CORRIERE NEWS DICEMBRE 2018

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Terra nostra

ANNO 16 - N.12/2018 - 7 Dicembre

A Fermo un Natale di luci e di colori, nel segno di Dickens

Periodico di informazione del Fermano Distribuzione gratuita

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Non solo divertimento Le strutture, gli atleti, gli investimenti nel Fermano 7 Sociale Povertà, in aumento gli italiani

9 Sanità

12 Economia 18 Terra nostra Sostegno ai malati Imprenditoria, Una provincia oncologici progetti per giovani in bicicletta

24 Ambiente 26 Cartellone Tra rifiuti e rischio La grande Stagione idrogeologico di Petritoli

31 Sport La Fermana punta in alto

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Inchiesta/Sport

7 dicembre 2018

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Da divertimento a professione, con costi che lievitano di anno in anno

Caro, “carissimo” Sport di Daniele Maiani

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uando per la prima volta nell’etimo inglese apparve la parola “Sport” si era nel lontano 1500, e il suo significato stava per “divertimento, svago ricreazione”. Dal 1500 ne è passata parecchia di acqua sotto i ponti e lo Sport sicuramente è diventato anche altra cosa, non è solo praticato per “diporto”, come diciamo noi italiani, ma ha assunto sempre più nuove e ampie sfaccettature. Si sono aggiunte le competizioni: ad esempio, la divisione tra sport individuali e sport di squadra, le Olimpiadi moderne… E poi il professionismo sportivo, e con il professionismo il tifo sportivo, ovverossia la pletora di quelli che guardano e discutono sempre più (e spesso troppo animatamente), di come alcuni praticano lo sport, e sono talmente tanti i tifosi che il fenomeno ha fatto presto a trasformarsi da sociale a politico. Le tifoserie calcistiche in certi casi sono delle vere e proprie potenze più o meno organizzate con cui le società sportive e, ahimè, la politica talvolta scendono addirittura a patti. Poi c’è, sempre nello sport, il problema delle strutture dove praticarlo, dei costi di gestione delle strutture stesse, di chi deve o vuole farsene carico. Infine, vengono le Società sportive: quelle “piccole”, degli sport minori,

alle quali conviene letteralmente “vivacchiare” ai bordi della ricca prateria dei finanziamenti e delle sponsorizzazioni, senza chiedere niente a nessuno, pagando gli affitti delle strutture con i soldi ricavati dalle quote associative; e quelle “grandi”, con giri di affari milionari organizzate come veri e propri imperi finanziari che spesso fanno man bassa dei finanziamenti che lo stato stanzia per lo Sport. In coda poi, ma “giù, giù” che più giù non si può, gli atleti e le loro famiglie, costrette a pagare per far fare uno sport ai loro figli: diritto, questo, che dovrebbe essere garantito da uno Stato serio senza bisogno si esborso alcuno. Suona quasi da presa per i fondelli sentirsi dire di questi tempi che “lo sport è salute”, quando le famiglie sono costrette a tirare la cinghia, e di conseguenza i cali di presenze di bambini in tutte le strutture sportive sono tangibili. Se poi vogliamo sentirci dire che quello che conta è il risultato e che quindi contano le medaglie e i successi sportivi, allora il discorso diventa un altro e passa nel campo dell’etica. Un discorso che si fa tanto spinoso che non lo affrontiamo nemmeno, cito solo la canzone di Gianni Morandi “Uno su mille ce la fa”… Onore al merito per chi prova ad essere quell’uno su mille che vuole farcela, onore massimo quando ci riesce ma, mi si permetta, quelli che praticano assiduamente lo sport per puro piacere,

vedendolo come un modo di crescita individuale e profondendo negli allenamenti tutto ciò che hanno di energia psichica e mentale, sono degni lo stesso di alta considerazione in quanto il “duro allenamento” é davvero “allenamento duro”, non importa per quale motivo lo si faccia: vuoi in senso spesso eccessivamente agonistico per conquistarsi più Coppe possibili da ostentare con orgoglio un po’ malato, o praticare uno sport come lo intendevano nel 1500, ovvero per puro “divertimento, svago, ricreazione”. Ma a quei tempi, supponiamo, non così a caro prezzo come oggi.

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7 dicembre 2018

Inchiesta/Sport Con la legge di assestamento oltre un milione di euro per altri 21 impianti sportivi

Impiantistica sportiva: tre bandi per 70 interventi nelle Marche “Una risposta dopo tanti anni che non si investiva nello sport, in accordo con il Coni e insieme ad Anci: tre bandi sommano complessivamente sei milioni di investimenti da fondi regionali che hanno generato complessivamente 17 milioni e 600 mila euro, rimettendo in moto tanti progetti - così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli - Parliamo di 91 impianti sportivi che verranno finanziati direttamente con interventi delle società sportive e gran parte con i Comuni, un’apertura con tutti gli attori dello sport coinvolti in una azione di riqualificazione degli impianti sportivi”. La ricognizione aggiornata delle strutture sul territorio evidenzia una cartina delle Marche costellata da impianti sportivi: 70 interventi finanziati dalla Regione con fondi propri attraverso tre bandi, due riservati a Comuni e società sportive, e uno, per la prima volta, utilizzando fondi comunitari riservato ai Comuni. In tutto 56 i Comuni marchigiani coinvolti per un importo di 4.758.463 euro di investimenti pubblici che ha generato un volume complessivo di interventi progettuali pari a 14.048.061 euro da parte dei privati e da parte dei Comuni. Si tratta di riqualificazione, messa a norma, adeguamento, ampliamento, ristrutturazione degli impianti pubblici in cui svolgere le diverse discipline come calcio, volley, atletica, hockey, bocce, nuoto, pattinaggio. Vanno poi ad aggiungersi nuovi finanziamenti. Nella delibera di assestamento di bilancio, già

trasmessa al Consiglio regionale, è contenuto un ulteriore finanziamento di fondi regionale pari a 1.200.000 euro destinati a far scorrere la graduatoria già approvata dei soggetti pubblici, Comuni e Università di Camerino, che consentono ad altri 21 soggetti pubblici di avere accesso al finanziamento per la riqualificazione dei propri impianti sportivi. Prevede un contributo (a fondo perduto) fino a un massimo del 50% del progetto presentato con un tetto di 75.000 euro a progetto. Con il bando regionale, ma anche grazie a bandi nazionali come “Sport e Periferie” sono stati finanziarti oltre 200 ristrutturazioni ed adeguamenti degli impianti. Un aiuto fondamentale agli enti locali, nella maggior parte dei casi proprietari delle strutture, che non sempre riescono a far fronte alle opere di manutenzione necessarie. I TRE BANDI Per la prima volta è stato riservato un bando agli edifici pubblici adibiti ad attività sportive utilizzando fondi comunitari per l’efficientamento energetico di cui hanno beneficiato sette Comuni marchigiani tra cui, per il Fermano, la città di Fermo per le seguenti strutture: Palestra polifunzionale, Palestra FGI, Palestra campo di Atletica nella “Cittadella dello Sport” di Via Leti. Un secondo bando, sempre per la prima volta, è stato riservato alle società sportive che hanno in gestione gli impianti pubblici per almeno sei anni

finanziando tutte le 18 società che sono state ammesse a contributo, tra queste non figurano realtà del Fermano. Per quanto riguarda il bando degli enti pubblici ammessi a finanziamento regionale, sono già stati finanziati 45 impianti sportivi. Per il Fermano: Comune di Monsampietro Morico, Centro Sportivo Polivalente via Fonte Pescara 90.699,57 euro, assegnato 45.349,79 euro; Comune di Rapagnano Campo Sportivo Osteria 84.313,01 euro, assegnato 42.156,51 euro; Comune di Smerillo, Campo Polivalente San Martino al Faggio 62.000,00 euro, assegnato 31.000 euro; Comune di Fermo, Pista di Atletica 157.479,88 euro, assegnato 75.000 euro; Comune di Falerone, Campo Sportivo Comunale 98.381,09 euro, assegnato 49.190,55 euro; Comune di Campofilone, Impianto Sportivo Polivalente 44.406,00 euro, assegnato 22.203,00 euro; Comune di Servigliano, Campo da Tennis Parco della Pace 44.581,96 euro, assegnato 22.291,00 euro; Provincia di Fermo Centro sportivo Carlo Urbani 384.181,26 euro, assegnato 75.000,00 euro. Scorrendo la graduatoria, verranno finanziati ulteriori 21 interventi con i fondi previsti nella legge di assestamento di bilancio, tra questi nel Fermano: Comune di Porto San Giorgio Ala Azzurra - Polisportiva Mandolesi 206.514,72 euro, assegnato 75.000,00 euro e Comune di Petritoli, Campo da Tennis e relativi spogliatoi 53.765,51 euro, assegnato 26.882,76 euro.

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Inchiesta/Sport

7 dicembre 2018

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Tanti talenti, frutto di professionalità e lavoro meticoloso

Fermano, terra di sport di Uberto Frenquellucci

Ampio e variegato. Il mondo delle eccellenze sportive cittadine e provinciali. Da Carlo Macchini, nazionale di ginnastica artistica così come azzurro è anche il martellista Giorgio Olivieri; la danzatrice Letizia Divisi, il crossista Marco Lamponi, la velista Maria Giulia Cicchinè, per non parlare dei tennisti Gianluigi Quinzi ed Elisabetta Cocciaretto, il tecnico federale di scherma Carlo Millevolte, l’arbitro internazionale di pallacanestro Silvia Marziali, i ragazzi nazionali del Sitting Volley, i vice campioni italiani di Calcetto Camminato di Fermo, le divisioni di A2 nel Basket (a Montegranaro), nel Calcio a 5 (a P.S.Giorgio), perché no del Baseball e della Pallacanestro a P.S. Elpidio (Serie B in entrambi i casi) e nel Volley (a Grottazzolina), il Tiro alla Fune con i Cobra, il Rock Acrobatico, il Tiro con l’Arco, Lavinia Michetti nel Golf, Michele Scartezzini nel Ciclismo, solo per citarne alcuni, tutti quantomeno cinti dell’alloro tricolore o comunque balzati per meriti riconosciuti e conquistati sul campo agli onori della

cronaca nazionale, in un panorama sicuramente ancor più ampio che mette in risalto quanto buono sia il lavoro svolto da società e singoli atleti riconducibili al territorio della quinta provincia delle Marche. Un lavoro di eccellenza, appunto. Di grande eccellenza. “Anche se da ultima arrivata, in questo senso la Provincia di Fermo è tra le più proficue – fa notare il Prof. Vincenzo Garino, Delegato CONI della stessa – Nonostante manchi, nel calcio, un campionato di A o B, in tante altre discipline dislocate in molte località si registrano risultati di eccellenza conquistati da veri e propri campioni. Tanti di questi, sia come singoli che come Società, verranno premiati Venerdì 14 Dicembre al Teatro di P.S. Giorgio (ore 17) in occasione della “Festa dello Sport 2018” con le Benemerenze inviate dal C.o.n.i. nazionale. Si porrà l’accento sui tanti successi, che arrivano al termine di un percorso che parte da lontano. Si pensi, faccio un esempio, che il 3 dicembre ha preso il via il Progetto Scuola “Marche in movimento – Sport in Classe”, che coinvolge ben 42 plessi scolastici per un totale di 260 classi”.

CONOSCIAMOLI MEGLIO Carlo Macchini L’ultima? Gara World Cup a Cottbus (Germania): con il punteggio di 13.966 Carlo Macchini (foto) entra fra gli otto migliori ginnasti del mondo. L’ingresso alla finale Sbarra, dopo una performance di altissimo livello, è con il 6° miglior punteggio. Finirà ottavo, ma poco importa. Perché questo giovane fermano si sta ritagliando uno spazio importante nel firmamento della Ginnastica Artistica internazionale. Tra la magnesia, le pedane ed il sudore, da qualche anno il suo percorso si è irrimediabilmente colorato di azzurro. In forza alla Ginnastica Meda, ma prodotto del florido vivaio della ASD Ginnastica Fermo 85 dello storico Presidente Alvaro Luzi è, a detta di molti, uno dei talenti più cristallini dell’intero panorama ginnico italiano tanto da essere definito il nuovo Cassina. “Ho iniziato a 4 anni – ci confessa Macchini – ed ero un bambino al quale piaceva muoversi e divertirsi. Non sono più uscito dalla Palestra e, tutto sommato, credo sia stata una scelta felice. Ora mi alleno dalle 9 alle 12 e 30 e dalle 15 sino alle 20”. Grazie agli insegnamenti del suo allenatore Luigi Peroli, approda ben presto in Nazionale Under 18: “Sin da piccolo – ci rivela quest’ultimo – ha mostrato grandi qualità coordinative e caratteriali. Ha sempre lottato per far bene. Sacrifici ed alti e bassi li ha sempre superati ed ha già vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi Giovanili (sbarra), dove è stato definito dai tecnici stranieri il nuovo Cassina per stile e pulizia negli esercizi. Ora stiamo lavorando in proiezione dei Mondiali di Stoccarda, se verrà inserito nell’elenco, e per cercare la qualificazione olimpica”. Di recente, Macchini ha preso parte ai Campionati del Mondo di Doha, adesso ci si concentra per un 2019 ancor più memorabile: “Se dovessi darmi un voto mi assegnerei un 8. Non di più. I Mondiali di Stoccarda e soprattutto le Olimpiadi di Tokyo 2020 rappresentano un sogno. Ma vorrei pensare ad un impegno alla volta”. Marco Lamponi e Alessio Zaccaro “Sono in sella ad una moto da cross dall’età di 12 anni ed ora sì, dopo questo successo, provo grande soddisfazione. Da solo, mai sarei riuscito a raggiungere questo risultato e per questo voglio ringraziare

tutto il mio Staff, a cominciare da Lorenzo Bonvecchi. Così come la mia famiglia sempre pronta a sostenermi su ogni tracciato d’Italia”. Parole e musica del 27enne fermano d.o.c. Marco Lamponi (Top Rider Fotoshop Corridonia), dopo quattro durissime prove laureatosi Campione Italiano Mx3 per le moto a due tempi. L’ultima di queste, corsa sul sabbioso circuito di Cremona, lo ha visto trionfare in contemporanea con un altro motocrossista proveniente dal territorio fermano. Alessio Zaccaro infatti, del Red Racing di Grottazzolina, ha sbaragliato la concorrenza salendo sul tetto d’Italia nella categoria Mx1. Al termine della stessa gara allora, ben due centauri provenienti dal territorio riconducibile alla provincia fermana si sono cinti del titolo tricolore. Fermano terra di crossisti? Di più: Fermano terra di campioni. Letizia Divisi La giovanissima elpidiense Letizia Divisi (14 anni), già Campionessa Italiana 2018 di Danza Sportiva categoria Caribbean Show Dance ed in precedenza, nel 2017 a Rimini in coppia con il fratello Diego, di Combinata Caraibica Classe A 12/15, ha rappresentato il nostro Paese in occasione del World Championship Caribbean Show – quindi i campionati mondiali – recentemente svolti alla Sport Hall di Bialobrzegi in Polonia. Studentessa modello, iscritta al Liceo Linguistico di Fermo, è attesa da impegni importanti come il Sals Italy di Pescara, il contest di Montecassiano e dalle gare di Coppa Italia e dal nuovo Campionato Italiano (Gennaio 2019) in sedi ancora da definire (probabilmente Rimini). Da dove nasce questa passione e come riesci a conciliarla con gli studi? “Ho iniziato a ballare per caso all’età di cinque anni. Una mia scelta ed oggi debbo dire che qualche risultato è arrivato. Dietro c’è un allenamento costante, che conciliare con lo studio è difficile. Ma alla fine basta organizzarsi e, soprattutto, impegnarsi”.


7 dicembre 2018

Inchiesta/Sport

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Importante investimento per un nuova struttura sportiva polifunzionale

A Montegranaro il Palazzo dello Sport rimane un sogno Quella del Palazzo dello Sport da 4.000 posti è una storia veramente infinita per Montegranaro, un sogno per i tanti appassionati della palla a spicchi nella laboriosa cittadina del fermano. Già dalla prima metà degli anni ‘80 quando la Sutor militava stabilmente in serie B, salendo agli onori delle cronache sportive nazionali per gli eccellenti risultati e per il grande calore del pubblico, la necessità di una nuova struttura era evidente. Il sogno sembrava in dirittura d’arrivo fra il 2004 ed il 2005, l’amministrazione dell’epoca a fronte della nuova zona industriale denominata “Villaggio del Lavoro”, aveva previsto nel bando di evidenza europea, a scomputo del pagamento delle opere di urbanizzazione secondaria, la realizzazione del nuovo Palasport sino alla concorrenza di € 5.000.000. Dopo un avvio in sordina che aveva fatto sperare gli appassionati veregrensi, con una spesa di oltre un milione euro per la struttura pre-fabbricata, le intervenute difficoltà della Ditta “Calepio Scavi” nel prose-

guimento delle lottizzazioni per le zone industriali Chienti e Mezzina, hanno provocato la sospensione dei lavori, con il mancato arrivo del tetto ed il successivo stop forzato al cantiere. Dal fallimento della medesima “Calepio Scavi” arrivato nel luglio del 2008 ad oggi, la struttura è rimasta tale e quale, un’incompiuta proprio nella bellissima zona degli impianti sportivi veregrensi “La Croce”, dove vi è uno stadio molto grande con una tribuna da 4.000 posti, un Diamante da Baseball e Softball fra i migliori d’Italia, già teatro della fase finale della Coppa Campioni di Softball ed un Bocciodromo in cui si disputano le sfide di serie A. L’attuale amministrazione comunale ha verificato il costo per il completamento della struttura, che ammonterebbe ad almeno € 3.000.000,00, cosicché, verificata l’oggettiva impossibilità di poter sostenere una tale spesa, considerando anche che la squadra di basket militante in A2, la Poderosa XL Extralight Montegranaro è ben inserita al PalaSavelli di Porto San

Giorgio con un crescente radicamento in tutto il territorio provinciale ed extra, ha scelto di fare un importante investimento per una nuova e più economica struttura sportiva polifunzionale in un’altra zona della città. La nuova tensostruttura destinata al Basket ed al Calcio a 5, i cui lavori sono iniziati a metà novembre (foto), sarà consegnata agli sportivi montegranaresi entro la prossima primavera, avrà un bel parco urbano, in cui troverà spazio anche un campo di beach volley e beach tennis, oltre ad un play ground all’aperto per la pallacanestro. Oltre alla nuova struttura polifunzionale Montegranaro può sempre contare sullo storico palazzetto denominato la “Bombonera” omologato per 858 posti in cui gioca la Sutor nel torneo di serie C Gold, che può ospitare partite sino alla serie B, oltre alla Palestra Polivalente adiacente le scuole di San Liborio molto confortevole, in cui si svolge prevalentemente il Volley femminile ed il Calcio a 5, oltre agli allenamenti pomeridiani del mini basket.

Nuovi fari per il “Berdini” Prova fari riuscita al campo sintetico “Cesare Berdini”: le tre nuove lampade di illuminazione fatte installare dall’Amministrazione comunale sono risultate perfette per garantire una maggiore visibilità alla struttura e nei prossimi giorni, quindi, si procederà all’acquisto dei restanti 21 fari che dovrebbero essere posizionati a fine anno, durante la pausa dei vari campionati. “C’era un problema sulla linea e sui fari - commenta l’Assessore Roberto Basso - con materiale obsoleto in buona parte non funzionante. Questi proiettori a led ci permettono anche di consumare la metà dell’energia nonostante la maggiore potenza di illuminazione”.


Inchiesta/Sport Progetto sovvenzionato, a gennaio il “Tamburrini” sarà pronto

Montegiorgese ancora pendolare di Silvia Ilari

Era una serata di inizio maggio, quando tutto il paese aveva salutato con una grande festa in Piazza Matteotti, l’approdo della Montegiorgese in Serie D. Successivamente alle gioie sono però arrivati i “dolori”: la compagine rossoblù non può disputare le partite al “Tamburrini”, finché non verranno effettuati i lavori necessari per l’adeguamento dell’impianto. “I costi maggiori derivano dalla recinzione che deve essere di un certo tipo, dai bagni e dalla tribuna destinata agli ospiti. Nella nostra provincia ci sono standard più alti da rispettare, rispetto ad Agnone, a Campobasso per esempio. Anche a Pesaro, che ha una squadra in serie C, non hanno e non sono richieste strutture così costose per poter giocare” afferma Zeno Cesetti, direttore sportivo della Montegiorgese. Attualmente dove giocate le partite ufficiali? “La prima squadra va a Monte San Giusto, mentre la Juniores gioca a Piane di Montegiorgio, quando il campo non è utilizzato dalla formazione omonima. Altrimenti, dobbiamo cercarne un altro. Giovanissimi e Allievi a Montappone”. Per ciò che riguarda gli allenamenti? “Ora siamo lontani dal ‘Tamburrini’ da un mese e mezzo (al momento in cui si scrive n.d.r.), in questo caso per la risemina del campo. Generalmente ci alleniamo a Torre San Patrizio, dove c’è un campo con erba sintetica”. Con quali costi? “Per una sessione lì, spendiamo 40 euro. Abbiamo calcolato che per giocare a Monte San Giusto, allenarsi fuori, prendere dei pulmini per gli spostamenti, le spese si aggirano tra i 3.000 e i 4.000 euro al mese”.

Al di là dell’aspetto economico, perché per voi è importante giocare in casa? “Essere nello stesso campo aiuta i giocatori a conoscerlo, ma soprattutto credo che li motiverebbe di più. Inoltre Montegiorgio potrebbe diventare un punto di riferimento anche per il settore giovanile, poiché i ragazzini sono spinti a venire se hai una prima squadra in Serie D. In questo modo la società avrebbe la possibilità di attingere anche da un bacino più ampio per le nuove leve, ma per far questo servono le strutture”. Avrebbe in mente una soluzione temporanea? “Per gli allenamenti, se mettessero un manto sintetico, andrebbe bene anche il vecchio ‘Marziali’, così da poter utilizzarlo anche col tempo brutto e permettere alle squadre di allenarsi anche una dietro l’altra, a ciclo continuo e vicine al paese”. Quando potrete rientrare al “Tamburrini”? “Da ciò che ci hanno detto dal Comune dovremmo essere lì da fine gennaio 2019. La colpa non è di questa Amministrazione, ci tengo a sottolinearlo, perché secondo me sono già 30 anni che non abbiamo strutture idonee. Almeno loro hanno impegnato i soldi. Finora, comunque, non è iniziato nessun lavoro”. I fondi di cui parla Cesetti provengono dall’Istituto Credito Sportivo e Anci e sono approvati dal Coni: “Si tratta di un mutuo a tasso zero, destinato agli impianti sportivi e anche alla loro ristrutturazione. Il nostro progetto è rientrato tra quelli ammessi per questo tipo di sovvenzione” spiega Michele Ortenzi, sindaco di Montegiorgio il quale conferma che il “Tamburrini” sarà pronto per gennaio 2019.

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Breve Fermano

Campi da calcio finanziati Bando sport e periferie 2017: un bando fortemente voluto dal Coni che arriva finalmente a compimento grazie al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il piano pluriennale degli interventi è finalizzato alla realizzazione e alla rigenerazione di impianti sportivi siti in aree svantaggiate del Paese, nonché all’adeguamento e al completamento di quelli esistenti. Per le Marche si tratta di un ottimo risultato: 34 progetti approvati in 32 Comuni della nostra regione e 11,8 milioni di euro di finanziamento. Per quanto riguarda il territorio fermano, si provvederà all’adeguamento e alla rigenerazione dei campi da calcio di Monte Giberto e di Smerillo, entrambi di proprietà comunale. L’importo richiesto è di 92.000 euro per quanto riguarda Monte Giberto e di 50.000 euro per Smerillo. L’affidamento dei lavori potrà essere effettuato dai Comuni interessati, previa verifica di congruità da parte del CONI. Le stesse amministrazioni comunali valuteranno il corretto e tempestivo andamento dei lavori.


7 dicembre 2018

Sociale/News Fermo/Sono 18.000 i pasti annui, 3.200 gli accessi al guardaroba

Il Ponte in numeri: crescono le richieste degli italiani

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Brevi Marche

di Andrea Braconi

No alle barriere architettoniche

Scorrere un anno di attività de Il Ponte significa incrociare cifre che, inesorabilmente, ci inchiodano di fronte ad una situazione molto complessa, che riguarda tanto gli stranieri quanto gli italiani, con questi ultimi in costante aumento negli ultimi 24 mesi. Segno di una crisi che non smette di mordere anche fasce di popolazione che ritenevamo immuni da simili fenomeni. Sono 18.000 i pasti annui (sia interni che esterni, questi ultimi con un’incidenza vicina al 20%), 3.100 le borse alimentari per le famiglie (con le quali si nutrono tra le 3 e le 4 persone). E poi 800 docce e 3.200 accessi al guardaroba. Numeri difficili da nascondere, come ribadisce il vice presidente della onlus, Maurizio Alberti. “Negli ultimi 2 anni gli italiani sono stati più degli stranieri, un’inversione di tendenza che abbiamo osservato, verificato e che ci dice veramente tanto”. I sette membri del consiglio direttivo, affiancati da circa 40 volontari che si alternano di settimana in settimana, forniscono i loro servizi 7 giorni su 7, senza sosta. “È necessario, le esigenze delle persone che si rivolgono a noi sono immediate: parliamo di cibo, ma anche di vestiario, oltre che di docce soprattutto per chi vive in strada”. Ci sono anche associazioni del territorio e centri sociali del capoluogo che danno il loro supporto, ma

Sbloccati i fondi per abbattere le barriere architettoniche negli edifici privati finanziando al 100 per cento i disabili totali: lo ha stabilito la Giunta regionale che ha richiesto parere al Consiglio delle Autonomie locali sullo schema di deliberazione. Si tratta di oltre 11 milioni di euro (11.344.181,07 euro) da ripartire tra i Comuni per gli anni 2018-2019-2020. Le risorse attribuite ai Comuni soddisfano tutte le domande presentate entro il primo marzo 2016 dai cittadini con invalidità totale residenti nei Comuni che hanno comunicato il fabbisogno dei contributi e una parte delle domande con invalidità parziale presentate entro la medesima data, come risulta dai dati trasmessi dai Comuni con fabbisogno aggiornato all’anno 2018. Con questo finanziamento si risponde a richieste arretrate sin dal 2000 dando così copertura a gran parte del fabbisogno complessivo. Per quanto riguarda la provincia di Fermo le risorse ammontano a 906.000 euro, al Comune di Fermo per le tre annualità l’importo spettante è di 158.474,61 euro.

all’interno della struttura che ospita mensa, magazzino e punto di distribuzione il lavoro non manca mai. “Siamo attivi dal 1987 come associazione di volontariato, nata per volontà delle parrocchie di combattere un disagio sociale che, nel tempo, è via viva incrementato”. Aderente al Banco delle Opere di Carità, Il Ponte collabora con vari enti ed istituzioni locali, compresa la Casa Circondariale di Fermo. “Come augurio di Natale - conclude Alberti - abbiamo scelto una frase di Anne Frank che dice: nessuno è mai diventato povero donando. Riceviamo molti aiuti, ma non smettiamo di sollecitare concittadini e non a raggiungerci, anche per comprendere meglio il lavoro che facciamo”.

CVM – Comunità Volontari per il Mondo

In 40 anni ha portato acqua pulita a milioni di donne e bambini Oggi vogliamo condividere con te una storia che ci sta molto a cuore. Quella della famiglia di TARIKU, che vive nel villaggio di Uoganiti nel distretto di Bita (Bonga - Etiopia) che CVM – Comunità Volontari per il Mondo ha aiutato. L’acqua nelle zone rurali dell’Etiopia è purtroppo ancora oggi un’emergenza. Tariku ha 7 anni ed il suo compito ogni giorno è stato camminare per oltre un’ora e andare al fiume a raccogliere acqua che serviva per tutta la famiglia, composta da papà, mamma e una sorella. Non riusciva a portare più di 5 litri di acqua e dovendo fare diversi viaggi, questo lo teneva lontano dalla scuola e dalla speranza di un futuro migliore. L’acqua spesso infetta e le malattie idrotrasmissibili erano più che un semplice rischio. La famiglia di Tariku non avrebbe mai potuto permettersi le cure. Tempo fa CVM ha incontrato il papà di Tariku e proprio come farebbe ogni papà in quelle situazioni, ci aveva trasmesso tutte le sue preoccupazioni per il futuro della sua famiglia e per la salute dei suoi figli. PER QUESTO CVM HA LAVORATO OGNI GIORNO, E COSÌ FA DA 40 ANNI, COSTRUENDO POZZI E PROTEGGENDO SORGENTI, GARANTENDO COSÌ ACQUA PULITA IN PROSSIMITÀ. SOLO NELLA ZONA DI BONGA, NEGLI ULTIMI 3 ANNI CVM E’ RIUSCITA A DARE ACQUA POTABILE A OLTRE 120.000 PERSONE, COMPRESA LA FAMIGLIA DI TARIKU. Ciò è significato per loro passare da 5 a 60 litri al giorno di acqua potabile, per i bimbi di andare a scuola e ai genitori di coltivare senza il rischio di malattie. Il papà racconta “Oggi siamo felici. Ho collaborato alla costruzione della sorgente con CVM, che con i fatti ha mantenuto tutte le promesse. Ogni famiglia del villaggio contribuisce per la manutenzione e così possiamo essere davvero indipendenti. Lavoreremo duro come sempre, ma grazie a CVM abbiamo oggi la speranza di dare un futuro migliore ai nostri figli”. Molto è stato fatto, ma solo nella zona di Bonga ci sono almeno altre 100.000 famiglie che si trovano ancora nella stessa condizione in cui si trovava quella di Tariku fino a poco fa. Oltre 200.000 bambini non hanno accesso ad acqua pulita e devono dividersi tra la scuola ed il trasporto dell’acqua per la propria famiglia. Solo grazie al tuo aiuto è possibile continuare a donare oggi a migliaia di bambini come Tariku il tempo e la possibilità di frequentare la scuola. Insieme possiamo aiutarli a crescere ed avere un’educazione. Con il tuo sostegno possiamo restituire loro la salute, la gioia e l’allegria dell’infanzia. TANTE FAMIGLIE COME QUESTA, HANNO BISOGNO OGGI DEL TUO AIUTO. INSIEME POSSIAMO FARCELA, CAMBIANDO LA LORO VITA PER SEMPRE. LA SOLIDARIETÀ FA MIRACOLI, SCEGLI ANCHE TU DI DARE UN FUTURO AD UN BAMBINO COME TARIKU. SCEGLI DI DARE QUELLA SPERANZA, CHE OGNI FAMIGLIA MERITA.

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Sanità/News

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Montegranaro/L’attività dell’associazione “L’Abbraccio”

Un sostegno fondamentale per i malati oncologici di Alessandro Sabbatini

“Offriamo un po’ del nostro tempo, della nostra umanità a persone speciali, in un reparto speciale che le ha accolte, che ha accolto i loro familiari nell’ottica di una cura che possa garantire una migliore qualità di vita, fino alla fine”. Queste le prime parole al Corriere News di Rosanna Vitali, volontaria dell’Associazione L’Abbraccio che da anni opera all’interno dell’Hospice “La Farfalla” di Montegranaro, struttura che ospita malati oncologici, collegata al reparto di Oncologia dell’ospedale “Murri” di Fermo. “La nostra associazione è composta da circa 30 volontari operativi e 100 soci che contribuiscono economicamente. Abbiamo due mission: la prima è portare sollievo, operando all’interno del reparto, offrendo solidarietà, accompagnamento agli ospiti e ai familiari che sono sottoposti ad un vero calvario; la seconda è fare informazione sul territorio perché è importante che il malato oncologico in fase terminale riceva le cure appropriate da tutti i

punti di vista, sociale, psicologico, fisico. Come operiamo? Andiamo dalle persone, l’approccio non è facile, l’aggancio ce lo dà il cibo, portiamo la merenda, la pizza… e così rompiamo il ghiaccio, si crea un ambiente quasi familiare. All’interno dell’Hospice il paziente è accolto in stanze singole e confortevoli, così riesce a ricreare l’intimità con la sua famiglia. Noi siamo a disposizione: ascoltiamo, parliamo, condividiamo i pensieri, i bisogni… a volte arrivano domande a cui non puoi e non sai dare risposta, silenzi prolungati che accogli con una carezza ed allora la tua corazza di difesa non esiste più, diventi compagno di viaggio”. Essere volontari de L’Abbraccio è questo e tanto altro ancora. “E’ arricchire le attività dell’equipe multidisciplinare con vari laboratori, è offrire servizi di consulenza legale, di tutela individuale, servizi di cura di sé e di benessere personale con parrucchiera, estetista… Il volontario si forma: 20 ore con la psicologa, un corso importante, l’ultimo ha visto la presenza di parecchia gente

e siamo contenti perché occorre incrementare il numero dei volontari. Poi ci sono gli incontri individuali sempre con la psicologa per evidenziare eventuali problemi nell’ascolto del degente e del parente. Entri e osservi la signora che assiste il marito, lei ti parla si sfoga, il marito dorme? Ascolta? La inviti ad uscire un attimo… Devi essere pronto. E magari è un bene per la signora che si apre e per il paziente che non subisce lo sfogo. E’ importante saper comunicare, anche per questo veniamo formati, ad esempio con i giochi di ruolo per analizzare le risposte immediate a sollecitazioni esterne, simili a quelle che avvengono in reparto, in situazioni delicate. Siamo un gruppo coeso e questo è basilare per sostenerci reciprocamente”. “Quello che voglio in ultimo sottolineare – conclude Rosanna Vitali – è l’importanza di sensibilizzare e diffondere la cultura delle cure palliative. Si tratta di un diritto del malato, sono gratuite (legge 38 del 2010), garantite in tutto il territorio italiano e riconoscono il valore del

diritto al rifiuto della sofferenza inutile. Puntiamo dunque sull’informazione: la gente deve sapere che esiste la cura palliativa quando le terapie ufficiali non portano alla guarigione, che è un diritto, che nel nostro territorio, a Montegranaro, c’è una struttura preposta che accoglie e prende in carico il paziente e la famiglia, con un équipe formata. I volontari de L’Abbraccio fanno parte a tutti gli effetti della squadra con i medici specialisti, gli oncologi, la psicologa, gli infermieri, gli OSS ed i fisioterapisti”. Come sostenere L’Abbraccio? Diventando soci dell’Associazione, organizzando eventi o serate per promuovere la cultura delle cure palliative, e/o per raccogliere fondi destinati all’Associazione, effettuando offerte o donazioni Conto Corrente Carifermo Montegranaro n. 64387, IBAN: IT30A0615069550CC0080064387. Associazione L’Abbracio tel. 389.0280930 www.abbracciomontegranaro.it abbracciomontegranaro@gmail.com

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7 dicembre 2018

Sanità/News Francavilla d’Ete/Il Sindaco Carolini: “Eccellenza a servizio del territorio”

La nuova casa di riposo sarà anche polo sanitario di Silvia Ilari

“Siamo quasi in dirittura d’arrivo. Credo che l’inaugurazione avverrà nei primi mesi del nuovo anno. Il nuovo immobile è in classe A++, votato al risparmio energetico e fornito di diverse tecnologie moderne: dall’impianto di ossigeno nelle varie camere alla piscina terapeutica per la riabilitazione, fino alla palestra. Si tratta dell’unica struttura così completa nel circondario, è un valore aggiunto sia per il Fermano sia per il Maceratese, dai cui distiamo solo 5 km». A parlare con orgoglio dell’ampliamento della casa di riposo di Francavilla d’Ete, sia in termini di servizi offerti che di spazi, è il primo cittadino Nicolino Carolini. Sindaco, come saranno distribuiti i singoli servizi? “Nel garage sotterraneo, oltre che ai parcheggi destinati ai veicoli di visitatori e pazienti autosufficienti, ci sarà un’area pensata per le ambulanze, così da agevolare il trasporto dei malati. Piscina e palestra saranno dislocate nel seminterrato, insieme a 10 posti letto. Al piano terra, saranno disponibili 12 posti destinati all’RSA, così come 15 al primo. All’ultimo piano saranno ubicati quattro appartamenti di circa 50 metri quadrati l’uno, destinati a chi è autosufficiente. Ognuno sarà dotato di una camera da letto, un soggiorno, un bagno. All’esterno

si trova il terrazzo, che offrirà agli ospiti una bellissima vista sugli Appennini”. Di quanti posti letto in più stiamo parlando? “In totale, dopo la ristrutturazione della vecchia ala, successiva all’apertura della nuova, arriveremo a oltre 80 posti, tra gli 84 agli 86, a seconda di quanti ne riusciremo a ricavare. Attualmente sono 42, 32 in residenza protetta e 10 liberi”. Quanto progettato non sarà destinato solo agli ospiti della casa di riposo. “Esatto. Come già accennato, saranno presenti una piscina e una palestra per la riabilitazione. Anche in vista dell’apertura del nuovo ospedale di Fermo, la sua presenza assume ancora di più valore. Gli ammalati potrebbero essere trasferiti qui fino alla guarigione o per il periodo che concerne la riabilitazione. Al piano terra, ci saranno anche ambulatori destinati a vari specialistici e uno per il medico di famiglia: insomma, tutto l’occorrente per far funzionare un vero polo sanitario. Inoltre, l’idea sarebbe offrire un servizio di fisioterapia non solo per i ricoverati. In questo momento stiamo vedendo se sia possibile effettuare prelievi di sangue una volta a settimana, così come già accade per gli ospiti della casa di riposo, in collaborazione con l’ospedale di Fermo o con privati”. Tutto questo porterà all’assunzione di nuovo personale? “Sì, specializzato: dagli OSS agli infermieri, per esempio”.

La struttura resta completamente pubblica? “Sì. L’Istituto è gestito dalla Fondazione Didari che già negli anni ‘60 aveva permesso la ristrutturazione del vecchio edificio, non ha scopo di lucro. Il Comune ne è unico proprietario e il sindaco - che è pro tempore - nomina un consiglio di amministrazione che è autonomo, pur avendo la facoltà di controllare i conti. Ogni consiglio resta in carica 5 anni. La contabilità è separata da quella comunale, la fondazione programma da sé le proprie spese e, allo stesso tempo, raccoglie le domande di accesso per la casa di riposo”. Da dove provengono i fondi? “Si è attinto sia a lasciti che le persone hanno fatto nel tempo, dai terreni ai mobili, sia ai fondi BEI, finanziamenti europei con tasso agevolato destinati al sociale”.

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Economia/News

7 dicembre 2018

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Fermano/Proseguono gli incontri

Fermo/Per aiutare i giovani ad avviare un’impresa

Dalla scorsa primavera il progetto Gener(Y)Action, ideato dalla Provincia di Fermo e finanziato dall’Anci nazionale, ha sviluppato una programmazione intensa nei 17 Comuni del cosiddetto cratere, individuati in conseguenza dei danni provocati dalle scosse di terremoto del 2016. Workshop, laboratori e visite in azienda si sono affiancate alle attività dei 6 sportelli itineranti operativi (Monte Vidon Corrado, Montefortino, Amandola, Monte Rinaldo, Monteleone di Fermo e Montegiorgio), oltre a quelli denominati Fare Impresa per consulenze di tipo commerciale e legale. E poi la app, divulgata a metà autunno, con informazioni su concorsi, bandi, opportunità di lavoro in Italia e all’estero. Di grande importanza anche il concorso “Gener(Y)action, Nuove Idee” con occasioni di formazione, opportunità di contatti professionali ed incontri di divulgazione della cultura d’impresa offerti gratuitamente ai partecipanti. L’iniziativa, rivolta a giovani dai 18 ai 25 anni, a dicembre vedrà l’assegnazione di 2.650 euro cadauno ai 5 progetti selezionati da un’apposita commissione. Infine, i due seminari partiti a novembre: da un lato quelli tenuti da Francesco Vernelli su personal branding, identità digitale e content marketing (ultimo appuntamento il 5 dicembre ad Amandola); dall’altro Serena Principi sulle opportunità di mobilità in Europa (anche in questo la conclusione sarà ospitata nel Comune montano, il 17 dicembre).

Lo Sportello Europa del Comune di Fermo rende noto che è attivo un nuovo progetto denominato “Yes I Start Up” finanziato dal programma Garanzia Giovani nazionale rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni, disoccupati e non inseriti in nessun percorso d’istruzione o formazione, che desiderano avviare un’attività imprenditoriale partendo da zero. Il programma è suddiviso in due moduli formativi: il primo, della durata di 60 ore, servirà ad acquisire le competenze di base per poter diventare giovani imprenditori; il secondo, della durata di 20 ore, consentirà ai partecipanti di usufruire di un’assistenza tecnico-specialistica personalizzata in base all’idea d’impresa che si desidera sviluppare. Al termine del percorso formativo, gli aspiranti imprenditori potranno beneficiare di un prestito agevolato di importo da 5.000 a 50.000 euro, senza interessi e senza la necessità di garanzie reali o personali. “E’ importante dare segnali di fiducia e investire sul talento dei giovani – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Giovanili Alberto Maria Scarfini – Ci auguriamo che questo messaggio giunga ai giovani del nostro territorio e che questa opportunità possa rappresentare per alcuni di loro l’inizio di un percorso professionale di successo”. Per presentare domanda è necessario iscriversi sul portale web di Garanzia Giovani ed inserire la propria regione di appartenenza. Successivamente all’iscrizione sarà possibile aderire al nuovo programma di formazione per giovani NEET tramite il portale dell’Ente Nazionale per il Microcredito. Per maggiori informazioni visitare il sito https://bit.ly/1OLdKEh.

Con Gener(Y)Action i Comuni Al via il progetto del cratere guardano al futuro “Yes I Start Up”

Breve Fermo Variazione orari del Centro per l’Impiego In seguito al trasferimento delle funzioni relative ai servizi per l’impiego e alla formazione dalle Province alla Regione Marche, i canali di contatto degli uffici del Centro Impiego di Fermo siti in Via Sapri 65 sono cambiati. Dal mese di ottobre i principali canali di contatto sono: Telefono Centralino 0734.254701 - Accoglienza 0734.254703, email centroimpiegofermo@regione.marche.it, PEC regione.marche.centroimpiegofermo@emarche.it.

Marche/Reddito di inclusione

Misure contro la povertà Il Reddito di inclusione (REI) è la misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica, che dal 1° gennaio 2018 ha sostituito un’altra misura, il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva). Secondo i dati dell’Osservatorio statistico sul Reddito di inclusione dell’INPS, elaborati dall’Ires Cgil Marche, nei primi 9 mesi del 2018 nelle Marche sono stati erogati benefici economici a 4.504 nuclei familiari raggiungendo 12.408 persone. Esistono inoltre trattamenti SIA erogati ad ulteriori 150 nuclei familiari con 584 componenti, che non si sono ancora trasformati in REI, pertanto tali trattamenti possono essere logicamente sommati ai trattamenti REI. Dunque, nel periodo da gennaio a settembre del 2018, nelle Marche le misure contro la povertà hanno raggiunto 4.654 nuclei familiari e coinvolto 12.992 beneficiati. Gli importi erogati mensilmente sono in media di 266,41 euro per il REI e di 232,38 euro per il SIA. Il Rei non mira solo a dare un soste-

gno economico ai nuclei di persone in condizioni di povertà, ma è anche un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia degli Ambiti Sociali Territoriali (ATS) in collaborazione con i Centri per l’Impiego. In sostanza, un servizio di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Secondo Daniela Barbaresi, Segretaria Generale della CGIL Marche, e Patrizio Francesconi, responsabile Dipartimento Welfare, “pur permanendo i limiti più volte segnalati sia nelle risorse destinate alle famiglie sia per l’inconsistenza dei progetti di inclusione specie per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, per il quale è necessario potenziare la rete dei centri per l’impiego con organici dedicati e stabili, si può affermare che il REI sia una misura che comincia a rispondere in modo più puntuale e generalizzato alla povertà assoluta e, per questo, sarebbe molto utile potenziarlo in attesa di altre misure allo studio del Governo”.


7 dicembre 2018

Economia/News Fermano/Migliore: “Innovare, formare, interagire”

CNA, la ricetta per un territorio in crisi Dalla CNA, punto di osservazione privilegiato sullo stato di salute della piccola e media impresa, arriva un quadro preciso e non edificante del momento che il Fermano sta attraversando, tra rimpianti per le occasioni perse e futuro a tinte incerte. L’associazione di categoria fornisce sostegno alle imprese attraverso digitalizzazione, formazione e innovazione. Questi sono i servizi che CNA è in grado di fornire ai 1700 gli associati, con sei sedi (Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Amandola, Valmir) e la Sala Formazione a Fermo che punta a preparare professionalità con le quali colmare il gap tra offerta e domanda di lavoro. Il direttore di CNA, Alessandro Migliore (foto), ci spiega: “Come si può immaginare, lo stato di salute delle imprese non è buono. Questo è un territorio composto all’80% da imprese del calzaturiero che stanno soffrendo, inoltre vengono coinvolte anche aziende collegate direttamente o indirettamente alla calzatura e ciò determina un impoverimento di tutto il territorio, con la stragrande maggioranza di piccole imprese che

da sole faticano a raggiungere un grado di sviluppo sufficiente a superare la crisi”. Bisogna tenere conto del fatto che se nel 2009 le imprese attive erano 20280, nel 2017 erano 18808 con una perdita di 1682 unità. Non basta: al 30 settembre 2018 si registrano 321 unità perse rispetto all’anno prima. Un dato che fa riflettere, la diminuzione più accentuata si è vista nell’ultimo anno e mezzo. L’economia del Fermano, al di là della crisi e del post terremoto, non brilla. La piccola impresa ha maggiore difficoltà a rispondere alla crisi rispetto ad un’impresa più strutturata. Cosa s’intende per competitività? “Diversificazione, innovazione, analisi, consulenza, riorganizzazione dei processi, internazionalizzazione, formazione specialistica di settore. Il tutto deve essere connesso al collocamento lavorativo dei soggetti formati e all’evoluzione tecnologica dell’intero comparto, perché l’interazione tra Pubbliche Amministrazioni e aziende private, associazioni di categoria, noi la facciamo ma siamo parte di un ingranaggio. Mentre, per esempio, nel Brenta c’è la visio-

ne del distretto, qui siamo lontani anni luce. Occorre interazione tra soggetti”. Cosa si sarebbe potuto fare di più e meglio? «Il Fermano ha sprecato le sue occasioni, all’epoca di SCAM, Tecnomarche, Cosif, perdendosi nella gestione e nell’organizzazione, sono mancate la struttura portante e le professionalità adatte al loro interno”. Altre chances? “Una di queste può essere il Tavolo provinciale competitività e sviluppo ma deve essere coordinato, dall’Università ad esempio. E’ servito a riunire forze sindacali e associazioni di categoria, per parlare ad una sola voce e a far riconoscere l’area di crisi e area montana del fermano”. Quali sono le richieste della piccola e media impresa? “Serve un sostegno per abbassare il costo del lavoro. Le condizioni di banche e credito sono fondamentali. La concessione di prestiti aziendali con meno di 20 addetti credito è stato ridotto del 7% rispetto all’anno precedente. Le piccole imprese hanno bisogno di liquidità e se non riesci a reinventarti ti arrendi. Con la contrazione del credito, ecco che Fermo scivola

all’81° posto su 111”. C’è un settore in crescita? “Il turismo sta diventando un settore strategico per il Fermano e, anche se la manifattura traina, non esiste manifattura da promuovere nel mondo senza turismo. Le attività turistiche, intese come ricettività, sono passate da 939 nel 2009 a 1133 nel 2018, a dimostrazione che è l’unico settore in crescita. Però dobbiamo saper accogliere, predisporre collegamenti tipo i treni ad alta velocità, autostrada a 3 corsie, collegamenti diretti alle aree montane attualmente inesistenti. Bisogna essere pronti ad un mondo che cambia velocemente”. Serena Murri

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7 dicembre 2018

Economia/News Marche/Fermo occupa la sessantaduesima posizione

Agromafie: siamo una regione a rischio Marche più che appetibili alle agromafie con Ancona nella fascia di allarme medio alto e con Ascoli e Macerata tra le province con il più alto grado di permeabilità del fenomeno. Lo rivela Coldiretti Marche alla luce del 5° Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia, redatto dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Secondo il rapporto, elaborato su dati Eurispes 2017, le Marche figurano al terzo posto nella classifica nazionale, dietro Umbria e Toscana e prima di Veneto e Trentino Alto Adige, per attrattività turistico culturale della filiera agroalimentare italiana. La nostra regione, le sue eccellenze enogastronomiche, piace e si fa conoscere. Ma fa gola anche a chi ha in mente la possibilità di fare business illeciti o di riciclare i proventi di attività malavitose. La provincia di Ancona, nella graduatoria dell’intensità dei fenomeni legati alle agromafie, figura nella fascia medio alta, 32esima in Italia. Insieme a Bologna e Torino, il capoluogo dorico viene menzionato tra le realtà maggiormente colpite da aspetti distributivi, commerciali e di riciclaggio, anche per i sequestri registrati al porto. Le altre province marchigiane sono nella parte medio bassa della graduatoria e, in quest’ordine, Ascoli, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino, occupano dal 61esimo al 64esimo posto. Che i clan siano attivi anche nella nostra regione è testimoniato, per altro, dai 61 beni (tra immobili e aziende) che figurano nell’elenco costantemente aggiornato dall’’Agenzia nazionale per i beni seque-

strati alle mafie: tra questi ci sono anche 9 terreni agricoli, di cui due con annesso fabbricato rurale. “Questi dati - spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche - ci confermano come il fenomeno dell’illegalità nel settore agroalimentare sia più diffuso di quanto immaginiamo. Anche nel nostro territorio. Nel corso degli anni il modus operandi della criminalità organizzata ha cambiato forma e sostanza, diventando sempre più invisibile e sofisticato. Per questo è necessario non solo intensificare i controlli, di cui siamo grati alle forze dell’ordine, ma soprattutto rivedere l’intera materia legislativa che punisce penalmente i reati commessi lungo la filiera del cibo”. C’è per altro, sempre all’interno del Rapporto, un aspetto che non va trascurato e che riguarda l’Indice di permeabilità all’agromafia. Si tratta di un parametro che, tenendo conto delle caratteristiche socio economiche e di peculiarità del processo produttivo agricolo, indica dove il fenomeno, magari limitato oggi, può attecchire meglio in prospettiva: Macerata e Ascoli Piceno sono considerate a rischio medio alto. In Parlamento è stata depositata, alla fine della scorsa legislatura, una legge sul contrasto alle agromafie, composta di 49 articoli, e frutto del lavoro dell’Osservatorio. È tempo che le Camere riprendano in mano il testo che prevede maggiori controlli sulla filiera, dal campo alla tavola, e pene più severe.

Brevi Marche

Contributi per l’annata apistica Scadranno il 16 gennaio 2019 le domande di contributo per l’annata apistica 2018/2019. A disposizione degli apicoltori, dei Consorzi apistici e degli enti interessati ci sono 197 mila euro. Consentiranno di sostenere una spesa di circa 275 mila euro destinata a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele marchigiano. La Regione Marche ha pubblicato il bando, consultabile su www.norme.marche.it

Marche

Lupi, aiuti agli allevatori Scadranno giovedì 24 gennaio 2019 le richieste di contributo per prevenire i danni causati dai lupi. Il dirigente regionale del servizio Politiche Agroalimentari ha emanato il decreto che stanzia tre milioni di euro destinati ad attenuare il conflitto tra allevatore e lupo. Le norme autorizzate dalla Commissione europea, prevedono aiuti per l’acquisto di recinzioni per il ricovero degli animali, di dissuasori acustici e visivi per allontanare i predatori, per dotarsi di cani pastore.

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Labirinto di Scrooge Dicembre: 9, 14 16, 21 31 - Gennaio: 1, 4 dal al

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7 dicembre 2018

Terra Nostra/News Fermo/Eventi per tutti i gusti e per tutte le età

Un Natale di luci e di colori… nel segno di Dickens Fermo e il Natale, un binomio che sta funzionando bene e che viene riproposto anche quest’anno. E’ un periodo tutto da vivere nel centro storico della città del Girfalco, “la nostra seconda estate” lo definisce il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro. Ed i motivi sono tanti: la bellezza del contesto storico-architettonico, la suggestione degli allestimenti proposti, le tante iniziative organizzate dall’amministrazione comunale, con la sapiente regia dell’assessore alla cultura e vicesindaco Francesco Trasatti. Per quanto riguarda il tema di quest’anno, viene mantenuto il filone fiabesco: dopo l’esperienza di Harry Potter che ha vestito l’edizione 2017/18, si continua con “Il Canto di Natale”, celebre romanzo di Charles Dickens, una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo. Il “gancio” che ha determinato la scelta di questo allestimento è il musical “A Christmas Carol” che andrà in scena il 28 dicembre al Teatro dell’Aquila. “Manteniamo i punti di forza delle passate edizioni, come la pista di pattinaggio su ghiaccio in Piazza del Popolo dove insistono anche il mercatino tipico natalizio in casette di legno e l’albero di Natale – spiega Trasatti -. Oltre a questo, la piazza ospita un’interessante novità che va a sostituire il planetario: una stupenda ruota panoramica di circa 14 metri, non invasiva e autolivellante, che permetterà a tutti di alzarsi in volo sulla piazza e di vedere dall’alto il fantastico allestimento natalizio”. Una nuova, intrigante attrattiva, dunque, che sancisce la nascita di un’importante collaborazione: quella tra l’amministrazione comunale fermana e Ambra Orfei, erede di una delle dinastie più importanti del circo italiano, nonché artista e personaggio televisivo. “Con Ambra ci siamo conosciuti quest’anno – continua Trasatti – ed è nato un profondo rapporto di amicizia e di stima. La Orfei organizza eventi per grandi marchi internazionali e possiamo definirla pioniera dell’allestimento dei villaggi di Natale in Italia in importanti location. La collaborazione instaurata porterà sicuramente un valore aggiunto al Natale fermano, a partire dalla ruota panoramica”. “Lavoriamo sulla fantasia – spiega Ambra Orfei – unendo l’idea del Natale e della famiglia in un mondo magico. Con l’amministrazione comunale di Fermo farò un lungo percorso: partiamo dal Natale, poi ci muoveremo verso la realizzazione di un programma televisivo nel territorio fermano che racconti il mondo circense coinvolgendo i

bambini e seguendo la formula del talent show. Il programma sarà registrato in primavera e poi trasmesso sulla piattaforma Mediaset probabilmente da giugno a settembre”. Oltre alla pista di ghiaccio, alla ruota panoramica e al mercatino natalizio che insisteranno fino al 6 gennaio in Piazza del Popolo, tante sono le attrattive che contribuiscono a far diventare il Natale un marchio di fabbrica della città: il trenino “Natale express”, la Casa di Babbo Natale che ritrova la sua sede storica nella galleria ferroviaria

di Viale Vittorio Veneto, il cinema in dieci dimensioni: un grande box con sette posti disponibili dove, oltre alla tridimensione, poter vivere effetti speciali in base alla proiezione; la mostra “Intanto” all’ex mercato coperto, la favolosa festa di capodanno in piazza, la classica mostra dei presepi artistici che diventa itinerante con un lungo percorso espositivo che parte dalle piccole cisterne romane, si allarga alle vetrine dei negozi del centro e si conclude presso la Chiesa del Carmine. E poi ancora il “Labirinto

di Scrooge” in Piazzale Azzolino con eventi e cacce al tesoro che coinvolgeranno le attività commerciali. “Capitolo luci: proseguiremo lo splendido lavoro di illuminazione artistica colorata dei monumenti storici – spiega Trasatti -. Ultima cosa: rafforziamo il concetto solidale legato al Natale, accogliendo la proposta dell’Associazione Mus-E. Parte del ricavato delle varie attrazioni del Natale verrà devoluto a Mus-E per finanziare i progetti nelle scuole del Fermano”. Alessandro Sabbatini

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Terra Nostra/News

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Fermano/Ciclovie e ponti ciclopedonabili, work in progress

Una provincia in bicicletta Sono stati recentemente illustrati i progetti della Rete Ciclabile Regionale della Regione Marche ricadenti nel territorio fermano. Si tratta di tre incontri in cui gli esponenti dell’ente regione hanno parlato della ciclovia del Tenna, della ciclovia dell’Aso e del ponte ciclopedonale sul Chienti, a cui va aggiunto il progetto di un altro, importante ponte ciclopedonale, quello sul fiume Ete Vivo. Ciclovia del Tenna realizzabili i primi 15 chilometri Il progetto prevede un collegamento ciclabile lungo la vallata del Tenna. A disposizione ci sono già 3,3 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Saranno sufficienti per realizzare un primo tratto ciclopedonabile di 15 chilometri, con un percorso lineare, sicuro e continuativo. È la ciclovia del Tenna che l’assessore regionale Fabrizio Cesetti ha presentato agli amministratori locali interessati. Insieme a quelle dell’Aso e dell’Ete Vivo, fa parte delle ciclopiste fermane che compongono la nuova rete

Menù di Natale

Antipasti: Prosciutto Speck Formaggio Verdurine vinaigrette Galantina con insalata russa Polentina con croccantino Pastellati con olive e creme Coratellina d’agnello e rustico

Primi Piatti Cappelletti fatti in casa in brodo Crepes alle verdure Paglia e fieno con crema di carciofi Secondi Piatti Arrosto al forno: vitellina, maialino e agnello con patate Insalata Primavera Dolci Trionfo di dolci Frutta di Stagione, caffé e cordiale Vini: Passerina, Rosso Piceno Prosecco e Moscato

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ciclabile regionale: un investimento da 46,3 milioni di euro per realizzare 247 chilometri di nuovi percorsi che collegheranno la costa con le aree interne. Pensata come una infrastruttura leggera a “pettine”, unirà la ciclovia Adriatica nazionale, che coinvolge tutto il tratto litorale marchigiano, alle tredici direttrici di sviluppo ciclopedonabile corrispondenti alle principali vallate fluviali regionali. L’obiettivo è quello di creare un sistema di trasporto che integri quello pubblico locale. Non verranno realizzate solo le piste, ma tutte le infrastrutture utili (come bike officine, parcheggi dedicati, punti ristori, infopoint cicloturistici), per rendere concreta e vantaggiosa l’intermodalità con gomma e ferro. L’ipotesi progettuale presentata dalla Regione prevede un percorso che segue l’asta fluviale e, dove, possibile, il recupero della rete ferroviaria dismessa. Verranno privilegiate le connessioni agli abitati e alle infrastrutture viarie esistenti, insieme all’utilizzo delle aree demaniali per ridurre i tempi di realizzazione. Il

Cucina tramandata da 3 generazioni curata direttamente dai titolari propone menù di carne e pesce in una interessante valorizzazione della gastronomia locale marchigiana senza dimenticare i piatti della tradizione nazionale. Accogliente salone per banchetti in occasione di Comunioni e Cresime ed un panoramico terrazzo con vista sui Monti Sibillini. WiFi libero GIORNO DI CHIUSURA LUNEDÌ

tratto iniziale del tracciato seguirà la sommità dell’argine del Tenna, mentre l’intervento mirerà anche a riqualificare le zone fluviali attualmente inaccessibili. Potenzialmente interessati alla ciclovia sono i comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Fermo, Monte Urano, Rapagnano, Magliano di Tenna, Grottazzolina, Montegiorgio, Belmonte Piceno, Servigliano, Falerone, Penna San Giovanni, Monte San Martino, Santa Vittoria in Matenano, Montefalcone Appennino, Smerillo, Amandola. Ciclovia dell’Aso infrastruttura strategica È una delle principali direttrici trasversali della rete ciclabile regionale. Garantirà la connessione con la ciclovia Adriatica che corre lungo la costa. La sua realizzazione valorizzerà i percorsi di maggiore interesse paesaggistico, culturale ed economico della vallata. Alla definizione del tracciato sono già stati destinati i primi 3,3 milioni di euro di finanziamento, sostenuto con il Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. È la ciclovia dell’Aso, presentata dalla vicepresidente della Regione Anna Casini e dall’assessore regionale Fabrizio Cesetti che spiega: “la Regione Marche ha recentemente cofinanziato, nell’area di interesse della ciclovia dell’Aso, due interventi di imminente realizzazione per lo sviluppo della mobilità ciclistica: il ponte ciclopedonale che collegherà Altidona e Pedaso (costo 365 mila euro, di cui 182,5 a carico della Regione) e il completamento di parte della ciclovia Adriatica, con tratti mancanti sui lungomari a est della linea ferroviaria (a Pedaso, Altidona e Campofilone, costo totale 650 mila euro, di cui 455 mila regionali)”. Secondo le linee progettuali al momento individuate, da condividere con le amministrazioni interessate, la ciclovia dell’Aso utilizzerà la sommità dell’argine del fiume come luogo preferenziale del percorso da realizzare. Questa impostazione consentirà di riqualificare le aree attualmente inaccessibili, senza tralasciare le connessioni agli abitati e alle infrastrutture esistenti. Ponte ciclopedonale sul Chienti Un ponte ciclopedonabile lungo duecento metri sul fiume Chienti,

tra i comuni di Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio, per unire le province di Macerata e Fermo, dando continuità alla Ciclovia Adriatica in corso di realizzazione. Il percorso presenta discontinuità che vanno rimosse, come nel caso del ponte sul Chienti. La programmazione regionale punta sul cicloturismo, secondo l’assessore Angelo Sciapichetti: “sono in corso investimenti ciclabili su tutto il territorio regionale, come quello già finanziato con 1,4 milioni per la messa a sistema delle ciclovie dei comuni di Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio e Potenza Picena”. La realizzazione del ponte ciclopedonale sul Chienti può contare su un finanziamento regionale di 2 milioni di euro. Lo studio di fattibilità ipotizza una struttura a tre campate, con un tracciato di 650 metri, di cui 200 occupati dal ponte. L’area interessata potrebbe essere quella tra la ferrovia e l’arenile, tra la zona stadio di Civitanova e quella agricola a nord di Porto Sant’Elpidio. Ponte ciclopedonale sull’Ete Vivo Un ponte ciclopedonale sul fiume Ete che collegherà Porto San Giorgio a Marina Palmense, c’è l’accordo di programma tra i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio in variante al Piano regolatore, e tra fine anno e inizio 2019 si avrà il progetto esecutivo. Superato quest’ulteriore step, verrà dato incarico alla Stazione Unica Appaltamnte di indire la gara e dopo l’estate inizieranno i lavori. Il collegamento sarà lungo circa 1500 metri, unendo così Porto San Giorgio e Marina Palmense, ad oggi divisi dal fiume Ete Vivo. Come nodo di connessione tra le due località verrà realizzato un ponte, corredato da piste ciclopedonali, sia verso sud che verso nord. Nella progettazione sono stati presi in considerazione e valutati diversi aspetti, tra cui l’impatto ambientale e il contesto naturalistico in cui è inserito, l’analisi della viabilità attuale, lo studio dei materiali più adatti, senza però rinunciare alla volontà di conferire un segno architettonico distintivo, dando forma ad un organismo suggestivo e ben integrato. La struttura è in acciaio e presenta una campata unica.


7 dicembre 2018

Terra Nostra/News Fermano/Fermo e Porto San Giorgio non vanno escluse

Italia Nostra critica con il progetto della pista ciclabile del Tenna Spunto critico di Italia Nostra, sezione del Fermano, riguardo al progetto di realizzazione del ponte ciclopedonabile sul fiume Tenna. “Si tratta di un finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione, di 3,3 milioni di euro, per la realizzazione, in un primo momento, di circa 15 chilometri di pista ciclabile – spiegano -. L’ipotesi prevede di partire dalla riva sinistra della foce del Tenna e, percorrendo i parchi fluviali di Sant’Elpidio a Mare e di Monte Urano, risalire fino a Campiglione di Fermo dove un nuovo ponte ciclo-pedonale permetterà il passaggio in località Molini Girola di Fermo, ipotizzando un remoto collegamento con quello che era il tracciato della Vecchia Ferrovia Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola. Si sorvola sull’eventualità che in caso di esondazione del fiume ogni lavoro andrebbe vanificato, che la zona alla foce del Tenna, a detta di esperti, è a rischio inondazione permanente, che il percorso della riva destra sarebbe stato più agevole e meno rischioso utilizzando il tracciato della SP Lungotenna, crediamo opportuno fare, di seguito, alcune considerazioni. E’ risaputo l’impegno di Italia Nostra per il recupero del tracciato della Vecchia Ferrovia e, in un incontro in Regione nello scorso mese di Maggio 2018 erano queste le premesse per la realizzazione della pista ciclabile, il recupero appunto del vecchio tracciato che, partendo da Porto S. Giorgio, arrivasse a Fermo per poi raggiungere Amandola. Si pensava, addirittura, di collegarsi con analoga pista già in gran parte realizzata

dalla Regione Umbria e che mira a raggiungere la costa adriatica. Questa la ragione per cui la posizione di Italia Nostra non concorda assolutamente con il progetto della Regione Marche. Su Fermo e Porto San Giorgio insistono circa 10 tra Camping e Agricamping; le due località quindi turisticamente valide e storicamente e culturalmente interessanti non possono rinunciare ad un apporto promozionale che una ciclovia potrebbe determinare. C’è una forte richiesta, proprio nelle Marche e per il nostro territorio, di strutture cicloturistiche da parte del turismo nazionale e soprattutto estero ed è stato calcolato che per ogni ospite ci sarebbe un apporto monetario di circa 400 euro. Fermo e Porto San Giorgio non possono essere escluse da un simile contesto ed è per questo che Italia Nostra chiede che venga presa in seria considerazione ed in aggiunta alle 13 già previste un progetto di pista ciclabile che, partendo da Porto San Giorgio e percorrendo il vecchio tracciato ferroviario, arrivi a Fermo per poi congiungersi in località Girola, con quello proveniente dalla foce del Tenna. Un progetto di fattibilità per tutto il percorso (da Porto San Giorgio ad Amandola) è già in possesso di Italia Nostra. Si tratta solo di approfondirlo con un’attenta analisi ed eventualmente implementarlo. Nel progetto stesso è contemplato anche il recupero della stazione di Fermo Santa Lucia che, finalmente, troverebbe una degna destinazione d’uso”.

Brevi Porto San Giorgio

Via ai mercati domenicali delle festività Hanno preso il via domenica 2 dicembre gli appuntamenti natalizi con i mercati domenicali, che si svolgeranno a Porto San Giorgio nelle stesse vie abitualmente interessate da quello settimanale del giovedì. Le date sono il 9, 16, 23 e 30 dicembre, oltre che nel tradizionale giorno infrasettimanale. Il 16 dicembre il mercato si svolgerà per l’intera giornata. A causa del il trasferimento degli operatori commerciali dal viale Buozzi per le iniziative natalizie, da giovedì 29 novembre anche via Verdi (tra piazza Matteotti e via Annibal Caro) e via Mazzini (tra le vie Buozzi e Annibal Caro) ospiteranno gli spazi espositivi del tradizionale mercato del giovedì e nelle domeniche dei mercati natalizi. Il comandante della Polizia municipale Giovanni Paris invita pertanto i cittadini residenti nelle vie del centro interessate a prestare attenzione al posteggio delle auto per non incorrere in sanzioni pecuniarie per divieto di sosta e la rimozione.

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Terra Nostra/News Petritoli/Mandolesi: “Ci chiamano per cercare persone scomparse”

Unità Cinofila Scentella, risorsa per la comunità

Si chiama Unità Cinofila Scentella e prende il nome dal primo posto in cui si è svolta la prima esercitazione, il fosso della Scentella che da Petritoli attraversa Valmir e arrivare all’Aso. Si tratta di un’associazione che fa parte della Protezione Civile Nazionale ed è composta da volontari: 30 volontari della Protezione Civile di Petritoli e 5 del gruppo cinofilo che da due anni si esercita al campo sportivo di Petritoli. I membri provengono da Altidona e Monsanpietro Morico. Sono quattro le unità cinofile, ciascuna composta da cane e padrone. Valeria è la padrona di un jack russel di razza, agile e sveglio di nome Jolie. Poi c’è un pastore tedesco femmina (della Polizia di Stato), Tiny, condotto da Lucia. Morgan conduce un cane di razza howard, dal nome Cora, Pasquale conduce un meticcio derivante da leonberger di nome Niño. I cani sono tutti mansueti, poi ci sono quelli con caratteristiche peculiari, come la canna nasale più lunga e l’olfatto più sviluppato che sono

più adatti di altri a questo tipo di attività. Si occupano della ricerca di persone scomparse in area libera, vale a dire, sul territorio come quando ad esempio si perdono persone anziane che si mettono a vagare. Svolgono attività di addestramento due volte a settimana, il martedì nell’area messa disposizione dal Comune nei pressi del campo sportivo, il sabato mattina sul territorio perché il cane deve abituarsi a cercare in aree ampie e sempre diverse, dunque ogni sabato si cambia zona. Il tutto con l’aiuto di figuranti dell’UCIS (Unità Cinofila Italiana di Soccorso) che nelle Marche è presente solo a Fano, Petritoli e Ascoli. Pasquale Mandolesi, uno dei volontari e conduttore di un cane da soccorso dice: “Il nostro motto? Prepararci al massimo per non essere mai chiamati, perché sappiamo che quando chiamano noi, significa che è l’ultima speranza”. Mandolesi lavora con il suo cane da 4 anni per interventi del genere, da 2 anni opera a Petritoli come volontario. Ancora non ci sono stati interventi e si augura di non farli, si limita a continuare l’addestramento per farsi trovare pronto nell’evenienza. Non basta solo l’addestramento, ci sono due esami da superare, il primo propedeutico durante il quale il cane viene esaminato da un giudice che ne accerta l’idoneità e concede il nullaosta per lo svolgimento dell’attività, nel secondo esame si svolge la ricerca vera e propria di persone. Il gruppo si sta dedicando anche alle scuole, a Petritoli, Porto San Gorgio e all’ISC di Fermo, per

progetti di sensibilizzazione con i bambini su come comportarsi con il cane. “Ci sono anche cani “cattivi” - spiega Mandolesi - perché addestrati nella maniera sbagliata dai loro padroni. Ci teniamo a far capire che i cani non vanno usati come giocattoli e possono invece diventare utili alla comunità”. Il gruppo può essere contattato al numero 333.4445023 e sulla pagina FB Unità Cinofila Scentella Petritoli. (Serena Murri)

Breve Grottazzolina

Rotatoria al posto del semaforo Con decreto della Presidente della Provincia di Fermo è stato approvato lo schema di convenzione, da sottoscriversi tra la Provincia di Fermo e il Comune di Grottazzolina, per la progettazione, direzione lavori, esecuzione, coordinamento per la sicurezza e redazione del certificato di regolare esecuzione dell’intervento denominato “S.P. n. 61 Montottonese - S.P. n. 147 Vescio’ – Pescia’ - Realizzazione di rotatoria”, da realizzarsi nel Comune di Grottazzolina. E’ stato inoltre approvato in linea tecnica il progetto di fattibilità tecnico - economica dell’intervento in questione, dell’importo complessivo di 140.000 euro, che viene assicurato dalla Provincia di Fermo e dal Comune di Grottazzolina. Terminati gli adempimenti previsti dalla legge ed individuata la ditta appaltatrice potranno avere inizio i lavori che saranno diretti dal personale della Provincia di Fermo.

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7 dicembre 2018

Terra Nostra/News Fermo/Insediato il nuovo Consiglio

La Provincia alza la voce: “Subito una riforma e più risorse”

Stefano Pompozzi, Francesca Mandolesi, Aronne Perugini, Silvia Santini e Antonello Cossiri per la lista Intesa per la Provincia, rappresentativa del Partito Democratico. Gastone Gismondi, Eleonora Luciani, Christian Falzolgher e Alan Petrini per Progetto Provincia, un’aggregazione voluta da Lega e le forze civiche legate al sindaco di Fermo Calcinaro; infine, Carlo Del Vecchio de Il Fermano prima di tutto, orgogliosamente “primo consigliere provinciale di Forza Italia dopo la riforma”. Sono i 10 membri della nuova Assise della Provincia di Fermo, eletti lo scorso 31 ottobre ed insediatisi il 22 novembre. Volti vecchi (Pompozzi, Perugini, Falzolgher e Petrini) e nuovi, che per i prossimi due anni insieme alla presidente Moira Canigola avranno l’onore e l’onere di rappresentare un territorio alle prese con una crisi incalzante e con diverse questioni da affrontare. Molto è stato fatto nella legislatura precedente, come ha tenuto a sottolineare la stessa Canigola, nonostante le scarse risorse a disposizione e la totale confusione generata dalla riforma Del Rio. “Abbiamo dato il via a nuovi progetti per migliorare la viabilità, come ad Amandola e Fermo in zona Girola, ndr). Si è lavorato tanto per le scuole, soprattutto dopo il terremoto. Tanti progetti, tanti interventi finanziati e tanti altri in via di progettazione. Inoltre, abbiamo insistito sulla questione ambientale e a breve sarà operativo il piano d’ambito”. La presidente ha voluto lanciare nuovamente un messaggio sulla situazione di un Ente che, oggi, si ritrova a fare i conti anche con un numero a dir poco esiguo di personale, un terzo rispetto al 2014. “Serve una riforma immediata delle Province ed un chiarimento del loro ruolo” ha rimarcato, sostenuta in questo anche dai neo eletti consiglieri. Durante l’insediamento, un tema più volte sollevato è stato quello della situazione economica del Fermano, che ha visto la Provincia farsi promotrice di un tavolo per lo sviluppo insieme ad associazioni di categoria e sindacati, tavolo il cui lavoro ha portato al riconoscimento di area di crisi complessa, che dovrebbe essere sancito a giorni dal Governo in carica dopo che l’iter era stato avviato sotto la presidenza di Gentiloni. (Andrea Braconi)

Azienda Informa/Q-bo Prendersi cura di sé a Dicembre: non lasciare che rimanga solo un buon proposito In questi giorni tra regali da acquistare, addobbi da preparare e cene da imbandire il fitness potrebbe scivolare in fondo alla lista delle cose a cui pensare. Niente di più sbagliato! Se avete iniziato a dedicarvi al vostro benessere non lasciate che le festività vi distraggano dal raggiungere i vostri obiettivi. È vero che fuori fa freddo, ci si deve coprire di più e in casa si sta così bene al calduccio, ma l’attività fisica deve far parte della nostra routine quotidiana in modo da restare energici, vigorosi ed in salute. Abbandonarsi alla sedentarietà, specie in periodi di festa quando si mangia un po’di più e quando le temperature si abbassano, contribuisce in modo diretto a renderci meno produttivi e cronicamente stanchi. Non disperate però perché al Q-bo ci sono molti motivi per non smettere di prendersi cura di sé a Dicembre: abbiamo pensato all’offerta che fa per voi per farvi “saltare le feste” e iniziare il nuovo anno col piede giusto: dal 1 al 31 Dicembre sottoscrivere o rinnovare un abbonamento quadrimestrale o annuale sarà più conveniente del solito perché potrete iniziare a frequentare subito ma cominceremo a scalarvi i giorni solamente a Gennaio! Dedicarsi al proprio benessere non sarà difficile in queste settimane: saremo sempre aperti e a vostra disposizione, eccezion fatta per il giorno di Natale. Se invece siete preoccupati per i regali e pensate di non aver tempo per allenarvi come ogni anno siamo al vostro fianco anche per confezionare il regalo più gradito: il benessere! Presto in arrivo nel nostro shop online e in reception tante offerte speciali per doni che sorprenderanno: ingressi alla nostra oasi benessere abbinati a gustosi aperitivi o a particolari trattamenti per il viso o il corpo, o ancora a massaggi o a lezioni in palestra o piscina. Voi decidete il budget e il destinatario, noi vi consigliamo l’abbinamento perfetto! Insomma, ci sono mille motivi per passare al Q-bo questo periodo di festa: per muoversi in palestra, nuotare in piscina, per del sano relax al centro benessere, per farvi belli con l’estetica o per mangiare bene al ristorante: qualunque sia la vostra idea di benessere, vi aspettiamo!

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7 dicembre 2018

Terra Nostra/News Capodarco di Fermo/120 i loculi realizzati Il micro micro racconto di Sergio Soldani

Lavori di ampliamento del cimitero

Terminati i lavori di ampliamento del Cimitero di Capodarco con la realizzazione nella parte nuova, nei pressi di una delle due aiuole vicine alla cappellina centrale, di 120 nuovi loculi. Intervento che si aggiunge alla manutenzione ordinaria che si svolge tutti i mesi dell’anno, dagli interventi sul verde ai vari lavori di sistemazione, dai restauri alle opere di urbanizzazione. Attenzione che grazie al lavoro del Personale addetto ai servizi cimiteriali è rivolta a tutti i cimiteri cittadini con interventi che avvengono appunto nei dodici mesi dell’anno: basti ricordare, fra le altre cose, il fatto che proprio lo scorso anno nell’ottica del risparmio energetico è avvenuta anche la sostituzione delle vecchie lampade con quelle a led. “Parimenti è in corso di definizione la progettazione per il recupero dei locali comunali su Largo dei Clareni che va a completare un po’ il disegno di quella zona, dopo che sono stati adibiti gli spazi per i laboratori scolastici. Saranno spazi in più per il quartiere, il finanziamento è stato approvato con l’ultima variazione di bilancio in Consiglio Comunale e rappresenta un ulteriore lavoro per Capodarco” ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro.

Porto Sant’Elpidio/Al semaforo della stazione

Sicurezza stradale, installato il T-red

È entrato in funzione il nuovo dispositivo T-red all’incrocio del semaforo tra via Umberto Primo e via Elpidiense /Maddalena direzione sud a Porto Sant’Elpidio. Chi non rispetta gli impianti semaforici e chi supera la striscia di arresto durante il periodo di accensione della luce rossa. La telecamera montata sull’impianto semaforico, rileverà, dunque, il passaggio dei mezzi con lo scattare del rosso. “Si tratta di uno strumento a garanzia della sicurezza dei cittadini - afferma il sindaco Nazareno Franchellucci - una prevenzione che è partita già da diverso tempo con l’istallazione di telecamere di controllo e monitoraggio in varie parti della città”. “A tal proposito – ha concluso l’Assessore Vitaliano Romitelli – proseguiremo con l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza”.

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Leonardo Leonardo era un robusto e volenteroso uomo di poco più di cinquant’anni che lavorava in una ditta di autotrasporti di Cupra Marittima, nelle Marche. Da trent’anni si occupava di trasporti di ogni genere ma a lui capitavano più spesso che ai suoi colleghi i traslochi; la ditta era denominata, “La freccia dell’est”. Da un mese però non ci lavorava più, lo avevano licenziato e lui si era rinchiuso nella casa dell’amatissima sorella Giulia che era sposata con un commercialista di nome Guido con il quale era nato un affetto speciale, più che fossero cognati... In più aveva due nipoti di diciotto e sedici anni che lo avevano sempre sostenuto. Ma il licenziamento lo aveva trasformato,soprattutto ammutolito. Anche le voci dei nipoti che lo riempivano di gioia, per le quali esprimeva di solito chiari e forti complimenti, non riuscivano a fargli pronunciare parola alcuna. Un giorno semifestivo di ottobre se ne stava stancamente seduto al Bar del Picchio da due ore perso nel suo silenzio, con lo sguardo fisso sulla tazzina vuota di caffè e fu così che alzati gli occhi riconobbe, mentre passava per la porta, il suo fedele amico d’infanzia Pino. Lo chiamò come folgorato da quella reale apparizione, costui si voltò, lo riconobbe e corse subito al suo tavolino. A scuola erano stanchi e per una bizzarra combinazione, erano vicini anche alfabeticamente, Postacchini l’ex camionista e Pozzato l’altro. Parlarono a lungo e in quell’ora volata via velocissimamente, Pino confessò al suo fedele amico di essersi licenziato dopo venticinque anni di lavoro come tecnico di macchinari vari alla Mediaset a Milano e che, ritirata una eccellente liquidazione e con un matrimonio finito male, aveva deciso di ritornare nella sua terra d’origine per aprire una fornita ferramenta a Grottammare, considerati anche i più facili finanziamenti che molti proprietari di case, per lo più fatiscenti o quasi, stavano ricevendo da alcune nuove leggi governative. Perciò aveva proprio bisogno di una persona di fiducia a fianco, abituato a lavorare, paziente e senza troppi grilli per la testa. A Leonardo sembrò di sognare, soprattutto quando il suo amico gli disse che la mattina seguente sarebbe passato a prenderlo per portarlo a Grottammare, in Via della Resistenza dove la ferramenta era aperta da appena una settimana. Così accadde e ogni giorno che passava, i due andavano sempre più d’accordo e gli affari, nonostante il periodo di violenta crisi economica, procedevano piuttosto bene tanto che Leonardo ebbe un dignitoso stipendio fisso. Ricominciò ad essere loquace anche in famiglia, sua sorella prima preoccupatissima ricominciò a sorridere e Pino, che viveva solo, veniva invitato a pranzo da lei in prima persona quasi tutte le domeniche.

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Ambiente/News

7 dicembre 2018

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Monterubbiano/Contratto di appalto di 5 anni Marche/Saranno a disposizione con prossimo bando

Nuovo servizio per la raccolta Quattro milioni di euro per differenziata dei rifiuti ridurre il rischio idrogeologico È stato siglato il contratto di appalto per il nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti e di igiene urbana, della durata di cinque anni, tra il Comune di Monterubbiano e la Ditta aggiudicatrice SO. ECO srl di Montegranaro. Un importante obiettivo raggiunto dall’Amministrazione comunale che, nel rilevare la necessità di garantire un servizio efficiente, specie nella prospettiva di un’alta percentuale di raccolta differenziata non inferiore al 65%, a fronte del’attuale 12%, dovuto al mai aggiornato servizio stradale, ha voluto con determinazione impegnarsi pure in tale direzione. L’iter avviato si è snodato, in un primo momento, con l’ipotesi di procedere in rete con i Comuni limitrofi per accedere poi al servizio in autonomia, a seguito di una attenta valutazione sulle possibili difficoltà gestionali che “in progress” ne sarebbero potute discendere. Il Comune ha incaricato un consulente per la elaborazione del progetto che, sottoposto in bozza alla popolazione, anche per l’acquisizione di suggerimenti e pareri, è stato definitivamente approvato nel maggio scorso. Al nuovo servizio, che prevede la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, si aggiunge, con ciò superando il disagio dovuto alla non disponibilità in organico di personale addetto, lo spazzamento delle vie principali, la pulizia dei bagni pubblici, la pulizia delle caditoie stradali e altri importanti servizi di igiene pubblica. Si tratta di un progetto dalla inevitabile pluriarticolazione dovuta alla vasta ed eterogenea conformazione del territorio che, negli oltre 32 Kmq, comprende tre nuclei urbani, una zona industriale, numerose contrade e una molto estesa campagna sparsa. Il servizio è stato avviato lo scorso primo dicembre, mentre la raccolta differenziata porta a porta e di prossimità sarà attivata entro il mese di gennaio 2019.

La Regione Marche stanzia quattro milioni di euro per ridurre il rischio idrogeologico attraverso investimenti forestali e sistemazioni idrauliche. I fondi saranno disponibili con un prossimo bando del Programma di sviluppo rurale (Psr). Finanzieranno progetti, esecutivi e cantierabili, realizzati con soluzioni di ingegneria naturalistica e di bioingegneria forestale. Dovranno essere coerenti con il Piano forestale regionale e con le indicazioni dei Piani per l’assetto idrogeologico (Pai) delle Marche. Gli interventi riguarderanno le superfici forestali censite e i dissesti delle scarpate e delle viabilità di servizio per accedere ai boschi.

ANNO 16 - n.12 - 7 dicembre 2018

Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@comunicaeventi.it

Per la vostra pubblicità: 0734.223110 Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

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7 dicembre 2018

Cartellone/News Musica

Teatro

Belmonte Piceno

Sant’Elpidio a Mare

Francesco Diodati Yellow Squeed e Clock’s Pointer Dance: sono le due formazioni che nel mese di dicembre caratterizzeranno al Teatro Don Bosco di Belmonte Piceno il programma di Martedì in Jazz, iniziativa curata da Tam Tutta un’Altra Musica nell’ambito del progetto “Marche in Vita Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma”. L’11 dicembre sarà il turno degli Yellow Squeeds, band composta da Francesco Diodati alle chitarre e composizioni, Enrico Zanisi al pianoforte, Rhodes e synths , Enrico Morello alla batteria, Glauco Benedetti al bassotuba e Francesco Lento alla tromba. Siamo di fronte all’unione di tante anime e stili diversi, che fornisce alle composizioni di Diodati una gamma di timbri e colori dalle innumerevoli possibilità espressive. Ritmi serrati, aperture improvvise e commistione di suoni elettronici e acustici creano un magma sonoro ipnotico e sempre cangiante, come un gigantesco caleidoscopio. Il quintetto Clock’s Pointer Dance, che salirà sul palco martedì 18 dicembre, si muove in maniera sinuosa ed energica tra il jazz più tradizionale a forme più rock e di aperta improvvisazione. La band, che ha sede in Lombardia, si è formata per il primo Jazz Forum di Annecy, a ottobre 2015, come rappresentante del prestigioso Clusone Jazz Festival. Il loro album di debutto è stato pubblicato da UR Records nel maggio 2017. Protagonisti sono Filippo Sala (batteria), Paolo Malacarne (tromba), Andrea Baronchelli (trombone), Andrea Catagnoli (sax) e Michele Bonifati (chitarra). Da rimarcare come entrambe le formazioni scelte da Tam si siano esibite a novembre al London Jazz Festival. Il costo del biglietto intero è di 8 euro (ingresso riservato con biglietto ridotto a 5 euro agli abbonati della stagione teatrale di Belmonte Piceno). Inoltre, per gli under 18 è previsto un biglietto di 1 euro. Tel. 338.4321643 - www.tam.it

Dopo anni di ricerca Piero Massimo Macchini si presenta al pubblico con un progetto che desiderava da tempo portare in scena. Lagrù Produzioni, Lagrù Play e Marche Tube presentano “GestiColors”, spettacolo di Macchini, Domenico Lannutti e Matteo Berdini. GestiColors riassume i talenti dell’attore fermano: comicità verbale e non verbale intrecciata magistralmente alla comicità slapstick, per un cocktail inebriante e una miscela esplosiva, in cui la battuta verbale si confonde con la gag mimica, il sonoro comico si mischia con il gesto tecnico. Lo spettacolo andrà in scena all’Auditorium “Giusti” di Sant’Elpidio a Mare da giovedì 27 a domenica 30 dicembre e da giovedì 3 a domenica 6 gennaio alle ore 21.15 (30 dicembre e 6 gennaio doppia replica: primo spettacolo alle 17, secondo spettacolo alle 21.15). Per info e prenotazioni: tel. 328.7756579

Il martedì è all’insegna del jazz

“GestiColors”, i talenti di Piero Massimo Macchini

Musica classica Fermo

Concerti nel segno della qualità Prosegue con successo la Stagione Concertistica di Fermo: domenica 9 dicembre alle ore 17 l’Auditorium Isaia Billè del Conservatorio ospita il pianista Can Cakmur pianoforte, Primo Premio Glasgow 2017 (Scottisch International Piano Competition). Domenica 16 dicembre, sempre alle 17, ci si sposta al Teatro dell’Aquila per il concerto della violinista Kim Gyehee, vincitrice del Premio Internazionale “Andrea Postacchini” 2018, accompagnata dalla FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, direttore Luigi Piovano. Mercoledì 26 dicembre, ore 17, Auditorium Isaia Billè, sarà la volta di “Note d’Oriente”, suggestivo concerto proposto dal Quartetto F.A.T.A. (flauti). Il 2019 si apre martedì 1 gennaio, ore 17, al Teatro dell’Aquila, con il tradizionale “Concerto per il nuovo anno” della FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana, direttore David Crescenzi. Tel. 347.6529970

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Direttore Artistico

Alessandro Rutili

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www.espressioniteatrali.it Per essere informati su tutti gi eventi culturali di Petritoli inviare un messaggio al

numero whatsapp

340.1971376

Info e prenotazioni Alessandro 346 7971308


7 dicembre 2018

Domenica 16 dicembre alle ore 17,15, il Teatro La Perla di Montegranaro ospita il concerto del Berliner Philarmonic Oboe Quartet, un evento musicale da non perdere inserito nel ricco calendario della Stagione Concertistica (tel. 338.4321643)

Teatro Petritoli

Nomi di prim’ordine per una Stagione che fa grande il Teatro dell’Iride Fare teatro in una piccola realtà: Petritoli ha la ricetta. La Stagione che va in scena al Teatro dell’Iride coinvolge un pubblico trasversale, da tutto esaurito, con spettacoli di qualità e senza alzare il prezzo dei biglietti. “Penso sia una Stagione stupenda per la qualità e la varietà della proposta - ha spiegato il direttore artistico Alessandro Rutili -. Ogni anno si investe qualcosa di più al fine di portare attori di fama nazionale, cosa che dà risalto ad un comune e ad un teatro piccoli come quelli di Petritoli”. La Stagione, che vede in prima linea la Pro Loco e l’Amministrazione comunale, infatti spazia dal teatro per ragazzi, alla prosa, dalle commedie agli spettacoli musicali. Il Teatro dell’Iride ha aperto le sue porte a novembre con quattro spettacoli dedicati ai più piccoli, targati Festival del Bianconiglio. Una fetta di Stagione, con 10 spettacoli, è dedicata al teatro dialettale, ai concerti e alla musica: di inizia il 7 dicembre con una commedia dialettale; il 15 dicembre con un concerto organizzato dall’Associazione “Il sorriso di Stefania”; il 23 dicembre “Storie nell’armadio e teatro per ragazzi”; il 27 dicembre “Una notte tra tante” del regista Luca Vagnoni; il 20 gennaio “Filastrocche e giocattoli”; il 16 febbraio serata lirica con “Parlami d’amore”; il 2 marzo spettacolo jazz “Fracassation”; il 14 aprile “In punta di voce” con Serena Abrami per un omaggio a Tenco in memoria di Guido Monaldi; il 4 maggio concerto Corale Castel di Lama; il 18 maggio commedia dialettale “Lu Cunsulente”. Rutili collabora all’organizzazione dell’intero calendario, non si limita alle proposte degli spettacoli e a portare gli attori, il suo impegno è a 360° e va dagli allestimenti, al contatto con il pubblico, ai service, dedicandosi a tutto in prima persona e facendo in modo che tutto vada come deve andare, compito che non sarebbe possibile svolgere senza la fiducia da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Luca Pezzani che crede nell’offerta culturale. “Sono orgoglioso del mio lavoro - ha spiegato il direttore artistico - si tratta di spettacoli interessanti che riescono a far sì che Petritoli sia scelta da paesi limitrofi per vedere spettacoli e usufruire di quello che offre il paese, dal bar per un aperitivo al ristorante per la cena. Una stagione come questa per un teatro così piccolo, qui non la fa nessuno”. Veniamo alla stagione di prosa che Alessandro Rutili ha curato nei dettagli, conta 6 spettacoli e volti noti della tv con il seguente calendario:

12 gennaio “L’uomo del coniglio” con Gianluca Marinangeli; 26 gennaio “Una giornata al Crazy Bar” della Compagnia Lo.Co.S.; 8 febbraio “L’importanza di chiamarsi Earnest” della Compagnia Espressioni teatrali; 23 febbraio “Che amarezza” con Antonello Fassari; 9 marzo “Amores” con Debora Caprioglio ed Edoardo Siravo; 24 marzo “Beige” con Jonis Bascir. Come sei venuto a contatto con questa realtà locale? “Silvio Tomassini, assessore alla cultura è stato il mio mentore, mi ha voluto tre anni fa come direttore artistico, insieme a Marco Vesprini, vice-sindaco. E’ grazie a loro se ho avuto la possibilità di realizzare questo piccolo sogno e l’opportunità di avere una Stagione mia con attori che conoscevo”. Com’è dirigere una Sagione come questa? “Non è semplice ma diventa possibile grazie a chi fa da supporto, come Pro Loco e sponsor che di edizione in edizione, fanno crescere la Stagione sempre

di più”. Quale sarà il ruolo della Pro Loco che quest’anno è entrata a tutti gli effetti nella Stagione? “Darà supporto all’organizzazione degli eventi e nello specifico si occuperà della pubblicità e dei manifesti”. La novità di quest’anno è il numero whatsapp 340.1971376 per essere sempre informati sull’intera stagione e per prenotazioni, oltre alla Iride card con sconti del 20% su sei spettacoli della Stagione di prosa per chi ha già l’abbonamento, acquistabile presso la tabaccheria Cipriani, vicino al teatro. L’abbonamento di 6 spettacoli costa 50 euro per quanto riguarda il biglietto intero, mentre ridotto è di 35 euro (under 14). I singoli biglietti acquistabili presso la biglietteria del teatro dalle 19.30 (o chiamando al numero whatsapp) hanno un costo di 10 euro per gli interi e di 6 euro per i ridotti. I frutti si vedranno con le persone che riempiranno il teatro. Serena Murri

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La De.c.o. del mese a cura di “Chi Mangia la Foglia!” “Lu Serpe” di Falerone Premio Foglia D’Oro 2015 come prima De.C.O. delle Marche” Note informative De.co. a cura del Presidente Noris Rocchi Tradizionale dolce Natalizio tipico di Falerone, preparato sin dal XVII secolo dalle suore Clarisse che ne custodiscono l’originale ricetta, nell’iconografia esso rappresenta il serpente che la Madonna Immacolata schiaccia sotto il suo piede. Il Serpe dolce si presenta in forma circolare, come nell’intento di mordersi la coda, quindi in questa disposizione è inteso come simbolo di rinnovamento nonché del ciclo naturale del tempo con l’anno vecchio in conclusione e l’anno nuovo che va ad iniziare. Nonostante l’ambiguità storica del serpente e la laboriosa preparazione della nostra ricetta, ancora oggi molte massaie faleronesi ne confezionano qualcuno in più e lo regalano ai propri amici e parenti come buon augurio per chi li assapora. Ingredienti e preparazione Ripieno: 200 g. zucchero, 280 g. mandorle (pelate, tostate e macinate), 10 g. di cacao, 1 limone, 1/2 arancio e 2 spicchi di mandarino + (bucce grattugiate) 4 g. cannella in

polvere, 1 uovo + 1 albume, 50 g. o q.b. amaretti sbriciolati, un po’ di liquore amaretto e rum. Pasta frolla: 150 gr di zucchero, 70 g. burro, 3 g. cannella, 1 limone (buccia grattugiata), 2 uova intere più 1 rosso, 300 g. farina, cioccolato fondente. Procedimento: impastare gli ingredienti del ripieno e lasciar riposare, impastare gli ingredienti della pastafrolla a giusta densità, stenderla e al centro sistemare il ripieno, ripiegare i bordi dando la forma del serpe, depositare nella teglia imburrata e infarinata e infornare a 180° per 30 minuti circa. Quando esce dal forno, con un pennello, passarvi del cioccolato sciolto (per la dose sopra esposta, occorrono 60 gr di cioccolato fondente e 20 gr di cacao amaro). Il giorno dopo, quando il cioccolato è asciutto, decorare con una glassa ottenuta con albumi montati a neve + zucchero a velo usando una siringa per dolci, aggiungendo decorazioni a piacere (fiorellini, palline argentate ecc.) e gli occhi con ciliegia candita. Note salutistiche a cura della dott.ssa Paola Palmieri Oggi parleremo della cannella. Già nel 2700 a.C. si parla dell›uso della cannella da parte degli Egizi e in Cina.

Ai giorni nostri oltre all›utilizzo nella preparazione di dolci, si riconoscono proprietà fitoterapiche. Nella medicina popolare viene utilizzata nelle problematiche intestinali quali coliche e flatulenza e nei disturbi legati al freddo come raffreddore e qualche linea di febbre. Studi recenti hanno dimostrato che la cannella abbassa i livelli di glucosio nel sangue lavorando un po› sul diabete, anche se non può essere considerata un›alternativa al farmaco. Altri studi, ancora preliminari, dimostrano che la cannella ha una azione protettiva sui neuroni nelle malattie degenerative, quali Parkinson e Alzheimer. Note dietetiche a cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa “Lu Serpe di Falerone” è uno dei dolci natalizi che caratterizza il nostro territorio e come tutti i “dolcigrassi” sviluppano molte chilocalorie (Kcal) ma a Natale tutto è permesso! Leggendo la ricetta salta subito all’occhio l’ingrediente prevalente: le mandorle che fanno parte della cosiddetta frutta secca oleosa. Le mandorle, nutrizionalmente si contraddistinguono dalla altra frutta per un buon contenuto in Potassio (860mg/100g di prodotto netto), solo i pistacchi ne contengono di più

(1040mg). Discreto il contenuto in fosforo, superiore ad arachidi, nocciole, noci, pinoli e pistacchi, ma la prerogativa delle mandorle è il contenuto di calcio (236mg) cinque volte di più rispetto alle altre “frutta secca”. Il 50% dei nutrienti purtroppo è grasso ma grasso buono, vegetale cioè “oleico e linoleico” 37% il primo, 10%il secondo. Solo le nocciole presentano questo buon rapporto. Lo zinco, elemento interessante perché rafforza il sistema immunitario, è presente in 3ng/100 (arachidi 4ng-noci 5,3ng- pinoli6,5ng). Infine si registra una buona presenza di acido folico o vitamina B9(48ng) e vitamina E(24mg) importante antiossidante. Ricordo che un›adeguata assunzione di acido folico da parte delle donne in età fertile protegge dalla comparsa di gravi patologie nel nascituro. L›acido Folico insieme a vit B6 e B12 ci protegge anche dai rischi cardiovascolari. Fonte: Banca Dati composizione alimenti I.E.O.98

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7 dicembre 2018

Cultura/News


7 dicembre 2018

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7 dicembre 2018

Sport/News Calcio/Le parole di Ilario Iotti

Bocce/Nonostante l’arrivo di Cappellacci

La Fermana è sempre lassù

Bocciofila Montegranaro, inizio in salita

Due vittorie (in casa con Teramo e Fano) ed altrettante sconfitte (nelle trasferte di Rimini e Pesaro): durante l’ultimo mese la Fermana F.C. di Mister Destro non ha avuto mezze misure e in ogni caso, al momento di andare in stampa, è al secondo posto della classifica del Girone B di Serie C alle spalle della battistrada Pordenone. Non è poco, anche se i rovesci in riva all’Adriatico hanno lasciato qualche coda polemica. “Venire da 11 mesi di stop e tornare a giocare è stata una grande emozione – ha dichiarato Ilario Iotti (foto) nella sua panoramica sul torneo – per questo vorrei essere sempre in campo. È difficile doverci rinunciare, a volte, pur rispettando le scelte, perché stiamo vivendo un grandissimo sogno e non essere partecipe al 200 per cento è ovvio che faccia un po’ rosicare,”. Considerando il suo ritorno sul terreno di gioco il bilancio è positivo, ma ancora di più quello di squadra: “Le cose stanno andando bene – prosegue Iotti – e personalmente credo di rispondere positivamente quando sono chiamato in causa.

Non è iniziato nel migliore dei modi il campionato di serie A specialità Raffa per la Bocciofila Montegranaro, partita con delle legittime ambizioni visti i sacrifici fatti dall’appassionata dirigenza calzaturiera, che in estate ha ingaggiano il forte giocatore Andrea Cappellacci, unanimemente riconosciuto come uno dei migliori giocatori italiani da parte degli addetti ai lavori. Per il trentaquattrenne atleta di Fano si è trattato di un ritorno nelle Marche dopo la sua esperienza emiliana. L’arrivo di Cappellacci è stato accolto con grande piacere dai soci della Bocciofila calzaturiera, che hanno iniziato a pensare ad un campionato d’alta classifica, ben conoscendo il valore del forte giocatore fanese. Le riconferme dello stesso Matteo Angrilli, del forte singolarista Domenico Dari, di Agostini e di Calisto, sono il segnale più chiaro che la Bocciofila Montegranaro per la stagione 2018/19 vuol puntare davvero in alto. Nonostante l’importante ingaggio di Cappellacci gli uomini del Presidente Giampietro Catini hanno iniziato con il freno a mano tirato la stagione, pareggiando per 4-4 nella partita d’esordio in quel di Frosinone in casa del Capitino, mentre all’esordio casalingo la settimana successiva davanti al proprio pubblico, la squadra calzaturiera è stata nettamente sconfitta dagli ex campioni d’Italia dell’Alto Verbano del Comitato di Varese per 6-2. Un’altra sconfitta, sebbene di misura, è arrivata dalla trasferta sul difficile campo trevigiano della Fashion Cattel attuale capolista del torneo, dove gli uomini allenati da Di Chiara sono stati battuti per 5-3. Nelle due sfide successive davanti al proprio pubblico la Bocciofila Montegranaro si è riscattata con due nitide vittorie, entrambe con il punteggio di 6-2 prima contro la squadra perugina dell’A.Per Capocavallo, mentre la settimana successiva è stata la volta dei leccesi del Martano, che nulla hanno potuto contro i gialloblù. Con le ultime vittorie conquistate sul proprio terreno la società del Presidente Giampietro Catini si è portata a metà classifica a quota 7 dopo 5 giornate, ora il prossimo impegno sarà sulle difficili piste del C.V.M Utensiltecnica attuale 3^ con 9 punti. (Endrio Ubaldi)

Poi, se penso a tutto il gruppo, dico che stiamo facendo un miracolo, che stiamo vivendo una favola. C’è qualcosa che va oltre al caso, in quello che stiamo facendo”. Le prossime gare consentiranno di svelare, forse definitivamente, il vero volto della Fermana F.C. alla vigilia della sessione invernale di calciomercato. Per restare lassù servirebbero un attaccante, un fluidificante, una mezzala e… Andrea Petrucci? I prossimi impegni: TernanaFermana sabato 8 dicembre ore 20,30; Fermana-Triestina martedì 11 dicembre ore 20,30; ImoleseFermana sabato 16 dicembre ore 18,30; Fermana-Monza sabato 22 dicembre ore 16,30. (u.f.)

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