Artigiani Oggi - Maggio 2014

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Mensile di informazione dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese - Confartigianato

N. 04

obiettivo professionalità

Diamo

“energia” ai PICCOLI

Spedizione in A.P. - 45% - art. 2 - comma 20/B L. 662/96 - art. 1 e art. 2 DPCM 24/02 - DC Varese - euro 0,25

Maggio 2014 - anno XIII

Artigianioggi


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wyoutube.com/confartigianatoVA Mensile di informazione dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese Viale Milano, 5 - Varese Tel. 0332 256111 - Fax 0332 256200 www.asarva.org - asarva@asarva.org INVIATO IN OMAGGIO AGLI ASSOCIATI Autorizzazione Tribunale di Varese n. 456 del 24/01/2002 Presidente - Davide Galli Caporedattore - Davide Ielmini Progetto grafico - Simona Caldirola Impaginazione - Stefania Campiotti e Simona Caldirola Hanno collaborato: Roberta Brambilla, Lucia De Angeli, Giuseppe Aletti, Maurizio Salardi, Giulio Di Martino, Umberto Rega, Monica Baj, Livio Lazzari, Elisa Pigni. Stampa Grafica Lavenese - Laveno Mombello Tiratura 14.396 copie Questo numero di “Artigiani Oggi - Obiettivo Professionalità” è stato chiuso il 9 Maggio 2014. Il prezzo di abbonamento al periodico è pari a euro 28 ed è compresa nella quota associativa. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai fini postali.

L’editoriale di Matteo Inzaghi.......................................................................................... 3 Il punto Le imprese ai candidati sindaci: meno tasse e più attenzione............................................. 4 Burocrazia: a Varese le imprese “pagano” 410 milioni di euro............................................ 6 L’associazione Ecco l’officina digitale - di Sara Mauri................................................................................ 7 A scuola di FaberLab......................................................................................................... 8 Incontri Officina delle Idee................................................................................................. 9 I corsi di FaberLab............................................................................................................. 9 Energia: imprese e famiglie finanzieranno le grandi aziende.............................................. 10 MadeIn: forza e tutela per imprese e cittadini..................................................................... 12 La tassa rifiuti è solo una questione di bilancio?................................................................ 13 Impresa e territorio Cristal Plast, la vernice delle meraviglie............................................................................. 14 Gimac: produrre le macchine più piccole al mondo per diventare grandi............................ 16 Il “pret-a-porter” della musica conquista la Cina................................................................ 18 Credito Con il consulente il credit crunch fa meno paura................................................................ 20 Il credito che serve alle imprese........................................................................................ 21 Giovani e lavoro www.valorizzati.it: il portale fatto per i giovani................................................................... 23 Lavoro Certificato penale per i lavoratori a contatto con i minori.................................................... 24 Siglato il contratto regionale alimentazione-panificazione.................................................. 24 Rinnovato il CCNL legno-lapidei.............................................................................................. 24 Fisco La fattura elettronica nei confronti della pubblica amministrazione.................................... 25 Acconto TASI: attenzione alle delibere comunali................................................................. 25 Crediti d’imposta: riduzione della fruizione......................................................................... 26 Studi di settore: via libera ai correttivi anti crisi.................................................................. 26 Le novità del decrreto “casa”............................................................................................. 27 Beni concessi in godimento: prorogati i termini di presentazione........................................ 27 Operazioni intracomunitarie: iscrizione online al vies......................................................... 27 Riduzione degli interessi di mora....................................................................................... 27 Formazione Tecniche di vendita, check up, gestione dello stress: i nuovi corsi in partenza.................... 28 I corsi obbligatori sulla sicurezza....................................................................................... 29 Novità di settore.............................................................................................................. 30 Scadenze.......................................................................................................................... 31

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L’editoriale Di Matteo Inzaghi In questo numero, ospitiamo una riflessione del direttore di RETE 55 su come è cambiato il mercato del lavoro.

FESTE E VECCHIE TRINCEE 25 Aprile, 1 maggio, 2 Giugno. Libertà, lavoro, Repubblica. L’arrivo della Primavera ci riporta allo specchio della nostra Storia. A valori e diritti che altri hanno conquistato per noi. Ogni anno i protagonisti di quelle battaglie sono sempre meno: piegati dall’età, ma fieri di incarnare l’ultimo anelito di un’eredità immortale. Peccato che dai cortei, dalle manifestazioni, dai comizi di quei giorni, i suddetti valori sembrino echeggiare lontani, soverchiati da equivoci, revisionismi, battaglie ideologiche, lotte di retroguardia partitica. Al momento di scrivere questo editoriale, ho partecipato alla Festa della Liberazione e a quella del Lavoro . E il disagio è già ai livelli di guardia. A conferma di quanto già vissuto negli scorsi anni, le celebrazioni nazionali appaiono sbiadite nella forma e fuorvianti nei toni. Lo scorso 25 Aprile la Sala Montanari di Varese era semideserta. Pochi spettatori, pochissimi giovani. E’ andata peggio a Saronno, dove un pugno di deficienti ha funestato la cerimonia. Davanti a quelle immagini, attonito, ho ripensato alle parole di Calamandrei: “La libertà è come l’aria. Ci si accorge della sua importanza quando comincia a mancare”. Avrei voluto gridarlo forte ai ragazzi impigriti, agli adulti apatici, ai politicanti tronfi, agli urlatori di professione e alla mia stessa categoria, quella dei giornalisti, drammaticamente affollata di ultrà.

Neppure il tempo di smaltire la rabbia, ed eccomi al corteo del Primo Maggio. Manifestazione tradizionale e solenne, appesantita da troppe zavorre. Prima di tutto, culturali. Qualcuno obietterà: rivendicare la dignità del lavoro è un’esigenza sociale nonché un diritto sacrosanto. Certo che sì. Ma sarebbe necessario che gli organizzatori (cioè i registi) di quegli eventi, cominciassero ad attualizzare i contenuti e a modernizzare il linguaggio. Restituendo al termine stesso “lavoro” una dimensione realistica. Riconoscendo, a livello pratico e formale, che non esiste lavoro laddove non esiste impresa. Comprendendo che la modernità impone figure professionali meno rigide, più sfumate, ancora introvabili in molti dei “vangeli” sindacali, ma drammaticamente presenti nella quotidianità e su un mercato sempre più vasto e sempre meno controllabile. Accettando la radicale differenza tra una grande azienda e una piccola realtà, che non può viaggiare sulle stesse, strette corsie su cui si muovono i colossi. E poi aprendosi. Aprendo il proprio linguaggio e la propria cultura al popolo dei precari, ancora sottorappresentati e spesso ostacolati da vecchi e antistorici garantismi. Finché queste urgenze non saranno accolte e tradotte in azioni, la Festa del Primo Maggio continuerà ad essere suggestiva. Ma somiglierà a quell’isola in cui, negli anni Sessanta, restavano appostati alcuni soldati giapponesi, convinti che ci fosse ancora la guerra. Che in effetti c’è: ma quei vecchi fucili e quelle lise uniformi, ormai, non servono più. Matteo Inzaghi Direttore di RETE55

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elezioni amministrative 2014

le imprese ai candidati sindaci: meno tasse e più attenzione Il sondaggio di Confartigianato Varese su un campione di 1.500 aziende. Per gli intervistati, è fondamentale la collaborazione tra associazione di categoria e Comuni. Il 25 maggio, in 84 comuni della provincia di Varese, si terranno le elezioni amministrative. E’ un appuntamento importante sul quale si riversano tante aspettative delle imprese del territorio, perché un comune attrattivo – come evidenziato nell’analisi sugli indici di attrattività elaborata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Varese – deve poter assicurare, a imprenditori e cittadini, un giusto mix di tassazione sostenibile, burocrazia snella, servizi innovativi, infrastrutture, politiche per i giovani e rete. Confartigianato Imprese Varese ha sottoposto un sondaggio ad un campione di 1.500 imprese (insediate nei comuni delle elezioni), chiedendo loro quali sono i fronti sui quali i candidati sindaci dovranno intervenire. Perché per gli imprenditori intervistati ci sono priorità da affrontare urgentemente: » il 55% del campione chiede tasse eque e sostenibili, » il 18% la semplificazione burocratica, » un 9% politiche per l’occupazione, » un altro 9% le infrastrutture » il restante 9% il miglioramento del sistema scolastico. quali priorità devono affrontare i neosindaci? Politiche per l'occupazione

9%

Snellimento burocratico

9%

Infrastrutture

18% 9%

55%

Tasse eque e sostenibili 4 Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014

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Miglioramento del sistema scolastico


Le richieste sul piatto, però, sono numerose: il campione sottolinea la scarsa attenzione che i Comuni danno ai problemi del tessuto imprenditoriale. Dichiarano, gli imprenditori: “Da parte delle amministrazioni ci vorrebbe più rispetto non solo per chi crea ricchezza su questo territorio, ma anche per i collaborati che lavorano in azienda. Poi, i Comuni dovrebbero pianificare progetti fattibili e applicare tutte le possibili riduzioni fiscali alle imprese per rendere il territorio più ricettivo. A volte mancano anche le competenze e, soprattutto, la non conoscenza di quella che si definisce economia reale: le condizioni nelle quali si trovano a lavorare oggi le imprese, sono ormai insostenibili”. Ma le imprese come giudicano il rapporto con il loro Comune? Il 50% del campione afferma che il confronto è buono, ma per un altro 50% è del tutto inesistente. Nonostante questo, l’operato dell’amministrazione è “migliorabile” per il 75% degli imprenditori. Il Comune lavora bene per il 18% delle aziende, mentre è “scarso” solo per l’8%.

La Giunta di Confartigianato Varese, più di un mese fa, ha comunicato ai Comuni che andranno al voto alcune proposte mirate: » Esenzione dall’IMU di capannoni, magazzini e laboratori; corretta distribuzione dei costi della tassa rifiuti tra utenze domestiche e non domestiche (la TARI non deve essere una patrimoniale); suddivisione per abitante della TASI. » Potenziare la partnership tra confidi e Comuni per la sottoscrizione di accordi volti ad agevolare la concessione di credito alle imprese del territorio. » Attivare convenzioni tra Confartigianato Varese e gli enti locali per facilitare l’istruttoria dei procedimenti amministrativi a vantaggio delle imprese. » Dare il via ad appalti a Km. zero per sostenere le imprese della filiera casa e tutelare l’economia e l’occupazione locale. il tuo comune facilIta l’insediamento imprenditoriale?

Insomma, il campione non nasconde una certa delusione soprattutto quando affronta il tema dell’insediamento imprenditoriale sul territorio: per il 64%, il proprio Comune non facilita la nascita di nuove imprese; il restante 36% è invece positivo. I problemi che ostacolano l’insediamento di altre unità produttive, questa volta, non sono dettati né dalla tassazione elevata (questa è un motivo solo per il 13% dei 1.500 imprenditori) e né dalle lungaggini e complessità burocratiche (38% del campione) ma dalla “mancanza di piani di sviluppo per l’impresa”: lo afferma il 50% degli intervistati. In tutto questo, il 100% del campione si dice d’accordo sulla necessità di rafforzare il rapporto tra l’associazione di categoria e le amministrazioni comunali. Infatti, per il 50% degli intervistati il confronto continuo sul territorio tra chi lavora a stretto contatto con le aziende e chi deve decidere anche del futuro delle imprese, potrebbe portare ad una soluzione più rapida dei problemi imprenditoriali. Le finalità di questo dialogo, però, sono anche altre: il 40% pensa che attraverso questa collaborazione il Comune potrebbe conoscere meglio le imprese ed essere più attrattivo. Solo per il 10% del campione, il rapporto tra i due dovrebbe avere come finalità quella di facilitare lo sviluppo imprenditoriale.

SI

36% 64% NO

un confronto tra associazioni di categoria e comuni servirebbe?

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SI

100%

NO

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Burocrazia: a Varese le imprese “pagano” 410 milioni di euro Confartigianato propone una convenzione con i comuni per lo snellimento delle procedure. Le tasse hanno il loro peso sulla vita di un’azienda – tra dirette e indirette si arriva anche al 60% - ma anche la burocrazia toglie ossigeno, perché il tempo ha un costo. E riempire moduli, chiedere autorizzazioni e permessi, fare code agli sportelli sottrae ore preziose a imprenditori e collaboratori. A tal punto che in provincia di Varese i costi sostenuti dalle aziende per far fronte a tutti questi impegni è di 410 milioni di euro, pari all’1,82% del valore aggiunto delle imprese (settori manifatturiero, costruzioni e servizi). In Lombardia, tutti quegli oneri sostenuti nell’espletamento degli adempimenti amministrativi costano alle imprese con dipendenti 4.825 milioni di euro, pari all’1,62% del valore aggiunto prodotto dall’Industria e dai Servizi. Secondo uno studio dell’Osservatorio PMI di Confartigianato Lombardia, Milano è in vetta alla classifica con un costo alle imprese di 2.028 milioni di euro, seguita da Brescia (676 milioni), Bergamo (543) e, per l’appunto, Varese. Che su 11 provincie si trova ad occupare la quarta posizione. Qualche dato: » Un imprenditore lavora in media 45 giorni all’anno per adempiere alle pratiche burocratiche. Un tempo immane che per i dipendenti scende, si fa per dire, a 28 giorni all’anno. » Nell’ultimo anno le piccole e medie imprese hanno speso in oneri

amministrativi 30.980 milioni di euro, equivalenti a 7.091 euro per impresa e pari a 2 punti di PIL. » In Italia ci vogliono più di 60 giorni per aprire un’impresa (nel Regno Unito solo 4), i costi per l’apertura sono spesso 10 volte quanto quelli di Francia o Germania. » Per la risoluzione delle dispute commerciali, in Austria ci vogliono 397 giorni, in Francia 390, in Svizzera 390 e in Italia 1210. » Per tenuta dei libri paga, comunicazioni per assunzioni o cessazioni, denunce mensili dei dati retributivi costano alle imprese circa 7 miliardi l’anno. » Adempimenti in materia fiscale, dichiarazioni di sostituti di imposta, comunicazioni periodiche e annuali dell’Iva fanno 2,7 miliardi di spesa all’anno.

La proposta di Confartigianato Varese

“Ben venga il Comitato per la semplificazione burocratica annunciato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni – dichiara Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese. D’altronde, sburocratizzare significa permettere alle imprese di rendersi più veloci, più efficienti e più competitive. E’ per questo che la nostra Associazione vuole fare rete con le amministrazioni comunali e attivare alcune convenzioni per poter affiancare le imprese nell’ottenere permessi e autorizzazioni. Confartigianato, infatti, è ente riconosciuto nel sostituirsi alla pubblica amministrazione nel rapporto

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con l’impresa per l’istruttoria e l’asseverazione di procedimenti amministrativi. L’imprenditore che intende dare il via ad una nuova attività, quindi, può rivolgersi direttamente a Confartigianato Varese per la richiesta e l’ottenimento di tutte quelle autorizzazioni che sottraggono tempo prezioso alla vita dell’azienda”.

Il sondaggio

L’Osservatorio di Confartigianato Lombardia ha intervistato 1.447 imprese sui servizi online della PA: l’80% del campione a avuto accesso a informazioni, documenti o pratiche relative ad un ente della PA. Inps e Camera di Commercio guidano la classifica come enti con la più alta interazione via web seguiti da Inail, Comuni e Agenzia delle Entrate. Ma la percentuale di coloro che sono riusciti a completare intere procedure online cala drasticamente. Solo il 30% degli intervistati afferma di essere riuscito a districarsi tra pratiche e documenti. Tra questi le procedure maggiormente utilizzate sono state: il pagamento dell’Imu, la fatturazione elettronica e le pratiche che richiedevano l’utilizzo della Pec. Buoni risultati anche per il pagamento di Tia/Tarsu, per la richiesta del Durc e per l’accesso ai bandi di gara. Difficoltà che, sempre secondo gli intervistati, sono dovute alla poca chiarezza dei servizi internet, ai tempi troppo lunghi di completamento delle procedure e, troppo spesso, alla necessità di dover completare le procedure con la consegna di persona di documenti cartacei.


l’associazione

Ecco l’officina digitale

di Sara Mauri

uno spazio del “fare” per imprese, studenti e cittadini. Un salto, giusto qualche secolo in avanti, e la bottega rinascimentale diventa laboratorio digitale. Nuovi materiali, software, hardware, robot, segnano il passaggio verso un artigiana intelligenza artificiale.A Tradate, vicino a Varese, nasce FaberLab: uno spazio gratuito per imprenditori, studenti e curiosi. È un luogo fisico, un esperimento: un collegamento tra impresa e tecnologia. Faberlab è la prima officina digitale creata da un’associazione (Confartigianato Varese). Qui, stampanti 3D e schede elettroniche sono messe a disposizione di moderni pionieri digitali. Ma come funzionano queste tecnologie? Si disegna il pezzo con un software Cad, si avvia la stampa. Fili plastici materializzano prototipi e oggetti virtuali prendono forma davanti agli occhi. Non più lunghe tempistiche di elaborazione, il time to market si accorcia: in 10 minuti, la frittata è cotta a puntino. Basta avere un’ idea e saper disegnare in Rhino. Niente più frese a controllo numerico. Lo stampo, per costruire altri oggetti, si può produrre da un pezzo appena sfornato. Plastica, ABS, legno, pla vegetale ecocompatibile (le materie prime) costano 30 euro al kg.

La stessa macchina americana che c’è a Tradate, in USA, ha stampato un cuore. Il modello 3D di quel cuore ha permesso ai medici di capire come operare: ha salvato la vita ad un bambino. La macchina americana costa 2800 euro. Quelle costruite qui costano anche meno. Una scheda tutta italiana, nata a Ivrea, permette automatizzazioni personalizzabili, free, opensource. La scheda “Arduino” è programmabile per qualsiasi esigenza: dalla domotica ai droni. L’opensource è il futuro, cambia il modo di “fare”: aiuta convergenza tecnologica e condivisione di esperienze. I mestieri trovano radici nei vecchi saperi e si congiungono con nuove strade.

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Lo sa bene Riccardo Visentin: prima orafo tradizionale, ora designer di oggetti e gioielli. La progettazione tecnologica, però, viene meglio se prima si è imparato dal lavoro fatto con le mani. Se si è già padroni di un mestiere, il succo sta nel cominciare a usare le nuove tecnologie. Ma, servono le competenze per utilizzare le risorse. La magia non c’è se manca l’intelligenza umana. Queste macchine hanno bisogno dell’ausilio dell’uomo. E l’uomo deve imparare a utilizzarle. Altrimenti arriva qualcuno dall’estero e, in un attimo, ci ritroviamo con il naso bagnato.

@SM_SaraMauri La Nuvola del lavoro nuvola.corriere.it

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l’associazione

A scuola di FaberLab! La testimonianza di due insegnanti del liceo Marie Curie di Tradate che hanno partecipato al corso Arduino. Marina Wagner e Giovanna Mazza insegnano matematica (la seconda, anche fisica) al Liceo Statale “Marie Curie”. Si sono iscritte al corso di Arduino al Faberlab di Tradate perché “come scuola siamo molto attenti alle nuove tecnologie e il corso è stata un’occasione interessante e ricca di stimoli sui

quali riflettere”. “Con questi nuovi strumenti – proseguono le insegnanti - la scuola si avvicina alla realtà. E questo è diventato ancora più importante da quando con la Riforma Gelmini i licei come il nostro hanno perso la sperimentazione PNI, Piano Nazionale Informatica”.

Cari associati, questa lettera è aperta a tutti voi. Vogliamo proporvi una suggestione, incuriosirvi su un mondo inesplorato. Una prateria di possibilità da cogliere e sfruttare. Perché? Perché siete voi il motore del Paese e perché crediamo nella creatività che solo la tradizione artigiana sa rinnovare e tramandare. Con la creazione del Faberlab abbiamo colto uno stimolo prima di altri. Vi starete chiedendo: «Perché? Come può aiutarci?». A queste domande non c’è ancora una risposta univoca. I processi produttivi sono in divenire, la tecnologia si sta sviluppando e siamo ancora all’inizio di quella che qualcuno ha definito la “terza rivoluzione industriale”. Noi possiamo offrirvi alcuni spunti. Secondo Adam Toxler, docente dell’università di Rotterdam, intervistato da Wired: FABERLAB «All’inizio, i cellulari potevano girare solo video a bassa qualità, mossi e www.faberlab.org sfuocati. La stampa 3D, al momento, è in quello stadio [...]». Quali saranViale Europa 4/a no i passaggi successivi? Nei prossimi anni saremo davvero in grado di Tradate scegliere da un catalogo online ciò che vogliamo e stamparcelo in casa? Potremo stampare pezzi di grandi dimensioni in metallo o in legno? Le ORARI DI APERTURA Da Lunedì a Giovedì, stampanti 3D sono davvero, come ritiene uno dei docenti di Faberlab, dalle 16.00 alle 20.00 Riccardo Pietro Visentin, ciò che più si avvicina all’idea che Il Venerdì abbiamo del tele-trasporto? Sono domande che troveranno risposta solo dalle 14.00 alle 22.00 con il vostro contributo. Nel mondo c’è già chi si sta muovendo. Ora è il Il 
Sabato dalle 10.00 alle 20.00 vostro nostro turno. Rinnoviamo quindi il nostro invito a scoprire Faberlab e a provare le macPER INFO chine gratuitamente. Per ogni curiosità ed esigenza, sarà a vostra disposiE PRENOTAZIONE MACCHINE zione il nostro tutor, Walter Villa, presente dal lunedì al giovedì dalle Chiamare negli orari di 16 alle 20, il venerdì dalle 14 alle 22 e il sabato dalle 10 alle 20. Per poter apertura al pubblico: utilizzare le macchine basta una semplice mail a info@faberlab.org. T. 0332 256480. Il tempo di utilizzo delle macchine sarà gestito in base ai progetti da reamail: info@faberlab.org lizzare e alla loro disponibilità.

La rivoluzione è alla portata di un clic.

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l’associazione

Il discorso non finisce qui: “Con Confartigianato Varese stiamo studiando un progetto che coinvolga, dal prossimo anno, le classi prime. Un giorno alla settimana, infatti, si andrà al FaberLab di Tradate per scoprire le tante potenzialità delle nuove tecnologie. Arduino è molto concreto e permette di toccare con mano le opportunità offerte dai nuovi strumenti: è questo il vantaggio che vogliamo dare ai giovani. Poi, i nostri ragazzi lavorano da sempre in “rete” e la possibilità di operare con progetti open-source amplifica la loro voglia di condivisione e sperimentazione”. Nell’era della condivisione, il “Marie Curie” è all’avanguardia: “Da quattro anni nelle nostre aule si utilizzano tablet e piattaforme wiki: la nostra sfida educativa è quella di comunicare ai ragazzi che le nuove tecnologie devono essere utilizzate con responsabilità”.

www.facebook.com/FaberLabVarese @FaberLabVarese www.youtube.com/user/FaberLabVarese FaberLab Varese instagram.com/faberlabvarese#

incontri officina delle idee Tutto quello che avreste voluto sapere sul coworking e non avete mai osato chiedere

Felicità a misura di AppyMeteo, raccogliere big data sulla felicità attraverso un App

Made in Italy e Web: come il racconto d’impresa può favorire l’export

22 maggio h. 20.30 22.30

05 giugno h. 20.30 22.30

10 giugno h. 20.30 22.30

Massimo Carraro Partner Monkey Business, Fondatore Cowo® CoworkingProject.com

Luciano Canova Cresa - Università San Raffaele Andrea Biancini Consorzio GARR Università Bicocca

Stefano Micelli Università ca’ foscari Venezia Filippo Berto ceo Berto Salotti Luca Carbonelli direttore marketing & comunicazione, Torrefazione Caffè Carbonelli

corsi Per approfondimenti e iscrizioni: www.faberlab.org/calendar-2

Le classi PNI erano selezionate con studenti molto attenti agli aspetti informatici legati allo studio delle materie scientifiche, e il liceo “Marie Curie” vuole continuare ad offrire queste occasioni di apprendimento. Il corso su Arduino ha colpito nel segno, perché ha affrontato sì l’elettronica ma anche la programmazione (questo è ciò che interessa al Marie Curie) di un microcontrollore che permette ai ragazzi di apprendere questo linguaggio e di realizzare, concretamente, qualcosa. “Con Arduino – dicono Wagner e Mazza – speriamo di riavvicinarci a questo mondo, perché di quella giornata abbiamo apprezzato sia il lato teorico, sia quella pratico con la realizzazione di piccoli progetti e la creatività del gruppo”.

Rendering con Keyshot 4

20 maggio 27

Stampa 3D

06 giugno

Social Media. Dentro e oltre Facebook

12 giugno

Realizzare video per i social

20 giugno 21

Design Sketching di base

08 luglio

per tutti i dettagli www.asarva.org

www.faberlab.org

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l’associazione

Energia: imprese e famiglie finanzieranno le grandi aziende il ricorso al tar di confartigianato imprese per annulare la delibera dell’authority per l’energia. Saranno ancora i piccoli consumatori – imprese e cittadini – a pagare gli sconti sul costo dell’energia delle grandi aziende energivore che in Italia sono 2.986 e rappresentano solo lo 0,07% di tutte le imprese del Paese Tra il secondo semestre 2013 e il 2014, infatti, la bolletta elettrica delle piccole imprese e delle famiglie costerà 900 milioni di euro in più. Una vera e propria stangata per effetto del Decreto ministeriale 5 aprile 2013, attuato con la Delibera 641/2013 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Confartigianato Imprese ha immediatamente presentato ricorso al Tar della Lombardia per annullare la delibera dell’Authority per l’energia, con l’obiettivo di far dichiarare l’illegittimità dell’agevolazione concessa alle aziende energivore. Il ricorso non vuole allargare la platea dei soggetti beneficiari dell’agevolazione ma, al contrario, mira ad alleggerire le bollette di tutte le piccole imprese che sono i soggetti su cui grava principalmente l’onere di questa agevolazione.

Confartigianato Imprese chiede che:

» Si applichi il Protocollo di Kioto: chi consuma più energia deve pagare di più. » Il Governo Renzi mantenga la promessa di ridurre del 10% del costo dell’energia, pari a 1,5 miliardi, per le piccole imprese. » Si eliminino le attuali sperequazioni su fisco e oneri di sistema in bolletta che penalizzano le piccole imprese rispetto alle grandi aziende. » Si attuino interventi selettivi sulle piccole imprese che non godono di sconti e agevolazioni. » Si utilizzi la leva fiscale per migliorare efficienza e uso razionale delle risorse. » Si finanzino le politiche industriali con la fiscalità generale e non con le bollette di Pmi e famiglie.

4526

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iii 2013

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trend 2013-2014 degLi oneri generaLi di sisteMa per piCCoLa iMpresa e Confronto Con ii triM. 2012

4000

Euro - valori annualizzati su consumo di 70.000kWh e potenza impegnata di 50KW 10 Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. Maggio 2014 www.asarva.org Elaborazione ufficio Studi Confartigianato su04 dati Eurostat

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i 2014

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l’associazione Paradossalmente, a dispetto del principio “Chi inquina paga” del Protocollo di Kyoto, ad essere maggiormente penalizzati sono ancora una volta proprio i piccoli consumatori a vantaggio dei grandi. Infatti, un’impresa che consuma: » 10 volte di più di una piccola impresa, con un consumo di 504.000 KWh/anno, ha un onere fiscale 21 volte inferiore. » 20 volte di più di una piccola impresa, ha un onere fiscale inferiore del 30%. » 40 volte di più di una piccola azienda, subisce un onere fiscale inferiore del 65% rispetto alla piccola impresa. A partire dal secondo semestre 2013, per effetto del Decreto ministeriale 5 aprile 2013 attuato con la Delibera 641/2013 dell’Autorità per l’energia, nella bolletta delle Pmi è comparsa una nuova voce di costo tra gli oneri generali di sistema: è la cosiddetta componente Ae, destinata a finanziare le agevolazioni a favore di poche grandi industrie. Il risultato è un aumento del 16,1% degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica delle Pmi nel 2014, pari a 600 milioni in più, cui si aggiungono 300 milioni di rincari per il secondo semestre 2013. Una piccola impresa tipo deve quindi sborsare 684 euro in più l’anno. Complessivamente, per le piccole imprese gli oneri generali di sistema in bolletta, tra il 2012 e il 2014, sono aumentati dell’84,1%. Ad aprile 2014, una piccola impresa tipo arriva a pagare una bolletta elettrica annua di 14.408 euro, di cui il 35,3% è determinato dagli oneri generali di sistema e il 6,1% da oneri fiscali. Gli sconti alle grandi imprese energivore previste dal Decreto Ministeriale 5 aprile 2013 non sono previsti per 97.963 piccole imprese, che occupano 445.438 addetti, ad alto consumo di energia elettrica.

I costi dell’energia, rappresentano una fra le maggiori cause di perdita di competitività aziendale. E’ per questo che Confartigianato Varese, con il suo Consorzio per l’Energia (un vero “gruppo di acquisto” che abbatte considerevolmente i costi dell’approvvigionamento) garantisce alle imprese condizioni trasparenti e virtuose. Ogni anno, infatti, confrontiamo e selezioniamo le offerte migliori sul libero mercato dell’energia elettrica e del gas riuscendo ad ottenere condizioni più che vantaggiose, con risparmi che variano fino al 50%. Garantiamo, inoltre, un’assistenza completa con un unico punto di riferimento in Associazione.

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Tra queste, 33.699 imprese sono artigiane, pari all’11,9% dell’artigianato manifatturiero, che contano 137.181 addetti, pari al 13,3% dell’occupazione artigiana manifatturiera. Le imprese artigiane manifatturiere energivore lombarde sono il 5,1% del totale delle imprese artigiane italiane.

Mauro Menegon mauro.menegon@asarva.org tel. 0332 256285 www.asarva.org/energia/

CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE

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Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014 11


l’associazione

Made In: forza e tutela per imprese e cittadini Il Parlamento Europeo approva la proposta di Regolamento sul Pacchetto sicurezza dei prodotti. Un risultato importante di Confartigianato. Il 15 aprile 2014, nel corso dell’ultima sessione plenaria prima delle elezioni, il Parlamento europeo ha approvato, in prima lettura, la proposta di Regolamento sul Pacchetto sicurezza dei prodotti. L’obiettivo delle etichette “Made In” – un traguardo importante per le micro e piccole imprese italiane - è quello di migliorare la tracciabilità delle merci e rafforzare la tutela dei consumatori. Un traguardo che Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato Imprese, definisce “tappa storica per le imprese del nostro Paese”. Perché si tratta di una scelta che coinvolge milioni di cittadini in tutta Europa. Secondo una ricerca di Confartigianato Imprese su dati Eurobarometro, infatti, 1 cittadino europeo su 3 (130 milioni di persone) sceglie cosa acquistare sulla base dell’origine dei prodotti riportati in etichetta. In Italia, l’attenzione all’origine dei prodotti riguarda 25 milioni di persone. All’articolo 7, infatti, si introduce il concetto di tracciabilità del prodotto e l’indicazione obbligatoria sull’origine dei prodotti non alimentari.

Un risultato che arriva dopo un’azione continua di Confartigianato Imprese nei confronti dei Parlamentari europei. E un risultato importante, perché l’articolo 7 definisce l’obbligo di riportare sulle etichette il marchio “Made In” indicante il Paese di origine del prodotto. Il Parlamento, nonostante i tentativi di introdurre emendamenti atti a sopprimere l’articolo suddetto, ha votato con 419 voti a favore, 205 contrari e 25 astenuti. Con questo passo, si definiscono nuove disposizioni in materia di “Made In” per garantire la piena tracciabilità del prodotto, così come già avviene nei principali Paesi aderenti al WTO (ad es. USA, Giappone, Canada e Corea). In base alle disposizioni approvate a Bruxelles, tutti i prodotti dovranno quindi presentare il marchio “Made In” sulla propria etichetta per essere immessi nel mercato: questo, secondo Merletti, “permetterà di valorizzare il patrimonio manifatturiero della piccola impresa, difendere il diritto dei consumatori ad una corretta informazione sull’origine dei beni acquistati e combattere il fenomeno della contraffazione”.

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Come si ricorda, il 13 febbraio 2013 la Commissione Europea ha presentato due proposte di regolamento sulla sicurezza dei prodotti. La prima, riguardava la sicurezza dei prodotti di consumo ottenuti, sia all’interno che all’esterno della UE, mediante un processo di fabbricazione. La seconda, invece, era volta alla sorveglianza del mercato dei prodotti e punta ad un maggiore ed efficace coordinamento tra le autorità di sorveglianza anche rispetto ai risultati delle diverse attività di controllo. “Confartigianato – aggiunge Merletti - si batte da sempre per una chiara e inequivoca identificazione dell’origine dei prodotti e delle lavorazioni, perché il mondo cerca il Made in Italy e i consumatori sono disposti a pagare un premium price pur di avere un prodotto fatto in Italia, a regola d’arte. Più informazione e maggiore trasparenza sull’origine delle merci possono contribuire a rilanciare produzione e consumi”, conclude il presidente di Confartigianato Imprese.


l’associazione

La Tassa Rifiuti è solo una questione di Bilancio? Confartigianato Imprese Varese richiama i Comuni ad un forte senso di responsabilità. Nei giorni scorsi, tra i primi della nostra provincia, il Comune di Saronno ha deliberato il nuovo Regolamento sullo smaltimento dei rifiuti. Ancora una volta, nell’interpretazione della normativa, non hanno prevalso i richiami all’equità che da più parti si erano levati verso le Amministrazioni Comunali. Da parte sua Confartigianato Varese, in linea con le posizioni assunte da un anno a questa parte, non ha mancato di inviare al Comune di Saronno, come ad altri, una nota di carattere tecnico con la quale ha chiesto una rivisitazione del Regolamento in base a quattro principi fondamentali:

La Tari non è una patrimoniale sul metro quadro E’ proprio per questo che i Comuni devono applicare una ripartizione razionale, oggettiva e sostenibile dei costi fra utenze domestiche (i cittadini) e non domestiche (le imprese) per evitare che quella che dovrebbe essere una tariffa per l’effettivo utilizzo del servizio si trasformi in una “patrimoniale mascherata” a danno delle sole attività produttive.

Le imprese non devono pagare due volte! Evitare che sulle imprese ricada l’aggravio del doppio costo sullo smaltimento dei rifiuti speciali. Da lungo tempo gli imprenditori, che smaltiscono i propri rifiuti speciali al di fuori del servizio comunale, si vedono applicare anche la tariffa rifiuti sulla base di una interpretazione inappropriata del principio di “assimilabilità” ai rifiuti urbani. E’ un aggravio di costi stimato in 2 miliardi di euro all’anno.

I rifiuti hanno un valore anche per le imprese Le riduzioni concesse dai Comuni per i rifiuti avviati “a recupero” sono spesso ridicole. Il valore commerciale degli scarti di lavorazione riciclati, quindi, è annullato quasi totalmente con il pagamento della tassa rifiuti.

“Con questi quattro principi – dichiara Mauro Colombo, direttore di Confartigianato Varese – esprimiamo la nostra forte preoccupazione nei confronti delle imprese, e chiediamo espressamente alle amministrazioni comunali un forte senso di Responsabilità. Siamo da sempre pronti ad affiancare le nostre aziende con le attività di verifica delle banche dati che i Comuni dovrebbero realizzare. Ed è un auspicio che, dopo la TARES, rinnoviamo anche in occasione dei Regolamenti TARI come attività propedeutica ad un corretto calcolo dell’imposizione tributaria. La tutela dell’ambiente è un tema troppo importante perché veda coinvolte solo le imprese e non tutta la collettività: anche i Comuni, dunque, sono chiamati a fare la loro parte con Servizi, Tributi e Regole chiare e sostenibili”.

La matematica non deve prevalere sull’etica amministrativa Diversamente da quanto accaduto con la TARES, non vogliamo che gli “sconti” riconosciuti ad alcune categorie ricadano come maggiori oneri sulle altre. La correttezza amministrativa impone il rigore nel correlare le entrate fiscali con i costi effettivi del servizio, e non la semplice quadratura matematica del Bilancio. www.asarva.org

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impresa e territorio

Cristal Plast, la vernice delle meraviglie Intervista a carlo lombardi, “inventore” da 45 anni. Lak Plaster Via Trieste, 285 21042 - Caronno Pertusella Tel 02.965.06.07 Fax 02.965.97.54 mail: info@lakplaster.it sito: www.lakplaster.it

elastica, resistente, rimovibile: è la vernice che spicca il volo.

Immaginate una vernice sintetica che si stenda con una bomboletta o con un pennello e che, dopo qualche ora, sia completamente rimovibile. Una pellicola colorata o trasparente, spessa qualche micron, elastica, resistente, antigraffio e antiscivolo, che, grazie a una sollecitazione manuale, venga via come un foglio di plastica. Ecco questo è Cristal Plast. Un prodotto della Lak Plaster di Caronno Pertusella, che può essere utilizzato come protezione per automobili, vetri , marmi e leghe leggere. Il suo “inventore” si chiama Carlo Alberto Lombardi. Siamo andati a intervistarlo nella sede dell’azienda che ha fondato 45 anni fa.

Lombardi com’è nato “Cristal Plast”?

L’impresa in 1

minuto

In realtà l’idea di questa vernice è di vecchia data. Quando ho iniziato a lavorare in questo settore si chiamava “pelabile”, ma era a solvente, inoltre si spaccava in mille pezzi una volta asciutta, così il datore di lavoro per cui lavoravo smise di produrla. Da tre anni noi l’abbiamo rimessa in pista, come si suol dire. L’abbiamo prodotta con dei componenti eccezionali e il prodotto funziona ed è completamente biodegradabile.

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Veramente sorprendente. [Sorride] Sa, Siamo stati quasi costretti a realizzarla, per soddisfare la richiesta di una “piccola” ditta che si chiama Agusta Westland, gruppo Finmeccanica.

E loro per cosa la utilizzano? Per rivestire le gondole, (le ghiere dei motori degli aerei. Ndr) i pannelli di controllo, le pale e i cruscotti degli elicotteri.

È l’unico produttore in Europa? Penso che saremo una decina, non di più.

Che ruolo ha la ricerca e lo sviluppo in questo prodotto? Conta il 100%, se non il 102%. Di sicuro è la mia passione. La nostra produzione è totalmente improntata alla realizzazione di prodotti ad acqua, nello specifico si tratta di idropitture e smalti di qualità per muro, ferro e legno. Praticamente copriamo i settori dell’edilizia e dell’industria. Inoltre la nostra azienda è certificata ISO 9001:2008

Come stanno andando le vendite del “Cristal Plast”? La richiesta e il mercato ci sono. L’interesse e i test effettuati hanno dato esiti più che positivi, dobbiamo avere ancora un pò di pazienza, il lavoro fatto finora lascia ben sperare in un notevole aumento delle vendite.


L’impresa delle meraviglie

Come è strutturata la sua rete di rivenditori? Serviamo grossisti, colorifici e imprese di imbianchini in Lombardia, Veneto, Valle D’Aosta e Lazio.

Quante persone lavorano alla Lak Plaster? Oggi siamo in quattro persone. Sette anni fa eravamo in sei. Purtroppo qualcuno è andato in pensione e, a malincuore, non ho potuto rimpiazzarle perché il lavoro è diminuito. Ma sono propenso, con i mesi che verranno, a riprendere le assunzioni.

Che tipo di contratto hanno? Hanno un contratto normale, con dei premi; diciamo un riconoscimento, che do io e che loro a volte non vorrebbero, però io continuo così. Sono retribuiti bene, sono contenti, e il primo ad essere contento sono io.

Parliamo del nostro territorio. Lei lavora in un comune che secondo la ricerca svolta da Confartigianato: “Fare impresa”*, è al 33° posto in una classifica di 56 comuni, attrattività fiscale e sociale. Che giudizio dà a Caronno Pertusella come cittadino e come imprenditore? Non mi lamento, ho un’opinione abbastanza buona. Sono nato e cresciuto a Caronno da una famiglia che vive qui da cinque, forse sei generazioni.

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Mi trovo bene sia con il governo, diciamo così, di Caronno Pertusella, sia con la cittadinanza, lavoro tranquillo. Vendiamo in parecchie zone d’Italia. Dove possiamo e soprattutto dove i clienti pagano.

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impresa e territorio

Gimac di Maccagnan Giorgio Via Roma, 12 21040 Castronno (VA) Tel. 0332 892206 Fax. 0332 892234 mail: gimac@gimac.com sito: www.gimac.com

sviluppare idee per dare una spinta al progresso: così nascono i nano componenti della gimac.

Gimac: produrre le macchine più piccole al mondo per diventare grandi giorgio maccagnan e la tecnologia “artigianale” che aiuta i chirurghi Pensare in piccolo per realizzare grandi cose. O forse è il contrario? Sia come sia, la Gimac di Castronno è un esempio lampante di impresa vincente. Con meno di 25 dipendenti e un’esperienza trentennale nella produzione di macchinari per la produzione di componenti di plastica destinati alla chirurgia non invasiva, la Gimac esporta in tutto il mondo una tecnologia di natura artigianale, nata negli anni ’80 da una sfida con il destino.

Simone come è nata la vostra impresa?

L’impresa in 1

minuto

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È nata grazie alla voglia di mio padre di fare cose speciali. Negli anni ’80 lavorava in una grande azienda del territorio, l’Omipa di Morazzone. Ad un certo punto il suo ego, ed il suo spirito innovatore, lo hanno spinto a non limitare la propria creatività. D’altronde l’azienda per cui lavorava non poteva permettergli di sviluppare tutto quello che aveva in testa. Quindi ha deciso di mettersi in proprio, senza voler fare concorrenza alla sua prima azienda.

E su cosa ha deciso di buttarsi? Be’, in un’epoca in cui tutti andavano verso il grande, lui ha deciso di andare

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nella direzione opposta e di produrre le macchine più piccole al mondo.

Prego? Mio padre ha pensato che doveva esserci per forza uno spazio verso il piccolo. Inoltre non aveva tante risorse né tantomeno riteneva necessario muovere tanti container. Quindi l’idea vincente era quella di far stare la maggior quantità di valore possibile nel contenitore più piccolo possibile. Sto iniziando a perdere il filo del discorso. Devi pensare che quelli erano gli anni in cui si iniziava a parlare di micro tecnologie. Papà ha iniziato quindi a lavorare su macchine molto piccole che permettevano di realizzare oggetti piccoli, sempre più piccoli. Da lì, utilizzando le migliori tecnologie a disposizione, abbiamo iniziato a occuparci della micro struttura della materia. In pratica abbiamo iniziato a studiare cosa succede all’interno della massa e del volume di materiale mentre lo si lavora. Ben oltre a ciò che si vede a occhio nudo.

Ed è allora che vi siete buttati nel settore delle nanotecnologie per il settore medico?


L’impresa delle meraviglie

Sì. Ben presto ci siamo trovati a lavorare su prodotti avveniristici come ad esempio gli scaffold, oggetti di plastica che vengono fatti interagire col corpo per riformare cartilagini, ossa, pelle, eccetera. Questo è solo una parte del nostro business. Dall’altro c’è il settore industriale al quale viene trasferita tecnologia sviluppata per settori a più alto valore aggiunto come ad esempio il settore dei dispositivi medici..

Come? Gimac sviluppa autonomamente una soluzione e poi la propone al mercato. Trova il primo cliente al quale viene dato un periodo d’esclusiva, ma nel frattempo Gimac non si ferma. Lavora per trasferire questa tecnologia in altri settori di mercato. Quindi, per esempio, sviluppata la tecnologia utile a produrre il catetere per angioplastica, quello che serve ad installare gli stent nel cuore, la si adatta alla produzione di tubi per il trasporto di fluidi di altra natura, che resistano a pressioni più alte o a stress più elevati.

In tutto questo quanto conta la ricerca e lo sviluppo?

Viaggiamo tanto alla ricerca del mercato migliore, non del mercato più comodo, e crediamo nella lealtà e nella trasparenza verso tutti: verso le banche, verso i fornitori, verso i clienti. Ho citato più volte mio padre, ma i rapporti con le banche, che sono stati fondamentali nella nostra crescita, li ha sempre curati mia madre che ci ha insegnato l’importanza della trasparenza assoluta nella comunicazione con gli istituti di credito, trasparenza uguale fiducia. Anche a costo di trovarsi in imbarazzo con le banche bisogna esser trasparenti.

È fondamentale. Così come lo è la lealtà, la voglia di viaggiare e la fiducia in se stessi. Noi investiamo tra il 20 e il 30 per cento del fatturato annuo in ricerca e sviluppo. www.asarva.org

Molti imprenditori decidono di delocalizzare e di andare all’estero. Voi perché rimanete a Castronno? C’entra con il fatto che investite tanto in ricerca e sviluppo? C’è chi va in paesi più convenienti a livello fiscale, ma lo fai quando avanzi soldi alla fine dell’anno. Se investi tutto in ricerca e sviluppo non ti poni il problema. Poi se ti guardi in giro vedi che tutti i paesi hanno le loro difficoltà, il paradiso per le aziende non esiste. Castronno è fortunatissima. È vicino all’autostrada, vicina a Malpensa, c’è una stazione ferroviaria, ha un’amministrazione attenta, ha un gruppo di ragazzi svegli e intelligenti. Castronno ha tutti i presupposti per avere un microrinascimento così come tutto il nostro territorio.

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impresa e territorio

Il “pret-a-porter” della musica conquista la Cina La Zecchini Editore di Varese difende l’unicità italiana, ma le professioni stanno finendo: dobbiamo investire sui giovani. Zecchini Editore srl Via Tonale 60 21100 Varese Tel. 0332 331041 Fax 0332 331013 mail: info@zecchini.com sito: www.zecchini.com

fare spendere al lettore ciò che può spendere con libri fatti di mani, cuore e cervello.

La loro ultima collana editoriale si titola “Pescatori di Perle” perché, pescatori, lo sono anche loro: di idee e talenti della letteratura musicale. Zecchini Editore, Paolo e Roberto (ma in società c’è anche Gaetano Giuffré, ex direttore editoriale della Giuffré Edizioni) esistono come casa editrice in Varese dal 1997. Dal 2005 hanno iniziato a pubblicare i primi volumi interamente dedicati alle sette note: fra gli ultimi successi, “Tutte le lettere di Mozart – L’epistolario completo della famiglia Mozart – 1755/1791”.

Editoria italiana in crisi: e voi?

Negli ultimi anni c’è stato un calo generale del 25%, ma dal 2009 ad oggi abbiamo perso il 20% del fatturato. Il problema è il presente, non il futuro: ogni giorno i margini si assottigliano, perché tra tasse dirette e indirette se ne va il 60%. Poi, ci sono le agenzie di distribuzione che ti chiedono il 56% sul prezzo di copertina e il reso incondizionato.

Cosa si fa alla Zecchini?

Si fa cultura. O, almeno, questo è quello che vogliamo fare. Tutto ciò che riguarda la musica: storie, ricerche, metodi, documenti inediti dei grandi compositori, direttori d’orchestra, cantanti d’opera. Diamo l’idea, sviluppiamo il progetto, cerchiamo l’autore giusto (anche tra i musicisti professionisti conosciuti in tutto il mondo), promuoviamo nei grandi teatri italiani e con la rete delle grandi case editrici. Anche 18 Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014

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all’estero. In un anno pubblichiamo 15 libri; ad oggi abbiamo un catalogo di oltre 150 titoli con circa 60 autori di prestigio.

Un catalogo che ha interessato anche la Cina: come?

Diciamo che è stata la Cina a cercarci grazie all’etichetta discografica low cost Naxos. Con la nostra rivista “Musica”, fondata negli anni Settanta e da sempre punto di riferimento per chi vuole essere informato sulle ultime novità del settore, partecipiamo a premi nazionali e internazionali. La Naxos ci ha sempre riconosciuto questo ruolo divulgativo e così ha deciso di partecipare al progetto: la stampa della collana “I grandi pianisti” di Piero Rattalino in lingua cinese, con la possibilità di scaricare in download la musica del cd allegato ai volumi. Ora lavoriamo con la Shangai Music Publishing (ha solo 50 dipendenti ma è il punto di riferimento, in Cina, per docenti e studenti di musica) e siamo sul mercato cinese con tre dei 14 titoli della serie di Rattalino. D’altronde, in Cina ci sono 90 milioni di pianisti: qualcuno interessato ci sarà!

In Italia cosa succede?

Siamo in riserva della riserva, perché gli imprenditori darebbero la vita pur di non perdere ciò che fanno o chi lavora con loro. Alla base della nostra attività c’è la relazione tra persone, la comprensione e i sacrifici. Noi vendiamo idee ma, purtroppo, non sempre sono pagate per ciò che valgono.


L’impresa delle meraviglie

Impossibile dare un futuro ai giovani?

No, non lo é. L’imprenditore che lascia per mille motivi la sua attività, dovrebbe essere obbligato per legge ad indicare un giovane di riferimento da inserire in azienda. Le imprese sono incubatori di giovani, e i giovani sono come funghi: li devi coltivare. Imparare accanto a chi sa il mestiere, è fondamentale per il futuro dell’imprenditoria.

Mai pensato di crescere? La concorrenza si è fatta più agguerrita?

Sinceramente pensiamo di non avere concorrenti, ma solo colleghi. E si tratta di imprenditori che lavorano bene nel loro specifico settore. Tutti noi siamo unici, ed è questo che porta alla diversità; è questo ciò che dobbiamo comunicare e vendere. Investiamo sul catalogo, perché è un po’ come vendere banane: noi abbiamo abbandonato da tempo la coltivazione tradizionale per rivolgerci a quella biologica. E’ una nicchia che garantisce una qualità migliore.

Contromisure alla crisi economica?

Non si tratta più di fare strategie; ora insistiamo sulle tattiche e ci muoviamo nel presente cambiando le modalità di approccio ai mercati. Il marchio, la distribuzione e il marketing Zecchini hanno un loro peso e ormai siamo in grado di fornire al mercato un prodotto su misura: siamo il pret-a-porter della letteratura musicale. Ai consumatori – a chi ci è rimasto affezionato e a chi

vuole scegliere bene perché ha poche risorse – facciamo spendere ciò che possono. Poi, parliamo con gli autori e scarichiamo i bancali: il piccolo imprenditore è anche questo.

E’ sempre più difficile investire in risorse?

E’ sempre stato difficile; oggi lo è di più perché stanno sparendo le professioni: se non occupi, non trasmetti ciò che sai. E non occupi perché la tassazione è paurosa e la burocrazia, spesso, è inventata e inutile. Dobbiamo avere il coraggio, noi italiani, di spendere all’estero la nostra unicità. Alla Zecchini mettiamo insieme mani, cervello e cuore: le nostre risorse. Poi, come negli anni Settanta, l’imprenditore responsabile non guarda l’orologio e fa le ore piccole.

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Il nostro valore sta anche nella dimensione famigliare che permette di curare tutti i particolari e di dare un vero valore aggiunto al prodotto. Però intendiamoci: non si tratta di nanismo! Se uno cresce deve ampliare il ventaglio dei prodotti, e rischia di diventare generalista: non è questo che vogliamo fare alla Zecchini.

Nella ricerca dell’Ufficio Studi di Confartigianato Varese: “Fare impresa”*, dedicata agli indici di attrattività dei Comuni, Varese risulta al primo posto in classifica, ma al penultimo per quanto riguarda le tasse: che ne dite?

Paghiamo la tassa rifiuti per qualche sacco di carta; per il resto smaltiamo personalmente i rifiuti speciali. Certo, maggiore sensibilità nei confronti di una realtà d’eccellenza che porta Varese nel mondo non guasterebbe.

(*) www.asarva.org/wp-content/uploads/2014/01/VARESE_-ATTRATTIVITA-2014.pdf

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credito

Con il consulente il credit crunch fa meno paura L’esperimento di Varese: imprenditori accompagnati in banca dai consulenti di Confartigianato.

Qui di seguito pubblichiamo un estratto dell’articolo su “CreditPass” pubblicato su “Linkiesta” del 9 aprile 2014. Credit Pass è un progetto significativo, e a suo modo seminale, avviato dalla Confartigianato di Varese. Con i suoi diecimila iscritti, è una di quelle realtà che da tempo hanno imbeccato la via della sperimentazione e della ridefinizione del proprio ruolo. Poche settimane fa, per dire, hanno inaugurato Faber Lab, a Tradate, il primo fab lab promosso e finanziato da un’associazione di rappresentanza degli artigiani, tradizionalmente intesi, con la convinzione che la chiave di volta per l’innovazione della manifattura sia nella contaminazione con i saperi digitali. «Noi non usiamo la parola crisi da circa due anni - racconta il Direttore Mauro Colombo -. Semplicemente, questo è un mondo nuovo, in cui sono nuove le forze in gioco, nuove le tecnologie, nuove le regole d’ingaggio. Noi non crediamo che la dimensione aziendale sia il fattore competitivo che discrimina chi ce la fa da chi muore, e nemmeno la propensione all’export. Noi crediamo che la chiave di volta sia il salto culturale da un approccio orientato al prodotto, a un approccio orientato al consumatore. Sempre più, le nostre imprese devono diventare dei problem

solver sartoriali, in grado di cucire attorno al cliente la risposta perfetta ai suoi bisogni e ai suoi desideri. Credit Pass non è solo uno strumento per agevolare l’accesso al credito. Noi vogliamo far cambiare pelle al tessuto imprenditoriale varesino: cerchiamo di stimolare il bisogno di cambiare delle imprese, di far comprendere loro che devono compiere un salto culturale».

Il progetto Credit Pass è partito circa un anno e mezzo fa ed è iniziato con la formazione degli addetti della Confartigianato stessa - o meglio, del suo confidi - affinché diventassero consulenti finanziari qualificati in grado di accompagnare le imprese associate dalle banche. Quindi, è stato proposto il servizio a una cinquantina di realtà imprenditoriali che avevano bisogno di credito per cambiare il proprio modello di business o il proprio output di prodotto o servizio. Funziona così: il consulente va nell’impresa, cerca di capirne i bisogni e stimolarne il cambiamento, fa un’analisi di medio periodo, entra nel merito delle scelte e cerca di capire quale sia il fabbisogno

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finanziario adeguato. Poi, accompagna l’azienda in banca per aiutarla a vendere la propria idea. «In un anno, abbiamo portato avanti circa cinquanta consulenze, di cui dieci ancora in corso - racconta ancora Colombo Delle quaranta consulenze portate a termine, ben trenta hanno generato un risultato positivo, soddisfacendo la domanda nella quantità e nelle modalità richieste dall’impresa». Importante: Credit Pass non si sostituisce al consorzio fidi, ma lo completa. Un’evoluzione che nasce durante e si sviluppa due anni fa, a partire dall’ultimo congresso dell’associazione. «Ci siamo interrogati sull’evoluzione della nostra attività di sostegno al credito – ricorda Colombo - e abbiamo capito che il servizio tecnico è necessario, ma non sufficiente, perché abbiamo di fronte istituti di credito che non sono più in grado di prestare il tempo necessario ai clienti per comprendere le motivazioni dei loro bisogni. Nello stesso tempo l’impresa non capisce che la banca chiede cose nuove. Così abbiamo innestato Credit Pass e la consulenza dentro l’attività del consorzio fidi». Al pari di quanto accade alle imprese, ora la sfida della Confartigianato Varese è quella di industrializzare il prototipo, di rendere Credit Pass un servizio


l’associazione credito accessibile e utile a tutti o quasi i propri diecimila associati. Continua Colombo: «Questa attività va avanti da un anno e non ne abbiamo mai parlato prima, perché volevamo prima capire se funzionava, e come. Da qualche mese abbiamo cominciato a proporla sistematicamente alle nostre imprese».

La strada è lunga e tortuosa, come in ogni favola che si rispetti: «Non è semplice proporre un’assistenza di questo tipo agli imprenditori. Puntavamo a diffonderla e quindi, inizialmente, l’abbiamo proposta gratis. Nonostante questo, c’è parecchio scetticismo. E’ difficile proporre qualcosa di nuovo.

Dobbiamo far capire alle imprese e alle banche che abbiamo tutti da guadagnarci, noi e loro». Nelle fiabe della buonanotte finisce che vissero tutti felici e contenti. Succederà anche nella realtà? (di Francesco Cancellato de “Linkiesta”)

@fcancellato www.facebook.com/francesco.cancellato

Il credito che serve alle imprese Dall’acquisto di macchinari alle start-up, dagli accordi con i comuni allo smobilizzo dei crediti scaduti.

Sabatini bis: agevolazioni per l’acquisto di macchinari

La Legge 69/2013 (Decreto del Fare) ha introdotto, all’art. 2, un incentivo per l’acquisto di beni strumentali da parte delle imprese: si tratta di un finanziamento agevolato a valere su un fondo aperto dal 31 marzo al 31 dicembre 2016. Le risorse vengono messe a disposizione delle pmi che intendono investire anche mediante operazioni di leasing, in impianti e beni strumentali nuovi ad uso produttivo, nonché in hardware, software e tecnologie digitali per la loro attività. A fronte di questi finanziamenti lo Stato erogherà un contributo alle imprese per la copertura di una parte degli interessi a carico.

Start up e Restart: sostegno alla creazione d’impresa

Con questo bando Regione Lombardia vuole favorire la nascita di nuove imprese (Start Up) ed il rilancio di quelle esistenti (Re-Start) attraverso finanziamenti e contributi a fondo perso per l’acquisizione di servizi di affiancamento. I servizi devono essere offerti da fornitori selezionati ed inseriti in un elenco istituito allo scopo. Confartigianato Imprese Varese rientra tra i soggetti abilitati.

Accordo credito facile per le imprese di Gallarate e di Cassano Magnago

Facilitare l’accesso al credito alle imprese nel Comune di Gallarate. E’ l’obiettivo dell’accordo esclusivo tra Confartigianato Imprese Varese e l’Amministrazione comunale che ha portato alla costituzione di un fondo per sostenere il bisogno di credito delle imprese di Gallarate per operazioni di liquidità e di investimenti. La garanzia dei confidi è del 62,50%, molto più elevata rispetto allo standard. Gallarate L’entità del fondo è di € 200.000. L’ importo massimo del finanziamento è di € 40.000. Cassano Magnago L’entità del fondo è di € 250.000 L’importo massimo del finanziamento è di € 50.000 Entrambi gli accordi sono in vigore fino al 31 dicembre 2013.

Credito in cassa: così gli enti locali possono pagare le imprese

Credito in Cassa è un’iniziativa di Finlombarda e Regione Lombardia, che permette alle imprese di saldare i propri crediti con le pubbliche amministrazioni. L’iniziativa è infatti finalizzata all’anticipo e allo smobilizzo con cessione definitiva dei crediti scaduti, vantati www.asarva.org

dalle imprese lombarde nei confronti di Enti locali (Comuni, Provincie). L’’importo minimo del credito vantato deve essere di 10.000 euro. L’importo massimo deve essere di 750.000 euro per i Comuni (o le unioni di Comuni), e di 1.300.000 euro per le Province e i Capoluoghi di Provincia. Le imprese possono cedere i crediti certificati vantati nei confronti degli Enti locali che hanno aderito all’iniziativa. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata esclusivamente online.

“Credito adesso”, per lo sviluppo commerciale delle imprese Credito adesso è un’iniziativa promossa dal Finlombarda e dalla Regione Lombardia, finalizzata al sostentamento dello sviluppo e dell’espansione commerciale delle Pmi lombarde. L’iniziativa finanzia il fabbisogno di capitale circolante, connesso all’espansione commerciale mediante l’erogazione di finanziamenti chirografari (non necessitano di garanzie ipotecarie). Il finanziamento sarà pari al massimo al 60% dell’ammontare degli ordini accettati. Per richiedere informazioni e agevolazioni rivolgersi a: Matteo Lagattolla tel. 0332 256755 matteo.lagattolla@quicredito.org presso la sede di Gallarate – Viale Milano 69 www.asarva.org

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Sede LUINO e Sede GEMONIO Emil Vittoria Grotto Tel. 0332 256772 emilvittoria.grotto@quicredito.org

Sede SARONNO Sede BUSTO A. Carlo Enzo Montebello Fabio Pantini Tel. 0332 256522 Tel. 0332 256444 22 Artigiani Oggi>Obiettivo ProfessionalitĂ n. 04 Maggio 2014 www.asarva.org carloenzo.montebello@quicredito.org fabio.pantini@quicredito.org


www.valorizzati.it: il portale fatto per i giovani E’ on line lo strumento di Confartigianato Imprese per dare ai ragazzi occasioni di formazione e occupazione. Giovani e occupazione: l’Italia è maglia nera in Europa. Il 42,7% degli under 25 è disoccupato (nella Ue sono il 23,7%), quelli che lavorano e studiano sono appena il 2,2% (in Europa si arriva al 14%), sono 2.434.700 i giovani under 30 che non studiano e non lavorano. Infine, il 17,1% dei ragazzi italiani tra 18 e 24 anni abbandona prematuramente percorsi di istruzione e formazione (in Europa sono il 12,8%).

Come poter ridurre la distanza tra giovani, scuola e mondo del lavoro? E come dare alle nuove generazioni occasioni concrete di conoscenze e formazione in azienda? Un tema più che mai attuale visto anche il Protocollo d’intesa sottoscritto pochi giorni fa a Roma da Giuliano Poletti (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali) e Giorgio Merletti (Presidente di Confartigianato Imprese). Uno strumento che vuole far incontrare i giovani e gli imprenditori per trasmettere ai ragazzi i valori dell’essere imprenditore.

Il portale www.valorizzati.it

Per raggiungere questi obiettivi, e affrontare l’emergenza occupazionale, Confartigianato Imprese ha realizzato il portale www.valorizzati.it, già attivo on line, che orienta i giovani sulle opportunità occupazionali di centinaia di attività artigiane, dai mestieri tradizionali e a quelli più innovativi.

Di cosa si tratta?

Su www.valorizzati.it, i giovani possono trovare tutte le informazioni utili per scoprire cosa è l’artigianato, quali sono le sue caratteristiche e cosa può dare in termini di professionalità. Inoltre, potranno conoscere le scuole e i percorsi formativi che preparano ad entrare nel mondo del lavoro, sia come dipendente che come, futuro, imprenditore. Una vera e propria “guida” on line che connette scuole, istituti professionali (in tutta Italia) con le attività artigiane e le imprese - nelle quali i giovani possono formarsi - associate alle Confartigianato italiane. Nel portale, si troveranno anche tutte le iniziative promosse dalle Confartigianato territoriali con le scuole dei singoli territori. Uno strumento che mette in relazione, fra loro, scuole e famiglie per dare ai ragazzi l’occasione di accedere ad esperienze importanti in azienda attraverso stage, tirocinio, apprendistato in linea con quanto previsto dal Piano nazionale “Garanzia per i Giovani” promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

A questo proposito, l’apprendistato è lo strumento fondamentale per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e per trasmettere le competenze tipiche delle attività che hanno fatto grande il made in Italy nel mondo. L’Italia deve investire su questo contratto che coniuga il sapere e il saper fare, e che ha formato generazioni di lavoratori ma è stato anche la “palestra” per migliaia di giovani che hanno creato a loro volta un’impresa”, dice Davide Galli, presidente di Confartigianato Varese. Ricordiamo, infatti, che nonostante le grandi difficoltà congiunturali, negli ultimi 12 anni le imprese private dei settori manifatturiero, costruzioni e servizi sono state le uniche a offrire opportunità di lavoro: tra il 1992 e il 2013 hanno incrementato l’occupazione di 2.328.000 unità standard a tempo pieno, con un aumento di 194.000 occupati all’anno. Contemporaneamente la pubblica amministrazione, i settori della finanza e delle assicurazioni e l’agricoltura hanno perso 468.000 posti di lavoro.

“Garanzia per i Giovani” e www.valorizzati.it, offrono ai giovani “un percorso di continuità e coerenza tra istruzione, formazione, esperienze on the job e inserimento lavorativo con contratto di apprendistato.

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Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014 23


lavoro Certificato penale per i lavoratori a contatto con i minori DAL CERTIFICATO DEVE RISULTARE L’ASSENZA DI CONDANNE Il 6 aprile 2014 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 39 del 4 marzo 2014: i datori di lavoro che intendano impiegare lavoratori in attività a contatto diretto e regolare con i minori sono obbligati a richiedere, per tali lavoratori, il certificato penale del casellario giudiziale. Si tratta di lavori quali, ad esempio, quelli di educatore, insegnante, pediatra, odontoiatra, allenatore per i quali l’oggetto della prestazione comporta un contatto diretto e regolare con i minori a fronte di uno specifico rapporto di lavoro. Da tale certificato deve risultare l’assenza di condanne per reati contro i minori nonché l’assenza di misure interdittive che comportino il divieto di contatti diretti e regolari con minori.

» L’obbligo trova applicazione esclusivamente con riferimento ai rapporti di lavoro instaurati a partire dal 6 aprile 2014; » l’obbligo riguarda contratti di lavoro di qualunque natura (lavoro subordinato, Parasubordinato, autonomo, lavoro accessorio), tirocini esclusi, ma non si applica nel caso in cui l’attività a contatto con i minori sia svolta a titolo di volontariato; » sono esclusi dalla richiesta del certificato i datori di lavoro domestico; » nelle more dell’acquisizione del certificato del casellario, il datore di lavoro può procedere all’assunzione in forza di una dichiarazione del lavoratore sostitutiva dell’atto di notorietà, che attesti l’assenza di condanne per i reati contro i minori.

Per tutti gli approfondimenti:

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Giuseppe Aletti_Tel. 0332 256266 giuseppe.aletti@asarva.org

Siglato il contratto Rinnovato il regionale Alimentazione- Ccnl Legno Lapidei Panificazione E’ stato siglato il Contratto Collettivo Regionale di Lavoro (CCRL) per i dipendenti delle imprese della Lombardia dell’Area Alimentazione-Panificazione. Il CCRL si applica ai lavoratori dei medesimi settori previsti dal CCNL delle imprese artigiane e non artigiane che occupano fino a 15 dipendenti del settore alimentare e per i dipendenti delle imprese di panificazione. I principali elementi contrattuali convenuti, miglio-

rativi rispetto al quadro della contrattazione nazionale sono: la previsione di un’articolazione plurisettimanale, multi periodale dell’orario di lavoro, l’aumento della flessibilità dell’orario di lavoro prevista dal CCNL, la possibilità di usufruire di una banca ore, il periodo di affiancamento in caso di assunzioni a termine. Giulio Di Martino_Tel. 0332 256207 giulio.dimartino@asarva.org

Per tutti gli approfondimenti:

www.asarva.org/categoria/servizi-e-vantaggi/per-limpresa/lavoro/ 24 Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014

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Il 25 marzo 2014 è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Area Legno-Lapidei. Il CCNL vale in tutto il territorio nazionale per i dipendenti delle aziende artigiane e delle piccole e medie imprese, dei settori del legno, arredamento, mobili, escavazione e lavorazione dei materiali lapidei. La sfera di applicazione è stata estesa anche alle imprese che svolgono servizi di onoranze funebri connesse alla produzione di sarcofaghi e alla produzione, lavorazione e posa in opera di materiali lapidei in ambito cimiteriale. L’accordo decorre dall’01/01/2013 e avrà validità fino al 31/12/2015. Giulio Di Martino_Tel. 0332 256207 giulio.dimartino@asarva.org


fisco La fattura elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione LE DATE DI DECORRENZA DELL’OBBLIGO DI EMISSIONE Con l’emanazione del Decreto ministeriale 3.4.2013, n. 55 pubblicato sulla G.U. 22.5.2013, n. 118, contenente il regolamento attuativo in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche, sono state definite le regole tecniche dell’operatività e individuate le seguenti date di decorrenza dell’obbligo di emissione della fattura elettronica da parte dei fornitori della pubblica amministrazione: » 6.6.2014 per i Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti nazionali di previdenza ed assistenza sociale (INPS, INARCASSA, CNPADC, ENPAM, CIPAG, ENPACL, ecc.) » 6.6.2015 per le altre Amministrazioni (decorrenza modificata al 31/3/15 dal Decreto Renzi)

In particolare l’invio della fattura (in formato XML e con firma digitale) va effettuato tramite il Sistema di interscambio (SDI). L’Amministrazione pubblica al fine di ricevere la fattura attraverso il citato Sistema deve “censire” all’interno dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA) i propri uffici (centrali / periferici) destinatari delle fatture elettroniche.

Quest’ultimi devono essere identificati con un Codice Univoco da comunicare ai fornitori i quali devono indicarlo obbligatoriamente nella fattura. La trasmissione della fattura al SDI e la ricezione della stessa da parte della Pubblica amministrazione può avvenire attraverso i seguenti canali: » PEC (per i soggetti forniti di una casella di posta elettronica certificata); » SDICoop (sistema di trasmissione per coloro che utilizzano servizi di cooperazione applicativa web services); » SPCoop (sistema di trasmissione basato sul trasferimento dati tramite il Sistema Pubblico di Connettività); » SDIFTP (sistema di trasmissione basato sul trasferimento dati tramite protocollo FTP); » Internet (tramite il sito www.fatturapa.gov.it per i soggetti abilitati a Entratel, Fisconline o Carta nazionale dei servizi).

Per tutti gli approfondimenti:

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Maurizio Salardi_Tel. 0332 256323 maurizio.salardi@asarva.org

ACCONTO TASI: ATTENZIONE ALLE DELIBERE COMUNALI Sono molte le incertezze per i contribuenti che devono pagare l’acconto Tasi entro il prossimo 16 giugno. I titolari di fabbricati, anche se destinati a prima casa e di aree edificabili, devono vigilare sulle scelte che le amministrazioni comunali faranno nelle prossime settimane. Vigilare sulle scelte delle amministrazione è un obiettivo della nostra Associazione, che da più di un anno sta chiedendo ai Comuni di identificare correttamente i costi da ripartire sulle

utenze, perché nella Tasi rientrano tutti quei servizi diretti alla collettività e non solo alle imprese. Per i Comuni che non riusciranno a fissare, entro il 23.05.2014, le aliquote della Tasi e a pubblicare le relative delibere sul portale del federalismo fiscale entro il 31.05.2014, i pagamenti del tributo saranno rinviati al 16.12.2014. Sulle aliquote Tasi i Comuni godono di autonomia e possono arrivare ad azzerare l’aliquota del tributo. www.asarva.org

Per il 2014, l’aliquota massima non può superare il 2,5‰, salva l’ipotesi da ultimo introdotta nel D.L. 16/2014. Inoltre, la somma delle aliquote Tasi e Imu non può superare il limite di legge del 10,6 per mille. Molti Comuni potrebbero deliberare la Tasi solo sull’abitazione principale. Per tutti gli approfondimenti:

www.asarva.org/2014/04/tasi-tassa-sulleimprese/

Maurizio Salardi_Tel. 0332 256323 maurizio.salardi@asarva.org Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014 25


fisco Crediti d’imposta: riduzione della fruizione Agevolazioni ridotte del 15% E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2014 il Decreto del 20 febbraio 2014, con il quale viene data attuazione al provvedimento, contenuto nella legge di Stabilità, che ha previsto la riduzione degli stanziamenti per alcune tipologie di crediti d’imposta. Rispetto al provvedimento, la riduzione della misura delle agevolazioni è stata resa operativa solo per una parte di esse rispetto a quelli inizialmente individuati.

Agevolazioni ridotte del 15% dal 1° gennaio 2014 » Riduzione delle accise su benzina e GPL impiegati come carburanti per l’azionamento delle autovetture da parte dei titolari di licenza taxi e noleggio con conducente.

» Credito d’imposta per l’acquisto di veicoli alimentati a metano o GPL o a trazione elettrica o per l’installazione di impianti di alimentazione a metano o GPL. » Credito d’imposta a favore dei titolari di reddito d’impresa per le nuove assunzioni di personale in possesso di un dottorato di ricerca o di laurea magistrale impiegato in attività di ricerca e sviluppo.

Agevolazioni ridotte dal 2015: credito d’imposta per l’autotrasporto di merci Il credito d’imposta a favore degli esercenti le attività di trasporto merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate (nonché gli enti pubblici e le imprese pubbliche locali esercenti l’attività di

trasporto e gli enti pubblici e le imprese esercenti trasporti a fune in servizio pubblico per trasporto di persone), è ridotto del 15% a decorrere dal 1° gennaio 2015. Attenzione: ancora non si conosce la modalità con cui la riduzione sarà resa operativa. Si ritiene che avverrà direttamente in sede di presentazione dell’istanza, decurtando direttamente il credito spettante. L’Agenzia delle Dogane non ha ancora formulato indicazioni al riguardo.

Studi di settore: via libera ai correttivi anti crisi La commissione di esperti dell’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera ai correttivi degli studi di settore. Quelli relativi al 2013 terranno conto “della particolare congiuntura che ha interessato le attività economiche nel corso dell’anno”. In seguito ai dati ricevuti dagli Osservatori regionali, dalle Associazioni di categoria, dalla Banca d’Italia, dall’Istat e dall’analisi delle dichiarazioni annuali Iva, è stato possibile comprendere la diversa incidenza che ha assunto la congiuntura economica a livello territoriale. I correttivi rientrano nelle seguenti categorie:

26 Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014

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» interventi relativi all’analisi di normalità economica, » correttivi specifici per la crisi, » correttivi congiunturali di settore, » correttivi congiunturali individuali. L’Agenzia ha, inoltre, fatto presente che nel 2012 il 73,30% dei soggetti sottoposti agli studi è risultata congrua. Nel corso del tempo, il tasso di regolarità è andato aumentato, così come aumentano i contribuenti che si sono avvalsi del campo annotazioni per sottolineare particolarità nell’esercizio della propria attività,con un incremento dal 2011 al 2012 del 15,19 per cento. Sono, invece aumentati del+15 % quelli che hanno usato il campo per evidenziare annotazioni relative alla crisi.


fisco Le novità del decreto “Casa”

Il Decreto legge cosiddetto “Casa”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo, contiene, tra l’altro, alcune novità importanti in materia di cedolare secca e bonus mobili. Come previsto è stata infatti (nuovamente) ridotta l’aliquota applicabile ai contratti a canone concordato, che passa dal 15% al 10%, limitatamente al quadriennio 2014-2017. Con riguardo al bonus mobili, nel Decreto non è stata inserita l’annunciata “correzione” collegata alla mancata conversione del decreto “Salva Romabis”. Di conseguenza risulta confermato il doppio limite previsto dalla Finanziaria 2014 per cui il costo sostenuto per l’acquisto dei mobili non potrà superare quello relativo ai lavori di ristrutturazione, entro la soglia massima di spesa di € 10.000.

Riduzione degli interessi di mora Con provvedimento del 10 aprile 2014 l’Agenzia delle Entrate riduce il tasso di interesse da applicare agli importi relativi alle cartelle esattoriali decorsi sessanta giorni dalla notifica della cartella stessa. In particolare, a decorrere dal 1° maggio 2014, l’aliquota degli interessi di mora passa dal 5,22% al 5,14%.

Beni concessi in godimento: prorogati i termini di presentazione Con il provvedimento n. 54581/2014 del 16 aprile 2014, l’Agenzia delle Entrate ha modificato i termini di presentazione della comunicazione dei dati relativi ai beni concessi in godimento ai soci/familiari e finanziamenti, fissandone la scadenza al trentesimo giorno successivo al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi. Oggetto della comunicazione sono le informazioni relative ai beni, finanziamenti o capitalizzazioni da parte di soci o familiari che hanno un valore pari o superiore ai 3.600 euro. Il nuovo termine accoglie la richiesta avanzata da Confartigianato ed allinea le informazioni da comunicare con i

Operazioni intracomunitarie: iscrizione online al Vies Dal 26 marzo 2014 l’iscrizione al Vies – Vat Information Exchange System, il sistema di scambio di informazioni tra paesi membri della Comunità Europea istituto al fine di consentire una corretta fiscalità - può essere effettuata direttamente online dai titolari di Partita Iva, abilitati a Fisconline o Entratel. L’iscrizione è necessaria per poter effettuare operazioni intracomunitarie, che potranno essere effettuate dal 31° giorno dalla presentazione dell’istanza, salvo diniego da parte dell’Agenzia. L’iscrizione, finora possibile esclusivamente solo con richiesta cartacea, diventa quindi più agevole snellendo gli adempimenti per gli operatori del settore.

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dati indicati in dichiarazione, agevolando così l’adempimento da parte dei contribuenti. Per effetto di tale modifica, quindi, a regime, il termine del 30 aprile dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta in cui i beni sono concessi o permangono in godimento (ovvero sono stati ricevuti i finanziamenti o le capitalizzazioni), è sostituito con il trentesimo giorno successivo al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui i beni sono concessi o permangono in godimento ovvero i finanziamenti o le capitalizzazioni sono stati ricevuti.

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La semplificazione è, tuttavia, ancora parziale: la procedura online, infatti, è al momento limitata esclusivamente a favore dei soggetti abilitati a Fisconline o Entratel che presentano l’iscrizione direttamente: sono ancora esclusi gli intermediari abilitati. Per questi, pertanto, non resta che fare la richiesta cartacea. L’Agenzia ha espresso la volontà di aprire in un secondo momento il canale online agli intermediari. Confartigianato si è attivata anche per ricercare soluzioni che consentano di eliminare le problematiche che sorgono a seguito della sospensione della soggettività passiva Iva durante i trenta giorni richiesti per l’iscrizione, nelle ipotesi in cui il contribuente si trovi nella necessità di effettuare, anche prima dello scadere dei 30 giorni, acquisti o cessioni intracomunitari.

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formazione TECNICHE DI VENDITA, CHECK UP, GESTIONE DELLO STRESS: I NUOVI CORSI IN PARTENZA La mia azienda è la migliore sul mercato Obiettivi » Sei sicuro di essere capace di vendere i prodotti, i servizi e le idee che fanno unica la tua attività? Sai come diffonderli per farli conoscere? La diffidenza dei clienti si può superare conoscendone la psicologia e governando i “istinti”.

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La gestione dello stress in azienda

Obiettivi

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» Conoscere lo stato di salute della propria azienda e sviluppare le competenze tecniche economico-finanziarie: saper analizzare i costi aziendali, definire i prezzi, pianificare un piccolo budget, effettuare previsioni.

» Conoscere logiche, metodologie e tecniche per migliorare la programmazione, la gestione, l’impiego e la produttività del proprio tempo e sviluppare la capacità di riduzione dello stress, da trasferire ai suoi dipendenti, anche alla luce dell’obbligo di valutazione del rischio stress in azienda.

Calendario e orari

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18 e 25 Giugno

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Giugno (data da definire)

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Sede

FaberLab - Viale Europa 4/a, Tradate Docente: Maria Ida Picchioni Costo: 100 euro + Iva (alla quota è stato applicato lo sconto del 50% grazie al contributo della Camera di Commercio)

Umberto Rega_Tel. 0332 256201 umberto.rega@asarva.org 28 Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014

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formazione I CORSI OBBLIGATORI

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PRIMO SOCCORSO RINNOVO (Gruppo A + B)

28 maggio 9.00 - 16.00

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Novità di settore Nuovo Regolamento sul cronotachigrafo digitale AUTOTRASPORTO

La Gazzetta Ufficiale Europea L. 60 del 28 febbraio 2014 ha pubblicato il Regolamento UE 165/2014 del 4 febbraio 2014, che aggiorna la normativa comunitaria sui cronotachigrafi digitali per camion e autobus. Il nuovo Regolamento abroga il

Regolamento Cee n. 3821/85, che sarà tuttavia applicato transitoriamente fino a quando gli atti di esecuzione di competenza della Commissione non saranno adottati. Lo scopo del nuovo Regolamento è rendere gli apparecchi più sicuri contro le manomissioni, permettere maggiori controlli, ma anche semplificarne l’istallazione e l’utilizzo. Il Regolamento introduce una nuova esenzione dall’apparecchio per i veicoli con massa non superiore a 7,5 tonnellate. Antonella Imondi_Tel. 0332 256350 antonella.imondi@asarva.org

Per saperne di più:

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Impianti termici: dal 1° giugno la nuova modulistica tecnica IMPIANTI

A partire dal 1° giugno 2014, gli impianti termici dovranno essere muniti del nuovo “Libretto di impianto per la climatizzazione” conforme al modello approvato dal Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 10 febbraio 2014 già in vigore. Insieme al nuovo libretto sono stati pubblicati anche i nuovi modelli di rapporto di efficienza energetica, anche questi da adottare a partire dal 1 giugno 2014 in occasione degli interventi di manutenzione, su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW, con o senza produzione di acqua calda sanitaria. I modelli saranno in distribuzione anche in formato cartaceo a partire da giugno presso le nostre sedi e sono scaricabili in formato pdf scrivibile dal nostro sito. Per scaricare i modelli:

www.asarva.org/2014/03/impianti-termici-dal-1giugno-la-nuova-modulistica-tecnica/

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Scadenze maggio 05 CONTABILITÁ E ASSISTENZA FISCALE - Termine ultimo consegna documentazione relativa al mese di APRILE. 14 AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Ritiro cedolini. 16 IVS ARTIGIANI e COMMERCIANTI - Versamento contributi in misura fissa (1a rata anno 2014). FORNITORI ESPORTATORI ABITUALI - Termine per l’invio telematico della Comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni di intento ricevute. INAIL - autoliquidazione, denuncia delle retribuzioni 2013 – versamento premi anno 2013/2014 Invio telematico VERSAMENTO UNITARIO F24 - delle imposte (lavoro dipendente - ritenute IVA - contribuenti mensili - imposte sostitutive) e dei contributi, relativi al mese precedente, dovuti all’lNPS (lavoratori dipendenti e contributo dei CO.CO. CO. / Co.co.pro/ associazioni in partecipazione), versamento a FONDO EST, ELBA, SAN.ARTI CADIPROF, EBIPRO.

16 FONDO GOMMA E PLASTICA - Scadenza versamento mese aprile. 20 CASSA EDILE - Presentazione denunce contributi aziende edili. AGRIFONDO - Scadenza versamento aprile. ENASARCO - Termine per il pagamento dei contributi e denuncia on-line 1° trimestre. 21 FONDAPI - Versamento contributi mesi di marzo e aprile. CONAI - Dichiarazione mensile dei produttori di imballaggi. 26 ENPAIA - Denuncia delle retribuzioni, impiegati agricoli e pagamento contributi. IVA COMUNITARIA - Presentazione degli elenchi INTRASTAT mese di aprile per contribuenti con periodicità di invio mensile.

30 FASI - Versamento contributi sanitari dirigenti industriali 2° trimestre e gestione separata. CASSA EDILE - Versamento contributi periodo aprile. CONTRIBUTO ENTE BILATERALE AZIENDE COMMERCIALI - Versamento 1° trimestre. AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE Termine ultimo consegna foglio ore mese di MAGGIO. SCF – DIRITTI DISCOGRAFICI - Termine per il pagamento dei diritti SCD Diffusioni Musicali per i diritti discografici – Pubblici Esercizi (Bar, Ristoranti, Pizzerie, Stabilimenti Balneari – zona bar) – Parrucchieri ed Estetiste –Strutture Ricettive (Alberghi, B&B, Agriturismi…). CAIT - Consegna allegati G/F mese precedente.

29 PFU – Produttori e importatori di pneumatici aderenti a consorzio di pneumatici fuori uso devono effettuare conguaglio annuale del contributo PFU.

Scadenze giugno 03 Invio telematico DENUNCE MENSILI UNIEMENS aprile - ditta e lavoratori dipendenti, parasubordinati, associati in partecipazione (esclusi agricoli e colf) OPERAZIONI CON PAESI BLACK LIST – presentazione elenchi mese di aprile per i soggetti con periodicità di invio mensile MODELLO 730 - Presentazione al CAAF dei modd. 730 e 730/1-1bis CONTABILITÁ E ASSISTENZA FISCALE - Termine ultimo consegna documentazione relativa al mese di MAGGIO 11 Termine ultimo iscrizione registro FGAS 13 AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE - Ritiro cedolini 16 Invio telematico VERSAMENTO UNITARIO F24 - delle imposte (lavoro dipendente - ritenute IVA - contribuenti mensili - imposte sostitutive) e dei contributi, relativi al mese precedente, dovuti all’lNPS (contributi previdenziali e assistenziali - contributo dei CO.CO.CO. e Co.co.pro), versamento a FONDO EST, ELBA, CADIPROF, EBIPRO– contributi INPS per lavoro dipendente agricolo (IV trimestre 2013) FONDO GOMMA E PLASTICA - Scadenza versamento mese maggio CCIAA (Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura) - Versamento diritto annuale senza maggiorazione FORNITORI ESPORTATORI ABITUALI - Termine per l’invio telematico della Comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni di intento ricevute IRPEF - IRAP PERSONE FISICHE E SOCIETÀ DI PERSONE - IMPOSTA SOSTITUTIVA MINIMI - Versamento saldo d’imposta 2013 e

versamento 1a rata acconto 2014 Versamento con maggiorazione (pari allo 0,4% per mese o frazione di mese successiva al 16 marzo) del saldo annuale IVA 2013 16 IRES - IRAP - Versamento saldo 2013 1° acconto 2014 Soggetti con periodo d’imposta chiuso al 31/12/2013 e bilancio approvato nei termini IVS ARTIGIANI - COMMERCIANTI E GESTIONE SEPARATA PROFESSIONISTI - Saldo 2013 e 1° acconto 2014 sui redditi eccedenti il minimale MOD. 730 - Consegna da parte del CAAF del prospetto di liquidazione mod. 730/3 IMU - Termine per pagamento dell’imposta dovuta (unica soluzione o acconto) per l’anno 2014 20 CASSA EDILE - Presentazione denunce contributive aziende edili AGRIFONDO – scadenza versamento maggio CONAI - Dichiarazione mensile dei produttori di imballaggio (per coloro che hanno scelto di avvalersi di questa procedura)

30 AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE Termine ultimo consegna foglio ore mese di GIUGNO DENUNCIA IMU - Scadenza presentazione denuncia Presentazione MODELLO UNICO PERSONE FISICHE NON OBBLIGATE ALL’INVIO TELEMATICO - modello cartaceo da presentare in posta OPERAZIONI CON PAESI BLACK LIST – presentazione elenchi mese di maggio per i soggetti con periodicità di invio mensile SISTRI – scade il termine di sospensione del sistema Sistri previsto dal DL 22/6/2012 n.83 MDL – (salvo modifica del DM 9/7/2012) scadenza per l’invio da parte dei medici competenti dei dati sanitari aggregati relativi alla sorveglianza sanitaria anno 2012 (Relazione annuale) e modifica alle cartelle sanitarie e di rischio

25 IVA COMUNITARIA - Presentazione degli elenchi INTRASTAT mese di maggio per contribuenti con periodicità di invio mensile ENPAIA - Denuncia delle retribuzioni, impiegati agricoli e pagamento 27 CAIT - Consegna allegati G/F mese precedente 30 CASSA EDILE - Versamento contributi periodo maggio Invio telematico DENUNCE MENSILI UNIEMENS maggio - ditta e lavoratori dipendenti, parasubordinati, associati in partecipazione (esclusi agricoli e colf)

www.asarva.org

Artigiani Oggi>Obiettivo Professionalità n. 04 Maggio 2014 31



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