MasterMeeting - lug/ago 2019

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MASTERMEETING

0 COP MM 7-8 2019.qxp_MM 23/07/19 15:08 Pagina 1

MASTER MEETING • 7-8 2019

Communication Agency Int. srl Anno XXV - N. 7-8/2019 Prezzo di copertina E 2,00

IL MEGLIO DEL TURISMO BUSINESS&LEISURE

Mil Più spazio alle idee e al capitale umano Bergamo Food&Mice Experience

Sky Tutela gli oceani

Scopri la tua Toscana

Per Dormire La qualità del sonno in hotel


0 II e III COP MM 7-8 2019.qxp_MM 23/07/19 16:53 Pagina 1

Mi addormento con la tv, è la coccola per andare a letto

Se vado in montagna la sera sono stanco e voglio la tv

©2019 Home Box Office, Inc. All rights reserved. HBO® and related channels and service marks are the property of Home Box Office, Inc.

©Getty Images

© 2018 Universal City Studios Productions LLLP. ALL RIGHTS RESERVED.

Mi è capitato di stare in albergo tutto il giorno con il brutto tempo. Se avessi avuto Sky mi sarebbe passata la giornata.

© Getty Images

© Getty Images


Monaco, un paese dove gli eventi e l’ambiente dialogano in armonia Monaco è un paese molto impegnato nelle sfide universali in materia di ambiente grazie all’iniziativa del suo Sovrano. La maggior parte delle strutture alberghiere e il centro congressi, Le Grimaldi Forum, dispongono di certificazioni ambientali. Tutti i professionisti del turismo sono coinvolti nella transizione energetica. Il Principato si è posto l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 50% entro il 2030 e di ottenere la neutralità carbone entro il 2050. Il Principato di Monaco accoglie numerose conferenze e congressi sul tema della difesa dell’ambiente e afferma la propria competenza nell’organizzazione di eventi responsabili.

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Monaco Convention Bureau


1 Inserzionisti 7-8 19.qxp_Layout 1 24/07/19 09:54 Pagina 4

INDICE INSERZIONISTI

104

AC Hotel Vicenza

143

Bell Produc on S.p.A.

85

Blastness srl ­ La Spezia

67

Centro Congressi Giovanni XXIII ­ Bergamo

23

Chervò Hotel Golf San Vigilio ­ Pozzolengo (Bs)

3

Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco (in Italia)

III cop

Ferrovie dello Stato Italiane

173

Grand Hotel Bristol Resort & SPA­ Rapallo (Ge)

7

Grand Hotel De La Minerve ­ Roma

12

Grand Hotel Ritz ­ Roma

177

GSC Group Spa ­ Roma

55

Hotel Federico II ­ Jesi (An)

115

Hotel Savoy Palace ­ Gardone Riviera (Bs)

24

ilSanlorenzo Ristorante ­ Roma

Amministratore: Enrico Pierri

51

Indel B ­ Sant’Agata Feltria (Rn)

Dire ore Commerciale: Gerardo Boschi

71

Milan Bergamo Airport

39

Nero Hotel Group ­ La Spezia

75

Oriocenter Selected Store ­ Orio al Serio (Bg)

tel. 035 4596111 ­ www.oriocenter.it

5

Pedersoli ­ Assago (Mi)

tel. 02 48844854 www.pedersoli.com

9

PerDormire ­ Pistoia

tel. 0573 382781 www.perdormirehotel.com

IV cop

Ragosta Hotels Collec on

tel. 06 45661 www.ragostahotels.com

General Manager: Maela Peruffo Hospitality Sales Channel Manager: Federica Amendola Presidente: Andrea Delfini Dire ore: Enrico Brignoli Sales & marke ng: Giulia Berveglieri Dire ore: Gloria Svezia

tel. 0444 523611 www.ac­hotels.com tel 011 7509618 www.bellproduc on.co.uk tel. 0187 599737 www.blastness.com tel. 035 236435 www.centrocongressibergamo.com tel. 030 91801 www.chervogolfsanvigilio.it tel. 02 86458480 www.monaconven onbureau.com tel. 06 44101 ­ www.fsitaliane.it

Dire ore: Paolo Ferraro

Sales&Marke ng Director: Elena Zavagli Ricciardelli General Manager: Gianluca Capone

tel. 0185 273313 www.grandhotelbristol.it tel. 06 695201 www.grandhoteldelaminerve.com tel. 06 802291 www.grandhotelritzroma.com www.gscgroupspa.it

Dire ore: Andrea Ferrari Acciajoli Owner: Silvia Dalla Bona

tel. 0731 211079 www.wellnessfederico2.it tel. 0365 290588 www.savoypalace.it tel. 06 6865097 ­ www.ilsanlorenzo.it tel. 0541 848711 ­ www.indelb.com www.milanbergamoairport.it

Amministratore Delegato: Gianluca Giglio

Titolare: Mar no Pedersoli

www.nerohotels.com

152-153 San Barbato Resort Spa&Golf ­ Lavello (Pz)

tel. 0972 816011 www.sanbarbatoresort.com

II cop

Sky TV

tel. 02 49545102 ­ www.hotel.sky.it

45

TTG Travel Experience – Italian Exhibi on Group

tel. 02 806892 ­ www. gexpo.it

111

ViCC ­ Vicenza Conven on Centre

Event & Conference Director ITALIAN EXHIBITION GROUP S.p.A. Stefania Agos ni

tel. 0444 969111 www.vicenzaconven oncentre.it

11

Vivosa Apulia Resort ­ Ugento (Le)

Dire ore: Silvio Grilli

4

7­8 2019

tel. 0833 931 002 www.vivosaresort.com

mastermeeting.it


www.pedersoli.com

Attrazione Profonda MILANO • GENOVA • TORINO • VENEZIA • FIRENZE • ROMA • NAPOLI • COSTA SMERALDA • COSTA AZZURRA • GINEVRA • FRANCOFORTE • BERLINO


Cari lettori,

Master Mee ng ha scelto di stampare su carta cer ficata FSC, marchio della ges one forestale responsabile

6

7­8 2019

il tema chiave di ques mesi è il riordino dell’archite ura norma va sul turismo di competenza dello Stato centrale. La Ca­ mera ha dato il via libera alla legge dele­ ga, il Senato dovrà esprimersi in tempi brevi. I commen delle grandi associazio­ ni delle imprese sono largamente posi ­ vi. L’Italia ha bisogno di una scossa di compe vità dell’offerta di servizi. Ci at­ tendono impegni molto importan , a co­ minciare dai Mondiali di sci di Cor na del 2021 per arrivare alle Olimpiadi invernali di Milano e Cor na del 2026. Le Univer­ siadi di Napoli sono state un grande suc­ cesso. Con l’Expo di Milano 2015 l’intero Paese ha voltato pagina, ha fa o un salto di qualità straordinario. Ora si tra a di accelerare, anche perché ci vuole una scossa di compe vità, anche in consi­ derazione del fa o che l’offerta nell’area mediterranea è tornata sui livelli stan­ dard. La delega al Governo per il riordino del se ore turis co cade in un momento molto importante. C’è bisogno di assicu­ rare trasparenza sull’offerta rice va, così come c’è la necessità di assicurare stan­ dard di classificazione più in linea con i merca internazionali. Al tempo stesso c’è la necessità di valorizzare tu e le for­ me di turismo, i se ori dell’industria che

hanno necessità di crescere avendo da­ van indirizzi di po strategico. Il com­ parto sanitario e quello termale, ad esempio, sono dei banchi di prova decisi­ vi, così come la montagna, il sistema ma­ re e la complessa integrazione tra cultu­ ra, enogastronomia e percorsi lega alla salvaguardia dell’ambiente e del territo­ rio. Bene il rilancio dell’Enit che ripropo­ ne la presenza sui grandi bacini turis ci. L’altro capitolo fondamentale è quello delle infrastru ure. Le tormentate vicen­ de del trasporto aereo non fanno bene a un Paese che è al top dell’industria turi­ s ca mondiale. Gli inves men sul se o­ re ferroviario vanno accelera , vista l’im­ ponenza delle risorse in campo e l’impor­ tanza degli obie vi. Occorre ampliare e diversificare l’offerta di trasporto. Occor­ re anche una decisione chiara sul se ore crociere e sull’impa o che le grandi navi hanno su si di elevato interesse cultura­ le. Il caso Venezia va risolto in maniera chiara e possibilmente defini va. Abbia­ mo dunque tante sfide impegna ve. Non possiamo perdere tempo.

Buona le ura Mario Mancini

mastermeeting.it


GRAND HOTEL DE LA MINERVE, L’ACCOGLIENZA DI UN LUSSO SENZA TEMPO Il Grand Hotel de la Minerve, cinque stelle lusso, è ospitato in un magnifico palazzo Seicentesco, situato in Piazza della Minerva, nel cuore del centro storico di Roma a pochi passi dal Pantheon, Piazza Navona, Fontana di Trevi e Piazza di Spagna. L’Hotel ha conservato nelle sue linee nobili ed eleganti l’atmosfera di una ‘casa’ aristocratica. 132 lussuose camere tra Classic, Superior, Deluxe, Grand Deluxe, Junior Suites e Suites. Il ristorante ‘Minerva Roof Garden’ aperto tutto l’anno per la prima colazione, pranzi e cene, è un vero fiore all’occhiello di gourmandise e seduce i propri ospiti con una vista mozzafiato su Roma. Ad oggi questa location è considerata tra le più belle della città, ideale anche per realizzare i vostri importanti incontri di lavoro, cene e pranzi aziendali. Dispone di un’ampia e raffinata sala, il salone Olimpo, in grado di accogliere fino a 120 persone in un’unica soluzione ed altre 4 salette per piccoli meeting da 10 fino a 25 persone.

Piazza della Minerva, 69 00186 Roma Tel. 06 695201 - Fax 06 6794165 Email: info@grandhoteldelaminerve.com www.grandhoteldelaminerve.com www.minervaroofgarden.it


SOMMARIO

4 6

34 Elogio della lentezza Indice Cari le ori

HOTEL & FINANZA ................................................

13

No zie sui valori, espansioni, management alberghiero

COVER STORY ......................................................

29

Mil. Più spazio alle idee e al capitale umano

SCENARI DEL TURISMO ........................................

34 40 46 50 52 56

Elogio della lentezza Cresce la passione per i viaggi (di lusso) Come sta cambiando il turismo enogastronomico L’innovazione dell’hotellerie passa dal SIA Monrif Hotels Starhotels rinnova 3 grandi centri congressi a Roma, Genova e Torino

FOCUS BERGAMO .................................................

59 66 68 70

Bergamo. Quando il food alimenta la Mice Experience Cocca Hotel Royal Thai Spa Grand Hotel Presolana Hotel Excelsior San Marco

60 Focus Bergamo 8

7­8 2019

72 74 76 78

Hotel Milano Natural & Chic [SETTECENTO] Ristorante Hotel#### & Mee ng Winter Garden Hotel Le Iris

FOCUS TOSCANA..................................................

81 86 88 90 92 94 96 98 99 100 102

Scopri la tua Toscana Toscana, coste e isole. Tra Bandiere verdi e blu Bernini Palace Castel Monastero Hilton Florence Metropole Il Salvia no La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena Curio Collec on by Hilton The St Regis Florence The Wes n Excelsior Florence Toscana Resort Castelfalfi Villa La Massa

FOCUS VICENZA ...................................................

105 110

Vicenza, patrimonio dei vicen ni Vicenza Conven on Center

105 Focus Vicenza mastermeeting.it



SOMMARIO

FINANCIAL CONFIDENTIAL ....................................

148

PIR 2.0: il Venture Capital incontra i piccoli risparmiatori

LA PAROLA AL FORMATORE ..................................

150

Rompere gli schemi per ripensare il mee ng

IL PARERE DEL LEGALE..........................................

151

No show e no show rule

ITINERARI D’ARTE E CULTURA...............................

112 Ortoterapia in hotel

154

Matera 2019, l’anno del risca o

TREND................................................................. GREEN HOSPITALITY BY ACCOR ............................

112

Ortoterapia in hotel

GREEN REPORT.....................................................

114

158 162 164 166

A.I. nel turismo Robot cerca lavoro in hotel Soggiorno in camera con autore La vacanza? Si acquista al supermarket

l’impegno di Sky per la salvaguardia degli oceani

TOP BLEISURE HOSPITALITY .................................

116 118 120 122 124 126 128

Forte Village Hotel Excelsior Venice Lido Resort La Griffe Roma MGallery Hotel Collec on Le Tre Vaselle Resort & Spa Lefay Resort & SPA Dolomi Royal Hotel Sanremo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel

MICE&GOLF HOSPITALITY.....................................

128 130

Sheraton Golf Parco de Medici Verdura Resort

SUITE EXPERIENCE ...............................................

132

Palazzo Sagredo

TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ..........

134 136 138 140 144

Genius Solu on, l’outsourcing 4.0 PerDormire ReAle Come vincere la sfida della qualità Rubbermaid

INSIDER ..............................................................

146

Andare oltre il prodo o albergo

10

7­8 2019

158 A.I. nel turismo BENESSERE..........................................................

168 174 178

Benessere... al naturale Rifle ori punta su “Terme aperte” La Beauty coach consiglia

MARKETING&COMUNICAZIONE .............................

180

Brand Heritage

BUSINESS TRAVEL ...............................................

184

Micro bleisure, la tendenza del future

HOSPITALITY NEWS.............................................

188 194

No zie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità In questo numero abbiamo parlato di... mastermeeting.it




Notizie sui valori, espansioni, management alberghiero

OSPITALITĂ€ Catene alberghiere. Chi sono i proprietari?

SCENARI Quando cer s pendi crollano

IHM Occupazione camere in crescita

a cura di Trademark Italia


Editoriale di Aureliano Bonini*

Quando certi stipendi crollano Sono davvero sorpreso dalla no zia secondo cui le compagnie, da cui o o albergatori su dieci dipen­ dono, le OTA, stanno riducendo i cos congelando i premi 2018 degli execu ve director. Fa eccezio­ ne l’amministratore delegato di Booking.com Gil­ lian Tans, il cui pacche o retribu vo è salito del 6% a 14,47 milioni di dollari anche nel 2018. Il CEO di Expedia Holdings, Mark Okerstrom ha vi­ sto infa i suoi guadagni 2018 allinearsi a quelli del 2017, nonostante il +13% fa o registrare dal colosso americano lo scorso anno. La stessa cosa più o meno è toccata ai massimi dirigen delle al­ tre OTA di riferimento che, ormai, sono le padrone del nostro mercato alberghiero. Sarà che quasi tu avevano già ba uto i record di incen vi e premialità nel 2017 così che gli azionis devono avere pensato che “così poteva bastare”. Dall’altro lato però i manager “benefa ori”, ai quali i viaggiatori di tu o il mondo si rivolgono con estrema fiducia, devono avere pensato: ma che vita è quella del manager al quale non si riconoscono le stock op on anche nel 2018? In effe , senza au­ men , premi e incen vi proporzionali alla crescita dei fa ura , un top manager potrebbe anche ipo­ zzare, tra le tante cose, che l’azienda non lo con­ sidera essenziale e non teme che se ne vada. Forse è solo una tempesta in un bicchier d’acqua perché gli azionis certamente riconoscono la bontà dei risulta ma amano condividere i profi che il loro inves mento ha prodo o. Veloce bo a di con : il compenso ufficiale di Fogel, CEO di Booking Holdings e Booking.com è di 20,45 milio­ ni di dollari, 402 volte la retribuzione media dei di­ penden dell’azienda, una pay ra o però anche in­ feriore a quello di altri amministratori delega . Dovrebbero bastare per una vita onorevole, per l’università dei figli, per la manutenzione della pi­ scina, le spese sanitarie, veterinarie, la previdenza, il divorzio e due se mane di vacanza agli Hamp­ tons. Anche i 13,8 milioni di dollari di Okerstrom, che secondo lui saranno pochini, valgono 194 vol­ te lo s pendio medio dei dipenden Expedia. Ter­ zo ma non ul mo è Kaufer di Tripadvisor. Guada­ gna solo 1,97 milioni pari a circa 19 volte la retri­ buzione media dei suoi collaboratori. Sembra es­

*Aureliano Bonini è esperto di organizzazione alberghiera e hotel management, ha insegnato alle facoltà di Economia dell’Universi­ tà di Perugia, di Rimini e alla Luiss di Roma. Dal 2007 è Lecturer di European Food&Beverage alla Hotel School della Cornell Uni­ versity di Ithaca, N.Y. (USA). Trademark Italia opera nel settore dal 1982 con un portafoglio attuale di 250 alberghi.

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sere il più “onesto” dei tre ma, evidentemente, la sua produzione è inferiore. Ma, discorsi sulle tasse americane a parte, come mai i manager delle colossali online trave agency hanno visto diminuire i loro bonus nel 2018? Qualcuno parla di problemi opera vi. Le società hanno dichiarato che va tu o bene, però, con oc­ casionali problemi, ques oni fiscali e ritardi nell’in­ tegrazione. Un esempio tra i tan , quello del mar­ chio Rentalcars che non si è perfe amente inte­ grato all’interno di Booking.com. Ai margini delle contrazioni premiali, ci sono compe tors aggressi­ vi come Kayak e Lagoda, o pacifici come OpenTa­ ble e la capofila Priceline. Problemi di oggi che, nel 2017, non erano sta rileva ? Torna in evidenza il licenziamento di Darren Huston, estromesso per uno scandalo nell’aprile 2016. Molto casino per nulla, sembra dire Il Compensa­ on Commi ee che ha stabilito che i bonus in de­ naro sono lega alle prestazioni, una formula inter­ nazionale che incen va l’a vità per la quale il CEO è responsabile. Ma, dicono in sintonia gli Execu ve Commi ee, “se i responsabili aziendali sono sta già lautamente incen va l’anno precedente, allora siamo spiacen ma...”. Sembra davvero tu o esagerato ri­ spe o persino alle vertenze dei top manager di ca­ sa nostra, premia talvolta oltre i propri meri !

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HOTEL CHAINS

Le catene alberghiere: chi sono i proprietari? Il se ore delle catene alberghie­ re internazionali è piu osto complesso, sopra u o per chi non è abituato a frequentarlo con assiduità. A presidiarlo non sono più i fondatori ma – e qui sta l’anomalia – nei casi analiz­ za , quelli delle maggiori cate­ ne, vere e proprie “sen nelle” fi­ nanziarie: The Vanguard Group, FMR, Fidelity Nazional Fund, Blackrock, JP Morgan Chase, Price Associates (T. Rowe), Wel­ lington Management Company e decine di altri fondi di inves ­ mento, tu specula vi (hedge funds) che si presentano però con un claim finanziario rassicu­ rante: “mutual funds”. Come Hotel &Finanza abbiamo loro dedicato un focus specifico su come guidano i maggiori brand alberghieri del mondo, spesso, con piccole quote azio­ narie sufficien ad occupare e controllare i consigli di ammini­ strazione delle maggiori catene internazionali. Siamo di fronte, come vedremo, ad una presenza di fondi specu­ la vi che non ci aspe avamo, tanto grandi da far paura. In po­ si vo, questo significa che gli inves men alberghieri rendo­ no ancora, che sono rifugi sicuri per la finanza, e che – questa è una ipotesi di lavoro – gli alber­ ghi sono dei poten fari che possono funzionare anche co­ me pun di osservazione per i servizi di intelligence. Chissà se qualcuno ci ha mai pensato!

Scopriamo gli azionisti Noi, pur del mes ere da anni, abbiamo sempre pensato che la catena Hilton fosse controllata dal signor Hilton. Che la famiglia Marrio fosse la principale azio­ nista dell’omonima catena, e che dietro alla britannica Inter­ con nental Hotel Group, ci fos­ se un grande brewer, proprieta­ rio di migliaia di pub inglesi. Perché, nella memoria di noi eu­ ropei (di una certa età), ques mastermeeting.it

erano i segni di quella gigante­ sca catena alberghiera britanni­ ca decollata dagli Esso Standard Hotels e Crest Hotels. Scoprendo, per caso, ciò che neppure all’Università avevamo mai rilevato, questa rubrica si trova pionieris camente ad ag­ giornare lo scenario economico­ finanziario dell’industria del­ l’ospitalità e a evidenziare tre cose prima di tu o: • la prima è che le catene sono realtà finanziarie il cui obie ­ vo è premiare gli inves tori e garan re dividendi, ragione per cui i fondatori sono figure di marke ng da usare come tes monial o ambassador, ma senza grande peso sulla con­ duzione patrimoniale e finan­ ziaria. Così appare; • la seconda è che, essendo realtà finanziarie internaziona­ li, hanno una “vision” dell’ospi­ talità diversa dalla nostra, sempre concentrata sulla par­ te so dell’accoglienza, sugli standard di qualità come pa­ trimonio dis n vo della com­ pagnia, sulla ristorazione, sul­ l’housekeeping, sui cos e sui ricavi. Per i padroni delle cate­ ne dev’esserci ben altro e, first of all, rastrellare inves tori. Noi ovviamente con nuiamo a sperare che gli storici fonda­ tori e i loro eredi possiedano quote importan di ques po­ ten ssimi fondi d’inves men­ to e che, grazie a ciò, possano ancora dire la loro in fa o di qualità e servizi. Per ora l’ana­ lisi è giornalis ca e queste quote dei fondatori non riu­ sciamo a trovarle; • la terza, per noi più interes­ sante, è che chiunque potreb­ be scalare ques gigan , ac­ quistando quote dei grandi fondi d’inves mento. Certo, la cosa può risultare abbastanza impegna va dal momento che il patrimonio di ques fondi si misura in migliaia di miliardi (trilioni) di dollari americani.

In sostanza, alla testa delle più grandi e importan compagnie alberghiere mondiali ritroviamo sempre tre gruppi finanziari, quelli considera dominan : FMR, Vanguard e Blackrock se­ gui da decine di fondi d’inve­ s mento pres giosi e mutual funds più piccoli e meno no . S amo parlando di fondi che potrebbero, senza sforzi, com­ prare l’intero debito italiano, una traccia per noi inedita, sor­ prendente, un tema che ritenia­ mo debba essere divulgato per la condivisione, augurandoci che la nostra analisi sia corre a, obie va, a uale. E che non in­ fas disca nessuno. E’ importan­ te parlarne perché il tema del controllo finanziario è strategico per il se ore dell’hotellerie mondiale ed è giusto trasmet­ terlo ai le ori. Dalla nostra analisi, emerge che, a dominare lo scenario alber­ ghiero, sono due realtà finanzia­ rie in par colare: Vanguard e FMR, con quest’ul ma che pos­ siede, ad esempio, il 43% di In­ tercon nental e – queste sono valutazioni ufficiose – anche poco meno della metà delle azioni che si tra ano alla Borsa di New York. Per addolcire l’ana­ lisi e – perché no – fare no zia, sveliamo che la “padrona” della catena alberghiera IHG, la più importante del mondo, è una si­ gnora che raccoglie ogni mese mezzo miliardo di dollari da pic­ coli azionis di tu o il mondo. Risparmiatori, persone e azien­ de che affidano a FMR – una specie di INPS americana – i lo­ ro inves men e la loro futura pensione. Insieme ad Abigail Johnson, la Signora di FMR, (2.700 miliardi di dollari di patrimonio ges to, dei quali solo una piccola parte in campo alberghiero), ci sono, nell’ordine, il gigante Blackrock con 6.500 miliardi di dollari e quello che sembra un piccolo fondo irlandese, Vanguard 7­8 2019

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Group, con 5.100 miliardi di dollari di capitale amministrato. Le cen naia di fondi che abbia­ mo visto apparire nei consigli di amministrazione delle catene sono segui da un manipolo di sceicchi dei cui capitali non è dato sapere, ma che, prevalen­ temente, si occupano di inves ­ men nel lusso. È dunque piu osto naturale parlare dei membri della fami­ glia Johnson di Boston, control­ lori di quel gigante dell’ospitalità (in apparenza inglese) noto co­ me IHG ovvero InterCon nen­ tal Hotel Group. Come funziona la governance di questa catena? Sinte zzando al massimo le no­ zie, il 67% delle azioni Inter­ Con nental sono di FMR LLC, la quale somma i fondi Fidelity In­ vestments, FNF Mutual Funds e un’altra decina di fondi speciali con i quali immaginiamo si svi­ luppi la pipeline, i fa ura e tut­ to quanto appaia economica­ mente strategico per la signora Abigail Johnson e per la catena più presente a livello internazio­ nale. Abigail Johnson, Chief Execu ­ ve di FMR LLC, è l’a uale nu­ mero uno della famiglia dei fon­ datori di Fidelity Funds, il con­ glomerato che aggrega cen na­ ia di fondi d’inves mento statu­ nitensi, almeno cinquecento, e cen naia di negozi in cui si fan­ no “everyday investments”, un’abitudine americana che aiu­ ta a garan re una pensione a chi non ha obblighi previdenzia­ li, che equivale a dire il 75% dei ci adini statunitensi. FMR, con i suoi cinquecento fondi satellite, diversamente da INPS, reinve­ ste e fa fru are il denaro degli

FMR LLC Chief Execu ve Abigail Johnson e proprietaria di Fidelity (FNF)

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americani, partecipando a va­ mente al capitale finanziario di Apple, Facebook, Oracle, IBM, Pfizer, Caterpillar, Wells Fargo, e appunto IHG, Hilton, Marrio , Hya , etc. La Signora FMR la si trova ovunque ci sia reddito, accumu­ lo di capitale, speculazione e mutualità. È sempre in prima li­ nea, interce a dividendi, au­ men di capitale e crescite azio­ narie. Ci amo due casi: quello rela vo ad Alibaba, inves men­ to iniziale 427 milioni diventa 2.562 miliardi di dollari in pochi anni, o quello degli 8 milioni di inves mento in Adap mmune Therapeu cs plc che una se ­ mana dopo l’ingresso in Borsa erano già diventa 41 milioni di dollari. Oggi Abigail Johnson è il “capo clan” dei Johnson con un capitale proprio, si potrebbe chiamarli risparmi, di 1,2 trilioni di dollari. La s ma è della SEC (Securi es and Exchange Com­ mission) che solitamente non sbaglia.

Ma chi c’è dietro le quinte? Volando oltre FMR, nell’indu­ stria dell’ospitalità (alberghi, viaggi, ristoran aerolinee...) c’è una società, anzi un gruppo di società dal nome aggressivo, in apparenza irlandese, che invece è sostanzialmente di ispirazione cinese, un gruppo che possiede azioni di tu e le catene alber­ ghiere occidentali. Si chiama Vanguard e si occupa di mutual funds, di risparmio, di everyday investments. Ha un patrimonio colossale, sfida spesso Blac­

krock, Goldman Sachs e JP Mor­ gan, ma, in più, guarda, studia, compra, investe e cavalca i CdA delle catene alberghiere, riu­ scendo da questa posizione strategica ad avere il polso del mercato dei viaggiatori business e leisure occidentali. Osservan­ done le partecipazioni, si po­ trebbe affermare che, senza la presenza massiccia di FMR, le catene alberghiere mondiali sa­ rebbero delle “controllate” di Vanguard Group, cosa che ge­ nererebbe perplessità special­ mente in area statunitense. Per chi non ha familiarità con i toli, le azioni, le Borse, la speculazio­ ne, insomma per gran parte dei le ori di Master Mee ng, pro­ viamo a descrivere i principali partners di Vanguard Group, che d’irlandese, da alla mano, ha ben poco. La tavola in basso descrive la situazione a fine 2018. Sommando le partecipazioni, si evince che il 24,41% è suffi­ ciente per affermare che il con­ trollo di Vanguard è in mano a inves tori cinesi e che la com­ pagnia, che con nomi diversi ab­ biamo trovato in quasi tu e le compagini societarie dei grandi gruppi alberghieri, è in posizio­ ne chiave nei rela vi CdA, tanto da determinarne strategie, ta ­ che e inves men . Questo as­ se o basta per stabilire che Vanguard è il socio trasversal­ mente più influente delle più importan catene alberghiere internazionali. E ne abbiamo analizzate solo alcune, le più fa­ mose e robuste.

Tencent Holdings Ltd.

5,86%

Alibaba Group Holding Ltd ADR;

4,65%

Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. Ltd.

4,19%

Naspers Ltd. Class N.

2,26%

China Construc on Bank Corp. Class H.

1,64%

Reliance Industries Ltd.

1,28%

Ping An Insurance (Group) Co. of China Ltd. Class H.

1,25%

Industrial And Commercial Bank Of China Ltd. Class H.

1,22%

China Mobile Ltd.

1,05%

Housing Development Finance Corp. Ltd.

1,01% mastermeeting.it


Da questo primo studio risulta dunque che: • MARRIOTT (5.397 Hotel, 1.068.990 camere, fa urato 15 miliardi di dollari e tolare dei migliori brand del mondo: The Ritz­Carlton, Bulgari, JW Marrio , Renaissance Hotels, St. Regis, The Luxury Collec­ on, W, Wes n, Le Méridien, Sheraton, Four Points by She­ raton e una quindicina di nuo­ vi brand inventa per ringio­ vanire la catena come Alo , Element e tan altri) ha come primo azionista Vanguard Group con circa il 6% dal mo­ mento che il suo capitale è al­ tamente polverizzato e ha ol­ tre i due terzi di flo ante; • INTERCONTINENTAL (IHG) (5.656 hotel, 701.522 camere, fa urato 1,89 miliardi di dol­ lari) è il caso più interessante in quanto FMR possiede il 43% delle sue azioni; • HILTON + Hilton Worldwide Holdings Inc. (4.322 hotel, 715,062 camere, fa urato 10,5 miliardi di dollari) è sem­ pre Vanguard Group il prima azionista, con il 12,39% insie­ me a 10 controllate e 10 mu­ tual fund. Da solo ha il 7,40%. Anche Blackrock è presente con il 6,29% del capitale; • HYATT Hotels Corp. (587 ho­ tel, 155.000 camere, fa urato 4,42 miliardi di dollari). Tu gli hotel portano il marchio Hya e così non si fa confu­ sione. Anche in questo caso, Vanguard è presente (è il terzo maggiore azionista) con il 9,10% delle quote mentre Blackrock si ferma al 4,24%; • CHOICE Hotels Interna onal (6.397 hotel, 505.000 camere, fa urato 1,1 miliardi di dolla­ ri). Con i suoi 80 anni di storia e una delle maggiori catene alberghiere al mondo per ho­ tel rappresenta , sopra u o nella gamma upscale ed eco­ nomy (no luxury brands). Azio­ nis di riferimento Vanguard 9,5% e Blackrock 2,81%; • WYNDHAM Worldwide, Wyndham Hotels&Resorts (presente in 110 nazioni con 220 resort di proprietà, fa u­ mastermeeting.it

rato di 1,63 miliardi di dollari). È anche una società di me­ share quindi di “peso immobi­ liare” visto che governa RCI la prima società di mesharing del mondo. Esce dal fraziona­ mento di Cendant Corpora­ on (primo azionista di Van­ guard) nel luglio 2006. L’a ua­ le controllo è di Vanguard Group con il 24%. La somma di FMR, Fidelity e Boston Par­ tners controlla un altro 20% circa delle azioni.

Come in America si diventa giganti. Ma come si fa a pensare che Vanguard, FMR, Blackrock con altri dieci fondi d’inves mento e mutual funds possiedano il con­ trollo di quasi tu o? E come è possibile entrare nella gover­ nance delle catene? Per chi è in­

teressato a questo mondo di partecipazioni di Borsa ripor a­ mo una le era di Dan Wiener, uno dei guru che assistono gli inves tori mondiali, ai suoi po­ tenziali risparmiatori nella quale prova ad indicare la strada.

7 luglio 2019 Adoro Vanguard, ma il loro consiglio ai singoli inves tori è carente. E ora – con gli inves tori che affrontano gli aumen dei tassi della Fed, con una massiccia dose di incertezza su come i merca si comporteranno nel corso dell’anno – la paura dell’inves tore sta aumentando. Pochi inves tori Vanguard sanno dove sono i loro soldi in questo momento. Con oltre 190 fondi tra cui scegliere, gli errori sono facili. La maggior parte degli inves tori di Vanguard ha bisogno di aiuto per decidere quali fondi acquistare in ques giorni. Nessuno sta dicendo loro quali sono i fondi da acquistare, da vendere o da evitare. Vanguard non dirà mai di vendere un fondo, anche se il mercato inizia a mostrare segni di rallentamento. Quel che è peggio, Vanguard ha un modo di dir di comprare dei fondi che nessuno vorrebbe. Con Vanguard scoprirai che i fondi che dovres avere sono sta nascos per te dal giorno in cui hai aperto il tuo account Vanguard. Sembra incredibile, lo so. Ma è vero. Ti mostrerò la prova tra un momento. Prima però, dovrei presentarmi. Sono Dan Wiener. Sono a capo della più grande operazione di ricerca indipendente del mondo dedicata ad aiutare gli inves tori di Vanguard ad avere successo. La maggior parte della mia ricchezza è in fondi Vanguard. Oggi, io e il mio dire ore di ricerca e co-editore, Jeff DeMaso, vi mostreremo come Vanguard può protegger e render più ricco di quanto avres mai immaginato. Jeff e io vogliamo la stessa cosa: presentar come abbonato a The Independent Advisor per Vanguard Investors, così potrai raccogliere gli stessi premi e vantaggi che o eniamo noi con l’1% di Vanguard. I miei abbona più ricchi sono alcune delle persone più esigen che tu abbia mai incontrato. Non hanno preoccupazioni di denaro ma vogliono diventare ancora più ricchi. Molto più ricchi. E come te odiano il rischio. Sono orgoglioso di dire che superiamo le loro “impossibili” richieste di sicurezza e prestazioni anno dopo anno, semplicemente u lizzando i fondi più poten di Vanguard. E se ci perme , risponderemo alle tue richieste e supereremo anche le tue aspe a ve.

7­8 2019

17


IL BORSINO DELLE CATENE Accor Hotels (Bourse de Paris)

InterContinental Hotels Group (NYSE)

E39,00

$68,00

38,00

67,00

37,00 66,00

36,00 35,00

65,00

34,00

64,00

33,00

2019

63,00

20 apr

26 apr

4 12 20 26 mag mag mag mag

6 giu

10 giu

16 giu

24 giu

6 lug

10 lug

Hilton Worldwide (NYSE)

2019

20 apr

26 apr

4 12 20 26 mag mag mag mag

6 giu

10 giu

16 giu

24 giu

6 lug

10 lug

16 giu

24 giu

6 lug

10 lug

Choice Hotels International (NYSE)

$100,00 $87,50

97,50 95,00

85,00

92,50 82,50

90,00 87,50

2019

80,00

20 apr

26 apr

4 12 20 26 mag mag mag mag

6 giu

10 giu

16 giu

24 giu

6 lug

10 lug

2019

20 apr

26 apr

4 12 20 26 mag mag mag mag

6 giu

10 giu

Millennium & Copthorne (London Stock Exchange)

Hyatt Hotels (NYSE)

ÂŁ700

$79,00 78,00

650

77,00 600

76,00 75,00

550

74,00 500

73,00 72,00

450

71,00

2019

20 apr

26 apr

4 12 20 26 mag mag mag mag

6 giu

10 giu

16 giu

24 giu

6 lug

10 lug

2019

20 apr

26 apr

4 12 20 26 mag mag mag mag

6 giu

10 giu

16 giu

24 giu

6 lug

10 lug

6 lug

10 lug

MeliĂĄ Hotels International (Bolsa Madrid)

NH Hoteles (Bolsa Madrid) E5,00 4,90

E8,75

4,80 8,50

4,70 4,60

8,25

4,50 4,40

8,00

2019

20 apr

18

26 apr

4 12 20 26 mag mag mag mag

7­8 2019

6 giu

10 giu

16 giu

24 giu

6 lug

10 lug

2019

20 apr

26 apr

4 12 20 26 mag mag mag mag

6 giu

10 giu

16 giu

24 giu

mastermeeting.it


ITALIAN HOTEL MONITOR

Primi cinque mesi del 2019 stabili per R.O. e A.D.R. I primi cinque mesi dell’anno, per l’industria alberghiera italiana, si chiudono con un risultato lieve­ mente posi vo, sia in termini di occupazione camere (+0,1 pun ) che di prezzo medio camera (+0,3%). Gli indicatori dell’Italian Hotel Monitor evidenziano una ten­ denza posi va del movimento turis co sia business che leisure, sopra u o, tenendo conto che quest’ul mo, nello stesso perio­ do del 2018 era posi vamente condizionato dalla Pentecoste, tradizionale periodo di vacanza in Germania, primo mercato estero del nostro Paese. Nel periodo gennaio­maggio 2019 IHM ha registrato un in­ cremento dell’occupazione ca­ mere negli alberghi italiani di 0,1 pun rispe o al 2018, con l’indi­ ce che si a esta su un eccellen­ te 68,4% medio nazionale per la classe upscale. In aumento an­ che il prezzo medio camera del +0,3% sullo scorso anno, con un valore pari a 113,05 euro. Analizzando l’andamento della R.O. su scala nazionale, tra le 39 ci à monitorate ne emergono 26 con il segno più. Tra queste si segnalano le performance di Verona e Bari, entrambe con +2,8 pun rispe o allo stesso periodo del 2018. In termini as­ solu ci sono 3 ci à oltre quota 70% di R.O. (Milano 75,0%, Ro­ ma 73,5% e Firenze 71,6%) ed altre 16 ci à che superano la simbolica quota (ges onalmen­ te parlando) del 60% di R.O. In termini di prezzo medio di vendita, occorre evidenziare in par colare gli incremen di Co­ mo, +4,1% rispe o al 2018, Pe­ rugia (+2,9%) e Napoli (+2,6%). Flessione delle tariffe invece in 12 delle 39 ci à monitorate. Per quanto riguarda i prezzi as­ solu , al ver ce del ranking si conferma Venezia, con un prez­ zo medio camera di 140,22 eu­ ro (+2,0% rispe o allo scorso anno), davan a Milano (130,48 mastermeeting.it

Bologna

euro, ­0,2% sul 2018) e Firenze (126,47 euro, +1,9% sul 2018). Le altre ci à con ADR (Average Daily Rate) superiore a 100 eu­ ro sono Roma (116,44 euro), To­ rino (111,97), Como (111,62), Napoli (110,46) e Bologna (103,01).

Per quanto riguarda le pologie rice ve, i da confermano il solido andamento del se ore luxury (5 stelle), in crescita per ADR (+2,5%) e R.O. (+1,1). Il se ore midscale (3 stelle) regi­ stra invece +0,5 pun di R.O. e ­ 0,3% di prezzo medio camera.

COMPRAVENDITE E GESTIONI - LUGLIO 2019 Tel diretto +39 02 862327111 HOTEL IN VENDITA CATEGORIA

CAMERE

LOCATION

4 stelle (prima linea)

130

Giulianova (TE)

4 stelle

70

Verona

4 stelle

120

Torino

4 stelle

70

Savelletri (BR)

4 stelle

50

Genova

4 stelle (ristrutturato)

50

Roma

3 stelle

70

Sanremo (IM)

3 stelle

42

Bologna

3 stelle

43

Roseto degli Abruzzi (TE)

3 stelle

30

Rimini - Viserbella

3 stelle - country house

20

Sant’Omero (TE)

HOTEL IN LOCAZIONE 4 stelle

60

Firenze (periferia)

3 stelle (annuale)

56

Rimini - Rivazzurra

OPPORTUNITÀ PER PROPRIETARI DI IMMOBILI ALBERGHIERI CATENA ITALIANA IN ESPANSIONE CERCA HOTEL (AFFITTO-LOCAZIONE) Almeno 80 camere di standard internazionale in città capoluogo FAMIGLIA ALBERGATORI CERCA AFFITTO/LOCAZIONE ALBERGO 50-70 CAMERE RIVIERA ADRIATICA (CERVIA, MILANO MARITTIMA)

7­8 2019

19


REPORT ITALIAN HOTEL MONITOR - GENNAIO-MAGGIO 2019 Occupazione e Prezzo per Città

Zoom sulle città Top Ten

Occupazione % Camere Città

Prezzo Medio

Gen-Mag 2019

Gen-Mag 2018

Var 19/18

Gen-Mag 2019

Gen-Mag 2018

Var 19/18

68,9

67,1

1,8

111,97

110,79

1,1%

- GENOVA

67,3

68,6

-1,3

98,74

99,50

-0,8%

- MILANO

75,0

75,2

-0,2

130,48

130,76

-0,2%

+ COMO

56,5

54,9

1,6

111,62

107,27

4,1%

+ BRESCIA

50,9

50,9

0,0

86,42

85,01

1,7%

- BERGAMO

68,2

69,9

-1,7

90,54

90,68

-0,2%

- PARMA

59,5

61,4

-1,9

88,82

89,83

-1,1%

+ REGGIO EMILIA

56,6

54,9

1,7

85,22

84,59

0,7%

+ MODENA

56,8

55,7

1,1

85,54

85,36

0,2%

- TRENTO

57,3

57,4

-0,1

82,97

84,92

-2,3%

- BOLZANO

59,7

60,4

-0,7

85,75

85,58

0,2%

+ VENEZIA

64,7

64,6

0,1

150,22

147,32

2,0%

+ VERONA

57,1

54,3

2,8

95,50

94,24

1,3%

+ VICENZA

57,1

56,8

0,3

85,31

85,28

0,0%

+ PADOVA

63,8

63,0

0,8

86,58

86,49

0,1%

+ TREVISO

60,1

58,2

1,9

85,44

84,93

0,6%

+ UDINE

63,9

63,5

0,4

90,14

89,83

0,3%

+ TRIESTE

61,5

61,2

0,3

91,64

90,87

0,8%

- FERRARA

56,0

58,2

-2,2

88,25

87,36

1,0%

+ BOLOGNA

67,3

67,0

0,3

103,01

100,91

2,1%

- RAVENNA

62,4

62,6

-0,2

86,41

85,87

0,6%

+ RIMINI

59,3

58,8

0,5

87,71

87,03

0,8%

+ REP. SAN MARINO

55,4

55,0

0,4

85,97

85,35

0,7%

- FIRENZE

71,6

72,3

-0,7

126,47

124,16

1,9%

+ PISA

65,5

64,3

1,2

91,01

90,21

0,9%

- SIENA

66,7

67,1

-0,4

94,12

93,66

0,5%

- ANCONA

60,8

62,2

-1,4

87,70

88,30

-0,7%

+ PESARO

55,1

53,8

1,3

83,18

82,98

0,2%

+ TORINO

+ PERUGIA

49,8

47,9

1,9

88,91

86,41

2,9%

+ ROMA

73,5

73,5

0,0

116,44

117,89

-1,2%

- PESCARA

53,4

54,5

-1,1

83,21

83,21

0,0%

+ NAPOLI

68,4

68,3

0,1

110,46

107,64

2,6%

+ BARI

58,8

56,0

2,8

90,07

88,47

1,8%

+ TARANTO

56,7

54,2

2,5

83,80

84,54

-0,9%

- PALERMO

64,3

64,6

-0,3

95,81

96,05

-0,2%

+ MESSINA

53,6

53,5

0,1

83,92

84,08

-0,2%

+ CATANIA

67,6

66,2

1,4

88,35

91,46

-3,4%

+ CAGLIARI

57,1

57,1

0,0

86,75

87,21

-0,5%

+ SASSARI

56,2

55,2

1,0

83,69

84,98

-1,5%

+ TOTALE ITALIA

68,4

68,3

0,1

113,05

112,71

0,3%

20

7­8 2019

Città

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI BOLOGNA GENOVA VERONA BARI TOTALE ITALIA

Città

VENEZIA MILANO FIRENZE ROMA TORINO NAPOLI BOLOGNA GENOVA VERONA BARI TOTALE ITALIA

Occupazione % Camere Upscale Midscale

Luxury

59,4 67,7 64,2 64,6 64,3

Luxury

470,55 376,91 406,05 316,35 375,40

64,7 75,0 71,6 73,5 68,9 68,4 67,3 67,3 57,1 58,8 68,4

62,9 72,9 68,1 75,8 61,2 64,5 66,4 64,3 59,2 60,9 63,4

Prezzo Medio Upscale Midscale

150,22 130,48 126,47 116,44 111,97 110,46 103,01 98,74 95,50 90,07 113,05

88,73 70,64 61,68 65,09 55,99 53,73 62,20 51,92 55,45 50,25 56,93

Occupazione e Prezzo per Tipologia Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Tipologia

Luxury Upscale Midscale

Gen-Mag 2019

64,3 68,4 63,4

Occupazione Camere Gen-Mag Var 2018 19/18

63,2 68,3 62,9

1,1 0,1 0,5

Gen-Mag 2019

Prezzo medio Gen-Mag Var 2018 19/18

375,40 113,05 56,93

366,12 112,71 57,12

2,5% 0,3% -0,3%

Fonte: Italian Hotel Monitor - Trademark Italia

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SCENARI

Il mercato immobiliare alberghiero italiano è in salute Nel 2018 il mercato immobiliare alberghiero italia­ no ha dimostrato di essere in salute facendo regi­ strare un eccellente andamento degli scambi e un fa urato complessivo superiore a 3 miliardi di euro tra contra di vendita e locazione, con un incre­ mento di 9 pun percentuali rispe o al 2017. An­ che le previsioni per il 2019 sono posi ve, secon­ do il “Rapporto 2019 sul mercato immobiliare al­ berghiero” presentato in occasione del recente Ho­ spitality Forum 2019; l’aumento del fa urato rela­ vo agli interscambi consen rà di raggiungere quota 3,4 miliardi di euro. Il 2018 è stato un anno posi vo per il mercato im­ mobiliare alberghiero anche a livello europeo, con il capitale movimentato nelle transazioni che ha superato i 24 miliardi di euro per un +3,9% sul

2017. Di ques la quota italiana è del 12,5%, die­ tro Gran Bretagna, Spagna, Germania e Francia. E, se i Fondi di fama internazionale continuano a investire nel settore, vuol dire che l’industria dell’ospitalità è performante, guadagna, cresce e premia gli investitori. Nel Vecchio Continente, lo scorso anno, sono passate di mano oltre 200mila camere. Particolarmente attive le società di pri­ vate equity (circa il 21% degli investimenti), se­ guite dagli investitori istituzionali (17%), dagli operatori alberghieri (11%) e da fondi REIT (9%). Il focus di chi investe si concentra soprattutto sul segmento luxury e upscale senza degnare di sguardi il patrimonio degli hotel a 2 e 3 stelle che rappresentano il 75% dell’offerta di ospitalità del nostro Paese.

Gli hotel del Regno Unito ottengono il sostegno del governo con un nuovo accordo settoriale Nel Regno Unito l’industria dell’ospitalità ha o e­ nuto finalmente dal governo britannico il ricono­ scimento e il sostegno richiesto da anni. Un sogno che diventa realtà e che dimostra l’importanza di questo se ore per lo sviluppo economico inglese. Secondo un comunicato stampa del governo bri­ tannico, i vantaggi dell’accordo di se ore includo­ no una serie di componen che forse gli alberga­ tori italiani non approverebbero nella loro totalità: • la creazione di un “hub dei da del turismo” che fornirà agli albergatori le ul me tendenze a livel­ lo nazionale e internazionale, consentendo alle aziende di rapportarsi meglio con i visitatori stranieri; • l’impegno di aggiungere all’organizzazione del la­ voro esistente almeno 10.000 apprendis finaliz­ za alla governance del turismo e dell’ospitalità; • l’impegno a garan re permessi edilizi per la co­ struzione di 130.000 nuove camere d’albergo, il 75% delle quali fuori dalla ci à di Londra; • un inves mento di 250.000 sterline (equivalen a 279mila euro) nella conne vità a banda larga per i centri conferenze U.K. per s molare i viaggi d’affari, le esposizioni, lo scambio di merci e pro­ do ; • la creazione di una nuova strategia governa va per incen vare i viaggi “fuori stagione”; • l’avvio di cinque nuovi proge pilota per la crea­ zione di nuove “zone turis che” (con tassazione speciale, tariffazioni ad hoc, orari degli esercizi mira ). mastermeeting.it

• per sostenere i viaggi in aree del Regno Unito di­ verse da Londra. L’annuncio dell’accordo, accolto posi vamente da­ gli albergatori britannici, punta ad a rare altri no­ ve milioni di visitatori all’anno entro il 2025. Secondo gli operatori britannici, l’accordo è un im­ portante riconoscimento nei confron del se ore turis co britannico, che tes monia la chiara per­ cezione del governo circa l’importanza dell’indu­ stria dell’ospitalità per lo sviluppo economico del Paese. A ualmente, l’industria turis ca contribuisce per il 10% al PIL del Regno Unito, qualcosa in meno dell’Italia, dove le vacanze es ve degli italiani, da sole, producono un 3­4% del PIL. Il turismo in 360 giorni assicura al Regno Unito 3,7 milioni di pos di lavoro (non stagionali) ed, entro il 2025, dovreb­ be generare 257,4 miliardi di sterline (287 miliardi di euro) di ricavi. Il momento è poli camente deli­ cato in vista della Brexit, dal momento che, dall’UE proviene il 60% dei visitatori totali e che la sta ­ s ca ufficiale s ma solo un 11% dei dipenden complessivi del se ore turis co di nazionalità in­ glese. Il resto è europeo, del Commonwealth e co­ munque internazionale. Secondo Timothy Jenkins, responsabile della poli­ ca e affari pubblici di VisitBritain, l’aumento di un punto percentuale di arrivi turis ci aggiungerebbe 12 miliardi di sterline (13,4 miliardi di euro) al giro d’affari del Regno Unito. 7­8 2019

21


Olimpiadi 2026: un impatto da quasi 4 miliardi Quasi 4 miliardi e mezzo di euro di impa o econo­ mico, di cui oltre 2,8 miliardi per la Lombardia e il resto per Veneto e Tren no­Alto­Adige. Secondo i calcoli effe ua dalla Bocconi di Milano e dalla Ca’ Foscari di Venezia sarebbero ques gli effe dell’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026 Milano ­ Cor na. Il tu o per un valore aggiunto di circa 2 miliardi, con l’industria turis ca a fare la parte del leone, con inves men complessivi per 1,3 miliardi, di cui circa 900 milioni apporta dal CIO e 450 milioni da capitali pubblici e priva . Milano in par colare si prepara ad un nuovo EX­ PO con inves men alberghieri previs , secondo quanto emerso dal recente Hospitality Forum di Scenari Immobiliari, superiori ai 13 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Grazie alle prossime Olim­

piadi si possono s mare ulteriori 400 milioni di in­ ves men immobiliari dire lega ai giochi, dal villaggio olimpico alle altre stru ure da realizzare, oltre a un incremento dell’offerta alberghiera, sulla base di quanto accaduto nelle altre località dove ci sono sta giochi, di circa il 10%, per un totale di 2.500/3.000 stanze e un inves mento non infe­ riore al miliardo di euro. L’elemento più interessan­ te, collegato alle Olimpiadi, è il consolidamento della presenza degli inves tori esteri. Se, infa , l’effe o Expo ha portato a triplicare le presenze estere negli ul mi tre anni, si può ipo zzare un au­ mento di almeno il 50% nei prossimi 5 anni, per un totale di almeno 10 miliardi di euro, che si concen­ treranno nei se ori direzionale e commerciale. Una festa per l’industria dell’ospitalità!

BREAKING NEWS Aumentano le strutture ricettive all’asta in Italia È salito del 34,3% il numero delle stru ure turis co­rice ve all’asta in Italia. Il dato arriva dall’ul mo Rapporto Sogeea, service provider nel real estate nazionale, e riguarda i primi sei mesi del 2019. Secondo l’indagine, sono 153 le vendite forzate di alberghi, stabili­ men balneari, campeggi e b&b su tu o il territorio nazionale in cresci­ ta di 39 unità rispe o alle 114 regi­ strate lo scorso gennaio. Guardando alle macroregioni, si nota che sono rimas sostanzialmente stabili il Nord (43 stru ure all’asta contro le 41 di sei mesi fa) e il Centro (le 54 a uali sostanzialmente si so­ vrappongono alle 50 di gennaio), mentre il Mezzogiorno e le isole mag­ giori sono più in sofferenza: Sicilia e Sardegna, insieme, ne contano sul mercato 36, valore triplicato rispe o a quello dell’ul ma rilevazione (11). Nel Sud con nentale, invece, si assi­ ste a un quasi raddoppio della quota, che si a esta a 20 unità contro le 12 fa e registrare in avvio di 2019. Il primato degli immobili turis ci in vendita lo fa comunque registrare la Toscana (34) seguita propria da Sar­ degna (19) e Sicilia (17), quindi Lazio (16), Abruzzo (12), Tren no­Alto Adi­ ge (12) ed Emilia­Romagna (10). Interessante notare, nel report, che le fasce di prezzo degli asset immo­ biliari fini in vendita forzata: fino a un milione di euro sono il 48,4%; ol­ tre i 3 milioni di euro sono solo il 19% del totale.

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Forse gli operatori per gli immobili “più complessi” a endono ulteriori ribassi prima di muoversi. Per fare turismo ci vogliono i soldi... e tanti Per lo sviluppo di un’ospitalità di standard internazionale servono in­ ves tori seri, competen e ricchi... molto ricchi. Per non fare la fine di UNAHotels, Atahotels e Boscolo. Gruppi ricchi e senza debi ci sono, anche in Italia: un nome tra gli altri Planetaria Hotels. Ma la lista di quelli che non hanno capitali e che ci provano lo stesso a spennare le banche e il Tesoro a noi pare lunga. Tra i tenta vi di avvici­ namento al capitale dello Stato per fare alberghi c’è quello mirato alla riqualificazione dell’ex Ospedale a mare di Venezia Lido. Il proge o, da completare entro il 2023 è fa o di 525 camere, un hotel ges to da TH Resorts del signor Debellini e un re­ sort di livello internazionale ges to (guardando il proge o) dal signor Palmucci a uale presidente di Enit e former president di Confindustria Alberghi. Costo camera per 251.400 euro. Non è male l’idea di sanare l’area, ma chiunque lo fareb­ be un inves mento così, visto che 132 milioni di euro, di cui 9 per one­ ri di urbanizzazione, arriverebbero dire amente da Cassa Deposi e Pres , già proprietaria dell’area. Vediamo le ricadute economiche sul territorio. Sono in apparenza o me, calcolate in 77 milioni di euro e 500 nuovi pos di lavoro, il giro d’affari

previsto (a regime) è di 14 milioni al­ l’anno. Chissà se i gestori sono in grado di produrli. Il proge o prevede un elevato e im­ probabile ritorno dell’inves mento. Da analis esper del se ore abbia­ mo fa o un esercizio, un’ipotesi di valutazione a reddito. A parte che ci vorranno decenni e non anni per re­ cuperare par del capitale per il quale cassa deposi e pres fareb­ be da garante, si tra a di ricavi che pochi riuscirebbero a s mare e che non lasciano calcolare i margini ope­ ra vi che il proge o enuncia. Ma CdP, che lo sta facendo e che non ha mai azzardato tanto, deve averci pensato a lungo prima di affidarsi a chi l’aveva messa in difficoltà con il proge o Valtur. È un’azienda quota­ ta che raramente si bu a in opera­ zioni a così alto rischio. L’abbiamo so olineato in preceden ar coli e lo ha evidenziato recente­ mente Gabriele Burgio, amministra­ tore delegato di Alpitour: «Va bene se Cdp investe in immobili, sono asset che garan scono reddi vità ai corren s postali fornendo al contempo un aiuto agli imprenditori alberghieri italiani. Mi riesce però ancora una volta difficile capire una Cassa Deposi e Pres che si me e a fare ges one, entrando nel capitale di player come Rocco Forte e Th Resorts. Sono infa convinto che il ruolo dello Stato, in economia, si debba limitare alla creazione degli strumen u li a sviluppare a vità imprenditoriali, lasciando alle imprese la ges one delle stesse». Che dire di più? mastermeeting.it


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IL RISTORANTE IN HOTEL: l’evoluzione va analizzata e interpretata con competenze specifiche


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Il ristorante in hotel:

l’evoluzione va analizzata e interpretata con competenze specifiche A cura di Stefano Bonini

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tephane Bellon, fondatore di Stu­ dionomie, agenzia specializzata nel­ la creazione e sviluppo di conce di ristorazione originali e, a lungo, collabo­ ratore di Alain Ducasse oltre che supervi­ sore food&beverage globale di Kempinski Hotels, è spesso, per me, fonte di ispira­ zione: trovo numerose affinità con il suo pensiero e la sua visione della ristorazio­ ne, sopra u o di quella alberghiera. E, come lui, ritengo che, ormai, non ci sia nulla di innova vo nel so olineare come, negli ul mi due decenni, gli albergatori, sia indipenden che di catena, abbiano la­ vorato duramente per reinventare e ripo­ sizionare i loro ristoran , l’offerta gastro­ nomia, l’ambiente, il servizio. Tu o questo per cercare di sembrare il meno possibile dei ristoran d’albergo, e affermarsi invece come ristoran indi­ penden . Delle modalità con cui è stato fa o, poi, ne abbiamo già parlato in pas­ sato: chi ha realizzato un ingresso dire o dall’esterno, chi ha posizionato differen­ temente sul mercato il ristorante dall’ho­ tel creando anche un marchio alterna ­ vo, chi ha creato con arredi e layout ad

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hoc un ristorante diverso dal mood com­ plessivo dell’hotel. Il fil rouge che ene insieme tu o questo “fermento” è però l’innovazione, la volontà di rime ere il ri­ storante al centro del proge o alberghie­ ro, consapevoli, ormai, che un’esperienza alberghiera senza ristorazione è più de­ bole, più dimen cabile e meno condivisi­ bile... Anche a livello di social media (In­ stagram docet). S amo assistendo ad una rigenerazione della stru ura alberghiera che passa, sempre più, dalla rivisitazione della pro­ posta ristora va, con nuovi concept ri­ stora vi che si affermano come luoghi da vedere, nei quali incontrarsi e farsi vede­ re. Vogliono emozionare e a rare le nuove generazioni di ospi , ma soprat­ tu o aprirsi al pubblico locale. Il ristoran­ te è oggi asset strategico, aiuta a comu­ nicare con il quar ere, con la ci à e con la comunità. Produce incontri, riunioni e invi , celebrazioni, genera allegria e a ­ va il passaparola, per cui viene da chie­ dersi come mai gli albergatori abbiano ri­ nunciato a un tale risorsa di marke ng. È un’auten ca calamita per viaggiatori e

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turis , uno strumento per dis nguersi e competere. La diaspora nazionale tra ho­ tel e ristorante oggi è finita, anzi siamo in piena fase di riconciliazione in nome (so­ pra u o) del comfort food. Certo la ri­ storazione è se ore complicato, ma completa l’offerta ospitale di un hotel, se è vero che il sistema dell’ospitalità ha co­ niato il termine “limited service” per gli hotel senza ristorante. A questo proposito, voglio citare un’inte­ ressante indagine realizzata da Horwath HTL in occasione di EXPO 2015, nella quale venne chiesto ai visitatori interna­ zionali se sono soli u lizzare il ristorante dell’hotel quando sono in visita in Italia, che sia per mo vi lavoro o di vacanza. Le risposte sono state sorprenden , per cer­ aspe , perché il 75% dei risponden aveva provato almeno una volta il risto­ rante dell’hotel in cui soggiornava. Un da­ to superiore alle medie ponderate, che siamo soli u lizzare in business plan e valutazioni a reddito, rela ve alla quota di clientela alloggiata che fruisce del risto­ rante dell’hotel. Chiaramente, su questo dato, incidono posi vamente le stru ure localizzate in luoghi di vacanza (mare, montagna, lago, etc.) e nega vamente gli hotel di ci à, localizza in contes urbani a stre o conta o con una molteplicità di alterna ve gastronomiche. Partendo però da questo dato, anche le valutazioni sulla reddi vità potrebbero essere riviste e dare da di performance differen . Del resto, per chi non ha bilan­ ci funzionali dell’hotel e del ristorante ovvero bilanci separa , e quindi tende a confondere lavanderia, minibar, cocktail bar, acquis breakfast tra reparto room division e reparto food&beverage, sicu­ ramente l’interpretazione cos ­ricavi del se ore ristorazione è complessa e, fa­ cendo ricorso a numerosi luoghi comuni (su tu il famigerato “in hotel si mangia male”), può risultare facile affermare che le perdite di profi o dell’albergo si gene­ rano proprio al ristorante. Per contro, quando i numeri (seppur mo­ des ) sono chiari, è possibile ragionare corre amente sul dipar mento F&B e parametrarsi sulle incidenze standard dei mastermeeting.it

cos . Dato, infa , che l’incidenza del co­ sto delle materie prime sul costo pia o è – solitamente e mediamente – pari al 28­32% (compresi i pas del personale), dato che le utenze possono incidere per un ulteriore 5­7%, le spese variabili per altri 8­10 pun percentuali, il grosso dei cos , come è noto, diventa quello delle risorse umane (34­36% dei ricavi a regi­ me). Quando il numero dei coper è in­ feriore alle a ese, il costo del lavoro può anche lievitare fino ad un’incidenza del 45­48% del fa urato dipar mentale por­ tando la ristorazione al margine “insoddi­ sfacente” del dieci percento. Al di là della performance economica tout­court, però, ritengo opportuno valu­ tare il peso specifico del ristorante all’in­ terno dell’andamento complessivo della stru ura alberghiera, perché si può an­ che “assorbire” un ristorante economica­ mente in perdita o appena profi evole se è, d’altro canto, capace di generare, grazie alla qualità offerta, valore aggiunto per l’hotel a raverso room nights, even , visibilità, brand reputa on e awareness. Consiglio finale: per un’analisi corre a sul margine opera vo del dipar mento food & beverage è necessario verificare che i ricavi siano opportunamente allo­ ca , separa da quelli dell’alloggio, come si tra asse di una seconda azienda. Per esempio: le colazioni sono una compo­ nente (implicita o esplicita) del prezzo di vendita della camera e i ricavi corrispon­ den , come i cos , non vanno al dipar ­ mento food & beverage, ma si sommano ai ricavi alloggio. Fate a enzione! 7­8 2019

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MASTERMEETING ha scelto di compiere un ulteriore passo verso il turismo consapevole, stampando su carta cer ďŹ cata FSC, marchio della ges one forestale responsabile


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PiĂš spazio alle idee e al capitale umano


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Più spazio alle idee e al capitale umano L’agenzia di comunicazione e incentive milanese allarga i propri confini, fisici e creativi, con uno staff più numeroso e giovane e due nuovi uffici in Corso Garibaldi: 600 metri quadrati al servizio dell’innovazione. Dove anche la tecnologia ricomincia dall’ “human”. Intervista all’imprenditrice Milena Mineo di Giulia Broggi

Milena Mineo, tolare dell’agenzia Mil

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iamo così abitua all’idea che la tecnologia sia parte integrante del nostro quo diano, che, quasi qua­ si, rimaniamo stupi di come certe cose con nuino (per fortuna) a rimanere intra­ ducibili nel digitale. È il caso, per esem­ pio, del viaggiare. È vero che, anche in questo ambito, la tecnologia sta rivolu­ zionando un bel po’ di cose, ampliando l’esperienza del viaggio a raverso nuovi sistemi di prenotazione, di fruizione di idee e di servizi e nuove modalità di con­ divisione... Ma è altre anto vero che, per quanto smart possa essere, la tecnologia non potrà mai sos tuirsi all’emozione, per esempio, di vivere di persona in Lap­

ponia lo spe acolo dei revontulet (le e­ ralmente, “fuochi della volpe”, il nome con cui gli an chi finlandesi chiamavano l’aurora boreale), o quella di trovarsi, di no e, nel deserto dei Gobi, nel cuore della Cina, l’ul ma fron era del pianeta, un’altra dimensione del viaggiare che evoca l’esperienza dei primi esploratori in nuovi mondi. O, ancora, quella di ri­ scoprirsi catapulta al centro di una fia­ ba, nella “Terra di Mezzo” di J.R.R. Tol­ kien: l’incantevole Fiordo di Milfort in Nuova Zelanda, tra boschi, cascate, laghi e ghiacciai. Tu e emozioni che nessun device ar fi­ ciale potrà mai decodificare, né tanto meno res tuire so o forma di experien­ ce, e che sono ancora più fortemente partecipate se vissute in gruppo, dove l’energia complessiva è molto più di quella scaturita della somma degli indivi­ dui riuni . Una verità, questa, che l’imprenditrice milanese Milena Mineo e la sua agenzia di comunicazione e incen ve MIL cono­ scono molto bene e, sulla quale, hanno fondato la loro mission, nonché la loro vision. «Credo che il viaggio, così come l’evento mo vazionale, abbia bisogno sì di spazi crea vi e di scenari unici in grado di emozionare, ma che sia la qualità dell’ag­ gregazione del gruppo a fare da agente trasformatore dell’esperienza, conferen­ do all’incen ve quel valore aggiunto ca­ pace di farsi ricordare nel tempo». Dice Milena Mineo, iden ficando quel valore aggiunto nell’human factor. Elemento che, nella sua agenzia, si declina in una modalità personalissima di realizzare in­ cen ve, assai più vicina al concept for­ ma vo del Gran Tour, piu osto che a mastermeeting.it


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Il team Mil sulla spiaggia di Mauri us

quello di una classica società di organiz­ zazione even . «Ciò che rende viva, s ­ molante e mai uguale a se stessa la realtà di Mil è il passaggio con nuo di know how professionale ed esperienziale tra di noi e i partecipan dei nostri incen ve ed even . Non c’è un viaggio uguale al­ l’altro perché non c’è un gruppo uguale all’altro. Così come lo stesso luogo cam­ bia e sorprende ogni volta se si è capaci di guardarlo e mostrarlo agli altri con oc­ chi sempre nuovi. Sono convinta che il

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futuro, più che con le tecnologie, lo si di­ segni con uno sguardo giovane». E uno sguardo giovane è sicuramente quello Alex Mineo, il 24enne italofrance­ se, nipote di Milena, recentemente ag­ giuntosi allo staff di Mil con tante idee fresche e una forte competenza sui nuo­ vi modi di fruire dell’experience travel maturata in aula ma, anche e sopra u o, sul campo, in giro per il mondo con zia Milena. «Zia è stato un mentor preziosis­ simo. Da lei ho imparato la professionali­

Milena Mineo in riunione negli uffici di via Garibaldi a Milano

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Nella foto Alex Mineo, che da dicembre sarà il nuovo dire ore dell’agenzia. So o e nella pagina a fianco, alcuni momen dell’incen ve Mil a “Le Château de Bel Ombre” sull’isola di Mauri us

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tà e l’approccio open mind, senza pre­ conce , al mes ere: tante volte è facile confondere il vedere con il giudicare, mentre è solo quando si sme e di giudi­ care che si è realmente in grado di vede­ re. Di mio ci ho messo, invece, oltre a una grande passione per i viaggi e per la conoscenza in generale, la capacità di in­

terce are nuovi target, bisogni e linguag­ gi. Per la generazione 4.0 “vivere”, “con­ dividere” e “comunicare” sono in pra ca un sinonimo, vanno in contemporanea», dice Alex che, da dicembre 2019, assu­ merà ufficialmente la direzione dell’agen­ zia, portando avan il suo ruolo di trait d’union tra la vecchia e nuova era di Mil, alla con nua ricerca d s moli, risorse, si­ nergie e nuove tecnologie, ma puntando sempre sul capitale umano eccellente e sullo scambio interculturale e interpro­ fessionale, il vero driver di ogni cambia­ mento. «In questo senso, le nuove tecno­ logie sono uno strumento u lissimo per favorire l’inclusione e l’interazione di alte professionalità», dice Alex, perfe amen­ te d’accordo con Milena nel sostenere che è solo me endo a sistema le men eccellen che si costruisce il futuro. Non a caso, tra gli obie vi di Alex c’è quello di implementare sempre più joint ventu­ re strategiche, mentre Milena intensifi­ cherà le relazioni internazionali e studie­

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rà nuovi prodo , come è, dopotu o, in­ scri o nel suo dna professionale di trend se er del se ore. D’altra parte, come di­ ceva, il filosofo Hillman, quando si ha la fortuna (o la sfortuna, ma non è questo il caso) di trovare il proprio daimon, ovvero la propria vocazione, non si può fare al­ tro che viverla fino in fondo.

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“I sogni diventano luoghi” «Le idee, per realizzarsi, hanno bisogno di spazio. In senso me­ taforico ma anche fisico. Mo vo per cui l’agenzia Mil, dall’anno della sua fondazione (1999) ad oggi, non si è mai fermata, con­ nuando a crescere in proge , staff e in metri quadra . Oggi, all’elegante e vivace sede di via Garibaldi 104 – hot spot trendy ci adino, punto di cerniera tra il quar ere degli ar s di Brera, la movida di Corso Como e la futuris ca piazza Gae Aulen – si aggiungono due nuovi uffici, come racconta l’imprenditrice mi­ lanese: «per noi lo spazio è importante. Va di pari passo con la crea vità e ne deve rispecchiare le preroga ve: deve essere ampio, luminoso, senza barriere, pieno di energia, e sopra u o fucina di ispirazione e innovazione. I due uffici accoglieranno nuove leve e nuove tecnologie. In tu o, saranno 600 metri quadra al servizio delle idee», dice Milena Minea, che – vale la pena ricordarlo – grazie alla sua esperienza e alla sua innata cu­ riosità per l’inconnu, non è solo an cipatrice di mood nel se o­ re dei viaggi incen ve e degli even , ma anche ispiratrice di nuovi format e modi di fare business. «Il modello premiante di impresa», conclude Milena Mineo «sarà sempre di più quello flessibile e circolare, basato su sinergie d’eccellenza, in grado, cioè, di favorire un con nuo scambio tra alte professionalità, in un circuito virtuoso di collaborazione, dove, al centro, ci siano i valori di responsabilità individuale, valorizzazione della diversità e sostenibilità. Ragione per cui, oggi, MIL si propone sul merca­ to degli even sempre più come “aggregatore” di talen e pro­ fessionalità, piu osto che come tradizionale agenzia, me endo a network diversi professionis del se ore, in modo da garan ­ re all’azienda una consulenza a 360 gradi di alto livello, nel mas­ simo rispe o della trasparenza e della chiarezza».

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Elogio della lentezza Nell’anno dedicato al turismo lento, in tutte le sue possibili declinazioni, si torna a fare il punto su questo modo nuovo e antico di viaggiare. Un modo sostenibile per l’ambiente e il territorio. Ma anche per le economie locali e per la salute del turismo di qualità di Aura Marcelli

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n un mondo che corre a velocità sen­ za preceden , nel quale la tecnologia ci proie a costantemente in un futu­ ro che rapidamente diventa passato e

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che, insieme a tan vantaggi e progressi, porta con sé un’inedita dose di stress, il conce o di lentezza è sempre più cen­ trale nella vita di chi non si vuole arren­

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dere sempre e comunque alla schizofre­ nia dell’epoca a uale. Il tempo libero e i viaggi sono il regno magico e sospeso nel quale l’orologio può rallentare e nel qua­ le possiamo, come la tartaruga della can­ zoncina di Bruno Lauzi, tornare a scopri­ re le cose belle che ci circondano. Ma co­ sa si intende con lentezza? È solo una ques one di misurazione del tempo? Di rapporto tempo/spazio percorso? Forse è qualcosa di più ampio. È il dilatarsi del­ le percezioni, il riappropriarsi del proprio

spazio e del proprio tempo in un mondo più a misura d’uomo; è il fermarsi ad as­ saporare cibo e vino e lasciarsene tra­ sportare in un passato di ricordi e sugge­ s oni; è correre (sì anche correre) lungo una pista ciclabile o su e giù da sen eri immersi nella natura per dimen care tut­ to e godere solo del presente. Forse pro­ prio la nostra fame di tempo sta trasfor­ mando la lentezza in un lusso che sem­ pre più viaggiatori ricercano, s molando la crescita di una nicchia di mercato sem­ pre più interessante. E proprio al Turismo Slow è stato dedicato questo 2019, co­ me annunciato già nel 2017 dal ministro dei Beni culturali e Turismo Dario Fran­ ceschini. Nel 2016 ci sono sta i Cammi­ ni, nel 2017 i Borghi, nel 2018 il Cibo. E ora il Turismo lento che tu li racchiude e li valorizza, con interessan inizia ve condo e da priva e amministrazioni. A fare il punto sulla situazione e sulle pro­ spe ve dello Slow Tourism sono sta gli interven presenta in due importan appuntamen collega l’uno all’altro: Pi­ sa, con l’evento dedicato al Turismo lento in Italia, e Bologna con la XXIII Borsa del Turismo delle 100 Ci à d’Arte e dei Bor­ ghi d’Italia.

Il cammino per eccellenza, quello di San ago di Compostela, è stato percorso nel 2018 da 327mila pellegrini. ©Barbara Ainis

Take it slowly In realtà la filosofia della lentezza, alme­ no nella sua declinazione contempora­ nea, ha oltre trent’anni. Era il 1986 quan­ do Carlo Petrini lanciava la sua inizia va gastronomico­culturale di manifesto dis­ senso all’apertura di un McDonald in Piazza di Spagna a Roma. Da lì nacque Slow Food, diventato negli anni un para­ digma internazionale della tutela, salva­ guardia e recupero di un modo di vivere e mangiare più auten co e a ento alla tradizione e alla qualità. Dal cibo ai viaggi il passo fu naturale, ma giustamente len­ to ed è solo negli ul mi anni che il Turi­ smo Slow è diventato un vero e proprio modo di viaggiare e intendere la vacanza. Diffuso in tu o il mondo, in aperta con­ traddizione al turismo “mordi e fuggi” co­ me pure a quello di massa, ha saputo raccogliere l’esigenza di rallentare davve­ ro, unendola al rinnovato senso di re­ sponsabilità del viaggiatore. Lentezza in mastermeeting.it

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Viaggiare slow vuol dire riscoprire il territorio e le sue tradizioni, nel rispe o dell'ambiente e delle comunità locali. ©Barbara Ainis

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questo caso coincide con sostenibilità, ri­ cerca delle tradizioni, rispe o delle per­ sone, dell’ambiente e dell’ecosistema lo­ cale, coinvolgimento e scoperta dell’au­ ten co e non ripe bile. In questo senso so o il cappello dello Slow Tourism rien­ trano molte pologie di viaggio, tu e protagoniste negli ul mi tempi di un grande sviluppo: «Dai cammini al turismo nei borghi, dal turismo enogastronomico al trekking, dal cicloturismo all’ippoturi­ smo, dal birdwatching al turismo natura o a quello fluviale... è possibile vivere esperienze e a vità “slow” in tan modi diversi”, ha so olineato Alessandro Tor­ telli, dire ore del Centro Studi Turis ci di Firenze, nel convegno che si è tenuto lo scorso mese di maggio a Pisa proprio sul tema del turismo lento in Italia. «Ad avvicinare tu e queste forme di turismo (ma anche altre più tradizionali) sono le intenzioni del viaggiatore. Lo Slow Tou­ rist cerca l’auten cità di esperienze vere, per scoprire la bellezza dei luoghi, ma an­ che la cultura e le tradizioni locali, senza barriere di cara ere economico, stru u­

rale, culturale e sociale; il suo impegno è per un basso impa o ambientale e le sue aspe a ve sono per una vacanza di alta qualità».

Tutti in cammino Ancora non ci sono da riassun vi che descrivano quan ta vamente il turismo lento nel suo complesso, ma riunendo in sé compar in grandissima ascesa, quali il turismo gastronomico e il cicloturismo, è facile intuire che la crescita di questo modo di viaggiare in Italia sia tu ’altro che slow. Emblema della lentezza è sen­ za dubbio il cammino. E proprio sui turi­ s in cammino sono sta presenta po­ chi mesi fa da aggiorna da parte del­ l’editore Terre di Mezzo: nel 2018 sono state 32.338 le persone che hanno chie­ sto la credenziale per uno degli i nerari nel Belpaese e 27.009 italiani sono arri­ va alla Ca edrale di San ago (secondi solo agli spagnoli). Parliamo di una cre­ scita del 27,2% che coinvolge solo in un quarto dei casi persone mosse da mo vi religiosi e che vede la Via Francigena co­

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me la più ge onata, con 17.092 creden­ ziali richieste, seguita dai cammini fran­ cescani (Via di Francesco e Di qui passò Francesco, 7.352), dalla Via degli Dei (3.800), dal Cammino di San Benede o (2.106), dai Cammini francigeni di Sicilia (1.426) e dalla Via Romea Germanica (652). A ques vanno aggiun i moderni pellegrini che percorrono altri importan cammini italiani, come per esempio Il Cammino minerario di Santa Barbara e il Cammino Materano, non conteggia , e quelli che non chiedono credenziali (19%). La crescita di ques numeri è esponenziale a livello internazionale: si pensi che dal 2006 al 2018 il cammino più famoso, quello di San ago di Com­ postela è passato da 100mila pellegrini a 327mila. Per il 2021, anno Santo Com­ posteliano, se ne a endono 500mila.

(52%), “per stare nella natura” (50%) o “per scoprire il territorio” (46%). Solo l’11% li affronta in bici, mentre il 51% conclude il cammino in una sola volta (ma dipende molto da quale cammino) e preferisce farlo in un periodo primaverile o es vo. Il turismo dei cammini è senz’altro un tu­ rismo sobrio e in qualche modo spartano (bisogna viaggiare leggeri), ma questo non vuol dire che non abbia interessan ricadute sul territorio. Il 45% dei cammi­ natori spende tra i 30 e i 50 euro al gior­ no e l’11% sempre oltre 50 euro. Pranza­ no al sacco nel 73% dei casi, ma cenano al ristorante nell’82% dei casi e il 23,8% sceglie l’hotel per riposare.

Il turismo nei borghi, una delle più importan declinazioni dello Slow Tourism, valorizza e rivitalizza le des nazioni minori. ©Barbara Ainis

Il turista dei cammini Sempre da Terre di Mezzo arriva anche l’iden kit del viaggiatore/camminatore. Si tra a di un profilo delineato sulla base delle risposte date a un ques onario on line da parte di 2.930 camminatori. Sono in maggioranza uomini (57%), in preva­ lenza over 40 (72,7%), con un buon livel­ lo culturale nell’88% dei casi, diploma e laurea entrambi al 44%. Trovano il tem­ po (lento) da dedicare al cammino anche se nel 73% hanno un impiego, come di­ pendente (49%) o libero professionista (18%). Il 74% ha fa o più di un cammino, non solo in Italia. Quanto alle provenien­ ze, sve ano le regioni del centro nord: 28% in Lombardia, 13% in Emilia, 11% in Veneto, 10% nel Lazio, 8% in Piemonte e 8% in Toscana. Tra le mo vazioni, al di là di quella religiosa (25%), il viaggiatore si me e in cammino “per fare trekking”

Atlante dei cammini In Italia ci sono 41 i cammini interre­ gionali iscri a ualmente nell’Atlante dei cammini, percorsi che rispondono a standard precisi in termini di servizi, governance e comunicazione.

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10a Borsa del Turismo Fluviale e del Po 18­23 se embre 2019 Il turismo fluviale è un’altra interessante declinazione dello Slow Tourism e rappresenta un importante volano per il terri­ torio. Il turista interessato a questo po di prodo o, infa , cerca enogastronomia pica, conta o con la natura, esperien­ za di tradizioni e s li di vita locali, curiosità storiche e culturali. I territori che si aprono a questa forma di turismo sono con­ do a riscoprire sé stessi, sviluppando servizi poco valorizza nel passato o abbandona (dai percorsi ciclabili, alle a rezza­ ture e all’ospitalità per cicloturis ) e dando nuove mo vazioni economiche alle realtà locali. Dal 18 al 23 se embre prossimi Confesercen promuove la “Borsa del Turismo Fluviale e del Po”, la cui nona edizione si svolgerà a Guastalla e nei territori a raversa dal Po, con l’organizzazione della società Inizia ve Turis che. La manifestazione, inaugurata nel 2010, è nata con l’intento di costruire il “prodo o Po”, s molando le imprese lo­ cali a organizzare la propria proposta turis ca in riferimento ai trend del mercato; facendo conoscere i valori di ques territori e le a ra vità turis che ai tour operator nazionali e interna­ zionali; me endo in conta o domanda e offerta di questo par­ colare segmento di turismo; promuovendo le picità, la sto­ ria, le tradizioni e le bellezze dei territori bagna dal Po.

Il lento risveglio dei territori

Il fiume Po si apre al turismo lento e all'interesse degli operatori internazionali

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Se è vero che il virtuoso interesse dei viaggiatori per un turismo a misura d’uo­ mo sta muovendo il mercato, questa ­ pologia di viaggio lento è anche la rispo­ sta più adeguata alle necessità a uali del territorio e delle economie locali, specie quando si parla di des nazioni minori. Parte integrante dello Slow Tou­ rism è, infa , il turismo nei borghi e l’Italia, anche in questo senso, possiede un patrimonio senza paragoni. «Negli ol­ tre 5.500 borghi italiani nel 2018 ci sono

sta circa 22,8 milioni di arrivi e 95,3 milioni di presenze, tra italiani e stranie­ ri», ha so olineato ancora il dire ore del CST, Alessandro Tortelli. «Si tra a di un turismo diffuso, fa o non di grandi at­ tra ori che si vendono da soli, ma di mol e diversi piccoli a ra ori – cultura, enogastronomia, arte, natura – capaci insieme di muovere un numero sempre più importante di turis , accol in una rete di circa 52 mila stru ure rice ve per un totale di 1,4 milioni di pos le o (sopra u o extralberghiero con circa il 78% degli esercizi e il 58% di pos let­ to). Tu o questo genera una spesa com­ plessiva sostenuta dai turis che hanno visitato i borghi italiani s mata in circa 8,8 miliardi di euro, di cui il 57,3% gene­ rato da turis stranieri». Questa forma di turismo lento è stata al centro dell’a enzione anche della tre giorni bolognese della 23ma Borsa del Turismo delle 100 Ci à d’Arte e dei Bor­ ghi d’Italia. L’evento B2B, nato per soste­ nere ed incen vare il turismo culturale ed enogastronomico nelle ci à e nei bor­ ghi d’Italia, con par colare a enzione a quelle dell’Emilia Romagna, ha presenta­ to ai merca esteri e nazionali il patrimo­ nio italiano di ci à d’arte e borghi, rivol­ gendosi a un pubblico di 70 tour opera­ tor da 31 Paesi (anche da merca a lungo raggio) e oltre 400 operatori italiani. Dal 2010 al 2018, del resto l’offerta rice va nelle ci à di interesse storico ar s co in Italia è più che raddoppiato, con una cre­ scita del 126% nel numero degli esercizi e un aumento dei pos le o del 25% (elaborazioni e s me CST su da Istat). Di contro la domanda è cresciuta del 27,2% quanto agli arrivi e del 20,8% quanto alle presenze. Le prime 10 ci à d’arte raccolgono il 19,5% del movimen­ to turis co complessivo, ma una quota importante è rappresentata da ci à mi­ nori e borghi. Negli ul mi o o anni, in­ fa , gli arrivi nei borghi italiani sono cre­ sciu del 22,3% e le presenze sono au­ mentate del 10%, grazie all’importante aumento dei turis stranieri, pari al +31,5% (gli italiani sono invece diminui del –5,4%). mastermeeting.it



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Cresce la passione per i viaggi (di lusso) I turisti italiani prediligono la Penisola e formule di soggiorno di alta gamma, possibilmente, però, a prezzi più accessibili. Il perché ce lo spiegano i “capitani” di alcuni dei più rappresentativi 5 stelle in Italia... di Davide Depon

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La magia del nuovissimo Adler Lodge Ri en in Alto Adige: un gioiello di ospitalità per chi cerca un lusso accessibile a conta o con la natura

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uante cose facciamo per passio­ ne tu i giorni; anche perché, come diceva il celebre filosofo Friedrich Hegel, “Nel mondo nulla di grande è stato fa o senza me erci pas­ sione”. E grande, per gli italiani, è sempre stata anche la passione per i viaggi. Viag­ gi che ul mamente sembrano orientarsi su mete turis che del Belpaese e in stru ure di lusso. Lo racconta anche una recente indagine di Hotels.com, secondo la quale gli italiani avrebbero ritrovato la fiducia nel viaggiare e la voglia di risco­

prire il loro paese, scegliendo di soggior­ nare prevalentemente in hotel 4 e 5 stel­ le. I numeri della ricerca evidenziano, a li­ vello globale, un mercato in salute, nono­ stante la presenza di fa ori di cri cità come la Brexit o i terremo in Giappone. Bas pensare che i prezzi paga dai viag­ giatori per un perno amento sono au­ menta nel mondo del 3% nel 2018. Ad­ diri ura i viaggiatori mostrano interesse anche per quelle des nazioni percepite oggi, per accadimen recen , un po’ me­ no sicure come Francia (Parigi), Egi o e

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Tab. 1 ­ Le des nazioni italiane più popolari per gli italiani (fonte Hotels.com)

Turchia. Ques ul mi due in par colare sono state tra le mete più prenotate nel 2019.

Le mete preferite dai viaggiatori italiani Secondo lo studio per i viaggiatori italiani le des nazioni estere con occasioni mi­ gliori nell’ul mo anno sono state Maior­ ca, dove i prezzi sono scesi quasi del 70% rispe o all’anno precedente, ma an­ che Corfù e Las Vegas, dove la spesa me­ dia per perno amento è scesa del 20% e 13% rispe vamente. Da so olineare un decremento della spesa anche in Italia dove il viaggiatore “indigeno” ha pagato il 2% in meno a no e rispe o all’anno pri­ ma, scendendo a una media di 91 euro a perno amento. Come si vede poi dalla tabella 1 le due des nazioni più popolari

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Tab. 2 ­ Des nazioni italiane più popolari per i visitatori interna­ zionali (fonte Hotels.com) Ci à

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Roma

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Milano

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per i turis italiani nel 2018 sono state Roma e Milano, nonostante l’aumento del prezzo medio per entrambe, del 7% per Roma (78 euro a no e) e del 3% per Milano (95 euro a no e). Da notare però che anche il turismo internazionale in Italia è cresciuto: in par colare del 5% nei primi nove mesi del 2018, dopo una crescita complessiva del 7% nel 2017 ri­ spe o all’anno precedente. Quell’anno i turis internazionali in Italia hanno supe­ rato i turis italiani per la prima volta, con circa 211 milioni di arrivi da oltreo­ ceano contro 210 milioni di turis dome­ s ci.

Lusso sì, ma accessibile La ricerca evidenzia, come trend più for­ te del momento, la preferenza, da parte del viaggiatore italiano, di soggiorni in stru ure con un’offerta di lusso “accessi­ bile”. I viaggiatori italiani infa hanno pagato meno per i soggiorni a 4 e 5 stelle nel 2018 rispe o all’anno precedente, con mastermeeting.it

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La s losa “show kitchen” del Ristorante Acanto del Principe di Savoia di Milano

Il lusso “tranquillo” di Villa Erba: l’Italia, oggi, nel mondo, ha la maggior diversificazione nell’hotellerie di lusso

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numerose riduzioni anche significa ve. Budapest ha visto i 5 stelle scendere del 15% (143 euro a perno amento) mentre Siviglia, Firenze e Colonia hanno perso il 14% andando a 207, 294 e 181 euro per no e rispe vamente. Tra i 5 e i 4 stelle le differenze sono state ancora più rilevan , con Parigi che vede un distacco di 232 euro e Tokyo di 209 euro. Lo stesso è successo in Italia, con una differenza di 183 euro a no e a Fi­ renze e di 172 euro a Milano, ad esem­

pio. Ecco perché allora gli italiani non si son lascia sfuggire le occasioni di fare vacanze all’insegna di un lusso più a por­ tata di mano, sopra u o nelle grandi cit­ tà d’arte, ma non solo. Una tendenza confermata poi anche dai da di ASTOI – Confindustria Viaggi, secondo i quali c’è stata crescita delle prenotazioni, nel 2019 rispe o al 2018, in un range che va dal 5% al 10% (i da defini vi saranno disponibili più avan ovviamente, NDR). E se tu o ciò non bastasse a raccontare di un trend davvero in crescita guardia­ mo anche l’ul ma release del “Rapporto sugli Immobili ad uso rice vo in Italia”, edito da World Capital in collaborazione con Federalberghi e patrocinato dal­ l’ENIT: uscito a fine 2018 ci dice che ne­ gli ul mi anni gli alberghi italiani stanno recuperando compe vità, registrando un incremento del +13,4% dal 2014 al 2017. E ci dice sopra u o anche che, proprio il Bel Paese, vanta oggi la mag­ gior diversificazione nell’offerta di hotel­

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L’Hotel Price Index

lerie di lusso al mondo, sia per pologia, che per qualità. Secondo l’indagine di World Capital infa , nel 2018 erano 204 gli alberghi di lusso in totale presen in Italia pari al 9,9% delle stru ure di tut­ to il Mondo. Insomma gli alberghi a cin­ que stelle ci sono e sempre più italiani gli scelgono ed è interessante capire il per­ chè, al di là della convenienza maggiore delle tariffe già emersa. «La massima at­ tenzione all’ospite», spiega Ezio Indiani, GM del Principe di Savoia di Milano, «è la prima qualità che contraddis ngue l’accoglienza di ogni albergo a cinque stelle. A enzione che si esplica in una straordinaria flessibilità del servizio, ad esempio: noi al Principe siamo abitua ad accontentare il cliente in ogni sua ri­ chiesta, anche last minute, consapevoli che, a fare la differenza nell’ospitalità, è il fa ore umano». «Tu i fa ori che rendo­ no speciale la guest experience di un cliente», racconta Luca Finardi, GM del Mandarin Oriental di Milano, «devono

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Si tra a di un indice numerico che è stato fissato, nel 2004, anno nel quale è stato calcolato per la prima volta, a quota 100. Da quel primo punto di partenza in poi, il formato dell’indice perme e agli esper di Hotels.com di evidenziare anno per anno le variazio­ ni nei prezzi paga per no e dai viag­ giatori senza che le oscillazioni dei cambi alterino i risulta .

essere tenu in considerazione per sod­ disfare chi cerca un’ospitalità di livello superiore. Chi viene in albergo ad esem­ pio, vuole per prima cosa riposare bene e svegliarsi in forma: ecco perchè anche un elemento come quello del “sistema le o” non va assolutamente so ovalutato».

Esperienze uniche e qualità dei servizi Hilton Lake Como ha aperto da pochissi­ mo tempo davan al magico Lario e fin da subito si è dis nto per par colarità degli spazi e un conce o di ospitalità for­ temente orientato alla persona, con ser­ vizi innova vi studia per creare espe­ rienze memorabili. «Tirare le somme di ques primi 16 mesi di a vità è sempli­

Lusso e relax al Rome Cavalieri, loca on strategica a un passo dei monumen della Ci à Eterna

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SCENARI DEL TURISMO

Un aperi vo luxury nel delizioso cor le del Mandarin Oriental di Milano

ce», dice il General Manager Alessio Co­ lavecchio, «perché, innanzitu o, s amo lavorando per offrire pun di vista nuovi sulla des nazione. Inoltre, con la nostra proposta di alto livello, diamo la possibili­ tà ai nostri ospi di vivere momen unici sul lago di Como e con le nostre a vità contribuiamo a dare nuovi impulsi alla ci à in termini di vivacità, innovazione e legame con il territorio». Il segreto per far felici i clien e farli tor­ nare? «Semplice», risponde Lorenzo Giannuzzi, Dire ore Generale del Forte Village, «è quello di rinnovarsi nella con­ nuità. Bisogna saper sorprendere il cliente con novità e alzare sempre di più l’as cella della qualità del servizio. Al Forte, studiamo sempre proposte inno­ va ve nei vari ambi : dalla cucina, allo sport agli even (Forte Village è una top Mice des na on a livello internazionale), senza dimen care l’offerta benessere

che declina alla perfezione il nostro con­ ce o di experience di lusso». «Vengo da una famiglia di albergatori che si tramanda questa professione da cin­ que generazioni», racconta Roberto Wirth, Proprietario e Dire ore Generale Hotel Hassler di Roma, «e, da sempre, la nostra filosofia è soddisfare ogni singolo ospite. Un’ospitalità è eccellente quando il cliente è felice e si gode il soggiorno. Tu o il resto viene da sé». Tu o bene, tu o bello, tu o facile? Si può sempre migliorare e rendere l’a rat­ va della propria des nazione maggiore, sopra u o in chiave lusso. Lo ha spiega­ to bene, ospite durante la recente 69a As­ semblea Nazionale di Federalberghi di Capri, l’imprenditore e businessman Fla­ vio Briatore: «La richiesta di turismo lus­ so sale e per l’Italia è una grande oppor­ tunità. Oggi ci sono hotel molto belli e unici sul mercato mondiale, ma, poi, per il turista che arriva dall’estero, spesso man­ cano servizi e infrastru ure di pari livello. Servono più inves men per rispondere a una domanda di alto livello, per un turi­ smo di qualità e ecosostenibile, capace di creare comunque reddito e fare il bene del Paese. Al turista che spende, insom­ ma, devi dare la possibilità di spendere».

Un’icona dell’ospitalità di lusso “made in Italy”, la facciata del Principe di Savoia di Milano

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Come sta cambiando il turismo enogastronomico Visita a una “preziosa” can na per il culatello: il 98% dei turis italiani quando è in vacanza cerca a vità legate al mondo food

Roberta Garibaldi

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Gli italiani amano i viaggi a tema food e le esperienze gourmand, anche in ambito Mice, sono sempre più richieste di Dario Ducasse

“T

he Routledge Handbook of Gastronomic Tourism” è oggi la più importante pubblicazio­ ne sul turismo enogastronomico a livello mondiale che periodicamente approfon­ disce i cambiamen che hanno interessa­ to viaggi e food, due se ori che oggi so­ no sempre più connessi tra loro. E, spie­ ga il volume, nel mondo si stanno affer­ mando nuove modalità di promozione e

comunicazione delle singole des nazioni lega a ques elemen , che impa ano fortemente le decisioni di acquisto del turista e che hanno una forte valenza in termini di soddisfazione. Tra i più di 100 esper del se ore di 31 diversi Paesi, che nel rapporto hanno rifle uto sulle principali ques oni del turismo enoga­ stronomico, c’è anche l’italiana Roberta Garibaldi, già autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, non­ chè docente dell’Università di Bergamo, membro del Board of Advisors e Amba­ sciatore per l’Italia della WorldFood Tra­ vel Associa on, e dei Board del World Gastronomy Ins tute e di IGCAT Inter­ na onal Ins tute of Gastronomy, Cultu­ re, Arts and Tourism. Presente sul volu­ me internazionale con due contribu (“Best prac ces in gastronomy tourism: synergies between food, wine, culture and tourism” e “Interlinkages Between Food And Wine Tourism: Exploring Food And Beverage Ac vi es Of Wine Travel”) Roberta Garibaldi ha indagato sulle evi­ den correlazioni tra cibo, vino, cultura e turismo, a raverso una selezione di casi di studio, nei quali si denotano come essi siano sta combina in modo crea vo alla luce dell’esperienza turis ca. Come anche fa o nel “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2019”, la più completa e autorevole ricerca sul se ore mastermeeting.it


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Gli italiani amano mangiare (fuori casa)

che dipinge un quadro de agliato di questo segmento turis co nella Penisola e ne delinea le principali tendenze.

Italia, Paese di... mangiatori Se nella prima edizione del Rapporto, nel 2016, si leggeva che era il 21% degli ita­ liani in viaggio ad essere interessato a questo po di turismo, nel 2018 è quasi la metà, il 45% dei turis italiani, a di­ chiarare di aver fa o, negli ul mi tre an­ ni, un viaggio di “ po” enogastronomico. Aumenta la fruizione di esperienze a te­ ma food e wine, con il 98% dei turis ita­ liani che, a prescindere dal fa o che si muovano per turismo balneare o busi­ ness, ha partecipato ad almeno una a ­ vità di questo genere nel corso di un viaggio. Come ha spiegato la stessa Ro­ berta Garibaldi: «È un dato fondamentale e che non solo cer fica la crescente rile­ vanza di questo segmento turis co tra i viaggiatori italiani, ma che deve diventa­ re un forte elemento di a enzione per tu e le des nazioni dello S vale, in mo­ do da s molare un’offerta eno­gastro­tu­ ris ca sempre più adeguata a venire in­ contro alle esigenze di una domanda in crescita». Un pubblico tra l’altro che è as­ solutamente trasversale tra tu e le ge­ nerazioni: tra gli appartenen alla Gene­ razione X (ossia i na tra il 1965 e il

Foodiestrip, l’app italiana dedicata all’ea ng out, ha pubblicato i da rela vi al suo Report sull’Ea ng Out in Italia. Pur avendo un cara ere orienta vo, non essendo il campione sondato stru urato in base a criteri sta s ci, il rapporto conferma la tendenza evidenziata dal Rapporto Ristorazione 2017 della FI­ PE secondo il quale la ristorazione sembra essere il mone del­ la ripresa italiana, anche in chiave turis ca. Mentre infa la cri­ si ha impa ato significa vamente sui consumi alimentari in ca­ sa (­10,5% fra il 2006 e il 2017), ha dato una spinta notevole al se ore della ristorazione che, solo nel 2017, ha guadagnato una domanda di 2,5 miliardi di euro. Nel Report poi si scopre come i 15mila intervista (50% uomini, 50% donne equamente distribui tra Nord ­ Centro ­ Sud e di età compresa fra i 18 e i 65 anni) nell’ea ng­out me ono al primo posto l’apericena. Preferita in par colare dalle donne (per il 55%) e in area Millen­ nial (67%). Infine i “gus ”: il mondo dell’ea ng out è dominato dalla tradizione gastronomica italiana e, possibilmente, “gour­ met”. L’etnico vede il suo massimo successo (6%) al sud, mentre lo street food arriva al massimo al 10% delle preferenze.

1980) il 47% ha de o di avere fa o viag­ gi turis ci di natura enogastronomica; e ancora tra i Millennials (1981­1998) ha dichiararlo è stato il 46%. Per ques ul ­ mi, in par colare, poi, l’aumento di inte­ resse anno su anno è pari a un incredibi­ le +86%. Va so olineato però, dice il Rapporto, che gli stessi Millennials prefe­ riscono des nazioni nelle quali quest’of­ ferta è ampia e diversificata e si integra a un contesto di par colare pregio paesag­ gis co, oltre che con un’iden tà cultura­ le forte. Ad affermarsi è insomma un conce o di “paesaggio enogastronomi­ Un “labirinto” di forme di Parmigiano: il 46% di turis Millennials ha fa o di recente viaggi di natura enogastronomica

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“Assaggi” di Prosciu o di Parma: il 62% di operatori stranieri che operano in Italia propone pacche esperienziali lega al nostro cibo

co”, ovvero quell’insieme di cultura, per­ sone, ambiente, a vità e prodo o pi­ co, che il turista italiano prende sempre più in considerazione quando sceglie la meta del suo prossimo viaggio. Un viag­ gio che, sempre di più, deve essere una life style esperience anche quando ha una finalità business.

Mice&Food un binomio che piace alle aziende

A tavola in Abruzzo, tra pasta fresca e tartufo

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È importante notare, aggiunge anche il Rapporto, che anche all’estero l’offerta eno­gastro­turis ca italiana è sempre più apprezzata. Come spiega l’indagine con­ do a su 99 tour operator stranieri che hanno partecipato alle due principali fie­ re italiane del se ore (Good Italy 2017 Workshop e BITEG 2017): ben 61 opera­ tori, pari al 62%, hanno nella loro offerta pacche a tema enogastronomico con des nazione l’Italia. La maggior parte so­ no tedeschi (23%) e statunitensi (18), mentre tra le des nazioni maggiormente proposte spiccano la Toscana (presente

nel catalogo del 72% degli operatori) e il Piemonte (59%). «Oggi i turis business e bleisure vogliono provare sopra u o esperienze legate a vino e cibo», ci ha raccontato Andrea Aiolfi, tolare di Food Valley Travel, operatore esperto nella proposta di esperienze Mice in chiave enogastronomica – e per farle “reali” ci vogliono contenu importan pensa con competenza e realizza con cura –. Tra i filoni for , ci sono, per esempio, i corsi di cucina con le signore emiliane doc che insegnano a fare la pasta col ma erello, e l’“orienteering” gastronomi­ co, una sorta di caccia al tesoro tra le bo eghe storiche di una ci à, oppure in mezzo alla natura dove si raccogliono prodo pici del luogo che verranno poi cucina tu assieme».

Un “patrimonio” unico al mondo E l’Italia in quest’o ca allora è una vera mecca: che ad esempio può offrire ben

Iden kit della foodie genera on Principalmente single, più acculturato, ma con un a uale reddito disponibile più basso rispe o a quello dei baby boomers, il viaggiatore Millennial ap­ passionato di cibo, quando si tra a di scegliere la des nazione di un viaggio enogastronomico, ne valuta in via prioritaria bellezza (51%), cultura e tradizioni (46%). Tra le esperienze legate al cibo più ap­ prezzate ci sono: la possibilità di gu­ stare pia pici del luogo in un risto­ rante locale (87%), visitare merca ni con prodo del territorio (80%) e fre­ quentare locali giovani e dinamici in cui l’elemento food sia abbinato a quello social (62%). Il Millennial ama, in par colare, lo street food: l’82% ama acquistare cibo da un food truck ed è a caccia di novità: il 79% deside­ ra provare nuovi ristoran etnici, mentre il 60% desidera mangiare in ri­ storan gourmet.

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Trenitalia punta sul turismo gastronomico

825 prodo agroalimentari e vi vinicoli ad Indicazione Geografica, 5.056 Prodot­ Agroalimentari Tradizionali, 4 beni eno­ gastronomici inseri nella lista del patri­ monio tangibile e intangibile dell’UNE­ SCO, 2 ci à crea ve UNESCO dell’eno­ gastronomia, 334.743 imprese di ristora­ zione, 875 ristoran di eccellenza, 23.406 agriturismi che offrono servizi di alloggio, ristorazione e altre proposte tu­ ris che, 114 musei lega al gusto, 173 Strade del Vino e dei Sapori. Un universo di esperienze da vivere. Alle quali si ag­ giungono una molteplicità di proposte a tema, come visite e degustazioni nelle can ne, nei birrifici e nei frantoi, sagre e feste enogastronomiche, esperienze di social ea ng che trovano uno spazio sempre maggiore nell’offerta degli inter­ mediari tradizionali e online. Un’offerta

Ven i nerari enogastronomici lega ad altre an collega­ men ferroviari per scoprire cibi e peculiarità del Belpaese at­ traverso i viaggi in treno. È la collana “I nerari di pAssaggio”, un proge o realizzato da Trenitalia e Slow Food Editore con l’obie vo di illustrare il panorama enogastronomico delle re­ gioni italiane e allo stesso tempo di promuovere il treno come mezzo per raggiungere oltre 500 produ ori, bo eghe e risto­ ratori segnala da Slow Food nelle vicinanze delle stazioni fer­ roviarie. Sarà così possibile apprezzare le eccellenze alimentari regionali, per la maggior parte a chilometro zero, a raverso il treno, mezzo ecologico per eccellenza. Da Nord a Sud, ques gli “I nerari di pAssaggio” in tu a Italia: Aosta ­ Ivrea, Torino ­ Alba, Verona ­ Vicenza, Spotorno ­ Bor­ dighera, Parma ­ Bologna, Pesaro ­ Ancona, Terni ­ Terontola, Ancona ­ Pescara, Roma ­ Albano, Napoli ­ Salerno e Bari ­ Brindisi. Entro la fine dell’anno, inoltre, saranno disponibili an­ che le ulteriori brochure che completeranno la collana: Trento ­ Bolzano, Udine ­ Trieste, Parma ­ Milano, Firenze ­ Viareggio, Campobasso ­ Isernia, Potenza ­ Melfi, Lamezia ­ Rosarno, Pa­ lermo ­ Messina e Cagliari ­ Sassari. «Nei giorni fes vi e nei fi­ ne se mana», ha spiegato Maria Giaconia (foto a sin.), Diret­ tore Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, «milioni di persone viaggiano su treni regionali, alcuni, con andata e ritor­ no nella stessa giornata. Mo vo per cui Trenitalia ha pensato di implementare la sua offerta di collegamen e i nerari, in par colare a tema enogastronomico, ma non solo, per consen­ re ai viaggiatori di raggiungere, con un mezzo ecologico, par­ chi, impian sciis ci, spiagge, borghi, giardini e si patrimonio dell’Unesco, favorendo così una più distribuzione meno conge­ s onata dei flussi turis ci».

consistente in termini numerici che, nell’ul mo anno, è cresciuta e che riflet­ te la ricchezza e la varietà del patrimonio eno­gastro­turis co­italiano lungo tu a la Penisola, nelle maggiori ci à così co­ me nei luoghi periferici. «È un mercato che ha ancora ampie marginalità di svi­ luppo, sia in termini di organizzazione sia di fruibilità». ha aggiunto Roberta Gari­ baldi, «il patrimonio enogastronomico italiano può essere una leva per valoriz­ zare il turismo in des nazioni minori». mastermeeting.it

A cena davan al mare magico dell’Isola Palmaria e (sopra) un Frecciarossa che “corre” verso le vacanze, anche quelle enogastronomiche

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SCENARI DEL TURISMO

L’innovazione dell’Hotellerie

passa dal SIA Cresce la qualità dell’offerta rivolta al mondo alberghiero, con particolare riferimento alla proposta di nuove tecnologie e servizi

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IA Hospitality Design torna alla fiera di Rimini dal 9 all’11 o obre 2019, orga­ nizzato da Italian Exhibi on Group. Da 68 anni è il punto di ri­ ferimento per le forniture all’ho­ tellerie, unico salone italiano de­ dicato esclusivamente a questo se ore. Abbiamo incontrato Mat­ a Migliavacca, brand manager di Sia Hospitality Design, per farci raccontare qualche an cipazione e i pun chiave della fiera. «Tra i pun di forza del Sia,», spie­ ga Migliavacca, «Direi che c’è la capacità di leggere e interpretare la domanda di innovazione che in­ teressa le stru ure alberghiere, declinando scenari, prodo e ser­ vizi in un contesto fieris co com­ pletato da altri due saloni: TTG Travel Experience che è il market­ place B2B leader in Italia per il business turis co e SUN Be­ ach&Outdoor Style che invece si rivolge in prevalenza a stabilimen­ balneari e camping». I se ori esposi vi più dinamici? «Tu e le aree esposi ve stanno ri­ spondendo con o mi risulta .

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S amo notando che, in par cola­ re, la proposta di tecnologia e ser­ vizi è in forte crescita. C’è una forte accelerazione nella qualità delle offerte in ques se ori, an­ che perché stre amente connessi sia all’applicazione delle nuove tecnologie ai servizi e a tu o ciò che riguarda l’efficienza energe ­ ca, con la conseguente necessità di comunicarla con evidenza alla clientela. Domo ca, sistemi ge­ s onali, infrastru ure web e ser­ vizi annessi sono in grande cresci­

ta e occuperanno un’area esposi­ va sempre più vasta». Dal vostro osservatorio quali so­ no i trend più rilevan ? «Il design e la sostenibilità. Dentro a ques due ambi si sviluppano nuove proposte che colgono la crescita costante di domanda turi­ s ca, nel mondo e in Italia. Il ruolo della fiera è quello di rappresenta­ re in an cipo la fron era dello sviluppo, leggibile nella qualità delle proposte esposi ve e nella nostra par colare a enzione al­ l’alta formazione. Cito le tre ‘”are­ ne”, con un calendario di wor­ kshop di al ssimo livello. Esposi­ tori e visitatori traggono, da un salone così impostato, sia le infor­ mazioni di business che nuove re­ lazioni commerciali e guardano al futuro con nuove certezze». Quali sono le nuove proposte della prossima edizione? «I focus esposi vi saranno tre: Design, Water e Taste. Ognuno propone esempi e installazioni che provengono dalle sugges oni dei grandi proge s . Sono proposte in dimensioni reali, che valorizza­ no anche le produzioni più inno­ va ve del made in Italy del se o­ re, capaci di trasme ere s moli e segnali di innovazione». M.C..

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Pad. B1 - Stand 39-42


SCENARI DEL TURISMO

Monrif Hotels Un piano serio, efficace e innovativo per portare il Gruppo al top dell’hôtellerie italiana: scopriamolo insieme di Davide Depon

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Lo splendido giardino del Royal Hotel Carlton, albergo che è strategicamente posizionato nel centro di Bologna

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n Gruppo di successo in diverse a vità, in primis quella editoria­ le, che punta deciso sul se ore dell’hôtellerie. Una sfida portata avan con entusiasmo e capacità, come ci rac­ conta Michele Palma, Director of Deve­ lopment & Opera ons Monrif Hotels. «Quella del turismo è un’industria che negli ul mi anni è mutata tanto, ma sono cambiate anche le dinamiche delle altre a vità nelle quali operiamo, perme en­ doci di sviluppare una forte capacità di analisi e ges one del cambiamento che ci consentono di confrontarci sul merca­ to alberghiero al pari con i più solidi gruppi internazionali. La Holding Monrif Spa è da sempre condo a dalla famiglia Riffeser Mon , oramai alla quarta gene­ razione, quindi possiamo dire che passio­ ne e affidabilità sono elemen da ag­ giungere alle abilità ges onali sviluppate, oltre a una visione molto chiara sull’im­

portanza del se ore hospitality all’inter­ no delle strategie di gruppo per il futuro. Ecco perché oggi Monrif Hotels può con­ frontarsi sul mercato come operatore di primo livello». Oggi l’Italia è sulla cresta dell’onda come meta turis ca internazionale: come si potrà sviluppare ancora questa crescita e quali saranno i target del Gruppo? «Di certo i tassi di crescita tenderanno a calmierarsi, ma l’Italia risulterà sempre tra le mete più ambite anche per il se ore Mice che ha una più alta capacità di spe­ sa. Per sostenere la curva di crescita sarà fondamentale che l’intero comparto ricet­ vo a vi processi di evoluzione di servizi e stru ure, in linea con gli standard inter­ nazionali, per rispondere alle esigenze della clientela. I target di Monrif Hotels sono da sempre congressuale e corpora­ te, ma negli ul mi 5 anni il segmento lei­ sure incoming è sempre più al centro del­

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le nostre strategie, garantendo una visibi­ lità internazionale al brand e una diversifi­ cazione del business mix che ha fa o cre­ scere le performance di gruppo». Oggi poi il business traveller è un viag­ giatore consapevole che approfi a dei soggiorni anche in chiave bleisure... «La definizione ne a dei segmen di mercato sta perdendo significato e ri­ spe o alla mo vazione del viaggio pre­ vale l’esperienza che si vuole vivere in hotel e non solo. Il bleisure è un esempio di contaminazione al quale Monrif Hotels risponde con un’organizzazione dei ser­ vizi molto flessibile u le a poter cambia­ re asse o e iden tà quando necessario. Per questo da tempo ado amo un siste­ ma di survey che rileva i suggerimen degli ospi e li traduce in servizi e pro­ mozioni che ci fanno avere un alto tasso di fidelizzazione. La superficie media del­ le camere, il comfort dei le , una risto­ razione di alta qualità che valorizza le ec­ cellenze locali unite a pia internaziona­ li, le ampie hall come luogo di incontri di lavoro e happening, le sale mee ng con luce naturale e le tecnologie più evolute, i dehors, la rapidità e la professionalità del nostro staff: tu o fa sì che il business traveller trovi risposta ad ogni esigenza e non abbia complicazioni durante il sog­ giorno o gli even di lavoro».

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Par te da una base solida di tre alberghi di qualità a Bologna e Milano: qual è il piano per il futuro? «Oggi Monrif Hotels pilota 3 stru ure di grandi dimensioni per il panorama italia­ no, realizzando un fa urato annuo di 20 milioni di euro e performance di reddi ­ vità all’altezza di brand con maggior nu­ mero di stru ure. Ciò vuol dire che sia revenue che controllo di ges one sono pun di forza che ci presentano al mer­ cato come gestori affidabili nei rappor di lungo periodo: Monrif Hotels opera dal 1973. Per questo siamo sicuri di po­ ter puntare alla crescita del brand con lo­ cazioni di immobili, affi di aziende, ma­ nagement contract e consulenze, garan­ tendo o me performance e affidabilità a inves tori o proprietari che cercano un interlocutore in grado di valorizzare il proprio asset immobiliare. Abbiamo una sede a Bologna e una a Milano con figure di business intelligence a supporto degli hotel, ma possiamo anche usare le risor­

L’elegante e ampia lobby del Royal Garden Hotel di Milano

Una delle elegan e accoglien Suite del Royal Hotel Carlton di Bologna. A sin., Michele Palma, Director of Development & Opera ons Monrif Hotels

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SCENARI DEL TURISMO

La Sala Roof Garden del Royal Garden Hotel di Milano è uno spazio perfe o per ospitare even e mee ng

se della holding che vanta eccellenze in editoria, pubblicità e se ore digital. Que­ ste interazioni dal punto di vista com­ merciale sono più ampie di operatori so­ lo lega al mondo dell’hôtellerie e sono un indiscusso vantaggio compe vo. Il piano di sviluppo prevede l’ingresso di 4 nuove stru ure nei prossimi 5 anni, con contra di locazione pluriennali. Il target principale rimane il segmento 4 e 5 stelle nelle principali ci à italiane o des nazio­ ni leisure, ma allo studio c’è anche una ipotesi di new brand per ges re formule di ospitalità complementare. Quanto alle loca on, Roma, Milano, Firenze e Vene­ zia sono al centro delle ricerche ma sia­ mo molto a en anche al mercato delle “secondary ci es” nelle quali crediamo molto e dove probabilmente in termini di valorizzazione turis ca c’è molto da far scoprire. Inoltre, grazie ad accordi di col­ laborazione con fondi di inves mento,

possiamo essere veicolo per acquisizioni di immobili». L’esempio di Milano ci à più visitata è una via per il turismo italiano del futuro? Come si possono coniugare business e vacanza? «Milano ha avuto la capacità di dimostra­ re che è possibile coniugare economia e bellezza, urbanis ca e archite ura in par­ colare. È un esempio da seguire anche se non tu e le des nazioni hanno le ri­ sorse per avviare piani urbanis ci e di svi­ luppo immobiliare adegua e valorizzare a livello turis co le loro bellezze. Occorre quindi l’intervento di inves tori priva , mentre alle pubbliche amministrazioni spe a il compito di creare le condizioni per a rarli, snellendo la burocrazia, age­ volando le infrastru ure e patrocinando le inizia ve di marke ng territoriale. Temi complessi ma ai quali non ci si può sot­ trarre per distribuire i benefici economici e sociali del turismo in tu o il Paese. E Monrif Hotels può anche supportare con il suo know­how le des nazioni che vo­ gliono valorizzare asset immobiliari per lo sviluppo turis co. Conoscere le dinami­ che del se ore è fondamentale per mirare lo sviluppo di stru ure e servizi. E questa è la risposta che Monrif Hotels vuole dare ai nuovi target: forte connotazione terri­ toriale della propria iden tà, ma garanzia di eleva standard qualita vi riconoscibili a livello globale».

Un’oasi di benessere in ci à: è la Monrif SPA by Clarins del Royal Hotel Carlton di Bologna

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SCENARI DEL TURISMO

Starhotels

Rinnova 3 grandi centri congressi a Roma, Genova e Torino Starhotels, primo gruppo privato alberghiero italiano per fatturato, leader nei segmenti upscale e upper­upscale & luxury, punta su Roma, Torino e Genova come destinazioni per meeting ed eventi, rinnovando la sua offerta MICE di Davide Depon

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nici e accomuna da uno s le ac­ cogliente che è perfe a sintesi di eleganza e comfort: sono gli al­ berghi Starhotels (www.starhotels.com), 29 proposte a 4 e 5 stelle nel cuore delle più belle ci à italiane ed internazionali (Londra, Parigi, New York), conosciu e apprezza da sempre sia dalla clientela leisure che da quella business: loca on

strategiche, soluzioni personalizzate, esper event manager dedica e 166 sa­ le riunioni fanno di Starhotels il partner ideale per even successo. Recentemente, la compagnia ha realizza­ to una importante opera di restyling di tre centri congressi all’interno degli Star­ hotels Premium: President di Genova, Majes c di Torino e Metropole di Roma.

Comfort ed eleganza, binomio perfetto Con il suo s le ecle co, sugges vo mix di comfort e classe, lo Starhotels Metro­ pole rappresenta al meglio le mille sfac­ ce ature della ci à eterna. È situato in posizione centrale, nei pressi della Sta­ zione Termini. Le sue 236 camere e suite, recentemente rinnovate, sono un’oasi di pace e relax nella Capitale. Il rinnovato centro congressi, con 9 sale mee ng in grado di ospitare fino a 160 persone, of­ fre diverse soluzioni per ospitare ogni ­ po di evento, perfe amente organizzato grazie a uno staff di professionis esper e supportato dalle più moderne tecnolo­ gie. Nell’ambiente in mo ed elegante del ristorante Apicio by Eataly si possono gustare i grandi pia della tradizione ro­ mana insieme a rice e internazionali, mentre, per un caffè, un pranzo veloce o un cocktail, il bar Bistrot Rendez Vous by Eataly è l’ideale in ogni momento della giornata. STARHOTELS METROPOLE ROMA Camere e suite: 236 Sale mee ng: 9 Capacità max a teatro in plenaria: 160 persone Wi­Fi ad alta velocità (free per chi soggiorna) Distanza da aeroporto: Roma Fiumicino 30 km Parcheggio riservato mee ng.metropole.rm@starhotels.it

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Dove forma e funzionalità incontrano il piacere Situato in un palazzo o ocentesco dalle magnifiche vetrate Liberty nel cuore di Torino, poco lontano dalla Stazione di Porta Nuova e dalle elegan vetrine di via Lagrange, lo Starhotels Majes c uni­ sce il fascino dell’Art Nouveau ad uno s ­ le più contemporaneo. Gli ospi potran­ no scegliere tra le elegan 161 camere e suite, cara erizzate da uno s le raffinato, pregiate finiture e dotate di ogni comfort per essere ancora più accoglien . Ogge o di rinnovamento anche le 7 ver­ sa li sale mee ng, a rezzate con le più moderne tecnologie e con capienza fino a 484 persone. Tra queste spicca la sala Vi oria che, con i suoi 400 metri quadri, è la sala congressi più ampia all’interno di un hotel nel centro di Torino, ed è in gra­ do di fornire diverse pologie di alles ­ mento modificabili in base alla necessità del cliente. In occasione dell’ul ma ri­ stru urazione del centro congressi, la sa­ la Vi oria è stata dotata di un impianto di illuminazione a 4 fasi, completamente ges bile dall’interno, in modo da calibra­ re la luce perfe amente per la visione di

Chic contemporaneo, fascino storico Incastonato nel cuore di Genova, all’in­ terno del moderno centro direzionale di Corte Lambruschini, lo Starhotels Presi­ dent rifle e, con raffinata eleganza, tra­ dizione e innovazione. Ciascuna delle sue 190 camere e suite (la maggior parte recentemente rinnovate) dotate di ogni comfort, offre ampi spazi in una sugge­ s va atmosfera ricercata, con grandi ve­ trate che regalano una magnifica vista sulla ci à. Punto di forza della proposta mee ng e congress è il rinnovato e mo­ derno centro congressi, con 7 sale mee­ ng con luce naturale, molto luminose, spaziose e modulari, ada abili ad ogni ­ po di evento. La sala plenaria con i suoi 430 metri quadra ospita fino a 400 per­ sone. A completare l’offerta, il supporto

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filma e presentazioni. Il ristorante Le Regine by Eataly propone le migliori ri­ ce e della tradizione gastronomica pie­ montese con selezionate materie prime. STARHOTELS MAJESTIC TORINO Camere e suite: 161 Sale mee ng: 7 Capacità max a teatro in plenaria: 484 persone Wi­Fi ad alta velocità (free per chi soggiorna) Distanza da aeroporto: Torino Caselle 20 km Garage convenzionato mee ng.majes c.to@starhotels.it

di un Event Manager e di un team dedi­ cato. Il ristorante La Corte by Eataly deli­ zia il palato con specialità della tradizio­ ne ligure, mentre l’atmosfera lounge del bar è ideale per concedersi un pranzo ve­ loce o un cocktail. STARHOTELS PRESIDENT GENOVA Camere e suite: 190 Sale mee ng: 7 Capacità max a teatro in plenaria: 400 persone Wi­Fi ad alta velocità (free per chi soggiorna) Distanza da aeroporto: Genova Colombo 10 km Garage privato mee ng.president.ge@starhotels.it

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MASTERMEETING IL MEGLIO DEL TURISMO BUSINESS&LEISURE

Viaggi fuori dalle ro e comuni alla scoperta di i nerari e des nazioni dal fascino unico

Sempre più esigente, non solo in termini di qualità dei servizi, ma anche in termini di experience, ovvero di nuovi modi di godere di una des nazione e di trascorrere il tempo libero, il turista di oggi non si accontenta di essere un semplice visitatore. Vuole vivere il viaggio da local, da auten co protagonista, immergendosi, cioè, nel tessuto vivo di un territorio (l’animus loci), alla scoperta tanto dei suoi luoghi più cara eris ci quanto di quelli meno no , ma non per questo meno affascinan , sperimentando tradizioni, gus , cultura e, sopra u o, emozioni da portarsi a casa come bagaglio esperienziale e, allo stesso tempo, da condividere in tempo reale con la community. Ecco che, allora, la sfida diventa proporre i nerari sempre più immersivi e coinvolgen , declinabili anche in chiave social. In una frase: capaci di soddisfare le esigenze, le preferenze e le aspe a ve del viaggiatore 3.0. Ogni des nazione che desideri essere appealing è chiamata oggi a trovare, quindi, modi inedi , curiosi e originali di raccontare se stessa. Un primo passo, potrebbe essere, per esempio, rispondere alla domanda: “Perché un turista dovrebbe scegliermi, cosa mi rende unica e speciale?”

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F   CUS BERGAMO Quando il food alimenta la Mice Experience


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CUS BERGAMO

Quando il food alimenta la Mice Experience Viaggio tra i sapori bergamaschi più tipici. Per una full immersion nella storia di un popolo fiero, semplice e schietto, sia a tavola che nell’accoglienza di Giulia Mantegazza

Panoramica delle mura venziane patrimonio UNESCO dal 2017

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ppena la sorsata mescolata alle briciole del pas ccino toccò il mio palato, trasalii, a ento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferen le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sen vo più mediocre, con ngente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta? Sen vo che era connessa col gusto del tè e delle pé tes madeleines”. In questo famoso brano tra o dal suo libro “Dalla parte di Swann”, Marcel Proust, raccontando di un piccolo dolce (la pé te madeleine) im­ merso in una tazza di tè, lo diceva certa­ mente in modo assai più roman co di quanto non lo spieghino oggi le neuro­ scienze a raverso i collegamen sinap ­

ci tra olfa o e sistema limbico. Tu avia, il conce o, in sostanza, non cambia. Il ci­ bo è una via d’ingresso istantanea alla memoria e alle emozioni. Basta un sapo­ re o, a volte, persino un’inafferrabile trac­ cia di profumo, ed ecco che il ricordo, che si credeva perduto, riemerge ina­ spe ato, senza freni, senza controllo, re­ s tuendo alla coscienza del presente un mondo vivido di immagini, suoni, colori, sensazioni, pensieri ed emozioni. Un mondo che non a ene soltanto alla sfe­ ra in ma del privato, bensì affonda le ra­ dici in una dimensione ben più ampia, universale, sulla quale si costruiscono l’iden tà di un popolo e di una des na­ zione. Sarà per questo che cibo e territo­ rio sanciscono un’unione imperitura che, pur radicata nella Storia, racconta del Senza Tempo, afferendo al sacro e al mi­ mastermeeting.it


FOCUS BERGAMO

così emo vamente e culturalmente la sua esperienza Mice in quella des nazio­ ne. Questa volta, per esempio, portando­ lo in viaggio tra alcuni dei sapori più pi­ ci del territorio bergamasco, per un’au­ ten ca food experience orobica.

Scorcio di ci à alta: dietro il Duomo si vede l’Ex Ateneo e piazza mercato del pesce

In un piatto di polenta, lo spirito del bergamasco doc

to ancor prima che alla concretezza della materia. E non è un caso che, da sempre, la scoperta di un cibo sia anche scoperta di un luogo e viceversa. Insomma cibo e territorio sono complementari e, insie­ me, rappresentano uno dei driver più po­ ten del turismo di ieri e di oggi. Valoriz­ zare una des nazione a par re dalla sua offerta gastronomica significa, infa , fa­ re cultura, ma anche fare marke ng turi­ s co in modo trasversale. Significa a ra­ re tu i target, non ul mo il le ore di MasterMee ng, ovvero il bleisure travel­ ler evoluto: la donna e l’uomo d’affari che, da una trasferta di lavoro, si aspe a­ no di portarsi a casa un bagaglio espe­ rienziale capace di arricchirli, non solo professionalmente ma anche a livello personale. Al suo le ore, Master Mee­ ng non si limita a raccontare come e dove organizzare mee ng ed even di successo. Master Mee ng, il suo le ore, lo accompagna dire amente sul territo­ rio, alla scoperta degli spun più interes­ san per capire l’animus loci e arricchire mastermeeting.it

Se immaginassimo di condensare Berga­ mo in un pia o, sarebbe un pia o di po­ lenta. Un cibo an co e semplice della tradizione contadina che in Italia esisteva ancor prima dell’arrivo, con la scoperta dell’America, del mais. La polenta veniva fa a, allora, con il farro unito a farina di frumento, orzo e miglio. Un pia o pove­ ro, senza fronzoli, un po’ ruvido al palato, ma capace tu avia, nella sua essenziali­

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FOCUS BERGAMO

Casoncelli bergamaschi i famosi ravioli ripieni di carne servi con burro fuso, pance a e salvia

Profilo di Bergamo

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tà, di dare vigore e sprigionare ricchi sa­ pori in virtù dei mille abbinamen e dei mille modi possibili in cui gustarlo, tanto da essere portato in tavola anche come pietanza della festa. Ecco una bella metafora per parlare dello spirito del vero bergamasco e del suo s ­ le di accoglienza. Uomo semplice, un po’ rude ma generoso nel “darsi” con auten­ cità, il bergamasco doc ama dire pane al

pane e vino al vino, non ostenta e non millanta, ma neanche so os ma le sue qualità. Gente semplice ma di valore, i bergamaschi accolgono con quel modo di fare onesto e puntuale che non manca però di stupir in posi vo, proprio come non manca mai di fare un bel pia o di polenta che, a seconda di come lo si ab­ bini, se con carne, acciughe, insacca o formaggi, ogni volta è qualcosa di diver­ so. Insomma, impossibile che annoi la “polenta e pica sö”, (le eralmente la po­ lenta e qualcosa su cui picchie arla). La sua versione più leggendaria è quella con l’aringa o l’acciuga affumicata, ma non da meno è la polenta calda con il coniglio arrosto e il suo sughe o, il “pucì”. E poi c’è quella con i “capù”, pia o montano (la versione magra del cappone), difficilmen­ te trovabile nei ristoran , che consiste in un fago no di verza bollito, contenente un ripieno di carne o di solo pan gra ato e formaggio. A proposito, a Parre, in Val

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Seriana, ogni anno, si organizza la Sagra del Capù. Che sia gialla, bianca, rossa, con grani an chi come il mais spinato o rostrato, accompagnata con qualsivoglia, la polenta bergamasca, co a rigorosa­ mente nel paiolo di rame, è, insomma, la regina incontrastata della tavola che non dovrebbe mai mancare di fare bella mo­ stra di sé sui fuman taglieri in legno, an­ che in occasione di un pranzo d’affari o di una cena post mee ng.

Sulla tavola orobica si riscopre anche il valore del recupero Quello che piace dei bergamaschi è il lo­ ro modo di vivere la cucina. Per loro è davvero mo vo di orgoglio: è Storia, in­ tesa come rimando alla cultura e alle tra­ dizioni an che e alla memoria. Ed è sto­ ria vissuta come racconto, condivisone che invita alla socialità e all’accoglienza. E poi è anche iden tà, perché deposita­ ria di valori (quelli contadini) profonda­

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men sen ancora oggi, come il valore della semplicità e del recupero. Nasce, per esempio, come pia o di recupero, anche un’altra eccellenza locale: i casoncelli alla bergamasca, prepara secondo tradizione dagli avanzi del pasto prece­ dente mescola insieme ad altri ingre­ dien e condi con burro fuso, salvia e pance a. Per un tuffo nella tradizione di questo pia o, a maggio, in Ci à Alta, si ene, ogni anno, il “De Casoncello”, un weekend celebra vo del casoncello. Una versione più “magra”, ma altre anto buona dei casoncelli, sono gli scarpinocc di Parre (il cui nome deriva dalla forma, che ricorda le scarpinocc, an che calzatu­ re realizzate in panno). Realizza con in­ gredien rus ci e semplici (poche uova, farina, la e, burro e, come ripieno, pane raffermo gra ugiato con formaggio a pa­ sta dura e qualche spezia), gli scarpinocc sono una preparazione pica e an ca di Parre, piccolo paese della Val Seriana.

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FOCUS BERGAMO

La patria dei formaggi

Forme di Branzi in stagionatura

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Bergamo è famosa anche per i suoi for­ maggi, i cui nomi raccontano spesso una storia (di tradizione e di vita quo diana), come il Salva, lo stracchino di primavera fa o per “salvare” il tanto la e prodo o oppure il Quar rolo, che nasce con il la e del quarto taglio d’erba. Sul territorio si producono ben 9 formaggi riconosciu Bergamaschi DOP (un record in Italia) che, un tempo, erano la base dell’alimen­ tazione contadina e venivano prodo perlopiù nella stagione degli alpeggi. Tra ques c’è il Formai de Mut (Formaggio di Monte) della Val Brembana prodo o con la e vaccino, il cui sapore varia a secon­ da dell’alpeggio e del periodo di produ­ zione. In Valtaleggio, si produce, invece, già dal Medioevo, lo Strachìtunt, formag­ gio vaccino intero erborinato prodo o con l’an ca tecnica del due paste: la ca­ gliata della sera e quella del ma no ven­ gono unite a stra , mentre l’erborinatura è o enuta in modo naturale a seconda della forma. A fine se embre, al ritorno nelle stalle, come ricompensa allo stan­ cante trasferimento dai pascoli in quota gli allevatori davano ai propri animali l’er­ ba di fine stagione, bassa e spessa, defi­ nita l’erba quar rola. Il formaggio che

riusciva di migliore qualità veniva chia­ mato Quar rolo, L’appella vo “stracchino” deriva dall’an ­ ca parola del diale o lombardo “stracch”, che vuol dire “stanco”, a indicare sia la stanchezza delle mucche per la transu­ manza appena tornate dall’alpeggio, sia la stanchezza del contadino che, per fare questo po di formaggio doveva effet­ tuare una seconda lavorazione del la e a fine giornata. Altri presidi Slow Food del­ la bergamasca sono il delizioso Agrì di Valtorta e il Bi o Storico un formaggio corposo realizzato aggiungendo alla pa­ sta anche la e di capra.

Bergamaschi mastri birrai e inventori del gelato alla stracciatella Gli enonau , in par colare gli appassio­ na dei vini da dessert, conosceranno senz’altro le terre della Valcalepio. Qui si produce, infa , il primo Doc bergamasco riconosciuto: il Valcalepio, nelle sue tre versioni rosso, bianco e passito. Oltre a questo e ad altri o mi vini da dessert, il territorio regala anche alcune delle birre migliori d’Italia. Tra i birrifici ar gianali ce ne sono due rela vamente giovani che fanno ince a di premi per la qualità e la

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personalità delle loro birre: Otus ed Elav. Da provare la bionda dorata Lolipa di Otus, dall’intenso sapore di malto con sfumature di miele e dal profumo florea­ le, mentre ai birrofili più “strong”, si con­ siglia la Dark Metal di Elav, birra scura, dalla morbida e cremosa schiuma noccio­ la, con alta gradazione di alcolicità (8°) e aromi di malto tostato, caffè, cacao, frut­ ta secca e una punta di resina balsamica dovuta al luppolo Chinook. Un’altra birra che merita di essere assaggiata è la Mùscat, o enuta aggiungendo al malto una percentuale di Moscato di Scanzo. S amo arrivando, così, alla fine del no­ stro viaggio gastronomico, ma non pos­ siamo accomiatarci senza una menzione par colare alla produzione dolciaria. An­ che in questo ambito, Bergamo si dimo­ stra ci à gourmet dalla grande inven va. Sapevate, per esempio, che è qui, per l’esa ezza in uno storico locale della cit­ tà alta, La Marianna, che è nata la strac­ ciatella, il gelato al fiordila e con gocce di cioccolato fondente? Altre delizie pi­ che della zona sono la torta Donize e le Melodie, entrambe ispirate al composito­ re bergamasco Gaetano Donize . La pri­ ma, delicata e morbida ciambella con al­ bicocche candite e ananas, fu inventata

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in occasione del centenario della morte del Maestro da Alessandro Balzer, men­ tre Le Melodie sono raffina cioccola ni a forma di moneta con, in rilievo, l’imma­ gine del compositore, in cui il cacao vie­ ne esaltato in abbinamento con fru eso ci, cardamomo, peperoncino e pi­ stacchio. Senz’altro ques piccoli capolavori di pa­ s cceria reggerebbero degnamente il pa­ ragone con le Pé tes Madeleines tanto care a Proust. E chissà che, gustandole con una buona tazza di tè al glio, non siano in grado, anche loro, di risvegliare, insieme a deliziosi sapori e aromi, an ­ che e piacevoli memorie capaci di rende­ re “indifferen le vicissitudini, inoffensivi i rovesci e illusoria la brevità della vita...” Si ringrazia per la collaborazione Visit Bergamo

“Le melodie del Donize ”, il cioccola no dedicato al nostro celebre compositore

Vendemmia a Scanzorosciate per il famoso Moscato di Scanzo

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Cocca Hotel Royal Thai SPA Meeting vista lago in un angolo di benessere thai sul lago d’Iseo. Per una rigenerazione completa tra opportunità di wellness e di svago nella natura

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iamo a Sarnico, in provincia di Bergamo, uno dei borghi più belli del lago d’Iseo. È qui che si trova il Cocca Hotel Ro­ yal Thai SPA, un angolo di Thailan­ dia a qua ro stelle dove i comfort più moderni convivono in perfe a armonia con l’an ca filosofia Thai, quest’ul ma declinata in modo ec­ cellente sia nell’offerta ristora va che in quella benessere della SPA. Un plus che piace anche alla mee­ ng industry. Gli even organizza­ al Cocca Hotel offrono l’oppor­ tunità ai partecipan di godere di una splendida terrazza con vista sulle rive del Lago, ideale cornice per aperi vi e di 5 sale con luce naturale e spe acolare affaccio sul lago. Ai menù della tradizione italiana si aggiungono quelli orien­ tali. L’ospite potrà scegliere di as­ saggiare i sapori stuzzican della cucina Thai, per un viaggio del gu­ sto fra Oriente e Occidente, idea simpa ca per arricchire le espe­ rienze di un team building o di un

light lunch d’affari. Le possibili at­ vità da organizzare a contorno di una riunione d’affari sono molte­ plici e completano le opportunità per le aziende di o mizzare gli in­ contri con una parte ludico­espe­ rienziale mai banale. Si può sce­ gliere tra: escursioni alla scoperta del territorio al confine con la Franciacorta per entrare in contat­ to con realtà meno note ma altret­ tanto apprezza come, ad esem­ pio, i vini della Val Calepio, degu­ stazioni ad hoc in hotel oppure di­ re amente in can na, passeggiate sulle rive del Lago, fra natura e pa­ norami rilassan senza dimen ca­ re le diverse a vità spor ve open air come giri in barca a vela sul la­ go d’Iseo, escursioni in bici capaci di rendere il soggiorno sul Lago d’Iseo una vera scoperta.

Un tuffo nel Benessere THAI Il tempo dedicato alla remise en forme trova nel Cocca Hotel Royal Thai Spa un alleato straordinario.

Cocca Hotel Royal Thai SPA rispe a l’ambiente Cer ficazione Lega Ambiente: Cocca Hotel ha ricevuto il pres gioso riconoscimento di Legambiente come stru ura ecosostenibile, che opera nella tutela dell’ambiente, del territorio, del paesaggio e della salvaguardia della cultura, delle tradizioni locali e del buon cibo.

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Grazie alla SPA e al centro Mas­ saggi, l‘Hotel offre un’esperienza dei sensi completa con sauna, docce terapeu che, bagno turco, vasca idromassaggio, percorso Kneipp, savonage, e piscina coper­ ta riscaldata. Ma ciò che rende unico il soggiorno è la possibilità di contare sull’assistenza di uno staff altamente qualificato prove­ niente dai migliori is tu della Tai­ landia. Massaggiatori e un’equipe specializzata propongono agli ospi rituali di benessere thailan­ desi con rigore e sapienza. Conce­ dersi una pausa di meritato riposo qui sarà un vero regalo per corpo e mente. M.C.

Mee ng con vista, sul Lago d’Iseo Il Cocca Hotel Royal Thai SPA vanta: • 5 sale mee ng tu e dotate di luce naturale e vista lago • connessione Wi­Fi gratuita in tu o l’edificio • spaziose camere con vista panoramica sul lago, aria condizionata, TV digitale, tra le quali alcune junior suites e suites Riva, arredate come gli interni delle famose imbarca­ zioni • parking incluso • lounge bar • ristorante di cucina italiana • ristorante di cucina thailan­ dese

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Above you only the sky Centro Congressi Giovanni XXIII è situato nel cuore di Bergamo, dispone di 7 sale meeting, 2 ampi spazi per il catering, un giardino pensile ed un accogliente foyer per esposizioni di qualsiasi tipo. Il nostra staff, le nostre tecnologie e i nostri spazi polifunzionali saranno a vostra disposizione per rendere unico il vostro evento a Bergamo.

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Grand Hotel Presolana Circondato dall’incantevole paesaggio delle Alpi Orobiche, che si stagliano in un cielo azzurro e incontaminato, mutando dal verde delle fresche estati al candore della neve invernale, il Grand Hotel Presolana, elegante e modernissima struttura 4 stelle, è ideale per pianificare un evento o un meeting nella quiete degli scenari montani

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e Valli di Bergamo – e la Presolana in par colare, collocata tra la Valse­ riana e la Val di Scalve – possono essere di grande a razione per chi voglia organizzare mee ng all’insegna del be­ nessere, dove la montagna sia fonte di ispirazione, tranquillità e crea vità per i partecipan . I diversi scenari – dal Mon­ te Pora al Monte della Presolana – che cambiano con le stagioni, passando dal verde dell’estate al bianco della neve in­ vernale, si stagliano nell’azzurro di un cielo incontaminato e offrono una quiete auten ca. Qui, circondato da un incantevole pae­ saggio incorniciato dalle Prealpi Orobi­ che, sorge il Grand Hotel Presolana, ele­ gante e modernissima stru ura che si af­ faccia proprio sul verde di una pineta.

Eventi ad “alta quota” 91 camere e 13 confortevoli Suite fanno del Grand Hotel Presolana la stru ura ideale per pianificare un evento. Lo staff preparato, sempre a disposizione, vi ac­ compagnerà nell’organizzazione di qual­ siasi pologia di evento: dal piccolo mee­ ng alla conven on, dal training forza vendita al lancio prodo . «Passione, competenza e conoscenza ci rendono il partner ideale per il successo di ogni evento», spiega Luana Iannuzzi, hotel manager di questo confortevole 4 stelle. «Gli ampi spazi e le sale dall’atmosfera raffinata sono l’ambiente ideale per orga­ nizzare qualunque evento e rilassarsi con i tra amen della meravigliosa Royal SPA dell’hotel». Le sale mee ng della stru ura offrono gli spazi e le a rezzatu­ re necessarie per chi preferisce organiz­ zare il tu o a soli 90 km dall’aeroporto di Milano­Linate e appena 40 km da quello di Bergamo.

Gli spazi meeting «Le nostre 6 sale mee ng possono ospi­ tare fino a 400 partecipan », spiega an­ cora Luana Iannuzzi, «sono dotate delle più avanzate tecnologie e siamo perfet­ tamente a rezza per affrontare e risol­ vere ogni aspe o organizza vo del­ l’evento. Su richiesta, sono disponibili tu i servizi necessari alla riuscita di un

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mee ng o di un evento: da quello di se­ greteria al recrui ng delle hostess, dalla traduzione simultanea ai transfer, fino al­ la decorazione e agli addobbi floreali del­ le sale. Dal coffee break con pas cceria fresca al light lunch, dal pranzo o la cena di lavoro o di gala, i nostri chef sono in grado di soddisfare qualunque richiesta». Inoltre, la stru ura è in grado di organiz­ zare numerose a vità e di offrire un conta o dire o con la splendida natura circostante: dai trekking in montagna alle escursioni in mountain bike o in ferrata, fino al nordick walking e al canyoning nella Valle del Pora. Numerose, quindi, le soluzioni proposte, costruite su misura in base alle esigenze di chi deve pianificare l’evento, con pac­ che mee ng decisamente interessan a par re da 129 euro a persona, inclusi perno amento in DUS Classic, due cof­ fee break, un work lunch e l’affi o della sala mee ng.

Proposte gourmet per ogni gusto Par colarmente curata la ristorazione, grazie alla presenza di un ristorante e di una pizzeria. Gli ospi possono scegliere tra le proposte classiche e sofis cate del ristorante “La Stella Alpina” e sperimenta­ re anche le specialità culinarie della tra­ dizione bergamasca, o il menu più infor­ male e sfizioso de Il Bistrot Pizzeria, aper­ to sia a pranzo che a cena, dove assag­ giare la vera pizza napoletana accompa­ gnata da rice e saporite e pia leggeri e deliziosi.

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«Per chi desidera scoprire nuovi sapori ed assaporare i pia tradizionali, il menù elaborato dai nostri chef varia ogni gior­ no. Ogni ingrediente impiegato nella pre­ parazione dei pia viene acquistato a km 0 nella stessa Val Seriana», precisa la manager aggiungendo anche che «Il ri­ storante è nella lista dell’associazione italiana celiaci e offre un servizio idoneo alle esigenze alimentari di chi soffre di questa intolleranza alimentare».

Serate con musica Le serate possono poi con nuare nel­ l’elegante Lounge Bar del Grand Hotel Presolana, dove gli ospi potranno speri­ mentare i cocktails abilmente prepara dal Barman inun’atmosfera resa in ma e accogliente dal grande camino. All’interno del Bistrot, si trova, infine, una zona disco bar dall’atmosfera moder­ na e giovane, pensata per spun ni veloci e sfiziosi, «il luogo ideale per serate mu­ sicali e feste, chegrazie alla sua capacità di 120 pos , può essere una piacevole alterna va alla classica cena al ristoran­ te» conclude Luana Iannuzzi. Silvia Fissore

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Hotel Excelsior San Marco Meeting con vista sulla terrazza gourmet dell’hotel. Nel cuore di Bergamo Un viaggio nel gusto e nella tradizione

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Hotel Excelsior San Marco gode di notorietà e appro­ vazione in ambito Mice. È infa un punto di riferimento nella des nazione per la realizza­ zione di mee ng e convegni, gra­ zie a un’ampia offerta di servizi personalizza , di qualità, e alla sua posizione strategica. Affaccia­ to su un’elegante piazza con giar­ dino, crocevia che collega Berga­ mo bassa a Bergamo alta, il quat­ tro stelle è nel cuore della ci à e funge da hub anche per il territo­

rio circostante e verso luoghi di grande a razione come, ad esem­ pio, i rinoma Golf Club e le QC Terme di San Pellegrino. «L’Hotel Excelsior San Marco oggi è sopra u o un luogo di s le per even , anche grazie al Roof Gar­ den Restaurant, il suo ristorante gastronomico con vista panorami­ ca su Bergamo: un vero gioiellino, capace di rendere sorprendente una colazione di lavoro e perso­ nalizzare ogni de aglio per un bu­ siness mee ng, che, qui, regalerà agli ospi un ricordo memorabi­ le», dichiara il General manager Beniamino Tomasoni, che aggiun­ ge «gli event manager possono contare su un Conference Center a rezzato e sulle proposte gour­ met del nostro Roof Garden Re­ staurant». L’hotel offre inoltre 154 comodissime camere, con dota­ zioni moderne e tu e con Sky Vi­ sion Gold.

Ristorante on the TOP Si sale all’o avo piano dell’Hotel Excelsior San Marco e la vista – favorita da una stru ura interamente vetrata con vista sulla Bergamo storica – fa il resto, regalando un’atmosfera unica in ci à. Sul Roof Garden Restau­ rant, l’emozione è garan ta tra giochi di luce, ambientazione elegante e un’o ma cucina pica con una grand carte di vini. Una loca on perfe a per cene di gala, even business e wedding. Il ristorante può accogliere fi­ no a 110 persone.

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Il Ristorante panoramico guida gli ospi in un vero e proprio viaggio del gusto, tra vini e rice e piche, rivisitate con estro contempora­ neo dallo chef e presenta con s le e raffinatezza. La terrazza re­ gala un colpo d’occhio esclusivo e unico sulla ci à. Tramon meravi­ gliosi e vista privilegiata sulla Ber­ gamo storica non deluderanno i più roman ci e faranno da corni­ ce speciale anche a mee ng, pranzi e cene di lavoro che po­ tranno così contare su un naturale “backrdrop” dal forte impa o emozionale per “dar voce” al pro­ prio brand, con efficacia. La capa­ cità rice va dell’Hotel soddisfa pienamente le esigenze del mer­ cato Mice, interce ando, anche, flussi di turismo internazionale leisure come polo a ra vo, da cui par re per andare alla scoper­ ta dei tesori ar s ci e del ricco patrimonio enogastronomico del territorio. Mariateresa Canale

Mice&Golf Il Centro Congressi dell’hotel me e a disposizione 5 sale poli­ funzionali (con capienza fino a 250 pos nella sala plenaria) con servizi personalizza per conve­ gni, mee ng ed even con servi­ zio Internet Wifi gratuito in tu a la stru ura. A due passi dalla fu­ nicolare di Ci à Alta, l’Hotel Ex­ celsior San Marco collega veloce­ mente le due anime di Bergamo e il territorio con le sue a razio­ ni. Nelle vicinanze si trovano an­ che no Golf Club, un’opportuni­ tà post congress anche per le aziende che si possono cimenta­ re, per esempio, sui campi di “Golf Club di Bergamo d’Alben­ za”, di “Colli di Bergamo Golf” e “Franciacorta Golf Club”.

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Hotel Milano Natural & Chic Soggiorni Mice&Wellness con gusto, nel verde delle alpi bergamasche. Per meeting in alta quota (1000 metri) e relax nella prima spa certificata bio

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mmerso nella natura dell’Alta Valle Seriana, l’Hotel Milano Natural & Chic è il luogo ideale per rigenerarsi e per accogliere le esigenze del bleisure travel contemporaneo che cerca un po­ sto tranquillo lontano da stress e confu­ sione, dove ritrovare armonia e ispirazio­ ne. La loca on, tranquillamente adagiata tra le ve e montane, interpreta in toto la filosofia del “vivere bene e sano”: dai ser­ vizi mee ng alla cucina, ai tra amen benessere, ogni momento del soggiorno è da godere in totale relax, approfi ando anche dei tra amen detox messi a di­ sposizione dalla Spa che perme ono di recuperare, in pochi giorni, energia fisica e mentale, per poi ripar re, con rinnova­ ta carica e una maggior consapevolezza, verso nuovi obie vi. «Ci piace accompagnare l’esperienza dei nostri ospi , in ogni momento e in ogni situazione», dice Jean George Comin, amministratore delegato dell’Hotel Mila­ no Natural & Chic, «per esempio, dando suggerimen su experience par colar­ mente belle da vivere sul territorio, come tour enogastronomici alla scoperta delle eccellenze piche della zona, e full im­ mersion nella vita delle valli.

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Ai piaceri della tavola, abbiniamo poi i percorsi della nostra Spa, la prima SPA Bio cer ficata al mondo. Mentre, alle aziende, offriamo servizi mee ng esclusi­ vi che originano dalla collaborazione con l’Università di San Diego». Una partner­ ship importante che ha portato anche al­ la riproge azione degli spazi, come spie­ ga il gm: «le aree indoor e outdoor sono state ripensate in chiave funzionale e crea va, e rese extra­ordinarie, in base, anche, alle ul me scoperte nel campo delle neuroscienze applicate all’ambiente di lavoro per favorire apprendimento e concentrazione, in modo da o enere prestazioni mentali più elevate, e dare, così, valore aggiunto a un mee ng».

Dove il meeting è gourmet experience Da un team building “ad alta quota” possono scaturire risultati inaspettati, se, oltre alla bellezza e alla maestosità della natura, si abbinano le esperienze culinarie del Ristorante Al Caminone ca­ pace di stupire anche i palati più ricer­ cati, con vere chicche montane. Mentre per i meeting, ci sono 8 sale che accol­ gono fino a 180 persone, dotate delle

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tecnologie più nuove, con spazi creativi e set up modulabili. Ovunque si gode di quell’atmosfera informale e calorosa ti­ pica dell’accoglienza di montagna, at­ mosfera che la direzione, coadiuvata da uno staff professionale e attento, sa de­ clinare con grande cura e naturalezza tanto da far sentire ogni ospite come a casa propria.

In tavola i sapori dell’arco alpino Al Ristorante Al Caminone si “viaggia”, dalle Alpi della Savoia alla Slovenia, tra i sapori pici di queste bellissime valli. Una cucina del gusto all’insegna dell’au­ ten cità dei prodo dove Fabio Jannot­ ta, General Manager dell’Hotel Milano Natural & Chic, esplora le migliori propo­

SPA, la prima Bio Spa cer ficata al mondo

ste culinarie del territorio, spingendosi a raverso l’intero arco alpino per pro­ porre agli aman della buona tavola e ai partecipan di un mee ng pia pici e sostenibili, nel rispe o della biodiversità, come i pomodori col va nell’orto priva­ to dell’hotel, a oltre 1.000 metri di al tu­ dine o tu gli altri prodo biologici e di provenienza “slow food”: tu e proposte nate dall’incontro tra la passione per la buona cucina e la maestria dei piccoli ar­ giani locali del gusto, un binomio che offre qualità e tradizione, contribuendo al mantenimento di lavorazioni e tradi­ zioni an che del luogo e che ha dato vita a pubblicazioni importan , in sinergia con guru della tavola, come quella realiz­ zata insieme al maestro della cucina ita­ liana Gual ero Marchesi, in tolata “La mia cucina di montagna”. Le proposte, imperdibili, partono già dalla prima cola­ zione gourmet: la Bio mountain break­ fast, a base di alimen bio pici montani, come il la e di Malga, lo yogurt di peco­ ra e di capra, una varietà di ben sei mieli e il pane co o a legna. Mariateresa Canale

L’Hotel Milano Natural & Chic vanta una Spa che è una vera eccellenza nel se ore del benessere, nonché pioniera indiscussa nel biologico, come prima Bio Spa cer ficata nel mondo. La Spa, ges ta con grande professionalità da Roberto Janno a, offre un lungo e ar ­ colato menu di tra amen benessere che uniscono alle pra che orientali e alla medicina cinese i tra amen occi­ dentali più innova vi, a base di prodot­ naturali bio di provenienza locale. In­ somma, un auten co tempio della rige­ nerazione psico­fisica con percorsi be­ auty, relax e detox personalizza .

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[SETTECENTO] Ristorante Hotel#### & Meeting Accoglienza esclusiva, ristorazione elegante e raffinata, spazi e soluzioni per incontri ed eventi in questa struttura a due passi dall’aeroporto di Orio al Serio

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na volta (siamo in pieno Se ecento) era una resi­ denza padronale, immersa in un grande giardino fiorito, ca­ ra erizzata da ricchi ed elegan arredi. Oggi [SETTECENTO] Ri­ storante Hotel#### & Mee ng è una des nazione esclusiva, un hotel da 52 camere con un’offerta enogastronomica d’eccezione e una specifica vocazione per mee­ ng ed even , che tu avia ha conservato il ricordo della sua ori­ gine e non solo nel nome. Gli spa­ zi, infa , sono sta rivisita per trovare il giusto equilbrio tra au­ ten cità e modernità, inserendo nella stru ura originaria de agli contemporanei, opere d’arte e ri­ chiami storici.

Cucina d’autore Una piccola chiesa, una sala con il pozzo, quella con il camino, una stanza­biblioteca, la vineria, la ve­ randa: spazi eterogenei ma tu vota ai piaceri del palato. La ri­ storazione gourmet di [SETTE­

CENTO] trova il suo perfe o com­ plemento nelle sale in cui viene servita, in un gioco di contras tra an co e moderno, dove i muri di pietra, le volte storiche, gli stucchi e gli affreschi originali accompa­ gnano sapori auten ci e speri­ mentali, ingredien di stagione ed este ca contemporanea (dei pia e della mise en place). La Chiesina, in par colare, è una sala perfe a per incontri importan e occasioni speciali con i suoi spazi raccol . La Sale a Piccola, con un tavolo solo, ospita la biblioteca del ristorante ed è stata restaurata per riportar­ ne alla luce le cara eris che origi­ narie. La Vineria storicamente conteneva le bo di vino e oggi si presta a degustazioni e aperi vi sino 20 ospi , dove abbinare agli sfizi della cucina una carta da oltre 250 e che e. Non mancano poi una veranda, il dehors e lo spazio a bordo piscina, per cene so o le stelle e buffet all’aperto.

Soluzioni “easy” meeting

essere registra grazie alla cabina di regia e all’assistenza tecnica specializzata. Disponibili anche la sala Moroni, da 50, e la chiesina, che si può alles re per riunioni e incontri fino a 12 partecipan . In ques ambien è possibile orga­ nizzare mee ng con pacche già collauda , cui aggiungere servizi come segreteria, stampa, hospita­ lity desk, transfer, team building (popolari quelli nelle aziende vini­ cole del territorio), intra enimen­ to, visite guidate e percorsi be­ nessere, senza ovviamente di­ men care il soggiorno in hotel (con alles mento personalizzato in camera e tra amento premium) e l’offerta ristora va dall’alba al tramonto. In par colare le came­ re, dallo s le unico, un mix di an­ co e moderno, sono votate al massimo del confort e del relax, tra materassi e cuscini ortopedici per un buon riposo, tecnologia per il lavoro e il tempo libero, go­ losità e linea di cortesia dedicata. Giulia Gagliardi

L’hotel, in provincia di Bergamo e vicino all’aeroporto di Orio al Se­ rio, ha dedicato parte dei suoi spazi e una mol tudine di servizi a even , incontri e mee ng. La sala Caravaggio con i 150 pos è l’ambiente che meglio si presta a conven on, grandi congressi e presentazioni, che possono anche

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Winter Garden Hotel A due passi da Bergamo un luogo per meeting ed eventi memorabili. Dove il relax e la professionalità sono di casa

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oderno albergo con 149 came­ re, cara erizzato da un elegan­ te interior design, il Winter Garden Hotel si fa apprezzare per il suo mood minamal e confortevole tanto dal viaggiatore in transito – data la prossimi­ tà all’aeroporto di Bergamo (2 km) – quanto dal turista che vuole semplice­ mente visitare la ci à e immergersi nel suo tessuto locale. Sia all’uno che all’al­ tro, l’albergo offre, infa , una loca on ri­ lassante e piacevolissima, perfe a anche per mee ng ed even . Sono trascorsi 10 anni esa dalla sua inaugurazione e oggi il Winter Garden con nua a mietere suc­ cessi grazie a un’offerta di spazi e servizi di qualità e in linea con gli standard più a uali dell’accoglienza internazionale. L’hotel risulta par colarmente amato dai

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suoi ospi per l’eleganza, la cortesia del­ lo staff, la bellezza degli arredi e la fun­ zionalità degli spazi, ques ul mi pensa per soddisfare le esigenze del moderno viaggiatore bleisure. Ad aumentarne ul­ teriormente il livello del comfort ha con­ tribuito anche il recente rinnovamento delle aree comuni e delle suites.

Una cornice ideale per eventi business e privati Alle aziende che organizzano mee ng, l’hotel me e a disposizione un Centro Congressi di 3 sale modulabili in grado di accogliere fino a 270 persone, equipag­ giate con le più moderne tecnologie e l’elegante e accogliente ristorante L’Offi­ cina – molto frequentato e apprezzato dai bergamaschi – perfe o per trascorre­

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I fantas ci cinque top service del Winter Garden

re momen in famiglia così come per or­ ganizzare colazioni di lavoro. I pia sono gustosi e crea vi con menù di cucina ita­ liana e internazionale, e il servizio è dav­ vero puntuale e professionale. Dietro a tu o questo, c’è l’impeccabile regia dello Chef Luca Forlani, par colarmente abile nel valorizzare i prodo migliori del ter­ ritorio, e nel combinarli con estro, legge­ rezza e sensibilità per il bello: i suoi pia , prima di deliziare il palato, incantano gli occhi. Proprio per la grande a enzione dedica­ ta al food, il Winter Garden Hotel è un punto di riferimento sicuro per gli even aziendali ma anche per quelli priva che possono scegliere tra appe zier, finger food, cocktail drink e menù d’autore, tut­ te proposte personalizzabili in base alle necessità e che qui trovano, a supporto, un team molto preparato e cordiale. «Lo staff del Winter Garden sempre gen­ le, professionale e competente è il cuo­ re della nostra accoglienza», racconta la General Manager Claudia Muscio, «in 10 anni di servizio è diventato il nostro mar­ chio dis n vo, capace di far sen re a

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• GIARDINO: loca on perfe a per organizzare even memo­ rabili grazie allo staff professionale e alla possibilità di modu­ lare spazi e trovare soluzioni d’impa o. Ideale tanto per una cena aziendale quanto per un ba esimo, grazie ad un’am­ bientazione confortevole e facilmente personalizzabile. • TERRAZZA: al terzo piano dell’Hotel Winter Garden, è la lo­ ca on giusta per gustare una colazione en plain air e iniziare al meglio la giornata ma anche per organizzare even tailor made per aziende o priva che necessi no di un’ambienta­ zione elegante. • CENTRO CONGRESSI: un’area moderna e funzionale per ogni pologia di mee ng con 3 sale modulabili e a rezzate con le migliori tecnologie, capaci di accogliere fino a 270 persone. • SPA: un elegante angolo di wellness&relax con accesso riser­ vato agli ospi che soggiornano in hotel anche per una sola no e. • EVENTI E POST CONGRESS: Oltre a un moderno centro congressi, l’albergo me e a disposizioni delle aziende un ser­ vizio a misura di MICE, altamente professionale e all’avan­ guardia in grado di dare supporto all’ideazione e all’organiz­ zazione di team building, anniversari aziendali, colazioni di la­ voro e quant’altro l’azienda desideri diven un’experience memorabile per i partecipan dell’evento.

proprio agio ciascun ospite. A questo si aggiungono altri plus come l’ambiente elegante, le camere funzionali e gli spazi in e outdoor par colarmente ampi e so­ pra u o versa li». A coronamento di un’ospitalità a tu o tondo c’è infine il centro benessere, un angolo di relax totale, capace di fermare il tempo, che rispecchia l’atmosfera ele­ gante e minimal dell’hotel e che offre una ricca scelta di tra amen per la re­ mise en forme. Mariateresa Canale

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Le Iris

Un “goccio” di Bergamo nei grandi classici degli American bar Oggi c’è anche un po’ dell’amata Bergamo nei cocktail internazionali che Antonio Foini serve nel suo locale Le Iris. È così che il maestro della mixologia ha deciso di omaggiare la sua città: rivisitando in chiave bergamasca doc alcune delle sue celebri miscelazioni

Da sin., Toni Foini e Devid Rotasper

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rink lover: è questa la definizione che oggi, dopo più di trent’anni di carriera, meglio si addice ad Antonio Foini, per tu Toni. Un pioniere dell’arte della miscelazione, che, ai suoi drink, non fa mai mancare un ingrediente, intangibile eppure capace di fare la differenza: l’amore per le sue creazioni, che si traduce anche in amici­ zia e rispe o per i collaboratori, i fornito­ ri, i clien . Na vo di Scanzorosciate, Toni inizia giovanissimo il mes ere, viaggian­ do per sete di esperienza e per conosce­ re i liquori di tu o il mondo. Va a Londra, poi nel tempio del lusso Villa d’Este di Cernobbio e, nel 1987, giunge a New York, tra la 5th Avenue e la 54esima stra­

da, nel bar del famoso ristorante Bice, anche qui con lo sguardo sulla sua pro­ fessione sempre volto al futuro, forte di un talento fuori dal comune. Dopo un anno trascorso nel cuore di Manha an, ritorna, per amore, a Bergamo dove, nel cuore della ci à, in viale Vi orio Ema­ nuele II, apre 26 anni fa il suo locale, Le Iris, un bar­bistrot dal respiro internazio­ nale.

Le Iris. Come nessun altro in città An cipatore di tendenze, Toni ha trasfor­ mato un bar in una loca on di atmosfera: il grande bancone divide e dà forma allo spazio, il total black aggiunge fascino e un pizzico di mistero all’ambiente, la mu­ mastermeeting.it


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sica jazz di so ofondo accompagna sen­ za disturbare le voci dei clien . Comple­ tano l’opera i de agli di arredo design, come le lampade di Enzo Catellani, e le opere del pi ore Alessandro Verdi e, da ul mo ma non ul mi, i cocktail di Toni e la sua offerta di pia gourmet. Così Le Iris è diventato un simbolo per la ci à e un punto di incontro per ar s , intellet­ tuali, professionis e per tu coloro che cercano un’esperienza degusta va appa­ gante in un locale in cui mondanità e pri­ vacy convivono sapientemente.

“Bergamo da bere” raccontata con le immagini di Rotasperti E qui, a Le Iris. dall’incontro tra Toni Foini e Devid Rotasper (nato a Bergamo, tut­ te e due autoctoni doc, ndr), fotografo professionista, capace di far parlare le immagini, ha preso vita, per puro piacere e appagamento personale di entrambi, un proge o editoriale che a fine anno sfocerà nella pubblicazione di un libro: Bergamo, miscelazioni e fotografie. In questo libro, in un’allucinazione per­ ce va e sensoriale che solo il forte radi­ camento al proprio territorio può provo­ care, i rappor tra Manha an e Bergamo si ribaltano: non è più uno spicchio della Grande Mela a entrare nel cuore di Ber­ gamo, ma è Bergamo con i suoi prodo a “contaminare” e rinnovare i grandi clas­ sici degli American bar. P.T.

Donize

Selva

Tre love drink rivista Donize . Elisir d’Amore Bi er 24, aranciata San Pellegrino e Valcalepio biologico Selva. Tequila, are e infusa con taleg­ gio di Vedeseta e succo di pomodoro condito Villi. Brandy italiano “Erouva”, Pelle­ grini Private Stock, infuso di erbe alpi­ ne della Val Brembana (azienda agri­ cola della Fara)

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Scopri la tua Toscana

Un luogo dove passato e presente convivono in armonia e dove ogni viaggiatore può trovare la sua dimensione. Ecco tanti modi per scoprire o riscoprire la Toscana di Cris na Chiaro

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eta sempre presente nelle de­ s nazioni top del nostro Pae­ se, la Toscana è conosciuta nel mondo per le sue bellezze ar s che, i suoi dolci paesaggi collinari, i suoi fas rinascimentali, i suoi borghi fermi nel tempo e la sua impareggiabile tradizione gastronomica. Eppure, nonostante l’in­ contestabile fascino naturale, il valore di

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questa des nazione è stato sapiente­ mente costruito e prote o. Qui il turi­ smo ha saputo ada arsi al variare dei gu­ s e all’evoluzione dei viaggiatori, mo­ strando ora l’una ora altra sfacce atura, ma sempre proponendosi come des na­ zione ad alto contenuto emozionale, sia per i nostri connazionali sia per i turis stranieri. mastermeeting.it


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Vivere la Toscana come un principe mediceo Il legame con la tradizione e con la bel­ lezza del periodo d’oro del Rinascimento in Toscana è for ssimo, tanto che è pos­ sibile viverlo in prima persona. Per un soggiorno esclusivo, degno di un nobile d’altri tempi, da non perdere qualche no e in una dimora storica, magari un casale di famiglia sapientemente ristrut­ turato. Sarà impagabile avere a disposi­ zione l’intera villa e i suoi giardini in esclusiva, e sopra u o camminare in ambien arreda in s le sfarzoso e prin­ cipesco che vi faranno sen re come un nobile avvolto da un’atmosfera fuori dal tempo.

Tra cultura e rievocazioni storiche Se infa le ci à d’arte toscane più cono­ sciute al mondo sono Firenze, Siena, Pisa e Lucca con la sua cinta di mura, sono mol ssimi i borghi storici e le località che vale la pena visitare anche con pochi gior­ ni a disposizione. Meritano una visita tra i tan , il borgo di Certaldo, i castelli nei pressi di Montespertoli, Vinci con la casa di Leonardo di cui ricorrono le celebrazio­ ni per i 500 anni dalla morte, Cerreto Gui­ di e le ville medicee, Monteriggioni e le sue an che mura, Castelfalfi, un borgo residenziale ecosostenibile, tu raggiun­ gibili percorrendo strade statali da cui si può ammirare lo splendido paesaggio del­ la campagna toscana. Per di più, si potrà approfi are di tante manifestazioni stori­ che e riedizioni di giochi medievali in co­ stume, dal Palio di Siena alla Giostra del Saracino, dalla No e di Isabella a Cerret­ to Guidi “la più saggia di Floren a e la più bella...” per tornare indietro nel tempo al 1576 in un clima di festa per l’arrivo del­ l’amata Isabella, figlia predile a di Cosimo I, al Palio della Balestra di Sansepolcro in provincia di Arezzo.

l’appassionato, con proposte personaliz­ zate a seconda del tempo a disposizione e anche della compagnia che si sceglie. Ci sono gruppi di amici che si ritagliano qualche giorno insieme oppure famiglie che scelgono di portare i bambini per av­ vicinarli alla natura, tu alla ricerca di una vacanza perfe a su due ruote. Le zone vanno dalla Garfagnana alla provin­ cia di Firenze e Siena fino alla Maremma e alle isole, a seconda della difficoltà scelta.

Mol ssimi i borghi storici e le località che vale la pena visitare anche con pochi giorni a disposizione, mol protagonis di rievocazioni in costume, come la No e di Isabella a Cerre o Guidi

Dai grandi eventi ai music­festival Da qualche anno, la Toscana è diventata piacevole meta anche per grandi concer all’aperto e in generale per even di re­ spiro internazionale. Per esempio, è arri­ vato alla 17esima edizione l’European Digital Forum di Lucca, due giorni in cui la ci à toscana diventa la capitale euro­ pea dell’innovazione digitale; Firenze Rock, arrivato alla terza edizione, è inve­ ce un music­fes val segui ssimo dai gio­ vani, quest’anno dalle sonorità metal e grunge e con nomi del calibro di Ed Sheeran e oltre 170mila presenze previ­ ste. Ma prendono piede anche even culturali trasversali che arricchiscono il potenziale turis co dei luoghi con tra

La Toscana è diventata piacevole meta anche per grandi concer all’aperto e in generale per even di respiro internazionale. So o Firenze Rock, alla sua terza edizione

Toscana zaino in spalla Per i viaggiatori che cercano invece mag­ giore libertà, spazi aper e conta o con la natura, mol sono i trend sempre in voga. Dal cicloturismo e mountain bike, che sta crescendo in tu a Italia con nu­ meri incoraggian , fino al trekking in pia­ nura sono molte le opportunità in Tosca­ na. I percorsi sono organizza per tu i livelli di esperienza, dal principiante al­ mastermeeting.it

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2019, un anno di al e bassi su cui ancora scomme ere

Benessere e turismo termale in Toscana

Qualche preoccupazione c’è. Per esempio, per la prima volta ne­ gli ul mi cinque anni, nei primi cinque mesi del 2019 il numero di turis in arrivo a Firenze è diminuito. Secondo i da forni dal Centro studi turis ci, sono anda persi 100mila perno amen , Le punte più basse nel mese di maggio, all’inizio della stagione. A soffrire sia l’alberghiero, che ha perso l’1,7%, sia l’extra alber­ ghiero che ha perso il 3,1%. Secondo i da elabora , nel periodo gennaio­maggio in Toscana, nelle stru ure rice ve ufficiali, ci sono sta 285 mila perno amen in meno rispe o allo stesso periodo dell’anno precedente con un calo del 2,2%. Ad influire nega vamente sopra u o l’instabilità clima ca che ha frenato la voglia di vacanza degli italiani, ma anche gli arrivi di una quota importante di stranieri. La buona no zia è che si può puntare sul periodo se embre­dicembre per recuperare, specie con il turi­ smo business e congressuale.

Il culto del benessere e il turismo ter­ male rappresentano da sempre un as­ set importante del turismo toscano, complice una terra naturalmente ricca di minerali e di sorgen d’acqua. La zona di Monteca ni Terme, per esem­ pio, era nota fin dai primi anni del No­ vecento per la par colare ricchezza delle sue fon mentre le Terme di Sa­ turnia sono un vanto di livello interna­ zionale nel se ore luxury e benessere. Esiste anche la possibilità di scoprire terme libere, come le cascate del Go­ rello e le terme a gradoni di Mancia­ no, mentre merita una visita Bagno Vignoni con le sue scenografiche ter­ me. Terra di grande tradizione terma­ le, la Toscana ha saputo nel tempo sfru are questo tesoro naturale con ricchezza di stru ure e varietà dei ser­ vizi, unendo il lato cura vo con quello del benessere e del relax psicofisico. È per questo che accanto ai tradizionali fanghi o alle terapie respiratorie e de­ pura ve, in ogni stru ura si sono svi­ luppa programmi e percorsi di be­ nessere e bellezza spesso integra con filosofie orientali e medita ve.

So o, le Terme di Saturnia Spa &Golf Resort. Il culto del benessere e il turismo termale rappresentano da sempre un asset importante del turismo toscano, complice una terra naturalmente ricca di minerali e di sorgen d’acqua. A destra, ge ona ssimo anche lo stargazing, un modo per scoprire le bellezze del cielo es vo. Da non perdere l’Osservatorio Polifunzionale a San Donato in Poggio, a soli 30 minu da Firenze, cer ficato fra gli osservatori più luminosi d’Italia

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di modernità, come la mostra fotografica di Helmut Newton a San Gimignano (Siena) fino ai primi di se embre, o la pri­ ma mostra italiana dedicata alla danzatri­ ce americana Isadora Duncan, “A passi di danza”, a Villa Bardini a Firenze.

Destinazione Toscana, scegli la tua dimensione Tra food fes val e chef week, il cui calen­ dario è talmente ricco da dover rinuncia­ re a malincuore a qualcosa, fino ad ap­ puntamen yoga, detox e retreat all’in­ segna del benessere e del riequilibrio energe co della persona, la Toscana pro­ pone even per tu e le fasce di età ma con un sapiente mix di elemen , che mi­ rano ad interce are sopra u o ogni de­ siderio del viaggiatore. Ecco perché tra le tante proposte la Regione non dimen ca mai il legame con la natura. Ge ona ssi­ mo è infa lo stargazing (che nella no­

stra lingua risuona con il meno acca ­ vante astro­turismo), un modo per sco­ prire le bellezze del cielo es vo e soprat­ tu o cer ficare il basso inquinamento atmosferico e luminoso del territorio. Da non perdere l’Osservatorio Polifunziona­ le a San Donato in Poggio, a soli 30 mi­ nu da Firenze, uno dei migliori osserva­ tori astronomici cer fica fra “I Cieli Più Belli d’Italia”, un luogo perfe o per tor­ nare ad ammirare la Via La ea e il cielo stellato, in un’atmosfera toscana che sa di magia e di un mondo migliore. Solo qui, come Dante, ci sorprenderemo a di­ re “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.

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Toscana, coste e isole. Tra bandiere verdi e blu Tra bellezza e relax, ecco le perle del Mediterraneo e una costa plastic free di Cris na Chiaro

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he la Toscana sia un tesoro turis ­ co dalle mille sfacce ature è un fa o. Come è un fa o la sua forte vocazione alla sostenibilità ambientale. Sono ben 300 i chilometri di costa dalla Riviera Apuana alla Maremma, in cui so­ no racchiuse alcune delle spiagge più pu­ lite della Regione e del nostro paese in generale, 19 Bandiere Blu e 11 Bandiere Verdi. Un patrimonio prezioso che ha ispirato la creazione di nuovo conce o, “Costa Toscana ­ Isole Toscane”, messo a

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punto da Toscana Promozione Turis ca e presentato lo scorso giugno a Roma nella sede della Stampa Estera.

Toscana plastic free challenge Partendo da Massa fino all’Argentario, la costa e le isole toscane possono essere la loca on ideale per chi cerca nuove mete tra bellezza e relax. Ecco perché quest’anno la Regione Toscana ha deciso di rivisitare il concept della vacanza sul proprio territorio cos ero, proponendo

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ai turis italiani ed internazionali un’of­ ferta in grado di rispondere alle più at­ tuali mo vazioni di viaggio. L’obie vo è dare maggiore visibilità anche alle par meno note della regione ma non per questo meno ricche di fascino, di bellez­ za e di storia. Un ricco calendario di even arricchirà la tradizionale proposta di ospitalità. Si parte dalla Lunigiana per poi coinvolgere la Riviera Apuana, la Garfagnana e la Media Valle del Serchio. E poi giù verso la Versilia e la Piana di Lucca, per proseguire con le Terre di Pi­ sa, Livorno, la Costa degli Etruschi e, in­ fine, scendere nella Maremma toscana fino a Talamone e all’Argentario. Grande a enzione anche al mare, in par colare l’Elba e le Isole dell’Arcipelago toscano. In più, an cipando la Dire va europea, la Toscana ha deciso con i 900 stabili­ men balneari di me ere al bando le stoviglie in plas ca, un modo per ridurre i rifiu in mare e godere appieno delle sue acque cristalline.

Le Perle del Mediterraneo Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano è il più grande Parco marino d’Europa e comprende tu e le isole principali del­ l’Arcipelago Toscano: Isola d’Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona. Un arcipelago anomalo, per­ ché ogni isola è un mondo a sé, con pro­

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prie cara eris che e una meravigliosa rassegna di ambien naturali e di vegeta­ zione. Tu e isole preziose che sanno re­ galare ben più dei loro fondali cristallini. Mentre Montecristo affascina per la sua fama selvaggia e inaccessibile, fedele alle pagine del “Conte di Montecristo di Du­ mas”, a Pianosa è possibile prenotare nu­ merose a vità ed escursioni, mentre l’isola del Giglio è la meta ideale per la gita di un giorno; se Capraia è considera­ ta un piccolo paradiso geologico, in quanto unica isola vulcanica dell’Arcipe­ lago fru o di una doppia eruzione, Gian­ nutri e Gorgona sono meta di appassio­ na birdwatcher. Discorso a parte per la più grande, l’Elba, un’oasi verde e blu da­ gli infini orizzon , con spiagge dorate, acque cristalline, massicci grani ci im­ mersi nella macchia e i paesaggi lunari delle miniere. Inoltre, tu e le isole fanno parte del Santuario Pelagos per i mam­ miferi marini, un’area marina prote a che si estende per 90000 kmq, is tuita grazie a un accordo tra Italia, Principato di Monaco e Francia. Un patrimonio naturale ricchissimo, quindi, per ogni esperienza di viaggio, magari da vivere a raverso lo sport e at­ vità come lo snorkeling, il surf, il kaya­ kingo escursioni più emozionan come il whalewatching, alla scoperta dei cetacei e dei loro percorsi.

19 Bandiere Blu e 11 Bandiere Verdi, ques i numeri delle coste toscane, dove si possono sperimentare dallo snorkeling al kitesurfing. So o, da sinistra a destra, alcune delle perle dell’Arcipelago Toscano: l’isola di Montecristo, la spiaggia del Giglio, Campese, e l’approdo di Pianosa

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Bernini Palace A due passi dalla Galleria degli Uffizi e da Palazzo Vecchio, questa splendida “Casa” fiorentina offre un raro connubio di arte, storia e grande ospitalità. Per soggiorni bleisure all’insegna dell’esclusività più autentica

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na misteriosa lastra di marmo, sul muro, recita “Nel picciol cerchio s’entrava per porta che si nomava da quei della pera”: se questa fosse una caccia al tesoro, a fornire questo indizio sarebbe Dante Alighieri in persona. Sia­ mo nel cuore di Firenze, e la targa, che fa riferimento alla famiglia Della Pera, citata nel canto XVI del Paradiso, decora uno dei la del Bernini Palace. L’hotel si trova in un palazzo fioren no del XV secolo, a due passi da Piazza della Signoria, dalla galleria d’arte degli Uffizi, da Palazzo Vec­ chio e dal David di Michelangelo: il com­ fort “mice oriented” – l’hotel è un punto di riferimento nel mondo del business traveller e delle des nazioni ada e agli incontri aziendali – si sposa a un’atmosfe­ ra densa di cultura e storia.

questo elegante palazzo, eccellenza del­ l’ospitalità made in Italy, che ha fa o del­ lo s le impeccabile e della cura del de a­ glio la sua specialità. Non è un caso se negli anni ha accolto, poli ci, regis , im­ prenditori, star hollywoodiane, premi no­ bel, capitani di impresa, ar s , personali­ tà del jet set internazionale, imponendosi come modello nel se ore hotellerie. La sua vocazione ospitale è an chissima, nel XVII secolo era l’unico albergo di Fi­ renze ad avere l’acqua corrente e un rico­ vero per gli animali, nell’800 era sede di un elegante hotel, l’Albergo dello Scudo di Francia. Ma è nel periodo di Firenze Capitale del Regno d’Italia (1865­1871) che si trasforma nell’Hotel Columbia Par­ lamento, frequentato dai parlamentari della Camera, che si riunivano a Palazzo Vecchio, e dai senatori, che si riunivano a Palazzo Pi . L’a uale sala colazioni era la buve e del Parlamento, e basta alzare lo sguardo per ricordarselo: lungo le pare , una serie di tondi affresca ricorda i pro­ tagonis del Risorgimento italiano, Gari­ baldi, Cavour, Giober , Balbo, Lamarmo­ ra, Daniele Manin e mol altri. La “Sala del Parlamento”, che può ospitare fino a 120 persone a platea, è a disposizione anche per even speciali, cene di gala, cocktail party e riunioni nelle fasce orarie pomeridiane e serali.

Arte e bellezza in ogni ambiente Una tes monianza d’epoca eccezionale, ma non l’unica. Appena varcata la soglia, si viene accol da una “collezione” di mo­

Impeccabile accoglienza made in Italy Siamo in un 5 stelle dalla personalità ben definita, con un’iden tà che si è costruita sul filo dei secoli. L’Hotel Bernini Palace è una loca on perfe a per mee ng, incon­ tri di lavoro e conven on aziendali. Di­ spone di una sala riunioni totalmente ri­ stru urata: la Sala Corsini, dotata di luce naturale, in grado di accogliere fino a 45 persone. È solo una delle par colarità di

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delli di teste femminili che sfoggiano ec­ centrici cappelli: pare che l’Hotel abbia ospitato nella sua hall, in un lontano pas­ sato, una raffina ssima bou que di co­ pricapi, gli stessi che oggi sono sta inse­ ri in una cornice contemporanea, con arredi ricerca e giochi di luci soffuse ed ombre. Nella hall si trova anche il lounge bar, una sorta di palcoscenico per le lun­ ghe file di bo glie pregia ssime, loca­ on esclusiva per un light lunch. Da sco­ prire la carta dei whisky e gli a er dinner, cocktail per intenditori servi con una selezione di finger food. Un altro fiore all’occhiello è la terrazza giardino pano­ ramica affacciata su Palazzo Vecchio. Nella bella stagione si può approfi are delle sue aree ombreggiate, o del sola­ rium, gustando le specialità del servizio bar su richiesta: la terrazza è perfe a per appuntamen , aperi vi e momen spe­ ciali.

Punto di partenza privilegiato alla scoperta dell’enogastromia toscana Essendo, oltre che un hotel, un palazzo storico, il Bernini Palace negli anni ha fa o in modo di valorizzare e tutelare il proprio patrimonio storico: a par re dal restauro della facciata da parte del Grup­ po Duetorrihotels, che ha permesso di

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conservare gli elemen archite onici e decora vi originali di pregio. un’opera­ zione che segue di alcuni anni i lavori che hanno riportato alla luce il magnifico log­ giato interno cinquecentesco. Anche questa è una pagina di storia affascinan­ te: oggi qui trova posto il Ristorante La Chiostrina, il posto perfe o per gustare le specialità gastronomiche della Toscana e italiane anche durante pranzi e cene di lavoro. Infine, il Bernini Palace è un’eccellente punto di partenza per esplorare il centro di Firenze: è come trovare ospitalità tra le pagine di un libro di storia, a tu per tu con i Maestri del Rinascimento. E per sa­ pere come approfi are al meglio della posizione eccezionale dell’Hotel basta chiedere agli esper Concierge, membri dell’associazione internazionale Les Clefs d’Or, pron ad aiutare a pianificare un soggiorno alla scoperta della ci à. P.T.

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Castel Monastero Festeggia 10 anni questo resort esclusivo, nel cuore delle sinuose colline del Chianti. Antico castello che, oggi, propone menu all’avanguardia, a partire dalle ricette tradizionali toscane e, ancora, spettacoli d’opera e tanto relax, immersi nella natura

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l 6 luglio scorso, con un party esclusi­ vo, Castel Monastero ha celebrato i suoi primi 10 anni di a vità. An co borgo risalente all’XI secolo, castello e poi casa nobiliare della famiglia Chigi Sa­ racini, l’edificio condensa nel suo passato un pezzo di storia della regione del Chian , tra i campi di grano, i cipressi e i filari che rappresentano il pico paesag­ gio di questa regione. Nel suo primo de­ cennio Castel Monastero ha saputo co­ niugare la tradizione archite onica to­ scana, riproducendo un pico borgo to­ scano nei colori, nei materiali e nello s ­

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le, con la capacità di rinnovarsi costante­ mente per offrire servizi d’eccellenza e accoglienza al top.

La festa medievale I primi 10 anni Castel Monastero li ha ce­ lebra rendendo omaggio al proprio pas­ sato. È stato infa tu o all’insegna del periodo medievale il party “Tuscan Mar­ ket Night”, con aperi vo e street food a base di an che rice e toscane e mercato dei mes eri. A curare la cucina sono sta gli chef stella Aniello Cassese del Cipria­ ni Restaurant di Rio de Janeiro (ed ex Execu ve Chef di Castel Monastero) e Davide Palluda del Ristorante all’Enoteca di Canale. Il mercato medievale ha previ­ sto l’alles mento di stand che racconta­

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La nuova cucina

Cosa è successo in ques primi 10 anni

Affidata allo chef Erico Marmo, giova­ ne talento originario di Canelli che proviene dai Balzi Rossi di Ven miglia, la cucina di Castel Monastero punta con decisione verso i prodo del ter­ ritorio rivis con crea vità. Come lo stesso Marmo racconta, «Tradizioni e usanze “povere e popolari”, rice e tra­ mandate di generazione in generazio­ ne e l’unicità delle materie prime del territorio sono il punto di partenza estremamente s molante della mia idea di cucina». Alla base delle sue proposte la memoria della tradizione toscana a raverso i suoi cibi, la cultura enogastronomica di una terra ricchis­ sima e peculiare, da degustare nei due ristoran gourmet della stru ura, il Contrada e La Can na. Il primo è una proposta di grande eleganza, con due sale in cui si servono i pia classici del territorio in chiave contemporanea. Affacciato dire amente sulla piazza centrale del Borgo che cos tuisce il cuore pulsante di Castel Monastero, propone anche degustazione di oli, formaggi e vini. La Can na è una solu­ zione più informale, dove le rice e più squisitamente toscane, come i pici alla pappa di pomodoro e i tagli della rino­ mata Chianina, si incontrano con una ricca carta dei vini, il tu o servito tra pare in pietra e volte a bo e.

Benessere, cucina ed even hanno cara erizzato questo de­ cennio di a vità per Castel Monastero: • Avvio di una collaborazione con il Do or Alì Mousaraf, medi­ co esperto di medicina comparata ayurvedica, che ha impo­ stato i principi e il metodo alla base dei tra amen della Spa. Massaggio Marma, meridiani energe ci e riequilibrio tra cor­ po e mente sono le linee guida dei percorsi benessere. • Pres giose partnership in cucina, con tante serate a qua ro mani con la presenza di chef stella come Bruno Barbieri e Davide Oldani. • Even organizza con brand rinoma come Bulgari e case automobilis che pres giose come Ferrari, Lamborghini e Porsche. • E poi ancora matrimoni famosi, incluso quello del calciatore Weslei Sneijder, e soggiorni di tante celebri es italiane e in­ ternazionali.

Gli eventi per l’estate È stata invece legata alla musica una del­ le inizia ve per la stagione primavera­ estate di Castel Monastero che ha ri­ scosso maggiore successo di pubblico: “Opera in Piazza” con grandi opere in ca­ lendario come La Tosca, La Bohéme e Il Rigole o. Le rappresentazioni si svolgo­ no sempre nella piazza medievale del Borgo, precedute da un buffet servito nel ristorante La Can na. Per il prossimo anno, la stru ura sta valutando ulteriori format di spe acolo musicale e la crea­ zione di pacche speciali per far speri­ mentare agli ospi le an che tradizioni toscane. Giulia Gagliardi

vano i mes eri medievali, dal biadaiolo allo scambiatore di monete, dal medico erborista alla tabaccaia (che vende i sigari toscani). A concludere la serata, spe aco­ lo degli sbandieratori e fuochi d’ar ficio.

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Hilton Florence Metropole Scoprire il capoluogo fiorentino senza rinunciare alle comodità di un top brand internazionale come Hilton Worldwide

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Hilton Florence Metropole e l’Hil­ ton Garden Inn Florence Novoli sono due proposte del brand Hil­ ton WorldWide vincen e complementa­ ri, sempre ogge o di un up­grade co­ stante, capace di venire incontro alle esi­ genze di ogni pologia di soggiorno. Ri­ cerca e funzionali, entrambi gli hotel presentano novità nei servizi e negli am­ bien , oggi anche con un nuovo Cluster Commercial Manager, Giovanni Pisced­ da, manager con esperienza decennale nell’ambito del Revenue Management.

ci à d’arte e di borghi incantevoli. Inol­ tre, è in prossimità delle principali uscite autostradali e a soli 10 minu dall’aero­ porto “Amerigo Vespucci” oltre che facil­ mente raggiungibile dalla Stazione di Santa Maria Novella e dal centro storico grazie al comodo servizio nave a. Oggi l’Hotel, che già dallo scorso anno aveva iniziato a ristru urare i suoi spazi, pre­ senta ai suoi ospi una Execu ve Lounge completamente rinnovata negli spazi e negli arredi, uno spazio al 15° piano sem­ pre gradito ed esclusivo per gli ospi del­ le 4 Suite e 32 Execu ve dove rilassarsi

Hilton Florence Metropole, nel cuore di Firenze Ecco un hotel che vanta una posizione strategica, un luogo perfe o per ogni ­ pologia di soggiorno in ci à. Stru ura moderna dal design ricercato è la loca­ on ideale per conoscere Firenze e le sue bellezze, ma sopra u o un comodo punto di partenza per qualsiasi escursio­ ne nei dintorni, alla scoperta di una re­ gione ricchissima di paesaggi naturali, di

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sorseggiando un buon cocktail davan al panorama su tu a la ci à. Anche il Fit­ ness Centre dell’Hilton Florence Metro­ pole ha beneficiato di un intervento di restyling e di rinnovo a rezzatura, ren­ dendo tu gli ambien comuni piacevol­ mente accoglien . Per i mesi es vi, l’Ho­ tel me e a disposizione una spaziosa terrazza all’aperto, mentre i sapori del­ l’auten ca cucina tradizionale si possono degustare presso il Ristorante “Luci della Ci à”. Per cocktail o una pausa gustosa, da provare il Lounge Bar del piano terra, ideale anche per un veloce coffee break. Ricca anche la proposta mee ng, grazie all’ampio e flessibile Centro Congressi, composto da due saloni di 500mq, en­ trambi con luce naturale, e modulabili in un totale di 10 sale di diverse dimensio­ ni. Il salone del piano terra ha accesso di­ re o al parcheggio esterno, a disposizio­ ne gratuitamente, rendendo questo spa­ zio ideale per mostre, esposizioni e lan­ cio prodo o.

Hilton Garden Inn Florence Novoli L’altra stru ura Hilton è a solo 3 km dal centro storico e dall’aeroporto Interna­ zionale “Amerigo Vespucci”, oltre ad es­

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sere facilmente raggiungibile anche dalle principali uscite autostradali. Tra le prin­ cipali novità, l’hotel gode dei benefici della nuova linea della Tramvia T2 che collega perfe amente la stru ura alla stazione di Santa Maria Novella (8 minu­ ) e all’aeroporto Firenze Peretola (7 mi­ nu ), rendendo un gran vantaggio ai clien che scelgono di soggiornare pres­ so l’Hilton Garden inn Florence Novoli. Per la proposta mee ng, l’Hotel offre la sala modulare San Donato fino a 150 de­ lega e che può essere divisa in 2 sezioni in grado di accogliere fino a 60 ospi cia­ scuna, oltre alla Boardroom per piccoli mee ng fino a 15 persone. Per una pia­ cevole pausa, si può approfi are del nuovo buffet lunch a prezzi compe vi e aperto anche alla clientela esterna. Nei mesi es vi è aperta anche la Terrazza Open Garden. C.C.

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Il Salviatino Un’esperienza indimenticabile per apprezzare la vera anima di Firenze e della Toscana

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aestosa villa del XV secolo per­ fe amente restaurata, Il Sal­ via no si erge con fierezza sui pendii di Fiesole godendo di un’amma­ liante vista su Firenze, da cui dista 15 mi­ nu , e sul sinuoso paesaggio toscano. Un luogo magico, dove l’ossessione per il servizio perfe o e l’esperienza di un’ospitalità speciale si fondono con lo splendore dello scenario. Un soggiorno in questa dimora è davvero un’esperien­ za unica, una dimensione inimitabile per apprezzare e sen rsi parte di Firenze e della Toscana.

Un lusso che coccola ed emoziona l’ospite L’atmosfera da sogno riluce proprio dal lussuoso comfort delle suite e camere, 44 in tu o, tu e decorate in maniera personalissima, nel rispe o delle nume­ rose peculiarità della villa e dei suoi giar­ dini, sfoggiando un’elegante fusione di ar gianato locale con elemen di arredo più tecnologici. Qui sono i de agli che fanno la differenza: le lenzuola toscane ricamate a mano, le opere d’arte scelte con gran cura e i tessu più preziosi ren­ dono tu e le suite e camere un’esperien­ za davvero unica, un luogo in cui non c’è limite al lusso.

Riunione di lavoro con uno stile unico Il Salvia no è quanto di più distante si può immaginare da un tradizionale hotel per business o conferenze. Ma proprio questa sua par colare atmosfera può rendere un evento professionale un’oc­ casione piacevole e ricercata. La stru u­ ra può infa essere luogo ideale per even organizza che richiedono un alto livello di servizi personalizza , come riu­ nioni di consiglio, cocktail esclusivi, pre­ sentazioni di moda o cerimonie private. Scegliendo il Salvia no per il giorno del sì, ad esempio, sarà facile realizzare il matrimonio che avete sempre sognato.

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Molte sono infa le soluzioni possibili sia nella villa che nel vasto parco privato, un ventaglio di roman che possibilità che un esperto wedding planner vi aiute­ rà a scegliere affinché il giorno del vostro matrimonio sia perfe o. La proposta ga­ stronomica vuole essere il più possibile legata al territorio ed alle specialità di stagione, grazie anche ad uno storico fru eto e ad un orto biologico per avere verdure, fru a ed erbe aroma che, real­ mente a km 0.

Un rifugio di benessere da non perdere A completare l’offerta di soggiorno lusso de Il Salvia no, non poteva mancare la Spa, un rifugio di puro benessere dedica­ to esclusivamente alla cura di sé dotato di una vasca idromassaggio. La Spa offre qua ro sale per tra amen , ciascuna con la propria doccia a vapore, u lizzabi­ le per tra amen anche di coppia, dove un team di terapis specializza in aro­ ma­rilassamento terapeu co e tra a­ men an ­aging me e subito l’ospite a suo agio, proponendo i tra amen più indica alla propria persona. I servizi of­

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fer comprendono massaggi conne va­ li, massaggi spor vi, massaggi svedesi e massaggi thailandesi. La gamma di tra a­ men terapeu ci offer è molto ampia e comprende tra amen ayurvedici e ri­ flessologia. Nella bella stagione infine, per gustare momen di piacevole relax anche all’aperto, ecco la piscina de Il Sal­ via no (aperta da aprile ad o obre) che si sviluppa su due livelli, ed è il luogo perfe o per prendere il sole e rilassarsi. Immersa nel verde e con una splendida e rilassante vista sulle colline circostan darà l’idea di trovarsi nel mezzo della campagna toscana ma a pochi minu dal magnifico Duomo di Firenze. Maria Branciani

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La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena, Curio Collection by Hilton Un viaggio alla scoperta della Toscana più autentica, dove riconnettersi con la natura e organizzare meeting, eventi e team building unici all’interno del borgo medievale

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l brand Curio Collec on by Hilton of­ fre ai viaggiatori esperienze auten ­ che a raverso un’offerta dis nta­ mente locale e servizi inaspe a crea su misura per ogni po di viaggiatore. Questo si traduce anche in proposte crea ve per mee ng ed even in tu gli alberghi della collezione, a par re da La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena, Curio Collec on by Hilton, splendida stru ura nel cuore della Toscana, dove i meravi­ gliosi paesaggi della campagna senese

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cos tuiscono il contesto ideale per un viaggio incen ve lontano dalla quo dia­ nità e dalla frenesia ci adina e dove si possono vivere svariate ed emozionan esperienze sul territorio.

Due dimore, per piccoli e grandi numeri Il Resort, un auten co borgo medievale perfe amente conservato, vanta una po­ sizione davvero strategica: a soli 12 km da Siena, facilmente raggiungibile da Mi­ lano e da Roma sia in auto che in treno, mentre gli ampi parcheggi interni, gratui­ , sono a disposizione degli ospi che raggiungono il Resort con la propria vet­ tura. Inoltre, è ben collegato con gli aero­ por di Roma, Firenze e di Pisa. Immersa in 1100 e ari di verde, la Tenuta è com­ posta da due dimore: il Borgo Bagnaia e il Borgo File a, completate dalla Buddha Spa By Clarins – un’oasi di benessere con la piscina termale esterna, piscina inter­ na, sauna, bagno turco, palestra e tra a­ men – e dal Royal Golf La Bagnaia, il primo campo da golf toscano a 18 buche proge ato dal famoso archite o Robert Trent Jones Jr. Gli ospi possono sog­ mastermeeting.it


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Un Resort personalizzato

giornare nelle 101 camere e suite, suddi­ vise in vari edifici nei due borghi, una di­ namicità che rende il Resort ideale per i gruppi di piccoli e grandi numeri. A di­ sposizione un servizio gratuito di nave a che, su richiesta, collega i due borghi, la Buddha Spa By Clarins e il Royal Golf La Bagnaia.

Spazi en plein air dalla vista mozzafiato Punto di forza del Resort è il Centro Con­ gressi, dalle ampie e flessibili aree inter­ ne, il più grande della zona con il suo an­ fiteatro modulare capace di ospitare fino a 450 partecipan , breakout rooms e fo­ yer per organizzare coffee break in luce naturale e con vista sul campo da golf, fi­ no alle numerose e sceniche aree esterne en plein air come la panoramica Terrazza sul Mondo, una loca on unica che per­ me e la massima flessibilità in termini di alles mento. L’elegante Sala Banche , con ampie finestre sul pa o esterno che offrono una vista spe acolare sulle circo­ stan colline senesi, è perfe a per ricevi­ men , welcome cocktails, premiazioni e cene di gala. Borgo File a è invece ideale come loca on più ricercata, per mee ng di dimensioni più piccole; vi si respira una pica atmosfera toscana grazie alle pare in pietra e i soffi ad archi. La Sala Cava­ lieri può ospitare fino a 70 persone a tea­ tro e può essere u lizzata per degusta­ zioni e presentazioni, mentre l’incantevo­ le cor le è perfe o per aperi vi ed even­ più in mi. Per un viaggio emozionale nella rinomata tradizione gastronomica toscana ecco l’offerta ristora va del Re­ sort che spazia dal ristorante La Voliera con la propria terrazza, per pranzi e cene so o le stelle e per degustazioni di pia toscani rivisita dallo Chef, il Pool Bar, per cocktail di benvenuto, l’An ca Posta File a con la sua atmosfera informale, la

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Soggiornare presso un borgo medievale nel cuore della Tosca­ na diventa un’esperienza ancora più straordinaria presso La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena, Curio Collec on by Hilton con la possibilità di priva zzare e personalizzare il Resort per il proprio evento, mee ng o viaggio incen ve. Questa proposta prevede l’uso esclusivo, per mee ng ed even , di tu e due i borghi, o anche solo uno di essi, oltre che di camere, suite, spazi esterni ed interni, bar, ristoran e giardini. C’è inoltre la possibilità di priva zzare il centro benessere e organizzare molteplici a vità team building all’interno della tenuta.

Clubhouse per pranzi con vista sul campo da golf e Il Fan no, uno spazio auten ca­ mente toscano, per even , cene o pranzi aziendali.

Qui vince il gioco di squadra La vera anima de La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena, Curio Collec on by Hilton è l’incen ve, con un ventaglio di formule ricche ed emozionan dove il team buil­ ding diventa un’occasione per ritrovare lo spirito di squadra e stringere relazioni. Qua ro i leit mo ve più apprezza : le Golf Academy, un business tool impor­ tante, un’opportunità imperdibile per scoprire questa a vità in un’atmosfera rilassante e divertente approfi ando di campo da golf, campo pra ca e pu ng green; le lezioni di cucina di gruppo con lo Chef del Resort, una session per im­ parare a cucinare in squadra famosi piat­ toscani; le degustazioni doc dal Chian al Brunello; la visita nelle contrade, un’esperienza davvero unica per assapo­ rare la vita di una delle contrade della ci à di Siena, famosa in tu o il mondo per il suo Palio, e visitare il museo per scoprirne la storia, la cultura e le tradi­ zioni più segrete. Fiorella Lorenzini

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The St. Regis Florence Meeting e incentive esclusivi, in uno stile unico e senza tempo, con un’assistenza al cliente altamente personalizzata

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alle riunioni diploma che alle cerimonie private, dai mee ng aziendali agli in­ cen ve, The St. Regis Florence of­ fre un’ambientazione elegante e raffinata per qualsiasi pologia di evento grazie alle sue sale riunio­ ni perfe e per board mee ng e all’esclusivo Salone delle feste, cornice ideale, in par colare, per cene di gala, è da sempre il luogo di incontro più ricercato e ambito di Firenze. Adagiato lungo l’Arno, dall’andamento maestoso ed ele­ gante, l’Hotel è inoltre vicino a tu gli straordinari capolavori ar­ s ci e che questa ci à senza tempo custodisce con orgoglio.

Eventi personalizzati. Una location per stupire Tra i plus dis n vi della stru ura c’è senz’altro il Salone delle Feste, la loca on più pres giosa di tu a Firenze, un luogo perfe o per or­ ganizzare il matrimonio dell’anno o un evento aziendale indimen ­ cabile. Riportato allo splendore originale da un accurato e sapien­ te restauro – che, nel 2011, ha in­ teressato tu o l’hotel – questa sala sontuosa e ampia (214,5 mq di area, 19,5 m di lunghezza, 11 m

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di ampiezza e 9 m di altezza) è l’ideale per una conferenza inter­ nazionale, un ricevimento in gran­ de s le, una sfilata di moda, un vernissage e per ogni occasione speciale. La Sala, dalle pare af­ frescate arricchite da volte in s le Rococò, presenta opzioni flessibi­ li, con alles mento a teatro, a scuola, a banche o e cocktail, in grado di ospitare fino a 250 per­ sone ed è completata da tecnolo­ gie di ul ma generazione, all’in­ terno di un ambiente che ricorda i fas e l’opulenza del più classico s le rinascimentale fioren no.

Un’esclusiva offerta per una esperienza di soggiorno perfetta Per completare l’offerta degli spa­ zi per riunioni ed even , The St. Regis Florence propone, inoltre, 5 sale più piccole, flessibili e modu­ labili a seconda delle esigenze. Dotate delle a rezzature più avanzate, coadiuvate dai servizi a marchio St. Regis e da un perso­ nale a ento e qualificato, tu e le sale godono di ambien assoluta­ mente unici ed originali, dove l’at­ tenzione maniacale al de aglio si unisce a par colari di grande pre­

s gio e introvabili altrove. La tra­ dizione di eccellenza del marchio St. Regis è integrata ed arricchita dall’innovazione più all’avanguar­ dia, evidente sia nelle sale mee­ ng, sia nelle par comuni che nelle camere. Le camere e Suite sono infa dotate di televisori LCD a schermo pia o a 42” con le ore DVD e canali satellitari, dock sta on per iPod e accesso Internet, magari per inviare un’email di richiesta al vostro Maggiordomo St. Regis a raverso il servizio di assistenza dedicato. An cipare le richieste del cliente è qui la normalità. Il Servizio Mag­ giordomo St. Regis, fondato su una tradizione centenaria, sovrin­ tende ad esperienze perfe e, in qualsiasi momento, dal tour della ci à con shopping fino alla preno­ tazione di uno spe acolo per una serata speciale. Fine conoscitore dell’arte dell’ospitalità, il Maggior­ domo St. Regis si assicura soprat­ tu o che le preferenze dell’ospite siano soddisfa e nel minimo det­ taglio, per garan re esperienze di soggiorno indimen cabili. M.B. mastermeeting.it


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The Westin Excelsior Florence Una location dove risorse uniche e innovative accompagnate da un servizio impeccabile rendono ogni evento un appuntamento di grande risonanza

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l The Wes n Excelsior Floren­ ce è tra gli hotel più tecnologi­ camente avanza dell’hotelle­ rie italiana, in grado di offrire agli ospi servizi di alta qualità in un contesto storico di raffinata bel­ lezza. Sede di un an co palazzo patrizio, collocato nel cuore della Firenze rinascimentale, con una incantevole vista su Ponte Vec­ chio e le colline retrostan , il The Wes n Excelsior si dis ngue per l’armonia e la calibrata eleganza piche del gusto fioren no. Pre­ ziosi arredi, ogge di an quaria­ to, raffinate tappezzerie e marmi policromi sapientemente restau­ ra si sposano in maniera perfe a con i nuovi arredi e fanno da lus­ suosa cornice per le nuove tecno­ logie, volte a soddisfare le aspet­ ta ve del cliente più esigente.

Atmosfere eleganti, ambienti piacevoli L’albergo è dotato di 5 sale situate al piano terra, che possono ospi­ tare dalle 25 alle 250 persone, mul funzionali e facilmente adat­ tabili per ospitare mee ngs, sfila­ te, cocktails e banche . Le sale Vespucci e Intermedia, u lizzabili insieme in quanto con gue, han­ no un omogeno s le impero e so­ no state fornite di nuovi arredi e nuove luminose tappezzerie. La sala Affreschi, che con accesso di­ re o dalla hall dà il benvenuto alla clientela di classe che frequenta l’hotel, è in s le o ocento tosca­ no ed è illuminata da una grande lanterna in vetro policromo che cara erizza l’ambiente. La nuova illuminazione delle sale, inoltre, mastermeeting.it

contribuisce a creare atmosfere elegan , rendendo piacevole gli ambien senza affa care gli ospi­ . Se invece volete stupire i vostri ospi , ecco SE·STO on Arno Lounge, roo op dell’hotel realiz­ zato con vetrate con nue, una lo­ ca on perfe a per even di clas­ se, grazie alla sua posizione privi­ legiata su tu a la ci à.

Servizi esclusivi, sempre in grande stile Mol anche i pun di forza logi­ s ci della stru ura. A pochi passi ecco le chiese rinascimentali di Santa Maria Novella, San Lorenzo e del Duomo, la Piazza della Si­ gnoria, la Galleria degli Uffizi e mol altri capolavori. Inoltre, la stazione ferroviaria centrale di Fi­ renze è a soli 600 metri, mentre l’aeroporto Vespucci è a 8 km. Ec­ co perché scegliere questa loca­ on per un ricevimento privato per pochi in mi o un evento aziendale può trasformarlo in un appuntamento di grande risonan­ za, da curare in ogni de aglio gra­ zie al mee ng specialist, che vi as­ sisterà in ogni fase dell’organizza­ zione pre e post congress. Inoltre, se i mee ng sono un’opportunità di comunicare con i colleghi ed esplorare nuove idee, per darvi la

possibilità di concentrarvi al me­ glio ed o enere riunioni di suc­ cesso Wes n ha eliminato qual­ siasi distrazione dalle sale, dal de­ sign lineare, servizi e dotazioni at­ tente all’ambiente e una scelta di menu basata sui deliziosi super­ FoodRx, per nutrire la mente e mantenerla in piena efficienza. Postazioni separate sono accesso­ riate di carta, penne e bevande e sono essenziali ed ordinate. Inol­ tre, Wes n fa parte del gruppo Marrio Interna onal, e questo significa avere a disposizione ri­ sorse uniche e innova ve per semplificare e migliorare il lavoro di organizzazione, come ad esem­ pio la creazione di si web dedi­ ca al vostro evento, a raverso i quali i partecipan possono pre­ notare dire amente o accedere a documen tramite una URL dedi­ cata, con una serie di servizi per­ sonalizza , specificamente pensa­ per chi organizza even , per semplificare il lavoro e massimiz­ zare l’efficienza e i risulta . Infine, per un servizio a ento e premu­ roso, i nostri mee ng planner so­ no sempre a disposizione per oc­ cuparsi di tu gli aspe organiz­ za vi che possono rendere ogni appuntamento un evento perso­ nalizzabile. C.A. 7­8 2019

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Toscana Resort Castelfalfi Una nuova idea di Borgo toscano immerso nel verde, dove condividere esperienze di soggiorno luxury ed eventi mice in armonia e relax

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e cercate una Tenuta esclusiva nel cuore della Toscana, una loca on immersa proprio nel cuore di que­ sta Regione – nel comune di Montaione, tra Firenze e Volterra – che ben si pres ad ogni po di mee ng ed even azien­ dali o leisure, con possibilità di offrire agli ospi diverse combinazioni per i vari mo­ men di ogni evento, Toscana Resort Ca­ stelfalfi è una esperienza da non perdere.

Un’idea di ospitalità tutta da scoprire Nato come borgo medievale poi abban­ donato, questo luogo che sembra fermo nel tempo è stato sapientemente ripor­ tato alla vita con un proge o ben preci­ so, ed oggi è un grande fulcro di a vità turis co­rice va che comprende un ho­ tel 5 stelle con spa di 1000 metri quadri, un hotel 4 stelle ristru urato in un’an ca tabaccaia, il campo da golf più grande della Toscana con 27 buche, ville e ap­ partamen ristru ura disponibili sia per l’affi o che per la vendita, un’azienda agricola che produce sei e che e di vino e olio di oliva interamente biologici, e molto altro ancora. Non manca infa

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una ricca proposta di offerta F&B con i tre ristoran del Resort, che vanno dalla pica tra oria toscana al ristorante gour­ met all’interno del castello medievale, e sopra u o mol ssime a vità ideali an­ che per team building.

Eventi Mice, Wellness olistico ed esperienze sensoriali Un soggiorno al Toscana Resort Castelfalfi può diventare un’esperienza dinamica, un po’ lontana dal classico cliché della tran­ quillità collinare toscana, riservando inve­ ce piacevoli emozioni che arricchiranno la nostra esperienza di viaggio. L’offerta spa­ zia su mol ambi : gli ospi possono ci­ mentarsi in cooking classes, pizza making, wine tours e wine tas ng, per vivere emozioni legate al gusto, fino all’esplora­ zione del territorio circostante, magari con un biking tour o passeggiando a ca­ vallo, ma anche recuperando a vità della trazione del luogo, come la caccia al tartu­ fo o l’animal watching. Tu e a vità che si prestano perfe amente anche a sessioni di team building davvero originali. Tosca­ na Resort Castelfalfi vanta qua ro sale mee ng, che in alles mento a teatro van­

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no da un minimo di 70 ad un massimo di 180 persone, spazi che ben si prestano ad even aziendali cui si aggiungono le splendide terrazze con vista panoramica per serate di atmosfera, che possono ospitare più di 200 persone a banche o. Molte poi le a vità che hanno come fo­ cus il wellness olis co, fortemente ispira­ tore qui al Toscana Resort Castelfalfi, proposto al cliente con un nutrito staff professionale che comprende esper te­ rapis di spa, personal trainer, insegnan di yoga, naturopa e maestri di rituali di sauna. In par colare, sono due le a vità recentemente inserite: Brainkine k, una ginnas ca innova va mirata ad allenare la mente per ringiovanire a raverso degli esercizi di memoria e coordinamento; e Natural Healing, passeggiata nella natura incontaminata di Castelfalfi per ritrovare il benessere rompendo gli schemi della rou ne quo diana. Gli ospi vengono poi coinvol in una spiegazione sul cam­ po che mostra come realizzare degli oli essenziali a base di lavanda, rosmarino e salvia, da poter portare a casa per pro­ lungare i benefici del soggiorno.

Castelfalfi, forti sinergie con il territorio Rinascita, armonia e riqualificazione, por­ tatrici al Toscana Resort Castelfalfi di una

Sostenibilità, Castelfalfi sceglie il futuro La bellezza della Tenuta è arricchita da un prezioso approccio proge uale, che rispe a e valorizza l’ambiente circostan­ te. Castelfalfi è infa ecosostenibile: non solo tu a la produzione agricola che fornisce le materie prime è intera­ mente biologica e a km 0, ma grazie alla costruzione di una centrale a biomasse che garan sce il riscaldamento e il raf­ freddamento con energia pulita, l’impat­ to ambientale è minimo. Inoltre, l’archi­ te ura dei casali e del nuovo hotel a 5 stelle, che ha ricevuto la cer ficazione Clima Hotel, segue principi di archite u­ ra sostenibile e di recupero delle acque, rendendo sostenibile anche l’irrigazione del campo da golf, recentemente pre­ miato con la Cer ficazione GEO.

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nuova idea del Borgo dove condividere esperienze di soggiorno luxury: sono queste le linee guida della Tenuta, non soltanto dal punto di vista turis co­ricet­ vo, ma anche da quello culturale e ar ­ s co. Il Resort infa si presta ad even come esposizioni d’arte, even per la co­ munità locale e fes val di musica, arte e cultura come “OltreColle”, giunto que­ st’anno alla sua seconda edizione. Molte anche le sinergie sul territorio circostan­ te. Tra le novità di quest’anno, la preziosa collaborazione con Laja ca, brand di pro­ do cosme ci naturali per la spa, realiz­ za a pochi chilometri di distanza da Ca­ stelfalfi (sempre a km 0, un must a 360° qui in Tenuta), crea u lizzando le vinac­ ce dell’azienda agricola di Andrea Bocelli, nato proprio a Laja co vicino a Castelfal­ fi. Tra i proge in fieri per il futuro anche la realizzazione della nuova Club House del Golf Club Castelfalfi, che nascerà dal­ la ristru urazione di un an co casale to­ scano e dal suo fienile e che sarà com­ pletata nel 2020. La nuova Club House, oltre ad offrire servizi a 5 stelle per gli appassiona golfis , ospiterà il quarto ri­ storante della Tenuta. Inoltre, nel prossi­ mo futuro c’è anche la proge azione e la realizzazione di un centro congressi, che andrà ad arricchire ulteriormente l’offer­ ta del Resort. Fiorella Lorenzini

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Villa La Massa Location storica d’eccezione sulle rive dell’Arno. Dove il lusso è d’autore e il comfort allineato con i più alti standard internazionali

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plendida loca on, appartenente al Gruppo Villa d’Este e oggi inserita, per lo charme e i servizi impeccabi­ li che la contraddis nguono, fra le top lo­ ca on italiane ed internazionali, Villa La Massa è nota innanzitu o per la sua Sto­ ria. Basterebbe quest’ul ma a mo varne il soggiorno, tra l’incanto delle colline del Chian , sulle Rive dell’Arno, immersi in un parco di nove e ari tra i profumi di ulivi, vi e aromi mediterranei.

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Una Storia di oltre 400 anni che continua... Ai suoi ospi la Villa regala un tuffo nello splendore della Firenze dei Medici. A quel tempo era già una nota Residenza storica Medicea appartenente ad un ra­ mo della Famiglia Corsini. L’entourage storico è infa fuori dal comune. Una storia blasonata, dunque, che risale a più di 400 anni fa intrecciata ad una parte di aristocrazia fioren na che, co­ struendo Villa La Massa ne fece la pro­ pria residenza es va, sulle rive, appunto, del fiume Arno. «Oggi la splendida villa è un esempio di lusso d’autore e comfort contemporaneo senza dimen care il fascino della tradi­

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Qua ro luoghi del cuore, una grande Villa, con una next opening glam zione, ineguagliabile valore in dono a chi vi soggiorna», dichiara Stefano Venturi, General Manager di Villa La Massa che aggiunge «nel 2020, è inoltre previsto il completamento del piano a ua vo di sviluppo della dimora, con il rinnovamen­ to di Villa Hombert (che porterà il con n­ gente camere a un totale di 54 unità) e l'aggiunta di un ristorante e di una splen­ dida piscina».

Viaggi extraordinari: l’esperienza toscana d’eccellenza Villa La Massa si trova in una posizione strategica che perme e agli ospi di rag­ giungere con estrema facilità sia il centro di Firenze sia il cuore del Chian . Firen­ ze, infa , dista solo 12 km ed è collegata con Villa La Massa grazie ad uno shu le dedicato che in soli 15 minu porta gli Ospi dire amente al Ponte Vecchio. Anche per questo, la loca on rappresen­ ta la meta ideale per viaggiatori interna­ zionali di livello e per famiglie mul gene­ razionali alla ricerca di un contesto rilas­ sante ma che, allo stesso tempo, possa offrire a vità variegate per ospi di tut­ te le età. Qui, anche il viaggiatore più esigente tro­ va il luogo perfe o per l’organizzazione di business mee ng memorabili, team

Le dotazioni Villa La Massa è affiliata al circuito The Leading Hotels of The World. Localizza­ ta sulle rive del Fiume Arno, è raggiungi­ bile dall’aeroporto internazionale Pere­ tola di Firenze in soli 18 km, immersa fra le colline del Chian . Ecco le sue dota­ zioni: 41 camere (doppie e suite), una cappella privata per celebrare matrimoni e anniversari ed inoltre sale mee ng, il ristorante Il Verrocchio, un bistrot con cucina Toscana d’eccezione ed il bar Me­ diceo, un Tennis Club di 16 campi – fra terra sinte ca e ba uta – (a 550 m dalla Villa), un maneggio a 5 km e il Golf Club Ugolino a soli 10 km che riserva tariffe preferenziali agli Ospi dell’Hotel. Infi­ ne, una piscina riscaldata esterna e l’Ar­ no SPA regaleranno momen di pura re­ mise en forme. Instagram: @villalamas­ saofficial, Facebook: Villa La Massa ­ Florence.

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Villa La Massa ar cola le 41 camere fra qua ro edifici diversi ma accomuna dal fil rouge della ricercatezza, della privacy più asso­ luta in un contesto di straordinaria bellezza: la Villa Nobile, il Muli­ no, il Villino e la Casa Colonica (un casale risalente alla metà del XIX secolo completamente ristru urato con 4 nuove Suite e inau­ gurato nel se embre 2018). Prossima apertura la Limonaia che in se embre 2019 arricchirà l’offerta della Villa con un tocco di acco­ glienza contemporanea.

building di successo e incen ve di alto li­ vello. La cucina toscana auten ca con prodo del territorio (come l’olio extra­ vergine o enuto dalla spremitura delle olive raccolte nella tenuta della Villa) e i servizi di alta qualità, insieme alla profes­ sionalità dello staff, fanno il resto. Sono davvero molteplici le opportunità di svago per tu e le età: percorsi per jog­ ging e tour in bicicle a, lezioni di cucina per grandi e piccini, pain ng classes con un maestro d’arte fioren no, cocktail classes dove i barmen di Villa La Massa insegneranno agli ospi tu i segre per preparare signature cocktail u lizzando i liquori dell’Officina Profumo­Farmaceu ­ ca di Santa Maria Novella. Inoltre, si or­ ganizzano degustazioni di vino e olio nel­ la can na privata della Villa (risalente al XV secolo), oltre a tour personalizza alla scoperta del Chian . Gli Aman dello shopping d’autore non saranno delusi, così come gli appassiona dell’arte italia­ na del ’500 grazie ai tan tesori visitabili a Firenze. Inoltre i nasi più raffina troveranno di che inebriarsi grazie ad un giardino che custodisce ben più di 60 diverse polo­ gie di iris, in nove e ari di parco. Mariateresa Canale

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A NEW WAY TO HOTEL Da sempre punto di riferimento per i viaggi d’affari, AC Hotel Vicenza propone ai suoi ospiti il massimo comfort e servizi esclusivi per vivere al meglio l’esperienza di soggiorno. A soli 4 km dalla stazione e nelle immediate vicinanze dell’uscita autostradale Vicenza Ovest, della Fiera di Vicenza e della zona industriale, l’hotel è da anni all’avanguardia nei servizi per il Business Travel. All’interno della struttura sono presenti un AC Store aperto 24/7 con articoli utili per chi viaggia, bagno turco e palestra gratuiti aperti 24/7, parcheggio esterno gratuito con 120 posti auto, 3 sale meeting con luce naturale e non ultimo l’AC Lounge, che rivoluziona il concetto di bar e ristorante: un luogo ideale per lavorare, rilassarsi o avere un incontro d’affari, perfetto per stimolare collaborazione e creatività. Le camere Standard, tutte con Free WiFi, vasca da bagno, asciugacapelli, desk e LED TV, prevedono anche Free High Speed Wifi, accappatoio ed Espresso Machine nella versione Standard Plus. Il nostro concetto di ospitalità viene da lontano e proprio per questo vuole sempre essere nuovo, sorprendente. A New Way To Hotel.

4 km 30 km V4 km AC HOTEL VICENZA S.S. Padana Superiore Verso Verona 36100 Vicenza Telefono: 0444 523611 www.achotels.com


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Vicenza patrimonio dei vicentini Patrimonio dell’Unesco per il suo centro storico e per le ville di Palladio, Vicenza è anche Patrimonio di tutti i vicentini che si sono rimboccati le maniche dopo il grande sboom finanziario che ha ridisegnato valori e priorità di Luciana Sidari

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uesta ci à scenografica ha mol­ to da offrire: la Vicenza Munici­ pio romano (del 49 avan Cri­ sto); la Vicenza go ca, che ha visto le lo e tra Padova e Venezia, con rannie famigerate come quella di Ezzelino da Romano; la Vicenza religiosa, con un pa­ trimonio ar s co­archite onico di gran­ de valore appartenete alla tradizione cri­ s ana. E, poi, la Vicenza dei Musei e dei grandi personaggi che ne hanno fa o Storia: da Vincenzo Scamozzi ai Tiepolo, da Giangiorgio Trissino ad Antonio Piga­ fe a, da Goffredo Parise a Guido Piove­ ne ad Antonio Fogazzaro, solo per citare alcuni dei grandi scri ori e ar s che qui hanno vissuto e realizzato le loro opere. Provincia davvero operosa, quella di Vicenza vanta una grande tradizione anche nel manifa uriero, per esempio, nell’oreficeria, nel tessile e nella concia, ma anche la sua produzione agricola è

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degna di nota con vini, oli, formaggi, or­ taggi, salumi. La buona cucina, insieme all’arte e alla cultura, è, non a caso, tra gli elemen di appeal della proposta tu­ ris ca della des nazione, rappresentata nel mondo dal celebre pia o del baccalà alla vicen na.

La Vicenza Palladiana: Patrimonio dell’Umanità A metà anni Novanta l’UNESCO, l’Agen­ zia dell’ONU per le Scienze e la Cultura, ha inserito Vicenza e le Ville di Palladio nella Lista del Patrimonio Mondiale con la seguente mo vazione: “Vicenza è una realizzazione ar s ca eccezionale in con­ siderazione dei numerosi contribu ar­ chite onici di Andrea palladio integra in un tessuto storico al quale conferisco­ no il suo cara ere d’insieme per la sua archite ura, la ci à ha esercitato una forte influenza sull’archite ura e le rego­ mastermeeting.it


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le d’urbanesimo nella maggioranza dei paesi nel mondo”. Oltre a questo lusinghiero riconoscimen­ to Vicenza si è sempre dis nta per il suo

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vivace tessuto industriale cara erizzato da brand diventa famosi nel mondo co­ me Lanerossi, Marzo o, Malo, Bo ega Veneta, Vicenza Oro, Vimar, Dainese, Estel, Diesel, Rigoni. Senza dimen care, tra le eccellenze locali, le concerie, la produzione di ceramiche di Bassano e di Nove, le grappe, il Consorzio del For­ maggio Asiago, e le Bolle di Nardini a Bassano, proge ate dall’archistar Massi­ miliano Fuksas. Tra le small art ci es che ruotano intorno a Vicenza, ci sono Bassano del Grappa, dove si trova anche il Ponte degli Alpini –

Bassano del Grappa. Sopra, il Ponte Vecchio sul fiume Brenta. Coperto in legno è considerato uno dei pon più cara eris ci d’Italia. In basso, Vicenza. Il Teatro Olimpico proge ato da Andrea Palladio nel 1580. In apertura, Piazza dei Signori è la piazza più importante del centro storico di Vicenza

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La terrazza della Basilica Palladiana in Piazza dei Signori a Vicenza

pardon il fantas co Ponte di legno co­ struito sul Brenta da Andrea Palladio – e Maros ca famosa per la Par ta a Scac­ chi e le maros cane. Vicenza è nota an­ che per la Magnifica Comunità di Asiago e i Se e Comuni, il Pasubio e il Sen ero degli Eroi...

Una destinazione in rilancio Villa Godi Malinverni a Lonedo di Lugo di Vicenza. È una delle prime opere di Andrea Palladio, citata nel tra ato “I qua ro libri dell’archite ura”

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Tranquilli, dopo lo sboom finanzario, c’è ancora tu o o quasi tu o. Sopra u o ci sono i Vicen ni: dna d’acciaio – fru o di mescolanze con Romani, Cimbri, Longo­ bardi, Franchi – gli imprenditori locali, a loro modo eroi, stanno ricostruendo il tessuto economico e sociale della ci à,

dopo la grande crisi delle banche. C’era­ no e ci sono ancora le is tuzioni, che stanno accentrando, focalizzando, come le luci di segnalazione di una pista di at­ terraggio, l’interesse per Vicenza e pro­ vincia, alle quali non manca nulla per di­ mostrare di essere una des nazione for­ te, sicura e in ripresa. La sola Fiera offre 9000 pos nel padiglione 7, e ben 15 sa­ le modulabili, posizionandosi sul mercato come una Mice des na on di livello in­ ternazionale. La ci à è, oggi, in con nuo fermento: il Comune, Vicenza È, Italian Exhibi on Group (IEG), l’Associazione Ville Venete, sono tu impegna per vivacizzare il tu­

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Baccalà alla vicen na rismo, motore, insieme all’industria, del­ l’economia locale. Chi si a va per le grandi mostre su Van Gogh, chi nella la programmazione delle Fiere, chi nella proposta di i nerari leisure e idee post congress alla scoperta dell’animus loci… Certo è che, a Vicenza e nel territorio che le gravita a orno con le sue small art ci es, c’è molto da fare, da vedere, da gi­ rare e da provare, in termini di ospitalità e ristorazione. Grazie anche a un’offerta variegata e di livello di hotel, ristoran e loca on (anche inusuali) per even . Ele­ mento da non trascurare: in ogni stagio­ ne dell’anno si può accedere a Musei e Monumen che sono vere e proprie is ­ tuzioni dell’arte italiana: il Remondini, le Ville e i Palazzi di Palladio, il Teatro Olim­ pico e la Basilica. La ci à è anche una food des na on, ama ssima dagli enonau per la produ­ zione dei suoi vini doc, come il Vespaiolo, e dai buongustai per le tante altre sue eccellenze locali, tra cui le grappe, i for­ maggi, freschi e stagiona (l’Asiago e il Vezzena in primis), i mieli, gli asparagi bianchi le fragole, i bigoli (fa col tor­ chio) e, naturalmente, il baccalà. Nel dna dei vicen ni c’è l’industriosità e c’è anche l’accoglienza: a Vicenza ritro­ viamo i cardini sui quali girano le porte della grande ospitalità: con due caselli sull’A4, la ci à è come l’an ca Vice a, sulla Via Postumia (tanto per intenderci, Corso Palladio corrisponde al decumano massimo e le altre strade del centro sono disposte perpendicolarmente a questo asse centrale del centro). Insomma, una ci à predisposta anatomicamente, per la sua posizione felice, e per l’industriosità dei suoi abitan , all’accoglienza. Oltre a

La “Venerabile Confraternita del baccalà alla vicen na” sugge­ risce una rice a (per piccoli even ) che è il fru o di studi e di comparazioni tra le numerose in auge nei ristoran e nelle tra orie più famose del Vicen no. Ingredien per 12 persone: 1 kg di stoccafisso secco ­ g 250/300 di cipolle 1/ litro di olio d’oliva extravergine 2 3 sarde so o sale 1/ litro di la e fresco ­ poca farina bianca 2 g 50 di formaggio grana gra ugiato un ciuffo di prezzemolo tritato sale e pepe Preparazione Ammollare lo stoccafisso, già ben ba uto, in acqua fredda, cambiandola ogni 4 ore, per 2­3 giorni. Aprire il pesce per lungo, togliere la lisca e tu e le spine. Ta­ gliarlo a pezzi. Affe are finemente le cipolle; rosolarle in un tegamino con un bicchiere d’olio, aggiungere le sarde so o sale, e tagliate a pez­ ze ; per ul mo, a fuoco spento, unire il prezzemolo tritato. Infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrora con il soffri o pre­ parato, e poi disporli uno accanto all’altro, in un tegame di cot­ to o alluminio, oppure in una pirofila (sul cui fondo si sarà ver­ sata, prima, qualche cucchiaiata di soffri o). Ricoprire il pesce con il resto del soffri o, aggiungendo anche il la e, il grana gra ugiato, il sale, il pepe. Unire l’olio fino a ricoprire tu i pezzi, livellandoli. Cuocere a fuoco molto dolce per circa 4 ore e mezzo, muoven­ do ogni tanto il recipiente in senso rotatorio, senza mai mesco­ lare. Questa fase di co ura, in termine “vicen no” si chiama “pipare”. Solamente l’esperienza saprà definire l’esa a co ura dello stoccafisso che, da esemplare ad esemplare, può differire di consistenza. Il baccalà alla vicen na è o mo anche dopo un riposo di 12/24 ore. E va servito con polenta.

un’offerta rice va variegata e di buon li­ vello, con la Fiera, in par colare, Vicenza si apre al mondo dei grandi even inter­ nazionali. La Fondazione Bisazza per il design e l’archite ura contemporanea a Montecchio Maggiore, piccolo comune a pochi chilometri da Vicenza famoso per i Castelli di Romeo e Giulie a

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Vicenza Convention Center La gestione di IEG, la Convention nazionale di Federcongressi, l’innovazione e il potenziamento del marketing sono alla base del nuovo corso del ViCC cambiata. Noi ci proponiamo co­ me una loca on in cui il business e la comunicazione aziendale dei nostri clien possano trovare tut­ te le condizioni per essere valoriz­ za » aggiunge Stefania Agos ni. Da non dimen care anche il re­ cente rinnovo del sito www.vi­ cenzaconven oncentre.it, arric­ chito con mappe intera ve delle sale e degli spazi, video di prodot­ to, fotogallery, descrizione di nu­ meri, features e servizi.

Gli eventi del 2019

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osizionare Vicenza in un posto di rilievo nel mercato degli even congressuali. Offrire un approccio innova vo, per elevare la qualità degli even ospita nei suoi padiglioni. Inte­ grare gli aspe più squisitamente organizza vi e di alles mento con comunicazione e marke ng per prodo comple . Il nuovo corso del Vicenza Conven on Center ­ ViCC ha visto importan novità già nel primo semestre 2019, ini­ ziando con la Conven on nazio­ nale di Federcongressi di marzo, che ha segnato la prima grande occasione di promozione di Vi­ cenza e della sua offerta fieris ca e congressuale.

Innovare, diversificare e integrare Come ci racconta Stefania Agos ­ ni, dire rice della divisione Event & Conference di Italian Exhibi on Group che sta lavorando per po­ tenziare l’offerta della stru ura e ampliare la gamma degli even ospita : «il nostro programma di lavoro sul ViCC punta sull’innova­ zione e sulla diversificazione, due leve importan di supporto all’at­ vità commerciale che aveva bi­ sogno di dare visibilità al prodot­

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to, di posizionarlo sul mercato e di rinnovare il portafoglio dei clien senza trascurare quelli fidelizza . Negli even ospita nel primo se­ mestre e nell’approccio tenuto con i nostri clien abbiamo cerca­ to di trasferire ques valori, aiu­ tandoli a fare delle scelte innova­ ve, anche di ro ura con la loro storia passata e, nello stesso tem­ po, proponendo una gamma di servizi integra , in grado di alline­ arsi alle loro strategie di comuni­ cazione e marke ng». A dare il via al cambiamento è stata la cos tuzione di IEG, socie­ tà quotata sul Mercato Telema co Azionario organizzato e ges to da Borsa Italiana S.p.A., leader in Ita­ lia nell’organizzazione di fiere e congressi con le sue stru ure di Rimini e Vicenza, e la scelta del nuovo marchio ViCC. «L’event in­ dustry sta cambiando, anzi è già

Oltre alla Conven on di Feder­ congressi, il 2019 è stato finora cara erizzato da un aumento de­ gli even aziendali, sia di livello locale/regionale sia di brand na­ zionali. A giocare un ruolo essen­ ziale nel primo caso è il legame sempre più forte con con il tessu­ to industriale­imprenditoriale del Nord­Est, per cui la presenza al ViCC rappresenta una vetrina ideale delle a vità di marke ng, come nel recente workshop di Cove (Compagnia Veneta Ele ro­ domes ci), pia aforma d’acquisto estesa in tu o il Veneto, che ha riunito circa 600 fra soci, impren­ ditori e professionis per una giornata intera che prevedeva sia 56 stand nell’area esposi va sia un programma di incontri. Mol s­ sime anche le aziende che hanno deciso di tornare a Vicenza per il loro evento annuale, come Meb­ Ele roforniture a o obre, incre­ mentando lo spazio u lizzato e confermando l’apprezzamento per il polo fieris co. Tra le manifestazioni di punta da ricordare Enoforum, il più grande evento del se ore vi ­vinicolo in Europa, che per la terza volta a maggio ha portato 1200 tra eno­ logi, agronomi, ricercatori, forni­ tori di tecnologie e servizi al ViCC. Giulia Gagliardi

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VICENZACONVENTIONCENTRE.IT


Ortoterapia in hotel GREEN HOSPITALITY by

Cresce la voglia di natura e benessere anche negli alberghi di città che, sempre più, propongono, ai propri ospiti, experience di soggiorno ecofriendly. L’ultima tendenza è l’orto­terrazza, da cui chef e barman attingono direttamente materie prime bio, prodotte in casa a “passo zero”

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rmai è cosa nota: il conta o con la natura ha effe posi vi sia sul nostro corpo che sulla nostra mente. Non a caso quella che viene defi­ ni va ortoterapia è sempre più u lizzata nella cura di mol disturbi nervosi. Pato­ logie a parte, chi, a casa propria, in giar­ dino o sul terrazzo, si prende cura di piante e fiori sperimenta, probabilmente, già i benefici di questa tecnica che è una vera e propria arte. Curare le piante, af­ fondare le mani nella terra, ammirare la bellezza della vita che cresce, respirare il profumo dei fiori, sono ges naturali che procurano gioia, relax e benessere.

te dell’ospedale Maggiore. L’archi­star Tito Boeri, papà del “Bosco Ver cale”, ha recentemente dichiarato «sarà il più grande orto giardino terapeu co del mondo e sopratu o il primo ad essere pensile: ben 6.000 mq, a 20 metri di al­ tezza dal suolo. Sarà come camminare in un bosco sospesi nel cielo di Milano... E tu o questo succederà nella Ca’ Granda, edificio situato tra via Francesco Sforza, via Laghe o e via Festa del Perdono, a ridosso della basilica di San Nazaro in Brolo, la vera anima di Milano, forse an­ che più del Duomo.

Dall’agriturismo all’Orto­Hotel Un bosco nel cielo di Milano Oggi l’ortoterapia e/o i giardini terapeu­ ci sono sempre più diffusi nel mondo e Milano, capitale del design, a breve, si proporrà come ci à capofila di una ini­ zia va davvero spe acolare: la creazione di un grande orto­giardino pensile sui

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Ma dietro l’affermarsi di questa tendenza non vi è solo l’aspe o terapeu co. Quando i temi della sostenibilità e del­ l’ecologia incontrano i viaggi e il turismo sono sempre buone no zie. E un’o ma no zia è che l’ortomania sta posi va­ mente contagiando anche gli hotel e i ri­

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GREEN HOSPITALITY BY ACCOR

storan , specie quelli più a en a inter­ ce are nuovi trend e bisogni del mercato. Se in passato erano solo gli agriturismi a proporre ai loro clien i prodo delle proprie campagne, oggi sempre più hotel di ci à e ristoran stella puntano sulla strada dell’autoproduzione e del chilome­ tro zero. Un fenomeno nato sull’esempio di altri Paesi, ma che, in Italia, ha trovato terreno par colarmente fer le, grazie alla già ricca tradizione gastronomica e alla crescente sensibilità ecologica che spinge sempre più italiani a consumare a tavola prodo locali, biologici e stagionali. La comodità è che negli Orto­Hotel, lo chef e il barman “a ngono” dire amente dall’orto della “casa” per avere prodo freschi ed erbe aroma che bio e a chilo­ metro zero, anzi in questo sarebbe me­ glio dire “a passo zero”.

I migliori indirizzi in Italia «Quello che oggi sembra una moda, in realtà è solo un ritorno alle origini, al passato, come erano abitua i nostri nonni, seguendo la stagionalità e senza imballaggi né agen chimici», dice Giu­ seppe D’Abundo, execu ve chef dell’ho­ tel Mezzatorre Resort &Spa di Ischia, che raccoglie erbe aroma che spontanee e piantate nel giardino a picco sul mare e le inserisce nelle sue rice e. Gli orto­hotel stanno nascendo anche nelle regioni fredde come la Valle d’Ao­ sta, nel caso dell’Hotel Mont BlancVilla­ ge di Courmayeur. o al Roman k Hotel Post di Nova Levante, vicino a Bolzano, dove è possibile raccogliere dire amente le verdure che si desiderano vengano poi preparate per cena. Così come la possibilità di raccogliere prodo della terra può anche diventare materia prima di un corso di cucina cura­ to dire amente dallo chef dell’hotel. Ecco che, allora, l’esperienza green, diventa una divertente opportunità per gli ospi di me ere “le mani in pasta”, imparando per esempio a fare il pane e a cucinare i pia dello chef, come già succede, per esempio, a Borgo Egnazia, dove, oltre a gustare i prodo dell’orto, gli ospi pos­ sono anche cimentarsi nella preparazione di alcuni pia della tradizione pugliese. E la voglia di natura ha contagiato anche il ristorante romano Open Colonna che oggi accoglie i suoi ospi in un bellissimo mastermeeting.it

orto giardino sul terrazzo dell’ul mo pia­ no del Palazzo delle Esposizioni. Mentre, a Milano, tra i precursori di questa ten­ denza, ci sono senz’altro l’Hotel Milano Scala con il suo scenografico orto sul tet­ to in pieno centro storico e il ristorante Cascina Cuccagna che con il suo orto “a passo zero” sfida con naturalezza la mo­ dernità dei gra acieli di Porta Nuova.

L’orto verticale intelligente E se lo spazio per realizzare un orto an­ nesso al ristorante manca? Nessun pro­ blema. Con il proge o innova vo “Living Farming Tree” (un orto ver cale intelli­ gente) è possibile anche in ambien pic­ coli o chiusi, la col vazione aeroponica di piante ed erbe aroma che. Un Living Farming Tree è già presente all’interno dell’area lounge bar del Novo­ tel Milano Ca’ Granda, hotel del gruppo AccorHotels mentre altri alberghi del Gruppo come il Novotel Milano Linate, l’ibis Milano Malpensa e l’ ibis Milano Fiera hanno già alles to or prossimali a favore della cucina interna. Vale la pena ricordare che, dal 2011, il Gruppo Accor­ Hotels ha il programma mondiale di svi­ luppo sostenibile Planet21 con il quale si impegna a rispe are e promuovere 7 va­ lori: salute, natura, riduzione delle emis­ sioni di CO2, innovazione, sviluppo loca­ le, impiego e dialogo. I risulta fino ad oggi sono sta così po­ si vi che dal 2016 si sono aggiun ulte­ riori, ambiziosi, obie vi, come la riduzio­ ne dello spreco alimentare del 30% e la creazione di 1.000 or urbani negli hotel da compiere entro il 2020. E con 1000 or non si potrà certamente più parlare né di moda né, peggio ancora, di mania! M.F.

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GREEN REPORT

L’impegno di Sky per la salvaguardia degli oceani Lanciata nel 2017, la Campagna Sky Ocean Rescue porta avanti la sua mission di sensibilizzazione, cominciando da casa propria, con l’obiettivo di eliminare l’utilizzo della plastica monouso entro il 2020

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ono 6,3 miliardi le tonnella­ te di plas ca sulla Terra e 8 milioni di tonnellate finisco­ no ogni anno negli oceani: un da­ to allarmante che ha spinto il Gruppo Sky ad impegnarsi in pri­ ma persona e ad usare la propria voce per ispirare le nuove genera­ zioni a migliorarsi e s molare gli altri ad agire, lavorando a va­ mente per un reale cambiamento. La Campagna di Gruppo Sky Oce­ an Rescue, lanciata nel gennaio 2017, ha infa come obie vo dare visibilità al tema della salva­ guardia degli oceani, trovare solu­ zioni innova ve al problema della plas ca dei mari e incoraggiare le persone ad agire con piccoli e fondamentali ges quo diani. Gli oceani sono minaccia da proble­ mi, come l’inquinamento causato dalla plas ca, da ges re e da af­ frontare in modo sostenibile. Je­ remy Darroch, CEO del Gruppo, rimarca l’importanza di «contra­ stare uno dei più grandi disastri ambientali provoca dall’uomo: la plas ca negli oceani. Le sfide che la società si trova ad affrontare oggigiorno sono vaste e comples­ se. Ed è per questo che le aziende leader devono promuovere e met­ tere in a o il cambiamento».

Il valore dell’esempio: nel 2018, in Sky, 175 tonnellate di plastica monouso in meno Ado ando un approccio sosteni­ bile nel modo di lavorare e impe­ gnandosi su temi rilevan , Sky ha portato avan una serie di a vità per contribuire alla causa. Uno dei pilastri su cui si poggia la Campa­ gna Sky Ocean Rescue è infa la trasformazione del proprio busi­ ness, che concretamente si tradu­

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ce nell’eliminazione della plas ca monouso nelle sedi, nei prodo e nelle a vità entro il 2020. Ad og­ gi, tu i nuovi prodo hanno un packaging privo di plas ca usa e ge a. Una scelta che ha portato a risparmiare nel 2018 ben 175 tonnellate di plas ca monouso, equivalen a 19 camion dei rifiu pieni. Tra le a vità della Campa­ gna, anche una partnership plu­ riennale con WWF con il quale Sky ha deciso di protegge­ re oltre 400.000 km² di oceani. Inoltre, a raverso Sky Ocean Venures, un fondo dedicato, sono supportate le startup che propongono tecnologie innova ve per risolvere il problema del­ l’inquinamento dei mari. La strategia prende spunto dagli obie vi di sviluppo sostenibile (SDG’s) delle

Nazioni Unite, concorda da circa 200 Paesi per contribuire insieme a promuovere azioni concrete per proteggere l’ambiente e che mira­ no a costruire un mondo migliore, in termini economici, sociali e am­ bientali, entro l’anno 2030. Si tra a di un percorso sfidante e l’impegno portato avan dal Gruppo Sky conferma l’intenzione a voler essere parte del cambia­ mento. P.T.

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Forte Village TOP BLEISURE HOSPITALITY

L’amato e premiato resort sardo continua a investire per regalare alla clientela una guest experience unica al mondo per ricchezza e completezza

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ituato nell’incantevole costa Sud della Sardegna, a solo un’ora di volo da Roma, il Forte Village con nua a stupire proponendo non solo un’offerta di ospitalità, sia business che leisure, ini­ mitabile nel Mediterraneo, ma anche tan­ te novità. Bas pensare che, negli ul mi 4 anni, il resort ha portato avan uno straordinario proge o di total restyling e upgrading di tu i servizi, grazie ad un inves mento di circa 50 milioni di euro. Nuove camere, piscine, ristoran , Arena e Centro Congressi: tu o secondo una fi­ losofia di miglioramento costante che si può tradurre nella formula, “rinnovarsi nella con nuità”. Se, infa , da una parte, il cliente del Forte sa che ad ogni soggior­ no può trovare un servizio e un’acco­ glienza di livello ancora più alto, allo stes­ so tempo sa che al Forte, ad a enderlo, c’è sempre qualche intrigante nuova pro­ posta. Su questo, il resort non lesina spe­ se. Prova ne è il colossale inves mento economico per la recente ristru urazione finalizzata a all’upgrade di un “prodo o” che era già al top, per mantenere brand reputa on e guest experience. Oggi il Forte Village, grazie alla straordi­ naria varietà della sua offerta di ospitalità

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e ai suoi servizi senza pari, è una delle re­ altà internazionali più significa ve della rice vità di lusso: tanto che, per la 21a volta consecu va, ha o enuto il pres ­ gioso riconoscimento di “World’s Leading Resort 2018”, ovvero il tolo di migliore stru ura al mondo, durante la cerimonia di premiazione dei World Travel Awards. E davvero come nessun altro al mondo, forse, il Forte ha saputo costruire, valoriz­ zare e diversificare la sua offerta nel tem­ po, mantenendone inta gli elemen di­ s n vi: una loca on esclusiva, tan ser­ vizi d’eccellenza, straordinaria capacità di offrire ai clien , anche a quelli Mice e bu­ siness, un’esperienza unica.

Meeting con vista mozzafiato nella Sky Suite Proprio in quest’o ca e con questo sco­ po è nata la spe acolare Sala dei Cristal­ li: creata per ospitare oltre 450 persone, è resa unica dalla realizzazione di tu e le pare in cristallo. Adiacente al Centro Congressi e all’Hotel Castello e immersa nella secolare pineta che avvolge il re­ sort, è diventata anche la naturale esten­ sione di un altro pezzo unico dell’offerta mee ng del Forte. Si tra a della Sky Sui­

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te che, inaugurata nel 2018, si configura come una davvero straordinaria sala mee ng panoramica. Collocata infa sulla terrazza, nel punto più alto di tu o l’immenso resort sardo, è in grado di of­ frire una vista a 360 gradi su tu a la stru ura, dalle montagne al mare e alla straordinaria vegetazione nella quale è immerso il Forte. Ideale, in par colare, per organizzare mee ng di 30 persone in s le boardroom e di 50 persone nella di­ sposizione a teatro, la Sky Suite può an­ che essere loca on ideale per cocktail party e mee ng VIP di al ssimo livello. Altro spazio Mice completamente rinno­ vato è quello della Sala Verde, loca on ideale per l’organizzazione di riunioni, banche , cene di gala e cocktail party in tu e le stagioni, fino a 300 ospi . Si svi­ luppa davan alla Piscina Oasis e può es­ sere unita alla Sala Bianca e al Foyer por­ tando la capacità a 800 persone.

Un’esperienza di soggiorno Mice&Leisure senza uguali Grazie al cospicuo inves mento e alla sua capacità di essere innova vo e ispi­ rante per chi lavora nel mondo Mice e degli even , il Forte Village è la des na­ zione ada a anche per chi vuole desta­ gionalizzare i flussi di turismo business. L’area del Sud Sardegna che ospita il re­ sort infa è premiata da un clima sub­ tropicale unico nel Mediterraneo che è mite davvero tu o l’anno. Tanto che, an­ che in primavera e autunno, è possibile u lizzare il Forte come spe acolare loca­ on “pied dans l’eau”: ad esempio nel­ l’area del lungomare, che si estende sen­ za interruzioni dal Forte Bay fino alla piz­ zeria e ai ristoran Bella Vista e che può ospitare un totale di 1200 persone. Non manca naturalmente un offerte congres­ suale professionale e all’avanguardia, ga­ ran ta da un Centro Congressi anch’esso completamente ristru urato, e che oggi si declina in un’offerta di ben 20 sale e una hall modulare, in grado di accogliere dalle 20 alle 900 persone.

concept del Forte Village si sviluppa at­ torno a o o elegan hotel a 4 e 5 stelle, anch’essi ristru ura seguendo i più at­ tuali standard di comfort e servizio, a 13 ville di lusso per chi desidera la più asso­ luta privacy unita a mille preziose a en­ zioni e a oltre 60 suite d’alta gamma. A tu o ciò si aggiungono 21 ristoran , 100 chef e una can na con 600 e che e se­ lezionate tra le eccellenze italiane e in­ ternazionali. E poi c’è l’Acquaforte Tha­ lasso & Spa, un vero angolo di paradiso all’interno del Forte Village, nel quale è possibile rigenerarsi e curarsi: grazie in par colare alla talassoterapia, capace di potenziare i prodigiosi effe benefici dell’acqua grazie all’azione combinata di diverse gradazioni di temperatura e con­ centrazione salina, e anche a una nuova “Private Spa”, una spa nella spa ad uso esclusivo degli ospi . Un resort comple­ to e unico, perfe o anche per chi, al sog­ giorno business, vuole abbinare una va­ canza. Di certo in questo resort non si pongono limi alla fantasia e alla crea ­ vità. D.D.

8 hotel, 13 ville luxury, 21 ristoranti e una spettacolare Spa Dal punto di vista dell’ospitalità, poi, il mastermeeting.it

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Hotel Excelsior Venice Lido Resort TOP BLEISURE HOSPITALITY

Un viaggio fra sogno e leggenda. Per glamour stay in Laguna, dove il soggiorno diventa un’esperienza nel lusso, accessibile

concludersi nel 2022, sarà il ritorno allo splendore di un’icona dell’hospitality ve­ neziana. I lavori avranno cura di non stravolgere l’animo più tradizionale e sto­ rico che contraddis ngue l’Excelsior Ve­ nice Lido, Resort che, oggi, come ieri, re­ sta una delle loca on più cara eris che e scenografiche di Venezia.

Raffinatezza e lusso

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n Hotel pluricentenario che por­ ta con charme i fas e gli anni d’antan, il cinque stelle Hotel Ex­ celsior Venice Lido Resort rappresenta un’icona glamour del turismo internazio­ nale legato all’arte, al cinema, alla belle époque, prima e alla dolce vita poi. Passato nel 2016 in mani di proper es internazionali con un portafoglio di oltre 18.000 camere, l’Hotel Excelsior Venice Lido Resort prosegue il suo cammino nella storia dell’ospitalità high level. L’obie vo del restyling, che dovrebbe

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Sono le parole d’ordine dell’hotel che emana maestosità, offre comfort assolu­ to e suscita stupore, interpretando i nuo­ vi canoni del lusso contemporaneo an­ che nell’interior design delle nuove came­ re che introducono una nuova pologia: i cofane premium Classic, Grand Deluxe e Presiden al. Un restyling in e outdoor, sapientemente dosato fra roman cismo, eleganza e il gusto eso co dell’architet­ tura moresca, regalando un tocco incon­ fondibile alla loca on, diventata ancora di più un teatro perfe o per celebrazioni, presentazioni, convegni ed even dove lo stato d’animo unanime è la meraviglia. «Soggiornare qui è come entrare a far parte, oltre che di Venezia, di una leg­ genda», spiega Daniele Trombacco, Di­ rector of Sales & Marke ng, «l’Hotel Ex­ celsior Venice Lido Resort è infa meta

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predile a del jet set internazionale che trova in questo luogo un mix di servizi davvero esclusivi. Percorsi onirici fra le ali del tempo a endono gli ospi , per reinterpretare una parte del mito che ha reso celebre il Resort».

La Vision: una location dal lusso accessibile «L’Excelsior Venice», con nua Daniele Trombacco, «non è solo l’occasione per vivere un’esperienza di viaggio extra­or­ dinaria. È un vero e proprio hotel des na on che decreta una classe a se stante, cara erizzata da parametri di al ssimo li­ vello dove la cura dei de agli è impecca­ bile ma dove il lusso è accessibile». L’Hotel Excelsior Venice Lido Resort con­ serva, infa , il suo charme indiscusso nel panorama VIP internazionale,che con ­ nua a sceglierlo per l’opportunità che of­ fre di organizzare even e matrimoni da sogno, “cene stellate” ed even social dal tocco glamour, enfa zzato anche da uno dei fes val cinematografici più famosi al mondo, il Fes val del Cinema di Venezia. L’Excelsior Venice è da sempre meta pre­ dile a di a ori, regis e celebrità che si danno appuntamento ogni anno per la grand season del mi co Excelsior. Nei suoi leggendari spazi nascono sca a personaggi e mostre d’arte che fanno il giro del mondo, contribuendo a scrivere la storia di una loca on unica, dal fascino incredibile che con nua a regalare even d’eccezione.

Una top food experience Una nuova esperienza culinaria accoglie gli ospi dell’Hotel Excelsior Venezia Li­ do Resort sulla Terrazza Tropicana: un viaggio a raverso i sapori della cucina

veneta grazie al nuovo ristorante es vo dello chef Lionello Cera onorato da 2 stelle Michelin, il “Bistrot del Mare di Lionello Cera”, un’esperienza imperdibile che arricchisce il por olio dell’Hotel Ex­ celsior Venezia Lido Resort già famosi per il bar e ristorante Elimar Beach e il bar Blue, entrambi guida dall’Execu ve Chef Damiano Brocchini. La cucina di Cera, delizia gli ospi del Li­ do con un menu innova vo a base di pe­ sce, carne e specialità vegetariane, fa­ cendo incontrare con sapienza moderni­ tà e tradizione culinaria veneziana. Il bi­ strot dello chef stellato è situato sulla terrazza del Tropicana, proprio sul lungo­ mare, luogo ideale per una pausa relax. Il menu proposto valorizza il meglio della cucina locale e comprende il tradizionale Riso o di Gò e Limone, il Ghiozzo, pesce pico della laguna e altre proposte come il Sea Brem Carpaccio, il Seabass al vapo­ re e il Fri o Misto, pia o immancabile nella tavola veneziana. E sono solo alcuni esempi, ai quali si aggiungono tagli di carne proveniente da allevamen bio. Cera propone inoltre percorsi enogastro­ nomici per even personalizza dove gu­ stare i famosi “cicche veneziani” ac­ compagna da finger food locali, senza dimen care i deliziosi cocktail della Casa, come l’iconico Excelsior Spritz. www.hotelexcelsiorvenezia.com. Mariateresa Canale

Spazi e servizi per il Mice Agli organizzatori di mee ng, l’hotel offre assistenza in ogni fa­ se dell’evento e propone una sala congressuale per un massi­ mo di 450 persone, uno spazio esposi vo di circa 500mq, una meravigliosa ballroom la Sala Stucchi per importan cene ser­ vite fino a 440 persone o rinfreschi standing per 800 persone. L’hotel dispone altresì di numerosi spazi che possono essere u lizza sia come sessioni di mee ng paralleli sia come loca­ on per funzioni ristora ve. Da segnalare anche numerosi spa­ zi esterni per even di varia natura.

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La Griffe Roma

MGallery Hotel Collection TOP BLEISURE HOSPITALITY

Piacevole, ricercato e dalla vista mozzafiato sul cuore della Capitale. Per un soggiorno business a 5 stelle

risposta giusta per ogni necessità, anche quelle del cliente più esigente: qui si può vivere un soggiorno esclusivo all’insegna del comfort e della ricercatezza, coccola­ da uno staff professionale ed a ento in ogni momento della giornata.

Accoglienza ricercata, trendy e rilassante

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ituato in uno splendido palazzo ot­ tocentesco di Via Nazionale, pro­ prio nel cuore storico della Ci à Eterna, La Griffe Roma MGallery Hotel Collec on è uno splendido hotel 5 stelle dall’inaspe ata ricercatezza: la scelta perfe a per vivere comodamente una metropoli come Roma senza rinunciare alle sue atmosfere. Dal viaggio d’affari al week end roman co, La Griffe Roma MGallery Hotel Collec on ha, infa , la

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Una scelta di accoglienza molto ricca e poliedrica, complice anche la presenza di Cinzia Montelli, General Manager della stru ura da gennaio di quest’anno, che grazie alla sua forte esperienza nel se o­ re leisure di alto rango, ha saputo in po­ chi mesi imprimere un’accelerazione nel­ la implementazione dei servizi e nell’up­ grade generale della stru ura. Prima di tu o, rivitalizzando ogni fase del sog­ giorno e o mizzando la par colarità e ricercatezza degli ambien , da un’acco­ glienza calda al desk fino al piacevolissi­ mo Roof Garden del nono piano, con una vista strepitosa; qui, oltre al S rred Cocktail Club, merita una sosta gourmet il Nono Panoramic Restaurant, un am­

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biente elegante ed esclusivo sospeso tra cielo e terra, con una proposta gastrono­ mica rigorosamente made in Italy ma con un’ispirazione , a enta anche alle esigen­ ze degli ospi internazionali. Par colaris­ sima la terrazza al decimo piano, sede del Tiki Tiki Food&Drink, dall’ambiente informale piacevolmente in contrasto con l’eleganza di tu a la stru ura; ideale per un dopocena trendy e rilassante, per vivere dall’alto la ci à, assaporando un cocktail o ascoltando buona musica.

Servizi business tra comfort e qualità 5 stelle Per le necessità degli ospi business, La Griffe Roma MGallery Hotel Collec on me e a disposizione una sala mee ng a luce naturale, e diverse Business Suite equipaggiate per l’organizzazione di riu­ nioni di lavoro, corsi di aggiornamento, seminari, conferenze, even ed esposi­ zioni. La Sala Hugo, può accogliere fino ad un massimo di 60 partecipan ed è dotata, oltre ad una serie di servizi per­ sonalizzabili, di clima zzazione autono­ ma, Wi­Fi gratuito e a rezzature tecni­ che di base. Inoltre, adiacente alla sala mee ng si trovano un American Bar ed una terrazza. Per incontri più contenu e riserva , le Business Suite su due livelli

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rappresentano il compromesso perfe o tra comfort, innovazione e discrezione. Ideali per il cliente business che le può u lizzare per piccole riunioni, cene di la­ voro o private, perme ono di godere al tempo stesso di una zona no e dotata di tu e le comodità che le suite possono offrire. Trovarsi al centro di Roma, in una zona o mamente collegata dai mezzi pubblici con tu i pun nevralgici della capitale a poca distanza diventa una scelta preziosa se accompagnata da grande qualità. Ecco perché La Griffe Ro­ ma MGallery Hotel Collec on sarà una piacevole sorpresa a 5 stelle, difficile da dimen care. Cris na Chiaro

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Le Tre Vaselle Resort & Spa Ambienti dinamici per ogni tipologia di meeting in spazi di assoluto prestigio per un resort esclusivo e ricco di soluzioni personalizzabili

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e Tre Vaselle Resort & Spa è un ho­ tel unico nel suo genere, una strut­ tura se ecentesca incastonata nel borgo medioevale di Torgiano, tra Peru­ gia ed Assisi, al centro di una vasta tenu­ ta di 10mila metri quadri. L’ospitalità, l’eleganza degli arredi e le atmosfere par­ colari coinvolgono l’ospite fin dal suo arrivo e sono capaci di far rivivere l’at­ mosfera di una dimora an ca e signorile,

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offrendo un sugges vo luogo per chi de­ sidera assaporare ogni sfumatura del viaggiare. L’ospitalità d’alto livello è ga­ ran ta da 52 camere (Classic Double, Premier Superior, Execu ve Deluxe e Ju­ nior Suites), distribuite in 5 complessi principali, dalla residenza storica alla più moderna Voliera con 6 camere Deluxe arricchite da uno splendido balcone e af­ faccio sul parco esterno con piscina, tut­

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te capaci di offrire il massimo comfort: quello di sen rsi a casa, circonda da un ambiente caldo e accogliente.

Il Centro Congressi A rezzato per ospitare ogni pologia di mee ng in ogni stagione, il Resort è do­ tato di 6 sale con capacità variabile dalle 6 alle 160 persone. Dalla più grande Sala Umbria, con schermo a scomparsa di 5x3 metri, cabina di regia audio tecnica e pal­ co rialzato, alla piccola ma accogliente Sala Arianna, con tavola rotonda per riu­ nioni corporate, gli spazi u lizzabili per mee ng e congressi presentano uniche cara eris che di elas cità, che permet­ tono l’organizzazione di even di ogni ­ pologia. Intere aree dell’Hotel possono essere riservate in maniera di combinare assieme spazi e servizi u li al mee ng, come gli accessi e i pun ricevimento, i Bar e le Sale banche , in maniera di concentrare tu e le a vità in sale e spa­ zi esterni ed interni di assoluto pres gio, sempre coadiuva da uno staff a ento ad ogni esigenza degli ospi .

Ristorazione raffinata, seguendo la tradizione Grazie alla dinamicità dei possibili alles ­ men , capaci di venire incontro ad ogni richiesta di capienza, dotazione tecnolo­ gica e servizi aggiun vi, Le Tre Vaselle Resort & Spa è ricco di soluzioni originali e personalizzabili, e offre il massimo gra­ do di soddisfazione, con mee ng ges bili anche in simultanea e combinabili con i vari servizi di alloggio, ristorazione e be­ nessere della persona. Proprio la propo­ sta gourmet cos tuisce uno dei pun di forza del Resort. Due le sale banche al­ les bili, cui si aggiungono diversi bar in­ terni per welcome coffee e aperi vi e due ristoran , capaci di offrire tu o il

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ventaglio di pia della gustosa cucina locale: il Ristorante Gourmet “Le Melo­ grane”, che si contraddis ngue per la raf­ finatezza delle sue preparazioni, e la trat­ toria “Alla Vecchia Fornace”, che offre pia della tradizione seguendo la stagio­ nalità.

Relax e benessere, da vivere anche in coppia Il Resort vanta anche spazi esclusivi per wellness in armonia con la natura, da vi­ vere nella sua “Bella Uve Spa”. Per il re­ lax, c’è la zona termale, immancabile l’hammam e la doccia emozionale, in gra­ do di ospitare fino 6 persone. La zona si compone di una piscina interna riscalda­ ta con nuoto controcorrente e angolo idromassaggio e della zona relax so o il cielo cromoterapico, con sane e fru a dolce e secca sempre a disposizione. La Spa si affaccia sul Parco esterno con una bellissima piscina esterna, solarium e 2 terrazze naturali. Oltre che per la sua par colare vocazione di benessere, la Spa del Resort si cara erizza per la vino­ terapia, ovvero i tra amen benefici con il vino, le sue foglie e i suoi vinaccioli, tra amen unici per una esperienza sen­ soriale davvero originale, da vivere anche in coppia tramite le due Suite private per tra amen speciali e bagni nel vino. F.N.

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Lefay Resort & SPA Dolomiti Immerso nel paradiso delle Dolomiti, il nuovissimo Lefay Resort & SPA Dolomiti propone un concetto di lusso straordinario

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lo splendido paesaggio delle Dolo­ mi , dichiarate dall’UNESCO “Pa­ trimonio Mondiale dell’Umanità”, a fare da cornice al secondo gioiello del gruppo Lefay Resorts, il Lefay Resort & SPA Dolomi . A Pinzolo, nel meraviglio­ so scenario della skiarea di Madonna di Campiglio, Lefay Resort & SPA Dolomi prosegue il percorso d’eccellenza intra­ preso da Lefay Resort & SPA Lago di Garda in ambito di sostenibilità e benes­ sere a 360°, proponendo un nuovo con­ ce o di lusso in armonia con l’ambiente circostante, secondo cui il benessere del­ la persona non può̀ prescindere dal be­ nessere dell’ambiente. Seguendo i princi­ pi ecosostenibili che guidano il brand, il Resort si integra perfe amente nel pae­ saggio in cui è collocato, reinterpretando l’archite ura del territorio e valorizzando

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i materiali naturali, come la pietra e il le­ gno. A ciò si unisce una straordinaria at­ tenzione ai de agli che rifle e la perfe­ zione naturale delle Dolomi . Cer ficata ClimaHotel, la stru ura è impegnata nel contenimento del fabbisogno energe co e nell’u lizzo di fon rinnovabili, nella neutralizzazione delle proprie emissioni, nella promozione della des nazione e nel sostegno della comunità locale.

Lefay SPA Dolomiti Un tempio del benessere dove rigenera­ re i sensi e l’anima, la SPA – con una su­ perficie di oltre 5.000 mq – è disposta su qua ro livelli: l’area benessere per le fa­ miglie con piscina interna ed esterna ri­ scaldata e Family Sauna; il Mondo Acqua e Fuoco riservato agli adul , che include la piscina spor va interna, un idromas­

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Una loca on unica per mee ng e even esclusivi

saggio e nove saune; il centro fitness aperto h24 con a rezzature Technogym® e sale dedicate ad a vità di meditazio­ ne, respirazione e riequilibrio fisico­ener­ ge co; un intero piano riservato ai tra a­ men . L’area delle saune è stata concepi­ ta secondo i principi Lefay SPA Method unendo i principi della Medicina Classica Cinese alla ricerca scien fica occidentale ed è cara erizzata dai percorsi energe ci terapeu ci. I circui , con temperature e umidità diverse e fitoterapie dedicate, sono personalizza a seconda della si­ tuazione energe ca dell’Ospite: Drago Verde, Fenice Rossa, Tigre Bianca, Tarta­ ruga Nera e Il Centro sono infa le tap­ pe all’interno di un mondo di analogie e simbolismi dove ritrovare l’equilibrio energe co. L’offerta SPA comprende ol­ tre sessanta tra amen Signature, le se­ zioni di Medicina Este ca non Invasiva, Medical, SPA à la Carte e le proposte de­ dicate alla coppia.

Le Suite Comfort e natura sono alla base della proge azione della stru ura, che abbina le tecnologie più avanzate al rispe o per l’ambiente e al conce o di lusso contem­ poraneo. Ne originano le nuovissime 88 Suite e 22 Residenze, arredate con pre­ gia materiali locali e tessu naturali. Le Suite offrono spazi ampi e lussuosi e so­ no disponibili in qua ro pologie: Pres ­ ge & Deluxe Junior Suite (57 mq), Family Suite (92 mq), Exclusive SPA Suite (100 mq) e la Royal Pool & SPA Suite (fino a 430 mq), massima espressione del nuovo lusso Lefay. Le Residenze, anch’esse di­ sponibili in qua ro pologie, sono invece la soluzione ideale per chi cerca l’atmo­ sfera di un appartamento privato colle­ gato a tu i servizi del Resort, per vivere momen speciali tra amici o in famiglia, senza la preoccupazione di dover ges re una seconda casa. Le unità rappresenta­ no inoltre un’opportunità di inves men­ to: sono in vendita da luglio 2018 e i fu­ turi Proprietari avranno accesso dire o a tu i servizi del Resort e potranno par­ tecipare al Rental Programme, ricevendo il ritorno generato dai soggiorno ges interamente dallo Staff Lefay. mastermeeting.it

Grazie all’eccellenza della stru ura e all’elevato livello dei ser­ vizi offer , il secondo gioiello della collezione Lefay è la corni­ ce ideale per organizzare mee ng aziendali, momen di team building e incontri di lavoro in tu e le stagioni dell’anno. Il Re­ sort dispone infa di un’area mee ng con un’ampia sala per i gruppi e una boardroom, entrambe illuminate da luce naturale, dotate di a rezzature tecniche all’avanguardia e corredate da un foyer per servizi di accoglienza, cocktail di benvenuto e cof­ fee break. Nel Ristorante Dolomia, con una sala dedicata agli even , si organizzano business lunch – servi o a buffet – con menù personalizza , cene servite o di gala che offrono esclusi­ ve esperienze gastronomiche. Lounge Bar e Sky Lounge sono invece le loca on perfe e per servizi di open bar, con un pa­ norama unico sulle Dolomi .

Lefay Vital Gourmet: cibo per l’anima Il concept culinario Lefay Vital Gourmet valorizza la dieta mediterranea e i sapori più auten ci del territorio, u lizzando in­ gredien di stagione, olio extravergine d’oliva e prodo locali, per una cucina vi­ tale, leggera e sostenibile. Un sapiente in­ treccio di gusto contemporaneo e sapori tradizionali che si declina nei due risto­ ran del Resort: Dolomia e Grual (que­ st’ul mo disponibile da dicembre 2019). Il ristorante Dolomia, aperto per la cola­ zione a buffet, il pranzo e la cena à la car­ te, è cara erizzato da ampie vetrate af­ facciate sulle montagne circostan e rap­ presenta, sia nell’archite ura che nell’of­ ferta gastronomica, la sintesi fra moder­ nità e tradizione. Grual predilige e ca e selezione delle materie prime, per una cucina di idee che emoziona nel pieno ri­ spe o dell’ambiente. Mariateresa Canale

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TOP BLEISURE HOSPITALITY

Royal Hotel Sanremo La Liguria che non ti aspetti, tra whale watching, esperienze enogastronomiche esclusive e capolavori dell’Impressionismo, circondati dall’eleganza e dal comfort di questa struttura dal fascino senza tempo nel cuore di Sanremo

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naugurato nel 1872, per decenni pun­ to di incontro del bel mondo in Rivie­ ra, loca on di charme in perfe o equilibrio tra tradizione e innovazione, lusso e comfort, il Royal Hotel Sanremo propone soggiorni alla scoperta di una Li­ guria che non aspe . Immerso nel suo lussureggiante parco che regala fiori, co­ lori e profumi in tu e le stagioni, nel cuo­ re della ci à dei fiori, è il punto di parten­ za ideale per avvistare le balene o scopri­ re le opere di uno dei maestri dell’Impres­ sionismo francese, non senza aver preso parte a even e percorsi enogastronomici raffina e aver provato gustose combina­

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zioni tra uno dei prodo più preziosi del territorio, l’olio extravergine di oliva, e gli ingredien di mare e di terra della cucina ligure.

La cucina, un’esperienza multisensoriale Aperte non solo agli ospi dell’hotel, ma anche alla ci à, le proposte gastronomi­ che spaziano tra l’elegante Ristorante Fiori di Murano con vista sul parco e sul mare, che offre menù à la carte con pia all’insegna della cucina ligure in chiave crea va, Il Giardino per cene a lume di candela sulla terrazza panoramica, e il Ri­ storante Corallina, a bordo piscina, uno spazio che d’estate si anima con spe a­ coli musicali e intra enimento a misura di famiglia. Torna infa anche quest’an­ no l’inizia va “Folies Royal”, un calenda­ rio di serate esclusive che perme ono di scoprire diversi generi musicali, dal dj set del lunedì al jazz, dalla musica d’autore italiana a suoni più sperimentali. Qua ro sere a se mana c’è anche un momento dedicato ai bambini, con inizia ve come il “Teatro dei Colori” e un corso di cucina per mini Masterchef. Il tu o accompa­ gnato da pizza, buffet, grigliate di pesce e carne. Ma il Royal Hotel Sanremo offre anche mastermeeting.it


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Dove andare e cosa fare nei dintorni del Royal Hotel Sanremo

Il menu dell’olio: la perfe a combinazione con i pia della tradizione La Liguria è famosa per il suo olio, de­ licato e profumato, grazie sopra u o alla produzione tu a locale di olive taggiasche. Di ques fru si parla fin dall’anno Mille e i principali responsa­ bili della loro scoperta furono i fra benede ni, che avevano la sede prin­ cipale nel monastero di Santa Maria del Canneto a Taggia, da cui il nome. L’olio che si ricava da questa varietà ha un colore luminoso e brillante e un sa­ pore dolce, delicatamente fru ato, con un bassissimo grado di acidità. Perfe o per accompagnare le materie prime locali, dal pane alle verdure e al pesce, non ne copre il gusto, ma ne esalta l’auten cità. Per celebrare gli accostamen , veri e propri matrimoni d’amore, tra le rice e della tradizione e le varie sfumature di olio locale, il Royal Hotel ha ideato un menù specia­ le, una degustazione che abbina ad ogni pia o il suo olio, partendo dal carpaccio di manzo Fassone con sca­ glie di Parmigiano, al primo pia o (panso o di Rapallo farcito con rico a di Menda ca e limone, fondente di trombe e e pis lli di zafferano), dal fi­ le o di branzino con fiori di Sanremo al tor no di cioccolato con cuore mor­ bido all’olio extravergine e ganache.

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Per chi sceglie un soggiorno al Royal Hotel con la curiosità di scoprire qualcosa di più e di diverso nella Riviera dei Fiori, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Affascinante e in buona parte an­ cora ai margini dei tradizionali percorsi turis ci, l’entroterra of­ fre castelli, villaggi e borghi che sembrano essersi ferma nel tempo. Come Apricale, piccolo centro abbarbicato su una colli­ na in mezzo agli ulivi, le cui stradine sono decorate da affreschi murali e fiancheggiate da case di pietra. Poco più in là Dolce­ acqua, con il suo Castello che apparteneva alla più nota fami­ glia nobile ligure, i Doria, il ponte romanico, le bo eghe ar ­ gianali e le can ne per la degustazione del vino locale, il Ros­ sese. Insieme con Bordighera, ha di recente organizzato la mo­ stra “Claude Monet. Ritorno in Riviera”. Qui sono esposte alcu­ ne sue opere che ritraggono scorci delle due località liguri, di cui il pi ore amava i colori e la ricchezza visiva, anche se rap­ presentavano per lui una sfida quando si tra ava di riprodurle sulla tela. Spostandosi invece verso il mare si scopre che proprio davan a Sanremo si estende il Santuario Pelagos, dedicato alla con­ servazione e allo studio dei cetacei. Ogni anno nelle acque del Mediterraneo si spostano circa 2000 cetacei, balene ma non solo, e uno dei luoghi dove si effe uano frequen avvistamen­ è proprio il tra o di mare davan a Sanremo, come si può scoprire partecipando a una delle quo diane uscite in barca, so o la guida di un biologo marino, per vedere gli animali nel loro contesto naturale, imparando a conoscerli meglio.

percorsi enogastronomici al di fuori dei propri confini, con la collaborazione della Food & Wine Experience Designer, Ro­ berta Giovannina, che ha ideato propo­ ste uniche e sempre personalizzate. Si tra a di i nerari alla scoperta delle pro­ duzioni piche locali, legate non solo al cibo e al vino, ma anche all’ar gianato, per conoscere quanto di più auten co cara erizza Sanremo e il suo territorio. Giulia Gagliardi

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Sheraton Parco de’ Medici

Rome Hotel MICE&GOLF HOSPITALITY

Eventi nel verde, tra golf e relax, per meeting ed happening sul green. A due passi dal cuore della Capitale

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oggiornare allo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel con il suo Golf Club è la scelta perfe a per cono­ scere a fondo la Ci à Eterna senza ri­ nunciare a spazi verdi, sport e benessere all’aria aperta. Proprio il Golf Club Parco De’ Medici, infa , si presta a molteplici a vità che spesso uniscono gli appassio­ na di questo sport ad importan inizia­ ve, come il Torneo di Golf benefico del­ la Fondazione Ronald McDonald, svoltosi lo scorso giugno, giunto alla sua decima edizione, un appuntamento importante e solidale volto a sostenere i proge del­ l’associazione no profit che ha trovato nella cornice green dello Sheraton Parco de’ Medici la sua loca on ideale. Orga­ nizzato in collaborazione con l’Associa­ zione Bambino Gesù Onlus, il Torneo, su un campo a 18 buche, ha contraddis nto una giornata all’insegna dello sport, in un contesto ricco di fascino alle porte di Ro­ ma, a cui è seguita la premiazione con aperi vo e cena, durante la quale si è svolta la tradizionale asta benefica.

Golf Club, un punto d’incontro della Capitale Ubicato all’interno del complesso alber­ ghiero, di cui circonda e decora tu gli

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spazi comuni e rice vi, il Golf Club Par­ co de’ Medici è uno dei più impegna vi e importan percorsi in Italia, che me e disposizione del golfista appassionato i suoi fairway da manuale, con numerosi ostacoli d’acqua, una vegetazione lussu­ reggiante e pendi perfe per l’inclinazio­ ne del campo da golf, frammenta ad ar­ te dai bunker in difesa dei green. Il circo­ lo si estende su un’area di oltre 85e ari, completamente immersa nel verde, e di­ spone di 3 percorsi da gara per un totale di 27 buche con par 35 e 37 del percorso bianco e blu e par 35 del percorso rosso, Course ra ng 72,9, slope ra ng 135, 3 Pu ng Greens, area pitch & pu e cam­ po pra ca con 12 postazioni coperte e 30 scoperte. Completa la stru ura una Club House molto accogliente con la sua splendida terrazza ristorante situata di fronte al pu ng green. Un percorso tec­ nico giudicato da sempre di grande inte­ resse, che ogni anno accoglie diversi tor­ nei e gare nazionali ed internazionali. Il circolo è un’importante salo o e punto d’incontro del jet set locale, è dotato di un pra co Pro Shop ed un accogliente bar e ristorante, con servizio buffet a pranzo. La segreteria con staff mul lin­ gue è a disposizione per la prenotazione mastermeeting.it


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Even nel più grande hotel branded d’Italia Vas ssima la scelta di spazi dinamici e personalizzabili per mee ng, conven on e workshop dai piccoli ai grandi numeri. Oltre 50 le sale mul funzionali, tra cui la bellissima Loggia dei Signori per grandi assemblee e plenarie per oltre 550 persone a platea. Le sale sono raggiungibili anche con accesso dire o per favorire l’accesso dei materiali di alles mento e grandi macchinari, supportate dal servizio di Business Centres con copertura Wi­Fi, ampi foyers, spazi ristora vi nelle aree ester­ ne, vas parcheggi (fino a 2000 ve ure).

dei Tee Time; i Pro aiutano con l’organiz­ zazione di lezioni private, di gruppo, cli­ nique dedicate, consulenza e supporto tecnico per gare e tornei, noleggio di buggies/carts, carrelli, bastoni etc. I clien che perno ano in albergo posso­ no usufruire dei servizi del Club, incluso ristornate e bar, oltre a Green Fee con quotazione agevolata. La possibilità di competere con altri golfis o partecipare ai numerosi tornei di fine se mana pre­ stabili renderà il soggiorno allo Shera­ ton un evento spor vo e sociale davvero unico.

Eventi nel verde, tra sport e relax Durante il soggiorno allo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel, l’ospite può go­ dere dei vantaggi dell’intera stru ura, li­ bero di usufruire dei servizi dell’hotel co­ me assaporare pia gourmet prepara con cura dagli chef e servi nei ristoran

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che si affacciano sul parco. Immancabile una proposta di specialità locali arricchi­ ta dai pia principali della cucina inter­ nazionale, con menu dedica per i bam­ bini, ma anche momen di relax, magari degustando e che e regionali presso i Coffee Shop & Bars. Nella bella stagione viene alles to un barbecue all’aperto per godersi l’intera giornata nel verde. Inol­ tre, si può aderire alla simpa ca formula del “Golfers Only Table”, sedendosi a pranzo o a cena insieme tra golfis per condividere storie sul golf con gli altri ospi . Infine, dopo un’intensa giornata di golf, si può approfi are dello spazio “Sheraton Fitness” aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, un ambiente perfe o per rilassare i muscoli. Accogliente, flessibile, d’atmosfera, lo Sheraton Parco De’ Medi­ ci Hotel è una scelta perfe a per chi de­ cide di visitare una grande metropoli co­ me Roma, a pochi minu dall’Aeroporto internazionale di Fiumicino, dal centro Ci à e dal distre o congressuale del­ l’EUR. M.B.

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Verdura Resort MICE&GOLF HOSPITALITY

Da sempre punto di riferimento dei maggiori circuiti golf del mondo, il Resort introduce il primo European Tour Performance Institute in Italia

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ituato nella terra di Sicilia, tra mare turchese e un tra o di costa mera­ vigliosa tra Agrigento e l’incantevo­ le ci adina di pescatori di Sciacca, solo ad 80 minu d’auto dagli aeropor di Paler­ mo e Trapani, il Verdura Resort è una delle stru ure Rocco Forte di rilevanza interna­ zionale, famosa in tu o il mondo per i suoi spazi luxury esclusivi, grazie alle sue 203 camere e suite, tu e con vista mare, tra cui sei ville che offrono una soluzione perfe a per le vacanze in famiglia, ognu­ na con piscina privata. Qui, tra relax e na­ tura, il cuore del Resort è, sopra u o, il suo percorso golf, tappa immancabile di molte occasioni di gara e parte di circui mondiali di uno sport in crescita che ab­ braccia ogni età, con numerose novità che ne accrescono il valore.

Sede del primo European Tour Performance Institute in Italia Il Verdura Resort è, infa , il primo golf club in Italia, e il terzo al mondo, ad ospi­ tare l’European Tour Performance Ins ­ tute, grazie all’a enzione dedicata al­ l’analisi del golf­swing. Qui i golfis di tu e le abilità hanno l’opportunità unica di pra care, imparare e migliorare s le e

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tecnica, u lizzando strumen specifici sviluppa dagli specialis medici e di performance dell’European Tour. Appro­ fi ando della tecnologia all’avanguardia del Verdura – tra cui le più recen tecno­ logie Trackman, 4D Mo on e SAM Pu ­ Lab – professionis e dile an possono u lizzare la stessa pia aforma di cui go­ dono i giocatori del Tour per sfru are al meglio ogni potenzialità personale. Lo screening del corpo e dell’equilibrio, l’analisi della postura e dello swing, le sessioni di fitness e fisioterapia sono solo alcuni dei servizi offer dal team di esper del Resort, composto da allenato­ ri di golf e specialis di biomeccanica, mentre i giocatori possono ricevere con­ sigli esper sull’ada amento delle scarpe nel tenta vo di migliorare le prestazioni sul campo da golf. Antonio Castelo, Golf Director di Verdura Resort, European Tour Des na on dal 2017 e sede del Rocco Forte Sicilian Open, ha dichiarato: «I golfis sono sempre alla ricerca di me­ todi per migliorare la propria tecnica nel golf, ed è per questo che siamo entusia­ s di essere sta scel come sede del primo European Tour Performance Ins ­ tute in Italia; uno strumento esclusivo,

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cer ficato European Tour ed u lizzato dai migliori professionis del mondo, che innalza ulteriormente il livello di qualità dell’esperienza golf che offriamo al Ver­ dura».

Un resort esclusivo, perfetto anche per team building session Immerso in 230 e ari di splendido pae­ saggio mediterraneo sulla costa meridio­ nale della Sicilia, il Verdura Resort dispo­ ne di due eccezionali campi da campio­ nato a 18 buche e di un campo execu ve a 9 buche par 3 tu proge a dall’archi­ te o di fama mondiale Kyle Phillips, un driving range e un’accademia di prima classe, per adul e bambini. Uno dei campi a 18 buche è a ualmente in fase di rinnovamento per offrire agli ospi un’esperienza nuova e ancora più entu­ siasmante. Perfe o anche per qualsiasi sessione di team building, al Verdura, gli ospi possono pra care altre a vità spor ve, grazie a 6 campi da tennis in terra ba uta, una palestra di 170mq, un campo da calcio che in estate ospita la

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Juventus Academy, percorsi trekking e jogging tra ulive e agrume , oltre a di­ versi sport acqua ci e lezioni fitness giornaliere. La pluripremiata SPA è un paradiso del benessere di 4.000mq con 11 sale tra amen e programmi perso­ nalizza con la nuova linea di prodo Irene Forte Skincare, fitness studio, pisci­ na interna riscaldata da 25 metri, 4 pisci­ ne talassoterapiche, bagno di vapore, sauna finlandese e ad infrarossi, e uno SPA bar dove gustare squisi e salutari estra e frulla a base di prodo rac­ col nell’orto e dagli alberi del Resort stesso. I ristoran e bar del Verdura, ognuno con un diverso menu ed un ca­ ra ere ben definito, celebrano la cucina mediterranea u lizzando ingredien sta­ gionali pici dell’isola, accompagna da una stru urata carta dei vini. Il resort di­ spone anche di un centro congressi da 4000mq. F.L.

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SUITE EXPERIENCE

Palazzo Sagredo All’eccezionalità di Palazzo Sagredo, hotel veneziano cinque stelle lusso, monumento nazionale e, per sua essenza, “opera d’arte”, si accompagna l’altrettanta eccezionalità delle sue camere. In particolare, delle sue iconiche suite – la suite delle arti e la suite degli stucchi – pregne del fascino della nobile famiglia originaria

Suite 315 o Sala Delle Ar . Cos tuita da vari ambien che, in origine, compone­ vano il Casino Sagredo, luogo des nato a momen d’incontro, svago e piacere per la nobile famiglia, la Suite 315 vanta una delle decorazioni più pregevoli del primo Se ecento veneziano, realizzate da Car­ poforo Mazze e da Abbondio Stazio, nel 1718: gli stucchi e bassorilievi ripro­ ducono le ar . Dal Casino sono state ri­ cavate due suite, la Suite 315, Sala delle Ar , con salo no, che cos tuisce l’in­ gresso vero e proprio al Casino, e la Sala dei Trofei, risalente al 1718 e dedicata al­ le glorie della famiglia Sagredo. Affreschi, stucchi, sovrapporte, impreziosiscono l’ambiente con grande naturalezza, dan­ do la percezione della con nuità del lus­ so della famiglia. Suite 316 O Sala Degli Stucchi. Sempre decorata da Mazze e Stazio nel 1718, la Suite 316 riporta stucchi e decorazioni con uccelli, animali eso ci, riferimen mitologici e storici: è cos tuita da Sala degli uccelli o Oseliera, Sala di Venere nascente e Sala del Giudizio di Paride. Cosa si fa in queste suite? Si subisce il lo­ ro fascino, ci si sente protagonis di un’esperienza impagabile, ci si sente te­ s moni del passato e del presente... Si ri­

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fle e sull’armonia delle opere d’arte, rea­ lizzate dagli an chi maestri e si è presi dalla voglia di fare esperienze... Anche perché, qui, ci sono luoghi iconici per ec­ cellenza e quel “Conosci te stesso” che era scri o sul santuario di Apollo a Delfi non era altro che un invito a par re dal Sé e a esplorare il mondo. Ma dal mo­ mento che anche le esperienze da vivere a Palazzo Sagredo sono innumerevoli, di grande fascino, e invitano tu e alla con­ templazione del bello e all’armonia, non sarebbe azzardato dire “Conosci Palazzo Sagredo, conosci Venezia e… conosci te stesso”.

Grandi mostre ed eventi Palazzo Sagredo, da anni, realizza even culturali e mostre di successo, capaci di lasciare il segno. Nei primi giorni di mag­ gio 2019 è stata inaugurato il proge o Poetry: a Glass Garden, promosso da Ca’ Sagredo in occasione della Biennale

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SUITE EXPERIENCE

2019, dopo il successo, nel 2017, di “Support for Ca’ Sagredo” con le fantas ­ che “mani” scolpite da Lorenzo Quinn. Il proge o Poetry: a Glass Garden, realiz­ zato dall’ar sta veneziano Marco Nereo Rotelli in collaborazione con la fornace muranese di Massimiliano Schiavon, ha visto la straordinaria partecipazione dei poe Yang Lian (Cina) e Adonis (Siria), candida al Premio Nobel per la Le era­ tura, del poeta cubano Victor Rodriguez Núñez e del romanziere statunitense Mark Axelrod, chiama a donare parole diverse a una Venezia che rinasce. Le porte dell’an ca dimora dei Sagredo, in Campo Santa Sofia con l’affaccio sul Canal Grande, sono segnalate da installa­ zioni monumentali, composte da bricole, recuperate nella Laguna di Venezia, dove galleggiavano alla deriva perché spezzate dall’azione congiunta dell’acqua salma­ stra, delle onde e delle teredini. Grazie a Palazzo Sagredo e alla sua dire rice, Lo­ renza Lain, oggi, sono tornate a nuova vi­ ta, con variopin e ricchi mazzi di steli in vetro soffiato di Murano. All’interno, il percorso si snoda fra le “Porte d’oro” dell’ar sta Marco Nereo Rotelli, le tele dipinte dire amente a Ca’ Sagredo da Adonis e i libri di vetro realizza dagli scri ori nella fornace di Massimiliano Schiavon.

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Palazzo Sagredo ovviamente propone, ai suoi speciali ospi , anche altre esperien­ ze, capaci di esaltare tu i sensi: percor­ si di conoscenza della cucina veneziana, degustazioni singole o per piccoli gruppi di “privilegia ” che possono andare a fa­ re la spesa, in gondola, con lo chef Da­ miano Bassano, al Mercato storico di Rialto. E non mancano neppure le propo­ ste per i “nasi” raffina con la visita al Museo del Costume e del Profumo di Pa­ lazzo Mocenigo, per poi terminare l’espe­ rienze olfa va nello stesso Palazzo Sa­ gredo, dove aleggiano i profumi degli an­ chi unguen , delle spezie, degli olii bal­ samici che le carovane e le imbarcazioni veneziane portavano dal medio ed estre­ mo Oriente nella ci à più raffinata del mondo: Venezia. Luciana Sidari

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Genius Solution, l’outsourcing 4.0 TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

Ottimizzazione delle risorse, benefici concreti e ed ecosostenibilità intelligente. Quando la professionalità fa la differenza

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a società per azioni Genius Solu­ on nasce dall’incontro di alcuni imprenditori che hanno scelto di condividere le esperienze maturate nei lunghi anni di a vità in diversi ambi , dal tecnologico all’immobiliare fino al mondo dei servizi, in un proge o sinergi­ co di valorizzazione e implementazione dell’outsourcing nell’hotellerie e non so­ lo. Già consolidato come approccio stra­ tegico insos tuibile nell’o ca di una ot­ mizzazione dei cos di ges one, oggi l’outsourcing si presenta come la strada preferenziale per garan re valore qualità e servizio persona­ lizzato, per una più razionale ge­ s one delle risorse esternalizzan­ do uno o più servizi, lasciando concentrare l’albergatore sullo sviluppo del proprio core business.

Solu on si è imposta subito come par­ tner privilegiato grazie alla sua esperien­ za nel se ore, oggi rinforzata da impor­ tan partnership. È infa in questa dire­ zione che la Genius Solu ons ha voluto avvalersi del Dipar mento di Scienze

Strumenti contrattuali certificati, completi ed adeguati Una potenzialità che rende però l’out­ sourcing vulnerabile se affrontato in ma­ niera non sistemica. Ecco perché Genius

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Giuridiche dell’Università la Sapienza di Roma, affidandosi alla competente verifi­ ca della Commissione di Cer ficazione. Da questa sinergia nasce uno strumento contra uale completo ed adeguato, ada o alle esigenze di ogni singolo clien­ te, pienamente rispondente ai requisi di legge ed alle nuove norma ve.

I punti di forza della Genius Solution Ma quali sono gli asset principali su cui si muove la proposta di outsourcing del­ l’azienda? Prima di tu o la professionalità, requisito fondamentale per non improvvi­ sarsi esper in un se ore così delicato e strategico dell’a vità alberghiera. Due i conce fondamentali di questo aspe o: la formazione e il welfare aziendale. Un di­ pendente costantemente formato, infa , riesce a ges re al meglio l’esecuzione del proprio lavoro, o mizzando strumen e risorse impiegate, nonché implementando le proprie performance. Mo vazioni pos­ sibili solo da tu e quelle figure professio­ nali fortemente gra ficate. Ecco perché Genius Solu on u lizza programmi di welfare aziendale con par colare riguardo al personale femminile, la cui percentuale di presenza è tradizionalmente più alta in questo comparto. L’altro aspe o fonda in­ vece la sua forza sull’u lizzo della tecno­ logia. So ware ges onali di ul ma gene­ razione, in grado di monitorare costante­ mente qualità e performance del persona­ le a raverso strumen specifici (qr code, tag, geolocalizzazione) consentono inter­ ven di aggiustamento in tempo reale e in stre a sinergia con il cliente.

Benefici concreti e tangibili Tu e queste potenzialità sono in realtà aspe secondari alla principale forza della proposta di outsourcing qualificato

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della Genius Solu ons. L’Azienda è infa in grado di sollevare il cliente da tut­ ta una serie di incombenze legate alla crescita azienda­ le. La riduzione della com­ plessità opera va consente immediatamente alla strut­ tura alberghiera di muoversi in maniera più snella sul mercato, affrancandosi da tu a una serie di cos . Si calcola infa intorno al 15% il risparmio economico affidandosi ad una seria azienda di esternalizzazione di servizi, percentuale che può arrivare al 20% con la Genius Solu on. Se consideriamo, ad esempio, un albergo di medie dimensio­ ni, di 50 camere, che impiega 3,5 dipen­ den per house keeping e facchinaggio, l’apporto di Genius Solu on è in grado di abba ere di quasi 2 euro il costo a ca­ mera, integrando questo approccio di fa­ cility management con ulteriori servizi, come il noleggio di arredi e a rezzature, fondamentale per mantenere atmosfere sempre nuove e accoglien , ma con la possibilità di usufruire di posateria ricer­ cata o materassi e cuscini di alta gamma per una ospitalità sempre al top. Genius Solu on è quindi un partner prezioso e affidabile, capace di essere un interme­ diario o male che si pone vicino al cliente passo dopo passo, anche in quel­ le situazioni di transito ges onale dove è importante traghe are le risorse in ma­ niera intelligente, sempre puntando al massimo. Francesca Natanne

Genius Solu on, ecosostenibilità intelligente Tra le qualità dell’Azienda, occupa un posto importante la sua a enzione all’ecosostenibilità di ogni stru ura alberghiera, sia al suo interno che nelle ricadute sul territorio. Per questo oltre all’u lizzo di prodo o biodegradabili che garan scono la com­ pleta sanificazione degli ambien e all’a enzione agli sprechi con so ware di monitoraggio in wi­fi inclusa analisi costante dei da , Genius sta sviluppando una partnership con uno dei massimi produ ori del se ore cleanining. Obie vo finale sarà la ges one dei rifiu in maniera intelligente, magari trasfor­ mandoli in risorsa ecosostenibile con decompositori mobili, per un hotel del futuro davvero ecofriendly.

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PerDormire

I clienti vogliono sentirsi come a casa. Tendenza che diventa uno standard: “la qualità del sonno va considerata come uno strumento fondamentale per gli albergatori più lungimiranti”. Ad affermarlo è Paolo Luchi sales & marketing director di PerDormire Hotel

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rmai è chiaro, il se ore dell’hospitality è in con nua evoluzione e, di conseguenza, le stru ure alberghiere sono costantemente alla ri­ cerca di nuove strategie per restare al passo con la concorrenza e le esigenze degli ospi , sempre più interessa a vi­ vere esperienze di soggiorno uniche. I Paolo Luchi Sales & marke ng director di PerDormire Hotel

clien hanno le idee molto chiare riguar­ do i luoghi in cui desiderano soggiornare; le camere, per esempio, devono essere cara erizzate da uno s le ricercato, sen­ za però rinunciare al comfort di una casa. Di conseguenza, gli spazi comuni e il de­ sign delle camere vengono ripensa e rielabora per essere resi il più conforte­ voli possibile. In passato, molte persone volevano “allontanarsi da tu o”, ma, adesso, la concezione di soggiorno è completamente cambiata. Questo trend conferma il payoff di Per­ Dormire Hotel: “Mai come adesso dormire in albergo sarà come sen rsi a casa”. Come ci spiega Paolo Luchi: «l’impegno del­ l’azienda è proprio quello di far provare all’ospite la sensazione di sen rsi a casa pur trovandosi in hotel. Il se ore del turi­ smo guarda avan e il nostro obie vo è quello di offrire al segmento dell’hotelle­ rie prodo appositamente pensa per soddisfare le esigenze sempre nuove del­ l’industria alberghiera».

Un sistema letto integrato su misura e la partnership con Fabio Novembre I materassi, sommier, tes ere, divani let­ to e guanciali di PerDormire Hotel (cer ­ fica 1IM o IMO), nascono da una con ­

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A sin., le o Nuvola by Fabio Novembre. A destra, Materasso Dubai con tecnologia Octaspring©

nua ricerca tecnologica d’avanguardia abbinata alla tradizione ar gianale e sar­ toriale. Alle stru ure rice ve non viene offerto un semplice materasso, ma un si­ stema le o integrato, in grado di garan ­ re, agli ospi , un’o ma qualità del sonno e, agli hotel, un efficace strumento di marke ng e di brand reputa on. «È chiaro che l’ospite contemporaneo punta sempre meno alla forma e sempre di più alla sostanza, che è fa a principal­ mente di comfort. Se si sen rà “come a casa”, coccolato, rassicurato e soddisfat­ to, probabilmente, lo comunicherà ad al­ tri, condividendo la propria esperienza sui canali social. Per questo la soddisfa­ zione di un sonno ristoratore vale l’inve­ s mento in un sistema le o integrato sia a casa propria, sia nell’albergo nel quale soggiorniamo. L’esperienza deve essere a misura di ospite per diventare indimen ­ cabile. Quindi è fondamentale persona­ lizzarla in termini di comfort degli ospi in base alle loro preferenze. Qui entrano in gioco i prodo PerDormire Hotel, i quali consentono di soddisfare le diverse necessità offrendo allo stesso tempo un’esperienza cucita su misura” afferma ancora Paolo Luchi. Anche l’archite o e designer Fabio No­ vembre, collaborando con l’azienda, con

il proge o Design Democra co Italiano, ha sapientemente interce ato questo cambiamento dal punto di vista di s le, creando una concept room in cui, oltre al “bello” non manchino comfort e funzio­ nalità. Il le o è da considerare come un com­ plemento d’arredo che ha nella funziona­ lità tu a la sua essenza, ma questo non deve portare a trascurare l’aspe o este­ co. Design Democra co Italiano è un proge o che si è concre zzato in una li­ nea di le di design tu Made in Italy. La collezione porta il nome di “Una Fiaba PerDormire” e si contraddis ngue per un design originale, funzionalità e un prezzo accessibile, ovvero democra co. P.T.

Fabio Novembre, Archite o e designer

Le o Abito by Fabio Novembre

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ReAle Puntare sulla qualità è la mossa vincente nel settore dell’outsourcing alberghiero: ReAle lo sa e oggi è un’azienda di successo in crescita costante Tra i tan ssimi alberghi che u lizzano con successo il personale di ReAle c’è anche lo storico Hotel Sanpi di Milano

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ealtà molto nota nel se ore del­ l’outsourcing alberghiero e a va da mol anni con successo nel complesso e ar colato mercato dell’ero­ gazione di servizi in appalto a vari livelli di complessità, ReAle rivolge i suoi servi­ zi a tu e le stru ure turis che e di ospi­ talità (di pologia sia business che leisu­ re) su gran parte del territorio nazionale. Insomma, parliamo di un’azienda di pri­ mo livello nel panorama italiano dei ser­ vizi per l’hotellerie, che è riuscita a im­ porre il proprio modus operandi e il pro­ prio modello di business puntando in­ nanzitu o su un focus chiaro: la qualità. «Quello che facciamo in outsourcing per tan ssimi importan alberghi di tu a la Penisola», ci racconta Laura Locurcio (fo­ to), responsabile dell’ufficio commerciale e sviluppo di ReAle, «è un lavoro estre­ mamente importante. Lo sanno i com­ mi en , ma lo sappiamo bene ancor pri­ ma noi: dare un servizio di alta qualità al cliente finale è infa davvero il primo bi­ glie o da visita per una stru ura alber­ ghiera che vuole avere successo su un mercato che oggi è sempre più comples­ so e integrato. Ecco perchè il nostro s le di lavoro è quello di avvalerci solo di pro­ fessionis competen e capaci, mol provenien dal mondo alberghiero (ex dire ori di albergo) che sono in grado

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appunto di fornire all’hotel quel valore aggiunto che fa la differenza e che non tu possono dare. Mol pensano che l’outsourcing sia qualcosa che serve solo a ridurre i cos di produzione di un’azienda alberghiera, ma non è così. Si deve capire, invece, che per fare un busi­ ness di alto livello bisogna pensare in­ nanzitu o a inves re affidandosi a pro­ fessionis seri, che come noi, puntano

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sulla formazione del proprio personale, affiché sia sempre più efficiente. ReAle che cerca sempre di essere innova va e all’avanguardia ha infa creato la ReAle Hotel Academy, una scuola di formazio­ ne con sede in Milano, nata con l’obie ­ vo di formare costantemente il personale per migliorare la qualità del lavoro forni­ to in appalto, e di elevare, di conseguen­ za, lo standard di servizio offerto dall’ho­ tel alla propria clientela. Una volta di più un proge o innova vo in Italia come quello dell’Academy dimostra come si possa stare al passo coi tempi e allo stes­ so tempo dare servizi ineguagliabili al mondo alberghiero tradizionale. Oggi, vince la sfida della concorrenza, sempre più serrata ad esempio in ambito luxury, chi capisce che l’outsourcing deve essere acquistato badando alla competenza e non al peso economico».

Il cliente e le sue esigenze al centro ReAle allora sa bene che cosa serve per rispondere alle richieste di una commit­ tenza sempre più esigente, che dai par­ tner dell’outsourcing si aspe a qualità ed estrema precisione del servizio, insieme. «Quella che forniamo noi non è solo una prestazione B2B, perchè il vero giudizio lo dà il cliente finale», aggiunge ancora Laura Locurcio, «ed è alle sue esigenze che bisogna in primo luogo guardare. In un mondo oltretu o iperconnesso e nel quale una ca va recensione online può pregiudicare un lavoro di anni. Di questo mes ere, allora, non tu sanno, come sappiamo noi, che per fare un lavoro per­

fe o si deve essere in grado di avere un rapporto perfe o con il cliente e le sue esigenze in hotel. Nel se ore dell’ospita­ lità è fondamentale sapere di “essere al servizio». ReAle, oltre a conoscere per­ fe amente questo, è in grado di dare un altro plus: quello di un staff formato e fi­ delizzato che è in grado di integrarsi alla perfezione nelle stru ure di lavoro del­ l’albergo. Ecco perchè oggi abbiamo par­ tner storici di realtà aziendali importan dell’hotellerie che scelgono noi perchè sanno che l’outsourcing non è un lavoro che si improvvisa, come invece oggi fan­ no in mol , ma è un’a vità che richiede una crescita costante e un duro lavoro per o enerla. È solo così che oggi si può creare valore per il commi ente e un ve­ ro valore aggiunto per il cliente. Che oggi è sempre più in grado di capire la vera qualità dell’ospitalità e di esserne tes ­ mone in tempo reale». ReAle, oggi, alla clientela del se ore turi­ s co, offre sia i classici servizi alberghie­ ri, come housekeeping e facchinaggio, sia servizi all Inclusive, come il lavanolo e la fornitura di ameni es, proponendoli in un unico prezzo a camera, e molto altro ancora. La voglia di andare incontro alle svariate esigenze degli alberghi e dei suoi clien ha fa o crescere il puzzle di servi­ zi offer , dando vita ad un disegno più grande e stru urato in tu gli ambi dei servizi per l’accoglienza. Oltre a tu o ciò infine, ReAle è un’azienda sempre più at­ tenta all’ambiente, per questo u lizza so­ lo prodo cer fica ecolabel, PEFC e FSC. D.D. Housekeeping ma anche tan altri, sono i servizi di qualità che ReAle può garan re al mondo dell’hotellerie italiana

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Come vincere la sfida della qualità Se n’è discusso a Milano durante uno speciale evento focalizzato sul futuro del­ l’hotellerie e organizzato da Master Meeting con Iniziative Venete Group, Rubbermaid, Geminiano Cozzi 1765 e Obiz di Dario Ducasse

Un momento della serata conviviale del Rosa Grand che ha avuto grande successo, anche grazie al lavoro dello staff di Valen na Boccia, Conference Manager dell'hotel, con Federica Chin e Erika Omene o

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È

andato in scena al Rosa Grand Mi­ lano Starhotels Collezione l’evento EAT2MEET in tolato “Convivialità & Business la nuova sfida per il futuro”, organizzato da Master Mee ng insieme a Inizia ve Venete Group, azienda specia­ lizzata nei rappor di partnership con i maggiori gruppi priva , industriali e al­ berghieri, finalizza alla ges one dei ser­ vizi di cleaning e di facility management. Una serata di successo sia grazie alla pre­ senza di alcuni preziosi partner che l’han­ no resa possibile, ovvero Rubbermaid Commercial Products by NewellBrands, Geminiano Cozzi 1765 e Obiz Azienda Agricola, sia per il fa o che sono interve­ nu numerosi ospi di pres gio. A fare gli onori di “casa” Emiliano Fucarino GM del Rosa Grand con Simone Piccini di Rub­ bermaid, Antonio Tognana di Geminiano Cozzi 1765 e Roberto De Zorzi, fondato­ re e Ceo di Inizia ve Venete, promotore

di questo evento all’insegna del networ­ king tra professionis del se ore. «Una grande serata tra amici e colleghi che di­ mostra, una volta di più, come la doman­ da e l’offerta dell’outsourcing alberghiero sono oggi in sintonia sulla centralità della qualità. Inizia va Venete, già da tempo, è in prima fila in questa “ba aglia”: sappia­ mo bene che dare prestazioni impeccabili serve all’albergo come primo biglie o da visita nei confron dell’ospite. Che oggi sa quello che cerca ed è a en ssimo alle prestazioni “base”, come pulizia e corte­ sia. Ecco perché la professionalità dei col­ laboratori in outsourcing è la marcia in più che perme e a un albergo di essere leader sul mercato, in considerazione an­ che del fa o che la tendenza odierna è quella di dare in appalto il 100% dei ser­ vizi di cleaning e facility. Affidandosi a re­ altà solide come la nostra, si ha la certez­ za di avere e dare management alber­ mastermeeting.it


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ghiero di concentrare gli sforzi su altri ambi , come ges one, marke ng e reve­ nue. Si aggiunga poi che un personale di alto livello è oggi purtroppo difficilissimo da trovare, mentre noi di Inizia ve Vene­ te, grazie alla nostra decennale esperien­ za e oggi anche grazie alla Academy – che abbiamo fondato proprio per formare solo adde all’outsourcing in grado di dare servizi top – ci dis nguiamo da sem­ pre per essere fornitori di estrema qualità e fiducia. Non per nulla faremo presto un ulteriore passo avan : lanceremo un for­ mat di franchising per la ges one di ser­ vizi alberghieri che sia riconoscibile per credibilità e affidabilità. Viste le innume­ revoli richieste di collaborazione, alle quali a volte dobbiamo rinunciare per non abbassare gli standard qualita vi, daremo il nostro marchio in uso a partner selezio­ na , a fronte di una serie di obblighi di servizio, secondo un preciso disciplinare. Naturalmente ques partner dovranno a enersi anche alle regole in materia di contra nazionali di lavoro, altra nostra grande ba aglia, materia che spesso ha causato problemi anche agli albergatori, chiama a rispondere in solido dei com­ portamen poco seri delle aziende di ser­ vizi. La nostra azione sarà di controllo e verifica puntuale e con nua va della qualità del lavoro svolto, secondo la filo­ sofia della “presenza costante” che ci ha reso un’azienda vincente».

L’esperienza dell’ospite al centro E, a un personale di qualità, non bisogna dimen care di affiancare strumen unici in grado di fornire prestazioni altre anto elevate. «Le nostre plas che», spiega Si­ mone Piccini, sales manager Rubber­ maid, «servono per realizzare prodo come carrelli, ces ni e sacchi per la rac­ colta differenziata di ogni po, anche per la cucina ad esempio, di elevata qualità che poi sono u lizza nei servizi di out­ sourcing alberghiero come quelli del cleaning e dell’housekeeping. E avere prodo come i nostri di grande qualità e insieme di lunga durata è fondamentale per chi fa lavori in appalto per abbassare i suoi cos di produzione senza per que­ sto far scemare il livello di qualità del servizio, anzi. La nostra responsabilità è quindi di fornire prodo di facile u liz­ mastermeeting.it

zo, risponden ai criteri di legge ma an­ che dal design u le e insieme este ca­ mente valido». «La nostra principale for­ za», fa eco Antonio Tognana di Geminia­ no Cozzi 1765, «è quella di fornire pro­ do eccellen e allo stesso tempo inte­ gralmente tailor made: realizza in toto sulle necessità del singolo cliente hotel che così, può dis nguersi dai compe tor me endo a disposizione degli ospi pro­ do di qualità e sopra u o unici». «Oggi la guest experience», aggiunge il dire ore del Rosa Grand Emiliano Fuca­ rino, «è davvero un valore fondamentale per il successo di un albergo. Non conta­ no solo bellezza e formula di soggiorno, conta molto anche il tra amento che si riceve in hotel. Questo è l’elemento cen­ trale del soggiorno, ancora più quando si tra a di un cinque stelle lusso, che rende indispensabile affidarsi, per l’outsourcing, a partner per i quali al primo posto c’è la professionalità delle risorse umane de­ putate al conta o con l’ospite». Alla serata milanese, tra i tan ospi di pres gio anche Roberta Guaineri, Asses­ sore al Turismo del Comune di Milano: «Uno dei principali mo vi per i quali Mi­ lano e l’Italia tu a si sono garan te l’as­ segnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 è che oggi siamo, come ci à in pri­

Da destra, il presidente di Communica on Agency Mario Mancini con Simone Piccini di Rubbermaid

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Roberto De Zorzi, Ceo di Iniza ve Venete, con Stefania Alampi di Inizia ve Venete. A destra, Enzo Pe é, chef del Rosa Grand, con Antonio Tognana di Geminiano Cozzi 1765

Selfie di gruppo per Damiano De Crescenzo, Emiliano Fucarino, Fabio Leoni e Giulio Marcucci

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mis, riconosciu nel mondo quale des ­ nazione di alto livello, molto ambita dal turismo internazionale, anche in un’occa­ sione doppiamente gradita come quella dei Giochi. E una parte fondamentale per il successo del turismo l’hanno certa­ mente avuta anche gli albergatori e gli imprenditori dell’ospitalità che, proprio grazie alla qualità dei servizi offer , han­ no permesso alla des nazione di trasfor­ marsi in un vero “place to be”, del pre­ sente e del futuro. E, lavorando tu dal­ la stessa parte, sono certa che avremo ri­ sulta sempre migliori».

«Oggi dare qualità all’esperienza di sog­ giorno», ha concluso Valeria Alber ni, GM del Grand Hotel Villa Torre a, «è davvero imprescindibile. E la qualità co­ mincia dalle piccole cose: un sorriso cal­ do di benvenuto, una pulizia davvero perfe a, un le o comodo più di quello di casa. A questa base, poi, si aggiungo­ no altri fa ori, a seconda del proprio s ­ le di accoglienza. L’importante è optare per un outsourcing di livello. Perché quello del personale è, oggi, un fa ore determinante per una guest experience memorabile».

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Rubbermaid TOP QUALITY AL SERVIZIO DELL’OSPITALITÀ

Un marchio internazionale che offre prodotti e soluzioni per pulizie professionali al servizio del mondo dell’hotellerie

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nnovazione, durata, performance: so­ no queste le parole chiave che danno la misura di un brand no ssimo, Rub­ bermaid, a vo da oltre 50 anni nel seg­ mento delle pulizie professionali. Nata nel 1968, dall’intuizione di una piccola azienda che mandò il suo venditore a proporre zerbini e tappe ni per il bagno agli hotel e ai motel dell’area (siamo negli Sta Uni ), oggi è un colosso che si estende in tu i con nen . Oltre alla se­ de centrale in Huntersville, North Caroli­ na, ha uffici e stabilimen dalla Cina al Brasile, dalla Nuova Zelanda alla Svizze­ ra, passando per l’Italia, dove si rivolge a hotel, ristoran e al mondo dell’ospitalità in generale.

Innovazione costante Negli anni, il catalogo dei prodo è cre­ sciuto, passando quasi interamente da materiali come legno e metallo alla pla­ s ca, e da singoli prodo a sistemi inte­ gra per la pulizia, come i carrelli a rez­ za e le soluzioni per il deposito e il rici­ clo dei rifiu . Più di recente, infa ,

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l’azienda ha dimostrato una sempre cre­ scente a enzione nei confron dell’im­ pa o ambientale delle sue a v à. Nel 2012, per esempio, un’intera linea di skin care ha ricevuto il marchio Ecolabel, at­ tribuito dall’Unione Europea solo ai pro­ do che rispondono a parametri molto stringen in termini di riduzione delle so­ stanze inquinan , alta biodegradabilità e packaging rido o: insomma, prodo che sia nei loro ingredien sia nei metodi di produzione e smal mento rispe ano la natura. Questo impegno cara erizza an­ che le nuove produzioni, come la linea di design per rifiu che sarà lanciata a bre­ ve sul mercato. Si tra a di bidoni in me­ tallo, ideali sia per l’interno, grazie alla lo­ ro este ca, sia all’esterno, grazie alla loro durevolezza, che aiutano gli hotel a rici­ clare in modo più efficiente.

Un brand globale e sicuro Come ci racconta Simone Piccini, diret­ tore vendite: «il marchio è conosciuto so­ pra u o per i carrelli biancheria e pulizia al piano, un ogge o ormai iconico, tu o

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Il catalogo dei prodo

nero, che non si sporca e ha un’incredibi­ le durata. Quello che, poi, gli hotel più apprezzano, in Italia ma anche all’estero, è la ricchezza del nostro catalogo: siamo un fornitore completo, con tu o quello serve, dalle pulizie alla cucina, dai bagni ai sistemi per i rifiu e per la movimenta­ zione. Inoltre, Rubbermaid è un brand globale che ha gli stessi standard di qualità e le stesse referenze in tu o il mondo, per cui siamo in grado di dialogare con le grandi catene che hanno una presenza interna­ zionale e stu ure in svaria paesi». Ovviamente l’al ssima qualità dei pro­ do è uno degli ingredien che ha per­ messo a Rubbermaid di diventare un marchio riconosciuto ovunque, e di esse­ re sinonimo di durata ed efficienza. Un altro elemento essenziale è la sicurezza: che si tra di detergen o di contenitori, è fondamentale poter contare su prodot­ testa e cer fica . Per esempio in cu­ cina, dove taglieri, box e strumen per la manipolazione del cibo devono essere in grado di rispe are la regolamentazione

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• Pulizie professionali, per sanificare ambien ad alto passag­ gio, inclusi carelli e cart. I sistemi all­in­one, sopra u o se abbina con la microfibra, perme ono una pulizia superiore e più rispe osa dell’ambiente, perchè questo materiale elimi­ na il 97% dei microrganismi, riduce l’impiego di detergen clinici e la quan tà complessiva di acqua u lizzata • Contenitori e a rezzi per la cucina, incluso il sistema del co­ dice colore, creato rispe ando le linee guida HACCP del­ l’Unione Europea. I codici colore perme ono di dividere gli alimen (e in par colare separare quelli co da quelli crudi e isolare gli allegeni) in modo da evitare la cross­contamina on e ridurre intossicazioni alimentari ed episodi di allegia • Sicurezza, con coni segnalatori e barriere per limitare i peri­ coli e prevenire gli infortuni • Tra amento dei rifiu , incluse soluzioni extra slim, con sistemi di riciclo per ogni esigenza, dalla più basic alla più elaborata • Soluzioni per i bagni, con pia aforme di erogazione per la pulizia e la profumazione degli ambien • Skin care, con saponi liquidi, spray o schiuma, in dispenser eco­friendly e con sistemi di contenimento dei consumi • Materiali per il trasporto, dai carrelli alle pia aforme, per maggiore sicurezza e minore sforzo.

an contaminazione, Rubbermaid è in grado di garan re prodo che hanno su­ perato tu i necessari test e hanno le cer ficazioni in regola. Rispe are le mi­ sure di sicurezza è ancora più importante se si ha a che fare con i bambini, cui so­ no rivol seggioloni e fasciatoi, non solo per evitare inciden , ma anche per forni­ re prodo igienicamente sicuri. I seggio­ loni per esempio sono fa di una resina speciale, che non perme e ai microorga­ nismi di annidarsi. Giulia Gagliardi

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INSIDER

A cura di Maurizio Faroldi

Se c’è una cosa che sappiamo sugli alber­ ghi che hanno a cuore i propri ospi , è che l’obie vo principale dell’a vità sia sempre quello di fornire un prodo o ot­ mo, se possibile eccezionale, accoppia­ to ad un servizio impeccabile. Conoscere il proprio mes ere, e volerlo fare bene e meglio degli altri, rimane sempre un im­ pera vo fondamentale su cui basare il proprio sviluppo. Però non viviamo in un mondo ideale, ed essere bravi e lavorare bene è una condi­ zione necessaria ma non sufficiente per avere successo. Siamo consapevoli che l’ospite ci giudicherà non solo dal pro­

il cliente si aspe a di o enere; quindi come affrontare il tema del soggiorno esperienziale?

Come essere bravi sar nel turismo Il primo passo per offrire la soluzione giusta al proprio cliente è creare condivi­ sione e fiducia prendendo le misure del cliente a raverso una modalità conosci­ va amichevole ma allo stesso tempo professionale; studiando e offrendo sem­ pre soluzioni originali e mirate. Ritengo che non esista quasi mai la solu­ zione ideale, bensì abbia ragion d’essere

Andare oltre il prodotto albergo do o o dal servizio, ma l’opinione ed il giudizio conseguente sarà plasmato dalla sua intera “esperienza” di interazione con noi. Questa esperienza è un processo che co­ mincia durante la fase di ricerca, ancora prima dell’acquisto, durante il quale il cliente viene influenzato dalla pubblicità, dall’immagine del brand e anche dai pa­ reri di altri viaggiatori. E le informazioni sono così numerose in rete che un com­ pratore può prevedere l’esperienza e la qualità dei prodo o servizi ancora pri­ ma di provarli. Una volta scel , il processo poi con nua sia con l’esperienza di acquisto che di consumo vero e proprio del pro ­ do o/servizio. Ma oramai il prodot­ to/servizio è solo una parte di quello che

Il solo uomo davvero dotato di sensibilità che ho ‘‘ incontrato in vita mia era il mio sarto: mi prendeva le misure tutte le volte che mi vedeva, mentre tutti gli altri mantenevano le vecchie misure e si aspettavano che io mi ci adattassi

’’

(George Bernard Shaw)

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la soluzione appropriata, che si o ene mescolando emozioni e desideri, come fossero ingredien di un cocktail, fino ad arrivare a proporre un soggiorno memo­ rabile, una esperienza unica. Aumenta la consapevolezza che una rea­ lizzazione sartoriale e genuina del viag­ gio s a subentrando al preconfezionato pacche o, che sempre più viene percepi­ to come limitato e di valore rela vo; e così, per u lizzare una terminologia in­ trodo a dall’antropologo Urbain, l’Ospite sta diventando un “consum­a ore”. Naturalmente, il turista consum­a ore che sceglie soluzioni tailor made è un cliente disposto a pagare un plus per l’esclusività e l’unicità. Considera lusso non più la pologia o la categoria del servizio ma la sua auten cità e il poterla vivere in modo personale ed immersivo. Ed il consum­a ore gode appieno del viaggio, non da semplice turista di pas­ saggio ma da protagonista di esperienze esclusive ed indimen cabili a raverso luoghi straordinari quando riscontra cura nei de aglio e gioiosa crea vità. A raverso lo studio del marke ng terri­ toriale, si evidenzia poi che il territorio non deve essere più concepito come un mero prodo o da porre sul mercato (e quindi ogge o delle poli che di marke­ www.mastermeeting.it


ng), ma venga inteso più come un “pal­ coscenico” al di sopra del quale differen sistemi socio economici vanno in scena quo dianamente. Tanté che non bisogna confondere lo spe acolo (la pologia di turismo) con il palcoscenico (la des nazione) poiché in una des nazione (un teatro naturale) possono essere messi in scena diverse offerte turis che (spe acoli) dagli stessi a ori o da a ori differen .

Quando l’esperienza non coincide con il servizio La rice vità, da sola, non basta più per creare un’esperienza e aumenta inesora­ bile la necessità di presentare un prodot­ to originale, che mantenga valido il bino­ mio viaggio­esperienza; Le esperienze dovrebbero quindi soddisfare 3 requisi fondamentali: • Auten cità: offrire al turista esperienze vere e genuine • Senso: vivere la des nazione a raver­ so tu e cinque i sensi • Immersione nel luogo, nella cultura lo­ cale e desiderio di fondersi con essa Inoltre secondo un numero sempre mag­ giori di studiosi del turismo l’alchimia perfe a per il futuro albergatore stareb­ be nel “non confondere l’esperienza con il servizio”, portando a conforto di questa tesi i seguen assun : – L’erogazione di un servizio termina; l’esperienza con nua nel ricordo del cliente. – Mentre per acquistare un servizio il cliente compra una serie di a vità che vengono svolte per suo conto, nell’ac­ quistare un’esperienza, il cliente paga per poter trascorrere del tempo a gu­ stare even memorabili. – L’erogazione di un servizio, sebbene im­ peccabile, non equivale dunque all’of­ ferta di un’esperienza. E se riusciamo ad essere così bravi da of­ frire agli ospi occasioni per vivere emo­ zioni memorabili, abbiamo buone possi­ bilità di trasformarli in clien affeziona . “La fedeltà è un’abitudine che rifle e una memoria, più o meno consapevole, di un’esperienza posi va” così declina la moderna psicologia. Mentre più pragma camente l’esperien­ za imprenditoriale insegna, a conforto della tesi sopra espressa, che sia più co­ www.mastermeeting.it

stoso o enere un nuovo cliente che non mantenerne uno già esistente.

E quindi cos’è il turismo esperienziale? In primo luogo l’esperienza è, e sarà sem­ pre più, il motore del turismo moderno. Il viaggio non è più sola occasione per ri­ lassarsi ma diventa un’opportunità per arricchire il proprio bagaglio culturale, tutelare i ricordi, aprire le men . Grazie al turismo esperienziale un sog­ giorno /vacanza non è più fine a se stes­ so ma diventa mo vo per immergersi completamente all’interno della cultura, tradizioni, religioni della popolazione lo­ cale e del territorio che in cui l’albergo è inserito. E se oltre ad incrementare il livello di ac­ coglienza del e nel territorio, si riuscirà a modulare la propria ospitalità alberghiera arricchendola con elemen inaspe a , quali ad esempio far ascoltare musica dal vivo suonata nel momento della prima colazione o della cena; o far raccogliere agli ospi i prodo dell’orto dell’hotel per poi u lizzarli come ingredien del menu; o me ere a disposizione per gli spostamen degli ospi proposte di mo­ bilità dolce, quali una courtesy­car elet­ trica o una e­bike, allora sì che avremo composto un ventaglio di sugges oni e proposte di soggiorno così ricche di ele­ men e di gra ficazioni interne ed ester­ ne all’albergo che si potrà affermare di aver raggiunto l’apogeo di un soggiorno esperienziale.

Quello dell’accoglienza è oggi sempre più equiparabile a un fine lavoro sartoriale. Affinché l’experience di soggiorno in hotel sia memorabile, occorre saperla “cucire” su misura, ovvero offrire all’ospite un servizio ad personam

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FINANCIAL CONFIDENTIAL

A cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Con l’is tuzione nel 2017 del PIR (Piano Individuale di Risparmio) il nostro gover­ no, aveva introdo o una serie di norme per l’is tuzione e la regolamentazione di prodo d’inves mento rivol ai priva , aven una doppia finalità. Dal lato del ri­ sparmiatore i PIR consen vano, e con­ sentono tu ora, un’agevolazione fiscale delle plusvalenze realizzate a pa o di mantenere in essere il piano per un certo periodo, migliorando in tal modo il rendi­ mento complessivo. Dal lato del sistema finanziario il gestore del PIR era obbliga­ to a inves re sino al 30% del risparmio raccolto in PMI ovvero nelle piccole e

Evitando di entrare nei tecnicismi della costruzione del prodo o, quali ad esem­ pio la percentuale d’inves mento massi­ mo, la pologia di società, i limi di capi­ tale, tra le novità più importan ci soffer­ miamo su due aspe . Con la nuova ver­ sione della norma va i PIR devono inve­ s re in venture capital il 5% di quel 70% iden ficato come soglia minima d’inve­ s mento a medio termine, e non è fa o più obbligo l’inves mento in PMI con se­ de in Italia ma è sufficiente abbiano sede nell’UE con semplici succursali nel nostro Paese. Con questa nuova regola si sono avvici­

PIR 2.0: il Venture Capital incontra i piccoli risparmiatori medie imprese con sede sul territorio na­ zionale, con il chiaro intento di sostenere lo sviluppo d’imprese con alto potenziale di crescita ma con scarsi mezzi finanziari, superando le difficoltà del normale ap­ provvigionamento in banca. A distanza di un anno il governo ha deci­ so di riformulare parte della norma va inerente ai PIR e con il decreto a ua vo dello scorso 30 aprile ha meglio indicato le nuove regole da seguire per chi voles­ se is tuire un nuovo prodo o con decor­ renza 1° gennaio 2019. Le novità intro­ do e, dal punto di vista tecnico, non so­ no numerose ma hanno sollevato non pochi dubbi agli adde ai lavori, per il lo­ ro impa o sia a livello di efficienza nella ges one, che di rendimento finale per il cliente.

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na i risparmiatori al venture capital, l’in­ ves mento in aziende, o meglio nell’eco­ nomia reale, più rischioso in assoluto. Il venture capital (capitale di ventura) infat­ , è una forma di inves mento storica­ mente riservato ad Is tuzioni quali fon­ dazioni bancarie, grandi gruppi assicura­ vi o, eccezionalmente, a facoltosi priva­ che decidono di sostenere delle a vi­ tà alle volte ancora da nascere, consci del rischio di perdere tu i soldi ma con­ fiden di poter ricavare un enorme pro­ fi o in caso di successo. Il venture capi­ tal può essere considerato una parteci­ pazione con mezzi finanziari alle “ idee innova ve” o alle “missioni avventurose” quali ad esempio il recupero del tesoro di un galeone affondato, l’introduzione di colture in ambien os li con tecniche sperimentali, e di norma si realizza a ra­ verso la partecipazione di un fondo ap­ positamente is tuito, che investe in dif­ feren inizia ve, confidando che il suc­ cesso della maggioranza dei proge compensino i fallimen , sta s camente inevitabili. A ques fondi aderiscono con propri in­ ves men i sogge sopra menziona che non hanno alcun potere d’intervento sulle inizia ve ges te dai des natari dei mezzi finanziari apporta . Al gestore del www.mastermeeting.it


fondo rimane il controllo, spesso l’assi­ stenza, dei temi finanziari dei proge avendo entrambe le par il medesimo obie vo di sviluppo delle inizia ve. La nuova versione dei PIR, inoltre, con­ sente al prodo o sia l’inves mento di­ re o in operazioni di venture capital, sia l’acquisto di quote di fondi venture capi­ tal, realizzando a carico del risparmiatore un inves mento parziale in fondi di fon­ di, ma la stru ura del prodo o è ada a ad operazioni rischiose e di lungo perio­ do come il venture capital? A riguardo ci sono for dubbi, sopra u o perché i PIR sono tecnicamente dei fondi d’inves ­ mento aper , in altre parole consentono al risparmiatore il disinves mento quan­ do ha bisogno di risca are i propri soldi, anche se, eseguendolo senza rispe are il periodo minimo d’inves mento, perde l’agevolazione fiscale sulle plusvalenze. Tu avia, se si ipo zza che un PIR, conte­ nente inves men in PMI e in venture capital, inizi a mostrare nel tempo prima le perdite dei profi , potrebbe innescare nei risparmiatori una richiesta di rimbor­ so importante sul totale inves to, tale da obbligare i gestori a liquidare le a vità a prezzi molto bassi determinando per i fuori usci delle minusvalenze, e per i ri­ sparmiatori rimas , distra , perdite po­ tenzialmente rilevan . È anche per que­ sto mo vo che prima di is tuire un nuo­ vo fondo PIR è necessaria un’a enta analisi di opportunità, inclusa la valuta­ zione del rischio di reputazione nel veni­ re coinvol in un tracollo del prodo o. Per sostenere e finanziare il venture ca­ pital a livello stru urale esistono già fon­ di comuni d’inves mento dedica , circa una ven na in Italia, e già operano a so­ stegno di inizia ve par te da zero come idee e ne seguono la realizzazione. Un privato che volesse assumersi un alto ri­ schio sui propri inves men , potrebbe aggiungere al proprio portafoglio diversi­ ficato una parte delle quote di tale fon­ do, avendo ben chiaro “cosa” sta acqui­ stando. Nella storia del nostro Paese, in materia d’inves mento è piu osto noto che il ri­ sparmiatore distra o so oscrive un pro­ do o con aspe a ve di rendimento ma con una scarsa consapevolezza del ri­ schio per poi trovarsi incredulo nel con­ statare di aver acquistato un prodo o www.mastermeeting.it

con cui ha perso oltre al rendimento il capitale. Da ieri abbiamo un prodo o che, con la lusinga del risparmio fiscale consente al gestore di inves re parte del capitale nella forma d’inves mento più rischiosa dell’economia reale, con la cer­ tezza che il risparmiatore medio non co­ nosca per niente la dis nzione tra azioni quotate, PMI, private equity e venture capital, e tantomeno i rischi collega . In ul ma analisi, questa versione dei PIR sembra piu osto sbilanciata verso l’as­ sunzione di rischio rivolto a un segmento di risparmiatori con scarsa dimes chezza del se ore finanziario e quindi della per­ cezione del rischio colle vo e personale assunto. Personalmente trovo la prece­ dente versione PIR molto più equilibrata e chi l’ha so oscri o con il versamento iniziale, può con nuare ad alimentarlo con i versamen periodici sino al rag­ giungimento della soglia massima con­ sen ta, garantendosi un beneficio fiscale e una partecipazione in società quali le PMI che sono l’ossatura del nostro siste­ ma economico e produ vo. Riguardo alla nuova versione dei PIR, probabilmente avrà bisogno di alcune correzioni per mi gare alcuni effe po­ tenzialmente nega vi al verificarsi di per­ dite sostanziali da andamen sistemici. A favore si so olinea lo sforzo nell’iden fi­ care un modo per sostenere inizia ve di private equity, ma per quelle si potreb­ bero u lizzare altri strumen più indica quali ad esempio gli ELTIF (European Long Term Investment Fund), già appro­ va a livello europeo nel 2015. Gli ELTIF sono fondi chiusi a lungo periodo che ri­ specchiano per durata le ipotesi di svi­ luppo di un’a vità “ venture capital”, re­ gola da norme specifiche per le catego­ rie di inizia ve da finanziare, limi e so­ pra u o essendo una norma va euro­ pea, applicabili uniformemente a tu i Paesi membri. Se ques prodo , con una legislazione specifica favorevole, fossero rivol a inizia ve di private equi­ ty da svilupparsi sul territorio nazionale e si introducesse un’agevolazione fiscale, come sembra finalmente essere in agen­ da alla Camera, si realizzerebbe un mag­ giore equilibrio tra stabilità delle somme versate e il tempo necessario allo svilup­ po delle inizia ve, evitando il rischio di una fuga precipitosa a metà cammino. 7­8 2019

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LA PAROLA AL FORMATORE

A cura di Paolo Mazzaglia di Otherwise srl pmz@otherwise.it

Parliamo ancora di mee ng e conven­ on. E di come siano domina da pre­ sentazioni in ppt fa e male e fruite an­ cora peggio. Presentate nella distrazione e noia generali, e mentre uno parla gli al­ tri si distraggono. Ci sono due problemi: la presenza (sempre più assente) e la ca­ pacità di ges re ed organizzare bene le riunioni. Una interessante strategia appli­ cata da Amazon a nge da un metodo “vecchio” per risolvere in modo estrema­ mente moderno l’intreccio di ques due problemi. Durante i mee ng dei senior execu ve, prima che la discussione cominci, tu

mo prima per consen re ad ogni delega­ to di leggerlo quando può? Perché la let­ tura sarebbe interro a da colleghi, tele­ fonate, messaggi, email. E risulterebbe parziale e superficiale. Quindi: tu sono costre a prestare davvero a enzione a quello che stanno facendo. E che altro vantaggio porta la pre­le ura piu osto che una discussione in dire a? Una at­ tenta le ura porta le persone ad essere informate sull’argomento e questo “am­ mazza” le discussioni di approfondimen­ to e la richiesta di chiarimen e porta in­ discu bili vantaggi sulla qualità degli in­ terven e sull’ efficacia della discussione.

Rompere gli schemi per ripensare il meeting siedono per 30 minu in silenzio totale e si dedicano a leggere la stampa di un me­ mo di sei pagine. Sembra pazzia nel mondo convulso di oggi ma esaminiamo la cosa a entamente. Perché è una pra ­ ca vantaggiosa? Perché ad esempio non mandare il me­

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Dopo la le ura i delega sono invita a scrivere un memo o narra ves (storie) con considerazioni e domande stru ura­ to in modo chiaro e logico con il vantag­ gio di essere più precisi di quanto si sa­ rebbe esponendo verbalmente le proprie considerazioni. I memo sono basa su qua ro pun . 1) il contesto 2) Approcci usa per rispondere alla do­ manda: da chi, con che metodo e qua­ li conclusioni 3) Come è cambiata la tua risposta ri­ spe o alle esperienze preceden 4) Come le mie considerazioni possono favorire l’azienda e il cliente? Il metodo di Amazon è sicuramente mol­ to esigente in termini di tempo e forse difficilmente replicabile con il manage­ ment italiano. Eppure i nostri cervelli e le nostre sale riunioni avrebbero davvero bisogno di un nuovo approccio al mee­ ng; per far si che le cose che vanno fat­ te vengano fa e occorre una forzatura esterna che ci obblighi a lavorare meglio. Del resto le riunioni in Italia sono una ve­ ra piaga così come la distrazione media delle persone e se vogliamo o enere co­ se che non abbiamo mai o enuto dob­ biamo fare cose che non abbiamo mai fa o. www.mastermeeting.it


IL PARERE DEL LEGALE

Uno dei dilemmi del business alberghiero e della ristorazione è quello di fronteggiare i no show: termine che in gergo tecnico indi­ ca il mancato arrivo del cliente. Si verifica quando il cliente che ha effe uato una pre­ notazione presso un hotel non si presenta, senza aver prima cancellato la prenotazio­ ne. In questa situazione l’albergatore si tro­ va ad avere una camera vuota e ciò signifi­ ca perdere entrate. Dato che calcolare una quota di possibile overbooking è molto complicato, recente­ mente è intervenuta anche l’intelligenza ar­ ficiale per ridurre i danni: il centro studi universitari sull’economia del turismo del­ l’Università di Venezia ha sviluppato il pro­

disde a della prenotazione consente all’al­ bergatore di tra enerla. Il pagamento an ­ cipato non può essere considerato una ca­ parra (per essere tale, infa , deve essere menzionata in modo esplicito – in tal sen­ so, si veda Cass. Civ. sentenza n. 3833/77). Pertanto, l’eventuale an cipo, non avendo una funzione di garanzia nei confron del­ l’albergatore, dovrà essere da quest’ul mo res tuito al cliente in caso di disde a, po­ sto che il contra o non si è concluso. Sulla base di ques principi, il Giudice di Pace di Pozzuoli ha deciso il caso di una turista che, successivamente alla s pula del contra o, scopriva di essere in a esa di un figlio, con gravidanza a rischio che esigeva riposo as­

A cura dell’avvocato Roberta Borghini

No show e no show rule ge o Bookinguess per prevedere le cancel­ lazioni sulla base dei da forni da alcuni alberghi. In Italia il contra o di albergo non è regola­ to dalla legge, pertanto nella pra ca il no show viene disciplinato dalle norme genera­ li sulle obbligazioni e sui contra o dalla “personalizzazione” del contra o. In caso di prenotazione pura e semplice, non accompagnata dal versamento di una caparra o dalla garanzia di una carta di cre­ dito, fino al momento di presentazione del cliente in albergo, l’albergatore è l’unica parte a carico della quale sorgono obbliga­ zioni (di tenere la camera a disposizione). Il cliente non ha obblighi ed è libero di usu­ fruire o meno dei servizi alberghieri; natu­ ralmente, in base al principio del comporta­ mento secondo corre ezza (art. 1175 c.c.), dovrebbe usare l’accortezza di avvisare in caso di disde a. Spesso gli alberghi si tute­ lano inserendo nel contra o un me limit, ovvero la camera viene tenuta a disposizio­ ne del cliente fino ad un determinato ora­ rio: la violazione del me limit comporta la risoluzione automa ca del contra o. La prenotazione rafforzata è accompagnata dal versamento di una caparra o dalla ga­ ranzia di una carta di credito. In questo ca­ so, si crea a carico di entrambe le par un vincolo giuridico di cara ere bilaterale che comporta inadempimento contra uale nell’ipotesi in cui non venga rispe ato. La caparra va concordata espressamente tra le par e, solo in questo caso, l’ingius ficata www.mastermeeting.it

soluto per trenta giorni; la futura mamma chiedeva all’hotel la risoluzione del contrat­ to per causa di forza maggiore e conte­ stualmente la res tuzione della somma ver­ sata a tolo di an cipo, ma si vedeva ripe­ tutamente respingere le richieste e doveva far ricorso al giudice che condannava l’al­ bergo al rimborso della somma di euro 1.100,00 oltre interessi legali, sul presup­ posto che “il contra o non si era concluso [...], la somma versata di euro 1.100,00 deve intendersi come mero an cipo del prezzo pattuito del soggiorno [...] e il recesso del contra o è avvenuto per impossibilità sopravvenuta – come da cer ficazione medica in a –” (sentenza del 3 maggio 2010).

Secondo una regola molto diffusa nel trasporto aereo, al passeggero che non si presen all’imbarco del volo di andata è imposta la cancella­ zione del volo di ritorno già acquistato, oppure il ricalcolo della tariffa originariamente corrisposta. Si tra a della regola no show rule che ha portato alla sanzione di un milione di euro per le compagnie aeree Bri­ sh Airways ed Ethiad per pra che commerciali scorre e (si veda il co­ municato stampa dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Merca­ to del 23 giugno 2017). Nel 2016 il Consiglio di Stato, in un caso di no show rule azionato dall’An trust che coinvolgeva Alitalia, ha defini va­ mente bocciato tale pra ca. Con tale decisione, il Consiglio di Stato non ha ritenuto illegi ma la “regola” applicata dalle Compagnie aeree, ma ha sanzionato la mancata sufficiente chiarezza delle informazioni fornite al consumatore e la mancanza di una specifica procedura che consen sse al consumatore di non perdere il diri o al volo acquistato (anche) per il viaggio di ritorno (o per la seconda tra a) nel caso di mancato u lizzo del viaggio di andata (o per la prima tra a) (sentenza 30 se embre 2016 n. 4048).

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Matera 2019, l’anno del riscatto Il 2019 resterà nella storia di Matera l’anno del riscatto. La Città dei Sassi dichiarati patrimonio Unesco nel 1993, tiene alta la bandiera di Capitale Europea della Cultura con un cartellone di eventi: mostre, concerti e spettacoli, che fino alla fine di dicembre accenderanno i riflettori su questo museo a cielo aperto svelandone tutto il fascino e la bellezza a curiosi e turisti di ogni parte del mondo a cura di Tiziana Conte Tu o il fascino della ci à dei Sassi vista dall’alto

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n’occasione unica per un viaggio nel capoluogo lucano che da sempre ha ispirato importan scri ori, poe e regis . Inoltre, si potrà diventare ci adini temporanei della Ca­ pitale Europea della Cultura acquistando il Passaporto per Matera 2019, che a soli 19 euro consen rà di partecipare, per 365 giorni, a tu gli even del program­ ma ufficiale costantemente aggiornato al sito www.materaevents.it/events. Even che si svolgeranno non solo a Matera, ma anche in 131 comuni della regione e che avranno l’ambizione di contribuire a prefigurare il futuro cercando di dare ri­ sposte ai cinque temi del dossier di can­ didatura (Radici e percorsi, Con nuità e

Ro ure, Futuro Remoto, Utopie e disto­ pie, Riflessioni e Connessioni), che si svi­ luppano nei cinque inedi percorsi di vi­ sita segnala all’arrivo in ci à. Una pro­ grammazione costante per 48 se mane, con 50 produzioni e co­produzioni cultu­ rali, oltre a cinque grandi mostre. Lo slo­ gan di tu o il programma culturale è Open Future, un connubio fra innovazio­ ne, collaborazione e tradizione millena­ ria. Qua ro le grandi mostre che fanno da filo condu ore per tan altri even . Ars Excavandi, al Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola (conclusasi lo scorso 31 luglio ndr.), come in un tun­ nel spazio­temporale che si snoda tra il Museo Ridola e gli Ipogei di Palazzo mastermeeting.it


ITINERARI D’ARTE E CULTURA

Lanfranchi, rilegge da una prospe va contemporanea l’arte ipogea. Dalla ci à di Matera ai più importan

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ecosistemi rupestri del mondo, dal primo scavo al modello per la bio archite ura del futuro, i visitatori scoprono i segre del mondo so erraneo grazie a tavoli mul mediali ed esperienze in realtà au­ mentata e mul sensoriali. E dopo la mo­ stra, durante la passeggiata a Via Ridola, la dire rice principale della dorsale set­ tecentesca della ci à, la sosta è d’obbli­ go alla chiesa del Purgatorio di s le tar­ do barocco. La seconda delle 4 grandi mostre, Rina­ scimento visto da Sud è alles ta a Pa­ lazzo Lanfranchi è una rile ura inedita su uno dei periodi più floridi del nostro Paese. Il percorso si apre con il Mediter­ raneo e ci conduce verso Napoli, la Spa­ gna, la Provenza e le Fiandre, una mappa che ritrae un mondo e gli ar s e stu­ diosi che lo hanno popolato. 180 le ope­ re provenien dai più pres giosi musei

In alto, la bella facciata della Ca edrale e, in basso, il Palazzo Lanfranchi

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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

Sopra e in basso il sugges vo Rione Sassi con gli an chi vio oli. A destra, Palazzo dell'Annunziata, sede anche della Biblioteca Comunale, ospita mostre ed even culturali

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italiani ed europei: ritra e sculture si alternano a mappe e portolani in un gio­ co di interconnessioni che rimandano ad una cultura fa a di scambi e contamina­ zioni, il punto d’incontro tra Rinascimen­ to e Mediterraneo. Palazzo Lanfranchi, il massimo monumento barocco a Matera, val bene una visita. A dare il benvenuto, davan al portone, la scultura La Goccia realizzata dall’ar sta giapponese Kengi­ ro Azuma prima di accedere in quella che è la sede del Museo Nazionale d’Ar­ te Medievale e Moderna della Basilicata e dove al piano terra la sala Levi rag­ gruppa ben 44 opere dell’ar sta torine­ se e il famosissimo grande pannello Lu­ cania. Le altre due grandi mostre da non perdere sono La poe ca dei numeri pri­ mi sulla scienza e la matema ca con un

focus su Pitagora, diffusa tra Matera e gli scavi archeologici di Metaponto e Po­ licoro (fino a o obre) e “Stra graphy. Osservatorio dell’Antropocene” che in­ daga la nuova era geologica definita dal­ le azioni dell’uomo (curata dal fotografo e film­maker Armin Linke, (dal 6 se em­ bre 2019).

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ITINERARI D’ARTE E CULTURA

Dove dormire

Città delle emozioni «Si può cogliere la verità di un luogo solo intessendo una relazione con coloro che in diversi modi la vivono. I raccon se­ gre degli abitan delle ci à sono la scin lla che illumina i luoghi». Fa sapere il dire ore ar s co dell’Associazione Teatro dei Sassi, Massimo Lanze a. La stessa vivida luce illumina il terzo piano della Biblioteca Provinciale di Matera, nel Palazzo dell’Annunziata a Matera (Piazza Vi orio Veneto) dove è alles ta la mostra La Secre ssima camera de lo core: un evento imperdibile, aperto al pubblico fino a fine Luglio. L’esposizione è ideata dall’Associazione Teatro dei Sassi e coprodo a dalla Fondazione Ma­ tera ­ Basilicata 2019 e racconta le emo­ zioni di 400 materani tra i 10 e gli 80 an­ ni: ognuno ha ricevuto una scatola con­ tenente ma te colorate, una car na del­ la ci à e un foglio di carta velina su cui appuntare ricordi “geo referenzia ”. Giovani narratori e moderni cartografi guida dallo scri ore Alessandro Baricco, dall’ar sta Stefano Faravelli e dalla danza­ trice­coreografa Heike Hennig hanno poi elaborato un’inedita mappa so o forma di percorso mul sensoriale alles to dallo scenografo Paolo Baroni. Un lavoro cora­ le su emozioni, anima dei luoghi, memoria che me e in relazione le persone coinvol­ te e i visitatori stessi con diverse forme d’arte: poesia, narra va, pi ura, scultura, video performances e danza. Se un i nerario della ci à non può che mastermeeting.it

Per immergersi pienamente nell’atmosfera unica dei Sassi l’al­ bergo diffuso Sextan o (h p://legro edellacivita.sextan o.it) offre la possibilità di soggiornare nelle gro e della parte più an ca della ci à, la Civita. Il proge o di recupero e risanamen­ to conserva vo degli immobili che oggi cos tuiscono le Gro e delle Civita è stato realizzato tra via Civita e via Conservatorio, nel Sasso Barisano, in prossimità della Chiesa San Nicola dei Greci su via Madonna delle Virtù, ed è cos tuito quasi intera­ mente da immobili ipogei e scava , alcuni di eccezionali di­ mensioni. Dicio o gli spazi recupera nel pieno rispe o del patrimonio culturale locale. Qui è anche possibile prenotare una cena pica all’interno di un’an ca chiesa rupestre che fa parte del complesso. E dopo tanto scarpinare per si e musei ci si potrà rilassare nella sugges va SPA, all’interno delle pro­ pria gro a, in un ambiente ricco di storia ed atmosfera, con un so ofondo di musica new age, olii profuma , sane e candele, tra amen benessere, reiki, an stress e non solo. Tra le inizia­ ve organizzate dall’hotel il “tour gastronomico il pane di Ma­ tera e le mozzarelle” prevede la visita a un an co forno a legna, per assistere alla panificazione e degustare alcuni prodo ap­ pena sforna (pane, focaccia, bisco ) e ad un caseificio per apprendere i segre della lavorazione della mozzarella e della scamorza.

In Ape car tra i Sassi Un modo diverso per vistare la ci à lo propone il luxury hotel Palazzo del Duca (www.palazzodelducamatera.it). La stru ura d’epoca nella Civita materana, con vista panoramica sui Sassi, ha approntato un pacche o speciale che consente di godere degli angoli più sugges vi della ci à girando per le vie a bordo di una cara eris ca Ape car e include una piacevole sosta per la visita alla mostra “Salvador Dalì­La persistenza degli oppo­ s ”. Duecento le opere auten che di Salvador Dalí in esposi­ zione, tre delle quali (l’Elefante Spaziale, il Piano Surrealista e la Danza del Tempo II) monumentali, sono state montate nelle vie del centro storico; le altre: sculture museali grandi e picco­ le, illustrazioni, opere in vetro, libri illustra e arredi, sono state collocate nella cornice sugges va del complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci. La Mostra si arric­ chisce di una serie di exhibit mul mediali che rendono il per­ corso mul sensoriale e ampliano la percezione emozionale del visitatore.

iniziare dai suoi Sassi (patrimonio Unesco insieme al Parco delle chiese rupestri dal 1993) con il Sasso Barisano a nord e il Caveoso a sud, domina dalla Civita, tra un susseguirsi di scalinate e stradine in cui è piacevole perdersi, tra gli altri luo­ ghi da inserire in un i nerario: la Ca e­ drale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio, il Museo Laboratorio della Civiltà Contadina, e Ipogeo Mate­ rasum, un percorso di 1.200 mq nel sot­ tosuolo della ci à dei Sassi che scende sino ad una profondità di 12 metri. 7­8 2019

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A.I. nel turismo Dai robot umanoidi agli assistenti virtuali, l’intelligenza artificiale al servizio del turismo è la soluzione del presente e del futuro per ottimizzare le operazioni di routine, dare un servizio sempre disponibile ai clienti e migliorare la qualità del lavoro dei colleghi umani di Barbara Ainis

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otrebbe sembrare ancora solo un gioco per a rarre like e notorietà sui social (e in qualche misura è anche questo), ma l’uso dell’intelligenza ar ficiale e dei robot umanoidi nel turi­ smo è già oggi, nella realtà imprendito­ riale del nostro Paese, molto di più. È una serissima opportunità per o mizza­ re l’efficienza nello svolgimento delle operazioni di rou ne, che rappresentano nel nostro se ore quasi la metà delle at­ vità, ed è, lo si è verificato, una fonte importante di risparmio e di guadagno. Tra reminiscenze di film cult anni 80, aspe a ve controverse e futuris che prospe ve immaginifiche ecco che cosa è oggi possibile o enere in hotel con l’ausilio di simpa ci, ironici e personaliz­ zabili robot.

Turismo: il settore dove l’automatizzazione è più utile ed applicabile C’è il cameriere che porta i pia senza mai sbagliare una comanda, c’è il recep­ onist paziente e sorridente a qualsiasi ora del giorno, c’è l’assistente in chat dai modi suaden e sempre pronto a rispon­ dere ad ogni domanda e ad ogni esigen­ za. Non si tra a di dipenden ideali quanto irreali, ma di sistemi robo zza di intelligenza ar ficiale che possono ri­

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spondere in maniera talvolta estrema­ mente efficiente alle esigenze quo diane di una stru ura turis ca. Se mai nessuna macchina potrà sos tuire l’elemento umano e il tra o personale, in par cola­ re in un ambito come quello dell’acco­ glienza, l’intelligenza ar ficiale è in grado oggi di offrire un servizio prezioso alle imprese turis che e ai loro clien . Con­ trariamente a quello che si potrebbe pensare, infa , proprio il turismo è il se ore nel quale l’automa zzazione del­ le operazioni di rou ne risulta più u le ed applicabile. Bas pensare al tempo che il personale di recep on dedica ogni giorno, ogni se mana, ogni mese a ri­ spondere sempre alle stesse banali do­ mande: la password del wi­fi; gli orari della colazione e quelli della piscina; le indicazioni per orientarsi in hotel e i ser­ vizi offer nella Spa... Si calcola che in un anno un dipendente dedichi diverse set­ mane del suo tempo lavora vo a forni­ re in modo ripe vo e alienante la pas­ sword per l’accesso ad Internet. Il risulta­ to: stress e frustrazione per il lavoratore, senz’altro capace di contribuire in modo molto più proa vo, e un dispendio di ri­ sorse per il datore di lavoro. A queste e ad altre esigenze può rispondere oggi la robo ca. «In effe l’idea di introdurre un robot nel nostro team è nata come risposta all’esigenza di sgravare dall’opera vo no­ ioso e ripe vo la recep on dell’hotel», ci ha de o Riccardo Panzarini, Hotel mastermeeting.it


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Robot o non robot? Il conce o centrale che definisce l’in­ telligenza ar ficiale è l’autonomia nel­ lo svolgimento di compi che normal­ mente richiedono l’intervento e l’in­ telligenza umani. Quindi, che abbia o meno sembianze umane, un robot è tale quando è in grado di sos tuirsi al­ l’uomo, in autonomia totale o con un minimo coinvolgimento umano. L’in­ telligenza ar ficiale esiste da decenni, ma solo di recente la tecnologia ha raggiunto livelli tali da perme ere la programmazione e commercializzazio­ ne di macchine rela vamente econo­ miche da integrare nelle a vità lavo­ ra ve anche di piccole e medie di­ mensioni.

Manager dell’Hotel Terme Venezia di Abano. «Le domande erano sempre le stesse e abbiamo pensato che l’intelli­ genza ar ficiale potesse essere la solu­ zione. Così da marzo 2019 è arrivata Aqua. Si tra a di un robot di produzione cinese, industrializzato, decisamente re­ sistente e non “delicato”, completamente personalizzabile e brandizzato. Sa rispon­ dere pra camente a tu e le richieste di informazioni dei clien : da come posso prenotare a come muovermi nella strut­ tura agli orari delle piscine. Abbiamo ini­ ziato con un set up iniziale di 4500 “in­ ten ”: in collaborazione con la società Jampaa, abbiamo mappato le domande degli ospi e abbiamo dato una o più ri­ sposte. I clien si avvicinano ad Aqua, si fanno i selfie con lei (e quindi ci danno visibilità social), le fanno domande e ot­ tengono le informazioni necessarie. Ma possono parlare con Aqua anche a ra­ verso il chat bot online, o con l’Assisten­ te Google dal telefonino o, ancora con

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Google Home, che da agosto è presente in tu e le camere. Tu o il proge o com­ plessivo è costato tra i 18mila euro e i 25mila euro, u lizzando un bonus di ri­ cerca e sviluppo che ha consen to di as­ sorbire il costo in credito d’imposta, e i ritorni sono molto rapidi: da marzo a giu­ gno Aqua ha portato a raverso il chat bot introi per 25/30mila euro».

Da Paolo Pepper ad Aqua fino a Paolo Piri: i robot umanoidi crescono Aqua è il nome dato dall’Hotel Terme Ve­ nezia a uno dei 11 robot umanoidi che si trovano in giro per l’Italia, 8 dei quali svolgono a vità di sostegno al lavoro in ambito turis co. Si tra a del secondo ro­ bot il cui so ware è stato sviluppato e collegato ad una pia aforma di intelli­ genza ar ficiale in cloud da Jampaa, azienda padovana specializzata in neuro­ marke ng strumentale e intelligenza ar ­ ficiale. «Quando pensiamo all’intelligenza ar ficiale ci vengono in mente gli algorit­ mi per l’elaborazione dei Big Data», ci ha spiegato Mauro Pu olu, co­founder e

L’introduzione dell'intelligenza ar ficiale nel se ore del turismo perme e di ridurre l’impegno umano sul lavoro di rou ne e di rendere più efficien le operazioni di recep on e comunicazione. In alto: Aqua, il robot dell’Hotel Terme Venezia

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L’intui vità e le capacità relazionali e cogni ve che l’A.I. è in grado di incrementare costantemente rendono ques strumen ben acce da clien di tu e le fasce d’età

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sales manager di Jampaa. «Ma, quando il Ciset dell’Università di Venezia Ca’ Fo­ scari, con cui collaboriamo, ci ha chiesto di o mizzare la produ vità andando a ridurre le operazioni quo diane di rou ­ ne del se ore turis co (che rappresenta­ no ben il 48% delle a vità, fonte Mckin­ sey Europa) abbiamo pensato all’introdu­ zione di robot umanoidi nelle recep on. Un anno fa è entrato nel primo albergo italiano il primo robot umanoide con la nostra pia aforma di A.I., Paolo Pepper: il Park Hotel di Peschiera del Garda. Da alcuni mesi con Paolo Piri, il secondo ro­ bot [quello u lizzato nell’hotel di Abano, ndr] capace di muoversi e accompagnare gli ospi quando necessario, abbiamo fa o ulteriori passi avan . Durante que­ st’anno abbiamo mappato le a vità di recep on (che sono in buona parte ripe­ ve e sempre le stesse) e abbiamo veri­ ficato l’engagement che i robot hanno suscitato. I risulta sono sta davvero molto soddisfacen : anche se non potrà mai sos tuire il calore umano, il coinvol­ gimento è molto alto, con picchi emozio­ nali eleva , in tu e le fasce d’età, dai

Millennials alla Silver Economy. Al termi­ ne di questo primo anno, abbiamo anche intervistato i dipenden dell’hotel e ab­ biamo verificato come sia migliorata la qualità del loro lavoro».

Un 30% di occupazione umana in più nell’alta specializzazione Quello del lavoro è un argomento molto sensibile, specie quando si parla di auto­ mazione. Il more, come di fronte ad ogni rivoluzione industriale, è quello del­ la perdita di occupazione. In effe i ro­ bot e l’intelligenza ar ficiale sicuramente andranno a sos tuire molte di quelle at­ vità di rou ne nelle quali il rapporto umano non è stre amente necessario, ma come ogni altro processo di automa­ zione, dalla lavastoviglie ai caselli auto­ stradali o alle casse automa che del su­ permercato, anche questo condurrà ad un cambiamento molto più ar colato e complesso. Non privo di cri cità, ma si­ curamente ricco di prospe ve. «Perde­ remo mol pos di lavoro, ma ne guada­ gneremo oltre il 30% in più», ci ha de o con sicurezza Mauro Pu olu. «E saranno

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Qua ro modi di dire A.I. nel turismo

lavori di più alta specializzazione». In un se ore come il turismo, inoltre, la cresci­ ta a cui s amo assistendo, anche nel no­ stro Paese, richiede alle imprese e ai di­ penden sempre nuove competenze. La possibilità di des nare tempo e risorse ad a vità a più alto valore aggiunto po­ trà rappresentare un vantaggio per tu . «Dietro Aqua c’è l’azienda e non è stato lasciato a casa nessuno», ci ha de o con orgoglio Riccardo Panzarini dell’Hotel Terme Venezia. «Ai nostri clien piace il robot, ma gli si rivolgono perlopiù se c’è fila, altrimen cercano ancora il collega umano. Inoltre, dietro il robot ci sono due persone che dedicano parte del loro tempo al lavoro sui da raccol : il data base di informazioni sulle esigenze dei clien raccolte è fondamentale per noi per conoscere più a fondo le esigenze dei nostri clien . Banalmente se verifi­ chiamo che spesso i clien chiedono spiegazioni su un determinato argomen­ to, probabilmente questo vuol dire che la comunicazione su quell’argomento in ho­ tel non è efficace. Non vai più a naso o fai ques onari. Non hai problemi di pri­ vacy, l’archiviazione è anonima e sono esclusi parametri biometrici. È semplice­ mente fenomenale per l’accoglienza».

Supervisor machine learning: il filtro etico del robot E se le imprese turis che possono impa­ rare dai da raccol dai robot e dai siste­ mi di intelligenza ar ficiale, ques stessi simpa ci collaboratori sono sempre pron ad apprendere e a crescere nella loro capacità di rispondere alle esigenze dei clien . Quando si parla di robot, si u lizza il termine “machine learning”: va­ le a dire un algoritmo di apprendimento automa co. Nel caso dell’intelligenza ar­ ficiale applicata al turismo, come nel caso di Aqua e degli altri Paolo Piri, sia­ mo di fronte alla “supervisor machine le­ arning”: l’algoritmo del robot viene ali­ mentato da un supervisore che verifica i dubbi che la macchina si trova ad avere di fronte ad alcune domande che le ven­ gono rivolte, validifica l’eventuale rispo­ sta fornita oppure integra l’algoritmo con mastermeeting.it

1. CHAT BOT: PARLA CON ME Una rivoluzione nella rivoluzione: i chat bot stanno crescendo senza clamore, ma a velocità da capogiro, cambiando radical­ mente la comunicazione on line tra aziende e uten . Parliamo di quei so ware studia per simulare una conversazione tra esseri umani, strumen sempre più u lizza per rendere effi­ ciente e sempre disponibile il servizio di customer care. Si s ­ ma che entro il 2025 il mercato mondiale dei chat bot raggiun­ gerà il valore di 1,25 miliardi di dollari, con un tasso di crescita del 24,3%. Già oggi vengono scambia oltre 2 miliardi di mes­ saggi B2C online, il 56% degli uten preferisce un messaggio a una chiamata e il 53% è più predisposto ad acquistare da aziende che forniscono un sistema di messaggis ca (fonte the­ nex ech.startupitalia.eu) 2. ROBOT CONCIERGE E ROBOT CAMERIERI Paolo Pepper, Paolo Piri, Aqua e i suoi fratelli stanno aprendo in Italia la strada ai robot nel turismo. Ma sono già alcuni anni che, tra Giappone e Sta Uni , si fanno tenta vi per rendere la presenza di robot umanoidi in hotel u le e gradita. Tra i primi e di maggior successo c’è stata la concierge Connie dell’Hilton McLean di Tyson in Virginia, un proge o sviluppato nel 2016 in collaborazione con IBM. Tornando in Italia, ha conquistato le pagine dei giornali nella scorsa primavera l’inizia va del Gran Caffè Rapallo, il locale storico un tempo frequentato da He­ mingway che oggi vede girare tra i tavoli due simpa che ro­ bot­cameriere di fa ura cinese. In questo caso l’operazione, voluta dal giovane tolare Gabriele Hu, anche lui cinese d’ori­ gine, è sopra u o concentrata sulla comunicazione e il marke­ ng (social e stampa), oltre che sull’o mizzazione dei tempi del servizio. 3. L’ANALISI DEI DATI L’A.I. nel turismo è anche raccolta e interpretazione dei da per profilare i clien , indirizzare business prac ce e decidere le strategie di prezzo. L’intelligenza ar ficiale riesce a compiere tu o questo in autonomia e con tempi e margini di errore estremamente rido rispe o all’intervento umano. 4. DI CHE UMORE SEI? I robot umanoidi sono sempre più capaci di uno sviluppo co­ gni vo e anche emo vo. Possono essere ironici e ada are la propria comunicazione all’età, al sesso e alle emozioni del loro interlocutore. Ma sopra u o possono riconoscere nel viso della persona con cui parlano tu gli elemen che servono a una comunicazione efficace. I so ware di riconoscimento fac­ ciale dell’espressività consentono al robot di inquadrare imme­ diatamente le cara eris che e lo stato d’animo del cliente che gli si rivolge e, in questo modo, rispondere nella forma più ade­ guata e gradita.

una nuova risposta adeguata. Questo perme e di fornire anche una sorta di filtro e co o morale alle risposte del ro­ bot e di garan re sempre la corre ezza delle risposte fornite… di fronte a qua­ lunque po di domanda. 7­8 2019

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Robot cerca lavoro in hotel Receptionist, camerieri, assistenti: chiamano l’ascensore, accompagnano il cliente in camera, o gli portano il giornale. Benché il primo addetto umanoide sia stato introdotto in hotel solo nel 2013 in Cina, diverse strutture alberghiere ne hanno seguito l’esempio. Con esiti non sempre positivi… di Chiara Temperato

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ra il 2013 quando in Oriente i pri­ mi hotel davano il benvenuto ai concierge 4.0. I primi esemplari si occupavano di a vità u li ma non di grande pres gio come recep on, sicu­ rezza e servizio in camera. Tra i precurso­ ri nel 2013, l’hotel Pengheng Space Cap­ sules a Bao’an in Cina. Nel 2014 l’Hotel Alo di Cuper no, Silicon Valley, “assun­ se” Botlr, un metro d’altezza per una qua­ ran na di chili. Servizievole e veloce si occupava di consegnare giornali, asciu­ gamani, caffè, spazzolino e con il wifi di chiamare l’ascensore o avver re del suo arrivo. Nel 2015 è stato il Ghent Mar­ rio Hotel, in Belgio ad aprire le porte al robot umanoide Mario, in grado di fare il check in in 19 lingue diverse. Da quel­ l’esperimento è stata approvata, per l’in­ tera catena, una “flo a” di robot maggior­ domi, camerieri e tradu ori. Al Plaza San Jo­ se Hotel della catena Inter­

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Con nental Il robot Dash si sposta a passo d’uomo da un piano all’altro per chiamare l’ascensore, arrivare in camera e annunciare la sua presenza al cliente. Con il tempo i robot si sono sempre più specializza acquisendo svariate compe­ tenze; per esempio la catena Hilton USA, in partnership con IBM ha deciso di te­ stare l’Intelligenza Ar ficiale nell’acco­ glienza dei suoi ospi con il robot Con­ nie, in servizio per ora, nella hall dell’Hil­ ton McLean in Virginia dove affianca il personale in carne e ossa rispondendo in modo amichevole e puntuale alle do­ mande degli ospi sull’hotel e sulla des ­ nazione turis ca in cui si trovano. Oltre a una migliorata comprensione del lin­ guaggio umano Connie è dotato di un sofis cato sistema di riconoscimento facciale, che consente ai clien di entra­ re e uscire dalla camera senza bisogno delle chiavi, di ges re l’illuminazione e riordinare il guardaroba. E in Italia? Nel 2018 anche in Italia è ar­ rivato il primo robot concierge. Il suo no­ me è Paolo Pepper e interagisce con gli ospi del Parc Hotel di Peschiera del

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Secondo Hospitality Tech il 22% dei dire ori d’hotel sarebbe favorevole all’assistente robot

Garda (vai a pag. 160). Androide poliglot­ ta reagisce alle emozioni di gioia, tristez­ za, rabbia e sorpresa, orientando la pro­ pria comunicazione in base alla reazione dell’interlocutore. Intra ene gli ospi , li aggiorna su condizioni meteo, mezzi di trasporto, orari di musei e molto altro soddisfacendo il 50% delle mansioni di accoglienza. L’Up Hotel, supertecnologico albergo di Rimini ha recentemente installato nelle proprie camere il sistema di comando vo­ cale Amazon Echo, di Alexa che consente agli ospi di accedere con un semplice comando vocale alla richiesta di servizi come ordinare la colazione in camera, prenotare la spa, leggere le news, sen re musica.

Androidi licenziati in Giappone Ma in una previsione futura così avveni­ ris ca, gli umani in hotel serviranno an­ cora? Noi scomme amo di sì. Tant’è che l’Hen­na Hotel di Sasebo in Giappone, primo albergo al mondo ad essere ges ­ to quasi interamente da automi, ha re­ centemente deciso di licenziare la metà dei suoi androidi perché troppo costosi da mantenere e incapaci di rispondere

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L’innovazione digitale ha, da tempo, modificato le nostre abitu­ dini, creato nuove necessità e s li di vita. Abbiamo bisogno di essere sempre al passo e iper connessi e non riusciamo a scol­ legarci nemmeno in vacanza. In uno scenario così technology addicted il mondo del turismo e dell’ospitalità non poteva che abbracciare il cambiamento accogliendo la robo ca per regala­ re nuove, interessan , opportunità ai viaggiatori. I servizi pro­ pos dagli hotel digital friendly sono molteplici: sistemi di rico­ noscimento vocale e facciale al check, controllo vocale di luce e temperatura della camera, site inspec on in 3D dell’hotel e del territorio che lo ospita, chatbot a disposizione dei clien h24. Rfid (radio frequancy iden fica on) e rilevamento im­ pronte digitali per regolare gli accessi alle camere. Inoltre, le partnership con colossi dell’e­commerce, hanno da tempo tra­ sformato l’hotel in showroom all’avanguardia dove testare e proporre prodo u li al viaggio. Secondo la rivista Hospitality Tech il 22% dei dire ori d’hotel intervista si dice molto inte­ ressato a inserire nel proprio team assisten robo ci, con un inves mento medio di 30mila euro a macchina.

adeguatamente a situazioni o a domande impreviste. Inoltre, in caso di pioggia o neve, si bagnano, si fermano e non rie­ scono più a portare, per esempio, le vali­ gie in camera. Il personale umano sarà quindi des nato a svolgere compi sem­ pre meno programmabili e più crea vi. I robot non si stancano, non perdono la lucidità e tantomeno si annoiano, ma quello che non potranno mai fare è avere cuore, is nto e passione, quel mix di componen che fa degli esseri umani creature uniche e insos tuibili.

Tra gli hotel in Italia che hanno introdo o per primi l’AI nei servizi c’è l’’Up Hotel, di Rimini che ha installato nelle proprie camere il sistema di comando vocale Amazon Echo, di Alexa

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Soggiorno

in camera con autore Viene dal Giappone l’ultima tendenza nell’hotellerie, il book hotel. Da Tokio a New York, da Amsterdam a Newport fino a Napoli, ecco gli hotel libreria dove leggere è parte integrante dell’experience di Chiara Temperato

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o sempre immaginato che il paradiso fosse una sorta di biblioteca» scriveva Jorge Louis Borges. E, infa , in un universo sempre più liquido che digitalizza tu o ciò che incontra, il piacere di sfogliare un buon libro resta ancora un’esperienza af­ fascinante. All’odore dei libri non si resi­ ste, ce lo dimostra l’innova va formula che gli hotel di tu o il mondo stanno sperimentando. Si tra a del “Book and Bed” e l’idea è quella di trasformare le camere da le o in rifugi intelle uali per infa cabili le ori e non. Nel 2015 è stata Tokyo a fare da apripi­ sta, con il suo Book and Bed Tokyo di appena 150 metri quadra e 30 pos le o. Il conce o di stanza è stato com­ pletamente stravolto perché i le sono sta ricava nelle scaffalature per i libri: vere e proprie nicchie con soffici fouton in cui leggere tu a la no e. Cuscini spar­ si e divani completano l’ambiente pieno

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zeppo di libri. Qui, con 45 euro a no e si dorme, si fa colazione e si ha libero ac­ cesso a qualunque volume. Chi cerca, invece, un soggiorno molto più comodo, ampio e lussuoso non può non optare per il Library Hotel di New York. 60 camere sontuose cara erizzate da opere d’arte a tema e seimila volumi a decorarle. Ogni piano è dedicato a un genere le erario, la reading Room affac­ ciata sulla Madison Avenue è aperta an­ che di no e mentre il Poetry Garden si trova sulla scenografica terrazza panora­ mica. Più roman ca è l’atmosfera che si respira al Gladstone’s Library, di Hawarden, nel Flintshire, in Galles, un edificio vi oriano dell’O ocento circondato di pra all’in­ glese e impreziosito da 250mila volumi, mol dei quali introvabili altrove. Poe ca è l’ambientazione del Sylvia Be­ ach Hotel a pochi passi dalla spiaggia di Newport: lo s le delle stanze e delle sui­

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te è ispirato ai temi dei libri più famosi degli scri ori da cui prendono il nome: Virginia Woolf, Tolkien, Hemingway, Sha­ kespeare, F.S. Fitzgerald. Tra le mura del Sylvia Beach Hotel vivere in un romanzo sembra possibile, e dimen carsi del resto improvvisamente troppo facile. Viaggia­ tori avventurieri e curiosi ne resteranno strega e chissà che non trovino l’ispira­ zione per il romanzo della vita. A Reykjavik in Islanda si trova un’auten­ ca guesthouse islandese, il Bed and Bo­ oks, dimora del 1930 a pochi passi dal mare, che accoglie i suoi ospi in una scenografia incantata cara erizzata da li­ bri provenien da tu o il mondo, inclusi quelli lascia dai turis di passaggio. Un discorso a parte merita Amsterdam con i suoi Bed and Books decisamente sui generis: i turis appassiona di le u­ ra potranno alloggiare tra le sontuose mura della vecchia biblioteca del quar e­ re Jordaan, che oggi ospitano l’Hotel An­ daz Prinsengracht della catena Hya erede dei volumi da collezione della bi­ blioteca, oppure nello stravagante Non Hotel con camere design tu e diverse una dall’altra. Si può scegliere di dormire all’interno di

L’ul ma tappa di questo viaggio è a Na­ poli nell’elegante quar ere del Vomero dove, da qualche mese, al piano superio­ re della Libreria Mondadori nel Palazzo Mooks è stata inaugurata la prima libre­ ria in Italia dove si potrà anche dormire, infa , il nuovo Book and Bed offrirà agli ospi due suite, la Freud e la Calvino di 45 mq ciascuna, arredate con mobili d’an quariato o di pregiata fa ura ar ­ gianale dotate di oltre 4000 toli, che at­ traversano diverse epoche, dal ’700 ai giorni nostri. Un’oasi chic dove riposare circonda dai libri sullo s le degli hotel/librerie giapponesi. Le aspe a ve sono alte e il proge o ambizioso fa ben sperare: entro la fine del 2020, sempre a Napoli un altro book and bed aprirà in via Roma e presto anche le ci à di Roma e Milano ne avranno uno. E allora, per riappropriarci del sacro valo­ re della lentezza, ormai dimen cato par­ amo, lasciando a casa tablet e smar­ tphone e riscopriamo l’emozione di una buona le ura. Facciamo colazione con Somerset Maugham e andiamo a le o con Hemingway.

So o, la Gladstone’s Library, di Hawarden in Galles. A sin., il Bed Book Tokyo di soli 150 metri quadra e 30 pos le o

un tram restaurato oppure nella stanza library. Res amo in Europa e facciamo un salto a Zurigo, dove un’ex fabbrica di birra del XIX secolo è stata riconver ta nell’ele­ gante Book and Bed B2 Bou que Hotel + Spa; il passato industriale si ritrova nel proge o archite onico di recupero del­ l’albergo; gli spazi delle suites sono ampi con gli arredi di design. A disposizione degli ospi una biblioteca con 33mila vo­ lumi. mastermeeting.it

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La vacanza?

Si acquista al supermarket Le catene della grande distribuzione sono entrate nel business dei viaggi e propongono ai clienti vacanze a prezzi accessibili. Soggiorni al mare o in montagna, weekend, crociere, pacchetti turistici, nella maggior parte dei casi gestiti da società esterne e prenotabili online al sito dedicato. Un servizio “chiavi in mano” senza costi di intermediazione a cura di Tiziana Conte

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Coop, con Coop Alleanza 3.0, è proprietaria di Robintur Travel Group: 300 agenzie a insegna Robintur e Viaggi Coop

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a gdo è entrata nel business del tu­ rismo organizzato: Lidl, Auchan, Coop Esselunga, Eurospin, Iper, Md e Carrefour e conquistano i clien con pacche di viaggio a prezzi vantaggiosi. Entrano così nel carrello della spesa non soltanto prodo alimentari e casalinghi ma i viaggi acquista in modo semplice, veloce e a buon mercato ma con le ga­ ranzie di un brand importante, che co­ munque si avvale dell’esperienza di un tour operator. A macinare grosse cifre è il colosso tedesco Lidl che con la divisione travel Lidl Viaggi, fru o di una partner­ ship con Ignas Tour, ha registrato oltre

40mila partenze nel 2018 e per l’estate ha “spedito” più della metà dei vacanzieri nel Belpaese per trascorrere le ferie con la famiglia principalmente in Emilia Ro­ magna – che con una vasta offerta di stru ure dotate di servizi in linea con le esigenze delle famiglie, si è aggiudica la preferenza assoluta – in Puglia, apprez­ zata per il mare cristallino e il ricco patri­ monio gastronomico; in Tren no Alto Adige dove anche nel mese di agosto si possono provare escursioni ad alta quota in un ambiente non troppo affollato; in Sardegna e Marche, mete indiscusse per il turismo mari mo. La pia aforma onli­

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ne Lidlviaggi.it, che si rivolge ad ogni ­ pologia di viaggiatore: dai single, alle coppie, fino ai gruppi di amici, trova il fo­ cus primario nelle famiglie, grazie anche alle numerose proposte con la vantag­ giosa formula “bambini gra s”. La spesa media di una vacanza es va di un nucleo familiare composto da 3 persone si aggi­ ra a orno ai 920 €, con una predilezione per stru ure a 3 stelle del 63%, contro il 24% per alloggi a 4 stelle. «Per quanto ri­ guarda la durata dei soggiorni», fa sapere l’azienda in una nota, «più del 56% dei clien ha prenotato un pacche o online di 1 se mana e l’11% per 3­5 giorni. Per il 7% le ferie durano 2 se mane mentre soltanto per il 2% si limitano ad un wee­ kend». Infine, quasi la totalità approfi a della comodità della pensione completa o mezza pensione, premiando stru ure che offrono anche il servizio ristorazione. Sempre con Ignas Tour offrono viaggi e pacche simili anche le insegne LD Market e MD Discount. La catena fran­ cese Carrefour ha lanciato lo scorso apri­ le Carrefour Viaggi nata dalla partner­ ship con il tour operator italiano Euro­ tours che perme e a collaboratori e clien di prenotare pacche vacanze, hotel, crociere e altre soluzioni a prezzi vantaggiosi tramite il sito viaggi.carre­ four.it, call center o inviando una email. «Il servizio», si legge in una nota del­ l’azienda, «ha come obbie vo quello di fornire un’ulteriore risposta alla crescen­ te necessità dei consumatori di accedere ad una customer experience omnicanale, o mizzando tempi di fruizione e coniu­ gando l’engagement del cliente». Sempre a raverso Eurotours anche Esselunga propone offerte di viaggio al sito www.servizioviaggi.it pacche vacanze con offerte speciali in esclusiva per i to­ lari di carte Fìdaty Esselunga e a tariffe scontate in collaborazione con i migliori tour operator. Auchan, nel se ore viaggi da o o anni, quest’anno ha scelto di dare la possibilità a più t.o. e adv di offrire il loro servizio con il loro brand all’interno dei suoi touch point di comunicazione, come il sito auchan.it e i volan ni. Euro­ spin tramite Eurospin New Businesscon­ sente di prenotare online sul sito Euro­ mastermeeting.it

spin Viaggi numerose soluzioni di sog­ giorno al mare, in montagna, crociere o pacche di viaggio. Presso i pun vendi­ ta Eurospin è possibileinoltre acquistare la carta regalo Eurospin Viaggi, per un re­ galo speciale, disponibile da 25, 50 e 100 euro e u lizzabile per l’acquisto delle nu­ merose promozioni Eurospin presen sul sito www.eurospin­viaggi.it. Diverso è il caso Coop,il gigante italiano della gdo che con Coop Alleanza 3.0 è proprietaria di Robintur Travel Group: 300 agenzie a insegna Robintur e Viaggi Coop che confermano un andamento molto posi vo delle prenotazioni es ve in cui l’Italia la fa da padrona. Il portafo­ glio turismo dell’operatore per le preno­ tazioni da giugno a se embre segna +23% rispe o allo stesso periodo dello scorso anno, e il numero di passeggeri +21%. Nel 2018, Robintur è riuscita a trasferire circa 2 milioni di euro di rispar­ mi ai consumatori e ai soci Coop grazie a promozioni, scon , cataloghi e prodo esclusivi a proprio marchio, ed erogando pun validi per le raccolte di Coop Alle­ anza 3.0 e Coop Reno. È proseguito an­ che lo sviluppo della rete: la prima Viag­ gi Coop della Lombardia ha aperto a Brescia lo scorso dicembre ed entro l’estate la nuova agenzia di Firenze Co­ verciano. Nel nuovo Piano poliennale 2019­2022 Robintur Travel Group punta a una collaborazione ancora più stre a con il mondo Coop ed all’ampliamento della rete sopra u o nel Nord Italia e nelle aree in cui la cooperazione dei consumatori è più radicata. Oltre che nel segmento leisure, il gruppo è a vo con volumi importan anche nel turismo or­ ganizzato e nel business travel tramite la società BTExpert.

Robintur Travel Group punta a una collaborazione più stre a con Coop ed all’ampliamento della rete nel Nord Italia

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BENESSERE

Benessere... al naturale Ecco alcuni suggerimenti su dove e come rinascere in modo naturale con il digiuno per ritrovare il contatto con se stessi, le immersioni nel bosco per una rigenerazione profonda, l’attività fisica nel parco termale, lo yoga e i massaggi tra profumi e sapori vegan e crudisti per variare la propria alimentazione con una cucina naturale di TiCo Il Vitalpina Hotel Golserhof a Tirolo è specializzato in a vità a conta o con la natura e cucina con ingredien naturali, locali

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a vacanza di tendenza? È all’inse­ gna del benessere tu o al naturale: classi di yoga, massaggi tra profumi e sapori vegani e crudis , passeggiate nel bosco accompagnate da esercizi di meditazione e respirazione consapevole, programmi di digiuno disintossican e purifican , tra amen a base di prodo naturali. A proporli centri wellness, risto­ ran e alberghi come quelli del gruppo Vitalpina® Hotels Alto Adige/Süd rol, ognuno con il proprio conce o di benes­ sere e metodi per raggiungerlo. Per esempio l’Hotel Golserhof di Tirolo, sopra Merano, propone il pacche o “Bagno nel bosco”: 5 perno amen in mezza pen­ sione con ricca colazione a buffet e cena con menu di 5­7 portate a scelta, aperi ­ vo di benvenuto, 4 escursioni guidate a tema e il relax a raverso la respirazione consapevole e al Bagno nel bosco che prevede una passeggiata nel bosco du­ rante la quale si svolgono diversi esercizi sensoriali accompagna da guide esper­

te. Nel pacche o è incluso il libero u liz­ zo della Wellness & Spa con piscine, sau­ ne, sale relax e Spa kit, acquafitness, yo­ ga & pilates, noleggio mountain bike. Inoltre, il programma Vitalpina: Peeling con estra di fieno e ginepro e massag­ gio a schiena e gambe agli estra di me­ la e rosa canina

Massaggio con la lana di pecora Viene dal mondo contadino dell’Alto Adi­ ge, il massaggio con la lana proposto da Erlebnishotel Waltershof nel meranese. In autunno le pecore della Val d’Ul mo vengono tosate secondo tradizione e la loro lana, par colarmente pregiata, viene raccolta, lavata e lavorata per o enere un soffice vello usato per tra amen in cui il corpo viene avvolto per beneficiare del calore naturale in grado di penetrare dolcemente anche negli stra epidermici più profondi, sciogliendo le contra ure. Successivamente, viene effe uato un dolce massaggio con “batuffoli di lana”. mastermeeting.it


BENESSERE

La lanolina, la cera contenuta nella lana, è un auten co toccasana per le pelli sen­ sibili. Erbe locali e aroma che alpine, col­ locate nell’involucro di lana, favoriscono il relax profondo e incrementano l’effe o depurante. Dal 15 se embre al 27 o o­ bre 2019 si può scegliere il pacche o “Montagna e benessere” comprensivo di: 7 perno amen in mezza pensione, 5 escursioni guidate a raverso le monta­ gne della Val d’Ul mo, 1 massaggio con la lana delle pecore e 1 bagno di fieno.

Il digiuno che fa bene L’Alphotel Stocker di Campo Tures propo­ ne il metodo di digiuno Buchinger­Lütz­ ner che aiuta a staccarsi dada ansie e preoccupazioni per entrare in uno spazio prote o dove affidarsi alla natura, rinun­ ciare a distrazioni, ascoltare il proprio corpo e liberare i sensi. Il tu o con guida autorizzata DFA Deutsche Fastenakade­ mie che segue l’ospite in un percorso giornaliero che prevede la ginnas ca ma u na e successiva colazione a base di sane, a mezzogiorno e a cena brodi vegetali biologici e succhi di fru a, acqua minerale, sane e miele, e pomeriggio dedicato al riposo, ai tra amen benes­ sere disintossican , alle passeggiate. Dal 7 se embre al 2 novembre 2019 si può mastermeeting.it

scegliere il pacche o “Camminate, be­ nessere e Digiuno Buchinger­Lützner” comprensivo di: 7 perno amen , pro­ gramma di digiuno “Buchinger­Lützner”, 5 impacchi per il fegato, 2 massaggi schiena o gambe con olio di ginepro ed emulsione di rosa canina (25 min.), 3 pe­ diluvi basici (30 min.), 1 shiromarda mas­ saggio viso e testa ayurvedico, escursio­ ne alla scoperta delle erbe alpine, noleg­ gio zaino e bastoncini, esercizi del respi­ ro, Kneipp e meditazione, indicazioni e suggerimen per il proseguimento del di­ giuno e il mantenimento anche a casa, li­ bero u lizzo di piscine e saune, Holiday Pass Premium. Il benessere passa dal di­ giuno anche all’Hotel Pfösl di Nova Po­ nente dove ritrovare se stessi e scoprire nuove sostanze vitali da u lizzare anche a casa. Durante il soggiorno una guida esperta di digiuno basico si prenderà cu­ ra e seguirà a livello fisico e psicologico ogni ospite. Dal 6 o obre al 10 novem­ bre 2019 si può scegliere il pacche o “Digiuno basico purificante al Pfösl” comprensivo di 5 perno amen , pas a base di pia basici e naturali prepara in modo crea vo, acqua e sane a disposi­ zione durante il giorno, 2 tra amen De­ tox personalizza , ogni giorno rituale energe co in sauna e meditazione,

Da YogaYur Bistrot a Roma si apprende la cultura del benessere con yoga e cibi naturali

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BENESSERE

A Terme Merano si ritrova il benessere nelle benefiche acque delle piscine circondate dal grande parco

escursioni guidate, libero u lizzo della Spa. Inclusi nel pacche o i prodo bio­ logici e purifica vi da portare a casa per il mantenimento.

Castagne e vino Castagne, uva, mele ed erbe di monta­ gna sono gli ingredien u lizza nel cen­ tro benessere Castanea della stru ura Montagna & Benessere Taubers Unter­ wirt di Velturno, in Valle Isarco. Le mate­ rie prime di provenienza locale, sapiente­ mente lavorate, diventano prodo di prima qualità dall’effe o rigenerante e vitalizzante. Fino al 10 novembre 2019 si può scegliere il pacche o “Castagne e Vino per due” comprensivo di: 4 pernot­ tamen in 3/4 pensione, Prosecco di

benvenuto, passeggiata all’insegna del vino con degustazione, Alps & Wine Card. Inoltre compreso nel pacche o il libero u lizzo del reparto benessere e saune Castanea con rituale benessere castagne e vino per due: 2 tra amen corpo Castanea peeling e impacco, 1 Ba­ gno al vino in nozza, 2 massaggi agli oli aroma ci.

A vi nel Parco termale Terme Merano consente una remise en forme non solo a raverso saune e tra a­ men benessere, ma anche l’a vità fisi­ ca nel Centro Fitness all’avanguardia del­ le Terme, nelle piscine con il nuoto ed esercizi mira da pra care in acqua, nel parco con la pia aforma Cross Training

Il Vitalpina Hotel Icaro sull'Alpe di Siusi regala tu o il benessere delle Dolomi

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BENESSERE

dedicata a corsi funzionali di gruppo e al­ lenamento individuale. Dopo lo sport ci si dedica qualche coccola nel Kneipp Garden e nel centro MySpa. Il Parco ter­ male perme e di pra care a vità di gruppo, corsi o allenamen individuali grazie alla pia aforma fitness per l’alle­ namento funzionale a raverso a rezzi come: TRX, SandBag, MedicineBall, Ro­ pe, elas ci. L’anello che circonda il parco è ideale invece per il running nella natu­ ra. Il plus delle Terme Merano è natural­ mente la possibilità di pra care a vità fisica anche in acqua. La grande vasca centrale del parco perme e di pra care il nuoto, mentre altre vasche sono dedi­ cate ad Aqua Gym e Aqua Bike, ideali per tonificare divertendosi. E ancora Aqua Deep, un allenamento aerobico e di toni­ ficazione che u lizza una speciale cintura di galleggiamento.

Benessere per piedi e gambe Tra i nuovi ambien delle Terme Merano si trova il sugges vo Kneipp Garden. Ve­ trate che lasciano passare la luce e pian­ te rigogliose delimitano questa sorta di giardino d’inverno che me e a disposi­ zione degli ospi una vasca Kneipp per il benessere di gambe e piedi. Per comple­ tare la sensazione di benessere il centro MySpa me e a disposizione degli ospi il pacche o “Piedi da sogno deluxe” comprensivo di: pedicure, peeling, im­

pacco e massaggio intensivo per scioglie­ re tensioni e contra ure. Il tra amento viene personalizzato in base alle esigen­ ze, scegliendo tra un’azione detossinan­ te, nutriente o Callus Peel (65 min). I pie­ di sono importan per il benessere di tu o il corpo. Nei piedi infa troviamo la mappa delle zone riflesse del corpo e degli organi, la s molazione dei diversi pun aiuta ad a vare il potere di auto­ guarigione, s mola la funzionalità dell’or­ ganismo e aiuta a sciogliere blocchi ener­ ge ci. È il caso della Riflessologia planta­ re, un massaggio ai piedi personalizzato delle zone riflessogene, rilassante e riat­ vante. www.termemerano.it

Outdoor Fitness nel parco delle Terme Merano

Yoga Bistrot nel quadrilatero d’oro della Capitale A Roma, da qualche mese, il centro Yoga con sede principale ad Os ense, oltre al Nei Vitalpina Hotels i massaggi manuali e con prodo naturali

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YogAyur a Roma: luogo ideale per staccare la spina con yoga, meditazione e buon cibo

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Bagno Turco dispone anche dell’angolo della ristorazione. Nel quadrilatero d’oro tra Os ense, Testaccio, Trastevere e Gar­ batella, all’interno della dell’associazione fondata da Federico Insabato, insegnan­ te di yoga e meditazione, il YogAyur Bi­ strot è il tempio della cucina vegetariana di Ca a Brigan , per tu Ca , Cuciniera dei Mon Lepini (Carpineto Romano) dal­ lo spirito green. YogAyur nasce qua ro anni fa per dare un nuovo impulso alla cultura del benessere non solo fisico, ma diffuso a raverso un approccio integrale mirato ad armonizzare il corpo, la mente e il cuore. Federico, che ha avviato le due sedi, una a Gazometro e l’altra nel più an co quar ere di Mon , ha deciso di affidare a Ca a le preparazioni del bi­ strot con un menù che propone rice e vegetariane con varian vegane e crudi­ ste. YogAyur Bistrot è situato all’interno della sede in zona Gazometro – Porto Fluviale, e con la presenza dell’Hammam – Bagno Turco al piano so ostante, e delle sale Yoga ai piani superiori, cos tui­ sce un unicum nella capitale per quanto riguarda il benessere naturale a 360 gra­ di. Un luogo dove, tra una classe di Yoga e un massaggio, cercare nuovi profumi e sapori, per variare o ispirare la propria

alimentazione quo diana con una propo­ sta di cucina naturale, ogni giorno diver­ sa. Il Bistrot è aperto dalla ma na alla sera. Ca a propone rice e con ingre­ dien biologici, alcuni provenien dal suo orto a Carpineto Romano, alleggerite da eccessi di grassi, di glu ne e di zuc­ cheri, ricche però di sapore in chiave sa­ lu sta. per vegetariani, vegani e intolle­ ran al glu ne e al la osio con una sele­ zione di super alimen dalla colazione al­ la cena. Dolce o salata, già dalle prime lu­ ci del ma no si parte a tavola con la gamma di sane ayurvediche, succhi ed estra di fru a o verdura prepara al momento, ma anche kefir, spirulina, pane e marmellata, yogurt, golden milk, be­ vande vegetali, muffin e sandwich. Pro­ seguono le combinazioni del pranzo e della cena da comporre con zuppe, insa­ late speciali, pia a base di cereali inte­ grali, uova fresche e una selezione di for­ maggi di la e crudo. Il momento del­ l’aperi vo è godibile sulla terrazza: una ristre a selezione di vini biologici e l’uni­ ca e che a di birra ar gianale del Birrifi­ cio San Biagio, di ispirazione monas ca, completano la proposta del beverage. YogAyur è anche Bento Bar con il delive­ ry o il take away: ogni giorno è possibile ricaricare la propria lunch box di cibo buono e giusto, ri randola personalmen­ te oppure ordinando la consegna in uffi­ cio o a casa. Su ordinazione anche un kit detox con 4 estra per liberare l’organi­ smo dalle scorie e ritrovare il benessere psicofisico. 24 ore in cui ingerire solo cibi liquidi: così, anche la mens sana alber­ gherà nel corpo reso sano da questa di­ sintossicazione lampo. mastermeeting.it


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BENESSERE

Riflettori puntati su “Terme aperte” L’iniziativa che da dieci anni si rinnova con successo, quest’anno si presenta più ricca di eventi poiché legata al centenario della nascita di Federterme, l’Associazione di categoria dell’industria termale fondata a Roma nel 1919 a cura di Delfina Reginè

«T

erme Aperte 2019 per il Cen­ tenario», ci fa sapere Costanzo Janno Pecci, presidente Fe­ derterme, «è occasione preziosa di cono­ scenza e riflessione sui benefici delle ac­ Costanzo Janno Pecci, presidente Federterme

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que termali e delle terme e sull’impor­ tanza del turismo che da queste realtà ne deriva per la crescita economico­sociale dei territori».Tan gli appuntamen in programma: even , visite ed esperienze offer gratuitamente dalle terme asso­ ciate al sistema Federterme/Confindu­ stria,oltre a seminari e convegni realizza da Federterme e FoRST (Fondazione ri­ cerca scien fica termale), il cui calenda­ rio aggiornato è consultabile al sito www.federterme.it/termeaperte. Grande partecipazione c’è stata al con­ vegno Le terme dell’isola d’Ischia per i 100 anni di Federterme, che si è svolto a Lacco Ameno (Ischia) alla presenza, tra gli altri, di Giancarlo Carriero, presidente sezione turismo Unione Industriali di Na­ mastermeeting.it


BENESSERE

Terme Merano famosa per i benefici delle sue acque al radon e sulfuree

bilità interregionale per le cure sanitarie vede l’isola in a vo ma manca un’ade­ guata promozione del turismo sanitario con cui accrescere i flussi turis ci nei mesi di bassa stagione; senza considera­ re che la filiera della salute è un se ore che a va la produzione di beni e servizi di compar diversi (white economy) co­ me a esta la crescita documentata del peso degli acquis “a maggior valore ag­ giunto” come i servizi professionali, le te­ lecomunicazioni, l’informa ca, le stru­ mentazioni mediche. Ma bisogna che le forze parlamentari di tu gli schiera­ men decidano di riconoscere priorità al­ l’industria del turismo, per l’apporto eco­ nomico ed occupazionale a eso; fare presto e bene è u le e possibile con la indispensabile volontà poli ca.

Il turismo sanitario e termale se ori emergen

poli e consigliere Federterme; Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno, presi­ dente sezione Turismo dell’Unione Indu­ striali di Napoli e consigliere di Federter­ me; Aldo Ferruzzi, presidente della Fon­ dazione per la Ricerca Scien fica Termale (FoRST). Pascale, nel suo intervento, ha segnalato il se ore termale isolano al terzo posto tra i mo vi che inducono i turis a scegliere l’Isola ed ha ribadito la necessità di uno studio scien fico che dimostri l’alta qualità terapeu ca delle terme di Ischia e la grande quan tà di sorgen dell’isola, esaltandone le pecu­ liarità. Ferruzzi ha puntualizzato come l’Italia sia il paese del termalismo e come la Fondazione FoRSTsia pronta a racco­ gliere la sfida di rilancio dei territori. «Il termalismo dipende da una corre a ges one del territorio e del suolo che ri­ chiede il coinvolgimento degli en locali e di tu gli a ori».Per Costanzo Janno Pecci Ischia è un mirabile esempio di at­ tra ore turis co nazionale in cui la mo­ mastermeeting.it

Federterme ha partecipato (il 4 giugno scorso) all’audizione sul ddl delega al go­ verno in materia di turismo e ha indicato lo specifico contributo del “turismo sani­ tario” alla crescita quan ta va e qualita­ va dell’offerta turis ca italiana, in grado d’interce are anche una domanda po­ tenziale europea di turismo sanitario sensibile alla consolidata reputazione dell’offerta di cure e benessere termale italiana. «A distanza di quasi 20 anni dall’ul mo intervento organico in mate­

Terme della Salvarola: le benefiche acque dall’azione an nfiammatoria e di s molazione del microcircolo

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BENESSERE

provato dalla X Commissione al ddl dele­ ga in materia di turismo, che include tra i se ori turis ci emergen il turismo sani­ tario e termale».

Terme a portata di treno

Terme di Sirmione: l’Aquaria Thermal SPA

Terme della Salvarola: il benessere è anche movimento

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ria di turismo e da accogliere posi va­ mente l’inizia va di governo e Parlamen­ to per il turismo ma è anche necessario semplificare e ado are misure per il ter­ malismo terapeu co, per il benessere ed il turismo sanitario, appropriate ai muta­ men sostanziali del mercato turis co», spiega Costanzo Janno Pecci, «in par ­ colare la norma va delegata dovrebbe prevedere interven su: traspor dedica­ ed a rezza per le categorie più fragili, sopra u o in termini di accessibilità, tempi e cos ; abba mento delle barrie­ re linguis che e creazione di contact point nei Paesi di origine con idonee ini­ zia ve di comunicazione/narrazione; ICT e e­health e correlate inizia ve forma ­ ve; favorire un’offerta sanitaria integrata tra le diverse stru ure sulle quali si ar ­ cola il percorso di cura/riabilitazione e le rela ve des nazioni (che a livello area UE potrebbe interessare oltre 3.500.000 persone). Le proposte di Federterme so­ no state accolte da un emendamento ap­

Di recente Trenitalia, che raggiunge 21 le località termali italiane con i treni regio­ nali, ha pubblicato il travel book Wellness per promuovere l’u lizzo del trasporto regionale come ulteriore volàno del­ l’esperienza turis ca di ci adini italiani e stranieri nei luoghi più incantevoli e ca­ ra eris ci del Belpaese. Disponibile in versione cartacea e digitale in formato sfogliabile su trenitalia.com, il travel bo­ ok riporta informazioni e curiosità su 21 località termali distribuite sul territorio­ nazionale e sul modo per raggiungerle dire amente in treno, grazie agli 800 collegamen al giorno, lasciando a casa l’automobile. Le località sono: in Piemon­ te Acqui Terme; in Tren no Alto Adige Merano e Levico Terme; in Veneto Abano e Montegro o Terme; in Emilia Romagna Porre a Terme, Salsomaggiore Terme, Castel S. Pietro Terme, Cervia; in Toscana Rapolano Terme, Monteca ni Terme, Equi Terme, Venturina Terme; nelle Mar­ che Genga; nel Lazio: Viterbo e Tivoli Terme; in Abruzzo Popoli; in Campania Telese Terme e Torre Annunziata; in Cala­ bria Terme Luigiane; in Sicilia Terme Vi­ gliatore. L’impegno di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) per offrire un servizio in gra­ do di rispondere alle esigenze delle per­ sone che u lizzano i treni regionali si ac­ compagna a quello messo in campo con gli oltre 380 collegamen quo diani del­ la Lunga Percorrenza (Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabiancae Intercity) e dei Freccialink, il servizio intermodale di Tre­ nitalia che amplia il network delle Frecce con servizi dedica realizza con auto­ bus moderni e confortevoli.Visibilità e spinta commerciale al proge o editoriale Wellness, 21 località termali da raggiungere comodamente in treno,sarà data anche dal vasto network delle agenzie di viag­ gio partner di Trenitalia, a raverso inizia­ ve che includono più di 6.500 pun vendita in Italia e oltre 18mila all’estero. mastermeeting.it



LA BEAUTY COACH CONSIGLIA A cura di Silena Alexiadou Beauty coach di Parashop e consulente di bellezza presso importan farmacie e catene di para­ farmacie in Europa. Silena Alexiadou, specializzata in analisi, cura di pelle e capelli, programmi an­ aging e di dimagrimento, a raverso l’uso di fito ­omeo e micoterapia.

Con il caldo, cosa c’è di più rinfrescante dell’acqua? Oggi parliamo dell’acqua più famosa del mondo che è secon­ da solo all’acqua di Lourdes, per via delle tante proprietà benefiche e cura ve che possiede. Si tra a dell’acqua termale, ovvero acqua piovana filtrata dalle rocce del so osuolo che sgorga a una temperatura variabile – a seconda della profondità, si va dai 23 ai 60 gradi – arric­ chendosi, durante il suo percorso di risalita in superficie, di numerosi oligoelemen , tra cui preziosi sali minerali capaci di riequilibrare il ph della pelle, rendendo que­ st’ul ma più idratata, elas ca e in grado di contrastare i fenomeni di ossidazione e di invecchiamento cutaneo.

Già nell’an chità l’uomo u lizzava l’acqua termale per diversi tra amen con finalità cura ve, disintossican e riabilita ve. Oggi, grazie alla scienza cosme ca, si può disporre di questa fantas ca acqua in qualunque mo­ mento e in qualunque luogo, grazie alle comode confe­ zioni spray a ualmente in commercio, che ne manten­ gono inalterate le proprietà nel tempo. Le acque termali sono infa composte al 100% da acqua imbo gliata al­ la fonte. Ma, come non tu e le acque termale sono uguali, allo stesso modo i prodo in commercio non si equivalgono tu . Bisogna pertanto saper scegliere be­ ne. Queste mese vi presento la migliore sul mercato.

URIAGE EAU THERMALE: LA NUMERO 1 SUL MERCATO Tra quelle prodo e dalle varie case cosme che, l’Uriage viene classificata la numero 1 per la sua composizione a base di zolfo, iodio, ferro, elemen di calcio e microelemen , differenziandosi dalle al­ tre in commercio per colore, odore, sapore e limpi­ dezza.

DA 2000 ANNI, UN’ACQUA ECCEZIONALE Le proprietà dell’acqua termale sono note da oltre 2000 an­ ni, e con nuano a rappresentare il cuore dei più moderni programmi di remise en forme vol a favorire un benessere olis co. Non è, dunque, un caso che Uriage­les­Bains, un’en­ clave di puro benessere custodita tra le Alpi francesi, sia da sempre la stazione termale in Europa più frequentata dal jet set internazionale. Nelle sue acque si sono immersi perso­ naggi famosi come Edmond Rostand, Cole e, Sultan de Jo­ hor (Malaysia) Coco Chanel Maurice Chevalier, solo per ci­ tarne alcuni... Tu tes monial d’eccezione delle proprietà preziose di quest’acqua.

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PURA E AL 100% NATURALE E ISOTONICA L’Acqua termale di Uriage è pura, naturale al 100% e isotoni­ ca, ovvero preserva il volume e la dimensione delle cellule. Dal momento che la sua composizione è simile a quella del fluido lacrimale, può essere spruzzata anche su occhi e lab­ bra. Dà immediata idratazione e luminosità alla pelle. Grazie alle sue spiccate proprietà leni ve, è indicata, anche, in caso di couperose e rosacea o quando, semplicemente, ci si sente accalda o disidrata . Ed è fantas ca anche per pro­ teggere la pelle dall’inquinamento e fissare il trucco. In pra ca è come avere una mini Spa a portata di mano. Basta vaporizzare e lasciare agire, e voilà la pelle appare subito rivitalizzata!

URIAGE U MASCQUE D’EAU NUIT L casa Uriage, oltre all’acqua termale spray, produce una ar colata gamma di prodo , La ssempre a base di questo prezioso elisir di giovinezza. Par colarmente efficace nell’ap­ portare alla pelle un’idratazione alta e costante per tu e le o o ore del riposo no ur­ p no, è la maschera da no e all’acqua termale. Da applicare come tra amento d’urto una n o due volte a se mana. Al ma no, i tra del viso appariranno immediatamente più distesi e riposa e la grana della pelle più fine. d

URIAGE BAUME FONDANT CORPS Balsamo ricco e corposo dalle alte proprietà nutrien , è da applicare quo diana­ mente su tu o il corpo, dopo la detersione. Lenisce e protegge la pelle, rendendola subito più vellutata e tonica. La sua texture morbida si assorbe rapidamente e per­ me e una ves zione rapida. Idrata e nutre H24.

LA PETITE ASTUCE Ecco un pronto soccorso da borse a per chi ha problemi di pelle come couperose o rosacea: spruzzare l’Eau Thermale Uriage su garza sterile e appoggiare quest’ul ma delicatamen­ te sul viso. È un rimedio fantas co che lenisce il rossore, do­ nando comfort immediato alla pelle!

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Brand Heritage La storia d’impresa si fa prezioso strumento di marketing, per raccontare i valori e l’identità della marca. E portarla nel futuro di Ginevra Bartoli

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l futuro è di chi ha un grande pas­ sato”. Così recitava qualche anno fa una efficace pubblicità della nuova Alfa Romeo Giulia, puntando a su­ scitare emozioni, sogni e ricordi. In un mercato sempre più connotato dalla pre­ senza di innova ve start­up e di imprese

pop­up che vengono e vanno sembra anacronis co scomme ere sul passato come elemento di a razione. Eppure non è così e tra passato, presente e futu­ ro non c’è contraddizione, pur nel cam­ biamento. Al contrario può esserci una coerenza così forte da cos tuire un pun­

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MARKETING&COMUNICAZIONE

to di forza senza pari, da sfru are sa­ pientemente nelle a vità di marke ng e comunicazione. Si chiama Brand Heritage ed è proprio la capacità di raccontare la marca oggi at­ traverso il suo passato. L’unicità e l’au­ ten cità della storia di una azienda e di un brand riescono a comunicare la quali­ tà e la tradizione che gli appartengono come e forse meglio di una cer ficazio­ ne, sia all’interno che all’esterno di una azienda. Se dentro l’impresa il recuperare storia e valori si traduce in un più forte

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senso di appartenenza a tu i livelli, al di fuori il Brand Heritage è il volano dell’Heritage Marke ng: una vera e pro­ pria strategia di comunicazione dell’iden­ tà della marca, dei valori sui quali è fon­ data e che con nuano a muoverla verso il futuro, a raverso la quale si riesce con efficacia a stabilire un rapporto di fiducia con consumatori e fornitori. Una strate­ gia tanto efficace da perme ere di favo­ rire un nuovo posizionamento del brand e di rinsaldarne la reputazione. «A fronte del costante emergere di nuove marche, la storia di un’azienda è l’elemento che, se raccontato bene, può fare la differen­ za», ha affermato Roger Bo , Dire ore Generale e Crea vo di Robilant Associa­ , aprendo a Milano i lavori del semina­ rio sul tema del Brand Heritage che si è tenuto lo scorso mese di maggio. «So­ pra u o per le aziende italiane: imprese dalla grande eredità, spesso nate dal so­ gno di un imprenditore visionario, giaci­ men di un patrimonio che rimane na­ scosto nelle pieghe della quo dianità. In un mercato basato sullo storytellig, saper trasformare la storia in storie è una chia­ ve per futuro». Il seminario è stato organizzato, in colla­ borazione con Museimpresa, dalla nota azienda di Branding milanese che del pa­ trimonio iden tario delle marche ha fat­ to uno degli strumen più efficaci delle proprie campagne pubblicitarie e delle strategie comunica ve che firma (proprio alla società fondata da Maurizio di Robi­ lant nel 1984 si deve, ad esempio, la ci­

Il seminario sul Brand Heritage organizzato da Robilant Associa a Milano lo scorso maggio

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MARKETING&COMUNICAZIONE

Il recente Museo Lavazza nella nuova sede dell’azienda, la Nuvola Lavazza, nel quar ere Aurora

A Sansepolcro, la ci à di Piero della Francesca e della sua Resurrezione, l’Aboca Museum ha saputo conquistare l’a enzione dei turis e arricchire l’offerta culturale del borgo. ©Barbara Ainis

tata campagna dell’Alfa Romeo Giulia). «Gli strumen possono essere diversi e ogni azienda può scegliere di usarne uno o più di uno che lavorino sinergicamente tra loro: l’edizione speciale/limitata, in occasione di anniversari e appuntamen speciali, ad esempio può declinarsi in prodo o, come nel caso di Foscarini o Pepsi, marchio come per B&B Italia, o packaging come Amaro Montenegro», ha spiegato nell’occasione milanese Ma eo Mocchi, Design Innova on Manager di Robilant Associa . «Ci sono poi soluzioni più celebra ve come la mostra Genera­ on Paisley di Etro o la pubblicazione di Vanity Fair per i 100 anni. Altre modalità sfru ano le potenzialità narra ve e dif­ fusive del digitale: è il caso del video rea­ lizzato da Johnnie Walker o del sito­mu­ seo realizzato da Chanel. Per finire poi con i più is tuzionali archivi e musei d’impresa, punta di diamante ed espres­ sione massima del rapporto tra marca e storia che, se adeguatamente proge a , possono trasformarsi da “luoghi della

memoria” in luoghi dell’esperienza, della cultura, della scoperta e, perché no, dello shopping: come l’Emporio Carli del­ l’azienda ligure Fratelli Carli». Proprio in rappresentanza delle realtà museali e archivis che d’impresa è inter­ venuta al seminario Francesca Appiani, curatrice del Museo Alessi e membro del Board di Museimpresa, l’associazione ita­ liana dei musei e degli archivi d’impresa, promossa da Assolombarda e Confindu­ stria. Sono 84 gli archivi e i musei d’im­ presa e 25 gli archivi e collezioni museali di notevole interesse culturale che cos ­ tuiscono la rete di Museimpresa. Si tra a di una realtà senza paragoni in altri Paesi, che si traduce in vera ricchezza, capace di a raversare trasversalmente le eccel­ lenze di più diversi se ori, dall’automo ­ ve al cibo, dalla moda al design, dalla ri­ cerca all’economia. «Archivi e musei d’impresa rappresentano una fonte di ispirazione impareggiabile per le imprese che si confrontano con le sfide del futu­ ro», ha commentato Francesca Appiani. «Suggeriscono nuovi prodo o riedizioni del passato, offrono spun per il marke­ ng, la comunicazione e il merchandi­ sing; sono u li per documentare, affron­ tare proge , risolvere cri cità; possono “uscire” dall’impresa e diventare mostra, evento, placement. Infine, citando Anna Zegna, creano “induc on”: un’onda posi­ va verso l’interno, dove sono alimento per una cultura d’impresa condivisa, e verso l’esterno, dove generano senso di orgoglio e beneficio in senso lato per il territorio e la comunità che li ospita». Ogni azienda porta nella propria espe­ rienza non solo un patrimonio unico, ma anche un modo originale e diverso per valorizzare l’eccellenza e la storia di un brand, oltre che per u lizzare l’archivio, il museo o la collezione come strumen di comunicazione.

Turismo industriale Oltre a rappresentare un eccezionale vo­ lano per le a vità di comunicazione e marke ng aziendale, alcune inizia ve di Brand Heritage contribuiscono a incre­ mentare l’offerta di un comparto turis ­ co di nicchia, ma sempre più interessan­ te. Il turismo industriale rappresenta un’opportunità di sviluppo tanto per l’in­ dustria quanto per i territori: coinvolge

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GRANDI MUSEI D’IMPRESA Museo Lavazza flussi di turis di livello medio e medio­ alto, rafforza e arricchisce l’offerta turi­ s ca e crea un sistema integrato tra le imprese produ ve e le organizzazioni territoriali. Musei d’impresa, collezioni aziendali e impian produ vi aper al pubblico si vanno a sommare ad altri at­ tra ori, come i si di archeologia indu­ striale e i factory outlet, per comporre il quadro ar colato e di successo dell’offer­ ta del turismo industriale. L’impegno del­ le imprese nella conservazione e rico­ struzione della propria memoria storica e l’a enzione verso il turismo industriale non sono realtà nuove, ma di recente so­ no state protagoniste di un vero e pro­ prio boom, uno sviluppo nel quale le no­ stre eccellenze Made in Italy si stanno aprendo ad una nuova, fru uosa relazio­ ne tra produzione e cultura, approccio scien fico e umanis co. Se ne è parlato lo scorso 24 giugno presso la sede roma­ na dell’Associazione Civita nell’incontro “Umanesimo industriale: crea vità, inno­ vazione e cultura d’impresa”, durante il quale si è so olineato come questa tra­ sformazione sinergica, che vede le azien­ de interpre crea ve del valore della me­ moria e dell’umanesimo che so ende ad ogni grande storia di successo, sta ri­ spondendo in modo perfe amente ade­ guato anche alle crescen richieste di contenu immateriali che provengono dalla società digitale.

museo.lavazza.com Storia, design, gusto e cultura vanno in scena in un i nerario circolare che ripercorre la grande tradizione di Lavazza e la fi­ liera del caffè. All’ingresso ad ogni visitatore viene data una tazzina, iconico elemento dis n vo, con la quale a vare le in­ stallazioni, approfondire la conoscenza a raverso materiali mul mediali e raccogliere informazioni e ricordi. Il viaggio si ar­ cola in cinque differen aree tema che – Casa Lavazza, la Fabbrica, la Piazza, l’Atelier e l’Universo – con un percorso im­ mersivo nel mondo del brand.

Aboca Museum www.abocamuseum.it Nel magnifico palazzo seicentesco Bourbon del Monte nel Borgo Sansepolcro, si trova un museo unico nel suo genere, un percorso scien fico, che esalta il potere terapeu co delle erbe, tes mone del legame an co e moderno che lega l’uomo e le piante. Preziosi erbari, libri di botanica farmaceu ca, an chi mortai, ceramiche e vetrerie incantano il visitatore inebriato dal profumo delle piante officinali.

Museo Kartell www.kartell.com Dal 1999, anno in cui si è celebrato il cinquantesimo anniver­ sario dell’azienda, in questo spazio si conserva e si valorizza il patrimonio culturale, materiale e immateriale, di Kartell. Pre­ mio Guggenheim Impresa & Cultura nel 2000 come miglior museo d’impresa, raccoglie una collezione in con nua evolu­ zione, composta di oltre 8mila ogge , 5mila disegni e 15mila fotografie. Produzione, materiali plas ci, tecnologie produ ve e strategie di comunicazione e distribuzione dei 65 anni di sto­ ria del grande brand del design sono presenta in un percorso esposi vo di oltre 2mila metro quadra , firma dall’archite o Ferruccio Laviani.

Il Museo Kartell da 20 anni è uno dei musei aziendali più interessan e visita

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Micro bleisure, la tendenza del futuro La contaminazione tra esperienze business e leisure, favorita in particolare dall’uso di app dedicate, è destinata a crescere anche nelle trasferte di lavoro di breve durata, dove non mancherà mai un (seppur piccolo) momento di piacere di Dario Ducasse

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na recente ricerca, a cura di Sap Concur Travel and Expense, ha evidenziato come, nei paesi del­ l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), negli ul mi due anni, siano quasi raddoppia i viaggi del segmento bleisu­ re (+46%), ovvero quei soggiorni che so­ no un mix di turismo leisure e business. Sopra u o, l’analisi mostra anche come questo trend, che presenta aumen a doppia cifra dal 2016 ad oggi, non è gui­ dato soltanto dalle mul nazionali: la combinazione tra viaggi di lavoro e viaggi

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di piacere, infa , si va diffondendo sem­ pre più anche tra i dipenden delle pic­ cole e medie imprese. la ricerca cer fica, inoltre, che, sempre, nei Paesi Emea, il 27% dei viaggiatori ha incluso nel pro­ prio ul mo viaggio di lavoro una parte leisure, rispe o al 19% cer ficato negli Usa. Volendo stringere l’obie vo più di­ re amente sul mercato italiano, ci viene in aiuto l’ul ma ricerca rilasciata da Tra­ velport sul comportamento e a tudine dei viaggiatori d’affari della Penisola nei confron del digitale e delle nuove tec­

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BUSINESS TRAVEL

nologie: un’analisi interessante che rac­ conta come la combinazione che sta tra­ sformando il mondo del travel sia quella tra Bleisure e App.

Col digitale si crea il micro­bleisure I viaggiatori d’affari italiani risultano tec­ nologicamente evolu e costantemente alla ricerca di soluzioni digitali per i loro spostamen . Digital però non vuol dire rinunciare alla consulenza personale: la metà di loro ri ene infa che il passapa­ rola e le recensioni degli organizzatori di soggiorni Mice&Bleisure eserci no anco­ ra la massima influenza sulle scelte di de­ s nazione e sulla costruzione di un viag­ gio. Se allora il 49% usa la ricerca vocale per i viaggi d’affari e il 43% prenota via smartphone, quando si verificano impre­ vis il 58% preferisce sempre avere con­ versazioni di persona (anche telefoniche)

con un assistente in carne ed ossa. Un altro dato molto interessante, riguarda l’aumento dell’uso delle app specifiche per il se ore: ben nove turis business italiani su dieci infa u lizzano applica­ zioni su smartphone o altri device, per semplificarsi la vita quando arrivano a des nazione. Tra le più scaricate quelle rela ve alle mappe, alle compagnie ae­ ree, al meteo. Nel de aglio lo studio sve­ la che in media, i viaggiatori u lizzano 10­12 app nella fase di ricerca, prenota­ zione e ges one del viaggio e che le pri­ me tre cara eris che più importan iden ficate dai viaggiatori nelle loro ap­ plicazioni sono la possibilità di cercare e prenotare voli (68%), di avere avvisi di volo in tempo reale durante il loro viag­ gio (64%) e di vedere un intero i nerario di viaggio in uno luogo (67%).

I viaggiatori d’affari italiani risultano tecnologicamente evolu e costantemente alla ricerca di soluzioni digitali per i loro spostamen

La svolta del futuro La crescente diffusione delle app per bleisure traveller porterà a una nuova forma di turismo de o micro­bleisure. Definizione con la quale si indicano, in par colare, quei piccoli momen leisure che i business traveller si ritagliano an­ che in una sola giornata di trasferta: pos­ sono essere la visita ad un museo, piut­ tosto che lo shopping. «È proprio grazie alla diffusione del blei­ sure», racconta Laura Capasa, Head of Marke ng per l’Europa di Travelport, «che, nel viaggio d’affari, si sta incen ­ vando e incrementando l’u lizzo delle applicazioni mobili, in virtù anche della mastermeeting.it

Laura Capasa, Head of Marke ng per l’Europa di Travelport

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BUSINESS TRAVEL

Alessandro Petazzi, CEO e co­founder di Musement

Presto l’esperienza alberghiera sarà ges ta e confezionata in modo completamente digitale, con app e non solo

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loro capacità di abba ere le tradizionali barriere tra business travel e leisure. Do­ potu o siamo sempre più porta ad or­ ganizzare e ges re la nostra vita tramite smartphone, tablet e app: cosa rende au­ toma co mescolare esperienze personali con momen di business. Per le aziende del se ore, questo significa grandi op­ portunità di crescita e di innovazione. Ad esempio Travelport ha creato “Travelport Digital”, divisione aziendale specializzata nello sviluppo di applicazioni mobili spe­ cifiche per imprese di viaggio. È nostra, ad esempio, l’app mobile della compa­ gnia aerea EasyJet. E per il 2019, proprio per le agenzie di viaggio specializzate nel business travel, abbiamo lanciato Travel­ port Trip Assist, che aiuta a coinvolgere i viaggiatori in tempo reale in ogni mo­ mento dell’esperienza di viaggio, dire a­ mente a raverso il loro smartphone».

Il valore dell’esperienza Alessandro Petazzi, CEO e co­founder di Musement, società digital specializzata

nella distribuzione di esperienze in loco dice. «Siamo na come applicazione con­ sumer, ma oggi abbiamo mol clien che ci usano indifferentemente anche duran­ te i viaggi di lavoro: a dire il vero è stato proprio il recente grande sviluppo nel se ore del business travel che ci ha con­ sen to di registrare la crescita più rapida negli ul mi anni. Dopo c’è stato lo svi­ luppo a livello internazionale, conclusosi con l’acquisto da parte di TUI Group, un successo che è anche un vanto dell’im­ prenditoria made in Italy: abbiamo dimo­ strato infa di essere capaci di creare nuovi merca di domanda e offerta. E adesso che, a supporto del segmento bleisure, ci sono sempre più app dedica­ te, le contaminazioni tra le varie pologie di turismo sono senz’altro des nate ad aumentare aprendo nuovi scenari e nuo­ ve opportunità di business per tu ». «Anche se», ci ene a so olineare Anto­ nio Labate, Director of Human Resour­ ces, Royalty & Copyright di Sony Music Entertainment, «il bleisure è un “prodot­

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BUSINESS TRAVEL

to” che oggi, specie in Italia, richiede an­ cora un grande sforzo di integrazione con le a uali e piu osto rigide business travel policy aziendali».

George Turner, Chief Commercial and Technology Officer di IHG

Nuovi comportamenti d’acquisto A rilevare un ulteriore interessante punto in comune tra il bleisure e il business tra­ veller digitale, è Sergio Pellegrini, marke­ ng & corporate communica ons mana­ ger di Travelport, «il binomio app&bleisu­ re ha accelerato la caduta delle barriere: il viaggiatore d’affari non è più incasella­ to in comportamen stagni: se prima viaggia per vacanza, viaggia per lavoro, ha un supporto digitale o si basa sull’aiu­ to di un organizzatore di viaggi “terzo”. Vuole invece che sia tu o messo assie­ me: insomma oggi viaggia e basta, ha un supporto e basta, che può essere rappre­ sentato da un consulente di viaggio nel caso di un’esigenza più complessa o da uno smartphone se deve ges re solo una modifica o un piccolo cambio di orario». Tanto più che oggi più che mai, i consu­ matori sono abitua ad acquistare esat­ tamente ciò che desiderano quando si parla di musica, intra enimento, moda e, naturalmente, viaggi. In questo contesto innova vo allora, l’ospitalità alberghiera, da sempre organizzata in base a standard uniformi, dovrà imparare ad ada arsi alle nuove esigenze di contaminazione. Lo so olinea nel de aglio un altro recen s­ simo studio, quello condo o da Ama­ deus e InterCon nental Hotels Group e in tolato “Drivers of Change in Hospita­ lity”. Che parte da un punto focale forte: il 61% dei viaggiatori nel mondo ha di­ chiarato di preferire gli hotel che offrono servizi personalizza in camera anche se questo corrisponde a una maggiorazione di prezzo. Un altro nuovo trend del turi­ smo business allora sarà quello in cui alla prenotazione gli ospi possono scegliere e ordinare le singole componen della loro camera. A questa personalizzazione corrisponderà anche un modello di ven­ dita in cui gli ospi potranno prenotare una camera per una durata adeguata alle loro esigenze, rispe o a un tradizionale perno amento.

se ore della rice vità, George Turner, Chief Commercial and Technology Offi­ cer di IHG, ha spiegato: «Le aspe a ve quando si è in viaggio, nel mondo di oggi, diventano sempre più complesse e sofi­ s cate: le dinamiche dei consumi in con­ nuo cambiamento e una tecnologia sempre più intelligente alzano giorno do­ po giorno l’as cella delle possibilità futu­ re. Presto l’esperienza alberghiera sarà ges ta e confezionata in modo comple­ tamente digitale, con app e non solo». È d’accordo anche Gabriele Rispoli, Diret­ tore Commerciale di Amadeus Italia, che ha aggiunto: «Oggi sono davvero notevo­ li le opportunità che la tecnologia può offrire ai fornitori di servizi di hospitality per migliorare sia l’esperienza degli ospi che il loro business. Tu avia non si può ignorare un fa o: cio che rende davvero speciali le esperienze in hotel sono le in­ terazioni più ispirate con il personale al­ berghiero, che deve avere gli strumen e le intuizioni giuste per offrirle e proporle agli ospi ». Ovviamente anche in chiave bleisure: il dado è tra o.

Gabriele Rispoli, Dire ore Commerciale di Amadeus Italia

La tecnologia cambia l’ospitalità In merito alla natura dei cambiamen nel mastermeeting.it

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NOTIZIE DAL MONDO DEI VIAGGI E DELL’OSPITALITÀ Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed even

di Mee ng Planner, azienda che da 15 anni organizza in Puglia even Mice “su misura”. Donna concreta e grintosa, Milone, che è anche Vice Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Bari e Bat, in passato è stata molto a va nell’incen va­ zione del turismo della Regione Pu­ glia365. La neo presidente è con­ vinta che, per far crescere la Puglia dei congressi, sia necessario un ac­ on plan ad hoc così come è stato fa o per il turismo leisure.

Torino, top bleisure destination dell’estate 2019

Apre a Roma il ristorante gourmet Terrazza Trinità dei Monti Un’ampia terrazza al sesto piano dello storico Grand Hotel Plaza, in via del Corso, nel cuore di Roma, af­ facciata su uno scenario ineguaglia­ bile che spazia da Villa Medici a Tri­ nità dei Mon , dal colle del Quirina­ le al Vi oriano. E’ il nuovo ristoran­ te gourmet dell’hotel la Terrazza Trinità dei Mon , aperto anche agli ospi esterni. Qui lo chef Umberto Vezzoli offre una fantasiosa rivisita­ zione della cucina della tradizione romana con una vasta selezione di pia unici a base di materie prime fresche e di qualità che variano per ogni giorno della se mana. Ecco al­ lora la terrina di verdure, il vitello tonnato della tradizione con la sua salsa gustosa, impreziosito da uova di quaglia co e a vapore. Tra i primi pia non mancano cacio e pepe, amatriciana e gricia. Da provare il ri­ so o Milano Tokyo 1988, riso o alla milanese e tartare di tonno. Prose­

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guendo nella scoperta del menù, si va dal mare al pia o con il pescato del Mediterraneo in guazze o con trilogia di pomodorini per terminare in dolcezza con il semifreddo al li­ mone accompagnato da un extra­ vergine di oliva aroma zzato alla vaniglia. Info: www.grandhotelpla­ za.com, tel. 06.67495.

Maddalena Milone, neopresidente di MPI Italia È una imprenditrice pugliese la nuova Presidente di MPI Italia Chapter. Si tra a di Maddalena Mi­ lone, 47 anni, amministratore unico

Una ci à viva che aspe a solo di essere (ri)scoperta tra musei, mo­ stre, palazzi barocchi e dimore re­ gali. La capitale sabauda sta diven­ tando meta turis ca sempre più ge onata. Complice la grande vici­ nanza al confine francese che ri­ chiama mol ssimi visitatori d’Ol­ tralpe, ma, sopra u o, la bellezza dei suoi palazzi barocchi e il pullu­ lare di mostre e inizia ve che ani­ mano la ci à anche nei mesi es vi. A cominciare dalla splendida rasse­ gna su Leonardo da Vinci “Dise­ gnare il futuro”, ospitata presso i Musei Reali per celebrare i 500 an­ ni dalla morte del grande genio to­ scano, che, anche in Piemonte, ha lasciato il segno del suo passaggio. Occorre, però, affre arsi se si vuole ammirare il celeberrimo Autoritrat­ to di Leonardo e mol ssimi altri suoi disegni, perché l’alles mento sarà a vo solo fino al 14 luglio prossimo. La mostra può essere un’occasione per visitare anche il meraviglioso Palazzo Reale e i suoi giardini superiori, un’oasi di pace e refrigerio che ha riaperto al pubbli­ co da poco più di un anno, dopo un’a enta opera di restauro e siste­ mazione.

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Spostandoci in un’altra delle resi­ denze dei Savoia, la Reggia di Ve­ naria, che per la sua imponenza e il suo parco è stata paragonata a una piccola Versailles, troviamo un’altra importante mostra di respiro inter­ nazionale. Nelle sale di Venaria, in­ fa , è in corso l’esposizione A Divini dedicata al grande fotografo Davide La Chapelle: un percorso che comprende anche una galleria privata dei ritra dei suoi grandi amici, dai fratelli Michael e Janet Jackson, a Hillary Clinton e Mu­ hammad Ali, da Jeff Koons a Ma­ donna, da Uma Thurman a David Bowie. In questo caso c’è tempo fi­ no al 6 gennaio 2020. Non si può passare a Torino e non visitare il celebre Museo Egizio, og­ gi una delle raccolte più importan al mondo di arte dell’an co Egi o, seconda solo alla collezione de Il Cairo. Con i suoi 4mila anni di sto­ ria racchiusi nelle sue sale, a ual­ mente il Museo può essere preno­ tato anche per even priva e visi­ te guidate e può trasformarsi in una sugges va quanto unica loca­ on per cocktail, aperi vi, confe­ renze e talk. Per gli appassiona di auto e per chi vuole conoscere il passato “a 4 ruote” della prima capitale d’Italia, dove oltre un secolo fa nacquero le prime grandi carrozzerie della sto­ ria dell’automobilismo, il MAUTO è sicuramente un’altra tappa obbliga­ ta e imperdibile. In un sugges vo percorso che espone oltre 200 vet­ ture originali di oltre 80 marche di­ verse, il MAUTO racconta, o me­ glio, celebra la storia di questo in­ credibile mezzo di trasporto dai pri­ mi motori a scoppio fino alle auto ibride. Ma Torino è anche ci à dello shop­ ping e del gourmet. In meno di due anni, sono sbarca qui nomi che fanno parte dell’Olimpo del Gusto, da Antonino Canavacciuolo con il suo Bistrot a Ferran Adrià e Federi­ co Zanasi che nel 2018 hanno

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aperto il ristorante Condividere, negli spazi della Nuvola Lavazza. Ed ecco una dri a per gli aman del brunch domenicale e della prima colazione: al Turin Palace Hotel, nella sala Mollino, super chic, dalle 7 alle 11 si serve il miglior break­ fast della ci à. Da provare!

Torna con successo Siluna Fest La seconda edizione del Siluna Fest, di cui abbiamo parlato su Ma­ sterMee ng lo scorso anno, si è te­ nuta sempre ad Acri in Calabria, sulle montagne della Sila, dall’1 al 4 agosto scorso con un programma e alcune inizia ve che ne conferma­ no sì le radici locali, ma anche la profonda connessione con un cir­ cuito culturale di più ampio respiro. L’evento è stato l’occasione per rin­ novare, da un lato, il gemellaggio con il Fes val di Aliano “La Luna e i Calanchi”, ideato e promosso dal poeta Franco Arminio, ispiratore anche del Siluna Fest. Dall’altro la­ to, quest’anno il fes val ha intrec­ ciato il tema del paese e del pae­ saggio a un proge o ancora più esteso, il Terzo Paradiso di Miche­

langelo Pistole o, un proge o­in­ stallazione presentato nel 2005 alla 51ª Biennale di Venezia, che, negli anni, ha subito una con nua evolu­ zione, divenendo il simbolo­icona del cambiamento inteso come tra­ sformazione e rinascita. Grazie, in­ fa , alla collaborazione tra il Dipar­ mento Educazione Castello di Ri­ voli Museo d’Arte Contemporanea e Ci adellarte, negli anni, si è svi­ luppata una grande opera colle ­ va, con sempre nuove installazioni in ogni parte del mondo, compresa oggi l’area di Acri nella Sila greca. Il proge o ar s co, ideato, promos­ so e fortemente voluto dal dire o­ re del Siluna Fest Giacinto Le Pera, si è concre zzato in una grande in­ stallazione di verde: 70 metri di lunghezza e 35 di larghezza per 58 nuove piante di pino laricio, dispo­ ste come il simbolo del Terzo Para­ diso di Pistole o, che incontra quello della Sila, il pino laricio, su una radura a 1.200 metri di al tu­ dine, in un’opera permanente pro­ mossa dall’Associazione Siluna. L’obie vo del fes val è di arricchi­ re ogni anno il programma di con­ tenu e proposte che possano ri­

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lanciare l’economia locale, parten­ do da un approccio culturale ed emozionale, configurando il fes val come un momento di aggregazione imprescindibile nel vissuto della co­ munità­paesaggio. «La ques one dei paesi, sempre più soli e ripiega su loro stessi», commenta Giacinto Le Pera, «si affronta con una poli ­ ca mirata e con la brama incalzante di valorizzarli a raverso la riscoper­ ta: l’intera kermesse ha tale mis­ sion. La musica, la poesia, l’arte tout court trasformeranno Acri in un grande teatro a cielo aperto, sul cui palcoscenico il vero protagoni­ sta non sarà però il borgo, la sua bellezza e i suoi ritmi len , bensì il terzo cerchio: la comunità». Proprio come il terzo cerchio introdo o da Pistole o nell’intersezione dei due cerchi del simbolo matema co, che rappresentano presente e passato stre nel più saldo dei legami, tra cui si apre appunto un terzo cer­ chio, sede ideale di tu o quello che sarà e, dunque, del futuro.

Food&Book a Montecatini Terme Si parlerà di cibo e cultura a Mon­ teca ni Terme dall’11 al 13 o obre con la se ma edizione del Fes val Food&Book. Temi di quest’anno sa­ ranno la sostenibilità e lo spreco alimentare, argomen a cui si ispi­ rerà anche la cena di gala del 12 ot­ tobre con un menu realizzato inte­ ramente con rimanenze e fra aglie. Sempre in tema di recupero degli avanzi domenica ma na sarà la volta del Fes val della Polpe a, pia o popolare reinterpretato da 10 no chef. Il pane sarà invece l’occasione per ricordare il profes­ sore di sociologia rurale Corrado Barberis, con una edizione speciale del suo “Atlante dei prodo pici: il Pane”. Mentre il vino sarà rappre­ sentato con una maxidegustazione organizzata da Slowine e con la partecipazione di oltre 600 vi col­ tori.

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Il digiuno da provare in autunno Ecco qualche suggerimento di benessere olis co tra passeggiate nel bosco, esercizi di meditazione e respirazione e programmi di digiuno disintossican­ . Una delle tecniche u lizzate per rime ersi in conta o con se stessi è il digiuno. Non improvvisato naturalmente, ma un vero e proprio programma da seguire so o la guida di persone competen . L’Alphotel Stocker di Cam­ po Tures propone il metodo di digiuno Buchinger­Lützner: una guida auto­ rizzata Deutsche Fastenakademie accompagna ogni giorno l’ospite per la ginnas ca ma u na. Dal 7 se embre al 2 novembre si può scegliere il pac­ che o Camminate, benessere e Digiuno Buchinger­Lützner comprensivo di: 7 perno amen , programma di digiuno Buchinger­Lützner, 5 impacchi al fegato, 2 massaggi schiena o gambe con olio di ginepro ed emulsione di ro­ sa canina, 3 pediluvi basici, 1 shiromarda massaggio viso e testa ayurvedico, escursione alla scoperta delle erbe alpine, noleggio zaino e bastoncini, eser­ cizi del respiro, Kneipp e meditazione, indicazioni e suggerimen per il pro­ seguimento del digiuno e il mantenimento anche a casa, u lizzo di piscine e saune, Holiday Pass Premium. A par re da 854 euro a persona. Un’altra stru ura Vitalpina dove dedicarsi a benessere e digiuno è l’Hotel Pfösl di Nova Ponente. Anche qui una guida esperta di digiuno si prenderà cura e seguirà a livello fisico e psicologico ogni ospite. Dal 6 o obre al 10 novembre 2019 si può scegliere il pacche o Digiuno basico purificante al Pfösl comprensivo di 5 perno amen , pas a base di pia naturali prepa­ ra in modo crea vo, acqua e sane a disposizione durante il giorno, 2 trat­ tamen detox personalizza , rituale energe co quo diano in sauna e medi­ tazione, escursioni guidate, libero u lizzo della Spa. E per il mantenimento sarà consegnato a ciascun ospite un pacche o con prodo biologici e puri­ fica vi. Da 984 euro a persona. Con nua il programma dedicato al relax a raverso la respirazione con il Ba­ gno nel bosco. Il percorso prevede una passeggiata nel bosco durante la quale si svolgono esercizi sensoriali accompagna da guide esperte. l’Hotel Golserhof di Tirolo, sopra Merano, propone il pacche o Bagno nel bosco, valido fino al 9 novembre comprensivo di: 5 perno amen in mezza pen­ sione con ricca colazione e cena di 5­7 portate a scelta, aperi vo di benve­ nuto, 4 escursioni guidate tra cui anche il bagno nel bosco, libero u lizzo della wellness & spa. A par re da 638 euro a persona.

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BarcelóHotel Group apre in Ungheria Ha aperto i ba en lo scorso 15 lu­ glio il design Hotel Barceló Buda­ pest. Situato nel sesto distre o di Terézváros, è walking distance dalle principali a ra ve della capitale ungherese come la Ca edrale, la Sinagoga, il Parlamento e la sempre più vivace riva del Danubio. Offre 179 camere spaziose, alcune con terrazza e splendida vista sulla cit­ tà, ristorante a buffet e lounge bar, 3 sale riunioni per even fino a 210 persone e un centro fitness aperto H 24. Special price per l’inaugura­ zione: soggiorno in camera doppia con prima colazione da 79 euro a no e. Info: www.barcelo.com/it

Le coolest destinations 2019 Per chi organizza viaggi incen ve e leisure in mete ancora da esplorare, Marco Peci, di Quality Group, tour operator tra i migliori in Italia, dà al­ cuni spun circa le top des na on più interessan del momento. «So­ no molte le aree del mondo che per la loro posizione sono ancora un paradiso incontaminato, perfe o per chi cerca una vacanza avventu­ rosa», ci fa sapere Marco Peci, di­ re ore commerciale di Quality

zioni di territorio inesplorato come le foreste della Polonia, le aree re­ mote della Russia, il Mar Morto o le zone della Carelia russa, a nord di San Pietroburgo. Tra le mete più green che entreranno presto a far parte della nostra programmazione ci sono l’arcipelago delle Azzorre, ideale per geoturismo, trekking e mountain bike, il Montenegro che conserva foreste vergini bellissime, e le isole Orcadi in Scozia che, oltre alla natura meravigliosa, custodi­ scono 150 si archeologici alcuni dei quali più an chi delle Piramidi».

Due borghi per Pomaria 2019 Il 12 e 13 o obre all’interno di due deliziosi borghi in provincia di Tren­ to: borgo Livo, e borgo Rumo si svolgerà la 15esima edizione di Po­ maria, la manifestazione dedicata alla raccolta delle mele D.O.P. e alle eccellenze enogastronomiche km 0­40 della Val di Non e del Tren ­ no. Lungo le vie, le dimore storiche e le aree verdi dei due borghi – col­

lega tra loro da una nave a – ci sarà un laboratorio diffuso tu o concentrato sull’agricoltura e le produzioni ar gianali come l’arte della caseificazione, l’allevamento sostenibile e la zootecnia. Per com­ prendere meglio la speciale varietà di esperienze che cara erizzerà questa edizione di Pomaria vale la pena di soffermarsi sui borghi Livo e Rumo. Livo, segna il limite ul mo della fascia di territorio in cui, per al tudine e clima, è possibile far crescere in condizioni ideali le pian­ te da fru o, mentre Rumo, si svi­ luppa verso l’area più prossima alla montagna, area da sempre più vo­ cata alla produzione di formaggio, al taglio e alla lavorazione del le­ gname, allo sfalcio dell’erba, all’alle­ vamento e alla pastorizia. Tra gli obie vi della manifestazione; coin­ volgere il pubblico in un’experience di gusto, agricoltura virtuosa e so­ stenibilità dell’abitare nel rispe o della campagna e della montagna. Info: www.pomaria.org.

Group, italianissimo tour operator specializzato in viaggi premium, che abbiamo incontrato lo scorso 27 giugno a Torino durante una gior­ nata di riflessione sul futuro del tu­ rismo, organizzata proprio dal­ l’agenzia. «Ci sono in Europa por­

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Sheraton Lake Como Hotel presenta il suo “Secret garden” Nella cornice di Sheraton Lake Co­ mo Hotel si è svolto lo scorso giu­ gno l’evento per il 15° anno di pub­ blicazione della rivista Magic Lake, proge o editoriale a cura dell’asso­ ciazione Amici di Como. L’evento ha visto la partecipazione di 350 ospi , tra aziende associate ad Amici di Como, numerose auto­ rità, aziende partner del bacino la­ riano e della vicina Svizzera. Dopo la presentazione, tenutasi nell’auditorium Spazio Como, dal design futuris co, proge ato dal celebre archite o A lio Terragni, gli ospi sono sta allieta da una cocktail dinner nella cornice del parco, spazio ideale per la persona­ lizzazione di ogni evento: matrimo­ ni, cocktail, cene private, aperi vi nell’area lounge a bordo piscina. Nello sfavillio delle luci, la festa ha esaltato ogni angolo del parco con il “Secret Garden” format creato da Pink ­ Entertainment, con la colla­ borazione per l’intra enimento musicale dell’agenzia Bluno e

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even . Il “Secret garden” ha visto per protagonis 20 ar s che du­ rante la serata hanno interagito con gli invita , facendogli vivere un’esperienza indimen cabile. Una splendida accoglienza, esaltata dall’originalità delle esibizioni, dal­ l’unicità dei costumi realizza in esclusiva dal loro atelier e dal ta­ lento dei performer tra i quali: il key boy, un mastro delle chiavi, colui che ha dato il primo benvenuto agli ospi con la sua gigante chiave do­ rata; the bu erfly queen, una crea­ tura invasa da cen naia di farfalle colorate, che ha ammaliato gli ospi­ con la sua naturale bellezza; the birdy girl, un magnifico uccellino, ves to di delicate piume, posato su una lanterna gigante, circondata da uccellini colora , foglie e fiori; non ul mo l’elfo ed altre splendide creature nate nei boschi del giardi­ no incantato, che hanno stupito gli ospi con la loro magnificenza in un concerto di movimen leggiadri e sinuosi accompagna da un sug­ ges vo so ofondo musicale. Come omaggio al gusto italiano classico e contemporaneo, per la cena sono state alles te nel parco tante isole gourmet, curate dallo chef Carlo Mo­ lon. Ancora altri angoli gour­ met: al Kincho con pizze, spiedi, e a bordo piscina la degustazione dei vini più pregia illumina dalla bel­ lezza del cigno bianco, da sfondo alla scena. Al culmine della serata il par­ co ha ospitato l’angolo dei dolci al ristorante gourmet Kitchen, prepara dalla mae­ stria dello chef pas ccere Pietro Cherici della brigata dello chef del ristorante An­ drea Casali, a dialogo con il miglior gelato d’Europa con lo chef gela ere Massimilia­ no Sco , tra gli sponsor del­ la serata, che nel 2017 è sta­ to premiato miglior Gela ere

d’Europa con la rice a “Il mio pri­ mo vero la e”, composto da riso, la e e miele in ricordo della sua merenda da bambino.

Al Four Seasons viaggiare diventa un’opera d’arte Valorizza l’efficacia di uno storytel­ ling di viaggio crea vo il program­ ma Envoy by Four Seasons. L’obiet­ vo è quello di dare vita a un nuo­ vo s le narra vo applicato all’arte del viaggiare, che sia coinvolgente, interessante ed efficace. Il brand, oggi, presenta il risultato della pri­ ma collaborazione, quella in Viet­ nam con l’ar sta americana Missy Dunaway, selezionata tra più di 1000 ar s provenien da tu o il mondo. A convincere è stato il suo s le narra vo capace di ca urare l’anima di un viaggio a raverso ori­ ginali illustrazioni, riprodo e in dia­ ri e taccuini che le hanno fa o vin­ cere negli anni 12 borse di studio internazionali. «Il mondo dell’in­ fluencers marke ng è ormai saturo e affollato», dice Missy Dunaway, il programma Envoy by Four Seasons mi ha permesso di andare oltre il viaggio stesso. Grazie ai talen e alle personalità incontrate, ho po­ tuto fare una full immersion nella des nazione portando il Vietnam nella mia arte, per ispirare altri a in­ traprendere questa esperienza dav­ vero unica». Per la prima collabora­ zione di Envoy, il Four Seasons Re­ sort The Nam Hai, Hoi An, Vietnam ha creato un i nerario di esperien­ ze personalizzate come una lezione privata per imparare a suonare le campane armoniche guidata dall’ar­ sta Oanh Ngo, la partecipazione alla cerimonia del Goodnight kiss to Earth, dove si esprimono desideri accendendo candele galleggian , una visita all’alba al tempio di My Son, patrimonio mondiale del­ l’UNESCO; una giornata a imparare le tecniche tradizionali della pesca vietnamita. Info: www.foursea­ sons.com.

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IN QUESTO NUMERO ABBIAMO PARLATO DI...

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7­8 2019

mastermeeting.it


0 II e III COP MM 7-8 2019.qxp_MM 23/07/19 16:53 Pagina 1

Mi addormento con la tv, è la coccola per andare a letto

Se vado in montagna la sera sono stanco e voglio la tv

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Mi è capitato di stare in albergo tutto il giorno con il brutto tempo. Se avessi avuto Sky mi sarebbe passata la giornata.

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