Rivista Marzo

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MAGAZINE DI OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

PALMIRO NOSCHESE MELIÁ ITALIA

Il piacere di un viaggio emozionale

Sofia Gioia Vedani PLANETARIA HOTELS UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO!

INCHIESTE

2012, l’anno del riscatto? Lobbisti avanti tutta

Excellent 2012 LAVORI IN CORSO PER IL TURISMO DI DOMANI

SCENARI DEL TURISMO

Fiere del turismo. Quale futuro? SUITE EXPERIENCE

Tutto il lusso in una camera VIAGGI

Provenza - Singapore

Maja de’ Simoni SICILIA CONVENTION BUREAU NUOVI TREND PER IL MICE IN SICILIA

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General Manager: Alessandro Convertino

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Cantina Sociale Santadi - Santadi (Ca)

Direttore: Raffaele Cani

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Capovaticano Resort Thalasso & Spa Ricadi (Vv)

Direttore: Carmine Aiezza

tel 0963 3665760

pag. 7

G. Novaro & C. srl - Imperia

Titolare: Giorgio Novaro

tel. 0183 272195

pag. 119

GHS Hotels - Palermo

General Manager: Lanfranco Rizzi

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Grand Hotel Billia - Saint Vincent (Ao)

Ufficio Commerciale: Clara Valle

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Grand Hotel del Mare - Bordighera (Im)

Direttore: Francesco Polzoni

tel. 0184 262201

pag. 199

Grand Hotel Imperiale - Moltrasio (Co)

Direttore: Silvestro De Bolfo

tel. 031 346111 www.imperialemoltrasio.it

pag. 197

Grand Hotel Tiziano e dei Congressi - Lecce

Direttore Marketing: Viviana De Rinaldis

tel. 0832 272111

pag. 193

Hhonors Hilton Worldwide

Ufficio Vendite Italia:

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Hotel Quirinale - Roma

Direttore: Johanna Fragano

tel. 06 4707

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Hotel Savoy Palace - Gardone Riviera (Bs)

Titolare: Silvia Dalla Bona

tel. 0365 290588 www.savoypalace.it

pag. 223

IT&CMA and CTW Asia Pacific - Bangkok

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pag. 12

LCG World - Roma

Sales Marketing Manager: Mara Angeletti

tel. 06 96843721

pag. 211

Loano2Village - Loano (Sv)

Direttore: Franca Roveraro Cappelluto

tel. 019 67911

pag. 187

MIL Marketing Incentive Leisure - Milano

CEO: Milena Mineo

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pag. 16

Move Hotel - Mogliano Veneto (Tv)

Direttore: Gabriele Fortunato

tel. 041 5977001

pag. 203

Nero Hotel Group

Amministratore delegato: Gianluca Giglio

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pag. 115

Palazzo Gattini - Matera

Direttore: Gino Marchionna

tel. 0835 334358

pag. 185

Park Hotel ai Cappuccini - Gubbio (Pg)

Direttore: Maria Carmela Colaiacovo

tel. 075 9234

pag. 189

Pedersoli - Assago (Mi)

Titolare: Martino Pedersoli

tel. 02 48844854 www.pedersoli.com

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pag. 5

Pullman Timi Ama Sardegna Villasimius (Ca)

Direttore: Patrick Recasens

Radisson Blu Spa & Golf Resort Galzignano Terme (Pd)

Director of Sales: Marco Di Carmine

tel. 049 9195555

pag. 219

RomaEnergie - Roma

Amministratore: Roberto Amiconi

tel. 800 226600

pag. 85

Roscioli Hotels - Roma

Presidente: Franco Roscioli

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Simmons - Bovisio Masciago (Mi)

Amministratore delegato: Fabio Formenti

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Trenitalia Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane

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Vestas Hotels&Resorts - Lecce

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Sky TV

Villa d'Este - Cernobbio (Co) Villa Sofia Hotel - Gardone Riviera (Bs)

4 3 2012 | www.mastermeeting.it

Direttore generale: Danilo Zucchetti Titolare: Silvia Dalla Bona


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SOMMARIO Foto copertina di Claudio Brufola

4 Indice inserzionisti 11 Gli argomenti del mese Dedicato all’event manager

14 È on line la nuova piattaforma web per fare business one to one in tempo reale XVII Edizione Premio Excellent

18 Excellent 2012. Lavori in corso per il turismo di domani

23 I premiati 33 The glam night Cover story

66 Meliá... Il piacere di un viaggio emozionale Inchiesta

72 2012, l’anno del riscatto? 80 Lobbisti, avanti tutta Speciale Sicilia

102 GHS Hotels 104 Hilton Giardini Naxos 106 Hotel Nettuno 108 Grand Hotel Minareto 110 Ora Luxury Catania 114 San Paolo Palace Scenari del turismo

116 Hilton Worldwide punta sull’Italia 120 Fiere del turismo. Quale futuro? Suite Experience

128 Tutto in una camera Scelta perché

136 Suite 55 sqm. Grand. Hotel Eden Lugano 137 Presidential Suite. Hotel Splendide Royal Lugano

138 Royal Suite. Parco dei Principi Grand Hotel e Spa Roma

139 Presidential Suite. Hotel Splendide Royal Roma

140 Imperial Suite. Principe di Savoia Milano 142 Suite Grand Prix Fairmont Monte Carlo

86 Nuovi trend per il Mice in Sicilia Selected by MM

96 Atahotel Capotaormina e Atahotel Naxos Beach

100 Baia Taormina Grand Palace Hotel & Spa 6 3 2012 | www.mastermeeting.it


Ci sono viaggi che il vostro corpo non dimentichera..‌


SOMMARIO

Sai l’ultima?

184 Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità 204 Notizie dal mondo Emirates 144 Suite Presidenziale. The Westin Palace Milano

146 Tower Suite. Grand Visconti Palace Milano 148 18 suite, 18 storie. Grand Hotel Excelsior Vittoria Sorrento

Trend

206 Social Learning. La formazione 2.0 Around the world

212 Singapore. Il centro congressi dell’Asia

Focus

Le location di MM

150 BRIC. Il futuro del turismo

216 Polo Congressuale Bettoja 218 Borgo Egnazia 220 Hotel Federico II 224 Hotel Savoy 226 Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast 228 Terme di Saturnia Spa & Golf Resort 232 Grand Hotel Villa Castagnola Au Lac

Fare Business

162 Alberghi: valori in aumento Risorsa Uomo

164 Il perfezionista Una metafora per crescere

166 Io quei due li assolvo La parola al fiscalista

168

Fatture irregolari

Il parere del legale

170 Quei risarcimenti del sabato sera Finance Confidential

172 Piano Energetico Nazionale I grandi protagonisti dell’ospitalità

174 Uno per tutti, tutti per uno. Sofia Gioia Vedani

People

234 Richard Branson. C’è coda allo sportello? Prendiamoci un caffè. Alla Virgin Money

236 Leonetta Marcotulli. Dio m’ha voluta così Servizi

240 Indel B Le vie dell’incentive

242 Meravigliosa Provenza La mia città i luoghi dell’anima

252 Eloy Moreno. Ricomincio da te

Meet to be

Inside the character

180 Per eventi Mice di nicchia

254 Alma Katsu

Vetrine

255 Libri 256 Auto. Audi A6 258 Indirizzi

8 3 2012 | www.mastermeeting.it



T N E V IE L G E D A R E I LA F

LA FIERA DEGLI EVENTI

I


GLI ARGOMENTI DEL MESE

3 2012 | www.mastermeeting.it 11


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GLI ARGOMENTI DEL MESE 2012, l’anno del riscatto?

Lobbisti avanti tutta

72 80 86 120 128 150

Maggiore attenzione per i mercati emergenti, capacità di organizzare grandi eventi internazionali e più servizi rivolti alla clientela. Sono questi i punti chiave sui quali i grandi gruppi alberghieri faranno leva per realizzare piani di sviluppo a medio-lungo termine. A rivelarlo è il recente studio “Global Hospitality Insights: Top Thoughts 2012” che, per i prossimi mesi, individua un trend di crescita per l’industria mondiale dell’ospitalità. In particolare, indica che l’Europa sarà leader nel 2012 per numero di arrivi raggiungendo la quota di un miliardo entro fine anno. Più incerta invece la situazione in Italia, dove il mercato alberghiero è saturo e le tariffe sono ferme da tempo, con dati che si ripercuotono sui fatturati delle aziende, costrette oramai a graduare i costi per favorire un rapporto qualità-prezzo che sia in linea con le aspettative della clientela.

Nato negli Stati Uniti d America, dove è addirittura tutelato dal primo emendamento della Costituzione, il lobbismo, in Italia, fa storcere il naso ancora a tanti che lo associano alla corruzione di politici, dimenticandosi il ruolo fondamentale che i lobbisti hanno nel rappresentare gli interessi collettivi al cospetto del decisore pubblico. Ma nel nostro Paese sono in molti anche ad auspicare che il testo presentato recentemente dal ministro per le Politiche agricole Mario Catania, il “Decreto Lobby”, possa fare da apripista verso un quadro normativo che garantisca trasparenza e regole precise, quadro già presente da tempo in altri paesi anche europei. Ma come si diventa lobbisti? Una vera e propria scuola non c’è. Tuttavia, chi ha determinate competenze può impararlo sul campo con interessanti prospettive di carriera e di guadagno.

Nuovi trend per il Mice in Sicilia

Fiere del turismo. Quale futuro?

Manager, operatori e addetti ai lavori sono tutti d’accordo: il turismo Mice è un’opportunità unica per il rilancio economico dell’Isola. Basti pensare che questo segmento in potenza può valere 220 miliardi di euro di Pil addizionale e circa 3mila posti di lavoro e che l’impatto economico dei servizi meeting diretti, calcolato dall’Osservatorio Congressuale Regionale lanciato a marzo, vale un fatturato annuo di circa 100 milioni di euro. Alla Sicilia gli atout per diventare destinazione Mice d’elite non mancano di certo: clima mite tutto l’anno, un patrimonio straordinariamente ricco di storia, arte e cultura e natura, un’offerta ricettiva ampia, sia a livello business che leisure. Ma molto va fatto ancora per colmare la carenza di strutture grandi e di qualità rispondenti agli standard internazionali e per migliorare la capacità di promozione specializzata attraverso media specializzati.

“Troppo care, numerose e lunghe e con pochi buyers veramente qualificati”. Sono solo alcune delle critiche mosse dai seller e dai buyers che di anno in anno decidono di affidare il loro business a formule alternative come roadshow o a fiere virtuali dove il business corre anche su internet. Si spiega così il successo di BTO Buy Tourism Online, che nell’edizione 2011 ha registrato 5000 presenze e il recente lancio di Mondoinfiera, il primo portale multifieristico che offre i servizi dall’expo tradizionale. Ma c’è anche chi crede che l’incontro reale – dove il valore aggiunto e spesso decisivo, lo dà lo scambio emotivo – non possa essere soppiantato da quello virtuale. Di sicuro, oggi le manifestazioni fieristiche stanno attraversando un periodo di grande evoluzione, e la crisi e il progresso tecnologico ne sono i fattori di maggiore impatto. Detto questo, quale saranno i format vincenti del futuro? Qualche esempio virtuoso c’è già.

Suite Experience Tutto in una camera

BRIC Il futuro del turismo

Dall’executive alla wellness, da quella intrisa di storia alla più moderna, tutte comunque sotto un unico denominatore: l’unicità. Le suite d’albergo sono un lusso che, almeno una volta nella vita, ci si dovrebbe concedere. Ma cosa distingue una comune camera stellata da una suite? Non più i soli metri quadrati o il butler a disposizione 24 ore su 24. Oggi, a fare la differenza, sono un serie di plus che vanno dalle più nuove e sofisticate tecnologie agli effetti speciali, come, per esempio, la cromoterapia e alle location sempre più stravanganti. Di sicuro, se non ce n’è per tutte le tasche, ce n’è per tutti i gusti e la suite diventa hot spot trendy per feste ma anche per incontri di lavoro esclusivi. Come accade al Two Story Sky Villa di Las Vegas, dove con meno di 30.000 dollari a notte si hanno a disposizione con tavolo da poker, sauna, palestra, terrazza e piscina con una parete di vetro per ammirare “The Strip.

C’è chi ancora li definisce”paesi emergenti”, ma a guardare i numeri è chiaro che si tratta di economie già in piena espansione. Se attualmente infatti il mercato globale di Brasile, Russia, India e Cina rappresenta il 12.8% del volume mondiale, stando alle previsioni della Banca Mondiale la loro quota crescerà ulteriormente. A differenza dei paesi ricchi, altamente indebitati e con scarse riserve internazionali, i paesi del BRIC possono infatti contare su cospicue riserve – demografiche, naturali ed economiche – e bassissimi livelli di indebitamento, a parte l’India. Nell’attuale scenario bastano i numeri per capire che è a questi quattro giganti che il turismo sta guardando. Ma come dovrebbero comportarsi gli operatori che vogliono attrarre questi nuovi flussi e quali sono le mete leisure e Mice più apprezzate in Italia?

3 2012 | www.mastermeeting.it 13


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2012 XVII EDIZIONE

PREMIO EXCELLENT o t n e m i c Il Riconos o m s i r u T l italiano a

e g a t r o p e Il r


Reportage Premio Excellent 2012

Excellent

2012

LA 17SIMA EDIZIONE DEL PREMIO, IDEATO DA MARIO MANCINI E PROMOSSO DA MASTER MEETING, NON È STATA SEMPLICEMENTE UNA FESTA MA UN LABORATORIO DI RIFLESSIONE SUL TURISMO DI OGGI – IN RIPRESA – E SU QUELLO DI DOMANI ANCORA TUTTO DA SCRIVERE, MA CON OTTIME BASI DI PARTENZA Isabella Racchi - Foto di Janos Grapow

enerdì 17 febbraio si è festeggiata, negli eleganti saloni del Principe di Savoia di Milano, la 17esima edizione del premio Excellent 2012, riconoscimento assegnato alle personalità del mondo turistico alberghiero, ma anche agli esponenti di politica, finanza e cultura che, durante l’anno, hanno contribuito ad affermare il marchio Italia nel mondo.

V

18 3 2012 | www.mastermeeting.it

L’evento è stato un successo – grazie anche a Dolp’s Studio di Vanni e Lina Dolcini, che ha curato l’ufficio stampa della serata, a tutti gli sponsor e collaboratori di Communication Agency – e si è confermato l’appuntamento più importante nei giorni della Bit, l’occasione in cui l’hotellerie che conta si incontra con personalità delle istituzioni e dell’opinione pubblica, e viceversa, per riflettere

sul nostro Paese. E, in un momento come questo di crisi dell’economia, se si vuole pensare a come rimettere in moto gli ingranaggi dello sviluppo e a progettare il futuro, non si può non parlare di turismo.

Il turismo italiano è di nuovo in crescita È bene ricordare infatti che questo asset rappresenta circa il 12% del PIL nazionale. Da so-


Reportage Premio Excellent 2012

Lavori in corso

per il turismo di domani

Roberto Formigoni (presidente Regione Lombardia) con Ombretta Fumagalli Carulli (presidente di giuria) e Mario Mancini (presidente Communication Agency)

lo cioè genera qualcosa come 150 mila milioni di euro tra soggiorni di italiani e stranieri e l’indotto dell’intero comparto, con 2 milioni e 400 mila addetti di cui il 70% occupati

nell’industria turistico-alberghiera. In più, non dimentichiamolo, dopo la generale flessione dell’ultimo biennio, il turismo in Italia è oggi in ripresa. A dircelo

– elaborazioni e stime Trademark Italia – sono ad esempio i 100 mila posti letto che gli hotel hanno in più rispetto allo scorso anno, i 99 mila arrivi tra settore alberghiero e non rispetto ai 92 mila dell’anno precedente, o, senza andare troppo nel dettaglio, l’affacciarsi per la prima volta, tra i principali flussi turistici stranieri, di Paesi come Cina, Brasile, India e Sudafrica, cui si accompagna – eccezion fatta per il Regno Unito – la crescita significativa in termini di arrivi e presenze dei principali Paesi europei.

Premio Excellent 2012. Una ventata di aria nuova E, di fatti, a proposito di turismo la 17sima edizione del Premio Excellent ha detto la sua con una vis tutta particolare, 3 2012 | www.mastermeeting.it 19


Reportage Premio Excellent 2012

Al centro Lina Pupino (pr Dolp’s Studio) con Francesco Saverio Borrelli (procuratore generale onorario Corte Suprema di Cassazione) e la moglie Maria Laura

Un primo piano di Bernabò Bocca (presidente di Federalberghi) durante l’intervista rilasciata a Stefania Fiorucci (giornalista magazine F.A.D. Sky TG24)

Lo storico d’arte Philippe Daverio con Mauro Orsi (titolare Bologna Art Hotels)

Umberto Veronesi (direttore scientifico IEO) e la moglie Edy

cui hanno contribuito una serie di fattori, primi tra tutti il crescente risalto che i media hanno voluto dare alla serata, e la caratura dei premiati speciali. Attribuire l’Excellent 2012 a personalità come Anna Finocchiaro (presidente Gruppo PD Senato), Roberto Formigoni (presidente Regione Lombardia), Philippe Daverio (storico dell’arte) e Franco Valeri (amministratore delegato Deutsche

Bank Italia) ha voluto dire a politica, finanza e opinione pubblica: «Collaborate insieme per il futuro del nostro Paese e del suo turismo», perché come ha sottolineato lo stesso Daverio dal palco della premiazione: «Dietro alle bellezze che tutto il mondo ci invidia c’è tanto che ancora non va». Di presente e futuro del settore hanno parlato anche gli altri riconoscimenti 2012.

Anna Finocchiaro (presidente Gruppo PD Senato) con Mario Mancini (presidente Communication Agency)

20 3 2012 | www.mastermeeting.it

La giuria, presieduta dall’onorevole Ombretta Fumagalli Carulli, ha infatti premiato big dell’industria turistico alberghiera, quelli che da anni fanno grande la nostra hotellerie a livello internazionale, ma anche alcuni tra i suoi professionisti più giovani e brillanti. Una nuova generazione di imprenditori – da Aldo Melpignano a Giovanni Naldi – che credono nel valore dell’ospitalità e la perseguono con impegno, passione e originalità da buoni portabandiera del Made in Italy. E, ad esempi da seguire e non, ha fatto riferimento – novità di quest’anno – il premio che il presidente di Communication Agency, Mario Mancini, ha voluto simbolicamente riservare al meglio e al peggio del nostro Paese. Il meglio se l’è aggiudicato il piatto nazionale, la pasta, il peggio è andato invece alla tragedia della Concordia, come monito di un turismo brutto che lede l’immagine dell’Italia nel mondo.


Reportage Premio Excellent 2012

GolosExcellent La serata Excellent, diciamolo, è anche un po’ la serata del peccato di gola. E meno male. Il momento in cui dietholic e non si lasciano andare a una lussuosissima coccola gourmet. A cominciare dall’aperitivo... un trionfo di stuzzicherie e ostriche, accompagnate da champagne Marguerite Guyot. Per non parlare della cena di gala. Quindi il sipario si è alzato sulle creazioni dello chef Fabrizio Cadei, sapientemente abbinate ai nettari di Cantine Santadi e pronte a farsi esaltare dal gusto rotondo dell’Olio Novaro. Di primo è stata servita una lavagnetta al radicchio tardivo, crema di zucca e luganega croccante accompagnata a un Vermentino di Sardegna 2011 Cala Silente, a seguire lombatina di agnello irlandese marinata al caffè, salsa mais e caponata di verdure con farro. Nei calici Carignano del Sulcis Superiore 2007 Terre Brune. Come dolce, cremoso ai due cioccolati con salsa al lime e cubetti di mango al timo abbinato a un Vino da uve stramature 2006 Latinia. Infine caffè e frivolezze e, per i più nottambuli, l’immancabile Open Bar in Sala dei Cristalli.

I vincitori 2012 Ma torniamo ora ai veri protagonisti del Premio 2012. E quanti potevano essere secondo voi gli “excellenti” della 17sima edizione di venerdì 17? 17, of course. Anna Finocchiaro (presidente Gruppo PD Senato), Roberto Formigoni (presidente Regione Lombardia), Philippe Daverio (storico dell’arte),e Franco Valeri (amministratore delegato Deutsche Bank Italia) per cui ha ritirato il premio Davide Rigamonti (coordinatore Canali Distributivi Deutsche Bank SpA) come premiati speciali, e poi Renzo Iorio (amministrato-

re delegato e direttore generale di Accor Italia); Maurizio Saccani (vicepresidente Orient Express Hotels); Chema Basterecchea (amministratore delegato NH Hoteles Italia; Aldo Melpignano (proprietario Gruppo San Domenico); Paolo Bellè (general manager Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort - Roma); Roberto Billi (presidente Grand Hotel de la Minerve - Roma); Giuseppina e Carmela Gambardella (proprietarie Hotel santa Caterina - Amalfi); Giovanni Naldi (general manager Prince SPA Grand Hotel Parco dei Principi - Roma)

La brigata di cucina del Principe di Savoia di Milano capitanata dall’executive chef Fabrizio Cadei

Tra le golosità che hanno potuto assaporare gli ospiti della serata i cioccolatini Silvio Bessone Puro Cioccolato, presentati con un packaging dedicato al Premio Excellent 2012

Premio alla lungimiranza creativa quello attribuito a Mike Eivers (consulente marketing Boscolo Tours) per aver ideato il brand di successo Chia Laguna Resort. Come struttura ha vinto invece il Bulgari Hotel di Milano: l’Excellent è stato consegnato al general manager Attilio Marro. E non sono mancati neppure premi alla memoria come quello dedicato ad Aldo Vagnozzi, ritirato dal figlio Maurizio, e riconoscimenti speciali di Communication Agency. I vincitori di quest’ultima sezione, inaugurata lo scorso anno, sono stati il deputato Edmondo Cirielli (presidente della Commissione Difesa della Camera e della Provincia di Salerno) e Pietro Fontanini (presidente della Provincia di Udine). ■

La pasta è stata protagonista del Premio Excellent 2012, ma anche i nettari di Bacco non sono stati da meno: dal vino di Cantine Santadi, qui in versione Terre Brune 2007 e formato magnum, alle bollicine dello champagne Marguerite Guyot che hanno fatto frizzare il momento dell’aperitivo

3 2012 | www.mastermeeting.it 21


Reportage Premio Excellent 2012

Da sinistra Maristella Girone, il generale Daniele Caprino (comandante della Guardia di Finanza per l’Italia Nord Occidentale), Achille Lineo Colombo Clerici (presidente Assoedilizia e Istituto Italo Cinese e vice presidente Confedilizia), il generale Antonio Girone (comandante Interregionale dei Carabinieri “Pastrengo”) e il colonnello Salvatore Luongo (comandante provinciale dei Carabinieri)

Un grande ringraziamento per l’accompagnamento musicale va al maestro Mario Pinna

La giuria del Premio Ombretta FUMAGALLI CARULLI, Presidente Direttore Istituto Giuridico, Università Cattolica del Sacro Cuore Magda ANTONIOLI CORIGLIANO Direttore MET (Master in Economia del Turismo), Università Bocconi

Paolo BISCIONI Hôtelier

Aureliano BONINI Presidente, Trademark Italia

Francesco Saverio BORRELLI Procuratore Generale Onorario, Corte Suprema di Cassazione

Paolo CASELLA Professore Ordinario di Diritto Commerciale, Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Giovanella CASTELBARCO BENEVENTANO Achille Lineo COLOMBO CLERICI Presidente, Istituto Italo-Cinese - Presidente, Assoedilizia - Vice Presidente, Confedilizia

Judith DAVIS BAER Presidente, JDB Associates

Jean Marc DROULERS Presidente, Villa Erba

Federico FALCK Presidente, Gruppo Falck

Guglielmo GUIDOBONO CAVALCHINI Delegato di Lombardia, Sovrano Militare Ordine di Malta

Mario MANCINI Presidente, Communication Agency Int. Srl.

Paolo PIRAS Presidente, Acentro Turismo S.p.A. - Presidente, GEBTA (Gild European Business Travel Agent)

Mario SCOGNAMIGLIO Direttore, rivista ESOPO - Titolare, Libreria Antiquaria Rovello

Mario SILVANO Amministratore Unico, Silvano Consulting S.r.l.

22 3 2012 | www.mastermeeting.it


i premiati

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Reportage Premio Excellent 2012

Anna Finocchiaro Nel suo ruolo di capogruppo al Senato del PD, Anna Finocchiaro continua a dare prova di grande equilibrio e senso di responsabilità nell’interpretare le esigenze della società, compreso il turismo, e nel promuovere il dialogo pacifico tra le parti.

Anna Finocchiaro (presidente Gruppo PD Senato) è premiata da Ombretta Fumagalli Carulli (presidente di giuria Premio Excellent) e Achille Lineo Colombo Clerici (presidente Istituto Italo-Cinese e Assoedilizia, vice presidente Confedilizia)

Roberto Formigoni Come Presidente della Regione Lombardia al suo quarto mandato, Roberto Formigoni ha saputo realizzare in Lombardia un modello di buon governo, da estendere al resto del Paese. Con l’impegno speso a favore di Expo 2015, ha dato, inoltre, un segnale forte, sottolineando come un simile evento sia di importanza strategica per lo sviluppo e il rilancio non solo della Regione Lombardia ma anche dell’intero sistema Italia.

Bernabò Bocca (presidente Federalberghi) e Ombretta Fumagalli Carulli (presidente di giuria) consegnano il Premio Excellent a Roberto Formigoni (presidente Regione Lombardia)

24 3 2012 | www.mastermeeting.it


Reportage Premio Excellent 2012

Philippe Daverio Per innovare non basta inventare nuovi linguaggi. Occorre anche avere passione, competenza e capacità di conquistare il grande pubblico con temi non popolari come la cultura. Philippe Daverio, conduttore delle trasmissioni Passepartout, Emporio Daverio e Il Capitale, ne è un brillante esempio.

Philippe Daverio (storico dell’arte) riceve il premio Excellent da Elena David (presidente AICA) e Francesco Saverio Borrelli (presidente generale onorario Corte Suprema di Cassazione)

Flavio Valeri

Ritira il premio Davide Rigamonti Come Amministratore Delegato di Deutsche Bank Italia, Flavio Valeri ha dato valore concreto all’espressione “costruire capitale sociale”, dimostrando, attraverso il sostegno di importanti iniziative a favore della ricerca, della cultura, dell’arte e dell’industria, come l’attività dell’Istituto non sia solo profondamente radicata nel contesto economico, ma anche dedita al continuo miglioramento della vita sociale.

Virginia Attanasio (proprietaria Hotel San Pietro - Positano) e Jean Marc Droulers (presidente Villa Erba) consegnano il Premio Excellent a Davide Rigamonti (coordinatore canali distributivi Deutsche Bank SpA)

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Reportage Premio Excellent 2012

Renzo Iorio Ieri Presidente di Confindustria AICA, oggi Presidente di Federturismo Confindustria, coinvolto in prima linea nel Progetto Expo “Turismo Culturale, Attrattività e Ricettività”, Renzo Iorio è, dal 2007, alla guida di Accor Italia che, grazie alla sua brillante gestione, continua con successo un ambizioso programma di sviluppo sul territorio nazionale.

Un primo piano del vincitore Renzo Iorio (amministratore delegato e direttore generale Accor Italia). Lo premiano Aureliano Bonini (presidente Trademark Italia) e Maria Laura Borrelli

Maurizio Saccani Grazie al contributo di Maurizio Saccani, Orient–Express Hotels è oggi, anche in Italia, sinonimo di unicità per i suoi alberghi di raro pregio, in contesti paradisiaci, e per l’eccellente qualità del servizio.

Mario Mancini (presidente Communication Agency) e Ombretta Fumagalli Carulli (presidente di giuria) premiano Maurizio Saccani (vice presidente OrientExpress Hotels)

26 3 2012 | www.mastermeeting.it


Reportage Premio Excellent 2012

Chema Basterrechea A Chema Basterrechea va il merito di aver fatto conoscere e apprezzare in Italia il brand NH Hoteles, oggi punto di riferimento nel settore per qualità e attenzione all’ambiente.

Federico Falck (presidente Gruppo Falck) e Ombretta Fumagalli Carulli (presidente di giuria) premiano Chema Basterrechea (amministratore delegato NH Hoteles Italia)

Bulgari Hotel - Milano

Ritira il premio Attilio Marro Unico nel suo genere, l’Hotel Bulgari è un punto di riferimento dell’ospitalità milanese. Il posizionamento, il design contemporaneo e la varietà nei servizi, studiati con la stessa ricerca di eccellenza che contraddistingue da sempre tutte le creazioni di Bulgari, rendono il soggiorno un’esperienza irripetibile.

Attilio Marro (general manager Bulgari Hotel - Milano) riceve il premio Excellent da Jean Marc Droulers (presidente Villa Erba) e Achille Lineo Colombo Clerici (presidente Istituto Italo-Cinese e Assoedilizia, vice presidente Confedilizia)

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Reportage Premio Excellent 2012

Aldo Melpignano Nel 1996 la mamma Marisa ha creato il cinque stelle Masseria San Domenico. Successivamente si sono aggiunti il San Domenico Golf e la Masseria Cimino. Oggi, Aldo Melpignano porta avanti il nome di famiglia nel segno dell’innovazione: è stato tra i primi a introdurre in Italia il family travel nel resort di lusso. Con Borgo Egnazia, ha dato vita a un gioiello unico dell’hôtellerie di charme, costruito nel tipico tufo bianco pugliese, che risponde ai desideri di chi oggi, nel lusso, cerca il connubio perfetto tra natura, comfort e bellezza. Il premiato Aldo Melpignano (proprietario Gruppo San Domenico) con Ombretta Fumagalli Carulli (presidente di giuria)

Aldo Vagnozzi

Premio alla memoria - Ritira il premio Maurizio Vagnozzi Come general manager di prestigiose realtà alberghiere, Aldo Vagnozzi ha sempre dato prova di grande impegno e competenza, rappresentando, nel mondo dell’hôtellerie, un esempio di rara intelligenza e umanità. Anche per le generazioni future.

Mario Mancini (presidente Communication Agency) e Martino Pedersoli (titolare System Management Services SpA) consegnano il premio a Maurizio Vagnozzi

28 3 2012 | www.mastermeeting.it


Reportage Premio Excellent 2012

Paolo Bellé Con la sua grande professionalità, Paolo Bellè ha contribuito a far crescere lo Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort, oggi uno dei complessi ricettivi più all’avanguardia, per spazi e tecnologie, della Capitale.

Maria Carmela Colaiacovo (presidente Confindustria Alberghi e Park Hotel ai Cappuccini - Tourist SpA) e Paolo Piras (presidente Acentro Turismo e GEBTA) premiano Paolo Bellé (general manager Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort - Roma)

Roberto Billi Con il Grand Hotel de la Minerve, Roberto Billi ha donato all’ospitalità capitolina – e a quella italiana – uno dei suoi templi più rappresentativi e ammirati a livello internazionale.

Al centro il vincitore Roberto Billi (presidente Grand Hotel de la Minerve - Roma) con i premiatori Judith Davis Baer (presidente JDB Associates) e Achille Lineo Colombo Clerici (presidente Istituto Italo-Cinese e Assoedilizia, vice presidente Confedilizia)

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Reportage Premio Excellent 2012

Giovanni Naldi Erede di una delle più importanti famiglie alberghiere italiane, Giovanni Naldi è un brillante esempio di come la tradizione può felicemente sposarsi con l’innovazione.

Gianfranco Battisti (direttore Divisione Passeggeri Nazionale Trenitalia) e Magda Corigliano Antonioli (direttore MET - Università Bocconi) premiano Giovanni Naldi (general manager Prince SPA Grand Hotel Parco dei Principi - Roma

Giuseppina e Carmela Gambardella

Ritira il premio Carmela Gambardella Con l’Hotel Santa Caterina, le sorelle Gambardella hanno arricchito la Costiera Amalfitana di una gemma iconica dell’ospitalità continuando la lunga tradizione familiare che, oggi, grazie alla sua unicità e bellezza, fa sognare tutto il mondo.

Ezio Indiani (general manager Hotel Principe di Savoia) e Judith Davis Baer (presidente JDB Associates) consegnano il premio Excellent a Carmela Gambardella (proprietaria Hotel Santa Caterina - Amalfi)

30 3 2012 | www.mastermeeting.it


Reportage Premio Excellent 2012

Mike Eivers Se oggi Chia e il Sud della Sardegna sono una destinazione lifestyle esclusiva, è merito anche di Mike Eivers che ha lanciato un nuovo brand dell’ospitalità, in cui il lusso è un modo di essere e sperimentare: il Chia Laguna Resort.

Ezio Indiani (general manager Hotel Principe di Savoia) e Magda Corigliano Antonioli (direttore MET - Università Bocconi) premiano Mike Eivers (ora consulente marketing Boscolo Tours)

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Reportage Premio Excellent 2012

Riconoscimenti Speciali di Communication Agency Edmondo Cirielli

Gianfranco Battisti (direttore Divisione Passeggeri Nazionale Trenitalia) e Mario Mancini premiano Edmondo Cirielli (presidente della Commissione Difesa della Camera e della Provincia di Salerno)

Il valore storico-artistico del territorio salernitano, unitamente alle sue notevoli bellezze naturali, deve essere considerato preziosa risorsa del nostro patrimonio turistico. Seppure in un momento congiunturale di crisi economica internazionale, attraverso un’inversione di tendenza nella destinazione delle risorse economiche del settore, realizzata mediante un investimento deciso nella promozione del territorio amministrato, il presidente Cirielli ha contribuito in maniera decisiva alla realizzazione di performance eccellenti della destinazione turistica “Provincia di Salerno”.

Pietro Fontanini Per l’originalità e innovazione del progetto di marketing territoriale “Terra dei Patriarchi” che valorizza, attraverso un club di prodotto, il turismo culturale ed enogastronomico, senza escludere il MICE.

Pietro Fontanini (presidente Provincia di Udine) riceve il Premio Excellent da Elisabetta Grimaldi (Communication Agency)

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The glam night


Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Mario Mancini (presidente Communication Agency) e la presentatrice Tessa Gelisio. 2 Andrea Campaner (direttore commerciale Gruppo Industriale Formenti), Martino Pedersoli (titolare System Management Services SpA) e Fabio Formenti (titolare Gruppo Industriale Formenti). 3 Matilde Salvo Bocca (presidente Sina Fine Italian Hotels). 4 Maurizio Saccani (vice presidente OrientExpress Hotels), Lina Cappiello (Communication Agency) ed Edmondo Cirielli (presidente della Commissione Difesa della Camera e della Provincia di Salerno). 5 Francois Delahaye (chief operating officer Dorchester Collection). 6 Francesco Brunetti (Milan area managing director Starwood) e Paolo Bellè (g.m. Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort - Roma)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Attilio Marro (g.m. Bulgari Hotel Milano). 2 Renzo Iorio (a.d. e d.g. Accor Italia) e Davide Rigamonti (coordinatore canali distributivi Deutsche Bank SpA). 3 Maria Carmela Colaiacovo (presidente Confindustria Alberghi e Park Hotel ai Cappuccini/Tourist SpA) e Chema Basterecchea (a.d NH Hoteles Italia). 4 Jean Marc Droulers (presidente Villa Erba) e Danilo Zucchetti (g.m. Villa d’Este). 5 Gerardo Boschi (direttore commerciale Indel B), Judith Davis Baer (presidente JDB Associates) e Magda Corigliano Antonioli (direttore MET - Università Bocconi). 6 Ivano Airoldi (direttore business Sky Italia) e un’ospite

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Roberto Franchi (d.g. Atahotels), Giovanni Mantovani (key account nord manager Sky Italia) e Elena David (a.d. Una SpA e presidente AICA). 2 Ezio Indiani (g.m. Hotel Principe di Savoia - Milano), Virginia Attanasio Cinque (proprietaria Hotel San Pietro - Positano) e un ospite. 3 Federica Seganti (assessore al turismo e attività produttive Friuli Venezia Giulia), Franco Mattiussi (assessore al turismo Provincia di Udine) e Pietro Fontanini (presidente Provincia di Udine). 4 In piedi da sin: Vittorio Gai (vice presidente Five Star Diamond Award) con la moglie, Renato Sala (g.m. JP Morgan Italia), Andrea Delfini (presidente Blastness), Gianluca Giglio (a.d. Nero Hotel Group), Roberto Bava (titolare Azienda Vinicola Bava e Cocchi Spumanti) e Andrea Trevisanato (proprietario Apogia Hotels). Al tavolo Marina Toti (proprietaria Hotel Capo d’Africa - Roma), Alberto Bochicchio (Leonardelli Image Consulting), Lamia Kashoggi (vicepresidente The Children for Peace), Massimo Leonardelli (a.d. Leonardelli Image Consulting) e Debbie Mace (presidente The Children for Peace). 5 Maurizio e Isabella Vagnozzi. 6 Mike Eivers (consulente marketing Boscolo Tours) e Tiziano Brazzale

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Carmela Gambardella (proprietaria Hotel Santa Caterina - Amalfi) con Erminia Carrana (Hotel Santa Caterina - Amalfi). 2 Gerardo Fruncillo (g.m. Grand Hotel Parco dei Principi - Roma), Giuseppe Rossi (g.m. Roberto Naldi Collection), Giovanni Naldi (g.m. Prince SPA Grand Hotel Parco dei Principi - Roma), Nicolaas Wiemeijer (g.m. Hotel Splendid Royal - Roma), Roberto Naldi (presidente Roberto Naldi Collection), Veronica e Cinzia Naldi. 3 Bernabò Bocca (presidente Federalberghi) e la signora Rosaria Lombardi. 4 Delia Danese (Communication Agency) e Aldo Melpignano (proprietario Gruppo San Domenico). 5 Roberto Billi (proprietario Grand Hotel de la Minerve - Roma) con la nipote Veronica e il figlio Giovanni. 6 Nicola Rex (complex g.m. Hotel dei Borgognoni e Hotel dei Mellini - Roma), Alessandrea Bragoli (g.m. Atahotel Expo Fiera - Rho), Ezio Sacrini (g.m. Grand Hotel de la Minerve - Roma) e Giacomo Guzzardi (g.m. Visconti Palace Hotel - Roma)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Federico Vincenzi (Oenogourmet), Florence Guyot (titolare Champagne Marguerite Guyot), Bernard e Renata Guyot e Domenico Avolio (presidente CIVC Centro Informazioni Vini Champagne). 2 Giorgio Novaro (titolare Olio Novaro) con il figlio Silvio. 3 Iolanda Meroni e Antonello Pilloni (presidente Cantina Santadi). 4 Pasquale Borghesi (manager Indel B), Giancarlo Casali (Philips), Edoardo Stambazzi (manager Hotel TV Philips), Elisabetta Grimaldi (Communication Agency), Emiliano Giuliani (manager Indel B) e Gerardo Boschi (direttore commerciale Indel B). 5 Daniele Rocca (titolare Azienda Giuseppe Rocca & Figli) e Alessandro Meroni (distributore Santadi). 6 Silvio Bessone e Mariangela Vinai (titolari Le Delizie Silvio Bessone Puro Cioccolato)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Giuseppe Mariano (g.m. Vestas Hotels & Resorts), Manuela Indiani, Andrea Montinari (presidente Vestas Hotels & Resort) e Stefano Gegnacorsi (g.m. Hotel de Russie - Roma). 2 Teresa Abbundo (esperto giuridico internazionale) e Liborio Stellino (consigliere diplomatico Regione Lombardia). 3 In piedi da sinistra Luigi Lima (direttore operativo Mercure, Ibis e All Seasons Italia), Alberta Galli (marketing manager Accor Italia), Renzo Iorio (a.d. e d.g. Accor Italia), Linda Smiderle Barattieri (giornalista Communication Agency), Daniela Tondini (responsabile comunicazione Accor Italia). Al tavolo Silvia Desideri (direttore commerciale e marketing Accor Italia) e Nicola Foschini (direttore franchising Accor Italia). 4 Raffaele Cani (direttore commerciale e amministrativo Cantina Santadi) e Giovanna Rocca (Azienda Giuseppe Rocca & Figli). 5 Paolo Biscioni (hotelier), Marcella Ercolini (regional director of sales Italy & Eastern Mediterranean Hilton Worldwide), Claudia Zorloni e Alan Mantin (senior development director Southern Europe, North & West Africa Hilton Worldwide). 6 Stefano Biscioni (presidente ESI), Cristina Piccinotti (Communication Agency), Valeriano Antonioli (a.d. Lungarno Hotels) e Francois Droulers (proprietario D Hotels)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 D. Yeng, un ospite e Gianluca Guzzini (presidente Teuco Guzzini). 2 Gianfranco Battisti (direttore divisione passeggeri nazionale Trenitalia), Lina Cappiello (Communication Agency) e Giancarlo Buontempo (responsabile direzione commerciale Centostazioni). 3 Vittorio Ricerni (direttore commerciale Roma Energie), Sandro Mannarino (direttore marketing Sheraton Golf Parco de’ Medici – Roma) e Katia Toscano (direttore commerciale e marketing Palenca Luxury Hotels). 4 Paolo Piras (presidente Acentro Turismo e GEBTA) e il generale Benito Pochesci. 5 Mario Mancini (presidente Communication Agency) con Carol e David Ross (titolari Sophisticated Italy). 6 Enzo D’Elia (titolare D’Elia Cultura) e Gennaro Sangiuliano (direttore TG1)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Emiliano Fucarino (direttore operativo corporate Starhotels). 2 Ilio Rodoni (g.m. Hilton Milan) e Antonio Ducceschi (area director of sales & marketing Fairmont Monte Carlo). 3 Eduardo Bosch (direttore commerciale NH Hoteles Italia) e Linda Smiderle Barattieri (giornalista Communication Agency). 4 Jerome Lassara (direttore operativo Novotel Italia). 5 Marc Sampietro (g.m. AC Hoteles Italia by Marriott) e Orietta Mizzaro (titolare Grand Hotel Gardone). 6 Michele Pani (g.m. Palazzo Arzaga), Luigi Nardi (titolare Grand Hotel de la Ville & la Villa - Monza) e Claudio Baggiani (g.m. Palazzo Borghese - Firenze)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Ivan Zorloni (proprietario Grand Hotel Villa Castagnola - Lugano) con la moglie Claudia e Serena Antonelli. 2 Leandro Gualtieri (presidente STB) ed Edy Cattaneo (g.m. Grand Hotel Villa Castagnola - Lugano). 3 Luciana Sidari (Communication Agency) e Alessandro Dal Corso (proprietario Hotel Villa Franceschi - Mira Porte). 4 Daniele Del Zotto (direttore Russott Hotel Sangiuliano - Venezia Mestre), Domenico Miloni (g.m. Hotel Quirinale - Roma) e Janos Grapow (titolare Hotel Photography). 5 Pino Corsaro (direzione Atahotels). 6 Elena David (a.d. Una SpA e presidente AICA) e Palmiro Noschese (area manager Italia Meliรก Hotels International)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Anna Abbundo (responsabile marketing H2C), Linda Conforti (director of operations Russott Hotels), un’ospite e Pippo Russotti (proprietario Russottfinance SpA). 2 Cristina Paini (a.d. GestiOne) e Laura d’Ambrosio (sales director Ramada Plaza Milano). 3 Damiano De Crescenzo (g.m. Hotel Enterprise - Milano) e Sofia Gioia Vedani (proprietaria Planetaria Hotels). 4 Guido Gellera (direttore sviluppo Planetaria Hotels). 5 Domenico Ieva (g.m. Hotel Pulitzer - Roma) e Marinella Vedani. 6 Walter Pescara (g.m. Grand Hotel Savoia - Genova) e Cristina Rivadossi (comunicazione e marketing strategico Planetaria Hotels)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Daniela e Andrea Babbi (a.d. APT Servizi Emilia Romagna). 2 Angelo Saronni (executive chef Chervo Golf Hotel San Vigilio), Pietro Apicella (direttore Chervò Golf Hotel San Vigilio), Raffaella Rossetti e Lia Guinta (Chervò Golf Hotel San Vigilio). 3 Giulio Marcucci (g.m. Hotel Manzoni - Milano) e Fausto Simone (g.m. Uptown Palace - Milano) con la moglie. 4 Nicoletta Gianni (g.m. Boscolo Hotel Leon d’Oro - Verona) e Leonardo Groppelli (a.d. ExtroHotels). 5 Franco Vanetti (g.m. Duetorri Hotels SpA - Bologna), Tiberio Biondi (g.m. Grand Hotel Majestic già Baglioni - Bologna) e Aldo Confalonieri (managing director System Management Services SpA). 6 Giuliano Nardiotti (g.m. Hotel de la Ville - Milano) e Valeriano Antonioli (a.d. Lungarno Collection)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Francesco Roccato (direttore Lungarno Collection) e Florence Guyot (titolare Champagne Marguerite Guyot). 2 Philip Haller (marketing manager Lungarno Collection) e Janos Grapow (titolare Hotel Photography). 3 Nadia Doardo (direttore commerciale Starwood Milano), Francesco Ascani (g.m. Gran Meliรก Roma Villa Agrippina - Roma), Carla Polverini (Communication Agency) e Alessandro Pinna (direttore marketing Starwood Italia). 4 Aureliano Bonini (presidente TradeMark) e Piercarla Delpiano (direttore comunicazione Fiera Milano SpA). 5 Antonello Buono (g.m. Borgo La Bagnaia) e Francesco Brunetti (Milan area managing director Starwood). 6 Fabio Datteroni (hospitality director e g.m. Castello Banfi - Firenze) e Paolo Sagina (g.m. Villa San Martino - Martina Franca)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Joel Meyer (Console di Francia) con la moglie Zoe. 2 Christian Kergal (direttore Atout France) e la giornalista Adriana De Santis. 3 Jean Marc Deshaires (presidente Camera di Commercio Francese in Italia) con la moglie Roberta. 4 Renata Guyot e Alexandre Bezardin (vice direttore Atout France). 5 Una foto di gruppo del team System Management Services SpA. Da sinistra Luca Vitalesta, Morena Pedersoli, Giovanni Paolo, Adriano e Martino Pedersoli. 6 Elisabetta Grimaldi (Communication Agency), Fabrizio Allevi e Milena Mineo (titolare M-I-L)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Paola Biglioli (Head of advertising & media Sky Italia) e Antonio Calabrese (direttore operativo Ora Hotels). 2 Guido Guidi (a.d. GGF Group), Paola Tinti (events manager Palazzo Mezzanotte) e un ospite. 3 Marta Inguscio (responsabile commerciale & PR Vestas Hotels & Resorts). 4 Carla Pellini (director of sales & marketing Grand Hotel Tremezzo e Grand Hotel di Como), Robert Webber (g.m. Palace Hotel - Como), Riccardo Gorla (resident manager Palace Hotel - Como) e Silvestro De Bolfo (g.m. Grand Hotel Imperiale - Moltrasio). 5 Elisabetta Serafini (responsabile comunicazione Chia Laguna Resort) e Roberto Micciulli (g.m. Chia Laguna Resort). 6 Valeria De Chierchi (responsabile marketing Chia Laguna Resort) e Danilo Ferrandino (direttore commerciale Chia Laguna Resort)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Vincenzo Gentile (g.m. Nova Yardinia Resort & Kalydria MGallery). 2 Gianfranco Masiero (St. Regis Grand Hotel - Roma), Stefano Venturi (g.m. Hotel Helvetia & Bristol - Firenze). 3 Leo Horvic (direttore commerciale e marketing Ora Hotels). 4 Federica Lucini (marketing manager Convention Bureau della Riviera di Rimini) e Coralie Delaubert (marketing & promotion executive Convention Bureau della Riviera di Rimini). 5 Elena Sgrò (direttore commerciale Hilton Milan) e Maria Grazia Loforese (responsabile marketing Atahotels). 6 Angelo Vignola (Iinternational sales director Eleganzia Hotels & Spas) e Cristiano Cabutti (direttore commerciale Borgo Egnazia)

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6 1 Antonio Barbieri (g.m. Palace Hotel - Bari), Delia Danese (Communication Agency), Marisa Cartotto (titolare Cartotto Studio) e Franco Orio (presidente Consorzio Portofino Coast). 2 Un’ospite e Valerio Ciceri (responsabile direct sales force Sky Italia). 3 In piedi Piera Carlomagno e Lina Cappiello (Communication Agency). Al tavolo Marco Zuppetta (direttore commerciale Royal Group) e Massimo Fardin (g.m. Royal Continental Hotel - Napoli). 4 Edoardo Stambazzi (manager hotel TV Philips) e Daniel Barr (g.m. Palazzo Montemartini - Roma). 5 Domenico Esposito (g.m. Hotel Corte Valier - Lazise), Laura Brini (congress manager Hotel Caesius Thermae & Spa Resort - Bardolino) e Fabrizio Cattaino (executive chef Hotel Corte Valier - Lazise). 6 Elena Motta (communication & marketing manager Grand Visconti Palace) e Roberta Groppelli (a.d. ExtroHotels e communication & marketing manager Hotel Mozart - Milano)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Monica Righele (responsabile corporate Atahotels). 2 Lina Cappiello (Communication Agency) con i funzionari Ciro Di Leva e Fabrizio Pagano e (a destra) il segretario generale della Camera di Commercio di Salerno Raffaele De Sio. 3 Federica Damiani (P.R. Hotel Terme dei Medici - San Casciano dei Bagni) e Paolo Argilli (direttore Itihotels). 4 Luigi Candida (sales & marketing director Is Molas - Pula) e un’ospite. 5 Aldo Werdin (g.m. Excelsior Palace Hotel - Rapallo), Delia Danese (Communication Agency), Vincenzo Vasco (direttore vendite Grand Hotel Alassio) e Giulio D’Alberto (g.m. Grand Hotel Alassio). 6 Luisa Chiesa (titolare Business Line Meeting & Incentives) e Adalberto Gigli (consulente alberghiero)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Nicolino Grigio (hotel manager Grand Hotel Excelsior Vittoria - Sorrento) e Daria Mellone (responsabile commerciale Hotel Caesius Thermae & Spa Resort - Bardolino). 2 Gianni Fratte (direttore Fondazione Aquileia) e Emanuele Zorino (Terre di Aquileia). 3 Tiziano Simonato (g.m. BHR Treviso) e Vittorio Morelli (g.m. Duetorri Hotel - Verona). 4 Matthias Perathoner (director of sales & marketing Four Points Sheraton Bolzano). 5 Michele Zanconato (g.m. Radisson Blu Galzignano Terme Spa & Golf Resort) con un’ospite e Luigi Leardini (g.m. Byblos Art Hotel Villa Amistà ). 6 Alessandro Martini (direttore Marca Treviso) ed Enrico Mazzocco (g.m. Castelbrando)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 David Ross (titolare Sophisticated Italy) con Guido e Camilla Artom. 2 Al centro Elisabetta Grimaldi (Communication Agency) con Cristina e Mauro Orsi (titolari Bologna Art Hotels). 3 Elena Agosti, Salvatore Rispoli (g.m. Buca di Bacco) e la moglie Marianna. 4 Camilla Conti Ginori, un’ospite e il senatore Nino Randazzo. 5 Adriano Rosina (g.m. Grand Hotel Billia) e Cristina Bonduà (responsabile sales & marketing Grand Hotel Billia). 6 Cristina Bussola (responsabile marketing Hotel Parchi del Garda) e Francesca Gibelli (responsabile eventi Byblos Art Hotel Villa Amistà)

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6 1 Giovanni Mantovani (key account nord manager Sky Italia), Paola Pittaluga (front office manager Hotel Vis à Vis - Sestri Levante), Delia Danese (Communication Agency) e Flavia De Nicolai (proprietaria Hotel Vis à Vis - Sestri Levante). 2 Marco e Dario Milana (titolare East And Studios). 3 Francesco Libonati (Mythos Hotels) e il commendator Santino Galbiati (titolare Mythos Hotels). 4 Al tavolo Maria Elena Turrini (marketing manager Loano 2 Village), Delia Danese (Communication Agency) e Paolo Madonia (marketing manager Loano 2 Village). 5 Fabio Guarducci (proprietario Tombolo Talasso Resort - Castagneto Carducci) e Aimone Dal Pozzo (proprietario Castello Dal Pozzo - Oleggio Castello). 6 Antonio Delfino (direttore Hotel Corallo - Sant’Agnello di Sorrento) e Antonino Russo (marketing manager Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast)

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6 1 Achille Lineo Colombo Clerici (presidente Istituto Italo-Cinese e Assoedilizia, vicepresidente Confedilizia) e Federico Falck (presidente Gruppo Falck). 2 Amilcare Troiano (presidente Parco del Cilento). 3 Stefania Panetta (marketing executive Nova Yardinia Resort & Kalydria MGallery), Delia Danese (Communication Agency) e Giuseppe Gambino (director of sales & marketing Nova Yardinia Resort & Kalydria MGallery). 4 Paolo Pasini. 5 Carlo Guadagno (consigliere Camera di Commercio di Salerno) e Piera Carlomagno. 6 Ines Pasini, Adolfo Carulli e Maria Laura Borrelli

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6 1 Aniello Ottiglio (amministratore Hotel Princess - Roma), Luca Rombi (direttore Hotel Lunetta Roma) e Giuseppe Artolli (g.m. Grand Hotel Continental - Siena). 2 Marco De Pinto (g.m. Il Principe Hotel - Catania) e Finny De Luca (Communication Agency). 3 Piergiorgio Schirru (revenue manager Blastness) e Gianluca Giglio (a.d. Nero Hotel Group). 4 Sergio Campailla (capo ricevimento Grand Hotel Minareto - Siracusa) eAntonio La Spina (g.m. Grand Hotel Minareto - Siracusa). 5 Paolo Ferraro (g.m. Hotel Regina Elena - Santa Margherita Ligure), Delia Danese (Communication Agency), Gino Marchionna (g.m. Palazzo Gattini - Matera) e un ospite. 6 Andrea Ruffoli (area manager business Sky Italia) e Federica Assini

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6 1 Paolo Bovina (Communication Agency) e Marcello Grossi (titolare Ted Motor). 2 Fernando Felizziani (direttore vendite Italia Teuco Guzzini), Enzo Botta (consigliere Provincia di Salerno), Lina Cappiello (Communication Agency), Roberta Basciano (consulente Provincia di Salerno), Piera Carlomagno e Gianmarco Nasti (g.m. Hotel Spa & Congress Centre Terme di Agnano). 3 Santo Alba (g.m. Alliance Hotel Bologna Airport) e Michela Carboni (communication & events specialist Sky Italia). 4 Un’ospite e Giuseppe Vismara. 5 Carla Polverini (Communication Agency) e Giuseppe Rossi (g.m. Roberto Naldi Collection). 6 Angelo De Vita (direttore Parco del Cilento)

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6 1 Emerico Amari (proprietario Villa Sicilia Baglio - Selinunte) e Amedeo Clavarino (proprietario Maloja Palace Hotel). 2 Patrizia Di Forte (direttore Consorzio Portofino Coast), Delia Danese (Communication Agency) e Armando Tassi (g.m. Suite Hotel Santa Chiara - Lecce). 3 Gaetano Torino (g.m. Grand Hotel Villa Medici - Firenze) e Amaranta Tassi. 4 Stefano Plotegher (g.m. Il Salviatino) e Fabiana Cinquemani (account director Talent Acquisition ESI). 5 Licinio Garavaglia (g.m. Chateau Monfort) e Ugo Picarelli (fondatore e amministratore Leader Sas). 6 Giuseppe Fabbricatore, Lina Cappiello (Communication Agency), Guido Arzano (presidente Camera di Commercio di Salerno) e Gerardo Buonocore (proprietario Buonocore Group)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Martina Zampieri e Sebastiano Leder (director of sales & marketing Sogno di Giulietta). 2 Anna Sammassimo e Henry Habittan. 3 Arturo Bellini, Giulio Gentile (responsabile comunicazione Villa San Michele) e Mario Mancini (presidente Communication Agency). 4 Piergiorgio Benfenati (titolare Benfenati Consulting) e Aurora Lamperti (g.m. Italia Relais & Chateaux). 5 Davide Crema (relazioni esterne Art Hotel Italia) e Ornella Bernini. 6 Un’ospite e Piero Tiberto

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Mario Mancini (presidente Communication Agency) e Umberto Solimene (docente Università degli Studi di Milano - Cattedra di Terapia Medica e Medicina Termale). 2 Linda Smiderle Barattieri (giornalista Communication Agency) e Giorgio Barattieri (consulente alberghiero). 3 Elisabetta Giulietti (direttore commerciale HRS.com), Angelo Lariccia (direttore commerciale Una Hotels & Resorts) e Giacomo Guzzardi (g.m. Visconti Palace Hotel - Roma). 4 Vincenzo Chierchia (caposervizio Il Sole 24 Ore) e Vanni Dolcini (titolare Dolp’s Studio). 5 Imma Vietri (consulente Provincia di Salerno) e Diana D’Angelo (segreteria politica Edmondo Cirielli). 6 Maurizio Vagnozzi, Aldo Confalonieri (managing director System Management Services SpA) e Luca Vitalesta (System Management Services SpA)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Giorgio Bertoni (caposervizio Italia Oggi) e signora, Lina Pupino (p.r. Dolp’s Studio), Donato Troiano (direttore InformaCibo), Rita Zaccaria e Roberto Zoli (ufficio stampa Dolp’s Studio). 2 Donato Troiano (direttore InformaCibo) e Valeria Bertozzi (redattrice InformaCibo). 3 Vanni Dolcini (titolare Dolp’s Studio), Paolo Galliani (caposervizio cronaca e turismo Il Giorno), Raffaella Parisi (collaboratrice Il Giorno) e Ruben Razzante (collaboratore Quotidiano Travel). 4 Elisabetta Grimaldi (Communication Agency) e Marina De Falco (giornalista Communication Agency). 5 Alberto Bochicchio (Leonardelli Image Consulting), Lamia Kashoggi (vicepresidente The Children for Peace). 6 Tiziano Teti (sindaco Torricella Peligna) e Anna Finocchiaro (presidente Gruppo PD Senato)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Mattia Ferrero, Alessandro Perego e Sergio Carulli. 2 Chiara e Guido Carulli. 3 Alberto Mariani e il capitano dei Carabinieri Daniele Bonazzi. 4 Luciana Sidari (Communication Agency) e Daniela Raffaldi (Communication Agency). 5 Mario Scognamiglio (direttore rivista Esopo e titolare Libreria Antiquaria Rovello) con la moglie. 6 Un ospite e Salvatore Luongo (comando provinciale Carabinieri di Milano)

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Reportage Premio Excellent 2012

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6 1 Ettore Galli (Banca Leonardo) e Lucio Mancini (Communication Agency). 2 Elsbeth Mancini e Nicola Chessa. 3 Anna Maria e Giulio Picone. 4 Edi Veronesi e Antonio Girone (comandante interregionale Carabinieri Pastrengo). 5 Beniamino Stumpo e Giammaria Bordi. 6 Antonella Sgobba ( director of sales & marketing Hotel Principe di Savoia), Linda Smiderle Barattieri (giornalista Communication Agency) e Massimo Fardin (g.m. Royal Continental Hotel - Napoli)

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Reportage Premio Excellent 2012

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4 1 Francesca Blench (responsabile marketing Villa Crespi - Orta San Giulio) e Tany Nardi (titolare Hotel de la Ville & La Villa - Monza). 2 Valeria e Daniele Caprino (comandante Guardia di Finanza per l’Italia Nord-Occidentale). 3 Marika Caliolo (g.m. Conchiglia Azzurra Hotel - Porto Cesareo). 4 Angelo Rizzi (resident manager Hotel Principe di Savoia) e Martino Pedersoli (titolare System Management Services SpA). 5 Roberto Billi (presidente Grand Hotel de la Minerve - Roma) e Carla Polverini (Communication Agency)

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Reportage Premio Excellent 2012

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4 1 Bernabò Bocca (presidente Federalberghi) con Marinella e Sofia Gioia Vedani (proprietaria Planetaria Hotels). 2 Gerardo Boschi (direttore commerciale Indel B) con Anna Finocchiaro (presidente Gruppo PD Senato) e Ombretta Fumagalli Carulli (presidente di giuria). 3 Silvestro De Bolfo (g.m. Grand Hotel Imperiale - Moltrasio) e Judith Davis Baer (presidente JDB Associates). 4 Ezio Indiani (g.m. Hotel Principe di Savoia), Florence Guyot (titolare Champagne Marguerite Guyot) e Aniello Ottiglio (amministratore Hotel Princess - Roma). 5 Elena David (a.d. Una SpA e presidente AICA) e Renzo Iorio (a.d. e d.g. Accor Italia)

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Reportage Premio Excellent 2012

ringrazia

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COVER STORY

MELIÃ... Il piacere di un viaggio emozionale “LA CRISI SI VINCE CON IL GIOCO DI SQUADRA E LA VALORIZZAZIONE DELL’INDIVIDUALITÀ”. QUESTO IL PENSIERO DI PALMIRO NOSCHESE, AREA MANAGER DI MELIÁ ITALIA, CHE ANNUNCIA IMPORTANTI PROGETTI DI ESPANSIONE NEL NOSTRO PAESE, CON ALTRE NUOVE APERTURE DOPO QUELLA ROMANA DELLO SCORSO APRILE. A RACCONTARCI I 4 MELIÁ ITALIANI, IN UNA GRANDE INTERVISTA CORALE, I RISPETTIVI MANAGERS Marina De Falco

o diciamo subito: non è stato facile organizzare l’intervista che segue ma il risultato, per quel che ci riguarda, almeno, è stata una piacevolissima chiacchierata di gruppo in cui da Mister Noschese, come lo chiamano quelli del suo team, ai managers dei quattro Meliá oggi presenti in Italia (Gran Meliá Villa Agrippina, Meliá Roma Aurelia Antica, Meliá Genova, Meliá Milano), abbiamo potuto fare il punto sul presente della catena in Italia e sulle sue strategie per affrontare la crisi. La prima domanda che abbia-

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mo rivolto a Palmiro Noschese è questa: se volesse definire Meliá in una frase? La sua risposta, senza esitazione, è stata: «un viaggio emozionale». E la formula magica della sua ospitalità? «Tutto parte dal cliente. Viaggiamo insieme per costruire l’esperienza, ogni persona che vive le nostre case è fondamentale; da ospite o da dipendente, il successo nasce da loro». La forza del brand insomma sta nel mettere l’individualità al centro. E meno male che in tempi come questi in cui impera l’omologazione c’è qualcuno

che la pensa diversamente e per questo e su questo vince. Con il grande coraggio in più che serve al Management per intraprendere un’avventura come quella di inaugurare l’ultimo gioiello romano della collezione, Il Gran Meliá Roma Villa Agrippina, nell’anno della peggiore crisi dal 1929. «Il pessimista vede pericolo in ogni opportunità, l’ottimista vede opportunità in ogni pericolo», ci ha insegnato W. Churchill e i numeri di MHI ci spronano ad essere ottimisti 350 alberghi in 4 continenti, 12 Paesi, 126 città, 8,5 milioni di customer inseriti


COVER STORY In apertura la squadra Meliá Italia. In basso il “mister” Palmiro Noschese e le “punte” del team. Da sinistra Alessandro D’Andrea (Resident Manager Meliá Roma Aurelia Antica), Nicola Terlizzi (General Manager Meliá Milano), Palmiro Noschese (Area Manager Italy ), Francesco Ascani (General Manager Gran Meliá Villa Agrippina) e Paolo Doragrossa (General Manager Meliá Genova). Entrambe le immagini sono state scattate lo scorso 24 novembre in occasione del decimo anniversario del Meliá Milano

nel CRM, 2,5 milioni di possessori di Mas Card, 85,000 Travel Agent fidelizzati, e 35.000 dipendenti». E per quanto riguarda l’Italia, Come è andato l’ultimo anno? «Abbiamo mantenuto stabili i livelli di occupazione con una leggera flessione del prezzo medio camera e il conseguente impatto sul Rev Par, nonostante questo il nostro RGI per le strutture italiane si attesta intorno a 110». Gli Hotel Meliá sono oggi quattro, due strutture a Roma, Milano e Genova. Perché proprio qui? «Roma e Milano sono destinazioni leader per eccellenza sia per i segmenti legati al turismo che al business, sia per i clienti individuali che per i gruppi, per una catena di riferimento come la nostra impossibile non esserci. Genova è una città meravigliosa, un gioiello di albergo, un punto di riferimento per la città. Un cinque stelle di altissimo livello in un mercato tutto da sviluppare e da scoprire. Le sfide ci piacciono».

A questo punto la domanda è d’obbligo: come state affrontando la crisi? «Lorenzo il Magnifico diceva “Del diman non v’è certezza” ed è vero, soprattutto oggi. È difficilissimo fare previsioni. La maggior parte del business arriva sotto data e questo vale per tutti i segmenti. La situazione economica generale impatta sulla domanda generando un’attenzione spasmodica al prezzo. L’offerta del mercato è abbastanza omogenea e molto aggressiva in termini di prezzi, un oceano rosso». Quindi? «Quindi, l’unico modo per

emergere e nuotare in oceani blu è differenziare l’approccio a 360°, vincere senza competere. Proponendo prodotti fuori dagli schemi e al tempo stesso avendo gli occhi sempre puntati su flessibilità, proattività e su quel patrimonio umano di inestimabile valore che è la “nostra gente”, il tesoro sul quale costruire il nostro futuro. Per questo motivo siamo molto attenti a tutto quel che riguarda la formazione, il talent management, il lavoro sinergico tra hotel, l’impegno sociale, la valorizzazione della diversità e la sostenibilità ambientale». I fattori emozionali e le

“Dalla Mischia alla Meta”... Ecco tutti i capi reparto dei Meliá italiani in versione team building presso la sede del Rugby Bologna. 3 2012 | www.mastermeeting.it 67


COVER STORY

Melià Hotels Italia non è solo una catena alberghiera sportiva ma anche di cuore. Il Meliá Roma Aurelia Antica ha infatti dedicato una intera giornata (20 novembre 2011) alla raccolta fondi dell’Unicef. Per l’occasione clienti e staff hanno indossato l’inconfondibile fiocco azzurro

spinte individuali insieme, insomma, “accendono il motore”... «Esattamente. La regola è passarci la palla e a fronte di ogni sacrificio, arrivare insieme alla meta. Dai momenti di crisi, affrontati con creatività e passione, possono nascere opportunità inattese. Siamo tutti venditori sul campo e consideriamo ogni singola richiesta di ogni singolo cliente come il business più importante dell’anno. Senso di responsabilità di ognuno di noi e consapevolezza di quanto contiamo nel raggiungimento dell’obbiettivo comune, questo è il nostro piano strategico, il potere degli individui e della squadra insieme. Come abbiamo già detto, la competizione va fatta adesso in modo molto focalizzato in ogni microclima e interagendo sia con gli internal che external customers su un territorio incastonato, quasi “cucito” addosso alle strutture. Quindi la tendenza generale è di passare da un approccio centralizzato ad una visione locale glocal ossia global e local allo stesso tempo». State lavorando all’apertura a Roma del Gran Meliá Villa Agrippina. Che cosa ci può dire al riguardo? Quali sono le valutazioni che hanno portato a questa nuova apertura e quali obiettivi vi prefiggete con questo nuovo cinque stelle? «Meliá, come abbiamo detto, è viaggio emozionale. L’apertura di questo nuovo albergo – dalla nascita del progetto alla sua realizzazione – è l’emblema stesso del viaggio. Dietro ci sono anni di emozioni, momenti 68 3 2012 | www.mastermeeting.it

di profonda crisi nell’affrontare problemi burocratici e di grande soddisfazione nel risolverli, euforia, e poi finalmente il primo cliente». Perché due strutture a Roma? «Meliá Hotels International oggi è in piena espansione: Cina, Medio Oriente, e in ambito europeo un’attenzione particolare alla nostra penisola. L’esperienza consolidata e le competenze dei nostri dipendenti in tutte le pieghe di questo settore, ci danno solide basi ma, come diceva Johann Wolfgang Goethe “Conoscere non è abbastanza: bisogna mettere in pratica ciò che sappiamo. Nemmeno volere e abbastanza: bisogna fa-

re...” E noi stiamo appunto facendo». Altri progetti futuri? «Oggi a Roma possiamo contare su due strutture di brand completamente diversi, domani potremmo averne altri due o tre. È legge di mercato: prodotti diversi per target diversi. Il mercato è globale ma la peculiarità di ciò che si offre, anche nell’ambito di una fascia di clientela apparentemente omogenea, è vincente e indispensabile per aumentare il fatidico brand awareness».

Il poker di Meliá in Italia «Oggi Meliá è presente in Italia con quattro strutture: il Gran Meliá Roma Villa Agrippina, il Meliá Roma Aurelia Antica, il Meliá Genova e il Meliá Milano. Conosciamoli meglio».

Gran Meliá Roma Villa Agrippina

Urban resort nel cuore di Roma

iamo appena nati», ci dice Francesco Ascani, general manager del nuovo cinque stelle lusso, «ma posso dire, con orgoglio, che siamo già “speciali”». Innanzi

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tutto sorgiamo sulle rovine della leggendaria Villa Agrippina, questo ci rende un vero e proprio museo nella città, concetto che peraltro abbiamo voluto valorizzare rendendo i resti ar-


COVER STORY

cheologici emersi durante gli scavi parte integrante del nostro interior decor.Una scenografia magica, di oltre 10mila mq per 116 camere e suite che, tra arte, magnifici giardini e servizi al top, ci rende – e non temo smentita – l’unico vero urban resort nel cuore di Roma». Quali sono gli altri atout della struttura? «L’elenco è lungo, un centro benessere all’avanguardia firmato YHI Wellness, una piscina esterna, il Liquid Garden, il Pool Lounge ed il Roof Garden, ma per noi il Gran Meliá Villa Agrippina è prima di tutto la massima espressione del viaggio emozionale attraverso l’esperienza. Tra gli ingredienti magici che la compongono: l’arte della cucina, affidata allo chef stellato Alfonso Iaccarino ed al figlio Er-

nesto, collaborazione di cui andiamo particolarmente fieri. Il ristorante Vivavoce sarà il tempio della loro filosofia culinaria. La loro passione per la genuinità degli ingredienti locali, per la creatività e per l’eccellenza rendono questa famiglia simbolo della cucina mediterranea». Il Red Glove, un servizio esclusivo e memorabile: la signora in rosso accoglie gli ospiti con una mano sul cuore, antico gesto della tradizione spagnola legato ad un saluto pieno di rispetto ed amore. Questo il primo incontro con gli esclusivi rituali Red Glove: eleganza, stile, sorriso e comprensione delle esigenze degli ospiti. Dal guanto bianco leggendario emblema di un servizio eccellente al guanto rosso sinonimo di un servizio eccellente, sposato alla passione.

Meliá Roma Aurelia Antica

4 stelle in 4 C l Meliá Roma è stato fino a poche settimane fa l’unico volto romano di Meliá Hotels International. «MHI ha legato al brand Meliá una missione delicata e strategica» ci dice il resident manager Alessandro D’Andrea, «Lusso accessibile e massima attenzione ai detta-

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gli e noi abbiamo sposato la causa e la missione è decisamente possibile». In altre parole una soluzione perfetta per ogni tipo di ospite. Mice soprattutto. Tour operator e clientela corporate hanno amato fin da subito questo quattro stelle immerso in un’area resi-

denziale e in un bellissimo parco mediterraneo, a 6 km dal Vaticano, a 20 dall’aeroporto di Fiumicino e facilmente accessibile grazie al servizio navetta gratuito. Un claim per definire la struttura? «4 C... Centro Congressi Con Camere. I nostri sono numeri importanti: 2.500 mq di spazi congressuali, 270 camere, 2 ristoranti, 2 bar e vaste aree esterne, perfette per serate a tema a bordo piscina o magari per check in personalizzati sotto l’ulivo centenario. Gli esempi si sprecano». Il punto di forza? «La ristorazione è un punto cardine dell’ospitalità, per tutti, ma la particolare passione del nostro Chef Pasquale Lo Bello e del nostro Responsabile per la Ristorazione Andrea Corrias e le loro competenze, ci danno qualche marcia in più. Da tempo ci siamo specializzati e offriamo un servizio di ristorazione perfettamente in linea con la tradizione e le regole della cucina ebraica al punto da ospitare il 6° Congresso delle Comunità Ebraiche (UCEI) alla presenza delle maggiori cariche dello Stato tra cui anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E non solo. L’Associazione Italiana Celiachia è di casa da noi per i suoi eventi più importanti, l’ultimo il 15 aprile. Ma non ci fermiamo, altri progetti sono on going. Come abbiamo già detto: “Bisogna mettere in pratica ciò che sappiamo. Nemmeno volere è abbastanza: bisogna fare”. E noi continueremo a fare e a ricordare costantemente il motto del nostro direttore commerciale Daniela Baldelli: “un mondo di opportunità”». 3 2012 | www.mastermeeting.it 69


COVER STORY Come avete fatto? «È stato anche in questo caso un lavoro di squadra che ha coinvolto tutto il team. A cominciare dal food & beverage manager Francois Arviset la Compte e lo chef Enzo Scala, appassionato di cucina ligure, che hanno fatto conoscere i nostri ristorante Marea e il

Blue Lounge & Terrace Bar per i brunch della domenica, per gli aperitivi, per i cocktail con dj set del martedì e del venerdì. La colonna sonora di questi appuntamenti, curata dal DJ Celso, è un mix accattivante di jazz, gospel house e lounge al quale i genovesi non possono più rinunciare».

Meliá Milano Meliá Genova

A tu per tu con la città l Palazzo dell’Ilva eretto nel 1929 e convertito in hotel di design nel 2007 è entrato a far parte della famiglia Meliá da settembre 2011 integrandosi fin da subito nel contesto locale, grazie anche alla sua posizione nel cuore di Carignano, uno dei più centrali e prestigiosi quartieri di Genova. «Durante la settimana», ci dice il general manager Paolo Doragrossa, «grazie alla nostra moderna sala riunioni per 100 persone, siamo scelti per eventi aziendali di prestigio e nel fine settimana cambiamo abito, diventando leisure e questo, grazie anche alla vicinanza con Portofino, Cinque Terre, la Riviera di Ponente». L’hotel piace perché... «È luminoso, fresco, le sue 99 camere sono tutte giocate sui colori caldi e poi le 12 junior, la suite e la presidential suite hanno il plus della terrazza privata con tanto di vasca idromassaggio con vista su Genova». A proposito di Genova, qual è il legame dell’hotel con il capoluogo? «Strettissimo e fin dal primo giorno. Abbiamo voluto presentarci non come luogo inavvicinabile ma anzi come punto di ritrovo per la città».

Quell’anima rock & roll che non ti aspetti

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camere, 14 sale meeting con capacità massima di 1300 persone tra cui quella plenaria che può ospitarne fino 520. Una location strategica, a due passi dal nuovo Centro Congressi MiCo e in prossimità del nuovo polo fieristico di Rho-Pero e dello Stadio di San Siro, uno stile classico.Tutto parla di business e di fatti qui di business se ne fa e tanto anche. Eppure, l’atmosfera dell’hotel è decisamente rock & roll. «La sorpresa che non ti aspetti, il nostro fiore all’occhiello», ci dice il general manager Nicola Terlizzi, «si chiama THE LEVEL ed è il nostro boutique hotel nell’hotel. Con 21 camere e 6 suite con accesso riservato alla Lounge. Parlando di prodotti fuori dagli schemi e di “oceani blu”, di cui

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si diceva prima, volevo approfittare di questa chiacchierata per annunciare una novità: in occasione della settimana del Salone del Mobile presenteremo una nuova tipologia di Experience Room, che abbiamo in esclusiva al Meliá Milano e che si ispira al fumetto Diabolik. La sua casa editrice Astorina quest’anno festeggia il 50° anniversario. Da qui lo spunto per dare vita insieme a un progetto di ospitalità alternativo: una suite extralusso, dotata di tutta la tecnologia di ultima generazione. Chi volesse vivere questa diabolika esperienza, può prenotarla a partire dal 23 aprile al prezzo di 6666,66 euro a notte all inclusive. Il nostro motto è: “Sprigionate la fantasia e cercheremo di accontentarvi... Rubandovi l’anima”». ■


Chi cerca la qualità sa dove trovarla. I migliori alberghi scelgono Simmons. Perchè i materassi non sono tutti uguali e per dormire bene c’è bisogno di

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INCHIESTA

2012,

l’anno del riscatto?

Lo skyline di Brema: al centro spicca la futuribile sagoma dell’Atlantic Hotel

LE PREVISIONI INTERNAZIONALI SONO SICURE DELLA CRESCITA DECISA DEL COMPARTO TURISTICO MONDIALE MA, PER QUANTO RIGUARDA L’ITALIA, LE VARIABILI IN GIOCO PESANO ANCORA MOLTO Dante Daverio

e il buongiorno si vede dal mattino, come diceva la saggezza popolare una volta, il 2011 non sarebbe dovuto certo essere un anno favorevole al turismo. Partendo dalle diverse crisi di instabilità politica e sociale che hanno caratterizzato molti dei paesi del Maghreb e del Medio Oriente, Libia e Siria su tutti, continuando con i disastri naturali che hanno colpito

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diverse zone dell’Asia e, soprattutto, martoriato pesantemente il Giappone, fino ad arrivare alla contingente crisi di molti paesi europei e occidentali, che hanno visto le loro economie in balia della speculazione internazionale, era facile prevedere una contrazione dei consumi in generale e una decrescita del segmento legato all’hospitality in particolare. Ebbene è invece da poco tempo stata pubblicata

una ricerca che non solo stabilisce che lo stesso 2011 non è stato così brutto come lo si voleva dipingere, in termini di crescita del settore alberghiero, ma che nell’anno 2012 dovrebbe continuare un periodo di crescita per l’industria mondiale dell’ospitalità. Si tratta dello studio “Global Hospitality Insights: Top Thoughts 2012”, che è stato condotto dalla società di consulenza internazionale


INCHIESTA

La facciata con il giardino e sotto la lobby dell’albergo Villa Le Maschere, proposta di UNA Hotels per Firenze

Ernst&Young, per analizzare i trend che segneranno l’attività di investitori e gruppi turistici nel nuovo anno. Il risultato, come abbiamo detto abbastanza sorprendente, prevede un periodo di sviluppo per l’hotellerie internazionale. Scendendo più nello specifico, la ricerca condotta dagli esperti di Ernst&Young sostiene anche che i punti chiave sui quali i grandi gruppi alberghieri faranno leva per realizzare piani di sviluppo a medio-lungo termine saranno, in particolare, una rinnovata attenzione per i mercati emergenti, la volontà di dedicarsi all’organizzazione di grandi eventi di richiamo internazionale e lo studio di nuove strategie di sviluppo e rinnovamento nei servizi alla clientela.

Brics e grandi eventi globali: i mercati ad alto potenziale Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, o più semplicemente BRICS: sono i paesi che uniscono il fatto di avere le economie più in crescita del pianeta e una grande popolazione

(Russia e Brasile sono oltre il centinaio di milioni di abitanti, Cina e India addirittura oltre il miliardo di abitanti) e che proprio per questo motivo continueranno a essere mercati ad alto potenziale nei quali allargare la propria presenza con la costruzione di nuovi alberghi. Fondamentale secondo lo studio sarà anche il ruolo dei grandi eventi globali in previsione per i prossimi anni, ma per i quali bisognerà agire già dal 2012. Olimpiadi, Mondiali di Calcio e altre grandi manifestazioni internazionali già pia-

nificate (spesso proprio in grandi paesi emergenti come Brasile, Russia e Corea del Sud) sono infatti delle vere opportunità di espansione e di rafforzamento della presenza alberghiera, a patto che si valutino attentamente le condizioni del mercato al fine di evitare la creazione di un’offerta sovrastimata rispetto alla domanda nel periodo successivo all’evento. Per quanto riguarda invece il rinnovamento dei servizi, per aumentare la propria competitività gli alberghi dovranno investire nella moder3 2012 | www.mastermeeting.it 73


INCHIESTA

Emergenti vs Europa Confermano le previsione dalla società di consulenza internazionale Ernst&Young anche i dati che emergono dall’UNWTO World Tourism Barometer, lo studio annuale realizzato dall’organismo internazionale delle Nazioni Unite che si occupa di monitorare e incentivare i viaggi nel mondo e che è stato presentato a Madrid poche settimane fa. L’analisi degli esperti dell’Onu, infatti, spiega anch’essa che per il 2012 il segmento dell’incoming è previsto in crescita. In particolare viene evidenziato il fatto che l’Europa sarà leader per numero di arrivi e che proprio entro la fiUna classica sistemazione per mini-eventi in Baviera, il romantico Hotel Vier Jahreszeiten. Sotto: l’Hotel Lone Rovinj, punto di riferimento per la clientela internazionale in Istria

nizzazione delle dotazioni e dei servizi. In particolare, ad esempio, per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori, che vogliono restare sempre connessi alla rete di internet e che, anche quando viaggiano per lavoro, vogliono trovare spazi e momenti di leisure. Senza dimenticare che sviluppo industriale, anche nel caso di settore turistico e alberghiero, deve oggi andare di pari passo con il rispetto della sostenibilità ambientale. Numerose ricerche sviluppate da organizzazioni no profit internazionali dimostrano che gli alberghi con certificazioni di eco-sostenibilità vedono crescere sia il numero delle prenotazioni che il livello delle tariffe: anche in virtù di questo, i progetti di green hospitality potranno essere sempre più numerosi. 74 3 2012 | www.mastermeeting.it


INCHIESTA

ne di quest’anno si raggiungerà a livello globale la quota, mai toccata, di un miliardo di arrivi internazionali legati al turismo (dato però inteso per tutte le tipologie di motivazioni: leisure, business travel e congressuale). Il turismo internazionale ha toccato nuovi record anche nel 2011, nonostante la difficile situazione, viene spiegato nel rapporto firmato dall’UNWTO World Tourism Barometer. Si tratta insomma nuovamente di dati molto incoraggianti, se si pensa che il settore contribuisce alla formazione del 5% del Pil globale, del 6% delle esportazioni e che impiega un lavoratore su 12 nelle economie avanzate e in crescita. Volendo quantificare ancora più precisamente l’espansione del settore, l’organismo dell’Onu spiega come, nonostante le difficoltà economiche e gli avvenimenti politici, diffusi maggiormente in Medioriente e Nord Africa, che hanno causato incertezza nel mercato dei viaggi, il 2011 si è chiuso infatti con una crescita del 4% negli arrivi internazionali, giunti a quota 980 milioni. A trainare questa espansione è stata sicuramente l’area Asia-Pacifico, che ha registrato un +6%, quota causata però soprattutto dalla crescita degli spostamenti interregionali, specie verso il Sud-Est asiatico, con un +9%, e con cali invece per l’Oceania. L’Europa si è però difesa bene, raggiungendo quota 503 milioni di arrivi, con una crescita del 6%, concentrata nell’Europa Centrorientale e del Sud Mediterraneo, spesso scelto come alternativa al Nord Africa. Tra i top spender nei viaggi business e leisure si conferma nuovamente il ruolo preminente dei BRICS, con i mag-

giori tassi di crescita registrati da Cina (+38%), Russia (+21%), Brasile (+32%) e India (+32%). E saranno proprio le economie cosiddette emergenti ad avere le più alte percentuali di incremento di arrivi anche nel corso di questo 2012, con una previsione tra il 4 e il 6% più alta rispetto alla media globale (racchiusa invece fra il 3 e il 4%). Secondo le stime dell’UNWTO World Tourism Barometer infine, anche l’Europa continuerà a crescere nel 2012, seppure con incrementi percentuali inferiori e compresi tra il 2% e il 4%. In numeri assoluti, comunque, il vecchio continente resta la macro destinazione leader a livello di incoming globale.

Uno sguardo sull’Italia E nel belpaese cosa potrà succedere a livello di ospitalità e di business legato all’industria dell’accoglienza e del Mice? Anche nel nostro piccolo orticello riusciremo a confermare le rosee previsioni fatte da Global Hospitality Insights e dall’UNWTO? Abbiamo provato a chiederlo a due grandi esperti del settore, due manager che, oltre a conoscere alla perfezio-

ne lo stato dell’arte dell’industria turistica italiana, per via dei loro ruoli istituzionali, sono abituati a vivere sul campo la realtà dell’hotellerie di qualità e legata in particolar modo al mondo business. Bernabò Bocca (sotto), in quanto presidente di Federalberghi, ente che stipula contratti nazionali di lavoro, svolge attività scientifica per l’analisi del settore, promuove la formazione imprenditoriale, coordina il sistema organizzativo nelle attività di tutela delle imprese, e in quanto presidente della catena alberghiera “di famiglia” S.I.N.A Hotels, gruppo ben radicato nel centro delle più belle città d’Italia, è il nostro primo “testimonial” di alto livello. Oggi i numeri ci dicono che la crisi sta passando e la ricerca Global Hospitality Insights fissa alcuni punti fermi per continuare la crescita: pensa che riusciremo a sfruttarli anche in Italia o no?«Che ci sia una parvenza di ripresa, anche se forse è meglio dire di tenuta, del settore alberghiero in Italia è fuori di dubbio. Anche se i numeri elaborati periodicamente dalla Federalberghi parlano di una stagnazione della domanda inter-

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INCHIESTA

na come di una crescita di quella internazionale. Tutto questo, purtroppo, è però a fronte di tariffe alberghiere ferme da tre anni, con dati che si ripercuotono inevitabilmente sui fatturati delle aziende, costrette oramai in modo sistematico a graduare i costi per favorire un rapporto qualità-prezzo che sia in linea con le aspettative della clientela». In tutto il mondo si punta sempre di più anche sulla sostenibilità ambientale: le diverse ricerche dimostrano che gli alberghi con certificazioni di sostenibilità ambientale vedono crescere prenotazioni e tariffe. In virtù di questo pensa che i progetti di green hospitality saranno sempre più numerosi anche in Italia? «La cura e il rispetto per l’ambiente sono elementi vitali per il turismo di casa nostra e questo è un fatto da sempre ben chiaro agli albergatori italiani. Progetti di green hospitality sono dun-

que destinati inevitabilmente a crescere pure nel nostro paese, anche in considerazione della configurazione strutturale e morfologica dei nostri territori, che ci consente di proporre con poca fatica forme di vacanza e soggiorno adattissime a cogliere una simile esigenza estrinsecata dalla clientela». Parliamo infine di grandi eventi, che sono sempre visti come opportunità di espansione e rafforzamento della presenza alberghiera. Molti in questo senso dicono che abbiamo “perso” l’occasione olimpica di Roma 2020: ma un mercato come quello italiano potrebbe sopportare davvero un’ulteriore crescita dell’offerta di ospitalità? Non sono piuttosto altri i tasti da battere prima, come quello della qualità del servizio? «È verissimo, il mercato alberghiero è saturo e non si avverte proprio la necessità di accrescere l’offerta strutturale

Un elegante angolo business attende gli ospiti nella lobby dell’Holiday Inn di Genova

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italiana. Ad oggi i nostri 34mila alberghi con oltre 2 milioni di posti letto e oltre 1 milione di camere, costituiscono una piattaforma recettiva tale da poter esaudire richieste di domanda turistica di qualsiasi natura. Piuttosto, a mio avviso occorre che il sistema paese sia in grado di gestire meglio la stagionalità delle presenze, cercando magari con progetti promozionali ad hoc di spalmare la clientela su tutto l’anno. Quanto infine al discorso sulla qualità del servizio da proporre, i dati già rispondono per noi: la presenza degli stranieri nelle nostre strutture alberghiere è aumentata del 5%, nel solo 2011. E questo non sarebbe successo se il rapporto tra qualità e prezzo non fosse adeguato».

Cavalcare la vocazione turistica Presidente di Confindustria AICA, Associazione Italiana delle


INCHIESTA

Situato in pieno centro l’UNA Hotel Palace di Catania è un’ottima location Mice

Compagnie Alberghiere, oltre che amministratore delegato di UNA Hotels & Resort, Elena David (in basso) è il secondo “saggio” del settore al quale chiediamo lumi, innanzitutto proprio sui dati che emergono e che sono a favore di un positivo 2012 per l’hotellerie. «In questo periodo il limite di ricerche e previsioni, per quanto fatti con attenzione e serietà, è che non tengono conto delle mutevoli condizioni che cambiano repentinamente gli scenari in cui ci troviamo ad operare. Personalmente, pur mantenendo uno sguardo positivo sul nostro comparto, diffido da previsioni troppo trionfalistiche. Gestendo una compagnia alberghiera e presiedendo l’associazione che raggruppa tutte le compagnie operanti in Italia, ho ben presente le problematiche profonde che ognuno di noi si trova ad affrontare, prima fra tutte, sicuramente, la mancanza di una visione precisa di come e quando gli inter-

venti del Governo impatteranno sulle nostre attività. Non è banale, a livello di pianificazione e gestione, poter sapere oggi come sarà l’Iva tra qualche mese o come sarà applicata la tassa di soggiorno. Ciò detto, di fronte alla coerenza delle previsioni di Global Hospitality Insights e UNWTO che delineano per il 2012 una crescita dei flussi turistici internazionali trainata dai Paesi Emergenti, è

sicuramente corretto chiedersi se l’Europa e l’Italia in particolare ne potranno beneficiare, perché in aggiunta alla crisi europea, l’Italia soffre, come è noto, la mancanza di una politica forte e centralizzata di promozione turistica e questo ci rende più deboli rispetto ai paesi vicini. Però abbiamo tutte le carte per poter competere, ferma restando la necessità di uscire dall’errore, spesso fino ad oggi compiuto, di dare per scontata l’Italia come meta prediletta. Abbiamo certamente le risorse ma dobbiamo recuperare la nostra proverbiale capacità di ospitare. Per questo, sia come Amministratore Delegato di UNA Hotels & Resorts, sia come Presidente di Confindustria AICA, do massima priorità alla formazione. La preparazione del personale e la professionalità a tutti i livelli, fanno la vera differenza nel settore dell’accoglienza, poiché solo questo garantisce la qualità del servizio». Oltre a metter 3 2012 | www.mastermeeting.it 77


INCHIESTA

L’avveniristica struttura dell’AC Hotel di Firenze ospita due sale congressi con servizi all’avanguardia

l’accento sulla formazione, Elena David sottolinea pure l’importanza di offrire alla clientela una proposta che sia percepita come realmente eco-sostenibile. «Sul territorio nazionale, svariate ricerche di autorevoli operatori, penso a Fondazione UNIVERDE o a Trivago, ci dicono che chi soggiorna spesso in hotel è sì sensibile ad un’offerta green, ma solo a parità di prezzo. In particolare, la ricerca condotta da Trivago ha evidenziato che proprio gli italiani risultano meno sensibili all’offerta degli hotel ecofriendly e che solo il 21% degli intervistati sarebbe disposto a pagare di più, contro un 35% dei francesi, un 25% dei greci e un 24% degli spagnoli. Emerge anche che il 29% dei viaggiatori italiani sembra essere convinto che dietro l’etichetta green si nasconda solamente un business. Ritengo che questa percezione diffusa possa essere imputata al fatto che oggi, nel turismo e non solo, quando si parla di sostenibilità regna il caos. Nel settore alberghiero, in particolare, non abbiamo una certificazione unica, chiara, comprensibile e riconoscibile anche dal cliente, 78 3 2012 | www.mastermeeting.it

e la mancanza di regole condivise consente di “vendere” come comportamenti ecocompatibili qualsiasi “idea”, talvolta anzi più le idee che le misure concrete e serie. Così non è chiaro ai più se i servizi che comunicano l’eco-sostenibilità siano davvero quelli che rendono un’attività alberghiera sostenibile. Oggi la situazione è questa; ma se è vero, come ci ricorda Jostein Gaarder, che “una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle, e solo una domanda può portare altrove”, non possiamo non domandarci se può nel lungo periodo esistere turismo senza ambiente. Per questo, coerentemente con la priorità di formazione sopra citata, come Presidente di Confindustria AICA ho sposato appieno l’obiettivo culturale e di formazione della Fondazione UNIVERDE e ho siglato con loro un accordo che credo rappresenti una bella opportunità per iniziare a creare in modo sistematico una cultura della sostenibilità turistica andando a diffondere i principi generali e fondamentali nei responsabili dell’hotellerie del nostro Paese affinché

la loro operatività si arricchisca di un ulteriore valore. L’accordo permetterà a tutti i nostri associati di accedere a cicli di formazione sia per i livelli dirigenziali che per i livelli operativi ed esecutivi, partendo quindi da direttori, vicedirettori fino ai capi ricevimento». Terzo fattore che può portare vera crescita del settore anche in Italia è quello della ricerca della qualità a tutti i livelli del turismo. «È certamente così. Se l’Italia figura sempre al primo posto tra i desiderata dei turisti stranieri, di fatto il desiderio da molto tempo non si converte in scelta effettiva del nostro Paese come meta. Questo va imputato alla mancanza di una politica trasversale orientata al turismo. Molte volte abbiamo ripetuto che questo Paese deve iniziare a pensare turisticamente, dalla promozione alle infrastrutture, fino a passare alla consapevolezza di ogni singolo cittadino di abitare un Paese a vocazione turistica. Questi sono mesi di grandi cambiamenti per l’Italia, mi auguro che questa fase interessi anche il pensiero turistico della nazione». ■


Anche

UPTOWN PALACE è LinoVivo Riscopri il riposo rigenerante


SCENARI DEL TURISMO

Lobbisti, avanti tutta LOBBYING. LO STATO DELL’ARTE IN ITALIA È CONFUSO MA CON IL RECENTE DECRETO PRESENTATO DAL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, MARIO CATANIA, SONO IN MOLTI AD AUSPICARE CHE ANCHE L’ITALIA SI POSSA DOTARE PRESTO DI UN QUADRO NORMATIVO GIÀ PRESENTE IN MOLTI PAESI. IN EUROPA L’ACCORDO DEL 23/6 TRA PARLAMENTO E COMMISSIONE UE INQUADRA LA QUALIFICA DEL LOBBISTA EUROPEO IN UN REGISTRO UNICO a cura di Tiziana Conte 80 3 2012 | www.mastermeeting.it


SCENARI DEL TURISMO

to dal primo emendamento della Costituzione: proclama la libertà di stampa e vieta di promulgare leggi che «limitino la libertà di fare petizioni al governo». Il termine lobby nasce nell’atrio dell’hotel Willard di Washington, dove alla fine dell’Ottocento l’allora presidente degli Stati Uniti, Ulysses Grant, riceveva persone e portavoce di gruppi, che ponevano richieste al governo. In Italia la parola lobby fa storcere il naso a molti. E si dimentica il ruolo fondamentale che hanno i lobbisti nel rappresentare gli interessi collettivi al cospetto del decisore pubblico. Se, infatti, nell’antichità questo termine ha avuto nobili significati, nato per indicare ambienti spirituali o accoglienti, oggi è spesso associato alle tangenti e più in generale alla corruzione di politici, di uomini di governo e dell’amministrazione pubblica. lobbisti sono quelle persone che per farmi comprendere un problema impiegano dieci minuti e mi lasciano sulla scrivania cinque fogli di carta. Per spiegarmi lo stesso problema i miei collaboratori impiegano tre giorni e decine di pagine”. Lo avrebbe detto John Fitzgerald Kennedy. Si sa negli Stati Uniti d America è nata la “cultura delle lobbies” e il lobbismo è addirittura tutela-

“I

Da “bambole, bottiglie e bustarelle” a “comunicazione, convinzione e cogestione di interessi” Già nel 1882 il cronista parlamentare Edward Winslow Martin identificava la “lobby” con la corruzione coniando lo slogan delle “tre B” broads, booze and ribes (bambole, bottiglie e bustarelle). Il moderno lobbi-

smo però, inserendosi in uno scenario nazionale ed europeo che ha registrato negli ultimi anni importanti cambiamenti, si identifica piuttosto con lo slogan delle “tre C” (comunicazione, convinzione e cogestione degli interessi). Il mestiere del lobbista è complesso e consiste nel convincere, nel creare alleanze e portare il decisore a dargli ragione. «Certamente quello delle relazioni tra amministrazioni e gruppi di interesse è un terreno delicato», spiega Paola Perrotti (foto sopra), della FB & Associati, società di Advocacy and Lobbying, «un’attività necessaria e utile ma che può sconfinare in atteggiamenti non corretti». Anche per questo, sarebbe necessaria una regolamentazione ad hoc.Sono in molti ad auspicare che il testo presentato recentemente dal ministro per le Politiche agricole Mario Catania, il “Decreto Lobby”, possa fare da apripista verso un quadro normativo già presente da tempo in Paesi come gli Usa, il Canada e l’Australia, adottato anche dalle istituzioni europee e più recentemente da altri Paesi come Francia, Germania, Austria, Polonia, Georgia, Slovenia, Lituania, Macedonia, Messico, Taiwan, Perù e Colombia. Quello dell’agricoltura è, infatti, il primo ministero a dotarsi di una politica che disciplina i contatti dei lobbisti 3 2012 | www.mastermeeting.it 81


SCENARI DEL TURISMO

Roma. La grande Aula del Senato dove sono stati presentati numerosi Ddl riguardanti la regolamentazione dell’attività di lobbying ma, ad oggi, il Parlamento non ha ancora approvato nessuna norma di legge specifica

con il potere politico, «per rendere completamente trasparente l’attività di interazione tra il Ministero e il mondo delle lobby», come precisato dal ministro Catania. Per raggiungere questo obiettivo verrà istituito un registro dei lobbisti e tutti quelli che vorranno interagire con l’Amministrazione dovranno risultare iscritti. «Con le nuove norme introduciamo precise disposizioni per regolamentare i rapporti che intercorrono tra il Ministero e i rappresentanti di particolari interessi e istituiamo il nucleo centrale che coordinerà queste fasi: “l’Unità per la Trasparenza”». Il Ministro tiene a sottolineare che tutto sarà a costo zero: «Non ci sarà nessuna remunerazione per gli appartenenti all’Unità che conterà su membri interni all’Amministrazione e su eventuali soggetti esterni che presteranno servizio a titolo gratuito». Il Ministro auspica che altre Amministrazioni seguano l’esempio».

Occorrono trasparenza e una normativa Nella XVI Legislatura sono stati presentati 10 Ddl riguardanti la 82 3 2012 | www.mastermeeting.it

regolamentazione dell’attività di lobbying tra Camera e Senato ma, ad oggi, il Parlamento italiano non ha ancora approvato nessuna norma di legge specifica sulla materia. «In tre Regioni, Toscana (dal 2002), Abruzzo e Molise, si è istituito un albo dei portatori di interesse. Trasparenza e regole precise non possono che aiutare il mercato e il Paese», aggiunge Paola Perrotti, «in modo da rendere chiaro il rapporto tra le società di lobby e il potere politico. Per fare questo servono anche figure professionali ad hoc che rappresentino gli interessi legittimi dei soggetti coinvolti e che si occupino in maniera specifica di dialogare con il potere».

Professione “lobbista”: ottima chance per i giovani Il mercato del lavoro nel settore dei Public Affairs è sempre più ampio e la professione del lobbista è in ascesa in quanto le aziende – e non più solo le associazioni di rappresentanza – iniziano a prendere coscienza dell’importanza di questa figura professionale e a riconoscere l’impatto positivo sui fattu-

rati». A far lievitare la domanda di figure specializzate contribuisce soprattutto il processo di riforme istituzionali che hanno determinato mutamenti profondi degli scenari politici e sociali di riferimento e un cambiamento degli assetti istituzionali del nostro Paese: dallo Stato regolatore inteso come ente sovraordinato all’attore privato per il mantenimento dell’ordine pubblico, allo Stato funzionale al servizio dell’attore privato. Con l’introduzione dei principi di decentramento e sussidiarietà alle Regioni sono state attribuite competenze legislative esclusive su settori strategici quali sanità, infrastrutture, energia, trasporti. con la riforma del Titolo V della Costituzione e il federalismo i centri decisionali si fanno sempre più locali, abbandonando progressivamente la dimensione nazionale, per cui mettere le amministrazioni in condizione di operare più velocemente diventa fondamentale. Insomma è una professione che offre ottime chance di occupazione ai giovani. Secondo alcuni dati elaborati da una ricerca Lumsa, sono 1200 i professionisti del settore in Italia


SCENARI DEL TURISMO

Turismo e lobbyng con un investimento totale di 150 milioni di euro, calcolati secondo i criteri della normativa USA. Uno studio dell’Università del Kansas stima che a fronte di un investimento di 1 dollaro in Public Affairs le società possono ottenere un ritorno di 220 dollari.

Come si impara il mestiere Ma come si diventa lobbisti? «Non c’è una vera e propria scuola ma è un mestiere che si impara sul campo». Ne è convinta Paola Perrotti che dopo la laurea in Scienze Politiche si è successivamente specializzata in Lobbying e Public Affairs frequentando un Master in Relazioni Pubbliche Europee ed ha fatto uno stage nella società dove lavora da 12 anni. In FB & Associati si occupa della definizione delle strategie supervisionando l’attività svolta per i principali clienti nazionali ed internazionali, del settore farmaceutico, creditizio e legati al mercato del largo consumo. Quello che è certo però è che «bisogna amare la politica, che è il contesto dove il lobbista opera, e avere rispetto per le istituzioni, nostri interlocutori quotidiani insieme ai portatori d’interesse (aziende, associazioni ecc.). Noi rappresentiamo interessi che non sono in conflitto con il bene comune».

Carriera rapida e alti guadagni: fino a 1,5 milioni di euro lordi, se si è al top Una professione, quella di Paola, che annovera molte figure femminili anche perché il settore a cui appartiene è quello del mondo della comunicazione dove sono importanti anche

C’è un settore dove il lobbyng è poco esercitato: è quello del turismo. Secondo Giuseppe Mazzei (foto), docente di Teoria e Tecnica delle Relazioni Istituzionali, all’Università La Sapienza di Roma, uno dei motivi è da ricercare nel fatto che «molti operatori non svolgono attività stimolatrici di iniziative». Inoltre, «le Regioni dovrebbero ritenere il turismo una risorsa e dovrebbero essere loro a fare lobbyng. C’è una mancanza di sensibilità da parte dell’imprenditoria turistica e dei pubblici poteri e le società di lobbyng dovrebbero farsi avanti». Mazzei, ha deciso di fondare, neppure quattro anni fa, un’associazione, Il Chiostro, con l’intento di dare un’identità precisa alla professione del lobbista e valorizzarne il lavoro. «Oggi sono 140 soci ed una cinquantina i tirocinanti», ci dice con soddisfazione. Per entrare a far parte dell’associazione, che «promuove la cultura della trasparenza nella rappresentanza degli interessi», il requisito indispensabile è dimostrare che si lavora come lobbista. «L’attività del lobbista non deve avere segreti, per questo, chi fa questo mestiere dovrebbe essere iscritto a un registro e l’iscrizione dovrebbe essere sottoposta a un codice deontologico serio». Per quanto riguarda il titolo di studi poi, Mazzei fa sapere che non ne esiste uno specifico ma ci sono master post lauream della Luiss come quello “Relazioni istituzionali, Lobby e Comunicazione d’impresa” e di altre università” come Lumsa. L’Associazione Il Chiostro organizza corsi di formazione per i soci, per i tirocinanti e per gli esterni. «Anche se le prime società di lobbyng in Italia risalgono a non più di quindici anni fa, stiamo parlando di un’attività più antica del mondo che oggi si sta professionalizzando sempre più. E la nostra Associazione si è proposta di accelerare questo processo». A maggio scorso Il Chiostro ha riunito una trentina di associazioni di lobbisti da tutta Europa e insieme hanno costituito la P.A.C.E. (Public Affaires Community of Europe) che si è data appuntamento a maggio, a Madrid, per il secondo meeting annuale.

le relazioni pubbliche. Essere donna quindi è un valore aggiunto perché, come è risaputo, «abbiamo una capacità più alta nel relazionarci con l’altrui punto di vista». Un lavoro che lascia poco tempo alla famiglia e comporta aggiornamenti continui e flessibilità, «ma che dà anche molte soddisfazioni quando riesci a farcela, quindi, ad incidere, per esempio, su un iter legislativo nella maniera

che auspicavi assicurando valore aggiunto al processo decisionale». E si parla di guadagni molto alti; ma non è certo questo a motivare chi sceglie di esercitare la professione. «Da noi paghiamo anche gli stagisti con un rimborso spese di 500 euro oltre ai buoni pasto e, dopo tre mesi, ed una attenta valutazione lo assumiamo con un contratto a progetto che successivamente si trasforma in 3 2012 | www.mastermeeting.it 83


SCENARI DEL TURISMO

contratto a tempo indeterminato. E all’inizio gli stipendi oscillano tra i 1500 e i 2000 euro». La FB & Associati – Advocacy and Lobbying fondata nel 1996, è stata la prima in Italia ad operare in questo settore. Ad oggi è una delle più importanti società fra un totale che non supera le dita di una mano. Il fatturato? Due milioni di euro l’anno, nonostante la crisi. A Bruxelles invece, quella del lobbista è una delle professioni più interessanti e remunerative. Secondo quanto riportato nel sito www.lobbyingitalia. com i lobbisti sono numerosi e fanno parte integrante del processo decisionale comunitario. Al top si arriva a guadagnare attualmente fino a 1,5 milioni di euro lordi mentre un giovane che muove i primi passi nelle relazioni istituzionali, percepisce un guadagno lordo annuale tra i 25 mila e i 30 mila euro. La carriera, però, è rapida: a meno di 30 anni si diventa quadro (fino a 60 mila euro lordi all’ anno). Quanto alla libera professione, in Italia non è molto diffusa, ma a Bruxelles garantisce a un medio professionista, per operazioni di breve medio termine, anche 300 euro lordi all’ ora, con tariffe che partono da 100 euro.

L’Europa è avanti Il 23 giugno 2011 il Parlamento europeo e la Commissione europea hanno firmato l’accordo per un Registro comune per la trasparenza. Un importante provvedimento atto a migliorare la trasparenza in quanto, sarà più facile per i cittadini trovare le informazioni riguardanti individui e organizzazioni in contatto con le istituzioni dell’UE. Questo sistema a spor84 3 2012 | www.mastermeeting.it

Strasburgo con il suo bel palazzo di vetro, sede del Parlamento europeo

tello unico dovrebbe anche agevolare la registrazione dei rappresentanti di interessi specifici. Il registro accorpa quelli già in essere del Parlamento e della Commissione, i cui iscritti sono stati invitati a trasferire la propria registrazione nel nuovo registro comune che accrediterà qualifiche altrimenti non inquadrabili e non di rado soggette a mistificazioni. In particolare, s’intende tutelare la professione dei Rappresentanti di Gruppi d’interesse, che siano organizzazioni o liberi professionisti, la cui attività è definita dalla capacità di “esercitare una funzione essenziale nel dialogo aperto e pluralista su cui si basa un sistema democratico” costituendo per i parlamentari “una fonte importante di informazioni nell’ambito dell’esercizio del loro mandato”. Per quanto concerne invece le specifiche del nuovo registro, mai come prima conterrà informazioni sui soggetti che cercano di influenzare la politica europea. Il nuovo registro è subentrato a quello istituito nel 2008, nel quale figuravano già più di 4000 organizzazioni i cui dati verranno gradualmente trasferiti nel registro comune per la trasparenza entro maggio. Il registro non si limiterà più a contenere dati riguardanti i lobbisti tradizionali, ma la sua funzione si estenderà an-

che a studi legali, Ong, think tank, a qualunque organizzazione o professionista autonomo che operi per influenzare l’elaborazione e l’attuazione della politica dell’UE. Si tratta di un passo fondamentale verso l’obiettivo di giungere ad una democrazia più partecipativa. I soggetti iscritti al registro dovranno fornire più informazioni di prima, ad esempio il numero di dipendenti che esercitano l’attività di lobbying, le principali proposte legislative che hanno sostenuto e gli importi dei finanziamenti dell’UE ricevuti. L’iscrizione al Registro comporta doveri precisi in quanto gli iscritti si impegnano a rispettare un codice di condotta comune che li obbliga, ad esempio, a fornire sempre la propria identità e quella della società per cui lavorano e ad astenersi dall’ottenere informazioni in modo disonesto. Sono contemplati altresì un meccanismo di denuncia e misure da applicare in caso di violazione del codice di condotta. Secondo le intenzioni dell’accordo, il Registro per la trasparenza vuole essere un attestato ufficiale di garanzia a certificazione dell’attività professionale registrata, tagliando fuori tutte quelle organizzazioni (o figure professionali) che non intenderanno (o potranno) iscriversi ■ nell’elenco comune.



SPECIALE SICILIA

Nuovi trend per il Mice in Sicilia 86 3 2012 | www.mastermeeting.it


SPECIALE SICILIA Uno scorcio della magnifica Valle dei Templi, area archeologica vicinissima ad Agrigento. A destra, il programma del Master Class 2012 organizzato dal Sicilia Convention Bureau

anager, operatori e addetti ai lavori sono tutti d’accordo: il Mice è il segmento sempre più strategico per il lancio turistico ed economico della Sicilia. D’altronde è impossibile dar loro torto, e il motivo è presto detto: quale altra meta congressuale al mondo unisce un clima mite praticamente tutto l’anno, un patrimonio straordinariamente ricco di storia, arte e cultura e di bellezze naturalistiche, un’offerta ricettiva ampia, sia a livello business che leisure? È facile allora sostenere che tutte queste qualità possono rendere la Sicilia una destinazione d’elite per il turista congressuale e incentive evoluto, che va sempre alla ricerca di proposte inedite. Volendo fare un’analisi dell’oggi però non basta sottolineare come questi asset climatici, paesaggistici e culturali siano un grande patrimonio dell’isola. Molto infatti va fatto per colmare la carenza di strutture grandi e di qualità rispondenti agli standard internazionali e per migliorare la ca-

M

OGGI L’ISOLA È UNA META IN GRANDE CRESCITA NEL MERCATO CONGRESSUALE, CHE PUÒ CONFERMARSI ANCHE COME DESTINAZIONE D’ELITE. ECCO COSA PENSANO GLI ESPERTI DEL SEGMENTO CHE OPERANO SUL TERRITORIO E QUALI SONO LE LOCATION DA NON LASCIARSI SFUGGIRE Davide Deponti

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SPECIALE SICILIA «IL TURISMO CONGRESSUALE È UNA OPPORTUNITÀ SIGNIFICATIVA PER IL TERRITORIO, POICHÉ PUÒ VALERE IN POTENZA 180-220 MILIARDI DI EURO DI PIL ADDIZIONALE E CIRCA 3MILA POSTI DI LAVORO» pacità di promozione specializzata attraverso media specializzati. Per consolidare la percezione della terra siciliana come destinazione per il mercato degli eventi e per comunicare agli operatori stranieri che possono contare su punti di riferimento che rispettano gli standard internazionali lavora naturalmente anche il Sicilia Convention Bureau. Abbiamo allora fatto una chiacchierata con il suo

Direttore Generale, Maja de’ Simoni (foto), manager di grande perspicacia e di assoluta esperienza nel settore congressuale per capire insieme a lei quali possono essere i nuovi trend per il Mice in Sicilia e quali prospettive si può aspettare chi investe sul comparto turistico della grande isola italiana.

Sicilia avanti tutta! È stata la prima società operativa nata dall’idea dei Comitati territoriali di Unicredit, ovvero quei tavoli locali creati per far dialogare gli uomini della banca con le voci del territorio, imprenditori, istituzioni, associazioni. Proprio per questo, sin dal 2009, anno della sua creazione, il Sicilia Convention Bureau è stato un progetto che si è offerto come strumento di 88 3 2012 | www.mastermeeting.it

connessione fra coloro che vogliono organizzare eventi sull’isola e quel territorio siciliano in grado di offrire i servizi appropriati allo scopo. Ma non solo: il Bureau è soprattutto un ente che vuole promuove la destinazione, ricercando continuamente le eccellenze e le novità, per garantire i migliori risultati attesi dai clienti e la soddisfazione economica degli operatori sul territorio. «Sicilia Convention Bureau opera per lo sviluppo del turismo congressuale e del suo indotto nell’economia regionale», ci racconta il Direttore Generale dell’ente Maja de’ Simoni, «in sinergia con le strutture e le istituzioni del territorio per favorire la crescita dell’economia turistica. Siamo infatti una società a capitale privato con finalità commerciali, che opera per far conoscere l’offerta Mice proposta dalle migliori strutture specializzate nel settore, quelle in grado di puntare sulla qualità e sulle opportunità offerte da una regione, come la Sicilia, che si contraddistingue per bellezze naturali, artistiche e condizioni climatiche. Anche se, voglio sottolinearlo con forza, è anche nella formazione, intesa come capacità da parte degli operatori di condividere le loro conoscenze, che si può scorgere una grande possibilità di agganciare quelle quote di mercato che spettano alla Sicilia».

Un lavoro complesso e delicato Si, perché una regione come la Sicilia, non bisogna dimenticarlo, gode di un grande vantaggio dovuto al fatto di raccogliere in sé tutti i fattori che sono richie-

sti per raggiungere alti standard di partecipanti e di qualità nell’organizzazione di eventi, ovvero clima, arte, gastronomia, senso dell’ospitalità e cultura. Sono, tutti questi, gli asset che compongono il vero e principale patrimonio dell’isola, tanto che moltissimi operatori li indicano come criteri di scelta per l’organizzazione di eventi di alto livello. «Certo, le strutture congressuali adatte ad ospitare eventi di grandi dimensioni in Sicilia sono ancora pochissime o non ce ne sono», spiega Maja de’ Simoni, «e questo è uno svantaggio, soprattutto se si vogliono acquisire eventi internazionali di qualità. Ma l’idea di creare un convention bureau per attrarre la domanda e orientare l’offerta di turismo congressuale in Sicilia ha pure lo scopo di sottolineare a tutti gli attori del segmento che il turismo congressuale è una opportunità significativa per il territorio, poiché può valere in potenza 180-220 miliardi di euro di Pil addizionale e circa 3mila posti di lavoro». E dal 2009, anno di fondazione del


SPECIALE SICILIA

Tra verdi coste e mare incontaminato, le Isole Eolie, rappresentano una meta siciliana molto ambita dal turismo internazionale

convention bureau, molto è stato fatto e tanto è ancora da fare. «Il percorso che ha portato alla creazione della nostra società», insiste de’ Simoni, «non è semplicemente giunto a una fine, bensì ci ha portato a un nuovo inizio. È quello dell’operatività del Sicilia Convention Bureau, la cui opera primaria è quella di promuovere la Sicilia e renderla sempre di più destinazione appetibile al mercato Mice». Proprio questa operatività ha caratterizzato il lavoro dell’ente siciliano, tanto è vero che, grazie alle compe-

tenze di destination marketing, è stato possibile intraprendere un percorso che ha unito varie fasi: dalla comunicazione della destinazione, alla commercializzazione di prodotti turistici, alla ricerca di mercato e all’attività di relazione in campo nazionale e internazionale. «Come ben sa chi lavora in questo campo», insiste il Direttore Generale del Sicilia Convention Bureau, «la grande ricchezza del nostro apporto allo sviluppo del turismo Mice è rappresentata dai contatti e dalle relazioni che abbiamo modo di in-

La piscina panoramica del nuovissimo Donnafugata Golf Resort di Ragusa, cinque stelle lusso con otto sale riunioni e due campi da golf e già sede del Sicilian Open 2011

trattenere con i potenziali compratori. Il continuo aggiornamento di questi dati poi è vitale per poter comunicare al meglio la destinazione». Insomma, promozione, coordinamento dell’offerta congressuale, acquisizione di eventi e formazione: sono molteplici gli aspetti che ritagliano addosso al Bureau il suo compito istituzionale di sviluppo del settore turistico della Sicilia.

Puntare sul mercato degli eventi «Promuovere e commercializzare il territorio siciliano nella sua interezza per quanto concerne gli eventi, con lo scopo di attrarre e favorire l’organizzazione di meeting, congressi, convention, convegni e piccoli, medi e grandi eventi nazionali ed internazionali, questo è il nostro lavoro», sottolinea Maja de’ Simoni. «La nostra mission, infatti, è quella di rappresentare in maniera unitaria tutte le Province della regione allo stesso modo, mettendone in luce peculiarità ed eccellenze. Gli obiettivi sono altrettanto 3 2012 | www.mastermeeting.it 89


SPECIALE SICILIA

Il fascino unico della spiaggia privata del Grand Hotel Minareto di Siracusa, magnifico luxury seaside resort all’interno dell’area marina protetta del Plemmirio

chiari: il numero di convegni ed eventi che viene organizzato ogni anno in Sicilia attraverso la promozione del territorio è già incrementato. Senza dimenticare però che per dare continuità a questa strategia di promozione e commercializzazione, che darà i suoi veri frutti soltanto dopo alcuni anni di intensa semina, è cruciale che all’iniziativa aderiscano aziende ed operatori privati e che vi sia un coordinamento tecnico e una legittimazione da parte delle istituzioni. L’intera Sicilia ne trae già e ne trarrà vantaggi in termini di crescita, turistica e quindi economica». Organizzato e presentato dallo stesso Bureau ai primi di marzo, il primo Osservatorio Congressuale Regionale è proprio uno di quei

passi che l’ente sta compiendo per raggiungere il suo scopo. Punto di partenza per la definizione del mercato congressuale siciliano, in termini sia di numeri che di prospettive, l’Osservatorio vuole inoltre essere un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore sotto il profilo dell’analisi del mercato, delle strategie e delle concrete iniziative. Così, per quanto riguarda il 2011, sono stati censiti 426 eventi, 310 dei quali confermati. Questi eventi si sono svolti a Catania (103), Taormina (66), Agrigento (61), Palermo (50) e nelle altre province siciliane con numeri inferiori. La provenienza geografica della committenza dell’evento vede in testa l’Italia (249), seguita da Francia, Inghilterra,

Panoramica dell’ampia sala plenaria del centro congressi dell’Astoria Palace Hotel di Palermo, in grado di accogliere eventi fino a 1200 partecipanti

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SPECIALE SICILIA

Germania (11 eventi ciascuno) e a seguire Usa, Svizzera e Belgio. Gli eventi confermati sono stati prevalentemente roadshow (55), meeting aziendali (54), viaggi incentive (54), congressi (37), convention (34). Il settore merceologico prevalente è quello medico-scientifico (76), seguito dalla grande distribuzione/largo consumo (35) e dal settore sportivo (30). La maggior parte degli eventi svolti in Sicilia ha avuto un numero di delegati inferiore a 50 unità (166). In totale infine i 310 eventi censiti hanno coinvolto

PRESENTATO A MARZO, IL PRIMO OSSERVATORIO CONGRESSUALE REGIONALE HA CONSENTITO DI CALCOLARE L’IMPATTO ECONOMICO DEI SERVIZI MEETING DIRETTI, RICHIESTI E PRODOTTI PER IL TERRITORIO, COMPARTO CHE REGISTRA UN FATTURATO DI CIRCA 100 MILIONI DI EURO ALL’ANNO 25.767 delegati, per 52.356 pernottamenti, con un totale di giornate meeting pari a 70.560 e un fatturato generato pari a oltre 14 milioni di euro. «L’Osservatorio ha raggiunto come obiettivo», conclude Maja de’ Simoni, « non soltanto quello di raccogliere i dati di richieste canalizzate da Sicilia Convention Bureau (cosa già fatta in questi primi tre anni con un

monitoraggio continuo) ma anche quello di dare una dimensione del mercato dei meeting e degli eventi di tutta la Sicilia, calcolando in tal modo l’impatto economico dei servizi meeting diretti, richiesti e prodotti per il territorio. E il risultato del valore economico attribuibile ad esso è sorprendente e rappresenta un valore molto interessante per tutto il settore

Una veduta suggestiva della costa di Taormina, con la mole vulcanica dell’Etna alle spalle 3 2012 | www.mastermeeting.it 91


SPECIALE SICILIA

I grandi spazi dell’entroterra siciliano sono vocati alla coltivazione di eccellenti vitigni bianchi e rossi

turistico, poiché conta in servizi richiesti un fatturato diretto di circa 100 milioni di euro all’anno».

Una crescita per tutti Altro esperto manager e importante operatore della Sicilia congressuale è Nico Torrisi (foto), titolare del Grand Hotel Baia Verde di Catania e Presi-

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dente di Federalberghi Sicilia. Proprio per questo non abbiamo perso l’occasione di farci raccontare anche da lui quali suggestioni relative al mercato del turismo business si vivono oggi sull’isola e come si potrà incentivare ancora meglio la sua promozione e commercializzazione come location per meeting e congressi. «Il settore Mice è da sempre molto importante per la Sicilia», spiega Torrisi, «perché ha sempre alimentato lo sviluppo del turismo isolano e continua a farlo con ottimi risultati durante tutte le stagioni. Un fattore importante che infatti avvantaggia la nostra terra è quello climatico: avere un meteo buono per tanti mesi all’anno è un fattore decisivo per spronare gli arrivi, anche dall’estero e, soprattutto, ne favorisce la destagionalizzazione. Certo da alcuni anni il trend congressuale si è spostato sulla costruzione di eventi

per numeri medio-piccoli, ma questo a mio avviso non è uno svantaggio, poiché in Sicilia mancano ancora quelle strutture molto grandi in grado di ospitare migliaia di delegati». L’occhio esperto del Presidente di Federalberghi Sicilia si punta anche sulle prospettive territoriali della Trinacria. «La zona sudorientale dell’isola, quella che comprende le province di Siracusa e di Ragusa è la parte della Sicilia che più si sta sviluppando a livello turistico, sia business che leisure. Una grande mano l’hanno data le rinnovate infrastrutture, penso ad esempio all’autostrada che collega l’area a Catania e al suo aeroporto internazionale. Proprio per questo l’auspicio è che con l’apertura proprio del nuovo scalo di Comiso, posto a metà strada tra Ragusa e Gela, la situazione migliori ancora di più e lo sviluppo si allarghi anche alle province di Enna e


SPECIALE SICILIA LA ZONA SUDORIENTALE DELL’ISOLA, QUELLA CHE COMPRENDE LE PROVINCE DI SIRACUSA E DI RAGUSA, È LA PARTE DELLA SICILIA CHE PIÙ SI STA SVILUPPANDO A LIVELLO TURISTICO, SIA BUSINESS CHE LEISURE

Agrigento, anch’esse ricchissime di tesori da scoprire. C’è poi un’altra destinazione che mi piace citare e che è stata per diversi motivi agli onori delle cronache recentemente. È Lampedusa, la splendida isola siciliana, nella quale il turismo ha ripreso vigore e che ha tutti i servizi necessari a trasformarsi in una location d’eli-

te per meeting d’elite». Ma davanti a una situazione economica e finanziaria mondiale molto complicata è ancora possibile pensare a crescita e sviluppo? «Siamo oggi in un momento importante nel quale è necessario ancora di più serrare le fila ed esprimere al meglio le grandi potenzialità congressuali che questa terra offre. Per questo», insiste Nico Torrisi, «devo sottolineare i risultati che sta ottenendo il Sicilia Convention Bureau, ente che opera con forza e costanza a favore dell’incremento del Mice nella regione. L’auspicio è che la sua opera di ammodernamento e di sostegno dell’offerta congressuale si traduca sempre di più anche in un maggiore ritorno di fatturato per gli imprenditori che credono nel business della recettività siciliana. A questo proposito bisogna dire che finalmente si vedono arrivare anche investimenti esterni che stanno permettendo di evidenziare il nostro patrimonio culturale, artistico e turistico in modo sem-

Il tecnologico allestimento di un evento moda nella cornice congressuale dell’Ora Luxury Catania Hotel, struttura alberghiera di nuovissima costruzione all’interno del parco dell’Etna

pre migliore. Il futuro del Mice siciliano è sicuramente in crescita, anche se bisogna sempre concentrare gli sforzi sullo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi per semplificare il soggiorno a chi arriva sull’isola. Il nostro è un territorio che è davvero vocato all’ospitalità e basterebbero davvero pochi tocchi per renderlo una location imbattibile a livello congressuale».

Le mete da non perdere La Sicilia è insomma un territorio ricchissimo di luoghi unici che sono spunti perfetti per favorire la creazione di eventi che restino impressi nella mente di chi li vive. Ma quali sono ore le mete più interessanti e in ascesa per l’organizzazione di avvenimenti business? Sicuramente Taormina, la spettacolare cittadina arroccata a picco sul mare su un terrazzamento del Monte Tauro, e con alle spalle la scenografia unica dell’Etna, è uno di questi posti molto ambiti. Qui il turismo è di casa dal tempo dei Greci, popolazione che fondò il borgo praticamente a metà strada tra i due grandi centri di Messina e Catania. E il suo monumento più famoso è proprio il Teatro Greco: costruito nel 300 a.C. in modo da dare al suo palcoscenico una straordinaria scenografia naturale grazie alla magnifica baia sottostante e alle pendici dell’Etna, ancora oggi viene utilizzato per eventi all’aperto. Cosa dire poi dell’Etna, enorme gigante che è il vulcano attivo più alto di tutta Europa, ma non solo. Grazie ai suoi 3 2012 | www.mastermeeting.it 93


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Caratteristico mulino a vento, tipico dell’area delle Saline di Trapani, utilizzato nel tempo per una duplice funzione: la macinazione del sale e il pompaggio dell’acqua salata da una vasca all’altra

splendidi panorami affacciati sulle coste orientale e settentrionale dell’isola, alle bellezze naturali che ospita sulle pendici e che lo rendono luogo ideale per gli appassionati di sport d’avventura – dal trekking alla mountain bike, dal rafting allo sci – e alle strutture alberghiere di livello che si scoprono nelle vicinanze, l’Etna è una meta gettonatissima per soggiorni che vogliano unire ospitalità elegante e genuina a momenti d’aggregazione che puntano sullo spirito di squadra. Seconda città della Sicilia per dimensioni, Catania invece sta 94 3 2012 | www.mastermeeting.it

diventando sempre più una destinazione privilegiata anche per il flusso di turismo business. Il motivo è semplice: la città etnea infatti permette di ospitare numeri congressuali medio-grandi e fornisce tutti i tipi di servizi importanti, come la presenza di uno scalo internazionale. Da non sottovalutare, certo la sua bellezza antichissima: conosciuta come la città dell’elefante a causa della fontana di piazza del Duomo costruita attorno alla statua di pietra lavica di origine romana, raffigurante proprio un piccolo pachiderma, nel suo centro sto-

rico si trovano dei monumenti unici che risalgono a tutti i più importanti periodi della storia siciliana e italiana. Come il Duomo, edificio medievale ma rifatto con forme barocche dopo la distruzione avvenuta nel 1693 per un sisma, o come la zona archeologica nella quale si ammirano le rovine dell’Anfiteatro Romano eretto nel II secolo d.C. E scendendo verso il mare si raggiunge la mole imponente del Castello Ursino, costruito attorno al 1250 per volere di Federico II e sulle cui mura appaiono simboli religiosi cristiani, arabi ed ebraici a te-


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stimoniare come sotto il regno illuminato dell’imperatore svevo la Sicilia fu il luogo della pacifica convivenza tra tante razze diverse. Che sia anche un auspicio per un futuro di meeting e congressi?

Da oriente a occidente Situata sempre sulla magica costa orientale dell’isola c’è anche Siracusa, città nota per tante bellezze, prima delle quali l’isola di Ortigia, lembo di terra dove è stato costruito il cuore della città. Qui si trovano alcuni dei monumenti più splendidi di Siracusa: dal Duomo alla Fonte Aretusa, dal Castello Maniace al Tempio greco di Apollo, da Palazzo Lanza alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia. È sulla terraferma che si scoprono le enormi Catacombe e il Teatro Greco risalente al III secolo a.C.: capolavoro di architettura fu eretto per ospitare 16mila spettatori e ancora oggi ospita innumerevoli eventi e manifestazioni culturali. È evidente insomma come la città del mitico scienziato e inventore Archimede, permette di creare innumerevoli soluzioni di eventi votati sia all’ospitalità più ricercata che a uno spirito più mondano. Appartenente all’enclave

La città di Marzamemi e le bellezze naturali e storiche del siracusano viste dal mare

del barocco siciliano della zona sudest della Sicilia, Ragusa ha acquistato il suo aspetto attuale all’indomani del 1693, quando un devastante terremoto causò la distruzione quasi totale della città. A partire dall’inizio del Settecento, la sua ricostruzione diede vita a un luogo particolare e ricco di fascino decadente, la cui atmosfera bene si presta a costruire eventi business che mescolino passato e presente, distruzione e ricostruzione. Proprio nel cuore segreto della Sicilia si trova Enna, città che rispecchia il carattere austero e antico dell’isola e che si presta come location ideale per chi vuole progettare eventi che si cullino nella storia dell’isola e di tutto il Mediterraneo. Ricca di monumenti importanti essa stessa, Enna ospita infatti nella sua provincia diverse roccaforti della millenaria storia isolana. La più importante è quella dell’area archeologica ellenica di Morgantina: posta nei pres-

Un’elegante sala meeting del cinque stelle Grand Hotel Timeo (Orient-Express) di Taormina

si del borgo di Aidone ospita i resti della polis con la più grande Agorà mai ritrovata al di fuori della Grecia. Tra gli scavi tuttora in corso spiccano quelli del Teatro Greco funzionante per eventi e spettacoli durante l’estate. Ultima meta ma non ovviamente per importanza è Palermo. Ma raccontare in poche righe le tante bellezze che si scoprono in una città unica come il capoluogo isolano è quasi un’impresa. Ci sono antiche chiese, da non perdere quella medievale de La Martorana e quella normanna di San Cataldo, il popolare e colorato mercato di Ballarò e ancora edifici monumentali, come il Palazzo dei Normanni, la Cattedrale e il quattrocentesco Palazzo Chiaramonte. Ma anche fuori dal centro storico non mancano i monumenti che hanno fatto la storia della città: ecco La Cuba, affascinante edificio in stile arabonormanno, e La Zisa, imponente castello arabo-normanno, il cui nome deriva del termine arabo “el aziz” che significa lo splendido. Da scoprire è anche la baia incantata di Mondello, posta quasi ai piedi del Monte Pellegrino e fantastica oasi marina fatta di mare azzurro e sabbia bianca. Insomma un incredibile mix, perfetta scenografia per ogni tipo di necessità business e congressuale, dal mini soggiorno di team building al convegno aziendale nazionale. ■ 3 2012 | www.mastermeeting.it 95


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Atahotel Capotaormina e Atahotel Naxos Beach

Il mare delle incantevoli baie di Taormina e di Naxos, un contesto naturalistico straordinario e due strutture dove la grande ospitalità italiana offerta dal Gruppo Atahotels assicura emozioni uniche a metà strada tra Messina e Catania che s’incontrano Taormina mare e i Giardini Naxos, località turistiche d’avanguardia nel panorama delle innumerevoli bellezze siciliane, inserite in un territorio lussureggiante sovrastato dalla maestosità di un vulcano che non smette mai la sua scenografica attività, l’Etna, sotto le cui pendici si snoda la costa con le sue incantevoli baie e spiagge. È questa l’ambientazione scelta da Atahotels per i suoi due al-

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berghi: Atahotel Capotaormina e Atahotels Naxos Beach, entrambi quattro stelle e, insieme, in grado di offrire un’ospitalità completa all’uomo d’affari, al viaggiatore colto e curioso, fino all’organizzatore di eventi che qui troverà spazi adeguati e infinite opportunità di sport, relax, divertimento e benessere.

Atahotel Capotaormina Costruito sulla nuda scogliera che s’incunea nel mare, l’Atahotel Capotaormina è un vero

capolavoro d’ingegneria civile che conferisce a ciascun ambiente un aspetto unico, a partire dalle 190 camere, di varia tipologia, tutte molto ampie, luminose, confortevoli e con balconcino che si affaccia sui giardini, sulla baia di Taormina, sull’Etna o, per alcune suite, sia sul mare che sul vulcano. Punto d’orgoglio del resort è l’offerta culinaria declinata in tre ristoranti: il Naxos, graziato da una posizione mozzafiato perché costruito a strapiombo sull’omonimo golfo, in cui vie-


SPECIALE SICILIA Le immagini in queste pagine si riferiscono all’Atahotel Capotaormina

ne proposta una cucina internazionale ma anche piatti della migliore tradizione siciliana, La Scogliera con grandi terrazze a bordo mare, dove, di giorno, si può scegliere da un ricco buffet e, di sera, si cena à la carte a lume di candela, con specialità di pesce appena pescato, infine c’è L’Alcantara, ideale cornice per una ricca e panoramica prima colazione con vista sull’Etna e sulla Baia; per i salutisti c’è poi un corner

wellness. E tre sono anche i punti dove sorseggiare un drink o consumare un light snack: il bar l’’Approdo, situato vicino alla splendida piscina esterna e all’idromassaggio a 14 posti che si raggiunge attraverso uno degli ascensori interni scavati nella roccia, il bar Spiaggia, in riva al mare e infine, perfetto per aperitivi e cocktail, il bar Svevo dal cui terrazzo si può ammirare la costa calabra che si illumina all’imbrunire. Il resort è una location ideale anche per eventi e meeting di alto livello, grazie al suo centro congressi che dispone di 7 raffinate sale riunioni da 10 a 160 posti, una sala

plenaria (la Mamertina) da 450 posti, illuminata da luce naturale e vista sull’Isola Bella e 2 ampi foyer. A questo si aggiungono numerose e splendide terrazze panoramiche dove è possibile organizzare piacevoli coffee break e cocktail, grandi sale banchetti e spiaggia riservata per beach party. Gli sportivi troveranno inoltre un diving center privato e una modernissima palestra con trainer e attrezzature di ultima generazione, mentre gli amanti della pesca, avranno la possibilità di prenotarsi per una battuta di pesca d’altura.

Atahotel Naxos Beach Una magnifica spiaggia privata nella baia di Naxos, tra il promontorio di Capotaormina e Schisò, 14 ettari di agrumi, ulivi e fiori di ogni genere con vista sull’Etna e sull’incantevole 3 2012 | www.mastermeeting.it 97


SPECIALE SICILIA In questa pagina suggestivi scatti dell’Atahotel Naxos Beach

Taormina alta che dista solo 5 chilometri. È questo lo scenario in cui sorge l’Atahotel Naxos Beach, passaporto sicuro per soggiorni leisure e business di relax, benessere e divertimento. Il villaggio si presta ad accogliere anche eventi dai grandi numeri essendo dotato di un centro congressi di 1.600 metri quadrati con tecnologie di ultima generazione articolato in 14 sale modulabili da 10 a 270 persone, una sala plenaria di 780 posti e sale banchetti per break, cocktail o pranzi a buffet sino a 1.000 persone. Non solo, c’è, anche la possibilità di organizzare accattivanti team building usufruendo delle varie facility del Resort: spiaggia, piscine, palestra e centro diving. Le camere sono in tutto 642, di cui 170 doppie disposte su 4 piani nel corpo centrale dell’hotel, tutte con vista mare e modernamente arredate, 19 suite-deluxe in stile neoclassico e 453 suddivise in deliziose

villette a due piani, tutte molto luminose, circondate da un giardino privato, adatte ad ospitare coppie o famiglie. Anche al Naxos Beach la ristorazione è un paradiso per i buongustai: oltre ai 4 bar ampi e confortevoli posizionati in punti strategici del villaggio, ci sono 5 ristoranti che offrono un’eccellente cucina mediterranea: l’Oasys e il Del Parco, entrambi a buffet con terrazza; lo Stella di mare, sulla spiaggia, per chi ama le specialità di pesce, e la Casa del Massaro, antico casolare riattato, se si vogliono provare i piatti tipici siciliani, a lume di candela. È c’è persino un ristorante dedicato ai più piccoli, il Cucciolo.

Al Naxos Beach, caratterizzato da ombreggiati vialetti alberati che portano direttamente alla spiaggia, gli ospiti hanno a disposizione anche 4 piscine (una olimpionica e 2 per bambini), un beauty center con palestra e l’opportunità di praticare le più svariate attività sportive. E non manca neppure un team di animatori che organizzano varie attività sportive e di intrattenimento come ballo, yoga, spettacoli e cabaret. Linda Smiderle Barattieri

Atahotel Capotaormina Via Nazionale 105 98039 Taormina Tel. 0942 572111 www.atahotels.it

Atahotel Naxos Beach Via Recanati 26 98035 Giardini Naxos Tel. 0942 6611 www.atahotels.it 98 3 2012 | www.mastermeeting.it



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Baia Taormina Grand Palace Hotels & Spa

Sulla costa orientale della Sicilia, a picco sul mare, una soluzione per il leisure che inaugura la nuova stagione ad aprile prirà a Pasqua per la nuova stagione il Baia Taormina Grand Palace Hotels & Spa, struttura che domina dall’alto di uno sperone roccioso la baia della nota località siciliana. Dalle piscine, una di acqua salata e una seconda di acqua dolce, e dai terrazzini delle camere si gode quindi una vista panoramica molto suggestiva: il blu del mare tutto intorno. L’albergo, attivo dal 1999, è diventato una location di richiamo per il turismo leisure che sceglie la Sicilia per le vacanze o brevi soggiorni all’insegna del sole, del mare, del relax e del divertimento. Si trova infatti all’interno di un comprenso-

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rio, quello che va dai Giardini Naxos a Capo S. Alessio, ai cui eventi di carattere culturale e di intrattenimento, organizzati durante la stagione estiva, si ar-

riva in pochi minuti. Vicinissima anche Taormina, grazie al servizio di navetta gratuito offerto dall’hotel e disponibile dalle 9 del mattino alle 24,


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mentre per chi preferisce un’immersione integrale nei ritmi lenti della vita di un hotel che offre tutti i servizi necessari senza uscire dalle sue mura è possibile usufruire delle due piscine con lettini e ombrelloni, ciascuna su una terrazza prospiciente il mare, e del centro benessere interno con sauna, idromassaggi e palestra. Da maggio aprirà anche la spiaggia privata, che si raggiunge con una navetta o con una breve passeggiata attraverso un sottopassaggio scavato nella roccia. Tutt’intorno all’hotel, infatti, si aprono numerosi vialetti, circondati dal verde, tra palme, carrubi, bougainvillae, ibisco, begonie e cespugli di macchia mediterranea. Ed è proprio l’ambiente naturale che la circonda a caratterizzare la struttura. La sfida è stata quella di inserire in modo armonico un edificio di grandi dimensioni all’interno di un paesaggio incontaminato, sfida ri-

solta e vinta grazie alla scelta non solo di rispettare la conformazione del luogo ma anche di utilizzare materiali a basso impatto ambientale, dalla pietra locale per i rivestimenti al cotto artigianale siciliano per le rifiniture, per una costruzione profondamente radicata nel territorio. Anche le camere, 122 in totale, mantengono il particolare design dell’hotel, dall’arredamento tutto giocato sui colori e lo stile locale all’atmosfera, caratterizzata dalla luce, grazie alle grandi terrazze solarium che si affacciano sul mare e che danno una sensazione di apertura

e di continuità con il paesaggio. Tra le soluzioni per l’ospitalità spiccano le Camere Deluxe, 35 in tutto, e le 24 Junior Suite, tutte con vista mare, connessione wi-fi gratuita e vasca o idrodoccia Jacuzzi. A breve saranno aperte anche le due Presidential Suite e la Business Suite, appartamenti da 70 metri quadri e piscina con idromassaggio sul terrazzo. Legata al territorio anche la cucina, servita nel ristorante Solemoro, che offre combinazioni creative tra ricette internazionali, specialità siciliane e produzioni biologiche, a partire dalla colazione, che, oltre al buffet continentale, offre omelette preparate al momento e, durante la bella stagione, una gourmandise locale, la granita siciliana con brioche artigianale. In estate si apre la terrazza in cui gustare grigliate di carne e di pesce, mentre gli chef si esibiscono in veri e propri cooking show cucinando i primi piatti e le fritture di pesce davanti agli ospiti. G.G.

Baia Taormina Grand Palace Hotels & Spa Via Nazionale km 39 98030 Marina D’Agrò (Me) Taormina Riviera Tel. 0942756292/3/4 fax 0942756603 www.baiataormina.com info@baiataormina.com 3 2012 | www.mastermeeting.it 101


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GHS Hotels Il gruppo alberghiero siciliano offre tre strutture di pregio per eventi e incontri aziendali nel cuore di Palermo n controtendenza rispetto a un mercato che va nella direzione della riduzione di costi e personale, il Gruppo siciliano GHS ha scelto di investire in una sola città con tre strutture ricettive. A Palermo è infatti presente con tre diversi alberghi: lo storico Astoria Palace, quattro stelle dalla doppia anima, leisure e business, in posizione strategica tra il porto e il quartiere fieristico, l’Hotel Garibaldi, in piazza Politeama, quindi nel cuore del capoluogo siciliano, e il Vecchio Borgo, di più recente acquisizione. La capienza ricettiva totale, 400 camere, lo

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qualifica come il maggiore gruppo palermitano in termini di accoglienza. La sfida è stata quella di ampliare l’offerta e differenziare le strutture, pur se accomunate dalla posizione strategica, l’eccellenza del servizio e la modernità delle infrastrutture.

Business ma non solo L‘Astoria Palace Hotel offre un centro congressi tra i più grandi della città: qui è possibile ospitare eventi fino a 1.200 partecipanti, organizzare esposizioni in ogni piano dell’edificio e godere della vista panoramica sul capoluogo siciliano men-

tre si sorseggia un drink al 12esimo piano. Il business center è articolato in 8 diverse sale, che ripercorrono nei nomi la storia della Sicilia e delle dinastie e dei popoli che hanno regnato sopra di essa. La principale, la Sala Normanni, può accogliere fino a 650 persone in un unico spazio, ulteriormente divisibile in due ambienti. Dal foyer antistante si accede anche alla sala Svevi, da 75 posti. Nel ridotto si aprono invece la sala Aragonesi, 300 partecipanti massimo, e di fronte ad essa le sale Angioini, Fenici e Saraceni, da 35 a 10 posti. Quale che sia la dimen-


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Una camera dell’Hotel Garibaldi

La Sala Normanni dell’Astoria Palace

sione e la capienza, ogni spazio è dotato delle principali attrezzature audio-video e multimediali, cui si aggiungono le cabine per il servizio di traduzione simultanea e una sala regia per la gestione di luci, suoni e proiezioni. A ogni piano dell’hotel poi, sono presenti aree espositive e desk di segreteria per la realizzazione di più eventi in

contemporanea che garantiscano a ciascuno la necessaria indipendenza o per dislocare i vari momenti di un solo convegno in spazi separati. A livello della hall si aprono poi due delle quattro sale ristorante dell’Astoria, Cedro e Melograno, la prima per banchetti, cene di gala o buffet per 250 commensali, la seconda in grado di accoglierne fino a 100. Accanto alle sale del ridotto gli altri due spazi per la ristorazione, Oleandro e Ginestra, 280 e 100 posti rispettivamente. Qui la cucina offre specialità regionali e nazionali, mentre a richiesta è possibile degustare piatti alla “lampada”, preparati di fronte agli ospiti. L’Hotel Garibaldi, invece, è l’unico albergo nel cuore di Palermo che disponga di un ampio parcheggio interno. Anche in questa struttura si trova un centro congressi articolato in più sale, per ospitare sino a

duecento persone, di cui ottantacinque in quella principale. La struttura, connessa in Wi-Fi nelle aree comuni, prevede anche alcuni spazi espositivi contestuali agli ambienti per gli incontri. Infine, l’ultimo nato, l’Hotel Vecchio Borgo, struttura a supporto delle due precedenti, con 32 camere di sobria eleganza all’interno di un edificio che tende all’essenzialità, si qualifica come punto di partenza per andare alla scoperta della città e delle sue bellezze. G.G.

Astoria Palace Hotel Via Montepellegrino 62 90142 Palermo Tel. 091 62.81.111 fax 091 63.72.178 Numero verde: 800 893344 astoria@ghshotels.it www.ghshotels.it

Hotel Garibaldi Via Emerico Amari 146 90139 Palermo Tel. 091 60.17.111 fax 091 32.31.41 Numero verde: 800 893344 garibaldi@ghshotels.it www.ghshotels.it

Hotel Vecchio Borgo

L’esterno dell’Hotel Vecchio Borgo

Via Quintino Sella 1/7 90139 Palermo Tel. 091 611.83.30 fax 091 32.63.46 Numero verde: 800 893344 vecchioborgo@ghshotels.it www.hotelvecchioborgo.eu 3 2012 | www.mastermeeting.it 103


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Hilton Giardini Naxos

Un paesaggio incantevole tra i colori e i sapori della tipica tradizione siciliana, con il massimo comfort e i percorsi benessere della splendida “OUR SPA” Hilton Giardini Naxos è un elegante palcoscenico sul mare, incastonato in un’oasi senza tempo della costa ionica siciliana, che va dall’antica colonia greca di Naxos fino alla maestosità del vulcano Etna e allo spettacolare panorama naturale della vicina Taormina. L’unicità di un paesaggio incantevole, il comfort, l’esclusività e l’eleganza

L’

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dell’hotel, il servizio attento e cordiale: questo è l’Hilton Giardini Naxos, luogo d’incontro ideale per il turismo leisure internazionale, ma anche location strategica per riunioni di lavoro ed eventi meeting, capace di offrire la giusta dimensione per rilassarsi, avvolti dal caldo sole siciliano, dagli intensi colori del mare e dai deliziosi profumi del grande e rigoglioso giardino mediterraneo.

Ad arricchire un servizio eccellente e un senso di ospitalità di alto livello, la perfetta combinazione anche architettonica della struttura, risultato di un recente restyling che ha interessato l’Hotel. La maggior parte delle 296 camere e suites, tutte con terrazzo privato, offre una splendida vista sul mare. Spaziose e confortevoli, le camere vantano tutte un elenco accurato di servizi per gli ospiti e un’ampia area di lavoro dotata di connessione internet ad alta velocità. La connessione wi-fi è disponibile anche nelle aree comuni. Ma l’autentica essenza siciliana si scopre soprattutto nei colori e negli aromi delicati della cucina tradizionale, accompagnata da un’ottima scelta di vini pregiati. L’ospite può rilassarsi nel Wine Bar&Restaurant “La Sciara”, un lounge-bar all’aperto – complice una fresca atmosfera di grande fascino – oppure può


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scoprire i tipici piatti della tradizione siciliana e mediterranea nel Ristorante “Panarea”, con la sua splendida terrazza affacciata sul mare. C’è anche il Lobby Bar, un punto di ritrovo dove gustare la deliziosa pasticceria siciliana, famosa e apprezzata in tutto il mondo. Grande attenzione anche al turismo congressuale e meeting. L’Hilton Giardini Naxos dispone infatti di ben 11 Sale Congressi, con una capienza totale di 2000 persone, dotate di luce naturale e aria condizionata, tutte su un unico piano con accesso diretto al giardino mediterraneo e alla spiaggia privata.

zione da un’équipe di professionisti della bellezza. Si possono sperimentare i benefici di un bagno di calore secco per rilassare e detergere il corpo nella “Sauna finlandese”, dove le pareti in legno e un innovativo sistema di raffreddamento ad acqua di pietre calde all’interno della sauna permettono una migliore e ottimale umidificazione dell’aria. Oppure ritirarsi nel “Calidarium”, che appartiene alla stessa antichissima tra-

tradizionale lavaggio e massaggio hammam. Sanotherm è un lettino ad acqua ideale per trattamenti cosmetici, talasso-terapia, bagni con oli aromatici o con fanghi termali. Sanospa è invece una vasca idro-terapeutica che consente un bagno rilassante con essenze aromatiche, alghe e oli essenziali. La vasca è dotata di 144 ugelli massaggianti e di un sistema cromatico che riproduce sul corpo, immerso nell’acqua, i colori terapeutici dell’iride. Quindi preparatevi ad un rilassante viaggio alla scoperta dei sensi, per concedere tempo al corpo e spazio alla mente. C.C.

Il Wellness Centre OUR SPA Il vero fiore all’occhiello dell’Hilton Giardini Naxos è però il Wellness Centre “OUR SPA”, inaugurato nel 2009 e impreziosito nel 2012 con la realizzazione di una piscina riscaldata talassoterapica dalla vista mozzafiato. Come rinunciare a respirare il profumo del mare, cullati e accarezzati dai massaggi benefici di una vasca terapeutica, al ritmo delle onde? D’altronde le virtù del sale di mare e i benefici delle immersioni in acqua salata a 30° sono preziosi per la tonicità delle articolazioni, dei muscoli e della colonna vertebrale. A disposizione degli ospiti un’ampia scelta di percorsi benessere, tutti accompagnati con atten-

dizione dei bagni purificatori da cui deriva anche la sauna, avvolti da una nube di vapore caldo, aromatico e detossinante. A completare il percorso rigenerante del centro SPA le docce aromatizzate ed energizzanti, consigliate per riattivare la circolazione e il metabolismo, oltre che per ritemprare lo spirito e dare energia e vitalità alla mente. È possibile anche beneficiare di massaggi terapeutici nelle speciali cabine “Spavital”, “Sanotherm” e ”Sanospa”. Spavital è un lettino riscaldato per massaggi a secco o umidi, dotato di un generatore di sapone a schiuma per il

Hilton Giardini Naxos Viale Jannuzzo 47 98035 Giardini Naxos (Me) Tel. 0942 51931 fax 0942 56128 CTAGN_Sales@hilton.com 3 2012 | www.mastermeeting.it 105


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Hotel Nettuno La struttura, che si trova sul lungomare di Catania, ha rinnovato gli spazi e ottimizzato i servizi dedicati al mondo Mice

ul lungomare di Catania, con una vista che nei giorni più tersi arriva ai faraglioni dei Ciclopi e alla costa siracusana e spazia fino all’Etna, l’Hotel Nettuno, 4 stelle da 101 camere rinnovato di recente, rappresenta uno degli indirizzi più interessanti per il mercato meeting&incentive. Collocato strategicamente a distanza di passeggiata dal centro e a poco meno di un chilometro dal quartiere fieristico “Le Ciminiere” e dalla stazione centrale, si trova in una delle città più attrattive della costa orientale della Sicilia, punto di partenza per itinerari alla scoperta delle bellezze archeologiche e della ricchezza culturale e storica della Regione. Con l’arrivo alla direzione della

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struttura di Giovanni Maccarrone, manager di lungo corso con esperienza specifica nel settore del turismo congressuale, l’albergo ha rivisto strutture, organizzazione e servizi destinati al mondo Mice. Come ci racconta lui stesso: «in quest’ultimo periodo abbiamo lavorato e investito molto per potenziare la nostra offerta, sia a livello di spazi, sia dal punto di vista della gestione degli eventi. Innanzitutto abbiamo rinnovato una delle nostre sale polifunzionali, la sala Apollo, una location molto suggestiva ed elegante, dalle cui finestre si vede il mare. Qui, tra la Limestone sulle pareti, i marmi e la boiseries, accogliamo sia incontri e convegni fino a 170

partecipanti sia banchetti e ricevimenti. Da quest’anno, poi, lanciamo sul mercato uno spazio finora poco sfruttato, il roof garden Olimpo posto all’ultimo piano dell’hotel. Accessibile grazie all’ascensore panoramico, può essere utilizzato sia come ristorante sia per incontri. Con la bella stagione, poi, a bordo piscina viene allestita un’area lounge, sempre più richiesta per cene di gala o cocktail di benvenuto, magari accompagnati da spettacoli tradizionali siciliani». Questi nuovi spazi integrano il centro congressi dell’hotel, offrendo soluzioni flessibili per eventi di diverse dimensioni. Oltre alla sala plenaria, o Sala Poseidone, con 350 posti, si possono utilizzare altre quattro salette con capienze che vanno da 170 a 35 persone, tutte con connessione Wi-Fi, gratuita come nelle camere e nelle aree comuni. «In generale», sottolinea il direttore, «il mercato congressuale, stando alla mia esperienza, si orienta sempre più nella direzione della contrazione di tempi e partecipanti. Per i meeting, caso a parte sono invece gli incentive, negli ultimi anni si registra una tendenza a dimi-

Fra Miti, Arte e Cultura sotto il Sole della Trinacria Per il 2012 il Nettuno propone un pacchetto meeting&incentive che prevede, all’interno di un soggiorno di due notti, con due giorni di convegno, inclusi coffee break, welcome dinner e due pranzi di lavoro, la possibilità di associare al momento business sia l’accesso al mare con spiaggia riservata, sia alcune proposte di team building originali e profondamente legate al territorio e alle sue attrattive, dalle escursioni in fuoristrada sull’Etna fino alle Grotte del Gelo, ai percorsi a cavallo nel parco alle pendici del vulcano, dal kayak sul fiume Simeto alle gare di quad sulla Plaia di Catania.

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nuire il numero di persone coinvolte e i giorni di permanenza, sia per questioni economiche sia perché una simile formula risulta più coinvolgente ed efficace. Per noi albergatori questo si traduce in una doppia sfida: articolare gli spazi presenti nelle nostre strutture per poter accogliere più eventi di piccole e medie dimensioni in contemporanea ed essere abbastanza flessibili e reattivi per rispondere in tempi rapidissimi alle richieste dei clienti. Se un incontro dura una sola giornata o poco più è ovvio che si debbano eliminare tutti i tempi morti e organizzare anche i coffee break o le colazioni di lavoro in modo dinamico, per esempio sostituendo il pranzo tradizionale con uno a buffet. Gli spazi, poi, si devono rimodulare, in modo che possano accogliere dal congresso con 300 delegati al meeting del top management, la conferenza stampa o il momento periodico di incontro di un’azienda. Il rinnovamento delle due sale, la sala Apollo e il roof garden, è finalizzato pro-

prio ad aumentare il numero di location di media capienza disponibili. Questa scelta si sta rivelando in linea con le esigenze del mercato: ogni giorno abbiamo in casa almeno due o tre incontri da magari non più di 10, 20 persone». Lo sforzo per il miglioramento delle dotazioni destinate al mercato business è andato di pari passo con la riorganizzazione delle risorse e della gestione degli eventi. «Ho fortemente voluto la ridefinizione dell’ufficio meeting, che ora fa capo a una sola responsabile. A questa figura spetta il compito di seguire tutto l’iter organizzativo, dall’arrivo della richiesta alla supervisione dell’effettivo svolgimento del meeting. In questo modo abbiamo riscontrato una maggiore rapidità nella risposta e una capacità di tenere sotto controllo tutti i dettagli dell’evento. Inoltre è risultata vincente l’introduzione di uno strumento molto semplice, ma efficace: al momento del primo contatto con l’azienda che desidera prenotare i nostri servizi Mice sottoponiamo

un questionario, il Check your needs, in cui il cliente può esprimere tutte le sue necessità, dal numero di sale a quello delle camere, dalla ristorazione alle attività post-congress, in grado di chiarire fin da subito esigenze e particolari bisogni». «La Sicilia», conclude Maccarrone, «è senz’altro una delle prime mete del turismo business nei desideri delle aziende e dei tour operators. Questa destinazione offre infatti natura, arte, cultura e storia, tutti elementi che attirano. Il mercato è quindi in espansione e le strutture presenti sono in grado di accogliere ben di più delle attuali presenze. Una potenzialità che va sfruttata sia da parte degli albergatori sia a livello più ampio, garantendo tutti quei servizi collaterali, e penso a trasporti frequenti e a costi contenuti, che permettano ai clienti di scegliere Catania, piuttosto che Taormina o Palermo, per i loro meeting e incentive». P.T.

Hotel Nettuno Viale Ruggero di Lauria 121 95127 Catania Tel. 0957122006 fax 095498066 www.hotel-nettuno.it info@hotel-nettuno.it 3 2012 | www.mastermeeting.it 107


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Grand Hotel Minareto

Luxury Seaside Resort sulla costa orientale della Sicilia. Dove il business incontra l’esclusività

Siracusa, su un promontorio circondato dalle acque del mar Jonio, in un contesto naturale di grande bellezza, sorge il Grand Hotel Minareto, una delle realtà più nuove e interessanti per l’organizzazione di eventi e meeting in Sicilia. La struttura, sita all’interno dell’area marina protetta del Plemmirio, si estende su una superficie di 25 mila mq, con vista mozzafiato sull’isola di Ortigia, cuore storico di Siracusa nonché patrimonio dell’UNESCO. L’accesso al ma-

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re è diretto e privato, grazie sia alla baia sabbiosa sia alla scogliera con solarium. Seppur di recentissima apertura, vanta

un ottimo andamento in termini di presenze, ma ha anche un glorioso passato: negli anni Cinquanta nella stessa area sorgeva un Camping, poi abbandonato e divenuto rifugio per le vittime del terremoto del ’90, fatto che ne ha decretato il totale abbandono e degrado. Grande merito quindi va all’intraprendenza e allo spirito imprenditoriale della dirigenza, che ha dato nuova vita a uno dei luoghi più affascinanti della Sicilia, regalandoci un gioiello del turismo e un vanto per il territorio. L’Hotel è un vero e proprio Luxury Seaside Resort, dalla


SPECIALE SICILIA

Dalla metà di aprile sarà online il nuovo sito www.grandhotelminareto.it, ampliato e più ricco di informazioni. Maggiore spazio e visibilità saranno dedicati ai pacchetti speciali e alle offerte. Di grande successo in questo periodo, per esempio, il pacchetto Soggiorno Culturale, formulato in collaborazione con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, di cui il Resort è sponsor, e che prevede soggiorni di una o due notti con ingresso a una delle rappresentazioni classiche che ogni anno, tra maggio e giugno, si tengono presso il Teatro Greco di Siracusa, richiamando spettatori da tutto il Mondo.

doppia vocazione Mice e Leisure. Un corpo centrale ospita gli eleganti ambienti della Hall e del Lobby Bar, le camere invece, distinte in differenti categorie e organizzate come singole unità abitative, godono di terrazzino con vista mare o sui giardini. L’area congressi, con 5 sale e una capienza massima di 426 posti a sedere, è il giusto mix di funzionalità e ricercatezza, in cui, grazie alle pareti modulari, realizzare svariati lay-out e ospitare eventi di diversa tipologia ed entità. Ad aprile sarà inaugurata una nuova sala polifunzionale, un’elegante wine house con esposi-

zione di bottiglie in un ambiente scenografico e di grande impatto, originale cornice per degustazioni o piccole reunions. Ma le novità continuano. A breve saranno aperte due sale massaggi, dal design ricercato e d’effetto, curate dal giovane e promettente Architetto Edoardo Corvaia. Entrambe avranno un’ampia vetrata vista mare e saranno dotate di connessione Wi-Fi e diffusione musicale che l’ospite potrà gestire direttamente utilizzando l’iPod in dotazione. E per completare la cura del corpo, il Resort offre anche una palestra con attrezzature di ultima generazione Technogym.

Infine, per conquistare anche i palati più esigenti, estro, genuinità e fantasia sono alla base della filosofia culinaria del Grand Hotel Minareto. Oltre al Ristorante principale, il Nesos, all’interno del complesso si trovano diversi altri spazi in cui gustare una cucina raffinata e profondamente legata a ricette e prodotti del territorio. Il Sicily Bar a bordo piscina diventa grill bar e offre la possibilità di degustare, oltre alla caratteristica rosticceria siciliana, alle granite e ai piatti freddi ideali per un pasto veloce ed informale, anche menu più ricercati, sempre all’insegna della tradizione locale e preparati in loco nella cucina a giorno. Il Roof Garden poi, terrazza semicoperta con vista sulla baia, è la location pensata per cene romantiche. Da quest’anno, inoltre, prenderà il via un’iniziativa che trasformerà le varie location del Resort nella cornice di un percorso del gusto che toccherà le tradizioni culinarie delle diverse città siciliane. P.T.

Grand Hotel Minareto Via del Faro Massolivieri 26 96100 Siracusa Tel. 0931 721222 - 721777 fax 0931 721555 info@grandhotelminareto.it www.grandhotelminareto.it 3 2012 | www.mastermeeting.it 109


SPECIALE SICILIA SELECTED BY MM

Ora Luxury Catania Grand Hotel Villa Itria Congress Resort & Spa Attiva da un anno, questa destinazione si affaccia sul mercato Mice siciliano con grandi prospettive per il futuro Ora Luxury Catania Grand Hotel Villa Itria Congress Resort & Spa è una struttura alberghiera di nuovissima costruzione, da 91 camere, che si trova all’interno di una cornice naturale unica, il parco dell’Etna. L’hotel, dopo soltanto un anno di attività, ha saputo qua-

L’

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lificarsi non solo come struttura ricettiva di richiamo sia per il turismo leisure sia per quello congressuale, ma anche quale polo di promozione del territorio, e in particolare della cittadina di Viagrande, a circa 15 chilometri dal centro storico di Catania e dal mare. Come ci racconta il direttore

Vincenzo Varriale: «Viagrande, citata anche nelle novelle di Verga, è stata storicamente il luogo di villeggiatura della nobiltà catanese. Oggi ha ritrovato la sua vocazione turistica anche grazie alla presenza del nostro albergo, che è stato capace di riportare una clientela internazionale in questi luoghi. La valorizzazione del territorio, delle sue bellezze e dello scenario naturale, che abbiamo intrapreso in collaborazione con gli enti territoriali, ci permette di offrire ai nostri ospiti attrazioni come il Museo dell’Etna, inaugurato di recente, o la casa delle farfalle che si trova nel parco di Monte Serra, un conetto vulcanico ormai spento ricoperto da macchia mediterranea, anch’esso a poche centinaia di metri dall’albergo». Immerso in una cornice unica,


SPECIALE SICILIA

Il mercato catanese tra business e leisure nell’analisi del direttore dell’Ora Luxury «Catania è una città commerciale, interessata da un turismo prevalentemente business, anche se negli ultimi tempi si è registrata una leggera inversione di tendenza da parte degli operatori che, nell’intento di offrire prodotti sempre più originali, cominciano a inserire la città nei loro tour, incoraggiati dal recupero delle risorse architettoniche, storiche, culturali e antropiche realizzato dagli enti locali. Sicuramente, comunque, il turismo congressuale continua a rappresentare uno dei segmenti di maggiore interesse, come dimostrano le cifre fornite dal Sicilia Convention Bureau, che registra un trend di crescita del turismo Mice: da 34 grandi eventi nel 2009 si è passati a 130 nel 2011. La richiesta si è concentrata proprio a Catania, seguita da Taormina e Palermo. Arrivi e partenze sia business che leisure risultano quindi in aumento: circa 14 milioni gli ospiti, tra italiani e stranieri, nel 2010».

tra storia, natura e tradizione, l’hotel si sta affermando come destinazione per congressi ed eventi a Catania e dintorni. «La nostra offerta», continua il manager, «collegata a un’identità centrata sul concetto di lusso accessibile, si rivolge a due tipi di target, quello business grazie all’area congressi polifunzionale e all’ampio catalogo di attività incentive, e quello leisure grazie al centro benessere, l’alta cucina, il calendario di attività culturali proposte nel programma Orazero, spettacoli aperti a ospiti e residenti, dalla musica alla danza, dal teatro al cabaret, e l’unicità del territorio catanese che coniuga mare e montagna». Per quanto riguarda proprio il mondo Mice, l’hotel propone la sala plenaria Etna da 560 posti, che all’occorrenza si trasforma

in teatro per il cartellone di Orazero, e altre cinque sale meeting, in grado di ospitare eventi di varia natura e dimensione. L’area congressuale, per una capacità complessiva di oltre 1.100 posti a sedere, è stata infatti cornice per convegni, congressi medici, meeting di aziende internazionali, conferenze stampa, presentazioni di prodotto e sfilate di moda. A questi spazi si aggiungono anche svariate possibilità per organizzare team building, incentive o semplicemente per abbinare al momento lavorativo quello dello svago. «Il nostro book di attività», spiega il direttore, «spazia dall’adventure con percorsi su jeep 4x4 all’interno del parco alle pendici dell’Etna, allo sport, utilizzando le gole e le rapide del fiume

Alcantara. Qui è possibile praticare il river tubing, in cui a bordo di ciambelloni gonfiabili ci si lascia trasportare dalla corrente, il più movimentato rafting con l’accompagnamento delle guide della Federazione Italiana Rafting, o il canyoning, una miscela di trekking, nuoto ed alpinismo all’interno dei selvaggi canyon delle gole. Il mare offre altre opportunità, come le escursioni a bordo di barche a vela che prevedono

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anche un pranzo a buffet da gustare di fronte ai faraglioni di Acitrezza». «In generale», continua, «l’unicità del territorio siciliano, e in particolare di quello etneo che riunisce in un unico paesaggio sia la montagna, con le piste da sci di Nicolosi e Linguaglossa, sia il mare, su cui affacciano città di arte e di storia come Catania, Taormina, Messina, Noto e Siracusa, ci permette di offrire ai nostri ospiti una varietà insolita di attività e proposte. L’Ora Luxury è collocato infatti in una posizione strategica, per raggiungere comodamente tutte le attrazioni del circondario, ma anche al suo interno si trovano facilities e servizi per il divertimento e il relax. In particolare abbiamo aperto il centro Wellness & 112 3 2012 | www.mastermeeting.it

SPA Arabia, vero fiore all’occhiello della struttura, con pi-

scina interna riscaldata e area fitness, in cui offriamo trattamenti legati al territorio, dallo scrub a base di sabbie vulcaniche ai massaggi e alla cosmesi con utilizzo di prodotti per il corpo a base di agrumi di Sicilia. La cucina è poi sicuramente un altro plus dell’hotel. Il giovane Chef Pietro Arezzi, campione nazionale di finger food nel 2010, non solo propone menu raffinati nei due ristoranti dell’hotel, ma mette anche a disposizione il suo staff per corsi di cucina siciliana, incentrati sulle ricette e gli ingredienti del territorio». Gg.

Ora Luxury Catania Grand Hotel Villa Itria Congress Resort & Spa Via Aniante 3 - 95030 Viagrande (Ct) Tel. 095 7899850 - fax 095 7899646 oraluxurycatania@orahotels.com - www.oraluxurycatania.com



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San Paolo Palace Struttura innovativa per congressi ed eventi di rilevanza internazionale che guarda al Golfo di Palermo

na visita al San Paolo Palace, quattro stelle che si trova a Palermo, in una posizione tranquilla ma a pochi minuti dal centro della città, non può che iniziare dal 14esimo piano e dalla sala ricevimenti affacciata sul mare, cui si arriva in soli 30 secondi grazie all’ascensore panoramico. Lo spazio accoglie banchetti, cene di gala o eventi fino a 250 persone, mentre la terrazza, in cui ci si sposta durante la bella stagione, fino a 100 attorno alla piscina. Scendendo poi lungo questo imponente edificio moderno, si raggiunge il centro congressi vero e proprio, uno dei più ampi del capoluogo siciliano, l’unico in città capace di ospitare fino a 1.800 persone contemporaneamente. Tante e flessibili le soluzioni proposte, dagli ampi saloni agli spazi all’aperto, che nel corso degli anni hanno ospitato congressi, workshop, lanci di prodotto, spettacoli, esposizioni, concerti e sfilate di moda.

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Nove le sale congressi, dalla più capiente, la sala Orsa, da 900 posti con disposizione a teatro, passando per la sala Nova, da 330, fino alle salette AURIGA, per 20 partecipanti. È inoltre possibile utilizzare alcune camere come salette per incontri fino a 10 partecipanti, dislocate in altri piani della struttura per garantire la massima riservatezza anche se in parallelo a un evento in corso. Le due sale principali si affacciano su due foyer che, insieme alla hall dell’hotel, si possono trasformare in spazi espositivi per stand, mentre all’interno si trova anche una galleria poster per 70 pannelli. Durante la bella stagione, poi, è possibile utilizzare anche gli spazi all’aperto, come le quattro terrazze che raggiungono una superficie totale di quasi 800 metri quadrati. Tutto il centro congressi è connesso alla rete con sistema wireless, mentre un collegamento a circuito chiuso permette di trasmettere le immagini su grandi

schermi o monitor al plasma. Le sale principali sono anche dotate di impianto di traduzione simultanea a raggi infrarossi e sistema per videoconferenze. La vocazione del San Paolo Palace ad accogliere congressi ed eventi anche di grandi dimensioni è supportata dalla generosa disponibilità a livello di camere, 280 in tutto, di cui 10 suite, e dai servizi, che spaziano dai due ristoranti (entrambi i locali sono stati selezionati dall’Unione Italiana Ristoratori), al centro fitness aperto 24 ore al giorno. Cene di gala, pranzi di lavoro e cocktail si possono organizzare sia nel ristorante Antares, 550 persone, sia nell’Omega, da 250, che si trova al 14esimo piano con vista panoramica sulla città. Entrambi offrono una cucina raffinata che parte dagli ingredienti del territorio per incontrare suggestioni internazionali. P.T.

San Paolo Palace Hotel Via Messina Marine, 91 90123 Palermo Tel. 091 6211112 fax 091 6215300 booking.congressi@sanpaolopalace.it www.sanpaolopalace.it

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SCENARI DEL TURISMO

Hilton Worldwide

punta sull’Italia GRAZIE A NUOVE APERTURE E DANDO GRANDE SPAZIO AL MICE, COME CI RACCONTA JEAN FAIVRE, MANAGER EUROPEO DEL GRUPPO ALBERGHIERO INTERNAZIONALE Davide Deponti

nvestire in tempo di crisi èsempre un buon affare? Difficile avere certezze quando l’economia mondiale è in sofferenza. Sarebbe allora opportuno guardare a quei casi aziendali virtuosi che possono fare da esempio a chi, durante la tempesta, ha paura di perderela bussola. E nell’ambito delsettore alberghiero, Hilton Worldwide ha deciso di portare avanti una politica di sviluppo e investimento che è senza dubbio la dimostrazione che molto di buono si può fare anche quando la situazione economica non è al top. Vediamo di capire meglio allora quali sono le strategie del gruppo alberghiero internazionale, a

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breve e a lungo termine, parlandone con Jean Faivre (foto), Area Vice President Western & Southern Europe di Hilton Worldwide. «È indubbio che nell’ultimo periodo la politica di sviluppo dell’azienda si stia sempre più ampliando sui mercati turistici che si trovano al di fuori degli Stati Uniti. In questo momento i luoghi chiave di investimento per Hilton Worldwide nel mondo sono la Cina, il Sudamerica, il Medio Oriente e l’Europa. Proprio nel vecchio continente, ad esempio, abbiamo attualmente la più grande pipeline di hotel nel nostro settore, con oltre 20mila camere di 117 hotel, appartenenti ai nostri 6 brand».

Sembra di capire che Hilton Worldwide quindi veda nell’Europa delle ottime possibilità di sviluppo di business:ma quali saranno le strategie che porrete in essere? «La crescita del Gruppo è innanzitutto basata sulla sua offerta unica in fatto di alta qualità declinata in diversi marchi che spaziano da lussuosi hotel e resort a strutture di fascia media. Per fare un esempio, non posso non sottolineare l’importante crescita del brand DoubleTree by Hilton nel continente che ad oggi racchiude ben 25 hotel aperti a partire dal 2008 ed altre 25 strutture in via di realizzazione. Grande successo, a partire dal 2007, hanno poi avuto gli hotel appartenenti ai marchi Hampton by Hilton e Hilton Garden Inn, che ad oggi sono oltre 100 in tutta Europa. Senza dimenticare neppure che un grande impulso alla fidelizzazione dei nostri clienti business europei è stato dato dal programma Hilton HHonors (www.hiltonhhonors.com)». E per quanto riguarda la politica di investimento prevista da Hilton Worldwide per l’Italia? «Lasciatemi per prima cosa sottolineare il fatto che per il nostro gruppo l’Italia è un im-


SCENARI DEL TURISMO

Tree by Hilton Resort Siena Chianti, altro motivo di orgoglio per la nostra presenza di alto livello nel paese».

Tutti pazzi per il business

Due rendering dell’Hilton Garden Inn Pistoia

portante e strategico mercato, con grandi possibilità di crescita, e che proprio per questo stiamo operando da diversi anni per ampliare il nostro portfolio di offerta e di brand, lungo tutta la penisola, anche attraverso i progetti definiti dal nostro development team. A tal proposito sono lieto di annunciare la recentissima firma di un accordo con Giusti Per l’Edilizia Spa per la realizzazione di un Hilton Garden Inn a Pistoia, città situata nel cuore delle bellezze toscane. L’hotel, che sarà operativo a partire dalla fine del 2013, diventerà la nona struttura del marchio per il segmento mid-market di Hilton Worldwide ad aprire in Italia dal 2006. Centrato sulla clientela business, grazie ai 450 metri quadrati di area meeting e congressuale, l’Hilton Garden Inn Pistoia metterà a disposizione della clientela 132 camere nelle quali gli ospiti trove-

ranno gli elementi chiave del marchio, tra cui il letto autoregolabile con Garden Sleep System e una sedia ergonomica, ideali per gli ospiti che desiderano concedersi un riposo rigenerante anche se lontano da casa. Non bisogna poi dimenticare che, sempre per il 2013, è prevista l’apertura del Double-

Proprio l’impegno di un grande gruppo internazionale come Hilton Worldwide, nella crescita del settore Mice in generale, ma in Italia in particolare, sottolinea nuovamente come, anche nei momenti di congiuntura sfavorevole, avere un piano strategico e di management all’altezza permette di non trovarsi in difficoltà e di continuare la propria mission con coerenza. «È da ben 93 anni», sottolinea Jean Faivre, «che offriamo ai nostri ospiti il meglio dell’ospitalità, dei servizi e del comfort. Proprio per questo credo che, in particolare in momenti difficili come quelli che viviamo oggi, sia, per gli operatori Mice, un grande vantaggio poter sfruttare la nostra esperienza e le nostre competenze aziendali per riuscire a realizzare meeting ed eventi di alta qualità. Hilton Worldwide è oggi infatti in una posizione privi-

Hilton e Hilton Garden Inn Frankfurt Airport 3 2012 | www.mastermeeting.it 117


SCENARI DEL TURISMO

Il salone Le Ginestre dell’Hilton Sorrento Palace

La Venetian Ballroom del Molino Stucky Hilton Venice

Hilton Garden Inn Rome Clardige

legiata sul mercato grazie al suo ampio ventaglio di brand di livello che sono sempre ben riconoscibili e posizionati. Tutti gli hotel Hampton by Hilton, Hilton Garden Inn, Hilton Hotels and Resort, DoubleTree by Hilton, Conrad Hotel & Resort e Waldorf Astoria sono in grado di fornire una vasta serie di opzioni per chi desidera organizzare eventi business tailor made». Sempre parlando di settoreMice, è vero che state pianificando nuove promozioni per il 2012? «È vero, sì, come è vero che Hilton Worldwide rinnova costantemente le sue offerte, calibrandole di anno in anno per andare incontro alle esigenze dei meeting planner. Tra le proposte più attuali, da sottolineare è la Flexible Meetings. È 118 3 2012 | www.mastermeeting.it

un’iniziativa che permette a chi conferma la prenotazione di un evento entro 21 giorni di tagliare la propria idea davvero su misura, avendo a disposizione due speciali servizi aggiuntivi ascelta tra: l’uso gratis di internet, l’upgrade della camera per

Salone dei Cavalierial Rome Cavalieri

l’organizzatore, doppi punti Event Bonus, drink di benvenuto, coffe break a tema, proiettore Lcd, gratuità di soggiorno per un delegato su cinque. Inoltre, pensando proprio all’Italia, ci sono strutture Hilton Worldwide che hanno servizi e location per meeting ed eventida offrire in esclusiva. Penso all’Hilton Sorrento Palace, con le sue 23 meeting room e i 3 auditorium, il più grande dei quali arriva a contenere fino a 1.500 persone. Oppure penso all’Hilton Molino Stucky Venice, che ospita ben 2.500 metri quadrati di spazi completamente modulabili per la costruzione di soluzioni Mice all’avanguardia. E, ancora, al Roma Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts, con il suo Salone dei Cavalieri, da 2.100 posti, e con la Terrazza degli Aranci, fantastico luogo nel quale i partecipanti a un evento potranno fare affari godendo della magnifica vista della città eterna e della cupola ■ di San Pietro».


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SCENARI DEL TURISMO

FIERE DEL TURISMO IL MONDO DELLE FIERE CRESCE E SI EVOLVE. UN CAMBIAMENTO RESO NECESSARIO DALLE NUOVE POLITICHE DI MARKETING E DALLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE MA ANCHE DALLA CRISI ECONOMICA CHE DA QUALCHE ANNO HA PORTATO LE AZIENDE A RIDURRE I BUDGET. E C’È CHI PENSA CHE L’ERA DELLE FIERE DEDICATE AL TURISMO STIA PER TRAMONTARE: “SONO TROPPE, COSTOSE, LUNGHE E CON POCHI BUYER DI QUALITÀ”, LAMENTANO BUYER E SELLER Tico

l mondo delle fiere cresce e si evolve. Un cambiamento reso necessario dalle nuove politiche di marketing e dall’avvento di internet ma anche dalla crisi economica che da qualche anno a questa parte ha portato le aziende a ridurre i budget. Per quanto concerne il turismo, qualcuno pensa che l’era delle fiere dedicate a questo importante comparto della

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nostra economia stia per tramontare, almeno in Italia. “Troppo care, soprattutto in tempi di crisi, numerose, troppo lunghe e con pochi buyers veramente qualificati”. Sono solo alcune delle critiche mosse dai seller e dai buyers che di anno in anno sempre più numerosi decidono di affidare il loro business a formule alternative come workshop, road-

show o a fiere virtuali dove il business o l’aggiornamento professionale, corre anche su internet. Si spiega così il successo di BTO Buy Tourism Online, un progetto promosso da Regione Toscana, Toscana Promozione e Camera di Commercio di Firenze e realizzato da Fondazione Sistema Toscana e BTO Educational. Un evento dedicato ai temi legati al Travel


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QUALE FUTURO? 2.0, un momento di incontro formativo, informativo e commerciale tra gli operatori del turismo e i fornitori di tecnologie che stanno radicalmente e rapidamente trasformando il settore. E nell’edizione 2011, la quarta, ha registrato 5000 presenze ripartite sulle due giornate di lavori, 200 relatori di oltre 10 nazionalità, 35 realtà internazionali selezionate per far parte del club degli espositori, più di 140 giornalisti accreditati e 90 blogger, 3000 utenti unici che hanno seguito l’evento trasmesso live sul sito www.intoscana.it per 18 ore complessive di diretta streaming. Decine di migliaia i post su facebook, #bto2011 hashtag più twittato in Italia l’1 e 2 dicembre. Inoltre, nella giornata del 1 di-

«l’incontro tra domanda e offerta sul web è più veloce e trasparente. La tecnologia permette agli operatori di rendersi progressivamente autonomi rispetto alle grandi Ota straniere e di trattenere margine da reinvestire nel nostro Paese» Cristina, Scaletti, assessore regionale al Turismo della Toscana cembre quella di BTO è stata una delle dirette più seguite al mondo su Livestream.com. «Anche quest’anno la BTO ha dimostrato come la rete sia punto di riferimento e leva di sviluppo per un settore importante come il turismo. E sul web 2.0 la Toscana è all’avanguardia. Ce lo dicono i dati del portale www.turismo.intoscana.it, ce lo dice il successo del-

la manifestazione, unica in Europa», commenta l’assessore regionale al Turismo Cristina Scaletti, precisando che «l’incontro tra domanda e offerta sul web è più veloce, vivace, trasparente». «Uno dei messaggi chiave che abbiamo voluto trasmettere con la nostra iniziativa», ha aggiunto Giancarlo Carniani, Co-founder e Coordinatore di BTO «è che la 3 2012 | www.mastermeeting.it 121


SCENARI DEL TURISMO

tecnologia permette agli operatori di rendersi progressivamente autonomi rispetto alle grandi Ota straniere e di trattenere margine da reinvestire nel nostro Paese».

Quando l’expo è online E su internet ha investito anche Fulvio Farina (foto in basso), che dopo aver maturato un’esperienza lavorativa di dieci anni per la BMT (Borsa Mediterranea del Turismo) di Napoli ha lanciato, soltanto pochi mesi fa, Mondoinfiera: il primo portale multifieristico dove le aziende di uno specifico ambito commerciale possono partecipare – tramite expo online – usufruendo dei medesimi servizi previsti dall’expo tradizionale. «L’expo online», ci spiega Farina, «ha l’indiscutibile vantaggio di essere “aperto” 365 giorni l’anno – 24 ore su 24 – con un investimento di gran lunga inferiore a quello di una fiera “tradizionale”. Mondoinfiera.com, che nasce con capitale esclusivamente privato, ha già una ottantina di espositori. L’idea mi è venuta dopo aver ascoltato tante lamentele

La home page di Mondoinfiera.com con pochi click offre la possibilità di accedere al business

da parte degli espositori sul numero eccessivo di queste manifestazioni e sui costi sempre più elevati, così gli ho offerto un’alternativa». Ad oggi, due sono le fiere aperte: Mondoturismo e Mondosposi. Mondoturismo è destinato agli operatori del settore incoming e outgoing, che cercano quotidianamente servizi/fornitori dei loro settori di attività. E ogni giorno crescono gli utenti che linkano i siti internet degli espositori per consultare i prodotti, le offerte, sfogliare i loro cataloghi, contattarli e/o inviare loro richieste tramite mail. Tra gli En-

ti del turismo che hanno aderito da qualche mese all’iniziativa, l’Ente del Turismo thailandese: «È una sorta di vetrina in grado di darci molta visibilità, quindi ci crediamo anche se è ancora prematuro parlare di risultati» commenta Mario Degli Innocenti, marketing TAT. «Una cosa è certa: le fiere stanno registrando un netto calo delle presenze e non parlo soltanto di quelle italiane ma delle più importanti a livello europeo. Se questo è da imputare alla crisi economica o alle nuove opportunità offerte dalla rete, non saprei. E se Mondoin-

«una cosa è certa: le fiere stanno registrando un netto calo delle presenze e non parlo soltanto di quelle italiane ma delle più importanti a livello europeo» Mario Degli Innocenti, marketing TAT 122 3 2012 | www.mastermeeting.it


SCENARI DEL TURISMO «durante una fiera c’è un incontro personale ed uno scambio emotivo che affianca quello economico, questo è il plus che il web non può offrire» Fabrizio Cantella, direttore di Progecta

cetto di fiera che cambierà le prospettive del franchising e non solo. La visita, i corsi di formazione, i seminari e le presentazioni delle aziende sono gratuiti per tutti.

BMT: “Contenere i costi”

fiera non sarà l’alternativa alle fiere tradizionali dove siamo sempre presenti: Bit per l’istituzionale e TTG Italia per il business, siamo convinti che ci fornirà nuovi e interessanti contatti». Dal canto suo, Fulvio Farina auspica di arrivare «almeno a 300 espositori prima dell’estate». La neo manifestazione conta quasi quattromila visitatori unici grazie anche alle costanti newsletter settimanali inviate ai potenziali buyers. La nuova versione del sito sarà presto online arricchita da una sezione dedicata solo agli operatori del settore che potranno accedere dopo essersi registrati; «Sono certo che questo sarà uno strumento di riferimento per tutti coloro che credono nel business to business del futuro». E gli fa eco Web Franchising Expo che conta ad oggi 80 espositori franchisor per un nuovo con-

C’è chi invece, in Fiera, ci torna dopo dieci anni. Come è accaduto a Viaggi del Mappamondo con la Bit. «Abbiamo trovato una formula, la partecipazione nell’area espositiva Astoi, che ci consente di risparmiare e avere più visibilità», ha commentato il presidente e a.d. Andrea Mele. E a proposito di contenimento dei costi, Fabrizio Cantella (foto a destra), direttore della Progecta che organizza la BMT a Napoli, fa sapere che «anche se i numeri del 2012 sono stabili, la Borsa di Napoli registra la “sofferenza” del settore turismo che si difende con grande coraggio. Alcune aziende purtroppo non esistono più e sono molti quelli che hanno deciso di ridurre le spese scegliendo spazi più piccoli o allestimenti meno sontuosi». Per il direttore della Progecta, il segnale generale che viene fuori è chiaro: «Il contenimento dei costi è indispensabile per bilanciare la diminuzione dei fatturati. Noi siamo da sempre sensibili all’argomento, riprova è che le dimensioni (ed i costi) degli stand sono sempre state contenute ed hanno permesso anche alle aziende più piccole, o a quelle che non vogliono impegnare grossi budget, di partecipare alla manifestazione in modo decoroso». In questo perio-

do di contrazione i 4 workshop tematici di BMT «sono frequentatissimi e garantiscono una formula di partecipazione ancora più economica all’evento». Stiamo parlando di quello Incoming (120 t.o stranieri che incontrano l’offerta italiana), Incentive & Congressi (40 tra i principali manager aziendali italiani), Turismo Sociale (con i rappresentanti di oltre 100 Cral) e Terme & Benessere (To specializzati). «Tutti in un’area con accesso riservato e molto gettonati». Cantella è scettico sulle alternative proposte dalla “rete” in fatto di fiere: «Assistiamo ad un proliferare di attività improbabili sul web. Ritengo il concetto di fiera assolutamente incompatibile con la rete, a prescindere dalla categoria merceologica. Durante una fiera c’è un incontro personale ed uno scambio emotivo che affianca quello economico, questo è il plus che il web non può offrire». Ma quali sono gli assi nella manica della Progecta che porta avanti una delle manifestazioni sicuramente più amata dagli addetti ai lavori anche per la location dove si svol3 2012 | www.mastermeeting.it 123


SCENARI DEL TURISMO

ne 2012, la Regione Campania ha deciso di ampliare molto gli spazi in fiera, offrendo alle aziende ricettive la possibilità di incontrare agevolmente, presso lo stand regionale, i numerosi buyers. Fra i giochi d’acqua delle fontane di Rimini Fiera,l’accesso a Btc, la Fiera degli Eventi

Nei padiglioni di Rimini Fiera un incontro tra buyer e seller durante la Btc

Sempre affollati i workshop di Btc offrono stimolanti occasioni di business

ge: Napoli. «Non abbiamo assi nella manica, ma semplicemente un tavolo di gioco corretto che permette a tutti i partecipanti di trarre i giusti benefici. La BMT è una manifestazione specializzata che permette agli espositori l’incontro con un pubblico professionale altamente qualificato ed ai visitato124 3 2012 | www.mastermeeting.it

ri garantisce un’accurata selezione dei buyers. Il dialogo tra soggetti della stessa filiera, specie in momenti di crisi, rende proficua la partecipazione a prescindere dagli aspetti commerciali. L’empatia che si genera è il risultato più immediato e spesso risolve situazioni altrimenti di stallo». E per l’edizio-

Gli assi nella manica di Bit Che le manifestazioni fieristiche in generale stiano attraversando un periodo di grande evoluzione, non soltanto nell’industria turistica, e che le innovazioni tecnologiche siano sicuramente uno dei fattori di maggiore impatto su questa trasformazione ne è convinto anche Marco Serioli (sotto), direttore Divisione Exhibitions di Fiera Milano. «Se è vero che l’interattività del web 2.0 permette di trasferire online un certo numero delle attività tipiche di una fiera, è pur vero che niente può sostituire del tutto il contatto diretto, vis à vis, tra persone. Si potrebbe prendere come esempio ciò che è successo nella formazione nei primi anni 2000: sembrava che l’elearning avrebbe sostituito completamente i corsi tradizionali, ma non è stato così. L’inte-


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La Bit gioca d’anticipo e ha già da tempo annunciato le date della prossima edizione come mostra il cartello all’ingresso di Fiera Milano-Rho

razione personale si è rivelata insostituibile e oggi la formazione si fa per la maggior parte in una modalità che coniughi le due formule». Secondo quanto afferma Serioli, anche nel comparto fieristico stiamo andando verso un modello ‘blended’: le fiere si stanno trasformando in agenti di supporto al business degli espositori 365 giorni all’anno, integrando i momenti espositivi, sempre più orientati a un matching specializzato domanda-offerta, con servizi attivi tutto l’anno e con un’importante funzione di osservatorio, orientamento, luogo di dibattito e di cultura di settore. «Pensiamo al modello secondo cui si sta delineando Expo 2015: sarà un’expo “diffusa”, dove i sei mesi di esposizione si completeranno con iniziative on e offline in tutto il mondo, molte delle quali già partite e che continueranno anche dopo l’esposizione. Quanto ai costi, non può che valere la legge del mercato: se i servizi sono di qualità e sono efficaci, il mercato è disposto a pagare un costo equo per ottenerli. È senz’altro questo il caso di Bit». La Borsa milanese vanta fra i suoi

assi nella manica la flessibilità della formula multitarget che le consente di evolversi, di anno in anno, in risposta alle esigenze dei mercati con cui è in contatto e dialogo costante, spesso anticipando le richieste. «L’edizione 2012, in particolare, ha segnato una decisa svolta verso un modello di fiera ancor più focalizzata sul matching e sulla valorizzazione delle tendenze e delle nicchie di mercato come opportunità di business mirato» precisa Serioli. «In particolare, la formula del workshop riveste un ruolo centrale in Bit fin dalle sue origini». E a dimostrarlo BuyItaly, la cui edizione di quest’anno ne ha rafforzato la leadership. Inoltre, l’attenzione “storica” alle tecnologie innovative per il turismo, oggi si concretizza nella smart community professionale e in una forte presenza nei social media. «Bit ha un tasso di internazionalizzazione in costante crescita, un requisito fondamentale per essere efficaci, in un momento in cui il mercato non è più l’Italia o l’Europa, ma il mondo intero». Fra le novità introdotte, una differenziazione di percorsi tra

viaggiatori e visitatori professionali, riservando a questi ultimi i padiglioni della tourism collection solo per 3 giorni. «Questa soluzione si è rivelata vantaggiosa sia per gli operatori che per i viaggiatori che si sono avvantaggiati di percorsi tematici dedicati a loro nelle aree delle destinazioni». Nei workshop è stato introdotto un elevato turn-over dei top buyer internazionali, “selezionati con criteri di eccellenza”, e dei 500 presenti a Bit BuyItaly erano new entry il 43%, mentre al workshop dell’associazionismo Bit BuyClub il 77% dei buyer erano presenti per la prima volta. «Abbiamo valorizzato l’avanzato software Expo Matching Program, realizzando un’agenda di appuntamenti mirati per ogni buyer e seller con un elevato livello di profilazione e con un supporto logistico molto forte; per gli incontri, ci siamo avvalsi di Business International, società del gruppo Fiera Milano, definendo un calendario molto attento alle richieste degli operatori. Inoltre, speciale attenzione è stata dedicata agli agenti di viaggi, che rivestono un ruolo chiave nel 3 2012 | www.mastermeeting.it 125


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L’affollato stand dei Caraibi in uno dei padiglioni della Bit

sistema turistico italiano. Il tutto fortemente integrato con l’online grazie a Bit Community, che replica sul web le funzioni di incontro domanda-offerta e che dispone di un potente motore di ricerca con dati e informazioni messe a disposizione, non solo dagli espositori, ma anche dai media trade». Per quanto concerne la prossima edizione, il direttore Divisione Exhibitions di Fiera Milano rassicura: «Bit sarà sempre più un momento di incontro focalizzato sul business e un centro di competenze di livello globale e affinerà ulteriormente le sue capacità di matching altamente selezionato e mirato sia nel momento espositivo, sia online. Saremo sempre più presenti anche sui social media e punteremo molto sulla formazione e l’informazione. Con un’innovazione fortemente supportata dalle tecnologie, stiamo attualizzando e valorizzando quella che è la missione storica di Bit: stare al fianco degli operatori 365 giorni l’anno, rappresentare un osservatorio privilegiato sulle tendenze e creare costantemente opportunità di business mirato». 126 3 2012 | www.mastermeeting.it

Le presenze complessive a Bit 2012 sono state circa 89.800, in calo dell’11% rispetto all’edizione 2011. Di queste, 54.600 gli operatori professionali, in linea con la crescente specializzazione della manifestazione. Vero e proprio boom per il BuyItaly che, grazie al match-making, ha totalizzato oltre 18.000 appuntamenti contro i 13.000 del 2011. Il calendario dei workshop formativi ha visto la partecipazione di oltre 2.000 persone, con una media di 150 partecipanti a incontro. Nella giornata inaugurale di giovedì 16 febbraio, l’hashtag #Bit2012 è stato Top Trend su Twitter. A metà febbraio la piattaforma smart di Bit Community, sviluppata da Fiera Milano, aveva fatto registrare circa 22 mila tra post e news, 18 mila foto, più di 1.600 album e oltre 3.700 video da circa 300 fonti.

Nuove formule TTG Incontri A lavorare per migliorare la qualità, con formule nuove che consentono pure di ottimizzare i tempi, è anche TTG Incontri, fiera internazionale b2b organizzata da TTG Italia, società

del Gruppo Rimini Fiera. «Per rispondere alle esigenze degli espositori, che chiedevano più tempo per contrattazioni e appuntamenti, abbiamo anticipato l’apertura al giovedì e la chiusura al sabato, ottimizzando, così, anche i tempi dei buyers», precisa Antonio Dell’Aquilano (foto a destra), Exhibition & Event Manager TTG Italia Spa. Un cambiamento che coinvolge anche TTI ed IBE (International Bus Expo). Secondo Dell’Aquilano, la fiera tradizionale non potrà essere sostituita da quelle su internet poiché, spiega, «l’essenza è l’incontro face-to-face”, anche se “bisogna offrire maggiore qualità». E annuncia: «Per Btc, la Fiera degli Eventi, sono in fase di sviluppo accordi con partner istituzionali e ci sono trattative a livello internazionale per portare buyer sempre più qualificati». Obiettivo della prossima edizione è portare in fiera circa 300 hosted buyer, due terzi dei quali italiani e il resto internazionali, con particolare focus sul mercato europeo. «Gli hosted buyer saranno per almeno il 50% rappresentanti di aziende e associazioni, cioè commit-


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tenti di eventi, e per il restante 50% agenzie e intermediari». Btc 2012, che si terrà il 21-22 giugno alla Fiera di Rimini, mantiene il collaudato format di momento d’incontro fra la domanda e l’offerta del settore Mice e forte del successo delle presenze della passata edizione (+8,8% sul 2010) si prepara a tornare in campo per offrire a tutti gli stakeholder una piattaforma ove sviluppare business, fare networking, trovare nuove idee e momenti di aggiornamento professionale. «Quest’anno, l’Hosted Buyer Programme è più flessibile e consente agli hosted buyer italiani la partecipazione anche per un solo giorno», ricorda dell’Aquilano. Destinazioni, hotel, location e fornitori di servizi per eventi incontreranno tramite appuntamenti prefissati gli ho-

sted buyer italiani e internazionali (ne sono già stati accreditati oltre 200). A lato, la Fiera degli Eventi proporrà seminari e convegni di formazione aperti gratuitamente a tutti i partecipanti, serate conviviali e agli hosted buyer una serie di opportunità per post tour nella regione e sull’intero territorio nazionale. Numeri in crescita li registra anche la quarantottesima edizione di TTG Incontri, con un balzo del 14% rispetto allo scorso anno, per un totale

«la fiera tradizionale non potrà essere sostituita da quelle su internet: l’essenza è l’incontro faceto-face, anche se bisogna offrire maggiore qualità» Antonio Dell’Aquilano, Exhibition & Event Manager TTG Italia SpA

di 48.735 presenze a conferma del suo ruolo di marketplace fortemente operativo. L’intero quartiere fieristico, 16 padiglioni spalmati su 100.000 mq, ha ospitato 2.400 aziende in rappresentanza di oltre 130 destinazioni (tra le new entry Ghana, Mali, Tanzania, Uganda, Zimbabwe, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, Arabia Saudita, Azerbaijan, Iraq, Palestina, Turks and Caicos Islands, Venezuela). TTI, l’importante workshop di contrattazione del prodotto turistico italiano, ha avuto 600 tour operator provenienti da circa 60 Paesi (con una forte crescita dei buyer provenienti dai Paesi BRIC) e oltre 13.000 appuntamenti tra domanda e offerta. Apprezzata dagli operatori la formula di Meet&Match che, riproposta per il secondo anno, «si svolgerà al mattino di giovedì consentendo di ottimizzare il tempo da dedicare a speed contacts tra buyer e seller», precisa dell’Aquilano, ricordando che «TTG IncontriTTI-IBE, a differenza del 2011, aprirà il giovedì mattina e non il pomeriggio. In questo modo il workshop durerà mezza giornata in più, permettendo agli operatori di massimizzare la partecipazione ed aumentare il ritorno di investimento». Anche Meeting Time, all’interno di TTG Incontri, tornerà per la terza edizione con gli appuntamenti prefissati fra selezionati top seller di prodotti e servizi per eventi e hosted buyer italiani ed europei, in una lounge riservata all’interno della fiera. La prossima edizione di TTG

Incontri, TTI e IBE avrà luogo presso il quartiere fieristico di Rimini dal 18 al 20 ottobre 2012.

Art Art&Tourism, la novità Riflettori puntati su Art&Tourism che, organizzata da TTG Italia del Gruppo Rimini Fiera, debutterà il 18 maggio a Firenze, alla Fortezza Da Basso. Un atto di coraggio, un segnale forte di fiducia in un momento di instabilità economica che colpisce anche il turismo. «Ma gli investimenti si fanno quando il mercato va male», ricorda Dell’Aquilano, «e noi siamo partiti dai numeri: si calcola che ogni anno un terzo (circa 350 milioni) dei 910 milioni di persone che fanno turismo nel mondo si muova sulla base di interessi culturali. E in Italia non c’era una fiera del settore, ma solo dei workshop, quindi, abbiamo approcciato destinazioni culturali, musei, città d’arte, borghi storici». Numerose le adesioni a questo evento fieristico capace di coinvolgere sia gli addetti ai lavori sia i consumatori del turismo culturale con la doppia formula b2b e b2c. Il primo giorno e mezzo sarà dedicato alle contrattazioni business e agli appuntamenti tra buyer e seller. Dal sabato pomeriggio la fiera aprirà anche al pubblico. Per il lungo weekend (18-20 maggio) sono attesi ad Art&Tourism oltre 25mila visitatori e 2mila buyer, tra cui circa 400 tour operator internazionali che verranno in Italia per comprare il nostro turismo culturale. ■ 3 2012 | www.mastermeeting.it 127


SUITE EXPERIENCE

utto T

in una camera

Viste spettacolari, arredi degni di un museo, Spa avveniristiche, cinema, meeting room con sala di proiezione, tecnologie di ultima generazione, palestra, butler, concierge e personal trainer privati. Sono solo alcuni dei privilegi di cui godono i fortunati ospiti delle suite più esclusive del mondo. Per sognare, ma non solo... a cura di Tiziana Conte

U

n soggiorno in una suite di un grande albergo? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma se ce n’è per tutti i gusti non ce n’è per tutte le tasche e allora, ai più, non resta che sognare, anche se quando si parla di queste oasi del lusso, spesso la realtà supera la fantasia. La differenza con una comune camera stellata, infatti, non è determinata, come un tempo, soltanto 128 3 2012 | www.mastermeeting.it

dai metri quadrati o dal maggiordomo 24 ore su 24, ma da una serie di plus che vanno dalla dotazione delle più nuove e sofisticate tecnologie agli effetti speciali, per esempio, della cromoterapia; dalle location sempre più particolari e straordinarie, ai materiali d’arredo originali o eco chic. Dall’executive alla wellness, da quella intrisa di storia alla più moderna e minimal, tutte comunque sotto un unico denominatore:

l’unicità. Anche per questo è diventato di moda organizzare incontri di lavoro ma anche feste e meeting fra amici, in questi templi dell’ospitalità. Come accade al Two Story Sky Villa, all’interno del Palms Fantasy di Las Vegas, dove con meno di 30.000 dollari a notte si hanno a disposizione 2.700 metri quadrati di spazio arredato con tavolo da poker, sauna, palestra, terrazza e piscina con una parete di vetro per ammirare


SUITE EXPERIENCE La suite deluxe dell’Alpina Dolomite Grdena Health Lodge & Spa con vista su uno dei panorami più belli del mondo: quello delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale della Natura

“The Strip”, una delle vie più famose al mondo. Fra le suite più spaziose, poi, c’è anche la Royal Penthouse al Wilson Hotel di Ginevra che occupa tutto l’ottavo piano offrendo il massimo della sicurezza e della privacy. Dispone, oltre che di 12 stanze e altrettanti bagni, di una sala biliardo, sala fitness e

terrazza privata. E poi ci sono le suite che sono meta privilegiata degli sposi in viaggio di nozze. Lo sanno bene alle Maldive dove merita di essere segnalata la Private Reserve del prestigioso Soneva Gili Resort & Spa, tutta all’insegna dell’eco-luxury e dove in pochissimi privilegiati hanno ac-

cesso. Un luogo che rappresenta il massimo per chi è in cerca di privacy, costruito com’è interamente sull’acqua; vi si accede solo in barca ma si può stare tranquilli sul servizio grazie ai maggiordomi in grado di soddisfare ogni genere di richiesta, 24 ore su 24. Quest’area privata si sviluppa su 1.400 metri quadrati e include una Spa completa di fitness centre, spazioso living room affacciato sull’acqua, una sala da pranzo, due ampie camere matrimoniali e una stanza per i più piccoli. Immersi nella natura ci si ritrova anche in Sudafrica, nella Sabi Sabi Private Game Riserve che ospita l’Earth Lodge scolpito nelle profondità della terra, quasi invisibile nel paesaggio, ispirato dalle consistenze, colori e forme della natura. Fra le suite, che sono 12 in tutto, l’Amber spicca per l’originalità dell’arredo: la testiera del letto è un baobab e la vasca da bagno ha la forma di un uovo. Inoltre, di-

Silenzio, contatto con la natura e massimo della privacy per gli ospiti della suite del nuovo Eden Rock Cap Cana 3 2012 | www.mastermeeting.it 129


SUITE EXPERIENCE

spone di palestra privata, sauna, studio e cucina. Questo accogliente luogo riesce ad associare arte e fastosità con le originali pareti scolpite dalle radici degli alberi. Ogni suite, comunque, è arredata con pezzi unici e dispone di piscina termale e una doccia all’aperto. E gli ospiti possono contare su un maggiordomo tutto per loro. Le sculture naturali di Geoffrey Armstrong aggiungono all’insieme un tocco di magia.

Suite in rosa Le donne che hanno una vera e propria passione per le scarpe troveranno invece una sorpresa soggiornano nelle suite della Lungarno Collection di Firenze: potranno sentirsi come dive del cinema indossando le scarpe disegnate da Salvatore Ferragamo per le più famose

dive holliwoodiane come Marilyn Monroe, Greta Garbo, Audrey Hepburn. All’arrivo in uno degli alberghi della collezione (Hotel lungarno, Continentale, Gallery Hotel Art e Lungarno Suites) infatti, le ospiti riceveranno un coupon personale per la boutique Salvatore Ferragamo Creations che ripropone, in edizione limitata, alcuni dei modelli storici più noti del brand e una collezione di borse e prêt-à-porter ispirati e coordinati a tali calzature. Il coupon darà diritto a una visita guidata al Museo Salvatore Ferragamo a Palazzo Spini Feroni che documenta l’incredibile ed intensa attività del grande stilista, dal suo ritorno in Italia nel 1927 fino al 1960; all’accesso privato alla boutique Ferragamo Creations in via Tornabuoni, con personale dedicato; al

L'avveniristico Hyatt Capital Gate, inaugurato lo scorso gennaio ad Abu Dhabi

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SUITE EXPERIENCE

Suite Reale di Castel Monastero: piccolo mondo antico dove gli arredi e i materiali preziosi esaltano la storia e il gusto della tradizione toscana

10% di sconto sugli acquisti nella boutique Ferragamo Creations e ad un regalo firmato Ferragamo. Il prezzo? A partire da 490 euro per una notte in junior suite in B&B.

Un tuffo nella storia Echi del passato riecheggiano al Brenner’s Park Hotel e nella sua Royal Penthause Suite. In questo splendido albergo di Baden Baden, in Germania, sono stati scritti vari capitoli degli annali di storia franco-tedesca. Nel 1962 si incontrarono Charles De Gaulle e Konrad Adenauer per gli accordi preliminari che portarono al Trattato di amicizia franco–tedesco, pietra miliare verso l’unità europea. La Royal Penthause Suite, situata nella Brenner’s Parkvilla, ha le finestre antiproiettili e altre caratteristiche per la sicurezza, che

la rendono rifugio ideale di personaggi importanti o capi di stato. Oltre a un salone e due camere da letto, ha una sala di proiezione ed quindi adatta anche a riunioni di lavoro; inoltre è dotata di una mini-cucina e due ampie terrazze che affac-

ciano sul parco. Gli ospiti di questa suite hanno a disposizione concierge privato e personal trainer. L’ascensore riservato conduce dalla villa direttamente alla Spa e alla sua suite benessere. Ci si sente come un principe, invece, entrando nel-

Spettacolare vista per coloro che prenotano una delle suite al trentatreesimo piano del nuovo Hyatt Capital Gate di Abu Dhabi 3 2012 | www.mastermeeting.it 131


SUITE EXPERIENCE

La Presidential suite del Grand Tirolia Ski Resort a Kitzbühel è la preferita di Putin. Fra i clienti più affezionati anche Boris Becker

la suite Sukh Niwas del Rambagh Palace di Jaipur, in India, un tempo residenza del Maharaja Sawai Man Singh II e di sua moglie, la regina Rajmata Gayatri Devi. L’“appartamento” così com’è arredato è tutta un’evocazione di questo complesso e affascinante paese, uno straordinario amalgama di design contemporaneo con ghirigori da re. Grandi finestre affacciano sui pittoreschi giardini reali e sulle colline di Aravali. Oltre alla grande area soggiorno, un intimo spazio pranzo, terrazza, bagno con jacuzzi e camera da letto straordinaria per lusso e decoro, con letto circolare drappeggiato dal soffitto a terra con tessuto dorato. Gli ospiti di questa fastosa suite hanno un butler a disposizio132 3 2012 | www.mastermeeting.it

ne, servizio di transfer per arrivo e partenza con lussuosa auto d’epoca, uno chef che si occupa della gastronomia al più alto livello, sia che il pranzo venga consumato al ristorante sia che venga preparato nella saletta della suite. Anche nella Suite Imperiale del Ritz di Parigi ci si sente come una regina: 4 camere con soffitti alti sei metri, bassorilievi e pannelli classificati come “monumenti storici”, camini in marmo, grandi specchiere con cornici dorate intarsiate e monumentali porte scolpite. Affacciata su Place Vandome, si estende su un’area di 241 metri quadri, con due camere da letto, un salone e una sala da pranzo. Una delle stanze è la riproduzione fedele di quella di Maria Anto-

nietta a Versailles con tanto di ritratto alla parete e letto a baldacchino. E ad evocare lo splendore reale, il camino di marmo, decorazioni in bronzo dorato e suppellettili a foglia d’oro. L’altra camera è in stile Luigi XVI, con letto a baldacchino e colonne; la stanza da bagno con Jacuzzi e bagno turco occupa quello che una volta era il boudoir a pannelli del 18° secolo. Anche il salone, “monumento storico” per il bassorilievo del 18° secolo, incarna il gusto francese con il suo camino, l’arredo di mogano marcato da teste di sfinge in bronzo e stoffe di satin decorate con motivi di lire e foglie d’alloro. Gli appassionati di formula 1 non possono privarsi dell’emozione di soggiornare in una delle


SUITE EXPERIENCE

quattro Suite Grand Prix del Fairmont Monte Carlo (vedi pag. 142) da cui si gode la vista sulla famosa curva Fairmont Hairpin e sull’entrata del tunnel di Monaco.

Nuove aperture Saranno ben 32 le suite dell’Eden Roc Cap Cana della Solaya Hotels & Resorts, che sta per aprire i battenti nella Repubblica Dominicana. Questo boutique hotel che garantisce privacy e relax assoluto, è racchiuso in un’area circondata dalla vegetazione lussureggiante e dispone di piscina privata per ognuna delle suite, cinque bungalow affacciati sulla spiaggia e una Royal Suite con vista laguna, palestra e sauna private. E per rimanere

in tema di novità, chissà quali sorprese ci riserveranno le suite del nuovo albergo che Bulgari aprirà a Londra, nell’elitario quartiere di Knightsbridge, il prossimo maggio. Per il momento i dettagli sono top secret, così come quelli delle suite del Palace Hotel di Tokyo che dopo la totale ristrutturazione riaprirà le sue porte dopo la metà di maggio. Questo albergo, diventato recentemente membro della Leading Hotel of The World, è collocato davanti allo storico Castello di Edo, vicino al Palazzo Imperiale, nel cuore del distretto economico e finanziario della città. La maggior parte delle spaziose suite è dotata di terrazza e affaccia sul Giardino e il Palazzo Imperiale: luoghi che sono stati

altresì d’ispirazione, nei colori e forme, per l’interior design fresco e rilassante. Gli ospiti hanno l’accesso diretto al private Club Lounge. Non potrà che essere emozionante affacciarsi da una delle suite ubicate al trentatreesimo piano del Tweet Pin It Hyatt Capital Gate che ha aperto di recente ad Abu Dhabi. L’hotel domina la città e il golfo, dall’iconico edificio detentore di un Guinness World Record per la sua incredibile pendenza che supera di gran lunga quella della Torre di Pisa. Si sviluppa su 35 piani e il suo equilibrio è assicurato da un nucleo interno di circa 15 mila metri cubi di cemento e oltre diecimila tonnellate di acciaio. Ogni singola e spaziosa suite ha una sua particolarità grazie alla diversa esposizione data dall’inclinazione dell’edificio. Le grandi finestre offrono una panoramica da sogno e la fusione di elementi naturali e contemporanei rende il tutto davvero incantevole. Le 22 suite, progettate per ottimizzare il comfort sono l’ideale dimora per l’uomo d’affari. L’hotel, infatti, è anche parte dell’Abu Dhabi National Exhibition Center (ADNEC), la più grande conferenza e sede espositiva del Medio Oriente ed è a pochi metri dal quartiere governativo e a quindici minuti di limousine dall’aeroporto internazionale. Agli appassionati delle camere con vista non sarà sicuramente sfuggita la recente inaugurazione del Trump International Hotel & Tower Toronto. La torre da 498 milioni di dollari è costruita su 65 piani ed ospita al trentesimo la Presidential Suite che con i suoi 4000 metri quadrati include due camere da 3 2012 | www.mastermeeting.it 133


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letto, una sala di proiezione insonorizzate, sala da pranzo, soggiorno, una sala riunioni e un salone. La suite può ospitare fino a 60 persone.

sere globale in queste suite realizzate seguendo criteri ecosostenibili e con materiali naturali, in prevalenza pietra e legno.

Coccolati ad alta quota

Soggiorni fiabeschi

Tra le suite più grandi d’Europa segnaliamo la Presidential del Grand Tirolia Ski Resort di Kitzbühel, la “Montecarlo” delle Alpi. 300 mq estendibili a 500 mq, su due piani e con cucina, salotto con camino, spa privata. Il tutto in legno e pietra abbinati ad elementi di raffinato design. Non a caso questa suite è la preferita di Putin, tra i clienti abituali così come Boris Becker. Combinazione di modernità, comfort ed esclusività, insieme all’autenticità del posto e al legame con il territorio, fanno del Grand Tirolia Golf & Ski Resort un luogo unico e ricercato. Ma è sicuramente la natura l’elemento che caratterizza questo albergo. Intorno, le montagne avvolgono con il loro fascino di colori e suggestioni e consentono passeggiate rigeneranti oltre che la pratica del nordic walking, ciclismo e mountain bike. Sempre per gli appassionati della montagna, l’Alpina Dolomites Gardena Health Lodge & Spa sulle Alpi di Siusi, in Alto Adige, ospita i suoi clienti più esigenti nelle suite deluxe con splendida vista su uno dei panorami più belli del mondo: quello delle Dolomiti, dichiarate Patrimonio Mondiale della Natura. 150 metri quadrati sospesi fra le nuvole e dotati anche di accogliente soggiorno con biocaminetto e fra le chicche sauna a infrarossi. Ospitalità raffinata e un servizio di alto livello, per soggiorni all’insegna della salute e del benes-

Dentro i confini di casa nostra, merita di essere citata l’Imperial Suite del Principe di Savoia di Milano (vedi pag. 140), 230 metri quadrati di assoluta raffinatezza, con pezzi unici di alto artigianato. Sempre a Milano, se siete romantici e vi piace sognare, l’indirizzo giusto è il Château Monfort (vedi pag. 174), cinque stelle della catena Planetaria Hotel inaugurato a fine gennaio nel quartiere San Babila. Lo storico palazzo liberty, progettato da Paolo Mezzanotte, al suo interno svela l’interpretazione originale di un lusso fiabesco che porta la firma dell’architetto Sofia Gioia Vedani: stanze da re e principi ispirati ai castelli delle fiabe. Dormire in una suite dai nomi evocativi (Junior suite Bohème, Cenerentola, Schiaccianoci, Uccello di Fuoco e le Suite Traviata, Turandot e Butterfly) sarà un’esperienza unica fra moderna tecnologia, letti a baldacchino e bagni da Mille e una Notte. Particolare per la struttura architettonica che ricorda una torre, la Tower Suite del Grand Visconti Palace di Milano (vedi pag. 146) si articola su tre livelli ed è dotata di un ascensore privato. Per chi sogna un soggiorno regale, c’è la Suite Presidenziale del The Westin Palace a Milano (vedi pag. 144), tutto un rincorrersi di spazi e suggestioni tra interni ed esterni, arredi preziosi e persino un pianoforte a mezza coda. Se invece vi piacciano i panorami mozzafiato da gode-

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re nel pieno relax di una vasca idromassaggio allora la scelta giusta è la Presidential Suite Tritone del Bernini Bristol Hotel di Roma. Qui si potrà sorseggiare un drink, magari in “dolce” compagnia, immersi nella vasca idromassaggio della grande terrazza che domina il cuore antico della Città Eterna. Magnifiche anche le suite dei due alberghi capitolini di Roberto Naldi Collection: la sontuosa Royal Suite del Parco dei Principi Grand Hotel & Spa (vedi pag. 138) con vista sul parco di Villa Borghese e la Presidential Suite dell’Hotel Splendide Royal (vedi pag. 139); mentre a Lugano, merita-


SUITE EXPERIENCE L’Amber Presidential Suite dell’Earth Lodge, all'interno della Sabi Sabi Private Game Riserve, spicca per l’originalità dell’arredo

no senz’altro un soggiorno la Suite del Grand Hotel Eden (vedi pag. 136) e la Presidential dell’Hotel Splendide Royal (vedi pag. 137), sempre appartenenti alla Collezione Naldi, ed entrambe con spettacolare terrazza vista lago. Se invece ad attrarvi sono le atmosfere artistocratiche da Grand Tour e le suggestioni uniche della Costiera Sorrentina, allora dovreste dormire almeno una notte nella Presidential Suite del Grand Hotel Excelsior Vittoria (vedi pag. 148), storico indirizzo di lusso di Sorrento, situato nello stesso posto in cui – si dice – si trovava la villa dell’Imperatore Romano, Augu-

sto, con magnifiche vedute sul Vesuvio e sul Golfo di Napoli. E per rimanere in tema di panorami, ci sarebbe pure quello che si gode dalla suite Duomo dell’Hotel Brunelleschi di Firenze con un primo piano sulla celebre Cupola del Brunelleschi e il Campanile di Giotto. Qui tutto ispira romanticismo, anche l’arredo dei 45 metri quadrati dove trova spazio il letto matrimoniale a baldacchino. Nello stesso Hotel si potrà scegliere la Pool suite che dispone pure di uno splendido terrazzo con vasca Jacuzzi e consente una vista favolosa sulla Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Pa-

lazzo Vecchio. Numerose le suite da sogno contraddistinte dal marchio Leading Hotel che tra i nuovi ingressi segnala Castel Monastero a Siena. Qui la suite Reale rappresenta un piccolo mondo antico per sentirsi in armonia assoluta con la bellezza del luogo. L’eleganza degli arredi e dei materiali esalta, infatti, la storia e il gusto della tradizione toscana. A completare la meraviglia è la vista sulla campagna che circonda il relais e la sua antica piazza. Ma non mancano le più moderne tecnologie: ogni ambiente della spaziosa stanza è dotato di linea Wi-Fi gratuita, ■ tv a schermo piatto lcd. 3 2012 | www.mastermeeting.it 135


SCELTA PERCHÉ Tranquillità, privacy e tecnologie di ultima generazione, a misura di businessman. Con vista incantevole sul lago Ceresio e sulle Alpi

Suite 55 sqm GRAND HOTEL EDEN - LUGANO

S

ituato in una posizione incantevole, il Grand Hotel Eden (Roberto Naldi Collection) è ideale non solo per trascorrere una vacanza all’insegna del relax e del riposo, ma anche per trovare momenti di silenziosa e proficua concentrazione negli incontri di lavoro, numerosi in una città come Lugano comodamente accessibile, tranquilla e riservata ma conosciuta anche per la sua importanza finanziaria. Tut-

te le Suite, di ampiezza variabile, sono posizionate nei piani alti dell’Hotel e godono una vista eccezionale del Lago Ceresio e delle Alpi circostanti. In particolare, la più ampia offre spazi fino a 55mq, funzionali ma elegantemente arredati. L’intimo salotto è dotato di un comodo sofà e di una scrivania perfettamente integrata, a disposizione delle esigenze business degli ospiti più esigenti. Nella camera troneggia un letto

matrimoniale King Size, mentre le due sale da bagno sono decorate in marmo dai colori tenui, con vasca e doccia incorporata. La raffinatezza degli arredi si integra perfettamente con la moderna tecnologia wi-fi, Tv LCD e Pay Tv. C.C.

Note sulla location Con la sua posizione centrale, il Grand Hotel Eden Lugano si trova a breve distanza dalle maggiori attrazioni turistiche e dal polo degli affari di Lugano. Costruito nel 1870, l’Hotel acquista rapidamente la fama di “perla del lago”. Oggi vi si respira un’atmosfera che realizza un perfetto connubio tra le esigenze del mondo business e il sapore di un’accoglienza d’altri tempi. L’Hotel vanta un importante Centro Congressi ed è considerato una location di riferimento nel Ticino per l’organizzazione di matrimoni, banchetti e cerimonie di alto livello. Grand Hotel Eden Riva Paradiso, 1 6900 Lugano, Svizzera Tel. +41(0)919859200 fax +41(0)919859250 www.edenlugano.ch welcome@edenlugano.ch

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SCELTA PERCHÉ 80 metri quadrati di spazi luminosi ed eleganti, con alti soffitti affrescati e una splendida terrazza con veduta sul lago

Presidential Suite HOTEL SPLENDIDE ROYAL - LUGANO

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hi conosce Lugano sa che è un luogo incantevole e a misura d’uomo, tra il verde dei giardini e i colori del Lago Ceresio. Soggiornare nella Presidential Suite dell’Hotel Splendide Royal della cittadina elvetica è proprio come aprire una finestra privata su questo panorama unico in un arcobaleno di emozioni, mentre sullo sfondo i profili dei Monti San Salvatore e Brè si riflettono di giorno e di sera nei mille riflessi del golfo.

La Presidential Suite offre 80mq di spazi eleganti e discreti, dispone di una camera da letto separata dal salotto, di uno spazioso bagno rivestito in marmo italiano e di un’ulteriore sala da bagno per gli ospiti. Gli alti soffitti sono arricchiti da bellissimi affreschi e da uno splendido lampadario di Murano che dona luminosità agli ambienti, rinnovati anche da una recente fase di restyling che è costante in tutto l’Hotel. La veduta sul Lago è magica e moz-

zafiato, da gustare in privato anche su un’incantevole terrazza. «Da noi», come ricorda il Direttore dello Splendide nonché Direttore Generale della Roberto Naldi Collection, Giuseppe Rossi, «l’ospite è sempre al centro delle nostre attenzioni, come se arrivasse nella propria splendida dimora». C.C

Note sulla location Negli anni, la fama e l’eccezionale rinomanza dell’Hotel Splendide Royal sono passate con rinnovata raffinatezza e qualità attraverso i soggiorni di una clientela europea e internazionale di alto rango, di famiglie reali, di personaggi illustri, di politici e artisti famosi che scelgono il cinque stelle lusso della cittadina svizzera come oasi di tranquillità e riservatezza, lontana dai riflettori e dalla mondanità. Hotel Splendide Royal Riva Antonio Caccia, 7 6900 Lugano, Svizzera Tel. 41(0)919857711 fax 41(0)919857722 www.splendide.ch welcome@splendide.ch 3 2012 | www.mastermeeting.it 137


SCELTA PERCHÉ Arredi raffinati, sontuosa camera matrimoniale con terrazza, bagni in marmo, studio e cucina attrezzata, sauna e vasca con vista sul parco di Villa Borghese... Al penultimo piano del cinque stelle capitolino, il soggiorno è un’esperienza irripetibile

Royal Suite PARCO DEI PRINCIPI GRAND HOTEL E SPA - ROMA

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en 350 metri quadrati introdotti dall’ampio e luminoso soggiorno, al quale si aggiunge una zona pranzo riservata, con camino decorativo e tavolo imperiale d’epoca in grado di ospitare fino a 15 persone. «La Royal Suite del Parco dei Principi Grand Hotel & Spa di Ro-

Note sulla location È il quartier generale del Gruppo Roberto Naldi Collection, un’oasi nel cuore di Roma in uno degli angoli più ricercati della Capitale. Rifugio amato da celebrità di tutto il mondo, è una location ideale per un soggiorno all’insegna del lusso e della discrezione. Fiore all’occhiello la sua splendida Prince Spa, uno spazio di 2.000mq con maestosa piscina interna di 25metri depurata ad ozono sovrastata da un cielo stellato dai colori avvolgenti e soffusi. Parco dei Principi Grand Hotel & Spa Via G. Frescobaldi, 5 - 00198 Roma Tel. 06 854421 - Fax 06 8845104 reservations@parcodeiprincipi.com www.parcodeiprincipi.com

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ma (Roberto Naldi Collection) è un appartamento unico e esclusivo», conferma il direttore Gerardo Fruncillo, «in cui i sofisticati drappeggi, i tappeti orientali e i soffitti decorati, insieme ad una selezione di pezzi di arredo raffinati, danno vita ad un’atmosfera elegante e piena di fascino». Arricchita dalla presenza di una cucina e di un cucinotto completamente attrezzati, da uno studio privato, da due bagni rivestiti di marmi preziosi con ampia cabina doccia in mosaico, la Royal Suite concede all’ospite

anche il piacere di una sauna a vapore e di una vasca con vista sul verde di Villa Borghese. Gli spazi sono completati dalla sontuosa camera da letto matrimoniale, con terrazza privata e doppia cabina armadio. Ma non è tutto: è possibile infatti richiedere un’ulteriore camera comunicante con letto matrimoniale. Situato al penultimo piano del cinque stelle lusso, l’appartamento reale offre una vista mozzafiato sulla città, sul parco di Villa Borghese e sulla Cupola di San Pietro. C.C.


SCELTA PERCHÉ Spazi di grande respiro, arredi regali e una magnifica terrazza con vista panoramica sulla città. Per chi ama il lusso e il fascino d’altri tempi

Presidential Suite HOTEL SPLENDIDE ROYAL - ROMA

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ontuosi decori, legni dorati e nuances barocche come il blu pervinca, il rosso cardinalizio e un delicato giallo oro che rende gli ambienti ancora più lucenti. Tutto contribuisce a trasforma-

Note sulla location Lussuoso e regale, al pari dei più importanti grand hotel d’Europa. “Splendide”, come con confidenza amano chiamarlo gli ospiti abituali che ne apprezzano lo stile e le atmosfere d’altri tempi. Un hotel che esprime quella familiarità solitamente riservata a un vecchio amico, un luogo frequentato da chi apprezza quello stile di servizio che caratterizza solo gli alberghi più esclusivi. Rinnovato da un recente restyling, l’Hotel Splendide Royal di Roma è un cinque stelle lusso di grande rango, un vero punto di riferimento nel cuore nobile di una città da sempre crocevia di cultura e di storia.

re un soggiorno nella Presidential Suite dell’Hotel Splendide Royal di Roma – gioiello di Roberto Naldi Collection – un’esperienza unica, in un’atmosfera avvolgente ed esclusiva, quasi un fascino d’altri tempi. Situata all’ultimo piano di uno degli alberghi simbolo della capitale, a due passi dal verde di Villa Borghese, la Presidential Suite riserva all’ospite anche un regalo prezioso, una magnifica terrazza con uno splendido panorama a 360° sui colori di Roma, che al tramon-

to si tingono di emozioni. Spazi di grande respiro, fino a 103mq per gli ambienti con tre camere comunicanti, un salotto con tavolo presidenziale e salottino, due bagni in marmo e ben 28mq di terrazza, dove gustare una colazione ricca di energia, o rilassarsi prima di scendere per la cena. «D’altronde il nostro compito è prendersi cura dell’ospite», ricorda il direttore Nicolaas Wiemeijer, «nella speranza di aver contribuito con la nostra presenza a un’esperienza memorabile». C.C.

Hotel Splendide Royal Via di Porta Pinciana, 14 00187 Roma Tel. 06 421689 - fax 06 42168800 reservations@splendideroyal.com www.splendideroyal.com 3 2012 | www.mastermeeting.it 139


SCELTA PERCHÉ Preziose come brillanti incastonati in un sontuoso diadema regale, le quattro Imperial suite del cinque stelle milanese in Piazza della Repubblica, rappresentano la scelta ideale del globe trotter che desidera esclusività , lusso e riservatezza

Imperial Suite PRINCIPE DI SAVOIA - MILANO

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SPECIALE SUITE EXPERIENCE

Curiosità L’architetto che ha disegnato le Imperial Suite, Celeste dell’Anna, è lo stesso che ha firmato il progetto dell’Acanto, resto resort tra i più esclusivi della città. Ogni arredo è curato nei minimi dettagli ed è opera di artigiani lombardi che hanno lavorato in esclusiva per il Principe di Savoia. Tra gli habitué delle Imperial figurano anche noti personaggi del mondo sportivo internazionale, che scelgono proprio questa suite come dimora fissa durante i loro soggiorni a Milano.

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metri quadrati, pregiati pezzi unici di alto artigianato, un mix superbamente combinato di elementi classici e contemporanei e un servizio al top. Soggiornare in una delle quattro Imperial Suite del Principe di Savoia di Milano è un regalo che bisognerebbe concedersi – potendo – almeno una volta nella vita. Non appena si varca la soglia si comprende bene il senso delle parole del general manager Ezio Indiani: «il lusso è qualcosa che vedi, che tocchi, che senti, che usi, che ti fa sentire perfettamente a tuo agio e in sintonia con l’universo intero». Ed è proprio così. Le suite Imperial sono enclave di pura raffinatezza, dove non manca nulla per essere felici: comfort, dotazioni e tecnologie sono ai massimi livelli. e ogni particolare è un tocco di classe, a cominciare dai colori armoniosamente mescolati – avorio, ecru, amaranto si ritrovano nei tendaggi, nelle moquette e nei tessuti – e dai pregiati pezzi unici di alto antiquariato, particolarissima la consolle mini bar ma anche lo scrittoio con il piano in pelle. Nella camera troneggia il letto king size a baldacchino, magnifica struttura che, nonostante le dimensioni, conferisce all’ambiente un senso di leggerezza, grazie anche alla luce che illumina ogni angolo. Accanto alla stanza si trova un’ampia cabina armadio. Grande protagonista della suite è la sala da bagno, una sorta di mini spa in marmo bianco di Lasa, con bagno turco, cromoterapia, doccia idromassaggio, vasca da bagno con schermo tv al plasma e una speciale consolle per il make up. L.S.B.

Note sulla location Albergo icona dell’ospitalità milanese a cinque stelle, frequentato abitualmente dal jet set economico, finanziario e politico e dalle star dello spettacolo, l’Hotel Principe di Savoia (Dorchester Collection), è stato recentemente sottoposto a un importante restyling che lo ha reso ancora più glam e contemporaneo. Offre 399 camere di cui 66 suite, 14 sale meeting con una capienza complessiva di 1000 delegati, business centre, ristorante, bar, piscina e Spa con solarium sul roof. Hotel Principe di Savoia Piazza della Repubblica 17 - 20124 Milano tel. 0262301 - www.hotelprincipedisavoia.com 3 2012 | www.mastermeeting.it 141


SCELTA PERCHÉ Vivere dal vivo l’emozione della Formula Uno è l’esperienza unica che regalano le 4 Suite Grand Prix dell’esclusivo albergo monegasco da dove si gode la vista sulla famosa curva Fairmont Hairpin e sull’entrata del tunnel di Monte Carlo Linda Smiderle Barattieri

Suite Grand Prix FAIRMONT MONTE CARLO Note sulla location L’ardita architettura dell’hotel costruito a picco sul mare, ha dato l’opportunità di creare angoli unici, con viste spettacolari, sospesi tra cielo e mare. Oggi, dopo un importante restyling firmato dalla squadra di designer americani del gruppo Fairmont, Wilson & Associates e costato 46 milioni di euro, l’hotel Fairmont Monte Carlo (602 camere, 2 ristoranti, un lounge&bar aperto 24 ore su 24 e un centro congressi ultra tecnologico in grado di accogliere fino a 1.200 delegati ) fa rotta verso il lusso contemporaneo, offrendo un perfetto equilibrio fra grandi spazi, intimo comfort, tecnologia all’avanguardia e accoglienza personalizzata. Fairmont Monte Carlo 12 avenue des Spélugues - 98000 Monte Carlo Tel. (377)93506500 - www.fairmont.com/montecarlo

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SPECIALE SUITE EXPERIENCE

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l nuovo concetto decorativo del pluripremiato Fairmont Monte Carlo – Migliore Albergo d’Europa, Migliore Albergo di Monaco e Spa fortemente raccomandata – è un omaggio allo stile Riviera, mix di noncurante eleganza, ispirazione nautica e glamour che evoca l’atmosfera raffinata di uno yacht privato. A ricordare che siamo in mare è, per esempio, l’oblò situato sulla porta delle camere e delle suite. Dietro la porta, però, non si cela una piccola cabina, ma una spaziosa suite di 85 metri quadri, luminosa e confortevole. Dai suoi 3 balconi, che offrono una delle più belle viste di Monte Carlo, si puo’ ammirare il mare, il Principato e, in particolare, il circuito di Formula Uno con la curva Fairmont Hairpin e l’entrata del tunnel di Monte Carlo. Il nuovo design delle suite matrimoniali con ampia ed elegante zona living e due bagni in marmo, si ispira a quello di un moderno transatlantico, con colori mediterranei dalle calde nuances beige, mogano, verde e i comfort più attuali. E l’impressione, quando si entra, è proprio quella di salire a bordo di una nave da crociera e iniziare un viaggio da sogno. L.S.B.

Curiosità Tra gli ospiti illustri che hanno soggiornato in queste magnifiche suite, numerose personalità dell’aristocrazia internazionale e star dello spettacolo, come Michael Jackson, Whitney Houston, Stevie Wonder, George Lucas. Una curiosità: una nota pop star americana, come ringraziamento per la calorosa accoglienza ricevuta dedicò al personale dell’hotel un memorabile “mini” concerto nel salone della suite.

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SCELTA PERCHÉ Un’ esperienza di soggiorno a tutto tondo: arredi di valore, Heavenly Bed® rigorosamente king size, pianoforte, mini piscina Teuco e una terrazza che abbraccia la città

Suite Presidenziale THE WESTIN PALACE - MILANO

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SPECIALE SUITE EXPERIENCE

Curiosità La suite presidenziale del The Westin Palace è molto amata dalle celebrities. Negli anni l’hanno infatti scelta come bueno retiro per i propri soggiorni milanesi la modella Heidi Klum, popstar come Jamiroquai, Janet Jackson e Anastasia, ma anche personalità della politica internazionale. Tra questi ricordiamo ad esempio esponenti di prestigio della delegazione russa che sono tornati più volte.

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iù di 300 mq, disposti ad angolo tra l’ottavo e il nono piano di questo edificio, pensato fin da subito per essere un hotel per sovrani, che sono un gioco e un continuo rincorrersi di spazi e suggestioni tra interni ed esterni. Dentro arredi preziosi, lampadari di Murano, letti rigorosamente king-size Westin Heavenly Bed®, per un riposo memorabile ed Heavenely Bath per iniziare la giornata rigenerandosi e c’è perfino un pianoforte a mezza coda per gli amanti delle sette note. Fuori: una magnifica terrazza arredata che abbraccia tutta Milano in uno sguardo e che all’occorrenza, insieme con la suite, può ospitare eventi privati. Immaginate il vostro... Magari a bordo vasca della Seaside, la nuova minipiscina di Teuco. Un’oasi di piacere multisensoriale che utilizza getti d’acqua differenti per potenza e portata per una sferzata di energia o un momento di puro relax, anche in notturna. Se tutto ciò non dovesse ancora bastare, ricordiamo infine l’accesso illimitato alla Westin WORK OUT® e la possibilità di godere dei suoi trattamenti e il nuovo, goduriosissimo servizio In Room Spa by Westin, che porta i benefici di un centro benessere direttamente in suite. M.D.F.

Note sulla location Le cinque stelle del The Westin Palace sono una perfetta fusione tra modernità e tradizione, eleganza e tecnologia all’avanguardia. Must dell’hotel per i viveur meneghini e non il ristorante Casanova, tra i più apprezzati della città, il bar The Lounge, punto di ritrovo per business lunch e ’aperitivi e, ora che andiamo incontro alla bella stagione, la Roof Terrace, che può essere utilizzata come solarium dai clienti dell’hotel oppure come location per feste ed eventi ad alto contenuto scenografico ed emozionale. The Westin Palace Piazza della Repubblica 20 - 20124 Milano Tel. 02.63361; www.thewestinpalacemilan.it palacemilan@westin.it 3 2012 | www.mastermeeting.it 145


SCELTA PERCHÉ Scenografico appartamento di oltre 140 metri quadrati, su tre livelli, aperto sui quattro lati, con ascensore privato e suggestivo interior design ispirato alla natura. Per chi ama il lusso e la discrezione

Tower Suite

GRAND VISCONTI PALACE MILANO

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SPECIALE SUITE EXPERIENCE

Curiosità La Tower Suite sorge sui resti di un silos adibito a stoccaggio della farina. L’hotel infatti è stato edificato su un’area industriale del Novecento che ospitava il Mulino Verga. Il logo, una V incorniciata da due spighe dorate, rende omaggio proprio alle origini della struttura.

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l nome non è stato scelto a caso. Ricorda infatti una torre, la Tower Suite del Grand Visconti Palace di Milano, con i suoi tre piani, collegati tra loro da una scala a chiocciola in legno, e serviti da ascensore privato. Una Torre – situata al 5° piano dell’albergo – in cui ogni dettaglio è pensato per accogliere l’ospite in un nido di raffinatezza ed eleganza, a partire dagli elementi d’arredo come i mobili in massello di rovere con inserti in bronzo, i tessuti, tra taffetas, velluti, ciniglie e mohair di lana, fino ad arrivare ai colori, ispirati ai quattro elementi: terra, aria, fuoco e acqua. Ai quali se ne aggiunge un quinto: il lusso. Molto bella, al primo piano, la zona living dove dominano le nuance della terra (tortora, sabbia e cioccolato), con salotto e tavolo di cristallo, e che si presta a far da cornice a cene private, ma anche a riunioni al vertice, shooting fotografici ed eventi esclusivi. Sempre al primo piano, si trova un ampio bagno in mosaico con piastrelle di Bisazza, oro e bordeaux, e vasca idromassaggio angolare. Salendo, si entra in camera. Qui gli elementi aria e fuoco diventano protagonisti: luce e calore sono ovunque. Sullo stesso piano si trova anche un secondo bagno, sempre in mosaico. All’ultimo piano è invece l’acqua a divenire étoile: una grande vasca-piscina idromassaggio ottagonale domina lo spazio e, complice il trompe l’oeil con soggetti floreali e faunistici sul soffitto, crea l’illusione di un luminoso giardino. Con vista sulle guglie del Duomo. P.T.

Note sulla location Mix equilibrato di classico e contemporaneo, improntato a un’eleganza sobria e senza tempo, il Grand Visconti Palace è un city resort del neonato brand Extro Hotels. Dispone di 172 camere, tra cui alcune lussuose suite, un centro benessere con piscina, aperto anche alla clientela esterna, centro congressi all’avanguardia, ampio parco, ristorante gourmet ed elegante sala banchetti. Grand Visconti Palace Viale Isonzo 14 20135 Milano Tel. 02540341 www.extrohotels.com 3 2012 | www.mastermeeting.it 147


SCELTA PERCHÉ Uno degli indirizzi preferiti in Campania di artisti, cantanti e teste coronate, dalla sua nascita nel 1834 a oggi, conta diciotto diverse suite, ognuna con un suo stile e una sua storia, dalle cui terrazze si guarda al Golfo di Sorrento, “qui dove il mare luccica”

18 suite, 18 storie

GRAND HOTEL EXCELSIOR VITTORIA SORRENTO

Suite Caruso

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SPECIALE SUITE EXPERIENCE

Curiosità La più nota tra le suite è certamente quella dedicata al celebre tenore Enrico Caruso. Nella stanza in cui soggiornò a più riprese e compose alcune sue arie, sono ancora conservati, infatti, il suo pianoforte originale e alcuni oggetti, tra cui lo scrittoio, fotografie e lettere. Ma il legame tra la suite Caruso e la musica non si è interrotto. In tempi più recenti, anche il cantautore italiano Lucio Dalla vi trascorse qualche giorno, traendo ispirazione dall’atmosfera e dal panorama che si gode dalla terrazza, prospiciente il porto, per una delle sue canzoni più emozionanti: Caruso.

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i proprietà della Famiglia Fiorentino dal 1834, anno della fondazione dell’albergo, arrivata oggi alla quinta generazione, il Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento ha ospitato nelle sue suite teste coronate, personaggi dello spettacolo e noti musicisti. Ognuna delle 18 suites racconta una storia, da quella del tenore Caruso che qui trascorse anche un periodo di convalescenza, alla principessa di Inghilterra Margaret, cui è intitolata la suite in marmo campano rosso, a Sophia Loren, che nel 1984, quando erano in corso le riprese per il film “Qualcosa di biondo” sulle terrazze dell’albergo, poté ammirare gli affreschi sul soffitto che danno il nome alla suite Aurora. Ogni suite, inoltre, presenta arredi e decorazioni unici, come la suite Pompei, disegnata dall’architetto britannico Colin Gold, che tra affreschi e suggestioni della Roma imperiale permette di rivivere i fasti della città poi distrutta dall’eruzione del Vesuvio. E se il richiamo al passato caratterizza anche le suite arredate con mobili d’epoca, dall’Antique Suite n. 105, sul cui soffitto è dipinta una danza di cherubini, alla Suite 800, completamente moderna è la Designer Suite, in stile minimalista, con quattro balconi da cui ammirare lo spettacolo del Golfo di Napoli e dei colli sorrentini. L’arredamento essenziale con mobili laccati e superfici a specchio, le pareti e il parquet chiari permettono alla luce di inondare una stanza che si articola in due salotti, camera da letto e bagno in marmo nero del Belgio con vasca idromassaggio. L’Imperial Suite, poi, con i suoi 145 mq e un terrazzo di 180 mq è la più grande dell’albergo, mentre la Suite Vittoria, con terrazzo su due lati e vista mare direttamente dal letto, è la preferita dalle coppie in luna di miele. T.P.

Note sulla location Sorto sui resti della villa dell’Imperatore Augusto, nel centro storico di Sorrento, con vista spettacolare sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio il Grand Hotel Excelsior Vittoria è un indirizzo pluripremiato a livello internazionale: figura nella Gold List di Condé Nast Traveler e di World’s Best Hotels di Travel + Leisure, è membro di The Leading Hotels of the World, Virtuoso e JDB Fine Hotels & Resorts. Dispone di 97 camere, due ristoranti, piscina, ascensore panoramico privato che collega la grande terrazza Vittoria al porto e boutique SPA, La Serra, all’interno di un parco da 2 ettari con agrumeto. Grand Hotel Excelsior Vittoria Piazza Tasso, 34 - 80067 Sorrento Tel. 081 877 7111 - Fax 081 877 1206 exvitt@exvitt.it - www.excelsiorvittoria.com Junior Suite Aurora 3 2012 | www.mastermeeting.it 149


FOCUS

Condividono una grande popolazione, un immenso territorio, abbondanti risorse e un PIL in continua crescita. Chi parla di BRIC tende ancora a definirli “paesi emergenti”, ma a guardare i numeri è chiaro che si tratta di economie già in piena espansione, oltre che di una risorsa strategica mondiale. Soprattutto per il turismo. E dati e statistiche, incrociati a gusti e preferenze dei flussi provenienti da questi Paesi, confermano che l’Italia ha un ruolo da protagonista in questi mercati Cristina Piccinotti

ussia e Brasile, insieme, contano oltre un centinaio di milioni di abitanti. Cina e India più di un miliardo. È questa la vera ricchezza dei paesi BRIC che, da soli, rappresentano il 42% della popolazione mondiale. Una grande popolazione, dunque, e in continua crescita.

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Il che significa una domanda interna in costante aumento e la garanzia che Brasile, Russia, India e Cina, avranno un ruolo sempre maggiore nello scenario socio-economico internazionale. E già nel 2001, in una relazione, la Goldman Sachs evidenziava che la crescita delle economie di questi paesi sa-

BRIC rebbe stata rapida: secondo le previsioni dell’autorevole banca d’investimento, infatti, il loro PIL nel 2050 sarà paragonabile a quello dei paesi del G6 (Stati Uniti d’America, Giappone, Regno Unito, Germania, Francia e Italia). E se, attualmente, il mercato globale dei quattro giganti rap-


FOCUS

IL FUTURO DEL TURISMO presenta il 12.8% del volume mondiale, stando alle previsioni della Banca Mondiale e dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, la loro quota crescerà ulteriormente. A differenza dei paesi ricchi, altamente indebitati e con scarse riserve internazionali, i BRIC possono infatti contare su cospicue

riserve – demografiche, naturali ed economiche – e bassissimi livelli di indebitamento. A parte l’India, che registra un debito pubblico al 58% del PIL, eredità dell’Impero britannico, il Brasile ha un debito del 45%, la Cina del 18% e la Russia solamente del 6%. Nell’attuale scenario socio-eco-

nomico mondiale, bastano i numeri per capire che è alla conquista di questi quattro titani che i soggetti pubblici e privati devono guardare. Allora, puntando l’occhio in modo particolare sul turismo, come dovrebbero comportarsi gli operatori che vogliono attrarre questi nuovi flussi nel nostro Paese? 3 2012 | www.mastermeeting.it 151


FOCUS

I Paesi BRIC e l’Italia Una nuova risorsa per il turismo In base ai dati diffusi nel 2011 dall’Osservatorio Nazionale del Turismo sull’incoming dai Paesi dell’area BRIC verso l’Italia, si scopre che la spesa degli stranieri per il periodo gennaio-luglio 2011 è cresciuta del 5.6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Un dato interessante, soprattutto se considerato all’interno di un quadro non proprio entusiasmante a livello globale, e che lascia ben spera-

NEL 2010 I TURISTI DAI PAESI BRIC HANNO SPESO IN ITALIA 1.576 MILIONI DI EURO EQUIVALENTE AL 5.4% DELLA SPESA COMPLESSIVA DEI TURISTI STRANIERI re per il Belpaese. Se è vero, infatti, che i turisti di Brasile, Russia, India e Cina che vengono in Italia sono in percentuale più bassa rispetto a quelli che visitano gli Stati Uniti e la Francia, è anche vero che essi sono una componente strategica, tanto per la loro capacità di spesa quanto per l’appeal che l’Italia – e l’italian style – esercita su di loro. E di questo s’è accorta anche l’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, che con

il progetto Italia comes to you ha organizzato delle mostreevento nei paesi del BRIC per promuovere il brand Italia e consolidarne l’immagine positiva (vedi box). E partendo dal profilo dei turisti provenienti dai paesi dell’area BRIC – dai loro gusti e preferenze in materia di destinazioni, gli standard e le abitudini in termini di accoglienza e hospitality – cerchiamo di capire come gli operatori turistici

Roma. Giovani turisti brasiliani in visita alla Fontana di Trevi. L’Italia è la quinta destinazione in Europa scelta dai brasiliani anche per il legame di parentela che li lega alla comunità italiana (Foto Mario Masciullo)

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FOCUS

italiani, pubblici e privati, possano assicurarsi un ruolo da protagonisti in questi mercati.

Caffè, samba, carnevale Il Brasile esporta anche turisti L’economia brasiliana è cresciuta nel 2010 del 7.5% ed è la settima a livello mondiale. Quasi 30 milioni di brasiliani sono di origine italiana. Infatti, oltre al fascino del patrimonio artistico, un forte stimolo all’incoming dal Brasile verso il

nostro paese è dato dal legame con la comunità italiana in loco. Il numero di biglietti aerei venduti nel 2011 rivela che l’Italia è la quinta destinazione europea per i turisti brasiliani, dopo Francia, Germania, Portogallo e Spagna. E le previsioni danno questo dato in crescita costante (dai 270.352 biglietti emessi nel 2009 si è passati a 397.573 nel 2011). Il turista brasiliano appartiene ad una categoria socio-economica medio-alta, e ha un livello di istruzione elevato. Viaggiano soprattutto impiegati e professionisti tra i 32 e i 50 anni, manager e direttori, studenti tra i 18 e i 30 anni e pensionati. Il 38% di loro si sposta per fini turistici (in particolare nei periodi delle vacanze scolastiche: luglio, dicembre, con picco massimo a gennaio), il 37% per affari, il 6% per arricchimento personale (con interesse per il patrimonio storico-artisticoculturale italiano, l’enogastronomia, lo shopping) e il rimanente 19% viene in Italia a trovare i parenti. Le città predilette sono Roma, Venezia, Firenze, Milano, Costiera Amalfitana e Sicilia. Nel 2011 s’è registrato un crescente interesse per la Toscana in generale, specialmente dopo l’ultima telenovela intitolata Passione, girata in gran parte in piccole città della regione. Per migliorare il posizionamento del prodotto-turistico Italia sul mercato brasiliano è fondamentale lavorare sull’offerta di voli charter, ancora troppo ridotta rispetto alle richieste; sugli investimenti in promozione e comunicazione, sito internet e materiali in lingua portoghese, e, non ultimo, migliorare il pricing di alberghi e ristoranti,

considerato troppo alto rispetto alle altre nazioni europee.

Dalla Russia (grandi ricchi) con amore Nonostante una ripresa solo parziale del PIL nel 2010 (sceso del 7.9% nel 2009), il turismo russo outgoing è in forte crescita: nei primi nove mesi del 2010 hanno viaggiato all’estero 31 milioni di russi, il 34% in più rispetto allo stesso periodo del 2009. Un mercato molto interessante, considerando che oggi solo il 5% dei russi viaggia all’estero. E le previsioni di crescita e diversificazione turistica sono reali: basti pensare al forte aumento dei redditi medi della popolazione e al recente snellimento nelle pratiche di ottenimento dei visti turistici (un fattore che fino a poco tempo ha frenato molto l’arrivo di turisti, soprattutto del comparto MICE). I maggiori competitors nella conquista dei turisti russi sono la Turchia e l’Egitto, dove non è richiesto alcun visto turistico. L’Italia ha davvero buone chance di diventare una destinazione privilegiata per i grandi magnati russi, che prediligono le città d’arte e sono molto attratti dall’italian style (moda, design, enogastronomia). Favorite sono l’Emilia Romagna, la Toscana (Versilia), il Veneto, il Lazio e la Lombardia, con una richiesta sempre più massiccia di destinazioni fornite di Spa, attività sportive e specialità eno-gastronomiche. Nell’identikit del tipico turista russo non manca mai la voce “grande capacità di spesa”, a cui si associa una vera e propria propensione ad acquistare i beni e i servizi più costosi, an3 2012 | www.mastermeeting.it 153


FOCUS

Italia comes to you L’Enit scommette sui paesi BRIC Una promozione trasversale non solo dell’Italia turistica, ma anche artistica, culturale, ambientale, insieme al meglio del made in Italy e delle sue eccellenze produttive. Con questo intento l’Enit lancia il progetto BRIC 2012 - Italia comes to you. Una serie di mostre-evento, organizzate nelle principali metropoli dei quattro paesi BRIC, per presentare al pubblico e agli operatori economici locali le opere degli artisti stranieri dei Paesi ospitanti, realizzate a seguito del loro soggiorno d’ispirazione in Italia. Ciascuna di esse ha visto – e vedrà – il coinvolgimento di operatori della domanda turistica – tour operators, agenti di viaggio – , dei massimi livelli istituzionali e non – stakeholders, opinion leaders, rappresentanti delle istituzioni locali – e dei media, attraverso un intenso programma di incontri. Il progetto, che ha preso il via a fine agosto in Cina con tappe a Canton, Pechino e Shanghai, e in Russia, con tappe a Mosca, San Pietroburgo e Ekaterinburg, a ottobre è arrivato in Brasile, a San Paolo, Porto Alegre, Rio de Janeiro e, nel 2012, sbarcherà in India, a Mumbai, New Delhi, Bangalore. Spiega il Direttore Generale dell’Enit, Paolo Rubini: «Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, i turisti dai paesi BRIC hanno speso nel 2010 nel Belpaese ben 1.576 milioni di euro (equivalente al 5.4% della spesa complessiva degli ospiti stranieri). E le economie dei Paesi BRIC produrranno da qui al 2015 flussi turistici enormi, che trasformeranno la geografia continentale dei viaggi. Per veicolare un’immagine delle diverse tipologie di offerta turistica delle regioni italiane - mare, città d’arte, parchi e natura, montagna, laghi, terme e benessere, enogastronomia, sport e vacanza attiva, turismo religioso e congressuale - l’Enit ha scelto lo slogan: “Italia, un paese sensorialmente ed emotivamente vicino sebbene geograficamente distante”. Carattere distintivo dell’evento – e suo principio ispiratore – l’idea progettuale “L’Italia vista dagli artisti stranieri”. E al fine di garantire la massima efficacia e ritorno dalle iniziative programmate, l’agenda degli spazi espositivi e degli incontri bilaterali è stata tematizzata in ognuno dei Paesi e diversificata per ogni città sulla base dei prodotti merceologici/industriali e dei filoni culturali che presentano maggior appeal presso il settore industriale ed il grande pubblico. Così in Brasile l’enfasi è stata posta sulla cinematografia, le produzioni radiotelevisive, sullo sport e la cucina; in Cina il focus è stato posto su musica, design, cinema e cucina; in India l’attenzione è finita su elettronica e robotica, ingegneria e tecnologia del design, trasporti, energia e ambiente, tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali, cinematografia; e, infine, in Russia, su cinematografia, poesia e musica».

che in mancanza di una reale superiorità in termini di qualità. Nella maggior parte dei casi, infatti, il prezzo è il primo – e spesso l’unico – elemento di valutazione per i grandi ricchi russi: ragione per cui al ristorante, ad esempio, scelgono 154 3 2012 | www.mastermeeting.it

l’etichetta e le portate più costose, così come acquistano capi griffati esageratamente cari e frequentano i posti più alla moda. E ciò, in alcuni casi, rappresenta un problema nel nostro Paese, dove spesso i prezzi viaggiano di pari passo al con-

cetto di qualità. L’altra barriera all’ingresso – o all’invasione massiccia, che dir si voglia – dei russi in Italia è rappresentata dalla lingua: la maggior parte di loro, infatti, non parla neppure l’inglese (il 50% dice il Ministero del Turismo Russo) e nutre resistenze a viaggiare nei Paesi in cui non trova un’adeguata accoglienza linguistica. Come in Italia. Per questa ragione, gli alberghi che intendono aprirsi al mercato russo dovrebbero inserire nel loro staff personale madrelingua, tradurre i menu, le brochure e il sito web in lingua. Secondo una ricerca condotta da Rostourism (l’Agenzia federale per il turismo russo), i russi che arrivano in un Paese straniero tendono ad informarsi di tutto e subito circa le principali attrattive offerte. Anche per questo, negli alberghi, è sempre più importante che vi sia personale madrelingua, capace di offrire già al momento del checkin tutte le informazioni utili al turista, desideroso di sapere dove, come e cosa vedere del paese ospitante. Altri piccoli dettagli per intercettare e fidelizzare la domanda russa sono: accappatoio e ciabattine in camera (in Russia, è bene saperlo, v’è l’abitudine di togliere sempre le scarpe quando si entra in casa), orari dei pasti molto flessibili, l’offerta di superalcolici a tutte le ore, grande discrezione e riserbo (il bacia mano ad una donna russa, ad esempio, è preferito alla stretta di mano, considerato un gesto maleducato).

India, da Bollywood all’Italia per vacanze extra-lusso È la seconda economia al mondo per tasso di crescita, e il suo PIL è aumentato dell’8.9% nel


FOCUS

Roma. Turisti Cinesi in visita nella capitale. Se non opereranno fattori di ostacolo, l’outgoing cinese verso l’Italia crescerà nel 2012 del 25/30% (Foto Mario Masciullo)

2011. I turisti indiani verso l’Italia appartengo principalmente alla classe alta e medioalta (le stime parlano di circa 80 milioni di persone), amano alloggiare in location di nicchia, lontane dal turismo di massa, preferiscono le visite guidate, la buona tavola, ma anche il casinò e i servizi personalizzati tipici degli hotel a 5 stelle. Una componente in crescita è rappresentata dalla middle-class (composta da circa 100 milioni di persone), che privilegia invece le mete più classiche come Roma, Venezia, Pisa e Firenze, e, in alcuni casi, Capri, Assisi, Padova e Siena. Gli indiani in viaggio per il mondo parlano fluentemente l’inglese, pagano con carta di credito, utilizzano internet per spostarsi e informarsi. L’India ospita 5 milioni di super ricchi, il 50% dei quali vive a Mumbai e a Delhi, che insieme coprono più del 70% del traffico aereo internazionale di tutta l’India. Viaggiano principalmente durante il periodo estivo, che in

India va da aprile a giugno (la nostra media stagione), e tra novembre e dicembre, quando ricorrono le festività hindu e molti indiani scelgono di sposarsi all’estero. Si tratta dunque di un mercato molto interessante per gli operatori italiani, che possono assicurarsi occupazione anche in bassa stagione. Secondo le previsioni dell’UNWTO, i turisti indiani a spasso per il mondo saranno almeno 50 milioni entro il 2020. I viaggiatori indiani considerano l’Italia una meta molto trendy, che offre loro opportunità di vacanze culturali, ma anche di piacere (i ricchi, in particolare, sono molto attratti dallo shopping di lusso). Tra le principali motivazioni dei loro viaggi in Europa: affari (44%), piacere (40%) e altro (16%). Il viaggio d’affari, che include il settore MICE, costituirà la maggiore area di crescita per il futuro, grazie anche alle crescenti relazioni commerciali e di investimento tra l’India ed il resto del mondo. Riguardo il

NEL 2011 L’OUTGOING DAI QUATTRO PAESI EMERGENTI VERSO LA TOSCANA È STATO DEL 50% IN PIÙ RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE: DA 1.15 MILIONI DI PRESENZE A 1.72 MILIONI

versante business travel c’è un ulteriore aspetto interessante che riguarda l’India: la possibilità di offrire set e location per film, essendo Bollywood la più grande industria cinematografica al mondo.

Quanto è vicina... la Cina? Il 2010 è stato un anno segnato dal forte incremento di viaggi dalla Cina verso l’estero. Merito del PIL in forte aumento, di interscambi commerciali vivaci e del benessere crescente – anche se non uniformemente distribuito – della popolazione cinese. I turisti cinesi nel mondo sono in continua crescita: erano 12 milioni nel 2001, 31 nel 2005, 41 nel 2007. E anche se i dati del 2009 rivelano che è stato un anno complessivamente debole per tutti i viaggi in Europa, l’Italia e la Francia hanno conservato e rafforzato la loro posizione di mercato, confermandosi le due destinazioni europee più scelte dai turisti cinesi. Nei primi nove mesi del 2011 gli uffici consolari italiani in Cina hanno rilasciato 126.803 visti ADS (per gruppi turistici) e 21.247 visti turistici individuali. Se non opereranno fattori di ostacolo, non attualmente prevedibili, l’outgoing 3 2012 | www.mastermeeting.it 155


FOCUS

Pisa. Turisti indiani in Piazza del Duomo. Appartengono soprattutto alla classe alta e medio-alta, ma nei prossimi anni è attesa una crescita importante anche della middle-class

cinese verso l’Italia dovrebbe, su base annua, crescere del 25/30% per il 2012 e per gli anni successivi, con apporto significativo non solo da parte del segmento dei viaggi organizzati ma anche del segmento FIT (free and independent travelling), che comprende una fascia di consumatori a reddito medio o elevato, in grado di sostenere le spese di un viaggio in Italia. Se il turismo individuale riguarda soprattutto la popolazione ad alto reddito (circa il 10% della popolazione cinese totale sono miliardari desiderosi di fare viaggi di lusso), molti business travel appartengono invece alla classe media (10%). Il turista-tipo cinese sceglie prevalentemente la formula del grand tour europeo, preferendo in Italia le città d’arte – Roma, Venezia, Firenze, Milano – e le occasioni di shopping. Risulta, tuttavia, una sostanziale identità delle tipologie di prodotto ed i canali di vendita, essendo le agenzie cinesi specializzate sull’Italia non più di quaranta (rispetto alle oltre 400 che operano sul lungo raggio). La progressiva apertura del mercato, la crescita del reddito individuale e il particolare interesse verso l’Italia come destinazione turistica, consentono di attendere un maggiore slancio da parte degli operatori cinesi che ven156 3 2012 | www.mastermeeting.it

dono il prodotto Italia, con l’arricchimento degli attuali pacchetti di viaggio e l’introduzione di nuove destinazioni. I viaggiatori cinesi hanno tra i 25 e i 55 anni, un livello culturale medio-alto e i maggiori flussi outgoing si registrano in estate e autunno, in occasione del Capodanno cinese (tra gennaio e febbraio) e della festa di Primavera. E se è vero che per i viaggiatori cinesi i fattori determinanti nella scelta di una destinazione sono il prezzo e la sicurezza, un aspetto importante è anche rappresentato dalla notorietà della meta stessa. Al riguardo, il nostro Paese, visto come un brand di qualità, è molto apprezzato, non solo per la sua ricchezza storico-artistica, ma anche per il life style, il prestigio del suo settore moda e design – che stimola i viaggi con finalità di shopping di lusso –, la varietà enogastronomica, il clima e la tipologia di strutture ricettive quali ville, palazzi nobili e resort. Per contro, frenano l’incoming dalla Cina la mancanza di servizi specifici e la scarsa presenza, anche sul web, di informazioni in lingua.

I BRIC nel mirino della Toscana Sono i nuovi mercati di riferimento per la Regione. Anche a fronte del fatto che il turismo

in Toscana ha tenuto, nel 2011, proprio grazie all’incremento dei flussi turistici provenienti dai paesi dell’area BRIC. E i numeri lo confermano: nel 2011 l’outgoing dai quattro giganti verso la Toscana è stato del 50% in più rispetto all’anno precedente (da 1.15 milioni di presenze a 1.72 milioni). Una crescita a due cifre, che li ha toccati tutti: Brasile +53,6%; Cina +57,3%; India +32,5%; Russia +45,1%. E stando ai dati del 2010 (in attesa che vengano elaborati quelli definitivi per l’anno 2011), guidano la classifica con 233 mila arrivi i cinesi (+41,9% rispetto al 2009), seguiti dai russi con 153 mila (+41,1%), dai brasiliani con 127 mila (+61,9%) e dagli indiani con 47 mila (+55,7%). Sono i russi a trattenersi di più in Toscana, con una media di 2.7 giorni e un totale di presenze pari a 418 mila (+38,5% sul 2009). Seguono i brasiliani, con una permanenza media di 2.4 giorni, per un totale di 301 mila presenze (+55,2%). Si fermano 1.9 giorni gli indiani, che nel 2010 hanno fatto registrare 90 mila presenze ossia il 44% in più rispetto al 2009. Infine, i cinesi con 1.5 giorni di permanenza, 340 mila presenze del 2010 (+38,5% sul 2009). E le previsioni per l’andamento del turismo nel 2012 parlano di una sostanziale tenuta delle


FOCUS

La “Passione” dei brasiliani per la Toscana

presenze straniere, mentre si annuncia un ulteriore rallentamento di quelle italiane. I turisti individuali saranno il segmento che resisterà di più alla crisi. Un buon andamento è atteso anche per i turismi di nicchia e per il mercato extra-europeo.

Ciak, si gira Una pellicola per ogni BRIC Si tratta di veri e propri progetti-paese. È un’attività iniziata già nel 2009, con la messa a punto di tre progetti pluriennali dedicati a India, Cina e Brasile. E che vedrà, nel 2012, una notevole accelerazione. Tra gli obiettivi di Toscana Promozione, l’unico player a cui è stata affidata la promozione del sistema turistico toscano, sicuramente quello di consolidare l’immagine esistente della Regione e, contestualmente, di crearne una nuova, capace di intercettare nuovi turismi. In testa, quelli provenienti da Cina e India. E a seguire quelli da Brasile, Russia, Europa e Nord America. Un rinnovamento di immagine, che ruoterà attorno al concetto di “turismo esperienziale”, e che vedrà nel cine-

Realizzata tra il 2009 e il 2010, Passione, è una delle più seguite telenovela brasiliane. Vista da milioni di spettatori, la soap opera è stata girata tra Firenze, Siena e la Val d’Orcia. Prodotta da Rete Globo – il principale network del Brasile, composto da 121 emittenti dislocate nel Paese, che raggiungono il 99,50% dei telespettatori, vale a dire oltre 183 milioni di brasiliani – la serie tv ha veicolato l’immagine della Toscana in un bacino d’utenza enorme, con cifre a sei zeri. Se si considera, poi, che i prodotti di Rete Globo vengono venduti in più di 200 Paesi stranieri, ben si comprende l’effetto virtuoso che il prodotto televisivo ha avuto per il turismo nella Regione. Dopo la messa in onda della telenovela, che in Brasile ha ottenuto uno share del 35-40%, gli arrivi dei turisti brasiliani nella sola città di Firenze sono cresciuti nel 2011 del 90%. A conferma del fatto che cinema e fiction sono un veicolo di marketing territoriale dalle forti potenzialità. Da sottolineare, anche l’importanza dell’indotto economico sul territorio regionale: sono 1.400.000 gli euro spesi durante il periodo di riprese, 70 le professionalità locali impiegate (tra personale tecnico e società di servizi) e un centinaio le risorse artistiche che hanno lavorato alla fiction. Le riprese, ambientate nel Chianti, nel borgo immaginario di “Laurenza” (in realtà Buonconvento e Montepulciano), veicolano un’immagine da cartolina della Toscana, raccontata come un luogo dov’è possibile condurre una vita pacifica, in armonia con la natura, e dove si può godere dei maggiori capolavori dell’arte e dell’architettura di tutti i tempi. Le riprese hanno coinvolto le località senesi di Montechiaro, Monticchiello, Asciano, Monte Antico, San Galgano, la chiesa romantica di Ponte allo Spino, le ville di Corsano e le cantine del Redi di Montepulciano. Altre scene sono state girate in centro a Firenze (alla stazione e in piazza Santa Maria Novella, in Piazza SS. Annunziata, al Circolo Canottieri, al Mercato di San Lorenzo, a San Miniato al Monte) e a Siena (in Piazza del Campo, Camporeggio e al Duomo).


FOCUS Da sin. Vikram Kennedy e la bella Deeksha Seth in una scena del lungometraggio Rajapattai girato alla fine del 2011 in molti centri storici di Lucca, Volterra e Monteriggioni (Foto Occhi di Ulisse)

Bollywood ha scelto la Toscana per Rajapattai Anche Bollywood ha bussato alle porte della Toscana con il film Rajapattai, un lungometraggio firmato da Suseenthiran, uno dei maggiori registi dell’industria cinematografica Tamil. Il film è prodotto da PVP Cinema, una delle maggiori case di produzione dell’industria cinematografica Tamil, e Telegu. Protagonisti sono Vikram, uno dei principali attori del cinema indiano, presente sul set dal 1990, e la bella Deeksha Seth, che è stata finalista miss India 2009. Le riprese di Rama lo strumento degli strumenti per creare il desiderio di nuove esperienze. «In Toscana non offriamo solo una semplice va-

japattai si sono svolte a novembre 2011 e hanno riguardato i centri storici di Lucca, Volterra e Monteriggioni, dove sono state girate le esibizioni di due canzoni, accompagnate da balli e coreografie di massa, in puro stile Bollywood. In particolare, a Lucca le riprese si sono svolte alle Mura, in Piazza del Giglio, in Piazza Napoleone, e in Piazza San Michele; a Volterra in Piazza dei Priori; al castello di Monteriggioni; alle Terme Il Tettuccio a Montecatini Terme.

canza, ma un’esperienza» spiega l’assessore al turismo Cristina Scaletti durante la conferenza stampa organizzata alla

Lucca. Piazza Napoleone. Attori indiani in attesa di cominciare le riprese di Rajapattai (Foto Occhi di Ulisse)

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scorsa BIT di Milano. «Il turista dei nostri tempi cerca stimoli, motivazioni forti. E noi stiamo lavorando in questa direzione. Per questo la Toscana» prosegue l’assessore, «è diventata uno dei set cinematografici più accreditati per fiction e soap di produzione cinese, indiana e brasiliana. Un lavoro realizzato grazie anche all’impegno di FST-Toscana Film Commission». Un nuovo modo di fare promozione del territorio, dunque, che diventa un vero e proprio biglietto da visita in technicolor: «portare i più belli scorci di paesaggio toscano nelle case di milioni e milioni di persone ci ha consentito di far conoscere e apprezzare ad un grande pub-


FOCUS The China Story il nuovo lifestyle cinese in una fiction

blico – composto da milioni e milioni di potenziali turisti – il nostro territorio, trasformandolo in un oggetto del desiderio ai loro occhi». E aggiunge ancora l’assessore Scaletti: «Un altro grande sforzo per la promozione del territorio è stato fatto anche sul versante del turismo 2.0: oltre al sito www.turismo. intoscana.it – che raggruppa un’offerta amplissima di risposte e informazioni per utenze turistiche di ogni tipo, insieme agli itinerari legati ai film girati in Toscana –, abbiamo messo in campo una social campaign che mira a diffondere contenuti sulla Toscana attraverso blog, forum, social network, social media, siti tematici. E poi le App per il mobile e una gamma di altri strumenti che ci mettono in grado di dare risposte alle esigenze di oggi con l’occhio già rivolto a domani».

The China Story è il titolo della fiction tv prodotta dal primo canale televisivo di Stato cinese, girata da metà novembre a metà dicembre a Lucca e dintorni. La scelta della Toscana non è casuale: una regione simbolo di bellezza, creatività, buon gusto ed eleganza, perfettamente coerente con il messaggio che i network nazionali cinesi, compresi quelli a controllo pubblico, vogliono dare alla loro popolazione. La fiction esalta qualità come la tenacia, il talento, la capacità di stare al mondo e racconta un esempio di imprenditoria di successo tutta al femminile. Una storia a lieto fine, che promuove, grazie all’immagine della Toscana e di Parigi, dove in parte si svolge la fiction, un nuovo life style ricco e vincente. Un modello di vita, dunque, ad uso e consumo dei cinesi. Secondo le previsioni, il prodotto televisivo sarà seguito da circa un miliardo di spettatori, che si appassioneranno alle vicende raccontate in ben 40 puntate. Le riprese si sono svolte a Lucca (nel centro storico, alle Mura, a Ponte a Moriano, oltre che nei bar e ristoranti del centro) e a Prato (scene in interni in un’industria tessile e interni in una scuola privata).

Bric e MICE: Lombardia al primo posto per il turismo d’affari Secondo il rapporto della Global Business Travel Association, il volume del business travel a livello mondiale dovrebbe crescere nel 2012 del 9.2%. Una performance resa possibile dai flussi turistici e commerciali provenienti dai Paesi dell’area BRIC. E con una spesa globale di oltre mille miliardi di dollari, nel dettaglio il business travel in Cina crescerà al ritmo dell’11.2%, quello in India del 10.8%, in Russia del 7.1% e in Brasile del 7%. A fronte di questo interesse generale, nel particolare cresce anche l’interesse dei paesi del BRIC verso l’Italia, con Toscana, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna a guidare la classifica.

E se fino ad ora sono stati soprattutto viaggiatori leisure quelli provenienti dai paesi BRIC, oggi è in aumento anche il flusso di turisti business verso l’Italia. I brasiliani rappresentano la fetta più cospicua.

Scelgono il Lazio e la Toscana per lo svago, e prediligono la Lombardia per gli affari. Il viaggiatore indiano, invece, è soprattutto leisure, è attento al prezzo, sensibile all’utilizzo di internet, viaggia per lo più fuo3 2012 | www.mastermeeting.it 159


FOCUS

Pisa. Piazza Cavalieri. Qui i due attori Dev e Koel Mallick durante le riprese di Panglu, film indiano girato a marzo del 2011 in Toscana (Foto Occhi di Ulisse)

ri stagione e ha l’abitudine di prenotare sotto data (anche per usufruire di tariffe scontate). Il viaggio d’affari, che include anche il settore MICE, costituirà la maggiore area di crescita per il futuro del turismo indiano, grazie anche alle crescenti relazioni commerciali e di investimento tra l’India e il resto del mondo. Anche Bollywood, la più grande industria cinematografica al mondo, sul versante del business travel rappresenta una ricca fonte di possibilità. Il numero di turisti cinesi e russi in Italia, seppur in aumento, è invece limitato dalla lingua e dalla scarsa disponibilità di guide e personale che parli russo e cinese. E se l’Europa è in stagnazione, i quasi 3 miliardi di persone tra Cina, India, Brasile e Russia lasciano ben sperare per il turi160 3 2012 | www.mastermeeting.it

smo nel 2012: secondo il rapporto Industry Forecast 2012 di Advito, la divisione consulenze di Bcd Travel, i paesi BRIC sosterranno il business travel nei prossimi anni, spingendo – pare – sempre più in alto anche le tariffe. In tutte le regioni, il prezzo dei viaggi salirà, infatti, tra il 4 e il 6% (tra il 3 e il 5% quello dei biglietti aerei e tra il 2 e il 6% quello degli hotel). Un altro nodo importante, ma in via di risoluzione definitiva, è rappresentato dai visti di ingresso: soprattutto per i cinesi e per i russi ottenere il visto turistico per l’Italia era una prassi lunga e disincentivante fino a poco tempo fa. Ora che la procedura si sta sbloccando, il nostro paese sarà tra le destinazioni in pole position anche per questi mercati. E a dimostrazione di quanto sia succulenta la torta, nella direzione di

una semplificazione della procedura di rilascio dei visti si sta muovendo anche l’America, che, come dichiarato dal presidente Barack Obama, punta a diventare la prima destinazione turistica del mondo per Cina e Brasile.

Ospitalità made in Italy: la parola agli albergatori Sono unanimi nell’affermare che conviene investire nella promozione verso i Paesi dell’area BRIC. E, sempre tutti concordi, nell’aggiungere che è questo il momento giusto per attrarre nuovi viaggiatori provenienti da Brasile, India, Russia e Cina. Sono cinque responsabili di alcune tra le più importanti strutture di Milano (Principe di Savoia e Antares Hotel), Roma (Hotel Eden), Ve-


FOCUS

Roma. Turisti asiatici visitano il Colosseo

nezia (Hilton Molino Stuky) e Firenze (Lungarno Collection) e, con il loro contributo, abbiamo misurato il valore effettivo dell’outgoing dai paesi BRIC verso l’Italia per il comparto alberghiero. Due i motivi fondamentali per cui viene considerato conveniente investire verso questi paesi: i flussi turistici tradizionali sono in stagnazione e, per contro, i quattro mercati BRIC saranno, almeno per i prossimi vent’anni, il più ampio bacino di nuovi viaggiatori del mondo. E i dati sulle presenze fanno ben pensare: negli hotel fiorentini della famiglia Ferragamo,

Lungarno Collection, capofila sono i brasiliani (+20% nel 2011 rispetto al 2010), a cui fanno seguito i russi (+10%), gli indiani e i cinesi (+5%). Nei milanesi Antares Hotel, con un’incidenza del 25 % circa sul totale delle presenze nel 2011, il 15% sono stati turisti russi, tra il 6/7% brasiliani e un 4% tra cinesi e indiani. Sempre a Milano, il Principe di Savoia ha ospitato nel 2011 il 2% di turisti dal Brasile, il 6% dalla Russia, l’1% dall’India e l’1% dalla Cina. Nella capitale, invece, l’Hotel Eden, a fronte di un aumento della clientela brasiliana e cinese, ha registrato una marginale presenza di indiani, mentre la Russia si attesta tra le 10 nazioni più incidenti. Infine, all’Hilton Molino Stuky di Venezia, le presenze, seppur ancora basse, sono in crescita. Tra le strategie adottate dagli albergatori per farsi conoscere presso questi mercati: la partecipazione a fiere e workshop di settore, la presenza su riviste straniere di lifestyle e turismo, la promozione di pacchetti speciali legati, ad esempio, a ricorrenze particolari e festività locali e la presenza in

SECONDO LE PREVISIONI DI GOLDMAN SACHS NEL 2050 IL PIL DEI PAESI BRIC SARÀ PARAGONABILE A QUELLO DI STATI UNITI D’AMERICA, GIAPPONE, REGNO UNITO, GERMANIA, FRANCIA E ITALIA

loco di sales agent qualificati. Da segnalare il loyalty program attivato da Lungarno Collection con la catena indiana Leela Hotels. Per quanto riguarda, invece, l’offerta alberghiera specificatamente pensata per questi turisti, tutti riconoscono la necessità di avere personale che parli almeno russo e cinese (la maggior parte degli indiani, infatti, parla inglese). Per questo dal 1° aprile l’Hilton Molino Stuky di Venezia lancerà l’Hilton Huanying, un programma pensato ad hoc per il cliente cinese che prevede receptionists che parlano cinese, corner dedicato nel buffet della colazione e corner tè con diverse tipologie di tè in camera. L’Hotel Eden, invece, dedica ai clienti cinesi un kit di benvenuto in lingua, che fornisce all’ospite informazioni sull’albergo, i suoi servizi, la città. Grande attenzione viene offerta anche a tavola: tutti gli alberghi, infatti, hanno inserito piatti speciali, soprattutto d’ispirazione asiatica, nei loro menù, questi ultimi rigorosamente tradotti in lingua per agevolare all’ospite la scelta. Così, ad esempio, negli hotel della Lungarno Collection è stato inserito il riso con umeboshi a colazione (una varietà di albicocche che crescono in Cina) e La Terrazza dell’Eden serve il congee, un particolare ■ porridge di riso. 3 2012 | www.mastermeeting.it 161


FARE BUSINESS

Alberghi: valori in aumento iprende quota il mercato immobiliare nell’hotellerie. Compravendite e partecipazioni in hotel di catena riguardano in particolare l’America ma anche l’Europa, con Londra e Parigi in testa. Mentre in Italia offerte e richieste provengono soprattutto da hotel individuali 3 e 4 stelle, a gestione diretta, che, “chiavi in mano”, possono rappresentare un investimento vantaggioso

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Tutte le conferenze e i forum sugli investimenti alberghieri da luglio 2011 in avanti, hanno cominciato a mostrare dinamismo, transazioni e segni positivi. La situazione a fine 2011 sembra essersi sbloccata negli Stati Uniti, nell’area londinese e in Francia. Il principale motore del cambiamento sono le Americhe, dove i REIT (Real Estate Investment Trust) hanno ricominciato ad acquistare alberghi e partecipazioni in ho-

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tel di catena. Sono passate di mano circa 20.000 camere, il gruppo Accor ha venduto un paio di realtà, gli sceicchi e i tycoon indiani ne hanno comprate una decina. Strano ma vero, anche i fondi d’investimento cinesi comprano alberghi, ma solo di grandi dimensioni (oltre 500 camere). Gli acquisti si sono trasferiti a Londra, ovviamente trascinati dagli imminenti Giochi Olimpici e Parigi, dove 3 alberghi famosi oppor-

tunamente ristrutturati potrebbero entrare nel circuito degli hotel a 5 stelle a marchio Ritz Carlton, Four Seasons e Mandarin Oriental.

Come e quando conviene vendere un albergo In Italia piccolo è bello e quando si avvicina la primavera cominciano le offerte e le richieste di alberghi stagionali a 3 e 4 stelle. Che sia l’annunciata “maggiore pressione fiscale” o la minaccia di ripristinare l’imposta di soggiorno non è dato sapere, sappiamo però che gli alberghi stagionali senza economia sommersa e senza elusione non possono funzionare. Agli alberghi italiani serve una consistente quantità di denaro


FARE BUSINESS detassato per pagare il personale, gli artigiani e i collaboratori d’emergenza, quindi i decreti del governo Monti, l’obbligo di pagamento con carte di credito e l’enfasi del dott. Befera sulla caccia all’evasione, stanno preoccupando numerosi albergatori che ci interpellano per sapere: A. quanto vale il loro albergo; B. se ci sono acquirenti pronti; C. se siamo in grado di metterli in contatto con la domanda (per rastrellare nuovi clienti). Le segnalazioni riguardano sia gli acquisti che le vendite di hotel a 3 e 4 stelle balneari, ma sono arrivate anche offerte di hotel situati in collina, montagna e città capoluogo. Nella maggioranza dei casi si tratta di esercizi rinnovati, a gestione diretta, che “chiavi in mano” possono rappresentare investimenti vantaggiosi (se gestiti direttamente). La domanda di hotel fronte mare e/o in prima linea al momen-

to è quella più intensa, ma a nostro avviso appare troppo vicina all’avvio di stagione. L’esperienza insegna che non si vende un albergo durante l’estate, ma che l’acquirente ha il vantaggio di poterlo analizzare e valutare mentre funziona a basso, medio e massimo regime. I mesi ideali per fare affari con gli alberghi stagionali di mare e di montagna, sono quelli autunnali. Consegna in gennaio dell’anno successivo.

4 alberghi, 2 campeggi e 1 albergo diffuso in cerca di acquirenti Tra le chicche sul tavolo di Master Meeting si sono 4 alberghi,

due campeggi, due agriturismi e un “albergo diffuso”. È naturale che queste offerte vadano sottoposte a “valutazione a reddito” perché depliant, planimetrie e l’ultimo bilancio non bastano per riconoscere l’affare e valutare il ROI. Ma, per come si stanno evolvendo le cose, vediamo una certa professionalità nelle presentazioni, che ci fanno pensare ad autentiche volontà di negoziare anziché a manovre virtuali per ottenere valutazioni gratuite. Le segnalazioni rimangono confidenziali e riservate, così come le eventuali ricerche di acquisizioni alberghiere. Il servizio per i nostri amici, lettori, inserzionisti è gratuito.

Valutare, acquistare e vendere un hotel Master Meeting, forte di 40 anni di esperienza e credibilità nel settore, offre ai suoi lettori un nuovo servizio gratuito di consulenza e assistenza rivolto a chi desidera valutare, acquistare o vendere il suo albergo. Contattate la redazione di Master Meeting (tel. 02862327) e sarete richiamati il più rapidamente possibile dai nostri collaboratori e consulenti.

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RISORSA UOMO

AL CONFINE TRA LA RICERCA DEL MEGLIO E L’ECCESSIVA CURA DEI DETTAGLI

a cura di Alessandro Lazzaroni ale.lazza@libero.it in collaborazione con Silvia Testi silviatesti@hotmail.com

IL PERFEZIONISTA l personaggio di Furio in “Bianco Rosso e Verdone” è una delle maschere che meglio introduce il tema di cui vogliamo parlare oggi. La caricatura ci fa ridere ma è a suo modo impietosa nel far percepire il disagio, se non del personaggio, di chi lo circonda. Avere a che fare con un partner perfezionista non è semplice, ma può non esserlo anche averne a che fare sul lavoro. Allontaniamoci però dagli estremi caricaturali di Furio per vedere in una luce più ampia il perfezionista. Come evoca chiaramente il termine, il perfezionismo si caratterizza per il perseguimento di standard di comportamento elevati, spesso ideali e talvolta irraggiungibili. Tipicamente il perfezionista non riesce a fare lavori di gruppo e fatica a delegare. Nelle pieghe di questi avverbi c’è però il discrimine tra il tratto di personalità e l’assetto patologico. La dinamica di fondo è comunque quella di una certa dose di ansia che il perfezionista tiene a bada (o almeno ci prova) con i propri comportamenti: niente di male in tutto ciò, almeno fino a un certo punto. Spesso al perfezionismo si accompagna bassa autostima, quando si pensa di essere giudicati dalla perfezione della propria performance e non dal-

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l’efficacia della stessa e si soffre davanti alle critiche. Qui vogliamo parlare di questo tratto come caratteristica di personalità, che come molti altri, da un lato può essere risorsa, dall’altro ostacolo ad una serena convivenza professionale. Vediamo questi pregi e difetti a seconda se il perfezionista sia un collega, un superiore... o noi stessi!

Il collega perfezionista Avere un collega perfezionista può presentare dei vantaggi: tenderà a svolgere il suo lavoro con molta autonomia, chiedendo pochi consigli e delegando molto raramente; non sarà fonte di distrazione, con la sua scrivania perfetta e le matite sempre appuntite. Può apparire poi affidabile per lavori che richiedono precisione e cura del dettaglio. Un perfezionista è spesso anche narcisista, per cui se gli farete complimenti per il suo lavoro ne risulterà probabilmente molto gratificato. Gli svantaggi possono però essere fastidiosi: un suo lavoro potrà subire mille revisioni, soprattutto se ci ha messo mano anche qualcun altro, poiché spesso il perfezionista non valorizza le migliorie apportate dagli altri; e questa attenzione rimuginativa aumenterà, pro-

porzionalmente al crescere dell’ansia, in vista di una scadenza. A voi sembrerà che si occupi di cose inutili o si perda in dettagli (ma quelli che per voi sono dettagli per lui possono essere rituali rassicuranti). Un altro svantaggio potrà essere che i vostri consigli non vengano valorizzati da lui, che fatica ad assimilare e utilizzare stimoli che vengono dall’ambiente.

Il capo perfezionista Se con un collega perfezionista vantaggi e svantaggi possono tutto sommato bilanciarsi, più difficile è spesso convivere con un superiore perfezionista. Se l’imprinting che dà al gruppo di lavoro è del tipo “nulla è perfetto”, invece che “tutto è migliorabile”, il rischio è che invece che motivare, generi un clima di ansia e di inadeguatezza costante. Un capo perfezionista chiederà mille correzioni finché il lavoro non sarà come dice lui (la perfezione è anch’essa pur sempre soggettiva). Però da un capo perfezionista si può anche imparare la cura del dettaglio, che può sempre risultare utile nel lavoro.

E se il perfezionista sei tu? Soffri tutte le volte che ricevi una critica o un tuo lavoro viene – anche motivatamente – modificato? Pensi che nessuno


RISORSA UOMO

sia in grado di lavorare come te e spesso quando deleghi parti del lavoro ti trovi poi a rifarle per renderle aderenti ad un tuo modello ideale? Come sempre il confine sta nelle sfumature: quando la cura del dettaglio impedisce il regolare svolgimento del lavoro dovrebbe accendersi una lampadina; altrimenti non è il caso patologizzare quello che semplicemente è un tratto di personalità che può essere utilizzato come una risorsa. Se però ci accorgiamo di porci

obiettivi irraggiungibili, non siamo mai soddisfatti del nostro lavoro, o ci perdiamo in dettagli che ci impediscono di portare a termine un progetto, dovremmo fermarci a pensare se modificare qualcosa nel nostro atteggiamento. Imparare la cooperazione, la

flessibilità e la condivisione dei risultati e provare a guardare ai consigli degli altri come opportunità per migliorare e non come critiche possono alleggerire l’ansia di valutazione ed essere un primo passo per un approccio più sereno al proprio lavoro. ■

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UNA METAFORA PER CRESCERE a cura di Leonardo Frontani mm@twt-team.it

Io quei due li assolvo

n fondo la vita nel Paradiso terrestre doveva essere un po’ come fluttuare nella calda protezione del guscio materno, cioè di una vita intra-uterina. Benessere e felicità ed infine assoluta indipendenza dai bisogni. Non c’è rivalità, perché regna l’abbondanza e l’uomo non deve impegnarsi a risolvere problemi, non può faticare, non può soffrire. Poi arriva il fattaccio, e con la cacciata dall’Eden inizia la storia, quella autentica, con il mondo esterno, ostile, dove comincia la lotta per la sopravvivenza, dove i bisogni non saranno continuamente soddisfatti ma si deve lottare per una temporanea e mai completa soddisfazione. Spesso mi chiedo quale messaggio la Genesi voglia darci affermando che il peccato dei nostri progenitori consisterebbe nell’aver mangiato il frutto della “conoscenza del bene e del male”. Apparentemente proibendo di mangiare quel frutto, sembra quasi che si sia progettato un tipo di uomo felice ed immortale, ma privo di consapevolezza, troppo simile agli altri animali. È chiaro che in questa grande metafora tutto coincide con la nascita della coscienza nell’uomo: io esisto e io morirò. Cosa voglio fare in questa vita che mi attende è il grande dilemma. Forse quel gesto di disobbedienza può essere assimilato alla con-

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quista della libertà individuale più forte, quella di scegliere. A quanto pare però scegliere è un lusso che si paga a caro prezzo, considerando cosa è successo all’umanità in questi ultimi 30.000 anni: guerre, disastri ambientali, carestie, perversioni, stermini organizzati. È però anche vero che in fondo grazie a nonno Adamo e nonna Eva ci siamo scossi e abbiamo preso confidenza con le nostre reali capacità. Mi ricorda un po’ la vicenda del computer di bordo Hal 9000 nel film 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick: Hal cresce e diventa consapevole di sé e quindi in autonomia desidera e ha obiettivi che contrastano con quelli del suo creatore, in questo caso l’uomo. Ma questo simbolico distacco dall’unità primordiale può avere diverse connotazioni: il gesto di Adamo ed Eva potrebbe essere un desiderio di potere, cioè di essere proprio come Dio; questa mente umana virginale, tabula rasa, potrebbe aver preso la strada della sfida alla leadership nel momento che le è balenato per la prima volta il pensiero dell’Assoluto, chiedendosi, perché no? Oppure potrebbe essere stato un atto spinto dal possesso, in un mondo senza bisogni, ma in fondo senza senso. Forse avere come spinta creativa, nasce da qui, cioè dalla voglia

di poter sfruttare ciò che ancora non c’è. Infine il gesto di quei due, potrebbe essere stato spinto da un irrazionale bisogno di conoscere, di scoprire, di vedere oltre e così di crescere, per il piacere della conoscenza e non per il potere o per il possesso. Occupandomi di formazione per gli adulti, spesso mi capita di dover rispondere alle aspre domande: “in che senso crescere? Che significa crescere? In cosa dovrei crescere?” Mi viene in mente che forse possiamo scegliere di crescere per potere, cioè per dare a noi stessi potenza di fare ciò che ancora non possiamo fare. Oppure ci è consentito di crescere per avere, possedere risorse, cose, persone, successo, titoli, ma anche competenze pratiche; infine possiamo crescere per conoscere, per il piacere di riempire il vuoto allarmante che l’ignoranza apre in ciascuno di noi. Se fosse stata quest’ultima motivazione a spingere Adamo ed Eva al grande oltraggio riesco ad assolverli poiché in quel momento fu stravolto il sistema di certezze che conducono l’uomo alla solitudine e iniziò il travaglio del dubbio che consente però finalmente di ottenere risposte alle belle domande della vita. Certo portiamo con noi ancora da allora l’ansia della verità e soprattutto la presunzione di averla trovata, in tutto ciò che facciamo. Basta guardarsi intorno, soprattutto in questo periodo per accorgersi di quanto il giardino dell’Eden sia lontano. Per non cadere in uno stato di noia esistenziale, forse ciascuno di noi potrebbe ricercare il suo personale modello di crescita, desiderando e scegliendo di essere, di avere oppure ancora meglio di sapere. ■



LA PAROLA AL FISCALISTA a cura di Giuseppina Dipierro

Fatture irregolari:

operazione inesistente osa succede quando la fattura difetta dell’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi venduti o prestati? Con sentenza n. 3259 del 2 marzo 2012, la Corte di legittimità ha pronunciato il principio per cui l’omessa indicazione nelle fatture di tali elementi, prescritti dall’art. 21, D.P.R. n. 633 del 26 ottobre 1972, integra gravi irregolarità legittimanti, ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973, l’Amministrazione finanziaria a far ricorso all’accertamento induttivo del reddito imponibile.

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Ne consegue che la fattura priva dei requisiti di legge non è idonea a fornire la prova dell’esistenza delle operazioni riportate nella stessa. Per evidenziare la portata innovativa del principio statuito dalla Cassazione si rimarca che, in ipotesi di fatture ritenute relative ad operazioni inesistenti, grava sull’Amministrazione l’onere di provare che le stesse operazioni non sono state mai realizzate. Diversamente, nel caso di fatture prive dei requisiti normativi, è onere del contribuente dimostrare l’effettiva esistenza delle operazioni contestate, non potendo la stessa desumersi dall’esibizione di fatture carenti di elementi indi168 3 2012 | www.mastermeeting.it

spensabili ai fini dell’identificazione dell’operazione. Eguale adempimento probatorio è richiesto nelle ipotesi in cui l’Amministrazione fornisca validi elementi per affermare che alcune fatture sono state emesse per operazioni anche solo parzialmente fittizie. Nell’accogliere il ricorso proposto dall’Amministrazione, i supremi giudici hanno osservato che “in ogni caso una fattura nella quale manchino i dati prescritti per legge non è idonea a fornire la prova dell’esistenza delle operazioni in esse riportate”. Da tale assunto i giudici traggono gli elementi utili per ribadire, ancora una volta, il sistema di ripartizione dell’onere probatorio gravante sulle parti in giudizio. In particolare, si legge nella decisione in commento che “se in ipotesi di fatture ritenute relative ad operazioni inesistenti, grava sull’Amministrazione l’onere di provare che le operazioni, oggetto delle fatture, in realtà non sono mai state poste in essere, a fronte di fatture che invece non possono considerarsi tali perché mancanti dei requisiti normativi, grava sul contribuente l’onere di dimostrare l’effettiva esistenza delle operazioni contestate (non potendo essa ritenersi fornita con l’esibizione delle fatture carenti di elementi indispensabili ai fini dell’identificazione dell’operazione posta in essere), così come accade nelle ipotesi in cui l’Amministrazione fornisca validi elementi per affermare che alcune fatture sono state emesse per

operazioni (anche solo parzialmente) fittizie”. Con tale sentenza, la Suprema Corte supera il precedente orientamento relativamente alla ripartizione dell’onere probatorio in materia di “operazioni inesistenti”. In particolare, secondo il previgente orientamento spettava, in primo luogo, all’Amministrazione rinvenire gli elementi complessivamente idonei a costituire il presupposto probatorio per la contestazione dell’inesistenza delle operazioni. Al contribuente spettava, invece, dimostrare l’effettiva esistenza delle operazioni, sulla base dei riscontri forniti dal fisco. In sostanza l’onere probatorio gravava, in un primo momento, sull’Amministrazione, successivamente sul contribuente. Pertanto, la portata innovativa della sentenza riguarda la ripartizione temporale dell’onere probatorio: una volta appurato che le fatture emesse dal contribuente ed esaminate dall’Amministrazione risultino carenti dei requisiti normativi previsti dall’art. 21 del D.P.R. n. 633/1972, opera, in via automatica, una presunzione d’inesistenza delle operazioni a cui le stesse fatture si riferiscono. Da ciò deriva che l’irregolarità della fattura genera automaticamente, prima della chiamata a provare l’inesistenza delle operazioni gravante sull’Amministrazione, un’inversione di ruolo tra i due attori della controversia, trasferendo, da subito, sul contribuente l’onere di rintracciare elementi probatori concreti per sostenere la sua tesi. ■


É iniziato il restyling del Grand Hotel Billia.

E noi non vogliamo insabbiare le prove…

Sta nascendo il nuovo Saint-Vincent Resort & Casino. Una struttura completamente rinnovata all’interno della quale divertimento e relax potranno finalmente convivere. Un posto in cui design ed eleganza troveranno una collocazione ideale; un complesso maestoso che ospiterà piccole e grandi emozioni. Preparatevi a soggiorni esclusivi e suggestivi: la meta vi verrà svelata poco alla volta…

SAINT-VINCENT RESORT & CASINO GRAND HOTEL BILLIA - www.grandhotelbillia.com CASINO DE LA VALLEE - www.casinodelavallee.it www.resortcasinosaintvincent.it


IL PARERE DEL LEGALE a cura dell’avvocato Roberta Borghini

Quei risarcimenti

del sabato sera i si va per divertirsi. Eppure, complici la ressa, la visibilità scarsa, l’alcool e i decibel, i locali notturni sono spesso teatro di situazioni violente. Se si parte dal presupposto che il gestore ha un obbligo di protezione nei confronti degli avventori e deve garantire loro una fruizione “pacifica” dell’esperienza in discoteca, si finisce con l’addossargli la responsabilità di ogni evento dannoso. La giurisprudenza, però, ci insegna che ogni accadimento è un caso a sé e che casi apparentemente analoghi possono dare luogo ad epiloghi diversi. Ad esempio, se un buttafuori troppo zelante si scontra con un cliente armato di galanteria? E’ successo in una nota discoteca veneta, dove un gruppo di ragazzi ha interrotto la serata a causa del malore di un’amica; dopo aver pagato il conto, hanno cercato di lasciare il locale attraverso l’uscita di sicurezza, ma si sono visti sbarrare la strada da un addetto alla security che ha spinto con forza la ragazza e ha sferrato tre pugni al volto all’amico intervenuto in suo favore (la lesione ha reso necessaria la ricostruzione della palpebra destra). Secondo il Tribunale di Vicenza la reazione del buttafuori “non trova giustificazioni” ed appare “del tutto sproporzionata”, al punto che il gestore del locale è stato ritenuto estraneo alla vicenda e la responsabilità dei danni è stata fatta ricadere unicamente sulla società incaricata dei servizi d’ordine nella discoteca, che ha operato “con propri uomini, mezzi ed organizzazione” (sent. 14.4.2010). Non è andata meglio ad un “cavaliere” ligure che, nel tentativo di proteggere alcune ragazze durante una rissa, è stato scambiato per

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uno degli attaccabrighe e malmenato dagli addetti alla sorveglianza. In questo caso, però, la proprietaria della discoteca è stata ritenuta responsabile dell’accaduto, dato che “risponde certamente dell’operato del soggetto dalla stessa in precedenza incaricato di provvedere alla sicurezza del locale ed impropriamente intervenuto” (Trib. Savona, 3.8.2006). E se, invece, due giovani si azzuffano all’uscita dalla discoteca? Sarà accaduto molteplici volte, ma nella rissa posta al vaglio del Tribunale di Sondrio uno dei contendenti ha addirittura trovato la morte. Nel piazzale antistante il locale, due ragazzi vengono alle mani: uno di essi finisce contro una bassa staccionata e cade nel vuoto precipitando sulla strada sottostante. Il giudice di primo grado ha rigettato la richiesta risarcitoria avanzata nei confronti del gestore, così come la Corte d’Appello di Milano, sull’assunto che l’accaduto fosse da imputarsi unicamente alla violenta colluttazione. Per trovare soddisfazione, gli eredi dello sfortunato giovane

dovranno giungere fino in Cassazione. La Suprema Corte, infatti, ha riconosciuto l’inadeguatezza della recinzione (in tronchi di legno, con una altezza di 40-50 cm., contro ogni regolamento locale) ed affermato che “la omessa predisposizione di una misura di sicurezza ha reso inevitabile la caduta dei corpi, che altrimenti avrebbero trovato un adeguato riparo” (Cass. civ., sez. III, 3.4.2009, n. 8128). Ed ancora, se un cliente cade e si ferisce all’interno della discoteca? Non ha goduto di alcun ristoro lo sfortunato avventore di una discoteca versiliese, scivolato sul pavimento cosparso di liquido e di vetri rotti, poiché lo svolgimento del processo non ha consentito di ricostruire la dinamica dei fatti. In altre parole, “non è pensabile che i testi fossero in grado di dire se, nella calca che ci doveva essere, vi fossero liquidi e vetri sul pavimento preesistenti alla caduta e, conseguentemente, che si sia trattato di scivolata anziché di inciampo” (Trib. Lucca, sez. distaccata di Viareggio, 11.10.2000). ■

La vicenda, dal tono “lieve”, merita di essere segnalata poiché stigmatizza il comportamento scorretto di una discoteca molto in voga sulla Costa Smeralda. Nell’agosto del 2004, sulla spiaggia di Porto Cervo è stata distribuita una brochure che reclamizzava una serata in discoteca accompagnata dalla consegna di una T-shirt dalla firma “di grido”, personalizzata con il marchio del locale, a tutti i partecipanti alla serata. Tra questi, un avvocato campano che, non avendo ricevuto la maglietta griffata, ha citato in giudizio la discoteca. Il Giudice di Pace di Avellino ha riconosciuto l’ingannevolezza del messaggio pubblicitario e condannato il locale notturno al rimborso del prezzo del biglietto d’ingresso – pari a 50,00 euro –, ma non ha risarcito altri danni al turista “atteso che la delusione di non poter indossare un indumento (il cui valore è costituito unicamente dalla firma) può appartenere soltanto a chi è avvezzo a rapportare la propria personalità a segni esteriori di ostentazione, ma assai meno a chi, avvocato, trae da più impegnative contese il segno distintivo di appartenenza” (sent. 4.2.2005). Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it



FINANCE CONFIDENTIAL a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Piano Energetico Nazionale

il rilancio occupazionale può passare da qui n questi giorni la corsa del prezzo del petrolio sembra inarrestabile, raggiungendo i 109 dollari per barile, tuttavia, il mondo occidentale impegnato nel districarsi dal pantano della crisi finanziaria sembra non essersi accorto che con questi livelli di costo dell’energia e materia prima per il settore chimico, è complicato cercare di tener sotto controllo l’inflazione.

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L’Italia è un Paese che non ha giacimenti di petrolio, ha qualche pozzo estrattivo di gas naturale e centrali idroelettriche sulle Alpi, ma per l’energia dipende da sempre dalle importazioni: uno studio di settore del 2011 rileva che l’80% dell’energia che consumiamo annualmente è rappresentata da petrolio e gas naturale. In particolare il 50% è rappresentato da idrocarburi (petrolio) im-

portato da Iraq, Libia e Russia, mentre il restante 30% è rappresentato da gas naturale importato da Algeria, Libia e Russia, per un totale di spesa di oltre 50 miliardi di euro. Il restante 20% del nostro fabbisogno è rappresentato da importazione di energia elettrica (probabilmente nucleare), energia idroelettrica prodotta internamente, gas naturale nazionale per un totale del 17% e


FINANCE CONFIDENTIAL

quindi energia rinnovabile per solo il 3%. Per capire la dinamica della richiesta di energia nel nostro presente e nel prossimo futuro, si deve considerare che l’industria richiede soprattutto energia elettrica mentre i trasporti terrestri e navali, con eccezione della sola rete ferroviaria, sono alimentati quasi esclusivamente da idrocarburi (benzina e gasolio), e quindi in un momento di crisi industriale come l’attuale la domanda di energia elettrica diminuisce mentre rimane stabile la richiesta di petrolio.

Se si considera quindi che solo il 30% del fabbisogno energetico complessivo è rappresentato da elettricità ci rendiamo conto come non sia possibile, con le attuali tecnologie, rinunciare al petrolio ed al gas naturale importato a caro prezzo. Dunque, a meno che non si riuscisse a sostituire tutti mezzi di trasporto in circolazione con veicoli elettrici, si sviluppassero impianti termovalorizzatori per il riscaldamento, e si producesse energia elettrica con impianti fotovoltaici su tutte le fabbriche ed abitazioni, la dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas naturale risulta imprescindibile per il prossimo decennio. Sulla base dei dati oggettivi, quindi l’energia solare o l’eolico non può risolvere il problema della nostra bilancia dei pagamenti, né affrancarci dalla dipendenza di Stati terzi, tuttavia i numeri in campo sono importanti e se è vero che il 70% del fabbisogno energetico del nostro Paese è rappresentato da idrocarburi e gas naturale, quota non comprimibile, ridurre dall’attuale 80% al 70% tale dipendenza non è un’azione marginale: riuscire a produrre internamente il 30% del fabbisogno sarebbe una sfida importante. Personalmente rimango stupito dal fatto che un Paese come il nostro che dipende per il proprio fabbisogno energetico dalle importazioni, non abbia un Piano Energetico Nazionale, quando dovrebbe essere una delle linee di programmazione strategiche da tenere sempre aggiornata con una visione pluriennale e correzioni annuali: leggendo le agende politiche del recente passato sembra fosse tra le azioni che il Gover-

no precedente si prefiggeva di attuare a fine 2011 e che ovviamente non si è realizzata per il cambio avvenuto. L’ultimo piano energetico nazionale risale al 2004, ma per trovare un piano strategico, oramai obsoleto bisogna risalire alla prima metà degli anni 90. Le energie rinnovabili non sono solo i pannelli fotovoltaici da mettere sul tetto della villetta come l’opinione pubblica tende sempre a rappresentare sminuendo la loro importanza, sono anche impianti a biomasse, sono impianti di cogenerazione, sono termovalorizzatori, tutte risposte concrete alla produzione di energia pulita che però necessitano di indicazioni generali programmatiche, di obiettivi e di impegni a medio periodo: in un momento come l’attuale di recessione, una pianificazione che tendesse a sviluppare internamente la produzione del 30% del fabbisogno energetico, avvierebbe un meccanismo virtuoso di incremento del lavoro e dell’occupazione, di sviluppo delle infrastrutture attirando nel contempo investitori internazionali che hanno come obiettivo finanziare i progetti di energia rinnovabile. In un momento storico di grande difficoltà economica e sociale sarebbe miope considerare solo il lato di ritorno economico a breve periodo della produzione energia rinnovabile, c’è infatti chi cerca progetti seri da finanziare (non possedere), c’è chi è in grado di realizzarle e soprattutto un piano energetico nazionale non solo è urgente se non indispensabile per la programmazione dei fabbisogni del Paese, ma può essere un volano per alimentare lo sviluppo, e ■ creare occupazione. 3 2012 | www.mastermeeting.it 173


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

Uno per tutti,

tutti per uno!

È un gruppo affiatato di persone, prima che una compagnia alberghiera. Perché in Planetaria Hotels – otto alberghi con l’ultimo nato, Château Monfort – i metodi di gestione sono flessibili e creativi e si ispirano al carisma e all’allegria innata della sua autrice, Sofia Gioia Vedani che, precisa: «grazie ai miei direttori e a tutto lo staff, lavoriamo insieme con successo e ci divertiamo» Cristina Piccinotti

i sento molto fortunata, per tanti motivi, due in particolare» dice sorridente e senza un briciolo di presunzione, Sofia Gioia Vedani, a.d. della Planetaria Hotels, che prosegue: «per il clima di massima disponibilità e comprensione che si respira in Planetaria Hotels, e per essere riuscita a trasferire anche nell’attività professionale quel-

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l’attitudine da “benevola pacca sulla spalla” che mi è propria nella vita». E quando la si incontra di persona è difficile immaginarla in un ruolo che non sia quello che la vede alla guida di una “allegra compagnia” «di persone, innanzi a tutto», precisa lei «prima che alberghiera». Sofia Gioia Vedani (foto), grazie al suo modo di essere dirompente e alla sua particolare

abilità ad accogliere e stupire, è riuscita a creare nei suoi alberghi un ambiente lavorativo e partecipativo davvero unico. I suoi natali non hanno nulla a che vedere con il mondo alberghiero: quarta generazione di una famiglia di imprenditori milanesi, una laurea in architettura, un’esperienza in azienda nel settore marketing. È a metà degli anni ’90 che inizia la sua avventura in ambito alberghiero.


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ Da sin. Domenico Ieva, direttore Hotel Pulitzer di Roma; Walter Pescara, direttore Grand Hotel Savoia e Hotel Continental di Genova; Sofia Gioia Vedani, a.d. Planetaria Hotels (anche in basso a destra); Damiano De Crescenzo, g.m. Planetaria Hotels e direttore Enterprise Hotel di Milano; Licinio Garavaglia, Maitre de Maison Chateau Monfort a Milano

E da allora ha scelto, progettato e realizzato – con il prezioso sostegno del padre e dei suoi più stretti collaboratori – tutte le strutture che fanno parte della Planetaria Hotels: l’Enterprise Hotel e la Residenza delle Città a Milano, l’Hotel Trezzo (già Villa Appiani) a Trezzo sull’Adda, il Grand Hotel Savoia e l’Hotel Continental a Genova, l’Hotel Ville sull’Arno a Firenze (attualmente in fase di restauro), l’Hotel Pulitzer a Roma e, dallo scorso dicembre, il neonato della collezione: un palazzo storico di inizio Novecento nel cuore di Milano, a due passi da Piazza San Babila, che dopo un’accurata operazione di restauro conservativo e ammodernamento, è diventato il nuovissimo luxury hotel a cinque stelle Château Monfort.

«Arrivati a quota otto alberghi – con una prossima riapertura a Firenze – posso dire con certezza che in Planetaria Hotels abbiamo un modus operandi tutto nostro, originale e consolidato: partendo dall’idea imprescindibile di creare ambienti unici e suggestivi, capaci di accogliere l’ospite in una dimensione “su misura”, il percorso attraverso cui arriviamo al risultato finale è quanto di più creativo e stimolante esista. Nessun albergo realizzato fin’ora somiglia, infatti, al suo

na parte riconducibili ad aspetti tangibili, e in molta altra parte a fattori intangibili, in Planetaria Hotels le persone occupano un ruolo preminente: «sono le risorse umane la vera ricchezza della nostra compagnia», prosegue Sofia Gioia Vedani, «sentirsi parte di un gruppo e saper far gruppo a tutti i livelli è la nostra arma vincente. Al contrario di quel che caratterizza le grandi compagnie alberghiere internazionali, la Planetaria Hotels si connota anche per la sua totale man-

progetto iniziale. E questo è bellissimo per me e molto stimolante per i miei collaboratori, i quali vedono le loro idee, che spesso nascono in modo estemporaneo ed improvviso, prendere forma. In corso d’opera, infatti, le teste che lavorano insieme al progetto si lasciano coinvolgere visceralmente nella creazione di nuovi spazi e ambienti, sentendosi libere di proporre. E alla fine, ogni idea che sia migliore della precedente, viene realizzata». E se è vero che l’anima e lo spirito di un albergo sono in buo-

canza di standard di gestione rigidi e prefissati». E va da sé, ad innescare la scintilla è sempre lei, Sofia Gioia Vedani, che ci confida una cosa: «il mio segreto? il buonumore e la mia naturale predisposizione a coltivarlo e a trasmetterlo anche a coloro che mi circondano. Se per qualsiasi ragione rilevo che il good mood dei miei collaboratori è in fase calante («quasi possedessi una sorta di mood alarm» aggiunge ridendo), intervengo immediatamente e cerco la soluzione più efficace per risolvere il problema». 3 2012 | www.mastermeeting.it 175


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

Residenza delle Città, Milano Hotel Trezzo, Trezzo sull’Adda

Grand Hotel savoia, Genova

Hotel Pulitzer, Roma

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I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

Hotel Continental, Genova

Enterprise Hotel, Milano

Vola una cicogna sulla Planetaria Hotels ...e a festeggiare il lieto evento confetti e coniglietti azzurri È attraverso un processo creativo, immaginifico e di immedesimazione, che Planetaria Hotels s’è arricchita dell’ultimo gioiello della sua collezione: Château Monfort, il primo urban château in stile fairy tales ispirato alle magiche atmosfere delle fiabe e alle dolci melodie. Ideale per coloro che desiderano vivere un soggiorno da sogno. Charme, eleganza e fantasia dominano negli splendidi spazi di questo palazzo di inizio Novecento, mirabile esempio di architettura liberty, opera dell’illustre architetto meneghino Paolo Mezzanotte. Nel cuore di Milano, alle spalle di Piazza San Babila. «Château», come lo chiama affettuosamente Sofia Gioia Vedani «è un luogo capace di suscitare emozioni, dove sogno e realtà si incontrano nel segno di un’originale reinterpretazione degli interni in un delicato stile neoromantico, fatto di giardini incantati, segrete e interni principeschi che rendono omaggio

alle grandi opere teatrali e alle dolci melodie». Le 77 camere di questo castello incantato – di cui 47 superior, 17 executive, 5 deluxe, 3 junior suite e 5 suite, ciascuna ispirata ad una fiaba – e i diversi ambienti comuni – hall, zona lounge, ristorante Rubacuori, area congressuale (con sale dai nomi evocativi: come la sala Le Segrete, per cene di gala, cerimonie, meeting aziendali e presentazioni, e ancora la Sala dell’Incantesimo, ideale per feste,

concerti e cocktail party in un indimenticabile ballo al Castello), SPA e area fitness (di prossima apertura) – sono tutti caratterizzati da una forte identità, fantasia, immaginazione. Un luogo magico, dunque, dove si può sognare oltre che pernottare, in suggestive atmosfe-

Château Monfort, Milano

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I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ In queste pagine scatti degli ambienti interni di Chateau Monfort, 5 stelle milanese a due passi da Piazza San Babila

re che evocano un regno animato da farfalle, civette, cascate di petali di fiori. E tutto il fascino di una facciata color porpora, finemente decorata da stucchi, che la sera si fa maestosa grazie alla solennità dell’illuminazione. Tra gli scenografici ambienti, spiccano il Ristorante Rubacuori e il Lounge Bar Mezzanotte, caratterizzato dalla presenza di un orologio Eberhard&Co taylor made e su cui domina l’ampia cupola di vetro. ■

Cinque personaggi... hanno trovato il loro autore GUIDO GELLERA Una storia professionale che sembra uscita da una favola, «in perfetto stile Planetaria». Esordisce così Guido Gellera, Research & Investment Manager della Planetaria Hotels. Nato ad Omegna, sulle sponde del lago d’Orta, 66 anni fa, il 1990 è per lui l’anno della svolta professionale: «mi venne affidato il compito di ristrutturare un edificio, ora Una Hotel Century. Cercavo una società no profit a cui regalare gli arredi dismessi e mi venne segnalata la casa d’accoglienza CasAmica, che in quel periodo stava allestendo alcuni appartamenti. Qui incontrai Sofia Gioia Vedani, giovane architetto che frequentava saltuariamente il cantiere dell’hotel, la quale un bel giorno, mi disse: «Caro Gellera, mi piacerebbe fare il suo lavoro». E non scherzava! Ne parlammo e, senza perdere tempo, ci mettemmo subito all’opera». Grazie ad un incontro fortuito, Guido Gellera, 178 3 2012 | www.mastermeeting.it

è entrato in Planetaria Hotels. E ci confida: «da anni conservo un biglietto di Natale con la scritta “per almeno dieci anni insieme”, firmato Sofia Gioia Vedani. Da allora ne sono passati undici e, onestamente, spero ne passino ancora altrettanti... se non di più!». Cos’è per te Planetaria? È tante persone e una sola grande ispiratrice, Sofia Gioia Vedani, che con il suo carisma e il supporto della sua famiglia è il vero motore della nostra compagnia. Il motto qui da noi è “divertirsi lavorando”, che è anche la nostra filosofia. DAMIANO DE CRESCENZO General Manager del Gruppo Planetaria Hotels, Damiano De Crescenzo è anche direttore dell’Enterprise Hotel, il primo hotel di design 4 stelle superior nato a Milano nel 2002. 48 anni, pugliese doc, più elegante che sportivo, Damiano De Crescenzo si ritiene più filosofo che tecnologico. A

parte l’hotellerie, coltiva la passione della pesca. La perseveranza è il suo miglior pregio e, insieme, anche il peggior difetto. Intimamente considera il suo albergo come una casa di campagna, oltre che una location privilegiata dov’è anche possibile pernottare. È molto attratto dalle novità e dai cambiamenti, e ama il suo ruolo in Planetaria anche perché si trova spesso a svolgere più mansioni contemporaneamente. Per lui offrire ospitalità significa mantenere le promesse, sorprendere e non fare annoiare l’ospite, stimolando il suo desiderio di tornare. Tra i suoi alberghi preferiti il Four Seasons di Firenze e il Conrad di Tokyo. Cos’è per te Planetaria? Un gruppo di Persone, con la “p” maiuscola. WALTER PESCARA Direttore del 5 stelle Grand Hotel Savoia di Genova e dell’adiacente 4 stelle Hotel Continental, Walter Pescara, mise piede


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

al Grand Hotel Savoia prima della sua ristrutturazione, ed ebbe l’impressione che fosse «un vecchio gentiluomo decaduto e un po’ fané. In quel momento, l’ultima cosa che immaginavo era che di lì a qualche anno ne avrei avuto la direzione». 52 anni, padovano, più elegante che sportivo (ridendo aggiunge: «per me il calcio è... un elemento chimico!»), definisce il suo albergo «storico, ma vestito con un abito moderno. Ha un passato glorioso, ma è insieme hi-tech». Dice di lui di non essere mai contento, perché tutto può essere fatto meglio. Si definisce onesto e, hotellerie a parte, coltiva la passione per la fotografia, la musica e la montagna («ma solo per le Dolomiti!»). Appassionato di tecnologia, ammette di non esserne dipendente. Tra i suoi alberghi preferiti: l’Hotel Gardena Grodnerhof a Ortisei e il Cocoa Island Resort a Malè nelle Maldive («prima o poi ci andrò!» dice ridendo). Cos’è per te Planetaria? Un gruppo che ha voglia di sperimentare, di fare, di inventare e che è capace di premiare il talento a tutti i livelli.

DOMENICO IEVA Direttore dell’Hotel Pulitzer a Roma – design hotel 4 stelle, situato nel cuore economico e commerciale della capitale, il quartiere EUR, perfettamente collegato con la nuova Fiera di Roma e l’aeroporto di Fiumicino – è il più giovane tra i colleghi Planetaria. 36 anni, dinamico, espansivo, allegro, è appassionato di tecnologia e spesso propone ai colleghi idee nuove da sperimentare «anche se», ci dice, «è dura anticipare il nostro g.m. Damiano De Crescenzo». Più sportivo che elegante, hotellerie a parte, coltiva la passione degli sport acquatici. Considera il suo albergo la sua dimora, e per lui offrire ospitalità significa saper dare a ciascun ospite ciò che si aspetta di ricevere. Cos’è per te Planetaria? Un gruppo di persone sulle quali so di poter contare sempre. LICINIO GARAVAGLIA Maitre de Maison dell’ultimo na-

to Château Monfort a Milano, Licinio Garavaglia dopo aver lavorato in prestigiose strutture quali Principe di Savoia, Villa d’Este, Baglioni Hotels a Milano e a Roma, dal luglio scorso inizia la sua nuova avventura nella fiabesca cornice di questo urban château milanese, un luogo che, dice, «va scoperto lentamente e dove regna un’atmosfera da favola». 48 anni, un giusto mix tra sportivo ed elegante, un grande entusiasmo in tutto quel che fa e, un difetto: non riuscire mai a dire di no. A parte l’hotellerie, coltiva sin da quando era piccolo la passione per il basket. Del suo lavoro ama in particolar modo il contatto costante con la clientela («in una prossima vita farò il PR», ci dice). Il suo albergo preferito, in assoluto, in Italia e nel mondo, è Villa D’Este, «e non solo perché è nella mia città natale». Cos’è per te Planetaria? Un gruppo giovane, in crescita, diretto con sapienza, entusiasmo, fantasia e lungimiranza. 3 2012 | www.mastermeeting.it 179


MEET TO BE

LO SCORSO 15 FEBBRAIO, AL THE WESTIN PALACE DI MILANO, LA PROVINCIA DI UDINE HA PRESENTATO, A UNA PLATEA DI BUYERS SELEZIONATI, IL CLUB DI PRODOTTO “TERRA DEI PATRIARCHI”: UNA DESTINAZIONE STRAORDINARIAMENTE RICCA DI SUGGESTIONI STORICHE, PAESAGGISTICHE E GASTRONOMICHE testo di Luciana Sidari, foto fornite da Sodales Aquileia

rotagonista dello scorso Meet to be – prodotto d’eccellenza di Communication Agency finalizzato a promuovere destinazioni e strutture di alto livello, attraverso l’incontro diretto tra domanda e offerta – è stato il Club di prodotto della Provincia di Udine “Terra dei Patriarchi”. Durante l’evento, che si è svolto il 15 febbraio al The Westin Palace di Milano, la Provincia di Udine ha potuto presentare in esclusiva, a una platea di buyers selezionati, il suo ambizioso progetto di marketing territoriale, preludio ad un educational che si svolgerà nella Terra dei Patriarchi il prossimo aprile, e che sarà

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Villa Manin a Passariano a Codroipo: complesso architettonico monumentale sorto nel Cinquecento per volere del nobile friulano Antonio Manin. La villa è stata dimora dell’ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin


FOTO LUCIANA SIDARI

MEET TO BE

l’occasione per far conoscere un territorio straordinariamente ricco di suggestioni storiche e paesaggistiche, in cui la natura assume forme di cime innevate, dolci colline, pianure solcate da fiumi generosi, lagune, spiagge e isolotti. Ovviamente non è questa la sede per raccontare la storia dei Patriarchi, (il primo è stato Ermagora, nominato da San Marco Patriarca cioè Vescovo di Aquileia, vedi box Un po’ di Storia) che si dipana per dodici secoli. Fondamentale è sottolineare però che qui, sin dai tempi della Roma imperiale, si sono incontrati e, cosa non da poco, amalgamati, i popoli dei tre fondamentali ceppi linguistici europei, vivendo appieno la propria identità e senza rinunciare alle proprie specificità. E proprio le tante vocazioni del territorio – rimasto ai margini dei flussi turistici per tutto il XX e XXI secolo – rappresentano oggi il core di questo ambizioso progetto di rilancio che la Provincia di Udine ha affidato all’azienda Sodales Aquileia. Progetto che vuole promuovere Terra dei Patriarchi anche come destinazione per eventi Mice originali e di nicchia.

Il Club di prodotto Al Club di Prodotto aderiscono l’Associazione Strada del Vino di Aquileia, l’Associazione Stra-

FOTO LUCIANA SIDARI

Il Ponte del Diavolo, all’ingresso del Centro storico di Cividale del Friuli che ha conservato la tipica forma urbanistica medievale

da del vino e sapori dei Colli del Friuli, il Consorzio Carnia Welcome, il Consorzio di promozione del Tarvisiano, di Sella Nevea e di Passo Pramollo. Ad illustrare, durante il Meet to be, la variegata offerta di eccellenze della destinazione sono stati i quattro responsabili del Progetto: Federico Orso (in alto), concept manager, Emanuele Zorino (sotto), brand manager, Silvio Rebula, product manager e Francesco Comotti, destination manager. Ma i buyers presenti hanno potuto avere anche un assaggio reale e graditissimo di queste eccellenze. Vini e tipicità gastronomiche sono stati infatti i grandi protagonisti dell’evento, a cominciare dal prosciutto di San Daniele e dal pane (nelle due varianti 3 2012 | www.mastermeeting.it 181


MEET TO BE

Il Centro Storico di Udine, ricco di tesori architettonici: in Piazza della Libertà si trovano la quattrocentesca colonna con il Leone di San Marco, la splendida Loggia del Lionello (1448), in forme gotico veneziane, e il Palazzo del Comune

bianco e nero) del panificio Sandrigo di Aquileia, senza dimenticare i saporiti formaggi, presidi Slow food. Al Meet to be, le dimore storiche (rappresentate per l’occasione da Villa Iachìa) e gli hotels (rappresentati dal Consorzio Friulalberghi) hanno poi raccontato i “Sentieri dell’anima”, itinerari alla scoperta del-

La Pieve Matrice di San Pietro a Zuglio, in Carnia

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lo spirito del territorio, quello spirito autentico che è possibile cogliere in una terra a patto che non si vada di fretta. Non a caso, lo scrittore friulano Ippolito Nievo definì questa porzione di natura felice “Piccolo compendio dell’Universo”. E, in effetti, in questa terra da ve-

dere, percorrere, assaggiare e bere, non manca proprio nulla: il Genius Loci è un trasformista, da fare invidia persino a un Arturo Brachetti: non fa a tempo ad indossare un abito che già se lo sfila per sfoggiarne un altro. Appena terminata la presenta-

Riconoscimento Speciale al Premio Excellent 2012 Durante la serata di gala del “Premio Excellent” svoltasi lo scorso 17 febbraio al Principe di Savoia di Milano, il Presidente Pietro Fontanini e l’Assessore al Turismo della Provincia di Udine, Franco Mattiussi hanno ricevuto un importante riconoscimento da Communication Agency “Per l’originalità e innovazione del progetto di marketing territoriale Terra dei Patriarchi, iniziativa eccellente, volta a valorizzare, attraverso un club di prodotto, il turismo culturale ed enogastronomico, senza escludere il Mice”.


MEET TO BE

Un po’ di Storia Per comprendere le origini di questa terra bisogna intraprendere un viaggio affascinante e risalire nientemeno che a San Marco, l’apostolo. Marco, nativo di Cirene, situata nell’attuale Libia, è discepolo di Pietro in Roma, dove compone il suo Vangelo, su richiesta dei Cristiani del luogo, affinché la predicazione di Cristo non vada perduta. Pietro ordina che il testo evangelico venga consegnato alle diverse chiese ed invita Marco a recarsi ad Aquileia per predicare la parola del Signore. Missione che il discepolo compie volentieri portando con sé il testo del suo sacro libro, che ricopierà poi per lasciarlo ai cristiani neoconvertiti del luogo. Compiuta la missione affidatagli da Pietro, Marco decide di fare ritorno a Roma, tuttavia, prima di partire, su richiesta degli Aquileiesi, sceglie il proprio successore, Ermagora, prestigioso cittadino Aquileiese stimato da tutti. Insieme i due cristiani, intraprendono un avventuroso viaggio verso Roma, lungo i canali lagunari che collegano Aquileia a Ravenna. Appena giunti al piccolo porto di Rivalto, una bufera di vento li costringe a un approdo di fortuna su un isolotto. Qui Marco ha una visione: un angelo gli profetizza le ulteriori fatiche apostoliche che lo attendono, sino alla costruzione di una meravigliosa città, dove avrebbe trovato riposo il suo corpo: Venezia. Giunti finalmente a Roma, l’apostolo chiede a Pietro di consacrare Ermagora vescovo di Aquileia. Corre l’anno 50. Mentre Ermagora torna ad Aquileia, Marco si reca in Egitto, ad Alessandria, dove, per primo, annuncia Cristo e fonda una comunità ecclesiastica in cui rimarrà fino alla morte che avverrà nel 68: durante la celebrazione eucaristica della Pasqua, Marco viene arrestato dai suoi nemici e muore il giorno seguente, il 25 aprile. Per i Veneziani, questa è una ricorrenza tra le più importanti che celebra la festa del santo patrono, le cui spoglie furono trafugate, perse e poi ritrovate nella città delle meraviglie. Ma questa è un’altra storia… Una storia ancora più fantastica della precedente e immortalata dai preziosi mosaici d’oro della Basilica di San Marco. zione, i buyers hanno potuto rivolgere alcune domande agli ideatori del progetto e conoscere più nel dettaglio iniziative ed eccellenze della zona, come l’albergo diffuso, la rete museale provinciale che collega 135 musei (un museo per ogni 4000 abitanti) e i percorsi ciclabili da percorrere con il gps sul manubrio che, mentre si pedala, racconta la storia del Foro Romano e di altre meraviglie. A questo punto, a tutti coloro che parteciperanno all’educational di aprile, non resta che rivolgere il “mandi” il saluto friulano che mette i viaggiatori nelle mani del Signore o in quelle della più laica buona ■ ventura.

La basilica patriarcale di Santa Maria Assunta. Nell’XI secolo sorge a lato della via Sacra, affacciando su piazza del Capitolo, assieme al battistero e all’imponente campanile 3 2012 | www.mastermeeting.it 183


SAI L’ULTIMA? N O T I Z I E DA L M O N D O D E I V I AG G I E D E L L’ O S P I TA L I T À

Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi

Guanti bianchi e tappeto rosso al Gran Meliá Meta preferita per viaggiatori che cercano standard di altissima qualità e sempre all’avanguardia, i 13 Gran Meliá in Europa, Spagna, Messico, Caraibi, Asia e Pacifico, sono custodi dell’esclusivo servizio RedGlove Service: in ogni hall la “signora in rosso” accoglie gli ospiti con una “mano sul cuore”, gesto che risale alla tradizione spagnola, dove un tempo veniva utilizzato il ventaglio in segno di rispetto, saluto e amore. Qui il famoso guanto bianco, simbolo dell’eccellenza, ruba il colore alla passione originaria del brand e al tappeto rosso, diventando in ogni Gran Meliá simbolo di accoglienza con la A maiuscola e di eleganza.

Marco Ghioldi è il nuovo Executive Chef dell’Hotel Splendide Royal di Lugano Dopo essere stato per circa quattro anni Executive Chef del ristorante Oasis del Grand Hotel Eden di Lugano, il comasco Marco Ghioldi resta nel Gruppo di Roberto Naldi e nella città svizzera, approdando, con il medesimo incarico, all’Hotel Splendide Royal. La sua cucina si ispira alla tradizione lacustre con guizzo mediterraneo, a base di ingredienti ticinesi, non trascura però l’utilizzo di spezie esotiche, regalando al palato sapori inusuali. Le sue specialità sono i primi, il pesce e i crostacei ma nel menu ripropone anche piatti della sua infanzia, come la pasta fatta in casa dalla nonna con il ragù o il sugo degli involtini di 184 3 2012 | www.mastermeeting.it

carne. Prima di entrare nel Gruppo Naldi, Ghioldi ha fatto diverse esperienze all’estero, in particolare negli Stati Uniti e, per dieci anni, ha lavorato presso Villa d’Este, dove, di fatto, è avvenuta la sua formazione sotto l’egida dello chef Parolari. Lo chef sarà uno dei protagonisti della prestigiosa kermesse gastronomica “S.Pellegrino Sapori Ticino”, evento che da sei anni consacra quella ticinese quale cucina d’eccellenza.

Daniel N. Barr guiderà Palazzo Montemartini Daniel N. Barr è stato nominato direttore di Palazzo Montemartini, new entry del brand Ragosta Hotels Collection, elegante indirizzo di charme nel cuore della capitale che sarà

inaugurato il prossimo giugno. Nato in Austria, cresciuto a New York ma romano d’azione, Barr è un noto professionista nel settore dell’hôtellerie d’eccellenza e del turismo: nel corso degli anni ha rivestito incarichi di grande prestigio sia all’estero che in Italia in numerose strutture, quali Ciga Hotels, Trusthouse Forte Hotels, ITT Sheraton Hotels & Resorts, Starwood Hotels & Resorts e il gruppo Toti Lamaro in Italia; mentre negli Stati Uniti ha lavorato presso l’Omni Berkshire Place Hotel, l’Ermitage Hotel Group di New York e recentemente il Manhattan Hospitality Advisors di Los Angeles. «Sono lieto di essere alla guida di Palazzo Montemartini e di offrire la mia esperienza al Gruppo Ragosta Hotels» ha dichiarato Barr, «amo le nuove sfide e credo che, lavorando in sinergia con l’eccellente team che mi affianca, potremo scrivere insieme una pagina importante nella storia di questa nuova realtà dell’ospitalità romana a cinque stelle». L’hotel, gioiello di design contemporaneo, dotato di tutti i comfort di nuova generazione, disporrà di 82 camere, di cui 22 suite (tra cui 12 SPA suite), 3 business suite e di una esclusiva SPA “ExPure” con piscina coperta.


alazzo attini Nel cuore di Matera, un boutique hotel dal fascino antico e dal comfort contemporaneo. Dove anche il più piccolo dettaglio è arte Prima, antica dimora nobiliare, poi convento religioso, oggi Palazzo Gattini è un raffinato cinque stelle lusso che domina la città di Matera dall’alto dello sperone che divide Sasso Barisano e Sasso Caveoso. Il suo design esclusivo è opera di Ettore Mocchetti, firma d’eccellenza dell’hotellerie moderna, che ha saputo creare in ognuna delle 20 stanze un ambiente a sé, conciliando armoniosamente epoche e stili diversi. Veri gioielli le cinque suite, con soffitti a volta finemente decorati, scenografiche sale da bagno, dettagli preziosi unici e vista mozzafiato sulla città. Tra cisterne e grotte scavate nel tufo, si snoda il centro benessere, autentico cocoon dove provare gli ultimi ritrovati in tema di remise en forme. E, per un vero assaggio di Lucania, l’appuntamento è al Don Matteo Ristorante: ambiente suggestivo con cantina caveaux per degustazioni e serate a tema.

Piazza Duomo 13/14 75100 Matera, Italy Tel. 0835 334358 - Fax. 0835 240100 www.palazzogattini.it - info@palazzogattini.it


SAI L’ULTIMA? Relais Ca’ Sabbioni, un hotel 5 stelle alle porte della Riviera del Brenta

Con Atahotels organizzare eventi a Varese e Milano conviene A chi prenota, entro fine aprile, un evento a Varese o a Milano, Atahotels propone un’eccezionale offerta di camere e sale meeting. In particolare, all’Atahotel di Varese, il soggiorno viene offerto alla tariffa speciale di 88 euro per persona in camera doppia, uso singola, inclusa prima colazione. Inoltre, più si è, e più servizi in omaggio si ricevono, scegliendo tra coffee break, parcheggio, connessione internet, gift in camera, aperitivo di benvenuto e sala segreteria. L’albergo dispone di 220 moderne camere, tutte con ampio balcone e vista sulle colline circostanti, centro congressi con sala plenaria da 800 posti, sala riunioni fino a 160 posti, 6 meeting room da 10 a 40 posti e un luminoso foyer di 600 mq. All’Atahotel Expo Fiera, la più grande struttura congressuale nelle vicinanze del polo fieristico Fieramilano di Rho, invece, chi prenoterà il proprio evento entro aprile, pagherà solo 109 euro (a persona in camera doppia uso singola con prima colazione) e avrà a disposizione gratuitamente la sala meeting. Potrà inoltre accedere all’area wellness e al servizio wi fi. L’albergo dispone di 462 camere dotate di comfort e tecnologie di ultima generazione e di un modernissimo centro congressi in grado di accogliere eventi da 10 a 1500 persone in un’unica sala. Tutti i dettagli delle offerte sono consultabili su www.atahotels.it.

Starhotels viaggia in rosa La catena Starhotels riserva una proposta speciale alle signore in viaggio: il pacchetto 186 3 2012 | www.mastermeeting.it

Situato lungo il Naviglio Brenta, a due passi dalla località Malcontenta, famosa per Villa Foscari di Andrea Palladio e Mira, dove già si vedono le prime importanti ville venete, il Relais Ca’ Sabbioni, appena inaugurato, si presenta come una classica villa veneta. Risalente al XVII, infatti è stata catalogata nell’elenco delle ville venete come edificio di pregio. Al suo interno trovano posto il ristorante “Antico Ristoro”, 11 camere arredate in stile contemporaneo, luminose e spaziose ed una saletta per riunioni. L’arredamento e le finiture presentano citazioni della cultura veneziana: vasi in vetro soffiato, disegni luminosi che fanno pensare all’artista Guidi, pavimenti di seminato alla veneziana, colori morbidi che giocano con la luce che entra dalle finestre che si affacciano sul canale sul quale scorre come un tempo il Burchiello che conduce a Venezia. Direttore della struttura è Marco Costa (foto), che insieme ai due chef e a uno staff molto attento, avrà il compito di far conoscere ed apprezzate questo piccolo Relais, ideale per un week end, ma anche per una riunione di top manager o per un esclusivo incentive, in un destinazione affascinante, la Riviera del Brenta, a 10 km da Venezia e a 15 da Padova. Relais Ca’ Sabbioni. Tel. 041. 922566; www.relais casabbioni.it; info@relaiscasabbioni.it.

“Ladies” che offre servizi e amenities dedicati a partire dal prezzo di 115 euro. Il pacchetto prevede la stiratura di un capo d’abbigliamento, la cena servita nella privacy della propria camera e, al risveglio, una sana colazione a buffet. Tutto questo in hotel dalle atmosfere avvolgenti e raffinate, con i tipici plus Starhotels, come un servizio di cuscini à la carte, il letto Starbed in soffice piuma d’oca

e una linea di prodotti per il benessere e il relax.

Nuovi soci per Riva del Garda Mice Il club di prodotto Riva del Garda Mice ha inaugurato l’anno con l’ingresso di 7 nuove strutture ricettive che, per tipologia, sono in grado di esaudire differenti esigenze organizzative e di budget rispondendo sempre a rigorosi e certificati

Errata Corrige Sul numero di MM 1-2 -2012, in riferimento alla notizia “Martuscelli all’Hotel Lafodia di Dubrovnik” pubblicata a pag 152, si precisa che Umberto Martuscelli non è stato il fondatore né è il presidente dell’Associazione Direttori Albergo (ADA) come erroneamente indicato, in quanto il presidente in atto è Franco Arabia. Attualmente Martuscelli ricopre la carica di presidente di A.I.D.A. Si precisa inoltre che il general manager del Palace Hotel Bari è Antonio Barbieri e non Antonio Ladisa come erroneamente riportato nella didascalia a pag 208. Per le imprecisioni ci scusiamo con i diretti interessati e i lettori.



SAI L’ULTIMA?

Hilton Worldwide. Il marchio con il più alto tasso di crescita Secondo una recente ricerca di STR Global, l’industria dell’hôtellerie conta in Europa attualmente 54.587 camere, che nel prossimo futuro verranno inaugurate, e di queste il 18.2% appartiene a Hilton Worldwide. Negli ultimi due anni, il Gruppo ha addirittura più che raddoppiato la propria performance nel panorama europeo, dal 6,9 al 15% di camere. E L’espansione in Europa prevede l’apertura di hotel in mercati strategici, quali la Russia con 27 hotel, il Regno Unito con 18, la Turchia con 15 e la Polonia con 13. «Per la prima volta, la nostra espansione a livello europeo ha visto più camere in apertura fuori dagli USA che all’interno», ha dichiarato l’area president, Europe Hilton Worldwide Simon Vincent. Nei prossimi dodici mesi sono previste le aperture di Waldorf Astoria Berlin (Germania), l’Hilton Garden Inn Krasnodar (Russia), Conrad Algarve (Portogallo), DoubleTree by Hilton Lodz (Polonia), Hilton Bursa e l’Hampton by Hilton Bursa (Turchia9, Hilton St George’s Park, Burton on Trent e l’Hampton by Hilton St George’s Park, Burton on Trent (Regno Unito). Grazie al consistente piano di aperture la catena prevede di creare, entro il 2014, 8.500 nuovi posti di lavoro. www.hiltonworldwide.com.

Hilton Garden Inn e Hampton by Hilton al Web Franchising Expo 2012 Per la prima volta quest’anno, Hilton Garden Inn e Hampton by Hilton, i due brand a maggiore tasso di crescita di Hilton Worldwide, partecipano con uno stand virtuale individuale a Web Franchising Expo 2012, la fiera del franchising organizzata da AssoFranchising Italia. La fiera virtuale, si terrà on-line fino al 30 settembre su www.webfranchisingexpo.it.

standard qualitativi a misura di meeting industry. L’offerta di Riva del Garda MICE diventa così forte di ben 23 soci, hotel impegnati a garantire, attraverso una formazione continua, il più alto livello di servizi agli organizzatori di eventi. L’ampliamento del club di prodotto coincide con un buon andamento della domanda: l’attuale calendario per l’anno in corso vede infatti Riva del Garda protagonista di 36 eventi nazionali e internazionali della durata di più giorni. 188 3 2012 | www.mastermeeting.it

sti aggiuntivi. Sul sito si possono scoprire inoltre tutte le novità: dalle offerte per il business, alle opportunità di viaggio a tema e alle novità dei ristoranti. E per chi e poi la novità dell’anno, il SINA Gift Box, un’idea originale da regalare o da regalarsi: Esperienze a tema nelle più belle destinazioni d’Italia, racchiuse in un elegante cofanetto. Info:www.sinahotels.com

La nuova Guida Hotel 2012 di Best Western Italia Lo scorso mese la catena Best Western Italia ha presentato la nuova Guida Hotel 2012 in distribuzione in tutti gli alberghi del Gruppo. Grazie all’ingresso di un nuovo albergo di Serravalle, il catalogo dell’anno in corso si chiama Guida 2012 Italia e San Marino. Il concept della copertina e il claim “Hotel prêt-à-porter” sono il frutto di un concorso interno indetto tra i dipendenti di Best Western Italia. L’immagine diver-

Sonni tranquilli per chi sceglie SINA Fine Italian Hotels SINA Fine Italian Hotels debutta con un servizio completamente nuovo nel panorama alberghiero mondiale: un’assicurazione, totalmente gratuita, per rendere il soggiorno sicuro al cliente che prenota direttamente sul sito www.sinahotels.com: in collaborazione con Europ Assistance, società leader nel settore assicurativo, il cliente potrà viaggiare in totale tranquillità senza sostenere co-

tente e al tempo stesso tradizionale ben coniuga lo spirito che caratterizza l’offerta alberghiera del Gruppo alberghiero. Il catalogo è uno strumento unico per gli hotel che vengono presentati con schede singole


dimora storica contemporanea L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni. Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo. In questa cornice vi accoglie il Park Hotel ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, Vi offre spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.

Park Hotel ai Cappuccini Via Tifernate • 06024 • Gubbio (Perugia) • Italy • Tel. +39 075 9234 • Fax +39 075 9220323 www.parkhotelaicappuccini.it • info@parkhotelaicappuccini.it


SAI L’ULTIMA?

complete di fotografie e “tips” utili. La guida è stata realizzata con carta eco compatibile.

La cucina di Francesco Bracali a Borgo San Felice Castelnuovo Berardenga. Borgo San Felice, il prestigioso albergo toscano della catena Relais & Chateaux, ha sottoscritto una collaborazione con lo chef stellato Francesco Bracali, maremmano d’origine, che curerà la gastronomia dell’albergo con l’obiettivo di offrire emozioni legate alle qualità sincere del territorio del Chianti. Cresciuto nel ristorante di famiglia, Bracali (due stelle Michelin) ha una visione della cucina orientata alla valorizzazione dei migliori prodotti toscani, che declina in modo originale e sapiente, fondendo con arte la tradizione e l’innovazione, come ha avuto modo di sperimentare con grande successo in Giappone e a New York. Situato sulle colline del Chianti Classico senese, circondato da 140 ettari di vigneti di proprietà, Borgo San Felice accoglie gli ospiti nelle 29 camere e 17 suites, distribuite nei palazzi dello storico villaggio.

Drive your Dreams all’Hotel Principe di Savoia Che sia per piacere o business, soggiornare all’Hotel Principe di Savoia, uno dei gioielli della Dorchester Collection, è sempre un’esperienza da sogno; specialmente se l’hotel più nobile di Milano, offre agli ospiti l’opportunità di provare la guida delle auto più desiderate, costose e veloci al mondo, soggiornando in una delle nostre nuovissime suite. Gli ospiti potranno scegliere tra le migliori 190 3 2012 | www.mastermeeting.it

Il ristorante Acanto apre le porte al biologico Il ristorante Acanto dell’Hotel Principe di Savoia di Milano (Dorchester Collection), sposa la filosofia bio e presenta una nuova carta dei vini in cui diventano protagoniste le tipologie di “nettare di bacco”, provenienti da coltivazioni naturali – che non utilizzano sostanze chimiche – e biodinamiche, che seguono il ciclo di sviluppo senza interferire sul vino dall’esterno. Lo Chef Sommelier Alessandra Veronesi ha selezionato, accuratamente, un ventaglio di eccellenze enologiche provenienti da tutte le regioni italiane: dalle Marche, ad esempio, arriva il Verdicchio di Matelica prodotto da Collestefano con i suoi profumi che evocano erbe di campo e mela. Dalla Toscana, provengono invece il Chianti Classico Riserva di Badia a Coltibuono dell’omonima tenuta, mentre dalla Sicilia, il Neromaccarj prodotto da Gulfi, un cru di Nero d’Avola dal carattere particolarmente deciso e ricco.

vetture di lusso - Ferrari California, Ferrari F430 F1 o Lamborghini Murcielago Roadster per una giornata di guida attraverso le strade del capoluogo lombardo, esplorando i dintorni suggestivi, e dirigendosi verso gli incantevoli laghi di Como e Maggiore. Il pacchetto, valido fino al 30 settembre 2012, include un soggiorno in una delle meravigliose suite tra Ambassador Junior, Ambassador e Principe, colazione a buffet, giornata di guida, pranzo in un ristorante del lago, cena in hotel per due persone presso il ri-

storante Acanto. Tariffe a partire da 1.675.00 euro, tasse incluse. Per prenotazioni: tel. 0262305555; reservations.hps @dorchestercollection.com.

La Firenze supernatural all’Hotel Savoy Forse non tutti sanno che, Firenze, per tutti sinonimo di arte, storia e cultura, nel suo dedalo di vie e palazzi, nasconde anche un’anima misteriosa e spettrale. Qui, in passato, si sono commessi crimini efferati che sono diventati leggenda. Per coloro che desiderano sco-


UN INCANTEVOLE RIFUGIO SUL MARE CIRCONDATO DA ULIVI MILLENARI, UNA MISCELA DI TRADIZIONE ED ELEGANZA CONTEMPORANEA, DI OSPITALITÀ ESCLUSIVA, DI ARTE E NATURA VIVA. OGNI DETTAGLIO È PENSATO PER TRASFORMARE QUALSIASI OCCASIONE D’INCONTRO IN UN’ESPERIENZA UNICA. SAVELLETRI DI FASANO (BRINDISI) +39 080 225 5000 / INFO@BORGOEGNAZIA.COM WWW.BORGOEGNAZIA.COM

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INCONTRARSI DIVENTA MEMORABILE


SAI L’ULTIMA? Palazzo Victoria new entry di lusso a Verona MPg Hotels inaugura la primavera con un nuovo luxury hotel, firmato “Salviatino Collection” nella città di Verona: Palazzo Victoria, Situato in Corso di Porta Borsari, a pochi passi dall’Arena e vicino a Via Mazzini, l’albergo, ubicato in un edificio storico di grande pregio risalente al XIV secolo, offre 70 tra camere e suite, costruite intorno a rovine romane e reperti storici medievali e classici magnificamente preservati. Il Palazzo stesso, contemporaneo ed elegante, è un autentico museo in cui è possibile ammirare opere e affreschi antichi originali del XV/XVI secolo. A disposizione degli ospiti anche un’elegante lobby lounge – dove prendere un caffè, un aperitivo o ascoltare musica jazz - una fitness room, una sala meeting e conferenze ed una brasserie, la cui apertura è prevista per il prossimo giugno. www.palazzovictoria.com.

prire il lato oscuro della culla del rinascimento, l’Hotel Savoy, indirizzo esclusivo di Rocco Forte Hotels, ha ideato uno speciale tour in città all’insegna del sovrannaturale. Guidati da una sentinella chiamata a proteggere dalle forze oscure, gli ospiti calcheranno le antiche strade romane del Decumano Massimo (via del Corso) e il Cardo Maximus (piazza della Repubblica) a caccia di fatti realmente accaduti il cui eco – seppur arrochito dai secoli – sopravvive ancora oggi. C’è, per esempio il fantasma che abita la lugubre torre di piazza Sant’Elisabetta, ma ci sono anche le esecuzioni alla ghigliottina nella Loggia dei Lanzichenecchi o a Palazzo Vecchio e il delitto di Mariuccia la Napoletana che insanguinò la Chiesa di San Remigio. I ghost tour partono alle 19 in primavera e alle 21 durante i mesi estivi e costano 35 euro a persona, mentre il soggiorno in hotel in camera doppia viene offerto a partire da 293 euro a 192 3 2012 | www.mastermeeting.it

camera a notte. Info: www.roccofortehotels.com.

Priore nuovo Senior Sales Manager per Mövenpick Hotels & Resorts Pasquale Priore “spicca il volo” e diventa Senior International Sales Manager per il mercato Italiano presso Mövenpick Hotels & Resort per i segmenti MICE, Leisure e Corporate. Laureato in Economia del Turismo all’Università degli Studi “Parthenope” di Napoli, Priore vive da anni a Roma dove ha acquisito una lunga esperienza

nel Sales&Marketing. Inizia come Meeting Coordinator per l’Aurelia Convention Centre (Hotel Invest Italiana), e viene scelto nel 2008 da Alessandro Geminiani, Chief Operating Officer, come Sales Executive per il Grand Hotel Palazzo Carpegna e il Torre Rossa Park Hotel. A marzo 2009, approda al Grand Hotel de la Minerve, prima come Meetings & Groups Coordinator poi come Sales & Marketing Executive e, a fine 2011, entra nel gruppo Mövenpick Hotels & Resorts, la catena svizzera che attualmente gestisce più di 70 hotels in 26 paesi, principalmente Hotels & Resort 4 e 5 stelle. Oggi la catena alberghiera serve 5,8 milioni di persone ogni anno, perseguendo ancora il motto del fondatore, Ueli Prager: “We aren’t doing anything extraordinary; we are simply successful because we are doing quite normal things in an extraordinary manner”. Info: www. moevenpick-hotels.com.

Space Hotels affilia l’hotel Internazionale di Roma Una location impareggiabile, ambita da tutti i viaggiatori, fa il suo ingresso in Space Hotels: è l’Hotel Internazionale di Roma su Via Sistina, a due passi dalla Scalinata di Piazza di Spagna. Il fascino dell’albergo non deriva esclusivamente dalla sua incantevole location, ma anche dalla convivenza al suo interno di reperti archeologici perfettamente conservati con i più moderni e sofisticati comfort. L’hotel dispone di 42 eleganti camere, una magnifica sala colazioni, una terrazza panoramica, un’attrezzata sala meeting per 20 persone e una palestra. Come tutti gli alber-



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Fairmont Monte Carlo. Tre anni di successi

ghi affiliati a Space Hotels, l’Hotel Internazionale di Roma garantisce alla sua clientela l’inclusione nelle tariffe giornaliere della prima colazione e la connessione Internet. Fino al 31 gennaio 2012 l’albergo propone la tariffa lancio di 109 euro a notte per la camera, colazione inclusa. Info: www.spacehotels.it.

Lo scorso 5 marzo al Park Plaza Westminster Bridge di Londra, durante la cerimonia annuale dei M&IT Awards 2012, organizzata dal magazine inglese Meeting & Incentive Travel. il Fairmont Monte Carlo ha ottenuto per il terzo anno consecutivo, il Gold Award come Best Overseas Hotel, sorpassando prestigiose

Grande successo per la mostra dedicata al Canada all’Atahotel Executive di Milano Lo scorso marzo l’Atahotel Executive in Viale Don Luigi Sturzo 45 a Milano, ha ospitato la mostra, patrocinata dall’Ambasciata del Canada, “Cultural Contact II Art From Canada”, frutto della collaborazione tra Adelinda Allegretti, storico dell’arte e curatrice indipendente, e la gallerista Geneviève Lévesque, titolare della Artêria Inc. in Bromont – Canada. L’intero progetto – che ha visto artisti canadesi in mostra a Milano ed i loro colleghi italiani e del resto del mondo esporre sia in Italia, presso gallerie e

spazi pubblici, sia a Montréal – ha voluto essere un confronto a distanza tra l’arte contemporanea canadese e quella europea e mondiale, e ha visto riuniti 37 lavori pittorici, figurativi ed astratti dei seguenti arti194 3 2012 | www.mastermeeting.it

proprietà europee. A questo successo si aggiunge un terzo Gold Award come Best Overseas Convention Bureau per la Direzione del Turismo e dei Congressi di Monaco a Londra e un Silver Award come Best Overseas Conference Centre per il centro congressi Grimaldi Forum. Inoltre, durante l’ultima edizione del concorso International Hotel Awards 2011, realizzato in associazione con Bloomberg Television e Google, il prestigioso albergo monegasco si è aggiudicato altri tre importanti premi come Best European Hotel, Best Hotel of Monaco e Highly Commanded Spa.

sti: April Bending, Keith Burnett, Jean Paul Cattin, Dominique Desmeules, Christian Dorey, Luc Gauthier, Philippe Guérin, Asli Kutluay, Micheline Landry, Malu, Nick Morris, VéroniKaH, Vince. La tappa milanese è stata la seconda di una serie di esposizioni. I prossimi appuntamenti sono “Cultural contact III. Nel Labirinto (In the Labyrinth)”, Chiostro di San Francesco, Alatri (FR) dal 9 al 30 giugno;“Cultural contact IV. Mosaico europeo (European mosaic)”, Galerie Espace, Montréal dal 18 al 24 luglio. “Cultural contact V. Back to you, where all began”, Torretta Valadier, Roma dal 2 al 9 agosto. Nella foto Luc Gauthier “Fusion

Moda, arte e design al Visconti Palace Hotel di Roma Situato nel quartiere Prati, a due passi dal centro di Roma e dalle migliori boutique, il Visconti Palace Hotel si trova in posizione strategica rispetto alle zone dello shopping romano ed è punto di riferimento per chi si trova a Roma non solo per turismo o lavoro, ma anche per acquisti. A conferma del suo interesse per la moda, l’albergo ha sponsorizzato la sfilata “White White Collection”, del couturier romano Luigi Borbone, ispirata ai paesaggi glaciali della Scandinavia, che si è svolta a gennaio a Palazzo Ferrajoli durante “AltaRoma AltaModa” Oltre alla moda, l’al-



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A primavera, l’evento conviene al Molino Stucky Hilton Venice L’Hotel Molino Stucky Hilton Venice, cinque stelle lusso sull’Isola della Giudecca con il centro congressi più ampio e all’avanguardia di Venezia – tra i vari premi ha vinto anche quello di Best Business Hotels 2010 – lancia una promozione per chi sceglie l’hotel come location per eventi aziendali nei mesi di aprile e maggio 2012. Le aziende che organizzeranno il loro evento in questi mesi avranno la possibilità di usufruire del trasferimento gratuito dall’aeroporto all’Hotel. Il Centro Congressi si estende su una superficie complessiva di 2.600 metri quadrati. Per eventi più importanti, è a disposizione la Venetian Ballroom, in grado di accogliere fino a 1.000 delegati che, all’occorrenza, può essere suddivisa in cinque sale insonorizzate, tutte con accesso indipendente. Adiacente alla Ballroom c’è un foyer di 700 metri quadrati ideale per coffe break ed esposizioni. L’hotel dispone anche di 14 sale riunioni, un business center e una executive boardroom.

bergo è molto attento anche all’arte e al design; nei suoi eleganti ambienti, ospita infatti una preziosa collezione privata di artisti contemporanei. Info. www.viscontipalace.com.

Soggiorno surreale allo Splendide Royal In occasione della mostra “Salvador Dalì: l’uomo, l’artista” in scena al Complesso del Vittoriano fino al 1 luglio 2012, l’Hotel Splendide Royal propone uno speciale pacchetto dedicato al genio bizzarro del Surrealismo, che comprende: un soggiorno minimo di due notti, per due persone, brindisi di benvenuto servito al bar della Terraz196 3 2012 | www.mastermeeting.it

za panoramica, prima colazione a buffet servita alla Terrazza “La Limonaia”; cena di 3 portate, bevande escluse, presso il Ristorante “Mirabelle”, nella suite, benvenuto in camera con il libro omaggio della mostra, e due ingressi all’esposizione,. Il pacchetto è offerto a partire da 820 euro. La mostra sarà la prima in Italia a seguire il maestro nel suo percorso verso l’astrazione: le 70 opere relative ai diversi periodi dell’artista saranno messe a confronto con i lavori di molti altri pittori. Il Bel Paese sarà il filo rosso, che legherà le opere esposte: attraverso documenti, fotografie, disegni, lette-

re, progetti, oggetti si potrà seguire l’artista nei suoi viaggi per l’Italia, e rivivere i suoi incontri con Anna Magnani e con Luchino Visconti. Info: www. splendideroyal.com.

La più bella festa dei grandi vini e dell’art de vivre Dopo il successo della prima edizione, dal 17 al 20 maggio 2012 torna a Firenze “Divino Tuscany”, manifestazione riservata ai nomi più blasonati della grande enologia toscana e ai loro vini icone, riuniti in un contesto di straordinario appeal, all’interno di spazi di nobile eleganza e antico splendore co-



SAI L’ULTIMA?

me Grand Hotel Villa Cora, Palazzo Antinori, Villa Il Palagio e Palazzo Corsini. Un’opportunità per società e agenzie del turismo che possono includere nei loro pacchetti una delle esperienze più esclusive a livello internazionale: www.divinotuscany.com.

La primavera à la carte di Petrosino al Parco dei Principi

trosino, nella sua cucina, gustosa e leggera, utilizza solo materie prime di qualità selezionando personalmente i produttori. Nel suo menu primaverile figurano pesce e crostacei abbinati alla cremosità dei migliori prodotti caseari, ma anche zuppe, paste ai sapori di bosco, e carni, in particolare bianche, cucinate con gli aromi dell’orto e del cortile come il petto d’ana-

Il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa di Roma interpreta la primavera in un menu con echi di mare e campagna firmato da Agostino Petrosino. Fiero rappresentante dei prodotti campani ma anche amante dei sapori e dei profumi orientali, Pe-

Il lusso affacciato sul mare di Taormina 5 stelle lusso del gruppo “Exclusive Hotel Collection”, l’Hotel Imperiale di Taormina, gode di una posizione privilegiata: affacciato sullo splendido mare siciliano, con vista sul delizioso centro storico di Taormina, e a pochissimi metri dal Teatro Greco. Entrando si resta ammaliati dallo charme degli ambienti, frutto di un sapiente mix di antico e moderno in cui non mancano i comfort più attuali. Si può scegliere tra 39 camere molto ampie e 14 suite, quest’ultime dotate di solarium privato con vasca idromassaggio. Chi prenota la bellissima Terrace Suite, inoltre, da giugno, avrà a disposizione un auto elettrica per visitare la città, in linea con la propensione ecofriendly dell’Hotel, che punta su fonti di energia rinnovabile. Ma il luogo più affascinante è la Roof Terrace, per aperitivi al tramonto e, per eventi, feste private e cerimonie c’è anche la Champagnerie Clos de Goisses.

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tra cotto sulla sua pelle con patate alla senape e sfogliatella di mele o il carré di agnello alle erbette aromatiche con salsa di arselle e timo limonato. www. parcodeiprincipi.com.

New entry in Casa Hilton Cristina Pernechele è il nuovo gm del quattro stelle di Mestre. Originaria di Padova, Pernechele, vanta una importante esperienza in Lufthansa, e in hotel di catena, a livello nazionale. Tra le priorità del nuovo gm, il consolidamento sul mercato, e lo sviluppo di nuove opportunità di business. Situato a metà strada tra l’aeroporto Marco Polo e il centro storico di Venezia, l’Hilton Garden Inn Venice Mestre San Giuliano è un hotel moderno tecnologicamente all’avanguardia e dotato di spazi congressuali attrezzati. Offre 136 camere confortevoli arredate con ampie scrivanie e sedute ergonomiche, un ristorante e una piscina. È anche disponibile un servizio navetta da e per l’aeroporto nonché per Venezia centro.

Addio stress alle Terme Rosapepe A Contursi Terme, immerso in una folta vegetazione di pioppi, salici, papaveri e lecci, l’Hotel Terme Rosapepe è un 4 stelle



SAI L’ULTIMA? Un’estate “fuori dalla norma” al Grimaldi Forum

di rara bellezza che si sviluppa in tre corpi distinti, l’albergo (dotato di 75 camere eleganti e confortevoli), le terme e il village con piscine termali. Le acque e i fanghi di colore bianco utilizzati per i trattamenti sono ricchi di minerali e di anidride carbonica, caratteristiche che li rendono particolarmente adatti nella cura delle vasculopatie. Il complesso Terme Rosapepe è davvero la soluzione ideale per un soggiorno benessere in completo relax. Dopo un’attenta analisi delle esigenze e delle abitudini di vita i terapeuti del centro suggeriscono agli ospiti i trattamenti più indicati tra fanghi termali, balneoterapie, cure tonificanti. Alle Terme Rosapepe basta un solo fine settima per riappropriarsi del proprio benessere psicofisico. Per conoscere nel dettaglio pacchetti e offerte speciali: tel. 0828995663 - www.termerosapepe.it

Hotel Terme Capasso alla scoperta della Valle di Sele Mirabilmente inserito nello splendido scenario della Valle del Sele, e a breve distanza da Paestum, e dalla Costiera Amalfitana, l’Hotel Terme Capasso di Contursi Terme è un quattro stelle dal design contemporaneo con parco piscine e avveniristico centro termale convenzionato con l’Asl, che impiega le acque delle terme per curare infiammazioni delle vie respiratorie e dell’orecchio, artrosi e reumatismi, varici, psoriasi, acne, eczemi e dermatiti allergiche. Nella SPA sono a disposizione degli ospiti piscine termali con idromassaggi, docce aromo-cromatiche, percorsi vascolari e fitness in acqua. 200 3 2012 | www.mastermeeting.it

Per la prima volta, la famosa istituzione parigina e le sue collezioni invadono il Grimaldi Forum. Extra Large si propone di creare un percorso fra le collezioni del Centro Pompidou attraverso alcune opere scelte fra le più spropositate fra cui acquisizioni recenti o mai esposte in Europa. Dal 13 luglio al 9 settembre, gli ospiti potranno scoprire i grandi nomi dell’arte del XX° secolo come Joan Miró, Jean Dubuffet, Matta, Pierre Soulages, Frank Stella, Sam Francis o anche Yann Pei-Ming, Jean Tinguely, Joseph Beuys, Christian Boltanski, Daniel Buren passando per Sol LeWitt, Anish Kapoor, o Bill Viola. Altrettanti capolavori della creazione contemporanea riuniti in una proposta artistica volutamente “fuori dalla norma”. Il progetto è il frutto di una stretta collaborazione tra il Centro Pompidou e il Grimaldi Forum Monaco.

Assolutamente da provare il ristorante, affacciato sulle sorgenti termali, che propone piatti della tradizione mediterranea, preparati con prodotti del territorio. Completa l’offerta anche una attrezzata sala conferenze. Info: tel. 0828995618; www.termecapasso.it

Lavoro e relax all’ Holiday Inn Salerno Cava de’ Tirreni In posizione strategica a otto chilometri da Salerno, a 45 minuti d’auto dall’aeroporto di Napoli e a cinque chilometri dagli incantevoli panorami della Costiera Amalfitana, l’Holiday Inn Salerno Cava de Tirreni è un moderno quattro stelle che offre 73 confortevoli camere con wi-fi e menù dei cuscini. L’hotel dispone anche di 5 sale

riunioni in grado di accogliere fino a 400 delegati, di un’ attrezzata palestra, di un raffinato ristorante e di un ampio parcheggio. Info: www.holiday inn.com.

Diventa un cover men con il pew Trasformare un giorno speciale (come, ad esempio, quello del matrimonio), in un evento esclusivo con gli sposi come protagonisti assoluti di un romanzo? Oggi è possibile con il pew, il personal event writing, il cronista ad personam che raccoglie aneddoti, dettagli e sensazioni e li descrive fermando sulla carta i ricordi e la speciale atmosfera che hanno reso “quel giorno” (le nozze, l’anniversario, un compleanno importante, la nascita, la laurea)



SAI L’ULTIMA?

tanto speciale. L’originale progetto, ideato dallo Studio Serena Colavita, offre uno staff di professionisti che realizzano un ricordo speciale su misura. Si può scegliere tra: il Libro, un’ opera narrativa dal mood romantico, ironico, avvincente; il Magazine, una rivista patinata che racconta lo special day attraverso rubriche, articoli, immagini; il Tabloid, un giornale in formato quotidiano. Info: www.event-writer.it.

Doppiosogno, tra Verona e il Garda Presentato ufficialmente nei magnifici spazi del Palazzo della Gran Guardia, a Verona, di fronte a un gruppo di selezionate event agency di tutta Italia, è finalmente nato Doppiosogno, un progetto di co-marketing che vedrà il Centro Congressi di Veronafiere e Riva del Garda Fierecongressi (la società di gestione del Polo fieristico e congressuale del Trentino) lavorare congiuntamente per attrarre clientela corporate. La decisione di agire insieme sulla domanda congressuale si fonda su una constatazione di fondo: Verona e Riva del Garda sono due destinazioni Mice più che apprezzate, abbastanza vicine per cooperare al meglio e del tutto complementari. Verona è nel patrimonio Unesco, capitale mondiale della lirica e della poesia e magico punto d’incontro e d’intreccio tra arte e storia. Riva del Garda è invece famosa per il suo clima mite tutto l’anno e per le spiagge ampie e assolate che si affacciano sul lago più grande d’Italia. Due destinazioni già affermate, che però col progetto Doppiosogno vogliono essere specializzate e ope202 3 2012 | www.mastermeeting.it

rative con la massima efficacia al servizio della meeting industry. Anche grazie ai loro numeri: Riva del Garda conta infatti oltre 100 hotel a 3 e 4 stelle (più di 10mila posti letto) e un centro congressi con 900 posti in sala plenaria, 16 sale da 30 a 600 posti, 2700 metri quadri espositivi. Verona offre poi 7mila posti letto in 54 alberghi dalle 2 alle 5 stelle (e 36mila posti nella provincia) e un centro congressi con otto sale per 1400 posti in totale (e una plenaria da mille).

Roberto Cinquegrani gm di HVB Proveniente dall’esperienza di Project manager del Convention Bureau di Verona e Lago di Garda, Roberto Cinquegrani ha accettato un’altra sfida: la direzione dell’HVB, Villa Bartolomea Hotel & Residence, di pro-

prietà del Gruppo Mirandola. Situato lungo una strada di grande scorrimento, la Transpolesana, che conduce da Verona a Rovigo, l’Hotel è costituito da una bella struttura, con 58 camere king e twin size, 15 junior suites, 8 suites 8 residences, una sala congressi da 150 posti con luce naturale, un’altra da 30 posti, un’area wellness, una piscina coperta e diverse sale per la ristorazione (fino a 450 persone). Gli arredi e gli spazi sono in tinte sobrie, con macchie di verde e di fucsia, pensati per piacere alle signore che viaggiano ma anche al manager colto contemporaneo, desideroso di poter lavorare comodamente in una camera ampia e dotata di tutti i comfort e le tecnologie più attuali. I grandi spazi comuni, sia interni che esterni, sono adatti ad ospitare eventi, qui trattati con grande cura. A pochi km di distanza, in direzione Mantova, Modena, Padova, Verona, ci sono poi diversi ristoranti stellati, un’occasione per romantiche e rilassanti cene gourmet. Tel. 0442 650060; info@hotelvillabartolomea.it; www.hotelvillabartolomea.it. ■



AERONEWS

Notizie dal mondo Emirates www.emirates.com

La Compagnia cresce in Europa Emirates accresce l’operatività in Europa annunciando un terzo volo giornaliero da Milano Malpensa a partire dal 1° giugno, portando a 49 il numero di voli settimanali per Dubai (che salirà a 56 con il terzo volo da Roma operativo dal 1° ottobre). Il volo Emirates EK 102 partirà da Milano alle ore 11.10 e arriverà a Dubai alle ore 19.20. Il volo EK 101, invece, partirà da Dubai alle ore 03.40 e arriverà a Milano Malpensa alle ore 08.25. Il nuovo servizio verrà effettuato con un Airbus A330-200 da 237 posti con possibilità di scelta fra tre classi. «Il nuovo volo», dichiara Massimo Massini, Area Manager Italy & States of ex Yugoslavian Republic, «rappresenta l’ennesima promessa mantenuta da Emirates nel nostro paese: un investimento importante che porta Milano ad essere connessa a Dubai e al mondo tre volte al giorno, garantendo la massima flessibilità a chi viaggia per lavoro o per piacere».

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Raddoppio dei voli giornalieri per Venezia A partire dal 25 marzo, la Compagnia ha raddoppiato i voli giornalieri per Venezia. Inaugurato nel 2007, il servizio di Venezia rimane l’unico volo passeggeri non-stop da e per Dubai. Inoltre, per i clienti di First e Business Class è disponibile un servizio esclusivo di transfer da e per l’aeroporto con lussuosi motoscafi (vere e proprie “limousine“) attraverso la laguna. Il secondo volo giornaliero, EK 138, partirà dall’aeroporto Marco Polo di Venezia alle 21:50, atterrando a Dubai alle 05:35 del giorno successivo. Il volo EK 137, invece, partirà da Dubai alle 15:45 ora locale e arriverà a Venezia alle ore 20:00 ora locale. Il collegamento sarà effettuato a bordo di un Airbus 340-300. Grazie anche al raddoppio da Venezia – fa sapere Massini – in poco più di tre mesi i voli settimanali di Emirates dall’Italia passeranno da 35 a 49.


AERONEWS

Terzo volo giornaliero da Roma Da ottobre Emirates incrementerà i suoi servizi in Italia e inaugurerà il terzo volo da Roma. Quest’operazione porterà a 56 il numero totale dei voli settimanali dal nostro paese. A partire dal 1° ottobre, il volo EK 100, partirà da Roma alle ore 11.20 e arriverà a Dubai alle ore 19.10. Il volo di ritorno EK 099 partirà da Dubai alle ore 03.15 e arriverà all’aeroporto Leonardo da Vinci alle ore 07.35. Il nuovo servizio sarà operato con un Airbus A330-200 da 237 posti configurato in tre classi. Con una flotta di 171 aerei e l’apertura delle nuove rotte per Dallas, Lusaka e Harare, Emirates oggi raggiunge 122 destinazioni. L’Italia è stato anche il primo paese dell’Europa meridionale nella rete di Emirates ad essere selezionato per un servizio A380

Emirates partner di YouTube Insieme a YouTube, Emirates ha lanciato il concorso mondiale Your Film Festival. La gara proclamerà come vincitore il miglior narratore,

tra registi, produttori e scrittori da tutto il globo che hanno caricato sul sito youtube.com/yourfilmfestival un video – di qualsiasi format, stile e genere – di 15 minuti, basato su una storia. La Scott Free selezionerà 50 semifinalisti entro l’estate del 2012. I 50 video saranno poi disponibili per la community mondiale di YouTube, che potrà votare scegliendo i 10 finalisti. Gli autori dei video selezionati saranno ospiti alla 69° Mostra del Cinema di Venezia, che raggiungeranno via Dubai con voli Emirates, il prossimo settembre per assistere alla proiezione dei lavori. Una giuria speciale, che comprende Ridley Scott e Michael Fassbender, eleggerà il vincitore del premio finale di 500.000 dollari il quale avrà la possibilità di creare una seconda opera con la Scott Free. «Attraverso la sponsorship di Your Film Festival stiamo supportando il viaggio dei filmmakers emergenti su una piattaforma di intrattenimento innovativa come YouTube» ha affermato Sir Maurice Flanagan, Executive Vice Chairman, Emirates airline and Group. www.emirates.com/it.

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TREND

Social Learning, la formazione 2.0 È IL MODO PIÙ NUOVO DI EROGARE CONTENUTI E INFORMAZIONI A DIPENDENTI, CLIENTI E FORNITORI, MA È ANCHE LA FORMA PIÙ ANTICA DI APPRENDIMENTO, CHE PASSA DALLE RELAZIONI, DAGLI SCAMBI E DALL’INTERAZIONE TRA LE PERSONE. DAI CIRCOLI SOCRATICI A FACEBOOK, FORSE CAMBIA SOLO IL NUMERO DEI PARTECIPANTI AL SIMPOSIO, MA IL FINE È SEMPRE QUELLO DI IMPARARE E CRESCERE Aura Marcelli (foto courtesy of IBM)

n meno di dieci anni i social network hanno saputo coinvolgere un pubblico estremamente vasto ed eterogeneo. Intuitivi, immediati, assolutamente interattivi, conquistano in quanto consentono di mantenere le relazioni con i propri conoscenti e perché permettono di confrontarsi e condividere informazioni con un pubblico ancora più vasto.

I

In fondo non ci voleva molto a immaginare i molti benefici che una logica social poteva portare al business di un’azienda, in termini di comunicazione, apprendimento e partecipazione. Ma, come ricordava Einstein, “tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché non arriva qualcuno che non lo sa e la inventa”. E così, mentre la maggior parte

La parte più rilevante dell’apprendimento avviene sì sul posto di lavoro, ma al di fuori del training vero e proprio, in un modo non intenzionale 206 3 2012 | www.mastermeeting.it

delle aziende ancora intende Facebook, Twitter, Linkedin& Co. come elementi di distrazione per i propri dipendenti e, nella migliore delle ipotesi, come vetrine di comunicazione con l’esterno, solo poche pionieristiche imprese hanno aperto davvero le porte del proprio business al web 2.0, convertendosi in veri e propri Social Business. Marketing, innovazione, customer care, sono tutti settori coinvolti in questa trasformazione, ma uno degli ambiti aziendali di maggiore interesse tra quelli che possono trarre grandissimi vantaggi dalla rivoluzione social è la formazione, o, meglio, il Social Learning.


TREND

Con il web 2.0 al centro l’intero ecosistema aziendale In azienda, fino ad oggi, la formazione è stata intesa, perlopiù come la trasmissione di informazioni “impacchettate” nelle formule di corsi, workshop, eventi formativi. Una trasmissione quasi esclusivamente a una via, che doveva seguire binari sicuri che garantissero al management il controllo sulle informazioni e sui risultati formativi. L’E-learning classico non ha certo modificato quest’impostazione, erogando ai dipendenti e ai collaboratori di un’impresa attraverso strumenti digitali gli aggiornamenti e le informazioni come pacchetti chiusi. Eppure la parte informale e sociale dello scambio di comunicazione ha fatto parte da sempre della formazione, anche di quella formale e guidata verticalmente. La parte più rilevante del processo di apprendimento in ambito lavorativo avviene sì sul posto di lavoro, ma al di fuori del training vero e proprio, in un modo non intenzionale. Questa è una parte fondamentale e imprescindibile del modo in cui ognuno di noi impara e non può essere riprodotta nell’ambito di un tradizionale corso di formazione. «Paradossalmente il ritorno a formule sociali di apprendimento può essere facilitato dalle tecnologie 2.0 che consentono di mettere al centro tutto l’ecosistema aziendale e così massimizzare ciò che viene scambiato», spiega Stefano

Besana, Social Learning Consultant in OpenKnowledge e creatore del blog www.sociallearning.it. «Il Social Learning non è la semplice applicazione dei social media al mondo della formazione, ma è il portare al centro dei processi di apprendimento le persone, grazie all’uso di supporti che possono

servire per scambiare conoscenze, magari insieme e parallelamente alla formazione formale» (vedi box Come supportare il Social Learning a pag. 00). Vale a dire: si continuano a fare corsi di aggiornamento (spesso obbligatori), ma si inseriscono in un nuovo sistema di condivisione il cui scopo

COME SUPPORTARE IL SOCIAL LEARNING Alcune aziende in Italia e nel mondo hanno cominciato ad incorporare i social media nei loro workshop e meeting, oppure hanno incluso elementi social nei loro corsi on-line. Spesso si tratta di una miscela di formazione formale e informale o sociale, come ad esempio corsi formativi ai quali seguono discussioni correlate all’interno di community ad hoc. Ma se si intende davvero sposare la filosofia social, bisogna stare attenti a non riprodurre ancora una volta l’approccio verticale alla formazione, ma consentire che le informazioni vengano condivise naturalmente, continuamente e spontaneamente anche sul posto di lavoro. In altre parole il Social Learning può essere supportato, con l’aiuto di un community management, di un piano editoriale e di attività di analisi, ma non organizzato. 3 2012 | www.mastermeeting.it 207


TREND

principale non è la comunicazione, ma la partecipazione. E non si tratta di una nobile scelta di ispirazione decoubertiana. Il fine è sempre la crescita del business, visto che il Social Learning offre concreti vantaggi per l’azienda: «innanzi tutto si rendono più efficienti, rapide e semplici le attività di formazione, grazie all’utilizzo di tool e piattaforme social immediata-

mente intuitive e ben note, in particolare ai nativi digitali (da noi in Italia, tutti coloro nati dal 1990 in poi)», continua Stefano Besana. «Inoltre si rendono fruibili e disponibili per tutti le conoscenze di ognuno, consentendo lo scambio di informazioni in una modalità naturale, ma allargata ad un pubblico molto più vasto; si tratta poi di investimenti contenuti che

Convertire la formazione in social learning vuol dire superare la distinzione tra interno ed esterno, così come la paura della perdita di controllo 208 3 2012 | www.mastermeeting.it

producono valore nel tempo; ultimo, ma non meno importante, si favorisce la soddisfazione degli utenti (dipendenti, fornitori, collaboratori e clienti che siano)».

Le false credenze da sradicare Certo, come ogni altra rivoluzione, anche la Social Revolution deve riuscire a scardinare dei paradigmi e dei timori fino ad oggi difficilmente messi in discussione. Convertire la formazione nella propria azienda in un vero Social Learning vuol dire superare la distinzione tra interno ed esterno, così come la paura della perdita di con-


TREND

trollo o dell’illusione del controllo stesso. Oramai i social network e gli altri strumenti del web 2.0 sono pervasivi e trovano i loro spazi anche nei contesti più formali. Non è possibile fermare la condivisione sociale delle informazioni, ma si può prendere parte a questo processo cogliendo tutte le opportunità che comporta e creando un profondo vantaggio competitivo.

CASE HISTORY IBM Da sempre uno dei player fondamentali nello sviluppo di tecnologie per la collaborazione e per portare il “Social” all’inter-

no delle aziende, IBM sta guardando al Social Learning nella sua strategia di innovazione della formazione. Anziché sviluppare centralmente contenu-

ti correlati, specialisti di tutta l’azienda cercano, costruiscono, pubblicano, condividono e fanno i loro commenti sulle attività formative per migliorare 3 2012 | www.mastermeeting.it 209


CREDITS CISCO

TREND

Se si vuole sposare la filosofia social in ufficio, bisogna evitare l’approccio verticale e consentire che le informazioni vengano condivise continuamente e spontaneamente lo sviluppo delle competenze e la produttività. IBM ha creato strumenti come learning community online e tag generati collettivamente per facilitare la ricerca delle informazioni. Così si sono anche ridotti i tempi e i costi di ricerca, rendendo le informazioni rilevanti disponibili ai dispositivi mobile.

VIRGIN MEDIA Il digitalcommunication provider inglese cercava l’opportunità di testare quali effetti avrebbe avuto sull’organizzazione una piena trasformazione della comunicazione e della collaborazione. L’ha trovata nell’implementazione di un sistema di social remote business della Cisco. E i risultati sono stati assolutamente positivi: i partecipanti al progetto pilota hanno mostrato un indi210 3 2012 | www.mastermeeting.it

ce di coinvolgimento superiore del 6%; la produttività e l’agilità nelle attività lavorative sono nettamente migliorate, mentre sono diminuiti il sovraccarico di email, le email duplicate e i materiali incoerenti. I miglioramenti si sono

dati in tutte le aree produttive, ma in particolare nei gruppi che lavorano toccando varie divisioni all’interno dell’organizzazione. Ad esempio, gli addetti all’approvvigionamento B2B hanno formato una community (simile ai gruppi Facebook) eliminando le controversie organizzative che si creavano nella collaborazione con altri settori aziendali. La community ha permesso di condividere le informazioni in modo più efficace e in un unico luogo. E nell’ottica social la condivisione di informazioni è apprendimento. ■


Co l l e z i o neu ni c a , a c c o g l i e nz ad is t i l e J e we l sHo t e l s& Re s o r tCo l l e c t i o ndo v el ’ o s pi t a l i t àès i no ni modiuni c i t àes t i l e c ons t r ut t ur eoppor t una me nt es e l e z i ona t epe ri ls e r v i z i oi mpe c c a bi l e ,l ’ ot t i ma q ua l i t àde l pr o do t t o , l ’ ub i c a z i o nes t r a t e g i c aei l f a s c i node l t e r r i t o r i o . Me e t i ng , Co r s i , Ev e nt i , Co ng r e s s i , Pr e s e nt a z i o niAz i e nda l i. . . . . .J e we l sHo t e l s& Re s o r t sCo l l e c t i o n,g r a z i ea dunpo r t f o l i odi25s t r ut t ur es u t ut t oi lt e r r i t or i ona z i ona l e ,di s ponede l l ac or ni c epi ùa da t t ape rog nie v e nt o .


AROUND THE WORLD

SINGAPORE

il Centro Congressi dell’Asia PULSANTE E IN CONTINUA CRESCITA, LA METROPOLI PIÙ VIVACE DELL’ASIA È LA CULLA DELLA CONVEGNISTICA DELL’ESTREMO ORIENTE. PER GLI INDIRIZZI NELLA CATEGORIA CINQUE STELLE NON C’È CHE L’IMBARAZZO DELLA SCELTA Testo e foto di Leonardo Felician

ingapore è “il luogo” dove andare in Asia per organizzare un incontro di lavoro o un convegno con partner provenienti da diversi continenti. È la porta dell’Australia, della Cina, dell’India, può essere definita una specie di capitale del continente. E permette una serie di visi-

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te extra lavoro che vanno dallo zoo (www.zoo.com.sg) al Bird Park (www.birdpark.com.sg), al giardino delle orchidee, al Museo Nazionale (www.nationalmuseum.sg) e al Museo delle Civilizzazioni Asiatiche (www. acm.org.sg), nonché all’immancabile shopping. Piccolo stato indipendente su-

gli Stretti all’estremità meridionale della penisola di Malacca ha una storia recente, avviata nel ’700 come protettorato inglese e basata sull’importanza del suo porto, ancora oggi pieno di traffici marittimi. Raggiunta l’indipendenza nel 1963 si è affermato come centro economico e finanziario, una


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La facciata dell’Hilton, uno degli alberghi più in vista della città, rinomato anche per l’ottimo ristorante “Cielo” con vista panoramica su Orchard Road

La spiaggia borotalco dello Shangri Là Rasa Sentosa, unico beachfront resort di Singapore, dotato di 454 camere e suite e 14 sale meeting

metropoli di 5 milioni di abitanti, dove si parlano indifferentemente quattro lingue, mandarino, tamil, malese e naturalmente inglese. La popolazione è una mescolanza di etnie che convivono in armonia conservando le proprie tradizioni e la propria cultura. Servizi efficienti, pulizia e sicurezza rendono Singapore una Svizzera d’Asia: è chiamata la cittàgiardino per la rigogliosa vegetazione anche in pieno centro, dovuta anche alla piovosità e al caldo subtropicale. Stupisce di questa metropoli il gigantismo avviato da piani sostenuti dal governo, come la storia del

Marina Bay Sands ampiamente dimostra. L’intera zona è artificiale, costruita su terreni strappati al mare. La sistemazione non è ancora finita: dall’alto delle terrazze dell’albergo, guardando verso il mar Cinese meridionale, si vede un immenso cantiere su terra di riporto, dove nuove costruzioni spuntano dalla terra come funghi. La posizione è ideale, a 20 minuti dall’aeroporto internazionale Changi, uno degli scali nevralgici dell’Asia, a due passi dai grattacieli del Business District e vicino al pittoresco Colonial District. Questo albergo nel suo primo anno di apertura ha vinto numerosi premi internazionali nel settore della convegnistica e ha ridefinito gli standard mondiali. Basta guardare i numeri: oltre a 2561 camere, vanta il più grande centro congressi del sud-est asiatico con 250 sale per 45.000 posti in tutto, con un’area per esposizioni e congressi su cinque piani che supera i 120.000 metri quadrati, 50 ristoranti, numerose gallerie interne con 300 negozi su 70.000 metri quadrati, un casinò, due celebri teatri, l’Art & Science Museum,

una nuova sede espositiva di prestigio per la città. Questa grande macchina organizzativa dà lavoro circa a 9000 dipendenti, praticamente una cittadina. La sala plenaria più grande da sola può contenere 6.600 persone per una cena e 11.000 per una conferenza: inoltre può essere suddivisa fino a 16 sale. L’area antistante scoperta, denominata Event Plaza, si presta per eventi e manifestazioni ancora più grandi. L’asse del centro commerciale di Singapore è la trafficata Orchard Road: in questa strada alberata dello shopping e dei negozi eleganti un grattacielo di 24 piani passa decisamente come “piccolo”. E qui si trova l’Hilton, con un ingresso imponente preceduto da una pensilina su cui troneggia la facciata regolare con camere tutte insonorizzate e climatizzate. Lobby ampia e luminosa e spazi adatti a gruppi o piccoli convegni. Non si coglie subito, ma è da notare la terrazza del 24-esimo piano, da cui si gode uno spettacolare panorama sul centro, contornata da un pavimento di doghe di legno che racchiude una piccola piscina. Proprio 3 2012 | www.mastermeeting.it 213


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Tre immagini del Four Seasons in zona Orchard Road, vicino al Giardino Nazionale delle orchidee e a Raffles City.

qui, a bordo della piscina in uso 12 mesi su 12, è stato aperto Cielo, il nuovo ristorante che porta un nome italiano appropriato sia per la posizione, sia per il richiamo alle vette culinarie proposte dallo giovane chef lombardo Stefano Arrigoni. Una parallela a pochi passi, più tranquilla e ombreggiata da alberi di alto fusto, è Orchard Boulevard, un angolo verde di stabili residenziali e grattacieli piccoli rispetto al metro di Singapore, dove si nasconde un boutique hotel discreto: è il Four Seasons Singapore, un po’ rientrato dalla strada, appartato e tranquillo, che già nell’atrio mostra il suo stile di residenza privata esclusiva più che di grande albergo. Con 255 camere ha dimensioni contenute rispetto a molti altri e un servi214 3 2012 | www.mastermeeting.it

zio accurato e personalizzato. Le camere e le grandi suite ristrutturate di recente sono completamente insonorizzate e climatizzate, con bei panorami dai piani alti. Colori tenui, sul crema e sull’avorio, dotazioni

complete, letti comodi e grandi sale da bagno garantiscono una sosta piacevole sia per lavoro che per vacanza. Una Spa, due piscine e un campo da tennis aiutano a trascorrere il tempo libero. La convegnistica di alto livello è limitata a gruppi non troppo numerosi. La ristorazione naturalmente è uno dei punti di forza, con due ristoranti a disposizione: al piano terra si aprono le vaste sale del bistrò grill One Ninety con cucina locale e internazionale, dove al mattino sono servite abbondanti colazioni a buffet con cuochi per preparare piatti sul momento. Domenica mattina si tiene

Il campo da golf dello Shangri-Là Hotel Singapore


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qui lo champagne-brunch. Al primo piano, con un’entrata poco appariscente trova posto il piccolo ristorante-boutique Jiang Nan Chun, che serve piatti della tradizione cinese cantonese, tra cui l’anatra alla pechinese servita con il rituale tipico. Lo Shangri-Là Singapore, lo storico primo albergo della catena di Hong Kong nota in tutto l’Estremo Oriente per il lusso e per il suo stile inconfondibile, con una lobby principale da 2000 metri quadrati, si trova in posizione appartata in fondo a Orchard Road. Nato nel 1971 come una “Torre”, con stanze prevalentemente dedicate alla clientela business, oggi è diviso in tre diverse ali per 750 camere complessive e dispone di spettacolari spazi dedicati a convegni ed eventi, con ingresso separato e grande ristorazione. Nel vasto giardino tropicale interno all’albergo, il più grande dopo l’Orto Botanico Nazionale, come sottolineano con orgoglio, oltre alla grande piscina e ai giochi per i bambini c’è anche un mini-campo di golf privato da 3 buche e quattro campi da tennis. La zona di Singapore maggiormente deputata al divertimento è però l’isola di Sentosa (www.sentosa.com.sg), raggiungibile in macchina o in teleferica, il punto più meridionale del continente asiatico. Rivitalizzata grazie a spiagge sabbiose che si aprono su bacini protetti da isolotti artificiali, il golf club, il casinò, gli Universal Studios tutti da visitare, l’antico Forte Siloso, con la storia dei combattimenti della seconda guerra mondiale, una nutrita serie di attrazioni fruibili singolarmente o con biglietto cumulativo permettono ad

La facciata dello Shangri-Là Sentosa

adulti e bambini di esplorare e scoprire attività anche inusuali, come il cinema 4D, le voliere variopinte di uccelli e farfalle, un museo di immagini di Singapore che illustra la storia e il contributo delle diverse etnie allo sviluppo del Paese. Da non perdere una puntata all’Underwater World (www.underwaterworld.com.sg), con ricche vasche di pesci e tartarughe: si passa in un tunnel sovrastati da squali e cernie che nuotano e una vasca grande a forma di teatro per lo spettacolo dei delfini rosa e delle foche. Sull’isola ci si muove con una monorotaia o con autobus gratuiti. Alberghi, bar e ristoranti non mancano: il migliore, in posizione appartata è il secondo albergo dalla stessa catena, lo

Shangri-Là Rasa Sentosa (www.shangri-la.com), integralmente ristrutturato nel 2011, con 454 camere intonate sui colori naturali e con rivestimenti scelti in legno chiaro. La sua posizione davanti a una grande piscina e sulla spiaggia lo qualificano come resort molto diverso dagli alberghi cittadini. L’albergo digrada per 11 piani su terrazze verso un vasto giardino centrale di palme di alto fusto. Con cinque ristoranti che offrono diverse esperienze di cucina, in un ambiente dominato dalla vegetazione e dal mare l’albergo tiene fede alla promessa del suo nome, “sensazione di pace” in lingua malese. È una location congressuale unica perché unisce il business al leisure. ■

RIFERIMENTI Ente per il Turismo Singapore www.stb.gov.sg Zoo di Singapore www.zoo.com.sg Bird Park Singapore www.birdpark.com.sg Museo Nazionale di Singapore www.nationalmuseum.sg Asian Civilization Museum Singapore www.acm.org.sg Isola di Sentosa, Singapore www.sentosa.com.sg HOTEL Marina Bay Sands Singapore www.marinabaysands.com Hilton Singapore www.hilton.com Four Seasons Singapore www.fourseasons.com Shangri-Là Singapore www.shangri-la.com Shangri-Là Rasa Sentosa www.shangri-la.comµ 3 2012 | www.mastermeeting.it 215


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Polo Congressuale Bettoja Innovazione nel rispetto della tradizione, attenzione al cliente e costante miglioramento della qualità e quantità dei servizi offerti. Questi da sempre i punti di forza dello “Stile Bettoja”

una delle location ideali del Mice e del turismo congressuale a Roma, un luogo d’incontro nel cuore della città e al centro del mondo, fatto di ospitalità e grande tradizione, di continuo e attento restyling dei suoi ambienti, di avanguardia nei servizi tecnologici che è in grado di offrire. Il Polo Congressuale Bettoja Hotels si conferma nel panorama italiano dell’hotellerie, e in particolare di quello romano, come uno dei pochi esempi di offerta integrata di catena totalmente privata in grado di garantire massimo servizio e grande ospitalità. Quattro le strutture del Gruppo: l’Hotel Mediterraneo, l’Hotel Massimo d’Azeglio, l’Hotel Atlan-

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Hotel Massimo d’Azeglio

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Hotel Mediterraneo

tico ed infine l’Hotel Nord. Gli Hotels del Gruppo vantano un grande charme negli ambienti, con calde e accoglienti atmosfere di inizio novecento adatte ad un turismo leisure da vivere con gusto nel centro della Capitale, il tutto amplificato dall’eccezionale offerta Mice delle strutture adatta al turismo congressuale e meeting, capace di accogliere ogni tipologia di evento. Suo punto di forza è senz’altro la strategica disposizione e la logistica dei quattro alberghi, tutti vicinissimi tra loro e a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Roma

Termini, ma anche dai monumenti più famosi come il Pantheon, la Basilica di Santa Maria Maggiore, il Colosseo, la Fontana di Trevi, il Teatro dell’Opera e il Museo Nazionale: «Proprio la dislocazione dei nostri Hotels», ci racconta il Direttore Commerciale del Gruppo, Gerardo Forestiero, «unita alla capacità di diversificazione della nostra offerta congressuale e ricettiva, ci ha permesso di costituire una location ideale. Da quest’anno a rafforzare l’offerta meeting è stata creata una figura espressamente dedicata all’organizzazione di eventi, completamente a disposizione del cliente e in grado di supportarlo, coadiuvata da uno staff altamente qualificato dalla fase di progettazione alla realizzazione finale». Ad oggi l’offerta complessiva del Gruppo comprende oltre 661 camere, 14 Sale Meeting & Eventi, la cui capacità massima – nella “Sala Risorgimento” del Massimo d’Azeglio – raggiunge 180 posti, 2 Ristoranti, 2 Roof Garden e una Cantina Storica.


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Hotel Atlantico

Nuovi ambienti per ogni tipologia di evento Tutti gli alberghi sono oggetto periodico di attente operazioni di restyling, pur mantenendo l’impronta di un’ospitalità classica e tradizionale. «Abbiamo recentemente rinnovato», ci conferma Forestiero, «molti ambienti dell’Hotel Mediterraneo, e aperto una nuova sala della capienza di 30 posti. Applichiamo costanti up-date tecnologici alle nostre strutture; tutte le camere, le sale meeting e le nostre aree comuni sono dotate di collegamento wi-fi gratuito, e in più stiamo ultimando un articolato progetto di rinnovamento strutturale per rendere le sale sempre più high-tech. Oltre alla cura dei dettagli, al continuo miglioramento di qualità e quantità dei servizi offerti nelle nostre strutture, anche la tecnologia è uno dei nostri fiori all’occhiello». Anche per il banqueting, un’al-

tra priorità dell’offerta del Gruppo Bettoja, siamo sui grandi numeri: le sale banchetti più grandi sono quelle dell’Hotel Mediterraneo con 200 coperti, e del Massimo d’Azeglio con 130 coperti. Inoltre, a completare l’offerta si aggiungono due spazi unici, il Roof Garden del l’Hotel Mediterraneo, rinnovato di recente, che può ospitare eventi conviviali fino a 100 persone con una spettacolare vista panoramica, e la Cantina Storica dell’Hotel Massimo d’Aze-

glio, con la sua pregiata collezione di vini, ambiente ideale per cene di gala o eventi conviviali immersi in un’atmosfera esclusiva. D’altronde il Gruppo Bettoja Hotels viene da una lunga tradizione iniziata nel 1875 quando la famiglia Bettoja, piemontese di origine, acquista il Ristorante Massimo d’Azeglio, così chiamato in onore del grande statista e scrittore, e lo trasforma nel primo albergo del Gruppo, cui seguiranno gli altri. Ancora oggi Bettoja Hotels si prende cura dei suoi clienti come allora, con tradizione ed eleganza, con amore per l’arte e passione per l’enogastronomia, a cui si fondono innovazione tecnologica e massimo comfort. Per un soggiorno da ricordare. C.C.

Hotel Nord

La Cantina Storica del’Hotel Massimo d’Azeglio Se volete fare un salto nel passato, qui le allusioni al Risorgimento non si contano! Collezione di stampe e dipinti, arredi e atmosfere, a testimonianza delle gesta dei personaggi storici che hanno contribuito all’unificazione l’Italia. Posizione centralissima, il Massimo d’Azeglio è ideale per chi si reca a Roma e vuole vivere la città. 185 camere esclusive e uno dei più importanti Poli Congressuali di Roma. Fiore all’occhiello, la sua Cantina Storica, situata in una grotta nel sottosuolo dell’albergo con tipici arredi in legno adatti all’ambiente, è una delle più famose d’Italia. Conta una collezione di circa 30.000 bottiglie, tra cui vini pregiati, italiani e francesi, alcuni dell’inizio del secolo XX. Oggi la Cantina è un luogo per eventi esclusivi, indimenticabili degustazioni di vini, cene a lume di candela e feste private.

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Borgo Egnazia Proposta tra le più innovative del Sud Italia, la struttura, nata come rivisitazione di un tradizionale borgo pugliese, presenta servizi e spazi per accogliere gli eventi aziendali

n tradizionale borgo dove domina la tipica architettura locale, ma che si discosta dal panorama dell’ospitalità pugliese costellato di masserie di piccole e medie dimensioni. Questa la caratteristica più evidente di Borgo Egnazia, che si trova a Savelletri di Fasano, sulla costa brindisina. Nato una decina di anni fa, oggi rappresenta una delle destinazioni più interessanti e innovative del mercato Mice del Sud Italia, pensato sia per il turismo leisure, orientato soprattutto all’accoglienza di giovani coppie e famiglie, sia per il mondo business, che può trovare qui non solo un attrezzato centro congressi, ma anche proposte per il team building e il momento post congress originali e avvincenti. «I nostri spazi congressuali», spiega Cristiano Cabutti, Direttore Vendite e Marketing del Resort (foto), «si articolano su 3.800 metri quadrati, di cui 1.200 al coperto e 2.600 all’esterno, tra sale e salette di diverse metrature, patio, giardini

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e terrazze, per eventi di ogni tipo, dalle 10 alle 400 persone». E per quanto riguarda invece le attività post congress? «Le possibilità spaziano dal golf allo sport ai corsi di cucina. Di recente abbiamo inaugurato il nostro centro benessere, la Vair Spa, costruita in ogni dettaglio e trattamento attorno al territorio, in cui tutto, dalla musica agli oggetti, è rigorosamente Made in Italy». In cosa consiste la vostra offerta per gli appassionati di golf? «Il golf rappresenta un altro plus dell’hotel. Nel green da 18 buche del San Domenico Golf affacciato direttamente sul mare sono stati organizzati team building anche per principianti. I maestri guidano gli ospiti lungo un percorso che segue i tre step necessari per apprendere i primi rudimenti della disciplina: il Drive, l’Approccio e il Put prima sul campo pratica e poi su quello regolamentare. Qui Andrea Pavan, vincitore dell’European Challenge Tour e testimonial del campo, ha te-

nuto la sua Golf Clinic. Ma da noi si possono praticare anche altri sport, sia in strutture interne all’hotel, che dispone di quattro piscine, tre campi tennis e uno da calcetto, sia all’esterno». Un team building tra i più originali che avete proposto? «Ogni offerta si differenzia a seconda delle esigenze del cliente, ma, giusto per citarne una sola, per una nota società che rappresenta un brand di lusso è stato ideato un programma ad hoc che prevedeva un suggestivo percorso della Valle D’Itria, tra Alberobello, Ostuni e Martina Franca, con delle auto d’epoca. Abbiamo messo a disposizione dei partecipanti dall’Alfa Romeo GT 1300 del 1969 alla Fiat 130 Coupè del 1972, dalla Lancia Flavia 2000 del 1971 all’Aston Martin 100 del 1955, fino alle storiche Lancia Flaminia del 1963 e Jaguar MK2 del 1964. Questo itinerario guidato alla scoperta delle bellezze del territorio su vetture che capita una volta nella vita di poter guidare è stato molto apprezzato dai clienti». G.G.



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Hotel Federico II Un village hotel che offre un microcosmo di servizi completi per il mondo Mice

l Federico II, vero villaggio per i congressi alle porte di Jesi, cittadina posta sulla sommità di una collina a venti chilometri dal Mar Adriatico, è una destinazione Mice in ascesa nel panorama marchigiano. Caratterizzato da una struttura capiente e versatile, in grado di offrire tutti i servizi per il mondo business e congressuale, prende il nome dall’imperatore della casata di Svevia vissuto in epoca medievale che proprio a Jesi ha avuto i natali. L’albergo accoglie sia la tradizionale clientela leisure, che sceglie la costa adriatica per le vacanze, sia coloro che viaggiano per lavoro, sulle cui esigenze sono modulati gli spazi, dal centro congressi tra i più ampi e attrezzati della regione alle camere business, e le facilities, dai trattamenti per il relax nella spa alla possibilità di praticare sport e attività fisica.

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L’ospitalità L’hotel, 125 camere e 16 suite, ha rinnovato la sue soluzioni 220 3 2012 | www.mastermeeting.it

per l’ospitalità l’estate scorsa, con la creazione di 24 nuove superior room. Le generose dimensioni, oltre ai letti sommier e alla presenza di vasche o docce, sono state pensate per un soggiorno all’insegna del massimo confort. Qui chi viaggia per lavoro potrà trovare anche tutti gli strumenti per continuare le sue attività anche dopo le convention o gli incontri d’affari, dalla connessione internet

Wi-Fi gratuita alla possibilità di leggere il proprio giornale preferito. Le camere business, invece, offrono ben più degli standard del quattro stelle, grazie agli spazi ampi e ai comodi letti sommier. Di nuova realizzazione anche le suite superior, divise in due ambienti separati, camera matrimoniale e salottino, con TV LCD con canali satellitari, connessione Internet Wi-Fi gratuita e complimentary coffee corner. In una posizione separata, all’interno del grande parco che circonda l’hotel, si trovano invece sei appartamenti. Frutto della ristrutturazione di una casa colonica che risale al Seicento, dispongono di ingresso individuale e parcheggio privato. Ogni soluzione è caratterizzata da un diverso design, ma arredi e decori ricordano lo stile rustico marchigiano dell’epoca: pavimenti in cotto, pareti e tessuti d’arredo ricchi e luminosi, letti in ferro battuto. I monolocali e i bilocali, con ampio soggiorno e angolo cot-


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tura, sono disponibili anche per più giorni. Per quanto riguarda la ristorazione, il locale interno al Federico II, La Rotonda, ha rinnovato spazi e arredi nel corso del 2011. Molto variegato il suo menu à la carte, che propone specialità regionali, con particolare attenzione ai piatti di pesce fresco e alle carni alla brace, abbinate a prodotti freschi e genuini derivanti da presidio Slow Food. Alla base della ricerca dell’autenticità degli ingredienti c’è infatti la scelta di offrire prodotti del proprio orto. L’utilizzo degli ortaggi coltivati direttamente nel parco dell’hotel aderisce alla filosofia del “metro zero”, che prevede non solo il rispetto per la stagionalità dei prodotti, ma anche il rifiuto di impiegare conservanti e qualsiasi forma di sofisticazione. Un altro elemento caratteristico de La Rotonda è la particolare sensibilità alle intolleranze alimentari: moltissimi suoi piatti sono gluten free, per soddisfare il palato anche di chi è celiaco. Il ristorante, aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, si articola in più sale che possono ospitare fino a 330 commensali. Unite in un unico ambiente, invece, la capienza sale a 400. L’Hotel dispone anche di un

american bar, in cui sono serviti cocktail ed aperitivi in un’atmosfera elegante e rilassata e dove si può ascoltare buona musica nelle serate a tema.

Il Centro Congressi L’Hotel Federico II racchiude al suo interno un centro congressi tra i più ampi e funzionali della Regione, a soli 10 chilometri dall’aeroporto di Ancona. Tra gli spazi spicca una sala plenaria di 560 metri quadrati, accanto ad altre 9 sale meeting. Spazi modulari e servizi all’avanguardia sono destinati sia a eventi e meeting, sia a corsi, convegni e congressi, anche di grandi dimensioni. Nei suoi 1.500 metri quadri di superficie congressuale ed espositiva si trovano infatti svariati ambien-

ti, in grado di ospitare da un minimo di 15 partecipanti a più di 500 in un’unica sala. La sala Musicisti, la più ampia del complesso, ricorda con il suo nome la tradizione musicale di Jesi, città natale di Gian Battista Pergolesi. Adatta per accogliere fino a 500 persone, con disposizione a teatro, può anche trasformarsi in un salone per banchetti e cene di gala, fino a 350 posti. Dotata di cabina regia per ospitare eventi, spettacoli e cabaret, è modulabile in diverse soluzioni più raccolte, dato che si compone di quattro diversi spazi, tra cui il foyer, che una volta uniti danno vita all’ambiente più capiente a disposizione nel Federico II. La sala Auditorium, che si apre

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LE LOCATION DI MM ITINERARI

all’estremo opposto del centro congressi, ha la conformazione ideale per convegni e riunioni plenarie, con la possibilità di ospitare fino a quasi 200 persone. Grazie alla presenza delle cabine per interpreti si presta a meeting internazionali. Un’altra interessante soluzione è rappresentata dalla sala Rotonda, uno spazio circolare che permette di accogliere pranzi di lavoro e cene di gala magari accompagnati da spettacoli e momenti di intrattenimento, per 120 commensali. A consentire l’accesso alla Rotonda una sala dalla forma insolita, la sala Trapezio, anch’essa destinata a cene e banchetti, per 150 persone. Completano l’offerta congressuale altri quattro ambienti, la sala Azzurra, per un massimo di 40 posti, ai lati della quale si trovano la sala Giardino e la Picasso, entrambe in grado di ospitare fino a 30 partecipanti 222 3 2012 | www.mastermeeting.it

per incontri riservati, conferenze stampa ed eventi di minori dimensioni. Di fronte a queste la sala Club, ulteriormente divisibile in due ambienti, da 30 e 14 posti rispettivamente. La più piccola delle due può anche prestarsi a diventare la cornice di pranzi o cene per 10 commensali. Oltre all’organizzazione di aperitivi e coffee break e alla possibilità di concludere una giornata di lavoro con una cena di gala, l’albergo mette a disposizione dei suoi ospiti il centro wellness, dove seguire percorsi benessere con sauna, bagno turco, sudario romano e docce emozionali, oltre a idromassaggio e circuiti personalizzati, anche di breve durata, destinati a chi viaggia per lavoro e ha poco tempo per prendersi cura del proprio aspetto o per concedersi un momento di relax. E se nel parco da 22.000 metri quadri si

Le Marche sono una regione molto visitata dai turisti soprattutto per le località di mare che si affacciano sull’Adriatico, ma riserva piacevoli sorprese anche a chi sceglie di scoprirne l’interno. Jesi è una cittadina che conserva ancora moltissime vestigia architettoniche di grande prestigio, dalle Millenarie Mura Castellane ai Palazzi della nobiltà locale. La sua vocazione di città musicale si ritrova grazie alla programmazione del Teatro Pergolesi, che offre opere liriche, musica sinfonica e stagione di prosa. Accanto a Jesi molti borghi di origine medievale, le Grotte di Frasassi, la città di Fabriano con il suo museo della carta e Recanati, che ha dato i natali a Giacomo Leopardi. trova una piscina all’aperto, con vasca e getti d’acqua per idromassaggio, dove ritrovare il benessere psicofisico e rilassarsi, al suo interno la piscina coperta e riscaldata è rivolta ai più sportivi, che vogliano, anche nel corso di un soggiorno di affari, continuare la propria regolare attività fisica. La spa abbina a tutti i suoi trattamenti estetici prodotti e cosmetici naturali, mentre per la remise en forme è a disposizione una palestra, dove seguire i circuiti cardiotonico e isotonico. g.g.


L’Hotel Savoy Palace è il luogo ideale per conferenze, congressi, seminari ed incontri di lavoro. Le tre sale Wimmer, Churchill e Duse sono attrezzate per accogliere da 30 a 180 persone. Fra un incontro ed una conferenza potete apprezzare la bellezza del lago con una pausa per il caffè sulla nostra terrazza panoramica. Colazioni di lavoro e cene di gala, con un servizio cortese e sempre attento saranno occasioni perfette per rendere indimenticabile ogni tipo di evento. A disposizione degli ospiti il centro benessere con palestra, sauna e bagno turco. HOTEL SAVOY PALACE Ufficio Prenotazioni Tel. 0365 290588 Fax 0365 290556 Via Zanardelli, 2/4 25083 Gardone Riviera www.savoypalace.it info@savoypalace.it

Villa Sofia, dimora storica in stile liberty, completa l’ospitalità alberghiera per un totale di 95 camere.

VILLA SOFIA Ufficio Prenotazioni Tel. 0365 22729 Fax 0365 22369 Via Cornella, 9 25083 Gardone Riviera www.savoypalace.it villasofia@savoypalace.it


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Hotel Savoy Location elegante e vitale di Firenze, il cinque stelle lusso della Rocco Forte Hotels si conferma meta di stile, di gusto e di grande creatività

Omaggio all’America nel ristorante L’Incontro ire Hotel Savoy è come dire Firenze, nella sua idea più armoniosa, situato com’è in una piazza che ha quasi visto nascere la città e l’ha vista trasformarsi. Oggi il cinque stelle fiorentino è una delle punte di diamante luxury nella collezione Rocco Forte Hotels. Elegante, discreto eppure vitale, in ogni ambiente dell’Hotel si respira un lusso essenziale, con atmosfere di massimo comfort e di tradizionale accoglienza, che caratterizzano l’arredamento di tutte le 102 camere, comprese le 14 Suites che godono di incantevoli affacci su piazza della Repubblica e di scorci suggestivi del Campanile di Giotto e della Cupola di Brunelleschi. Il General Manager dell’Hotel Savoy Edward Leenders (foto) – di origini olandesi e forte di un’esperienza decennale nel

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settore dell’hotellerie di lusso – ha iniziato a sviluppare nuove idee, con l’intento di avvicinare la cultura fiorentina a curiosità e contaminazioni internazionali. Leenders supervisiona tutti gli aspetti soprattutto operativi dell’albergo, in stretta sinergia con le scelte strategiche del Director Sales&Marketing Anna Gricini, contribuendo insieme all’organizzazione di eventi di grande impatto.

Il risultato è una continua crescita dell’Hotel, del rinomato ristorante “L’Incontro”, noto per le sue specialità legate alla tradizione culinaria italiana, toscana in particolare, e per la sua posizione privilegiata (una vera e propria vetrina sulla piazza), così come del Bar e delle strutture Mice. Sempre nell’ottica di creare nuove occasioni di incontro, a partire dal mese di marzo sarà imperdibile l’appuntamento domenicale del Savoy’s Sunday Brunch. Un must di eccellenza dello chef Fulvio Pierangelini, supervisore creativo della catena Rocco Forte Hotels, con la collaborazione dell’executive chef Remo Vannini, improntato sul dialogo gourmet tra differenti culture. Se la mostra “Americani a Firenze” di Palazzo Strozzi celebra questa sinergia attraverso un percorso culturale visivo, l’Hotel Savoy – storico partner


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della Fondazione Strozzi – intende omaggiare l’America attraverso il gusto, partendo dall’autentica tradizione USA e offrendo spunti golosi in un buffet dinamico che vuole deviare da ogni tipica regola e menù. Ai classici del brunch americano verrà affiancata la cucina toscana, angoli etnici e una ricca selezione di verdure, con una specifica proposta dedicata al benessere.

Da marzo anche una flower boutique Da marzo aprirà anche, all’interno della proprietà, la flowerboutique dell’artista olandese Sebastian Bierings, le cui composizioni esclusive tra gusto, qualità e immaginazione creeranno ogni giorno la cornice dell’Hotel Savoy, con nuove scenografie floreali per trasmettere alla clientela calore e originalità. Un connubio ideale tra architettura, natura e sensibilità umana in grado di integrarsi, con gusto e immaginazione, al “lusso dell’essenziale” concepito dall’interior designer dell’Hotel, Olga Polizzi. Nel progettare il recente restyling dell’Hotel Savoy di Firenze, Olga Polizzi ne ha fatto una “questione di stile”, di creatività, di buon gusto e di inesauribile curiosità, tutte qualità che contraddistinguono il suo tocco di

designer di successo. È proprio con la sua impronta che l’Hotel Savoy riapre nel 2000, dopo un lungo periodo di chiusura. La nuova ristrutturazione rispetta l’identità che caratterizzava l’Hotel nel passato, unendo massimo comfort e grande stile. D’altronde, la storia dell’Hotel Savoy è strettamente legata al territorio circostante, alla bella piazza del Mercato Vecchio, oggi piazza della Repubblica, per molti secoli cuore pulsante della vita pubblica e mercantile della città. La piazza era già rinata a nuova vita con la grande ristrutturazione urbanistica dell’Unità d’Italia, diventando il “salotto buono” frequentato dalla crème dell’alta società e dell’aristocrazia fiorentina. È in questo periodo

che venne costruito l’Hotel Savoy, classe 1893, su progetto dell’architetto Giuseppe Boccini in sobrio stile poggiano, poi realizzato dell’architetto Vincenzo Micheli. Dopo l’aggiunta di un piano negli anni Cinquanta e un primo restyling negli anni Settanta, Olga Polizzi affronta la sfida di un rinnovamento totale, trovandosi di fronte al grosso dilemma di non cadere nel banale o in luoghi comuni. Decide quindi di esplorare il tema della Moda, una delle peculiarità della città. Ecco che questa originale ed insolita scelta di omaggiare Firenze non solo come città d’arte unica al mondo, ma anche culla dell’artigianato e della moda, vede “Shoes” e “Cappelli” interpretati da vari artisti contemporanei, con opere sparse in numerosi ambienti dell’Hotel. È questo tocco unico, attento e discretamente elegante, con grande cura per i dettagli, che rende tutti gli Hotels Rocco Forte capaci di un’accoglienza di altissimo livello e estremamente personalizzata. Per trasformare ogni soggiorno dei suoi ospiti in un’esperienza da ripetere e ricordare. Cristina Chiarotti

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Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast Punto di partenza per itinerari alla scoperta della cultura, dell’arte e della gastronomia sorrentina, l’hotel amplia gli spazi destinati agli ospiti Mice e accoglie eventi di grandi dimensioni

otato di uno dei centri congressi più ampi e attrezzati dell’area sorrentina, il Sorrento Coast ha conquistato in poco meno di dieci anni dall’apertura il segmento business che sceglie la Campania per meeting, congressi e team building. Spazi e servizi dedicati a chi viaggia per lavoro si sono, inoltre, di recente ampliati, grazie alla presenza di un’altra struttura, accanto al corpo principale dell’hotel, Convivio ricevimenti. Da poco più di un anno, infatti, questo albergo quattro stelle del brand Intercontinental Hotels Group, ha potenziato la sua offerta dedicata a banchetti, pranzi e cene di gala, cocktail e feste aziendali con una villa affacciata sul mare, in grado di servire fino a 200 persone sedute. Oltre alla vista panoramica che si gode dall’inter-

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no della sala, è disponibile anche una terrazza aperta quasi tutto l’anno grazie al clima mite della regione. I piatti, basati su ricette e suggestioni mediterranee, preparati con ingredienti e prodotti che provengono direttamente dal territorio, rappresentano l’altro grande plus della struttura, insieme al-

la sua collocazione e all’ampiezza. All’interno dell’edificio dell’hotel, caratterizzato da un design curato nei dettagli ma dall’apparente semplicità, grazie all’uso dominante del bianco per ambienti e arredi, si trova un centro congressi dislocato su due differenti livelli. La mag-


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gior parte delle sale sono al piano seminterrato: la più ampia è la sala Altamura, ulteriormente divisibile in due spazi per eventi in contemporanea, con una capienza di 230 posti totali nella disposizione a teatro; accanto a questa, separate dal foyer centrale, la due salette Morelli, che una volta unite possono ospitare conferenze stampa, riunioni e incontri riservati fino a 40 posti, e dotate di cabina regia. Spettacolare la vista nella terza sala dell’hotel, la sala Palizzi, situata al quarto piano: dalle sue vetrate lo sguardo spazia dal Golfo di Napoli al Vesuvio. Disponibile per convention e incontri fino a 100 partecipanti, si può trasformare anche in una location suggestiva per banchetti e feste grazie alla cucina dedicata. Completano la dotazione dell’albergo alcune break-out rooms da una decina di posti, allestite in tutta la struttura. La connessione internet in modalità wi-fi è presente in tutti gli spazi comuni e le stanze dell’albergo, ma è possibile anche usufruire di un internet point. Comodo il garage interno, con oltre 200 posti auto e sei posti bus. Insieme al centro congressi, il Sorrento Coast offre servizi esclusivi per il segmento business, come il molo di attracco privato per imbarcazioni fino a 100 posti, l’unico nell’area con questo pescaggio, utile sia per chi arriva via mare sia per escursioni e gite in barca, e la spiaggia riservata. La Stone Beach non è solo un litorale per il relax, ma anche una delle location più apprezzate per attività e team building. L’intero hotel si sviluppa infatti lungo la costa, separato dal mare da una

passeggiata di oltre 300 metri. Un altro spazio utilizzato per accompagnare il momento business è la Spamarine, uno dei più grandi centri benessere della regione. Nei suoi oltre 800 metri quadri si trovano dodici cabine estetiche, due vasche per i trattamenti in acqua, vasca idromassaggio con zona relax e angolo tisaneria, sauna,

bagno turco, solarium, e una moderna palestra con percorso cardio-fitness. I servizi offerti, dalla piscina privata alla Spa, dal ristorante Gouache, con patio esterno, al bar Lounge, permettono al Sorrento Coast di presentarsi come un vero e proprio resort, in grado di offrire un’ospitalità a tutto tondo ai suoi clienti. B.C.

La gestione dell’intero mercato Mice per il Sorrento Coast è affidata ad Antonino Russo e a Fernanda Nomato. Entrambi vantano un solido background nel settore, il primo, con profonde radici nel territorio, ha lavorato per importanti strutture alberghiere come Bellevue Syrene, ora Relais & Chateaux di prestigio nel cuore di Sorrento, Hotel Parco dei Principi e La Residenza del Royal Group Hotels & Resorts in qualità di Sales Executive e poi come Sales & Marketing Manager dei 4 Hotels del Gruppo Manniello sempre a Sorrento, oltre ad esperienze all’estero, tra le quali va segnalata quella allo Splendide di Lugano del Gruppo Roberto Naldi Hotels. Da circa 4 anni è approdato nel gruppo IHG, al Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast, in qualità di Director of Sales & Marketing. La Nomato invece, dopo svariate esperienze sia in patria sia all’estero sempre nel mondo del turismo business, in particolare presso il Jolly Hotel di Napoli, il Sol Meliá Roma Aurelia Antica e presso il Convention Center dello Scandik Hotel a Bergen, in Norvegia, ricopre la carica di Responsabile Gruppi ed Eventi del 4 stelle della Costiera Sorrentina. «C’è stato un ottimo feeling, sin dall’inizio della nostra collaborazione» racconta Russo, parlando della sua collega. «L’ho selezionata tra una serie di risorse che si erano proposte per seguire il segmento Mice del nostro hotel, ma ero sicuro di aver fatto scelta giusta. Non mi sono sbagliato, e grazie a lei abbiamo raggiunto dei risultati sorprendenti in poco più di 3 anni». 3 2012 | www.mastermeeting.it 227


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Terme di Saturnia Spa & Golf Resort

Una SPA termale di fama internazionale apre le porte ad un’idea innovativa, con programmi meeting&incentive e attività di post-congress personalizzate hi ha trascorso anche un solo giorno alle Terme di Saturnia SPA & Golf Resort conosce questo luogo speciale, dove le virtù naturali delle acque termali rigenerano il corpo e rasserenano lo spirito. Un luogo dove ogni ospite può prendere consapevolezza della propria persona nella sua totalità, una SPA innovativa e all avanguardia, premiata nel 2011 come “Migliore Spa Termale al mondo” dai lettori di Condé Nast Traveller, ma anche come “Best International

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Natural & Thermae Spa” (The SPA Traveller Awards 2011, Readers’ Choice) e caratterizzata dall’appartenenza al circuito Leading Spas of the World: un mix di successo fra eleganze, comfort, relax ed expertise medica, al servizio del benessere totale. Qui gli ospiti ricevono – con una professionalità riconosciuta a livello internazionale – consulenze personalizzate da un’equipe specializzata e possono scegliere fra i tanti trattamenti rigeneranti quello più idoneo alle pro-

prie esigenze: relax e massaggi, trattamenti estetici, servizi specialistici, consulenze dietologiche, cure termali.

“Meeting&Incentive” in SPA Ma questa location ideale, sia per una vacanza che per un semplice week-end rigenerante, può anche essere una destinazione incentive unica e di grande impatto, dove organizzare meeting e incontri in un ambiente esclusivo e prestigioso, capace di rendere anche un


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soggiorno di lavoro un’occasione originale di team-building e corporate bonding. Una SPA per ottimizzare i risultati, questa l’idea innovativa, cogliendo la grande opportunità di inte-

grare le eccellenze del Resort come potenziamento dei contenuti dei meeting e per rafforzare il senso di appartenenza all’azienda. Le virtù dell’acqua termale e un approccio al benessere olistico davvero distintivo, rappresentano un concreto valore aggiunto per la riuscita di ogni tipo di evento. Ogni programma del “Meeting&Incentive” – studiato in anticipo in base alla durata del meeting, alle ore di lavoro, al budget ecc. – è in grado di potenziare qualsiasi attività di business con momenti di svago e relax di gruppo, ritenuti molto efficaci in termini di motivazione e group building, servizi offerti tutti tailor-made a seconda delle esigenze e delle modalità dell’evento. La sala meeting, insonorizzata e capace di accogliere fino a 250 persone, è modulabile e dotata di attrezzature congressuali moderne e high-tech, mentre lo splendido

contesto e le molteplici opportunità offerte dal Centro Benessere e dalle Piscine Termali consentiranno di trascorrere nella maniera più piacevole il tempo libero a disposizione. Su richiesta, si possono creare attività post congress con programmi relax/remise en forme, escursioni naturalistiche nella splendida campagna circostante, o visite archeologiche alla scoperta delle meraviglie culturali dei dintorni.

Storia e natura intorno al Resort Sì, perché il Resort Terme di Saturnia sorge in uno dei luoghi più suggestivi dell’intera penisola: la Maremma toscana. Un luogo senza tempo dove ogni sasso, ogni foglia, ogni albero raccontano una storia lunga tremila anni. Passeggiando per i sentieri che si snodano nella campagna, fra le cascate di acqua calda e i vapori leggeri, si incontrano le tracce che questa storia ha lasciato: suggestive necropoli etrusche, raffinate ville romane, misteriosi castelli medioevali. Un luogo reso ancora più prezioso dalla presenza di un’acqua termale unica al mondo, capace di regalare un benessere psico-fisico a chiunque voglia scoprirne le rinomate virtù. Da 3000 anni, ininterrottamente, l’acqua termale di Saturnia sgorga all’interno di un cratere naturale, al ritmo di circa 500 litri al secondo ed alla temperatura, sempre costante, di 37 °C, temperatura 3 2012 | www.mastermeeting.it 229


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identica a quella del liquido amniotico. Il continuo ricambio permette all’acqua di mantenere intatte le sue caratteristiche chimico-fisiche, gli effetti biologici e terapeutici, le condizioni igienico-sanitarie, senza bisogno di alcuna manipolazione esterna. Il complesso del Resort, a soli 200km da Firenze e 170km da Roma, è ricavato da un’antica costruzione in travertino: conta 140 camere, di cui 2 Grandsuite e 65 Deluxe, tutte costruite secondo la filosofia dell’habitat. Nel Resort ogni più piccolo dettaglio dalle pavimentazioni, all’illuminazione, ai tessuti è stato pensato per creare un’atmosfera di totale benessere che influisca positivamente sull’umore dei visitatori e ne predisponga il fisico ad una più efficace ricezione dei trattamenti. Nel parco, le piscine si estendono per 2800mq, dotate di idromassaggi, cascate e percorsi vascolari con acqua calda e fredda. Ac-

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canto alle piscine sorgono un centro fitness tra i più avanzati, un bagno romano con bio sauna, un bagno turco e docce tropicali. All’interno dell’albergo, il raffinato ristorante “Aqualuce”, il Gourmet “All’Acquacotta”, 1 stella Michelin, acco-

glienti angoli relax e il Juice Bar sulla piscina (aperto in estate) allietano la permanenza degli ospiti nel Resort dopo i trattamenti. Inoltre a disposizione degli ospiti una Spa Boutique, l’Atelier delle Eccellenze con i migliori prodotti enogastronomici e di artigianato del territorio, una Galleria d’Arte e l’Hairstylist Frank Giacone. Cristina Chiarotti

Un Campo Golf in armonia con la natura Fiore all’occhiello del Resort e parte del prestigioso circuito Leading Golf, il progetto del campo ha la firma prestigiosa dell’Architetto Ronald Fream dello studio Golfplan. Il percorso da campionato, 18 buche di 6316 metri, par 72, dista solo 100 mt dall’hotel e si estende per 70 ettari. Alcune zone leggermente collinari e qualche fairway ondulato caratterizzano l’intera area del campo. I tre ruscelli, i grandi ostacoli d’acqua presenti nelle buche 1, 2, 3, 9 e 18, i bunkers di sabbia silicea e i green circondati da graduali mount rendono l’intera struttura scenograficamente suggestiva.



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Grand Hotel Villa Castagnola Au Lac Un piccolo paradiso sul lago Ceresio in un angolo di Svizzera incontaminato, tra arte, benessere e gastronomia d’eccellenza

he si venga a Lugano per trascorrere qualche giorno di vacanza o che si arrivi per un incontro d’affari, il panorama è sempre mozzafiato. Si percorre lo splendido lungolago, racchiuso da una cornice incantevole e, mentre da un lato, sfilano i palazzi cittadini, che nella loro variegata architettura raccontano secoli di tradizioni e avvicendamenti, dall’altra parte le acque blu del lago Ceresio sono percorse da una miriade di minuscole imbarcazioni. Un paesaggio magico e ideale. Attraversando tutta la città e oltrepassando il parco Ciani si arriva all’elegante quartiere Castagnola. Già verso la metà dell’Ottocento la nobiltà europea aveva scoperto questo angolo della cittadina svizzera. Nel 1880 circa infatti, una nobile famiglia russa commissionò la costruzione di Villa Castagnola, che nel 1885 venne trasformata da abitazione in albergo. Oggi, il Grand Hotel Villa Castagnola au Lac è l’unico resort a 5 stelle lusso sulle rive

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del lago di Lugano ed è membro della Small Luxury Hotels of the World, che annovera tra i suoi affiliati oltre 500 alberghi di lusso tra i più prestigiosi al mondo. «Le caratteristiche dello stile di Villa Castagnola sono classe, armonia, riservatezza», ci conferma il direttore dell’Hotel Ivan Zorloni, «grazie anche alla sua posizione strategica, completamente immerso nel verde e nella quiete. Quest’anno tra l’altro ci apprestiamo a festeggiare un evento

particolare, al termine della terza fase di un’importante restyling che ha interessato tutti gli ambienti e che coincide con il doppio giubileo dell’Hotel». Villa Castagnola è nota anche per il suo design d’autore. Opere di artisti internazionali caratterizzano tutti gli ambienti della lussuosa villa, dal giardino alle stanze, dalle sale conferenze al noto “Ristorante Galleria Arté al Lago”, costantemente circondato da sculture di artisti di fama mondiale. L ’alber-


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deri e alle esigenze di tutti gli ospiti.

Meeting e cerimonie private go offre 78 camere, di cui 28 suites e junior suites, arredate con differente design e arricchite da opere d’arte che rendono l’ambiente elegante e personalizzato. Tutte godono di una splendida vista sul lago e sul monte San Salvatore.

Gourmet d’eccellenza e beauty corner In un angolo di paradiso così riservato, non poteva mancare anche una grande attenzione all’arte gourmet. Altissimo il livello gastronomico dell’Hotel. I suoi chef, citati dalle migliori guide, prendono spunto dalla

cucina ticinese, reinterpretando con arte questo autentico patrimonio di cultura e sapori. Il ristorante “Le Relais” ha ricevuto 14 punti dalla Guida Gault Millau, protagonista lo chef Christian Bertogna che propone una cucina mediterranea leggera e innovativa, un’armonia di accostamenti di colori e sapori delicati. Il ristorante gode di una magnifica terrazza estiva che affaccia sul parco; la sala Rosa e la sala Goya sono

ideali per celebrare eventi particolari. Il ristorante “Galleria Artè al Lago”, decorato con sculture di artisti di fama, gode di una splendida vista su tutto il golfo e propone una cucina delicata e raffinata con specialità di pesce. La sua caratteristica è l’esposizione di opere di artisti internazionali adatta a creare un ambiente in grado di appagare più di un “senso” degli ospiti. Il Ristorante vanta 16 punti sulla Guida Gault Millau e 3 forchette sulla Guida Michelin. Lo chef Frank Oerthle è stato nominato “Cuoco emergente 2009” per il Ticino e insignito di una stella Michelin nel 2010. Ad arricchire il soggiorno già così esclusivo, un lido privato, un ampio parco ricco di piante tropicali e un’area fitness, mentre il wellness corner con piscina coperta, la bio-sauna, il calidario, il bagno turco e il solarium danno modo di unire al relax un soggiorno all’insegna del benessere in tutte le stagioni. Fiore all’occhiello di Villa Castagnola è infatti il Clarins Beauty Corner, un angolo per la bellezza con personale qualificato che offre ai propri ospiti un’ampia scelta di trattamenti estetici e massaggi esclusivi e personalizzati, adatti ai desi-

Il fiore all’occhiello dell’albergo è sicuramente la struttura dei seminari e delle conferenze. L’hotel dispone di 10 sale conferenza di diverse grandezze, tutte diversamente arredate, illuminate con luce naturale e tutte attrezzate con le migliori tecnologie. La sala più grande, dall’atmosfera orientale, si affaccia su una veranda arricchita di palme ad alto fusto. Questo salone, il più grande, chiamato appunto Sala delle Palme è decorato con preziosi arazzi del Rajastan indiano e con porte afgane del XIX secolo. Organizzatori di seminari internazionali apprezzano il decoro unico e riposante dei molteplici saloni e salotti privati dalle diverse dimensioni e dotati di vista sul parco. Un’ultima curiosità. Ai margini del parco dell’albergo si nasconde una graziosa minuscola cappella, con affreschi del XVII secolo e tutt’ora in uso. L’ideale per un matrimonio intimo in una cornice decisamente fiabesca, o per una messa natalizia dal carattere familiare. C.C.

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PEOPLE

C’è coda allo sportello?

Prendiamoci un caffè Più che a una banca assomiglia a uno store, o meglio, a una lounge. Vi si può infatti ingannare l’attesa sorseggiando un caffè o ricaricando il laptop. È l’ultima avventura imprenditoriale di Richard Branson. Con la Virgin Money, il magnate inglese ha inventato un nuovo format di istituto bancario, facendo, ancora una volta, parlare di sé David Acito

i è sempre contraddistinto nel mondo degli affari per l’ecletticità e anche, diciamolo, per una certa stravaganza. Certo è che Richard Branson, 61 anni, aria da eterno ragazzo e un patrimonio di 3 miliardi di sterline che ne fa il terzo uomo più ricco del Regno Unito, di starsene tranquillo a godersi la sua fortuna, proprio non ci pensa. Non pago di un impero diversificato in una miriade di attività – dalla musica agli aeromobili, dalla sanità privata al wellness e alle assicurazioni – tempo fa si è

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messo in testa nientemeno di portare i turisti nello spazio con la sua Virgin Galactic che collega New York e Sidney in meno di due ore con 200 mila sterline a viaggio, e adesso punta a conquistare anche la City londinese. La sua ultima impresa è infatti l’acquisizione della Northern Rock, la prima banca nazionalizzata nel Regno Unito, che l’imprenditore ha salvato dal fallimento durante la crisi globale del 2007-2008, comprandola, lo scorso novembre, al prezzo di 747 milioni di sterline, ossia la metà quasi

esatta del miliardo e 400 milioni di sterline, sborsati, nei precedenti quattro anni, dallo Stato (con i soldi dei contribuenti) nella speranza di tenerla in piedi. Un’impresa che ha avuto il plauso del ministro inglese del Tesoro, George Osborne, quale valido sistema per riportare un po’ di soldi nelle casse pubbliche, nonché primo passo, da parte del governo, per disfarsi, in un futuro prossimo venturo, di tutte le banche nazionalizzate. Al posto del nome Northern Rock oggi c’è quello di Virgin Money, l’istituto di credito


PEOPLE

creato da Branson nel 1995 e da allora consolidato e rafforzato dalla fusione con un’altro grosso istituto bancario e oggi in grado di competere con colossi come Hsbc, Barclays, Lloyds, Santander e Rbs. Branson, come sempre, ha stupito tutti entrando nel mondo delle banche con una banca che non assomiglia per nulla a una banca. Non è un caso infatti che le filiali della Virgin Money siano state ribattezzate “stores” ovvero negozi, e quelle più grandi “lounges” perché vi si può ingannare l’attesa, bevendo un caffè e ricaricando il proprio cellulare o laptop. Una scelta ardita che riflette la personalità del magnate: «Avete dato un’occhiata alla tipica filiale di una banca inglese recentemente? È quasi sempre vuota. Non ci va più nessuno, perché non è un posto che invoglia ad entrare». Ha dichiarato provocatoriamente, aggiungendo che «il concetto di banca non è mai stato così impopolare come oggi, mentre la parola money (denaro) lo è sempre di più». E Branson, che di denaro ne fa letteralmente a palate, è un’ottima garanzia. Partito praticamente da zero, con un nonno giudice e un padre avvocato, Branson pareva destinato alla carriera legale, anche se a scuola il suo rendimento non era dei migliori, tant’è che non portò mai a termine l’universi-

tà. La sua prima idea imprenditoriale fu quella di vendere dischi scontati in uno scantinato con alcuni amici. Iniziativa che avrebbe dato vita alla Virgin, nome non scelto a caso che riflette la voglia di Branson di esplorare territori “vergini”. Dai dischi nello scantinato a una catena di negozi musicali, il passo è breve. Nel 1972 nasce la Virgin Records, con annesso studio di registrazione: il primo album, Tubular Bells di Mike Oldfield, uscirà nel 1973 e sarà un grande successo. Dalla musica Branson spicca ai voli di linea, fondando nel 1984 la Virgin Airlines, impresa che amplierà, vendendo nel 1995 la Virgin Records alla Emi per 500 milioni di sterline. Dagli aerei passerà ai treni: approfittando della privatizzazione del settore ferroviario introdotta dalla Thatcher, darà vita alla Virgin Trains. Nel 1994 proverà anche a fare concorrenza alla Coca Cola e alla Pepsi, lanciando la Virgin Cola, una soda alla cola, in una bottiglia che ricorda le forme sinuose della attrice Pamela Anderson. Da qui in poi inanella un successo dopo l’altro: telecomunicazioni, commercio, sanità, credito e nuovamente musica. Branson è dovunque e fa parlare anche per il suo impegno nelle cause umanitarie (il suo miglior amico e maestro – dichiara - è Nelson Mandela) e ambientali. Si

schiera a favore del disarmo nucleare, finanzia ricerche in campo medico e sposa le cause ecologiste di Al Gore. Amico dei potenti, e nemico degli schiarimenti politici – è noto il suo appoggio al governo Thatcher come a quello di Tony Blair – ha sempre sostenuto che negli affari non ci sono partiti. Nel business come d’altronde nella vita, ama mettersi in gioco continuamente: solo per dirne un paio, ha attraversato l’Atlantico in barca a vela e il Pacifico in mongolfiera, ma soprattutto ama fare le cose a modo suo, andando spesso e volentieri contro corrente. Detto ciò è lecito aspettarsi, anche da questa sua ultima avventura come banchiere, qualcosa di assolutamente inaspettato. ■ 3 2012 | www.mastermeeting.it 235


PEOPLE

Leonetta Marcotulli circondata da un gruppo di ammiratori accanto alla sua Giulietta Sprint

Se Dio m’aveva voluta così,

perché complicarmi la vita? ANTICONFORMISTA, IMPAVIDA E “SCONCLUSIONATA ASSAI”. MA ANCHE ARTISTA SENSIBILISSIMA, GRANDE AMICA DI ROTELLA, SCHIFANO E FUKSAS. LEONETTA MARCOTULLI, TRA UNA GARA DI AUTOMOBILISMO, UN VOLO IN ALIANTE E UNA CAVALCATA SELVAGGIA, SI È SEMPRE LASCIATA GUIDARE SOLO DAL SUO INTUITO. PRENDENDO TUTTO QUELLO CHE LA VITA LE METTEVA DAVANTI COME TANTI REGALI DA SCARTARE Lucilla La Puma

a terra è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Non scenderò mai dalla mia nave”. Leonetta Mar-

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cotulli, classe 1929, marchesa, scultrice, campionessa di automobilismo e amica di grandi artisti come Rotella, Schifano e Fuksas, non riuscirebbe mai a comprendere lo smarrimento di T.D. Lemon Novecento, il timido protagonista di La leg-

genda del pianista sull’oceano, che per tutta la vita vedrà passare il mondo da una nave senza mai desiderare di scendervi. Lei che, su una nave è salita da giovanissima, con tutta la sua famiglia, quando ne è scesa, ha preso tutto quello che la vita le metteva davanti come tanti regali da scartare. «Sono partita per il Venezuela nel 1948 con la mia famiglia, mio padre era ingegnere e aveva avuto l’incarico di costruire alcune strade a Caracas. Del lungo viaggio in nave ricordo l’emozione, la mia prima Coca Cola e i capelli corti, a dispetto della moda dell’epoca e dei pregiudizi sulle donne. Fin da allora ero una ragazza alla mia maniera, mi facevo condurre solo dal mio intuito senza chiedermi se un’azione fosse giusta o sbagliata secondo il giudizio degli altri, ma unicamente guidata dal piacere di farla, se


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L’artista posa dietro una sua scultura dal titolo “Vagina”. Sotto, con Mario Schifano nello studio di Trastevere

pensavo fosse la cosa giusta». Così si racconta Leonetta Marcotulli, “Lilli” per gli amici, che abbiamo incontrato nella sua casa di Trastevere zeppa dei ricordi di una vita benestante e creativa. Una casa che trasmette la stessa caotica allegria di quella in cui è nata e che fu poi acquistata da Eduardo de Filippo: «Lui non cambiò nulla e quando gli chiesero il motivo, rispose che era una casa “sconclusionata assai” e per quello già molto bella». Leonetta l’arte ce l’ha nel dna, «vengo da una famiglia di artisti con uno zio, l’architetto Florestano di Fausto, che mi ha sempre incoraggiata». Oggi, Lilli, si diletta a piantare bulbi nella sua casa di Rocca Canterano, e scolpisce su pietra perché le sue sculture resistano al tempo. Mentre parla Leonetta mi mostra i titoli dei giornali venezuelani, testimoni, oltre che di un matrimonio importante, quello con il marchese Renzo Durand de la Penne, dei suoi successi con le auto da corsa «fu mio fratello Maurizio a iscrivermi alla prima gara; lui già correva, contro il volere di nostro padre, e fu proprio per sfidare papà che trascinò nella sua passione anche me. La velocità mi caricava di adrenalina e di emozioni. Ricordo quella volta in cui la corsa si snodava attraverso le stradine anguste dei paesi a nord di Caracas e il pubblico era assiepato

sui due lati. All’improvviso davanti a me due ragazzi inciamparono attraversando la strada; d’istinto accelerai evitando la tragedia perché se avessi frenato a quella velocità avrei perso il controllo dell’auto facendo una strage». Dopo le corse la “marquesa” de la Penne scopre il volo a vela e se ne innamora cominciando a pilotare l’aliante. Si dedica anche all’equitazione «ad andare a cavallo però non ho mai imparato bene», confessa, «anche perché ogni volta che mi ci dedicavo, scoprivo di essere rimasta incinta». Considerata tra le dieci donne più attraenti ed eleganti d’Italia confida di essersi sempre curata poco del suo aspetto «allo specchio mi vedevo divertente e avevo un’idea fissa in testa, se Dio m’aveva voluta così, perché complicarmi la vita? Sono stata amica di barboni come di principi, e degli uomini tutti, moltissimo, li trovo più onesti delle donne. Purtroppo con il femminismo si sono confusi i ruoli, abbiamo perso molto» Le donne però le scolpisce, solide, materiche, fertili, come le vede nel suo immaginario, e

un po’ le sfida, come quella volta nel gran premio del Venezuela del ’54 con Maria Teresa De Filippis, prima donna che guiderà nel ’58 una vettura di Formula 1. «Io vinsi la mia categoria e lei perse la sua». Un po’ di vanità, quella però c’è sempre e la confessa, con aria sorniona, come l’emozione che aggiunge al racconto pensando al primo articolo che le dedicò L’Universal oppure a quando per le strade di Caracas durante il carnevale si imbatté nella propria maschera: indossata da alcune giovani ragazze vestite con lunghe gonne e occhialoni da corsa. Tornata a Roma agli inizi degli anni ’60, dopo la caduta di Pérez Jiménez con i figli Lorenzo, Marina ed Alessandra, organizza la sua prima mostra allo Studio del Canova dove propone le sue enigmatiche donne in cui è evidente l’influenza del suo soggiorno in Sud America. La mostra piace e la gallerista a cui il comune di Spoleto mette-

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Leonetta si allaccia il casco prima della gara automobilistica di San Cristobal in Venezuela

Opere in esposizione alla mostra “Lilli non si può clonare” tenutasi nel 2010 alle Scuderie Estensi di Tivoli

un soldo e vivevamo tutti assieme. Anche quelli furono anni intensi. La mia vita, dicevano gli amici, era come un mare profondo pieno di segreti». Eppure, di segreti Lilli sembra non averne, neanche su temi difficili; il dolore non la spaventa, serve ad apprezzare le gioie, e la morte è un’esperienza da affrontare con curiosità. «Scoprire cosa c’è dall’altra parte mi attrae, non ci rinuncerei neanche se potessi». Racconta di quando durante una corsa la sua auto finì contro un

albero. «Negli istanti che mi dividevano dall’impatto non ho pensato a mio marito o ai miei figli, ma solo all’esperienza che mi aspettava». Lilli è seduta in poltrona accanto alla figlia Marina che le sorride, e sorridendo mi dice che è stata più una brava figlia che una brava madre. Ma da tanta complicità e tenerezza si intuisce un profondo affetto. Certo, Leonetta Marcotulli, paura di scendere dalla propria nave non ne ha avuta. Forse è questo il suo unico segreto. ■

va a disposizione durante il Festival dei Due Mondi il prestigioso Palazzo Collicola la invita a partecipare per due anni consecutivi sia alla mostra sulla pop art che a quella su Marilyn Monroe. «Erano i tempi in cui i mercanti ti offrivano metà merce, metà soldi, ma spesso più che di soldi si trattava di pasti», un certo Romoletto s’innamorò di una sua scultura e le chiese di fissare lei il prezzo, unica difficoltà che non si trattava di soldi, ma di scatoloni di purè dopo un momento di sgomento rispose decisa: «La mia altezza in scatoloni». Il purè faceva un po’ schifo e dopo qualche mese tutti gli amici cominciarono, durante l’ora dei pasti a disertare lo studio di Via della Lungara che condivideva con Mario Schifano, Tano Festa e Massimiliano Fuksas. «C’era un grande cortile, poi una piccola corte che apriva sullo studio. Era il periodo Particolare di un magazine venezuelano del 1956 dedicato ai successi sportivi di Leonetta Marcotulli degli artisti senza 238 3 2012 | www.mastermeeting.it


si fa in quattro

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SERVIZI

INDEL B LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEGLI ALBERGHI INCONTRA LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NEI NUOVI PRODOTTI DELL’AZIENDA DEL GRUPPO BERLONI

rigobar, televisori, casseforti, illuminazione per hotel e serrature elettroniche: queste sono alcune delle soluzioni prodotte da Indel B, azienda nata negli anni Sessanta che oggi fornisce gruppi alberghieri quali Hilton, NH Hotels, Accor, Four Seasons, Una, Sheraton, Armani Hotel per citarne solo alcuni. Di recente l’azienda ha anche stipulato un accordo con Besteam per la fornitura di minibar, casseforti, serrature elettroniche e illuminazione led ai circa 600 hotel affiliati al gruppo internazionale Best Western. Tra i prodotti più innovativi i minibar “K Plus”, la più evoluta soluzione che unisce l’assoluto silenzio ai minimi consumi. Utilizzando il 70% di energia in meno a confronto con i migliori minibar sul mercato, rispettano l’ambiente e contemporaneamente garantiscono importanti risparmi economici. Inoltre l’azienda del Gruppo Berloni, come ci racconta il Commercial Director, Gerardo Boschi: «è presente in diversi mercati (dall’alberghiero alla nautica, dai sistemi di refrigerazione per i camion alle soluzioni per la conservazione vini), ma c’è un

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unico elemento che lega tutti questi settori: la ricerca dell’innovazione tecnologica a basso impatto ambientale». Indel B, infatti, sta virando in modo sempre più deciso verso la realizzazione di prodotti tecnologici che garantiscano, oltre al confort nelle camere, consumi minimi e massima efficienza energetica, all’insegna della sostenibilità. «I prodotti “green” della nostra azienda sono quelli che stanno attirando sempre di più l’attenzione degli

albergatori e l’esempio di maggior successo è sicuramente costituito dai minibar “K 40 Plus”, i primi al mondo a rientrare nella classe di efficienza energetica A+++». Accanto a questi anche l’innovativa gamma di illuminazione a Led che, oltre alla piacevolezza estetica, è in grado di ridurre i consumi in modo sensibile e di offrire maggiore durata nel tempo, e i televisori Led ultra-slim,

con regolazione della retroilluminazione, in collaborazione con Philips, di cui è diventata Partner Ufficiale Europeo per le Hotel TV. Questa scelta rientra in una precisa strategia aziendale, come spiega il manager: «negli ultimi anni ci siamo dedicati a sviluppare prodotti eco-sostenibili per il mercato alberghiero. Abbiamo capito che è tempo di dare risposte serie e credibili alla domanda degli albergatori di forniture che consumino meno e che, al tempo stesso, possano fregiarsi del titolo “green”. Optare per un prodotto ecologico non deve significare spendere di più, tutt’altro. Investire in un minibar Indel B ad altissima efficienza energetica, per esempio, vuol dire risparmiare in modo significativo a livello di consumi energetici, fino dal primo anno di utilizzo e per tutta la vita del minibar, stimata in circa 15 anni». E conclude: «siamo alla ricerca costante di mercati nei quali sia necessario proporsi con soluzioni tecnologicamente avanzate. Non ci interessano settori e prodotti ai quali non possiamo dare un contributo in termini di innovazione. Crediamo che questo sia il valore aggiunto delle aziende del futuro». G.G.


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Meravigliosa

Le suggestive falaises rocciose della Provenza

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Provenza

PER I VIAGGIATORI CURIOSI DI LUOGHI, ENOGASTRONOMIE MEDITERRANEE, CASE E CAMPAGNE D’ELITE, QUESTA TERRA DI DELIZIE SEMPLICI E ANTICHE, DAL FASCINO IMMEDIATO E COINVOLGENTE POTREBBE ESSERE IL MODO PIÙ DIVERTENTE DI SEGUIRE IL FILO TENERO DELLA PRIMAVERA NASCENTE Testo e foto di Patrizia Spinelli Napoletano

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La Lavanda, fiore simbolo della Provenza

acconta, una delle antiche leggende provenzali, che il Creatore, prima di dare vita ad Adamo, si accorse che gli erano avanzate parecchie cose. Distese paradisiache turchine, moltissimi tipi di rocce, abbondanza rigogliosa di terra coltivabile già colma dei semi di una flora opulenta e una fantastica scorta di sapori, colori e profumi non ancora utilizzati. Allora Egli pensò di trasformare tutta quella abbondanza in un magnifico compendio del suo mondo, il suo paradiso speciale. Voilà la Provenza.

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Tattile, materico, sensoriale, vibrante, fiabesco, é il caleidoscopio emozionale di questa millenaria provincia narbonense, che nella nomenclatura ha conservato il raffinato imprinting d’epoca imperiale sintetizzandolo in Provence. Come disegnati dall’alto dal genio pittorico di un artista immaginifico con tratti obliqui o verticali alla Cézanne, la naturalità dei paesaggi provenzali travolge e sperde i sensi con l’intensità magnetica della luce, la violenza bellissima dei profumi, dei colori così cari a Van Gogh, ogni cosa esaltata dalla

voce del suo mitico vento, il maestrale. Si susseguono e contrappongono leggerezze aeree di marecielo, il repentino torreggiare di rocce e montagne, altopiani selvaggi, falaises fiammeggianti d’ocra, terre spaccate inondate dai viola ebbri della lavanda, radiose esplosioni giallo zafferano dei girasoli fra l’argento degli ulivi, le verticali scure dei cipressi, i pini resinosi e i vigneti, infiniti e preziosi. Partendo dal basso dello splendente Luberon risalendo lentamente la luce del Vauclouse, s’incontrano cittadine, borghi,


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La corte d’ingresso della Bastide de Marie

villaggi di straordinaria bellezza, arte e storia millenaria. Avignone, Carpentras, Gordes, Lacoste, Orange, Menerbes, Uchaux, Crillon la Brave. A loro volta, come sorprendenti scatole cinesi, i luoghi annidano, immersi nei vigneti, campiture di lavanda, girasoli, orti e frutteti, le imperdibili intimità segrete, di preziosi Relais e Maison d’Hotes de Charme. Ogni casa un mondo a sé, irripetibile e unico in cui il sotteso fascino dei posti, la gentilezza del savoir-vivre, la premura discreta dell’accogliere creano per sempre nel cuore e nella

mente di chi li assapora l’insopprimibile nostalgia del ritorno. Così nel basso Luberon, fantastico parco naturale protetto dall’Unesco, fra Avignone e a un’ora da Marsiglia, è il borgo di Ménerbes, uno dei più bei villaggi di Francia, cinquecentesca roccaforte allungata su uno sperone roccioso a dominare ampie territori rurali e l’impressionante Mont Ventoux, baluardo degli ugonotti e protestanti, per colori e atmosfere amatissima da Picasso e Nicolas de Stael. Recentemente raccontato dallo scrittore inglese Peter Mayle nei

suoi libri, colpito con sua moglie da un coup-de-foudre di spassionato amore tanto da trasferirsi a vivere con armi e bagagli qui, sempre grazie ad un suo romanzo è divenuto set del delizioso blockbuster Un’ottima annata (A Good Year) 2006 diretto da Ridley Scott, con Russell Crowe e Albert Finney. Qui dove la natura é regina e selvaggia, protetta dalla montagna, difesa dalla roccia e dai fiumi, si annida l’altrove incantevole d’antica pietra, profumato e quieto della settecentesca Bastide de Marie. Il pulsare 3 2012 | www.mastermeeting.it 245


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Bastide de Marie. Il primo salotto con arredi d’antan

Bastide de Marie. Un particolare della piscina zen

rurale e vivido della Provenza si condensa felice raccontato dallo smanioso ronzare di api e cicale. Oltre il cancello, simmetrie di cipressi, ritmati da ulivi, lavande e vecchi orci di cotto, scrivono verticali d’ombra lungo l’ampiezza di un viale che incornicia la spalle della casa. Di fronte un portoncino verderame apre sulla sorprendente corte interna cullata dal mormorio della piscina di pietra degradante in saltelli e cascate e, da subito, «il tempo comincia a scorrere diversamente». L’incontro fra i proprietari Jean-Louis e Jocelyln Sibuet, 246 3 2012 | www.mastermeeting.it

Bastide de Marie. La lavagna dei menu curati dall’executive-chef Laurent Houdart

imprenditori famosi per le affascinanti Fermes de Marie a Mégève e lei raffinata Interior Design e l’antica bastide fu immediato coup de coeur. L’idea di un isola di pace immersa nelle vigne, per sé e per ospiti e amici dove dimenticare le inquietudini del quotidiano lasciandosi portar via dalla tranquillità odorosa dei luoghi, prese forma e l’antica dimora di campagna, attraverso un restauro accurato ma essenziale, ha ritrovato la grazia attuale di adorabile Maison de Charme. Sotto la guida di Monsieur Sibuet, la ripresa d’esterni ed in-

terni, è stata realizzata nel rispetto delle tradizioni. Recupero dei soffitti a travi e a volte, dei pavimenti in lastrico, di pareti ed archi in pietra viva che ricorrono e coniugano sia la rappresentanza e le zone pranzo a piano terra che camere e suites, illuminate dalle luminose tonalità della natura locale. Anice, miele, prugna, malva, lavanda, salvia, grigio perla, ogni possibile confort high-tech sommati ad arredi d’antan comme il faut e letti in ferro battuto o capitonnés con baldacchini si snodano distribuiti nei piani superiori o nelle adia-


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Bastide de Marie. La salles-à-manger

Bastide de Marie. Il salotto-biblioteca con il magnifico camino settecentesco Bastide de Marie. Una delle suite, arredate da Jocelyn Sibuet

Bastide de Marie. Il grande viale orlato da ulivi, lavande e cipressi che porta alle vigne

cenze nella corte. Perfettamente conservato nella sua originalità, con il calore di un abbraccio intimista accoglie l’ampio living salotto-biblioteca, compreso fra l’ingresso dalla corte e l’uscita su vigne e giardino. Fra antiche librerie antiquarie e avvolgenti sedute, un’immenso camino domina l’insieme a cui Sibouet ha contrapposto lo chic-decontracté di una grande biblioteca, disegnata da lui e prodotta da artigiani provenzali, in legno decapato, affollata di libri contemporanei, antichi e oggetti. Gli arredi di tutta la bastide in barocco provenzale

o comunque d’artigianato, brocanterie e antiquariato locale, le suppellettili, i tessuti e le tonalità, ogni cosa, reca l’impronta d’eleganza, affettuosa familiarità e sofisticata intuizione con cui Jocelyn Sibuet firma le sue case. Raffinate tables habillées, intorno cui gustare l’eccellenza gastronomica mediterranea dell’executive-chef Laurent Houdart e la sua équipe – fantastica la “Caprese” con pomodori, mozzarella di bufala profumata da un delicatissimo pesto – si distribuiscono nella deliziosa veranda, una delle due salle-à-manger, limitrofa al-

Bastide de Marie. Il giardino all’italiana

la cucina e alla saletta del petitdejeuner contrassegnata dalla divertente corsa di un lungo tavolo con il piano in alluminio forgiato e sedute scarlatte, affacciata sull’intima duplice veduta del piccolo giardino formale dedicato all’orto e il mare delle vigne. Una cave e 24 ettari di vigneti, degustazione di vini straordinari bianchi, rossi e rosé fra cui Syrah, Grenache, Viognier rappresentano il sogno realizzato di Jean-Luis Sibuet, frutto di una passione e di un impegno assoluti. Indimenticabile! Risalendo in Vaucluse, territo3 2012 | www.mastermeeting.it 247


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Crillon-le-Brave. Lo spettacolo del tramonto dalla terrazza affacciata sulla piscina

Crillon-le-Brave e il fascino delle mura medievali del borgo, trasformate nel Relais de Charme gestito da Patrick e Andrea Gaillard

rio é saporoso di tartufo, lavanda e vini, fra splendide fatiscenze di teatri e città romane, incassata in terra di Drôme, enclave dei Papi, costellata di borghi da degustare, dove giganteggiano Mont Ventoux e i Dentelles de Montmirail, plissés di pizzo di pietra che si ergono improvvisamente come tende di un teatro, tatuata dai sentieri botanici del Massiccio di Uchaux. Qui, tra Bollène e Orange, nei pressi di Avignone oltre lo stormire di un bosco di platani, dalla lavanda emerge lo splendido isolamento del cinquecentesco Chateau de Mas248 3 2012 | www.mastermeeting.it

sillan. Nato come casino di caccia donato da Henri II di Francia a Diane de Poitiers, successivamente dominio viticolo, è oggi di proprietà di Peter Wylly e di Birgit Israel, famosa decoratrice d’interni londinese, che l’hanno trasformato in raffinatissima Maison de Charme. Al di la dell’imponenza delle mura gli interni sono modulati con solare eleganza nella ricerca di un’intimità preziosa che avvolge come un bozzolo di gioia gli amici e gli ospiti. Le mura sono imponenti, i soffitti a travi, a volte e cassettoni, la dolcezza del lastrico in

Crillon-le-Brave. La bella piazza-terrazza posta al centro del Relais

pietra chiara come la bellissima scala a chiocciola che non fa dimenticare il remoto 1200 della sua edificazione. Dall’ingresso si modulano, sotto le spirali delle volte, i diversi salotti nelle sfumature mauve, crema, grigio perla e oro patinato, gli stessi che ritmano le diverse camere e suites collocate ai piani superirori dove confortevolezze contemporanee si fondono ad appunti d’epoca. Gli arredi antiquari, vecchie etagères e credenze, illuminate dalla morbidezza del decapage, mostrano collezioni di antichi vetri, cristalli, alzate e zuppiere


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Crillon-le-Brave. Cintz e lini in nuances con la natura nell’alcova di una delle suites

L’ingresso di Crillon-le-Brave

e movimentano con l’allegria del gusto della casa il grande salone del camino che introduce alla luminosità diffusa della lunga veranda dedicata alla salle-àmanger, dove assaporare le golose specialità territoriali e fusion dell’executive-chef Marc Koenemund, affacciata sulla corte-giardino a ferro di cavallo. All’esterno, fra spartiti di cipressi, fronteggia la veranda l’orizzontalità del “giardino d’inverno”, intorno antica vaseria provenzale, forme topiarie scolpite nel bosso e nel tasso, alberi secolari, obelischi e bassorilievi a parete, il getto di una fonte se-

gna il centro e una breve rampa raccorda la seconda parte del giardino dedicata alla piscina. Dietro il castello, oltre le torri, nel parco secolare di platani e i salici del grande stagno, si apparta il segreto ghiotto dell’orto a servizio dell’eccellenza gastronomica di Monsieur per la gioia degli ospiti, amici e padroni di casa. Assolutamente da non mancare! Proseguendo, a una manciata di chilometri da Avignone e da Carpentras, arroccato su un altopiano con vista mozzafiato su vigne, uliveti e l’inerpicarsi calcareo del Mont Ventoux,

Le due vasche ottocentesche gemelle con vista sul verde

prediletto da Cézanne e Mistral, appare lentamente, in un crescendo emozionale, stregante e misterioso come un racconto medievale, il villaggio in pietra colore del miele di Crillon-le-Brave. Il suo nome deriva dal soprannome di uno dei più feroci e valorosi generali di Henry IV, Brave Crillon – il gagliardo militare fu talmente venerato dai Francesi da intitolargli anche il mitico Hotel Crillon di Parigi –. Al centro del piccolo borgo restaurato, nel suo punto più alto, apre le porte lo stupefacente Relais de Charme Crillon le Brave. 3 2012 | www.mastermeeting.it 249


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Chateau de Massillan. La luminosa corte-giardino quadrata

Il cinquecentesco Chateau de Massillan nella campagna di Uchaux nei pressi di Avignone

Chateau de Massillan. Uno dei salotti design in cui spiccano il gioco delle volte e gli antichi reperti

Chateau de Massillan. Elegante etagère con collezioni di antichi vetri, piatti e caraffe nel salotto del camino

Accolti da Patrick Gaillard e sua moglie Andreà con affettuosa simpatia e carissima solarità, una costante questa che costituisce il dna dell’intero staff del Relais, il luogo imprigiona in una malia che proietta fuori dal tempo in una dimensione di spensierata familiarità dove ogni ospite, se vuole, è 250 3 2012 | www.mastermeeting.it

parte dell’unicum villaggio-relais e interagire con la sua vita. La morbidezza dorata delle pietre prosegue nei corpi architettonici che costituiscono l’insolito insieme formato 32 accoglientissime camere e varie suites, suddivise nella riconversione eccellente di un’antica villa, un presbiterio cinquecentesco,

una bigattiera, settecentesco locale per l’allevamento dei bachi da seta e sette case plurisecolari. Declinate in un pastello provenzale delicatissimo, arredi antiquari, vimine, lini, fiandre e cintz e complete di ogni possibile confort, si articolano gli ambiti privati per gli ospiti, i diversi salotti interni-esterni, la superba salle-à-manger dominata da uno smisurato camino medievale dove vengono cotti i deliziosi arrosti d’agnello, una delle squisite specialità territoriali occitane dell’executive chef, l’irlandese John Ellis.


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Chateau de Massillan. La salle à-manger nella veranda che fronteggia il giardino d’inverno

Chateau de Massillan. L’ampio salone del camino fra collezioni d’antiche porcellane e vetri

Piccoli ponti sospesi, scale, corti e separés segreti, un campo di bocce, sottopassi, viottole e stradelle pavimentate, all’antica, di pietra bionda, immerse nel verde di arbusti da fiore e da foglia e righe di cipresso, raccordano i diversi corpi e tutte riuniscono sulla scenografica terrazza del ristorante che, come la balza della piscina sottostante, affiancata da due belvedere, affaccia sulla veduta superba del Mont Ventoux e i pizzi rocciosi del Montmirail. Alla luce del tramonto sorseggiando crus della Valle del Rodano proposti dal sommelier

Cedric Demeniex fra le oltre 500 etichette della cave, degustando i formaggi sublimi della riserva di Claudine Vigier, maitre fromagier di Carpentras, come nella dolcezza del levar

del sole insieme alla fondente golosità di un croissant appena sfornato, Crillon-le-Brave abbraccia d’oro e miele dando la sensazione liberatoria di essere in pace e finalmente a casa! ■

Bastide de Marie. Jean-Luis e Jocelyn Sibuet, Route de Bonnieux Quartier de la Verrerie, Menerbes. Presso Marion Rouaux, assistante relations médias. Tel. 33450906339/40. Le Hameau, 144 chemin du Petit Darbon, 74120 Demi Quartier, Megève. cmpresse@groupesibuet.com - www.sibuethotels-spa.com. Chateau de Massillan. Chemin Hauteville Uchaux, 84100 Avignon, Vauclouse. Tel 33490406451 – www.chateau-de-massillan-com. Crillon le Brave. Patrick e Andréa Gaillard, Place De L’Église 84410 Crillon Le Brave. Tel. 33490656161 – www.crillonlebrave.com. 3 2012 | www.mastermeeting.it 251


LA MIA CITTÀ. I LUOGHI DELL’ANIMA

Comincio da me

Ha scritto un romanzo che rispecchia il sentire dell’uomo di oggi. E, certo che tante persone si sarebbero ritrovate nella storia del protagonista, trolley in mano, l’ha distribuito personalmente nelle librerie. Così è nato il successo del primo libro di Eloy Moreno “Ricomincio da te” Riccardina Corgnati

uello di Eloy Moreno è, a pieno titolo, un felice caso di successo fai da te. Nato 36 anni fa a Castellón de la Plana, in Spagna, lo scrittore – di professione informatico – ha creduto talmente nella sua opera prima da volerla non solo pubblicare a proprie spese, ma addirittura distribuire porta a porta nelle librerie. E la sua caparbietà è stata premiata. In poco tempo “Ricomincio da te” (Corbaccio, 16, 40 euro) ha venduto 3000 copie, a quel punto, suscitando l’attenzione delle case editrici. Il resto lo dicono i nu-

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meri: nel gennaio 2011 il romanzo ha scalato le classifiche delle librerie spagnole con una tiratura di 60mila copie. La storia si svolge in Spagna e inizia nel 2002. Il protagonista è un uomo comune – volutamente lasciato dall’autore senza nome in modo che ciascun lettore vi si potesse identificare – che, a un certo punto della sua vita, decide di voltare pagina, ma non prima di aver ripercorso le tappe e gli affetti più importanti della sua storia. Nel romanzo si ritrovano tutti i mali della società contemporanea: la fretta, la noia della routine,

la mancanza di tempo da dedicare a ciò che si ama, la stanchezza e la superficialità dei rapporti, l’incomunicabilità tra le persone, la competizione sul lavoro e la solitudine. Scrive Eloy Moreno: “Anni fa abbiamo dovuto prendere una persona che facesse ciò che noi non riuscivamo più a fare. Ce ne mancava il tempo. E ci mancava il tempo perché dovevamo lavorare troppo. E dovevamo lavorare troppo perché, oggigiorno, per qualunque cosa occorrono soldi. Soldi per mantenere un bimbo che a malapena vediamo; soldi per


LA MIA CITTÀ Camminare in riva al mare di Castellón de la Plana dopo la pioggia è il rifugio dell’anima dello scrittore valenciano Eloy Moreno (nella foto in basso a destra), tecnico informatico che, da giovane sconosciuto, è diventato un fenomeno nel panorama editoriale spagnolo. Il suo romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Ricomincio da te (Corbaccio, 16,40 euro), è stato il caso editoriale dell’anno

pagare una persona che ci pulisce una casa dove a malapena passiamo qualche ora; soldi per vivere una vita che non ci godiamo più. Tutto così circolare, così ridicolo”. Parole che rispecchiano la situazione esistenziale del protagonista, un uomo che osserva un presente che, giorno dopo giorno, diventa sempre più intollerabile. Abbiamo incontrato l’autore a Milano per chiedergli come ha preso forma concreta nella sua mente “Ricomincio da te”. «L’idea mi è venuta nel 2007», racconta Moreno, «e lo spunto è nato da una riflessione: guardandomi attorno mi sono reso conto che tanti miei amici avrebbero voluto cambiare la loro vita se solo ne avessero avuto il coraggio. Ho immaginato che dovesse essere così anche per molte altre persone e ho cominciato a pensare a un personaggio capace di riscattare questa moltitudine e di dare una svolta alla propria esistenza, ricominciando da capo. Avevo già in mente l’inizio e la fine della storia: volevo partire dall’infanzia e raccontare il senso di perdita che si vive quando finisce una grande amicizia, e più in generale volevo parlare dell’abbandono dell’innocenza, lo scotto che si paga per diventare adulti». Il protagonista si ritrova al

centro di un episodio inquietante quasi kafkiano: ossessionato dalla sparizione di una penna gel verde, intraprende un’indagine maniacale, perdendo il senso della misura e dell’etica... «Sì, è un episodio emblematico, non a caso il titolo del romanzo nella versione originale cita proprio la penna verde. In realtà l’ossessione del protagonista è quella dell’uomo di oggi che nell’attaccamento agli oggetti e nel loro possesso si illude di poter trovare una sicurezza, un’identità. In realtà, poi, sono le cose a cui ci attacchiamo, che ci posseggono, prova

amo molto José Saramago, Isaac Asimov, Juan José Millás e Ana María Matute». Ritiene che internet, in particolare il web 2.0 abbia cambiato il modo di rapportarsi alla scrittura di un autore, o ritiene che sia solo uno strumento più efficace di promozione e diffusione? «Non saprei rispondere in generale ma, per quanto mi riguarda, il web ha modificato molto il mio approccio alla scrittura, e soprattutto il mio linguaggio che rispecchia quello di internet e dei blog, ovvero capitoli brevi con dialoghi serrati. Penso anche che la rete,

ne è che quando le perdiamo, andiamo in crisi». Immagini di avere a disposizione due righe per convincere qualcuno a leggere il suo romanzo... «Gli direi “leggilo e troverai la tua storia”, anche se so che, forse, l’epilogo sarebbe diverso, perché nella vita reale è molto più difficile trovare il coraggio di essere se stessi». Un buon scrittore si nutre di buone letture. Quali sono i suoi autori di riferimento? «Sono diversi, in particolare

se sfruttata bene, sia un incredibile strumento di promozione. Nel mio caso, almeno, è stato così». Il tema centrale di “Ricomincio da te” è il bisogno di ritrovare se stessi. C’è un luogo dove si sente autenticamente se stesso? «Sì è la spiaggia di Castellón de la Plana. Niente mi fa sentire vivo come una camminata in riva al mare, dopo la pioggia». Tre parole per definire la “sua spiaggia”... «Pace, calore e casa». ■ 3 2012 | www.mastermeeting.it 253


INSIDE THE CHARACTER di Red Penugo Liberamente ispirato al questionario di Bernard Pivot rivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

© TIM COBURN

Alma Katsu

Segni particolari? Eccessivamente analitica La parola che ami di più? Amore La parola che ti piace di meno? No La paura più grande? Cerco di non avere paura Hai mai pianto per amore? Sì. Troppo E al cinema? Sì, quando vedo soffrire gli animali Il libro da tenere sul comodino? La recita di Bolzano di Sándor Márai Il sacrificio più grande? Rinunciare ai miei sogni Vai su tutte le furie per? L’ingiustizia La prima cosa che guardi in un uomo? Gli occhi La tua ultima notte scatenata? Due giorni fa Quanto tempo fai passare prima di richiamare qualcuno con cui hai avuto un primo appuntamento? Dipende. Un minutooppure una vita L’uomo ideale? Intelligente che non ha paura delle donne intelligenti Cosa ti deve dire un uomo per conquistarti? Sì Da cosa dipende la tua felicità? Dal sonno Ottimista o pessimista? Ottimista Vendetta o perdono? Vendetta Avara o prodiga? Prodiga 254 3 2012 | www.mastermeeting.it

Meglio l’uso o il possesso? L’uso Il tuo rifugio? Il divano con i miei cani Il tuo debole? Gli animali Passatempo preferito? Lavorare a maglia Il piatto che ti riesce meglio? La torta di carote Un errore che non rifaresti? Innamorarmi di un uomo che soffre di dipendenze Il tuo ultimo acquisto? Vestiti La cosa più stravagante per cui hai speso dei soldi? Un’auto sportiva Il bene più prezioso? I miei due cani La tua peggiore abitudine? Il lavoro La caratteristica di cui vai più fiera? L’operosità L’indumento a cui non puoi rinunciare? Gli stivali Il sogno che non hai ancora realizzato? Un viaggio in Mongolia La tua passione privata? Gli uomini belli Nel tuo frigorifero non possono mancare... I biscotti con il cioccolato Che cosa proprio non ti riesce? Dare retta alle persone sgradevoli Cosa ti annoia di più? La stupidità

La tua ispirazione? La gente Il gesto più romantico che hai fatto? Lasciare libero un uomo di cui ero ancora innamorata Come ti diverti? Lavorando Mai più senza? Cani L’invito più gradito? Quello di Longanesi per presentare Immortal Felicità è? Essere in pace con se stessi Il regalo che fai più spesso? La mia torta di carote Un regalo che vorresti ricevere? Un libro Il tuo miglior nemico? Le persone egoiste e irresponsabili, ma che diventano poi personaggi per i miei romanzi Dici basta a cosa? Ai testardi Quanto è importante il superfluo? Abbastanza Una vacanza memorabile... Sul lago di Garda, lo scorso anno Un vizio capitale? La Lussuria Cosa vorresti che Dio ti dicesse una volta arrivata in paradiso? “Non sei stata così cattiva” E chi vorresti incontrare per prima? La mia nonna paterna

Nata in Alaska, ma cresciuta a Concord, un piccolo paese del Massachussets, Alma Katsu, giapponese da parte di madre è profiler della Cia. il suo primo romanzo, Immortal (Longanesi, 17,60 euro) prende spunto da un racconto che scrisse 30 anni fa ed è il primo capitolo di una trilogia mozzafiato. Una vicenda di amore, potere e seduzione che si sviluppa su diversi piani narrativi con forti richiami a Wilde e Hawthorne. È una freddissima notte invernale nel pronto soccorso dell’ospedale di St. Andrew, nel Maine. Luke, giovane medico di turno, si ritrova davanti una ragazza atterrita dall’apparente età di diciannove anni e dalla bellezza eterea. Si chiama Lanny e ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Ma Lanny sostiene di averlo fatto su richiesta della vittima stessa. E chiede a Luke di aiutarla a scappare. Quando Luke rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il petto nudo. Sotto lo sguardo atterrito di Luke, la ferita si rimargina da sé all’istante. Lanny è immortale, di anni non ne ha diciannove ma oltre duecento...


INSIDE THE CHARACTER

LIBRI a cura di M.M. e C.M.

Autori: Alberto De Maio - Dino Satriano Titolo: Il mio fratellone Tiziano Terzani Casa editrice: TEA Costo: 13 euro Per chi ha amato il grande giornalista e scrittore fiorentino, ecco un imperdibile racconto dei suoi anni giovanili. Scritto da chi ne ha condiviso gli studi e, in parte, i sogni Autore: Torey L.Hayden Titolo: L’innocenza delle volpi Casa editrice: Corbaccio Costo: 16,90 euro Torey Hayden torna alla grande con questo delicato bellissimo romanzo; la storia - ambientata in un paesino del Montana - ruota intorno alla relazione che si instaura fra un bambino di 9 anni, figlio trascurato di un attore hollywoodiano, e i suoi rapitori, Dixie e Billy. Il sequestro è finalizzato al denaro del riscatto, ma col trascorrere del tempo, fra Dixie, che ha perso da poco un figlio, e il ragazzino si crea un rapporto dagli sviluppi inattesi. Emozionante Autore: Care Santos Titolo: Il colore della memoria Casa editrice: Salani Costo: 18,60 euro Dopo Carlos Luis Zafón e Ildefonso Falcones, la Spagna ci dona una nuova promettente scrittrice. Il Colore della memoria è la saga di una famiglia che si dipana tra presente e passato attraverso amori, arte, spiritismo, guerra civile e ricchezze perdute, il tutto “insaporito” da un intreccio mozzafiato. Un grande romanzo d’appendice che trascina e fa palpitare il cuore. Avvincente Autore: David Halperin Titolo: La voce smarrita del cielo Casa editrice: Salani Costo: 16,80 euro Un romanzo di formazione molto particolare e promettente. Danny ha sedici anni e vive nel cuore della Pennsylvania. Timido e goffo coltiva una bruciante passione per gli ufo, passione che lo trascinerà in un viaggio surreale fatto di inseguimenti, mistero e amore. Prove e difficoltà verranno affrontate come un vero e proprio cammino di iniziazione, tanto che al termine dell’avventura il giovane si sentirà pronto per affrontare la sua nuova vita con forza e sicurezza Autore: Jean-Christophe Grangè Titolo: Amnesia Casa editrice: Garzanti Costo: 19,60 euro Thrilling emozionante in pieno stile Grangé, ricco di imprevedibili colpi di scena dove nulla è come sembra. Lo psichiatra Mathias Freire si interroga sulla sua reale identità, angosciato dalla paura di poter essere un assassino freddo e spietato e intimorito da un concreto pericolo del quale non riesce in nessun modo ad individuare l’origine... Non fatevi spaventare dalle 750 pagine del romanzo, sarà per lo stile incisivo e pulito dell’autore ma non si riesce a smettere di leggere. Mozzafiato

Autore: Javier Sebàstian Titolo: Il ciclista di Cernobyl Casa editrice: Guanda Costo: 16,00 euro Lo scrittore spagnolo mette in scena una ricostruzione della catastrofe della centrale nucleare di Cernobyl, liberamente ispirata alla vita del fisico nucleare bielorusso Vasilij Nesterenko, che ha lavorato in prima linea nel contenere gli effetti delle perdite del famigerato reattore 4. Nesterenko ha vissuto a Pripjat’, ne ha solcato le ferite, calcato le strade deserte, abitate solo da cani randagi e attraverso l’autore ci racconta la sua verità. Singolare Autore: Rafik Schami Titolo: Il dono incantato del brigante Casa editrice: Garzanti Costo: 18, 50 Una raccolta di novelle in cui l’autore – tra i più grandi narratori contemporanei – rinnova con la sua fantasia la fiaba tradizionale regalandoci un tuffo in un mondo pieno di incantesimi e di fascino. Tenero e bellissimo. Da leggere e regalare Autore: Colin Meloy - Carson Ellis Titolo: Wildwood. I segreti del bosco proibito Casa editrice: Salani Costo: 16.80 euro Scritto dal cantante dei Decemberists, Colin Meloy e da sua moglie Carson Ellis, nota illustratrice di libri per ragazzi Wildwood è un’opera artistica irripetibile. La storia è ambientata alla periferia di Portland, dove c’è “la foresta impenetrabile”. Proprio in questa foresta due bambini, Prue e Curis, scopriranno un mondo segreto pieno di creature magiche e bellicose, animali parlanti, grandi saggi, mistici pacifici e potenti figuri dalle intenzioni oscure... Autori: AA.VV. Titolo: La macchina della morte Casa editrice: Guanda Costo: 19,00 euro Trentaquattro racconti di autori diversi che spaziando dall’umorismo alla fantascienza, dall’horror all’avventura indagano sull’idea che si possa scoprire il modo in cui si morirà. Carinissimo Autore: Amanda Lind Titolo: Il vangelo dell’assassina Casa editrice: Longanesi Costo: 17,60 euro Thriller brioso dalla scrittura sincopata e pulita, scritto dalla giovane pluripremiata scrittrice svedese Johanna Nilsson sotto lo pseudonimo di Amanda Lind. Francy, la protagonista si dipana tra situazioni crude e colpi di scena, perennemente in bilico tra una stanchezza perenne, un matrimonio scricchiolante, una vita in cui c’è sempre un conto da regolare, mentre vede sgretolarsi davanti quelle che credeva essere, fino a quel giorno, le sue certezze. Insolito

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AUTO

Audi A6 a nuova generazione, la sesta, della lussuosa ammiraglia di Ingolstadt si caratterizza per una estetica che accontenta gli amanti dell’eleganza: le sue misure sono quelle di una autorevole maestosa tre volumi visto, che è lunga 4,92 metri, larga 1,87 metri e alta 1,46 metri. Ma, sotto un vestito taglia L, si nasconde anche una punta di sportività, accentuata o

L

meno a seconda del tipo di motorizzazione prescelto. Per enfatizzare questa caratteristica dinamica, è stata alleggerita di 80 kg grazie alle numerose innovazioni tecniche introdotte e all’impiego della struttura leggera composta di alluminio e acciai high-tech, a tutto vantaggio dei consumi e delle emissioni, migliorati anche con l’introduzione del sistema Start&Stop e di re-

Esempio leasing Audi A6 Avant 2.0 TDI 177 CV Prezzo: 36.086,96 (iva e messa su strada escluse) Anticipo: 14.434,78 euro + iva Riscatto: 9.021,74 euro + iva Canoni: 47 da 306,73 euro + iva Interessi: 1.790,30 euro TAN: 2,99% variabile TAEG: 3,90% Spese pratica istruttoria: 300 euro + iva Spese di incasso rata: 4 euro + iva Costo comunicazioni periodiche: 1 euro all’anno + iva Imposta di bollo sostitutiva: 14,62 euro Spese di gestione della tassa di proprietà: 48 euro + iva Importo totale dovuto dal richiedente: 18.111,60 euro

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cupero dell’energia. Per esempio, la versione 2 litri TDI 177 CV consuma 4,9 l/100 km ed emette in media 129 g/km di CO2 mentre la versione 3.0 TDI 204 CV, disponibile unicamente in abbinamento alla trazione integrale quattro con cambio a doppia frizione S tronic a 7 rapporti, registra un consumo medio di 5,7 l/100 km, cui corrispondono emissioni medie di CO2 pari a 149 gr/km. Rispetto al modello precedente i consumi sono diminuiti del 21%, un buon dato viste le performance della nuova A6: 228 km/h di velocità massima e 8,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h per la 2.0 TDI mentre il 3.0 TDI raggiunge i 240 km/h ed accelera da 0 a 100 km/h in 7 secondi. La Audi A6 berlina è proposta con un listino che parte dai 41.900 euro della 2.0 TDI 177 CV, per arrivare ai 54.600 euro della 3.0 TFSI 300 CV S tronic quattro. La versione berlina costa 2400 euro in meno della wagon. Per le nuove, ed attesissime, Audi A6 Allroad, S6 e RS6 si deve aspettare fine 2012 o addirittura il 2013. Arriverà a breve anche la versione ibrida della nuova Audi A6, la Hybrid, che sarà mossa dal 2.0 TFSI e da un motore elettrico, per un totale di 245 CV. Cri. Mar Scheda tecnica

Audi A6 Avant 2.0 TDI Motore: 4 cilindri turbodiesel, 1968cc, 177cv (130Kw) a 4200 giri • Trasmissione: trazione anteriore, cambio a 6 marce • Dimensioni: lunghezza 492 cm, larghezza 187 cm, altezza 146 cm; bagagliaio da 560 a 1700 litri • Prestazioni: velocità massima 220 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 9 secondi, consumo medio 4.9 litri/100 km • Prezzo: da 44.500 euro


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