Le Cerimonie Accademiche Attività , persone, prospettive dell’Ateneo Fiorentino
2017 | 2018
volume a cura dell’Università degli Studi di Firenze Unità funzionale Prodotti e servizi per la comunicazione istituzionale e per gli studenti foto Andrea Gianfortuna, Roberto Schiassi
Introduzione del Rettore Luigi Dei
7
I professori emeriti, le medaglie dell’Ateneo, gli studenti migliori e i premi FUP
13
Intervento del rappresentante dei professori emeriti Maurizio Fioravanti
27
Intervento del presidente della commissione Vincenzo Varano
31
CERIMONIA DI CONFERIMENTO DEL TITOLO DI DOTTORE DI RICERCA Intervento del Rettore Luigi Dei
37
Intervento della Delegata al Dottorato di ricerca Anna Dolfi
41
Intervento di un dottore di ricerca Jorge Tovar Rodriguez
47
Saluto del Rettore Luigi Dei
55
Lectio magistralis Matematica, scienze e saperi: a(t)trazione reciproca Giuseppe Anichini
59
Inaugurazione dell’Anno Accademico 2015 | 2016
4
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
Venerdì 9 marzo 2018 si è svolta in Aula Magna la cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici. Il Rettore Luigi Dei ha consegnato i diplomi di professore emerito e di professore onorario e le medaglie dell’Ateneo a docenti e tecnici amministrativi collocati in quiescenza. Ha preso la parola per un saluto, in rappresentanza dei professori emeriti, Maurizio Fioravanti. Nel corso della cerimonia sono stati poi consegnati i diplomi di laurea agli studenti migliori – che hanno conseguito il titolo nell’anno passato, con il massimo dei voti e nel minor tempo possibile – e assegnati i premi per le migliori tesi di dottorato promossi dalla Firenze University Press, casa editrice dell’Ateneo. Le motivazioni di questi riconoscimenti sono state illustrate da Vincenzo Varano, professore emerito e presidente della commissione esaminatrice. La cerimonia è stata accompagnata da un momento musicale a cura delle attività artistiche di Ateneo: Giovanna De Siena, violino, e Giacomo Tagliabue, viola dell’Orchestra di Ateneo, hanno eseguito brani dai 12 duetti di Mozart Kv. 487.
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
6
Introduzione del Rettore Luigi Dei 7 Introduzione del Rettore
Autorità, colleghe e colleghi, studentesse e studenti
eventi, infatti, in cui alla ragione e alla passione si
con i vostri familiari, signore e signori, benvenute e
affianca, giustamente prepotente, l’emozione, che
benvenuti a questa tradizionale giornata che ci riuni-
rende certi momenti indimenticabili e che non pos-
sce nell’Aula Magna per una cerimonia che è, prima
sono non connotare la mia missione e il mio ruolo.
di ogni altra cosa, un tuffo di gioia e giulività per l’in-
In “Firenze cum Laude”, perché il primo incontro
tera nostra comunità, all’insegna del senso di apparte-
con diciannovenni che iniziano l’avventura di un sa-
nenza a un’istituzione pubblica, che orgogliosamen-
pere orientato in una precisa direzione e prescelto,
te rivendica il ruolo di punto di riferimento irrinun-
non può non toccare le corde emotive di chi poi do-
ciabile e trainante per le società contemporanee ba-
vrà prenderli per mano e accompagnarli nella scalata
sate su conoscenza, ricerca e innovazione continua.
audace sulle ripide e talvolta scoscese pendici di una
Di tutte le cerimonie cui la mia carica m’impone
conoscenza piena d’imprevisti. Qui, stamani, perché
di partecipare, questa è per me quella più ricca di
troviamo di nuovo alcune di quelle matricole di anni
significati, insieme al saluto alle matricole, la mani-
or sono che sono pervenute a una prima importante
festazione denominata “Firenze cum Laude”, che
vetta e lo hanno fatto con straordinario profitto. Nel
si svolge nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vec-
contempo incontriamo anche giovani, che magari
chio. Cercherò brevemente di spiegarvi perché. In
non c’erano in Palazzo Vecchio anni fa e chissà do-
entrambi i casi, oltre al consueto sforzo intellettua-
ve si trovavano in questo straordinario e complicato
le che devo profondere come in ogni altro discorso
pianeta, e che oggi festeggiamo per un loro genuino,
istituzionale, mi trovo a essere emotivamente molto
autentico e originale prodotto di ricerca, condensa-
più coinvolto che in ogni altra circostanza. Sono due
to e distillato nelle migliori tesi di dottorato. Ma fe-
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
8
steggiamo anche le maestre e i maestri delle allieve
le amicizie, i sorrisi e le arrabbiature, gli amori sboc-
e degli allievi, nonché colleghe e colleghi che, con il
ciati in aula, le notti allegre e rutilanti, la gioia della
loro fantastico ed eccellente lavoro di supporto tecni-
proclamazione con quella coroncina d’alloro o con i
co, amministrativo, bibliotecario, linguistico per oltre
tocchi che volano nella canicola di luglio al Salone
quaranta anni hanno anch’essi accompagnato i nostri
dei Cinquecento.
giovani, magari con meno contatti, più tacitamente,
Per voi Colleghe e Colleghi medagliati per quaranta
ma altrettanto vivamente ed efficacemente. E poi
anni di servizio nel personale tecnico-amministrativo
conferiamo il titolo di Emerito ed Onorario a poche
sfoglio un album di ricordi sterminato e variegato: la
maestre e maestri che, per durata e qualità del magi-
condivisione dei crucci per la burocrazia, le battute
stero, hanno raggiunto livelli di eccellenza assoluta.
negli uffici, nelle biblioteche, nei laboratori, nei cor-
Insomma, in questa cerimonia ci si emoziona perché
ridoi, negli spazi ricreativi dei nostri luoghi, la con-
si compendia in circa due ore la fantastica peculiarità
divisione di difficoltà, ma anche la gioia di risolvere
di chi lavora e studia nell’Università: formare i giova-
problemi, talvolta il malessere, subito mitigato dalla
ni, educarli ad alti valori civici, etici, sociali e umani,
Collega o dal Collega a fianco, le avversità e il loro su-
portare avanti la ricerca che sempre è foriera di pro-
peramento, i capelli che da neri diventano più chiari,
gresso se sapientemente applicata, trasferire costan-
le tensioni nei rapporti interpersonali, ma anche la
temente e capillarmente la conoscenza a pervadere
bellezza di saldare sodalizi di amicizia intensa.
ogni piega della società.
Per voi Colleghe e Colleghi che avete per quaranta
Mi piacerebbe ora diventare un essere minuscolo co-
anni vissuto l’avventura della ricerca e dell’insegna-
me un microbo e saltellare nelle teste e nei cuori di
mento scorgo affollarsi schiere di giovani che passa-
tutti voi, neo-laureate e neo-laureati premiati, di voi
rono all’ombra degli stessi alberi in cui voi medesimi
dottorande e dottorandi che vedrete la vostra tesi pub-
sostavate nella cornice di tempi quanto diversi! Qua-
blicata dalla nostra Casa Editrice, la Firenze Univer-
rant’anni fa, esattamente fra una settimana, il rapi-
sity Press, di voi Colleghe e Colleghi che riceverete
mento Moro: ebbene, in quell’anno iniziava la vostra
la medaglia per quaranta anni di servizio, di voi pro-
avventura nel nostro Ateneo. Il mondo che cambiava
fessoresse e professori insigniti dalla Ministra Valeria
e l’Università che stentava a stare al suo passo e voi,
Fedeli del titolo di Emerito od Onorario. In questo
Colleghe e Colleghe, a fronteggiare con passione i tu-
mio zampettare nelle vostre teste e nei vostri cuori
multuosi accadimenti della società con gli strumenti
chissà quanti ricordi potrei accarezzare. Gli inizi tre-
dell’insegnamento e dell’educazione e la forza pro-
mebondi delle matricole, i primi esami, le paure e i
pulsiva della ricerca. Quante allieve e allievi stampi-
successi immediati che le fugano, le fatiche sui libri
gliati lì, nella vostra memoria, quante acquisizioni del
nelle biblioteche, nei laboratori, durante i tirocini,
vostro intelletto alle prese con i quesiti e le comples-
nelle corsie degli ospedali. Le incertezze e i dubbi, le
sità della ricerca. E poi i Congressi internazionali, la
scoperte e il mondo che a poco a poco rivela sfaccet-
condivisione dei risultati della ricerca con gli altri,
tature impreviste, la curiosità e lo spirito d’avventura,
l’universalità del patrimonio di conoscenze che vi ha
consentito di incontrare persone di spessore unico,
Nulla due volte accade
dalle quali sono certo avrete tanto imparato. Vedo an-
né accadrà.
che i dissapori con Colleghe e Colleghi, le invidie, le
Per tal ragione nasciamo senza esperienza,
rivalità, insomma l’umana natura, che però ci regala
moriamo senza assuefazione.
anche amicizie durature, rapporti forti e saldi di reciAnche agli alunni più ottusi
fa la sua ultima escursione nei cuori e nelle teste di
della scuola del pianeta
Maurizio, Silvana, Gino, Gianni, Paolo, Giancarlo,
di ripeter non è dato
Vincenzo e Mariella: venti o quindici anni nel mas-
le stagioni del passato.
simo ruolo accademico, un bel traguardo. Anche presso di voi trovo memorie straordinarie: gli inizi in
Non c’è giorno che ritorni,
cui niente lasciava presagire che saremmo arrivati a
non due notti uguali uguali,
oggi, le vostre aspirazioni, le difficoltà e gli ostacoli da
né due baci somiglianti,
superare, i successi e qualche delusione, le responsa-
né due sguardi tali e quali.
bilità e l’attaccamento ai valori universitari. Ma, anche per voi, il difficile cammino nelle complicate vi-
Ieri, quando il tuo nome
cende dei nostri rapporti professorali: siamo un’etnia
qualcuno ha pronunciato,
particolare noi docenti universitari, apparentemente
mi è parso che una rosa
uniforme e invece incredibilmente polimorfa, spesso
sbocciasse sul selciato.
troppo pieni del nostro ego, ma anche capaci di slanci di apertura, derivanti dall’attitudine alla ricerca che
Oggi che stiamo insieme,
ci costringe comunque al confronto dialettico, alla
ho rivolto gli occhi altrove.
comparazione, a giudicare con la massima obiettività
Una rosa? Ma cos’è?
le altrui posizioni. Un lavoro faticoso, che sono certo
Forse pietra, o forse fiore?
i nostri otto moschettieri hanno condotto da par loro e per il quale credo che, voltandosi indietro, possano
Perché tu, ora malvagia,
percepire anche un senso di vertigine. Quante stu-
dài paura e incertezza?
dentesse e studenti avete incontrato Emeriti e Onora-
Ci sei – perciò devi passare.
ri? Quante Colleghe e Colleghi? Quanti Consigli di
Passerai – e in ciò sta la bellezza.
Facoltà, Dipartimento, Istituto, Senati, eccetera eccetera? Tutto un affastellarsi di sensazioni che credo
Cercheremo un’armonia,
oggi frulleranno dentro di voi lasciando l’emozione
sorridenti, fra le braccia,
di una giornata che avviene solo una volta. Sì, ci sono
anche se siamo diversi
queste giornate nelle quali, come scrive la poetessa
come due gocce d’acqua.
polacca Szymborska, nulla due volte accade.
9 Introduzione del Rettore
proca stima, affetti e gratitudini. E infine il microbo
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
10
Oggi, dunque, sfidiamo l’amaro aroma che ripeter
del corso di laurea di cui ero Presidente. Il ragazzo mi
non è dato le stagioni del passato e invece le stiamo,
colpì subito: timido, dimesso, quasi impaurito di ini-
in qualche modo, se non ripetendo, rievocando e un
ziare il percorso universitario. Proveniva da un picco-
po’ rivivendo, con questa bella cerimonia. È un mo-
lo paese collinare del Salento, famiglia di gente molto
mento particolare, l’unico in cui la comunità accade-
legata alla propria terra, gente semplice, di umili ori-
mica si riunisce tutta senza distinzione gerarchica o di
gini, autentica e genuina. Ebbi subito l’impressione
ruoli, solo per festeggiare l’essenza di una istituzione
che per questo studente l’avventura universitaria, di
pubblica al servizio del Paese. Sì, un’istituzione: oggi
cui mostrava timore, potesse essere occasione di cre-
più che mai abbiamo bisogno di istituzioni, perché le
scita e ascensione sociale. Confesso: buttai l’occhio
istituzioni generano norme comuni e rinsaldano lega-
su questo giovane e lo marcai stretto durante gli anni
mi sociali, rafforzano la dimensione collettiva, essen-
a venire. Decise di scegliermi come relatore per la te-
ziale per creare nuove forme di solidarietà sociale e
si triennale e successivamente per quella magistrale
‘fare’ società, oggi più che mai indispensabile. Senza
e fu così che iniziai con lui una frequentazione più
le istituzioni, come acutamente e sagacemente sug-
assidua. Ebbi modo, durante i mesi trascorsi insieme
gerisce il sociologo Giuseppe De Rita, “la dialettica
nell’attività di ricerca, di apprezzare le tante qualità
sociale s’inceppa; il potere politico e il corpo sociale
di F. (citerò solo l’iniziale del suo nome di battesimo),
non comunicano; coltivano il proprio destino in una
ma soprattutto di scoprire il suo talento e svelare gior-
ridda di reciproche delegittimazioni, prevalentemen-
no dopo giorno come il suo istinto si stesse gradual-
te mediatiche e intrise di rancoroso narcisismo”. Solo
mente convertendo in conoscenza e competenza. Il
con una forte e decisa rivalutazione delle istituzioni
giorno della laurea magistrale conobbi i suoi genitori
che riassumano il potere nei confronti delle indivi-
e familiari e avvertii un brivido di emozione: strin-
dualità e degli individualismi sfrenati, pur senza co-
gendo quelle mani ruvide, scrutando quegli sguar-
stringerli, potremo costruire una società migliore e
di semplici e terragni, intravedendo occhi lucidi e
più giusta. L’Università vuole accettare questa sfida
qualche lacrima stillante, compresi che l’Università
e proporsi ambiziosamente e orgogliosamente come
aveva portato a casa un grande risultato di educazio-
esempio alle altre istituzioni pubbliche. Se non ora
ne, formazione ed emancipazione sociale. Seppi in
quando? Se non l’Accademia, distillatore del sapere
quella occasione che per anni aveva lavorato come
nascente, chi può indicare questo nuovo sentiero?
cameriere un certo numero di sere alla settimana per
Questa cerimonia vuole essere anche un inno a que-
mantenersi agli studi: non me lo aveva mai confessa-
sta nostra volontà e ambizione a voler coltivare il cul-
to, sono certo per non accampare giustificazioni circa
to dell’istituzione.
la difficile situazione di conciliare studio e lavoro. Per
Vorrei concludere ora con una storia che invece ha
lui erano due aspetti della sua vita che dovevano inte-
riguardato un giovane che ha frequentato la nostra
grarsi, vista la necessità, ma riteneva di dover rispon-
Università, oggi dottore di ricerca, una storia che
dere al suo professore solo dell’aspetto che riguardava
spero ci rappresenti tutti e rappresenti soprattutto il
la sua vita ‘pubblica’ di studente universitario. La mia
senso e il valore della nostra istituzione. Diversi anni
stima nei suoi confronti, come si può immaginare,
fa conobbi un ragazzo di diciannove anni, matricola
stava crescendo a dismisura. Lo persi di vista dopo la
toresse e dottori di ricerca, augurissimi di tanti viaggi
chiese con spontaneità se ritenessi che potesse ave-
pieni di imprevedibili nuove avventure del pensiero e
re le qualità per poter ‘tentare’. Naturalmente la mia
dell’azione, della ragione, della passione e delle emo-
risposta non solo fu positiva, ma fortemente incorag-
zioni. Da questa esperienza prendete forte la carica a
giante e incitante. Provò senza successo e mi scrisse,
edificare migliaia di ponti e nuove esperienze forma-
dopo aver conosciuto l’esito, scusandosi per avermi
tive, di ricerca, di vita, anche quando vi appaiano nu-
fatto fare brutta figura con una prova decisamente
bi o il tempo stenti ad essere sereno. A voi, Colleghe e
mediocre: sì, affermò questo giudizio su se stesso! Nel
Colleghi di tutta la Comunità Universitaria che avete
congedarsi con un messaggio, che tengo ancora nel
reso prezioso il passato, divenuto oggi presente e hu-
cuore, mi chiese se pensavo potesse valer la pena di
mus per il futuro che questi nostri giovani costruiran-
ritentare l’anno successivo a fronte di un impegno di
no, grazie per quanto siete riusciti a trasmettere con la
studio di dodici mesi. Naturalmente lo incitai di nuo-
vostra operosità, professionalità, cultura, dedizione e
vo. Fu così che tre anni e mezzo fa, al secondo tenta-
zelo. Grazie a voi l’Università pubblica, che garanti-
tivo, coronò il suo sogno. Iniziò quindi il suo percorso
sce diritto allo studio a chiunque, genera storie come
dottorale con un progetto in collaborazione col Mu-
quella di F., ma anche tante altre vive, reali, palpitan-
seo di Storia Culturale di Oslo e con tutor un Collega
ti. Grazie dell’attenzione.
del Dipartimento di Chimica; il progetto ebbe sinceri elogi da parte dei nostri partner norvegesi e lo scorso 13 luglio gli ho conferito, da Rettore, la pergamena col titolo di Dottore di Ricerca nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. Qualche giorno prima di questa cerimonia ricevetti da F. il seguente messaggio: “Salve Professore, sono molto contento di informarla che, dopo avermi tenuto sulle spine fino all’ultimo, la commissione del progetto “Saving Oseberg” di Oslo ha accettato la mia candidatura a Post-Doc presso l’Università di Oslo. Partirò quindi a breve. Il 15 agosto sarà il mio primo giorno di lavoro lì, per un progetto la cui scadenza è prevista nel 2020. La saluto cordialmente”. Il nostro ex-studente è partito dunque per un altro viaggio, per una nuova esplorazione. Dalla punta del tacco dello Stivale, passando per Firenze, è asceso fino alle foreste norvegesi, un’ascensione non solo di latitudine, ma di tante altre belle vette umane e professionali. Grazie per ciò che ci hai dato F., ancora tanti felici e straordinari viaggi per il tuo futuro! Anche a voi, neo-laureate, neo-laureati, dot-
11 Introduzione del Rettore
laurea fin quando, uscito il bando per il dottorato, mi
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
12
I professori emeriti, le medaglie dell’Ateneo, gli studenti migliori e premi FUP 13
MARCO DARDI, già ordinario di Economia politica presso il Dipar-
MAURIZIO FIORAVANTI, già ordinario di Storia del Diritto medieva-
GIANNI FORTI, già ordinario di Endocrinologia presso il Diparti-
GIANCARLO GARFAGNINI, già ordinario di Storia della Filosofia
timento di Scienze per l’economia e l’impresa e dal 2000 al 2003 direttore del Dipartimento di Scienze economiche
mento di Scienze biomediche, sperimentali e cliniche “Mario Serio” e membro del Consiglio di Amministrazione nel 1995, direttore del Dipartimento di Fisiopatologia clinica dal 1999 al 2002, membro del Consiglio di Amministrazione dal 2011 al 2012; Presidente della Scuola di Scienze della Salute Umana dal 2013 al 2016
le e moderno presso il Dipartimento di Scienze giuridiche, preside della Facoltà di Giurisprudenza dal 1993 al 1996, delegato del rettore per seguire le attività universitarie a Prato dal 2002 al 2017, direttore del Dipartimento di Teoria e storia del diritto dal 2008 al 2012
medievale presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia
I professori emeriti, le medaglie dell’Ateneo, gli studenti migliori e i premi FUP
Nel corso della cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici hanno ricevuto i diplomi di professore emerito o professore onorario conferiti dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca:
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
14 VINCENZO LOMBARDI, già ordinario di Fisiologia presso il Diparti-
PAOLO NANNIPIERI, già ordinario di Chimica agraria presso il Di-
SILVANA SCIARRA, già ordinario di Diritto del lavoro presso il Di-
GINO TELLINI, già ordinario di Letteratura italiana presso il Dipar-
mento di Biologia
partimento di Scienze giuridiche
MARIA CONCETTA ZOPPI, già ordinario di Architettura del paesag-
gio presso il Dipartimento di Architettura, direttore dell’Istituto di ricerca territoriale urbana dal 1988 al 1991 e preside della Facoltà di Architettura dal 1991 al 1994.
partimento di Scienze delle produzioni agroalimentari e dell’ambiente, Direttore del Dipartimento di Scienza del suolo e nutrizione della pianta dal 2001 al 2007, Direttore del Dipartimento di Scienze delle produzioni vegetali, del suolo e dell’ambiente agroforestale dal 2010 al 2012, Direttore del Dipartimento di Scienze delle Produzioni agroalimentari e dell’ambiente dal 2013 al 2016 e membro del Senato accademico dal 2012 al 2016
timento di Lettere e Filosofia, presidente del Centro cultura per stranieri dal 2004 al 2007, direttore del Centro studi Palazzeschi dal 2009 al 2015, direttore del Dipartimento di Italianistica dal 2010 al 2012
Hanno ricevuto le medaglie conferite dall’Ateneo fiorentino al personale docente collocato in quiescenza:
LAURA CASSI, già ordinario di Geografia presso il Di-
PIER LUIGI AMINTI, già ordinario di Costruzioni idrau-
partimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo e delegata del Rettore per i rapporti con l’Istituto geografico militare dal 2014 al 2017
liche e marittime e idrologia presso il Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale
STEFANO CHIMICHI, già ordinario di Chimica organica
presso il Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” LUCA BANDETTINI, già associato di Chirurgia generale GIUSEPPE CONTI, già associato di Analisi matematica
presso il Dipartimento di Matematica e informatica “Ulisse Dini”
ANDREA BARDUCCI, già associato di Fisica teorica, mo-
delli e metodi matematici presso il Dipartimento di Fisica e astronomia
ALFREDO CORPACI, già ordinario di Diritto ammini-
CRISTIANO BENELLI, già ordinario di Fondamenti chi-
strativo presso il Dipartimento di Scienze giuridiche, preside della Facoltà di Giurisprudenza dal 2002 al 2006 e prorettore vicario dal 2006 al 2009
mici delle tecnologie presso il Dipartimento di Ingegneria industriale
ROMANO DEL NORD (recemtemente scomparso), già
la scienza presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia
ordinario di Tecnologia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura e prorettore all’edilizia e al patrimonio dal 2000 al 2009
MAURIZIO BINI, già associato di Fisica nucleare e sub-
ENRICO DEL RE, già ordinario di Telecomunicazioni
nucleare presso il Dipartimento di Fisica e astronomia
presso il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione e già direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dal 2013 al 2016
SERGIO BERNINI, già associato di Logica e filosofia del-
ANTONIO BRANCASI, già ordinario di Diritto ammini-
strativo presso il Dipartimento di Scienze giuridiche e coordinatore del Nucleo di Valutazione dal 2011 al 2014
GIAN VINCENZO DI MURIA, già associato di Malattie
dell’apparato locomotore presso il Dipartimento di Chirurgia e medicina traslazionale
FRANCA CANIGIANI, già associato di Geografia presso il
Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo ENNIO ANTONIO CARNEVALE, già ordinario di Sistemi
per l’energia e l’ambiente presso il Dipartimento di Ingegneria industriale e preside della Facoltà di Ingegneria dal 1995 al 2001
GIORGIO VALENTINO FEDERICI, già ordinario di Costru-
zioni idrauliche e marittime e idrologia presso il Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale e direttore del Dipartimento di Ingegneria civile dal 1988 al 1994 MAURIZIO FIORAVANTI, già ordinario di Storia del Di-
I professori emeriti, le medaglie dell’Ateneo, gli studenti migliori e i premi FUP
presso il Dipartimento di Chirurgia e medicina traslazionale
15
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
16
ritto medievale e moderno presso il Dipartimento di Scienze giuridiche, preside della Facoltà di Giurisprudenza dal 1993 al 1996, delegato del rettore per seguire le attività universitarie a Prato dal 2002 al 2017, direttore del Dipartimento di Teoria e storia del diritto dal 2008 al 2012
RITA PIERINI, già ordinario di Lingua e letteratura lati-
RICCARDO GIACHETTI, già ordinario di Fisica teorica,
SANDRO ROGARI, già ordinario di Storia contempora-
modelli e metodi matematici presso il Dipartimento di Fisica e astronomia GIOVANNI GUERRA, già associato di Psicologia generale
nea presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali, preside della Facoltà di Scienze politiche dal 2000 al 2006 e prorettore alla didattica e ai servizi agli studenti dal 2006 al 2009
presso il Dipartimento di Neuroscienze, area del farmaco e salute del bambino
ANDREA SCOZZAFAVA, già ordinario di Chimica ge-
MARIA MARCHESE, già ordinario di Glottologia e lin-
guistica presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia e presidente della Scuola di Studi umanistici e della formazione dal 2013 al 2016 FRANCESCO MARTELLI, già ordinario di Macchine a
fluido presso il Dipartimento di Ingegneria industriale e direttore del Dipartimento di Energetica “Sergio Stecco” dal 1982 al 1985
na presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia ROBERTO RIGHINI, già ordinario di Chimica fisica pres-
so il Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” e direttore del LENS dal 2004 al 2010
nerale e inorganica presso il Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” e direttore dello stesso Dipartimento dal 1997 al 2000 MARIA CHIARA TORRICELLI, già ordinario di Tecnolo-
gia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura e membro del Senato accademico dal 2004 al 2007 MONICA TOSELLI, già associato di Psicologia dello svi-
LUIGI PADELETTI (recentemente scomparso), già ordi-
luppo e psicologia dell’educazione presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia
nario di Malattie dell’apparato cardiovascolare presso il Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica
GABRIELLA VANNELLI, già ordinario di Anatomia uma-
FRANCESCO CARLO PALAZZO, già ordinario di Diritto
na presso il Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica
penale presso il Dipartimento di Scienze giuridiche, direttore del Dipartimento di Diritto comparato e penale dal 1983 al 1987 e dal 1990 al 1995 e preside della Facoltà di Giurisprudenza dal 1987 al 1990
LUIGI VANNUCCI, già ordinario di Metodi matematici
dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie presso il Dipartimento di Statistica, informatica, applicazioni ‘Giuseppe Parenti’
MARIO PAZZAGLI, già ordinario di Biochimica clinica
e biologia molecolare clinica presso il Dipartimento di Scienze biomediche, sperimentali e cliniche “Mario Serio”
BRUNO VECCHIO, già ordinario di Geografia presso il
Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e
Spettacolo e direttore del Dipartimento di Studi storici e geografici dal 2006 al 2012
CRISTINA LELMI, già collaboratore amministrativo pres-
VINCENZO VECCHIO, già ordinario di Agronomia e colti-
GIULIANA LEONCINI, già funzionario amministrativo
vazioni erbacee presso il Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente e membro del Consiglio di amministrazione dal 1993 al 1995 e del Senato accademico dal 1998 al 2004
presso l’Unità di processo Affari generali e istituzionali
LUISELLA VERDI, già associato di Geometria presso il
ANGELO MARINO, già funzionario amministrativo pres-
Dipartimento di Matematica e informatica “Ulisse Dini”
so l’Unità funzionale “Sportello unico Novoli”
stico e canonico presso il Dipartimento di Scienze giuridiche
ROSSELLA MANZANI, già funzionario amministrativo
presso il Dipartimento di Biologia
MARCO NERI, già funzionario tecnico presso il Diparti-
mento di Fisica e astronomia DANIELA ORATI, già funzionario amministrativo presso
il Dipartimento di Storia, archeologia, geografia, arte e spettacolo Hanno ricevuto le medaglie conferite dall’Ateneo fiorentino al personale tecnico-amministrativo collocato in quiescenza con 40 anni di servizio:
ANNA SORBETTI GUERRI, già funzionario amministra-
MARIA COSTANZO, già funzionario socio-sanitario pres-
ANDREA ZAMPINO, già funzionario tecnico presso il
so il Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica
Dipartimento di Scienze della salute
MARIA GRAZIA CUCCHI, già funzionario amministrati-
vo presso il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione GIULIA FIORINI, già funzionario tecnico presso il Dipar-
timento di Gestione dei sistemi agrari e forestali LUCIANO GIANNINI, già funzionario tecnico presso il
Dipartimento di Scienze della terra SAVERIO GIORDANO, già funzionario tecnico presso il
Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale
tivo presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia
17 I professori emeriti, le medaglie dell’Ateneo, gli studenti migliori e i premi FUP
LUCIANO ZANNOTTI, già associato di Diritto ecclesia-
so il Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica
Il rettore Luigi Dei e il prorettore vicario Vittoria Perrone Compagni hanno consegnato il diploma di laurea ai migliori studenti, laureati con il massimo dei voti, nel minor numero di anni e con la media di votazione degli esami piĂš alta
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
18
FRANCESCA ALDEROTTI, Scuola di Agraria, Diploma di laurea in
DEBORA BOCCALINI, Scuola di Architettura, Diploma di laurea in
ENRICO PERUZZI, Scuola di Economia e management, Diploma
COSIMO RINALDI, Scuola di Giurisprudenza, Diploma di laurea
di laurea in Economia aziendale
in Giurisprudenza
MARCO ALDINUCCI, Scuola di Ingegneria, Diploma di laurea in
CLARISSA FALCHI, Scuola di Scienze della salute umana (ex Far-
Scienze agrarie
Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni
Scienze dell’Architettura
macia), Diploma di laurea in Farmacia
19
MARCO FALERI, Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Natu-
Medicina e Chirurgia), Diploma di laurea in Medicina e chirurgia
rali, Diploma di laurea in Informatica
GIACOMO SALVINI, Scuola di Scienze Politiche, Diploma di laurea
NOEMI BOZZOLINI, Scuola di Studi umanistici e della Formazio-
in Scienze politiche
ne (ex Scienze della Formazione), Diploma di laurea in Scienze della formazione primaria
LUCREZIA RIZZELLI, Scuola di Psicologia, Diploma di laurea in
Scienze e tecniche psicologiche (all’estero per motivi di studio)
MATTEO TESI, Scuola di Studi umanistici e della Formazione (ex Lettere
e Filosofia), Diploma di laurea in Filosofia
I professori emeriti, le medaglie dell’Ateneo, gli studenti migliori e i premi FUP
RAFFAELLO BONACCHI, Scuola di Scienze della salute umana (ex
Il “Premio Tesi di Dottorato” istituto da Firenze University Press, casa editrice dell’Ateneo fiorentino, è stato assegnato a:
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
20
RAFFAELLA VALENTI - Area Biomedica
GHERARDO MINICUCCI
- Area Scienze sociali
MARIA TERESA EGEA MOLINES - Area Tecnologica
LORENZO PATTELLI - Area Scientifica
ILENIA MARIA ROMANO - Area Tecnologica
DONATO VERARDI - Area Umanistica
- Area Umanistica
Raffaella Valenti: Cerebral Small Vessel Disease and Cerebral Amyloid Angiopathy: neuroimaging markers, cognitive features and rehabilitative issues La tesi affronta il problema della patologia dei piccoli vasi celebrali, un aspetto ancora poco noto ma importante nei processi degenerativi del cervello dell’anziano. La suddetta patologia porta a riduzione delle capacità cognitive fino alla demenza conclamata. In alcuni studi clinici del gruppo di lavoro emergono, infatti, interessanti osservazioni che sono senz’altro utili sia per fini diagnostici che come base per ulteriori approfondimenti biomolecolari. La pubblicazione della tesi sarà uno stimolo per potenziare la ricerca di base e clinica in questo importante settore della biomedicina. Lorenzo Pattelli: Imaging light transport at the femtosecond scale: a walk on the wild side of diffusion Una descrizione elementare della propagazione della luce in un mezzo fa riferimento all’attraversamento di un mezzo omogeneo (acqua, vetro) caratterizzato da un indice di rifrazione che include un fattore di assorbimento. In un mezzo torbido, si deve tener conto di scattering e assorbimento. Il lavoro di Pattel-
semplicità. Gherardo Minicucci: Il dolo nella bancarotta. Alla ricerca della tipicità soggettiva della fattispecie patrimoniale Trattasi di un’ampia ricerca suddivisa in tre capitoli ed incentrata sul tema specifico della sussistenza del dolo nel reato di bancarotta in materia fallimentare. Il primo capitolo perviene ad un inquadramento teorico e normativo del reato di bancarotta e delle sue connessioni con il fenomeno dell’insolvenza. Il secondo capitolo entra nel vivo della problematica e considera i profili metodologici dell’indagine e le diverse configurazioni del dolo. Il terzo ed ultimo capitolo è connotato da un lodevole ed apprezzabilissimo intento propositivo di lege ferenda che critica la normativa attualmente in vigore (peraltro soggetta ad una radicale rivisitazione sulla base di una legge delega già approvata dal Parlamento). Il candidato propone un più idoneo criterio in base al quale si dovrebbero formulare, con una loro propria e difforme previsione, reati distinti e diversi con una specificità di sanzioni.
21 I professori emeriti, le medaglie dell’Ateneo, gli studenti migliori e i premi FUP
MARTINA STARNINI
li studia il trasporto di luce ai tempi di femtosecondi dell’ordine del periodo delle onde luminose. Il cap.2 passa in rassegna i modelli di trasferimento radiativo e i loro campi di validità. Il cap.3 descrive il trasporto di luce risolto nello spazio e nel tempo. Come illustrato nell’esempio della goccia di inchiostro, l’idea di ‘sparpagliamento’ rappresenta l’immagine intuitiva della propagazione in mezzi torbidi. I cap. 4 e 5 discutono i limiti delle tecniche a dominio-singolo, che causano deviazioni dalla teoria della diffusione. Il cap.6 mostra come lo scattering multiplo dia una costante di diffusione efficace, che differisce da quella intrinseca del materiale. Questo risultato richiede la nuova tecnica di visualizzazione risolta nel tempo, sviluppata in questo lavoro. Si tratta di un bel lavoro, descritto con rigore e
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
22
La tesi è connotata da un coerente rigore metodologico, da un linguaggio e da una cognizione puntuale dei concetti giuridici. Vastissima ed approfondita la bibliografia, con ampi riferimenti alla dottrina ed alla pubblicistica in lingua tedesca. In conclusione trattasi, di un lavoro encomiabile sia per il profilo ricostruttivo dell’istituto della bancarotta sia per l’intento propositivo che lo contraddistingue. Ilenia Maria Romano: Pressione turistica sul centro storico di Firenze - Sito Unesco. Un modello per la valutazione del’impatto percettivo La tesi propone un modello di organizzazione di dati e conoscenze a supporto di azioni di monitoraggio dei flussi turistici e del loro impatto sul degrado ambientale del centro storico di Firenze, Patrimonio Mondiale UNESCO. L’aspetto di degrado preso in considerazione, e in rapporto al quale si sviluppa la proposta, è quello percepito da visitatori e residenti nei luoghi delle città d’arte, conseguenza negativa di un turismo culturale in continua crescita e costituente d’altra parte una grande risorsa sociale ed economica per l’Italia. Il contributo originale della tesi si segnala sia sul piano teorico che operativo. Sul piano teorico costituisce un contributo alle metodologie di analisi e di progettazione ambientale alla scala urbana, proponendo un modello di rilevazione e interpretazione di dati finalizzati a cogliere i fattori determinanti e i conseguenti impatti sul degrado percepito degli spazi pubblici urbani sotto la pressione del turismo. La ricerca arriva a definire alcuni ‘indicatori dell’impatto percettivo’ e il modo con cui questi possono essere comunicati e partecipati, nella loro evoluzione, a supporto di azioni coordinate di intervento. Sul piano operativo la tesi propone uno strumento per il monitoraggio della pressione turistica da adottare nei Piani di Gestione delle città Patrimonio Culturale dell’UNESCO. Il riferimento ad un caso di studio, esemplare quale il Centro Storico di Firenze, risponde ad
un approccio che muove dalla ricerca sul campo per giungere a proposte che possano essere generalizzate. Maria Teresa Egea Molines: Etnobotanica en el Alto Valle del Reno (Toscana y Emilia-Romana, Italia) | Etnobotanica nell’Alta Valle del Reno (Toscana ed Emilia Romagna, Italia Questa tesi costituisce un ampio, dettagliato e ottimamente documentato catalogo etnofloristico sulle specie vegetali conosciute dalla comunità dell’Alta Valle del Reno, comprendente nomi botanici e vernacolari, aspetti botanici, parti utilizzate e loro usi, “informatori” consultati, nonché numerosi dati ricavati dalla bibliografia. Vi vengono descritti sia il patrimonio naturale sia quello culturale, quest’ultimo basato sia su interviste semi-strutturate a 113 ‘informatori’, sia sull’amplissima bibliografia analizzata. Sono state registrate 79 famiglie botaniche, 281 specie, 814 nomi vernacolari, 1165 usi e 3667 citazioni. Oltre alla compilazione del Catalogo, completo di funzionali indici analitici, il lavoro – svolto con rigore scientifico, con grande attenzione e con autentica partecipazione umana – descrive anche la fase esplorativa, il lavoro di campagna, la ricerca bibliografica, la classificazione e l’elaborazione dei dati raccolti. Fra le conclusioni, fa risuonare un accorato allarme circa gli evidenti fenomeni di erosione in atto, che minacciano la sopravvivenza sia delle conoscenze etnobotaniche (cultura immateriale) sia delle piante associale (cultura materiale); e sottolinea che le ragioni di questa erosione sono in parte da attribuire all’abbandono delle pratiche agropastorali ed ai drastici cambiamenti nella gestione del territorio. Questa tesi, svolta in cotutela fra Universidad Miguel Hernàndez di Elche (Alicante, Spagna) e Il Dipartimento DISPAA dell’Università di Firenze, è redatta in lingua spagnola, con riassunti e conclusioni anche in lingua italiana.
Martina Starnini: “La rivoluzione morale, lo spirito del secolo”. Storia di Carlo Livi, freniatra dell’Ottocento (1823-1877) La tesi, basata sullo spoglio di un’amplissima documentazione inedita, ricostruisce la biografia di Carlo Livi, fervente liberale, laureato in Medicina a Pisa, direttore per 15 anni dell’ospedale psichiatrico di San Niccolò di Siena, e successivamente docente in quella università. L’intensa attività pubblicistica – non legata, per altro, ai soli interessi professionali – fanno di Livi uno dei pionieri negli studi di psichiatria in Italia, da lui condotti sia sul piano teorico sia attraverso l’osservazione attenta delle realtà sociali. Attraverso
la ricostruzione accurata della sua biografia e l’analisi dei suoi scritti, la tesi offre approfondimenti e risultati nuovi in varie direzioni (storia della medicina, e della psichiatria in particolare; storia delle Facoltà mediche; storia della scienza e della cultura scientifica in senso lato), mettendo così a fuoco aspetti significativi della società italiana dei decenni a cavallo dell’Unità.
23 I professori emeriti, le medaglie dell’Ateneo, gli studenti migliori e i premi FUP
Donato Verardi: La scienza e segreti della natura a Napoli nel Rinascimento: la magia naturale di Giovan Battista Della Porta La ricerca è dedicata alla problematica epistemologica dei rapporti tra magia e scienza nel delicato periodo della Controriforma e le condanne della nuova scienza di Galileo. Essa è condotta con accuratezza espositiva, competenza storica e padronanza critica sia dell’intera produzione scientifica del Dalla Porta, che della bibliografia degli studi sul Rinascimento italiano, di cui rinnova la interpretazione neoidealistica del secolo XX. È altamente apprezzabile il metodo critico che gli ha permesso di arrivare alla sua conclusione per la messa in luce della nuova concezione razionale della scienza della natura con gli strumenti della matematica e della fisica dell’astronomia di Tolomeo, risultato che è confrontato con i maggiori indirizzi degli studi contemporanei sia storia della scienza che dello strutturalismo filosofico. Questa ricerca amplia le nostre conoscenze della filosofia e della scienza del Rinascimento italiano, e ne apre nuove prospettive innovandone i contenuti. E’ pertanto altamente apprezzabile.
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
24
Foto di gruppo “Premio migliori studenti”
Foto di gruppo “Premio Tesi di Dottorato”
“Premio Tesi di Dottorato” | Segnalazioni
MICHELE BOSCO, Area Umanistica, con la tesi dottora-
ALESSANDRO BENEDETTO, Area Biomedica, con la tesi
le dal titolo “Ragion di Stato e Salvezza dell’anima. Il riscatto dei cristiani captivi in Maghreb attraverso le redenzioni mercenarie (1575-1725) ”
dottorale dal titolo “The temporal dynamics of vision for action and perception ”
FERDINANDO GIZZI, Area Umanistica, con la tesi dotIRENE CIMATTI, Area Scientifica, con la tesi dottorale
ELENA GUERRIERI, Area Umanistica, con la tesi dottoSTEFANO CARNIANI, Area Scientifica, con la tesi dot-
torale dal titolo “Coevolution of black holes and host galaxies ” ALICE CHECCUCCI, Area Scientifica, con la tesi dottora-
le dal titolo “Plant colonization: exploring the genetic basis of rhizobial symbiotic performance and bacterial invasion” COSTANZA MASCIOTTA, Area Scienze Sociali, con la
tesi dottorale dal titolo: “La tutela dei diritti fondamentali tra Corte costituzionale e Corte EDU alla prova di questioni eticamente controverse” LUCA MENCONI, Area Scienze Sociali, con la tesi dot-
torale dal titolo “Giovanni Preziosi e La Vita Italiana: biografia politica e intellettuale.” NICOLA FORTI, Area Tecnologica, con la tesi dottorale
dal titolo “Dynamic field estimation in complex environments” ELISA GUIDI, Area Tecnologica, con la tesi dottorale dal
titolo “Intimate Partner Violence: Comparison between Empirical Data and Stochastic Agent-Based Modeling”
rale dal titolo “Come scrittore di lettere sono un cattivo scrittore”. L’opera di Vasco Pratolini attraverso i carteggi editoriali”
25 Intervento del rappresentante dei professori emeriti
dal titolo “Magnetic Molecules on Surfaces: assembling single molecule magnets and molecules with long spin coherence ”
torale dal titolo “Le passioni nel cinema delle origini (1897-1912): questioni iconografiche, iconologiche e culturali ”
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
26
Intervento del rappresentante dei professori emeriti Maurizio Fioravanti
Emerito di Storia del Diritto medievale e moderno
27
professori, emeriti e non, che la società stessa ha bi-
non senza un filo di emozione prendo la parola per
sogno di noi, ha bisogno cioè di donne ed uomini che
tentare di esprimere il sentimento degli Emeriti di
dedichino la loro vita all’Università attraverso le sue
quest’anno, e se mi consentite di tutti coloro che sono
missioni, ovvero il perseguimento delle finalità pub-
qui presenti: i nostri migliori studenti e dottorandi, e
bliche per cui l’Università è creata e che sono indi-
i colleghi che hanno compiuto il loro servizio spes-
spensabili alla collettività, quella didattica della tra-
so durato una vita intera entro l’Università. Vi dico
smissione del sapere e quella scientifica della ricerca,
la verità: per quanto noi si possa avere il migliore Ret-
ed infine quella che oggi è chiamata ‘terza missione’,
tore del mondo, Lui stesso, insieme a tutti i professo-
che per me in una parola è l’avvicinamento progres-
ri Emeriti dall’ultimo al primo, insieme agli Organi
sivo dell’Università ai bisogni, concreti e determinati,
Accademici, Senato e Consiglio, tutti insieme non
della società.
siamo noi l’Università. Pensateci bene, noi siamo una
Io credo che l‘Università ancora oggi eserciti su molti
foto più o meno decorativa dell’Università, ma non
una sorta di ‘fascino discreto’. Di che cosa si tratta?
l’Università stessa, perché in realtà l’Università è una
Noi oggi abbiamo visto sfilare gli emeriti di fronte al
di quelle istituzioni che si autorappresentano vivendo
Rettore: due giuristi, un biologo, un medico, un ar-
per la società.
chitetto, un chimico, un economista. Dietro di loro vi
Senza studenti, senza i servizi a loro dedicati ed i tec-
è poi ancora più diversità e pluralità, che si sta accre-
nici che vi operano, senza biblioteche e laboratori,
scendo in questa fase storica, questo perché l’Univer-
non c’è l’Università. Ed ancora: non c’è Università
sità sta procedendo verso la società per contribuire,
senza la percezione in tutti noi, studenti, tecnici e
spesso in modo decisivo, a dare risposte concrete e
Intervento del rappresentante dei professori emeriti
Magnifico Rettore, Illustri Colleghi, Cari studenti,
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
28
determinate ai bisogni, altrettanto concreti e determi-
l’orgoglio ‘non esiste senza bandiere’, dicevano in un
nati della società medesima. E come fanno tutti que-
altro secolo, ovvero è una forza che ha bisogno di ve-
sti soggetti, che fanno mestieri così diversi, che hanno
dersi riconosciuta nella società e che non va taciuta,
metodi scientifici così diversi, a stare insieme? Ma
non va nascosta, perché è un motore inesauribile di
allora tutti noi siamo uniti, entro questa grande plu-
quello che noi facciamo, tutti i giorni.
ralità, per il fatto stesso di essere universitari e dunque
E dunque, caro Rettore, grazie per mantenere vi-
partecipi della medesima impresa, che si esplica nelle
va questa tradizione dell’emeritato, e grazie per
tre missioni di cui dicevo prima.
quest’anno in cui proprio noi siamo stati chiamati ad
Università dunque pienamente come Universitas,
impersonarla. Diceva colui che forse è il maggiore
che è molto di più di una semplice consociazione di
costituzionalista italiano, Costantino Mortati, che le
persone che alla società comune conferiscono beni o
collettività si sostengono fin quando esiste in esse la
la tutela d’interessi propri, ed è piuttosto un’unità di
dimensione dei principi costituzionali condivisi: idem
scopo che vive nella dimensione dinamica, vive cioè
sentire de re publica. Ed è proprio questo che a volte
nella dimensione collettiva del perseguimento del-
manca nella storia più recente della nostra Repubbli-
le finalità fondamentali. Di unità di siffatto genere
ca, questo idem sentire. Ed è per questo che l’Univer-
la società contemporanea ha grandemente bisogno,
sità, cari Colleghi, ci chiama ancora per contribuire,
per porre un argine alla tendenza del nostro tempo a
ciascuno con la propria specialità, a rafforzare la res
frammentare, a disgiungere, a dissipare.
publica. E noi, al di là dell’evento amministrativo del collocamento a riposo, rispondiamo molto volentieri.
Torno a questa mattina e a noi, ‘Emeriti’ cosiddetti. Credo che tutti noi abbiamo avvertito in questi giorni, lo dico ai miei colleghi, la necessità di fare un bel ‘bagno’ di modestia e di umiltà. Lo dico senza ipocrisia, perché penso a molti altri miei colleghi giuristi, qui insieme a me e a Silvana Sciarra, che meriterebbero questo, che potrebbero in teoria, senza ledere nessuno, essere qui, al nostro posto. Ma, c’è un ma, è altrettanto vero, profondamente umano, che accanto al sentimento e la modestia spunti fuori una parola che non a caso il Rettore ha usato spesso, quello che è l’orgoglio. Allora è qui la chiave: quello che noi siamo stamattina, da una parte l’umiltà dall’altra l’orgoglio, si contraddicono? Per me no, perché stanno su due piani diversi: la modestia è al confine con il pudore, è qualcosa di intimo, di personale, che sta dentro di noi;
29 Intervento del rappresentante dei professori emeriti
Foto di gruppo professori ‘Emeriti’
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
30
Intervento del presidente della commissione Vincenzo Varano
Emerito di Diritto Privato Comparato
31
Ferrone, Giuliano Pinto e Graziella Vescovini per
Studentesse e Studenti, Signore e Signori,
l’Area Umanistica e della Formazione. Le funzioni di segretario sono assolte in maniera egregia dal Dott.
nella mia qualità di presidente della Commissione
Alessandro Pierno.
‘Premio tesi di dottorato’ istituito dalla Firenze University Press, tocca a me l’onore presentare al Magni-
Nell’intervallo fra l’edizione 2016 e l’edizione 2017
fico Rettore e a voi tutti i risultati dei nostri lavori, e
del bando, la Commissione si è riunita per discute-
quindi, soprattutto, i nomi degli autori e i titoli delle
re sulla possibilità di introdurre qualche modifica al
rispettive tesi, giudicati degni di ricevere il premio,
bando stesso, di cui dopo diversi anni cominciava a
consistente nella pubblicazione della tesi, in formato
sentirsi la necessità. Anche quest’anno, ci incontre-
sia cartaceo che digitale, ad opera della Firenze Uni-
remo prima dell’estate in preparazione all’edizione
versity Press, o quanto meno di una speciale menzio-
2018.
ne. Il numero dei premi è rimasto fissato a cinque più Della Commissione fanno parte i Colleghi Flavio
due: uno per ciascuna area, con i due premi ulterio-
Moroni e Adolfo Pazzagli per l’Area Biomedica; Tito
ri da assegnare a tesi di altrettanto valore scientifico
Arecchi e Vincenzo Schettino per l’Area Scientifica;
all’interno di qualsiasi area.
Aldo Bompani, Mario Caciagli e io per l’Area delle Scienze Sociali; Paolo Felli, Roberto Genesio e Luca
La Commissione ha deciso innanzi tutto di esten-
Uzielli per l’Area Tecnologica; Franco Cambi, Siro
dere la possibilità di candidarsi ai dottori di ricerca
Intervento del presidente della commissione
Magnifico Rettore, care Colleghe e cari Colleghi,
dell’ultimo biennio, anziché dell’ultimo anno, anche
degli 11 anni di vita del premio: su un totale di 658
per contrastare il calo delle domande principalmente
domande, 221 appartenevano all’area umanistica,
dovuto alla contrazione del numero dei dottorati. Il ri-
180 alla tecnologica.
sultato è stato positivo, senza che si sia affatto abbassa-
Cerimonia di consegna dei riconoscimenti accademici 2017 | 2018
32
to il livello qualitativo dei lavori: sono state presentate
L’esplicitazione all’art. 2 del bando dei criteri se-
61 tesi di dottorato, contro le 43 del 2016 e le 39 del
guiti nella prassi della Commissione per arrivare
2015. Come di consueto, l’Area Umanistica con 21 te-
all’attribuzione del premio è stata un’altra modifica
si presentate e l’Area Tecnologica con 17 hanno fatto
significativa: originalità, chiarezza espositiva, rigore
la parte del leone, meritando ciascuna l’attribuzione
metodologico, rilevanza scientifica. Altre modifiche,
di due premi; 10 erano le tesi di pertinenza dell’Area
importanti ma su cui non conviene in questa sede sof-
Scientifica, 7 dell’area delle Scienze Sociali, 6 dell’A-
fermarsi, riguardano la forma e il contenuto delle do-
rea Biomedica. Si nota chiaramente che questi nume-
mande di partecipazione al concorso: al bando è stato
ri rispecchiano l’andamento delle domande nell’arco
perciò allegato un modello di domanda.
Credo di interpretare il comune sentire della Com-
Alla FUP, e al suo Presidente, Andrea Novelli, il rin-
missione se, in chiusura di questo intervento, sotto-
graziamento di tutti noi, e non solo dei componenti
lineo il livello assai elevato delle tesi sottoposte alla
della Commissione, per aver favorito, con il premio,
nostra attenzione, tutte meritevoli della piĂš attenta
il loro inserimento nella comunità scientifica. E’ un
considerazione. Abbiamo conosciuto, attraverso i lo-
grande merito, e un grande sostegno alla ricerca, ave-
ro lavori, un gruppo di eccellenti giovani studiosi che
re pubblicato in 11 anni di vita del premio poco me-
meritano di essere incoraggiati a proseguire nei loro
no di 80 volumi.
Intervento del presidente della commissione
studi.
33
Inaugurazione dell’Anno Accademico 2015 | 2016
34
Cerimonia di conferimento del titolo di dottore di ricerca 2017 | 2018
Ogni anno l’Ateneo dedica un evento pubblico a coloro che raggiungono il più alto livello di istruzione previsto dall’ordinamento universitario italiano. Martedì 10 luglio 2018, con una cerimonia che si è svolta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, centottanta giovani studiosi dell’Università di Firenze hanno ricevuto il titolo di ‘dottore di ricerca’. Protagonisti sono stati gli allievi di corso di dottorato del XXIX e XXX ciclo, che hanno discusso la tesi entro il mese di giugno. L’incontro è stato introdotto dai saluti di Cristiano Chiarot, Sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, di Andrea Ceccarelli, Presidente del Consiglio Comunale, e del Rettore dell’Ateneo Luigi Dei; sono seguiti gli interventi di Anna Dolfi, delegata al dottorato di ricerca, e – in rappresentanza di tutti i giovani studiosi – di Jorge Tovar Rodriguez, dottore di ricerca in Scienze Chimiche.
Cerimonia di conferimento del titolo di dottore di ricerca 2017 | 2018
36
Intervento del Rettore Luigi Dei 37 Intervento del Rettore
Caro Soprintendente del Teatro del Maggio Musica-
zione del nostro ordinamento e pertanto a riflettere
le Fiorentino, caro Presidente del Consiglio Comu-
anche sull’universalità del sapere e della conoscenza.
nale, care Dottoresse e cari Dottori di ricerca, cari
In questi tre anni avete portato a termine un vostro
familiari, care Colleghe e cari Colleghi, Signore e
originale e individuale percorso di studio e di ricer-
Signori,
ca sui temi più disparati, impiegando gli strumenti e
benvenute e benvenuti alla cerimonia del conferi-
i metodi delle vostre discipline. In tutti i casi, però,
mento del titolo di Dottore di Ricerca dell’Ateneo
avete adottato il rigore del metodo scientifico che si
fiorentino. Anzitutto vorrei rivolgere un sentito e sin-
fonda sulla dialettica e sul confronto con la letteratura
cero ringraziamento al Soprintendente del Teatro del
di riferimento, ormai universale e planetaria anche
Maggio Musicale Fiorentino Cristiano Chiarot e a
grazie alla rivoluzione informatico-digitale. Il costan-
tutto il suo staff per la generosa ospitalità in questa
te confronto con studiose e studiosi che affrontano
bellissima sala. È l’ennesima manifestazione di gran-
argomenti o tematiche simili o comunque vicine a
de e feconda collaborazione fra le nostre due istitu-
quelle oggetto della nostra indagine è forse l’aspetto
zioni culturali, che ci vedrà di nuovo insieme per la
più interessante e affascinante della ricerca. Costru-
prossima “Notte dei Ricercatori” venerdì 28 settem-
ire un percorso originale e personale facendo tesoro
bre, che quest’anno avrà come leitmotiv “La ricerca
dei contributi altrui è la grande sfida di ogni ricercato-
all’Opera”, e per un altro importante evento agli inizi
re, e riuscire a fare quel ‘passo’ in più che ci consente
di dicembre che stiamo organizzando.
di porre un mattone tutto nostro all’architettura del
Oggi siamo qui a richiamare la nostra attenzione sul-
sapere e della conoscenza universale è il traguardo
la ricerca e sulla formazione del più alto grado d’istru-
che ciascuno di voi sicuramente si è posto quasi quat-
Cerimonia di conferimento del titolo di dottore di ricerca 2017 | 2018
38
tro anni fa. Non è semplice, perché bisogna attizzare
per la professione, così come per la vita. E veniamo
creatività e fantasia e contemporaneamente impegno
dunque alle ultime due qualità con le quali desidero
e dedizione. E tutto questo richiede alcune qualità
accompagnare l’attestato che a breve vi consegnerò:
che voi sicuramente possedete, ma sulle quali vorrei
lo spirito di collaborazione e condivisione contrappo-
richiamare la vostra attenzione. L’onestà intellettuale
sto all’ambizione sfrenata e il senso di responsabilità.
è una di queste prioritarie qualità, quell’onestà che ci
Non sono così naïf da esortarvi a non essere ambizio-
deve far riconoscere i nostri errori e i nostri limiti, così
si, perché l’ambizione è un potente motore per la vo-
come ci deve guidare nel nostro giudizio sul lavoro
stra personale crescita e per la società tutta, ma abbia-
degli altri: senza pregiudizi e senza il timore di scopri-
te sempre l’equilibrio e la capacità di controllarla e, se
re genialità e intuizioni altrui. Anzi direi che il valore
è il caso, frenarla laddove vi conduca a rinunciare alla
degli studi di Colleghe e Colleghi appartenenti alla
cooperazione e alla condivisione del vostro lavoro e
comunità internazionale deve essere uno stimolo in
della vostra ricerca nelle comunità scientifiche e nel-
più per relativizzare il nostro studio e vivere il lavoro
le istituzioni nelle quali lavorerete e nella società più
di ricerca in un’ottica di ‘équipe estesa’ in cui il con-
in generale. Ecco dunque l’ultima esortazione, quel-
tributo individuale concorra alla crescita collettiva e
la che concerne il senso di responsabilità nei confron-
universale del sapere. E questo aspetto chiama subito
ti della società. Voi siete la parte più avanzata della
in causa le altre due qualità di cui vorrei parlarvi: la
giovane intellettualità, avete avuto il privilegio, che è
modestia e l’umiltà del ricercatore scientifico. Spero
ancora di pochi, di poter scalare le impervie pendici
che in questi anni di avventura appassionante abbiate
della conoscenza e proseguirete sicuramente questo
appreso tante belle cose, ma soprattutto il metodo, lo
vostro cammino nella professione che andrete a svol-
spirito critico, l’arte del ragionamento, la tolleranza,
gere. Voi sarete il nerbo pensante della società che si
il rispetto delle idee altrui, la solidarietà e la capaci-
svilupperà nei prossimi quattro-cinque decenni, avete
tà di comprendere gli altri. La bravura, il successo,
pertanto una responsabilità enorme, quella di mette-
il raggiungimento di un traguardo come questo che
re a vantaggio di nobili ed alti fini il vostro sapere e di
state vivendo oggi non siano mai visti come l’affer-
non abbassare mai la guardia rispetto ai principi etici
mazione smodata di un ego, bensì vengano vissuti
che traggono proprio la loro origine dall’evoluzione
appunto con modestia, umiltà e onestà intellettuale.
del pensiero e della conoscenza. Vi siete addestrati
Anche questo insegna il percorso universitario, an-
all’esercizio del libero pensiero in questi anni: non
che queste parole sono in qualche modo incise nella
dimenticatelo mai, perché talvolta può accadere, co-
pergamena che vi consegneremo. Essere i più bravi
me viene fatto notare al Piccolo Principe di Antoine
significa soprattutto mettere a disposizione non sol-
de Saint-Exupéry, che gli uomini dimentichino que-
tanto della comunità scientifica ma dell’intera società
sta verità. “E invece non si deve mai dimenticare. Si
il proprio talento e le proprie brillanti capacità. E poi
deve essere responsabili per sempre di quello che ab-
essere sempre consapevoli che esiste, vivaddio, qual-
biamo addomesticato. Siate responsabili della vostra
cuno più bravo di noi da cui si può imparare molto
rosa.” Mi piacerebbe davvero che, di fronte a questa
esortazione immaginifica, rispondeste proprio come
“Io sono responsabile della mia rosa.�
il Piccolo Principe che ripete, per ricordarselo:
Buon futuro a tutte e tutti. Grazie.
 
39 Intervento del Rettore
Cerimonia di conferimento del titolo di dottore di ricerca 2017 | 2018
40
Intervento della Delegata al Dottorato di ricerca Anna Dolfi 41
ti hanno uguale importanza: Albania, Brasile, Cina,
ricerca,
Ecuador, Francia, Giappone, India, Libia, Messico,
ci troviamo oggi, nella nuova, prestigiosa struttura de-
Montenegro, Pakistan, Perù, Romania, Russia, Ser-
dicata dalla città di Firenze alla cultura musicale (e
bia, Siria, Spagna), una buona percentuale da altre
la musica, con la sua necessaria miscela di impegno,
regioni d’Italia, la maggior parte da altri comuni del-
talento, innovatività, condivisione, può bene diveni-
la Toscana: ma Firenze è stata per tutti il luogo della
re metafora di ogni altro percorso) per festeggiare la
formazione, dell’incontro, dell’arrivo come della par-
felice conclusione del vostro triennio di dottorato. In
tenza. Avete verificato con la vostra esperienza come
241 avete conseguito il titolo, e in 179 siete qui, con
ricerca e scienza parlino una lingua comune, senza
famiglie ed amici, con quanti vi hanno aiutato, inco-
frontiere, divisioni, discriminazioni di sorta. Con que-
raggiato, sostenuto in questi anni, per attestare, con
sta realtà vi siete misurati, mentre vi confrontavate
la vostra presenza, il significato più complesso e più
con maestri, compagni, libri di diverse provenienze;
alto da cui è nato nel tempo il termine ‘università’.
mentre, pensando al futuro, dialogavate con il passato
Più delle declinazioni successive (che a partire dal
e con il presente. Non è un caso che l’Ateneo, con
Medioevo lo hanno felicemente legato ad istituzioni
sempre maggiore forza, vi inviti all’internazionaliz-
come la nostra) mi piace pensare che vi abbia accom-
zazione, ricordi anche ai vostri docenti la proficuità
pagnato anche l’idea e il sogno della totalità, della li-
delle cotutele, sottolinei l’importanza di passare una
bertà e dell’uguaglianza che l’universalità del lemma
parte del periodo di formazione in luoghi diversi, im-
universitas presuppone. Quasi un 10% di voi viene da
parando a capire altri sistemi, altre culture. Sappia-
altri paesi (li elenco in ordine alfabetico, perché tut-
mo, sapete, che solo dalla curiosità nasce la scoperta,
Intervento della Delegata al Dottorato di ricerca
Caro Rettore, cari colleghi, soprattutto cari dottori di
Cerimonia di conferimento del titolo di dottore di ricerca 2017 | 2018
42
solo dalla conoscenza nasce la tolleranza, solo dall’in-
nalizzazione, intersettorialità, interdisciplinarietà).
telligenza nasce il rifiuto dei luoghi comuni, dei facili
Nonostante questo l’Università di Firenze è riuscita
slogan che sembrano dominare il nostro tempo. Vi
– grazie al lucido piano di gestione dell’Ateneo e alla
auguro che assieme alla qualificazione che avete rag-
sintonica collaborazione di tutti i suoi organi – a non
giunto e che spero possiate continuare a coltivare nel
diminuire, anzi ad aumentare il numero di borse ero-
vostro specifico campo, l’esperienza del dottorato sia
gate negli ultimi anni (non è un caso che le statistiche
stata per voi anche un’occasione di crescita persona-
ci vedano al secondo posto in Italia per investimenti
le, di formazione di un metodo, oggettivo ed interno,
in borse di dottorato).
che guidi non solo nel lavoro ma nella vita.
Ci presentiamo all’avvio dell’a.a. 2018-2019 con 24
Con il vostro ingresso il dottorato italiano aveva avvia-
dottorati amministrati dalla nostra università; e rila-
to il XXX ciclo. In questi giorni stiamo raccogliendo
sceremo titoli congiunti con altri 11 dottorati che pos-
(con il personale dell’ufficio dottorato) le domande
siamo considerare a tutti gli effetti fiorentini, anche se
per il XXXIV. Per il XXXIII, iniziato lo scorso anno
amministrati altrove. A tutti i 35 dottorati contribuia-
(a riprova dell’importanza che i giovani continuano
mo con borse, docenti, lezioni, seminari, laboratori.
a dare, nonostante la precarietà degli sbocchi, al ter-
Le borse complessive messe in palio quest’anno solo
zo momento della formazione: giusto vanto di ogni
per i 24 dottorati Unifi sono ad oggi 205 (ma prima
università) sono state numerose le domande (1449),
della chiusura dei bandi se ne aggiungeranno altre, fi-
e numerose le borse che Firenze è riuscita a mettere
nanziate dalle industrie): di queste 205, 10 sono il fe-
a bando, nonostante le difficoltà, i finanziamenti sta-
lice risultato di una selezione mirata prevista ogni an-
tali che negli anni sono diminuiti e che non tengono
no dal piano strategico rettorale, 21 provengono dal
conto della quantità e della qualità dei percorsi. Le
piano regionale Pegaso (nel quadro dell’imponente
norme che ci regolano e di cui da tempo chiediamo
investimento della Regione Toscana per i dottorati
una revisione razionalizzante tardano a cambiare,
dei 4 atenei generalisti che sono usciti insieme per
anzi, non cambiano affatto (in particolare sui punti
la prima volta con bandi congiunti, e delle 2 Scuo-
più delicati relativi alla possibilità delle proroghe,
le Normali), altre sono supportate dai Dipartimenti
al numero minimo di borse necessarie per costituire
(grazie anche alle recenti attribuzionid’eccellenza), e
consorzi e ATS tra i vari atenei, a un diverso ricono-
26 nascono dall’impegno di altri enti, pubblici o pri-
scimento del vostro titolo nei concorsi nella pubblica
vati. A questi posti se ne aggiungono 54 (l’offerta com-
amministrazione) e questo ci costringe a uno stallo,
plessiva Unifi arriva dunque ad oggi a 259), che senza
frenando il desiderio di ridisegnare il prospetto com-
retribuzione consentono comunque l’esperienza del
plessivo dell’offerta dottorale, di creare nuovi percor-
dottorato a giovani, o a pubblici funzionari in grado di
si, di modulare diversamente la distribuzione, pensan-
conservare il loro stipendio.
do a borse premiali per i dottorati ‘virtuosi’, cioè più
Eppure, nonostante tutti questi segnali positivi (no-
sensibili di altri, oltre che alla qualità della ricerca, ai
stri, vostri), la cultura, in questo mondo distratto e at-
valori dell’innovazione (che si misura su internazio-
tirato dal rapido successo e dal denaro, sembra essere
prescinde spesso da una reale necessità. Come ri-
del nostro lavoro, ci capita di domandarci dove stiano
cordava Leopardi in Zib. 4268-4269 (a riprova della
andando la scienza e la ricerca, cosa sia possibile fare
lungimirante acutezza dei classici) più decrescono
per renderle più corrette, più giuste, più umane. Sap-
“nelle repubbliche e negli stati le virtù vere […] tanto
piamo che non si garantisce il reale progresso della
crescono le vantate”, più lo stile peggiora, più “cresce
conoscenza (in ogni settore) senza quella ricerca di
l’eleganza, la nitidezza, lo splendore, la magnificen-
base che richiede investimenti, tempo, perseveranza,
za, il costo” delle edizioni; “Troppa è la copia dei libri
rischio (anche di insuccesso), senza quanto appare,
o buoni o cattivi o mediocri che escono ogni giorno,
e può essere anche, quasi per definizione, anti-eco-
e che fanno dimenticare quelli del giorno innanzi”.
nomico, salvo portare a sorpresa a risultati ed appli-
A tutti questi rischi, sempre più forti nella società glo-
cazioni sorprendenti (la storia della scienza ci dice
balizzata, vi chiediamo di opporvi. Mi auguro che
che le grandi scoperte sono spesso avvenute così). Il
portiate il rigore sperimentato in questi anni nei luo-
mondo in cui viviamo è cambiato negli ultimi decen-
ghi del vostro futuro lavoro, che continuiate a ricono-
ni, la velocità sembra esserne l’unica forza motrice,
scere e privilegiare il valore del sapere, mettendo a
ma la velocità impedisce la verifica, toglie tempo alla
frutto quelle competenze trasversali che lo IUSSAF,
riflessione di cui dovrebbe nutrirsi la scienza. Tentati
l’Istituto Universitario di Studi Superiori del nostro
dallo spirito dei tempi si ha l’impressione che talvolta
ateneo (ne trovate notizia alla pagina www.unifi.it/ls-
si affrettino le ricerche prima di verificarne la tenuta,
58-iussaf.html), ormai decollato con l’obiettivo di da-
si pubblichi più per totalizzare mediane che per co-
re visibilità ai nostri dottorati, alle scuole di specializ-
municare risultati rilevanti, si collezionino partecipa-
zazione, ai centri di ricerca e ai percorsi di eccellenza
zioni a convegni dimenticando la pertinenza d’ambi-
dell’Ateneo, ha cominciato ad offrire già nel corso di
to, trascurando le bibliografie, scordando più o meno
questo 2018. Alcune centinaia di studenti hanno con-
consapevolmente e colpevolmente le citazioni. Le
seguito in questo anno sperimentale, grazie alla col-
straordinarie risorse oggi a disposizione di chi fa ricer-
laborazione dei docenti e del personale dell’ateneo,
ca (le biblioteche digitali, i collegamenti internet, i
soft e complementary skill su proprietà intellettuale e
fogli di calcolo, le risorse dell’open access) non sem-
diritto d’autore, editoria scientifica e open access, le
pre sono accompagnate dalla consapevolezza e da
lingue della comunicazione scientifica, elementi e
quei principi etici necessari ai quali non può suffra-
applicazioni di logica argomentativa, comunicazione
gare neppure la migliore delle peer review. I pur utili
e public engagement, micro economia e diritto del
e opportuni strumenti di controllo della qualità scien-
lavoro, il computer e l’informatica per la ricerca, me-
tifica si sono burocratizzati, creando i miti dell’im-
todi e modi di valutazione, finanziamenti e progetti a
pact factor, del ranking (del correttivo indice Hirsch),
livello europeo… Accanto ai più mirati percorsi pro-
valorizzando la quantità più che la qualità, certo più
pri di ogni dottorato stiamo insomma costruendo un
difficile e complessa da giudicare. E abbiamo allora
sistema di informazione che consenta ai nostri dotto-
una sovrabbondanza di produzione editoriale che
randi e addottorati di poter fruire di quanto di loro in-
43 Intervento della Delegata al Dottorato di ricerca
in un momento di crisi. Sia pur convinti della serietà
Cerimonia di conferimento del titolo di dottore di ricerca 2017 | 2018
44
teresse anche in altri ambiti di ricerca, e non solo a li-
malinconico, all’altezza di Zib.3383) contrasti il de-
vello di skill, ma di convegni, di workshop, winter and
lusivo, montaliano procedere di “una storia che non è
summer school. L’impresa è appena all’inizio, ma
magistra di niente che ci riguardi”, di una storia che-
anche con i vostri suggerimenti, con la vostra parteci-
non garantisce dunque (lo constatiamo tristemente
pazione (lo IUSSAF si rivolge anche a chi il dottorato
ogni giorno) nessuna acquisizione civile, politica,
l’ha già conseguito) speriamo di fare di questo Istituto
sociale ormai data per scontata.
qualcosa che darà lustro all’Università di Firenze e al
Non c’è che il sapere, perseguito liberamente, che
suo ultimo ciclo di formazione.
può avanzare senza regressione lungo il suo cammi-
Lo scorso anno, in Palazzo Vecchio, rivolgendomi
no. Si tratta di una linea fine, frastagliata ma sicura e
ai vostri predecessori, avevo chiuso il mio intervento
a suo modo esaltante, seguitela, come avete iniziato
ricordando le tre ghinee che Virginia Woolf auspi-
a fare in questi anni con i vostri maestri e compagni,
cava si spendessero per l’educazione femminile per
in questa Università di Firenze che oggi affida a voi,
tentare di evitare la guerra. Oggi, nel salutarvi, vorrei
al vostro successo, il senso della sua riuscita, assieme
richiamare, tra i moralisti moderni, un altro grande
a quello del mondo nel quale vi invita a portare, in-
scrittore, il franco-algerino Albert Camus. Nel suo
dissolubilmente legate, giovinezza, competenza, en-
discorso all’Accademia di Svezia (era il 1957, ma la
tusiasmo, correttezza, tolleranza, etica.
denuncia delle difficoltà e pericoli del presente, tra rivolta e utopia, è costante in tutti i discorsi fatti dai Nobel, quanto meno di letteratura dall’inizio del Novecento ad oggi) ricordava il difficile compito affidato alla sua generazione, sottolineando che, se ogni generazione si crede votata a rifare il mondo, la sua aveva forse un compito più grande, che consisteva nell’impedirne il disfacimento. “Davanti a un mondo minacciato dalla disintegrazione” – diceva Camus – quella generazione sapeva che, in una corsa folle contro il tempo, avrebbe dovuto “riconciliare di nuovo lavoro e cultura, instaurare di nuovo tra gli uomini un’arca di alleanza”. Fate che il rigore e la disciplina che vi hanno guidato in questi anni, che “l’entusiasmo della ragione” che solo conduce “chi è capace di questo entusiasmo” alle grandi verità “e massime nell’astratto e nel metafisico o nel psicologico ec.” (cito da un Leopardi non
45 Intervento della Delegata al Dottorato di ricerca
Cerimonia di conferimento del titolo di dottore di ricerca 2017 | 2018
46
Intervento di Jorge Tovar Rodriguez Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche
47 Intervento di Jorge Tovar Rodriguez
Magnifico Rettore dell’Università di Firenze,
nell’innovazione… Per i suoi scienziati: da Galileo,
Professor Luigi Dei
Fibonacci e Da Vinci, a Fermi, Avogadro e Rita Levi-
Gentili prorettori, delegati, direttori di dipartimento,
Montalcini… Per l’arte, la pittura, la scultura: Miche-
coordinatori e professori che sono presenti oggi
langelo, Raffaello, Botticelli, Caravaggio e Bernini. Per la musica e il teatro. Per le arti sceniche e l’ope-
Cari colleghi,
ra lirica: dalla Camerata fiorentina di casa Bardi, ai grandi maestri del belcanto italiano, Verdi, Puccini e
sono lieto di poter rivolgervi un saluto in questa gior-
Rossini. Per il Teatro Massimo di Palermo, la Scala di
nata, in cui ci verrà conferito il titolo di dottore di ri-
Milano, la Fenice di Venezia e il San Carlo di Napo-
cerca, il massimo grado di istruzione previsto nell’or-
li… Per la letteratura: dalla Commedia dantesca alle
dinamento accademico italiano. Vorrei innanzitutto
opere di D’Annunzio, Pirandello, Montale e Fo.
condividere con voi una domanda alla quale ho cercato più volte di dare una risposta. Durante questi an-
Ma, perché l’Italia?
ni, di quando in quando mi è stato chiesto, a volte con
Per la sua storia e cultura millenarie… Per le sue me-
scetticismo, a volte con incredulità, ma sempre con
ravigliose città, e i suoi 54 siti patrimonio dell’UNE-
curiosità innocente, perché avevo scelto il Belpaese.
SCO… Per la sua architettura, testimone materiale del suo protagonismo e del suo ruolo centrale nella
Jorge, come mai l’Italia?
storia dell’umanità, ove convergono tutti gli stili e
Semplice.
tutti i periodi, dall’età antica all’epoca moderna. Per
Per la sua eccellenza nella ricerca scientifica e
Roma, la ‘città eterna’… per Firenze, la ‘culla del Ri-
nascimento’… Per le sue coste mediterranee e i suoi
E che cosa comporta diventare dottore di ricerca?
parchi naturali. Dall’arco alpino e dal Lago di Garda
Avere un impegno perenne con la creazione della co-
al parco della Sila e le spiagge dello Ionio. Dalla costa
noscenza. Intrinsecamente umana, dalla tecnologica
adriatica alla tirrenica e per le sue fantastiche isole…
alla filosofica, la conoscenza scientifica cerca risposte che ci possano aiutare a comprendere meglio il mon-
Cerimonia di conferimento del titolo di dottore di ricerca 2017 | 2018
48
E allora di nuovo, come mai l’Italia?
do intorno a noi. Essa raggiunge la sua esatta dimen-
Per le sue tradizioni culinarie. Per la bistecca alla fio-
sione attraverso la sua capacità di trovare soluzioni
rentina col Chianti… Per il cacciucco di Livorno, il
per la nostra società, tramite la sua applicazione e il
pesto di Genova e il prosciutto di Parma. Per il pecori-
suo trasferimento attraverso modalità innovative, che
no toscano, il pane sardo, gli amari lucani e calabresi,
migliorano la qualità della vita delle persone. Ricer-
le piadine romagnole, gli arancini (o arancine) sici-
ca e conoscenza scientifica sono fra loro sinonimi di
liani… Per la qualità del vino, per la generosità del
sviluppo e sono indubbiamente motori del progresso.
terreno e la varietà dei vitigni, per l’uva sangiovese, il Brunello di Montalcino, il prosecco friulano, il Mo-
È vero che tante cose sono cambiate dal lontano
scato d’Asti, il Negroamaro del Salento e il Monte-
2013, quando venni per la prima volta in Italia come
pulciano d’Abruzzo… Per la carbonara di Orvieto, la
soggiornante di ricerca. Il contesto globale si caratte-
pasta alla Norma, gli spaghetti allo scoglio, la polenta
rizza frequentemente dalla instabilità economica. E
del Veneto e la pizza napoletana. E anche per i dolci:
sebbene le espressioni politiche non sembrino sem-
il babà, la cassata e il panettone lombardo.
pre aperte, la scienza e la tecnologia devono essere fedeli alla loro vocazione globale, con l’essere sem-
Perché l’Italia?
pre congruenti con i principi del multiculturalismo e
Soprattutto per gli italiani. Perché gli italiani sono un
multilinguismo. La conoscenza scientifica parla tutte
popolo caldo e accogliente. La Repubblica fondata
le lingue e ci aiuta a trovare convergenze e a creare
sul lavoro, stende la sua mano e apre le sue porte a
ponti. E non solo, essendo anche multidisciplinare,
chi vuole lavorare e crearsi un futuro migliore. Mi ha
ci permette di capire l’importanza della collaborazio-
fatto l’inestimabile regalo di poter parlare una nuova
ne nell’ambito scientifico. Perché, credo con forza,
lingua, l’‘itagnolo’. Inoltre, non soltanto mi ha per-
è arduo fare da soli una ricerca che valga la pena. È
messo di materializzare i miei più ambiziosi obiettivi
importante capire le proprie competenze, conoscere
professionali, ma mi ha dato anche l’opportunità di
il proprio potenziale e sapere collaborare per creare
trovare gente meravigliosa con la quale ho mangiato,
sinergie e trovare risposte ai problemi che la società ci
cantato e bevuto, e che ha reso possibile il fatto che
impone di affrontare.
io possa considerare come casa questa grande patria. Non ho trovato soltanto amici e colleghi, ma anche,
Per quanto riguarda le sfide da risolvere con urgenza,
sono sicuro, esperti collaboratori scientifici. Avete
oltre al ruolo delle donne nella ricerca, la precarie-
una nazione meravigliosa. Siatene orgogliosi.
tà del lavoro, l’internazionalizzazione dell’universi-
tà e la gestione responsabile delle risorse umane ed
Augurandovi un futuro colmo di successo, vi ringra-
economiche, vi è la mancanza di opportunità per
zio molto per la vostra attenzione. Buona fortuna, ca-
chi consegue un titolo accademico. Si devono offri-
ri colleghi.
re alternative ai più di 100mila giovani italiani che vanno all’estero a cercare lavoro e migliori prospettive di vita, secondo l’ultimo rapporto annuale INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale). Una realtà Italia e Messico. Bisogna quindi fermare questa fuga di cervelli. Risolvere questo problema richiede una soluzione integrale che parte dal consolidamento degli investimenti in ricerca e sviluppo (ad oggi pari al 1,33% del Prodotto Interno Lordo), sia da parte del settore pubblico, sia da parte di quello privato. L’investimento in ricerca non soltanto potenzia la capacità del sistema universitario, ma genera anche innovazione e attrae ulteriori investimenti. A noi, come dottori di ricerca, spetta il compito di restituire l’investimento che è stato fatto su di noi dalla società, attraverso la nostra prassi lavorativa, con l’applicazione delle competenze acquisite nel nostro percorso di studio. Siamo noi parte della soluzione. Diventando imprenditori, insegnando nelle aule universitarie, costruendo nuovi metodi e modelli matematici, ottimizzando processi chimici, sviluppando aree urbane sostenibili, migliorando l’ordinamento giuridico, trovando nuove cure per malattie, generando energie e materiali rinnovabili, preservando il patrimonio storico e culturale e potenziando i sistemi informatici. Avendo sempre presenti i valori e principi su cui l’Università degli Studi di Firenze ha progettato i suoi programmi di dottorato. Il talento e l’aspirazione di lavorare per costruire un futuro migliore per tutti ci sono. Ne sono totalmente sicuro.
Intervento di Jorge Tovar Rodriguez
che purtroppo è comune per entrambi i nostri paesi,
49
Inaugurazione dell’Anno Accademico 2015 | 2016
50
“Firenze cum laude”
Mercoledì 17 ottobre si è svolta “Firenze cum laude”, l’iniziativa organizzata dall’Università in Palazzo Vecchio, in collaborazione con il Comune di Firenze, per dare il benvenuto alle matricole e offrire loro informazioni utili per la vita universitaria. Ad aprire l’incontro, che si è tenuto nel Salone dei Cinquecento, la Vicesindaca Cristina Giachi e il Rettore Luigi Dei. Giuseppe Anichini, docente di Analisi matematica, ha poi tenuto una lezione dedicata a “Matematica, scienze e saperi: a(t)trazione reciproca”. Alla fine della mattinata un ensemble dell’Orchestra dell’Ateneo, diretta dal Maestro Gabriele Centorbi, ha eseguito brani musicali.
“Firenze cum laude” 2018
54
Saluto del Rettore Luigi Dei 55 Saluto del Rettore
Care studentesse e cari studenti, cara Vice-Sindaca Cri-
Saranno anni in cui potrebbero accadere imprevedibili
stina Giachi che ringrazio di cuore per l’ospitalità in
eventi che fotograferete con stupore e che andranno ad
questo stupendo Salone, care Colleghe e cari Colleghi,
arricchire il vostro album della memoria. La prima paro-
come ogni anno il Rettore desidera porgervi un caldo
la che vorrei scandire in questo mio saluto di benvenuto
benvenuto e formularvi un sincero augurio di buon viag-
è ‘stupore’. Ci sarà, mi auguro spesso, questa sensazione
gio nell’Università che avete scelto di frequentare. Pro-
della scoperta che non vi aspettavate e dell’imprevisto
vate a immaginare che l’avventura del percorso universi-
che accade. Soprattutto potrete stupirvi anche di cose
tario che state per intraprendere sia un viaggio, un viag-
banali e conosciute perché magari, grazie allo studio e al
gio di cui forse sapete poco, che può anche spaventare e
sapere appreso, sarete in grado di vedere queste realtà
che, ciononostante, dovete vivere con serenità e con
note con occhi nuovi. C’è una bellissima canzone, che a
apertura agli imprevisti che potrebbero verificarsi, i qua-
breve sentirete seppur in versione solo orchestrale, che
li non necessariamente avranno una connotazione ne-
ci esorta a guardare il mondo intorno a noi per coglierne
gativa, anzi talvolta potranno accendere una passione
l’aspetto meraviglioso che ha in cose e gesti comuni e
inaspettata originando così una nuova stazione che vi
usuali, che sembrano non emozionare fin quando quel
stupirà. Un po’ come liricamente suggestiona il poeta
“What a wonderful world” sollecita le nostri menti e i
Montale: “E ora che ne sarà/ del mio viaggio?/ Troppo
nostri cuori a rivisitare queste cose e gesti stupendoci
accuratamente l’ho studiato/ senza saperne nulla. Un
della loro bellezza. C’è un verso particolarmente signifi-
imprevisto/ è la sola speranza”.
cativo in questa canzone che parla di “altri individui che
“Firenze cum laude” 2018
56
si danno la mano e di bambini che crescono insieme”:
smo; anche se nel vissuto quotidiano non sembrerà, voi,
ebbene voi incontrerete altri individui – i nostri docenti
soggetti-individui, piano piano costruirete serenamente
– che spero possano darvi la mano per la vostra matura-
la vostra identità grazie a un processo di continuo mi-
zione e poi crescerete insieme a tanti coetanei e questa
glioramento di voi stessi. Allora per incanto, come il
crescita ‘insieme’ auspico possa generare sentimenti di
Jude della canzone che ho deciso di proporvi al termine
solidarietà, condivisione, collaborazione, piuttosto che
di questa gioiosa giornata, “migliorerete costantemente
esacerbare ambizioni e competitività.
con fiducia la vostra canzone”, e nel costruire le donne e
Il percorso universitario esalta la vostra soggettività. In-
gli uomini che poi sarete vi prego di non “essere mai pes-
fatti è un percorso di crescita e di maturazione individua-
simisti” e soprattutto vivere ogni azione con passione in
le, in cui si costruisce la propria identità; ma questo per-
modo caldo e partecipato perché “chi suona le canzoni
corso deve aiutare anche a riflettere sul vostro ruolo nel-
in modo freddo, fa freddo il mondo di tutti”. Durante
la società e nel mondo, affinché la crescita individuale e
questo lungo viaggio, dunque, vi stupirete, sognerete,
soggettiva possa essere messa al servizio degli altri e della
migliorerete voi stessi e, sebbene lo studio rigoroso e me-
collettività. Dimensione individuale e dimensione col-
todico assorbirà gran parte delle vostre giornate, cercate
lettiva sono, infatti, due facce della stessa medaglia.
però anche di volare con la fantasia, perché la fantasia è
Per acquisire questa consapevolezza, che il pieno dispie-
un potente motore di creatività e per formarsi bene e
gamento del soggetto si compie virtuosamente nel per-
compiutamente bisogna acquisire competenze, cono-
venire allo homo (adulto e maturo) societatis, dovrete
scenza, ma anche abituarsi a essere pieni di spirito criti-
impegnarvi tanto con la ragione e la conoscenza, ma
co e fantasiosa creatività . Ebbene la fantasia, questa stra-
sarà indispensabile anche un po’ ‘imparare a sognare’,
ordinaria proprietà dell’homo sapiens, ci può spingere
come nella canzone dei Negrita, interpretata anche da
oltre muri e confini e a portarci più in là, e poi sta alla
Fiorella Mannoia. Questa bella e lirica canzone che di-
base delle avventure della ricerca e del pensiero che si
pinge l’arte di sognare come un segno di grande maturi-
praticano all’università, perché conduce dove sembra
tà, ci ammonisce che l’individuo solo “è in mutande e
non si possa andare, a studiare e guardare le cose ancora
tutto è più grande” di lui e, al contrario, con gli altri,
ignote, ma soprattutto, per tornare al tema dell’identità
“con un amico che perdo e uno che avrò”, può vincere
individuale che guarda verso la collettività sociale, ci
la partita della vita anche “se cade”, perché poi “si rial-
esorta a passare ogni frontiera, perché con l’istruzione e
za”. Sì, perché potrebbe verificarsi anche qualche cadu-
la conoscenza nessuna autorità potrà mai fermare il pro-
ta e non dovrete mai prostrarvi; diceva la grande scien-
gresso dell’uomo nella sua ascesa verso una civiltà sem-
ziata Maria Skłodowska Curie: “mai farsi abbattere dalle
pre più nobile e ricca di valori etici.
cose e dagli eventi”! Tenete sempre presente che il per-
Non voglio abusare ancora della vostra pazienza nell’a-
corso che compirete nei prossimi anni, per quanto possa
scoltarmi, perché sarà invece molto più interessante e
essere accidentato e anche lastricato di difficoltà, vi por-
affascinante seguire l’appassionata lezione di un nostro
terà sicuramente a migliorare sotto tanti punti di vista.
caro Collega, il professor Giuseppe Anichini, che vi nar-
Guardate a questo viaggio con ottimismo ed entusia-
rerà la bellezza dei numeri, delle forme geometriche e
realismo e cinismo della storia ci obbligherebbe ad ab-
Voglio solo invitare tutte e tutti a divertirvi e rasserenarvi
bandonare e che invece dobbiamo sempre perseguire,
un po’ alla fine della prolusione del professor Anichini
perché è vero che “i fiori sono andati tutti via”, ma dob-
con le cinque canzoni che ho scelto per far da cornice al
biamo credere che poi “nello scorrere del tempo i fiori
mio discorso che si è snodato sullo stupore di “What a
torneranno” e “le ragazze li avranno di nuovo” in dono.
wonderful world” di Louis Armstrong, sul sogno di “Ho
Sono i fiori di un mondo diverso e più giusto, un mondo
imparato a sognare” dei Negrita, sull’esortazione a mi-
in cui le studentesse e gli studenti di oggi divengano in-
gliorarsi di “Hey Jude” dei Beatles, sulla fantasia di “Over
dividui pronti a essere cittadini solidali di una comunità
the rainbow” di Judy Garland e infine sull’utopia di
civile. Se ciò accadrà non avremo formato solo bravi pro-
“Where have all the flowers gone” di Pete Seeger. L’uto-
fessionisti negli svariati campi, ma si realizzerà la cosa
pia sì, è la mia ultima parola chiave, perché migliorarsi,
più importante di tutte, ossia l’instaurarsi di una classe
stupirsi, sognare, fantasticare per costruire una comuni-
dirigente che antepone alti e nobili valori etici alle pul-
tà di individui saggi, solidali e collaborativi può sembra-
sioni dell’homo biologicus e così l’homo societatis potrà
re quasi un’utopia come missione universitaria: ebbene
cantare vittoria.
sì, viviamola tutti come un’utopia, come l’utopia di un
Grazie dell’attenzione.
pianeta senza più guerre, un desiderio universale che il
57 Saluto del Rettore
della matematica, la più antica arte del pensiero astratto.
“Firenze cum laude” 2018
58
Lectio magistralis
Matematica, scienze e saperi: a(t)trazione reciproca Giuseppe Anichini Ordinario di Analisi matematica
59 Matematica, scienze e saperi: a(t)trazione reciproca
“Molti non comprendono e non apprezzano la mate-
tifico, è competenza necessaria se si ha l’ambizione di
matica, molti non riescono a farla comprendere e farla
studiare sociologia, ingegneria, psicologia, economia,
apprezzare. Forse non per inettitudine o cattiva volon-
fisica, e molte altre discipline professionali, in cui la
tà, ma per la preoccupazione di farla apparire come
matematica è un sapere primario.
una cosa più che seria, seriosa, arcigna, superba (il
Vedremo che questa non è una ‘coincidenza’, anche se
che non è un gradino più alto della serietà, ma la
molti, studenti o adulti, sono convinti che non useran-
sua contraffazione involontariamente umoristica, sco-
no mai lo strumento (matematica) che stanno riceven-
stante, repellente)”.
do (o hanno ricevuto). Non sanno che la matematica
(Bruno de Finetti, Sei personaggi in cerca d’autore)
sarà loro ‘presente’ in molti aspetti della vita quotidiana, quando incontrano il funzionario di banca, quando
Antefatto
accendono lo scaldabagno, quando vanno in autostra-
La matematica è, insieme all’insegnamento della lin-
da, quando cucinano e anche quando lavorano. E, se
gua ‘nativa’, l’unica altra disciplina presente, negli
vorranno affrontare una laurea universitaria, l’appren-
anni, in ogni tipologia scolastica. Ci si chiede – a scuo-
dimento che riceveranno in matematica nell’ambito
la, sui giornali, fra la gente – il perché. Cercheremo di
delle Scienze fornirà modelli alla mente, aiuterà a
dire in queste pagine che la risposta è semplice, se
pensare e analizzare un problema (anche non di Ma-
pensiamo che la matematica, oltre che essere, in natu-
tematica!) nella maniera più efficace. Perché, al di là
ra, ovunque pervasiva nel millennio tecnologico-scien-
dell’aspetto puramente tecnico-calcolistico, quello
che, forse in modo infausto, tutti conoscono, la mate-
tono spesso una descrizione inaspettatamente precisa
matica fornisce soprattutto criteri di ragionamento e
ed accurata dei fenomeni in queste connessioni”.
un opportuno rigore metodologico utile poi nella vita
È questa una ‘risposta’, alcuni decenni dopo, a Galileo
professionale.
che, nel Saggiatore, scriveva: “La filosofia naturale è scritta in questo grandissimo li-
“Firenze cum laude” 2018
60
“Uno statistico mostra un articolo al suo vecchio com-
bro che continuamente ci sta aperto innanzi agli oc-
pagno di classe. L’articolo inizia, come al solito, con la
chi, io dico l’universo, ma non si può intendere se pri-
distribuzione gaussiana e lo statistico spiega al vecchio
ma non s’impara a intender la lingua e conoscer i ca-
compagno il significato dei simboli che indicano la po-
ratteri nei quali è scritto. Egli è scritto in lingua mate-
polazione attuale, la popolazione media, e via dicen-
matica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure
do. Il compagno è un po’ incredulo e non è sicuro
geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a inten-
che il compagno non lo stia in realtà prendendo in
derne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi
giro.
vanamente per un oscuro labirinto”.
E come fai a saperlo?, gli chiede. E cos’è quel simbolo?. Oh, dice lo statistico, questo è ‘pi greco’. E cioè? Il
Pensiero matematico e pensiero scientifico
rapporto tra la circonferenza e il suo diametro. Beh,
Il pensiero matematico ha una stretta analogia col pen-
ora stai esagerando, dice il compagno, certamente la
siero scientifico, descritto già da Aristotele. Il grande fi-
popolazione non ha nulla a che fare con la circonfe-
losofo assegna all’anima razionale l’esercizio delle ‘vir-
renza e il cerchio.”
tù dianoetiche’ (scientifiche e calcolative):
Eugene Wigner, The Unreasonable Effectiveness of
Sophia, sapienza in sé, come sintesi di:
Mathematics in the Na- tural Sciences
Nous, intelletto (definizione di assiomi e postulati), Epistema, scienza (attitudine alla dimostrazione),
Il racconto di Eugene Wigner – autore di un famoso
Phronesis, per dirigere l’agire,
articolo sulla “Irragionevole efficacia della Matemati-
Techne, saper fare con perizia.
ca nelle Scienze” – ci fa pensare al ‘nostro studente medio’ che spesso ci chiede: “quando mai mi servirà un
Possiamo riassumere quanto scritto ricordando il gran-
prodotto vettoriale, un’equazione differenziale, il teo-
de Blaise Pascal:
rema di Pitagora, la convergenza di una serie, la cono-
Intuizione (matematica) + ingegno meccanico = Pasca-
scenza degli intervalli di confidenza, del calcolo lette-
lina
rale o lo studio del grafico di una funzione?” Lo sconcerto dell’amico dello statistico e quello dello
Consideriamo adesso una semplice domanda: un’au-
studente sono compendiati dallo stesso Wigner: “Il pri-
tomobile consuma un litro ogni quindici chilometri.
mo punto è che i concetti matematici appaiono in con-
Quanta benzina consuma per fare 135 chilometri?
nessioni completamente inattese. Inoltre, essi permet-
Utilizzare la propria conoscenza per affrontare una situazione problematica specifica, implica non solo di
le percentuali se la banca ci apre un mutuo (a 2, 10, 25
che di avere un certa familiarità con il campo applica-
o 30 anni).
tivo e con il lessico che lo descrive nelle sue compo-
Possiamo anche dire che la matematica sarà il nostro
nenti fondamentali. Si spiega così assai bene perché si
migliore alleato al momento del ‘fai-da-te’! Per costrui-
può sapere compiutamente qualcosa, ma non la si può
re uno scaffale è possibile che ci serva sapere come ‘cal-
valorizzare in un’attività produttiva, se:
colare’ addirittura caratteristiche di un angolo (coseno,
a) non si ha un’adeguata conoscenza (anche linguisti-
seno, angolo retto, ipotenusa).
ca) dell’ambito applicativo;
Vogliamo intraprendere un viaggio? Decenni fa si uti-
b) non si è in grado di attivare le funzioni esecutive
lizzava la matematica attraverso la bussola, il goniome-
coinvolte; cioè, non si è in grado di gestire se stessi
tro, il sestante, l’astrolabio. Oggigiorno c’è il GPS inte-
nell’attivare le conoscenze implicate e nel trasferirle
grato nelle nostre macchine o sui nostri smartphone,
nel nuovo contesto.
ma ciò è dovuto (ancora) alla ...matematica!
I concetti matematici, soprattutto quando vengono in-
Un economista è interessato alla produzione, alla pro-
trodotti (generalmente subito dopo la scuola primaria),
duttività o alla distribuzione della ricchezza in un
si presentano in maniera abbastanza astratta. Sia Lucio
dato paese. L’economista dovrà sì fare semplici calcoli
Lombardo Radice sia Bruno de Finetti (grandi nomi
come la totalizzazione del libro paga di un’azienda o il
della matematica, della divulgazione della matemati-
calcolo di sconti a seguito di un’azione microeconomi-
ca, della didattica della matematica), amavano ripetere
ca o macroeconomica. Tuttavia, l’aspetto, per lui, più
che un concetto astratto per gli studenti deve essere un
utile della matematica è il suo uso nei modelli econo-
‘multi-concreto’. Ciò vuol dire che un concetto astratto
mici predittivi: la matematica consente di studiare, or-
deve poter fare riferimento a una molteplicità di situa-
dinare ed archiviare dati che permetteranno poi di an-
zioni. Ovvero le esperienze vissute e discusse negli
ticipare, in una certa misura, le future fluttuazioni di
anni dalla scuola (dall’infanzia in poi) devono diventa-
un fenomeno che stiamo cercando di comprendere.
re la base per una consapevolezza adeguata e una pos-
Dall’economia alla fisica, alla biologia, alla salute o
sibile rappresentazione astratta di un concetto.
alle neuroscienze, l’uso della matematica è ormai on-
Nell’infanzia si parla di ‘più, meno, poco, tanto’, nella
nipresente. Chi vuol intraprendere una carriera in
primaria si parla di ‘doppio, triplo, multiplo’, nella se-
questi settori chiave, deve essere conscio che la sua pa-
condaria si affronta il concetto di ‘proporzionalità’. Se
dronanza della matematica sarà attentamente esami-
vogliamo cucinare potremmo dover convertire una ri-
nata dai reclutatori.
cetta per 6 persone su una scala diversa (ad es. 4 o 7
Caratterizza soprattutto la matematica il metodo del
persone). E potremmo dover convertire grammi in et-
rigore nell’apprendimento: siamo infatti tutti convinti
togrammi o in libbre ! E ci accorgiamo che siamo sti-
che ragionare in maniera più incisiva – e rimanere co-
molati a fare lo stesso ragionamento che dobbiamo af-
erenti e rigorosi nel modo di pensare ed agire – è una
frontare con le misure se acquistiamo una casa, o con
scommessa sicura per la vita (non solo professionale), al fine di prendere le decisioni migliori; così come la
61 Matematica, scienze e saperi: a(t)trazione reciproca
aver compreso i concetti matematici coinvolti, ma an-
“Firenze cum laude” 2018
62
filosofia lo è per l’apprendimento dell’argomentazione
e poi a quello napoleonico, quando Gaspard Monge
e della retorica, la matematica è lo strumento adatto
(1746-1818, matematico e disegnatore francese, inven-
per strutturare il pensiero, mettendoci a nostro agio
tore, fra l’altro, della geometria descrittiva) affrontò la
nella ‘coerenza’ e nella componente ‘logica’ di un ra-
questione (prettamente militare) di trasportare mate-
gionamento e, perché no, nel coltivare la virtù della
riali per costruire fortificazioni dal luogo di scavo a
pazienza, poiché è molto diffcile essere effcaci in mate-
quello di utilizzo. Al di là delle complicazioni nel
matica se non si è in possesso di un minimo di pazien-
mondo reale, in matematica le cose non sono sempli-
za!
ci: andava prima dimostrato che una soluzione ottimale a quel problema esisteva. La matematica può sem-
Fields Medal
brare lontana, astratta, ma tutto deve essere in ordine.
Si sente dire spesso che le medaglie Fields sono l’equi-
Non si può costruire qualcosa se le fondamenta non
valente di un Nobel per la matematica: lo sono, a pare-
sono solide, come abbiamo imparato tutti a scuola,
re di chi scrive, ‘di meno’ e lo sono ‘di piu`’. Di meno
quando si studiavano i primi teoremi. La matematica
sicuramente dal punto di vista economico, di più in
che ha portato Figalli al Nobel è ovviamente molto,
quanto le medaglie Fields rispecchiano la concezione
ma molto più complessa di quei teoremi, e anche dei
romantica del matematico come una persona che ot-
primi studi di Monge. Altra tappa importante per lo
tiene i suoi migliori risultati da giovane, tanto che sono
studio del trasporto ottimale sono stati gli studi, negli
assegnate solo a chi non ha ancora compiuto 40 anni:
anni ‘40, di Leonid Kantorovich. Quegli studi matema-
questo fa sì che esse siano il sogno di ogni giovane ma-
tici ebbero applicazioni economiche tali da fargli vin-
tematico. Alessio Figalli ha 34 anni e, nell’agosto scor-
cere il Nobel per l’economia. Negli anni ‘80 c’è stato
so in Brasile, nell’ambito del Congresso Mondiale di
un vero boom di studi sul trasporto ottimale, da un
Matematica, è stato insignito con la Fields Medal. Per
punto di vista essenzialmente matematico. Si è scoper-
la seconda volta, dopo Enrico Bombieri nel 1974, il
to in quegli anni che il trasporto ottimale aveva connes-
‘Nobel della Matematica’ `e stato assegnato a un italia-
sioni con tante altre aree della matematica. Figalli ha
no. Alessio ha fatto il liceo classico a Roma, matemati-
applicato tecniche del trasporto ottimale ad una varietà
ca alla Normale di Pisa, ha lavorato in Italia e in Fran-
vasta di problemi applicativi.
cia. Ha vinto la cattedra di professore ordinario prima a
Per spiegare senza troppi tecnicismi il problema, pro-
Austin, in Texas, e oggi al politecnico di Zurigo. Di
viamo a tornare indietro nel tempo. Didone, la mitica
cosa si occupa scientificamente? Di varie tematiche
regina scappata da Tiro per sfuggire a suo fratello che
matematiche: ha dato contributi essenziali alla teoria
ne aveva ucciso il marito, arrivò nell’attuale Tunisia e
del trasporto ottimo e alle sue applicazioni alle equa-
chiese a re Iarba di donarle della terra per fondare una
zioni dfferenziali alle derivate parziali, alla teoria geo-
città: Cartagine. Il re le promise tanta terra quanta ne
metrica della misura e alla probabilità.
potesse contenere una pelle di bue. Didone taglia la
Il problema del trasporto ottimale è vecchio di oltre
pelle a striscioline, le lega insieme e crea un semicer-
due secoli: risale al periodo della Rivoluzione francese
saranno letti otticamente alla cassa con un laser (dovu-
futura città.
to anch’esso alla matematica). Anche quando dobbia-
Dice Figalli: “Didone non ha fatto altro che risolvere il
mo pagare, con assegno, con carta di credito o contan-
problema matematico di massimizzare l’area dato un
ti vediamo.... la matematica! Se poi, durante gli acqui-
certo perimetro. Il semicerchio, infatti, per un territo-
sti, leggiamo offerte promozionali ‘con uno sconto del
rio lungo una costa, è la forma che massimizza la su-
30% ed un ulteriore sconto del 10% alla cassa’, è la
perficie. Oppure, senza il vincolo costiero, la soluzio-
matematica che ti fa riflettere e capire perchè non sia
ne è il cerchio. Come il semicerchio è la soluzione ot-
stato subito pubblicizzato lo sconto del 40%!
timale per un’area lungo la costa, la sfera – bolla di sa-
Vi sono naturalmente innumerevoli campi applicativi
pone – è la forma ideale nelle tre dimensioni. Esistono
in cui la matematica entra o prepotentemente o di sop-
poi dei modelli matematici per studiare l’energia su-
piatto. Ne citiamo alcuni. In psicologia e sociologia,
perficiale dei cristalli, che hanno forme ben diverse
tutti i risultati sono analizzati e confrontati usando me-
dalle bolle di sapone. Ma il principio fisico è lo stesso:
todi matematici o statistici! In biologia, la matematica
minimizzano la tensione superficiale. Quindi – da un
è utile per trovare il numero di molecole prodotte in
punto di vista matematico – il problema delle bolle di
una reazione chimica. Nel teatro, la matematica ci aiu-
sapone o dei cristalli è molto simile”. “Io e i miei colla-
ta a localizzare nello spazio, ma anche a prevedere la
boratori - dice sempre Figalli - ci siamo posti e abbiamo
durata di un atto, o calcolare l’intensità di una luce.
risolto il seguente problema: se io agisco con una forza
Nelle immersioni subacquee, per conoscere con rego-
esterna su una bolla di sapone o su un cristallo, si può
larità le sue costanti, non mettersi in pericolo, valutare
stimare quanto la forma sia stabile rispetto a perturba-
la profondità, la quantità di aria residua, stimare il tem-
zioni esterne?”
po di attesa prima di immergersi, si deve avere un mini-
Ripetiamo che, per quanto appaiano risultati di natura
mo di spirito matematico e logico. Nell’organizzazio-
assai astratta, queste ricerche hanno applicazioni in
ne quotidiana, per contare i giorni, i mesi o stimare
chimica e nelle scienze dei materiali, in meteorologia,
quanto tempo ci rimane per completare un’attività,
in ingegneria, etc.
per calcolare le tasse, per fare un budget mensile per i figli o più in generale per la famiglia o in previsione di
Applicazioni ‘varie’
un acquisto importante (casa, macchina, viaggio,
Quando andiamo al supermercato possiamo dire subi-
ecc.).
to che le porte di sicurezza che attraversiamo all’ingres-
E possiamo terminare riassumendo le ‘cose giornalie-
so sono costituite da sistemi elettronici che non avreb-
re’ della matematica: etichette, bancomat, scontrini,
bero mai potuto essere progettati senza la matematica.
orari, giochi, mappe, bollettini meteo, carte stradali,
Quando iniziamo a fare acquisti, riempiamo il carrello
grafici, app di cellulari, tabelle, conti corrente, Tele-
con prodotti ‘etichettati’; tutti i prodotti hanno un codi-
pass, imposte, e-mail, assicurazioni, etc.
ce a barre che indica il produttore, la località di produzione, il peso, il prezzo. I prodotti, grazie a tale codice,
63 Matematica, scienze e saperi: a(t)trazione reciproca
chio lungo la costa grande abbastanza da contenere la
Sui mezzi di divulgazione
guerra mondiale. La crittografia ha origini remote ed
Leggendo i giornali troviamo curiosità matematiche
inizia con metodi di cifratura che utilizzavano carta e
(per non dire amenità da sprovveduti!)
penna o, al massimo, semplici supporti meccanici; solo nel XX secolo l’invenzione di dispositivi elettro-
“Firenze cum laude” 2018
64
“L’immigrazione è diminuita del 243%”… chissà cosa
meccanici, come ad esempio la macchina Enigma a
è successo oltre il 100%!
rotori (decifrata da Turing), innalzò la cifratura a livelli
“Si tratta di un obbligo flessibile”, dovrebbe essere l’a-
particolarmente sofisticati. Oggi l’elettronica ha porta-
nalogo di una ‘galera libera’!
to alla sicurezza del commercio in rete, del Bancomat,
“La chiusura domenicale vale solo per le città non turi-
ecc. Come ha fatto? Tutti i sistemi crittografici utilizza-
stiche”… quali?
ti fino a non molti anni fa avevano una caratteristica
“Dopo il concerto previsti 4 km cubi di rifiuti”... In un
comune, ovvero per tutti i messaggi trasmessi in codi-
km cubo ci starebbero sdraiati tutti gli abitanti della
ce, mittente e destinatario dovevano, in qualche modo,
Terra!
incontrarsi per comunicarsi il metodo di codifica. La questione è stata risolta in tempi moderni con l’intro-
Tre testimoni della matematica: Crittografia, Errore,
duzione della crittografia a chiave pubblica. Con algo-
Incertezza
ritmi di questo tipo esistono due chiavi: una pubblica
Soltanto con il riferimento incrociato a concetti e risul-
da distribuire a tutti quelli con cui si vuole comunicare
tati di altre discipline, tipico dell’interdisciplinarietà o
e una privata da tenere segreta. Nel commercio elettro-
del fusionismo definettiano, si può pensare in maniera
nico, il responsabile di un’attività commerciale su In-
veramente creativa e costruttiva. Il fusionismo consiste
ternet, fornisce ai suoi clienti la chiave pubblica con
nella fusione di geometria da una parte e di aritmetica,
cui possono crittografare il numero della propria carta
analisi ecc, dall’altra; più in generale, si tratta di fonde-
di credito. A questo punto, il messaggio criptato può
re in modo unitario tutto ciò che si studia (anche inter-
essere decodificato solo da chi gestisce il commercio,
disciplinarmente, tra matematica e altre scienze). Per
in quanto solo lui e, nessun altro, possiede la chiave
questo vogliamo, in questa ottica, terminare con l’illu-
privata. Quindi, se anche una terza persona venisse in-
strazione di tre argomenti che caratterizzano le Appli-
debitamente in possesso dei numeri, ormai criptati,
cazioni della matematica, l’Insegnamento della mate-
non potrebbe farne uso, perché non conosce la chiave
matica e uno dei filoni più recenti della ricerca, quello
per decifrarli.
che solo ultimamente ha avuto ingresso nelle scuole
Uno degli algoritmi asimmetrici più conosciuti è l’al-
preuniversitarie, ovvero lo studio dell’Incertezza .
goritmo RSA (dal nome dei tre autori): le due chiavi possono essere ricavate l’una dall’altra, ma la garanzia
1) Uno dei campi matematici oggi più coltivati è la
fornita da RSA consiste nel fatto che l’operazione di de-
Crittografia e subito il pensiero va ad Alan Turing, il
rivare la chiave segreta da quella pubblica è troppo
matematico la cui presenza, secondo alcuni storici, ha
complessa per venire eseguita in pratica, anche su un
abbassato di almeno due anni la durata della seconda
calcolatore molto potente; infatti, RSA sfrutta il fatto
un’utilità pratica. Paradossalmente possiamo dire che
anche molto grandi, ma dato un numero è molto più
“un calcolatore sbaglia sempre” in quanto è costretto a
difficile scomporlo, cioè trovare i numeri primi il cui
lavorare con un numero finito (ancorché assai grande)
prodotto è proprio il numero dato. Gli informatici ci
di cifre numeriche. Si può usare π limitandoci a 3.14…
dicono che per fattorizzare un numero di 100 cifre oc-
oppure con più cifre decimali. Supponiamo di usarne
corre un tempo Q; pertanto, per fattorizzarne uno di
15: l’errore che si farebbe misurando la circonferenza
200 il tempo sale a circa 50.000.000 Q, e per 300 arri-
avente come raggio la distanza tra la Terra e Voyager 1,
viamo a 60.000.000.000.000 Q. Se Q è un secondo,
l’oggetto umano al momento più lontano da noi, sareb-
per un intero di 100 cifre occorre 1 secondo, per 200
be di quattro centimetri. Ovviamente è fondamentale
cifre più di un anno e mezzo, per 300 cifre 2 milioni di
associare a tali considerazioni la necessità di saper “va-
anni.
lutare l’ordine di grandezza” ovvero saper dare una “stima dell’errore” (che si commette “approssimando”) e
2) Uno degli elementi che forse più hanno allontanato
contestualizzare la situazione: se commettiamo un er-
gli allievi (poi adulti) dalla matematica è stata la conce-
rore di 0.01 nell’acquisto di mele o pere, possiamo tra-
zione dell’errore. Tutti ricordano le matite rosso-blu
scurare l’errore, se lo commettiamo nella prepazione
della vecchia scuola. In ogni ambito comunque l’erro-
di un farmaco rischiamo di far cambiare ‘mondo’ a
re è stato sempre demonizzato, percepito come qual-
qualcuno.
cosa di (quasi) peccaminoso e assolutamente da punire o cancellare. Considerazioni positive sulla funzione
3) Nella maggior parte delle situazioni la nostra vita
dell’errore sono invece rimaste minoritarie fino a quan-
quotidiana è caratterizzata dall’Incertezza.
do scienziati come Gaston Bachelard e Karl Popper
- Incertezza relativa all’esistenza e alla natura di leggi
hanno provveduto a destrutturare le vecchie tesi. Le
generali: di quanto aumenta il rischio di avere un infar-
più interessanti riflessioni sul ruolo educativo che l’er-
to all’aumentare del peso corporeo?
rore può rivestire in ambito scolastico, nonché il suo
- Incertezza relativa ad eventi che devono ancora acca-
uso per consolidare gli apprendimenti, si devono pro-
dere: quali numeri usciranno alla prossima estrazione
prio alla ‘matematica laboratoriale’. Non solo nella
del Superenalotto?
matematica ma in tutte le sue applicazioni in discipli-
- Incertezza relativa ad eventi che sono già accaduti:
ne scientifiche (ingegneria, economia, chimica, ecc.),
chi ha vinto il Campionato italiano di basket di Serie B
gli strumenti che vengono utilizzati per effettuare delle
nella stagione 1972-73?
misurazioni non consentono mai di ottenere dei valori
- Incertezza relativa ad eventi che stanno accadendo:
accurati. Esiste sempre un margine di errore che ci co-
qual è la prevalenza di infezione da meningite nella po-
stringe a effettuare delle approssimazioni. Un’approssi-
polazione italiana?
mazione è comunque una rappresentazione di una
La probabilità di un evento, secondo l’opinione di un
determinata grandezza che, pur non essendo comple-
determinato individuo, è uguale al ‘prezzo’ che egli ri-
tamente esatta, è tuttavia abbastanza precisa da avere
tiene equo pagare per ricevere un importo unitario al
65 Matematica, scienze e saperi: a(t)trazione reciproca
che è facile calcolare il prodotto di due numeri primi
“Firenze cum laude” 2018
66
verificarsi dell’evento. Questa definizione non richie-
Conclusione
de necessariamente che l’evento di cui si calcola la pro-
Per finire quella che, nelle intenzioni di chi scrive,
babilità sia legato a giochi di azzardo: si tratta soltanto
vuol essere una chiacchierata distesa e briosa, rispolve-
di poter attribuire un valore numerico ad un evento
riamo (dal cassetto della memoria) un problema, che
aleatorio cui, idealmente, si può associare una scom-
oggi chiameremo di matematica ‘laboratoriale’. La dif-
messa (la parola ‘scommessa’ non ha valenza sempre
ficoltà del quesito consiste nel fatto che non vi sono
ludica: quando ciascuno di noi stipula una assicurazio-
dati numerici nell’enunciato e che l’unica informazio-
ne non fa altro che ‘scommettere’: denaro contro l’e-
ne è che il giullare ha i dati necessari per saper rispon-
ventualità di un incidente).
dere. Ciò per ribadire che in matematica si possono anche fare i conti ma essenzialmente si deve ragionare!
“La teoria della probabilità non è in fondo che buon senso ridotto a calcolo; essa permette di valutare con
Riferimenti bibliografici
esattezza ciò che le menti illuminate sentono per una
Bruno de Finetti, Sei personaggi in cerca d’autore, Le
specie di istinto senza rendersene conto... È notevole
Scienze, trad. italiana di Scientific American n. 9, nov.
come tale scienza, che è cominciata con gli studi dei
1971
giochi d’azzardo, si sia elevata ai più importanti oggetti
Eugene Wigner, The Unreasonable Effectiveness of
delle conoscenze umane”. (Pierre Simon de Laplace,
Mathematics in the Natural Sciences, Communica-
Essai philosophique sur les probabilit´es)
tions on Pure and Applied Mathematics 13(1), 1960, Pierre-Simon de Laplace, Essai philosophique sur les
Con i risultati del Calcolo delle Probabilità la Mate-
probabilit´es, Bachelier, 1840,
matica sarà allora in grado di rispondere a domande
Claudio Bernardi, Parliamo di matematica (a ruota li-
del tipo:
bera), Supplemento al Notiziario dell’Unione Mate-
- quanto è normale un overbooking all’aeroporto ?
matica Italiana, Novembre 2006. (Anche su Archime-
- si può riconoscere l’autore di una poesia del Seicento?
de, rivista per Insegnanti, Vol. 56, 2004).
- la genetica dà certezze ? - si possono ‘contare’ gli evasori fiscali? - c’è un ‘sistema’ per vincere al Lotto? - cosa si intende per immunità di “gregge”? - perché viene detto che le statistiche sono bugiarde? - esiste una strategia per scegliere il fidanzato ‘migliore’ (l’albergo ‘migliore’, ecc.) - quanto dobbiamo temere un errore giudiziario? - perché Einstein ha detto che “Dio non gioca a dadi”? - come si possono contare i pesci in un lago ?
67 Matematica, scienze e saperi: a(t)trazione reciproca
“Firenze cum laude”
68
69 Studiare a Firenze. Il cammino dell’Università negli ultimi venti anni