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Focus metallizzazione: imballaggi monocomponenti per vincere la sfida della sostenibilità

Imballaggi monocomponenti per vincere la sfida della sostenibilità

EVENTO VIRTUALE FOCALIZZATO SULLA SOSTENIBILITÀ NEL SETTORE DEGLI IMBALLAGGI DAL QUALE È EMERSO UN MESSAGGIO MOLTO CHIARO: MANTENERE VIVO IL RAPPORTO TRA INDUSTRIA E MONDO ACCADEMICO PER FINALIZZARE PROGETTI CHE POSSANO DIVENTARE REALI E RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEL MERCATO, CHE RICHIEDE SOSTENIBILITÀ, EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ. È STATO ORGANIZZATO DA GIFLEX E DAL REGIONAL TECHNOLOGY COMPETENCE CENTER (CRDC TECNOLOGIA SCARL)

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L’impegno per la sostenibilità di Nordmeccanica si articola su più fronti per soddisfare le esigenze di economia circolare avanzate dai produttori di imballaggi e trasformatori. L’azienda, in qualità di membro della catena del valore di uno dei settori più critici, ovvero quello alimentare, partecipa attivamente a tutti gli sviluppi richiesti dal settore e produce un numero importante di proposte e innovazioni legate al suo segmento specifico. Partecipare agli sviluppi del settore significa rispondere alle richieste e alle necessità espresse da altri membri della catena del valore. Si tratta di volta in volta di adeguare il design dei prodotti così come dello sviluppo di nuove tecnologie.

A TU PER TU CON GIANCARLO CAIMMI, DIRETTORE COMMERCIALE DI NORDMECCANICA

Partiamo dalla descrizione tecnica del procedimento di stesura dello strato ALoX?

“AlOx è una tecnologia di metallizzazione che consente di depositare su supporti per l’imballaggio flessibile un sottile strato di alluminio ossidato. Si realizza con macchine chiamate metallizzatori dove in una camera a vuoto l’alluminio evapora e per condensazione viene depositato su un film plastico. L’ossidazione ottenuta per mezzo di un’iniezione controllata di ossigeno nel flusso dei vapori di alluminio provoca una reazione tra alluminio e ossigeno, generando ossido di alluminio (AlOx). Il composto risulta trasparente se il processo è controllato correttamente. Di conseguenza rende possibile l’aumento della barriera agli agenti che degradano potenzialmente il contenuto dell’imballaggio (essenzialmente gas a vapore acqueo), mentre, grazie alla trasparenza, permette al consumatore la visione del prodotto imballato. L’aumento dell’effetto barriera consente di allungare la scadenza del prodotto e contestualmente di semplificare la composizione dell’imballaggio riducendone il numero di strati. In pratica si possono eliminare degli strati di film che contribuiscono alla barriera ai gas. L’obiettivo finale è la composizione di un imballaggio monocomponente che rappresenta la soluzione ideale per le necessità di riciclo degli imballaggi”.

Quali sono nel dettaglio le caratteristiche della macchina che permettono di eseguire il processo?

“Si tratta di macchine in cui il processo produttivo avviene all’interno di una camera a vuoto. Il vuoto permette di abbassare la temperatura di evaporazione dell’alluminio e rendere il processo efficiente da un punto di vista energetico. All’interno della camera a vuoto sottili fili di alluminio vengono diretti a degli evaporatori posti in corrispondenza del materiale da “metallizzare”. L’alluminio in fase vapore viene in contatto con il film che in quel

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