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Il packaging dal Profitto Genetico™

CON MICHELE BONDANI, TITOLARE DI PACKAGING IN ITALY, APPROFONDIAMO IN QUESTO ARTICOLO IL CONCETTO DI PACKAGING DAL PROFITTO GENETICO™, UNA TEORIA STUDIATA E SVILUPPATA DA BONDANI STESSO, CHE NE HA STILATO LE LINEE GUIDA IN GRADO DI AIUTARE LE AZIENDE A PERSEGUIRE LA STRADA VERSO IL SUCCESSO DI UN PRODOTTO, PROPRIO MEDIANTE IL SUO PACKAGING

Agli albori dell’attività di Michele Bondani e della sua agenzia “Packaging in Italy”, prima dell’affiliazione alla “Trout & Partners” e dello sviluppo del Packaging Positioning®, ci fu lo studio relativo al packaging dal Profitto Genetico™, una sorta di decalogo che è da considerarsi un po’ come il marchio di fabbrica di Michele Bondani, l’intuizione dalla quale tutto è partito. Uno studio partito dal campo, ovvero l’osservazione di scaffali nei punti vendita, una marea di confezioni analizzate, perché nulla poteva essere lasciato al caso, e soprattutto con la precisa volontà di codificare delle procedure così da renderle scientifiche e replicabili.

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CHE COS’È IL PACKAGING DAL PROFITTO GENETICO™ E PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE PER IL SUCCESSO DI UN PRODOTTO?

“Ripercorrendo la mia storia professionale, e riavvolgendo i ricordi di circa 10-12 anni, quando osservando diverse tipologie di packaging, e analizzando diversi casi studio presenti sul mercato, ho individuato e definito il

Michele Bondani, fondatore e titolare di Packaging in Italy packaging dal Profitto Genetico™”, esordisce Michele Bondani, che poi molto pragmaticamente ci lancia subito qualche esempio concreto. “Il classico esempio, che ben rappresenta e racchiude in sé le caratteristiche di un packaging dal Profitto Genetico™ è il vasetto delle amarene Fabbri, ovvero una confezione capace di vendere di più rispetto al prodotto in esso contenuto”, aggiunge Bondani. Sgombriamo subito il campo da un equivoco: il prodotto in questione, le amarene, sono di ottima qualità, così come altri esempi che analizzeremo nel corso di questo approfondimento, ma la questione qualità in questo caso la diamo per assodata pertanto sono altri i fattori che a noi interessa analizzare. Per assurdo, se all’interno di una confezione di successo, quindi dal Profitto Genetico™”, venisse sostituito il prodotto con uno equivalente, siamo quasi certi che il consumatore lo percepirebbe al pari dell’originale. Ci sono anche tanti esempi “sociologici” in tal senso, pensiamo ad esempio alla pubblicità del panino di McDonalds, servito nel

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