Copper Architecture Forum 2017 42 ITALIAN by Copper in Built Environment

ITALIANO

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EDITORIALE

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UN’ARCHITETTURA IN EVOLUZIONE La diversità delle superfici offerte dal rame e dalle sue leghe oggi è più ampia che mai. È importante apprezzare la natura cangiante del materiale e l’evoluzione del suo aspetto sugli edifici, determinata dall’ambiente circostante: in questo e nei prossimi numeri, ci proponiamo di mostrare i cambiamenti nel corso del tempo su progetti selezionati, che puoi già trovare su copperconcept.org. Il nostro primo articolo esamina l’evoluzione della superficie di un intricato velo di rame traforato, che avvolge un massivo centro congressi in Texas (pagg. 4-9); segue poi un altro esempio creativo di rame forato, che stavolta forma l’interno di un centro culturale in Arabia Saudita (pagg. 10-11). Come contrasto, una facciata curva in rame pre-patinato annuncia un nuovo campus universitario di Cambridge (pagg. 12-15). Anche un’altra università inglese, questa volta a Middlesbrough, celebra le potenzialità curvilinee del rame, utilizzando una ricca lega dorata di rame (pagg. 16-19), la stessa che troviamo applicata per il teatrale ingresso di una galleria stradale in Austria (pagg. 20-21). Un nuovo punto di riferimento chiave per Copenhagen, il Maersk Building, è definito dalla sua griglia di alette di rame alte un piano - alcune si muovono in risposta al sole – che creano interessanti motivi su grande scala (pagg. 22-25). Sempre a proposito di modelli, ma a un livello più intimo e con perforazioni su misura, c’è un edificio high-tech in una storica regione industriale della Germania (pagg. 26-29).

A Vitoria-Gasteiz, in Spagna, tetti ondulati in rame prepatinato celebrano la mobilità nella stazione degli autobus (pagg. 30-31). All’opposto, per un nuovo asilo svizzero viene utilizzato l’ottone in facciata, su classiche case alpine ma secondo un approccio contemporaneo (pagg. 32 - 33). Sempre ottone e sempre in località alpina: è un moderno hotel in Austria, che fornisce un chiaro esempio di evoluzione visiva del materiale nel tempo (pagg. 34-37). Concludiamo questo numero con un edificio civico, in cui il rame prepatinato verde fa riferimento al suo contesto storico in Varsavia (pagg. 38-39). Copper in Architecture 2017: mentre stai leggendo, una giuria di architetti ha già selezionato i progetti finalisti del concorso. Quindi, è questo il momento di scegliere il tuo progetto preferito dentro questa rosa ristretta e aiutarlo a vincere il “Premio del Pubblico”: votalo ora su copperconcept.org! La Redazione

Ordina la tua copia gratuita e leggi i numeri arretrati su copperconcept.org Copper Architecture Forum 42, giugno 2017

Editore: Nigel Cotton, ECI

Copper Architecture Forum è parte della “European Copper In Architecture Campaign”. È pubblicato due volte all’anno e ha una tiratura di 25.000 copie.

Capo Redattore: Robert Pintér

La rivista è distribuita agli architetti e ai professionisti del settore edile in tutta Europa – e non solo – in lingua italiana, ceca, francese, inglese, polacca, russa, spagnola, tedesca e ungherese

Redazione: Ari Lammikko, Chris Hodson, Graeme Bell, Herbert Mock, Hermann Kersting, Irina Dumitrescu, Robert Pinter

E-mail: editorialteam@copperconcept.org Indirizzo: CAF, European Copper Institute, Avenue de Tervueren 168 b-10, B-1150 Brussels, Belgium Layout e produzione tecnica: ECI Stampa: Copy & Consulting Kft., Ungheria

Direttore: Chris Hodson RIBA

Collaboratori: Birgit Schmitz, De Kazimierz Zakrzewski, Pl Marco Crespi, It Nicholas Hay, UK Nikolaos Vergopoulos, Gr Nuno Diaz, Es Olivier Tissot, Fr Pia Voutilainen, Se, No, Fi, Dk Robert Pintér, Hu, Cz, Svk, Ru Yolande Pianet, Benelux

birgit.schmitz@copperalliance.de kazimierz.zakrzewski@copperalliance.pl marco.crespi@copperalliance.it nick.hay@copperalliance.org.uk nick.vergopoulos@copperalliance.gr nuno.diaz@copperalliance.es olivier.tissot@copperalliance.fr pia.voutilainen@copperalliance.se robert.pinter@copperalliance.hu yolande.pianet@copperalliance.eu

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INDICE

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2 UN’ARCHITETTURA IN EVOLUZIONE – editoriale 4 – 9 IL RAME, OLTRE LE CONVENZIONI – Un mantello di rame perforato riveste la massa di questo centro multifunzionale 10 – 11 IL RAME DENTRO LA PIETRA – Gli interni di questo centro culturale sono definiti dal rame perforato 12 – 15 BLU CAMBRIDGE – Un edificio universitario centrale è evidenziato dal rame pre-patinato 16 – 19 LA CURVA – Il cuore del campus di questa università viene annunciato da questo landmark in lega di rame 20 – 21 L’ARCHITETTURA DEL MOVIMENTO – Il nuovo ingresso di questo nuovo traforo alpino arricchisce l’esperienza dei guidatori

38 – 39

Mærsk Building, Copenhagen Foto: Adam Mørk

22 – 25 TORRE DI RICERCA – Una torre iconica gioca un ruolo importante nello skyline di Copenhagen 26 – 29 ESPRIMERE LA RIGENERAZIONE – Questa nuova sede centrale simboleggia il passaggio dalla vecchia industria all’hi-tech 30 – 31 INFRASTRUTTURA VERDE – Il trasporto pubblico diventa grande con questa moderna stazione dal tetto di rame 32 – 33 IL RAME PER GLI ASILI – Una coppia di edifici monolitici in ottone ospita gli asili di un villaggio alpino 34 – 37 SUPERFICI CHE SI EVOLVONO – L’aspetto dell’ottone che riveste questo hotel contemporaneo cambia naturalmente 38 – 39 RIFERIMENTO REALE – Questo edificio in rame prepatinato, vicino ad un palazzo reale, unisce passato e presente

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IL RAME,

OLTRE LE CONVENZIONI

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EDIFICIO VERDE

VINCITORE DI CONCORSO

Un velo trasparente di rame definisce il massivo Convention Center di Las Colinas, in Texas. Questo progetto innovativo, progettato da Studio Hillier, ha ricevuto un certificato LEED per le sue credenziali di sostenibilità. Il complesso multifunzionale da 25.000 m2, che incorpora una sala espositiva senza colonne in mezzo, è concepito come una pila contorta di scatole, consentendo all’edificio di ombreggiare se stesso e suoi cortili esterni. La verticalità genera un’impronta molto minore di quella prevista per la sua tipologia, rendendo più efficiente la realizzazione di eventi e più fluida la circolazione tra gli spazi, all’interno di luoghi interessanti che interagiscono tra loro.

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L’edificio ha ottenuto la certificazione ‘LEED Silver’ dall’US Green Building Council, grazie alla sua integrazione tra principi di sostenibilità e design innovativo. Per il rivestimento sono state impiegate oltre 130 tonnellate di rame, selezionato come materiale naturale, leggero e a bassa manutenzione. Gran parte del rivestimento di rame è distanziato dall’edificio: fornisce ombra e un cuscino d’aria di raffrescamento, che riducono il consumo energetico. Qui, perforazioni graduali nel rame aggiungono anche effetti architettonici di trasparenza, sia di giorno che di notte. di Chris Hodson

Il progetto è stato un vincitore del 2015 North American Copper in Architecture Awards

Foto: Tex Jernigan

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RAME IN PRIMO PIANO

SUPERFICI DI RAME UNICHE Su tutta la superficie dell’edificio è stato sviluppato ed applicato un motivo unico, con pannelli di rame a sbalzo (per conferire una trama) o perforati (per dare trasparenza), ottenuti grazie a uno speciale processo meccanico. In parte dello sviluppo, è stato necessario esplorare come due strati dello stesso materiale perforato avrebbero potuto interagire tra loro. Qui, il design finale genera affascinanti motivi moiré, trasformandosi al proprio passaggio. I dettagli di progettazione creano anche l’illusione, a prima vista, di forme circolari discrete fluttuanti nello spazio, dovute all’esiguità dei “ponti” in rame che le collegano. Il rame con una “finitura lucida” è stato utilizzato ovunque deliberatamente – affinché la brillante superficie iniziale attraversi un lungo processo di patinatura naturale, determinato dal contesto locale. In poche settimane dall’installazione, il progetto aveva già cominciato a scurire in certe zone e, dopo un anno, l’intero edificio aveva sviluppato un tono blu-marrone scuro.

Architetti: Studio Hillier Produttore/Installatore del rame: A. Zahner Company Prodotto di rame: TECU® Classic Foto: Zahner - se non indicato diversamente

DOPO SETTIMANE

NUOVO

Foto: Tex Jernigan

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DI PIU’ ON-LINE

RAME IN PRIMO PIANO

SURFACE EVOLUTION

DOPO UN ANNO

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IL RAME DENTRO LA PIETRA di Chris Hodson Il progetto di Snøhetta Architects per il King Abdulaziz Center for World Culture a Dhahran, in Arabia Saudita, è stato concepito come un insieme di enormi pietre monolitiche arrotondate, avente ciascuna una funzione e carattere specifico. I componenti sottoterra - tra cui gli archivi e il museo – hanno un focus sul passato, mentre quelli a livello del suolo sono ancorati nel presente; la Torre della Conoscenza invece svetta in l’alto, protesa al futuro. Nel cuore del Center, la Sala Grande ospiterà mostre internazionali itineranti, festival, conferenze ed eventi, ed è considerata una “finestra sul mondo”. La sua forma esterna liscia naturale si riflette all’interno con una pelle di rame delicatamente curvata che caratterizza il vasto open space. Le fasce continue di rame sono state perforate per far entrare la luce, come a creare una calda notte stellata nel deserto.

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Architetti: Snøhetta Installatore del rame: EMT Srl – European Metal Technology, Roma Prodotto di rame: TECU® Classic (bond punch) Foto: Rida Salmi Photography

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”

Il rame del rivestimento è un materiale estremamente durevole che porta un senso di dignità.

BLU

CAMBRIDGE

Una spettacolare facciata ricurva, rivestita con file di strati in rame prepatinato blu-verde, annuncia il nuovo campus dell’Anglia Ruskin University a Cambridge (Regno Unito), come ci spiegano Richard Murphy Architects. Il sito (3,5 ettari ai margini di un’area storica sotto vincolo) ospitava una scuola elementare vittoriana in disuso, a fianco di edifici e terreni abbandonati. Il nostro sviluppo a stadi ha cercato non solo di creare nuovi spazi di formazione, ma anche di riparare e ripristinare un piccolo pezzo del tessuto urbano storico di Cambridge. Il primo stadio, completato nel 2014, ospita la Facoltà di Infermieristica e Assistenza Sociale. A questo si uniscono fisicamente il secondo e terzo stadio, nei piani superiori, formando un unico insieme connesso di edifici. Questo complesso racchiude nuovi spazi per cortili rivolti a sud, contenenti aree pavimentate e verdi, con accesso pedonale e ciclabile nel campus da tutti e quattro i lati. Architetti: Richard Murphy Architects Installatore del rame: NDM Ltd Prodotto di rame: Nordic BlueTM Living 3 Disegni: Richard Murphy Architects

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Foto: R G Carter Cambridge

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Foto: Richard Murphy Architects

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VINCITORE DI CONCORSO

Foto: Richard Murphy Architects

Questo progetto ha vinto il premio “Best New Large Building” al concorso Cambridge City Council’s 2015 Design & Construction, ed è stato finalista regionale al premio Royal Institute of British Architects 2017.

UN’ORIGINALE FACCIATA Al secondo stadio dell’edificio è stato dato un originale rivestimento di facciata in rame ed un tetto con un spettacolare profilo a scalini: serve a identificare il volume dell’aula conferenze all’interno, a segnalare anche l’ingresso del campus ed adeguarsi nel contempo alla scala dei vicini alloggiamenti vittoriani terrazzati. I tre edifici comprendenti il nuovo campus condividono la stessa muratura esterna, strutturata da dettagli in metallo scuro. Al contrario, il rivestimento in rame pre-patinato con aggraffature verticali accentua le facciate ricurve dell’aula conferenze.

ESTREMAMENTE RESISTENTE Il rame del rivestimento è un materiale estremamente resistente che supporta la longevità insita nella muratura delle altre facciate. Porta anche un senso di dignità che l’Università intende generare nei suoi edifici, per riflettere i suoi valori per l’istruzione superiore di qualità. Secondo noi, la pre-patinatura blu-verde ha dato subito ed in modo efficace la corrispondenza visiva più vicina al rame patinato naturale, senza aspettare che il tempo facesse per noi questo lavoro in 25 anni.

PROSPETTO NORD

PROSPETTO OVEST

PROSPETTO SUD

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LA CURVA

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Per un loro importante edificio recentemente completato, gli architetti Austin-Smith:Lord discutono come il rivestimento in lega di rame dorato definisca con forza il nuovo cuore del campus della Teesside University a Middlesbrough, Regno Unito. Il nuovo Palazzo per la didattica e i congressi - conosciuto come “La Curva” (The Curve) - fa parte di un progetto vincitore di concorso per un ambiente unico al centro della Teesside University, che include un esteso ambito pubblico, l’arte e l’illuminazione. Questo nuovo “cuore del Campus” si propone di competere con qualsiasi nuova università del Paese o addirittura d’Europa.

Il blocco didattico del nuovo edificio e l’auditorium da 200 posti sono collegati ed espressi da una facciata ricurva che avvolge i prospetti nord, est e sud, abbracciando l’estremità ovest del “cuore del Campus”. Esprimere separatamente ciascuno degli elementi dell’edificio crea l’opportunità per una composizione audace e sorprendente, tanto più che l’auditorium è in grado di “galleggiare” al primo e secondo piano, permettendo al paesaggio di fluire sotto e dentro l’edificio. Laddove il blocco didattico taglia verso il piano terra, si è ricavato un salone a tripla altezza con facciate non portanti completamente vetrate.

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ASPETTO VIGOROSO I materiali in facciata sono stati scelti considerando il contesto esistente e desiderando la realizzazione di una struttura con una forte e, possibilmente, unica identità. Sebbene la maggior parte degli edifici confinanti esistenti sono in muratura di colore chiaro, abbiamo ritenuto che la mera ripetizione di questo non avrebbe ridefinito con vigore sufficiente il carattere dello spazio esistente. Architetti: Austin-Smith:Lord Installatore del rame: European Roofing Systems Prodotto di rame: Nordic Royal TM Foto: MHK Photography

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Il desiderio di un edificio importante identificabile, che fosse fresco, emozionante e unico ha suggerito che dovevamo essere audaci nella scelta dei materiali. Abbiamo scelto un sistema di rivestimento in lega di rame dorato, che formasse facilmente le superfici curve dei muri e alloggiasse la forma delle finestre. La lega di rame porta un calore supplementare e consistenza al nuovo “cuore del Campus”, essendo un materiale che manterrà il suo aspetto di alta qualità con una manutenzione trascurabile.

PIANTA DEL PRIMO PIANO Circolazione pubblica Didattica Impianti/magazzini Toilette/docce Sala conferenze

PIANTA DEL PIANO TERRA

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L’ARCHITETTURA DEL

MOVIMENTO Uno dei collegamenti più importanti per l’Europa sudorientale, il tunnel Bosruck di 5,5 km, passa attraverso le Alpi dell’Ennstal, collegando l’Alta Austria con la Stiria. Il tunnel originale a due vie è stato ristrutturato ed un secondo è stato costruito a fianco. Fa ora parte della A9, l’autostrada Pyhrn, ed è percorso da circa 18.000 veicoli al giorno.

Architetto: Peter Riepl Installatore del rame: HODAPP Austria GmbH Appaltatore principale: ASFINAG. Austria Prodotto di rame: Nordic Brass Foto: Olaf Rohl - se non indicato diversamente

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Questa imponente opera di ingegneria è annunciata da nuovi portali ad entrambe le estremità del tunnel, secondo un progetto dell’architetto Peter Riepl, vincitore di concorso. L’approccio altamente architettonico adottato è inusuale per progetti di questo tipo, e suggerisce una nuova tipologia edilizia per celebrare le infrastrutture di trasporto. Ma alcuni precedenti possono essere trovati nel XIX secolo, con le architetture degli ingressi delle gallerie ferroviarie.

Foto: Otto Hainzl

SCHERMI TEATRALI Al Bosruck, l’architettura è completamente moderna e la strategia del progetto quasi teatrale. Una serie di schermi - fatti da cassette di ottone perforate, profilate e disposte in modo da riflettere la verticalità dei dintorni – celano parzialmente edifici e attrezzature essenziali per il funzionamento e la sicurezza dei tunnel. Essi impongono ordine visivo e coerenza per questi elementi disparati, ma offrono anche trasparenza e ariosità, simboli del collegamento ora senza barriere tra le due province federali. I ritmi degli schermi verticali in ottone sottolineeranno l’esperienza dei viaggiatori mentre si avvicinano e guidano dentro la struttura, muovendosi attraverso lo spettacolare “tetto volante” all’ingresso e all’ uscita delle gallerie, che funge da spazio di transizione tra l’interno e l’esterno. Questo approccio leggero contraddice il carattere permanente delle strutture e delle esigenze tecniche di un ambiente così difficile. L’ottone è stato scelto per la sua lunga durata e resistenza, compresa quella al sale antigelo, dopo la conduzione di un test di corrosione che ha simulato l’esposizione del materiale per 30 anni. di Chris Hodson

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TORRE DI RICERCA Nel gennaio 2017 alla presenza di Sua Maestà la Regina Margrethe è stato inaugurato il Maersk Building, una nuova iconica torre che aggiunge un importante punto di riferimento allo skyline di Copenhagen. C.F. Møller Architects spiegano il loro progetto, caratterizzato da continue fasce curvilinee di frangisole verticali in rame. L’intento architettonico era quello di creare un punto di riferimento sostenibile in dialogo con la città e l’università, in modo nuovo e aperto. Il nuovo complesso vuole fungere anche da catalizzatore per un positivo sviluppo urbano nelle sue immediate vicinanze e nell’intera città. La torre, di 15 piani, ha alla sua base una serie di edifici più piccoli contenenti le funzioni comuni: tre auditorium, aule, mensa, laboratori di pratica, sale conferenze e book-cafè. Architetti: C.F. MØLLER Installatore del rame: Waagner-Biro Stahlbau AG . Wien . A Prodotto di rame: TECU® Classic Foto: Adam Mørk Disegni: C.F. MØLLER

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DI PIU’ ON-LINE

FACCIATA DINAMICA

EDIFICIO VERDE

VINCITORE DI CONCORSO

UN HUB SOCIALE PER IL CAMPUS La parte più sorprendente su questo livello è l’ampia piazza della scienza, che formerà il nuovo hub sociale dell’Istituto Panum e il campus di Nørre dell’Università di Copenaghen nel suo insieme. Ospita l’ingresso principale e collega tutte le funzioni del complesso. Verrà a crearsi un nuovo parco pubblico del campus, che offrirà spazi di studio all’aperto e attività ricreative per ricercatori e studenti, così come i nuovi spazi naturali per tutti i residenti di Nørrebro, insieme ad una passerella sospesa di 300 metri. Il pubblico sarà invitato a visitare la cima della torre con cafè, sala e punti panoramici. Il nuovo edificio (42.700 m2) ospita impianti all’avanguardia per la ricerca e l’insegnamento delle scienze mediche e della salute. La maggior parte dei piani sono dedicati alla ricerca avanzata e l’edificio è quindi progettato per essere completamente stabile. Il suo nucleo di calcestruzzo è stato gettato in situ, in modo che le vibrazioni provenienti dalla città non disturbino le attività di ricerca. Questo è anche uno degli edifici laboratorio a più basso consumo energetico della Danimarca e riutilizza l’energia dispersa, il teleraffrescamento, recupera l’acqua piovana per usi sanitari e di irrigazione, ed ha 1.500 m2 di celle solari.

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IL PROGETTO E IL SUO SVILUPPO L’ambiente urbano e linee visuali per tutta la località sono stati fattori chiave nel plasmare il palazzo Mærsk. L’impronta triangolare è derivata dagli angoli delle strade adiacenti e la forma presenta il suo timpano più stretto verso la guglia slanciata di una chiesa vicina. Questo orientamento contribuisce anche alla efficienza energetica dell’edificio riducendo l’esposizione a sud e quindi il guadagno solare. Il masterplan crea una composizione facilmente leggibile sul sito - una forma stellata, consentendo al complesso di essere realizzato in fasi, lasciando spazio per ulteriori estensioni future che potrebbero non essere state ancora definite. La forma a stella crea anche una serie di vivaci spazi urbani strettamente correlati agli edifici circostanti e ai paraggi, fornendo spazi verdi così come percorsi pubblici in tutto il sito - sempre per il bene comune.

EFFICIENZA ENERGETICA E DIAGRAMMA DI SOSTENIBILITÀ Ventilazione naturale degli atri, attraverso l’effetto solare passivo nella facciata a doppia pelle Involucro altamente isolato Frangisole mobili Le forme arrotondate e gli edifici bassi di supporto, come le piante alla base della torre, assicurano una buona deviazione dei venti Biodiversità

Tetti verdi su ogni edificio per la gestione delle acque piovane Aperture permettono alla luce naturale di arrivare in profondità nel volume dell’edificio Buone connessioni visuali tra i piani – rafforzano il senso di comunità tra le unità di ricerca sovrapposte Vita sana – l’uso attivo delle scale interne reduce i consumi di energia per gli ascensori Ascensori pubblici offrono visioni della comunità Percorsi pubblici attraverso il complesso: creano una scorciatoia completamente accessibile al campus e alla torre della scienza, 24 ore al giorno

Ingresso fornitori: impatto ridotto con Base trasparente in dialogo con l’integrazione nella base coperta dell’edificio l’intorno e la città Raccolta delle acque meteoriche per irrigazione e gabinetti

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Parcheggio biciclette coperto, connesso direttamente a spogliatoi e piste ciclabili pubbliche

UNA GRIGLIA ANIMATA IN RAME L’aspetto esterno della Torre della Scienza entra in dialogo con il preesistente complesso Panum e gli edifici circostanti, dove domina il rosso dei mattoni. La facciata è costruita sotto forma di reticolo, con “celle” di finestre a tutta altezza, che spezzano la larga scala dell’edificio. Queste celle sono dotate di oltre 3.000 alette verticali di rame. La scelta del rame su questo importante edificio anticipa i cambiamenti naturali che si verificheranno: dal lucido iniziale si passerà al marrone scuro, fino a sviluppare la patina verde solo dopo molti anni. Un terzo dei frangisole si muovono: aprendosi e chiudendosi permettono alla facciata di cambiare continuamente carattere, in risposta al percorso del sole intorno all’edificio. Quando viene attivata, ogni sezione si divide in due con una metà che rimane ferma mentre l’altra scorre davanti al vetro della finestra, dando una protezione efficace contro il guadagno termico nei laboratori. Questo aiuta ad assicurare che l’edificio raggiunga la classificazione “low-energy class 2015”, e si aggiunge anche alle credenziali di sostenibilità dell’edificio, accanto alla scelta del rame come materiale di eccezionale durata, che alla fine sarà pure riciclato.

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ESPRIMERE LA RIGENERAZIONE di Chris Hodson La lega dorata di rame - applicata come un materiale assolutamente moderno per questa sede centrale aziendale - annuncia la sostituzione delle vecchie industrie pesanti con il nuovo hightech. L’edificio recentemente completato è al centro della rigenerazione di una storica area siderurgica a Dortmund, nella regione tedesca della Ruhr.

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Dal 1990, la microsonic di Dortmund si è concentrata sullo sviluppo e produzione di sensori ultrasonici innovativi per le tecnologie dell’automazione industriale. La sua nuova sede centrale non solo ha raddoppiato la capacità produttiva, ma fornisce anche un ambiente di lavoro leggero, attraente e aperto, in linea con la filosofia di una azienda di tecnologie innovative. Progettata dagli architetti F & G Geddert e plus 4930, l’edificio di tre piani combina aree di produzione e di stoccaggio, laboratori di sviluppo e un piano di uffici per gestione, vendite e amministrazione.

LA TERRAZZA ESPOSTA A SUD La pianta del palazzo è un semplice quadrato, che al primo piano si riduce ad una U che circonda una terrazza verde. La terrazza, esposta a sud, offre uno spazio ricreativo per i dipendenti e un luogo per incontrarsi all’aperto, dominato da un generoso cafè che condivide la vista panoramica verso il vicino lago Phoenix. Gli alloggi del secondo piano si riducono ulteriormente ad un blocco fronte strada e ad un’ala per servizi, avvolta in una maglia in lega di rame. Un “faro” centrale sopra la reception collega le differenti parti dell’edificio su tutti e tre i piani e assicura una stretta interazione tra i settori aziendali.

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IL SUONO DEL RAME Le facciate dorate dell’edificio comprendono cassette longitudinali, realizzate con una lega di rame-alluminiozinco, con un motivo regolare di fori circolari. Il loro look contemporaneo smentisce i sottili riferimenti alla storia e al futuro sia di microsonic sia dei suoi dintorni, riflessi in un intervento dell’artista Sebastian Freytag, il cui lavoro tratta della storia della Ruhr e di Dortmund, in collaborazione con gli architetti. È stata sviluppata una sequenza di parole che descrivono la storia, il presente e il futuro del luogo. Con programmi su misura, le frequenze sonore di queste parole, come se pronunciate dai dipendenti, sono state tradotte in grafici espressi da perforazioni su singole cassette in lega di rame. Queste “parole pronunciate” appaiono disperse casualmente in mezzo ai normali pannelli grigliati perforati intorno all’edificio.

Architetti: F&G Geddert e plus 4930 Installatore del rame: Heinrich Schmid GmbH & Co. KG e Geschäftsbereich Komplettbau Progettazione della facciata in rame: Transform Engineers AB Prodotto di rame: Nordic RoyalTM Foto: Fa. microsonic GmbH

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METODI MODERNI Per realizzare le intenzioni del progetto, era essenziale la continuità delle facciate: la superficie della lega di rame perforato è stata applicata senza interruzioni sopra le serrande pieghevoli delle aperture vetrate. Per eseguire con successo questa architettura contemporanea e le sue strette tolleranze, i metodi moderni per i dettagli e la costruzione si sono dimostrati critici: sono state usate tecniche di modellazione 3D e di prefabbricazione. Gli specialisti di facciate hanno lavorato a stretto contatto con il fornitore e i produttori della lega di rame, sviluppando dettagli innovativi e ottimizzando l’uso del materiale.

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INFRASTRUTTURA VERDE Onde di rame pre-patinato definiscono il design – di Ocenda Usandizaga Arquitectos - della nuova stazione degli autobus a Vitoria-Gasteiz, Spagna, e ne rafforzano il forte programma di sostenibilità. La peculiare pianta ad U raccoglie il traffico dei bus, con i suoi due bracci coperti di rame che forniscono riparo per l’imbarco passeggeri. La base della U costituisce il nucleo avente un grande salone centrale e varie strutture pubbliche, tra cui un cafè e un ristorante all’ultimo piano, oltre ad uffici e una sala controllo. La sua facciata completamente vetrata si apre su una grande piazza pubblica.

Architetti: Ocenda Usandizaga Arquitectos Installatore del rame: Vicente Escolano Prodotto di rame: TECU® Patina Foto: Francisco Saborido Garcia

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ICONICI PROFILI DEL TETTO Le curve ondulate e i piani ripiegati di ciascun braccio continuano oltre il nucleo dell’edificio per collegarsi a due altre superfici del tetto, terminanti in quattro distinte tettoie sulla facciata della piazza, rivelando strisce di legno nei soffitti. Gli iconici profili del tetto e il loro rivestimento in rame verde intendono rappresentare il patrimonio industriale della città. Questo edificio “verde” consegue l’efficienza energetica con la geotermia, la produzione di energia elettrica fotovoltaica, tecnologie di illuminazione intelligente a LED e grandi lucernari per l’illuminazione e il guadagno solare passivo quando necessario. Queste imponenti iniziative di sostenibilità sono supportate dalla selezione dei materiali in particolare il rame, che non solo è venuto interamente da fonti riciclate, ma può anche essere riciclato nuovamente al termine della vita utile dell’edificio. di Chris Hodson

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IL RAME PER GLI ASILI Luminoso e riflettente al sole delle Alpi, l’ottone delle facciate e dei tetti su questa coppia di edifici interconnessi a Vétroz, in Svizzera, si scurirà naturalmente e svilupperà il suo carattere. Qui, l’ottone è usato in fasce verticali di mutevole larghezza, non limitato da cornicioni, grondaie o altri elementi tradizionali: darà un approccio monolitico e moderno alle case con tetto a spiovente, accentuato dai timpani in cemento. Savioz Fabrizzi Architectes descrivono il loro progetto. 32 COPPER ARCHITECTURE FORUM 42/2017

I due edifici - ciascuno di tre piani - si trovano lungo una pendenza naturale e sono collegati da un passaggio sotterraneo riscaldato. L’edificio sud ospita il pre/post-scuola per l’infanzia e l’asilo, mentre l’edificio nord ospita l’asilo aziendale. L’accesso avviene tramite percorsi in pendenza che corrono per la lunghezza del sito, consentendo un facile accesso per i passeggini ad entrambi gli edifici. Gli spazi tra e intorno agli edifici sono riorganizzati in aree per i diversi gruppi di bambini, in uno spazio pubblico a nord e una zona di discesa da auto a est.

LA DISPOSIZIONE GIOCOSA DELLE FINESTRE Internamente, entrambi gli edifici sono privi di strutture intermedie, diventando così più flessibili possibile. Questo principio viene rafforzato integrando i magazzini nelle pareti esterne. Le aree principali quindi passano proprio attraverso l’edificio, fornendo una gran quantità di luce e relazioni diversificate con l’esterno. La disposizione giocosa delle finestre offre varie opzioni per adattare gli spazi e aggiunge dinamismo alle facciate. Il loro posizionamento le trasforma in nicchie utilizzabili a scala di bambino. SEZIONE

Architetti: Savioz Fabrizzi Architectes, Sion, CH/ Atelier d’architecture Cordonier Joseph Sàrl, Lens, CH Installatore del rame: MAB Amsler . Bellach . CH Prodotto di rame: TECU® Brass Foto: Thomas Jantscher

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SUPERFICI CHE SI EVOLVONO L’Hotel am See si trova vicino al Lago di Costanza nella località austriaca di Hard. I suoi architetti FRÜH ARCHITEKTURBÜRO ZT spiegano la logica alla base dell’elegante ma sobrio design e utilizzo dei materiali. Le foto scattate al completamento nel 2011 e in tempi successivi mostrano la sequenza dei cambiamenti visivi che si verificano quando le leghe di rame vengono esposte nell’ambiente.

L’edificio è composto da due blocchi collegati e disposti per generare affascinanti spazi pubblici esterni, tra cui un ristorante con terrazza e dei prati per prendere il sole a fianco di un ruscello. Questa geometria crea un collegamento tra la città e la riva del lago. Internamente, una chiara suddivisione in zone guida gli ospiti lungo percorsi che vanno dal garage sotterraneo alla hall, bar e sala per la colazione, per poi dispiegarsi verso le 50 camere da letto e, infine, al centro benessere sul tetto.

Architetti: FRÜH ARCHITEKTURBÜRO ZT GmbH Installatore del rame: Rusch Spenglerei und Dachdecker, Bregenz Prodotto di rame: TECU® Brass Foto: Christine Andorfer

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MATERIALI DI ALTA QUALITÀ L’intero hotel è stato progettato per essere spazioso, luminoso e aperto. È stata presa una particolare cura per il design delle camere da letto, concentrandosi sulle vaste aperture vetrate dei balconi privati. In contrasto alla tipica planimetria dei piani degli hotel, i bagni sono stati spostati verso l’esterno e vengono inondati di luce naturale. Pietra naturale e legno locale danno continuità e si aggiungono alla tavolozza di materiali di alta qualità utilizzati in tutto l’edificio.

FACCIATA IN OTTONE L’edificio è avvolto da una facciata ventilata in ottone, accentuata dai giunti aggraffati verticali, le cui distanze variabili danno l’apparenza di onde su tutta la facciata. È interessante notare che le facciate assumono aspetti diversi, variando tra una pelle altamente strutturata ed una continua più morbida, a seconda dell’ora del giorno, il tempo e la stagione. L’ottone viene anche applicato come un rivestimento continuo per i parapetti e i soffitti dei balconi. Abbiamo scelto l’ottone come rivestimento esterno predominante per la sua durata, ma, soprattutto, per i cambiamenti dei suoi vivaci colori che - nel tempo - vedranno il giallo brillante trasformarsi in un ricco marrone scuro-antracite.

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SURFACE EVOLUTION 2016

2011

L’EVOLUZIONE DELL’OTTONE Ottone è una lega di rame e zinco, inizialmente con un caratteristico colore giallo dorato. Esposta all’atmosfera, la superficie comincia a scurire in poche settimane e può diventare marrone scura, a volte in un solo anno. In generale, superfici verticali di ottone si manterranno marroni scure, anche se una patina blu/verde si può sviluppare prima o poi sui tetti o su altre aree in cui l’acqua piovana rimane più a lungo. I cambiamenti e la loro tempistica sono determinati da diversi fattori tra cui luogo, orientamento, tempo atmosferico e qualità dell’aria. Laddove si desiderasse un colore dorato anche su tempi lunghi, una lega di rame-alluminio-zinco conserva il suo colore originale e semplicemente perde un po’ della sua lucentezza nel tempo, dando una finitura opaca.

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SURFACE EVOLUTION

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Architetti: Kuryłowicz & Associates Installatore del rame: OPAL Prodotto di rame: Nordic GreenTM Foto: Wojciech Kryński

RIFERIMENTO REALE Un moderno edificio civile in un importante quartiere storico di Varsavia fa riferimento al verde dei tetti in rame del vicino palazzo reale, come ci spiegano gli architetti Kurylowicz & Associates. Sebbene nato dal nostro progetto vincitore di concorso del 2000, il Municipio di Wilanów è rimasto parzialmente costruito per un decennio, prima di venire completato a fine 2014. Il progetto intende creare un edificio contemporaneo, chiaramente democratico e aperto ai residenti – così come dovrebbero essere gli edifici governativi locali - e situato in un attraente spazio urbano che risulterà invitante per meeting ed eventi.

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Lo sviluppo forma un triangolo, diviso in due parti: il Municipio stesso, annunciato da una torre dell’orologio presso un suo vertice, e un blocco per uffici. Questi sono separati da una piazza con anfiteatro e posti a sedere, parzialmente coperti dal tetto dell’edificio principale, che sovrasta la facciata in rame pre-patinato verde. Un lato del triangolo corre lungo la strada tra il centro di Varsavia e il Palazzo Wilanów. Su questo fronte, il rame pre-patinato viene utilizzato in combinazione con la pietra, che caratterizza entrambi gli edifici lungo la via principale. La vicinanza ai palazzi storici e ai materiali là utilizzati - tra cui il rame sui tetti barocchi - hanno avuto un forte impatto sul nostro concetto di design. Abbiamo cercato di fare riferimento alle tradizioni locali, ma creando allo stesso tempo una soluzione contemporanea: qui, il rame agisce come un ponte tra la storia e i giorni nostri.

Municipio

ALTRI ARTICOLI Copper Architecture Forum ha già illustrato l’interesse di Kurylowicz & Associates per il rame pre-patinato: presso l’Università di Varsavia (CAF 34, pag. 24) e presso il Museo di Storia degli ebrei polacchi a Varsavia (insieme a Lahdelma & Mahlamäki, CAF 35, pag. 25).

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