UDINE
Periodico quindicinale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale
Anno XII - Supplemento n. 8 - Maggio 2012
Al poeta friulano Pierluigi Cappello il premio speciale “Capitani Coraggiosi 2012”
MECCANICA, BENESSERE E RINNOVABILI, ACCORDO CON IAL FVG SULLA FORMAZIONE DEI LAVORATORI LABORATORI ARTIGIANI SICURI IN PIAZZA LIBERtà PER LA SECONDA EDIZIONE DI “SICUREZZA TRA LA GENTE” ARTIGELATO: UNA SFIDA ANCORA APERTA PER EDUCARE CONSUMATORI E PRODUTTORI WELFARE A RISCHIO PER I PENSIONATI SE NON CI SARÀ RIPRESA DELL’ECONOMIA
Contenuti Periodico quindicinale di Confartigianato Imprese F.V.G. Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1020 del 08/03/2001 Anno XII - Supplemento al n. 8 - Maggio 2012 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Bruno Gazulli Comitato di redazione: Enrico Eva, Bruno Gazulli, Gian Luca Gortani Gianfranco Trebbi Hanno collaborato a questo numero: Flavio Cumer, Rachele Francescutti, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone, Oliviero Pevere, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio Fotoservizi: Foto Agency Anteprima Sas Via Pradamano 39, 33100 Udine Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Coroneo 6, 34133 Trieste Tel. 040 363938 Editore: Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Via Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938 Progetto grafico: Unidea Stampa: Cartostampa Chiandetti srl Reana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106 Pubblicità: Per la pubblicità su Inforimpresa potete contattare Rosanna Palmisciano Tel. 0432 516738
Editoriale 03 Un “decennio perso” anche in termini sociali e produttivi I fatti 04 “Capitani coraggiosi” premiati 44 nuovi imprenditori artigiani 06 Cappello: “Coraggioso è chi vince le proprie paure” 08 Confartigianato in piazza “con sei laboratori sicuri” 09 Accordo sulla formazione dei lavoratori nostri imprenditori 10 La tradizione dei rimedi naturali porta innovazione nel settore del benessere Categorie 12 Autotrasporto a rischio collasso senza provvedimenti urgenti 13 Artigelato: una sfida ancora aperta per educare consumatori e produttori Cronache 14 Tre imprenditori associati tra mille innovatori del Nordest 15 Delegazione friulana a “Xylexpo” di Milano 16 Vicino/Lontano l’appuntamento “Nuovi italiani, Cartoline dall’Italia” 17 “Gli artigiani del sole” agli European Solar Days Inapa 18 Iniziativa in piazza a Udine contro l’Alzheimer 19 Welfare a rischio per i pensionati se non ci sarà la ripresa dell’economia 2
Editoriale
Un “decennio perso” anche in termini sociali e produttivi di Graziano Tilatti da condurre alcuni alla chiusura dell’attività o addirittura a decisioni estreme. Se l’artigianato provinciale fosse un’unica grande azienda di quasi quarantamila addetti, il suo volume d’affari rispetto al 2007 si sarebbe contratto del 20% e il numero di dipendenti si sarebbe ridotto di quasi il 13%. Se si trattasse di una sola mega-impresa forse queste contrazioni apparirebbero meno drammatiche. Invece a pagare questo conto salato sono decine di migliaia di titolari, collaboratori e dipendenti che alle spalle hanno sempre meno risorse a cui attingere e di fronte un avvenire che per la prima volta da decenni riserva ai nostri figli e nipoti prospettive peggiori delle nostre. Fuori dall’Europa e dall’Occidente, larga parte del mondo sta vivendo quello sviluppo che per noi appartiene al passato. Siamo noi ad essere schiacciati sul presente, non il mondo intero. Con questa consapevolezza, cerchiamo soluzioni ai problemi di oggi, ma ricordiamo che anche in momenti così difficili, dobbiamo trovare la forza di lanciare il nostro sguardo più lontano.
14922: tante erano le imprese artigiane in provincia di Udine alla fine del 2011. Questa cifra non dice molto a meno che non si consideri che occorre tornare indietro di 10 anni, fino al 2001, per trovare un numero altrettanto basso di aziende attive. È vero che la “curva demografica” del comparto ha per sua natura un andamento con alti e bassi, ma a differenza del passato non trova conferma il tradizionale effetto anticiclico del nostro tessuto produttivo. In altre parole, in questi anni l’imprenditoria diffusa non riesce più a funzionare come ammortizzatore delle congiunture negative. Ecco perché possiamo parlare di un “decennio perso” non solo dal punto di vista statistico, ma anche in termini sociali e produttivi. Dietro questa contrazione si nascondono segnali di una graduale trasformazione strutturale che sta interessando il modo complessivo di produrre e di consumare. Le imprese, le istituzioni, le parti sociali e la (buona) politica dovrebbero focalizzare l’attenzione su questi mutamenti profondi per riuscire a costruire un percorso condiviso verso lo sviluppo, una strategia unitaria e una visione comune. Le emergenze quotidiane spingono invece tutti a concentrarsi sui rischi immediati, sulle minacce improvvise, sui continui annunci di disastri annunciati. Questa crisi non ci sta sottraendo soltanto risorse, lavoro, denaro, ecc.: ci sta rubando il futuro nel senso che tende a distogliere la nostra attenzione - per paura e incertezza - dalla necessità di guardare oltre il domani immediato, oltre le incertezze sempre più allarmanti. Forse proprio in questa perdita di coraggio e di prospettiva va ricercata la causa del crescente disagio sociale denunciato da un numero crescente di segnali. Oltre a sopportare una crescente pressione competitiva, fiscale e burocratica, i piccoli imprenditori continuano a subire una sempre più insostenibile pressione di carattere psicologico, al punto
Se l’artigianato provinciale fosse un’unica grande azienda di quasi quarantamila addetti, il suo volume d’affari rispetto al 2007 si sarebbe contratto del 20% e il numero di dipendenti si sarebbe ridotto di quasi il 13%. 3
I Fatti
“Capitani coraggiosi”: premiati 44 nuovi imprenditori artigiani Uno su cinque è straniero, uno su tre donna. Si ripete il successo dell’evento promosso dai Giovani Imprenditori
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uesto Paese obbliga ad essere coraggiosi e a me spiace che siate costretti ad essere coraggiosi per intraprendere una attività imprenditoriale. Un Paese civile non dovrebbe aver bisogno degli eroi”. Lo ha detto il poeta friulano Pierluigi Cappello alla seconda edizione di “Capitani coraggiosi”, l’iniziativa promossa dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine che si è svolta l’11 maggio nel Centro Culturale delle Grazie a Udine e nel corso della quale è stato assegnato il diploma di Capitano Coraggioso a 44 giovani, tra i 700 che nel corso del 2011 hanno avviato la loro impresa. La serata è stata imperniata sulle quattro parole chiave: RICONOSCIMENTO con il diploma di “capitano coraggioso”, perché in Italia, nell’attuale fase economica non è facile iniziare l’attività d’impresa; CONDIVISIONE per conoscere le esperienze dei giovani colleghi che hanno iniziato a navigare nello stesso anno; IDENTITÀ, ovvero riconoscersi in un gruppo di imprenditori con aspettative ed esigenze
simili; INTRATTENIMENTO, perché essere imprenditore non è solo sacrificio e fatica, ma anche divertimento. A coordinarla brillantemente l’attore Claudio Moretti. I saluti introduttivi sono stati portati dal presidente del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine Alberto Dreossi che ha invitato i presenti a conoscersi, a fare rete e ad utilizzare, se lo ritengono, i servizi dell’Associazione. Il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti, nel suo intervento, ha elogiato “i giovani che hanno intrapreso un’attività economica in un momento di grande crisi come questo dimostrando non solo di avere uno straordinario coraggio, ma anche la capacità di vedere oltre la crisi e quindi di credere nel futuro”. Interessante notare come tra i giovani premiati uno su cinque fosse straniero, uno su tre donna e l’età media dei Capitani Coraggiosi sia di 35 anni. In generale le attività più numerose tra i premiati sono state quelle del settore informatico, dell’edilizia e impianti, dei servizi
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Il pubblico presente all’evento
alla persona e dell’arredo. Più rappresentata anche per motivi logistici la zona di Udine (38%), seguita dal Friuli Orientale (24%); incoraggiante l’osservazione che un Capitano Coraggioso su dieci viene dalla montagna.
giovani Alto Friuli), il portavoce per i giovani della Bassa Friulana Luca Colussi, la consigliera Elisabetta Parise, il referente giovani per il Friuli Orientale Alberto Dalmassons, la consigliera Filomena Avolio, il referente giovani per la zona di Udine Francesco Roiatti ed il presidente provinciale del Movimento Donne Impresa Michela Sclausero. L’iniziativa è stata realizzata con il contributo della Federazione delle Bcc e di Eures-Euradria.
A Pierluigi Cappello è stato consegnato il premio speciale “Capitani coraggiosi 2012” da parte del Sindaco di Udine Furio Honsell, intervenuto alla cerimonia, il quale ha spronato i giovani a credere nel futuro “perché i valori che sono alla base della cultura occidentale, la democrazia e il metodo scientifico, ponendo la persona al centro dell’attenzione consentono di costruire un sistema economico a servizio delle persone, sistema che ha un valore universale”.
Cos’è il diploma di “capitano coraggioso”? Si tratta di un diploma simbolico per i giovani imprenditori under 45 che hanno avviato l’attività nel 2011. È un riconoscimento che testimonia la capacità di mettersi in gioco e credere in se stessi, nonostante tutti gli ostacoli che ci possono essere sul cammino. Un incoraggiamento per tutti i “capitani d’impresa” che hanno iniziato a navigare nonostante il mare burrascoso!
Fra i presenti anche il vice presidente di Confartigianato Udine Edgarda Fiorini, il direttore Gian Luca Gortani e i membri del Consiglio direttivo Giovani Imprenditori che hanno a rotazione consegnato i diplomi: i vicepresidenti Alessandro Liani e Rudi Matiz (anche referente
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I Fatti
Cappello: “Coraggioso è chi vince le proprie paure” Intervista al poeta Pierluigi Cappello, premiato durante la cerimonia “Capitani Coraggiosi”
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propria storia, cultura, i propri luoghi. Con pazienza e umiltà, nella consapevolezza che non siamo né migliori né peggiori di altri, ma una realtà con delle specificità”. All’incontro con i giovani imprenditori, il sindaco di Udine Furio Honsell le ha fatto una domanda sul coraggio. Gliela ripropongo: cos’è il coraggio? “La risposta non è mia e non ricordo nemmeno chi la scrisse, ma la condivido. Un Paese che ha bisogno di eroi, non è un paese civile. Analogamente un Paese che ha bisogno di coraggiosi per intraprendere è un Paese che ha qualche cosa che non va. Individualmente il coraggio risiede nel vincere le proprie paure, ma attenzione, che senza la paura il coraggio è sventatezza”. E chi non è in grado di essere coraggioso? “Mica tutti ce la possano fare. Il coraggio può essere però coltivato, edificato, per via culturale, una sorta di disciplina etica, un senso del dovere. Purtroppo l’Italia è ricca di esempi che ci hanno insegnato cos’è il coraggio: sarebbe stato meglio che tutto ciò non fosse stato necessario. Il coraggio affiora nelle situazioni straordinarie, è legato al concetto di emergenza. E quando l’emergenza irrompe nella quotidianità significa che c’è una anomalia nella società in cui si vive”. Ma in una società in bilico i non coraggiosi
ierluigi Cappello, friulano, uno dei poeti italiani di rilievo, è stato ospite di Confartigianato Udine durante la cerimonia “Capitani coraggiosi”. Nell’occasione ci ha rilasciato questa intervista. Recentemente ha dichiarato che “il poeta è un vasaio”. Che relazione c’è secondo lei fra lo scrivere poesie e fare l’artigiano? “È una relazione diretta. Poiein significa fare. Per scrivere poesia serve il saper fare, una competenza tecnica iniziale per edificare i versi, più o meno la stessa che serve per tirare su i ponti. La competenze tecnica deve però essere digerita, assorbita e dimenticata. Il bagaglio metrico deve diventare in pratica una seconda natura. Lo stesso fa il vasaio greco, l’artigiano. La costruzione paziente di un vaso è simile alla costruzione paziente di un verso. L’artigiano ha tecnica e manualità, ma quando crea lo fa con naturalezza e spontaneità”. Che consigli darebbe a un giovane che oggi accetta la sfida di diventare imprenditore artigiano in un mondo in cui “il futuro non è più quello di una volta” e “il presente irrompe con la violenza di un tavolo rovesciato”? “Il consiglio che mi sento di dare, anzi di caldeggiare, è capire chi sei, da dove vieni. Non è possibile confrontarsi con il mondo se prima non si capisce chi si è, se non si conosce la 6
La consegna del riconoscimento. Da sinistra: Dreossi, Cappello, Honsell e Tilatti
Chi è Pierluigi Cappello È nato a Gemona del Friuli nel 1967; vive a Tricesimo. Ha diretto la collana di poesia La barca di Babele, edita a Meduno e fondata da un gruppo di poeti friulani nel 1999. Ha pubblicato i seguenti libri: Le nebbie (1994), La misura dell’erba (1998), Amôrs (1999), Dentro Gerico (2002). Con Dittico (Liboà, Dogliani 2004) ha vinto il premio Montale Europa di poesia. Assetto di volo (Crocetti, Milano 2006) è stato vincitore dei premi Pisa (2006) e Bagutta Opera Prima (2007). Nel 2008 ha pubblicato la sua prima raccolta di prose e interventi intitolata Il dio del mare (Lineadaria, Biella 2008). Nel maggio 2010 pubblica Mandate a dire all’imperatore (Crocetti, Milano 2010), col quale vince il premio Viareggio-Repaci.
rischiano di stare ai margini… “Già. Per questo bisognerebbe evitare che le persone siano costrette ad essere coraggiose”. Come vede il Friuli immerso nella crisi dei paesi occidentali? “Questa è una grande crisi. Però ci sono Paesi nel mondo che crescono. Anche in Europa la Germania, per esempio. La crisi è di vasta portata al punto da investire i pilastri dell’occidente e da modificare l’assetto filosofico. Quello che stiamo vivendo è un momento di grandissima transizione. Secondo me stiamo abbandonando un’epoca per entrare in un’altra. Faremmo bene a scordarci gli schemi mentali precedenti al 2008, fortemente orientati al consumismo, al mordi e fuggi. Prima riusciremo a capire che non potremo più consumare come un tempo meglio sarà. E prima comprenderemo che la cultura dell’usa e getta era sbagliata meglio sarà perché questo ci consentirà di affrontare il futuro con una visione non codificata”. In molti si chiedono se ci sarà per loro un futuro… Dunque, quale futuro? “Non voglio diffondere timori ingiustificati. Per forza che ci sarà un domani e sarà simile al’oggi solo, mi auguro, segnato da ritmi più meditati. Che senso ha correre per avere tanto da consumare? O da accumulare? Meglio forse percorrere strade alternative, comincian-
do, per esempio, a rallentare il ritmo di vita. La chiave è la durata delle passioni non la quantità di passioni spesso frenetiche accumulate in un breve arco di tempo”. Quindi lei vede soluzioni? “A breve termine no. Prima mi chiedeva del Friuli nella crisi. Il Friuli è un luogo d’Europa coinvolto a pari titolo ad altri luoghi. Non c’è specificità. E le soluzioni sono legate alla formazione delle persona. Occorre investire con determinazione nelle università, nella ricerca, nel welfare, nell’innovazione. Occorre investire sulle persone fin dallo loro più tenera età e non per farle diventare consumatori, ma cittadini. Occorre cominciare dai bimbi, rinnovando le scuole, formando docenti competenti il più possibile all’altezza dei tempi. Lei si è mai chiesto perché questa società rimuova sempre più decisamente il concetto di morte?” Perché terrorizza ciascuno di noi? “Non parlo a livello individuale, ma sociale. Il concetto di morte viene rimosso, perché è un ostacolo negli ingranaggi messi in moto fra produzione, comunicazione e consumo. Provi a pensarci e mi dica se non è così. Meglio non lasciare le persone a riflettere. Se si consuma gli ingranaggi riprendono a lavorare, ma questa corsa non ci porta da nessuna parte perché non è la nostra corsa”. 7
I Fatti
Nell’ambito della manifestazione “Sicurezza tra la gente” che si è svolta a Udine dal 12 al 20 maggio
Confartigianato in piazza con sei “laboratori sicuri” zione aziendale obbligatoria, passando per la minaccia del radon e le incertezze previdenziali legate alle pensioni. L’iniziativa ha offerto al pubblico una serie di informazioni gratuite utili a prevenire piccoli e grandi rischi della vita quotidiana e lavorativa. Ecco i titoli dei laboratori, nell’ordine con cui sono comparsi nella loggia sul terrapieno di piazza Libertà: “Una sicurezza per le aziende - Proposte e soluzioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro” a cura di Polo626 e Confartigianato Udine Servizi srl; “Pensione? Sicura! - Check-up previdenziale gratuito e consulenza pensionistica” a cura del patronato Inapa; “Radon: il rischio in casa - Conoscerlo per proteggersi” in collaborazione con Arpa FVG; “Legionella? Non a casa mia! - Dove si annida e come evitarla” e “Bambini sicuri... Anche a casa - Circondiamo i nostri figli di sicurezza” entrambi in collaborazione con Catas; “Stufe e camini, guardiamoci dentro per essere sicuri - Videoispezione in canna fumaria” a cura dei fumisti di Confartigianato Udine. Esperti, artigiani e professionisti sono stati a disposizione per rispondere alle domande del pubblico, offrire consigli pratici e suggerimenti utili.
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ono stati sei i “laboratori sicuri” che Confartigianato Udine ha allestito sabato 19 maggio in piazza Libertà a Udine, sotto il porticato di San Giovanni, in occasione di “Sicurezza tra la gente”, la manifestazione dedicata alla cultura della sicurezza e giunta alla seconda edizione. Sei corner dedicati ad altrettante ‘variazioni’ sul tema della sicurezza: dai rischi domestici dei bambini alle insidie della legionella, dalla manutenzione di stufe e camini alla forma-
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I Fatti
In Friuli oltre 140 addetti della green economy potrebbero beneficiarne subito
Accordo con IAL FVG sulla formazione dei lavoratori Da sinistra Pascolo, Gortani, Brancati, Tilatti e Nonino.
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spiegato Tilatti - serve per guardare al futuro e si può stimare che nel settore delle fonti rinnovabili (non solo del fotovoltaico) da qui al 2020 possano essere creati tra 240 e 1000 nuovi posti di lavoro. In altre parole, il numero di occupati nella filiera impiantistica artigiana provinciale potrebbe aumentare di 1,5 o di 7 volte, a seconda delle scelte di politica energetica ed economica verranno attuate, ma in ogni caso sarà necessario formare le maestranze specializzate in via iniziale a livello nazionale e locale e soprattutto in termini di aggiornamento continuo delle competenze”. In attesa quindi del 5° conto energia sul fotovoltaico, Confartigianato Udine, affiancata in questo caso da IAL FVG, continua a credere nelle potenzialità di tutte le fonti rinnovabili come ad un settore in cui le imprese artigiane possono creare ricchezza ed occupazione. Presenti alla firma anche il presidente di Confartigianato Udine Servizi Daniele Nonino, il direttore di IAL FVG Amedeo Pascolo e il direttore di Confartigianato Udine Gian Luca Gortani.
desso che il lavoro sta diventando un miraggio per molte, troppe persone, definire opportune strategie per creare nuove competenze o migliorare le esistenti è un obbligo oltre che una priorità per chi sul territorio si occupa dell’economia reale e del suo sviluppo. Per questo è stato firmato dai presidenti di Confartigianato Udine Graziano Tilatti e di IAL FVG Vittorio Brancati, un protocollo di intesa in materia di formazione professionale e continua, in particolare dei dipendenti. “Già da molto tempo le nostre due realtà collaborano per la formazione professionale - hanno spiegato Tilatti e Brancati -, ma questo protocollo punta a dare nuovo valore e rilevanza sociale alle professioni operaie, in particolare nei settori della meccanica d’auto, del benessere e dell’economia verde (installatori e manutentori di impianti ad energie rinnovabili)”. Nel solo settore della green economy - in provincia di Udine e per il solo comparto artigiano - sono circa 140 gli operai specializzati già oggi possibili destinatari della formazione continua. “Il protocollo - ha 9
I nostri imprenditori
Volo di Fiori – Codroipo
La tradizione dei rimedi naturali porta innovazione nel settore del benessere Bello è ciò che si ama. Amare se stessi è il primo passo verso la bellezza.
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cosmesi biologica per viso e corpo, aroma massaggio personalizzato con oli essenziali, fiori di bach e tisane biologiche. “Stiamo partendo con calma - ci racconta Michela - i nostri prodotti non vengono subito capiti e prima c’è un grande lavoro di fiducia del cliente, una vera e propria sensibilizzazione culturale”. Per questo motivo Volo di Fiori non è solo un negozio, ma è anche un sito internet (in fase di completamento) e una pagina facebook (www.facebook.com/volodifiori) dove vengono segnalati i prodotti eco furbi e vengono promossi gli eventi organizzati con una newsletter puntuale a tutti i clienti. “Abbiamo un calendario ricco di lezioni di trucco, corsi sugli oli essenziali, serate di alimentazione, dove chiamiamo esperti nazionali e riusciamo a dialogare con i nostri clienti” continua Fabrizio. Un lavoro lento di costruzione di vere relazioni che passa anche dal contatto con il territorio e con i GAS, Gruppi di acquisti solidali, le cooperative sociali e la creazione di un comitato AmiciBio - Amici per la Vita che vuole raccogliere e mettere in rete, con un sito dedicato, tutte le attività che promuovono la cultura biologica nel Friuli. Fabrizio ci fa visitare la sala massaggi, che rispecchia anche questa il concept del negozio e immediatamente ci sentiamo
utto parla di bellezza, natura e amore nella Bioprofumeria Volo di Fiori a Codroipo. Ogni angolo è curato nei minimi dettagli, dall’arredamento in legno naturale, dalla disposizione dei prodotti, dai colori accoglienti. Un ambiente in cui il cliente si sente immediatamente a proprio agio. Lo volevano esattamente così Michela Moras e Fabrizio Bortolotti, che quasi un anno fa hanno aperto questa nuova attività, dopo 4 anni di studio e visite in aziende europee produttrici di biocosmesi. “In questo momento - ci spiega Fabrizio- in cui la moda ha scoperto la necessità di ritornare ai prodotti naturali, sono molte aziende che si comportano da eco-furbi, quindi abbiamo dovuto scegliere con attenzione i nostri fornitori, uno tra tutti l’azienda tedesca WALA che produce cosmetici biologici con il marchio Dr. Hauschka”. La prima bioprofumeria del Friuli nasce quindi dall’esperienza di Michela nel settore della cosmesi e del benessere, che dopo la qualifica di estetista ha lavorato per alcuni anni in centri estetici, erboristerie e anche nella profumeria tradizionale, e dal lavoro di consulente di grafica di Fabrizio che si occupa dell’immagine e della comunicazione del negozio. In questo piccolo angolo bio si può trovare
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cont i n u a re - conclude Michela- in più c’è anche la voglia di far capire alle persone che il ritorno ad uno stile di vita più accogliente e sensibile alla natura è diventato fondamentale e necessario”. R.F.
avvolti da un insieme di profumi meravigliosi. “Questo è il regno di Michela - ci racconta- qui vengono fatte le prove dei prodotti ai clienti dopo la consulenza e i massaggi.” Sempre nella sala lavora anche la collaboratrice di Volo di Fiori: l’operatrice olistica Graziella Buttò specializzata in reflessologia plantare. La formazione continua è fondamentale, soprattutto per la grande innovazione che ha il mondo del bio. Per questo motivo Michela continua a frequentare corsi e attualmente è al secondo anno dell’Accademia di Naturopatia ANEA di Prato e contemporaneamente frequenta i corsi del Bach Center per i fiori di Bach. Alla fine della nostra chiacchierata si parla ovviamente di progetti futuri e Fabrizio e Michela, vista anche la giovane età, ne hanno molti, come la produzione di una linea propria di prodotti o l’e-commerce per articoli particolari e di nicchia che ancora non raggiungono la grande distribuzione. “La passione è sicuramente il sentimento che ci ha fatti partire e che ci spinge a
Carta d’identità Nome: Volo di Fiori Attività: bioprofumeria, cosmesi biologica per viso e corpo, aroma massaggi e consulenze Sede: vicolo Resia, 14 - Codroipo Sito: www.volodifiori.it
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Categorie
I rappresentanti delle categorie dell’autotrasporto hanno incontrato i parlamentari del FVG
Autotrasporto a rischio collasso senza provvedimenti urgenti
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e non ci sarà un’inversione il settore rischia il collasso”. Lo hanno detto artigiani, piccola industria e industriali ai parlamentari del FVG presenti all’incontro che si è tenuto il 27 aprile nella sede di Confartigianato Udine, con le associazioni di categoria dell’autotrasporto del FVG rappresentante da Pierino Chiandussi (Confartigianato), Bernardino Ceccarelli (Federazione regionale delle Piccole e Medie Industrie), Davide Interbartolo (FAI), Gabriele Brun (Fita Cna) e Alessandro Fanutti (Confindustria). I parlamentari che hanno risposto all’appello degli autotrasportatori sono stati Ivano Strizzolo, Ettore Rosato, Carlo Pegorer e Flavio Pertoldi. “La situazione del FVG è così critica - hanno evidenziato le imprese - che in FVG si assiste a un tasso medio di cessazioni di attività di imprese di autotrasporto di circa il 21% contro il 14% nazionale, caratterizzato anche da delocalizzazioni in paesi dell’Europa centro-orientale. Si è parlato delle questioni nazionali che hanno portato alla sospensione della manifestazione e delle questioni locali quali il completamento della terza corsia, ma soprattutto dell’esigenze di avviare con-
trolli seri sui vettori esteri, ed infine dell’applicazione della clausola di salvaguardia sul cabotaggio. I parlamentari hanno riconosciuto l’importanza del comparto dell’autotrasporto si sono impegnati a sostenerne le legittime rivendicazioni e a promuovere la costituzione di un tavolo tecnico a livello locale per implementare i controlli, soprattutto sui vettori stranieri e sul cabotaggio e si sono resi disponibili a fare tutto il possibile, per quanto di loro competenza, per la realizzazione della 3° corsia. Hanno anche dato il loro assenso a fare incontri periodici con la categoria.
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Categorie
I gelatieri artigiani in Assemblea a Udine assieme al consiglio nazionale
Artigelato: una sfida ancora aperta per educare consumatori e produttori
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roseguire i progetti di certificazione e la gestione di attività di formazione professionale sia per i gelatieri attivi che per chi vuole avvicinarsi alla professione. Sono stati questi i principali punti all’ordine del giorno del consiglio nazionale dei Gelatieri di Confartigianato che si è incontrato per la prima volta il 23 aprile nella sede dell’Associazione di Udine. “La certificazione e la formazione - ha detto il presidente nazionale di categoria Loris Molin Pradel sono temi centrali per la nostra categoria perché sono funzionali ad una sempre maggiore qualificazione degli operatori e alla promozione di una cultura del gelato che prescinde dall’utilizzo di preparati industriali o comunque da ingredienti non naturali”. Assieme al presidente Molin Pradel, erano presenti i consiglieri Marco Viel, Gabriele Carosi, Giorgio Venudo, Flavio Pigazzini ed il funzionario nazionale del comparto alimentazione Arcangelo Roncacci. Ad aprire i lavori il saluto del presidente provinciale di Confartigianato Udine Graziano Tilatti. I consiglieri nazionali hanno poi partecipato all’assemblea regionale dei gelatieri che, presieduta 13
dal presidente regionale Giorgio Venudo, ha visto la presenza di una trentina di operatori del settore interessati in particolare alla certificazione Artigelato Gelato artigianale tradizionale garantito, un marchio operativo dalla scorsa estate e che si vuole estendere ad altre imprese rendendolo così pienamente operativo e promuovendolo a livello nazionale. “È stata scelta - ha spiegato Molin Pradel - la via della certificazione garantita da un ente esterno, accreditato ufficialmente e riconosciuto per la sua indipendenza e la sua esperienza nel settore agroalimentare, il CSQA di Thiene. In questo modo sarà possibile fornire ai consumatori una garanzia concreta in merito all’utilizzo di prodotti naturali nella formulazione dei gelati e all’assenza di ingredienti che hanno sollevato dei dubbi per la salute”. Un progetto condiviso dal presiedente regionale Venudo che ha invitato le imprese associate ad attivarsi per poter ottenere entro l’estate il via libera all’utilizzo del marchio. A livello regionale, per facilitare il processo, sarà data vita a un gruppo di lavoro per mettere a punto le procedure semplificando così ulteriormente il lavoro della singola gelateria.
Cronache
Il Premio Città Impresa dedicato quest’anno ai fabbricatori di idee
Tre imprenditori associati tra i mille innovatori del Nordest
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ono imprenditori, lavoratori, amministratori pubblici, giovani brillanti, impegnati nel profit e nel no profit. In comune hanno il Dna dei “fabbricatori di idee”, a tutti i livelli e, da Trento a Trieste, rappresentano il nuovo tessuto economico, culturale e sociale di un territorio che sta cercando di costruire un nuovo futuro. A loro è dedicato il Premio Città Impresa 2012, promosso nell’ambito della quinta edizione del Festival Città Impresa “Le Fabbriche delle idee”, che quest’anno ha premiato 1.000 fabbricatori di idee del Nordest, selezionati dagli organizzatori tra oltre 2.500 segnalazioni arrivate da docenti universitari, associazioni di categoria, enti e istituzioni no profit, giornalisti e altri osservatori del territorio. La cerimonia collettiva di premiazione si è svolta il 2 maggio alla Fiera di
Vicenza, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, nella giornata di apertura del Festival Città Impresa. Un’iniziativa che ha reso con forza la straordinaria dimensione progettuale del Nordest che può permettergli di vincere la crisi e ripartire con maggiore slancio. E che ha fatto incontrare i premiati, per condividere “visioni” e prospettive. Nella convinzione che il Nordest sia una grande fabbrica di idee che può dare un contributo ancora maggiore alla rinascita italiana e europea. A patto che sia unito e che ragioni in rete. Fra i mille premiati anche tre imprenditori friulani associati a Confartigianato Udine: Alessandro Liani, titolare della Video Systems di Codroipo, Livio Romano dell’ACR di Lauzacco e Giuseppe Tissino della Arte Video di Palmanova.
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“Realizzato con i fondi della Commissione Europea - Progetto Euradria 2011 - 2012”
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Cronache
La biennale mondiale delle tecnologie per la lavorazione del legno
Delegazione friulana di imprenditori e studenti a “Xylexpo”di Milano diffusi da Acimall, alla vigilia della manifestazione, ricordano che nel primo trimestre di quest’anno gli ordini per l’industria italiana sono diminuiti del 4,6 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2011, con il meno 24,8 per cento registrato sul mercato nazionale bilanciato dagli ordini provenienti da oltre confine (più 4,25 per cento). Confortanti i dati dei visitatori, oltre 43.000 ingressi, anche se del 15% in meno rispetto al 2010, con il 47% di stranieri. Numeri che testimoniano la sostanziale tenuta della biennale mondiale delle tecnologie e delle forniture per l’industria del legno e del mobile, se rapportata all’attuale crisi economica che colpisce svariati settori sia in Italia che in Europa, e principalmente il comparto del mobile e dell’edilizia. La partecipazione alla trasferta di Milano degli studenti dell’IPSIA Mattioni è stata possibile grazie all’interessamento della vicepresidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Udine, Cristina Zanello.
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a 23esima edizione di Xylexpo, svoltasi a Fiera Milano-Rho dall’8 al 12 maggio scorso su una superficie di circa 32.000 metri quadrati netti espositivi, ha visto la presenza di 515 espositori. In visita all’evento anche una delegazione di Confartigianato Udine, composta da imprenditori associati e studenti dell’Istituto IPSIA Mattioni di San Giovanni al Natisone, che ha beneficiato del pullman e ingresso in fiera gratuiti grazie all’accordo con Acimall (Associazione costruttori italiani macchine e accessori per la lavorazione del legno). I dati
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Cronache
Progetto documentaristico sulle vite e le culture degli immigrati del terzo millennio
Vicino/Lontano l’appuntamento “Nuovi italiani, Cartoline dall’Italia”
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re le vite e le culture degli immigrati che hanno eletto il nostro paese come loro nuova Patria. È una galleria di video-ritratti della durata di 3 minuti ciascuno - delle vere e proprie cartoline dall’Italia del terzo millennio - in cui il cittadino migrante si racconta, parlando delle proprie esperienze e dei propri sogni. L’obiettivo del progetto è di presentare l’immagine dell’immigrato come figura completa, dotata di uno spessore umano e di una storia individuale non solo legata alla mansione o al lavoro che svolge nel nostro Paese. “Nuovi italiani, Cartoline dall’Italia”, apre una finestra sul mondo dell’immigrazione italiana, rispondendo a una curiosità positiva di conoscenza per una corretta accoglienza. Al termine della presentazione del progetto c’è stata la proiezione del documentario che ha coinvolto le oltre 130 persone presenti in sala.
’artigianato, si sa, non è soltanto un fenomeno economico: è anche cultura, arte, tradizione, storia, scuola, comunità. E la storia dell’artigianato friulano è stata scritta, e continua ad esserlo, anche da migliaia di emigranti ed immigrati che con il loro lavoro e le loro vicende personali testimoniano l’impegno per lo sviluppo dell’economia e della cultura del territorio. Anche per queste ragioni, Confartigianato Udine ha sostenuto, all’interno dell’ottava edizione di Vicino/Lontano, la serata del 6 maggio nella Sala Ajace del Comune di Udine intitolata “Nuovi italiani, Cartoline dall’Italia”. Si tratta di un progetto documentaristico per la regia di Massimo Garlatti Costa, artigiano friulano aderente al Club del Cinema di Confartigianato Udine. Brevi interviste fruibili su più piattaforme mediali, che vogliono far conosce-
Una grande storia legata alla nostra terra. Presidenza, Direzione Generale e Sede in Viale Tricesimo 85 a Udine e filiali a Udine, Bressa, Campoformido, Pagnacco, Pasian di Prato e Martignacco www.bancadiudine.it
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Cronache
Iniziativa nelle suole primarie di Tarcento e Udine per far conoscere ai bambini l’energia solare
“Gli artigiani del sole” agli European Solar Days
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pittura di Caravaggio e dei sistemi di illuminazione solar-tube, per giungere infine all’utilizzo delle energie rinnovabili, al solare termico e termodinamico e al solare fotovoltaico, con esempi di varie applicazioni facilmente riconoscibili sul territorio anche dai bambini. Insomma un approfondimento a 360 gradi tutto dedicato al sole, fonte rinnovabile di energia pulita, disponibile, conveniente, inesauribile e in grado di fronteggiare la sfida ai mutamenti climatici. Nel secondo incontro ciascun alunno, stimolato dalle immagini e dagli spunti presentati, si è cimentato nell’ideazione, progettazione e realizzazione di una meridiana portatile funzionante che è stata portata a casa come testimonianza attiva de “Gli artigiani del Sole”. Alle classi e alle scuole partecipanti, che per tradizione si distinguono sul territorio per la propensione alla ricerca scientifica, sono stati regalati alcuni sussidi didattici sotto forma di giochi a energia solare eco-friendly, che permetteranno di visualizzare e comprendere il valore ambientale delle nuove forme di energia pulita e tutelare il mondo di domani, e come incentivo alla ricerca e alle sperimentazioni in classe. Infine ognuno ha recuperato forza ed energia con un vasetto di miele “a km 0”, prodotto dall’azienda di apicoltura F.lli Comaro di Cassacco. Davvero tanto entusiasmo e grande energia per questa edizione di Solar Days!
nche quest’anno Confartigianato Udine ha partecipato agli European Solar Days - la più importante campagna di informazione su scala europea per la promozione dell’utilizzo dell’energia solare -, con la collaborazione della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia. La quarta edizione di questa iniziativa ha visto la programmazione sul territorio nazionale di ben 208 eventi. L’attività realizzata da Confartigianato Udine grazie al progetto di “Gli artigiani del Sole”, ha coinvolto 108 alunni, dai 9 ai 10 anni, provenienti da cinque classi della scuola primaria Marinelli di Tarcento e dell’Istituto Salesiano Bearzi di Udine. Dal 2 all’8 maggio, organizzati in cinque squadre, capitanati dall’ideatrice del progetto Francesca Tonini, e con la supervisione tecnica della responsabile dello Sportello Energia di Confartigianato Udine Donatella Mormandi, gli alunni hanno partecipato a una due-giorni di intensa attività.Il primo incontro è stato dedicato al sole per la conoscenza il più ampia possibile di quello che è il vero protagonista, analizzato in tutte le sue forme ed espressioni: storia, arte, mitologia, scienza, tecnologia. La presentazione interattiva ha raccontato di Stonehenge e dei Faraoni egizi, degli specchi ustori di Archimede e dei sistemi tolemaico e copernicano, dell’attività delle api e della fotosintesi clorofilliana, della luce nella 17
Anap
Iniziativa in piazza a Udine contro l’Alzheimer Italia colpisce circa 500 mila persone. L’iniziativa è stata curata dal gruppo territoriale di Udine, dall’Associazione nazionale comunità sociali e sportive (ANCoS) di Confartigianato persone, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana e dall’Associazione Alzheimer Udine, con il Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma, con la Federazione italiana medici geriatrici (Fimeg), che hanno dato vita alla quinta campagna “Senza ricordi non ai futuro, non permettere all’Alzheimer di cancellare il tuo domani”. È stato distribuito un questionario ed i dati raccolti saranno utilizzati nell’ambito del Progetto “Predizione e Prevenzione della malattia di Alzheimer”.
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abato 24 marzo in piazza XX settembre a Udine, come in tutte le principali piazze d’Italia, l’ANAP ha allestito un gazebo informativo contro l’Alzheimer, malattia che in Gita a Bled il 24 giugno
Il Circolo Ancos Diego di Natale, organizza per domenica 24 giugno 2012 una escursione a Bled (Slo) con il treno storico che viaggerà sulla ferrovia transalpina da Nova Gorica a Bled.
Per informazioni telefonare al 0432510659, fax 0432203239, mail lermacora@uaf.it, o presso il Circolo in Via Ronchi, n. 20 a Udine.
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Anap
Festeggiato anche dall’Anap il primo maggio a Tricesimo
Welfare a rischio per i pensionati se non ci sarà ripresa dell’economia
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elfare a rischio, se non c’e ripresa economica. Questo il grido d’allarme del presidente dell’Anap di Udine, Pietro Botti, alla 15a festa del pensionato artigiano che si è svolta il primo maggio a Tricesimo. “Non possiamo assistere inermi - ha detto Botti - ai suicidi di imprenditori che si ripetono con troppa frequenza. Occorre trovare la forza di reagire e il coraggio di ripartire anche se una volta falliti. Senza rilancio dell’economia non c’é futuro ne’ per i nostri giovani ne’ per noi pensionati”. Sul tema della crisi economica e dei suicidi di imprenditori, è intervenuto, criticando duramente il Governo Monti, il presidente di Confartigianato Graziano Tilatti che ha annunciato l’organizzazione di una messa di suffragio “per tutti coloro che hanno perso la vita nel e per il lavoro, siano essi lavoratori o imprenditori”, che si terrà nella Basilica di Aquileia il 30 giugno assieme alla Conferenza episcopale del Triveneto, alla quale seguirà un momento di riflessione sulla centralità del lavoro. La “Festa del Pensionato” è stata occasione per una riflessione sul tema della “sanità, assistenza e solidarietà”. “Sta crescendo l’attenzione - ha spiegato Botti - sulla “Carta universale della pro-
tezione giuridica degli anziani vulnerabili” e sulla necessità di dare vita a politiche in grado di prevenire le malattie, piuttosto che curarle quando si manifestano. È la collettività nel suo complesso che deve porsi l’obiettivo di garantire a tutti - generazione dopo generazione - l’opportunità di un “buon invecchiamento”, il che significa innanzitutto restare se stessi, attivi e coinvolti nel proprio contesto, poter acquisire nuove capacità e coltivare nuovi obiettivi”. Sul tema sono intervenuti il consigliere regionale Giorgio Venier Romano e il presidente nazionale dell’Anap Gianpaolo Palazzi che ha ricordato anche come “Anap, che ha toccato quota 225mila iscritti, sia l’unica associazione ad essere cresciuta (+400 unità) anche nel 2011 e di come debba contare di più all’interno del sistema Confartigianato. Silvio Pagani ha portato i saluti del Capla, l’organismo che raggruppa i 100 mila pensionati dei lavoratori autonomi del FVG, mentre Fabio Menicacci segretario nazionale dell’Anap ha concluso i lavori sottolineando come “l’effetto combinato dell’aumento del costo della vita e della pressione ormai insostenibile della pressione fiscale, stanno provocando l’impoverimenti di fasce sempre più larghe della popolazione”.
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