Corriere della Piana - Inserto Sportivo n.33 Sport Magazine

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Inserto Sport Magazine. Supplemento al n° 33 del Corriere della Piana mensile d’informazione della Piana del Tauro


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Editoriale

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La Reggina è morta?

Viva la Reggina!

di Luigi Mamone

Rinasce come ASD e punta al ritorno nell’Olimpo del calcio

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a nota saliente di questo luglio, a parte il caldo africano, è stata l’emersione- senza “ se” e senza “ma” - di una crisi che ha investito con effetti dirompenti il mondo dello sport e, in particolare, quello del calcio. Non s’era fatto in tempo a brindare per lo scampato pericolo retrocessione, che la gloriosa Reggina, che vestì di orgoglio la Calabria nelle sue tante stagioni in serie A, è sparita, immantinentemente schiacciata dalla crisi economica e finanziaria e dal disamore dei tifosi, non tanto verso la squadra, ma verso il presidente di quella società oggi messa in liquidazione o forse destinata al fallimento. Finire fra i semiprofessionisti. Forse meglio sarebbe stato essere retrocessi. Ma - a ben vedere - la retrocessione sul campo avrebbe fatto ricadere la colpa sui Corriere della giocatori e sul tecnico, Piana che - in verità - di colSport Magazine pe nella crisi societaria Supplemento al della Reggina, non ne Corriere della Piana avevano. La Reggina, N°33, del 31 Luglio 2015 decimata nelle potenDirettore Responsabile zialità economiche e di operatività finanziaria Luigi Mamone da vicende esterne, che Testi avevano travolto pezzi Gaetano Mamone importanti della comDeborah Serratore pagine societaria e arFrancesco Di Masi roccata sulle posizioni Gianluca Iovine Paolo Lucio Albanese di Lillo Foti, pian piano Vincenzo Vaticano aveva perso il seguito e Emanuele Di Matteo la carica della tifoseria Federica Mamone che non aveva mai accettato il basso profilo Foto societario delle ultime Free’s Tanaka Press Walter De Fiores stagioni. Foti, a dire il Gianluca Iovine vero, aveva fatto di tutCristina Taverniti Tonino Grillea Grafica e impaginazione Umberto Sirò

to per acquisire la partecipazione e i capitali dell’italo americano Nick Scali. Nulla è però successo. Non conosciamo la ragione. Ma alla luce di certe notizie la cui fondatezza è tutta da verificare - pubblicate da un noto foglio che si caratterizza per news legate a scoop e ad entrature negli ambienti giudiziari e di ogni possibile Santa Inquisizione, calcistica e non, lo “zio d’America” ha preferito andare ad investire i propri soldi in altri lidi e in altre nazioni dove mostrare il compendio di decine d’anni di lavoro e di successo imprenditoriale non viene - de plano - equiparato a “mafiosità”. Dopo il “Consummatum est” l’intervento in zona Cesarini, di Mimmo Praticò, past president del CONI calabro, di Falcomatà jr, current major della città dello Stretto e dello stesso Foti, volto a strappare al Presidente Tavecchio una deroga al termine perentorio nel tentativo di trovare i soldi necessari a iscrivere la squadra in lega pro, aveva lasciato acceso un lumino di speranza. Nonostante ciò Tavecchio dopo qualche giorno suonava il de profundis per la società di Via Giudecca dichiarando risolti - ope legis - i vincoli contrattuali degli atleti che - con senno del poi - avrebbero potuto essere venduti prima per impinguare le casse societarie. Da questo psicodramma e, grazie alla volontà di Pratticò e del dirigente Martino, nel volgere di pochi giorni prendeva corpo la neonata ASD Reggina 1914, che manterrà intatto il blasone amaranto e punta in alto: ad un ritorno - nel volgere dei tempi tecnici di promozione - nell’olimpo dei professionisti. Mimmo Praticò, anzitempo defenestrato dal CONI grazie ad una congiura di Palazzo, sta dimostrando con un lavorio h 24 di muoversi da manager e di pensare in grande e si spera che presto vi saranno importanti novità e l’ ingresso di gruppi finanziari importanti.


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Lo Stadio Granillo in un momento di festa

di Gaetano Mamone

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Game over

iente da fare per la Reggina, ripartire dai dilettanti sembra l’unica strada percorribile, nonostante gli sforzi profusi in questo periodo da imprenditori locali, dall’ex Presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, da ex calciatori della Reggina e semplici tifosi che si sono mobilitati per raccogliere i fondi necessari per far ripartire la Reggina dalla lega pro. Sogno interrotto, la speranza di realizzare un’altra impresa dopo la salvezza contro il Messina è sparita, una salvezza piu importante di tutte le altre raggiunte nei vari anni in serie A, in B, e per l’appunto il super derby contro il Messina qualche mese fa, sarebbe stata la salvezza della vita, di continuare a militare in un campionato professionistico dove ha meritato di stare in tutti questi anni. Una fine tristemente annunciata quella degli amaranto, l’ultima speranza svanì con la notizia dello svincolo di tutti i calciatori per le squadre non ammesse al campionato, stessa fine per nobili decadute come Varese e Venezia che ripartiranno dalla serie D, stesso destino che tocca alla Reggina se ripartirà sperando che

di Luigi Mamone

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questo non sia l’ultimo capitolo di una storia lunga 101 anni. Dobbiamo domandarci cosa abbia potuto provocare questo tracollo, che ha interessato non solo la Reggina ma anche altre piccole realtà del territorio della provincia di Reggio Calabria. Possibile che le potenzialità dell’imprenditoria regionale che consentirono in anni passati una prolungata militanza in serie A, siano di colpo e tutte contemporaneamente venute meno? Cosa ha provocato la fuga delle aziende? Perché alcune realtà già da tempo erano andate a riciclarsi in società dilettantistiche slegando il proprio brand dalla società di via delle industrie? Tutti interrogativi ai quali il tempo darà delle risposte. Certamente la trattativa tra Lillo Foti e Nick Scali aveva tenuta desta la speranza di poter uscire dal guado. Così purtroppo non è stato e la verità sul mancato accordo la conoscono solo le due parti. Reset allora e addio al professionismo, sperando sia solo momentaneo e che, nel giro di qualche anno, certamente con una dirigenza totalmente nuova si possa tornare ai ranghi del professionismo dove la Reggina ha meritato negli anni e dove merita di stare…

La Copertina è doverosamente dedicata a Gigi Marulla, bomber del Cosenza e gloriosa bandiera del calcio calabrese, stroncato da una sincope ad appena 50 anni lo scorso 18 Luglio

L’eternità è nell’attimo

igi Marulla fu il mito delle migliori stagioni del Cosenza e rappresentò per tutti gli sportivi calabresi una bandiera e un punto di riferimento. Il suo

nome resterà negli annali del calcio, e non solo nel cuore dei tifosi rossoblu di cui fu per anni l’idolo. Addio, Gigi, e grazie per quanto hai saputo donare alla Calabria.


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Palmese

La quiete dopo la tempesta

La Palmese può finalmente pensare alla prossima stagione

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embrava un terremoto dal potere devastante, invece si è rivelata una piccola scossa di assestamento. E’ stato un mese particolarmente “caldo” per la Palmese e la sua accesa tifoseria. Fino al pomeriggio del 10 Luglio - termine valido per l’iscrizione al campionato di serie D - le certezze della centenaria squadra dei record sembravano in parte smarrite: Pino Carbone, stanco - come un moderno “gigante Atlante”- di trasportare “il cielo sulle sue spalle”, aveva gettato la spugna. “Non è possibile gestire un club come la Palmese completamente solo!” Ad accorrere in soccorso a questo grido di aiuto non è stata l’imprenditoria locale, ma i comuni tifosi neroverdi, che nel loro piccolo hanno acquistato più di 150 abbonamenti di persone singole e quasi 200 in totale in poche settimane. La campagna “Palmi si Desti”, ideata dal Sindaco Barone, seppur parzialmente surreale (è infatti impensabile che una squadra possa iscriversi a una serie D solo coi proventi degli abbonamenti!) è comunque servita - in maniera simbolica - a smuovere le coscienze, risvegliando il senso di appartenenza alla città e al Club della Costa Viola. In realtà Carbone si è dovuto

di Deborah Serratore

muovere su altri fronti per consentire alla neopromossa di partecipare al “gran ballo” del quarto campionato nazionale: è ufficiale ad esempio la collaborazione a livello sponsoriale col patron della Cittanovese Francesco D’Agostino, così come è cosa certa l’ingresso nel team neroverde del noto giornalista e conduttore TV Lino Polimeni, a cui spetterà la gestione del marketing. Ora che il “terremoto” politico-societario si è rivelato meno grave del previsto e che la domanda di iscrizione (insieme al pagamento di 19000 Euro di tassa associativa e di 31000 di fideiussione) è stata presentata in Lega Nazionale Dilettanti, la Palmese può finalmente pensare alla prossima stagione: il coach Rosario Salerno (fresco vincitore del premio Stadioradio.it come migliore allenatore di Eccellenza) ha aspettato pazientemente che la bufera si acquietasse, dimostrando così grande attaccamento ai colori neroverdi, e adesso è vicino alla conferma. Un paio di incontri con Pino Carbone sono bastati per tracciare un “abbozzo” sulla Palmese del futuro: Salerno vorrebbe riconfermare quasi tutti i big (che dovranno ovviamente adeguarsi alle esigenze della società), presentatisi in questi giorni al “cospetto” del loro presidente per decidere in-


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Ruspe al Lo Presti

sieme il da farsi. A tal proposito sembra che tra gli indecisi vi siano Sinicropi, Foderaro e Piemontese, quest’ultimo finito ”nell’occhio del ciclone” a causa dell’intercettazione telefonica che lo avrebbe visto rispondere in maniera affermativa a degli appellativi ingiuriosi nei confronti di Carbone da parte del Presidente del Sambiase. L’energico condottiero lametino, auspicando un appianamento di queste polemiche, ha già dato le sue direttive per gli acquisti: due under del Cutro, Antonio Mercuri (esterno di centrocampo con esperienze in D con la maglia del Sambiase) ed il giovane portiere Christian Maruca sono stati arruolati nella “corazzata Palmese”. Nel frattempo procedono a vele spiegate i lavori - iniziati il 29

Giugno 2015 per la posa dell’erba sintetica al Lo Presti: la ditta di Lamezia “Ediltecnica Costruzioni s.a.s.” di Antonio Scarpino ha già abbattuto i primi settori della gradinata per tutelare l’incolumità dei giocatori: entro 49 giorni il restyling dovrebbe essere ultimato, appena in tempo per l’inizio dei campionati previsto per il 6 Settembre. Il “terremoto” è passato senza danni a persone o cose, la “mini crisi” Palmese deve però far riflettere per il futuro: affinchè queste “scosse” non si verifichino più è necessario che imprenditoria locale ed amministrazioni politiche si impegnino maggiormente a non lasciare i singoli presidenti dei club a trasportare da soli “il cielo sulle spalle”.

Rosario Salerno vincitore del premio Stadioradio.it come migliore allenatore di Eccellenza


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CALCIO: Alternanza nella dirigenza

Nuovo Presidente per l’A.S.D. Cittanova

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a A.S.D. CALCIO Cittanovese, in occasione della recente assemblea dei soci tenutasi lo scorso 8 Luglio presso la sede sociale, ha ridefinito il suo assetto societario con l’elezione del nuovo Presidente e la composizione del Consiglio Direttivo della società, approvando il badget economico di spesa e il piano organizzativo in vista della partecipazione alla stagione calcistica sportiva 2015/2016. Alla carica di Presidente succede ad Antonio Loprevite, che rimane comunque nel Consiglio Direttivo assieme al fratello Pino Loprevite, il Sig. Ferdinando Caruso, giovane con una straordinaria passione per il calcio, il quale con grande entusiasmo ha accettato l’incarico conferitogli all’unanimità dal gruppo dirigente, dimostrando grande entusiasmo, voglia di vincere ed attaccamento non comune ai colori giallorossi. Confermato, ancora, per il suo impegno e la sua pluriennale esperienza, Francesco De Matteis, nel ruolo di Vicepresidente, mentre nel consiglio Direttivo un nutrito gruppo di professionisti ed imprenditori locali tra i quali spicca il nome di Francesco d’Agostino, patron della Cittanovese negli ultimi campionati vincenti ed oggi Vice presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Girolamo Guerrisi, Alessandro Condello, Francesco Deraco, Francesco Avenoso, Salvatore Cento, Antonio Loprevite ex-Presidente e Pino Lo-

di Francesco Di Masi

previte. Il gruppo Dirigente appena eletto ha espresso:” viva e piena soddisfazione per l’avvio della nuova fase progettuale e sportiva che la A.S.D. Calcio cittanovese ha inteso affidare, con larga condivisione e con meritata fiducia, a Ferdinando Caruso, da sempre appassionato di calcio, fortemente legato ai colori sociali della maglia ed animato da tanto entusiasmo di proseguire i successi fino ad ora ottenuti. Le scelte societarie sono proiettate, dunque, a far si che la Cittanovese dica la sua con forza e determinazione anche nel difficile campionato regionale di eccellenza, dove intende disputare un campionato di alta classifica, lasciando aperte le porte ad ogni possiblle risultato finale. Un caloroso ringraziamento è stato rivolto al Pesidente uscente Antonio Loprevite per quanto ha saputo fare negli anni per i colori giallorossi. Definito ed approvato contestualmente il nuovo programma societario che vede il sodalizio fortemente proteso alle nuove scelte di mercato. Vogliamo costruire una rosa di qualità, confermando i pezzi da novanta del campionato scorso con l’innesto di elementi di gran qualità e di categoria superiore. “La Cittanovese - ha ricordato il dirigente Francesco D’Agostino - si conferma realtà


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capace di coinvolgere nel proprio progetto sportivo - agonistico figure giovani e di grande competenza. A Ferdinando Caruso va il mio augurio di buon lavoro. A breve saranno annunciati i nuovi acquisti che andranno a rafforzare il già forte organico dello scorso anno. Vogliamo fare bene anche in Eccellenza, dopo due anni straordinari costellati da vittorie e riconoscimenti importanti”.“Ho raccolto con entusiasmo e profonda emozione la sfida che mi è stata proposta - ha affermato il Presidente della Calcio Cittanovese Ferdinando Caruso -. Ci attende una stagione impegnativa che vogliamo affrontare puntando ai piani alti Nuova Dirigenza al Centro il Presidente Ferdinando Caruso

della classifica. Insieme ad un gruppo dirigenziale di alto livello, con il quale condivido l’amore per questi colori e per Cittanova, contribuirò alla crescita di questo straordinario progetto”. La società A.S.D. Calcio Cittanovese, sicura del sostegno dei suoi tifosi, in vista della nuova avventura nel Campionato regionale d’Eccellenza, ha aperto ufficialmente la campagna abbonamenti. Il Corriere della Piana e tutta la Redazione esprime all’A.S.D. Cittanova, voti augurali per la nuova Dirigenza e per il prossimo campionato, così da poter scrivere, nell’inserto sportivo, pagine di gloriose e future vittorie.


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Davide Rovere

Campione Italiano di Pistola Grosso Calibro di Deborah Serratore

La vera gara da vincere è quella con se stessi”. Questa filosofia di vita ha portato Davide Rovere, strabiliante tiratore rosarnese di appena vent’anni, a “superare - appunto - se stesso” sbancando i Campionati Italiani Assoluti di tiro a segno che si sono tenuti a Bologna dal 9 al 12 Luglio 2015: “l’enfant prodige” del TSN Palmi, alla sua prima partecipazione tra i seniores, si è laureato Campione d’Italia nella specialità PGC - Pistola Grosso Calibro “fascia B” con un mirabile 569/600 (15 le mouches), punteggio che gli ha consentito di appendere al collo pure la medaglia di bronzo

Un momento della premiaizone

nel concorso assoluto (che racchiude cioè le due fasce A e B). Il “piccolo genio” calabrese, da sempre abituato a collezionare medaglie a livello junior (è stato quattro volte vicecampione italiano in pistola sportiva PSP e bronzo in pistola automatica lo scorso anno), non si è intimorito davanti a “giganti” come l’esperto Maurizio Calzolari, giunto terzo in Fascia B, o addirittura il pluriolimpionico - nonché ex campione europeo - Vigilio Fait, escluso dal podio per mano dello stesso Rovere nell’assoluto per una lunghezza (568/600): è proprio il caso di dirlo, “Davide ha scalzato Golia”. Davanti agli eccezionali risultati - ottenuti


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Rovere sul podio

peraltro in una specialità in cui si cimenta solo da un anno - il fuoriclasse della Piana non si scompone più di tanto, quasi a “nascondere” la sua grandezza: “Non mi esalto per una vittoria né mi deprimo per una sconfitta, cerco semplicemente di confrontarmi con i miei limiti”. Glaciale, implacabile nelle due riprese, sia nel primo stage del mattino (trenta colpi di lento mirato in 5 minuti), sia nei restanti trenta di celere del pomeriggio: il tiratore classe ’94 ha saputo destreggiarsi - con piena padronanza della sua calibro 32 - tra aperture e chiusure dei bersagli, ottenendo il punteggio più alto di tutti in questa serie di tiro. Essere un fenomeno però non significa solo vincere un oro e un bronzo ai campionati italiani a soli vent’anni. E’ l’umiltà che ti rende campione. L’umiltà che è stata trasmessa a Davide sia dalla famiglia d’origine (encomiabile l’entusiasmo di mamma Persida) che da quella “acquisita” del TSN Palmi: l’oro del talento ro-

sarnese è il quarto titolo tricolore senior nella storia del blasonato circolo - pilastro dell’UNASCI - il cui Presidente, Giuseppe “Pino” Gaudioso, è stato (grazie all’aiuto di moglie e figlia, anche lei istruttrice) “maestro di vita” per tanti giovani talenti come Davide. Nel frattempo il neocampione italiano cerca già nuovi stimoli per migliorare: la testa è già a Napoli dove a breve disputerà - a suo dire solo per scaricare la tensione- i campionati italiani di TRS - Tiro Rapido Sportivo e successivamente ai campionati italiani Juniores dove lo vedremo in veste di istruttore di secondo livello (il più giovane d’Italia). Questo ragazzo, “eroe di normalità” ci insegna che i grandi giganti (sia gli avversari reali che i “mostri” interiori possono) essere sconfitti vivendo con divertimento le proprie passioni: “Non mi diverto perchè vinco, vinco perché mi diverto” ribadisce Rovere. “Sono nato per tirare”. E - aggiungiamo noi - sei nato per regalare emozioni. “Ad maiora Davide!”


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Vetrina Internazionale a Cinquefrondi

Il ruggito dei giovani leoni azzurri Torneo Europeo Volley Under 17

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l sole al tramonto illumina di riflessi arancio le regine del torneo al loro ultimo allenamento. Anche nei volti più imperturbabili si avverte la tensione delle grandi occasioni. Intorno al Palasport “Italo Bonini” di Cinquefrondi, una confusione ordinata di dirigenti, arbitri, soccorritori, venditori. Per l’Europeo Under 17 va in scena l’ultimo atto. Giulio Pittalis è nello staff dell’Edicola di Pinuccio”. I colleghi anche stasera cureranno la diretta web. Racconta di quanto cambierà il volley qui, quando la Jolly 1977 avrà un impianto nuovo di zecca, da ottocento posti, con tribune stampa e spogliatoi regolamentari. Di qui a due

di Gianluca Iovine

anni, dovesse nascere la Serie, le trasferte non saranno più locali o interregionali, ma un vero giro d’Italia, tra realtà emergenti e nobili decadute del volley. In uno sport che sta cambiando, lontano anni luce da numeri, rivalità e oscurità del calcio, si accetta anche di fermarsi, come accaduto alla Tonno Callipo che ha scelto l’A2, per non rischiare di bruciarsi come successe al Corigliano. Se ieri il Volley nella Piana aveva i colori del Palmi, che oggi rivivono nella passione della gente del Monte Sant’Elia, oggi è a Polistena, con le ragazze del volley, a Cinquefrondi, a Taurianova, che si lotta per affermarsi nella pallavolo che conta. Scorrendo le foto della WEVZA la We-


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Secondo set: Gli azzurri pareggiano il conto

Duello sotto rete

Grande spettacolo con giovani campioni stern European Volleyball Zonal Association, l’entusiasmo intorno al campionato di Cinquefrondi-Polistena è senza precedenti in Europa. Olio peperoncino e ‘nduja hanno creato familiarità tra le delegazioni, con momenti commoventi come lo scambio di sciarpe tra i tifosi portoghesi e gli appassionati della Celeste cinquefrondese. Per una volta nella Piana di Gioia Tauro si è riusciti a fare rete, trasformando vecchie rivalità in un patrimonio di energia e conoscenze, investendo in una piccola grande squadra, che punti a bissare i successi della Tonno Callipo Vibo. Le telecamere riprendono il campo da ogni prospettiva, l’audio scandirà al meglio le formazioni e darà ritmo a ogni time out con le canzoni del momento. Ragazze e ragazzi d’Europa animano un tifo colorato e rumoroso, mentre i volontari dell’organizzazione aspettano la fine di una estenuante Belgio-Svizzera per ultimare il cerimoniale. È l’altezza a rivelare il Campione Andrea Gardini, che pure fa di tutto per passare inosservato. Ha seguito il Cam-

pionato sera dopo sera, e in questo lungo pomeriggio ha colto potenzialità e incertezze della Nazionale e degli Iberici. Qualche telefonata, poi si concede al taccuino con l’umiltà dei veri grandi: Come allenatore, a parte il coinvolgimento di padre, noto l’evoluzione che c’è stata. Quando eravamo ragazzini noi non c’era assolutamente tutto questo: vedo ragazzi giovanissimi, qualificati, in grado di tenere banco in tornei importanti e reggere selezioni. Anche se non dovessero farcela tutti, a venire fuori, c’è un grande impegno, in loro e nella Federazione, nel premiare i talenti. Io auguro a tutti grandi successi, ma sono certo che comunque nasceranno, anzi sono già nati, giocatori eccellenti. Già oggi, si notano in molti di loro le potenzialità future, e conquiste tecniche de-


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Quarto set: Il muro azzurro

cisamente interessanti. Non è facile stare a un metro da una Leggenda che ha vinto nel mondo con il grande Sestetto Azzurro, ma forse una ricetta esiste. È abbastanza semplice: basta non prendersi troppo sul serio, senza crederci troppo se ti dicono che sei il migliore, perché poi sai già che alla prima sconfitta tornerai nella polvere. Questo lo sport sa insegnarlo benissimo, facendoti vivere con grande equilibrio vittorie e sconfitte. Del volley a Cinquefrondi, Gardini non sapeva molto fino a poco tempo fa, ma conosceva le difficoltà di fare sport qui. Già il fatto di organizzare un torneo di questo tipo in questo territorio è un fatto importante. Va lodato chi dirige qui le politiche dello sport, perché le cose sono state fatte con grande intelligenza e partecipazione. Questo è un primo passo, l’invito a proseguire per un grande futuro. E chissà che non si ripeta la Generazione di Fenomeni Azzurra… Credo di sì: creare un altro gruppo vincente è possibile. Vincere si può fare, ma certo continuare a farlo per lungo tempo è una delle cose più complesse che ci

possa essere. Il match finale deve ancora cominciare, ma qual è l’immagine del torneo che le rimarrà più in mente? Oh, tante immagini. L’entusiasmo di ragazzi davvero giovani che provano a mettere in atto gesti di grande livello tecnico, e che anche negli errori confermano la loro volontà di evolversi, di correggersi. La capacità di ripartire, senza mai perdersi d’animo. Una cosa che ho visto anche nelle squadre avversarie, con il tentativo del Portogallo di giocare in velocità, pur con i suoi limiti, ma con il coraggio di sperimentare, a costo di rischiare l’errore. Andrea Gardini nasconde con cura le emozioni, ma certo tra poco il figlio Davide si giocherà il titolo europeo. Gli applausi salutano l’ultima sgambata di Azzurrini e Furie Rosse. Tecnicamente dovrebbe esserci un notevole distacco, se alla vigilia l’Italia vanta 12 punti contro i 10 della Spagna. Entrambe imbattute, con gli Azzurrini che però non hanno concesso set, contro i 4 subiti dagli avversari, con una difesa italiana brava a subire fin qui solo 193 punti. In campo però cambia tutto. Il pubblico è maturato, in questi cinque giorni, e oltre a gridare Italia! canta l’Inno di Mameli. Gli Azzurrini battono proprio con Davide Gardini la prima palla dell’incontro, e in pochi


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L’incredibile pubblico del PalaBonini

Il CT Gabriele Bastiani

Andrea Gardini premia il migliore attacco del torneo

attimi si ha il senso della forza spagnola: già in allenamento le schiacciate indirizzate in postazione stampa erano fortissime. Alti e di fisico potente, gli spagnoli murano anche due volte di seguito i tentativi azzurri, e solo il grande cuore dei nostri impedisce un passivo diverso. Il primo set, si chiude meritatamente 25-22 per la Spagna. Nella seconda frazione c’è già un primo cambio di marcia. L’Italia è più precisa e cattiva, lucida sotto rete, accorta nella ricezione. La Spagna si può battere, questo sembra dire il secondo set con un rassicurante 13-25. Nel terzo set tornano gli errori, anche frutto della stanchezza e del caldo. Qui al Palasport manca l’aria, e la tecnica ne risente. C’è il fattore fortuna, qualche errore degli assistenti di linea. Parziali di tre a zero per iberici e italiani tengono in altalena il risulI cinque migliori players


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Spagna d’Argento

tato, ma alla fine l’Italia deve arrendersi: il terzo set va alla Spagna per 25-23. Cambio di campo, le voci del tifo giallorosso e azzurro dicono che nessuno vuole perdere. Il coach spagnolo contrappone la rabbia alla calma d’acciaio del nostro Mister: forse sì, qualcosa sta cambiando. Il quarto set, tiratissimo, è quasi un presagio: l’Italia lo strappa alla Spagna per 21-25 e ottiene la differenza set che la metterebbe al sicuro, salvo scherzi del regolamento. Si gioca allo spasimo, al meglio dei 15 punti, mentre uno spicchio di luna è comparso in cielo: un’ultima zampata spezza l’equilibrio. Gli Azzurrini si abbracciano. Sul tabellone il 14-16 dice che Spagna - Italia dal 2-1 si è capovolta al 2-3. I telecronisti possono gioire anche loro: la maratona finisce in trionfo: l’Italia Under 17 è Campione d’Europa. Il bronzo alla Svizzera

Si smonta la rete per la premiazione, si fa una mezza invasione, in una pioggia di fotografie, e di sorrisi. La gioia è incontenibile, e Cinquefrondi è nella storia insieme ai suoi Giovani Leoni Azzurri. I sindaci della Piana, i dirigenti federali e la Leggenda Gardini premiano arbitri e i cinque migliori players divisi per ruolo: l’Italia piazza tre dei suoi, Belgio e Spagna hanno belle promesse. Coppe al Portogallo, all’Olanda, al Belgio; bronzo alla Svizzera, argento alla Spagna. E infine, a un’ora dalla Mezzanotte, la Nazionale può mulinare al cielo le mani con la Coppa più alta e pesante, e l’oro al collo, in un abbraccio che avvolge trainers. Dirigenti e tifosi, con l’energia dei suoi anni verdi. Da domani l’aspetta un lungo futuro di vittorie.


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Nelly Mazzula e Camilla Dos Reis Saldanha, vincitrici del torneo femminile

di Paolo Lucio Albanese

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Le prime tre coppie classificate del torneo femminile premiate da Massimo Salvago (al centro)

Torneo di Beach Volley al Tahiti di Palmi

l 29 Giugno, la spiaggia del lido Tahiti alla Tonnara di Palmi ha ospitato la prima edizione del torneo di Beach Volley maschile e femminile 2x2: l’evento, organizzato da Golem Palmi (il vice allenatore Enzo Celi e il dirigente Cannatà tra gli organizzatori) in collaborazione con Fernando Centonze e Antonio Stella ha riscosso molto successo: tra le 16 coppie del torneo maschile ha dominato la coppia De Luca- Ghiga, che ha superato in finale il duo Boncompagni - Malavolta. Combinazione perfetta tra un veterano del beach come il savonese Gabriele Ghiga ed uno del volley come Francesco De Luca: il ventinovenne opposto di Formia, dopo le esperienze con Molfetta e Cantù, veste ora la maglia del Castellana. Al terzo posto la coppia Rinaldo Palmieri - Giuseppe Boscaini (stella del Jolly Cinquefrondi) che ha avuto la meglio nella “finalina” per terzo e quarto posto sugli esperti Andreatta Romani. Il torneo femminile (composto da 14 squadre) ha visto invece protagonista la coppia italo-brasiliana formata da Cammila Dos

Reis Saldanha e Nelly Mazzula, “demolitrici” - con un netto 2-0 - delle favorite Giulia Rossana Decordi e Gabriella Lo Re (militante nel campionato di B1). Anche qui risulta vincente la combinazione tra pallavolo professionistica e beach: la Mazzula ha infatti vinto lo scudetto nel 2011, mentre “Camilinha” è stata Campionessa del Mondo under 21 di beach volley. Terze classificate le “soveratesi” Manuela Roani ed Eleonora Gili (sconfitte sul filo di lana da LoRe - Decordi in un’appassionante semifinale), che si sbarazzano facilmente di Scardigno - Menon.

Il bagher di Gabriele Ghiga

Premiazione torneo maschile


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TENNIS Club “Giovanni Caruso”:

5° torneo di III a categoria “Città di Oppido Mamertina” Stefania Gattuso e Francesco Rotondo con Emanuele Costa

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tefania Gattuso (categoria 3.4) e Francesco Rotondo (categoria 3.2), entrambi del “T.C. 74 Gioia Tauro”, si sono aggiudicati, rispettivamente, il primo posto del singolare femminile e maschile del quinto torneo di terza categoria “Città di Oppido Mamertina”, organizzato dal locale Tennis Club “Giovanni Caruso” presieduto dal giovane Emanuele Costa il quale, insieme ai suoi collaboratori (Pasquale Recupero e Maria Grazia Arnese, in primis), da diversi anni sta cercando di riportare agli “antichi fasti” il Club che negli anni ’90 ha ospitato in modo sistematico competizioni di rilievo nazionale a livello, anche, di serie A e B femminile con la partecipazione di numerose tenniste provenienti da tutt’Italia. Quest’anno, il torneo sotto la supervisione del giudice arbitro Teresa Monteleone) ha visto ai nastri di partenza oltre 50 tennisti provenienti da vari circoli sportivi della provincia. Stefania Gattuso (categoria 4.1 del T.C. Ardore) ha vinto in poco più di un’ora di gioco, con un secco 6/1–6/1, grazie al suo gioco brillante ed aggressivo caratterizzato da una grande varietà di colpi risultati spesso “bolidi” imprendibili per l’avversaria. Ha messo in mostra un buon servizio anche se, “forzando” sia sulla prima che sulla seconda palla, ha commesso qualche doppio fallo di troppo che, forse, avrebbe potuto evitare; ciò, non ha comunque minimamente influito sull’esito dell’incontro che

Foto di gruppo di fine torneo

di Vincenzo Vaticano dopo alcuni games è apparso scontato. Cettina Landrelli, con grande impegno e generosità, ha cercato di contrastarla in tutti i modi lottando strenuamente fino alla fine. Alla finale, Gattuso e Landrelli, erano approdate dopo aver battuto rispettivamente Noemi Orlando (cat. 4.2 T.C “Garden Locri”) ed Elisa Crimi (cat. 4.3 T.C. “Catona”). Francesco Rotondo ha, come dire, vinto “a tavolino” in quanto l’altro finalista, Salvatore Caroleo (categoria 3.4 del T.C. Marines di Gioia Tauro) ha dato forfait non presentandosi in campo per la finale “per motivi personali”. Rotondo e Caroleo (finalisti anche l’anno scorso con vittoria del primo), nelle semifinali avevano battuto, rispettivamente, in due partite entusiasmanti, Saverio Militano dello “S.T. Palmi” (5/7 - 6/4 - 6/4) e Fabrizio Sarra del “Polimeni di R.C.”(6/4 - 7/6). Nonostante la mancata disputa della finale più attesa, tuttavia chi ha avuto modo di seguire il torneo è rimasto estremamente soddisfatto per i numerosi incontri di alto livello cui ha potuto assistere. Estremamente significativa è risultata, durante la premiazione,la presenza, tra gli altri, del Sindaco Domenico Giannetta e del Presidente del Comitato regionale della “Fit” Jo Lappano. Quest’ultimo, a Oppido per la prima volta, ha espresso sinceri apprezzamenti per i continui sforzi sostenuti e per le belle iniziative intraprese con spirito di dedizione “da questa realtà sportiva che per la prima volta scopro con piacere”.


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FIBA Euro Basket Under 20

Sul parquet di Lignano Sabbiadoro Alla Serbia il Campionato Europeo di Pallacanestro per Nazioni

Marcu Spissu

di Emanuele Di Matteo

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elle prime settimane di Luglio (dal 7 al 19), si è giocato il FIBA Euro Basket Under 20, ossia il Campionato Europeo di Pallacanestro per Nazioni, vinto dalla nazionale Serba, che ha raggiunto così quota 5 vittorie, mantenendo saldamente la testa della speciale classifica dei vincitori di questo campionato, seguita dalla Lituania con 3 vittorie e dall’Italia con due vittorie e 5 titoli totali. Le nazionali europee formate dai migliori giocatori di età non superiore ai 20 anni, si sono affrontate sul parquet di Lignano Sabbiadoro, dando vita ad una vetrina sportiva unica, rafforzando l’idea che vuole questa manifestazione come la più importante vetrina giovanile del Basket internazionale. Per ogni giovane giocatore rappresenta un’occasione unica di incontro con squadre di altissimo livello nazionale ed europee, e per far vedere le proprie potenzialità ad osservatori e selezionatori. L’Europeo Under 20 di quest’anno è stata anche la conferma dell’altissimo livello della Pallacanestro giocata a Reggio Calabria. Infatti 2 dei nazionali convocati dall’allenatore Italiano Scarpinati, hanno militato proprio nella Viola Reggio Calabria nel campionato di A2 Silver nell’anno appena trascorso. Ion Lupusor, giocatore italiano di origine moldava, classe 1996, alto Due azioni di Ion Lupusor

202, ala, già reduce quest’anno del Mondiale Under 19 giocato dall’Italia in Grecia. Si è formato nelle giovanili della Viola RC e già da 2 anni milita nella prima squadra. Ragazzo di classe indubitabile rappresenta senza dubbio il futuro per la Viola RC o per le quadre che lo vorranno. Marcu Spissu, play, già MVP del campionato under 19 del 2013, in diverse partite di quest’Europeo, è stato il miglior realizzatore dell’Italia, e comunque quasi sempre in doppia cifra. Anche lui nell’anno appena trascorso ha militato nella Viola Reggio Calabria, seppur in prestito, (ma anche un certo Andrea Pirlo era arrivato anni fa in prestito a Reggio Calabria), segno sempre più evidente che la Reggio Calabria del Basket è in controtendenza rispetto a quello che ha intorno, e si pone come eccellenza nel campo in cui milita. Complimenti. Gli altri nazionali dell’Europeo Under 20 sono stati Cappelletti Alessandro (95, 182, play), Laquintana Tommaso (95, 183, play), Spatti Alessandro (95, 205, centro), Vencato Luca (95, 195, guardia), Flaccadori Diego (96, 192, guardia), Fontecchio Simone (95, 200, ala), Akele Nicola (95, 200, ala), Benetti Gabriele (95, 198, ala), Zilli Giacomo (95, 204, centro), Vedovato Jacopo (95, 205, centro). L’Italia ha chiuso l’Europeo al nono posto chiudendo il torneo con la vittoria su Israele.


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di Federica Mamone

Karting: Primo Trofeo Slalom Città di Stilo

Sognando la “Rascasse”

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omenica all’insegna del Karting a Stilo. La città d’arte dell’hinterland jonico, a 14 Km da Monasterace, dopo un tratto di strada misto veloce che stuzzica il piglio sportivo di chi la velocità in salita la conosce e sa quanto sia entusiasmante, ha coniugato questa potenzialità nell’ultimo chilometro, quello che dall’ingresso del paese arriva nel rettilineo dopo la statua di Campanella. Il salotto buono della città, per intendersi, e che Ri-

naldo Tirotta e lo Stilaro Racing in solido con Condina Motorsport hanno trasformato in tracciato kartistico, sia pur in una inedita formula a cronometro che ha visto i riders partire uno alla volta per una tornata di tre passaggi - nelle due manche di gara, e di cinque durante le prove. L’avversario da battere pertanto era il cronometro e l’altro l’irruenza perché il passaggio fra le chichanes doveva essere pulito e senza urti contro il birilli di gomma che avrebbe procurato due secondi di penalità per ogni birillo.

Antonio Piria

Girolamo Crea


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Lo staff di Condina Motorsport, con Rinaldo Tirotta, il Direttore del CdP e i cronometristi

Giacobbe batte Baglio, Bruzzese e Piria vincitori di classe Non numerosissimo ma di qualità il lotto dei concorrenti che nei minikart ha visto la vittoria del pilota scillese Antonio Piria, figlio del campione di slalom e cronoscalate Gaetano, davanti al piccolo energico Girolamo Crea di Rosalì, penalizzato in gara dalla rottura del motore ufficiale. Fra i 125 monomarcia Micheal Bruzzese, pilota di casa, regolava Antonio Carnovale e Vincenzo Condello. Mentre nella cateroria 125 con cambio sequenziale la lotta era serrata sul filo dei millesimi di secondo fra Dante Baglio che si aggiudicava gara 1 e Micheal Bruzzese

Alessio Giacobbe, secondo in gara 1 e che in gara due dava il tutto per tutti staccando sui tre giri tre coronometrici di 49” e qualche centesimo ribaltando a suo favore - per somma di punti il risultato e la vittoria di Trofeo - sia di classe che di assoluta. Ottima l’organizzazione e la direzione di Condina e pubblico della grandi occasioni che con un pizzico di fantasia ha potuto per qualche ora paragonare il curvone che dalla Chiesa scendeva giù lungo il rettilineo della Sfinge dello Stilaro, alla più celebra curva della Rascasse di Montecarlo. Salvatore Romano


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Paola Buonocore, prima classificata Cat. Donne B

di Francesco Di Masi

F. La Sorte: il concorrente piu anziano

Galatro: Trionfa il Campione italiano di Mountain Bike Massimiliano Futia

La sfida sui tornanti

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rande successo per la cronoscalata ciclistica Mountain Bike “Galatro - diga sul Metramo” disputatasi su un tracciato aperto ad uno spettacolo paesaggistico che ha stimolato innumerevoli suggestioni e all’invaso della diga che ha dato origine un lago di straordinaria bellezza. L’evento organizzato dalla “Asd Polistena Bike Team”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e con la fattiva collaborazione del Consorzio di Bonifica che ha provveduto con solerzia ad eliminare per alcuni tratti del percorso, le erbacce infestanti che avevano invaso la sede del campo di gara. Galatro, nell’hinterland pianigiano Macri e Cipri

e famoso centro termale, fin dal mattino è stato invaso dalla variegata e multicolore carovana di ciclisti provenienti da tutta la Calabria e dalla vicina Sicilia. Impeccabili i collaboratori del Presidente Pasquale Pronestì nell’organizzare la manifestazione sia dal punto di vista tecnico per quanto concerne il percorso di gara, sia dal punto di vista turistico e paesaggistico che si prefigge come fine di far conoscere e valorizzare la bellezza naturale dei nostri luoghi. Circa 97 sono stati i partecipanti che si sono schierati ai nastri di partenza per affrontare lottando contro il cronometro gli ardui tornanti che s’inerpicano fino a raggiungere la Diga. Diverse le categorie in gara tra cui anche le donne. Il percorso sulla distanza Sandro De Gennaro, primo cat. cadetti secondo assoluto BDC


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La “Galatro-Diga sul Metrano” si conferma manifestazione di rango

Parrello, Futia e Stagliano in trionfo sul podio

di 13 chilometri, appariva duro per i diversi gradi di difficoltà tecniche presenti, per le asperità e per gl’impegnativi tratti in discesa che presentavano pendenze molto accentuate. La cronoscalata “Galatro - diga sul Metramo” ha visto dominatore assoluto, il campione italiano Massimiliano Futia del club “Bike Team” di Pianopoli (Cz), che in 36’,55’’ alla media di 21,122 ha surclassato tutti i suoi diretti avversari e come un perfetto scalatore, come se avesse un motorino tra le gambe è riuscito a superare, sui tornanti di contrada “Due Viali”, tutti i concorrenti che erano partiti prima di lui. Vittoria strepitosa che ha riempito di orgoglio e di soddisfazione il Presidente Pronestì per la bellissima riuscita della manifestazione il quale, a fine gara, anticipando per il 2016, ha detto: “il prossimo anno la gara si svolgerà sullo stesso percorso”. Questi gli altri vincitori per categoria: Debuttanti - Davide Richichi (Cicloturistica

2001 - Gallico) col tempo di 43’,55’’; Cadetti - Sandro De Gennaro (Marina di Rossano club) col tempo di 37’,39’’; Junior - Massimo Perna (TeKi.A.N. Clubitalia) col tempo di 43’,01’’; Veterani - Francesco De Seta (U.C. Chiaravalle) col tempo di 42’,10’’. Nella categoria Donna - A e Donna - B si sono affermate rispettivamente Stefania Cappelleri (A. Barbarella) con il tempo di 1h,13’,20’’ e Paola Buonocore (U.C. Chiaravalle) col tempo di 51’,54’’. Il premio speciale di partecipazione è andato ex-aequo con 225 punti alle squadre della società di Polistena e alla M.T.B. di Palmi. Per quanto concerne il prossimo futuro sempre a Polistena, l’8 Agosto 2015 si svolgerà la gara valevole come 7/ ma prova del Campionato XC Provinciale di Reggio Calabria. Sarà una “ RACE NIGHT (XC) NOTTURNA”. Felicitazioni e auguri, dalla Redazione, alla “Asd Polistena Bike Team”.

Primi tre team classificati MTB Palmi - Polistena Bike team - Rabike’s



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