UDINE
Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale
Anno XIV - Supplemento n. 1 - Gennaio 2014
Fondi all’artigianato: indispensabile costruire un futuro su misura di piccola impresa “SENZA IMPRESA NON C’È ITALIA” MOBILITAZIONE GENERALE IL 18 FEBBRAIO A ROMA MOLTE ATTIVITÀ E GRANDI NUMERI PER LA PRIMA edizione DEL PROGETTO MANI LAVORI SPECIALISTICI NEGLI APPALTI: CONFARTIGIANATO ‘SALVA’ LE IMPRESE QUALIFICATE BACHECA DI ANNUNCI ONLINE: NUOVO SERVIZIO GRATUITO PER LE IMPRESE
Contenuti Editoriale 03 Periodico MENSILE di Confartigianato Imprese F.V.G. Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1020 del 08/03/2001 Anno XIV - Supplemento al n. 1 - Gennaio 2014 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Tiziana Sabadelli Comitato di redazione: Alessio Belgrado, Enrico Eva, Gian Luca Gortani, Gianfranco Trebbi Hanno collaborato a questo numero: Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone, Rachele Francescutti, Giulia Peccol, Tiziana Sabadelli Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Coroneo 6, 34133 Trieste Tel. 040 363938 Editore: Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Via Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938 Progetto grafico: Unidea Stampa: Cartostampa Chiandetti srl Reana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106 Pubblicità: Per la pubblicità su Informimpresa potete contattare Rosanna Palmisciano Tel. 0432 516738
Perché alla Regione conviene investire sugli artigiani e le piccole imprese?
I FATTI 04
Basta con le belle parole: le piccole imprese vogliono fatti concreti
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Se 8 milioni di euro vi sembrano troppi…
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Temporary Expo-Store a Udine, un successo da replicare
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Sempre meno artigiani in provincia di Udine, in particolare giovani
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“Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”
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Molte attività e grandi numeri per la prima edizione del Progetto MANI
I NOSTRI IMPRENDITORI 12
Un gelato adatto alle esigenze di tutti, un’impresa nata da una passione condivisa
Categorie 14
Appalti: Confartigianato ‘salva’ le imprese qualificate
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Anche i carrozzieri del FVG a Roma contro la riforma RC auto
Cronache 16
Le premiazioni della CCIAA di Udine all’insegna del tema “Essere nuovi”
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La birra artigianale sempre più protagonista sulle nostre tavole
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Artigiani per gioco: laboratori e formazione per trovare i “maker” del futuro
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Bacheca di annunci online: nuovo servizio gratuito per le imprese
ANAP 19
Cause e prevenzione dell’obesità patologica con la psicoterapeuta Elisa Mattiussi
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Programma attività del Circolo Ancos
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Editoriale
Perché alla Regione conviene investire sugli artigiani e le piccole imprese? di Graziano Tilatti presidente Confartigianato Udine
re ha dimostrato di saper attivare molti più euro di investimenti, per uno sviluppo individuale che si traduce in sviluppo collettivo. g. Solo nel comparto artigiano regionale e solo per le dieci linee di intervento gestite dal CATA (il Centro di assistenza tecnica di settore), Confartigianato e le altre organizzazioni del comparto artigiano hanno stimato in 8 milioni di euro le risorse necessarie per stimolare e promuovere investimenti significativi e selettivi: dalla partecipazione a fiere all’estero, alla diffusione del commercio elettronico, dalla nascita di nuove imprese al passaggio generazionale, dalla valorizzazione dei laboratori di artigianato artistico alle diverse forme di qualificazione e certificazione. In sostanza si tratterebbe di investire in media 260 euro per azienda, a fronte delle migliaia di euro che ogni anno ogni artigiano fa affluire nelle casse della Regione. Ecco, l’elenco potrebbe continuare con molti altri dati e considerazioni. Anzi, ben venga il contributo di voi lettori per segnalare il vostro parere in proposito! Nel frattempo noi attendiamo risposte. Quelle che non sono venute dalla legge di stabilità, ancora una volta debole sui debiti della PA verso le imprese, densa di sanzioni, intrisa del preconcetto “artigiano uguale evasore” e incapace di riconoscere che sono le nostre imprese le protagoniste del vero Made in Italy. Almeno sul piano regionale, per “tornare ad essere veramente speciali” dobbiamo invece tornare a credere negli artigiani e nelle piccole imprese: non a parole, ma con i fatti!
Per noi come associazione di categoria e per gli imprenditori che rappresentiamo questa può sembrare una domanda retorica, e la risposta così evidente da apparire banale. Dobbiamo però constatare, ancora una volta che non lo è, purtroppo né per l’opinione pubblica né probabilmente per una parte della politica. Proviamo ad elencare solo alcuni dei mille motivi per cui investire risorse pubbliche sulle aziende artigiane e di piccola dimensione non è solo ‘giusto’ o ‘opportuno’, ma conveniente per l’interesse collettivo. a. L’imprenditoria diffusa di piccola dimensione non delocalizza. Può chiudere bottega, ma in ogni caso molto difficilmente decide da un giorno all’altro di trasferire lo stabilimento produttivo in un altro territorio. Senza contare che spesso chi chiude riapre spesso una nuova attività, riposizionando l’idea d’impresa. b. L’artigianato e le piccole aziende aiutano al contrario ad attrarre investimenti da fuori. Per chi deve decidere se aprire uno stabilimento sul nostro territorio è importante capire quanto potrà contare sulle capacità e le tradizioni produttive già presenti, sui servizi di prossimità e sulla disponibilità di professionalità interessanti. Un tessuto produttivo di piccola dimensione è infatti come un fertile prato in cui un albero può crescere più facilmente. c. Prima di chiudere bottega gli artigiani investono tutto quello che possono. Per loro, il più delle volte, chiudere l’azienda non è il risultato di un calcolo economico-finanziario, ma il passo estremo, da compiere dopo aver tentato di salvare un bene di famiglia e un progetto di vita. d. Vale il principio del “frazionamento del rischio”, ossia lo stesso meccanismo che fa funzionare le assicurazioni. Non occorre essere degli statistici per capire infatti che è meno rischioso fare una serie di ‘puntate’ su più cavalli promettenti che giocare il tutto per tutto su un unico ‘favorito’, per quanto possa apparire ‘invincibile’. e. Artigiani e piccole aziende assumono personale, non appena ne hanno la possibilità, e prima di licenziare i dipendenti mettono in gioco quanto possibile per mantenere quei posti di lavoro su cui hanno investito in formazione, aggiornamento, trasferimento di competenze. f. Per ogni euro di contributi e agevolazioni investito con fondi pubblici, l’imprenditoria diffusa e familia-
Un tessuto produttivo di piccola dimensione è come un fertile prato in cui un albero può crescere più facilmente
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I Fatti
Basta con le belle parole: le piccole imprese vogliono fatti concreti
Il Presidente nazionale Giorgio Merletti scrive al Presidente del Consiglio Enrico Letta
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inascoltata, nonostante rappresenti una platea ben più vasta di quella dei movimentisti dell’ultima ora. Nel nostro Paese si passa con eccessiva disinvoltura dallo scandalo dei “forchettoni“ (penso alla vergognosa greppia dei rimborsi regionali) al fenomeno dei “forconi” portatori di istanze in parte condivisibili e di sentimenti diffusi di indignazione. Nel contempo, i soggetti che ogni giorno provano a elaborare un progetto per il Paese e per le sue imprese si vedono penalizzati e persino umiliati da una politica disattenta e spesso sorda, con il risultato che diventiamo anche noi bersaglio di una lamentazione crescente e rischiamo di perdere la nostra credibilità. Ne deriva un senso di frustrazione accentuato dal rito dei riconoscimenti verbali al ruolo delle PMI, ai quali non corrispondono provvedimenti concreti ed efficaci di Governo e Parlamento: per dirla in soldoni, Presidente, a volte abbiamo l’impressione che di noi si parli bene, ma ci si occupi di altri.
l Presidente nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti ha inviato a dicembre una lettera aperta al Presidente del Consiglio Enrico Letta per manifestare le preoccupazioni degli imprenditori artigiani e delle Pmi rispetto alla disattenzione della politica nei confronti delle esigenze di sviluppo delle imprese. Nella lettera, il Presidente Merletti ricorda al Capo del Governo che “al rito dei riconoscimenti verbali al ruolo delle Pmi non corrispondono provvedimenti concreti ed efficaci di Governo e Parlamento”. Pubblichiamo di seguito il testo della lettera, in attesa che dal Governo arrivino i provvedimenti attesi.
Caro Presidente del Consiglio,
nella stagione della protesta legittima e comprensibile che si manifesta in molteplici espressioni, capaci di occupare la scena e catturare l’attenzione dei media, sento il dovere di far sentire la nostra voce che, pur avendo un timbro propositivo, è spesso
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Nella foto Giorgio Merletti
nea approvazione di norme che finanziano i grandi progetti industriali e dell’accesso al credito contraddetto, nella realtà, da provvedimenti che favoriscono e garantiscono le banche. Vogliamo continuare, signor Presidente? Predicate che è ora di tornare a difendere la qualità delle nostre produzioni nazionali, ma omettete di adottatore il principio, conosciuto anche dai cinesi, diretto a garantire il consumatore attraverso la tracciabilità obbligatoria dei prodotti. Non ci siamo mai tirati indietro nel fare proposte e se ora ho deciso di scriverLe è per garantire che non smetteremo di lottare per lo sviluppo e la crescita delle imprese artigiane e delle Pmi del nostro Paese, ma anche che il “resistere, resistere, resistere” pronunciato in altri tempi e contesti, ha un limite: o meglio ha il limite della pazienza degli uomini.
Le norme “taglia” tariffe per l’assicurazione auto offrono lo spunto per una riflessione concreta. Sono in molti a ritenere, in queste ore, che finalmente il Governo ha avuto il coraggio di rompere il monopolio delle grandi imprese assicurative che, con il loro comportamento poco trasparente, vessano gli automobilisti a suon di tariffe ingiustificate e molto più salate di quelle europee. Addentrandoci invece nel provvedimento, si scopre che le norme limitano la libertà di scegliersi il proprio riparatore di fiducia e di fatto consegnano migliaia di artigiani nelle mani di quello stesso monopolista, il quale avrà la forza di dettare, a suo tornaconto, le condizioni. L’elenco di questa dicotomia tra il dire e il fare è purtroppo assai nutrito. Ricordiamo i reiterati annunci sulla riduzione del prezzo dell’energia per le famiglie e per le imprese, per poi accorgerci che il sistema premia la solita industria decotta che lucra il sussidio di una esenzione di imposta caricata, invece, sulle famiglie e sulle piccole imprese. Per tacere del rilancio delle PMI e la contempora-
Giorgio Merletti Presidente di Confartigianato Imprese
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I Fatti
Se 8 milioni di euro vi sembrano troppi… Assenti dal bilancio regionale gli incentivi all’artigianato: così si tolgono gli stimoli per i necessari salti evolutivi
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al 1° gennaio di quest’anno la Regione ha completato la delega al CATA, il Centro di Assistenza Tecnica alle imprese Artigiane del Friuli Venezia Giulia, di tutte le linee di incentivo in c/capitale previste dal Testo unico del comparto. Fatta eccezione per gli incentivi alla ricerca e all’innovazione, che continuano ad essere amministrati dagli uffici regionali, ora il CATA gestisce anche i finanziamenti prima affidati alle Camere di Commercio. Sulla carta Confartigianato, CNA e URES hanno quindi raggiunto un traguardo importante a cui puntavamo da anni. Peccato che alle competenze non corrisponda, in questo momento, nessuno stanziamento di risorse. Il bilancio regionale non ha infatti stanziato neppure un euro per quelle linee di incentivo, anche se il vicepresidente Bolzonello - titolare delle attività produttive - ha assicurato di voler trovare dei fondi in occasione della consueta manovra estiva di ‘assestamento’ dei conti regionali. Sul bilancio del Friuli Venezia Giulia pesano le conseguenze
della crisi, la necessità di destinare risorse alle situazioni di emergenza e agli ammortizzatori sociali, così come la contrazione delle entrate fiscali e i prevedibili contraccolpi finanziari. In una situazione come questa può sembrare quasi provocatorio chiedere, come hanno fatto le tre organizzazioni, di destinare 8 milioni di euro ad incentivi che vanno a beneficiare le imprese artigiane, ma non lo è affatto. Non lo è per un motivo strategico: in periodi di crisi come questo guai infatti a rinunciare ad investire sullo sviluppo e in particolare sullo sviluppo diffuso, radicato nel territorio e di cui sono protagoniste le aziende del cosiddetto “capitalismo familiare”. Non lo è per un ragionamento di politica economica, poiché non si tratta di finanziamenti “a fondo perso” o “a pioggia”, bensì di stimoli mirati che vanno a promuovere salti evolutivi nelle aziende artigiane. Basti pensare che ad essere incentivati sono investimenti che è difficile non riconoscere come validi ed efficaci: dalla diffusione tra
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gli artigiani del commercio elettronico alla partecipazione a fiere, dall’acquisizione di qualificazioni e certificazioni all’adeguamento innovativo degli impianti, dalla nascita di nuove aziende al passaggio generazionale, passando per la valorizzazione dei laboratori di artigianato artistico e tradizionale. In poche parole: un co-investimento di fondi regionali capaci di accelerare miglioramenti competitivi che torneranno con gli interessi - nelle casse regionali sotto forma di vantaggi fiscali e non, di gettito e di miglioramento sociale. E infine 8 milioni non sono una cifra esagerata per un motivo più operativo, visto che questo numero è il frutto di una ipotesi di lavoro ben precisa. Abbiamo innanzitutto calcolato “l’investimento” medio - sotto forma di contributo - che la Regione ha mediamente sostenuto per ciascuna tipologia di incentivo. Dai 4mila euro con cui si puoi aiutare un artigiano ad ottenere la qualificazione SOA ai 30mila che servono per ammodernare impianti ed attrezzature, a tutto vantaggio
delle condizioni di lavoro e delle ricadute ambientali. Abbiamo poi ipotizzato di sostenere un numero (minimo) di interventi calibrato sulle maggiori o minori richieste pervenute per ciascun contributo e sull’opportunità di incentivare in particolare alcune iniziative. Ecco quindi l’ipotesi di accompagnare almeno 180 aziende artigiane a fiere in cui promuovere i prodotti del Made in Italy, di supportare la nascita di 50 nuove imprese artigiane e di sostenere 10 casi di passaggio generazionale. Tutte ipotesi di lavoro, ma realistiche e comunque in grado di spiegare come dietro una cifra finanziaria si nascondano progetti concreti, artigiani che hanno il coraggio di esplorare nuovi mercati, piccole e piccolissime aziende che vogliono restare competitive o diventarlo, creando opportunità di lavoro, di crescita e di collaborazione a vantaggio di tutto il tessuto produttivo e sociale della nostra regione. Se dopo questa spiegazione 8 milioni vi sembrano ancora troppi…
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I Fatti
Oltre 2.000 i visitatori in poco più di un mese. Bene le vendite
Temporary Expo-Store a Udine, un successo da replicare
O
ltre 2.000 visitatori, il 20% dei quali ha fatto almeno un acquisto durante le 33 giornate di apertura. È positivo il bilancio del primo esperimento di Temporary Expo-Store condotto a Udine tra novembre e dicembre 2013 in via Vittoria Veneto dove hanno esposto i loro prodotti ben 12 imprese artigiane sotto l’impulso di Confartigianato Udine. “Ancora più positivi i risultati qualitativi - dice Eva Seminara, rappresentante del comparto artistico nel direttivo provinciale di Confartigianato Udine - con un generale apprezzamento da parte del pubblico che ci ha sollecitato a ripetere l’iniziativa e a organizzare ancora più occasioni per capire il valore dei prodotti artigianali”. Apprezzamenti anche per l’allestimento. “Il Temporary Expo-Store spiega il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti che ringrazia artigiani e funzionari di Confartigianato per l’ottimo lavoro svolto - è un progetto realizzato a tempo di record, ma frutto di una riflessione che dura da anni. Volevamo uno spazio espositivo per mostrare e valorizzare uno spicchio della creatività artigianale friulana in cui poter acquistare le realizzazioni degli artigiani che vogliono fare rete, condividendo un progetto e una filosofia promozionale. Ma abbiamo voluto dare un messaggio positivo - aggiunge Tilatti - anche alla città capoluogo e alla sua vocazione emporiale: la capacità di vitalizzare un negozio sfitto - come purtroppo ce ne sono molti - e costituire un elemento di novità e di attrazione del centro storico durante il periodo delle festività”. Chiusa l’esperienza, Confartigianato Udine ha convocato gli artigiani che ne sono stati protagonisti allo scopo di tirare le somme e capire se e come ripete-
re l’iniziativa. “Abbiamo colto nel segno - conclude Eva Seminara - puntando sulla comunicazione della qualità come fattore distintivo, riuscendo ad aggregarci attorno ad un progetto chiaro e condiviso, lanciando un messaggio commerciale originale”. Apprezzata anche la risposta dei mezzi di comunicazione che hanno saputo cogliere e rilanciare il significato non solo economico dell’esperienza. Non mancano gli spunti utili per ripeterla in modo ancor più efficace sia dal punto di vista della selezione dei prodotti da proporre che della scelta della collocazione, visto che si è trattato anche di un ottimo test di mercato. Si discute di proporla anche in altre località e con un gruppo anche parzialmente diverso di artigiani, visto che la sua formula è aperta. Tra le possibili collocazioni future c’è Cividale del Friuli, durante la bella stagione, ma Confartigianato Udine sottolinea di essere a disposizione per valutare altre proposte.
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I Fatti
Preoccupanti i dati della Commissione Provinciale per l’Artigianato nell’anno 2013
Sempre meno artigiani in provincia di Udine, in particolare giovani
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ture, -27 nei servizi alle imprese, -23 nei trasporti. Crescono i servizi alla persona, + 13 e le autoriparazioni: +9. Nelle zone, in termini assoluti le maggiori perdite si registrano “ex-equo” nel Friuli Occidentale (-67) e nel Basso Friuli(-67); -40 imprese artigiane nell’Alto Friuli e -38 nel Friuli Orientale. Unica zona con saldo positivo quella comprendente il capoluogo Udine, con un aumento di 25 aziende.Considerando le nuove aperture aziendali, di imprenditori alla prima esperienza nell’artigianato, dal 2005 al 2013 si osserva un crollo delle iscrizioni di ditte con titolare giovane, ovvero under 35 (-46%) e un aumento di aperture di imprenditori over 45 (+10%). Preoccupa il fenomeno dell’invecchiamento degli artigiani che iniziano l’attività considerando che nel 2005 più della metà dei nuovi iscritti erano giovani (52%) mentre nel 2013 rappresentano “solo” il 41%. Per contro se nel 2005 un nuovo artigiano su sei (16%) aveva più di 45 anni, nel 2013 appartiene alla categoria “over” un nuovo imprenditore su quattro (26%).
el 2013 la Commissione Provinciale per l’Artigianato (CPA) ha deliberato 873 iscrizioni e 1.060 cancellazioni di imprese, dall’Albo artigiano della provincia di Udine. Il saldo è stato di -187 aziende, negativo per il sesto anno consecutivo. L’anno appena concluso è stato caratterizzato dal secondo peggior saldo negativo degli ultimi 9 anni associato ad un regime a bassa dinamica demografica sia in termini di natalità (873 nuove imprese: dato più basso dal 2005) sia di mortalità (1.060 chiusure, terzultimo dato più basso dopo il 2010 e 2005). Lette insieme le cifre sul saldo negativo e sul basso dinamismo della demografia delle imprese, destano preoccupazione sull’evoluzione dell’artigianato della provincia di Udine nei prossimi anni, tenendo anche in considerazione la perdita di 857 imprese registrata tra il 2008 e il 2013, anni in cui i saldi naturali sono stati costantemente negativi. Nell’ultimo anno nei settori si registra una perdita di 97 imprese artigiane nelle costruzioni, -62 imprese nelle manifat-
Iscrizioni, cancellazioni e saldo nell’Albo artigiano, sedute della CPA di Udine degli anni 2005 - 2013 ANNO
ISCRIZIONI
CANCELLAZIONI
SALDO
2005
1.196
1.023
+173
2006
1.154
1.142
+12
2007
1.202
1.198
+4
2008
1.108
1.205
-97
2009
996
1.163
-167
2010
938
1.007
-69
2011
1.081
1.138
-57
2012
897
1.177
-280
2013
873
1.060
-187
2005-2013
9.445
10.113
-668
Saldo Saldo tra iscrizioni e cancellazioni, dati cumulati per le sedute della CPA di Udine comprese tra gennaio e dicembre, 2005-2013
2005
2006
2007
300 200 100 0 -100 -200 -300
Fonte: Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato Udine su dati CPA-UD 9
2008
2009
2010
2011
2012
2013
I Fatti
Il 18 febbraio a Roma mobilitazione generale delle imprese, delegazione anche dal FVG
“Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro” dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato rappresenta il tessuto produttivo dell’Italia. Dal futuro di questo sistema di imprese dipende il futuro del Paese. Per questo, le imprese vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare ma anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro. «Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro» è lo slogan della manifestazione che vedrà giungere a Roma da ogni parte d’Italia le molte rappresentanze di imprenditori di Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti. Nell’occasione sarà presentato un manifesto con le proposte e le richieste di R.E TE. Imprese Italia per un reale cambiamento economico e sociale. Sul sito www.confartigianatoudine.com forniremo maggiori informazioni sulla trasferta che Confartigianato Imprese FVG organizzerà per poter partecipare alla manifestazione.
R
.E TE. Imprese Italia lancia una grande mobilitazione nel Paese, per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica. La crisi, la crescita allarmante della disoccupazione e una pressione fiscale, locale e nazionale, che anche nel 2014 rimarrà a livelli intollerabili, rischiano di prolungare i loro effetti sulle imprese, già stremate da forti difficoltà, e provocare un ulteriore impoverimento delle famiglie. Il tempo delle attese è finito. R.E TE. Imprese Italia ha scelto di convocare per il 18 febbraio una grande manifestazione a Roma per chiedere un deciso cambio di rotta. Il mondo
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I Fatti
Al via anche i progetti personalizzati degli studenti delle scuole superiori
Molte attività e grandi numeri per la prima edizione del Progetto MANI
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ltimi mesi per l’edizione sperimentale del progetto MANI (Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori), promosso da Confartigianato Udine e sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con fondi nazionali. Si concluderà, infatti, a marzo 2014, la prima fase del progetto. Ma le attività e gli eventi non sono ancora finiti. In questi primi mesi del 2014, infatti, i giovani iscritti al progetto MANI stanno continuando il lavoro sui loro progetti personalizzati. 10 istituti scolastici delle province di Udine e Pordenone hanno aderito all’iniziativa e più di 100 studenti hanno espresso interesse verso i mestieri artigiani e stanno elaborando il loro progetti di impresa. I primi studenti, impegnati in questo lavoro, sono Sara Versolatto e Luca Petrizzo della classe 4° A AFM dell’Istituto Tecnico Statale per il settore economico “Cecilia Deganutti”, che dal 13 al 24 gennaio sono stati ospitati nella sede di Confartigiato Udine per sviluppare un progetto formativo sulla logistica a supporto dell’agroalimentare tradizionale. Il comparto tessile/ sartoriale, quello calzaturiero, il settore agroalimentare, l’attività di legatoria, l’edilizia e la rilettura di prodotti artigianale in chiave di design, sono i mestieri e i settori del mondo artigiano a cui i giovani si sono dimostrati maggiormente interessati. Al progetto hanno aderito, fino ad ora, 251 giovani che si sono
formalmente iscritti sul sito www.manifuture.it. Tra questi, 15 giovani hanno presentato progetti concreti di sviluppo imprenditoriale e stanno elaborando il loro business plan. Il sito, composto da diverse sezioni (“News ed eventi”, “Notizie dal mondo del giovane artigianato”, “Letture consigliate”, “Lista dei mestieri artigianali”) contiene anche una Video Collection con interviste, storie di giovani artigiani, reportage sugli eventi del progetto MANI e una Foto Collection sulle attività di formazione svolte. Inoltre, la sezione “Blog” raccoglie le testimonianze e le interviste fatte a giovani artigiani che svolgono un mestiere tradizionale in maniera innovativa per stimolare e incoraggiare l’avvio di nuove attività. Per dare ancora qualche numero, la pagina Facebook di MANI ha ricevuto ad oggi 475 “mi piace” e il suo account Twitter ha 363 follower. Il progetto è sostenuto o patrocinato da 13 partner nazionali ed esteri (i Comuni di Caneva, Pinzano, Udine e Venzone, le Confartigianato di Bolzano, Pistoia, Trento e Vicenza, le città di Esslingen am Neckar (D) e di Vienne (F), la Fondazione Accademia dell’artigianato di Este, Euroleader Srl di Tolmezzo e l’Irtef - Istituto per la ricerca sulle tecniche educative e formative di Udine) e ha ricevuto la lettera di sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Centro Regionale di Orientamento. 11
I nostri imprenditori
Gelateria Da Nonno Carletto - Udine
Un gelato adatto alle esigenze di tutti, un’impresa nata da una passione condivisa Anche prodotti privi di glutine e lattosio, adatti a chi soffre di intolleranze e allergie alimentari
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empre più spesso un legame di amicizia e una passione condivisa sono le ragioni che spingono i giovani a scommettere sulle proprie capacità e a mettersi in proprio. È andata così anche per Pier Paolo Reggio e Luca Gardel, i due giovani titolari della Gelateria “Da Nonno Carletto” in piazzale Cella a Udine che ha aperto i battenti nel luglio scorso. Pierpaolo, consulente amministrativo di 37 anni già titolare di altre aziende, ha convinto Luca, ventiduenne con diverse esperienze lavorative come gelatiere e rimasto senza un impiego, a lanciarsi in questa nuova avventura. “Il mio è l’animo gestionale ed amministrativo, mentre il suo quello produttivo e professionale”- ci racconta Pierpaolo - “La partecipazione alla Fiera del gelato di Rimini nel 2013 è stata determinante, abbiamo avuto modo di conoscere ancora meglio il mondo del gelato e una volta rientrati in regione abbiamo deciso di rilevare l’attività a Udine”. Nasce così una gelateria all’avanguardia che propone un gelato attento alle esigenze di tutti, molti dei prodotti infatti sono privi di glutine e lattosio, adatti quindi anche a chi soffre di intolleranze e allergie alimentari.
Una menzione particolare merita il gelato alla frutta, prodotto solamente con frutta fresca e acqua, quasi un “frullato freddo” che non contiene aromi o additivi particolari. Inoltre, tutto il gelato alla frutta e vari gusti alle creme non vengono prodotti con l’aggiunta di zucchero, ma viene utilizzata la stevia come dolcificante, un prodotto vegetale che non ha caratteristiche nutrizionali e lo rende compatibile anche per la dieta di chi non può assumere zuccheri. L’utilizzo di ingredienti naturali e la grande attenzione e ricercatezza nella scelta delle materie prime (acquistate direttamente da chi le produce, come ad esempio i pistacchi di Bronte e le nocciole di Cuneo) permettono, quindi, di produrre dei gelati adatti a tutti gli stili di vita e a tutte le esigenze nutrizionali, senza rinunciare al gusto e alla piacevolezza tipica del prodotto. Nel dicembre 2013 la gelateria è stata inserita nel progetto “Alimentazione fuori casa” promosso dall’A.I.C. (Associazione Italiana Celiachia), che ha riconosciuto la struttura come idonea per l’alimentazione delle persone celiache. Sulle possibilità di fare innovazione in questo settore, Pierpaolo e Luca affermano
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“L’artigiano deve sperimentare ogni giorno qualcosa di nuovo, perché il consumatore gradisce vedere i suoi desideri soddisfatti, a volte anche prima di averli espressi. Noi cerchiamo di migliorarci ogni giorno e proponiamo prodotti sempre nuovi. A Natale abbiamo lanciato i sorbetti artigianali adatti per le feste e in autunno abbiamo prodotto i biscotti gelato, in modo da far trovare ai clienti dei prodotti inaspettati. Inoltre, abbiamo abituato i nostri frequentatori a trovare gusti nuovi ogni giorno e quindi è bello sentir dire: chissà che gelati trovo oggi”. E sui primi risultati ottenuti in questi mesi di apertura ci dicono “Siamo assolutamente soddisfatti, soprattutto per la risposta dei clienti. Vedere che dei ragazzi entrano in gelateria, senza conoscerci, prendono un gelato e si siedono fuori a mangiarlo e dopo dieci minuti rientrano dicendo “dammene un altro perché è troppo buono” è la più bella soddisfazione che si possa avere e ci fa capire che stiamo lavorando nella direzione giusta”. G.P.
Carta d’identità Nome: Da Nonno Carletto Attività: Gelateria artigianale Sede: Piazzale Cella, 20 33100 Udine danonnocarletto.livefvg.com
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Categorie
Sospeso fino al 30 settembre il decreto che le esclude dai lavori specialistici negli appalti
Appalti: Confartigianato ‘salva’ le imprese qualificate prossimo 30 settembre si applicano le precedenti disposizioni del Codice appalti che obbligano i general contractors ad affidare i lavori specialistici alle imprese qualificate. Ottenuta la sospensione, ora inizia la seconda fase della battaglia di Confartigianato. Entro il prossimo 30 settembre, infatti, la Confederazione parteciperà ad un Tavolo tecnico di coordinamento delle associazioni delle imprese specialistiche per individuare una definitiva soluzione normativa. Il ritorno all’obbligo della qualificazione SOA nei lavori specialistici di fatto costringe le imprese generali a costituire le riunioni temporanee di imprese verticali, per i lavori con alto contenuto tecnologico il cui valore supera il 15% dell’importo dell’appalto. Inoltre un aspetto di rilevo per le imprese artigiane e le piccole imprese specialistiche è la reintroduzione dell’obbligo di affidare in subappalto le categorie specialistiche la cui qualificazione è obbligatoria, a carico degli aggiudicatari di appalti pubblici e privi delle abilitazioni specialistiche, previste dalla legislazione vigente.
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onfartigianato si aggiudica il primo round nella battaglia per difendere le imprese qualificate di numerosi settori legati alle costruzioni che partecipano agli appalti per i lavori specialistici. Nel Decreto Milleproroghe 2 varato a fine dicembre, è stato sospeso, fino al 30 settembre 2014, il Decreto del Presidente della Repubblica che avrebbe permesso ai general contractor che si aggiudicano un appalto di eseguire anche lavorazioni specialistiche, sottraendole appunto alle piccole e medie imprese qualificate. Con la norma sospensiva, sollecitata da Confartigianato, fino al
Una grande storia legata alla nostra terra.
la banca della tua città
Viale Tricesimo, 85 - Udine - www.bancadiudine.it
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Centinaia di carrozzieri e oltre 40 Parlamentari alla manifestazione nazionale
Anche i carrozzieri del FVG a Roma contro la riforma RC auto I carrozzieri hanno chiesto di superare l’articolo 8 del decreto legge 145/13 “Destinazione Italia”, entrato in vigore il 24 dicembre, ed hanno chiesto l’apertura di un tavolo ministeriale su tutte le questioni aperte relative alla Rc Auto. Oggi la riforma della RC auto rende nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. In pratica, le nuove norme impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo - hanno sottolineato i carrozzieri di Confartigianato e Cna - si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti in tutta Italia con 60.000 addetti, che non operano in convenzione con le assicurazioni. In sostanza, si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia. In Fvg, dove Confartigianato Fvg rappresenta 350 carrozzerie, rischiano di essere rottamate per decreto almeno 50 imprese sulle 500 attive con centinaia di addetti.
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nche Ruggero Scagnetti, capo categoria dei carrozzieri di Confartigianato del Fvg, fra le centinaia di carrozzieri provenienti da tutta Italia e oltre 40 parlamentari di tutte i gruppi politici che hanno partecipato a Roma il 15 gennaio alla manifestazione contro alcune norme della riforma RC auto previste dal Decreto ‘Destinazione Italia’. L’iniziativa si è svolta nel centro congressi Capranichetta, in piazza Montecitorio ed è stata organizzata dalle associazioni dei carrozzieri di Confartigianato e Cna che rappresentano 14.000 carrozzerie delle 17.000 operanti sul mercato.
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Cronache
I riconoscimenti anche a tre imprese artigiane e al presidente onorario di Confartigianato Faleschini
Le premiazioni della CCIAA di Udine all’insegna del tema “Essere nuovi” citati dall’ospite d’onore, l’ingegnere, il manager e saggista Roger Abravanel, fino alle «riforme necessarie e ineludibili della regione» che la presidente Debora Serracchiani ha indicato come strada obbligata per un Friuli Venezia Giulia «che anche questa volta avrà il coraggio di cambiare». In questo contesto, con i saluti in apertura del vicesindaco di Udine Agostino Maio («dobbiamo collaborare tutti insieme per fondare un nuovo sviluppo») e del Presidente della Provincia Pietro Fontanini (che ha portato i numeri così critici del sistema occupazionale friulano, richiamando tutti al coraggio di reagire insieme), si è articolata la consegna delle 45 onorificenze con cui la Cciaa ha insignito quest’anno lavoratori, creatori d’impresa, imprenditori, realtà economiche e personalità che si siano distinte per impegno, dedizioni, risultati e coraggio nonostante questa crisi. Tre i riconoscimenti alle imprese artigiane.
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ssere nuovi” non è stato solo il claim della 60esima Premiazione del Lavoro e del Progresso economico che si è svolta a metà novembre al Teatro Giovanni da Udine, richiamando la rassegna Future Forum. È stato davvero il filo conduttore di tutti gli interventi delle autorità, come atteggiamento di reazione a un presente durissimo e come una necessità di coraggio e radicalità in un cambiamento che deve vedere tutti protagonisti. «A partire dalle istituzioni», come ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio di Udine Giovanni Da Pozzo, richiamando alla necessità di formare nuove reti fra enti basate sulla razionalizzazione e sulla valorizzazione delle competenze di ciascuno. Passando attraverso il «merito e il rispetto delle regole», i due pilastri
LUCE
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Per l’iniziativa imprenditoriale: Emozioni, by Gloria De Martin, Tarcento Officina del Diesel di Carmelo Di Giusto e Figli Snc, Gemona del Friuli Per il passaggio generazionale: Parise impianti Srl, Pertegada di Latisana Un riconoscimento speciale è stato consegnato al Presidente onorario di Confartigianato Udine Carlo Faleschini.
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Cronache
Due incontri/degustazione, con imprese del territorio, che hanno incontrato l’entusiasmo del pubblico
La birra artigianale sempre più protagonista sulle nostre tavole stout. Cogliendo l’occasione dell’approssimarsi delle festività natalizie, Confartigianato Udine ha voluto organizzare, in collaborazione con la CCIAA di Udine e nell’ambito degli incontri di NAU (Natale Artigiano a Udine), due incontri/degustazione per conoscere alcune delle birre invernali o birre di Natale che i produttori della nostra regione realizzano. Si tratta di birre particolari che uniscono agli aromi classici degli elementi speziati o, in alcuni casi, della frutta che le rendono così particolarmente gradevoli anche come accompagnamento ai tipici dolci del periodo. Il 17 e 19 dicembre gli spazi di Friuli Future Forum hanno ospitato le birre di Birra Valscura (Sarone di Caneva), Agribirrificio Villa Chazil (Nespoledo), Birrificio Foglie d’Erba (Forni di Sopra) e Birra Garlatti Costa (Forgaria) che sono state presentate e spiegate direttamente dai maestri birrai accompagnati da Walter Filiputti agli oltre 50 partecipanti ai due incontri. Il secondo incontro è stato inoltre l’occasione per incontrare e far conoscere al pubblico il prof. Stefano Buiatti del Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università di Udine, noto in tutta Italia per la sua competenza in materia e per essere il docente dell’unico corso universitario italiano di Scienza e Tecnologia della Birra.
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ue serate dedicate a 4 birrifici artigianali del Friuli Venezia Giulia per scoprire un prodotto, la birra artigianale, che sta sempre più trovando spazio sulle nostre tavole. Un prodotto molto diverso da quello a cui la produzione industriale ci ha abituato, fatto di aromi scelti con cura dal maestro birraio per realizzare una bevanda che può incontrare i gusti più diversi ed accontentare tutti i palati. La varietà dei profumi e degli aromi che vanno a comporre una birra artigianale può infatti essere incredibilmente ampia, partendo dalle più leggere lager alle più corpose
Artigiani per gioco: laboratori e formazione per trovare i “maker” del futuro “Donne Impresa” di Confartigianato Udine. La formazione dei “maker” ovvero degli artigiani del futuro è stata il filo conduttore anche degli interventi di Andrea Giacomelli, direttore del Consorzio Friuli Formazione che ha presentato “CFF Academy, un luogo d’incontro e di co-progettazione del proprio futuro... artigiano” e Francesco Calderini, insegnante dell’istituto salesiano Bearzi di Udine e divulgatore scientifico che ha raccontato le esperienze di sviluppo e programmazione di piccoli robot fatte dai ragazzi delle scuole medie.
“Artigiani per gioco”. È questo il titolo dell’incontro organizzato da Confartigianato a metà dicembre a Udine, rivolto a studenti, insegnati e genitori. Un’occasione per parlare e riflettere sull’artigianato che verrà e sulle prospettive di lavoro per i giovani friulani. La serata di orientamento verso la progettazione di esperienze nuove del “saper fare” è stata l’occasione per presentare “Maestri di Mestieri 2013-2014 laboratori di artigianato per i bambini delle scuole primarie”, attraverso gli intervenuti di Laomi Scanavini e Nicola Serio del Movimento
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Cronache
Sul sito www.confartigianatoudine.com quattro sezioni per facilitare gli scambi e le compravendite fra imprenditori
Bacheca di annunci online: nuovo servizio gratuito per le imprese re www.confartigianatoudine.com e scorrere verso la metà della home page. Il servizio, già attivo, prevede 4 sezioni: “licenze” in cui si propone la cessione o si ricerca l’acquisto di attività e aziende; “immobili” per proporre la compravendita o l’affitto delle proprietà; “attrezzature e materiali” per la ricerca e l’offerta di strumenti di lavoro e infine “varie” dedicato alle aziende che cercano collaborazioni di altre imprese o professionisti.“Con la bacheca annunci - spiega il direttore di Confartigianato Udine Gian Luca Gortani - vogliamo dare alle imprese un nuovo servizio utile, snello e pratico. Un modo in più per far dialogare fra loro le imprese ed allargare le opportunità di scambi e, perché no, di collaborazioni. Certo, non possiamo intervenire sulle trattative che, come ogni altro affare fra imprenditori, debbono essere libere e indipendenti”.
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na bacheca di annunci online. È il nuovo servizio, per ora riservato alle imprese associate, ma che in futuro potrebbe essere allargato a tutti gli interessati, messo a punto da Confartigianato Udine. Per accedervi basta scrive-
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ANAP
Cause e prevenzione dell’obesità patologica con la psicoterapeuta Elisa Mattiussi
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za più frequente e grave è la sindrome metabolica, che scatena iperinsulinemia, ipertensione arteriosa, arteriosclerosi e dislipidemia. Già dai primi anni ’80, la medicina sta studiando terapie per limitare le conseguenze cliniche, ma i vari approcci non sono esenti da pericoli. Anche la chirurgia bariatrica (interventi di riduzione gastrica) ha preso piede, negli ultimi anni, per tentare di aiutare i casi più gravi, ma è bene ricordare che queste operazioni comportano cambiamenti radicali dello stile di vita e il paziente non si può esimere da fare la sua parte! Il tema principale, però, è la dieta, intesa non come restrizione alimentare, ma come corretto regime. Il primo passo per dimagrire non è eliminare, ma regolarizzare. Il ruolo dello psichiatra, all’interno del trattamento dell’obesità, non è legato solo al sostegno della fiducia in sé stessi; esiste, infatti, un disturbo dell’alimentazione caratterizzato da abbuffate frequenti con sensazione di perdita di controllo. Questa patologia, inoltre, limita le capacità motorie globali, aumentando l’isolamento sociale e la frustrazione. In conclusione, l’obesità va trattata sotto vari punti di vista, perché non è una banale questione estetica, bensì un problema complesso; va gestito da un’equipe medica che consideri il lato endocrinologico, internistico, chirurgico e dietistico, senza trascurare l’impatto e le eventuali motivazioni psicologiche alla base.
el fitto calendario di incontri promossi dall’Anap-Ancos nella sede associativa di via Ronchi a Udine, non poteva mancare un approfondimento su un tema come l’obesità, sempre più diffuso anche nel nostro Paese, dove negli ultimi 5 anni è cresciuta del 25%. A spiegare l’argomento ai soci è stata la psichiatra psicoterapeuta Elisa Mattiussi. Partendo dalla definizione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che parla di l’obesità come “una condizione clinica caratterizzata da un eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute”, la dottoressa ha definito il limite oltre il quale si può parlare di sovrappeso patologico, ovvero quando l’indice di massa corporea (il rapporto tra peso in chili e altezza in metri al quadrato) è superiore a 35. Il problema ha ormai raggiunto proporzioni endemiche e l’incidenza della malattia nei più piccoli (15%) unita al fatto che, sempre secondo le statistiche, più dei 2/3 dei bambini obesi saranno adulti obesi, mostra un trend di crescita preoccupante. Classificandola in base alle cause scatenanti, l’obesità può essere primitiva, cioè genetica, o secondaria, se conseguente ad altre patologie o all’assunzione di farmaci. Il processo patologico più importante, però, è quello legato ai fattori ambientali, ovvero a sedentarietà associata a sovrabbondanza di cibi ipercalorici. La complican-
Programma attività del Circolo Ancos Venerdì 28 Febbraio 2014 ore 19.00 BRISCOLA presso la sede ANCOS di Pozzecco di Bertiolo in via Manzoni (è consigliabile la prenotazione telefonando allo 0432 510659). Giovedì 06 marzo 2014 ore 19.00 Dr. SCHIAVO Ferdinando - neurologo - tema “ Anziani fragili” - (seguirà briscola). Mercoledì19 marzo 2014 ore 19.00 TOMBOLA con premi a sorpresa. Mercoledì 26 marzo 2014 ore 19.00 AVV. FORTE Ylenia - tema “ diritto immobiliare - usufrutto, comodato. ( seguirà briscola). Mercoledì 02 aprile 2014 ore 19.00 GARA DI BRISCOLA con premi gastronomici Mercoledì 02 aprile 2014 ore 19.00 TOMBOLA DI PASQUA con premi a sorpresa
Il Circolo ANCOS “Diego di Natale” in collaborazione con l’ANAP di Confartigianato, organizza per i propri soci, familiari e simpatizzanti incontri informativi e serate ludiche che si terranno presso la Sede di UDINE in Via Ronchi, 20 con il seguente calendario: Mercoledì 05 febbraio 2014 ORE 19.00 Dr. BARILLARI - ematologo - tema “ I nuovi farmaci anticoagulanti” - seguirà briscola. Mercoledì 12 febbraio 2014 ORE 19.00 Dott. ROBERTO COLLE - Internista - tema “Difesa delle infezioni” (seguirà briscola) Mercoledì 19 febbraio 2014 ORE 19.00 Dott. REGENI Otello - Primario Ortopedico O.C. Palmanova - tema “ l’invecchiamento muscolare scheletrico”- seguirà briscola. Mercoledì 26 febbraio 2014 ORE 19.00 TOMBOLA con premi a sorpresa
Circolo ANAP/ANCOS: tel. 0432 510659 19
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