dal restaurant manager Filippo Lauria.


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FOCUS TOP EVENT LOCATION IL FIORE ALL’OCCHIELLO DELL’HOTEL CAESIUS

POST CONGRESS

Lo staff del centro congressi realizza da tempo pacchetti stagionali, in particolare per l’offerta Mice che consentono all’hotel di vivere una second life: se nella stagione estiva i servizi proposti sono prevalentemente dedicati a una clientela leisure, da ottobre a fine giugno si possono spuntare le migliori condizioni e convenzioni per il comparto Mice, quindi il consiglio è quello di tenere sempre d’occhio il sito dell’Hotel dove si troveranno periodicamente offerte interessanti. Chi volesse poi approfondire il discorso, in fase di preventivo è benvenuto per una site inspection e per costruire un evento a tavolino, quindi non semplicemente un meeting, ma un meeting con un programma post congress che potrà essere sportivo Bike, Nordic Walking, gourmet, etnico (una serata indiana, o una serata country) culturale (Arena di Verona) divertente (Gardaland e altri parchi tematici).

Un Congress Center moderno e funzionale Il Congress Center è costituito da 8 sale, la maggiore – Sala Gardenia – offre 300 posti a platea, perfettamente attrezzata, dà la sua migliore performance in occasione di meeting a banchi di scuola e show cooking, oppure per cene a tema

che coinvolgono anche il foyer, sfilate e team building. La responsabile congressi, Maddalena Bellei è a disposizione per creare meeting tailor made, con programmi di animazione divertenti o attività sportive suggerite dall’offerta della destinazione. Luciana Sidari

Il plus, quello che colpisce tutti gli ospiti, è il complesso delle Terme, dove sgorga un’acqua oligominerale benefica che permette sia cure idropiniche, per bocca quindi, che cure esterne nelle vasche termali. Qui si trova uno dei centri Ayurvedici più importanti d’Italia, guidato con passione dal dottor Silvano Pomari, appassionato di questa antica filosofia e medicina indiana. Il Beauty Center è affidato a Sabina Bonvissuto, sotto le sue mani, qualunque viso trova lo splendore di una pulizia profonda e una nuova radiosa energia.

COME RAGGIUNGERE L’HOTEL CAESIUS THERMAE & SPA RESORT

Dall’uscita di Affi sull’A22 o dal casello autostradale di Peschiera sull’A4; oppure via ferrovia dalla Stazione di Peschiera (1 ora da Milano); oppure da ben quattro aeroporti, Verona Villafranca, Brescia, Bergamo, Venezia. L’Hotel Caesius, punta di diamante del T.O. Europlan, gode, per tutta una serie di servizi on demand, della qualità e efficienza Europlan. L’Hotel si affaccia sulla Strada Gardesana, uscendo dal cancello del suo meraviglioso giardino – dove in estate c’è un vero mondo acquatico a disposizione di grandi e piccoli – si attraversa la strada e si è sul lungolago di Cisano a 10 minuti dal centro di Lazise e dal centro di Bardolino.

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

HOTEL LUNGOMARE RICCIONE Questo elegante quattro stelle nel cuore della cittadina romagnola abbina alla vocazione leisure una grande attenzione al turismo business e congressuale, con servizi altamente qualificati e proposte esclusive

C

on il suo affascinante entroterra, ricco di itinerari naturalistici e storici, e la sua riviera densa di movida e locali alla moda, Riccione è oggi più che mai una cittadina a misura di congressi e meta ideale non solo per una vacanza di piacere, ma anche per meeting di lavoro ed eventi di successo. Ed è proprio nel cuore di Riccione, a due passi dal famoso viale Ceccarini, che sorge l’Hotel Lungomare, un elegante quattro stelle di proprietà

di Leardini Group, affacciato sul mare e dotato di una spiaggia privata con piscine, circondato da un’atmosfera accogliente e riservata al tempo stesso. La presenza di sale per congressi, per rinfreschi, matrimoni e seminari lo rendono cornice perfetta per garantire il successo di eventi business e privati. L’Hotel, inoltre, è ben collegato con il Palacongressi di Riccione e con la fiera di Rimini; inoltre, l’aeroporto internazionale di Rimini è a 5 minuti di

automobile. Nell’ottica del servizio perfetto e a tutto tondo, l’Hotel Lungomare si è dotato di un moderno garage sotterraneo, privato e custodito per i clienti dell’hotel, aperto 24 ore su 24. Le camere, raffinate e confortevoli e tutte con vista mare e Wi-Fi, offrono soluzioni per ogni esigenza: dalla formula classic per soggiorni brevi, alla superior e deluxe ideali per chi cerca il relax totale nelle pause post congressuali, fino alle spaziosissime suite per il massimo del romanticismo e alle family per chi, invece, viaggia con tutta la famiglia.

Spazi su misura L’Hotel Lungomare mette a disposizione ampi spazi a geometria variabile per ogni esigenza di incontro aziendale: meeting, convention, presetazioni o piccole riunioni. È possibile scegliere la soluzione migliore in base alle specifiche necessità tra le differenti disposizioni logistiche delle sale congressi: grandi, piccole, modulabili, ma soprattutto ambienti accoglienti a cui è stata riservata la cura di ogni dettaglio. Uno staff professionale, dedi-

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21 Focus Lungomare Riccione_Layout 1 19/10/15 14.31 Pagina 77

FOCUS TOP EVENT LOCATION LOCATION INEDITE

Chi sceglie l’Hotel Lungomare potrà utilizzare per propri momenti business non solo gli spazi dell’hotel ma altre inedite location che fanno parte di Leardini Group. Nella bella stagione, ad esempio, l’area espositiva potrà essere organizzata nell’esclusivo spazio della spiaggia Le Palme, di fronte all’hotel: una suggestiva cornice dove ambientare momenti speciali, brunch, aperitivi, cene di gala e grigliate sotto le stelle. Si aggiungono poi alle proposte in riva al mare, gli spazi della Locanda Girasoli, per vivere l’intera giornata business immersi nell’atmosfera riservata di un parco circondato da superbi ulivi secolari nel verde delle prime colline di Riccione. Per eventi di grande portata, inoltre, l’Hotel Lungomare si avvale di due importanti realtà del territorio: il nuovo e modernissimo Palacongressi di Riccione, che può ospitare fino a 1800 partecipanti, e il Parco Oltremare, che si distingue per la particolarità della sala IMAX, disposta ad anfiteatro e con uno schermo di oltre 600 mq e sistema sonoro in surround digitale composto da 44 altoparlanti (la sala ospita fino a 500 persone).

to esclusivamente all’organizzazione di meeting e convention, offrirà una sola regia in grado di fondere sinergicamente tutti gli aspetti

dell’evento proponendo anche un ricco programma di attività post congress, in collaborazione con importanti realtà del territorio. S.F.

CATERING I GIRASOLI

Il fiore all’occhiello di Leardini Group è sicuramente il qualificato servizio di catering, offerto attraverso la società I Girasoli. Lo staff si occupa non solo di fornire menù selezionati e accuratissimi, ma anche di progettare allestimenti in grado di donare a ogni evento l’unicità che merita, grazie alle prestigiose locatios del gruppo Leardini, che offrono soluzioni ogni volta diverse e originali: dal parco secolare, all’eleganza di saloni affrescati, dallo charme di una dimora antica al glamour di un allestimento sulla sabbia, in riva al mare. La proposta gastronomica veste di innovazione ed estro la rinomata tradizione romagnola. Dalle formule slim per il giorno, adatte ai tempi di un pranzo di lavoro o di un meeting, agli aperitivi e alle cene di gala per le serate, ogni proposta sarà realizzata con stile esclusivo in base alle necessità del cliente.

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

HOTEL PARCHI DEL GARDA LAZISE Eventi tutto l’anno? Perché no! Hotel Parchi del Garda è la scelta perfetta in ogni stagione. 233 camere eleganti e luminose, 3 ristoranti e gustosissime proposte di qualità per tutti i palati, ampi foyer e 9 sale meeting attrezzate con le più moderne tecnologie. E il meraviglioso Lago di Garda come cornice. Impossibile non innamorarsene! vera/estate per godere delle bellezze “en plein air”, in autunno/inverno per assaporarne la ricca enogastronomia. Dall’alto HPDG ricorda un piccolo borgo gardesano: 5 padiglioni disposti a corte su un verde giardino interno, perfettamente inserito nel territorio circostante. 233 camere a disposizione degli ospiti: luminose, ampie, moderne ed eleganti. 15 sono esclusive suites, 4 sono “Experience”, realizzate in 4D, per continuare a vivere anche in camera l’esperienza dei Parchi a tema della zona. Ad ognuno il suo soggiorno.

Obiettivo ristorazione: l’eccellenza

T

utto in un’unica location: che si tratti di un evento business o di una vacanza relax all’insegna del divertimento con i parchi tematici più belli d’Italia (Gardaland è a soli 500 metri), HPDG è nel panorama nazionale “Mice” uno dei pochi hotel che trasforma-

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no ogni evento in autentica “Experience”.

Un Hotel per tutte le stagioni In controtendenza a ciò che ci si aspetta dal Lago di Garda, Hotel Parchi del Garda accoglie i propri ospiti Mice tutto l’anno: in prima-

Quest’anno la ristorazione cambia veste e offre innovative proposte anche per le cene aziendali di Natale. Perché non approfittare del periodo natalizio per una convention di fine anno e coccolare i propri ospiti con uno dei menu dello chef? Personalizzazione assoluta. Ogni desiderio accontentato!


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FOCUS TOP EVENT LOCATION

per grandi convention grazie alle dotazioni tecniche già presenti in sala e per suggestive cene di gala fino a 600 ospiti. Altre 8 sale e ampi foyer completano l’offerta Mice che ha visto in questi anni il susseguirsi di meeting, sfilate, presentazioni di prodotto, mini fiere, car show, training forza vendita...

Post Congress No Problem

Queste le carte vincenti della cucina di Hotel Parchi del Garda: una ristorazione che valorizza i prodotti del territorio, attenta all’equilibrio dei sapori, con un occhio all’innovazione e con un ambizioso focus: l’eccellenza! Ogni stagione ha il suo menu che lo chef adatta ad ogni esigenza per rendere così unico ciascun evento. E, accanto alla cucina “tradizionale”, ora c’è anche “Opera - Arte nel Gusto” la nuova proposta ristorativa che, con le sue pizze superlievitate preparate con lievito madre, ha da subito incontrato l’entusiasmo degli ospiti rivelandosi un successo anche nell’offerta Mice! Il Superlievitato Opera è molto più di una pizza. È un impasto di farine biologiche selezionate, macinate a pietra e fatte lievitare per più di 30 ore. Il processo di lievitazione è studiato per far raggiungere all’impasto il massimo della fragranza e della morbidezza, garanzia di leggerezza e digeribilità. Farcita con la massima cura e precisione, abbina gusti ricercati ed ingredienti di altissima qualità che rendono ogni piatto un’“opera d’arte”. Proposta nella

formula “Experience” è perfetta anche per grandi numeri.

Il Centro Congressi: comodità e versatilità La Sala Benacus è il sogno di ogni organizzatore di eventi: 870 mq a campata unica, 5,10 m di altezza e accesso diretto anche dall’esterno, comodo per gestire allestimenti importanti, nonché per il posizionamento di auto/moto; può ospitare fino ad 800 persone a platea. È ideale

Lo Staff di HPDG si distingue da sempre per professionalità e creatività. Una squadra dedicata agli eventi è infatti il fiore all’occhiello dell’offerta Mice. La conoscenza della location, del territorio e delle sue potenzialità in ogni stagione, le sinergie con le molteplici realtà della zona sono i plus a disposizione di ogni organizzatore di eventi. Ricordiamo solo alcuni dei post congress realizzati: la sala Benacus è stata trasformata in un campo da rugby con tanto di cheerleader, la piscina è stata la suggestiva location di aperitivi tematizzati con live show ed entertainment; e ancora winetasting in cantina e spettacolari team building sulle acque del lago con avvincenti regate veliche. A settembre, in occasione di un gruppo incentive internazionale, ne è stata organizzata una che ha coinvolto 250 persone: un’emozione ed un grandissimo successo! Insomma... una miniera di opportunità. Luciana Sidari

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

JW MARRIOTT VENICE RESORT & SPA I grandi eventi di Venezia si fanno e si faranno qui, nell’Isola delle Rose. Per comunicarlo al mondo è intervenuto anche Bill Marriott durante un’esclusiva cena di gala magnifica suite de La Residenza disegnano un mondo poetico e silenzioso, nel quale specchiarsi. Matteo Thun ha rispettato sapientemente i materiali e i volumi dell’antico edificio, grazie alla tecnica del box in the box. Le accomodation sono cinque: l’Hotel, L’Uliveto, La Residenza, La Maisonette e Villa Rose. Tutte infondono nuova energia a una collezione di edifici degli anni ’20 e ’30, ripensati in chiave contemporanea ed ecosostenibile da Matteo Thun. (Le camere si possono visionare sul sito www.jwvenice.com)

Nei tre ristoranti dell’Isola si celebra la Cucina Italiana

L’

Isola delle Rose, nata artificialmente nel 1870 nella laguna veneziana, si trova tra le onde lente della laguna e quelle vivaci del mare. Su questo giardino di 16 ettari soffia una brezza che spazza via la pesantezza dell’aria salmastra e che ha fatto attecchire inusuali essenze mediterranee come l’ulivo. Offre agli ospiti una vista magnifica sullo skyline di Venezia, quasi una linea blu, sull’azzurro perlaceo della laguna che si con-

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fonde con quello del cielo, come nei quadri di Virgilio Guidi.

Un Hotel di travolgente bellezza Le 266 camere sono accolte in cinque edifici differenti e nell’Hotel di quattro piani, uno tra i più alti della Laguna, sono suddivise in quattro categorie: De Luxe, Junior Suite, Studio Suite e Premium Suite. A un passo dalla laguna e dalle sue iridescenze, le 11 eleganti camere e la

La cucina italiana, un capolavoro di freschezza, sapienza e reinvenzione domina la scena. A renderle omaggio e a dare luce alla tradizio-


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FOCUS TOP EVENT LOCATION

veneziani, ai grandi classici italiani. L’altro orgoglio dell’Isola, a capo della cucina del “Dopolavoro” è lo chef bi-stellato Michelin, Giancarlo Perbellini. Luciana Sidari

UNA SPA CHE UNISCE VENEZIA ALL’ORIENTE

Nella semplice ed elegante architettura dei primi del ’900, la Spa – la più grande di Venezia con i suoi 1750 mq – si apre come una conchiglia verso l’acqua e offre otto cabine con vista sulla laguna e una meravigliosa suite. Completano la struttura la sauna, il bagno turco con muro al sale, una palestra e una magnifica piscina riscaldata interna, che prosegue all’esterno. Nei giardini e nel parterre in legno le giornate trascorrono serene, tra una lezione di yoga, meditazione, ed esercizi di sapienza olistica. La Spa dell’Isola delle Rose è stata creata insieme a GOCO, con sede a Bangkok. ne veneta, insieme ai menù regionali e internazionali, sono i tre ristoranti dell’Isola delle Rose. In Hotel si possono fare delle indimenticabili esperienze, strettamente legate ai sapori della cucina; per

esempio, un gruppo di allievi guidati dallo chef Mauro Taufer può visitare il mercato di Rialto e nell’Accademia culinaria Sapori, imparare a realizzare un intero menù, dai cicchetti, orgoglio dei bacari

MEETING & EVENTI

L’Isola delle Rose interpreta l’arte veneta dell’ospitalità, offrendo le migliori soluzioni per ogni tipologia di evento: sfilate di moda presentazioni, riunioni, convegni, cene di fidanzamento, matrimoni romantici. In particolare per gli eventi privati, la Chiesa neo-Romanica, fondata nel 1921 e completamente ristrutturata, è una location molto suggestiva, immersa nell’uliveto storico dell’isola. Per la massima privacy l’intera isola può essere affittata in esclusiva. Progettato da Matteo Thun come l’interno di una nave, nelle sfumature più calde del legno, il Centro congressi del resort è lo spazio ideale per ogni appuntamento di lavoro e di promozione. Massima versatilità nell’uso dei volumi, con sale da 15 a 380 ospiti, negli allestimenti e nelle proposte post congress, tra le quali un corso di cucina o un corso per la creazione di maschere veneziane tipiche del Carnevale.

IL GRAND OPENING DI GIUGNO 2015

La summa di tutte le bellezze dell’isola e dell’offerta correlata è stata presentata da un anfitrione d’eccezione, Bill Marriott, durante il Grand Opening Event che si è tenuto a giugno, una celebrazione di due giorni conclusasi con una cena di gala, a cui hanno partecipato circa 300 ospiti. Seguendo un percorso lungo i giardini dell’isola, gli ospiti hanno potuto gustare un aperitivo “a tappe” dedicato alle isole della laguna, fino all’area dedicata alla cena di gala, una tensostruttura che ha accolto gli ospiti con intrattenimento musicale.

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

LEFAY RESORT & SPA LAGO DI GARDA Benessere, sostenibilità e una nuova idea di lusso secondo i dettami dell’Italian style & living sono i valori fondanti alla base di questa nuova destinazione Mice, incastonata sulle rive del Lago di Garda

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n’oasi di benessere sostenibile: questo, in sintesi, è il Lefay Resort & Spa, Resort 5★ Lusso sulle colline di Gargnano, nel cuore della Riviera dei Limoni. Destinazione Mice che ruota attorno all’idea del bon vivre, propone una nuova idea di vacanza, in cui il lusso non è solo negli aspetti esteriori della location, ma si traduce soprattutto nella possibilità di riprendersi tempi e spazi propri. Il respiro dato dall’ampiezza del luogo, il silenzio della natura in cui è immerso e la combinazione tra relax, cucina mediterranea e bioarchitettura offrono un’esperienza di benessere totale, cifra distintiva anche dei soggiorni business.

Alla ricerca del benessere globale Il benessere è il risultato di un approccio integrato che trova il suo cuore pulsante nella Spa. Qui le basi della medicina classica cinese si fondono con i dettami di quella occidentale per creare il Lefay SPA Method, un insieme di programmi salute, trattamenti correttivi, massaggi energetici e percorsi bellezza.

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Il centro wellness si snoda tra piscine, saune, grotte, laghetti e palestra, mentre nel parco si trovano il circuito running, un percorso vita e il giardino energetico e terapeutico denominato “Il Simbolo della Vita”, dove si svolgono le attività fisiche per la rigenerazione spirituale ed emozionale.

BENESSERE... A TAVOLA: LEFAY VITAL GOURMET

L’offerta gastronomica Lefay si basa sugli stessi principi che hanno guidato la creazione dell’intero Resort: ingredienti freschissimi di stagione, materie prime del territorio (in alcuni casi prodotte direttamente dalle aziende agricole della struttura, come l’olio extravergine), cucina sana oltre che gustosa. La dieta mediterranea è naturalmente la grande protagonista del Lefay Vital Gourmet, declinato in chiave gourmand nel Ristorante La Grande Limonaia e basato sulle ricette regionali italiane nella Trattoria La Vigna. Presente anche una proposta detox e ipocalorica, creata in esclusiva, per riequilibrare l’apporto calorico senza rinunciare ai sapori del made in Italy.


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FOCUS TOP EVENT LOCATION SPAZI E DOTAZIONI PER IL MICE

A TUTTO BUSINESS... ECO-FRIENDLY

Così come il resto del complesso, anche gli spazi business sono stati ideati per garantire il massimo della sostenibilità, dall’armonico inserimento nel contesto preesistente e dall’uso di materiali naturali, al basso impatto delle dotazioni e alla prevalenza della luce esterna. Gli stessi principi sono poi alla base delle molte occasioni di intrattenimento e team building: le attività si concentrano infatti sulla riscoperta dei mezzi di trasporto slow e sulla cura del benessere di mente e corpo. Si può dunque scegliere tra diversi programmi di trekking e mountain bike, per provare i tanti percorsi che si snodano nel Parco Naturale dell’Alto Garda, oppure noleggiare una barca per una diversa prospettiva, in cui esplorare il lago direttamente dal lago; prendere parte alle cooking class nel Ristorante La Grande Limonaia dove preparare piatti che si ispirano al metodo Lefay Vital Gourmet; rilassarsi nella Spa (da non perdere il massaggio di benvenuto, che lavora per il rilascio delle tensioni dorsali ed è eseguito con oli essenziali di lavanda e limone, i due aromi tipici dell’area gardesana) o nel grande parco, dove si svolgono le attività di riequilibrio fisico ed energetico come lo Yoga, lo Stretching dei meridiani, il Tai Qi e il Qi Gong.

Lefay ha dedicato un’intera area, riservata ma facilmente raggiungibile e affacciata sul lago, a incontri, workshop ed eventi di diversa tipologia. Il centro meeting, con ingresso indipendente e inserito in un parco da 11 ettari, offre due soluzioni: la Sala Goethe che può ospitare fino a 80 persone e la Sala Lawrence da 36. Entrambe dotate di tecnologie all’avanguardia e di luce naturale, si aprono sulla zona foyer che, insieme al giardino privato, rappresenta l’ambiente ideale per i servizi di accoglienza, segreteria e catering.

Non c’è benessere senza sostenibilità Ma il benessere secondo Lefay è da intendere in modo più ampio, come la riscoperta di uno stile di vita più lento, consapevole e sano, anche attraverso la responsabilità nei confronti dell’ambiente. Nato dalla ricerca di soluzioni architettoniche per integrare la struttura nell’ambiente circostante, oggi il Resort è impegnato in buone pratiche per abbattere i consumi, potenziare l’uso delle fonti rinnovabili e ridurre l’impronta delle sue attività, come il progetto Lefay Total Green: azzerare definitivamente la quota residua di emissioni di CO2 con il meccanismo della compensazione. Giulia Gagliardi

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

ROYAL HOTEL SANREMO Nel cinque stelle lusso di riferimento della Riviera dei Fiori, è il piacere a scandire il business time, tra suggestivi spazi in e outdoor e servizi ad personam

MEETING SPECIAL PRICE

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ndirizzo di punta dell’alta hôtellerie italiana e storico grand hotel della Riviera di Ponente, immerso in un parco subtropicale di 16.000 metri quadrati, il Royal Hotel Sanremo offre, ad aziende e organizzatori di eventi, un’eccellente rosa di servizi, nonché ambienti di grande charme connotati da una perfetta sintesi tra fascino d’antan e comfort ultramoderni. Non è un caso infatti che il cinque stelle lusso (126 tra camere e suite) sia da sempre dimora prescelta dal jet set e dall’aristocrazia europea, non solo per soggiorni di piacere, ma anche per meeting e riunioni al vertice. A favorirne il successo, oltre alla calda ospitalità e al servizio curato nei minimi particolari, contribuisce anche la posizione: ad appena 45 minuti dall’Aeroporto Internazionale di Nizza e a 25 minuti da Montecarlo.

5 sale per eventi esclusivi fino a 300 persone La clientela d’affari attenta al lusso qui troverà piena soddisfazione.

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Per meeting, incentive ed eventi, l’hotel mette a disposizione 5 eleganti sale modulari (da 8 a 300 persone), in grado di adattarsi a qualsiasi tipologia di evento, con luce naturale e attrezzate con le migliori dotazioni tecnologiche. In tutto l’hotel mette a disposizione un’area espositiva di 250 metri quadrati, sale banchetti da 10 a 280 persone e

POST CONGRESS

L’hotel propone speciali pacchetti di mezza giornata o di una giornata intera che includono coffee-break e colazioni di lavoro (3 portate con bevande) personalizzabili alla tariffa speciale di 95 euro e 118 euro a persona.www.royalhotelsanremo.com/ita/pacchetti_congressi.

quattro raffinati ristoranti in e outdoor. P.T.

Per il dopolavoro il Royal Hotel Sanremo ha in serbo più di una sorpresa, a cominciare dalla Royal Wellness, lussuosa area benessere di 700 metri quadrati situata al piano giardino con ampia vasca idromassaggio, docce emozionali, bagno turco, Vitarium e area relax con angolo tisaneria. A disposizione inoltre una sala fitness e un salone hair stylist. Mentre, nella bella stagione, a 200 metri si trovano la spiaggia e la pista ciclabile. Si possono anche praticare sport acquatici e il golf presso il Circolo Golf degli Ulivi, 18 buche, il cui campo si snoda su una verdeggiante collina vista mare. Per gli ospiti dell’hotel è prevista una riduzione del 20% sul green fee.



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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

SHERATON PARCO DE’ MEDICI ROME HOTEL 5000 mq di aree meeting per una nuova concezione di spazio congressuale. Una filosofia di servizio innovativa e inclusiva, dove gli ambienti, il design e la location green riacquistano la loro vera importanza

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etropoli e meeting spesso sono sinonimo di frenesia e mancanza di tempo. Un luogo comune che in questi anni Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel è riuscito a rendere un lontano ricordo, sfruttando al massimo le sue molteplici qualità. Questo luogo di incontro eco-friendly, malgrado i suoi numeri impressionanti come capienza meeting e spazi a disposizione per ogni tipologia di evento, è oggi un punto di riferimento Mice insostituibile, che unisce la tranquillità di una posizione vicinissima al centro di Roma, adiacente ai campi da golf, con spazi verdi, aree living luminose e camere armonicamente immerse nella tranquillità del parco, ai suoi quasi 5000 mq di sale congressuali

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con una capienza per oltre 700 ospiti.

Meeting e comfort si può Ubicato a pochi minuti dagli aeroporti internazionali di Fiumicino e Ciampino, dal centro città, dal distretto congressuale dell’EUR e dalla nuova Fiera di Roma, lo Sheraton Parco Rome è infatti il luogo ideale per le riunioni di lavoro, meeting workshop e congressi dai grandi numeri. Ma qui la parola d’ordine è comfort e tranquillità, una filosofia innovativa ed esclusi-

va fatta propria da tutto lo staff organizzativo. Grazie alle sue 50 sale riunioni, con luce naturale e moderne attrezzature tecniche, ai grandi foyer e agli spazi aperti, fino ai ristoranti con terrazze che si affacciano sul vicino campo da golf, lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel offre diverse soluzioni per l’organizzazione di team building, incentive, convention, presentazioni prodotto, sfilate di moda, conferenze stampa, mostre, workshop, ecc., un luogo ideale per meeting, coffee break e pranzi di lavoro, in


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FOCUS TOP EVENT LOCATION

ampie sale piene di luce con grandi vetrate che ne garantiscono la massima fruibilità. Inoltre i suoi vasti spazi esterni e interni lo rendono anche il luogo ideale per una piacevole giornata nel verde, all’insegna del relax e del massimo comfort.

Ad ogni evento il suo menù Connesso alla natura circostante, immerso negli 80 ettari di parco con le sue oltre 800 camere, accanto a una delle due piscine all’aperto e vicino al campo da Golf Parco de’ Medici con 27 buche,partecipare ad un meeting allo Sheraton Parco

de’ Medici Rome Hotel è un’occasione unica per vivere anche gli eventi business in una cornice ideale di relax, complice una ristorazione d’alta classe che accompagna ogni happening, arricchita da una varietà gastronomica attenta ai prodotti a km 0, ideale per soddisfare ogni improvvisa voglia di spuntino, o per un’informale pranzo di lavoro o una cena romantica in un ambiente raffinato, magari lasciandosi tentare dai menù stagionali e dai sapori del territorio, oppure godendosi un drink rinfrescante a bordo piscina. Per i più

piccoli e per chi viaggia con la famiglia, l’Hotel propone un gustoso menù dedicato a loro, con differenti stuzzicanti proposte. Inoltre, Sheraton Parco Rome propone durante l’anno un ricco calendario di eventi tutto da scoprire, come il Sheraton Paired, il Green Sunday Brunch e i menù regionali, accompagnati da un’attenta selezione di vini. Un’idea vincente, quella di accostare gastronomia e business, fedele a quella filosofia di servizio e accoglienza che trova in questo hotel urbano una declinazione personalizzata e inimitabile. C.C.

ORGANIZZARE EVENTI HA UN VANTAGGIO IN PIÙ

THE CHOICE IS YOURS

Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel premia il duro lavoro. Prenotando per un gruppo presso la struttura romana entro il 31 ottobre 2015 e per arrivi entro il 31 dicembre 2015 è possibile ottenere il 4% di sconto sulle camere pagate con fattura aziendale e a scelta una delle seguenti opzioni incentive:una camera standard per una notte in omaggio ogni 25 notti idonee pagate; un upgrade di camera per una notte in omaggio ogni 25 notti idonee pagate; accesso alle postazioni internet nelle sale riunioni.

Passate le vostre giornate a organizzare viaggi e pianificare eventi? Con Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel e SPG® Pro, potete guadagnare Starpoints® per i viaggi che organizzate per gli altri e le riunioni che organizzate a livello professionale, tutto all’interno del proprio account personale. Tutti i vostri benefit SPG Pro si combinano con quello che avete guadagnato per i vostri viaggi privati, il che significa che i vostri premi aumenteranno sempre più velocemente. Dovete solo assicurarvi di collegare i vostri accounts o iscrivervi ad spg.com/pro. 9-10 2015

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

SHERATON ROMA HOTEL & CONFERENCE CENTER Ben 5.000 mq di nuovi spazi multifunzionali e terrazze con giardino, reinventati con uno stile contemporaneo. Ecco il miglior albergo business d’Italia

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mmerso nel verde dell’EUR, quartiere residenziale e cuore d’affari della capitale, lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center si presenta oggi come un albergo moderno ed elegante e allo stesso tempo come un polo congressuale di importanza strategica per ogni grande evento da vivere a Roma, forte di una posizione ideale: tra il centro storico e l’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci di Fiumicino e a 15 minuti di distanza dalla Nuova Fiera di Roma. Aperto al pubblico nel marzo del

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1983, lo Sheraton Roma è il primo albergo Sheraton in Italia. Da allora, lo Sheraton Roma – oggi parte del gruppo Starwood Hotels & Resorts Worldwide, Inc. – si è imposto sempre più nel panorama nazionale e internazionale, come sede perfetta per congressi, convention, riunioni ed eventi. Votato come meta prescelta dai 30.000 lettori e abbonati di Condé Nast Traveller, l’hotel si è aggiudicato per tre anni consecutivi il terzo posto come miglior albergo per soggiorni di lavoro in Italia e successivamente

il primo posto come miglior albergo business d’Italia.

Meeting space funzionali e spaziosi Attualmente il quartiere limitrofo allo Sheraton Roma, l’imponente zona dell’EUR, è un centro d’affari vivace e funzionale, sede di aziende e di ministeri, di musei e di costruzioni urbane all’avanguardia che si mescolano con il verde delle ville private della originaria parte residenziale. La costruzione dell’EUR cominciò nel 1938 con l’idea di farne la sede per “l’Esposizione Universale di Roma”, un progetto però completato con una nuova idea di architettura urbana, fatta di grandi strade e ampie zone verdi, solo alla fine degli anni Settanta. Ecco quindi che anche la struttura dello Sheraton Roma risente di un’idea di albergo completamente innovativa, fatta di grandi spazi, di ampie sale a vetrata con luce naturale, di sale congressuali di dimensioni notevoli ed estremamente dinamiche, ma sempre con il massimo comfort, dagli alti soffitti agli immensi foyer sfruttabili in ogni occasione fino alla galleria di nego-


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FOCUS TOP EVENT LOCATION AQVI EUR POOL RESTAURANT AND BAR

Un ristorante dinamico dove gustare I piatti della tradizione culinaria romana ed italiana, impreziositi dalle eccellenze del Made in Italy ricercate dall’Executive Chef Fabio Colace. L’AQVI, dopo un gradevole e attento restyling, si presenta con ambienti dal sapore più contemporaneo, quasi uno spazio-salotto che si protende verso l’esterno lungo la piscina e il giardino, creando un’area living particolarmente calda e accogliente. Tavoli e sedie di diverse forme, colori e misure si accostano, con studiati contrasti, a piccoli pouf dalle linee pulite e ad ampi divani nei toni della terra: dal marrone intenso al morbido beige, dal grigio fino al bianco/panna, creando un ambiente confortevole e accogliente. Tra le specialità gastronomiche da gustare al tavolo – a partire dalla prima colazione per poi proseguire con pranzo e cena fino a notte inoltrata - spiccano prodotti tipici regionali altamente selezionati e rielaborati in chiave moderna in piatti davvero sfiziosi. La Piscina dello Sheraton Roma - da sempre uno dei fiori all’occhiello della struttura – è, durante la bella stagione, dinamico punto di incontro per una pausa lavoro, sia nella formula di colazione “Sunny&Healthy”, che in quella di pranzo leggero, o anche per aperitivi, cene e after dinner all’aria aperta.

zi all’interno, con edicola, rivendita di tabacchi, libreria, gioielleria, servizio limousine e noleggio pullman con autista, servizio noleggio auto. Diventa quindi estremamente funzionale l’organizzazione di congressi, presentazioni o convegni dai grandi numeri come quella di piccole riunioni riservate, in una struttura che, soprattutto dopo il recente e imponente restyling, vanta un centro conferenze di più di 4000mq di meeting space, tra cui una sala multifunzionale dalla capienza massima di 2000 persone e 23 meeting rooms capaci di contenere fino a 600 persone, creando un ambiente lavorativo unico. Inoltre, il servizio navetta ad orari, oltre ad assicurare e facilitare i collegamenti con l’aeroporto di Fiumicino e con il centro storico, è stato ridise-

gnato per offrire agli ospiti una esperienza enogastronomica e di shopping con fermate dedicate a Viale Europa ed EATALY. A pochi minuti si trovano la galleria di negozi di EURoma2 mentre a soli 30 e 50 minuti di auto, si possono raggiungere Castel Romano e Valmon-

tone, due tra i più conosciuti outlets italiani per lo shopping. Tutte le 640 camere, anche queste recentemente ristrutturate per garantire il massimo comfort, sono dotate dell’inconfondibile Sweet Sleeper Bed®, di connessione Internet ad alta velocità e wi-fi. Situate ai piani più alti, le camere Club e le suite offrono servizi superiori con un’attenzione particolare ai detta-

gli. Agli ospiti Club è riservato l’accesso esclusivo al Club Lounge, confortevole salotto dove incontrarsi con amici o colleghi o semplicemente rilassarsi davanti al programma TV preferito, con check-in e check-out dedicati, prima colazione continentale e un servizio continuato di snack e bevande, tra cui i nuovi appuntamenti con il coffee&tea time e lo spritz time. Il Club Lounge dispone, inoltre, di una splendida terrazza con solarium e vista panoramica sul verde quartiere dell’EUR. C.C.

SPAZI E NUMERI DI SHERATON ROMA HOTEL

Ben 5.000mq di nuovi spazi multifunzionali e terrazze con giardino, reinventati con uno stile contemporaneo. Tutte le sale sono situate sullo stesso piano, tra cui un salone principale di 1.325mq, frazionabili in sezioni insonorizzate, in grado di ospitare qualsiasi tipo di evento fino a un massimo di 2.000 persone. Completano l’offerta ulteriori 23 sale, che possono ospitare oltre 600 persone. Agli spazi interni, si aggiungono, come alternativa, quelli esterni. La terrazza a bordo piscina e la Piazzetta, circondati da un grande giardino, offrono un suggestivo scenario adatto a ogni tipo di manifestazione. StarMeeting Concierge (SM) è il servizio esclusivo di assistenza e supporto per i partecipanti a riunioni e congressi. 9-10 2015

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FOCUS TOP EVENT LOCATION SELECTED BY MM

THE WESTIN PALACE, MILAN Punto d’incontro elegante e sofisticato sia per i viaggiatori internazionali che locali, questo splendido albergo offre una esperienza unica di “wellness in travel” per un soggiorno rigenerante grazie ai servizi Westin to suggestiva la Sala Giardino, divisa da pilastri che creano due diversi spazi dove è possibile ospitare sia riunioni sia servizi di catering e che può ospitare più di 100 persone per cene di gala, buffet o cocktails. La Sala Giardino A è inoltre una sala esclusiva con accesso privato sull’Ivory Terrace, 100mq di terrazza all’aperto con una bella vista su Milano, decorata con cascate di gelsomini e mobili di legno pregiato. Un servizio esclusivo e discreto è costantemente attivo, pronto ad assistere il cliente in ogni momento e in ogni dettaglio.

Tradizione e delizie per il palato

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oerente con la sua fama di location tra le più prestigiose del capoluogo milanese, The Westin Palace, Milan è modernamente all’avanguardia anche per lo stile e la ricchezza di proposte congressuali e business. Qui organizzare un evento, aziendale o privato, dai piccoli numeri fino ad occasioni importanti, è un piacevole “viaggio” nel comfort, complice un grande dinamismo dell’offerta. Le 14 sa-

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le modulari possono ospitare fino a 400 persone e tutti gli spazi sono attrezzati con tecnologia di ultima generazione, internet wifi e ad alta velocità. Durante la stagione estiva (o nelle belle giornate di tutto l’anno) la splendida Roof terrace 8th Floor di 700mq offre uno spazio nuovo e affascinante, ideale per un evento privato, proprio nel cuore della città, ma lontano dalla sua frenesia. Mol-

D’altronde The Westin Palace, Milan è uno storico albergo di Milano di grande tradizione di ospitalità, centralissimo con il suo affaccio su Piazza della Repubblica, vicina all’area emergente di Porta Nuova, ben collegata e di comodo accesso ai negozi e ai luoghi più famosi della città. Entrando direttamente dalla lobby, si trova il The Lounge bar, la scelta perfetta per ritrovarsi in ogni momento della giornata in


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FOCUS TOP EVENT LOCATION WELLNESS STYLE BY WESTIN

UNA CUCINA, FELICE CONNUBIO TRA TRADIZIONE E CREATIVITÀ Di recentissima ristrutturazione, il ristorante del Westin Palace, Milan offre una location moderna e unica. All’ingresso un common table, circondato da sedie color oro, invita i clienti, anche se sconosciuti tra loro, a sedersi tutti allo stesso tavolo. La sala rinnovata è caratterizzata da contrasti di luci e ombre, con pezzi di design dallo stile moderno e cittadino che creano un atmosfera raffinata, ma allo stesso tempo informale, adatta per pranzi e cene business o con amici. Immancabili le prelibatezze dello chef che offrirà tutti i giorni piatti freschi, semplici e italiani. Sarà proprio lui, infatti, a cambiare giornalmente il menu secondo quello che la stagionalità e la terra offrono. Un concept, quindi, che riprende la vera tradizione culinaria italiana, ma che non tralascia l’innovazione e la creatività.

un ambiente intimo e raffinato, punto di riferimento per un pranzo veloce o un aperitivo esclusivo dove provare le creazioni appetitose dello chef Augusto Tombolato, mentre, durante il fine settimana, il The Lounge l’appuntamento è

per il Saturday Crunch e il Sunday Brunch. L’area privata del Thel Lounge Bar è la Smoking Lounge, dedicata ai fumatori che offre la possibilità di gustare i migliori cognac e sigari in un ambiente accogliente e raffinato. C.C.

Salendo ai piani superiori, tutte le 227 camere e suite son dotate dell’inconfondibile Heavenly Bed® e Heavenly Bath® per un riposo memorabile e un risveglio pieno di energia. Dieci delle 30 suite hanno l’esclusività e il piacere in più del bagno turco privato, mentre la Presidential Suite, su due piani, può vantare una spettacolare terrazza privata dotata della nuova mini-pool Seaside by Teuco. Uno dei modi in cui The Westin Palace, Milan ha reso semplice per i propri ospiti mantenere uno stile di vita sano è l’introduzione del menu SuperFoodsRxTM, creato per sviluppare la “sinergia del cibo”, combinando tra loro determinati alimenti in modo da potenziarne il valore nutritivo. È possibile trovare gli accostamenti SuperFoodsRxTM nel menu di ristorazione in camera e nel buffet della prima colazione. Lusso e charme sono infine le caratteristiche distintive della Westin WORKOUT® & beauty SPAce by [comfort zone]: un centro Fitness attrezzato da Technogym, cabine per i massaggi e trattamenti, cabina per pedicure e manicure e bagno turco. Inoltre, è possibile godere dei servizi Spa in camera che vengono ideati secondo le esigenze del cliente. È infine possibile usufruire del servizio “Gear Lending”, una partnership con New Balance che permette affittare le scarpe da ginnastica direttamente in hotel. Tra i programmi proposti dal The Westin Palace, Milan, risaltano il Personal Food Shopper Tour e il Secret Garden Tour.

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ComAge MM 2014 Bianca_Layout 1 25/10/14 08.52 Pagina 1

si fa in quattro

Master Meeting Magazine di opinione e attualità sul mondo del turismo dedicato ai nuovi trend

www.mastermeeting.it Piattaforma web 2.0 per organizzatori di eventi, meeting e incentive, con notizie del settore, un motore di ricerca per scegliere le location e un’area business one to one riservata

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LE NUOVE VIE DEL TURISMO

Abruzzo


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LE NUOVE VIE DEL TURISMO

Abruzzo quando eccellenza

promuove eccellenza

Parte da un’idea dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti un importante progetto di marketing territoriale che unisce turismo, sport e unicità regionali

✒Davide Deponti “Viaggio in Abruzzo: tra cielo e mare, Chieti e la sua provincia”. Questo è il titolo del progetto di promozione turistica e di valorizzazione delle eccellenze regionali e del brand Abruzzo che la speciale Azienda della Camera di Commercio di Chieti ha predisposto per dare visibilità e conoscenza puntuale, su tutto il territorio nazionale, alle tante bellezze che il territorio teatino da sempre racchiude e che non sempre sono famose quanto meriterebbero. Eccellenze turistiche e naturali che già il poeta abruzzese per antonomasia, Gabriele D’Annunzio, così descriveva: «...Quella catena di promontori e di golfi lunati dava l’immagine d’un prose-

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guimento di offerte, poiché ciascun seno recava un tesoro cereale. Le ginestre spandevano per tutta la costa un manto aureo. Da ogni cespo saliva una nube densa di effluvio, come da un turibolo. L’aria respirata deliziava come un sorso d’elisir» (da “Il trionfo della morte”).

Un vanto dello sport e della città per raccontare il territorio Eccellenze turistiche che sono racchiuse in particolare nella “Costa dei Trabocchi”, il magico litorale che si affaccia sull’Adriatico teatino e che comprende bellezze balneari e naturali che pochi altri luoghi in Italia possono offrire. Poiché le


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LE NUOVE VIE DEL TURISMO

Il mare azzurro e pulito che bagna Francavilla al Mare, uno dei centri più turistici della lunga e affascinante “Costa dei Trabocchi” teatina

eccellenze ci sono sempre da sempre, D’annunzio docet, oggi più che mai è diventato fondamentale trovare anche il modo di raccontarle finalmente con successo e attraverso un piano di comunicazione efficiente ed efficace. «Abbiamo voluto mettere in atto», ci racconta il Presidente dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti, Angelo De Cesare, «un progetto concreto che avesse la finalità di promuovere l’eccellenza dell’offerta turistica della nostra terra attraverso un’altra eccellenza provinciale, quella sportiva. E la scelta non è potuta che cadere sulla squadra di basket teatina Proger, che milita in serie A2 e che è anche simbolo della città di Chieti e del suo interessantissimo contorno turistico. Non dimentichiamoci che la “Costa dei Trabocchi” si allunga su quasi tutto il litorale meridionale della regione Abruzzo, in pratica da Pescara fino a Vasto, in un territorio nel quale, su un mare magnifico e pieno di riserve naturali, si affacciano, a dav-

vero breve distanza, montagne alte fino a duemila metri. E non dimentichiamo che gli stessi “trabocchi” sono dei veri monumenti storici tutelati in quanto anticamente utilizzati per la pesca su palafitta». In che modo quindi la Camera di Commercio di Chieti ha pensato di procedere? È semplice: il progetto di valorizzazione territoriale e di marketing turistico, che riguarda “Costa dei Trabocchi” e tutte le altre bellezze turistiche teatine, viene veicolato in tutta Italia attraverso il testimonial itinerante incarnato dalla squadra di pallacanestro Proger, durante il suo tour di partite di campionato 2015-2016. Un itinerario che andrà a toccare punti turisticamente strategici della Penisola, come ad esempio le città di Bologna, Brescia, Verona, Treviso, Siena, Reggio Calabria, Napoli e Caserta.

Un piano ben strutturato Nello specifico il piano prevede azioni di comunicazione molto ben delineate e in particolare: una forma di pubblicità itinerante “su strada”, attraverso la personaliz-

Il palazzo della Camera di Commercio di Chieti

L’Arch. Angelo De Cesare Presidente dell’Azienda Speciale “Agenzia di Sviluppo” della Camera di Commercio di Chieti con l’Ing. Gianni Di Cosmo Presidente della Proger

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LE NUOVE VIE DEL TURISMO UNA COSTA CHE VALE

La “Costa dei Trabocchi” è una tipicità turistica totalmente abruzzese. Corrisponde in particolare al tratto di litorale Adriatico che bagna la provincia di Chieti, dalle immediate vicinanze di Pescara fino all’estremo sud di Vasto e al confine col Molise. Il nome trae origine dalla diffusione del trabocco, o trabucco, una particolare macchina da pesca su palafitta, costruita interamente in legno. Dal punto di vista strutturale consta di una piattaforma protesa sul mare e montata su grossi tronchi di pino, dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall’acqua, due (o più) lunghi bracci, detti “antenne”, che sostengono un’enorme rete a maglie strette, detta “trabocchetto”. Tecnicamente detto anche “bilancia”, il trabocco si trova solitamente su acque poco profonde ed è collegato di norma alla costa da un ponticello costituito da pedane di legno. Secondo alcuni storici, il trabocco sarebbe un’invenzione importata dai Fenici, anche se la più antica data di esistenza documentata risale al 1700, periodo nel quale i pescatori abruzzesi dovettero ingegnarsi per ideare una tecnica di pesca che sopportasse le condizioni meteo e marine della zona. E i trabocchi, infatti, permettono di pescare senza doversi inoltrare per mare. Altra curiosità è che il trabocco è tradizionalmente costruito col legno di pino d’Aleppo, pino comune in tutto il medio Adriatico, ma soprattutto legno molto ben modellabile, resistente alla salsedine ed elastico. Oggi, come ieri, queste costruzioni tipiche, protese sul mare azzurro, contribuiscono ad esaltare la bellezza di questo tratto di litorale che ha conservato nel tempo le proprie peculiarità paesaggistiche e le proprie tradizioni. Dal punto di vista geografico la costa appare suggestivamente varia: si alternano tratti di spiaggia bassa e sabbiosa a tratti alti e rocciosi degradanti sul mare. Partendo da nord, in corrispondenza di Francavilla al Mare, si trova una lunga striscia di sabbia dorata, caratterizzata dall’alternarsi di piccoli tratti di spiaggia libera e di stabilimenti balneari. Da San Vito Chietino fino a Torino di Sangro, passando per Rocca San Giovanni e Fossacesia, la costa si presenta invece stretta e prevalentemente a ciottoli, ad eccezione di alcuni tratti di sabbia. La località più famosa di questa zona è il lido Le Morge. Infine, da Casalbordino a Vasto e San Salvo, la fascia costiera ritorna a essere più larga e sabbiosa.

zazione tramite loghi, del pullman della squadra Proger che, nella scorsa stagione, ha percorso oltre tredicimila chilometri lungo la penisola italiana; spazi su Rete 8, il Centro e Abruzzo Magazine, testate giornalistiche convenzionate con l’iniziativa, oltre che sul sito della stessa Società Proger. E ancora, uscite pubblicitarie sulle pagine dei quotidiani locali più diffusi nelle città dove si terranno le partite della Proger Pallacanestro Chieti, installazioni in ognuno dei palazzetti sportivi delle città dove si disputeranno le 15 partite in casa e in trasferta in cui ci sarà anche uno stand nel quale verranno distribuite circa 1.000 copie del DVD “Viaggio sulla Costa dei Trabocchi”, oltre a materiale volto a promuovere il territorio teatino e la sua cultura, unitamente alle sue risorse ambientali e turistiche; inoltre, prima delle partite giocate in casa, verranno proiettati i loghi su due mega schermi. Particolare importante: una o due partite durante l’anno saranno trasmesse anche sulla piattaforma televisiva satellitare di Sky Sport.

Una grande pista ciclabile green sul litorale Ma il piano non si ferma qui. Per sviluppare più coerentemente anche lo specifico tema della “Costa dei Trabocchi”, oltre che quello delle eccellenze produttive, artefici della offerta enogastronomica provinciale (basta citare a mo’ di esempio i vini delle Cantine Tollo e la pasta Cocco), Un’immagine che racconta la magia dei trabocchi, le antiche "macchine" per la pesca che caratterizzano tutto il litorale teatino come piccoli gioielli storici e architettonici

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LE NUOVE VIE DEL TURISMO

UN BASKET BELLO E CHE FA BENE

Il progetto “Viaggio in Abruzzo: tra cielo e mare, Chieti e la sua provincia”, ha deciso di utilizzare come suo testimonial itinerante la squadra di basket teatina Proger Pallacanestro Chieti che milita in serie A2. La scelta di questa squadra come motore del piano di marketing deriva dalla sua reputazione quale team sportivo leader in Abruzzo presente nel campionato di serie A2 e, con alle spalle, una gloriosa storia di settant’anni. Il torneo di A2 2014/2015 ha fatto registrare un vero e proprio boom di pubblico nei palazzetti, con un incredibile +41% rispetto alla stagione precedente. Quest’anno, poi, che parteciperanno anche squadre di città importanti come Bologna, Brescia, Verona, Siena, Reggio Calabria, Napoli e Caserta, il progetto di promozione avrà a disposizione un indotto commerciale per il turismo ancora più vasto. La stessa Proger Pallacanestro Chieti è molto attiva nella comunicazione: quest’anno ha realizzato importanti iniziative di co-marketing, proponendo un sistema di comunicazione integrata che sfrutta la visibilità procurata dalle partite nei palazzetti (con una media di 1.700 spettatori a incontro, pubblico formato perlopiù da famiglie con bambini), e dalle partite trasmesse sui canali satellitari di Sky Sport, nonché la visibilità web e social: il sito ufficiale della squadra conta 14.680 visite mensili, mentre la pagina Facebook 2.000 likes. Il Proger partecipa inoltre a diversi eventi benefici, come campus giovanile nelle baraccopoli in Kenya, Congo e Mozambico.

Paolo De Cesare, Vice Presidente Camerale e Responsabile Marketing Proger

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LE NUOVE VIE DEL TURISMO

Angelo De Cesare, Presidente dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti

l’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti ha inserito nel progetto “Viaggio in Abruzzo: tra cielo e mare, Chieti e la sua provincia” un altro elemento che può essere importante volano per il turismo del territorio teatino. È la cosiddetta “Via verde della Costa dei Trabocchi”, ovvero il progetto di una grande pista ciclabile lungo il litorale che sia in grado di richiamare la presenza non solo di appassionati di cicloturismo ma anche di amanti della natura tout court. Come ci anticipa Paola Sabella, Direttore dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti: «Appena è cambiata la governance del nostro ente, grazie allo spirito di iniziativa del Presidente della Camera di Commercio di Chieti Ro-

berto Di Vincenzo, si è puntato con decisione sulla promozione del territorio e del litorale della nostra Provincia. Da qui l’idea di inserire un complesso piano di marketing territoriale legato allo sviluppo del progetto “Via” ciclabile la cui realizzazione è prevista entro il 2019. Siamo certi che l’iniziativa avrà una ricaduta positiva su tutta la filiera turistica: dalle imprese dell’ospitalità come hotel e b&b, ristoranti e agriturismo, fino a tutti i servizi turistici. Non dimentichiamo che l’indotto del cicloturismo cuba in Europa circa 44 miliardi di euro, 3,2 dei quali italiani, e che questo sport rappresenta una valida opportunità di destagionalizzazione turistica, essendo praticabile quasi tutto l’anno». ■

UNA VIA “FERRATA” PER LE DUE RUOTE

Paola Sabella, Direttore dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti

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Progetto di punta della Camera di Commercio di Chieti, in collaborazione con la sua Agenzia di Sviluppo, la “Via verde della Costa dei Trabocchi” consentirà di valorizzare il territorio lungo il corso della ferrovia in disuso che si trova proprio in parallelo alla linea costiera, per dare spazio a una pista ciclabile panoramica sul litorale. A ispirare il progetto è stata la ciclabile realizzata in Liguria, nella Riviera dei Fiori, che si estende su 24 km (tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare) percorrendo la tratta della vecchia linea ferroviaria che, dal 1872 al 2001, ha servito il Ponente Ligure.

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MICE&NATURA

Grand Hotel Gardone Tra il ritmo del lago e il profumo dei limoni, questa storica location del Garda Bresciano è un hub naturale per gli eventi: punto di convergenza e di partenza di attività aggregative e motivazionali sul territorio Indirizzo storico dell’alta hotellerie gardesana – è stato il primo albergo ad aprire, nel 1884, sul Lago – il Grand Hotel Gardone è, oggi come ieri, punto di riferimento imprescindibile per soggiorni di charme, ma anche vero e proprio hub per meeting ed eventi connessi alla speciale natura del territorio.

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Non a caso la sua storia si intreccia a filo doppio con quella della destinazione, meta d’elite del Grand Tour la cui fascinazione non ha mai smesso di attrarre un turismo colto, sensibile alla natura e al bello. L’edificio stesso costituisce un incantevole tutt’uno con il contesto paesaggistico della Riviera dei Limoni. Costruito a bordo lago, con la maestosa facciata che si specchia nell’acqua e che, al calar della sera, si accende in un suggestivo gioco di luci e di ombre, l’albergo offre un’esperienza emozionale davvero unica, a contatto con l’animus loci. Animus loci capace di stregare e ispirare tanto nell’ozio creativo quanto nel lavoro. Non dimentichiamoci che al Grand Hotel Gardone hanno soggiornato “grandi menti” del passato, tra artisti, scrittori, re e capi di stato come d’Annunzio, Nabokov, Maugham e Sabin, Giorgio di Sassonia e Churchill, solo per citare alcuni nomi. Oggi il testimone è passato alle nuove generazio-


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MICE&NATURA

MEETING VISTA LAGO

A scandire il business time è il placido ritmo dell’acqua. Tutte le cinque sale meeting – da 40 a 80 posti – si affacciano sul lago e sono dotate di moderne attrezzature e di wi fi ad alta velocità. Per gli eventi è a disposizione l’elegante Salone delle Feste – cuore del centro congressi – in grado di accogliere fino a 300 ospiti. Sulla terrazza si possono, invece, predisporre invitanti coffee-break e pranzi di lavoro a buffet.

ni che comprendono anche i manager di azienda alla ricerca di una location “naturale” capace di favorire sia la connessione profonda con se stessi, l’altro e l’ambiente, sia la concentrazione rilassata nel lavoro, quella che il poeta inglese John Keats chiamava “negative capability”, ovvero la capacità di rimanere creativamente aperti all’ignoto e a ciò che può essere colto solo attraverso un’intuizione.

Un’alchimia di servizi e di piccole “grandi” attenzioni

bar Winnies, nella zona wellness, in piscina, sulla terrazza solarium con accesso a lago. C’è anche un pontile privato per chi arriva in motoscafo. A tutto questo si aggiunge, dettaglio non trascurabile, uno staff qualificato e cordiale.

Destinazione doc per business networking e team building A fare del Grand Hotel Gardone una scelta indovinata per la clientela business, oltre che il servizio e le facilities offerte, è il suo ruolo di hub territoriale. L’hotel è infatti punto di convergenza e di partenza di svariate attività aggregative e motivazionali di post congress che promettono

Facile comprendere l’alchimia del Grand Hotel Gardone. Basta soggiornare in una delle sue meravigliose 167 camere e junior suites, tutte con terrazze panoramiche sul lago, oppure lasciarsi sedurre dalle raffinate specialità della ristorazione gourmet. Che si tratti di un business lunch, di una sosta golosa allo snack-bar della piscina, o di una cena a lume di candela con menu à la carte sulla grande terrazza bordolago, la cura è massima in ogni dettaglio e riflette quell’arte nel ricevere che solo i grandi alberghi con una storia posseggono. Le attenzioni continuano con stile impeccabile negli aperitivi a bordo lago, nei dopocena, al piano 9-10 2015

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MICE&NATURA IL ROMANTICO “GIARDINO DEI LIMONI” E IL RISTORANTE CON VERANDA PER CENE DI GALA

Per le cene a lume di candela la location più adatta è Il Giardino dei Limoni” situato a bordo lago, che offre un ambiente romantico (fino a 45 posti) e menu à la carte con piatti del territorio e internazionali, ma anche gluten free per i celiaci. Il ristorante con Veranda è, invece, la cornice perfetta per pranzi di lavoro e cene di gala fino a 300 persone.

una memorabile full immersion nella natura e nella storia della destinazione, nonché momenti di scambio e di vivace contaminazione di idee e di esperienze. Si può scegliere, per esempio, tra visite guidate con degustazione nelle cantine e negli oleifici del Garda Bresciano, gite in battello e al giardino botanico Hruska, ora Fondazione Andrè Heller, con centi-

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naia di specie vegetali provenienti dai cinque continenti e visibili in un percorso suggestivo che si snoda tra rocce e laghetti. Bellissima l’Isola del Garda, con i suoi lussureggianti giardini all’italiana, ricca di piante locali, esotiche, essenze rare e fiori unici. Per gli amanti della storia e della cultura, nonché della bellezza, a pochi passi dall’hotel, si trova il “Vittoriale degli Italiani”, la cittadella monumentale dimora del poeta Gabriele d’Annunzio, oggi sede di un prestigioso museo, che si articola in un complesso di edifici, vie, piazze, teatri, giardini, e corsi d’acqua. Intorno, infine, alcuni dei più bei campi da golf di Europa (Golf di Bogliaco, Gardagolf di Soiano del Garda, Golf Club Arzaga, Chervò San Vigilio Resort) sui cui green la clientela dell’hotel può organizzare team building, incentive e attività di post congress, usufruendo di sconti speciali fino al 20% sul green fee. A.T.


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GOLF&MICE DESTINATION

Riviera Golf Resort

Ampi spazi all’aperto, cucina di ispirazione territoriale, suite di design, un centro benessere “biologico” e il campo da golf: tutto è green in questa struttura che ha creato un angolo di pace e relax nell’entroterra romagnolo

Un decennio di ospitalità ha confermato il Riviera Golf Resort – struttura di design delicatamente appoggiata sulle colline romagnole, ma a pochi km dal mare – come uno degli indirizzi di rilievo nel centro Italia per soggiorni a tutto golf. Nata nel 2004, si inserisce armonicamente nel contesto del Parco Naturale del Fiume Conca, a testimoniare una precisa vocazione green che si declina in tutti gli aspetti della sua attività, dal campo 18 buche disegnato dai migliori progettisti del settore all’accento posto sulla presenza e la fruibilità di ampi spazi all’aperto, dalla cucina di chiara ispirazione territoriale al benessere offerto dalla Riviera Beauty & SPA, un articolato centro wellness che

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utilizza solo prodotti bio per un relax “naturale”.

It’s golf time Cuore pulsante del Resort, il campo da golf si estende su oltre 6 mila metri, costeggiando le rive del fiume Conca e seguendo la naturale sinuosità delle colline di San Giovanni in Marignano. Progettato nella sua prima parte dall’architetto Luigi Rota Caremoli, è stato più di recente completato da Graham Cooke. Se le prime buche sono state disegnate per esaltare il contesto naturalistico, tra dolci saliscendi, ulivi, vigneti e boschi, la nuova area è di chiara ispirazione nordamericana: il tracciato è costruito attorno a lunghi fairway ed è punteggiato da ostacoli d’acqua, bunkers e green a più livelli, per un gioco più veloce e impegnativo. Oltre al campo principale, i giocatori hanno a disposizione anche 9 buche Executive e due nuovissimi putting green da 18, insieme alle Golf Clinic, destinate ai neofiti che vogliano avvicinarsi alla disciplina.


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GOLF&MICE DESTINATION WELLNESS E RELAX

Finito l’appuntamento di lavoro, archiviata la riunione o concluso il programma congressuale non può mancare una sosta di relax nel centro benessere, aperto fino alle 21, ma utilizzabile anche in esclusiva fino a mezzanotte. Qui si può seguire il percorso benessere tra le piscine con lettini a immersione e idromassaggio, l’area umida con sauna, bagno turco e docce emozionali, il camminamento defatigante e il nuoto controcorrente, oppure sperimentare la carta dei trattamenti per il benessere e la bellezza, insieme a quella di ispirazione orientale introdotta quest’estate. Altra recente novità è la creazione di due campi da tennis in terra rossa, che, insieme al fitness centre con personal trainer, sono dedicati a chi non vuole rinunciare ai benefici dell’attività fisica.

Il Riviera Golf non è però solo rivolto agli sportivi in soggiorno di piacere: aperto tutto l’anno, rappresenta una destinazione Mice completa, sfondo perfetto per competizioni a margine di eventi business oppure per concludere in relax una giornata lavorativa.

persone nella formula buffet, e la veranda nella zona lounge, ideale per aperitivi e cocktail fino a 150 partecipanti; all’interno si può scegliere tra il Buca19, bistrot a bordo piscina, e il Tee Restaurant, il locale gourmet del Resort, dove tradizione e territorio si incontrano nel menu a km 0, dedicato alle eccellenze locali e ispirato alle ricette regionali con ingredienti che provengono solo dalle aziende agricole del circondario. Per meeting riservati può essere allestita una suite dedicata, un ambiente elegante e tranquillo con giardino interno per un massimo 10 persone. P.T.

Spazio al business Ampi spazi all’aperto, un’attrezzata sala meeting e diverse location per gustare il meglio dell’enogastronomia del territorio: il Resort dedica numerosi ambienti a meeting, convention, presentazioni aziendali, shootings, pranzi di lavoro e cene di gala. Oltre alla sala Tee Room, in grado di ospitare fino a 100 partecipanti, con vista panoramica sul green e tutte le dotazioni tecniche di rigore, sono state infatti predisposte molte altre soluzioni, in prevalenza open air. All’aperto si trovano l’area attorno alla piscina (una distesa blu di 82 m, incastonata nella pietra di Noto per un effetto al contempo naturale e spettacolare), 250 mq al coperto, per incontri o appuntamenti culinari, che può ospitare 400

UN SOLO RESORT, TANTE OCCASIONI

Posizionato strategicamente a pochi km dalle spiagge di Rimini, Riccione e Cattolica, ma lontano dal caos, e facilmente raggiungibile grazie alla vicinanza con lo snodo autostradale e agli aeroporti di Rimini, San Marino, Ancona e Bologna, il Resort si trova in una posizione ideale per andare alla scoperta delle perle, alcune note, altre nascoste, dell’area. Suggestivi borghi medievali punteggiano le colline circostanti, mentre i castelli di Gradara e Urbino meritano una visita. La Romagna è anche terra di motori: dalla pista di Misano Adriatico, che ospita il Moto Gp e in cui si possono organizzare corsi di guida sportiva, alle sedi delle principali case automobilistiche italiane, una su tutti la Ferrari, e ai musei dedicati a Lamborghini e a Maserati.

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SCENARI DEL TURISMO

Italiani ed europei

in viaggio

Anche in Italia il turismo riconquista (finalmente) i livelli pre-crisi. Nonostante la congiuntura ancora non favorevole, i cittadini del Vecchio Continente viaggiano e spendono dentro e fuori i confini della nostra Penisola

✒di Aura Marcelli, foto di Barbara Ainis La Lombardia ha tratto da EXPO 2015 i risultati più rilevanti con una crescita delle presenze pari al 13%. Nella foto il Duomo di Milano

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Tra annunci di ripresa e caute smentite, mentre l’economia del nostro Paese vive ancora una persistente situazione di stagnazione, il turismo in Italia segna incontrovertibili risultati positivi. Nei mesi appena passati, da giugno a settembre 2015, il settore ha registrato i risultati migliori dal 2008, anno di inizio della crisi. Stando ai recenti dati Europasia e Cescat-Centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia, gli italiani in vacanza sono aumentati dell’8,6% rispetto al 2014, mentre si è confermato il trend di crescita degli stranieri (+2,5%); il Sud, che fino ad ora aveva patito il maggiore ritardo economico, si è rafforzato registrando una crescita

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nelle isole maggiori pari al 15% (Sicilia) e al 10% (Sardegna); nel complesso è aumentato il fatturato del turismo nel nostro Paese, superando la soglia dei 18 miliardi di euro con un aumento del 7% rispetto allo scorso anno. Decisamente positiva e rilevante è stata d’altro canto la ricaduta sul turismo di Expo 2015, non solo sulla città di Milano, ma sull’Italia intera e sulla Lombardia in particolare, dove si è registrato un +13% di presenze, nonché sul comparto del turismo enogastronomico che ha coinvolto il 42% degli italiani tra prodotti tipici, cantine, agriturismi, malghe e frantoi. E se è vero che bisogna guardare a questi


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SCENARI DEL TURISMO Davide Steffanini, Direttore Generale di Visa Europe in Italia. CREDITS: VISA Europe

to punto di vista (500 milioni di carte in Europa), anche e soprattutto le tendenze turistiche che coinvolgono Italia ed Europa oggi. «I dati Visa Europe di Cross Border Spending si basano su dati di spesa effettiva offrendo così un indicatore economico affidabile e una precisa e dettagliata diagnosi delle transazioni transfrontaliere», ha commentato Davide Steffanini (foto), Direttore Generale di Visa Europe in Italia. «Diversamente dagli altri indici o ricerche, basati su indicazioni di tendenza o rilevamento di opinioni in particolari settori, i dati di crossborder spending forniscono un’accurata fotografia dei consumi effettivi, considerando anche che più di 1 euro su 6 speso dai consumatori nell’Unione Europea è effettuato su una carta Visa. Con questa rile-

Il 75% degli italiani in viaggio ha scelto di visitare una capitale o una città d’arte

dati positivi inquadrandoli nel contesto di crescita europeo, simili risultati restituiscono ossigeno alla nostra economia e fiducia nel futuro del Paese agli imprenditori.

Italiani all’estero A conferma di queste valutazioni positive interviene anche una recente e interessante indagine, Cross Border Spending Report 2015, commissionata da Visa Europe, che sulla base delle transazioni effettuate con carta di credito e di debito, ha quantificato il forte impatto sul turismo nostrano dell’Esposizione Universale 2015, che nel primo mese ha fatto rilevare una crescita delle transazioni transfrontaliere del 19% a livello nazionale e del 28,6% nei primi due mesi per la sola città di Milano. Ma la ricerca, che più in generale ha preso in esame il comportamento degli italiani e degli europei viaggiatori all’estero, ha evidenziato, dal suo privilegia9-10 2015

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SCENARI DEL TURISMO

Nonostante la crisi non sia ancora alle nostre spalle, il 36% degli italiani intervistati ha affermato di viaggiare all’estero con la stessa frequenza di cinque anni fa. CREDITS: VISA Europe

vanza e sulla base delle transazioni effettive siamo in grado di fornire una visione dettagliata e puntuale sulla salute delle spese per i consumi effettuate in territorio italiano e viceversa su quella delle spese degli italiani una volta varcati i confini del nostro Paese». Si evince così che il 71% degli italiani (circa 37,5 milioni) ha fatto un viaggio all’estero negli ultimi tre anni e ben 18 milioni ne hanno effettuato uno molto recentemente. Sono in media 28 milioni i nostri connazionali che hanno fatto un viaggio all’estero regolarmente una volta all’anno, mentre 12 milioni di italiani hanno visitato con frequenza una destinazione straniera due o più volte l’anno. Tra gli italiani che hanno fatto un viaggio internazionale negli ultimi tre anni, il 75% (pari a 28,1 milioni) ha scelto di visitare una

FORGOTTEN CASH, IL CONTANTE “DIMENTICATO” Un tesoretto in valuta straniera del valore di 1,03 miliardi di euro giace nelle case degli italiani che hanno viaggiato all’estero negli ultimi tre anni. Lo studio Cross Border Spending Report 2015 di Visa Europe ha rivelato che otto italiani viaggiatori internazionali su dieci (81%) hanno conservato in casa contanti inutilizzati in valuta estera, per un importo medio pari a 33,86 euro. I maggiori detentori del cosiddetto forgotten cash sono gli abitanti del Triveneto dove la media sale a circa 37 euro per un valore totale nell’area di 288 milioni di euro; mentre gli italiani della fascia di età 44-54 risultano essere i maggiori “accumulatori” con in casa una media di 42 euro in contanti. La ricerca, infine, ha rilevato che più della metà dei viaggiatori italiani all’estero (52%) fa acquisti frettolosi in aeroporto per spendere i contanti residui in valuta straniera, mentre il 23% si reca presso un ufficio cambi e converte il contante residuo da valuta in euro.

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capitale o una città d’arte, mentre il 68% ha preferito una meta balneare. Conquistano sempre di più gli italiani sia le vacanze avventura, con il 29% dei nostri connazionaliche hanno viaggiato con questo format di vacanze, sia il turismo sportivo oltreconfine, con 8 milioni di viaggiatori che seguono le loro passioni sportive in giro per il mondo. In aggiunta, sono 3 milioni gli italiani che visitano località estere all’insegna dell’eco-turismo. USA, Francia e Spagna risultano essere le mete più sognate dai turisti italiani. Nonostante le non indifferenti difficoltà dell’economia nazionale, il 36% degli intervistati ha affermato di viaggiare all’estero con la stessa frequenza di cinque anni fa, mentre ben il 30% ha dichiarato di effettuare ancora più viaggi internazionali. Il 70% delle donne italiane viaggiatrici va all’estero regolarmente una volta l’anno, mentre il 25% degli uomini effettua due viaggi all’anno oltreconfine. I viaggiatori italiani residenti in Centro Italia sono tra coloro che viaggiano più assiduamente in terre straniere (2,4 milioni di individui due volte l’anno si sono concessiuna vacanza all’estero), mentre in quanto ad età, sono i giovani (25-34enni) e giovanissimi (18-24enni) i più attivi nel viaggiare internazionalmente.

Europei in Italia I buoni risultati turistici del nostro Paese nell’ultimo anno, vanno letti nel contesto decisamente positivo dell’intero conti-


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SCENARI DEL TURISMO

nente. Ben 218 milioni di viaggiatori europei hanno effettuato un viaggio all’estero all’anno, mentre quelli che hanno valicato i confini dei loro Paesi due o tre volte l’anno sono stati invece 127,5 milioni. Infine circa 20 milioni di cittadini del Vecchio Continente hanno fatto viaggi internazionali con elevata frequenza, oltre 5 volte in media in 12 mesi. Se si guarda agli ultimi tre anni gli europei che hanno fatto un viaggio all’estero sono il 74% del totale, pari a 364,4 milioni. Tra coloro che hanno fatto un viaggio internazionale negli ultimi tre anni, il 62%, ossia 226 milioni, ha scelto di visitare una capitale o una città d’arte, mentre il 61% (pari a 222 milioni) ha preferito una meta balneare. Anche in questo caso i viaggi avventura hanno trovato importanti consensi, coinvolgendo 102 milioni di europei, come pure il turismo sportivo oltreconfine che ha conquistato circa 70 milioni di viaggiatori del continente. Circa 22 milioni gli europei, infine, hanno visitato località estere all’insegna dell’eco-turismo. Quanto alle destinazioni favorite, in testa si trovano USA e Spagna (35%) seguite dall’Italia verso la quale intendono viaggiare 120 milioni di cittadini europei (33%). In particolare in occasione di Expo 2015, la ricerca ha analizzato le spese dei turisti stranieri, identificando nei visitato-

ri provenienti da USA e Cina i top spender, rispettivamente con 18,9 milioni di euro (+47,6% sullo stesso periodo 2014) e 18,5 milioni di euro (+166%) spesi nel solo capoluogo lombardo nei primi due mesi dell’Esposizione Universale. Prima fra le categorie d’acquisto la moda, seguita dal settore alberghiero-ricettivo e da quello della ristorazione. Ancor più positive, rispetto ai pur validi risultati italiani, risultano essere le tendenze turistiche europee: un terzo dei cittadini del nostro continente, pari a oltre 120 milioni di viaggiatori, dichiara di fare più vacanze rispetto a 5 anni fa, in particolare i 18-24enni. In Turchia questa tendenza è ancora più evidente, con il 57% dei viaggiatori che ha affermato di viaggiare all’estero più spesso di prima. È, invece, del 44% la percentuale di coloro che hanno dichiarato di effettuare viaggi internazionali con la stessa frequenza (160,3 m) con un picco del 50% tra i 4554enni. Sono gli svizzeri gli europei che fanno più vacanze l’anno rispetto agli altri cittadini del continente, con una media di 2,07 partenze pro-capite l’anno rispetto a una media di 1,63 degli altri paesi; mentre il 52% dei cittadini tedeschi viaggia all’estero con costante regolarità da cinque anni, una o due volte l’anno. ■

L’Italia è la terza meta più ambita dagli europei, dopo USA e Spagna. 120 milioni di cittadini del Vecchio Continente intendono viaggiare nel nostro Paese

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33 Scenari Paura di viaggiare (2)_Layout 1 19/10/15 15.22 Pagina 110

SCENARI DEL TURISMO

Paura di viaggiare? Questo 2015 è stato caratterizzato da molti eventi oggettivamente e mediaticamente sconvolgenti, che hanno turbato le coscienze dei cittadini di ogni continente e risvegliato paure profonde. Dagli attentati terroristici, all’angosciante evoluzione della situazione politica negli Stati del Nord Africa, dall’ISIS allo strazio dei migranti che fuggono in massa dall’orrore

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della guerra, questi eventi hanno avuto un impatto di assoluta importanza sul mondo del turismo. A soffrirne di più sono stati proprio i Paesi del Maghreb, anche quelli non direttamente coinvolti dai conflitti, ma più in generale lo stato di insicurezza diffuso nel sentire comune dei turisti europei, americani e asiatici ha determinato un cambiamento profondo nella


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SCENARI DEL TURISMO

Isis, instabilità economica, rischi per la salute. Sono queste le principali paure che condizionano e, a volte, modificano le intenzioni di viaggio in Italia e nel mondo ✒Barbara Ainis

geografia e nelle dinamiche del turismo globale.

I timori degli italiani Una recente ricerca realizzata da Allianz Global Assistance sulle agenzie di viaggio di tutta Italia, conferma chei recenti attentati terroristici hanno avuto un impatto immediato e notevole sulle scelte dei

turisti italiani: il 98% delle agenzie registra, infatti, un “effetto-ISIS” sulle prenotazioni e la paura comporta il crollo di presenze in diversi Paesi, non solo nordafricani. Tunisia ed Egitto hanno registrano un calo spesso superiore al 50% rispetto al 2014 nella quasi totalità delle agenzie (97,5% per Tunisia, 96,3% per Egitto). Il Marocco è la terza destinazione a risen9-10 2015

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SCENARI DEL TURISMO

Nel 2015 gli italiani hanno dimostrato di sentirsi più sicuri rimanendo nel proprio Paese, tant’è che l’Italia rappresenta l’85,4% delle preferenze

tire maggiormente dei recenti attentati (calo delle prenotazioni nel 74,8% delle agenzie). Ma l’“effetto ISIS” si allarga anche ad altre mete dall’importante potenziale turistico: verso il Kenya si è registrata una diminuzione delle prenotazioni nell’82,1% delle agenzie, come pure verso la Turchia, in questo caso nel 77,5% delle agenzie, e Israele con il 66,4% delle agenzie che rilevano cali importanti nelle intenzioni di viaggio degli italiani. Di fronte ai timori nei confronti dello Stato Islamico, passano in secondo piano le questioni riguardanti i rischi per la salute, benché rimangano tra le prime tre principali paure dei viaggiatori italiani. In particolare, stando ai dati della ricerca commissionata da Allianz Global Assistance, risulta molto ridimensionato il timore suscitato dall’epidemia di Ebola del 2014 nell’Africa Centrale, che fino a tutta la prima metà del 2015 aveva monopolizzato le cronache internazionali. Ad oggi, solo una minoranza di agenzie di viaggio italiane, ossia il 26% del totale, registrano un calo nelle prenotazioni verso i Paesi centrafricani e dell’Africa Meridionale, calo comunque decisamente contenuto (non superiore al 15%) per il 40% dei casi. Positiva la reazione degli italiani anche di fronte alle potenziali criticità connesse con la crisi economica. Emblematico è il

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caso greco: il Paese ellenico si è confermata, infatti, una destinazione molto ambita, la seconda in Europa, selezionata dal 49,7% del campione come meta preferita negli scorsi mesi del 2015. Per il resto, gli italiani hanno dimostrato di sentirsi più sicuri rimanendo nel proprio Paese, tant’è che l’Italia rappresenta l’85,4% delle preferenze, oppure cercando serenità e relaxnelle destinazioni europee. Al di fuori dei confini del nostro continentegli italiani mostrano di non temere affatto il Nord America (30,3% delle preferenze), che non risente dell’attuale forza del dollaro statunitense rispetto all’euro, il Centro-Sud America (24,2%) e in particolare i Caraibi, le destinazioni asiatiche (21,2%), l’Oceania (7,9%) e il Sudafrica (5,5%).

Le paure globali Il terrore suscitato dalle aberranti dimostrazioni di forza e crudeltà dell’ISIS non attanaglia solo gli italiani, ma condiziona le scelte di vita e di viaggio di moltissimepersone in tutto il mondo. Una recente ricerca del PewResearch Center sulle criticità ritenute più rilevanti a livello globale rivela come questa paura coinvolga la stragrande maggioranza dei cittadini europei (Spagna 77%, Francia 71%, Germania 70%, Italia 69%), ma anche percentuali importanti della popolazione del Nord America (68% USA), di alcuni Stati asiati-


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SCENARI DEL TURISMO

Tra i timori dei viaggiatori figurano anche gli effetti dei cambiamenti climatici globali, percepiti prevalentemente nelle destinazioni più a rischio come America Latina, i Paesi dell’Africa Centrale e Asia

ci (Corea del Sud 75%, Giappone 72%, Indonesia 65%), e dell’Oceania (Australia 69%). Altrove a essere percepiti come più pericolosi sono gli effetti dei cambiamenti climatici globali. Il timore di una crescente incidenza di eventi naturali catastrofici connessi anche con questi mutamenti o comunque degli effetti devastanti della desertificazione e della deforestazione è percepito prevalentemente dai Paesi nei quali questi effetti mostrano già la loro evidenza. Così nell’America Latina in media il 61% della popolazione teme i rischi legati ai cambiamenti climatici, con punte del 75% in Perù e Brasile. Il timore è forte anche in Paesi dell’Africa Centrale (Burkina Faso 79%, Uganda 74%, Ghana 71%) e in Asia (India 73%, Filippine 72%). In Europa e nel Nord America le percentuali sono inferiori, in entrambi i casi mediamente il 42%, ma di certo non indifferenti (Spagna 59%, Francia 48%, Canada e Italia 45%, USA 42%) e comunque sufficienti per condizionare le scelte di viaggio.

condizionate da questo timore, ci sono alcuni Paesi nei quali l’instabilità economica è comunque considerata come una preoccupazione rilevante. In Cina, ad esempio, benché questa paura riguardi solo il 16% della popolazione, il dato è importante in quanto rappresenta il secondo timore percentualmente più rilevante percepito dalla popolazione. Ma è anche il 49% dei francesi e degli indiani, come pure il 48% degli italiani a indicare la crisi economica come uno dei maggiori timori che condizionano la vita e le scelte dei cittadini. ■

L’instabilità economica è il terzo fattore di preoccupazione espresso in particolare dai cittadini dei Paesi Latinoamericani (54% ) e più, vicino a noi, dalla popolazione russa (43%)

Terzo in ordine di importanza è il timore riguardante l’instabilità dell’economia globale. Sono soprattutto i cittadini dei Paesi Latinoamericani a essere condizionati da questa paura, con una media del 54% che ha espresso seria preoccupazione, Brasile e Venezuela in testa (60%). Più vicino a noi è la Russia a dimostrare maggiore preoccupazione per la crisi economica globale, con il 43% della popolazione che condivide questa paura. Mentre in generale Europa e Asia risultano meno 9-10 2015

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34 Scenari GDF Group (3)_Layout 1 19/10/15 15.23 Pagina 114

SCENARI DEL TURISMO

GDF Group presenta GDF Sales & marketing La nuova nata si propone a supporto delle strutture alberghiere come consulenza specializzata e tailor made a livello commerciale, marketing e revenue

✒Silvia Fissore GDF Group S.p.A. è un moderno gruppo che dal 1990, alla guida del suo fondatore Guido Della Frera, opera in settori molteplici e diversificati, con un approccio imprenditoriale integrato: dalla progettualità di strutture alla gestione immobiliare di comparti d’area, dal socio-sanitario all’alberghiero, dalla ristorazione al fast food con complementarietà nel benessere e nella cultura. L’impresa, infatti, è oggi articolata in società consolidate e di prestigio nei rispettivi settori con oltre 600 persone impegnate ed un fatturato complessivo attorno ai 70 milioni di euro.

Un portfolio che include la più ampia gamma del settore L’ultima nata è la GDF Sales & Marketing, che si propone, attraverso profili di elevata esperienza nel settore alberghiero, a supporto delle strutture alberghiere come consulenza specializzata e tailor made a

livello commerciale, marketing e revenue. La società nasce dalla volontà di unificare una quantità di camere sul territorio nazionale attraverso un portfolio di hotel, sia di proprietà del Gruppo sia in management, che possa comprendere la più ampia gamma del settore ricettivo nazionale. «Partendo da un’analisi attenta del budget, la GDF Sales & Marketing individua la strategia di vendita ottimale per le varie tipologie di strutture», spiega Laura D’ambrosio (foto), amministratore delegato della società. «In seguito, attraverso la partecipazione a fiere, roadshow, workshop e altre attività commerciali, promuove in Italia e all’estero una serie di prodotti che attirano l’attenzione del cliente generando business mirato a seconda delle richieste della proprietà, che siano esse Mice, Leisure o corporate». L’obiettivo che si pone GDF Sales & Marketing è quello di posizionare e proporre attraverso uno studio dei flussi di mercato quelle attività che, attraverso il lavoro costante di follow up e analisi, portano al corretto posizionamento l’hotel sia livello di Average-daily rate che di occupazione e REV PAR. «La GDF Sales & Marketing è in grado di operare il riposizionamento della struttura rispetto ai mercati geografici già di interesse, il suo posizionamento e la relativa promozione su nuovi mercati geografici», spiega ancora la manager, «attraverso un’analisi di marketing strategico della richiesta in base alle caratteristiche della struttura».

Una consulenza mirata anche per la gestione della politica tariffaria e la ricerca di nuovi canali Ai clienti viene fornito anche un supporto all’analisi e all’ottimizzazione delle politiche commerciali e di pricing delle strutture. «Offriamo una consulenza mirata della gestione della politica tariffaria giornalie-

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34 Scenari GDF Group (3)_Layout 1 19/10/15 15.23 Pagina 115

SCENARI DEL TURISMO IL PORTFOLIO HOTEL

Attualmente nel portfolio della GDF Group rientrano il Grand Hotel Villa Torretta, a Sesto San Giovanni (Milano), l’Ibis Milano Fiera, l’Hilton Garden Inn Milan North e l’Hotel Cristallo a Ponte di Legno. Si prevede, inoltre, l’apertura di una struttura a marchio Novotel a Brescia. Si tratta di strutture di prestigio, caratterizzate da una posizione strategica e da alti livelli di comfort e accoglienza che li rendono location di successo per il target Mice e Leisure.

ra on line e off line», spiega ancora Laura D’ambrosio, «oltre all’analisi dei flussi di prenotazione forniti dai canali di vendita. Operiamo poi una ricerca continua di nuovi canali di vendita da suggerire alle strutture». Qualora la direzione dell’hotel lo richieda, la GDF Sales & Marketing offre una consulenza nell’ideazione, creazione e realizzazione di campagne marketing attraverso fam trip, eventi clienti, azioni di co-marketing, promozioni below the line, social network teaser, realizzazione di gadgets, collaterals, comunicazione organizzativa, sponsorizzazione eventi, campagne pubblicitarie, web marketing e retargeting. Entro il 30 novembre di ogni anno di durata del contratto, inoltre, la GDF Sales & Marketing produce per il cliente il Marketing Plan con le indicazioni relative al posizionamento che si vuol dare all’Hotel in

termini di mercati geografici e clienti, la suddivisione dei ricavi per segmento di clientela/mercato geografico; i ricavi previsti insieme al posizionamento tariffario (ADR) divisi per mese; l’elenco delle attività commerciali a supporto; le Fiere a cui si intende partecipare; il dettaglio delle attività di marketing proposte per l’Hotel suddivise per anno e per mese. «Ci rivolgiamo in particolare a quelle strutture che abbiano necessità di un supporto o di affiancamento all’interno della propria area commerciale, o che ne siano del tutto sprovviste» conclude la manager. ■

Sopra, dall’alto, Grand Hotel Villa Torretta e Hilton Garden Inn Milan North. A sin., due immagini dell’Ibis Milano Fiera

Per informazioni Laura D’ambrosio email: laura.dambrosio@gdfsm.it GDF Sales & Marketing srl Via Columella, 36 - 20128 Milano (MI) - Italy - www.gdfsm.it 9-10 2015

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Chi saranno i viaggiatori del futuro? Forzati del Viaggio, Cacciatori di Gratificazioni, Puristi Culturali, Viaggiatori Etici, Fan della Semplicità e Accumulatori di Esperienze Social. Sono questi i travel cluster a cui si rivolgerà l’offerta del mondo dei viaggi di domani. Ecco chi sono e cosa vogliono

✒Davide Deponti

Il futuro del turismo sarà il trionfo della tecnologia: i punti di contatto con i viaggiatori saranno multipli e necessari in funzione di un’assistenza in modalità continuativa e fluida

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Entro il 2030 oltre 1,8 miliardi di persone viaggeranno fuori dai loro confini nazionali ogni anno, 700 milioni in più rispetto al totale dei viaggiatori di oggi. Queste le stime del Future Traveller Tribes 2030”, report commissionato da Amadeus Italia alla società Future Foundation allo scopo di analizzare le abitudini d’acquisto del viaggiatore di domani. All’orizzonte si profila, quindi, un nuovo e

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più ampio mercato che vede positive anche le prospettive per l’Italia, oggi relegata a fanalino di coda rispetto ad altri Paesi, con un totale di mercato da 20 miliardi di euro, dei quali 6 miliardi provenienti dal settore online. «Il viaggiatore è la variabile fondamentale per comprendere il mercato e, di conseguenza, orientare e segmentare l’offerta in modo mirato, prendendo le giuste deci-


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sioni di investimento», dice Francesca Benati (foto), Amministratore Delegato e Direttore Generale di Amadeus Italia. «È in quest’ottica che, oltre alla descrizione sociologica, la ricerca ha preso in esame le modalità di strategia d’approccio più efficaci per dialogare con ciascuna tribù di viaggiatori. La chiave del successo sarà offrire sempre più prodotti personalizzati in tempo reale».

6 cluster futuri Saranno sei le tribù pronte a viaggiare per il globo, secondo lo studio, appartenenti a sei cluster ben identificati da una visione e da comportamenti condivisi. Si va dai “Forzati del Viaggio”, ai quali si contrappone il comportamento opposto dei “Cacciatori di Gratificazioni”, ai profili dei “Puristi Culturali”, dei “Viaggiatori Etici” e dei “Fan della Semplicità” fino agli “Accumulatori di Esperien-

6 PROFILI, 6 STILI DI VIAGGIO

Vediamo allora uno per uno quali sono i segmenti che saranno prominenti nel settore travel, sia business che leisure, nei prossimi quindici anni. • Accumulatori di Esperienze Social: struttureranno le loro vacanze prevalentemente in funzione dell’audience raggiungibile online, facendo forte affidamento su recensioni e raccomandazioni per validare le loro decisioni. Un nuovo mercato si sta aprendo basato su “esplosioni” di punteggio e pieno di momenti volutamente adatti a rientrare nelle timeline degli amici sui social, o “feed-friendly”. Non per nulla gli Accumulatori di Esperienze Social saranno sempre più propensi a monetizzare le proprie relazioni social offrendole alle aziende del travel (per esempio, un soggiorno gratis in cambio di recensioni e condivisioni social). • Puristi Culturali: considereranno la vacanza come un’opportunità per immergersi in una cultura diversa, sacrificando la comodità per l’’autenticità dell’esperienza. Sensibili al passaparola e frequentatori di gruppi social di nicchia, privilegeranno la sharing economy, scegliendo di soggiornare in case private insieme agli abitanti locali. • Viaggiatori Etici: faranno scelte all’insegna della responsabilità sociale e dell’ecosostenibiltà. Opteranno quindi per destinazioni green e location a basso impatto ambientale, meglio ancora se ci sarà la possibilità di svolgere attività di volontariato. • Fan della Semplicità: preferiranno offerte pacchetto, cercando di evitare il più possibile la gestione in prima persona dei dettagli di viaggio. Per loro la vacanza sarà un raro momento di coccole e di svago. • Forzati del viaggio: saranno guidati da un obiettivo specifico e dovranno rispettare vincoli di tempo e di budget. Per questo motivo cercheranno supporto nella tecnologia per limitare al massimo perdite di tempo, stress e imprevisti. • Cacciatori di Gratificazioni, turisti unicamente interessati ai viaggi di piacere, anche se declinati in contesto business. Apprezzeranno tutto ciò che rappresenta un premio straordinario, un’esperienza memorabile, una gratificazione che ripaghi della fatica del lavoro. Ma, dice la ricerca, i viaggiatori più dinamici apparterranno a un mix delle tribù descritte: da qui l’importanza per gli operatori del settore travel di analizzare con duttilità e acume i loro clienti attuali e potenziali, al fine di proporre un’esperienza di viaggio personalizzata

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TREND IL FUTURO È GIÀ QUI

Conclusione: sarà il trionfo della tecnologia; i punti di contatto con i clienti saranno multipli e necessari in funzione di un’assistenza in modalità continuativa e fluida. Nasceranno anche nuovi canali di vendita e nuovi devices (come gli occhiali o gli orologi smartwatch) per la fruizione della realtà virtuale in grado di offrire esperienze immersive. Già oggi il turista d’affari può controllare le proprie prenotazioni alberghiere, visualizzare mappa e orari di check-in direttamente sul proprio orologio, grazie alla app di HRS, disponibile anche per Apple Watch. Possibilità innovativa ma che va di pari passo con un inarrestabile trend di crescita nel settore mobile: secondo un’analisi della stessa HRS, già nel 2014, una persona su cinque ha prenotato il proprio hotel in mobilità, quasi il doppio rispetto a quanto registrato l’anno precedente. Nel 2013, infatti, questa percentuale si attestava al 12 per cento. E in base a questo trend, HRS presume che al più tardi entro il 2017 addirittura una prenotazione su due sarà effettuata utilizzando smartphone, tablet e strumenti similari.

ze Social”. Interessante scoprire che rispetto a una precedente rilevazione, sempre condotta da Amadeus, le tribù si sono affinate e aggiornate: nel 2007 le Travellers Tribes erano: “Senior Dinamici” e “Pendolari Cosmopoliti”, “Clan Globali” e “Top Manager”. In particolare oggi i risultati mostrano un più intenso uso di tecnologie digitali, applicazioni mobile e Nei prossimi anni trionferà la tecnologia: nasceranno nuovi canali di vendita e nuovi devices per la fruizione della realtà virtuale in grado di offrire esperienze immersive, come gli occhiali o gli orologi smartwatch. Già oggi il turista d’affari può controllare le proprie prenotazioni alberghiere, visualizzare mappa e orari di check-in direttamente sul proprio orologio

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piattaforme di condivisione come strumento per informare i “contatti” e per ottenere informazioni e pareri dalle community. Dalla ricerca emerge inoltre un profilo di viaggiatore dalle esigenze sempre più polarizzate: da un lato si evidenzia il desiderio crescente di una “luxury experience” personalizzata in base a gusti e necessità, molto vicina al concetto del consierge; dall’altro emerge un travel style più indipendente, ispirato all’economia on demand: il viaggiatore sceglie veicolo, struttura, e servizi desiderati in tempo reale, riducendo al massimo il coinvolgimento di intermediari e di strutture ricettive. Entrando più in profondità nell’analisi, entro la fine del prossimo decennio aumenteranno i viaggiatori per i quali l’esperienza del viaggio è imprescindibile dalla condivisibilità sui social network. Un’altra tipologia privilegerà invece, come valori, la semplicità e la libertà, mentre per altri, a fare da discriminante sarà il desiderio di esperienze edonistiche e “musthave”.

Viaggio più esperienziale «Guardando a 15 anni fa, è evidente il contributo dei player del settore dei viaggi in termini di innovazione e influenza sulle scelte dei turisti. E anche oggi, guardando in avanti di 15 anni, al 2030, è chiaro che il cambiamento potrà solo accelerare», dice Francesca Benati. «La nostra ricerca mostra che, a cambiare nei prossimi anni, non sarà solo il tipo di esperienza richiesta – si stima che nel 2025 la spesa globale per i beni esperienziali toccherà i 1800 miliardi di dollari contro i 1000 miliardi dei beni materiali – ma anche i comportamenti di acquisto e interazione: crescerà il desiderio di condividere esperienze di viaggio, così come sarà sempre più forte l’impatto delle azioni di “sharing” rispetto all’ispirazione e ai trend d’acquisto. Anche l’etica ambientale e sociale rappresenterà una discriminante di scelta importante. Per concludere l’offerta dovrà tenere conto del fatto che le aspettative del viaggiatore iperconnesso saranno sempre più alte e proporre un’esperienza senza soluzione di continuità, con iniziative ad hoc, sfruttando l’alta capacità di profilazione e di tracciabilità dei big data. ■


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TREND

L’albergo del futuro Travel Manager e direttori di hotel a confronto per definire come dovrà essere l’accoglienza business oriented di domani

✒Aura Marcelli rie italiana e sulle aspettative dei clienti per il futuro. A rispondere alle domande sono stati due fronti ben distinti: da un lato i Travel Manager, rappresentati dunque del fronte imprese e delle esigenze di viaggi aziendali, dall’altro i referenti delle strutture alberghiere, portavoce del punto di vista interno agli hotel. Al di là dei punti di incontro tra le due visioni, è interessante evidenziare gli elementi di discordanza tra le due (pre)visioni del futuro dell’ospitalità rivolta ai business traveller: frutto di incomprensione o di interessi divergenti? Alcuni dei protagonisti del mercato ne hanno parlato durante una stimolante tavola rotonda.

La ricerca sul presente

Per gli albergatori è primaria l’accessibilità dell’hotel con linee di trasporto pubblico locale, mentre le aziende cercano l’eccellenza del servizio di assistenza

Connessione super veloce, domotica, clouding e smart device, App e automazione (quel tanto che basta). Il futuro degli hotel sembra essere simile a quello che ci si immaginava nelle pellicole anni Settanta, con tanta, tanta tecnologia al servizio del cliente. Questo almeno è quanto emerge dalla ricerca “Trendsetting 4.0: le frontiere dell’hotellerie per il business travel” che HRS, global solutions provider per i viaggi d’affari leader in Europa, ha commissionato a diciottofebbraio, società di consulenza di direzione specializzata sul business travel.

Due (pre) visioni in parte discordanti Lo studio, presentato durante il Corporate Travel Forum di Milano, è stato condotto sulla base di 102 interviste in profondità sull’attuale situazione dell’hotelle-

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Da una parte i Travel Manager e dall’altra gli hotel. In mezzo i viaggiatori d’affari da soddisfare e gestire. Eppure le risposte fornite durante le interviste condotte per la ricerca commissionata da HRS divergono e non poco. Se tutti si sono trovati d’accordo nell’attribuire grande importanza alla presenza e all’accessibilità del wi-fi gratuito in albergo, all’efficacia e alla rapidità delle procedure di check in e check out e alla componente umana di servizio (sebbene affiancata all’automazione di alcuni processi), su altri fronti risulta evidente una netta lontananza tra il punto di vista aziendale e quello alberghiero. Analizzando la situazione attuale dell’hotellerie italiana Travel Manager e hotel attribuiscono entrambi grande importanza, naturalmente, all’ubicazione, ma se per i primi risulta fondamentale la vicinanza dell’albergo al luogo di lavoro (56%), i secondi ritengono più strategica l’accessibilità dalle vie di comunicazione principali (50% dei gestori). Per le aziende è primaria l’eccellenza del servizio di assistenza durante tutto il soggiorno, mentre gli hotel danno maggior rilievo all’accessibilità dell’albergo con linee di trasporto pubblico locale. Le aziende oggi vorrebbero trovare alber-


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ghi pronti ad offrire una migliore personalizzazione del servizio per long stay o soggiorni ripetuti; 4 stelle nuovi e supertecnologici (senza costi aggiuntivi); maggiore sicurezza negli hotel; maggiore connettività con gli shuttle per gli aeroporti; transfer e taxi dedicati e soprattutto maggiore flessibilità per early check in e late check out. Gli hotel, invece, percepiscono come più importante per rispondere alle esigenze dei clienti il fatto di lavorare sulla facilità di prenotazione, in termini di cancellazione o aggiornamento in tempo reale del soggiorno; sulla presenza di salette, spazi meeting e business corner dove poter fare copie e stampare documenti. Concordano sulla necessità di shuttle per gli aeroporti, ma trovano importante anche garantire un garage interno e integrato all’hotel.

I desiderata per il domani La voglia di tecnologia per l’albergo del futuro investe soprattutto le aspettative dei Travel Manager. Sono loro, infatti, ad aver messo al primo posto, nel 96% dei casi, l’automazione tramite l’uso di App nei processi di front office, in modo da velocizzare le procedure di check-in, check-out, l’accesso alle stanze e il pagamento, e da poterlo fare anche tramite uno smartphone in pochi click. Anche la domotica è gradita: l’81% dei responsabili dei viaggi aziendali ha assegnato un valore alto o massimo al comfort automatizzato all’interno della camera. Minore l’in-

teresse verso gli aspetti green: l’ottimizzazione energetica è ritenuta importante dal 77% dei TM e l’orientamento alla sostenibilità interessa davvero solo il 61% delle aziende. Ma soprattutto l’attesa è che tutti i miglioramenti non debbano comportare aumenti di prezzo. Nettamente diverso il punto di vista degli hotel sul proprio futuro. Sono considerati fattori critici di successo per l’offerta alberghiera di domani il mantenimento (sebbene in forma ridotta) della componente umana del servizio (dal 90% degli albergatori), seguito dall’ottimizzazione energetica e il contenimento dell’impatto ambientale (70%), e dall’orientamento green delle strutture (66%).

I business traveller sono alla ricerca di 4 stelle nuovi e supertecnologici (senza costi aggiuntivi); maggiore sicurezza e maggiore connettività oltre a più flessibilità per early check in e late check out. Gli hotel, puntano invece a otimizzare la facilità di prenotazione in tempo reale

I commenti dei protagonisti Le divergenze nelle risposte di aziende e hotel non sono frutto di incomprensioni I viaggiatori d’affari chiedono anche orari della SPA più ampi e food disponibile tutto il giorno, cambiamenti che per gli albergatori comportano un costo del personale elevato

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L’81% dei responsabili dei viaggi aziendali ha assegnato un valore alto o massimo al comfort automatizzato all’interno della camera

L’ottimizzazione energetica è ritenuta importante dal 77% dei TM mentre l’orientamento alla sostenibilità interessa solo il 61% delle aziende

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da una parte o dall’altra, ma di interessi e responsabilità diverse, che si traducono in iniziative volte sì a garantire la soddisfazione del viaggiatore, ma anche e soprattutto la convenienza economica del business. Ecco dunque che davanti alle attese ipertecnologiche dei Travel Manager a fronte di un mantenimento dei costi sono insorti i rappresentanti di importanti catene alberghiere durante la tavola rotonda, seguita alla presentazione dei dati della ricerca di HRS. «C’è una schizofrenia nel ragionamento di fondo: o io riduco in schiavitù i dipendenti o è difficile proporre un 4 stelle super tecnologico a

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prezzi contenuti», ha ironicamente commentato Renzo Iorio, Presidente di Federturismo Confindustria e COO AccorHotels Italia, Grecia, Israele & Malta. «Molte delle indicazioni della ricerca hanno a che fare con il punto economico», ha aggiunto sulla stessa linea Elena David CEO di UNA Hotels & Resorts. «Quando chi parla è il Travel Manager chiede magari orari della SPA più ampi e Food disponibile tutto il giorno. Ma questi cambiamenti comportano un costo del personale elevato. C’è la necessità, invece, di tenere sotto controllo il costo economico. Certamente il processo tecnologico va


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Tra i fattori critici di successo per l’offerta alberghiera di domani c’è il mantenimento (sebbene in forma ridotta) della componente umana del servizio (dal 90% degli albergatori), seguito dall’ottimizzazione energetica e dall’orientamento green delle strutture (66%)

avanti. Si tratta solo di valutare il tempo necessario per arrivarci». Proprio il tema della tecnologia e dell’automazione, contrapposto alla componente umana ha stimolato ulteriori commenti. «Certamente il rapporto tra tecnologia e componente umana è fondamentale, in quanto può rendere più centrale il ruolo del viaggiatore», ha continuato Elena David commentando la richiesta di automazione nei processi di prenotazione. «Si tratta sicuramente di una delle strade da valorizzare, nel rispetto delle policy aziendali, come stimolo positivo dell’autonomia del viaggiatore all’interno di un perimetro. Non credo, però, che si possa parlare di eliminazione della componente umana. Si tratta piuttosto di misurare la presenza dell’individuo a integrazione di quello che fa la tecnologia. La centralizzazione delle funzioni nel caso di una catena di hotel, certamente rende tutto più facile, in quanto lascia l’albergo disponibile solo per il cliente».

phone per le funzioni di prenotazione e gestione». Hotel e Travel Manager si sono trovati d’accordo. Anzi Giuseppe Viesti, Business Travel Coordinator & Mobility Manager di Salvatore Ferragamo, si è detto ancor più selettivo: «Non troviamo sempre riscontro nell’applicazione di queste tecnologie. Personalmente sono molto contento che ci siano società terze che sono intervenute tra me e l’hotel. Pensare di dare dieci App diverse al mio viaggiatore è impossibile. Chi investe in tecnologia deve farlo in maniera molto precisa e strutturata raggruppando tanti player e tanti operatori». ■

Sempre più utilizzate nel settore dei viaggi le App funzionano in realtà solo per gli hotel di catena, in particolare per le funzioni di prenotazione e gestione

Parlando di automazione si è parlato di App, ma anche su questo punto c’è stato spazio di discussione. «L’universo dell’offerta italiana è complesso e di certo le App sono prive di senso per alberghi da 50 camere», ha affermato ancora Renzo Iorio. «Le App funzionano solo per grandi realtà, se si vuole rimanere sugli smart9-10 2015

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LA LOCATION DI MM

Terme e Grandi Alberghi Sirmione Business e wellness sono i due capisaldi su cui si fonda l’offerta Mice dell’azienda termale, e in particolare dell’Hotel Acquaviva del Garda, la più recente acquisizione del Gruppo, con la sua specifica vocazione per meeting ed eventi

Sette sale ad alta tecnologia, roof terrace panoramica sul Lago di Garda, 8 mila mq di parco e una spiaggia privata: sono tante le location per eventi di qualsiasi dimensione e tipologia offerte dall’Hotel Acquaviva del Garda, la più recente acquisizione di Terme e Grandi Alberghi Sirmione, il gruppo che ha trasformato l’ospitalità nell’area gardesana nella perfetta combinazione tra terme, benessere e relax, infinite occasioni leisure e servizi di alto livello per il business traveller. La struttura 4★, adagiata sulle rive dello specchio d’acqua nella caratteristica cittadina di Desenzano, ha rafforzato la vocazione Mice dell’azienda, mantenendo al

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contempo l’altro tratto caratteristico delle sue proposte, il wellness. Al suo interno si possono infatti seguire i percorsi del centro benessere da 800 mq, che comprende una piscina interna riscaldata con idromassaggi e lettini a immersione, l’area umida e quella per i trattamenti estetici e rilassanti e si apre all’esterno con la sua piscina panoramica. Ma benessere significa anche trascorrere un soggiorno in un’atmosfera rilassante, tra il lago e il parco su cui si affacciano le 80 camere del complesso, e degustare una cucina di qualità, offerta nel Ristorante Caravaggio: una carta dal respiro internazionale ma profondamente legata ai sapori e ai profumi del territorio. Il territorio è fonte di ispirazione anche delle tante occasioni di svago e relax che possono arricchire il momento lavorativo: dai tour enogastronomici alla scoperta delle tradizioni locali, alla ricer-


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LA LOCATION DI MM

ca del benessere termale, dalle attività nella natura (golf, regate, volo in mongolfiera), al puro intrattenimento (nei parchi a tema, per esempio).

Un’offerta flessibile come l’acqua Il motivo conduttore dell’offerta di Terme e Grandi Alberghi Sirmione è naturalmente l’acqua termale, che trova la sua cornice ideale in Aquaria, il Centro Benessere Termale nel cuore del borgo medievale. I suoi oltre 10 mila mq sono interamente dedicati al benessere, sia inteso come il tradizionale percorso wellness che si snoda tra le piscine termali vista lago, le saune, i bagni di vapore e le aree relax polisensoriali, sia orientato in chiave Mice. Aquaria è infatti articolata in diversi spazi – all’esterno, con il suo grande parco, e all’interno – che si possono utilizzare in esclusiva per eventi, incentive e team

MANAGER NO STRESS

Rivolto a tutti i professionisti che vivono giornate frenetiche, il pacchetto “Manager No Stress” dell’Hotel Acquaviva del Garda è un programma dedicato per ritrovare le energie e concedersi un breve soggiorno di relax. I trattamenti sono stati studiati ad hoc: un massaggio nell’area cervicale, mirato al rilascio delle tensioni che si accumulano su collo e spalle, una maschera viso e una specifica azione illuminante per le mani per prendersi cura di sè e della propria immagine, il tutto immersi nell’atmosfera distesa del lago. Per chi ha invece bisogno di uno stacco netto dagli impegni quotidiani c’è il Day Spa, con la possibilità di accedere al centro benessere della struttura, seguendo il percorso wellness o scegliendo tra diversi trattamenti, shiatsu, ayurveda, estetici, tonificanti ed energizzanti.

PROPOSTA PER LA CENA DI NATALE

Tre diverse proposte gastronomiche, tanti ambienti in cui inscenare la tradizionale cena natalizia aziendale: l’Hotel Acquaviva del Garda offre la possibilità di personalizzare ogni dettaglio del proprio evento, in collaborazione con lo chef del Ristorante Caravaggio, che propone una cucina internazionale, ma con forti influenze locali, accompagnata da una ricca carta dei vini di produzione regionale, per raccontare il territorio attraverso i suoi profumi e i suoi sapori. building oppure per momenti post-congress. La soluzione per convention di grandi dimensioni è il PalaCreberg Sirmione, ampio centro congressi nel cuore della cittadina termale con sala plenaria da 500 posti, affiancata da una saletta da 50 posti e con la possibilità di sfruttare altri due ambienti polifunzionali, lo spazio espositivo di 200 mq e la terrazza vista lago. La sinergia tra le diverse strutture ricettive e congressuali, le tante sale meeting e la Spa termale, il mix tra l’offerta Mice e le soluzioni per il benessere e il costante supporto di un team multilingue, dedicato all’ideazione e alla gestione di ogni dettaglio di un evento, permettono quindi al momento business di diventare un’esperienza a tutto tondo, sempre varia, flessibile e tagliata su misura delle esigenze del cliente. Giulia Gagliardi

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si torna al lavoro!

La ripresa del settore porta con sé assunzioni e speranze anche per il nostro Paese. Una ricerca fa il punto della situazione sulla domanda e sull’offerta occupazionale nel turismo

✒di Aura Marcelli, foto di Barbara Ainis

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RISORSA UOMO

Il problema della disoccupazione nel nostro Paese fa sentire ancora e con forza il suo peso, sugli indicatori che misurano la salute della nostra economia come pure sulla vita quotidiana di tante persone senza lavoro (12%) e, soprattutto, di tanti giovani che non trovano uno spazio per mettere a frutto le proprie competenze (40,5% tra i 15-24enni). Una speranza arriva, però, proprio dal settore turistico italiano, una filiera che ha superato il momento di crisi, un comparto ad alto potenziale che promette ulteriore crescita. Nel corso dello scorso anno ben il 68% delle aziende del settore turistico in Italia ha assunto nuovi dipendenti, mentre il 47% lo farà durante il 2015. Questo è quanto emerso dalla ricerca presentata da ManpowerGroup, la survey “Work in Tourism - Future Jobs Trends in the Tourism Industry”, realizzata con il proposito di comprendere il mercato del lavoro nel settore turistico, analizzando strategie e investimenti futuri nell’ambito delle gestione delle risorse umane. Si tratta di dati davvero confortanti, che permettono all’Italia di allinearsi, almeno quanto a trend occupazionali, all’andamento generale delle aziende estere dello stesso settore. «L’industria turistica ha un enorme potenziale e può diventare il motore propulsore dell’economia del nostro Paese» dice Stefano Scabbio, Presidente Area Mediterranea ManpowerGroup, commentando la ricerca che ha coinvolto 700 aziende, dai trasporti alle strutture ricettive fino ai servizi turistici, delineando un quadro realistico del mercato in Italia (400 le aziende italiane) ed estero (Spagna, Francia, Germania, Cina, Turchia e Russia). «Ad oggi la contribuzione del Turismo al PIL italiano è importante, pari a circa il 10,3%. Tale valore potrebbe essere di gran lunga maggiore. Basti pensare al valore generabile dai 50 siti italiani patrimonio dell’Unesco e alla nostra cultura culinaria e di accoglienza. È, inoltre, un settore trainante per l’occupazione giovanile (i giovani sono oltre 50% delle risorse impiegate). Dall’industria dei viaggi, con agenti e tour operator, al settore alberghiero e della ristorazione, il settore offre infatti sempre numerose opportunità per i nostri giovani. Per valorizzare tutto questo occorre lavorare sulla crescita dimensionale delle nostre imprese anche attra-

verso aggregazioni, sulla qualità e modernità dell’offerta non dando per scontato che il nostro patrimonio artistico sia sufficiente».

Evoluzione continua Per capire in che direzione va il mercato occupazionale nel settore del turismo bisogna guardare proprio a quei trend globali che stanno modificando e modificheranno i connotati del mondo dei viaggi e delle vacanze. Globalizzazione dei flussi, sofisticazione e diversificazione della domanda, specializzazione e concentrazione dell’offerta, digitalizzazione e riaggregazione della filiera stanno cambiando nel mondo (e con un certo ritardo anche in Italia) il modo di viaggiare e di ospitare. Ognuno di questi trend avrà un’inevitabile ricaduta sul mondo occupazionale, individuando le competenze più importanti e richieste, vere e proprie chiavi per aprire le porte del mondo del lavoro nel turismo.

Nel corso del 2015 il 47% delle aziende del settore turistico in Italia assumeranno nuovi dipendenti. Il 54% dei nuovi assunti, sarà impiegato tra cucina, sala e accoglienza

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RISORSA UOMO

Il rapporto di assunzioni tra produzione e vendite all'estero mostra percentuali decisamente diverse con solo il 34% destinato alla produzione e il 32% all'area commerciale. CREDITS: Four Seasons

Se la componente linguistica resta una condicio sine qua non per operare nel turismo, le competenze di marketing, nelle più diverse declinazioni (dal Brand Management al CRM, dal pricing alla Consumer Behaviour Analysis, dai social media al Bundling), rappresentano sempre più spesso un elemento determinante. E poi ancora e sempre Sales e Business Development, Demand Planning e Logistica. Il tutto condito dalle competenze trasversali di interculturalità, visione strategica e d’insieme.

Al centro l’uomo Se in altri settori digitalizzazione e disintermediazione sono sinonimi di spersonalizzazione del business, il turismo è uno di quei comparti nei quali il ruolo delle persone è e resterà centrale. Naturalmente le figure professionali richieste stanno mutando considerevolmente e chi voglia cogliere le opportunità di un settore in così forte fermento non può esimersi dal mettersi in gioco secondo le nuove regole. La produzione, stando alla ricerca commissionata da ManpowerGroup, resterà l’anello della filiera capace più di ogni altro di assorbire i futuri nuovi assunti, ben il 54% tra cucina, sala e accoglienza. Marketing e Comunicazione impegneranno l’11% delle new entry. Un rapporto quello tra produzione e marketing destinato a

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RISORSA UOMO

evolvere in favore del secondo, stando alle percentuali dei mercati esteri (solo 34% in produzione). Si conferma sempre rilevante il ruolo dell’area commerciale, che tratterrà in Italia il 19% delle assunzioni, ma il confronto con la situazione all’estero, dove le vendite impegnano il 32% dei nuovi assunti, è segno evidente di un diverso orientamento degli operatori italiani. Nel medio-lungo termine in Italia le figure manageriali legate al marketing, alla comunicazione, ai social media, alle vendite e al business development sono quelle ritenute le più strategiche: social media manager, responsabile comunicazione, direttore commerciale, business developer. L’orientamento è verso figure con una forte propensione al marketing e all’attività commerciale. All’estero, invece, attribuendo molta importanza alla globalizzazione dei flussi, si assegna un ruolo più strategico alle figure manageriali in grado di gestire i rapporti con l’estero, pur permanendo un’assoluta rilevanza del mondo marketing & digital.

Il gap tra domanda e offerta Quanto detto, però, non si riflette direttamente nella realtà dei fatti. Le reali assunzioni, specialmente in Italia,non corrispondono, se non in un numero limitato di casi (38% contro il 57% dei mercati esteri), alle figure considerate strategi-

che. Insomma, si ritengono strategici il marketing e la cooperazione internazionale, ma si assume soprattutto in area produzione. La ragione di questo disallineamento è da attribuirsi in parte anche al gap tra domanda e offerta di lavoro. Solo il 15% delle aziende italiane dichiara che le risorse disponibili sul mercato sono allineate alle esigenze aziendali. La distanza tra domanda e offerta si fa molto marcata per quanto riguarda le competenze linguistiche, di marketing e di area digital. Per colmare questo gap, il 55% delle aziende italiane del turismo investe in corsi di formazione dedicati, focalizzandosi e sulle competenze tecniche (in primis CRM e Big Data) e sulle softskill (soprattutto problemsolving). All’estero, la situazione è radicalmente diversa. Nel 57% dei casi si assumono le figure più strategiche: sono rari i casi in cui non c’è una corrispondenza (solo il 7%). Il 35% delle aziende rintraccia un sostanziale allineamento del mercato rispetto ai fabbisogni aziendali e l’impegno in formazione risulta quindi notevolmente più ridotto. Al di fuori dell’Italia, le aziende rimarcano lacune sul fronte Sales&Communication e Go-to-Market, aree su cui, al di fuori dell’Italia, si è particolarmente attenti ed esigenti. I gap registrati non impediscono però alle aziende di assumere su queste aree. ■

Nonostante le figure manageriali legate al marketing, alla comunicazione, ai social media, alle vendite e al business development siano quelle ritenute le più strategiche, in Italia le reali assunzioni non rispecchiano ancora queste priorità. CREDITS: Four Seasons

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39 Formatore 9-10 15_Layout 1 19/10/15 15.25 Pagina 130

LA PAROLA AL FORMATORE

a cura di Paolo Mazzaglia di Otherwise srl pmz@otherwise.it

Squali e aerei:

pregiudizi e vividi esempi Cominciamo con un esempio tragico: muoiono più persone per attacchi di squalo o per essere state colpite da parti di aereo che cadono? La risposta esatta è la seconda. Eppure se si chiede in giro è più probabile che (a meno che non si giochi di psicologia inversa) si dia alla prima tragedia il podio. Come mai? La verità è che i media pubblicano più spesso notizie di persone attaccate dagli squali di quanto pubblichino notizie di persone colpite da

parti di aeroplano. E quindi di fronte alla domanda noi avremo magari vividamente in mente un esempio di dramma in mare che ci porterà a concludere generalizzando che le persone sbranate sono di più di quelle colpite. Normale? Forse. In realtà si tratta di un fenomeno chiamato “availability heuristic” o “euristica della disponibilità” ben conosciuto dalla psicologia. Questo fenomeno fa si che le persone sovrastimino l’importanza delle informazioni che hanno a disposizione, soprattutto quando si tratta di esempi concreti. Nel giudicare la probabilità di accadimento di un evento le persone cercano di ricordare o generare mentalmente dei casi (esempi) che possano dare loro delle indicazioni utili. Ed eventi vividi ci

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sembrano più frequenti di quanto non siano nella realtà. L’esempio più tipico potrebbe essere di qualcuno che sostiene che fumare non fa male, poiché suo nonno forte fumatore ha vissuto fino a 100 anni. Una credenza che ignora la possibilità che suo nonno fosse un “caso speciale”. In che modo può questo fenomeno essere rilevante per la vita aziendale? In molti modi. Innanzitutto

per come influenza i processi decisionali anche strategici. Ma a me viene in mente un esempio minore su cui ho (per fortuna, altrimenti sarei vittima dello stesso fenomeno) più di un esempio reale. Si tratta del momento in cui un manager tipico italiano, quindi molto operativo e molto indaffarato nel quotidiano, deve redigere una valutazione delle sue persone. La cosa lo appesantisce e lo infastidisce perché durante l’anno “non ha avuto tempo” di stare ad osservare i comportamenti dei suoi. Però l’HR pressa e qualcosa deve scrivere, e dopo un frettoloso colloquio con l’interessato, attingendo alla sua

memoria, verga una valutazione complessiva dell’individuo basandosi sull’unico esempio che ha in mente del comportamento del medesimo. Se il nostro valutato ha la fortuna di aver “bucato il video” facendo qualcosa di buono, ecco che la valutazione sarà positiva, se più probabilmente l’esempio sarà relativo a qualcosa di sbagliato ecco che la valutazione sarà negativa e i destini del nostro “valutando” saranno decisi da un unico evento accaduto nell’anno. Come il caso di quello sfortunato che, di norma puntualissimo, una sfortunata volta per motivi indipendenti dalla sua volontà, arriva in ritardo proprio a quella riunione importante attirando le attenzioni irose di tutta la sala. Bollato per sempre come non puntuale ed impreciso.

Come evitare questo fenomeno psicologico? Ovviamente ci vogliono tempo, energia, voglia. Per osservare i propri collaboratori in modo consapevole durante tutto l’anno e farsi un opinione a 360° collezionando esempi concreti e resistendo alla tentazione di tirare le conclusioni troppo in fretta. Altrimenti saremo facile preda di questo ed altri fenomeni psicologici che vedremo che eludono la nostra razionalità facendoci trarre conclusioni sbagliate. ■



40 Frontani 9-10 2015_Layout 1 19/10/15 15.25 Pagina 132

UNA METAFORA PER CRESCERE

a cura di Leonardo Frontani edu@leonardofrontani.com

Uccidete il mostro!

Il bosco, il mistero, la paura, il luogo dove s’annida il male, la mostruosa figura. Quello del “mostro” come prodigio è un archetipo insito nell’inconscio della nostra specie e forse frutto dell’evoluzione passata a sentirsi prede facili di belve feroci. Dal punto di vista antropologico, il mostro si riconosce in contrapposizione o rispecchiamento all’Umano. È devastante la scoperta di quanto questi confini a volte non siano affatto netti e se c’è qualcosa che spaventa è proprio l’umano che si comporta in maniera bestiale. I popoli primitivi non vedono la perfetta distinzione tra Uomo e Mostro. L’uomo, non riconosce se stesso come un vero e proprio eletto della natura e “esterno” rispetto al mondo animale. Notiamo quanti ibridi ci sono nelle culture umane più diverse: sirene, minotauri, centauri, golem, lupi mannari, arpie, yeti. Il mostro, su tali basi psicologiche diviene quindi un elemento di contatto, un pon-

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te fra l’uomo stesso e ciò che lo circonda, spesso con caratterizzazioni magiche, sovrannaturali e propiziatorie. L’orribile scoperta è che il “mostro” non è solo fuori di noi, ma fa parte anche della nostra natura ed è diluito nella nostra umanità. Per questo motivo in ogni cultura troviamo un rituale di abbattimento del mostro. Una sorta di esorcizzazione del male, che nasce dalla consapevolezza che la bestialità è insita nella nostra natura; impossibilitati a sconfiggerla dentro di noi, ci rivolgiamo all’esterno. La caccia, quella grossa, pericolosa, è espressione culturale di questo esorcismo ed è trasversale a tutte le culture. Ma la caccia non basta. Ci sono i combattimenti tra cani, c’è la corrida dove il mostro è l’enorme furore del toro nero, ci sono le mattanze di capodogli nei mari del nord e così via. L’uomo trova un nemico, ne riconosce la sua mostruosità e decide di cancellarlo. Lo è stato con il lupo nella

storia, bersaglio ideale di questa frenesia liberatoria. Ora io vivo in Trentino dove per 20 anni si è fatta una politica di reintroduzione in natura dell’orso. Ci sono stati alcuni incidenti e per questo motivo alcuni hanno individuato il loro nuovo mostro da abbattere. Si parla di sparare agli orsi. Si parla ovunque di queste bestie e si dice che “non se ne può più! Ce ne sono tantissimi e stanno distruggendo il nostro turismo”. È curioso scoprire che sono più o meno le stesse frasi che vengono dette da quelli che notano troppi stranieri o profughi che siano sul nostro territorio. E se per una volta provassimo a sparare al mostro che risiede dentro di noi? La folla: quella mostruosità molteplice che, presa un pezzo alla volta, sembra fatta di ragionevoli creature di Dio; ma, insieme, fa una sola grande belva, un mostro più tremendo dell’Idra. ■


MM Canide 2013_Layout 1 24/06/13 16.41 Pagina 1

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41 Finance Confidential 9-10 15_Layout 1 19/10/15 15.30 Pagina 134

FINANCE CONFIDENTIAL

a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Cina:

lo tzunami finanziario produce onde lunghe Prendiamo in esame ciò che è avvenuto in Cina negli scorsi mesi, per delineare un quadro il più attendibile possibile ed ipotizzare gli eventi futuri, e mentre gli europei erano concentrati sul problema politico-economico generato dalla Grecia di Syriza, possiamo ragionevolmente affermare che si è sviluppata un’onda di tzunami dall’altra parte del globo che ha iniziato la sua corsa distruttiva verso altre coste. La Cina nel 2013 ha sopravanzato gli Stati Uniti in termini di potenza economica e il suo sviluppo miracoloso ed improvviso, è stato certificato dalla realizzazione di numeri impressionanti in termini di crescita economica: si pensi che in tre anni la Cina è cresciuta economicamente più dei precedenti trenta anni. Una tale corsa è da considerarsi ancora più miracolosa se si considera il fatto che siamo in presenza di un Paese dalle dimensioni gigantesche,governato da un sistema comunista che tuttavia ha permesso ad esempio a Wang Janlin di accumulare ricchezze per circa quaranta miliardi di dollari e di togliersi la soddisfazione di comperare tra le altre cose un grattacielo nel centro di Madrid e il 20% della squadra di calcio dell’Atlético Madrid. Molte contraddizioni del gigante asiatico erano evidenziate ma sottaciute perché in fondo, in un momento di crisi delle economie occidentali faceva comodo avere un’economia come quella cinese che trainava tutte le altre: gli Stati Uniti dopo l’emissione straordinaria di Obbligazioni per salvare le banche dallo scandalo del subprime del 2010 aveva bisogno che qualcuno gliele sottoscrivesse e la Cina è stata una delle più attive. Le economie europee a loro volta coinvolte nella bolla dei derivati è entrata in una fase di recessione dalla quale solo quest’anno si stava liberando grazie alle esportazioni, soprattutto verso la Cina, ed infine il Giappone anche lui piegato dalla crisi finanziaria e poi dal disastro di Fukusjima ha trovato un sud est asiatico in buona salute grazie

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al suo nemico di sempre la Cina, che gli ha permesso sino ad ora un successo nella politica di espansione piuttosto garibaldina. A luglio si sono accese le prime lampadine a segnalare che qualcosa nel motore cinese non funzionava, alcuni analisti iniziavano a dubitare che le stime della crescita del Paese fossero in linea con la realtà, tuttavia i nuovi benestanti cinesi che si fidavano più degli organi di informazioni ufficiali del Partito e del Governo che sostenevano la crescita anche per il 2015 intorno al 10% annuo: alla fine, i dati di giugno segnarono un rallentamento che portava la crescita annua dal 10% ad un più probabile 7-7,5%:gli analisti avevano visto giusto, la Cina si è trovata impreparata. Per chi come noi è abituato da decenni a leggere che il nostro PIL cresce dell’1% e festeggiamo se arriva al 2% verrebbe da sorridere leggendo che la Cina crescerà solo del 7- 7,5% nel 2015, eppure il rallentamento di quel 2,5% è stato uno tzunami che ha colpito duramente il Paese e si appresta a colpire ovunque sul pianeta, con la propria onda lunga. Chi riuscirà a stimare non dove, ma con quali effetti, potrà salvare i suoi risparmi, in caso contrario verrà pesantemente colpito se non travolto. La Borsa di Shangai ha perso in due mesi il 20% arrivando a perdere in una seduta il 4,5%: convinti dalle parole ottimistiche interne, si stima che circa 600.000 cinesi definiti benestanti siano letteralmente rovinati: secondo gli operatori locali i benestanti si sono indebitati sino a tre volte il proprio patrimonio valutato mediamente sui 500 mila euro, quindi con un’esposizione complessiva di 2 milioni di euro, quindi con il crollo della Borsa hanno perso tutto. Qualcuno ipotizza che la classe media emergente cinese sia stata spazzata via in una settimana, ma che anche diversi milioni di cinesi abbiano perso i propri risparmi avendoli giocato in Borsa. Analogamente, i fondi internazionali che propo-


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FINANCE CONFIDENTIAL

nevano di investire in Cina hanno iniziato a vendere per alleggerire le posizioni di rischio Paese, e la speculazione finanziaria ha fatto il resto: da una frenata dell’economia ad uno tzunami vero e proprio. Bisogna rammentare che il famoso BRICS ossia l’indice dei Paesi emergenti comprende Brasile, India, Cina e Sudafrica: la Cina avendo sbagliato la stima di crescita, ha di fatto prodotto materie e manufatti più di quello che poteva vendere internamente e quindi ha un eccesso di produzione, di cui, se da un lato ha prodotto l’interruzione della produzione di altri prodotti bloccando le importazioni di materie prime, dall’altro l’esigenza di vendere all’estero ciò che ha nei magazzini. Ne consegue che coloro che vendevano materie prime alla Cina non hanno più questo mercato e possono andare in crisi, e costoro prevalentemente sono proprio Brasile Russia e India, quindi la frenata della Cina mette a repentaglio l’intero sistema BRICS. Il surplus della produzione cinese come ad esempio l’acciaio, deve essere venduto all’estero e quindi la Cina ha svalutato la propria moneta del 4,5% e si accinge a riversare sul mercato mondiale tali importanti eccedenze a prezzi scontati. Contestualmente a tutto ciò il disastro di Tianjin prodotto dall’esplosione di una o più fabbriche chimiche a ridosso di una città abitata da milioni di persone ha evidenziato come una crescita così repentina dell’economia viene fatta velocemente, a discapito della valutazione dell’impatto dei progetti sulla popolazione ponendo gravi interrogativi se il fatto possa

considerarsi isolato, oppure se l’intero sistema si sia sviluppato con tali rischi e che impatto tali rischi possano avere su ambiente, società ed economia. In base a quanto descritto è indubbio che l’Europa avrà un autunno pesante: dovrà competere con prodotti cinesi a prezzi di liquidazione. Essendosi bruciata la classe media cinese per il tracollo della Borsa, non avrà più acquirenti dei propri prodotti di alta gamma a cui i cinesi tenevano molto per dimostrare il loro status di nuovi arricchiti, e l’Italia con la sua moda e le sue griffe è uno dei Paesi sensibilmente esposti, infine dovrà capire che effetti tutto ciò produrrà soprattutto su Brasile, già sostenuto dal FMI e sulla Russia, già sottoposta ad embargo per la questione Ukraina e che dava segnali di crisi finanziaria all’inizio del 2015, Russia che, prima dell’inutile e pretestuoso embargo voluto dagli USA e dalla Germania, era il nostro primo partner per esportazioni di prodotti alimentari freschi. Anche se i popoli non si conoscono direttamente, le economie e la finanza li lega indissolubilmente: un esempio? Lo tzunami Cina ha portato il prezzo del barile a meno di 47 dollari al pezzo, il Kazakistan per contrastare la caduta mondiale del petrolio ha deciso di rendere ufficiale il corso della propria moneta, invece in pochi giorni ha perso il 25% rispetto al dollaro. Mentre scrivo, i nostri Fabio Aru e Vincenzo Nibali stanno correndo la Vuelta di Spagna con la Astana squadra del Kazakistan, spero non venga travolta dallo tzunami cinese, almeno non prima della termine della corsa. ■ 9-10 2015

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a cura dell’avvocato Roberta Borghini

IL PARERE DEL LEGALE

Viaggiatori distratti Si può essere tanto distratti da dimenticare in aeroporto una valigia contenente un sacchetto di diamanti, 50 mila sterline in contanti e le chiavi di un’auto sportiva di lusso? Pare di sì e non si tratta nemmeno delle cose più curiose. All’aeroporto di Catania un cardinale ha dimenticato ai controlli una pesante croce, all’aeroporto di Sidney un passeggero in transito ha scordato la sua gamba di legno, mentre una famiglia israeliana ha lasciato al-

tenza per far scendere uno steward che, a suo dire, le aveva servito senza garbo le noccioline. Per rientrare in possesso dei beni dimenticati in aeroporto, occorre contattare le società di gestione aeroportuale degli scali interessati, anche mediante un fax o la semplice compilazione di un modulo online. Va da sé che i beni “dimenticati” in aeroporto diventino “smarriti” se non vengono reclamati dal titolare (anche attraverso regolare

l’aerostazione di Ben-Gurion la propria bambina di soli quattro anni ed è partita alla volta di Parigi. La scoperta più raccapricciante è sicuramente quella del personale dell’aeroporto internazionale di Fort Lauderdale, Hollywood: alcuni passeggeri sono stati trovati in possesso di vasetti di terracotta colmi di frammenti di teschio umano. Ha meritato gli onori della cronaca il caso Haether Cho, ex dirigente della Korean Airlines, che ha perso il buon senso ed anche la libertà personale: è stata, infatti, condannata ad un anno di reclusione per aver costretto l’aereo su cui viaggiava a tornare al gate di par-

denuncia di furto/smarrimento) e finiscano venduti all’asta. Altrettanto corposa la casistica degli oggetti dimenticati in aereo, al

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punto che l’anno scorso la compagnia olandese KLM ha deciso di assumere in servizio all’aeroporto di Amsterdam un simpatico beagle di nome Sherlock, incaricato di riportare in tempo reale ai passeggeri distratti gli oggetti dimenticati a bordo. Normalmente le cose lasciate a bordo vengono tenute in custodia dalle compagnie per alcuni giorni (Alitalia conserva gli oggetti per 45 giorni) e, di seguito, inviate al dipartimento bagagli, dopo essere state etichettate e registrate: ogni vettore decide in autonomia tempi e modalità di restituzione. Secondo le statistiche, i viaggiatori sono più sbadati nei mesi primaverili o estivi e la cosa più comune dimenticata tra i sedili è il libro, seguito dai telefoni cellulari, da riviste o giornali e capi d’abbigliamento. Uno sfortunato 5% ha lasciato a bordo passaporti o documenti di viaggio. Fin qui si tratta di oggetti prevedibili, ma non mancano cose più bizzarre. La compagnia British Airways ha spesso rinvenuto le fedi nuziali nelle toilette, ma anche oggetti di grandi dimensioni come strumenti musicali o dipinti, oltre ad articoli improbabili come un seggiolino per auto da bambino, un massaggiatore a infrarossi ed i bastoncini da nordic walking. Un discreto numero di viaggiatori ha dimenticato in aereo il giocattolo preferito del figlio: situazione da evitare accuratamente, soprattutto all’inizio del viaggio, pena il sicuro sabotaggio dell’intera vacanza. ■

La Cassazione ha ritenuto il reato di peculato e non quello di appropriazione aggravata di cose smarrite l’apprensione, da parte di agente della Polizia di Stato in servizio presso un aeroporto, di cose custodite in uno zaino rinvenuto presso lo scalo aeroportuale e a lui affidato per ragioni del suo ufficio, non potendo considerarsi smarrite le cose lasciate in uno scalo navale, ferroviario o aeroportuale, per le quali sono predisposte particolari norme di tutela, né potendo comunque qualificarsi come tali le cose dimenticate in un luogo che il legittimo possessore sia in grado di ricordare, sia pure attraverso una ricostruzione logico-temporale dei suoi spostamenti, in modo da poterle colà ricercare e recuperare [Cass. penale, sez. VI, (4-3-2003) 31-3-2003, n. 15124]. Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it


Market Place 11 2015_Layout 1 28/10/15 09.51 Pagina 1

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SAI L’ULTIMA? N O T I Z I E DA L M O N D O D E I V I AG G I E D E L L’ O S P I TA L I T À

Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi

Cinque stelle brillano al Grand Hotel Ritz Il Grand Hotel Ritz, dallo scorso agosto, ha acquisito la classificazione cinque stelle, un riconoscimento che gratifica gli investimenti della proprietà nella location che in pochissimo tempo ha saputo imporsi per il suo impeccabile stile di accoglienza e l’eccellenza dei suoi servizi. Tra i punti di forza ricordiamo, l’Executive Floor, dedicato alle Deluxe e Presidential Suites, l’Urban SPA, una delle spa più curate di Roma – affidata all’esperienza di MUSA luxury SPA di Daniela Chioccia, pluripremiata spa Manager con un’esperienza ultraventennale nel settore – il ristorante al settimo piano in stile contemporaneo “Le Roof by Gaetano Costa”: qui, dalla prima colazione alla cena, si gode di una vista spettacolare su Piazza Euclide e su Villa Glori. E per chi volesse fare un giro alla scoperta delle bellezze della Capitale è a disposizione anche un bus navetta da e per piazza di Spagna. Info: www.grandhotelritzroma.com.

Land Rover Experience In Namibia Distese infinite, deserti, steppe e le più alte e imponenti dune di sabbia. Superlative nonostante (o forse a causa di) un paesaggio ridotto all’essenziale. Assaporare il nulla e il momento in cui si percepisce davvero il significato di “less is more”. Uno speciale safari di cinque giorni in fuoristrada in Namibia

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che ha visto la partecipazione di un gruppo misto formato da uomini e donne provenienti da 13 paesi. Azione in fuoristrada, avventura nel deserto, paesaggi bizzarri, animali selvaggi: ecco cosa hanno vissuto i protagonisti del Land Rover Experience, vincitori del concorso online organizzato dal rivenditore online di pneumatici Delticom, e dal produttore di gomme Continental. Dopo qualche chiacchiera di conoscenza nella Lounge dell’aeroporto di Francoforte tra organizzatori e vincitori (tra cui molte donne), il briefing, la consegna dell’abbigliamento per il safari e del materiale cartografico, il gruppo è partito con un volo notturno. All’arrivo nel paese dell’Africa australe dal

sole raggiante, pieno di contrasti e contraddizioni, il gruppo è rimasto piacevolmente impressionato dal paesaggio unico e dalla varietà etnica della Namibia, che presenta una dimensione che supera il doppio del territorio tedesco. Con una popolazione di circa 2,2 milioni di persone, la Namibia presenta la più bassa densità di popolazione di qualsiasi altro Paese al mondo. I sogni di libertà e avventura si avverano ancora qui! A Windhoek, la colorata e vivace capitale della Namibia, le due guide locali Conway Volek e Marcus Maegle hanno accolto il gruppo e, poco dopo, è avvenuta la consegna dei fuoristrada Land Rover. La prima sfida non si è fatta attendere: guidare a sinistra, ma tutti si sono abituati in fretta. Il vantaggio di guidare in Namibia è che difficilmente si incontra qualcuno sulle sue strade sterrate. Il tour ha portato il gruppo lontano dai soliti itinerari turistici, sulle strade dove si costruiscono i sogni in fuoristrada. È bello potersi fidare del proprio veicolo e delle proprie gomme, soprattutto perché è difficile trovare aiuto nella natura selvaggia. La prima fase si è conclusa con un safari lodge namibiano dove batte il cuore selvaggio dell’Africa e dove la troupe entusiasta ha potuto ammirare una serie di animali africani, compresi i re del continente, i leoni. Il giorno seguente hanno percorso altri 300 km fino a Swakopmund, il resort sulla spiaggia dallo stile tedesco. I partecipanti al safari hanno presto dovuto fronteggiare un’altra sfida sulla spiaggia atlantica: guidare su soffici e profonde dune di sabbia. In queste situazioni, è necessario essere disposti a mollare un po’ il controllo del veicolo per permettere al Land Rover di ritrovare la strada. Nei deserti sabbiosi alle porte di Swakopmund, i partecipanti sono passati attraverso bellissimi paesaggi di dune. Per farlo, sono stati costretti a lasciar fuoriuscire un po’ di aria dagli pneumatici, per migliorare la



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SAI L’ULTIMA? Rome Cavalieri: Europe’s Leading Luxury City Resort 2015 Durante la cena di gala dei World Travel Awards, svoltasi lo scorso 5 settembre al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, il Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts è stato insignito del Europe’s Leading Luxury City Resort. A ritirare il premio il general manager dell’hotel Maurizio Cabella che ha dichiarato: «è davvero un onore per il Rome Cavalieri» spiega il manager, «essere premiato ai World Travel Awards 2015. Questo riconoscimento non è solo riferito alle caratteristiche eccezionali dell’hotel che dirigo, ma anche alla dedizione del nostro team che quotidianamente si impegna a fornire agli ospiti l’ospitalità del brand Waldorf Astoria». Inserito in questo contesto naturale unico, in un parco mediterraneo di 6 ettari, il Rome Cavalieri rappresenta un’oasi di pace e di benessere, in grado di offrire un piacere multisensoriale. Dotato di una pluripremiata spa, mette a disposizione dell’ospite oltre alle 4 magnifiche piscine, due campi da tennis “Coppa Davis Size” in terra battuta e un percorso jogging di 800 metri nel verde del parco privato. Il 5 stelle lusso è anche sede di una delle più interessanti collezioni d’arte private, con dipinti, sculture, arredi e accessori, in un excursus che spazia da Tiepolo a Warhol, senza dimenticare alcuni significativi pezzi di design, come i divani creati per la casa parigina di Karl Lagerfeld. Info: www.romecavalieri.com. Nella foto da sin. Graham E. Cooke, presidente di World Travel Award premia Alessandro Cabella, gm del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts

trazione sulla sabbia. Un gruppo è rimasto bloccato nella sabbia ma, con alcune abili manovre, il fuoristrada è riuscito a risolvere il problema. Un altro conducente è rimasto bloccato nella sua “Landy”: questa situazione ha richiesto un certo coinvolgimento fisico da parte del team, che ha dovuto spingere il veicolo, scavare nella sabbia e addirittura ricorrere all’aiuto delle stuoie di maglia. Alla fine di questo tour nel deserto, alcuni membri del gruppo sembravano davvero felici di rivedere l’Atlantico. Info:

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www.gommadiretto.it - www.reifendirekt.de.

20mila visitatori per il Wte Unesco 2015 Si è conclusa con grande successo a Palazzo della Ragione la sesta edizione del WTE Unesco, il Salone nazionale dei siti e delle città patrimonio dell’Umanità che ha portato a Padova, da giovedì 18 a domenica 20 settembre oltre 20mila visitatori, 126 siti Unesco di tutto il mondo, oltre 90 buyer italiani e stranieri e una decina di giornalisti del

settore turistico e convegnistico. Il Wte è stato anche un’importante occasione di confronto tra gli operatori sui temi del turismo e della valorizzazione delle città e dei siti Unesco italiani, con la presentazione di progetti, realizzati e da realizzare. Oltre all’Assemblea nazionale dell’“Associazione Beni e città italiani patrimonio Unesco”, che ha convogliato a Padova, i primi cittadini di tutte le città italiane socie, infatti, si sono svolti convegni in cui sono state rese note le esperienze e i percorsi di molti comuni italiani nella promozione turistica dei beni Unesco, così come le prospettive di sviluppo del territorio. Esempi significativi il Lazio, che, a Padova, ha voluto sottolineare come oltre a Roma vi sia un’intera regione da scoprire, un territorio inaspettato che, qualche volta, conoscono più i turisti stranieri che i visitatori italiani. O la Sicilia, che ha presentato alla stampa i nuovi itinerari Unesco della regione. La stessa Sicilia ha ospitato, nei giorni successivi al WTE, alcuni dei buyer stranieri, in collaborazione con il WTE, per far loro vivere l’emozione del ricco territorio siciliano. Anche la Città metropolitana di Napoli ha scelto il WTE per presentare gli importanti progetti di riqualificazione del centro storico della città e quelli di Ercolano e Pompei, patrimonio mondiale Unesco tra i più significativi del nostro paese. Così come la Spagna, che ha portato a Padova i suoi 15 gioielli Unesco. Grazie alla concreta collaborazione della Regione Veneto, del Comune di Padova, della Camera di Commercio di Padova, della Fondazione CariPaRo, di Padova Terme Euganee Convention Bureau, del Consorzio Città d’Arte del Veneto, il salone ha rappresentato anche l’occasione per far conoscere da vicino, a buyers e giornalisti, il territorio padovano e le sue molteplici ricchezze, dal capoluogo stesso -con la sua storia, le sue ricchezze artistiche, architettoniche, ma



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SAI L’ULTIMA? Post congress a Genova anche storiche, religiose e enogastronomiche- al territorio circostante, a partire dal Parco termale di Abano e Montegrotto e i Colli Euganei. In occasione del WTE, infine, sono stati consegnati i premi Turismo Responsabile Italiano e Turismo Culturale Italiano “Cristina Ambrosini”, ideati dalla rivista di settore L’Agenzia di Viaggio e dedicati a enti, tour operator e agenzie di viaggi che propongono pacchetti speciali, attenti alla promozione responsabile e alla valorizzazione culturale del territorio sia in Italia che all’estero.

Hilton Molino Stucky Venice Best Leading Conference Hotel Per il terzo anno consecutivo l’Hilton Molino Stucky Venice è stato riconosciuto come Best Leading Conference Hotel in Europa alla finale Europea dei World Travel Awards 2015. Con le sue 379 camere e suite è il più grande centro congressi della Laguna. Ai congressisti mette a disposizione 4 sale meeting, una Ballroom per 1000 persone, 8 tra bar e ristoranti, la seconda spa più grande della città e la piscina panoramica che regala una delle migliori viste su Venezia.

Biglietti per mostre e visite guidate a prezzi speciali per aziende e pco. Gli eventi culturali più interessanti della stagione proposto dal CBG Dagli Impressionisti a Picasso: Palazzo Ducale 3 ottobre - 10 aprile. Organizzata dal Detroit Institute of Arts prodotta da MondoMostre Skira insieme a Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e promossa dal Comune di Genova e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Sarà un’occasione unica per ammirare i capolavori dei più grandi pittori del ’900 nel loro periodo di massima espressione artistica e ripercorrere all’inverso il tragitto che da Detroit porta al vecchio continente. Convention Bureau Genova ha concordato con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura uno speciale sconto riservato ai partecipanti dei maggiori congressi che si svolgeranno in città durante il periodo della mostra. (www.palazzoducale.genova.it/dagli-impressionisti-a-picasso). Teatro Stabile a prezzo ridotto per i congressisti: grazie ad una convenzione stipulata tra il Teatro Stabile di Genova e Convention Bureau Genova, i congressisti impegnati in eventi a Genova potranno usufruire di uno sconto sugli spettacoli per la stagione 2015 - 2016 al Teatro Stabile di Genova. Info: www.teatrostabilegenova.it/cartellone. Visite guidate a prezzo ridotto per i congressisti: nei mesi scorsi è stato siglato un accordo con l’Ufficio Sviluppo e Promozione del Turismo del Comune di Genova e il Convention Bureau Genova che prevede la concessione di tariffe competitive sulle visite guidate del Centro Storico e di Strada Nuova al sabato e alla domenica e per il noleggio delle audioguide del Centro storico per tutti i congressisti a Genova. Info: www.visitgenoa.it TEDx Porto Antico a Genova per la prima volta: dopo città come New York, San Francisco, Singapore, Londra e la più vicina Milano, questo format approda per la prima volta anche a Genova con il nome TEDxPortoAntico. TED (Technology, Entertainmet, Design) è l’evento che permette di presentare e diffondere “Idee di Valore” attraverso micro conferenze della durata di un massimo di 18 minuti. Pensatori, inventori, sportivi, artisti e innovatori si sono alternati sui palchi di TED e TEDx in tutto il mondo con un mix travolgente di passione e impegno, di idee e perseveranza, di tecnologia e tradizione. Il tema dell’evento, “Make a Wish” (ovvero Esprimi un desiderio) ha animato la passione dei 14 relatori che in una giornata di conferenza hanno tenuto interventi entusiasmanti e coinvolgenti accompagnando gli spettatori lungo un viaggio attraverso le proprie esperienze.

«È un onore per l’ Hilton Molino Stucky», dice il gm dell’hotel Ilio Rodoni, «aver ricevuto per il terzo anno consecutivo questo importante riconoscimento. Il premio conferma sia la qualità degli spazi Mice dell’hotel, sia la professionalità dei nostri collaboratori nel fornire agli ospiti un servizio di altissima qualità» Info: news.hiltonworldwide.com. Nella foto da sin. Graham E. Cooke, presidente di World Travel Award e Ilio Rodoni, gm Hilton Molino Stucky Venice.

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Dnata si espande in italia. La società acquisisce il 30% di Airport Handling Dnata, uno dei maggiori fornitori di servizi aerei di tutto il mondo, ha raggiunto un accordo per acquisire una quota del 30% di Airport Handling Spa, il gestore dei servizi di terra con base a Milano. Dnata avrà anche una rappresentanza di maggioranza nel consiglio d’amministrazione e svolgerà un ruolo attivo nelle operazioni giornaliere. Oltre a una Call Option di acquisto di un ulteriore quota del 40%. Airport


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SAI L’ULTIMA?

Handling, fondata nel 2014, ha 1.800 dipendenti, opera servizi d’assistenza passeggeri e di rampa in due principali aeroporti di Milano, Malpensa e Linate. L’investimento di dnata in Airport Handling sottolinea la visione e l’impegno più ampio sul mercato italiano, dove Dnata opera già in 22 aeroporti con servizi di ristorazione. In base all’accordo con Dnata, Airport Handling manterrà il suo nome attuale. I termini di lavoro non subiranno variazioni. L’operazione è soggetta all’approvazione da parte delle autorità italiane competenti e dell’Unione europea entro la fine di novembre 2015.

New entry per Choice Hotels Dallo scorso luglio Georg Schlegel è il nuovo Managing Director di Choice Hotels Central & Eastern Europe. Schlegel curerà la supervisione di oltre 70 strutture in Italia, Germania, Svizzera, Repubblica Ceca e Turchia. Con oltre 23 anni di esperienza nell’industria alberghiera, il manager è stato precedentemente Marketing Manager e Senior Development Director per Accor e IHG. Per il brand Starwood Hotels & Resorts ha seguito lo start up e il franchising in Europa delle divisioni Aloft ed Element. In precedenza, Schlegel ha collaborato con Choice Hotels come External Management Consultant occu-

The Westin Excelsior Rome a Katara Hospitality Starwood Hotels & Resorts Worldwide ha venduto The Westin Excelsior Rome a Katara Hospitality per 222 milioni di euro. Come parte della transazione, lo storico albergo verrà sottoposto nei prossimi cinque anni ad un rinnovamento che includerà una completa trasformazione di tutte le camere, così come un miglioramento delle aree comuni dell’hotel. Inoltre, come per altre vendite di proprietà Starwood, l’albergo continuerà ad essere gestito da Starwood nell’ambito di un nuovo accordo di gestione a lungo termine. «Questo accordo segna la nostra terza proprietà in Italia», dice il Presidente di Katara Hospitality, Sceicco Nawaf Bin Jassim Bin Jabor AlThani» The Westin Excelsior Rome è l’emblema di ciò che Katara Hospitality cerca in un hotel. Il suo aspetto maestoso rappresenta l’essenza dell’ospitalità di lusso. L’hotel è una gradita aggiunta al nostro crescente portafoglio globale di proprietà iconiche, e siamo lieti di continuare a definire lo standard per l’ospitalità di lusso in tutto il mondo». Inaugurato nel 1906, il The Westin Excelsior Rome gode di una posizione eccellente lungo Via Veneto, una delle strade più celebri di Roma. Situato tra Piazza di Spagna e Villa Borghese con la sua Galleria, il premiato albergo con le sue 316 camere è adiacente all’ambasciata americana e vicino a tutte le attrazioni più importanti di Roma, come il Colosseo, il Pantheon e la Cappella Sistina. I servizi dell’hotel includono due ristoranti e un bar, il WestinWORKOUT® Fitness Studio, il Centro Benessere Kami, una piscina coperta e un business center aperto 24 ore. Con 1300 mq di eleganti sale conferenze, The Westin Excelsior Rome è un luogo ideale per banchetti di nozze, delegazioni governative e riunioni. Nella foto, da sin. Sua Eccellenza Sheikh Nawaf Bin Jassim Bin Jabor AlThani, Chairman di Katara Hospitality e Michael Wale, Presidente Europa, Africa e Medio Oriente di Starwood Hotels & Resort.

pandosi con successo del lancio del brand in Turchia. Info: www.choicehotels.it - www.choicehotels.com.

Riconfermato il ministro del turismo egiziano Lo scorso 18 settembre il Primo Ministro Egiziano Sherif Ismail ha formato il suo nuovo governo asse-

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gnando ancora una volta il Ministero del Turismo a Mohamed Hisham Abbas Zaazou, ben noto agli operatori italiani per aver già ricoperto questa carica dall’agosto 2012 al marzo 2015. Nato nel 1954, Mohamed Hisham Abbas Zaazou si è laureato nel 1976 alla Facoltà di Economia dell’Ain Shams University e ha iniziato la sua carriera con il



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SAI L’ULTIMA?

Italy’s Leading Lifestyle Hotel a Donna Camilla Savelli Lo scorso settembre il boutique hotel Donna Camilla Savelli di Roma si è aggiudicato il World Travel Awards per la categoria Italy’s Leading Lifestyle Hotel. «Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto questo premio così importante», commenta Paolo Terrinoni, ad di VOIHotels, «ed è per noi un incoraggiamento a ripetere iniziative analoghe per continuare ad offrire esperienze di ospitalità diverse dall’ordinario». Donna Camilla Savelli è un gioiello di architettura ricavato da un convento seicentesco progettato da Francesco Borromini su incarico della Duchessa Savelli, nobildonna romana andata in sposa a Pier Francesco Farnese. L’edificio, di sobria e raffinata eleganza, è una vera e propria oasi di quiete nel quartiere di Trastevere, a pochi passi dal Gianicolo. Offre 76 camere tra cui 9 suite sapientemente restaurate e dotate dei comfort più moderni. Info: www.hoteldonnacamillasavelli.com Nella foto: da sin, Phil Blizzard, travel broadcaster, Danilo Ferrandino, Sales & Marketing Director VOI Donna Camilla Savelli Hotel, Paolo Terrinoni, Ceo, VOI Donna Camilla Savelli Hotel e una hostess

Gruppo City Bank con cui ha collaborato per 5 anni al Cairo. Successivamente ha dedicato più di 25 anni della sua carriera al settore del turismo. Dal 1980 al 1982 è stato Direttore della R&H Voyages di Los Angeles, un’agenzia turistica da lui creata negli Stati Uniti insieme ad un unico socio per incrementare il turismo sul mercato egiziano. Visto l’enorme successo della sua iniziativa, dal 1982 al 1994 decise di aprire un ufficio di rappresentanza della stessa agenzia al Cairo, costruendo e gestendo personalmente tutta la rete di contatti tra compagnie aeree, alberghi e operatori del settore e seguendo direttamente le vendite, il marketing e la formazione del personale. Dal 1995 al 2003 ha ricoperto il ruolo di Gene-

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ral Manager del Sakkara Travel Group del Cairo, una delle 10 più importanti agenzie di incoming nel settore del turismo egiziano. Dal 2004 al 2007 Mohamed Hisham Abbas Zaazou è stato Direttore Generale della Federazione del Turismo Egiziano, nominato all’unanimità

dal Consiglio Direttivo con potere decisionale ed esecutivo ed è stato il primo egiziano ad essere eletto nel direttivo del business council dell’Organizzazione Mondiale del Turismo. Dal 2007 al 2012 nominato dall’ex Ministro del Turismo Egiziano, Mounir Fakhry Abdel Nour, come Consigliere del Ministero del Turismo, è stato dopo poco insignito del titolo di Vice Ministro del Turismo con la responsabilità di seguire i diversi progetti del ministero a breve e lungo termine per il perseguimento e la realizzazione di importanti obiettivi ed in particolare quello delle “Strategie per un Turismo Sostenibile” fino al 2020. Recentemente è stato anche designato dal Ministro del Turismo a capo della Green Unit al Ministero del Turismo e come Segretario Generale del Consiglio Supremo del Turismo presieduto dal Primo Ministro. Dall’agosto del 2012 al marzo 2015 aveva infine ricoperto la carica di Ministro del Turismo Egiziano sotto il governo Morsi e successivamente sotto il governo di Al Sisi. Info: www.egypt.travel

Il meeting perfetto è al Grand Hotel Duca d’Este A soli trenta minuti d’auto da Roma, il Grand Hotel Duca d’Este di Tivoli Terme è la location ideale per l’organizzazione di congressi, meeting e convegni medici. Ai congressisti il resort offre 172 camere, 12 eleganti suite e 11 sale congressi. È possibile infatti scegliere tra le più ampie sale conferenze, Regina e Colonnelle, capaci di ospitare


Excelsior Rapallo_Layout 1 12/09/14 16.21 Pagina 1 orEsterna_Layout 1 07/02/12martedì 15:09 Pagina 1

hôtellerie couture L’incanto di inizio secolo rivive in ogni dettaglio dell’ Excelsior Palace. Dentro la fresca, intramontabile eleganza, fuori il profumo dei gelsomini e del Mediterraneo. 5 stelle Lusso ed oltre 100 anni di esperienza per indimenticabili soggiorni.

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SAI L’ULTIMA?

fino a 430 persone e tra diverse salette per riunioni e piccoli incontri di lavoro. Completa l’offerta congressuale dell’hotel la Sala Adriana, ideale per show room e sfilate di moda. A disposizione anche diversi spazi per coffee break, pranzi e cene di lavoro oltre all’elegante sala Piramide per cene di gala e banchetti. Ogni sala meeting è attrezzata di impianto di amplificazione, proiezione video e da pc, tv a circuito chiuso, wireless, aria condizionata, telefono diretto. Inoltre su richiesta sono disponibili anche sistemi professionali di illuminazione per qualsiasi tipo di set (con team di tecnici del suono e di registrazione), videoconferenza, traduzione simultanea e registrazione audio/ video. Per team building è a disposizione un ampio giardino tropicale, e un gazebo in grado di accogliere fino a 300 ospiti placé. E dopo il congresso si può fare una pausa relax nel centro benessere dell’hotel con piscina coperta, sauna, bagno turco, palestra e ampia piscina esterna durante la bella stagione o abbandonarsi ai piacere dei trattamenti termali delle vicine Terme di Roma. Il Grand Hotel Duca d’Este offre anche infinite opportunità post congress: a soli 7 km si possono visitare Tivoli e le sue Ville (Villa Adriana, Villa d’Este e Villa Gregoriana). Inoltre, ad appena 6 km si può raggiungere il Marco Simone Golf Club. Info: www.ducadeste.com.

Metabolic Wellness Program al Parco dei Principi Grand Hotel & Spa Metabolic Wellness Program® è un programma di salute e benessere unico in Italia, che parte da una valutazione medica multidisciplinare per aiutare l’individuo a raggiungere la perdita di peso in sicurezza (con un regime alimentare personalizzato) e l’equilibrio nutrizionale attraverso un corretto stile di vita. Il programma è stato presentato lo scorso 1 ottobre al Parco dei Prin-

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cipi Grand Hotel & Spa durante una serata alla quale hanno partecipato tra gli altri, Roberto Naldi, Presidente della Roberto Naldi Collection, Marta Risari, Vice Direttore Generale Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, Paolo Pozzilli, Responsabile Area Endocrinologia del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma e Germano Di Sciascio, Responsabile Area Cardiologia del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma. Tutti hanno sottolineato il valore di un progetto che rilancia in Italia il medical tourism in cui la supervisione medica garantisce un approccio scientifico ad un soggiorno in hotel, dove l’attività fisica guidata insieme all’alimentazione con menù studiati ad hoc dai nutrizionisti. Durante la serata, il pubblico è stato coinvolto in divertenti coooking show degli chef Jean Luc Fruneau e Massimiliano Grandi che hanno interagito con la nutrizionista Yeganeh Manon Khazrai docente del Corso di Laurea in Scienze della Alimentazione e Nutrizione Umana presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. Lo stand dei personal trainer e delle massaggiatrici della Prince Spa è stato particolarmente gradito in particolar modo per i massaggi alle mani e per i consigli ad hoc sull’allenamento muscoloscheletrico. Info: tel. 0685442680. Nella foto, da sin. Daniele Saladini, Room Division Manager Parco dei Principi Grand Hotel & Spa con Roberto Naldi, Presidente della Roberto Naldi Collection.

Franco Coppini Presidente di Space Hotels L’assemblea dei soci Space Hotels ha eletto in qualità di Presidente Franco Coppini, titolare del First Hotel di Milano Malpensa. 49 anni, Coppini inizia la sua attività lavorativa negli anni ’90 negli Stati Uniti fondando a Sarasota (Florida) prima il Ristorante “Mediterraneo”, che riscuote subito un grande successo, e poi il bar “Americano” e la gelateria “Epicure”. Lasciate queste attività in gestione, torna in Italia per entrare nella società di relazioni pubbliche Burson-Marsteller occupandosi delle prime campagne informative istituzionali nel settore public affairs. La vera rivoluzione, avviene alla fine degli anni ‘90 con la costruzione dell’Aeroporto di Malpensa: Coppini apre nel 2001, il First Hotel Malpensa con il quale entra a far parte di Space Hotels e del suo Consiglio di Amministrazione. «Space Hotels è un player fondamentale sul mercato», spiega Coppini, «l’unico in grado di dare agli albergatori una serie di servizi che da soli non sarebbero in grado di sostenere. Nonostante l’evoluzione tecnologica, infatti, le persone rimangono la risorsa fondamen-


Tenuta Monacelle 9_2015 (2)_Layout 1 21/09/15 13.18 Pagina 1

“Se riuscissimo ad apprezzare e a cogliere il senso delle piccole cose che ci circondano, potremmo scoprire con stupore che in esse si racchiude il più grande dei tesori”

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SAI L’ULTIMA?

Expo: il bilancio di Klima Hotel Andamento più che positivo per Klima Hotel Milano Fiere nei primi tre mesi dall’apertura di Expo. Il green hotel in classe energetica A ha chiuso maggio, giugno e luglio con un incremento dell’87% di occupazione, raddoppiando il ricavo medio camera del 2014 nel solo mese di maggio con una clientela proveniente principalmente da Germania, Francia Spagna, Usa e Giappone. Il quattro stelle superior a soli 400 metri dall’ingresso di Roserio Est e da Expo offre ad aziende e a clienti leisure pacchetti special price prenotabili on line che oltre al pernottamento (almeno 2 notti) includono il biglietto di ingresso all’Esposizione Universale. Info: tel. 024550461 - www.klimahotelmilano.com/it

tale su cui Space Hotels punta per offrire agli albergatori un servizio inimitabile. Mi piace Space Hotels perché è una società italiana con un numero verde gestito internamente, le tasse le paghiamo in Italia. Il trend è positivo, sono entrati nuovi alberghi, il fatturato è buono, la società è solida. Stiamo valutando e percorrendo le strade della sinergia: stare insieme porta a stare tutti meglio». Info: www.spacehotels.it.

Il format vincente di Taste of Roma Grande successo per la quarta edizione di Taste of Roma, che si è svolta lo scorso settembre presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. La formula è stata la stessa dei Taste Festivals che solleticano i palati di migliaia di appassionati e animano le città di tutti e cinque i continenti. E Roma in questa edizione è stata sicuramente una delle location più adatte per questo format. «Il rapporto che si è creato tra Roma, i romani, e la manifestazione è stato davvero speciale», ha commentato Mauro Dorigo, general manager di Brand EventsItaly. «La capitale è un crocevia di culture e di sapori e la magia che si è

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sprigionata all’Auditorium Parco della Musica durante i quattro giorni della kermesse non può essere raccontata, andava vissuta». «Alla base del grande successo della manifestazione», ha aggiunto Carlo Fuortes, ad di Musica per Roma, «stava un’idea semplice e affascinante, quella di offrire a prezzi contenuti le specialità più note dell’enogastronomia romana. In più questo lussuoso picnic ha avuto come scenario i giardini pensili dell’Auditorium, uno degli angoli più suggestivi del complesso progettato da Renzo Piano». A sostenere, in prima persona, la manifestazione sono stati i grandi chef: Riccardo Di Giacinto (Al-

l’Oro), Cristina Bowerman (Glass Hostaria), Andrea Fusco (Giuda Ballerino), Angelo Troiani (Acquolina Hostaria in Roma), Daniele Usai (Il Tino), Francesco Apreda (Imago all’Hassler), Heinz Beck (La Pergola-Hotel Rome Cavalieri), Roy Caceres (Metamorfosi), Stefano Marzetti (Mirabelle Hotel Splendide Royal), Alba Esteve Ruiz (Marzapane), Giulio Terrinoni (Per me) e Marco Martini (Stazione di Posta). Al fianco di Brand EventsItaly, la società che ha organizzato i tre appuntamenti italiani (Milano, Roma e Taste of Christmas), e, nelle vesti di main partner, Electrolux, leader mondiale nella produzione di apparecchiature domestiche e professionali. Tra le novità di questa fortunata edizione, le Sensational Dinners by Ferrarelle e con Krug, quattro indimenticabili serate ideate per vivere un’esperienza unica e sensazionale con 4 chef internazionali, 4 chef italiani, ad un tavolo conviviale per 26 fortunati, cucina a vista, musica e le migliori Cuvée di Champagne. Sul fronte beverage la sfida è stata raccolta dall’Enoteca Trimani, vinai in Roma dal 1821, che ha suggerito l’abbinamento con le 12 ricette World of Taste e che ha proposto al pubblico una carta dei vini con circa 50 etichette tra spumeggianti, cristallini e colorati, intonati alla stagione ed adatti ad esaltare l’atmosfera conviviale e elettrizzante della manifestazione. C.C.



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SAI L’ULTIMA?

Umbria

inaspettata meta bleisure Tra percorsi enogastronomici e culturali, cicloturismo, natura e strutture ricettive congressuali di primo ordine, la regione si candida a destinazione lifestyle per viaggi di piacere e di lavoro. Con un comune denominatore: la capacità di sorprendere e di emozionare la variegata proposta della destinazione attraverso simpatici show cooking e bike tours virtuali tra le verdi colline, intorno all’azzurro lago Trasimeno e lungo le antiche tratte ferroviarie.

Un progetto per far conoscere la ricca offerta dell’Umbria come meta cool per viaggi (business e leisure) esperienziali. È questo in nuce la mission di Umbria lifestyle, iniziativa a cui hanno aderito 5 consorzi – Umbria Convention & Events Bureau, Umbria & Francesco’s Ways, Umbria & Tastes, Umbria Culture e Umbria & Bike – in rappresentanza dei 5 trend che più rispecchiano le motivazioni princi-

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pali per cui i turisti scelgono la destinazione Umbria: congressuale, religioso, cicloturistico, enogastronomico e culturale. Cinque modalità per scoprire l’animus loci di un territorio semplice e autentico che sono state presentate, lo scorso giugno, in occasione di uno speciale evento organizzato allo spazio ADI di Milano: durante un pomeriggio “esperienziale” i partecipanti hanno potuto saggiare

Grande successo ha riscosso, in particolare, “Umbria & Tastes” iniziativa volta a promuovere le eccellenze agroalimentari: vini, tartufo bianco e nero, olio extra vergine d’oliva, cioccolato, cereali e legumi di montagna, formaggi e norcinerie artigianali. Nel corso dell’evento è stata inoltre presentata l’offerta congressuale che vanta strutture e servizi con ottimo rapporto qualità prezzo per meeting e congressi anche per i grandi numeri. P.T.


dimora storica contemporanea L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni. Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo. In questa cornice vi accoglie il Park Hotel Ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, offrendovi spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.

PARK HOTEL AI CAPPUCCINI Via Tifernate t 06024 t Gubbio (Perugia) t Italy t Tel. +39 075 9234 t Fax +39 075 9220323 www.parkhotelaicappuccini.it t info@parkhotelaicappuccini.it

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IN AGENDA

BIT MICE WORLD 2016 Il business su misura made in Bit, dall’11 al 13 febbraio 2016 a Rho Fiera Milano. Tra le opportunità: un’agenda di due giorni di incontri prefissati con i buyer e i Saturday Morning Speedy Meetings Le immagini del servizio si riferiscono alla scorsa edizione di Bit

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Alla ricerca del luogo perfetto per sviluppare il proprio business, fare networking e partecipare a seminari con esperti del settore Mice? Tutto questo, e molto altro, è Bit Mice World 2016, l’area dedicata a Meeting, Incentive, Conference e Eventi all’interno di Bit 2016, in programma nel quartiere di fieramilano a Rho, pad 9/11 e 14/18, dall’11 al 13 febbraio 2016. Unica manifestazione in Italia di respiro internazionale dedicata al Mice, Bit Mice World 2016 offre eccezionali opportunità di business, grazie alla partecipazione di circa 500 buyer profilati, selezionati con il supporto di partner autorevoli come HTMS e MCI Group. Valutato per il 2015 157 miliardi di euro a livello globale (secondo la stima di Global Business Travel Association), il mercato Mice è in crescita anche nel nostro Paese: secondo le statistiche annuali di ICCA, International Congress and Convention Association, nel 2014 l’Italia si è posizionata

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infatti al sesto posto a livello mondiale per numero di congressi ed eventi organizzati e i primi segnali di ripresa economica fanno ben sperare gli operatori del settore per i prossimi mesi.

Le novità Proprio per rispondere alle esigenze di questa importante fetta di mercato, Bit 2016 offre agli espositori tante interessanti occasioni di networking: da un’agenda di due giorni di incontri prefissati con i buyer, ai Saturday Morning Speedy Meetings, ulteriore opportunità di organizzare incontri di lavoro informali il sabato mattina, fino al Free Matching, appuntamenti liberi con operatori pre-registrati. Arricchiscono l’offerta dedicata al mondo Mice numerosi seminari, convegni e incontri di formazione, tutti condotti da speaker autorevoli ed esperti del settore, e la possibilità di usufruire di sale confe-


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IN AGENDA

Medio Oriente, il 2% dall’Oceania e l’1% dall’Africa. renze dedicate, ideali per presentare la propria offerta ad un pubblico mirato. «L’introduzione del segmento Mice nell’edizione 2015 di Bit è stata un successo in termini di opportunità di business create per i nostri espositori, spingendoci a riproporre tale formula vincente anche quest’anno e ad arricchirla di nuove e interessanti occasioni di matching», commenta Cristina Tasselli, Director Business Unit Travel Fiera Milano SpA. «Bit Mice World 2016 è attualmente l’unica manifestazione che si svolge in Italia dedicata a questo settore e crediamo sia quindi imperdibile per gli operatori che vogliono sviluppare il proprio business con buyer qualificati da tutto il mondo».

Se si prendono in considerazione solo i 478 buyer del segmento Mice, provenienti da 48 Paesi, le percentuali relative alle aree geografiche di provenienza si scostano di poco rispetto a quelle complessive. La provenienza dall’Italia è pari a un punto percentuale in meno (16%), come quella dall’Europa (42%), mentre risulta più alta la percentuale di provenienza dal Nord America (21%). Tra le altre aree di provenienza, si registra il 7% di arrivi dal Sud America, il 9% dall’Asia e il 2% dal Medio Oriente. Identiche le percentuali di provenienza da Oceania (2%) e Africa (1%).

Buyers da 62 Paesi del mondo

Un mercato dalle grandi potenzialità

Per comprendere pienamente l’occasione offerta da Bit 2016 basta guardare i dati relativi ai buyer partecipanti alla manifestazione. Complessivamente, i buyer provengono da 62 Paesi del mondo: solo il 17% arriva dall’Italia, mentre il 43% è di provenienza europea e il 40% copre le restanti aree geografiche del pianeta. In particolare, il 16% dal Nord America, il 6% dal Sud America, l’11% dall’Asia, il 4% dal

I buyer Mice, appartenenti alle categorie Corporate, Associazioni e Intermediari, organizzano mediamente 47,5 eventi all’anno, con una media di circa 200 partecipanti e un budget medio per evento di circa 22.000 euro, per un totale di 1 milione di euro di budget totale gestito da ciascuno di loro. Numeri che da soli offrono uno spaccato delle enormi potenzialità di Bit 2016. A.M. 9-10 2015

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MICE DESTINATION DEL MESE

Palace Hotel Zagreb In posizione centralissima, l’albergo è uno storico indirizzo dell’hotellerie cittadina, l’unico Heritage Hotel della capitale” che offre un impagabile mix di allure d’antan e modern lifestyle. Per ogni tipo di evento rienza di modern lifestyle, ma allo stesso tempo una calda atmosfera chic e retrò. Qui l’ospite troverà oltre, alle amenities e alle dotazioni più attuali (Tv satellite, free wi-fi ecc) anche un raffinato signature service. Mentre agli organizzatori di meeting ed eventi il quattro stelle mette a disposizione 6 moderne conference room equipaggiate con le migliori tecnologie audio video. Ampia e di qualità anche l’offerta ristorativa. Si può scegliere tra diversi menu e il contesto è tale da prestarsi ad ogni occasione: da un’elegante cena di gala a un cocktail party. Per coffe break e business lunch, il restaurant cafè offre un ricco assortimento di specialità dolci e salate, mentre una calda ed elegante atmosfera in stile viennese contribuisce ad esaltare l’esperienza gastronomica. A rendere il Palace Hotel Zagreb indirizzo di punta dell’hotellerie cittadina è infine la posizione: proprio nel cuore della capitale, dove sorge l’antico parco Zrinjevac, e a due passi dal centro storico e dalla sua magnifica zona pedonale, Lenuci’s Horseshoe. Insomma, chi desidera assaporare il vero spirito della città, qui non resterà certamente deluso. P.T. Costruito cent’anni fa, il Schlessinger Palais si è imposto fin da subito tra gli edifici in stile Art Nouveau più sorprendenti per bellezza e imponenza di Zrinjevac Park. Per l’esattezza la sua fortuna iniziò nel 1907 quando fu trasformato nel Palace Hotel Zagreb. Ancora oggi l’albergo – che si inserisce nel mercato dei quattro stelle di alto livello – conserva inalterato il fascino d’epoca, ed è il solo in città che può fregiarsi del titolo di “Heritage Hotel”. Tanti sono stati i restyling a cui è stato sottoposto il Palazzo nel corso degli anni per andare incontro alle necessità di una clientela sempre più internazionale ed esigente. Restyling che hanno portato a un ottimo livello di ospitalità con un rapporto qualità prezzo davvero competitivo. Con 122 lussuose camere, tre suite, e tre mini appartamenti, il quattro stelle offre un’espe-

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MICE DESTINATION DEL MESE

DICONO DI NOI DA TRIPADVISOR Ho pernottato una sola notte in questo bellissimo hotel storico. Mi trovavo di passaggio per andare in Ungheria. Hotel molto elegante, personale cortese che parla anche italiano. Le camere sono pulite e ben curate. Ottimo anche il servizio ristorante. (Barbara, Varese) Posizione ottima vicino al centro raggiungibile in 10 minuti a piedi, camere pulite, wifi perfetto, colazione a buffet scelta molto varia dal dolce al salato. Personale cortese e ottimo rapporto qualitĂ prezzo. Consigliato. (Valeria, Bologna) Sono stata qui per un viaggio di lavoro e mi sono trovata molto bene. Camere spaziose e confortevoli. Arredamento classico curato e tutto molto pulito. Colazione internazionale, con scelta sia di dolce che salato, pane e croissant freschissimi. Centralissimo, nel centro di Zagabria, tutte le attrazioni possono essere raggiunte facilmente a piedi. Sale riunioni ampie e spaziose e Internet free. (Giaina, Milano)

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HAPPENING IN TOWN

Moda da Nababbi a Milano Sfarzosi costumi dell’antica corte dei Maharaja di Lucknow ma anche preziosi abiti in voga durante il dominio Britannico. Così lo spazio Sforza Expo Gate di Milano ha messo in scena Indian Textiles, uno spaccato di moda indiana tra eleganza e tradizione

✒Mario Masciullo

Sushama Swarup, proprietaria degli abiti esposti e ideatrice della mostra

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Tra le kermesse più apprezzate che hanno dominato la scena di Expo 2015 c’è senz’altro l’Indian Textiles: una sfilata di moda tradizionale indiana che ha animato lo Spazio Sforza Expo Gate di Milano, presentando al pubblico una collezione di sfarzosi costumi dell’antica corte dei Nababbi di Lucknow influenzati dalla cultura Moghul e preziosi abiti in voga durante il dominio britannico. Un viaggio ideato per valorizzare il ricco patrimonio tessile dell’India attraverso tessuti, costumi, sari, abiti tribali delle varie regioni, ognuna delle quali ha disegni, motivi e colori propri che raccontano l’appartenenza, la ricchezza, l’età e il credo religioso di chi li indossa nonché la storia di una terra incantevole e misteriosa che non finisce mai di stupire. Dietro la mostra c’è il grande e lungo lavoro di ricerca storica dell’esperta di moda tradizionale indiana Sushama Swarup che ha avuto l’ispirazione di portare la mostra/evento all’Expo in collaborazione con l’“Indian Association of Northern Italy”, l’Associazione Culturale “Obiettivi sul Mondo”, e con il patrocinio del Consolato di India, Milano, Air India e India Turismo di Milano. Alla presentazione era presente il segretario generale Expo Dr Grillo che ha defini-

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to l’India player strategico nella crescita della collaborazione Italia-India. Ruolo rimarcato anche dal riconoscimento assegnato al console generale di Milano Manish Prabhat.

Mahatma Gandhi, una grande ispirazione I tessuti indiani hanno origini preistoriche come testimonia il ritrovamento di diversi frammenti di cotone colorato all’interno di un vaso d’argento sepolto a Mohenjodaro, il più importante sito archeologico della valle dell’Indo risalente al terzo millennio a.C. Ma la storia della tessitura indiana è legata anche alla figura del Mahatma Gandhi che aveva scelto come simbolo dell’autonomia dell’India il Charka, antico strumento per filare, poiché l’artigianato tessile aveva da sempre favorito i commerci con l’estero. La natura, ma anche le arti (pittura, scultura e architettura) e la religione sono state le fonti di ispirazione prescelte dagli artigiani tessili, i cui lavori sono trascesi allo stato


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HAPPENING IN TOWN

d’arte: il blu del viso di Shiva, l’arancio dei monaci buddisti, il bianco puro delle vesti di Jain, il dorato degli addobbi dei templi, l’ocra del deserto, il marrone della terra, il verde dell’erba dopo il monsone, il nero della dea Kali sono molto più di semplici colori, sono emozioni vibranti di vita.

Il regno di Moghul L’arte tessile, sviluppatasi durante il regno Moghul dal 1526 e nei successivi regni fino all’ultimo nababbo deposto dagli inglesi nel 1856, ha dato vita a una produzione raffinata ed esclusiva che racconta di un mondo favoloso rimasto inalterato fino all’indipendenza dell’India dagli Inglesi (1947). Nazakat (grazia), e Nifasat, (raffinatezza) erano le parole d’ordine. Gli abilissimi tessitori trattavano i tessuti come opere d’arte. Creavano stoffe con combinazioni di colori, intrecci, disegni, ricami magnifici ed unici, venivano impiegate sete, broccati, le lane più pure e le migliori mussole. Gli abiti delle donne erano straordinari, d’altronde Nawab Asaf-ud-daula (1748-1797) uomo molto sensibile alla bellezza femminile, spendeva ingenti somme per tenere alto il prestigio del suo harem.

ganza. I sari più belli dell’India del Sud, i Kanjeevaram sono creati a Kanchipuram nel Tamil Nadu. Mundum Neriyathum è invece il sari tradizionale delle donne del Kerala, mentre il Pochampally Ikat prende il nome dalla piccola città di Andhra Pradesh. Jama era l’abito maschile tradizionale dell’aristocrazia al tempo del grande imperatore moghul Akbar (XVII secolo). Era un costume indossato sia dai musulmani che dagli hindu, con l’unica differenza nella chiusura che i primi portavano a destra, i secondi a sinistra. I tessuti recano tutti ricami raffinati e cuciture fatte a mano. Con l’arrivo dei Britannici anche la moda maschile si trasformò. Lo Sherwani dei giorni nostri, elegante abito delle grandi occasioni, rappresenta in un certo senso l’evoluzione degli abiti maschili dello straordinario periodo storico della corte del Nawab di Lucknow. Oggi gli stilisti continuano a ispirarsi a questo mondo così straordinariamente ricco di suggestioni da non tramontare mai. ■

Da sin. Vinod Sahai, presidente Ambro&Asia Ltd con Ganggadhar C. direttore India Tourism Italia

I sari più pregiati Nell’India del Nord i sari più famosi sono quelli in broccato di seta, con fili d’oro e d’argento che si tessono nella città sacra di Benares (ora Varanasi). Ogni regione del vasto Paese ha caratteristiche diverse ma in linea con le tradizioni di arte ed ele9-10 2015

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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

Sky

la scelta numero uno anche in hotel Grande successo per Sky Upfront, l’evento preview della stagione 2015/2016 di Sky, oggi la media company numero uno in Italia, sempre più apprezzata dai grandi alberghi come valore aggiunto da offrire alla propria clientela

Ancora più esclusive, prime tv, produzioni originali, news, sport live, serie tv (mille episodi in prima visione, distribuiti su oltre dieci canali) e grandi talent show, da godere in qualsiasi momento, quando e dove si vuole, a casa, come in hotel. Così si preannuncia la nuova stagione di Sky, la prima media company in Italia, sempre più scelta anche dagli alberghi particolarmente attenti alla qualità del

servizio. Da una recente indagine risulta infatti che un’offerta televisiva ricca di contenuti e “worldwide” – con canali in lingua originale – è tra i primi elementi di gradimento in camera espressi dalla clientela d’hotel sia italiana che internazionale. Grazie all’unione delle attività in Inghilterra, Germania e Italia, Sky si connota attualmente come un’unica grande società, con un flusso di investimenti crescenti nelle produzioni italiane e non solo. Ecco perché, oggi più che mai, proporre Sky ai propri ospiti rappresenta per l’hotel un valore aggiunto.

Una grande soirée per presentare le novità 2015-2016 I programmi della nuova stagione sono stati presentati in esclusiva a settembre, durante la kermesse Sky Upfront, evento di grande successo condotto da Alessandro Cattelan al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Sul red carpet ha sfilato un parterre di ospiti illustri tra attori, presentatori, comici e super-chef. Solo per citare

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TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ SOLUZIONI PER GLI HOTEL

Con Sky, gli hotel potranno offrire alla propria clientella un intrattenimento unico attraverso due differenti soluzioni tecnologiche: impianto digitale centralizzato o impianto con decoder in camera. qualche nome: Stefano Accorsi, Corrado Guzzanti, Michele Placido, Sergio Castellitto, Luciana Littizzetto, Federica Fontana, Simona Ventura e Antonino Cannavacciuolo e tantissimi altri personaggi del mondo dello sport, e dell’informazione come Maria Latella, Paola Saluzzi, Federica De Sanctis e Gianluca Semprini. Sky Cinema, la più grande multisala tv. Con 12 canali in hd, 2.000 film e 300 anteprime, Sky Cinema offre la possibilità di usufruire in tutta comodità e privacy di una vera e propria multisala tv, in camera da letto, o dove si preferisce. Sono ben 8 i titoli proposti in esclusiva, tra cui X-Men: Giorni di un futuro passato, Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie e Captain America: The Winter Soldier. Il canale conta inoltre più di 400 titoli italiani, una scelta che esprime la volontà di valorizzare i talenti e l’industria del settore. Il meglio del calcio e i più importanti eventi sportivi. Serie A, Serie B, il Parma in Serie D, Premier League, Liga, Bundesliga, Eredivisie, FA Cup, Europa League e Qualificazioni Europee. In totale saranno trasmesse oltre 2.000 partite live, di cui quasi 1.800 in esclusiva e oltre 4.500 ore di sport mondiale. E ancora Formula1, MotoGP, basket, rugby, volley, tennis, golf e wrestling. Intrattenimento a cinque stelle. Nella nuova stagione Sky schiera le edizioni italiane dei format più celebri al mondo come X Factor, MasterChef, Italia’s Got Talent, E poi c’è Cattelan. E non mancheranno le sorprese per il 2016 come Top Gear e Comedy Challenge. Le promesse mantenute di Sky Atlantic HD e Fox International. Grandi serie, grandi storie, grandi star. È il biglietto da visita del canale Sky Atlantic HD, un successo della piattaforma che, tra le serie in arrivo, annovera Aquarius, Fargo, House Of Cards, Vinyl, di Scorsese e Mick Jagger, e tutto il meglio di HBO in esclusiva, oltre alle attesissime produzioni Sky da In Treatment a Gomorra e The Young Pope. Mentre i canali Fox scendono in campo con ben 70 serie tv inedite e 1.000 ore di prime visioni assolute, 550 stagioni per 6.000 ore di intrattenimento seriale. Tutte le declinazioni dell’arte. Anche su Sky Arte HD – primo canale televisivo italiano a dare visibilità e voce a tutte le forme di espressione artistica con parti-

1) Sky centralizzato digitale Installazione semplice che utilizza l’impianto TV esistente, senza necessità di decoder nelle stanze. L’installazione prevede una parabola che trasmette il segnale ad una centrale digitale controllabile dalla reception e collegata alla linea ADSL. La qualità Sky in un’offerta che include fino a 20 canali. 12 canali fissi a cui si aggiungono fino a 8 canali selezionabili da un bouquet di oltre 50, per adattare i contenuti alle preferenze della clientela direttamente dalla reception, in ogni momento. L’opzione «calcio live» permette il cambio automatico sui canali Sky Calcio in occasione delle partite in diretta in tutte le camere. La selezione dei canali e la configurazione dell’opzione «calcio live» sono gestibili tramite un’applicazione web accessibile da tutti i computer dell’hotel connessi ad Internet.

2) Sky Vision Gold con decoder in camera e formula Flexi Impianto studiato ad hoc per la struttura. La distribuzione multicavo prevede la realizzazione di un impianto satellitare con posa di cavi coassiali e apparati di derivazione. Il segnale viene diffuso nelle camere tramite i decoder Sky HD. Il massimo della qualità Sky e l’offerta completa con oltre 140 canali, anche in lingua originale. Più di 50 canali in Pay Per View. I prezzi dei singoli eventi sono configurabili dalla reception, generando potenziali ricavi per la struttura. La gestione degli acquisti è integrabile con i principali sistemi gestionali alberghieri (PMS). La Guida Multilingua Interattiva in sei lingue supporta l’ospite nella scelta dei canali Sky e nell’acquisto degli eventi in Pay Per View. Decoder Sky HD e telecomando Sky in camera, Sky Digital Key per vedere tutti i canali in chiaro del digitale terrestre. Applicazione web per la gestione dei decoder e delle smart card, accessibile da tutti i computer connessi ad Internet. Flexi: formula di pagamento flessibile composta da un contributo fisso e da un contributo variabile, che segue l’occupazione delle camere. Il canone di abbonamento è calcolato in base all’occupazione effettiva. Integrabile con i sistemi PMS per l’invio dei dati di occupazione.

colare riguardo alla straordinaria tradizione italiana – non mancheranno novità golose, tra musica, letteratura, street art, fotografia e cinema. Da non perdere: Muro, Booklovers, Graffiti a NYC con Federico Buffa, le nuove stagioni di 7 Meraviglie e Muse inquietanti. L’appuntamento con le news in tempo reale è su Sky TG24 HD. Per il canale di informazione, unico in HD e con 40 edizioni quotidiane (oltre 165 giornalisti, 8 sedi regionali e numerosi uffici di corrispondenza nel mondo), la stagione sarà ancora più ricca di contenuti. Da gennaio è in onda anche in chiaro, sul Canale 27 del digitale terrestre, con documentari, approfondimenti, film e speciali. Annarita Maggi

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LE VIE DELL’INCENTIVE

A Bordeaux, non solo per il vino Questa elegante città francese, nota soprattutto per i suoi prestigiosi calici e gli Château di secolare tradizione, ha tutte le carte in regola per affascinare i turisti più esigenti, tra storia, architettura e una spiccata vocazione al bienvivre

✒Testo di Aura Marcelli, foto di Barbara Ainis Il respiro profondo della Garonna porta l’aria salmastra dell’Oceano fino al cuore di Bordeaux. Le acque profonde di questo fiume dorato che bagna la città guascona e ne delimita il centro storico, Patrimonio dell’Umanità Unesco, si alzano e si abbassano di sette metri tutti i giorni in corrispondenza della marea atlantica. Il ponte di una delle boat-restaurant attraccate al Quai Richelieu è un punto di vista privilegiato sul fiume e sulla città. In attesa di mollare gli ormeggi per una breve crociera in direzione dell’estuario, si riesce a godere con tutta calma dello spettacolo affascinante del lungofiume al tramonto, della sconfinata sfilata di prestigiosi edifi-

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ci in pietra calcarea, degli ampi spazi pedonali e della magnifica Place de la Bourse, di fronte allo scenografico e divertente Miroir d’Eau, la fontana bidimensionale che incornicia dal 2006 l’icona settecentesca di questa città, la più amata dai francesi, dopo Parigi e nonostante Parigi. Ma non sono solo i cugini d’oltralpe ad apprezzare il fascino di Bordeaux: se fino a non molto tempo fa il suo nome era noto internazionalmente soprattutto in quanto associato ai vini prestigiosi ed esclusivi prodotti negli incantevoli e antichi Château che disegnano la campagna di quest’angolo prezioso di Francia meri-


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LE VIE DELL’INCENTIVE

In alto: Le Miroir d’Eau riflette scenograficamente l'imponente architettura neoclassica del Palais de la Bourse e consente a bambini e adulti momenti di svago e divertimento in pieno centro storico. Qui a fianco: il Grand Théâtre de Bordeaux visto dalla terrazza del Grand Hotel. Davanti al teatro d'opera corrono senza invadenza le rotaie del tram ad alimentazione a terra

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LE VIE DELL’INCENTIVE

Nelle campagne intorno a Bordeaux, estesi vigneti e magnifici Chateau da secoli producono il prestigioso ed esclusivo vino della regione. Nelle foto, lo Chateau Smith Haut Lafitte a Martillac

dionale, oggi questa bella ed elegante città sta diventando una delle mete più originali e più apprezzate d’Europa, addirittura la prima secondo la classifica 2015 stilata dalla organizzazione no-profit European Best Destinations. Tutto questo grazie a secoli di storia e prestigio, ma anche grazie alle scelte oculate e intelligenti che hanno condotto negli ultimi vent’anni Bordeaux verso un rinnovamento profondo, che ha permesso di aprire la città al turismo internazionale.

La città rinnovata Tutto ha avuto inizio nel 1996, un’annata memorabile per le viti della rive gauche, ma anche e soprattutto l’anno in cui è sta-

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to lanciato il progetto di restauro delle facciate degli oltre 350 edifici classificati come monumenti storici e di riqualificazione del lungofiume e degli spazi urbani. Il magnifico Palais de la Bourse, il Grand-Théâtre, il Palais Rohan, ma anche la cattedrale e le due basiliche, che fanno parte del Cammino di Santiago, sono stati ripuliti dal nero dell’inquinamento e hanno ritrovato così l’antico splendore e l’elegante bianco caldo della pietra locale con la quale i ricchi commercianti bordolesi dei secoli XVII e XVIII fecero costruire la quasi totalità degli antichi edifici del centro storico. Sono bastati solo una decina d’anni e nel 2007 lo sforzo della città è stato ripagato dalla nomina del centro storico a Patrimonio dell’Umanità Unesco, ben 1810 ettari, ossia mezza città, dai boulevard alla Garonna, riconosciuti come tesoro di tutti, da tutelare e valorizzare. E così è stato negli anni successivi, che hanno visto Bordeaux continuare a prendersi cura delle proprie bellezze, ma anche reinventarsi come città della mobilità sostenibile, grazie all’introduzione, per prima al mondo nel 2003, di super moderni tram ad alimentazione a terra. Il risultato? Le macchine in centro città si contano sulle dita della mano, si arriva in rapidità dappertutto, dentro e fuori Bordeaux, nessun problema per il patrimonio storico, vista l’assenza degli antiestetici cavi di alimentazione aerei. E


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LE VIE DELL’INCENTIVE

Il Palais de la Bourse è una delle prestigiose location per eventi di grandi dimensioni offerte dalla città

dove il tram non arriva (o in alternativa, se vi va) la città è percorsa da oltre 500 chilometri di piste ciclabili sulle quali sfrecciare in tutta tranquillità in sella a una bici praticamente gratuita offerta in bike-sharing dai Vclub. E, a giudicare dal numero di ciclisti in città, risulta evidente come i bordolesi abbiano adottato con gioia la mobilità sostenibile e uno stile di vita sano e attivo. L’appuntamento per tutti gli appassionati sportivi è sul bellissimo nuovo lungofiume, dove fare jogging, pedalare o, per chi è capace, lanciarsi in acrobazie sulla tavola da skate al Bordeaux Skate Park, presso il Quaides Chartrons. Per chi preferisce un impegno fisico più blando, è impossibile rinunciare a una passeggiata a piedi nudi (quando il clima lo consente) nella scenografica fontana di fronte alla Place de la Bourse: la Miroir d’Eau, realizzata nel 2006, con ben 3.450 metri quadrati di vasca in granito ricoperti da due centimetri d’acqua, è la più grande superficie riflettente di questo genere al mondo. D’estate il divertimento e la frescura sono assicurati, grazie al sistema che pro-

duce una piacevole nebbia ogni 15 minuti, mentre durante tutto l’anno i suoi riflessi spettacolari regalano, di giorno e di notte, inquadrature senza uguali per le foto ricordo. Questo processo di rinnovamento è tutt’altro che concluso. Solo negli ultimi due o tre anni interi quartieri della città sono stati reinventati e restituiti alla cittadi-

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Degustazioni e visita alle cantine presso l’antica e prestigiosa casa vitivinicola Chateau Smith Haut Lafitte a Martillac

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nanza. Innanzi tutto l’Ecosystem Darwin, una vecchia caserma dismessa al di là della Garonna, trasformata in un incredibile esperimento (riuscito) in cui convivono uno spazio di co-working e incubatore di nuove idee ecosostenibili, un grande emporio green e bio, un fantastico e scenografico spazio per eventi, un locale alla moda, un grande skatepark di eco-design, una fattoria urbana, un cantiere nautico, ma anche un Eco-lodge, una SPA e un centro di medicina alternativa. Il tutto nell’ambizioso e nuovo eco-district della città, Batiste Niel. Le due rive del fiume sono state di recente congiunte da un nuovo ponte, impressionante per dimensioni e tecnologia: il ponte Jacques Chaban-Delmas, inaugurato nel 2013, è un ponte mobile a sollevamento verticale, pensato per facilitare i collegamenti e al tempo stesso valorizzare il fiume come rotta per le navi da crociera anche di grandi dimensioni. Si passa sull’altra sponda della Garonna e, in una zona più periferica ma perfettamente raggiungibile, ça va sans dire, con il tram, è stato da poco inaugurato il nuovo monumentale stadio, progettato da Herzog & De Meu-

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ron, realizzato in previsione degli Europei 2016 e già diventato una nuova icona della città. Ma il progetto più ambizioso e affascinante si sta realizzando proprio in questi mesi e sarà pronto per il 2016: con l’apertura della magnifica Cité des Civilizations du vin, un luogo unico di scoperte ed esperienze, Bordeaux oltre che come capitale economica del vino vuole presentarsi al mondo come capitale culturale del vino.

Vigneti e Château Il vino, lungi dall’essere l’unica ragione per visitare Bordeaux, resta ad ogni modo una delle principali attrazioni della regione. A pochi chilometri dalla città, su quei terreni pianeggianti del Medoc, dei Gravese di Pessac-Léognan sottratti al mare nei secoli passati, si coltivano alcuni tra i vigneti più prestigiosi al mondo, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, che insieme contribuiscono al celeberrimo uvaggio bordolese. Qui, tra i filari di viti, si trovano la bellezza e il fascino impeccabile dei magnifici Château dei secoli XVIII e XIX, disseminati per le assolate campagne tra Bordeaux e l’Oceano. Benché il termine in francese significhi castello, in questo caso non ci sono torri fortificate né ponti levatoi: Château in territorio bordolese vuol dire casa vitivinicola. Eppure non di meno, il fascino di questi luoghi, specie delle case più prestigiose e antiche, non ha nulla da invidiare alle magioni medievali di principi e principesse. Un tour tra gli Château più antichi ed affascinanti permette di calarsi


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LE VIE DELL’INCENTIVE ESCURSIONI E VISITE Bordeaux River Cruise www.bordeaux-river-cruise.com Château Smith Haut Lafitte Bordeaux-Martillac Tel. +33 (0)5 57831122 www.smith-haut-lafitte.com Château Haut-Bailly Léognan Tel. 33 (0)5 56 64 75 11 www.chateau-haut-bailly.com

nel passato prestigioso di queste terre, conoscerne i profumi e i sapori nelle raffinate degustazioni, ma anche i segreti e le tradizioni nelle visite guidate alle suggestive cantine. Qui il buon vino si declina perfettamente con l’eccellenza gastronomica di questa regione della Francia – ostriche del Bacino di Arcachon, foie gras delle Landes, manzo di Bazas, agnello di Pauillac, formaggi come la Tomme de Chevre Fermier – e con l’accoglienza impeccabile di hotel e relais di charme.

Destinazione Mice Bordeaux offre una ricca varietà di proposte per il turismo business, che si tratti di meeting di piccole dimensioni, incentive o convention internazionali. Hotel moderni e trasporti efficienti dentro e fuori la città (dal 2017 in due ore si raggiungerà Parigi con il treno ad Alta Velocità) garantiscono, insieme alle tante location prestigiose per eventi, la buona riuscita di ogni iniziativa. Ecco alcune delle migliori venues bordolesi: • Palais de la Bourse - prestigioso palazzo realizzato nel XVIII dall’architetto di Luigi XV, offre cinque spazi per un totale di 2.700 metri quadrati e una capacità per oltre 800 persone; • Grand Hotel de Bordeaux - sette saloni e quattro foyer, organizzati per ospitare fino a 250 persone e ogni genere di evento; • Hotel Burdigala - un’elegante conference room da 120 persone e quattro sale per meeting da 20 a 80 partecipanti; • Centre de Congres Cité Mondiale rinnovata nel 2012 propone spazi modulabili da 20 a 1.200 persone in pieno centro città; • Bordeaux Lac - quartiere dove sono riunite le più svariate infrastrutture per l’organizzazione di congressi e convention: il Convention Center, inaugurato

nel 2003 con una capacità di 1.850 posti, il grande Parco delle Esposizioni e un buon numero di hotel; • Bordeaux river cruise - eleganti imbarcazioni possono trasportare fino a 300 persone lungo il fiume Garonna, offrendo una eccellente cena di gastronomia locale. ■

Il vino si fa anche fonte di bellezza e relax nella affascinante SPA del Sources de Caudalie, hôtel & spa

DOVE DORMIRE Hotel Burdigala Rue Georges Bonnac 115 Bordeaux Tel. +33 (0)5 56901616 www.burdigala.com Grand Hotel de Bordeaux Place de la Comédie 2-5 Bordeaux Tel. +33 (0)5 57304444 www.ghbordeaux.com Hotel De Seze Allée de Tourny 23 Bordeaux Tel. +33 (0)5 56141616 www.hotel-de-seze.com Sources de Caudalie, hôtel& spa Chemin de Smith Haut Lafitte Bordeaux-Martillac Tel. +33 (0)5 57838383 www.sources-caudalie.com Bordeaux convention bureau www.bordeauxconventionbureau.fr Atout France Tel. 02 58486208 9-10 2015

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50 Indirizzi 9-10 15_Layout 1 19/10/15 15.35 Pagina 168

INDIRIZZI

In questo numero abbiamo parlato di... Hotel Principe di Savoia

Hilton Milan

Piazza della Repubblica 17 - 20124 Milano Tel. 0262301 - fax 026595838 www.dorchestercollection.com

Tel. 0269831 - fax 0266710810 Milan_info@hilton.com

Tel. 05578711 - fax 05578718020 florencemetropole_info@hilton.com

Viale del Pattinaggio 100 00144 Roma Tel. 0654531 - fax 065940689 res497.sheraton.roma@sheraton.com www.sheratonrome.com

Hilton Garden Inn Florence Novoli

The Westin Palace Milano

Tel. 05542401 - fax 0554240 2020 Flrnv-salesadm@hilton.com

Piazza della Repubblica 20 20124 Milano Tel. 0263361 - fax 02654485 www.westinpalacemilan.it

Hilton Florence Metropole Hotel Royal Sanremo Corso Imperatrice 80 - 18038 Sanremo Tel. 01845391 - fax 0184661445 reservations@royalhotelsanremo.com www.royalhotelsanremo.com

Verdalia Strada Provinciale Novoli Lecce, Villa Convento Tel. 0832 328259 www.verdalia.it - info@verdalia.it

Antinoo’sLounge&Restaurant Hotel Centurion Palace Dorsoduro, 173 - 30123 Venezia Tel. 04134281 - fax 0412413119 www.sinahotels.com centurionpalace@sinahotels.com

Villa Spalletti Trivelli Via Piacenza, 4 - 00184 Roma Tel. 0648907934 - fax. 064871409 www.villaspalletti.it info@villaspallettitrivelli.com

Azienda Agricola Pomario Loc. Pomario - 06066 Piegaro Perugia Tel. 0758358579 info@pomario.it

Grand Hotel Dino Tel. 0323913990 - Tel. 0323913992 www.zaccherahotels.com conference@zaccherahotels.com

Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts Tel. 063509 1 - Fax 063509 2241 RomeCavalieri.Events@waldorfastoria.com

Tel. 0818784141 - fax 0818783933

Hotel Caesius Therma & Spa Resort

Grand Hotel Gardone

Via Peschiera 3 Bardolino (Verona) Tel. 0457219100 - fax 0457219700 www.hotelcaesiusterme.com; caesius@europlan.it

Via Zanardelli 84 25083 Gardone Riviera (Brescia) Lago di Garda Tel. 036520261 -fax 036522695 www.grandhotelgardone.it info@grandhotelgardone.it

Hilton Sorrento Palace

Hotel Lungomare Viale Milano 7 47838 Riccione Tel.0541602224 - info@lungomare.com

Hotel Parchi del Garda Lazise-Verona Tel. 0456499640 - fax 0456499600 www.hotelparchidelgarda.it congress@hpdg.it;

Via Nazionale Tiburtina 330 00011 Tivoli Terme (Roma) Tel. 0774 3883 - fax 0774388101 www.ducadeste.com - info@siriohotel.com

Isola delle Rose, Laguna di San Marco 30133 Venezia Tel. 0412968111 www.jwvenice.com info.venice@jwmarriotthotels.com

Grand Hotel Imperiale Resort & Spa

Lefay Resort & Spa Lago di Garda

Via Regina Vecchia 24-26 22010 Moltrasio (Como) Tel. 031346111 - fax 031346120 www.hotel-lago-como-imperiale.com info@imperialemoltrasio.it

Via Feltrinelli 136 - 25085 Gargnano (Brescia) Tel. 0365241800 www.lefayresorts.com meeting@lefayresorts.com

Grand Hotel Palatino Via Cavour, 213/M -00184 Roma Tel. 064814927 - fax 064740726 www.hotelpalatino.com info@hotelpalatino.com

Camera di Commercio di Chieti Largo G.B. Vico 3 66100 Chieti Tel. 0871354307 - fax 0871330913 www.ch.camcom.it

JW Marriott Venice Resort & Spa Grand Hotel Duca d’Este

Sheraton Roma Hotel & Conference Center

Riviera Golf Resort Via Conca Nuova 1236 47842 San Giovanni in Marignano (Rimini) Tel. 0541956499 www.rivieragolfresort.com info@rivieragolfresort.com

GDF Group Via dei Lavoratori 133 20092 Cinisello Balsamo (Milano) Tel. 0261298891 - fax 026175323 www.gdfgroup.it info@gdfgroup.it

Terme di Sirmione SpA Sirmione (BS), Lago di Garda Tel. 0309905579 www.termedisirmione.com sales@termedisirmione.com

Bit bit.fieramilano.it/it

Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel

Palace Hotel Zagreb

Viale Salvatore Rebecchini 39 00148 Roma Tel. 0665288 - fax 0665287060 www.sheraton.com/parcodemedicirome sheratonparco@sheratonparco.com

Trg J.J. Strossmayera 10 10000 Zagreb Tel. 38514899600 - fax 38514811357 www.palace.hr palace@palace.hr

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