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REGIONE CAMPANIA

PROVINCIA DI CASERTA

COMUNE DI :

PIGNATARO MAGGIORE

PROGETTO:

PRELIMINARE

INTERVENTO:

Interventi di ampliamento dell'area del Depuratore Comunale per realizzare un impianto di compostaggio dell'umido proveniente dalle raccolte differenziate e del verde da potature. PROGETTO PRELIMINARE

TITOLO DEL DOCUMENTO:

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

PROGETTISTA:

UFFICIO TECNICO DELLA PIGNATARO PATRIMONIO SRL

Data

Il tecnico

24 ottobre 2008

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DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO Gli obiettivi del decreto legislativo 152/2006 hanno imposto alle municipalità obblighi riguardo alle modalità di gestione della frazione umida dei RSU, forzando di fatto il ricorso a trattamenti alternativi per questa frazione rispetto agli smaltimenti massivi, non più in linea con le attuali direttive della Comunità Europea. In relazione a ciò, vanno considerati i seguenti punti: 1) la raccolta differenziata dell’ umido porta alla costituzione di un flusso di rifiuto caratterizzato da alto contenuto in acqua ed alte concentrazioni di materiali facilmente biodegradabili; 2) questo materiale non si presta ad essere compostato tal quale, in quanto il basso contenuto in secco non è sufficiente a garantire le condizioni di stabilità strutturale del cumulo. Ciò comporta aggiunte sostanziali di agenti strutturanti, o produzione di percolati che incidono pesantemente sulla sostenibilità economica del processo nel suo complesso; 3) la fase liquida presente nell’umido potrebbe, qualora estratta e separata, essere inviata ad un depuratore per una eventuale stabilizzazione nella linea fanghi, previo verifica delle potenzialità di trattamento della stessa. Per le suddette motivazioni l’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, in collaborazione con la società Pignataro Patrimonio, di totale proprietà del comune di Pignataro Maggiore, ha prospettato la possibilità di ampliare l’attuale area del Depuratore Comunale per realizzare un impianto di compostaggio delle matrici organiche , previo separazione della fase liquida contenuta in essa con un impianto di pretrattamento tipo quello prodotto dalla Greenmec srl di Reggio Emilia; la fase liquida estratta sarà inviata a stabilizzazione aerobica nell’attuale a linea fanghi dello stesso depuratore.

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SCHEMA DI PROCESSO DI LAVORAZIONE DELLA FRAZIONE UMIDA RICEVIMENTO E STOCCAGGIO RIFIUTI VERDI E ORGANICI

SEPARAZIONE FASE LIQUIDA NEI RIFIUTI UMIDI (IMPIANTO GREENMEC) FASE LIQUIDA

TRITURAZIONE DEI RIFIUTI VERDI E VEGETALI

PARTE SOLIDA

PROCESSO DI STABILIZZAZIONE AEROBICA NELLA LINEA FANGHI

FANGHI

IMPIANTO DI STABILIZZAZIONE AEROBICA

EDIFICIO DI COMPOSTAGGIO E MATURAZIONE SU PIAZZALE

STOCCAGGIO COMPOST

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La volontà di realizzare questo impianto di compostaggio nasce dalla consapevolezza che è necessario chiudere in loco il circuito di raccolta e di trattamento della frazione umida per evitare rischi ambientali connessi a movimentazione e stoccaggio della stessa, i costi di conferimento in impianti lontani, il rischio di dover rimescolare i prodotti della raccolta differenziata in presenza di crisi relative agli impianti di compostaggio di terzi o di sospensione dell’attività degli stessi. Inoltre, la presenza di una società gestionale totalmente pubblica, quale è la Pignataro Patrimonio srl, che già effettua la raccolta integrale porta a porta dei rifiuti, consente di alimentare questo nuovo impianto con prodotti di alta qualità con i quali si potranno produrre ammendanti facilmente utilizzabili in agricoltura o per miglioramenti del decoro urbano.

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PRETRATTAMENTO DELLA FRAZIONE UMIDA CON SEPARAZIONE DELLA FASE LIQUIDA. Il macchinario per la separazione della fase liquida viene alimentato attraverso idonei nastri trasportatori con il materiale contenuto nei sacchi di materBi utilizzati per le raccolte porta a porta. L’impianto prevede una preventiva fase di triturazione per l’apertura dei sacchi; il materiale organico viene successivamente sottoposto a notevoli pressioni in modo da separare la parte liquida dalla parte solida. La parte liquida viene raccolta e canalizzata in modo da essere inviata ad una vasca di equalizzazione del depuratore. Nel corso della giornata il rifiuto liquido viene inviato nella vasca di stabilizzazione aerobica dei fanghi. La parte solida viene inviata tramite nastro trasportatore in appositi contenitori ; successivamente viene conferita ala sezione di compostaggio.

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RACCOLTA DIFFERENZIATA FRAZIONE UMIDA ( CON SACCHETTI IN MATERBI)

SECCO IN USCITA DAL PRETRATTAMENTO CON L’UTILIZZO DELL’IMPIANTO GREENMEC

FASE LIQUIDA PRODOTTA DAL PRETRATTAMENTO CON L’UTILIZZO DELL’IMPIANTO GREENMEC E INVIATA ALLA DIGESTIONE ANAEROBICA

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PROCESSO DI COMPOSTAGGIO/PARAMETRI DI DIMENSIONAMENTO Come già detto ,è prevista l'attivazione di un processo di trasformazione biologica aerobica delle matrici che evolve attraverso uno stadio termofilo e porta alla stabilizzazione e humificazione della sostanza organica. Il processo sarà condotto in modo da assicurare: il controllo dei rapporti di miscelazione e delle caratteristiche chimico-fisiche delle matrici organiche di partenza; il controllo della temperatura di processo; un apporto di ossigeno sufficiente a mantenere le condizioni aerobiche della massa; il mantenimento della corretta umidità in ogni fase. La durata del processo inclusa la fase finale di "curing" non sarà inferiore a 90 giorni (comprensiva della fase di bio-ossidazione accelerata e della fase di maturazione in cumulo statico aerato). La temperatura sarà mantenuta per almeno 5 giorni oltre i 328 K. Le fasi di stoccaggio delle matrici, di bio-ossidazione accelerata, di post-maturazione e di deposito del prodotto finito devono avvenire su superfici impermeabilizzate dotate di drenaggio e raccolta delle acque reflue di processo da inviare a depurazione o riciclo nel compostaggio. Nella relazione tecnica si darà conto di tutti i parametri di dimensionamento delle condizioni e requisiti qui fissate.

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DESCRIZIONE CICLO/GESTIONE IMPIANTO Tutto il materiale in ingresso all'impianto sarà pesato con cella di carico (o pesa interna all'impianto) e registrato nel previsto registro di carico/scarico. Eventuali materiali non provenienti da raccolte differenziate del rifiuto solido urbano (RSU) sarà accompagnato dal previsto formulario di identificazione, debitamente compilato con i dati del produttore e del trasportatore. I vari materiali in ingresso, elencati in tab. 1, possono essere così suddivisi: 1) fanghi da digestione anaerobica; 2) cippato (come legno, ramaglie, cortecce, ecc., raccolte separatamente dal produttore, già in pezzatura); 3) frazione umida proveniente da raccolte differenziate finalizzate . Il materiale n. 1 (fango stabilizzato) viene dosato nella misura ritenuta utile direttamente nella tramoggia di carico dei cumuli. Il materiale n. 2, temporaneamente stoccato nei container di trasporto presso il piazzale dell'impianto o presso lo stoccaggio finale, viene dosato presso la tramoggia di carico nella misura necessaria alla preparazione della miscela. Il materiale n. 3 (biomasse), ed in particolare la parte secca proveniente dal pretrattamento,viene dosata direttamente nella tramoggia di carico del cippato . La miscela così predisposta all'interno della miscelatrice viene alimentata all'impianto di compostaggio attraverso un nastro a barre Prima del carico è previsto un controllo visivo dei materiali con avvio a scarto di eventuali materiali impropri presenti (operazione manuale). Un sistema di nastri provvede successivamente alla distribuzione del materiale all'interno della serra per la formazione dei cumuli. Il processo di compostaggio si svolge nei cumuli, mediante un sistema di insufflazione/aspirazione aria e di rivoltamento/fresatura del materiale. Il processo ha una durata di almeno 3 settimane (o di più, in funzione degli arrivi). Successivamente il materiale viene trasferito nell'aia di maturazione. Prima della vendita il materiale viene raffinato con un vaglio a reti elastiche, dotato altresì di classificatore ad aria per la pulizia del sopravaglio da materiali impropri quali carta e plastica. Tale stazione di pulizia è necessaria affinchè il ricircolo del sopravaglio (costituito principalmente da cippato) in testa all'impianto non comporti anche accumulo di materiali indesiderati. Il Tecnico

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