Informimpresa Udine giugno 2013

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UDINE

Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale

Anno XIII - Supplemento n. 6 - Giugno 2013

Dal Congresso provinciale la visione di un futuro possibile

PREMIATI 15 “CAPITANI CORAGGIOSI” CHE HANNO AVVIATO IMPRESA NEL 2012 AL VIA LA SCUOLA PERMANENTE SULLA GESTIONE D’IMPRESA, PROMOSSA DAI MOVIMENTI DONNE E GIOVANI A CHE PUNTO È LA NOTTE? PRESENTATI I DATI DELL’UFFICIO STUDI DI CONFARTIGIANATO UDINE VINTA LA BATTAGLIA SULLE QUALIFICHE PROFESSIONALI PER GLI INSTALLATORI D’IMPIANTI A ENERGIE RINNOVABILI


Contenuti Periodico MENSILE di Confartigianato Imprese F.V.G. Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1020 del 08/03/2001 Anno XIII - Supplemento al n. 6 - Giugno 2013 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Bruno Gazulli Comitato di redazione: Enrico Eva, Bruno Gazulli, Gian Luca Gortani Gianfranco Trebbi Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Cesare, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Rachele Francescutti, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Coroneo 6, 34133 Trieste Tel. 040 363938 Editore: Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Via Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938

Editoriale 03

La visione di un futuro possibile

I FATTI 04

Merletti alla politica: “Fate il vostro dovere: Costruire il futuro del Paese”

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Riqualificazione del patrimonio edile la strada per uscire dalla crisi

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Ecco i “Capitani Coraggiosi” che hanno avviato impresa nel 2012

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Presentata la nuova “Scuola per imprenditori” di Confartigianato Udine

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Ottavo Rapporto annuale sull’artigiano

I NOSTRI IMPRENDITORI 12

La pasticceria pronta a coccolare i tuoi desideri

Categorie

Progetto grafico: Unidea

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Scampato pericolo per gli installatori d’impianti a energie rinnovabili

Stampa: Cartostampa Chiandetti srl Reana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106

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Migliorare l’efficienza energetica degli edifici per risparmiare

Pubblicità: Per la pubblicità su Informimpresa potete contattare Rosanna Palmisciano Tel. 0432 516738

CRONACHE 16

Comune di Udine e Confartigianato: tavolo permanente sulle iniziative

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Giuseppe Bortolussi ospite del circolo codroipese “La tribuna”

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Tutti i numeri del progetto “Maestri di mestieri 2012-2013”

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Faleschini:”Turello, l’unico vero assessore all’artigianato”

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Editoriale

La visione di un futuro possibile di Graziano Tilatti presidente Confartigianato Udine

Abbiamo una visione. È quella di un Friuli in cui fra tre anni più di 15.500 imprese artigiane (oggi sono 14.453) possano dare lavoro a 41.000 persone (oggi sono 36.400. Un Friuli in cui il tutte le imprese possano contare su un accesso alla rete in banda larga, ricco di 2500 apprendisti artigiani (oggi sono 1.444) fieri di imparare un mestiere in azienda, fianco a fianco con 4.200 giovani titolari under-35 (oggi sono meno di 3.400) che hanno avviato una nuova azienda o ne hanno rilevato una fondata da altri. Un Friuli in cui far partire un’azienda sia facile come a Singapore (al 1° posto nel mondo per facilità di fare impresa) o almeno come in Spagna (al 44° posto rispetto al 73° dell’Italia) e in cui ogni impresa possa essere pagata a 30 o 60 giorni dalle aziende clienti (oggi in media occorrono 96 giorni) così come dalla Pubblica Amministrazione (che oggi paga in media a 170 giorni). Un Friuli in cui nessuna piccola impresa sia costretta a chiudere “per troppi crediti” e in cui il 90% dei finanziamenti a medio-lungo termine serva per fare investimenti produttivi e solo il 10% per consolidare le passività a breve termine (oggi le proporzioni sono invertite!). Nel nostro sogno una piccola azienda otterrà credito perché la sua banca conosce e capisce la bontà del suo progetto di sviluppo, anche se il rating matematico direbbe “no”, e perché negli anni precedenti Regione e imprenditori hanno rafforzato il suo Confidi, che ora può dare garanzie in tempi rapidi e con commissioni sostenibili. Quel sogno è un po’ tormentato per il fatto che le tasse e le imposte nazionali sono ancora alte, anche se stanno calando, ma subito rasserenato dalla consapevolezza che gli enti locali sono riusciti in pochi anni a ridurre l’imposizione locale, migliorando i servizi e tagliando le spese improduttive. Anzi, nel nostro sogno molte nuove iniziative sono nate proprio nel sociale,

dove i privati hanno dimostrato di essere più efficienti della PA nel prestare servizi di pubblica utilità. In quel Friuli e in quell’Italia, tra l’altro, pagare le tasse e affrontare le procedure amministrative sarà sempre meno complicato e meno caro (oggi la burocrazia costa 31 miliardi, di cui oltre 300 milioni alle aziende della provincia di Udine). Del resto ci sarà il Garante regionale delle PMI ad assicurare che leggi, regolamenti e procedure siano a misura “dei piccoli” e i suoi provvedimenti saranno inflessibili. L’energia costerà come nel resto d’Europa (non il 40% in più, come oggi) e oltre 1000 imprese della nostra provincia lavoreranno solo o in prevalenza nel settore delle fonti rinnovabili. Sogniamo un Friuli in cui la progressiva riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, sia residenziale che produttivo, trainata da una politica regionale che utilizza al meglio le risorse dei fondi europei, darà lavoro a buona parte delle 8.200 imprese del comparto costruzioni (oggi sono meno di 7.400) per l’82% artigiane. Ci sarà così un mercato secondario per i capannoni e le abitazioni, che vedranno aumentato il proprio valore, senza consumare altro territorio. Sarà un Friuli in cui l’abusivismo e la concorrenza sleale saranno ridotti a fenomeni marginali perché sarà così facile e conveniente fare impresa “in chiaro” da rendere davvero poco appetibile rifugiarsi nel sommerso. Sarà un Friuli in cui artigiani e imprenditori saranno fieri di esserlo perché tutta la collettività e le istituzioni saranno fieri di loro. Nei loro temi i bambini scriveranno che da grandi sognano di fare gli artigiani e in cui gli artigiani in pensione avranno giovani che bussano in bottega per imparare il mestiere. State pensando che questo è solo un sogno? Forse… ma noi vogliamo lavorare per realizzarlo davvero!

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I Fatti

Merletti alla politica: “Fate il vostro dovere. Costruite il futuro del Paese” All’assemblea di Confartigianato il ministro Zanonato lancia le priorità per la crescita: fisco, credito e semplificazioni

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a voce dell’artigianato, la voce delle piccole imprese italiane risuona forte nelle parole del Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti che, l’11 giugno a Roma, dal palco dell’Assemblea nazionale ha chiesto alla politica un cambio di marcia per dare speranza di futuro agli imprenditori e al Paese. “Chiediamo alla politica - ha detto Merletti - di costruire e di indicare finalmente un progetto di futuro per il Paese intorno al quale coinvolgere gli sforzi e l’impegno di tutti. Abbiamo bisogno di condividere un obiettivo comune su cui lavorare ognuno per la propria parte. Adesso tocca a voi, tocca al Governo, tocca al Parlamento, tocca alla politica. Lo abbiamo detto nel Manifesto che un mese fa abbiamo presentato nell’Assemblea di Rete Imprese Italia. Lo diciamo di nuovo oggi, lo dicono le migliaia di imprenditori che, anche in quest’ultimo mese, hanno continuato a firmare il nostro manifesto e che vi chiedono una cosa molto semplice: Governate! Fate il vostro dovere! Ora bisogna agire e, senza esitazioni sui fronti del fisco, della burocrazia, del credi-

to, del lavoro”. Governare l’Italia, per Confartigianato, significa quindi affrontare i problemi che stanno mettendo in ginocchio gli imprenditori. Imprenditori come quelli intervenuti all’Assemblea per denunciare una pressione fiscale che pesa per quasi il 70 per cento sugli utili lordi d’impresa, un accesso al credito sempre più difficile, una burocrazia che alle aziende costa 31 miliardi l’anno, un mercato del lavoro carico di oneri e complicazioni. Ma le piccole imprese italiane sanno anche reagire con la passione dei giovani che si lanciano in settori innovativi. E a questa passione, al patrimonio produttivo del made in Italy bisogna dare risposte immediate e concrete. “Ad una crisi così - ha detto il Presidente di Confartigianato - non si risponde solamente contrastandone gli effetti, ma bisogna scendere in profondità e riaccendere il motore che dà energia e forza a tutto il sistema Paese”. All’Assemblea di Confartigianato Imprese è intervenuto anche il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, snocciolando i primi interventi realizzati dal Governo

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Qui a fianco il Presidente Merletti all’assemblea nazionale, sotto il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.

e presentando quelli già in agenda per il prossimo futuro. Con un impegno di fondo: dedicare la massima attenzione alle micro e piccole imprese. “Il compito che ci siamo posti è quello di creare i presupposti perché le imprese tornino ad investire, a crescere, ad assumere, mettendole in condizione di competere ad armi pari con i concorrenti europei” ha detto il Ministro davanti agli oltre 2600 delegati di Confartigianato presenti a Roma. Se questo è l’obiettivo le

tappe per raggiungerlo passano per un netto alleggerimento del carico burocratico e fiscale e per un credito più accessibile per cittadini e imprese. Il ministro Zanonato ha affrontato i tanti, forse troppi, problemi che assillano le imprese di questo paese. Un’analisi che ha convinto gli imprenditori presenti. Numerosi gli applausi durante il suo intervento. Ma oggi, nel trambusto di una crisi senza fine, imprenditori e rappresentanti delle imprese aspettano fatti concreti.

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I Fatti

Riqualificazione del patrimonio edile la strada per uscire dalla crisi Il congresso provinciale si è tenuto in un capannone, luogo-simbolo dello sviluppo dal quale ripartire

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ccorre un grande progetto di riqualificazione del patrimonio edilizio, in chiave di sostenibilità energetica e ambientale, sfruttando i progetti comunitari della programmazione 2014-2020”. Queste le parole del presidente Graziano Tilatti al congresso annuale di Confartigianato Udine, che si è svolto sabato 15 giugno, nel capannone di Livio Fantini, ex titolare di una ditta specializzata nella meccanica per il settore del legno e ora scultore. “Innovazione, economia diffusa e “green”, stop al consumo del territorio, green social housing, rilancio dell’iniziativa privata - ha detto ancora Tilatti, nella relazione sulle linee di indirizzo - come energie da coltivare, a condizione che le istituzioni condividano l’obiettivo e facciano la loro parte”. I lavori del congresso, coordinati dal direttore di Confartigianato Udine Gian Luca Gortani, sono cominciati con i saluti del sindaco di Manzano Lidia Driutti e con la relazione introduttiva di Giusto Maurig, presidente della zona ospitante (Friuli Orientale). Non a caso Confartigianato Udine ha scelto di convocare il congresso annuale in un capannone, per decenni luogo-simbolo dello sviluppo produttivo maturato e oggi della crisi. Da qui può infatti ripartire il successo del modello artigia-

no e della piccola impresa. Ma occorre non solo che la Regione sposi il progetto, serve che rimuova ostacoli vecchi e nuovi che frenano le imprese. Come? Fisco e burocrazia: gli artigiani chiedono una fiscalità, anche locale, che non penalizzi le piccole aziende - ad esempio con l’Imu e Tares - e con semplificazioni burocratiche reali - concertate a partire dalle proposte operative delle categorie economiche. A questo proposito Confartigianato lancia una sfida alla Regione: l’istituzione di un tavolo tecnico-politico fra categorie e Regione in grado, con la politica dei piccoli passi, di individuare e di risolvere i problemi burocratici. Occorre inoltre accelerare sul fronte della sussidiarietà, potenziando il Cata regionale e accreditando anche in FVG (come in Lombardia, Lazio, Veneto e nelle Marche) la neonata Agenzia per le imprese di Confartigianato. Infrastrutture e habitat imprenditoriale: Confartigianato Udine chiede una accelerazione sul fronte delle infrastrutture. Serve un territorio in cui la banda larga abbia raggiunto entro tre anni il 100% delle imprese e in cui aprire un’azienda

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Un momento del Congresso.

sia facile almeno come nella media dei paesi Ue (l’Italia è al 73° posto nel mondo). Fare impresa deve tornare ad essere “facile e prestigioso” perché solo così si favorisce l’emersione del sommerso, la lotta all’abusivismo e alla concorrenza sleale, rilanciando l’imprenditoria giovanile (oggi il FVG è la peggiore regione d’Italia per flessione dei titolari artigiani under 35). Non è una questione di incentivi, ma di un mix appunto di semplificazione, fiscalità sostenibile, infrastrutture ed ambiente culturale positivo.

voro, focalizzate sulle persone, nonché rilanciare l’apprendistato e tutte le modalità di formazione ‘in azienda’, rilanciando quella professionale, quindi più lavoro per le imprese e per i nostri collaboratori. Il dibattito è proseguito con gli interventi di Pietro Botti (presidente del Gruppo Anap provinciale e regionale); Daniele Cuciz (presidente Comitato Pmi); Ilario De Nardo (zona del Friuli Occidentale); Roberto Vicentini (presidente di Confidimprese FVG); Francesca Comello (vicepresidente provinciale del Movimento “Donne Impresa” e vicepresidente aggiunto della zona Alto Friuli; Adriano Stocco (capo categoria provinciale “Impianti elettrici”; Alida Liberale (zona di Udine); Ermes Vatri (zona del Friuli Occidentale); Germano Uliana (capo categoria provinciale “Ferro e metalli”); Alberto Dreossi (presidente provinciale del Movimento “Giovani Imprenditori”); Pierino Chiandussi (capo categoria provinciale e regionale, nonché membro del direttivo nazionale, di Confartigianato Trasporti; Mauro Pinosa (zona del Friuli Orientale); Carlo Faleschini (presidente onorario di Confartigianato Udine); Giorgio Turcati (capo categoria provinciale “termoidraulici”); Enrico Pivotti (zona dell’Alto Friuli e membro del CdA di Udine e Gorizia Fiere SpA.

Credito e liquidità: occorre rafforzare i confidi, con uno sforzo congiunto pubblico-privato, e dotarli di nuove competenze per superare il creditcrunch che penalizza soprattutto le micro e piccole imprese (-5,5% di prestiti bancari negli ultimi due anni). Ridurre i tempi di pagamento, perché le aziende hanno diritto di essere pagate a 30-60 giorni, come del resto d’Europa e non a 170 giorni dalla Pubblica amministrazione e a 96 giorni dalle aziende medio-grandi. Lavoro e formazione: superata l’emergenza del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali occorre investire di più nelle politiche attive del la-

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I Fatti

Ecco i “Capitani Coraggiosi” che hanno avviato impresa nel 2012 Ospitata al Parco Scientifico di Udine la terza edizione del premio promosso dai Giovani Imprenditori

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’imprenditoria giovanile rappresenta il futuro dell’economia del Friuli e va coltivata in ogni modo”. Lo ha detto, partecipando alla terza edizione di Capitani Coraggiosi che si è svolta venerdì 31 maggio al Parco scientifico e tecnologico Luigi Danieli, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini. Nel corso della serata, organizzata dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine, hanno ricevuto il diploma di “Capitano Coraggioso” i migliori 15 neoimprenditori che hanno iniziato un’attività imprenditoriale in un periodo di grave crisi, come l’anno 2012.. “La mancanza di investimenti - ha aggiunto Fontanini - sta aggravando la situazione di crisi, come dimostra il fatto che solo metà dello stanziamento di 10 milioni di euro deliberato dalla Provincia di Udine a favore di Confidimprese e delle BCC friulane sia stata utilizzata dalle aziende”.

vazione, Fabio Feruglio, ha sottolineato la positiva collaborazione con Confartigianato Udine, anche nell’ambito di alcuni progetti finalizzati a supportare l’innovazione nelle piccole imprese del territorio. Il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti, sollecitando la politica a sostenere maggiormente le imprese attraverso politiche creditizie più efficienti e più rispondenti alle attuali esigenti, ha presentato la nuova Scuola per imprenditori, una scuola “permanente” sulla gestione d’impresa, che proporrà corsi di formazione specifica per mettere gli imprenditori in condizione di affrontare i problemi che quotidianamente emergono nella gestione della loro azienda. Nel corso della serata, presentata da Claudio Moretti, il presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine Alberto Dreossi, insieme al presidente regionale dei Giovani Francesco Francescut, ha sottolineato il lavoro svolto dal movimenti per sviluppare l’imprenditoria giovanile ed ha spiegato il perché di questa iniziativa dedicata a chi avvia un’impresa. Il “concorso” è stato suddiviso in 2 categorie: junior (under 35) e senior (over 35).

Il neo assessore all’innovazione e allo sviluppo economico del Comune di Udine, Gabriele Giacomini, nel saluto, ha citato una frase pronunciata da Luigi Einaudi, economista e primo presidente della Repubblica, mentre il direttore di Friuli Inno-

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Il gruppo dei 15 premiati.

Premiati Under 35: Denis & Gabriele Savio Imprenditore del settore legno San Giovanni al Natisone; Andrea Bortolotti Impianti elettrici Majano; Manuela Modotti Parrucchiera Pozzuolo del Friuli; Aelita Khaymakhan Pasticceria Udine; Fabrizio Rovesti Prototipazione 3D Udine. I diplomi sono stati consegnati da Rudi Matiz vicepresidente del direttivo giovani.

Nel corso della serata apprezzate le relazioni di Roberto Treu, presidente del Comitato di pilotaggio di Eures-T-Euradria che ha illustrato le proposte di questo progetto transfrontaliero per i giovani e di Sandro Zorino, della Theorema Consulting che ha parlato di come migliorare la reputazione creditizia verso le banche. Presenti anche Mauro Damiani, presidente della zona di Udine, Giusto Maurig, presidente della zona Friuli orientale, Marco Scodellaro, presidente Giovani Imprenditori di Pordenone, Cristina Zanello, vicepresidente Donne Impresa Udine e Gian Luca Gortani, direttore di Confartigianato Udine.

Premiati Over 35: Michela Bellucci Parrucchiera Unisex Udine Impresa; Antonio Moliterni Sarto Udine; Edy Livon Imprenditore del settore legno Pradamano; Silvio Carnelutti Impianti elettrici Basiliano. Ha consegnato i diplomi Elisabetta Parise, vicepresidente del direttivo giovani. Segnalati come casi aziendali interessanti: Marco Ferigutti, assistenza tecnica elettrodomestici Udine; Danilo Macorig, impresa di autotrasporti Pavia di Udine; Alessio Rossi, imprenditore edile di Basiliano; Giorgio Dose, spazzacamino di Basiliano; Paolo Dolce, gelateria di Udine; Fabiano Saccavini, impianti di riscaldamento a biomassa di Remanzacco. Ha consegnato i diplomi Marco Bressan, consigliere del direttivo giovani.

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I Fatti

Una scuola permanente sulla gestione d’impresa, promossa dai Movimenti Donne e Giovani

Presentata la nuova “Scuola per imprenditori” di Confartigianato Udine ditori, corsi di formazione specifica per metterli in condizione di affrontare i problemi che quotidianamente emergono nella gestione della loro azienda. Corsi specifici sulla gestione d’impresa saranno proposti anche per le persone che hanno appena iniziato il cammino imprenditoriale, le start-up e per chi non ha ancora avviato impresa. La prima edizione della Scuola è dedicata alle banche e al credito e Sandro Zorino, nella lezione d’avvio sul tema “Come migliorare la mia reputazione creditizia verso le banche”, ha anche brevemente illustrato il programma 2013 che affronterà temi come il rating bancario, lo smobilizzo crediti, il consolido, la riduzione dei costi bancari, il credito convenzionato e le banche estere. Le prime due lezioni sul tema della lettura dell’estratto conto e del rating bancario si terranno a Udine il 1° e il 15 luglio nella sede di FFF (via Savorgnana, 14).

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el corso della serata Capitani coraggiosi è stata presentata la nuova Scuola per imprenditori di Confartigianato Udine. Si tratta di una scuola “permanente” sulla gestione d’impresa, promossa dai Movimenti Donne Impresa e Giovani Imprenditori, che ogni anno approfondirà uno specifico tema imprenditoriale. “È sempre più importante per gli artigiani - ha detto il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti - affiancare al lavoro e all’abilità manuale competenze manageriali; questa iniziativa di Confartigianato Udine si muove proprio in tale direzione”. La Scuola per imprenditori proporrà ad artigiani e micro-piccoli-medi impren-

Per maggiori dettagli visitare il sito www.confartigianatoudine.com nella sezione formazione.

www.assicuragroup.it 10


I Fatti

A che punto è la notte? Presentati i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Udine in occasione del congresso

Ottavo Rapporto annuale sull’artigianato

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a alcuni anni si parla di crisi economica e l’ottavo Rapporto annuale sull’artigianato della provincia di Udine, presentato in una conferenza stampa il 15 giugno scorso, conferma con le cifre che la notte non è ancora finita. Per comprendere l’intensità della recessione, misurata da molteplici variabili economiche, l’Ufficio Studi ha posto i più recenti numeri sul settore in un orizzonte temporale di lungo periodo con un’analisi che si è spinta all’indietro per un trentennio e oltre. Una serie di graduatorie annuali consente così di capire se l’attuale crisi è stata veramente la più intensa o se per alcune variabili, anche in passato, si erano registrati valori così preoccupanti. I numeri delle ore di Cassa integrazione guadagni straordinaria richieste nell’ultimo triennio, sono in assoluto i più alti dagli anni ‘70, segnale dell’elevatissimo numero di crisi strutturali che stanno colpendo le imprese della provincia di Udine. Il tasso di disoccupazione dopo aver raggiunto livelli “frizionali” a metà degli “anni zero”, dal 2008 è in decisa crescita ma il dato rilevato nel 2012 (6,8%) è al 15° posto nella classifica dei 35 anni compresi tra 1977 e il 2012. Il massimo è stato toccato nel 1987 con il 9,1%. Desta preoccupazione la crescita di questo indice negli ultimi 5 anni, ma i livelli raggiunti, grazie anche alle consistenti risorse investite per il sostegno al reddito, sono ancora lontani da quelli degli anni ’80.

Un altro indicatore che è invece giunto su valori record è la disoccupazione giovanile: è dal 1985 (30,6%) che il FVG che non registrava un tasso alto come l’attuale (30,4%). Preoccupa anche la demografia delle imprese, con il 2012 terzo peggior anno dell’ultimo trentennio. Da notare però che, anche in questo caso, in passato ci sono stati periodi più difficili dell’attuale (primi anni ‘90). 50 anni fa gli apprendisti artigiani in provincia di Udine erano 6.480 ossia 4 volte e mezzo gli attuali, mentre rispetto a 5 anni fa l’edilizia ha perso il 24% dei lavoratori, il 26% di imprese e il 34% di ore di lavoro. Il numero di lavoratori dipendenti dell’artigianato, dopo il massimo del 2007 è crollato nell’ultimo quinquennio (-17%); la perdita di posti di lavoro ha riguardato soprattutto operai e apprendisti artigiani, mentre il numero di impiegati ha tenuto. I prestiti bancari sono stati tagliati del 5,5% negli ultimi due anni e la quota di artigiani sfiduciati, misurata dalla semestrale indagine congiunturale, ha raggiunto la quota record dell’84,6%. Alla conferenza stampa che ha anticipato il congresso annuale tenutosi nel pomeriggio dello stesso giorno, sono intervenuti il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti i vice presidenti Franco Buttazzoni ed Edgarda Fiorini, il presidente di Confartigianato Udine Servizi Daniele Nonino, il direttore Gian Luca Gortani e il responsabile dell’Ufficio Studi Nicola Serio.

Confartigianato Udine e UniCredit organizzano l’incontro formativo

Negli uffici di Confartigianato Udine Servizi a Cividale ( viale della libertà 46/I/8) Programma: le logiche di valutazione del merito creditizio Il set informativo per l’accesso al credito la Centrale d’Allarme Interbancaria (C.A.I.) La Centrale Rischi (CRIF) Per informazioni: Ufficio di Cividale | tel. 0432 / 731091 | cividale@uaf.it 11


I nostri imprenditori

Pasticceria Giada – Tricesimo

La pasticceria pronta a coccolare i tuoi desideri Ingredienti: ricerca della qualità, cura nei dettagli e ascolto del cliente hanno sempre contraddistinto” ci spiega Andrea Paoloni. L’attività della Pasticceria Giada è un riferi-

Solo varcando la soglia della Pasticceria Giada sembra di respirarla e viverla la grande passione di Andrea Paoloni per la sua azienda: venticinque anni di attività ma con l’entusiasmo del primo giorno. Dopo aver lavorato da dipendente in una pasticceria; insieme alla moglie Assunta decidono di aprire il loro laboratorio, chiamandolo come la figlia: Giada. L’azienda si è distinta da subito, proponendo prodotti ricercati, dall’alta pasticceria italiana alla tradizionale francese. La ricerca della giusta materia prima, in grado d’infondere aromi inconfondibili e inebrianti, la riscoperta di antiche ricette e metodi di preparazione, la capacità di saperli reinterpretare in chiave moderna, l’idea di proporre vere e proprie collezioni che si rinnovano secondo le stagioni, hanno fatto della Pasticceria Giada un riferimento per intenditori e più in genere per persone dal palato fine e attento. “Negli anni abbiamo mantenuto la nostra passione e la dimensione artigianale, per dare al cliente la cura e la qualità che ci

mento anche sul territorio: Andrea Paoloni, infatti, fa parte del gruppo “Etica del Gusto” (www.eticadelgusto.it), crea e partecipa a eventi coinvolgenti, anche specifici per i bambini, per sensibilizzare alla cultura del gusto, della tradizione e dell’artigianato ed è capofila al progetto “Botteghe di mestiere”, un modello sperimentale per la formazione dei giovani, che sono ospitati per 6 mesi, con l’obbiettivo di insegnare loro l’arte pasticcera. “Vedere giovani crescere in azienda, formarsi e acquisire nuove competenze mi riempie di soddisfazione e orgoglio” continua Adrea Paoloni. Oggi, oltre alla maestria dei titolari, l’azienda può contare sulla professionalità artistica di quattro collaboratori. La pasticceria Giada offre ai suoi clienti mignon e le praline di cioccolato, proposte in più di 40 tipi, oltre alle torte, ai dolci di stagione, alle ricercatezze per specifiche occasioni come matrimoni, ricevimenti e feste. “Ne-

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gli ultimi anni abbiamo dedicato una particolare attenzione al packaging e alla presentazione del prodotto ci racconta un doveroso coronamento alla precisa ricerca d’equilibrio tra vista e gusto, tra occhio e palato.” Quando chiediamo ad Andrea Paoloni come vede il futuro della sua attività, lui risponde con inaspettata positività: “roseo” dice “la cerchia di persone che apprezzano i nostri prodotti è ogni giorno più grande, li vedono e li conoscono online, attraverso il nostro sito e la nostra pagina facebook e poi li conquistiamo con il sapore. Un vero successo, ottenuto ascoltando e coccolando i clienti, condividendo con loro la nostra passione”. Lasciamo la Pasticceria Giada e il suo Mastro Pasticcere con un buonissimo vassoio di paste e con la chiara sensazione di aver incontrato un imprenditore determinato, entusiasta che ha voglia di realizzare ancora molti sogni.

Uno dei premi del Photo Contest del Progetto MANI è stato ritirato alla Pasticceria Giada da Evin Vin

Carta d’identità Nome: Pasticceria Giada Attività: produzione dolci, mignon, praline, gelatine Sede: via San Pelagio, 24 - Tricesimo (UD) www.giadapasticceria.it

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Categorie

La mobilitazione di Confartigianato ha portato alla modifica del decreto sulle qualifiche professionali

Scampato pericolo per gli installatori d’impianti a energie rinnovabili cisti di Confartigianato Udine, si tratta di «un colpo assestato contro la burocrazia inutile grazie alle nostre iniziative, culminate il mese scorso con l’invio di una lettera di protesta al Ministero dello Sviluppo Economico. L’iniziativa è stata in grado di coinvolgere le imprese locali e l’intero sistema nazionale». Nello specifico della norma, viene dunque modificato il sistema abilitante per le attività di installazione di impianti a energie rinnovabili, riconoscendo l’esperienza già acquisita sul campo; quindi le aziende potranno continuare a lavorare, come previsto dai criteri del decreto del 2008 in relazione ai responsabili tecnici. «È una importante vittoria per le imprese - commentano i dirigenti di Confartigianato Udine - che spesso devono lottare non solo con la crisi, ma anche con gli effetti di una regolamentazione che ingessa l’operatività preoccupandosi di normare aspetti insignificanti ignorando le reali necessità di chi opera».

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a mobilitazione di Confartigianato a nome delle imprese che installano impianti a energie rinnovabili - molte delle quali temevano di dover chiudere i battenti dal prossimo 1 agosto - ha dato i suoi frutti: è stata infatti modificata la formulazione del decreto (28/2011) riguardante i criteri di qualificazione professionale. Per Giorgio Turcati e Adriano Stocco, presidenti dei Termoidraulici e degli Elettri-

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Categorie

Presentato il tool per monitorare se quanto paga il GSE è realmente quello che produce l’impianto fotovoltaico

Migliorare l’efficienza energetica degli edifici per risparmiare

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Confartigianato Udine Adriano Stocco - passa prima di tutto per l’efficienza energetica. Eppure, recenti indagini, hanno rivelato che, nella scelta di un immobile a uso residenziale, non ha ancora il dovuto peso il fattore risparmio energetico, nonostante la significativa incidenza sul contenimento dei costi nelle bollette di casa». Al seminario hanno partecipato una sessantina di imprese alle quali Ferdinando Massarella, consulente per ABB Spa e ABB SACE Division, ha mostrato diversi casi reali di studio, facendo delle comparazioni fra utilizzo e non utilizzo della gestione energetica in domotica che comporta risparmi del 30/40% di energia. Diego Passon di Tpf Energie ha invece mostrato il monitoraggio in tempo reale di un impianto fotovoltaico ed ha presentato il tool che si sta sviluppando per valutare se quanto pagato dal GSE al titolare dell’impianto corrisponde a quanto l’impianto ha realmente prodotto.

a domotica può costituire un ottimo strumento per ottimizzare la gestione energetica di un edificio, migliorandone quindi l’efficienza con un consistente risparmio nelle bollette e una riduzione degli sprechi. L’argomento è stato approfondito nel corso di un seminario organizzato da Confartigianato Udine nell’ambito del progetto B.R.EF. sull’utilizzo efficiente delle risorse da parte delle micro e piccole imprese (finanziato dal progetto Interreg IV Italia-Austria). Durante l’incontro, intitolato “Energy efficiency. Migliorare l’efficienza energetica degli edifici con la building automation”, è emerso come, proprio grazie alla domotica, cioè a quell’insieme di tecnologie finalizzate al miglioramento della qualità della vita negli ambienti antropizzati, si possono raggiungere risparmi del 3040%, con tempi di rientro dell’investimento effettuato di un paio d’anni. «Il risparmio energetico - ha detto il capo categoria elettricisti di

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Cronache

La proposta dell’assessore al commercio e turismo Alessandro Venanzi

Comune di Udine e Confartigianato: tavolo permanete sulle iniziative

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n tavolo permanente per programmare per tempo iniziative, eventi e progetti con il contributo delle categorie economiche. Eventi ha aggiunto l’assessore Venanzi - che dovrebbero sempre di più coinvolgere tutto il territorio comunale compresi i “borghi” ed i quartieri. In questo contesto la pianificazione di Friuli Doc dovrebbe avere un orizzonte di almeno tre anni, per ottimizzare l’uso delle risorse finanziarie”. Lo ha proposto il 5 giugno il nuovo assessore al commercio e turismo del Comune di Udine, Alessandro Venanzi incontrando il Consiglio della zona di Udine di Confartigianato nella sede dell’associazione in via Del Pozzo che ha suggerito all’assessore di utilizzare lo stesso tavolo per lavorare assieme anche nella semplificazione delle procedure. “Siamo consapevoli delle difficoltà che i comuni stanno affrontando, anche per effetto del patto di stabilità e dei ridotti spazi di bilancio - ha infatti detto il presidente zonale di Confartigianato Mauro Damiani - e per questo proponiamo di concentrare gli sforzi sulla semplificazione di procedure e adempimenti, senza costi per le casse pubbliche”. “Su Friuli Doc e su altre manifestazioni - hanno evidenziato il vicepre-

sidente zonale Franco Paravano e il capo categoria provinciale dell’edilizia Gino Stefanutti - crediamo sia importante puntare sulla qualità, sia dell’offerta sia del pubblico, per premiare e valorizzare le vere eccellenze del territorio, tra cui l’artigianato”. Eva Seminara, rappresentante dell’artigianato artistico nel direttivo provinciale, ha rilanciato la proposta di collaborazione con il Comune - già condivisa nella predisposizione del Pisus - per la realizzazione di un centro permanente al tempo stesso culturale ed espositivo in cui i veri artigiani, a rotazione, possano presentare i propri prodotti, illustrare il proprio mestiere e trasmettere la passione del fare alle giovani generazioni. Venanzi ha infine accolto l’invito di Elisabetta Parise e Francesco Roiatti, rappresentanti del Movimento Giovani Imprenditori, a portare la testimonianza di un giovane amministratore agli imprenditori under-40 in occasione di un prossimo appuntamento. Per sottolineare il positivo e stretto rapporto con il turismo ed il commercio, Confartigianato Udine ha infine auspicato di aggiungere la parola “artigianato” al referato dell’assessore “e questo non solo per un mero scopo simbolico” ha evidenziato il presidente Damiani.

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Cronache

Gran successo di pubblico per discutere insieme la situazione economica e occupazionale

Giuseppe Bortolussi ospite del circolo codroipese “La tribuna”

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l rigore non paga»: lo ha detto il segretario generale della Cgia (Confederazione generale italiana artigianato) di Mestre, Giuseppe Bortolussi, intervenendo a un incontro organizzato dal circolo codroipese «La tribuna» in collaborazione con Confartigianato Udine, Unioncamere FVG e patrocinato dal Comune. Circa 200 persone, fra cui sindaci e amministratori, ma soprattutto imprenditori, moltissimi di Confartigianato, preoccupati per la crisi drammatica. «La situazione economica e occupazionale nelle piccole e medie imprese del Triveneto» era appunto il titolo del convegno, introdotto dal saluto di Angelo Petri, che presiede «La tribuna», e dai presidenti di Unioncamere FVG, Giovanni Da Pozzo, e di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti. I quali hanno delineato, per la nostra regione dove le micro e piccole imprese costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto produttivo, un trend che non accenna a risalire la china, sottolineando la perdita di 4 mila 400

aziende dal 1999 a oggi, di migliaia di posti di lavoro. La pressione fiscale è insopportabile: “Abbiamo finito la scorsa settimana di lavorare per Roma”, puntando il dito sul patto di stabilità, sulle norme capestro per la sicurezza e sulle pensioni d’oro. “Non se ne può più - ha detto Da Pozzo - l’aumento dell’IVA sarebbe catastrofico”. Come se ne esce? Per Bortolussi «la politica di rigore che la Germania ci ha imposto la porterà alla rovina insieme ai Pigs (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna): è tollerabile una aumentata inflazione se serve a far ripartire l’economia. Usa e Giappone hanno insegnato che si esce dalla crisi stampando denaro. Cosa che noi non possiamo fare, perché per noi l’euro è moneta straniera». Inoltre - ha sottolineato Bortolussi occorre tenere presente che il 90% e più del mercato di riferimento è alimentato dalla domanda interna; l’export è importante, ma attenzione a non esagerarne il peso nella ripartita.

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Cronache

23 scuole primarie coinvolte in provincia di Udine, oltre 2.000 bambini e 624 ore di laboratorio

Tutti i numeri del progetto “Maestri di mestieri 2012-2013”

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ha consentito di passare dalle 2 alle 23 scuole che hanno partecipato nell’anno scolastico 2012/2013. Infatti grazie al contributo dei progetti speciali per la scuola della Regione FVG, è praticamente raddoppiata l’operatività del progetto, con 624 ore di laboratorio portate in 104 classi delle scuole primarie, con il coinvolgimento complessivo di 2.122 piccoli artigiani. Le scuole che hanno partecipato alle attività sono localizzate in 19 comuni e appartengono a 13 diverse Istituzioni Scolastiche.

ltre 2.000 alunni delle scuole elementari friulane hanno partecipato al progetto speciale “Maestri di mestieri 2012-2013” organizzato dal movimento Donne Imprese di Confartigianato Udine con il contributo della Regione FVG. Ad illustrare i risultati di questa attività in una conferenza stampa che si è svolta il 18 giugno sono state la presidente provinciale del Movimento Donne Impresa Michela Sclausero, Liviana Di Giusto, Chiara Iardino, Laomi Scanavini, artigiane maestre di mestiere e Francesca Tonini, animatrice del progetto. “Da una decina d’anni - ha spiegato Michela Sclausero - Confartigianato Udine collabora con le istituzioni scolastiche regionali per diffondere fra i bambini della scuola primaria l’artigianato e i suoi valori di creatività, tradizione, innovazione e cultura”. Inizialmente l’attività era svolta in modo occasionale, mentre dal 2008, grazie al sostegno della Commissione Regionale per l’Artigianato del FVG e all’impegno del Movimento Donne Impresa, l’attività si è progressivamente affermata ed è stata effettuata in modo sistematico, organizzato e capillare. Questo

Alunni partecipanti

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Cronache

Il presidente onorario di Confartigianato Udine ricorda l’avvocato Venicio Turello

Faleschini: “Turello, l’unico vero assessore all’artigianato” gianato, ricorda la figura dell’avv. Venicio Turello. “Turello varò fra l’altro, solo un anno dopo il suo insediamento che fu nell’84, la legge 48 che erogava contributi in conto capitale fino al 15% e per la restante somma ammessa a contributo prevedeva un mutuo agevolato con Artigiancassa. Assieme al consigliere Diego Carpenedo fece la legge montagna con contributi in conto capitale fino al 35% per la costruzione o l’ammodernamento di laboratori o l’acquisto di macchinari. Norme che consentirono un vero e proprio rilancio dell’artigianato dopo il terremoto. Ancora oggi gli artigiani lo ringraziano unitamente all’Esa al quale l’assessore delegò, per ridurre i tempi, la gestione delle pratiche lasciando all’assessorato compiti legislativi, di controllo e finanziari. Praticamente fu lui a dare il via ai primi, e rari, esempi concreti di decentramento. Turello, che lavorò con il pieno appoggio dell’allora presidente della Regione Adriano Biasutti e della maggioranza, fu un esempio di competenza, serietà e di moderazione. Un vero uomo del fare”.

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stato l’unico assessore regionale all’artigianato con delega piena che utilizzò da subito promuovendo molti provvedimenti di legge e riforme. Disponibile, concreto, attento, di poche parole, se a una domanda rispondeva di sì, il problema era risolto, ma se la risposta era no, non c’era nulla da fare”. Così Carlo Faleschini, presidente onorario di Confartigianato Udine, già presidente dell’Esa, ente per lo sviluppo dell’arti-

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