Itinerario
Uffici informazioni in centro storico a Vicenza
Palladiano nell’armonia immaginata
• Piazza Matteotti, 12 (fianco Teatro Olimpico. Partenza itinerario) Tel. +39 0444 320854 09.00-13.00/14.00-18.00
Le opere di Andrea Palladio a Vicenza Patrimonio dell’Umanità
• Piazza dei Signori, 8 Tel. +39 0444 544122 10.00-14.00/14.30-18.30
“… Perciò conoscere Palladio, La Basilica, la Loggia del Capitanio, la Rotonda, il teatro Olimpico, il palazzo Chiericati e gli altri attraverso gli studi è una conoscenza imperfetta. Bisogna vederlo a Vicenza. Una piccola Roma, un’invenzione scenografica…”
Andrea Palladio, architetto 1508-1580
Ideazione e testi a cura di Vicenza è
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Le opere di Palladio nel centro storico di Vicenza
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e.mail: info@vicenzae.org www.vicenzae.org – www.vicenzabooking.com S. LUCIA www.palladio2008.info – www.cisapalladio.org
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PROVINCIA DI VICENZA
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(da Viaggio in Italia, Guido Piovene)
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Nasce a Padova da Pietro della Gondola e da Marta detta “la zotta”. All’età di 16 anni si stabilisce a Vicenza dove si formerà e si affermerà fra i più grandi architetti del suo tempo e non solo, grazie a quello stile denominato “palladianesimo” che si diffonderà in tutto il mondo: dalla Casa Bianca di Washington alla britannica Queen’s House, dall’Università della Virginia ai numerosi palazzi di San Pietroburgo e Puskin. Quasi tutti i ritratti attribuiti a Palladio riportano la definizione “architetto vicentino” e solo a metà del ‘900 si svelano i natali. Incerti sono molti altri aspetti della sua vita: la casa natale, la residenza coniugale di Vicenza, i lineamenti del volto, le cause e il luogo della morte e perfino il luogo della sua sepoltura. Ha avuto sicuramente ragione Gian Giorgio Trissino, il suo grande mentore, ad affidargli il nome di Palladio, fosse un angelo o un personaggio mitologico, comunque sovrannaturale. Una cosa è certa: Vicenza, come ha decretato l’Unesco, è universalmente riconosciuta come la città del Palladio iscrivendo nella Lista del Patrimonio Mondiale 23 monumenti del suo centro storico e 16 ville della provincia, tutti attribuite al genio dell’architettura. Con questa piccola guida vi vogliamo accompagnare a scoprire l’itinerario palladiano nell’armonia immaginata del centro storico di Vicenza, invitandovi a scoprire quindi l’itinerario delle ville attraverso le nostre guide e i siti www.discoverpalladio.org e www.vicenzae.org.
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Arco delle Scalette V ia le
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Zona Pedonale Teatro Olimpico Palazzo Chiericati Casa Cogollo Palazzo da Monte Migliorini Cappella Valmarana Palazzo Iseppo da Porto Palazzo Barbaran da Porto Palazzo Thiene Basilica Palladiana Loggia del Capitaniato Palazzo Pojana Palazzo Valmarana Braga Rosa Cupola e Porta della Cattedrale Palazzo Porto Breganze Palazzo Capra Palazzo Thiene Bonin Longare Loggia Valmarana Fuori dalla Zona Pedonale Casa Garzadori Bortolan Palazzo Civena Trissino Arco delle Scalette Chiesa di Santa Maria Nova Palazzo da Schio
Rif. Valbona Rif. Rumor M. TORARO m. 1899
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Teatro Olimpico (1580)
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Tonezza
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MONTE TORMENO m. 1292
(interni - esterni)
del Cimone
L’Accademia Olimpica riesce ad avviare il cantiere LA TOROSELLA del Teatro progettato da Palladio solo nel 1580, anno CIMONE m. 1280 DEI LAGHI COSTON DEI LAGHI L’architetto quindi non vedrà la conm. 1480 m. 1873 della sua morte. clusione dei lavori che saranno seguiti dal figlio Silla P.so della Borcolacon l’intervento di Vincenzo Scamozzi per quanto m. 1206 riguarda la scena e le celebri 7 vie di Tebe. Ossario MONTE MAGGIO m. 1853
Laghi
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(esterni)
Collocato ai numeri 90/94 di Corso Palladio, era stato costruito per poter riunire, grazie ad un arco ancora visibile, un’altra casa del committente Vincenzo TreschéPojana. Il disegno autografo è Conca conservato al R.I.B.A. (Royal Institute of British MONTE Architects) di Londra. BELMONTE Rif. Monte Cengio
al Granatiere (interni –Rif.esterni)
Rif. Alpino
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m.1366 certificazioni sull’autenticità palNon esistono ladiana di questa Chiesa che però viene universalmente riconosciuta come tale. La Chiesa ad Rif. Fontanella M. NUOVA aula unica, che attualmente conserva m. 1327lasciti della Biblioteca Bertoliana, è stata voluta da Lodovico MONTE MONTEper il Convento MONTE Trento delle monache agostiniane. MALCREBA GUSELLA
MONTE SPRUNCH m. 1300
M. TORLE m. 1251
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MONTE CIMONE m. 1378
m. 1280
Palazzo da Schio (1560)
Rif. Granezza
Rif. Monte (esterni) Corno
Palladio progetta per Bernardo da Schio la Conco di cui però segue facciata di questo palazzo i lavori molto distrattamente essendo impegnato a Venezia con altri cantieri. Il lapicida Lusiana privo di indicazioni interrompe addirittura i lavori che vengono conclusi nel 1574-75.
Rif. Verdefonte
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BERTIAGA m. 1356
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M. RAITERTAL m. 1403
CIMA DI FONTE m. 1516
Giovanni Alvise Valmarana insieme al Trissino MONTE e al Chiericati, fu uno dei maggiori sostenitori di FORAORO m. 1508 Palladio. Per lui progettò questa straordinaria Velo d'Asticofacciata dove l’ordine gigante abbraccia l’intero Cogollo sviluppo verticale dell’edificio. del Cengio
M. ECHAR
MONTE KABERLABA m. 1221
M. LINTICHE m. 1379
M. CERAMELLA m. 1342
Palazzo Valmarana Braga Rosa (1565)
Si tratta di un progetto inedito per la visione palladiana: un palazzo Posinadi città e una villa suburbana insieme che fu completato nella metà del seicento su quello che era il porto fluviale della città. MONTE PRIAFORÀ Dal 1855 è sede del Museo Civico di Vicenza. m. 1659
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MONTE CENGIO m. 1354
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MONTE MAIO Palazzo Chiericati (1550) m. 1499
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Caltrano M. COGOLO m. 1670
M. NOVEGNO Casa Cogollo Rif. Malga m. 1552 (detta “del Palladio”,Novegno 1559)
Cupola e Porta della Cattedrale
COLETTO DI VELO m. 885
MONTE La SUMMANO cupola fu progettata da Palladio nel 1565 Piovene m. circa,1296quasi vent’anni dopo l’inizio Chiuppano dei lavori Rocchette dell’abside mentre la porta del lato nord, in sostituzione di una gotica, venne aperta Carrènel 1575 per volontà di Paolo Almerico, committente di Santorso villa La Rotonda.
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Ritenuta l’abitazione di Palladio per le sue modeste dimensioni rispetto ai monumentali palazzi di città, in realtà si tratta di una importante ristrutturazione della facciata della casa del notaio CoValli al celebre architetto. gollo, affidata del Pasubio
Ossario del Pasubio
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Le ville di Palladio in città
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Fonti di residenza Questa Da Monte situaTorrebelvicino Recoaro Terme m. 807 della famiglia
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Cappella Valmarana (1576 c.) S. Quirico
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Non è una villa progettata da Palladio, ma da tutti considerata come la culla del suo mito e quindi sufficiente per essere inserita dall’Unesco fra i beni dell’umanità. La tradizione vuole che qui Palladio abbia lavoratoVigardolo come semplice scalpelBolzano lino potendo però farsi apprezzare dal proprietaVicentino rio, il nobile letterato Gian Giorgio Trissino.
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Ch i a sembra sia solo Ciò che si può ammirare oggi, una parte dell’imponente ristrutturazione fortemente voluta dai conti Marcantonio e AdriaS. Giovanni no Thiene del loro quattrocentesco palazzo. Al Ilarione progetto, affidato a Palladio, pare abbia lavorato anche Giulio Romano.M. CALVARINA
Il Palazzo venne commissionato a Palladio Creazzo da Giambattista Garzadori la cui morte avvenuta nel 1567 di fatto annullò ilSovizzo contratto. L’attribuzione, riconosciuta anche dall’Unesco, viene sostenuta, tra l’altro, dalle testimonianze risalenti al 1564 quando almeno una parte era comunque edificata. Altavilla
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Basilica Palladiana (1546 – 1549)
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Palazzo Civena Trissino (1540) (esterni)
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Il Palazzo progettato da Palladio è parte integrante della Casa di cura Eretenia a seguito di un importante ampliamento del 1801. Il palazzo fu ristrutturato nel dopoguerra dopo essere staBrendola to colpito da pesanti bombardamenti.
costituita da un duplice ordine di logge su un esistente palazzo, vinse la concorrenza di prestigiose Montecchia di Crosara firme quali Serlio, Sanmicheli, Giulio Romano, conRoncà sacrandolo fra i grandi. Scriveva Goethe di questa Cazzano opera, non religiosa: “Non è possibile descrivere Zermeghedo di Tramigna l’impressione che fa la Basilica di Palladio…” Gambellara
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La loggia di 6 colonneGambugliano di ordine dorico sovrastate Costabissara da un frontone triangolare, situata all’interno dei Giardini Salvi, è stata costruita su un progetto molto vicino allo stile palladiano, se non proprio dallo stesso architetto. L’Unesco nel 1994 ha ritenuto di attribuirlo comunque a Palladio. Monteviale e T. O n t
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Palazzo Thiene (1542) T
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Villa Trissino Trettenero (1534)
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Castelgomberto Loggia Valmarana (Giardino Salvi)
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FALDO Voluto dal Conte MontanoMONTE Barbarano ospita, dal Vestenanuova m. 807 1997, il Centro Internazionale Studi di Architettura dedicato ad Andrea Palladio (C.I.S.A.) che, naturalmente, ne curò il progetto. La facciata solenne presenta il doppio ordine ionico e corinzio. Le sale interNogarole Vicentino stucchi. ne e il salone sono decorati con importanti
Il palazzo fu portato a compimento da Vincenzo Scamozzi intorno al 1593 su progetto di Andrea Palladio la cui paternità viene unanimemente riM. RATTIdagli studiosi. Oggi ospita, tra l’altro, conosciuta m. 392 la sede dell’Associazione vicentina degli Industriali.
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(esterni) Cornedo
La progettazione fu affidata a Palladio da TadAncignano che, tuttavia, dovette venderla in Precalcino corso d’opera al patrizio veneziano Girolamo Grimani, per sopravvenuti problemi economici. La facciata è composta da otto lesene di ordine ionico con tre intercolumni centrali sovrastati da Bressanvi un frontone triangolare.
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Isola
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(interni – esterni)
(esterni)
Del palazzetto, oggi inglobato in uno spazio comMolina merciale, è visibile un arco sovrastato da un frontone su quattro parastre. Fu commissionato a Palladio da G. A. Capra tra il 1540-45 e subì una forte trasformazione nel XVII sec. con la costruzione di Palazzo Piovini che ne distrusse l’impianto originario. S. Tomio
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Palazzo Barbaran da Porto (1569-70)
Villa Gazzotti Grimani Curti (1542)
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Vicentina Palazzo Thiene Bonin Longare (1572 c.)
(esterni)
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Palazzo Capra
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Palazzo Iseppo da Porto (1544 c.) Palladio progettò per l’amico Iseppo sia il palazP.so S. che Caterina zo di città la villa di Molina di Malo, ma enm. 796 trambi i cantieri non furono completati. Miglior Altissimo sorte ebbe questo palazzo che prevedeva ben due distinte entrate e residenze e di cui rimane l’imponente facciata suddivisa in tre fasce.
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Vicentino
Rif. Valdagno
Fu progettata forse da Palladio nel 1576 alla morte di Antonio Valmarana, nella cripta di S. Corona, una delle chiese di maggior interes- Monte di Malo CIMA se artistico dove lui stesso venne sepolto primaMONTE MARANA FAEDO m. 1552 che le sue spoglie, o quelle ritenute tali, fosserom. 781 traslate nel famedio del cimitero maggiore.
Crespadoro
Palladio la inserisce nella sezione dedicata ai palazzi di città nei suoi “Quattro Libri dell’architetSarcedo tura”, ma per tutti è considerata la villa-tempio con le sue 4 facciate perfettamente uguali. Icona universale delle ville palladiane, vanta numerose imitazioni nel mondo anche in questo secolo.
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(interni – esterni)
Appare evidente che si tratta di un cantiere palladiano conclusosi prima del completamento del progetto. La facciata è formata da tre semicolonne giganti di ordine corinzio e da due intercolumni dei sette previsti.
ta di fronte al Convento domenicano di Santa Corona, viene attribuita al Palladio e l’Unesco haMagrè ritenuto di inserirla, come le altre opere dell’architetto, nella Lista del Patrimonio Mondiale. M. SPITZ
CAMPO AVANTI .1689
Vicentino Villa la Rotonda (1566)
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Palazzo Porto BreganzeZanè (1571)
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Residenza ufficiale del Capitanio militare veneziano, è oggi sede del Consiglio comunale. L’incarico del rifacimento dell’esistente edificio medievale venne assegnato a Palladio dopo 20 anni dal progetto delleMonteforte Logge della Basilica. d'Alpone
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Arco delle Scalette (1595)
M. MOTTOLONE Realizzato 15 anni dopo la morte di Palladio dal m. 400 capitano veneziano Giacomo Bragadino, il maestoso Arco era stato pensato, probabilmente da Meledo Palladio, quale accesso al Santuario di Monte di Sarego Zovencedo Berico prima della realizzazione, a metà del SetMonticello tecento, dei portici del Muttoni. di Fara
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