Artigiani Oggi - Settembre 2015

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Mensile di informazione dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese - Confartigianato

N. 07

OBIETTIVO professionalità

FESTEGGIAMO

MANUALITÀ

insieme

I NOSTRI 70 ANNI

PASSIONE

TECNOLOGIA TERRITORIO

Spedizione in A.P. - 45% - art. 2 - comma 20/B L. 662/96 - art. 1 e art. 2 DPCM 24/02 - DC Varese - euro 0,25

Settembre 2015 - anno XIV

Artigianioggi


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R-EVOLUZIONE ARTIGIANA:

LA NOSTRA FORZA È IL CAMBIAMENTO IN QUESTI ULTIMI 70 ANNI ABBIAMO DIMOSTRATO QUANTO SIA IMPORTANTE CAMBIARE PER ANTICIPARE IL MERCATO, TENENDO FERMI I VALORI DI QUELL’ARTIGIANATO CHE CON CREATIVITÀ E FLESSIBILITÀ RAPPRESENTA UN MODELLO D’IMPRESA UNICO.

SABATO

26.09.2015 10.30 | 13.00

HOTEL “LE ROBINIE” Via per Busto Arsizio 9 Solbiate Olona

10.30 | Proiezione video R-Evoluzione Artigiana 11.00 | “Il futuro dell’impresa artigiana”. Ne parliamo insieme a: Davide Galli (Presidente Confartigianato Imprese Varese), Piero Bassetti (Presidente di Fondazione Giannino Bassetti) e le imprese del 70° MODERA: Michele Mancino (Vice Direttore di Varesenews) 12.00 | Premiazione imprese 70° 13.00 | Buffet sulla terrazza del Golf Club

In collaborazione con:

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PER INFO E PRENOTAZIONE: T. 0332 256111 | oppure iscriviti su: WWW.ASARVA.ORG

Mensile di informazione dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese Viale Milano, 5 - Varese Tel. 0332 256111 - Fax 0332 256200 - www.asarva.org - asarva@asarva.org INVIATO IN OMAGGIO AGLI ASSOCIATI - Autorizzazione Tribunale di Varese - n. 456 del 24/01/2002 Presidente - Davide Galli Caporedattore - Davide Ielmini | Progetto grafico - Simona Caldirola | Impaginazione - Stefania Campiotti e Simona Caldirola Hanno collaborato: Roberta Brambilla, Lucia De Angeli, Giuseppe Aletti, Maurizio Salardi, Giulio Di Martino, Umberto Rega, Monica Baj, Livio Lazzari, Matteo Campari, Lucia Pala. Stampa: Grafica Lavenese - Laveno Mombello Tiratura 13064 copie Questo numero di “Artigiani Oggi - Obiettivo Professionalità” è stato chiuso il 05 agosto 2015. Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a euro 28 ed è compresa nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali.

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L’editoriale di Emanuela Spagna

D 70 ANNI DA IL CORAGGIO DI INNOVARE Le mani, la tecnologia, la bellezza e l’originalità di un’idea. Sono gli assi portanti del futuro dell’artigianato. Non è fantasia, ma semplicemente realismo. E’ guardare nelle vecchie fabbriche e scoprire che le stesse persone che anni addietro cucivano a mano una scarpa, intarsiavano anelli preziosi e modellavano minuterie metalliche, oggi conservano quel patrimonio di conoscenze ed esperienze e lo adeguano al mondo che cambia. Non hanno perso la loro natura, il loro Dna creativo, ma hanno capito che da solo non può più stare in piedi. Deve, assolutamente appoggiarsi alle nuove tecnologie. E, guarda caso, ce n’è una che sembra creata a pennello per gli artigiani della materia. Sono le stampanti 3D. Un computer, una stampante, appunto, e le mani e le idee dell’artigiano si ritrovano il loro naturale prolungamento nella macchina più tecnologica esistente. La macchina che realizza ciò che la mente crea. E non lo distorce. Anzi, permette anche di migliorarlo. In tanti l’hanno già chiamata la quarta rivoluzione industriale. Molti scommettono che, questa volta, le stampanti e i computer serviranno a costruire nuovi capannoni, metteranno in pista nuove produzioni e permetteranno di firmare contratti di assunzione. E, per una volta, industria e artigianato camminano sulla stessa strada, a partire proprio dalla provincia di Varese. Ma, forse, chi è abituato a creare con le proprie mani ha una marcia in più. Non ha tra le mani la materia, ma ha nella mente nuovi brevetti e nuove applicazioni che possono trasformarsi in realtà e dare una spinta tutta nuova all’economia.

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Gli artigiani varesini lo hanno già capito, lo hanno già sperimentato. Il successo del Faber Lab aperto da Confartigianato Varese a Tradate parla da solo. Le stanze piene, i tentativi , le prove e soprattutto la curiosità di capire che cosa sta accadendo nel manifatturiero, che cosa porta con sé questa nuova rivoluzione. Anche denaro, certamente, ma ancor prima un nuovo modo di concepire la produzione. La parola chiave diventa personalizzazione. Poi ci sono gli euro, o i dollari. Un’indagine di Frost & Sullivan, società di consulenza specializzata, calcola che nel mondo il mercato delle stampanti 3D abbia prodotto ricavi per 704,2 milioni di dollari nel 2012 e stima che raggiungerà quota 930 milioni di dollari nel 2016. Duecento milioni di crescita in quattro anni sembrano pochi. Ma ci si dimentica di un dato: la crisi, che, inevitabilmente, si porta dietro una frenata degli investimenti. Ci vuole coraggio, insomma. Il coraggio di credere nelle proprie idee. Il coraggio di chi vuole mettersi in gioco, magari dopo una vita passata nella propria azienda. Perché la rivoluzione economica parte da una rivoluzione culturale. Da allontanare ogni forma di scetticismo, da accogliere ogni opportunità. Aprire la mente, insomma, e, di conseguenza, le proprie fabbriche. Mettersi alla scrivania e tornare a disegnare, provare a inventarsi qualcosa di nuovo. Poi, per vederlo realizzato, le stampanti fanno la loro parte. E così, si riscopre anche la bellezza di un’arte, quella artigiana, che ha reso l’Italia – e la provincia di Varese - famosa in tutto il mondo. Così, ogni artigiano, potrà aspirare a diventare il nuovo Leonardo Da Vinci del futuro. Vale la pena provarci. Emanuela Spagna Redazione Economia “La Prealpina”.

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di Matteo Fontana La Provincia di Varese @MatteoFontana11

“R-Evoluzione Artigiana”: è fatta Settant’anni di svolta e tradizione Un anno speciale questo 2015 per Confartigianato Imprese Varese, che compie 70 anni; l’associazione di categoria degli artigiani della provincia di Varese fu fondata nel 1945 e festeggerà l’importante traguardo con le imprese socie sin dall’inizio dell’avventura il prossimo 26 settembre, con un evento speciale. “R-Evoluzione Artigiana” è il tema scelto per il settantesimo. «Con questa espressione - spiega Davide Galli, Presidente di Confartigianato Imprese Varese - vogliamo spiegare da un lato il senso di continuità pur nel processo di crescita e nell’evoluzione che ha contraddistinto sia la nostra associazione che le imprese artigiane e dall’altro la rivoluzione, ovvero l’elemento dello strappo in avanti e del saper anticipare i tempi». Nel 1945, quando l’associazione di categoria nacque in provincia di Varese, le aziende artigiane e Confartigianato erano accomunate dalla voglia di rimettere in piedi l’Italia nella ricostruzione post bellica, affrontando da subito i problemi della competitività, del fisco, 4

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della burocrazia, del credito, della legge quadro sull’artigianato, interrogandosi su come crescere e migliorare. Obiettivi e argomenti ancora quanto mai attuali, anche dopo questi lunghi 70 anni, anche se in un contesto completamente differente. Quali sono i temi e le nuove sfide oggi sul tavolo di un’impresa artigiana che opera sul nostro territorio? «Il tema è quello dell’innovazione coniugata alla tradizione - afferma Galli - la capacità di personalizzare i prodotti, di relazionarsi con il cliente, di creare non un prodotto in serie, ma qualcosa di unico e speciale modellato sulle sue esigenze». La creatività, qualità che certo non manca agli artigiani varesini, non è pero sufficiente per vincere la sfida dei mercati globali. «L’innovazione digitale è un altro elemento fondamentale prosegue il presidente - come anche la centralità delle persone e la manualità tipica dei nostri artigiani, che non potrà mai essere sostituita completamente nemmeno dalle nuove tecnologie». “R-Evoluzione Artigiana” vuole essere una sorta

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di fotografia che le imprese scattano giorno dopo giorno; cambiare non è semplicemente resistere a una situazione di crisi, ma dimostrare che si può essere all’altezza anche di fronte alle difficoltà più grandi. Oggi per le imprese artigiane, comprese quelle più piccole, è determinante affacciarsi sui nuovi mercati esteri, perché, a differenza di 70 anni fa, il mercato non è più di prossimità. «Bisogna continuare a cercare nuove nicchie di mercato in ogni angolo del mondo - sottolinea Galli - i clienti bisogna andarseli a cercare e in questo le nuove tecnologie possono essere molto utili; dobbiamo sfruttare le qualità per cui siamo conosciuti nel mondo, che

non è il basso costo dei prodotti, ma la qualità, il design e la personalizzazione del prodotto». Il Nord Europa continua ad essere un mercato molto interessante per il nostro settore manifatturiero, mentre per i comparti della moda, del design e della casa, i mercati di riferimento sono quelli arabi e asiatici. Saper cambiare è uno stile di vita e di impresa e non una necessità, ieri esattamente come oggi, che ha condotto le aziende artigiane varesine, che sono arrivate al traguardo dei 70 anni al pari di Confartigianato, dall’utilizzo del telex ieri a quello delle stampanti tridimensionali oggi; un’evoluzione che assomiglia molto ad una rivoluzione.

70 anni con noi. Le imprese premiate. » » » » » » » » »

Adeprint di Ruggieri Raffaele e C. snc Arti Grafiche Colombo sas di Colombo Luigi & C. Carlo Bottarini snc di Bottarini Francesco & C. Corti Luigi & C. snc Ditta Prestinoni di Conte Fabiano F.lli Ferrario srl Falegnameria Lucchetta di Lucchetta Lorenzo e Mario snc Ghiringhelli Carlo & C. di Ghiringhelli Enrico e Stefano snc Impresa Biason sas Onoranze Funebri di Biason e Fleri Alessandro » Marmonti Antonio di Marmonti Carlo & C. srl

» Officina Meccanica Emilio Mazzucchelli snc di Alberto Mazzucchelli » Officina Meccanica Mazzucca snc di Fabio Pio Antonio Mazzucca & Rosa Giovanna Marcora. » Officine Bronzi di Ing. Enrico Bronzi & C. snc » Oreficeria Montalbetti di Montalbetti Patrizia Rosa & C. sas » Prandi e Contini snc » Riva Pierluigi » Sartoria Biasoli di Biasoli Carlo » Spazzolificio Bustese » Tipolito Candiani s.a.s. di Stefano Rozzoni & C. » Vanoli Franco di Vanoli Francesco

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Artigiani Artigi Art igiani ani Og Oggi Oggi>Obiettivo gi> >Obi Obiett ettivo ivo Pr Profe Professionalità ofessi ssiona onalit litàà n. n. 07 Set Settembre Settem tembre bre 20 2015 15

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il punto

“Educhiamo le imprese ad essere imprenditrici” Andrea Granelli, presidente di Kanso, società di consulenza lità, cioè organizzare le risorse e saper lavorare in rete. Non specializzata in innovazione e change management, non ha solo quindi rispondere a un bisogno immediato: arriva un cliente mi chiede una cosa e io gliela faccio». dubbi: “l’artigianato è un tema di enorme attualità”. Incontriamo l’autore di “Artigiani del digitale” nella sua casa milanese in un caldo pomeriggio d’estate, e qui proviamo a farci Intende dire che l’artigiano non è un imprenditore? spiegare come innovazione, tecnologia, «Io credo che la sfida oggi sia quella di cachi è giovani e territorio sono gli ingredienti pire come vanno i numeri, di saper pianiessenziali per una vera R-Evoluzione arti- andrea granelli ficare, di gestire al meglio i propri clienti, Liceo classico, laurea con lode in informatica e giana. di recuperare quelli dormienti, di rendersi diploma post-universitario in psichiatria. conto che costa molto di più creare un Già in McKinsey e amministratore delegato di tin.it e di TILab (società di Ricerca e Sviluppo Dottor Granelli crede che oggi l’arti- del Gruppo Telecom Italia), è attualmente nuovo cliente piuttosto che lavorare con uno che semplicemente avevamo pergianato italiano sia in grado di offrire presidente e fondatore di Kanso, società di consulenza direzionale specializzata nei temi so per strada. Ecco, delle volte si tratta prodotti innovativi e reggere alle sfide dell’innovazione e del change management. Ha diverse pubblicazioni su tecnologie digitali e di ritornare ai fondamentali del business. dei mercati internazionali? innovazione. Secondo me bisogna re-insegnare il busi«A patto che si dia alcune priorità. L’innovazione è certamente un aspetto essenzianess». le, ci sono aziende che fanno prodotti straordinari e l’Italia rimane un Paese dalla forte creatività, ma oggi la sfida è Che ruolo gioca l’innovazione digitale in questa partita? strutturare l’impresa. Serve che il mondo artigiano si strutturi «Il digitale sta cambiando il mondo. Sta cambiando il modo in modo più profondo e che impari l’arte dell’imprenditoriadi vivere, cambia la religione, il sesso, l’educazione, l’intrat6

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tenimento e quindi cambierà anche il modo di lavorare delle imprese. Per quanto riguarda il mondo artigiano non possiamo ridurre tutta la sfida del digitale al fenomeno delle stampanti 3D o dei cosiddetti makers. Tuttavia sono fermamente convinto che il mondo sia molto più artigiano di quanto non si pensi, perché l’artigiano è attento alle cose che fa, è attento a farle bene, è capace di personalizzarle e perché ha un tradizione innovativa».

Il sogno dell’artigiano è invece quello di avere la tecnologia per migliorare il proprio prodotto, per fare ancora meglio. L’esempio è un po’ quello del chirurgo. Oggi il chirurgo fa delle cose pazzesche con la tecnologia a sua disposizione, ma chi si sognerebbero di farsi operare da una semplice macchina? E se va via l’energia elettrica mentre siamo sotto i ferri?

Senta come si colma il gap tra artigianato e giovani? E quindi, cos’è essere artigiano? «Se ci pensa, essere artigiano è un modo di interpretare la vita. È il fatto che l’utile, i soldi, non sono il fine ultimo. Sono uno strumento importante, ma sono uno strumento. Il lavoro artigiano va al di là dei quattrini. È il piacere di fare qualcosa di unico e che piace al proprio cliente, che alla fine si guarda in faccia. Un piacere del tutto umano che non verrà mai spiegato dai soldi».

«Io credo che artigianato e giovani siano molto più vicini di quanto non si pensi. In fondo qual è un buon modo di lavorare per i giovani? Di quali ingredienti deve essere fatto? Se prendiamo un campione di ragazzi e ragazze e gli chiediamo che grado di indipendenza, mobilità e stress si immaginano nella loro vita lavorativa, scopriremmo che alla fine il loro lavoro ideale è molto più simile a un mestiere artigiano che non ad altro. Si tratta di negoziare, avvicinando due parti che oggi non si parlano. Pensate al fenomeno dei makers, è bastato chiamarli così che improvvisamente il mondo si è riempito di makers. Spesso la chiave sta nelle parole e nei valori che esse trasmettono».

Nel mondo 4.0 è ancora importante avere un rapporto con il proprio territorio oppure internet e la rete si sostituiranno anche a questo?

Torniamo un attimo sul digitale. Crede che le nuove tecnologie renderanno l’industria indipendente dall’artigianato? «Per l’industria, il digitale è automazione. Il sogno dell’imprenditore industriale è avere robot al posto di dipendenti in carne e ossa, e alcuni ci stanno riuscendo, pensiamo ad Amazon.

«Io credo che il rapporto tra artigiano e territorio sia fondamentale. Ma questo più in generale nella vita di ogni essere umano. Le radici del nostro territorio ci alimentano e se c’è brutto tempo evitano di essere spazzati via. L’esempio che mi viene più chiaro, considerato il mio ruolo di presidente dell’archivio storico è quello di Olivetti. Se guardiamo la storia dell’azienda scopriamo che è un’impresa glocal, diremmo oggi, cioè totalmente radicata ad Ivrea, ma con un respiro internazionale. Capace di comprarsi la sua diretta concorrente, l’americana Underwood, ma in cui il radicamento con il proprio territorio era assoluto. Adriano Olivetti fece addirittura il piano regolatore della città. Ecco questo è un esempio vero di “glocalismo”. Ecco io credo che serva una forte identità e allo stesso tempo un’apertura totale al mondo».

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Una storia scritta sulla carta. I settant’anni delle Arti Grafiche Colombo, associata a Confartigianato Varese dal 1945: dal nonno Pasquale al papà Nino, dalla tipografia al digitale. Una casa di ringhiera, un piccolo cortile, il magazzino della carta e il rumore – inconfondibile – delle macchine da stampa. Un ritmo sempre uguale ma ben cadenzato, secco e rotondo nello stesso tempo. Elogio, forse, della lentezza con la spinta gentile che ogni foglio riceve dopo la mano di inchiostro. Alle Arti Grafiche Colombo S.a.s. di Busto Arsizio, si lascia sempre il segno: una gabbia di colore, linee geometriche, foto e immagini del mondo che si perdono nei sogni. Luigi è la terza generazione della famiglia: dopo il nonno Pasquale, che fonda l’azienda in via Milano a Busto, ancora prima della seconda guerra mondiale, segue il padre Nino e poi lui. Una dinastia di imprenditori che lega la praticità al romanticismo, con quelle frasi che ancora si ricorda Luigi: “Sei troppo buono per fare l’imprenditore”, mi diceva mio padre.

Però poi l’ha fatto… Poi si impara, ma se mio figlio Simone non volesse ne sarei contento: ha studiato Criminologia, che con la stampa non ha nulla a che fare. Vediamo: con lui si potrebbe passare al digitale perché sarebbe il nostro “uomo-pc” e chiuderebbe il cerchio professionale di questa azienda.

Un passaggio doveroso, non crede? In famiglia ci siamo sempre adeguati al mercato: negli anni ‘70/’80 con il passaggio dalla tipografia alla litografia. Per mio padre fu una vera rivoluzione perché si trattò di un cambiamento radicale. Come fai a spiegare ad un tipografo vecchio stampo che deve lasciare i caratteri mobili e usare le 8

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lastre? La curiosità, ma soprattutto la necessità, ti spinge a cambiare.

E così ha sempre fatto? Nel 1991 passiamo dalla litografia a 2 colori a quella a 4, e nel 2000 arriva la voglia del digitale. Pochi anni fa mi sono comprato una macchina piccolina tutta per me, per giocarci. Se mio figlio dovesse decidere, faremo seriamente. L’informatizzazione rischia di eliminare la carta, così ci stiamo attrezzando anche per questo: stampare calendari, brochure, depliant, manifesti, biglietti da visita, fogli da lettera e cataloghi non basta più.

Ci sono anche i biglietti per il treno? Una bella soddisfazione: lavoro con Trenitalia da anni, e alcuni anni fa mi affidarono la stampa dei biglietti su carta securizzata (l’avevo fatta arrivare dall’Inghilterra) sulla fiducia. Un riconoscimento che mi tengo stretto.

Se tutto questo non basta, cosa farete? La cartotecnica è una possibile soluzione: qualcosa abbiamo già cominciato a fare, scatolette e contenitori, ma non è ancora sufficiente perché abbiamo tanti clienti da accontentare. Questa è sempre stata la nostra forza: non disdegnare nessuno, neppure quello che viene da te una volta all’anno.

Anche questo lo diceva suo padre? Gli insegnamenti di una volta valgono ancora oggi: quando

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ero ragazzino io e papà ritornavamo in azienda alle 20.30 e su un quaderno si faceva il conto del lavoro della giornata. Un bilancio fatto rigorosamente a penna, perché i numeri devono restare. Secondo insegnamento: il cliente non lo perdi per il prezzo troppo alto, ma se lo freghi sulla qualità e nella puntualità.

con un’azienda specializzata”, ho detto. E loro: “Ma lei beve il caffè? E allora…”. Alla fine ho avuto ragione io. Una delle poche cose sulle quali non avrò nessun risultato è il costo del lavoro: il totale delle tasse, su un’impresa, ha ormai raggiunto il 70%.

E poi? E’ questo che le piace del suo lavoro? La vera soddisfazione di quello che faccio è che non è mai uguale: c’è sempre qualche problema da risolvere.

Mi è accaduto poche volte di dover chiedere soldi ai clienti e spero di non doverlo fare più: è una cosa che proprio non mi va.

Nel mestiere da imprenditore ci sta anche questo? Quale? Tanti: dopo 35 anni, in 15 giorni ho cambiato banca perché mi aveva mollato in mezzo ad una strada. In 2 mesi ho avuto un finanziamento da Artigianfidi Lombardia, attraverso Confartigianato Varese, per un investimento in macchinari e sono ripartito. Sulla tassa rifiuti sono andato in Comune, qui a Busto Arsizio, per cercare di capire: “Io smaltisco i rifiuti

Le qualità di un artigiano sono altre: saper fare il proprio mestiere e trasmetterlo agli altri. Oggi la situazione è difficile, ma non sa quanto vorrei assumere un giovane: per imparare ad usare una macchina da stampa ci vogliono 2 anni, giro ancora tra i dipendenti e a volte correggo e consiglio. Tratto i clienti come figli: “Secondo lei cosa dobbiamo fare?”, mi chiedono. Loro si fidano ed io propongo.

E investe? Sul digitale sono pronto a metterci 50mila euro e nel 2004 ho acquistato una macchina da stampa per 350mila euro: la mia azienda è la mia vita.

Lo era anche per suo padre? Sì, lo era, ma negli anni è cambiato quasi tutto: noi lavoriamo su commessa perché anche il cliente ormai risparmia. E il mio pensiero è sempre lo stesso: speriamo che il lavoro non manchi, anche se…

ARTI GRAFICHE COLOMBO S.A.S. Via Libia 10 | Busto Arsizio VA Tel. 0331 632679 | Fax 0331 321750 mail: info@artigrafichecolombo.info sito: www.artigrafichecolombo.info

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Diamoci un taglio. La sartoria Biasoli nasce nel 1925 a Gavirate: fondata da papà Giuseppe, cresce negli anni Cinquanta con il figlio Carlo e il negozio di confezioni. E’ iscritta a Confartigianato Varese dal 1945. A dieci anni, nel 1948, Carlo Biasoli era già in laboratorio: “L’estate prendevo ago e filo tra le dita, ma per mio padre ero ancora troppo piccolo per fermarmi otto ore al lavoro. Crescendo, le ore non le ho più contate”. La Sartoria Biasoli è nel cuore di Gavirate, e il tempo si è fermato: il negozio di confezioni aperto nel 1952 e, accanto, la porticina che conduce in una piccola oasi di tessuti, bottoni, modelli, macchine da cucire Singer, ferro da stiro e abiti appesi. Ovunque gessetti bianchi e metri, cotone colorato su un bancone di legno scavato dalle mani che tagliano, sovrappongono, uniscono. La sartoria è un’arte che lentamente scompare, e Carlo Biasoli lo sa.

Ci sono giovani che stanno riscoprendo i vecchi mestieri? Ci sono, ma sono pochi. La maggior parte non vuole fare l’artigiano, e forse ha ragione: il lavoro lo si deve imparare da piccoli ma oggi i guadagni sono incerti, il lavoro è duro e ci vogliono passione e dedizione. In poche parole, voglia di fare.

Un lavoro da amare? Un lavoro che è la tua vita, perché il mio laboratorio è proprio sotto casa. Oggi, a 77 anni, mi posso permettere di andare avanti per simpatia perché chi fa qualità, e deve farne percepire il valore, fatica. 10

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Il suo è un lavoro legato a doppio filo al Made in Italy, non ne è orgoglioso? Sì, ed è per questo che nella Sartoria Biasoli si usano soprattutto tessuti italiani e qualche volta quelli inglesi; il lino di qualità è solo irlandese. Il bello è che in Cina, chi se li può permettere, acquista i nostri abiti e noi, invece, i loro. Il segreto è adeguarsi.

Quante volte si è adeguato in 70 anni? La sartoria l’ha fondata papà Giuseppe nel 1925, ma l’iscrizione alla Camera di Commercio risale al 1927. Ho lavorato al fianco di mio padre fino alla sua morte, negli anni Settanta, e mi sono sempre adeguato. Gli abiti seguono la moda e cambiano di forma: bisogna saperli fare a mano perché le macchine sono facili da usare ma non danno il tocco. La differenza la fa il sarto, la sua esperienza, la conoscenza che ha dei tessuti. Negli anni Cinquanta qui si faceva un abito al giorno, poi è arrivata la prima crisi.

Sarto si nasce? Si diventa, studiando. Io imparavo da mio padre, ma poi a 19 anni ho frequentato la scuola di taglio alla Sartotecnica di Milano: il maestro che ci insegnava era abruzzese e, a scuola di taglio, ci era andato già a 14 anni. Poi sono passato alla scuola di modellismo. Negli anni d’oro siamo arrivati ad avere anche 5 dipendenti: per fare un abito ci si metteva

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circa 40 ore, ed eravamo più che soddisfatti quando ci ordinavano qualche frac.

Lei dice che un abito resta sempre un abito: cosa significa? Non c’è molta innovazione in un abito. Il vero cambiamento è nella tua testa, perché devi saper affrontare il ritorno ciclico della moda: nel 1925 un pantalone aveva la base al piede larga 25 cm., quando ero giovane, negli anni Cinquanta, si era arrivati a 18 cm., mentre negli anni Settanta a 33 cm. Oggi il fondo della gamba si è stretto nuovamente. E poi c’è dell’altro…

…cosa? Siamo diventati tutti insofferenti: una volta il peso di un tessuto al metro per un abito estivo era di 350 grammi, oggi quello invernale è di 320 e quello estivo è di circa 200.

L’arrivo delle confezioni cosa ha portato? Dai Cinquanta ai Sessanta c’è stato il primo calo e la cultura dell’abito ha accusato il primo, grande colpo. Un tempo, il guardaroba dell’uomo di città era ben fornito: almeno 3 abiti, cappotto, impermeabile, capi per la mezza stagione. Era un fatto di cultura: quello che si portava addosso non era solo tessuto ma una prova di eleganza. Da anni è finito il gusto dell’abito bello, poi i vecchi clienti non sono stati sostituiti da quelli giovani.

Cosa è cambiato? La crisi c’entra, è innegabile, ma il modo di vivere guarda ad altro: all’eleganza di un abito oggi si preferisce l’eleganza di una macchina. E si va nei negozi dove la cura artigianale non c’è: alla Biasoli un abito costa circa 800 euro e dura 10 anni; quelli fatti in serie dopo 2 anni iniziano a sciuparsi.

E il rapporto con i clienti? Il cliente non va coccolato ma semplicemente rispettato. Poi è importante costruire un rapporto di stima reciproca basata sulla serietà. E’ questa la vera qualità dell’artigiano.

Settant’anni sono tanti: qualche rimpianto? Uno solo: avrei voluto continuare gli studi e laurearmi in matematica.

SARTORIA BIASOLI CARLO Viale Verbano 33 | Gavirate (VA) Tel. 0332 743213 www.asarva.org

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La garanzia del passaparola. La Falegnameria si trova a Malnate, è stata fondata nel 1932 da nonno Marco ed è associata di Confartigianato Varese dal 1945. Oggi in azienda ci sono i cugini Lorenzo e Mario. Il territorio come comunità: ci si conosce, ci si aiuta, si collabora. Un tempo quando si voleva andare in via Francesco Baracca a Malnate, bastava chiedere della Falegnameria Lucchetta: meglio di un geolocalizzatore. Il nonno Marco la fonda nel 1932 (in azienda, dei 5 figli maschi, ne rimangono due: Luciano e Giuseppe) e da più di vent’anni l’azienda è gestita dai cugini Lorenzo e Mario. Per far funzionare bene un’azienda, ci vogliono due anime: “Io di falegnameria ne capisco ben poco – dice Lorenzo – perché sono diplomato ragioniere e dal 1985, quando sono entrato in azienda, mi sono occupato sempre di quello: gestione clienti, preventivi, misure, ordini del materiale e consegne. Mario è il braccio operativo”. “Ma un po’ di testa ci vuole”, interviene Mario, “perché i nostri papà pesavano 90 chili e spostavano tutto a braccio; oggi siamo mingherlini ma gestiamo i centri di lavoro a controllo numerico”.

Da Belluno a Malnate: è questa la storia dei Lucchetta? Sì, il nonno aveva anche una segheria in provincia di Belluno. Poi il lavoro in Veneto è diminuito, e si è ritrovato a Malnate nello stesso posto dove siamo ancora oggi.

Lorenzo, lei è un imprenditore in controtendenza: solitamente non ci si appassiona al lavoro sin da piccoli? 12

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Per me non si è trattato di passione ma di opportunità occupazionale. Mio padre Luciano mi ha sempre detto una cosa: “Studia e prenditi un diploma, poi decidi”. E così ho fatto: ho provato, mi è piaciuto e sono ancora qui. A parte questo, spero di rimanere in azienda almeno per dieci anni ancora. Poi ci sarà un’altra decisione da prendere: le figlie, questo lavoro, non lo vogliono fare.

Perché? Essere imprenditori non è facile: il nonno, il papà e gli zii parlavano poco e lavoravano tanto. Quello che non è mai cambiato, di questa impresa, sono i capannoni e gli orari di lavoro: da mattino a sera per dodici ore filate. Per il resto, dal 1985 abbiamo investito in tecnologia (macchine a controllo numerico e un nuovo impianto di verniciatura) e in strategia: il 90% del nostro lavoro è fatto di infissi in legno, ma possiamo soddisfare anche i clienti che chiedono infissi in PVC e alluminio attraverso accordi di collaborazione con alcune imprese del territorio. Farsi la guerra non serve a niente.

Il legno è ancora richiesto? Sempre meno, e non perché sia costoso: la differenza con il PVC e l’alluminio è minima. Oggi la gente non ha il tempo di fare manutenzione agli infissi, così preferisce altri materiali. Oggi si usa il legno lamellare pronto all’uso: i tronchi da tagliare, stagionare ed essiccare sono quasi un ricordo. Il

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legno lamellare è fatto di tre strati incollati insieme di abete, pino, larice, mogano o rovere a seconda della preferenza.

E’ questo che piace?

Solitamente non andiamo oltre Milano, però a volte accade di lavorare in Valle d’Aosta, in Liguria, in Piemonte. Anche per grossi nomi dell’industria e dello spettacolo.

Piace, ma tutti risparmiano. Fino a 3 anni fa il nostro fatturato era fatto per un 50% da imprese e per l’altro 50% da privati. Oggi le imprese, causa la crisi dell’edilizia, sono quasi del tutto scomparse e i cittadini, invece, si muovono sulla spinta delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico. Per stare sul mercato, ci si deve specializzare.

Come si arriva ad un nuovo cliente?

E i giovani?

Il passaparola funziona meglio di un cartellone pubblicitario.

La nostra falegnameria è sempre stata una “formatrice”, e proprio pochi mesi fa abbiamo avuto alcuni ragazzi in stage dalle scuole per falegnami di Luino e Como. Sono interessati e il lavoro gli piace, ma qui alla Lucchetta gli diciamo che per essere un vero artigiano ci vogliono due cose: la voglia di imparare ogni giorno e di non aver paura della fatica.

Il vostro mercato?

Lavoro su richiesta del cliente: cosa si fa alla Falegnameria Lucchetta? Questo è l’imperativo dell’artigiano: i due tipi di finestre che proponiamo (sagomatura barocca e moderna) possono essere sottoposte ad un’infinità di variazioni. E tutto è secondo norme: dalla marcatura CE alla certificazione di trasmittanza termica. Per noi ogni cliente è unico: oggi il mobile su misura lo sanno fare tutti, ma il valore aggiunto è la personalizzazione. Alla Falegnameria Lucchetta non si fanno le serie.

Lei si sente falegname? Falegname no, ma imprenditore sì: curare l’aspetto commerciale di un prodotto è tanto importante quanto la scelta del legno.

LUCCHETTA FALEGNAMERIA V. Baracca 5 | Malnate (VA) Tel. 0332 425180 mail: falegnamerialucchetta@cheapnet.it sito: www.lucchettafalegnameria.it

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Il funerale è anche “Goodbau.” I Fratelli Ferrario sono iscritti a Confartigianato Varese dal 1945: una storia che va dalla tradizione delle onoranze funebri al mondo 2.0. Dove anche gli animali hanno diritto ad un ultimo saluto. Indipendentemente da ciò che si era in vita, col sopraggiungere della morte si diventa tutti uguali. Lo diceva Totò nella sua poesia “A livella”, ma i Fratelli Ferrario non ne sono così convinti: “i funerali non sono tutti uguali, al di là della differenza di spesa, il peso che il defunto ha nella società influenza, il ricordo stesso. Inoltre il vero problema sono i posti al camposanto: qui a Busto Arsizio di loculi nuovi non ce ne sono, vengono liberati solo quando ce n’è la necessità. Per non parlare delle tombe a terra che sono solo in progetto e saranno assegnate all’asta”. Tre soci – Fabrizio Ferrario, Fabrizio Bottigelli e Bruno Bernasconi – e 11 dipendenti rappresentano l’ossatura di questa azienda fondata nel 1920 e, negli anni, interessata ad un’evoluzione costante che l’ha portata nel 2011 al progetto “Goodbau”, servizi funerari pensati per gli animali domestici.

un ricordo decoroso. Non parliamo poi della cappella edilizia o dell’edicola: ormai sono un lusso per pochi.

Il problema dei posti al cimitero non è nuovo: in Norvegia il designer Martin Mc Sherry ha proposto un piano per un cimitero verticale, su grattacielo. Altri pensano che la cremazione sia un’ottima soluzione: che si fa?

Visto il settore sembra impossibile eppure, anche se curiamo 400 funerali all’anno, le ristrettezze si sentono. Il decesso a volte accade improvvisamente ed anche quando è annunciato difficilmente si riescono a “accantonare” i soldi per saldare tutto subito, quindi si taglia su quello che è superfluo. Un servizio indispensabile in questo momento diventa il credito al consumo per chi vuole dilazionare il pagamento: nella maggior parte dei casi chi deve far credito siamo proprio noi.

E’ un problema non facile da risolvere e l’amministrazione di Busto Arsizio, come del resto la maggior parte in Italia, non ne percepisce l’importanza, il greco Pericle citava: «Si giudica un popolo dal modo in cui seppellisce i propri morti» ed in effetti la necessità di dare degna sepoltura, di lasciare un ricordo, un “monumento a ricordo” è indispensabile per aiutare l’elaborazione del lutto. Stesso discorso vale per la sepoltura dopo la cremazione, non abbiamo posti idonei ad 14

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E’ per questo che aumentano le cremazioni? Il numero delle cremazioni è aumentato notevolmente negli ultimi anni: oggi si è al 50% (5 anni fa si era al 15%), di cui solo il 10% ha un’iscrizione ad una società di cremazione come la ICREM (Istituto di Cremazione e Dispersione Ceneri). Questa soluzione permette di scegliere l’affido dell’urna cineraria presso l’abitazione di un parente o addirittura la dispersione delle ceneri in natura (al mare, in montagna, al lago…) ma solo dopo aver lasciato queste volontà ad un associazione o ad un notaio. Scelte che sono il sintomo anche di due crisi: quella dello spazio e quella economica.

Anche voi avete sentito la crisi?

Tempi difficili? Il costo medio di una funzione va dai 3 mila ai 5 mila euro, poi ci sono le spese per il Comune. Da anni il cliente privilegia una linea minimalista ed essenzia-

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le dovuta in parte ad una cultura diversa del lutto ed in parte ad un contenimento dei costi dovuto al difficoltoso momento economico: il dolore si vive dentro ed il denaro lo si dà “in memoria” del defunto in beneficenza o per realizzare un monumento in memoria.

mortem, fino al supporto psicologico per i familiari colpiti dal dolore a cura di professionisti seri e specializzati. Inoltre stiamo realizzando nuovi luoghi adatti alla cura del defunto ma soprattutto alla comodità per la propria famiglia.

Quali luoghi?

Quali sono i maggiori costi per un funerale? Partiamo dalle casse: il legno nazionale è il più bello ma il costo è elevato (una volta le casse erano prodotte da piccoli artigiani); ora invece sono entrate sul mercato grandi aziende appartenenti all’industria del mobile e parte della produzione arriva dai Paesi esteri perchè soddisfa qualunque fascia economica. Si va dall’abete al larice (i legni più economici) al rovere, frassino sbiancato fino al wengé per qualcosa di più moderno. Prodotti di buona qualità fatti ancora con assi di legno stagionati 10 anni ed essiccati per più di 1 mese.

La Fratelli Ferrario compie 70 anni: come? Nasciamo come addobbatori, perché un tempo era difficile che un’azienda di onoranze funebri curasse tutti i particolari, così nel primo Novecento c’era chi allestiva la camera ardente, chi costruiva casse e chi si incaricava del trasporto. I Fratelli Ferrario si occupavano degli addobbi alle camere ardenti, alle case ed alle chiese, ma anche per feste, cerimonie e congressi. Nel 1985, con l’entrata in società delle famiglie Bottigelli e Bernasconi, l’impresa si è evoluta dedicandosi al cento per cento ai funerali ed ai servizi annessi. Sono sempre più richiesti servizi diversificati e dedicati alle pratiche post

Abbiamo investito circa 800 mila euro per una Casa Funeraria, in fase di realizzazione, dove i parenti hanno a loro disposizione delle camerette singole, la salma ha una zona separata dal salottino per i parenti, una cappella per la preghiera e la recita del rosario o la cerimonia, una sala ristoro e una reception per ogni bisogno.

Funerale all’americana? In parte sì, anche se il nostro obiettivo è quello di offrire la massima qualità e garantire al cliente un servizio che lasci tutto lo spazio al suo dolore. Il funerale si basa su un rapporto di assoluto rispetto e fiducia.

E “Goodbau” quale riscontro ha? Si sta rivelando un successo: siamo partiti nel 2011 con 40 servizi; nel 2012 eravamo già saliti a circa 100 ed oggi superiamo i 200. Ciò che piace di questo servizio non è solo la qualità ma anche la discrezione, l’attenzione e la cura che mettiamo in ogni momento: il ritiro dell’animale presso l’abitazione o il veterinario, il trasporto al crematorio, l’organizzazione del servizio e il disbrigo delle pratiche ASL, la cremazione e l’urna cineraria.

Urna Bios? E’ una novità sempre più richiesta: un’urna completamente biodegradabile realizzata in noce di cocco, torba compattata e cellulosa, in grado – solo idealmente - di trasformare le ceneri del nostro caro animale in un albero, grazie al seme a scelta che viene piantato congiuntamente al caro estinto.

FRATELLI FERRARIO S.R.L. Via M. Polo 14 e Via Marmolada 29 | Busto A. Piazza Sant’Ambrogio 6 | Lonate Pozzolo Tel. 0331.631057 mail: info@fratelliferrario.eu sito: www.fratelliferrario.eu www.asarva.org

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Fisco e burocrazia: dov’è la semplificazione?

Davide Galli, interviene sul mancato taglio delle tasse e della burocrazia promesso più di un anno fa dal Governo Renzi. “Anche questa volta si è persa un’occasione per il riordino di un sistema tributario basato su un rapporto diretto e costruttivo tra i contribuenti e lo Stato e, soprattutto, per ridurre le tasse sugli imprenditori orientando il sistema alla crescita. Insomma, alla fiscalità esagerata e ormai insopportabile, si abbina un’assurda complessità: basti dire che negli ultimi 6 anni, in tema di fisco, si è fatta una norma alla settimana”. Così Davide Galli, presidente di Confartigianato Varese, commenta il mancato taglio della pressione fiscale che il Governo

Renzi aveva promesso il 18 febbraio 2014. Oggi, a quasi un anno e mezzo da quelle promesse, l’Ufficio Studi di Confartigianato certifica come la pressione fiscale italiana rimane la più elevata dell’Eurozona, con un divario che vale oltre 29 miliardi di euro e uno “spread fiscale” di 476 euro per abitante. Nello studio si evidenzia come su 752 nuove norme emanate fra l’inizio della scorsa legislatura e il 31 dicembre 2014, ben 468 hanno complicato la vita di imprese e cittadini, al ritmo di una ogni 6,6 giorni. Una corsa a ostacoli a cui la delega fiscale assunta dal governo, Grado di attuazione delega fiscale al 27 giugno 2015 non sembra aver dato Valore attribuito a ciascun decreto da 1 (minima rilevanza) a 10 (massima rilevanza) rimedio. Valore Valore Valore Valore “Le richieste presentaAttuazione Numero totale medio totale medio % % te da Confartigianato, decreti decreti per intero per per per sistema decreto MPI decreto sono ancora aperte e Decreti 11 60 5,5 53,1 45 4,1 47,9 ci auguriamo che venattuati gano prese in consideDecreti 53 5,9 46,9 49 5,4 52,1 non attuati 9 razione seriamente: » il riordino degli Totale decreti 20 113 5,7 100 94 4,7 100 adempimenti e dei delega fiscale regimi fiscali,

Elaborazione Ufficio Studi di Confartigianato su decreti attuativi della delega fiscale L. 23/2014

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» la riforma del catasto dei fabbricati, » la semplificazione degli obblighi contabili e dichiarativi, » la razionalizzazione del reddito d’impresa e dell’IRAP Sono proposte strategiche che non possono restare sulla carta. A questo punto pensiamo che il Governo preferisca considerare le piccole imprese come bancomat, senza dare alcuna vera attenzione al loro sviluppo e alla loro competitività”. Secondo quanto stimato nell’analisi di Confartigianato, “per rendere applicativi tutti i principi contenuti nella delega servirebbero almeno 20 decreti legislativi rispetto agli 11 già varati dal governo, o che sono in preparazione”. Un situazione che, scaduta la delega, evidenzia come i provvedimenti per le piccole e micro imprese siano del tutto insufficienti, con un grado di attuazione del 47,9%, contro il 53,1% per l’intera economia. “Le imprese, conclude Galli, chiedono solo migliori condizioni per poter lavorare e, soprattutto, lavorare meglio. Ma questo non si può fare se non si sburocratizza e se non ci si impegna per eliminare quell’eccesso di regole che ingessano le aziende e che le rendono sempre meno competitive rispetto al resto dell’Europa.”. Cosa fare per affrontare con razionalità la situazione? “Agire contemporaneamente su pressione fiscale e sburocratizzazione porterebbe vantaggi indiscutibili”. Partiamo dalla riduzione dei costi di gestione degli adempimenti a carico delle imprese: togliendo di mezzo i tanti vincoli, le aziende saranno più veloci, più efficienti e più competitive. Per le piccole imprese, il risparmio di tempo e di denaro, è un’esigenza che deve essere soddisfatta anche attraverso una politica industriale su misura: non si può pensare, con un mercato che cambia e che pretende aziende sempre più dinamiche, che le imprese siano tutte uguali. Anche gli adempimenti devono essere correlati alla loro dimensione, perché ciò che va bene ad alcune non va bene ad altre”.


l’associazione

Confidi Systema: un nuovo polo del credito per le Pmi lombarde Confartigianato, Confindustria e Confagricoltura insieme per dare alle aziende soluzioni innovative e diversificare le fonti di accesso al credito. Confidi Lombardia, Federfidi Lombarda, Artigianfidi Lombardia, Co.f.a.l. – Consorzio fidi agricoltori lombardi e Confidi Province Lombarde (confidi di primo e secondo livello), hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione in Artigianfidi Lombardia, dando vita a Confidi Systema! Confidi Systema!, che ha sede a Milano e che nasce da un’operazione pensata e promossa anche da Confartigianato Imprese Varese, esprime numeri significativi: Numero soci Finanziamenti in essere Garanzie in essere % Coverage N P L TCR Totale Liquidità disponibile Economie di scala

59.422 1.215.000.000 583.000.000 73,81% 20,54% 255.000.000 2.000.000

Confidi Systema! ha colto le opportunità offerte dal recente bando di Regione Lombardia insieme al Sistema Camerale, nella condivisione della necessità di dare efficienza all’intera filiera del credito, sia con la razionalizzazione dei Confidi, che con l’assunzione di nuove responsabilità dei diversi attori coinvolti per modernizzare il sistema e dare risposte sempre più efficaci alle imprese in materia di accesso al credito. Questa aggregazione rappresenta un approdo solido e di equilibrio per il mercato e, proprio per questo, si presenta come interlocutore primario e riconosciuto dal sistema bancario. Professionalità, competenza e servizio personalizzato completano l’offerta di garanzia per tutte le imprese. L’obiettivo di Confidi Systema è di offrire alle aziende uno strumento che faccia convergere finanza di proprietà e garanzia verso l’economia reale, anche introducendo soluzioni innovative per diversificare le fonti di accesso al credito. Tra i punti a favore dell’aggregazione, la sua presenza capillare sul territorio. La presentazione ufficiale di Confidi Systema si terrà in autunno, a Milano.

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Rc Auto: un primo risultato per Confartigianato! Le Commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera hanno approvato alcune modifiche richieste da Confartigianato riguardanti la riforma dell’Rc auto nel Ddl Concorrenza. A partire dal principio in base al quale gli assicurati hanno diritto ad ottenere il risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato, avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia. Inoltre, le linee guida per la riparazione a regola d’arte verranno definite con un accordo tra le Associazioni nazionali del settore dell’autoriparazione, l’Associazione nazionale delle imprese assicurazioni, sentite le Associazioni dei consumatori. <Si tratta – dice Graziano Premoli, referente dei carrozzieri di Confartigianato Imprese Varese – di un primo, importante risultato per la battaglia che Confartigianato sta conducendo contro il rischio, contenuto nella riforma dell’Rc auto, di mettere fuori mercato le carrozzerie indipendenti, rendendo di fatto obbligatorio il risarcimento “in forma specifica”, vale a dire far riparare il veicolo incidentato dalle officine di carrozzeria convenzionate con l’assicurazione>. Ora Confartigianato si augura che le modifiche approvate siano confermate dall’Aula della Camera e nel successivo passaggio al Senato.

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l’associazione di Nicola Antonello La Prealpina

VERIFICHE FISCALI, RAPPORTI AGENZIA DELLE ENTRATE, RICORSI, REDDITOMETRO, STUDI DI SETTORE.

CONTROLLI E ACCERTAMENTI FISCALI ANALISI E CONSULENZA AZIENDALE

DICHIARAZIONI IVA E REDDITI, FATTURAZIONE ELETTRONICA, REGIMI CONTABILI,BILANCI.

GESTIONE CONTABILITA’

Il fisco non fa paura

HECK UP, AGEVOLAZIONI, ONTROLLO DI GESTIONE, CONSULENZA SOCIETARIA, ASSAGGI GENERAZIONALI.

ASSISTENZA FISCALE CAF COMPILAZIONE TASI, IMU, RED, PATRONATO

una squadra di consulenti accanto alle imprese Gestire un’impresa non significa soltanto produrre, innovare, vendere. Bisogna renderla competitiva al massimo delle sue potenzialità. Ed evitare che problemi esterni alla produzione possano bloccare la macchina verso il successo. Per questo Confartigianato Varese offre l’esperienza dei migliori professionisti in materia di analisi finanziaria, fiscalità e amministrazione. Soprattutto in Italia quello che preoccupa di più un’impresa è sicuramente il fisco. Non è sufficiente compilare correttamente i bilanci, rispettare i termini ed essere congrui agli studi di settore. Un controllo fiscale può sempre capitare. Ed è bene farsi trovare preparati. Confartigianato Varese assiste l’impresa nella contabilità ordinaria e semplificata e quindi nelle scelte dei regimi fiscali, nelle dichiarazioni Iva e dei redditi e negli altri adempimenti obbligatori: “Viste le loro dimensioni – spiega Michela Cancian, responsabile del servizio contabilità e assistenza fiscale di Confartigianato Varese – per le piccole imprese è un problema se18

guire tutta la questione fiscale e amministrativa. Il nostro obiettivo è quello di liberare tempo agli imprenditori: loro si occupano del business, noi di tutto il resto”. Il servizio include, inoltre, un aggiornamento su tutto ciò che serve all’impresa tramite newsletter, e un servizio di sms di promemoria delle scadenze, per chi vuole tenersi sempre informato.

Consulenza e integrazione A differenza di uno studio commercialista, Confartigianato Varese, oltre a un servizio personalizzato attento agli aspetti economico-finanziari, offre una consulenza integrata con gli altri servizi: “Analizziamo aspetti vitali – aggiunge Michela Cancian – come il bilancio, il conto economico e la situazione finanziaria. Ma anche se sorgesse un problema particolare, l’imprenditore che si rivolge a noi può trovare una soluzione valida”. In sostanza vi è una semplificazione nella gestione dell’impresa in tutti i suoi aspetti. Non si deve dimenticare, poi, che “Confartigianato

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Varese – aggiunge Cancian – tramite i suoi collaboratori raccoglie le criticità vissute dalle imprese e le loro richieste affinché, a livello nazionale, si possa fare il giusto pressing sui Governi e ottenere le misure più corrette a favore delle imprese”.

Check-up e consulenza aziendale Ogni azienda ha punti di forza e di debolezza. Per valorizzare i primi e migliorare i secondi, è importante disporre di avanzati strumenti di analisi per il controllo di gestione e la pianificazione aziendale. “Quando c’è da correggere il tiro – dichiara Dorina Zanetti, consulente gestionale e finanziario - i nostri consulenti individuano le strategie più efficaci per migliorare la redditività e la competitività dell’impresa”. Ciò arriva anche a seguito del cosiddetto check-up aziendale dove, facendo una fotografia dell’azienda, si interviene per proporre le soluzioni più adatte, e percorribili, in sintonia con le esigenze dell’imprenditore.


Check-up e credito: vi offriamo il meglio Credito

“Confartigianato mi ha cambiato la vita” Dal nulla hanno creato un’azienda che oggi è leader nella produzione e nella ricerca sui polimeri plastici. Parti di automobili, elettrodomestici o gadget di uso quotidiano sono prodotti ogni giorno dalla Color Plast di Tradate. Era il 1986 quando Renato Ranzato, coinvolgendo il figlio Gian Luca e un ex collega di lavoro, ha dato il via a un’idea vincente che dura ancora oggi, e che riesce a resistere in un mondo dove a dominare è la richiesta di qualità e di velocità di lavorazione. Accanto alla continuità famigliare vi è, da sempre, quella decisiva di Confartigianato Varese. Su tutti l’assistenza fiscale: “Se non ci fosse stata Confartigianato – racconta Gian Luca Ranzato, socio e amministratore – non saremmo qua. All’inizio il servizio fiscale ci ha supportato parecchio e molto bene. E anche ora ci segue passo dopo passo: come imprenditore non sono nato ragioniere, sono un perito in telecomunicazioni che opera nelle materie plastiche. La parte fiscale era un tabù ma, fortunatamente, non me ne devo occupare”. Non

solo: la collaborazione si è allargata anche in altri settori: “Oltre ai fiscalisti ci hanno seguito – prosegue Ranzato – con notai, avvocati e altri specialisti. In questi anni di attività Confartigianato è stata decisiva nel dare un primo supporto per sapere come muoversi in certe occasioni. Un esempio: tutte le volte che arriva una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate sai che puoi aver sbagliato qualcosa, potresti pagare una multa e inizi a tremare. Girando la lettera a Confartigianato loro possono rassicurarti rispondendo di essere stato scelto per un controllo, oppure di essere vittima di un errore o di qualcosa su cui andare in fondo. Sostanzialmente io continuo a pensare al mio lavoro e Confartigianato mi risolve i problemi burocratico-fiscali”. Infine sul credito: “Fortunatamente abbiamo una nostra linea di credito con le banche. Ma in passato, soprattutto all’inizio dell’attività, Confartigianato ci ha aiutato molto. Nel mondo dell’impresa bisogna fidarsi di qualcuno. Mi sono fidato di loro e sono stato ripagato” www.asarva.org

Anticipo imposte | Una linea ad hoc valida per 1 anno che fa leva sulla partnership con 44 istituti di credito. Credito Adesso | Per sostenere lo sviluppo e l’espansione commerciale delle imprese piccole e medie (comprese quelle artigiane). La linea finanzia il fabbisogno di capitale circolante. Fondo Centrale Garanzia | Qui Credito, attraverso Artigianfidi Lombardia, può rilasciare una garanzia fino all’80% dell’importo del finanziamento concesso da una delle banche convenzionate con il confidi. La copertura può essere utilizzata per garantire fidi commerciali (fido cassa, anticipo fatture) oppure operazioni di finanziamento (liquidità o investimento).

Check up aziendale Il Check up è composto da interventi di breve e di medio periodo per tracciare l’attività dell’azienda in diversi campi strategici come innovazione ed efficienza, controllo del mercato, potenziale espresso e latente e pianificazione. Il check-up permette anche confronti sul prodotto, sui prezzi e sui servizi complementari offerti ai clienti. Il compito di Confartigianato Imprese Varese è anche quello di agevolare l’imprenditore nella gestione della propria azienda, attraverso l’accompagnamento presso l’istituto di credito per trattare migliori condizioni e adeguati affidamenti bancari. Per info contatta i nostri consulenti AREA VARESE - LUINO - Paola Vidori Tel. 0332 256390 - paola.vidori@asarva.org AREA GALLARATE - TRADATE Simone Manfrin - Tel. 0332 2563332 simone.manfrin@asarva.org AREA BUSTO ARSIZIO - SARONNO Michele Sgarra - Tel. 0332 256312 michele.sgarra@asarva.org CONSULENTE CREDITO Massimo Mercuri - cel.349.31734501 massimo.mercuri@quicredito.org

CHECK-UP AZIENDALE Dorina Zanetti - Tel. 0332.256208 dorina.zanetti@asarva.org Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2015

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l’associazione di Paola Provenzano La Provincia di Varese

L’infortunio può essere un salasso: meglio attrezzarsi Confartigianato Varese aiuta le imprese a districarsi nella complessità delle norme, a mettersi al sicuro e ad affrontare il problema delle malattie professionali Se è vero che la sicurezza per le aziende è considerata un costo, allora perché non mettere sul piatto della bilancia anche il prezzo che un’azienda paga per l’insicurezza? Ci hanno provato a Varese gli uffici di Confartigianato Imprese che, dati alla mano, hanno messo nero su bianco la lista delle spese che si devono sostenere in caso di infortunio all’interno dell’azienda. Il risultato? Tra costi diretti (legati a mancata produzione, sanzioni e retribuzione dell’infortunato), e costi indiretti (legati a spese legali e amministrative), si arriva a una stima pari a circa 28mila euro. Il tutto a fronte di un incidente anche di lieve entità. 20

Si tratta di numeri occulti, che si perdono nelle voci di bilancio e che nonostante ciò hanno un peso rilevante perché sono una voce senza ritorno, risorse letteralmente bruciate. Di contro un investimento in sicurezza genera, nel giro di qualche anno, più di un effetto positivo.

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Basti pensare non solo al risparmio che si ottiene per tutte le voci legate alla gestione dell’infortunio, ma anche alla maggiore tranquillità e al clima più collaborativo con i dipendenti oltre che ai minori costi per la collettività in caso di danni permanenti. La sicurezza, vista da qui, appare qualcosa di differente rispetto a un foglio di carta riposto in cassetto da estrarre in caso di controllo. Si tratta di una forma mentis che ha bisogno di essere allenata e praticata: quando si comincia ad attuare determinate procedure e ci si abitua poi non se ne può più fare a meno. Un po’ come quando ci si allena per correre. Individuare i rischi, attuare le misure per ridurli, programmare gli interventi e monitorarli nel tempo sono tutti obblighi di legge che, tradotti nella pratica, significano molto: dal modo di stirare una camicia a quello di movimentare un peso, fino all’attenzione circa prodotti e ausili che si utilizzano quotidianamente. Il fai da te e l’improvvisazione però rischiano di essere frustranti: meglio avere al proprio fianco qualcuno che se ne intende vista la complessità della normativa e le tante implicazioni legate anche, nel lungo periodo, alle malattie professionali che sono in aumento. La sicurezza è il terzo pilastro su cui si regge un’impresa, accanto agli aspetti contabili-amministrativi e a quelli legati alla gestione delle paghe. Qui ci occupiamo di tutto e in questo sta la nostra marcia in più a fianco delle imprese.


di Silvia Bottelli La Provincia di Varese

Investire sulla sicurezza non ha prezzo. Lo confermano le imprese che hanno seguito il percorso ad hoc di Confartigianato Varese. La sicurezza è un obbligo di legge da rispettare, un costo o un investimento? Sempre di più le imprese, anche quelle più piccole, capiscono che investire sulla sicurezza conviene. Per tanti motivi: «Per noi – spiega Roberto Poretti, titolare de “La Fonte EU”, che produce macchine per la depurazione - è prima di tutto un problema di coscienza». Loro hanno seguito un articolato percorso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con Confartigianato Imprese Varese «principalmente perché come imprenditore non volevo preoccupazioni o rimorsi e non voglio che li abbiamo i miei dipendenti». L’obiettivo però non è soltanto lavorare serenamente: «Le norme devono essere applicate e le procedure seguite soprattutto se permettono di sistemare quello che non va migliorando anche il proprio lavoro». Ed è così che «si capisce in breve tempo che le spese sostenute per queste procedure sono un investimento reale: maggior ordine nel lavoro e tutela della salute dei lavoratori come patrimonio personale e dell’azienda». Anche Franco Sordelli della Veneform, azienda attiva nel settore dell’occhialeria, ha capito l’importanza di questo percorso anni fa: «Su questo fronte Confartigianato Varese è all’avanguardia e segue per filo e per

segno tutto ciò che serve all’azienda e ai suoi collaboratori». «Onestamente - prosegue Sordelli - la sicurezza sui luoghi di lavoro è un costo che si sostiene volentieri perché i benefici li si coglie nel breve periodo». Seguendo le indicazioni di Confartigianato la Veneform ha intrapreso un percorso sulla sicurezza «che ci ha portati ad essere tranquilli perché non dobbiamo pensare a niente: dai corsi per i dipendenti, alle visite mediche e ai sopralluoghi». Un percorso che permette di tenere tutto sotto controllo «e di lavorare così in tranquillità». Ed è proprio ascoltando le testimonianze delle imprese che si capisce come i luoghi comuni che spesso accompagnano il tema della sicurezza iniziano ad indebolirsi: se adeguatamente assistiti, costi e burocrazia impensieriscono meno e si affrontano guardando ai risultati. Angelo Guarino della Luigi Carrara, carpenteria metallica in conto terzi, parla senza mezzi termini: «Il discorso sulla sicurezza è importante, perché se il datore di lavoro non lo segue in modo dettagliato, si possono presentare situazioni complicate e pericolose». Ma la normativa è vasta e complessa «per questo abbiamo scelto di metterci completamente nelle mani di Confartigianato Varese: gli imprenditori non hanno sempre il tempo per

seguire tutti questi cambiamenti, e allora ci fidiamo di chi queste cose le fa per lavoro: oggi stiamo raccogliendo le prime soddisfazioni e posso dire che il percorso sulla sicurezza non è un investimento a perdere». Guarino ha così risolto tuta la parte di scartoffie, le code, la burocrazia, le scadenze e gli aggiornamenti: «Il personale è formato e informato, l’adeguamento alle istruzioni è puntuale e, di conseguenza, gli infortuni diminuiscono perché tutti sono più attenti e sanno cosa fare in determinate situazioni». Certo, nel seguire tutta la normativa a volte è facile scoraggiarsi:- «Ci sono tanti problemi – aggiunge Giuseppe Santagostini della Tecnosas, impresa che produce macchinari speciali per il settore della cosmetica - e a volte arrivo a pensare che chi fa le norme conosca sempre meno il mondo del lavoro vero». La sicurezza, però, viene prima di tutto: «Dove c’è pericolo, nel nostro caso soprattutto dove si lavora con i robot che sono bravi ma non intelligenti, io sono il primo a rispettare le regole e fare un percorso sulla sicurezza. Ma ciò che mi infastidisce è quando si impongono norme standard senza considerare i modelli produttivi e la strumentazione utilizzata nelle imprese».

Per maggiori informazioni e contatti: Servizio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato Imprese Varese ambiente@asarva.org | Tel. 0332 256111 www.asarva.org

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online: a un mese dal  Durc debutto ancora criticità A un mese dal debutto del nuovo portale che, con un click, avrebbe permesso in tempo reale di produrre il Durc alle aziende interessate, sono emerse purtroppo criticità sia nelle procedure che nella stessa correttezza delle certificazioni prodotte. Sono emersi infatti problemi, sia di pulizia degli archivi degli Istituti previdenziali che di natura tecnica, che hanno impedito l’emissione del documento regolare. Un esempio è la situazione delle ditte edili senza dipendenti, obbligate, in caso di passati rapporti di lavoro ora conclusi, alla iscrizione, pur senza oneri, alla Cassa Edile. La criticità nasce dal fatto che il nuovo sistema prevede che il Durc possa essere richiesto e rilasciato solo da Inps e Inail e non più dalle Casse edili, che sono tuttavia chiamate in causa in seconda battuta, per accertare la regolarità delle aziende edili. Il problema più rilevante è invece quello che interessa in particolare le società. In questo caso l’emissione del Durc regolare per la compagine sociale non è sufficiente, occorre anche la regolarità dei soci.

Infatti, la regolarità deve essere accertata non solo nei confronti del soggetto ritenuto datore di lavoro, ma qualora nell’azienda vi fossero lavoratori autonomi tenuti all’iscrizione alla Gestione artigiani e commercianti oppure alla Gestione separata, la regolarità deve essere accertata anche nei loro confronti. Questo genera problemi di diversa natura, di tipo formale come la necessità di dover accedere a portali diversi (tra Inps e Inail), oppure di sostanza come la non regolarità di un singolo socio che va a pregiudicare la certificazione. Ricordiamo che il Durc regolare ha validità di 120 giorni e che può essere prodotto per tutte le richieste che dovessero pervenire in tale periodo.

Per informazioni e assistenza Confartigianato Varese, quale intermediaria con Caf Arser Srl, può avvalersi del sistema online di richiesta del Durc. Le imprese interessate possono richiedere l’assistenza rivolgendosi agli operatori del Servizio Amministrazione del Personale (tel. 0332 256111) presenti in tutti le sedi.

 Ticket elettronici: dal 1 luglio si innalza la soglia di esenzione

Come disposto dalla Legge di Stabilità 2015, dal 1° luglio 2015, è stata innalzata la soglia di esenzione fiscale e contributiva di cui i lavoratori dipendenti potranno beneficiare per i buoni pasto a condizione che gli stessi siano attribuiti in formato elettronico. Per i ticket cartacei resta in vigore la soglia di esenzione di euro 5,29. I vantaggi maggiori saranno a favore dei lavoratori nel caso in cui il datore di lavoro decida di aumentare l’importo del ticket di euro 5,29, in precedenza corrisposto, ad euro 7 in formato elettronico.

contributivo triennale: verifica dei  Esonero comportamenti elusivi Con monitoraggi e azioni mirate, il Ministero del Lavoro vuole arginare i “casi di fruizione indebita dell’esonero contributivo finalizzati a promuovere forme di occupazione stabile” introdotto dalla Legge di Stabilità 2015. L’esonero contributivo spetta ai datori di lavoro che provvedono ad attivare nuove assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati nel corso dell’anno 2015. Il Ministero pone la sua attenzione in 22

particolare ai lavoratori impiegati nei contratti di appalto. Poiché il beneficio è escluso in caso di assunzione di lavoratori occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro nei sei mesi precedenti, viene posto l’accento su casi di soggetti che, pur trovandosi in una situazione di occupazione stabile, non potendo quindi usufruire dei benefici, attingono all’esonero attraverso cambi di impresa e di contratto artificiosi.

Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2015

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Oltre a questo caso specifico, il Ministero è attento ad ogni altro comportamento elusivo. L’azione ispettiva sarà svolta dalle Direzioni Territoriali del Lavoro anche sulla base di intese con le sedi territoriali dell’Inps. Per tutte le informazioni: Giuseppe Aletti Servizio Amministrazione del Personale giuseppe.aletti@asarva.org Tel. 0332 256266


 Tutela della mAternità: le novità con il Jobs Act Il Decreto Legislativo n.80/2015 ha innovato alcuni aspetti delle tutele previste in caso di maternità.

Parto prematuro In tema di parto prematuro, i giorni di congedo non goduti prima del parto, qualora l’evento sia venuto in anticipo rispetto alla data prevista, vengono aggiunti al periodo di congedo da fruire dopo il parto, questo anche se complessivamente si venga a sforare il limite previsto di 5 mesi complessivi (quando il parto avviene oltre tre mesi prima della data presunta).

Ricovero del neonato In caso di ricovero del neonato in una struttura pubblica o privata, la madre, solo per il 2015, può chiedere la sospensione del periodo di maternità durante la degenza del bambino, rientrando quindi temporaneamente al lavoro.

Questa opportunità può essere esercitata anche in caso di adozione e affidamento.

Licenziamento per giusta causa della lavoratrice Sperimentalmente, solo per il 2015, anche nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa della lavoratrice, verrà corrisposta l’indennità di maternità. Questa possibilità è invece esclusa in caso di licenziamento per mancato superamento del periodo di prova.

Congedo parentale Soltanto per il 2015, intervengono queste modifiche: » viene allungato il termine di fruizione che potrà essere esercitato fino ai dodici anni del bambino (prima otto) mentre la durata del congedo non ha subito variazioni; » la possibilità di utilizzare il congedo a ore. » viene disposta la riduzione dei termini di preavviso nei confronti dei datori di lavoro. Il termine passa da sette a cinque giorni (due in caso di congedo a ore). Per tutte le informazioni:

Congedo di paternità Viene estesa la possibilità al padre di fruire del congedo quando la madre sia lavoratrice autonoma con diritto all’indennità.

Giuseppe Aletti Servizio Amministrazione del Personale giuseppe.aletti@asarva.org Tel. 0332 256266

Per tutti gli approfondimenti: www.asarva.org/categoria/consulenzalavoro/

Contro i reati agli anziani, un vademecum per tutte le situazioni Secondo i dati del Ministero dell’Interno, i reati contro gli anziani sono in continuo aumento. Nel 2014 sono aumentati del 3,5% rispetto al 2013. Per questo l’Anap (l’Associazione Nazionale Artigiani e Pensionati) e lo stesso Ministero, stanno promuovendo la Campagna nazionale per la sicurezza degli anziani. Informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati e per prevenire i reati sono diffusi soprattutto grazie

a un Vademecum con suggerimenti pratici e regole di comportamento contro rischi di truffe, raggiri, furti e rapine in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando Internet. Tra le regole fondamentali, quella di rivolgersi con fiducia alle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo. www.asarva.org

E’ possibile ritirare una copia del Vademecum presso le nostre sedi territoriali (uffici del Patronato Inapa o presso l’area Servizio 730) oppure scaricarlo direttamente dal nostro sito. Per tutti gli approfondimenti: www.asarva.org/2015/07/contro-i-reatiagli-anziani-un-vademecum-per-tutte-lesituazioni/

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di settore:  Studi in arrivo le comunicazioni delle anomalie L’Agenzia delle Entrate ha inviato 190.000 comunicazioni di anomalie relative al triennio 2011- 2013, riscontrate nei dati dichiarati ai fini degli Studi di settore, per consentire ai contribuenti di valutare la propria posizione e scegliere di fornire chiarimenti all’Agenzia o di regolarizzarla. In particolare, vengono messi a disposizione del contribuente, nel Cassetto Fiscale, numerosi elementi ed informazioni: » inviti al contribuente a presentare i modelli studi di settore, qualora non abbia provveduto pur essendone obbligato; » modelli di studi di settore trasmessi;

» elenco delle anomalie emerse » segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario » risposte inviate dal contribuente, anche per il tramite del suo intermediario. Nel caso in cui il contribuente non abbia delegato l’intermediario a ricevere dette comunicazioni di anomalie, l’Agenzia delle Entrate comunica agli indirizzi di Posta Elettronica Certificata attivati dai contribuenti che la sezione degli studi di settore del “Cassetto fiscale” è stata aggiornata. Nell’eventualità che i contribuenti siano abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, per essi viene visualizzato

un avviso personalizzato nell’area autenticata e viene inviato un messaggio di avviso in posta elettronica e/o tramite SMS. I contribuenti possono fornire chiarimenti e precisazioni utilizzando gli specifici software gratuiti resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate, sul sito istituzionale. Per tutte le informazioni: Maurizio Salardi Servizio Contabilità e Fisco maurizio.salardi@asarva.org Tel. 0332 256323

Per tutti gli approfondimenti: www.asarva.org/2015/07/studi-settore-inarrivo-comunicazioni-anomalia/

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la fiera della panificaSirha Geneve:  Europain:  zione e della pasticceria a Parigi la fiera della ristorazione Europain, è la fiera dedicata al mondo della panificazione e pasticceria, aperta solo agli operatori. Si terrà presso il centro espositivo Villepinte di Parigi dal 5 al 9 febbraio 2016. Vi partecipano aziende che producono materie prime o prodotti finiti e attrezzature per la panificazione e la pasticceria

sanzioni in vigore fino  Iran: al gennaio 2016 Il 14 luglio scorso, i Paesi del gruppo 5+1 (Cina, Francia, Germania, Federazione Russa, Regno Unito e Stati Uniti) e la Repubblica Islamica dell’Iran hanno sottoscritto a Vienna un Piano di azione comune globale (“Joint Comprehensive Plan of Action”- JCPOA), volto a porre fine alla questione del nucleare in Iran e a normalizzare le relazioni tra l’Iran e la comunità internazionale. Il Piano di azione prevede una serie di tappe volte alla rimozione delle misure restrittive dell’Unione Europea e degli USA, subordinato all’esito della verifica da parte dell’International Atomic Energy Agency (IAEA) del rispetto di tutti gli adempimenti posti in capo all’Iran. Si segnala che l’intero impianto sanzionatorio nei confronti dell’Iran è tuttora vigente e la Decisione PESC 2015/1148 del 14 luglio 2015 ha prorogato le misure in essere di ulteriori sei mesi, fino al 14 gennaio 2016.

Si terrà presso il PalaExpo di Ginevra in Svizzera dal 24 al 26 gennaio 2016, Sirha Geneve 2016, la fiera che si rivolge agli operatori del mondo della ristorazione sia del settore alimentare che delle attrezzature per hotel, bar, ristoranti. All’interno di Sirha Geneve si terranno la selezione svizzera per il Bocuse d’Or e la selezione europea per il Concorso Mondiale della Pasticceria. Per tutte le informazioni: Matteo Campari Area Innovazione e Internazionalizzazione matteo.campari@asarva.org Tel. 0332 256290

Per tutti gli approfondimenti: www.asarva.org/categoria/export/

CALENDARIO INCOMING presso Italian Makers Village - in Via Tortona, 32/A - Milano Si chiama Expo-rt 2015 e rappresenta una novità assoluta nel panorama degli incontri di incoming. Il progetto lanciato da Confartigianato Imprese e Ice punta a far incontrare potenziali clienti esteri alle imprese artigiane di vari settori. Gli incontri si svolgeranno tutti all’Italian Makers Village a Milano, in concomitanza di Expo 2015. 10 SETTEMBRE

8 OTTOBRE

UE, USA, FEDERAZIONE RUSSA (SE NON CI SONO CRITICITÀ), GIAPPONE

USA, AFRICA AUSTRALE E SUDAFRICA E MAROCCO

Agroalimentare (carni salumi lattiero casearia vino/distillati e prodotti a lunga conservazione) 24 SETTEMBRE UE, USA

Moda donna, accessori uomo/ donna (sciarpe, cappelli, cinture, borse)

21 OTTOBRE UE (GERMANIA, AUSTRIA)

Meccanica Complementi d’arredo, serramenti

16 OTTOBRE GERMANIA, USA, PAESI DEL GOLFO PERSICO

Meccanica (fresatura, tornitura, alesatura e tranciatura)

Per tutte le informazioni: Matteo Campari Area Innovazione e Internazionalizzazione matteo.campari@asarva.org Tel. 0332 256290

www.asarva.org Artigiani Oggi>Obiettivo n. 07 Settembre 2015 Per motivi organizzativi le date degli incontri possono subire variazioni. Consultare il sito www.asarva.org/categoria/export perProfessionalità tutti gli aggiornamenti

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up  “Start e Restart”:

per la creazione d’impresa Obiettivi - Favorire la nascita di nuove imprese (Start Up) ed il rilancio di quelle esistenti (Re-Start) attraverso finanziamenti e contributi a fondo perso per l’acquisizione di servizi di affiancamento. Cosa prevede - € 5.000 per le spese sostenute per l’avvio/rilancio dell’impresa, finanziamenti a tasso agevolato, fino a € 24.000 a copertura del 100% delle spese sostenute per servizi di affiancamento.

“Smart&Start”: finanziamenti per start-up innovative

Obiettivi - Attivare sul territorio lombar-

tive che presentano un progetto imprenditoriale caratterizzato da un significativo contenuto tecnologico e innovativo.

do 1 miliardo di euro di investimenti a favore della Ricerca e dell’Innovazione (R&I) nei settori manifatturiero, costruzioni e servizi alle imprese entro il 2020.

Cosa prevede - Agevolazioni per progetti che prevedono programmi di spesa di importo compreso tra 100.000 e 1,5 milioni di euro per acquistare beni di investimento e sostenere costi di gestione aziendale. Smart&Start riconosce un mutuo senza interessi della durata massima di 8 anni di valore pari al 70% delle spese agevolabili (80 % nel caso in cui la società sia interamente costituita da donne e/o da under 36)

 Credito adesso

Obiettivi - Sostenere il sistema del-

Obiettivi – Sostenere lo sviluppo e l’e-

le imprese lombarde che operano nel settore dell’accoglienza turistica alberghiera ed extra alberghiera, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti) e del commercio alimentare al dettaglio.

spansione commerciale delle Pmi lombarde.

mo del 3% dei tassi di interessi sui finanziamenti per investimenti strutturali, in beni materiali e in nuove tecnologie in linea con i più elevati standard qualitativi del settore di riferimento e con un ridotto impatto ambientale. L’importo dei finanziamenti dovrà essere compreso tra 30.000 e 300.000 euro

in ricerca e sviluppo

Obiettivi - Finanziare le start-up innova-

 “Lombardia Concreta”

Cosa prevede - Abbattimento massi-

 “Innovalombardia”: investimenti

Cosa prevede – Finanziamenti chirografari (non necessitano di garanzie ipotecarie). Con la presentazione di uno o più ordini o contratti di fornitura accettati di beni/servizi aventi un importo minimo complessivo pari a 30.000 euro per le micro e piccole imprese e 100.000 per le medie imprese il finanziamento è pari al massimo al 60% dell’ammontare degli ordini accettati.

Cosa prevede – Finanziamenti per progetti che comportino spese ammissibili non inferiori a 100.000 euro e che siano realizzati non oltre 18 mesi dalla concessione dell’agevolazione. Il bando prevede l’attivazione tra il 2014 e il 2016 di linee di finanziamento per ricerca e sviluppo, innovazione di prodotto, creazione di start up innovative.

bis”:  “Sabatini agevolazioni per l’acquisto di macchinari Obiettivi - Incentivare l’acquisto di beni strumentali da parte delle imprese che intendono investire anche mediante operazioni di leasing.

Cosa prevede - Copertura di una parte degli interessi a carico, a fronte dei finanziamenti per l’acquisto, o l’acquisizione in leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo hardware, software e tecnologie digitali. Per tutti gli approfondimenti: www.asarva.org/categoria/credito/

Per info contattare i consulenti Quicredito SEDI VARESE - LUINO - GEMONIO - Emil Vittoria Grotto - Tel: 0332 256772 - emilvittoria.grotto@quicredito.org SEDE GALLARATE - Fabio Pantini - Tel: 0332 256615 - fabio.pantini@quicredito.org SEDE BUSTO ARSIZIO - Carlo Enzo Montebello - Tel: 0332 256522 - carloenzo.montebello@quicredito.org SEDE SARONNO - Giada Pavan - Tel: 0332 256444 - giada.pavan@quicredito.org SEDE TRADATE - Marina Galli - Tel: 0332 marina.galli@quicredito.org 26 Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 256453 Settembre- 2015 www.asarva.org


antincendio  Proroga al 7 ottobre 2016 introdotte nell’allegato I del DPR 1 Agosto 2011 n.151, fra le attività soggette alla normativa della prevenzione incendi.

Con la conversione in legge del decreto “Milleproroghe 2014”, è stato approvata una proroga al 7 ottobre 2016 per tutte le aziende le cui attività sono state

La proroga del termine si applica a patto che tali aziende provvedano agli adempimenti di cui all’art. 3 del DPR 151/2011 e quindi alla presentazione del progetto per il parere di conformità antincendio entro 8 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, e quindi entro il 1° novembre 2015.

Tra le attività soggette a titolo esemplificativo le autofficine, le carrozzerie, i locali di parcheggio con superficie coperta superiore a 300 mq, le strutture ricettive con oltre 25 posti letto.

Per tutte le informazioni: » Servizio Ambiente e Sicurezza ambiente@asarva.org tel. 0332 256339

Per tutti gli approfondimenti:

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Aiutiamoci a crescere

www.asarva.org/2015/07/proroga-antincendio-al7-ottobre-2016/

Re-Start la ricetta facile per la ripresa

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Nuovo finanziamento chirografario a tasso agevolato per investimenti produttivi dedicato alla PMI del nostro territorio.

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Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2015

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I corsi da non perdere PES/PAV/PEI – Formazione lavori su impianti elettrici – BASE

Progettazione 3D Rhinoceros 5

OBIETTIVI Fornire le conoscenze teoriche-pratiche di base per l’esecuzione dei lavori elettrici, previste dai livelli 1A, 1B, 2B e 2B della Norma CEI 11-27 (quarta edizione), ai fini dell’attribuzione, da parte del datore di lavoro, delle qualifiche relative ai lavori elettrici.

OBIETTIVI Far acquisire le competenze di base per progettare prototipi, prodotti, componenti di prodotto e, in generale, qualunque modello CAD, utilizzando Rhinoceros 5, uno dei modellatori free-form 3D più usati e versatili al mondo

CALENDARIO E ORARI 9-16-23 settembre 2015 > 14.00 -18.00

CALENDARIO E ORARI 7 e 14 Settembre 2015 dalle 16.00 alle 22.00

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SEDE FABERLAB - Viale Europa, 4/A - Tradate Costo: euro 200 + IVA

Costo: euro 200 + IVA Alla quota di euro 200,00 viene applicato uno sconto del 25%, grazie al contributo della CCIAA di Varese. Il contributo verrà applicato solo al raggiungimento di 12 partecipanti. In caso contrario viene mantenuta la quota piena.

Per informazioni e iscrizioni: » rivolgersi agli Assistenti d’Impresa presenti nelle sedi di Confartigianato Varese » Tel. 0332 256111 - n. verde 800650595 » www.asarva.org/categoria/formazione/

corsi in partenza settembre / ottobre 2015 LAVORATORI: CORSO OBBLIGATORIO SICUREZZA – SPECIFICO ALTO RISCHIO

15-22-29/09/2015 CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIALE MILANO, 5 - VARESE 16-23-30/09/2015 CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIA F. BARACCA, 5 - BUSTO A.

LAVORATORI: CORSO OBBLIGATORIO SICUREZZA – SPECIFICO BASSO RISCHIO – SERVIZI

18/09/2015

LAVORATORI: CORSO OBBLIGATORIO SICUREZZA – SPECIFICO MEDIO RISCHIO

15-22/09/2015 16-23/09/2015

CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIALE MILANO, 5 - VARESE CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIA F. BARACCA, 5 - BUSTO A.

LAVORATORI: CORSO OBBLIGATORIO SICUREZZA – SPECIFICO BASSO RISCHIO – PRODUZIONE

15/09/2015 16/09/2015

CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIALE MILANO, 5 - VARESE CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIA F. BARACCA, 5 - BUSTO A.

MANUTENZIONE E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI RISCALDAMENTO – AGGIORNAMENTO ADDETTI ALLA CONDUZIONE DEI CARRELLI ELEVATORI E MULETTI

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22-29/09/2015 25/9/2015 2-9/10/2015

Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2015

CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIALE MILANO, 5 - VARESE

CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIALE MILANO, 5 - VARESE CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIA F. BARACCA, 5 - BUSTO A. PROVA PRATICA C/O VIGNOLA CARRELLI: 9/10/2015

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corsi in partenza settembre / ottobre 2015 PRIMO SOCCORSO – RINNOVO – GRUPPO B – AULA

21/09/2015 28/09/2015

CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIALE MILANO, 5 - VARESE CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIA F. BARACCA, 5 - BUSTO A.

PRIMO SOCCORSO – RINNOVO – GRUPPO A – AULA

21/09/2015 28/09/2015

CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIALE MILANO, 5 - VARESE CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE - VIA F. BARACCA, 5 - BUSTO A.

INGLESE – BASE FORMAZIONE LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI – AGGIORNAMENTO Lavori su impianti elettrici alla luce della IV^ edizione della norma CEI 11-27

IL PROCESSO DI DELEGA LA SFIDA DEL LEADER NEL TERZO MILLENNIO

dal 14/09/2015 al 16/11/2015 7/10/2015

13/10/2015

BRITISH INSTITUTES DI VARESE - VIA CAVOUR 30 - VARESE

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corsi acconciatori e corsi estetiste CORSO DI GIOCHI DI COLORE: MARMORIZZAZIONE, SHATUSC, EFFETTI LUCE

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CORSO DI TAGLIO AVANZATO

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CORSO DI WEDDING HAIR & MAKE-UP

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9-16-23/11/2015

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30/11/2015 7-14/12/2015

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CORSO DI TAGLIO UOMO APPROFONDIMENTO CORSO DI PIEGHE MODA CORSO DI RICOSTRUZIONE UNGHIE

Per tutti gli approfondimenti e gli aggiornamenti : www.asarva.org/categoria/formazione/ www.asarva.org

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Novità di settore Pubblicato il bando per la qualifica di restauratore Artistico

Ci sono voluti oltre 20 anni, ma finalmente il Ministero dei Beni Culturali ha pubblicato il bando nazionale per la qualifica di restauratore di beni culturali che riconosce agli imprenditori artigiani le compe-

autotrasporto

tenze e la professionalità dimostrate sul campo. Ora si apre la fase della presentazione, entro il 30 ottobre, delle domande per partecipare al bando tramite una procedura telematica. Per tutte le informazioni: Area Innovazione e Internazionalizzazione Dorina Zanetti | Tel. 0332 256208 dorina.zanetti@asarva.org

Per tutti gli approfondimenti: www.asarva.org/categoria/artistico/

Certificazione Fgas: l’indagine del Ministero dell’Ambiente

Impianti

Il Registro Nazionale dei Gas Fluorurati sta inviando una comunicazione del Ministero dell’Ambiente relativa ad un monitoraggio del sistema di Certificazione. La mail è indirizzata alle imprese che esercitano attività di installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature contenenti gas fluorurati iscritte al Registro ma che non hanno ancora ottenuto la certificazione. Ricordiamo che il percorso per ottenere la Certifi-

cazione si attua in due momenti: l’ottenimento dell’attestato per chi utilizza Fgas (patentino) superando un esame e la certificazione dell’impresa che deve far validare le procedure di smaltimento. Confartigianato Varese è a disposizione per valutare la situazione dell’impresa e, se necessario, regolarizzarla.

Fgas: chiarimenti sulla decadenza del patentino

Norme per l’infrastrutturazione digitale degli edifici

Se le persone fisiche certificate (cioè in possesso del patentino) non hanno svolto almeno un intervento su un impianto durante l’anno, la certificazione decade? Come già reso noto da Accredia (l’Ente italiano di accreditamento), nel caso in cui l’operatore non abbia effettuato interventi nell’anno, l’Organismo di certificazione rinnoverà comunque il patentino. Entro l’anno successivo la persona certificata dovrà fornire all’organismo di certificazione la prova di avere effettuato almeno un intervento; in caso contrario revocherà la certificazione.

Dal 1° luglio 2015 gli edifici devono essere dotati di infrastrutture digitali progettate e realizzate secondo quanto previsto dalle Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3. E’ previsto, tra l’altro, che tutti gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a interventi di ristrutturazione profonda che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell’articolo 10 (del DPR 380/01), dovranno essere equipaggiati di un punto di accesso, “che consente la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga”.

Per tutti gli approfondimenti: www.asarva.org/categoria/casa/impianti/ 30

Per tutte le informazioni: Area Innovazione e Internazionalizzazione Mario Resta | Tel. 0332 256216 mario.resta@asarva.org

Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 07 Settembre 2015

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Autotrasporto: ridotte le agevolazioni fiscali 2015 L’Agenzia delle Entrate ha confermato la proroga, anche per il 2015, delle agevolazioni per gli autotrasportatori, in particolare della deduzione forfetaria dal reddito d’impresa delle spese non documentate sostenute per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore e del credito d’imposta per il recupero (in compensazione mediante modello F24) di quanto versato a titolo di Contributo al SSN sui premi di assicurazione per la responsabilità civile (RC auto) sui veicoli. La deduzione forfetaria di spese non documentate, tuttavia, è notevolmente ridotta rispetto allo scorso anno. Confartigianato Trasporti, unitamente alle altre Associazioni, ha richiesto un’integrazione degli stanziamenti.

Filtri antiparticolato: prorogato il bando La Regione Lombardia ha prorogato al 30 dicembre 2015 la chiusura del Bando per l’assegnazione di contributi per l’acquisto e l’installazione di dispositivi antiparticolato su autoveicoli diesel destinati al trasporto di merci e persone (più di 8 posti a sedere ed escluso il trasporto pubblico locale). Il precedente termine era fissato al 30 giugno.

Trasferimento Albo alla Motorizzazione Dal 4 maggio 2015 tutte le competenze sulla tenuta degli Albi provinciali degli autotrasportatori sono effettivamente e giuridicamente trasferite dalle Amministrazioni provinciali agli Uffici territoriali della Motorizzazione civile. La Direzione Generale per il Trasporto Stradale ha comunicato le prime istruzioni operative per gli uffici della Motorizzazione. Per tutte le informazioni: Area Innovazione e Internazionalizzazione Antonella Imondi | Tel. 0332 256350 antonella.imondi@asarva.org

Per tutti gli approfondimenti: www.asarva.org/categoria/mobilita/autotrasporto/


Scadenze settembre 2015 04 CONTABILITÁ E ASSISTENZA FISCALE - Termine ultimo consegna documentazione relativa al mese di AGOSTO 14 AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Ritiro cedolini 16 Invio telematico VERSAMENTO UNITARIO F24 - delle imposte (lavoro dipendente - ritenute - IVA - contribuenti mensili - imposte sostitutive) e dei contributi, relativi al mese precedente, dovuti all’lNPS (contributi previdenziali e assistenziali - contributo dei CO.CO.CO. e Co.co. pro), versamento a, FONDO EST, ELBA, SAN. ARTI,CADIPROF, EBIPRO ENTE BILATERALE TERZIARIO PUBBLICI ESERCIZI E TURISMO – contributi INPS per lavoro dipendente agricolo (I trimestre 2015)

Scadenze

18 CASSA EDILE - Presentazione denunce contributive aziende edili 21 FONDAPI - Versamento contributi mesi di luglio e agosto AGRIFONDO - Scadenza versamento agosto 25 IVA COMUNITARIA - Presentazione degli elenchi INTRASTAT mese di agosto per contribuenti con periodicità di invio mensile ENPAIA - Denuncia delle retribuzioni, impiegati agricoli e pagamento contributi

30 Presentazione MODELLO UNICO/IRAP ANNO 2014 PERSONE FISICHE, SOCIETÀ E STUDI ASSOCIATI - mediante trasmissione telematica AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Termine ultimo consegna foglio ore di SETTEMBRE CASSA EDILE - Versamento contributi periodo agosto Invio telematico DENUNCE MENSILI UNIEMENS agosto - ditta e lavoratori dipendenti, parasubordinati, associati in partecipazione (esclusi agricoli e colf). CAIT - Consegna D.A.M. mese precedente

30 Presentazione MODELLO UNICO/IRAP ANNO 2014 SOGGETTI IRES con esercizio coincidente con l’anno solare - mediante trasmissione telematica Presentazione DICHIARAZIONE IVA IN VIA AUTONOMA per i soggetti non tenuti a presentare il modello unico - mediante trasmissione telematica

ottobre 2015 05 CONTABILITÁ E ASSISTENZA FISCALE - Termine ultimo consegna documentazione relativa al mese di SETTEMBRE 12 DIRIGENTI D’AZIENDE COMMERCIALI - Versamento 3° trimestre contributi fondi Negri, Besusso e Pastore CONTRIBUTI COLF - Versamento 3° trimestre CASSA COLF 14 AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Ritiro cedolini 16 FONDO PENSIONE FONTE - Scadenza versamento contributi 3° trimestre Invio telematico VERSAMENTO UNITARIO F24 - delle imposte (lavoro dipendente - ritenute - IVA - contribuenti mensili - imposte sostitutive) e dei contributi, relativi al mese precedente, dovuti all’lNPS (contributi previdenziali e assistenziali - contributo dei CO.CO.CO. e Co.Co.

co.pro), versamento a FONDO EST, ELBA, SAN. ARTI,CADIPROF, EBIPRO, ENTE BILATERALE TERZIARIO PUBBLICI ESERCIZI E TURISMO, SANILOG 20 FONDO INTEGRATIVO COMETA - Scadenza versamento 3° trimestre CASSA EDILE - Presentazione denunce contributive aziende edili AGRIFONDO - Scadenza versamento settembre PREVINDAI - Versamento contributi dirigenti industriali 3° trimestre 26 IVA COMUNITARIA - Presentazione degli elenchi INTRASTAT mese di settembre per contribuenti con periodicità di invio mensile e 3° trimestre 2015 per contribuenti con periodicità di invio trimestrale ENPAIA - Denuncia delle retribuzioni, impiegati agricoli e pagamento contributi

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30 COMUNICAZIONE CONCESSIONE DI BENI IN GODIMENTO AI SOCI O FAMILIARI per l’anno 2014 INPS - Denuncia contributiva telematica operai agricoli trimestre luglio-settembre Invio telematico DENUNCE MENSILI UNIEMENS settembre - ditta e lavoratori dipendenti, parasubordinati, associati in partecipazione (esclusi agricoli e colf) AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Termine ultimo consegna fogli ore di OTTOBRE CASSA EDILE - Versamento contributi periodo settembre CAIT - Consegna D.A.M. mese precedente RIDUZIONE ACCISA AUTOTRASPORTO - Termine ultimo per la presentazione delle domande di rimborso alla Circoscrizione Doganale relative al III trimestre 2015

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