Fuori dal
COMUNE
06
Immagini, Tracce, Racconti dei nostri Comuni
ALLEGATO - N.10/2011
Comune di Smerillo Le chiavi della città Saluto del primo cittadino Egidio Ricci
B
envenuti a Smerillo! Da sempre “lu Smirillu” è meta di visitatori, viaggiatori e viandanti che prediligono un ristoro culturale, ambientale ed enogastronomico di alta qualità. Con poco più di 400 anime, a 806 metri s.l.m., questo comune fermano, appollaiato sulla sommità della sua Rupe, seminascosto tra i boschi che ricoprono la montagna, è un osservatorio privilegiato degli splendidi scenari incorniciati dai Monti Sibillini. Smerillo è un luogo magico dove cielo e terra si uniscono, montagna e mare si salutano e la natura abbraccia chiunque vi giunga, col suo ampio panorama a 360 gradi. Oltre al Museo dei Fossili e dei Minerali a testimonianza dell’evoluzione geomorfologica (milioni di anni fa era un fondale marino), a livello ambientale riveste notevole importanza nazionale il bosco di Smerillo: fiore all’occhiello di questo borgo pedemontano è l’area verde tutelata anche a livello regionale per la sua eccezionale ricchezza della fauna e della flora, tra le quali spiccano specie molto rare. La consapevolezza del proprio patrimonio storico e paesaggistico contraddistingue tutte le iniziative organizzate poi durante l’anno sia dall’amministrazione comunale che dalle associazioni culturali. Il ritorno alla terra, la valorizzazione dei suoi frutti ed il ristoro dell’anima che il paesaggio induce spontaneamente, garantiscono a chi voglia scoprire Smerillo una straordinaria occasione di riavvicinamento alla natura ed al proprio essere, umano. Una vera e propria politica culturale quella che si è sedimentata negli smerillesi che trova conferma nella meticolosa ospitalità delle attività ricettizie e nella qualificata produzione degli articoli e degli alimenti biologici. Il verde a Smerillo predomina su tutto, anche nello spirito, ovvero nella speranza di sapere mantenere questi luoghi ancora autenticamente vivi ed incontaminati per tutti quelli che qui vogliono darsi appuntamento. Dunque, “a-ritrovarci” a Smerillo.
Smerillo 0734.79129 www.ristorantelelogge.it Raffinata cucina del territorio Sala per cerimonie
2
Fuori dal
Smerillo
COMUNE
Storia e Beni Culturali/Nell’antico “castrum”, dove la storia ha lasciato la sua preziosa impronta
Quella montagna nata dal mare
Smerillo, uno dei comuni montani del territorio fermano e scrigno di attrattive storiche e naturalistiche, è visibile da ogni luogo delle Marche, grazie all’inconfondibile profilo ed all’altura della sua “balconata” di conglomerati pliocenici, dalla quale può ammirarsi un panorama eccezionale. A caratterizzare da sempre Smerillo è un animale da cui prende nome e che è rappresentato nel suo stemma: lo Smeriglio (Falco columbarius), ovvero un piccolo falco che popolava le numerose cavità presenti nella roccia dominata dal paese. La storia di questo meraviglioso lembo dell’Appennino è raccolta nel suo sottosuolo: sedimentati in una serie di stratificazioni geologiche sono i giacimenti di fossili marini, i quali svelano che cinque milioni di anni fa questo macigno roccioso era un fondale marino. L’origine del “Castrum Piceni” non è certa, ma di sicuro furono i Piceni, popolazione antenata degli smerillesi, ad abitarlo per primi. Solo in età romanica si ritrovano notizie di un accampamento e di un presidio imperiale. Dunque la fondazione del “Castrum Smerilli” è da far risalire al IX secolo. La storia del comune pedemontano è caratterizzata da continue sottomissioni clericali in alternanza ad altrettante soggezioni municipali. Tra il 1000 e il 1100 Smerillo era sotto le dipendenze del vescovo di Fermo, mentre nel 1192 passò sotto le pertinenze del monastero farfense di Santa Vittoria in Matenano. Già nel 1200 figurava tra i castelli soggetti ai dinasti di Montepassillo (Comunanza), ma solo alla fine del sec. XIII, Smerillo si liberava dal dominio feudale per mezzo della città di Fermo. La sua storia tuttavia non lo riconosceva ancora come libero comune, tanto che nel 1396 passò nelle mani dei duchi di Camerino, che lo portarono così in dote allo Stato della Chiesa. Un documento accerta che nel 1585 il Papa Sisto V con la bolla del 20 luglio accolse la richiesta degli Smerillesi di restaurare le mura di cinta. Il luogo fin da allora è sempre stato appetibile per le sue notevoli difese, facendolo scenario di continue scaramucce e guerre. Dopo l’annessione al Regno d’Italia funzionari piemontesi si sostituiro-
no a quelli papalini. L’incasato, di impronta medioevale, accentuato dagli abbondanti ruderi delle mura di difesa, conserva ancora i resti delle due Porte di accesso, Nord e Sud, della torre dislocata a sud-est dell’abitato e di una casa torre situata presso la porta sud. All’interno del vecchio castello troviamo due belle chiese: la chiesa di Santa Caterina e quella dei SS. Pietro e Paolo. Nell’area donata ai canonici lateranensi, entro il 14 agosto 1387 (come risulta da un antico documento), la prima venne innalzata da un abitante di Smerillo per ragioni incerte: forse in suffragio della propria anima per pubblico voto contro la peste, forse per ringraziamento della liberazione di Fermo dal tiranno di Monteverde. Il nome invece a cui è dedicata risiede nel fatto che la sua inaugurazione avvenne proprio nel giorno della festa della santa. La Chiesa, con una facciata a capanna ed un campanile a vela, conserva affreschi votivi del XV e XVI secolo e le tele dei Santi Antonio e Caterina. Nella nicchia aperta sul muro inoltre, si venera il gruppo scultoreo in legno raffigurante la Madonna di Loreto. L’altro edificio religioso importante smerillese è la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, patroni di
Agriturismo La Conca
Smerillo. Questa è la chiesa principale del paese e si affaccia sull’omonima piazza. Scarse sono le notizie sulla sua fondazione e, costruita nel XV secolo, non presenta forme originarie essendo stata completamente ricostruita nel XIX secolo, in seguito al crollo del tetto. La chiesa presenta una facciata a capanna con un’unica navata centrale, ed al suo interno è conservato un Crocifisso ligneo oggetto della devozione popolare. Scendendo per un sentiero dalla porta nord del paese si raggiunge “La Fessa”, una straordinaria spaccatura nella roccia arenaria ricca di fossili del Pliocene su cui sorge tutto il borgo. Questo sito richiama numerosi visitatori e studiosi per la particolare formazione delle pareti di sabbie giallastre dove abbonda materiale fossilifero di rilevanza paleontologica. Fiore all’occhiello dell’intera zona montana è infine il Bosco di Smerillo, riconosciuto come Centro di Educazione Ambientale (C.E.A.). Quest’area floristica a nord del Monte Falcone è protetta dalla Regione Marche per l’eccezionalità e la grande varietà delle molte specie rare di piante ed alberi, e tutta la zona circostante al vecchio incasato è considerata un esempio di armonia naturale unica e spettacolare. ®
COSMETICS
Produce:
LINEA COSMETICA INTEGRATORI ALIMENTARI SMERILLO (FM) - Via Valtenna, 26 Tel. e Fax 0734.79419 Cell. 339.1579293
Azienda agrituristica biologica con bellavista di fronte alla catena dei Monti Sibillini
Produzione e Vendita di Mele Rosa Ricette speciali con Erbe Spontanee
www.farmsanruffino.it www.sanruffinocosmetics.it info@farmasanruffino.it I prodotti sono distribuiti da:
Stazione del Gusto e del Benessere SMERILLO (FM) - Via Valtenna, 26 Ex Stazione Ferroviaria
Smerillo (FM) - Località Ceresola Info: 0734.79387 - 333.4792529 - laconca@micso.net Per ulteriori informazioni: www.bioagriturismolaconca.it
Dimensione Natura Shop Tel. 0734.511185 www.dimensionenatura.org
Fuori dal
COMUNE
Numeri Utili Comune Musei di Smerillo C.E.A. Bosco di Smerillo Carabinieri (caserma di S.Vittoria in Matenano) Farmacia di San Ruffino Pro Loco
0734.79124 0734.79423 0734.79423 0734.780115 0734.79419 0734.79423
Smerillo
Ambiente e società/Tutto a Smerillo parla il linguaggio della natura
Un mondo da scoprire e da amare Nel verde incontaminato, un viaggio tra gastronomia ed antiche tradizioni gelosamente custodite Non si arriva a Smerillo facilmente: le plurime strade delle cinque contrade limitrofe che lo circondano sono curvose ed in salita. Ma quando mai uno scrigno prezioso ha avuto facile accesso? Bisogna rallentare e prestare attenzione mentre si sale per arrivare su, in cima al paese. Un cammino sorprendente quello che porta a Smerillo e che già dalla vallata preannuncia di poter essere un’esperienza di meraviglia. Man mano che si avanza tutti i sensi vengono conquistati dalla vivida naturalezza di questo fazzoletto di terra: la vegetazione variopinta, a seconda della stagione, riempie lo sguardo di minuziose sfumature che generano odori inebrianti, i versi degli animali non sempre visibili, alternandosi al silenzio della montagna, accompagnano nel percorso coloro che ormai diventano o ridiventano parte di quel mondo da cui discendono. Senza tralasciare di includere tra le eccellenze di questa terra le sue primizie e le sue specialità culinarie, che attraggono sempre più un turismo culturale legato alla cultura enogastronomica, ciò che seduce ogni volta chi arriva a Smerillo è il sorriso della gente: un benvenuto cordiale e umano dal sapore d’altri tempi, che in tutta la sua semplicità e spontaneità fa sentire anche il turista straniero parte integrante della comunità. Impossibile dunque non sentirsi a proprio agio, impossibile non ritrovarsi in questo ambiente che sembra divenire l’unico habitat naturale possibile
FOCUS Musei di Smerillo
per chiunque. I molti percorsi naturalistici fanno da ulteriore scenario per escursioni e passeggiate indimenticabili e pertanto consigliabili ai curiosi e ai viaggiatori di tutte le età. Ogni anno Smerillo organizza soggiorni settimanali per adulti e scolaresche che vogliono imparare a vivere, conoscere ed orientarsi nella natura, assecondando una lungimirante vocazione alla promozione ed alla valorizzazione della propria terra. E grazie agli agriturismi e ai ristoranti smerillesi si possono anche gustare prodotti genuini e biologicamente sani nelle ricette di succulenti piatti legati alla tradizione autoctona, rigorosamente “fatti a casa”: il tartufo bianco e nero, le castagne, il miele, i funghi, i frutti di bosco, legumi e graminacee, e soprattutto la caratteristica mela rossa, donata nella leggenda ai pacifici smerillesi dalla mitica Sibilla dell’Appennino. L’agenda degli eventi di Smerillo detiene un’unica protagonista, la sua terra, ed in sintonia con questa inclinazione aderisce al progetto denominato “Chi mangia la foglia”: un circuito di ristoranti che prevedono nel menù piatti a base di erbe spontanee. Speciali diventano quelle serate in cui si può riscoprire o conoscere questa risorsa naturale, che oltre ad esaltare qualsiasi tipo di pietanza, dalla più antica alla più innovativa, diventa strumento per raccontare il territorio.
Il “Museo dei Fossili e dei Minerali” comprende una raccolta di fossili locali risalenti al Pliocene medio inferiore, e una esposizione didattica di fossili che vanno dall’era Primaria al Quaternario, provenienti da varie località italiane. Una sala del museo è dedicata ai minerali. Il Museo svolge attività didattica con scolaresche e gruppi attraverso lezioni mirate sulla geologia locale. In laboratorio si approfondisce il discorso sui fossili
“La Fessa” di Smerillo
Smerillo, nella Comunità Montana dei Sibillini, è meta di un turismo meditativo ed elitario, che pare sospendersi nel tempo. Un tempo in cui l’anima ritrova un primordiale ristoro ed i sensi tutti vengono risvegliati.
attraverso l’osservazione al microscopio, la pulizia e la classificazione. Vengono anche organizzate visite guidate alle aree fossilifere per osservare in natura i fossili. Nel Museo Pinacoteca Comunale sono raccolte le opere dell’Arte dei bambini ed è occasione di riflessione e stimolo, poiché intende proporsi quale spazio di ascolto e di attenzione nei confronti delle “voci” dei più piccoli raccogliendo i loro disegni
ed altre forme espressive principalmente sul tema della Pace (pensieri, poesie, fotografie, ecc.). Tale spazio è aperto anche ai contributi creativi degli adulti. Smerillo, poi, ha raccolto opere donate da oltre 70 artisti contemporanei dalle più disparate provenienze e forme espressive, nella Pinacoteca d’Arte Contemporanea, offrendo loro uno spazio per essere conosciute ed apprezzate.
Alloggi di qualità - Ristorante su prenotazione - Molto speciale diverso da altri posti...
Agriturismo Contrada Durano
SMERILLO - Contrada Durano, 3 - Tel. 0734.786012 - Fax 0734.79359 www.contradadurano.it - info@ontradadurano.it
3
4
Smerillo
Ringraziamenti per la gentile concessione del materiale fotografico: “Studio Fotografico Fr ” - Falerone
Fuori dal
COMUNE
Territorio e Comunità/Accoglienza diffusa nel territorio per vivere un’esperienza autentica
Smerillo e le sue cinque “perle” Distribuite nel territorio comunale poi, presso le principali vie di comunicazione, vi sono cinque nuclei frazionali in cui perdersi tra chiese secolari, percorsi naturalistici ed aziende agrituristiche degne dei riconoscimenti più prestigiosi dell’enogastronomia di qualità. Il più vicino è Durano, un antico borgo immerso nel verde, via d’accesso al sentiero del “Fosso delle anguille” e culla di un’ospitalità ed un ristoro oltre il tempo. A sud invece sorge Ceresola, piccolo agglomerato raccolto attorno alla chiesa di S. Nicola, del 1627. Qui una terra feconda fa si che
FOCUS Castagnata in piazza
d’estate si rinnovi il rito della mietitura del grano in occasione di una tradizionale festa contadina, mentre, durante tutto l’anno, l’arte culinaria delle erbe spontanee e della mela rosa viene declinata in originali ricette presso agriturismi selezionati. Proseguendo in direzione della SS210 troviamo Castorano, piccolo insediamento di origine longobarda, raccolto in cima ad una collinetta e con al centro la chiesa dedicata a S. Pietro Martire, ricostruita nel 1633. A poco meno di due km da Castorano incontriamo San Martino al Faggio, abitato posto ai piedi della chiesa di S. Vincenzo Ferreri. Qui c’è la possibilità di passeggiare in una rara faggeta “depressa” tra il corso d’acqua Rebuscano e le sorgenti d’acqua solfurea. Infine, all’incrocio con la SS210 troviamo Val di Tenna, frazione che si sviluppa lungo il fiume omonimo e sulle rive del quale si possono fare lunghe passeggiate. Chi si trova da quelle parti può visitare l’Abbazia dei SS. Ruffino e Vitale (nel vicino territorio di Amandola), che rappresenta uno splendido esempio di architettura
Gigantesche rostitore fumanti sfornano corpose caldarroste, da degustare accompagnate al vino locale offerto da giovani in costume folkloristico. Questa è la tradizionale “Castagnata in piazza” di Smerillo, una festa che con gli anni ha acquistato popolarità e risonanza crescendo sempre di più grazie all’impegno minuzioso degli organizzatori. E nello
romanica, e fare una sosta alla Vecchia Stazione Ferroviaria che collegava Fermo-Amandola, oggi restaurata e sede di un punto vendita del biologico e di prodotti cosmetici a base di Aloe Vera. Armoniosa sintesi d’incanto e natura, Smerillo, oltre alle tradizionali e ben curate strutture ricettizie, offre un modello innovativo di ospitalità a stretto contatto con la comunità paesana. L’Albergo Diffuso Smerillo comprende otto strutture ricettive dislocate nel territorio, dal borgo antico alle frazioni, ognuna con la propria peculiarità e caratteristica, immerse nel tessuto cittadino, storico, artistico, culturale, ambientale e culinario, in modo da accogliere i forestieri come fossero cittadini di questo piccolo borgo suggestivo.
Appuntamenti Estate - Lo vatte a Ceresola 3ª domenica di Ottobre - Castagnata in Piazza Serie di appuntamenti itineranti: Circuito delle erbe spontanee
scenario meraviglioso dello sperone roccioso smerillese, ogni terza domenica di ottobre, i numerosi avventori si incontrano con la tradizione: nei molti stand presenti si possono assaggiare prelibate leccornie come i dolci di castagne, le marmellate di marroni o speciali curiosità come il gelato di marroni, i caciù e gli spiedini di castagne al miele o al cioccolato.
SCOPRILA SABATO 15 E DOMENICA 16 OTTOBRE CONCESSIONARIA
ViaVai
Civitanova Marche - Via De Amicis, 86/88
spa
Ufficio Vendite Tel. 0733.770588 - Service Tel. 0733.771312 Magazzino Ricambi: Tel. 0733.770545 - Fax 0733.775169 www.viavaispa.it • e-mail: volkswagen@viavaispa.it