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Laminati Cavanna cresce nella laminazione solventless con una nuova accoppiatrice Nordmeccanica
UN NUOVO INVESTIMENTO, IL SECONDO IN POCO PIÙ DI UN ANNO, E ANCORA CON NORDMECCANICA, A CONFERMA DEL TREND POSITIVO PER LAMINATI CAVANNA, UNO DEI PIÙ IMPORTARTI TERZISTI ITALIANI SPECIALIZZATO NEL SETTORE DEL PACKAGING FLESSIBILE, CHE ANCHE GRAZIE AI NUOVI E CONTINUI INVESTIMENTI IN ALTA TECNOLOGIA È RIUSCITA A CONQUISTARE NUOVI CLIENTI EUROPEI
Da sinistra: Vincenzo Cerciello, vice presidente di Nordmeccanica e Anna Paola Cavanna, titolare di Laminati Cavanna Quando il meglio della tecnologia Made in Italy viene sposato dalle migliori espressioni nel panorama produttivo italiano, ciò che ne scaturisce è un mix frizzante, per non dire esplosivo, capace di esaltare quel saper fare, e bene, tipico del nostro Paese. Ed è un po’ ciò che è successo a Laminati Cavanna, che poco più di anno fa annunciava l’installazione di una nuova accoppiatrice Super Simplex HD di Nordmeccanica, e ora a distanza di pochi mesi è arrivata la conferma dell’acquisto di una nuova accoppiatrice, questa volta modello Simplex SL 1100, confermando la partnership con uno dei costruttori leader di settore. Investimenti importanti quelli portati avanti e fortemente voluti da Anna Paola Cavanna, al timone dell’azienda piacentina, anche alla luce di un biennio di forte crescita, che ha visto il comparto del packaging passare da principale responsabile dell’inquinamento mondiale a salvatore della patria nel momento in cui è scoppiata la pandemia. Le aziende del settore, sia sul fronte dei fornitori di tecnologia che per quanto riguarda i produttori di packaging hanno dimostrato una grande resilienza e capacità di affrontare nuove sfide con grande energia e vitalità. E i risultati sono stati più che positivi, visto che il packaging nell’ultimo anno è stato il comparto che ha registrato le prestazioni migliori a livello industriale italiano, con 33 miliardi di € di fatturato. “Siamo in un momento favorevole, con misure governative che hanno sostenuto gli investimenti industriali e che hanno permesso quindi a molti imprenditori di portare avanti dei progetti per rinnovare il proprio parco tecnologico anche per soddisfare al meglio le esigenze di un mercato che ormai chiede soluzioni riciclabili e sostenibili”, ci racconta Anna Paola Cavanna nel suo ufficio di Calendasco alle porte di Piacenza, che però non nasconde il rovescio della medaglia della situazione, “dal momento che è innegabile la carenza di materie prime, anche se lo status di outsourcer ci pone in una posizione neutrale rispetto all’acquisto di materie, mentre per quanto riguarda l’approvvigionamento degli adesivi e delle vernici che utilizziamo nelle operazioni
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