UDINE
Periodico quindicinale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale
Anno XII - Supplemento n. 12 - Settembre 2012
L’essenza della creatività artigianale impreziosisce Friuli Doc
La cultura d’impresa al centro di sei incontri Doc Il sistema di tracciabilità dei rifiuti va integralmente ripensato Non positivi i dati della XIII indagine congiunturale di Confartigianato Udine L’alta moda vintage e gli abiti artigiani in passerella a Villa Manin
Contenuti Periodico quindicinale di Confartigianato Imprese F.V.G. Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1020 del 08/03/2001 Anno XII - Supplemento al n. 12 - Settembre 2012 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Bruno Gazulli Comitato di redazione: Enrico Eva, Bruno Gazulli, Gian Luca Gortani Gianfranco Trebbi Hanno collaborato a questo numero: Rachele Francescutti, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Tiziana Sabadelli Fotoservizi: Foto Agency Anteprima Sas Via Pradamano 39, 33100 Udine Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Coroneo 6, 34133 Trieste Tel. 040 363938 Editore: Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Via Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938 Progetto grafico: Unidea Stampa: Cartostampa Chiandetti srl Reana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106 Pubblicità: Per la pubblicità su Informimpresa potete contattare Rosanna Palmisciano Tel. 0432 516738
Editoriale 03 Indossare gli occhiali degli altri può aiutarci a vedere aspetti diversi di noi I fatti 04
La rassegna di arte orafa e artigianato artistico ha impreziosito Friuli Doc
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La cultura d’impresa al centro di sei appuntamenti DOC
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Gli stand artigianali protagonisti delle vie del centro a Friuli Doc
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Il sistema di tracciabilità dei rifiuti va integralmente ripensato
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Convenzione con Mario’s, il sito dei prodotti artigianali fatti a mano in Italia
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L’artigianato non vede ancora la luce alla fine del tunnel
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Confartigianato Udine, da capofila, si aggiudica due importanti progetti
I nostri imprenditori 16
Imparare ad utilizzare la norma per lavorare meglio
Categorie 18
Climatizzatori e impianti frigoriferi: servirà il patentino per installarli
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L’alta moda vintage e gli abiti artigiani in passerella
Cronache
Errata corrige: l’indirizzo del sito internet dell’azienda Archetipo, pubblicato nel numero di luglio era errato. L’indirizzo corretto è www.archetipo.com Ci scusiamo per il disguido.
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Artigianato a San Daniele, quattro imprese premiate
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7 seminari gratuiti per allenarsi a fare impresa, e non solo…
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Tarvisio: slittata l’intesa Autovie-artigiani sull’ex autoporto
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Editoriale
Indossare “gli occhiali degli altri” può aiutarci a vedere aspetti diversi di noi di Gian Luca Gortani Direttore Confartigianato Udine
Lo sguardo di chi ci osserva dal di fuori riesce spesso a cogliere aspetti importanti della realtà in cui siamo immersi, aspetti che diamo per scontati, ma che scontati non sono per “gli altri”. E questi “altri” sono il più delle volte rilevanti, come alleati, per raggiungere i nostri obiettivi. A un recente appuntamento confederale, ad esempio, un politico ed un economista hanno entrambi sintetizzato in due sole parole ciò che sempre più tende a distinguere e caratterizzare l’artigianato. Le due parole sono: famiglia e cultura. Gli imprenditori (e noi che lavoriamo con loro e per loro, giorno dopo giorno) probabilmente ne aggiungerebbero molte altre per descrivere le specificità del comparto: lavoro, creatività, ingegno, innovazione, rischio, …. Parole che di certo aiutano a mettere a fuoco l’immagine di ciò che intendiamo per artigianato, ma che evidentemente non sono così significative per chi osserva il nostro tessuto produttivo da una diversa angolazione e con una diversa prospettiva. Indossare i “loro” occhiali ci può quindi aiutare a trasmettere i nostri messaggi, a descrivere i nostri valori e a far capire le nostre difficoltà. Vorremmo che l’opinione pubblica condividesse l’indignazione per una burocrazia vessatoria e insensata, il malessere per una pressione fiscale ormai insostenibile, la rabbia per gli inaccettabili ritardi nei pagamenti, il risentimento per una finanza che non paga il prezzo dei propri errori mentre continua a restringere il credito alle micro e piccole imprese. E in parte questa condivisione comincia ad esserci. Dobbiamo però riconoscere che sono altri gli aspetti su cui il “sentire collettivo” può diventare un alleato del mondo artigiano nelle sue rivendicazioni.
Famiglia e cultura, appunto. La prima perché è in sofferenza, non meno del nostro modello economico e invoca aiuto per ritrovare senso, forza e vigore. L’artigianato, nel suo essere fondato sulle “famiglie produttrici”, non offre infatti soltanto un modo di organizzazione della produzione: propone uno schema sostenibile e credibile per coniugare i valori sociali a quelli economici. Per l’Unesco la cultura è “una serie di caratteristiche specifiche di una società… in termini spirituali, materiali, intellettuali o emozionali”, ed ecco che l’artigianalità, per il nostro Paese, costituisce una radice e al tempo stesso un filo conduttore del suo divenire. Per ogni cittadino difendere e, anzi, rilanciare lo sviluppo dell’artigianato non significa quindi soltanto difendere posti di lavoro e capacità di produrre reddito, ma salvaguardare una sintesi, soprattutto italiana, di valori economici, sociali e culturali che fa bene all’individuo e alla collettività. Ricordiamocelo quando chiediamo “agli altri” di appoggiare le nostre richieste e sostenere le nostre proposte.
Due parole, più di altre, distinguono e caratterizzano l’artigianato: famiglia e cultura
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I Fatti
La rassegna di arte orafa e artigianato artistico ha impreziosito Friuli Doc Primi passi anche per la Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico
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n affollato palazzo Kechler ha ospitato nel pomeriggio di sabato 8 settembre l’inaugurazione di “IN ESSENZA”, la rassegna di arte orafa ed artigianato artistico promossa da Confartigianato Udine ed organizzata da CATA Artigianato FVG srl in occasione dell’edizione 2012 di Friuli Doc. Grande apprezzamento è stato espresso dai moltissimi visitatori della rassegna per le opere delle 7 oreficerie artigiane (la pietra protagonista dell’esposizione di oreficeria è stata l’opale, un minarle prezioso di colore e trasparenza varia) e degli 8 laboratori di artigianato creativo ed artistico. Il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti ha colto l’occasione dell’inaugurazione della rassegna anche per lanciare alla Regione FVG e alla Provincia di Udine la proposta di aderire alla Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico, il manifesto di valori e azioni per la valorizzazione del settore già sottoscritto in Italia da nove regioni e una provincia autonoma. Uno stimolo subito raccolto dal presidente della IV commissione permanente del Consiglio regionale, Alessandro Colautti, che ha sottolineato l’importanza di andare oltre, mettendo a punto un piano di sviluppo che interessi l’intero tessuto produttivo artigiano e faccia parte del programma complessivo che deve riguardare la crescita futura della nostra regione. Valori congiuntamente economici, culturali e sociali - quelli che la Carta riven-
dica in capo all’artigianato artistico - che devono guidare ed ispirare azioni concrete in campo formativo, promozionale e dell’innovazione ha sottolineato il dott. Sauro Servadei, responsabile del settore internazionalizzazione di Artex, il Centro di riferimento per l’artigianato artistico della Toscana. Azioni concrete come quella di creare uno spazio permanente in cui l’artigianato possa estendere all’intero anno la tipologia di azioni messe in campo nel periodo di Friuli Doc: è in questa direzione che il Comune di Udine sta lavorando assieme a Confartigianato ed alle altre associazioni, ha evidenziato il vicesindaco con delega alle attività economiche Vincenzo Martines, anche sfruttando opportunità come quelle del PISUS e del Centro commerciale naturale. I principi della Carta possono trovare applicazione anche nella sinergia con i progetto sviluppati dalla Provincia di Udine in campo turistico, un esempio tra tutti Terra dei Patriarchi, in cui la valorizzazione dell’artigianato artistico deve essere parte integrante, ha commentato il presidente del Consiglio provinciale, Marco Quai. Sinergie analoghe a quelle già sviluppate con la Camera di Commercio - rappresentata dalla presidente provinciale di Coldiretti, Rosanna Clocchiatti - che contribuisce ad animare questa edizione della Rassegna organizzando in partenariato con Confartigianato Udine, una serie di sei ‘incontri di cultura d’impresa in pro4
Un interno della rassegna e sotto le autorità al taglio del nastro.
gramma dal 10 al 15 settembre. Il presidente Tilatti ha ringraziato le istituzioni presenti, tra cui anche il Prefetto ed il Questore, per il segnale di attenzione e di incoraggiamento che intervenendo all’inaugurazione hanno voluto indirizzare al comparto artigiano e in particolare alle sue componenti artistiche e creative, un tessuto produttivo che con il suo indissolubile legame tra lavoro, valori e coesione sociale sta resistendo con coraggio alla crisi e deve ispirare il modello di sviluppo per il futuro. Ad aggiungere una nuova dimensione al tradizionale taglio del nastro è stato il maestro profumiere Lorenzo Dante Ferro, giunto con la sua azienda al trentesimo anno di attività, che ha rivendicato all’Italia e a Udine importanti radici dell’arte profumiera ed ha inebriato il pubblico con una delle essenze ambientali create ispirandosi proprio ai mestieri artigianali. La rassegna ha avuto un’affluenza di circa 1800 visitatori. Un pubblico attento che ha cercato la qualità delle espressioni creative dell’artigianato friulano, guidato nel percorso espositivo da cinque ragazzi, tutti under 22, selezionati per l’occasione da Confartigianato Udine. Complessivamente soddisfatti gli artigiani-artisti coinvolti, che si aspettano un ritorno di interesse nelle settimane e nei mesi a venire da parte di quanti hanno in questa occasione avuto soltanto un assaggio del loro stile e della loro maestria.
“IN ESSENZA”: Le aziende Oreficerie: Creagioielli; Dada artigiano orafo; L’orafo Mauro Tamburlini; Laomi Scanavini Gioielli; Mazzola, Fucina Longobarda creazioni orafe; Piero De Martin, gioielli e sculture; Spivach & Spivach Opals. L’artigianato artistico: Antema; Carnica Arte Tessile; Fabio Comelli Studio Creativo; Maiero Ivano, arredamenti su misura; Mosaici Marcuzzi; fratelli Rossitti, laboratorio artistico, restauro, liuteria e arredo su misura; Legatoria Moderna di Eva Seminara; Visioni d’autore di Giorgia Lamesta, iconografia contemporanea.
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I Fatti
La cultura d’impresa al centro di sei appuntamenti DOC Molto graditi dal pubblico gli incontri in collaborazione con la Camera di Commercio di Udine
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osa accomuna una “pietra sovversiva” come l’opale, un nuovo concept store online, i vecchi mestieri artigiani friulani, il web marketing relazionale e due fotografi di talento? Ben poco, al di fuori di una manifestazione come Friuli Doc, ma se ad organizzare una serie di incontri di cultura d’impresa è Confartigianato Udine grazie al partenariato con la Camera di Commercio, allora capita che si ritrovino protagonisti di 6 appuntamenti collegati a “IN ESSENZA”, la Rassegna di arte orafa ed artigianato artistico ospitata a palazzo Kechler, in piazza XX Settembre a Udine, dall’8 al 16 settembre 2012. A fare da filo conduttore la volontà di proporre all’artigianato creativo ed ai suoi appassionati una serie di approfondimenti interessanti sotto il profilo tecnico-economico e sotto quello dell’ispirazione. Sul primo aspetto è stato interessante capire, assieme a Carlo Baldassi, come sta cambiando l’approccio al marketing sotto la spinta delle opportunità offerte da un ambiente web sempre più interattivo e coinvolgente, offrire alle imprese associate un ingresso privile-
giato nel negozio online di Mario’s, un gestore così esigente da scegliere soltanto prodotti al 100% artigianali made in Italy, oppure ascoltare dalla voce esperta di Francesca Fortunato e di Stefano Spivach la storia, le caratteristiche e l’ispirazione artistica che caratterizza un materiale prezioso e poliedrico quale l’opale. Stimolante poi il dibattito condotto da Daniele Paroni, giornalista di Telefriuli - assieme al prof. Gianni Colledani, all’artigiano del legno Vanni Gortan, alla direttrice del CEFS Amabile Turcatel e ad un suo giovane insegnante ventiduenne, Claudio Comisso - sull’evoluzione dei mestieri artigiani. Fedele all’appuntamento con gli incontri durante Friuli Doc, Ulderica Da Pozzo - fotografa fieramente artigiana - si è lasciata intervistare da Attilio De Rovere raccontando le emozioni del suo ultimo libro, edito da Forum, e regalando al pubblico un delizioso assaggio della musica di Daniele D’Agaro. Una fonte di ispirazione per i suoi colleghi artigiani non meno che per i visitatori della Rassegna, così come la dotta e coinvolgente illustrazione - da parte del dott. Gilberto Ganzer - dei personaggi, delle storie
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Un momento dell’inaugurazione della rassegna IN ESSENZA e sotto un particolare dell’interno.
e dei luoghi raccontati per immagini da Lugi Vitale nel volume “Artisti e artigiani nella terra dell’oro”, come nel caso di Dario Zidaric che crea i suoi formaggi nientemeno che nelle grotte carsiche. Sei incontri ricchi quindi di stimoli,
spunti e riflessioni, decisamente apprezzati dai partecipanti e per di più coronati dalle degustazioni dei vini doc offerti dal Movimento Turismo del Vino, guidato dall’esperienza e dalla passione della sua raffinata presidente, Elda Felluga.
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I Fatti
Gli stand artigianali protagonisti delle vie del centro a Friuli Doc Bilancio positivo per le aziende che hanno partecipato, con qualche osservazione per il futuro
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iù che positiva, secondo gli imprenditori di Confartigianato Udine, l’edizione 2012 di Friuli Doc. Gli artigiani, sempre più protagonisti di un appuntamento che va sostenuto e sviluppato, hanno evidenziato infatti affari in linea con quelli dello scorso anno, che non è parsa cosa di poco contro vista la situazione di crisi che appesantisce i consumi. Commenti a caldo positivi quindi, con punte di vera e propria esultanza anche se non manca chi ha espresso una contenuta delusione. L’esperimento “piazza San Giacomo” ha funzionato a metà: gli espositori hanno apprezzato la collocazione prestigiosa e la presenza dell’animazione per i più piccoli, ma hanno lamentato l’effetto negativo della musica ad alto volume, degli eccessi di una parte del pubblico delle ore piccole e di qualche collocazione enogastronomica “ingombrante” sotto il profilo olfattivo. Gli atti di vandalismo, che hanno provocato squarci in una quindicina di stand di via Mercatovecchio e via Vittorio Veneto, pongono il problema di un aumento dei controlli, soprattutto nelle ore notturne. Per la prima volta uno stand in piazza Marconi ha ospitato una dimostrazione di mestiere dedicata all’edilizia, grazie al piccolo can-
tiere di muratura approntato dagli allievi della “scuola edile” (CEFS) che sono riusciti anche a coinvolgere i più piccoli nella costruzione di opere murarie in miniatura con veri mattoni: messaggi importanti per la (ri)scoperta del valore di questo mestiere che, come ha commentato la direttrice del CEFS, Amabile Turcatel, ha trovato un immediato riscontro tra i visitatori. Complessivamente sono stati 30 gli stand allestiti nelle piazze e nelle vie del cuore di Udine: 14 in via Mercatovecchio, 10 in via Vittorio Veneto e 6 in piazza San Giacomo che hanno ospitato 40 aziende su una superficie espositiva di 600 metri quadrati. Tra le più varie le tipologie di prodotti esposti: tessuti e ricami, ceramiche, scarpets, distillati e golosità, bijouterie creativa, oggetti in legno e metallo lavorato, camiceria su misura e pelletterie. La presenza dell’artigianato a Friuli Doc 2012 è stata resa possibile grazie al cofinanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, in quanto la manifestazione è inclusa nel programma annuale di promozione e sviluppo del comparto, e ha visto il Cata Artigianato Fvg come soggetto attuatore e Confartigianato Udine come soggetto promotore.
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Dino Zoff e il sindaco Furio Honsell in uno degli stand artigiani.
L’Artigianato a Friuli Doc 2012… in cifre
30 gli stand allestiti nelle vie e piazze del centro, di cui: 6 in piazza San Giacomo, 14 in via Mercatovecchio e piazza Marconi, 10 in via Vittorio Veneto 600 i metri quadri espositivi occupati complessivamente dagli stand artigiani 15 le aziende artigiane che hanno esposto nella Rassegna a palazzo Kechler, di cui 7 orafi artigiani e 8 imprese di artigianato artistico 1000 e + le sfumature di colore dell’opale, la pietra preziosa “special guest” della Rassegna 2012
2 gli ingredienti base: • la Rassegna “IN ESSENZA” di arte orafa ed artigianato artistico allestita a Palazzo Kechler
5 le giovani guide tra 17 e 21 anni selezionate per accompagnare i visitatori alla scoperta delle creazioni orafe e di artigianato artistico presenti alla Rassegna
• gli stand di esposizione e vendita dell’artigianato in via Mercatovecchio, via Vittorio Veneto e - novità di quest’anno anche in piazza San Giacomo e piazza Marconi 55 le aziende complessivamente presenti
6 gli Incontri di cultura d’impresa organizzati in concomitanza con la Rassegna “IN ESSENZA”
40 le aziende presenti negli stand dedicati all’artigianato nelle vie e piazze del centro cittadino
27 i video di Artigianato D.O.C. proiettati nello spazio incontri della Rassegna “IN ESSENZA”
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I Fatti
Fare chiarezza sull’effettiva portata del recente decreto ministeriale e sulla sospensione del contributo
Il sistema di tracciabilità dei rifiuti va integralmente ripensato
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onostante la sospensione del Sistri stabilita dal decreto “Cresci Italia”, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha riproposto la scadenza del 30 novembre 2012 per il pagamento del contributo per il Sistri - il sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti - relativo al 2012. “Sorprende e preoccupa - ha commentato il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti - la riproposizione del contributo a carico delle imprese quando lo scorso giugno, il decreto “Cresci Italia”, norma di rango superiore al provvedimento ministeriale, ne ha stabilito espressamente la sospensione. L’ultima cosa di cui hanno bisogno gli operatori e le imprese coinvolte nella gestione dei rifiuti è di alimentare ulteriore confusione su
questa delicata e complessa materia”. “Il Sistri - sottolinea Tilatti - va, dunque, integralmente riprogettato e sostituito con un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità. In sede nazionale abbiamo pertanto chiesto al Ministro Clini di chiarire l’effettiva portata delle disposizioni emanate, affinché non si producano, su questa vicenda ulteriori danni economici per le imprese. A questo proposito ricordo che negli ultimi due anni, 325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per l’iscrizione al Sistri, per l’acquisto di oltre 500mila chiavette usb e di quasi 90mila black box a fronte di un sistema mai entrato in funzione”.
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I Fatti
Un valido strumento per proporre l’artigianato di qualità online
Convenzione con Mario’s, il sito dei prodotti artigianali fatti a mano in Italia
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l’artigiano che riceve l’ordine tramite Mario’s soltanto ad avvenuto pagamento del prodotto. Confartigianato Udine, da sempre impegnata ad offrire alle imprese associate concrete opportunità di sviluppo e commercializzazione, ha così deciso di collaborare con questa realtà. Mercoledì 12 settembre, a palazzo Kechler in concomitanza con la rassegna “IN ESSENZA”, Andrea Ruffini, titolare di Mario’s ed Eva Seminara per Confartigianato Udine hanno firmato la convenzione che riconosce agli associati consistenti vantaggi tra cui il servizio fotografico base in forma gratuita e uno sconto del 20% su tutti i servizi a valore aggiunto collegati al portale come ad esempio le consulenze sul design e il packaging dei prodotti. Perché gli artigiani dovrebbero scegliere Mario’s? Perché è un concept store online pensato e sviluppato tenendo ben presenti le caratteristiche delle micro imprese: volumi produttivi, tempi di consegna e, soprattutto, qualità. Per maggiori informazioni: www.confartigianatoudine.com
er fornire alle aziende artigiane uno strumento valido per far conoscere e vendere on line i propri prodotti, Confartigianato Udine ha siglato una convenzione con Mario’s (www.marioscrafts.com), il sito dedicato all’artigianato made in Italy. Gli stranieri considerano i prodotti italiani belli, di lusso, fatti con creatività, design, passione, ma per loro non è facile contattare le imprese artigiane che li realizzano. Ecco lo spunto che ha dato vita a Mario’s, sito di commercio elettronico per far conoscere, comprendere, vendere ed aiutare nello sviluppo le micro imprese. Mario’s è un aggregatore di prodotti di design contemporaneo al 100% artigianali e made in Italy. I suoi esperti selezionano sul territorio italiano i prodotti, creano la pagina e la vetrina dell’azienda, raccontano il profilo dell’artigiano corredato dalle immagini del suo laboratorio e mettono a punto campagne promozionali dedicate con l’utilizzo di social network e di un apposito ufficio stampa. La formula è particolarmente conveniente per
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I Fatti
L’artigianato non vede ancora la luce alla fine del tunnel Non positivi i dati della XIII indagine congiunturale di Confartigianato Udine
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llungamento dei tempi di pagamento e aumento degli insoluti. Sono questi i due problemi principali indicati dalle 607 imprese intervistate nell’ambito della XIII analisi congiunturale sull’artigianato friulano realizzata da Confartigianato Udine. I dati sono stati presentati all’inizio di agosto alla stampa alla presenza dell’assessore regionale alle finanze, patrimonio e programmazione, ambiente, energia e politiche per la montagna Sandra Savino, dal presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti, dal vice presidente vicario Franco Buttazzoni, dal responsabile dell’Ufficio Studi Nicola Serio, dal direttore Gian Luca Gortani e dal presidente di Confartigianato Udine Servizi srl Daniele Nonino. “I riflessi della crisi - ha spiegato Serio - sono evidenti sulla liquidità aziendale, giudicata insufficiente rispetto al fabbisogno di cassa dal 35% degli intervistati e sull’indebitamento bancario che risulta medio alto per il 37% delle imprese”. E se alle due prime criticità aggiungiamo i problemi determinati dalla crescita dei prezzi di fornitura, in particolare dell’energia, si ha un quadro abbastanza completo della situazione in cui versano le imprese artigiane nel primo semestre del 2012 e che portano gli imprenditori ad esprimere grande preoccupazione
e a non vedere ancora la luce alla fine del tunnel. Il 51,4% delle imprese evidenzia infatti fatturati in calo, il 40,3% stabili e solo l’8,3% in crescita. Fra i problemi in pole position ancora quello del credito. Il 54,7% denuncia un aumento delle commissioni, il 30,2% una diminuzione dei fidi e del finanziamenti; il 44,9% evidenzia come le banche richiedano maggiori garanzie e il 45,6% l’aumento dei tassi d’interesse. “Quello del credito - ha infatti detto il presidente Tilatti - rimane un problema centrale, soprattutto per le aziende che hanno mercato e ordini ma che rischiamo di non poterli evadere per mancanza di risorse. La Regione - ha aggiunto Tilatti - ha fatto molto, ma la situazione è davvero drammatica e bisogna fare di più per sostenere le imprese”. Non a caso nel primo semestre del 2012 solo per 5 imprese su 600 è cresciuta la fiducia verso le banche e il saldo tra percentuale in crescita e in calo è fortemente negativo: -27%. Nonostante questo quadro a tinte fosche gli artigiani intervistati hanno dato la sufficienza alle banche con cui lavorano. Per la domanda su quale rating (giudizio da 1 a 10) complessivo attribuiscono alla propria banca di fiducia, la media delle valutazioni è stata di 6,7 su 10.
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Da sinistra: Serio, Savino, Tilatti e Buttazzoni
Un giudizio di sufficienza quindi, ma con ampi spazi di miglioramento. I dati raccolti da Confartigianato Udine sul sistema bancario saranno infatti utilizzati, in forma assolutamente anonima, per avviare un tavolo di confronto che le banche che aderiranno ad una iniziativa volta ad instaurare rapporti migliori fra istituti di credito e imprese artigiane, assieme a Confidimprese FVG, agli altri confidi e auspicabilmente con il sostegno e il supporto della Regione attraverso i suoi strumenti. “Quello che ci proponiamo di fare - ha spiegato Franco Buttazzoni, delegato al credito di Confartigianato Udine - è di innovare, per quanto possibile, i rapporti banche-imprese individuando, assieme agli istituti di credito, prima le criticità e successivamente le soluzioni. Anche piccoli passi in avanti - ha concluso Buttazzoni - in questa situazione, sono fondamentali per sostenere quel che di buono c’è ancora nel sistema economico e produttivo regionale”.
senza promettere nulla visto il braccio di ferro in atto con il Governo sulla specialità e l’autonomie nella gestione delle risorse da parte della Regione, a fare ulteriori sforzi a sostegno delle imprese. Savino ha, fra l’altro, sottolineato l’importanza dei Fondi comunitari legati alle politiche regionali e, infine, l’urgenza delle infrastrutture, in particolare degli elettrodotti. “Capisco che alcune zone del territorio regionale dovranno sopportare delle servitù - ha detto l’assessore Savino - ma capisco ancora di più le esigenze delle imprese ad avere energia elettrica a costi accettabili e quelle degli operai ad avere un posto di lavoro con qualche certezza in più”.
L’assessore Savino: “La Regione farà ancora la sua parte per l’economia”
L’assessore regionale Sandra Savino, ricordato gli sforzi già compiuti dalla Regione per sostenere le imprese (gli oltre 400 milioni di euro con le leggi anticrisi, i 50 milioni di euro al Mediocredito per le garanzie bancarie), si è impegnata,
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I Fatti
Confartigianato Udine, da capofila, si aggiudica due importanti progetti I temi di lavoro: innovazione, giovani, energia e mestieri da riscoprire
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timolare l’innovazione nelle micro e piccole imprese soprattutto in chiave di sostenibilità energetica e promuovere l’avvio di imprese giovanili in grado di riscoprire il valore e l’attualità dei vecchi mestieri artigiani a rischio di estinzione. Due speranze o addirittura due sogni ad occhi aperti? Non solo: sono gli obiettivi mirati e concreti di due progetti che Confartigianato Udine ha elaborato, costruito e presentato in qualità di capofila e che hanno tagliato il primo incoraggiante traguardo: l’approvazione con relativo finanziamento. B.R.EF. è “l’acronimo” del primo, ossia una sigla che sintetizza la volontà di incoraggiare e facilitare la ricerca di soluzioni efficienti nell’uso dell’energia da parte delle aziende di piccole dimensione dell’area transfrontaliera italo-austriaca. Per la prima volta la nostra Associazione guiderà un progetto Interreg: una meta ambiziosa resa possibile da un partenariato di eccellenza che ci vede collegati in rete con i colleghi delle Confartigianato di Vicenza e di Bolzano e con gli esperti dell’ITG Salzburg, l’istituto salisburghese specializzato in innovazione e trasferimento tecnologico. Le attività programmate si svilupperanno su più di due anni, a partire dall’inizio del 2013, e puntano ad aumentare la competitività di artigiani e piccole imprese dei diversi settori
attraverso soluzioni innovative di uso efficiente dell’energia e facendo leva sul collegamento reticolare tra le aziende dell’area transfrontaliera e tra queste ed il sistema della ricerca. MANI, ovvero Mestieri Antichi per Nuovi Imprenditori, è invece il titolo del progetto che si è collocato al 1° posto, con 76 punti su 100, nella graduatoria del bando regionale “Arti e mestieri del passato per un’imprenditoria del futuro”, uno degli strumenti di attuazione delle politiche giovanili in FVG e in particolare della legge sull’autonomia dei giovani. MANI, ispirato alle finalità programmatiche del Movimento Giovani Imprenditori, si propone di favorire l’avvicinamento dei giovani ai mestieri e alle arti tradizionali del FVG, l’incontro intergenerazionale tra competenze e conoscenze e lo sviluppo di percorsi professionali personalizzati fino ad arrivare alla progettazione e allo sviluppo di idee imprenditoriali e di veri e propri business plan operativi, il tutto mettendo in campo un processo flessibile e sostenibile di informazione e formazione continua. A giocare il ruolo di principale partner nell’elaborazione del progetto – e nella sua realizzazione – l’IRTEF di Udine, a cui si affianca un insieme particolarmente nutrito e qualificato di altri soggetti, dal Comune di Udine ad altre Confartigianato italiane, passando
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per Euroleader, altri Comuni del Friuli Venezia Giulia e del resto d’Italia nonché alcune città straniere. Ad accomunare i due progetti - del resto molto diversi per struttura, riferimenti e dimensioni –
un unico filo conduttore: quello che punta ad anticipare, costruendole, le possibili evoluzioni della figura dell’artigiano, tra rielaborazione innovativa del passato e interpretazione flessibile e creativa delle tecnologie sostenibili.
Una grande storia legata alla nostra terra. Presidenza, Direzione Generale e Sede in Viale Tricesimo 85 a Udine e filiali a Udine, Bressa, Campoformido, Pagnacco, Pasian di Prato e Martignacco www.bancadiudine.it
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I nostri imprenditori
Polo 626 s.r.l. – Campoformido
Imparare ad utilizzare la norma per lavorare meglio Formazione, servizi e consulenze per l’azienda che promuove la sicurezza
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temi della sicurezza e dell’ambiente sono stati fin dall’università tra i miei interessi professionali”, inizia a raccontare Riccardo Cisilino che, subito dopo gli studi e con l’aiuto del padre, fonda la Criteria Engineering. Da questa azienda, in collaborazione con l’impresa della moglie, la Coram Imprese che opera nel settore della salute negli ambienti di lavoro, nasce nel 2005 la Polo 626, per proporre a piccole e medie imprese servizi di consulenza in materia di sicurezza e certificazione ambientale.
per tutte le tipologie di campionamenti ambientali e l’ufficio tecnico. In questo modo l’azienda è diventata uno spazio di risposte e riferimenti concreti per gli imprenditori. Oltre alla sede da qualche anno è stata aperta anche un ‘unità locale a Monfalcone per dare servizi anche in quella zona, strettamente legata al settore nautico. In questi primi otto anni l’azienda si è molto ingrandita contando ora 15 collaboratori, tra il reparto amministrativo, tecnico e di campionamento più alcuni professionisti esterni per problematiche specifiche. Il mercato di riferimento si espande principalmente nelle province di Udine e Gorizia, oltre alla consulenza di alcune grandi aziende friulane che possiedono unità locali in altre regioni del nord Italia, come Veneto, Piemonte e Lombardia. “Da tre anni abbiamo iniziato una stretta collaborazione con Confartigianato Udine, che ha trovato nella nostra azienda un partner importante per i servizi alla sicurezza per le aziende associate” spiega Cisilino. Tra i lavori più interessanti e ricchi di soddisfazione che ha svolto la Polo 626, Riccardo Cisilino ricorda l’incarico per la demolizio-
“L’idea di dare all’imprenditore un pacchetto completo ci ha aiutati ad essere in tutti questi anni dei veri propri partner dei nostri clienti” continua Cisilino. Proprio per continuare ad essere vicini agli artigiani, Polo 626 fin dall’inizio ha scelto una location che non fosse solo un ufficio, ma un vero e proprio luogo dove l’imprenditore potesse identificarsi e sentirsi a suo agio. Così nel capannone di via Napoleonica a Campoformido possiamo trovare sale per i corsi sulla sicurezza, il laboratorio
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ne della Italcementi a Cividale, “un lavoro importante e impegnativo - ci spiega - per il quale ringraziamo la fiducia dataci dalla Banca di Cividale”. Oltre al rapporto con le aziende clienti, questa impresa è apprezzata dalle istituzioni e strutture pubbliche che si occupano di salute e sicurezza. “Affiancare gli imprenditori in un percorso di crescita e di miglioramento della loro attività lavorativa - continua Cisilino - ci porta a dialogare in modo stretto con gli Enti pubblici, per stringere insieme a loro dei patti di reciproca fiducia e collaborazione.” Concludiamo l’intervista a Riccardo Cisilino con un pensiero verso il futuro e l’augurio che la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro non sia solo un semplice rispetto della norma, ma un vero e proprio trampolino di lancio che permetta alle aziende di lavorare meglio. R.F.
Carta d’identità Nome: Polo 626 s.r.l. Attività: Formazione e consulenze alle aziende in materia di sicurezza Sede: via Napoleonica, 62 Campoformido Sito: www.polo626.com 17
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I nuovi tecnici del freddo potranno abilitarsi in quattro categorie diverse
Climatizzatori e impianti frigoriferi: servirà il patentino per installarli
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i vorrà un patentino per installare impianti di climatizzazione e impianti frigoriferi. Con l’entrata in vigore del DPR 43/2012, sarà definitivamente attuato il Regolamento CE 842/2006 che obbliga persone e aziende a ottenere una certificazione (il cosiddetto patentino) per la gestione dei gas fluorurati a effetto serra. Da molti mesi si discuteva di questa novità che in Italia arriva in ritardo rispetto agli altri Stati della Comunità Europea, i quali hanno attuato gli obblighi di certificazione fin dal 2009. Nel dettaglio il Decreto impone al personale tecnico e alle imprese che lavorano su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore, con gas fluorurati a effetto serra, di munirsi di un patentino, previo superamento di un esame, e di un piano di qualità. Dovranno inoltre iscriversi in un Registro telematico, che al momento non è ancora stato istituito.
Una volta pubblicato questo registro, solo le aziende iscritte potranno esercitare queste attività. I nuovi tecnici del freddo potranno abilitarsi in 4 categorie diverse, da quella minima che consentirà solo di poter effettuare il controllo perdite, a quella più elevata che abiliterà al controllo delle perdite, al recupero dei gas, alla manutenzione e riparazione fino all’installazione di impianti contenenti più di 3 kg di gas frigoriferi. Anche l’installazione di climatizzatori e pompe di calore, apparecchi ormai diffusi nelle nostre case, dovrà essere svolta, quando la norma sarà in vigore, da soggetti in possesso del patentino. Confartigianato Udine si è già attivata organizzando corsi di formazione e sessioni di esami che consentiranno a novembre di far conseguire il patentino obbligatorio ad un centinaio di operatori.
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La sfilata “Confronti” ha messo in evidenza creatività e classe degli atelier regionali
L’alta moda vintage e gli abiti artigiani in passerella
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i chiama “Confronti” la sfilata di moda organizzata a Villa Manin di Passariano il 7 settembre dall’Azienda speciale Villa Manin, rappresentata da Enzo Cainero, da Confartigianato Imprese FVG e dalla Fondazione Giacomini Meo Fiorot - Musei Mazzucchelli. Confronti è nata da un’idea di Pierangela Gemignani, Vicepresidente della Fondazione Giacomini Meo Fiorot per mettere a confronto l’alta moda vintage e quelle delle aziende artigiane del FVG. In una cornice raffinata e molto curata alla presenza dell’assessore regionale De Anna, hanno sfilato, per la regia di Ada Gamba Studiomadà, gli abiti di Ferrè, Capucci, Valentino, Genny, Krizia, sorelle Fontana ed altri insieme a quelli frutto della creatività e classe degli atelier del FVG: in tutto 17 imprese fra sartorie, acconciatori ed estetiste, 6 delle quali associate a Confartigianato Udine. Le sartorie: Atelier Tiziano; Chiara Banelli ed Emozioni by Gloria De Martin di Udine; Fiandra Pelliccerie di Trieste; Linea Sposa di Vita Lorusso e Artigiana della Pelle di Maria Gabriella
Lisini di Monfalcone; Sartoria Francesco Giorgi di Trieste. Gli acconciatori: Benvenuto Acconciatori di Adelio Scaini di Codroipo; Krilor di Cristina e Loredana Ponta di S. Maria La Longa; La Nuova Immagine di Gloria Brandolin di Cormons; Salone Lucia di Lucia De Marco di Pordenone; Salone Profumeria Miccoli e Salone Rocco di Maura Romanelli di Trieste; Studio Moda di Susy Cattonar di Monfalcone. Le estetiste: Estetica Adriana e l’Istituto d’Estetica Clelia di Udine; Estetica Samantha di Samantha Miot di Pordenone.
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Cronache
Cerimonia durante le celebrazioni di Sant’Agostino con diverse autorità locali
Artigianato a San Daniele, quattro imprese premiate zonale del Friuli Occidentale per il Sandanielese, il presidente di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti, il vice presidente vicario di Confartigianato Udine Franco Buttazzoni, il sindaco di San Daniele del Friuli Emilio Iob, l’assessore provinciale Adriano Piuzzi, il consigliere regionale Enio Agnola. Ecco i premiati: Nicli Antonio socio della società Autofficine Nicli S.n.c. di Nicli Emilio Maurizio e Nicli Antonio di Rive d’Arcano “per la capacità direttiva e la competenza imprenditoriale dimostrate nella gestione del passaggio generazionale finalizzato a proseguire l’attività di famiglia”; Piemme S.r.l. di Fagagna “per il particolare intuito e la capacità innovativa con cui ha saputo applicare nuove tecnologie al processo produttivo aziendale”; Costruzioni Vidoni S.r.l. di Forgaria “per la competenza imprenditoriale dimostrata nel promuovere e qualificare l’immagine dell’azienda nel mercato di riferimento”; L’oca Bianca ed Altre Storie di Aldarita Bressanutti di San Daniele del Friuli “per il contenuto tradizionale artistico e la capacità creativa che caratterizzano il progetto imprenditoriale”.
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nche quest’anno, in occasione delle tradizionali celebrazioni di Sant’Agostino, i consiglieri dei comuni del Sandanielese di Confartigianato Udine hanno consegnato il 25 agosto nella Chiesa sconsacrata di Sant’Antonio Abate a San Daniele, un attestato di benemerenza a quattro imprese associate che si sono distinte per l’elevato contenuto tecnologico delle lavorazioni, il risalto e la visibilità ottenuti a livello locale, l’originalità e la qualità dell’attività esercitata nonché l’efficacia nella gestione di un processo di successione generazionale. Alla cerimonia di premiazione, sono intervenuti Giorgio Piron, vicepresidente
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previdenza complementare e TFR dipendenti Assicura, nata nel 1981 su iniziativa delle Banche di Credito Cooperativo, dell’Unione Artigiani Piccole Medie Imprese e dell’Associazione Cooperative del Friuli Venezia Giulia, ti offre, attraverso più società assicurative, la soluzione più appropriata alle tue esigenze, una consulenza costante, comodità e trasparenza nei pagamenti, assistenza immediata ed efficiente in caso di sinistro. Chi ti assicura di più? Sede centrale: Via Verzegnis, 15 - Parco Nord - Torre Est - 33100 UDINE (UD) - Tel 0432.473555 - Fax 0432.473532
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Cronache
Un percorso per approfondire i diversi aspetti del fare impresa, grazie al progetto Imprenderò
7 seminari gratuiti per allenarsi a fare impresa, e non solo…
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GIOVEDÌ 11 OTTOBRE 2012 (dalle 17.00 alle 21.00) Ok il prezzo è giusto! Fissare il prezzo vincente Sandro Zorino – Teorema Counsulting VENERDÌ 12 OTTOBRE 2012 (dalle 14.30 alle 18.15) Sopravvivere alla burocrazia e vivere felici. A cura di Confartigianato Udine GIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2012 (dalle 17.00 alle 21.00) Convinci la tua banca a darti credito. A cura di Confartigianato Udine VENERDÌ 19 OTTOBRE 2012 (dalle 14.30 alle 18.15) Web marketing e web intelligence: la presenza efficace delle aziende sul web Paolo Omero - Università di Udine SABATO 20 OTTOBRE 2012 (dalle 9.00 alle 13.00) Un brand che crea l’atmosfera. Dare valori al tuo prodotto Christina Cher e Doriano Mattellone (W-eye)
prire un’attività in proprio è il sogno di tanti. Ma come muovere i primi passi per sviluppare un’idea di business? Quali alleati trovare e quali rischi conoscere? A queste domande risponderà il percorso formativo “Allenati a fare impresa”, organizzato da Confartigianato Udine e dal Consorzio Friuli Formazione, grazie al progetto Imprenderò. Sette seminari gratuiti sul piano d’ impresa, i costi aziendali, il credito, la burocrazia, il marketing e il valore del brand per aiutare i neo imprenditori ad approfondire le tematiche manageriali per lo sviluppo di una nuova attività. Sono rivolti, in particolare, a lavoratori di imprese coinvolte in processi di spin off, ma sono aperti a tutti. Tutti i seminari si terranno nella sede di Confartigianato a Udine in Viale Ungheria, 71. Programma GIOVEDÌ 4 OTTOBRE 2012 (dalle 17.00 alle 21.00) Partire bene: crea il tuo piano d’impresa Francesca Visintin – Università di Udine VENERDÌ 5 OTTOBRE 2012 (dalle 14.30 alle 18.15) Costi sotto controllo: analisi e gestione Sandro Zorino - Teorema Counsulting
Per informazioni e prenotazioni contattare l’Ufficio Comunicazione di Confartigianato Udine (ref. Rachele Francescutti 0432516772 rfrancescutti@uaf.it) o il Consorzio Friuli Formazione (ref. Giacomo Meula - 04321794312 giacomo.meula@friuliformazione.it) 21
Cronache
Interessante per gli artigiani poter trasformare gli attuali locali nel corpo centrale
Tarvisio: slittata l’intesa Autovie-artigiani sull’ex autoporto
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disponibilità. “Agli artigiani - ha detto Francesca Comello, delegata zonale di Confartigianato - interessa anche la possibilità di trasformare gli attuali locali siti nel corpo centrale dell’ex autoporto per le proprie esigenze”. E da quanto è stato espresso dalle parti, a novembre si potrebbe trovare l’intesa finale, soprattutto se la proprietà ridurrà le pretese economiche andando incontro alle esigenze degli imprenditori. Il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni nell’occasione ha ricordato che per la riqualificazione dell’ex autoporto di Coccau, sarebbe oltre modo utile la realizzazione della variante di Tarvisio utilizzando il tratto dell’attuale autostrada da Camporosso al confine di Stato. Della variante sono anni che se ne parla anche perché sarebbe agevolmente fattibile e con un investimento sui 30 milioni di euro. E sempre in tema di azioni per valorizzare il Tarvisiano, i convenuti all’incontro hanno condiviso la richiesta avanzata dal sindaco sull’istituzione della zona franca anche per portare imprenditori attratti da una fiscalità di vantaggio.
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i impegniamo a promuovere un’indagine per conoscere quali e quante possono essere le attività artigianali dell’Alto Friuli che hanno interesse a trasferirsi nell’ex autoporto di Coccau” ha dichiarato il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti intervenuto all’incontro fra Autovie, Comune di Tarvisio e rappresentanze degli artigiani per arrivare quanto prima a un’intesa sull’utilizzazione dell’area di 35 mila metri quadrati dell’ex autoporto di Coccau. E proprio per rimarcare questo impegno il consiglio di amministrazione di Autovie Venete spa ha effettuato un sopralluogo alla grande area ed ha annunciato la disponibilità ad indire un’ulteriore perizia di stima al ribasso con l’intenzione di dividere l’area per ricavare una zona artigianale, come chiede Confartigianato, e destinare l’altra porzione di terreno alla realizzazione di impianti per la produzione di energia alternativa, da decidere se con centrale a biomasse o panelli solari. Le parti si ritroveranno a novembre per un ulteriore confronto, con dati oggettivi su costi e
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