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FOCUS FINE DEL LOCKDOWN: L’ABC DELLA SICUREZZA IN AZIENDA

FINE DEL LOCKDOWN: L’ABC DELLA SICUREZZA IN AZIENDA

L'amministrazione regionale è impegnata in prima linea nel fronteggiare l'emergenza Covid-19 che è sì sanitaria, ma sta diventando sempre più anche un'emergenza economica, causata dal fermo imposto a molte imprese sia di produzione che di sevizi attive in settori ritenuti non essenziali e dall'effetto rallentamento che la pandemia ha avuto sul mercato sia interno che estero. Più che mai determinante in questo particolare frangente è l'azione dell'assessore alle attività produttive, Sergio Emidio Bini, che abbiamo intervistato per capire come si stia muovendo per far fronte alla situazione.

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Assessore Bini, quali misure ha messo in campo a favore delle piccole e piccolissime imprese? «Il consiglio Regionale ha appena approvato ben due leggi (la L.R. 3/2020 e la L.R. 5/2020) con le quali abbiamo previsto sia facilitazioni e semplificazioni per l'accesso al credito da parte delle imprese, sia di affiancare agli interventi statali anche contributi regionali a favore delle imprese che siano state danneggiate dallo stato di crisi derivante da COVID19. Si tratta di primi interventi e ci sarà molto ancora da fare, ma abbiamo affrontato subito il problema e stiamo cercando di attuare con velocità gli interventi previsti».

8Tra le misure messe in campo, qual è secondo lei quella che è dimostrata più efficace? «Il problema principale per le imprese oggi è la liquidità. Serve liquidità per far fronte ai numerosi impegni che ogni azienda ha in scadenza. Anche la sospensione dei termini di pagamento

SERGIO EMIDIO BINI, ASSESSORE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

dei tributi e delle rate dei mutui in scadenza consente agli imprenditori di poter ripartire, quando sarà possibile, con meno "zavorra". Da parte nostra stiamo concordando con il sistema bancario e con i Confidi le migliori procedure che consentano di definire con celerità le istruttorie di finanziamento con garanzie di parte pubblica che si attestano sull' 80%, 90% o anche sul 100% degli importi concessi. Inoltre, come previsto dalla L.R. 5/2020, stiamo accelerando con le erogazioni in via anticipata fino al 90% a favore dei beneficiari dei contributi già concessi in precedenza (e in via eccezionale senza la necessità di richiedere garanzie o fideiussioni)».

Come intende l'assessorato alle Attività produttive supportare le imprese sul medio-lungo termine considerato che l'emergenza economica è destinata a durare oltre quella sanitaria? «Oltre agli aspetti finanziari, occorrerà ripensare ai modelli produttivi e di fornitura dei servizi. Già con il DDL SviluppoImpresa (che purtroppo non è stato ancora approvato a causa delle note vicende COVID19) avevamo tratteggiato alcune possibili linee evolutive, basate sulla sostenibilità, sulla

digitalizzazione - servitizzazione. Oggi alcuni temi restano sicuramente di attualità, ma occorrerà intervenire in maniera ancora più massiccia su alcuni settori economici, penso al turismo e alla ristorazione, che saranno gli ultimi a ripartire e che avranno accusato i danni maggiori. Le risorse previste per la nuova programmazione comunitaria 2021-27 dovranno costituire il volano su cui basare la ripresa di lungo periodo. Stiamo lavorando su questa "rivisitazione" e adattamento della legge che spero possa ritornare in aula a metà maggio».

In questo frangente di emergenza, molte misure sono state delegate al Cata, vedasi quella sugli affitti, secondo lei il ruolo del centro di assistenza tecnica potrà essere implementato ancora in funzione della ripresa? «Come altri organismi a cui la Regione nel corso degli anni ha delegato parte delle funzioni, il Cata è in prima linea per supportare le imprese artigiane del nostro territorio. Gli interventi potranno realizzarsi velocemente se il sistema Regione-CATA saprà esprimere al meglio le proprie energie, per il bene di tutto il settore economico così importante per il FVG. In seguito occorrerà valutare strategicamente tutto il

sistema di interventi a favore delle aziende, per adattarlo alle mutate esigenze, ma sono sicuro che il CATA sarà ancora una volta protagonista al fianco delle imprese».

9Per sbilanciarsi in previsioni è certamente presto, ma se dipendesse da lei, come immaginerebbe una ripresa ottimale per l'economia Fvg? «Il cambiamento è epocale, non è facile fare previsioni. Sapendo che le decisioni su questo tema possono essere prese soltanto dal Governo, immagino una ripresa lenta e graduale, che terrà conto dell'andamento degli scenari epidemiologici oltre che della sicurezza nei luoghi di lavoro e fuori per non vanificare quanto di positivo fatto in particolare nella nostra Regione grazie a scelte lungimiranti quando non eravamo ancora in piena emergenza. Per una ripartenza forte servirà uno sforzo corale, la Regione intende svolgere appieno la sua parte, non a caso stiamo lavorando intensamente per farci trovare pronti alla ripresa. La capacità di visione e di rilancio del nostro territorio regionale è proverbiale e sono ottimista sul fatto che anche questa volta, come dopo la guerra e dopo il terremoto, sapremo rialzarci e ripartire».

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