Confartigianato Informa - N.1 anno 2012

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Periodico trimestrale – Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1 NE/VE Bollettino degli Organi Direttivi di Associazione Sindacale - Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 961 del 07/03/1989

ANNO XXIV - NUMERO 01

ATUTTOTONDO

SICUREZZA

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GENNAIO - MARZO 2012

Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del mandamento di San Donà di Piave

TRASPARENTI CONCRETI EFFICACI

EDITORIALE

UNIAMO LE ENERGIE

SOSTENIBILITA’



SOMMARIO

SOMMARIO 5

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EDITORIALE Trasparenti, concreti ed efficaci ATUTTOTONDO Lavorare in sicurezza con “atuttotondo” Accompagniamo l’azienda Investire per ottenere Atuttotondo piace anche a noi

CONFARTIGIANATO INFORMA Periodico trimestrale di Confartigianato Imprese San Donà

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Uniamo le energie Il progetto CasaClima Una casa da “grandi”

Autorizzazione del Tribunale di Venezia n.961 del 07/03/1989 Pubblicazione Registrata al ROC n. 13094 del 17/12/2005 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento Postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 NE/VE

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INFORMATICA/SERVIZI ALLE IMPRESE Un mucchio di Carta Professionisti di Impresa

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FISCALE La Legge Finanziaria 2012 Confermata Detrazione Irpef 36%

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SICUREZZA Ancora Troppi Morti Cos’è il CO.BI.S.

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LAVORO Legge Stabilità 2012

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AMBIENTE Di chi sono i rifiuti?

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VITA ASSOCIATIVA Il valore della Formazione Un ambito traguardo

Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore Responsabile: Aldo Trivellato Comitato di Redazione: Luigi Boggian, Monica Carrer, Sonia Cibin, Ennio Galletti, Luisella Surian Hanno collaborato a questo numero: Fabrizio Boato, Ivano Brugnerotto, Chiara Franchin, Roberto Mazzardis Direzione, Redazione, Amministrazione: via Perugia, 2 - 30027 San Donà di Piave Tel 0421.3351 - redazione@artigianisandona.it Editore: Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave via Perugia, 2 - 30027 San Donà di Piave Tel 0421.3351 - Fax 0421.335444 Stampa: Tipolitografia COLORAMA snc via Garda, 13 - 30027 San Donà di Piave Pubblicità: Per la pubblicità su Confartigianato Informa Tel. 0421.3351

SPECIALE SOSTENIBILITA’

In copertina: nella foto dell’editoriale la Giunta dell’Associazione - da sx Davide De Marchi, Carlo Zanin, Beppino Vazzoler, Monica Fiorindo, Ildebrando Lava, Maria Grazia Dalla Mora, Antonio Tonicello.

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Associazione Artigiani, Piccole e Medie Imprese del Mandamento di San Donà di Piave

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EDITORIALE

Trasparenti, concreti ed efficaci L’intervista al presidente Ildebrando Lava: il presente ed il futuro dell’Associazione

Ragionare del presente e del futuro in maniera concreta, ma senza rinunciare al progetto e al sogno. Al Presidente dell’Associazione, Ildebrando Lava, abbiamo chiesto un’intervista per discutere di come gli artigiani, assieme all’associazione che li rappresenta, possano affrontare le difficoltà di oggi, progettando un futuro migliore. A cominciare dalle cose minime ed essenziali. A suo avviso, quale è il primo passo da intraprendere? «Darsi da fare, perchè i momenti di crisi possono trasformarsi in opportunità, purchè ci sia un obiettivo preciso. E’ quello che abbiamo chiesto ai nostri delegati comunali e di categoria: essere un vero e proprio punto di riferimento, per affrontare i problemi, ma anche per realizzare le proposte e le idee che arrivano dagli artigiani. L’associazione deve essere un soggetto attivo che fa, discute, interroga e propone, confrontandosi con i comuni e con le amministrazioni». Non c’è il rischio che le imprese e gli artigiani, impegnati ad affrontare un momento difficile, queste cose non le vengano nemmeno a sapere? «Certo che c’è. Per questo motivo stiamo cercando di potenziare i nostri mezzi di comunicazione, per arrivare nelle botteghe, nelle aziende e nelle case, attraverso questa rivista, il sito Internet, le e-mail o gli Sms, strumenti che devono essere luoghi di dialogo aperto e sincero. Voglio dire che oltre alle informazioni fondamentali, dalle scadenze alle novità fiscali e normative, dobbiamo riuscire a dare vita ad uno scambio continuo, dove gli associati siano informati di quello che stiamo facendo e dove noi possiamo comprendere i loro problemi per proporre idee e soluzioni». Seguendo questi principi, in che cosa consiste la riorganizzazione degli uffici? «Intanto dall’eliminazione della burocrazia inutile e dalle montagne di carta, utilizzando le tecnologie che ci consentono un servizio rapido, trasparente ed efficace. Inoltre, non vogliamo che i servizi siano separati, che la tenuta dei libri paga, la contabilità, il credito, la formazione e tutto il resto, lavorino per compartimenti divisi. Il servizio alle aziende costituisce un sistema globale che va gestito nel suo insieme. Per farlo ci vuole un fulcro. Lo abbiamo identificato nell’Ufficio Ambiente, Sicurezza e Medicina del Lavoro. Quello che stiamo attuando è un sistema di uffici che dialogano fra loro, per rispondere a tutte le problematiche di ogni singola azienda. L’obiettivo è quello di monitorare ogni azienda per gestire tutte le incombenze legate ai servizi, liberando l’associato da qualunque problema che possa derivare da scadenze, nuove assunzioni, variazioni normative, eccetera. Perchè alle aziende non servono risposte singole, ma soluzioni globali». Considerate le difficoltà economiche, quale deve essere il ruolo del credito? «Decisivo, perchè è e deve restare un momento concreto di mutualità. E’ assurdo pensare alle difficoltà

che trova nell’ottenere finanziamenti, chi da anni è stato un buon artigiano ed ha dimostrato capacità ed affidabilità. Le risposte devono essere certe e devono arrivare nel più breve dei tempi possibile».

Ildebrando Lava Presidente

Quale sarà la proposta più forte per l’anno che sta per iniziare? «Lo sviluppo sostenibile. Una proposta innovativa su cui abbiamo lavorato con attenzione, perchè non ci sarà sviluppo, soprattutto nei settori dell’edilizia e dell’urbanistica, se non ci occuperemo di risparmio energetico e di innovazione tecnologica rispettosa dell’ambiente. Abbiamo contribuito a dar vita al network per la provincia di Venezia di Casa Clima, l’agenzia di certificazione energetica degli edifici, che misura concretamente la qualità di un edificio, attraverso verifiche in cantiere e prove strumentali, letta nell’ottica dell’efficacia e del risparmio energetico. Adesso stiamo lavorando alla realizzazione di incontri di formazione per aziende e progettisti, a corsi per gli artigiani, nonché a incontri informali per i cittadini. Entro pochi anni, il valore di un’abitazione si misurerà proprio su questi concetti ed infatti stiamo visitando le amministrazioni pubbliche per farle aderire al protocollo: costruire case sane, che risparmiano energia, è il futuro e questi principi, secondo noi, dovranno presto trovare un riscontro nelle norme urbanistiche». Un’idea che affianca valori filosofici allo sviluppo economico? «Sicuramente. Per esempio, il rilancio del settore edile non è concepibile se non si pone come scopo primario la necessità di usare meglio le energie disponibili, invece di chiederne una produzione maggiore. Dobbiamo usare meglio quello che abbiamo, ed è proprio l’abitazione il luogo in cui si consuma il massimo dell’energia prodotta. Il futuro di un’azienda si misurerà sulla capacità di contenere lo spreco energetico: un obiettivo che non è solo economico, ma vitale, per noi e per i nostri figli».

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Aldo Trivellato Direttore Responsabile “Confartigianato Informa”


ATUTTOTONDO La corretta gestione della sicurezza in azienda\cantiere

LAVORARE IN SICUREZZA CON “ATUTTOTONDO” Un servizio “su misura” per ogni realtà imprenditoriale

Ennio Galletti Responsabile Area Tecnica Organizzativa

Investire oggi in sicurezza significa risparmiare denaro per il futuro. Significa anche aumentare la cultura della prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro. Ciò riguarda il benessere di tutti, datori di lavoro e dipendenti, della collettività in generale. Gestire correttamente gli obblighi imposti dal D.lgs 81/2008, lavorando in sicurezza, permette di evitare pesanti sanzioni, di evitare procedimenti penali, di eliminare “perdite di tempo “ per ricorsi, procedimenti legali… L’infortunio comporta l’assenza, e nei casi più gravi, la perdita del lavoratore con le sue “irrinunciabili” esperienze lavorative. La sua “professionalità” deve essere sostituita con i relativi costi e tempi aggiuntivi. Non è da tralasciare il rischio di richieste di rivalsa molto onerose da parte degli Enti previdenziali o dei parenti/eredi del lavoratore infortunato. In caso di infortunio poi si dovrà sempre e comunque ottemperare agli obblighi imposti dal D.lgs 81/2008 nei tempi e nei modi che pretenderà l’Ente accertatore, nonchè pagare sanzioni ed incorrere in procedimenti penali. Ha senso rischiare tutte queste conseguenze? Assolutamente NO! L’Associazione ne è fortemente convinta.

E’ per questo motivo che con il nuovo “ATUTTOTONDO” l’Associazione offre agli associati un servizio qualificato e personalizzato per ogni singola azienda che permetta al socio di “essere accompagnato per mano” nell’assolvimento degli obblighi imposti dal Testo Unico in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro - D.lgs 81/2008. Il servizio proposto è come un “vestito su misura”, e prevede, come d’uso, 4 taglie: - la Small: la minima protezione per rispondere alle normative vigenti in materia di sicurezza; - la Media: la copertura ideale per la piccola impresa con medio/basso rischio; - la Large: un percorso guidato per raggiungere l’obiettivo di un miglioramento continuo della sicurezza; - La eXtraLarge: un progetto per giungere al riconoscimento di un sistema integrato e certificato di sicurezza.

Crescere assieme con la logica della qualità

ACCOMPAGNIAMO L’AZIENDA

PER INFO: Ufficio Sicurezza Roberto Mazzardis Tel. 0421.335430

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Un percorso per vincere “l’effetto uomo”

La normativa di riferimento in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro è sempre in continua evoluzione ed implica per tutte le imprese precise regole di comportamento che generalmente si traducono in oneri burocratici e rischi sanzionatori. Il servizio “atuttutondo” predisposto dall’associazione è un percorso di “accompagnamento “ dell’impresa in un processo di miglioramento aziendale “controllato” e “vigilato”. Oggigiorno la sicurezza è vista come puro adempimento burocratico con la predisposizione di una “valanga” di documenti ed autocertificazioni che in fase ispettiva risultano, normalmente, non periodicamente revisionati e desueti. “Atuttotondo” si inserisce dopo la fase di predisposizione della documentazione prevista per legge quale strumento per creare un sistema di qualità nella gestione della sicurezza, soprattutto tenendo conto degli obiettivi che ogni singola azienda si è imposta. Negli ultimi vent’anni si è molto investito nella ristrutturazione tecnologica produttiva, ma ben poco è stato fatto per contrastare le problematiche in materia causate dal “fattore uomo”. Scarsa la formazione e l’addestramento adottata dalle aziende; ci si ferma solo a quella strettamente obbligatoria e talvolta eseguita solo e perché è obbligatoria. La cronaca delle “morti bianche” dice tutto e non può avere altro commento. Per semplicità “atuttotondo” lo abbiamo visto come un “vestito su misura” per l’azienda, un prodotto che viene concordato assieme all’imprenditore per rispondere TAGLIA

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ai suoi obiettivi di miglioramento . Abbiamo, pertanto, ipotizzato alcuni percorsi nei quali sarà definito un piano di intervento specifico: Taglia S - La minima protezione per rispondere alle vigenti normative. Il primo approccio ad un sistema di verifica periodica e mantenimento di quanto contenuto nei documenti previsti dalle normative tecniche. Taglia M - La copertura ideale per la piccola impresa con medio basso rischio. Servizio studiato per rispondere alle esigenze della piccola impresa del settore manifatturiero ed edile con un approccio rivolto soprattutto alla fase documentale ed alla verifica dell’applicazione delle norme in azienda con un piano programmato e condiviso con l’imprenditore. Taglia L - Un percorso guidato per raggiungere obiettivi di miglioramento aziendale. L’inizio di un percorso nella ”cultura“ della sicurezza al fine di raggiungere, con tempistica stabilita e monitorata, notevoli miglioramenti aziendali. Tale approccio, che prevede un costante rapporto tra l’azienda e vari tecnici del servizio, farà raggiungere l’azienda a dei buoni livelli nell’informazione, formazione e, se dovuto, nell’addestramento sull’uso di particolari attrezzature. Taglia XL - Un progetto per giungere al riconoscimento di un sistema aziendale integrato. Dedicato soprattutto per le aziende già certificate ISO 9000 è un progetto che negli anni permetterà all’azienda di ottenere la certificazione della sicurezza aziendale con l’applicazione di precisi “modelli” aziendali.

www.atuttotondo.info


ATUTTOTONDO Contributi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro

INVESTIRE PER OTTENERE

EBAV ed INAIL in prima linea in aiuto degli imprenditori Quando non si parla di obbligo è corretta consuetudine che un imprenditore valuti le “convenienze” prima di intraprendere alcune scelte. In materia di sicurezza, non considerando tutto ciò che la norma indica quale obbligo, moltissime procedure, anche molto semplici, possono portare a risultati che non hanno un beneficio economico diretto, ma certamente un “reale beneficio” per l’impresa . Fra questi il più macroscopico è tendere all’eliminazione del pericolo di infortuni o meglio degli incidenti ( fatti che fortunatamente non hanno creato l’infortunio) che hanno, oltre a un costo aziendale certo, anche costi “sociali” elevati, quali le spese sanitarie, gli indennizzi… . A questi benefici si possono sommare diverse forme di “contributi” a favore delle imprese per attività in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro diverse dall’obbligatorietà. Tutto ciò, autocertificando ( dichiarando sotto la propria responsabilità) di essere in regola con tutti gli obblighi di legge.Il nostro progetto “atuttotondo” risponde a tali requisiti, perché uno dei propri fine è quello di “tenere sotto controllo” che gli adempimenti siano effettuati nei termini legislativi previsti. Gli enti Bilaterali, nel nostro caso l’EBAV, e gli istituti

previdenziali, nello specifico l’INAIL, mettono a disposizione annualmente alcuni fondi a sostegno di varie attività “migliorative” in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. L’ente bilaterale ha previsto, anche per questo anno, dei fondi per alcuni interventi in materia di sicurezza e di gestione della sicurezza, quali, ad esempio, a favore delle aziende, oggi in regime di autocertificazione, che dal 1° luglio prossimo dovranno invece predisporre le valutazioni obbligatorie. L’Inail, oltre ai bandi per investimenti “strutturali” , anche quest’anno ha previsto alcune forme di “beneficio” per le aziende artigiane che sono in regola con gli adempimenti obbligatori in materia di sicurezza. E’ stato rifinanziato l’abbattimento del premio INAIL, dovuto dalle imprese artigiane, fissato al 7,01%, mentre le aziende che hanno effettuato lo scorso anno attività ”migliorative”, che rientrano negli obiettivi annualmente definiti dall’istituto, possono ottenere delle riduzioni del tasso applicato sul monte salari sino al 30% dello stesso. Per una approfondita analisi di tutte le opportunità di contributi e per aderire al servizio “atuttotondo” è a disposizione il personale dell’ufficio ambiente e sicurezza dell’associazione.

Lo Spsal: sicurezza nei luoghi di lavoro

ATUTTOTONDO PIACE ANCHE A NOI Per il dott.Giorgio Cipolla è importante lavorare assieme

L’Ente di controllo sulla sicurezza avvalla il progetto integrato di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro ATUTTOTONDO predisposto dall’Associazione. E’ questa in estrema sintesi quanto detto dal Responsabile del Dipartimento Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro della nostra ASL nr. 10 del Veneto Orientale. Il Dott. Giorgio Cipolla - invitato come relatore nel convegno provinciale di presentazione del COBIS – R.L.S.T. e durante la presentazione del progetto atuttotondo il 3 febbraio scorso all’interno della nostra iniziativa “ Professionisti d’impresa”– ha ribadito l’importanza della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Cipolla ha sostenuto che in questi anni, dal 1994 anno di applicazione della arcinota “626” per arrivare al nuovo T.U. in materia di sicurezza D.lgs 81/2008, le aziende sostanzialmente si sono adeguate alle disposizioni di sicurezza per quanto riguarda macchinari, impianti, attrezzature, capannoni, ecc. Resta invece ancora molto lavoro da fare per quanto attiene l’organizzazione della sicurezza in azienda. Spesso, durante i loro controlli presso le aziende, si riscontrano delle carenze su questi aspetti: • Non è chiaro chi si è assunto determinati ruoli previsti dalla norma ai fini della sicurezza;

• Non si sa chi è l’incaricato ad attuare le misure di miglioramento della sicurezza in azienda; • Non si conoscono quali sono gli interventi da adottare per ridurre i rischi aziendali e in che tempi; • Non c’è nessuno che controlla il “programma” stabilito ; • Non c’è un sistema per documentare il processo. Cipolla sostiene che è ormai giunto il momento nel quale le aziende si dotino di un minimo sistema di gestione e organizzazione della sicurezza (deve essere documentato), dove venga stabilito in modo chiaro il crono-programma delle misure di miglioramento della sicurezza in azienda e chi deve attuarlo. L’innovativo servizio di gestione della sicurezza pensato dall’Associazione denominato ATUTTOTONDO serve proprio a soddisfare questa esigenza. Saranno i tecnici incaricati dell’Associazione a stabilire insieme al datore di lavoro questo calendario di interventi in materia si sicurezza, le nomine e la formazione delle figure incaricate per la sicurezza, la formazione e l’addestramento dei lavoratori sui rischi specifici aziendali, predisporre le schede sulla sicurezza suddivise per mansione e “bordo macchina”, fino ad arrivare, nelle aziende più evolute, ad un sistema certificato della gestione della sicurezza.

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SPECIALE SOSTENIBILITA’ Costruire oggi...per risparmiare domani

UNIAMO LE ENERGIE

…per trasformare la decrescita in un’opportunità di sviluppo dell’intero comparto casa e delle costruzioni in generale.

Monica Fiorindo Vice Presidente

Ridurre i consumi energetici non è soltanto una necessità di tipo economico, dovuta al costante aumento dei costi di tutti i tipi di combustibili, ma è soprattutto un dovere nei confronti dell’ambiente e delle generazioni future. In Italia più che altrove è necessario parlare di emergenza ambientale, dipendenza energetica e sostenibilità economica dei costi dell’energia, tre aspetti di uno stesso problema. A differenza di quanto si ritiene comunemente non sono i trasporti e le industrie i principali responsabili del consumo energetico, ma gli edifici. Le nostre case sfruttano oltre il 40% dell’energia impiegata in Europa rispetto al 28% dell’industria ed il 32% dei trasporti. Abbiamo il dovere di individuare tutte le strategie e le tecnologie per evitare lo spreco energetico, il “Sistema Paese” non può più reggere sprechi e costi immani! La soluzione è costruire e ristrutturare gli edifici adeguatamente coibentati, attraverso l’uso intelligente dell’energia utilizzata negli edifici, applicando impianti tecnologici d’avanguardia. Chi si appresta a realizzare o ristrutturare la propria casa, partendo dal concetto che continuando a costruire edifici energivori produciamo povertà, deve informarsi sulle questioni fondamentali che riguardano le tecnologie costruttive e il risparmio energetico. Chi costruisce in modo energeticamente consapevole risparmia energia, denaro ed aumenta il valore economico dell’edificio. Un buon isolamento termico, un’accorta scelta dei materiali, di impianti, un corretto orientamento dell’edificio, influenzano in modo rilevante l’efficienza energetica, ma anche il comfort abitativo. L’obiettivo di Confartigianato Imprese San Donà di Piave è quello di sensibilizzare, incoraggiare e responsabilizzare tutte le fasce della società civile ad impegnarsi, con lealtà, entusiasmo e buonsenso, ad accelerare la trasformazione del nostro sistema energetico, sia per quanto riguarda la produzione che l’utilizzo dell’energia, indicando la via di un modello di sviluppo completamente diverso da quello fin qui attuato. L’Associazione Artigiani, nel costruire questo futuro si pone in prima linea, assumendo un ruolo trainante. E’ socio cofondatore del nuovo Network CasaClima Sezione Venezia, associazione Onlus costituita lo scorso 15 settembre 2011, che ha il compito di diffondere nel mondo delle costruzioni un nuovo modello di qualità attraverso i criteri della sostenibilità e del marchio CasaClima, sinonimo di efficienza energetica. L’Associazione ha scelto CasaClima, rispetto ad altre realtà, per il fatto che l’agenzia controlla i progetti proposti, verifica in cantiere la corretta esecuzione dell’opera che culmina poi con il collaudo strumentale sull’effettiva resa energetica dell’edificio; altre realtà verificano solo il progetto e rilasciano la certificazione sulla base del solo progetto!

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L’Associazione, in questo progetto, coinvolge tecnici, operatori di settore, amministrazioni Comunali, enti e imprese, ma anche cittadini e studenti, accomunati dalla volontà di diffondere la cultura di un costruire sostenibile, rispettoso dell’ambiente e improntato all’utilizzo di tecniche costruttive innovative e di elevata efficienza. Il network, oltre che promuovere e coordinare sul territorio provinciale il progetto CasaClima, svolge attività di assistenza e supporto alla certificazione ed, infine, attività di formazione e aggiornamento professionale rivolta a professionisti, tecnici e artigiani. I corsi hanno come obiettivo l’approfondimento delle problematiche e delle attenzioni che si devono prestare nei cantieri degli edifici energeticamente efficienti, offrendo lo scambio attivo tra le varie maestranze.

onfartigianato L’obiettivo di C onà di Piave Imprese San D sibilizzare, è quello di sen are responsabilizz , re ia g g ra o c in e trasformazion la re ra le e c c a e . ma energetico te is s o tr s o n l e d


SPECIALE SOSTENIBILITA’

IL PROGETTO CASACLIMA Certificazione Energetica CasaClima

L’Agenzia CasaClima, nata nel maggio 2006 e oggi al 100% società di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano, è un Ente pubblico non coinvolto nel processo edilizio, che si occupa della certificazione energetica e ambientale di edifici e prodotti. Ad oggi l’Agenzia ha certificato oltre 3.300 edifici, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il termine CasaClima non identifica uno stile architettonico o un sistema costruttivo, ma un protocollo energetico. Una CasaClima è innanzitutto un edificio in grado di assicurare un’alta efficienza energetica con conseguente risparmio di energia e riduzione dei costi per la climatizzazione. A questo si accompagnano sempre un alto standard qualitativo ed elevate condizioni di comfort per gli abitanti. La prima scelta da compiere insieme al progettista riguarda quindi lo standard energetico che si vuole raggiungere con la propria casa: una CasaClima GOLD, A o B. Le classi energetiche CasaClima individuano separatamente il fabbisogno energetico per riscaldamento e l’energia complessiva impiegata. La strategia per una progettazione che recepisca in pieno la filosofia CasaClima prevede infatti di: - costruire un edificio in cui siano minimizzati i fabbisogni energetici (per riscaldamento, raffrescamento, illuminazione); - coprire il fabbisogno energetico residuo con un’im-

piantistica moderna ed efficiente, che possibilmente impieghi fonti energetiche rinnovabili. Le categorie di Casaclima permettono di identificare il grado di consumo energetico di un edificio. Esistono CasaClima GOLD, CasaClima A e CasaClima B. Il consumo di energia più basso è garantito da una CasaClima GOLD, che richiede 10 KiloWattora per metro quadro l’anno, il che si può garantire, in pratica, anche in assenza di un sistema di riscaldamento attivo. La CasaClima GOLD è anche della “casa da un litro”, perché per ogni metro quadro necessita di un litro di gasolio o di un m³ di gas l’anno. Le case con un consumo di calore inferiore ai 30 KiloWattora per metro quadro l’anno sono invece classificate come CasaClima A, la cosiddetta “casa da 3 litri”, perché richiede 3 litri di gasolio o 3 m³ di gas per metro quadro l’anno. CasaClima B è invece l’edificio che richiede meno di 50 KiloWattora per metro quadro l’anno. In questo caso si parla di “casa a 5 litri”, in quanto il consumo energetico comporta l’uso di 5 litri di gasolio o 5 m³ di gas per metro quadro l’anno. I vantaggi di CasaClima parlano da soli, drastica riduzione dei costi di riscaldamento, benessere abitativo salutare, tutela del clima e contemporaneamente si ha un aumento del valore dell’edificio.

Primo passo: la scuola

UNA CASA DA “GRANDI”

Studenti impegnati nella costruzione di una minicasa clima Un’iniziativa singolare quella che il Network Casa clima della provincia di Venezia ha voluto promuove nel territorio : affidare alle scuole la progettazione e realizzazione di una minicasa clima in scala 1:10 . Seguendo la traccia di un progetto felicemente sviluppato dalla Scuola Media di Vipiteno (Bz) “Vigil Raber” in collaborazione con Agenzia CasaClima di Bolzano nel corso dell’ A.S. 2010-2011, con la collaborazione di due imprese artigiane del territorio, la DDM infissi snc di Portegrandi e la Giemme srl di Concordia Sagittaria, l’Istituto per Geometri Scarpa sta effettuando la progettazione dell’ “opera”, con l’ausilio tecnico dei consulenti esperti CasaClima e del comitato tecnico del Network CasaClima Venezia che seguiranno anche le fasi di costruzione affidate alla scuola media Romolo Onor di San Donà di Piave, mentre il giardino sarà realizzato dalla scuola media Toti di Musile di Piave. Questo progetto vuole essere un metodo innovativo di apprendimento in grado di offrire all’allievo occasioni di sviluppo della creatività, molti stimoli e situazioni di confronto operativo. La fase di progettazione dell’edificio porterà anche la conoscenza dei materiali da costruzione, le tipologie di isolamento e le tecnologie per l’utilizzo razionale di

fonti energetiche; importante sarà la fase di simulazione con il software ProCasaClima per calcolare l’efficienza dell’edificio, che si concluderà con la richiesta di certificazione. Dopo la costruzione dell’edificio in scala, ci sarà, con manifestazione pubblica, la consegna del certificato energetico e della “targhetta” da parte dell’Agenzia CasaClima. Per tutti è e sarà una esperienza indimenticabile.

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Paola Montagner Network CasaClima Sezione Venezia ha il compito di diffondere nel mondo delle costruzioni un nuovo modello di qualità attraverso i criteri della sostenibilità e del marchio CasaClima, sinonimo di efficienza energetica. Consiglio di amministrazione Arch. PAOLA MONTAGNER Presidente DIEGO CANCIAN vice Presidente LUIGI SALIERNO Tesoriere Arch. FLAVIO BUCCI Arch. CARLO NEIDHARDT Ing. STEFANO DALLORTO Perito Edile ALESSANDRO MOLENT Perito Edile RICCARDO MORO


INFORMATICA Archiviazione elettronica: un progetto che ci impegnerà a lungo

UN MUCCHIO DI CARTA… Un cospicuo risparmio di tempo e denaro

Monica Carrer Direttore

Avviato in questi giorni un progetto che impegnerà gli uffici per almeno un paio d’anni. Il risultato atteso è impiegare pochissimo tempo nel “trovare” un documento, che abbia anche una validità legale. Parliamo di archiviazione documentale, cioè, per i meno esperti, trasformare la carta in documenti digitali che abbiano anche caratteristiche tecnico legali di poter sostituire il documento cartaceo. Un mucchio di carta in meno, ma soprattutto tempi di ricerca immediati, con la possibilità anche da casa, via web, di poter consultare in tranquillità ed in sicurezza la propria documentazione archiviata presso l’associazione. La “smaterializzazione” dei documenti cartacei è iniziata dall’area lavoro con l’archiviazione sostitutiva del Libro Unico del Lavoro (circa 80.000 fogli anno) per svilupparsi nei prossimi mesi con molti altri documenti oggi prodotti su carta fra i quali i cedolini paga, le fatture dell’associazione, i dichiarativi… . Quando la procedura sarà a regime si ipotizza una eliminazione di oltre il 50 % del consumo odierno di

carta, ma soprattutto un accesso rapido alla consultazione dei documenti sia dal personale dell’associazione che dagli stessi associati, comodamente da casa, con un notevole risparmio di tempo, ma soprattutto con molto ordine. Tale sistema, inoltre, è integrato con una procedura di processo documentale che permette di “tracciare” le fasi legate ad un singolo documento (predisposizione, autorizzazione, evasione, verifica ..), strumento indispensabile per una corretta gestione del nostro sistema di qualità ISO 9001:2008, che durante l’anno sarà incrementato in ulteriori settori dell’associazione.

Un incontro con le imprese

SERVIZI ALLE AZIENDE

PROFESSIONISTI DI IMPRESA Presentati i servizi innovativi dell’Associazione

Con lo slogan “Stiamo lavorando per rafforzare il concetto che le politiche sindacali devono essere fatte dai dirigenti imprenditori, per gli imprenditori e con gli imprenditori” il presidente Ildebrando Lava ha aperto i lavori dell’incontro “Professionisti d’impresa “, tenutosi il 3 febbraio scorso al Park Hotel Continental di San Donà di Piave, con un’ampia relazione sugli obiettivi raggiunti dall’Associazione nell’ultimo anno. Un momento nel quale la direzione e i responsabili di area sono stati relatori sui principali servizi innovati-

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vi che nell’ultimo periodo sono stati predisposti dagli uffici, a favore degli associati, guardando al futuro. Si è parlato di contabiltà via web, dell’archiviazione documentale sostitutiva, dei servizi associativi via web, e non per ultimo del nuovo servizio in materia di sicurezza denomiato “atuttondo”. Ha concluso i lavori il dott. Giorgio Cipolla Responsabile Spsal dell’ Asl 10 Veneto Orientale che ha relazionato sulla “nuova cultura” in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro, quale metodo per diminuire ancor più infortuni ed incidenti.


FISCALE

LA LEGGE FINANZIARIA 2012 La legge di stabilità 2012 (finanziaria), approvata di recente, contiene ulteriori disposizioni e riforme, contabili e fiscali, che si aggiungono a quelle già approvate nel corso del 2011. Riportiamo di seguito una sintesi dei provvedimenti che sono entrati in vigore dal 01/01/2012: - aumento del limite del volume d’affari a 400.000 euro per le attività di prestazioni di servizi e 700.000 euro per le altre attività, per accedere alla liquidazione trimestrale iva. Viene così allineato il valore alla soglia dei ricavi (ai fini delle imposte dirette) già innalzata in seguito al Decreto Sviluppo del 14 maggio 2011, per la tenuta della contabilità (semplificata o ordinaria); - le imprese individuali, i professionisti, le società di persone e gli enti non commerciali, in contabilità semplificata, potranno, a partire dal 2012, sostituire le scritture contabili (registri iva per le imprese, registro incassi e pagamenti per i professionisti), con gli estratti conto bancari se tutti gli incassi e i pagamenti sono eseguiti con modalità tracciabili (carte di credito, bancomat, ricevute bancarie, assegni ecc.), escludendo quindi l’uso del contante. Rimane comunque l’obbligo di eseguire le liquidazioni periodiche Iva, la

comunicazione delle operazioni “black list” e dei modelli intrastat, la predisposizione della dichiarazione dei redditi, ecc.; - aumento dell’1% dell’aliquota contributiva per gli iscritti alla gestione separata Inps, che passerà dal 17 al 18% per i soggetti iscritti ad altre forme di previdenza (artigiani, commercianti ecc.) o titolari di pensione; dal 26,72 al 27,72% per i soggetti privi di altra posizione previdenziale; - diviene norma a regime e quindi non necessità più della consueta proroga annuale, la detrazione forfettaria spettante agli esercenti impianti di distribuzione di carburante. La detrazione è stabilita nelle seguenti misure: - 1,1% dei ricavi fino a € 1.032.000; - 0,6% dei ricavi oltre € 1.032.000 e fino a € 2.064.000; - 0,4% dei ricavi oltre € 2.064.000. Inoltre è prevista la gratuità, sia per il venditore sia per l’acquirente, dei pagamenti eseguiti con carte di credito o bancomat, per i rifornimenti di carburante, per importi inferiori a € 100,00.

Luisella Surian Resp. Area Fiscale Vicedirettore

Per contrastare la crisi nell’edilizia

CONFERMATA DETRAZIONE IRPEF 36% Semplificazione della documentazione Il D.L n. 70/2011 (Decreto Sviluppo) in vigore dal 14 maggio 2011, ha introdotto alcune semplificazioni alla disciplina che regola la detrazione Irpef del 36%. In particolare è stata abolita la Comunicazione (obbligatoria) da inviare al Centro Operativo di Pescara prima di iniziare i lavori; è stato eliminato pure l’obbligo di indicare separatamente il costo della manodopera in fattura. In sostituzione di tali obblighi verranno richieste ulteriori informazioni nel modello Unico PF o nel mod. 730 e, nello specifico, i dati catastali identificativi dell’immobile oggetto di ristrutturazione e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo (p.e. nel caso del conduttore, il contratto di affitto). Con un recente provvedimento, il Direttore dell’agenzia delle Entrate ha individuato l’elenco dei documenti da conservare ed esibire a richiesta dell’Ufficio. Questo l’elenco:

- le abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia (concessione, autorizzazione, comunicazione inizio lavori al Comune); nel caso le norme edilizie non prevedano titoli abilitativi, è richiesta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale si dichiara la data di inizio lavori, che gli interventi edilizi rientrano tra quelli agevolabili e non necessitano di nessun titolo abilitativo ai sensi delle norme edilizie; - la domanda di accatastamento per immobili non censiti - le ricevute di pagamento dell’Ici se dovuta; - la delibera dell’assemblea di approvazione dell’esecuzione dei lavori per le opere relative le parti comuni e la tabella millesimale di ripartizione; - le fatture/ricevute fiscali delle spese sostenute e i relativi bonifici di pagamento.

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Fabrizio Boato Vice Responsabile Area Fiscale


SICUREZZA Spazi confinati: bisogna lavorare in sicurezza!

ANCORA TROPPI MORTI

Stabilite nuove regole per chi lavora in cunicoli, silos, serbatoi, caldaie, scavi.

Roberto Mazzardis Referente Servizio Sicurezza Tel. 0421.335430

Continuano le morti sui luoghi di lavoro negli spazi confinati. Troppi lavoratori sottovalutano i rischi derivanti dal lavorare negli spazi chiusi o angusti. Non è ammesso calarsi o “introfolarsi“ in tubazioni, pozzetti, silos, cunicoli, pozzi ecc, senza sapere se c’è il rischio di esalazioni di gas, se c’è scarsità di ossigeno, se c’è pericolo di crollo o seppellimento, senza imbracature o dei minimi sistemi di primo soccorso o di emergenza. Per questi motivi il legislatore ha introdotto delle nuove regole per chi opera in questi ambiti. Per spazio confinato si intende un luogo di lavoro: • occasionale o saltuario, dove normalmente non vi si lavora; • configurato in modo che il lavoratore possa entrarci e lavorare; • con vie di accesso e di uscita con dimensioni limitate e in cui ci sono pericoli per la salute o la sicurezza. Il committente, il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice e i lavoratori autonomi DEVONO: • procedere a specifica informazione e formazione

relativa ai rischi degli ambienti confinati e alle procedure di sicurezza ed emergenza da applicare; • utilizzare dispositivi di protezione individuale, strumentazione e attrezzature di lavoro idonee alla prevenzione di questi rischi; • addestrare in modo specifico tutto il personale impiegato; • prevedere la presenza di personale esperto in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza triennale di attività in ambienti confinati e assunti con contratti a tempo indeterminato. Come si può notare non c’è più spazio all’improvvisazione: chiunque opera in questi ambiti deve essere ben cosciente dei rischi che corre, di come deve operare in sicurezza, e questo lo si può fare soltanto formandosi e addestrandosi con docenti competenti e qualificati.

La Bilateralità nella sicurezza del lavoro

COS’E’ CO.BI.S?

Associazioni e Sindacati insieme per la gestione dei Rappresentanti dei Lavoratori Forse avrete sentito parlare, o letto da qualche parte, di Bilateralità, CO.BI.S., E.B.A.V. e altre sigle del genere. Ma cosa significa tutto ciò ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro? Il Testo Unico in materia di sicurezza D.lgs 81/2008 ha dato un impulso alla Bilateralità, ovvero al fatto che Associazioni e i Sindacati applichino insieme degli accordi per la corretta applicazione delle norme della sicurezza all’interno delle aziende. Anche la contrattazione nazionale collettiva ha spinto verso questa direzione. Da questi accordi è nato all’interno di E.B.A.V. (Ente Bilaterale Artigianato Veneto) il CO.BI.S. (Comitato Bilaterale per la Sicurezza) che si occupa di tut-

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te le questioni riguardanti formazione, informazione, orientamento, promozione per la sicurezza dei lavoratori e delle imprese artigiane. Il Comitato opera nel territorio Veneto con: - Le Commissioni paritetiche bilaterali provinciali; - I Rappresentanti Territoriali dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.T.); - Gli Sportelli Territoriali per la Sicurezza (presente anche nella nostra Associazione). Gli R.L.S.T. (che sono persone di espressione del mondo sindacale) collaboreranno con gli Sportelli Territoriali per la Sicurezza per avvallare, firmandoli, i documenti di valutazioni dei rischi delle aziende artigiane associate che hanno dato delega di rappresentanza CO.BI.S. all’Associazione. Ricordiamo che per consegnare questa delega all’Associazione le aziende devono aver informato i propri lavoratori sulla loro facoltà di elezione di un loro rappresentante dei lavoratori interno per la sicurezza (R.L.S.). I lavoratori dopo essersi riuniti e consultati fra loro devono decidere autonomamente che nessuno vuole assumersi questo incarico internamente. Il datore di lavoro, quindi potrà aderire al sistema degli R.L.S.T. solamente dopo aver preso atto delle decisioni dei suoi lavoratori (devono essere verbalizzare), evitando così di formare una persona interna all’azienda.


LAVORO

LEGGE STABILITÀ 2012 …novità per il lavoro? Il 1°Gennaio 2012 è entrata in vigore la Legge di Stabilità e il suo collegato lavoro. Forse le novità ci sono, per la burocrazia del lavoro, ma per il lavoro reale? • Sono stati introdotti addirittura 4 tipi di apprendistato di cui: il primo (cd. Qualificante) è inapplicabile attualmente; il secondo (cd. Professionalizzante) e il terzo (cd. Alta Formazione) già esistevano; il quarto (cd. Riqualificante) è, per come è previsto, antieconomico per il datore di lavoro. Ma la novità allora dov’è? Sta nel fatto che per i primi 3 anni le nuove assunzioni con contratto di apprendistato in ditte che occupano fino a 9 addetti hanno uno sgravio contributivo del 100%. Sintetizzando: il legislatore ha sollevato tanto fumo e gli imprenditori mangiano poco arrosto. • Aliquote della gestione separata in aumento di un punto percentuale. Qualche nostalgico del Sol dell’Avvenire potrebbe vedere in questa manovra un sistema per ridurre il ricorso alle collaborazioni a progetto a favore di un nuovo ritorno al contratto subordinato puro. Il ragionamento filerebbe pure, se all’innalzamento delle aliquote corrispondessero anche vincoli più stringenti alle collaborazioni, invece…invece per aiutare l’Inps che, povero, ha già scaricato a patronati, associazioni e studi professionali gran parte del lavoro del suo personale (loro la chiamano “informatizzazione”), il legislatore ha pensato bene di raschiare il fondo della botte per tappare i buchi della grande bottiglia “Stato Assistenziale”. Meglio di Robin Hood: prendiamo agli imprenditori e ai precari per dare ai mantenuti. €• Contratto d’inserimento delle donne. Serve per aiutare le donne residenti in aree svantaggiate dal punto di vista occupazionale, individuate con decreto ministeriale. Ricordiamoci che noi siamo il “ricco” Nord est… • Part-time: ritornano le clausole di elasticità e flessibilità. La distribuzione delle ore nel part time non sarà più così rigida come fino ad oggi. A parte il fatto che

il Prof. Marco Biagi l’aveva già pensato nell’omonima legge del 2003, questo sembra finalmente un punto positivo a favore della Legge di Stabilità 2012. C’è da sperare solo che le organizzazioni sindacali non si mettano di traverso, ricordando, tra le altre cose, che oggi il Prof. Marco Biagi, giuslavorista di altissima caratura morale e intellettuale, purtroppo non può più commentare questa manovra. • Conversione del contratto da full time a part-time senza procedura presso la DPL. Fermo restando l’obbligo della forma scritta, finalmente datore di lavoro e dipendente potranno concordare la riduzione dell’orario di lavoro senza seguire un iter burocratico assurdo. • Telelavoro: la nuova normativa prevede contributi erogati alle imprese che approvano progetti per facilitare la conciliazione dei temi della vita e del lavoro non solo per contratti a tempo indeterminato, ma anche per contratti a termine reversibile. La teoria è una cosa, la pratica è un’altra: questi progetti sono finanziati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato alle politiche per la famiglia, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali e con il Ministro per le pari opportunità, sentita la Conferenza unificata. Alla faccia della “Semplificazione”. Il quadro complessivo, fatto salvo per la parte riguardante il part time, rientra nei parametri tipici da Prima Repubblica, altro che Governo Tecnico. In poche parole, anche questo collegato lavoro appare più una manovra di forma che di sostanza, forse sarebbe stato più semplice ed efficace ridurre il costo del lavoro abbassando tassazione e contributi, ma chi manterrebbe più 3.400.000 dipendenti pubblici? Chiedete a chi, con la bacchetta magica, e per equilibri politici, vorrebbe mantenere entrambe le cose, alla fine, comunque, pagheranno ancora una volta le partite IVA, o almeno quelle che rimangono.

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Luigi Boggian Coordinatore Area Lavoro


AMBIENTE

Di chi sono i rifiuti? OCCHIO A QUELLO CHE DITE! L’artigiano medio non produce rifiuti.

Chiara Franchin Referente Servizio Ambiente Tel. 0421 335410

Alla domanda “La sua attività che rifiuti produce?” buona parte degli artigiani risponde: ”RIFIUTI?! Io non produco rifiuti”. L’affermazione potrebbe anche essere sufficiente per chiudere l’argomento se state parlando con un consulente o con un tecnico al quale conviene non approfondire. Se invece avete di fronte un pubblico ufficiale, dalla Polizia stradale ai NOE passando per l’ARPAV, vi aspetta una discussione lunga e dolorosa (soprattutto costosa). Tutte le attività umane producono rifiuti, le attività domestiche producono rifiuti URBANI, le attività produttive producono rifiuti SPECIALI. I comuni sono i soggetti responsabili della corretta gestione dei rifiuti urbani, i titolari delle attività produttive sono invece responsabili per la gestione dei rifiuti speciali. I comuni hanno la facoltà di (significa che a loro di-

screzione possono) assimilare ai rifiuti urbani una parte dei rifiuti speciali e diventarne quindi loro i responsabili sollevando l’artigiano da tutte le responsabilità previste, in cambio l’impresa paga la T.I.A. (Tariffa di Igiene Ambientale). I rifiuti prodotti dall’artigiano e non assimilabili agli urbani devono essere gestiti secondo quanto previsto dalla legge. Pare doveroso specificare che, nella maggior parte dei casi, l’artigiano gestisce i rifiuti in buona fede e, compatibilmente con le sue possibilità, nel miglior modo possibile. Ovvero anche se non segue esattamente le procedure legali, non si macchia di reati contro l’ambiente del tipo ecomafia. Purtroppo la legge non ammette né errori né procedure alternative a quelle prestabilite, anche se non vengono causati danni reali all’ambiente. Una scorretta gestione del rifiuto, rilevata in sede di controllo da un pubblico ufficiale, può costare da poche centinaia a parecchie migliaia di euro, con risvolti poco piacevoli quali, ad esempio, il sequestro del mezzo sul quale si trasporta il presunto rifiuto. Per mettere alla prova la credibilità dell’affermazione “Io non produco rifiuti” è sufficiente ragionare sulle entrate merci/magazzino di un’attività: generalmente il materiale comprato dall’artigiano nel momento in cui viene utilizzato produce rifiuto (imballaggio, trucioli, parti sostituite ecc.), ciò che entra in magazzino o ne esce come prodotto o ne esce come rifiuto. La domanda da porsi è “Tutto ciò che entra nel mio magazzino poi ne esce con percorsi tracciabili?”. In caso la risposta non vi soddisfi del tutto: telefonatemi!

GENTILMENTE SE NE OCCUPI IL COMUNE! L’artigiano e la raccolta differenziata comunale La T.I.A. , ovvero Tariffa Integrata Ambientale, nasce come una tariffa, ma si paga come una tassa! Questo balzello è composto da una QUOTA FISSA, che ha come riferimento l’intera superficie produttiva, e da una QUOTA VARIABILE, proporzionale alle aree nelle quali possono essere prodotti rifiuti assimilabili (uffici, mense, spacci, bar e locali aperti al pubblico). Come può il comune o, per suo conto l’ente gestore, conteggiare in quali aree del capannone artigianale si producono i rifiuti assimilabili? Semplice: il dato è stato dichiarato dall’artigiano nei tempi passati e, se non è mai stato rettificato, rimane tal quale negli archivi dell’ente. Artigiana riflessione n.1: ma nel mio caso il dato dichiarato è corretto? I criteri che il comune addotta per definire l’assimilabilità sono “qualità” e “quantità”: se il primo risulta abbastanza comprensibile, il secondo spesso mette in difficoltà l’artigiano. Per intenderci un utente domestico può conferire il copertone forato della bicicletta

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nel rifiuto secco, lo stesso copertone non può essere conferito come secco urbano da un meccanico perché si configura come rifiuto speciale. Il copertone è un rifiuto assimilabile per qualità perché si considera producibile anche da un utente domestico, ma non lo è per quantità, infatti l’utente domestico ne smaltisce un paio all’anno, il meccanico molti di più. Artigiana riflessione n.2: il contenitore del rifiuto secco? Le tipologie di rifiuti assimilabili agli urbani sono elencate nel Regolamento Comunale dei Rifiuti, generalmente disponibile sul sito del relativo comune o cartaceo su richiesta. Ogni comune può decidere autonomamente se e in caso quali rifiuti assimilare (sempre e solo non pericolosi) e soprattutto quale meccanismo di conferimento predisporre per i rifiuti assimilati: micro raccolta, conferimento in eco piazzola . Nel caso le riflessioni suggerite vi lascino delle perplessità potete passare in associazione e parlarmene!


VITA ASSOCITIVA

IL VALORE DELLA FORMAZIONE Investire in formazione per essere competitivi nel mercato

Negli ultimi dieci anni al mercato italiano è stato chiesto un livello crescente di qualità, i settori di qualificazione, aggiornamento e riqualificazione si sono ampliati e differenziati. Oggi per essere competitivi e pionieri negli eterogenei settori, per raggiungere i livelli eccellenti di qualità, è fondamentale investire in formazione. Convinti quindi che lo strumento della formazione rappresenti uno dei fattori strategici per la competitività delle imprese, per fronteggiare e superare questo difficile periodo che sta attraversando l’economia nazionale, la sfida dell’Associazione oggi è rappresentata dalla capacità di diffondere questa pratica nella vita quotidiana delle imprese e dei lavoratori. La formazione, infatti, non viene ancora sufficientemente praticata dalle nostre imprese, se non quella derivante da obblighi di legge. Anche se la performance veneta è decisamente buona rispetto al livello nazionale, non siamo ancora in linea rispetto alla media europea. Solo il 32% infatti delle imprese italiane ha offerto formazione ai dipendenti contro il 60% della media europea. Al fine di incoraggiare le imprese e i lavoratori a investire maggiormente sulla formazione, la Confartigianato Imprese San Donà di Piave, anche con il sostegno dei differenti strumenti di finanziamento per ridurre i costi della formazione (FART – Fondoartigianato, EBAV – Ente Bilaterale Artigiano Veneto, CEAV – Cassa Edile Artigiana Veneta, FSE – Fondo Sociale Europeo, CCIAA – Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltu-

ra), mette a disposizione dei suoi Associati un’ampia gamma di opportunità formative di facile accesso e flessibili. Accanto ai più tradizionali corsi di formazione che derivano da obblighi di legge, ad esempio RSPP, gli attualissimi corsi teoricopratico di aggiornamento per lavoratori e preposti addetti al montaggio, trasformazione e smontaggio di ponteggi o i corsi di preparazione al patentino per impianti di climatizzazione e refrigerazione derivante dal recepimento del Regolamento CE 303/2008 in uscita probabilmente verso la primavera del 2012, vengono proposti incontri formativi gratuiti o veri e propri corsi di formazione in ambito aziendale e non solo. Controllo di gestione, finanza e credito, informatica, cambio generazionale, sono solo alcune tra le più importanti tematiche affrontate con l’aiuto di docenti preparati e di indubbia bravura. La Confartigianato Imprese San Donà di Piave vuole così aiutare gli imprenditori, non solo ad affrontare con serenità i percorsi formativi che derivano da obblighi di legge, ma vuole fornire occasioni di crescita per gli imprenditori artigiani e per i loro dipendenti. Perché anche per l’impresa artigiana ormai tutto si gioca sulla formazione, sia essa imprenditoriale e manageriale che professionale, e attraverso l’aggiornamento tecnico: la possibilità di restare sui mercati, la competizione con le altre imprese, l’introduzione delle innovazioni tecnologiche, il rapporto con il cliente- consumatore. Per informazioni: www.artigianisandona.it - Tel. 0421.3351

UN AMBITO TRAGUARDO

L’azienda artigiana di Giuseppe Cella ha festeggiato i cinquant’anni di attività Jesolo. Il 14 dicembre 2011 la ditta di autoriparazione Cella Giuseppe ha festeggiato i cinquanta anni di attività imprenditoriale. Evidente l’emozione nel ricevere dalla Confartigianato, a mani del Presidente Ildebrando Lava, l’attestato di riconoscimento e la medaglia d’oro con incise le date del 50°. Il Sindaco di Jesolo Francesco Calzavara, presente all’evento, a nome della Pubblica Amministrazione, ha consegnato una targa ricordo. Successiva sorpresa una lettera di plauso del Governatore del Veneto dott. Luca Zaia, che ha voluto così dare prezioso sigillo a questo 50° anno di attività artigianale di Giuseppe Cella. Accanto a lui la moglie Rina, i figli Carla, Stefano e Susanna, dai quali traspariva una forte emozione e al tempo stesso palese soddisfazione per tali riconoscimenti al loro Giuseppe che sanciscono il lungo percorso di artigiano che ha visto la sua azienda, avviata nel 1961, raggiungere obiettivi importanti e di valore. Ha iniziato l’attività come officina meccanica in una laterale fronte Piazza Tommaseo al Lido di Jesolo per poi trasferirsi, alcuni anni dopo, per ampliamento delle attività, con le quattro sezioni dell’autoriparazione e la vendita dell’usato nell’attuale sede di Via Levantina. Infine, da oltre dieci anni, punto vendita Renault. Questo percorso fatto di sacrifici, impegni economici - finanziari, l’ha sempre visto, per tempra di uomo saggio e d’onore, farvi fronte con tenacia e determinatezza. Ha poi trovato nei figli Stefano e Carla attiva collaborazione nel sostenerlo nella crescita, in qualità, dell’azienda, ed oggi, pur

di fronte alla crisi economica che porta a oggettive difficoltà, non vi è in loro pensieri di ridimensionamento dell’azienda né per attività, né per occupazione. I suoi dipendenti assunti come apprendisti (imparare il mestiere) passati poi a operai qualificati e/o specializzati, sono stati con lui e i figli, il fulcro - centro motore - dello sviluppo e della crescita dell’impresa. Uomo d’altri tempi, ma con le idee rivolte al futuro ritenendo l’innovazione tecnologica giusto percorso da seguire per la crescita della propria impresa, senza se e senza ma.

da sx: Il Presidente Lava, il funzionario Brugnerotto, il Sig. Cella e il sindaco di Jesolo Calzavara

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La Tua Associazione

San Donà di Piave Via Perugia, 2 Tel. 0421 3351 Fax 0421 335444

Jesolo Via E.Borsanti, 11 Tel. 0421 951388 Fax 0421 335522

Eraclea Via Roma, 20/b Tel. 0421 232636 Fax 0421 335544

Quarto d’Altino Piazza San Michele, 47 N/2 Tel. 0422 823105 Fax 0422 826301

Torre di Mosto Via Roma, 31 Tel. 0421 325655 Fax 0421 326546

www.artigianisandona.it - info@artigianisandona.it - www.confartigianato.it


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