In merito al bilancio di previsione il gruppo di minoranza esprime le seguenti osservazioni: Signori consiglieri l’approvazione del bilancio di un comune è di gran lunga l’atto più importante dell’esercizio. E’ il momento in cui si stabilisce di quante risorse dispone l’amministrazione, come le ottiene ( tasse, imposte, tributi, trasferimenti), “come e per cosa” le spende ( azioni e progetti nel sociale, ambiente, economia, famiglia, scuola cultura ecc..) . Il Bilancio di previsione, pur essendo un insieme di documenti contabili, indica le scelte, le strategie e gli obiettivi da raggiungere e prospetta quello che sarà il futuro dell’Ente. Abbiamo intenzionalmente rinunciato alla presentazione degli emendamenti per due motivi : 1) perché non intendiamo più essere presi in giro in quanto, quando negli anni decorsi ci abbiamo provato sono stati pretestuosamente respinti con risibili motivazioni dall’ufficio contabile; 2) perché oltre un quarto delle risorse disponibili viene speso per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, per il depuratore e il verde pubblico, la cui regolarità gestionale è stata contestata dal giudice penale (PM) per la presunta turbativa d’asta che vede coinvolta
la Patrimonio s.r.l. -
Ma al di là
dell’aspetto giudiziario il prezzo per tenere pulito il paese è troppo caro . La nostra realtà territoriale sta vivendo una crisi profonda : mentre si riscontra un decremento demografico al tempo stesso si registra una migrazione di cittadini nel comune di Pastorano per comprarsi la casa; assistiamo ad una proliferazione dei centri commerciali per la grande distribuzione che si localizza, fra l’altro,
nei comuni
limitrofi penalizzando le piccole attività commerciali esistenti sul nostro territorio. Se poi a questo si aggiunge la persistente crisi di alcune grandi industrie locali che minacciano licenziamenti e la totale assenza di serie iniziative, quali possono essere il varo di nuovi strumenti urbanistici e l’incentivazione a favore delle piccole imprese per far muovere il volano per mettere in moto l’economia, allora lo scenario diventa sempre più oscuro e le prospettive di ripresa diminuiscono sensibilmente. Di fronte a questo stato di cose le poche risorse disponibili del comune devono essere utilizzate per soddisfare al meglio l’interesse pubblico. Non è possibile, quindi, approvare a scatola chiusa il bilancio, cioè non si può votare senza sapere cosa si vota, non si può votare per fede ma si deve votare per convinzione e approfondimento degli argomenti .
Tralasciamo i programmi di investimento che per la loro inverosimile previsione rimarranno nel libro dei sogni. L’indebitamento globale è in crescita considerevole con un consequenziale incremento esponenziale dell’indebitamento pro capite che supera il 100% Nello specifico abbiamo visto alcuni dati che non favoriscono gli aspetti di una migliore vivibilità della vita sociale della nostra comunità, che a nostro avviso sono stati ingiustamente trascurati dalla maggioranza, ci riferiamo allo sport, alle attività culturali , alle attività socio assistenziali degli anziani,
ecc. - qualche esempio non
guasta : per la biblioteca e musei, a pagina sei del bilancio intervento 1.05) sono previsti solo 1450,00 euro, neanche lo 0,1% delle spese correnti, forse la maggioranza pensa che le Istituzioni costituite provvederanno di tasca loro; anche per le attività culturali la previsione di spesa è stata più che dimezzata rispetto al 2009; nulla è stato previsto per il Paese della musica; le risorse destinate all’assistenza agli anziani sono inferiori a quelle previste per i cani . Abbiamo riscontrato un aumento dell’imposizione fiscale su tutti i fronti come la TARSU e servizi a domanda individuale
contrariamente alla promessa di ridurre
progressivamente le imposte . La riduzione delle spese è possibile incominciando dalla riduzione delle indennità degli organi istituzionali ai rimborsi spese, alla riduzione degli incarichi professionali esterni che per i quali invece è stato previsto un incremento di spesa di circa il 30% rispetto all’anno 2009, pagina 15 del bilancio intervento 209. Nel rispetto del principio del contenimento della spesa una attenta gestione dovrebbe mirare all’utilizzo
delle professionalità e risorse umane presenti nell’organico
comunale o quanto meno le intelligenze locali che sono certamente più economiche e sensibili alla tutela di problematiche che fanno parte della propria comunità . Ci troviamo di fronte ad un bilancio non veritiero, spesso si gonfiano le previsioni di entrate per equilibrare le previsioni di spesa. Infatti è scandalosa la previsione di 260.000,00 euro come entrate relative al contributo di costruzione, se si considera che nell’anno 2009, a fronte di una previsione di 280.000 euro, sono entrate nelle casse del comune solo 80.000 euro. Nella consapevolezza che non vi sono lotti disponibili per costruire, c’è l’improntitudine
di prevedere comunque una entrata
impossibile.
Soprattutto se si considera che molti crediti non sono più esigibili per intervenuta prescrizione decennale e questo solo per colpevole imperizia dell’ufficio preposto al recupero, ma tutto questo i revisori e i contabili non lo evidenziano.
Un capitolo a parte merita l’incremento dei costi del servizio di gestione rifiuti che ricade integralmente attraverso la Tarsu sulle spalle dei cittadini. La società Pignataro Patrimonio s.r.l. gestisce il servizio raccolta rifiuti, il depuratore e il verde pubblico i cui costi ricadono sul bilancio comunale in maniera preponderante. E’ sul carattere gestionale insincero della società che si fonda la mia vera ragione per la quale esorto tutti i colleghi consiglieri a non votare il bilancio che prevede spese programmate da un consiglio di amministrazione sotto giudizio . Io non soffro di panico o di frenesie, è stato il giudice penale che ha contestato alla società la turbativa d’asta cioè
gravi
violazioni di legge .
consiglio comunale perché
E, pertanto, faccio espressa richiesta al
demandi al Sindaco, nella qualità di socio,
il
promovimento dell’azione di responsabilità sociale finalizzata alla revoca cautelare degli amministratori della società s.r.l., ai sensi dell’art. 2476 comma III del c.c. e alla conseguente azione risarcitoria. Io in questa sede mi limito solo a segnalare
altre irregolarità regolamentari che
possono comportare responsabilità contabili da parte di consiglieri che, dopo aver preso coscienza dei fatti,
non possono più invocare l’esimente della buona fede nel
votare l’approvazione del bilancio. Il Sindaco sia per l’anno 2009 che per l’anno 2010 non ha mai portato all’esame del consiglio il piano economico-operativo di investimento della società,
in violazione
dell’art. 2 del regolamento e dell’art. 17 comma 7 e 8 dello statuto della società, giusta delibera di consiglio n.26 del 3/05/2007, unico organo competente a dettare indirizzi programmatori alla società e decidere eventuali investimenti. Per chi non avesse ancora capito il Sindaco, con verbale del 21/07/2009 del CDA , esautorando i poteri del consiglio, esprime parere favorevole a ricapitalizzare la società , approva programmi ed investimenti senza che il consiglio comunale sia mai stato investito e si sia espresso sui punti programmatici della società. Infatti nel citato verbale il Sindaco ha disposto anche il pagamento di attività extra convenzione, senza alcun mandato da parte del consiglio comunale e senza neanche informarlo ( come se fosse il padrone delle risorse economiche comunali). In data 29/11/2009, con delibera n. 58, il consiglio comunale delibera il finanziamento di 100.000 euro non oneroso, senza indicare i termini entro i quali la società dovrebbe restituire il prestito; nella citata delibera si effettua, stranamente, la presa d’atto di un progetto già in parte realizzato e trasmesso all’Assessore all’Ambiente Regione Campania il 26/08/2008 .
Con delibera di consiglio comunale n. 30 del 9/7/2009
il Sindaco comunica ai
consiglieri di aver lui, in qualità di socio unico( senza mandato del consiglio), approvato il bilancio di esercizio al 31/12/2008 della Patrimonio nell’ultima assemblea del CDA e
conseguentemente
il
civico consesso, invece di procedere
all’approvazione del bilancio con la prescritta votazione, ne conferma solo l’avvenuta presa d’atto, in violazione al dovere di approvazione previsto dall’art. 8 comma 2 lett. a) dello statuto. Con delibera di consiglio comunale n. 31 del 9/07/2009 il Sindaco dichiara di aver approvato lui il POA
( Piano operativo annuale per il 2009)
in occasione
dell’assemblea del 16/01/2009 e che quindi era superfluo seguire le procedure indicate dall’art. 2 del regolamento. In altre parole fino ad oggi il rapporto di controllo e di approvazione degli indirizzi programmatici
si è chiuso tra il Sindaco
e gli
amministratori della società. Sul punto gravano seri dubbi sulla validità delle delibere del CDA che vedono il Sindaco partecipare ai lavori nella doppia veste di controllore e controllato. Riteniamo che il Sindaco nelle vesti di socio unico, a cui compete l’obbligo stringente del controllo analogo, non possa partecipare con il proprio voto alla gestione della società, ma tale incombenza spetterebbe al funzionario dirigente del comune. Sotto tale profilo sarebbero affette da nullità le delibere del CDA.Non sembra per altro corretto, (sotto altri profili: efficienza, trasparenza e legalità), escludere di fatto il consiglio comunale dall’esame di merito delle scelte e degli investimenti proposti dalla società . Vi è una evidente e consapevole lesione dei diritti delle
funzioni dei
consiglieri comunali
in violazione di norme statutarie e
regolamentari che trovano fondamento nell’art. 42 del Dlgs 267/2000. Sotto il profilo economico si osserva che la giurisprudenza della Corte dei Conti ha affermato la responsabilità solidale contabile dei componenti di un consiglio comunale che non avevano ravvisato l’assoluta
disutilità economica dell’intervento di
ricapitalizzazione. Nel caso del comune di Pignataro è ipotizzabile la responsabilità contabile in quanto i consiglieri non hanno ravvisato l’assoluta disutilità del prestito non oneroso di 100.000 euro (che non ha nessuna certezza di rientro), nella consapevolezza che il progetto era già stato abusivamente realizzato e alla accertata inidoneità del sito di localizzazione del presunto impianto. Si aggiunge che, anche per il parco veicolare composto da 14 autoveicoli, il consiglio non ha mai deliberato l’assenso e per il quale il comune dovrà
pagare ancora per molti anni le rate di ammortamento anche se la società per legge andrà in liquidazione. Egregi consiglieri né la Giunta, né il consiglio comunale , né tanto meno l’organo di gestione attiva dell’Ente hanno mai esercitato il c.d. controllo analogo sulla corretta gestione della società cosi come previsto per legge; perché oggi ci vogliamo assumere la responsabilità di approvare spese illegittime e farle pagare ai cittadini? Perché vogliamo far pagare ai cittadini spese improprie come
le sanzioni amministrative al
c.d.s comminate ai conducenti degli automezzi e il pedaggio autostradale TorinoVerona percorso dal Presidente Vitiello Giuseppe o, ancora, lavori extra convenzione non approvati dal consiglio comunale ? Questo civico consesso non ha mai approvato il piano economico operativo né per il 2009, né per il 2010, per esclusiva responsabilità del Sindaco che non ha portato all’esame del consiglio i piani economici nei termini stabiliti dallo statuto. Tale colpevole atteggiamento non si sottrae al sospetto di un’ingerenza politica indebita, di sviamento dai fini societari pubblici, con effetti perversi di mala gestione societaria, con riflessi sui conti del bilancio in esame.
Per tutti questi motivi esprimiamo voto contrario alla proposta di bilancio di previsione anno 2010I consiglieri comunali Cuccaro Raimondo – Valente Giorgio - Vito Giorgio