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15 finalenotizie PERIODICO DEL COMUNE DI FINALE EMILIA 2009

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Terremoto in Abruzzo:

FINALE EMILIA C’È

Momento della consegna ufficiale della Terna donata dalla ditta Fiori di Finale Emilia al Sindaco di Villa Sant’Angelo Pierluigi Biondi da parte del Sindaco di Finale Emilia Raimondo Soragni.

La Ditta Fiori di Finale Emilia ha donato una terna scavatrice (del peso di 31 quintali) alle zone colpite dal terremoto. Il mezzo è stato trasportato con un camion del Comune al campo base di Villa Sant’Angelo dove hanno operato il sindaco di Finale Emilia e diversi altri volontari finalesi e modenesi. Il sindaco Raimondo Soragni ha consegnato il mezzo a Pierluigi Biondi, sindaco di Villa Sant’Angelo dell’Aquila, in occasione di una cerimonia che si è svolta dopo la messa a suffragio delle vittime del terremoto. Danni arrecati dal terremoto nel comune di Villa Sant’Angelo

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terremoto in abruzzo

NEI PAESI DEL TERREMOTO

SORAGNI: “L’ABRUZZO CE LA FARÀ”

Riportiamo l’intervista di Claudio Salvaneschi apparsa sulla Gazzetta di Modena il 19 aprile sulla esperienza che il sindaco di Finale Emilia ha fatto nelle zone terremotate, in veste di presidente del Gruppo Volontari di Protezione Civile Tra loro, arrivato sul posto già il giorno dopo il sisma per portare il suo aiuto, anche il sindaco di Finale, Raimondo Soragni. Non si vota nel suo Comune quest’anno e, caduto quindi il dubbio di un possibile rischio di propaganda a breve termine, proprio a lui abbiamo chiesto di raccontarci, da modenese, il disastro d’Abruzzo, la paura, la solidarietà e l’impegno dei soccorritori e dei volontari. Sindaco, la prima immagine appena giunto sul luogo del terremoto, la sua prima emozione, quale è stata? «Di assoluto sbalordimento. Dalle foto dei giornali, dalle immagini delle Tv, ancora non ci si può fare un’idea delle scene di incredibile devastazione alle quali ci si trova davanti. E’ stato uno shock: case praticamente rase al suolo, cumuli di macerie. E poi gli abitanti... Ecco, la prima impressione forte è quella che ti danno gli abruzzesi, quelli travolti da questo disastro, con familiari morti, la casa distrutta, il futuro diventato di colpo incerto, precario. Colpisce moltissimo la loro estrema dignità, il grande orgoglio, quelle espressioni severe ma determinate di chi non si arrende al dolore, non vuole arrendersi e si prepara a ricostruire».

Irpinia, per quanto riguarda la futura ricostruzione? «Direi senza ombra di dubbio che sarà un altro Friuli, c’è già una grande volontà di riprendersi, gli abruzzesi stessi sono la migliore garanzia della rinascita del territorio. E poi le esperienze servono». La tendopoli allestita dai volontari modenesi e dell’Emilia è a Villa Sant’Angelo. Cosa avete trovato li, appena arrivati, al momento di mettervi al lavoro? «Villa Sant’Angelo è un paese colpito duramente. E’ piccolo ma ci sono stati 17 morti, tra cui una bimba di pochi anni. Ho visto scene strazianti. Appena arrivati, nell’arco di 72 ore è stata insediata una sorta di piccola città mobile, con tutti i servizi indispensabili e gli stessi abitanti che avevano praticamente perso tutto hanno voluto da subito aiutarci, non sono rimasti lì a guardare, anche se si capiva che avevano dentro un dolore infinito».

Avete lavorato fianco a fianco dunque nell’allestimento della tendopoli... «Sì. Io ho lavorato gomito a gomito con il sindaco di Villa Sant’Angelo, un giovane, Pier Luigi Biondi, un ragazzo eccezionale. Lui è di An, ma questo non significa assolutamente nulla e mi fa piacere sottolinearlo: abbiamo messo subito Da quello che ha visto, rischiamo di essere alle spalle, fin dai primi minuti, i diversi orientadi fronte ad un altro Friuli o ad un altro caso menti politici e ci siamo ritrovati con le stesse mani sporche di polvere, lo stesso sudore, la stessa voglia di fare tutto il possibile». Rullatura dei piazzali di campo Sant’Angelo

Soragni al lavoro

Ma come ha funzionato realmente la macchina dei soccorsi? Lei sa che ci sono state polemiche, scambi di accuse... «Da quello che ho visto e vissuto io, l’organizzazione dei soccorsi ha funzionato. Certo, in alcune tendopoli ci sono ancora dei problemi, non tutto è filato liscio, ma di fronte a una catastrofe di queste dimensioni, lo sforzo di vigili del fuoco, forze dell’ordine, protezione civile e volontari è stato davvero eccezionale. Non sarebbe giusto dire che le cose non hanno funzionato. E i nostri soccorritori e volontari emiliani e modenesi sono stati estremamente attivi, potendo contare anche sull’aiuto e l’appoggio dei nostri concittadini che da subito hanno inviato aiuti, attrezzature, cibo, vestiti, medicinali. Un’azienda di Finale ha addirittura donato subito una ruspa ai cittadini di Villa Sant’Angelo, per procedere ancora più rapidamente ai lavori di sgombero delle macerie. Ma tanti sono stati i casi di generosità». Se chiude gli occhi, ripensando a quei primi giorni nell’Abruzzo del terremoto, cosa rivede? «Rivedo il momento dell’arrivo. Impressionante. Prima di entrare a Villa Sant’Angelo si arriva a un bivio, a destra c’era il campo in via d’allestimento e a sinistra il paese. Per sbaglio, abbiamo svoltato a sinistra e siamo entrati nel paese: c’erano cumuli di macerie, la chiesa diroccata, spuntoni di muri. Quella era la parte vecchia del paese, e non ne è rimasto molto. Nella parte nuova, invece, le case recenti, per quanto lesionate, hanno tenuto». Due giorni dopo c’è stata un’altra scossa fortissima, 5,3 della scala Richter. Cosa è accaduto nei campi, quali le reazioni? «Era la mia prima notte in tenda. La cosa più impressionante, di quella scossa, è stata la durata, 45 secondi, un’eternità. Il tempo non passava mai, è difficile descrivere questa sensazione: si resta davvero come paralizzati, in-

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terremoto in abruzzo capaci di qualsiasi reazione, ci si sente in balia di una forza enorme che potrebbe annientare e non c’è difesa. La cosa più terribile è la sensazione di assoluta impotenza che si prova. E a parte questa scossa fortissima, lì ogni 10-15 minuti la terra trema, vibrazioni continue anche se poco intense. C’è gente che non riesce più a dormire, vive in uno stato di costante tensione e paura». Le immagini dei funerali delle vittime hanno trasmesso una grande angoscia, anche solo viste in televisione. Lì a Villa Sant’Angelo le vittime sono state 17... «Non dimenticherò mai quei momenti. Eravamo davanti al campo al passaggio delle 17 bare, in un silenzio cupo, irreale, in una giornata grigia, e quando è passata la bara piccola, bianca, del bambino, in molti non sono riusciti a trattenere le lacrime. Si percepiva, in quella gente, un dolore straziante che è subito diventato anche il nostro». Come vi hanno accolto gli abruzzesi? «Benissimo. Alla fine, quando stavo per ripartire dopo una settimana per tornare a casa, il papà del sindaco mi ha abbracciato e mi ha detto: “Non vada via, resti, abbiamo bisogno di tutti”. Io gli ho spiegato che ero un sindaco, che dovevo per forza rientrare a Finale ma che sarei tornato. Cosa che infatti sto per fare. Tornerà subito a Villa Sant’Angelo per aiutare i nostri ragazzi, che hanno saputo farsi subito volere bene. Pensi che nella cucina del campo dell’Emilia Romagna noi eravamo attrezzati per servire 600 pasti al giorno, ma in realtà ci siamo accorti quasi subito che ne davamo 800-900 al giorno. E così abbiamo scoperto che anche diversi sfollati che si trovavano in altri campi venivano a mangiare da noi perché si era diffusa la voce che dagli emiliani si mangiava bene...». Che sentimento percepivate negli sfollati, in chi aveva perso dei familiari, oltre al dolore? Qualcuno ha parlato di rabbia per la sottovalutazione dei possibili rischi, prima che arrivasse la scossa...

«C’era una grande amarezza nella gente, molti ci hanno detto, ma in modo tranquillo perchè ormai svuotati dal dolore: “Potevano avvisarci, darci un pre-allarme, lo sciame sismico stava avanzando ma noi siamo rimasti tutti lì, nelle case”. Per quanto è accaduto dopo il terremoto, invece, devo dire che il Governo si è impegnato, ha fatto il possibile e la percentuale di cose che non hanno funzionato è stata davvero bassa. Questo come dato di fatto riconosciuto dagli stessi abruzzesi».

Visita e sopralluogo il giorno di Pasqua da parte del Presidente della Camera Onorevole Gianfranco Fini al campo di Villa Sant’Angelo

«Realisticamente, credo almeno 2 anni, il tempo per ricostruire le case e le strutture. Fino ad allora, dovranno convivere con i disagi e le sofferenze. Credo che sia nostro dovere continuare ad aiutarli anche dopo questi momenti di emergenza, non abbandonarli. Stiamo studiando un gemellaggio tra Finale EmiAdesso di cosa hanno più bisogno? lia e Villa Sant’Angelo proprio per dare loro la «Direi che a questo punto gli aiuti alimentari sensazione tangibile che gli siamo vicini, che ormai sono più che sufficienti, sono arrivati continueremo a dargli aiuto e solidarietà. Ananche i refrigeratori per evitare che gli alimenche di questo hanno bisogno». ti si deteriorino. Mancano un po’ i capi di vestiario, invece. C’è bisogno di questo. E sopratCosa resta nell’animo, dopo il dolore e l’antutto è chiaro che serviranno poi ingentissimi goscia, di questo terremoto? aiuti finanziari». «Resta, credo, una sensazione nuova: la soliQuanto tempo ci vorrà, secondo lei, con la darietà ha rimesso in piedi la voglia di fare, di sua esperienza da sindaco, per ricostruire reagire. Può essere un segnale per rialzarsi quei paesi e per vedere Villa Sant’Angelo tor- tutti insieme, per tornare a credere fino in fonnare alla normalità? do in noi e nel nostro Paese».

Il Sindaco ed i volontari all’opera per predisporre la rete fognaria fino al campo di Villa Sant’Angelo

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terremoto in abruzzo

PROTEZIONE CIVILE di FINALE EMILIA Attiva e presente al 100% Dopo il primo invio in Abruzzo di una sezione della Colonna mobile regionale destinata all’assistenza alla popolazione – due Posti medici avanzati per il soccorso sanitario in collaborazione con il 118, una task force logistica di pronto intervento, due moduli cucine che garantiscono 400 pasti a turno, una squadra di geometri e ingegneri volontari specializzati nella rilevazione dell’agibilità degli edifici – è partita dal Centro Regionale di Tresigallo un’altra sezione della stessa Colonna regionale per gli aiuti alle popolazioni dell’Abruzzo, drammaticamente colpite dal violento terremoto. Ne fa parte anche il Sindaco di Finale Emilia, Raimondo Soragni (che fin dal suo

insediamento ha sempre mantenuto la delega alla Protezione Civile) in veste di presidente del Gruppo Comunale Volon- Da sinistra: Pecorari Filippo, Sarti Valter, tari Protezione Civile di Finale Emilia, che Superbi Mauro all’Aquila conta già altri volontari finalesi. Assieme al sindaco finalese c’è il vice referente dello stesso Gruppo, Arturo Gherardi, inseriti entrambi in questa seconda sezione che comprende, tra l’altro, una struttura mobile protetta per anziani non autosufficienti, per un totale di 120 tra volontari, funzionari e tecnici di Protezione Civile che sono arrivati all’Aquila, sempre nel quadro degli interventi di soccorso coordinati dal Dipartimento Nazionale di Immagine della consegna della Terna Fiori al Protezione Civile.

Da sinistra: Veronesi Giuseppe, Gherardi Arturo e Raimondo Soragni durante il posizionamento della pavimentazione alla cucina di Bomporto, Nonantola, Ravarino.

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Sindaco di Villa Sant‘Angelo da parte del Sindaco Soragni e il volontario Gherardi Arturo


terremoto in abruzzo Al lavoro, per il coordinamento a livello provinciale c’è anche il presidente della Consulta Provinciale di Protezione Civile di Modena, il finalese Claudio Gatti. E’ stato lo stesso sindaco Soragni a dare la propria disponibilità, come volontario ed esperto di logistica e segreteria-informazioni, ma disposto a qualsiasi intervento, dove occorra, anche quelli più umili ma in questo frangente indispensabili. Da tutto il modenese sono pre-allertate le sezioni di Protezione Civile con ampia disponibilità di risorse umane e tecniche.

Da destra: Gherardi Arturo, Remondi Gilberto, Veronesi Giuseppe, e ultimo a sinistra Raimondo Soragni

Inghiaiamento piazzali campo Villa Sant’Angelo

Tensostruttura allestita per la mensa del campo di Villa Sant’Angelo

Spazio scolastico adibito all’interno delle tensostrutture all’interno del campo di Villa Sant’Angelo Soragni al lavoro

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terremoto in abruzzo Danni arrecati dal terremoto nel Comune di Villa Sant’Angelo: 17 i morti

TERNA “FIORI” IN AZIONE Il mezzo, donato dalla Ditta Fiori, essendo di dimensioni più ridotte rispetto a caterpillar e altre macchine movimento terra di grosse dimensioni, consente di lavorare agevolmente anche nei vicoli dei centri storici e lungo i viottoli collinari per la rimozione delle macerie. «Questa donazione – ha detto il sindaco Soragni al telefono – servirà anche dopo l’emergenza per la fase di ricostruzione. Esprimo, a nome delle Amministrazioni di Finale e di Villa Sant’Angelo, un vivo ringraziamento di cuore alla Ditta Fiori che ancora una volta ha dimostrato grande sensibilità civile e un concreto spirito di solidarietà verso queste popolazioni colpite da una tremenda tragedia. Ho provveduto personalmente a consegnare la lettera di Monica Pelliciari, presidente della Ditta Fiori, destinata al primo cittadino di Villa Sant’Angelo.» Soragni in azione sulla Terna Fiori

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terremoto in abruzzo

Campo centrale terremotati Piazza d’Armi l’Aquila

Nel suo secondo viaggio in Abruzzo, il sindaco Soragni ha accompagnato a Piazza d’Armi dell’Aquila la dottoressa Rita Nicolini e l’ingegnere Francesca Lugli (della Protezione Civile Provincia di Modena), perchè era stato richiesto alla nostra Regione dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, nella persona di Guido Bertolaso, di prendere in gestione anche questo campo dove erano state riscontrate alcune inefficenze nell’immediato insediamento. Dopo pochi giorni di lavori, soprattutto per gli allacciamenti elettrici, scarichi in fognature, punti di raccolta dell’acqua potabile e altro ancora, anche questo campo per l’assistenza agli sfollati è diventato operativo a tutti gli effetti: «Con l’integrazione della colonna mobile della protezione civile emiliano-romagnola – ha

sottolineato Soragni – ho visto un campo in grado di preparare dai 1400 ai 1700 pasti a turno, con una cucina speciale per l’erogazione dei pasti a celiaci e a persone che necessitano di particolari diete alimentari. Ho dato il mio contributo anche per l’attivazione della Tenda comando di coordinamento, diretta dal capo della nostra Agenzia di Protezione Civile, ingegnere Demetrio Egidi, oltre a un infopoint per i cittadini, una segreteria organizzativa e diversi container per i servizi igienici e docce. Quando ho lasciato Piazza d’Armi – ha concluso Soragni – mentre la Nicolini e la Lugli definivano le schede degli sfollati (1476 ospiti stabili e 380 temporanei) per traformarle in badge di riconoscimento informatizzati, erano da diversi giorni attivi anche punti medici avanzati, un team

di psicologi e, dai contatti che sto mantenendo, adesso funziona pure una tensostruttura che ospita le attività didattiche degli asili nido e delle scuole elementari, oltre a una sala cinema e un ambulatorio veterinario. Credo proprio che il nostro contributo di finalesi, modenesi e emiliano-romagnoli per Piazza d’Armi sia stato davvero importante come lo sarà nei prossimi mesi nei quali l’opera di supporto a questa povera gente continuerà, da parte nostra, con abnegazione e professionalità»

Da sinistra: Virga Matteo e Ing. Francesca Lugli (Protezione Civile Modena), dott.Rita Nicolini (dirigente Protezione Civile Modena).

3 MAGGIO 2009: AIUTI UMANITARI DAL COMITATO “NO GAS RIVARA” Ancora una testimonianza di forte solidarietà è venuta dal Comitato “NO GAS” di Rivara, che ha trasportato 20 quintali di prodotti alimentari a Villa Sant’Angelo: pasta, zucchero, farina, prodotti in scatola e altri generi di prima necessità. La raccolta dei viveri è stata effettuata dagli stessi aderenti del Comitato – in questa circostanza rappresentati da Fabrizio Ferrari e Lorenzo Preti che hanno effettuato il trasporto della merce – come gesto di solidarietà verso coloro che sono stati privati di tutti i loro beni. Ad attendere i ragazzi con i viveri il sindaco di Finale Emilia Raimondo Soragni già sul posto in attesa delle celebrazioni istituzionali del giorno dopo Un grazie da parte delle Amministrazioni Comunali di Finale Emilia e Villa Sant’Angelo al Comitato “NO GAS” di Rivara e ai donatori, in particolare la Ditta MineralCarpi, che ha messo a disposizione un grosso quantitativo di acqua in bottiglia, e la Carrozzeria Imperiale di Mirandola, che ha fornito il furgone usato per il trasporto degli alimenti.

Il Sindaco di Finale Emilia in veste di volontario della Protezione Civile accoglie con il Sindaco di Villa Sant’Angelo e i rappresentanti del Comitato No gas Rivara

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terremoto in abruzzo 3 maggio: Pronti per il gemellaggio: Finale Emilia - Villa Sant’Angelo “Festa Della Madonna”: Biondi ha invitato Soragni Un invito ufficiale rivolto dal sindaco di Villa Sant’Angelo che Soragni, sindaco di Finale Emilia, ha accolto con molto calore e ha presenziato alla Festa della Madonna della Libera domenica 3 maggio. I due gonfaloni – Villa Sant’Angelo e Finale Emilia – hanno aperto la processione a simboleggiare lo spirito civico e di grande solidarietà e amicizia dei due paesi, dato dal comune intento di portare soccorso e sollievo ad una popolazione così duramente colpita, che ha trovato in questo aiuto una forte speranza per il ritorno alla normalità quanto prima. Il sindaco Biondi ha voluto manifestare a Soragni il riconoscimento del suo paese per il lavoro svolto, insieme alla decina di volontari finalesi, che hanno dato e continuano a dare un grosso contributo che coinvolgerà nel tempo tutti i 36 volontari del Gruppo di Protezione Civile di Finale Emilia a Villa Sant’Angelo fino all’autunno. Soragni, dopo essersi consultato con il Servizio Civile, è partito prima dell’alba sabato 2 maggio adoperandosi in attività di aiuto al campo gestito dagli emiliani, il cui responsabile è il finalese Claudio Gatti. Il Gruppo Volontari Protezione Civile di Finale Emilia ha dato prova di grande professionalità ed efficienza, in linea con la fama che in Emilia e non solo si è costruito grazie a diversi anni di esercitazioni e formazione. Grande è risultata anche la profonda e radicata amicizia che si è venuta a creare con la popolazione, che ha molto apprezzato il lavoro svolto per portare un po’ di “normalità” in una situazione così tragica. Molto particolare e di grande effetto sulla popolazione è stato il recupero della statua della Madonna della Libera (cosi chiamata perchè liberò la popolazione dalla peste del XVI secolo), che viene venerata dal 1866. Tanta la commozione al campo base di Villa Sant’Angelo quando i vigili del fuoco di Forli hanno riconsegnato alla popolazione la statua della Madonna dopo essere entrati nella chiesa semidistrutta dal terremoto e recuperata incredibilmente intatta. “È un’altra Pasqua per noi, un’altra speranza” ha esultato Monsignor Orlando Antonini, Nunzio Apostolico in Paraguay e originario di Villa Sant’Angelo. Un ulteriore passo istituzionale verso il gemellaggio si avrà sabato 16 maggio, quando il sindaco Pierluigi Biondi verrà a Finale Emilia in occasione di una cerimonia ufficiale che sancirà il gemellaggio tra le due comunità. «Ringrazio Soragni – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi al telefono – che già è stato vicino a noi come volontario e a livello istituzionale. Ho voluto invitarlo alla nostra Festa della Madonna della Libera a testimonianza della nostra amicizia.»

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piano anticrisi

Le banche dicono: “Noi ci siamo”

Proficuo l’incontro che il sindaco Soragni ha svolto con i direttori delle Banche presenti sul territorio, volto a monitorare la situazione rispetto al credito alle aziende e alle famiglie. È emerso un dato estremamente interessante: è vero che c’è crisi, ma è pur vero che le aziende o le attività solide, cioè non improvvisate, stanno tenendo, si attrezzano per meglio affrontare la congiuntura difficile. Tra gli interventi è emerso che buona parte di questa crisi, soprattutto nel settore dell’edilizia, è il risultato di una lunga stagione dove si è alimentato una forte speculazione con tanti imprenditori improvvisati, fino all’attuale crisi che ha messo a nudo la fragilità di questo sistema. Chi non ha investito nell’azienda oggi non ce la fa a reggere. Gli istituti di credito finalesi si stanno adoperando per finanziare le attività economiche, ma rispetto al passato hanno più attenzione alla finalità del prestito. Per quanto attiene le famiglie, i direttori dicono che il consumismo dilagante non ha aiutato ad un saggio uso dei risparmi: le famiglie, anche con redditi modesti, investono cifre importanti su articoli assolutamente superflui. A fronte di ciò ci sono anche famiglie con reali difficoltà; a questo proposito l’Unicredit ha annunciato una iniziativa volta a sospendere per un anno le rate

dei mutui per la prima casa per coloro che sono stati colpiti dalla crisi. Ancora, è stato approvato un progetto da 3 miliardi di euro per erogare finanziamenti attraverso le Associazioni di categoria. «È ovvio che ci sarà selezione – è stato detto – e chi ha girato in Porche anziché investire nell’azienda è destinato a chiudere, ma i fidi vengono concessi». Emerge così dai diversi interventi che la banche continuano a finanziare le attività economiche, come è avvenuto per l’Ansa Marmitte, intervento che ha consentito di scongiurare la perdita di posti di lavoro o addirittura la chiusura dell’Azienda. Sono state chiamate in causa le associazioni di categoria, alle quali viene chiesto di svolgere fino in fondo il loro ruolo a sostegno di una imprenditoria consapevole e sana: tutti hanno da guadagnare se l’economia funziona. Il quadro per Finale Emilia è di un tessuto economico che ancora tiene e per il quale viene richiesta la massima collaborazione tra le parti: Ente Locale, banche, associazioni e imprenditoria. Il sindaco Soragni, per parte sua ha ricordato i provvedimenti assunti dal Comune a difesa delle famiglie colpite dalla crisi, a sostegno degli agricoltori attraverso la mancata applicazione

dell’ICI su edifici realmente rurali; alle nuove aziende, avendo soppresso gli oneri di urbanizzazione comunali, che per un’azienda di 5000 mq significa un risparmio anche di 45mila euro, da investire nell’attività produttiva e quindi in nuova occupazione. Sono stati favoriti i nuovi insediamenti, che in prospettiva comprenderanno anche il settore biomedicale, con molta attenzione ad evitare operazioni speculative. È stato ricordato l’accordo regionale per creare un fondo da un miliardo di euro per concedere fidi alle imprese. «Finale Emilia – ha detto Soragni – è uno dei pochi Comuni che ancora riesce a rimanere ancora all’interno del patto di stabilità. Spetta al pubblico mettere in moto il volano dell’economia per uscire da questa crisi. È stato sottoscritto un accordo tra la Regione Emilia-Romagna, il Consorzio Fidi e un gruppo di Banche che ha già previsto un miliardo di euro per finanziare fidi per le piccole e medie imprese». La Cispadana sarà inaugurata nel 2014 «e il casello si farà a Finale Emilia», ha detto il sindaco, che ha esposto l’interesse da parte di gruppi industriali importanti sulla prospettiva di creare nuovi insediamenti a Finale.

PIANO ANTICRISI: INCENTIVI AL MONDO PRODUTTIVO Agevolazioni alle imprese che vogliono costruire, per dare un aiuto concreto a chi opera nel settore produttivo – sia industria che artigianato – in un momento difficile per l’economia. È questa la scelta fatta dal Comune di Finale Emilia che ha deciso di intervenire sugli oneri di propria competenza, quindi ad esclusione degli oneri regionali, che vengono applicati ai nuovi insediamenti in relazione alle dimensioni, al tipo di attività e al numero dei dipendenti. Si tratta di una scelta importante a sostegno dell’economia locale, che implica comunque da parte del Comune la consapevolezza che così facendo vengono ridotte le entrate. Ma si tratta appunto di una scommessa e di un atto di fiducia nella possibilità di rilanciare la macchina produttiva e quindi, in prospettiva, creare nuova ricchezza e nuovi posti di lavoro. «Riteniamo che sia doveroso – ha dichiarato il sindaco Soragni – mettere in campo tutte le possibilità che ci vengono date per fare scelte concrete. Dopo gli interventi sulle famiglie in difficoltà (Progetto Isacco), il Progetto SOS-Lavoro e la non applicazione dell’ICI su edifici rurali andiamo al sostegno del mondo produttivo, passando dalle dichiarazioni ai fatti: eliminando per un anno (da marzo 2009) gli oneri di nostra competenza. Vogliamo così lanciare un messaggio forte di fiducia per un futuro migliore e non solo per la parte economica. Nel fare questo mettiamo in atto il Federalismo Fiscale, applicando il principio dell’appetibilità che ogni territorio può offrire sugli insediamenti residenziali e produttivi.»

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provvedimento s.o.s.lavoro

36 POSTI DI LAVORO: 1 aprile, 22 ASSUNZIONI SOCIO-OPERATIVE dal 2 maggio altre 14

Attualmente sono 22 coloro che usufruiranno della borsa-lavoro istituita dal Comune di Finale Emilia con il progetto SOS-Lavoro, che è partito come previsto dal 1° aprile. Le domande, sono state accolte in base al reddito e ai componenti dei nuclei famigliari. Di questi 22 lavoratori ammessi, 13 sono impiegati nei Lavori Pubblici, 3 nei servizi cimiteriali, 2 negli impianti sportivi e 2 presso l’Asilo Nido. Il compenso che viene elargito consiste in un sussidio straordinario che va da 200 fino a 400 euro al mese a seconda delle ore lavorative, con durata trimestrale. Con i fondi attualmente a disposizione si possono coprire le richieste fino a 30 lavoratori nel periodo dal 1° aprile al 30 settembre. Qualora la situazione lo richiedesse, ci saranno in futuro altri provvedimenti di questo tenore, tesi a dare una risposta ai bisogni delle persone. Possono usufruire di questa opportunità cittadini italiani e comunitari residenti nel Comune, come pure i cittadini stranieri residenti in Italia da almeno 10 anni. I lavori previsti sono tutti di pubblica utilità e comprendono diversi tipi di manutenzione (strade, aiuole, segnaletica, giochi, aree verdi, ecc.) o di assistenza scolastica. «Ribadisco – ha commentato il sindaco Raimondo Soragni – che siamo per la politica del fare e non del dire. Con questo provvedimento stiamo dando una risposta concreta a coloro che hanno perso il posto di lavoro e non usufruiscono degli ammortizzatori sociali, come la Cassa Integrazione. Si tratta di una boccata di ossigeno per 22 famiglie alle quali forniamo la possibilità di disporre di un piccolo reddito, in relazione ai componenti dei nuclei famigliari, in un momento particolarmente difficile». Il Progetto SOS-Lavoro – finanziato con un fondo di 72mila euro, costituito anche di parte dei compensi del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali di maggioranza – si affianca al Progetto ISACCO (Intervento Straordinario Anti-Crisi-Collettivo), finanziato con 100mila euro, quale contributo una-tantum, da 200 fino a 500 euro, per le famiglie in difficoltà. Sono state 40 le famiglie finalesi che hanno usufruito di questo contributo-anti crisi. 10 finalenotizie/Maggio 2009

CONTO APERTO PER CHI VUOLE CONTRIBUIRE La signora Maria Margherita di Bologna ha fatto scuola: con l’invio di 20 euro al sindaco Soragni quale contributo a sostegno del Fondo Solidarietà SOS Lavoro, ha dato il via ai contributi privati, tanto che il Comune ha deciso di favorire questa preziosa solidarietà. Attraverso gli sportelli bancari e gli uffici postali è possibile effettuare un versamento intestato a: Tesoreria Comune Finale Emilia; la causale dovrà essere: Contributo Fondo Solidarietà SOS Lavoro. Gli sportelli della Cassa di Risparmio di Cento a Finale E. e a Massa F. sono già abilitati a questo servizio. Per chi effettua un bonifico su altri sportelli, l’intestazione e la causale restano le stesse, mentre il codice IBAN è: IT 82 E 06115 66750 000000133314. Il versamento tramite bollettino postale mantiene l’intestazione: Tesoreria Comune Finale Emilia; causale: Contributo Fondo Solidarietà SOS Lavoro, numero di conto corrente postale: 14767412. Nella sua lettera – a fronte della quale il sindaco ha poi contattato la signora rivolgendole sentiti ringraziamenti a nome dell’Amministrazione – Maria Margherita Preti scrive: “Caro sindaco, da alcuni giorni ho appreso la tua disponibilità per aiutare finanziariamente coloro che hanno perso il lavoro. Bravo e ancora bravo, mi sono commossa, spero che altri sindaci seguano il tuo esempio. Io da due anni sono invalida e ho bisogno di avere una badante a tempo pieno, così parte tutta la mia pensione. Includo 20 euro, di cui 5 sono offerti dalla mia aiutante Maria. Spero nella prossima estate di poter fare una scappata a Finale. Tanti auguri e buon lavoro. Maria Margherita Preti.” Successivamente è pervenuta un’altra lettera indirizzata al Sindaco della signora Nadia Baffè: “Ho letto il suo appello sui lavoratori di Finale che hanno perso il lavoro e non riscuotono la cassa integrazione. Sono una pensionata (che ancora la prendo) ed è giusto che anch’io sia solidale verso che ha avuto questa spiacevole realtà (unisco alla presente E 30). Cordialmente Nadia Baffè.” Si tratta di una ulteriore testimonianza volta a dare un segnale forte di coesione e di solidarietà sociale verso coloro che stanno subendo le conseguenze della crisi.


provvedimento s.o.s.lavoro

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lavori in corso CASTELLO: AL VIA LAVORI DI RECUPERO È in fase di completamento il progetto esecutivo di recupero della facciata sud su piazza Gramsci del Castello delle Rocche. Si tratta dell’intervento più urgente, dato lo stato di usura di questa parte dell’edificio storico simbolo della città di Finale Emilia. La progettazione, così come la direzione lavori, è interna al Comune: ciò consentirà di contenere i costi e di essere operativi a giugno per completare l’intervento entro l’anno. La progettazione ha tenuto conto della normativa antisismica adottando il metodo cuci e scuci, cioè di rifacimento delle parti compromesse dei muri in modo da riportare la facciata principale del Castello all’originale splendore di un tempo. L’intervento di consolidamento murario è stato finanziato per 600mila euro, di cui 450mila provenienti dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Mirandola e 150mila dalla Regione Emilia-Romagna.

INSONORIZZATA “LA MERIDIANA” A MASSA

Sono stati eseguiti i lavori di insonorizzazione del Centro Polivalente “La Meridiana” a Massa Finalese. L’intervento ha comportato l’applicazione di pannelli fonoassorbenti, realizzati con materiali ignifughi, nel rispetto delle normative sulla sicurezza, con un costo a carico del Comune di 30mila euro. Questo intervento consentirà il miglior utilizzo della sala avendo così eliminato il problemi acustici che si erano verificati.

ROTATORIA DI MASSA: partono i lavori

La ditta CME di Modena si è aggiudicata i lavori per la realizzazione della rotatoria di Massa Finalese che comprende via Einstein, via per Modena e via Monte Bianco e consentirà una maggiore fluidità di traffico su un quartiere, i Gazzi, che è la zona di maggiore espansione edilizia della frazione. Quest’opera consentirà anche di deviare il traffico pesante, evitandone il transito in centro. La spesa prevista è di 231mila euro, comprensiva di esproprio di terreno, arredo urbano e illuminazione. Ci sarà una devia-

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zione del traffico che consentirà di operare ad incrocio chiuso, quindi di accelerare i tempi di realizzazione, previsti in 5 mesi. Pertanto, entro l’estate l’opera sarà completata.

ANCORA CICLABILI Sono stati aggiudicati i lavori di messa in collegamento di tratti delle piste ciclabili tra la lottizzazione “La Maiolica” e il parco del Quartiere Portone e quindi del centro sportivo, con un costo di 100mila euro. Un’altra ciclabile è di prossima realizzazione per collegare il nuovo parcheggio che è stato realizzato nell’area adiacente alla Ditta Titan e l’incrocio di via Miari. Il costo dell’appalto è di 83mila euro. I lavori avranno inizio entro l’estate e saranno completati prima dell’inverno.


lavori in corso

SI AMPLIA IL CENTRO ADDESTRAMENTO DEL COAC È in fase di ampliamento il campo di addestramento per la formazione delle unità cinofile di pronto soccorso per la ricerca di persone disperse o travolte da macerie del COAC (Circolo Otesia Attività Cinofile) che si trova a Massa Finalese. Il Comune ha acquistato una porzione di terreno per un ampliamento che consentirà alle unità cinofile di soccorso, legate alla Protezione Civile Nazionale, di mantenere un alto livello di efficienza in caso di calamità, com’è accaduto di recente con il tragico terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Il COAC di Massa Finalese ospita l’attività di oltre 20 volontari cinofili della Protezione Civile, alcuni di loro con lunghi anni di esperienza ed un gran numero di missioni alle spalle, come nel caso del Presidente Giuseppe Poggioli, che conta 99 interventi. «L’ampliamento del campo – ha commentato il Vicesindaco d’Aiello che ha seguito l’operazione – porterà la realtà di Massa Finalese ad un livello internazionale, in grado cioè di ospitare esercitazioni di unità cinofile anche di altri paesi, oltre ad essere tra i 3 campi di importanza regionali in Emilia-Romagna. Ciascuno di noi ha negli occhi le drammatiche immagini del Terremoto d’Abruzzo e dei concitati soccorsi tra le macerie operati da unità cinofile provenienti da tutta Italia

per salvare vite umane: ampliando il nostro centro aiutiamo tanti volontari e professionisti a prepararsi a queste tragiche situazioni. L’investimento si è reso possibile grazie al Comune, alla Regione che crede nel nostro progetto, ed all’infaticabile lavoro di Giuseppe Poggioli che ringrazio pubblicamente per il generoso e gratuito impegno che mette in questo ambito». Il progetto di sviluppo dell’area prevede

Il Vicesindaco d’Aiello ed il Presidente COAC Giuseppe Poggioli

Cani in azione tra le macerie del campo per l’addestramento

La sede del COAC a Massa Finalese

anche la possibilità di fare normale addestramento dei cani con apposite zone per la sgambatura e una struttura per la formazione didattica in aula per il personale della Protezione Civile. Il costo complessivo dell’intervento si aggira sui 150mila euro, di cui 35mila per l’acquisto del terreno a carico del Comune e 80mila di contributi della Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna. Il resto è coperto da lavoro volontario e convenzioni in atto tra Comune e privati, come nel caso dell’utilizzo delle macerie ricavate dallo smantellamento dell’ex Zuccherificio, che non comporta oneri per l’Amministrazione Comunale.

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gruppi consiliari I mille anni di Finale: non solo feste, ma un impegno per il rilancio della citta’ Nel 2009 la città di Finale Emilia festeggerà dunque i suoi primi mille anni di vita, testimoniati da un rogito notarile conservato all’Abbazia di Nonantola e risalente appunto all’anno 1009, con il quale si certificava una compravendita di terreno fra il Vescovo di Modena e l’Abate di Nonantola in località chiamata “Finalis”. La minoranza di centrodestra ha offerto all’Amministrazione comunale la propria collaborazione attiva e incondizionata per queste celebrazioni che riguardano l’intera comunità, senza che ciò intacchi minimamente le differenze politiche e le differenti opinioni in tema di scelte amministrative, che c’erano, ci sono e naturalmente rimangono inalterate. Riteniamo però che sarebbe stato profondamente sbagliato offuscare questo evento cercando pretesti per fomentare polemiche politiche per le quali non mancheranno le occasioni opportune. La nostra disponibilità al contrario è stata attiva: abbiamo proposto la costituzione di un’apposita Commissione consigliare denominata proprio “Millennium Finalis” e attraverso quella contribuito con idee e progetti. Nonostante le note e crescenti difficoltà di bilancio si sono progettate diverse iniziative fin dal 2008: la proiezione estiva di immagi-

ni legate al fiume Panaro, fino al concorso, ad esempio, per la creazione di uno specifico marchio che caratterizzi e unifichi tutte le iniziative previste, concorso che si è rivelato un successo e che ha visto la confortante partecipazione di oltre 100 “grafici” da tutta Italia. Altre iniziative sono in cantiere e i diversi Circoli culturali e Associazioni di volontariato si stanno attivando per offrire il loro contributo fattivo. Insomma, nonostante i ritardi che pure ci sono stati, è lecito attendersi un Millennio povero di mezzi economici ma ricco di entusiasmo e partecipazione con un caleidoscopio di iniziative a 360 gradi, che l’Assessorato alla cultura, con il conforto dei validi funzionari che possiede, certamente riuscirà a coordinare. Detto questo, resta tuttavia aperta la questione fondamentale del centro storico finalese. Se il millennio purtroppo non potrà essere, come era nei nostri auspici, l’occasione per certificare una rinascita effettiva e palpabile, sarebbe bene che almeno le principali necessità trovassero una definizione programmatica certa. Ci riferiamo ad alcune questioni fondamentali per le quali non si intravedono soluzioni a breve termine: restauro del Castello delle Rocche, restauro del Palazzo Bortolazzi, recupero come contenitore culturale polivalente delle vecchie scuole materne di via Oberdan, acquisizione di villa Ramondini e creazione di una nuova area verde attrezzata nel centro cittadino. Sono opere queste che avrebbero potuto certificare una rinascita effettiva, vera e palpabile del nostro

centro cittadino, all’altezza con le aspirazioni e i vantaggi che i piccoli centri devono offrire: luoghi sicuri, serviti e belli da vivere. Difficoltà finanziarie unite a priorità diverse hanno finora ritardato queste opere, alcune delle quali pure previste nei Piani programmatici dell’attuale maggioranza. Sarebbe bello se l’anno del Millennio fosse almeno quello di una definizione certa cui corrispondesse un impegno realizzatore fattivo e fecondo. Vi è, infine, un’ultima questione che non comporta gravosi impegni in denaro ma ugualmente ci preme molto sottolineare e sulla quale insistiamo da anni: il nuovo Piano Urbano del Traffico. Non potrebbe essere questo il momento giusto per ripensare l’intera viabilità del centro cittadino? Non potrebbe essere questo il contesto giusto per creare un nuovo centro storico lungo il vecchio alveo del fiume Panaro? Sono interrogativi che in forma retorica poniamo a noi stessi, ma dei quali ci piacerebbe discutere, in maniera aperta e propositiva, con tutti coloro che tengono al futuro della nostra città. Svegliare le coscienze, uscire dal torpore, trasformare le idee in fatti concreti, agire con coraggio. Questo chiediamo, questo cercheremo di fare.

Gianluca Borgatti Capogruppo Casa della Libertà

La riconversione dell’ex Zuccherificio Più che esprimere un giudizio tecnico, il sottoscritto cerca di esprimere un parere “politico”. L’errore fondamentale da non commettere è quello di incoronare falsi moralismi (ogni riferimento è puramente casuale) quando chi opera nelle scelte è in buona fede. Mi sembra che l’Amministrazione operi nel rispetto dell’ambiente e nel rispetto delle opinioni altrui. Nessuno vieta a nessuno di porre delle critiche, le quali, puntualmente, sono arrivate. Siamo in un momento difficile: difficile per la politica (in particolare per la sinistra italiana, la quale non può più arrampicarsi sugli specchi). I troppi no portano alla deriva: deriva politica che ha portato allo sfascio l’intero centro-sinistra. Basti pensare a quanti partiti erano presenti nel Parlamento italiano e quanti ce ne sono adesso. Oggi il bistrattato elettore elimina dal suo pensiero il tesseramento ad un partito per un semplice motivo: vota sui fatti.

Difficile momento per il sociale: cassa integrazione, economia e quant’altro. La fiducia verso l’Amministrazione o gli viene riconosciuta oppure si resta fuori. È arrivato il momento della verifica, non solo a livello locale o provinciale ma anche a livello nazionale. Visti gli sviluppi delle ultime vicende, magari appoggiando decisioni future volta per volta che si presentano. È logico che mi rivolgo ad una certa parte politica. Per quanto ci riguarda e mi riguarda, noi una scelta l’abbiamo fatta, ed è sempre la stessa, cioè quella di sostenere l’Amministrazione sino alla fine della legislatura. Non posso esimermi dal dire che a volte le scelte considerate impopolari hanno un’alta probabilità di successo. Ricordate il botto che ha provocato il nostro primo cittadino, il quale si districa ogni giorno tra mille problemi del nostro territorio, cercando di tener salde le scelte politiche fatte a suo tempo. E dimostrando che il volere comune da soddisfazione a tutti quelli che amano Finale Emilia. Quel successo acquisito da chi cerca di operare con competenza e coraggio.

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Lo sviluppo Territoriale Sociale (bestemmia per alcuni) ha bisogno di essere avviato verso un percorso innovativo, supportato da un concreto sostegno economico ancorato ad una opportuno cambio di mentalità: c’è bisogno in loco di un cambio politico generazionale guidato da persone capaci di andare verso l’innovazione necessaria a questo Paese. Naturalmente è un invito a cominciare la costruzione di una nuova classe dirigente che operi dopo la fine naturale di questa legislatura. Per quanto riguarda l’impianto che nascerà nell’ex Zuccherificio, mi auguro che non diventi una cattedrale nel deserto, ma porti anche un beneficio economico futuro, quel futuro che ad alcuni sembra tanto lontano ma invece è già dietro l’angolo. Anche se sarà una piccola cosa, servirà a capire dove andare e cosa fare. Su questo è scontato il nostro parere favorevole.

Giovanni Pezzella Lista Civica Finale al Centro


gruppi consiliari / sanità Centrale elettrica: la nostra opinione La scelta di accettare il progetto presentato dalla società Italia Zuccheri di riconvertire in centrale a biomassa lo zuccherificio di Finale Emilia (o, meglio, di abbatterlo per costruire ex novo una centrale da 12,5 Mgw) non è stata discussa né in maggioranza, né in Consiglio, né con la cittadinanza e nemmeno mai votata in Consiglio Comunale. È stata illustrata in un paio di uscite “spot” quando ormai la decisione era stata presa. Quando Rifondazione Comunista, nel 2006, presentandosi alle elezioni era entrata a far parte dell’attuale maggioranza aveva sottoscritto un programma elettorale in cui si diceva: “... piccoli impianti agro-energetici come espressione della multifunzionalità dell’agricoltura e come contributo al miglioramento ambientale (...) produrre energia in piccole quantità sfruttando le fonti rinnovabili offerte dall’agricoltura (...) I progetti al di fuori di tale contesto, come avvenuto nel recente passato, verranno ritenuti incompatibili.”

Inoltre, durante il Consiglio Comunale del 03/04/06 (due mesi prima delle elezioni), il sindaco Cavalier Soragni diceva: “...non ci sono le condizioni per temere l’avvento di centrali e lettriche(...)chiaramente qualsiasi privato può fare delle richieste ma chiunque deve prima fare i conti con l’Amministrazione Comunale, la Giunta, il Consiglio (...) non ci sono elementi per dire che a Finale Emilia verrà una centrale elettrica.” Queste le premesse. Rifondazione ribadisce la propria contrarietà a tale riconversione. Le centrali a biomassa, oltre alle emissioni in atmosfera, oltre ad avere esiti occupazionali bassissimi, alterano l’agricoltura locale riconvertendola alla produzione di energia invece che di cibo. L’effettiva reperibilità delle biomasse necessarie, poi, lascia forti incertezze sul futuro funzionamento della centrale stessa. Anziché restituire al territorio il lavoro sottratto dalla dismissione (vista la bassa ricaduta occupazionale), questa riconversione serve solo a sfruttare i cospicui finanziamenti europei per l’energia (che provengono poi dalle tasche dei cittadini grazie a quella voce che compare nella bolletta della luce: i famigerati Cip 6).

Manca pure un dettagliato studio che tenga conto dell’insieme del territorio e di tutti i progetti che lo interessano. Ricordiamo infatti che sulla nostra zona già incombe una serie di piani ad alto impatto ambientale: MEGADEPOSITO DI GAS, AUTOSTRADA CISPADANA, ESCAVAZIONE DI NUMEROSE CAVE, AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA. Inoltre la Giunta si era espressa perché quella parte di area dell’ex impianto non occupata dalla centrale diventasse una zona di mitigazione di impatto ambientale. Ora invece si prospetta di destinarla ad ulteriori insediamenti industriali, anche se il P.R.G. già prevede sul nostro territorio un milione di mq atti allo scopo. Per questi motivi abbiamo chiesto la moratoria del progetto e una programmazione partecipata e condivisa. Una scelta politica così importante per il futuro del nostro territorio ci induce ad utilizzare ogni strumento possibile per coinvolgere la cittadinanza.

Annaluisa Pincelli per il Circolo di Rifondazione Comunista

Servizi Sanitari: “Beati gli ultimi, saranno i primi” Cari Cittadini, da credente confido nella parola di Cristo. In tema di servizi sanitari erogati dall’AUSL di Modena a Finale, siamo appunto gli ultimi. Saremo poveri di spirito, ma credo che i finalesi abbiano dimostrato una pazienza tale che, per questo, meriterebbero il paradiso e non solo di “ereditare la terra”; Avrei voluto dare, come solitamente faccio, qualche notizia positiva insieme a quelle non tanto positive, ma ahimé debbo ricordare i soliti problemi in cui versa il nostro presidio ospedaliero, da quelli di ordine strutturale (abbiamo ancora la muffa su alcuni muri, l’erba, i controsoffitti che perdono quando piove ecc.), a quelli relativi ai servizi, specie al Day-Hospital, che a parte le eccellenze in Chirurgia generale, che puntualmente l’AUSL ci fa ricordare, purtroppo di altre eccellenze non se ne vede proprio l’ombra, per esempio i chirurghi vascolari da mesi non riescono a venire a Finale, pur avendo dato la loro disponibilità, e questo perché non si riesce a trovare anestesisti; gli otorini riescono a venire una volta al mese: verrebbero di più ma non è

possibile proprio per questo problema; in Ortopedia, a parte un collega che viene due volte al mese per operare “qualche spalla”, mancano ortopedici per fare altri interventi più correnti e maggiormente richiesti come il tunnel carpale, le cisti, i menischi ecc., malgrado ci sia stata da tempo l’assunzione di tre nuovi ortopedici per il servizio di Ortopedia a Mirandola. Che dire del servizio del punto di Primo Intervento (ex Pronto Soccorso): gli ultimi dati danno in crescita la mobilità dei cittadini finalesi verso le strutture sanitarie vicine per problemi di urgenze. Non voglio parlare della dialisi, dell’accesso diretto al laboratorio analisi, del servizio sul territorio, del Poliambulatorio: Psichiatria, Ginecologia, Cardiologia, Oculistica, Otorino, Fisiatria, Fisioterapia, CUP, ecc. Per quanto riguarda la Radiologia, sabato 21 marzo è stata inaugurata a Mirandola la Risonanza Magnetica (RMN total-Body) che risponderà, senz’altro, alla esigenza dei cittadini della Bassa, inclusi quelli di Finale. Sono contento per Mirandola, ma i cittadini di Finale sono di serieB? l’Ospedale di Finale non merita di essere dotato di attrezzature per erogare servizi qualificati in questo campo? Dato che anche noi abbiamo chi è disponibile a dotare il nostro Ospedale di apparecchiature simili. Qualcuno potrebbe interpretare questo mio atteggiamento come campanilistico(come

al solito), non è che m’importi più di tanto, perché di campanilistico non c’è nulla, credo tuttavia che i cittadini finalesi meritino, ed è un loro diritto, di avere i servizi senza ulteriori spese a loro carico. Sia il sottoscritto che tutta l’Amministrazione comunale (il sindaco ha avuto recentemente un’altro incontro con il direttore dell’Ausl di Modena), abbiamo dimostrato sempre una disponibilità a collaborare individuando i problemi e suggerendo soluzioni per affrontarli, ma dall’AUSL abbiamo avuto solo briciole e promesse spesso disattese, abbiamo fornito dati e numeri e abbiamo avanzato ipotesi per recuperare risorse e migliorare i servizi senza gravare sul bilancio dell’azienda, invano. Cari Cittadini, attraverso queste righe voglio ribadire il mio completo ed assoluto impegno per fare tutto il possibile per garantire a tutti noi un’assistenza sanitaria decente e qualificata senza che questo comporti disagi nel cercarla altrove. Sono consapevole, tuttavia, che a volte gli obbiettivi possono non essere raggiunti, ma questo non sarà, di certo, per mancanza della nostra disponibilità.

Dott. Mohamad Malak

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coppi-bartali

L’UCRAINO METLUSHENKO VINCE A FINALE EMILIA CUNEGO SI AGGIUDICA LA COPPI E BARTALI 2009

GRAZIE AGLI SPONSOR ancora una volta la manifestazione a costo zero per l’Amministrazione

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Volata doveva essere e volata è stata: nella 4° tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, a trionfare è stato Yury Metlushenko, che nell’affollato sprint conclusivo si è imposto su Danilo Napolitano e Francesco Chicchi, già vincitori sul traguardo di Finale Emilia negli anni scorsi. La corsa dei professionisti è stata preceduta dalla pedalata non competitiva denominata NO DEPOSITO GAS A RIVARA. Alle ore 11.00 (un’ora prima della partenza dei professionisti), una rappresentativa di 100 cicloturisti locali con in testa il Sindaco Raimondo Soragni ha preso il via a Massa in Piazza Caduti per la Libertà gremita di folla e ha percorso l’intero tratto in linea dopo aver costeggiato l’ormai tristemente famoso Fondo Lumachina di Rivara, dove si vorrebbero stoccare 3,7 miliardi di metri cubi di gas. Tutti i partecipanti indossavano la maglia gialla dell’iniziativa NO GAS A RIVARA; un modo “sportivo” per ribadire simbolicamente l’opposizione della gente della Bassa al sito di stoccaggio. Prima del via è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Mauro Giovannini, l’agente scelto della Polstrada che ha perso la vita nell’edizione dello scorso anno, mentre prestava servizio in gara. La tappa finalese della Coppi e Bartali si è sviluppata intorno ad una fuga fiume, iniziata subito dopo il via; i fuggitivi hanno raggiunto un vantaggio massimo di 5’18” sul gruppo intorno al Km 70. Dopo il ricongiungimento, avvenuto al chilometro 149, le fasi conclusive sono state caratterizzate da una lunga serie di attacchi, tutti neutralizzati dal gruppo in vista della volata che ha premiato Metlushenko. La classifica generale ha visto il trionfo di Damiano Cunego, già vincitore del Giro d’Italia, davanti all’australiano Cadel Evans e a Massimo Giunti.


sicurezza domestica

Sicurezza domestica sui bambini: prevenire gli incidenti Al Polo Scolastico di Massa Finalese si è tenuta una interessante iniziativa dal titolo “La sicurezza tra le mura domestiche e scolastiche” rivolta ai genitori dei bambini nido d’infanzia, scuola dell’infanzia e le prime della scuola primaria. Oltre la metà di tutti gli incidenti ai bambini non accadono per strada, bensì tra le pareti domestiche. L’età più a rischio è quella tra i due e i tre anni. Una finestra aperta, un fornello acceso, la bottiglia del detersivo liquido lasciata a portata di mano... sono piccole disattenzioni che possono avere conseguenze drammatiche. I bambini vedono il mondo con occhi diversi dagli adulti. A differenza dei “grandi,” non sanno ancora riconoscere rischi e pericoli. Molte cose del tutto scontate per un adulto, possono rivelarsi fatali per i più piccoli. Per ridurre i numerosi incidenti che li vedono coinvolti serve dunque una maggiore informazione sulle fonti di pericolo, rivolta a genitori e persone di sorveglianza. In quanto responsabili in tutto e per tutto dei bambini, è dovere degli adulti assumere comportamenti improntati alla sicurezza, adottare ogni precauzione utile a garantire l’incolumità dei piccoli, educare i soggetti in età evolutiva affinché imparino a comportarsi in maniera prudente. Secondo gli esperti, circa il 60 per cento degli incidenti ai bambini potrebbe essere evitato adottando adeguate misure preventive, ad esempio una maggiore sorveglianza o l’impiego di dispositivi tecnici di sicurezza.

GLI INCIDENTI A SCUOLA

PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI A SCUOLA

E’ opportuno intervenire sull’educazione del bambino, riducendo la divisione tra momenti scolastici istituzionali dell’apprendimento (ore di lezione) e momenti scolastici non dedicati all’apprendimento (entrata, uscita, ricreazione). Bisognerebbe parlare di educazione al rapporto interpersonale, educazione al contatto corporeo e fisico, educazione al gioco come arricchimento relazionale cognitivo e fisico, educazione alla modalità di espressione dell’aggressività. Ma importante è anche l’educazione alla gestione dell’emergenza. (Sarebbe necessaria a tutti i cittadini in ogni momento della loro vita collettiva). Ottima occasione di realizzazione è la simulazione del piano di evacuazione dell’edificio scolastico. Utile anche per imparare a gestire la reazione emotiva in caso di emergenza. Un altro utile suggerimento potrebbe essere quello di fare assieme ai ragazzi una ricerca sul rischio scolastico: osservazione di ogni spazio scolastico che potrebbe essere fonte di incidente con proposte di modificazione (dove possibile) al fine di eliminare o ridurre la possibilità di un incidente.

Alcuni esempi: • Coprire adeguatamente i termosifoni. • Coprire tutti gli angoli sporgenti con supporti plastici. • Coprire con gomma le colonne portanti dei saloni fino ad altezza di adulto. • Evitare qualsiasi oggetto di vetro nell’arredo. • Fissare gli armadi alle pareti. • Non porre oggetti alti sugli armadi. • Verificare che tutte le spine e le prese elettriche siano non sfilacciate o penzolanti. • Coprire il pavimento con materiale antisdrucciolo, nei corridoi possono essere usate strisce di materiale autoadesivo. • Segnalare i gradini di dislivello e porre sui gradini strisce antisdrucciolevoli. • Evidenziare tutte le parti pericolose degli arredi scolastici: spigoli dei banchi, spazio tra lavagna ed intelaiatura di sostegno della stessa, finestre che si aprono all’interno della classe offrendo spigoli vivi che intralciano il passaggio, ...

Si ringrazia per la collaborazione i relatori della serata: Vilma Diazzi, Assistente Sanitario e Rino Cecconi, Istruttore corso PBLS (Primo Soccorso nella scuola con supporto delle funzioni vitali in età pediatrica).

Incidenti più frequenti cadute tagli / schiacciamenti ustioni / scottature soffocamento / annegamento avvelenamenti folgorazioni

Come evitare gli incidenti

I bambini sono costantemente alla scoperta del mondo! Per impedire che la loro curiosità si trasformi in una fonte di pericolo, occorre organizzare l’ambiente ad essi destinato nel modo più sicuro possibile. Molti incidenti dovuti a distrazione o negligenza possono essere evitati impiegando opportuni dispositivi di sicurezza nelle zone a rischio della casa e attuando una scrupolosa sorveglianza.

Più sicurezza in cucina

Questo ambiente della casa può rivelarsi a rischio per il piccolo; quali sono le situazioni più pericolose e i rimedi per evitare infortuni. gli utensili Coltelli, grattugie, robot dotati di lame devono essere riposti fuori dalla portata del bambino, in armadi non facilmente raggiungibili e chiusi con gli appositi fermi. i detersivi È bene accertarsi che siano lontani dalle “manine” del piccolo ed eventualmente usare i fermi per bloccare l’apertura di cassetti e ante poiché, se ingeriti, possono essere molto dannosi. i fornelli È preferibile optare per le cucine che hanno le manopole del gas a lato del piano cottura e non sul “bordo”. Questo tipo di cucina, infatti, è più pericolosa, poiché l’accensione dei fornelli del gas è alla portata del bambino. Se i fornelli sono accesi, è bene allontanare il piccolo dalla cucina o, comunque, non farlo avvicinare al piano cottura. A tal proposito è utile montare al piano cottura una barriera apposita per i fornelli. il forno Occorre stare attenti quando è acceso e lo sportello scotta. Inoltre, non bisogna mai lasciarlo aperto quando il bimbo è nei dintorni, perché spinto dalla curiosità potrebbe infilarvi le manine o addirittura cercare di entrarvi con tutto il corpo, rischiando di farsi male. le pentole Mentre si cucina è bene posizionarle sempre con i manici verso il muro e non verso l’esterno: il piccolo potrebbe, infatti, afferrare la pentola per il manico e rovesciarsela addosso.

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scuola

UN LOGO PER IL MILLENNIO Dagli alunni il contributo di idee per un logo del Millennio di Finale Emilia commissionato dalla Podistica Venerdì 27 marzo presso la sala Santa Chiara sono stati premiati i ragazzi che hanno partecipato al concorso per la realizzazione di un logo sportivo in occasione del Millennio di fondazione di Finale Emilia, che cade quest’anno. La premiazione è avvenuta alla presenta dall’Assessore Silvano Zavatta, di fronte ad una platea formata dalle classi premiate delle Elementari e Medie, insegnanti e dirigenti, oltre ai rappresentanti della A.S.D. Podistica Finale Emilia che hanno promosso questo concorso.

Vincitrice e prima assoluta è risultata Laura Meloncelli, classe 3° A Scuola Media “Frassoni”. Al secondo posto si sono classificati Sofia Scacchetti e Francesco Fortini, classe 5° B Scuola Primaria di Finale; al terzo posto Sara Veronesi della classe 5° A Scuola Primaria di Finale I segnalati sono: Agata Veronesi, classe 3° A e Anna Tassi, classe 3° B Scuola Media di Massa Finalese; Alessandro Baschieri, classe 3° C Scuola Media “Frassoni” di Finale Emilia.

A scuola di astronomia

Dal Consiglio dei Ragazzi a guide del Museo I componenti del Consiglio Comunale Ragazzi si sono impegnati quest’anno nel progetto “ Piccole guide, grandi storici “. L’intento è stato quello di avvicinare i ragazzi al patrimonio storico e civile della nostra comunità in linea con le iniziative per celebrare i mille anni della città di Finale Emilia. Per questo l’attenzione si è concentrata sul Museo Civico locale dove si è cercato di ritrovare nei reperti custoditi quelli più legati alle radici storiche del Finale. E’ stato necessario circoscrivere il campo d’azione visionando e commentando con i ragazzi tutte le collezioni ed i documenti per individuare poi quegli oggetti alla base dell’intervento.

Dopo un attento studio ed esame, per ognuno di questi è stata creata una scheda di riferimento e dall’unione di queste schede si è costituito un percorso di visita che gli stessi ragazzi hanno esposto ai ragazzi delle altre classi, i quali si sono recati in visita al Museo ed hanno avuto come guide gli eletti del Consiglio Comunale Ragazzi. Alla fine del progetto le schede realizzate saranno pubblicate andando così a costituire una guida del Museo, fatta dai ragazzi ed utilizzabile anche in futuro per nuove visite ed appuntamenti.

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Si sono concluse le lezioni di Astronomia amatoriale tenute presso la scuola media Frassoni, attivate per celebrare il 2009, Anno Internazionale dell’Astronomia, tenute dal Gruppo Astrofili Discovery in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Finale Emilia. Il ciclo di dieci lezioni, attuato per introdurre l’astronomia amatoriale e pratica nella scuola, ha permesso agli studenti di approfondire le informazioni acquisite dai testi o dal web imparando ad usare un telescopio, toccando con mano veri frammenti di meteoriti, riconoscendo le costellazioni in un cielo notturno, ampliando la conoscenza dei personaggi storici dell’astronomia e delle missioni spaziali. Le lezioni hanno avuto un seguito “pratico“ consistente in serate di osservazione con il telescopio, gratuite ed aperte al pubblico, che si sono tenute in piazzale Salvo d’Acquisto già a partire dal 4 aprile e che hanno permesso anche al semplice appassionato di osservare fenomeni astronomici spettacolari ed interessanti. Gli altri appuntamenti: sabato 18 Aprile, 2 e 30 Maggio sempre alle 20,30.


cultura Dal 6 gennaio all’ 8 marzo 2009 SALUTI DA FINALE EMILIA - 150 anni di vita finalese in 400 cartoline illustrate Mostra fotografica - Sede espositiva presso ex scuola materna Dal 23 gennaio al 21 febbraio MILLE ANNI DI STORIA DI FINALE L’Archivio in mostra - Palazzo Comunale, Sala Consiliare Dall’1 al 15 febbraio RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “LIBERE USCITE” Per non dimenticare - Teatro Sociale Dal 20 febbraio al 13 marzo I SENTIERI DELLA LETTURA. PAROLE SULL’ACQUA Un percorso letterario tra scrittori emiliani del fiume Ex istituto Corni, sede Università Terza Età

Dal 24 febbraio al 25 marzo LE PAROLE SONO LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO

Ciclo di incontri sulla poesia lirica dell’Antica Grecia e sul Decamerone di Giovanni Boccaccio - Parrocchia di Finale E.

Sabato 28 febbraio FESTA ANNI ’60 Il Beat finalese - Autostazione Corriere A cura dell’ Associazione Volontari pro Handicappati e “Lato B

Dal 17 al 26 aprile MOSTRA ELABORATI realizzati dagli alunni delle scuole della provincia di Modena nell’ambito dei progetti di Educazione Alimentare e Motoria

Ufficio Cultura - 0535 788179 -cultura@comunefinale.net UIT - Ufficio Informazione Turistica - Tel. 0535 788333 - turismo@comunefinale.net www.turismocomunefinale.net - www.comunefinale.net

Sotterranei del Castello

Dal 18 al 25 aprile MUSEI DA GUSTARE Iniziativa provinciale per la settimana della Cultura - Aperture straordinarie del Museo Civico Dal 19 aprile al 31 maggio 1859 - 2009 FINALE, GARIBALDI E DINTORNI Mostra a cura del Gruppo Culturale R6J6

Dal 22 aprile al 31 maggio LASTRE D’ARGENTO Mostra fotografica

Ex scuola materna - A cura del gruppo Culturale R6J6

Dal 24 aprile al 21 giugno PERSONALE DI ERIO CARNEVALI Chiesa dell’Annunziata, via Saffi

Dal 23 al 26 aprile FIERA D’APRILE - Centro Storico 25 APRILE manifestazioni celebrative 64° anniversario Liberazione Giovedì 30 aprile Personaggi finalesi RICORDANDO GREGORIO AGNINI L’intervista impossibile Teatro Sociale, ore 21.00 - A cura del CARC

Venerdì 1 maggio FESTA DEI LAVORATORI “Lato B” in concerto.

A cura dell’ Assessorato alla Cultura e Sindacati CGIL, CISL e UIL

Venerdì 1 maggio FESTA DELL’AQUILONE A cura del CARC MOSTRA DI SUPPELLETTILI E APPARATI SACRI l’evoluzione del culto Eucaristico nei secoli fino a oggi Chiesa del Seminario - A cura della Parrocchia di Finale Emilia

Venerdì 15 maggio ore 21,00 CERIMONIA DI INSEDIAMENTO DEL COMITATO D’ONORE DEL MILLENNIUM FINALIS Presiede il nostro concittadino scrittore Giuseppe Pederiali - Castello delle Rocche Dal 16 maggio al 21 giugno Un millennio d’arte - I pittori finalesi PERSONALE DI GIUSEPPE CAVALLARI - Residenza Municipale Sabato 16 maggio CENA PER PRESENTAZIONE FINALESTENSE Sotterranei Castello delle Rocche A cura dell’Associazione Aggiungi un posto a Tavola

Lunedì 18 maggio ore 16,30 FINALE GARIBALDI E DINTORNI Presentazione del quaderno di Angelo Sola Museo Civico di Finale Emilia

Sabato 23 maggio Personaggi finalesi - RICORDANDO PIERO GIGLI Intervista a un poeta finalese futurista Cortile ex scuola materna - A cura del CARC

Domenica 24 maggio MADONNARI IN ERBA - Piazza Baccarini A cura del C.A.R.C.

Sabato 30 maggio LE ROCCHE DI FINALE IN ETÀ ESTENSE Presentazione del volume - Sala Consiliare, ore 16.00 A cura del Gruppo Studi Bassa Modenese

2 giugno - MANIFESTAZIONI CELEBRATIVE FESTA DELLA REPUBBLICA - Centro Storico

12/13/14 giugno FINALESTENSE - Centro Storico Venerdì e sabato 19/20 giugno 13° RASSEGNA DI MUSICA DIVERSA omaggio a DEMETRIO STRATOS - Teatro Sociale Dal 19 giugno al 5 luglio PORKY’S BEER Festa della Birra - Località Obici Domenica 21 giugno - Giardini De Gasperi FINALE EMILLE...20 DEL LATO B Ventennale del Circolo Lato B Venerdì 26 giugno DECENNALE CLUB DELLE ARTI - Mostra allievi e con-

LA STORIA DELLA COMUNITÀ CRISTIANA LOCALE ATTRAVERSO IL PATRIMONIO ARTISTICO FINALESE

Domenica 28 giugno 1° COMPLEANNO NUOVA SEDE MANI TESE Luglio - TRENTENNALE QUARTIERE OVEST

Finale Emilia - A cura di Massimiliano Righini in collaborazione con l’Associazione Castelli Modenesi e Gruppo Studi Bassa Modenese

certo dei SOUVENIR D’ITALIE - Sotterranei del Castello

Festa enogastronomica e musicale - Quartiere Ovest

Dal 6 al 26 luglio Corso internazionale di teatro - La Commedia dell’Arte A cura Associazione Venere con il maestro Fabio Mangolini

LA DODICESIMA LUNA - Musica e spettacolo nel Castello 3/4/5 - 10/11/12 luglio Festa TUTTINSIEME - Associazione Volontari pro Handicappati Dal 2 luglio al 10 agosto, lunedì e giovedì CINEMA SOTTO LE STELLE - Centro Sportivo Comunale Dal 5 luglio al 9 agosto, tutte le domeniche AN GHIN GO’ Rassegna di teatro rivolta all’infanzia Cortile ex scuola materna e giardino di Villa Finetti

Dall’ 1 al 10 agosto - SAGRA DELLA LUMACA

Mostra a cura della Parrocchia di Finale E. - Chiesa dell’Annunziata

MERCATO STRAORDINARIO - SAGRA DELLE FRITTELLE Centro Storico

Domenica 13 settembre MAGNAFINAL percorso enogastronomico Centro e dintorni - A cura dell’associazione Magnafinal Sabato 26 settembre CASTELLI, FORTIFICAZIONI E ARTE MILITARE LUNGO IL PANARO ED IL PO TRA IL MEDIOEVO E IL RINASCIMENTO Convegno di studi storici - Sala Consiliare del Comune di AUTUNNO/INVERNO 2009 MOSTRA FOTOGRAFICA Esposizione delle opere dei partecipanti al concorso “Scorci di Finale” Sala espositiva presso ex scuola materna A cura dell’Associazione Culturale ARTINSIEME

AVANT GARE - Rassegna di teatro sperimentale A cura dell’Associazione Culturale VENERE

Personaggi finalesi - Mostra e iniziative dedicate alla figura di CARLO GROSSI - Ex convento Santa Chiara Un millennio d’arte - I pittori finalesi PERSONALE DI FILIPPO FARINA - Sotterranei del Castello Personaggi finalesi - INNOCENZO GIGLI un finalese tra i grandi compositori del XVIII secolo A cura dell’Associazione Culturale ARTINSIEME.

MAPPE ANTICHE E CARTOGRAFIA

Casumaro

Ex scuola materna - A cura del Gruppo Culturale R6J6

Dall’ 8 al 16 agosto - SAGRA DELL’ANATRA Massa Finalese

Dall’ 8 al 16 agosto Un millennio d’arte - I pittori finalesi MARIO CAVANI e RINO ZAPPAROLI “I Luoghi del sentire” Teatro Verdi di Massa Finalese

Dal 27 al 30 agosto - FESTIVAL NOIR 3° edizione Rassegna di arte varia dedicata al genere Noir Incontri letterari, NOTTE NERA, Maratona film Noir

Agosto SAGRA DEL ROSARIO

DAGHE E COLTELLI apparati per la tavola e la guerra del rinascimento europeo Sotterranei Castello delle Rocche - A cura de I Conestabili del Finale

DICEMBRE Martedì 8 dicembre - Centro storico FESTA DELLA SFOGLIATA Torta degli Ebrei: tradizione e futuro NATALE DI FINE MILLENNIO 31 dicembre 2009 - GRANDE FESTA DI FINE ANNO

Ex Discoteca Giardini De Gasperi - A cura di “Aggiungi un posto a Tavola”

Enogastronomia e solidarietà - Reno Finalese

SETTEMBRE Un millennio d’arte - I pittori finalesi PERSONALE DI MARTA FERRARESI

Con esposizione dei lavori degli alunni - Castello delle Rocche

SAGRA CANALETTO Enogastronomia e solidarietà

Domenica 6 settembre GIORNATA EUROPEA CULTURA EBRAICA Arrigo Levi presenta “Un paese solo non basta” Centro Storico

Dal 3 al 7 settembre - FESTA DELL’AGRICOLTURA Area Centro Sportivo

Martedì 8 settembre FESTA DEL PATRONO - Consegna della Bolla Papale di Bene-

dizione per il Millennio. Presentazione della nuova edizione del volume di Don Ettore “Finale Emilia, mille anni di storia”

Ufficio Cultura - 0535 788179 -cultura@comunefinale.net UIT - Ufficio Informazione Turistica Tel. 0535 788333 - turismo@comunefinale.net www.turismocomunefinale.net - www.comunefinale.net

Provincia di Modena

Fondazione Cassa di Risparmio di Cento

finalenotizie/Maggio 2009 19


cultura

Buon compleanno Finale Emilia 25 Aprile 2009 Taglio della torta per i 1000 anni di Finale Emilia “Mille anni compie Finale Emilia, mille anni proprio ad Aprile, il mese in cui è stata scritta la pergamena nel 1009, dove per la prima volta appare il nome di Finalis. Di questi mille anni di storia, 147 sono i consecutivi di Fiera della città. Una Fiera che è sempre stata un momento per riscoprire la nostra anima commerciale e solidale, il momento in cui far conoscere, al piccolo mondo intorno a noi, chi siamo e cosa siamo. In questi giorni accogliamo persone che investono sul nome di Finale Emilia, provenendo anche da lontano, scommettendo sul nostro centro storico, pensando che il nostro “centro-cuore” sia qualcosa di bello, affascinante e assolutamente perfetto come cornice naturale di eventi. E sono certo che, seppur con un colpevole ritardo di anni, la nostra città possa divenire luogo di attrazione e polo culturale di grande rilievo. Ma intanto, in questa Fiera 2009, avete potuto gustare la nostra cucina, tirar tardi con la Notte Bianca, sfruttare le offerte dei nostri commercianti, ascoltare la musica dei migliori gruppi finalesi, conosciuti ed apprezzati anche all’estero. E non ultimo soffiare sulle Mille candeline della Torta del Millennio. E proprio questo Millennio diviene la bellissima “scusa” per la riscoperta della nostra identità, della nostra storia, di quelle basi fondanti per la costruzione del nostro futuro più prossimo. Purtroppo esistono tante resistenze, frizioni, abitudini che sono difficili da gestire e da incanalare verso un progetto unitario che guardi Finale nella sua interezza e non nella particolarità di una via, una piazza o un piccolo angolo. So e sappiamo tutti che l’Italia è il paese dei 10mila campanili e sotto il campanile ci si divide pure tra Guelfi e Ghibellini, tra Peppone e Don Camillo, tra quartieri, compagnie e famiglie. So e sappiamo però che dentro di noi abbiamo anche una grande energia e la Storia che scorre nelle nostre vene è una grande forza, la forza che ci permette di dire che questa è una bella città, deve solo crescere e unirsi un po’ di più. Insieme possiamo raggiungere quello che in periodi di crisi come questo sembra impossibile e per questo invito tutti ad un grande abbraccio tra Commercio, Associazioni, Cultura e Cittadini. Ognuno con il suo peso, la sua importanza e la sua peculiarità ma ognuno finalese. E buon Millennio, Finalis. Fernando Ferioli Assessore Commercio, Cultura e Centro Storico”

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Le istituzioni, le autorità civili e religiose unite nella celebrazione del 25 Aprile per la valorizzazione degli ideali della Resistenza, dei principi della Costituzione, della democrazia, della pace, della solidarietà e delle libertà individuali e collettive.

Particolarmente toccante l’intervento del Sindaco, che durante il proprio discorso commemorativo ricorda alcuni passaggi storici fondamentali della storia della Resistenza italiana e inserisce un triste riferimento alla situazione attuale in Abruzzo e alla sua esperienza nei campi di lavoro: “Un anniversario importante, fondamentale per la storia del nostro paese: con l’insurrezione popolare e la liberazione da parte delle formazioni partigiane di numerose città ancora occupate dai nazifascisti, l’Italia nel 1945 risorgeva a libertà e sorgeva a democrazia: una democrazia che si fonda sulla pace, la partecipazione dei cittadini, il lavoro, la solidarietà, il rifiuto di discriminazioni, l’uguaglianza nei diritti e nei doveri. Le successive tappe della nostra storia sono intimamente legate a quella data, senza la quale non avremmo avuto né la Repubblica né la Costituzione, né uno sviluppo nella libertà e nella pace, che ha restituito all’Italia il prestigio che merita tra le nazioni civili dell’Unione Europea, sorta dal crollo delle dittature che avevano insanguinato la prima metà del ventesimo secolo. Ricordare oggi il 25 Aprile significa identificarsi con gli ideali, i valori e l’impegno di quanti hanno saputo testimoniare con il sacrificio della propria vita la convinzione e la fede in un mondo fondato sulla giustizia e rispettoso delle libertà; un profondo senso di solidarietà che abbiamo acquisito e che oggi abbiamo l’opportunità di tradurre concretamente a favore delle popolazioni che hanno vissuto la tragedia del terremoto e nella qualità dei molteplici interventi orchestrati attraverso una fitta rete di collaborazioni con la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, i Vigili del Fuoco, e tutte le forze politiche accomunate dall’esigenza di ricostruire un futuro e una nuova prospettiva di vita per coloro che sono stati violentemente strappati dal bene prezioso della propria quotidianità.”


cultura Sabato 30 maggio 2009 alle ore 16.00

Palazzo Comunale, Sala del Consiglio - Finale Emilia Tutta la cittadinanza è invitata alla presentazione del volume di studi storici:

LE ROCCHE DI FINALE IN ETÀ ESTENSE

LE ROCCHE DI FINALE IN ETÀ ESTENSE

(secoli XIV-XVI)

(sec. XIV - XVI)

Mauro Calzolari Massimiliano Righini Gian Luca Tusini

Programma della giornata:

Cav. Raimondo Soragni, Sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli, Assessore alla Cultura Marco Poletti, Presidente del Gruppo Studi Bassa Modenese Introduzione: Prof. Aldo Settia, Università di Pavia Saluti:

Comune di Finale Emilia

G.S.B.M.

Interventi degli autori del volume:

Mauro Calzolari

L’abitato e le rocche di Finale dal XIV al XVI secolo: il contributo delle fonti scritte

Massimiliano Righini

Le rocche e le fortificazioni del Finale dal XIV al XVI secolo: aspetti militari

Gian Luca Tusini

Testimonianze d’arte e di vita quotidiana nelle rocche di Finale

Conclusioni La presentazione si concluderà con un buffet per tutti convenuti Info: Ufficio cultura 0535 788179 - cultura@comunefinale.net Massimiliano Righini 339/4821533 - massimiliarighini@tiscali.it

MASSIMILIANO RIGHINI Consulenze Storiche Oplologiche Comune di Finale Emilia

G.S.B.M.

Erio Carnevali espone a Finale “Carnevali con questi suoi esperimenti indaga il mistero delle coincidenze non alla ingenua ricerca di formule che consentano di tradurre un linguaggio in un altro, ma per il gusto di attingere al terreno fertile delle correspondances cantato da Baudelaire”. Cosi Paolo Portoghesi, famoso architetto e critico, descrive le polveri colorate di Carnevali. La mostra curata da Giuliana Ghidoni e dall’Assessorato alla Cultura, che gode del contributo di CPL Concordia, da Athena ed Unipol, presenta opere su tela e carta, anche di grande formato, che fanno parte del ciclo Pittura di Polvere, opere che descrivono il misterioso viaggio nell’invisibile alla ricerca di nuove suggestioni. Erio Carnevali nasce a Modena, si occupa di comunicazione aziendale, realizza scenografie per il teatro, il cinema e la televisione. Lavora nel campo dell’editoria per ragazzi e pubblica libri d’arte con la collaborazione di letterati e musicisti. Le sue opere su tela riprendono il filo dell’astrazione lirica. Carnevali ha trasposto la sua visione pittorica anche nel campo dell’arte pubblica, con il mosaico, il vetro, la ceramica e la porcellana, operando anche nel design. Vanta esposizioni in tutto il mondo e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Europa e nelle Americhe. Vive e lavora a Milano, Modena, Berlino, Cagnes-sur-Mer e Los Angeles. La mostra rimane aperta fino al 21 giugno con i seguenti orari: mercoledì e domenica 10,0012,00/16,00-19,00; sabato 16,00-19,00.

Comitato d’onore del Millenium Finalis Venerdì 15 maggio, ore 21 - Castello

Presiede il nostro concittadino scrittore

Giuseppe Pederiali

Il programma del Millennio di fondazione della città di Finale Emilia si è arricchito di numerosi appuntamenti che rendono il 2009 un anno veramente speciale: ad illustrarlo sarà il Comitato presieduto da Giuseppe Pederiali; insieme a lui ci saranno Arrigo Levi, Don Ettore Rovatti, Lucilla Grossi, Dante Pola, Roberto Grillenzoni e Daniele Bubboli. Il progetto del Millennio si lega alla ricorrenza dei mille anni trascorsi dalla stesura del primo documento in cui è citata espressamente la presenza del “Castrum Finalis”. Il filo conduttore sarà l’acqua, il fiume, il significato e l’importanza che ha avuto fino al 1900 e la deviazione del fiume, portato fuori dal centro storico. Quindi ci saranno una serie di iniziative legate alla storia della città, con particolare interesse per alcuni periodi storici più importanti come il XIII secolo, in cui venne realizzata la costruzione della Torre dei Modenesi (1213) e il periodo dal XV ed il XVII secolo, sicuramente il più ricco e importante per la costruzione del Castello delle Rocche e caratterizzato da una serie di grandi eventi storici che verranno rivisitati in occasione delle numerose manifestazioni in programma.

“LA NOSTRA STORIA” Il libro di memorie di Laura Lodi e Ivonne Veratti

«E’ con grande gioia e tanta emozione che presentiamo “LA NOSTRA STORIA”, un’opera che abbiamo scritto a quattro mani e che ripercorre le nostre vite e testimonia la grande amicizia, che il tempo e la lontananza non hanno mai scalfito. Il libro narra di noi, del sogno che ci ha accompagnate per anni e delle nostre storie, che in tanti momenti si sono intrecciate, con eventi che coincidevano e a volte sembravano sovrapporsi. “LA NOSTRA STORIA” è quindi la storia di tutti coloro che, insieme a noi, hanno vissuto i nostri anni e che si riconosceranno nell’album fotografico inserito nel libro. E’ inoltre, per noi, grande motivo d’orgoglio la dimostrazione di stima e di affetto da parte dell’amico Giuseppe Pederiali, che ha scritto la prefazione, con grande finezza e perspicacia, offrendosi inoltre come relatore per la prima presentazione, insieme al carissimo amico Mario Pio Silvestri. Siamo state felici di condividere le presentazioni con quanti hanno partecipato alle serate, per rivivere insieme ricordi che ci hanno riportato a vicende indimenticabili. Desideriamo infine anticipare un grazie di cuore a tutte le persone che hanno sostenuto il nostro progetto: economicamente, procurandoci materiale raro e utile, o semplicemente elargendoci consigli ed incoraggiamenti che sono stati preziosi per portarlo a termine. » Laura Lodi e Ivonne Veratti

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cultura “Finale, Garibaldi e dintorni

Mostra e presentazione del quaderno su Garibaldi e Finale Emilia Nelle sale del Museo Civico è in mostra un ricca raccolta di documenti, oggetti, mappe, fotografie che raccontano la presenza di Garibaldi a Finale Emilia, nel 1859, e dei Garibaldini finalesi che lo hanno seguito. La ricerca e l’allestimento sono stati curati del Gruppo Culturale R6J6 e dalla Biblioteca Comunale. Si tratta di documenti di archivio che ripercorrono i momenti più significativi del passaggio di colui che è stato considerato un grande eroe che ha contribuito a realizzare l’unità nazionale. Essi documentano – attraverso lettere autografe inviate in particolare alla Società Democratica Finalese anche un interesse umano per le questioni finalesi, come quando scrisse, nel 1872, in relazione ad un’inondazione di Finale ed espresse una forte critica ai governanti dell’epoca perché non avevano provveduto a mettere in opera interventi idraulici per scongiurare il ripetersi delle ricorrenti alluvioni. Sono diverse le foto che ritraggono i finalesi, oltre un centinaio, che hanno seguito Garibaldi; tra questi anche il pittore Celeste Barberini, detto Ciarapanela. In mostra anche un’importante scultura di Augusto Rivolta, artista molto apprezzato che realizzò anche una scultura equestre di Garibaldi destinata a Genova. In seguito alla sua morte, Finale continuò a celebrare gli anniversari, fino alla decisione di bandire un concorso per realizzare un busto che attualmente fa mostra di sé in piazza 4 novembre. La mostra, presentata in occasione del 150° anniversario della sua venuta a Finale, rimarrà aperta fino al 31 maggio con i seguenti orari: sabato, domenica e festivi: 9.00-12.00 e 15.00-18.00. La presentazione del quaderno “Finale, Garibaldi & dintorni” avverrà lunedì 18 maggio alle ore 16,30 presso il Museo Civico. Partecipano Angelo Sola, studioso di storia locale, Giorgio Gozzi, docente di lettere, e il Gruppo Culturale R 6J6. Sia la mostra che la pubblicazione si sono avvalse della collaborazione dell’Archivio Storico di Finale per quanto concerne la ricerca archivistica.

Inaugurazione UIT Ufficio Informazione Turistica “Il 24 Aprile, durante la Fiera di Primavera, è stato inaugurato il nostro Ufficio Turistico. Si trova al

pian terreno del Municipio e sarà di supporto a tutti gli eventi e le manifestazioni, oltre ad essere il contatto e il coordinamento con tutti gli Ufficio Turistici nazionali e le attività di ricezione turistica finalese (alberghi, B&B, ristoranti, enogastronomie, ec.). Questo nuovo servizio si lega strettamente all’inserimento di Finale Emilia nel circuito Castelli Modenesi e con la fresca inaugurazione del sito turistico (www.turismocomunefinale.net). Invitiamo tutti a collaborare e a segnalare eventi, manifestazioni, storie e leggende del territorio.” Contatti tel: 0535788333 - fax: 0535788130 - turismo@comunefinale.net

LASTRE D’ARGENTO

Volti e vedute finalesi a cavallo tra Ottocento e Novecento Una mostra fotografica che, attraverso oltre duecento scatti di Vasco Pedrazzi e Gaetano Sorgato, riporta al periodo tra i due trascorsi secoli, svelando visi e paesaggi inediti della città Le sale della ex Scuola Materna di via Oberdan ospiteranno fino al 31 maggio una mostra fotografica degli scatti di Vasco Pedrazzi e Gaetano Sorgato, risalenti alla fine dell’Ottocento e ai primi anni del Novecento Nonostante la professione fosse anche quella di orefice, Vasco Pedrazzi era un valente fotografo: il suo obiettivo ha immortalato volti, fissato angoli urbani più o meno remoti e colto momenti della vita sociale finalese. Per gentile concessione degli eredi, la mostra ospita oltre duecento lastre fotografiche che costituivano parte dell’archivio personale del fotografo finalese. Gaetano Sorgato, erede di una famiglia di imprenditori fotografi con studi in varie città d’Italia (Padova, Venezia, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Carpi, Parma e Firenze) e ritenuto per un certo periodo il miglior fotografo di Modena, arrivò a Finale inviato dal celebre archeologo Arsenio Crespellani, Reale Ispettore degli Scavi e dei Musei della Provincia di Modena. Il compito del fotografo era quello di documentare con le proprie immagini lo stato di salute dei monumenti e dei luoghi della città di Finale. La mostra propone una ventina di scatti inediti, ritrovati in un fondo della Biblioteca Estense Universitaria di Modena e messi a disposizione per l’occasione. La mostra è stata curata da Roberto Ferraresi, presidente del Gruppo R6J6, e Gianluca Borgatti, editore ed esperto di storia locale. Grazie all’intervento di uno sponsor - AMC Costruzioni - sono stati realizzati anche due distinti cataloghi che raccolgono le immagini di entrambi i fotografi. La mostra sarà visitabile i sabati, le domeniche e i festivi dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle

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Il “San Zenone” al Coro “Sorridi con noi”

Ha recentemente festeggiato i 25 anni di attività il coro di Sorridi con Noi, che ha ricevuto il Premio “San Zenone” dal sindaco Soragni. Nato quasi per gioco nel 1981, grazie alla dedizione ed all’entusiasmo travolgente della maestra Lucia Tassi, il coro si è via via ampliato raggiungendo in alcuni momenti quasi cento componenti. La passione per il bel canto e la gioia di stare insieme hanno costituito uno stimolo per tanti bambini che proprio nel coro hanno trascorso gli anni più radiosi della loro vita. Dal momento che lo spirito del coro prevede di creare anzitutto un gruppo di amici uniti dalla solidarietà e dal desiderio di stare insieme e non quello di produrre piccoli bambini prodigio affascinati dai falsi miti dello spettacolo, siamo di fronte ad una esperienza umana e formativa estremamente positiva prima ancora che un momento artistico e ricreativo. Silvano Zavatta

Intervista impossibile con

Gregorio Agnini

Il dialogo immaginario con l’onorevole finalese, interpretato dall’attore Andrea Macaluso, condotto dallo storico e giornalista Giuliano Muzzioli al Teatro Sociale Le Interviste Impossibili nascono alla radio nei primi anni Settanta: dialoghi fantasiosi e coinvolgenti con grandi personaggi del passato. Nel corso del 2008 il format è stato recuperato a Modena, con quattro interviste impossibili ad altrettanti protagonisti delle vicende storiche modenesi: Matilde di Canossa, Francesco I d’Este, Angelo Fortunato Formiggini e Gregorio Agnini. Proprio l’intervista a quest’ultimo personaggio – finalese Doc, eletto deputato per la prima volta nel 1891 e, all’indomani della Liberazione, chiamato a far parte della Consulta nazionale di cui presiedette la prima seduta, il 25 settembre 1945 – è stata riproposta al Teatro Sociale, il 30 aprile. Il ruolo dell’intervistatore è andato al professor Giuliano Muzzioli, giornalista, scrittore e docente dell’Università di Modena e Reggio, mentre Agnini è stato interpretato dall’attore Andrea Macaluso. Gregorio Agnini, fu fra i fondatori del Partito Socialista (Genova 1892). Erede di una famiglia borghese liberalmoderata e benestante, da giovane aveva coadiuvato il padre imprenditore, per poi dedicarsi alla stipulazione di contratti di coltivazioni. Secondo Agnini, che nel 1886 fondò la prima cooperativa di lavoro, la cooperazione era la chiave d’emancipazione e riscatto economico e sociale dei numerosi braccianti italiani. Nel corso della serata c’è stato un contributo telefonico del Senatore Giulio Andreotti, che in gioventù ebbe modo di conoscere Agnini e che ha offerto il suo ricordo dell’Onorevole finalese. Durante l’incontro, organizzato a cura del Circolo culturale Carc, è intervenuto il Coro delle Mondine di Novi di Modena, che si è esibito n uno spettacolo di canti del proprio tipico repertorio popolare.


finalestense 2009

FINALE EMLIA • 12 -13 - 14 GIUGNO 2009

CASTRUM FINALIS

Una storia lunga 1000 anni e roccaforte degli Estensi (1213-1598)

La storia ci narra che la quindicesima edizione di Finalestense cade mille anni dopo quel lontano A.D. 1009 , momento in cui un documento segnala la presenza di un piccolo castello fortificato identificato con il nome di Finalis. Da quel momento in poi è iniziato un percorso che ha portato la nostra comunità ad evolversi, rifondando nel 1213 un Finale nuovo, solido, protetto dalle acque del fiume Panaro che per secoli ha accompagnato la vita degli abitanti di questo luogo. Finalestense, nel suo essere evocazione di quel periodo che vide gli Estensi, la loro influenza e la loro politica, come comune denominatore di una importante e prestigiosa storia del luogo e del suo territorio, sarà quest’anno ancora più legata all’evocazione dei più significativi momenti storici, delle consuetudini e della vita quotidiana. Tutto ciò attraverso una programmazione coinvolgente che saprà condurre lo spettatore attraverso un percorso di storia, gioco, leggenda e suggestione ispirato a quattro secoli di storia del Finale Nuovo. Invitiamo tutti, cittadini e non, a partecipare attivamente all’evento. Contattateci presso: Ufficio Cultura 0535788179 – cultura@comunefinale.net Massimiliano Righini - 3394821533

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Comune di Finale Emlia Assessorati: Cultura, Agricoltura, Interventi Economici

Commissione Agricola

con prodotti

agricoli delle nostre terre

Vieni a scoprire la differenza di sapore del prodotto appena raccolto 24 finalenotizie/Maggio 2009


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