Pages from alfabetto di secreti medincali et altri curiosi e dilettuoli d ogni materia

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ALFABETTO

PI SECRETI MEDICINALI.^


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ALFABETTO MEDICINALI* Ex altri cunofĂŹ, e diletteuoli d'ogni materia, con l'Arte facile d5 Vccellare, e Pefcare. DEL

SIGNOR

LAZARO GRANDI Dottore di Medicina,

Bologna, p;rilLvoghU


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AL LETTORE.

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ER feruirti, e trafilarti, eccomi diuenuto vn faltain banco. Auerti però, che eflendo quefto banco di Libraro, fon comparfo à far da Dottore,non da Zanno. Stimami dunque, perche non ti dico ciarle,màcofevere, rare,prouate ,ecunofe,sì perbifogriì, come per ricreationi. Ti giuro, che dalli it. d'Aprile del 1638. fino al li lo.di Gennaro dell anno 1666. quattrocento feffantafei Ducatoni, e baiocchi quarantadue computo ne' mieilib'i de'conti, mi cofta il contenuto io quefto libretto, tra pagamenti a chi m'infegnaua, tra le porte, e tra il fpe» io nel continuamente pratticarlo , confuccedb tale,che me ne trouo contentiamo per ogni capo. Non rincresca la fpefa di pochi foldiancheate ,perche vn fologiuocodi quelli, chet'infegno , merita doppia fpefa di quella farai per tutto jgueQo libretto di me tutto cordialiflìmo. Se vedrò chefiagradito quefto mio libro, nel quale non ho votata tutta la penna per non gettare forfì indarno, quanto poteuo publicare di fecreti, digiuocchi, e di burle; prometto in breue un nuouo Alfabetto di fecreti, e giuocchi, belli/fimi. Di e hi ar ut ione per intendere alcuni termini v/ati in quello élfabetto , acciò non fi falli nella quantità. Ana, lignifica di ciafeuna cofa . Dramma vaa, è diciotto fllliqui. Dramme otto fanno vn'oncia. Manipolo, è l'iftef(o, chevna brancata. Scrupoli trò fanno vna dramma-. Scrupoli ventiquattro fanno vn oncia. Scrupolo, è la terza parted'vnadramma. Siliquo, è la fefta parted'vn Scrupolo; e la decima ottaua parte d'vna dramma. Sellala, è lafefta_. parte d'vn oncia: contieneqiuttro fcrupoli, ouero v"entu quattro fiiiqui; rna dramma e la fu a terza paru. A3 ' TA-


TAVOLA fotta La Jfóttera A . r-.or.. v A Ceto ftill ato buono, i. Aceto con odor mofcotello farlo. Acciacatura fanarla. Acciaro che tagl i ferro. -Acciato indurirlo. Acciaro aminoli rio. Acciaro far(oliquido. .Ambra ne ra farne. 8 Ambra giala farne. 9 Animali in Ventre grauido. num. io Animali nocini in cafe fcacciarli. n -Antimonio buono à cono , fcerlo. 11 Acqua di tartaro farne. 13 Acqua forte farne. 14 Acqua fai fa raddolcirla. 15 Acqua vita farne. 16 Acqua odorifera farne. 17 Acqua che corrode mettalli num. 18 : Acqua che mangia il ferro. num. 19 Acqua per fohicrmettaci num. 'jqiini J<o

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Acqua per far belle le mani num. ir Acqua conofcerla nel vino num» 22 Acque come fi congelino. num.

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Acqua 9 cola che lirefifte. num. 2.4 Acqua per indorare. 25 Acqua per faccia rifcaldata. num. ' 26 AiFafcinamenti ' fcacciarl^. num. 27 Argenti imbiancarli. 18 Argentoche fia ottoce. 19 Argento viuocongelarlo.jo Armi acciò durino luftre- 31 Aria cattiua per non fentirla. 32. Attaccare con ftucco. 33 Attratione dinerui, 34 Auorio fario in patta. 35 AH'ifteffo. 30 All'ifteffo. 37 Auorio imbiancarlo. 38 Airiiteifo, • 3Q

Auorio farloluftrd,"' ^ • ' 40


i . Aceto difilli ala buono come fijQ. •'?

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iglia aceto, ediftillalo, edella diftillatione cauane la_« terza parte, farà fatto più facilmente , che col modo infegnato nel libro fecondo de'fecretldell'Auda. z. Aceto con odore di mofcat elio, come Jìfa.

L fiore , e frutto di Sambucco,fecchi all'ombra, e poi ridotti inpoluere ,e ponili nell'aceto, en'hauerai l'intento noo meno che fé facertì il longo fegreto perciò fcrittO nel libro fecondodcll'Auda. 3. .Acciaiatura, comefirifana, ne talfecreto l'hai altroue..

I pigjlayinobuoniffimo, & vn poco di vino cotto, faiuia,rofe,femoladi grano,gli auanzi dellialuearbjdoppo cauatone il miele,elacera, efitrita bene ,e fi disfa ,eiconrofé fecche fi fa bollire ognicófa, e di tutto fi fa empiaftro , quale porto fopra (toppafiapplica; efilafctperhore venti* quattro,doppole qualifirinuoua la feconda volta, e feflssa "fallo vedrai rifoluto il male.

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4. Acciaio, che tagli come piombo il ferro , come fi'/«, . fecreto rtu ou amente prò uato.

T 5 Vrgabene l'acciaio , poi piglia deili vermi che nafeoX no in terra, e fanne acqua à lambicco , e di quella, e di fugo di raffani fanne parti vguali ,3iin queftemifteiniìeme, ammorza quattro, ò cinque volte l'acciaio ben infuocato, del quale poi fannecoltelli, òfpade,ò quello vorrai, che tagliarannoil ferrocemeil piombo; e fé non fai quali fiano quefli verrai,fi chiamano Lombrici. 5. Acciaio, come s'indunfee,

ne da altri lo faprai •

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Elfucco del Melantio,ouerodi Pelofella,fetrèòquat. tro volte ammorzarai l'Acciaio ben intaccato, locauaraiduriffimo; cosi anche ferro. A4


J. 8

Alfaletto dìSecreti. Let. A. 6. Acciaio come firende molle . Ttuffa nel fugo di Cicuta tré , ò quattro volte l'acciaio quanto fi può infuocato, & eftraendolo ben freddo, l'haurai molilfimo con facilita, fenza vfare li molti ingte. dienti per tal'effetto pofti nel Iib. 3. dell'Alida. Haurai parimente l'intento, fedoppohauer pofto fette_volte piombo liquefatto nell'oblio , in quefto ammorzarai quattro,ò cinque volte Pacciaioben caldo ,oucroil ferro. 7. Accinto etmefì rendaliqutdo. N pezzo d'acciaio ben infuocato , incontralo convcu» pezzo di foKo ( quale in vn pignattino con acqua colo, rita di qualche colore, puoi colorire, acciò non fiaconofciuto) e vedrai liquefarti tal'acciaio,& è prouatocesì,lafciatele , molte cofe, con le quali s'haurà l'effetto medefìtno, come-» \ t à a c l l i b . 3 dell'Àuda S« Ambra nera per fare Paternofiri odorìferi t nèeòtr aerai inaltroltbro. iglia Dragante oncie quattro, Gomma arrabica oncie^ due, Timiamaoncie fei, Storacefodooncie due, Bel» zoino oncie vna, e mezza, Irios oncie vna, noci mofeate quatt r o , Geflb oncie fei,Terra nera libre una , Canfora fcrupoli otto» Poi prima mettcraià molle il Dragante , e la Gomma in acqua di fpico, ouero in al traacqua odorifera, per tré, ò quattro giorni ; poi di tutte le dette cofe ne farai poluere, e poi in va mertaro peftarai il Dragante, e la Gomma, fincne fiano beo disfatti, e dentro vi metterai quelle polueri odorifere, e la Canfora, poi il GefTo , poi la Terra nera, e fai la tanto foda, che tu la polli leuare, e non s'attacchi alterna» n i , econferuala in luogo frefeo, econ le ftampe fa li Pater nofler, e lafcialt poi feccare all'ombra, e nell'adoprargli | renderanno foauiffimo odore, e degno di Principeffa, fi- \ comesò d'vna, chcfolo corona tale vlaua,con ammiratiooe 1 inuidiofa d'ai tre.

A

V

P

9. Atn*


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