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Il restyling del brand
PER L’ULTIMO APPUNTAMENTO DELL’ANNO CON MICHELE BONDANI, APPROFONDIAMO UN ARGOMENTO DI MARKETING MOLTO IMPORTANTE NELLE SCELTE STRATEGICHE CHE UN’AZIENDA, NEL CORSO DELLA SUA VITA È CHIAMATA A FARE, OVVERO IL RESTYLING DEL LOGO IN UN’OTTICA DI NUOVO POSIZIONAMENTO SUL MERCATO
“L ess is more”, ovvero ‘meno è più’, una massima che vale in ogni campo, soprattutto al giorno d’oggi dove siamo letteralmente invasi da contenuti e informazioni provenienti da ogni dove, a partire dal web, che in questo gioca un ruolo dominante. Se pensiamo al modo di comunicare delle aziende, specialmente quelle nate e sviluppatesi nell’immediato dopoguerra, e andiamo a vedere l’evoluzione dei loghi di queste realtà, salterà subito all’occhio come in passato a farla da padrona era uno stile estremamente ricco, a volte si poteva sfiorare il barocco, fatto di orli, merletti, corsivi o caratteri tipografici e utilizzo eccessivo dei colori, quasi a voler sottolineare con questi canoni comunicativi il prestigio dei prodotti. Erano anni in cui si usciva dalla miseria, c’era bisogno di benessere, di pensare al concetto di ricchezza che doveva fungere da contraltare per esorcizzare i tempi bui del passato.
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Michele Bondani, fondatore e titolare di Packaging in Italy
LA SEMPLICITÀ DOMINA I NUOVI STILI COMUNICATIVI, DALLA GRAFICA AL WEB
“Gli stili comunicativi pensati negli anni ’50 erano stati sviluppati su misura per i mezzi di comunicazione di allora, prevalentemente la carta stampata e la cartellonistica nelle città che si stavano sviluppando, e su questi mezzi dovevano trovare il massimo della propria esaltazione agli occhi del consumatore” e il packaging di allora, subiva l’influenza di questi concetti, ci racconta Michele Bondani fondatore di Packaging in Italy. Oggi un logo aziendale viene progettato e sviluppato partendo dai canoni tecnici e grafici richiesti dal web. E anche qui, rispetto a 20 anni fa, le caratteristiche sono cambiate, tanto che all’inizio si utilizzavano formati più squadrati mentre oggi è la forma tonda a farla da padrona. “Oggi la presenza su tutti i social network richiede una rappresentazione grafica della propria immagine in forma arrotondata, un aspetto che crea coordinazione e riconoscibilità. Un suggerimento che vorrei dare a chiunque voglia approcciare un progetto di restyling è di farsi guidare dal concetto di semplicità, che paga sempre”, aggiunge Bondani. Un esempio che può aiutare a comprendere meglio questo concetto riguarda il restyling del logo della Juventus.