InformImpresa maggio 2013

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UDINE

Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale

Anno XIII - Supplemento n. 5 - Maggio 2013

Confartigianato Udine a Eos per la sostenibilità delle imprese

SERRACCHIANI: “CREDITO E BUROCRAZIA FRA LE PRIORITÀ DELLA NOSTRA GIUNTA” “ADESSO TOCCA A VOI!” L’APPELLO DI RETE IMPRESE ITALIA ALLA POLITICA DALL’ASSEMBLEA 2013 IL FUTURO DELL’IMPRENDITORE: IN FRIULI LAVORA IN PROPRIO IL 19,2% DEGLI OCCUPATI UNDER 40 NIDI FAMILIARI, UN PROGETTO DEL MOVIMENTO DONNE IMPRESA CHE È DIVENTATO REALTÀ


Contenuti Periodico MENSILE di Confartigianato Imprese F.V.G. Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1020 del 08/03/2001 Anno XIII - Supplemento al n. 5 - Maggio 2013 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Bruno Gazulli Comitato di redazione: Enrico Eva, Bruno Gazulli, Gian Luca Gortani Gianfranco Trebbi Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Cesare, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Rachele Francescutti, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Coroneo 6, 34133 Trieste Tel. 040 363938 Editore: Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Via Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938 Progetto grafico: Unidea Stampa: Cartostampa Chiandetti srl Reana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106 Pubblicità: Per la pubblicità su Informimpresa potete contattare Rosanna Palmisciano Tel. 0432 516738

Editoriale 03

430: non sono poche!

I FATTI 04

Confartigianato Udine a Eos per la sostenibilità delle imprese

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Serracchiani, credito e burocrazia fra le priorità della nostra Giunta

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Lavora in proprio in Friuli il 19,2% degli occupati under 40

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650.000 posti a rischio e senza crescita l’italia è perduta

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Accordo con FriulAdria per favorire l’accesso al credito delle imprese

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Nidi familiari, un progetto che è diventato realtà

I NOSTRI IMPRENDITORI 12

Trent’anni di emozioni e sfide a due ruote

CRONACHE 14

Maestri di Mestieri, sei artigiani in cerca di piccoli discepoli

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Castelli aperti: un altro successo per gli artigiani

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Cioccolato, web e marketing i temi degli appuntamenti dedicati ai giovani

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Gli studenti si confrontano su identità, modelli e autostima

ANAP 19

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Celebrato anche dall’ANAP il 1° Maggio Botti: “Non tagliate lo stato sociale”


Editoriale

430: non sono poche! di Graziano Tilatti presidente Confartigianato Udine

Sono le imprese friulane che, in pochissimi giorni, hanno risposto all’appello di Rete Imprese Italia rilanciato da Confartigianato Udine e hanno firmato il manifesto “ADESSO TOCCA AVOI!”.

crediti che vanta nei suoi confronti? Non ci si venga a dire che è troppo complicato: è una motivazione inaccettabile dopo 5 anni di crisi e il lungo elenco di imprese che chiudono ‘per crediti’. La BCE ha iniettato risorse che le banche hanno utilizzato per acquistare titoli del debito pubblico. Perché non vincolare un fondo ad operazioni a favore delle micro e piccole imprese? 4. E infine: sviluppare le imprese sostenendo il mercato del lavoro! È urgente rifinanziare gli ammortizzatori in deroga con risparmi di spesa improduttiva, ma occorre guardare oltre l’emergenza. Va abbassato significativamente il costo del lavoro, ridotto il cuneo fiscale, incentivato l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, tanto da dipendenti che da autonomi, rilanciando la voglia e il coraggio di fare impresa.

L’obiettivo? Dare un segnale forte e chiaro al mondo politico ed alle istituzioni del Paese in occasione dell’assemblea nazionale di Rete Imprese Italia che si è svolta a Roma il 9 maggio. Artigiani, commercianti ed esercenti hanno unito le proprie voci in un coro per sollecitare il Governo ed il Parlamento ad agire immediatamente con misure concrete a sostegno dell’economia reale. Si dirà che questo non basta per ottenere quelle riforme e quel cambio di marcia che aspettiamo da così tanti anni. Si obietterà che occorrono azioni più forti, più decise e spettacolari.

Grazie a quei 430 imprenditori che hanno aggiunto la loro firma a quella dei cinque presidenti nazionali in calce al Manifesto! Molti loro colleghi sono troppo sfiduciati o scoraggiati anche solo per alzare la voce. Chi ha ancora la forza di lottare lo fa per migliorare la situazione di tutti e merita finalmente rispetto: quel rispetto che si dimostra con i fatti.

Certo è che non possiamo stare in silenzio. E non si dica che le nostre proposte non sono chiare. Eccole in quattro punti. 1. Ridurre la pressione fiscale! Come? Esentando dall’IRAP le micro-aziende senza una consistente struttura organizzativa e riducendola per le altre attraverso l’innalzamento della franchigia (ricordiamoci che la riduzione dell’aliquota favorisce le imprese più grandi e non le piccole!); scongiurando l’incremento di un punto dell’aliquota IVA dal 21% al 22%; togliere l’IMU dagli immobili strumentali all’attività produttiva, che non sono un’accumulazione di capitale; rivedere la TARES prima che l’ennesima mazzata si abbatta su imprese ormai stremate dalla crisi. 2. Semplificare!!! E questa volta farlo veramente, senza proclami o azioni di facciata. Da dove cominciare? Perché non dal SISTRI?! 3. Dare credito alle imprese! Perché un’azienda non può compensare i debiti verso la PA con i

Dalle imprese un segnale forte e chiaro al mondo politico ed alle istituzioni 3


I Fatti

Confartigianato Udine a Eos per la sostenibilità delle imprese Alla Fiera di Udine, dal 17 al 19 maggio, è stato presentato il progetto B.R.EF.

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ministrazioni come trasformare gli interventi di efficientamento energetico in contributi economici. Dopo il saluto introduttivo di Edgarda Fiorini, vicepresidente di Confartigianato Udine, è intervenuto l’ing. Enrico Biele della Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, che ha spiegato cosa sono e come funzionano i certificati bianchi. L’intervento conclusivo è stato affidato al dott. Giuseppe Dasti coordinatore Desk Energy, Presidio Settori Specialistici di Mediocredito Italiano, gruppo IntesaSanpaolo. Il secondo incontro ha visto la presentazione del progetto B.R.EF. e la testimonianza di alcune aziende che sono riuscite a vincere la sfida della green economy. Si tratta della EcoGeco di Claudia Lubrano e Giampaolo Bianchi, specializzata nella produzione di jeans ecosostenibili, della FriulPallet di Franco Petrigh, che ha promosso una innovativa rete d’imprese per il riutilizzo dei pallet in legno, e di Tenuta Villanova, con Alberto Grossi che ha parlato dell’equilibrio fra natura, territorio e produzione vinicola. Tre esempi che hanno evidenziato come una gestione più efficiente delle risorse può concretamente rafforzare la competitività delle micro e piccole imprese.

onfartigianato Udine ha scelto Eos, il salone italiano sulla sostenibilità ospitato dal 17 al 19 maggio nella Fiera di Udine, per presentare B.R.EF., il progetto cofinanziato nell’ambito del programma Interreg IV Italia-Austria sull’utilizzo efficiente delle risorse da parte delle micro e piccole imprese attraverso azioni di sensibilizzazione, networking, audit e consulenza. Lo stand di Confartigianato Udine è stato caratterizzato proprio con il logo di B.R.EF., diventato protagonista anche di due dei tre seminari promossi nell’ambito di Eos dedicati a imprese sensibili ai temi della green economy. Uno spazio che è stato frequentato da diversi imprenditori, desiderosi di conoscere le opportunità messe a disposizione delle imprese per risparmiare sui costi dell’energia (attraverso il CAEM), vendere prodotti e servizi alla Pubblica amministrazione (con il MEPA) e approfondire i vantaggi e i problemi legati all’energia, alle sue fonti e applicazioni (grazie allo Sportello Energia). Per quanto riguarda i seminari, a Eos Confartigianato Udine ha approfondito innanzitutto il tema dei certificati bianchi, con l’obiettivo di far comprendere ad aziende e pubbliche am-

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Lo stand e due particolari degli incontri organizzati da EOS

Durante la tre giorni della fiera è stato anche presentato il progetto comunitario EURES T EURADRIA tra FVG e Slovenia che favorisce l’incontro transfrontaliero fra imprese e lavoratori.

Consente infatti, di ridurre i costi e di ideare prodotti e servizi ad alto valore aggiunto con cui distinguersi dalla concorrenza. Il terzo seminario si è soffermato sul tema della mobilità sostenibile. Roberto Bressanutti di Area 20 ha compiuto una panoramica sulle opportunità offerte dal metano per la logistica e la mobilità nelle micro e piccole imprese. Sui 35 mila chilometri che un veicolo aziendale percorre normalmente in 7 mesi ad esempio, il metano consente, rispetto alla benzina, un risparmio del 62%. Anche la tecnologia Ddf (motore termico a minore emissione di CO2) permette un consumo minore del 27% rispetto alla benzina e del 12% rispetto al diesel. Marco Perissini di Ecomove ha fatto una panoramica sul quadro normativo di cui una MPI deve tener conto se vuole dotarsi di soluzioni di mobilità elettrica. Infine Damiana Chinese, ricercatrice del dipartimento di ingegneria elettrica, gestionale e meccanica dell’Università di Udine, ha evidenziato i possibili scenari di evoluzione delle scelte infrastrutturali che coinvolgono gli enti locali e di conseguenza le MPI del territorio, illustrando una proposta progettuale, denominata “DIAMOND”, che punta a sviluppare infrastrutture per una mobilità alternativa mettendo in rete i Comuni.

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I Fatti

Serracchiani, credito e burocrazia fra le priorità della nostra Giunta “Serve una visione di prospettiva sul futuro del Friuli Venezia Giulia, per ridare vigore al nostro sistema produttivo” Nostra intervista alla presidente della Giunta regionale FVG di Mauro Nalato

zione di imprese verso l’Austria e la Slovenia, ma non solo. Per invertire la rotta dobbiamo esercitare la nostra autonomia fiscale andando verso una graduale riduzione di imposte come l’Irap ma dobbiamo soprattutto agire sulla semplificazione delle procedure amministrative. Puntando su agenda digitale e riattivazione degli Sportelli Unici per cittadini ed imprese possiamo ottenere quel cambiamento radicale di mentalità che è necessario. Negli ultimi decenni questa opera di semplificazione ha incontrato notevoli difficoltà a testimonianza della sua complessità. Anche per questo sono convinta che stimolare un confronto fra categorie e amministrazione regionale attraverso il dialogo e la concertazione sia l’unico metodo efficace per giungere a soluzioni concrete”. Il terzo tema riguarda il collegamento tra formazione e imprese. Nonostante la crisi, alcune figure professionali sono di difficilmente reperimento, mentre la disoccupazione giovanile cresce costantemente. A livello nazionale è stata rivista in positivo la normativa sull’apprendistato. Cosa si potrebbe fare in FVG per migliorare il sistema formativo tenendo conto delle esigenze della piccola impresa e dell’artigianato? “Purtroppo oggi sistema formativo e sistema imprenditoriale risultano ancora eccessivamente slegati fra loro. Abbiamo una legge sulla formazione datata 1982 che necessita una rivisitazione viste le mutate condizioni storiche ed economiche e dovremo mettere mano anche ad una riorganizzazione degli enti che si occupano di formazione. Tutto ciò nell’ottica di favorire un migliore incrocio fra domanda e offerta di lavoro, una formazione professionale continua che consenta il ricollocamento di chi rimane senza lavoro e una maggiore flessibilità dei programmi scolastici degli istituti di formazione professionale. Sono convinta che con queste riforme saremo in grado di intercettare meglio e di utilizzare con maggiore profitto anche le risorse comunitarie destinate alla formazione”. Sappiamo che il bilancio

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residente, forse è ancora presto per chiederle cosa intende fare per il settore della piccola impresa e dell’artigianato, che rappresenta il 94% del sistema imprenditoriale del FVG, ma la crisi incalza e le imprese hanno bisogno di risposte. Il primo problema è posto sicuramente dal credito. Le imprese più grandi, la pubblica amministrazione e anche i privati ritardano sempre più i pagamenti. Le imprese, anche per effetto del crollo delle commesse, si sono in questi anni fortemente indebitate. Occorre un provvedimento straordinario per farle uscire dal tunnel. Uno strumento potrebbe essere il rifinanziamento consistente dei consorzi garanzia fidi? “I problemi di accesso al credito, che coinvolgono tutta l’economia regionale, sono indubbiamente un grave ostacolo alla crescita economica. Posso garantire che la Giunta e, in particolare, il vicepresidente Bolzonello sono già all’opera per individuare soluzioni e risorse che ridiano fiato al nostro tessuto imprenditoriale. Aver unificato in unico assessorato attività produttive, agricoltura, commercio e cooperazione, favorirà una visione organica del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia e la soluzione dei problemi in campo”. Il secondo problema è dato dalla burocrazia e dall’elevata tassazione. La Regione FVG, grazie allo statuto di autonomia, ha qualche margine d’intervento. Pensa sia possibile affrontare questo problema istituendo un tavolo di lavoro misto regione (politici e funzionari) e rappresentanti del mondo dell’impresa, un tavolo snello che potrebbe, utilizzando il metodo della concertazione, affrontare finalmente questo tema? “Tassazione e burocrazia si sono rivelati in questi anni i principali deficit di competitività della nostra Regione nei confronti dei Paesi confinanti con la conseguente migra6


Debora Serracchiani, presidente della Giunta regionale FVG

regionale ha sempre meno risorse, ma si potrebbero utilizzare al meglio quelle della programmazione comunitaria. Lei, che è stata parlamentare europeo, conosce bene la macchina europea e i suoi meccanismi: cosa si potrebbe fare per utilizzare al meglio queste risorse? “Lo stato dell’arte non è certo incoraggiante visto che i livelli di impiego delle risorse comunitarie previste dal programma 2007-2013 arrivano a malapena al 50%. Il potenziamento della Direzione affari comunitari, un costante utilizzo delle nostre professionalità dell’ufficio di Bruxelles sono una strada obbligatoria per mirare a utilizzare al meglio quelle che sono le maggiori risorse a disposizione, vista la situazione economica odierna. Troppo spesso le risorse non sono arrivate perché, come Regione e anche come enti locali, non siamo nemmeno andati a chiederle scoraggiati dalla complessità della burocrazia comunitaria. Oggi non possiamo più permetterci di trascurare questo fronte”. Le politiche per l’innovazione e la legge Bertossi sono state o ridimensionate o stravolte. Non pensa sia il caso di rilanciarle, anche recuperando gli aspetti positivi di una manifestazione come InnovAction, lanciata dalla Giunta Illy? “Negli ultimi cinque anni si è pensato solo a tamponare gli effetti della crisi perdendo una visione di prospettiva sul futuro del Friuli Venezia Giulia, necessaria per uscirne. Bisogna ripartire da quella visione per ridare vigore al nostro sistema produttivo favorendo le alleanze fra PMI che oggi, anche per le loro dimensioni ridotte, sono in difficoltà sul fronte degli investimenti in innovazione e ricerca. E’ un passaggio fondamentale per riuscire ad agganciarsi con maggiore efficacia ai fondi europei del progetto “Horizon 2020”. Porre di nuovo al centro il tema dell’innovazione come via per riacquistare competitività è il primo punto. Dopo si valuteranno le iniziative concrete da intraprendere, anche recuperando gli aspetti positivi di iniziative che questa Regione ha già conosciuto”. Uno dei settori più in-

novativi è sicuramente la green economy, basti pensare alle soluzioni applicabili alla casa di civile abitazione, al recupero del patrimonio edilizio nei centri di città e paesi e all’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente. Quali idee avete a questo proposito? “È un tema centrale per realizzare la nostra idea di sviluppo e anche per ridare un futuro ad un settore, quello edile, che più di altri sta pagando il prezzo della crisi. Puntare, come è scritto nel mio programma, su un minor consumo di suolo significa anche investire su un grande progetto di rigenerazione dell’esistente che valorizzi i nostri centri storici e ponga un limite alle nuove edificazioni. Questa operazione associata alle opere di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati può costituire una delle vie di uscita dalla crisi economica”. Ultima domanda. Se è vero che il 94% del sistema imprenditoriale del FVG è fatto da micro, piccole imprese e che il 99% delle imprese ha meno di 50 addetti, non sarebbe ora che la legislazione sia ritagliata sulle dimensioni della maggioranza delle imprese e non sulla grande impresa, adottando il principio “pensare anzitutto in piccolo” sancito dalla Carta europea della piccola impresa? “Indubbiamente il peso degli adempimenti burocratici, che per una grande impresa può essere oneroso ma sostenibile, per le PMI può rivelarsi addirittura mortale se non parametrato ad una realtà che è completamente diversa. Nel corso degli incontri che ho avuto in questi mesi con le categorie ho registrato, prima di qualunque altra richiesta, una semplice supplica: “lasciateci lavorare!”. Il percorso di riduzione della burocrazia dovrà rispondere a questo appello che, procedura dopo procedura, si è fatto più forte. Dovremo certamente calibrare le regole sulla realtà produttiva del Friuli Venezia Giulia consentendo poi agli imprenditori di “pensare in grande”, di crescere, di allearsi per innovare e affrontare con spalle più robuste la competizione internazionale”. 7


I Fatti

Seminario in collaborazione con Attico SOA sul futuro ruolo dell’imprenditore

Lavora in proprio in Friuli il 19,2% degli occupati under 40 tralità all’impresa, occorre cioè che il sistema pubblico affianchi, sorregga, sostenga l’imprenditore e non lo faccia sentire più come una sorta di figura dannosa solo perché ha voglia di fare e di rischiare”. “Oggi - ha aggiunto Roberto Gentilini, presidente di Attico Soa - la figura dell’imprenditore è la sola ad interpretare quella dell’artigiano rinascimentale, capace di coniugare la logica del profitto con i valori umani, la creatività e un progetto personale di vita”. Ricordando lo studioso Kenneth Blanchard, “in un’azienda di successo la maggior parte del personale pensa ed agisce come se ne fosse il titolare” Gentilini ha sottolineato che è l’atteggiamento a fare la differenza. Per la dottoressa Daniela Troiani, psicologa, il nemico dell’imprenditore è l’angoscia per la sensazione di avere perso il proprio ruolo sociale. “L’imprenditore, anche simbolicamente, è il ‘costruttore-generatore’ e sta vivendo il disagio di non sentirsi apprezzato”. Quali soluzioni? “A livello di sistema il nemico numero uno è l’approccio burocratico che soffoca la libera iniziativa. A livello personale, per affrontare lo sconforto occorre ‘rinascere a se stessi’ - ha evidenziato Troiani - e riavvicinarsi ai propri collaboratori per affrontare assieme la sfida competitiva”.

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n Friuli il 19,2% dei giovani occupati under40 lavora in proprio: quasi il doppio della media europea (10,3%). E’ un patrimonio di energie che però si sta rapidamente assottigliando e quindi deve essere rilanciato. Il dato è emerso nel corso del seminario “Essere imprenditori nel 2013: come affrontare un contesto senza precedenti” organizzato da Confartigianato Udine in collaborazione con Attico Soa martedì 16 maggio nella sala Valduga della Camera di Commercio. Pronta la ricetta del presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti: “Per scongiurare il rischio di una continua fuga di giovani cervelli all’estero, occorre dare cen-

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I Fatti

L’appello di Rete Imprese Italia alla politica dall’assemblea 2013

650.000 posti a rischio e senza crescita l’Italia è perduta

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“Perché, senza crescita non c’è futuro: non c’è occupazione e coesione sociale e territoriale, e neppure risanamento strutturale della finanza pubblica. Ed è altrettanto vero che non si può avere la crescita senza investimenti - ha aggiunto - per questo, sarebbe giusto chiedere all’Europa di non inserire gli investimenti pubblici produttivi nel computo dei saldi di bilancio. Lo ripetiamo: la rotta va invertita, in Italia e in Europa, insieme”.

maggio, Auditorium Parco della Musica, Roma. È qui che i rappresentanti delle cinque organizzazioni di Rete Imprese Italia si sono incontrati per l’assemblea nazionale della sigla che unisce piccoli imprenditori, artigiani e commercianti. Un momento di confronto, il primo pubblico con il nuovo governo, in cui il presidente di turno, Carlo Sangalli, ha indicato le priorità per la crescita e consegnato nelle mani di Enrico Letta e del ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, l’appello di Rete Imprese firmato da più di 200mila imprenditori e amministratori locali.

“Adesso tocca a voi” ha tuonato il Presidente di turno di Rete Imprese Italia alla politica italiana, perché le imprese, da sole, non ce la fanno più. Anche 430 piccole imprese e artigiani friulani hanno già sottoscritto il manifesto “ADESSO TOCCA A VOI!” Ora la mobilitazione continua, in vista dell’assemblea nazionale di Confartigianato Imprese dell’11 giugno a Roma. Bastano pochi secondi per aggiungere la propria firma simbolica, cliccando sul sito www.confartigianato.it e inserendo nome, cognome e attività.

“Perché è bene avere chiaro il quadro delle difficoltà straordinarie e delle vere e proprie emergenze con cui l’Italia si sta misurando - ha denunciato Sangalli dal palco della sala Sinopoli - soprattutto in una stagione segnata dall’incrocio tra la recessione più lunga e profonda della storia repubblicana e la crisi della politica e delle istituzioni”.

Tutti possono aderire: oltre ai titolari d’impresa, Confartigianato Udine invita anche gli Amministratori locali, i politici, gli imprenditori di altri settori, i loro collaboratori ed i cittadini ad unirsi al coro di chi chiede interventi immediati.

Quattro le linee guida indicate da Rete Imprese Italia: fisco, credito, semplificazione, lavoro. Il tutto con un unico obiettivo, la crescita economica. 9


I Fatti

Plafond di 15 milioni di euro riservato alle aziende friulane associate a Confartigianato Udine

Accordo con FriulAdria per favorire l’accesso al credito delle imprese finanziamenti chirografari per importi che vanno da un minimo di 25 mila euro a un massimo di 500 mila euro con durata fino a 60 mesi e le cui condizioni possono essere ancor più vantaggiose in presenza di garanzia consortile. In caso di presentazione della pratica attraverso il set documentale predisposto da Confartigianato, le spese di istruttoria del finanziamento subiranno una sensibile riduzione. Interessanti anche i finanziamenti dedicati all’innovazione, come l’acquisto di macchinari evoluti, la dotazione di sistemi di controllo e di nuovi processi di lavorazione. In questi casi, il prestito della Banca può arrivare fino a 2,5 milioni di euro per una durata massima di 96 mesi. Nuova anche l’opportunità di smobilizzo crediti verso la Pubblica Amministrazione attraverso il factoring resa possibile dalla convenzione stipulata dal Gruppo Cariparma Crédit Agricole (di cui fa parte FriulAdria) con Sace FCT. Per quanto riguarda il credito agevolato, infine, l’accordo prevede l’accesso alle principali forme di credito agevolato (tra cui, finanziamenti a valere su fondi BEI, LRF 12/2002, FRIE) finalizzati al pagamento di scorte, servizi, salari, imposte, manutenzione impianti e altri costi d’esercizio.

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onfartigianato Udine e Banca Popolare FriulAdria (Gruppo Cariparma Crédit Agricole) hanno sottoscritto un accordo per favorire l’accesso al credito delle imprese e fornire supporto alle esigenze finanziarie degli associati. L’intesa, firmata dal vicepresidente vicario di Confartigianato Udine Franco Buttazzoni e dal responsabile della Direzione Territoriale Friulgiulia Sante Merlo, prevede un’offerta commerciale da parte della Banca studiata appositamente per far fronte alle necessità bancarie e finanziarie delle imprese artigiane friulane. Prevede un plafond di 15 milioni di euro riservato agli associati di Confartigianato Udine per finanziare gli investimenti produttivi. In particolare, FriulAdria mette a disposizione

www.assicuragroup.it 10


I Fatti

Sclausero: “Una risposta importante per le famiglie e un’opportunità reale per fare impresa”

Nidi familiari, un progetto che è diventato realtà ro vuole ringraziare a cominciare dall’assessorato e dalla direzione regionale della formazione con particolare riferimento alla dott.ssa Luigina Leonarduzzi; dall’assessorato delle politiche per la famiglia con particolare riferimento all’ex assessore regionale Roberto Molinaro con il funzionario dott. Fabrizio Spadotto; all’area Welfare di Palmanova con le funzionarie dott.ssa Francesca De Luca e Sara Tomasi all’azienda sanitaria Medio Friuli di Palmanova e alla dott.sa Cristina Zannier. Sclausero ringrazia anche le dott.sse Loredana Cechini e Elena Negri del Burlo di Trieste; la docente di alimentazione dell’azienda sanitaria Medio Friuli dott.ssa Donatella Belotti, l’Enaip di Udine. “È la prima volta - conclude Michela Sclausero - che una associazione di categoria come Confartigianato Udine, insieme a Confartigianato Pavia, è stata promotrice di una collaborazione così ampia sollecitando, assieme ad altri portatori di interesse, già dal 2009 la modifica di una legge regionale e il relativo regolamento attuativo. E i risultati sono concreti. Su 12 “licenziate”, 3 apriranno un “nido” entro il 2013: dopo “la casa delle coccole” di Cividale sarà la volta di Tiziana Bravi con la sua “casa dei piccini” a Moruzzo e di Elisa Timballo con “la casetta di Pepita” a Udine. Altri nidi apriranno entro 1 anno mentre altre operatrici specializzate si sono resi disponibili per fare la figura “jolly” che interviene in caso di sostituzione dell’educatrice domiciliare aderente alla rete in caso di malattia, maternità e altre necessità in modo tale da garantire la continuità del servizio. Infine tre si sono rese disponibili come coordinatrici pedagogiche.

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ono 12 le aspiranti imprenditrici artigiane che il 13 maggio hanno sostenuto brillantemente l’esame finale diventando educatrici domiciliari (le cosiddette “tagesmutter”) e quindi potenzialmente titolari di un nido familiare in Friuli Venezia Giulia. Si corona così un progetto, voluto dal Movimento Donne Impresa di Confartigianato Udine per dare le possibilità di aprire un nido familiare dando risposta allo stesso tempo alle mamme che non sanno a chi affidare i figli e alle donne (o uomini) che intendono avviare in questo settore una attività, creando processi virtuosi di auto imprenditorialità. È soddisfatta Michela Sclausero, presidente del Movimento Donne Impresa e promotrice di questo progetto insieme all’attuale presidente nazionale Donne Impresa Edgarda Fiorini. Una soddisfazione che cresce perché pochi giorno dopo, il 18 maggio, Eliana Molinaro ha inaugurato a Cividale del Friuli il suo nido “La Casetta delle Coccole” in via Vittorio Veneto, 6. “Il percorso di formazione per arrivare all’apertura del primo nido “artigiano” è cominciato il 25 ottobre 2012 - spiega Michela Sclausero - ed è terminato con l’esame il 13 maggio Il progetto “il Guscio”, così si chiama, è finanziato dal ministero del Lavoro, si concluderà a fine 2013. Il lavoro non è infatti finito. Formate le persone, ora si passa all’attività di promozione e di organizzazione della rete dei nidi familiari aderenti al progetto e si sta già lavorando per l’evento finale a Pavia con la partecipazione di tutte le discenti di Udine e Pavia. Il percorso formativo è riconosciuto dalla Regione FVG ed è stato realizzato grazie all’intervento dell’Enaip che ha collaborato con Confartigianato nella programmazione, organizzazione, tutoraggio e monitoraggio di tutto il percorso. Un percorso per molti aspetti unico il cui successo si deve alla collaborazione più realtà e molte figure che Michela Sclause-

Per informazioni e adesioni alla rete di Confartigianato “Il Guscio - Nidi familiari artigiani”: email: udine@ilguscio.eu - Tel. 0432-516745

Le educatrici domiciliari qualificate con questo progetto Eliana Molinaro Cividale - Elisabetta Mottino Udine - Diana Franzin Fagagna - Micol Campaniello Udine - Stefania Pagani Lestizza - Claudia Biondi Udine - Anna Turello Mortegliano - Silvia Melotti Sequals - Simona Balloi Udine Simonetta Torre Trieste - Tiziana Bravi Udine Elisa Timballo Udine 11


I nostri imprenditori

Cussigh Bike – Feletto Umberto

Trent’anni di emozioni e sfide a due ruote “La bicicletta è un oggetto con l’anima, diventa la tua compagna di vita”

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“Le cose sono molto cambiate - ci racconta Enzo - dai primi anni di attività. Prima esistevano tre modelli: uomo, donna e corsa. Ora esiste una bici per ogni situazione, misura e soprattutto filosofia” continua Enzo. Premiato quest’anno, da Confartigianato Udine, come artigiano emerito a San Giuseppe, Enzo Cussigh conta oggi, nella sua azienda, ben 6 dipendenti. Una parte del negozio è dedicata all’officina, dove, sia l’amatore che il semplice ciclista, possono portare la loro bici a riparare e a trovare componenti adatti a renderla di nuovo efficiente. “Una buona comunicazione è essenziale per un’azienda, soprattutto per noi che abbiamo una clientela affezionata” ci racconta sorridendo Enzo. Per questo motivo la Cussigh Bike ha un sito internet aggiornatissimo sugli ultimi prodotti e sulle novità dei settori, una pagina Facebook con le foto delle uscite della squadre Fun Bike e Squadra Corse, fino a leggere nella sezione eventi tutte le notizie sulle uscite in programma e i resoconti di quelle fatte assieme.

ussigh Bike non è solo un negozio di biciclette, “qui vendiamo emozioni” inizia a raccontarci il titolare, Enzo Cussigh. Nata nel 1983, l’azienda ha iniziato la sua corsa, grazie al grande amore di Enzo per le due ruote. Scegliendo sempre Feletto Umberto come sede, con l’arrivo del socio Cesare Floreani, quindici anni fa, si sono trasferiti nel grande negozio di via del Lavoro. “Cesare ha portato molta innovazione all’interno dell’azienda, completando perfettamente l’offerta che avevamo in negozio, essendo un grandissimo esperto nel settore della mountain bike” ci racconta Enzo. Il vero completamento della squadra, però, è arrivato con David Bevilacqua, corridore, cresciuto nel negozio, uomo di grande spessore tecnico e dotato di ottime doti di comunicazione. La struttura offre la possibilità di provare e toccare con mano la bici giusta per ogni esigenza, dalla leggerissima ed elegante stradale, alla più estrema mountain bike da enduro, dalla più semplice bicicletta da città, alla più innovativa a pedalata assistita, senza dimenticare accessori e abbigliamento per ciclismo e fitness.

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“Le n o s t re squadre sono una componente molto importante per il nostro negozio, perché oltre a stringere un rapporto con i clienti, sono nate delle vere e proprie amicizie che continuano a durare negli anni”. Granfondo, uscite in mountain bike e cicloturistiche, la Cussigh Bike non si ferma neanche nei weekend, organizzando sempre eventi nuovi per i propri fan. “L’ultima uscita fatta, è stata in mountain bike sull’Altopiano del Montasio, aspettando il Giro d’Italia. Una giornata splendida che ci ha visti attraversare il percorso fatto dopo dai professionisti e che ha trasformato, per un giorno, ciascuno di noi in un campione.” Alla Cussigh Bike il rapporto, quindi, non finisce con l’acquisto della bici, ma comincia proprio in quel momento, grazie alla magia che si prova vivendo la passione per le due ruote, condividendola insieme ad amici e compagni di strada. R.F.

Carta d’identità Nome: Cussigh Bike Attività: vendita e riparazioni biciclette Sede: Via del Lavoro Feletto Umberto (UD) www.cussighbike.it

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Cronache

Maestri di Mestieri, sei artigiani in cerca di piccoli discepoli Un anno ricco di soddisfazioni per i 2.000 bambini che hanno conosciuto le meraviglie dell’artigianato

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i sta concludendo l’edizione 2012-2013 del Progetto speciale Maestri di mestieri per l’arricchimento dell’offerta formativa, della Regione FVG. Come sempre l’entusiasmo fra alunni e insegnanti è incontenibile, come il numero dei partecipanti, che ha superato quota duemila. Un impegno non da poco per i sei artigiani coinvolti attivamente nella formazione di queste volonterose e appassionate promesse per l’artigianato del futuro. Ecco una galleria di ritratti che ci raccontano chi sono e della loro

esperienza sul campo. Liviana Di Giusto, tessitrice. Ha una bottega artigiana di tessitura a mano in via Muratti a Udine; con i suoi telai confeziona morbide stole e soffici tappeti. Con pazienza infinita, tanta passione e abili mani guida i piccoli apprendisti fra lane colorate, trame, orditi e navicelle. Porta in classe un telaio-imparaticcio per ognuno, e un telaio “vero” per il lavoro di gruppo, in cui tutti si cimentano con qualche giro di filato. Giovanni Battista Di Giusto, detto Titta, ma-

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Bambini durante le attività del progetto Maestri di Mestieri

didattiche insieme, facendo anche capire ai bambini che l’artigiano è un imprenditore. E per concludere Francesca Tonini, sul campo dal 2005, coordinatrice del progetto. Curiosa si aggira fra i vari mestieri, appassionata di questo incantesimo che è la didattica ai più piccoli: che soddisfazione vedere i loro occhi che brillano mentre lavorano, che emozione prestarsi agli abbracci e ai saluti quando entra in classe! Ogni volta è un’esperienza entusiasmante; più che insegnare si impara, e soprattutto si rinvigorisce la passione che è la base del nostro lavoro. E così, fra fiori di “scus” e piccoli affreschi, fra lastre di rame a sbalzo e vetrate multicolori si snoda il percorso lungo un anno di scuola. Un anno ricco di mille - anzi duemila - soddisfazioni, una per ciascuno dei duemila piccoli discepoli che hanno potuto conoscere le meraviglie dell’artigianato nell’anno scolastico 2012-2013.Confartigianato Udine desidera ringraziare per il sostegno, i materiali e la collaborazione: la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Udine, Caterina Foi del negozio Lanerossi di Udine; Walter Buiatti della Buiatti sas di Martignacco; IPSIA di San Giovanni al Natisone, Fantoni spa di Osoppo, Pro Loco Reana del Rojale, e tutti coloro che in vario modo hanno contribuito a sostenere il progetto. Un grazie anche ai Dirigenti, agli insegnanti e al personale delle Istituzioni scolastiche che partecipano al progetto: Istituto Comprensivo di Palmanova; Circolo Didattico di Manzano; Istituto Comprensivo di Mortegliano - Castions di Strada; Istituto Comprensivo Destra Torre di Aiello del Friuli; Istituto Comprensivo di Tavagnacco; Istituto Comprensivo di Tarcento; Circolo Didattico Udine 2; Circolo Didattico di Aquileia; Circolo Didattico Antonio Bergamas di Cervignano del Friuli.

estro mosaicista di Tricesimo, si è formato alla scuola di Spilimbergo, e si destreggia con abilità fra tessere multicolori e affascinati piccoli allievi. Le insegnanti scelgono un tema e lui elabora i soggetti, partendo dal disegno e dagli schemi esecutivi che poi sono realizzati dai bambini. Chiara Iardino, produce ceramiche artistiche nel suo atelier di Colugna, dalle cui vetrine fanno spesso capolino curiosi simpatici animaletti. I suoi piccoli allievi trasformano una palla di argilla in una ciotola da decorare con i più svariati attrezzi: bastoncini di legno, gusci di noce, pezzi di stoffa. La traccia del loro lavoro rimarrà impressa in quell’oggetto che, cotto nel forno, uscirà più resistente e più bello, potrà essere portato a casa e mostrato alla famiglia. In piazza a Colugna Paola Mattiuzzo sta proseguendo la tradizione di una legatoria aperta nel lontano 1942. Molto ingegnosa, con i bambini si inventa sempre qualcosa di nuovo sia per il manufatto, che va adattato alle loro capacità, sia per le soluzioni logistiche. In una classe seconda, numerosa ed effervescente, aveva sfortunatamente lasciato a casa la pressa. Che fare? Si è inventata la “pressa umana”: ogni bambino teneva sulla sedia sotto il proprio peso il libretto appena confezionato. Doppio risultato: tutti tranquilli e pressa perfettamente funzionante. Alla fine uno stupendo diario, con tanto di nastrino segnapagina. Laomi Scanavini, orafa a Basaldella, porta in classe la sua borsa piena di pietre fantastiche di ogni colore, che saranno la base per uno splendido monile. Rigorosa ma gentile, indirizza i bambini sul percorso del bravo artigiano, con il motto “osservare per imparare”: idea, bozzetto, progetto, realizzazione, valutazione del risultato. A volte crea situazioni giocose e 15


Cronache

Grande affluenza di pubblico nei manieri e residenze storiche del Friuli Venezia Giulia

Castelli aperti: un altro successo per gli artigiani Udine che hanno portato in mostra e illustrato agli ospiti le loro creazioni e i loro saperi e arti offrendo la possibilità di conoscere la maestria dei mestieri che le botteghe offrono al territorio ogni giorno sono: Antica Dimora dell’Arte, Emozioni by de Martin Gloria, Antracite di Sergio Figar, Alen Marini, F.lli Rossitti, Tappeto Volante Legatoria artistica Ciani Giovanna, Fucina Longobarda Mazzola, Visioni d’autore di Giorgia Lamesta e CAM di Corradazzi Le creazioni artigianali diventano, anche in questo contesto, una presenza culturale: gli artigiani, infatti, hanno illustrato le particolarità delle lavorazioni, la qualità dei prodotti, i materiali usati. È stato così possibile per i visitatori apprezzare le tecniche di lavorazione della legatoria, della confezione, dell’oro, della ceramica, della produzione e manutenzione di tappeto, dell’iconografia, del ricamo, della decorazione, del legno, del restauro, della liuteria fino alla creazione del complemento d’arredo.

È

stata un successo la partecipazione delle botteghe artigiane alla manifestazione “Castelli aperti” organizzata dal Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia e che si è svolta sabato 13 e domenica 14 aprile registrando una grande affluenza di un pubblico qualificato e attento e desideroso di andare alla scoperta dei segreti dei castelli, ammirarne i magnifici giardini, i saloni, le collezioni d’arte e le produzioni dei maestri artigiani. Le imprese di Confartigianato

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Cronache

Il Progetto MANI porta due workshop all’interno del Festival Città Impresa a San Daniele del Friuli

Cioccolato, web e marketing i temi degli appuntamenti dedicati ai giovani si sono cimentati nella produzione di praline e cioccolatini, con il Maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia. Presentato dal vicepresidente della zona del Friuli Occidentale Giorgio Piron, Della Vecchia ha illustrato tutto il percorso del cacao e la sua esperienza di alto artigianato. Relatori del secondo workshop “Food in rete”, Sonia Peronaci, fondatrice di GialloZafferano.it e Vladi Finotto, docente di Economia e Management dell’Università Cà Foscari di Venezia. I temi del workshop sono stati il marketing e lo storytelling, attraverso i social network, per una piccola impresa artigiana. “Io e il mio compagno ha spiegato Sonia Peronaci - siamo partiti nello 2006, nella nostra cucina, facevamo le foto delle ricette e le mettevamo online. Adesso abbiamo una struttura con più di 20 persone e contiamo 5 milioni di visite al mese”. Entrambi gli appuntamenti hanno coinvolto giovani dai 14 ai 35 anni, che stanno sviluppando business idea legate al mondo dell’artigianato tradizionale. All’interno del programma del Festival Città Impresa anche l’esperienza di Michele Sabbadini, titolare di Vitachef, invitato a raccontare il proprio caso aziendale di cucina sottovuoto.

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el secondo weekend di maggio, San Daniele si è trasformata in una “Città Impresa”, con una sezione di eventi tutti dedicati all’agroalimentare. All’interno della manifestazione del Festival Città Impresa, promosso da Nordesteuropa Editore, Confartigianato Udine ha partecipato con due workshop realizzati nell’ambito del progetto Mani (Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori), finanziato dalla Regione Autonoma FVG con il sostegno del Governo Nazionale. Nel primo appuntamento “Masterchocolate”, ospiti del delizioso laboratorio di Adelia di Fant, gli iscritti al progetto MANI

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Cronache

Spazio Giovani: oltre 100 ragazzi all’incontro con Maria Rita Parsi

Gli studenti si confrontano su identità, modelli e autostima

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quelle risposte visto che i mass media propongono spesso personaggi finti piuttosto che di persone che hanno dedicato la loro vita per gli ideali di giustizia e libertà. Evidentemente i modelli della tv non lasciano il segno”. Presentata da Michela Sclausero, presidente provinciale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato, Maria Rita Parsi ha ascoltato molto gli studenti, li ha fatti alzare e parlare di sé. “Le prime reazioni dei ragazzi sono sempre annoiate - conclude Parsi - ma se si ha la pazienza di ascoltarli, di aspettare i loro tempi, riescono ad appassionarsi e a entusiasmarsi tanto da stupire il mondo adulto.” Lo Spazio Giovani è realizzato con la collaborazione della Consulta provinciale degli Studenti di Udine, ed ha il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale, della Provincia, della Camera di Commercio e del Comune di Udine.

occiato Fabrizio Corona, promossi Nelson Mandela e Miloud Ouikili. Ha risposto così il centinaio di studenti dell’istituto commerciale Deganutti e del liceo scientifico Copernico di Udine che ha partecipato nella sala Valduga della Camera di commercio al secondo appuntamento di Spazio Giovani, iniziativa organizzata e promossa congiuntamente da Confartigianato Udine e dalla Fondazione Crup come corollario alla Scuola per Genitori. La domanda è stata posto loro da Maria Rita Parsi, psicoterapeuta che ha affrontato con i ragazzi il tema dell’autostima: “Perché non piaccio a me stesso e quindi agli altri?” “Abbiamo scelto un tema provocatorio per questo incontro - ha spiegato Parsi - perché volevo parlare con gli studenti di identità, di modelli ai quali loro si ispirano e che fanno crescere la loro autostima. Di certo non mi sarei mai aspettata

Fai muovere il lavoro con te! Oltre i tuoi confini Per favorire la mobilità e cercare nuove opportunità di lavoro fra Italia e Slovenia, ti offriamo gratuitamente progetti specifici e un servizio di consulenza mirato. In particolare ti diamo il nostro supporto per: • orientamento • incrocio domanda/offerta • informazioni sulle condizioni di vita e di lavoro • risoluzione di eventuali problemi al pendolarismo transfrontaliero in ambito fiscale, previdenziale, assistenziale, normativa del lavoro, etc. Contattaci: Ingrid AVANZOLINI - Confartigianato Udine Via del Pozzo 8 - 33100 Udine tel. +39 0432 26309 fax +39 0432 515756 e-mail: iavanzolini@uaf.it www.euradria.org

“Realizzato con i fondi della Commissione Europea - Progetto Euradria 2012 - 2013”

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Anap

Consegnati attestati di Maestri d’opera ed esperienza a 18 artigiani

Celebrato anche dall’ANAP il 1° Maggio Botti: “Non tagliate lo stato sociale”

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sidente di Confartigianato FVG Graziano Tilatti che ha invitato gli artigiani pensionati ad affiancare e sostenere, con la loro esperienza e le loro conoscenze, gli imprenditori di oggi, costretti a convivere con la più grande crisi dal dopo guerra. Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale dell’Anap Gianpaolo Palazzi e al segretario nazionale Anap Fabio Menicacci. Sono fra gli altri intervenuti anche il consigliere regionale Giorgio Venier Romano, il presidente del Capla Guido De Michielis e Silvio Pagani. Sono stati infine consegnati attestati di maestri d’opera e d’esperienza a 18 artigiani pensionati delle province di Gorizia, Trieste e Udine. Ecco i loro nomi con indicati accanto gli anni di attività: Gorizia: Floriano Petroni, edile (51). Trieste: Eugenio Paoli, fabbro e tornitore (36); Mario Sinibaldi, elettricista (50); Erminia Dionis, sarta (65). Udine: Mario Morsanutto, giardiniere (35); Francesca Rodighiero, abbigliamento, (37); Sergio Urbano, piastrellista (35); Bruno Antonutti, arredamento (56); Luciano Colmano, edile (55); Dino Dalmasson, falegname (54), Doretta Ermacora, parrucchiera (54); Franco Lorenzon, pittore e decoratore (46); Ivana Maieron, parrucchiera (48); Romeo Masetti, carrozziere e auto-tappezziere (50); Bruno Menon, lattoniere (42); Paolino Puntel, edile (44); Mario Rossi, cementista e marmista (45); Mauro Romanin, elettricista (41).

reoccupazione, a nome degli 80 mila pensionati autonomi del FVG e dei 6.000 pensionati artigiani della provincia di Udine iscritti all’Anap, per un possibile ridimensionamento dello stato sociale in regione, è stata espressa dal presidente provinciale e regionale dell’Anap di Confartigianato, Pietro Botti, alla 16a edizione della festa del Pensionato artigiano, organizzata dall’Anap della provincia di Udine il primo maggio a Tricesimo. “La solidarietà fra generazioni ha detto Botti - non deve mai venire meno, se vogliamo mantenere viva la coesione sociale, soprattutto in momenti di grave crisi come questo nei quali la mancanza di risorse potrebbe spingere verso una contrazione delle risorse per il welfare. La spesa sanitaria e sociale - ha aggiunto - è alta, ma ci sono margini per una sua riqualificazione per coprire le esigenze di parti crescenti della popolazione che subiscono più di altre i morsi della crisi”. La giornata, cominciata con la celebrazione di una messa nel Duomo di Tricesimo officiata dal Diacono Fiorini Miani , è proseguita nel ristorante al Belvedere con un momento di riflessione, coordinato dal segretario regionale di Confartigianato FVG Gianfranco Trebbi, al quale hanno partecipato oltre 330 persone. Dopo i saluti del sindaco di Tricesimo Andrea Mansutti e del presidente della zona di Udine di Confartigianato Mauro Damiani, il presidente Anap Pietro Botti ha illustrato la sua relazione ed ha ceduto poi la parola al pre19



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